NoFrills 2010, la svolta

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NoFrills 2010, la svolta
www.guidaviaggi.it
Anno XXXVIII
1293
4 Ottobre 2010
numero
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. - Prezzo per copia euro 0,50
NoFrills 2010, la svolta
E
dizione storica
quella di NoFrills
2010, che ha chiuso con
una crescita di partecipanti
del 17%. Nel 2009 la manifestazione aveva regi-
strato un totale di 7.800
presenze, di cui 3.500 agenti di viaggi. Nel primo
giorno di fiera, invece, la
decima edizione ha segnato il record di 4.000 visi-
tatori e il secondo giorno
sono stati 2.800, che, sommati ai 2.300 operatori presenti, porta a 9.100 ingressi.
“Il workshop - ha com-
mentato Paolo Bertagni,
amministratore unico di
NoFrills - ha raggiunto gli
obiettivi che ci eravamo
prefissati per la decima
edizione. Un evento come
sempre dedicato strettamente alle imprese, ma con
un innalzamento nella qualità degli espositori, una
dimensione dei marchi
veramente internazionale e
un tocco di novità sia nei
convegni che nei marchi”.
La manifestazione ha confermato il suo ruolo propositivo per il 2011, alla
luce dei risultati della stagione trascorsa, che mantiene ancora le sue ombre,
come si deduce dal report
di Gfk Retail & Technology Italia (vedi servizio a pag. 3). Il lungo raggio di qualità registra le
migliori performance, assieme alle crociere sia fluviali che marittime. Intanto
dai principali imprenditori
del comparto riuniti a Bergamo è emerso l’evidente
calo di passeggeri degli
ultimi due anni e la conseguente elasticità dei
prezzi, che ha fortemente
condizionato il mercato.
Qualche segnale positivo,
tuttavia, si intravede a partire da questo autunno. Assodato che il gioco al ribasso non giova più alla
produttività, e meno ancora ai margini, si assiste a
prove di collaborazione tra
il mondo della distribuzione e della produzione,
come testimonia tra l’altro
il recente tavolo di confronto tra Astoi e Ainet
(vedi il servizio interno).
L’appuntamento con No-
Frills è confermato per il
23 e 24 settembre del
2011. “Numerose le conferme degli espositori per
l’edizione 2011 - ha dichiarato Bertagni - e con
investimenti ancora più
significativi. Questo rappresenta il miglior indice
del fruttuoso esito del
workshop”. I servizi sul
consuntivo della fiera e sui
convegni si trovano da
pag. 2 a pag. 4.
L.D.
Focus
2 GuidaViaggi
4 Ottobre 2010 - n° 1293
Consuntivo NoFrills
Il retail ingrana la quinta
Regole condivise e politica di marchio le basi per la strategia del futuro.
Migliore il dialogo tra produzione e distribuzione. Ma permangono criticità
di Nicoletta Somma
R
egole condivise e
politica di marchio. I network sono pronti al passaggio a una
strategia sul modello della
Gdo? La spinta a portare
sempre più clienti in agenzia
è una necessità: se è vero,
come ha ricordato il d.g. di
G40 Luca Battifora, che
“circa 4,5 milioni di italiani
si rivolgono al nostro settore” e l’obiettivo è portarli “a
quota 8 milioni”, nel periodo tra il 2008 e il 2010 “il
mercato leisure è calato di
quasi 700 milioni di euro,
una flessione pari al 13%”,
ha ricordato Massimo Broccoli, direttore distribuzione Gruppo Alpitour. Necessità fa virtù: del modello
Gdo applicato al turismo si
parla da tempo, ma mai come in questo momento ha
scaldato animi e platee dei
convegni. Il mondo del retail accelera e ingrana la quinta, sull’onda di canali alternativi che pressano ed
erodono quote e di un’utenza che non solo fa da sé, ma
ne sa (quasi?) di più degli
addetti ai lavori. E nelle parole di produzione e distribuzione torna come un
diktat l’imperativo del cliente caput mundi: bisogna “rifocalizzare l’attenzione delle adv sulle necessità del
consumatore”, ha evidenziato Enzo Carella, a.d. UvetItn. Parole d’ordine multicanalità e innovazione. Ma
soprattutto sinergia con gli
operatori. “Il networking ha affermato l’a.d. di Service Team, Luca Caraffini deve essere capace di relazionarsi con i t.o. a 360°”,
stabilendo con questi ultimi
regole comuni. Ma il cliente
Welcome punta ai clienti della Gdo
Raggiungere nuovi clienti, fidelizzarli, non agire solo sul
prezzo. Ma anche scommettere su un'esclusività che faccia
da barriera all'ingresso dei competitor, ed affermare il brand.
Così la direzione di Welcome Travel ha presentato alle
agenzie il progetto Nectar. Chi frequenta un po' la grande
distribuzione sa di cosa si sta parlando: è un programma
fedeltà collettivo, creato dai canadesi Groupe Aeroplan, attivo in Uk, ed approdato da qualche mese anche in Italia
soprattutto per merito
della cassa di risonanza
del marchio Auchan,
ma anche di Unieuro, Ip,
la Banca Unicredit. Sono
infatti questi alcuni dei
partner che permettono
l'accumulo dei punti
spendibili, poi, nel classico catalogo premi. In Italia attualmente sono 5,5 milioni i
"conti” Nectar attivi, un bacino che fa gola. Ed ecco il progetto: diventare il partner esclusivo nel segmento travel.
I vantaggi per le agenzie? Molteplici, assicurano in casa
Welcome, a cominciare dalla visibilità, ma soprattutto l'accesso ad una ricca banca dati, con relative analisi, per
conoscere i clienti e segmentarli secondo vari parametri.
Le agenzie non dovranno sostenere costi fissi, ma riconoscere punti quando chiuderanno delle pratiche, in base a
un calcolo di corrispondenza con la somma pagata dal
cliente. Un paio di esempi: su una pratica da 1000 euro l'agenzia dovrà a Welcome 7,5 euro, su un biglietto aereo da
100 euro, 30 centesimi.
Non sono mancati i dubbi da parte delle adv: la diversa
penetrazione sul territorio degli Auchan & co. potrebbe
privilegiarne alcune rispetto ad altre, come pure occorre
capire se e come un cliente fidelizzato sia disposto a
spostarsi in un’agenzia dove possa accumulare punti
Nectar. E, poi, qualora anche i viaggi Alpitour rimanessero
tra i premi Nectar: "Non voglio pagare io la vacanza che poi
il cliente andrà a riscuotere in un'altra agenzia", è stato
obiettato. Ma da Welcome arrivano rassicurazioni, anche
perché al network serve massa critica: l'accordo si farà solo
se entro novembre avranno aderito almeno in 300.
M.T.
Un momento di NoFrills
oggi si identifica “con l’insegna da cui compra, non
tanto con i prodotti che
acquista”, avverte l’a.d. di
Welcome Travel Gianpaolo Vairo.
Fare politica di marchio e
modellarsi sull’esempio della larga distribuzione. Ma il
mercato è maturo per questo
tipo di passaggio, si chiede
Broccoli? Ci vuole del tempo perché, al di là del mero
ingresso in una rete, un'a-
genzia sia realmente partecipe della politica del network, ha ricordato Caraffini.
Bisogna perseguire e rafforzare le regole del proprio
business e contemporaneamente portare avanti regole
condivise con il versante produttivo, aggiunge Carella,
che poi sottolinea: “Spesso
sui canali tradizionali il cliente trova condizioni peggiorative rispetto alle Olta”.
In più la distribuzione non è
ancora così concentrata, dice Vairo, “sono 120 le reti
attuali”. Se nel 2003-04, infatti, le adv aderenti a network erano il 36%, oggi sono il 68%, ma non si è ancora all’agognato 95%. Di
contro esiste un sistema
d'offerta polverizzato su
molti interlocutori. Esistono
ancora una serie di criticità
da risolvere: “Il network
dovrà saper presidiare richieste come l’advanced o il
last minute”, dice Caraffini.
Le reti dovranno saper dire
all’operatore quale tipo di
prodotto serve al cliente e
gli operatori parallelamente
fare più ricerche di mercato,
“non affidarsi al promotore
che arriva in agenzia e propone una data destinazione”. Se si sfogliano i cataloghi di 15 anni fa e si
guardano quelli attuali, se si
osserva l’allestimento delle
vetrine, aggiunge Battifora,
“non si notano cambiamenti
epocali come in altri settori”
Si aggiungono altri quesiti:
ciascuna delle reti sta lavorando a un proprio marchio.
Quanto tempo ci vorrà perché il cliente si fidelizzi a un
determinato brand distributivo? E’ vero che dal mare
magnum degli operatori sono spariti e forse spariranno
alcuni grossi nomi, ma è
realmente scontato che il cliente si fidelizzi a un brand
creato dalla distribuzione e
non rimanga, invece, focalizzato sul nome del t.o? E in
tutto questo progetto su ampia scala, quanto e quale sarà il contributo che potrà dare la singola adv? Le basi di
un dialogo sembrano esserci,
ma per il salto par di capire
che occorra del tempo.
