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Anno 2014 n° 3 Copia gratuita D E D I C AT O ALLA POLITICA I l disarcionamento di Enrico Letta, alla fine, è andato in porto. L’azione, un tempo, si sarebbe chiamata “manovra di Palazzo”, un change in corso d’opera, addirittura orchestrato e a beneficio del segretario del proprio partito. Un virtuosismo difficile da spiegare e da far capire a chi vive fuori dall’Italia. Favorevoli e contrari all’operazione si trovano in tutti i partiti e le aree politiche. Ma a chi si lamenta di un cambio di governo – il terzo, per la precisione, dopo Monti e Letta – non scelto direttamente dai cittadini, andrebbe però ricordata una lezione (una delle prime, anche in un corso di scuola media) di diritto costituzionale: l’Italia non è un repubblica presidenziale, ma una repubblica parlamentare, con volontà popolare demandata al parlamento, tramite elezioni politiche. Ed è lì, in Parlamento, che si formano e si disfano le maggioranze e si vota la fiducia ad un governo. Ora però il governo Letta è il passato e a Palazzo Chigi è arrivato il sindaco di Firenze, ambizioso e motivato, con idee nuove e forse realizzabili. La scelta dei ministri e dei sottosegretari ha lasciato delusi: fotocopie sbiadite del governo precedente, addirittura personaggi impresentabili per più di un motivo. Eppure, sembra che l’opinione pubblica sia orientata a non farglielo pesare troppo. La sensazione è che Renzi goda di un’apertura di credito, generazionale e trasversale, che va molto al di là delle singole scelte, sulle cose e sulle persone. Da più parti si è fatto notare, e i sondaggi lo confermano, che il grado di “aspettativa” del nuovo presidente del Consiglio dipende soprattutto da due fattori: il primo è il suo essere stato, fino a ieri, in “provincia”, vale a dire del tutto fuori dalla politica romana, quindi ritenuto in qualche maniera non responsabile dello sfascio pubblico. Il secondo è che sulla sua figura, al di là delle idee politiche, in molti vedono proprio un’opportunità di salvezza, di scommessa sul futuro (la frase più ricorrente è: se fallisce Renzi, non ci sono più chance). Ovvio che il discorso è molto più complesso. L’eloquio e la simpatia di un personaggio, le sue legittime speranze di cambiare e rinnovare il paese, legando ed usando come benzina, la creatività e i talenti degli italiani, si scontrano con una realtà fatta di burocrazia opprimente, di fisco ingiusto, di partitocrazia e corruzione dilaganti. Per realizzare, non tutto questo libro dei sogni, ma almeno qualche pagina, occorrono gente preparata, che navighi in un’unica direzione, risorse e soprattutto tempo. La fiducia e le speranze contano moltissimo, la presa di coscienza e l’umiltà contano altrettanto. Finora Renzi ha elencato una serie di titoli, alcuni accattivanti, altri meno. I critici più disincantati o semplicemente meno incantati, gli hanno mostrato, carta e penna alla mano, che solo per avviare queste riforme (taglio del cuneo fiscale, pagamento dei debiti dello Stato alle aziende) servirebbero dei soldi che non ci sono. I prossimi mesi, se non le prossime settimane, faranno capire di più. Renzi ha promesso una riforma al mese, a cominciare da quella elettorale. La ragione ci dice che non sarà facile, ad esempio, far votare i senatori per l’abolizione della loro poltrona. Ma gli va data fiducia. Se lui si sta giocando tutto, noi parecchio. Mensile di informazione MARZO 2014 ECONOMIA Il neo Presidente del Consiglio Renzi ha creato molte aspettative, ha promesso una riforma al mese C O M U N I TA ’ I TA L I A N A L’orso russo e il panda cinese cedono spazio all’aquila americana. I l 2014 é l’anno delle olimpiadi invernali, dei campionati mondiali di calcio, di quelli di pallacanestro e di