Una vocazione tutta da rafforzare

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Una vocazione tutta da rafforzare
Settimanale
Anno 9 N° 9
23 maggio 2016
E enti
NordEst
FRIULI V. G. | TRENTINO A. A. | VENETO
Spedizione con tariffa
Posta Target Magazine
conv. naz./304/2008
del 01-06-2008
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PADOVA E LA SUA PROVINCIA:
ECONOMIA, IMPRESE E SERVIZI
Le storie, i numeri e le
esperienze delle aziende di
successo che hanno battuto
la crisi con il “saper fare”
Il know-how dei
professionisti del settore per
vivere bene e in salute
Focus sul Padovano, sempre
in pole position per operosità
imprenditoriale
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INTERNAZIONALIZZAZIONE / Si è svolta a Treviso la 33a tappa del Roadshow “Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri”
Una vocazione tutta da rafforzare
Il Veneto è la seconda regione italiana in termini di export. Gli esperti a confronto
“I
talia per le imprese, con
le Pmi verso i mercati
esteri” è lo slogan che accompagna il Roadshow per
l’internazionalizzazione delle imprese, patrocinato dal
ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale, promosso e sostenuto dal ministero dello
Sviluppo Economico, con il
contributo dell’Agenzia Ice,
Sace, Simest, Confindustria,
Unioncamere, Rete Imprese
Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane. Quella
svoltasi a Treviso l’11 maggio scorso è stata la 33a tappa
di questa iniziativa che - dal
2014 e lungo tutto lo Stivale
- mira a fornire, alle imprese che intendono aprirsi ai
mercati esteri, gli strumenti
necessari e le conoscenze per
individuare nuove oppor-
tunità di business su scala
globale. “I dati statistici - ha
dichiarato Maria Cristina
Piovesana, presidente di
Unindustria Treviso - dimostrano che chi esporta ha già
trovato ampi margini di crescita; in particolare i nostri
sforzi sono dedicati alle Pmi
che rappresentano il grande
motore del nostro territorio.
Tra i promotori
dell’iniziativa lungo tutto
lo Stivale, il Maeci, il
Mise, Agenzia Ice, Sace,
Simest e Confindustria
Le sinergie che abbiamo creato su questo tema con le sedi confindustriali di Padova
e Vicenza, attraverso la creazione del ‘Sistema Aperto’ e
del desk ‘FarExport’ vanno,
appunto, nella direzione di
dare maggiore supporto alle
aziende associate per affrontare non solo i nuovi mercati, ma anche per rafforzare i
propri interventi, soprattutto
commerciali, su quelli già
conosciuti”. Il Trevigiano è
uno dei territori economicamente e imprenditorialmente più dinamici sul panorama italiano. Nel 2015 la
provincia ha esportato merci
per un valore di quasi 12 miliardi, con un incremento del
5 per cento sull’anno precedente. Come confermano i
dati più recenti resi noti dalla
Cciaa di Treviso, la dinamica
annua è in linea con quella
regionale, che si attesa a +5,3
per cento, ed è superiore a
quella nazionale (ferma a
un +3.8%). Le prime cinque
voci merceologiche che sostengono l’export provinciale sono piuttosto stabili nel
tempo: nell’ordine, in base
ai dati 2015, sono macchinari, mobili, elettrodomestici,
calzature e abbigliamento.
Va evidenziato però anche
un dato più generale: l’aumento della propensione
all’export del sistema produttivo italiano (soprattutto
il manifatturiero) è cominciato proprio nel periodo di
recessione, a compensazione
della debolezza strutturale
della domanda interna. In
Veneto, gli indicatori di tale
propensione - che traducono
in percentuali il valore del-
Treviso, un momento del Roadshow “Italia per le imprese,
con le Pmi verso i mercati esteri”
le esportazioni di merci sul
Pil corrente - sono saliti dal
34,3% del 2007 al 36,6% del
2014 (sono le ultime stime
Istat disponibili). Con questa performance Treviso è al
settimo posto nazionale sia
per l’ammontare complessivo delle esportazioni in valori sia per il contributo alla
crescita del commercio estero nazionale. La precedono Torino, Potenza, Latina,
Vicenza, Firenze e Bologna.
“Una rafforzata presenza
sui mercati internazionali è
obiettivo primario anche per
le imprese del Veneto - ha
aggiunto Benedetto Della
Vedova, sottosegretario agli
Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale - Non
è un caso se dopo Padova,
Vicenza e Venezia, torniamo per la quarta volta con
il Roadshow in un territorio
che, confermandosi al 2°posto tra le regioni italiane in
termini di export anche nel
2015, ha dimostrato una
chiara attitudine verso i mercati internazionali”.
2 Fare impresa a Nordest
Eccellenze a Nordest
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
ECONOMIA / L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto condotta su un campione di 1.778 imprese con almeno 5 dipendenti
Torna la fiducia, ma va sostenuta
A trainare sono le imprese medie e grandi, in testa mezzi di trasporto, legno e mobile
I
n Veneto l’industria avanza, seppur lentamente. È
la sintesi del primo trimestre
2016 che ha appena tracciato l’analisi congiunturale
sull’industria manifatturiera
di Unioncamere del Veneto,
condotta su un campione
di 1.778 imprese con almeno 5 dipendenti. L’anno si
è aperto, dunque, con una
produzione industriale in
crescita del 2,2% (era +2,3%
nel trimestre precedente) ma
la variazione congiunturale
destagionalizzata è stata del
+1,4%. Un avvio positivo,
“anche se un po’ sottotono
rispetto alla fine del 2015”,
commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto. “Leggendo i
dati della congiuntura emer-
E enti
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DIN NEWSLETTER
Settimanale - Anno 9 - N. 9
Lunedì 23 maggio 2016
Registrazione Tribunale di Milano
numero 208 del 21/3/2005
Iscrizione al R.O.C. Registro degli
Operatori di Comunicazione n. 24344
con effetto dall’11 marzo 2014
ge che la crescita produttiva
delle aziende è attribuibile
principalmente alle imprese
di media e grande dimensione, ovvero quelle più strutturate nel porsi sui mercati
internazionali - prosegue il
presidente -. Tuttavia, al di
là del traino rappresentato
dai mercati esteri, anche il
fatturato interno registra una
sostanziale tenuta. Il vero
segnale positivo - evidenzia - è che sembra tornare la
fiducia degli imprenditori.
Fattore importante, oserei
dire decisivo, che però meriterebbe di essere sostenuto,
soprattutto con riferimento
alle Pmi, anche da interventi
su fisco, credito e giustizia”.
Se il passato recente, ovvero i primi tre mesi dell’anno
Proprietario ed Editore
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Via Eritrea, 21 - 20157 Milano
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Coordinamento
Gianmario Pagani
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Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone
Medicina - (Bo)
hanno dunque il segno “più”,
interessanti appaiono anche
le previsioni per il prossimo
trimestre, tanto che l’indagine di Unioncamere le definisce “in sensibile miglioramento”. Torna positivo il
saldo relativo alla produzione attestandosi a +6,7 punti
percentuali rispetto al -6,5%
precedente. Per quanto riguarda il fatturato il saldo è
+8,7% rispetto al -5,6% precedente, mentre per gli ordini interni si passa al +4,6%
dal -9% precedente. Migliorano ulteriormente le attese
sugli ordini esteri che toccano un +17,5% (era +6,5%) e
sull’occupazione che registra
un +0,3% rispetto al -4,3%
del trimestre precedente.
Per quanto riguarda nello
specifico il primo trimestre,
invece, l’andamento negativo
riguarda soprattutto le microimprese (-0,6%), mentre
le piccole e medio-grandi
hanno registrato dinamiche
positive rispettivamente del
+2,2% e +2,5%.
Più marcata la crescita per
i beni intermedi (+2,7%),
i beni di investimento e di
consumo, entrambi a +1,9%.
A livello settoriale, tra i 12
settori oggetto di analisi (due
in più rispetto al 2015), la
tendenza è positiva per tutti
a eccezione del tessile, abbigliamento e calzature che ha
perso il 3,2 per cento. Al vertice della classifica si trovano
i mezzi di trasporto (+7,7%),
legno e mobile, marmo, vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi (+5,8%),
gomma e plastica (+4,6%) e,
con un +3,5% c’è l’occhialeria. Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva
rispetto allo stesso trimestre
dello scorso anno (+2,6%),
analoga a quella del trimestre precedente. La miglior
performance è ascrivibile alle
medio-grandi (+2,9%) e piccole imprese, mentre restano
stazionarie le micro.
Nel primo trimestre performance positiva (+2,2%)
per gli ordinativi, anche se
in leggera diminuzione rispetto a quella dello scorso
trimestre (+2,8%). A livello
dimensionale sono risultate
migliori le piccole (+2,6%)
e le medio-grandi imprese
(+2,2%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei
mezzi di trasporto (+10,1%),
legno e mobile (+4,7%) e
gomma-plastica (+4%). Negativa invece la variazione del
tessile, abbigliamento e calzature (-2,3%), marmo, vetro
e ceramica (-2%) e dell’orafo
(-1,4%). In linea con il trimestre precedente l’andamento
degli ordinativi dal mercato
interno con un +1,9% rispetto al +2,1% precedente. Variazioni positive per piccole
e grandi imprese. A livello
settoriale le performance
migliori le mettono a segno
i mezzi di trasporto (+6,9%)
e legno-mobile (+6,1%). Gli
ordinativi esteri hanno invece segnato una decelerazione con un +2,8% rispetto al
+4,1% dello scorso trimestre.
Nelle imprese manifatturiere l’occupazione è rimasta
stabile (+0,2%), fatta eccezione per le micro imprese
(+0,9%), il cui impatto resta
modesto. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione
ha riguardato l’orafo (+3%),
marmo-vetro e ceramica, altri minerali non metalliferi
(+2,8%), l’occhialeria con un
aumento del 2,6 per cento.
Indicatori tutti con segno
“più”, a parte tessile,
abbigliamento
e calzature
CONSORZIO ZAI / Interporto Quadrante Europa composto da 140 società di trasporti, logistica e servizi
A Verona l’interporto dei successi
Risultati eccellenti nel 2015 per l’Ente, che vanta un utile in crescita del 311%
N
onostante l’incertezza
congiunturale degli ultimi anni, anche per il 2015
il bilancio dei risultati economici e patrimoniali del
Consorzio
Zai-Interporto
Quadrante Europa confermano una forte solidità. Tale
bilancio si è chiuso infatti con
un utile al lordo delle tasse
di 2.476.000 euro, superiore
del 311% rispetto a quello del
2014. Zai ribadisce coi fatti il
proprio ruolo di Ente attivo
nell’ambito dello sviluppo territoriale, della pianificazione
urbanistica, dell’assetto, della
sistemazione e gestione delle
zone industriali attrezzate,
oltre che della realizzazione e
governo di grandi infrastrutture a servizio della produzione di beni e servizi. Quanto ai
proventi da canoni di concessione, essi si sono attestati a
circa 7.000.000 euro, il valore
più alto di sempre nonostante il periodo di crisi (+4,8%
rispetto al 2014). Inoltre, sul
profilo delle vendite, i ricavi
sono passati dai 137.000 euro del 2014 a 1.451.000 del
2015. Sulla base di uno studio
realizzato dall’Associazione
Matteo Gasparato
tedesca degli interporti che
ha analizzato 90 interporti europei, quello veronese
si è confermato, a dicembre
2015, primo tra gli europei,
in linea con quanto avvenuto la prima volta nel 2010. È
questo il riconoscimento di
un’eccellenza veneta che offre
attualmente il proprio operato grazie alle 140 società di
trasporti, logistica e servizi
che lo compongono, in un’area pari a 4,5 milioni di mq in
cui sono presenti 3 terminali
intermodali, 300.000 mq di
piattaforme logistiche e che
occupa 4.400 addetti diretti
e 7.000 indiretti. Va evidenziato inoltre l’incremento dei
collegamenti ferroviari intermodali con l’Europa: nel 2015
si è raggiunto il record di oltre
15.000 treni annui con una
media di 50 treni intermodali al giorno con punte fino a
60 treni al giorno. Da rilevare inoltre il raggiungimento
della piena occupazione delle
piattaforme logistiche, che
perciò risultano occupate per
il 100% da primari operatori
di logistica internazionali, a
testimonianza sia della posizione strategica dell’interporto, sia del grado di qualità dei
servizi offerti. Anche nell’anno precedente si è puntato al
contenimento e razionalizzazione dei costi immobiliari
e dei servizi offerti dal Consorzio Zai e dalla Quadrante
Servizi, a favore delle aziende
insediate nell’interporto, che
si sono tradotti in benefici
economici per le stesse pari a
complessivi 300.000 euro. Altra novità significativa: nella
zona di completamento del
Quadrante Europa è iniziato
l’insediamento di un’impor-
tante azienda bavarese del
settore lattiero caseario, la
quale realizzerà il proprio
centro logistico su un’area di
17.000 metri quadrati con
magazzino automatizzato di
7.000 metri quadrati coperti.
Sempre nel 2015 è stato inaugurato nell’area di completamento a sud dell’Interporto
il centro logistico su 10.000
metri quadrati, con magazzino refrigerato di 5.000 metri
quadrati di un’azienda tra le
protagoniste a livello internazionale nel settore dei piccoli
frutti, della frutta esotica, delle erbe aromatiche e dei funghi. Il Consorzio non smette
di pianificare le strategie per
la propria ulteriore crescita
Veduta aerea Interporto Qe
Terminal trasporti combinati
nel futuro: se ne è parlato durante la due giorni svolta il 19
e 20 aprile 2016 organizzata
dalla Commissione Europea
nella persona del Coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Pat Cox)
e dal Consorzio Zai, appuntamento che ha riunito a Verona tutti i responsabili dei
terminal intermodali lungo il
corridoio. Questo “Laboratorio di Idee per la promozione
dei Terminal Intermodali sul
Corridoio Scandinavo-Me-
diterraneo” è stato affrontato
anche in vista della prossima
apertura del tunnel di base
del Brennero. Tra le intenzioni espresse dal presidente di
Consorzio Zai, Matteo Gasparato, vi è quella di divenire il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da
quest’ultimi e distribuendole
in tutta Europa e viceversa.
Tutto ciò puntando sull’idea
che un interporto non può
ragionare come infrastruttura a sé stante ma insieme al
sistema dei trasporti nazionale, ai porti e alla rete ferroviaria. “Vogliamo giocare un
ruolo oggi ancora inespresso - precisa Gasparato - e ci
stiamo attrezzando in termini di interventi infrastrutturali, modalità organizzative
e accessibilità terrestre per la
distribuzione nell’ultimo miglio stradale. Il tutto non da
soli ma perfettamente calati
nelle strategie europee”.
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Case History
Fare impresa a Nordest
TIFLOSYSTEM
La tecnologia che cambia
la vita alle persone disabili
Diverse le soluzioni messe in campo, ma serve una svolta legislativa e la creazione di
un centro unico che possa superare le storture dell’attuale sistema
N
ell’impianto del welfare
italiano era stato incardinato, con la riforma sanitaria legge 883 del 23 dicembre
1978, che i costi per la salute
fossero a carico della collettività e rientrassero quindi
nella spesa pubblica. E così,
anche per le persone disabili, tutti gli apparati, tutte
le protesi, tutti gli strumenti
per migliorare la qualità della vita erano stati ricondotti
a una norma che stabiliva gli
aventi diritto, gli strumenti
e i servizi erogabili, le procedure e i prezzi. Nasce da
questo contesto il Nomenclatore Tariffario delle Protesi, strumento giuridico
che viene reiterato con una
norma transitoria che è il
decreto 332 del 27 agosto
1999, recante l’indicazione che tutta la materia
dovrà essere riformata entro il 31 dicembre
2000.
Ma l’attuale Nomenclatore Tariffario ha dei
limiti? Secondo Davide
Cervellin, amministratore di Tiflosystem ve
ne sono diversi.
“Esso determina gli
aventi diritto secondo
un approccio di tipo
risarcitorio e assistenziale e non invece in
ragione del bisogno reale e della finalizzazione
della fornitura – spiega in
premessa l’esperto -. Vale a
dire: sono cieco e ho diritto
alla macchina da scrivere in
braille, alla sintesi vocale per
pc anche se non conosco il
braille e non uso il computer”. Il documento, inoltre,
“evidenzia categorie di prodotti che mancando di un
rinnovo periodico, risultano
presto obsolete e pertanto
quando vengono richieste,
generano una spesa non congruente con la qualità della
vita del richiedente”.
Attraverso il Nomenclatore
Tariffario sono erogate delle
tecnologie il cui costo, evi-
3
denzia Cervellin “è talmente
basso che non giustifica in
nessun modo il costo della
procedura per l’erogazione.
A titolo esemplificativo –
prosegue -, il costo del bastone bianco per ciechi è di
9 euro, il termometro sonoro
15 euro, l’orologio tattile 50
euro,
per
Smartvision, il primo
smartphone realizzato
per persone cieche
e ipovedenti
costi di procedura di visita
e prescrizione dal medico di
famiglia, visita specialistica
dell’Usl, procedura amministrativa di acquisizione e
fornitura che non è inferiore
ai 250-300 euro”.
Cervellin individua poi nel
Tariffario una serie di “mancanze”. C’è “mancanza di
controllo sulla reale efficacia delle forniture”, elenca, e
ciò in ragione del fatto che i
soggetti coinvolti nella pro-
cedura di erogazione (medico specialista, personale
amministrativo) non hanno
ricevuto nessuna formazione e pertanto quasi mai
conoscono gli strumenti
che prescrivono. Vi è inoltre “una mancanza di una
gestione del riutilizzo della
strumentazione fornita”, per
cui molto materiale
acquistato dalle Asl
ancora nuovo per il
decesso del richiedente, viene abbandonato (si pensi ai comunicatori
per i malati di Sla,
ai videoingranditori
per gli ipovedenti,
alle carrozzine…);
materiale che potrebbe diversamente
essere efficacemente
riassegnato ad altri
richiedenti.
Si riscontra poi “la
mancanza di modalità
univoche di fornitura,
per cui anche all’interno della stessa Asl distretti diversi erogano
ausili completamente
diversi,
generando
una sperequazione nel
soddisfacimento
del
bisogno del trattamento
delle persone disabili”.
Non da ultimo, lo stesso
ausilio, aggiunge Cervellin, “è acquistato dal
Sistema Sanitario Nazionale in Asl diverse a prezzi
completamente differenti,
con variazioni anche del 3050%, né in questa fase risulta efficace la riduzione dei
centri d’acquisto, dato che in
questa materia Consip e altri
enti stanno introducendo ulteriori elementi di confusione e sperequazione”.
Dal 2000, anno di scadenza
del decreto n.332, decreto
che invece è ancora in vigore,
molti sono stati i tentativi di
suggerire una riforma attenta che generasse maggiore
partecipazione alla vita attiva delle persone
Il contributo del Sistema Sanitario Nazionale italiano
Per gli aventi diritto, ossia le persone con visus non superiore a un decimo su
entrambi gli occhi e in possesso di certificazione di disabilità, gli strumenti illustrati
possono essere forniti con il contributo del Sistema Sanitario Nazionale.
disabili e riduzione di spesa.
Ma, sostiene Cervellin, “mai
la politica e i governi che si
sono succeduti hanno avuto
un atteggiamento di ascolto e
di analisi dei problemi e delle
soluzioni. Così, per 15 anni
persone disabili e aziende si
sono trovate ad operare in
una vera e propria giungla”.
Probabilmente,
conclude
Cervellin proponendo la sua
visione, “la vera svolta sarebbe togliere questa materia
alle Asl per affidarla a un ente unico, ad esempio Inps o
Inail, responsabilizzando di
più la persona disabile mediante la richiesta del pagamento di un ticket o comunque un simbolico contributo
d’acquisto”.
Dalla domotica al telelavoro
Tiflosystem di Piombino Dese (Padova) è da trent’anni
un’azienda leader nella ricerca, produzione e fornitura di
tecnologie per la vita indipendente delle persone disabili. È stata la prima azienda
in Italia ad aver realizzato fin
dagli anni Novanta strumenti di comunicazione per persone prive della parola e soluzioni per la domotica. Fra i
numerosi progetti realizzati,
grande importanza ha avuto
“Lucy Casa Ufficio Intelligen-
Novità per gli ipovedenti
O
ggi nei paesi occidentali ci sono fortunatamente sempre meno persone cieche, mentre va aumentando, soprattutto nella popolazione superiore ai 60 anni, il numero
di quelli che hanno una significativa riduzione visiva, spesso
non compensabile con occhiali dotati di lenti speciali. Per
queste persone che vogliono svolgere una vita attiva e soprattutto con l’avanzare dell’età desiderano leggere non solo
per occupare il tempo, ma anche per allenare la mente, il
videoingranditore è la soluzione più efficace per rispondere a questi bisogni. La Tiflosystem da trent’anni è azienda
leader in questo settore e ha proposto gli strumenti più tecnologicamente avanzati presenti sul mercato mondiale. Accanto ai videoingranditori portatili delle dimensioni di uno
smartphone per la lettura nelle situazioni più diverse (in
viaggio, al ristorante, al supermercato…), ci sono i videoingranditori da tavolo dove si può avere il massimo della qualità dell’immagine e del contrasto per non affaticare la vista
anche quando li si usa per ore. “Volo”, il videoingranditore
leggero, è l’ultimo nato di queste apparecchiature. Realizzato in Germania dall’azienda leader del settore Reinecker in
stretta collaborazione con Tiflosystem, permette finalmente
di abbinare ad un design innovativo il massimo delle prestazioni per l’ingrandimento ottico ed elettronico. Permette
infatti di ingrandire fino a 100 x su un monitor da 20 o 22”
e di visualizzare il testo ingrandito con 5 diverse modalità
di contrasto. “Volo” sarà disponibile dal mese di giugno a
partire da 1.400 euro, Iva esclusa.
te”, realizzato in collaborazione con Confindustria, che ha
fatto conoscere le modalità
più efficaci e produttive per
il telelavoro delle persone disabili. Nel campo degli ausili
per persone con problemi visivi, Tiflosystem già trent’anni fa si era fatta conoscere
per i sistemi che permettevano alle persone cieche di
leggere la carta stampata. Nel
tempo questi strumenti sono
diventati sempre più efficienti, dalle voci gradevoli e dai
prezzi alla portata di tutti.
Oggi sono disponibili sistemi
di lettura da usare in casa o in
ufficio, portatili e addirittura
tascabili, così da permettere a
chi ne ha bisogno di leggere il
menu al ristorante, o un documento all’ufficio postale o
in banca.
Volo, videoingranditore leggero e orientabile
“Maestro” è la macchina di
lettura più performante. Può
essere utilizzata indistintamente attraverso comandi
vocali, legge testi, tabelle,
bollette e permette la memorizzazione delle pagine
scannerizzate per essere lette
tutte insieme o in momenti
diversi.
Viene fornito con una tastiera a caratteri ingranditi ad alto contrasto e il programma
Winlucy che permette alle
persone cieche e ipovedenti
di usare il computer in modo semplificato, per scrivere,
gestire la posta elettronica,
ascoltare file audio, navigare
in internet. Collegando un
monitor a Maestro è possibile ingrandire i caratteri, scegliere lo sfondo per renderlo
facilmente utilizzabile anche
da persone con bassa acuità
visiva. Il costo di Maestro è
di 1.450 euro.
