Corso posatori di serramenti esterni
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Corso posatori di serramenti esterni
CORSO POSATORI DI SERRAMENTI ESTERNI 20 - 21 gennaio 2016 CORSO INSTALLATORE QUALIFICATO LEGNOLEGNO Chi siamo 1 Laboratorio Prove LEGNOLEGNO Ente indipendente costituito nel 1987 Organismo di prova notificato alla Commissione Europea n. 1709 dal Ministero dello Sviluppo Economico Socio UNI (Ente Nazionale di Unificazione) Partner Casaclima Ideatore e coordinatore del sistema di qualifica per la posa in opera PO/SI-01 Associato ANIT Socio GBC Italia Partecipa/sostiene i comitati: • CEN TC 33 – Gruppo di lavoro europeo serramenti • GL Serramenti UNI • GL Vetro piano UNI • Commissione acustica UNI Corso di Posa in opera Leggi e normative: cosa esiste oggi Una nuova opportunità: lo standard PO/SI-01 Un prerequisito fondamentale: l’analisi dei materiali Le prove in cantiere: impariamo a conoscerle Le prestazioni dei sistemi di installazione: il mantenimento in opera Progettazione di dettagli costruttivi riguardanti la posa in opera dei serramenti 2 Percorso di qualifica LegnoLegno Formazione Iniziale operatori Attestazione Installatore Qualificato Progetto di posa qualificato e verificato Formazione Per Mantenimento qualifica (aggiornamento) Corso di Posa in opera Posatori serramenti esterni Diffusione e promozione I nominativi….. ..degli installatori qualificati (dopo assenso degli stessi) saranno diffusi mediante: Messa a disposizione on line dell’elenco aggiornato – 1° ALBO in ITALIA – oltre 1500 posatori presenti Diffusione presso Ordini professionali Pubblicazione su rivista specializzata LEGNOLEGNONews Diffusione su richiesta specifica 3 Le problematiche ricorrenti… Elemento significativo di contenzioso tecnico Assenza di elementi normativi/regolamentari di rif. Necessità di interfaccia con altre aziende/operatori Prestazioni sempre più elevate dei serramenti Presunta economicità dell’intervento Limitati investimenti in sperimentazione e sviluppo OBIETTIVO PRIMARIO A CUI VOLGERE SODDISFAZIONE DEL CLIENTE FINALE Serramento OK – Posa KO Serramento KO – Posa OK IN OPERA L’OBIETTIVO E’ IL MANTENIMENTO DELLA PRESTAZIONE DICHIARATA 4 Cosa non si attende la sig.ra Bianchi Cosa non si attende il sig. Rossi 5 Comfort é…. Isolamento acustico Comfort é…. Isolamento termico 6 Comfort é…. RISPARMIO !! Cosa significa dispersione termica…? QUANTO vale la dispersione termica? L’importanza di investire Risorse attivate per una posa gestita “tradizionalmente” Progettazione Costi preventivabili Costi non preventivabili Addestramento posatori Pianificazione lavoro Esecuzione posa Spreco materiali Gestione lamentele cliente Interventi di sistemazione Perdita di immagine 7 L’importanza di investire Risorse attivate per una posa “progettata” Costi preventivabili Progettazione Addestramento posatori Pianificazione lavoro Esecuzione posa Costi non preventivabili Spreco materiali Gestione lamentele cliente Interventi di sistemazione Perdita di immagine Come qualificare la posa: LE PROVE IN LABORATORIO 8 Come evitare contenziosi: LE PROVE IN OPERA Tipologia Criticità Blower door test Permeabilità giunti di installazione Termografia Ponti termici Verifica acustica Isolamento di facciata Intensimetria acustica Ponti acustici ANTICIPARE! Possibile intervento in veste di CTP Possibile servizio aggiuntivo per il Committente Leggi e Norme Obblighi legislativi LEGGI - DECRETI LEGGE DECRETI LEGISLATIVI - DECRETI MINISTERIALI DIRETTIVE - CIRCOLARI - NORME …… Non solo carte da leggere o compilare Un quadro complesso da ricomporre Responsabilità ma anche tutela 9 Leggi e Norme Obblighi legislativi DLgs 206/05 CODICE DEL CONSUMO SICUREZZA Prodotto sicuro: qualsiasi prodotto che, in condizioni di uso normali o ragionevolmente prevedibili, compresa la durata e, se del caso, la messa in servizio, l'installazione e la manutenzione, non presenti alcun rischio oppure presenti unicamente rischi minimi, in funzione, in particolare…. … della presentazione del prodotto, della sua etichettatura, delle eventuali avvertenze e istruzioni per il suo uso e la sua eliminazione, nonché di qualsiasi altra indicazione o informazione relativa al prodotto Leggi e Norme Obblighi legislativi DLgs 206/05 CODICE DEL CONSUMO DIFETTOSITA’ Il difetto che deriva dall’imperfetta installazione del bene è equiparato ad un difetto del bene acquistato quando l’installazione è compresa nel contratto di vendita. Tale equiparazione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito per essere installato dal consumatore, sia da questo installato in modo non corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione. 10 Leggi e Norme Obblighi legislativi UNI EN 14351-1:2010 MARCATURA CE DEL PRODOTTO Non “copre” i processi di installazione Indica come obiettivo il mantenimento in opera delle prestazioni del prodotto Il fabbricante deve fornire informazioni su quanto segue: - requisiti e tecniche di installazione (sul posto), se il fabbricante non è responsabile dell’installazione del prodotto; - manutenzione e pulizia; - istruzioni d’uso finali incluse le istruzioni per la sostituzione di componenti Leggi e Norme I riferimenti normativi UNI 10818 “Finestre, porte e schermi Linee guida generali per la posa in opera” Norma “metodologica”, che individua qualifiche e attribuisce responsabilità. Non entra nel merito tecnico della posa, né ne definisce prestazioni specifiche. Si specifica che: “Il produttore deve assicurare il mantenimento in opera delle prestazioni del prodotto” 11 Leggi e Norme UNI 10818 Finestre, porte e schermi – linee guida generali per la posa in opera Installatore Progettista Produttore Committente Direzione Lavori UNI 10818 Scopo della norma è fornire una guida allo sviluppo delle diverse fasi di posa di infissi di ogni tipo individuando competenze e limiti dei diversi operatori che intervengono in cantiere nel processo di posa in opera. QUINDI Non è una norma “tecnica”, non da indicazioni sui sistemi di posa, ma ne regolamenta il processo e definisce le responsabilità SALVO SE DIVERSAMENTE CONCORDATO TRA LE PARTI 12 UNI 10818 Alcune risposte A chi compete la scelta del tipo di infisso ? E delle relative prestazioni? Chi si deve occupare della progettazione dei nodi e della scelta dei materiali per la posa? Chi garantisce la conformità dei lavori al progetto in fase d’opera? Quali prestazioni garantisce il produttore con serramenti a norma? Il produttore deve fornire istruzioni di posa? In presenza di controtelaio, chi si deve occupare della sigillatura del controtelaio al muro? E del serramento al controtelaio? UNI 10818 Ancora dubbi Chi garantisce la messa a piombo e a livello? Chi si deve occupare dei fori su soglie e a pavimento? Chi deve trasportare gli imballi fuori dal cantiere? In caso di sola sostituzione di infissi, chi ha responsabilità progettuali e prestazionali? Come si può evitare responsabilità legate a lavori eseguiti successivamente alla posa dei serramenti? 