Corso posatori di serramenti esterni

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Corso posatori di serramenti esterni
CORSO POSATORI
DI SERRAMENTI ESTERNI
20 - 21 gennaio 2016
CORSO
INSTALLATORE
QUALIFICATO
LEGNOLEGNO
Chi siamo
1
Laboratorio Prove LEGNOLEGNO
 Ente indipendente costituito nel 1987
 Organismo di prova notificato alla Commissione Europea n. 1709
dal Ministero dello Sviluppo Economico
 Socio UNI (Ente Nazionale di Unificazione)
 Partner Casaclima
 Ideatore e coordinatore del sistema di qualifica per la posa in
opera PO/SI-01
 Associato ANIT
 Socio GBC Italia
 Partecipa/sostiene i comitati:
• CEN TC 33 – Gruppo di lavoro europeo serramenti
• GL Serramenti UNI
• GL Vetro piano UNI
• Commissione acustica UNI
Corso di Posa in opera
 Leggi e normative: cosa esiste oggi
 Una nuova opportunità: lo standard PO/SI-01
 Un prerequisito fondamentale: l’analisi dei
materiali
 Le prove in cantiere: impariamo a conoscerle
 Le prestazioni dei sistemi di installazione:
il mantenimento in opera
 Progettazione di dettagli costruttivi riguardanti
la posa in opera dei serramenti
2
Percorso di qualifica LegnoLegno
Formazione
Iniziale
operatori
Attestazione
Installatore
Qualificato
Progetto di posa
qualificato e
verificato
Formazione
Per
Mantenimento
qualifica
(aggiornamento)
Corso di Posa in opera
Posatori serramenti esterni
Diffusione e promozione
I nominativi…..
..degli installatori qualificati (dopo assenso degli stessi)
saranno diffusi mediante:




Messa a disposizione on line dell’elenco aggiornato –
1° ALBO in ITALIA – oltre 1500 posatori presenti
Diffusione presso Ordini professionali
Pubblicazione su rivista specializzata LEGNOLEGNONews
Diffusione su richiesta specifica
3
Le problematiche ricorrenti…
Elemento significativo di contenzioso tecnico
Assenza di elementi normativi/regolamentari di rif.
Necessità di interfaccia con altre aziende/operatori
Prestazioni sempre più elevate dei serramenti
Presunta economicità dell’intervento
Limitati investimenti in sperimentazione e sviluppo
OBIETTIVO PRIMARIO A CUI VOLGERE
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE FINALE
Serramento OK – Posa KO
Serramento KO – Posa OK
IN OPERA L’OBIETTIVO E’ IL MANTENIMENTO
DELLA PRESTAZIONE DICHIARATA
4
Cosa non si attende la sig.ra Bianchi
Cosa non si attende il sig. Rossi
5
Comfort é….
Isolamento acustico
Comfort é…. Isolamento termico
6
Comfort é…. RISPARMIO !!
Cosa significa
dispersione termica…?
QUANTO vale la
dispersione termica?
L’importanza di investire
Risorse attivate per una posa gestita “tradizionalmente”
Progettazione
Costi preventivabili
Costi non preventivabili
Addestramento posatori
Pianificazione lavoro
Esecuzione posa
Spreco materiali
Gestione lamentele cliente
Interventi di sistemazione
Perdita di immagine
7
L’importanza di investire
Risorse attivate per una posa “progettata”
Costi preventivabili
Progettazione
Addestramento posatori
Pianificazione lavoro
Esecuzione posa
Costi non preventivabili
Spreco materiali
Gestione lamentele cliente
Interventi di sistemazione
Perdita di immagine
Come qualificare la posa:
LE PROVE IN LABORATORIO
8
Come evitare contenziosi: LE PROVE IN OPERA
Tipologia
Criticità
Blower door test
Permeabilità giunti di installazione
Termografia
Ponti termici
Verifica acustica
Isolamento di facciata
Intensimetria acustica
Ponti acustici
ANTICIPARE!
Possibile intervento in veste di CTP
Possibile servizio aggiuntivo per il Committente
Leggi e Norme
Obblighi legislativi
LEGGI - DECRETI LEGGE DECRETI LEGISLATIVI - DECRETI MINISTERIALI
DIRETTIVE - CIRCOLARI - NORME ……

Non solo carte da leggere o compilare

Un quadro complesso da ricomporre

Responsabilità ma anche tutela
9
Leggi e Norme
Obblighi legislativi
DLgs 206/05
CODICE DEL CONSUMO
SICUREZZA
Prodotto sicuro: qualsiasi prodotto che, in
condizioni di uso normali o ragionevolmente
prevedibili, compresa la durata e, se del caso, la
messa
in
servizio,
l'installazione
e
la
manutenzione, non presenti alcun rischio oppure
presenti unicamente rischi minimi, in funzione, in
particolare….
… della presentazione del prodotto, della sua
etichettatura, delle eventuali avvertenze e
istruzioni per il suo uso e la sua eliminazione,
nonché di qualsiasi altra indicazione o
informazione relativa al prodotto
Leggi e Norme
Obblighi legislativi
DLgs 206/05
CODICE DEL CONSUMO
DIFETTOSITA’
Il difetto che deriva dall’imperfetta
installazione
del
bene
è
equiparato ad un difetto del bene
acquistato quando l’installazione
è compresa nel contratto di
vendita.
Tale equiparazione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito per
essere installato dal consumatore, sia da questo installato in modo non
corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione.
10
Leggi e Norme
Obblighi legislativi
UNI EN 14351-1:2010
MARCATURA CE DEL PRODOTTO
Non “copre” i processi di installazione
Indica come obiettivo il mantenimento in opera delle prestazioni del
prodotto
Il fabbricante deve fornire informazioni su quanto segue:
- requisiti e tecniche di installazione (sul posto), se il fabbricante
non è responsabile dell’installazione del prodotto;
- manutenzione e pulizia;
- istruzioni d’uso finali incluse le istruzioni per la sostituzione di
componenti
Leggi e Norme
I riferimenti normativi
UNI 10818
“Finestre, porte e schermi
Linee guida generali per la posa in opera”
Norma “metodologica”, che individua qualifiche e attribuisce responsabilità.
Non entra nel merito tecnico della posa, né ne definisce prestazioni
specifiche.
Si specifica che:
“Il produttore deve assicurare
il mantenimento in opera delle prestazioni del prodotto”
11
Leggi e Norme
UNI 10818
Finestre, porte e schermi –
linee guida generali per la posa in opera
Installatore
Progettista
Produttore
Committente
Direzione Lavori
UNI 10818
Scopo della norma è fornire una guida allo sviluppo delle
diverse fasi di posa di infissi di ogni tipo individuando
competenze e limiti dei diversi operatori che intervengono in
cantiere nel processo di posa in opera.
QUINDI
Non è una norma “tecnica”, non da indicazioni sui sistemi di
posa, ma ne regolamenta il processo e definisce le
responsabilità
SALVO SE DIVERSAMENTE CONCORDATO
TRA LE PARTI
12
UNI 10818
Alcune risposte

A chi compete la scelta del tipo di infisso ?

E delle relative prestazioni?

Chi si deve occupare della progettazione dei nodi e della scelta dei
materiali per la posa?
 Chi garantisce la conformità dei lavori al progetto in fase d’opera?
 Quali prestazioni garantisce il produttore con serramenti a norma?
 Il produttore deve fornire istruzioni di posa?
 In presenza di controtelaio, chi si deve occupare della sigillatura del
controtelaio al muro? E del serramento al controtelaio?
UNI 10818
Ancora dubbi
 Chi garantisce la messa a piombo e a livello?