Per chi desidera invece
una macchina di lettura portatile da usare
anche fuori casa, l’ideale è “Eye Pal”, leggero,
pratico e semplice da
utilizzare, grazie ai
suoi comandi facilitati, permette di leggere
rapidamente e in modo autonomo libri,
riviste ed etichette
di prodotti. Il prezzo
di Eye Pal è di 1.400
euro. Delle dimensioni di un cellulare e
coi suoi 118 grammi di peso,
Blaze è un lettore tascabile,
che oltre a leggere e memorizzare testi a stampa, consente registrazioni di qualità
e la riproduzione di file in
numerosi formati come il
Pdf. Il costo di Blaze è di
670 euro. Tutti i valori indicati si intendono Iva esclusa.
4 Fare impresa a Nordest
Eccellenza a Nordest
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
CTS / Consulting and Technical Solutions è partner per la general building maintenance, del project e property management e della green technology
Competenze italiane anche in area iberica
Il core business è la gestione completa di impianti per catene retail e Gdo
A
desso è il turno della
Spagna. Cts - Consulting
and Technical Solutions, da
Rovigo, dopo avere conquistato una bella fetta di mercato italiano ha deciso fosse
venuto il momento di tastare
il terreno all’estero partendo
dalla nuova sede di Barcellona. La società nata nel 2011 e
specializzata nel general building maintenance, project
e property management e
green technology (certificata
Esco), lavora soprattutto nel
mondo del retail con le principali catene occupandosi
della progettazione dei negozi, dell’installazione degli impianti e la loro manutenzione.
La società, nata a inizio 2011,
vanta un fatturato in costante
e importante crescita. Oggi,
grazie agli anni di anzianità
e all’esperienza acquisita è
entrata nel giro di fornitori
di altri big del retail a livello
nazionale. Dai quattro soci
iniziali, spiega l’amministratore delegato Mirko Gatto,
“oggi siamo passati a un team
affiatato di persone che si occupano dell’attività dalla sede
centrale di Rovigo con un net-
work di collaboratori esterni
su tutto il territorio nazionale e sconfinando all’estero
per alcuni clienti”. Contatti
diretti e il passaparola fra gli
operatori hanno spinto lo sviluppo di questa azienda nella
quale i soci, con esperienze
precedenti nel settore, hanno
costruito un’efficiente azienda
di servizi tecnici. “Cerchiamo
di prenderci cura del cliente
- la semplice ricetta di Mirko
Gatto - i loro problemi sono
i nostri problemi perché loro
devono concentrarsi sul proprio core business, a noi spetta consigliare e risolvere tutti i
problemi degli impianti e degli immobili”. La velocità della
risposta e la qualità del servizio sono i plus fondamentali
della società di Rovigo che intervenendo in maniera rapida
ed efficace riesce a dare risposte e soluzioni precise a qualsiasi problema tecnico. Tutti
gli interventi vengono gestiti
da personale tecnico qualificato che si interfaccia tra le
parti 24/7 direttamente dalla
sede di Rovigo. La realizzazione, ma soprattutto la ge-
Cts, oltre a un team interno, basa le sue attività su un network di collaboratori sparsi sul
territorio nazionale
stione e manutenzione degli
impianti che rappresentano
il core business dell’azienda
sono alcuni dei servizi di Cts
che, nello specifico, si occupa
di impianti elettrici, di climatizzazione, centrali termiche,
impianti di riscaldamento,
impianti Hvac, di teleriscaldamento, telegestione, di impianti idraulici e antincendio.
La società di Rovigo punta,
oltre che sulla manutenzione
delle attrezzature esistenti,
anche al risparmio energetico
ed economico degli immobili.
Tramite programmi software
dedicati, Cts può sottoporre
al cliente dei calcoli tecnici e
offrire apparecchi ad alta efficienza (frutto della ricerca
sui migliori mercati esteri e
della sperimentazione effettuata sul campo) per aiutarli
a fare scelte importanti per il
loro business. Cts si occupa
della gestione degli aggiornamenti legislativi e dei relativi
adempimenti tecnico-burocratici, organizzando incontri
di formazione per i tecnici
delle aziende clienti e del
personale delle aziende esterne che collaborano. Risulta
fondamentale essere all’avanguardia per confrontarsi su
temi innovativi. Tutte queste
attività saranno esportate anche in Spagna dove Cts ha già
avviato alcuni lavori per un
prestigioso cliente italiano e
sta lavorando alla realizzazio-
Dopo il successo in
Italia, Cts ha aperto le
attività anche in Spagna
dove vuole introdurre il
proprio metodo di lavoro
ne di quel network operativo
che in Italia contribuisce in
modo importante allo sviluppo aziendale. “Abbiamo scelto
Barcellona in quanto capitale
economica ma con l’obiettivo di offrire servizi su tutto
il territorio - spiega Mirko
Gatto - In Spagna vogliamo
introdurre il nostro metodo
di lavoro, con la qualità e la
precisione del servizio che ci
hanno permesso di fidelizzare i clienti che ci riconoscono
come partner affidabili per le
loro attività, con la coerenza,
la trasparenza e la fiducia dei
collaboratori esterni che a
loro volta ci considerano un
cliente affidabile”. Un’altra sfida che la giovane società rodigina saprà sicuramente affrontare con lo spirito giusto,
mostrando ancora una volta,
anche all’estero, quale sia la
ricetta del successo.
Per ulteriori informazioni:
www.ctssrl.eu.
Eccellenze a Nordest
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Fare impresa a Nordest
CNA Vicenza con gli Artigiani del futuro
VI Edizione di Open Design Italia in Basilica Palladiana
Dal 10 al 12 giugno la
Basilica Palladiana di
Vicenza ospiterà la VI
edizione di Open Design
Italia,
manifestazione,
concorso e mostra-mercato sull’autoproduzione e il design di piccola
serie promossa da CNA
Vicenza. Tra le novità più
rilevanti del 2016, i “casting” di Milano, Roma
e Napoli, che hanno selezionato i migliori designer che parteciperanno
all’evento finale a Vicenza. La “mission” rimane
la stessa: mettere in contatto il mondo dell’autoproduzione con quello
delle imprese, favorendo
le contaminazioni tra realtà diverse ma sempre
più interconnesse come
l’Artigianato e il Design,
promuovendo
collabo-
razioni,
incentivando
la nascita di progetti di
business e creando importanti opportunità per
i Giovani Designer nazionali e internazionali e
le Aziende e gli Artigiani
del territorio. «Siamo
lieti di essere riusciti a
mettere a punto una collaborazione più consistente con CNA Vicenza,
che conosciamo da Open
Design Italia 2013 e con
cui abbiamo lavorato più
volte», sottolinea Elena
Santi, Direttore Artistico di Open Design Italia.
«Insieme condividiamo
l’impegno sul fronte della
promozione dei Giovani,
del saperfare artigianale e dell’innovazione che
passa attraverso le idee e
nuove forme di impresa.
Siamo infine onorati di
CASTING OPEN DESIGN ITALIA 2016, ROMA
poter organizzare Open
Design Italia 2016 nella
prestigiosa Basilica Palladiana. Con l’augurio
che un monumento tanto rappresentativo per la
cultura sia d’ispirazione a
partecipanti e visitatori».
Nel corso della 3 giorni
vicentina, designer, artigiani, stilisti, artisti e ma-
IL COMITATO SCIENTIFICO DI OPEN DESIGN ITALIA 2016
Marco Achilli
Francesca Avossa
Fabio Benassi
Albino Celato
Luisa del Vecchio
Antonio Franceschini
Katia Meneghini
Benedetto Marzullo
Mauro Simionato
Margot Zanni
Direzione commerciale Centostazioni Spa, main partner di Open Design Italia 2016
Consulente immagine/prodotto per Ligne Roset e art director di Golran
Designer e Responsabile sviluppo prodotto della collezione borse e pelletteria del marchio Twin Set
Ideatore e fondatore del marchio De Castelli
Stilista, consigliere CNA Federmoda
Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA Nazionale
Co-fondatore di CTRLZAK studio
Giornalista e caporedattore di Living, main media partner di Open Design Italia 2016
Art Director, in rappresentanza di CNA Vicenza, organizzatore di Open Design Italia 2016
Fondatrice e Style Director dell’e-commerce Dalani Home & Living
A valutare i creativi iscritti al bando di concorso Open Design Italia 2016 sarà un comitato di esperti di grande rilievo, provenienti dal mondo del design, dell’architettura, della moda, della comunicazione. I progetti
nelle diverse categorie – product design, communication design, fashion design e interior design – verranno giudicati in base a precisi criteri: originalità e innovazione, funzionalità tecnica ed estetica, tecnologie
utilizzate e sostenibilità della filiera produttiva, legame con il territorio e sinergie con le realtà produttive,
capacità di comunicazione e presentazione dei prodotti, vendibilità sul mercato.
ker potranno mostrare e
vendere le proprie opere
senza intermediazione,
accedere ai numerosi
servizi imprenditoriali loro dedicati e partecipare
al concorso Open Design
Italia 2016. Tra gli importanti premi in palio, CNA
Vicenza ha previsto il sostegno per l’implemen-
tazione di un prodotto,
mettendo a disposizione
del designer vincitore
un’azienda artigiana individuata dall’Associazione,
che supporti le diverse
fasi di produzione. «L’attenzione ai Giovani è una
priorità per l’Associazione e il premio CNA Vicenza lo conferma», ribadisce la Presidente di CNA
Vicenza, Cinzia Fabris.
«Da anni l’Associazione
organizza e promuove
eventi e manifestazioni
rivolti ai Giovani che, uniti
ai servizi su misura dedicati, hanno lo scopo di
favorire l’imprenditorialità giovanile e incentivare la creatività dei Nuovi
Artigiani. Portare la mostra Open Design Italia
all’interno del capolavoro
palladiano,
patrimonio
dell’umanità UNESCO e
simbolo della città di Vicenza nel mondo, è un
privilegio: vogliamo che
i creativi vivano appieno
questi luoghi, traendone
ispirazione e coltivando
la passione per la cultura del proprio Paese. Ma
non solo. Anche i nostri
Associati avranno infatti
la straordinaria possibilità di partecipare a incontri B2B con i designer,
seguire convegni tematici
e workshop». La manifestazione, gratuita e aperta al pubblico, sarà una
opportunità esclusiva. I
visitatori potranno toccare con mano e acquistare
le creazioni di designer
provenienti da tutta Italia
e dall’estero e partecipare alle conferenze e ai
laboratori in programma.
I PRINCIPALI PREMI DI OPEN DESIGN ITALIA 2016
PREMIO CNA VICENZA Sostegno per l’implementazione di un prodotto: al Designer vincitore verrà messa
a disposizione un’azienda artigiana individuata dall’Associazione, che supporti le diverse fasi di produzione
PREMIO CENTOSTAZIONI Promozione nelle stazioni: tre vincitori avranno l’opportunità di promuovere i
propri progetti in alcune delle 103 stazioni del network di Centostazioni
PREMIO LIVING Pubblicazione su Living: il progetto vincitore sarà pubblicato sulla prestigiosa
rivista Living, del Corriere della Sera e sul relativo sito www.living.corriere.it; inoltre, un abbonamento
annuale gratuito alla rivista digitale
PREMIO CNA NAZIONALE Promozione di CNA Nazionale: tre designer vincitori potranno partecipare a un
evento internazionale promosso da CNA Nazionale
PREMIO SPECIALE OPEN DESIGN ITALIA Promozione gratuita a Vicenza: un talento per ciascuno dei
tre casting (Milano, Roma e Napoli) avrà l’opportunità di promuovere gratuitamente i propri prodotti
all’interno della prestigiosa Basilica Palladiana, nel corso dell’evento di giugno
WWW.OPENDESIGNITALIA.NET
CNA Vicenza festeggia 50 anni
In Basilica Palladiana l’Assemblea dei Soci
ASSEMBLEA PROVINCIALE CNA VICENZA 2015,
BENVENUTO PRESIDENTE CINZIA FABRIS
Per festeggiare il 50° Anniversario di storia e di attività CNA Vicenza ha scelto la
Basilica di Andrea Palladio,
gioiello di architettura rinascimentale e patrimonio
dell’umanità UNESCO, come
location dell’Assemblea annuale dei Soci. Una cornice
simbolica e “preziosa”, come preziose e uniche sono
le Persone, le Imprese e
gli Artigiani che in mezzo
secolo hanno dato forza e
fiducia all’Associazione, lavorando per il suo sviluppo
e consolidamento. «Sabato
11 giugno celebreremo questo importante traguardo
con un evento speciale, una
festa, dedicata ai nostri Associati, ai dipendenti, agli
Artigiani e alle aziende che
in tutti questi hanno credu-
to in noi, permettendoci di
arrivare dove siamo e valorizzando il lavoro svolto sin
qui», afferma Cinzia Fabris,
Presidente Provinciale CNA
Vicenza.
«L’Associazione
degli Artigiani ha una storia
importante alle spalle, fatta
di battaglie e conquiste, ma
anche di sacrifici, soprattutto
in momenti di contingenza
difficili per le imprese. CNA
Vicenza ha sempre sostenuto
le PMI del territorio, aiutando
gli Artigiani, dando loro voce
e difendendone gli interessi
dentro le istituzioni. L’incremento del 10% di associati
registrato negli ultimi mesi
traduce la voglia di migliorare sempre, confermando
la credibilità e l’impegno
dell’Associazione. Sono segnali rilevanti in un contesto
tumultuoso come quello che
viviamo in questi anni». CNA
Vicenza sta crescendo molto
e non solo in termini di numeri, ma di pensiero, idee,
valori, visioni per il futuro. Gli
ultimi anni hanno significato
un rinnovamento essenziale per l’Associazione: nuova
identità, metodologie innovative e nuovi modelli associativi. Con il Servizio “Crea
Impresa 2.0”, un’attenzione
particolare viene dedicata
ai Giovani e gli Aspiranti Imprenditori, grazie ad un approccio sinergico che coniuga
fattibilità di un’idea imprenditoriale con organizzazione
di eventi e momenti di confronto necessari a trasformare l’intuizione di un business in risultati economici.
Un esempio tra tutti è Open
Design Italia, manifestazione
e mostra-mercato itinerante
sul design e l’autoproduzione
che dal 2013 vede CNA Vicenza come soggetto promotore
e che per l’edizione 2016 prevede una 3 giorni aperta al
pubblico, allestita all’interno
della Basilica Palladiana. «Il
Capitale Umano è la nostra
CONSIGLIO PROVINCIALE CNA VICENZA 1988,
INTERVENTO ON. LAURA FINCATO
risorsa più grande», ribadisce Fabris. «Calvino scriveva
che “le associazioni rendono
l’uomo più forte e mettono in
risalto le doti migliori delle
singole persone”; credo che
questa frase riassuma perfettamente l’anima di CNA
Vicenza e il percorso di questi
anni. Con l’Assemblea dell’11
giugno vogliamo ringraziare
di cuore tutti coloro che, in un
modo o nell’altro, hanno fatto
parte di questa grande “fa-
miglia” e trasmettere ancora
una volta il profondo cambiamento intrapreso dall’Associazione». L’inizio dei lavori
per festeggiare il 50° in Basilica Palladiana è previsto alle
ore 10.30, con un convegno
su invito e proseguirà con la
parte privata dedicata ai Soci nel pomeriggio. Durante
la giornata Artigiani e Ospiti
potranno visitare la mostra
Open Design Italia allestita al
1° piano.
CNA Vicenza Via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenza - Info: Tel. +39 0444 569900 - [email protected] - www.cnavicenza.it
5
6 Fare impresa a Nordest
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
GRUPPO BOLDRIN / Importante azienda leader a livello internazionale nel settore dei gas combustibili e tecnici
lnnovativi sistemi per la sicurezza degli edifici
in caso di eventi sismici ma non solo
SismaLock e SismaGas di Ngr Tech rivoluzionano il concetto di sicurezza e possono essere usati in diverse nazioni
I
n Italia, negli ultimi 2500
anni, ci sono stati più di
30mila eventi sismici. Per ridurre gli effetti disastrosi dei
terremoti e salvaguardare in
primo luogo le vite umane,
lo Stato si è concentrato sia
sulla classificazione di tutto il
territorio nazionale, definendo, in base all’intensità e alla
frequenza dei terremoti del
passato, un preciso valore di
pericolosità per ogni punto
del suolo, sia sull’applicazione
di speciali norme per le costruzioni edili. Nonostante il
miglioramento delle misure
costruttive, sono ancora molte
le morti connesse al crollo di
edifici e di incendi provocati
dall’esplosione di tubature di
gas e fonti di corrente scoperte. È quindi stato istituito un
tavolo di lavoro per la stesura di una normativa sismica
nazionale legata alle attività
di progettazione, costruzione
e verifica dei sistemi di tra-
sporto e distribuzione del gas
combustibile, nel quale ha
parte attiva, in partnership
con l’azienda Madas di Verona, Nrg Tech, specializzata
nella realizzazione di prodotti
e progetti per l’intercettazione
delle fughe di gas. L’azienda
è parte del Gruppo Boldrin,
la realtà padovana divenuta
un riferimento a livello internazionale nel settore dei gas
combustibili e gas tecnici, con
tecnologie e
SismaGas, il rilevatore di
fughe gas con miniaturizzato
al suo interno il dispositivo
SismaLock
prodotti assolutamente all’avanguardia, tra cui l’ultimissimo SismaLock, un
sistema di gestione
della sicurezza e di
preallarme sismico che
rivoluziona il concetto di
sicurezza nelle reti gas e
non solo in caso di eventi sismici. “Questo nuovo
prodotto nasce dopo oltre
un decennio di studi, test
e ricerche e funziona sulla
mappatura più completa
del suolo italiano, oltre
che sulla storicità dei
dati”, spiega Alberto
Boldrin, responsabile
commerciale e marketing del Gruppo. “Negli Stati Uniti, in Turchia
e in Giappone, zone ad alto
rischio sismico, esistono già
normative e dispositivi simili,
ma la morfologia degli eventi
sismici del nostro territorio
è molto differente, quindi si
SismaLock,
il sistema di gestione
della sicurezza e di
preallarme sismico
di Nrg Tech
rendono necessarie prassi specifiche. Il nuovo SismaLock è
innovativo proprio perché è
in grado di intervenire, con
la sua molteplicità di funzioni, sull’impianto a rischio, in
base alla classificazione dell’area nella quale è installato e
dopo aver effettuato un’analisi
preventiva sulla vulnerabilità
dell’infrastruttura”.
SismaLock, grazie all’impiego dell’elettronica di rilevamento (3
assi), rileva le onde di diversa
lunghezza di un terremoto,
le analizza e, nel caso venga
raggiunto un determinato
valore, attraverso predisposizioni insite nell’elettronica del
prodotto, ha la prerogativa
d’interfacciarsi a congegni di
intercettazione di condotte
contenenti gas, carburanti,
vapore, aria compressa e fluidi
nocivi e d’inviare segnali d’allarme attivando segnalatori
ottici, acustici e di chiusura
degli impianti di erogazione.
SismaLock gestisce in modo
intelligente gli edifici, non
solo spegnendo automaticamente tutti i sistemi elettronici
di fornitura di energia, ma anche disinserendo i dispositivi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
elettrici ed elettronici, come
gli ascensori, che potrebbero
costituire un pericolo. Utilizzabile in qualsiasi tipologia di
edificio civile e industriale, e
anche per portare impianti industriali in stato di funzionamento di sicurezza, l’innovativo sistema targato Nrg Tech
può essere integrato in sistemi
già esistenti oppure fungere,
se collegato a sirene, da sistema di allarme per città e paesi.
Per meglio servire il mercato
abitativo, l’azienda padovana
ha realizzato SismaGas, un
rilevatore di fughe gas con
miniaturizzato al suo interno il dispositivo SismaLock,
che può azionare elettrovalvole, sirene e altri apparecchi
di segnalazione di allarme e
bloccare la rete del gas anche
se la fuga non è presente. Insieme a un sistema costruttivo
antisismico, SismaLock garantisce un elevato livello di sicurezza: “Il prodotto - specifica
Boldrin - nasce per l’incolumità delle persone e dei beni,
elimina o riduce l’effetto dei
possibili danni legati all’evento
sismico, causato da terremoti
o da frane. A differenza degli
altri sistemi esistenti, l’elettronica e il firmware realizzati da
Nrg Tech lo rendono versatile
e adattabile alla morfologia
sismica di altre nazioni. Oltre
all’Italia, anche Grecia, Messico, Kuwait ed Emirati Arabi
- conclude - hanno adottato i
nostri dispositivi con configurazione appropriata al territorio d’impianto”.
PR.EL. / Progettazioni Elettroniche è la prima azienda al mondo ad aver progettato e prodotto sistemi antiallagamento. Un know-how sviluppato in oltre 30 anni di attività
Elettronica, comfort e sicurezza
Progetti personalizzati in ogni settore: automotive, lighting, energia, civile e industriale
P
R.EL., Progettazioni Elettroniche, è nata oltre 30
anni fa, quando l’elettronica
faceva le sue prime apparizioni. Oggi non esiste comparto,
prodotto o produzione che
non abbia bisogno dell’elettronica. PR.EL., specializzata
in progettazioni elettroniche
a 360 gradi nel settore civile
e industriale, ha vissuto questo sviluppo ed è cresciuta
rispettando e anticipando le
tendenze del mercato. “La
qualità della progettazione
e delle produzioni - spiega
Claudio Peruzzo, amministratore dell’azienda - è sempre stata un elemento fondamentale e nel tempo, con il
I sistemi antiallagamento
PR.EL., prima azienda al mondo
a progettare
e produrre i dispositivi
diffondersi dell’elettronica nei
settori più diversi e il crescere
dell’azienda, è stato indispensabile investire per continuare
a migliorare questo aspetto.
L’attenzione - sottolinea - si è
concentrata sia sugli investimenti in personale altamente
qualificato e specializzato, sia
nelle certificazioni dei processi di progettazione e produzione, compresa la tracciabilità
del prodotto che, per alcuni
comparti come l’automotive,
richiede la conformità a standard molto rigidi”. La forte vocazione alla soddisfazione del
cliente, i continui investimenti
e la qualità del prodotto hanno
permesso a PR.EL. di raggiungere traguardi importanti e di
ottenere, già dal 2000, la certificazione di qualità Uni En Iso
9001. PR.EL., grazie alla forte
specializzazione tecnica e al
know-how acquisito, è oggi
in grado non solo di realizzare progettazioni elettroniche
personalizzate per qualsiasi
settore industriale, ma è anche
una realtà fortemente innovativa, che garantisce tecnologia moderna, costi minimi
e qualità di prodotto. È stata
la prima azienda al mondo a
progettare e produrre i sistemi antiallagamento destinati
a installazioni sia civili che industriali. Questi dispositivi, in
caso di mancanza di energia
elettrica di rete, provvedono
automaticamente al funzionamento delle elettropompe
installate nei pozzetti per proteggere i locali dagli allagamenti. “Si tratta di una gamma vasta e assortita di modelli
per i quali, ancora oggi, siamo
leader sul mercato - afferma
Claudio Peruzzo -. Riforniamo le più importanti aziende e
i grossisti di materiale elettrico
e idraulico d’Italia. Così come
tutti i nostri prodotti, anche i
soccorritori sono progettati,
prodotti, montati e collaudati interamente da PR.EL..
La progettazione, l’ingegnerizzazione e la produzione di
gamme altamente personalizzate sulle specifiche del cliente,
anche nel campo automotive,
sono svolte dal nostro personale interno e, solo per alcune
particolari produzioni, collaboriamo con aziende locali
fidate, a conferma - puntualizza - del forte radicamento
La sede di PR.EL. - Progettazioni Elettroniche
dell’azienda sul territorio e
della nostra volontà di mantenere alto e costante il made
in Italy, un valore aggiunto
per PR.EL. e i suoi prodotti”.