13 Tabella finale UNI 10818 Descrizione interventi Studi preliminari e progetto architettonico degli infissi Studi e disegni esecutivi di produzione Invio dei disegni esecutivi al progettista Informare di ogni variazione in fase di montaggio Imballo e trasporto degli infissi fino al cantiere Scarico, sollevamento al piano Progettista Direttore lavori Produttore Installatore Costruttore edile X X X X X X Tabella finale UNI 10818 Descrizione interventi Controllo di conformità sui componenti ed accessori Posa dei controtelai Sigillatura tra controtelaio e vano Trasporto imballi e sfridi alla discarica in cantiere Trasporto imballi e sfridi alla discarica pubblica Collaudo provvisorio e definitivo Progettista Direttore lavori Produttore Installatore Costruttore edile X X X X X X X X 14 Da ottobre 2015 Competenze e resp.tà Concetto dei 2 giunti Revisione UNI 10818 Nuove figure prof.li Finestre, porte e schermi Linee guida generali per la posa in operaPonti termici ed acustici Istruzioni di posa Resp.tà rivenditore Installatore qualificato RICADUTE PREVEDIBILI Maggiore definizione delle specifiche responsabilità Trattamento/sigillatura dei due giunti (primario e secondario) Figure prof.li e responsabilità come da Regolam Europeo 305/2011 Progettazione e trattamento dei ponti termici ed acustici Progettazione e esecuzione ancoraggi meccanici dei controtelai Necessità di disporre di un manuale/istruzioni di posa in opera Installatore soggetto attivo, responsabile e qualificato UNI 10818:2015 Terminologia e elementi considerati 15 UNI 10818:2015 UNI 10818:2015 «Snellimento» documento normativo Inserito fornitore di vetrazioni Inseriti «altri operatori» Installazione controtelaio e giunto primario impresa edile serramentista altri (da definirsi contrattualmente) 16 UNI 10818:2015 Quadro schematico dei compiti UNI 10818:2015 Quadro schematico dei compiti 17 UNI 10818:2015 Quadro schematico dei compiti UNI 10818:2015 Quadro schematico dei compiti 18 Progetto di norma “Qualificazione sistemi di posa” 4. Criteri e requisiti della posa in opera 4.1 Aspetti generali Obiettivo generale ‐ Progettazione dei 3 livelli ‐ Specificità relative all’inserimento di accessori e componenti ‐ Specificità degli interventi di riqualificazione degli edifici esistenti / sostituzione serramenti pre‐esistenti 4.2 Isolamento termico 4.2.1 Verifica delle isoterme per specifici sistemi di posa in opera 4.2.2 Verifica della temperatura minima accettabile per evitare la creazioni di muffe 4.3 Isolamento acustico 4.4 Infiltrazioni di aria 4.5 Tenuta all’acqua 4.6 Resistenza meccanica, ai carichi del vento, ai carichi propri 4.7 Durabilità e manutenibilità 4.8 VOC indoor e sostenibilità 4.9 Antieffrazione (?) 4.10 Altri requisiti (?) Stefano Mora La verifica del progetto è elemento fondamentale 19 Lo standard PO/SI-01 Lo standard PO/SI-01 Analisi preliminari secondo: Tipologia Fissaggi (meccanici) Analisi Taglio, estrazione, deformazione sotto carico Fissaggi (a umido) Deformazioni zanche, prestazioni resine Schema di fissaggio Distanza angoli, interasse Sigillanti Comportamento elastico Uso sigillanti Dimensionamento giunto, compatibilità deformazione fissaggi Nastri / Pellicole Elasticità, durabilità, permeabilità vapore Schiume poliuretaniche Allungamento a rottura, recupero elastico 20 Prestazioni meccaniche Sicurezza nell’impiego Prestazioni meccaniche Vano / controtelaio / serramento 21 Prestazioni meccaniche Analisi preliminare materiali Fissaggi Prestazione significativa Tipologia Estrazione Limite ammesso rif. Norm. Valore/Dichiarazione del produttore ETAG Taglio Valore/Dichiarazione del produttore ETAG Flessione Congruo ai limiti di modulo elastico del materiale sigillante (vd. capacità di movimento) NP Rispetto delle indicazioni dei fissaggi previsti da LegnoLegno relativamente allo schema di installazione: 1. Distanza dagli angoli del primo punto di fissaggio 2. Interasse tra i punti NP Elementi di fissaggio meccanico Prestazioni meccaniche Fissaggi meccanici - prestazioni Prestazioni rilevanti F F Estrazione Taglio 22 Prestazioni meccaniche Fissaggi meccanici prestazioni F Prestazioni rilevanti d La prestazione più interessante e realistica è data dalle deformazioni sotto carico applicato a una certa distanza (momento). Il carico deve essere coerente con i carichi prevedibili sul prodotto. Deformazione congrua alla capacità di lavoro elastico dei giunti di sigillatura Momento + rilevaz. deformazioni Prestazioni meccaniche Perché correlare correttamente fissaggi e sigillanti 23 Prestazioni meccaniche Perché correlare correttamente fissaggi e sigillanti Isolamento acustico Protezione contro il rumore 24 Isolamento acustico Isolamento acustico Isolamento acustico Test secondo UNI EN ISO 10140-2 Verifica contributo del giunto di posa al valore Rw del campione di riferimento Espressione dei risultati Valore di riferimento in dB secondo UNI EN ISO 717-1 Contributo in dB offerto dal sistema di posa Esempio Valore campione noto: 44 dB Valore rilevato: 42 dB Prestazione presunta del giunto di posa: -2 dB 25 Permeabilità all’aria Capacità del sistema di posa di impedire le infiltrazioni di aria dai giunti. La prestazione è misurabile mediante specifici test di laboratorio (per i serramenti le metodologie di verifica e classificazione sono regolamentate da norme UNI EN , per i sistemi di posa non esiste