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cer Cer Magazine Italia n. 39 (Aprile 2014) • ISSN 1828-1087 • ANNO XVII magazine ARCHITETTURA GUEST Park Associati CERSAIE 2014 accende i motori INTERIORS Mediterraneo in bianco e blu TREND Chic Design DESIGN E TRADIZIONE ALL’OMBRA DEGLI ULIVI 39 ITALIA cer.start Andrea Serri direttore editoriale di Cer Magazine Italia e International 1 ‘MADE IN’, UN OBBLIGO NECESSARIO Mettere il consumatore nelle condizione di conoscere cosa sta acquistando, dando nel contempo valore ai prodotti, ai loro produttori ed ai territori dove questi vengono realizzati. Una affermazione che appare scontata, condivisibile da tutti, ma che nell’attuale ordinamento commerciale europeo non lo è ancora, a causa della mancanza di una specifica normativa finalizzata a rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine delle merci. Questo vale per tutte le merci prodotte in Europa ed oggi messe in commercio all’interno del mercato comune, tra cui le piastrelle di ceramica e la ceramica sanitaria. Una situazione parodossale che genera non pochi problemi: dalla non trasparenza nelle transazioni commerciali - proprio per la mancanza di una fondamentale informazione di base - alla perdita di volumi di vendita perchè il consumatore, abbagliato da materiali dall’Italian sound, pensano di comprare materiali prodotti in Italia, ma che nella realtà non lo sono. Non meno importanti sono, sul versante del lavoro e dell’occupazione, i risvolti di questa anomalia tutta europea. La risposta che l’industria ceramica sta dando, in attesa che questa pesante e grave distorsione venga rimossa, è il marchio ‘Ceramics of Italy’, il marchio di origine volontario che identifica le sole produzioni ceramiche cotte in fabbriche poste sul territorio nazionale. Una interpretazione della norma particolarmente restrittiva, che si pone ai massimi livelli tra i diversi settori manifatturieri italiani, ma che è stata fortemente voluta per massimizzare la trasparenza nei confronti dei consumatori, tutelare al massimo la qualità del Made in Italy, salvaguardare e sostenere l’occupazione nelle aziende nazionali. dell’origine «dellaL’indicazione merce è un valore per il consumatore. “Ceramics of Italy” è il marchio di garanzia della vera ceramica italiana » cer cer.contenuti magazine è scaricabile gratuitamente da App Store per iPad Erieta Attali © EDITORIALI 01 Start “Made in”, un obbligo necessario di Andrea Serri 72 Exit Aree dismesse, opportunità d’innovazione di Marina Dragotto 14 22 18 22 NEWS 04 07 08 10 in copertina Agriturismo Maso Bòtes Varignano di Arco (TN) Superfici: Panaria Ceramica Foto: Luciano Busani a cura di Simona Malagoli Corporate Produzione Award Web EVENTI 12 Ceramics of Italy & Cersaie - Web & Social di E. Romani 14 Cersaie 2014 accende i motori di M. Teresa Rubbiani 16 Ceramics of Italy a Mantova, Roma, Bolzano di C. Faedi e E. Romani INTERIORS 18 Mediterraneo in bianco e blu di Benedetto Marzullo 22 Il terrazzo dei desideri di Laura Maggi 32 Revisionismo storico di Benedetto Marzullo TRENDS 32 24 26 30 60 Save the future di Elena Pasoli Chic design di Elena Pasoli Virtual Style a cura di Imagem: il living la hall d’albergo La ceramica italiana è in esposizione a 12 da 22 al 26 settembre 2014 www.cersaie.it 23 26 50 cer MERCATO 36 Il cittadino italiano ricerca materiali innovativi di Barbara Benini 38 Fissore Ceramiche, serietà e trasparenza di Alessandra Ferretti 42 Come e perché gli italiani acquistano casa di Giorgio Lasorte 46 Il significato dei segni di Alfredo Zappa magazine ITALIA Numero 39 Rivista semestrale, aprile 2014 Promossa da Direttore Responsabile Vittorio Borelli 38 INTERVISTA 50 Guest Park Associati Tradizione contemporanea di Alessandra Coppa Direttore Editoriale Andrea Serri ([email protected]) Redazione Valentina Candini ([email protected]) Simona Malagoli ([email protected]) Valentina Pellati ([email protected]) Segreteria di redazione Barbara Maffei ([email protected]) Patrizia Gilioli ([email protected]) Collaboratori Alessandra Coppa, Marina Dragotto, Cristina Faedi, Alessandra Ferretti, Giorgio Lasorte, Santino Limonta, Laura Maggi (Elle Decor Italia), Benedetto Marzullo (Living), Laura Milan (Il Giornale dell’Architettura), Elena Pasoli, Elena Romani, Maria Teresa Rubbiani, Alfredo Zappa. ARCHITETTURA 54 Design e tradizione all’ombra degli ulivi di Elena Pasoli 58 Luogo di ristoro, non solo ristorante di Elena Pasoli 62 A Medolla nuova chiesa post-sisma di Santino Limonta 66 Splendore egizio nel museo di Laura Milan 58 70 Cataloghi dalle aziende Pubblicità Pool Magazine di Mariarosa Morselli Via Cattaneo 34 - 41126 Modena tel. 059 344 455 - fax 059 344 544 [email protected] Stampa Arbe Industrie Grafiche - Modena Edizioni Edi.Cer. SpA Cer Magazine Italia: pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modena al n. 1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060 62 DOC Progetto grafico Fabio Berrettini, Cristina Menotti Direzione, redazione e amministrazione Edi.Cer. SpA Società Unipersonale Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Mo) tel. 0536 804585 - fax 0536 806510 [email protected] cod. fisc. 00853700367 Chiuso in tipografia il 25 marzo 2014. L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione di altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono comunque trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”. 46 66 www.laceramicaitaliana.it cer.news MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE AWARD WEB COTTO D’ESTE HATRIA NUOVO SHOWROOM NEL CUORE DI MILANO Ingresso in CoBe Capital A pochi passi dal Duomo, nella zona più esclusiva del centro storico milanese, meta di un pubblico cosmopolita, di designer, progettisti e protagonisti del mondo dell’architettura, Cotto d‘Este ha aperto un nuovo showroom. Al suo interno, attraverso un “percorso di conoscenza”, vengono presentate le ultime tendenze del design contemporaneo e le innumerevoli soluzioni create dall’azienda. Lo showroom ospita l’intera gamma di pavimenti e rivestimenti Cotto d’Este, sempre in perfetta linea con le esigenze dell‘architettura e dell’abitare, in particolare la bellezza e l’eccellenza tecnica del grès porcellanato spessorato in 14 e 20 mm e l’unicità di Kerlite, il porcellanato ceramico ultrasottile di soli 3 mm e formati fino a 3 metri x1, oggi disponibile anche nello spessore di 5 mm per nuove affascinanti strutture e superfici. Si è recentemente conclusa un’importante operazione che segna l’acquisizione di Hatria da parte di CoBe Capital, società d’investimento privata globale, con una base di capitale permanente, specializzata nell’acquisizione e nella gestione di un portafoglio diversificato di aziende che operano nel design, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi. Fondata da Neal Cohen nel 1994, CoBe Capital ha sede centrale a New York e filiali in Francia, Spagna e Germania. Hatria, grazie alle tecnologie avanzatissime di cui dispone nel nuovo stabilimento di Teramo, continuerà a puntare su una costante innovazione tecnologica ed estetica per fornire prodotti di altissima qualità, innovativi sia dal punto di vista del design che della funzionalità. à www.cottodeste.it à www.hatria.com LITOKOL MAPEI Tra i fornitori di prodotti per l’edilizia a Sochi 2014 ACQUISTATO LO STADIO DI REGGIO EMILIA Con una forte presenza nel mercato dell’edilizia russo, Litokol ha fornito adesivi e sigillanti che hanno contribuito alla costruzione delle strutture dei XXII Giochi Invernali di Sochi. Attraverso la sua consociata Litokol Russia - presente da oltre 10 anni a Noginsk nei pressi di Mosca, su di un’area complessiva di 22.000 mq - l’azienda reggiana ha fornito prodotti speciali, quali lo stucco epossidico Starlike, per la realizzazione del villaggio Olimpico di Adler. Anche a Krasnaja Poljana, dove si sono disputate le gare sciistiche, in strutture ricettive all’avanguardia come il villaggio Rosa Hutor, Litokol è stata fornitrice di un pacchetto completo comprensivo di adesivi e stucchi cementizi, prodotti epossidici, una gamma completa per l’allestimento piscine e il sistema cappotto Litotherm, per l’isolamento termoacustico degli edifici. Sono stati inoltre utilizzati adesivi e stucchi Litokol per le pavimentazioni degli edifici adibiti a uffici, lobby, hospitality e media center presso il grande complesso per il biathlon e lo sci di fondo “Laura” che ospita 7500 spettatori, situato sulla cima del Psekhako Ridge, a Nord-Est di Krasnaya Polyana. A conferma del proprio impegno sul territorio reggiano, Mapei si è aggiudicata l’asta giudiziaria per l’acquisto del Mapei Stadium Città del Tricolore. L’investimento va a completare il progetto iniziato questa estate con la scelta di Reggio Emilia e del suo stadio per le partite casalinghe e, successivamente, con la titolazione della struttura e con i lavori di sistemazione dell’impianto e di adeguamento agli standard imposti dalla Lega Calcio Serie A. L’acquisto del Mapei Stadium rappresenta un risultato importante non solo per l’U.S. Sassuolo ma anche per l’A.C. Reggiana 1919 S.p.A. e la città di Reggio Emilia, in quanto garantirà una struttura all’avanguardia di cui continueranno a beneficiare le realtà sportive presenti e l’economia locale. L’obiettivo sarà quello di rendere lo stadio un luogo di aggregazione per la città sempre più accogliente, sicuro e aperto a tutti gli appassionati di calcio e dello sport in generale. à www.litokol.it à www. mapei.it icon collection . MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE AWARD WEB ABK GROUP INDUSTRIE CERAMICHE NUOVO SHOWROOM NELLA SEDE DI FINALE EMILIA CERAMICHE REFIN Create your tile, il concorso per nuove idee di design Con l’intento di promuovere innovative proposte grafiche per una nuova collezione ceramica, Refin ha lanciato sulla scena internazionale Create your tile, un contest aperto ai professionisti – designer e architetti – di tutto il mondo. Originalità, potenziale commerciale, riproducibilità industriale sono gli elementi chiave del brief richiesti dalla nuova collezione di piastrelle in grès porcellanato, che deve essere sviluppata con una o più varianti grafiche (fino a un massimo di 20), formato quadrato (60x60 cm o 75x75 cm) e destinata primariamente alla pavimentazione residenziale e/o commerciale. Sarà premiato il progetto maggiormente in grado di valorizzare le più recenti tecnologie produttive e declinare al meglio i trend dell’interior contemporaneo, interpretando così i valori di ricerca promossi da DesignTaleStudio, marchio di Ceramiche Refin fondato nel 1995 come laboratorio creativo allo scopo di esplorare nuove soluzioni tecniche ed estetiche per il grès porcellanato. Un’autorevole giuria, composta da riconosciuti esponenti del mondo del design e presieduta dagli architetti Alessandro e Francesco Mendini, decreterà i vincitori all’interno di una rosa di 25 finalisti. Il vincitore avrà l’opportunità di vedere prototipata e successivamente realizzata la propria collezione e, a Cersaie 2014, potrà raccontare il prodotto e far conoscere il proprio profilo professionale a pubblico, clienti e giornalisti. Il concorso sarà aperto per l’invio delle candidature fino al prossimo 30 aprile. à www. refin.it FLAVIKER NASCE LA NUOVA BRAND IDENTITY La storica azienda di Solignano, dal 2007 nell’orbita ABK Group, cambia nome e punta con decisione verso un futuro ecosostenibile. La nuova brand identity di Flaviker, abbandonato definitivamente il marchio Pi.sa, ha dato vita il 16 gennaio scorso, in occasione del primo meeting 2014 con la forza vendita, a Flaviker Contemporary Eco Ceramics. Oltre alla riaffermazione del proprio target di prodotto, quale specialista del grès, un modo di fare ceramica più vicino alle esigenze di ecosostenibilità dei nostri giorni rappresenta il principale segno del cambiamento intrapreso dall’azienda. La progressiva riconversione degli stabilimenti produttivi di Solignano e Finale Emilia, iniziata nel 2008, e il conseguente utilizzo del logo I Love Green su tutti gli strumenti di comunicazione testimoniano lo sforzo per ricondurre al di sotto delle medie di settore l’impatto ambientale generato dai cicli produttivi. Dal 2013, le principali collezioni ceramiche Flaviker permettono l’accesso a crediti LEED, poiché contengono nell’impasto una percentuale di materiale riciclato pari al 40%, concorrendo attivamente a definire un’edilizia sostenibile. à www.flavikerpisa.it Ceramiche Abk ha recentemente inaugurato nella sede di Finale Emilia un nuovo showroom, il cui taglio del nastro è avvenuto, alla presenza dei dipendenti dell’azienda, per mano del sindaco Ferdinando Ferioli e del presidente di Abk Roberto Fabbri. “Siamo soddisfatti del nuovo showroom e degli obiettivi raggiunti - ha commentato Fabbri -. A livello commerciale, la crescita di Abk in doppia cifra è un segnale positivo e incoraggiante: significa che stanno arrivando i risultati delle azioni messe in atto dal nostro Gruppo sul piano di una riqualificazione di prodotto e industriale“. La nuova apertura rappresenta un segnale di ripresa e vitalità anche per l’intera comunità finalese, colpita lo scorso anno dal terremoto. A sottolineare lo slancio col quale l’azienda ha reagito sono stati gli ultimi interventi strutturali realizzati, che comprendono la nuova area di accoglienza, la riqualificazione della superficie espositiva, nuovi uffici e spazi di lavoro pensati per dialogare con i progettisti prendendo spunto dalle più recenti produzioni ceramiche. à www. abk.it KALE ITALA Regia italiana per l’export Continua a consolidarsi il rapporto tra Kale Italia ed il gruppo turco Kale, tra i più grandi produttori al mondo di ceramica, sanitari e componenti chimici per l’edilizia che attualmente conta oltre cinquemila dipendenti e un fatturato nell’ordine di un miliardo di euro. A partire dal 2014 l’export del Gruppo turco è stato affidato alla direzione commerciale italiana ad Paolo Cavallacci Leonardo De Muro eccezione del Medioriente, dell’Africa e della Turchia, regioni che rimangono sotto la gestione della sede centrale per motivi di vicinanza geografica. “Si tratta di una grande opportunità - dichiara Paolo Cavallacci, direttore generale Kale Italia - in quanto possiamo gestire mercati importanti come, ad esempio, quello francese, tedesco, inglese e canadese”. Questa novità s’inserisce in un più ampio progetto di crescita e valorizzazione della sede italiana da parte di Kale Group. Nel 2014 infatti è previsto un ulteriore investimento di un milione di euro sullo stabilimento di Borgotaro, che vedrà potenziata la sua già ampia capacità produttiva. “Gli spessori sottili e medio sottili sono tra le argomentazioni principali di questo periodo per rispondere al meglio alle richieste provenienti dal mondo delle ristrutturazioni - afferma Leonardo De Muro, direttore commerciale Kale Italia. Stiamo inoltre puntando molto sulle grandi dimensioni con l’introduzione dei formati 80x80 e del 60x120”. à www.kaleitalia.it MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE AWARD WEB LEA CERAMICHE CERAMICA DEL CONCA Con Lago per il primo nuovo catalogo bagno AVVIATA LA PRODUZIONE MADE IN USA La partnership tra Lea Ceramiche e Lago prosegue nel trovare nuove forme di espressione condivise: nasce Lago Bathroom, il sistema che comprende un insieme di prodotti interamente dedicati all’ambiente bagno. Accomunati dalla stessa visione del design, Lea Ceramiche è stata coinvolta per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti che si sposano perfettamente con i complementi di arredo Lago. Partendo da Slimtech, Lago offre una sua personale interpretazione della lastra ultrasottile in grès laminato, combinandola coi diversi sistemi di arredo e proponendo insolite e sorprendenti composizioni. Il modulo 36e8, nato inizialmente nel living, viene ora trasposto nell’ambiente bagno, dove le lunghe lastre seguono allineate anche sulla parete e lo stesso disegno si ripete sui contenitori; nel sistema Steel Basin, Slimtech è poi declinata in tre diversi moduli e in tre versioni cromatiche: milk shade, sfumata e colorata. Nella collezione Depth Basin, dalla linea più rigorosa e pulita, Slimtech disegna lo spazio, il pavimento segue perfettamente i moduli della parete conferendo un segno grafico mediante la presenza colorata delle fughe. Divertente ed ironica è 36e8 Drunk, dove il progetto si compone di moduli nel formato 18,4x18,4 e di un decoro composto da 25 pezzi che crea un effetto ottico straniante. à www.ceramichelea.it Il modulo 36e8 con Slimtech di Lea CERAMICA CIELO PROTAGONISTA DEL MADE IN ITALY A SOCHI Il prestigioso Rus Resort a Sochi, punto di riferimento dell’hospitality high end a livello mondiale, nonché sede dell’amministrazione del presidente della Federazione Russa, ha scelto per gli arredi dei suoi ambienti bagno le collezioni Smile ed Easy di Cielo. Realtà produttiva d’eccellenza in cui il recupero della tradizione manifatturiera italiana dà vita, insieme alla più avanzata ricerca tecnologica, a collezioni di design per il bagno contemporaneo che racchiudono in sé l’unicità del fatto a mano, Cielo si fa, con questo progetto, ambasciatore del Made in Italy durante le prossime Olimpiadi