L’azienda progetta e produce
anche corpi illuminati per applicazioni civili e industriali:
“Il settore del lighting - spiega
l’amministratore di PR.EL. - è
in forte espansione, il nostro
impegno nel comparto è relativamente recente, ma sin da
subito ci siamo posti l’obiettivo
di trovare soluzioni ottimali
per ogni tipo di illuminazione.
Anche in questo caso, i costanti investimenti in ricerca e sviluppo e nella nuova tecnologia
Led ci hanno permesso di produrre apparecchi intelligenti
e dalle altissime prestazioni
illuminotecniche. Collaboria-
mo con architetti, ingegneri,
aziende, enti pubblici e privati
che cercano in un’azienda e nei
suoi prodotti l’eccellenza per
qualità dei materiali, innovazione tecnologica e serietà nei
servizi pre e post vendita”. Da
oltre 30 anni PR.EL. è al fianco
dei propri clienti per ascoltare
le loro esigenze e per garantire
affidabilità, sicurezza, qualità, tecnologia, conoscenza
ed efficienza. La capacità di
comprendere le richieste del
mercato è confermata dalla
produzione dei nuovi sistemi
di accumulo e gestione per il
fotovoltaico da installare nelle
abitazioni, per aumentare la
quota di autoconsumo dell’energia pulita prodotta dall’impianto fotovoltaico e risparmiare quindi sui costi.
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Case History
Fare impresa a Nordest
7
EL.MO.
Cloud e wireless a protezione
di beni e persone
Know-how e aggiornamento continuo. Si rivolge a installatori e system integrator
S
istemi di sicurezza a protezione di beni e persone
e, in questo contesto, un altissimo tasso di innovazione
certificato dai diversi brevetti
che fanno capo al Gruppo,
con un presente e futuro tutto proiettato verso il wireless
di seconda generazione e
l’incremento della piattaforma cloud. È questo il core
business di EL.MO., il gruppo aziendale che continua
a registrare una crescita di
fatturato e di personale impiegato, grazie alle proposte
fortemente innovative e con
alto contenuto tecnico per le
aziende e gli installatori che
hanno i sistemi di sicurezza
come loro interesse primario.
“Siamo in grado di fornire
tutti gli elementi che compongono un sistema, presentandoci così come unico
interlocutore - afferma l’ingegner Salvatore Pastorello,
responsabile di prodotto -.
Noi sviluppiamo, progettiamo e realizziamo i rilevatori,
le centrali di decodifica dei
segnali inviati dai rilevatori,
i dispositivi di comunicazione e il software di gestione di
un sistema - spiega -. Inoltre
possiamo gestire in modo
coordinato i diversi sistemi
che possono essere installati, dalla rilevazione incendio
alla videosorveglianza, antintrusione, controllo accesso
e così via, per una gestione
integrata. Oggi - prosegue - è
fondamentale saper far cooperare tutte le componenti”.
La gestione integrata, infatti,
consente “una semplificazione delle procedure operative
e il reperimento di una molteplicità di informazioni che
possono rafforzare le prime
segnalazioni o scartarle perché improprie”. Inoltre, un
sistema integrato consente
“una miglior gestione a val-
La squadra EL.MO., un team affiatato
le dei problemi riscontrati”.
Avendo l’innovazione nel
Dna aziendale, EL.MO. è
“molto sensibile riguardo a
ogni osservazione o nuova richiesta che giunga dai nostri
clienti - prosegue Pastorello
-, per un continuo processo
di adattamento e di risposta quanto più aderente alle
esigenze dei nostri interlocutori”. Per poter mantenere perfomance così elevate,
l’azienda deve poter contare
su un know-how diffuso e,
aspetto altrettanto determinante, deve essere aggiornato e di qualità. Per questo la
formazione continua dei circa 200 addetti impiegati nel
Gruppo è un elemento strutturale della vita in EL.MO..
“La formazione è costante conferma l’ingegnere - e processi formativi sono distribuiti su tutto l’arco dell’anno.
Una condizione per altro apprezzata dai nostri collaboratori e che contribuisce a far sì
che il turn over del personale
da noi sia veramente basso”. Il
centro Ricerca e sviluppo di
EL.MO. è uno dei cuori pulsanti dell’azienda, dove lavorano per lo più ingegneri con
laurea magistrale. Il campo
d’azione di EL.MO. è amplissimo, poiché, come suggerisce la sua storia, l’azienda è
in grado di fornire soluzioni
adeguate a qualsiasi realtà
che abbia bisogno di tutelare
e proteggere i propri beni o
le persone che in essa vivono
e lavorano: dalle abitazioni
private agli istituti di credito,
dalle aziende ai sistemi logi-
I funzionari della rete di vendita
stici, tutti trovano la soluzione opportuna. Interlocutori
primi di EL.MO. sono gli
installatori specializzati negli
impianti di sicurezza e anti
intrusione e i system integrator, che si interfacciano con
l’azienda attraverso le agenzie
sparse sul territorio italiano
o i distributori specializzati.
“Un’analoga rete commerciale è in via di organizzazione
all’estero”, aggiunge Pastorello. Se gli investimenti in
ricerca sono importanti, altrettanto impegno il Gruppo
ha deciso di porlo nella tutela
dei risultati di questa attività
d’innovazione e diversi sono,
infatti, i brevetti all’attivo, alcuni dei quali volti a coprire
anche le ultimissime novità
che l’azienda ha sviluppato in ordine ai dispositivi
wireless. “Su questo fronte
siamo ormai alla seconda
generazione - dettaglia il
responsabile prodotto - e le
loro caratteristiche hanno
un impatto positivo rilevante circa la portata del collegamento, l’efficienza della
comunicazione, il consumo
della batteria, l’affidabilità
del segnale”. Un altro fronte su cui EL.MO. è riuscito a
mantenere la propria fama di
azienda antesignana è quello
del cloud. “Abbiamo creato
e stiamo gestendo una piattaforma che consente l’interazione tra i diversi soggetti
che si occupano di sicurezza: distributori, installatori e
utenti finali”. Non da ultimo,
tutta l’attività di EL.MO. è
sottoposta a controlli e verifiche. Il laboratorio interno di
conformità vaglia tutte le informazioni possibili su ogni
prodotto e una struttura terza
ne verifica le perfomance. “Il
nostro obiettivo è essere ancor più performanti rispetto
ai parametri di legge del settore”, conclude Pastorello.
Uno scorcio del laboratorio di conformità Emc
I titolari di EL.MO. Giuseppe Pisani, Salvatore Pastorello ed
Elia De Cicco
Servizio e sicurezza senza compromessi
I
l wireless di seconda generazione è l’elemento tecnologico
distintivo che connota i prodotti di più recente concezione
proposti da EL.MO., che con la linea Ng-Trx si conferma una
realtà imprenditoriale sempre un passo avanti verso il futuro.
“Si tratta di una linea di sensori radio ad alta portata, intesa come capacità del sensore di trasmissione del segnale alla
centrale - spiega l’ingegner Guido Conte, responsabile della divisione Ricerca e sviluppo del Gruppo -, una portata che è di
3-4 volte superiore a quella che era possibile con la generazione
di sensori precedenti”. A questa particolarità s’aggiunge il fatto che tutti questi nuovi dispositivi EL.MO. “sono in grado di
avere un codice variabile con cui comunicare, cioè cambiano
codice di riferimento a ogni collegamento con la centrale. Una
caratteristica che aumenta il grado di sicurezza delle informazioni in transito, poiché con questa variabile è assai più difficile
compromettere la comunicazione”, puntualizza Conte. I passi
in avanti compiuti con la linea Ng-Trx non si fermano qui e,
tra l’altro, per diverse di queste innovazioni EL.MO. ha già fatto
richiesta di copertura brevettuale, in linea con la politica aziendale che vuole proteggere i risultati della propria ricerca. “La
comunicazione dei sensori Ng-Trx è crittografata - prosegue
Conte - e la chiave per poterla interpretare è unica e diversa
per ciascun dispositivo”. Non da ultimo, EL.MO. ha pensato di
dare il massimo non solo per la sicurezza dei dati che vengono
trasmessi da questi sensori, ma anche riguardo alla certezza
che la comunicazione tra sensori e centrale possa avvenire e
non sia inficiata da fattori esterni. Per tale motivo, “agiamo su
tre frequenze differenti - sottolinea l’esperto -, di modo che vi
sia sempre la possibilità di operare. Inoltre, la tecnologia utilizzata consente un’ottima performance anche se ci dovessero
essere disturbi in banda”. La tecnologia del collegamento senza
fili “permette un significativo abbattimento dei costi - evidenzia
Salvatore Pastorello, responsabile prodotto di EL.MO. - e noi
stiamo lavorando affinché questa tecnologia riesca a garantire
la stessa efficienza di un sistema cablato”. Un altro ambito in
cui EL.MO. ha già costruito un pezzo di storia importante è il
cloud. “Abbiamo ideato e progettato una piattaforma di servizi
che si chiama e-Connect - prosegue Conte - sulla quale organizziamo servizi a tre livelli: per i distributori, per gli installatori e per gli utenti finali dei nostri sistemi di sicurezza”. È una
struttura gerarchica in cui i distributori hanno a disposizione
un’area in cui ciascuno può accogliere i suoi installatori i quali,
a loro volta, possono accogliere nel loro spazio i rispettivi clienti.
Per installatori e clienti i servizi non sono solo di gestione (come per i distributori), ma vi sono a disposizione anche servizi
operativi. Gli installatori, per esempio, possono monitorare da
remoto i propri impianti e teleconfigurarli; gli utenti finali possono verificarne la funzionalità a distanza e “dialogare” con il
proprio sistema di sicurezza attraverso una semplice interfaccia
che compare anche sul proprio smartphone. EL.MO. è inoltre
impegnata “ad aggiornare e ampliare in continuo i propri software di gestione, che rappresentano un anello molto importante per garantire il più efficace funzionamento dei sistemi di
sicurezza”, conclude Pastorello.
8 Fare impresa a Nordest
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
INOXTUBI / Fondata nel 1979 da Franco Camera, oggi è il riferimento nel Nordest per l’acciaio inossidabile
La forza dell’acciaio batte la crisi
Punta sull’efficienza nei processi e su soluzioni all’avanguardia per le lavorazioni
D
al 1979, anno della sua
fondazione per opera di
Franco Camera, fino a oggi,
Inoxtubi Padova si è distinta
nell’ambito del commercio di
acciaio inossidabile divenendo un punto di riferimento
importante per il Nordest.
Tubi, barre, lamiere, raccorderia: per ogni esigenza industriale l’azienda limenese
(provincia di Padova) ha proposto la soluzione più indicata, grazie a una filosofia da
sempre orientata alla massima soddisfazione del cliente.
“La centralità del cliente è un
concetto rimasto inalterato in
questi trentasette anni di presenza sul mercato - evidenzia
Roberto Camera in veste di
amministratore - ciò che è
mutato invece è lo scenario
economico di un’Italia che nel
frattempo è passata attraverso
le più svariate trasformazioni,
su tutte la crisi economica degli ultimi anni. Sotto un profilo imprenditoriale le opzioni
erano soltanto due: l’immobilismo, nell’attesa che le cose si
aggiustassero, o il movimento. Inoxtubi ha adottato la
seconda opzione, investendo
Roberto Camera
sull’acquisto di nuove attrezzature e rivoluzionando il
proprio sistema di gestione
interno ed esterno con un criterio fortemente orientato a
salvaguardare la forza lavoro.
Nonostante un calo del valore dell’acciaio inossidabile di
circa il 60% siamo riusciti ad
assicurare il mantenimento
occupazionale di tutte le persone che lavorano in azienda;
la nostra squadra dunque ne
è uscita più compatta e motivata di prima”. È questa una
caratteristica assai rara ma
assolutamente lungimirante:
in una situazione industriale
in cui troppo spesso per supplire a una mancanza di strategie sul lungo termine si opta
per lo sfoltimento della forza
lavoro, l’esempio dell’azienda
della famiglia Camera dà un
segnale forte per dimostrare
che esistono altre vie percorribili. “È stato necessario
attuare un radicale cambio
di rotta e in questo senso abbiamo sfruttato la crisi come
un’opportunità, uno stimolo
a migliorare - spiega Camera
- sono stati passati in rassegna tutti i processi gestionali
e di distribuzione, sicché oggi
Inoxtubi assicura spedizioni
puntualissime anche su tratti
molto distanti. Grazie anche
all’apporto di mia sorella Marinella Camera, responsabile
logistica e trasporti, siamo
riusciti a ‘bucare’ oltre il Triveneto, giungendo in Toscana
ed Emilia Romagna. Da un
magazzino che inizialmente non superava i 500 metri
quadrati, attualmente, dopo
l’ultimo ampliamento di sette
anni fa, siamo arrivati a ben
3.000 metri quadrati offrendo
così una gamma di prodotto
assolutamente esaustiva per le
esigenze più disparate. Ma ciò
che vorremmo ci distinguesse
dagli altri competitor è quella passione inarrestabile per
scovare sui mercati i prodotti più innovati, fornendo al
cliente soluzioni all’avanguardia che conferiscano alle loro
lavorazioni un plus davvero
significativo. L’altra grande
miglioria ha riguardato l’ottimizzazione dei processi
informatici. Non solo un perfezionamento del sito internet
www.inoxtubi.com dunque,
ma anche una più radicata
visibilità sui principali motori
di ricerca e un miglioramento
dell’opzione web marketing.
A ciò si aggiunga, e siamo i
primi nel nostro settore, l’i-
deazione di un applicazione
per smartphone e tablet: è
perciò possibile visualizzare
i prodotti di punta, dai tubi
alle lamiere, dalla raccorderia
alle barre. Inoltre, mediante un comodo navigatore, si
calcola facilmente il percorso
più semplice e veloce per raggiungere la sede aziendale e
toccare con mano i materiali
cui si è interessati”. I risultati
di tale impegno hanno premiato Inoxtubi, attualmente
la realtà dedicata al commercio di acciaio inox più
longeva del Veneto. Il 2015
è stato un buon anno sotto il
profilo del peso di materiale
venduto, ma il calo del valore dell’acciaio ha ovviamente
inciso sul fatturato. Il primo
trimestre 2016 ha concesso
risultati più che soddisfacenti, con un +10% nel peso del
materiale venduto. “Stare fermi in tempi difficili si sarebbe
rivelato fatale, come lo è stato
purtroppo per tante aziende
‘cadute in battaglia’ negli ultimi anni - conclude Camera
-; essere riusciti ad assicurare
la continuità del lavoro ai dipendenti anche nei periodi
bui è oggi, che si comincia a
intravedere la luce alla fine
del tunnel, motivo di profondo orgoglio per l’azienda. Il
futuro sarà all’insegna della
flessibilità,
perfezionando
costantemente la nostra operatività sul web e mantenendo l’eccellenza nell’ambito dei
servizi post vendita”.
GALVO SERVICE / La Srl è specializzata nella progettazione e costruzione di impianti galvanici, spesso caratterizzati da un forte grado di personalizzazione
Know how ed efficienza imbattibili
Project manager in loco per i progetti all’estero. Presto anche un nuovo stabilimento
S
pecializzata nella progettazione e costruzione
di impianti galvanici, Galvo
Service Srl è un’azienda nella
quale il cuore e la passione
dei dipendenti sono supportati da decenni di esperienza. Grazie alle competenze
diffuse tra tutto il personale,
all’organizzazione aziendale
e a strumenti di progettazione sofisticati, Galvo Service realizza internamente
dal singolo componente agli
impianti completi “chiavi in
mano”, spesso caratterizzati
da un alto grado di personalizzazione. Nel comparto di nicchia all’interno del
quale opera, l’azienda è il più
importante player in Italia,
mentre in Europa si posiziona tra i primi tre più rilevanti
punti di riferimento nel business di competenza. Cresciuta acquisendo grandi progetti
Roberto Lodici insieme a un tecnico specializzato
internazionali, oggi si confronta in tutto il mondo con
numerosi e importanti interlocutori - dal Cern di Ginevra al gruppo Trw-Zf, per citarne alcuni - nei più diversi
settori quali metalli preziosi,
elettrodomestici, arredamento metallico, rubinetteria,
accessori bagno, automotive,
aerospaziale ed elettronica. Il
vero valore aggiunto di Galvo
Service è, però, il team “assolutamente competente, con
una lunga esperienza e un
know how diffuso”, afferma
l’ingegnere Roberto Lodici,
amministratore dell’azienda
da luglio dello scorso anno.
“La squadra di Galvo Service si caratterizza non solo
per le competenze tecniche
acquisite in decenni di esperienza nel settore, ma anche
per la profonda conoscenza
dei mercati, della tecnologia
e la capacità di problem solving che deriva sia dall’abitudine a lavorare in situazioni
complesse sia dal confronto
con i clienti più esigenti. La
grossa esperienza, che caratterizza tutti, dagli operai
fino agli impiegati, è il punto
di forza di questa azienda”.
Benché possa rientrare nella
definizione di piccola-media
impresa, oggi con 23 dipendenti Galvo Service installa
impianti in tutto il mondo,
coinvolgendo fino a un centinaio di tecnici: “Siamo una
realtà piccola ma capace di
gestire grandi complessità sottolinea l’amministratore
-. Quando si lavora in Paesi
stranieri e lontani è assai frequente dover affrontare problemi logistici, di comunicazione e imprevisti tecnici,
difficoltà che sotto un certo
punto di vista sono assolutamente normali nella quotidianità lavorativa, ma che
riusciamo sempre a gestire al
meglio e a superare perché i
nostri project manager sono
flessibili, disponibili, competenti e capaci di confrontarsi
con i clienti”.
Gli impianti per il trattamento e la finitura delle superfici
realizzati da Galvo Service
offrono i migliori livelli di
progettazione, le più avanzate tecnologie produttive
e coprono qualsiasi tipo di
esigenza espressa dal cliente
Il team di Galvo Service
nei più differenti campi. “I
nostri impianti - prosegue
l’amministratore - sono fortemente customizzati, progettati su misura per ogni
specifica richiesta. La qualità di un impianto la fa per il
60% la progettazione, mentre
il restante 40% è composto
da installazione, avviamento
e collaudo presso il cliente.
Questo 40% è determinante
e dipende proprio da quei
project manager competenti
e capaci che dirigono e lavorano direttamente in loco”,
puntualizza Roberto Lodici. “Oggi stiamo lavorando
per rendere ancora più forte
questo mix di unicità che
caratterizza l’azienda, migliorando le nostre procedure e, in generale, rendendo
l’organizzazione ancora più
efficace ed efficiente sia in
termini economici sia qualitativi, per rispondere alle
crescenti esigenze dei clienti,
sempre più orientati a chiedere progettazioni rapide e
di qualità, prezzi competitivi
e il miglior supporto nel post
vendita”.
Nuovi investimenti nell’ambito strettamente tecnico, in
software specifici, gestionali
e l’acquisto di un nuovo stabilimento, dove dislocare le
produzioni a basso valore
aggiunto e senza l’impiego
di attrezzature e competenze
altamente specifiche, rientrano nel piano complessivo di
miglioramento organizzativo
e strutturale in atto nell’azienda.
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
GIORGIO GAVAGNIN / Il raggio d’azione comprende tutto il Nordest e oltre
Tutto il know-how per
mettere al sicuro il futuro
L’esperienza del consulente è a disposizione delle Pmi
S
upporto, confronto, verifica, monitoraggio, formazione, assistenza, second
opinion. Sono queste le parole
chiave che contraddistinguono
il lavoro di Giorgio Gavagnin
nel suo rapporto con le aziende
di medie e piccole dimensioni
riguardo a un loro asset specifico: il loro programma assicurativo e il rapporto con le assicurazioni, al fine di costruire il
loro futuro in tranquillità e alle
migliori condizioni possibili.
“Non stipulo polizze”, mette
subito in chiaro con puntualità Gavagnin, che alle spalle
ha quarant’anni di attività nel
settore assicurativo, dei quali
venticinque come broker. “Ho
deciso di intraprendere l’attività di consulente - spiega - per
mettere a disposizione delle
aziende le mie conoscenze,
esperienze e capacità in modo
totalmente indipendente, ma
nel rispetto di tutti gli operatori del mercato assicurativo”.
Se le grandi aziende hanno
la possibilità di creare al proprio interno una divisione organizzata di risk e insurance
management, tale possibilità
non è, nella maggior parte dei
casi, alla portata di molte realtà
imprenditoriali di più ridotte
dimensioni. “Ciò - prosegue
l’esperto - rende più difficile
riuscire ad avere persone che
sappiano valutare i rischi che
possono essere tenuti in pro-
24
mesi di attività
93
aziende analizzate
92%
ha migliorato la sensibilità
nell’analisi dei rischi
87%
ha ottenuto benefici nel
programma ed economici
prio e quelli che è opportuno
cedere”. Inoltre, anche il rapporto con il mondo assicurativo “ha profili di complessità,
poiché in Italia, a differenza
che in molti altri Paesi, i contratti arrivano ad avere anche
un centinaio di pagine, tanto
da renderne difficile la lettura e, soprattutto, una veloce
comprensione e valutazione”.
L’obiettivo che si è dato Gavagnin, socio Anra (Associazione Nazionale di Risk Manager
e Responsabili Assicurazioni
Aziendali), è quello di “supportare in modo costruttivo
e dinamico le figure che in
azienda hanno la responsabilità di gestione e ottimizzazione
degli strumenti assicurativi,
analizzando il livello dell’investimento complessivo e l’efficacia del suo ritorno in termini
di sinistri accolti. Offro, inoltre, una guida modulata sul
reale bisogno di conoscenza e
approfondimento e mirata a
far conoscere in dettaglio le di-
Giorgio Gavagnin
namiche del mercato assicurativo”. Forte di una “scuola” per
la quale l’assicurato era posto al
centro e la polizza teneva conto
delle esigenze “di ogni singolo
cliente nella sua specificità”,
Gavagnin cerca di continuare a
trasferire questa logica e modo
di operare in contesti in cui “si
tende a far prevalere prodotti
con una certa standardizzazione”. Gli effetti per le aziende sono importanti, poiché oggi “la
riorganizzazione del proprio
profilo assicurativo nella maggiore parte dei casi consente
benefici economici di un certo
rilievo, a fronte di costi contenuti”. L’esperto, infatti, agisce
come “fossi parte dell’azienda
e quindi dedicato a fare i suoi
interessi”.
Gavagnin, inoltre, supporta
per uno sguardo al mondo assicurativo anche estero, dove
vi sono interessanti opportunità. Il suo raggio d’azione è il
Nordest, ma è pronto a valutare ogni richiesta di supporto,
spingendosi anche oltre questa
area territoriale. Gavagnin in
un’azienda entra in punta di
Fare impresa a Nordest
9
piedi, preoccupandosi innanzitutto di conoscere “cosa fanno
e come lo fanno”. Quindi procede “redigendo una valutazione generale della situazione
dei rischi, evidenziando quali è
opportuno cedere”. A quel punto l’azienda valuta l’eventuale
riorganizzazione del proprio
programma assicurativo.
Naturalmente i rischi e le conseguenti coperture assicurative
non sono materia destinata a
restare cristallizzata per periodi indeterminati. È dunque
altrettanto importante, e anche
questi aspetti fanno parte della
consulenza che l’esperto Gavagnin offre, procedere con un
“monitoraggio periodico della
qualità del servizio e delle attività prestati dagli intermediari
e portando, all’interno dell’azienda, una gestione evoluta
del programma assicurativo”.
Naturalmente, nonostante tutte le accortezze operative che
un’impresa mette in atto, un
sinistro può capitare. Anche in
questo caso può essere determinante la figura di un esperto, per saper gestire al meglio
l’accaduto dal punto di vista
assicurativo. Gavagnin auspica che al più presto “la realtà
assicurativa possa evolvere nel
senso di offrire ai propri clienti
strumenti sempre più intellegibili e snelli. Nel frattempo conclude - è importante che le
aziende abbiano gli strumenti
per leggere la loro posizione e
ciò che offre il mercato al riguardo”. È un modo per mettere in cassaforte il loro futuro.