Chi si deve occupare dei fori su soglie e a pavimento?
 Chi deve trasportare gli imballi fuori dal cantiere?
 In caso di sola sostituzione di infissi, chi ha responsabilità progettuali
e prestazionali?
 Come si può evitare responsabilità legate a lavori eseguiti
successivamente alla posa dei serramenti?
13
Tabella finale UNI 10818
Descrizione
interventi
Studi preliminari
e progetto
architettonico
degli infissi
Studi e disegni
esecutivi di
produzione
Invio dei disegni
esecutivi al
progettista
Informare di ogni
variazione in
fase di
montaggio
Imballo e
trasporto degli
infissi fino al
cantiere
Scarico,
sollevamento al
piano
Progettista
Direttore
lavori
Produttore
Installatore
Costruttore
edile
X
X
X
X
X
X
Tabella finale UNI 10818
Descrizione
interventi
Controllo di
conformità sui
componenti ed
accessori
Posa dei
controtelai
Sigillatura tra
controtelaio e
vano
Trasporto imballi
e sfridi alla
discarica in
cantiere
Trasporto imballi
e sfridi alla
discarica
pubblica
Collaudo
provvisorio e
definitivo
Progettista
Direttore
lavori
Produttore
Installatore
Costruttore
edile
X
X
X
X
X
X
X
X
14
Da ottobre 2015
Competenze e resp.tà
Concetto dei 2 giunti
Revisione UNI 10818
Nuove figure prof.li
Finestre, porte e schermi
Linee guida generali per la posa in operaPonti termici ed acustici
Istruzioni di posa
Resp.tà rivenditore
Installatore qualificato
RICADUTE PREVEDIBILI
Maggiore definizione delle specifiche responsabilità
Trattamento/sigillatura dei due giunti (primario e secondario)
Figure prof.li e responsabilità come da Regolam Europeo 305/2011
Progettazione e trattamento dei ponti termici ed acustici
Progettazione e esecuzione ancoraggi meccanici dei controtelai
Necessità di disporre di un manuale/istruzioni di posa in opera
Installatore soggetto attivo, responsabile e qualificato
UNI 10818:2015
Terminologia e elementi considerati
15
UNI 10818:2015
UNI 10818:2015
«Snellimento» documento normativo
Inserito fornitore di vetrazioni
Inseriti «altri operatori»
Installazione controtelaio e giunto primario
impresa edile
serramentista
altri
(da definirsi contrattualmente)
16
UNI 10818:2015
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818:2015
Quadro schematico dei compiti
17
UNI 10818:2015
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818:2015
Quadro schematico dei compiti
18
Progetto di norma “Qualificazione sistemi di posa”
4. Criteri e requisiti della posa in opera
4.1 Aspetti generali
Obiettivo generale ‐ Progettazione dei 3 livelli ‐ Specificità relative all’inserimento di accessori e componenti ‐ Specificità degli interventi di riqualificazione degli edifici esistenti / sostituzione serramenti pre‐esistenti
4.2 Isolamento termico
4.2.1 Verifica delle isoterme per specifici sistemi di posa in opera 4.2.2 Verifica della temperatura minima accettabile per evitare la creazioni di muffe
4.3 Isolamento acustico
4.4 Infiltrazioni di aria
4.5 Tenuta all’acqua
4.6 Resistenza meccanica, ai carichi del vento, ai carichi propri
4.7 Durabilità e manutenibilità
4.8 VOC indoor e sostenibilità
4.9 Antieffrazione (?)
4.10 Altri requisiti (?)
Stefano Mora
La verifica del progetto è elemento
fondamentale
19
Lo standard PO/SI-01
Lo standard PO/SI-01
Analisi preliminari
secondo:
Tipologia
Fissaggi (meccanici)
Analisi
Taglio, estrazione, deformazione sotto
carico
Fissaggi (a umido)
Deformazioni zanche, prestazioni resine
Schema di fissaggio
Distanza angoli, interasse
Sigillanti
Comportamento elastico
Uso sigillanti
Dimensionamento giunto, compatibilità
deformazione fissaggi
Nastri / Pellicole
Elasticità, durabilità, permeabilità vapore
Schiume poliuretaniche
Allungamento a rottura, recupero elastico
20
Prestazioni meccaniche
Sicurezza nell’impiego
Prestazioni meccaniche
Vano / controtelaio / serramento
21
Prestazioni meccaniche
Analisi preliminare materiali
Fissaggi
Prestazione
significativa
Tipologia
Estrazione
Limite ammesso
rif. Norm.
Valore/Dichiarazione del produttore
ETAG
Taglio
Valore/Dichiarazione del produttore
ETAG
Flessione
Congruo ai limiti di modulo elastico
del materiale sigillante (vd. capacità
di movimento)
NP
Rispetto delle indicazioni dei fissaggi previsti da
LegnoLegno relativamente allo schema di installazione:
1. Distanza dagli angoli del primo punto di fissaggio
2. Interasse tra i punti
NP
Elementi di fissaggio meccanico
Prestazioni meccaniche
Fissaggi meccanici - prestazioni
Prestazioni rilevanti
F
F
Estrazione
Taglio
22
Prestazioni meccaniche
Fissaggi meccanici prestazioni
F
Prestazioni rilevanti
d
La prestazione più interessante e realistica
è data dalle deformazioni sotto carico
applicato a una certa distanza (momento).
Il carico deve essere coerente con i carichi
prevedibili sul prodotto.
Deformazione congrua alla capacità di
lavoro elastico dei giunti di sigillatura
Momento
+ rilevaz. deformazioni
Prestazioni meccaniche
Perché correlare correttamente
fissaggi e sigillanti
23
Prestazioni meccaniche
Perché correlare correttamente
fissaggi e sigillanti
Isolamento acustico
Protezione contro il rumore
24
Isolamento acustico
Isolamento acustico
Isolamento acustico

