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AIM Italia
Anna Lambiase
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6 14
AIM Investor Day
Anna Lambiase
15 18
Il Progetto “PiùBorsa”
Un’iniziativa promossa
da Consob
Profilo delle altre
società quotate
su AIM Italia
Ufficio Studi IR Top
21 23
45 51
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AIM Italia: il mercato
per le piccole e medie
imprese
Barbara Lunghi
AIMnews.it,
l’Osservatorio
Permanente
sul mercato AIM Italia
Anna Lambiase
Gli imprenditori più
trasparenti
Ufficio Studi IR Top,
Interviste a cura
di Laura Magna
Appendice – Mercato
AIM Italia: normativa
di riferimento
Ufficio Studi IR Top
- 3 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
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- 4 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
editoriale
... segue da copertina
... i capitali per finanziare idee
di business di valore e complice un mercato azionario
dedicato ad accogliere le PMI
anche con fatturati inferiori
al milione di euro.
Per una PMI i vantaggi della
quotazione sul mercato AIM
Italia sono molteplici e si traducono principalmente in opportunità di crescita, diversificazione delle fonti di finanAnna Lambiase
ziamento e grande visibilità.
Infatti, AIM Italia è il mercato che accoglie le società di piccole e medie dimensioni ed è caratterizzato da requisiti di ammissione e permanenza ridotti, calibrati sulla loro struttura, offrendo
un equilibrio fra attrattività dell’investimento e garanzie per gli investitori. A giugno 2014, il mercato comprende 45 società, di cui il 31% appartenente al settore
della green Economy: in UK il mercato è più ampio ed
eterogeneo e comprende 1.087 società con una raccolta media di 20 milioni di sterline (8 milioni di Euro
su AIM Italia) e market cap totale di 76 miliardi di sterline (1,7 miliardi di Euro su AIM Italia).
IR Top crede fortemente nel potenziale di sviluppo e
di innovazione delle PMI, ne ha seguito l’evoluzione
sui mercati e nel corso degli anni si è specializzata per
supportarle attivamente nel processo di apertura del
capitale attraverso l’IPO, nella costruzione dell’Equity
Story e nella comunicazione finanziaria.
Con una quota di attività pari al 15% del mercato
azionario e un solido track record conseguito in oltre 10 anni di consulenza a società quotate, il Gruppo IR Top supporta le società nella costruzione di
Equity story capaci di attrarre l’attenzione degli investitori, valorizzando il Brand sul mercato dei capitali attraverso il dialogo continuo con la comunità finanziaria e il consolidamento delle relazioni con gli
investitori istituzionali.
Il punto di partenza per la costruzione di una strategia di Investor Relations e comunicazione finanziaria è comprendere se l’impresa è pronta per sfruttare i benefici derivanti dalla quotazione e se il management è in grado di gestire il cambiamento connesso allo status di società quotata. A tal fine, IR Top
continua nella sua missione di promuovere la cultura
dell’Equity e la scelta della quotazione presso le PMI
Italiane, condividendo un percorso di trasparenza per
incrementare l’interesse degli investitori istituzionali
nella fase antecedente e successiva all’IPO, rispettivamente focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche distintive dell’azienda e ideando iniziative per sostenere la liquidità del titolo.
Infatti, sono molteplici i progetti di IR Top per valorizzare le PMI quotate e incrementare la visibilità di mercato in un’ottica di maggiore liquidità per investitori
e aziende: ha organizzato l’AIM Investor Day, il primo
evento che offre alla comunità finanziaria l’opportunità di confrontarsi con il Top Management delle imprese quotate sull’AIM Italia su Equity Story, strategie
di crescita e risultati economico-finanziari. Il successo riscontrato sia presso le aziende che presso gli investitori ha dimostrato come la cultura della trasparenza e della comunicazione possa incrementare sia il
livello di interesse degli investitori verso Equity Story
innovative e di successo, sia la domanda di titoli sui
mercati azionari.
IR Top, forte dell’esperienza maturata con oltre 40
società seguite in IPO, ha potenziato la divisione IPO
Advisory per affiancare le società nella valutazione della fattibilità della quotazione in Borsa, supportandole
in ogni fase del processo.
IR Top ha inoltre lanciato il portale AIMnews.it punto
di riferimento in Italia per tutti coloro che sono interessati alla quotazione in Borsa delle PMI e primo progetto online interamente dedicato al mercato. Fornisce a investitori istituzionali/retail, media e società il
monitoraggio completo delle ultime news, dei risultati economico-finanziari e delle strategie relative alle
aziende quotate sull’AIM, delle statistiche di mercato
e delle prossime IPO.
Ci auguriamo che il mercato AIM Italia possa raggiungere nei prossimi anni gli ottimi livelli di IPO, l’elevato
livello di capitalizzazione, i risultati e l’ampia diversificazione settoriale del mercato AIM di Londra.
Ed ora, con questo speciale dedicato all’AIM Italia, vogliamo fornire sia alle nuove aziende che si affacciano
all’equity sia a istituzioni private e pubbliche l’esperienza diretta raccontata dagli imprenditori che rappresentano questo mercato.
Anna Lambiase,
Amministratore Delegato IR Top
- 5 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
I numeri del mercato AIM Italia
I numeri del mercato
AIM Italia
- 1,7 miliardi di Euro la capitalizzazione totale, 2,5 miliardi di Euro il fatturato totale (+22% vs
2012), 178 milioni di Euro l’Ebitda totale (+10% vs 2012), Ebitda margin pari al 12%
- 63 gli Investitori Istituzionali nel capitale delle società AIM Italia (65% italiani e 35% esteri)
- 115 le partecipazioni* detenute per un investimento complessivo di 179 milioni di Euro (10% della
capitalizzazione del segmento) e un investimento medio pari a 2,9 milioni di Euro
- Il 54% delle partecipazioni focalizzato su società con capitalizzazione inferiore ai 60 milioni di
Euro
-Settore green il più rilevante in termini di market cap (37%)
- Il valore della raccolta totale in IPO delle società si attesta a 347 milioni di Euro
Anna Lambiase
Overview sul Mercato
AIM Italia e Investitori
Istituzionali
Il mercato AIM Italia di Borsa Italiana LSE,
nato sull’esperienza di successo del mercato
AIM del London Stock Exchange è dedicato
alle PMI italiane; è caratterizzato da minori
requisiti nella fase di ammissione (flottante
minimo al 10%, non sono richiesti capitalizzazione minima, né una struttura di governo
societario determinata o un numero minimo
di anni di esistenza e azionisti), un processo
di IPO semplificato (il prospetto informativo è sostituito dal documento di ammissione ed è necessaria la certificazione del Bilancio di un solo esercizio) e minori adempimenti post quotazione (non sono previsti
resoconti intermedi di gestione).
Il numero delle società quotate sul mercato
AIM Italia al 5 giugno 2014 è pari a 45, con
una raccolta complessiva pari a 347 milioni
di euro (91% in OPS e 9% in OPV), una raccolta media pari a 7,7 milioni di euro e un
flottante che si attesta in media al 25%. La
capitalizzazione di mercato totale ammonta
a 1,7 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del
2014 le IPO sul mercato sono state 9, con
Lo studio analizza tutte le partecipazioni degli Investitori Istituzionali all’interno del capitale delle società quotate sul mercato AIM Italia al 5 giugno 2014.
una raccolta totale pari a 98 milioni di euro
(grafico 1). La performance dell’indice FTSE
AIM Italia dalla data di costituzione nel luglio 2013 è positiva e pari al +8,5%.
La maggiore società in termini di capitalizzazione di mercato è Gala con una market cap
di 186 milioni di euro (tabella 1). Seguono
Rosetti Marino con una capitalizzazione di
mercato pari a 153 milioni di euro e Net Insurance con una capitalizzazione di 137 milioni di euro. Il grafico 2 mostra la distribuzione delle società per capitalizzazione di
mercato al 5 giugno 2014. Il 33% è costituito da società con una capitalizzazione infe-
riore a 15 milioni di euro; il 62% da società
con una capitalizzazione inferiore a 30 milioni di euro, mentre le società con una capitalizzazione inferiore a 100 milioni di euro rappresentano il 91%. La capitalizzazione
media è pari a 39 milioni di euro, la capitalizzazione mediana è pari a 26 milioni di euro.
In termini di capitalizzazione (grafico 3), il
settore maggiormente rappresentativo del
mercato AIM Italia è Green (37% sul totale, con una market cap di 648 milioni di euro), seguito da Finanza (19% sul totale con
una market cap di 325 milioni di euro, Media
(14%), Ingegneria (9%) e ICT (6%).
Grafico 1 – Dimensioni del mercato AIM Italia
1739
545
491
347
168
98
IPO 2013
45
IPO 2014
TOTALE AIM ITALIA
15
9
*
Società
Market cap
Fonte: Borsa Italiana
- 6 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Raccolta
I numeri del mercato AIM Italia
Tra il 2013 e i primi sei mesi del 2014 le società della Green Economy sono state protagoniste del mercato AIM Italia con 12 quotazioni di successo su 24 IPO (Fonte Osservato-
rio VedoGreen) con particolare riferimento
a: PLT energia, Energy Lab, Ecosuntek, Agronomia, Gala, Gruppo Green Power, Enertronica, Sacom, TE Wind, Ki Group, Innovatec
e GreenItaly1, la prima SPAC (Special Purpose Acquisition Company) tematica specializzata che nasce con l’obiettivo di presidiare
la Green Economy, industry che si distingue
Tabella 1 – Il mercato AIM Italia
Società
Gala
Rosetti Marino
Net Insurance
Fintel Energia Group
Methorios Capital
Triboo Media
Italia Independent Group
PLT Energia
Tbs Group
Leone Film Group
Frendy Energy
Industrial Stars of Italy
Expert System
Primi sui Motori
Greenitaly1
Neurosoft
Agronomia
Ki Group
Gruppo Green Power
Vrway Communication
Ecosuntek
Digital Magics
Imvest
Mc Link
First Capital
Energy Lab
Safe Bag
Mondo TV France
Ambromobiliare
Sacom
Innovatec
Enertronica
WM Capital
TE Wind
Softec
Poligrafici Printing
IKF
Valore Italia Holding Di Partecipazioni
Soft Strategy
Compagnia Della Ruota
Arc Real Estate
Sunshine Capital Investments
HI Real
Pms
Vita Società Editoriale
MEDIA
SOMMA
Macro Settore
Green
Energia / Ingegneria
Finanza
Green
Finanza
Media&Digital
Fashion
Green
Healthcare
Media&Digital
Green
SPAC
ICT
Media&Digital
Green
ICT
Green
Green
Green
Media&Digital
Green
Finanza
Real Estate
ICT
Finanza
Green
Prodotti e servizi
Media&Digital
Finanza
Green
Green
Green
Prodotti e servizi
Green
ICT
Media&Digital
Finanza
Finanza
Prodotti e servizi
Finanza
Finanza
Finanza
Prodotti e servizi
Prodotti e servizi
Media&Digital
Area
Data IPO
Flottante
Raccolta
AUC
Vendita
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Nord
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Nord
Estero
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Centro
Nord
Nord
Nord
Nord
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Nord
Sud
Nord
Centro
Nord
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Centro
Nord
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Centro
Nord
Sud
Nord
Nord
Centro
Nord
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mar-10
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11%
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n.s.
0,4
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100%
17%
19%
14%
11%
n.s.
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18%
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10%
59%
17%
12%
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24,9
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0,0
0,0
0,4
0,0
0,7
31,6
Market Cap
05/06/2014
186,3
152,8
136,7
113,6
92,1
80,8
80,7
64,6
63,5
62,1
54,8
47,6
46,5
40,0
36,3
33,3
31,5
29,7
29,1
28,9
27,4
25,7
25,5
22,6
22,2
21,6
21,4
17,6
16,7
16,4
14,9
12,7
11,3
9,2
8,9
8,6
8,3
7,7
7,0
6,4
6,0
3,2
2,9
2,3
1,6
38,6
1739,1
Fonte: Elaborazioni IR Top su dati societari e Borsa Italiana
- 7 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Grafico 2 – Distribuzione percentuale delle società per capitalizzazione di mercato
Grafico 3 – Distribuzione dei settori
AIM Italia per capitalizzazione di mercato
33%
29%
37%
Green
19%
Finanza
14%
Media
16%
13%
9%
Ingegneria
6%
ICT
4%
4%
101- 150
151 - 250
5%
Fashion
0 - 15
16- 30
31-60
61-100
Healthcare
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana, 05/6/2014
per la forte innovazione tecnologica e gli elevati tassi di crescita. GreenItaly1 ha raccolto 35 milioni di Euro mediante la quotazione sul Mercato AIM Italia al fine di realizzare
un’operazione di integrazione con una società target entro 24 mesi dalla quotazione. Ha
già avviato la ricerca della società target con
cui realizzerà la business combination, rivolta verso società italiane di medie dimensioni, non quotate, ad alto potenziale di crescita operanti, sia a livello nazionale sia internazionale, nel settore della green economy.
4%
SPAC
3%
Prodotti e servizi
3%
Real Estate
1%
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana, 05/6/2014
Tabella 2 – Requisiti del mercato AIM Italia a confronto con MTA e segmento STAR
PRE IPO
REQUISITI FORMALI
Flottante
Bilanci certificati
Principi contabili
Offerta
Altri documenti
AIM Italia
10%
1 (se esistente)
Italiani o Internazionali
Istituzionale
Documento di Ammissione
Market Cap
No requisiti formali
CdA (n. Indipendenti)
No requisiti formali
Comitato Controllo Interno
No requisiti formali
Incentivi al Top Management
No requisiti formali
Website
MTA
25%
3
Internazionali
Istituzionale / Retail
-Prospetto Informativo
-SCG
-Piano Industriale
-QMAT
Min. € 40 mln
Raccomandato
(Codice CG)
Raccomandato
(Codice CG)
Raccomandato
(Codice CG)
Obbligatorio
Raccomandato
Segmento STAR
35%
3
Internazionali
Istituzionale / Retail
-Prospetto Informativo
-SCG
-Piano Industriale
-QMAT
Min. € 40 mln - Max. € 1 mld
Obbligatorio
(N. nel Regolamento)
Obbligatorio
(Maggioranza Indipendenti)
Obbligatorio
(Remunerazione legata a
performance)
Obbligatorio
POST IPO
REQUISITI FORMALI
Corporate Governance
AIM Italia
Facoltativo
MTA
Comply or Explain
Specialist
Obbligatorio
Liquidity Provider
Facoltativo
Liquidity Provider
Informativa
Regolamento AIM
TUF e Regolamento Emittenti
Entro 120 giorni dalla chiusura
esercizio
Entro 45 giorni dalla chiusura
trimestre
Entro 60 giorni dalla chiusura
semestre
Bilancio annuale
Rendiconti Intermedi di gestione (I-III)
Relazione semestrale
Entro 6 mesi dalla chiusura esercizio
No
Entro 3 mesi dalla chiusura semestre
- 8 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Segmento STAR
Parzialmente obbligatorio
Obbligatorio
Liquidity Provider, 2 ricerche,
incontri con investitori
TUF e Regolamento Emittenti
Sì - se entro 90 giorni da chiusura
esercizio no IV Trimestrale
Entro 45 giorni dalla chiusura
trimestre
Entro 60 giorni dalla chiusura
semestre
I numeri del mercato AIM Italia
Grafico 4 – Presenza di Investitori Istituzionali nelle società AIM Italia
58%
42%
42%
33%
24%
Nessuno
Almeno 1
Almeno 2
Almeno 3
Almeno 4
22%
Piu' di 4
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana, 05/6/2014
Grafico 5 – Le prime 5 società per numero di Investitori Istituzionali
Composizione
dell’azionariato
15
N. Investitori istituzionali
12
11
Italia Independent Industrial Stars of
Group
Italy
Net Insurance
9
9
GreenItaly1
Leone Film Group
Tabella 3 – Classifica degli Investitori Istituzionali per numero di partecipazioni
detenute
N. PARTECIPAZIONI
10
Lemanik SA
Nextam Partners SGR
Anima SGR
Sella Gestioni SGR
Arca SGR
Kairos Partners SGR
6
5
4
4
4
4
Il grafico 5 mostra le società classificate per
maggior numero di Investitori Istituzionali
presenti nel capitale.
Gli Investitori Istituzionali
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana, 05/6/2014
INVESTITORE
Zenit SGR
Il grafico 4 mostra la presenza degli Investitori Istituzionali con partecipazioni nell’azionariato delle società del mercato AIM Italia: 26 società (pari al 58% del totale) annoverano almeno un investitore istituzionale
nel capitale, mentre 19 società (il 42%) sono partecipate da almeno due.
Società
Digital Magics, Expert System, Frendy
Energy, Industrial Stars of Italy, Leone
Film Group, MC Link, Net insurance,
Primi sui Motori, Safe Bag, Triboo
Media
GreenItaly1, Industrial Stars of Italy,
Italia Independent Group, Ki Group,
Leone Film Group
Gala, Italia Independent Group, Ki
Group, Leone Film Group, Safe Bag
Industrial Stars of Italy, Italia
Independent Group, Methorios
Capital, Triboo Media
Digital Magics, Industrial Stars of Italy,
MC Link, Primi sui Motori
GreenItaly1, Italia Independent
Group, Ki Group
Industrial Stars of Italy, Italia
Independent Group, Ki Group, Safe
Bag
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana, 05/6/2014
Nell’azionariato delle società sono presenti
63 Investitori Istituzionali, di cui 41 italiani
(65%) e 22 esteri (35%). Detengono un investimento complessivo pari a 179 milioni
di euro (109 milioni di euro, pari al 61%, gli
italiani e 70 milioni di euro, pari al 39%, gli
esteri), che rappresenta il 10% della capitalizzazione di mercato complessiva del mercato AIM Italia. L’investimento medio è pari a € 2,9 milioni, l’investimento mediano è
pari € 1,7 milioni. Il numero delle partecipazioni complessivamente detenute è pari a
115. Il grafico 6 mostra la distribuzione delle
partecipazioni per capitalizzazione.
La tabella 3 mostra l’elenco degli Investitori Istituzionali più attivi in funzione del numero di partecipazioni complessive (sopra
e sotto la soglia di rilevanza).
La distribuzione percentuale delle partecipazioni per valore mostra che il 33% degli
investimenti si colloca al di sotto di 1 milione di euro, l’84% si colloca sotto i 5 milioni
di euro (grafico 7).
- 9 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Grafico 6 – Distribuzione delle partecipazioni per capitalizzazione
Grafico 7 – Distribuzione % delle partecipazioni nelle società AIM Italia
34%
Distribuzione % partecipazioni
25%
oltre
5 mln €
19%
10%
tra 1
e 5 mln €
10%
fino a
1 mln €
3%
0 - 15
16- 30
31-60
61-100
101- 150
151 - 250
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana, 05/6/2014
16%
51%
33%
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana,
05/6/2014
Profilo degli Investitori Istituzionali
Zenit SGR
Zenit SGR è una Società di Gestione
del Risparmio indipendente, operativa dal
1995, esclusivamente dedicata e specializzata nell’Asset e Wealth Management sia
per la clientela privata che per gli investitori istituzionali. L’offerta è articolata in una
selezionata e qualificata gamma di fondi comuni mobiliari italiani, sicav lussemburghesi e servizi di gestione e consulenza, con
Asset under Management pari a circa 660
milioni di Euro. ZENIT SGR si caratterizza principalmente come gestore attivo con
un approccio basato sull’analisi delle principali variabili micro e macroeconomiche e
sui fondamentali societari per creare valore aggiunto per i propri investitori con costanza nel tempo.I settori di eccellenza sono i mercati monetario ed obbligazionario
dell’area euro e l’azionario Europa. L’area
di assoluta supremazia è l’azionario Italia,
in particolare il segmento delle medium e
small caps, con il fondo Zenit Mc Pianeta
Italia e la sicav Zenit Multistrategy Stock
Picking. Su tali segmenti degli investimenti
la società vanta eccellenti track records a
testimonianza della qualità del team di analisi e gestione e della solidità del processo.
Lemanik SA
Il Gruppo Lemanik, fondato a Ginevra
nel 1971, offre soluzioni finanziarie dedicate
sia agli investitori privati che agli investitori
istituzionali. Il Gruppo opera attualmente
in Svizzera e Lussemburgo nei settori della
gestione patrimoniale, del private banking
e del wealth management. Da sempre indipendente, il gruppo è guidato da una stabile compagine sociale che ha consentito di
mantenere autonomia decisionale e di garantire un’offerta incondizionata che mette al primo posto gli interessi dei clienti.
Lemanik collabora con svariati investitori
istituzionali e privati in oltre 20 Paesi in
tutto il mondo. L’accuratezza e la personalizzazione del servizio offerto si associano
alla capacità di innovare e generare valore concentrandosi su competenze distintive e creando quindi relazioni di lungo periodo con i clienti.
Il Gruppo Lemanik è costituito da due diverse società: Lemanik S.A., società di
Private Banking con sede in Svizzera, a Lugano, regolata dalla FINMA, autorità di vigilanza elvetica; Lemanik Asset Management S.A., Management Company di
diritto lussemburghese che si occupa della gestione di fondi di investimento di terzi, con sede in Lussemburgo e una filiale in
Svizzera, regolata dall’autorità di vigilanza
lussemburghese CSSF.
Nextam Partners SGR
Con sede a Londra, Milano e Firenze, il
- 10 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Gruppo Nextam Partners nasce da una
partnership indipendente di professionisti
attivi sia nella gestione di patrimoni, fondi
comuni, sicav e fondi alternativi, che nella
consulenza finanziaria rivolta a istituzioni e
high net worth individuals attraverso le tre
società operative Nextam Partners SGR,
Nextam Partners SIM e Nextam Partners
Ltd. La missione di Nextam Partners consiste nel tutelare ed accrescere il valore dei
patrimoni mobiliari attraverso una disciplinata selezione di portafogli di alta qualità
e nel rispetto del mandato conferitole dagli investitori.
Anima SGR
Il Gruppo ANIMA è l’operatore indipendente leader in Italia dell’industria del risparmio gestito, con un patrimonio complessivo in gestione di oltre 52 miliardi di
Euro (a fine maggio 2014), più di 100 partner distributivi e circa 1 milione di clienti.