Invernali. Il punto di forza della collezione Smile risiede nell’essere un sistema componibile, modulare e versatile, perfettamente adattabile alle diverse esigenze e gusti attraverso un’ampissima gamma di soluzioni personalizzate che nascono dall’incontro di elementi dalle forme essenziali e da linee pure e geometriche. Un design senza compromessi è invece la caratteristica di Easy che ha la dichiarata ambizione di essere continuamente arricchito di nuovi elementi. La linea è moderna, esteticamente raffinata nella sua semplicità, compatta e ideale anche per ambienti di piccole dimensioni. à www.ceramicacielo.it 67 Presso il nuovo stabilimento di 30mila metri quadrati realizzato da Ceramica Del Conca in Tennessee, su un terreno di 110.000 mq acquistati nel dicembre 2012 - frutto di un investimento di oltre 50 milioni di dollari di cui 30 in tecnologia italiana - ha preso avvio lo scorso febbraio la produzione delle prime piastrelle Del Conca USA. “La struttura esterna dell’edificio e il montaggio degli impianti produttivi si sono conclusi ad inizio gennaio, a soli dieci mesi dall’inizio del lavoro - spiega con orgoglio Enzo Donald Mularoni, Ceo del Gruppo Del Conca. Lavoreremo inizialmente su un turno ma, appena possibile, su due, con una previsione al momento di 3 milioni di mq di piastrelle l’anno. La produzione in loco ci permette di essere più competitivi sul mercato e rispondere in maniera veloce e flessibile agli ordini dei clienti americani, già molto numerosi”. In attesa del lancio in grande stile - con uno spazio raddoppiato rispetto allo scorso anno - a Coverings, che si terrà a fine aprile a Las Vegas, Del Conca USA ha presentato intanto la propria produzione a Surfaces 2014, sempre a Las Vegas. à www.delconcausa.com MARAZZI Sceglie l’innovazione della tecnologia Evolve Nell’ambito del proprio programma di investimenti in innovazione di prodotto e nuove tecnologie, Marazzi ha concluso in pochi mesi diversi contratti con la società del Gruppo Siti B&T, Projecta Engineering, per l’acquisizione di macchine digitali di ultima generazione Evolve. L’obiettivo di creare prodotti innovativi con caratteristiche di elevata qualità e design ha spinto gli stabilimenti di Sassuolo in Italia, Oriol e Malino in Russia, Monarch in Alabama e Dallas in Texas, nel nuovo progetto di ampliamento di Sunnyvale, a scegliere per la decorazione delle piastrelle EVOSeven plus a quattro, cinque o sei colori. Dotate alcune di due cassetti colore per effetti materici, altre configurate con la possibilità di lavorare in doppia fila, quindi con due formati e due grafiche diverse sulla stessa macchina, le decoratrici digitali EVOSeven plus gestiscono fino a sette barre colore, hanno una velocità di stampa oltre 50 m/min e una risoluzione ad altissima definizione. à www.marazzi.it . MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE CENTURY AWARD WEB CASALGRANDE PADANA INSTALLATA UNA NUOVA LINEA PER GRANDI FORMATI Le ceramiche bioattive premiate con l’Iconic Award 2013 Il Gruppo Fincibec prosegue il piano di investimenti sull’impianto produttivo del marchio Century, dove è da poco entrata in funzione una nuova linea di pressatura, essicazione e smaltatura per grandi formati. L’intervento attuato nello stabilimento di Roteglia di Reggio Emilia fa seguito al rinnovamento e potenziamento dei reparti di lavorazione fine linea, di scelta e del sistema di stoccaggio e movimentazione realizzati nel 2012. La nuova linea impiantata è alimentata da una pressa ad alto tonnellaggio e da un essicatoio Eva 412, entrambi di Sacmi, e permette la produzione di lastre ceramiche fino a 1200x1200 e 800x1600 mm. Al pari delle altre linee produttive dello stabilimento di Roteglia e degli altri stabilimenti Fincibec Group, anche questa è dotata di tecnologia digitale e di accorgimenti tali da minimizzare le problematiche relative al consumo energetico e all’inquinamento ambientale. L’investimento impiantistico operato dal gruppo sassolese, attivo sul mercato anche con i marchi Monocibec e Naxos, rappresenta una testimonianza di fiducia sul futuro del distretto ceramico, una realtà industriale attiva e in grado di affrontare le sfide del mercato globale. L’ottobre scorso, a Monaco di Baviera, nell’avveniristica cornice del BMW Welt, le lastre ceramiche Bios Self-Cleaning® e Bios Antibacterial® di Casalgrande Padana si sono aggiudicate l’Iconic Award 2013. L’ambito premio, promosso dal prestigioso German Design Council con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura del progetto e del design come strumenti chiave della competitività, dell’innovazione e della ricerca, è un’ulteriore conferma degli indiscussi contenuti di innovazione delle ceramiche bioattive dell’azienda di Casalgrande. I processi di ricerca integrata, collaborazione e interscambio internazionale, interazione con istituti universitari ed enti specializzati, produzione industrializzata e certificazione delle prestazioni, intrapresi e sostenuti da Casalgrande Padana per Bios Self-Cleaning® e Bios Antibacterial® , rappresentano senza dubbio un caso esemplare di best practice olistica, che il German Design Council ha colto, riconosciuto e voluto premiare, segnalandolo all’attenzione di progettisti e imprenditori di tutto il mondo. à www.century-ceramica.it à www.casalgrandepadana.it CARLO NOBILI RUBINETTERIE TREEMME RUBINETTERIE UN PROGRAMMA PER GARANTIRE EFFICIENZA E SICUREZZA 5MM premiato con il German Design Award L’esperienza tecnica di 60 anni d’attività - avviata nel 1954 per volontà di Carlo Nobili -, ha permesso a Nobili Rubinetterie di sviluppare e proporre un articolato programma prova e sviluppo, al fine di garantire l’efficienza e la sicurezza di ogni prodotto finale. Tutti i componenti sono realizzati con cura all’interno dei reparti dello stabilimento principale di Suno (Novara), una fabbrica altamente avanzata che ha di recente raggiunto lo standard di Zero Emission Company. Già in fase di progetto, ogni prodotto è preparato per rispondere alle più severe normative internazionali e per assicurare la migliore affidabilità, sicurezza e difesa ambientale, come dimostra ad esempio l’utilizzo di ottone depiombato. L’impegno di Nobili Rubinetterie ha inoltre portato alla maturazione di un ulteriore programma di prova e sviluppo, unico nel sue genere: sei mesi di test all’interno dell’avanzato Centro Prove aziendale, dove ogni pezzo viene “maltrattato” con l’obiettivo di affinare quotidianamente tecnica, funzionalità ed ergonomia. Il modello 5MM di Treemme Rubinetterie, realizzato completamente in acciaio inox satinato e disponibile sia nella versione da piano che in quella a parete, è stato insignito del German Design Award, un riconoscimento internazionale che mira a valorizzare prodotti di altissima qualità con l’obiettivo di identificare, presentare e premiare le migliori tendenze in termini di design. Caratterizzato da un unico spessore per tutti i componenti del rubinetto, per le leve di comando e anche per tutte le applicazioni della serie, il design di 5MM è leggero, impalpabile, quasi etereo, in grado di esprimere le caratteristiche essenziali della tecnologia che lo ha generato: cinque millimetri è infatti lo spessore costante in cui avviene, oltre alla fuoriuscita dell’acqua dalla bocca, anche il passaggio interno con tutte le sue dinamiche di miscelazione. Si tratta di una tecnologia studiata nei minimi particolari per garantire un’estetica innovativa, una linea all’avanguardia e al contempo una grande attenzione all’eco-sostenibilità e al risparmio idrico. à www.grupponobili.it à www.rubinetterie3m.it MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE AWARD WEB @ FLORIM CERAMICHE COEM Partner del Good Energy Award This is us, il video che presenta l’azienda al mondo CERAMICA VALLELUNGA Presso il Florim Flasgship Store di Milano è stata lanciata il 4 febbraio scorso la quinta edizione del Good Energy Award, il primo premio nazionale dedicato a tutte le imprese italiane che operano nel settore della sostenibilità energetica, ideato da Bernoni Grant Thornton. Florim Ceramiche, più volte finalista del concorso, da tempo intraprende una politica aziendale rivolta alla sostenibilità ambientale e quest’anno desidera confermare il proprio impegno verso l’innovazione energetica diventando partner di questa importante iniziativa nazionale. Il Good Energy Award nasce dalla volontà di conferire un riconoscimento alle imprese che hanno avuto il coraggio di investire in un mercato nuovo, non tradizionale, in modo responsabile verso l’ambiente, l’economia e il territorio. Le candidature, aperte quest‘anno per la prima volta oltre che a società e organizzazioni operanti nel settore energetico anche al mondo del real estate (architetti, imprese ed addetti ai lavori), potranno essere inviate fino al 14 aprile attraverso il sito del premio o digitando l’indirizzo web di Florim. Le categorie del Good Energy Award previste nell’edizione 2014 sono sei: Industria, Terziario, Real Estate, Pubblica Amministrazione e no profit, Agroalimentare, “Giovani speranze” e Start-up. à www.florim.it MEMENTO PREMIATO CON IL BEST OF THE YEAR 2013 La serie Memento di Ceramica Vallelunga, frutto della collaborazione con Giovanni Barbieri, celebre Artisan and Stone Designer, si è aggiudicata il premio Best of the year 2013 della rivista Interior Design, nella categoria dei “flooring hard”. Il prestigioso magazine di rilievo internazionale ha definito la collezione Memento: “primo mosaico e piastrella di grès porcellanato che costituiscono una genuina e realistica riproduzione dell’originale, antico, ondulato pavimento in pietra naturale, ogni piastrella esibisce una superficie arrotondata ed usurata in modo irregolare dal calpestio di centinaia di anni”. La premiazione, tenutasi il dicembre scorso nella cornice dell’auditorium dell’Art Frank Gehry Design di New York, è avvenuta per mano del direttore della rivista Cindy Allen e del presidente Mark Strauss, alla presenza di più di 900 specialisti del settore quali architetti, arredatori e distributori. È disponibile sul canale Youtube This is us, una produzione video di Coem pensata e progettata per una visione sul web e sui social network. Dal nuovissimo video, che presenta Coem al mondo, emerge l’anima naturale di un’azienda per la quale la natura e il design rappresentano l’essenza. In un viaggio virtuale di due minuti compaiono la storia, l’evoluzione, la mission e le realizzazioni di Coem, dove Design with Nature non è un semplice mood, ma diventa vera e propria filosofia aziendale. Su Youtube erano già stati caricati numerosi video per presentare prodotti o anteprime; ma mentre fino ad ora i video erano esclusivamente emozionali, con sottofondo musicale e senza audio, anche per poter essere fruibili al pubblico internazionale, in questo video dove vuol essere ben presente la vision di Coem, il contenuto non poteva fare a meno di una voce narrante. Attenta al mondo dei social network, Coem è presente su Facebook con un profilo molto vivace e attivo, dedicato anche ai clienti finali, su Twitter con un profilo ricco di notizie e costantemente alimentato, un account Pinterest e un account Instagram con le foto più belle. à www.coem.it à www.vallelungacer.it CERAMICHE BRENNERO CERAMICA SANT’AGOSTINO PROGETTI INNOVATIVI E COMUNICAZIONE WEB Flexible Architecture nell’ ADI Design Index 2013 Flexible Architecture by Starck, l’innovativo sistema ceramico nato dall’incontro tra la cinquantennale esperienza di Ceramica Sant’Agostino e il genio creativo di Philippe Starck, è stata inserita nell’ADI Design Index 2013. La pubblicazione annuale di ADI Associazione per il Disegno Industriale - raccoglie una selezione del miglior design italiano messo in produzione, che concorre a due prestigiosi premi quali il Compasso d‘Oro ADI e il Premio Nazionale per l’Innovazione, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica. Le motivazioni della scelta di Flexible Architecture by Starck avallano la genialità intrinseca della collezione: “Una vera e propria rivoluzione nel mondo della ceramica grazie alla valorizzazione della fuga che assume una connotazione materica, divenendo elemento decorativo modulare”. Con Flexible Architecture by Starck la piastrella si afferma come parte integrante dell‘architettura; la fuga che, fino ad oggi, rappresentava un componente da nascondere ed eliminare, assume così una connotazione nuova, diversa, fisica. Con un’esclusiva ed originale proposta, Ceramiche Brennero ha lanciato nel suo nuovo catalogo The Book 41 - News 2014 il primo progetto completamente coordinato - di cui è stato depositato il brevetto - riguardante piastrelle, decorazione, illuminazione e riscaldamento per un nuovo concetto di bagno. Grazie ad un sistematico uso del web da parte dell’azienda che, forte nella comunicazione, sviluppa un completissimo merchandising per i punti vendita, i cataloghi di Ceramiche Brennero sono periodicamente aggiornati. Oltre a poter accedere a tutte le informazioni utili ed alle immagini delle collezioni, sul sito aziendale è a disposizione il Configuratore, uno strumento utile ed al contempo divertente per modificare a proprio piacimento colori e decori, anche scaricabile come App per dispositivi Android ed Apple. Ceramiche Brennero inoltre è in contatto costante con la community web grazie ai principali social network come Twitter, Facebook, Google+. à www.ceramicasantagostino.it à www.ceramichebrennero.it MAGAZINE CORPORATE PRODUZIONE AWARD WEB GALASSIA CERAMICHE CAESAR Selezionata tra le eccellenze in digitale LO SHOWROOM A PORTATA DI MOUSE @ Grazie alla strategia di social media marketing che ha fatto registrare in pochi mesi a Galassia circa 13.000 nuovi visitatori sul proprio sito, l’azienda è stata selezionata da Google tra le 102 eccellenze italiane per il progetto promosso da Mountain View insieme al Ministero delle Politiche Agricole e Unioncamere. Questo progetto, online all’indirizzo www.google.it/madeinitaly, consiste in una vera e propria vetrina che include le eccellenze artigianali e agroalimentari del nostro Paese. Attraverso un centinaio di schede le realtà italiane scelte da Google vengono raccontate tramite lo stretto legame con il territorio di appartenenza. Parallelamente a queste vetrine digitali, Google ha creato il portale www.eccellenzeindigitale.it, dove è presente Galassia, il cui scopo è quello di sensibilizzare e aiutare le imprese ad utilizzare al meglio le potenzialità del web prendendo esempio da quelle che ci sono riuscite con successo. Si tratta, dunque, di un importante riconoscimento che premia il costante impegno di Galassia a investire nel futuro e nell’innovazione. Attraverso il nuovo Virtual Tour è possibile visitare lo showroom di Ceramiche Caesar con un semplice click, navigare all’interno della sala mostra di Fiorano Modenese e vedere gli ambienti realizzati con le collezioni più innovative dell’azienda come fossero live. Virtual Tour è il tour virtuale di Google con l’esclusiva interfaccia Street View, integrato con Google Maps, che permette di camminare virtualmente all’interno della sala mostra a 360° gradi da tutti i computer fissi e dispositivi mobili. Mediante gli hotspot, ovvero la segnaletica visibile sul percorso, è possibile muoversi con facilità all’interno dello showroom ed avvicinarsi alle serie esposte tramite lo zoom, portando l’utente a calarsi in una dimensione quasi reale, offrendo immagini di alto valore qualitativo e di grande intensità. à www.ceramicagalassia.it à www.caesar.it FILA INDUSTRIA CHIMICA EDIMAX LANCIATA LA NUOVA APP FILASOLUTIONS Innovazione e tecnologia anche on line Fila ha creato un’applicazione per smartphone e tablet, pensata per i professionisti del cantiere, per i rivenditori e per tutti coloro che hanno cura della propria casa. Con Filasolutions è possibile avere sempre a portata di mano la soluzione migliore per risolvere ogni esigenza: dalla manutenzione, al lavaggio fine cantiere, al trattamento di protezione, alla rimozione delle macchie domestiche. Inizialmente disponibile in italiano ed inglese, sia per la piattaforma Apple che per Android, e completamente gratuita, la nuova app presenta diverse funzionalità: “Sistemi di trattamento”, in cui è possibile individuare il trattamento ideale per ogni superficie; “Fasi di trattamento”, che indica le soluzioni adeguate in ogni fase; “Cosa fare se”, dove sono a disposizione le domande più frequenti sui problemi comuni; “Catalogo dei prodotti” Fila, con informazioni dettagliate sui prodotti, le certificazioni, i video di trattamento e le schede tecniche. Inoltre sono presenti: “Ricerca del punto vendita” più vicino, con la possibilità di impostare la navigazione verso il negozio selezionato; “Assistenza tecnica”, che mette in diretto contatto l‘utente con i tecnici di Fila; “Dosatore”, grazie al quale è possibile individuare facilmente la quantità di prodotto necessaria per ciascun trattamento. Completamente rinnovato nella grafica e nella tecnologia, il sito di Edimax presenta un’impostazione estetica forte e diretta, evidenziata dalla scelta di colori definiti e di un font essenziale. Facile e intuitivo nell’utilizzo, esprime il fascino