5 IPTS-T - IPSIA "RENZO FRAU"

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5 IPTS-T - IPSIA "RENZO FRAU"
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“Renzo Frau” - SARNANO
Via Aldo Moro,3 – 62028 Sarnano (MC)
Sede Coordinata di Tolentino
DOCUMENTO
DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
DOCUMENTO
DEL
CONSIGLIO DI
CLASSE
A.S. 2015-2016
MCRI040026
CLASSE 5^ IPTS
Produzioni
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
tessili e sartoriali
sede di Tolentino
1
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
INDICE
 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 03

SITUAZIONE DELLA CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 04
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PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 05
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 06
ITALIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 07
STORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 07
MATEMATICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 08
INGLESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 10
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 11
LABORATORI TECNOLOGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 12
PROGETTAZIONE TESSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 13
RELIGIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 15
ATTIVITA’ ALTERNATIVA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 16
TECNOLOGIA MARKETING. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 16
TECNOLOGIA APPLICATE AI MATERIALI. . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 17
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PROGETTO FORMATIVO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO . . .
PAG. 19
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA . . . . . . . . . . . . .
PAG. 22
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VALUTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 23
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 24
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TESINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 30
ALLEGATI
......................................
PAG. 32
1^ SIMULAZIONE PROVE SCRITTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 32
2^ SIMULAZIONE PROVE SCRITTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PAG. 47
DOCUMENTO 15 MAGGIO PARTE B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
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1.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
BENEDETTI Cristina
BIONDI Gabriela
LE
CARLONI Debora
DELLA MORA Laura
MUSTAFAJ Aurora
STUDENTESSE
PRAJASCU Andreea Irina
SELIMI Antigona
TACCHI Alessandra
I DOCENTI
AREA COMUNE
Materia
Insegnante
Continuità didattica
biennio post-qualifica
Luciana Mariani
50/A Italiano
4^ e 5^ anno
Luciana Mariani
50/A Storia
4^ e 5^ anno
Fabiola Ciottilli
47/A Matematica
Laura Cerquetella
346/A Inglese
4^ e 5^ anno
Federico Belardinelli
29/A Scienze Motorie e sportive
5^ anno
Carlo Giuttari
Religione
5^ anno
Noemi Marani
Attività alternativa
5^ anno
Francesco Falconi
Docente specializzato
4^ e 5^ anno
Insegnante
4^e 5^ anno
AREA PROFESSIONALE
Materia
Continuità didattica
biennio post-qualifica
4 ^ e 5^ anno
Nadia Guardati
Progettazione Tessile
Anna Gallina
Docente tecnico pratico
Debora Marziani
Tecn. Applicate ai Materiali
5^ anno
Sabina Spugni
Laboratori TecnologicI
Docente tecnico pratico
5^ anno
Tecnologia Marketing
5^ anno
Antonella Tamburrini
( sostituito da Andrea
Marinangeli)
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4 ^ e 5^ anno
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2.
SITUAZIONE DELLA CLASSE
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE V IPTS
La classe 5° IPTS è composta da 8 studentesse ed è il risultato della selezione operata nei
trascorsi anni scolastici.
Sono
presenti in classe tre studentesse extracomunitarie, in Italia da molti anni e
perfettamente integrate, anche sotto l’aspetto linguistico.
Si segnala la presenza di una studentessa proveniente da un altro istituto inseritasi al terzo
anno.
La classe evidenzia nel complesso un comportamento corretto e collaborativo, non sempre
tuttavia disponibile all’impegno richiesto, sia individuale che di gruppo; fatte salve alcune
eccezioni. Alcuni dei problemi che si evidenziano consistono nella difficoltà di colmare le lacune
pregresse. All’interno del gruppo classe non si è sempre instaurato un clima collaborativo,
rispettoso nei confronti dei docenti e dell’ambiente scolastico.
RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO
Al termine del percorso di studio la classe presenta una situazione eterogenea sia in merito
alla preparazione culturale generale che a quella delle discipline tecnico-pratiche.
In sintesi, alcune studentesse hanno raggiunto un discreto profitto grazie ad uno studio e ad
un impegno generalmente adeguati, mentre le lacune pregresse e una saltuaria partecipazione
alle attività didattiche hanno impedito ad altre di conseguire un profitto adeguato.
La disponibilità e l’impegno per le attività extra-scolastiche e professionalizzanti proposte sono
stati nel complesso discreti; qualche studentessa si è distinta per iniziativa, creatività e
versatilità.
Il processo educativo programmato è stato costantemente monitorato grazie al dialogo
sistematico tra i docenti che, di volta in volta, hanno messo in atto strategie condivise di
intervento, fornendo indicazioni mirate sulle modalità più efficaci per affrontare lo studio delle
varie discipline. E’ stato così conseguito sia l’obiettivo di agevolare i percorsi di recupero sia di
consolidare le competenze delle studentesse.
Per la programmazione così come per l’elaborazione di criteri e strumenti di valutazione, i
docenti si sono attenuti alle indicazioni emerse nelle riunioni per Dipartimenti e nel Collegio dei
Docenti e hanno avuto cura di esplicitarle con chiarezza alle studentesse.
Dal punto di vista dell’assiduità scolastica, alcune studentesse hanno seguito le lezioni con
costanza e interesse, altre invece hanno mostrato una partecipazione discontinua che non
ha sempre permesso una preparazione solida e organica.
Obiettivi e finalità stabiliti in sede di programmazione sono stati, nel complesso, raggiunti, pur
con esiti differenti, riconducibili all’impegno, alla frequenza e alle attitudini di ciascuno.
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3.
PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI COMUNI
Obiettivi educativi
• socializzare
• rispettare le persone e l’ambiente
• conoscere e rispettare il regolamento scolastico
• partecipare in modo attivo e responsabile all’attività scolastica, con
rispetto della puntualità, della disciplina e della precisione
• lavorare individualmente ed in gruppo
• riconoscere situazioni di rischio per sé e per gli altri
• accrescere la propria personalità ed individualità
Obiettivi didattici
• potenziare il lessico
• riconoscere termini e concetti chiave
• prendere appunti in modo chiaro e corretto studiando in modo autonomo
• schematizzare problemi e situazioni usando un linguaggio scientifico
• possedere un metodo di studio personale e proficuo
• fare collegamenti interdisciplinari
• usare correttamente manuali scolastici
• sviluppare capacità logiche e di sintesi
• acquisire i linguaggi specifici
• possedere con sicurezza le principali tematiche culturali e tecnico
scientifiche
• esporre con proprietà, correttezza e coerenza logica sia negli elaborati
scritti che nelle comunicazioni orali
• formulare giudizi e valutazioni • saper applicare le conoscenze acquisite
OBIETTIVI SPECIFICI
Area Comune
• consolidare ed approfondire le capacità comunicative e relazionali in vari
ambiti;
• potenziare le capacità di deduzione ed induzione;
• potenziare il ragionamento astratto.
Area d’indirizzo
• disegnare e progettare modelli e grafici per l’abbigliamento
• riconoscere le proprietà e le caratteristiche del tessuto
• realizzare il lavoro in fasi curandone i particolari senza tralasciare la
visione di insieme di un prodotto finito
• riconoscere e utilizzare i materiali, le attrezzature, i macchinari e i sistemi
computerizzati CAD presenti nei laboratori
• progettare modelli attraverso l’impiego di sistemi grafici computerizzati
associando tecnologie avanzate all’ideazione stilistica, riuscendo a gestire
creatività e tecnologia
• leggere e comprendere l’input creativo dello stilista nelle sue diverse
forme e componenti
• tradurre l’idea stilistica in possibili linee estetiche di sviluppo del modello
• definire caratteristiche strutturali del capo campione per garantire le
condizioni di realizzazione.
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4.
PROGRAMMI SVOLTI
Seguono le schede
scolastico.
MATERIA
DOCENTE
LIBRO di TESTO
ADOTTATO
compilate dai singoli docenti relative ai programmi svolti nell’anno
ITALIANO
Prof.ssa Mariani Luciana
Di Sacco Paolo “Chiare lettere” ed. B. Mondadori voll.II e III.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
Naturalismo e Verismo
•
Il Naturalismo francese: caratteristiche e tematiche principali.
•
Il Verismo italiano. Caratteri del romanzo e della novella.
•
G. Verga: vita, poetica e opere principali.
•
Lettura ed analisi delle novelle “La roba”, “La lupa”.
•
Lettura ed analisi stilistica e testuale dell’incipit e della conclusione
del romanzo “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”.
La crisi del Positivismo ed il Simbolismo
•
La crisi del realismo e le prime manifestazioni decadenti.
L’irrazionalismo e il simbolismo in Francia.
Il Decadentismo in Europa e in Italia
 Il nuovo modo di intendere la poesia e la parola. Il culto della
sensazione, dell’inconscio e dell’irrazionale in un clima di generale
rifiuto dell’impegno sociale.
 Giovanni Pascoli: vita, poetica e opere principali. La poetica del
fanciullino
 Da Myricae: Novembre, Lavandare, Il lampo.
 Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, La mia sera
 Gabriele D’Annunzio: vita, poetica e opere principali.
 La figura dell’esteta attraverso il romanzo “Il Piacere”.
 Da Alcyone: La pioggia nel pineto, La sera fiesolana.
Il romanzo del ‘900 in Europa e in Italia
Le caratteristiche del romanzo del ’900: le nuove tecniche narrative, la
nuova dimensione interiore del tempo, lo scardinamento della struttura
causale, la scoperta dell’inconscio, il narratore/protagonista.
Italo Svevo: vita, poetica e opere principali.
Da La coscienza di Zeno: “Il dottor S, e Zeno”, “Il tempo della scrittura”,
“L’incapacità di prendere sul serio la vita”, “Come si può prendere
moglie”, “La salute di Augusta”, “La vita non sopporta cure”.
Luigi Pirandello: vita, poetica e opere principali.
Da Il comico e l’umoristico “L’umorismo”.
Da novelle per un anno “La carriola”, “Il treno ha fischiato”.
Da Il fu Mattia Pascal: “Il patto narrativo”, “Senza documenti non si può
amare”, “L’ombra di un morto: ecco la mia vita”.
Da Maschere nude “L’uomo dal fiore in bocca”;”Il piacere dell’onestà”.
La poesia del ‘900
•
Le nuove frontiere della poesia ermetica: la destrutturazione del
verso, la ricerca della parola pura ed essenziale.
•
Giuseppe Ungaretti: vita, poetica e opere principali.
•
Da L’allegria: “Soldati”, “I fiumi”, “San Martino del Carso”, “Sono una
creatura”, “Fratelli”, “Mattina” “Veglia”.
•
E. Montale: vita, poetica e opere principali.
•
Da Ossi di seppia: “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere
ho incontrato”, “Cigola la carrucola del pozzo”
•
Da Le occasioni:”Non recidere forbice quel volto”.
•
Da Satura: “Ho sceso …”,
•
Il correlativo oggettivo in E. Montale
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OBIETTIVI
RAGGIUNTI
METODOLOGIA
STRUMENTI E
SPAZI DI
LAVORO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
La classe, pur essendo poco numerosa, ha raggiunto risultati differenti: da
sufficienti a buoni.
Omogenea l’acquisizione degli obiettivi minimi, relativa alla semplice conoscenza
dei contenuti disciplinari; diverse le capacità di utilizzare il codice linguistico in
modo corretto ed efficace e di rielaborare, in maniera personale e originale, quanto
appreso.
-Lezione interattiva
-Lezione dialogata
-Discussioni guidate
-Mappe concettuali
-Libro di testo
-Materiale fornito dal docente
-Materiali multimediali
-Aula
-Interrogazioni formalizzate
-Interventi spontanei
-Saggi brevi
-Testi referenziali, descrittivi, argomentativi
-Quesiti a risposta aperta
-Relazioni su materiali strutturati
MATERIA
STORIA
DOCENTE
Prof. ssa Mariani Luciana
LIBRO DI TESTO M. Montanari:“Il tempo e le cose”
ADOTTATO
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
Da allo scoppio della prima Guerra Mondiale
•
L’età giolittiana
•
La prima guerra mondiale: le cause, lo scontro fra ideologie, le
conseguenze.
I tre totalitarismi del ‘900
•
L’Italia e il fascismo:
•
Le origini e l’ascesa del fascismo
•
La costruzione della dittatura
•
La caduta del fascismo
•
La resistenza
•
La Germania e il nazismo:
•
Le origini del nazismo
•
I nazisti al potere
•
La Russia e il bolscevismo:
•
La Rivoluzione di Febbraio
•
La Rivoluzione d’Ottobre e la guerra civile
•
Lo stato sovietico
La seconda guerra mondiale
•
Le vicende legate alla guerra,
•
Cause e conseguenze del conflitto, i paesi coinvolti.
•
L’intervento italiano
•
L’andamento e la conclusione del conflitto,
•
le leggi razziali e la shoah,
•
I trattati di pace e i nuovi equilibri mondiali.
•
27 gennaio - giorno della memoria: letture e documentari
•
10 febbraio - giorno del ricordo: letture e documentari
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MODULO 4
MODULO 5
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
METODOLOGIA
STRUMENTI E
SPAZI DI
LAVORO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
L’Italia repubblicana
 La nascita della Repubblica
 La ricostruzione
 Gli anni ’50 e ’60:gli anni del centrismo e del miracolo economico
 La contestazione studentesca e le lotte operaie.
L’Europa e il mondo dopo la II Guerra mondiale.
L’ONU, la NATO, il Patto di Varsavia e il MEC
La guerra fredda
La decolonizzazione
I cambiamenti avviati da Kruscev, Kennedy, Giovanni XXIII:cenni.
Le studentesse conoscono in modo sommario e scarsamente critico:
gli eventi principali che caratterizzano la storia d’Italia e d’Europa dalla fine
dell’ ’800 alla prima metà del ’900,
gli aspetti fondamentali dei sistemi democratici e dittatoriali e le rispettive
caratteristiche, le cause e le conseguenze dei due conflitti mondiali a livello
politico, sociale ed economico.
Lezione interattiva
Lezione dialogata
Discussioni guidate
Mappe concettuali
Libro di testo
Materiale fornito dal docente
Materiali multimediali
Aula
Interrogazioni formalizzate
Interventi spontanei
Saggi brevi
Testi referenziali, descrittivi, argomentativi
Quesiti a risposta aperta
Relazioni su materiali strutturati
MATERIA
MATEMATICA
DOCENTE
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
Prof.ssa Fabiola Ciottilli
Nuova Matematica a colori 4 e Nuova matematica a colori 5
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
Modelli algebrici
-
Le equazioni lineari: intere e frazionarie.
Le equazioni di secondo grado: intere e frazionarie.
Le equazioni di grado superiore al secondo: binomie, biquadratiche,
risolvibili con le scomposizioni
Le equazioni irrazionali
Le equazioni esponenziali e logaritmiche
Intervalli : intervalli aperti/chiusi, intervalli limitati/illimitati.
Disequazioni intere lineari: calcolo algebrico e interpretazione grafica
Disequazioni intere di secondo grado: rappresentazione grafica della
parabola con asse parallelo all’asse delle y (cioè della funzione
y=ax2+bx+c), interpretazione grafica
Disequazioni di grado superiore al secondo o fratte , sistemi di
disequazioni: calcolo algebrico e relativa rappresentazione grafica
Disequazioni irrazionali
Disequazioni esponenziali e logaritmiche
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MODULO 2
-
Intervalli e intorni: definizione , differenza tra intorno e intervallo.
Funzioni reali di variabile reale: definizione e terminologia, grafico.
Funzioni reali
proprietà particolari di alcune funzioni: dominio e segno di una
funzione: individuazione mediante l’analisi del grafico e/o procedimento
algebrico.
- Funzione pari/dispari
- Definizione di funzione composta
MODULO 3
- concetto di limite: approccio intuitivo, le diverse definizioni di limite,
limite destro e limite sinistro. Verifica di limite finito per x che tende
Limiti di funzioni
ad un valore finito
reali e continuità - calcolo dei limiti : riconoscimento delle forme indeterminate e relativa
procedura di calcolo.
- Funzioni continue in un punto: considerazioni intuitive, definizione,
funzioni continue in un intervallo.
- Punti di discontinuità: classificazione mediante definizione e relativa
interpretazione grafica
- Asintoti: asintoti verticali, orizzontali e obliqui; primo approccio al
grafico di una funzione
- Teoremi delle funzioni continue: Teorema di esistenza degli zeri,
Teorema di Weierstrass: : enunciati, interpretazione grafica e
applicazione
MODULO 4
- Derivate delle funzioni di una variabile: introduzione, derivata di una
funzione in un punto: approccio intuitivo e definizione. Classificazione
dei punti di non derivabilità. Significato geometrico della derivata.
- Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma di due
Calcolo
funzioni, derivata del prodotto di due funzioni, derivata del quoziente di
differenziale
due funzioni, derivata della funzione composta. Tabella riassuntiva
- Teoremi delle funzioni derivabili :Teorema di Rolle, Lagrange, Fermat:
enunciati, interpretazione grafica, applicazione
Teorema di De l’Hôpital: enunciato e applicazione nel calcolo di limite.
- Funzioni crescenti e decrescenti: studio del segno della derivata prima
al fine di individuare gli intervalli di crescenza e decrescenza.
- Massimi e minimi relativi: definizione ; descrizione del procedimento di
ricerca dei punti di massimo e minimo relativo.
Problemi di massimo e minimo.
- punti di flesso: definizione; descrizione del procedimento di ricerca dei
punti di flesso; concavità e convessità.
- Studio di una funzione: schema generale per lo studio di una funzione
intera, fratta, razionale, irrazionale: dominio, intersezione con gli assi,
studio del segno, asintoti, massimi e minimi relativi, punti di flesso.
MODULO 5
-
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
Interrogazioni formalizzate, interventi spontanei, esercizi individuali svolti
alla lavagna, brevi trattazioni, quesiti a risposta aperta.
L’integrale indefinito: la primitiva e l’integrale indefinito. Integrali
immediati: tabella. Integrazione per scomposizione e integrazione per
Calcolo integrale
sostituzione.
- L’integrale definito
- Applicazione geometrica degli integrali definiti: il calcolo delle aree.
OBIETTIVI
Alcune studentesse non hanno raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina
RAGGIUNTI
a causa di un impegno discontinuo nello svolgimento dei compiti assegnati
e una partecipazione in classe non sempre propositiva. Solo poche
studentesse hanno conseguito una preparazione sufficiente o discreta.
METODOLOGIA
Lezione frontale, lezione dialogata con esempi anche pratici sull'utilità e la
funzionalità di quanto espresso per via teorica, discussioni guidate e
lettura guidata del testo.
STRUMENTI E
Libro di testo per il confronto sugli argomenti affrontati, schemi
SPAZI DI LAVORO concettuali.
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MATERIA
DOCENTE
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
LINGUA INGLESE
Prof. Ssa Laura Cerquetella
Oddone C. - Cristofani E., Fashionable English, Editrice San Marco
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
METODOLOGIA
STRUMENTI E SPAZI
DI
LAVORO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Colours and Shape
 Colours (pagg. 11-12)
 The Meaning of Colours (pagg. 14 -15)
 Ideal Bodies and Historical Silhouettes (pagg.22-23)
 Sketchbooks, Colour Palettes and Mood-Boards (pagg. 25-26)
Genres and Garments
 Fashion: Markets and Levels (pagg. 36-37)
 Genres and Types of Garments (pagg. 39 -41)
 Details and Clothing Design (pagg. 70-71)
Fabrics
 Fabrics and Fashion Design (pagg.148 -149)
 Composition and Origins: Natural Fibres and Man-Made
Fibres (pagg. 151- 153)
 Construction: Fabrics Types: Wovens, Knits and Non-Woven
Fabrics (pagg. 159 - 160)
Fashion Designers
 Fashion Shows and Brands (pagg. 280-281)
 Burberry (pag. 283)
 Kalvin Klein (pag. 284)
 Roberto Cavalli (pagg. 287-288)
 D&G (pagg. 289-290)
 Giorgio Armani vs Valentino (pagg. 291-292)
 Christian Dior (pagg. 293-294)
 Gabrielle “Coco” Chanel (pagg. 295-296)
Rispetto ai moduli affrontati, le studentesse hanno raggiunto risultati
complessivamente sufficienti.
Nonostante alcune problematiche relative a lacune pregresse e ad un
metodo di lavoro talvolta discontinuo e non sempre efficace, si è
apprezzato un maggiore impegno, soprattutto nel corso del
pentamestre.
La capacità di utilizzare il linguaggio specifico e di rielaborare in maniera
personale le conoscenze acquisite, sia nella produzione scritta che in
quella orale, risultano sufficienti.
La presentazione degli argomenti in programma è avvenuta attraverso
lezioni dialogate, discussioni guidate accompagnate da esercizi di
comprensione scritta. Al fine di consolidare le conoscenze degli
argomenti svolti, sono state realizzate mappe concettuali.


