Una vocazione tutta da rafforzare
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Una vocazione tutta da rafforzare
Settimanale Anno 9 N° 9 23 maggio 2016 E enti NordEst FRIULI V. G. | TRENTINO A. A. | VENETO Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 OFFERTE A TASSO 0 !!! … LA TERRA HA BISOGNO DI TE Realizzazione editoriale a cura di New Business Media Srl ECCELLENZE A NORDEST SANITÀ&BENESSERE PADOVA E LA SUA PROVINCIA: ECONOMIA, IMPRESE E SERVIZI Le storie, i numeri e le esperienze delle aziende di successo che hanno battuto la crisi con il “saper fare” Il know-how dei professionisti del settore per vivere bene e in salute Focus sul Padovano, sempre in pole position per operosità imprenditoriale Pagg 13-20 Pagg 6-12 Pagg 2-5 / 21-22 INTERNAZIONALIZZAZIONE / Si è svolta a Treviso la 33a tappa del Roadshow “Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri” Una vocazione tutta da rafforzare Il Veneto è la seconda regione italiana in termini di export. Gli esperti a confronto “I talia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri” è lo slogan che accompagna il Roadshow per l’internazionalizzazione delle imprese, patrocinato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, promosso e sostenuto dal ministero dello Sviluppo Economico, con il contributo dell’Agenzia Ice, Sace, Simest, Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane. Quella svoltasi a Treviso l’11 maggio scorso è stata la 33a tappa di questa iniziativa che - dal 2014 e lungo tutto lo Stivale - mira a fornire, alle imprese che intendono aprirsi ai mercati esteri, gli strumenti necessari e le conoscenze per individuare nuove oppor- tunità di business su scala globale. “I dati statistici - ha dichiarato Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso - dimostrano che chi esporta ha già trovato ampi margini di crescita; in particolare i nostri sforzi sono dedicati alle Pmi che rappresentano il grande motore del nostro territorio. Tra i promotori dell’iniziativa lungo tutto lo Stivale, il Maeci, il Mise, Agenzia Ice, Sace, Simest e Confindustria Le sinergie che abbiamo creato su questo tema con le sedi confindustriali di Padova e Vicenza, attraverso la creazione del ‘Sistema Aperto’ e del desk ‘FarExport’ vanno, appunto, nella direzione di dare maggiore supporto alle aziende associate per affrontare non solo i nuovi mercati, ma anche per rafforzare i propri interventi, soprattutto commerciali, su quelli già conosciuti”. Il Trevigiano è uno dei territori economicamente e imprenditorialmente più dinamici sul panorama italiano. Nel 2015 la provincia ha esportato merci per un valore di quasi 12 miliardi, con un incremento del 5 per cento sull’anno precedente. Come confermano i dati più recenti resi noti dalla Cciaa di Treviso, la dinamica annua è in linea con quella regionale, che si attesa a +5,3 per cento, ed è superiore a quella nazionale (ferma a un +3.8%). Le prime cinque voci merceologiche che sostengono l’export provinciale sono piuttosto stabili nel tempo: nell’ordine, in base ai dati 2015, sono macchinari, mobili, elettrodomestici, calzature e abbigliamento. Va evidenziato però anche un dato più generale: l’aumento della propensione all’export del sistema produttivo italiano (soprattutto il manifatturiero) è cominciato proprio nel periodo di recessione, a compensazione della debolezza strutturale della domanda interna. In Veneto, gli indicatori di tale propensione - che traducono in percentuali il valore del- Treviso, un momento del Roadshow “Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri” le esportazioni di merci sul Pil corrente - sono saliti dal 34,3% del 2007 al 36,6% del 2014 (sono le ultime stime Istat disponibili). Con questa performance Treviso è al settimo posto nazionale sia per l’ammontare complessivo delle esportazioni in valori sia per il contributo alla crescita del commercio estero nazionale. La precedono Torino, Potenza, Latina, Vicenza, Firenze e Bologna. “Una rafforzata presenza sui mercati internazionali è obiettivo primario anche per le imprese del Veneto - ha aggiunto Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale - Non è un caso se dopo Padova, Vicenza e Venezia, torniamo per la quarta volta con il Roadshow in un territorio che, confermandosi al 2°posto tra le regioni italiane in termini di export anche nel 2015, ha dimostrato una chiara attitudine verso i mercati internazionali”. 2 Fare impresa a Nordest Eccellenze a Nordest Eventi Lunedì 23 maggio 2016 ECONOMIA / L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto condotta su un campione di 1.778 imprese con almeno 5 dipendenti Torna la fiducia, ma va sostenuta A trainare sono le imprese medie e grandi, in testa mezzi di trasporto, legno e mobile I n Veneto l’industria avanza, seppur lentamente. È la sintesi del primo trimestre 2016 che ha appena tracciato l’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, condotta su un campione di 1.778 imprese con almeno 5 dipendenti. L’anno si è aperto, dunque, con una produzione industriale in crescita del 2,2% (era +2,3% nel trimestre precedente) ma la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +1,4%. Un avvio positivo, “anche se un po’ sottotono rispetto alla fine del 2015”, commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto. “Leggendo i dati della congiuntura emer- E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 9 - N. 9 Lunedì 23 maggio 2016 Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21/3/2005 Iscrizione al R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione n. 24344 con effetto dall’11 marzo 2014 ge che la crescita produttiva delle aziende è attribuibile principalmente alle imprese di media e grande dimensione, ovvero quelle più strutturate nel porsi sui mercati internazionali - prosegue il presidente -. Tuttavia, al di là del traino rappresentato dai mercati esteri, anche il fatturato interno registra una sostanziale tenuta. Il vero segnale positivo - evidenzia - è che sembra tornare la fiducia degli imprenditori. Fattore importante, oserei dire decisivo, che però meriterebbe di essere sostenuto, soprattutto con riferimento alle Pmi, anche da interventi su fisco, credito e giustizia”. Se il passato recente, ovvero i primi tre mesi dell’anno Proprietario ed Editore New Business Media Srl Via Eritrea, 21 - 20157 Milano Tel.: 02 92984 1 Coordinamento Gianmario Pagani Contatto commerciale per la comunicazione su questa iniziativa PUBLISCOOP PIÙ Tel.: 0423 425411 [email protected] Direttore responsabile Mattia Losi Stampatori ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria, Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq) Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone Medicina - (Bo) hanno dunque il segno “più”, interessanti appaiono anche le previsioni per il prossimo trimestre, tanto che l’indagine di Unioncamere le definisce “in sensibile miglioramento”. Torna positivo il saldo relativo alla produzione attestandosi a +6,7 punti percentuali rispetto al -6,5% precedente. Per quanto riguarda il fatturato il saldo è +8,7% rispetto al -5,6% precedente, mentre per gli ordini interni si passa al +4,6% dal -9% precedente. Migliorano ulteriormente le attese sugli ordini esteri che toccano un +17,5% (era +6,5%) e sull’occupazione che registra un +0,3% rispetto al -4,3% del trimestre precedente. Per quanto riguarda nello specifico il primo trimestre, invece, l’andamento negativo riguarda soprattutto le microimprese (-0,6%), mentre le piccole e medio-grandi hanno registrato dinamiche positive rispettivamente del +2,2% e +2,5%. Più marcata la crescita per i beni intermedi (+2,7%), i beni di investimento e di consumo, entrambi a +1,9%. A livello settoriale, tra i 12 settori oggetto di analisi (due in più rispetto al 2015), la tendenza è positiva per tutti a eccezione del tessile, abbigliamento e calzature che ha perso il 3,2 per cento. Al vertice della classifica si trovano i mezzi di trasporto (+7,7%), legno e mobile, marmo, vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi (+5,8%), gomma e plastica (+4,6%) e, con un +3,5% c’è l’occhialeria. Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+2,6%), analoga a quella del trimestre precedente. La miglior performance è ascrivibile alle medio-grandi (+2,9%) e piccole imprese, mentre restano stazionarie le micro. Nel primo trimestre performance positiva (+2,2%) per gli ordinativi, anche se in leggera diminuzione rispetto a quella dello scorso trimestre (+2,8%). A livello dimensionale sono risultate migliori le piccole (+2,6%) e le medio-grandi imprese (+2,2%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei mezzi di trasporto (+10,1%), legno e mobile (+4,7%) e gomma-plastica (+4%). Negativa invece la variazione del tessile, abbigliamento e calzature (-2,3%), marmo, vetro e ceramica (-2%) e dell’orafo (-1,4%). In linea con il trimestre precedente l’andamento degli ordinativi dal mercato interno con un +1,9% rispetto al +2,1% precedente. Variazioni positive per piccole e grandi imprese. A livello settoriale le performance migliori le mettono a segno i mezzi di trasporto (+6,9%) e legno-mobile (+6,1%). Gli ordinativi esteri hanno invece segnato una decelerazione con un +2,8% rispetto al +4,1% dello scorso trimestre. Nelle imprese manifatturiere l’occupazione è rimasta stabile (+0,2%), fatta eccezione per le micro imprese (+0,9%), il cui impatto resta modesto. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione ha riguardato l’orafo (+3%), marmo-vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi (+2,8%), l’occhialeria con un aumento del 2,6 per cento. Indicatori tutti con segno “più”, a parte tessile, abbigliamento e calzature CONSORZIO ZAI / Interporto Quadrante Europa composto da 140 società di trasporti, logistica e servizi A Verona l’interporto dei successi Risultati eccellenti nel 2015 per l’Ente, che vanta un utile in crescita del 311% N onostante l’incertezza congiunturale degli ultimi anni, anche per il 2015 il bilancio dei risultati economici e patrimoniali del Consorzio Zai-Interporto Quadrante Europa confermano una forte solidità. Tale bilancio si è chiuso infatti con un utile al lordo delle tasse di 2.476.000 euro, superiore del 311% rispetto a quello del 2014. Zai ribadisce coi fatti il proprio ruolo di Ente attivo nell’ambito dello sviluppo territoriale, della pianificazione urbanistica, dell’assetto, della sistemazione e gestione delle zone industriali attrezzate, oltre che della realizzazione e governo di grandi infrastrutture a servizio della produzione di beni e servizi. Quanto ai proventi da canoni di concessione, essi si sono attestati a circa 7.000.000 euro, il valore più alto di sempre nonostante il periodo di crisi (+4,8% rispetto al 2014). Inoltre, sul profilo delle vendite, i ricavi sono passati dai 137.000 euro del 2014 a 1.451.000 del 2015. Sulla base di uno studio realizzato dall’Associazione Matteo Gasparato tedesca degli interporti che ha analizzato 90 interporti europei, quello veronese si è confermato, a dicembre 2015, primo tra gli europei, in linea con quanto avvenuto la prima volta nel 2010. È questo il riconoscimento di un’eccellenza veneta che offre attualmente il proprio operato grazie alle 140 società di trasporti, logistica e servizi che lo compongono, in un’area pari a 4,5 milioni di mq in cui sono presenti 3 terminali intermodali, 300.000 mq di piattaforme logistiche e che occupa 4.400 addetti diretti e 7.000 indiretti. Va evidenziato inoltre l’incremento dei collegamenti ferroviari intermodali con l’Europa: nel 2015 si è raggiunto il record di oltre 15.000 treni annui con una media di 50 treni intermodali al giorno con punte fino a 60 treni al giorno. Da rilevare inoltre il raggiungimento della piena occupazione delle piattaforme logistiche, che perciò risultano occupate per il 100% da primari operatori di logistica internazionali, a testimonianza sia della posizione strategica dell’interporto, sia del grado di qualità dei servizi offerti. Anche nell’anno precedente si è puntato al contenimento e razionalizzazione dei costi immobiliari e dei servizi offerti dal Consorzio Zai e dalla Quadrante Servizi, a favore delle aziende insediate nell’interporto, che si sono tradotti in benefici economici per le stesse pari a complessivi 300.000 euro. Altra novità significativa: nella zona di completamento del Quadrante Europa è iniziato l’insediamento di un’impor- tante azienda bavarese del settore lattiero caseario, la quale realizzerà il proprio centro logistico su un’area di 17.000 metri quadrati con magazzino automatizzato di 7.000 metri quadrati coperti. Sempre nel 2015 è stato inaugurato nell’area di completamento a sud dell’Interporto il centro logistico su 10.000 metri quadrati, con magazzino refrigerato di 5.000 metri quadrati di un’azienda tra le protagoniste a livello internazionale nel settore dei piccoli frutti, della frutta esotica, delle erbe aromatiche e dei funghi. Il Consorzio non smette di pianificare le strategie per la propria ulteriore crescita Veduta aerea Interporto Qe Terminal trasporti combinati nel futuro: se ne è parlato durante la due giorni svolta il 19 e 20 aprile 2016 organizzata dalla Commissione Europea nella persona del Coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Pat Cox) e dal Consorzio Zai, appuntamento che ha riunito a Verona tutti i responsabili dei terminal intermodali lungo il corridoio. Questo “Laboratorio di Idee per la promozione dei Terminal Intermodali sul Corridoio Scandinavo-Me- diterraneo” è stato affrontato anche in vista della prossima apertura del tunnel di base del Brennero. Tra le intenzioni espresse dal presidente di Consorzio Zai, Matteo Gasparato, vi è quella di divenire il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta Europa e viceversa. Tutto ciò puntando sull’idea che un interporto non può ragionare come infrastruttura a sé stante ma insieme al sistema dei trasporti nazionale, ai porti e alla rete ferroviaria. “Vogliamo giocare un ruolo oggi ancora inespresso - precisa Gasparato - e ci stiamo attrezzando in termini di interventi infrastrutturali, modalità organizzative e accessibilità terrestre per la distribuzione nell’ultimo miglio stradale. Il tutto non da soli ma perfettamente calati nelle strategie europee”. Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Case History Fare impresa a Nordest TIFLOSYSTEM La tecnologia che cambia la vita alle persone disabili Diverse le soluzioni messe in campo, ma serve una svolta legislativa e la creazione di un centro unico che possa superare le storture dell’attuale sistema N ell’impianto del welfare italiano era stato incardinato, con la riforma sanitaria legge 883 del 23 dicembre 1978, che i costi per la salute fossero a carico della collettività e rientrassero quindi nella spesa pubblica. E così, anche per le persone disabili, tutti gli apparati, tutte le protesi, tutti gli strumenti per migliorare la qualità della vita erano stati ricondotti a una norma che stabiliva gli aventi diritto, gli strumenti e i servizi erogabili, le procedure e i prezzi. Nasce da questo contesto il Nomenclatore Tariffario delle Protesi, strumento giuridico che viene reiterato con una norma transitoria che è il decreto 332 del 27 agosto 1999, recante l’indicazione che tutta la materia dovrà essere riformata entro il 31 dicembre 2000. Ma l’attuale Nomenclatore Tariffario ha dei limiti? Secondo Davide Cervellin, amministratore di Tiflosystem ve ne sono diversi. “Esso determina gli aventi diritto secondo un approccio di tipo risarcitorio e assistenziale e non invece in ragione del bisogno reale e della finalizzazione della fornitura – spiega in premessa l’esperto -. Vale a dire: sono cieco e ho diritto alla macchina da scrivere in braille, alla sintesi vocale per pc anche se non conosco il braille e non uso il computer”. Il documento, inoltre, “evidenzia categorie di prodotti che mancando di un rinnovo periodico, risultano presto obsolete e pertanto quando vengono richieste, generano una spesa non congruente con la qualità della vita del richiedente”. Attraverso il Nomenclatore Tariffario sono erogate delle tecnologie il cui costo, evi- 3 denzia Cervellin “è talmente basso che non giustifica in nessun modo il costo della procedura per l’erogazione. A titolo esemplificativo – prosegue -, il costo del bastone bianco per ciechi è di 9 euro, il termometro sonoro 15 euro, l’orologio tattile 50 euro, per Smartvision, il primo smartphone realizzato per persone cieche e ipovedenti costi di procedura di visita e prescrizione dal medico di famiglia, visita specialistica dell’Usl, procedura amministrativa di acquisizione e fornitura che non è inferiore ai 250-300 euro”. Cervellin individua poi nel Tariffario una serie di “mancanze”. C’è “mancanza di controllo sulla reale efficacia delle forniture”, elenca, e ciò in ragione del fatto che i soggetti coinvolti nella pro- cedura di erogazione (medico specialista, personale amministrativo) non hanno ricevuto nessuna formazione e pertanto quasi mai conoscono gli strumenti che prescrivono. Vi è inoltre “una mancanza di una gestione del riutilizzo della strumentazione fornita”, per cui molto materiale acquistato dalle Asl ancora nuovo per il decesso del richiedente, viene abbandonato (si pensi ai comunicatori per i malati di Sla, ai videoingranditori per gli ipovedenti, alle carrozzine…); materiale che potrebbe diversamente essere efficacemente riassegnato ad altri richiedenti. Si riscontra poi “la mancanza di modalità univoche di fornitura, per cui anche all’interno della stessa Asl distretti diversi erogano ausili completamente diversi, generando una sperequazione nel soddisfacimento del bisogno del trattamento delle persone disabili”. Non da ultimo, lo stesso ausilio, aggiunge Cervellin, “è acquistato dal Sistema Sanitario Nazionale in Asl diverse a prezzi completamente differenti, con variazioni anche del 3050%, né in questa fase risulta efficace la riduzione dei centri d’acquisto, dato che in questa materia Consip e altri enti stanno introducendo ulteriori elementi di confusione e sperequazione”. Dal 2000, anno di scadenza del decreto n.332, decreto che invece è ancora in vigore, molti sono stati i tentativi di suggerire una riforma attenta che generasse maggiore partecipazione alla vita attiva delle persone Il contributo del Sistema Sanitario Nazionale italiano Per gli aventi diritto, ossia le persone con visus non superiore a un decimo su entrambi gli occhi e in possesso di certificazione di disabilità, gli strumenti illustrati possono essere forniti con il contributo del Sistema Sanitario Nazionale. disabili e riduzione di spesa. Ma, sostiene Cervellin, “mai la politica e i governi che si sono succeduti hanno avuto un atteggiamento di ascolto e di analisi dei problemi e delle soluzioni. Così, per 15 anni persone disabili e aziende si sono trovate ad operare in una vera e propria giungla”. Probabilmente, conclude Cervellin proponendo la sua visione, “la vera svolta sarebbe togliere questa materia alle Asl per affidarla a un ente unico, ad esempio Inps o Inail, responsabilizzando di più la persona disabile mediante la richiesta del pagamento di un ticket o comunque un simbolico contributo d’acquisto”. Dalla domotica al telelavoro Tiflosystem di Piombino Dese (Padova) è da trent’anni un’azienda leader nella ricerca, produzione e fornitura di tecnologie per la vita indipendente delle persone disabili. È stata la prima azienda in Italia ad aver realizzato fin dagli anni Novanta strumenti di comunicazione per persone prive della parola e soluzioni per la domotica. Fra i numerosi progetti realizzati, grande importanza ha avuto “Lucy Casa Ufficio Intelligen- Novità per gli ipovedenti O ggi nei paesi occidentali ci sono fortunatamente sempre meno persone cieche, mentre va aumentando, soprattutto nella popolazione superiore ai 60 anni, il numero di quelli che hanno una significativa riduzione visiva, spesso non compensabile con occhiali dotati di lenti speciali. Per queste persone che vogliono svolgere una vita attiva e soprattutto con l’avanzare dell’età desiderano leggere non solo per occupare il tempo, ma anche per allenare la mente, il videoingranditore è la soluzione più efficace per rispondere a questi bisogni. La Tiflosystem da trent’anni è azienda leader in questo settore e ha proposto gli strumenti più tecnologicamente avanzati presenti sul mercato mondiale. Accanto ai videoingranditori portatili delle dimensioni di uno smartphone per la lettura nelle situazioni più diverse (in viaggio, al ristorante, al supermercato…), ci sono i videoingranditori da tavolo dove si può avere il massimo della qualità dell’immagine e del contrasto per non affaticare la vista anche quando li si usa per ore. “Volo”, il videoingranditore leggero, è l’ultimo nato di queste apparecchiature. Realizzato in Germania dall’azienda leader del settore Reinecker in stretta collaborazione con Tiflosystem, permette finalmente di abbinare ad un design innovativo il massimo delle prestazioni per l’ingrandimento ottico ed elettronico. Permette infatti di ingrandire fino a 100 x su un monitor da 20 o 22” e di visualizzare il testo ingrandito con 5 diverse modalità di contrasto. “Volo” sarà disponibile dal mese di giugno a partire da 1.400 euro, Iva esclusa. te”, realizzato in collaborazione con Confindustria, che ha fatto conoscere le modalità più efficaci e produttive per il telelavoro delle persone disabili. Nel campo degli ausili per persone con problemi visivi, Tiflosystem già trent’anni fa si era fatta conoscere per i sistemi che permettevano alle persone cieche di leggere la carta stampata. Nel tempo questi strumenti sono diventati sempre più efficienti, dalle voci gradevoli e dai prezzi alla portata di tutti. Oggi sono disponibili sistemi di lettura da usare in casa o in ufficio, portatili e addirittura tascabili, così da permettere a chi ne ha bisogno di leggere il menu al ristorante, o un documento all’ufficio postale o in banca. Volo, videoingranditore leggero e orientabile “Maestro” è la macchina di lettura più performante. Può essere utilizzata indistintamente attraverso comandi vocali, legge testi, tabelle, bollette e permette la memorizzazione delle pagine scannerizzate per essere lette tutte insieme o in momenti diversi. Viene fornito con una tastiera a caratteri ingranditi ad alto contrasto e il programma Winlucy che permette alle persone cieche e ipovedenti di usare il computer in modo semplificato, per scrivere, gestire la posta elettronica, ascoltare file audio, navigare in internet. Collegando un monitor a Maestro è possibile ingrandire i caratteri, scegliere lo sfondo per renderlo facilmente utilizzabile anche da persone con bassa acuità visiva. Il costo di Maestro è di 1.450 euro. Per chi desidera invece una macchina di lettura portatile da usare anche fuori casa, l’ideale è “Eye Pal”, leggero, pratico e semplice da utilizzare, grazie ai suoi comandi facilitati, permette di leggere rapidamente e in modo autonomo libri, riviste ed etichette di prodotti. Il prezzo di Eye Pal è di 1.400 euro. Delle dimensioni di un cellulare e coi suoi 118 grammi di peso, Blaze è un lettore tascabile, che oltre a leggere e memorizzare testi a stampa, consente registrazioni di qualità e la riproduzione di file in numerosi formati come il Pdf. Il costo di Blaze è di 670 euro. Tutti i valori indicati si intendono Iva esclusa. 