ANIMA è una realtà in continua crescita,
con 192 professionisti in Italia e 26 all’estero: oltre 40 dedicati agli investimenti, oltre
10 al risk management e più di 45 a vendite
e marketing. Sintesi di percorsi e specializzazioni differenti e complementari, il Gruppo ANIMA si presenta oggi con una gamma di prodotti e di servizi tra le più ampie a disposizione sul mercato. Il Gruppo
ANIMA articola la propria offerta in fondi
I numeri del mercato AIM Italia
Tabella 4 – Gli Investitori Istituzionali esteri più attivi
INVESTITORI ISTITUZIONALI ESTERI
Lemanik SA
Swiss & Global Asset Management
Pharus Management SA
FIL Investments International
Norges Bank Investment Management
Julius Baer
AXA Investment Managers (Paris) SA
Janus Capital International Ltd.
Credit Suisse Asset Management Funds
Pairstech Capital Management
AllianceBernstein LP
Zeus capital Sicav NAZIONALITÀ
Lussemburgo
Svizzera
Svizzera
USA
Norvegia
Svizzera
Francia
Francia
Svizzera
UK
USA
Lussemburgo
La tabella 4 mostra i nuovi Investitori Istituzionali esteri più attivi in termini di partecipazioni detenute a giugno 2014.
Risultati Economico Finanziari
comuni di diritto italiano e Sicav di diritto
estero. Opera anche nel settore della previdenza complementare per aziende e privati, e in quello delle gestioni patrimoniali
e istituzionali.
prudenza, cultura del cliente e del controllo propri del Gruppo Banca Sella.
Sella Gestioni SGR
Sella Gestioni SGR (già Gestnord Fondi),
nata nel 1983, è stata una delle prime Società di Gestione italiane ad aver offerto al risparmiatore uno strumento finanziario innovativo: il fondo d’investimento. Oggi offre una vasta gamma di prodotti tra Fondi
Comuni, Fondo di Fondi Multimanager, Previdenza Complementare e Sicav.
Sella Gestioni SGR è attiva nell’ambito delle seguenti aree di business: fondi di diritto
italiano e lussemburghese, offerta mandati di gestioni patrimoniali per clientela istituzionale, previdenza complementare, selezione e gestione di prodotti di società terze
(“multimanager”), consulenza in tema di gestione del rischio, ideazione di prodotti finanziari a favore di Compagnie Assicurative.
La rete distributiva di Sella Gestioni SGR è
composta da più di 40 enti collocatori, con
oltre 1600 sportelli e da SIM di promotori finanziari.
Sella Gestioni SGR persegue uno stile di gestione attivo, non orientato alla speculazione, ma finalizzato all’equilibrata rivalutazione
del patrimonio del cliente. Il costante monitoraggio del rischio consente di ottenere
risultati di qualità persistenti nel tempo, nel
rispetto dei più alti valori di trasparenza,
La capitalizzazione media è di 39 milioni di Euro. Nel 2013 il fatturato medio è pari a 39 milioni, in crescita del +22% rispetto all’esercizio
2012. Il fatturato del settore green, il più rap-
Arca SGR
La società Arca SGR, nata nel 1983, è stata costituita da 12 Banche Popolari, alle quali si sono aggiunti negli anni numerosi Istituti di Credito e Sim. Grazie alla presenza di
più di 120 enti collocatori operanti con oltre 8.000 sportelli e con una rete di promotori finanziari e canali online, Arca SGR dispone di una tra le maggiori e capillari reti
di distribuzione in Italia. Arca SGR è una tra
le prime Società di Gestione del Risparmio
operanti in Italia, con un patrimonio complessivo in gestione – retail e istituzionale –
pari a oltre 23 miliardi di Euro.
Nello specifico segmento dei Fondi Comuni,
con una quota di mercato pari a circa il 4%,
circa 500.000 sottoscrittori e oltre 20 miliardi di euro in gestione, Arca SGR si posiziona tra le principali società di gestione del
risparmio in Italia.
Nel 1998 ha lanciato uno dei primi Fondi
Pensione Aperti in Italia: Arca Previdenza.
Nel 2006, con Arca Rendimento Assoluto
è stata la prima Società italiana ad introdurre dei Fondi di nuova generazione. Nel
2008 Arca Sgr ha lanciato due nuovi Fondi
a capitale garantito: Arca Capitale Garantito Giugno 2013 e Arca Capitale Garantito Dicembre 2013. Nel 2009, con i Fondi
Arca Cedola, è stata tra le prime Società
di Gestione del Risparmio a lanciare prodotti a distribuzione dei proventi. Nel 2010
Grafico 8 – Nazionalità degli Investitori Istituzionali con partecipazioni nelle
società AIM Italia
ISRAELE 2%
FRANCIA 3%
USA 3%
NORVEGIA 2%
UK 5%
LUSSEMBURGO 8%
ITALIA 65%
SVIZZERA 13%
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Borsa Italiana,
05/6/2014
presentativo del mercato in termini di market
cap, pari al 64% del fatturato del mercato, è
pari a 122 milioni di Euro. Il fatturato del settore Digital - Media (14% della market cap) è
pari in media a 17 milioni di Euro.
Arca SGR ha lanciato due Fondi “a formula”, Arca Formula Eurostoxx 2015 e Arca
Formula II Eurostoxx 2015 e in aprile 2011
è nato il nuovo Servizio “Arca Risparmia
& Consolida” che ha l’obiettivo di “far lavorare i risparmi consolidando i tuoi guadagni”. Nel segmento dei Fondi Pensione
Aperti, Arca SGR gestisce Arca Previdenza, il primo Fondo Pensione Aperto in Italia per patrimonio e numero di aderenti*,
con circa 2.400 milioni di euro in gestione
e oltre 170.000 aderenti.
Dati aggiornati a fine marzo 2014. * Fonte: IAMA – dati al 31 marzo 2014.
Kairos Partners SGR
Kairos, fondata nel 1999, tra le poche realtà indipendenti nel settore del risparmio gestito italiano, è un Gruppo guidato da Paolo Basilico che conta 130 collaboratori, 19
partner, oltre 5,5 mld € di masse in gestione e sedi a Milano, Roma, Torino e in alcune delle principali piazze finanziarie internazionali. Nel 2013 ha formalizzato la partnership strategica nel settore della gestione
e consulenza di patrimoni privati con Julius
Baer Group Ltd. che ha dato vita a Kairos
Julius Baer SIM S.p.A. Il progetto prevede la
richiesta agli organi di vigilanza delle autorizzazioni necessarie per costituire una banca privata in Italia dedicata alle attività di gestione patrimoniale e consulenza.
L’attività di gestione dei fondi continuerà a
fare capo a Kairos Partners SGR SpA.
- 11 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Grafico 9 – Fatturato 2013 delle società AIM Italia
1400,0
1341,5
1200,0
1000,0
800,0
600,0
392,1
400,0
218,5
200,0
83,0
0,0
0,2
0,4
0,6
1,2
1,7
1,7
2,1
2,3
2,4
3,3
3,3
3,3
4,2
4,3
4,4
5,8
6,0
6,1
8,9
9,3
10,6
10,6
11,5
16,9
20,3
20,5
21,0
21,1
24,9
25,7
27,6
27,7
31,3
37,5
42,6
52,3
57,4
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p
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Fatturato 2013
Fonte: elaborazioni IR Top su dati societari
L’Ebitda medio si attesta a 5 milioni di euro
(+10% vs 2012). L’Ebitda margin del mercato è pari a 12%. La performance media YTD
delle 45 società è pari a +5%.
Liquidità del mercato
Gli investitori esteri rappresentano un terzo delle partecipazioni istituzionali; la liquidità è sensibilmente migliorata nel corso del
2014: nel primi 4 mesi cresce infatti la percentuale di giorni con scambi sul totale dei
giorni di negoziazione attestandosi al 69%
(65% nel 2013), cresce la turnover velocity pari al 58% (36% nel 2013), diminuisce la
volatilità attestandosi al 46% (64% nel 2013)
e cresce il controvalore medio giornaliero
nei primi mesi del 2014.
Dividendi
La politica dei dividendi e il trend di rendimento dei titoli quotati sul mercato AIM
Italia evidenziano un incremento degli utili
distribuiti nel 2014 e un rafforzamento della Dividend Policy da parte delle società del
mercato.
Sono 7 le società quotate su AIM Italia che
distribuiscono dividendi ai propri azionisti
nel 2014 (solo 2 nell’anno precedente), relativamente all’esercizio 2013 in particolare: Compagnia Della Ruota (Finanza straordinaria), Gruppo Green Power (Green
– Efficienza Energetica), Ki Group (Green – Agribusiness), Leone Film Group (Entertainment), Mc Link (ICT), Rosetti Marino (Ingegneria), WM Capital (Business Format Franchising). Il monte dividendi totale
del mercato relativo all’esercizio 2013 si attesta a 6 milioni di Euro.
Il dividendo lordo medio delle società AIM
Italia si attesta a Euro 0,165 per azione con
un dividend yield medio per le società AIM
Italia pari al 2,2%.
Con un rapporto fra dividendi in pagamento e utili conseguiti (payout ratio) medio,
pari al 37%, le società AIM Italia rivelano un
buon equilibrio tra capacità di autofinanziamento, ricorso a fonti di debito e remunerazione del capitale investito.
- 12 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Conclusioni
Il mercato AIM Italia presenta grandi potenzialità per le PMI che vedono nell’apertura del
capitale tramite la quotazione in Borsa prospettive di crescita strategica. Secondo un’analisi dimensionale delle società quotate in Italia riportata dal Memorandum di Intesa sottoscritto da Consob, Abi, Aifi, Assirevi, Assogestioni, Assosim, Borsa Italiana, Confindustria, Fondo
Italiano d’Investimento e Fondo Strategico Italiano per favorire lo sviluppo del mercato mobiliare nazionale e superare il ritardo strutturale
rispetto alle altre economie europee (236 società quotate su MTA vs 1009 in UK, 757 in Germania, 528 in Francia sul listino principale, minore
peso della capitalizzazione complessiva sul PIL che
si attesta al 22,5% a fine 2012), le PMI quotate
rappresentano una percentuale ridotta dell’intero listino, con un peso di gran lunga inferiore
sia rispetto alla percentuale media europea sia
paragonato alla rilevanza nello stesso tessuto
produttivo italiano. La risposta delle piccole e
medie aziende approdate negli ultimi due anni sul mercato AIM Italia confermano che l’interesse è in ascesa e il potenziale numero di
prossime IPO è ancora maggiore.
I numeri del mercato AIM Italia
Tabella 5 – Dividendi approvati dalle assemblee delle società AIM Italia
Macro
Settore
Società
Market
Dividendo
Cap
2013
05/06/2014
Dividendo
Totale 2013
Data
stacco
Data
pagamento
Dividend
Yield
Payout
Ratio
Gruppo Green Power
Green
29,1
0,4369
1,27
26/05/2014
29/05/2014
4,4%
60,0%
WM Capital
Prodotti e
servizi
11,3
0,003
0,03
12/05/2014
15/05/2014
0,3%
24,7%
Leone Film Group
Media
62,1
0,09
1,2
05/05/2014
08/05/2014
1,9%
52,3%
Ki Group
Green
29,7
0,19
1,06
12/05/2014
15/05/2014
3,6%
70,5%
Mc Link
ICT
22,6
0,0550
0,2
23/06/2014
26/06/2014
0,8%
44,5%
Compagnia Della Ruota
Finanza
6,4
0,0388
0,3
12/05/2014
15/05/2014
4,43%
17,8%
Compagnia della Ruota B
0,0082
0,03
12/05/2014
15/05/2014
0,9%
2,2%
Rosetti Marino
Energia /
Ingegneria
152,8
0,50
1,9
12/05/2014
15/05/2014
1,3%
21,2%
MEDIA
0,165
0,75
2,21%
37%
SOMMA
5,96
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana, giugno 2014 - Dividendo totale e Market Cap in Euro Milioni
Grafico 10 – Giorni con scambi % su totale giorni di negoziazione
Grafico 11 – Turnover Velocity
58%
69%
65%
36%
FTSE AIM ITALIA
2013
FTSE AIM ITALIA
Gen. - Apr. 2014
FTSE AIM ITALIA
2013
FTSE AIM ITALIA
Gen. - Apr. 2014
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana al 30/4/2014
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana al 30/4/2014
Grafico 12 – Volatilità
Grafico 13 – Controvalore medio giornaliero €
64%
57.174
46%
35.854
FTSE AIM ITALIA
2013
FTSE AIM ITALIA
Gen. - Apr. 2014
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana al 30/4/2014
FTSE AIM ITALIA
2013
FTSE AIM ITALIA
Gen. - Apr. 2014
Fonte: elaborazioni IR Top su dati Borsa Italiana al 30/4/2014
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IR TOP - Journal of Investor Relations
AIM Italia
AIM Italia: il mercato
per le piccole e medie imprese
Barbara Lunghi
AIM Italia è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane
che vogliono investire nella loro crescita.
Si contraddistingue per il suo approccio regolamentare equilibrato, per un’elevata visibilità a livello internazionale e per un processo di ammissione flessibile, costruito su misura per le necessità di finanziamento delle
PMI italiane nel contesto competitivo globale.
Questo listino non offre solo la possibilità
di raccogliere capitali utili alla crescita, ma
anche di aumentare la visibilità dell’azienda
e migliorare la corporate governance, con
ricadute positive sulla stabilità della società
nel medio-lungo periodo.
AIM Italia ricalca a grandi linee l’omonimo listino londinese. Per superare i problemi di
costi e burocrazia che storicamente hanno
tenuto lontane dalla Borsa le PMI, si è pensato a un percorso di avvicinamento al mercato più snello rispetto a quello principale: in
fase di ammissione non è prevista la pubblicazione di un prospetto informativo, sostituito
da un documento semplificato di ammissione, e successivamente non è richiesta la pubblicazione dei resoconti trimestrali di gestione. La trasparenza sul mercato è comunque
garantita grazie alla figura del Nomad (acronimo di Nominated Adviser), tramutata dal
mercato inglese e responsabile nei confronti
di Borsa Italiana di valutare l’appropriatezza
delle società che richiedono l’ammissione e,
successivamente, di assisterle nel corso della
loro permanenza sul mercato. Dal 2012, inoltre l’AIM Italia si è fuso con il MAC, altro listino creato da Piazza Affari per le small & medium cap, creando così un’unica piattaforma
per le aziende di piccole dimensioni che cercano uno sbarco semplificato in Borsa.
I primi importanti risultati di un ambiente
studiato apposta per le aziende di piccole e
medie dimensioni si erano visti già nel 2013
quando era iniziato un forte avvicinamento al
mercato da parte delle PMI italiane. Ma è nei
primi mesi di quest’anno che stiamo avendo
un numero di debutti davvero importante,
e anche la pipeline futura è particolarmente
corposa, tanto da far parlare del 2014 come anno record per le matricole in Borsa.
Finalmente, quindi, le piccole e medie imprese abbandonano la storica ritrosia nei confronti dei mercati dei capitali comprendendo che la Borsa può costituire uno straordinario volano per supportare i progetti di
crescita di medio e lungo periodo.
Le aziende italiane che storicamente hanno finanziato il proprio business privilegiando il credito bancario rispetto ad altre forme di finanziamento si sono trovate in una
situazione di contesto in cui le banche hanno ristretto fortemente il credito a cui si è
aggiunta spesso l’incapacità degli istituti finanziari di apprezzare adeguatamente progetti complessi e a volte molto innovativi.
Ma non è solo una questione di situazione
congiunturale di dover affrontare il credit
crunch e trovare metodi di finanziamento
alternativi; quello che sta avvenendo è anche un cambiamento culturale all’interno del
management delle società.
Come Borsa Italiana lavoriamo da anni affinché questo cambiamento avvenga, attraverso incontri diretti sul territorio e più recentemente anche con ELITE, il programma nato nel 2012 pensato per le piccole e medie
imprese eccellenti che le prepara al salto di
qualità dell’apertura del capitale.
Essere pronti e avere una struttura di mercato flessibile come AIM Italia, capace di venire incontro alle esigenze delle piccole e
medie imprese italiane garantendo comunque un apparato normativo adeguato è stata la chiave del successo.
A metà giugno 46 sono le società quotate
sul mercato con dieci debutti nel solo 2014.
Il profilo delle società che hanno scelto finora AIM Italia è particolarmente variegato,
a riprova che il mercato si adatta bene alle
diverse caratteristiche delle aziende che ad
esso si approcciano: i settori vanno dal green alla tecnologia, dalla moda ai servizi costituendo un’offerta d’investimento che ben
rappresenta l’economia italiana.
Le somme collocate sul mercato in fase di inizio negoziazioni oscillano da 870mila a 50 milioni di euro con una capitalizzazione totale che
raggiunge circa 1 miliardo e 700 milioni di euro.
Tutto questo viene incorniciato dalle recenti iniziative governative che vanno ugualmente in questa direzione: anche il governo si è
- 14 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
mostrato infatti sensibile al tema della capitalizzazione delle aziende con un decreto
legge, denominato Pacchetto Competitività.
Tra le più pertinenti c’è sicuramente il potenziamento dell’ACE, uno strumento volto
a restituire neutralità alle modalità di finanziamento, eliminando la diffidenza avuta fino a questo momento sui mercati finanziari.
Anche l’innalzamento dal 2 al 5 % della soglia rilevante rappresenta un segnale importante che non toglie nulla alla trasparenza.
Adesso quello che davvero conta è fare il passo successivo. In questa fase servirebbe soprattutto stimolare la nascita di investitori
specializzati nelle piccole e medie imprese,
che in Italia mancano quasi del tutto è che sono invece fondamentali. Per farlo si può agire
in diversi modi: penso ai Paesi dove il mercato equity è molto più sviluppato del nostro,
come la Francia o il Regno Unito, dove si è
intervenuto con incentivi fiscali, oppure creare uno strumento che raccolga investitori di
lungo periodo e possa dare l’avvio a una serie
di iniziative simultanee come la creazione di
un Fondo di fondi. Su quest’ultima proposta
in particolare c’è un tavolo aperto con i principali player del mercato, tra cui CONSOB.
Bisogna comunque notare che sul fronte degli investitori qualcosa si sta muovendo ed
oggi si presentano molto più variegati, includendo family office, private banker e anche
investitori esteri che iniziano ad avvicinarsi
a questo mercato.
I piccoli risparmiatori invece non possono
essere sollecitati né in fase di collocamento né sul secondario. Nonostante ciò abbiamo constatato che il retail è molto attivo sul secondario, come emerge dai dati degli scambi degli intermediari sulle piattaforme di trading online.
Come trend generale abbiamo osservato
che la liquidità è in questo modo aumentata
nel corso degli ultimi mesi così come la turnover velocity, diminuisce invece la volatilità.
L’interesse per l’AIM Italia sta dunque continuando a crescere, sia da parte delle aziende
sia degli investitori domestici e internazionali. Un’importante chance di crescita per
le aziende anche in chiave di sistema-Paese.
AIM Investor Day
AIM Investor Day
I Edizione – 3 Aprile 2014
•Oltre 150 investitori presenti alla I Edizione dell’evento organizzato da IR
Top con il supporto di Borsa Italiana
• 18 le società più trasparenti del mercato AIM Italia (40%) che hanno
partecipato alla giornata, con un fatturato in crescita del 52% nel 2013 e un
EBITDA margin del 15%
• 772 milioni di Euro la market cap complessiva del portafoglio aziende
•Annunciati da IR TOP & UKTI i vincitori del premio “Best IPO Innovative
Project” su AIM Italia: Italia Independent Group, Expert System e Digital
Magics
Anna Lambiase
Si è tenuta il 3 aprile 2014 a Milano presso Palazzo Mezzanotte (Sala Convegni), la
I edizione dell’ “AIM Investor Day”,
evento interamente ideato e organizzato
da IR Top con l’obiettivo di promuovere
la trasparenza del mercato AIM Italia
a sostegno della liquidità e del commitment
degli Investitori. Il successo riscontrato ha
decretato l’evento quale principale vetrina
privilegiata per la visibilità del mercato azionario dedicato alle PMI.
Durante la giornata, una platea di oltre 150
operatori specializzati (tra cui Banche, Family Office, Fondi, Asset Manager e Investitori Istituzionali) ha avuto l’opportunità
di approfondire l’equity story di PMI italiane quotate sull’AIM Italia e di confrontarsi con il Top Management su strategie di
crescita, innovazione e risultati economico-finanziari.
18 le società quotate su AIM Italia, con business model di successo ed elevato upside
di mercato, che hanno sfilato sulla piazza
finanziaria milanese. Nel corso della giornata si sono alternate le presentazioni degli amministratori delegati e dei rappresentanti delle aziende che hanno approfondi-
to modello di business, contesto di mercato, strategie di sviluppo e di internazionalizzazione, innovazione e risultati economico-finanziari. Nel dettaglio le società partecipanti: DIGITAL MAGICS, ENERTRONICA, GREENITALY1, EXPERT SYSTEM, FIRST CAPITAL, FRENDY ENERGY, GRUPPO GREEN POWER, INNOVATEC, KI GROUP, METHORIOS CAPITAL,
MC LINK, PRIMI SUI MOTORI, ITALIA INDEPENDENT GROUP, SUNSHINE CAPITAL INVESTMENTS, TE WIND, NEUROSOFT, GALA, WM CAPITAL.
L’evento è stato organizzato con il patrocinio
di Borsa Italiana. Main Sponsor è stato VedoGreen, la società del Gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green.
Partner: UK Trade & Investment, AIFI (Istituzioni), Twice Research (AIM to Liquidity),
Baldi&Partners, Banca Finnat, EnVent, Integrae
Sim (NomAd). Media Partner dell’evento sono
stati: La mia Finanza, Finanzaoperativa ed Economia Web. La giornata è stata moderata da
Lucilla Incorvati, giornalista de Il Sole 24 ORE.
Tra i principali presenti: Azimut, Banca Albertini Syz, Banca Commercio e Industria, Banca
Popolare di Vicenza, Bank Vontobel, Equinox,
Extiber AM, Fidentiis Equities, Pharus Management, Schroders, Ubi Banca, Union Bancaire Privée, Zenit SGR.
Nel corso dell’evento, IR Top ha conferito,
in collaborazione con UKTI, l’agenzia governativa britannica per il commercio e gli investimenti, il “Best IPO Innovative Project”
Award per il miglior progetto di quotazione. La cerimonia di premiazione è avvenuta
al termine delle presentazioni.