Testo adottato
Mappe concettuali
Verifiche orali e scritte valutate tramite griglie approvate dal Collegio dei
Docenti.
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MATERIA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE
Prof. Federico Belardinelli
CONTENUTI DISCIPLINARI
Modulo 1
Potenziamento fisiologico
La tecnica dello streaching
Saper eseguire in modo adeguato il riscaldamento;
Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato (la corsa )
Vincere resistenze a carico naturale e con carichi addizionali (uso di piccoli manubri);
Incrementare la reattività neuromotoria
Modulo 2
Elaborazione e
rielaborazione degli schemi
motori di base
Realizzare e gestire elementi e schemi anche complessi in forma economica
(coordinazione)
Saper gestire ed adattare gli schemi esecutivi in contesti variabili;
Miglioramento delle capacità coordinative generali ( apprendimento motorio, controllo
motorio)
Utilizzo della funicella.
Miglioramento delle capacità coordinative specifiche ( equilibrio statico e dinamico, ritmo,
coordinazione oculo manuale e oculo – podalica, anticipazione e reazione, spazio temporale
ecc.)
Lo step e le attività legate alla musica per il ritmo motorio
Saper organizzare e gestire attività di gruppo
Possedere un linguaggio specifico ed un comportamento corretto
Conoscenza e padronanza delle proprie possibilità psicofisiche relative all'età sia
nell'ambito delle attività motorie che sportive
Coinvolgimento a compiti di arbitraggio, organizzazione e guida del riscaldamento
Modulo 3
Consolidamento del
carattere e sviluppo della
socialità e del senso civico
Modulo 4
Informazioni sulla tutela
della salute e prevenzione
degli infortuni
Apparato muscolo – scheletrico .
Educare al rispetto del proprio corpo e della propria salute:
Fitness in tutte le sue forme e consapevolezza delle proprie possibilità.
Finalità e caratteristiche del riscaldamento generale e specifico
Principi di alimentazione, informazioni sulla salute e prevenzione delle malattie definite
sociali come la postura corretta.
Modulo 5
Conoscenza delle attività
sportive
i regolamenti e le tecniche principali della pallavolo
I fondamentali individuali
OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti da quasi tutte le studentesse anche se a diversi
livelli.La classe ha partecipato con accettabile interesse alle diverse attività proposte.
METODOLOGIA
Metodo globale, analitico e sintetico
Metodo direttivo
Problem solving
STRUMENTI E SPAZI
DI
LAVORO
Palestra della Vittoria e attrezzi presenti
Pista di atletica
Uso di Internet
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Le valutazioni delle attività tecnico pratiche sono state in itinere ( formative) e finali
(sommative) per ogni singolo quadrimestre.
Le valutazioni teoriche sono state effettuate con la presentazione e l’esposizione di una
tesina
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MATERIA
DOCENTE
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
Laboratori Tecnologici ed esercitazioni nei reparti di lavorazione
Prof.ssa Sabina Spugni
T. Aglietti R. Barsi Tecnologie della modellistica Vol.1 e 2
Hoepli
Tomoko Nakamichi Pattern Magic
Laurence king
Elementi di tecnologia della confezione di Franco
Pizzato Editore Piccin.
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1
Tecnica di costruzione del tracciato base e dei particolari applicabili. Studio
della trasformazione jeans 5 tasche
Il pantalone base e
trasformazione Jeans
5 tasche
Dopo la fase di ricerca storica e produzione di figurini attinenti al periodo
storico si studia il modello scelto e si rappresenta sul busto sartoriale
proporzionato.
Applicazioni della consona soluzione grafica per lo sviluppo della
modellistica
Tecnica di costruzione del tracciato base e dei particolari applicabili. Studio
dei volumi, delle linee per trasformazioni elaborate: tagli, rotazioni,
spostamenti, inserimenti.
Tecnica di costruzione dei particolari: manica, collo, abbottonatura.
Studio di fodere, rinforzi dei capi proposti.
Realizzazione dei costumi storici: piazzamento, taglio, etichettatura,
confezione del capo proposto.
Tecnica di costruzione del tracciato base e dei particolari applicabili. Studio
MODULO 3
Corpetto
aderente dei volumi, delle linee per trasformazioni elaborate: tagli, rotazioni,
prolungato al bacino: spostamenti, inserimenti, drappeggi, arricciature, ecc
blouse
MODULO 2
PROGETTO
TOLENTINO 1815
Somministrazione del problem solving da un libro in lingua inglese.
Rappresentazione sul busto sartoriale proporzionato.
Applicazioni della consona soluzione grafica per lo sviluppo della
modellistica
Tecnica di costruzione del tracciato base e dei particolari applicabili. Studio
dei volumi, delle linee per trasformazioni elaborate: tagli, rotazioni,
spostamenti, inserimenti, drappeggi tridimensionali.
Tecnica di costruzione dei particolari: manica, collo, abbottonatura.
Studio di fodere, rinforzi dei capi proposti.
Realizzazione del prototipo: piazzamento, taglio, etichettatura, confezione
del capo proposto su teletta di prova.
Ripasso e approfondimento sulle schede tecniche e simulazione
MODULO 5
La
comunicazione compilazione della documentazione tecnica. Rappresentazione del modello
in plat, codifica del modello, codifica dei materiali, calcolo dei consumi e
all’interno
dell’azienda di settore fasi di lavorazione.
MODULO 4
Pattern Magic
MODULO 7
PROGETTO
COLLEZIONE
YUMMY FOOD
Dopo la fase di ricerca stilistica e produzione di figurini attinenti al tema
proposto si studia il modello scelto e si rappresenta sul busto sartoriale
proporzionato.
Applicazioni della consona soluzione grafica per lo sviluppo della
modellistica
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Tecnica di costruzione del tracciato base e dei particolari applicabili. Studio
dei volumi, delle linee per trasformazioni elaborate: tagli, rotazioni,
spostamenti, inserimenti, drappeggi, rouches, balze, ecc.
Tecnica di costruzione dei particolari: manica, collo, abbottonatura.
Studio di fodere, rinforzi dei capi proposti.
Realizzazione dei capi personali: piazzamento, taglio, etichettatura,
confezione del prototipo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel 4°,5°anno si mettono in atto le esperienze didattiche costruite
precedentemente per sostenere progetti proposti e condivisi con le
studentesse.
Si sperimentano processi complessi con i saperi personali, individuando
problematiche e sviluppando risoluzioni.
La classe è interessata alle materie professionali dei laboratori, aperti alle
proposte, discretamente preparati sul piano delle competenze acquisite,
anche se non del tutto autonomi nell’esecuzione di processi di difficoltà
medio-alta.
Sotto il profilo degli obiettivi educativi generali la classe ha acquisito
sufficiente senso di responsabilità, motivazione alla conoscenza, e
all’apprendimento delle tecniche del settore moda favorendo l’affermazione
di discrete capacità critiche.
Le allieve hanno eseguito con discreto, a volte buon profitto lo studio, la
progettazione modellistica, e la produzione di capi rappresentativi di
collezioni, elaborando la documentazione tecnica di settore.
METODOLOGIA
Somministrazione di problem solving e ricerca di soluzioni consone con
personali competenze acquisite, dispense dedicate dell’insegnante, ricerca e
sperimentazione di tecniche modellistiche avanzate come il 3D. Sviluppo
modellistico in scala reale di prototipi in carta e tessuto, studio e produzione
di Schede Tecniche di settore.
STRUMENTI E SPAZI
Gli strumenti usati oltre al libro di testo sono stati dispense elaborate su altri
DI
libri, strumenti multimediali, schede tecniche e riviste di settore e
LAVORO
partecipazione a manifestazioni nel campo dell’abbigliamento
STRUMENTI DI
Le tipologie delle verifiche sono state: 3 scritte semistrutturate, 4 pratiche di
VALUTAZIONE
procedure e risoluzione di casi pratici.
ADOTTATI
MATERIA
DOCENTE
Progettazione Tessile abbigliamento moda e costume
Nadia Guardati (compresenza ITP Anna Gallina - potenziamento Carmela
Calabrò)
Gibellini,Schiavon,Tomasi,Zupo IL PRODOTTO MODA
LIBRO DI TESTO
(5°anno) Clitt
ADOTTATO
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
IL CANONE MODA: IL
FIGURINO DONNA, UOMO
E BAMBINO
u.d. 1 Il figurino donna stilizzato: proporzioni, posizioni, inquadrature. Pose
classiche e dinamiche.
u.d. 2 Il figurino uomo: proporzioni, posizioni, inquadrature.
u.d. 3 Il canone di proporzione dei bambini. Pose per bambini.
MODULO 2
LA COLLEZIONE MODA
(FASHION FOOD-JUMMY FOOD)
MODULO 3
IL DISEGNO PER
L’ABBIGLIAMENTO.
u.d.1 La struttura della collezione di moda ispirata al cibo; individuazione di un
target, ricerca materiali e cartella colori. Schede tecniche e plat.
u.d.2 lo sviluppo del progetto e la presentazione.
u.d. 1 La giacca classica (il blazer) ed il tailleur.
u.d. 2 I Capispalla: classici, sportivi, il trench.
Progettazione e realizzazione grafico-pittorica di tavole tecniche dei capispalla.
LA GIACCA E I CAPISPALLA
in plat e su figurino
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
MODULO 4
L’ARTE, GLI STILI, GLI
STILISTI
e
le
mode
contemporanee.
u.d. 1 Analisi storica-artistica dei periodi analizzati dagli anni ’10
agli anni ’50.
u.d. 2 Analisi storica degli stili e degli stilisti più significativi dagli
anni '10 agli anni ottanta. Le mode giovanili.
MODULO 5
 u.d. 1 Le stagioni della moda e le sfilate alta moda e pret-à-porter e le
IL CALENDARIO DELLA
fiere di settoriali (viaggio Milanounica).
MODA E LE FIERE DI
SETTORE
MODULO 6
u.d. 1 Input: arte, storia, cultura, natura.
IL PROGETTO MODA
u.d. 2 Le tendenze moda:lo sviluppo delle tendenze, i quaderni di tendenza.
Progettazione e realizzazione grafico-pittorica di tavole tecniche e illustrative.
MODULO 7
u.d. 1 la struttura e la produzione aziendale; conoscere il processo creativo
PROGETTO
E della collezione e del lavoro aziendale.
PRODUZIONE
DEL
PRODOTTO MODA
MODULO 8
u.d. 1 Costruire e realizzare mood e presentazioni pawer point dei lavori
INFORMATICA E DISEGNO individuali e di gruppo, attraverso l’uso di tecniche grafiche digitali.
PER LA MODA
Presentazione personale del book secondo temi trattati.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nonostante il numero ridotto delle alunne, la classe ha raggiunto
risultati sufficienti, sia per le conoscenze di base raggiungendo
comunque gli obiettivi minimi, sia per le competenze di
progettazione e di realizzazione grafico-pittorica. Tutti hanno
raggiunto gli obiettivi mini prefissati. Nonostante alcune lacune
pregresse e la discontinuità nell'impegno scolastico per alcuni
elementi; risultano sufficienti le abilità di rielaborazione personale
e di originalità nelle soluzioni tecniche di una collezione moda.
METODOLOGIA
STRUMENTI E SPAZI DI
LAVORO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
 Lezione frontale
 Lezione dialogata
 Relazioni
 Lavori di gruppo
 Discussione guidata
 Libro di testo
 Materiale fornito dal docente (dispense )
 Riviste
 Materiali multimediali
 Laboratorio di disegno e di informatica (Lim e PC)
 Interventi spontanei, esercizi grafici individuali
 Verifiche grafiche
 Lavori di gruppo e ricerche
 Discussioni guidate
 Verifiche scritte, relazioni,ricerche
 Esercizi individuali.
Per quanto riguarda la valutazione, si utilizzeranno i criteri
esplicitati nella programmazione di classe,valutate tramite griglie
approvate dal collegio dei docenti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nonostante il numero ridotto delle alunne, la classe ha raggiunto
risultati sufficienti, sia per le conoscenze di base raggiungendo
comunque gli obiettivi minimi, sia per le competenze di
progettazione e di realizzazione grafico-pittorica. Tutti hanno
raggiunto gli obiettivi mini prefissati. Nonostante alcune lacune
pregresse e la discontinuità nell'impegno scolastico per alcuni
elementi; risultano sufficienti le abilità di rielaborazione personale
e di originalità nelle soluzioni tecniche di una collezione moda.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
14
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
MATERIA
DOCENTE
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
RELIGIONE
Prof. Carlo Giuttari
Luigi Solinas
Tutti i colori della vita - ed. SEI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Modulo 1:
SEZIONE MORALE
A. L’UOMO SECONDO IL CRISTIANESIMO