quelli di pallavolo. Parliamo degli sport praticati da piú di una meta’ dei cittadini del mondo. Il 2014 é anche l’anno del cambio di marcia nelle economie mondiali. Le ultime notizie sui risultati delle maggiori economie del mondo hanno riservato alcune sorprese. Quelle economie che dovevano essere le tigri del pianeta, per i prossimi 10 anni, si sono trasformate in piú modesti gattini. I BRICS vanno indietro; mentre Stati Uniti, Giappone e la vecchia Europa ritornano lentamente in pole-position. Iniziando un viaggio economico attraverso il mondo, cominciamo dai vicini di casa della vecchia Europa, cioé la Russia. Le stime governative sono state disattese e le ultime stime pubblicate dal RER (Russian Economic Report) confermano la flessione della crescita di questo grande paese. Dal 4% pronosticato si é appena toccato un 3,3% nel 2013, con la speranza di ottenere un risicato 3,6 per il 2014. La macchina industriale russa si é inceppata per la prima volta dal 2009. Gli investimenti sono ancora ancorati a fondi pubblici e gli investimenti stranieri diretti si sono rarefatti. Se a ció si aggiunge un’inflazione troppo elevata, prezzi del petrolio stagnanti e una domanda interna lenta e limitata, le previsioni per il 2014 non sono incoraggianti. Se Mosca piange, Pechino non ride. Anche la Cina ha messo il freno. I cinesi aumentano di numero e i loro bisogni sono sempre maggiori; nonostante il 7% registrato nel 2013, Pechino aspettava un numero a doppia cifra. Il desiderio della Cina di sorpassare gli Stati Uniti d'America, per il momento resta un sogno lontano. Il Brasile e l'India continuano il loro declino, soprattutto per la gestione arcaica delle proprie economie, conservando il PIL a valori molto bassi. Ci sono altri paesi che stanno accelerando il passo. In Europa cresce l'economia turca grazie a una forte svalutazione della propria moneta; un tempo, per 1 euro ci voleva 1 lira turca, oggi ce ne vogliono 3. Questa svalutazione sta permettendo alle aziende turche di fare la parte del leone. Tuttavia la Turchia resta un paese ad alto rischio. Un nuovo slancio religioso, a sfondo islamico, sta riportando il paese indietro di due secoli, questo rallenta e scoraggia l'arrivo di capitali stranieri. La Corea del Sud continua la sua crescita e resta un paese stabile con una buona economia. La sorpresa piú gradita per gli occidentali é rappresentata dalle buone notizie in casa Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Dopo anni di crisi continua e stagnante, si intravedono i segni +. Per la prima volta gli Stati Uniti, dopo anni, hanno ricevuto piú ordini di produzione, rispetto ai cinesi. Migliori condizioni di lavoro, maggiori facilitazioni alle importazione ed esportazione di capitali, una burocrazia meno asfissiante e prezzi piú competitivi, stanno facendo trasferire, nel ,paese a stelle e strisce, molte industrie di trasformazione. A n c h e Londra ha ripreso il suo posto nel gotha delle econ o m i e mondiali; il risultato dovuto anche alla scelta piú saggia di non entrare nell'euro. Anche la nostra piccola Italia, strozzata non tanto dal fisco, quanto da una miriade di obbligazioni giuridiche, fa la sua parte e riporta la disoccupazione sotto controllo e si respira qualche cosina in piú di PIL. Molto c'é ancora da fare, ma il cammino intrapreso é quello giusto. Secondo l'economi-sta Bartolomeo D'Addario le crisi economiche non fanno sempre male; spesso aiutano a rivedere le spese superflue e i costi dell'amministrazione in maniera più giudiziosa. Anche in Italia si parla di dimagrire l'apparato dello Stato, che é troppo costoso. Gli amministratori pubblici italiani guadagnano piú di quelli tedeschi, americani e giapponesi, tanto per parlare dei paesi piú ricchi. Le sorprese arrivano