Test secondo
UNI EN ISO 10140-2

Verifica contributo del
giunto di posa al valore Rw
del campione di riferimento
Espressione dei risultati
Valore di riferimento in dB secondo UNI EN ISO 717-1
Contributo in dB offerto dal sistema di posa
Esempio
Valore campione noto: 44 dB
Valore rilevato: 42 dB
Prestazione presunta del giunto di posa: -2 dB
25
Permeabilità all’aria
Capacità del sistema di posa di impedire le infiltrazioni di aria dai giunti.
La prestazione è misurabile mediante specifici test di laboratorio (per i
serramenti le metodologie di verifica e classificazione sono
regolamentate da norme UNI EN , per i sistemi di posa non esiste nulla
del genere quindi la verifica dell’istallazione del serramento è oggetto di
procedure interne del Laboratorio LEGNOLEGNO secondo PO-SI/01).
La prestazione dovrebbe al minimo essere correlabile alla medesima
prestazione fornita dall’infisso; meglio se il sistema di posa è in grado di
garantire una impermeabilità assoluta.
Ottenibile mediante:
Una accurata progettazione della barriera esterna
L’utilizzo di materiali sigillatura idonei
SI
Ci sono problematiche
dovute alla permeabilità
all’aria?
26
Permeabilità all’aria (perdite a 600 Pa)
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
JA1
JA2
JA3
JA4
Perdita (m3/hm)
Classe
41,27
JA1
22,29
JA2
7,43
JA3
2,48
JA4
0,83
JAPLUS
JAPLUS
EN 12207 (600Pa)
1
2
3
4
La barriera esterna: aria
Foto di prova
all’aria
secondo
PO/SI-01
27
La barriera esterna: acqua
Tenuta all’acqua
Capacità del sistema di posa di impedire le infiltrazioni di acqua
dai giunti.
La prestazione è misurabile mediante specifici test di
laboratorio (oggetto di procedure interne del Laboratorio
LEGNOLEGNO secondo PO-SI/01).
La prestazione dovrebbe al minimo essere correlabile alla
medesima prestazione fornita dall’infisso.
La barriera esterna: acqua
mi
n
Tenuta all’acqua
Pa
Classe
EN
12208
15
0
JW1
1A
5
50
JW2
2A
700
5
100
JW3
3A
600
5
150
JW4
4A
5
200
JW5
5A
5
250
JW6
6A
200
5
300
JW7
7A
100
5
450
JW8
8A
5
600
JW9
9A
xxxx
JWPLUS
XXX
EXXX
5
500
400
300
0
JW1
JW2
JW3
JW4
JW5
JW6
JW7
JW8
JW9
28
MAI AVUTO PROBLEMATICHE DEL
GENERE?
Infiltrazione d’acqua dovuta a un’errata posa
La barriera esterna: acqua
29
Assenza o contenimento ponti termici
Il Laboratorio ha gli strumenti per valutare la capacità del sistema di
posa di isolare termicamente mediante l’assenza di ponti termici
indotti.
La progettazione del giunto dovrebbe minimizzare la possibilità di
raggiungere temperature superficiali interne tali da consentire la
formazione di condensa e/o muffe in prossimità della
connessione tra serramento e muro
Ottenibile mediante:
Una accurata progettazione del sistema
L’esame dei materiali e componenti utilizzati (controtelai metallici,
davanzali di marmo passanti, ecc) e la loro relativa influenza.
Cosa evitare…
30
Cosa evitare…
Diamo qualche definizione :
1. Ponte Termico
2. Isoterme e Punto di Rugiada
3. Frsi e Temperatura minima accettabile
31
Punto di rugiada
A umidità relativa esterna fissata è la temperatura a cui il vapore
acqueo diventa rugiada (condensa); è la temperatura di transizione in
cui avviene il passaggio dell’umidità dell’aria da stato gassoso a stato
liquido.
Nelle condizione
ambientali considerati (20
°C come temperatura
interna e umidità relativa
65%) il punto di rugiada è
a 13,2°C
CURVA DEL PUNTO DI RUGIADA
Acqua
Vapore
32
Frsi e Temperatura minima accettabile
Frsi = fattore di temperatura caratteristico del sistema di
installazione dipendente dalla temperatura superficiale interna
del giunto definito nella UNI EN ISO 13788.
Con il calcolo di tale fattore è possibile individuare una
temperatura media esterna accettabile al fine di evitare a
medio/lungo periodo la formazione di muffe.
Così facendo si localizza il punto critico del sistema (quello in
cui la temperatura è più bassa) sottoposto al maggior rischio di
formazione di muffe.
Esempio di analisi delle isoterme
T min
accettabile
4,95
33
Le prestazioni a progetto : analisi delle isoterme
Progetto A
Progetto B
Installazione filo interno
Sigillatura interna con schiuma poliuretanica monocom.
Sigillatura esterna con silicone neutro
Controtelaio in legno
T min
accettabile
4,95
Controtelaio metallico
T min
accettabile
7,27
Misurare le prestazioni
34
Misurare le prestazioni
Matrice sintetica
Prestazione
Metodo
Classificazione
Durabilità
Valutazione materiali
OK / KO
Permeabilità aria
Prova
JA1 – JA2 – JA3 – JA4 - JAPLUS
Tenuta acqua
Prova
JW1 -> JW9, JWPLUSXXX
Resistenza vento e
carichi
Valutaz. Materiali + schema
fissaggio
OK / KO
Benessere termico
Analisi isoterme
Assenza punto di rugiada (OK / KO)
Isolamento termico
Calcolo fatt. formazione muffe
Temperatura ext minima accettabile
Isolamento acustico
Prova
Contributo giunto in dB
Misurare le prestazioni
Report di valutazione
35
Analisi risultati
secondo:
Esempi di performances
di sistemi di posa
(simulati)
Sistema n° 1
Prestazioni
analizzate:

Permeabilità aria

Isolamento acustico

Prestazioni termiche
36
Sistema n° 1
Perdita (m3/hm)
Classe
EN 12207 (600Pa)
41,27
JA1
1
22,29
JA2
2
7,43
JA3
3
2,48
JA4
0,83
JAPLUS
4
Esito della prova
50 Pa
0,55 m3/hm
600 Pa
5,78 m3/hm
Risultato
JA3
Sistema n° 1
Confronto spettri
Campione di Riferimento
Sistema 1
55,0
50,0
45,0
Risultato
- 11 dB
35,0
30,0
25,0
20,0
3150
1600
800
400
200
15,0
100
R [dB]
40,0
Frequenza [Hz]
37
Sistema n° 1
Nessuna presenza di isoterma 13,2 °C a
contatto con l’ambiente interno dell’edificio
con verifica T 30 °C
Temperatura
media
mensile
minima
accettabile per evitare la formazione di
muffe: 2,87 °C
Sistema n° 2
Prestazioni
analizzate:

Tenuta all’acqua

Abbattimento acustico

Prestazioni termiche
38
Sistema n° 2
Risultato
JW3
Sistema n° 2
Confronto spettri
Campione di Riferimento
Sistema 2
55,0
50,0
45,0
Risultato
0 dB
35,0
30,0
25,0
20,0
3150
1600
800
400
200
15,0
100
R [dB]
40,0
Frequenza [Hz]
39
Sistema n° 2
Nessuna presenza di isoterma 13,2 °C a
contatto con l’ambiente interno dell’edificio
con verifica T 30 °C
Temperatura
media
mensile
minima
accettabile per evitare la formazione di
muffe: 3,02 °C
Sistema n° 3
LATO ESTERNO
LATO INTERNO
Prestazioni
analizzate:

Tenuta all’acqua

Prestazioni termiche
40
Sistema n° 3
Risultato
JWPLUS
2100
min
Pa
Classe
EN
12208
15
0
JW1
1A
5
50
JW2
2A
5
100
JW3
3A
5
150
JW4
4A
5
200
JW5
5A
5
250
JW6
6A
5
300
JW7
7A
5
450
JW8
8A
5
600
JW9
9A
5
xxxx
JWPLUS
XXX
EXXX
Sistema n° 3
Presenza di isoterma 13,2 °C a contatto con
l’ambiente interno dell’edificio con verifica
T 30° C
Temperatura
media
mensile
minima
accettabile per evitare la formazione di
muffe: 8,30 °C
41
Materiale, prodotti e accessori
per l’installazione
Sono sostanzialmente riconducibili a:
Viti per fissaggi meccanici
 Sigillanti fluidi
 Guaine e membrane
 Nastri autoespandenti
 Schiume poliuretaniche
 Cordoli fondogiunto
 Controtelai