e il rigore che caratterizzano l’azienda: dall’home page alla visualizzazione delle collezioni, il gusto raffinato e contemporaneo di Edimax accompagna il visitatore in una piacevole navigazione, rendendolo complice della sua stessa ricerca creativa e d’innovazione. Il nuovo sito è stato realizzato con tecnologia RWD-Responsive Web Design che consente l’adattamento dimensionale e la conseguente visualizzazione ottimale a seconda dello schermo utilizzato (desktop, tablet, smartphone). à www.filasolutions.com à www.edimax.it CERAMICS OF ITALY & CERSAIE WEB & SOCIAL CREARE E FARE PARTE DI COMMUNITY DIGITALI AGGREGATE INTORNO A TEMI SPECIFICI È L’ULTIMA FRONTIERA IN TERMINI DI COMUNICAZIONE: IN RETE, IN MANIERA TRASVERSALE, ATTRAVERSO I SOCIAL-MEDIA. di Elena Romani Il network di Cersaie e della Ceramica Italiana ha rafforzato la presenza sul web attraverso l’attivazione di molteplici profili sui nuovi media, ognuno dei quali targetizzato a seconda degli interlocutori e dei contenuti da diffondere. Su Twitter sono presenti e seguiti già da tempo i profili Cersaie e Ceramics of Italy. Ma non solo: su Facebook, ad oggi il social media più popolare e trasversale, Cersaie diffonde già da diversi anni contenuti relativi al salone e alle iniziative ad esso collegate; il marchio collettivo di settore Ceramics of Italy dispone di ben due profili, uno internazionale e uno rivolto prevalentemente all’utenza nordamericana che diffonde immagini e notizie promozionali delle aziende associate. Ma poiché l’avvento dei social network, o nuovi media che dir si voglia, ha cambiato radicalmente il nostro immaginario visivo, i canali che permettono maggiormente la comunicazione attraverso l’uso di immagini sono estremamente importanti per la Ceramica Italiana e il salone Cersaie. Per questa ragione, sono stati attivati diversi canali video e iconografici, da Youtube a Pinterest, da Vimeo a Instagram, in grado di dialogare all’interno di community che hanno fatto della rivoluzione iconica il loro principale mezzo di comunicazione. Possiamo quindi “pinnare” le immagini dal wall di Pinterest, esprimere apprezzamento attraverso i like o commentare le fotografie di Instagram, rivedere le conferenze del programma culturale del salone bolognese “costruire abitare pensare” e i video girati all’interno della fiera. Il tutto viene diffuso in un’ottica di condivisione, la quale si auspica più vasta possibile, sia nella diffusione che nella co-creazione di contenuti e significati che stimolino l’engagement e la brand awarness delle community stesse. “Cercare di capire quello che sta succedendo attorno a noi, le mutazioni, le direzioni: carte e pedine che vengono rimescolate a inventare giochi mai visti prima. Relazioni nuove e inaspettate che trasformano il significato e i valori codificati e stratificati da tempi immemorabili. Il mondo sta cambiando a una velocità impensabile, con processi di accelerazione progressiva sempre più evidenti. In questi processi di trasformazione un ruolo centrale è giocato dai nuovi media (siano essi sociali e/o digitali). La non accettazione di queste nuove sfide è una scelta possibile ma ci condanna a una posizione di marginalità che è a un tempo culturale, sociale, e - ovviamente - economica”. Stefano Mirti, dall’introduzione a Il mondo nuovo, Postmedia books, 2013 Potete seguire Cersaie su: Cersaie_Costruire Abitare Pensare Potete seguire Ceramics of Italy su: Ceramics of Italy @CersaieOfficial @CeramicsOfItaly Cersaie Bologna Cersaie laceramicaitaliana ceramicsofitaly ceramicsofitaly join on 45° 27’ 6.325” N - 9° 9’ 46.07” E Via tortona 31, 20144 Milano MI Italy @Fuorisalone Milano Design Week 8/13 April 2014 #decoroSI è il nome dell’evento con cui ORNAMENTA vuole provocatoriamente sensibilizzare all’uso della decorazione ceramica, e per farlo, propone, presso lo spazio Opificio 31, in via Tortona, una esperienza diretta con il prodotto che riveste in “total look” l’intera superficie. 3 nuovi design: Tangle, Artwork e Jungle si aggiungono ai precedenti visionabili sul nostro sito ufficiale http://www.ornamenta.com #decorareconlaceramica … “ perché la decorazione è una necessità umana da sempre irrinunciabile”. #decoroSI is the name of the event in which ORNAMENTA defiantly want to raise awareness of the use of ceramic decoration, and to do so, suggests, at the space Opificio 31, in Via Tortona, a direct experience with the product plays in “total look” the entire surface. 3 new designs: Tangle, Artwork and Jungle in addition to the previous viewed at our official website http://www.ornamenta.com #decorareconlaceramica … “because decoration is an essential human need always”. I Ceramica Made in Gamma Due Srl via Mosca 1, 41049 Sassuolo (MO) Italy P.iva 00831670369 Tel. +39 0536 867411 Fax +39 0536 803937 [email protected] www.ornamenta.com - www.facebook.com/ornamentatiles EVENTI CERSAIE 2014 accende i motori di Maria Teresa Rubbiani Chi lavora nel settore delle piastrelle lo sa bene che i preparativi per partecipare a Cersaie sono già in corso. Le aziende espositrici sono al lavoro per presentarsi al Salone di Bologna, il più importante del settore a livello mondiale, nel migliore dei modi. La scelta dei prodotti da esporre, la qualità e il progetto dello stand, lo studio dei cataloghi e la pianificazione della comunicazione per Cersaie influiscono in modo determinante sul successo della aziende produttrici per l’anno a venire. La macchina organizzativa di Cersaie poi ha iniziato da tempo a lavorare al fine di poter dare ad espositori e visitatori i servizi necessari al buon funzionamento della fiera, così come già avviene da decenni, e possibilmente anche a migliorarli. Una delle novità cui si troveranno davanti i visitatori di Cersaie 2014 TRA LE NOVITÀ, L’APERTURA AD ALTRI SETTORI ESPOSITIVI QUALI PIETRE, MARMI E LEGNI sarà la presenza di nuove tipologie di prodotto. La già abbondante offerta di prodotti ceramici (482 aziende nell’edizione 2013) e di prodotti dell’arredobagno (269 aziende) quest’anno sarà ampliata ai settori merceologici di altri materiali destinati al rivestimento di pavimenti e pareti, per interni ed esterni, quali ad esempio le diverse tipologie e declinazioni di marmo, pietre naturali e legno. Arricchiscono l’offerta di Cersaie anche numerose iniziative, in via di definizione, rivolte alle diverse categorie di visitatori. Ai progettisti, architetti, ingegneri e interior designer il programma culturale di Cersaie, costruire, abitare, pensare, offrirà una serie di convegni e seminari sui temi dell’architettura, del design e della formazione tecnica, che spazieranno sui temi di attualità del costruire e dell’abitare. . Non solo ceramica, dunque, ma approfondimenti offerti con interventi di architetti e personalità del mondo della progettazione noti a livello internazionale. Anche quest’anno Cersaie si attrezza per ospitare, come già da diversi anni, la lectio magistralis tenuta da un premio Pritzker, il cui nome verrà svelato nei prossimi mesi. Agli studenti delle scuole superiori sarà dedicata la ormai tradizionale Lezione alla rovescia, che quest’anno vede la presenza dell’architetto e designer Riccardo Blumer, a disposizione dei giovani per rispondere alle loro domande in una lezione interattiva. Ai posatori e anche ai progettisti la Città della Posa offrirà per tutta 14 15 la settimana dimostrazioni pratiche delle più moderne tecniche di posa con particolare attenzione ai nuovi materiali. Anche i consumatori finali, coloro che intendono essere aggiornati sui prodotti perché stanno per ristrutturare un ambiente, troveranno una risposta alle proprie esigenze nell’ambito della iniziativa Cersaie Disegna la Tua Casa. Il 25 e il 26 settembre, giornate di apertura di Cersaie al pubblico, i visitatori interessati potranno accedere gratuitamente a consulenze di architetti messi a disposizione da parte delle più importanti testate giornalistiche di Interior Design e da parte di alcune aziende del settore ceramico. à www.cersaie.com EVENTI La sede della Cantina Tramin a Termeno (BZ) Ceramics of Italy a Mantova, Roma, Bolzano di Cristina Faedi e Elena Romani PROSEGUE ANCHE PER IL 2014 L’INTENSA ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DELL’INDUSTRIA CERAMICA ITALIANA PRESSO IL MONDO DELLA PROGETTAZIONE. COSTRUIRE ABITARE PENSARE Il programma culturale di Cersaie esce dai confini del quartiere fieristico di Bologna per andare a presentare le iniziative della prossima edizione a Mantova, Roma e Bolzano. Giovedì 5 giugno a Mantova, nella suggestiva cornice del tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti, si terrà infatti la conferenza dell’architetto spagnolo Francisco Mangado. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione “L.A.C. Laboratorio di Architettura Contemporanea” e col patrocinio L’Acquario Romano, sede della Casa dell’Architettura dell’Ordine degli architetti della provincia di Mantova, intende rafforzare la relazione tra il mondo della progettazione e il salone bolognese, divenuto ormai un appuntamento imprescindibile per chi si occupa di architettura, grazie alla capacità di offrire conferenze di celebri architetti internazionali e di altissimo livello. Stesse finalità per l’evento in Alto Adige, in calendario per lunedì 1° settembre alla Cantina Tramin di Termeno, in provincia di Bolzano. Nella sala conferenze della cantina progettata dall’architetto altoatesino Werner Tscholl, la rinomata artista, designer e critica di architettura Linde Burkhardt terrà una conferenza sul proprio lavoro e sui campi di ricerca che la vedono coinvolta, tutti strettamente collegati e che si influenzano tra loro. Le opere in ceramica di Linde Burkhardt, per le quali ha vinto il Wallpaper Award per la Ceramica nel 2008, sono esposte in diversi musei, tra cui il Museo internazionale delle ceramiche in Faenza e la Pinacotek der Moderne di Monaco di Baviera. LA CERAMICA E IL PROGETTO Il 23 giugno 2014, presso la Casa dell’Architettura di Roma, si svolge un altro importante evento Ceramics of Italy, “La Ceramica e il Progetto”, dedicato al mondo dell’architettura. Molteplici le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto fornire, attraverso una conferenza, una panoramica sul settore ceramico e sulle ultime innovazioni in termini di prodotto, di processo e di applicazione del materiale tali da costituire un utile ed imprescindibile aggiornamento per tutti i protagonisti della progettazione. La seconda parte dell’evento vede anche la premiazione delle più importanti realizzazioni architettoniche realizzate in Italia ed all’estero con piastrelle di ceramica italiane. Questo incontro romano, infatti, - che prende il titolo dall’omonimo concorso giunto quest’anno alla sua terza edizione costituisce un momento di dibattito sul materiale ceramico e la sua applicazione nelle realizzazioni residenziali, istituzionali e commerciali, senza dimenticare le importanti relazioni fra architetto e committente, anche in rapporto alla provenienza geografica di quest’ultimo. Non da ultimo, l’intento dell’iniziativa è portare un pezzo di Cersaie a Roma con le anticipazioni sull’edizione 2014 della manifestazione e del suo programma di architettura e design “Costruire Abitare Pensare”. Grazie alla collaborazione con la Casa dell’Architettura di Roma e la sponsorizzazione del festival “La Ceramica in Architettura” che qui avrà luogo dal 23 maggio al 27 luglio prossimi con mostre e workshop sulla ceramica, Cersaie e Ceramics of Italy si costituiscono main sponsor e parti attive per contenuti ed eventi del programma. cer.progetto ISCHIA BLU RESORT progettista Civetti & Barile architetti associati superfici ceramiche Antiche Fornaci D’Agostino www.fornacidagostino.it anno di realizzazione 2012 . 18 19 Interiors Ischia (Napoli) MEDITERRANEO IN BIANCO E BLU A PICCO SUL MARE, INCASTONATO IN UNA BAIA PRIVATA DALL’ACQUA CRISTALLINA, ISCHIA BLU RESORT SORGE AD ISCHIA PORTO, IN UNA ZONA TRANQUILLA MA AL TEMPO STESSO AL CENTRO DELLA MOVIDA ISCHITANA. UN’ARCHITETTURA FATTA PER ACCOGLIERE. CON SPIAGGIA PRIVATA PER GLI OSPITI di Benedetto Marzullo, Living “La tua vacanza a Ischia, in un residence da sogno”. Si autoreclamizza così il residence Ischia Blu Resort, moderna struttura per vacanze a picco sul mare di Ischia. E se non bastasse come credenziale questa dichiarazione riportata sul sito dell’albergo, basta dare un’occhiata a Trip Advisor, il più importante portale di recensioni per hotel e ristoranti, per farsi un’idea del luogo. “Oasi Ischitana”; “Vacanza speciale”, “Semplicemente straordinario”; “Un posto magico a Ischia”: sono solo alcuni dei commenti rilasciati spontaneamente da quanti hanno soggiornato nel resort sull’isola campana e hanno voluto condividere la loro esperienza sulla rete. Caratterizzato da un’architettura che definiremmo “classicamente moderna”, tipica delle ville patrizie del luogo, il residence Ischia Blu Resort vanta un’eccezionale posizione per chi vuole vivere una vacanza all’insegna del divertimento o del relax. Situato in una zona tranquilla a due passi dal centro, si trova allo stesso tempo vicino a una delle aree più movimentate dell’isola e in una posizione defilata, con tanto di baia privata. Il porto di Ischia, con la sua caratteristica “rive droite” fatta di bar, ristoranti, discoteche e molte altre attrazioni serali si trova infatti a pochi passi dal resort e l’elegante via dello shopping di Ischia . Porto è a circa 10 minuti a piedi. Ma la posizione e la vista sono le caratteristiche che, da sole, rendono unica questa struttura. A picco sul mare, incastonato in una caletta dall’acqua cristallina, sorge a Ischia Porto, il luogo più centrale dell’isola, con una comoda spiaggia riservata agli ospiti. Per arrivare, non manca la comodità. Si trova proprio a ridosso dello scalo di aliscafi e traghetti. A pochi passi anche il capolinea degli autobus locali con cui è possibile raggiungere tutte le località e i comuni dell’isola e, per chi raggiunge Ischia con la propria autovettura, il parcheggio custodito dista circa 300 metri. Oggetto di un recente intervento di ristrutturazione, il residence Ischia Blu Resort offre diverse tipologie di appartamenti. Otto i tagli a disposizione, con caratteristiche e superfici differenti. Gli alloggi sono tutti indipendenti e arredati, con angolo cottura, balconi e grandi terrazze; alcuni hanno accesso diretto alla spiaggia. La superficie è compresa tra i 40 e gli 80/100 metri quadrati e possono ospitare da 2 a 6/7 persone. “Gli appartamenti sono spaziosi, arredati con molto gusto con spazi all’aperto da cui ammirare i meravigliosi tramonti. Camere pulitissime e curate nel minimo dettaglio con vista mozzafiato e servizio di pulizia professionale e preciso”, ci conferma Trip Advisor. 