4 Fare impresa a Nordest Eccellenza a Nordest Eventi Lunedì 23 maggio 2016 CTS / Consulting and Technical Solutions è partner per la general building maintenance, del project e property management e della green technology Competenze italiane anche in area iberica Il core business è la gestione completa di impianti per catene retail e Gdo A desso è il turno della Spagna. Cts - Consulting and Technical Solutions, da Rovigo, dopo avere conquistato una bella fetta di mercato italiano ha deciso fosse venuto il momento di tastare il terreno all’estero partendo dalla nuova sede di Barcellona. La società nata nel 2011 e specializzata nel general building maintenance, project e property management e green technology (certificata Esco), lavora soprattutto nel mondo del retail con le principali catene occupandosi della progettazione dei negozi, dell’installazione degli impianti e la loro manutenzione. La società, nata a inizio 2011, vanta un fatturato in costante e importante crescita. Oggi, grazie agli anni di anzianità e all’esperienza acquisita è entrata nel giro di fornitori di altri big del retail a livello nazionale. Dai quattro soci iniziali, spiega l’amministratore delegato Mirko Gatto, “oggi siamo passati a un team affiatato di persone che si occupano dell’attività dalla sede centrale di Rovigo con un net- work di collaboratori esterni su tutto il territorio nazionale e sconfinando all’estero per alcuni clienti”. Contatti diretti e il passaparola fra gli operatori hanno spinto lo sviluppo di questa azienda nella quale i soci, con esperienze precedenti nel settore, hanno costruito un’efficiente azienda di servizi tecnici. “Cerchiamo di prenderci cura del cliente - la semplice ricetta di Mirko Gatto - i loro problemi sono i nostri problemi perché loro devono concentrarsi sul proprio core business, a noi spetta consigliare e risolvere tutti i problemi degli impianti e degli immobili”. La velocità della risposta e la qualità del servizio sono i plus fondamentali della società di Rovigo che intervenendo in maniera rapida ed efficace riesce a dare risposte e soluzioni precise a qualsiasi problema tecnico. Tutti gli interventi vengono gestiti da personale tecnico qualificato che si interfaccia tra le parti 24/7 direttamente dalla sede di Rovigo. La realizzazione, ma soprattutto la ge- Cts, oltre a un team interno, basa le sue attività su un network di collaboratori sparsi sul territorio nazionale stione e manutenzione degli impianti che rappresentano il core business dell’azienda sono alcuni dei servizi di Cts che, nello specifico, si occupa di impianti elettrici, di climatizzazione, centrali termiche, impianti di riscaldamento, impianti Hvac, di teleriscaldamento, telegestione, di impianti idraulici e antincendio. La società di Rovigo punta, oltre che sulla manutenzione delle attrezzature esistenti, anche al risparmio energetico ed economico degli immobili. Tramite programmi software dedicati, Cts può sottoporre al cliente dei calcoli tecnici e offrire apparecchi ad alta efficienza (frutto della ricerca sui migliori mercati esteri e della sperimentazione effettuata sul campo) per aiutarli a fare scelte importanti per il loro business. Cts si occupa della gestione degli aggiornamenti legislativi e dei relativi adempimenti tecnico-burocratici, organizzando incontri di formazione per i tecnici delle aziende clienti e del personale delle aziende esterne che collaborano. Risulta fondamentale essere all’avanguardia per confrontarsi su temi innovativi. Tutte queste attività saranno esportate anche in Spagna dove Cts ha già avviato alcuni lavori per un prestigioso cliente italiano e sta lavorando alla realizzazio- Dopo il successo in Italia, Cts ha aperto le attività anche in Spagna dove vuole introdurre il proprio metodo di lavoro ne di quel network operativo che in Italia contribuisce in modo importante allo sviluppo aziendale. “Abbiamo scelto Barcellona in quanto capitale economica ma con l’obiettivo di offrire servizi su tutto il territorio - spiega Mirko Gatto - In Spagna vogliamo introdurre il nostro metodo di lavoro, con la qualità e la precisione del servizio che ci hanno permesso di fidelizzare i clienti che ci riconoscono come partner affidabili per le loro attività, con la coerenza, la trasparenza e la fiducia dei collaboratori esterni che a loro volta ci considerano un cliente affidabile”. Un’altra sfida che la giovane società rodigina saprà sicuramente affrontare con lo spirito giusto, mostrando ancora una volta, anche all’estero, quale sia la ricetta del successo. Per ulteriori informazioni: www.ctssrl.eu. Eccellenze a Nordest Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Fare impresa a Nordest CNA Vicenza con gli Artigiani del futuro VI Edizione di Open Design Italia in Basilica Palladiana Dal 10 al 12 giugno la Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà la VI edizione di Open Design Italia, manifestazione, concorso e mostra-mercato sull’autoproduzione e il design di piccola serie promossa da CNA Vicenza. Tra le novità più rilevanti del 2016, i “casting” di Milano, Roma e Napoli, che hanno selezionato i migliori designer che parteciperanno all’evento finale a Vicenza. La “mission” rimane la stessa: mettere in contatto il mondo dell’autoproduzione con quello delle imprese, favorendo le contaminazioni tra realtà diverse ma sempre più interconnesse come l’Artigianato e il Design, promuovendo collabo- razioni, incentivando la nascita di progetti di business e creando importanti opportunità per i Giovani Designer nazionali e internazionali e le Aziende e gli Artigiani del territorio. «Siamo lieti di essere riusciti a mettere a punto una collaborazione più consistente con CNA Vicenza, che conosciamo da Open Design Italia 2013 e con cui abbiamo lavorato più volte», sottolinea Elena Santi, Direttore Artistico di Open Design Italia. «Insieme condividiamo l’impegno sul fronte della promozione dei Giovani, del saperfare artigianale e dell’innovazione che passa attraverso le idee e nuove forme di impresa. Siamo infine onorati di CASTING OPEN DESIGN ITALIA 2016, ROMA poter organizzare Open Design Italia 2016 nella prestigiosa Basilica Palladiana. Con l’augurio che un monumento tanto rappresentativo per la cultura sia d’ispirazione a partecipanti e visitatori». Nel corso della 3 giorni vicentina, designer, artigiani, stilisti, artisti e ma- IL COMITATO SCIENTIFICO DI OPEN DESIGN ITALIA 2016 Marco Achilli Francesca Avossa Fabio Benassi Albino Celato Luisa del Vecchio Antonio Franceschini Katia Meneghini Benedetto Marzullo Mauro Simionato Margot Zanni Direzione commerciale Centostazioni Spa, main partner di Open Design Italia 2016 Consulente immagine/prodotto per Ligne Roset e art director di Golran Designer e Responsabile sviluppo prodotto della collezione borse e pelletteria del marchio Twin Set Ideatore e fondatore del marchio De Castelli Stilista, consigliere CNA Federmoda Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA Nazionale Co-fondatore di CTRLZAK studio Giornalista e caporedattore di Living, main media partner di Open Design Italia 2016 Art Director, in rappresentanza di CNA Vicenza, organizzatore di Open Design Italia 2016 Fondatrice e Style Director dell’e-commerce Dalani Home & Living A valutare i creativi iscritti al bando di concorso Open Design Italia 2016 sarà un comitato di esperti di grande rilievo, provenienti dal mondo del design, dell’architettura, della moda, della comunicazione. I progetti nelle diverse categorie – product design, communication design, fashion design e interior design – verranno giudicati in base a precisi criteri: originalità e innovazione, funzionalità tecnica ed estetica, tecnologie utilizzate e sostenibilità della filiera produttiva, legame con il territorio e sinergie con le realtà produttive, capacità di comunicazione e presentazione dei prodotti, vendibilità sul mercato. ker potranno mostrare e vendere le proprie opere senza intermediazione, accedere ai numerosi servizi imprenditoriali loro dedicati e partecipare al concorso Open Design Italia 2016. Tra gli importanti premi in palio, CNA Vicenza ha previsto il sostegno per l’implemen- tazione di un prodotto, mettendo a disposizione del designer vincitore un’azienda artigiana individuata dall’Associazione, che supporti le diverse fasi di produzione. «L’attenzione ai Giovani è una priorità per l’Associazione e il premio CNA Vicenza lo conferma», ribadisce la Presidente di CNA Vicenza, Cinzia Fabris. «Da anni l’Associazione organizza e promuove eventi e manifestazioni rivolti ai Giovani che, uniti ai servizi su misura dedicati, hanno lo scopo di favorire l’imprenditorialità giovanile e incentivare la creatività dei Nuovi Artigiani. Portare la mostra Open Design Italia all’interno del capolavoro palladiano, patrimonio dell’umanità UNESCO e simbolo della città di Vicenza nel mondo, è un privilegio: vogliamo che i creativi vivano appieno questi luoghi, traendone ispirazione e coltivando la passione per la cultura del proprio Paese. Ma non solo. Anche i nostri Associati avranno infatti la straordinaria possibilità di partecipare a incontri B2B con i designer, seguire convegni tematici e workshop». La manifestazione, gratuita e aperta al pubblico, sarà una opportunità esclusiva. I visitatori potranno toccare con mano e acquistare le creazioni di designer provenienti da tutta Italia e dall’estero e partecipare alle conferenze e ai laboratori in programma. I PRINCIPALI PREMI DI OPEN DESIGN ITALIA 2016 PREMIO CNA VICENZA Sostegno per l’implementazione di un prodotto: al Designer vincitore verrà messa a disposizione un’azienda artigiana individuata dall’Associazione, che supporti le diverse fasi di produzione PREMIO CENTOSTAZIONI Promozione nelle stazioni: tre vincitori avranno l’opportunità di promuovere i propri progetti in alcune delle 103 stazioni del network di Centostazioni PREMIO LIVING Pubblicazione su Living: il progetto vincitore sarà pubblicato sulla prestigiosa rivista Living, del Corriere della Sera e sul relativo sito www.living.corriere.it; inoltre, un abbonamento annuale gratuito alla rivista digitale PREMIO CNA NAZIONALE Promozione di CNA Nazionale: tre designer vincitori potranno partecipare a un evento internazionale promosso da CNA Nazionale PREMIO SPECIALE OPEN DESIGN ITALIA Promozione gratuita a Vicenza: un talento per ciascuno dei tre casting (Milano, Roma e Napoli) avrà l’opportunità di promuovere gratuitamente i propri prodotti all’interno della prestigiosa Basilica Palladiana, nel corso dell’evento di giugno WWW.OPENDESIGNITALIA.NET CNA Vicenza festeggia 50 anni In Basilica Palladiana l’Assemblea dei Soci ASSEMBLEA PROVINCIALE CNA VICENZA 2015, BENVENUTO PRESIDENTE CINZIA FABRIS Per festeggiare il 50° Anniversario di storia e di attività CNA Vicenza ha scelto la Basilica di Andrea Palladio, gioiello di architettura rinascimentale e patrimonio dell’umanità UNESCO, come location dell’Assemblea annuale dei Soci. Una cornice simbolica e “preziosa”, come preziose e uniche sono le Persone, le Imprese e gli Artigiani che in mezzo secolo hanno dato forza e fiducia all’Associazione, lavorando per il suo sviluppo e consolidamento. «Sabato 11 giugno celebreremo questo importante traguardo con un evento speciale, una festa, dedicata ai nostri Associati, ai dipendenti, agli Artigiani e alle aziende che in tutti questi hanno credu- to in noi, permettendoci di arrivare dove siamo e valorizzando il lavoro svolto sin qui», afferma Cinzia Fabris, Presidente Provinciale CNA Vicenza. «L’Associazione degli Artigiani ha una storia importante alle spalle, fatta di battaglie e conquiste, ma anche di sacrifici, soprattutto in momenti di contingenza difficili per le imprese. CNA Vicenza ha sempre sostenuto le PMI del territorio, aiutando gli Artigiani, dando loro voce e difendendone gli interessi dentro le istituzioni. L’incremento del 10% di associati registrato negli ultimi mesi traduce la voglia di migliorare sempre, confermando la credibilità e l’impegno dell’Associazione. Sono segnali rilevanti in un contesto tumultuoso come quello che viviamo in questi anni». CNA Vicenza sta crescendo molto e non solo in termini di numeri, ma di pensiero, idee, valori, visioni per il futuro. Gli ultimi anni hanno significato un rinnovamento essenziale per l’Associazione: nuova identità, metodologie innovative e nuovi modelli associativi. Con il Servizio “Crea Impresa 2.0”, un’attenzione particolare viene dedicata ai Giovani e gli Aspiranti Imprenditori, grazie ad un approccio sinergico che coniuga fattibilità di un’idea imprenditoriale con organizzazione di eventi e momenti di confronto necessari a trasformare l’intuizione di un business in risultati economici. Un esempio tra tutti è Open Design Italia, manifestazione e mostra-mercato itinerante sul design e l’autoproduzione che dal 2013 vede CNA Vicenza come soggetto promotore e che per l’edizione 2016 prevede una 3 giorni aperta al pubblico, allestita all’interno della Basilica Palladiana. «Il Capitale Umano è la nostra CONSIGLIO PROVINCIALE CNA VICENZA 1988, INTERVENTO ON. LAURA FINCATO risorsa più grande», ribadisce Fabris. «Calvino scriveva che “le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone”; credo che questa frase riassuma perfettamente l’anima di CNA Vicenza e il percorso di questi anni. Con l’Assemblea dell’11 giugno vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno fatto parte di questa grande “fa- miglia” e trasmettere ancora una volta il profondo cambiamento intrapreso dall’Associazione». L’inizio dei lavori per festeggiare il 50° in Basilica Palladiana è previsto alle ore 10.30, con un convegno su invito e proseguirà con la parte privata dedicata ai Soci nel pomeriggio. Durante la giornata Artigiani e Ospiti potranno visitare la mostra Open Design Italia allestita al 1° piano. CNA Vicenza Via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenza - Info: Tel. +39 0444 569900 - [email protected] - www.cnavicenza.it 5 6 Fare impresa a Nordest Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi GRUPPO BOLDRIN / Importante azienda leader a livello internazionale nel settore dei gas combustibili e tecnici lnnovativi sistemi per la sicurezza degli edifici in caso di eventi sismici ma non solo SismaLock e SismaGas di Ngr Tech rivoluzionano il concetto di sicurezza e possono essere usati in diverse nazioni I n Italia, negli ultimi 2500 anni, ci sono stati più di 30mila eventi sismici. Per ridurre gli effetti disastrosi dei terremoti e salvaguardare in primo luogo le vite umane, lo Stato si è concentrato sia sulla classificazione di tutto il territorio nazionale, definendo, in base all’intensità e alla frequenza dei terremoti del passato, un preciso valore di pericolosità per ogni punto del suolo, sia sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni edili. Nonostante il miglioramento delle misure costruttive, sono ancora molte le morti connesse al crollo di edifici e di incendi provocati dall’esplosione di tubature di gas e fonti di corrente scoperte. È quindi stato istituito un tavolo di lavoro per la stesura di una normativa sismica nazionale legata alle attività di progettazione, costruzione e verifica dei sistemi di tra- sporto e distribuzione del gas combustibile, nel quale ha parte attiva, in partnership con l’azienda Madas di Verona, Nrg Tech, specializzata nella realizzazione di prodotti e progetti per l’intercettazione delle fughe di gas. L’azienda è parte del Gruppo Boldrin, la realtà padovana divenuta un riferimento a livello internazionale nel settore dei gas combustibili e gas tecnici, con tecnologie e SismaGas, il rilevatore di fughe gas con miniaturizzato al suo interno il dispositivo SismaLock prodotti assolutamente all’avanguardia, tra cui l’ultimissimo SismaLock, un sistema di gestione della sicurezza e di preallarme sismico che rivoluziona il concetto di sicurezza nelle reti gas e non solo in caso di eventi sismici. “Questo nuovo prodotto nasce dopo oltre un decennio di studi, test e ricerche e funziona sulla mappatura più completa del suolo italiano, oltre che sulla storicità dei dati”, spiega Alberto Boldrin, responsabile commerciale e marketing del Gruppo. “Negli Stati Uniti, in Turchia e in Giappone, zone ad alto rischio sismico, esistono già normative e dispositivi simili, ma la morfologia degli eventi sismici del nostro territorio è molto differente, quindi si SismaLock, il sistema di gestione della sicurezza e di preallarme sismico di Nrg Tech rendono necessarie prassi specifiche. Il nuovo SismaLock è innovativo proprio perché è in grado di intervenire, con la sua molteplicità di funzioni, sull’impianto a rischio, in base alla classificazione dell’area nella quale è installato e dopo aver effettuato un’analisi preventiva sulla vulnerabilità dell’infrastruttura”. SismaLock, grazie all’impiego dell’elettronica di rilevamento (3 assi), rileva le onde di diversa lunghezza di un terremoto, le analizza e, nel caso venga raggiunto un determinato valore, attraverso predisposizioni insite nell’elettronica del prodotto, ha la prerogativa d’interfacciarsi a congegni di intercettazione di condotte contenenti gas, carburanti, vapore, aria compressa e fluidi nocivi e d’inviare segnali d’allarme attivando segnalatori ottici, acustici e di chiusura degli impianti di erogazione. SismaLock gestisce in modo intelligente gli edifici, non solo spegnendo automaticamente tutti i sistemi elettronici di fornitura di energia, ma anche disinserendo i dispositivi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 elettrici ed elettronici, come gli ascensori, che potrebbero costituire un pericolo. Utilizzabile in qualsiasi tipologia di edificio civile e industriale, e anche per portare impianti industriali in stato di funzionamento di sicurezza, l’innovativo sistema targato Nrg Tech può essere integrato in sistemi già esistenti oppure fungere, se collegato a sirene, da sistema di allarme per città e paesi. Per meglio servire il mercato abitativo, l’azienda padovana ha realizzato SismaGas, un rilevatore di fughe gas con miniaturizzato al suo interno il dispositivo SismaLock, che può azionare elettrovalvole, sirene e altri apparecchi di segnalazione di allarme e bloccare la rete del gas anche se la fuga non è presente. Insieme a un sistema costruttivo antisismico, SismaLock garantisce un elevato livello di sicurezza: “Il prodotto - specifica Boldrin - nasce per l’incolumità delle persone e dei beni, elimina o riduce l’effetto dei possibili danni legati all’evento sismico, causato da terremoti o da frane. A differenza degli altri sistemi esistenti, l’elettronica e il firmware realizzati da Nrg Tech lo rendono versatile e adattabile alla morfologia sismica di altre nazioni. Oltre all’Italia, anche Grecia, Messico, Kuwait ed Emirati Arabi - conclude - hanno adottato i nostri dispositivi con configurazione appropriata al territorio d’impianto”. PR.EL. / Progettazioni Elettroniche è la prima azienda al mondo ad aver progettato e prodotto sistemi antiallagamento. Un know-how sviluppato in oltre 30 anni di attività Elettronica, comfort e sicurezza Progetti personalizzati in ogni settore: automotive, lighting, energia, civile e industriale P R.EL., Progettazioni Elettroniche, è nata oltre 30 anni fa, quando l’elettronica faceva le sue prime apparizioni. Oggi non esiste comparto, prodotto o produzione che non abbia bisogno dell’elettronica. PR.EL., specializzata in progettazioni elettroniche a 360 gradi nel settore civile e industriale, ha vissuto questo sviluppo ed è cresciuta rispettando e anticipando le tendenze del mercato. “La qualità della progettazione e delle produzioni - spiega Claudio Peruzzo, amministratore dell’azienda - è sempre stata un elemento fondamentale e nel tempo, con il I sistemi antiallagamento PR.EL., prima azienda al mondo a progettare e produrre i dispositivi diffondersi dell’elettronica nei settori più diversi e il crescere dell’azienda, è stato indispensabile investire per continuare a migliorare questo aspetto. L’attenzione - sottolinea - si è concentrata sia sugli investimenti in personale altamente qualificato e specializzato, sia nelle certificazioni dei processi di progettazione e produzione, compresa la tracciabilità del prodotto che, per alcuni comparti come l’automotive, richiede la conformità a standard molto rigidi”. La forte vocazione alla soddisfazione del cliente, i continui investimenti e la qualità del prodotto hanno permesso a PR.EL. di raggiungere traguardi importanti e di ottenere, già dal 2000, la certificazione di qualità Uni En Iso 9001. PR.EL., grazie alla forte specializzazione tecnica e al know-how acquisito, è oggi in grado non solo di realizzare progettazioni elettroniche personalizzate per qualsiasi settore industriale, ma è anche una realtà fortemente innovativa, che garantisce tecnologia moderna, costi minimi e qualità di prodotto. È stata la prima azienda al mondo a progettare e produrre i sistemi antiallagamento destinati a installazioni sia civili che industriali. Questi dispositivi, in caso di mancanza di energia elettrica di rete, provvedono automaticamente al funzionamento delle elettropompe installate nei pozzetti per proteggere i locali dagli allagamenti. “Si tratta di una gamma vasta e assortita di modelli per i quali, ancora oggi, siamo leader sul mercato - afferma Claudio Peruzzo -. Riforniamo le più importanti aziende e i grossisti di materiale elettrico e idraulico d’Italia. Così come tutti i nostri prodotti, anche i soccorritori sono progettati, prodotti, montati e collaudati interamente da PR.EL.. La progettazione, l’ingegnerizzazione e la produzione di gamme altamente personalizzate sulle specifiche del cliente, anche nel campo automotive, sono svolte dal nostro personale interno e, solo per alcune particolari produzioni, collaboriamo con aziende locali fidate, a conferma - puntualizza - del forte radicamento La sede di PR.EL. - Progettazioni Elettroniche dell’azienda sul territorio e della nostra volontà di mantenere alto e costante il made in Italy, un valore aggiunto per PR.EL. e i suoi prodotti”. L’azienda progetta e produce anche corpi illuminati per applicazioni civili e industriali: “Il settore del lighting - spiega l’amministratore di PR.EL. - è in forte espansione, il nostro impegno nel comparto è relativamente recente, ma sin da subito ci siamo posti l’obiettivo di trovare soluzioni ottimali per ogni tipo di illuminazione. Anche in questo caso, i costanti investimenti in ricerca e sviluppo e nella nuova tecnologia Led ci hanno permesso di produrre apparecchi intelligenti e dalle altissime prestazioni illuminotecniche. Collaboria- mo con architetti, ingegneri, aziende, enti pubblici e privati che cercano in un’azienda e nei suoi prodotti l’eccellenza per qualità dei materiali, innovazione tecnologica e serietà nei servizi pre e post vendita”. Da oltre 30 anni PR.EL. è al fianco dei propri clienti per ascoltare le loro esigenze e per garantire affidabilità, sicurezza, qualità, tecnologia, conoscenza ed efficienza. La capacità di comprendere le richieste del mercato è confermata dalla produzione dei nuovi sistemi di accumulo e gestione per il fotovoltaico da installare nelle abitazioni, per aumentare la quota di autoconsumo dell’energia pulita prodotta dall’impianto fotovoltaico e risparmiare quindi sui costi. Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Case History Fare impresa a Nordest 7 EL.MO. Cloud e wireless a protezione di beni e persone Know-how e aggiornamento continuo. Si rivolge a installatori e system integrator S istemi di sicurezza a protezione di beni e persone e, in questo contesto, un altissimo tasso di innovazione certificato dai diversi brevetti che fanno capo al Gruppo, con un presente e futuro tutto proiettato verso il wireless di seconda generazione e l’incremento della piattaforma cloud. È questo il core business di EL.MO., il gruppo aziendale che continua a registrare una crescita di fatturato e di personale impiegato, grazie alle proposte fortemente innovative e con alto contenuto tecnico per le aziende e gli installatori che hanno i sistemi di sicurezza come loro interesse primario. “Siamo in grado di fornire tutti gli elementi che compongono un sistema, presentandoci così come unico interlocutore - afferma l’ingegner Salvatore Pastorello, responsabile di prodotto -. Noi sviluppiamo, progettiamo e realizziamo i rilevatori, le centrali di decodifica dei segnali inviati dai rilevatori, i dispositivi di comunicazione e il software di gestione di un sistema - spiega -. Inoltre possiamo gestire in modo coordinato i diversi sistemi che possono essere installati, dalla rilevazione incendio alla videosorveglianza, antintrusione, controllo accesso e così via, per una gestione integrata. Oggi - prosegue - è fondamentale saper far cooperare tutte le componenti”. La gestione integrata, infatti, consente “una semplificazione delle procedure operative e il reperimento di una molteplicità di informazioni che possono rafforzare le prime segnalazioni o scartarle perché improprie”. Inoltre, un sistema integrato consente “una miglior gestione a val- La squadra EL.MO., un team affiatato le dei problemi riscontrati”. Avendo l’innovazione nel Dna aziendale, EL.MO. è “molto sensibile riguardo a ogni osservazione o nuova richiesta che giunga dai nostri clienti - prosegue Pastorello -, per un continuo processo di adattamento e di risposta quanto più aderente alle esigenze dei nostri interlocutori”. Per poter mantenere perfomance così elevate, l’azienda deve poter contare su un know-how diffuso e, aspetto altrettanto determinante, deve essere aggiornato e di qualità. Per questo la formazione continua dei circa 200 addetti impiegati nel Gruppo è un elemento strutturale della vita in EL.MO.. “La formazione è costante conferma l’ingegnere - e processi formativi sono distribuiti su tutto l’arco dell’anno. Una condizione per altro apprezzata dai nostri collaboratori e che contribuisce a far sì che il turn over del personale da noi sia veramente basso”. Il centro Ricerca e sviluppo di EL.MO. è uno dei cuori pulsanti dell’azienda, dove lavorano per lo più ingegneri con laurea magistrale. Il campo d’azione di EL.MO. è amplissimo, poiché, come suggerisce la sua storia, l’azienda è in grado di fornire soluzioni adeguate a qualsiasi realtà che abbia bisogno di tutelare e proteggere i propri beni o le persone che in essa vivono e lavorano: dalle abitazioni private agli istituti di credito, dalle aziende ai sistemi logi- I funzionari della rete di vendita stici, tutti trovano la soluzione opportuna. Interlocutori primi di EL.MO. sono gli installatori specializzati negli impianti di sicurezza e anti intrusione e i system integrator, che si interfacciano con l’azienda attraverso le agenzie sparse sul territorio italiano o i distributori specializzati. “Un’analoga rete commerciale è in via di organizzazione all’estero”, aggiunge Pastorello. Se gli investimenti in ricerca sono importanti, altrettanto impegno il Gruppo ha deciso di porlo nella tutela dei risultati di questa attività d’innovazione e diversi sono, infatti, i brevetti all’attivo, alcuni dei quali volti a coprire anche le ultimissime novità che l’azienda ha sviluppato in ordine ai dispositivi wireless. “Su questo fronte siamo ormai alla seconda generazione - dettaglia il responsabile prodotto - e le loro caratteristiche hanno un impatto positivo rilevante circa la portata del collegamento, l’efficienza della comunicazione, il consumo della batteria, l’affidabilità del segnale”. Un altro fronte su cui EL.MO. è riuscito a mantenere la propria fama di azienda antesignana è quello del cloud. “Abbiamo creato e stiamo gestendo una piattaforma che consente l’interazione tra i diversi soggetti che si occupano di sicurezza: distributori, installatori e utenti finali”. Non da ultimo, tutta l’attività di EL.MO. è sottoposta a controlli e verifiche. Il laboratorio interno di conformità vaglia tutte le informazioni possibili su ogni prodotto e una struttura terza ne verifica le perfomance. “Il nostro obiettivo è essere ancor più performanti rispetto ai parametri di legge del settore”, conclude Pastorello. Uno scorcio del laboratorio di conformità Emc I titolari di EL.MO. Giuseppe Pisani, Salvatore Pastorello ed Elia De Cicco Servizio e sicurezza senza compromessi I l wireless di seconda generazione è l’elemento tecnologico distintivo che connota i prodotti di più recente concezione proposti da EL.MO., che con la linea Ng-Trx si conferma una realtà imprenditoriale sempre un passo avanti verso il futuro. “Si tratta di una linea di sensori radio ad alta portata, intesa come capacità del sensore di trasmissione del segnale alla centrale - spiega l’ingegner Guido Conte, responsabile della divisione Ricerca e sviluppo del Gruppo -, una portata che è di 3-4 volte superiore a quella che era possibile con la generazione di sensori precedenti”. A questa particolarità s’aggiunge il fatto che tutti questi nuovi dispositivi EL.MO. “sono in grado di avere un codice variabile con cui comunicare, cioè cambiano codice di riferimento a ogni collegamento con la centrale. Una caratteristica che aumenta il grado di sicurezza delle informazioni in transito, poiché con questa variabile è assai più difficile compromettere la comunicazione”, puntualizza Conte. I passi in avanti compiuti con la linea Ng-Trx non si fermano qui e, tra l’altro, per diverse di queste innovazioni EL.MO. ha già fatto richiesta di copertura brevettuale, in linea con la politica aziendale che vuole proteggere i risultati della propria ricerca. “La comunicazione dei sensori Ng-Trx è crittografata - prosegue Conte - e la chiave per poterla interpretare è unica e diversa per ciascun dispositivo”. Non da ultimo, EL.MO. ha pensato di dare il massimo non solo per la sicurezza dei dati che vengono trasmessi da questi sensori, ma anche riguardo alla certezza che la comunicazione tra sensori e centrale possa avvenire e non sia inficiata da fattori esterni. Per tale motivo, “agiamo su tre frequenze differenti - sottolinea l’esperto -, di modo che vi sia sempre la possibilità di operare. Inoltre, la tecnologia utilizzata consente un’ottima performance anche se ci dovessero essere disturbi in banda”. La tecnologia del collegamento senza fili “permette un significativo abbattimento dei costi - evidenzia Salvatore Pastorello, responsabile prodotto di EL.MO. - e noi stiamo lavorando affinché questa tecnologia riesca a garantire la stessa efficienza di un sistema cablato”. Un altro ambito in cui EL.MO. ha già costruito un pezzo di storia importante è il cloud. “Abbiamo ideato e progettato una piattaforma di servizi che si chiama e-Connect - prosegue Conte - sulla quale organizziamo servizi a tre livelli: per i distributori, per gli installatori e per gli utenti finali dei nostri sistemi di sicurezza”. È una struttura gerarchica in cui i distributori hanno a disposizione un’area in cui ciascuno può accogliere i suoi installatori i quali, a loro volta, possono accogliere nel loro spazio i rispettivi clienti. Per installatori e clienti i servizi non sono solo di gestione (come per i distributori), ma vi sono a disposizione anche servizi operativi. Gli installatori, per esempio, possono monitorare da remoto i propri impianti e teleconfigurarli; gli utenti finali possono verificarne la funzionalità a distanza e “dialogare” con il proprio sistema di sicurezza attraverso una semplice interfaccia che compare anche sul proprio smartphone. EL.MO. è inoltre impegnata “ad aggiornare e ampliare in continuo i propri software di gestione, che rappresentano un anello molto importante per garantire il più efficace funzionamento dei sistemi di sicurezza”, conclude Pastorello. 8 Fare impresa a Nordest Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 INOXTUBI / Fondata nel 1979 da Franco Camera, oggi è il riferimento nel Nordest per l’acciaio inossidabile La forza dell’acciaio batte la crisi Punta sull’efficienza nei processi e su soluzioni all’avanguardia per le lavorazioni D al 1979, anno della sua fondazione per opera di Franco Camera, fino a oggi, Inoxtubi Padova si è distinta nell’ambito del commercio di acciaio inossidabile divenendo un punto di riferimento importante per il Nordest. Tubi, barre, lamiere, raccorderia: per ogni esigenza industriale l’azienda limenese (provincia di Padova) ha proposto la soluzione più indicata, grazie a una filosofia da sempre orientata alla massima soddisfazione del cliente. “La centralità del cliente è un concetto rimasto inalterato in questi trentasette anni di presenza sul mercato - evidenzia Roberto Camera in veste di amministratore - ciò che è mutato invece è lo scenario economico di un’Italia che nel frattempo è passata attraverso le più svariate trasformazioni, su tutte la crisi economica degli ultimi anni. Sotto un profilo imprenditoriale le opzioni erano soltanto due: l’immobilismo, nell’attesa che le cose si aggiustassero, o il movimento. Inoxtubi ha adottato la seconda opzione, investendo Roberto Camera sull’acquisto di nuove attrezzature e rivoluzionando il proprio sistema di gestione interno ed esterno con un criterio fortemente orientato a salvaguardare la forza lavoro. Nonostante un calo del valore dell’acciaio inossidabile di circa il 60% siamo riusciti ad assicurare il mantenimento occupazionale di tutte le persone che lavorano in azienda; la nostra squadra dunque ne è uscita più compatta e motivata di prima”. È questa una caratteristica assai rara ma assolutamente lungimirante: in una situazione industriale in cui troppo spesso per supplire a una mancanza di strategie sul lungo termine si opta per lo sfoltimento della forza lavoro, l’esempio dell’azienda della famiglia Camera dà un segnale forte per dimostrare che esistono altre vie percorribili. “È stato necessario attuare un radicale cambio di rotta e in questo senso abbiamo sfruttato la crisi come un’opportunità, uno stimolo a migliorare - spiega Camera - sono stati passati in rassegna tutti i processi gestionali e di distribuzione, sicché oggi Inoxtubi assicura spedizioni puntualissime anche su tratti molto distanti. Grazie anche all’apporto di mia sorella Marinella Camera, responsabile logistica e trasporti, siamo riusciti a ‘bucare’ oltre il Triveneto, giungendo in Toscana ed Emilia Romagna. Da un magazzino che inizialmente non superava i 500 metri quadrati, attualmente, dopo l’ultimo ampliamento di sette anni fa, siamo arrivati a ben 3.000 metri quadrati offrendo così una gamma di prodotto assolutamente esaustiva per le esigenze più disparate. Ma ciò che vorremmo ci distinguesse dagli altri competitor è quella passione inarrestabile per scovare sui mercati i prodotti più innovati, fornendo al cliente soluzioni all’avanguardia che conferiscano alle loro lavorazioni un plus davvero significativo. L’altra grande miglioria ha riguardato l’ottimizzazione dei processi informatici. Non solo un perfezionamento del sito internet www.inoxtubi.com dunque, ma anche una più radicata visibilità sui principali motori di ricerca e un miglioramento dell’opzione web marketing. A ciò si aggiunga, e siamo i primi nel nostro settore, l’i- deazione di un applicazione per smartphone e tablet: è perciò possibile visualizzare i prodotti di punta, dai tubi alle lamiere, dalla raccorderia alle barre. Inoltre, mediante un comodo navigatore, si calcola facilmente il percorso più semplice e veloce per raggiungere la sede aziendale e toccare con mano i materiali cui si è interessati”. I risultati di tale impegno hanno premiato Inoxtubi, attualmente la realtà dedicata al commercio di acciaio inox più longeva del Veneto. Il 2015 è stato un buon anno sotto il profilo del peso di materiale venduto, ma il calo del valore dell’acciaio ha ovviamente inciso sul fatturato. Il primo trimestre 2016 ha concesso risultati più che soddisfacenti, con un +10% nel peso del materiale venduto. “Stare fermi in tempi difficili si sarebbe rivelato fatale, come lo è stato purtroppo per tante aziende ‘cadute in battaglia’ negli ultimi anni - conclude Camera -; essere riusciti ad assicurare la continuità del lavoro ai dipendenti anche nei periodi bui è oggi, che si comincia a intravedere la luce alla fine del tunnel, motivo di profondo orgoglio per l’azienda. Il futuro sarà all’insegna della flessibilità, perfezionando costantemente la nostra operatività sul web e mantenendo l’eccellenza nell’ambito dei servizi post vendita”. GALVO SERVICE / La Srl è specializzata nella progettazione e costruzione di impianti galvanici, spesso caratterizzati da un forte grado di personalizzazione Know how ed efficienza imbattibili Project manager in loco per i progetti all’estero. Presto anche un nuovo stabilimento S pecializzata nella progettazione e costruzione di impianti galvanici, Galvo Service Srl è un’azienda nella quale il cuore e la passione dei dipendenti sono supportati da decenni di esperienza. Grazie alle competenze diffuse tra tutto il personale, all’organizzazione aziendale e a strumenti di progettazione sofisticati, Galvo Service realizza internamente dal singolo componente agli impianti completi “chiavi in mano”, spesso caratterizzati da un alto grado di personalizzazione. Nel comparto di nicchia all’interno del quale opera, l’azienda è il più importante player in Italia, mentre in Europa si posiziona tra i primi tre più rilevanti punti di riferimento nel business di competenza. Cresciuta acquisendo grandi progetti Roberto Lodici insieme a un tecnico specializzato internazionali, oggi si confronta in tutto il mondo con numerosi e importanti interlocutori - dal Cern di Ginevra al gruppo Trw-Zf, per citarne alcuni - nei più diversi settori quali metalli preziosi, elettrodomestici, arredamento metallico, rubinetteria, accessori bagno, automotive, aerospaziale ed elettronica. Il vero valore aggiunto di Galvo Service è, però, il team “assolutamente competente, con una lunga esperienza e un know how diffuso”, afferma l’ingegnere Roberto Lodici, amministratore dell’azienda da luglio dello scorso anno. “La squadra di Galvo Service si caratterizza non solo per le competenze tecniche acquisite in decenni di esperienza nel settore, ma anche per la profonda conoscenza dei mercati, della tecnologia e la capacità di problem solving che deriva sia dall’abitudine a lavorare in situazioni complesse sia dal confronto con i clienti più esigenti. La grossa esperienza, che caratterizza tutti, dagli operai fino agli impiegati, è il punto di forza di questa azienda”. Benché possa rientrare nella definizione di piccola-media impresa, oggi con 23 dipendenti Galvo Service installa impianti in tutto il mondo, coinvolgendo fino a un centinaio di tecnici: “Siamo una realtà piccola ma capace di gestire grandi complessità sottolinea l’amministratore -. Quando si lavora in Paesi stranieri e lontani è assai frequente dover affrontare problemi logistici, di comunicazione e imprevisti tecnici, difficoltà che sotto un certo punto di vista sono assolutamente normali nella quotidianità lavorativa, ma che riusciamo sempre a gestire al meglio e a superare perché i nostri project manager sono flessibili, disponibili, competenti e capaci di confrontarsi con i clienti”. Gli impianti per il trattamento e la finitura delle superfici realizzati da Galvo Service offrono i migliori livelli di progettazione, le più avanzate tecnologie produttive e coprono qualsiasi tipo di esigenza espressa dal cliente Il team di Galvo Service nei più differenti campi. “I nostri impianti - prosegue l’amministratore - sono fortemente customizzati, progettati su misura per ogni specifica richiesta. La qualità di un impianto la fa per il 60% la progettazione, mentre il restante 40% è composto da installazione, avviamento e collaudo presso il cliente. Questo 40% è determinante e dipende proprio da quei project manager competenti e capaci che dirigono e lavorano direttamente in loco”, puntualizza Roberto Lodici. “Oggi stiamo lavorando per rendere ancora più forte questo mix di unicità che caratterizza l’azienda, migliorando le nostre procedure e, in generale, rendendo l’organizzazione ancora più efficace ed efficiente sia in termini economici sia qualitativi, per rispondere alle crescenti esigenze dei clienti, sempre più orientati a chiedere progettazioni rapide e di qualità, prezzi competitivi e il miglior supporto nel post vendita”. Nuovi investimenti nell’ambito strettamente tecnico, in software specifici, gestionali e l’acquisto di un nuovo stabilimento, dove dislocare le produzioni a basso valore aggiunto e senza l’impiego di attrezzature e competenze altamente specifiche, rientrano nel piano complessivo di miglioramento organizzativo e strutturale in atto nell’azienda. Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 GIORGIO GAVAGNIN / Il raggio d’azione comprende tutto il Nordest e oltre Tutto il know-how per mettere al sicuro il futuro L’esperienza del consulente è a disposizione delle Pmi S upporto, confronto, verifica, monitoraggio, formazione, assistenza, second opinion. Sono queste le parole chiave che contraddistinguono il lavoro di Giorgio Gavagnin nel suo rapporto con le aziende di medie e piccole dimensioni riguardo a un loro asset specifico: il loro programma assicurativo e il rapporto con le assicurazioni, al fine di costruire il loro futuro in tranquillità e alle migliori condizioni possibili. “Non stipulo polizze”, mette subito in chiaro con puntualità Gavagnin, che alle spalle ha quarant’anni di attività nel settore assicurativo, dei quali venticinque come broker. “Ho deciso di intraprendere l’attività di consulente - spiega - per mettere a disposizione delle aziende le mie conoscenze, esperienze e capacità in modo totalmente indipendente, ma nel rispetto di tutti gli operatori del mercato assicurativo”. Se le grandi aziende hanno la possibilità di creare al proprio interno una divisione organizzata di risk e insurance management, tale possibilità non è, nella maggior parte dei casi, alla portata di molte realtà imprenditoriali di più ridotte dimensioni. “Ciò - prosegue l’esperto - rende più difficile riuscire ad avere persone che sappiano valutare i rischi che possono essere tenuti in pro- 24 mesi di attività 93 aziende analizzate 92% ha migliorato la sensibilità nell’analisi dei rischi 87% ha ottenuto benefici nel programma ed economici prio e quelli che è opportuno cedere”. Inoltre, anche il rapporto con il mondo assicurativo “ha profili di complessità, poiché in Italia, a differenza che in molti altri Paesi, i contratti arrivano ad avere anche un centinaio di pagine, tanto da renderne difficile la lettura e, soprattutto, una veloce comprensione e valutazione”. L’obiettivo che si è dato Gavagnin, socio Anra (Associazione Nazionale di Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali), è quello di “supportare in modo costruttivo e dinamico le figure che in azienda hanno la responsabilità di gestione e ottimizzazione degli strumenti assicurativi, analizzando il livello dell’investimento complessivo e l’efficacia del suo ritorno in termini di sinistri accolti. Offro, inoltre, una guida modulata sul reale bisogno di conoscenza e approfondimento e mirata a far conoscere in dettaglio le di- Giorgio Gavagnin namiche del mercato assicurativo”. Forte di una “scuola” per la quale l’assicurato era posto al centro e la polizza teneva conto delle esigenze “di ogni singolo cliente nella sua specificità”, Gavagnin cerca di continuare a trasferire questa logica e modo di operare in contesti in cui “si tende a far prevalere prodotti con una certa standardizzazione”. Gli effetti per le aziende sono importanti, poiché oggi “la riorganizzazione del proprio profilo assicurativo nella maggiore parte dei casi consente benefici economici di un certo rilievo, a fronte di costi contenuti”. L’esperto, infatti, agisce come “fossi parte dell’azienda e quindi dedicato a fare i suoi interessi”. Gavagnin, inoltre, supporta per uno sguardo al mondo assicurativo anche estero, dove vi sono interessanti opportunità. Il suo raggio d’azione è il Nordest, ma è pronto a valutare ogni richiesta di supporto, spingendosi anche oltre questa area territoriale. Gavagnin in un’azienda entra in punta di Fare impresa a Nordest 9 piedi, preoccupandosi innanzitutto di conoscere “cosa fanno e come lo fanno”. Quindi procede “redigendo una valutazione generale della situazione dei rischi, evidenziando quali è opportuno cedere”. A quel punto l’azienda valuta l’eventuale riorganizzazione del proprio programma assicurativo. Naturalmente i rischi e le conseguenti coperture assicurative non sono materia destinata a restare cristallizzata per periodi indeterminati. È dunque altrettanto importante, e anche questi aspetti fanno parte della consulenza che l’esperto Gavagnin offre, procedere con un “monitoraggio periodico della qualità del servizio e delle attività prestati dagli intermediari e portando, all’interno dell’azienda, una gestione evoluta del