Ciascuno di questi prodotti ha delle caratteristiche proprie (e relativi
vantaggi/svantaggi), deve essere scelto in fase di progetto del sistema
di posa e utilizzato conformemente alle indicazioni del produttore.
Prestazioni meccaniche
Fissaggi
PULIZIA DEL FORO
Fondamentale per consentire il corretto trasferimento degli sforzi tra
ancorante e muratura
Il consiglio è valido per gli ancoraggi meccanici e ancor più per quelli
chimici
42
Prestazioni meccaniche
L
NUMERO FISSAGGI
?
Esempio:
Serramento di dimensioni
L= 1500 mm
?
H
?
H= 2000 mm
Quante viti sui montanti?
Quante su traversa superiore?
?
Quante su traversa inferiore?
Prestazioni meccaniche
CRITERI DI SCELTA
 Materiali di supporto
Tipo ed entità del carico
Dimensioni del supporto
Metodo di foratura
XX Kg
Tipologia di installazione
43
Prestazioni meccaniche
Prestazioni meccaniche
Carichi del vento
Classe
P1
P2
P3
1
400 Pa
200 Pa
600 Pa
2
800 Pa
400 Pa
1200 Pa
3
1200 Pa
600 Pa
1800 Pa
4
1600 Pa
800 Pa
2400 Pa
5
2000 Pa
1000 Pa
3000 Pa
44
LA NORMA UNI 11173
(in realtà poco conosciuta e per questo di maggior valore e spendibilità)
a tal scopo considera:
•
Zona climatica
•
Zona di vento
•
Altezza dell’edificio
•
Esposizione delle facciate
•
Distanza dalla costa
•
Altitudine sul livello del mare
•
Tipo di urbanizzazione della zona
•
Tipologia di intervento (nuovo,
sostituzione)
•
Destinazione d’uso dell’edificio
•
Modalità di applicazione dei vetri
Zone di vento
Zone di
vento
Variano
da 1 a 9
1 è la più mite
9 la più rigida
45
Classificazione secondo UNI EN 12210
Pressioni
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5
Freccia relativa frontale
(relativa alla deformazione max)
A = < 1/150
2. B = < 1/200
3. C = < 1/300
1.
Prestazioni meccaniche
Carichi del vento
Classe
P1
P2
P3
1
400 Pa
200 Pa
600 Pa
2
800 Pa
400 Pa
1200 Pa
3
1200 Pa
600 Pa
1800 Pa
4
1600 Pa
800 Pa
2400 Pa
5
2000 Pa
1000 Pa
3000 Pa
46
Prestazioni meccaniche
Carichi del vento
1800 Pa = 180 Kg/mq --- Finestra 2 mq --- 360 Kg = 3600 N
Carico ammissibile al taglio x tassello = 0,45 kN = 450 N
Numero minimo tasselli = 3600/450 = 8
Prestazioni meccaniche
Fissaggi
IN SINTESI…
I tasselli portanti/viti trasferiscono al corpo dell’edificio le forze
che agiscono sul serramento
Le operazioni di posa successive non debbono essere
ostacolate dalla presenza dei tasselli
Il fissaggio deve avvenire mediante l’impiego di elementi
meccanici. Ad oggi, non vi è alcun riscontro dell’efficacia di
sistemi di fissaggio non meccanici (adesivi, espansi, ecc.)
47
Sigillanti fluidi
Classificazione secondo UNI EN ISO 11600
Prestazioni da considerare:





Recupero elastico
Modulo elastico
Proprietà adesive
Capacità di movimento
Compatibilità diversi materiali
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Cosa significa HM o LM?
Forza N/mm2
Se > 0,4
Se  0,4
HM
LM
48
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Basso modulo LM
Alto modulo HM
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Dimensionamento della fuga
a
Sigillante fluido
b
Fondogiunto
b=½a
49
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Cosa significa LM 25 ??
A
Amax = a·(1+25%)
nessun
distacco
Sigillanti fluidi
QUINDI…
Per scegliere adeguatamente un sigillante che raccordi il telaio al
vano murario dovremo porre attenzione alle seguenti
caratteristiche:

Buona adesione su materiali porosi e metallici

Resistenza all’invecchiamenti (UV, agenti chimici
atmosferici, ecc.)

