Scheda Lettura Banchetto greci

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Scheda Lettura Banchetto greci
SCHEDA DI LETTURA DI UN DIPINTO
A - DATI PRELIMINARI
SCHEMA COMPOSITIVO DELL'OPERA
Autore
Due artisti (?), ignoti
Titolo
La tomba del Tuffatore
Il banchetto
Datazione
V secolo a.C.
Dimensioni
194 x 98 cm
affresco su lastre (5) di
Tecnica
Materiali
Collocazione
pietra calcarea
lastre di pietra e colori
Paestum,Museo
Archeologico Nazionale
OVEST
NORD
EST
SUD
banchetto
Committenza
B - DESCRIZIONE DEL SOGGETTO
è una rappresentazione
1 - Soggetto
raffigurativa, ovvero :
è un'opera astratta
2 - Gli elementi che
costituiscono l'opera
3 - Notizie sul
personaggio
o sull'avvenimento
raffigurato
4 - Lettura
iconografica
Ambiente dell'opera :
interno
esterno
Elementi in primo piano e
secondo piano :
elementi naturali 1
elementi di arredo 2
presenze architettoniche
presenze umane 3
oggetti 4
Se è un'opera astratta :
forme
linee
colori
Spiega se è raffigurato un :
ambiente noto
inesistente
(perché allegorico)
Individua gli elementi che
aiutano a riconoscere i
personaggi o i concetti
un paesaggio
un ritratto
una natura morta
una scena di vita quotidiana, ma anche
una scena religiosa
una rappresentazione allegorica
La scena si svolge in un interno, un luogo
nel quale si consumano i pasti e si sta in
compagnia degli amici.
1 - fronde di ulivo
2 - 6 klìnai , un tavolo
3 - 10 commensali, un giovinetto
4 - strumenti musicali, oinochòe, kylix,
cratere
Tre delle quattro pareti propongono un
simposio, cioè il momento in cui, dopo il
banchetto, si beve in onore del defunto
che, in questo caso, è ritratto sulla quarta
lastra mentre si allontana.
Sulle pareti opposte, di maggiori
dimensioni,
la
meridionale
e
la
settentrionale, al di sopra di una fascia
basamentale (registro inferiore) color
ocra, sono allineati, tre per parte, dei
letti (in greco klìne al singolare, klìnai al
plurale).
Quattro di essi sono occupati da coppie di
commensali; gli altri due, invece, ospitano
ciascuno un solo commensale.
Nella parete corta orientale è raffigurato
un giovinetto che porta da bere ai
convitati con un oinochòe, dopo aver
attinto del vino da un cratere poggiato su
un tavolo.
C - LETTURA DELL'IMMAGINE
Analisi del linguaggio visivo
istintivo
controllato
_______
_________________________________
Il segno è
le
le
linee
il
_________________________________
Il punto
superfici
chiaroscuro
definisce
evidente
costruttiva
continua
fluida
spezzata
________
La linea è
Prevalgono
andamenti
La
superficie è
I colori
sono
Prevalgono
La luce è
La fonte di
luce è
Il volume è
reso
mediante
Lo spazio è
La struttura
compositiva
è
Le figure
sono
continui
morbidi
(corpi)
uniforme
realistici
e
irreali
liscia
variata
freddi
piatti
caldi
gradazioni di un unico
colore, ovvero il
______________________
diffusa
frontale
spezzati
curvilinei
(corpi)
rilevata
contrastanti
timbrici
sfumati
armonia tra colori
______________________
radente
laterale
nel dipinto
in più punti
interrotti
sovrapposti
________
texturizzata
e
scuri
chiari
luminosi
(sfondo)
________
contrasti tra colori
_______________________
scarsa
intensa
_______________________
a sinistra
a destra
il chiaroscuro
gradazione cromatica
la prospettiva
non c'è volume
aperto
chiuso
simmetrica
asimmetrica
simbolico
fantastico
realistico
non c'è senso dello spazio
modulare
bloccato
libera
lungo linee orizzontali
direzionato
Il soggetto è
rappresentato :
reso mediante la
prospettiva
reso mediante i colori
_______________________
_______________________
equilibrato
lungo assi verticali
D - I VALORI ESPRESSIVI DELL'OPERA
finalità
1 - Che cosa vuole
rappresentare
significati nascosti
l'autore attraverso
il tema prescelto
semplice descrizione
2 - Che cosa vuole
rappresentare
eccentrico
_______________________
_______________________
su assi obliqui
Le scene rappresentate hanno il compito di
accompagnare il defunto nell'aldilà ricordandogli i
momenti felici, vissuti sulla terra, facendolo
sentire meno solo.