Pianificare il futuro
L’
aeroporto può e
deve essere volano per lo sviluppo
turistico del territorio. Un
obiettivo raggiungibile grazie alle sinergie con compagnie aeree da un lato, e
imprenditori e realtà locali
dall'altro. Un concetto chiaro e più volte espresso. Eppure non sempre il passaggio dalla teoria alla pratica è
così ovvio. "Ho perso meno
tempo a convincere Ryanair
della bontà del nostro territorio rispetto a persuadere
gli amministratori pubblici
della ricchezza che l'accordo con la compagnia ha
prodotto". Così Salvatore
Ombra, presidente AirGest Aeroporto di Trapani, tra i relatori del convegno L'aeroporto-driver principale di sviluppo turistico
del suo bacino territoriale,
tenutosi in occasione di
NoFrills. Uno scalo, quello
di Trapani, che ha visto lievitare in maniera notevole i
suoi numeri, dai 220mila del
2007 (quando Ombra iniziò
il suo incarico, ndr) ai 2 milioni di quest'anno, proprio
grazie alla compagnia irlandese. Un traffico low cost
carta vincente, dunque, ma
dal modello di business rischioso tanto per lo scalo
che per il territorio, se è vero
che, come ha osservato l'a.d.
Trawel Group, Carmine
Prencipe, "un vettore a basso costo non interagisce con
gli altri attori della filiera",
quali aeroporti, operatori
pubblici e privati. I passeggeri arrivano, e sono tanti, ma "non si sa dove vanno,
non se ne conoscono le
esigenze". E se la low cost
cambia idea e lascia lo scalo,
il danno fatto è proporzionale ai benefici ricevuti fino
Aeroporto Orio al Serio
a quel momento. "E' un bene
che l'aeroporto incentivi
l'arrivo di chiunque può
portare traffico, ma occorre
pianificare il futuro per
canalizzare questo flusso, in
modo da non dover dipendere da un vettore unico",
afferma il manager che aggiunge come non si possa
prescindere dal coinvolgere
anche compagnie più attente, rispetto alle low cost, alle
esigenze del territorio e dell'intera filiera.
Esigenze, queste ultime,
espresse in occasione del
convegno anche da Laurent
Samou, direttore di Bormio
Turismo, e Gabriella Manerba, del Consorzio Turistico
Milano. Tra gli intervenuti
ha portato la sua esperienza
dall'estero Andreas Wald,
general manager ProAir Aviation.
E.C.
Focus
4 Ottobre 2010 - n° 1293
GuidaViaggi
3
Consuntivo NoFrills
La stagione
del tavolo comune
Sul piatto temi commerciali ed economici
di Paola Baldacci e Nicoletta Somma
T
ra network e tour
operating questa
potrebbe essere la
stagione del tavolo. Pur tra
difficoltà operative, il sentire comune è la condivisione degli intenti. Il primo esempio è il braccetto AstoiAinet. “Un incontro programmatico importante”, ha
detto il presidente di Ainet,
Franco Gattinoni, e “un incontro aperto e costruttivo
tra interlocutori rappresentativi ed affidabili”, ha aggiunto Roberto Corbella di
Astoi. Due elementi si mettono in evidenza. Uno: che
si parli di programma. “Stiamo mettendo insieme dei
progetti cui lavoreremo nel
medio termine, stiamo pensando anche a fare i consigli
direttivi nelle stesse date anticipa Gattinoni a Guida
Viaggi -. E’ fuori discussione: le due associazioni si devono parlare”. Due: la rappresentatività delle associazioni. Si riconosceranno le
agenzie in Ainet e giocherà a
favore dell’organismo che
rappresenta i network il fatto
che grandi reti siano entrate
a farne parte e che siano previste “due importanti new
entry entro fine anno”? Con
questo assetto le agenzie
rappresentate superano le
4.600 unità “e considerando
un universo complessivo di
11.000 punti vendita, di essi
il 70% è aggregato”. I temi
da affrontare “sono tanti”:
25% di acconto, composizione del biglietto aereo,
rapporto con le associazioni
dei consumatori, questioni
di natura fiscale e tributaria,
relazioni con i media.
La buona volontà non manca. Produzione e distribuzione messe a confronto in un
convegno a NoFrills provano davvero a volersi bene.
Ma sui temi caldi si punzecchiano ancora. Non è che si
voglia vedere il 95% delle
cose che non vanno e trascurare il 5% di positivo. Ma
salta all’occhio che alcuni
problemi vanno risolti. A
partire da un piano del turismo che è appena stato
presentato al ministero,
quello di Federturismo Confindustria: “Un documento
di 200 pagine aperto - ha
affermato il presidente di Astoi Roberto Corbella -, integrabile con altri interventi”, che “va nella stessa
linea dell’incontro Ainet-Astoi”. Un piano che dovreb-
L’edizione 2010 della manifestazione
be riguardare l’intero comparto, ma sul quale si nutre
qualche perplessità: “Non
credo che il Governo - afferma Luca Patané, presidente del Gruppo Uvet abbia il tempo di esaminare
questo tipo di documenti.
Noi facciamo outgoing e
sappiamo bene che al Governo questo interessa meno”. Pur ammettendo come plausibile la diversità di
opinioni tra il blocco Confindustria e quello Confcommercio, fa ancora una
volta capolino l'annosa querelle tra outgoing e incoming.
Portando sulla scena il tema
dell’acconto, se è vero che
alla fin fine il retail arriva a
un “prenderemo accordi
con i t.o” (si veda la breve
riportata), gli animi si scaldano. Si spazia dall’idea
che “l’acconto c’è da anni
nel contratto - afferma
Marco Cisini, dg Hotelplan Italia -, è scritto ed è
un diritto chiederlo. La reazione che si è prodotta è un
barometro dell’instabilità
del comparto. Speriamo di
contagiare tutti i t.o. nel
chiederlo”, all’idea che sia
“un non-discorso”, come
sostiene Fabio Landini,
direttore generale Press
Tours, che prosegue: “Non
bisogna scandalizzarsi se
qualcuno lo chiede, ma i t.o.
non devono fare cartello
per prenderlo”. La questione 25% in realtà porta con
sé il tema solvibilità: “Se un
t.o. come Eurotravel avesse
chiesto il 25% cosa sarebbe
successo?”, rammenta Caraffini. E’ necessaria una tutela, che potrebbe essere basata sulle fideiussioni. Non
solo. Permane un problema
di sovracapacità: “Negli ultimi tre anni - ricorda Cisini
- sono spariti 4 t.o. per un
miliardo e 300 di fatturato”,
ma non ne sono conseguiti
“incrementi a tre cifre da
parte degli altri operatori. Il
miliardo è sparito, ma la
capacità charter è rimasta
inalterata”. C’è, poi, un drenaggio di liquidità che è
andato al sistema bancario,
aggiunge Marco Ficarra,
amministratore delegato
Blu Holding.
E su tutti questi temi aleggia
ancora lo spettro Internet.
Un fantasma che ormai è
talmente reale da avere scardinato tutto, rimettendo in
discussione i ruoli di t.o che
non vanno online perché ci
vogliono troppi soldi, network che vogliono farlo, ma
che evidenziano i problemi
di dialogo, stavolta in senso
tecnologico, crocieristi come Msc, che dichiarano di
aver scelto le adv, ma che
constatano: “Non sempre sostiene Leonardo Massa,
country manager mercato
Italia - la distribuzione ha
fatto scelte altrettanto decise”. Marco Cisini di Hotelplan ha detto: “La verità è
che nessuno alla fine si fida
dell’altro e i contratti andrebbero firmati con in mano la fotocopia del bilancio”. La stagione del tavolo
potrà partire solo se, al di là
delle dichiarazione di intenti, la fiducia tra gli interlocutori sarà reale.
inbreve
PER IL 25% TUTTI PRONTI ALL’ACCORDO
Non pare essere più un problema il 25% di acconto che
le agenzie dovrebbero versare al t.o. all’atto della stipula del contratto con il cliente. L’anno scorso si sollevò il
dibattito che con questa stagione si risolve in un “prenderemo accordi con i t.o.”, fanno sapere all’unisono i
grandi network come Bluvacanze, Service Team e Uvet/Itn. Sul piatto, infatti, ci sono benefit che le reti possono ottenere a fronte della rimessa dell’anticipo come
“dilazioni di pagamento, commissioni diverse”. E’ emerso a NoFrills. “Sarebbe importante avere una fidejussione in cambio”, osa Luca Caraffini, ad Service Team.
BSP SETTIMANALE: CONTABILITÀ LABORIOSA
Non scatterà entro l’anno, la riunione dei primi di settembre con le associazioni è andata deserta, ma se si attuasse comporterebbe l’innesco di un sistema contabile
laborioso per la distribuzione, che riflette sull’utilità della
Iata e di questo sistema di pagamento: “Non servono più
a niente, sono camere di compensazione dei vettori che
non hanno un sistema moderno per farsi pagare, io vorrei pagare direttamente ad Alitalia i suoi biglietti”,
dichiara Luca Patané, presidente Gruppo Uvet.