Ottimo recupero elastico

Basso modulo
50
Sigillanti fluidi
Supporti compatibili
ACRILICI
ACETICI
NEUTRI
MS POLYMER
•Calcestruzzo
•Laterizi
•Intonaco
•Cartongesso
•Legno
•Alcuni metalli
•Vernici
•Vetro
•Porcellana
•Ceramiche
•Smalti
•Sup. vetrificate
•Alcune plastiche
e vernici
•Vetro
•Ceramiche
•Sup. vetrificate
•Calcestruzzo
•Malte
•Laterizi
•Legno
•Metalli/lamiera
•Molte plastiche
•Vetro
•Ceramiche
•Sup. vetrificate
•Calcestruzzo
•Malte
•Laterizi
•Legno
•Metalli/lamiera
•Molte plastiche
Analisi preliminare materiali
Sigillanti fluidi
Prestazione
significativa
Limite ammesso
rif. Norm.
Recupero elastico
>=70%
UNI EN ISO 11600
Proprietà di trazione
=< 0,4N/mm2 23°C - =< 0,6 -20°C
UNI EN ISO 11600
Capacità di manten.
dell'estens.
Nessun difetto
UNI EN ISO 11600
Proprietà adesive
Nessun difetto
UNI EN ISO 11600
Perdita di volume
=< 10%
UNI EN ISO 11600
Resistenza al flusso
=< 3mm
UNI EN ISO 11600
Dimensionamento dei
giunti
Almeno 6 mm salvo specifiche tecniche
NP
Capacità di movimento
Capacità di movimento del materiale maggiore
della flessione massima degli elementi di
fissaggio
UNI EN ISO 11600
51
Sigillare il 4° lato….
MATERIALE A CELLULE CHIUSE
Sigillatura davanzale e
soglie
Bassa conducibilità
termica
Ottime prestazioni in
accoppiamento con
sigillante fluido di
protezione
Possibilità di
compensazione
irregolarità morfologiche
Sigillare il 4° lato….
NASTRO IN PVC
MS POLYMER
52
Sigillare il 4° lato….
Solo il nastro oppure in accoppiamento
ad altro materiale ?
Solo il nastro in PVC che prestazione di tenuta all’acqua
garantisce?
Sigillare il 4° lato….
Installazione Nastro PVC sotto la soglia di una portafinestra
Raccordo angolare tra nastro PVC e montanti con MS Polymer
53
Sigillare il 4° lato….
Test di tenuta all’acqua su superfici piatte (esempio traversa inferiore
finestra su bancale/controtelaio/davanzale)
Test di tenuta all’acqua
•Infiltrazione a 1050 Pa
dai giunti
•Fino a 1050 Pa nessuna
infiltrazione dal nastro in
PVC tra 2 elementi piani
NASTRI A CELLULE CHIUSE
•Compensa irregolarità
Vantaggi per il
•Fondo giunto per sigillante fluido
serramentista/posatore •Sigillatura sotto soglie portafinestra
Benefici per il cliente
finale
•Tenuta all’acqua – no infiltrazioni
•Buon isolamento termico e freno
vapore: no muffe e condense
•Durabilità
ATTENZIONE
 Nell’impiego su superfici non piane (estrusi di serramenti in
pvc/alu e soglie di porte finestre
 Ai raccordi negli angoli con le sigillature dei montanti
54
Guaine e membrane
Materiale che nasce per applicazione su tetti e coperture
Può avere funzione di tenuta all’acqua, di barriera/freno/traspirazione al vapore
acqueo, di tenuta all’aria
Abuso di utilizzo di isolanti non traspiranti e conseguentemente di barriere al
vapore può creare rilevanti problemi di condensa e muffe all’interno del giunto
e i conseguenti problemi igienico-sanitari e danni costruttivi.
Il parametro che permette di valutare il comportamento al passaggio del vapore
acqueo è lo spessore d’aria equivalente alla diffusione del vapore acqueo (Sd):
maggiore è il valore dello spessore d’aria equivalente, maggiore sarà la tenuta
al vapore.
Per valori compresi tra 0,01 e 0,2 m si è in presenza di una guaina traspirante, per
valori compresi tra 0,2 e 100 m abbiamo una guaina di freno al vapore, per
valori > 100 m abbiamo una guaina barriera al vapore.
Guaine e membrane
Lato esterno traspirante
Lato interno –
barriera vapore
55
Guaine e membrane
• Fissaggio con due differenti adesivi:
butilico per lato muratura, acrilico per
lato telaio
• Normalmente intonacabile
• Funzione: impermeabilità aria – acqua,
permeabilità differente (a seconda del
diverso Sd) al vapore
• Concetto applicabile in particolare a
climi freddi: traspirazione verso
esterno, freno o barriera vapore verso
l’interno
Guaine e membrane –
applicazione
56
Guaine e membrane
Prestazione
significativa
Limite ammesso
rif. Norm.
Classe materiale
A-B-C-D
EN ISO 13501
Resistenza alle
variazioni di
temperatura
da –30°C +90 °C
EN 1297
Permeabilità giunto
nessuno, vedere sistema
NP
Resistenza agenti
atmosferici e raggi UV
conformità
EN 12316-2
Trasmissione vapore
d’acqua
nessuno, valore da dichiarare
EN ISO 12572
Compatibilità con altri
materiali
nessuna corrosione o effetto dannoso in
contatto con i principali materiali edili
EN 12316-2
Guaine e membrane
Vantaggi per il
serramentista/posatore
Benefici per il cliente finale
• Applicabilità al controtelaio per guida a
cappottista/muratore
• Possibilità di un unico prodotto per freno vapore
/ traspirabilità giunto
• Freno
vapore:
evitare
muffe/degradi
internamente al giunto
• Intonacabile: continuità tenuta aria – no spifferi
• Intonacabile – vantaggio estetico
57
Nastri autoespandenti
Meno diffusi di altri
materiali hanno indubbi
vantaggi in situazioni
difficili.
Conducibilità termica,
lavoro elastico,
riempimento giunto, …
Nastri autoespandenti
Tipicamente usati in sostituzione di
fondo giunto e sigillante fluido
(“silicone”)
Usati per riempimento totale del
giunto
58
Nastri autoespandenti
Vantaggi per il
serramentista/posatore
Benefici per il cliente finale
• Nastro 2F: unico prodotto per duplice funzione
• Adattabilità a piccoli fuori quadro / fuori piombo
• Elevata elasticità
• Riempimento per profili a Z
• Freno
vapore:
evitare
muffe/degradi
internamente al giunto
• Se adeguatamente compresso: ottima tenuta
acqua/aria/acustica/termica
• Isolamento termico: no muffe e condense
Nastri autoespandenti
59
Nastri autoespandenti
Alcune avvertenze...
•
Il tempo d’espansione del nastro dipende esclusivamente dalla
temperatura: più questa è elevata, più veloce avverrà l’espansione. Se
fa molto caldo, per rallentarne l’espansione, è consigliabile mantenere il
prodotto in luogo fresco per almeno 12 ore prima dell’applicazione
•
Se il nastro è a compressione differenziata, il lato con maggior spessore
va rivolto verso l’interno della stanza
•
Applicare il nastro senza tenderlo, lasciare 1-2 cm
in eccesso ogni metro di nastro
Nastri autoespandenti
Nastri
Sigillante fluido
Sigillante fluido
60
Schiume poliuretaniche
Utilizzo molto diffuso nel campo:
per riempimento giunti di istallazione?
OK
per fissaggio serramenti ?
ASSOLUTAMENTE NO !!
Non esporre ai raggi UV per evitare
deterioramento
Evitare taglio pellicola
Tempo di vita limitato
Attenzione stoccaggio e temperature di
utilizzo
Schiume poliuretaniche
ESPANSIONE - La velocità di espansione dipende
da umidità e temperatura; maggiore è la
temperatura ambientale più velocemente il
propellente passa allo stato gassoso. Una
eccessiva velocità è a discapito della qualità
UTILIZZO – Necessaria pulizia accurata della
pareti di supporto e umidità elevata del giunto per
favorire la reticolazione
COMPATIBILITA’ - La schiuma poliuretanica una
volta indurita ha un ottimo comportamento
all’aggressione delle principali sostanze chimiche
61
Schiume poliuretaniche
Indicazioni generali