in modo dettagliato
a tratti sommari
allusivamente
________________
l'autore attraverso
il linguaggio visivo
L'effetto d'insieme è :
La rappresentazione è :
L'opera comunica un
senso di :
3 - Che cosa vuole
rappresentare
l'autore attraverso
i simboli e le
allegorie
i simboli
le allegorie
di movimento bloccato
naturalistica : si
ravvisano le forme della
natura
stilizzata : le forme
sono semplificate
idealizzata : vuole
esprimere un'idea o un
concetto (resa dei corpi)
calma
serenità
________________
statico
astratta : non
rappresenta la realtà
di fantasia : l'autore
inventa liberamente forme
e colori
espressionista :
deforma la realtà pur di
comunicare l'intensità dei
sentimenti
inquietudine
dramma
_________________
Simboli : gli oggetti fanno riferimento alla vita
terrena e accompagnano il defunto nell'ultimo
viaggio.
Allegorie : scena del banchetto; gioco eseguito dai
commensali (kòttabos); commiato del defunto,
pronto a compiere il viaggio nell'aldilà; tuffo nel
fiume Oceano (o Stige). Tutte le scene creano un
legame e quindi una continuità fra la vita e la
morte.
La tomba del Tuffatore V secolo a.C.
Tecnica e materiali : affresco su lastre di pietra calcarea
Paestum, Museo Archeologico Nazionale
Nel 1968, durante una campagna di scavi, poco lontano dalle mura di Poseidonia, la
romana Paestum, venne scoperta una sepoltura a cassa, interamente dipinta, risalente
al V secolo a.C. Pur essendo di piccole dimensioni, a tutt’oggi costituisce uno
straordinario documento di quello che doveva essere la grande pittura parietale greca
di quel secolo glorioso.
La tecnica ad affresco, infatti, caratterizza le cinque lastre costituenti le pareti e la
copertura di questa tomba poco più grande di un sarcofago.
Il corredo funerario comprendeva una lèkithos attica, risalente al 480 a. C., che ha
permesso di datare ragionevolmente la tomba agli stessi anni.
Eseguita, quindi, tra il 480 e il 470 a.C., la stesura fu eseguita almeno da due artisti
distinti.
Per ciascuna figura esiste un tracciato preliminare, inciso sull’intonaco da una punta
stondata, che è stato poi eseguito all’atto dell’applicazione del colore.
Il banchetto
Tre delle quattro pareti propongono un simposio, cioè il momento in cui, dopo il
banchetto, si beve in onore del defunto che, in questo caso, è ritratto sulla quarta
lastra mentre si allontana.
Sulle pareti opposte, di maggiori dimensioni, la meridionale e la settentrionale, al di
sopra di una fascia basamentale (registro inferiore) color ocra, sono allineati, tre per
parte, dei letti (in greco klìne al singolare, klìnai al plurale).
Quattro di essi sono occupati da coppie di commensali; gli altri due, invece, ospitano
ciascuno un solo commensale.
I partecipanti al simposio, distesi su teli azzurri e poggianti con un gomito su cuscini,
in modo da poter tenere sollevata la parte superiore del corpo, sono a busto nudo.
I loro mantelli li cingono dai fianchi in giù e hanno il capo coronato da fronde di ulivo,
fronde che decorano pure i bassi tavoli posti di fronte ai letti.
Nella parete corta orientale è raffigurato un giovinetto che porta da bere ai convitati
con un oinochòe, dopo aver attinto del vino da un cratere poggiato su un tavolo.
I suonatori di lira hanno deposto i loro strumenti, mentre un cantore, portandosi una
mano alla testa che tiene rovesciata indietro, canta accompagnato dal suono di un
doppio flauto.