anche dal continente americano del Sud, soprattutto la parte del Pacifico. La sponda dell’Atlantico va male. Il Venezuela e’sull’orlo di una guerra civile; manca di tutto, come generi alimentari, medicine; insomma il castrismo sta facendo danni anche in questo paese, che era un paese ricco. L’Argentina e la Bolivia si sono anch’esse impantanate nelle dottrine ‘bolivariane' con risultati catastrofici nella vita dei propri cittadini. Il grande Brasile é un gigante malato, avrebbe bisogno di grandi riforme, e ha anche i soldi per farlo, ma per il momento gli interessi politici valgono più di quelli sociali e economici. Le proteste popolari non sono terminate, sono per il momento sospese; chissá che queste proteste, durante i mondiali, non riemergano dalle ceneri. L'Uruguay é un paese piccolo schiacciato da due giganti e ha una florida economia, tut-ta sua. Ricordiamo, che é anche il paese con un Presidente, il quale va in giro con un vecchio Maggiolino e guadagna 3000 euro al mese: un vero eroe dei nostri tempi. Il Paraguay non fa testo, incastrato nel mezzo del nulla, ha poco da dire. Escluso l’Ecuador con la sua economia socialista, chi sta facendo bene sono Cile, Perú e Colombia. Questi ultimi due paesi hanno segnato dei +5 di PIL negli ultimi anni e la corsa non si ferma. La Colombia se riesce nel suo processo di pacificazione interna, sará la vera protagonista dell'America del Sud. La sua posizione a cavallo tra Atlantico e Pacifico, la vicinanza al Messico e gli Stati Uniti, promette buone notizie per il futuro. Economia a parte, per il momento godiamoci gli avvenimenti sportivi. Che vincano i migliori. LA FOTO DEL MESE Foto di Antonello Veneri Un progetto per il palato La ricerca del buon gusto Av. Praia de Itapuã s/n/ Villas do Atlântico Lauro de Freitas Salvador Bahia-Brasile Tel.(71) 33796562 www.italianewsbrasile.com.br Marzo 2014 2 SPORT La Coppa del Mondo di calcio del Brasile: il Mondiale dei ritardi I l 12 giugno si avrá il calcio di inizio del Mondiale in Brasile. Inizierá in San Paolo, e saranno coinvolti 12 cittá brasiliane. Intanto alle preoccupazioni dei vertici della Fifa, sullo stato dei lavori, risponde la presidente Dilma Rousseff, che dichiara di presentare il migliore mondiale di sempre. Per quel che riguarda gli impianti delle 12 cittá, 6 hanno giá ospitato la Confederation Cup (Brasilia, Rio de Janeiro, Salvador, Belo Horizonte, Fortaleza e Recife). Adesso si ha lo stadio di Natal giá pronto; mentre lo stadio di Manaus, dove il prossimo 14 di giugno l’Italia fará il proprio esordio contro l’Inghilterra, la Fifa lo ha dichiarato “fantastico” ed “ uno dei migliori progetti del Mondiale brasiliano”. Una notizia negativa: Cuiabá, capitale del Mato Grosso e che é la piú piccola delle 12 cittá che riceveranno i giochi della Coppa del Mondo, non ha completato quasi nessuna delle principali opere di mobilitá urbana, prevista prima dell’inizio giochi della Coppa. L’Arena Pantanal sta in netto ritardo e richiede un ulteriore contributo di 570 milioni di reais. Per quanto riguarda Curitiba, altra sede che ospiterá il Mondiale di Calcio, a causa dei gravi ritardi nei lavori, potrebbe essere esclusa dalla lista degli impianti. Lo stadio dovrebbe ospitare AustraliaSpagna(gruppo B), HondurasEcuador(gruppo E), IranNigeria(gruppo F) e AlgeriaRussia(gruppo H). Per il nuovo stadio di San Paolo, circa un mese fa, si é verificato un serio incidente; pertanto , per il controllo del finanziamento di tutte le strutture necessarie, richieste dalla Fifa, occorerá aspettare il mese di aprile. Per gli aeroporti, il Brasile aveva promesso di adeguare il proprio sistema di trasporto aereo, entro l’inizio di giugno. Infatti, in quel periodo di inizio del Mondiale sono previsti circa 500 mila