nulla del genere quindi la verifica dell’istallazione del serramento è oggetto di procedure interne del Laboratorio LEGNOLEGNO secondo PO-SI/01). La prestazione dovrebbe al minimo essere correlabile alla medesima prestazione fornita dall’infisso; meglio se il sistema di posa è in grado di garantire una impermeabilità assoluta. Ottenibile mediante: Una accurata progettazione della barriera esterna L’utilizzo di materiali sigillatura idonei SI Ci sono problematiche dovute alla permeabilità all’aria? 26 Permeabilità all’aria (perdite a 600 Pa) 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 JA1 JA2 JA3 JA4 Perdita (m3/hm) Classe 41,27 JA1 22,29 JA2 7,43 JA3 2,48 JA4 0,83 JAPLUS JAPLUS EN 12207 (600Pa) 1 2 3 4 La barriera esterna: aria Foto di prova all’aria secondo PO/SI-01 27 La barriera esterna: acqua Tenuta all’acqua Capacità del sistema di posa di impedire le infiltrazioni di acqua dai giunti. La prestazione è misurabile mediante specifici test di laboratorio (oggetto di procedure interne del Laboratorio LEGNOLEGNO secondo PO-SI/01). La prestazione dovrebbe al minimo essere correlabile alla medesima prestazione fornita dall’infisso. La barriera esterna: acqua mi n Tenuta all’acqua Pa Classe EN 12208 15 0 JW1 1A 5 50 JW2 2A 700 5 100 JW3 3A 600 5 150 JW4 4A 5 200 JW5 5A 5 250 JW6 6A 200 5 300 JW7 7A 100 5 450 JW8 8A 5 600 JW9 9A xxxx JWPLUS XXX EXXX 5 500 400 300 0 JW1 JW2 JW3 JW4 JW5 JW6 JW7 JW8 JW9 28 MAI AVUTO PROBLEMATICHE DEL GENERE? Infiltrazione d’acqua dovuta a un’errata posa La barriera esterna: acqua 29 Assenza o contenimento ponti termici Il Laboratorio ha gli strumenti per valutare la capacità del sistema di posa di isolare termicamente mediante l’assenza di ponti termici indotti. La progettazione del giunto dovrebbe minimizzare la possibilità di raggiungere temperature superficiali interne tali da consentire la formazione di condensa e/o muffe in prossimità della connessione tra serramento e muro Ottenibile mediante: Una accurata progettazione del sistema L’esame dei materiali e componenti utilizzati (controtelai metallici, davanzali di marmo passanti, ecc) e la loro relativa influenza. Cosa evitare… 30 Cosa evitare… Diamo qualche definizione : 1. Ponte Termico 2. Isoterme e Punto di Rugiada 3. Frsi e Temperatura minima accettabile 31 Punto di rugiada A umidità relativa esterna fissata è la temperatura a cui il vapore acqueo diventa rugiada (condensa); è la temperatura di transizione in cui avviene il passaggio dell’umidità dell’aria da stato gassoso a stato liquido. Nelle condizione ambientali considerati (20 °C come temperatura interna e umidità relativa 65%) il punto di rugiada è a 13,2°C CURVA DEL PUNTO DI RUGIADA Acqua Vapore 32 Frsi e Temperatura minima accettabile Frsi = fattore di temperatura caratteristico del sistema di installazione dipendente dalla temperatura superficiale interna del giunto definito nella UNI EN ISO 13788. Con il calcolo di tale fattore è possibile individuare una temperatura media esterna accettabile al fine di evitare a medio/lungo periodo la formazione di muffe. Così facendo si localizza il punto critico del sistema (quello in cui la temperatura è più bassa) sottoposto al maggior rischio di formazione di muffe. Esempio di analisi delle isoterme T min accettabile 4,95 33 Le prestazioni a progetto : analisi delle isoterme Progetto A Progetto B Installazione filo interno Sigillatura interna con schiuma poliuretanica monocom. Sigillatura esterna con silicone neutro Controtelaio in legno T min accettabile 4,95 Controtelaio metallico T min accettabile 7,27 Misurare le prestazioni 34 Misurare le prestazioni Matrice sintetica Prestazione Metodo Classificazione Durabilità Valutazione materiali OK / KO Permeabilità aria Prova JA1 – JA2 – JA3 – JA4 - JAPLUS Tenuta acqua Prova JW1 -> JW9, JWPLUSXXX Resistenza vento e carichi Valutaz. Materiali + schema fissaggio OK / KO Benessere termico Analisi isoterme Assenza punto di rugiada (OK / KO) Isolamento termico Calcolo fatt. formazione muffe Temperatura ext minima accettabile Isolamento acustico Prova Contributo giunto in dB Misurare le prestazioni Report di valutazione 35 Analisi risultati secondo: Esempi di performances di sistemi di posa (simulati) Sistema n° 1 Prestazioni analizzate: Permeabilità aria Isolamento acustico Prestazioni termiche 36 Sistema n° 1 Perdita (m3/hm) Classe EN 12207 (600Pa) 41,27 JA1 1 22,29 JA2 2 7,43 JA3 3 2,48 JA4 0,83 JAPLUS 4 Esito della prova 50 Pa 0,55 m3/hm 600 Pa 5,78 m3/hm Risultato JA3 Sistema n° 1 Confronto spettri Campione di Riferimento Sistema 1 55,0 50,0 45,0 Risultato - 11 dB 35,0 30,0 25,0 20,0 3150 1600 800 400 200 15,0 100 R [dB] 40,0 Frequenza [Hz] 37 Sistema n° 1 Nessuna presenza di isoterma 13,2 °C a contatto con l’ambiente interno dell’edificio con verifica T 30 °C Temperatura media mensile minima accettabile per evitare la formazione di muffe: 2,87 °C Sistema n° 2 Prestazioni analizzate: Tenuta all’acqua Abbattimento acustico Prestazioni termiche 38 Sistema n° 2 Risultato JW3 Sistema n° 2 Confronto spettri Campione di Riferimento Sistema 2 55,0 50,0 45,0 Risultato 0 dB 35,0 30,0 25,0 20,0 3150 1600 800 400 200 15,0 100 R [dB] 40,0 Frequenza [Hz] 39 Sistema n° 2 Nessuna presenza di isoterma 13,2 °C a contatto con l’ambiente interno dell’edificio con verifica T 30 °C Temperatura media mensile minima accettabile per evitare la formazione di muffe: 3,02 °C Sistema n° 3 LATO ESTERNO LATO INTERNO Prestazioni analizzate: Tenuta all’acqua Prestazioni termiche 40 Sistema n° 3 Risultato JWPLUS 2100 min Pa Classe EN 12208 15 0 JW1 1A 5 50 JW2 2A 5 100 JW3 3A 5 150 JW4 4A 5 200 JW5 5A 5 250 JW6 6A 5 300 JW7 7A 5 450 JW8 8A 5 600 JW9 9A 5 xxxx JWPLUS XXX EXXX Sistema n° 3 Presenza di isoterma 13,2 °C a contatto con l’ambiente interno dell’edificio con verifica T 30° C Temperatura media mensile minima accettabile per evitare la formazione di muffe: 8,30 °C 41 Materiale, prodotti e accessori per l’installazione Sono sostanzialmente riconducibili a: Viti per fissaggi meccanici Sigillanti fluidi Guaine e membrane Nastri autoespandenti Schiume poliuretaniche Cordoli fondogiunto Controtelai Ciascuno di questi prodotti ha delle