programma assicurativo”. Naturalmente, nonostante tutte le accortezze operative che un’impresa mette in atto, un sinistro può capitare. Anche in questo caso può essere determinante la figura di un esperto, per saper gestire al meglio l’accaduto dal punto di vista assicurativo. Gavagnin auspica che al più presto “la realtà assicurativa possa evolvere nel senso di offrire ai propri clienti strumenti sempre più intellegibili e snelli. Nel frattempo conclude - è importante che le aziende abbiano gli strumenti per leggere la loro posizione e ciò che offre il mercato al riguardo”. È un modo per mettere in cassaforte il loro futuro. RAMINA / Azienda a conduzione familiare, realizza macchine e impianti per il settore dei tessuti nontessuti Chiavi in mano e su misura Lavora con 5 tecnologie in vari settori e ha appena ottenuto il brevetto per Airlay-S I nnovare per crescere. È questo il must al centro dell’attività di Ramina, azienda a conduzione familiare nata nei primi anni ’80 come produttore di macchinari industriali, e oggi uno dei costruttori più dinamici di macchine e impianti di impianti in grado di soddisfare le richieste di molteplici settori: tessile, geotessile, abbigliamento, arredamento, automotive, edile fino al medicale. Produciamo dunque linee complete per Spunbond PP e Pet, prodotti agugliati, Linea completa Airlaying per la produzione di feltro di processo chiavi in mano per il settore dei nontessuti. “I tessuti nontessuti vengono realizzati prevalentemente con fibre di poliestere e polipropilene spiega il titolare Graziano Ramina - e noi lavoriamo su cinque tecnologie preposte alla realizzazione di differenti linee viene ottenuto tramite la formazione aerodinamica volumetrica della fibra distribuita in maniera tale da donare elevata resistenza trasversale al prodotto finale. Insieme all’elevato standard qualitativo e alle soluzioni innovative proposte, Ufficio tecnico Ramina Srl prodotti termo legati, feltri da airlaying, prodotti laminati, Gcl”. In particolare, nel 2011 Ramina ha ottenuto un brevetto relativo alla macchina Airlay-S per la formazione di nappa sui feltri riciclati. Grazie all’innovativa configurazione di questa macchina il feltro punto di forza dell’azienda è la capacità di seguire l’intero ciclo produttivo internamente, focalizzandosi principalmente sulla progettazione, grazie alla presenza di un ufficio tecnico composto da progettisti e ingegneri altamente motivati e qualificati. “Negli ultimi anni abbiamo effettuato importanti investimenti sulla progettazione e sulla ingegnerizzazione, sia acquistando nuove tecnologie che attraverso l’assunzione di tre nuovi ingegneri, che rappresentano una risorsa di primaria importanza per il nostro lavoro” continua Ramina. Ogni macchina viene infatti realizzata ‘su misura’ in base al settore e alle specifiche richieste del cliente. In tal senso, ogni commessa inizia con la progettazione 3D, passa attraverso l’ingegnerizzazione interna finalizzata alla realizzazione della componentistica elettrica e software, per arrivare alla produzione, 100% made in Italy, nel sito di Grantorto, in provincia di Padova. Due sono gli stabilimenti, quello dove si concentra il dipartimento produttivo metalmeccanico e un secondo dove si collocano i dipartimenti di progettazione, assemblaggio e collaudo dei macchinari. L’azienda se- Nuova sede inaugurata in Maggio 2016 gue poi il cliente nella fase di installazione e collaudo della macchina in sito e garantisce l’assistenza post-vendita anche da remoto, tale da riuscire a risolvere, nella quasi totalità dei casi, eventuali problemi in tempo reale. “Offriamo al nostro cliente un servizio a 360° che parte dalla progettazione e arriva all’assistenza, senza dimenticare la ricambistica” commenta Ramina. La vasta gamma di soluzioni proposte, la continua innovazione e lo sforzo costante nello sviluppo di soluzioni nuove ha portato l’azienda a essere molto conosciuta e apprezzata anche fuori dai confini nazionali, laddove il mercato estero vale oggi il 95% del fatturato. Con una presenza ormai consolidata in Europa, Ramina, attraverso la partecipazione alle più importanti fiere internazionali, si è fatta conoscere nel tempo anche in Africa, in Russia, negli Stati Uniti, in Sud America e negli Emirati Arabi, portando così il proprio lavoro in quasi tutto il mondo. Oggi l’azienda guarda con interesse ai Paesi emergenti, in particolare quelli africani, ma anche Bangladesh e India, ritenendoli i mercati più promettenti nel prossimo futuro. A latere dell’espansione in nuovi mercati, anche l’innovazione non si ferma. “Nei prossimi anni abbiamo intenzione di creare un nuovo reparto dedicato a linee pilota che permetteranno di ‘far toccare’ con mano ai clienti la tecnologia e le prestazioni dei nostri impianti - conclude Ramina -. Questo reparto inoltre sarà adibito anche a sperimentazione, per sviluppare nuove tecnologie e innovare quelle esistenti”. E a dimostrazione della continua crescita aziendale, dell’ottimismo verso il futuro, nonché della fiducia nel proprio operato, lo scorso 14 maggio ha avuto luogo la grande inaugurazione del nuovo headquarter Ramina di ben 1.200 mq. 10 Fare impresa a Nordest Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 OFFICINE ZORZO / Fondata nel 1977 a Villa del Conte (Pd) da Severino Zorzo, ha vocazione internazionale Lavorazioni meccaniche di precisione Dall’Italia a Panama, l’azienda vanta importanti certificazioni e il top della tecnologia D a quel Nordest che ha scritto pagine importanti della recente storia industriale italiana è partita per arrivare fino a Panama. Perché se il mercato italiano non risponde, le aziende hanno invece rafforzato sempre più la vocazione per i mercati internazionali, la stessa che ha animato negli ultimi anni imprese del Triveneto. Proprio come Officine Zorzo, fondata nel 1977 grazie alla passione e all’entusiasmo di Severino Zorzo, che proprio puntando sui mercati esteri, è riuscita a respingere gli assalti della crisi. Dopo vent’anni di esperienza come operaio in alcune aziende italiane e soprattutto nella tedesca Gildemaister, Zorzo decide di passare dall’altra parte della barricata diventando imprenditore grazie all’acquisto di una piccola fresa tradizionale. Una storia comune nel Nordest che grazie a imprenditori come Zorzo si è sviluppato negli anni. La società di Villa del Conte in provincia di Padova nel 1982 costruisce uno stabilimento più grande, entrano in azienda le nuove generazioni e nel 1992 espande ulteriormente l’attività con le lavorazioni meccaniche, affiancate dall’attività di carpenteria. Può quindi dedicarsi anche alla costruzione di carpenterie medio pesanti, nonché alla fornitura di paratie, carter e protezioni antinfortunistiche. In questo modo, spiega l’amministratore delegato Fabio Zorzo, “lo stabilimento di duemila metri quadri è diventato di novemila metri quadri, abbiamo acquisito nuovi macchinari tecnologicamente all’avanguardia e assunto nuo- vo personale”. Specializzata nelle lavorazioni e costruzioni meccaniche di precisione di piccole e grandi dimensioni, impiegando macchine utensili che lavorano pezzi sino a venti metri di lunghezza e sette di verticale, Officine Zorzo è in grado di realizzare produzioni di quantità in serie, ma anche singoli pezzi. L’azienda fornisce prodotti finiti a disegno, completi di eventuali trattamenti galvanici (brunitura, zincatura, cromatura a spessore etc.), e trattamenti termici (tempra, cementazione, nitrurazione etc.), già as- Officine Zorzo è specializzata nelle lavorazioni e costruzioni meccaniche di precisione di piccole e grandi dimensioni COMUNE DI PADOVA / Sindaco e assessori a colloquio con la cittadinanza semblati e verniciati. Fresatura e tornitura sono il pane quotidiano dei tecnici della società che lavorano nell’ambito delle grandi opere infrastrutturali, dei cantieri navali, nel settore agricolo e per la realizzazione di macchine per la produzione della lamiera. Tutte levorazioni per conto terzi che finiscono molto spesso all’estero, dalla Finlandia, dove la società ha acquisito negli anni scorsi una importante commessa, fino a Panama, dove si è aperto un altro business interessante per l’azienda L’ultimo stabilimento realizzato racchiude in un unico sito lavorazioni e costruzioni meccaniche migliorando e incrementando la logistica e le capacità produttive dell’azienda. Un percorso lineare che si è sviluppato anche grazie alla presenza di quell’importante serbatoio di manodopera costituito dagli istituti professionali della zona. Sono proprio loro, infatti, ad aver fornito buona parte dei dipendenti, dotati di eccellenti capacità di base sulle quali l’azienda ha lavorato con corsi di formazione. E poi un continuo La società lavora nell’ambito delle grandi opere infrastrutturali, cantieri navali, settore agricolo e per la realizzazione di macchine per la produzione della lamiera aggiornamento tecnologico che permette a Officine Zorzo di vantare un parco macchine allo stato dell’arte. “Il rispetto dei tempi di consegna, la precisione, con la sala metrologica per il controllo qualità della produzione, oltre all’adeguamento tecnologico - spiega Zorzo - sono le caratteristiche principali dell’azienda che lavora con alcuni clienti da oltre trent’anni e ha acquisito anche importanti certificazioni”. Nel 2001 è arrivata la Uni 9001 per “lavorazioni meccaniche e di carpenteria, leggera e pesante, per conto terzi” settore Ea 17, successivamente la Uni 14001 per la gestione ambientale dell’azienda. Ma non finisce qui, il prossimo obiettivo è la certificazione in materia di sicurezza e salute del lavoro Ohsas 18001:2007, mentre per quanto riguarda lo sviluppo del business, Officine Zorzo punta a crescere sui mercati esteri affermando la propria presenza diretta grazie a un maggiore riconoscimento del proprio know-how. MG NUTRITION / Produttore affidabile con centinaia di rivenditori in Italia La fiera e lo stadio: si rinnovano Integratori di qualità certificata Bio Extreme e si rivolgono agli appassionati del due strutture strategiche per la città Sibodychiamano building e dell’attività fisica in palestra I provvedimenti ammontano complessivamente a 3,4 milioni D ra alle recenti normative internazionali Iaaf. ue provvedimenti milionari sono staIn particolare sarà ampliata la pista di atletiti assunti nei giorni scorsi dalla Giunta ca fino a 8 corsie e le pedane per lanci e salti. del Comune di Padova presieduta dal sindaco Sarà costruita una nuova gradinata sul lato Massimo Bitonci e riguardano due strutture Nord-Ovest per una capienza di 1.500 spettastrategiche in città: la fiera e lo stadio per l’attori e saranno realizzati impianti tecnologici letica leggera “Daciano Colbachini”. Nel caso di illuminazione e audio. della fiera, l’Esecutivo Inoltre, si procederà alla ha approvato il progetto sistemazione della triper l’intervento sul padibuna storica, degli spazi glione 15 per un imporesterni, delle recinzioni to pari a 1 milione e 60 e delle aree verdi. Inmila euro. L’intervento tanto il sindaco, accommira alla rimozione e pagnato dagli assessori, allo smaltimento dell’atcontinua il suo “viaggio” tuale copertura in lastre tra i quartieri della città di cemento amianto, la con l’iniziativa “Il sinsostituzione degli arcadaco ascolta”. Più d’uno recci di sostegno ormai gli obiettivi di questa deteriorati, la realizzapresenza “decentrata”: zione di un nuovo manto dare l’opportunità, a chi di copertura con pannelli non riesce a raggiungein lamiera coibentata, re la sede del municipio, il rifacimento delle latdi potersi confrontare, tonerie dei compluvi, la Massimo Bitonci, sindaco di Padova avanzare richieste o forrealizzazione del “troppo nire segnalazioni riguarpieno” e il miglioramendanti il proprio quartiere. Una pratica che ha to statico della struttura. È invece il progetto trovato rispondenza, tanto che per garantire definitivo quello che la Giunta Bitonci ha apla possibilità a tutti di poter parlare con il sinprovato per l’intervento da 1,8 milioni di euro daco e gli assessori presenti, i colloqui hanno sullo stadio per l’atletica leggera. In questo una durata prestabilita: tre minuti per le percaso l’intervento sarà dedicato al rifacimento sone singole e cinque minuti per i gruppi. della pista di atletica, per adeguare la struttu- G iuliano Meneghini è il titolare di Mg Nutrition, azienda padovana che commercializza integratori alimentari nelle farmacie, erboristerie e negozi specializzati. In un settore che talvolta sale agli onori della cronaca per soluzioni miracolose ma in realtà poco efficaci, quando non dannose, i prodotti Bio Extreme realizzati da Mg Nutrition sono riconosciuti come integratori di alta qualità certificata. “Sulle nostre confezioni - afferma Meneghini - sono indicate con precisione tutte le sostanza presenti, le materie prime utilizzate, la loro provenienza, l’assenza di glutine e tutta la filiera della produzione. Siamo una realtà nazionale al 100% che si occupa di produzione propria e importazione diretta dal produttore internazionale”. Lavorando al massimo dell’efficienza e con la sicurezza al primo posto, Mg Nutrition è riuscita a ottenere una posizione di rilievo nel settore italiano. Lo stoccaggio e la produzione dei prodotti avvengono in pieno rispetto delle normative in vigore, quindi sicurezza, igiene e controlli sono sempre al primo posto delle priorità aziendali. “È la nostra storia che inoltre garantisce la qualità dei prodotti. Fin dal 1995 - sottolinea Meneghini sono personalmente presente nel mercato degli integratori dapprima come agente di importanti marchi e poi in proprio”. La società ha fatto una vera e propria scelta di campo che la qualifica come un produttore affidabile anche agli occhi delle centinaia di rivenditori che commercializzano i suoi prodotti a livello nazionale. “Abbiamo deciso fin da subito di non essere presenti sul web con negozi online che avrebbero potuto generare una guerra sui prezzi. I nostri prodotti si trovano esclusivamente presso rivenditori autorizzati che possono decidere in piena autonomia le politiche di sconto. Il web non è un luogo sicuro dove acquistare integratori, prodotti che vanno a interagire massicciamente con il corpo degli atleti. Purtroppo molti giovani, attirati da prezzi bassissimi, si affidano all’online per i loro acquisti di prodotti di cui spesso non è chiara la provenienza e la composizione”. Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Fare impresa a Nordest ERNOS PADOVA / Automatismi spinti e sinergie trasversali sono i fiori all’occhiello di questo partner di fiducia per gli studi del Nordest Focus su leggi, tecnologia e notariato Questi i tre asset delle competenze dell’azienda, che oggi offre soluzioni cloud e servizi telematici avanzati S pecialisti nella proposta di applicazioni software e nei servizi per l’automazione degli studi notarili. Si presenta così Ernos Padova che, dal 1996, rappresenta un partner fiduciario di riferimento per molti studi che operano prevalentemente nel Nordest ma anche sull’intero territorio nazionale. L’azienda fa parte di un network nazionale di aziende che condividono sinergie e strategie comuni e che, a livello di infrastruttura, sono collegate come se fossero un’unica realtà. “La nostra mission è quella di garantire al notaio l’uso più efficace della miglior tecnologia disponibile sul mercato” afferma Luigi Palma, amministratore e socio della società. “Abbiamo infatti una esperienza specifica, maturata e consolidata in tanti anni di attività, in un settore delicato come quello legato alle leggi, alla Pubblica amministrazione e al notariato.” Ernos Padova è un Value Added Reseller di software per lo studio notarile, forma il personale all’uso degli strumenti proposti, fornisce assistenza di tipo help-desk e, in generale, supporta il notaio e il personale dello studio all’utilizzo dei sistemi informatici a 360 gradi: applicativi in primis, ma anche aspetti sistemistici, networking, interconnessione, mobilità, cloud, informatica, Pubblica amministrazione, identità digitale, e altro. Negli ultimi anni l’azienda ha messo in atto una sostanziale riorganizzazione, passando dall’essere una struttura basata su molta presenza fisica a realtà in cui i servizi di supporto (help-desk, formazione, installazioni, configurazioni, personalizza- zioni) devono escludere, laddove possibile, l’intervento in loco presso il cliente e passare in telematico. “Le politiche di aggiornamento dell’hardware dovevano lasciare il posto a soluzioni basate sul cloud” afferma Roberto Gagliazzo, uno dei soci fondatori della società. “Dovevano essere ristrutturati i processi di relazione di assistenza col cliente (Crm), spersonalizzandoli per un verso ma consolidando il rapporto e aumentando l’efficienza per un altro”. Conseguentemente alla riorganizzazione del sistema di help desk, Ernos Padova offre oggi un servizio di teleassistenza a cui il cliente può ricorrere in modo illimitato e senza limiti di tempo. “Abbiamo sviluppato un sistema software interno di gestione delle informazioni e dei processi aziendali per massimizzare l’efficienza nei confronti del cliente - che dispone di specifici sportelli web, basati su Cloud Azure di Microsoft, a lui dedicati - e minimizzare le perdite di tempo e i costi Roberto Gagliazzo e Luigi Palma: da 30 anni nel settore dell’informatica notarile COMPUMANIA / A Padova vende, installa e configura sistemi informatici interni” continua Gagliazzo. “Inoltre esso è collegato coi centralini Voip delle strutture, e ci permette di realizzare automatismi spinti e sinergie trasversali”. La società ha anche realizzato una piattaforma di e-learning che permette di offrire a costi estremamente competitivi un calendario di corsi molto fornito per l’intero anno, tenuti da specialists formati all’interno della struttura nazionale. “Oltre il 40% dei nostri clienti, in soli due anni, sono migrati dalla classica soluzione client/server alla innovativa e performante soluzione cloud” conclude Gagliazzo. “E anche sotto il profilo del risultato economico, concentrando la nostra attività su prodotti ad alto valore aggiunto, abbiamo migliorato il risultato d’esercizio”. Il cambiamento: un’opportunità prima ancora che una necessità I mercati mutano continuamente. Quello dell’informatica, per sua natura, più velocemente di altri. Quello dell’informatica notarile, negli ultimi anni, addirittura in modo frenetico e vorticoso. Ernos Padova, con i suoi soci ed il gruppo, hanno sempre cavalcato le trasformazioni, cambiando fornitori, partnership, modificando l’organizzazione finanche il modello di impresa. “Farlo? Tutt’altro che facile!” commenta Gagliazzo. “E talvolta si sbaglia. Ma per quanto sia grosso l’errore, non lo sarà mai quanto quello, non raro per un imprenditore, di pensare di avercela fatta, e poter vivere di rendita della posizione conquistata”. Per Ernos, dunque, fare impresa, soprattutto nel mercato in cui opera, significa percepire il cambiamento prima che avvenga, per non venire sopraffatti e, meglio ancora, sfruttarlo per accrescere la propria posizione. Per fare questo è necessario disporre di onestà intellettuale, mente aperta, nessun pregiudizio e spirito di intraprendenza. La storia ha dato ragione a Ernos Padova, perché il suo parco clienti, con un altissimo tasso di fedeltà, è in costante crescita. POWER VENTURES / Dal 2008 partner energetico di lungo periodo L’informatica che risolve Energia efficiente per le aziende Soluzioni professionali ma anche gaming e home theatre Un servizio mirato che conviene alle attività più energivore D N a oltre trent’anni, a Padova, Compumania rappresenta un punto di riferimento per le realtà della provincia per quanto riguarda la vendita, l’installazione e la configurazione di sistemi informatici. Da due anni nella nuova sede di via Savelli, più visibile e più facilmente raggiungibile, l’azienda continua a mettere a disposizione risorse, esperienza, know-how tecnico e commerciale a chiunque necessiti intraprendere un processo di innovazione tecnologica. Propone un ampio range di prodotti, che spaziano dai computer alle stampanti a tutti gli accessori e le periferiche che fanno parte del mondo informatico, fino agli assemblati. “Ci rivolgiamo ai privati ma, seguendo in particolar modo la parte professionale, anche e soprattutto alle Pmi locali, alla pubblica amministrazione, agli enti statali, alle Università e agli studi di professionisti afferma Federico Menegato, uno dei soci -. Con un catalogo che comprende oltre 300 brand a livello internazionale, il nostro core-business riguarda la commercializzazione di Federico Menegato nella sede di Compumania qualunque attrezzatura informatica per l’ufficio e il tempo libero, senza dimenticare il servizio di installazione e di assistenza su tutto ciò che riguarda l’hardware”. Punto forte della società è la capacità di realizzare anche computer assemblati su misura, richiesti talvolta dalle aziende che necessitano workstation particolari o destinate all’utilizzo gaming che, in genere, richiede macchine con caratteristiche specifiche. Sul fronte consumer propone anche soluzioni di entertainment digitale quali sistemi home theatre e soluzioni di gaming avanzato. A latere della vendita Com- pumania offre un servizio di riparazione sia all’utente finale, privato e aziendale, che ad altri rivenditori. La struttura dispone infatti di un servizio di assistenza tecnica, altamente qualificata, che fa capo a un laboratorio interno per il servizio on-center, ma mette a disposizione anche uno staff di tecnici esterni per gli interventi on-site. “Creato inizialmente per servire solamente la nostra clientela, il laboratorio, a seguito delle numerose richieste, si è trasformato in un centro di riferimento multimarca anche per i clienti che non hanno acquistato i prodotti da noi” conclude Menegato. 