MODELLO DI LETTERA Egr. Sen.
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MODELLO DI LETTERA Egr. Sen. ------------------Senato della Repubblica Palazzo Madama Piazza Madama 00186 Roma Oggetto: Disegno di legge 3152 per la messa al bando delle munizioni cluster Egregio Senatore, Con la presente, desidero richiedere il Suo sostegno per disegno di legge presentato in data 19 ottobre 2004 allo scopo di estendere la proibizione vigente per le mine antipersona ad una categoria di armi ad esse assimilabili: le munizioni cluster. Come dimostra l’esperienza dei conflitti nei Balcani, in Afghanistan ed in Iraq (solo per citare i più recenti), l’uso di queste armi presenta numerose preoccupanti implicazioni dal punto di vista umanitario. In particolare, l’elevato numero di ordigni esplosivi (o “submunizioni”) rilasciati da queste armi e l’alto tasso di mancata esplosione all’impatto con il suolo (dovuto ad una combinazione di caratteristiche tecniche, fattori ambientali e meteorologici incontrollabili, e modalità di impiego) sono all’origine di gravissimi fenomeni di “inquinamento” dei territori in cui vengono utilizzate, che rimangono disseminati di centinaia di ordigni innescati ed altamente instabili. La presenza di questi ordigni presenta per le popolazioni locali lo stesso tipo di rischi associati alle mine - morte, ferite invalidanti, impossibilità di accedere alle risorse fondamentali o di transitare sulle strade - ulteriormente aggravati dalla potenza delle cariche esplosive, dalle forme e colori accattivanti che destano curiosità soprattutto nei bambini, e dalla estrema imprevedibilità che rende particolarmente pericolosa e complicata la bonifica. Proprio su questo aspetto, che minaccia di fare delle munizioni cluster un flagello ancora più nefasto delle stesse mine, si incentra l’iniziativa legislativa orientata ad estendere alle submunizioni contenute nelle munizioni cluster il divieto che vige per le mine antipersona. Questa estensione è coerente con definizione di mina antipersona adottata nella legislazione italiana, che basandosi sugli effetti dell’ordigno anziché sul suo progetto, rende possibile l’applicazione del divieto ad una più ampia gamma di ordigni, garantendo quindi un maggior livello di protezione alle popolazioni civili coinvolte in conflitti armati. Vale ricordare che questa caratteristica fa della legislazione italiana un modello nel suo campo, e che con la presentazione del disegno di legge in oggetto le istituzioni parlamentari italiane si collocano ancora una volta all’avanguardia degli sforzi compiuti a livello internazionale (che comprendono tra l’altro una risoluzione adottata dal Parlamento Europeo in data 28 ottobre 2004) per mettere un freno alle drammatiche conseguenze dell’utilizzo di queste armi su milioni di persone. Nella speranza di poter contare sul Suo appoggio per questa importante iniziativa umanitaria, La ringrazio per l’attenzione e invio cordiali saluti.