I criteri che hanno portato all’assegnazione del Premio hanno riguardato l’analisi del
modello di business delle società partecipanti, il capitale raccolto, il numero dei sottoscrittori al momento della quotazione, le
motivazione dell’IPO, l’utilizzo del Capitale,
le Strategie di crescita annunciate e la componente di innovazione che caratterizza il
Business Model.
“La quotazione sul mercato AIM Italia – commenta Anna Lambiase, Amministratore
Delegato di IR Top – si sta affermando come
un valido percorso di finanza alternativa per la
raccolta di capitali finalizzata alla crescita delle
PMI. Le principali ragioni che spingono le società alla quotazione sono legate allo sviluppo sui
mercati internazionali, al rafforzamento della
posizione competitiva e dello standing aziendale in un’ottica di maggiore visibilità, allo sviluppo di partnership strategiche e ad investimenti in innovazione. Italia Independent Group, Expert System e Digital Magics hanno dimostrato,
ognuna nella specificità del proprio modello di
business presentato al mercato in sede di IPO,
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IR TOP - Journal of Investor Relations
La platea degli investitori
un’alta componente di innovazione. La presenza di oltre 150 investitori tra family office, private banker e fondi di investimento e SGR durante l’AIM Investor Day dimostra ancora una
volta come la cultura della trasparenza e della
comunicazione possa incrementare sia il livello
di interesse degli investitori verso Equity story
innovative e di successo, sia la domanda di titoli sui mercati azionari”.
“Abbiamo collaborato con grande soddisfazione alla realizzazione del Best IPO Innovative
Project Award – afferma Danielle Allen,
Deputy Consul General e Deputy Director UKTI Italia – e apprezzato le caratteristiche distintive del business model e del progetto di sviluppo dei vincitori. Il Regno Unito crede fermamente in un’economia aperta e orientata all’innovazione, che sappia creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità e attrarre gli investimenti esteri. Per le aziende italiane
il Regno Unito rappresenta un’importante destinazione per trovare finanziamenti e conseguire obiettivi di crescita economica; per questo i team di UKTI che operano in Italia organizzano o sostengono varie attività che aiutano
sia gli imprenditori italiani a internazionalizzarsi, sia le società britanniche a sfruttare le opportunità globali”.
I VINCITORI DEL PREMIO
AIM “Best IPO Innovative
Project”
ITALIA INDEPENDENT GROUP
Lapo Elkann, Presidente
Quotata nel giugno 2013, con una raccolta di
15,7 milioni di Euro, Italia Independent Group
è attiva nel mercato dell’eyewear, dei prodotti
lifestyle – attraverso il proprio brand Italia Independent – e della comunicazione attraverso
la propria agenzia Independent Ideas.
La società capitalizza 88 milioni di Euro.
EXPERT SYSTEM
Stefano Spaggiari, Amministratore
Delegato
Quotata nel febbraio 2014 con una raccolta
di 17 milioni di Euro, Expert System è leader
nello sviluppo di software semantici utilizza-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
ti dalle aziende per gestire in modo più efficace le informazioni e ricavarne conoscenza strategica.
La società capitalizza 49 milioni di Euro.
DIGITAL MAGICS
Enrico Gasperini, Presidente
Quotata nel luglio 2013 con una raccolta di 8,5
milioni di Euro inclusa conversione di bond, Digital Magics è un venture incubator di startup innovative digitali, che propongono contenuti e servizi ad alto valore tecnologico. Il modello Digital Magics si basa sul Digital Magics
LAB che fornisce alle start-up innovative servizi
di mentorship, finanziari, amministrativi, strategici, logistici, tecnologici e di comunicazione
e marketing.
La società capitalizza 26 milioni di Euro.
Al termine della presentazione plenaria si
è tenuto un Business Lunch, momento di
networking che ha permesso agli investitori presenti in sala di conoscere direttamente
gli amministratori delegati delle società. Sono stati organizzati anche numerosi incontri
one-to-one per gli investitori che hanno ma-
AIM Italia
Il Top Management delle società partecipanti.
Da sinistra: Ciro Mongillo - Te Wind, Cesare Veneziani - MC Link, Fabio Pasquali - WM Capital, Luca Calvetti - Gala, Stefano Spaggiari - Expert System,
Enrico Gasperini - Digital Magics, Vito Nardi - Enertronica, David Barzazi - Gruppo Green Power, Pietro Peligra - Italia Independent Group, Vincenzo
Polidoro - First Capital, Aurelio Matrone - Ki Group, Marco Martini - Sunshine Capital Investments.
nifestato il proprio interesse ad approfondire il dialogo con il Top Management.
Le PMI quotate che hanno partecipato all’In-
vestor Day hanno dimostrato particolare
apprezzamento per l’iniziativa, considerando strategica l’idea di presentare più aziende ad un vasto pubblico di investitori poiché
favorisce le relazioni fra imprenditori e investitori e fra le aziende stesse.
Il prossimo appuntamento si terrà ad aprile 2015.
Portafoglio aziende partecipanti
Highlights
• 772 milioni €: la market cap complessiva del portafoglio aziende
• 43 milioni € la market cap media
• Fatturato 2013: + 52% vs 2012
•15% l’EBITDA margin
•30% il flottante medio
• Trasparenza, elevato potenziale di crescita, prospettive di sviluppo sui mercati internazionali
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IR TOP - Journal of Investor Relations
AIMnews.it
AIMnews.it,
l’Osservatorio Permanente
sul mercato AIM Italia
•
www.aimnews.it offre in tempo reale studi e analisi su investitori, trend di
mercato, società quotate
•Matricole, prossime IPO, dividendi, operazioni straordinarie, minibond,
calendari societari, documenti economico finanziari i principali contenuti
• 45 le società quotate sul mercato AIM Italia con una capitalizzazione totale
pari a 1,7 miliardi di Euro
•Nel 2013 il fatturato medio delle aziende ha raggiunto 62 milioni di Euro in
crescita del 22% rispetto al 2012
• Il valore della raccolta in IPO delle società si attesta a 347 milioni di Euro
Anna Lambiase
IL PROGETTO
E L’OSSERVATORIO
Il progetto Aimnews.it, ideato e lanciato il
28 maggio 2014 da IR Top è il punto di riferimento online in Italia per tutti coloro interessati alla quotazione in Borsa delle PMI e
nasce con l’obiettivo di divenire il principale
Osservatorio Permanente interamente dedicato al mercato AIM Italia.
Aimnews.it fornisce a investitori istituzionali e retail, media e società il monitoraggio completo delle ultime news, dei risultati
economico-finanziari e delle strategie relative alle aziende quotate sull’AIM, delle statistiche di mercato e delle prossime IPO. Le
attività di analisi e studi sono svolte da un
team interno IR Top che affronta i temi chiave della quotazione in Borsa e dai contributi
di Borsa Italiana. Il progetto AIMNews.it nasce con il supporto di Borsa Italiana.
“Dopo il successo dell’AIM Investor Day dello
scorso 3 aprile, che ha visto la partecipazione di
18 aziende quotate su AIM ed un ampio pubblico di investitori, il Gruppo IR Top prosegue nella
valorizzazione del mercato AIM Italia con que-
sta nuova iniziativa: AIMnews.it. – ha dichiarato
Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top. – L’obiettivo è offrire alle società
quotate e quotande, agli investitori istituzionali e
retail e ai media finanziari, una fonte di osservazione diretta sul “mondo AIM” e agli imprenditori che pensano alla quotazione come strumento di finanza alternativa al canale bancario, tutte
le informazioni, le competenze e gli strumenti per
un percorso di successo sul mercato dei capitali.
Il mercato registra oggi 45 società quotate, una
capitalizzazione complessiva pari a 1,7 miliardi
di euro, fondamentali in crescita (incremento medio del fatturato 2013 pari a +22%) e un significativo valore di raccolta di capitale (347 milioni
di euro). L’auspicio è che questo importante progetto possa incrementare la visibilità di un mercato in un’ottica di maggiore liquidità e attrattività per gli investitori e le aziende”.
IL PORTALE AIMnews.it
Il portale AIMnews.it si compone di diverse
aree studiate per fornire una serie di servizi e informazioni sul mercato azionario
dedicato alle PMI.
La redazione interna fornisce un aggiornamento in tempo reale sulle principali news
riguardanti il mercato, sui comunicati stam-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
pa relativi alle società e sugli eventi dedicati.
Una sezione rivolta alle aziende del mercato
AIM Italia delinea il profilo, il modello di business e le principali strategie; inoltre è presente un’area dedicata all’AIM Londra e alle
notizie dai mercati esteri, alle nuove matricole e alle prossime quotazioni, agli studi di
coverage e agli approfondimenti sui prestiti
obbligazionari emessi.
L’Agenda AIM monitora il calendario degli
eventi societari delle quotate, l’Osservatorio “Investitori” sul mercato AIM Italia
illustra caratteristiche e scelte di investimento dei principali operatori istituzionali del mercato, l’Osservatorio “Operazioni straordinarie e prestiti obbligazionari” segue le operazioni di finanza straordinaria ed infine la newsletter settimanale informerà il mercato sui principali avvenimenti, l’indice FTSE AIM, le IPO e la
pipeline.
Le ultime novità e informazioni di AIMnews.
it sono anche visibili sui profili social (Facebook, Linkedin, Twitter) di AIMnews.it.
È attiva la linea diretta con i consulenti IR
Top per approfondimenti sui requisiti di IPO
contattando [email protected].
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PRINCIPALI AREE E SEZIONI DI AIMnews.it
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Notizie in tempo reale, Update giornalieri e commenti sulle
società AIM Italia (News su risultati economico-finanziari,
operazioni di M&A, iniziative, performance borsitiche,
cuiriosità) e Interviste agli Amministratori Delegati a cura
della redazione
Comunicati delle società
In evidenza gli ultimi comunicati stampa pubblicati dalle
società
Prestiti obbligazionari
Focus su notizie e comunicati stampa relativi a obbligazioni,
prestiti obbligazionari convertibili e minibond emessi dalle
società AIM Italia
Matricole e Pipeline
Notizie, rumors, approfondimenti sulle prossime PMI pronte
a sbarcare sul mercato AIM Italia
Perché quotarsi
Vantaggi sul processo di quotazione
secondo le caratteristiche del mercato AIM Italia
In Evidenza
La platea degli investitori
Società quotate AIM Italia
IR Top per AIM Italia
Investitori
Analyst Coverage
Fotografia, informazioni, aggiornamenti e approfondimenti
sul mercato AIM Italia (raccolta totale, market cap,
performance indice FTSE AIM Italia, liquidità, risultati
economico finanziari aggregati)
Cliccando sulla tabella si accede al profilo descrittivo di ogni
singola azienda con descrizione del business, informazioni
approfondite e aggiornate su azionariato e principali
strategie
Le ultime iniziative e notizie di IR Top per valorizzare il
mercato AIM Italia
Approfondimenti sugli eventi organizzati da IR Top per
valorizzare il mercato (I-Days), overview sugli Investitori
Istituzionali presenti nel capitale sociale con update
periodici, calendario degli eventi societari
Sezione in cui è possibile visualizzare gli utlimi studi di
coverage, ricerche ed equity update pubblicate sulle società
AIM Italia
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Focus sulle società AIM Italia della Green Economy
AIM Londra
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Prossime quotazioni
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Normativa di riferimento
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Capitale e Regolamento Emittenti)
Formazione
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INVESTOR DAY
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AIM Investor Day 2014
Ovierview sull’evento ideato e organizzato da IR Top con le presentazioni delle società e il materiale dell’Investor Day consultabile online
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Operazioni Straordinarie
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Analyst Coverage
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Eventi societari
Calendario degli eventi societari (CDA, Assemblee, Analyst Presentation)
Dividendi
Overview dei dividendi distribuiti nel corso dell’esercizio 2013 con le informazioni principali per gli azionisti
Warrant e bond
Principali informazioni e caratteristiche degli warrant e dei prestiti obbligazionari emessi per gli investitori istituzionali e retail
PARTNER
Partner
Profilo delle principali società e istituzioni partner del progetto AIMnews.it
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Il Progetto PiùBorsa
Il Progetto “PiùBorsa”
Un’iniziativa promossa da Consob
PiùBorsa è un progetto nato da Consob, Abi,
Aifi, Assirevi, Assogestioni, Assosim, Borsa
Italiana, Confindustria, Fondo Italiano d’Investimento e Fondo Strategico Italiano tramite la sottoscrizione di un memorandum
di intesa – siglato il 25 marzo 2013 – contenente impegni e misure volte a promuovere una comune linea d’azione per lo sviluppo del mercato azionario.
L’obiettivo di PiùBorsa è quello di avanzare
alcune proposte con l’obiettivo, da un lato,
di affiancare le PMI in un percorso di apertura al mercato del capitale di rischio e, dall’altro, di incrementare l’interesse degli investitori istituzionali nei confronti di questo cluster di imprese. In aggiunta ai soggetti sottoscrittori del Memorandum d’intesa, hanno partecipato alle attività del gruppo di lavoro anche l’Università Bocconi e la Fondazione ResPublica.
La genesi del progetto PiùBorsa è da rintracciare nel marzo 2012, momento della costituzione del Gruppo di Lavoro “Ammissione alla quotazione delle Piccole e Medie
Imprese: interventi di incentivazione, ruolo
dei mercati e degli operatori” nell’ambito
del quale soggetti di natura pubblica e privata hanno fornito il proprio contributo sulla base dell’esperienza maturata sul tema.
Sulla base degli approfondimenti svolti dal
Gruppo di Lavoro è stato quindi definito
un progetto con l’obiettivo di delineare gli
interventi per favorire l’accesso delle imprese al mercato dei capitali, tramite l’ammissione delle relative azioni alle negoziazioni nel mercato e/o l’intervento di fondi dedicati.
L’iniziativa è destinata alle imprese nazionali,
in particolare di piccola e media dimensione e ha come obiettivo quello di superare
lo strutturale deficit dimensionale del mercato domestico rispetto alle altre principali
economie europee. Il progetto si propone
quindi come un programma di sviluppo per
le imprese interessate a cui sono rivolte in-
centivazioni e agevolazioni, anche nella forma di riduzione dei costi.
Sulla base di questo ambito comune, i partecipanti al mercato hanno condiviso la necessità di realizzare alcune azioni volte sia a
stimolare l’interesse delle imprese alla raccolta di capitale di rischio, sia a sviluppare
la domanda di titoli azionari da parte degli
investitori.
Le attività che i diversi sottoscrittori di
PiùBorsa si sono impegnati a svolgere con
questo obiettivo comune sono elencate nel
Memorandum d’Intesa, frutto di un accordo multilaterale basato sul comune intento
di promuovere una linea di azione comune
per lo sviluppo del mercato.
Il gruppo di lavoro ha inoltre condiviso l’esigenza di individuare misure di carattere
normativo per semplificare ulteriormente
gli adempimenti ai quali sono tenute le PMI
ammesse alla negoziazione e per applicare
incentivi fiscali a vantaggio sia delle società
quotande sia degli investitori che partecipano direttamente o indirettamente al capitale di queste imprese.
Ma chi sono i soggetti partecipanti e sottoscrittori del progetto?
Il progetto è stato ideato come azione di sistema che coinvolge, a diverso titolo, i principali attori della piazza finanziaria italiana. I
sottoscrittori di PiùBorsa sono infatti:
• Consob: Autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia ai sensi della l.
281/1985, svolge attività finalizzata alla
tutela degli investitori, all’efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano;
• Borsa Italiana: Società di gestione del
mercato, la cui attività consiste nell’organizzazione, gestione e funzionamento
dei mercati finanziari. Obiettivo principale di Borsa Italiana – parte del Lon-
don Stock Exchange Group dal 1° ottobre 2007 – è sviluppare i mercati e massimizzarne la liquidità, la trasparenza, la
competitività e l’efficienza;
• ABI: Associazione Bancaria Italiana che
rappresenta, tutela e promuove gli interessi del Sistema bancario e finanziario;
• AIFI: Associazione Italiana del Private
Equity e Venture Capital, è stata costituita nel maggio 1986 al fine di sviluppare, coordinare e rappresentare, in sede
istituzionale, i soggetti attivi sul mercato
italiano dell’investimento in capitale di rischio;
• ASSIREVI: Associazione Italiana Revisori
Contabili, è un’associazione privata senza scopo di lucro fondata nel 1980 che
promuove e realizza l’analisi scientifica di
supporto all’adozione dei principi di revisione, nonché lo studio dell’evoluzione
della legislazione e della regolamentazione;
• ASSOGESTIONI: Associazione del Risparmio Gestito. Fondata nel 1984, essa rappresenta la maggior parte delle società di gestione italiane e straniere operanti in Italia, oltre a banche e imprese di
assicurazione attive nella gestione del risparmio;
• ASSOSIM: Associazione Italiana degli Intermediari Mobiliari, rappresenta in tutte le sedi gli operatori del mercato mobiliare italiano e svolge attività di ricerca,
assistenza normativa e formazione, con
pubblicazioni e organizzazione di convegni e seminari;
• Confindustria: fondata nel 1910, Confindustria è la principale organizzazione rappresentativa delle imprese mani- 21 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
fatturiere e di servizi in Italia, raggruppando, su base volontaria, 149.288 imprese di tutte le dimensioni per un totale di 5.516.975 addetti;
• Fondo Italiano d’Investimento: Fondo
Italiano d’Investimento SGR S.p.A. è una
società costituita, su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di
alcune Banche Sponsor e associazioni di
categoria, nel corso del 2010, con l’obiettivo di incentivare, attraverso investimenti nel capitale di rischio, processi
di aggregazione tra le imprese minori, al
fine di renderle maggiormente competitive anche sui mercati internazionali;
• Fondo Strategico Italiano (“FSI”): è una
holding di partecipazioni con capitale sottoscritto e versato di 4,4 miliardi di euro da parte di Cassa Depositi e Prestiti
(azionista strategico all’80%) e da Banca
d’Italia (20%). FSI investe in imprese che
abbiano l’obiettivo di crescere in termini
dimensionali, migliorare l’efficienza operativa e rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali. FSI acquisisce quote di minoranza in
società di rilevante interesse nazionale
che hanno una solida posizione finanziaria, adeguata redditività e prospettive di
crescita. FSI è un investitore di lungo termine che persegue ritorni del proprio investimento a parametri di mercato;
glato nel marzo 2013 si rivolgono a società di media dimensione in particolare sono
considerate le seguenti imprese:
• le società chiuse il cui fatturato risulti,
nell’ultimo esercizio, compreso tra i 20
milioni e i 300 milioni di euro;
• le società quotande o quotate, in un mercato regolamentato o in un MTF (Multilateral Trading Facilities – come AIM Italia),
la cui capitalizzazione, prevista o effettiva,
sia inferiore ai 500 milioni di euro.
• Fondazione ResPublica: fondazione culturale nata nel 2001;
In particolare per le società quotande è richiesta l’intenzione di realizzare un’offerta
sul mercato primario sulla base di un’equa
proporzione tra Offerta Pubblica di Sottoscrizione (OPS) e Offerta Pubblica di Vendita (OPV), che preveda la forma di OPS almeno pari al 30% del totale collocato.
• Università Bocconi: l’Università commerciale Luigi Bocconi è un’università privata
di Milano, fondata nel 1902 e specializzata nell’insegnamento delle scienze economiche e sociali, giuridiche e manageriali.
Venendo invece ai destinatari del Progetto
PiùBorsa, le iniziative contenute nel MoU si-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Per tutti i dettagli del Progetto PiùBorsa:
www.borsaitaliana.it/piu-borsa/homepage/
homepage.htm
Gli imprenditori più trasparenti
Ufficio Studi IR Top, Interviste a cura di L aura Magna
Agronomia
Profilo
Il Gruppo Agronomia è attivo nella produzione e commercializzazione, in Italia e all’estero, di prodotti agricoli, nello specifico insalate di IV gamma. Il Gruppo Agronomia presidia la maggior parte della filiera di produzione e distribuzione, coltivando i propri prodotti su terreni di proprietà adiacenti o limitrofi ai due stabilimenti produttivi, siti rispettivamente in provincia di Bergamo e di Lecce. La distribuzione dei prodotti avviene tramite
la Grande Distribuzione Organizzata, per mezzo del «private label» ed dei brand: Agronomia, Jentu, L’Insalata e la nuova «Linea Gourmet», una gamma di ricette esclusive ideate da
Agronomia. I codici alfanumerici sono per le azioni ordinarie “A”, per i warrant Agronomia 2014-2017 “WA17” e per il prestito obbligazionario Agronomia convertibile 8% 20142019 con facoltà di rimborso anticipato in azioni “A19”. I codici ISIN sono per le azioni ordinarie “IT0005012908”, per i warrant Agronomia 2014-2017 “IT0005012916” e per il prestito obbligazionario Agronomia convertibile 8% 2014-2019 con facoltà di rimborso anticipato in azioni “IT0005013559”. Nomad della Società è Integrae SIM S.p.A. Invest Banca
S.p.A. agisce come specialist della Società.
Principali dati
·
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Settore: Agribusiness – Produzione prodotti biologici
Data IPO: 6 maggio 2014
Valore della Produzione 2013: Euro 27,6 milioni
Market Cap: Euro 29 milioni
Capitale raccolto: Euro 6,2 milioni (Equity) - Euro 1 milione (conversione POC)
Azionariato
Custodia S.r.l.
Nyq Ventures SA
Davide Alessio
Altri Azionisti
63,69%
16,17%
0,92%
19,22%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Guglielmo Alessio, Amministratore Delegato
“Agronomia ha nel suo dna l’innovazione e
la dinamicità. Siamo fortemente orientati al
cambiamento e attenti a cogliere i nuovi stimoli: dunque la quotazione su Aim è stato un percorso naturale”. Così Guglielmo
Alessio, amministratore delegato del gruppo dell’agribusiness, spiega la decisione di
approdare sul listino alternativo lo scorso 6
maggio. “La scelta dell’Aim è stata dettata
dalla volontà di garantire alla società maggiore efficienza, trasparenza e solidità finanziaria – continua Alessio – e anche dalla possibilità di poter usufruire di nuovi strumenti
che ci aiutino a sviluppare i progetti di crescita. L’obiettivo è portare Agronomia a una
dimensione tale da consentirle di cogliere le
opportunità e le nuove sfide che potrebbero
presentarsi sui mercati internazionali: con la
quotazione abbiamo dimostrato di essere
propensi al cambiamento e miriamo a far sa-
pere agli investitori che, pur operando in un
business tradizionale, siamo in grado di offrire procedure e prodotti molto innovativi”.