RAMINA / Azienda a conduzione familiare, realizza macchine e impianti per il settore dei tessuti nontessuti
Chiavi in mano e su misura
Lavora con 5 tecnologie in vari settori e ha appena ottenuto il brevetto per Airlay-S
I
nnovare per crescere. È questo il must al centro dell’attività di Ramina, azienda a
conduzione familiare nata nei
primi anni ’80 come produttore di macchinari industriali, e
oggi uno dei costruttori più dinamici di macchine e impianti
di impianti in grado di soddisfare le richieste di molteplici settori: tessile, geotessile,
abbigliamento, arredamento,
automotive, edile fino al medicale. Produciamo dunque
linee complete per Spunbond
PP e Pet, prodotti agugliati,
Linea completa Airlaying per la produzione di feltro
di processo chiavi in mano per
il settore dei nontessuti. “I tessuti nontessuti vengono realizzati prevalentemente con fibre
di poliestere e polipropilene spiega il titolare Graziano Ramina - e noi lavoriamo su cinque tecnologie preposte alla
realizzazione di differenti linee
viene ottenuto tramite la formazione aerodinamica volumetrica della fibra distribuita
in maniera tale da donare
elevata resistenza trasversale al
prodotto finale. Insieme all’elevato standard qualitativo e alle
soluzioni innovative proposte,
Ufficio tecnico Ramina Srl
prodotti termo legati, feltri da
airlaying, prodotti laminati,
Gcl”. In particolare, nel 2011
Ramina ha ottenuto un brevetto relativo alla macchina
Airlay-S per la formazione di
nappa sui feltri riciclati. Grazie
all’innovativa configurazione
di questa macchina il feltro
punto di forza dell’azienda è
la capacità di seguire l’intero
ciclo produttivo internamente,
focalizzandosi principalmente
sulla progettazione, grazie alla
presenza di un ufficio tecnico
composto da progettisti e ingegneri altamente motivati e
qualificati. “Negli ultimi anni
abbiamo effettuato importanti
investimenti sulla progettazione e sulla ingegnerizzazione,
sia acquistando nuove tecnologie che attraverso l’assunzione di tre nuovi ingegneri,
che rappresentano una risorsa
di primaria importanza per
il nostro lavoro” continua Ramina. Ogni
macchina viene infatti
realizzata ‘su misura’
in base al settore e alle
specifiche richieste del
cliente. In tal senso,
ogni commessa inizia
con la progettazione
3D, passa attraverso
l’ingegnerizzazione
interna finalizzata alla realizzazione della
componentistica elettrica e software, per
arrivare alla produzione, 100% made in
Italy, nel sito di Grantorto, in
provincia di Padova. Due sono
gli stabilimenti, quello dove
si concentra il dipartimento
produttivo metalmeccanico e
un secondo dove si collocano
i dipartimenti di progettazione, assemblaggio e collaudo
dei macchinari. L’azienda se-
Nuova sede inaugurata in Maggio 2016
gue poi il cliente nella fase di
installazione e collaudo della
macchina in sito e garantisce
l’assistenza post-vendita anche
da remoto, tale da riuscire a
risolvere, nella quasi totalità
dei casi, eventuali problemi in
tempo reale. “Offriamo al nostro cliente un servizio a 360°
che parte dalla progettazione
e arriva all’assistenza, senza
dimenticare la ricambistica”
commenta Ramina. La vasta
gamma di soluzioni proposte,
la continua innovazione e lo
sforzo costante nello sviluppo
di soluzioni nuove ha portato
l’azienda a essere molto conosciuta e apprezzata anche fuori
dai confini nazionali, laddove
il mercato estero vale oggi il
95% del fatturato. Con una
presenza ormai consolidata in
Europa, Ramina, attraverso la
partecipazione alle più importanti fiere internazionali, si è
fatta conoscere nel tempo anche in Africa, in Russia, negli
Stati Uniti, in Sud America e
negli Emirati Arabi, portando
così il proprio lavoro in quasi
tutto il mondo. Oggi l’azienda
guarda con interesse ai Paesi
emergenti, in particolare quelli
africani, ma anche Bangladesh
e India, ritenendoli i mercati
più promettenti nel prossimo
futuro. A latere dell’espansione in nuovi mercati, anche
l’innovazione non si ferma.
“Nei prossimi anni abbiamo
intenzione di creare un nuovo
reparto dedicato a linee pilota che permetteranno di ‘far
toccare’ con mano ai clienti la
tecnologia e le prestazioni dei
nostri impianti - conclude Ramina -. Questo reparto inoltre
sarà adibito anche a sperimentazione, per sviluppare nuove
tecnologie e innovare quelle
esistenti”. E a dimostrazione
della continua crescita aziendale, dell’ottimismo verso il
futuro, nonché della fiducia
nel proprio operato, lo scorso 14 maggio ha avuto luogo
la grande inaugurazione del
nuovo headquarter Ramina di
ben 1.200 mq.
10 Fare impresa a Nordest
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
OFFICINE ZORZO / Fondata nel 1977 a Villa del Conte (Pd) da Severino Zorzo, ha vocazione internazionale
Lavorazioni meccaniche di precisione
Dall’Italia a Panama, l’azienda vanta importanti certificazioni e il top della tecnologia
D
a quel Nordest che ha
scritto pagine importanti della recente storia industriale italiana è partita
per arrivare fino a Panama.
Perché se il mercato italiano
non risponde, le aziende hanno invece rafforzato sempre
più la vocazione per i mercati
internazionali, la stessa che
ha animato negli ultimi anni
imprese del Triveneto. Proprio come Officine Zorzo,
fondata nel 1977 grazie alla
passione e all’entusiasmo di
Severino Zorzo, che proprio
puntando sui mercati esteri, è
riuscita a respingere gli assalti della crisi. Dopo vent’anni
di esperienza come operaio
in alcune aziende italiane e
soprattutto nella tedesca Gildemaister, Zorzo decide di
passare dall’altra parte della
barricata diventando imprenditore grazie all’acquisto di
una piccola fresa tradizionale.
Una storia comune nel Nordest che grazie a imprenditori
come Zorzo si è sviluppato negli anni. La società di Villa del
Conte in provincia di Padova
nel 1982 costruisce uno stabilimento più grande, entrano in
azienda le nuove generazioni
e nel 1992 espande ulteriormente l’attività con le lavorazioni meccaniche, affiancate
dall’attività di carpenteria.
Può quindi dedicarsi anche
alla costruzione di carpenterie medio pesanti, nonché alla
fornitura di paratie, carter e
protezioni antinfortunistiche.
In questo modo, spiega l’amministratore delegato Fabio
Zorzo, “lo stabilimento di
duemila metri quadri è diventato di novemila metri quadri, abbiamo acquisito nuovi
macchinari tecnologicamente
all’avanguardia e assunto nuo-
vo personale”. Specializzata
nelle lavorazioni e costruzioni
meccaniche di precisione di
piccole e grandi dimensioni,
impiegando macchine utensili
che lavorano pezzi sino a venti metri di lunghezza e sette
di verticale, Officine Zorzo è
in grado di realizzare produzioni di quantità in serie, ma
anche singoli pezzi. L’azienda
fornisce prodotti finiti a disegno, completi di eventuali
trattamenti galvanici (brunitura, zincatura, cromatura a
spessore etc.), e trattamenti
termici (tempra, cementazione, nitrurazione etc.), già as-
Officine Zorzo è specializzata nelle lavorazioni e costruzioni
meccaniche di precisione di piccole e grandi dimensioni
COMUNE DI PADOVA / Sindaco e assessori a colloquio con la cittadinanza
semblati e verniciati. Fresatura
e tornitura sono il pane quotidiano dei tecnici della società
che lavorano nell’ambito delle
grandi opere infrastrutturali,
dei cantieri navali, nel settore
agricolo e per la realizzazione
di macchine per la produzione
della lamiera. Tutte levorazioni per conto terzi che finiscono molto spesso all’estero, dalla Finlandia, dove la società ha
acquisito negli anni scorsi una
importante commessa, fino a
Panama, dove si è aperto un
altro business interessante per
l’azienda L’ultimo stabilimento
realizzato racchiude in un unico sito lavorazioni e costruzioni meccaniche migliorando e
incrementando la logistica e le
capacità produttive dell’azienda. Un percorso lineare che si
è sviluppato anche grazie alla
presenza di quell’importante
serbatoio di manodopera costituito dagli istituti professionali della zona. Sono proprio
loro, infatti, ad aver fornito
buona parte dei dipendenti,
dotati di eccellenti capacità
di base sulle quali l’azienda
ha lavorato con corsi di formazione. E poi un continuo
La società lavora nell’ambito delle grandi opere
infrastrutturali, cantieri navali, settore agricolo e per la
realizzazione di macchine per la produzione della lamiera
aggiornamento tecnologico
che permette a Officine Zorzo
di vantare un parco macchine
allo stato dell’arte. “Il rispetto dei tempi di consegna, la
precisione, con la sala metrologica per il controllo qualità
della produzione, oltre all’adeguamento tecnologico - spiega
Zorzo - sono le caratteristiche
principali dell’azienda che lavora con alcuni clienti da oltre
trent’anni e ha acquisito anche
importanti certificazioni”. Nel
2001 è arrivata la Uni 9001 per
“lavorazioni meccaniche e di
carpenteria, leggera e pesante,
per conto terzi” settore Ea 17,
successivamente la Uni 14001
per la gestione ambientale
dell’azienda. Ma non finisce
qui, il prossimo obiettivo è la
certificazione in materia di
sicurezza e salute del lavoro
Ohsas 18001:2007, mentre per
quanto riguarda lo sviluppo
del business, Officine Zorzo
punta a crescere sui mercati
esteri affermando la propria
presenza diretta grazie a un
maggiore riconoscimento del
proprio know-how.
MG NUTRITION / Produttore affidabile con centinaia di rivenditori in Italia
La fiera e lo stadio: si rinnovano
Integratori di qualità certificata
Bio Extreme e si rivolgono agli appassionati del
due strutture strategiche per la città Sibodychiamano
building e dell’attività fisica in palestra
I provvedimenti ammontano complessivamente a 3,4 milioni
D
ra alle recenti normative internazionali Iaaf.
ue provvedimenti milionari sono staIn particolare sarà ampliata la pista di atletiti assunti nei giorni scorsi dalla Giunta
ca fino a 8 corsie e le pedane per lanci e salti.
del Comune di Padova presieduta dal sindaco
Sarà costruita una nuova gradinata sul lato
Massimo Bitonci e riguardano due strutture
Nord-Ovest per una capienza di 1.500 spettastrategiche in città: la fiera e lo stadio per l’attori e saranno realizzati impianti tecnologici
letica leggera “Daciano Colbachini”. Nel caso
di illuminazione e audio.
della fiera, l’Esecutivo
Inoltre, si procederà alla
ha approvato il progetto
sistemazione della triper l’intervento sul padibuna storica, degli spazi
glione 15 per un imporesterni, delle recinzioni
to pari a 1 milione e 60
e delle aree verdi. Inmila euro. L’intervento
tanto il sindaco, accommira alla rimozione e
pagnato dagli assessori,
allo smaltimento dell’atcontinua il suo “viaggio”
tuale copertura in lastre
tra i quartieri della città
di cemento amianto, la
con l’iniziativa “Il sinsostituzione degli arcadaco ascolta”. Più d’uno
recci di sostegno ormai
gli obiettivi di questa
deteriorati, la realizzapresenza “decentrata”:
zione di un nuovo manto
dare l’opportunità, a chi
di copertura con pannelli
non riesce a raggiungein lamiera coibentata,
re la sede del municipio,
il rifacimento delle latdi potersi confrontare,
tonerie dei compluvi, la
Massimo Bitonci, sindaco di Padova
avanzare richieste o forrealizzazione del “troppo
nire segnalazioni riguarpieno” e il miglioramendanti il proprio quartiere. Una pratica che ha
to statico della struttura. È invece il progetto
trovato rispondenza, tanto che per garantire
definitivo quello che la Giunta Bitonci ha apla possibilità a tutti di poter parlare con il sinprovato per l’intervento da 1,8 milioni di euro
daco e gli assessori presenti, i colloqui hanno
sullo stadio per l’atletica leggera. In questo
una durata prestabilita: tre minuti per le percaso l’intervento sarà dedicato al rifacimento
sone singole e cinque minuti per i gruppi.
della pista di atletica, per adeguare la struttu-
G
iuliano Meneghini è il
titolare di Mg Nutrition, azienda padovana che
commercializza integratori
alimentari nelle farmacie, erboristerie e negozi specializzati. In un settore che talvolta
sale agli onori della cronaca
per soluzioni miracolose ma
in realtà poco efficaci, quando non dannose, i prodotti
Bio Extreme realizzati da Mg
Nutrition sono riconosciuti
come integratori di alta qualità certificata. “Sulle nostre
confezioni - afferma Meneghini - sono indicate con
precisione tutte le sostanza
presenti, le materie prime
utilizzate, la loro provenienza, l’assenza di glutine e tutta la filiera della produzione.
Siamo una realtà nazionale
al 100% che si occupa di produzione propria e importazione diretta dal produttore
internazionale”. Lavorando
al massimo dell’efficienza e
con la sicurezza al primo posto, Mg Nutrition è riuscita
a ottenere una posizione di
rilievo nel settore italiano.
Lo stoccaggio e la produzione dei prodotti avvengono in
pieno rispetto delle normative in vigore, quindi sicurezza,
igiene e controlli sono sempre al primo posto delle priorità aziendali. “È la nostra
storia che inoltre garantisce
la qualità dei prodotti. Fin dal
1995 - sottolinea Meneghini sono personalmente presente
nel mercato degli integratori
dapprima come agente di
importanti marchi e poi in
proprio”. La società ha fatto
una vera e propria scelta di
campo che la qualifica come
un produttore affidabile anche agli occhi delle centinaia
di rivenditori che commercializzano i suoi prodotti a
livello nazionale. “Abbiamo
deciso fin da subito di non
essere presenti sul web con
negozi online che avrebbero
potuto generare una guerra
sui prezzi. I nostri prodotti
si trovano esclusivamente
presso rivenditori autorizzati
che possono decidere in piena autonomia le politiche di
sconto. Il web non è un luogo
sicuro dove acquistare integratori, prodotti che vanno
a interagire massicciamente
con il corpo degli atleti. Purtroppo molti giovani, attirati
da prezzi bassissimi, si affidano all’online per i loro acquisti di prodotti di cui spesso
non è chiara la provenienza e
la composizione”.
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Fare impresa a Nordest
ERNOS PADOVA / Automatismi spinti e sinergie trasversali sono i fiori all’occhiello di questo partner di fiducia per gli studi del Nordest
Focus su leggi, tecnologia e notariato
Questi i tre asset delle competenze dell’azienda, che oggi offre soluzioni cloud e servizi telematici avanzati
S
pecialisti nella proposta
di applicazioni software e
nei servizi per l’automazione
degli studi notarili. Si presenta così Ernos Padova che, dal
1996, rappresenta un partner
fiduciario di riferimento per
molti studi che operano prevalentemente nel Nordest ma
anche sull’intero territorio nazionale. L’azienda fa parte di
un network nazionale di aziende che condividono sinergie e
strategie comuni e che, a livello
di infrastruttura, sono collegate come se fossero un’unica
realtà. “La nostra mission è
quella di garantire al notaio
l’uso più efficace della miglior
tecnologia disponibile sul
mercato” afferma Luigi Palma,
amministratore e socio della
società. “Abbiamo infatti una
esperienza specifica, maturata
e consolidata in tanti anni di
attività, in un settore delicato
come quello legato alle leggi,
alla Pubblica amministrazione
e al notariato.”
Ernos Padova è un Value Added Reseller di software per lo
studio notarile, forma il personale all’uso degli strumenti
proposti, fornisce assistenza di
tipo help-desk e, in generale,
supporta il notaio e il personale dello studio all’utilizzo
dei sistemi informatici a 360
gradi: applicativi in primis,
ma anche aspetti sistemistici,
networking, interconnessione,
mobilità, cloud, informatica,
Pubblica
amministrazione,
identità digitale, e altro. Negli
ultimi anni l’azienda ha messo
in atto una sostanziale riorganizzazione, passando dall’essere una struttura basata su molta presenza fisica a realtà in cui
i servizi di supporto (help-desk, formazione, installazioni,
configurazioni, personalizza-
zioni) devono escludere, laddove possibile, l’intervento in
loco presso il cliente e passare
in telematico. “Le politiche di
aggiornamento dell’hardware
dovevano lasciare il posto a
soluzioni basate sul cloud” afferma Roberto Gagliazzo, uno
dei soci fondatori della società.
“Dovevano essere ristrutturati
i processi di relazione di assistenza col cliente (Crm), spersonalizzandoli per un verso
ma consolidando il rapporto
e aumentando l’efficienza per
un altro”. Conseguentemente
alla riorganizzazione del sistema di help desk, Ernos Padova
offre oggi un servizio di teleassistenza a cui il cliente può
ricorrere in modo illimitato
e senza limiti di tempo. “Abbiamo sviluppato un sistema
software interno di gestione
delle informazioni e dei processi aziendali per massimizzare l’efficienza nei confronti
del cliente - che dispone di
specifici sportelli web, basati
su Cloud Azure di Microsoft,
a lui dedicati - e minimizzare
le perdite di tempo e i costi
Roberto
Gagliazzo e
Luigi Palma:
da 30 anni
nel settore
dell’informatica
notarile
COMPUMANIA / A Padova vende, installa e configura sistemi informatici
interni” continua Gagliazzo.
“Inoltre esso è collegato coi
centralini Voip delle strutture, e ci permette di realizzare
automatismi spinti e sinergie
trasversali”. La società ha anche realizzato una piattaforma
di e-learning che permette di
offrire a costi estremamente
competitivi un calendario di
corsi molto fornito per l’intero
anno, tenuti da specialists formati all’interno della struttura
nazionale. “Oltre il 40% dei
nostri clienti, in soli due anni,
sono migrati dalla classica soluzione client/server alla innovativa e performante soluzione
cloud” conclude Gagliazzo. “E
anche sotto il profilo del risultato economico, concentrando
la nostra attività su prodotti ad
alto valore aggiunto, abbiamo
migliorato il risultato d’esercizio”.
Il cambiamento: un’opportunità prima
ancora che una necessità
I
mercati mutano continuamente. Quello dell’informatica, per
sua natura, più velocemente di altri. Quello dell’informatica
notarile, negli ultimi anni, addirittura in modo frenetico e vorticoso. Ernos Padova, con i suoi soci ed il gruppo, hanno sempre
cavalcato le trasformazioni, cambiando fornitori, partnership,
modificando l’organizzazione finanche il modello di impresa.
“Farlo? Tutt’altro che facile!” commenta Gagliazzo. “E talvolta
si sbaglia. Ma per quanto sia grosso l’errore, non lo sarà mai
quanto quello, non raro per un imprenditore, di pensare di
avercela fatta, e poter vivere di rendita della posizione conquistata”. Per Ernos, dunque, fare impresa, soprattutto nel mercato in cui opera, significa percepire il cambiamento prima che
avvenga, per non venire sopraffatti e, meglio ancora, sfruttarlo
per accrescere la propria posizione. Per fare questo è necessario
disporre di onestà intellettuale, mente aperta, nessun pregiudizio e spirito di intraprendenza. La storia ha dato ragione a
Ernos Padova, perché il suo parco clienti, con un altissimo tasso
di fedeltà, è in costante crescita.
POWER VENTURES / Dal 2008 partner energetico di lungo periodo
L’informatica che risolve
Energia efficiente per le aziende
Soluzioni professionali ma anche gaming e home theatre
Un servizio mirato che conviene alle attività più energivore
D
N
a oltre trent’anni, a Padova,
Compumania
rappresenta un punto di riferimento per le realtà della
provincia per quanto riguarda
la vendita, l’installazione e la
configurazione di sistemi informatici. Da due anni nella
nuova sede di via Savelli, più
visibile e più facilmente raggiungibile, l’azienda continua a
mettere a disposizione risorse,
esperienza, know-how tecnico
e commerciale a chiunque necessiti intraprendere un processo di innovazione tecnologica. Propone un ampio range
di prodotti, che spaziano dai
computer alle stampanti a tutti gli accessori e le periferiche
che fanno parte del mondo informatico, fino agli assemblati.
“Ci rivolgiamo ai privati ma,
seguendo in particolar modo
la parte professionale, anche e
soprattutto alle Pmi locali, alla pubblica amministrazione,
agli enti statali, alle Università
e agli studi di professionisti afferma Federico Menegato,
uno dei soci -. Con un catalogo che comprende oltre 300
brand a livello internazionale,
il nostro core-business riguarda la commercializzazione di
Federico Menegato nella sede di Compumania
qualunque attrezzatura informatica per l’ufficio e il tempo libero, senza dimenticare
il servizio di installazione e
di assistenza su tutto ciò che
riguarda l’hardware”. Punto
forte della società è la capacità
di realizzare anche computer
assemblati su misura, richiesti
talvolta dalle aziende che necessitano workstation particolari o destinate all’utilizzo gaming che, in genere, richiede
macchine con caratteristiche
specifiche. Sul fronte consumer propone anche soluzioni di entertainment digitale
quali sistemi home theatre e
soluzioni di gaming avanzato.
A latere della vendita Com-
pumania offre un servizio di
riparazione sia all’utente finale, privato e aziendale, che ad
altri rivenditori. La struttura
dispone infatti di un servizio
di assistenza tecnica, altamente qualificata, che fa capo a
un laboratorio interno per il
servizio on-center, ma mette a
disposizione anche uno staff di
tecnici esterni per gli interventi on-site. “Creato inizialmente
per servire solamente la nostra
clientela, il laboratorio, a seguito delle numerose richieste,
si è trasformato in un centro di
riferimento multimarca anche
per i clienti che non hanno
acquistato i prodotti da noi”
conclude Menegato.
11
ata nel 2008 come ESCo
(Energy Service Company), Power Ventures (www.
powerventures.it) è oggi una
società che fornisce energia
elettrica e termica prodotta
da impianti di cogenerazione
ad alta efficienza, alimentati
a gas naturale o fonti rinnovabili, e si diversifica da altre
realtà similari per un approccio fortemente incentrato sul
servizio al cliente. “Il nostro
approccio è quello di essere
un vero e proprio partner
energetico di lungo periodo per il cliente - commenta
l’ingegnere Paolo Macchi,
amministratore della società - sgravandolo dalla quasi
totalità degli investimenti e
dagli impegni di gestione e
manutenzione degli impianti”. A fianco di una normale
attività di vendita dell’energia
prodotta da impianti propri,
Power Ventures propone un
modello basato sulla progettazione e realizzazione di
impianti ad hoc per il singolo
cliente, che garantiscono la
fornitura di energia e calore
sulla base di un costo orario
di utilizzo. In questo senso,
la società si accolla gli inve-
stimenti per la completa realizzazione dell’impianto e si
occupa della gestione e della
manutenzione, condividendo
con il cliente i vantaggi economici derivanti dall’utilizzo
di energia efficiente prodotta in loco. Power Ventures
si rivolge in particolare alle
aziende più energivore che
necessitano per la propria
attività di grandi quantità di
energia elettrica e di energia
termica o frigorifera, quali le
aziende del settore alimentare, plastico, tessile e farmaceutico. Per ciascun cliente
l’individuazione della soluzione tecnologica più adatta
viene effettuata mediante un
audit energetico preliminare.