Non debbono essere utilizzate in sostituzione ai
fissaggi meccanici dei serramenti
Tendono a ritirarsi (fare verifica comparativa tra
diversi prodotti)
Non garantiscono lavoro elastico all’interno del giunto
(salvo alcune)
Non garantiscono prestazioni di tenuta all’acqua
Non debbono essere rifilate
Contengono isocianati
Sul mercato sono presenti schiume poliuretaniche
monocomponenti con un buon grado di elasticità
residua, certamente interessanti al fine di assicurare il
lavoro elastico all’interno del giunto di posa.
Schiume poliuretaniche
Celle aperte di grandi dimensioni
Bassa densità
Minor potere adesivo
Alta densità di celle di piccole
dimensioni consente un
elevata superficie di contatto
fra la schiuma e il materiale
Maggiore adesione al
substrato
62
Schiume poliuretaniche
In merito all’isolamento acustico, attenzione ai dati dichiarati dai fornitori
Esempio
Schiuma poliuretanica commercializzata con dicitura “grado di
insonorizzazione 58 dB”
Cosa mi aspetto? Cosa significa?
Il test sul prodotto viene eseguito riempiendo una fuga rettilinea su un
campione a valore di isolamento acustico noto.
Dal rapporto di prova…: “Nelle situazioni pratiche (…) per problemi fisici
l’insonorizzazione del giunto deve essere corretta di -3 dB circa (…) e il
potere fonoisolante della schiuma corretto di -4 dB.
Schiume poliuretaniche
In merito all’isolamento acustico, attenzione ai dati dichiarati dai fornitori
In sostanza, mediante l’impiego di una schiuma dichiarata 58 dB, applicata
sul perimetro di una finestra di superficie 2 mq e 40 dB di isolamento
acustico….
L’ISOLAMENTO ACUSTICO DEL SERRAMENTO POSATO RISULTA PARI A:
38 dB
Era ciò che vi aspettavate?
DOBBIAMO prenderci il tempo di chiedere ai ns. fornitori i rapporti di prova
emessi da Laboratori Notificati e Accreditati, e …. di leggerli con
attenzione.
63
Schiume poliuretaniche
• Facilità di utilizzo (importante pulizia e
umidificazione giunto)
• Adattabilità a giunti con larghezze non uniformi
• Elasticità – possibile applicazione del coprifilo
• Irrigidimento per PVC
Vantaggi per il
serramentista/posatore
Benefici per il cliente finale
• Buon isolamento acustico
• Isolamento termico elevato
• Possibilità di verniciatura – vantaggio estetico
Controtelai
Le considerazioni di base sono:
Si trattava di un prodotto molto “povero”, che è stato riconsiderato e
riprogettato, in funzione dell’importante ruolo che svolge.
Sono in atto (da parte di serramentisti) sperimentazioni per il
miglioramento del livello qualitativo del controtelaio (protezione,
prestazioni meccaniche, isolamento termico).
Attenzione all’impiego di controtelai metallici o con parti
termoconduttrici, in ragione della possibilità di ponti termici (si
veda quanto illustrato relativamente ai ponti termici).
64
Controtelai
Controtelai
65
Controtelai
Ma le prestazioni non dipendono solo dal progetto o
da materiali e componenti…
… e possono essere
verificate in opera.
66
Misura dell’efficacia:
Isolamento acustico
Dispersioni energetiche degli edifici
Le trasmittanze
Ug
g
Uf
67
Dispersioni energetiche degli edifici
ESEMPIO
Serramenti con permeabilità all’aria
rilevata secondo UNI EN 12207
Appartamento di 100 mq
Area finestrata: 16 mq Zona climatica E
(GG=2259)
Perdite per trasmissione
Qt = Uw * AW * (GG) * 0,024
Qt è l’energia dovuta alla perdita per trasmissione, espressa in kWh/a;
Uw è la trasmittanza termica dei serramenti (nel caso prendiamo 1,6 W/mqK)
Aw è l’area finestrata
Per serramenti in classe 4, permeabilità a 100 Pa 1,5 mc/hmq
Qt4 = 1380 kWh/a
Per serramenti in classe 2, permeabilità a 100 Pa 21 mc/hmq
Qt2 = 1380 kWh/a
68
Perdite per ventilazione
QVz = [ (N100 * AW) * 0,162 * aca * (GG) ] 0,024
QVz è l’energia dovuta alla perdita per infiltrazione, espressa in kWh/a;
N100 è il risultato del test di permeabilità all’aria 100 Pa
aca è la capacità termica volumica dell’aria
Aw è l’area finestrata
Per serramenti in classe 4, permeabilità a 100 Pa 1,5 mc/hmq
QVz4 = 72 kWh/a
Per serramenti in classe 2, permeabilità a 100 Pa 21 mc/hmq
QVz2 = 1008 kWh/a
Dispersione vs Ventilazione
140
DISPERSIONI PER
TRASMISSIONE
120
DISPERSIONI PER
VENTILAZIONE
100
80
60
40
20
0
1977
1990
2006
Classe A
(Fonte: ENEA 2008)
69
ISOLAMENTO ACUSTICO IN OPERA
Norma UNI EN ISO 140-5
Misurazione dell’isolamento acustico
in edifici e di elementi di edificio.
Misurazioni in opera dell’isolamento
acustico per via aerea degli elementi
di facciata e delle facciate
Isolamento facciata
curva di riferimento secondo ISO 717-1
Isolamento facciata
Possibilità di evidenziare criticità
su singoli elementi quali
serramenti e giunti di posa
55
50
45
Analisi della curva di isolamento
per identificare l’origine delle
criticità
35
30
Cosa si ottiene…
25
D2m,nT,w = 40 (-2, -5) dB
4000
2000
1000
500
250
15
125
20
63
R [dB]
40
Frequenza [Hz]
70
ISOLAMENTO ACUSTICO IN OPERA
Richiesta committenza su serramento
40 dB
Valore dichiarato da prove ITT
40 dB
Isolamento di facciata in opera
40 dB
Isolamento del serramento in opera
36 dB
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Termografia –
Fotografia –
Scrivere con il calore
Scrivere con la luce
71
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Radiazione infrarossa
1 – Raggi X
Spettro
infrarosso per
sensori
termocamere
da 3 a 15 m
2 – Raggi UV
3 – Luce visibile
4 – Infrarosso
5 – Microonde
6 – Onde Radio
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Termografia dall’esterno
Termografia dall’interno
72
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Normativa di riferimento: UNI EN 13187
Disegni progettuali
Documenti
Immagine
termografica
Condizioni interne
ed esterne
Distribuzione
Temperature
Prevista
Confronto tra
prevista e reale
Identificazione
criticità
Rapporto
BLOWER DOOR TEST IN OPERA