caratteristiche proprie (e relativi vantaggi/svantaggi), deve essere scelto in fase di progetto del sistema di posa e utilizzato conformemente alle indicazioni del produttore. Prestazioni meccaniche Fissaggi PULIZIA DEL FORO Fondamentale per consentire il corretto trasferimento degli sforzi tra ancorante e muratura Il consiglio è valido per gli ancoraggi meccanici e ancor più per quelli chimici 42 Prestazioni meccaniche L NUMERO FISSAGGI ? Esempio: Serramento di dimensioni L= 1500 mm ? H ? H= 2000 mm Quante viti sui montanti? Quante su traversa superiore? ? Quante su traversa inferiore? Prestazioni meccaniche CRITERI DI SCELTA Materiali di supporto Tipo ed entità del carico Dimensioni del supporto Metodo di foratura XX Kg Tipologia di installazione 43 Prestazioni meccaniche Prestazioni meccaniche Carichi del vento Classe P1 P2 P3 1 400 Pa 200 Pa 600 Pa 2 800 Pa 400 Pa 1200 Pa 3 1200 Pa 600 Pa 1800 Pa 4 1600 Pa 800 Pa 2400 Pa 5 2000 Pa 1000 Pa 3000 Pa 44 LA NORMA UNI 11173 (in realtà poco conosciuta e per questo di maggior valore e spendibilità) a tal scopo considera: • Zona climatica • Zona di vento • Altezza dell’edificio • Esposizione delle facciate • Distanza dalla costa • Altitudine sul livello del mare • Tipo di urbanizzazione della zona • Tipologia di intervento (nuovo, sostituzione) • Destinazione d’uso dell’edificio • Modalità di applicazione dei vetri Zone di vento Zone di vento Variano da 1 a 9 1 è la più mite 9 la più rigida 45 Classificazione secondo UNI EN 12210 Pressioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Freccia relativa frontale (relativa alla deformazione max) A = < 1/150 2. B = < 1/200 3. C = < 1/300 1. Prestazioni meccaniche Carichi del vento Classe P1 P2 P3 1 400 Pa 200 Pa 600 Pa 2 800 Pa 400 Pa 1200 Pa 3 1200 Pa 600 Pa 1800 Pa 4 1600 Pa 800 Pa 2400 Pa 5 2000 Pa 1000 Pa 3000 Pa 46 Prestazioni meccaniche Carichi del vento 1800 Pa = 180 Kg/mq --- Finestra 2 mq --- 360 Kg = 3600 N Carico ammissibile al taglio x tassello = 0,45 kN = 450 N Numero minimo tasselli = 3600/450 = 8 Prestazioni meccaniche Fissaggi IN SINTESI… I tasselli portanti/viti trasferiscono al corpo dell’edificio le forze che agiscono sul serramento Le operazioni di posa successive non debbono essere ostacolate dalla presenza dei tasselli Il fissaggio deve avvenire mediante l’impiego di elementi meccanici. Ad oggi, non vi è alcun riscontro dell’efficacia di sistemi di fissaggio non meccanici (adesivi, espansi, ecc.) 47 Sigillanti fluidi Classificazione secondo UNI EN ISO 11600 Prestazioni da considerare: Recupero elastico Modulo elastico Proprietà adesive Capacità di movimento Compatibilità diversi materiali Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600 Cosa significa HM o LM? Forza N/mm2 Se > 0,4 Se 0,4 HM LM 48 Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600 Basso modulo LM Alto modulo HM Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600 Dimensionamento della fuga a Sigillante fluido b Fondogiunto b=½a 49 Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600 Cosa significa LM 25 ?? A Amax = a·(1+25%) nessun distacco Sigillanti fluidi QUINDI… Per scegliere adeguatamente un sigillante che raccordi il telaio al vano murario dovremo porre attenzione alle seguenti caratteristiche: Buona adesione su materiali porosi e metallici Resistenza all’invecchiamenti (UV, agenti chimici atmosferici, ecc.) Ottimo recupero elastico Basso modulo 50 Sigillanti fluidi Supporti compatibili ACRILICI ACETICI NEUTRI MS POLYMER •Calcestruzzo •Laterizi •Intonaco •Cartongesso •Legno •Alcuni metalli •Vernici •Vetro •Porcellana •Ceramiche •Smalti •Sup. vetrificate •Alcune plastiche e vernici •Vetro •Ceramiche •Sup. vetrificate •Calcestruzzo •Malte •Laterizi •Legno •Metalli/lamiera •Molte plastiche •Vetro •Ceramiche •Sup. vetrificate •Calcestruzzo •Malte •Laterizi •Legno •Metalli/lamiera •Molte plastiche Analisi preliminare materiali Sigillanti fluidi Prestazione significativa Limite ammesso rif. Norm. Recupero elastico >=70% UNI EN ISO 11600 Proprietà di trazione =< 0,4N/mm2 23°C - =< 0,6 -20°C UNI EN ISO 11600 Capacità di manten. dell'estens. Nessun difetto UNI EN ISO 11600 Proprietà adesive Nessun difetto UNI EN ISO 11600 Perdita di volume =< 10% UNI EN ISO 11600 Resistenza al flusso =< 3mm UNI EN ISO 11600 Dimensionamento dei giunti Almeno 6 mm salvo specifiche tecniche NP Capacità di movimento Capacità di movimento del materiale maggiore della flessione massima degli elementi di fissaggio UNI EN ISO 11600 51 Sigillare il 4° lato…. MATERIALE A CELLULE CHIUSE Sigillatura davanzale e soglie Bassa conducibilità termica Ottime prestazioni in accoppiamento con sigillante fluido di protezione Possibilità di compensazione irregolarità morfologiche Sigillare il 4° lato…. NASTRO IN PVC MS POLYMER 52 Sigillare il 4° lato…. Solo il nastro oppure in accoppiamento ad altro materiale ? Solo il nastro in PVC che prestazione di tenuta all’acqua garantisce? Sigillare il 4° lato…. Installazione Nastro PVC sotto la soglia di una portafinestra Raccordo angolare tra nastro PVC e montanti con MS Polymer 53 Sigillare il 4° lato…. Test di tenuta all’acqua su superfici piatte (esempio traversa inferiore finestra su bancale/controtelaio/davanzale) Test di tenuta all’acqua •Infiltrazione a 1050 Pa dai giunti •Fino a 1050 Pa nessuna infiltrazione dal nastro in PVC tra 2 elementi piani NASTRI A CELLULE CHIUSE •Compensa irregolarità Vantaggi per il •Fondo giunto per sigillante fluido serramentista/posatore •Sigillatura sotto soglie portafinestra Benefici per il cliente finale •Tenuta all’acqua – no infiltrazioni •Buon isolamento termico e freno vapore: no muffe e condense •Durabilità ATTENZIONE Nell’impiego su superfici non piane (estrusi di serramenti in pvc/alu e soglie di porte finestre Ai raccordi negli angoli con le sigillature dei montanti 54 Guaine e membrane Materiale che nasce per applicazione su tetti e coperture Può avere funzione di tenuta all’acqua, di barriera/freno/traspirazione al vapore acqueo, di tenuta all’aria Abuso di utilizzo di isolanti non traspiranti e conseguentemente di barriere al vapore può creare rilevanti problemi di condensa e muffe all’interno del giunto e i