E se il processo di quotazione non ha presentato per la società bergamasca, il principale limite di un listino che “offre diversi vantaggi per il tessuto industriale italiano che è
formato per il 90% da pmi, vantaggi legati in
particolare a una procedura semplificata e più
economica” è per Alessio la mancanza di liquidità. “E gli investitori istituzionali hanno
difficoltà ad avventurarsi sui titoli meno liquidi, perché in acquisto rischiano di muovere i prezzi e in vendita di restare impigliati.
Un limite che però è superabile da chi preferisce un investimento di medio/lungo periodo e non di trading. Mancano, inoltre, gli investitori specializzati in pmi, presenti invece
sui mercati anglosassoni, che forse potrebbero aiutare a risolvere l’impasse della domanda. Nelle intenzioni del regolatore in ogni caso c’è l’idea che le piccole quotate su Aim lo
usino come strumento per crescere e poi si
trasferiscano sugli altri segmenti, Star o Mta”.
L’approdo sul listino ha portato ad Agronomia innanzitutto visibilità. “Molti clienti e giornalisti di testate straniere che prima non ci conoscevano – spiega Alessio –
ci hanno contattati perché interessati all’azienda e ai prodotti che realizza. Siamo sicuri che le prossime operazioni industriali
che realizzeremo ci daranno ancora più visibilità”. E ovviamente la visibilità ha portato con sé l’accesso “a nuovi investitori, istituzionali e retail. Un elemento fondamentale visto che lo sviluppo dell’azienda passa
attraverso un piano industriale ben preciso
– conclude l’ad – supportare il gruppo all’estero tramite l’acquisizione di operatori locali; finanziare lo sviluppo delle capacità produttiva e distributiva; mantenere il vantaggio competitivo attraverso la Ricerca e Sviluppo. Essere in Borsa ci dà una forte spinta in tutti questi ambiti”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Digital Magics
Profilo
Digital Magics è un incubatore certificato di startup innovative, che propongono contenuti e servizi ad alto valore tecnologico. Digital Magics costruisce e sviluppa start up digitali affiancandosi ai fondatori, investendo capitale proprio e fornendo i servizi di accelerazione. Parte dai talenti e dalle idee, trasformandole in business disruptive e di successo nella digital economy italiana e internazionale. L’incubatore promuove la cultura dell’imprenditorialità e del rischio, contribuendo alla crescita economica e all’occupazione per i giovani.
Digital Magics offre servizi per sostenere l’innovazione, la nascita e lo sviluppo di startup
digitali, e le supporta nella ricerca di nuovi investitori privati e pubblici, italiani e internazionali, che finanzino le successive fasi di sviluppo. Il modello Digital Magics è unico in Italia
e si basa sul Digital Magics LAB: il team che identifica, analizza e lancia le nuove iniziative,
fornendo alle startup innovative servizi di mentorship, finanziari, amministrativi, strategici,
logistici, tecnologici e di comunicazione e marketing, oltre a un supporto di business management in grado di accelerare il processo di crescita dell’impresa.
Principali dati
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Settore: Venture Incubator
Data IPO: 31/07/2013
Valore della produzione 2013: Euro 1,7 milioni
Market Cap: Euro 23 milioni
Capitale raccolto: Euro 4,6 € milioni (Equity), Euro 4 milioni (contestuale conversione POC)
Azionariato
Enrico Gasperini
Alberto Fioravanti
Altri azionisti
29,10%
24,04%
46,86%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Enrico Gasperini, Presidente e
Amministratore Delegato
“Aim è dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita e sta
dimostrando di avere le potenzialità e le caratteristiche necessarie per ricoprire un ruolo importante nella costruzione del segmento del venture capital in Italia”. E c’è da crederci, se a dirlo è Enrico Gasperini, l’amministratore delegato di una società che costruisce e sviluppa start-up, affiancandosi anche finanziariamente agli aspiranti imprenditori che
portano con sé il talento di un’idea innovativa. Poiché di venture capitalist in Italia c’è in
effetti scarsità, Digital Magics a un certo punto ha deciso di presentarsi al grande pubblico degli investitori attraverso l’Ipo. “Quotarsi
in Borsa – continua Gasperini – ha significato
per Digital Magics legittimare sul mercato finanziario un modello di business originale e
innovativo, che crea opportunità per un ecosistema di investimenti che nel nostro Paese
stenta a decollare. Sostenere lo sviluppo delle
nostre start-up innovative digitali, neoimprese ad alta crescita che propongono contenuti
e servizi a elevato valore tecnologico, significa creare le basi per il rinnovamento generazionale del parterre imprenditoriale italiano, in un segmento di mercato che ha straordinari potenziali di crescita e che rischia di
essere colonizzato esclusivamente dalle multinazionali straniere”. Quindi un approdo sul
listino che ha un forte contenuto simbolico.
“La quotazione – spiega l’ad – ha rappresentato per noi e per tutto il mondo delle startup un’operazione di sistema, che ha visto rafforzare la nostra posizione di leadership: abbiamo creato i presupposti per accelerare le
nostre attività di investimento e di sviluppo
di molte nuove imprese, grazie ai nostri investitori e alle risorse finanziarie raccolte. Abbiamo ampliato ulteriormente e industrializzato il nostro modello di business, fondando
molte nuove aziende”. Il management team di
Digital Magics viene da esperienze pregresse di quotazione in Borsa, sui mercati princi-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
pali. “L’ingresso all’Aim Italia ci ha consentito
di sperimentare un format diverso di accesso
ai mercati finanziari, oggettivamente più snello ed efficace, assolutamente accessibile alle
pmi che abbiano un progetto credibile e che,
in questo modo, possono offrire ai propri investitori uno strumento finanziario effettivamente fungibile. È un mercato ancora giovane, con liquidità limitata e poca attenzione
da parte degli analisti. Ma siamo certi che saprà svilupparsi rapidamente catalizzando l’interesse che merita da parte degli operatori
finanziari italiani e internazionali”. E Gasperini non ha proprio nessuna critica da fare al
listino alternativo di Borsa. Anzi, ritiene che
“nonostante sia un mercato non regolamentato, Aim definisce degli standard seri di comunicazione tra l’azienda e i propri azionisti,
favorendo la trasparenza e la relazione continua. Per contro, l’azienda acquisisce autorevolezza e credibilità sul proprio mercato,
con ricadute facilmente misurabili in termini
di sviluppo di business”.
Gli imprenditori più trasparenti
Enertronica
Profilo
Enertronica è una società fondata nel 2005 attiva nel settore delle energie rinnovabili e
del risparmio energetico (ESCo). Realizza centrali fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica, progetta produce e distribuisce componentistica per impianti fotovoltaici, sistemi di illuminazione a led di alta qualità ed è attiva nella fornitura di servizi di rivendita
di energia elettrica.
Principali dati
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Settore: Rinnovabili – Efficienza energetica
Data IPO: 15/03/2013
Fatturato 2013: Euro 6,1 milioni
Market Cap: Euro 12 milioni
Capitale raccolto: Euro 0,9 milioni
Azionariato
Plocco Servizi Srl
N.T.S. Srl
Altri Azionisti
44,95%
44,95%
10,10%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Vito Nardi, Presidente e Amministratore Delegato
“I motivi che ci hanno spinto a quotarci sono quelli
da manuale: volevamo visibilità, miglioramento dello
standing, sviluppo del processo di internazionalizzazione. Eravamo una piccola azienda che si propone
ai mercati mondiali e si presenta come una perfetta sconosciuta: stare sul listino ci avrebbe aiutato a
fornire un quadro più chiaro agli investitori”. Vito
Nardi, presidente e amministratore delegato di Enetronica, spiega così la scelta di approdare in Borsa.
E perché proprio Aim?
Direi che è stata una scelta obbligata perché il mercato alternativo è perfettamente tagliato sulle piccole imprese e richiede oneri inferiori, sia economici che di lavoro associati alla quotazione. È anche
il segmento che si adatta meglio alle nostre dimensioni e alla nostra struttura.
Trova che le richieste di Borsa in termini sia
economici che di procedura siano corrette
rispetto al servizio?
Io ritengo di sì. Ovviamente molto dipende da come lo si affronta: le semplificazioni ci sono, come
ad esempio l’obbligo di fare un bilancio non trimestrale ma semestrale. Per qualcuno può essere pesante in ogni caso, come può essere pesante il rapporto con lo specialist ma solo se viene visto come un controllore da pagare. E gioca anche la fortuna. Nel nostro caso devo dire che lo specialist è
un punto di riferimento che se interpellato può dare indicazioni su come agire, se è proattivo il costo
da sopportare è certamente accettabile.
E fare l’Ipo com’è? Una passeggiata o un percorso a ostacoli?
Io non ho trovato nessuna grossa difficoltà. Dipende anche qui da come lo si vede. Bisogna
prendere la società e renderla compliance. Se
questa operazione è vista come una cosa forzata, diventa pesante. Se invece si comprendono
alcuni passaggi diventano anche utili, per esempio la stesura di procedure interne è utile per chi
non le aveva prima del debutto. Se l’azienda riesce a vedere nelle richieste di Borsa un’occasione per una ristutturazione dei processi interni, è
tutto positivo e può dare buoni frutti. Certo se
la società è totalmente destrutturata anche richieste come quella di un comitato interno o di
un Cda possono sembrare insormontabili. Ricordiamo che la pmi tipica italiana è quella retta da
un padre-padrone onnisciente e onnipotente…
Non era il nostro caso. Noi avevamo già un Cda
operativo, una struttura.
Però qualche difetto questo Aim lo avrà
pure…
I volumi sono bassi e in Italia è veramente quasi
sconosciuto: basti pensare che spesso sulla gestione di trading di banche italiane non è possibile la negoziazione: noi stessi abbiamo dovuto cambiare banca perché non potevamo negoziare le nostre azioni! Sarà stato un caso limite, ma il problema di visibilità verso gli investitori è innegabile. Sta cambiando, però… probabilmente lentamente, forse troppo, ma le quotate aumentano, piccoli segnali di metamorfosi sono visibili.
Che bilancio fa di questa quotazione?
Non la metto nel cestino dei rimpianti o dei rimorsi, senza dubbio. A noi non interessava la raccolta
di capitale ma dare una visibilità diversa dell’azienda verso potenziali investitori e percorrere un’altra via di accesso al credito: abbiamo fatto un prestito obbligazionario e ci siamo riusciti proprio grazie alla quotazione. Siamo riusciti a ottenere gradi
di libertà in più, che sono sempre un vantaggio. Ma
questo è stato possibile anche perché noi lavoriamo prevalentemente sui mercati internazionali: e
dall’altra parte del mondo conta molto poter dire
a un interlocutore eccomi, sul sito di Borsa trovi il
mio bilancio, che ti piaccia o no i numeri sono questi e puoi vederli.
Quindi l’Ipo è stato anche un volano per la
crescita?
Ci ha aiutato nella crescita generale dell’azienda. Ha
contribuito a sprovincializzarci, a farci perdere alcuni difetti da pmi che avevamo. D’altrocanto per
una società che lavora solo in Italia la Borsa serve ad attrarre capitale ma molto difficilmente cambia lo standing. All’estero è l’opposto: infatti se non
sei quotato desti sospetti, da noi il sentire comune
è chiedere perché ti quoti, chi te lo fa fare… il nostro mercato principale è il Sud Africa e dunque ragioniamo su questo.
E il passaggio su Mta è una possibilità?
L’Aim sta facendo passi in avanti. Non c’è ansia di
passare su un altro listino. I nostri numeri importanti verranno tra uno o due anni e quelli potrebbero giustificare il passaggio. Vedremo.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Expert System
Profilo
Expert System è leader nello sviluppo di software semantici utilizzati dalle aziende per
gestire in modo più efficace le informazioni e ricavarne conoscenza strategica. Tutti i suoi
prodotti sono basati sulla tecnologia proprietaria Cogito® e offrono avanzate soluzioni
per cercare, ordinare, correlare e analizzare grandi quantità di documenti. Grazie alla comprensione automatica di qualsiasi tipo di testo, Cogito consente alle aziende di creare valore da tutti i dati e le informazioni a disposizione, aumentando il vantaggio competitivo e
supportando al meglio i processi decisionali. Fra i principali clienti: gruppo Eni, ANSA, Telecom Italia, Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 ORE e Microsoft.
Principali dati
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Settore: ICT
Data IPO: 18/02/2014
Fatturato 2013: Euro 10,6 milioni
Market Cap: Euro 46,5 milioni
Capitale raccolto: Euro 17,1 milioni
Azionariato
Marco Varone
Stefano Spaggiari
Paolo Lombardi
Carlo Gualandri
Altri investitori < 5%
Mercato
12,51%
12,51%
12,51%
6,07%
14,47%
41,93%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Stefano Spaggiari, Amministratore Delegato
“Volevamo dare prova innanzitutto che le
aziende italiane possono essere altamente
competitive e affermarsi con successo anche
nel campo della tecnologia informatica, e non
solo nei settori tradizionali del made in Italy,
come il lusso e il food”. Stefano Spaggiari, amministratore delegato di Expert System racconta così la scelta di approdare sull’Aim Italia.
A quasi cinque mesi dal debutto, che
bilancio potete fare?
Il bilancio è senz’altro positivo: grazie alle risorse finanziarie che stiamo raccogliendo in Borsa espanderemo l’azienda e porteremo avanti
nuovi progetti di ricerca e sviluppo, potenziando la nostra posizione nel settore dei software intelligenti per la gestione delle informazioni.
Proprio a conferma del nostro piano di crescita,
soprattutto internazionale, abbiamo annunciato
pochi giorni fa l’apertura della nostra nuova sede nella Silicon Valley, culla della tecnologia informatica, che ci consentirà di essere a contatto diretto con i principali player che operano in
questo ambito e stringere nuove partnership.
Quindi si può affermare che Aim abbia influito profondamente sulla vostra strategia di crescita…
Dirò di più: abbiamo deciso di quotarci perché crediamo fortemente che la strategia di
crescita dell’azienda richieda, per fare un salto qualitativo e quantitativo, nuove risorse
finanziarie e una maggiore visibilità, oltre alla
giusta maturità ed esperienza che già avevamo raggiunto. Lo sbarco in Borsa sembra al
momento soddisfare queste esigenze, supportando l’azienda in un processo di sviluppo ben avviato.
Nel caso di Expert System è stato uno scoglio, nella fase di prequotazione, riuscire a
far percepire correttamente agli investitori
i vantaggi concreti del business e di far comprendere meglio che cosa comporti lo sviluppo di un software semantico. Temi difficili, che hanno richiesto un lavoro di evangelizzazione durato alcuni mesi. Per fortuna gli investitori ora hanno capito le grandi prospettive di questo mercato in continua evoluzione e le tante opportunità di business offerte dall’analisi dei Big Data e delle
informazioni strategiche.
E quali altri effetti ha avuto questa Ipo?
Intanto, grazie alle risorse raccolte abbiamo
aperto nuovi uffici e assunto nuovo personale qualificato, oltre ai 130 addetti che già
lavorano in Expert System. Inoltre la quotazione ha attirato nuovi interessi e rafforzato
la credibilità e la serietà dell’azienda, anche
all’estero, molto utile in questo periodo di
crisi economica e crisi di legalità.
Dunque l’Aim non ha proprio alcun difetto? Oneri eccessivi?
Dal nostro punto di vista sono maggiori i
vantaggi, ma naturalmente la quotazione
comporta anche obblighi precisi. Prima di
tutto scadenze tassative e massima trasparenza in termini finanziari e di comunicazione. Tuttavia gli oneri richiesti sono risultati
sostenibili, in linea con la dimensione delle
aziende a cui si rivolgono, e non hanno appesantito eccessivamente la nostra attività
organizzativa.
Invece quali limiti e difficoltà avete incontrato nel processo di Ipo?
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Gli imprenditori più trasparenti
First Capital
Profilo
First Capital è il primo operatore italiano specializzato in operazioni Private Investments
in Public Equity (“PIPE”) e focalizzato sul mercato delle Small Caps quotate (società con
capitalizzazione inferiore a Euro 350 Milioni). La strategia aziendale è quella di investire in
società leader nelle proprie nicchie di mercato con un management di comprovata capacità e un piano di sviluppo sostenibile. La filosofia di gestione delle partecipazioni è di tipo “attivo” e con l’ingresso, ove possibile, nel board o in altro organo di controllo. Il codice di negoziazione delle azioni ordinarie (ticker) è FIC e il codice ISIN è IT0004407430.
Il codice di negoziazione dei warrant (ticker) è WFIC13 e il codice ISIN è IT0004652662.
Principali dati
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Settore: Private Investments in Public Equity
Data IPO: 22/12/2010
Fatturato 2013: Euro 2,3 milioni
Market Cap: Euro 22 milioni
Capitale raccolto: Euro 14,1 milioni
Azionariato
Strategy Invest Srl
Galaxya SA
Aurum Spa
Altri azionisti
15,94%
12,14%
10,49%
61,44%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Vincenzo Polidoro, Amministratore Delegato
Per una società di investimenti che compra
azioni di piccole e medie imprese la scelta
di quotarsi è quasi obbligata. Perché l’Aim?
“Sicuramente per un vincolo dimensionale
– risponde Vincenzo Polidoro, amministratore delegato di First Capital – capitalizziamo 25 milioni e non potevamo accedere a
un listino diverso: su Mta il limite minimo è
di 40 milioni. Saremmo anche pronti a fare
il grande salto ma al momento non possiamo permettercelo”. E sarebbe pronta First
Capital anche perché potrebbe usufruire del
percorso agevolato che spetta alle società
che hanno resistito per almeno 18 mesi sul
mercato alternativo. “Siamo stati una delle prime quotazioni nel 2010 – continua Polidoro – era un mercato un po’ diverso rispetto a quello attuale, era molto meno attraente per gli investitori, che non lo conoscevano affatto”. Però questo non ha spaventato certo chi per mestiere fa finanza. E
anche il processo di Ipo “è stato abbastan-
za semplice, con costi e procedura non invasivi. Non è complicato in assoluto e il nostro mestiere precipuo ci ha agevolati. Tuttavia se devo segnalare degli oneri eccessivi, direi che sono più legati al post-Ipo, durante il quale alcune formalità sono eccessive”. Quali? “Per esempio l’obbligo di tenere lo specialist che non porta grossi benefici alla liquidità del titolo. E poi i costi annuali
di Borsa Italiana sono fuori mercati, con fee
aggiuntive per ogni nuovo strumento finanziario. Non mi fraintenda: se sostenere questi costi servisse a incrementare la liquidità
sarei ben felice di pagarli. Pagare per il Nomad che accompagna sul listino è utile, non
per uno specialist che deve fare una liquidità che non c’è. Pagare al sistema Borsa che
non aiuta il mercato a crescere è un controsenso. Tra l’altro costi eccessivi rispetto ai
vantaggi del sostare su un listino dove non
ci sono scambi”.
D’altro canto i vantaggi in termini di visibilità sono stati straordinari: “lo sguardo dall’e-
sterno ora ci fa apparire più grandi e importanti di quanto le nostre dimensioni consentano: sicuramente l’Ipo ci ha portato un
plus in termini di riconoscibilità grazie a cui
ci possiamo presentare alle aziende clienti alla pari con altri competitor anche più
grandi”. In termini di crescita, invece, Polidoro non riesce a legare l’evoluzione del
business alla quotazione in quanto “non siamo un gruppo industriale: Aim ci aiuterebbe a crescere se potessimo fare aumenti di
capitale e dunque reperire ulteriori risorse.
Purtroppo, insisto, manca liquidità e senza
liquidità, senza un mercato strutturato non
ci sono istituzionali che entrano e dobbiamo
puntare a crescere con le nostre forze”. Ma
Borsa potrebbe fare di più, “per esempio,
incentivare la creazione di fondi secondari
specializzati in pmi o applicare la leva fiscale che viene impiegata per le start up all’investimento di fondi o veicoli in azioni quotate su Aim. Fare detrazioni a chi investe su
Aim potrebbe accrescerne la liquidità e far
sviluppare il mercato”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Frendy Energy
Profilo
Frendy Energy nasce nel 2006 su iniziativa di Rinaldo Denti per sviluppare efficacemente, attraverso un approccio innovativo basato sul network, il business del mini-idroelettrico in Italia. La società realizza e gestisce mini centrali idroelettriche finalizzate alla produzione e vendita di energia elettrica.
L’attività ha attualmente come centro principale di sviluppo il territorio del nord Italia, dal
Piemonte alla Lombardia, con specifico focus sulle province di Novara e Pavia data l’alta concentrazione di canali irrigui regimati e salti su corsi d’acqua di medie e piccole dimensioni non ancora sfruttati. Ciononostante questi primi impianti sono considerati tutti dei validi esempi di come realizzare energia idroelettrica nelle situazioni più impossibili, una vetrina da esibire al mondo per esportare il proprio know how acquisito in una nicchia poco presidiata.
Principali dati
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Settore: Mini - idroelettrico
Data IPO: 22/06/2012
Fatturato 2013: Euro 1,2 milioni
Market Cap: Euro 57 milioni
Capitale raccolto: Euro 2,7 milioni
Azionariato
Cryn Finance S.A.
Milanesio Srl
Altri azionisti
49,71%
7,83%
42,46%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Rinaldo Denti, Presidente e Amministratore Delegato
Nelle energie rinnovabili, dopo l’abbuffata
del fotovoltaico, i business sono diventati
molto più diversificati e creativi. Lo è senza
dubbio quello di Frendy Energy, che l’ad e
presidente Rinaldo Denti, definisce la Tesla
dell’idroelettrico. “Da 50 anni nessuno inventava niente nell’idroelettrico – sostiene
Denti – noi lo abbiamo fatto con una turbina sommersa a magneti permanenti dotata
di inverter, clonata dall’eolico. Che rende
oltre l’86% contro il 75% dei nostri competitor. Produciamo energia sfruttando i piccoli salti dei canali irrigui, che sono ovunque: 10mila in Italia, 6.500 in Svizzera. Uno
spazio per crescere immenso”. Ma per diventare davvero grandi, dopo la quotazione sul listino alternativo, Denti mira a partner industriali del calibro di Enel Green Power e anche al passaggio su Mta. Dunque
perché la scelta iniziale dell’Aim? “Siamo
stati i primi a quotarci al nuovo Aim rifor-
mato e ci tenevamo a essere first mover,
com’è nella nostra natura. Inoltre questo
mercato è adatto alle piccole dimensioni
della nostra società. I vantaggi sono stati
subito evidenti: tanta visibilità, un migliorato rapporto con le banche e anche qualche
promozione sul rating che ci ha consentito di emettere bond e tornare a raccogliere denaro con aumenti di capitale vantaggiosi per i nostri azionisti”.