FONDO DI GARANZIA INADEGUATO
Ormai da mesi Astoi ha chiesto al ministero del Turismo
a quanto ammonta il fondo di garanzia. “Secondo rumors sembra 300-400mila euro”, dice Roberto Corbella,
presidente Astoi. Nessuna risposta ancora, e pendenti ci
sono cause di valore elevato (Todomondo, per esempio), che avrebbero già esaurito il gruzzolo. Il punto è
però un altro: “Per un meccanismo perverso non si riesce a sapere se tutti contribuiscono”, afferma Astoi. E
se così fosse, per i 50 centesimi dovuti da ogni viaggiatore per contribuire al fondo “ci dovrebbero essere 50/60
milioni all’anno raccolti dalle agenzie”.
VENDITE B2C: MANCA L’OFFERTA
Andiamo online per cercare un cliente diverso “ed è
clamoroso che manchi un’offerta di pacchetti b2c in una
fase di mercato in cui diminuiscono passeggeri”. Così
commenta Marco Ficarra, ad di Blu Holding. Intanto il
4% del fatturato di Press Tours arriva b2c e viene dirottato alle agenzie di viaggi.
Mancano 60mila pax
D
ue milioni e 700mila passeggeri
sono partiti quest'estate acquistando una
vacanza in agenzia, il 12%
in meno del 2009, per un
giro d'affari di 2,8 miliardi (8%). Stabile il valore medio
del pacchetto acquistato, e
cioè mille euro. Ad agosto
sono partiti in 436mila,
395mila a luglio e ben 465mila a giugno: rispetto al
2009 mancano 56mila clienti nella stagione clou. Sono i dati dell'ultima indagine
Gfk Retail and Technology
Italia, che trae le statistiche
dai software gestionali (i sei
principali più quelli proprietari delle grandi aziende)
attraverso 2mila500 agenzie
di viaggi, che ogni mese
scaricano nel cervellone
dell'istituto di ricerca i dettagli delle pratiche di viaggio. Dei tanti numeri pre-
sentati in anteprima a NoFrills mettiamo qui in rilievo
la riflessione sulle fasce di
prezzo: per una vacanza di
7/9 giorni con partenza a
giugno 2010, gli italiani
hanno speso mediamente
810 euro, 820 euro per una
vacanza a luglio e 930 euro
per una vacanza con partenza ad agosto.
E delle fasce di prezzo che
più hanno sofferto nell'estate
figurano quella entro i 500
euro e quella contrapposta
dei pacchetti oltre i mille500-duemila euro. La prima ha perso il 15% dei viaggiatori e la seconda il 17%.
Il 48% dei vacanzieri spende fino a mille euro e al primo posto tra i prodotti/destinazioni c'è la settimana in
Italia, al terzo posto la crociera nel Mediterraneo, quest'anno la Spagna si è classificata al quarto posto e l'E-
gitto ha sorpassato la Grecia.
Advanced booking
e last minute
Nonostante le tante prenotazioni mese-su-mese nell'estate 2010, l'advanced
booking ha funzionato "con
il 34% delle prenotazioni
delle partenze d'agosto e il
49% di quelle di luglio pervenute a maggio", spiega
Daniela Mastropasqua,
account manager di Gfk.
Nel 2009, infatti, l'advanced
di agosto era stato pari al
32% e quello di luglio del
46%. Ciononostante i partiti
sono diminuiti: 334mila
passeggeri nel 2009 avevano prenotato una vacanza
d'agosto entro maggio, mentre quest'anno sono stati solo
297mila. Anche il last minute a suo modo è andato bene:
il 21% dei passeggeri - di
2,7 milioni che fanno vacanze in estate - lo ha adottato a giugno, risparmiando il 9% su un costo
medio del pacchetto di 810
euro; il 28% è invece la
percentuale dei last minute
traveller di luglio, che hanno
così risparmiato l'11% su un
prezzo medio di 820 euro;
infine il 25% è la quota di
viaggiatori partiti all'ultimo
minuto risparmiando il 10%
sul costo del pacchetto di
930 euro.
"La buona notizia d'autunno
è che, guardando all'advanced booking per le partenze
di questo periodo - aggiunge
Mastropasqua -, le agenzie
di viaggi possono contare su
uno zoccolo di 500mila passeggeri prenotati fino ad
agosto: il 68% di loro parte
a settembre, mentre il 18%
ad ottobre", conclude la manager.
P. Ba.
Focus
4 GuidaViaggi
Consuntivo NoFrills
Consulente di viaggi,
questo sconosciuto
Addetti e fatturato in crescita per il settore
di Giorgio Castoldi
L
a denominazione
esatta è home based travel agent,
ma risulta ostica persino agli
americani che hanno creato
la figura, e quindi anche oltre oceano preferiscono identificarli come travel consultant, travel expert o simili. Qualcuno li chiama spregiativamente "venditori di
viaggi porta a porta", ma in
realtà potrebbero essere paragonati ai personal shopper dei viaggi. Le aziende italiane che se ne occupano
usano la denominazione di
"consulenti" o "promotori"
perché nessuna se la sente di
parlare di "venditori", quali
in realtà sono, nel senso più
attuale e più nobile del termine. Negli Stati Uniti pare
che siano circa 40.000, di
cui ben 37.000 riuniti in una
sola associazione, la Global
Travel International. In Gran
Bretagna sono circa cinquemila. In Italia sono un po'
meno di mille, ma il loro numero continua a crescere. il
convegno intitolato "L'agenzia di viaggi va dal cliente: i promotori e i consulenti di viaggio" tenuto nel
corso di NoFrills 2010, per
la prima volta ha riunito attorno a un tavolo i principali
esponenti del settore.
Assistenza
necessaria
"Il consulente di viaggi risponde a una necessità di
assistenza e personalizzazione del prodotto", afferma
Gianpaolo Romano, amministratore delegato e
Conosce la figura
del consulente/promotore di viaggi?
(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
fondatore di CartOrange,
che, nata nel 1998, è stata la
prima agenzia in Italia a
utilizzare quelli che identifica con il marchio depositato di "consulenti per viaggiare". "Noi puntiamo molto
sull'uso del web, che consente ai nostri promotori,
che operano come veri e
propri imprenditori, di trovare clienti non solo in tutta
Italia, ma ormai anche in
altre parti del mondo e
quindi consente loro buone
vendite anche nei mesi solitamente considerati di bassa
stagione", sostiene Luca
Baldisserotto, presidente
di Evolution Travel, l'azienda di Montegrotto Terme che quest'anno compie
FUTURA VACANZE
ricerca
promotore vendite per la zona Toscana
Si richiede: residenza Toscana Nord,
esperienza almeno triennale maturata nell’area
interessata, auto propria,
massima disponibilità orari.
Elementi preferenziali: conoscenza
del prodotto Mare Italia
Si offre: rapporto di lavoro Enasarco,
anticipo provvigionale, ottenimento premi
di produzione a raggiungimento target.
Inviare C.V. a: [email protected]
[email protected]
dieci anni. "La nostra organizzazione è indirizzata a
coprire, con i suoi consulenti, anche un nuovo segmento
di mercato, quello del business travel, che trova in
quasi cinque milioni di piccole imprese i potenziali utenti", evidenzia Davide Rosi, amministratore delegato di Bcd, del gruppo Ventura. E da un anno esiste
anche un'associazione di categoria, la Assicov, guidata
da Paolo Lamberti, che di
mestiere fa proprio il consulente. E mentre il settore agenziale nel suo complesso
sembra faticare a tenere le
sue quote di mercato, queste
organizzazioni continuano a
crescere sia nel numero degli addetti sia nel fatturato.
Luciano Scarfone, dell'Università Iulm, illustra i risultati di un sondaggio su un
campione (non statisticamente significativo, ma in
qualche modo indicativo) di
320 intervistati a Milano,
prevalentemente giovani.
Risulta che il 25% degli utenti sa chi sono e che cosa
fanno i consulenti di viaggio
e un altro 33% ne ha sentito
parlare senza però avere le idee chiare sulla loro attività.
E quindi non sono pochissimi. Tutto sommato non è
poca cosa neppure quell'11% di intervistati che ha
acquistato almeno una volta
un viaggio da loro.
Il problema che pare emergere è legato a una certa staticità della domanda e alla
scarsa disponibilità del consumatore a sperimentare
nuovi modi di organizzare i
propri viaggi. Il 52% delle
persone contattate appare
saldamente legato a un fai
da te che non prevede intrusioni di esperti. Il 36,1% non
disdegnerebbe un aiuto, ma
il 21,5% non ritiene di potersi fidare di questi consulenti e il 14,6% pensa che si
possa trattare di venditori
assillanti. Comunque il 69%
si dichiara soddisfatto del
proprio modo di organizzare
i viaggi e quindi non mostra
intenzione di cambiare. E
come predispone le proprie
vacanze il campione degli
intervistati? Solo il 14% dichiara di fare uso regolare di
agenzie di viaggi e un modesto 4% acquista pacchetti
tutto compreso. Il 59% sostiene di arrangiarsi con Internet. Un dato a prima vista
sorprendente. Ma attenzione, consultare la rete non
significa acquistare servizi.
Implica semplicemente la
ricerca di qualche informazione sul web prima di partire (magari anche solo esaminando Google maps).