Chi è l’uomo? Fondamenti biblici ed antropologici
La dignità della persona umana
La coscienza: la formazione della coscienza e la coscienza erronea
La libertà dell'uomo: assoluta o relativa? Mitizzazione o negazione della
libertà umana?
La libertà nell'antropologia cristiana: l' Antico Testamento e la novità di
Gesù Cristo
La libertà nell'adesione al Bene: il Decalogo
Libertà cristiana e responsabilità
B. L’ETICA






Cos’è L’Etica?
L’Etica di Savater
L’agire morale e i suoi fondamenti
Le etiche contemporanee: L’etica soggettivistica-libertaria, l’etica
utilitaristica, l’etica tecnico scientifica, l’etica della responsabilità, l’etica
personalistica, l’etica religiosa
L’etica laica ed etica religiosa a confronto
Gli orientamenti etici del Nuovo Testamento e l’insegnamento di Gesù: le
Beatitudini e l’etica dell’Amore
C. BIOETICA









Modulo 2:
SEZIONE STORICORELIGIOSA
Modulo 3:
LA RICERCA DELLA
PACE NEL MONDO








Definizione, contenuto e metodo della Bioetica
Bioetica laica e Bioetica cristiana a confronto
Gli ambiti d’intervento e la ricerca del limite
I principi fondamentali della Bioetica: analisi del principio dell'azione a
doppio effetto
Gli ambiti d’intervento della Bioetica
Alcune problematiche bioetiche:
L’amore e la sessualità secondo il Magistero della Chiesa
Il controllo rispettabile delle nascite: la contraccezione e i metodi naturali
L’embrione e il rispetto della vita umana: identità morale e giuridica
dell'embrione
L’aborto
L’eutanasia
L’insegnamento morale della Chiesa: enciclica “Evangelium Vitae”
Penna di morte
La Dottrina sociale della Chiesa
I principi fondamentali della dottrina sociale: principio di solidarietà,
sussidiarietà e bene comune
Il messaggio biblico ed evangelico della pace
Religioni e pace
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
15
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
La classe ha acquisito globalmente discreti risultati, raggiungendo gli obiettivi
della materia. Nel complesso le studentesse hanno dimostrato interesse nei
confronti della disciplina.
Lezione frontale
METODOLOGIA
Lezione interattiva
Uso del libro di testo
Uso di appunti , fotocopie
STRUMENTI E SPAZI Mappe concettuali
DI
Materiale fornito dal docente, fotocopie, appunti, dispense
LAVORO
Dvd
Colloquio orale
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
Interventi brevi dal posto
ADOTTATI
Interventi spontanei a dibattiti
Trattamento sintetico di argomenti
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
MATERIA
ATTIVITA’ ALTERNATIVA
DOCENTE
Prof.ssa Marani Noemi
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Modulo 1:
Il
quotidiano
classe
in
il bullismo,migrazione, fenomeni del web idoli musicali di oggi
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Le studentesse hanno sviluppato un opinione propria dei fatti e maturato una
coscienza critica
METODOLOGIA
Lezione Frontale
STRUMENTI E SPAZI Quotidiani
DI
LAVORO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Colloquio orale
Interventi brevi dal posto
Interventi spontanei a dibattiti
MATERIA
TECNOLOGIA E MARKETING
DOCENTE
Prof.ssa Tamburrini Antonella (sostituita da prof. Andrea Marinangeli)
LIBRO DI TESTO Dispense
ADOTTATO
Marketing e distribuzione – San Marco Editrice – Autore S. Hurui
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODALITA’ E
NORME DI
CONCORRENZA
SUI MERCATI DI
SETTORE
IL MARKETING
OPERATIVO:
Il marketing mix,
il brand e gli
strumenti di
comunicazione,
il marketing
relazionale
Conoscere il settore tessile in Italia, la classificazione delle imprese
tessile italiana, il prodotto moda e la filiera produttiva. Individuare i
diversi profili dei subfornitori.
Conoscere i mercati di consumo e individuare i bisogni del consumatore
attraverso ricerche di mercato
Conoscere e utilizzare semplici strumenti di pianificazione aziendale
Conoscere le strategie di marketing per la diffusione del prodotto
Individuare prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione secondo
criteri di marketing operativo. Riconoscere il brand e gli strumenti di
comunicazione
Individuare strategie di comunicazione pubblicitaria per la diffusione dei
prodotti artigianali.
Conoscere le diverse tecniche di commercializzazione e promozione dei
prodotti
Conoscere i concetti di marketing relazionale e customer satisfaction
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
16
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Conoscere il trade marketing e i diversi canali distributivi
FORME DI
Indiduare politiche di visual merchandising. Conoscere e utilizzare le
DISTRIBUZIONE,
ICT (information and Communication Technology) per pianificare
COMMERCIALIZZAZ campagne on-line.
IONE E VENDITA
L’AZIENDA:
Struttura del
patrimonio aziendale,
Budget e costi,
Analisi di
convenienza
economica, business
plan e marketing
plan
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
METODOLOGIA
Analizzare la composizione del patrimonio aziendale e la relazione tra
investimenti e finanziamenti.
Effettuare calcoli per analisi di convenienza economica. (BEP)
Comprendere e redigere un piano di marketing in relazione agli
elementi indicati nel business plan
Complessivamente la classe ha dimostrato di possedere i prerequisiti
necessari per lo studio della disciplina evidenziando adeguate capacità
di ascolto e di organizzazione del lavoro scolastico nonché di saper
rielaborare le tematiche trattate.
Lezione frontale
Esercitazione guidata
Discussione guidata
STRUMENTI E SPAZI
DI
LAVORO
Problem solving
Mappe concettuali
Libro di testo
Uso di appunti, fotocopie e dispense
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Interrogazioni formalizzate
Interventi spontanei
Esercizi individuali
Relazioni su materiali strutturati
Quesiti a risposta aperta
Test vero/falso e/o risposta multipla
MATERIA
DOCENTE
ITP
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI
PRODUTTIVI TESSILI, ABBIGLIAMENTO
Prof.ssa DEBORA MARZIANI
Prof.ssa SABINA SPUGNI
- Tecnologia e merceologia tessile 2, Cosetta Grana, Editrice San Marco
- Fotocopie e doc. digitali forniti dalle docenti
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
I MATERIALI
DELLA MODA:
FIERE, TENDENZE E
SFILATE
MODULO 2
I MATERIALI
DEL TESSILE
ABBIGLIAMENTO
E MODA
MODULO 3
PROCESSI
ORGANIZZATIVI E
PRODUTTIVI DEL
TESSILE-MODA
u.d.1 Le fiere del setore tessile-abbigliamento e moda.
I quaderni di tendenza: concept e pannelli di presentazione dei
materiali.
u.d. 2 Le fashion week: le collezioni degli stilisti e i nuovi materiali.
u.d. 3 I materiali e i colori degli stilisti.
u.d.1 Finissaggi, tintura e stampa.
u.d. 2 Denominazione e classificazione dei tessuti.
u.d. 3 Denominazione e classificazione delle pelli e delle pellicce.
u.d.4 Etichettatura (labelling) e imballaggio (packaging).
u.d. 1
Dalla progettazione del capo al piazzamento, taglio e
confezione.
u.d. 2 Le schede tecniche, la distinta base, il ciclo di lavorazione e il
capo prototipo.
Le codifiche.
u.d. 3 Il piano taglie e i sistemi di sviluppo taglie.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
17
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
MODULO 4
I MATERIALI DELLA
COLLEZIONE SFILATA FINALE
SCUOLA
u.d. 1 L’ideazione della collezione e le fonti di ricerca tendenze.
u.d. 2 La ricerca dei materiali e le campionature. La cartella colori e
tessuti.
u.d. 3 Schede tecniche materiali/modello.
u.d. 4 Controlli conformità del prodotto tessile e la qualità.
u.d. 5 Produzione dei capi della collezione.
MODULO 5
u.d. 1 Ecomoda e le materie prime. I processi di lavorazione. Marchi
I MATERIALI
volontari ecologici.
INNOVATIVI ED
u.d. 2 La ricerca dei materiali ecologici e di riciclo per innovare il
ECOSOSTENIBILI
prodotto.
u.d. 3 Sicurezza e qualità nella filiera tessile-abbigliamento.
OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe nonostante sia composta da un numero esiguo di alunne, nel
suo insieme ha raggiunto risultati differenti: da sufficienti a buoni, ma
solo per qualche elemento. Per quanto riguarda le conoscenze dei
materiali e delle tecnologie nel tessile-abbigliamento tutti hanno
raggiunto gli obiettivi minimi prefissati, nonostante alcune lacune
pregresse e la discontinuità nell'impegno scolastico per alcuni elementi.
Risultano sufficienti le abilità di selezione e gestione dei processi della
produzione tessile-sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie
specifiche. Discrete sono le competenze nella redazione di relazioni e
schede tecniche relative a situazioni professionali.
METODOLOGIA
 Lezione frontale
 Esercitazione guidata
 Discussione guidata
 Problem posing
 Problem solving
 Lavori di gruppo
STRUMENTI E SPAZI  Libro di testo
DI
 Materiale fornito dal docente
LAVORO
 Riviste
 Risorse on-line
 Laboratorio di informatica
 Laboratorio di modellistica e confezione
STRUMENTI DI
 Lavori di gruppo e ricerche
VALUTAZIONE
 Discussioni guidate
ADOTTATI
 Verifiche scritte, orali e pratiche
 Esercizi individuali e relazioni
Per quanto riguarda la valutazione, sono stati utilizzati i criteri
esplicitati nella programmazione di classe e tramite griglie approvate
dal collegio dei docenti.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
18
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
5. PROGETTO FORMATIVO:
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
(ART.4, LEGGE 53/ 2003, D.LGS.77/2005)
Denominazione
“Alternanza Scuola Lavoro”
(il progetto prevede alterna fasi a scuola con fasi in azienda)
Inserimento per esperienze lavorative nelle aziende nel nostro territorio
Anno
Prodotti
Il progetto può svolgersi su più annualità


Relazione scritta individuale.
Schede tecniche sullo sviluppo delle diverse fasi di lavorazione.
(schemi, disegni, foto, ecc.)
Competenze mirate
 assi culturali
 professionali
 cittadinanza
Assi culturali:
 Padroneggiare gli strumenti espressivi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio.
Competenze professionali:
 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il
rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e
malattie professionali.
 Predisporre e trattare materie prime/semilavorati, nel rispetto
delle norme specifiche di settore in materia di igiene, sicurezza e
salvaguardia ambientale
 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base
delle istruzioni ricevute.
 Individuare le caratteristiche dei prodotti e dei materiali utilizzati.
Cittadinanza:
 Rispettare le regole
 Collaborare
 Relazionarsi
 Riconoscere il ruolo
 Comunicare
Conoscenze
Abilità
Procedure, protocolli, tecniche di igiene,
pulizia e riordino
Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia
ambientale di settore
Processi e cicli di lavoro
Tecniche di comunicazione organizzativa
Tipologie e caratteristiche dei principali
materiali
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
Applicare procedure, protocolli e tecniche di
igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro
Applicare modalità di pianificazione e
organizzazione delle lavorazioni nel rispetto
delle norme di sicurezza, igiene e
salvaguardia ambientale specifiche di settore
Utilizzare indicazioni di appoggio (schemi,
disegni, procedure, distinte materiali, ecc.)
e/o istruzioni per predisporre le diverse fasi di
lavorazione
Individuare materiali, strumenti, attrezzature,
macchinari per le diverse fasi di lavorazione
sede di Tolentino
19
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Attività a scuola
Incontri con esperti:
Camera di commercio:
esperienza diretta delle imprese del territorio
Confartigianato:
ricerca attiva del lavoro, curriculum e colloquio di lavoro
Visite Aziendali
Conferenze
Attività laboratoriali
Sicurezza nel mondo del lavoro
Laboratorio informatico
Attività in azienda e
metodologia
Attività e ambito
(reparto, ufficio…)
orientamento, formazione,
Le attività in azienda
valutazione
hanno previsto: incontro
Allestimento e utilizzo di
iniziale con presa visione di macchinari
eo
documentazione, ricerca,
attrezzature idonei per le
affiancamento di
diverse fasi operative.
personale, servizi di
Progettazione, organizzazione
supporto, gestione di
delle attività lavorative
processi, realizzazione di
Ricerca, Tipologie di prodotti.
progetti, ma anche incontri
formativi, di orientamento Gestione di processi
e di verifica/valutazione
Realizzazione di progetti,
disegni o modelli.
Applicazione di tecniche e
metodiche di base per la
trasformazione di prodotti.
Applicazione di tecniche di
vendita dei prodotti.
Individuare la tipologia
d’intervento in
relazione al prodotto.
Strumenti
 Supporti informatici
 Supporti laboratoriali
Valutazione
Metodologia
Colloquio, supervisione e affiancamento
del tutor aziendale e scolastico
Attività svolte con supporto costante del
tutor aziendale
Compiti autonomi con istruzione del tutor
aziendale
Compiti autonomi con istruzione e del
tutor aziendale
Metodologia del progetto
Tecniche di Comunicazione
Attività svolte con supporto costante del
tutor aziendale.
 Valutazione del tutor aziendale
La valutazione è avvenuta mediante applicazione della apposita griglia,
sulla base dei tre focus: prodotti, processi (e comportamenti), linguaggio.
La valutazione realizzata dal tutor aziendale è stata assunta dal Consiglio
di classe sia per l’inserimento dei voti nei registri delle discipline coinvolte
nel progetto di ASL, sia per la certificazione delle competenze
Facilitazioni previste : sono stati utilizzati sussidi per supportare l’allievo durante lo stage
aziendale.
Obblighi del tirocinante nel progetto ASL:
 seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo
organizzativo o altre evenienze;
 rispettare gli obblighi di riservatezza circa processi produttivi, prodotti o altre notizie relative
all’azienda di cui venga a conoscenza, sia durante che dopo lo svolgimento del tirocinio;
 rispettare i regolamenti aziendali e le norme in materia di igiene e sicurezza.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
20
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Si allega tabella esemplificativa delle aziende in cui ciascun allievo ha svolto lo stage:
n.
Cognome
Nome
Classe/corso
1
BENEDETTI
Cristina
5° IPTS
2
BIONDI
Gabriela
CARLONI
Debora
DELLA MORA
Laura
5° IPTS
Accademia Etra
5° IPTS
Faustini Pellet.
5° IPTS
MUSTAFAJ
Aurora
PRAJASCU
Andreea Irina
SELIMI
Antigona
TACCHI
Alessandra
3
4
5
6
7
8
Azienda/Ente
Comune
Indirizzo
Passo di Treia
Corso Garibaldi,
145
Camerino
Via Roma, 17
Tolentino
Via M. Teresa di
Calcutta
Sartoria Tulma
Tolentino
Corso Garibaldi
5° IPTS
Poltrona Frau
Tolentino
Via S. Pertini
5° IPTS
Feliziani Pellet.
Tolentino
Via C. Colombo
5° IPTS
Nuova Gabripel
Tolentino
5° IPTS
Sartoria Jessica
Tolentino
Fausto Pallotti
Via Giovanni
XXIII
Viale
Bennadduci
RELAZIONE FINALE ATTIVITA' CLASSE 5° IPTS TOLENTINO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A. S. 2013/ 2014 - 2014/2015- 2015/2016
Il percorso Alternanza Scuola-Lavoro intende fornire alle studentesse, oltre alle conoscenze di
base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di
studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro
esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo
accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che spesso rende
difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi.
Il percorso è rivolto alle classi quarte e quinte dell'IPSIA "Renzo Frau " di Tolentino.
La classe 5° IPTS di Tolentino, nel totale di 8 allieve, nell'ambito del progetto Alternanza
Scuola-Lavoro ha svolto:
a.s. 2013/2014, a.s. 2014/2015, a.s. 2015/2016
uno stage aziendale della durata
complessiva di 360 ore così suddivise: 120 ore ogni anno ( n.8 ore giornaliere per 5 giorni
settimanali).
Tutte le studentesse iscritte al corso “Produzioni Tessili e Sartoriali” hanno rispettato la durata
complessiva dello stage con una frequenza assidua alle attività giornaliere. Inoltre, hanno
avuto un comportamento serio e responsabile dimostrando rispetto dell’orario di lavoro, buone
abilità operative, discrete conoscenze in una struttura organizzata diversamente da quella
scolastica, disponibilità ai diversi compiti assegnati e consapevolezza dell’importanza di un
periodo di stage professionale a scopo scolastico. Tutti i tutor aziendali hanno permesso alla
prof.ssa Anna Gallina, tutor della scuola, di aver continui contatti settimanali con le
studentesse in modo da garantire una collaborazione reciproca nello svolgimento delle attività
formative.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
21
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
6. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA
Oltre alle attività e visite guidate legate agli stage dell’Area dell’alternanza scuola-lavoro, le studentesse
hanno partecipato a varie attività di Orientamento Scolastico e Professionale comprendenti sviluppo di
progetti, visite guidate, corso intensivo di moda:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Celebrazione della Giornata della Memoria attraverso la visione di un film seguito da Dibattito;
Manifestazione “Tolentino 815” Castello della Rancia
Uscita Milano Unica (11-12 febbraio)
Incontro con i docenti del Poliarte del Centro Sperimentale di Design di Ancona
Celebrazione dell’Eccidio di Montalto
Sfilata in occasione della manifestazione “Proximus” organizzata dall’ANFAS
Incontro con le Forze Armate
Incontro con la designer della moda Arch. Annarita Giacomucci.
Concorso “Competenze digitali “ AICA per l’alternanza scuola lavoro.
Manifestazione “ Nozze d’Incanto” presso Palazzo Parisani Bezzi comune di Tolentino.
Sfilata in occasione della gara podistica organizzata dall’ITIS di San Severino.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
22
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
7.
VALUTAZIONE
La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia
“in itinere” (valutazione formativa) per l’accertamento dei micro-obiettivi, che in modalità
sommativa per controllare e misurare il grado di apprendimento della studentessa in relazione agli
obiettivi previsti. Il Consiglio di Classe ha ritenuto utile illustrare alle studentesse in modo corretto i
criteri di valutazione e/o misurazione e ciò non solo per una scelta di trasparenza dell’azione
didattica ma anche per consentire un controllo dei propri apprendimenti ed incrementare le abilità di
autovalutazione. Il metodo che si vuole utilizzare consiste nel distinguere le fasi di misurazione
degli obiettivi dalla valutazione della prova. La valutazione deve quindi necessariamente passare
per la misurazione delle abilità del soggetto da valutare e quindi per la determinazione del
cosiddetto punteggio grezzo. Per una prova didattica la misurazione consiste nell'attribuire punteggi
relativi ai vari aspetti (indicatori). Gli indicatori non sono altro che gli elementi analitici rispetto ai
quali è operata la misurazione, tali indicatori variano secondo le situazioni e si riferiscono a:
Conoscenza, Abilità, Competenza.
DESCRITTORI DI VALUTAZIONE
I descrittori individuati per la valutazione delle prove scritte, orali, pratiche e grafiche sono i
seguenti:
prove scritte