turisti, che affolleranno gli aeroporti brasiliani; ma anche, in questo caso, sette aeroporti su dodici, non hanno completato la metá dei lavori programmati e per alcuni di questi sette aeroporti, non si é nemmeno completata la metá dei lavori previsti (vedi Cuiabá). Per ció che riguarda i costi, molti stranieri sanno che il Brasile é un Paese caro alle loro tasche; ma il governo brasiliano ha promesso una task force per evitare abusi. Certamente chi pensa di visitare il Brasile durante il Mondiale, si prepari ad ulteriori aumenti. Il notevole aumento dei prezzi, per alcune tratte, nei giorni della Coppa del Mondo, ha costretto il Governo a prospettare un’ apertura, per il mercato domestico aereo, alle compagnie straniere, oggi proibito per legge. Le Compagnie aeree nazionali hanno sostenuto di potercela fare da sole e sono state chieste all’Authority dell’aviazione civile oltre 1500 voli extra. Ricordandoci la precarietá delle strutture e l’affollamento dei cieli, molti di questi voli, probabilmente, si effettueranno in piena notte. Per i biglietti, poiché non si hanno notizie sulle disponibilitá dei posti negli stadi da ultimare, la Fifa sta distribuendo i biglietti con molta oculatezza e l’offerta é avvenuta in piú trance. Per quel che riguarda la finale , sono giunte, complessivamente, oltre 500mila richieste. Questa finale, che , come si sa, si disputerá il 13 luglio nello stadio Maracaná, avrá la presenza di solamente 79.185 spettatori “fortunati”. Nelle foto, i loghi disegnati per la coppa, al centro il disegno dei 5 cerchi, per olimpiadi 2016 Giugno 2014 la selezione brasiliana con la maglia della coppa del 1970 L a maglia gialla con bordi verdi e pantaloni azzurri diventerá la divisa piú celebre del mondo, e sará indossata al Mondiale 2014. Una maglia semplice, senza fronzoli e che , in una occhiata, ricorda i campioni che , dal 1954 in poi, l’hanno indossata, come Pelé, Vavá, Garrincha, Zico, Romario , per terminare con Ronaldo e Ronaldinho. Tutti gli stilisti vorrebbero disegnare la nuova maglia del Brasile; ma sará bello rivedere la selezione brasiliana, in questo Mondiale, con una divisa vecchio stile, prodotta dalla Nike. Mancherebbe la sesta stella, ma ció é una mancanza a cui dovranno pensarci Neymar e compagni. Attenzione: a dare il calcio di inizio a questi Mondiali brasiliani, sará un ragazzo paralizzato dalla vita in giú. Il Centro Studi della Carolina del Nord, Duke University, ha deciso di presentare, a livello mon- diale, il progetto “Walking Again” guidato da Miguel Nicolelis, neurobiologo brasiliano. Il ragazzo scenderá insieme ad altri ragazzi paraplegici, sul campo di San Paolo, con una tuta speciale, somigliante ad uno scheletro elettronico, che comanderá attraverso il suo cervello. Se tutto andrá secondo le previsioni, il ragazzo potrá arrivare fino al centro del campo di calcio ed a dare il primo calcio al pallone, e cosí dará il via alla Coppa del Mondo. CURIOSITA’ Il piacere della musica U n gruppo di ricercatori di uma Universitá di Montreal ha pubblicato sulla Rivista Nature Neuroscience uno studio sulla musica, che come il cibo, le droghe e il sesso, provoca una scarica di “dopamina”, che essendo un “neurotrasmettitore”, stimola i recettori adrenergici del sistema nervoso simpatico, creando sensazioni di piacere. Sempre lo stesso Gruppo di ricercatori ha anche verificato che se la musica é di nostro gradimento, ci dá delle sensazioni fisiche, che alterano i nostri ritmi cardiaci e respiratori e possono provocare addirittura brividi. Inoltre é stato comprovato che, giá sapere che la musica che si ascolterá, é la nostra musica preferita; ecco che giá arriva la scarica di “dopamina”,prima di ascoltarla; soprattutto se si ascolta dal vivo. Ultima scoperta , sempre da