11 ata nel 2008 come ESCo (Energy Service Company), Power Ventures (www. powerventures.it) è oggi una società che fornisce energia elettrica e termica prodotta da impianti di cogenerazione ad alta efficienza, alimentati a gas naturale o fonti rinnovabili, e si diversifica da altre realtà similari per un approccio fortemente incentrato sul servizio al cliente. “Il nostro approccio è quello di essere un vero e proprio partner energetico di lungo periodo per il cliente - commenta l’ingegnere Paolo Macchi, amministratore della società - sgravandolo dalla quasi totalità degli investimenti e dagli impegni di gestione e manutenzione degli impianti”. A fianco di una normale attività di vendita dell’energia prodotta da impianti propri, Power Ventures propone un modello basato sulla progettazione e realizzazione di impianti ad hoc per il singolo cliente, che garantiscono la fornitura di energia e calore sulla base di un costo orario di utilizzo. In questo senso, la società si accolla gli inve- stimenti per la completa realizzazione dell’impianto e si occupa della gestione e della manutenzione, condividendo con il cliente i vantaggi economici derivanti dall’utilizzo di energia efficiente prodotta in loco. Power Ventures si rivolge in particolare alle aziende più energivore che necessitano per la propria attività di grandi quantità di energia elettrica e di energia termica o frigorifera, quali le aziende del settore alimentare, plastico, tessile e farmaceutico. Per ciascun cliente l’individuazione della soluzione tecnologica più adatta viene effettuata mediante un audit energetico preliminare. “Un’ulteriore sfumatura di contratto su cui stiamo puntando molto è quella del solo servizio di manutenzione - continua Macchi -. Ci proponiamo cioè come i gestori dell’impianto anche se realizzato in passato o se acquistato da altre aziende”. Non da ultimo, Power Ventures rappresenta l’iniziativa nell’ambito della produzione di energia pulita ed efficienza energetica all’interno del gruppo Iniziative Macchi, che racchiude una serie di altre aziende riferibili alla famiglia Macchi, orientate al servizio, al lungo periodo e al settore energia. Motore e impianto da 1 MW presso un cliente a Vicenza 12 Fare impresa a Nordest Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi Eventi Lunedì 23 maggio 2016 PITTARELLO GIANFRANCO / Dagli anni Settanta a oggi, senza sosta e con infinita passione, a Limena (Padova) l’azienda tramanda il “lavorar di cesello” Oggetti sacri e piccoli grandi capolavori in un cuore tutto artigiano Nel 2013 è al cospetto del Papa. Nel 2014 vince il Premio Design con un calice moderno “L avorar di cesello” non è solo un modo di dire. Per alcuni artigiani dall’altissima professionalità è il lavoro quotidiano, di precisione. Un lavoro che ha origine nel Cinquecento, con Benvenuto Cellini, e che è stato tramandato, di bottega in bottega, sino ad oggi. A Limena, in provincia di Padova, è attiva un’azienda artigiana che racchiude tutte le competenze legate a lavorazioni galvaniche, argentatura, doratura, fusioni a cera persa, riparazioni di qualsiasi oggetto in metallo pregiato. Motore dell’azienda è il titolare, Gianfranco Pittarello, che le dà anche il nome. Il signor Pittarello, come accadeva nel Rinascimento, in giovinezza ebbe modo di “andare a bottega”, per imparare tecniche e segreti della riparazione degli oggetti sacri. Negli anni Settanta decise di mettersi in proprio. È lui stesso a raccontare: “Dal lavoro di rimessa a nuovo degli oggetti sacri, pas- Il capannone sede dell’azienda Pittarello Gianfranco Srl a Limena sai ad ampliare il raggio delle attività, predisponendo attrezzature sia per dare vita a nuovi oggetti, non solo sacri, che per ridare a essi l’antico splendore portato via dalla patina del tempo”. Non si può pensare a questa attività come a una catena di montaggio: il lavoro manuale e artigiano è molto presente e richiede competenze elevate, che non si imparano in nessuna scuola, ma che possono essere messe in pratica solo dopo aver osservato il lavoro del signor Pittarello. Oggi in azienda lavorano dieci persone, comprese le figlie Michela (che segue il contatto con clienti e fornitori) e Katia (che segue la produzione). Nel tempo il segmento di business dell’azienda Pittarello Gianfranco si è andato definendo con precisione, per rispondere alle necessità del mercato, non solo italiano: attualmente il 20% del totale delle attività è investito nella lavorazione dell’arte sacra (prevalente- IVG / Esporta il 70% della produzione. Lo stabilimento a Cervarese Santa Croce (Pd) mente clienti italiani), il 60% nella lavorazione per grossisti; il 15% nella conservazione degli oggetti e il 5% nella realizzazione di articoli propri. “Come si vede, il grosso del nostro lavoro è dedicato a lavorazioni molto particolari, che ci vengono commissionate da terze parti. Questa attività è svolta anche a livello internazionale. Nazioni quali i Paesi Arabi hanno un particolare gusto per gli oggetti preziosi lavorati e sanno apprezzare il valore del made in Italy, dunque si rivolgono, per le loro creazioni, proprio a noi, specie per la produzione di oggetti di arredamento per la casa, dalle pirofile, alle caffettiere, ai bruciaincenso, sempre argentati o dorati”. Il signor Pittarello ama profondamente il suo lavoro, a cui ancora oggi dedica l’intera giornata, dalle 7 del mattino alle 20 di sera. La sua è una passione per il “bello in sé”, per le emozioni che oggetti antichi, specie se Il calice dorato viene consegnato a Papa Francesco dal signor Pittarello sacri, trasmettono una volta che vengono recuperati. Il suo è un lavoro, in alcuni casi, senza tempo. Si pensi che da un anno sta lavorando - nelle ore libere - alla realizzazione di un ostensorio alto 70 centimetri, che piano piano sta prendendo vita. Le abilità artigiane, ma anche di design e qualità dell’azienda Pittarello Gianfranco, sono state valorizzate, nel 2014, dall’attribuzione del premio Design organizzato da Confindustria, Camera di Commercio, Cna e Upa di Padova per la realizzazione di un oggetto di arte sacra. “Si trattava, in quel caso - spiega il titolare - di un calice moderno, in AG925, con lapislazzuli, turchesi, pasta di corallo, cinque rubini e filamenti in oro”. Un altro riconoscimento, di altro genere, è stato ottenuto nell’anno precedente, il 2013, quando Pittarello Gianfranco ha realizzato a mano un calice dorato, poi donato a Papa Francesco. Il calice in argento portava l’incisione dello Stemma Papale e della Basilica del Santo di Padova. Lavorare là dove gli altri non arrivano, fuori standard, innovando e creando, lasciando l’immaginazione libera di trasformarsi in capolavori: il capitale di esperienza e competenza, sull’arte sacra e non solo, sul recupero e sulla creazione da zero di oggetti preziosi, partendo da un disegno, sono i tratti distintivi di un’azienda praticamente unica. È, in sintesi, il famoso “saper fare” che rende l’artigianato italiano ricercato da tutto il mondo. REGIONE VENETO / La riorganizzazione della Sanità spiegata da Luca Zaia La flessibilità è una passione Neonatologia con 10 nuove culle In fase di sviluppo i tubi per applicazioni dragaggio da 900 mm Rinnovato l’ospedale Camposampiero di Padova, con un investimento di 1,25 milioni di euro, più vicino alle mamme D opo tanti anni di attività i progetti non mancano in Ivg Colbachini, leader nella produzione di tubi industriali in gomma per basse e medie pressioni: sono infatti in fase di sviluppo i tubi per applicazioni dragaggio con diametri fino a 900 mm ed è ormai pronto per il taglio del nastro ufficiale il moderno reparto produttivo a Cervarese Santa Croce (Pd), realizzato nello stesso complesso dell’headquarter e destinato proprio alla realizzazione di questi prodotti. “Un investimento carico di futuro che ci consentirà di offrire una gamma di prodotti e di servizi ancora più prestanti e qualificati, per un settore, quello del dragaggio, che a livello mondiale consideriamo molto interessante. In questo comparto Ivg c’è già, ma ora potremo rafforzare la nostra presenza”, spiega la marketing manager dell’azienda, Luisa Biasiolo. Si tratta di tubi che saranno impiegati in grandi opere, con una pressione di esercizio di almeno 25 bar e un elevato grado di flessibilità. Realizzati con gomma antiabrasiva e secondo le norme internazionali, alle estremità sono dotati di raccordi vulcanizzati che potranno essere anche personalizzati secondo specifiche necessità degli interlocutori. “È un progetto in cui la società ha investito due anni di idee ed energie, coinvolgendo le figure al più alto livello, con diverse competenze presenti nelle aziende del Gruppo, che sono anche fornitrici di alcuni componenti di questi tubi”, prosegue Biasiolo. In questo modo “Ivg ha uno stretto controllo sulla qualità dell’intera filiera, dall’ingresso delle materie prime all’uscita del prodotto finito”. Ed è proprio “la qualità che si riesce a garantire in Italia e che rappresenta un ottimo biglietto da visita all’estero, il motivo per cui Ivg ha scelto di restare qui con il suo nuovo sito produttivo”. Presente in 100 Paesi nel mondo, il marchio esporta circa il 70% della propria produzione, costituita da “più di 5 mila tipi di tubi di gomma per differenti settori e applicazioni”, sottolinea la manager. Tra i progetti unici, Ivg vanta la fornitura del sistema di acqua per il raffreddamento cavi alta tensio- ne al Cern di Ginevra. Nel 2015 ha prodotto 7 mila chilometri di tubi e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale. Ivg nel suo settore è l’unica azienda multinazionale non partecipata da fondi e istituzioni ma in mano a imprenditori, la famiglia Colbachini, impegnata nel settore industriale dal 1745, tra le poche al mondo a vantare due secoli e mezzo d’attività continuata. Il Gruppo Colbachini riunisce circa mille dipendenti per un fatturato complessivo di circa 130 milioni di euro. T aglio del nastro del nuovo reparto di Patologia Neonatale, dotato di modernissime culle, all’ospedale di Camposampiero (Padova) alla presenza del governatore del Veneto, Luca Zaia, degli assessori regionali Roberto Marcato e Giuseppe Pan, il sindaco Katia Maccarone, il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 15 Alta Padovana Alessandro Bolis, il commissario dell’Ulss Claudio Dario, di numerosi consiglieri regionali e sindaci del territorio, oltre al primario Marco Filippone. “Questo investimento è l’ennesima dimostrazione di quanto siano infondate le voci che ancora vengono fatte circolare su fantomatici ridimensionamenti di ospedali come Camposampiero - ha detto Zaia -. Neonatologia è una pietra miliare dell’ospedale e oggi siamo qui a inaugurare un nuovo reparto migliorato, reso ancora più efficiente e sicuro, ancora più a misura di mamma e di bambino. Altro che tagli e ridimensionamenti. Stiamo riorganizzando, concetto opposto a ridimensionare. Non chiudiamo, facciamo crescere la sanità ritarandola giorno dopo giorno sulla modernità e sulle esigenze di cura”. L’intervento, costato 1.250.000 euro, ha permesso di realizzare una struttura dedicata in via esclusiva alla Patologia Neonatale con 10 culle termiche per ospitare neonati prematuri o a termine con patologie importanti, ristrutturando parte del quarto piano del nosocomio e adeguandolo anche alle normative strutturali e impiantistiche. Particolarmente curata anche la prevenzione delle infezioni, con particolari pareti modulari, e le necessità delle mamme, che ora possono stare vicine ai loro piccoli e dar loro il latte materno, raccolto e inviato ai bimbi attraverso piccoli cateteri. Nel suo intervento, Zaia ha tenuto a sottolineare che “il lavoro di programmazione continua ininterrotto, sempre nell’ottica di riorganizzare senza tagliare nulla, come abbiamo fatto finora. Magari pochi se ne ricordano, ma l’attuale Piano sociosanitario fu varato nel 2012 dopo 16 anni di attesa, e siamo già al lavoro per ritararlo, stante che a fine 2016 scadrà. Di pari passo va avanti la riorganizzazione prevista dal Pdl 23 e il varo dell’Azienda Zero sulla quale ho sentito le bufale più incredibili. Non è e non sarà un carrozzone - ribadisce Zaia -, ma una struttura snella, che porterà risparmi di gestione ed efficienza nella gestione amministrativa. Questo significa un solo ufficio tecnico invece che 20; un solo ufficio informatico invece che 20, gare uniche regionali spuntando prezzi migliori e qualità più alta invece che 20 ‘garette’ in ogni Ulss”. Sanità&Benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Fare impresa a Nordest 13 CASA DI CURA PEDERZOLI / Nata nel 1947, è cresciuta costantemente incrementando al massimo l’offerta di prestazioni sanitarie ambulatoriali e di ricovero Un Ospedale che guarda al futuro A forte vocazione chirurgica e con punte di vera eccellenza, la struttura è inoltre “hub” di raccordo per le reti cliniche provinciali R ealizzare un ospedale sempre più al servizio della comunità locale e mantenere, o addirittura migliorare, l’alta qualità delle prestazioni sanitarie specialistiche. Con questi due obiettivi, che rispecchiano la volontà di rispondere al meglio alle esigenze globali del paziente e di tenere fissa e inalterata la sua centralità nell’intero iter delle cure mediche erogate, sono stati avviati nel corso del 2012 i lavori che porteranno la Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda ad essere, sostanzialmente, un ospedale rinnovato e completo, comprensivo di pronto soccorso, area medica, chirurgica, materno-infantile, terapia intensiva generale e cardiologica, riabilitazione e servizi ambulatoriali. La struttura, nata nel 1947 su iniziativa del primario chirurgo Piero Pederzoli e ampliata nel corso degli anni ha costantemente incrementato l’offerta delle prestazioni sanitarie sia ambulatoriali che di ricovero, dando efficace risposta ai bisogni di salute della popolazione dell’area gardesana orientale e non solo, ottenendo infine il riconoscimento di Presidio Ospedaliero della Regione Veneto (legge 833/78, art. 43). Con 310 posti letto autorizzati e 850 unità di personale, nel 2015 nella struttura sono stati ricoverati 23.707 pazienti (il 35% provenienti da fuori regione), praticati 17.569 interventi chirurgici, registrati 37.941 accessi al pronto soccorso e oltre 1 milione di prestazioni ambulatoriali. “La Casa di Cura Pederzoli ha una forte vocazione chirurgica sia per il ruolo rilevante nelle reti dell’emergenza-urgenza provinciale e regionale, sia per la crescente domanda di prestazioni chirurgiche sempre più complesse e fortemente integrate con tecnologie avanzate e innovative provenienti dal territorio locale e nazionale”, sottolinea il dottor Gianluca Gianfilippi, direttore sanitario della struttura. “Per il numero di pazienti sottoposti a chirurgia dei tumori del pancreas (74% giunti da fuori regione), in base ai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - Agenas, la Casa di cura si colloca quale secondo centro del Veneto e quarto d’Italia, mentre, per la chirurgia sul tumore alla prostata (62% dei pazien- L’avanguardia del blocco operatorio I Ingresso principale: l’accesso ai servizi e alle attività ambulatoriali ti da fuori regione), primo centro del Veneto e terzo d’Italia”. Oltre a presentare queste due attività di eccellenza, la Casa di cura è centro regionale di riferimento per la chirurgia della mano, le urgenze micro-vascolari e i traumi complessi all’arto superiore, ed è un centro “hub” delle reti cliniche provinciali sia per le cardiopatie ischemiche (infarto del miocardio) con un’emodinamica interventistica in grado di eseguire in urgenza un’angioplastica coronarica primaria 24 ore su 24, sia per lo stroke (ictus cerebrale), sul quale vengono eseguite trombolisi precoci, anche in questo caso 24 ore su 24. “Fare rete con le altre strutture del territorio, attraverso alleanze trasparenti e logiche, è un approccio efficace per rispondere con qualità alle esigenze della popolazione”, spiega Gianfilippi. “Solo organizzazione e pia- La hall: struttura assistenziale per ospiti non autosufficienti nificazione assicurano le migliori cure, con riscontri positivi in termini di sicurezza per le persone e di qualità percepita”. In questo senso la Casa di cura Pederzoli ha creato una recovery room adiacente al blocco operatorio, dove il paziente può vivere più serenamente e in ambiente protetto le fasi pre e post-operatorie; sta sviluppando dei percorsi omogenei per intensità di cura, con reparti organizzati in lavori di ampliamento e ricostruzione, iniziati nel 2012, porteranno la casa di cura gardesana a più che raddoppiare la propria superficie (dai 17 mila mq ai 41 mila del 2019). È già stato costruito e attivato un primo corpo ospedaliero con le aree a maggior impatto tecnologico e impiantistico: gruppo operatorio, terapia intensiva, neurologia, ostetricia e ginecologia, degenza chirurgica ad alta intensità di cura, cardiologia, Utic e semintesiva pneumologica. Il blocco operatorio principale presenta 9 sale (di cui una ibrida per interventi di chirurgia endovascolare e una di chirurgia robotica), un’adiacente zona con “recovery room” da 15 postazioni per l’induzione e il risveglio-stabilizzazione del paziente, gestita da personale infermieristico specializzato e da medici anestesisti. A questo gruppo si affianca un’area operatoria, con 3 sale, dedicata alla day surgery e chirurgia ambulatoriale con percorsi separati rispetto i pazienti ricoverati, una sala chirurgica annessa alle sale parto e 2 sale chirurgiche cardiologiche per le attività di emodinamica e di elettrofisiologia, in particolare per ablazione nella fibrillazione atriale (tecnologia carto-merge e crioablazioni). È stata appena attivata una nuova area che raccoglie le funzioni destinate all’out-patient e i servizi non organizzati sul ricovero, nonché il supporto all’accoglienza e il bar-ristorante. Un’ulteriore fase del progetto di ampliamento è in via di sviluppo ed entro il 2016 porterà alla realizzazione del secondo corpo ospedaliero dedicato a degenze, farmacia e polo logistico integrato. Con l’ultima fase verrà infine realizzato il terzo corpo ospedaliero con polo endoscopico, sala interventistica radioprotetta, interventi endoluminali, day surgery, polo urologico, day hospital, radiologia e il nuovo e più ampio pronto soccorso. L’accesso ai reparti ospedalieri: punto di accoglienza Lo sviluppo della ricerca per il miglioramento della resa assistenziale Alla Pederzoli la ricerca non è solo considerata elemento fondamentale per un’efficace attività didattica e formativa, ma soprattutto elemento in grado “di per sé” di creare razionalizzazione e miglioramento della resa assistenziale in quanto strumento di motivazione del personale, in grado di stimolare l’efficienza del sistema attraverso il miglioramento dell’organizzazione e la continua interazione delle diverse figure professionali. In una logica partecipativa e di rete, collabora al Progetto Genoma, gestito da un consorzio internazionale che ha come fine la ricerca nel campo della genetica dei tumori. A guidare il consorzio è il centro Arc-Net dell’Università di Verona e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, con il quale la Casa di cura collabora attivamente arruolando i pazienti ed effettuando i prelievi di liquidi biologici e di tessuti, poi stoccati per comporre una banca dati, sviluppare ricerche e analizzare geneticamente ogni paziente per proporre terapie mirate e personalizzate. Con l’Università di Verona è in atto una collaborazione scientifica in campo radiologico che ha portato a importanti risultati. L’equipe di chirurgia pancreatica ha raggiungo un importantissimo risultato nel campo dei tumori del pancreas: è riuscita a standardizzare una procedura di ablazione per questi tumori in stadio avanzato, utilizzando la radiofrequenza. Lo studio, pubblicato sul British Journal of Surgery, ha contribuito a confermare il ruolo della Pederzoli quale centro di riferimento internazionale per questa metodica sui tumori del pancreas, in termini di esperienza e casistica. maniera multidisciplinare e sulle reali necessità dei degenti, non secondo standard tradizionali talvolta troppo rigidi. L’attenzione alla persona non si limita all’erogazione di cure ospedaliere di qualità, ma ricerca le soluzioni per integrare realmente l’ambiente di ricovero e il domicilio. Per favorire il raccordo tra ospedale e territorio è stato realizzato un centro servizi destinato agli anziani non autosufficienti, che potrà ospitare strutture intermedie, hospice, letti per stati vegetativi permanenti, servizi per pazienti con demenze. Per realizzare la migliore personalizzazione delle cure nell’ambito ospedaliero è stata istituita la figura dell’infermiere-tutor, costante riferimento per il paziente e con la quale instaurare una relazione di maggior fiducia ed empatia. La Casa di cura Pederzoli sta quindi sviluppando un sistema di accoglienza più vicino alle persone in termini di servizi, di relazioni, di comfort e dal punto di vista strutturale, per diventare sempre più un ospedale completo al servizio della comunità locale. 