Anche la fase di offerta iniziale non ha presentato particolari incidenti di percorso:
“Forse anche perché – precisa Denti – abbiamo trovato persone competenti che ci
hanno aiutato sul serio, come il nostro Nomad Integrae, nella persona di Filippo Palmarini, che ci ha fatto da vera e propria guida verso Piazza Affari. Sicuramente un limite, anche perché, come dicevo, siamo stati i
primi a quotarci nella seconda vita dell’Aim,
è stata la capacità di raccolta in sottoscrizione, poiché in questo mercato difficilmente si possono superare i 10 milioni di euro”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Un limite sopportabile visto che l’altro verso
della medaglia della quotazione è stata una
forte accelerazione della strategia di crescita: “La Borsa è l’unico turbo che io conosca
in questa economia per crescere, se pensiamo a Google o Facebook, fatte le dovute
proporzioni – continua Denti –. Non penso che sarebbero cresciuti così tanto senza
la Borsa... Aim Italia è una grande opportunità per le nostre piccole imprese, peccato non sfruttarla: quindi facciamo squadra
e diciamo a tutti di venire a provare questa
strada”. E se le pmi si fanno intimorire dagli oneri della quotazione, cos’è che bisogna
dir loro per convincerle? “I costi non sono
enormi e i vantaggi invece sì, quindi meglio
non lasciarsi scappare questa opportunità
che Borsa Italiana ha messo a disposizione
di tutte le pmi – conclude l’ad – Noi non abbiamo neanche un dipendente, anche se 11
consiglieri molto operativi, quindi se riusciamo a seguire noi gli oneri vari... penso che
lo possano fare tutti”.
Gli imprenditori più trasparenti
Gala
Profilo
Il Gruppo Gala, fondato nel 2001 a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico e sulla
base dell’esperienza trentennale di Gala Engineering (già Costen), opera nei settori della vendita di energia elettrica e gas, della produzione di elettricità da fonti rinnovabili e dei servizi
di ingegneria finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica. Dal 2013, a seguito dell’aggiudicazione di importanti lotti delle gare CONSIP (società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che opera come centrale di committenza nazionale, realizzando il Programma di
razionalizzazione degli acquisti nella Pubblica Amministrazione), Gala è tra i principali operatori italiani nella fornitura di energia elettrica alla Pubblica Amministrazione. Gala è strategicamente focalizzata nel midstream e downstream della catena del valore dell’energia. Grazie
alla visibilità del proprio portafoglio e ai modelli proprietari di market Intelligence e risk control, Gala è in grado di ottimizzare i costi di approvvigionamento e di massimizzare il valore
del portafoglio stesso. Le principali linee strategiche del Gruppo includono il consolidamento della leadership nelle gare pubbliche, l’ampliamento della customer base con particolare
riguardo alle Pmi e al mass market, la diversificazione della gamma dei prodotti e servizi per
l’efficienza energetica, nonché l’internazionalizzazione sia nella ricerca di fonti di approvvigionamento, specialmente dall’Europa dell’Est, sia nell’attività di ingegneria mediante la progettazione di opere complesse caratterizzate da bassissimo impatto ambientale.
Principali dati
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Settore: Rinnovabili
Data IPO: 10 marzo 2014
Fatturato 2013: Euro 1,3 miliardi
Market Cap: Euro 198 milioni
Capitale raccolto: Euro 24,9 milioni
Azionariato
Gala Holding Srl
Altri Azionisti
87,56%
12,44%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Luca Calvetti, Direttore Generale
“Quotarci sul mercato italiano era un nostro
obiettivo strategico: l’approdo su Aim è stata una decisione tattica, in vista del passaggio
su Mta”. Luca Calvetti, direttore generale di
Gala, la più grande Ipo finora arrivata sul listino alternativo, spiega così il percorso che
ha portato il gruppo energetico sul mercato.
Dunque, quali sono i prodromi di questo percorso?
L’Aim ci forniva una via flessibile e coerente
con il nostro obiettivo. Che era fin da principio quello di aumentare la patrimonializzazione – infatti la quotazione è avvenuta tutta
in aumento di capitale – e di farlo in tempi
rapidi. Inoltre volevamo un accesso al mercato dei capitali per un’eventuale collocazione di titoli obbligazionari. L’obiettivo finale è
Mta o Star. Intanto però, abbiamo scelto di
capitalizzarci attivamente perché ci aspetta-
vamo un contesto di crisi e consolidamento e volevamo avere un ruolo. Abbiamo avviato il roadshow a dicembre 2013 e la quotazione è avvenuta nei primi giorni di marzo. Se avessimo puntato diretti su Mta non
avremmo avuto questi tempi.
Riconosce dei limiti al processo di quotazione e al listino alternativo in sé?
Un elemento critico è il non univoco riconoscimento dell’Aim, che è gestito da Borsa italiana, ma non è considerato un mercato regolamentato e questo pone limiti a molti investitori istituzionali per problemi di policy. Bisognerebbe che qualcuno superasse questo
limite, che è poi solo un aspetto definitorio.
Dunque per questa ragione Aim ha difficoltà
a decollare: gli istituzionali hanno un accesso ridotto. Un altro limite a mio avviso è che
non esiste una soglia dimensionale per le debuttanti: ci sono aziende con fatturati variabili da un milione a 1.340 milioni. Forse un po’
più di selezione non guasterebbe.
Siete su Aim da tre mesi: cosa è successo in questo periodo a Gala? Quali
vantaggi avete ricavato?
Al di là dell’effetto dell’aumento di capitale
l’operazione ci ha aiutato ad avere maggiore
visibilità sui mercati finanziari, ci ha portato
benefici in termini di immagine e standing.
Essendo quotati diventiamo interessanti in
caso di operazioni straordinarie. E possia-
mo fare operazioni carta contro carta, accedere al mercato dei capitali.
In qualche modo la quotazione ha accelerato anche la vostra crescita?
Noi abbiamo diverse direzioni di crescita:
consolidamento delle attività in Italia in cui
contiamo di far aumentare i ricavi per linee
interne o attraverso l’acquisizione di nostri
competitori. La seconda direzione è l’integrazione verticale che potrebbe prevedere
acquisizioni in ambito generazione di energia elettrica o di altri asset sul trasporto di
energia; la terza direzione è legata alla diversificazione lungo la filiera dell’energia e quindi
potrebbe essere rivolta a efficienza energetica, facility management, tecnologia. E poi c’è
la quarta direzione che è quella dell’internazionalizzazione, quindi lo sviluppo sui mercati
esteri, in Europa e altrove, in modo selettivo.
Infine, ritiene pesanti gli oneri legati
alla quotazione su Aim?
Per come li ha interpretati Gala sono del
tutto equivalenti a quelli richiesti da Mta,
quindi ci stiamo comportando nello stesso
modo. Abbiamo deciso di applicare il codice di autodisciplina perché l’intenzione è di
passare su Mta entro la fine del 2015: abbiamo costituito il Comitato di controllo rischi, introdotto due consiglieri indipendenti in Cda e abbiamo richiesto il rating a una
delle tre grandi società del settore.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
GreenItaly1
Profilo
GreenItaly1, la prima SPAC (Special Purpose Acquisition Company) specializzata nella green
economy, nasce con l’obiettivo di presidiare un settore che attrae l’interesse di investitori
e che si distingue per la forte innovazione tecnologica e gli elevati tassi di crescita. È promossa da VedoGreen, società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le imprese
della green economy, IDEA CAPITAL FUNDS SGR del Gruppo DeA Capital/De Agostini,
uno dei principali operatori indipendenti italiani nel settore del private equity che gestisce
tra gli altri un fondo di private equity specializzato nella green economy, e Matteo Carlotti, già promotore della SPAC MadeInItaly1. Il team dei promotori si caratterizza per l’elevata complementarietà delle competenze maturate nei seguenti ambiti: green economy,
capital markets, private equity, SPAC. Le azioni e i warrant sono negoziati sul AIM Italia/
Mercato Alternativo del Capitale, organizzato e gestito da Borsa italiana.
Principali dati
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Settore: Finanza green/SPAC
Data IPO: 27/12/2013
Fatturato 2013: n.d.
Market Cap: Euro 36 milioni
Capitale raccolto: Euro 35 milioni
Azionariato
Idea Capital Funds SGR S.p.A.
Intesa Sanpaolo Private Bank SA
Banca Popolare di Vicenza SCPA
De Benedetti Carlo
Julius Baer Multilabel Sicav
Altri azionisti
10,00%
8,57%
5,71%
5,71%
5,71%
63,4%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Anna Lambiase, Consigliere di Amministrazione, Matteo Carlotti, Presidente e Sergio
Buonanno, Consigliere di Amministrazione
“Il passaggio da una società di consulenza sulla finanza per la green economy alla ideazione e sviluppo di una SPAC è stata un’evoluzione naturale della strategia di VedoGreen”, afferma Anna
Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen, socio ideatore e promotore di GreenItaly1 e
consigliere di amministrazione. “Dato che ci occupiamo di trovare finanza per le imprese green
e abbiamo fonte primaria di informazione attraverso il database proprietario che monitora oltre 3.000 imprese della green economy, perché
non creare noi stessi un veicolo di investimento,
un progetto speciale di finanza? Su queste premesse, continua Lambiase, è nata GreenItaly1 l’unica Special Purpose Acquisition Company tematica italiana quotata in Borsa ad oggi”.
Quello delle spac, società che si quotano con l’obiettivo di individuare una target con cui fondersi e cedere a quest’ultima il posto in Borsa, è un
mercato giovane e che in meno di tre anni di vita ha visto solo cinque esperimenti. Pochi, ma
comunque significativi, perché per gli investitori
hanno rappresentato un track record sufficiente
per valutare l’efficacia dello strumento.
“Questa è la mia seconda esperienza con una
spac. La prima è stata Made in Italy 1 che si è fusa con Sesa ed è passata su Mta, ma anche in quel
caso siamo partiti da Aim. Ed è stato un successo”. Matteo Carlotti, presidente di GreenItaly1,
ha una visione diversa da quella dei rappresentanti della altre pmi quotate sul mercato alternativo
di Borsa Italiana. Diversa, perché diversa è la natura della società che presiede. “Aim – continua
Carlotti – ha costi ragionevoli e un processo semplificato. E si attaglia perfettamente alle esigenze di un veicolo, che non ha problemi di liquidità.
Noi siamo una società che va sul mercato, raccoglie denaro e lo vincola in una cassa: ogni azione è quotata per esempio a 10 euro e nel termine massimo di 24 mesi restituirà all’azionista almeno i 10 euro del suo valore iniziale.
Non essendo una società industriale il tema della liquidità non si pone. Tutti quelli che prima del
deal hanno voluto recedere e trovare un acquirente l’hanno trovato. Inoltre l’Aim offre il vantaggio di poter stabilire che si restituisce la cassa in base alla valutazione patrimoniale, in Mta
questo non sarebbe possibile perché c’è la regola della media del valore di mercato degli ultimi sei mesi. Se questa media dà un valore inferiore ai 10 euro, l’azionista perde, se viceversa è superiore la società non ha cassa per coprire la differenza”.
Tre spac hanno scelto l’Aim, raccogliendo tra 35
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IR TOP - Journal of Investor Relations
e 50 milioni e due, del valore di 133 e 150 milioni, hanno preferito l’Mta: la prima è stata Italy1
Investment, un veicolo lussemburghese che ha
comprato Ivs, che opera nei distributori di caffè
per ufficio, l’altra si chiama Space e da dicembre
2013 sta lavorando per trovare una target nei settori del lusso o dell’alimentare.
Un po’ come GreenItaly1 che ha promesso di
trovare la società target in 24 mesi in uno dei dieci settori della green economy 2.0 e che procede
spedita nella ricerca. “Oggi abbiamo una pipeline ristretta – spiega Sergio Buonanno, che è managing director dei Fondi Diretti di Idea Capital
Funds, uno dei promotori dell’iniziativa e in GreenItaly1 è consigliere di amministrazione – e abbiamo limitato il raggio d’azione a quattro settori
green, ovvero smart energy, waste management,
chimica verde e white biotech. Abbiamo analizzato in tutto una trentina di società, approfondito lo studio su una decina e ora stiamo dialogando con 3 o 4 realtà. Stiamo procedendo a passo spedito: avevamo l’intenzione di chiudere l’operazione prima dei 24 mesi e riteniamo di essere in linea con questo programma”. Quanto alle
dimensioni, la target ha una capitalizzazione dei
mezzi propri tra gli 80 e i 100 milioni. “Il tipo di
azienda che stiamo guardando quindi – conclude
Buonanno – avrebbe una capitalizzazione, dopo
la quotazione, tra i 100 e 120 milioni. Cioè una
dimensione adatta all’Mta o allo Star, che ne garantirebbero la liquidità necessaria: l’Aim è un
passaggio quasi tecnico, per la garanzia di restituzione del capitale che offre agli investitori che
decidessero di vendere le azioni prima dell’acquisizione della target”.
Gli imprenditori più trasparenti
Gruppo Green Power
Profilo
Gruppo Green Power, impresa leader in Italia nel settore delle energie rinnovabili, si occupa prevalentemente di commercializzazione di servizi e prodotti per la vendita e installazione chiavi in mano di impianti fotovoltaici, termodinamici e di soluzioni e prodotti per
l’efficientamento energetico e la mobilità sostenibile per il segmento domestico. L’obiettivo strategico di GGP è diventare leader riconosciuto nel risparmio energetico ampliando la gamma di servizi offerti (risparmio energetico, kit di illuminazione a led, soluzioni
di mobilità elettrica, impianti di micro domotica, ecc.) applicando il know-how acquisito
nel settore fotovoltaico. Inoltre, in virtù dell’efficiente organizzazione della rete vendita,
GGP ambisce ad assumere una posizione di leadership nei settori della creazione, acquisizione, sviluppo e gestione di reti commerciali. I codici alfanumerici sono rispettivamente per le azioni “GGP” e per i warrant “WGGP16”. I codici Isin sono per le azioni ISIN
IT0004982242 e per i Warrant IT0004982259.
Principali dati
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Settore: Rinnovabili
Data IPO: 22/01/2014
Fatturato 2013: Euro 52,3 milioni
Market Cap: Euro 31 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,3 milioni
Azionariato
Luca Ramor
David Barzazi
Christian Barzazi
Altri azionisti
29,74%
29,74%
29,70%
10,83%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a David Barzazi, Socio
“La scelta di quotarci su Aim è avvenuta perché eravamo consapevoli che era la
strada maestra per entrare nel mercato regolamentato in modo più agevole e per ricevere dallo stesso mercato, dai fondi e dagli investitori, quegli strumenti necessari a
competere sia sul territorio nazionale che in
campo internazionale – spiega David Barzazi, socio di Gruppo Green Power –. Inoltre
la quotazione ci ha permesso di avere visibilità all’interno di una rete di investitori altamente specializzata e una forte credibilità data dall’appartenenza a un mercato dallo standing internazionale”. Tuttavia il percorso che la ha portata sul listino alternativo non è stato senza ostacoli per la società
delle rinnovabili, prima Ipo del 2014. “Il principale limite che abbiamo incontrato – continua Barzazi – è legato al fatto che vi sono
molteplici attori cointeressati nel processo
di Ipo e talvolta coordinare tutti i soggetti
diviene impegnativo. Altro limite sono i costi che sul bilancio di una piccola media impresa incidono anche in modo significativo.
Una riduzione degli stessi certamente incentiverebbe l’accesso al mercato di più soggetti meritevoli”. D’altrocanto le procedure per
approdare sul mercato hanno degli indubbi
vantaggi. “La quotazione – dice ancora il socio – richiede la messa in atto di procedure
strutturate e più efficaci nello svolgimento
delle azioni societarie e una maggior disciplina nel governo aziendale e nei suoi aspetti organizzativi, gestionali e manageriali, imposta dalla necessità di rispettare le regole di corporate governance e di trasparenza verso il pubblico previste dal regolamento del mercato. Da ciò deriva che il grado
di complessità operativa aumenta, in quanto la società quotata deve rispettare molte
regole a tutela delle minoranze, del conflitto d’interesse e dell’integrità dei mercati”.
Tutto questo si riversa sul funzionamento
dell’azienda. Con effetti decisamente positivi. “Gli effetti di tutta l’esperienza sono stati una maggiore solidità e trasparenza dell’azienda e migliore visibilità sul mercato domestico e internazionale. Senz’altro possiamo registrare un aumento della credibilità
nei confronti di clienti e fornitori e di tutti
i partner, che possono confidare su una definizione chiara e inequivocabile del valore
della capitalizzazione. Le nuove risorse finanziarie, inoltre, consentono di diversificare le fonti classiche di finanziamento e di
relazionarsi diversamente col sistema bancario”. Che di questi tempi rischia di essere soffocante se è l’unica fonte di credito,
peraltro ancora a maglie molto strette, su
cui può fare affidamento un’impresa. Ma non
basta. “Il mercato azionario è un’opportunità ulteriore per aumentare la visibilità dell’azienda – conclude Barzazi – consente la crescita per linee esterne ed interne, alleanze
strategiche e nuove opportunità”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Innovatec
Profilo
Innovatec è una holding operativa controllata da Kinexia e attiva nei settori delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Nel corso del secondo semestre 2013, Kinexia e Innovatec,
hanno dato avvio, anche tramite le società controllate da Innovatec: Sun System S.p.A.,
Stea S.r.l. e Roof Garden S.r.l., al nuovo progetto denominato “Smart”, basato sull’offerta al
mercato corporate e retail italiano ed internazionale di Smart Grid, efficientamento energetico e storage di energia. Il progetto si fonda sull’innovazione tecnologica sia in termini
di prodotti che di processi con l’effetto che il nuovo modello di business si baserà sulla interconnessione tra il mondo web e quello dell’efficienza energetica ed energie rinnovabili.
Principali dati
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Settore: Rinnovabili, Efficienza Energetica
Data IPO: 20/12/2013
Fatturato 2013: Euro 0,6 milioni – Proforma Euro 24,0 milioni
Market Cap: Euro 15 milioni
Capitale raccolto: Euro 5,3 milioni
Azionariato
Kinexia
Mercato
63,83%
36,16%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Flavio Raimondo, Amministratore Delegato
“Perché ci siamo quotati? Per crescere ulteriormente e avere maggiore visibilità”. Sono
queste le ragioni che hanno portato Innovatec, costola di Kinexia attiva nella smart
energy, a scegliere di debuttare su Aim Italia alla fine del 2013. Lo dice in maniera lapidaria Flavio Raimondo, amministratore delegato della società romana. “In un settore
ampio come quello delle energie rinnovabili – spiega Raimondo – che include dal segmento maturo del fotovoltaico, fino alle novità dell’efficienza energetica, in cui ci siamo
inseriti in tempi non sospetti, qualche anno
fa, anticipando le tendenze del mercato e del
legislatore, era una strada obbligata per distinguerci”. Obbligata ma piacevole, fin dal
processo di Ipo. “Credo che la nostra possa essere considerata un’esperienza positiva sotto ogni punto di vista. Una società che
vuole aprirsi al mercato borsistico e finanziario deve adeguarsi a regole di maggiore
trasparenza, deve accettare di comunicare,
dotarsi di una cultura gestionale procedurale e di controllo interno – continua Raimondo – Innovatec era già pronta, grazie
da un lato all’esperienza maturata dal proprio azionista di controllo, Kinexia, già quotata e dunque aperta a condividere il proprio progetto con dei partner solidi e stabili,
e dall’altro grazie a un management caratterizzato da elevato know-how ed esperienza
nel settore”. Dunque, neppure gli oneri della
quotazione sono apparsi eccessivi. “Sebbene
l’ammissione sul mercato Aim Italia sia notevolmente semplificata, essere quotati richiede oneri e obblighi più o meno simili a quelli previsti per il mercato principale – continua l’ad – Come ho accennato prima, infatti, i principali oneri e obblighi di una società quotata sono principalmente riconducibili
alla necessità di fornire adeguata informativa
sulle proprie scelte gestionali e sui risultati
periodici revisionati da auditor esterni e di
definire una struttura di governo societario
adeguata, al fine di rendere la società attraente anche per gli investitori più sofisticati”.
Superato questo ostacolo e accettata la necessaria trasparenza richiesta alla debuttante, la strada è tutta in discesa. E per Innovatec gli effetti della quotazione sono stati subito evidenti. “La quotazione – continua Raimondo – ha rappresentato per noi l’occasio-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
ne per permettere al business dell’efficienza
energetica, smart city e smart grid di trovare la giusta efficienza operativa, che crediamo si possa sviluppare al meglio nel breve
periodo. È senz’altro aumentata la visibilità
verso gli investitori istituzionali interessati
ad aziende con alto potenziale che ora possono finanziare attraverso un canale diretto.
In circa sei mesi da quotata abbiamo incontrato diversi investitori sia italiani che esteri con orizzonti di lungo periodo che hanno
visto nella quotazione della società un plus
determinante rispetto alle loro scelte di investimento”. E quanto alla strategia di crescita “il legame con il mercato azionario è
molto stretto – conclude l’ad – per noi lo è
in particolare perché ci proponiamo, insieme a Kinexia, come piattaforma aggregativa
di società, imprenditori e manager di spicco
che abbiano progetti, idee e proposte e che
vogliano raggiungere un punto di svolta per
sviluppo e visibilità. Riteniamo che uno dei
migliori strumenti per attuare questa strategia sia appunto il mercato azionario, anche
attraverso lo scambio di titoli nell’ambito di
potenziali operazioni finanziarie”.