correttezza e proprietà nell’uso della lingua
aderenza alla traccia
conoscenza e approfondimento dei contenuti
coerenza interna
conoscenza lessicale (termini tecnici)
capacità di schematizzazione, anche grafica
capacità di risolvere semplici problemi
capacità di analisi e sintesi
capacità critiche
originalità e creatività dei contenuti esposti

prove orali





proprietà logica e di linguaggio, anche tecnico
conoscenza e approfondimento dei contenuti
capacità di utilizzare i contenuti
capacità di collegamento interdisciplinare
capacità di analisi e sintesi
prove pratiche




conoscenza e approfondimento dei contenuti
originalità e creatività progettuale
capacità di schematizzazione
manualità, padronanza delle apparecchiature, orientamento in laboratorio
prove grafiche




conoscenza e approfondimento dei contenuti
capacità di utilizzare e collegare le conoscenze
capacità di trovare soluzioni originali
correttezza precisione e pertinenza grafica nell’uso delle conoscenze
Scala di valutazione
Ad ogni indicatore è attribuito un peso, che esprime l'importanza che il valutatore intende attribuire
agli indicatori. Il Consiglio di Classe, in fase di programmazione iniziale, ha deciso di adottare per
la valutazione una scala in decimi, con la possibilità di arrotondamento alla prima cifra decimale
mentre si è adottata la scala in quindicesimi, nelle simulazioni delle prove scritte d’esame.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
23
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5 IPTS
8.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
ITALIANO
Per la prova scritta di Italiano si è scelto di far esercitare gli allievi sulle seguenti tipologie indicate
dal Ministero:
 Analisi e commento di un testo letterario e non.
 Saggio breve o articolo di giornale.
 Sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell’ultimo
anno.
 Trattazione di un tema di ordine generale (tema tradizionale).
I testi delle due prove simulate effettuate sono riportate negli allegati.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
In sede di valutazione, per ciascun indicatore è assegnato un punteggio,
mediante un numero intero che va da 0 a 5, secondo le seguenti corrispondenze:
INDICATORI
LIVELLI INDICATORI
CONOSCENZE
ABILITA’
correttezza nell’uso della
conoscenza e sviluppo dei
capacità elaborative, logiche e
lingua
concetti espressi
critiche
COMPETENZA
0
0.5
Prestazione gravemente insufficiente
1.5
nella produzione scritta
2
PESI
2.5
3
3
3
DESCRITTORI
Correttezza ortografica
Correttezza
morfosintattica
Proprietà e ricchezza
lessicale
Coesione
Coerenza
Pertinenza
Padronanza dell’argomento
Ampiezza della trattazione.
3.5
Tipologia A
Tipologia B
Tipologia C
Tipologia D
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
Prestazione quasi nulla
1
nell’interazione orale e
4
Prestazione assolutamente nulla
- Comprensione
globale del testo
- Interpretazione
analitica
- Capacità critiche e di
rielaborazione
- Contestualizzazione
- Rispetto dei vincoli
comunicativi:
1.Destinatario
2.Scopo
3.Collocazione
4.Estensione
- Capacità di utilizzare
la documentazione.
1.Comprensione
2.Selezione
3.Interpretazione
- Capacità di
argomentazione
- Pertinenza delle
conoscenze
- Capacità di
contestualizzazione
- Capacità di
argomentazione
- Significatività ed
originalità delle idee
- Problematizzazione
- Capacità critiche
4
Prestazione insufficiente
Prestazione quasi insufficiente
Prestazione sufficiente
Prestazione più che sufficiente
Prestazione discreta
4.5
Prestazione buona
5
Prestazione ottima
sede di Tolentino
24
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5 IPTS
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio grezzo massimo
INDICATORI
PESI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
4
3
3
50 punti
Punteggio grezzo
DISCIPLINA
Percentuale
Punteggio grezzo tot.
totale
VOTO/15
Alunno 1
PROGETTAZIONE TESSILE ABBIGLIAMENTO, MODA E COSTUME
Per la prova di Progettazione Tessile Abbigliamento, Moda e Costume si è scelto di far esercitare
le studentesse attraverso una serie di realizzazioni grafico-pittoriche di capi di abbigliamento,
maschile, femminile e da bambino ispirati o a stilisti di moda o a temi relativi a correnti artistiche e
tendenze di moda, valorizzando anche le produzione tradizionali del territorio. Tali
rappresentazioni, corredate di cartella colori e accessori hanno avuto lo scopo di:
- far conoscere e utilizzare con competenza i materiali e le tecniche di rappresentazione graficopittorica
- suggerire, tenendo conto anche del gusto del momento, le proprie proposte stilistiche e cromatiche
corredate di apposite relazioni sulle scelte compiute.
La conoscenza della metodologia, delle problematiche e delle tecniche per la progettazione di una
collezione di moda, ha contribuito, infine, a completare l’iter didattico corredato di relazioni
tecniche dei progetti e delle fasi lavorative. I progetti sono stati realizzati utilizzando adeguatamente
gli strumenti informatici.
I testi delle due prove simulate effettuate sono riportate negli allegati.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
In sede di valutazione, per ciascun indicatore è assegnato un punteggio, mediante un numero intero
che va da 0 a 5, secondo le seguenti corrispondenze:
LIVELLI INDICATORI
INDICATORI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
0
0.5
PESI
Prestazione assolutamente nulla
Prestazione quasi nulla
1
Prestazione gravemente insufficiente
4
3
1.5
3
2
DESCRITTORI
2.5
Conoscenza delle
Correttezza, precisione e
Capacità di utilizzare con
tecniche di
personalizzazione delle
originalità innovazione e
visualizzazione, delle
proprie ipotesi progettuali
valorizzazione sotto il profilo
tecniche e dei materiali
e artistiche nell’uso delle
creativo e tecnico, soluzioni
innovativi per la
conoscenze.
grafico-pittoriche e relazioni
realizzazione di un
prodotto.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
tecniche.
3
3.5
4
Prestazione insufficiente
Prestazione quasi insufficiente
Prestazione sufficiente
Prestazione più che sufficiente
Prestazione discreta
4.5
Prestazione buona
5
Prestazione ottima
sede di Tolentino
25
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5 IPTS
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio grezzo massimo
INDICATORI
PESI
CONOSCENZE
4
ABILITA’
COMPETENZ
3
E
3
50 punti
Punteggio grezzo
DISCIPLINA
totale
Percentuale
Punteggio grezzo
VOTO/15
tot.
Alunno 1
TERZA PROVA
Il Consiglio di Classe ha deciso di adottare per la terza prova scritta la tipologia B (domande a
risposta aperta) e ha individuato un numero di prove di simulazione pari a tre. Le materie coinvolte
sono:
 Tecnologie dei materiali
 Laboratorio Tecnologico
 Inglese
 Matematica
I testi delle due prove simulate effettuate sono riportate negli allegati.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
In sede di valutazione, per ciascun indicatore è assegnato un punteggio, mediante un numero intero
che va da 0 a 5, secondo le seguenti corrispondenze
LIVELLI INDICATORI
0
Prestazione assolutamente nulla
0.5
Prestazione quasi nulla
1
Prestazione gravemente insufficiente
1.5
Prestazione insufficiente
2
2.5
Prestazione quasi insufficiente
Prestazione sufficiente
3
3.5
Prestazione più che sufficiente
4
Prestazione discreta
4.5
Prestazione buona
5
Prestazione ottima
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sede di Tolentino
26
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5 IPTS
INDICATORI
ABILITA’
CONOSCENZE
COMPETENZE
PESI
4
3
3
DESCRITTORI
Conoscenza degli
Correttezza e pertinenza
Capacità di utilizzare e
argomenti
nell'uso delle conoscenze
collegare le conoscenze
Tecnologia dei
Tecnologie dei materiali:
materiali :conoscenza
uso degli strumenti di
Tecnologie dei materiali:
della terminologia
analisi .
capacità di rielaborazione
Laboratorio Tecnologico
Laboratorio Tecnologico:
selezionare tessuti,
capacità di rielaborazione i
Laboratorio
materiali di sostegno e
processi di della produzione
Tecnologico: Tecniche e
accessori per la
tessile-sartoriale in rapporto
fasi produttive per la
realizzazione di prodotti
ai materiali e alle tecnologie
realizzazione di prototipi
anche in funzione del
specifiche; applicare le
e campionatura.
rapporto qualità-prezzo;
procedure che disciplinano i
Normative sulla
realizzare prototipi e
processi produttivi tessili-
sicurezza nei luoghi di
manufatti di campionatura;
sartoriali, nel rispetto della
lavoro.
operare in ambiente
normativa sulla sicurezza nei
lavorativo simulato
luoghi di vita e di lavoro e
secondo procedure e
sulla tutela dell'ambiente e
processi specifici di
del territorio; redigere
settore
relazioni tecniche e
specifica e degli
argomenti
Inglese: conoscenza
della terminologia
specifica e degli
argomenti
Matematica: riconosce
gli strumenti di analisi
attraverso riflessioni critiche
documentare le attività
Inglese: uso corretto della
individuali e di gruppo
lingua
relative a situazioni
Matematica: usare gli
professionali
strumenti di analisi
Inglese: capacità di
rielaborazione
Matematica: interpretare
situazioni problematiche
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio grezzo massimo
INDICATORI
PESI
CONOSCENZE
ABILITA’
4
3
COMPETENZ
50 punti
E
3
Punteggio grezzo
DISCIPLINA
totale
Percentuale
Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1
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sede di Tolentino
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5 IPTS
Soglia della sufficienza: 50% del punteggio grezzo
La conversione del punteggio grezzo in voto espresso in 15-esimi viene effettuata mediante la
funzione matematica determinata fissando le seguenti condizioni:
PG=0
voto=1
PG=0,5 voto=10
PG=1
voto=15
che genera la seguente:
TABELLA CONVERSIONE PUNTEGGIO GREZZO IN VOTO IN 15-ESIMI
TABELLA DI CONVERSIONE
Punteggio massimo 15
Punteggio sufficiente 10
Punteggio grezzo percentuale
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
Punteggio in 15-esimi corrispondente
1
3
5
7
9
10
11
12
13
14
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
In sede di valutazione, per ciascun indicatore è assegnato un punteggio, mediante un numero
intero che va da 0 a 5, secondo le seguenti corrispondenze:
LIVELLI INDICATORI
INDICATORI
ABILITA’
CONOSCENZE
COMPETENZE
0
0.5
PESI
4
3
1
1.5
3
2
DESCRITTORI
Conoscenza e
approfondimento dei
contenuti
2.5
Capacità di utilizzare i
contenuti
Proprietà logica e di
linguaggio, anche tecnico
3
capacità di analisi e
Capacità di collegamento
3.5
sintesi
interdisciplinare.
4
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
Prestazione assolutamente nulla
Prestazione quasi nulla
Prestazione gravemente
insufficiente
Prestazione insufficiente
Prestazione quasi insufficiente
Prestazione sufficiente
Prestazione più che sufficiente
Prestazione discreta
4.5
Prestazione buona
5
Prestazione ottima
sede di Tolentino
28
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio grezzo massimo
INDICATORI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
4
3
3
PESI
50 punti
Punteggio grezzo
DISCIPLINA
totale
Percentuale
Punteggio grezzo tot.
VOTO/30
Alunno 1
La soglia della sufficienza corrisponde al 50% del punteggio grezzo totale. La conversione del
punteggio grezzo in voto in 30-esimi viene effettuata mediante la funzione matematica
determinata fissando le seguenti condizioni:
PG=0
voto=1
PG=0,5 voto=20
PG=1
voto=30
che genera le seguenti:
TABELLE CONVERSIONE PUNTEGGIO GREZZO IN VOTO IN 30-ESIMI
%
0÷1
2÷3
4÷5
6÷8
9÷10
11÷12
13÷15
16÷17
18÷20
21÷22
VOTO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
%
23÷25
26÷28
29÷30
31÷33
34÷36
37÷39
40÷42
43÷45
46÷48
49÷52
VOTO
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
sede di Tolentino
%
53÷56
57÷59
60÷64
65÷68
69÷73
74÷78
79÷83
84÷89
90÷96
97÷100
VOTO
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
29
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
9.
TESINE
Le studentesse
della classe 5° IPTS hanno svolto delle tesine su tematiche appartenenti alle varie
discipline. Si riportano i seguenti titoli:
STUDENTESSE
BENEDETTI Cristina
BIONDI Gabriela
CARLONI Debora
DELLA MORA Laura
MUSTAFAJ Aurora
PRAJASCU Andreea Irina
SELIMI Antigona
TACCHI Alessandra
TITOLO TESINA
Tessuti innovativi
La nascita del “made in Italy”
YVES SAINT LAURENT: Un mito in dieci capsule
“We can do it”
La moda cavalca l’equitazione
“ Il talento di un designer sta nel fatto di disegnare abiti che
vengano capiti” Dolce & Gabbana
“ Le mie creazioni si indossano, non si appendono a un muro”
Roberto Cavalli
Moda, arte e orientalismo:La rivoluzione Giapponese
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
30
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Il Consiglio di Classe
INSEGNANTE
DISCIPLINA
Prof.ssa Luciana Mariani
Italiano
Prof.ssa Luciana Mariani
Storia
Prof.ssa Fabiola Ciottilli
Matematica
Prof.ssa Laura Cerquetella
Lingua Inglese
Prof. Federico Belardinelli
Scienze Motorie e Sportive
Prof. Carlo Giuttari
Religione
Prof.ssa Marani Noemi
Attività alternativa
Prof.ssa Nadia Guardati
Progettazione tessile
Prof.ssa Sabina Spugni
Laboratori tecnologici
Prof.ssa Sabina Spugni
Docente tecnico pratico
Prof. Andrea Marinangeli
(sostituto di Antonella
Tamburrini)
Tecnologie e marketing
Prof.ssa Gallina Anna
Docente tecnico pratico
Prof.ssa Debora Marziani
Tecn. Applicate ai Materiali
Prof. Falconi Francesco
Docente specializzato
FIRMA
Tolentino, 16 maggio 2016
IL DI R I GE NTE SCO LA ST I CO
(prof. Francesco Mezzanotte)
_____________________
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sede di Tolentino
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ALLEGATI
1^ Simulazione
Prove Scritte
Simulazione prima prova 7 Marzo 2016
TIPOLOGIA A: Analisi del testo
L. PIRANDELLO, Il piacere dell'onestà
ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA
BALDOVINO, FABIO
1
BALDOVINO (seduto, s'insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo,
prima di tutto, una grazia.
FABIO Dica, dica...
BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.
5
FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio.
BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione "aperto", come la intendo io.
FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza...
E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:
10
...E come, allora?BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io entro
qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento¹ in
una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo
15 stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie² e
le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi,
fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato?FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]
20 BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto
indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei...
diciamo simili, se lei non s'offende.FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor
marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com'è
25 indegno questo che tu ora stai facendo!FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché?BALDOVINO Perché sì,
scusi. Lei, tutt'al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa
d'altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto:
tutto sta, poi, se
30 possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato.FABIO Mia moglie?BALDOVINO
Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti,
dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell'uno di bene che
concede, con cento di noje e di dispiaceri.
35 FABIO Purtroppo!BALDOVINO Eh, l'avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha davanti
l'ombra minacciosa d'un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d'avallo, e ad assumermi di pagare la sua
cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la
società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre
40 questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi,
qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore d'una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione:
una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...]FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro,
signor Baldovino. L'onestà! La bontà dei sentimenti! [...]
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sede di Tolentino
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5 IPTS
45 BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...]FABIO Ecco... caro signore... - capirà… - già lei stesso l'ha detto
- non... non mi trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...]BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? Nulla. - Rappresento la forma. - L'azione - e non bella - la commette lei: - l'ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a
commetterla, e io la nasconderò. 50 Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell'interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non
le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento:
l'onesto marito d'una signora perbene. Non la vuol rispettare?FABIO Ma sì, certo!
55 BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia
onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...]FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà
che vede lei!BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose, di
condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell'onestà!
60 Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l'onesto
marito d'una donna, che non può essere sua moglie; l'onesto padre d'un nascituro che non può essere suo figlio. È vero
questo?FABIO Sì, sì, è vero.BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che
non
65 basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io,
onesti tutti. - Per forza!FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...
Note: (1) - 1 mi presento a lei
(2) - 2 le persiane
Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa
dal filo rosso dell'assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo
sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è tratto da Il piacere dell'onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la
prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche.
Analisi del testo
A. La figura di Baldovino
1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue posizioni e
intenzioni nella trattativa.
2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino?
3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle "apparenze" da salvare? Individualo e commentalo.
B. La figura di Fabio
1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?
2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di "onestà" e "bontà dei sentimenti" da parte di Baldovino, a che cosa
sembra riferirsi?
3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero? Argomenta
la tua risposta.
Commento complessivo e approfondimenti
1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si ricava
alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in
altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di
difficoltà per tutti?
2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di "uso medio", cioè
di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il
significato dell'avverbio "allora" qui più volte usato.
3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo dell'epoca.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
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5 IPTS
TIPOLOGIA B :Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la
tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e
costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico letterario
Argomento: Affetti familiari
DOCUMENTI
In morte del fratello Giovanni
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo,
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mie rendete
allora al petto della madre mesta.
U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)
Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia (1504)
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A mia moglie, in montagna
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un'acqua impaziente
d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all'erta e pendono
senza fame né sete,
l'altre indugiano a mezza costa
dov'è certezza d'erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.
G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962)
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin'
ad oggi mai l'anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un'altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l'altezze l'amai del suo dolore,
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. SABA, Autobiografia, (1924)
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
E. MONTALE, Satura, (1971)
Il compleanno di mia figlia. 1966
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l'altro cinque
e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
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La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…
G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975)
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
G. UNGARETTI, 1930
2. Ambito socio-economico
Argomento: E' ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa?
DOCUMENTI
"Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di
solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi
ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo
spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il
posto della più discreta delle arti, la poesia?"
E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all'Accademia di Svezia), 1975
"Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di
poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di
chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle
medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un
concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia
Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il
Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più."
M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002
"La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e
di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco…
L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi
emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo
israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia
umana si è chiuso per sempre."
S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003
"La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione
istintiva è, lo confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a rispondere? La poesia è una possibilità
infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la "popolarità", il
"ruolo sociale" ecc. - appartiene alla sfera delle conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo storico, per
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motivi che non dipendono né dai poeti né dalla poesia."
G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA 18/01/2003
"... la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il
linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma sarebbe l'umanità stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone
comuni, ma sono tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni nichiliste,
materialistiche ed eurocentriche, sono tra quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle
della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il primo posto nella scala dei valori…. Se popolare è tutto ciò
che riguarda i consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del calciomercato allora è meglio
che la poesia non sia popolare. Lei è di più, è universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno."
G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SERA 15/01/2003
"La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine
negativo. E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il surrogato di massa della poesia... C'è però
un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se occultata dai media più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla
dei giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo: com'è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di
sé alla poesia, in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono versi, ma non per raccontare le sole
sciocchezze in cuore e amore, sono tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell'energia insostituibile e nella verità
profonda della parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati
negli anni Settanta e ormai anche oltre… Sono loro il futuro della poesia, che non cederà certo il campo ai surrogati."
M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003
"Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola
in un indice", quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una sera", vanno a toccare più di ogni altra
composizione le misteriose corde d'ordine sentimentale (chiamiamole pure così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola.
Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante più appassionato degli altri
e con una voce più duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora
mal sopportato dai ragazzini. Sarà, ma "Dolce e chiara è la notte e senza vento" o "quel giorno più non vi leggemmo avante",
devono pur risuonare in un'aula scolastica. Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude merendine e playstation. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà forse per sempre ma per altri resterà per
sempre lì a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato… Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria, ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve
mantenere da sé, con la sua segreta chiave, perché l'alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso dal
Comune, l'evento mediatico una volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime risonanze..."
C. FRUTTERO, L'indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003
3. Ambito storico-politico
Argomento: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del Novecento
DOCUMENTI
Scheda:
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Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e
fuoriusciti politici.
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle
prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di
eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6
milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari
sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati
30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e
commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord,
Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al
regime.
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in
Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati
d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa
esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il
problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica
di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio
di tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
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"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un
gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità
fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la
distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un
gruppo a un altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e
dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza
che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale
del Partito socialista cileno)
"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa
della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001
4. Ambito tecnico-scientifico
Argomento: "L'acqua, risorsa e fonte di vita"
DOCUMENTI
H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l'acqua non è
solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della
creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta".
Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la
giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad
affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili."
Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se
una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può
vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la
circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa
naturale."
M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E' quindi fondamentale investire
per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua
e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta."
Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del
Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vita e per le attività
economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che
questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la
conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo,
necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione...
In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di
approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell'acqua sono già motivo di
preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del
mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante."
Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta
della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più
pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che
l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con
conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a
rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo
di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della
creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo
filosofo naturalista, Talete."
G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di
malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro
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blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma
a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi
locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici,
stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un
dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che
basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge…
Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della produzione
agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da
territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come
Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno
dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della
pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla
desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce
in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi
nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando
il vapore in pioggia che cade al suolo."
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico
«Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali
riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto
"anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di
eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada
dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere
coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza.»
TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale
«Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni,
rischia, a causa dell'impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul
contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è
proprio la immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati.
Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni.»
Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
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Simulazione seconda prova Esami di Stato 9 Marzo 2016
Tema di: PROGETTAZIONE TESSILE, ABBIGLIAMENTO, MODA E COSTUME
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PARTE PRIMA
Stratificazione eloquente e teatrale. La rete di tulle, con tutto il suo fascino noir, vela con una patina misteriosa il volto o il look. Al contrario,
rivela con le sue maliziose trasparenze parti del corpo femminile. In sé racchiude il segreto di una donna tanto sofisticata quanto sensuale
che vuole rivelarsi a piacere. La seduzione è un segreto raccontato in dettagli e la tendenza moda del momento lo richiede in tulle. Per l’Autunno
Inverno 2016-17, in Rodarte e Alexander McQueen, si gioca sulle opposizioni: luce e ombra, giorno e notte. Si celebra così una femminilità
ricercata nei drappi di tulle: è l’abito lungo ricoperto da cristalli e pietre, sono i collant di rete che apparentemente coprono e sottolineano la
silhouette delle gambe.
Ancora contrasto, ma questo volta nelle texture, nei capi abbinati. I tutù lasciano il palcoscenico da ballerina e si indossano di sera con pellicce e
biker jacket, rigorosamente total black, o con maglioni dal tocco grunge. Si contaminano gli stili in un look romantic dark.
Rivisitazione moderna delle sottovesti del primo ‘900, dove il tulle impreziosisce la lingerie o crea volume per gonne più corte e scampanate,
dette “paralu”. Christian Dior riutilizzerà questo effetto per il suo New Look; Grace Kelly indosserà un Paris dress di tulle bianco e nero in La
Finestra sul Cortile, scelto dalla costumista Edith Head per una donna affascinante, intraprendente che vuole intenzionalmente sedurre. Oggi,
invece, la lingerie di tulle è visibile, gli stilisti mostrano capi intimi e assolutamente preziosi: è il bra a triangolo o la sottoveste con l’orlo più
lungo della gonna. Dopo aver svelato il corpo, ora vela: ecco che il tulle copre la scollatura in Fendi o le braccia nude in Simone
Rocha e Moschino. Si prediligono trame ricche e ricercate: pois di velluto, applicazioni a fiori e cristalli o inserti di pizzo. Ci si avvolge in
un velo di mistero grazie a reti di tulle che coprono totalmente, quasi a proteggersi da sguardi indiscreti, come la mantella di MSGM o il
copricapo di Gucci. È la bellissima Malèna di Tornatore rivisitata dagli stilisti in chiave contemporanea e a tratti street ma pur sempre con un
tocco nostalgico romantico e assolutamente sensuale.
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Rodarte A/I 2016-17
Grace Kelly in La Finestra sul Cortile
Immagine Lingerie 1938 in Vogue
Al candidato è richiesto di:
1.Costruire il mood board rielaborando gli elementi stilistici e formali, corredandolo di titolo e di una
breve didascalia che evochi i contenuti della tematica sviluppata.
2. Creare la cartella colori in coerenza al mood d’ispirazione.
3. Individuare le linee da sviluppare ed elaborare una serie di schizzi (almeno cinque) per lo studio
preliminare del modello.
4. Eseguire un figurino, scelto dagli schizzi, impaginandolo secondo il gusto personale e in armonia con
le scelte progettuali.
5. Elaborare, sullo schema allegato o su uno schema in uso, il disegno in piano da inserire nella scheda
tecnica.
Gucci A/I 2016-17
6. Arricchire gli elaborati di note tecnico-descrittive e stilare relazione tecnica del progetto svolto.
SECONDA PARTE
1.
Descrivi brevemente il cliente destinatario e le occasioni d’uso delle
creazioni presentate.
2.
Descrivi sinteticamente il contesto di marketing strategico in cui si colloca
la progettazione della collezione e le relative scelte di pianificazione
effettuate.
3.
Dai una definizione settoriale di Houte Couture e Pret à Porter.
4.
Riflettendo sui rapporti cromatici del vostro progetto, in che modo i colori
selezionati influenzano la scelta di stampe, trame, motivi e costruzione degli
abiti?
________________________
Durata massima della prova: 8 ore
È consentita la consultazione di manuali, libri, cataloghi e riviste disponibili nel
istituto sede d’esame, nonché l’utilizzo di tecniche e strumentazioni, per la
riproduzione e l’elaborazione informatica di testi e immagini, accessibili a tutti i
candidati nel tempo stabilito per la prova.
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5 IPTS