“Un’ulteriore sfumatura di
contratto su cui stiamo puntando molto è quella del solo servizio di manutenzione
- continua Macchi -. Ci proponiamo cioè come i gestori
dell’impianto anche se realizzato in passato o se acquistato
da altre aziende”. Non da ultimo, Power Ventures rappresenta l’iniziativa nell’ambito
della produzione di energia
pulita ed efficienza energetica
all’interno del gruppo Iniziative Macchi, che racchiude
una serie di altre aziende riferibili alla famiglia Macchi,
orientate al servizio, al lungo
periodo e al settore energia.
Motore e impianto da 1 MW presso un cliente a Vicenza
12 Fare impresa a Nordest
Padova e la sua provincia: economia, imprese e servizi
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
PITTARELLO GIANFRANCO / Dagli anni Settanta a oggi, senza sosta e con infinita passione, a Limena (Padova) l’azienda tramanda il “lavorar di cesello”
Oggetti sacri e piccoli grandi
capolavori in un cuore tutto artigiano
Nel 2013 è al cospetto del Papa. Nel 2014 vince il Premio Design con un calice moderno
“L
avorar di cesello” non
è solo un modo di dire.
Per alcuni artigiani dall’altissima professionalità è il lavoro
quotidiano, di precisione. Un
lavoro che ha origine nel Cinquecento, con Benvenuto Cellini, e che è stato tramandato,
di bottega in bottega, sino ad
oggi. A Limena, in provincia
di Padova, è attiva un’azienda
artigiana che racchiude tutte
le competenze legate a lavorazioni galvaniche, argentatura, doratura, fusioni a cera
persa, riparazioni di qualsiasi
oggetto in metallo pregiato.
Motore dell’azienda è il titolare, Gianfranco Pittarello, che
le dà anche il nome. Il signor
Pittarello, come accadeva nel
Rinascimento, in giovinezza
ebbe modo di “andare a bottega”, per imparare tecniche
e segreti della riparazione
degli oggetti sacri. Negli anni
Settanta decise di mettersi in
proprio. È lui stesso a raccontare: “Dal lavoro di rimessa a
nuovo degli oggetti sacri, pas-
Il capannone sede dell’azienda Pittarello Gianfranco Srl a Limena
sai ad ampliare il raggio delle
attività, predisponendo attrezzature sia per dare vita a nuovi
oggetti, non solo sacri, che per
ridare a essi l’antico splendore portato via dalla patina del
tempo”. Non si può pensare
a questa attività come a una
catena di montaggio: il lavoro
manuale e artigiano è molto
presente e richiede competenze elevate, che non si imparano in nessuna scuola, ma che
possono essere messe in pratica solo dopo aver osservato
il lavoro del signor Pittarello.
Oggi in azienda lavorano dieci persone, comprese le figlie
Michela (che segue il contatto
con clienti e fornitori) e Katia
(che segue la produzione). Nel
tempo il segmento di business
dell’azienda Pittarello Gianfranco si è andato definendo
con precisione, per rispondere alle necessità del mercato,
non solo italiano: attualmente
il 20% del totale delle attività
è investito nella lavorazione
dell’arte sacra (prevalente-
IVG / Esporta il 70% della produzione. Lo stabilimento a Cervarese Santa Croce (Pd)
mente clienti italiani), il 60%
nella lavorazione per grossisti; il 15% nella conservazione degli oggetti e il 5% nella
realizzazione di articoli propri. “Come si vede, il grosso
del nostro lavoro è dedicato
a lavorazioni molto particolari, che ci vengono commissionate da terze parti. Questa
attività è svolta anche a livello
internazionale. Nazioni quali
i Paesi Arabi hanno un particolare gusto per gli oggetti
preziosi lavorati e sanno apprezzare il valore del made in
Italy, dunque si rivolgono, per
le loro creazioni, proprio a noi,
specie per la produzione di
oggetti di arredamento per la
casa, dalle pirofile, alle caffettiere, ai bruciaincenso, sempre
argentati o dorati”. Il signor
Pittarello ama profondamente
il suo lavoro, a cui ancora oggi
dedica l’intera giornata, dalle
7 del mattino alle 20 di sera.
La sua è una passione per il
“bello in sé”, per le emozioni
che oggetti antichi, specie se
Il calice dorato viene consegnato a Papa Francesco dal
signor Pittarello
sacri, trasmettono una volta
che vengono recuperati. Il suo
è un lavoro, in alcuni casi, senza tempo. Si pensi che da un
anno sta lavorando - nelle ore
libere - alla realizzazione di un
ostensorio alto 70 centimetri,
che piano piano sta prendendo vita. Le abilità artigiane,
ma anche di design e qualità
dell’azienda Pittarello Gianfranco, sono state valorizzate,
nel 2014, dall’attribuzione del
premio Design organizzato
da Confindustria, Camera
di Commercio, Cna e Upa di
Padova per la realizzazione di
un oggetto di arte sacra. “Si
trattava, in quel caso - spiega
il titolare - di un calice moderno, in AG925, con lapislazzuli,
turchesi, pasta di corallo, cinque rubini e filamenti in oro”.
Un altro riconoscimento, di
altro genere, è stato ottenuto
nell’anno precedente, il 2013,
quando Pittarello Gianfranco
ha realizzato a mano un calice dorato, poi donato a Papa
Francesco. Il calice in argento
portava l’incisione dello Stemma Papale e della Basilica del
Santo di Padova. Lavorare là
dove gli altri non arrivano,
fuori standard, innovando e
creando, lasciando l’immaginazione libera di trasformarsi in capolavori: il capitale
di esperienza e competenza,
sull’arte sacra e non solo, sul
recupero e sulla creazione da
zero di oggetti preziosi, partendo da un disegno, sono i
tratti distintivi di un’azienda
praticamente unica. È, in sintesi, il famoso “saper fare” che
rende l’artigianato italiano ricercato da tutto il mondo.
REGIONE VENETO / La riorganizzazione della Sanità spiegata da Luca Zaia
La flessibilità è una passione
Neonatologia con 10 nuove culle
In fase di sviluppo i tubi per applicazioni dragaggio da 900 mm
Rinnovato l’ospedale Camposampiero di Padova, con un
investimento di 1,25 milioni di euro, più vicino alle mamme
D
opo tanti anni di attività i progetti non
mancano in Ivg Colbachini, leader nella
produzione di tubi industriali in gomma per
basse e medie pressioni: sono infatti in fase di
sviluppo i tubi per applicazioni dragaggio con
diametri fino a 900 mm ed è ormai pronto per
il taglio del nastro ufficiale il moderno reparto
produttivo a Cervarese Santa Croce (Pd), realizzato nello stesso complesso dell’headquarter
e destinato proprio alla realizzazione di questi
prodotti. “Un investimento carico di futuro che
ci consentirà di offrire una gamma di prodotti
e di servizi ancora più prestanti e
qualificati, per un settore, quello del
dragaggio, che a livello mondiale
consideriamo molto interessante.
In questo comparto Ivg c’è già, ma
ora potremo rafforzare la nostra
presenza”, spiega la marketing manager dell’azienda, Luisa Biasiolo. Si
tratta di tubi che saranno impiegati
in grandi opere, con una pressione
di esercizio di almeno 25 bar e un
elevato grado di flessibilità. Realizzati con gomma antiabrasiva e secondo le norme internazionali, alle estremità sono dotati di
raccordi vulcanizzati che potranno essere anche
personalizzati secondo specifiche necessità degli
interlocutori. “È un progetto in cui la società ha
investito due anni di idee ed energie, coinvolgendo le figure al più alto livello, con diverse
competenze presenti nelle aziende del Gruppo,
che sono anche fornitrici di alcuni componenti di questi tubi”, prosegue Biasiolo. In questo
modo “Ivg ha uno stretto controllo sulla qualità
dell’intera filiera, dall’ingresso delle materie prime all’uscita del prodotto finito”. Ed è proprio
“la qualità che si riesce a garantire in Italia e che
rappresenta un ottimo biglietto da visita all’estero, il motivo per cui Ivg ha scelto di restare qui
con il suo nuovo sito produttivo”. Presente in
100 Paesi nel mondo, il marchio esporta circa il
70% della propria produzione, costituita da “più
di 5 mila tipi di tubi di gomma per differenti settori e applicazioni”, sottolinea la manager. Tra i
progetti unici, Ivg vanta la fornitura del sistema
di acqua per il raffreddamento cavi alta tensio-
ne al Cern di Ginevra. Nel 2015 ha prodotto 7
mila chilometri di tubi e ha ottenuto prestigiosi
riconoscimenti a livello internazionale. Ivg nel
suo settore è l’unica azienda multinazionale non
partecipata da fondi e istituzioni ma in mano a
imprenditori, la famiglia Colbachini, impegnata
nel settore industriale dal 1745, tra le poche al
mondo a vantare due secoli e mezzo d’attività
continuata. Il Gruppo Colbachini riunisce circa
mille dipendenti per un fatturato complessivo di
circa 130 milioni di euro.
T
aglio del nastro del nuovo reparto di Patologia
Neonatale, dotato di modernissime culle, all’ospedale di
Camposampiero (Padova) alla
presenza del governatore del
Veneto, Luca Zaia, degli assessori regionali Roberto Marcato e Giuseppe Pan, il sindaco
Katia Maccarone, il presidente
della Conferenza dei sindaci
dell’Ulss 15 Alta Padovana
Alessandro Bolis, il commissario dell’Ulss Claudio Dario, di
numerosi consiglieri regionali
e sindaci del territorio, oltre
al primario Marco Filippone.
“Questo investimento è l’ennesima dimostrazione di quanto
siano infondate le voci che
ancora vengono fatte circolare
su fantomatici ridimensionamenti di ospedali come Camposampiero - ha detto Zaia -.
Neonatologia è una pietra miliare dell’ospedale e oggi siamo
qui a inaugurare un nuovo reparto migliorato, reso ancora
più efficiente e sicuro, ancora
più a misura di mamma e di
bambino. Altro che tagli e ridimensionamenti. Stiamo riorganizzando, concetto opposto
a ridimensionare. Non chiudiamo, facciamo crescere la
sanità ritarandola giorno dopo
giorno sulla modernità e sulle
esigenze di cura”. L’intervento,
costato 1.250.000 euro, ha permesso di realizzare una struttura dedicata in via esclusiva
alla Patologia Neonatale con
10 culle termiche per ospitare
neonati prematuri o a termine
con patologie importanti, ristrutturando parte del quarto
piano del nosocomio e adeguandolo anche alle normative strutturali e impiantistiche.
Particolarmente curata anche
la prevenzione delle infezioni,
con particolari pareti modulari, e le necessità delle mamme,
che ora possono stare vicine ai
loro piccoli e dar loro il latte
materno, raccolto e inviato ai
bimbi attraverso piccoli cateteri. Nel suo intervento, Zaia
ha tenuto a sottolineare che
“il lavoro di programmazione
continua ininterrotto, sempre
nell’ottica di riorganizzare senza tagliare nulla, come abbiamo fatto finora. Magari pochi
se ne ricordano, ma l’attuale
Piano sociosanitario fu varato
nel 2012 dopo 16 anni di attesa, e siamo già al lavoro per
ritararlo, stante che a fine 2016
scadrà. Di pari passo va avanti
la riorganizzazione prevista
dal Pdl 23 e il varo dell’Azienda Zero sulla quale ho sentito
le bufale più incredibili. Non è
e non sarà un carrozzone - ribadisce Zaia -, ma una struttura snella, che porterà risparmi
di gestione ed efficienza nella
gestione amministrativa. Questo significa un solo ufficio
tecnico invece che 20; un solo ufficio informatico invece
che 20, gare uniche regionali
spuntando prezzi migliori e
qualità più alta invece che 20
‘garette’ in ogni Ulss”.
Sanità&Benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Fare impresa a Nordest
13
CASA DI CURA PEDERZOLI / Nata nel 1947, è cresciuta costantemente incrementando al massimo l’offerta di prestazioni sanitarie ambulatoriali e di ricovero
Un Ospedale che guarda al futuro
A forte vocazione chirurgica e con punte di vera eccellenza, la struttura è inoltre “hub” di raccordo per le reti cliniche provinciali
R
ealizzare un ospedale
sempre più al servizio della comunità locale
e mantenere, o addirittura
migliorare, l’alta qualità delle prestazioni sanitarie specialistiche. Con questi due
obiettivi, che rispecchiano
la volontà di rispondere al
meglio alle esigenze globali
del paziente e di tenere fissa
e inalterata la sua centralità nell’intero iter delle cure
mediche erogate, sono stati
avviati nel corso del 2012 i
lavori che porteranno la Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda ad essere,
sostanzialmente, un ospedale rinnovato e completo, comprensivo di pronto
soccorso, area medica, chirurgica, materno-infantile,
terapia intensiva generale e
cardiologica, riabilitazione
e servizi ambulatoriali. La
struttura, nata nel 1947 su
iniziativa del primario chirurgo Piero Pederzoli e ampliata nel corso degli anni ha
costantemente incrementato
l’offerta delle prestazioni sanitarie sia ambulatoriali che
di ricovero, dando efficace
risposta ai bisogni di salute
della popolazione dell’area
gardesana orientale e non
solo, ottenendo infine il riconoscimento di Presidio
Ospedaliero della Regione
Veneto (legge 833/78, art.
43). Con 310 posti letto autorizzati e 850 unità di personale, nel 2015 nella struttura sono stati ricoverati
23.707 pazienti (il 35% provenienti da fuori regione),
praticati 17.569 interventi
chirurgici, registrati 37.941
accessi al pronto soccorso e
oltre 1 milione di prestazioni ambulatoriali. “La Casa di
Cura Pederzoli ha una forte vocazione chirurgica sia
per il ruolo rilevante nelle
reti dell’emergenza-urgenza
provinciale e regionale, sia
per la crescente domanda
di prestazioni chirurgiche
sempre più complesse e fortemente integrate con tecnologie avanzate e innovative
provenienti dal territorio locale e nazionale”, sottolinea
il dottor Gianluca Gianfilippi, direttore sanitario della
struttura. “Per il numero di
pazienti sottoposti a chirurgia dei tumori del pancreas
(74% giunti da fuori regione), in base ai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - Agenas, la
Casa di cura si colloca quale
secondo centro del Veneto e
quarto d’Italia, mentre, per
la chirurgia sul tumore alla
prostata (62% dei pazien-
L’avanguardia del blocco operatorio
I
Ingresso principale: l’accesso ai servizi e alle attività ambulatoriali
ti da fuori regione), primo
centro del Veneto e terzo
d’Italia”. Oltre a presentare
queste due attività di eccellenza, la Casa di cura è centro regionale di riferimento
per la chirurgia della mano,
le urgenze micro-vascolari
e i traumi complessi all’arto
superiore, ed è un centro
“hub” delle reti cliniche provinciali sia per le cardiopatie
ischemiche (infarto del miocardio) con un’emodinamica
interventistica in grado di
eseguire in urgenza un’angioplastica coronarica primaria 24 ore su 24, sia per
lo stroke (ictus cerebrale),
sul quale vengono eseguite
trombolisi precoci, anche
in questo caso 24 ore su 24.
“Fare rete con le altre strutture del territorio, attraverso
alleanze trasparenti e logiche, è un approccio efficace
per rispondere con qualità
alle esigenze della popolazione”, spiega Gianfilippi.
“Solo organizzazione e pia-
La hall: struttura assistenziale per ospiti non autosufficienti
nificazione assicurano le migliori cure, con riscontri positivi in termini di sicurezza
per le persone e di qualità
percepita”. In questo senso
la Casa di cura Pederzoli ha
creato una recovery room
adiacente al blocco operatorio, dove il paziente può
vivere più serenamente e in
ambiente protetto le fasi pre
e post-operatorie; sta sviluppando dei percorsi omogenei per intensità di cura,
con reparti organizzati in
lavori di ampliamento e ricostruzione, iniziati nel 2012,
porteranno la casa di cura gardesana a più che raddoppiare la propria superficie (dai 17 mila mq ai 41 mila del
2019). È già stato costruito e attivato un primo corpo ospedaliero con le aree a maggior impatto tecnologico e impiantistico: gruppo operatorio, terapia intensiva, neurologia,
ostetricia e ginecologia, degenza chirurgica ad alta intensità
di cura, cardiologia, Utic e semintesiva pneumologica. Il
blocco operatorio principale presenta 9 sale (di cui una ibrida per interventi di chirurgia endovascolare e una di chirurgia robotica), un’adiacente zona con “recovery room” da 15
postazioni per l’induzione e il risveglio-stabilizzazione del
paziente, gestita da personale infermieristico specializzato
e da medici anestesisti. A questo gruppo si affianca un’area
operatoria, con 3 sale, dedicata alla day surgery e chirurgia ambulatoriale con percorsi separati rispetto i pazienti
ricoverati, una sala chirurgica annessa alle sale parto e 2
sale chirurgiche cardiologiche per le attività di emodinamica e di elettrofisiologia, in particolare per ablazione nella
fibrillazione atriale (tecnologia carto-merge e crioablazioni). È stata appena attivata una nuova area che raccoglie le
funzioni destinate all’out-patient e i servizi non organizzati
sul ricovero, nonché il supporto all’accoglienza e il bar-ristorante. Un’ulteriore fase del progetto di ampliamento è in via
di sviluppo ed entro il 2016 porterà alla realizzazione del
secondo corpo ospedaliero dedicato a degenze, farmacia e
polo logistico integrato. Con l’ultima fase verrà infine realizzato il terzo corpo ospedaliero con polo endoscopico, sala
interventistica radioprotetta, interventi endoluminali, day
surgery, polo urologico, day hospital, radiologia e il nuovo e
più ampio pronto soccorso.
L’accesso ai reparti ospedalieri: punto di accoglienza
Lo sviluppo della ricerca per il miglioramento della resa assistenziale
Alla Pederzoli la ricerca non è solo considerata elemento fondamentale per un’efficace attività didattica e formativa, ma soprattutto elemento in grado “di per sé” di creare razionalizzazione e miglioramento della resa assistenziale in quanto strumento di motivazione del personale, in grado di stimolare l’efficienza del sistema attraverso il miglioramento dell’organizzazione e
la continua interazione delle diverse figure professionali. In una logica partecipativa e di rete, collabora al Progetto Genoma,
gestito da un consorzio internazionale che ha come fine la ricerca nel campo della genetica dei tumori. A guidare il consorzio
è il centro Arc-Net dell’Università di Verona e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, con il quale la Casa di cura
collabora attivamente arruolando i pazienti ed effettuando i prelievi di liquidi biologici e di tessuti, poi stoccati per comporre
una banca dati, sviluppare ricerche e analizzare geneticamente ogni paziente per proporre terapie mirate e personalizzate.
Con l’Università di Verona è in atto una collaborazione scientifica in campo radiologico che ha portato a importanti risultati.
L’equipe di chirurgia pancreatica ha raggiungo un importantissimo risultato nel campo dei tumori del pancreas: è riuscita
a standardizzare una procedura di ablazione per questi tumori in stadio avanzato, utilizzando la radiofrequenza. Lo studio,
pubblicato sul British Journal of Surgery, ha contribuito a confermare il ruolo della Pederzoli quale centro di riferimento
internazionale per questa metodica sui tumori del pancreas, in termini di esperienza e casistica.
maniera multidisciplinare e
sulle reali necessità dei degenti, non secondo standard
tradizionali talvolta troppo
rigidi. L’attenzione alla persona non si limita all’erogazione di cure ospedaliere di
qualità, ma ricerca le soluzioni per integrare realmente l’ambiente di ricovero e il
domicilio.
Per favorire il raccordo tra
ospedale e territorio è stato
realizzato un centro servizi
destinato agli anziani non
autosufficienti, che potrà
ospitare strutture intermedie, hospice, letti per
stati vegetativi permanenti, servizi per pazienti con
demenze. Per realizzare la
migliore personalizzazione
delle cure nell’ambito ospedaliero è stata istituita la
figura dell’infermiere-tutor,
costante riferimento per il
paziente e con la quale instaurare una relazione di
maggior fiducia ed empatia.
La Casa di cura Pederzoli
sta quindi sviluppando un
sistema di accoglienza più
vicino alle persone in termini di servizi, di relazioni,
di comfort e dal punto di
vista strutturale, per diventare sempre più un ospedale
completo al servizio della
comunità locale.
14 Fare impresa a Nordest
Sanità&Benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
GIOVANNI FRIGO / Psicologo, psicoterapeuta, antropologo, esercita privatamente presso lo studio di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza
Lo psicologo e le crisi della società italiana:
trovare la felicità pur nell’instabilità del presente
Dalla disgregazione della società alla ricostruzione del sé: il piacere di vivere parte da dentro
C’
era una volta il mito del
posto fisso, la sicurezza
economica, i capannoni che
fiorivano riempiendo gli spazi rurali del Nordest italiano,
alimentando una locomotiva
economica che ha forgiato
almeno due generazioni, sviluppatesi sulla mitologia della
crescita perpetua. Ogni uomo
è un equazione, risultato di
molteplici fattori, interni ed
esterni, e sicuramente ogni
società ha una grossa responsabilità nell’influenzare il tipo
di uomini che la abitano. Oggi
la nostra società sta affrontando dei cambiamenti profondi:
gli attentati negli Stati Uniti
dell’11 settembre fino a quelli
recenti di Bruxelles e la crisi
economica mondiale iniziata
nel 2008 sono stati uno tsunami per la psiche collettiva delle società occidentali, e quindi
anche per quella del nostro
Nordest d’Italia. La perdita
del senso di sicurezza, fisica
ed economica, hanno avuto e
Giovanni Frigo
stanno avendo degli influssi
sulla nostra società che devono ancora essere colti nella
loro interezza. Sicuramente
il mondo, per come lo percepivamo negli scorsi decenni,
è cambiato profondamente e
sta ancora cambiando, per cui
le sicurezze che prima erano
date per scontate ora si stanno
trasformando in precarietà.
Dal punto di vista sociale e
antropologico, il boom economico del dopoguerra ha
progressivamente modificato
il modello della nostra società
spostandolo da uno agricoloartigianale a quello centrato
sull’eccitazione, figlio di una
visione consumistica in una
società capitalistica che si è
andata progressivamente affermando. In questi ultimi decenni le promesse di felicità si
sono ancorate a questo modello, infrangendosi spesso nella
disillusione che l’eccitazione
non è la strada per la felicità
e lo è ancor meno oggi, considerando che la precarietà economica non permette di proiettarvi sopra delle illusioni
di autorealizzazione. Diviene
sempre più importante considerare l’importanza del piacere di vivere, inteso non come
una transitoria eccitazione
ma come una più stabile gratificazione per quello che si è
e in quello che si fa. “In questi
tempi di grandi cambiamenti,
la richiesta di felicità arriva negli studi di noi psicoterapeuti”
commenta Giovanni Frigo
(www.giovannifrigo.com), psicologo, psicoterapeuta, antropologo che esercita la professione privatamente presso lo
studio di Montecchio Mag-
giore (Vi). “Le etichette con
cui il disagio ci viene portato
sono diverse: ansia, depressione, ossessioni, senso di vuoto
esistenziale, dipendenze, ma
tutte svelano il bisogno fondamentale di avere una vita che
sia anche piacevole da vivere,
dotata di senso profondo per
la persona perché aderente a
quello che la persona è, nella
sua specificità”. Con un approccio basato su una visione
olistica dell’essere umano, il
percorso di psicoterapia proposto dal dottor Frigo consiste
dunque in una “lettura” del disagio del paziente, al di là delle
etichette nosografiche, e nella
decodifica dei segnali che tale
disagio genera. Un percorso
che contatta il mondo interiore che il paziente si è costruito
in base alle dotazioni di significato che ha dato alle proprie
esperienze, spesso condizionate dall’ambiente esterno,
per comprendere come questo
disagio evidenzi spesso la dif-
ficoltà a esprimere pienamente se stesso nella propria vita.