Gli imprenditori più trasparenti
Italia Independent
Group
Profilo
Italia Independent Group è a capo di un gruppo attivo nel mercato dell’eyewear, dei prodotti lifestyle attraverso il proprio brand Italia Independent e della comunicazione attraverso la propria agenzia Independent Ideas. Inoltre grazie all’esperienza internazionale del management nello sviluppo prodotti e della comunicazione, il Gruppo si propone anche quale piattaforma per iniziative imprenditoriali e commerciali nei settori della comunicazione,
del design e dello stile che creino sinergie per sostenere la crescita, in Italia e all’estero, del
marchio Italia Independent. A tal fine il Gruppo partecipa ad alcune iniziative imprenditoriali
realizzate attraverso I-Spirit Vodka, Sound Identity, Care Label e Independent Value Card.
Principali dati
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Settore: Fashion / Lifestyle
Data IPO: 28 giugno 2013
Fatturato 2013: Euro 25 milioni
Market Cap: Euro 81 milioni
Capitale raccolto: Euro 15,7 milioni
Azionariato
Lapo Elkann
Andrea Tessitore
Mario Ginatta
Giovanni Accongiagioco
Alberto Fusignani
Pietro Peligra
Altri Azionisti
46,50%
8,10%
8,50%
3,30%
3,30%
3,00%
27,30%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Andrea Tessitore, Amministratore Delegato
È probabilmente la più blasonata società
dell’Aim, grazie alla fama del suo eclettico e
discusso fondatore, Lapo Elkann, e anche al
settore in cui opera, l’occhialeria che sconfina nel fashion italiano che tanto piace al
mondo e che però in questo caso pesca a
piene mani nella tecnologia e nell’innovazione di materiali e design. Eppure, anche per
Italia Independent Group, “la quotazione è
stata un passo obbligato al fine di reperire
risorse finanziarie che facessero crescere il
gruppo – così a Journal of IR l’amministratore delegato Andrea Tessitore –. Abbiamo valutato diverse alternative e l’approdo in Borsa ci è sembrata la soluzione migliore per raccogliere capitali senza perdere la nostra indipendenza gestionale, sebbene probabilmente sia la strada più complessa da gestire”. Per un’aziende piccola, 15 mi-
lioni il fatturato e con risorse limitate “anche se in forte crescita, gestire il processo
di quotazione senza distogliere il management dagli obiettivi di sviluppo è stata una
bella sfida e anche una prova di professionalità e di maturità”. Al di là di questo super
impegno dei giovani manager di Elkann che
però sono riusciti a tenere la barra dritta,
“sia il procedimento di Ipo sia la permanenza su Aim sono procedure semplificate rispetto all’Mta – spiega Tessitore – tuttavia
è richiesta una certa dose di burocraticità
e di adempimenti che per aziende piccole o
poco strutturate possono comunque essere gravosi. Ciò detto siamo felici del percorso intrapreso perché riteniamo che i benefici siano di gran lunga maggiori degli oneri”.
Tanto che allo scoccare del primo compleanno di quotazione il bilancio è decisamente positivo e non solo per i vantaggi in termini di visibilità e riconoscibilità che forse
non erano la priorità per Italia Independent
Group. “Annovererei senza dubbio nei benefici indiretti la visibilità e la credibilità a livello internazionale che lo status di azienda
quotata garantisce – continua l’ad – ma direi che questo sbarco su Aim per noi è stata soprattutto l’occasione per riflettere e
affinare le nostre strategie, renderle chiare,
misurabili e chiaramente spiegabili agli investitori. Ci ha spinto a strutturarci internamente per dare la trasparenza e la solidità
che ogni azienda quotata deve rispettare”.
E quanto alla crescita del business, “il mercato azionario è certamente una fonte di finanziamento per accelerare il processo di
sviluppo economico dell’azienda – conclude Tessitore – ma per noi è stato, ed è tuttora, uno strumento anche di crescita professionale grazie al confronto continuo con
i nostri investitori”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Ki Group
Profilo
KI Group, anche per il tramite delle proprie controllate, opera nella distribuzione all’ingrosso, produzione e vendita al dettaglio di prodotti biologici e naturali, prevalentemente
nel territorio nazionale, e principalmente attraverso alcuni canali specializzati (alimentari
biologici, erboristerie e farmacie). KI Group, grazie all’opera anticipatrice del suo fondatore all’inizio degli anni ’70, è stato il pioniere del biologico in Italia. Oggi è l’azienda leader
nella distribuzione capillare di prodotti biologici, biodinamici e naturali nei canali del retail
specializzato, con circa 4.500 negozi di alimentazione naturale, erboristerie e farmacie serviti direttamente, ai quali si stima se ne aggiungano alcune migliaia raggiunti indirettamente.
L’offerta di prodotto è costituita da una gamma di circa 2.500 referenze delle migliori marche
del mercato biologico e naturale, attentamente selezionate e sottoposte ai più rigorosi controlli per garantirne qualità, sicurezza e genuinità. KI Group, che oltre all’attività distributiva,
controlla il 100% della società La Fonte della Vita, primario operatore italiano specializzato nella produzione di prodotti biologici vegetali freschi sostitutivi della carne e del formaggio (tofu,
seitan, ecc.), si avvale complessivamente di oltre 150 tra dipendenti e collaboratori e mantiene strette collaborazioni commerciali con circa 150 aziende produttrici, sia italiane che estere.
Principali dati
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Settore: Prodotti biologici
Data IPO: 18/11/2013
Fatturato 2013: Euro 42,6 milioni
Market Cap: Euro 29 milioni
Capitale raccolto: Euro 5,0 milioni
Azionariato
Bioera SpA
Biofood Italia Srl
Altri azionisti
74,33%
5,14%
20,53%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista ad Aurelio Matrone, Consigliere Delegato
Procedura snella, minori costi ma anche la certezza che la quotazione vada a buon fine. Sono queste le tre motivazioni che hanno spinto
i prodotti biologici di Ki Group verso l’Aim. Ce
ne parla Aurelio Matrone, consigliere delegato
del gruppo.
Dunque, il massimo obiettivo raggiunto
con il minimo sforzo?
Senza dubbio la procedura semplificata si traduce
in minori costi per accedere al mercato. Ma a spingerci verso Aim sono state almeno anche altre due
ragioni. La prima è che i rischi di fallimento del processo con conseguente perdita di risorse economiche e manageriali sono ridotti perché la domanda di
ammissione può essere presentata solo ad adempimenti procedurali conclusi e fund raising andato
a buon fine. Il secondo elemento riguarda la possibilità per l’emittente di procedere alla quotazione
attraverso un aumento di capitale ampio e scindibile, che può essere eseguito entro 24 mesi senza
dover scrivere nuovi documenti informativi per ricapitalizzazioni successive alla prima.
Dunque possiamo dire che il processo di
Ipo sia più vantaggioso su Aim in assoluto
e non presenti limiti o difficoltà?
Limiti e difficoltà sono quelli di ogni processo di
listing: il principale è l’eccessivo coinvolgimento del top management che viene potenzialmente distratto dalla ordinaria gestione aziendale.
Una società che si imbarca in una quotazione
deve mettere in conto che per un periodo di
almeno quattro o cinque mesi il top management può essere quasi quotidianamente assorbito per circa la metà del proprio tempo nei vari adempimenti.
Quanto agli oneri della quotazione, ritiene
che siano adeguati o eccessivi?
Trovo che gli obblighi connessi alla quotazione
su Aim siano coerenti con lo status di società
quotata. Se coinvolgi nella tua iniziativa d’impresa
soggetti terzi e investitori che non hanno il controllo della società, condividerne con essi strategie e obiettivi attraverso le informative periodiche è non solo opportuno, ma doveroso. Quindi sì, sono adeguati. Aim presenta notevoli pregi
e potenzialità perché consente, a costi relativamente contenuti, l’accesso al mercato dei capitali delle imprese, in un sistema Italia che ancora
oggi, quanto a risorse per la crescita, è asfittico.
Su Ki Group che effetto ha avuto la quotazione?
Oltre al reperimento di nuove risorse finanziarie, abbiamo avuto almeno due vantaggi. Il primo
è la visibilità nel panorama finanziario domestico
ed internazionale, con la creazione conseguente di un humus relazionale foriero di potenziali
opportunità di business. Il secondo è legato alla disciplina informativa che il listing comporta.
La comunicazione periodica a cui le società sono chiamate presume l’adozione di modelli or-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
ganizzativi e di governance sofisticati ed evoluti che comportano un maggiore monitoraggio delle performance aziendali. E quindi maggiore efficienza.
E ritiene che la quotazione potrà essere un
volano per la crescita di Ki Group?
Sviluppo e mercato azionario sono un binomio
indissolubile. Nel nostro caso, è stato un acceleratore per sfruttare le opportunità che il mercato del bio offre in termini di crescita organica
e per linee esterne. Ki Group grazie alla quotazione ha reperito le risorse finanziarie per intraprendere il progetto retail, legato alla apertura di punti vendita bio ad insegna Almaverde Bio Market, in corso di esecuzione. A questo, va aggiunta la nostra propensione a valutare forme di aggregazione di operatori più piccoli ma con elevate sinergie di prodotto, rete e
posizionamento.
Finora solo belle parole, cosa c’è di migliorabile riguardo a Aim?
Credo che vadano fatti ancora ulteriori passi
nella direzione del potenziamento di questo listino. Ben venga il fast-track magari a costi relativamente più contenuti rispetto al segmento
Mta, ma il tema cruciale che resta ancora irrisolto è quello di garantire un’adeguata liquidità.
Se non si individuano a livello di sistema regolamentare una serie di misure in grado di garantire
un efficiente mercato secondario, Aim rischia di
rimanere un segmento di serie B. Senza un’adeguata liquidità, magari prevedendo obbligatoriamente una percentuale d’investimento da parte
dei principali gestori del risparmio domestico,
banche, Sgr, Enti governativi, sarà molti difficile
riuscire a coinvolgere i grandi flussi della finanza destinata alla crescita di cui il Sistema-Paese
ha urgentemente bisogno.
Gli imprenditori più trasparenti
Mc Link
Profilo
l brand MC-link nasce nel 1986 come rivista telematica (BBS della rivista MC-microcomputer). Contribuisce fin dagli albori in modo significativo all’evoluzione della telematica italiana grazie all’offerta di servizi innovativi. Nel 1992 MC-link è tra i primi in Italia a fornire ai propri utenti una casella di posta elettronica collegata a Internet, consentendo di lì a poco la navigazione in rete. Nel 1999, il ramo d’azienda MC-link viene acquisito dalla neocostituita MC-link S.p.A. Oggi MC-link serve su tutto il territorio
nazionale l’utenza Executive, Small & Medium Enterprise e SOHO con standard di qualità e attenzione
al cliente tra i migliori in Italia. L’offerta comprende accessi a banda larga (ADSL, HDSL e SHDSL) e ultralarga (FIBRA), servizi di telefonia, oltre ad un completo portafoglio di servizi gestiti dei quali cura direttamente l’installazione e la gestione, e tra cui spiccano le soluzioni VPN (Virtual Private Network)
per aziende multisede, i servizi di data center e di disaster recovery geografico. La costante crescita
della rete proprietaria rappresenta la peculiarità che ha fatto di MC-link uno dei successi industriali ed
economici nel competitivo mercato delle telecomunicazioni. Questa strategia garantisce margini industriali importanti, oltre alla possibilità di essere competitivi sotto il profilo della qualità dei servizi offerti. Su tutta la propria rete, MC-link ha inoltre implementato le tecnologie di connettività più performanti e innovative. MC-link si avvale di una rete commerciale, orientata a progettare e fornire direttamente soluzioni di fascia alta al mercato Executive, e di una rete vendita indiretta costituita da professionisti del settore ICT che garantiscono presenza capillare sul territorio e livelli di consulenza e assistenza estremamente elevati. In parallelo investe con convinzione in Ricerca e Sviluppo, approntando
soluzioni sempre nuove ed aggiornate, in grado di offrire le risposte migliori alle richieste del mercato.
Principali dati
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Settore: Telecomunicazioni
Data IPO: 20 febbraio 2013
Fatturato 2013: Euro 37,5 milioni
Market Cap: Euro 23 milioni
Capitale raccolto: Euro 2,6 milioni
Azionariato
Paolo Nuti
Bo Torben Arnklit
Dedagroup SpA
Melior Trust SpA
Giovanni Falcone
Silvano Fraticelli
Altri Azionisti
23,64%
22,77%
15,18%
9,67%
7,69%
7,32%
13,72%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Cesare Veneziani, Amministratore Delegato
Davide che sfida Golia nel campo delle telecomunicazioni e sottrae clienti a colossi
come Telecom Italia e Fastweb. Questo è
Mc-Link, approdato sul listino alternativo a
febbraio 2013. Perché Aim? “Non avevamo
scelta – dice lapidario l’amministratore delegato Cesare Veneziani – la nostra dimensione non ci consentiva di andare su Mta e
il problema non si è posto. Aim era l’unico
listino che poteva accoglierci e in ogni caso
gli adempimenti e i costi di Mta sarebbero
stati proibitivi. In fondo l’idea di quotarci ci
allettava da tempo, ma solo la creazione di
Aim ci ha convinto che potevamo davvero
farcela”. Così la piccola telecom approda sul
listino con l’obiettivo principale di raccogliere capitale e crescere. “Potevamo andare a
leva – continua Veneziani – perché il rapporto tra Ebitda e posizione finanziaria netta e
anche tra patrimonio netto e posizione finanziaria netta sono inferiori a 2. Questo ci
consente di raccogliere capitale dal mondo
del credito per finanziare la crescita prevista
dal piano industriale. Ma non volevamo avere un unico canale di finanziamento. Siamo
il più piccolo operatore di telefonia italiano
ma giochiamo alla pari dei grandi sul territorio nazionale. Ovviamente in una nicchia:
la fascia di mercato più alta. La nostra commessa tipica è quella di un’azienda multi sede che ha bisogno di costruire una centralina telefonica: una singola commessa che richiede investimenti importanti e per cui bisogna avere le spalle più grosse. Ci siamo tirati fuori dalla bagarre delle adsl da 30 euro al mese. Ma questa fascia di mercato che
abbiamo scelto è capital intensive e avevamo
bisogno di ricapitalizzare”. Con questa ambizione di sfidare i Golia delle telecom Veneziani è arrivato sul listino. “Subito abbiamo ottenuto visibilità e credibilità. Così in
un mercato che si sta contraendo, noi continuiamo a aumentare i numeri grazie anche
alla quotazione. Quando oggi ci proponiamo
a un cliente soprattutto sui servizi gestiti, e
parlo di clienti con sei o sette sedi che devono fare una rete di trasmissione in fibra
ottica, il fatto di avere il bollino della quo-
tazione ci aiuta. Perché la controparte deve valutare l’offerta mettendola a confronto
con quella di Telecom e Fastweb e si chiede chi è Mc-link: ecco, Mc-link è una società che sottopone il bilancio al giudizio degli
analisti e degli investitori”.
Quanto al processo di Ipo, non ha presentato particolari scogli per Veneziani: “Non
mi sembra che Borsa abbia introdotto
ostacoli insormontabili. Magari è difficoltoso certificarsi, ma noi lo facevamo già da
due anni con Deloitte, quindi eravamo già
a metà dell’opera. Ovviamente se non si ha
questo vantaggio è diverso. Per noi è stato
tutto abbastanza fluido”. Ma un limite Aim
ce l’ha ed è la bestia nera di tutti gli imprenditori che l’hanno scelto: “la mancanza
di liquidità. Quando ci siamo quotati solo
con il 10% di flottante il mercato era molto più piccolo di adesso e noi avevamo meno esperienza. Forse avremmo fatto scelte diverse adesso: sicuramente un flottante così basso è un limite. Ma indipendentemente da ciò, la mancanza di scambi è un
problema. In generale il mercato è illiquido,
probabilmente perché le società sono piccole, non ci sono investitori specializzati e
per quanto si aumenti il flottante questi limiti restano”. Per superarli forse sarebbe
opportuno passare su Mta. “Siamo al limite oggi come dimensione per fare il salto –
conclude Veneziani – diciamo che è una variabile che teniamo presente nei nostri piani di sviluppo”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Methorios Capital
Profilo
Methorios è una società di consulenza indipendente specializzata in operazioni di finanza straordinaria per piccole e medie imprese e concentra la sua attività nell’ambito di operazioni di
M&A, quotazioni, aumenti di capitale, collocamenti e di ristrutturazioni finanziarie e ricapitalizzazioni, vantando competenze specifiche nei settori movie production and distribution, aerospace e defense, insurance and re-insurance, publishing e new media, information technology, telecomunicazioni, real estate, renewable energy, oil and gas exploration, production and
distribution, life style and luxury. Contando sull’esperienza ventennale dei suoi fondatori Fabio
Palumbo ed Ernesto Mocci nell’area della finanza straordinaria e del corporate finance e beneficiando del network di relazioni del proprio management, Methorios è diventato in pochi anni
un punto di riferimento per le Pmi su tutto il territorio nazionale. Methorios è una piattaforma
finanziaria che si distingue per l’indipendenza da qualsiasi istituzione bancaria e finanziaria e per
la sua capacità di istaurare relazioni durature con i propri clienti offrendogli servizi tailor made,
strutturando operazioni ad hoc ed assicurando un’assistenza continua nel fronteggiare situazioni
di carattere ordinario e straordinario. A tal fine Methorios effettua anche investimenti e assunzioni di piccole partecipazioni di minoranza in società, clienti o potenziali clienti, quotate e non.
Principali dati
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Settore: Finanza straordinaria
Data IPO: 14/07/2010
Fatturato 2013: Euro 27,7 milioni
Market Cap: Euro 92 milioni
Capitale raccolto: Euro 7,9 milioni
Azionariato
Futura Funds Sicav Plc
Lujan SpA
Fabio Palumbo
Ernesto Mocci SPQR Capital Holdings SA
Net Insurance Life Bridge Capitals Banca Etruria
Prealpina Investimenti Srl Altri azionisti 32,14%
16,59% 12,63% 12,62% 5,80% 4,96%
3,23% 1,41% 0,9% 9,98%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Fabio Palumbo, Presidente
Methorios è una delle pioniere di Aim, una
di quelle che ci ha creduto quando tutto intorno era fermo. Ha debuttato a luglio del
2010, in piena crisi dei debiti sovrani d’Europa e su un mercato rarefatto e con la fiducia ai minimi storici. D’altronde nel suo dna
questa società di consulenza indipendente
che fattura 27,7 milioni ha la finanza straordinaria, con una specializzazione sulle pmi
a cui offre consulenza su M&A, quotazioni,
aumenti di capitale. Sarebbe stato quasi un
controsenso non accedere alla Borsa. Ne
parliamo con Fabio Palumbo, presidente e
fondatore insieme a Ernesto Mocci, entrambi con una ventennale esperienza nel mondo della corporate finance in cui operano.
Dunque qual è la genesi dell’approdo
su Aim? Cosa vi porta qui?
Ci porta qui la volontà di avere un ulteriore
strumento a disposizione per la crescita, in
alternativa al sistema bancario tradizionale
o ai fondi di private equity.
Avete incontrato limiti o difficoltà nel
corso della Ipo?
Non parlerei di limiti ovvero di difficoltà ma
unicamente di un sano processo interno di
riordino della propria struttura organizzativa e della governance, di una revisione generale della reportistica amministrativo-contabile ed economica finanziaria in linea con
gli standard internazionali, una procedura
che prende il nome di auditing. Ovviamente
l’azienda deve sforzarsi nel seguire un piano industriale programmato e devono avere la capacità di modificarlo qualora subentrino fattori esogeni su cui non hanno controllo. In poche parole l’azienda deve assumere la capacità di essere trasparente agli
occhi di un investitore di capitale di rischio.
In termini di oneri cosa ha comportato per voi questa scelta?
Direi che gli oneri sono essenzialmente una
maggiore attenzione alla condivisione della
propria attività con soggetti terzi che credono in uno sviluppo e nella crescita dell’azienda.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
E su di voi che effetti ha avuto la quotazione?
Molteplici. Da quelli strettamente finanziari,
all’aumento della trasparenza e della visibilità e della riconoscibilità nei confronti della platea non solo italiana. E soprattutto la
quotazione ci ha donato una maggiore capacità di cogliere opportunità di crescita attraverso acquisizioni.
In quale modo la vostra strategia di
crescita è legata al mercato azionario?
In teoria le due variabili vanno di pari passo. In Italia ancora non sono stati messi a
disposizione del mercato strumenti come
fondi che hanno un focus sul segmento degli Mtf (Mercato telematico dei fondi), mentre abbiamo visto un forte avvicinamento
di investitori qualificati esteri perché hanno dimestichezza con questa tipologia di
carta azionaria. Noi stiamo andando in Europa su questi segmenti perché c’è sostegno strutturale.
In conclusione siete soddisfatti della
quotazione?
Non lo siamo in termini di rappresentazione
della nostra valorizzazione rispetto a quanto facciamo. Su Aim è difficile riqualificare
la base azionaria: quando un azionista vuole
vendere per mille motivi non c’è l’effetto sostituzione. Non c’è un sostegno da parte del
Governo. Il fondo dedicato alla pmi riguarda
solo le capitalizzazioni da 300 a 350 milioni di euro. Per le piccole il supporto manca.
Gli imprenditori più trasparenti
Neurosoft
Profilo
Neurosoft S.A., a Greek company listed on the AIM Italia markettoday is a software provider
supplying solutions that optimize business and operational processes with a view to maximize
customer profitability. Neurosoft’s innovative integrated software systems in factoring, sports
betting, business intelligence, liability management, transactional systems, and the implementation of mission critical applications have provided tools to financial institutions, stock exchanges, telecom companies and sports betting operators to increase operating efficiencies, act on
well-depicted real-time risk and liability analysis, and increase revenues and bottom line capitalizing on sophisticated predictive analytics. Neurosoft was founded in 1994 and became the
first company to be floated in the AIM Italia market of the Milan Stock Exchange in 2009. Based
in Athens, Neurosoft has a multinational presence in Romania, Albania, Serbia, Bulgaria Cyprus
and Abu Dhabi. Integrae SIM S.p.A is Neurosoft’s Nominated Adviser for the AIM Italia market.
