programma di sala
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loggia del grano sabato 22 giugno ore 21,15 mito anarchico Icarus vs Muzak Giorgia Balivo Gabriele Genta Vittorio Licci Francesco Pedrazzini Chiara Schiatti musiche di John Cage, Francesco Filidei, Icarus vs Muzak evento n. 204 eterotopie altri luoghi mantova G I U G N O 21 - 30 m i t o o p e r d ’ a r t t o t a l a e e 2 0 0 eventi SUONI PAROLE VIDEO 10 anni John Cage Imaginary Landscape n.1 Imaginary Landscape n.2 Inlets Francesco Filidei I funerali dell’anarchico Serantini Icarus vs Muzak Improvvisazione collettiva si ringrazia Raitrade per la gentile concessione della partitura di Francesco FIlidei Della produzione sterminata e multiforme di John Cage, gli Imaginary Landscape (in tutto 5) composti tra il 1938 d il 1952, rivelano la grande inventiva del compositore americano, la sua capacità inarrivabile di “costruire” musica con i mezzi più impensabili. Come scrive Marco Angius, con questi lavori “non siamo più alle prese con pezzi di musica in senso stretto ma con frammenti di realtà ritagliata e inscatolata, assemblaggi fuori catalogo d’implacabili congegni sonori piuttosto che composizioni comunemente intese. L’invenzione di Cage trasforma i dispositivi tecnologici della sua epoca in macchine cantanti, ordigni acustici che minano l’ordine storicizzato di ogni buona maniera, ruderi della modernità che luccicano ancora oggi in tutta la loro smagliante e quasi aggressiva creatività. Anche un chiassoso barattolame, emblema di un’Arte Povera che fa il suo ingresso nella sperimentazione sonora proprio con Cage e i suoi imprevedibili paesaggi, viene organizzato in decostruzioni visionarie al punto che i rifiuti tecnologici di un’epoca di sperimentazioni, come è stato emblematicamente un po’ tutto il secolo appena trascorso, si trovano convertiti in eventi immaginari e immaginifici”. Francesco Filidei (1973) compositore, organista, allievo fra gli altri di Salvatore Schiarrino, Marco Stroppa al Coservatorio di Parigi, è protagonista di una carriera musicale che lo vedono presente in importanti festival di musica contemporanea in Italia ed in Europa; Icarus vs Muzak esegue un estratto dall’opera “N.N.” dedicata all’anarchico Franco Serantini, massacrato di botte dai poliziotti nel 1972. Quella di Franco Serantini (ragazzo abbandonato alla sua nascita e abbandonato alla sua morte) è la storia di uno dei tanti giovani colpiti e dimenticati da uno Stato assente, se non colpevole. La storia narrata con grande passione da Corrado Stajano nel libro “Il Sovversivo. Vita e morte dell’anarchico Serantini” (1975) attraverso la realizzazione di una intensa cerimonia sonora, di profonda drammaticità. Icarus vs Muzak è un progetto giovanile dell’Icarus Ensemble, che segue la fortunata esperienza di Icarus Junior. Il quartetto, formato da allievi di Francesco Repola al conservatorio di Reggio Emilia, è seguito e coordinato da Simone Beneventi, che ne è anche il solista. Il nome Muzak è il marchio della fabbrica statunitense che per prima elaborò un prodotto musicale destinato ad essere diffuso nelle industrie del tempo per aumentare la produttività, divenuto poi sinonimo di musica di sottofondo, da consumare senza attenzione (nei ristoranti, in ascensore…). La sigla vs sta per versus, che in inglese significa contro (l’abbreviazione è usata ad esempio nell’indicazione degli incontri sportivi) e delinea la volontà di Icarus di produrre musica con un forte valore intrinseco. Icarus Junior nasce come progetto dell’Icarus Ensemble all’interno dell’Officina delle Arti di Reggio Emilia. Ha suonato a Berkeley, Zagabria, Cairo, Alessandria d’Egitto, Digione, Belfort, Milano, Bologna, Modena, Mantova, Reggio Emilia, Santa Severina. Il quartetto di percussioni Icarus vs Muzak ha debuttato al festival dell’Università di Padova 2012.