14 Fare impresa a Nordest Sanità&Benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 GIOVANNI FRIGO / Psicologo, psicoterapeuta, antropologo, esercita privatamente presso lo studio di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza Lo psicologo e le crisi della società italiana: trovare la felicità pur nell’instabilità del presente Dalla disgregazione della società alla ricostruzione del sé: il piacere di vivere parte da dentro C’ era una volta il mito del posto fisso, la sicurezza economica, i capannoni che fiorivano riempiendo gli spazi rurali del Nordest italiano, alimentando una locomotiva economica che ha forgiato almeno due generazioni, sviluppatesi sulla mitologia della crescita perpetua. Ogni uomo è un equazione, risultato di molteplici fattori, interni ed esterni, e sicuramente ogni società ha una grossa responsabilità nell’influenzare il tipo di uomini che la abitano. Oggi la nostra società sta affrontando dei cambiamenti profondi: gli attentati negli Stati Uniti dell’11 settembre fino a quelli recenti di Bruxelles e la crisi economica mondiale iniziata nel 2008 sono stati uno tsunami per la psiche collettiva delle società occidentali, e quindi anche per quella del nostro Nordest d’Italia. La perdita del senso di sicurezza, fisica ed economica, hanno avuto e Giovanni Frigo stanno avendo degli influssi sulla nostra società che devono ancora essere colti nella loro interezza. Sicuramente il mondo, per come lo percepivamo negli scorsi decenni, è cambiato profondamente e sta ancora cambiando, per cui le sicurezze che prima erano date per scontate ora si stanno trasformando in precarietà. Dal punto di vista sociale e antropologico, il boom economico del dopoguerra ha progressivamente modificato il modello della nostra società spostandolo da uno agricoloartigianale a quello centrato sull’eccitazione, figlio di una visione consumistica in una società capitalistica che si è andata progressivamente affermando. In questi ultimi decenni le promesse di felicità si sono ancorate a questo modello, infrangendosi spesso nella disillusione che l’eccitazione non è la strada per la felicità e lo è ancor meno oggi, considerando che la precarietà economica non permette di proiettarvi sopra delle illusioni di autorealizzazione. Diviene sempre più importante considerare l’importanza del piacere di vivere, inteso non come una transitoria eccitazione ma come una più stabile gratificazione per quello che si è e in quello che si fa. “In questi tempi di grandi cambiamenti, la richiesta di felicità arriva negli studi di noi psicoterapeuti” commenta Giovanni Frigo (www.giovannifrigo.com), psicologo, psicoterapeuta, antropologo che esercita la professione privatamente presso lo studio di Montecchio Mag- giore (Vi). “Le etichette con cui il disagio ci viene portato sono diverse: ansia, depressione, ossessioni, senso di vuoto esistenziale, dipendenze, ma tutte svelano il bisogno fondamentale di avere una vita che sia anche piacevole da vivere, dotata di senso profondo per la persona perché aderente a quello che la persona è, nella sua specificità”. Con un approccio basato su una visione olistica dell’essere umano, il percorso di psicoterapia proposto dal dottor Frigo consiste dunque in una “lettura” del disagio del paziente, al di là delle etichette nosografiche, e nella decodifica dei segnali che tale disagio genera. Un percorso che contatta il mondo interiore che il paziente si è costruito in base alle dotazioni di significato che ha dato alle proprie esperienze, spesso condizionate dall’ambiente esterno, per comprendere come questo disagio evidenzi spesso la dif- ficoltà a esprimere pienamente se stesso nella propria vita. “Questa esperienza ha il fine di portare la persona a elaborare un proprio mondo interiore che rispetti il più possibile quelle unicità proprie di ogni individuo, e il cui riconoscimento è fondamentale per trovare la propria strada nella vita - afferma Frigo -. È un percorso che si basa sull’utilizzo congiunto di differenti strumenti, dall’analisi del profondo di indirizzo junghiano all’ipnosi ericksoniana, senza dimenticare l’apporto dei mezzi dati dalla naturopatia e la visione che fornisce l’antropologia”. La ricerca di una vita gratificante - soprattutto in un momento storico come quello attuale, caratterizzato dalla perdita dei punti fermi basati sulla sicurezza economica e ambientale - spinge a ricercare un riferimento all’interno di se stessi, ed è quindi uno degli obiettivi primari anche di un percorso psicoterapico, dimensione a cui si può meglio accedere se si contatta chi si è veramente cercando di impostare le scelte della propria vita in funzione di questa originalità del sé. “Solo così potremo affrontare la precarietà di questi tempi, conservando la serenità per navigare attraverso la vita, senza essere travolti dalla sue tempeste” conclude Frigo. SPONSOR SRL / Fondata da Silvano Grassi, ideatore del plantare Walkable e del sistema Balance per il rilevamento dell’eterometria Stare bene in piedi, senza stress Il calcoplantare personale a lievitazione Walkable è adatto a coloro che presentano patologie, a chi trascorre molto tempo in piedi per ragioni di lavoro e alle persone che svolgono attività sportiva Silvano Grassi, ideatore di tutti i prodotti di Sponsor I l plantare a lievitazione Walkable è stato ideato e sviluppato a inizio anni Ottanta, ma ad oggi non esiste un altro prodotto capace di assicurare la stessa qualità e prestazioni simili. A dichiararlo è lo stesso inventore Silvano Grassi, che ha dato vita a questo rivoluzionario sistema di appoggio assieme a un’ampia gamma di prodotti per il benessere delle persone e anche degli animali. Il cal- coplantare personale a lievitazione Walkable è capace, più di qualsiasi altro sistema, di riprodurre fedelmente la morfologia della superficie plantare del piede, caratteristica che, insieme alla qualità dei materiali poliuteranici impiegati, garantisce un risultato incomparabile e rende Walkable totalmente personalizzabile, confortevole, defaticante e capace di regalare equilibrio. È quindi ideale per tutte le persone che trascorrono in piedi gran parte della giornata, che camminano molto, che usano calzature speciali, per chi pratica attività sportiva amatoriale o agonistica, ma anche per chiunque desideri migliorare e mantenere il benessere dei propri piedi. “Il plantare a lievitazione Walkable - spiega Silvano Grassi, presidente dell’azienda Sponsor di Montebelluna (Treviso) - si forma direttamente sotto piede o tramite il suo calco in gesso, con una serie di vantaggi, a partire dalla migliore e più uniforme distribuzione del peso su tutto il piede, con un conseguente sollievo per i punti maggiormente caricati o dolenti. Il plantare, caratterizzato da una studiata consistenza, consente di effettuare un’ottimale ‘spremitura’ dei terminali venosi del piede, quindi favorire, grazie all’‘effetto pompa’, un minor ristagno del sangue venoso, godere di una miglior ossigenazione e conseguente defaticamento dell’apparato motorio. Dalla maggiore sensibilità nel contatto tra piede e suolo deriva inoltre un miglior equilibrio e un più consapevole controllo articolare degli arti inferiori. Walkable - prosegue Silvano Grassi - è anche un sistema preventivo, perché con esso il piede non può cedere o slittare in alcun modo, così si evitano eventuali stress tendinei e possibili formazioni di vesciche e duroni. Il plantare, se realizzato ad arte, può essere perfetto per chiunque perché gli si possono applicare diversi materiali a seconda delle esigenze delle persone o in base allo sport praticato. L’Istituto Ortopedico Pini di Milano - afferma - ha condotto un’approfondita ricerca, testando il sistema su sportivi di alto livello e confermando sia l’utilità dei plantari a lievitazione, sia i benefici apportati. Agli operatori di settore che fossero interessati - spiega Silvano Grassi - forniamo i materiali e il know how per la realizzazione dei plantari a lievitazione. La tecnica di preparazione è molto semplice: dopo aver miscelato i componenti poliuretanici liquidi, li si versa in apposite vaschette, si chiudono i relativi coperchi dotati di film elastici e si fa salire sopra il soggetto. Qui, grazie alla spinta dal basso verso l’alto prodotta dal poliuretano in espansione, i piedi sono liberi di assumere senza impedimenti l’assetto più confortevole. Così il blocco espanso riproduce indeformabilmente le superfici plantari dei piedi, nel rispetto totale delle possibili differenze tra piede sinistro e destro, ed è pronto per il taglio e la finitura”. Accanto a Walkable, Sponsor ha creato un altro strumento che si caratterizza per unicità: Balance, giunto alla quarta versione. Si tratta di “un esclusivo sistema per il rilevamento dell’eterometria funzionale degli arti inferiori - afferma Silvano Grassi -. In questo caso facciamo salire il soggetto su due pedane indipendenti, cedevoli sotto carico, dotate di talloniere per il posizionamento dei piedi e con l’appiombo corporeo garantito da appositi mezzi di riferimento. Una programmata cedevolezza delle pedane consente alle gambe di ‘scendere’ liberamente, alla pari o una Balance, l’esclusivo sistema per il rilevamento dell’eterometria funzionale degli arti inferiori più dell’altra, permettendo al soggetto di trovare facilmente il giusto equilibrio e la decontrazione corporea ottimale. La lettura del dato, visualizzatile su dispositivo Android, evidenzia il valore dell’eterometria compensabile senza possibilità di errori”. La gamma di prodotti di Sponsor si completa di magneti e cuscini antidecubito e confort automodellanti ad aria, esclusivi, pensati, brevettati e realizzati da Silvano Grassi con il solo obiettivo di rispondere in modo concreto, personalizzato, innovativo ed efficace alle esigenze di benessere delle persone. Per ulteriori informazioni: www. sponsorsrl.it. Atmosfere di benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 HOTEL SPA BELLEVUE SAN LORENZO / Comfort e relax con gusto Fare impresa a Nordest 15 TENDENZE / Il Global Spa & Wellness Trends 2016 classifica le migliori attività Arte e natura, 4 stelle vista lago I trend mondiali del benessere Elegante complesso di ville storiche immerse nel verde Dal surf al chiuso alla pole dance, passando per antichi rituali A L Malcesine, affacciato direttamente sulle Rive del lago di Garda, si trova l’Hotel Spa Bellevue San Lorenzo, raffinata e moderna struttura 4 stelle. Il valore aggiunto dell’hotel è l’esperienza e la dedizione trentennale del proprietario Ruggero Togni. L’albergo si caratterizza per essere costituito da un complesso di alcune ville storiche circondate dal parco della Magnolia, dove lauro, olivi, cipressi e le stesse magnolie si ergono affiancati da opere di scultori italiani e internazionali. Nel parco si trova anche la bellissima piscina infinity, che sembra congiungersi direttamente al lago. L’Hotel Spa Bellevue San Lorenzo mette a disposizione degli ospiti 53 camere dotate di ogni comfort, situate nelle ville del parco, quasi tutte con balcone o terrazza vista lago. Sono disponibili anche alcune suite: Bellevue (di circa 60 mq), in stile moderno, è all’interno della villa nuova, ha un grande balcone affacciato sul lago e su Malcesine e una terrazza privata (circa 40 mq) situata al piano superiore; San Lorenzo, in stile Liberty è situata invece nell’antica villa Gruber, ha L’Hotel Spa Bellevue San Lorenzo, Malcesine, Lago di Garda un’ampia terrazza che si affaccia frontalmente sul lago e un balcone nello studio, che guarda verso il lago e il parco della Magnolia. Ci sono anche nove junior suite (con superficie minima di 30 mq) tutte dotate di balcone oppure terrazza, angolo studio e con una stupenda vista sul lago di Garda. Gli Ospiti dell’Hotel Bellevue San Lorenzo possono rilassarsi nel centro benessere per ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, grazie a una sauna, un bagno turco, una doccia emozionale con cromoterapia e una Cabina del Sale con trattamento di iodioterapia. Sono presenti anche un corner tisaneria e un’area relax. Il ristorante dell’Hotel propone ai clienti una cucina internazionale basata su prodotti del territorio. I cuochi riservano un particolare riguardo alla clientela celiaca, con intolleranze alimentari e vegetariana, proponendo soluzioni per tutti i gusti e tutte le esigenze. Gli amanti del vino possono scegliere all’interno di una ricca selezione di etichette locali e non, custodite tutte nella bellissima cantina dell’albergo. e tendenze mondiali del benessere? Precisamente 10, secondo il nuovo report “Global Spa & Wellness Trends 2016”. Primo in classifica il surf, ma al chiuso. Come dimostrano i 250 centri specializzati, in 20 Paesi del mondo, provvisti di speciali step con una parte più ampia che riproduce una tavola da surf, su cui eseguire diversi esercizi di yoga o di stretching. Secondo: il fitness sessuale, con pole dancing e burlesque, colloqui di coppia con specialisti, o sedute di agopuntura, massaggi pelvici per le donne e terapie a base… di carezze. Ancor più sorprendente il terzo posto riservato alle sessioni di rituali sciamanici di origine messicana (o Temazcal) proposti in diversi resort della riviera Maya. A seguire i centri wellness che realizzano solo per bambini (stressati e con stili di vita scorretti) corsi di yoga, massaggi, vacanze estive dove si mangiano solo prodotti naturali e biologici. Vanno per la maggiore anche i viaggi iper-avventurosi abbinati, però, a relax “post-adrenalina” in stazioni termali, resort e centri benessere. E poi, da un lato, i Festival del wellness, come i Wanderlust (wanderlust.com), dove si praticano yoga, stretching, massaggi e discipline orientali, dall’altro, applicazioni (App) e servizi on-demand per massaggi e sedute di bellezza e benessere. In settimana posizione, troviamo, invece, un Paese che fa tendenza, la Corea del Sud, leader globale del settore, grazie all’offerta davvero illimitata: dalla Spa full-service alla varietà infinita di maschere per il viso, fino alla routine in vari passaggi per la cura della pelle. Chiudono… in bellezza la classifica, il wellness in mezzo al mare, ovvero le crociere complete di sessioni di yoga sul ponte, trattamenti di medicina estetica fino ad attività beauty o avventurose. E, infine, i centri benessere negli uffici, già collaudati con successo da gruppi all’avanguardia, come Google, Apple e Virgin Group. Perché, si sa, la cultura del benessere ha un impatto positivo anche sulla produttività. 16 Fare impresa a Nordest Sanità&Benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 XEPTAGEN / Al centro della ricerca dell’azienda è il test Hepa-IC per l’epatite C. Per il sistema sanitario si profila meno dispendioso e socialmente più sostenibile Il futuro è nei nuovi biomarcatori Più efficienti, consentono di scaglionare i trattamenti nel tempo e di estendere le possibilità di raggiungere un maggior numero di pazienti C i sono temi, come quello della salute, che sollecitano l’opinione pubblica, e di conseguenza le istituzioni, e non sempre è facile trovare i giusti equilibri nelle scelte da adottare, specie se la patologia è complessa e numericamente importante. Si sta parlando, nel caso specifico, dell’epatite C: epatite cronica, cirrosi e tumore del fegato, secondo i dati Istat (2008), causano ogni anno, solo in Italia, 10 mila decessi; un milione è il numero dei pazienti portatori cronici del virus. Il mondo scientifico ha ultimamente ideato degli antivirali di nuova generazione, che risultano molto efficaci nel trattamento della patologia (85-90%), ma che hanno costi altissimi per il sistema sanitario nazionale (si parla di circa 37 mila euro per paziente). Risultato, attualmente non è possibile garantire a tutti le cure, ma solo a pazienti con epatite C classificati “F3” (Fibroscan), peraltro solo in alcuni centri selezionati. È a questo punto che entra in gioco la società di ricerca nel settore delle biotecnologie Xeptagen di Marghera. In particolare, Xeptagen è impegnata nello sviluppo di nuovi biomarcatori molecolari e test diagnostici in vitro per la personalizzazione dei trattamenti terapeutici in ambito oncologico. “Occorre precisare - spiega il presidente, Giorgio Fassina - che i biomarcatori ancora oggi utilizzati sono ormai di vecchia concezione, risalendo a 30-40 I laboratori Xeptagen anni or sono. La sfida è per noi quella di ideare biomarcatori più efficienti, capaci di individuare il prima possibile l’evoluzione a neoplasia nei pazienti a rischio, per ridurre la mortalità e gli altissimi costi di gestione del paziente oncologico”. Con questa logica Xeptagen ha ideato il test Hepa-IC per il monitoraggio dei pazienti con epatite cronica o cirrosi (Hcv+) a rischio di sviluppo di tumore al fegato. Hepa-IC permette di identificare i pazienti con epatite C che sono in corso di rapida evoluzione di epatopatia: in questo modo diventa più semplice stratificare i pazienti da sottoporre al costoso trattamento con antivirali di nuova generazione. Non è certo - precisano da Xeptagen - che tutti i pazienti effettivamente classificabili come F3 vengano comunque trattati, dato che non tutti sono correttamente identificabili, e non è chiaro se la copertura sul territorio provvista dai centri selezionati sia comple- LORENZO CELLA / Vicepresidente dell’Associazione Italiana Reiki ta. Questi pazienti F3 rappresentano comunque non più del 5-10% dei pazienti Hcv+ a cui i nuovi antivirali dovrebbero essere somministrati. Al momento di estendere il trattamento a tutti gli Hcv+, oltre a quelli classificabili come F3, il Fibroscan non può essere usato per ulteriori selezioni. Il Fibroscan non è efficace nel selezionare i pazienti in fase di rapida evoluzione, risulta accurato solo nel confermare le fasi avanzate. L’utilizzo di Hepa-IC può permettere di stabilire un criterio oggettivo per discriminare, tra i pazienti Hcv+, quelli in rapida evoluzione di epatopatia. Questi saranno selezionati prioritariamente per il trattamento con antivirali, permettendo così di intervenire tempestivamente sui pazienti che più hanno bisogno di un rapido trattamento rispetto ad altri che non sono a rischio di rapida evoluzione. In questo modo, si crea un “razionale” per scaglionare i trattamenti nel tempo e non si nega a La sede di Xeptagen presso Vega Science Park di Venezia Marghera nessuno la possibilità di trattamento: si seleziona solo chi deve essere trattato prima di altri. “Per il sistema sanitario - commenta il presidente Fassina - questo si traduce in un modo più efficace, meno dispendioso e socialmente sostenibile di trattare il problema dei pazienti Hcv+. Più efficace, perché chi ha più bisogno viene trattato prima, con un maggior impatto epidemiologico; meno dispendioso, poiché la possibilità di selezionare ulteriormente i pazienti permette di sca- glionare i trattamenti e possibilmente di fruire di nuove molecole a più alta attività e minor costo in fase di introduzione nella pratica clinica; socialmente sostenibile, poiché non nega il trattamento a nessuno, ma lo ritarda in base a un razionale di gravità clinica”. Hepa-IC è stato validato da numerosi studi sia mono che policentrici, retrospettivi e prospettici, a livello nazionale e internazionale, ed è entrato in applicazione routinaria presso alcuni centri clinici selezionati. BIOMAT / Tra i cinque leader mondiali, continua con un trend di crescita Il benessere che passa dal corpo Missione innovare e personalizzare Equilibrio energetico con il reiki. Progetti gratuiti per tutti Il segreto di un successo al servizio della diagnostica e della ricerca B N enessere, felicità, vivere nel presente e stare bene con se stessi: il reiki è una disciplina giapponese che lavora sull’equilibrio energetico della persona per aiutarla e renderla capace di raggiungere questi obiettivi interiori. A spiegarlo è Lorenzo Cella, vice presidente dell’Associazione Italiana Reiki, la prima associazione di insegnanti professionisti che operano con serietà, preparazione, competenza e nel pieno rispetto del codice deontologico adottato. “Il reiki - commenta - può essere ricevuto dalla persona attraverso un trattamento a mediazione corporea: appoggiando le mani su determinate parti del corpo, si lavora sui punti energetici per ottenere un rilassamento totale. È anche possibile frequentare un corso per apprendere la tecnica reiki e sviluppare un lavoro su se stessi, un percorso che accompagna nella ricerca della felicità, dell’equilibrio, a stare bene con se stessi, a gestire la mente per vivere nel presente, senza continuamente guardare al passato o Lorenzo Cella, vice presidente dell’Associazione Italiana Reiki, diplomato in medicina tradizionale cinese shiatsu e insegnante master reiki al futuro. Al corso - prosegue - si imparano gli esercizi di respirazione e meditazione da ripetere quotidianamente e anche come eseguire gli autotrattamenti. Il reiki può essere praticato da chiunque e il numero di persone che si avvicinano alle discipline olistiche è in continua crescita”, sottolinea Lorenzo Cella, diplomato in medicina tradizionale cinese shiatsu e insegnante master reiki. Dopo aver studiato a Padova, Milano e Vicenza, oggi accoglie le persone negli studi di San Donà di Piave, Marcon e Padova. “Nel 2015, come Associazione Italiana Reiki, abbiamo sviluppato un progetto con l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno Andos, durante il quale otto operatori reiki volontari hanno eseguito circa 130 trattamenti reiki completi, documentando i cambiamenti riportati dalle donne. Il riscontro - afferma - è stato straordinario: la maggior parte delle partecipanti ha notato miglioramenti nel proprio benessere globale, una maggior serenità anche durante il sonno. Considerati i risultati, stiamo ripetendo il progetto e vogliamo dare vita a un’iniziativa per aprire una delle nostre sedi, una volta alla settimana, e offrire gratuitamente i trattamenti reiki a chi ne ha bisogno ma non ha le facoltà per farlo”. il 60%. “Le previsioni - prosegue la dottoressa onostante la propensione alla negatività Pettenati - sono per il 2016 di un’ulteriore crenella quale il Paese si è impantanato negli scita del 20%. Cio è possibile innanzitutto per ultimi anni esistono in Italia realtà produttive la nicchia di specializzazione nella quale abbiache, anche se di piccola dimensione, sono votamo investito ma anche per il nostro piccolo dite coi fatti all’innovazione. È il caso di Biomat, mensionamento. Rispetto alle multinazionali uno dei cinque produttori mondiali operativi la filosofia Biomat è di approcciarsi al cliente nelle modifiche superficiali della plastica per con la capacità di personalizzare il prodotto, prodotti dedicati ai test diagnostici in ambito biomedico. Con il proprio operato Biomat contribuisce a fornire quei “mattoncini” apparentemente piccoli ma importanti per ottenere diagnosi sempre più precise. “Nel futuro prossimo l’attenzione del settore si concentrerà sempre più sulla prevenzione piuttosto che sulla cura - evidenzia la dottoressa Maurizia Pettenati in veste di legale rappresentante, responsabile di Ricerca e Sviluppo e consocia insieme all’ingegner Gabriele Marmieri - il nostro ‘core business’ si concentra su micropiastre a 96 e 384 pozzetti utilizzate nella diagnostica e nella ricerca, cui La nuova linea di assemblaggio per raddoppiare la si aggiungono anche altri prodotti e produzione formati quali a esempio provette, cuuna flessibilità difficilmente riscontrabile in vette, slide. Si tratta di prodotti a elevato valore soggetti medio-grandi. Per il futuro le nostre aggiunto realizzati utilizzando varie tecnologie strategie sono quelle di proseguire in un perdi cui siamo proprietari tra cui plasma freddo, corso votato all’innovazione, per stare al passo attivazione chimica e coating con molecole con le esigenze del mercato. Ma per penetrare biologiche”. Dopo un 2014 caratterizzato da i mercati internazionali in maniera ancora più una crescita di fatturato del 25% e un 2015 di incisiva sarà probabilmente necessario indiviconsolidamento, l’anno in corso si conferma duare partner con profondi know-how nel setpiù che positivo per l’azienda roveretana, sotore e interessati a crescere insieme a noi”. prattutto in virtù di un export attestatosi oltre Sanità&Benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 CBA / Software house nata a Rovereto (Tn) nel 1974 e specializzata nei servizi socioassistenziali nelle Rsa Pazienti felici, gestione impeccabile Software facili e intuitivi e consulenza per la digitalizzazione delle case di cura Da sinistra Marco Andreatta, direttore commerciale di Cba, e al centro la presidente Valentina Andreatta con lo staff commerciale C reata nel 1974 a Rovereto (Tn) da Corrado Andreatta, Cba è una software house specializzata nei servizi socioassistenziali. Oggi è diretta da Valentina Andreatta, figlia del fondatore. “Siamo presenti nel settore delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) da tantissimi anni, dai tempi in cui l’informatica era agli albori - dichiara Silvia Perani, responsabile comunicazione e marketing Cba - Forti di una grande esperienza, siamo arrivati a offrire servizi sempre più completi che oggi permettono di soddisfare tutte le esigenze di gestione delle strutture per anziani e di tutte le realtà più complesse in ambito sociosanitario”. Cba