Principali dati
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Settore: ICT
Data IPO: 8 maggio 2009
Fatturato 2013: Euro 5,8 milioni
Market Cap: Euro 33,3 milioni
Capitale raccolto: Euro 7,6 milioni
Azionariato
Mavroeidis Angelopoulos
OPAP International
GTECH SpA
Nikolaos Vassilonikolidakis Centric Holdings SA
OPAP Cyprus
George Manioudakis Altri Azionisti
27,03%
25,42%
16,58%
5,37%
5,04%
4,58%
3,99% 11,99%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Mavroeidis Angelopoulos, Presidente
La pioniera assoluta dell’Aim è una pmi greca. La prima a credere in un prodotto del
made in Italy non è stata un’italiana, d’altronde, si sa, nemo propheta in patria e per il
Belpaese questo motto vale ancora di più.
Perché una società di software che opera
nei settori delle scommesse e del factoring
e ha in mano il 100% del mercato greco decide l’8 maggio del 2009 – quando la crisi
esisteva solo nei peggiori incubi degli euroscettici – di approdare sul neonato mercato alternativo di Borsa italiana?
“A dir la verità volevamo entrare all’Aim di
Londra – dice il presidente Mavroeidis Angelopoulos, in perfetto italiano –. In quel periodo la Borsa italiana è stata acquistata dal London Stock Exchange e il presidente di allora
Massimo Capuano ci ha proposto, visto che
eravamo in lizza per quotarci sull’Aim londinese, di scegliere loro. Per noi è stata una
cosa attraente. Siamo stati la prima società
quotata dell’Aim Italia. L’Italia per motivi di
marketing ci interessava abbastanza: rappresenta un mercato importante perché aperto
sia nel settore dello sport betting sia in quello del factoring bancario e dunque quotarci
sulla Borsa di un mercato interessante ci dava un vantaggio in più”. E perché non la Borsa di Atene? “Avevamo già il 100% del mercato e comunque meglio così: negli ultimi cinque anni sull’Ase non c’è stata neppure una
Ipo, abbiamo avuto sei anni di fila di recessione, il Paese ha perso il 26% del Pil. La crisi
è stata terrificante: non è un ambiente ideale per una Ipo”. Mentre in Italia Angelopoulos ha trovato il processo di Ipo “facilissimo,
nessun ostacolo se non qualche intoppo burocratico. Devo dire che avevamo come coordinator Mediobanca e Banca Akros che ci
assisteva all’ipo: ottimi consulenti. Abbiamo
coperto quasi cinque volte l’offerta”.
Soddisfatto, il presidente è soddisfatto, ma
come la maggior parte dei suoi omologhi
italiani, lamenta dell’Aim “la scarsa liquidità: si tratta di un listino di società piccole
e medie e forse gli investitori devono assu-
mersi un rischio maggiore quando scelgono
di investire qui. Comprendo tutto, ma è un
fattore che bisogna migliorare forse tramite un indice dedicato, facendo più investor
relation e facendo conoscere a fondo le società agli istituzionali”.
Quanto a Neurosoft, in ogni caso, gli obiettivi della quotazione sono stati centrati: “Abbiamo utilizzato nel modo migliore i capitali raccolti in Borsa – spiega Angelopoulos –
abbiamo finalizzato prodotti in fase di assestamento. Ovvero abbiamo completato le
due piattaforme di sport betting e factoring
e questo è il frutto principale della quotazione le cui ripercussioni stiamo avendo adesso
sul bilancio. Inoltre siamo entrati nel mercato italiano, dopo aver messo un piede anche
in Serbia, Romania, ad Abu Dhabi”. Chissà
se la società di Atene passerà prima o poi su
Mta. “È un nostro obiettivo – conclude il presidente – potremmo usufruire del fast track
che spetta alle società rimaste più di 18 mesi
all’Aim, forse oltre a essere i primi approdati su Aim saremo anche i primi a fare il passo
successivo”. E intanto la crescita, anche grazie
alla Borsa italiana, prosegue: nel 2014 il fatturato previsto è di 10 milioni di euro con un
profitto netto intorno ai 2,8 milioni e un ulteriore incremento del 50% nel 2015.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Notorious Pictures
Profilo
Notorious Pictures, società indipendente costituita nel luglio 2012 con sede a Roma, opera nell’acquisizione di Diritti di Opere Cinematografiche (full rights) e nella commercializzazione degli stessi attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, pay tv e
free tv, new media). Nel 2013 la Società, sulla base dei dati finanziari esposti in conformità
ai principi contabili IAS/IFRS, ha registrato ricavi pari a Euro 9 milioni.
Principali dati
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Settore: Cinema
Data IPO: 23 giugno 2014
Fatturato 2013: Euro 9 milioni
Market Cap: Euro 64 milioni
Capitale raccolto: Euro 7 milioni
Azionariato
Guglielmo Marchetti
Altri Azionisti
89,6%
10,4%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Guglielmo Marchetti, Amministratore Delegato
“Notorious Pictures è una società giovane
che in diciotto mesi ha avuto una crescita
esponenziale. A crearla è un team con alle
spalle una lunga storia di successi nella distribuzione cinematografica. La quotazione rappresenta per noi una importante opportunità
per raccogliere i mezzi finanziari che ci consentiranno di accelerare ulteriormente”, Guglielmo Marchetti, ceo dell’ultima arrivata su
Aim racconta così la sua decisione di debuttare sul listino alternativo di Borsa italiana.
Dunque si tratta solo di una scelta tattica?
Affatto. Riteniamo che il vero grande valore
della quotazione borsistica sia rappresentato
dall’opportunità di sostenere nel medio termine i nostri progetti di sviluppo. Per una società
giovane che attraversa questa fase di crescita,
riteniamo che l’Aim rappresenti il canale ideale
per affacciarsi al mercato, consentendo grande flessibilità nelle regole di quotazione e requisiti semplificati ma, al tempo stesso, imponendo da subito la disciplina che la quotazione deve richiedere. E miriamo già da oggi ad
un trasferimento sui listini principali.
Il processo di Ipo: quali i limiti e le difficoltà? Ci sono aspetti a vostro avviso migliorabili?
Nella nostra esperienza, grazie anche all’assistenza di advisor molto qualificati, nessuna
particolare difficoltà. L’elemento più critico
emerso durante il road show è rappresentato dalla preoccupazione degli investitori per la
scarsa liquidità dei titoli a bassa capitalizzazione. Una criticità cui dedicare massima attenzione se si vuole poter innescare un processo virtuoso che dalla crescita aziendale porti
alla creazione di valore per tutti gli azionisti.
Quali sono invece gli oneri e gli obblighi che derivano dalla quotazione sul
mercato Aim Italia?
La quotazione sull’Aim impone una serie di
obblighi, semplificati rispetto a Mta, ma che
vanno comunque ben al di là di quelli normalmente sostenuti da società di pari dimensione non quotate. Basti pensare alla certificazione dei bilanci, all’obbligo di pubblicazione
delle semestrali, alla presenza di consiglieri
indipendenti, agli obblighi di comunicazione.
Tutto ciò può essere vissuto dall’azienda come un fastidioso vincolo o come un’opportunità per darsi una serie di regole di comportamento, modelli organizzativi, sistemi di
controllo. In Notorious abbiamo da subito
sposato quest’ultimo approccio.
Siete in Borsa da pochissimo. Avete
già registrato qualche cambiamento?
La quotazione ha certamente avuto grande
risonanza all’interno del mondo dell’entertainment in cui operiamo. Sebbene la lunga
presenza del nostro team sul mercato rap-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
presenti da sé una garanzia di credibilità, l’approdo sul listino è stato sicuramente apprezzato come elemento di ulteriore validazione
del nostro progetto. E la quotazione è stata
anche un’occasione per rafforzare la coesione del nostro team che ha visto così riconosciuti, anche in modo pubblico, i risultati di
tutto il lavoro. Nella piena convinzione che la
quotazione sull’Aim rappresenti un punto di
partenza più che un punto di arrivo.
Strategia di crescita e mercato azionario: quali legami ci sono tra questi
due elementi?
Il nostro progetto strategico può essere schematicamente diviso in tre momenti. Una prima
fase di consolidamento dei risultati raggiunti,
attraverso l’acquisto ed il lancio di un maggior
numero di opere filmiche o di library esistenti e la focalizzazione su opere di crescente valore artistico e commerciale. A questa attività
andrà sempre più affiancandosi la produzione o
la partecipazione alle produzioni internazionali. La terza fase prevede l’allargamento del business ad aree contigue all’entertainment. In questo contesto la quotazione in Borsa consente
la raccolta dei mezzi per sostenere gli sviluppi in corso. La quotazione del titolo consente anche di disporre di una carta quotata utilizzabile per possibili future acquisizioni e come strumento di incentivazione delle nostre risorse umane che, a maggior ragione in questo
business, sono il valore principale dell’azienda.
Gli imprenditori più trasparenti
Primi Sui Motori
Profilo
Primi sui Motori, società quotata sul mercato AIM Italia, rappresenta un Gruppo attivo nel
settore del digital marketing attraverso 4 società operanti nel posizionamento sui motori
di ricerca, creazione di siti web, eCommerce, social media, advertising online, app per dispositivi mobile e altre soluzioni di comunicazione. Si rivolge a tutte le realtà imprenditoriali, dalle Piccole Medie Imprese ai grandi gruppi industriali, offrendo servizi studiati per
incrementarne il business e la visibilità del brand. La società segue oltre 5.000 clienti, attivi in tutti i settori di mercato.
Principali dati
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Settore: Digital Marketing
Data IPO: 26 luglio 2012
Fatturato 2013: Euro 11,5 milioni
Market Cap: Euro 40 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,5 milioni
Azionariato
Syner Informatica Srl
Altri Azionisti
47,63%
52,33%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Alessandro Reggiani, Presidente
e Amministratore Delegato
“Primi sui Motori si è quotata con l’obiettivo
di ottenere contemporaneamente maggiore visibilità e risorse per la crescita. La possibilità di presentarci ai clienti con lo standing di società quotata è un valore aggiunto
che riteniamo importante”, spiega Alessandro Reggiano che in Primi sui Motori è presidente e amministratore delegato. La sua
società, con un nome che potrebbe trarre
in inganno, si occupa di digital marketing e
cioè di far essere “primi sui motori” di ricerca Internet i circa 5mila clienti a cui offre i servizi.
Com’è andato il processo di Ipo e poi
la quotazione del titolo?
La nostra società si è quotata nell’estate del
2012: in quel momento il mercato Aim non
era ancora vivo come lo è ora; le aziende
quotate erano poche e soprattutto la maggioranza degli investitori istituzionali non aveva ancora cominciato a prendere in conside-
razione tale mercato. In aggiunta a ciò il periodo di mercato era uno dei più difficili della
storia, gli investimenti erano limitati perché vi
erano serie preoccupazioni per la tenuta della Spagna e dell’intera zona Euro. Le difficoltà principali sono quindi state quelle relative
al roadshow con gli investitori.
Però tutto sommato è stata una scelta che vi ha soddisfatti?
La quotazione in Borsa ci ha permesso di ottenere maggiore visibilità come prefissato.
Inoltre ci ha permesso di approcciarci con
stakeholder che non avremmo mai potuto
avvicinare diversamente. In aggiunta a ciò ci
ha dato la possibilità di utilizzare strumenti finalizzati alla crescita a cui diversamente
non avremmo potuto accedere. È una strada nuova, un percorso in fondo al quale si
aprono molte porte.
E ha contribuito anche alla vostra crescita?
Primi sui Motori ha sempre visto la quota-
zione non come un fine ma un mezzo, mezzo per poter effettuare un salto dimensionale utilizzando tutti i vantaggi che il mercato
azionario fornisce. L’azienda coerentemente ha raccolto ulteriori risorse per la crescita, anche tramite l’emissione di due minibond e ha potuto effettuare tre acquisizioni
utilizzando lo scambio azionario forte della carta quotata.
E in termini di oneri e obblighi, come
vi è parso il listino alternativo?
Nel nostro caso una parte degli oneri e degli obblighi, quelli relativi alla governance, alla trasparenza e agli aspetti burocratici, come la certificazione di bilancio e la redazione della semestrale, non sono stati un problema perché avevamo una struttura e ottemperavamo a questi adempimenti già precedentemente alla quotazione. Quindi partivamo avvantaggiati. Gli oneri aggiuntivi sono
stati quelli relativi ai soggetti che, per legge, devono accompagnare la società, il Nomad e lo Specialist.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Safe Bag
Profilo
Safe Bag è una delle aziende di riferimento a livello mondiale nella prestazione dei servizi di
protezione bagagli per i passeggeri aeroportuali, attraverso un portafoglio integrato di soluzioni per la sicurezza ed il confort del passeggero: avvolgimento del bagaglio, rintracciabilità, garanzia di rimborso in caso di smarrimento o danno, prodotti e accessori da viaggio. Il
gruppo è leader in Europa e serve circa 2 milioni di clienti, attraverso 64 punti vendita in 24
aeroporti, di cui 9 in Italia, 14 in Europa e, da giugno 2013, l’aeroporto di Miami in Florida.
Principali dati
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Settore: Prodotti e Servizi
Data IPO: 12 settembre 2013
Fatturato 2013: Euro 16,9 milioni
Market Cap: Euro 21 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,5 milioni
Azionariato
A.C. Holding Investments SA
Global Retailer Group Srl
11,20%
77,07%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Rudolph Gentile, Presidente e
Amministratore Delegato
“La quotazione ci ha consentito di raccogliere risorse a supporto del nostro piano di crescita, in un momento in cui il mondo bancario si era sostanzialmente fermato nel supporto alle pmi – dice Rudolph Gentile, Presidente e Amministratore Delegato di Safe Bag
–. In particolare, le risorse raccolte in Ipo ci
hanno consentito e ci consentiranno di realizzare investimenti in nuovi aeroporti, valutare possibili acquisizioni di società target ed
espandere le nostre linee di business in segmenti contigui. L’Aim Italia, da questo punto
di vista, si è rivelato un mercato funzionale
a un processo di quotazione più semplice e
meno oneroso rispetto al listino principale”.
Meno oneroso, ma comunque caratterizzato
da una serie di obblighi “legati ad una gestione
operativa ed a un modello di governance societaria che tutelino al meglio gli interessi degli azionisti e del mercato”. Obblighi che per
Safe Bag non sono stati un problema perché
“sin da prima dell’Ipo avevamo definito una
riorganizzazione societaria che ci consentisse
di rispondere in modo tempestivo ed adeguato a tali nuove necessità – spiega Gentile – La
Borsa richiede quindi una maggiore apertura
in termini di reportistica, comunicazione delle informazioni e in generale verso investitori
e analisti, ma offre la possibilità di raccogliere capitali per la crescita dimensionale e l’internazionalizzazione”. Nel bilancio tra il dare
e l’avere dunque l’azienda ne esce senz’altro
vincente: “Crediamo che l’Ipo – continua l’ad
– possa rappresentare un momento di forte
svolta per una pmi come Safe Bag: l’importante, ripeto, è prepararsi nei tempi adeguati, prestando attenzione agli aspetti di natura
legale e fiscale che la quotazione comporta,
e lavorando per comunicare al meglio le potenzialità della società e le linee guida strategiche”. Proprio l’essersi mossa in anticipo è
stata la carta la vincente del gruppo leader in
Europa nella protezione dei bagagli in aeroporto. La quotazione ha consentito “di ottenere le risorse per far fronte ad una serie di
nuovi progetti – continua Gentile – in parti-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
colare l’assegnazione del servizio protezione
bagagli presso l’aeroporto di Miami, che avevamo vinto proprio poco prima del debutto. Inoltre, il top management si è rafforzato, con l’inserimento di nuovi manager, profili giovani e con expertise internazionale e anche numerose nuove figure femminili. Muovendoci sui mercati globali, riconosciamo come lo status di società quotata accresca il posizionamento rispetto ai competitor e l’autorevolezza riconosciuta dagli operatori aeroportuali che ci scelgono come partner”. Non
solo. Oltre ai molti vantaggi già ottenuti, in
prospettiva la Borsa è “un volano importante per la nostra strategia di crescita – conclude Gentile – poiché ci consente di presentarci sui mercati globali in cui operiamo con lo
standing di società quotata, aperta ad investitori internazionali. Dalla quotazione abbiamo raggiunto importanti progetti di crescita
ed espansione in Italia, in Europa e in America, e la positiva riuscita dell’Ipo ha fortemente contribuito a tali successi”.
Gli imprenditori più trasparenti
Sunshine Capital
Investments
Profilo
Sunshine Capital Investments è una Investing Company specializzata nel settore immobiliare con investimenti all’estero, in particolare negli USA. L’investing strategy prevede una
size di 0,5 – 3 milioni di Euro di investimento tramite Special Purpose Vehicles (SPV). L’Investing Company quotata sull’AIM Italia offre diversi vantaggi competitivi, tra cui l’ottimizzazione della struttura per investimenti immobiliari negli USA e dell’incidenza fiscale. I soci
fondatori e manager di Sunshine S.p.A., Massimo Nicastro, Marco Martini e Andrea Mezzogori sono dotati di esperienza pluriennale e professionalità nel settore immobiliare negli USA, nel fund raising e nel corporate finance.
Principali dati
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Settore: Investment / Real Estate
Data IPO: 24 gennaio 2014
Market Cap: Euro 3 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,2 milioni
Azionariato
FG Invest Srl
Adriano Maschio
Pairstech Capital
Management LLP
Raffaele Busiello Daniele Maschio
Mesini Fabrizio Andrea Mezzogori
Marco Martini
Massimo Nicastro
Altri Azionisti
15,05%
13,55%
13,55%
6,02%
6,02%
6,02%
1,21%
1,21%
1,21%
36,15%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Marco Martini, Presidente
“Avevamo necessità di raccogliere velocemente il primo capitale per far decollare Sunshine, che è una start-up – afferma il
presidente di Sunshine Capital Investments
Marco Martini –. Il mercato dell’Aim ci è
subito sembrato un’ottima opportunità in
quanto richiede alle società che aderiscono di essere meno strutturate e molti meno adempimenti rispetto a quanto avviene
su tutti gli altri listini”.
Poi però all’atto pratico qualche difficoltà
l’investment company specializzata nel settore immobiliare la ha incontrata. “C’è stata una certa difficoltà nel comprendere le
esigenza di Borsa Italiana durante la stesu-
ra della governance – continua Martini – ci
dovrebbe essere un maggior dialogo diretto fra il management e Borsa e non solo tramite il Nomad”. E anche sulla procedura in
sé c’è qualcosa di migliorabile: “Ovviamente gli obblighi e gli oneri sono molteplici e
dovrebbero però premiare di più la trasparenza della società che richiedere le formalità tipiche di altri listini dove sono presenti
aziende di ben altre dimensioni”.
La quotazione è avvenuta alla fine di gennaio, ma in quattro mesi, il riscontro “in termini di una importante visibilità per la società
con possibilità di accedere già dopo pochi mesi a investitori istituzionali italiani ed esteri per
presentare l’iniziativa”. Il marchio di qualità che
fornisce la quotazione è innegabile e lo è soprattutto per un soggetto nuovo che si presenta al mercato con l’intenzione di portare a
termine operazioni tra i 500mila e i 3 milioni di
euro nel mercato immobiliare degli Stati Uniti.
Anche se i fondatori Massimo Nicastro, Marco Martini e Andrea Mezzogori hanno un for-
te background nel settore, l’Ipo ha fornito una
marcia in più. La società ha una capitalizzazione di 3 milioni e un flottante superiore al 35%.
La Borsa ha rappresentato un volano per
attuare le strategia di crescita, anche per
mancanza di alternative valide. “Oggi siamo
nella situazione in cui il mercato dei capitali costa più del debito che a sua volta viene erogato con molta difficoltà – conclude Martini – in particolare per società neo
costituite come Sunshine. Penso che una
strategia di crescita ricorrendo al mercato
azionario sia una scelta giusta e inevitabile,
lasciando al mercato il compito di premiare le iniziative migliori.
In questo contesto Borsa dovrebbe sostenere il mercato Aim come un’opportunità
sia per le aziende che per gli investitori. Mi
sembra manchi questo cordone ombelicale
fra aziende quotate e Borsa che potrebbe
dare invece grandi possibilità di crescita al
listino. Dovessi rifare il processo di quotazione, preferirei andare a Londra”.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Te Wind
Profilo
TE Wind, che fa capo a IRIS FUND SICAV SIF, è una holding che attraverso le sue controllate opera nella produzione di energia elettrica da fonte mini-eolica. Il modello di business
prevede la gestione dell’intero processo di realizzazione di un impianto minieolico, dalla selezione del sito attraverso studi di fattibilità ambientale, alla produzione di energia elettrica.
TE Wind si avvale di strutture di advisory, sia interne che in outsourcing, allo scopo di ottenere che ogni singola fase del processo venga gestita in maniera ottimale beneficiando nel
contempo di una struttura molto snella con una significativa razionalizzazione dei costi. Costituita nel 2013 ha già installato, attraverso la controllata Windmill Srl, 50 turbine per una
potenza complessiva di 1,4 MW. IRIS FUND SICAV SIF è un fondo di private equity di diritto lussemburghese lanciato il 4 gennaio 2011 da ARC Asset Management S.A. e attraverso il
comparto True Energy è specializzato in investimenti nel settore delle mini energie rinnovabili.
Principali dati
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Settore: Mini eolico
Data IPO: 11 ottobre 2013
Fatturato 2013: Euro 0,2 milioni
Market Cap: Euro 8 milioni
Capitale raccolto: Euro 5,0 milioni
(Equity), Euro 4,36 milioni (POC)
Azionariato
Iris Fund Sicav – Sif
Azionisti <2%
58,37%
41,63%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Ciro Mongillo, Amministratore
Delegato
Consente l’accesso al mercato finanziario
senza ingessare le piccole realtà con costi
proibiti e adempimenti insostenibili. Queste
sono le principali ragioni che hanno portato
TE Wind, guidata dall’amministratore delegato Ciro Mongillo, a scegliere Aim.
“A mio parere il mercato Aim Italia – spiega
Mongillo – riesce a coniugare tali esigenze,
offrendo un percorso semplificato che però non trascura l’aspetto della trasparenza.