Non va dimenticato che, come indicato dalle statistiche
Istat, circa la metà degli italiani parte per le vacanze
senza prenotare assolutamente nulla. E questa viene
definita da molti "l'organizzazione del viaggio".
Adv diffidenti
Guida Viaggi ha utilizzato
il proprio osservatorio per
sentire quel che pensano di
questa figura consulenziale
320 agenti di viaggi in tutta
Italia. È emerso che solo il
P
4 Ottobre 2010 - n° 1293
arla
con me
di Laura Dominici
Il networking della distribuzione turistica è un sistema
precario e a rischio incrinatura. Paradossalmente
sembra di assistere ad una maggiore sintonia di vedute
tra produttori e distributori e a una minore aderenza tra
management di rete e base agenziale. La vicina firma
dei contratti commerciali avrà fatto propendere le parti
in causa per una diplomatica cautela, ma i punti vendita ora si aspettano altro: al ponte di comando chiedono uno strabismo di sguardo, rivolto al futuro ma capace allo stesso tempo di tenere gli occhi fissamente
puntati al vicino presente. Attualmente il rischio
maggiore è la sovrastruttura delle reti. Un progetto
troppo piramidale potrebbe creare uno scollamento con
la base e far sentire quest'ultima schiacciata dal peso di
un network che pensa sempre di più e produce sempre
di meno. Parlare di brand awareness va certamente incontro ad un percorso evolutivo della distribuzione
aggregata, ma al momento non coincide con il vissuto
quotidiano della base. La fase congiunturale, purtroppo, non aiuta i voli pindarici. In agenzia il demansionamento è all'ordine del giorno, con i titolari che si
ritrovano al banco a chiudere pratiche e i dipendenti sempre meno numerosi - a imbustare biglietti. Parsimonia e umiltà sono le virtù pretese. Probabilmente si
arriverà a raggiungere il ventilato 95% di share del
networking, ma nel frattempo si assiste ad un'inversione di marcia che fa riflettere. Qualche agente, paventando - come ci è stato riferito da alcuni in questi giorni
- che si faccia "il business sulle e non con le agenzie"
ha già messo le mani avanti e ha sottoposto la testuale
domanda a qualche tour operator: "Se mi togliessi dal
network mi lascereste le stesse condizioni che ho ora?".
Il rischio è di perdere per strada proprio i punti vendita
più professionali. Per la cronaca, la risposta della
direzione commerciale dei t.o. è stata affermativa.
gli altri, praticamente la metà, non ne sanno nulla. E solo il 43% di coloro che non
li conoscono dichiarano di
essere interessati a saperne
qualche cosa di più.
Più della metà ritiene inutile
anche solo assumere informazioni e il 5%, pur non
conoscendoli, li etichetta
come "una stortura del
destinata a espandersi, il
27% che sia "una soluzione
interessante da studiare
meglio" e un 8% pensa di
avvalersene come collaboratori esterni.
Il 15% è convinto, invece,
che si tratti di "persone non
professionali che rovinano il
mercato", mentre il 9% li
vede come una "fastidiosa
Osservatorio Guida Viaggi
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite call center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia:
interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500)
Campione: rappresentativo delle adv per zona
Estensione territoriale: nazionale
Consistenza del campione: 1^ 320 casi
Periodo di rilevazione: 1^ settembre 2010
Errore statistico: ± 3%
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su una destinazione o un tipo
di prodotto. I quesiti posti si riferiscono alla propensione
13% degli interpellati afferma di sapere bene chi sono i
consulenti e promotori di viaggi. Il 38% ne ha un'idea
che ritiene sufficiente, ma
alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sul
prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene
per la totalità del territorio italiano, per singola zona
(nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista).
Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i
diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la
possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su semplici
medie aritmetiche.
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto.
Per informazioni www.guidaviaggi.it,
sezione Ricerche di mercato
mercato". Il 32% degli agenti di viaggi che ha informazioni sufficienti per
esprimere un giudizio ritiene che si tratti di una figura
concorrenza". Che dire?
Forse è il caso di invitare
quelli che "non sanno e non
vogliono sapere" a ripensarci.
L’intervista
4 Ottobre 2010 - n° 1293
GuidaViaggi
5
Enit: “Ora siamo
un soggetto attivo”
Uffici all'estero: una telecamera sulle tendenze
di Annarosa Toso
R
isale a inizio estate
il nuovo regolamento Enit, che
definisce le linee fondamentali di alcuni uffici mirati alla promozione, pianificazione, amministrazione, risorse umane, sistemi informativi e affari generali. Il decreto è stato approvato dal ministero del Turismo di concerto con quello della Pubblica amministrazione e innovazione e con il ministero dell'Economia e finanza.
Guida Viaggi ha fatto il punto con Marco Bruschini, responsabile dell'ufficio promozione, commercializzazione e club di prodotto.
Gv: Quali le funzioni del
nuovo ufficio promozione?
"L'Enit non sarà più un soggetto promotore, ma un
soggetto attivo. Si avvarrà
maggiormente della consu-
lenza dei nostri uffici all'estero, chiamati a fornire non
solo dati, ma a tastare le intenzioni dei potenziali visitatori. Una telecamera accesa su tutti i segmenti che possono attrarre il turista in Italia. Attualmente nei cinema
delle più importanti città del
mondo è in corso la diffusione di uno spot che invita
gli stranieri a venire in Italia. Andare nei cinema significa investire anche sui
giovani e colmare un altro
segmento di promozione".
mente territoriali. Faccio l'esempio di Ife, Italy for Events. Si sono consorziate
una quindicina di regioni,
presentando nel mondo un
unico prodotto, che era il turismo congressuale, e hanno
fatto sistema. Questa iniziativa si può replicare con il
mare, la montagna. Non dobbiamo avere paura come ente pubblico di passare dalla
fase della promozione a
quella della commercializzazione. L'Enit deve far fare
affari".
Gv: Chi ha sovvenzionato
lo spot?
"Ha pagato l'Enit, con la collaborazione della Sipra, spendendo 3mila euro".
Gv: Il presidente Marzotto
non era d'accordo sulla
commercializzazione da
parte di Enit. C'è stata forse una spinta da parte del
ministro che, viceversa,
non ha mai escluso questo
aspetto?
"L'Enit ha una forte sinergia
con l'attività del ministro, lo
Gv: Ci racconti dei club di
prodotto.
"E' uno sforzo per uscire
dalle competenze squisita-
dimostra anche il fatto di
essere presenti nel portale Italia.it. L'Enit, con la sua attività, si occupa già di commercializzazione. Di fatto
siamo attori dei vari workshop dove portiamo e facciamo incontrare sia la domanda che l'offerta".
Gv: Commenti da parte
delle regioni?
"I rapporti con le regioni sono sempre stati buoni e stanno anche migliorando. Comunque le regioni hanno
capito l'importanza di non
andare da sole alle fiere di
turismo, ma di avere uno
stand unico, sotto l'ombrello
Italia.
Una sinergia molto forte,
sostanzialmente la carta vincente. Bisogna assolutamente fare sistema nell'interesse
del nostro Paese, gestendo al
meglio i soldi pubblici".
Roma, piazza di Spagna
Gv: Qual è l'attuale situazione dei fondi Enit?
"Grazie al nuovo direttore
generale, Paolo Rubini, è
iniziato un processo un po'
nuovo all'interno di un ente
pubblico. E' stata fatta un'azione di forte razionalizzazione, riducendo le spese e
liberando risorse che sono
andate ad accrescere quelle
previste dalla legge finanziaria. Abbiamo avuto altri
fondi dal dipartimento per
promuovere i 4 Paesi Bric
(Russia, Cina, India e Brasile). Il dipartimento sostiene
anche determinati progetti,
fornendo i fondi necessari".
Gv: Dei 4 Paesi Bric, quale
a suo giudizio darà più soddisfazione?
"La Cina, dove l'Enit ha aperto l'ufficio a Pechino da
circa un anno.
L'altro è sicuramente il Brasile. Poi non posso non citare la Russia, un grande
continente con un reddito
che sta crescendo moltissimo. In Kazakistan hanno
trovato i più grandi giacimenti petroliferi a livello
mondiale.
L'India la conosco poco, ma
posso dire che tutti i Paesi
dell'area Bric hanno forti
potenzialità".
Primo piano
6 GuidaViaggi
L’inverno di Malpensa
con le nuove rotte
Incremento per New York e prima classe in arrivo da Thai
di Giorgio de Alberti
I
l dehubbing di Alitalia, nel 2008, ha
provocato una perdita di 10 mln di passeggeri a
Malpensa. L'aeroporto ha subito una crisi profonda, alla
quale Sea ha fatto fronte attirando nuove compagnie e
nuovo traffico. L'obiettivo del
piano industriale era quello di
recuperare nell'arco di cinque
anni i passeggeri persi: oggi,
nonostante la recessione globale, più della metà dei passeggeri persi sono stati riconquistati. Ma due parametri
hanno superato quelli di allora: oggi le destinazioni servite
da Malpensa sono 168 (stagione estiva) e 162 (invernale), contro, rispettivamente, le
166 e le 157 del 2007. "La
connettività di Milano con il
mondo è tornata migliore di
prima", può dire oggi il
presidente di Sea, Giuseppe
Bonomi. Anche il numero
delle compagnie è aumentato,
da 77 a 110, e sono cresciute
le destinazioni extraeuropee,
quelle che rappresentano il
traffico più pregiato.