Simulazione terza prova Esami di Stato 11 Marzo 2016
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
“R. Frau”- Via Aldo Moro, 3 – tel. 0733/657794
Sarnano
62028
Sede coordinata di Tolentino
Via Nazionale, 8 – 62029 Tolentino
e-mail – [email protected]
a. s. 2015/16
Tolentino, 11 Marzo 2016
Classe V IPTS
Prima SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
La terza prova consiste in una serie di quesiti (3 per materia) che riguardano le seguenti
discipline :
Tecniche Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili-abbigliamento
Laboratori tecnologici ed esercitazione nei reparti di lavorazione
Inglese
Matematica
Durata della prova:
4 ore
Candidata (Cognome e nome)
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Materia: Tecniche Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili-abbigliamento
Classe: 5^ IPTS
Cognome:…………….……..…………….Nome: ………………………………..
Quesito 1: All’interno della famiglia dei tessuti con effetti minuti, descrivi e confronta due tessuti classici quali la
grisaglia e il fil à fil.
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Quesito 2 Quali tessuti possono essere denominati leggeri? Descrivine due tipologie a scelta.
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Quesito 3 Come si ottiene l’effetto del pied-de-poule e quali varianti conosci?
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5 IPTS
Materia: Inglese
Classe: 5^ IPTS
Cognome:……………..……..…….……….Nome: …………….………………….
(E’ consentito l’uso del dizionario bilingue)
Quesito 1:
The
fundamental importance of Haute Couture.
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Quesito 2
The Evolution of the Silhouette.
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Quesito 3
Explain the importance of details in clothing design.
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5 IPTS
Materia: Matematica
Classe: 5^ IPTS
Cognome:…………….……..…….………….Nome: ………………..……………
(E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile)
Quesito 1: Eseguire lo studio della seguente funzione:
f ( x) 
3x  1
1 x
sviluppando i punti di seguito indicati: dominio, intersezione con gli assi, studio del segno, asintoti.
Tracciare il grafico approssimato
Quesito 2: Fornire la definizione di funzione continua in un punto.
Assegnata la funzione
f ( x) 
3x  3
1  x2
Classificare gli eventuali punti di discontinuità e fornire un’ interpretazione grafica approssimata.
Quesito 3: Fornire la definizione di verifica di limite anche eventualmente mediante un’interpretazione grafica.
Eseguire la verifica del seguente limite
lim (2  5x)  13
x 3
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5 IPTS
Materia: Laboratori
Classe: 5^ IPTS
tecnologici ed esercitazione nei reparti di lavorazione
Cognome:…….……….……..…………….Nome: ………………………………..
Quesito 1: Spiegare la differenza tra base, trasformazione e rilevamento industrializzato del modello.
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Quesito 2 La comunicazione all’interno dell’azienda avviene attraverso una linguaggio tecnico di settore fatto di
Schede Tecniche. Spiega le funzioni ed il contenuto di quelle studiate.
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Quesito 3 Parla dello sviluppo del modello facendo riferimento alla taglia e alle regole.
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2^ Simulazione
Prove Scritte
Simulazione prima prova 18 Aprile 2016
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera. Edizione: S. Quasimodo,
Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996 1 Forse è un segno vero della vita: 11 non più mia, arsi, remoti
simulacri. 2 intorno a me fanciulli con leggeri 12 E tu vento del sud forte di zàgare, 3 moti del capo danzano in un gioco 13 spingi la luna dove
nudi dormono 4 di cadenze e di voci lungo il prato 14 fanciulli, forza il puledro sui campi 5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 15 umidi d‟orme
di cavalle, apri 6 riaccese sopra l‟erba così verde, 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi: 7 bellissime nel fuoco della luna! 17 già l‟airone
s‟avanza verso l‟acqua 8 Memoria vi concede breve sonno; 18 e fiuta lento il fango tra le spine, 9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 19 ride
la gazza, nera sugli aranci. 10 per la prima marea. Questa è l‟ora: Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968,
consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana,
dall‟Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo giorno (1947), La vita non è
sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi
ad un colloquio aperto con gli uomini. Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia
e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita. 1. Comprensione del testo Dopo un‟attenta lettura, riassumi il
contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Chiarisci il primo verso della poesia. 2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5). 2.3 Qual è il
significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)? 2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8). 2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti
simulacri (v. 11). 2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni? 2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente
nella seconda parte della poesia. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della
comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il
testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad
altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento. Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione,
dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi
scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di
«articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio
breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo
coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. DOCUMENTI ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma Donazione di
Costantino, 1248 Jacques-Louis DAVID Antioco e Stratonice, 1774 PARMIGIANINO Adorazione dei Magi, 1529 circa «La madre aveva steso
una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del
cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in
questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi
non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere
ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di
focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto,
tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì
bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse
ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al
focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo
comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta
di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra
pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo
fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si
disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia
DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini
disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini
squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity,
la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano
non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei
bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una
certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta
nell‟immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un
soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé,
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ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già
che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di
magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed.
originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere
strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente
sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si
costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di
specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi
venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle
caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e
Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una
cosa che si impara. […] Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un
fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di
doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima
paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a
Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e
così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di
donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH,
Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale
si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è
solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può
addirittura praticare l‟atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate
agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che
viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come
soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può
essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può
essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno
strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro invece di
suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell‟uomo,
un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è
un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se
stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda
nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano
queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un soggetto, il
donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi
che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna
reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza
reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova
scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI «Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora,
infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato un‟importanza
sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di
campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni
novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono.
Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il
boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono
metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER,
Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007) «Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le
paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per
preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia
notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al
secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il
numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione
complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un‟espansione molto
inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del
ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a
rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è
un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è
crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999) «L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla
costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio
all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale.
Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
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appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a
casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato
come ponte fra natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo
morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità un luogo di coesistenza culturalmente
feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua
morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008) «Ogni essere umano
deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque
deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […]
Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi
e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua
sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare
i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi
governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011) Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero
dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del
Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova
dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace
incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo
status elevato dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento
mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due
guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte
allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di
brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico.
Da un capo all‟altro dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il
secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi
avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a
ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso
di manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo
di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere
definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non
si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921,
trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale,
la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di
Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi
intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati
come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere
virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il
tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente
nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare
l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale
capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la
produttività della società nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale
è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un
visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la
gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli
non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […]
Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio,
ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare
tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’
Università e della Ricerca onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non
propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del
proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci
rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che
il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le
montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione
per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata
dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo.
Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al
sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia
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della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino
a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra
nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla
tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.
Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra
lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo
continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.» Martin Luther KING http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma
dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il
saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui
la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per
convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza;
la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel
“post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind
uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le
cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà,
“l‟Espresso” – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un
crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti:
la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra,
occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di
luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà
dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre
vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e
giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In
Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così
come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot
prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014 Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2014 Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi
che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano,
come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza
riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con
grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di
comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa
scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura
regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un
sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice
avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non
concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria
crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e
neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO
STORICO L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili:
forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati
europei; rapporti fra l‟Europa e il resto del mondo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e
bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso
tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che
lasceremo in eredità ai nostri figli. C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del