ha sempre puntato a offrire pacchetti software completi, scegliendo la strada di non esternalizzare le attività. “Una scelta che si è rivelata vincente. Siamo infatti in grado di occuparci dell’intero processo che comprende produzione, commercializzazione e assistenza post vendita - sottolinea Silvia Perani -. Al nostro interno abbiamo una trentina di assistenti che offrono servizi help desk e on site per sostenere il cliente in qualsiasi progetto o per necessità formative”. I software Cba sono facili e intuitivi. Tra i fiori all’occhiello vi è la cartella sociosanitaria che raccoglie ed elabora una serie di informazioni per predisporre un’accoglienza mirata e seguire al meglio, in tutto l’arco di degenza, il residente. Fin dall’ingresso in struttura è possibile determinare abitudini, interessi, autonomie motorie, capacità sensoriali e stili di relazione per permettere agli operatori di approcciarsi all’ospite in modo corretto e costruttivo. La cartella raccoglie inoltre anamnesi, terapie, ricette e referti. Cba fornisce supporto anche per tutte le esigenze gestionali: dall’amministrazione alla gestione delle risorse umane, alla gestione ospiti, economato, servizi territoriali, compresi gli strumenti di business intelligence. Il gruppo Cba è costituito da tre business unit: Cba Informatica, Cba Stipendi, che propone servizi in outsourcing, e Cba Consulting, nata nel 2011 per offrire consulenze e formazione al management sociosanitario. Attualmente Cba è impegnata nel rilascio della piattaforma Sipcarplus 2.0: un totale rinnovamento rispetto alla prima versione. “Oggi stiamo riscrivendo tutti i moduli con l’obiettivo principale di creare una nuova piattaforma ulteriormente semplice, intuitiva e ancora più performante. In tutti questi anni trascorsi a stretto contatto con il management e gli utilizzatori dei nostri servizi, siamo stati tra i primi a comprendere quali fossero le richieste del settore, guidandone l’evoluzione, e questo ci rende oggi particolarmente aperti all’innovazione”. Molto attiva anche sul fronte della formazione, Cba propone corsi riguardo le normative sulla digitalizzazione, non solo per quanto concerne la digitalizzazione e la conservazione a norma, ma anche per gli aspetti inerenti la privacy. Sono previsti sia tour itineranti a tema sia corsi di formazione a distanza. Parti- Fare impresa a Nordest colarmente apprezzata la soluzione per gestire l’intera filiera del farmaco dal magazzino al confezionamento di bustine di farmaci personalizzate. Il medico prescrive la terapia attraverso un software che interagisce con una macchina che prepara, per ogni paziente, bustine contenenti i farmaci sulle quali sono indicati i dati del paziente oltre al reparto, la data e l’ora di somministrazione. L’operatore, attraverso la rilevazione della corrispondenza del codice a barre sulla bustina e la corrispondenza con l’assistito, elimina qualsia- 17 si possibilità di errore. “Il 2016 ci vede impegnati in un progetto ancora in fase di elaborazione che prevede lo sviluppo di ‘tecnologie per la felicità’ - rivela Perani -. L’obiettivo è quello di limitare l’isolamento dell’anziano attraverso un traduttore dei linguaggi informatici, che permette agli anziani di avvicinarsi alle tecnologie con estrema facilità, ma che interconnette anche familiari e operatori. Un progetto che, anticipando le tendenze che verranno imposte dai nuovi anziani ospiti delle Rsa, trova Cba già all’avanguardia”. Digitalizzazione: un processo economico e culturale che coinvolgerà tutti Un’immagine esplicativa del processo di dematerializzazione e conservazione a norma che parte dall’organizzazione in archiviazione documentale MARIO LONGHIN / Ha brevettato l’innovativo strumento nel 2012. Sorprendenti i risultati registrati Il segreto è nell’igiene vertebrale Grazie al dispositivo Spine Pillow Cv4, la schiena è più libera e distesa C ome mantenere in salute la colonna vertebrale e dunque in buone condizioni le sue curve fisiologiche per il benessere generale della persona? “Deve entrare nella quotidianità un nuovo concetto, che è quello dell’igiene vertebrale”, risponde l’osteopata e massofisioterapista Mario Longhin formatosi alla scuola di osteopatia classica in Inghilterra con Mr. J.Vernham, che ha all’attivo migliaia di trattamenti. “Proprio come l’igiene orale e una corretta alimentazione favoriscono il mantenimento dei denti sani - spiega - così l’igiene della colonna vertebrale e uno stile di vita con un regolare esercizio fisico e una sana alimentazione mantengono sane non solo le vertebre, ma anche le funzioni organiche”. È pensando a questa pratica - l’igiene vertebrale - da far adottare come salutare regola di vita alle persone e raccogliendo tutta l’esperienza maturata nei suoi tanti anni di lavoro che Longhin ha ideato il nuovo dispositivo Spine Pillow Cv4, un “cuscino” che Mario Longhin, massofisioterapista, osteopata D.O.-M.I.C.O e Life Coach aiuta a mantenere la schiena libera e distesa e a risolvere problemi molto diffusi come le tensioni e i dolori cervicali, il mal di testa miotensivo e lo stress psicofisico. Uno strumento che, quindi, “agisce per migliorare la qualità della vita e il benessere di ciascuno”, sottolinea l’esperto. “È utilizzabile con grande facilità e dà sollievo immediato”. Brevettato nel 2012 e sottoposto a test scientifici, ha dato “risultati sorprendenti”. L’idea di fon- do è che questo “cuscino” sia usato per l’igiene vertebrale come lo spazzolino è utilizzato per l’igiene orale. “Spine Pillow Cv4 è un dispositivo per il rilassamento cervicale, dorsale e lombare - specifica Longhin - Partendo da un cuscino appositamente sagomato per la zona cervicale, sono state applicate due sfere a risposta elastica nella parte superiore su cui va, di volta in volta, ad appoggiarsi la zona interessata. Adagiandosi su di esso, le singole zone della colonna automaticamente si distendono e rilassano, regalando un immediato stato di benessere”. Durante la sua esperienza professionale ultra ventennale, Longhin ha notato che “sono rarissime le persone con una schiena sana e ben allineata, specialmente i soggetti sedentari o anche gli sportivi che possono aver subito traumi o eseguito esercizi in modo scorretto”. Il dispositivo Cv4, in sostanza, “favorisce il recupero delle curve fisiologiche dalla colonna vertebrale, rilassando la muscolatura tesa e favorendo la mobilità articolare”. Nel particolare, attraverso lo Spine Pillow, prosegue lo specialista, “si ripristinano le normali forze pressorie nelle cavità toracica e addominale, favorendo i processi respiratori e digestivi e, in particolare, si riducono le irritazioni ai gangli nervosi dovuti a pressioni anomale, squilibri che possono determinare le più comuni patologie ortopediche quali artrosi, dischi disidratati, protrusioni, ernie discali”. Molteplici gli ambiti dove utilizzarlo: in realtà sportive, per esempio nelle palestre in aggiunta ai protocolli di fitness; negli studi dei fisioterapisti e osteopati; può essere utilizzato nei centri benessere e, soprattutto, “può essere utilizzato in famiglia, poiché si impara ad adoperarlo in pochi minuti”. Si può far uso di Cv4 tutti i giorni, quando si desidera. Permette in 15 minuti di resettare le tensioni di tutta la colonna vertebrale e può essere impiegato nelle più svariate situazioni. “Il modo più semplice per utilizzarlo - illustra Longhin - è sullo schienale della sedia a livello CV4 Device, dispositivo per l’igiene vertebrale ideato e brevettato da Mario Longhin lombare. È una pratica che favorisce una postura ottimale sia in ufficio, sia mentre si studia. Può anche essere usato in modo specifico per distendere la colonna vertebrale e rilassarne così le tensioni. È sufficiente posizionare Cv4 nelle zone lombare, dorsale e cervicale quando si è stesi a terra supini su un tappetino e abbinare la posizione a una modalità respiratoria ampia e rilassata. O ancora, da distesi, si può posizionare il cuscino sotto la testa per ridurre la pressione psicofisica e distenere e rilassare la sfera cranica, il sistema nervoso e di riflesso il sistema scheletrico”. Per utilizzare in modo ottimale Spine Pillow c’è anche il sito www.spinepillowcv4.com, in cui un video dimostrativo ne spiega dettagliatamente il funzionamento. 18 Fare impresa a Nordest Sanità&Benessere Eventi Lunedì 23 maggio 2016 GOLDFLEX / Oltre 48 anni di know-how e un valore aggiunto: vera manifattura made in Italy venduta online a prezzo di fabbrica e senza intermediari Specialisti italiani del comfort e del benessere Il centro nel Vicentino ha oltre 3.000 mq di esposizione con la più completa gamma di prodotti per il riposo T radizione e innovazione si coniugano alla qualità della manifattura italiana e della produzione prettamente artigianale, nel segno di comfort, benessere e convenienza. Si spiega cosi il successo di www.goldflexmaterassi.it, sito di e-commerce dedito alla vendita di articoli per il sano riposo e l’arredo della camera da letto, poltrone relax comprese. Ovvero, una realtà all’avanguardia, sia nella produzione che nella concezione di vendita. Già le dimensioni lo confermano: oltre 3.000 metri quadrati di esposizione fanno del centro in provincia di Vicenza una delle strutture con la gamma più completa di prodotti per il riposo, dai materassi alle reti, dalle poltrone relax alla biancheria per il letto. Il fondamento sono oltre 48 anni di esperienza nel campo del riposo. “Un traguardo - spiega Giovanni Marin - raggiunto grazie a qualità dei prodotti, impegno e professionalità dello staff, complice una filosofia aziendale che pone come obiettivo primario il benessere”. Non per nulla, tradizione e innovazione si accompagnano, alla volta di reti e materassi sempre più innovativi, funzionali e confortevoli, secondo una politica che viaggia al passo con i tempi, con acquisti on line e con possibilità di rate sui pagamenti e consegna gratuita in Italia. La proposta riguarda un’ampia selezione di offerte su materassi, reti e poltrone, con il beneficio di uno sconto aggiuntivo molto conveniente per il cliente. La grande forza di Goldflex sta nell’essere una manifattura italiana con proprio marchio registrato e nella vendita on line solo dei suoi prodotti, senza intermediari, dunque a prezzo di fabbrica. Fanno fede le opinioni certificate dei clienti. Peraltro, reti e materassi sono proposti come linea sanitaria, per chi deve ricorrere a un acquisto tecnico e destinato al riposo per patologie alla colonna vertebrale o al collo: soluzioni certificate come Presidio medico ospedaliero, acquistabili con iva ridotta al 4%, ma solo per coloro in possesso dell’opportuna documentazione medico sanitaria. Ancora, larga disponibilità di materassi ortopedici, anatomici, ergonomici, adatti a chi soffre di ernia del disco, scoliosi, osteoporosi, disturbi alle anche e alle articolazioni delle spalle, per cui è a disposizio- ne la consulenza del team. Vale pure per la nuova linea di materassi sanitari, certificati dal ministero della Salute come dispositivo medico con possibilità di detrazione fiscale del 19% (spesa medica), creati per prevenire le tensioni muscolari e attenuare le patologie da decubito, nell’ambito di una produzione in continuo aggiornamento. Nello specifico, la linea Glodflex è certificata Oeko Tex ed Ergocert, con garanzia da 2 a 15 anni. “Tra le tante proposte della produzione - dice Marin - la linea materassi si articola in diverse tipologie di prodotti e in tutte è presente un’offerta specifica mirata a chi cerca il materasso dispo- sitivo medico”. Della linea fanno parte materassi in lattice naturale al 100% (antiacaro, anallergico e antibatterico, ergonomici e termoregolanti), waterflex (schiumato ad acqua a cellula aperta ultratraspirante, ecologico, riciclabile), memory foam (schiuma viscoelastica ricavata da fonti vegetali ecologiche e naturali), memory (anche con gli schiumati ad acqua a cellula aperta ultratraspirante, ecologico, riciclabile), a molle (molle biconiche in acciaio fosfatizzato con protezione antilogorio), a molle indipendenti (molle inserite singolarmente all’interno di sacchetti microforati antilogorio a lunga durata con molle in acciaio. Di pregio la soluzione a 3.000 molle insacchettate). Non mancano i materassi su misura, nei tessuti particolari e nelle misure non standard. Insomma, un’offerta flessibile e variegata, con letti matrimoniali, ampia rappresentanza di marche della biancheria per il letto, reti in legno (pure con movimento manuale o elettrico alza testa e piedi), cuscini, piumini e quanto occorra per arredare al meglio il letto. Il tutto a conferma di un centro emporiale specializzato nelle proposte di prodotti per il sano dormire, senza però trascurare l’estetica. RAPPORTO / Secondo Osservasalute 2015 il Paese invecchia e ingrassa, ma... Sanità in primo piano Sono in aumento gli sportivi I salutisti sono di più, manca però una prevenzione organizzata V ecchi, vecchissimi, sovrappeso, ma anche sempre meno sedentari. Questa è, in estrema sintesi, la fotografia della popolazione italiana, come da Rapporto Osservasalute 2015. Non vi sono particolari novità: che il Paese tutto stia invecchiando è percezione che ogni cittadino verifica nel quotidiano. Ci sono però alcuni aspetti che merita citare. Tra gli italiani ci sono tanti, troppi obesi, con il 46,4% dei soggetti di età inferiore ai 18 anni in eccesso ponderale (la percentuale è del 30,7%, se riferita ai bambini). Il dato aumenta per le persone che vivono al Nord, anche se la prevalenza è ancora in capo al Sud, specie - vale per tutti - all’aumentare dell’età. Ora qualche aspetto positivo: l’interesse dei consumatori nei confronti delle tematiche wellness è articolata e ingloba sia l’alimentazione che lo stile di vita. Finalmente le persone si sono accorte di quanto una vita sedentaria sia dannosa: aumentano, per questo, gli sportivi, o anche solo quelli che si muovo- no con una certa costanza. Interessante è notare che le percentuali sono più alte al Nord, specie nelle regioni a statuto autonomo, evidentemente più attente a fornire strutture idonee per le attività da praticare. Il trend salutistico vede le persone attente ad adottare comportamenti virtuosi, calano per tanto i fumatori (ora il 19,5% della popolazione con più di 14 anni). Stesso ragionamento vale per il consumo di alcool (il 35,6% della popolazione oltre gli 11 anni è astemia o si astiene). Nonostante queste “buone prassi”, il nostro Paese sconta ancora diversi problemi, che si presenteranno con evidenza nei prossimi anni. Il denaro a disposizione nelle casse di Stato e Regioni non consente una pratica diffusa e organizzata della prevenzione sanitaria (che dovrebbe garantire minori costi, una volta accertate le patologie). Questa miopia verrà pagata cara, da un sistema che si occupa di gestire l’hic et nunc e non è capace di guardare alle problematiche di ampio respiro. Come dire: pochi soldi, da spendere subito, quel che sarà poi si affronterà. Alimentare Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Fare impresa a Nordest 19 VIGNA FIORITA / Sede a Conegliano Veneto, è attiva sull’intero territorio del Nordest. Importanti investimenti in macchinari per garantire professionalità e puntualità del servizio Viticoltura sostenibile chiavi in mano L’azienda segue il vigneto dall’impianto fino alla vendemmia, consegnando l’uva alle cantine L a viticoltura tesa alla produzione di uve destinate all’ottenimento di un vino di elevata qualità, come richiesto ormai dal mercato globale, necessita di una competenza specifica nella realizzazione del vigneto. È di questo che si occupa Vigna Fiorita, azienda di Conegliano Veneto nata per passione nel 2004 con la finalità di offrire la professionalità in vigna e oggi pienamente attiva sull’intero territorio del Nord Est. “La nostra mission è quella di proporre una viticoltura chiavi in mano” afferma Alessandro Brait, titolare dell’azienda insieme al fratello Alberto. “Questo vuol dire che ci occupiamo degli impianti e che siamo in grado di seguire il vigneto dall’impianto fino alla vendemmia, per poi consegnare l’uva direttamente alle cantine.” Vigna Fiorita offre i propri servizi a numerose aziende vitivinicole, anche rinomate, del territorio, tradizional- mente noto per la produzione di ottimi vini. Di fronte a un recente boom degli impianti, molte di queste aziende hanno preferito evitare di ristrutturarsi ed esternalizzare il lavoro. Diversamente, ci sono aziende che sono partite da zero, acquistando terreni precedentemente adibiti ad altre attività. “In questi casi, il nostro lavoro parte proprio dall’impianto delle barbatelle” spiega Brait “avvalendoci di uno degli strumenti più I trattori di Vigna Fiorita COL DEL SAS / Prosecco Docg nato dalla cura della filiera: dalla vite alla bottiglia veloci e precisi che esistono nel panorama agricolo internazionale in grado effettuare la disposizione esatta delle piante. Ci occupiamo anche della scelta e della posa dei pali del vigneto, così come dell’intera struttura.” Da qui, Vigna Fiorita segue la crescita delle barbatelle ed il ciclo vitale dell’impianto fino alla raccolta, prendendo in carico anche tutti i passaggi intermedi: dalla lavorazione interfilare con coltello rasatore alla concimazione, dalla defogliatura alla potatura ai necessari trattamenti anti-parassitari. Senza dimenticare la capacità di collaborare con gli enologi delle aziende clienti per trovare la soluzione più adeguata di fronte a vari problemi che si possono presentare. “Abbiamo fatto importanti investimenti in macchinari, quali, ad esempio, le semoventi Gregoire che sono leader nel settore della raccolta meccanizzata dell’uva per grandi superfici” afferma Brait. “Le macchine, in tutte le fasi del lavoro, insieme alla competenza dei nostri 15 Un momento della vendemmia dipendenti, sono fondamentali per garantire puntualità e professionalità del servizio. “Infatti, se oggi quasi tutti i processi possono essere gestiti e ottimizzati meccanicamente, nulla può sostituire l’intuizione, l’esperienza e la passione di chi guarda quotidianamente il vigneto.” Segreto del successo della società è dunque la capacità di seguire autonomamente l’intero ciclo del vigneto, senza dover interfacciarsi con altre aziende e presentandosi, pertanto, come referente unico al cliente. “La prossima sfida sarà quella di andare verso una viticoltura più sostenibile che metta sempre di più l’uomo e l’ambiente al centro dell’attenzione, dal momento che ne va del benessere e della salute di tutti” afferma Brait. Nell’ultimo decennio sono stati fatti passi da giganti in merito a tecnologia sostenibile e tecniche agronomiche poco impattanti, ma l’azienda è convinta che si potrà fare ancora molto. Assieme ad agronomi, enologi e costruttori importanti di macchine operatrici Vigna Fiorita ha infatti un campo sperimentale di ricerca finalizzato ad affinare in pool tecniche e metodi validi ed innovativi volti ad una viticoltura sempre più verde ed ecosostenibile. “Siamo un’azienda giovane ma in crescita” conclude Brait. “Abbiamo oggi un buon parco clienti con i quali guardiamo al futuro, considerando anche che la fase di mantenimento di un vigneto ha una durata media di 20 anni. Di fronte a opportunità interessanti non manca tuttavia la volontà di svilupparci ulteriormente per offrire i nostri servizi a eventuali nuovi clienti”. CANTINA KURTATSCH / Tra le più antiche in Alto Adige, conta 180 soci Un impegno tra campagna e cantina L’ottimo vino si fa in vigna Lavorazione attenta a ogni particolare per vini eleganti ed equilibrati Disciplinari severi e terroir diversi per una produzione al top “I P l mio bisnonno Serafino creò l’azienda agricola ai primi del Novecento - racconta Marco Spagnol, uno dei titolari -, ma risale al 1986 la decisione di spumantizzare il vino ottenuto dalle nostre uve. Nacque così il nostro Prosecco che, allora come oggi, è prodotto esclusivamente con ciò che le nostre viti ci regalano ogni anno. I passi compiuti da allora sono stati molti. I nostri vini a marchio Spagnol Col Del Sas si trovano oggi in enoteche, ristoranti e mescite di tutto il nord e centro Italia, e in vari paesi esteri”. La cantina Spagnol e i 32 ettari di vigneti di proprietà si estendono su colline e pendii del comprensorio Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore. “Siamo orgogliosi di far parte di questo territorio. È la nostra terra, quella che ci ha visto nascere e ci dà da vivere - continua Marco Spagnol -. Per questo accudiamo i nostri vigneti con il rispetto che meritano. Dalle vigne storiche, come quella un tempo di proprietà del Conte Balbi Valier, il creatore della Selezione Balbi, clone viticolo di Glera utiliz- zato ancora oggi. Fino alla nostra vigna simbolo, denominata ‘Col del Sas’, che sorge sulla collina omonima vicino a Valdobbiadene. È in suo omaggio che abbiamo creato la nostra linea di maggiore successo. Siamo una famiglia numerosa e suddividiamo il nostro impegno fra campagna e cantina. In questo modo riusciamo ad accompagnare ogni singolo grappolo nel percorso dalla vite alla bottiglia, in una filiera completa, sorvegliata dagli occhi attenti dei miei genitori Orazio e Loreta e dei miei fratelli Stefano, Alberto e Mattia”. Il fiore all’occhiello della produzione di casa Spagnol è il Rive di Solighetto Brut, vero e proprio cru aziendale. “È il vino che otteniamo dalle uve di alcuni vigneti posizionati sulle ‘rive’, ovvero le terrazze ricavate su alcune colline. È il nostro ‘vino di vigneto’, il frutto più espressivo del territorio, che nasce dal nostro impegno nella cura di ogni dettaglio in vigna e in cantina. È un vino molto elegante che, grazie al perfetto equilibrio olfatto/gusto, si accompagna ad aperitivi ma anche a varie pietanze”. Un’immagine del territorio dove si produce il Rive di Solighetto Brut rodurre vini inconfondibili che rispecchiano fedelmente il luogo, o meglio il terroir, da cui provengono: è questa la missione che oltre un secolo fa si è data una delle più antiche cantine sociali dell’Alto Adige, la Cantina Kurtatsch. Costituita da 180 soci, gestisce 180 ettari distribuiti su pendii che vanno dai 200 metri ai 900 metri d’altitudine. “La potenzialità d`ulteriore sviluppo della nostra cantina sta proprio in questa grande diversità di aree su cui si sviluppano i nostri vigneti: una caratteristica che ci consente di produrre un’importante varietà di vini, tutti di altissima qualità”, sottolinea il giovane presidente, Andreas Kofler. La Cantina Kurtatsch sorge in una delle aree viticole più pregiate d’Italia, direttamente sulla Strada del Vino dell’Alto Adige. I ripidi pendii argillosi e ghiaiosi delle zone sotto il centro abitato sono vocati alla coltivazione di vitigni a bacca rossa, come Merlot e Cabernet. I vini bianchi, che nascono su terreni di natura calcarea, riescono a esprimere al massimo il loro potenziale. Appartengono a questa fascia il Müller Thurgau, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio e il Sauvignon. Trovano il loro habitat ideale anche gli autoctoni Schiava, Lagrein e Gewürztraminer. alla produzione che deve raggiungere e che è di circa 60-70 quintali di uva all’ettaro, il che significa circa un chilo di uva a ceppo”, dettaglia il presidente Kofler. Dalla vinificazione delle singole parcelle nasce la “Qui siamo convinti che un vino di gran qualità si faccia in vigna, non in cantina, ecco perché c’è una cura rigorosissima per i vigneti - sottolinea Kofler -. Il nostro agronomo, a partire dalla primavera, è tutti i giorni fuori nei vigneti, per consigliare e sostenere i viticoltori. I disciplinari sono molto severi e ogni appezzamento è monitorato, ricevendo un punteggio in merito linea di prodotti Terroir, i cui nomi spesso derivano dalle zone di origine delle uve. Questi vini sono prodotti solamente in annate nelle quali si è raggiunta la perfetta maturità delle uve. La Cantina Kurtatsch vende il 50% del suo prodotto in Alto Adige e il 25% nel resto d’Italia; la quota esportata raggiunge principalmente Germania, Svizzera e Stati Uniti. 