Programma winter
Numerose le novità per l’inverno 2010-2011, che avrà inizio il 31 ottobre. Sono già in
vendita i biglietti del nuovo
collegamento di Oman Air
per la capitale Muscat, quattro
giorni alla settimana, con Airbus 330-200. American Airlines incrementerà di una frequenza settimanale i voli verso New York Jfk, portandoli
a 5, in controtendenza rispetto alle annunciate cancellazioni dei servizi invernali
Francoforte-Chicago, Dublino-Chicago e soprattutto dello storico collegamento Roma-New York. Anche Delta
Airlines aumenta i voli verso
New York Jfk, che dopo di-
versi anni torneranno a essere quotidiani anche durante la
stagione invernale (nell'inverno 2009 erano 5 alla settimana). Verrà ripristinato su
questa rotta l'A330-200 con
maggiore capacità rispetto al
B767-300 utilizzato nella
scorsa stagione invernale. Anche il servizio verso Atlanta
vede l'aggiunta di una frequenza addizionale rispetto
allo scorso inverno (da 4 a 5
settimanali). Per contro, Alitalia ridurrà le sue frequenze
da 7 a 4 alla settimana. La
compagnia italiana avvierà
dal 7 ottobre una frequenza
settimanale aggiuntiva con
destinazione Tokyo Narita,
che passeranno quindi da 3 a 4
alla settimana.
I potenziamenti
Thai introdurrà sulla rotta per
Milano aeromobili A340-600
offrendo per la prima volta un
4 Ottobre 2010 - n° 1293
volo operato in orari serali, in
code sharing con Alitalia. Tre
nuovi collegamenti per easyJet, che ha già attivato le
vendite per Lione (4 frequenze alla settimana), Tolosa
(tre) e Lubiana (tre). Anche
Lufthansa Italia aggiunge
due nuove destinazioni al suo
network da Malpensa con
l'entrata in vigore dell'orario
invernale: Praga, con frequenza giornaliera, e Catania
Aeroporto Milano Malpensa
prodotto di First Class all'utenza del Nord Italia. La compagnia ucraina Aerosvit attiverà alla fine di settembre un
nuovo collegamento su Odessa, novità assoluta per Malpensa, con 4 frequenze settimanali, utilizzando velivoli
Embraer 145. Aeroflot ha già
attivato nei propri sistemi di
vendita una terza frequenza
giornaliera Milano-Mosca,
con Airbus 320. Si tratta di un
sei volte a settimana (tutti i
giorni tranne il sabato).
Vueling dal 31 ottobre apre la
nuova rotta Milano-Bilbao
con 4 voli settimanali. Con
Barcellona, Valencia e Ibiza
salgono così a quattro le destinazioni servite da Malpensa
dal vettore spagnolo. Wind
Jet, prima low cost nazionale per dimensioni, aumenterà
da due a tre le frequenze giornaliere verso la sua base di
Catania, collegamento inaugurato con la stagione estiva
2010. La compagnia austriaca
Fly Niki aumenta con l'orario invernale la propria offerta
sulla tratta Malpensa-Vienna,
passando da due a tre voli
quotidiani dal lunedì al venerdì. Anche la low cost albanese
Belle Air incrementa l'offerta di voli verso Tirana, rispetto all’inverno 2009, passando
da 4 a 5 collegamenti settimanali. Verso Sofia aumentano i
voli di Bulgaria Air dalle attuali 3 frequenze settimanali a
4. El Al incrementa l'offerta
su Milano Malpensa da Tel
Aviv passando dalle 8 frequenze della scorsa stagione
invernale alle 10 della prossima. Ukraine International
mantiene l'offerta estiva dei 5
voli settimanali anche nella
stagione invernale (lo scorso
anno era scesa a 3). Tra le riduzioni e le cancellazioni,
sulle quali si hanno notizie
meno precise, da segnalare il
ritiro della giapponese Jal e
della greca Olympic.
A Linate, aeroporto dalle frequenze contingentate, la situazione è più rigida. Anche
qui, comunque, sono previste
due nuove rotte: Linate-Trieste di Alitalia con 12 voli settimanali dal 4 ottobre, e Linate-Malta di Air Malta, con
due voli nei fine settimana dal
1° novembre.
Graf, Swiss: “Capacità
in aumento”
I
risultati del primo
semestre 2010 sono molto positivi,
dice a Guida Viaggi in una intervista esclusiva Luca Graf,
country manager per l'Italia
di Swiss: "Abbiamo ottenuto
un risultato operativo di 61
milioni di franchi svizzeri, con
un incremento delle entrate
totali da attività operative del
6% rispetto ai 2.118 milioni di
franchi svizzeri dello stesso
periodo dello scorso anno, dei
servizi e investimenti nel prodotto, nonché delle strategie
tariffarie adottate. Nel 2009,
Swiss ha trasportato 13,8
milioni di passeggeri, con un
incremento del 2,4% rispetto
al 2008 e ha operato
136.536 voli, in aumento dell'1,6% rispetto all'anno precedente”.
Gv: Quale è stato il riscontro dal mercato italiano?
"I risultati italiani confermano il
buon andamento della compagnia. Oltre ai 16 voli giornalieri in partenza dagli aeroporti
di Roma, Milano, Firenze e
Venezia verso il nostro hub di
Zurigo e, da lì, verso le numerose destinazioni del nostro
network, Swiss ha rafforzato
la sua posizione con nuovi
collegamenti per Delhi, Shanghai e San Francisco. Novità
degli ultimi giorni è il nuovo
volo giornaliero tra Bari e Zurigo operato in code-share da
Helvetic Airways, che ci consente di offrire al mercato
pugliese numerose coincidenze via Zurigo con il network
europeo ed intercontinentale.
Periodicamente, poi, attiviamo voli stagionali, come ad esempio il Venezia-Basilea, attivo nell'estate 2010 o le destinazioni turistiche operate in
code-share dal nostro vettore
leisure Edelweiss (Olbia, Cagliari, Lamezia Terme, Catania)".
Gv: Riconfermate gli investimenti previsti nel rinnovamento della flotta?
"Quest'anno investiremo oltre
mezzo miliardo di franchi
svizzeri (circa 380 milioni di
euro) per rinnovare la flotta,
per un Airbus A330-300 e due
Airbus A320, che ci consentirà di crescere in mercati come Stati Uniti, India e Thailandia (Bangkok), con l'aumento delle frequenze. Proce-
de anche l'installazione della
nuova business class sugli
Airbus A340 della flotta lungo
raggio: l'intero rinnovamento
dovrebbe essere completato
per metà 2011. Il primo Airbus
A340 rinnovato con la nuova
cabina di business class viene
utilizzato sulla rotta ZurigoSan Francisco, lanciata ad inizio giugno 2010".
Gv: Quali nuove linee di
lungo raggio verranno attivate nell'inverno?
"Per il 2010 la capacità complessiva sulle rotte europee è
prevista in aumento del 3%
sul 2009, mentre le rotte intercontinentali dovrebbero vedere un incremento del 5%
dell'offerta. Abbiamo difatti introdotto il nuovo Zurigo-San
Francisco con 6 frequenze
settimanali lo scorso giugno e
prevediamo di utilizzare l'incremento della flotta per aumentare le frequenze per San
Francisco, Delhi e Bangkok,
che diverranno giornaliere
dall'orario estivo 2011.
I voli verso l'Africa orientale
saranno portati a 6 collegamenti/settimana per Nairobi e
Dar es Salaam".
A.O.C.
Dalle aziende
8 GuidaViaggi
Anche il Mar Rosso
ha la sua crociera
Per Costa il prodotto non smette mai d'innovarsi
di Paola Baldacci
L’
Egitto di Sharm el
Sheikh e Il Cairo,
Israele con il deserto del Negev e la Giordania di Petra: lo ha chiamato "Il Mar Rosso che non
c'era" Costa Crociere ed è
il nuovo itinerario che la
compagnia lancia con la stagione invernale da fine novembre. "Quando abbiamo
cominciato a pensarci non
volevamo solo il Nilo, né solo mare e il mix che poi è
stato creato è quanto di più
interessante esista", spiega
il direttore marketing e
vendite, Andrea Tavella.
Quattro i charter alla settimana da Malpensa, Verona e
Fiumicino, l'ultimo dei quali
aggiunto in corsa per via del
booking partito con ottimo
ritmo e per presidiare un
mercato "che non potevamo
ignorare, considerato che
accoglie 800mila italiani al-
Andrea Tavella
l'anno, il 75% di tutta la destinazione Egitto". Costa Allegra e Costa Marina sono le
unità destinate al prodotto di
medio raggio di maggior
successo degli ultimi quindici anni in agenzia "ed effettueranno in realtà un iti-
nerario multi-destinazione
toccando Eilat in Israele,
poi Petra, Luxor, Il Cairo,
garantendo lunghe soste
balneari per non deludere
gli appassionati di immersioni". La reazione del mercato non si è fatta attendere,
continua Tavella: "Pubblicato a febbraio, è letteralmente decollato ad agosto
quando abbiamo cominciato a fare formazione", complice un pricing competitivo come lo sono i 620 euro
con il volo incluso della formula di prenotazione anticipata. "Il prezzo dl volato
non incide molto su questo
pacchetto e abbiamo voluto
andare al mercato con decisione", aggiunge il manager.