conseguenti problemi igienico-sanitari e danni costruttivi. Il parametro che permette di valutare il comportamento al passaggio del vapore acqueo è lo spessore d’aria equivalente alla diffusione del vapore acqueo (Sd): maggiore è il valore dello spessore d’aria equivalente, maggiore sarà la tenuta al vapore. Per valori compresi tra 0,01 e 0,2 m si è in presenza di una guaina traspirante, per valori compresi tra 0,2 e 100 m abbiamo una guaina di freno al vapore, per valori > 100 m abbiamo una guaina barriera al vapore. Guaine e membrane Lato esterno traspirante Lato interno – barriera vapore 55 Guaine e membrane • Fissaggio con due differenti adesivi: butilico per lato muratura, acrilico per lato telaio • Normalmente intonacabile • Funzione: impermeabilità aria – acqua, permeabilità differente (a seconda del diverso Sd) al vapore • Concetto applicabile in particolare a climi freddi: traspirazione verso esterno, freno o barriera vapore verso l’interno Guaine e membrane – applicazione 56 Guaine e membrane Prestazione significativa Limite ammesso rif. Norm. Classe materiale A-B-C-D EN ISO 13501 Resistenza alle variazioni di temperatura da –30°C +90 °C EN 1297 Permeabilità giunto nessuno, vedere sistema NP Resistenza agenti atmosferici e raggi UV conformità EN 12316-2 Trasmissione vapore d’acqua nessuno, valore da dichiarare EN ISO 12572 Compatibilità con altri materiali nessuna corrosione o effetto dannoso in contatto con i principali materiali edili EN 12316-2 Guaine e membrane Vantaggi per il serramentista/posatore Benefici per il cliente finale • Applicabilità al controtelaio per guida a cappottista/muratore • Possibilità di un unico prodotto per freno vapore / traspirabilità giunto • Freno vapore: evitare muffe/degradi internamente al giunto • Intonacabile: continuità tenuta aria – no spifferi • Intonacabile – vantaggio estetico 57 Nastri autoespandenti Meno diffusi di altri materiali hanno indubbi vantaggi in situazioni difficili. Conducibilità termica, lavoro elastico, riempimento giunto, … Nastri autoespandenti Tipicamente usati in sostituzione di fondo giunto e sigillante fluido (“silicone”) Usati per riempimento totale del giunto 58 Nastri autoespandenti Vantaggi per il serramentista/posatore Benefici per il cliente finale • Nastro 2F: unico prodotto per duplice funzione • Adattabilità a piccoli fuori quadro / fuori piombo • Elevata elasticità • Riempimento per profili a Z • Freno vapore: evitare muffe/degradi internamente al giunto • Se adeguatamente compresso: ottima tenuta acqua/aria/acustica/termica • Isolamento termico: no muffe e condense Nastri autoespandenti 59 Nastri autoespandenti Alcune avvertenze... • Il tempo d’espansione del nastro dipende esclusivamente dalla temperatura: più questa è elevata, più veloce avverrà l’espansione. Se fa molto caldo, per rallentarne l’espansione, è consigliabile mantenere il prodotto in luogo fresco per almeno 12 ore prima dell’applicazione • Se il nastro è a compressione differenziata, il lato con maggior spessore va rivolto verso l’interno della stanza • Applicare il nastro senza tenderlo, lasciare 1-2 cm in eccesso ogni metro di nastro Nastri autoespandenti Nastri Sigillante fluido Sigillante fluido 60 Schiume poliuretaniche Utilizzo molto diffuso nel campo: per riempimento giunti di istallazione? OK per fissaggio serramenti ? ASSOLUTAMENTE NO !! Non esporre ai raggi UV per evitare deterioramento Evitare taglio pellicola Tempo di vita limitato Attenzione stoccaggio e temperature di utilizzo Schiume poliuretaniche ESPANSIONE - La velocità di espansione dipende da umidità e temperatura; maggiore è la temperatura ambientale più velocemente il propellente passa allo stato gassoso. Una eccessiva velocità è a discapito della qualità UTILIZZO – Necessaria pulizia accurata della pareti di supporto e umidità elevata del giunto per favorire la reticolazione COMPATIBILITA’ - La schiuma poliuretanica una volta indurita ha un ottimo comportamento all’aggressione delle principali sostanze chimiche 61 Schiume poliuretaniche Indicazioni generali Non debbono essere utilizzate in sostituzione ai fissaggi meccanici dei serramenti Tendono a ritirarsi (fare verifica comparativa tra diversi prodotti) Non garantiscono lavoro elastico all’interno del giunto (salvo alcune) Non garantiscono prestazioni di tenuta all’acqua Non debbono essere rifilate Contengono isocianati Sul mercato sono presenti schiume poliuretaniche monocomponenti con un buon grado di elasticità residua, certamente interessanti al fine di assicurare il lavoro elastico all’interno del giunto di posa. Schiume poliuretaniche Celle aperte di grandi dimensioni Bassa densità Minor potere adesivo Alta densità di celle di piccole dimensioni consente un elevata superficie di contatto fra la schiuma e il materiale Maggiore adesione al substrato 62 Schiume poliuretaniche In merito all’isolamento acustico, attenzione ai dati dichiarati dai fornitori Esempio Schiuma poliuretanica commercializzata con dicitura “grado di insonorizzazione 58 dB” Cosa mi aspetto? Cosa significa? Il test sul prodotto viene eseguito riempiendo una fuga rettilinea su un campione a valore di isolamento acustico noto. Dal rapporto di prova…: “Nelle situazioni pratiche (…) per problemi fisici l’insonorizzazione del giunto deve essere corretta di -3 dB circa (…) e il potere fonoisolante della schiuma corretto di -4 dB. Schiume poliuretaniche In merito all’isolamento acustico, attenzione ai dati dichiarati dai fornitori In sostanza, mediante l’impiego di una schiuma dichiarata 58 dB, applicata sul perimetro di una finestra di superficie 2 mq e 40 dB di isolamento acustico…. L’ISOLAMENTO ACUSTICO DEL SERRAMENTO POSATO RISULTA PARI A: 38 dB Era ciò che vi aspettavate? DOBBIAMO prenderci il tempo di chiedere ai ns. fornitori i rapporti di prova emessi da Laboratori Notificati e Accreditati, e …. di leggerli con attenzione. 