“Questa esperienza ha il fine
di portare la persona a elaborare un proprio mondo interiore che rispetti il più possibile quelle unicità proprie di
ogni individuo, e il cui riconoscimento è fondamentale
per trovare la propria strada
nella vita - afferma Frigo -. È
un percorso che si basa sull’utilizzo congiunto di differenti
strumenti, dall’analisi del profondo di indirizzo junghiano
all’ipnosi ericksoniana, senza dimenticare l’apporto dei
mezzi dati dalla naturopatia e
la visione che fornisce l’antropologia”.
La ricerca di una vita gratificante - soprattutto in un momento storico come quello
attuale, caratterizzato dalla
perdita dei punti fermi basati
sulla sicurezza economica e
ambientale - spinge a ricercare
un riferimento all’interno di
se stessi, ed è quindi uno degli obiettivi primari anche di
un percorso psicoterapico, dimensione a cui si può meglio
accedere se si contatta chi si è
veramente cercando di impostare le scelte della propria vita
in funzione di questa originalità del sé. “Solo così potremo
affrontare la precarietà di questi tempi, conservando la serenità per navigare attraverso la
vita, senza essere travolti dalla
sue tempeste” conclude Frigo.
SPONSOR SRL / Fondata da Silvano Grassi, ideatore del plantare Walkable e del sistema Balance per il rilevamento dell’eterometria
Stare bene in piedi, senza stress
Il calcoplantare personale a lievitazione Walkable è adatto a coloro che presentano patologie, a chi
trascorre molto tempo in piedi per ragioni di lavoro e alle persone che svolgono attività sportiva
Silvano Grassi, ideatore di tutti i
prodotti di Sponsor
I
l plantare a lievitazione Walkable
è stato ideato e sviluppato a inizio
anni Ottanta, ma ad oggi non esiste
un altro prodotto capace di assicurare la stessa qualità e prestazioni simili. A dichiararlo è lo stesso inventore Silvano Grassi, che ha dato vita
a questo rivoluzionario sistema di
appoggio assieme a un’ampia gamma di prodotti per il benessere delle
persone e anche degli animali. Il cal-
coplantare personale a lievitazione
Walkable è capace, più di qualsiasi
altro sistema, di riprodurre fedelmente la morfologia della superficie
plantare del piede, caratteristica che,
insieme alla qualità dei materiali
poliuteranici impiegati, garantisce
un risultato incomparabile e rende
Walkable totalmente personalizzabile, confortevole, defaticante e capace di regalare equilibrio. È quindi
ideale per tutte le persone che trascorrono in piedi gran parte della
giornata, che camminano molto,
che usano calzature speciali, per chi
pratica attività sportiva amatoriale o
agonistica, ma anche per chiunque
desideri migliorare e mantenere il
benessere dei propri piedi. “Il plantare a lievitazione Walkable - spiega
Silvano Grassi, presidente dell’azienda Sponsor di Montebelluna
(Treviso) - si forma direttamente
sotto piede o tramite il suo calco in
gesso, con una serie di vantaggi, a
partire dalla migliore e più uniforme distribuzione del peso su tutto il
piede, con un conseguente sollievo
per i punti maggiormente caricati o
dolenti. Il plantare, caratterizzato da
una studiata consistenza, consente
di effettuare un’ottimale ‘spremitura’
dei terminali venosi del piede, quindi favorire, grazie all’‘effetto pompa’,
un minor ristagno del sangue venoso, godere di una miglior ossigenazione e conseguente defaticamento
dell’apparato motorio. Dalla maggiore sensibilità nel contatto tra piede e suolo deriva inoltre un miglior
equilibrio e un più consapevole controllo articolare degli arti inferiori.
Walkable - prosegue Silvano Grassi - è anche un sistema preventivo,
perché con esso il piede non può
cedere o slittare in alcun modo, così
si evitano eventuali stress tendinei
e possibili formazioni di vesciche e
duroni. Il plantare, se realizzato ad
arte, può essere perfetto per chiunque perché gli si possono applicare
diversi materiali a seconda delle
esigenze delle persone o in base allo
sport praticato. L’Istituto Ortopedico Pini di Milano - afferma - ha
condotto un’approfondita ricerca,
testando il sistema su sportivi di alto
livello e confermando sia l’utilità dei
plantari a lievitazione, sia i benefici
apportati. Agli operatori di settore
che fossero interessati - spiega Silvano Grassi - forniamo i materiali e
il know how per la realizzazione dei
plantari a lievitazione. La tecnica
di preparazione è molto semplice:
dopo aver miscelato i componenti
poliuretanici liquidi, li si versa in apposite vaschette, si chiudono i relativi coperchi dotati di film elastici e si
fa salire sopra il soggetto. Qui, grazie alla spinta dal basso verso l’alto
prodotta dal poliuretano in espansione, i piedi sono liberi di assumere senza impedimenti l’assetto più
confortevole. Così il blocco espanso
riproduce indeformabilmente le superfici plantari dei piedi, nel rispetto totale delle possibili differenze tra
piede sinistro e destro, ed è pronto
per il taglio e la finitura”. Accanto a
Walkable, Sponsor ha creato un altro strumento che si caratterizza per
unicità: Balance, giunto alla quarta
versione. Si tratta di “un esclusivo
sistema per il rilevamento dell’eterometria funzionale degli arti inferiori
- afferma Silvano Grassi -. In questo
caso facciamo salire il soggetto su
due pedane indipendenti, cedevoli
sotto carico, dotate di talloniere per
il posizionamento dei piedi e con
l’appiombo corporeo garantito da
appositi mezzi di riferimento. Una
programmata cedevolezza delle pedane consente alle gambe di ‘scendere’ liberamente, alla pari o una
Balance, l’esclusivo sistema per
il rilevamento dell’eterometria
funzionale degli arti inferiori
più dell’altra, permettendo al soggetto di trovare facilmente il giusto
equilibrio e la decontrazione corporea ottimale. La lettura del dato, visualizzatile su dispositivo Android,
evidenzia il valore dell’eterometria
compensabile senza possibilità di
errori”. La gamma di prodotti di
Sponsor si completa di magneti e
cuscini antidecubito e confort automodellanti ad aria, esclusivi, pensati, brevettati e realizzati da Silvano
Grassi con il solo obiettivo di rispondere in modo concreto, personalizzato, innovativo ed efficace alle
esigenze di benessere delle persone.
Per ulteriori informazioni: www.
sponsorsrl.it.
Atmosfere di benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
HOTEL SPA BELLEVUE SAN LORENZO / Comfort e relax con gusto
Fare impresa a Nordest
15
TENDENZE / Il Global Spa & Wellness Trends 2016 classifica le migliori attività
Arte e natura, 4 stelle vista lago
I trend mondiali del benessere
Elegante complesso di ville storiche immerse nel verde
Dal surf al chiuso alla pole dance, passando per antichi rituali
A
L
Malcesine, affacciato direttamente sulle Rive del
lago di Garda, si trova l’Hotel
Spa Bellevue San Lorenzo,
raffinata e moderna struttura 4 stelle. Il valore aggiunto
dell’hotel è l’esperienza e la
dedizione trentennale del proprietario Ruggero Togni. L’albergo si caratterizza per essere
costituito da un complesso di
alcune ville storiche circondate
dal parco della Magnolia, dove
lauro, olivi, cipressi e le stesse
magnolie si ergono affiancati da opere di scultori italiani
e internazionali. Nel parco
si trova anche la bellissima
piscina infinity, che sembra
congiungersi direttamente al
lago. L’Hotel Spa Bellevue San
Lorenzo mette a disposizione
degli ospiti 53 camere dotate di
ogni comfort, situate nelle ville
del parco, quasi tutte con balcone o terrazza vista lago. Sono
disponibili anche alcune suite:
Bellevue (di circa 60 mq), in
stile moderno, è all’interno
della villa nuova, ha un grande balcone affacciato sul lago
e su Malcesine e una terrazza
privata (circa 40 mq) situata al
piano superiore; San Lorenzo,
in stile Liberty è situata invece nell’antica villa Gruber, ha
L’Hotel Spa Bellevue San Lorenzo, Malcesine, Lago di Garda
un’ampia terrazza che si affaccia frontalmente sul lago e un
balcone nello studio, che guarda verso il lago e il parco della
Magnolia. Ci sono anche nove
junior suite (con superficie
minima di 30 mq) tutte dotate di balcone oppure terrazza,
angolo studio e con una stupenda vista sul lago di Garda.
Gli Ospiti dell’Hotel Bellevue
San Lorenzo possono rilassarsi nel centro benessere per
ritrovare il proprio equilibrio
psicofisico, grazie a una sauna,
un bagno turco, una doccia
emozionale con cromoterapia e una Cabina del Sale con
trattamento di iodioterapia.
Sono presenti anche un corner tisaneria e un’area relax. Il
ristorante dell’Hotel propone
ai clienti una cucina internazionale basata su prodotti del
territorio. I cuochi riservano
un particolare riguardo alla
clientela celiaca, con intolleranze alimentari e vegetariana,
proponendo soluzioni per tutti
i gusti e tutte le esigenze. Gli
amanti del vino possono scegliere all’interno di una ricca
selezione di etichette locali e
non, custodite tutte nella bellissima cantina dell’albergo.
e tendenze mondiali del
benessere? Precisamente
10, secondo il nuovo report
“Global Spa & Wellness Trends 2016”. Primo in classifica il
surf, ma al chiuso. Come dimostrano i 250 centri specializzati, in 20 Paesi del mondo,
provvisti di speciali step con
una parte più ampia che riproduce una tavola da surf,
su cui eseguire diversi esercizi di yoga o di stretching.
Secondo: il fitness sessuale,
con pole dancing e burlesque,
colloqui di coppia con specialisti, o sedute di agopuntura,
massaggi pelvici per le donne
e terapie a base… di carezze. Ancor più sorprendente
il terzo posto riservato alle
sessioni di rituali sciamanici
di origine messicana (o Temazcal) proposti in diversi
resort della riviera Maya. A
seguire i centri wellness che
realizzano solo per bambini
(stressati e con stili di vita
scorretti) corsi di yoga, massaggi, vacanze estive dove si
mangiano solo prodotti naturali e biologici. Vanno per
la maggiore anche i viaggi
iper-avventurosi abbinati, però, a relax “post-adrenalina”
in stazioni termali, resort e
centri benessere. E poi, da un
lato, i Festival del wellness,
come i Wanderlust (wanderlust.com), dove si praticano
yoga, stretching, massaggi e
discipline orientali, dall’altro,
applicazioni (App) e servizi
on-demand per massaggi e
sedute di bellezza e benessere.
In settimana posizione, troviamo, invece, un Paese che
fa tendenza, la Corea del Sud,
leader globale del settore, grazie all’offerta davvero illimitata: dalla Spa full-service alla
varietà infinita di maschere
per il viso, fino alla routine in
vari passaggi per la cura della pelle. Chiudono… in bellezza la classifica, il wellness
in mezzo al mare, ovvero le
crociere complete di sessioni
di yoga sul ponte, trattamenti
di medicina estetica fino ad
attività beauty o avventurose.
E, infine, i centri benessere
negli uffici, già collaudati con
successo da gruppi all’avanguardia, come Google, Apple
e Virgin Group. Perché, si sa,
la cultura del benessere ha un
impatto positivo anche sulla
produttività.
16 Fare impresa a Nordest
Sanità&Benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
XEPTAGEN / Al centro della ricerca dell’azienda è il test Hepa-IC per l’epatite C. Per il sistema sanitario si profila meno dispendioso e socialmente più sostenibile
Il futuro è nei nuovi biomarcatori
Più efficienti, consentono di scaglionare i trattamenti nel tempo e di estendere le
possibilità di raggiungere un maggior numero di pazienti
C
i sono temi, come quello
della salute, che sollecitano l’opinione pubblica, e di
conseguenza le istituzioni, e
non sempre è facile trovare
i giusti equilibri nelle scelte
da adottare, specie se la patologia è complessa e numericamente importante. Si sta
parlando, nel caso specifico,
dell’epatite C: epatite cronica,
cirrosi e tumore del fegato, secondo i dati Istat (2008), causano ogni anno, solo in Italia,
10 mila decessi; un milione è
il numero dei pazienti portatori cronici del virus. Il mondo scientifico ha ultimamente
ideato degli antivirali di nuova generazione, che risultano
molto efficaci nel trattamento
della patologia (85-90%), ma
che hanno costi altissimi per
il sistema sanitario nazionale
(si parla di circa 37 mila euro
per paziente). Risultato, attualmente non è possibile garantire a tutti le cure, ma solo
a pazienti con epatite C classificati “F3” (Fibroscan), peraltro solo in alcuni centri selezionati. È a questo punto che
entra in gioco la società di ricerca nel settore delle biotecnologie Xeptagen di Marghera. In particolare, Xeptagen
è impegnata nello sviluppo
di nuovi biomarcatori molecolari e test diagnostici in
vitro per la personalizzazione
dei trattamenti terapeutici in
ambito oncologico. “Occorre
precisare - spiega il presidente, Giorgio Fassina - che i
biomarcatori ancora oggi utilizzati sono ormai di vecchia
concezione, risalendo a 30-40
I laboratori Xeptagen
anni or sono. La sfida è per
noi quella di ideare biomarcatori più efficienti, capaci di
individuare il prima possibile
l’evoluzione a neoplasia nei
pazienti a rischio, per ridurre la mortalità e gli altissimi
costi di gestione del paziente
oncologico”. Con questa logica Xeptagen ha ideato il test
Hepa-IC per il monitoraggio dei pazienti con epatite
cronica o cirrosi (Hcv+) a
rischio di sviluppo di tumore
al fegato. Hepa-IC permette
di identificare i pazienti con
epatite C che sono in corso di
rapida evoluzione di epatopatia: in questo modo diventa
più semplice stratificare i pazienti da sottoporre al costoso trattamento con antivirali
di nuova generazione. Non è
certo - precisano da Xeptagen
- che tutti i pazienti effettivamente classificabili come F3
vengano comunque trattati,
dato che non tutti sono correttamente identificabili, e
non è chiaro se la copertura
sul territorio provvista dai
centri selezionati sia comple-
LORENZO CELLA / Vicepresidente dell’Associazione Italiana Reiki
ta. Questi pazienti F3 rappresentano comunque non più
del 5-10% dei pazienti Hcv+ a
cui i nuovi antivirali dovrebbero essere somministrati. Al
momento di estendere il trattamento a tutti gli Hcv+, oltre
a quelli classificabili come F3,
il Fibroscan non può essere
usato per ulteriori selezioni.
Il Fibroscan non è efficace nel
selezionare i pazienti in fase
di rapida evoluzione, risulta
accurato solo nel confermare
le fasi avanzate. L’utilizzo di
Hepa-IC può permettere di
stabilire un criterio oggettivo
per discriminare, tra i pazienti Hcv+, quelli in rapida evoluzione di epatopatia. Questi
saranno selezionati prioritariamente per il trattamento
con antivirali, permettendo
così di intervenire tempestivamente sui pazienti che più
hanno bisogno di un rapido
trattamento rispetto ad altri che non sono a rischio di
rapida evoluzione. In questo
modo, si crea un “razionale”
per scaglionare i trattamenti nel tempo e non si nega a
La sede di Xeptagen presso Vega Science Park di Venezia
Marghera
nessuno la possibilità di trattamento: si seleziona solo chi
deve essere trattato prima di
altri. “Per il sistema sanitario - commenta il presidente
Fassina - questo si traduce in
un modo più efficace, meno
dispendioso e socialmente
sostenibile di trattare il problema dei pazienti Hcv+. Più
efficace, perché chi ha più bisogno viene trattato prima,
con un maggior impatto epidemiologico; meno dispendioso, poiché la possibilità
di selezionare ulteriormente
i pazienti permette di sca-
glionare i trattamenti e possibilmente di fruire di nuove
molecole a più alta attività e
minor costo in fase di introduzione nella pratica clinica;
socialmente sostenibile, poiché non nega il trattamento a
nessuno, ma lo ritarda in base
a un razionale di gravità clinica”. Hepa-IC è stato validato
da numerosi studi sia mono
che policentrici, retrospettivi
e prospettici, a livello nazionale e internazionale, ed è entrato in applicazione routinaria presso alcuni centri clinici
selezionati.
BIOMAT / Tra i cinque leader mondiali, continua con un trend di crescita
Il benessere che passa dal corpo
Missione innovare e personalizzare
Equilibrio energetico con il reiki. Progetti gratuiti per tutti
Il segreto di un successo al servizio della diagnostica e della ricerca
B
N
enessere, felicità, vivere
nel presente e stare bene con se stessi: il reiki è una
disciplina giapponese che lavora sull’equilibrio energetico
della persona per aiutarla e
renderla capace di raggiungere questi obiettivi interiori.
A spiegarlo è Lorenzo Cella,
vice presidente dell’Associazione Italiana Reiki, la prima
associazione di insegnanti
professionisti che operano
con serietà, preparazione,
competenza e nel pieno rispetto del codice deontologico adottato. “Il reiki - commenta - può essere ricevuto
dalla persona attraverso un
trattamento a mediazione
corporea: appoggiando le
mani su determinate parti
del corpo, si lavora sui punti
energetici per ottenere un
rilassamento totale. È anche
possibile frequentare un corso per apprendere la tecnica
reiki e sviluppare un lavoro
su se stessi, un percorso che
accompagna nella ricerca
della felicità, dell’equilibrio,
a stare bene con se stessi, a
gestire la mente per vivere
nel presente, senza continuamente guardare al passato o
Lorenzo Cella,
vice presidente
dell’Associazione Italiana
Reiki, diplomato in
medicina tradizionale
cinese shiatsu e insegnante
master reiki
al futuro. Al corso - prosegue
- si imparano gli esercizi di
respirazione e meditazione da
ripetere quotidianamente e
anche come eseguire gli autotrattamenti. Il reiki può essere
praticato da chiunque e il numero di persone che si avvicinano alle discipline olistiche è
in continua crescita”, sottolinea Lorenzo Cella, diplomato
in medicina tradizionale cinese shiatsu e insegnante master reiki. Dopo aver studiato
a Padova, Milano e Vicenza,
oggi accoglie le persone negli
studi di San Donà di Piave,
Marcon e Padova.
“Nel 2015, come Associazione Italiana Reiki, abbiamo
sviluppato un progetto con
l’Associazione
Nazionale
Donne Operate al Seno Andos, durante il quale otto operatori reiki volontari
hanno eseguito circa 130
trattamenti reiki completi,
documentando i cambiamenti riportati dalle donne.
Il riscontro - afferma - è stato straordinario: la maggior
parte delle partecipanti ha
notato miglioramenti nel
proprio benessere globale,
una maggior serenità anche
durante il sonno. Considerati
i risultati, stiamo ripetendo il
progetto e vogliamo dare vita
a un’iniziativa per aprire una
delle nostre sedi, una volta
alla settimana, e offrire gratuitamente i trattamenti reiki
a chi ne ha bisogno ma non
ha le facoltà per farlo”.
il 60%. “Le previsioni - prosegue la dottoressa
onostante la propensione alla negatività
Pettenati - sono per il 2016 di un’ulteriore crenella quale il Paese si è impantanato negli
scita del 20%. Cio è possibile innanzitutto per
ultimi anni esistono in Italia realtà produttive
la nicchia di specializzazione nella quale abbiache, anche se di piccola dimensione, sono votamo investito ma anche per il nostro piccolo dite coi fatti all’innovazione. È il caso di Biomat,
mensionamento. Rispetto alle multinazionali
uno dei cinque produttori mondiali operativi
la filosofia Biomat è di approcciarsi al cliente
nelle modifiche superficiali della plastica per
con la capacità di personalizzare il prodotto,
prodotti dedicati ai test diagnostici in ambito biomedico. Con il proprio operato Biomat contribuisce a fornire
quei “mattoncini” apparentemente
piccoli ma importanti per ottenere
diagnosi sempre più precise. “Nel
futuro prossimo l’attenzione del settore si concentrerà sempre più sulla
prevenzione piuttosto che sulla cura
- evidenzia la dottoressa Maurizia
Pettenati in veste di legale rappresentante, responsabile di Ricerca e
Sviluppo e consocia insieme all’ingegner Gabriele Marmieri - il nostro
‘core business’ si concentra su micropiastre a 96 e 384 pozzetti utilizzate
nella diagnostica e nella ricerca, cui
La nuova linea di assemblaggio per raddoppiare la
si aggiungono anche altri prodotti e
produzione
formati quali a esempio provette, cuuna flessibilità difficilmente riscontrabile in
vette, slide. Si tratta di prodotti a elevato valore
soggetti medio-grandi. Per il futuro le nostre
aggiunto realizzati utilizzando varie tecnologie
strategie sono quelle di proseguire in un perdi cui siamo proprietari tra cui plasma freddo,
corso votato all’innovazione, per stare al passo
attivazione chimica e coating con molecole
con le esigenze del mercato. Ma per penetrare
biologiche”. Dopo un 2014 caratterizzato da
i mercati internazionali in maniera ancora più
una crescita di fatturato del 25% e un 2015 di
incisiva sarà probabilmente necessario indiviconsolidamento, l’anno in corso si conferma
duare partner con profondi know-how nel setpiù che positivo per l’azienda roveretana, sotore e interessati a crescere insieme a noi”.
prattutto in virtù di un export attestatosi oltre
Sanità&Benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
CBA / Software house nata a Rovereto (Tn) nel 1974 e specializzata nei servizi socioassistenziali nelle Rsa
Pazienti felici, gestione impeccabile
Software facili e intuitivi e consulenza per la digitalizzazione delle case di cura
Da sinistra Marco Andreatta, direttore commerciale di Cba,
e al centro la presidente Valentina Andreatta con lo staff
commerciale
C
reata nel 1974 a Rovereto
(Tn) da Corrado Andreatta, Cba è una software house
specializzata nei servizi socioassistenziali. Oggi è diretta da
Valentina Andreatta, figlia del
fondatore. “Siamo presenti
nel settore delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) da
tantissimi anni, dai tempi in
cui l’informatica era agli albori - dichiara Silvia Perani,
responsabile comunicazione e
marketing Cba - Forti di una
grande esperienza, siamo arrivati a offrire servizi sempre più
completi che oggi permettono
di soddisfare tutte le esigenze di gestione delle strutture
per anziani e di tutte le realtà
più complesse in ambito sociosanitario”. Cba ha sempre
puntato a offrire pacchetti
software completi, scegliendo
la strada di non esternalizzare
le attività. “Una scelta che si è
rivelata vincente. Siamo infatti
in grado di occuparci dell’intero processo che comprende
produzione, commercializzazione e assistenza post vendita - sottolinea Silvia Perani
-. Al nostro interno abbiamo
una trentina di assistenti che
offrono servizi help desk e on
site per sostenere il cliente in
qualsiasi progetto o per necessità formative”. I software
Cba sono facili e intuitivi. Tra i
fiori all’occhiello vi è la cartella
sociosanitaria che raccoglie ed
elabora una serie di informazioni per predisporre un’accoglienza mirata e seguire al meglio, in tutto l’arco di degenza,
il residente. Fin dall’ingresso
in struttura è possibile determinare abitudini, interessi,
autonomie motorie, capacità
sensoriali e stili di relazione
per permettere agli operatori di approcciarsi all’ospite in
modo corretto e costruttivo.