Necessità
di cambiare
Il punto è che non può
abbassare la guardia il prodotto crociere, sempre leader in agenzia "con l'estate
sold out e un'ottima redditività, più crescita di giovani e
famiglie", ma è obbligato al
cambiamento, a ogni stagione. Dopo Dubai e dintorni, il
Mediterraneo d'inverno, l'Oceano Indiano, "il Mar Rosso arriva per andare a conquistare un mercato nuovo e
non perdere il 30% dei nostri repeater, ma non sarà la
sola novità dell'anno, le annunceremo via via ai roadshow con le agenzie e durante le fiere".
Tavella non si sbilancia e
intanto introduce l'itinerario
delle 7 città capitali di Magica, nella primavera 2011:
da Amsterdam a Londra
(Dover), passando per Berlino, Copenhagen, Oslo, Edimburgo e Parigi in dieci
giorni.
4 Ottobre 2010 - n° 1293
Taylor Made
dal gusto
italiano
D
opo l'annuncio ufficiale del debutto, Taylor Made
Travel di Roma, guidato da Maricela Rosas e Diana
Viale, ci racconta la filosofia che lo contraddistingue.
"Il lavoro svolto per l'Ente di promozione turistica del Messico e
le nostre origini messicane ci hanno permesso di selezionare
tutta una serie di località che più rispecchiano il gusto dei clienti
italiani", ha commentato Maricela Rosas nel ruolo di direttrice
commerciale. Il nome scelto per il t.o. rende già bene l'idea e
in viaggio con Taylor Made Travel il cliente potrà cambiare
programma o personalizzare il proprio soggiorno in qualsiasi
momento.
In Messico sarà disponibile un numero telefonico con
personale parlante italiano, al quale i viaggiatori potranno
rivolgersi per qualsiasi necessità: "E' vero che l'organizzazione
del viaggio non può lasciar spazio a spiacevoli imprevisti ma
deve, allo stesso tempo, concedere momenti d'improvvisazione decisi da chi la vacanza l'ha prenotata".
Per Taylor Made Travel le agenzie di viaggi saranno il canale di
vendita preferenziale.
All'interno del sito www.taylormadetravel.it un'area dedicata
permetterà loro di registrarsi per costruire le proposte ed effettuare le prenotazioni. "Noi crediamo che il futuro del turismo
organizzato sia online - ha detto la direttrice marketing Diana
Viale -. Per questa ragione abbiamo deciso di caricare ed
aggiornare l'intero programma sul web".
A.Te.
Paesi al microscopio
10 GuidaViaggi
4 Ottobre 2010 - n° 1293
Brasile
Un cantiere aperto
In attesa della Coppa del Mondo e dei Giochi Olimpici di Rio,
la destinazione si mobilita in termini di comunicazione e sviluppi infrastrutturali
di Nicoletta Somma
D
opo un 2009 in lieve calo (4,8 mln
di turisti stranieri,
pari al -4,9% e 253.546
italiani, pari al -4,5%), ma
con un trend incoraggiante
nei primi mesi del 2010 (in
gennaio e febbraio il numero di arrivi dai voli internazionali è cresciuto in media
del 16,5% e nel primo trimestre la spesa dei turisti
stranieri è aumentata in
media del 16%), il Brasile si
prepara a due grandi eventi:
Mondiali del 2014 e Olimpiadi del 2016. Sono diverse
le iniziative messe in campo
e a parlarne è Liane Galina,
direttrice dell’Ufficio Brasiliano del Turismo in Italia. “Innanzitutto, da citare
il progetto Casa Brasil durante i Mondiali 2010 in
Sudafrica. Un progetto di
grande rilievo - commenta
la manager -, che ha visti impegnati, insieme a Embratur, diversi altri ministeri e
organismi legati al Governo
brasiliano”. Ventisei giorni
di attività culturali, seminari, incontri d'affari, gruppi di
lavoro, visite di studenti
sudafricani ed esposizioni
legate alla diversità culturale, naturale e alla tecnologia
avanzata che il Brasile offre
al mondo. Casa Brasil, che
ha accolto oltre 20mila visitatori provenienti da 102 Paesi e ha raggiunto un pubblico pari a circa 118 milioni
di persone, è stato il calcio
d'inizio per la promozione
internazionale del Brasile in
vista del prossimo Mondiale
2014. Sempre a luglio, ricor-
I numeri
253.546
Gli arrivi italiani
nel corso dell’anno
passato
26
I giorni
di durata media
del viaggio
95%
La quota
di coloro
che vogliono tornare
da Galina, è stata lanciata la
nuova campagna di promozione turistica internazionale Brazil is calling you, articolata su tv, stampa e so-
degli stadi”. Per i Giochi Olimpici di Rio 2016, durante
i quali ci si attendono 380
mila persone, “il 53% delle
installazioni è già realizzato
- spiega la manager -. Verrà
ristrutturato l’aeroporto di
Rio, mentre per quanto attiene al settore alberghiero,
credito e legge comunale
favoriscono la creazione di
nuovi hotel. Verrà rivitalizzata l’area portuale con
quattordici progetti e sono
già in fase di restyling gli
stadi. Il Governo, infatti, ha
un gruppo speciale per l’approvazione delle risorse necessarie e il ministero del
Turismo ha un ufficio competente per la promozione
dell’investimento”.
Macejò
cial media, con un investimento in termini di comunicazione e marketing fino al
termine del 2010 di 30 milioni di dollari e che comprende diverse iniziative di
marketing per un impatto
stimato su 400 milioni di
spettatori in 100 Paesi del
mondo.
E’ stato, inoltre, lanciato un
sito dedicato alle 12 città
sede della prossima Coppa
del Mondo. Seleção Brasileira das Cidades, disponibile in portoghese, inglese e
spagnolo, che rientra nella
campagna di promozione turistica internazionale: è consultabile all’indirizzo braziltour.com/worldcup, è interattivo e connesso a social
network come Facebook,
Twitter e YouTube.
Aquarela 2020
Last but not least, “il Plano
Aquarela 2020 - aggiunge
Galina -, seconda edizione
del piano di marketing internazionale, che guiderà i
nostri obiettivi e le nostre
strategie per i prossimi anni”. Tra gli obiettivi chiave,
aumentare del 304% le entrate legate alle spese dei turisti stranieri, arrivando a
17,6 miliardi di dollari nel
2020 e raggiungere la quota
di 11,1 milioni di visitatori
nei prossimi dieci anni.
In generale, sono 4 le linee
d’azione su cui il Brasile si
focalizzerà per prepararsi ai
Mondiali 2014, evento durante il quale si stimano tra i
500mila e i 600mila visitatori stranieri: infrastruttura
turistica, qualificazione pro-
fessionale, promozione, alberghi. Ma quali sono, chiediamo, gli investimenti in
cantiere per la Coppa del
Mondo e per i Giochi? “In
merito alla Coppa del
Mondo - risponde Galina - ci
saranno investimenti diretti
o concessione di credito per
8 miliardi di euro. Verrà incrementata l’infrastruttura
ricettiva per 300 nuove strut-
ture alberghiere entro il
2017 e 70 mila stanze e migliorato il sistema aeroportuale, con investimenti nei
16 principali scali. Verranno realizzati lavori nei porti
per l’attracco di navi maggiori e per la mobilità urbana, con corridoi viari, treno ad alta velocità. Sarà,
inoltre, finanziata la costruzione o la ristrutturazione
Cinque segmenti
Gli appuntamenti, insomma,
la fanno da padrone. Il Mice
pare, infatti, dare soddisfazioni già da un po’ di tempo:
secondo gli ultimi dati Icca,
il Brasile risulta il 7mo Paese per numero di eventi.
Quali nuove mosse per incrementare ulteriormente
questi numeri? Secondo Galina si tratta di un comparto
di vitale e di sempre maggiore importanza. “Embra-
tur - commenta - partecipa
attivamente ai processi di
candidatura per ospitare i
grandi eventi internazionali,
294 solo nel 2009, secondo
il ranking Icca”. Ma ci sono
altre nicchie, aggiungiamo,
su cui si punta: lusso, ecoturismo, viaggi itineranti.
Quali azioni per svilupparle
e quali nuovi segmenti si vogliono abbracciare? “In realtà non ci sono segmenti
nuovi - risponde Galina -, il
nostro obiettivo a lungo termine è di raggiungere i risultati fissati dal Plano Aquarela 2020 attraverso le
strategie illustrate nel piano”. Il focus, dunque, è
certamente “la diversificazione del prodotto attraverso i 5 segmenti - ecoturismo,
sport, affari & eventi, cultura, e il classico sole &
spiaggia -, promuovendo sul
piano internazionale una
sempre maggiore conoscenza della ricchezza e della
varietà dell’offerta brasiliana. Per le destinazioni, ci
stiamo concentrando sulla
promozione delle 12 città
sede dei Mondiali 2014 e dei
65 itinerari e destinazioni
limitrofe sviluppati dal ministero e da Embratur”.