20 21 ambienti ambienti pubblici dell’ospitalità applicazioni pavimentazioni interne superfici ceramiche Antiche Fornaci D’Agostino monocottura Perle D’Italia Portocervo, Vieste cm 40x40 Curato dallo studio Civetti & Barile architetti associati di Ischia, l’intervento di maquillage si è concentrato sui tre appartamenti “superior” e sull’immagine di alcune delle aree comuni. La ristrutturazione è stata tesa a rievocare ed enfatizzare “gli accenti dell’architettura mediterranea tipica dell’isola”, come sottolineano i progettisti, che ci spiegano a grandi linee gli obiettivi. Il progetto di recupero va dalla redistribuzione degli spazi alla caratterizzazione degli stessi mediante l’utilizzo di elementi architettonici come archi moreschi, colonne, mosaici e l’utilizzo di materiali tipici della tradizione mediterranea locale. Il progetto ha voluto ricreare un’immagine coordinata riscontrabile in tutta la struttura senza soluzione di continuità, in particolar modo per quanto riguarda l’aspetto più propriamente decorativo nei rivestimenti, nei pavimenti e negli arredi. La pavimentazione interna è stata realizzata con piastrelle di ceramica della linea Perle d’Italia, colore blu, prodotte da Antiche Fornaci D’Agostino, più interventi di colore bianco realizzati nella caratteristica tipologia detta palladiana. Elementi decorati tipicamente marini sono ricorrenti sia in pavimenti e rivestimenti dei bagni sia negli arredi, per sottolineare - insieme allo smalto blu - la splendida location incastonata tra mare e costa. caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 3% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 30/N mm2 Resistenza all’abrasione superficiale (ISO 10545-7): PEI 3 Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 Perle D’Italia Portocervo Perle D’Italia Vieste La ceramica smaltata è declinata in due colori: bianco e blu. A fare la differenza, il campionario di tecniche, soluzioni e decori utilizzati per enfatizzare lo stile marino, dal mosaico alla palladiana, all’intarsio. Interiors Tezze sul Brenta (Vi) IL TERRAZZO DEI DESIDERI 22 23 NEL NORD-EST ITALIANO, TRA VICENZA E PADOVA, UN ESEMPIO DI COME UN TERRAZZO COPERTO SI TRASFORMI IN UNA ZONA LIVING PERFETTA PER LA BELLA STAGIONE RESIDENZA PRIVATA di Laura Maggi, Elle Decor Italia progetto Dissegna - www.dissegna.it A prima vista si tratta semplicemente di un progetto che interessa la realizzazione di un grande terrazzo coperto, con accesso dalla scala principale esterna, per una unità abitativa familiare. In realtà l’intervento, voluto dalla committenza per creare una zona open air multifunzionale che si armonizzasse con le preesistenze, si è trasformato nel sapiente lifting di una residenza veneta degli anni Settanta per dotarla di un’area che corrispondesse ai nuovi dettami del vivere in & out. La villa è stata infatti costruita in quegli anni in un contesto residenziale immerso nel verde di Tezze sul Brenta, un comune di poco più di 12.000 abitanti del laborioso Nord-Est italiano, al confine tra le province di Vicenza, da cui dipende, e Padova, in un territorio ampiamente pianeggiante e soleggiato, lambito a occidente dal fiume Brenta, un tempo adibito ad attività rurali. A distanza di circa trent’anni da quando vennero gettate le fondamenta della casa, il nuovo intervento di riqualificazione ha dovuto tener conto di diversi vincoli legati sia alla funzione del terrazzo come ingresso principale alla dimora, sia alla destinazione d’uso dell’area interessata. Scopo principale della ristrutturazione era quello di ricavare una zona relax, ombreggiata dalla falda del tetto, rivestita da una pavimentazione in carattere con l’estetica della casa, da sfruttare con continuità nel lungo periodo della primavera e dell’estate per piacevoli momenti all’aperto. Perché, le nuove regole dell’abitare contemporaneo stanno sempre più abbattendo i confini tra interno ed esterno, arrivando a definire spazi all’aperto come veri e propri living. La progettazione, affidata a Dissegna srl, azienda con sede a Romano d’Ezzelino, in provincia di Vicenza, e specializzata nel campo dell’edilizia con una particolare attenzione all’uso dei rivestimenti in ceramica, ha dovuto inoltre considerare sia il periodo di costruzione della casa, risalente agli anni Settanta, sia le caratteristiche peculiari dell’architettura e della superficie a giardino che la circonda. La scelta progettuale è caduta su un grès porcellanato da esterni (Geostone di Monocibec), che oltre alle specifiche qualità di resistenza agli agenti atmosferici, avesse una tonalità ben in armonia con l’ambiente circostante, con un aspetto, una texture non uniforme che richiama quello della pietra naturale con fiammate irregolari dalle nuance terracotta. Nella posa in opera delle piastrelle, selezionate nei formati quadrato di 25x25 cm e rettangolari di 25x50 cm, si è optato per uno schema compositivo che crea un pattern centrale chiuso da una cornice perimetrale. L’ampio terrazzo, su cui affaccia la zona living della casa, fiancheggiato da un basso muretto su cui poggiano gli snelli pilastri che sorreggono la copertura del tetto, accoglie anche un angolo con un grande camino in muratura. Una struttura built-in che ospita anche forno e vano portalegna, punto focale delle attività di convivialità open air. Non lontano, la zona pranzo, arredata con un tavolo in scuro legno massello e comode sedute, invita a simpatici ritrovi, inviti familiari e di amici. Perfetta quindi l’adozione di un materiale ceramico che ha, tra le sue caratteristiche principali, oltre a quella di una estetica molto simile alla pietra, quelle di resistenza all’usura, all’abrasione, alle macchie e alla scivolosità. foto Luciano Busani superfici ceramiche Monocibec www.monocibec.it anno di realizzazione 2013 Geostone Pamir ambienti residenziale urbano applicazioni pavimentazione esterna superfici ceramiche Monocibec grès porcellanato Geostone Pamir cm 25x50, 25x25 certificazioni LEED 40%, C2, Anab, GBC caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35/N mm2 Resistenza all’abrasione: conforme Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R11 (DIN 51097): A+B cer.trend SAVE THE FUTURE NEL RISPARMIO DELL’ACQUA SI GIOCA UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI SFIDE PER IL FUTURO DEL MONDO. DALLE AZIENDE DI SANITARI IN CERAMICA E DELL’ARREDOBAGNO UN IMPORTANTE CONTRIBUTO ALLA SOSTENIBILITÀ IDRICA di Elena Pasoli Sul palcoscenico mondiale del recente World Economic Forum di Davos è apparsa a sorpresa la star cinematografica Matt Damon a portare il vessillo di Water.org. Obiettivo: raccogliere 100 milioni di dollari per favorire l’accesso all’acqua nei Paesi più poveri e più assetati. 1,4 miliardi di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile; ogni 21 secondi un bambino muore per malattie causate dalla mancanza d’acqua, ogni anno per lo stesso motivo muoiono 3,4 milioni di persone, una cifra che equivale quasi alla città di Los Angeles. Un tema, il risparmio idrico, ormai assolutamente ineludibile, che impone non solo leggi ad ogni livello, ma anche azioni mirate all’educazione alla responsabilità delle persone in termini di drastica riduzione degli sprechi. Prendendo come esempio l’Italia, un cittadino consuma in media nella sua abitazione 250 litri di acqua al giorno, il 30% dei quali per lo scarico dei WC, il AZZURRA che significa 1,4 miliardi di metri cubi di acqua per un costo di 2,4 miliardi di euro. La tecnologia ha fatto negli ultimi decenni passi da gigante, portando l’utilizzo dell’acqua per ogni scarico dal valore di 12-15 litri dei sanitari prima del 1990 a quello attuale pari o inferiore ai 6 litri. Dati alla mano, si capisce al volo quale peso avrebbe una legge che incentivasse l’ammodernamento degli impianti, e l’esperienza già attuata dalla città di New York racconta come questo sia davvero realizzabile: sempre prendendo ad esempio l’Italia, dalla sostituzione dei vecchi vasi si avrebbe un risparmio di 414 milioni di metri cubi di acqua all’anno! Per non dire dei 2,9 milioni di tonnellate di CO2 evitata ogni anno per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per l’approvvigionamento e la distribuzione della risorsa idrica. CRISTINA RUBINETTERIE RUBINETTERIE TREEMME 24 25 BOSSINI Mentre in sede politica si discute il tema di ricomprendere anche quest’ambito all’interno delle misure incentivabili per il risparmio energetico - un dibattito nel quale Confindustria Ceramica è quotidianamente impegnata in prima linea - le aziende profondono un impegno costante nella ricerca e nello studio di nuove soluzioni, investendo in tecnologia e proponendo al mercato prodotti sempre più ecologicamente consapevoli. Vediamo qualche esempio. Azzurra ha inserito il tema dell’emergenza idrica nelle sue priorità assolute a partire dal 2010, quando ha sviluppato il progetto water saving che ha portato alla creazione di sanitari capaci di scaricare con soli 3 litri d’acqua, arrivando in alcune collezioni (Thin e Jubilaeum ) a utilizzare fino a 2,7 litri d’acqua e assicurando così - per un’ipotesi di utilizzo pari a 20 scarichi per un nucleo familiare di 4 persone al giorno - un risparmio idrico di 31.000 litri in un anno. Considerando che ci sono 29 paesi nel mondo dove il fabbisogno minimo di una persona è di 20 lt d’acqua al giorno per garantire l’igiene minima e per bere, il risparmio di una famiglia garantirebbe ad un abitante delle suddette zone circa 4 anni e mezzo di acqua! New Day è invece la nuova serie realizzata da Cristina Rubinetterie che monta sui lavabo e sui bidet lo speciale aeratore con riduttore di portata 8 litri/minuto. Una soluzione che riduce notevolmente lo spreco dell’acqua pur mantenendo un getto pieno e intenso e un flusso eccellente, indipendentemente dalla pressione degli impianti. New Day è dotata della nuovissima cartuccia Energy Saving LLC (Long Life Cristina) a movimento simmetrico e di un nuovo sistema di apertura del miscelatore con due differenti posizioni; con grande facilità di utilizzo favorisce il risparmio idrico ed energetico. Da Rubinetterie Treemme è appena arrivato sul mercato 5MM - premio Design Plus alla fiera ISH di Francoforte - un rubinetto assolutamente innovativo che permette il passaggio dell’acqua in cinque millimetri di spessore: il risultato è una linea all’avanguardia che esprime al contempo una grande attenzione all’eco-sostenibilità e al risparmio idrico. Molto interessante anche la proposta di Bossini, che prevede diversi set doccia nei quali le caratteristiche di design e confort si sposano alla tecnologia innovativa Venturi, che assicura una riduzione del consumo dell’acqua di oltre il 50%. RITMONIO PRESTO Merita sottolineare, in particolare, il set doccia MIXA/3 Fitair, in cui l’aria, che viene aspirata dalla piastrina “Fit-Air”, viene miscelata al flusso d’acqua in uscita per sfruttarne la portata con maggior efficacia; il risultato è che le gocce diventano più voluminose, leggere e morbide, mentre il consumo idrico viene drasticamente ridotto. Interessante anche la doccia Agua Project, progettata per il settore alberghiero o per ambienti pubblici e dotata di un sistema di regolazione del flusso d’acqua, selezionabile con una speciale chiavetta gestita dal responsabile alla manutenzione dell’hotel. Per Ritmonio il rispetto per l’ambiente è una naturale inclinazione, tant’è che l’azienda ha messo a punto il programma RitmonioECO, che raggruppa i diversi rubinetti progettati secondo i criteri di risparmio idrico. In particolare, i miscelatori Glitter e Pois, che fanno parte del catalogo dedicato al settore contract ma che sono adatti ad ogni spazio abitativo, oltre a garantire una portata “ecosostenibile” di 6 litri al minuto, presentano una silhouette oggettivamente proporzionata, in grado di rapportarsi con complicità al look dell’ambiente in cui si inseriscono. Nel caso di Presto il risparmio idrico fa parte del dna aziendale: il primo pensiero in tal senso risale, infatti, al 1927, quando l’azienda realizzò il primo rubinetto per collettività che permetteva di limitare il consumo di acqua e di energia. Oggi le linee di Presto, e in particolare il rubinetto So’o, abbinano felicemente a performance eccezionali in termini d’igiene e di risparmio un design particolarmente elegante, dalle forme semplici e armoniose. La particolarità di questo rubinetto elettronico è la fotocellula autoadattante: alla prima installazione si tara automaticamente sulla massima distanza possibile “leggendo” l’ambiente circostante. Come abbiamo visto in questa rapida carrellata, quel made in Italy famoso soprattutto per gli alti contenuti di design e creatività sa incontrare la nuova sfida e si disegna una nuova unicità, fatta di un equilibrato connubio tra bellezza e intelligenza: mens sana in corpore sano, dicevano gli antichi. Ecco così che l’istanza della sostenibilità si fa “mente” dell’estetica e porta a prodotti che sono ecologici non solo nella performance ma anche nei materiali e nelle fasi produttive dalle quali nascono. Aziende che investono con convinzione, testimoni di un bel modo di fare impresa e crescita intelligente. cer.trend NELLE ULTIME TENDENZE DELL’ARREDOBAGNO PUREZZA DI DESIGN, PREGIO DEI MATERIALI, TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA DISEGNANO UNO STILE SILENZIOSO ED EFFICACE, ELEGANTE E RAFFINATO, DESTINATO A DIVENIRE IL CLASSICO DI DOMANI CHIC DESIGN Nel felice restyling della linea Plus di Galassia l’utilizzo di linee squadrate, essenziali e pulite, abbinate al candore della ceramica bianca, crea una collezione minimale, ricchissima di soluzioni dalle più disparate misure e quindi adattabile con successo a qualsiasi ambiente. à www.ceramicagalassia.it Ray e Ray Mirror di EX.T hanno ricevuto la nomination per il German Design Award 2014: lo specchio nasconde due piccoli scomparti e con il suo aspetto sottile è adattissimo anche per i bagni di piccole dimensioni. Il lavabo, con i fili d’acciaio che sostengono le gambe, crea un mood decisamente accogliente. à www.ex-t.com La collezione Synergy di FIR Italia, firmata da Francesco Lucchese, propone un design organico, che trae ispirazione dalla natura e dai suoi elementi. Declinata in infinite soluzioni, che si rivolgono anche al contract, propone tra le altre soffioni doccia con ovale irregolare, completamente asimmetrico, con parte interna in Dupont Corian e cornice cromata à www.fir-italia.it 26 27 La Parete radiante di Vismaravetro è una parete fissa in grado di emettere calore. Accoppiata a diversi tipi di porte può formare una cabina doccia “riscaldante”. La parete, composta da due lastre di vetro temperato e stratificato entro i quali viene immesso un flusso elettrico che genera calore, rispetta naturalmente tutti i requisiti di sicurezza ed è stata brevettata in sede europea. à www.vismaravetro.it di Elena Pasoli Come un twin set di cachemire o un filo di perle, una petite robe noire o una kelly color tortora: ciò che caratterizza decisamente le nuove collezioni dell’arredobagno italiano è una sintesi felice di semplicità ed eleganza, materiali pregiati e linee pulite, risultati eccellenti di una lunga storia di design, di ricerca costante, di sviluppi tecnologici che non tradiscono quell’origine artigianale che è il bello e il vero del made in Italy. Così, mentre si fa sempre più netta la tendenza verso prodotti flessibili al tema del tailor made - una necessità ineludibile di fronte a case che si fanno sempre più piccole e desideri, o meglio, abitudini, che ripongono sul bagno di casa aspettative sempre più alte, ricercando un confort da SPA e un design di alto livello - le aziende rispondono con gamme di prodotto sempre più articolate, capaci di adeguarsi alle diverse esigenze di spazio e di portafoglio, salvaguardando l’estetica e la qualità ed inventando nuove funzioni. Si affermano, così, pareti radianti per cabine doccia che permettono di riscaldare la stanza da bagno collaborando e talvolta sostituendo i tradizionali sistemi di riscaldamento; o, addirittura, si ridisegna il concetto di contenimento nell’ambiente bagno, che si estende alla cabina armadio, creando integrazioni con gli spazi living e la stanza da letto in risposta alle nuove esigenze di spazio. Balze di ceramica si sovrappongono a formare il lavabo della collezione Impronta di Catalano, disegnata da Doriana e Massimiliano Fuksas, un catino quasi scavato nella materia, mentre lo specchio trasforma il concept originario in un sapiente gioco di trasparenze e luce. Un segno morbido con cui lo stile Fuksas interpreta l’anima innovativa e tecnologica di Catalano. à www.catalano.it Lante Collection di Simas si ispira alla tradizione classica italiana, tingendosi anche di una memoria più recente, una sorta di Art déco reinterpretata. Forme morbide, pure, curve dal profilo femminile e pulizia lussuosa che richiamano fasti passati convergono in questa linea in grado di creare ambienti di straordinaria suggestione. à www.simas.it So Flex di Brem va molto al di là del tradizionale concetto di scaldasalviette, affermando con allegria un concetto nuovo di “disordine pratico”, la disinvoltura del gesto di buttare un asciugamano appena usato nel guscio caldo di un angolo ripiegato. Il risultato è sorprendente e di grande impatto scenografico. à www.brem.it Craft è l’ultimo traguardo della ricerca estetica e funzionale di Novello; una collezione d’arredo bagno che recupera sapientemente i valori della memoria restituendoli in forma attuale. Presenta linee essenziali, pulite e rigorose, definite da materiali naturali e avvolgenti come il legno e la pietra, abbinati ai più moderni cemento, Laminam, vetro e laccato. à www.novello.it CHIC DESIGN La Collezione Nyù di Aqua (Ideagroup) propone soluzioni di design componibili, discrete ed eleganti, per cabine armadio che integrano perfettamente la stanza da bagno con il living; gli elementi, caratterizzati da lavorazioni e finiture artigianali di pregio, offrono un mix di confort, proporzioni ed essenzialità à www.ideagroup.it Le linee che predominano nel panorama dei nuovi prodotti sono morbide e arrotondate, le forme dolci e rassicuranti, contraddistinte da un tratto molto puro e preciso, con dettagli molto curati, ai quali sono spesso affidati quei guizzi creativi che distinguono la collezione. La sobrietà generale, il raffinato minimalismo che caratterizza le ultime “uscite” del settore trova importanti ricchezze nelle scelte dei materiali e in particolare dei loro accostamenti. I materiali più tradizionali sono affiancati da inedite new entry, come il cemento e nuove pietre variamente trattate. Sempre molto amato l’accostamento con il legno, che in una varietà straordinaria di essenze impiegate assicura calore all’ambiente, connotandolo di accenti “familiari”, che talvolta richiamano la tradizione italiana, talvolta ammiccano invece a memorie diverse, spesso nordiche ma anche, ad esempio, mutuate dalle esperienze della comunità quacchera degli shakers. La collezione Seed di Valdama, disegnata da Prospero Rasulo e disponibile in quattro dimensioni con finitura opaca e lucida nelle colorazioni bianco e nero, nasce dallʼidea di un seme che nutrito genera una forma. Purissima nella linea, la collezione trasmette all’ambiente e ai suoi fruitori un naturale senso di armonia. à www.valdama.com La Serie 3000 di Box Docce 2B, con il suo puro design “su misura”, trasforma il concetto stesso di box doccia, portandolo dal ruolo di semplice prodotto di arredo a quello di elemento di architettura di interni. Il vaso Forty3 di Globo è in assoluto il vaso più piccolo, in quanto a profondità, esistente sul mercato: nonostante