La disposizione dei personaggi della lastra meridionale, segue un andamento a festone,
con due apici alle estremità, la lira del suonatore di sinistra e il braccio sollevato del
cantore e, una lieve concavità al centro, corrispondente ai due simposiasti che
colloquiano. Quasi tutti hanno in mano una kylix colma di vino.
Un giovane con una leggera barba, fa roteare la propria, tenendola con l’indice destro
infilato nell’asola di una delle anse, nel gioco detto kòttabos.
Di origini siciliane, il gioco consisteva nella destrezza a centrare, con i rimasugli del
vino, un vaso metallico posto ad una certa distanza, facendolo risuonare : la sua
riuscita veniva interpretata come sicura corrispondenza in amore.
Nella lastra settentrionale, la più monumentale nella resa dei corpi, due amanti, a
destra si abbracciano, osservati dall’uomo barbuto della klìne centrale.
Il giovane uomo che chiude la scena, a sinistra, protende verso il defunto la propria
kylix in segno di ultimo saluto.
Il commiato
Nella piccola lastra occidentale, un giovane nudo che indossa un azzurro mantello non
aperto, ma più volte ripiegato su se stesso, tenuto morbido sulla schiena e con i lembi
ricalcanti dagli avambracci, si avvia a percorrere l’ultimo viaggio.
Camminando a passo spedito, è preceduto da una fanciulla che suona un flauto (unico
personaggio femminile del ciclo) ed è seguito dal defunto che si appoggia a un bastone
serpentinato, perché deve compiere un lungo viaggio.
Il tuffatore
La lastra che copre ci introduce, invece, alle complesse credenze sul tema della morte.
La scena dipinta è all’interno di una cornice formata da quattro segmenti che, negli
angoli, si inflettono verso l’interno formando coppie di volute che serrano della
palmette. La scena è contenuta entro lo spazio di due ulivi.
Il defunto si tuffa in un’acqua azzurra dalla superficie incurvata e ondulata, lasciando
alla destra un’architettura composta di numerosi blocchi o rocchi.
L’architettura è da interpretarsi come le Colonne poste da Eracle (Ercole) ai confini
del mondo conosciuto.
Il loro superamento, attuato con il tuffo sta ad indicare la morte, l’andare verso
l’ignoto che all’uomo non è dato di indagare.
Il salto nel gran fiume Oceano (o Stige) che, secondo le dottrine degli antichi,
circondava il mondo, consente all’anima di accedere all’inconoscibile e di giungere
dall’altra parte, dove sono i beati.
Il banchetto (parete settentrionale)
Il soggetto
La scena raffigurata è quella di un banchetto al quale partecipano soltanto uomini,
evidentemente di rango elevato. I convitati appaiono sistemati in posizione
semisdraiata, secondo le tipiche usanze, con il torso bene in vista.
La disposizione dei partecipanti segue un allineamento lungo l’asse longitudinale, le
figure sono disegnate in un modo intermedio tra frontalismo (spalle e addome) e
profilo (le teste).
La composizione
L’apparente semplicità della composizione è in realtà il mezzo per ottenere un
risultato di grande eleganza formale.
Vi è un gioco tra l’atteggiamento degli invitati molto sottile ma percepibile : il primo
personaggio è da solo, guarda verso sinistra, tiene il braccio disteso e sorregge un
contenitore; le due figure al centro sono l’una rivolta nella stessa direzione del
personaggio precedente ma con il braccio flesso e la coppa in equilibrio, l’altra, girata
verso destra, tiene nella mano un altro contenitore vicino al petto, costituendo un
elemento di cerniera verso la coppia posta a destra dell’immagine.
Quest’ultima è costituita da due personaggi rivolti l’uno verso l’altro in uno sguardo
d’intesa.
Lo stile
Nell’immagine compaiono le caratteristiche di un disegno e di una pittura stilizzati.
Gli “ingredienti” della scena vengono distribuiti in maniera equilibrata per suggerire
l’impressione di sobrietà e misura care alla cultura greca.
Allo stesso tempo nella composizione entrano particolari di realismo quotidiano, come i
contenitori di frittelle, che i greci chiamavano attanitai , e mangiavano ricoperti di
miele.
Che cosa comunica l’immagine
La scena dell’aristocratico banchetto ci trasmette tutto il sapore della vita greca e
delle sue abitudini.