Da Embratur all’Apo
L
ascia la presidenza
di Embratur per entrare nell’ente creato per i Giochi Olimpici di
Rio 2016. Jeanine Pires, prima donna a ricoprire il ruolo di
presidente nell’Istituto Brasiliano del Turismo, sarà sostituita dal segretario esecutivo
del ministero del Turismo, Mário Moysés. Il bilancio del lavoro svolto in questo periodo,
secondo Pires, è molto positivo: “In questi otto anni di
lavoro è stata costruita e
consolidata una grande credibilità del Brasile nel mercato
turistico globale, tanto con
operatori e agenzie di viaggi,
quanto con la stampa internazionale. La grande collaborazione e il supporto ottenuto
dagli uffici turistici di Stati e
città e dalle imprese private
brasiliane sono stati essenziali per costruire questa credibilità e immagine di profes-
sionalità”, afferma la manager.
Gv: Quale strategia per il
nostro Paese?
“Il piano Aquarela, che ha validità decennale, si innesta
sull’evento olimpico per richiamare il maggior numero di
turisti. E’, dunque, necessaria
una strategia differente, personalizzata e adattata ‘giorno
per giorno’. Nella classifica
degli arrivi internazionali in
Brasile gli italiani sono al 3°
posto nel mondo: è importante, innanzitutto, incrementare i voli e spingere su segmenti come spiagge, ecoturismo, patrimonio culturale,
Mice”.
Gv: Adesso la attende una
nuova sfida...
“Il compito dell’Autoridade Pública Olímpica consiste nell’aiutare il Local Organizer
Committee a organizzare e a
Jeanine Pires
rilasciare i Giochi. Si tratta,
poi, di un’importante opportunità per parlare del Brasile e
del Sudamerica in generale,
dei piani delle città e dei miglioramenti possibili e degli
interventi infrastrutturali, agevolata dal fatto che la Coppa
del Mondo di Calcio si terrà
prima dei Giochi Olimpici”.
Gv: Ha qualche rimpianto o
rammarico nel lasciare il
suo incarico?
“No, non ho rimpianti, ho lavorato con tre diversi ministri
del Turismo e con tutti e tre c’è
stata sintonia”.
Paesi al microscopio
4 Ottobre 2010 - n° 1293
GuidaViaggi
11
Brasile
Dinamismo
per Tam Airlines
Focus business con un occhio al leisure
O
biettivi sul fronte
corporate, senza
dimenticare il leisure, l’ingresso a maggio in
Star Alliance, il memorandum d’intesa con Lan, un
ufficio a Hong Kong: il dinamismo a Tam non manca.
Dopo essere diventata a tutti
gli effetti parte del network
creato da Air Canada, Lufthansa, Sas, Thai e United, di
recente la compagnia di
riferimento brasiliana ha
siglato un memorandum con
Lan con l’intenzione di u-
nire le due holding in un’unica società, Latam Airlines
Group, che sarà responsabile per l’allineamento delle
attività di tutte le aziende del
gruppo. All’interno di quest’ultimo, Tam continuerà
ad operare come società brasiliana mantenendo la propria struttura. La holding attuale di Lan opererà come
business unit indipendente
all’interno del gruppo (sarà
denominata Lan Airlines).
Entrambe le società manterranno sia le loro sedi sia le
Tutto in un pass
Il Brazil Airpass lanciato da Star Alliance permette di viaggiare attraverso l’intera rete domestica di Tam Airlines. L’itinerario, che può essere selezionato liberamente, deve coprire fra
i 4 e i 5 coupon di volo. Ogni città può essere visitata una sola
volta, anche se è consentito volare più volte dallo stesso aeroporto. La tariffa varia a seconda del numero di coupon acquistati e della classe di prenotazione disponibile.
strutture di governo attuali.
Lo sviluppo non finisce qui:
entro la fine di quest’anno
Tam inaugurerà un proprio
ufficio amministrativo e
commerciale ad Hong Kong
per supportare la crescita
delle attività in Asia. La nuova struttura, afferma la
compagnia, offre anche l’opportunità di gestione del business in Cina (Pechino e
Shanghai) e Giappone (Tokyo).
Ma anche la nostra Penisola
è importante. “Basti pensare
che il 35% dei pax sulla
rotta tra Italia e Brasile si
origina in Italia - fa sapere
Luiz Perinotto, country
manager per l’Italia -. Il
load factor supera il 75%”.
Tra gli obiettivi prefissati,
“lo sviluppo corporate prosegue Perinotto -; sempre
più aziende italiane vedono
opportunità di investimento
in Brasile. Ora attendiamo
che Trenitalia arrivi a Malpensa, in modo da facilitare
l’avvicinamento all’aeroporto”. Il vettore è molto dinamico nel turismo (il 70%
della vendita viene infatti
realizzata da adv e t.o.):
“Puntiamo a far scoprire
anche le aree meno conosciute del Paese, come il
Pantanal e Santa Catarina.
E non dimentichiamo il traffico etnico” Nessuna nuova,
tuttavia, sul fronte voli: al
momento la compagnia non
prevede di aggiungerne altri
sulla rotta dall’Italia (un
volo diretto Malpensa-San
Paolo Guarulhos, ndr), “anche se rimaniamo aperti a
valutare nuove opportunità”. Tra le destinazioni più
vendute in luglio e agosto
sui voli da Milano e via
Europa figurano San Paolo,
Rio de Janeiro, Salvador,
Fortaleza, Belo Horizonte,
Natal, Recife, Curitiba e
Porto Alegre.
Nel mercato internazionale
il market share di Tam tra le
compagnie aeree brasiliane
che operano voli internazionali è stato dell'82,7% in luglio. Le operazioni all'estero comprendono collegamenti su 17 destinazioni ne-
gli Stati Uniti, Europa e Sud
America. Oltre agli accordi
di codeshare, che consentono ai pax di viaggiare su
altre 78 mete negli Usa, America del Sud, Vecchio
Continente e Asia, con l’ingresso in Star i clienti possono usufruire di un network di 1.172 aeroporti in
181 Paesi. “Siamo stati afferma il vettore - la prima
compagnia aerea brasiliana
a lanciare un programma
fedeltà; Tam Fidelidade ha
oltre 7,2 mln di iscritti e ha
emesso più di 10,8 mln di biglietti in cambio dei punti
accumulati”.
Paesi al microscopio
12 GuidaViaggi
4 Ottobre 2010 - n° 1293
Brasile
Ritornano i gruppi
a data fissa
Ecoturismo e avventura sempre in primo piano
T
ornano le partenze
di gruppo garantite. Sembra questo il mood degli operatori
parlando di novità di programmazione per il Brasile.
Brasil World, t.o. del consorzio Quality Group, propone mensilmente una serie
di partenze di gruppo garantite e a date fisse. “Il riscontro è in costante crescita - commenta la responsabile di prodotto
Wilma Colombano -. Per
questo motivo stiamo lavorando a un ulteriore ampliamento della nostra offerta”. “Tornano a interessare - conferma Norma Padrevita, senior product
manager Centro Sud Ame-
Natura Brasiliana, “itinerari di gruppo esclusivi studiati e proposti appositamente ai clienti Viaggidea”, precisa Paola Brovelli, responsabile prodotto America Latina per la divisione
Premium.
King Holidays sta valutando di arricchire la gamma
di tour naturalistici: “Un
segmento che già copriamo afferma Domenico Cocozza, responsabile generale
di prodotto e pm Sud America, Portogallo e Ca-po
Verde - ma che riteniamo
possa offrire sviluppi molto
interessanti, come estensione delle nostre proposte attuali sia dal Brasile sia dal
Perù e dall’Argentina. All’interno dei circuiti natura
avremo anche delle escursioni in siti di interesse storico”. Ecoturismo e avventura anche per i nuovi itinerari di Axe Brasil, ma la notizia più importante è sicuramente “la proposta incoming al mercato brasiliano. Oggi un cliente potenziale brasiliano - sostiene
l’operatore -, che da poco ha
ripreso a viaggiare verso il
nostro paese, avrà la possibilità di collegamenti comodi e funzionali direttamente
dal Nordest brasiliano a
Milano, operato con vettori
italiani”.
Fra un paio di mesi Igiesse
incomincerà a lavorare “con
un eco-resort che sta per
essere inaugurato nel Nord
Est, a 35 chilometri da Recife - rivela Maria Grazia
Carpenedo, responsabile
programmazione -. Il complesso sarà dotato anche
dell'unico campo da golf di
tutto lo stato del Cearà”.
Anche Just Brasil mira a
sviluppare i segmenti ecoturismo e avventura con tour
inediti, “nonostante la costa
sia sempre destinata a produrre i numeri più importanti - ammette l’amministratore unico Fabio Messerotti -, prediligiamo un turismo di qualità alla quantità”.