i soli 43 cm. di profondità, il comfort è eccellente, grazie all’ottimizzazione dello spazio di seduta. Si tratta dell’anteprima di una collezione completa dal medesimo nome, che verrà presentata a breve. à www.boxdocce2b.com à www.ceramicaglobo.com 28 29 Fluid di Cielo, disegnata da Marco Piva, è una ampia collezione caratterizzata da una semplicità formale che raccoglie in sé i valori del comfort e dell’igiene, con un approccio evoluto all’ergonomia. Numerosissime le finiture, che spaziano dal bianco e nero lucidi alle numerose e inedite colorazioni della gamma cromatica “Terre di Cielo”. à www.ceramicacielo.it I colori prediligono nettamente i toni più neutri, molto bianco affiancato da gamme di colori raffinati che vanno dal corda al tortora, dal grigio chiarissimo all’antracite; piacevole anche il gioco dell’alternanza lucido/opaco che connota diverse collezioni e che in qualche caso si spinge anche al nero. Quanto alle forme, gioca ancora un ruolo importante il richiamo alla natura, dalla quale alcuni designer mutuano con coraggio decise asimmetrie, solchi scavati nella materia che evocano superfici di sabbia modellate dalle onde del mare. Suggestioni appena accennate, ma design pregiato e preciso, che mette a segno in poche mosse atmosfere intense di grande impatto. Come accade nel caso di alcune interessantissime scomposizioni di piani che creano forme scultoree molto contemporanee: le troviamo, ad esempio, in certe reinterpretazioni del classico termoarredo, che assegna all’elemento tradizionale quasi un ruolo da opera d’arte. È di Flaminia la collezione Bonola, disegnata da Jasper Morrison e formata da una serie di lavabi da terra e da appoggio che raccontano, attraverso linee semplici ma dal forte contenuto di design, la purezza e la precisione stilistica del segno del progettista inglese. à www.ceramicaflaminia.it GALLERIA PRODOTTI L’intera collezione primavera/estate 2014 della ceramica italiana è visibile su www.laceramicaitaliana.it/prodotti La nuova collezione Soft di Inda, disegnata da Paolo Salvadé, propone mobili per il bagno in cui le curve sono l’elemento principale, modellate con forme dolci ed equilibrate per dar vita a complementi dal gusto innovativo ed estremamente attuale. La qualità dei materiali e la cura dei dettagli ne fanno un prodotto non solo bello ma assolutamente affidabile. Le cabine doccia X-Line di Provex vengono realizzate su misura espressamente corrispondenti ai requisiti richiesti. L’assenza di telaio rende particolarmente armonioso l’inserimento di queste cabine negli ambienti costruiti in maniera più innovativa, mentre la leggerezza che contraddistingue tutti gli elementi, dalle cerniere alle maniglie, assicura risultati estetici di grande classe. à www.inda.net à www.provex.eu cer. trend VIRTUALSTYLE: IL LIVING a ccura di IMAGEM www.imagem.it Simas Lante Collection consolle 120 (LA12). Installazione su struttura in legno LAM 120 design: Terri Pecora Casalgrande Padana grès porcellanato Cemento Linea Granitoker Cassero Century grès porcellanato Pantheon Ares Unicom Starker grès porcellanato Kauri Mulled 30 31 Lante Consolle 120 Cemento Cassero Pantheon Ares Kauri Mulled Impronta grès porcellanato smaltato Marmi Imperiali Elegance Striato Del Conca grès porcellanato smaltato Foreste d’Italia Beige Marmi Imperiali Elegance Foreste d’Italia Beige . Interiors Roma REVISIONISMO STORICO UN OPEN SPACE LUMINOSO E MODERNO AL QUARTIERE MONTE SACRO DI ROMA . 32 33 di Benedetto Marzullo, Living Monte Sacro a Roma è famoso per essere la “Città Giardino” della Capitale. Una quartiere verde, nato nei primi Anni 20 sulla falsariga delle Garden Town inglesi, pianificato dell’architetto Gustavo Giovannoni (con Quadrio Pirani e Edmondo del Bufalo), che venne chiamato infatti Città Giardino Aniene fino agli anni Cinquanta, per poi assumere la veste ufficiale di quartiere con il nuovo nome Monte Sacro. Celebre per i suoi villini, ha dato l’ambientazione a uno dei libri storici di Beppe Fenoglio: “Mentre dalle villette si sentivano le radio a tutto volume sintonizzate sui bollettini che annunciavano la caduta di Mussolini, ovunque era un brulicare di persone e un festeggiare…” (“Primavera di bellezza”). L’attività costruttiva fu affidata al “Consorzio Città-Giardino Aniene” costituito dall’Istituto Case Popolari e dall’Unione Edilizia Nazionale. Particolarmente interessante la piazza Sempione, che fa da entrata scenografica al quartiere, e che presenta degli edifici realizzati da Giovannoni stesso e da Innocenzo Sabbatini, l’ architetto che negli anni Venti ha dato il contributo più decisivo anche alla “invenzione” della Garbatella. Nelle intenzioni, non del tutto rispettate, Monte Sacro voleva essere la più grande città giardino d’Europa. Il piano si estendeva su una superficie di 150 ettari, doveva comprendere 500 villini per 3.000 alloggi. Su uno di questi si concentra la nostra attenzione. Come molte delle costruzioni realizzate in quel periodo, l’appartamento oggetto della ristrutturazione presa in esame - un attico con due grandi terrazze - necessitava di un radicale intervento di recupero, sia dal punto di vista edilizio sia tipologico. Sotto l’aspetto distributivo, per dare una organizzazione contemporanea degli spazi, il taglio originario è stato completamente ribaltato, pur nel rispetto delle caratteristiche storiche dell’immobile. RESIDENZA PRIVATA CITTÀ GIARDINO progetto Marco Caldaroni Studio FFD www.ffdstudio.it foto Luciano Busani superfici ceramiche Fioranese www.fioranese.it distributore Amati Roberto www.amatirobertosnc.it anno di realizzazione 2012 . La zona giorno è stata concentrata in un living aperto, con il soggiorno e l’area cucina volutamente lasciata a vista. “Demolendo e ricostruendo il meno possibile”, spiega l’architetto Marco Caldaroni dello studio FFD di Roma, “volevo però ottenere uno spazio luminoso e senza vincoli. Quasi un open space. Compatibilmente con la tipologia dell’appartamento a disposizione, che sarebbe diventato la mia abitazione personale”. Ecco, allora, la zona giorno è stata concentrata in un living aperto, con il soggiorno e l’area cucina volutamente lasciata a vista. Una notazione personale: il bancone della cucina stessa è stato recuperato da un vecchio negozio di alimentari di famiglia. Un oggetto della memoria che diventa il fulcro della vita domestica. Dalla grande vetrata arriva la luce naturale e allo stesso tempo si accede alla terrazza, la maggiore delle due presenti al piano attico. Là dove c’era la camera da letto, è stato creato uno studio. La nuova zona notte, invece, è sta concentrata nella parte terminale dell’appartamento, con il bagno attiguo alla camera padronale, che dispone di una cabina armadio realizzata ex-novo. L’intervento di ristrutturazione di questo appartamento si è concentrata, . 34 35 ambienti abitazione privata applicazioni pavimentazioni interne Urban Touch Cemento Urban Touch Cemento Arrow superfici ceramiche Fioranese Urban Touch Cemento cm 30x60, 60x60 Ceramiche Coem Pietra di Lavagna Nera Liscia cm 60x60 Pietra di Lavagna Nero Con l’obiettivo di dare uniformità e continuità al progetto, è stato scelto un unico tipo di piastrella ceramica monocromatica di grande formato per i pavimenti di tutta la casa. da parte del progettista, sulla “ricerca di materiali semplici e neutri che coesistessero con la parte appunto storica dell’immobile”. L’obiettivo era quello di dare continuità e - soprattutto - uniformità. “La scelta è ricaduta da subito su un unico tipo di piastrelle di ceramica monocromatica di grande formato (Urban Touch di Ceramica Fioranese), che ha dato agli spazi un senso di continuità; il tono neutro delle pareti ha reso armoniosi gli spazi interni in maniera ancora più decisa”. La decisione di utilizzare “un solo tipo di ceramica e in maniera omogenea”, prosegue l’architetto, “è una precisa linea guida progettuale: pavimenti e rivestimenti di tutta casa sono gli stessi, con colori uguali ma finiture diverse”. Unica concessione per così dire “ludica”, nella zona living-cucina: un’intera parete è stata trattata con un materiale a “effetto lavagna” (Pietra di Lavagna di Ceramiche Coem), con una particolare finitura naturale che dona un effetto di movimento e allo stesso tempo diventa forma di svago per gli abitanti: un muro dove lasciare pensieri scritti e disegni. E, durante una cena, basta dare un gessetto in mano agli ospiti per scatenare il bambino che è in ognuno di noi. caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,05% Resistenza a -flessione (ISO 10545-4): ≥ 47/N mm2 -abrasione profonda (ISO 10545-6): 128 mm3 -sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme -gelo (ISO 10545-12): conforme -attacco chimico (ISO 10545-13): ULA -macchie (ISO 10545-14): conforme -scivolosità (DIN 51130): R10 certificazioni LEED, Emas, ISO 14001, NF-UPEC sanitari Catalano Velis cer.mercato Il cittadino italiano ricerca materiali innovativi di Barbara Benini UNA RICERCA MAKNO SUGLI STILI ABITATIVI RILEVA IL PROGRESSIVO SPOSTAMENTO DAI MATERIALI TRADIZIONALI. IL COMPORTAMENTO UNICO DELLA RUSSIA Innovazione, innovazione, innovazione. È l’imperativo categorico che emerge da Housing Evolution Arredo e Design, l’ultima ricerca internazionale sulla casa e gli stili dell’abitare realizzata dalla società di ricerca Makno. La ricerca descrive le case per tipologia abitativa e di arredamento, dimensioni, materiali, colori e come sono vissute in relazione agli atteggiamenti e ai vissuti psicologici, individuando il grado di soddisfazione, i desideri e le intenzioni di cambiamento. «La ricerca ha carattere europeo e abbiamo modificato, approfondendola, la parte relativa ai materiali per la casa, analizzando quali sono utilizzati in relazione ai diversi ambienti di vita. In questo modo i materiali vengono messi in connessione diretta con gli stili abitativi, ossia con il modo in cui si vive la casa», spiega Lorenzo Bernorio, amministratore delegato di Makno. La ricerca ha evidenziato come esistano due grandi assi lungo i quali si posizionano gli stili abitativi: quello che vede la casa come espressione di sé, un po’ come un vestito attraverso il quale chi la abita parla di se stesso e dà voce al proprio gusto; quello che invece la intende come luogo dell’intimità e della protezione. In Italia prevale il primo modello, con una forte propensione all’apertura verso l’esterno, così che l’abitazione diventa un elemento molto forte di rappresentanza, uno status symbol. «In questo è netta la differenza tra il nostro modo di concepire gli ambienti domestici e quello del Nord Europa. In Inghilterra, per esempio, prevale una concezione intima della casa, che rispecchia una netta separazione tra sfera pubblica e privata della vita dell’individuo. Da questo punto di vista noi siamo più simili a Francia, Germania e Spagna, che si collocano in una posi- zione intermedia tra queste due polarità. Un fatto interessante e che può sembrare strano è la nostra affinità con la Russia, dove la casa è fortemente sentita come espressione di sé e come momento di manifestazione estetica della famiglia», dice ancora Lorenzo Bernorio. Questo Paese rappresenta quindi una frontiera alla quale prestare molta attenzione perché, dal punto di vista del mercato abitativo, è in piena espansione e ha enormi potenzialità. Basti pensare al livello di soddisfazione rispetto alla casa. Su una scala da uno a dieci, se in Paesi come l’Italia, la Francia e il Regno Unito in media si attesta su 7,8 punti e in Spagna e in Germania supera gli 8 punti, in Russia il grado di soddisfazione scende a soli 6,6 punti. Ciò significa che qui c’è un ampio margine di aspettativa di miglioramento, che si può spiegare con il fatto che la Russia viene da un passato di grande insoddisfazione per la casa e che le classi emergenti identificano nell’abitazione un status symbol. Questi diversi modi di concepire gli spazi di vita ha un riflesso diretto sulla scelta dei materiali, che in qualche modo si polarizza a sua volta. A seconda dei Paesi e della specifica funzione della casa, assistiamo ad una divaricazione nell’utilizzo dei materiali: da una parte ceramica e legno, dall’altra materiali che sono i più disparati, con una forte ascesa di materiali ibridi, come le resine. E così, per esempio per la cucina, in Italia e nei Paesi affini per stili abitativi (soprattutto Francia e Spagna), si scelgono le piastrelle in oltre il 70% dei casi, mentre in Gran Bretagna questa percentuale scende al 50%, con legno e materiali alternativi e innovativi che si spartiscono equamente la quota rimanente. Ciò che si rileva è un progressivo . 36 37 IN ITALIA PREVALE IL PRIMO MODELLO, CON UNA FORTE PROPENSIONE ALL’APERTURA VERSO L’ESTERNO, COSÌ CHE L’ABITAZIONE DIVENTA UN ELEMENTO MOLTO FORTE DI RAPPRESENTANZA, UNO STATUS SYMBOL. «IN QUESTO È NETTA LA DIFFERENZA TRA IL NOSTRO MODO DI CONCEPIRE GLI AMBIENTI DOMESTICI E QUELLO DEL NORD EUROPA». spostamento d’interesse dai materiali tradizionali a quelli innovativi. Anche in Italia dove, comunque, la ceramica la fa ancora da padrona in tutti gli ambienti (50% nel living, 86% nel bagno, 38% in camera da letto), l’utilizzo di materiali innovativi sta crescendo in modo proporzionale, sempre più utilizzati quando si tratta di rinnovare la casa. La scelta di questi materiali diventa così, anch’essa, indice di stile personale e di un’abitazione intesa come “biglietto da visita”: ecco perché anche mercati come quello russo e orientale optano per questo genere di soluzioni. Lo stesso discorso coinvolge anche i colori, che sempre più sono un unicum inscindibile con i materiali. «L’Italia ha un atteggiamento conservativo quando si tratta di scegliere i colori degli ambienti abitativi, preferendo sempre quelli tradizionali, mentre nei Paesi emergenti c’è una maggiore eterogeneità e, anche qui, una forte ricerca di personalizzazione e innovazione. In questa prospettiva la dimensione materiale-colore diventa un tutt’uno. Il risultato è che non si cerca il colore di tendenza, ma l’abbinata giusta colore-materiale per fare della propria casa una casa unica, con personalità, capace di caratterizzare il proprietario», dice l’amministratore delegato di Makno. «Bisogna andare verso l’innovazione di prodotto, altrimenti la ceramica rischia di essere relegata agli ambienti funzionali, come cucina e bagno. Sempre di più design significa arredamento, complementi d’arredo ma anche materiali. Pertanto le aziende devono andare oltre il brand made in Italy, sinonimo di bellezza ed eleganza, e puntare alla qualità e alla funzionalità in chiave innovativa. Non si tratta di un ricerca del materiale fine a se stesso, ma finalizzata a portare un elemento di innovazione, perché dentro al materiale ci sono portati valoriali. Chi vuole fare della propria casa un elemento distintivo, come avviene soprattutto nei Paesi emergenti, realizza questo intento attraverso la scelta dei materiali innovativi. È l’innovazione che intercetta i nuovi stili abitativi», conclude Bernorio. LA MAPPA DEGLI STILI ABITATIVI IN EUROPA ALTA intimità, protezione REGNO UNITO GERMANIA RUSSIA BASSA socialità, espressione di sé ALTA socialità, espressione di sé FRANCIA ITALIA SPAGNA BASSA intimità, protezione Fonte: Makno cer.mercato IN OCCASIONE DI CERSAIE 2013 FISSORE CERAMICHE HA RICEVUTO IL PREMIO DI CONFINDUSTRIA CERAMICA COME MIGLIOR DISTRIBUTORE 2013 ITALIA Fissore Ceramiche, serietà e trasparenza di Alessandra Ferretti Chiediamo a Francesco Fissore, titolare dell’azienda insieme alla moglie, come è nata e come si è sviluppata l’impresa fino ad oggi. «L’azienda è nata all’inizio degli anni ‘70 grazie alla volontà e alla tenacia dei miei genitori. Prima di allora commercializzavano arredamenti per esterni, ma a metà del decennio ebbero l’intuizione giusta di investire tutto nelle piastrelle di ceramica. Mia sorella Elena, oggi senatrice della Repubblica, ebbe l’idea di allestire la nostra prima sala mostra. E anche questa fu un’intuizione felice. Io entrai in azienda nei primi anni ’80. Nel 1989 conobbi mia moglie e insieme decidemmo di iniziare, parallelamente ad un percorso privato di famiglia, anche un percorso lavorativo. Abbiamo costituito fin da subito un ottimo team, affiatato e appassionato al mestiere. Da allora la sala mostra ha vissuto un incremento e l’azienda è cresciuta fino a diventare quella che è oggi». Carla Monasterolo e Francesco Fissore, titolari di Fissore Ceramiche. Dunque come si configura oggi Fissore Ceramiche? «Il nostro giro d’affari si attesta sui 10 milioni di euro, il 99% del quale è realizzato in Italia. Il fatturato proviene per il 50% dalla vendita di piastrelle e per l’altro 50% dall’arredo bagno. Su un totale di 30 addetti, circa 20 sono dedicati alle vendite. La clientela è rappresentata per lo più dai privati (70%) e in misura minore dalle imprese (30%). La scelta di mantenere unito il “quartier generale” con i magazzini e con l’unica sala mostra esistente nella nostra sede di Moncalieri (To) è stata fortemente voluta. Questo ci permette infatti di avere sempre 38 39 il materiale a disposizione del cliente, di reperirlo e consegnarlo nei tempi immediatamente consecutivi agli ordini. Tra area logistica e