20 Fare impresa a Nordest Alimentare Eventi Lunedì 23 maggio 2016 PREGIS / Di proprietà della famiglia Gentilini, dal 1960 è un marchio di riferimento in costante crescita I professionisti del food-service con servizi ad alta qualità Fiori all’occhiello, l’avanguardia del sistema logistico e l’interscambio di know-how E ra il 1960 quando la famiglia Gentilini aprì un piccolo negozio alimentare a Riva del Garda, in provincia di Trento. Oggi Pregis è una moderna realtà imprenditoriale, fortemente specializzata e radicata nel territorio con piattaforme logistiche nelle province di Trento, Verona, Novara, Pistoia e Cesena, che assicurano un servizio di consegna quotidiano ad ampio raggio, puntuale e flessibile in tutto il Nord Italia, incluse le regioni Toscana, EmiliaRomagna e Marche. “Il valore strategico del Gruppo è rappresentato dallo scambio continuo di know-how, competenze e peculiarità di mercato tra il personale che opera nelle filiali: “Un modus operandi - dichiara Maurizio Danese, socio e amministratore di Pregis - che offre vantaggi competitivi e qualitativi a tutta la nostra clientela. Partendo da questa base, puntia- mo a consolidare il percorso di crescita, facendo leva su nuove possibili acquisizioni. Puntiamo anche a rafforzare la conoscenza della nostra clientela, per aumentarne la fidelizzazione, migliorando continuamente il servizio e l’assortimento proposto”. Il 2015 si è chiuso per Pregis con un fatturato di 180 milioni di euro, facendo registrare un +15% rispetto all’anno precedente, risultato oltremodo apprezzabile in un contesto economico ancora in lenta ri- presa. Il 2016 prevede un budget di oltre 200 milioni. Ma qual è il segreto del successo? “È riconducibile a costanti investimenti in ambito strutturale, che hanno dotato il gruppo di piattaforme attrezzate ed efficienti con soluzioni strategiche e tecnologicamente all’avanguardia, puntando alla qualità del lavoro con - dichiara Danese - continua formazione del personale e della rete vendita. Particolare attenzione viene dedicata al problema del credito e all’otti- La sede di Pregis mizzazione del servizio alla clientela. Tutto ciò ci permette di salvaguardare la redditività, la solidità patrimoniale e la leadership conquistate in oltre 50 anni di lavoro”. Il Gruppo Pregis offre un’ampia gamma merceologica completa di prodotti freschi, gelo, a temperatura ambiente, bevande e no food provenienti dai migliori mercati nazionali ed esteri, con particolare attenzione rivolta a una qualità costante e certificata, rispondendo in modo ampio ed esaustivo alle esigenze della ristorazione moderna; Pregis sviluppa l’88% del suo fatturato nella ristorazione commerciale e il rimanente nella collettiva. “Negli ultimi anni abbiamo sviluppato un assortimento specialistico, in particolar modo nel settore fresco e gelo, investendo sia nelle importazioni dirette dai paesi di origine, sia in una costante ricerca volta a selezionare le tipicità del territorio - sottolinea Danese -. L’assortimento di carne sia fresca che gelo, spazia dalle più prestigiose qualità di razze italiane alle maggiori eccellenze estere, selezionando i vari tagli anatomici e offrendo alla nostra clientela un ampio servizio di lavorazione e preparazione del prodotto. Anche per il pesce, sia fresco che gelo, Pregis propone una vasta gamma di prodotti di qualità nazionali ed estere, garantendo anche per questa merceologia lavorazioni di filettatura, taglio e porzionatura ad hoc”. Tutte le aziende del gruppo Pregis sono certificate Uni En Iso 9001: 2008, applicano severi piani di autocontrollo Haccp e dispongono di autorizza- zione per la lavorazione delle carni nei laboratori interni. “Attualmente Pregis conta 12.000 clienti sui 140.000 attivi in Italia - conclude Danese - Vantiamo un sistema logistico di primissimo piano che garantisce, in base alle zone e alle esigenze della clientela, la consegna in giornata o al massimo nelle 24 ore. Il nostro portafoglio è composto da oltre 10.000 prodotti di cui parecchi a marchio Pregis e in esclusiva e dispone di una rete vendita di oltre 180 addetti commerciali. I dati relativi al primo trimestre 2016, confermano il trend di crescita della società, evidenziando un incremento di fatturato del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Subfornitura Eventi Lunedì 23 maggio 2016 BAMER / Una realtà in forte espansione anche all’estero, sede a Camisano Vicentino Fare impresa a Nordest METLAB / Nato nel 2007, fa parte di Gp Group con Gp Service, Iscon e Oreb L’elettronica che batte la crisi Misurazione e taratura macchinari Articoli tecnologici di alta qualità per mercati di nicchia Opera trasversalmente in molti settori, anche nel medicale C he sia possibile generare business in Italia e in Europa anche in una situazione di mercato in grave sofferenza, lo dimostra Bamer, azienda di Camisano Vicentino che si occupa della commercializzazione di prodotti di elettronica industriale avanzata, di costruttori nazionali e internazionali leader riconosciuti nel proprio segmento di mercato. “I prodotti che trattiamo - spiega Antonio Bazzan, titolare di Bamer - ad esempio alimentatori switching e monitor sunlight readable, vengono utilizzati in molteplici settori, dalla robotica industriale al ferroviario, in ambito medicale, nei chioschi informativi, negli impianti di energia rinnovabile e nelle nuove tecnologie di gestione a risparmio energetico, nel parking, nei mercati luxury/wellness, persino in ambito navale e avionico. Inoltre, con i prodotti dedicati all’illuminazione, tra cui Led Drivers, e Light Controllers, ci rivolgiamo ad architetti, arredatori, produttori di lampade, lighting designers e al settore del mobile”. Bamer opera principalmente sul mercato italiano ma è presente anche in Belgio, Francia, Germania e Slovenia. “Lavoriamo a stretto contatto con gli uffici Dimmable Led Driver High performance per illuminazione a Led nell’industria del mobile e dell’arredo di progettazione - continua Bazzan - cerchiamo infatti di non offrire soltanto una proposta di prodotto ma un servizio corredato di consulenza tecnica”. Bamer è distributore ufficiale di produttori internazionali quali Custom Eng, Self Electronics, Mascot, Apem, nonché del marchio giapponese Tdk-Lambda, leader mondiale nel power supplies, che produce alimentatori switching ad alte prestazioni per il settore medicale ‘B’ e ‘BF’ , per il mercato avionico, navale, ferroviario. E per la seconda volta in 3 anni, Bamer ha ricevuto proprio da Tdk-Lambda il prestigioso ‘European Award’ per la miglior crescita di fatturato in Europa. La società vicentina è anche produttore di barre a Led solo ad alte prestazioni, che propone sia al settore industriale per l’illuminazione di macchine sia al settore dell’arredamento. “Siamo una realtà in forte espansione con un fatturato in continua crescita in Italia e in Europa - conclude Bazzan - Siamo riusciti a fronteggiare la crisi proponendo prodotti di alto pregio tecnologico per mercati di nicchia, grazie alla capacità di individuare nuovi progetti e di sviluppare sempre nuovi design-in assieme ai nostri clienti”. RIZZO / 40 anni di successi da piccolo laboratorio a commesse in tutto il mondo 21 Il laboratorio Metlab C reato nel 2007, Metlab è un Laboratorio di taratura che si propone di dare supporto alle imprese per la risoluzione dei problemi associati alle misure, alla taratura delle apparecchiature di misurazione e monitoraggio, alla loro gestione e alla loro scelta. Il Laboratorio fa parte di Gp Group, che comprende anche Gp Service, Iscon e Oreb Sistemi Industriali. “Il 2016 ci vede impegnati su molti fronti, sia in Italia, con la creazione di reti d’impresa per il supporto tecnico alle aziende, sia all’estero, in particolare in Austria, dove stiamo lavoran- do per unire le competenze e facilitare la collaborazione tra le imprese biotech dei due Paesi - dichiara Fabrizio Grion, amministratore di Metlab e Gp Service -. Da sempre Metlab è attiva nel mondo delle misure in molti settori, occupandosi di apparecchi per la misurazione e il loro monitoraggio; recentemente siamo entrati nel settore medicale dando supporto alle imprese per il monitoraggio e verifiche funzionali di tutta una serie di apparecchiature mediche, tra cui i defibrillatori semiautomatici esterni (Dae), dispositivi che vengono attivati quando si presenta l’evento di un arresto cardiaco”. Grazie a uno staff altamente qualificato e costantemente aggiornato sulle nuove tecnologie, il Laboratorio è diventato partner di numerose imprese regionali ed extraregionali dei settori della meccanica di precisione, carpenteria navale, nucleare e infrastrutturale, del settore agroalimentare, delle biotecnologie e del medicale, offrendo servizi di taratura degli strumenti di misura, supporto metrologico, sviluppo di sistemi di misura ad hoc e formazione. La collaborazione con gli altri partner del gruppo permette al Laboratorio di ampliare l’offerta dei servizi. Si va dal supporto ai processi di saldatura con controlli non distruttivi a raggi X, ultrasuoni, particelle magnetiche e altro ancora, alla marcatura Ce di macchine di ogni tipo e per ogni settore, siano esse di nuova produzione o che abbiano subito un aggiornamento, alla verifica di apparecchi e accessori di sollevamento e apparecchi a pressione, e delle strutture metalliche per l’edilizia. T.R. ACCESSORI MODA / Nata nel 1989, ha sede a Mossano (Vi) Verniciatura e sverniciatura al top Minuteria per la moda e su misura Realtà innovativa, affidabile e puntuale nelle consegne Materiali di qualità, lavorazioni fini e nella quantità richiesta L N a Rizzo Srl festeggerà tra poco i suoi 40 anni di attività. Nacque infatti negli anni settanta, grazie all’abilità di Graziano Rizzo che, in un piccolo laboratorio di Sandrigo, seppe trasferire la sua esperienza, maturata nel settore carrozzeria, in ambito industriale. Iniziò la sua nuova attività di trattamento delle superfici metalliche introducendo una grande novità per l’epoca: la preparazione della superficie tramite sabbiatura, tecnica che consentì alla Rizzo di diventare un’importante realtà di riferimento. Successivamente l’azienda si specializzò nell’anticorrosione industriale con l’applicazione di qualsiasi tipo di rivestimento a spruzzo. Con grande lungimiranza, Graziano Rizzo fu il primo in Veneto a capire l’importanza di introdurre anche il servizio di sverniciatura con forno pirolitico, in modo da potere recuperare manufatti usati, pulire e riutilizzare l’attrezzatura di cabine di verniciatura, anche per altre verniciature. Negli anni si è specializzata sia in oggettistica da interni, recinzioni, che in grandi opere come, per esempio, ponti, edifici, strade, potendo lavorare pezzi lunghi oltre 25 metri. Tra gli ultimi lavori più importanti, è possibile annoverare parchi divertimenti in tutto il mondo, il Mose a Venezia e vari padiglioni di Expo 2015 Milano, tra cui Kazakistan, Brasile e Usa. Dal 2016 la Rizzo propone un nuovo impianto di trattamento termico di ultima generazione, che lavora in assenza di ossigeno. Una novità che permette di ampliare la sverniciatura anche al settore delle leghe leggere e che introduce un nuovo servizio di distensione e normalizzazione dei metalli in ambiente normale o con azoto. Con un organico di 15 persone tra dipendenti e collaboratori, alcuni presenti in azienda da oltre 20 anni, e la successione dei figli, la Rizzo è una realtà seria e affidabile, innovativa, puntuale nelle consegne e capace di sviluppare soluzioni personalizzate per ogni esigenza. Per maggiori informazioni visitare il sito www.rizzosrl.com. Lavoro di verniciatura a spruzzo ata nel 1989 come azienda orafa, T.R Accessori Moda si è specializzata negli anni nella produzione di oggetti e componenti per l’industria della pelletteria e dell’alta moda e rappresenta oggi, per l’intero Triveneto, un punto di riferimento nella realizzazione di minuteria metallica per calzaturifici e minuteria per accessori moda. “Il nostro core business riguarda le saldature di accessori in ottone e altri materiali - commenta il titolare Massimo Tonetto -. In tal senso saldiamo qualsiasi tipo di accessorio per borse (manici, chiusure, piedini, cerniere), per scarpe e per cinture. Tutte le lavorazioni sono effettuate con materiali qualitativamente validi, in particolare utilizziamo ottone e leghe esenti da cadmio che reperiamo esclusivamente da aziende qualificate nel rispetto delle normative Ce. Inoltre, per stare al passo con i tempi, ci stiamo formando per ottenere la certificazione Iso 9001”. Trasferitasi dallo scorso anno nella nuova e più spaziosa sede di Mossano (Vi), dispone Il team di T.R Accessori Moda di uno stabilimento adibito alla realizzazione vera e propria dei pezzi mediante macchinari a controllo numerico. Nel corso degli anni l’azienda si è infatti dotata di strumenti altamente tecnologici e all’avanguardia e, allo stesso tempo, ha continuamente ampliato la gamma di lavorazioni, eseguendo anche micro-saldature con fiamme molto piccole, fino alle saldature a cannello e quelle con forno a tunnel. “Questo ci permette di realizzare modelli sempre nuovi, andando incontro alle diverse esigenze della nostra clientela - continua Tonetto - ma anche di soddisfare differenti richieste che spaziano da pochi pezzi a quantitativi industriali”. Ogni accessorio viene realizzato a partire dal disegno del cliente: si procede poi alla progettazione in 3D, alla campionatura, per arrivare infine alla produzione. Oltre che per la precisione e per gli alti standard qualitativi, T.R si distingue anche per una estrema rapidità nella consegna, data la capacità di espletare fino a 20 mila pezzi al giorno. 22 Fare impresa a Nordest Eccellenze a Nordest Eventi Lunedì 23 maggio 2016 RETI D’IMPRESA / Storie di successo che passano dall’aggregazione di aziende attive in settori complementari. Nel Nordest le imprese coinvolte sono 1.971 Piccole e medie imprese crescono grazie alla rete Internazionalizzazione e ricerca sono gli obiettivi primari. I settori di riferimento: la meccanica e il manifatturiero F are rete per promuoversi all’estero: è la strada scelta dalle Pmi venete impegnate nel Roadshow “Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri”. Cogliere le opportunità offerte dall’internazionalizzazione non è semplice, soprattutto per le imprese di dimensioni ridotte che caratterizzano il tessuto imprenditoriale italiano. Meglio collaborare per realizzare una strategia efficace, grazie al supporto dei servizi di rete offerti da Confindustria Venezia - Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, Ice-Agenzia, Acrib - Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta. Per esempio, la rete Join Venice riunisce 4 aziende nel settore engineering, per competere con i colossi internazionali fuori dall’Italia: Kazakistan, Kosovo, Panama, Costa Rica, Egitto, Congo, Francia, Slovenia sono i Paesi nei quali opera, e ha preso contatti anche per l’Egitto e l’Iran. È nata anche una rete che aggrega le imprese del settore della Il fenomeno delle reti d’impresa in Italia vale un fatturato aggregato di 86 miliardi di euro pelle, che ha portato all’apertura di uno showroom a Beijing, e di una serie di negozi al dettaglio in Austria e Slovenia; inoltre, sta nascendo un’aggregazione animata dai produttori di abbigliamento. Il progetto Retimpresa è stato concepito nel 2010 ed è partito con un primo contratto di rete italiano che ha coinvolto le associazioni delle industrie della Toscana Sud. Ad oggi, dati aggiornati ad aprile 2016, le aziende coinvolte sono 13.978, e i contratti di rete stipulati sono 2.793. A Nord Est le reti d’impresa coinvolgono 524 aziende in Friuli, 249 in Trentino, 1.198 in Veneto. In tutto 1.971 imprese del Nord Est sono impegnate in contratti di rete. L’evento del Roadshow, prossima tappa l’11 maggio a Treviso, serve a informare e sostenere le imprese interessate al progetto. Saranno presenti Ice-Agenzia, che oltre a organizzare presenta una serie di strumenti utili alle aziende, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) o il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci). Il fenomeno delle reti vale in Italia un fatturato aggregato pari a 86 miliardi di euro, che corrispondono a un valore aggiunto di 19 miliardi di euro. Ma quali sono le caratteristiche delle imprese che si aggregano? A dircelo è lo studio “Reti d’impresa” curato dal Centro Studi Confindustria. Il 74,1% delle imprese che fanno rete appartiene a una medesima regione, il 58,4% alla stessa provincia. Si tratta di reti di dimensioni ridotte, l’89,9% composta da meno di 10 im- MORGAN&MORGAN / Broker assicurativo contro le minacce informatiche Protezione dai rischi della Rete Tutela assicurativa e una unità di crisi per reagire all’attacco L e ultimissime ricerche e proiezioni sono concordi nel sostenere che nell’arco di 2-3 anni gli attacchi che arriveranno dalla Rete ai sistemi informatici sono destinati a triplicare. Un fenomeno imponente, se si pensa che già oggi si calcolano nel mondo danni per 445 miliardi di dollari l’anno prevalentemente in Usa, Germania, Cina e Giappone. Da questo conteggio sono esclusi i maggiori rischi correlati, ovvero spese legali, danni alla reputazione e perdite di quote di mercato. Nonostante questo quadro, “in generale - analizza Morgan Moras, direttore tecnico del broker assicurativo Morgan&Morgan - le aziende industriali e commerciali stanno ancora sottovalutando questi rischi. Si investe poco sulla protezione, anche se esistono alcune norme importanti quali i dettami contenuti in Basilea 2 per gli istituti di credito e le disposizioni della legge sulla privacy, la 196/2003, per quanto riguarda la conservazione dei dati personali”. Eppure le minacce ai sistemi informatici possono arrivare Morgan Moras, direttore tecnico di Morgan&Morgan da più fonti. “L’errore umano è fonte significativa di rischi cyber, a causa di impiegati negligenti o per mancanza di attenzione - spiega Moras -. Ci sono poi i malware/virus, gli attacchi contro il web, il furto o perdita di pc e dispositivi mobili, hacker, terrorismo, attacchi phishing, furti d’identità, pharming, man in the browser”. In questo scenario non basta pensare di ricorrere a una copertura assicurativa, poiché le aziende devono innanzitutto saper amministrare i rischi opera- tivi e quelli da cyber. Da qui il ruolo strategico di una realtà come Morgan&Morgan. “Innanzitutto operiamo un’analisi dei sistemi di sicurezza attivati nelle aziende, per individuare eventuali falle e definire gli interventi necessari - puntualizza Moras -. Quindi selezioniamo la compagnia assicurativa specializzata in questa tipologia di rischi che meglio si attaglia all’azienda in questione”. Avere una copertura assicurativa adeguata, sottolinea il direttore tecnico, “è importante anche perché in essa è incluso l’intervento di una ‘unità di crisi’. Dopo che un’azienda ha subito l’attacco di una minaccia, infatti, ha necessità di agire subito per limitare i danni e riprendere la completa funzionalità al più presto - evidenzia Moras -, arginando così una perdita di competitività aziendale. Anche nell’ambito del cyber risk, dunque, Morgan&Morgan persegue la sua mission, cioè “prestare particolare attenzione all’analisi dei rischi e delle polizze, ottimizzando il pacchetto assicurativo attraverso la mediazione”. prese, le quali sono raddoppiate in numero dal 2011 al 2015, il 45,8% da meno di quattro. Ad associarsi, poi, sono aziende multisettoriali, l’84% è tale, e il 45,1% delle reti è composta da almeno metà delle imprese appartenenti a diversi comparti produttivi. In testa, il comparto della meccanica, 12%, poi i servizi tecnologici, 11,8%, ma l’incidenza delle aziende della meccanica nelle reti d’impresa è più alta: il 34,9%. Si integrano bene manifattura e servizi, come dimostra il 53,6% delle reti che le coinvolgono, e parlia- mo soprattutto di servizi tecnologici, il 32,5%. Gli obiettivi? Il 24,5% delle reti punta alla penetrazione nei mercati esteri, il 14,9% mira invece alla R&S, con un’alta percentuale di imprese manifatturiere coinvolte, rispettivamente il 59% e il 63,9%. Eventi Lunedì 23 maggio 2016 Fare impresa a Nordest ASCENSORI Nel dicembre del 2011 viene inaugurato il nuovo stabilimento di Mestrino (PD), di 6500 mq coperti, con una palazzina di uffici su 3 piani per complessivi 750 mq, con altri 200 mq per l’ufficio tecnico. L’azienda è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’impianto fotovoltaico da 100 kw. Giovani, ma con 40 anni di esperienza. Bruno Vergati diventa ascensorista a 16 anni. Ha imparato con gli occhi, ma è soprattutto con il cuore e con l’esperienza sul campo che matura il desiderio di diventare imprenditore. Nel 1975 fonda l’azienda Vergati Srl ed oggi, a distanza di 40 anni, è orgoglioso di guidare la società, leader del settore, assieme ai figli. Vergati Ascensori è certificata “IMPIANTO SICURO”, marchio che garantisce i massimi standard di qualità e sicurezza. “IMPIANTO SICURO” è un progetto sviluppato dal Consorzio TRE-E, a cui aderiscono le migliori aziende presenti in Italia. Soluzioni e servizi PERSONALIZZATI per l’elevazione Vergati srl fa parte di ASCENSORI - PIATTAFORME ELEVATRICI - MONTACARICHI - SCALE MOBILI - MONTASCALE - MONTAUTO VERGATI SRL V. Caldonazzo, 13 - 35035 Mestrino (PD) | P.I. 02338720283 | Tel. 049 8987160 | Fax. 049 8987280 | [email protected] | www.vergatiascensori.it 23 24 Fare impresa a Nordest Eventi Lunedì 23 maggio 2016