parte di questi ricercatori universitari, é che la musica puó avere “effetti dopanti”, migliorando, come risulta dalla ricerca scientifica, la resa degli allenamenti. “Brazuca” é il nome del pallone dei mondiali 2014 I n settembre 2012, a Rio de Janeiro, presso il Parque Lade, con una spettacolare proiezione di luci e di immagini in 3 dimensioni, é stato svelato il pallone “Brazuca”, che sará il pallone ufficiale del Mondiali 2014. In Brasile, circa un milione di appassionati del calcio brasiliano, in votazione pubblica, hanno scelto il nome da dare al pallone. Il cav. Stefano Ricci ha comunicato al nostro giornale, che la parola “Brazuca” é un termine che significa “Brasiliano” e si usa per descrivere lo stile di vita del brasiliani. I pannelli del pallone hanno i colori che simboleggiano i coloratissimi e molto diffusi braccialetti della “Senhora do Bonfim” di Bahia, che riflettono l’allegria e il divertimento, che sono anche la caratteristica del calcio brasiliano. Questo pallone, ormai battezzato “Brazuca”, è stato testato per due anni e mezzo. Sono stati coinvolti, per questo meticoloso test, circa 500 calciatori di caratura mondiale e 30 squadre di 10 nazioni e 3 continenti. Alcune squadre di club, che hanno partecipato nelle varie fasi di test, sono AC.Milan, il Fluminense, il Bayern di Monaco e il Palmeira. Sono stati coinvolti, nei test di questo pallone, i giocatori di calcio del calibro di Leo Messi, Iker Casillas e Zinedine Zidane. Vi ricordate, con certezza, il famoso pallone, battezzato “Tango 12”, usato nel torneo Uefa Europa 12, ed anche il pallone Cafusa, che é stato il pallone della Fifa Confederation Cup 2013. Ebbene la tecnologia della camera d’aria e la carcassa, che troviamo nel pallone “Tango 12” e nel pallone Cafusa, sono identiche a quelle presenti nel pallone “Brazuca”; invece la diversa struttura della superficie e la diversa simmetria dei sei identici pannelli migliorano il controllo, la stabilitá e anche l’aerodinamica in campo. Adesso é arrivata la conferma che i parametri Fifa, che servono per un pallone ufficiale, sono stati soddisfatti e superati. Adidas si sta preparando a lanciare “@brazuca” su Twitter, e cosí dare la possibilitá ai “fans” di seguire, attraverso gli occhi del pallone, che sta viaggiando in tutto il mondo, l’avvicinamento alla Fifa Word Cup in Brasile. Durante questo viaggio, “Brazuca” visiterá i Paesi dove il calcio é una vera tradizione; avverranno incontri con calciatori, ma anche con celebritá; nello stesso tempo sará presente in alcuni importanti eventi culturali, fino ad arrivare in Brasile, dove inizierá, in giugno, la partita inaugurale. Il capitano della nazionale spagnola, Iker Casillas, ha dichiarato “ dopo l’incontro con Brazuca, il torneo sembra piú vicino ed é aumentata la voglia di scendere in campo con questo fantastico pallone”. RISTORANTI & DIVERTIMENTI Ristoranti Italiani *Trattoria il Maneggio Av. Praia de Itapuã s/n Villas do Atlântico Lauro de Freitas / 3379.6562 Cucina Internazionale *Tudo Azul Av. Sete de Setembro ,3717 Porto da Barra - Tel. 30225031 *Passione italiana Av. Sete de Setembro 1238 Casa Italia tel. / 33 29 0187 8650 0709 *Armazem do Reino Culinaria viva gourmet Rua Borges dos Reis 46 Loja 05-1 Calcadao do Rio Vermelho tel. 3482-1192 *Alfredo di Roma rua Morro do Escravo Miguel s/n Hotel Atlantic Towers Ondina TEL. 3331.7775 *Pastificio Fiorentino rua Alfonso Celso 264 BARRA TEL. 3022.2662 Churrascarias *Boi Preto Av. Otávio Mangabeira s/n Jardim Armação - Tel. 3362.8844 *Fogo de Chão Largo da Mariquita Rio Vermelho - Tel. 3555.9292 *Rincão Gaúcho Rua Pedro Silva Ribeiro, 429 Jardim Armação - Tel. 3461.4035 *Villa's Av. Otavio Mangabeira, 2326 Jd. dos Namorados Pituba - Tel. 3240.1762. Ristoranti Baiani *Odojà Largo de Sao Francisco , 01 Pelourinho - Tel. 3322.7892 Ristoranti giapponesi *Soho Av. Contorno, 1010 Bahia Marina - Tel. 3322.4554 Ristoranti di cucina Contemporãnea *Lafayette Av. do Contorno, 1010 Bahia Marina - Tel. 3321.0800 *Mercearia Av. Contorno n.1010 Bahia Marina tel. 3017.5815 *Café do Forte Praia do Forte – Tel. 3676.1725 Alameda do Sol, 180 Pizzerie *Luna Rossa Av. Marques de Leão 293 Barra - Tel. 3267.6060 *Quattro Amici Rua Dom Marcos Teixeira ,35 Barra - Tel. 3264.5999 *La Napoletana Rua da Mouraria 26 Nazarè Tel. 32660308 Bar / Caffé *Acqua Café Bahia Marina - Tel. 3321.8553 *Café do Forte Bahia Marina – Tel. 3321.5713 *Gelatto Sorvetteria e doceria Avenida Sete de Setembro 3577 loja 18 Porta da Barra tel. 3035.1016 *Portos dos livros vende e compra Tel. 71-3015-0093 Largo do Porto da Barra Salvador BAHIA *Vídeo Hobby Locadora Cafè gurmet Rua Território do Acre, S/N Pituba Tel. 3011.6700 www.italianewsbrasile.com.br Febbraio 2014 3 SPETTACOLI Salvador-Bahia! Nao somente carnaval! “Salvador! o Pais do carnaval! (Jorge Amado)“ “Brasil! pode ser o Pais do carnaval! mas nào è com certeza o meu Pais! (Zè Ramalho)“ Dopo una lunga conversazione con il Direttore del Teatro “Vila Velha”, Marcio Meirelles, con il responsabile della comunicazione, Carlos Rocha e con la giovane attrice, Patt De Carvalho, è emerso che nella città di Salvador Bahia, oltre al carnevale, vi è anche un grande fermento culturale. Molte le iniziative collegate alle attività teatrali, ai musei, alla letteratura alla poesia, alla pittura ed alla musica classica, alla fotografia ed arte visive, che stanno conquistando sempre più spazio, fra i giovani. A Salvador Bahia operano oltre trenta teatri, sia nel centro storico che nelle periferie, e fra questi, il teatro “Vila Velha” nel centro storico, adiacente alla piazza Campo Grande, di fronte al grande e moderno teatro, Castro Alves e vicino ai palazzi famosi del cosiddetto “Corredor da Vitoria”. Il teatro “Vila Velha”, nasce negli anni cinquanta, ma l’attuale struttura fù inaugurata nel 1964 e quest’anno festeggia i cinquanta anni. Negli anni 1994/95, viene effettuata una grande ristrutturazione, senza stravolgere il progetto iniziale e quindi conservando costumi, storia, ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi. IL Teatro, “Vila Velha”, è composto di una grande sala ambivalente e due sale adibite alle prove, sia teatrali che musicali, inoltre è dotato di una sala espositiva, per le arte visuali, di un caffè-teatro e di un grande giardino con delle secolari piante tropicali, tipiche del Brasile, dove c’è, uno spazio culturale per ogni rappresentanza simbolica della Comunità Indigena “ Tupynambà”. Sin dalla nascita, l’attività teatrale si è sempre distinta per ricercare ed inventare nuovi linguaggi creativi ed autonomi, condividendo anche il progetto, degli anni 60/70, “Proibido "Giovane attrice del teatro Vila Velha - Patt de Carvalho e il direttore Marçio Meirelles" Proibir”, sostenuto dal gruppo dei “Tropicalista” al quale facevano parte molti artisti, intellettuali brasiliani e cantanti come: Caetano Veloso, Gilberto Gil ecc., i quali sono passati per il teatro “Vila Velha”. Ricordiamo che, anche, gli artisti come: Gal Costa, Maria Bethania, Tom Zè, Margarete Menezes, Daniela Mercuri, Petrovich, Cristina Castro, Jorge Washington, ecc.,hanno contribuito alla crescita culturale ed affermazione del teatro “Vila Velha”. Il maggiore contributo artistico viene dato dalle compagnie stabili che, continuano a sostenere, con grande passione, il progetto teatrale; fra queste: Novos Novos, Olodum, Viladança, le quali sono in costante dialogo con la società e rappresentano una grande risorsa artistica, sostenendo la cultura AfroBrasileira e le diversità