Nota Bene:
•Test normalmente eseguito su intero
alloggio secondo norma UNI EN 13829
•Possibilità di test su singoli serramenti!
73
BLOWER DOOR TEST IN OPERA: esecuzione prove
 MINNEAPOLIS BLOWER DOOR TEST
 Il test si esegue con un ventilatore (Blower) ancorato ad
un telaio (Door) che viene sigillato nel vano di una porta o
finestra lasciata aperta (con tutte le altre porte e finestre
chiuse)
 Il ventilatore crea una differenza di pressione tra l’interno
e l’esterno pari a 50 Pa, equivalente alla pressione di un
vento con una velocità di circa 9 m/s (33 km/h)
 Un software calcola il volume orario dell’aria che il
ventilatore deve fornire per mantenere la pressione di
prova, cioè per compensare le fughe attraverso i punti
non sigillati dell’involucro
 Le perdite per infiltrazione risultano in questo modo
determinate e vengono espresse in funzione del volume
del locale testato (V/h)
BLOWER DOOR TEST IN OPERA
Requisiti non cogenti: UNI EN ISO 13789
Edifici multi-familiari
Edifici mono-familiari
Livello tenuta all’aria
n50 < 2
n50 < 4
Alto
2< n50 < 5
4< n50 < 10
Medio
n50 > 5
n50 > 10
Basso
Esempio limiti CasaClima
Classe energetica
Valore limite n50 (h-1)
Gold
0,6
A
1
B
1,5
C
2
74
BLOWER DOOR TEST IN OPERA
1. Per garantire la protezione termica
dell’involucro
TENUTA ALL’ARIA PERCHÉ?
2. Per ridurre le dispersioni per
infiltrazione
3. Per inibire infiltrazioni di inquinanti
dall’esterno verso l’interno
4. Per evitare correnti d’aria
5. Per garantire la corretta funzione degli
impianti di ventilazione
6. Per garantire la protezione acustica
degli ambienti
BLOWER DOOR TEST IN OPERA
•
DA DOVE PASSA L’ARIA?
•
giunti fra elementi di telaio
fisso
•
giunti fra elementi di telaio
mobile
•
fra le battute del telaio mobile
su elementi del telaio fisso
•
giunti fra elementi di telaio
mobile ed elementi di
tamponamento (pannelli o parti
vetrate) del serramento
• giunti
giunti di
diposa
posafra
fra elementi
elementi di
di
telaio fisso
fisso eecomponenti
componenti
telaio
adiacenti al
alserramento
serramento (muri,
adiacenti
pannelli leggeri, controtelai,
pavimenti ecc.)
?
75
BLOWER DOOR TEST: Localizzazione delle perdite
TERMOGRAFIA
Come anticipato, una termocamera IR è in grado di rilevare
le temperature dei corpi.
Utilizzata prima e durante il Blower Door Test, la termografia
permette di localizzare con precisione le zone non a tenuta,
da dove entra aria esterna
TERMOANEMOMETRO A FILO CALDO
Permette di misurare la velocità dell’aria in base alla velocità di
variazione della temperatura del sensore esposto al
flusso. Utilizzato durante il Blower Door Test, consente di
localizzare con precisione anche i più piccoli passaggi d'aria. In
depressione questi flussi d'aria tendono a infiltrarsi all'interno
dell'edificio attraverso le connessioni e le articolazioni non a
tenuta stagna.
BLOWER DOOR TEST: Localizzazione delle perdite
Termografia eseguita a pressione
atmosferica: non si evidenziano
particolari ponti termici
Termografia eseguita durante il
Blower Door test (fase di
depressione): si osservano
infiltrazioni di aria dalla parte inferiore
del serramento in corrispondenza del
montante centrale e in
corrispondenza della soglia
76
A-WERT: prove specifiche su serramenti
La procedura A-Wert permette di determinare la tenuta di un
singolo serramento e di verificare l'effettiva qualità della posa
anche con l’edificio in servizio.
Il test viene svolto impiegando un dispositivo Blower Door
posizionato su un'altro serramento.
Vantaggi tangibili: la tutela tecnica
40 dB
77
Vantaggi tangibili: la tutela tecnica
636 m3/h
Vantaggi tangibili: verifica efficacia
Richiesta capitolare su permeabilità all’aria e
contenimento ponti termici
Verifica eseguita con BDT e macchina termografica
78
Vantaggi tangibili: differenziazione
POSSIBILITA’ DI MOSTRARE MANTENIMENTO IN OPERA DELLE
PRESTAZIONI:
• DIMOSTRAZIONE DOCUMENTALE (TIPO ITT)
FALEGNAMERIA XXX
• DIMOSTRAZIONE PER VERIFICA DIRETTA SUL
CANTIERE
UNI EN 14351-1
Valutiamo insieme
qualche esempio concreto…
79
In generale…
Evitare controtelai metallici (conduzione)
Tenuta all’aria con nastro espandente
oppure silicone + fondogiunto
Profilo per tenuta vento-pioggia
Regola: a = 2b
Tenuta all’aria
Tenuta all’aria del controtelaio !
In generale…
Tenute a vento e pioggia
Tenuta all’aria
Tenuta all’aria del
controtelaio !
80
Condizioni di Prova
Simulazione software con i seguenti parametri :
Ambiente Interno T = 20° C
Ambiente esterno T = 0° C
Progetto nr.1:
• Parete con cappotto esterno
• Serramento in PVC
• Presenza zanzariere
• Presenza avvolgibile
• Posa a filo interno
• Nodo laterale
81
Progetto nr.1: : analisi delle isoterme
Progetto nr.2:
• Parete con cappotto esterno
• Serramento in legno
• Presenza zanzariere
• Oscurante tipo persiana
• Posa a centro muro
• Nodo laterale
82
Progetto nr.2: : analisi delle isoterme
Progetto nr.3:
• Parete con isolante e
mattoni faccia a vista
• Serramento in allumino TT
• (Oscurante tipo persiana)
• Posa a filo interno
• Nodo inferiore
83
Progetto nr.3: : analisi delle isoterme
Progetto nr.4:
• Parete con isolamento interno
• Serramento in PVC
• (Presenza avvolgibile)
• Posa a filo interno
• Nodo inferiore
84
Progetto nr.4: : analisi delle isoterme
Progetto nr.5:
• Parete monolitica
• Serramento alluminio TT
• Presenza zanzariere
• Oscurante tipo persiana
• Posa a centro muro
• Nodo laterale
85
Progetto nr.5: : analisi delle isoterme
Progetto nr.6:
• Parete monolitica
• Serramento in legno
• (Presenza zanzariere)
• (Presenza avvolgibile)
• Posa a filo interno
• Nodo inferiore
86
Progetto nr.6: : analisi delle isoterme
Come intervenire? Una prima soluzione
Controtelaio
maggiorato
87
Come intervenire? Una seconda soluzione
Scasso con
isolante
PRESTAZIONI REALI: DIAGNOSI IN OPERA