63 Schiume poliuretaniche • Facilità di utilizzo (importante pulizia e umidificazione giunto) • Adattabilità a giunti con larghezze non uniformi • Elasticità – possibile applicazione del coprifilo • Irrigidimento per PVC Vantaggi per il serramentista/posatore Benefici per il cliente finale • Buon isolamento acustico • Isolamento termico elevato • Possibilità di verniciatura – vantaggio estetico Controtelai Le considerazioni di base sono: Si trattava di un prodotto molto “povero”, che è stato riconsiderato e riprogettato, in funzione dell’importante ruolo che svolge. Sono in atto (da parte di serramentisti) sperimentazioni per il miglioramento del livello qualitativo del controtelaio (protezione, prestazioni meccaniche, isolamento termico). Attenzione all’impiego di controtelai metallici o con parti termoconduttrici, in ragione della possibilità di ponti termici (si veda quanto illustrato relativamente ai ponti termici). 64 Controtelai Controtelai 65 Controtelai Ma le prestazioni non dipendono solo dal progetto o da materiali e componenti… … e possono essere verificate in opera. 66 Misura dell’efficacia: Isolamento acustico Dispersioni energetiche degli edifici Le trasmittanze Ug g Uf 67 Dispersioni energetiche degli edifici ESEMPIO Serramenti con permeabilità all’aria rilevata secondo UNI EN 12207 Appartamento di 100 mq Area finestrata: 16 mq Zona climatica E (GG=2259) Perdite per trasmissione Qt = Uw * AW * (GG) * 0,024 Qt è l’energia dovuta alla perdita per trasmissione, espressa in kWh/a; Uw è la trasmittanza termica dei serramenti (nel caso prendiamo 1,6 W/mqK) Aw è l’area finestrata Per serramenti in classe 4, permeabilità a 100 Pa 1,5 mc/hmq Qt4 = 1380 kWh/a Per serramenti in classe 2, permeabilità a 100 Pa 21 mc/hmq Qt2 = 1380 kWh/a 68 Perdite per ventilazione QVz = [ (N100 * AW) * 0,162 * aca * (GG) ] 0,024 QVz è l’energia dovuta alla perdita per infiltrazione, espressa in kWh/a; N100 è il risultato del test di permeabilità all’aria 100 Pa aca è la capacità termica volumica dell’aria Aw è l’area finestrata Per serramenti in classe 4, permeabilità a 100 Pa 1,5 mc/hmq QVz4 = 72 kWh/a Per serramenti in classe 2, permeabilità a 100 Pa 21 mc/hmq QVz2 = 1008 kWh/a Dispersione vs Ventilazione 140 DISPERSIONI PER TRASMISSIONE 120 DISPERSIONI PER VENTILAZIONE 100 80 60 40 20 0 1977 1990 2006 Classe A (Fonte: ENEA 2008) 69 ISOLAMENTO ACUSTICO IN OPERA Norma UNI EN ISO 140-5 Misurazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio. Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate Isolamento facciata curva di riferimento secondo ISO 717-1 Isolamento facciata Possibilità di evidenziare criticità su singoli elementi quali serramenti e giunti di posa 55 50 45 Analisi della curva di isolamento per identificare l’origine delle criticità 35 30 Cosa si ottiene… 25 D2m,nT,w = 40 (-2, -5) dB 4000 2000 1000 500 250 15 125 20 63 R [dB] 40 Frequenza [Hz] 70 ISOLAMENTO ACUSTICO IN OPERA Richiesta committenza su serramento 40 dB Valore dichiarato da prove ITT 40 dB Isolamento di facciata in opera 40 dB Isolamento del serramento in opera 36 dB ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA Termografia – Fotografia – Scrivere con il calore Scrivere con la luce 71 ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA Radiazione infrarossa 1 – Raggi X Spettro infrarosso per sensori termocamere da 3 a 15 m 2 – Raggi UV 3 – Luce visibile 4 – Infrarosso 5 – Microonde 6 – Onde Radio ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA Termografia dall’esterno Termografia dall’interno 72 ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA Normativa di riferimento: UNI EN 13187 Disegni progettuali Documenti Immagine termografica Condizioni interne ed esterne Distribuzione Temperature Prevista Confronto tra prevista e reale Identificazione criticità Rapporto BLOWER DOOR TEST IN OPERA Nota Bene: •Test normalmente eseguito su intero alloggio secondo norma UNI EN 13829 •Possibilità di test su singoli serramenti! 73 BLOWER DOOR TEST IN OPERA: esecuzione prove MINNEAPOLIS BLOWER DOOR TEST Il test si esegue con un ventilatore (Blower) ancorato ad un telaio (Door) che viene sigillato nel vano di una porta o finestra lasciata aperta (con tutte le altre porte e finestre chiuse) Il ventilatore crea una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno pari a 50 Pa, equivalente alla pressione di un vento con una velocità di circa 9 m/s (33 km/h) Un software calcola il volume orario dell’aria che il ventilatore deve fornire per mantenere la pressione di prova, cioè per compensare le fughe attraverso i punti non sigillati dell’involucro Le perdite per infiltrazione risultano in questo modo determinate e vengono espresse in funzione del volume del locale testato (V/h) BLOWER DOOR TEST IN OPERA Requisiti non cogenti: UNI EN ISO 13789 Edifici multi-familiari Edifici mono-familiari Livello tenuta all’aria n50 < 2 n50 < 4 Alto 2< n50 < 5 4< n50 < 10 Medio n50 > 5 n50 > 10 Basso Esempio limiti CasaClima Classe energetica Valore limite n50 (h-1) Gold 0,6 A 1 B 1,5 C 2 74 BLOWER DOOR TEST IN OPERA 1. Per garantire la protezione termica dell’involucro TENUTA ALL’ARIA PERCHÉ? 2. Per ridurre le dispersioni per infiltrazione 3. Per inibire infiltrazioni di inquinanti dall’esterno verso l’interno 4. Per evitare correnti d’aria 5. Per garantire la corretta funzione degli impianti di ventilazione 6. Per garantire la protezione acustica degli ambienti BLOWER DOOR TEST IN OPERA • DA DOVE PASSA L’ARIA? • giunti fra elementi di telaio fisso • giunti fra elementi di telaio mobile • fra le battute del telaio mobile su elementi del telaio fisso • giunti fra elementi di telaio mobile ed elementi di tamponamento (pannelli o parti vetrate) del serramento • giunti giunti di diposa posafra fra elementi elementi di di telaio fisso fisso eecomponenti componenti telaio adiacenti al alserramento serramento (muri, adiacenti pannelli leggeri, controtelai, pavimenti ecc.) ? 