del popolo negro con le sue tradizioni popolari, come la capoeira. La programmazione teatrale di Salvador Bahia è grande e c’è l’imbarazzo della scelta per assistere agli spettacoli, infatti, nel teatro “Vila Velha”, durante la stagione estiva, vi è una ottima programmazione, che si inserisce, nel bel mezzo delle feste o ”insai estivi”, Festival de Verao ed altre iniziative musicali, con la presenza di molti cantanti e gruppi musicali, attirando una moltitudine di giovani. Anche il carnevale, come ogni anno, registra la presenza di milioni di giovani e diecine di gruppi musicali e cantanti che, si esibiscono nei tre circuiti:Batatinha, circuito del centro storico del Pelourinho; Osmar, circuito del Campo Grande e Dodò, circuito di BarraOndina, dove sfileranno i più noti gruppi e cantanti baiani e brasiliani al ritmo di Axè, Pagode, Samba, Forrò, MPB ed altri ritmi tipi- ci di Salvador Bahia che rievocano culture e tradizioni Afro Brasiliani. L’auspicio è che tutto si svolga senza violenze ed infrazione nel rispetto della città, dell’ambiente e di tutta la società baiana, e che la banalità e l’effimero globalizzato non abbia il sopravvento. Insomma un“ verào” di grande kermesse, ed il progetto teatrale di “Vila Velha”, è molto interessante e, con i suoi spettacoli di: “ Cabarè da RRRRRAZA” , “Frankestein”,“Hècuba”, tratta dalla tragedia greca di Euripides, e“Troius”, frutto di un corso, multidisciplinare teatrale,realizzato in collaborazione con la università libera e scuola di teatro dell’UFBA, stà mantenendo ed aumentando il pubblico teatrale. Un ambizioso progetto che, fra gli obiettivi, si pone il superamento dello steriotipo di professore ed alunno, affermando quello dello scambio di conoscenze di drammaturgia, scenografia, illuminazione, voci, corpo, tecnologia, percussioni, e non mancano le tournèe, le collaborazioni con le Università sia a livello nazionale ech internazionale, come in Portogallo, Francia, Angola, ecc., Dalla conversazione emerge, altresì, che nel teatro, oltre che nel cinema, nella musica classica, nella pittura, nella fotografia ed arte figurative, ecc., vi è la presenza italiana, infatti, nel teatro Modulo di Pituba è andato in scena il Mistero Buffo, dell’italiano, premio Nobel, Dario Fò, riscuotendo un grande successo. E’ opportuno sottolineare, infine, che le attività teatrali, non solo Brasiliani ma di tutto il mondo, attraversano una profonda crisi economica, ma non di creatività e di nuovi linguaggi che, le istituzioni o gli Enti preposti ed i mas media, spesso dimenticano di sostenere, infatti, per le attività culturali e teatrali brasiliane vengono destinate poche risorseche si aggirano allo zero virgola, del PIB. L’auspicio del direttore Marçio Meirelles è quello di una maggiore attenzione e sostegno, dei Media e degli Enti preposti, sia i Statali che territoriali, ed una’ azione sinergica in grado di conservare ed aumentare il pubblico del che ama il teatro. CULTURA COSMESI La festa de “Iemanja”, un esempio di integrazione italiana nella popolazione bahiana Industria della bellezza I l 2 febbraio si e’ svolta regolarmente nel quartiere di Rio Vermelho la popolarissima festa bahiana di “Iemanja”. Le strade non esistevano piu’, la gente le aveva completamente invase. Le bahiane erano tutte vestite di bianco, ma anche gli uomini avevano magliette generalmente bianche. Fiori bianchi venivano amorevolmente depositati sulle onde atlantiche da bambini, genitori, nonni, tutti insieme: chi su una barca chi entrato in mare vicino alla battiggia. Vicino alla chiesa madre della Santa, in salita, a meta’ costa, la casa aperta del professor Mauro Porro, gia’ rettore dell’Universita’ Federale, dava il benvenuto a centinaia di persone, molti ex alunni del professore, gente