Tre nuovi cataloghi, Rio e
Salvador - Il Nord Est Tours, per Travelandia:
volutamente più sintetici,
“faranno riferimento ad una
programmazione ben più
vasta, inserita e aggiornata
costantemente nel sito afferma il pm Giancarlo
Caldara - che è stato di
recente rinnovato”. L’operatore ha, infatti, creato una
sezione booking online, dove è possibile prenotare in
tutto il mondo strutture per
qualsiasi tasca e necessità.
Space Tour introdurrà, invece, nella nuova edizione
del catalogo “gli appartamenti in località Cumbuco anticipa la pm Giuliana Zenzolo -, così come il nuovo
hotel della catena alberghiera Vila Galé. Sono stati, inoltre, rivisti gli itinerari e
in parte rinnovati e adattati
al mercato, inserendo il nuovo tour ‘Le città de la Copa’, in previsione dei Mondiali di Calcio”.
Earth Cultura e Avventura non ha mai sviluppato
in modo approfondito il
Brasile, ammette il titolare
Bruno Gaddi, “ma la meta
è presente nella programmazione con tour classici e
di qualità. Stiamo pensando
di proporre un’estensione in
fuoristrada o pullman laddove non è possibile con il
Editore: GIVI S.r.l.
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Trasporti e associazioni
Antonio O. Ciampi
Ornella D’Alessio
Giorgio De Alberti
Annamaria de Ritis
Paolo Ferrari
Gianfranco Nitti
Franca Rossi
Angelo Scorza
naturalisticamente”, Brasile
Natura e Mare, itinerario in
fuoristrada sempre di 15
giorni, nel Nord Est, e Inconfondibile Coloniale, sempre di 15 giorni e di taglio
culturale tra Rio, Paraty, Ouro Preto, Belo Horizonte e
Olinda, cittadina Patrimonio Unesco. C’è, però, un
appunto da fare: “Stanno
crescendo i prezzi - afferma
Padrevita - e il prodotto è
diventato alquanto caro da
due-tre anni”.
Anche Tour 2000 propone
tre nuove partenze di gruppo
a date fisse (Brasile classico, Brasile, fascino coloniale e Gran-Tour del Brasile). In casa Alpitour
World, la programmazione
Incentive in sordina
Se lusso, ecoturismo e cultura sono i segmenti prioritari per
gli operatori, appare invece un’ po’ meno brillante il settore
incentive. Fa eccezione la divisione Easy di Alpitour World,
che lo giudica “sempre molto importante. Tuttavia si concentra nei soli mesi invernali da gennaio a marzo e non
garantisce una continuità nel corso dell'anno”.
rica di Hotelplan Italia - le
partenze di gruppo ad agosto. Quest’anno abbiamo
chiuso tutte le date”. I primi
anni, racconta la manager, si
vendeva molto il tailor made, che ora lentamente sta
tornando. Quest’anno Hotelplan Italia ha riproposto il
monografico dedicato al
Brasile, che prima era inserito nel Sud America, riconfermando la programmazione e inserendo nuovi
itinerari al di fuori dei minitour e dei tour classici: si
tratta di Brasile Ecologico,
“15 giorni nelle parti più
belle paesaggisticamente e
Easy rifletterà sostanzialmente il prodotto già pubblicato lo scorso inverno.
“In particolare avremo il
volo speciale Neos Malpensa/Recife/Salvador de Bahia - dice Gianmaria Patti,
responsabile prodotto America Latina per la divisione Easy - e gli hotel di
riferimento saranno Iclub
Miramar Maragogi per lo
scalo a Recife e il Seaclub
Vila Gale' Mares in località
Guarajuba per lo scalo a
Salvador de Bahia”. Per la
linea Premium, invece, la
novità è la proposta di 2 tour
Voyager, Brasile Classico e
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4x4 nell’Amazzonia del
nord, la zona adiacente al
Pantanal. L’altra proposta
sarà un soggiorno mare,
inteso come possibilità di
trascorrere qualche giorno
di relax dopo un tour, in
località di lusso”.
Più o meno?
Difformi, invece, le opinioni
sull’andamento della meta
durante la recente estate.
Secondo Travelandia la tendenza a scegliere viaggi più
brevi con destinazioni vicine e a buon mercato, ha penalizzato tutto il lungo raggio. “Ovviamente anche il
Brasile ha risentito di questo andamento - sostiene il
t.o.-. Inoltre la passione del
fai-da-te rende sempre più
difficile poter quantificare,
identificare e focalizzare i
segmenti di interesse del
mercato”. Segno meno anche per King Holidays, secondo il quale “la destinazione decresce del 10%, pur
in presenza di una maggiore spesa procapite”.
Se in Earth si è verificato un
incremento, in Axe Brasil la
meta ha “superato le aspettative. L’andamento è stato
molto positivo, il nostro break
even point per i voli charter
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Recife - piscine naturali
Coordinamento grafico:
è stato raggiunto già dalle
prime partenze di agosto e
il prodotto Porto Seguro è
stato consolidato anche come destinazione estiva e in
crescita”.
Positivi i numeri di Brasil
World, che segnala +5%,
mentre Space Tour afferma
di “aver consolidato e aver
mantenuto i risultati”.
Crescita del 10% in casa
Tour 2000, mentre la divisione Easy di Alpitour
World afferma: “La stagione estiva è sempre un
periodo abbastanza tranquillo per la destinazione.
Non essendoci Itc su Salvador, proponiamo questa
destinazione con la linea.
Per l'iclub Miramar Maragogi abbiamo, invece, voli
speciali che atterrano su
Maceiò”. La divisione Premium segnala “una performance estiva ottima che
non si è ancora conclusa;
infatti stiamo registrando
ancora buoni risultati per
settembre”. Raggiunge il
20% l’incremento Igiesse,
mentre Just Brasil evidenzia
un trend al +12% e un “considerevole aumento del contingente posti volo alta stagione 2010 sia charter che
linea”.
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Paesi al microscopio
14 GuidaViaggi
4 Ottobre 2010 - n° 1293
Brasile
Estate a segno positivo
Dalle compagnie di linea come Tap ai vettori charter
i buoni riscontri della stagione calda lasciano presagire un inverno stabile
“
I dati del mese di
agosto non sono
ancora disponibili, ma in base ai dati di giugno e luglio possiamo affermare di essere soddisfatti”.
A parlare del trend sul Brasile è Tap, che aggiunge: “I
passeggeri trasportati sono,
infatti, aumentati del 3,1%
rispetto allo stesso periodo
del 2009”. Con l'introduzione dell'orario invernale i
voli per San Paolo, Brasilia
e Rio de Janeiro, anticipa il
vettore, saranno riposizionati in fascia notturna “offrendo una maggiore comodità per le coincidenze dall'Italia”. Nei mesi passati,
tuttavia, si è assistito a una
forte scontistica da parte dei
vettori sulla meta... “Al momento - risponde la compagnia - non prevediamo tariffe scontate in particolare.
Tap offre comunque tutto
l'anno un sistema tariffario
diversificato e flessibile con
prezzi competitivi”. E qual è
il rapporto con Tam? “Abbiamo stipulato con Tam
una partnership commerciale per il settore merci che
rafforza i rapporti tra le due
compagnie e reca reciproci
vantaggi per lo sviluppo di
questo settore. Per quanto
riguarda il trasporto pax,
l’ingresso di Tam in Star Al-
liance consente di potenziare il nostro network e quello
di tutte le compagnie partner con nuove destinazioni e
nuovi voli”.
tore finanziario -, avremo
due collegamenti da Roma
(Fortaleza) di martedì e giovedì, quindi con possibilità
di periodi di soggiorno fles-
rotazioni si aggiungono un
terzo collegamento diretto
su Fortaleza da Malpensa e
un quarto su Macejò e Natal.
L’andamento estivo della
sibili, feederati da Alitalia
con tariffe agevolate, da 12
città europee e 20 italiane”.
Per esigenze dei t.o. il volo
effettuerà scalo a Natal
(quello del martedì) e a Macejò (del giovedì). A queste
meta, commenta Notari, è
stato positivo, ma dal punto
di vista tariffario? “Abbiamo
modulato i prezzi in rapporto al periodo. Nei prossimi mesi ci comporteremo
nello stesso modo”.
Meta di spicco
per Air Italy
Spicca il Brasile nei piani di
volo Air Italy per l’inverno
2010. “Sarà il nostro pro-
gramma di punta – spiega
Alessandro Notari, diret-
Neos
con un settimanale
Neos riprende l’operativo
dall’Italia, dalla quarta settimana del mese di dicembre
e per l’intera stagione invernale 2010/2011, con un volo
unico settimanale il giovedì
con rientro in Italia dal
Brasile il venerdì, che prevede i seguenti scali: Milano
Malpensa-Recife-Salvador
de Bahia-Milano Malpensa.
“La compagnia - commenta
Massimo Dominelli, responsabile comunicazione
del vettore - manterrà i
livelli tariffari già applicati
in passato, anche in considerazione di una offerta moderata ma stabile”.
Gli impegni sono gli stessi
dello scorso inverno: in flotta, infatti, sono presenti
sempre due Boeing 767300Erw (Extended Range &
Winglet).
N.S.