futuro, non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie.
[…] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande
scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26
gennaio 2014 Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al
riguardo.
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Simulazione seconda prova Esami di Stato 20 Aprile 2016
Tema di: PROGETTAZIONE TESSILE, ABBIGLIAMENTO, MODA E COSTUME
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PARTE PRIMA
Una nota firma dell’abbigliamento vuole produrre per la stagione primavera/estate una linea di completi femminili da Hostess e Promoter per
una agenzia di rappresentanza, che abbiano come target donne volitive e dinamiche, pronte a occupare posizioni di prestigio nel lavoro ma non
disposte a rinunciare alla propria femminilità.
I colori prescelti, in linea con le tendenze moda di quest’anno, sono le tinte pastello e neutre che non tramontano mai, abbinate a tematiche
come:
CRISPY: Superfici crespate come allo stato grezzo.
GLOSSY: Lucentezze seriche, plastiche, metalliche.
BREEZY: Strutture areate, veli, reti, trafori.
Idea-denim in versione formale, ricercata, fashion.
Abiti con tessuti dai colori neutri, filati grezzi, tessuti jacquard, ruvidi al tatto; oppure abiti di seta, con lamè, metallizzati, lucenti; oppure ancora
capi trasparenti, velati, leggeri, traforati, come reti. In mezzo a tutto ciò spicca il jeans, tornato già da questa stagione, per la prossima estate
assume una valenza più chic: ci appare gessato, leggero, adatto all’abito sartoriale. Sulla base di queste indicazioni di massima, tenendo conto
delle esperienze maturate in sede di alternanza scuola-lavoro, il candidato avanzi una personale proposta che sia coerente con le indicazioni
sopra fornite.
Diverse sono le testimonianze e le affermazioni date nella storia riguardo la proposta:
"Nel 1911 , l’anno dell’esposizione universale di Torino; la città conta numerose sartorie e modisterie e assurge al rango di capitale italiana
della moda. L’impiego delle donne in attività lavorative implica la creazione di forme di abbigliamento semplificato......"
"Coco Chanel ha creato la nuova uniforme della donna moderna". (la rivista Vogue, 1926)
Al candidato è richiesto di:
1.Costruire il mood board rielaborando gli elementi stilistici e formali, corredandolo di titolo e di una breve didascalia che evochi i contenuti
della tematica sviluppata.
2. Creare la cartella colori in coerenza al mood d’ispirazione.
3. Individuare le linee da sviluppare ed elaborare una serie di schizzi (almeno tre) per lo studio preliminare del modello.
4. Trasformazione del particolare in scala e montaggio (utilizzare la base allegata).
5. Eseguire un figurino, scelto dagli schizzi, impaginandolo secondo il gusto personale e in armonia con le scelte progettuali e completo di
prototipo in scala.
6. Elaborare, sullo schema allegato o su uno schema in uso, il disegno in piano da inserire nella scheda tecnica.
7. Arricchire gli elaborati di note tecnico-descrittive e stilare relazione tecnica del progetto svolto.
SECONDA PARTE
5. Descrivi sinteticamente il contesto di marketing strategico in cui si colloca la
progettazione della collezione e le relative scelte di pianificazione effettuate.
6. La scelta della tipologia di piazzato è vincolata dalla relazione intercorsa tra
tessuto e modello. Spiegare come deve avvenire una corretta procedura.
7. Descrivi il capo e le scelte modellistiche del particolare.
8. Si delineino in uno schema gli steps necessari per la progettazione di una
collezione.
Durata massima della prova: 8 ore
È consentita la consultazione di manuali, libri, cataloghi e riviste disponibili nel istituto
sede d’esame, nonché l’utilizzo di tecniche e strumentazioni, per la riproduzione e
l’elaborazione informatica di testi e immagini, accessibili a tutti i candidati nel tempo
stabilito per la prova.
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Simulazione terza prova Esami di Stato 22 Aprile 2016
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
“R. Frau”- Via Aldo Moro, 3 – tel. 0733/657794
Sarnano
62028
Sede coordinata di Tolentino
Via Nazionale, 8 – 62029 Tolentino
e-mail – [email protected]
a. s. 2015/16
Tolentino, 22 Aprile 2016
Classe V IPTS
SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
La terza prova consiste in una serie di quesiti (3 per materia) che riguardano le
seguenti discipline :
Tecniche Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili-abbigliamento
Laboratori tecnologici ed esercitazione nei reparti di lavorazione
Inglese
Matematica
Durata della prova:
4 ore
Candidata (Cognome e nome)
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Materia: Tecniche Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili-abbigliamento
Classe: 5^ IPTS
Cognome:…………….……..…………….Nome: ………………………………..
Quesito 1: Moda e tecnologia. Che cosa si intende per tessuti tecnologici (hi tech), quali conosci e quali
possono essere delle proposte innovative?
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Quesito 2 Spiega come, tra i finissaggi, la tintura e la stampa sono quelli con maggior valore estetico.
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Quesito 3 Come si ottengono i tessuti a pelo e quali conosci?
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
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Materia: Inglese
Classe: 5^ IPTS
Cognome:……………..……..…….……….Nome: …………….………………….
E' consentito l'uso del vocabolario bilingue
Quesito 1: Man-Made Fibres
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Quesito 2 Collections and Ranges
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Quesito 3 Knits
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Materia: Matematica
Classe: 5^ IPTS
Cognome:…………….……..…….………….Nome: ………………..……………
(E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile)
Quesito 1: Eseguire lo studio della seguente funzione:
f ( x) 
5x  4
x2  1
sviluppando i punti di seguito indicati: dominio, intersezione con gli assi, studio del segno, asintoti, ricerca dei
punti di massimo e di minimo e tracciare il grafico sul piano cartesiano.
Quesito 2:
Fornire la classificazione dei punti di non derivabilità fornendo, per ciascun tipo una
rappresentazione grafica.
Assegnata la funzione
f ( x) 
4x 1
classificare gli eventuali punti di non derivabilità (dominio, continuità, derivabilità)
Quesito 3: Determinare l’equazione della retta tangente al grafico della funzione
f ( x)  x ln x  x
nel punto di ascissa
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x0  1
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Materia: Laboratori
Classe: 5^ IPTS
tecnologici ed esercitazione nei reparti di lavorazione
Cognome:…….……….……..…………….Nome: ………………………………..
Quesito 1: Definire il concetto di vestibilità e spiegare i fattori che determinano il v.v. del modello di un
capo d’abbigliamento.
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Quesito 2 Sistemi in uso per ottenere un cartamodello. Scrivere i tipi e la loro metodologia di costruzione.
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Quesito 3 Il piazzamento: vincoli derivanti dalla scelta di un tessuto piuttosto che un altro. Si metta in
relazione il d.f. modello con il d.f. del tessuto.
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
“Renzo Frau” – Via Aldo Moro, 3 – tel. 0733/657794 fax 0733/657870
62028 SARNANO
Sede coordinata - Tolentino
e-mail:[email protected]
Anno Scolastico 2015/16
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO
DELLA CLASSE
5° IPTS (Parte B)
(Tecnico Produzioni Tessili)
Biennio post-Qualifica (N.O.)
Presentato il 16 Maggio 2015
Il Dirigente Scolastico
Prof. Francesco Mezzanotte
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In relazione alla situazione didattica dell’allieva “diversamente abile” B.G., il Consiglio di classe, al fine di
consentire alla Commissione d’esame di operare correttamente secondo quanto previsto dallo all’art. 16
comma 3 della Legge 5/02/1992 n. 104 e dall’art. 6 del DPR 323/98 al comma 1, predispone la seguente
relazione contenente tutte le informazioni utili affinché la Commissione stessa possa mettere a proprio agio
e valutare in modo appropriato le conoscenze, le competenze e le capacità della candidata in relazione ai
percorsi svolti nel corrente anno scolastico.
1. Descrizione del deficit e dell’handicap. Disturbo del linguaggio con funzionamento cognitivo
globale nei limiti della norma e disturbo degli apprendimenti (ICD -10: F80, F81). Sul versante del
linguaggio presenta povertà lessicale, difficoltà nell’organizzazione di sequenze narrative e
nell’elaborazione di nessi logico-causali e temporali; le competenze di lettura risultano inadeguate
in rapidità correttezza e comprensione. Sul versante della scrittura si evidenziano ridotte capacità di
elaborazione del testo. Sul versante logico-matematico ha difficoltà di calcolo e di risoluzione di
problemi.
2. Descrizione del percorso realizzato dall’alunna. B.G. ha usufruito delle attività di sostegno fin dal
suo ingresso in codesto Istituto di Istruzione Secondaria di II° grado. Al terzo anno ha superato con successo
il nuovo Esame di Qualifica Regionale di Operatore della Moda seguendo una programmazione di tipo
semplificata. L'alunna, nata a Cochabamba (Bolivia) il 10/05/1996 ed attualmente residente a Camerino,
proviene da un ambiente familiare culturalmente più che soddisfacente, infatti l’alunna è sempre stata molto
seguita nello studio domestico sia dai genitori stessi che da una figura di supporto domiciliare.
3. Conoscenze, competenze e capacità raggiunte. La candidata, dal punto di vista cognitivo,
possiede adeguati tempi di concentrazione e di attenzione, mentre necessita di tempi più lunghi per la
produzione, sia orale che scritta. Sufficiente risulta la memorizzazione a breve termine. Nella produzione
scritta riesce ad interpretare correttamente le consegne dei docenti, se opportunamente guidata, sa
sviluppare in modo non del tutto autonomo testi scritti (risposte aperte) con sufficiente correttezza
ortografica e sintattica. Migliorano le prestazioni nei test a risposta chiusa, sempre se guidata nella
comprensione dei percorsi più complessi. Conosce le basilari strutture e funzioni linguistiche ma le applica
con incertezza. Le conoscenze dei processi storici sono condizionate dalla presenza dei vari collegamenti di
tipo causa-effetto e delle relazioni spazio-temporali. Possiede un patrimonio lessicale ridotto e legge con
difficoltà a causa del quadro di base, quindi la comprensione del testo scritto risulta parziale sia per lo
sforzo posto durante la lettura ma soprattutto per la difficoltà degli argomenti trattati e per il tipo di lessico
utilizzato. Necessita pertanto della ri-lettura da parte del docente specializzato affinché la comprensione
risulti adeguata; riferisce in modo semplice gli argomenti studiati. In matematica il livello di comprensione
intuitiva dei concetti di base e dei problemi è accettabile principalmente con l’applicazione di procedimenti
diretti. Conosce le principali formule studiate, sa operare con numeri interi e decimali e risolvere equazioni
e disequazioni di primo e secondo grado, riconosce i concetti fondamentali dell’analisi matematica e li
applica con maggiore sicurezza in contesti semplificati. In generale dimostra una conoscenza accettabile
degli argomenti degli anni scorsi. Va precisato però, che in tale disciplina nel corso del quinquennio i suoi
miglioramenti sono stati sostanziali e per certi versi sorprendenti. Sa osservare e descrivere sinteticamente
oggetti e materiali; conosce ma usa con incertezza gli strumenti del disegno professionale e tecnico. Solo
attraverso percorsi operativi individualizzati e semplificati, riesce ad acquisire concetti e procedimenti
tecnico-scientifici riconducibili all’area professionalizzante. Per quanto riguarda le abilità grafiche
evidenzia ancora un tratto non sempre sicuro ed adeguato, anche le tecniche nell’uso dei colori risultano
poco sviluppate. Necessita di stimoli-guida per quanto riguarda l’ideazione e la realizzazione dei capi
richiesti in relazione al tema dato. Soddisfacenti risultano invece l’autonomia e l’operatività con i principali
software usati a scuola nei personal computer.
4. Difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate. Le difficoltà incontrate
dall’alunna, di seguito riportate, sono state complessivamente superate solo in Matematica; non sono state,
invece, del tutto superate a causa delle caratteristiche peculiari del suo quadro di base nelle altre discipline.
Difficilmente applica gli elementi propri del pensiero astratto ai vari contesti di apprendimento e presenta
inoltre una disorganizzazione cognitiva che non sempre le permette di associare i concetti e le informazioni
anche se apprese correttamente nei diversi contesti operativi. A volte non è in grado quindi di utilizzare in
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modo integrato le competenze se non supportate da una guida adeguata che ne favorisca l’aderenza alla
prestazione. Dimostra incertezze e lacune negli apprendimenti di base in Italiano, Lingua Inglese, Storia e
in quelli specifici di settore quali Laboratorio Tecnologico, Tecnologie Applicate ai Materiali e
Progettazione Tessile. La stessa rievocazione degli apprendimenti acquisiti rivela cali temporanei di
rendimento se non supportati da stimoli-guida costanti. La memorizzazione a lungo termine dei contenuti è
parziale per le difficoltà legate al quadro di base, alla scarsa comprensione del linguaggio specifico delle
varie materie e alla difficoltà degli argomenti affrontati. L’alunna va sostenuta e guidata nella produzione
scritta in quanto non sempre riesce, nei documenti forniti, ad individuare e rielaborare correttamente i
contenuti rilevanti per la conseguente produzione dei testi richiesti.
5. Discipline per le quali sono stati adottati particolari criteri didattici. L’alunna, ha usufruito
delle attività di sostegno per un totale di nove ore settimanali che sono state ripartite nelle seguenti
materie: due in Tecnologie Applicate ai Materiali, tre in Matematica, una in Inglese, una in Tecniche di
Marketing, una in Progettazione Tessile e una in Laboratorio Tecnologico. Per B. G. è stata attuata una
Programmazione Semplificata che ha previsto il raggiungimento degli stessi obiettivi educativi e didattici
della classe. Questi ultimi però sono stati perseguiti tenendo in considerazione i livelli minimi (saperi
essenziali) stabiliti in accordo con i docenti curriculari.
6. Percorsi equipollenti eventualmente svolti. Per l’alunna non sono stati attuati percorsi
equipollenti ma, nel corso dell’anno scolastico, si è sempre proceduto ad una parziale semplificazione di
tutti quei contenuti di studio che di volta in volta sono risultati troppo complessi in modo da renderli
adeguati alle effettive potenzialità dello stessa. In particolar modo nelle prove scritte di italiano (analisi
del testo, saggio breve ed articolo di giornale) l’allieva è sempre stata guidata sia nella comprensione dei
documenti forniti che nella successiva stesura dei testi richiesti attraverso domande guida orali e scritte
del docente specializzato, per favorire la rielaborazione delle principali informazioni estrapolate dai
documenti proposti. In Progettazione Tessile, invece, a causa delle difficoltà incontrate di cui sopra, si è
reso necessario richiedere la realizzazione di un numero inferiore di bozzetti rispetto a quelli realizzati
dalle compagne, mentre in Laboratorio Tecnologico si è evitato di far svolgere all’alunna le
trasformazioni più complesse nella confezione dei capi studiati. In Matematica l’alunna ha principalmente
svolto una programmazione leggermente semplificata basata su esercizi ridotti alla forma base per
valutare i saperi essenziali.
7. Attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di alcune
discipline. Gran parte delle prove scritte, comprese anche le due simulazioni della terza prova d’esame
(tipologia B), sono state realizzate in compresenza con l’insegnante specializzato il quale ha provveduto
opportunamente a far sì che in ogni prova fossero raggiunti gli obiettivi minimi, anche attraverso una
parziale riduzione dei contenuti da sviluppare. Va però precisato che nella prima simulazione della
seconda e terza prova d’esame l’alunna è risultata assente per malattia.
8. Risorse utilizzate (docente di sostegno, accompagnatore, ausili, tecnologie ecc.)
L’insegnante specializzato ha seguito individualmente l’alunna soprattutto in compresenza con i docenti
curricolari; sono stati, comunque, attuati momenti di lavoro più strettamente individualizzati finalizzati al
recupero, al consolidamento e al potenziamento dei principali contenuti oggetto di studio, soprattutto in
vista delle prove di verifica.
9. Qualsiasi altra informazione che il Consiglio di classe ritiene utile far pervenire alla
Commissione. Il Consiglio di classe, sulla base della sopra-citata relazione, per l’alunna non richiede
l’espletamento di prove equipollenti ma ritiene opportuno prevedere, qualora fossero necessari, tempi più
lunghi previsti dal comma 3 dell’art. 16 della L. 104 del 3/2/1992 per la realizzazione della terza prova
d’esame. Nella seconda prova, invece, è necessario richiedere la realizzazione di un numero inferiore di
bozzetti rispetto a quelli previsti dalla prova ministeriale. Per il colloquio orale, infine, si suggerisce di far
commentare all’allieva una presentazione in PowerPoint degli argomenti presenti all’interno della tesina in
modo tale da ridurre al minimo l’esposizione orale diretta su altri contenuti di studio.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
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Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” – Sede coordinata di Tolentino
5 IPTS
Si consiglia l’assistenza del docente specializzato per tutte le prove d’esame, con i seguenti compiti:
1° Prova – guidare la candidata:





nella scelta della traccia ministeriale più semplice
nell’individuazione dei contenuti essenziali presenti all’interno dei documenti proposti
nella comprensione degli stessi al fine di rielaborarli nel testo richiesto
nello svolgimento del testo attraverso stimoli-guida a livello scritto-orale
nell’opportuna gestione del tempo a disposizione
2° Prova: – guidare la candidata:

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

nell’individuazione del tema proposto in modo da svilupparlo adeguatamente
per favorire le predisposizioni intuitive e progettuali dell’allieva al fine di poter garantire una
soluzione grafico-pittorica personale, creativa e corretta
nell’opportuna gestione del tempo a disposizione per le varie fasi dello svolgimento della prova
nella relazione tra tema proposto e sviluppo del tipo di capo d’abbigliamento richiesto
nella scelta e comprensione dei quesiti della seconda parte
3° Prova – guidare la candidata:



nell’individuazione precisa dei contenuti oggetto dei vari quesiti in modo da svilupparli
adeguatamente almeno in relazione agli obiettivi minimi
nell’articolazione corretta delle risposte aperte per dimostrare il più possibile la conoscenza dei
contenuti richiesti
nella scansione temporale per le varie fasi dello svolgimento della prova
Prova orale:

favorire, grazie alla presenza di una figura di riferimento rassicurante, lo svolgimento di un sereno e
costruttivo colloquio, onde evitare cali o addirittura eventuali blocchi psico-emotivi.
Documento del Consiglio di Classe - 5° IPTS
sede di Tolentino
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