superficie scoperta abbiamo a disposizione 10.000 mq, sui quali si estende, in diversi capannoni, il magazzino. Lo showroom, strutturato in un unico open space, è ampio 2.500 mq, ma presto lo spazio sarà raddoppiato. Infatti stiamo ultimando un piano superiore, della medesima estensione di 2.500 mq, interamente dedicato al wellness e all’idromassaggio». Parliamo ora di filosofia aziendale. Qual è quella a cui s’ispira l’azienda? «Abbiamo tre principi guida, che fino ad oggi ci hanno sempre premiato. E che sono: trasparenza dei prezzi, centro logistico collocato a fianco dello showroom, titolari sempre a disposizione del cliente. Ma iniziamo dal primo. Ormai la nostra clientela è consapevole che il cosiddetto “ultimo prezzo” è esattamente quello indicato dal nostro listino, calibrato da tutti i punti di vista. In altre parole, non sono previsti sconti. E questo in nome della serietà e della trasparenza della vendita, le quali fanno sì che il cliente si senta in un ambiente serio e tocchi con mano questa serietà. Quanto alla disposizione del centro logistico a fianco dello showroom, lo abbiamo già accennato. Proprio questa è la caratteristica che ci rende forti nella vendita. Pensiamo infatti che il cliente debba essere servito subito, una volta scelto il prodotto. E’ facile soddisfare il cliente con uno showroom su misura e con prodotti di qualità. Ma pensiamo che la soddisfazione debba continuare, anche nel servizio. Siamo in grado di consegnare in poco tempo una casa completa, partendo dalle piastrelle e dai parquet per passare ai sanitari e ai rubinetti, fino all’arredobagno». Cosa significa esattamente “i titolari sono sempre presenti per il cliente”? «Pensiamo che la proprietà in azienda debba saper risolvere tutti i problemi che si presentano, nel rapporto con la clientela soprattutto. Quindi, mia moglie ed io, che siamo i proprietari, abbiamo scelto di essere sempre presenti nella zona centrale dell’edificio, nel crocevia tra la reception, la sala mostra e i magazzini, e di essere sempre reperibili. Francesco Fissore, geometra, sposato, tre figli, è titolare insieme alla moglie, Carla Monasterolo, di Fissore Ceramiche. È pilota civile per passione, ex-volontario della Croce Rossa e impegnato nel sociale nella fondazione Scienza & Vita. In azienda è appena entrata la figlia maggiore, Martina, laureata in Economia e commercio. Gli altri due figli sono entrambi studenti di Economia. Tra area logistica e superficie scoperta abbiamo a disposizione «10.000 mq, sui quali si estende, in diversi capannoni, il magazzino.» . I PRINCIPALI MARCHI TRATTATI DA FISSORE CERAMICHE Settore ceramico: - Bardelli - Ceramica Sant’Agostino - Cir - Cotto d’Este - Emilceramica - Fap - Gardenia Versace - ImolaCeramica - Impronta Italgraniti - Keope - Marazzi - Monocibec - Mutina - Naxos - Panaria - Refin - Serenissima - Sicis - Tagina - Vogue Settore arredobagno: - Arbi - Archeda - Arlex - Azzurra - Catalano - Compab - Flaminia - Galassia - Globo - Grandform - Hidra - Ideal Standard - Karol - Novellini - Rifra - Sbordoni - Teuco Quando si presenta un problema che il personale addetto non riesce o non può risolvere, allora interveniamo noi. L’obiettivo è uno solo: fare in modo che un problema non diventi un problema, vale a dire risolverlo sul nascere. Nel giro di poche ore risolviamo nella pratica e con un servizio adeguato la lamentela, la necessità, la questione. Questo è importante soprattutto nel rapporto con il cliente. A volte il cliente ha ragione, a volte no. Ma noi trattiamo il problema come se il cliente avesse sempre ragione. Perché la sua soddisfazione è la nostra. Non credo sia un caso che, in tanti anni di attività, non ci sia mai capitato un ritardo di pagamento e tanto meno una controversia civile». Quali sono le prospettive per il futuro di Fissore Ceramiche? «La nostra parola d’ordine, oggi come per il futuro, è “andare controcorrente”. Lo stiamo facendo tenendo a disposizione in magazzino la maggioranza dei prodotti esposti per consegne immediate. E lo faremo cercando di vendere proprio nei settori che sono in crisi. Ai nostri fornitori abbiamo chie- 40 41 nostra parola d’ordine, oggi come per il futuro, è “andare controcorrente”. «LoLastiamo facendo tenendo a disposizione in magazzino la maggioranza dei prodotti esposti per consegne immediate. » sto prodotti significativi che commercializzeremo ad un prezzo concorrenziale. Come? Tagliando sulla marginalità. Vale a dire che offriremo la qualità, ma ad un prezzo interessante. Questa politica si inserisce nella gestione che caratterizza da sempre l’azienda: crescita lenta, ma costante. Ovviamente abbiamo cercato di ridurre i costi altrove. A cominciare da quelli energetici, installando il fotovoltaico e un impianto di raffrescamento dell’aria con un impatto bassissimo sui costi, inoltre alimentando i muletti a gas metano e l’illuminazione a led in sala mostra. Il risultato di tutto questo, qualità, riduzione dei costi e minore marginalizzazione, è un prezzo accettabile per il cliente». Come giudica il mercato immobiliare in questo momento storico? «Penso che il decreto sulla detrazione fiscale del 50% abbia contribuito enormemente. E se pensiamo che per il 2014 è prevista una proroga delle detrazioni, oltre che un’estensione della detrazione fiscale anche ai mobili da bagno, possiamo ben sperare per il futuro». . © peshkova - Fotolia.com COME E PERCHÈ GLI ITALIANI ACQUISTANO CASA . 42 43 IL LAVORO DI TESI - CHE HA RICEVUTO IL PREMIO DI STUDIO GUIDO MONZANI 2013 DELLA BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA - HA AVUTO COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE SCELTE DI PORTAFOGLIO DELLE FAMIGLIE ITALIANE NELL’ULTIMO DECENNIO, CON UN FOCUS SPECIFICO RIVOLTO ALL’INVESTIMENTO NELLE ATTIVITÀ REALI. IN PARTICOLAR MODO SI È RIVOLTA L’ATTENZIONE ALLE SECONDE ABITAZIONI, MAGGIORMENTE IDENTIFICABILI COME BENI DI INVESTIMENTO RISPETTO ALLE CASE DI RESIDENZA, TIPICAMENTE UTILIZZATE PER SODDISFARE ESIGENZE ABITATIVE Il lavoro ha utilizzato i dati dell’indagine sulla ricchezza delle famiglie italiane condotta a cadenza biennale da Banca d’Italia (Survey on Household Income and Wealth, ndr). Particolare attenzione è stata dedicata all’ultima rilevazione disponibile, quella del 2010, per valutare gli effetti della crisi del mercato immobiliare. Nella prima parte del lavoro sono state doverosamente ripercorse le orme dei precedenti studi presenti in letteratura riguardo le scelte di portafoglio delle famiglie, con particolare riferimento alle attività finanziarie. Sì è evidenziato un elevato numero di soggetti che, indipendentemente dalla ricchezza disponibile, non investono sui mercati finanziari, nemmeno in titoli con meno rischio. Per altri soggetti è stata invece riscontrata una scarsa diversificazione degli strumenti finanziari in portafoglio ed una maggiore propensione al rischio all’aumentare del livello di ricchezza. E’ stato poi trattato un filone più recente di studi con il proposito di spiegare meglio il comportamento delle famiglie, alla luce del disallineamento tra quanto predetto dai modelli econometrici e quanto osservato nella realtà, grazie alle indagini statistiche (surveys). Un limite delle prime teorie sulle scelte di portafoglio riguardava l’assunzione che la ricchezza fosse detenuta solo in forma liquida. Nella realtà risultava invece evidente come gran parte della ricchezza delle famiglie italiane fosse costituita da asset illiquidi, tra i quali la casa di proprietà, che determinavano una componente di rischio non diversificabile. Fattori di questo tipo (background risks) devono essere quindi considerati nel cercare di spiegare, tramite l’uso di modelli econometrici, le principali evidenze empiriche desunte dalle indagini statistiche. © fotomek - Fotolia.com di Giorgio Lasorte NELLA PRIMA PARTE DEL LAVORO SONO STATE DOVEROSAMENTE RIPERCORSE LE ORME DEI PRECEDENTI STUDI PRESENTI IN LETTERATURA RIGUARDO LE SCELTE DI PORTAFOGLIO DELLE FAMIGLIE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE ATTIVITÀ FINANZIARIE . COME E PERCHÉ GLI ITALIANI ACQUISTANO CASA © ashumskiy - Fotolia.com I PRINCIPALI RISULTATI DELLE STATISTICHE DESCRITTIVE MOSTRANO COME COLORO I QUALI NON POSSIEDANO UNA SECONDA CASA MOSTRINO UN ATTEGGIAMENTO ESTREMAMENTE PRUDENTE, INVESTENDO SOPRATTUTTO IN STRUMENTI FINANZIARI POCO RISCHIOSI, PRINCIPALMENTE IN DEPOSITI BANCARI E POSTALI Nella seconda parte del lavoro sono state effettuate analisi descrittive propedeutiche allo studio, tramite un modello econometrico, delle determinanti dell’investimento in seconde abitazioni. E’ stato quindi considerato l’investimento in seconde abitazioni come un’alternativa a quello in attività finanziarie. I principali risultati delle statistiche descrittive mostrano come coloro i quali non possiedano una seconda casa mostrino un atteggiamento estremamente prudente, investendo soprattutto in strumenti finanziari poco rischiosi, principalmente in depositi bancari e postali. Chi invece possiede una seconda abitazione mostra un’allocazione di portafoglio maggiormente diversificata, anche se la quota principale è allocata anche in questo caso in strumenti di deposito. Concentrando l’analisi sulle famiglie che possiedono la seconda casa, si è proceduto andando a studiare le principali destinazioni di utilizzo di questi immobili. Il principale intento era di identificare, in base ai dati disponibili, una connotazione di beni di investimento. E’ opportuno ricordare che le analisi descrittive svolte hanno mostrato una quota significativa di utilizzo delle case per fini di altra natura, come la villeggiatura o la concessione in uso gratuito. I dati relativi alle diverse annate però mostravano un trend calante di questi utilizzi a discapito di un © beermedia - Fotolia.com aumento dell’utilizzo del bene con una volontà di investimento (tipicamente attraverso la concessione in affitto). Con riferimento all’obiettivo principale del presente lavoro, sono state analizzate le famiglie che possiedono una seconda abitazione, andando a valutarne l’utilizzo che ne è stato fatto. A tal fine si è proceduto ad una verifica econometrica sulle determinanti delle decisioni di investimento in seconde abitazioni nel periodo 2002-2010 così da includere la dinamica del mercato immobiliare e la crisi finanziaria 2007-2008. A tal riguardo è stata attuata una distinzione tra scelte finalizzate ad un obiettivo di reddito monetario (affitto) e scelte finalizzate ad altri obiettivi (villeggiatura e altro uso), interpretando la categoria residuale (non affitto) come scelta di investimento sbagliata o “infelice”. I risultati più interessanti riguardano le determinanti del non affitto. In particolare, i fattori che incidono principalmente sulla mancata profittabilità della scelta di investimento in una seconda abitazione sono il genere (donna) e lo stato civile (single) del capofamiglia, così come un minor valore per metro quadrato dell’abitazione e l’aver ricevuto il bene in dono o in eredità. Contrariamente alle attese a priori, le variabili temporali non risultano statisticamente rilevanti, così che la crisi del comparto immobiliare sembra non aver ancora sortito effetti sull’utilizzo della seconda abitazione all’interno dello schema di riferimento del modello adottato. QUESTIONI DI POSA IL DISEGNO DELLE PAVIMENTAZIONI IN CERAMICA, LE POTENZIALITÀ DI UN LINGUAGGIO SOSPESO TRA CREATIVITÀ, IMMAGINE, FUNZIONI E OFFERTA PRODUTTIVA IL SIGNIFICATO DEI SEGNI Schema di posa: decoro centrale . 46 47 Opus romani di Alfredo Zappa A fissare le prime regole note furono gli opus romani, con le celeberrime texture (incertum, quadratum, reticulatum, vittatum, testaceum). Molto più che semplici disegni di posa, mediavano sapientemente tra creatività e rigore, nel rispetto delle conoscenze tecniche a garanzia non solo del risultato estetico, ma anche della costanza qualitativa e durabilità del rivestimento pavimentale. Prima di loro furono i mosaici, il cui disegno ornamentale a soggetto figurativo o a schema geometrico privilegiava l’aspetto artistico espressivo di disporre pazientemente piccole tessere policrome (in vetro, pietra o cotto) sul piano di calpestio. Il suo etimo è di origine greca e può essere tradotto come “opera paziente delle muse”. Per ritrovare invece superfici caratterizzate da disegni a reticoli geometrici bisogna risalire nel tempo di circa 6000 anni, quando nell’antica Olinto, città greca della Calcidica, furono eseguite splendide pavimentazioni che alternavano ciottoli bianchi e neri. Schemi di posa La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa condizione predeterminata, affermava il filosofo Theodor Adorno. E l’evoluzione nel corso del tempo dei disegni di posa delle pavimentazioni, dall’età classica sino all’epoca della riproducibilità tecnica, è in fondo riconducibile a questa logica. Da sempre, architetti e posatori hanno misurato i loro gradi di libertà attraverso le possibilità che sono riusciti a conquistare grazie alla loro abilità e intelligenza. Nelle arti e nell’architettura, il gesto e i significati sono spesso legati alla capacità di approfittare appieno delle opportunità offerte dalla tecnica e dai materiali, ma spesso è innegabile come grandi passi avanti siano stati fatti spingendo questo rapporto sino ai limiti della trasgressione, facendo in sintesi esperienza dagli errori. E come sostiene Giancarlo Livraghi: “Non sempre gli errori sono stupidi. Quando la lezione che si impara vale di più del danno provocato da un errore, il risultato si colloca nel quadrante dell’intelligenza”. . IL SIGNIFICATO DEI SEGNI Disegno a intarsio E di intelligenti trasgressioni ci parlano le pavimentazioni delle basiliche tardo medioevali create dai Magister Cosmatus, attraverso invenzioni geometriche scaturite da intuizioni dettate dalla pratica costruttiva, capaci di generare complesse configurazioni geometriche mediante la combinazione di figure elementari attinte da un limitato vocabolario. Intelligenti al punto da stimolare i matematici contemporanei a decriptarne algebricamente i pattern. Sorte analoga per alcune opere pavimentali di Carlo Scarpa, in primis l’apparato giustapposto di forme, materiali e colori congegnato per la Fondazione Querini Stampalia a Venezia. Da questi e molti altri maestri il disegno di una pavimentazione ha attinto Schemi di posa Schema di posa: decori sui bordi per dar luogo a superfici capaci di comunicare significati non solo espressivi, impiegando la geometria come forma di descrizione e narrazione dello spazio, fino a sperimentare la possibilità di evadere dalla percezione del piano, alludendo a forme tridimensionali attraverso veri e propri trompe-l’œil o camuflage. Così la ricerca espressiva, accompagnata dalla sempre più articolata offerta produttiva sviluppata dalle aziende del settore, ha conosciuto uno sviluppo esponenziale attraverso le opportunità offerte dalla combinazione di più formati (di serie o sagomati ad hoc), dalle tavolozze cromatiche degli elementi ceramici, dalle finiture superficiali (naturali, lucidate, smaltate, strutturate), dalla dimensione e dal colore delle fughe. Un universo all’interno del quale l’architetto può attingere per sottolineare la forma, il ritmo, la composizione, gli accenti funzionali, i valori e i plusvalori della sua composizione. In funzione degli obiettivi, facendo . ASSOPOSA: NASCE IL POSATORE ITALIANO CERTIFICATO Si è ufficialmente costituita, in occasione dell’edizione 2013 di Cersaie, Assoposa, l’Associazione nazionale imprese di posa e installatori di piastrellature ceramiche (posatori). All’evento hanno partecipato i soci fondatori e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. È stato nominato presidente di Assoposa Paolo Colombo, responsabile commerciale e supervisor della Colombo Pavimenti e Rivestimenti di Sirtori (LC). L’Associazione, senza scopo di lucro, si pone l’obiettivo di favorire il riconoscimento, l’identificazione e la qualificazione nello svolgimento della professione di posatore piastrellista. La visibilità di tali abilità e professionalità è consultabile dal Registro dei posatori qualificati, associati ad Assoposa, sul sito dell’Associazione (www.assoposa.it). I soci di Assoposa possono essere persone fisiche e imprese che operano nella fornitura della posa in opera e/o nella vendita dei diversi materiali e attrezzature destinati alla posa in opera (rivenditori). Possono aderire ad Assoposa, in qualità di soci aggregati, anche le imprese e le associazioni di imprese che operano a vario titolo e a vari livelli nell’attività della posa in opera dei materiali. Oltre alle attività specifiche di rappresentanza, tutela degli interessi e di solidarietà fra i soci, l’Associazione si propone di promuovere lo sviluppo e la crescita dei prodotti e delle tecnologie collegati alla posa e alla professione del posatore piastrellista; di provvedere all’informazione, all’assistenza, alla consulenza dei soci sui problemi generali o specifici di loro interesse e organizzare ricerche e studi, dibattiti e convegni su temi di interesse del posatore e della filiera produttiva. Secondo il presidente dell’Associazione, Paolo Colombo: “Assoposa risponde ad una specifica necessità di qualificazione di una professione che deve sapersi adeguare ad una domanda sempre più esigente. Per i posatori, le imprese di posa e i rivenditori di pavimenti e rivestimenti, Assoposa è la casa comune nella quale riconoscersi e dalla quale bisogna ripartire per creare una nuova immagine della professione.” Confindustria Ceramica ha assicurato un supporto tecnico-organizzativo, mentre quattro produttori di materiali e attrezzature per la posa in opera saranno partner tecnici (FILA, Mapei, Raimondi, Schlüter Systems). Foto Vincenzo Conelli leva su materia, forma, colore, geometria, modularità, simmetria, ripetitività, pattern, la pavimentazione in ceramica può assumere la fisionomia di un elegante e indifferenziato continuum spazio-temporale così come trasformarsi in una mappa strumentale a suscitare emozioni o suggerire opportunità di fruizione degli ambienti: indicare percorsi (non solo con i colori, ma anche attraverso l’impiego di elementi a rilievo a supporto degli ipovedenti), scandire gli spazi, i dislivelli e i salti di quota, sottolineare gerarchie e funzioni, identificare aree qualificate, scorci prospettici e molto altro ancora. Una sorta di linguaggio dei segni, dove la pavimentazione ceramica si trasforma in qualcosa che rinvia a qualcos’altro. Una dimensione dove la piastrella è parola, le regole della costruzione sono la grammatica e l’architetto colui che assume il compito di trasformarle in letteratura. 