del quartiere, italiani residenti. In ogni angolo della casa accogliente e semplice si formavano spontaneamente gruppi misti, che scambiando idee facevano o rinnovavano amicizie. Il Cururu e l’ acarajè, simbolo dell’ospitalita’ bahiana, venivano apprezzati e costituivano il pranzo di un intera famiglia formata da oltre trecento persone, tra italiani e brasiliani che festeggiavano insieme la festa della Santa. Nel vocio, nei saluti, nei sorrisi, nell’affollarsi presso la cucina si verificava d’incanto una integrazione totale, meravigliosa. Grazie Mauro, Magnifico Rettore italiano e brasiliano per sempre! D opo aver fatto uma ricerca attenta, si puó affermare che l’industria della bellezza, nel mondo, non conosce crisi; infatti questa industria riesce a fatturare, anche nel 2013, circa 350 miliardi di dollari. Tutti noi sappiamo, che una crema di bellezza non puó fare miracoli; ma uno stile di bellezza esiste fin dal tempo dei greci. Le donne greche del tempo della MagnaGrecia giá usavano primitivi materiali cosmetici; nel Medioevo giá trattavano le sopracciglia, mentre le donne del Rinascimento tingevano i capelli con un color biondo-rosso tiziano. Intanto é un dovere puntualizzare che le creme cosmetiche contro l’invecchiamento della pelle non esistono; pertanto , una crema anche carissima, non é in grado di rimuovere le rughe, anche se l’uso di creme idratanti puó ritardare questo invecchiamento. Una funzione positiva del prodotto cosmetico femminile, in funzione sensuale, si puó confermare; infatti si possono ottenere delle guance ben colorate e delle labbra attraenti. Certamente, dobbiamo riconoscere che la ricerca della bellezza é una delle poche cose che troviamo in tutti i popoli della Terra, indipendentemente dalla collocazione geografica e dall’epoca storica. Una cosa che possiamo, con tranquillitá , puntualizzare, é che esistono diversi modi per definire il bello e cercare di arrivare alla perfezione: tutto ció é una attitudine instintiva. Le industrie di prodotti cosmetici si avvalgono di questa legge naturale dell’attrazione e cosí poter vendere molti articoli di bellezza. Il “trucco” é un arte, ma una cosa bisogna evidenziare, che non é solamente delle donne giovani, ma anche dele donne “nonne”, certamente con prodotti adeguati. Sarebbe molto interessante sapere come la “umana societá” ha seguito, in questi secoli, i vari stili di bellezza: nel tempo che va da Cleopatra a Caterina de’ Medici e conoscere la nascita di marche come Estée Lauder, Helena Rubistein, fino alla brasiliana Natura. La foto, proviene dal sito ufficiale, Estée Lauder Pousada La Siciliana Rua Professor Dalmo Pontual, 51 Praia do Flamengo Salvador- Bahia -Brasil Tel. (71) 3374-1874 fax. (71) 3374 1404 [email protected] Faca sua reserva em nosso site: www.pousadalasiciliana.com www.italianewsbrasile.com.br Marzo 2014 4 PuntoVirgola s.r.l. Agenzia di stampa e Service Editoriale CNPJ 10.939.170/0001-90 Giornale interamente Reg. Trib. di Roma n. 341/2009 realizzato in Italia Amministratore delegato Punto Virgola S.R.L. Editore Bruno Santana “Insieme possiamo” ONLUS tel. 71 - 81 34 36 19 Via Giulio Galli n.71 00123 Roma Italia stampato in Salvador Bahia (Brasile) tel. +39 339 13 09 084 Grafica EMPRESA EDITORA ATARDE s.a Presidente: Marco Parsi rua Professor MILTON CAYRES DE BRITO Vice Presidente: Carlo Loria 204 CAMINHO DAS ARVORES -cep- Italianews Brasil 41.820.570- Direttore Responsabile: SALVADOR - BA Luca Cardinalini site: www.atarde.com.br Collaboratori per il Brasile Punto Virgola s.r.l. Agostino Piero Pedone tel. 71 - 91 65 07 34 AGENZIA DI STAMPA E SERVICE Salvatore Dimino tel. 71 - 92 29 25 84 EDITORIALE Marco Parsi art director CNPJ 10.939.170/0001-90Av. 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