75 BLOWER DOOR TEST: Localizzazione delle perdite TERMOGRAFIA Come anticipato, una termocamera IR è in grado di rilevare le temperature dei corpi. Utilizzata prima e durante il Blower Door Test, la termografia permette di localizzare con precisione le zone non a tenuta, da dove entra aria esterna TERMOANEMOMETRO A FILO CALDO Permette di misurare la velocità dell’aria in base alla velocità di variazione della temperatura del sensore esposto al flusso. Utilizzato durante il Blower Door Test, consente di localizzare con precisione anche i più piccoli passaggi d'aria. In depressione questi flussi d'aria tendono a infiltrarsi all'interno dell'edificio attraverso le connessioni e le articolazioni non a tenuta stagna. BLOWER DOOR TEST: Localizzazione delle perdite Termografia eseguita a pressione atmosferica: non si evidenziano particolari ponti termici Termografia eseguita durante il Blower Door test (fase di depressione): si osservano infiltrazioni di aria dalla parte inferiore del serramento in corrispondenza del montante centrale e in corrispondenza della soglia 76 A-WERT: prove specifiche su serramenti La procedura A-Wert permette di determinare la tenuta di un singolo serramento e di verificare l'effettiva qualità della posa anche con l’edificio in servizio. Il test viene svolto impiegando un dispositivo Blower Door posizionato su un'altro serramento. Vantaggi tangibili: la tutela tecnica 40 dB 77 Vantaggi tangibili: la tutela tecnica 636 m3/h Vantaggi tangibili: verifica efficacia Richiesta capitolare su permeabilità all’aria e contenimento ponti termici Verifica eseguita con BDT e macchina termografica 78 Vantaggi tangibili: differenziazione POSSIBILITA’ DI MOSTRARE MANTENIMENTO IN OPERA DELLE PRESTAZIONI: • DIMOSTRAZIONE DOCUMENTALE (TIPO ITT) FALEGNAMERIA XXX • DIMOSTRAZIONE PER VERIFICA DIRETTA SUL CANTIERE UNI EN 14351-1 Valutiamo insieme qualche esempio concreto… 79 In generale… Evitare controtelai metallici (conduzione) Tenuta all’aria con nastro espandente oppure silicone + fondogiunto Profilo per tenuta vento-pioggia Regola: a = 2b Tenuta all’aria Tenuta all’aria del controtelaio ! In generale… Tenute a vento e pioggia Tenuta all’aria Tenuta all’aria del controtelaio ! 80 Condizioni di Prova Simulazione software con i seguenti parametri : Ambiente Interno T = 20° C Ambiente esterno T = 0° C Progetto nr.1: • Parete con cappotto esterno • Serramento in PVC • Presenza zanzariere • Presenza avvolgibile • Posa a filo interno • Nodo laterale 81 Progetto nr.1: : analisi delle isoterme Progetto nr.2: • Parete con cappotto esterno • Serramento in legno • Presenza zanzariere • Oscurante tipo persiana • Posa a centro muro • Nodo laterale 82 Progetto nr.2: : analisi delle isoterme Progetto nr.3: • Parete con isolante e mattoni faccia a vista • Serramento in allumino TT • (Oscurante tipo persiana) • Posa a filo interno • Nodo inferiore 83 Progetto nr.3: : analisi delle isoterme Progetto nr.4: • Parete con isolamento interno • Serramento in PVC • (Presenza avvolgibile) • Posa a filo interno • Nodo inferiore 84 Progetto nr.4: : analisi delle isoterme Progetto nr.5: • Parete monolitica • Serramento alluminio TT • Presenza zanzariere • Oscurante tipo persiana • Posa a centro muro • Nodo laterale 85 Progetto nr.5: : analisi delle isoterme Progetto nr.6: • Parete monolitica • Serramento in legno • (Presenza zanzariere) • (Presenza avvolgibile) • Posa a filo interno • Nodo inferiore 86 Progetto nr.6: : analisi delle isoterme Come intervenire? Una prima soluzione Controtelaio maggiorato 87 Come intervenire? Una seconda soluzione Scasso con isolante PRESTAZIONI REALI: DIAGNOSI IN OPERA Verifica della tenuta all’aria del serramento in opera e localizzazione delle perdite (Blower Door Test e A‐Wert) Visualizzazione e rilevazione dei ponti termici conduttivi e convettivi – Diagnosi termografiche per rilevazione problematiche (Termografia) Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate (Acustica in opera) 88 ISOLAMENTO ACUSTICO, un caso reale su ristrutturazione Ristrutturazione con specifiche richieste acustiche Isolamento acustico, un caso reale D2m,nT,w = 34 (-1, -3) dB 89 Isolamento acustico, un caso reale RILEVAZIONI: Buona tenuta delle parte muraria e del vetrocamera Sensibile peggioramento lungo la traversa superiore in corrispondenza della giunzione con il cassonetto e dei montanti laterali in prossimità dei copribili Stima serramento in opera 33 dB ANALISI DOCUMENTALI Valore acustico dichiarato dal produttore – 38 dB Rilevazioni in opera evidenzia una problematica imputabile al serramento installato ISOLAMENTO ACUSTICO, un caso reale sul nuovo Criticità su porte con maniglione antipanico Tenuta all’aria molto buona di serramenti standard e giunti di posa 90 Isolamento standardizzato di facciata curva di riferimento secondo ISO 717-1 Alla frequenza critica di 1000 Hz, si misurano ca. 90 dB all’esterno. D2m, nT 55 All’interno dei locali, si rilevano 53/54 dB sulle luci fisse e 56/57 dB su porte e standard. 50 40 35 Evidenziata criticità alle medie frequenze 30 Su montante dx (lato apertura) della porta antipanico, si rilevano fino a 73 dB. Su montante sx invece al max 60/61 dB. D2m,nT,w = 43 (-2, -4) dB 25 4000 2000 1000 500 250 125 20 63 D2m, nT [dB] 45 Frequenza [Hz] Nel caso analizzato è stato condotta una analisi accurata del sistema di posa. Situazione risolta mediante regolazione del prodotto Cosa sarebbe successo se così non fosse stato? 91 E’ BENE SAPERE CHE… La Corte di Cassazione ha confermato con ordinanza n° 1066/2012 che carenze di insonorizzazione possono legittimare la richiesta di riduzione del prezzo e di restituzione di una parte della somma versata 1) 2) I rimedi sono essenzialmente di due tipi: intervento per ripristinare condizioni di normale vivibilità (rispetto DPCM 05-12-97) riduzione del prezzo, che ha la funzione di ripristinare l'equilibrio mediante una rettifica del contratto. La presenza di "vizi acustici" incide negativamente sul valore dell'immobile, che può subire un deprezzamento cfr. Tribunale di Milano, sentenza n. 2600 del 05/03/2001 - deprezzamento, nel caso deciso, nella misura del 20% del valore dell'immobile Il Tribunale di Torino, Sentenza n. 2715 del 23/04/2007 - difetto pari a una somma del 20% del costo di acquisto dell'appartamento). Si conferma la necessità del rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici e quindi un utilizzo di elementi edilizi che siano in grado di collaborare adeguatamente al raggiungimento delle prestazioni in opera necessarie. ANOMALIE TERMICHE Difformità tra stato di fatto e situazione di progetto Contesto: Analisi richiesta dal serramentista per cercare di risolvere una “incomprensione” con il cliente finale che si protraeva da tempo 92 I N F I L T R A Z I O N I ATTENZIONE: la quantità di infiltrazioni misurata in tutto l’edificio non era “giustificata” dalle perdite di aria dei serramenti… si è pertanto andati alla ricerca delle altre perdite 93 ELEVATE PERDITE TRA LE COMPONENTI DEL TETTO IN LEGNO E TRA GIUNZIONE PARETI VERTICALI – TRAVONI IN LEGNO TRAMITE DIAGNOSI IN OPERA IL SERRAMENTISTA SI E’ TUTELATO … IL CLIENTE HA RICHIESTO DI CONFRONTARSI CON UN ALTRO ATTORE LA PERMEABILITA’ ALL’ARIA Contesto: Analisi richiesta dal CTU su incarico del magistrato per una causa di contenzioso relativa a una presunta scarsa tenuta dei serramenti 94 ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO TENUTA DEI GIUNTI DEL SERRAMENTO (ANTA-TELAIO) Buona tenuta dei giunti del serramento, ma rilevate perdite complessive molto elevate… DOVE PERDEVA IL PRODOTTO ? ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO TENUTA DEI GIUNTI DI POSA 95 ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO TENUTA DEI GIUNTI DI POSA Valori rilevati infisso CLASSE 2 QUALIFICA DELL’IMMOBILE E DEL LAVORO ESEGUITO Esperienza derivante da un progetto di studio 96 RILEVIAMO LA PRESTAZIONE DI OGNI GIUNTO Quale è il giunto più critico? RILEVIAMO LA PRESTAZIONE DI OGNI GIUNTO 3 2 1 0 Muro - Controtelaio 2,54 m3/hm a 50 Pa Controtelaio – Serramento 0,22 m3/hm a 50 Pa Anta - Telaio 0,06 m3/hm a 50 Pa 97 I VALORI RILEVATI Giunto analizzato Perdita m3/hm 50 Pa Classe UNI EN 12207 Muro - controtelaio 2,54 Classe 2 Controtelaio – serramento 0,22 Classe 4 Anta - Telaio 0,06 Classe 4 TOTALE 2,82 CLASSE 2 SCATTA LA “RICERCA” DEL COLPEVOLE… CHI HA MONTATO I CONTROTELAI ??? LA PERDITA DI ARIA DEL SERRAMENTO E LA PERDITA COMPLESSIVA DELL’EDIFICIO Quanto può valere? Analisi di 2 casi: 1 – Perdite di aria del serramento significative 2 – Perdite di aria del serramento eccellenti 98 DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI la normalità 1° caso: Perdite di aria del serramento significative DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI la normalità Individuazione delle perdite sul campione “tipo” analizzato Perdite m3/hm a 50 Pa Perdite tra controtelaio e serramento 1,19 Perdite complessive imputabili alla posa Perdite di aria progressive Finestra posata 2,71 2,72 3 Finestra perde “quasi” zero 2 1 0 Perdite tra controtelaio e serramento Perdite complessive imputabili alla posa Finestra posata 99 DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI la normalità Perdita percentuale degli infissi sul totale dell'involucro a 50 Pa 30% Suddivisione perdite di aria tra edificio e serramento Perdite espresse in m3/h a 50 Pa Perdite da edificio Perdite di tutti gli infissi (stimata) 275,00 85,00 DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI un caso virtuoso 100 DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI un caso virtuoso Tenuta ipotetica dello stabile molto elevata Verifica richiesta dal serramentista per valutare incidenza del prodotto posato sulle infiltrazioni complessive dell’edificio 2° caso: Perdite di aria del serramento eccellenti DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI un caso virtuoso Perdite preliminari sull’infisso, comprensivo di posa in opera molto buone Perdite complessive dello stabile PESSIME 101 DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI un caso virtuoso Complanare posato in battuta con nastro autoespandente e guaine tra controtelaio e muratura Infiltrazioni di aria a 50 Pa m3/h Infiltrazione di aria complessiva del complanare (prodotto + posa) 5,30 Perdita di aria dell'edificio di circa 60 m2 con aereazione meccanica chiusa e sigillatura dei principali difetti riscontrati 630 Da dove “vengono” le principali perdite ?!?? DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI un caso virtuoso Perdita percentuale degli infissi sul totale dell'involucro a 50 Pa <5% Collegamento “involontario” tra appartamento al piano terra e appartamento (indipendente) al 1° piano; mettendo in depressione i locali al piano terra si rilevano anche le perdite al piano superiore. RISULTATO: Corretta PROGETTAZIONE ma ERRATA REALIZZAZIONE. SERRAMENTISTA AGEVOLATO E TUTELATO DALL’ANALISI – RISULTA ESSERE UNO DEI POCHI OPERATORI AD ESSERSI ATTENUTO AL PROGETTO ED OPERATO IN LINEA CON QUANTO STABILITO 102 PERDITE DI ARIA COMPLESSIVE DELL’EDIFICIO ESPRESSI IN M3/H ALLA PRESSIONE DI 50 PA QUANTO INCIDONO LE PERDITE DI ARIA DEL SERRAMENTO? DIPENDE E SOPRATTUTTO PUO’ CAPITARE CHE: su edifici che hanno discrete prestazioni gli infissi abbiamo “colpe” rilevanti su edifici con tenuta scadente gli infissi possano essere un punto forte PERDITE DI ARIA RICONDUCIBILI AI SERRAMENTI PERDITE DI ARIA NON RICONDUCIBILI AI SERRAMENTI DISPERSIONI TERMICHE ED INFISSI – ponti termici convettivi e conduttivi Le perdite di energia termica (QL) che un edificio subisce durante il periodo di accensione dei riscaldamenti sono : QL = QV + QT Perdite per Ventilazione Perdite per Trasmissione 103 DIAGNOSI E RISOLUZIONE DELLE PROBLEMATCHE IN FASE DI COSTRUZIONE DEL CANTIERE IMPRESARIO SERRAMENTISTA QUALITA’ RICHIESTA DAL CLIENTE CONFERMATA DOCUMENTALMENTE INSTALLAZIONE DEI PRODOTTI RICHIESTA CAPITOLARE SPECIFICA PROBLEMI RILEVATI IN OPERA RILEVAZIONI SPECIFICHE IN CANTIERE PRODOTTO IN OPERA CONFORME A QUANTO DICHIARATO VALORI RILVEATI NON CONFORMI Prestazioni dichiarate OK Uno dei punti OK non soddisfatto Prestazioni richieste OK Insoddisfazione del cliente Soddisfacimento richieste capitolari Possibili responsabilitа a cui dare risposta Corretta esecuzione dei lavori IN QUESTO CASO, COSA E’ SUCCESSO ? ATTENZIONE A CHI AFFIDARSI PER… Diagnosi in opera Rilevazione problematiche Proposte di risoluzione Supporto al contenzioso tecnico Non sono attività banali; Non basta fare una fotografia con una termocamera. Non è sufficiente montare un “ventolone”. Le rilevazioni vanno fatte solo in condizioni controllate … altrimenti i dati rilevati potrebbero essere inesatti. Soprattutto le interpretazioni dei risultati vanno fatte con attenzione e cura … si rischia di prendere delle cantonate. 104 UESTION TIME…. anche su: http://forum.legnolegno.it WORKSHOP 105