48 49 Schemi di posa Giorgio Squinzi alla presentazione del 1° Corso per “Maestri Piastrellisti” organizzato presso la Scuola Edile di Reggio Emilia. cer.intervista Filippo Pagliani e Michele Rossi TRADIZIONE CONTEMPORANEA Guest Park Associati GLI ARCHITETTI DI PARK ASSOCIATI AFFRONTANO IL PROGETTO CON UN APPROCCIO TRASVERSALE, PUNTANDO SULLA SPERIMENTAZIONE TECNOLOGICA MA CON UN OCCHIO AI MAESTRI MILANESI DEGLI ANNI CINQUANTA, PER REINTERPRETARE IL PASSATO CERCANDO NUOVE VIE DI ESPRESSIONE di Alessandra Coppa Nel nuovo studio di via Garofalo a Milano, con una ventina di collaboratori in un ampio open space, si respira l’atmosfera distesa di un laboratorio d’idee “aperto a mille suggestioni e stimoli”. Park Associati, fondato da Filippo Pagliani e Michele Rossi, nasce come fusione della vecchia e della nuova scuola e affronta le varie scale del progetto, dalla lampada a un complesso per uffici, dalla torre multifunzionale al residenziale con un approccio trasversale. Lo studio lavora alimentandosi con suggestioni che derivano dal contesto, ricercando nuove sperimentazioni tecnologiche, funzionali e formali che siano in equilibrio e dialogo con l’ambiente. Questa gestione della complessità progettuale in ogni sua fase apre possibilità compositive inedite dove architettura, tecnologia e materiali disegnano soluzioni spaziali sempre nuove, in costante relazione con il luogo. . 50 51 Park significa spazio libero, privo di confini «disciplinari: progetto è per noi un mondo da raccontare e investigare in molteplici direzioni I progetti nascono come sintesi di due visioni, quella di Filippo e di Michele, come somma di processi partecipati. «Il progetto è per noi un mondo da raccontare e investigare in molteplici direzioni. Per questo è fondamentale l’aggiornamento continuo delle conoscenze e della pratica costruttiva, il dialogo e il confronto». È questa la vostra filosofia, che vi permette di affrontare sia la scala urbana sia quella architettonica, dai progetti sul terziario agli edifici per la produzione, dal residenziale al design? «Con Michele Rossi abbiamo sempre cercato di evitare il concetto di specializzazione, di seguire delle direzioni ben definite tipiche di quella che agli inizi del 2000 sembrava fosse la tendenza dominante. Ci interessava di più avere una visione più aperta e trasversale sull’attività della progettazione per concentrarci su varie scale d’intervento che vanno dall’urbanistica, all’architettura fino al design. Per questo abbiamo approfondito quella che era la tradizione dei nostri maestri del movimento moderno “dal cucchiaio alla città” e l’abbiamo messa in pratica. Questa scelta ci ha permesso oggi di essere molto dinamici, di toccare varie scale d’inter- » vento e di tipologie di progetto che vanno da architetture ex novo, alle residenze, agli headquarters di diverse società, uno dei campi più dinamici e che hanno subito più trasformazioni negli ultimi anni. L’altro settore sul quale siamo impegnati è quello della ristrutturazione di edifici “moderni” milanesi del dopoguerra. Il tema del riuso degli edifici dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta sta diventando un campo di ricerca molto interessante e attuale. Si tratta di architetture legate al mondo del lavoro che necessitano oggi di una revisione totale, poiché quel mondo è completamente mutato e le richieste dei grandi gruppi sono cambiate nei termini della qualità della costruzione. Erano degli edifici “energivori” per eccellenza, oggi la tendenza è costruire edifici che consumino il meno possibile, un tema che oggi sta diventando molto forte». Infatti vi siete occupati del Palazzo Campari, progettato nel 1962 da Ermenegildo e Eugenio Soncini nel cuore di Milano, affrontando problemi e soluzioni per l’inserimento in un tessuto storico complesso. Come è avvenuto il restyling? «Il palazzo della Serenissima, ex Palazzo Campari, si trova in un punto nevralgico della Milano stori- Fondato nel 2000 da Filippo Pagliani e Michele Rossi, Park Associati è uno studio di progettazione architettonica che opera su una vasta scala di intervento. Nell’ambito complesso e fluido del luogo urbano, lo Studio realizza progetti di ampio respiro nei campi del terziario, della produzione e della residenza. Altrettanto rilevante nel lavoro dello studio è la progettazione per il mondo del design così come la progettazione d’interni, che viene seguita con cura artigianale dei dettagli. Tra le realizzazioni più recenti: il nuovo headquarters Nestlè ad Assago (Milano), la ristrutturazione dell’edificio ‘La Serenissima’ a Milano, il ristorante itinerante ‘The Cube by Electrolux’, il nuovo headquarters Salewa a Bolzano, il complesso residenziale ad Azzate (Varese) e il restyling dell’edificio Gioiaotto, in fase di realizzazione. Lo studio sta realizzando il nuovo concept per gli store internazionali della casa di alta moda italiana Brioni. Per il design, la recente lampada a sospensione Ibla prodotta da Zumtobel, così come una serie di nuovi prodotti (tavoli e sedia) per Driade. Ph. Andrea Martiradonna The Cube by Electrolux, progetto itinerante, 2011-2012: Bruxelles, Milano, Londra, Stoccolma. . neghiamo «néNon il vecchio né il nuovo. Ph. Francesco Bolis Driade, tavolo Gazelle, 2013, e sedia Mollina, 2013. Foto courtesy: Driade. ca, estremamente denso di permanenze importanti: Via Turati, di fianco alla Ca’ Brutta di Muzio, di fronte alla Permanente, innestato fra gli edifici di Ponti. Questo edificio aveva in se’ delle caratteristiche molto interessanti. È un edificio storico dei fratelli Soncini dei primi anni Sessanta che si è rivelato nel momento in cui l’abbiamo ripulito e messo a nudo, lasciando uno scheletro molto interessante. La struttura è a ponte e si appoggia al perimetro esterno dell’edificio, non ci sono colonne nel mezzo. Tuttavia questa struttura ha creato negli anni un problema serissimo di ponte termico. Questa condizione energetica era diventata inaccettabile». Come avete risolto questo problema rispettandone l’identità ma introducendo dei cambiamenti significativi della sua immagine? «Abbiamo cominciato ad analizzare la facciata quale elemento vitale per dare nuova linfa e rigenerare l’edificio e abbiamo progettato un sistema di arretramento rispetto alla facciata originaria staccando completamente la nuova facciata di 35 centimetri rispetto al filo d’origine per creare un gioco di “partitura musicale” in grado di dare un nuovo ritmo alla facciata. Questa scelta progettuale ci ha permesso il recupero di 360 metri quadrati di superficie utile traslata al piano terra». Nel vecchio leggiamo sempre una traccia indelebile della costruzione, ma siamo curiosi e crediamo nella ricerca dei materiali » L’edificio U27 Nestlé Building, che si inaugurerà a metà aprile, presenta un approccio analitico all’articolato sistema degli accessi all’area di Milanofiori Nord, un’attenzione particolare al contesto per i percorsi pedonali e viabilistici, per i fattori climatici e per la ricerca di una corretta integrazione dell’edificio con il Masterplan generale. Questo progetto nasce dal luogo? «Ci siamo trovati in presenza di una sorta di micro città. Milanofiori Nord è un luogo di grande complessità poiché sono presenti il residenziale, edifici per il commercio, una piazza. Quando si interagisce con un tessuto così articolato i sistemi di accesso all’edificio diventano fondamentali. L’edificio Nestlé è molto particolare. I committenti volevano un edificio a corte chiusa, con l’idea di campus, di luogo protetto, per 1600 persone e chiedevano un edificio completamente trasparente di vetro. Questo ci ha spiazzato, ma è stato uno stimolo per poter spingere al limite la tecnologia del vetro. Analizzando le potenzialità di stratigrafia che oggi il vetro permette, abbiamo scoperto che era possibile costruire un edificio esposto ai quattro lati utilizzando dei vetri con dei comportamenti diversi rispetto all’orientamento della facciata. È nato un edificio in triplo vetro con stratigrafie altamente Salewa Headquarters, Bolzano, 2011. Foto courtesy: Stahlbau Pichler Ph. Oskar Dariz 52 53 Ph. Andrea Martiradonna La Serenissima Office Building, Milano, 2012 performanti dove siamo in grado di garantire un coefficiente energetico assolutamente comparabile a un muro pieno. Nelle corti interne, ponti sospesi vetrati mettono in collegamento le varie parti del complesso. Poi, riguardo l’idea di campus, ci siamo domandati come rompere una forma di un edificio a corte, abbiamo quindi cominciato a scardinarlo, a scomporlo come volumi, con sbalzi di 11 metri e ad alzarlo come se fosse sospeso, con una base di terracotta che rompe la struttura del basamento». High tech in equilibrio con l’ambiente, contesto e funzione: come si esprime nei vostri progetti? Come si integrano tradizione, materiali innovativi e tecnologia? «Come tipo di approccio non neghiamo né il vecchio né il nuovo. Nel vecchio leggiamo sempre una traccia indelebile della costruzione, ma è ovvio che facciamo parte della contemporaneità, crediamo che la ricerca nei materiali e nelle nuove tecnologie porti ad avere una visione innovativa. Quando operiamo in ambito milanese è forte il richiamo alle architetture nobili dei grandi maestri degli anni Cinquanta, questo forse per un nostro imprinting personale, però siamo molto curiosi e continuiamo a esserlo per quanto riguarda le nuove tecnologie costruttive e i nuovi materiali». Avete mai utilizzato la ceramica? «La ceramica è sempre stato un materiale legato a un concetto di interni. Oggi in questo campo vediamo un’evoluzione impressionante, ci sono delle trasformazioni significative dal punto di vista tecnologico e industriale. Non ci siamo mai cimentati in questo campo materico in modo sperimentale. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto su tre filoni: la lavorazione dell’alluminio (dalla Salewa alla Serenissima, fino al Cube), un materiale che ci ha permesso di esprimerci al meglio; l’altro è il vetro, un materiale sul quale abbiamo fatto molta ricerca, è trasparente ma può proteggere in modo corretto l’edificio. Ultimamente abbiamo utilizzato rivestimenti di materiali della tradizione classica utilizzandoli in modo innovativo come il cotto. L’edificio della Nestlé racconta il passaggio tra il cotto e il vetro come due materiali che dialogano in modo diretto, uno legato al terreno e l’altro che si libera nello spazio». Ph. Andrea Martiradonna U27 Edificio per uffici, Assago, Milanofiori Nord, 2013. cer.progetto Architettura Varignano di Arco (Tn) DESIGN E TRADIZIONE ALL’OMBRA DEGLI ULIVI . 54 55 NELL’ALTO GARDA, A VARIGNANO DI ARCO, SCOPRIAMO UN LUOGO MAGICO A CUI FA DA GUARDIANO UN ULIVO DI MILLE ANNI di Elena Pasoli Albrecht Dürer e Rainer Maria Rilke ebbero ben ragione ad essere affascinati dai percorsi dell’Alto Garda, dove la posizione protetta dalle montagne e la vicinanza del lago assicurano le forti emozioni e il clima mite che lo ha reso noto nei secoli. Se a questo si aggiunge il fatto che tutta l’area è incastonata nella più antica olivaia del Garda, la scenografia non necessita di ulteriori descrizioni. Qui, nella località di Varignano di Arco, in provincia di Trento, troviamo una vera eccellenza del mondo degli agriturismi: il Maso Bòtes, un ambiente esclusivo e raffinato, “omaggiato” dalla natura che gli concede all’ingresso, come un presidio di antica memoria, il maestoso ”olif de Bòtes”, un olivo dell’età stimata di 800 -1.000 anni, patriarca di un olivicoltura antica esercitata da secoli sul territorio gardesano. Omaggio meritato, visto il rispetto e la riservatezza con cui il relais si inserisce nel contesto ambientale. Il progetto vede, infatti, protagonisti elementi naturali, impiegati con soluzioni tecnologiche avanzate e design accurato: la pietra che avvolge il maso si integra con i muri a secco e gli olivi secolari circostanti; l’acciaio è stato sagomato e modellato attorno a tutto il maso seguendo AGRITURISMO MASO BÒTES foto Luciano Busani superfici Panaria Ceramica www.panaria.it anno di realizzazione 2013 . ambienti ambienti pubblici dell’ospitalità applicazioni pavimentazioni interne Aisthesis 0.3 Lavica Experience 0.3 Grigio Vivo superfici ceramiche Panaria Ceramica Aisthesis 0.3 Lavica, cm 50x50 Plus e 50x100 Experience 0.3 Grigio Vivo, cm 100x100 Plus caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35/N mm2 Plus ≥ 120/N mm2 Resistenza -all’abrasione profonda (ISO 10545-6): conforme -alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme -agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme -al gelo (ISO 10545-12): conforme -all’attacco chimico (ISO 10545-13): ULA-UHA conforme -alle macchie (ISO 10545-14): conforme -alla scivolosità (DIN 51130): R9 56 57 La sapienza del progetto si rivela nell’armonia delle linee e nella scelta dei materiali che esaltano la naturalezza del costruito tra gli ulivi in vista lago. linee armoniche estremamente naturali; il vetro, perfettamente integrato con la pietra e l’acciaio, permette di ammirare l’anfiteatro naturale del “Sommolago”; la ceramica sottolinea con eleganza la scansione degli spazi interni. Questi materiali concorrono alla creazione di forme arrotondate, spazi ampi e luminosi che integrano gli ambienti interni ed esterni permettendone un uso dinamico e confortevole. Ogni singolo dettaglio è frutto di un attento esame degli equilibri, mentre la predilezione per uno stile fortemente contemporaneo negli arredi connota l’intero progetto con un segno dinamico e vigoroso. Un segno che viene fortemente accentuato dalle grandi campiture delle ceramiche in grès laminato che il progettista ha scelto per le pavimentazioni: le collezioni Experience 0.3 e Aisthesis 0.3 di Panaria Ceramica – entrambe nate dal progetto Zero.3, una innovativa tecnologia che consente di ottenere grandi lastre (fino a 100x300 cm) nello spessore sottile (3 mm) – offrono effetti decisamente particolari, come le resine nel grès laminato scelto nella chiara tonalità Grigio Vivo, che conferiscono alle zone comuni (hall, sala colazione e scale) una forte luminosità. Allo stesso tempo, l’eleganza sofisticata e sobria che traspare dalle lastre in colore Lavica scelte per i pavimenti e i rivestimenti dei bagni fa da perfetto contraltare alla modernità e al rigore dei sanitari. Quattro camere e tre suite compongono l’offerta del relais, che si rivolge a veri appassionati della natura: qui, infatti, gli ospiti non trovano soltanto quiete e relax, ma anche un’efficientissima azienda agricola a conduzione familiare, nella quale un ruolo di primo piano è rivestito da ben 200 alveari che producono miele di montagna dal gusto ed aroma tipico delle valli trentine. La scenografia dello spazio, decisamente teatrale, deve moltissimo alle grandi lastre di gres porcellanato, che richiamano molto suggestivamente il metallo ossidato. Architettura Venezia LUOGO DI RISTORO, non solo ristorante 58 59 NON LONTANO DAL CENTRO DI VENEZIA, UN EDIFICIO DEL SEICENTO OSPITA UN ANGOLO DI QUIETE, DESIGN E CUCINA RAFFINATA RISTORANTE ALGIUBAGIO progetto Davide Barbini foto Andrea Martiradonna www.martiradonna.it superfici ceramiche Laminam - www.laminam.it anno di realizzazione 2013 ambienti ricreatività e socialità applicazioni rivestimento pareti interne superfici ceramiche Laminam, grès porcellanato Oxide Moro - 1000x3000 mm Oxide Moro di Elena Pasoli Non è difficile, a Venezia, trovarsi affascinati da un panorama o da un luogo, scoprire angoli inimmaginati o vivere atmosfere fuori dal tempo. Non è difficile, ma ogni volta è una scoperta. Il ristorante Algiubagio, nel suggestivo Sestiere Cannaregio, avvolge il visitatore con il fascino della sua vita, che si svolge da oltre sessant’anni, con la stessa proprietà, in un edificio del 