Verifica della tenuta all’aria del serramento in opera e localizzazione delle perdite (Blower Door Test e A‐Wert)

Visualizzazione e rilevazione dei ponti termici conduttivi e convettivi – Diagnosi termografiche per rilevazione problematiche (Termografia)
 Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate (Acustica in opera)
88
ISOLAMENTO ACUSTICO, un caso reale su
ristrutturazione
Ristrutturazione con specifiche
richieste acustiche
Isolamento acustico, un caso reale
D2m,nT,w = 34 (-1, -3) dB
89
Isolamento acustico, un caso reale
RILEVAZIONI:
Buona tenuta delle parte muraria e del vetrocamera
Sensibile peggioramento lungo la traversa superiore in corrispondenza della
giunzione con il cassonetto e dei montanti laterali in prossimità dei copribili
Stima serramento in opera 33 dB
ANALISI DOCUMENTALI
Valore acustico dichiarato dal produttore – 38 dB
Rilevazioni in opera evidenzia una problematica imputabile al serramento
installato
ISOLAMENTO ACUSTICO, un caso reale sul nuovo
Criticità su porte con maniglione antipanico
Tenuta all’aria molto buona di serramenti standard e giunti di posa
90
Isolamento standardizzato di facciata
curva di riferimento secondo ISO 717-1
Alla frequenza critica di 1000 Hz,
si misurano ca. 90 dB all’esterno.
D2m, nT
55
All’interno dei locali, si rilevano
53/54 dB sulle luci fisse e 56/57 dB
su porte e standard.
50
40
35
Evidenziata criticità
alle medie frequenze
30
Su montante dx (lato apertura)
della porta antipanico, si rilevano
fino a 73 dB. Su montante sx
invece al max 60/61 dB.
D2m,nT,w = 43 (-2, -4) dB
25
4000
2000
1000
500
250
125
20
63
D2m, nT [dB]
45
Frequenza [Hz]
Nel caso analizzato è stato condotta una analisi
accurata del sistema di posa.
Situazione risolta mediante regolazione del prodotto
Cosa sarebbe successo se così non
fosse stato?
91
E’ BENE SAPERE CHE…
La Corte di Cassazione ha confermato con ordinanza n°
1066/2012 che carenze di insonorizzazione possono
legittimare la richiesta di riduzione del prezzo e di
restituzione di una parte della somma versata
1)
2)
I rimedi sono essenzialmente di due tipi:
intervento per ripristinare condizioni di normale
vivibilità (rispetto DPCM 05-12-97)
riduzione del prezzo, che ha la funzione di ripristinare
l'equilibrio mediante una rettifica del contratto.
La presenza di "vizi acustici" incide negativamente sul valore
dell'immobile, che può subire un deprezzamento
cfr. Tribunale di Milano, sentenza n. 2600 del 05/03/2001 - deprezzamento, nel
caso deciso, nella misura del 20% del valore dell'immobile
Il Tribunale di Torino, Sentenza n. 2715 del 23/04/2007 - difetto pari a una somma
del 20% del costo di acquisto dell'appartamento).
Si conferma la necessità del rispetto dei requisiti acustici passivi degli
edifici e quindi un utilizzo di elementi edilizi che siano in grado di
collaborare adeguatamente al raggiungimento delle prestazioni in opera
necessarie.
ANOMALIE TERMICHE
Difformità tra stato di fatto e situazione di progetto
Contesto: Analisi richiesta dal
serramentista per cercare di
risolvere una “incomprensione”
con il cliente finale che si
protraeva da tempo
92
I
N
F
I
L
T
R
A
Z
I
O
N
I
ATTENZIONE: la quantità di infiltrazioni misurata in tutto l’edificio non era
“giustificata” dalle perdite di aria dei serramenti… si è pertanto andati alla ricerca delle
altre perdite
93
ELEVATE PERDITE TRA LE
COMPONENTI DEL TETTO IN LEGNO
E TRA GIUNZIONE PARETI
VERTICALI – TRAVONI IN LEGNO
TRAMITE DIAGNOSI IN OPERA IL
SERRAMENTISTA SI E’
TUTELATO … IL CLIENTE HA
RICHIESTO DI CONFRONTARSI
CON UN ALTRO ATTORE
LA PERMEABILITA’ ALL’ARIA
Contesto: Analisi richiesta dal
CTU su incarico del magistrato per
una causa di contenzioso relativa a
una presunta scarsa tenuta dei
serramenti
94
ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO
TENUTA DEI GIUNTI DEL SERRAMENTO (ANTA-TELAIO)
Buona tenuta dei giunti del serramento, ma rilevate
perdite complessive molto elevate… DOVE
PERDEVA IL PRODOTTO ?
ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO
TENUTA DEI GIUNTI DI POSA
95
ASSISTENZA TECNICA A SITUAZIONE DI CONTENZIOSO
TENUTA DEI GIUNTI DI POSA
Valori rilevati infisso
CLASSE 2
QUALIFICA DELL’IMMOBILE E DEL LAVORO ESEGUITO
Esperienza derivante da un progetto di studio
96
RILEVIAMO LA PRESTAZIONE DI OGNI
GIUNTO
Quale è il giunto più critico?
RILEVIAMO LA PRESTAZIONE DI OGNI GIUNTO
3
2
1
0
Muro - Controtelaio
2,54 m3/hm a 50 Pa
Controtelaio –
Serramento
0,22 m3/hm a 50 Pa
Anta - Telaio
0,06 m3/hm a 50 Pa
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I VALORI RILEVATI
Giunto analizzato
Perdita m3/hm
50 Pa
Classe UNI EN
12207
Muro - controtelaio
2,54
Classe 2
Controtelaio –
serramento
0,22
Classe 4
Anta - Telaio
0,06
Classe 4
TOTALE
2,82
CLASSE 2
SCATTA LA “RICERCA” DEL COLPEVOLE…
CHI HA MONTATO I CONTROTELAI ???
LA PERDITA DI ARIA DEL SERRAMENTO
E LA PERDITA COMPLESSIVA DELL’EDIFICIO
Quanto può
valere?
Analisi di 2 casi:
1 – Perdite di aria del serramento significative
2 – Perdite di aria del serramento eccellenti
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DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
la normalità
1° caso:
Perdite di aria del serramento significative
DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
la normalità
Individuazione delle perdite sul campione “tipo”
analizzato
Perdite m3/hm a 50 Pa
Perdite tra controtelaio e serramento
1,19
Perdite complessive imputabili alla posa
Perdite di aria progressive
Finestra posata
2,71
2,72
3
Finestra perde
“quasi” zero
2
1
0
Perdite tra controtelaio e
serramento
Perdite complessive imputabili
alla posa
Finestra posata
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DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
la normalità
Perdita percentuale degli infissi sul
totale dell'involucro a 50 Pa
30%
Suddivisione perdite di aria tra edificio e serramento
Perdite espresse in m3/h a 50 Pa
Perdite da edificio
Perdite di tutti gli infissi (stimata)
275,00
85,00
DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
un caso virtuoso
100
DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
un caso virtuoso
Tenuta ipotetica dello stabile molto elevata Verifica richiesta dal serramentista per
valutare incidenza del prodotto posato sulle
infiltrazioni complessive dell’edificio
2° caso:
Perdite di aria del serramento eccellenti
DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
un caso virtuoso
Perdite preliminari sull’infisso, comprensivo di posa in opera molto buone
Perdite complessive dello stabile PESSIME
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DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
un caso virtuoso
Complanare posato in battuta con nastro
autoespandente e guaine tra controtelaio e muratura
Infiltrazioni di
aria a 50 Pa m3/h
Infiltrazione di aria complessiva del complanare
(prodotto + posa)
5,30
Perdita di aria dell'edificio di circa 60 m2 con
aereazione meccanica chiusa e sigillatura dei
principali difetti riscontrati
630
Da dove “vengono” le principali perdite ?!??
DISPERSIONI TERMICHE PER VENTILAZIONE E SERRAMENTI
un caso virtuoso
Perdita percentuale degli infissi sul
totale dell'involucro a 50 Pa
<5%
Collegamento “involontario” tra appartamento al piano terra e appartamento (indipendente) al 1° piano; mettendo in depressione i locali al piano terra si rilevano anche le perdite al piano superiore.
RISULTATO: Corretta PROGETTAZIONE ma ERRATA REALIZZAZIONE.
SERRAMENTISTA AGEVOLATO E TUTELATO DALL’ANALISI – RISULTA ESSERE UNO DEI POCHI OPERATORI AD ESSERSI ATTENUTO AL PROGETTO ED OPERATO IN LINEA CON QUANTO STABILITO
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PERDITE DI ARIA COMPLESSIVE DELL’EDIFICIO ESPRESSI IN M3/H ALLA PRESSIONE DI 50 PA
QUANTO INCIDONO LE PERDITE DI ARIA DEL SERRAMENTO?
DIPENDE E SOPRATTUTTO PUO’ CAPITARE CHE:
su edifici che hanno discrete prestazioni gli infissi abbiamo “colpe” rilevanti
su edifici con tenuta scadente gli infissi possano essere un punto forte
PERDITE DI ARIA RICONDUCIBILI AI SERRAMENTI
PERDITE DI ARIA NON RICONDUCIBILI AI SERRAMENTI
DISPERSIONI TERMICHE ED INFISSI –
ponti termici convettivi e conduttivi
Le perdite di energia termica (QL) che un edificio subisce
durante il periodo di accensione dei riscaldamenti sono :
QL = QV + QT
Perdite per
Ventilazione
Perdite per
Trasmissione
103
DIAGNOSI E RISOLUZIONE DELLE PROBLEMATCHE IN FASE DI
COSTRUZIONE DEL CANTIERE
IMPRESARIO
SERRAMENTISTA
QUALITA’ RICHIESTA DAL CLIENTE
CONFERMATA DOCUMENTALMENTE
INSTALLAZIONE DEI PRODOTTI
RICHIESTA CAPITOLARE SPECIFICA
PROBLEMI RILEVATI IN OPERA
RILEVAZIONI SPECIFICHE IN CANTIERE
PRODOTTO IN OPERA CONFORME A
QUANTO DICHIARATO
VALORI RILVEATI NON CONFORMI
Prestazioni dichiarate OK
Uno dei punti OK non
soddisfatto
Prestazioni richieste OK
Insoddisfazione del cliente
Soddisfacimento richieste
capitolari
Possibili responsabilitа a cui
dare risposta
Corretta esecuzione dei lavori
IN QUESTO CASO, COSA E’ SUCCESSO ?
ATTENZIONE
A CHI AFFIDARSI PER…
Diagnosi in opera
Rilevazione problematiche
Proposte di risoluzione
Supporto al contenzioso tecnico
Non sono attività banali;
Non basta fare una fotografia con una termocamera.
Non è sufficiente montare un “ventolone”.
Le rilevazioni vanno fatte solo in condizioni controllate …
altrimenti i dati rilevati potrebbero essere inesatti.
Soprattutto le interpretazioni dei risultati vanno fatte con
attenzione e cura … si rischia di prendere delle cantonate.
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UESTION TIME….
anche su: http://forum.legnolegno.it
WORKSHOP
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