La cartella raccoglie inoltre
anamnesi, terapie, ricette e
referti. Cba fornisce supporto anche per tutte le esigenze
gestionali: dall’amministrazione alla gestione delle risorse
umane, alla gestione ospiti,
economato, servizi territoriali,
compresi gli strumenti di business intelligence. Il gruppo
Cba è costituito da tre business
unit: Cba Informatica, Cba
Stipendi, che propone servizi
in outsourcing, e Cba Consulting, nata nel 2011 per offrire
consulenze e formazione al
management sociosanitario.
Attualmente Cba è impegnata nel rilascio della piattaforma Sipcarplus 2.0: un totale
rinnovamento rispetto alla
prima versione. “Oggi stiamo
riscrivendo tutti i moduli con
l’obiettivo principale di creare
una nuova piattaforma ulteriormente semplice, intuitiva
e ancora più performante. In
tutti questi anni trascorsi a
stretto contatto con il management e gli utilizzatori dei
nostri servizi, siamo stati tra
i primi a comprendere quali
fossero le richieste del settore, guidandone l’evoluzione,
e questo ci rende oggi particolarmente aperti all’innovazione”. Molto attiva anche
sul fronte della formazione,
Cba propone corsi riguardo
le normative sulla digitalizzazione, non solo per quanto
concerne la digitalizzazione e
la conservazione a norma, ma
anche per gli aspetti inerenti la
privacy. Sono previsti sia tour
itineranti a tema sia corsi di
formazione a distanza. Parti-
Fare impresa a Nordest
colarmente apprezzata la soluzione per gestire l’intera filiera
del farmaco dal magazzino al
confezionamento di bustine
di farmaci personalizzate. Il
medico prescrive la terapia
attraverso un software che interagisce con una macchina
che prepara, per ogni paziente,
bustine contenenti i farmaci
sulle quali sono indicati i dati
del paziente oltre al reparto,
la data e l’ora di somministrazione. L’operatore, attraverso
la rilevazione della corrispondenza del codice a barre sulla
bustina e la corrispondenza
con l’assistito, elimina qualsia-
17
si possibilità di errore. “Il 2016
ci vede impegnati in un progetto ancora in fase di elaborazione che prevede lo sviluppo
di ‘tecnologie per la felicità’
- rivela Perani -. L’obiettivo è
quello di limitare l’isolamento
dell’anziano attraverso un traduttore dei linguaggi informatici, che permette agli anziani
di avvicinarsi alle tecnologie
con estrema facilità, ma che
interconnette anche familiari
e operatori. Un progetto che,
anticipando le tendenze che
verranno imposte dai nuovi
anziani ospiti delle Rsa, trova
Cba già all’avanguardia”.
Digitalizzazione: un processo economico e culturale che coinvolgerà tutti
Un’immagine esplicativa del processo di
dematerializzazione e conservazione a norma che parte
dall’organizzazione in archiviazione documentale
MARIO LONGHIN / Ha brevettato l’innovativo strumento nel 2012. Sorprendenti i risultati registrati
Il segreto è nell’igiene vertebrale
Grazie al dispositivo Spine Pillow Cv4, la schiena è più libera e distesa
C
ome mantenere in salute
la colonna vertebrale e
dunque in buone condizioni
le sue curve fisiologiche per
il benessere generale della
persona? “Deve entrare nella
quotidianità un nuovo concetto, che è quello dell’igiene
vertebrale”, risponde l’osteopata e massofisioterapista
Mario Longhin formatosi
alla scuola di osteopatia classica in Inghilterra con Mr.
J.Vernham, che ha all’attivo
migliaia di trattamenti. “Proprio come l’igiene orale e una
corretta alimentazione favoriscono il mantenimento dei
denti sani - spiega - così l’igiene della colonna vertebrale e
uno stile di vita con un regolare esercizio fisico e una sana
alimentazione mantengono
sane non solo le vertebre, ma
anche le funzioni organiche”.
È pensando a questa pratica
- l’igiene vertebrale - da far
adottare come salutare regola di vita alle persone e raccogliendo tutta l’esperienza
maturata nei suoi tanti anni
di lavoro che Longhin ha ideato il nuovo dispositivo Spine
Pillow Cv4, un “cuscino” che
Mario Longhin,
massofisioterapista,
osteopata D.O.-M.I.C.O
e Life Coach
aiuta a mantenere la schiena
libera e distesa e a risolvere
problemi molto diffusi come
le tensioni e i dolori cervicali,
il mal di testa miotensivo e lo
stress psicofisico. Uno strumento che, quindi, “agisce
per migliorare la qualità della
vita e il benessere di ciascuno”,
sottolinea l’esperto. “È utilizzabile con grande facilità e dà
sollievo immediato”. Brevettato nel 2012 e sottoposto a test
scientifici, ha dato “risultati
sorprendenti”. L’idea di fon-
do è che questo “cuscino” sia
usato per l’igiene vertebrale
come lo spazzolino è utilizzato per l’igiene orale. “Spine
Pillow Cv4 è un dispositivo
per il rilassamento cervicale,
dorsale e lombare - specifica
Longhin - Partendo da un
cuscino appositamente sagomato per la zona cervicale,
sono state applicate due sfere
a risposta elastica nella parte
superiore su cui va, di volta in
volta, ad appoggiarsi la zona
interessata. Adagiandosi su
di esso, le singole zone della
colonna automaticamente si
distendono e rilassano, regalando un immediato stato
di benessere”. Durante la sua
esperienza professionale ultra ventennale, Longhin ha
notato che “sono rarissime le
persone con una schiena sana
e ben allineata, specialmente i
soggetti sedentari o anche gli
sportivi che possono aver subito traumi o eseguito esercizi
in modo scorretto”. Il dispositivo Cv4, in sostanza, “favorisce il recupero delle curve
fisiologiche dalla colonna
vertebrale, rilassando la muscolatura tesa e favorendo la
mobilità articolare”. Nel particolare, attraverso lo Spine
Pillow, prosegue lo specialista,
“si ripristinano le normali forze pressorie nelle cavità toracica e addominale, favorendo i
processi respiratori e digestivi
e, in particolare, si riducono
le irritazioni ai gangli nervosi
dovuti a pressioni anomale,
squilibri che possono determinare le più comuni patologie ortopediche quali artrosi,
dischi disidratati, protrusioni, ernie discali”. Molteplici
gli ambiti dove utilizzarlo: in
realtà sportive, per esempio
nelle palestre in aggiunta ai
protocolli di fitness; negli studi dei fisioterapisti e osteopati;
può essere utilizzato nei centri
benessere e, soprattutto, “può
essere utilizzato in famiglia,
poiché si impara ad adoperarlo in pochi minuti”. Si può far
uso di Cv4 tutti i giorni, quando si desidera. Permette in 15
minuti di resettare le tensioni
di tutta la colonna vertebrale e
può essere impiegato nelle più
svariate situazioni. “Il modo
più semplice per utilizzarlo - illustra Longhin - è sullo
schienale della sedia a livello
CV4 Device, dispositivo per l’igiene vertebrale ideato e
brevettato da Mario Longhin
lombare. È una pratica che
favorisce una postura ottimale sia in ufficio, sia mentre si
studia. Può anche essere usato
in modo specifico per distendere la colonna vertebrale e
rilassarne così le tensioni. È
sufficiente posizionare Cv4
nelle zone lombare, dorsale
e cervicale quando si è stesi a
terra supini su un tappetino
e abbinare la posizione a una
modalità respiratoria ampia e
rilassata. O ancora, da distesi,
si può posizionare il cuscino
sotto la testa per ridurre la
pressione psicofisica e distenere e rilassare la sfera cranica, il sistema nervoso e di
riflesso il sistema scheletrico”.
Per utilizzare in modo ottimale Spine Pillow c’è anche il
sito www.spinepillowcv4.com,
in cui un video dimostrativo
ne spiega dettagliatamente il
funzionamento.
18 Fare impresa a Nordest
Sanità&Benessere
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
GOLDFLEX / Oltre 48 anni di know-how e un valore aggiunto: vera manifattura made in Italy venduta online a prezzo di fabbrica e senza intermediari
Specialisti italiani del comfort e del benessere
Il centro nel Vicentino ha oltre 3.000 mq di esposizione con la più completa gamma di prodotti per il riposo
T
radizione e innovazione
si coniugano alla qualità
della manifattura italiana e
della produzione prettamente artigianale, nel segno di
comfort, benessere e convenienza.
Si spiega cosi il successo di
www.goldflexmaterassi.it, sito di e-commerce dedito alla
vendita di articoli per il sano
riposo e l’arredo della camera da letto, poltrone relax
comprese. Ovvero, una realtà
all’avanguardia, sia nella produzione che nella concezione
di vendita. Già le dimensioni
lo confermano: oltre 3.000
metri quadrati di esposizione
fanno del centro in provincia
di Vicenza
una delle
strutture con la gamma più
completa di prodotti per il
riposo, dai materassi alle reti,
dalle poltrone relax alla biancheria per il letto. Il fondamento sono oltre 48 anni di
esperienza nel campo del riposo. “Un traguardo - spiega
Giovanni Marin - raggiunto
grazie a qualità dei prodotti,
impegno e professionalità
dello staff, complice una filosofia aziendale che pone
come obiettivo primario il
benessere”. Non per nulla,
tradizione e innovazione si
accompagnano, alla volta di
reti e materassi sempre più
innovativi, funzionali e confortevoli, secondo una politica che viaggia al passo con
i tempi, con acquisti on
line e con possibilità di rate
sui pagamenti e consegna
gratuita in Italia. La proposta
riguarda un’ampia selezione
di offerte su materassi, reti e
poltrone, con il beneficio di
uno sconto aggiuntivo molto conveniente per il cliente.
La grande forza di Goldflex
sta nell’essere una manifattura italiana con proprio
marchio registrato e nella
vendita on line solo
dei suoi prodotti,
senza intermediari,
dunque a prezzo di
fabbrica. Fanno fede
le opinioni certificate
dei clienti. Peraltro, reti e materassi sono proposti
come linea sanitaria, per chi
deve ricorrere a un acquisto
tecnico e destinato al riposo
per patologie alla colonna
vertebrale o al collo: soluzioni certificate
come
Presidio
medico ospedaliero, acquistabili
con iva ridotta al
4%, ma solo per
coloro in possesso dell’opportuna
documentazione
medico sanitaria. Ancora,
larga disponibilità di materassi ortopedici, anatomici,
ergonomici, adatti a chi soffre di ernia del disco, scoliosi,
osteoporosi, disturbi alle anche e alle articolazioni delle
spalle, per cui è a disposizio-
ne la consulenza del team.
Vale pure per la nuova linea
di materassi sanitari, certificati dal ministero della Salute come dispositivo medico
con possibilità di detrazione
fiscale del 19% (spesa medica), creati per prevenire le
tensioni muscolari e attenuare le patologie da decubito,
nell’ambito di una produzione in continuo aggiornamento. Nello specifico, la linea
Glodflex è certificata Oeko
Tex ed Ergocert, con garanzia
da 2 a 15 anni. “Tra le tante
proposte della produzione
- dice Marin - la linea materassi si articola in diverse tipologie di prodotti e in tutte
è presente un’offerta specifica
mirata a chi cerca il materasso dispo-
sitivo medico”.
Della linea fanno parte materassi in lattice naturale al
100% (antiacaro, anallergico
e antibatterico, ergonomici
e termoregolanti), waterflex
(schiumato ad acqua a cellula
aperta ultratraspirante, ecologico, riciclabile), memory
foam (schiuma viscoelastica
ricavata da fonti vegetali ecologiche e naturali), memory
(anche con gli schiumati ad
acqua a cellula aperta ultratraspirante, ecologico, riciclabile), a molle (molle biconiche in acciaio fosfatizzato
con protezione antilogorio),
a molle indipendenti (molle
inserite singolarmente all’interno di sacchetti microforati antilogorio a lunga durata
con molle in acciaio. Di pregio la soluzione a 3.000 molle
insacchettate). Non mancano
i materassi su misura, nei tessuti particolari e nelle misure non standard. Insomma,
un’offerta flessibile e variegata, con letti matrimoniali,
ampia rappresentanza
di
marche
della biancheria
per il letto, reti in legno (pure con movimento manuale
o elettrico alza testa e piedi),
cuscini, piumini e quanto occorra per arredare al meglio il
letto. Il tutto a conferma di un
centro emporiale specializzato nelle proposte di prodotti
per il sano dormire, senza
però trascurare l’estetica.
RAPPORTO / Secondo Osservasalute 2015 il Paese invecchia e ingrassa, ma...
Sanità in primo piano Sono in aumento gli sportivi
I salutisti sono di più, manca però una prevenzione organizzata
V
ecchi, vecchissimi, sovrappeso, ma anche
sempre meno sedentari.
Questa è, in estrema sintesi,
la fotografia della popolazione italiana, come da Rapporto Osservasalute 2015. Non
vi sono particolari novità:
che il Paese tutto stia invecchiando è percezione che
ogni cittadino verifica nel
quotidiano. Ci sono però alcuni aspetti che merita citare. Tra gli italiani ci sono tanti, troppi obesi, con il 46,4%
dei soggetti di età inferiore ai
18 anni in eccesso ponderale
(la percentuale è del 30,7%,
se riferita ai bambini). Il dato
aumenta per le persone che
vivono al Nord, anche se la
prevalenza è ancora in capo al Sud, specie - vale per
tutti - all’aumentare dell’età.
Ora qualche aspetto positivo:
l’interesse dei consumatori
nei confronti delle tematiche
wellness è articolata e ingloba sia l’alimentazione che lo
stile di vita. Finalmente le
persone si sono accorte di
quanto una vita sedentaria
sia dannosa: aumentano, per
questo, gli sportivi, o anche
solo quelli che si muovo-
no con una certa costanza.
Interessante è notare che le
percentuali sono più alte al
Nord, specie nelle regioni a
statuto autonomo, evidentemente più attente a fornire
strutture idonee per le attività da praticare. Il trend salutistico vede le persone attente
ad adottare comportamenti
virtuosi, calano per tanto i
fumatori (ora il 19,5% della
popolazione con più di 14
anni). Stesso ragionamento
vale per il consumo di alcool
(il 35,6% della popolazione
oltre gli 11 anni è astemia o
si astiene). Nonostante queste “buone prassi”, il nostro
Paese sconta ancora diversi
problemi, che si presenteranno con evidenza nei prossimi
anni. Il denaro a disposizione nelle casse di Stato e
Regioni non consente una
pratica diffusa e organizzata
della prevenzione sanitaria
(che dovrebbe garantire minori costi, una volta accertate
le patologie). Questa miopia
verrà pagata cara, da un sistema che si occupa di gestire
l’hic et nunc e non è capace
di guardare alle problematiche di ampio respiro. Come
dire: pochi soldi, da spendere subito, quel che sarà poi si
affronterà.
Alimentare
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Fare impresa a Nordest
19
VIGNA FIORITA / Sede a Conegliano Veneto, è attiva sull’intero territorio del Nordest. Importanti investimenti in macchinari per garantire professionalità e puntualità del servizio
Viticoltura sostenibile chiavi in mano
L’azienda segue il vigneto dall’impianto fino alla vendemmia, consegnando l’uva alle cantine
L
a viticoltura tesa alla produzione di uve destinate
all’ottenimento di un vino di
elevata qualità, come richiesto ormai dal mercato globale,
necessita di una competenza
specifica nella realizzazione
del vigneto. È di questo che si
occupa Vigna Fiorita, azienda
di Conegliano Veneto nata
per passione nel 2004 con la
finalità di offrire la professionalità in vigna e oggi pienamente attiva sull’intero territorio del Nord Est. “La nostra
mission è quella di proporre
una viticoltura chiavi in mano” afferma Alessandro Brait,
titolare dell’azienda insieme al
fratello Alberto. “Questo vuol
dire che ci occupiamo degli
impianti e che siamo in grado
di seguire il vigneto dall’impianto fino alla vendemmia,
per poi consegnare l’uva
direttamente alle cantine.”
Vigna Fiorita offre i propri
servizi a numerose aziende
vitivinicole, anche rinomate,
del territorio, tradizional-
mente noto per la produzione
di ottimi vini. Di fronte a un
recente boom degli impianti, molte di queste aziende
hanno preferito evitare di
ristrutturarsi ed esternalizzare il lavoro. Diversamente, ci
sono aziende che sono partite
da zero, acquistando terreni
precedentemente adibiti ad
altre attività. “In questi casi,
il nostro lavoro parte proprio
dall’impianto delle barbatelle” spiega Brait “avvalendoci
di uno degli strumenti più
I trattori di Vigna Fiorita
COL DEL SAS / Prosecco Docg nato dalla cura della filiera: dalla vite alla bottiglia
veloci e precisi che esistono
nel panorama agricolo internazionale in grado effettuare
la disposizione esatta delle
piante. Ci occupiamo anche
della scelta e della posa dei
pali del vigneto, così come
dell’intera struttura.” Da qui,
Vigna Fiorita segue la crescita delle barbatelle ed il ciclo vitale dell’impianto fino
alla raccolta, prendendo in
carico anche tutti i passaggi
intermedi: dalla lavorazione
interfilare con coltello rasatore alla concimazione, dalla
defogliatura alla potatura ai
necessari trattamenti anti-parassitari. Senza dimenticare la
capacità di collaborare con gli
enologi delle aziende clienti per trovare la soluzione
più adeguata di fronte a vari
problemi che si possono presentare. “Abbiamo fatto importanti investimenti in macchinari, quali, ad esempio, le
semoventi Gregoire che sono
leader nel settore della raccolta meccanizzata dell’uva
per grandi superfici” afferma
Brait. “Le macchine, in tutte
le fasi del lavoro, insieme alla competenza dei nostri 15
Un momento della vendemmia
dipendenti, sono fondamentali per garantire puntualità
e professionalità del servizio.
“Infatti, se oggi quasi tutti i
processi possono essere gestiti e ottimizzati meccanicamente, nulla può sostituire l’intuizione, l’esperienza
e la passione di chi guarda
quotidianamente il vigneto.”
Segreto del successo della società è dunque la capacità di
seguire autonomamente l’intero ciclo del vigneto, senza
dover interfacciarsi con altre
aziende e presentandosi, pertanto, come referente unico
al cliente. “La prossima sfida
sarà quella di andare verso
una viticoltura più sostenibile che metta sempre di più
l’uomo e l’ambiente al centro
dell’attenzione, dal momento
che ne va del benessere e della
salute di tutti” afferma Brait.
Nell’ultimo decennio sono
stati fatti passi da giganti in
merito a tecnologia sostenibile e tecniche agronomiche
poco impattanti, ma l’azienda
è convinta che si potrà fare
ancora molto. Assieme ad
agronomi, enologi e costruttori importanti di macchine
operatrici Vigna Fiorita ha
infatti un campo sperimentale di ricerca finalizzato ad affinare in pool tecniche e metodi validi ed innovativi volti
ad una viticoltura sempre più
verde ed ecosostenibile. “Siamo un’azienda giovane ma in
crescita” conclude Brait. “Abbiamo oggi un buon parco
clienti con i quali guardiamo
al futuro, considerando anche
che la fase di mantenimento
di un vigneto ha una durata
media di 20 anni. Di fronte a
opportunità interessanti non
manca tuttavia la volontà di
svilupparci ulteriormente per
offrire i nostri servizi a eventuali nuovi clienti”.
CANTINA KURTATSCH / Tra le più antiche in Alto Adige, conta 180 soci
Un impegno tra campagna e cantina L’ottimo vino si fa in vigna
Lavorazione attenta a ogni particolare per vini eleganti ed equilibrati
Disciplinari severi e terroir diversi per una produzione al top
“I
P
l mio bisnonno Serafino creò l’azienda
agricola ai primi del Novecento - racconta Marco Spagnol, uno dei titolari -, ma
risale al 1986 la decisione di spumantizzare
il vino ottenuto dalle nostre uve. Nacque così il nostro Prosecco che, allora come oggi, è
prodotto esclusivamente con ciò che le nostre
viti ci regalano ogni anno. I passi compiuti da
allora sono stati molti. I nostri vini a marchio
Spagnol Col Del Sas si trovano oggi in enoteche, ristoranti e mescite di tutto il nord e
centro Italia, e in vari paesi esteri”. La cantina
Spagnol e i 32 ettari di vigneti di proprietà si
estendono su colline e pendii del comprensorio Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore. “Siamo orgogliosi di far parte di
questo territorio. È la nostra terra, quella che
ci ha visto nascere e ci dà da vivere - continua
Marco Spagnol -. Per questo accudiamo i nostri vigneti con il rispetto che meritano. Dalle
vigne storiche, come quella un tempo di proprietà del Conte Balbi Valier, il creatore della
Selezione Balbi, clone viticolo di Glera utiliz-
zato ancora oggi. Fino alla nostra vigna simbolo, denominata ‘Col del Sas’, che sorge sulla
collina omonima vicino a Valdobbiadene. È
in suo omaggio che abbiamo creato la nostra
linea di maggiore successo. Siamo una famiglia numerosa e suddividiamo il nostro impegno fra campagna e cantina. In questo modo
riusciamo ad accompagnare ogni singolo
grappolo nel percorso dalla vite alla bottiglia,
in una filiera completa, sorvegliata dagli occhi
attenti dei miei genitori Orazio e Loreta e dei
miei fratelli Stefano, Alberto e Mattia”. Il fiore
all’occhiello della produzione di casa Spagnol
è il Rive di Solighetto Brut, vero e proprio cru
aziendale. “È il vino che otteniamo dalle uve
di alcuni vigneti posizionati sulle ‘rive’, ovvero
le terrazze ricavate su alcune colline. È il nostro ‘vino di vigneto’, il frutto più espressivo
del territorio, che nasce dal nostro impegno
nella cura di ogni dettaglio in vigna e in cantina. È un vino molto elegante che, grazie al
perfetto equilibrio olfatto/gusto, si accompagna ad aperitivi ma anche a varie pietanze”.
Un’immagine del territorio dove si produce il Rive di Solighetto Brut
rodurre vini inconfondibili che rispecchiano
fedelmente il luogo, o meglio
il terroir, da cui provengono:
è questa la missione che oltre
un secolo fa si è data una delle più antiche cantine sociali
dell’Alto Adige, la Cantina
Kurtatsch. Costituita da 180
soci, gestisce 180 ettari distribuiti su pendii che vanno
dai 200 metri ai 900 metri
d’altitudine. “La potenzialità d`ulteriore sviluppo della
nostra cantina sta proprio
in questa grande diversità di
aree su cui si sviluppano i nostri vigneti: una caratteristica
che ci consente di produrre
un’importante varietà di vini,
tutti di altissima qualità”, sottolinea il giovane presidente,
Andreas Kofler. La Cantina
Kurtatsch sorge in una delle
aree viticole più pregiate d’Italia, direttamente sulla Strada del Vino dell’Alto Adige. I
ripidi pendii argillosi e ghiaiosi delle zone sotto il centro
abitato sono vocati alla coltivazione di vitigni a bacca rossa, come Merlot e Cabernet. I
vini bianchi, che nascono su
terreni di natura calcarea, riescono a esprimere al massimo
il loro potenziale. Appartengono a questa fascia il Müller
Thurgau, il Pinot Bianco, il
Pinot Grigio e il Sauvignon.
Trovano il loro habitat ideale
anche gli autoctoni Schiava,
Lagrein e Gewürztraminer.
alla produzione che deve raggiungere e che è di circa 60-70
quintali di uva all’ettaro, il che
significa circa un chilo di uva
a ceppo”, dettaglia il presidente Kofler. Dalla vinificazione
delle singole parcelle nasce la
“Qui siamo convinti che un
vino di gran qualità si faccia
in vigna, non in cantina, ecco
perché c’è una cura rigorosissima per i vigneti - sottolinea
Kofler -. Il nostro agronomo,
a partire dalla primavera, è
tutti i giorni fuori nei vigneti,
per consigliare e sostenere i
viticoltori. I disciplinari sono
molto severi e ogni appezzamento è monitorato, ricevendo un punteggio in merito
linea di prodotti Terroir, i cui
nomi spesso derivano dalle zone di origine delle uve.