1600. Inizialmente, negli anni Cinquanta, questo locale era solo una piccola osteria dove i Veneziani si ritrovavano per bere ”un’ombra de vin” con gli amici. A quel tempo, qui si potevano comperare anche il sale e le sigarette a numero, la clientela era per lo più del posto, come peraltro anche oggi. Nel 1970 l’ambiente perse l’aspetto rustico da osteria, assumendo le caratteristiche di un semplice bar: lo chiamavano, allora, il “bar dei buranelli” perché gli abitanti di Burano, quando smontavano dal battello alle Fondamenta Nuove, prima di avventurarsi per Venezia, si fermavano tutti in questo locale a fare “do ciacoe”(due chiacchiere). Nel 1992 il locale subì una serie di lavori di ristrutturazione che lasciarono però intatta la struttura del 1600 quindi, cinque anni dopo, aprì una sala ristorante e venne creata una suggestiva terrazza affacciata sulla Laguna nord, sulla via acquatica che porta a Murano, Burano e Torcello. Oggi un importante progetto di interior design, a firma dell’architetto di Murano Davide Barbini, ne ha ridefinito ulteriormente gli spazi, donando allo storico Algiubagio un aspetto estremamente moderno, che dialoga con il passato, sottolineando l’autenticità di un ambiente pieno di storia, ed esaltandone l’atmosfera con rimandi vivaci e sofisticati. Lo scenario è decisamente dominato dal rivestimento alle pareti, realizzato con grandi e sottili lastre in gres porcellanato di Laminam, declinate nella collezione Oxide - versione Moro, che ricreano la suggestione del metallo che reagisce agli agenti atmosferici, al sole e al tempo che scorre. È questo il risultato di un’esclusiva tecnologia di stratificazione che riproduce l’effetto del metallo ossidato e, grazie alla profondità materica e cromatica, crea aspetti tridimensionali inediti, molto raffinati. A fungere da contraltare a questo sorprendente total look, grandi lampadari rossi e bianchi in vetro soffiato riscaldano l’ambiente, connotandolo di design e tradizione; le grandi travi di legno a vista, i tavoli allestiti con garbo, le finestre che affacciano sul mare, le casse di legno piene di vini, sapientemente accatastate per separare l’ingresso dalla sala da pranzo, completano questo allestimento degli spazi altamente iconografico, quasi teatrale, dove arte, colori decisi e grandi quadri si fondono con armonia ed eleganza. Completano gli spazi le stanze dei servizi: anche qui dominano le lastre Oxide, alle quali sono accostati sanitari e rubinetterie dal design pulito e rigoroso. “A place to rest, a place of escape…”, come recita la recensione di un sofisticato turista sulle pagine del sito di viaggi The Wandering Gentleman. caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,3% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 50/N mm2 Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 175 mm3 Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme certificazioni Saso cer. trend VIRTUALSTYLE: LA HALL D’ALBERGO a cura di IMAGEM www.imagem.it Ornamenta grès porcellanato smaltato Miseria e Nobiltà Ottavio Verde 1999 grès porcellanato Evoque Grey 60 61 Miseria e Nobiltà Ottavio Evoque Grey Pietra del Mondo Pietradorata Class Grey Ultralite S2 Quick Adesivo Tagina grès porcellanato Pietra del Mondo Pietradorata del Grand Canyon Rondine grès porcellanato a impasto colorato Class Grey Mapei sistema eco-sostenibile per posa di grès porcellanato su vecchie pavimentazioni. Adesivo: Ultralite S2 Quick . Architettura Medolla (Mo) CHIESA DI MEDOLLA progetto Davide Marazzi marazziarchitetti.com foto Paola De Pietri superfici ceramiche Mirage www.mirage.it anno di realizzazione 2013 A MEDOLLA NUOVA CHIESA POST-SISMA UNA INTERPRETAZIONE DELL’EDIFICIO SACRO CONTEMPORANEA MA IN CONTINUITÀ CON LA TRADIZIONE DI CULTO CRISTIANO di Santino Limonta Inaspettato e violento, nel maggio 2012 il terremoto colpì l’Emilia accanendosi su edifici e luoghi di culto. Medolla, uno dei paesi più devastati, già dopo la prima grande scossa aveva dichiarato l’inagibilità della chiesa parrocchiale. La seconda grande scossa del 29 maggio spense le poche speranze di recupero su cui si era cominciato a ragionare. Troppe le incognite tecniche, economiche, di sicurezza antisismica, di osservanza dei vincoli della Sovrintendenza, di tempi e di procedure. Che fare? Valutate le opzioni, il parroco don Davide Sighinolfi optò per la costruzione di una nuova chiesa affidandone la progettazione all’architetto Davide Marazzi. Ma quale strada seguire perché fosse ben accettata da una comunità che alla vecchia chiesa era legata da ricordi, sentimenti, storie? “Lei sa che di fronte a questi progetti particolari”, commenta Marazzi, “noi architetti facciamo spesso voli pindarici, cerchiamo forme ardite. In questo caso abbiamo scelto la linea della sobrietà. Ci siamo indirizzati verso una struttura contemporanea PLANIMETRIA . 62 63 SEZIONE LONGITUDINALE molto semplice, con una geometria elementare, ma piacevole e accogliente. La nuova chiesa sembra una capanna, qualcuno la chiama anche casa e questo ci conforta, nel senso che è molto calzante con la nostra interpretazione. Quindi il classico impianto a navata unica e tetto a falde che determinano una figura molto riconoscibile, in linea con la tradizione degli impianti basilicali. Questo sotto il profilo della volumetria generale. Dal punto di vista del disegno, una grande vetrata caratterizza la facciata rivolta a Nord e mette l’interno della chiesa in relazione con l’esterno. Sui lati Est e Ovest grandi tagli verticali portano la luce fino al centro della chiesa, garantendo un’illuminazione naturale omogenea in tutta la navata. La luce naturale è il tema centrale del progetto. Con due declinazioni: una simbolica e l’altra legata al comfort di questo ambiente, luminoso ma Sopra, visibili la grande vetrata in facciata e i tagli verticali laterali previsti per l’illuminazione naturale diurna. . ambienti ricreatività e socialità applicazioni pavimentazioni interne e esterne, facciate ventilate superfici ceramiche Mirage Pavimentazioni interne: Lab 21 cm 60x120, 60x60 Facciate ventilate: Tribeca cm 60x120 Pavimentazioni esterne: Evo_2/e cm 60x120, 60x60 caratteristiche tecniche (valore medio) Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,05% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35/N mm2 Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 175 mm3 Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): UA ULA UHA Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R11 Lab 21 TriBeCa Evo_2/e con luce sempre mediata dalle tende e dal verde intorno, quindi mai aggressiva, mai fastidiosa”. La tecnologia di costruzione è la prefabbricazione in legno. Pilastri, travi e solai sono stati tagliati in misura e in parte pre-assemblati in stabilimento, lasciando al cantiere la sola fase di montaggio. Ne è derivato un edificio gradevole il cui interno è scandito dai portali a vista in legno lamellare.“E’ interessante notare come la scelta tecnologica sia maturata con il parroco. Insieme abbiamo messo a fuoco che quella del legno poteva in quel momento e in quel contesto essere la risposta migliore per la sicurezza antisismica, per il risparmio energetico e per la rapidità esecutiva”. L’energia necessaria alla struttura è assicurata da due pompe di calore ad aria, a costo zero perché bilanciata dal fotovoltaico. “La corretta climatizzazione (riscaldamento, raffrescamento e umidità relativa)”, spiega Marazzi, “deriva da un impianto a pannelli radianti a pavimento che tiene conto, mediante sensori, delle varie condizioni di affollamento. Per migliorarne i tempi di reattività, il tubo radiante non è stato annegato in profondità nel classico massetto cementizio ma posato a secco, su lastre di fibrogesso fresate, appena pochi millimetri sotto la lastra ceramica. In questo modo il calore arriva subito in ambiente”. Un grosso studio è stato fatto per la definizione della luce artificiale, la cui intensità è regolabile sia all’interno, sia all’esterno. Nella visione notturna la luce fuoriesce dalle vetrate e invade gli spazi circostanti creando un effetto davvero suggestivo. Alla calda atmosfera complessiva concorrono le lastre ceramiche di Mirage, serie Lab 21, per le pavimentazioni interne, serie TriBeCa per le facciate ventilate e serie Evo_2/e per le pavimentazioni esterne. La chiesa (200 posti a sedere e 100 in piedi) è stata inaugurata, dopo soli otto mesi di cantiere, il 29 maggio 2013. Foto: Vincenzo Conelli cer magazine . Architettura Torino SPLENDORE EGIZIO NEL MUSEO . 66 67 IL MUSEO EGIZIO, FONDATO NEL 1824, È OGGI IL SECONDO MUSEO AL MONDO PER IMPORTANZA DOPO QUELLO DEL CAIRO, DEDICATO ESCLUSIVAMENTE ALL’ARTE E ALLA CULTURA DELL’EGITTO ANTICO di Laura Milan, il Giornale dell’Architettura Il Museo delle antichità egizie di Torino è, con i 6.500 oggetti esposti e i più di 26.000 reperti custoditi nei magazzini, uno dei più importanti musei al mondo interamente dedicati all’Egitto e uno dei più visitati d’Italia (le rilevazioni 2012 dell’Ufficio statistica del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo lo posizionano all’ottavo posto fra gli istituti a pagamento, con quasi 500.000 ingressi). Fondato nel 1824, è da sempre ospitato nei prestigiosi locali del Collegio dei Nobili che, realizzati nella seconda metà del XVII secolo, non hanno mai subito significative trasformazioni rendendo l’edificio tre piani fuori terra che occupano un intero isolato in uno dei più suggestivi angoli del centro storico di Torino - obsoleto e inadatto a ospitare una collezione in larga parte anche nascosta per la mancanza di sufficienti aree espositive. Supportata da una strategia di rilancio cittadino che si sta concretizzando attraverso il rafforzamento dell’offerta culturale e museale, la necessità di rendere più moderno l’Egizio ha portato la Fondazione che dal 2004 lo gestisce a lanciare un concorso che nel 2008 ha visto imporsi il raggruppamento guidato dai torinesi Isolarchitetti, che ha compreso anche gli architetti Carlo Aymonino e Paolo Marconi (scomparso nel 2013), lo scenografo Dante Ferretti e la società di ingegneria ICIS. L’idea su cui si è sviluppato un intervento complesso e multidisciplinare il cui cantiere, partito a novembre 2012, è previsto in conclusione per la prima parte del 2015, ha seguito un criterio rispettoso dell’edificio e della sua storia. Il progetto utilizza infatti le strutture originarie per la funzione espositiva, mentre sposta tutte quelle di supporto (biglietteria, spazi di servizio, uffici, caffetteria, bookshop, MUSEO EGIZIO progetto Studio Isolarchitetti www.isolarchitetti.it foto Luciano Busani superfici Ceramiche Keope www.keope.com anno di realizzazione 2013 . ambienti spazi della cultura applicazioni pavimentazioni e rivestimenti Percorsi Extra Pietra di Faedis superfici ceramiche Ceramiche Keope Percorsi Extra In&Out, Pietra di Faedis cm 30x60, 60x60 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 45/N mm2 Resistenza all’abra-sione profonda (ISO 10545-6): ≤ 145 mm3 Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R11 A+B+C biblioteca e guardaroba) nelle parti aggiunte in epoche successive e nei nuovi spazi in realizzazione. A regime, le due maniche storiche affacciate a est e a nord, in cui lo spostamento della Galleria Sabauda a primavera 2013 ha liberato spazi che hanno raddoppiato la disponibilità di aree espositive, saranno totalmente dedicate alla collezione, mentre la manica Schiaparelli, che, oltre la corte interna, fa da sfondo all’ingresso principale chiudendo l’edificio verso ovest, diventerà elemento di distribuzione dei visitatori, che da qui potranno scendere alla biglietteria attraverso scale mobili o salire verso biblioteca e caffetteria. Fulcro del progetto è la realizzazione ex novo, completata e inaugurata ad agosto 2013, di un moderno piano ipogeo da più di 1.000 mq che, a regime, ospiterà biglietteria, guardaroba, bookshop e aree al servizio dei visitatori e sarà punto di partenza per un rinnovato percorso espositivo che si svilupperà, a scendere, lungo tre piani e un soppalco. E darà, appena entrati, il primo momento di suggestione attraverso la luce spiovente dei due grandi lucernari quadrati, l’effetto dilatante del soffitto a specchio e le sedici colonne luminose che si disegnano sullo sfondo scuro di pareti e pavimentazioni effetto pietra, rivestite di elegante grès porcellanato di grande formato (30x60 e 60x60, serie Percorsi Extra della linea In&Out di Ceramiche Keope). Attenzione al dettaglio e continuità nei materiali connotano tutto il progetto finora realizzato, nelle aree più vistate e nei luoghi meno in vista come i servizi igienici. Con la volontà di non chiudere al pubblico, il cantiere è stato, e sarà fino alla fine, un work in progress in un museo che si sta «plasmando» sul suo avanzamento. Per adattarsi ai lavori, nel piano ipogeo è stato temporaneamente collocato un nuovo allestimento, mentre sono stati chiusi i piani superiori, il cui ammodernamento fra un anno darà vita al nuovo Egizio. E restituirà alla città un museo moderno totalmente (e finalmente) rinnovato. ARMANDO TESTA Valentina Algeri per Cersaie 2014 Civica Scuola Arte & Messaggio Milano - Corso di Visual Design 22-26 Settembre 2014 www.cersaie.it Organizzato da EDI.CER. spa Promosso da ConfInDustRIa CERamICa In collaborazione con segreteria operativa: PROMOS srl - P.O. Box 37 - 40050 CENTERGROSS BOLOGNA - Tel. 051.6646000 - Fax 051.862514 ufficio stampa: EDI.CER. spa - Viale Monte Santo 40 - 41049 SASSUOLO (Modena) - Tel. 0536.804585 - Fax 0536.806510 cer.doc 01. CATALOGO 2014 ECO DESIGN Formato: cm 21 x 29,7 à www.ecodesignsrl.it 02. MARMI IMPERIALI IMPRONTA CERAMICHE Formato: cm 24 x 33 Pagine: 88 - Foto: 32 à www.italgranitigroup.com 03. SISTEMI PER LA POSA DEL GRÈS PORCELLANATO SOTTILE MAPEI Formato: cm 21 x 29,5 - Pagine: 46 - Foto: 40 à www.mapei.com 04. YUKON MONOCIBEC Formato: cm 23 x 29,7 Pagine: 40 Foto: 23 à www.monocibec.it 05. DECO D’ANTAN TAGINA Formato: cm 21 x 28 Pagine: 130 Foto: 102 à www.tagina.it 06. THE COLLECTION. 2013/2014 EDITION UNICOMSTARKER Formato: cm 24,5 x 24,2 Pagine: 260 - Foto: 220 à www.unicomstarker.com 01 02 03 04 05 06 Per richiedere informazioni e copie dei cataloghi, inviare una email a: [email protected] 07. CATALOGO GENERALE 2014 ORNAMENTA Formato: cm 14,5 x 42 Pagine: 164 - Foto: 250 à www.gammadue.com/ ornamenta 07 cer.exit AREE DISMESSE, OPPORTUNITÀ D’INNOVAZIONE Marina Dragotto Direttrice Associazione AUDIS Aree Urbane Dismesse Il concetto di “area dismessa” è riferibile a una vasta gamma di tipologie che includono le aree industriali, militari, portuali storiche, dei servizi (macelli, ospedali, aree ferroviarie) fino a comprendere, più recentemente, alcune aree residenziali. Pur considerando tutte le differenze che possono essere rilevate all’interno di questo grande gruppo, c’è un elemento che le accomuna: la centralità della loro collocazione all’interno del sistema urbano. Le nostre città, infatti, si sono molto espanse negli ultimi quarant’anni e quelle che erano nate come aree periferiche rispetto al centro storico sono oggi centrali rispetto a un’area urbanizzata che include i comuni di cintura. In questo contesto si è inserita, negli ultimi anni, una diffusa attenzione ai temi ambientali e un forte allarme sul consumo di suolo. Nel loro insieme le aree dismesse offrono, dunque, una grande opportunità alle nostre città perché la loro rigenerazione consente di rispondere alla domanda di servizi (aree verdi attrezzate, assistenza, tempo libero, commercio ecc), di abitazioni di qualità, di miglioramento delle condizioni ambientali e di freno al consumo di suolo. È del tutto evidente, infatti, che la scelta delle funzioni e le modalità costruttive di tutti gli interventi di trasformazione urbana devono oggi rispondere a criteri di qualità sociale, economica, ambientale e culturale. Un tema che impegna le pubbliche amministrazioni a fissare gli obiettivi di interesse generale e a definire iter procedurali snelli e tutta la filiera delle costruzioni a offrire soluzioni progettuali e tecniche adeguate agli obiettivi, premiando la capacità delle imprese che in questi anni hanno raccolto la sfida dell’innovazione. aree dismesse rappresentano «un Lepotenziale di innovazione sotto il profilo sociale, economico e ambientale, oltre che, naturalmente, urbanistico e architettonico » GRES FINE PORCELLANATO www.monocibec.it Mapelastic L’impermeabilizzante cementizio elastico più usato da oltre 20 anni più info Scelgo Mapelastic perchè •Sistema collaudato sicuro e durevole con oltre 300 milioni di metri quadrati impermeabilizzati •Flessibilità permanente in tutte le condizioni atmosferiche e, in particolare, anche a basse temperature •Applicabile sia su nuovi massetti sia su pavimentazioni esistenti senza rimuovere le piastrelle •Certificato secondo gli standard internazionali più severi CONFORME ALLA NORMA EUROPEA EN 14891 CMO2P IMPERMEABILIZZANTI IMPERMEABILIZZANTI APPLICATI LIQUIDI LIQUIDI APPLICATI /mapeispa EN 14891 1504-2 NOVITÀ - Marcatura CE Conforme alla norma EN 14891 Impermeabilizzazioni sotto piastrella per ambienti esterni e piscine Mapei con voi: approfondiamo insieme su www.mapei.it