Criteri per un miglioramento della valutazione

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Criteri per un miglioramento della valutazione
Criteri per un miglioramento della valutazione della qualità della ricerca (VQR)
In vista della prossima Valutazione della Qualità della Ricerca, che coprirà presumibilmente il quadriennio
2011-2014, si intende suggerire alcuni criteri da adottare per le prossime pubblicazioni al fine di migliorare
i risultati ottenuti con la VQR 2004-2010 e aumentare i prodotti nelle classi di merito “Eccellente” e
“Buono”.
1) Individuazione di temi di ricerca sui quali sia possibile assicurare la sussistenza del carattere di
originalità e innovazione oltre che un avanzamento rispetto alla conoscenze attuali.
2) Mettere a frutto le collaborazioni esistenti con studiosi stranieri per l’incremento del numero delle
pubblicazioni con co-autore straniero.
3) Per pubblicazioni monografiche scegliere editori di prestigio per il SSD o la Macroarea: l’editore
straniero può costituire un valore aggiunto.
4) Per articoli in rivista pubblicare possibilmente in riviste di fascia A (per consultare quali riviste sono
state considerate in tale fascia per la VQR 2004-2010:
Area 10: http://www.anvur.org/attachments/article/254/area10_classe_a.pdf;
Area 11: http://www.anvur.org/attachments/article/254/area11_classe_a_0.pdf.
È opportuno, comunque, precisare che non necessariamente una pubblicazione in rivista di classe A
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ottiene una valutazione eccellente o buona .
La valutazione della ricerca prevede un duplice approccio:
Qualitativo: il giudizio dei pari (valutatori) o peer-review che risulta a tutt’oggi il più importante
metodo per una valutazione significativa della qualità.
Quantitativo: termini numerici di impatto scientifico.
Per la valutazione qualitativa dei prodotti si suggerisce l’adozione di metodi di confronto con colleghi del
medesimo SSD (o affini) rispetto alla propria produzione, con riferimento ai criteri di scelta dei prodotti da
portare a valutazione.
Si fa presente, infatti, che in alcuni casi le valutazioni negative ottenute nella VQR 2004-2010 sono state
determinate dall’errata scelta del prodotto, pur sussistendo un ampio numero di pubblicazioni tra cui
selezionare.
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Per la valutazione quantitativa, adozione di criteri bibliometrici , si indicano le due misure più conosciute:
L’impact factor.
Il numero di citazioni.
L’Impact Factor misura il livello della ricerca scientifica, su scala nazionale ed internazionale, delle
pubblicazioni scientifiche. Varia moltissimo da area ad area; è, infatti, una misura del numero di citazioni
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Rapporto finale di area. Gruppo di Esperti della Valutazione dell’Area 10 Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie e
Storico-artistiche (GEV10), p. 28: “Non si verifica una perfetta concordanza tra l’eccellenza del prodotto e quella delle
riviste, anche se la percentuale di articoli su rivista che vengono classificati come Eccellente o Buono diminuisce con il
diminuire del rating della rivista. Infatti per le riviste di classe A la percentuale di articoli valutati come Eccellente o
Buono è pari al 78,7%. Tale percentuale scende al 64,9% se si considerano le riviste in classe B e al 58,8% se si
considerano le riviste in classe C. Simmetricamente, la percentuale degli articoli su rivista valutati come Limitato è pari
al 7,2% per le riviste in classe A mentre sale al 19,2% per le riviste in classe C (nel computo le riviste appartenenti a
diversi settori sono calcolate in rapporto alla loro collocazione migliore)”. Non sono state fornite percentuali in merito
dal GEV dell’Area 11.
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Al momento non è dato sapere se per la prossima VQR verranno adottati i criteri bibliometrici anche per le Aree 10 e
11. Ciò potrebbe determinare un arretramento rispetto alle posizioni ottenute con la VQR 2004-2010.
Criteri per un miglioramento della valutazione della qualità della ricerca (VQR)
dei lavori pubblicati in una certa rivista rispetto al numero totale di lavori pubblicati dalla stessa rivista
negli anni precedenti. L'IF è oggi il metodo più diffuso per quantificare il livello della produzione scientifica.
Il database è prodotto dalla Thomson Reuters ed è accessibile tramite il portale Web of Knowledge. Per
accedere al database è necessario chiedere l’autenticazione al servizio Proxy al Servizio Bibliotecario di
Ateneo (SBA) http://sba.unimc.it/ricerca-bibliografica/banche-dati (la dott.ssa Monacelli ha le credenziali
di accesso e può verificare l’IF, previa richiesta dei docenti).
Il numero di citazioni di un articolo, invece, si può verificare liberamente tramite il database Scopus
(http://www.scopus.com/) che permette la ricerca per nome dell’autore, titolo dell’articolo, parole chiave,
ISSN, ecc. o mediante il motore di ricerca http://scholar.google.it/.
Nella selezione dei prodotti da sottoporre a valutazione sarebbe opportuno prediligere quelli con
maggiore IF o numero di citazioni per pubblicazioni precedenti al 2014.
Per le pubblicazioni successive al 2013 sarà chiaramente difficile trovare citazioni e tantomeno calcolare
l’IF e quindi applicare criteri bibliometrici.
RM