Questi vini sono prodotti solamente in annate nelle quali
si è raggiunta la perfetta maturità delle uve. La Cantina
Kurtatsch vende il 50% del
suo prodotto in Alto Adige e il
25% nel resto d’Italia; la quota
esportata raggiunge principalmente Germania, Svizzera
e Stati Uniti.
20 Fare impresa a Nordest
Alimentare
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
PREGIS / Di proprietà della famiglia Gentilini, dal 1960 è un marchio di riferimento in costante crescita
I professionisti del food-service
con servizi ad alta qualità
Fiori all’occhiello, l’avanguardia del sistema logistico e l’interscambio di know-how
E
ra il 1960 quando la famiglia Gentilini aprì un
piccolo negozio alimentare a
Riva del Garda, in provincia
di Trento. Oggi Pregis è una
moderna realtà imprenditoriale, fortemente specializzata
e radicata nel territorio con
piattaforme logistiche nelle
province di Trento, Verona,
Novara, Pistoia e Cesena, che
assicurano un servizio di consegna quotidiano ad ampio
raggio, puntuale e flessibile
in tutto il Nord Italia, incluse
le regioni Toscana, EmiliaRomagna e Marche. “Il valore strategico del Gruppo
è rappresentato dallo scambio continuo di know-how,
competenze e peculiarità di
mercato tra il personale che
opera nelle filiali: “Un modus
operandi - dichiara Maurizio
Danese, socio e amministratore di Pregis - che offre vantaggi competitivi e qualitativi
a tutta la nostra clientela. Partendo da questa base, puntia-
mo a consolidare il percorso
di crescita, facendo leva su
nuove possibili acquisizioni.
Puntiamo anche a rafforzare
la conoscenza della nostra
clientela, per aumentarne la
fidelizzazione, migliorando
continuamente il servizio e
l’assortimento proposto”. Il
2015 si è chiuso per Pregis con
un fatturato di 180 milioni di
euro, facendo registrare un
+15% rispetto all’anno precedente, risultato oltremodo
apprezzabile in un contesto
economico ancora in lenta ri-
presa. Il 2016 prevede un budget di oltre 200 milioni. Ma
qual è il segreto del successo?
“È riconducibile a costanti
investimenti in ambito strutturale, che hanno dotato il
gruppo di piattaforme attrezzate ed efficienti con soluzioni
strategiche e tecnologicamente all’avanguardia, puntando
alla qualità del lavoro con
- dichiara Danese - continua
formazione del personale e
della rete vendita. Particolare
attenzione viene dedicata al
problema del credito e all’otti-
La sede
di Pregis
mizzazione del servizio alla
clientela. Tutto ciò ci permette di salvaguardare la redditività, la solidità patrimoniale
e la leadership conquistate
in oltre 50 anni di lavoro”. Il
Gruppo Pregis offre un’ampia
gamma merceologica completa di prodotti freschi, gelo,
a temperatura ambiente, bevande e no food provenienti
dai migliori mercati nazionali
ed esteri, con particolare attenzione rivolta a una qualità
costante e certificata, rispondendo in modo ampio ed
esaustivo alle esigenze della
ristorazione moderna; Pregis
sviluppa l’88% del suo fatturato nella ristorazione commerciale e il rimanente nella
collettiva. “Negli ultimi anni
abbiamo sviluppato un assortimento specialistico, in particolar modo nel settore fresco
e gelo, investendo sia nelle
importazioni dirette dai paesi
di origine, sia in una costante
ricerca volta a selezionare le
tipicità del territorio - sottolinea Danese -. L’assortimento
di carne sia fresca che gelo,
spazia dalle più prestigiose
qualità di razze italiane alle
maggiori eccellenze estere,
selezionando i vari tagli anatomici e offrendo alla nostra
clientela un ampio servizio
di lavorazione e preparazione
del prodotto. Anche per il pesce, sia fresco che gelo, Pregis
propone una vasta gamma di
prodotti di qualità nazionali
ed estere, garantendo anche
per questa merceologia lavorazioni di filettatura, taglio e
porzionatura ad hoc”. Tutte
le aziende del gruppo Pregis
sono certificate Uni En Iso
9001: 2008, applicano severi
piani di autocontrollo Haccp
e dispongono di autorizza-
zione per la lavorazione delle
carni nei laboratori interni.
“Attualmente Pregis conta
12.000 clienti sui 140.000 attivi in Italia - conclude Danese
- Vantiamo un sistema logistico di primissimo piano che
garantisce, in base alle zone
e alle esigenze della clientela,
la consegna in giornata o al
massimo nelle 24 ore. Il nostro portafoglio è composto
da oltre 10.000 prodotti di cui
parecchi a marchio Pregis e in
esclusiva e dispone di una rete vendita di oltre 180 addetti
commerciali. I dati relativi al
primo trimestre 2016, confermano il trend di crescita della
società, evidenziando un incremento di fatturato del 10%
rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente”.
Subfornitura
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
BAMER / Una realtà in forte espansione anche all’estero, sede a Camisano Vicentino
Fare impresa a Nordest
METLAB / Nato nel 2007, fa parte di Gp Group con Gp Service, Iscon e Oreb
L’elettronica che batte la crisi
Misurazione e taratura macchinari
Articoli tecnologici di alta qualità per mercati di nicchia
Opera trasversalmente in molti settori, anche nel medicale
C
he sia possibile generare business in Italia e in
Europa anche in una situazione di mercato in grave
sofferenza, lo dimostra Bamer, azienda di Camisano
Vicentino che si occupa della commercializzazione di
prodotti di elettronica industriale avanzata, di costruttori nazionali e internazionali leader riconosciuti nel
proprio segmento di mercato. “I prodotti che trattiamo
- spiega Antonio Bazzan,
titolare di Bamer - ad esempio alimentatori switching e
monitor sunlight readable,
vengono utilizzati in molteplici settori, dalla robotica
industriale al ferroviario, in
ambito medicale, nei chioschi informativi, negli impianti di energia rinnovabile
e nelle nuove tecnologie di
gestione a risparmio energetico, nel parking, nei mercati
luxury/wellness, persino in
ambito navale e avionico.
Inoltre, con i prodotti dedicati all’illuminazione, tra cui
Led Drivers, e Light Controllers, ci rivolgiamo ad
architetti, arredatori, produttori di lampade, lighting
designers e al settore del
mobile”. Bamer opera principalmente sul mercato italiano ma è presente anche in
Belgio, Francia, Germania
e Slovenia. “Lavoriamo a
stretto contatto con gli uffici
Dimmable Led Driver
High performance per
illuminazione a Led
nell’industria del mobile
e dell’arredo
di progettazione - continua
Bazzan - cerchiamo infatti
di non offrire soltanto una
proposta di prodotto ma un
servizio corredato di consulenza tecnica”. Bamer è
distributore ufficiale di produttori internazionali quali
Custom Eng, Self Electronics, Mascot, Apem, nonché del marchio giapponese
Tdk-Lambda, leader mondiale nel power supplies,
che produce alimentatori
switching ad alte prestazioni
per il settore medicale ‘B’ e
‘BF’ , per il mercato avionico, navale, ferroviario. E per
la seconda volta in 3 anni,
Bamer ha ricevuto proprio
da Tdk-Lambda il prestigioso ‘European Award’ per la
miglior crescita di fatturato
in Europa. La società vicentina è anche produttore
di barre a Led solo ad alte
prestazioni, che propone sia
al settore industriale per l’illuminazione di macchine sia
al settore dell’arredamento.
“Siamo una realtà in forte
espansione con un fatturato
in continua crescita in Italia
e in Europa - conclude Bazzan - Siamo riusciti a fronteggiare la crisi proponendo
prodotti di alto pregio tecnologico per mercati di nicchia, grazie alla capacità di
individuare nuovi progetti e
di sviluppare sempre nuovi
design-in assieme ai nostri
clienti”.
RIZZO / 40 anni di successi da piccolo laboratorio a commesse in tutto il mondo
21
Il laboratorio Metlab
C
reato nel 2007, Metlab è
un Laboratorio di taratura che si propone di dare supporto alle imprese per la risoluzione dei problemi associati
alle misure, alla taratura delle
apparecchiature di misurazione e monitoraggio, alla loro
gestione e alla loro scelta. Il
Laboratorio fa parte di Gp
Group, che comprende anche Gp Service, Iscon e Oreb
Sistemi Industriali. “Il 2016
ci vede impegnati su molti
fronti, sia in Italia, con la creazione di reti d’impresa per il
supporto tecnico alle aziende,
sia all’estero, in particolare in
Austria, dove stiamo lavoran-
do per unire le competenze e
facilitare la collaborazione tra
le imprese biotech dei due Paesi - dichiara Fabrizio Grion,
amministratore di Metlab e
Gp Service -. Da sempre Metlab è attiva nel mondo delle
misure in molti settori, occupandosi di apparecchi per la
misurazione e il loro monitoraggio; recentemente siamo
entrati nel settore medicale
dando supporto alle imprese
per il monitoraggio e verifiche
funzionali di tutta una serie
di apparecchiature mediche,
tra cui i defibrillatori semiautomatici esterni (Dae), dispositivi che vengono attivati
quando si presenta l’evento di
un arresto cardiaco”. Grazie
a uno staff altamente qualificato e costantemente aggiornato sulle nuove tecnologie,
il Laboratorio è diventato
partner di numerose imprese regionali ed extraregionali
dei settori della meccanica di
precisione, carpenteria navale, nucleare e infrastrutturale,
del settore agroalimentare,
delle biotecnologie e del medicale, offrendo servizi di taratura degli strumenti di misura, supporto metrologico,
sviluppo di sistemi di misura
ad hoc e formazione. La collaborazione con gli altri partner
del gruppo permette al Laboratorio di ampliare l’offerta
dei servizi. Si va dal supporto
ai processi di saldatura con
controlli non distruttivi a
raggi X, ultrasuoni, particelle
magnetiche e altro ancora, alla marcatura Ce di macchine
di ogni tipo e per ogni settore,
siano esse di nuova produzione o che abbiano subito un
aggiornamento, alla verifica
di apparecchi e accessori di
sollevamento e apparecchi
a pressione, e delle strutture
metalliche per l’edilizia.
T.R. ACCESSORI MODA / Nata nel 1989, ha sede a Mossano (Vi)
Verniciatura e sverniciatura al top
Minuteria per la moda e su misura
Realtà innovativa, affidabile e puntuale nelle consegne
Materiali di qualità, lavorazioni fini e nella quantità richiesta
L
N
a Rizzo Srl festeggerà tra
poco i suoi 40 anni di
attività. Nacque infatti negli
anni settanta, grazie all’abilità di Graziano Rizzo che,
in un piccolo laboratorio di
Sandrigo, seppe trasferire
la sua esperienza, maturata
nel settore carrozzeria, in
ambito industriale. Iniziò
la sua nuova attività di trattamento delle superfici metalliche introducendo una
grande novità per l’epoca: la
preparazione della superficie
tramite sabbiatura, tecnica
che consentì alla Rizzo di diventare un’importante realtà
di riferimento. Successivamente l’azienda si specializzò nell’anticorrosione industriale con l’applicazione di
qualsiasi tipo di rivestimento
a spruzzo. Con grande lungimiranza, Graziano Rizzo fu
il primo in Veneto a capire
l’importanza di introdurre
anche il servizio di sverniciatura con forno pirolitico,
in modo da potere recuperare manufatti usati, pulire
e riutilizzare l’attrezzatura di
cabine di verniciatura, anche
per altre verniciature. Negli
anni si è specializzata sia in
oggettistica da interni, recinzioni, che in grandi opere come, per esempio, ponti, edifici, strade, potendo lavorare
pezzi lunghi oltre 25 metri.
Tra gli ultimi lavori più importanti, è possibile annoverare parchi divertimenti
in tutto il mondo, il Mose a
Venezia e vari padiglioni di
Expo 2015 Milano, tra cui
Kazakistan, Brasile e Usa.
Dal 2016 la Rizzo propone
un nuovo impianto di trattamento termico di ultima
generazione, che lavora in
assenza di ossigeno. Una novità che permette di ampliare
la sverniciatura anche al settore delle leghe leggere e che
introduce un nuovo servizio
di distensione e normalizzazione dei metalli in ambiente
normale o con azoto. Con un
organico di 15 persone tra
dipendenti e collaboratori,
alcuni presenti in azienda da
oltre 20 anni, e la successione
dei figli, la Rizzo è una realtà
seria e affidabile, innovativa, puntuale nelle consegne
e capace di sviluppare soluzioni personalizzate per
ogni esigenza. Per maggiori
informazioni visitare il sito
www.rizzosrl.com.
Lavoro di verniciatura a spruzzo
ata nel 1989 come azienda orafa, T.R Accessori
Moda si è specializzata negli anni nella produzione di
oggetti e componenti per
l’industria della pelletteria e
dell’alta moda e rappresenta
oggi, per l’intero Triveneto,
un punto di riferimento nella realizzazione di minuteria
metallica per calzaturifici e
minuteria per accessori moda. “Il nostro core business
riguarda le saldature di accessori in ottone e altri materiali
- commenta il titolare Massimo Tonetto -. In tal senso
saldiamo qualsiasi tipo di
accessorio per borse (manici,
chiusure, piedini, cerniere),
per scarpe e per cinture. Tutte
le lavorazioni sono effettuate
con materiali qualitativamente validi, in particolare
utilizziamo ottone e leghe
esenti da cadmio che reperiamo esclusivamente da aziende qualificate nel rispetto delle normative Ce. Inoltre, per
stare al passo con i tempi, ci
stiamo formando per ottenere la certificazione Iso 9001”.
Trasferitasi dallo scorso anno
nella nuova e più spaziosa sede di Mossano (Vi), dispone
Il team di T.R Accessori Moda
di uno stabilimento adibito alla realizzazione vera e
propria dei pezzi mediante
macchinari a controllo numerico. Nel corso degli anni
l’azienda si è infatti dotata di
strumenti altamente tecnologici e all’avanguardia e, allo
stesso tempo, ha continuamente ampliato la gamma di
lavorazioni, eseguendo anche
micro-saldature con fiamme molto piccole, fino alle
saldature a cannello e quelle
con forno a tunnel. “Questo
ci permette di realizzare modelli sempre nuovi, andando
incontro alle diverse esigenze
della nostra clientela - continua Tonetto - ma anche di
soddisfare differenti richieste
che spaziano da pochi pezzi a
quantitativi industriali”.
Ogni accessorio viene realizzato a partire dal disegno
del cliente: si procede poi
alla progettazione in 3D, alla
campionatura, per arrivare
infine alla produzione. Oltre
che per la precisione e per
gli alti standard qualitativi,
T.R si distingue anche per
una estrema rapidità nella
consegna, data la capacità di
espletare fino a 20 mila pezzi
al giorno.
22 Fare impresa a Nordest
Eccellenze a Nordest
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
RETI D’IMPRESA / Storie di successo che passano dall’aggregazione di aziende attive in settori complementari. Nel Nordest le imprese coinvolte sono 1.971
Piccole e medie imprese crescono grazie alla rete
Internazionalizzazione e ricerca sono gli obiettivi primari. I settori di riferimento: la meccanica e il manifatturiero
F
are rete per promuoversi all’estero: è la strada
scelta dalle Pmi venete impegnate nel Roadshow “Italia per le imprese, con le Pmi
verso i mercati esteri”. Cogliere le opportunità offerte
dall’internazionalizzazione
non è semplice, soprattutto
per le imprese di dimensioni ridotte che caratterizzano
il tessuto imprenditoriale
italiano. Meglio collaborare
per realizzare una strategia
efficace, grazie al supporto dei servizi di rete offerti
da Confindustria Venezia
- Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, Ice-Agenzia,
Acrib - Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta.
Per esempio, la rete Join
Venice riunisce 4 aziende nel settore engineering,
per competere con i colossi
internazionali fuori dall’Italia: Kazakistan, Kosovo,
Panama, Costa Rica, Egitto,
Congo, Francia, Slovenia
sono i Paesi nei quali opera, e ha preso contatti anche
per l’Egitto e l’Iran. È nata
anche una rete che aggrega
le imprese del settore della
Il fenomeno delle reti
d’impresa in Italia vale
un fatturato aggregato
di 86 miliardi di euro
pelle, che ha portato all’apertura di uno showroom
a Beijing, e di una serie di
negozi al dettaglio in Austria e Slovenia; inoltre, sta
nascendo un’aggregazione
animata dai produttori di
abbigliamento. Il progetto
Retimpresa è stato concepito nel 2010 ed è partito con
un primo contratto di rete
italiano che ha coinvolto le
associazioni delle industrie
della Toscana Sud. Ad oggi, dati aggiornati ad aprile
2016, le aziende coinvolte
sono 13.978, e i contratti di
rete stipulati sono 2.793. A
Nord Est le reti d’impresa
coinvolgono 524 aziende
in Friuli, 249 in Trentino,
1.198 in Veneto. In tutto
1.971 imprese del Nord Est
sono impegnate in contratti di rete. L’evento del
Roadshow, prossima tappa
l’11 maggio a Treviso, serve a informare e sostenere
le imprese interessate al
progetto. Saranno presenti Ice-Agenzia, che oltre a
organizzare presenta una
serie di strumenti utili alle
aziende, il Ministero dello
Sviluppo Economico (Mise)
o il Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione
Internazionale (Maeci). Il
fenomeno delle reti vale in
Italia un fatturato aggregato
pari a 86 miliardi di euro,
che corrispondono a un valore aggiunto di 19 miliardi
di euro. Ma quali sono le
caratteristiche delle imprese
che si aggregano? A dircelo
è lo studio “Reti d’impresa” curato dal Centro Studi Confindustria. Il 74,1%
delle imprese che fanno rete
appartiene a una medesima
regione, il 58,4% alla stessa
provincia. Si tratta di reti di
dimensioni ridotte, l’89,9%
composta da meno di 10 im-
MORGAN&MORGAN / Broker assicurativo contro le minacce informatiche
Protezione dai rischi della Rete
Tutela assicurativa e una unità di crisi per reagire all’attacco
L
e ultimissime ricerche e
proiezioni sono concordi
nel sostenere che nell’arco di
2-3 anni gli attacchi che arriveranno dalla Rete ai sistemi
informatici sono destinati a
triplicare. Un fenomeno imponente, se si pensa che già oggi
si calcolano nel mondo danni
per 445 miliardi di dollari l’anno prevalentemente in Usa,
Germania, Cina e Giappone.
Da questo conteggio sono
esclusi i maggiori rischi correlati, ovvero spese legali, danni
alla reputazione e perdite di
quote di mercato. Nonostante
questo quadro, “in generale
- analizza Morgan Moras, direttore tecnico del broker assicurativo Morgan&Morgan
- le aziende industriali e commerciali stanno ancora sottovalutando questi rischi. Si
investe poco sulla protezione,
anche se esistono alcune norme importanti quali i dettami
contenuti in Basilea 2 per gli
istituti di credito e le disposizioni della legge sulla privacy, la 196/2003, per quanto
riguarda la conservazione dei
dati personali”.
Eppure le minacce ai sistemi
informatici possono arrivare
Morgan Moras,
direttore tecnico di
Morgan&Morgan
da più fonti. “L’errore umano
è fonte significativa di rischi
cyber, a causa di impiegati
negligenti o per mancanza di
attenzione - spiega Moras -.
Ci sono poi i malware/virus,
gli attacchi contro il web, il
furto o perdita di pc e dispositivi mobili, hacker, terrorismo, attacchi phishing, furti
d’identità, pharming, man in
the browser”. In questo scenario non basta pensare di
ricorrere a una copertura assicurativa, poiché le aziende
devono innanzitutto saper
amministrare i rischi opera-
tivi e quelli da cyber. Da qui
il ruolo strategico di una realtà come Morgan&Morgan.
“Innanzitutto operiamo un’analisi dei sistemi di sicurezza
attivati nelle aziende, per individuare eventuali falle e definire gli interventi necessari
- puntualizza Moras -. Quindi
selezioniamo la compagnia
assicurativa specializzata in
questa tipologia di rischi che
meglio si attaglia all’azienda
in questione”. Avere una copertura assicurativa adeguata,
sottolinea il direttore tecnico,
“è importante anche perché in
essa è incluso l’intervento di
una ‘unità di crisi’. Dopo che
un’azienda ha subito l’attacco
di una minaccia, infatti, ha
necessità di agire subito per
limitare i danni e riprendere
la completa funzionalità al
più presto - evidenzia Moras -,
arginando così una perdita di
competitività aziendale. Anche nell’ambito del cyber risk,
dunque,
Morgan&Morgan
persegue la sua mission, cioè
“prestare particolare attenzione all’analisi dei rischi e delle
polizze, ottimizzando il pacchetto assicurativo attraverso
la mediazione”.
prese, le quali sono raddoppiate in numero dal 2011 al
2015, il 45,8% da meno di
quattro. Ad associarsi, poi,
sono aziende multisettoriali, l’84% è tale, e il 45,1%
delle reti è composta da almeno metà delle imprese
appartenenti a diversi comparti produttivi. In testa, il
comparto della meccanica,
12%, poi i servizi tecnologici, 11,8%, ma l’incidenza
delle aziende della meccanica nelle reti d’impresa è più
alta: il 34,9%.
Si integrano bene manifattura e servizi, come dimostra il 53,6% delle reti che
le coinvolgono, e parlia-
mo soprattutto di servizi
tecnologici, il 32,5%. Gli
obiettivi? Il 24,5% delle reti punta alla penetrazione
nei mercati esteri, il 14,9%
mira invece alla R&S, con
un’alta percentuale di imprese manifatturiere coinvolte, rispettivamente il
59% e il 63,9%.
Eventi
Lunedì 23 maggio 2016
Fare impresa a Nordest
ASCENSORI
Nel dicembre del 2011 viene inaugurato
il nuovo stabilimento di Mestrino (PD),
di 6500 mq coperti, con una palazzina di
uffici su 3 piani per complessivi 750 mq,
con altri 200 mq per l’ufficio tecnico.
L’azienda è completamente autosufficiente
dal punto di vista energetico, grazie
all’impianto fotovoltaico da 100 kw.
Giovani, ma con
40 anni di esperienza.
Bruno Vergati diventa ascensorista a 16
anni. Ha imparato con gli occhi, ma è
soprattutto con il cuore e con l’esperienza
sul campo che matura il desiderio di
diventare imprenditore. Nel 1975 fonda
l’azienda Vergati Srl ed oggi, a distanza di
40 anni, è orgoglioso di guidare la società,
leader del settore, assieme ai figli.
Vergati Ascensori è certificata “IMPIANTO
SICURO”, marchio che garantisce i
massimi standard di qualità e sicurezza.
“IMPIANTO SICURO” è un progetto
sviluppato dal Consorzio TRE-E, a cui
aderiscono le migliori aziende presenti in
Italia.
Soluzioni e servizi PERSONALIZZATI per l’elevazione
Vergati srl fa parte di
ASCENSORI - PIATTAFORME ELEVATRICI - MONTACARICHI - SCALE MOBILI - MONTASCALE - MONTAUTO
VERGATI SRL
V. Caldonazzo, 13 - 35035 Mestrino (PD) | P.I. 02338720283 | Tel. 049 8987160 | Fax. 049 8987280 | [email protected] | www.vergatiascensori.it
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