Forte del successo registrato in Inghilterra
dall’omologo Aim London, rappresenta una
vetrina anche nei confronti di investitori internazionali: bisognerà capire se dopo una
prima fase di osservazione del mercato sia
gli italiani che gli esteri prenderanno posizioni sulle aziende per supportarle concretamente nella crescita. Questo a mio avviso decreterà il reale successo del mercato e delle
aziende meritevoli che lo hanno scelto”. Ma
non è tutto oro quel che luccica: “Quotare
in Borsa le pmi italiane oggi non è ancora fa-
cile e conveniente. L’Italia ha sostanzialmente lo stesso numero di quotate da un decennio e arranca dietro agli altri Paesi europei,
dove il numero di imprese quotate aumenta di anno in anno. Per colmare il divario potrebbe essere utile per esempio introdurre
incentivi fiscali che diano la giusta spinta alle
pmi per quotarsi in Borsa”. E Mongillo ne ha
da dire anche sul processo di Ipo che è definito semplificato ma “in realtà per un imprenditore che per la prima volta intraprende tale percorso e non sa precisamente cosa aspettarsi si rivela comunque un momento molto invasivo rispetto all’attività quotidiana – sostiene –. Un esempio è rappresentato dall’aumento del grado di complessità
e di burocrazia che la società quotata attraversa dato che deve rispettare molte regole
a tutela delle minoranze, del conflitto d’interesse e dell’integrità dei mercati. Forse l’attività più critica rimane comunque il coordinamento della molteplicità di attori coinvolti
nel processo che rende ancor più complicate alcune fasi, soprattutto quelle immediatamente precedenti all’ammissione alla quotazione da parte di Borsa Italiana”. E non è solo
la procedura articolata e complessa a spaventare gli imprenditori, ma anche i costi: “anche
se l’impegno profuso dalla quotanda dovrebbe essere considerato come un investimento – continua l’ad di TE Wind – è innegabile
che i costi siano importanti e numerosi. Tra
le voci di spesa ci sono i costi del consorzio,
le spese legali, i costi Borsa Italiana, altri costi legati ai comunicati, advisor tecnici, revisori. Senza considerare i costi legati alla per-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
manenza nelle negoziazioni, legate alla certificazione dei bilanci ed alla gestione dell’informativa periodica”.
A fronte di questi oneri, però, l’approdo sul listino per TE Wind è stato un grande acceleratore: “Solidità che ci aiuta a crescere, competere e internazionalizzarci – dice Mongillo – l’Aim ci ha dato questo e anche visibilità non soltanto nei confronti della comunità finanziaria ma anche degli operatori industriali del settore di riferimento. Inoltre i titoli
emessi, azioni, warrant e obbligazioni convertibili, hanno una liquidità elevata rispetto alla
media del mercato e questo attrae l’interesse
di potenziali investitori. Da un punto di vista
prospettico ci aspettiamo infine di migliorare
il nostro standing creditizio al fine di ridurre il
costo del capitale, anche e soprattutto di debito, sia per l’effetto diretto connesso alla minor leva finanziaria che si determina per la società che emette nuove azioni, sia per l’effetto
indiretto della maggior disciplina nel governo
aziendale imposta dalla necessità di rispettare
le regole”. E si può dire già centrato l’obiettivo finale della quotazione: raccogliere capitale per diventare leader assoluti nel mini-eolico. “Grazie ai proventi dell’Ipo – spiega Mongillo – abbiamo investito nel 2013 7,15 milioni di euro che ci hanno permesso di affermarci quale operatore di riferimento nel settore.
Abbiamo ora in pipeline altri progetti di crescita che prevedono l’ampliamento dell’attività su mercati esteri e lo sviluppo di importanti
partnership. Per poter concretizzare tali progetti avremo certamente bisogno di rivolgerci nuovamente al mercato”.
Gli imprenditori più trasparenti
Vita Società
Editoriale
Profilo
Fondata a Milano nel 1994, Vita Società Editoriale, da oltre 16 anni, pubblica il magazine
Vita che, sin dalle origini partecipato dall’associazionismo italiano, racconta ogni mese il
Paese e la cronaca con un taglio prettamente sociale ed avendo come primaria fonte di informazione proprio la società civile nelle sue diverse articolazioni. Nel tempo Vita Società
Editoriale S.p.A. si è andata configurando come una vera e propria content company specializzata sui temi del non profit, della responsabilità collettiva e individuale e della sostenibilità; è attiva nel campo editoriale e, tramite la propria controllata Vita Makers S.r.l., nei
settori della consulenza, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.
Principali dati
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Settore: Editoria/Media
Data IPO: 22 ottobre 2010
Fatturato 2013: Euro 3,3 milioni
Market Cap: Euro 2 milioni
Capitale raccolto: Euro 2,5 milioni
Azionariato
Fondazione Vita
Giovanni Raimondi
Iccrea Holding SpA
Giuseppe Lanzi
CGM – Consorzio Gino
Mattarelli
13,61%
11,84%
7,69%
7,55%
5,99%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Paolo Migliavacca, Amministratore Delegato
Il 20 ottobre 2010, Vita Società Editoriale Spa viene ammessa in Borsa sul segmento Aim. È il caso, più unico che raro, di una
società editoriale nata dal basso, da un patto tra le organizzazioni non profit italiane e
un gruppo di giornalisti, che si quota su un
mercato depresso da due anni di crisi finanziaria ed economica. Nell’anno peggiore in
assoluto per l’editoria.
“L’obiettivo nell’anno in cui 700 giornalisti in
Italia hanno perso il posto di lavoro – spiega
l’amministratore delegato Paolo Migliavacca
– era raccogliere 2,5 milioni per sostenere
il nostro piano di sviluppo. Dovevamo spiegare agli investitori che Vita, come qualsiasi impresa, ha lo scopo di generare lavoro
e ricchezza. E che per Statuto non distribuiamo utili. L’obiettivo è stato raggiunto e gli
effetti della quotazione sono stati enormi:
la struttura azionaria dopo l’aumento di capitale di Vita Spa risulta così ancor più plurale e con una fisionomia da vera public company, con soli 2 soggetti a detenere una quota superiore al 10%, altri 7 soggetti detengono una quota azionaria superiore al 3% e
il restante 44% risulta detenuto da altri 63
soggetti, di cui 29 nuovi soci”.
Nel corso del 2010 la società si è dotata di
nuovi manager giovani e fortemente motivati per la particolarità del business.
Per una società nata sedici anni prima –
una storia, e non una start up come amano definirla i fondatori – in un contesto totalmente diverso da quello che sperimentiamo oggi, e con l’intento di far coincidere i risultati economici con quelli sociali, il
processo di Ipo non è stato del tutto privo di ostacoli. “Anzi – spiega Migliavacca –
è risultato complesso in relazione alle due
diligence e alla documentazione da produrre, pur con le semplificazioni previste rispetto al mercato regolamentato. E poi il
mercato, pur con la fusione con Mac, si è
rivelato sottile e poco liquido”. Un problema che rilevano un po’ tutti gli imprenditori che hanno scelto il listino alternativo di
Borsa italiana. “Oneri e obblighi quali attività di revisione, formalizzazione di procedure interne, principali istituti di governance previsti per le quotate erano in parte già in vigore nel Gruppo Vita in quanto public company – continua Migliavacca –
quindi non hanno rappresentato una novità sostanziale. Riteniamo comunque che la
trasparenza verso gli stakeholder sia un valore aggiunto e in tale ottica sono stati visti e affrontati tutti gli oneri e gli obblighi
connessi alla quotazione”. E, in ogni caso,
lo sbarco su Aim ha consentito una crescita per linee esterne importante. “L’ultima operazione in ordine di tempo – continua Migliavacca – è l’acquisizione di un ramo d’azienda dell’agenzia digitale K Group,
che offre servizi e piattaforme per la gestione di contenuti multimediali. L’operazione, realizzata attraverso un aumento di
capitale riservato per 1,1 milioni, consente al Gruppo Vita il presidio continuo delle
tecnologie di diffusione dei contenuti ed il
mantenimento costante dell’offerta di contenuti e servizi sulla frontiera tecnologica.
Se la Borsa è un viatico anche per l’editoria in crisi profondissima, è bene che la notizia si diffonda.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
WM Capital
Profilo
WM Capital, specializzata nel Business Format Franchising, promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi franchising in Italia e all’estero, conferendo knowhow industriale e operativo e mettendo a disposizione un network qualificato e internazionale. La società opera nel settore Multimedia attraverso il brand AZ Franchising e nel
settore Farmaceutico attraverso la controllata Alexander Dr. Fleming. WM Capital, grazie
all’esperienza acquisita nel franchising con lo sviluppo di 600 format, seleziona modelli di
business innovativi in settori con elevate potenzialità di crescita e supporta direttamente
i sistemi a rete con progetti di sviluppo e possibilità concrete di creare valore nel tempo.
Principali dati
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Settore: Business Format Franchising
Data IPO: 23 dicembre 2013
Fatturato 2013: Euro 3,3 milioni
Market Cap: Euro 11 milioni
Capitale raccolto: Euro 1,4 milioni
Azionariato
Adwenture Srl
Fabio Pasquali Pasquale Pasquali Altri Azionisti
72,10%
14,65%
0,90%
12,35%
Fonte: società, Giugno 2014
Intervista a Fabio Pasquali, Presidente e Amministratore Delegato
“La quotazione in Borsa ha molti effetti: non
cambia solo la velocità. Nel caso di Wm Capital l’azienda faceva capo a me e alla mia famiglia, con la quotazione si è aperta ad altri soci. Con lo sbarco su Aim c’è stato modo di valorizzare le risorse interne. Ovviamente se prevale la paura di quest’area di
comfort, l’impatto è tale che l’azienda può
sfaldarsi”. Affronta il tema della perdita di
sovranità, Fabio Pasquali, presidente e ad
della fabbrica di format di franchising Wm
Capital. Quel tema che tiene lontano dalla Borsa la maggior parte dei padri-padroni delle nostre pmi. “La quotazione è aprirsi al futuro, è una cartina al tornasole: se la
usi nel modo corretto anche se sei piccolo
puoi diventare un’eccellenza internazionale, ma diventa un cattivo strumento per chi
non vuole crescere”.
Allora cos’è per Wm capital l’Aim Italia?
È innanzitutto un elemento di vantaggio che
incentiva il percorso di affiliazione e rende
i singoli affiliati azionisti, ovvero proprietari
del network stesso al quale appartengono.
Il regime di trasparenza al quale viene sottoposta la società attraverso il rispetto di
requisiti formali e tecnici e la regolare comunicazione di informazioni finanziarie nei
confronti del mercato consente ai potenziali franchisee di avere accesso a numerose informazioni sulla solidità e affidamento di una
rete prima di compiere la scelta dell’affiliazione, beneficiando direttamente dei controlli a cui la società si sottopone.
La Borsa stessa in fondo è una rete,
come il franchising. E quali sono stati gli effetti della Ipo sulla sua società?
Quanto a noi, attraverso il collocamento abbiamo rafforzato la struttura patrimoniale
accelerando lo sviluppo innovativo del format franchising Dr. Fleming sia in ambito nazionale che internazionale e l’espansione sui
mercati esteri del format AZ Franchising.
Inoltre la strategia di crescita prevede per
i prossimi anni l’ulteriore ampliamento del
portafoglio di prodotti e servizi dedicati al
mondo del franchising tra cui consulenza,
servizi alle imprese, ingegnerizzazione dei
sistemi, programmi di formazione dedicati e affiancamento all’internazionalizzazione.
Il legame tra strategia di crescita e
mercato azionario quanto è forte?
Il bisogno di nuovi capitali è un’esigenza che
accompagna da sempre lo sviluppo delle im-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
prese. Innovazione, piani di sviluppo e internazionalizzazione necessitano di continui investimenti e la capacità degli imprenditori di
accedere a diverse fonti di finanziamento è
determinante: la quotazione in Borsa, se esistono i requisiti tecnici, può rappresentare
la scelta vincente.
Il processo di Ipo ha rappresentato
uno scoglio?
La quotazione comporta un cambiamento
culturale e strategico che attraversa tutti i
processi aziendali e che richiede una sapiente programmazione. Pertanto è opportuno
strutturarsi e definire un calendario di attività specialmente durante gli impegni del road show dedicato agli incontri con i potenziali investitori: è quello il momento in cui
proprietà e top management sono massimamente coinvolti.
Trova che gli oneri richiesti siano adeguati?
Il mercato Aim Italia disciplina le attività
dell’azienda attraverso regolamenti atti a
garantire un’adeguata informativa e trasparenza nei confronti del mercato: il rispetto
di tali disposizioni impone alla società quotata la strutturazione di procedure interne
di gestione e controllo. Queste attività se da
un lato possono essere percepite come un
costo, consentono al management di monitorare con maggiore attenzione importanti
dinamiche aziendali interne.
Profilo delle altre società quotate su AIM Italia
Ufficio Studi IR Top
AMBROMOBILIARE
Profilo
Ambromobiliare è una società di advisory
in finanza strategica orientata alle imprese di
medie dimensioni e opera come gruppo integrato con l’obiettivo di costituire un punto di riferimento per l’imprenditore e pertanto: offre una gamma di servizi ampia e coordinata, garantendo la capacità di affrontare e governare anche i momenti straordinari della vita d’impresa, della famiglia imprenditoriale e della compagine societaria; affianca il cliente con approccio imprenditoriale,
in coordinamento con il top management,
con l’obiettivo di stabilire un rapporto fiduciario, privilegiato e di lungo periodo; grazie all’elevato livello di seniority dei partner
e alla rete di collaborazioni strategiche, assicura l’apporto di competenze professionali nell’intera fase di consulenza. L’approccio
strategico di Ambromobiliare parte sempre
dall’individuazione dell’eccellenza del cliente e della sua migliore valorizzazione tramite operazioni straordinarie, quali fusioni e
acquisizioni, JVs e partnerships, dismissioni, scissioni e ristrutturazioni del capitale.
Principali Dati
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Settore: Finanza strategica
Data IPO: 23 dicembre 2011
Fatturato 2013: Euro 3,3 milioni
Market Cap: Euro 17 milioni
Capitale raccolto: Euro 1,9 milioni
Azionariato
Ambrogest SpA
Giovanni Natali
Alberto Franceschini
Giovanni Cusmano
Andrea Centella
Corinna zur Nedden
Altri Azionisti
22,80%
11,60%
11,60%
11,60%
5,20%
5,20%
32,00%
Fonte: società, Giugno 2014
ARC REAL ESTATE
Profilo
ARC è una società specializzata nella fornitura a banche, aziende e professionisti di
un supporto tecnico e consulenziale per le
attività di gestione del credito, sia nelle fa-
si di istruttoria e di concessione degli affidamenti sia in quelle di tutela e di recupero.
Le competenze distintive di ARC risiedono
nella produzione di informazioni sulle proprietà immobiliari e nella erogazione di servizi di valutazione e monitoraggio degli immobili posti a garanzia delle concessioni di
credito. Questi servizi sono erogati direttamente, cioè senza utilizzare terzi nella fase
di distribuzione. In tal modo ARC può vantare il totale controllo dei fattori produttivi e dei relativi costi.
ARC è attiva in tre principali linee di business: servizi di visure immobiliari e valutazioni desk di singoli assets e collateral immobiliari; sistemi decisionali per l’erogazione
di informazioni economico-finanziarie; servizi di recupero crediti secured e unsecured.
Principali Dati
· Settore: Servizi Finanziari
· Data IPO: 5 marzo 2012
· Valore della produzione 2013: Euro 4,4
milioni
· Market Cap: Euro 6 milioni
· Capitale raccolto: Euro 2,4 milioni
Azionariato
De Castro Massimiliano
Di Cristofaro Gioele
Gianfagna Armando
Neri Claudia
Pignataro Michele
Zocco Alessandro
Sannio Finance Srl
Altri Azionisti
36,46%
12,37%
12,37%
12,37%
10,08%
7,79%
5,65% 2,90%
Fonte: società, Giugno 2014
COMPAGNIA
DELLA RUOTA
Profilo
Compagnia della Ruota nasce allo scopo di
capitalizzare le esperienze professionali e
imprenditoriali, messe a punto dai suoi fondatori, nel settore delle cosiddette “special
situation” ovvero situazioni aziendali di crisi, sfociate o destinate a sfociare in procedure concorsuali “classiche”, quali il fallimento o l’amministrazione straordinaria, o “minori” tipo il concordato preventivo, gli accordi di ristrutturazione o i piani di risa-
namento. Compagnia della Ruota concentra la propria attività nelle sole attività “distressed” nonché in quelle ad esse strumentali quali, ad esempio, la consulenza a favore
della società debitrice finalizzata all’accesso
a una procedura concorsuale, la strutturazione di organismi di investimento o di società veicolo destinate all’emissione di strumenti finanziari da assegnarsi ai creditori sociali nonché all’assistenza nella redazione dei
programmi economici e finanziari alla base
degli accordi di ristrutturazione o dei piani
di risanamento.
Principali Dati
· Settore: Finanza in “Special situation” /
Turnaround
· Data IPO: 30 luglio 2012
· Fatturato 2013: Euro 0,8 milioni
· Market Cap: Euro 6 milioni
· Capitale raccolto: Euro 3,5 milioni
Azionariato
Immobiliare DAMA Sas
Andrea Zanelli (tramite
Figerbiella Srl)
Fondazione Cassa Risparmio
di Imola
Altri Azionisti
31,40%
20,02%
6,01%
42,57%
Fonte: società, Giugno 2014
ECOSUNTEK
Profilo
Il Gruppo Ecosuntek è attivo nel settore
della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Attualmente il Gruppo Ecosuntek detiene e gestisce impianti fotovoltaici con una capacità complessiva istallata
di 32 MW, di cui 27 MW in Italia e 5 MW
in Romania.
La strategia di sviluppo della società prevede una diversificazione nei settori del minieolico e mini-idroelettrico.
Principali Dati
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Settore: Energia Rinnovabile
Data IPO: 8 maggio 2014
Fatturato 2013: Euro 21,0 milioni
Market Cap: Euro 27 milioni
Capitale raccolto: Euro 5,3 milioni
Azionariato
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Mineco S.r.l.
Tsp Engineering S.r.l.
Findoc. S.r.l.
Vittorio Rondelli
Suasum Real Estate S.r.l.
Mercato Retail
Mercato Qualificati
26,75%
22,06%
16,36%
16,50%
0,82%
6,40%
11,11%
Fonte: società, Giugno 2014
ENERGY LAB
Profilo
Energy Lab opera nel campo delle energie
rinnovabili tramite la progettazione e la realizzazione di impianti fotovoltaici di media
taglia, in qualità di EPC (Engineering, Procurement, Construcion), la progettazione e la
commercializzazione di soluzioni per l’efficienza energetica, la progettazione, l’installazione e la gestione di impianti a biomassa
in conto proprio e in conto terzi oltre che
con l’erogazione di servizi di O&M (Operations & Maintenance) ed Asset Management.
Principali Dati
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Settore: Energia Rinnovabile
Data IPO: 20 maggio 2014
Fatturato 2013: Euro 9,3 milioni
Market Cap: Euro 22 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,7 milioni (Equity), Euro 4,1 milioni (conversione POC)
Azionariato
Kaos Srl Zeus capital Sicav Altri azionisti 82,81% 6,92% 10,27%
Fonte: società, Giugno 2014
FINTEL ENERGIA GROUP
vannetti e dal Presidente Alcide Giovannetti, si prefigge l’obiettivo di offrire alla propria clientela servizi e soluzioni integrate e,
attraverso l’espansione della propria attività nel settore delle energie rinnovabili, mira ad accedere al mercato della produzione
di energia elettrica con modalità che possano coniugare l’efficienza e l’ottimizzazione
dei costi e delle risorse con i benefici ambientali. In particolare, il Gruppo: i. sviluppa progetti nel settore delle energie rinnovabili in Itali nel fotovoltaico (circa 14 Mwp
di cui circa 13 Mwp in esercizio) e nel minieolico (circa 2 MW di cui 200 Kw in esercizio) e in Serbia nell’eolico (circa 300 MW
in fase autorizzativa avanzata). Sono stati
inoltre presentati progetti per la realizzazione di una centrale elettrica a ciclo solare
termodinamico della potenza complessiva
di 300 MW in Sardegna, frutto dell’accordo con Archimede Solar Energy; ii. vende
come grossista, energia elettrica e gas naturale nella quasi totalità del territorio nazionale, con una particolare focalizzazione
in Lombardia, Veneto e Marche, fornendo
altresì servizi accessori alla vendita e servizi complementari. Inoltre il Gruppo è attivo nel settore della consulenza, progettazione e installazione di tecnologie e impianti di produzione di energie rinnovabili,
sia a favore del Gruppo sia a favore di terzi.
Principali Dati
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Settore: Energia Rinnovabile
Data IPO: 23 marzo 2010
Fatturato 2013: Euro 25,7 milioni
Market Cap: Euro 110 milioni
Capitale raccolto: Euro 5,6 milioni
Principali Dati
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Settore: Investment Company/Turismo
Data IPO: 19 gennaio 2011
Fatturato 2013: Euro 8,9 milioni
Market Cap: Euro 3 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,0 milioni
Azionariato
Pandema Srl
Realgest Srl
ING & Co Srl
Sintesi Società Di
Investimenti E Partecipazioni
Mercato
Hopafi Srl
Moschini Srl
Alcide Giovannetti
Altri azionisti
2,05%
7,97%
7,74%
46,53%
35,71%
Fonte: società, Giugno 2014
IKF
Azionariato
91,00%
3,30%
0,90%
4,80%
Fonte: società, Giugno 2014
Profilo
Fintel Energia Group è un operatore
verticalizzato nella filiera integrata dell’energia, in particolare attivo nel mercato
della vendita di energia elettrica e gas naturale e nello sviluppo e sfruttamento di
impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Gruppo, fondato nel 1999
dall’Amministratore Delegato Tiziano Gio-
re un portafoglio di investimenti immobiliari, diretti ed indiretti, diversificando aree
e strumenti di investimento, per mitigare
la rischiosità complessiva del portafoglio e
migliorare le aspettative di rendimento. HI
Real è un investitore che si occupa della gestione e dello sviluppo del proprio portafoglio di investimenti e affida la gestione dei
singoli investimenti ad operatori specializzati con importanti e consolidati track record (Sgr, property management, hotel management).
Gli investimenti si focalizzeranno in prevalenza sul mercato immobiliare italiano ed
europeo, con un orizzonte prevalentemente di medio-lungo termine. I codici alfanumerici sono rispettivamente per le azioni
“H” e per i warrant “WH15”. I codici ISIN
sono per le azioni IT0004621576, per i warrant IT0004621584.
HI REAL
Profilo
HI Real investe nel settore immobiliare
con un approccio multistrategy e ad ampio raggio. L’obiettivo strategico è costrui-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Profilo
IKF è una Investments company quotata
all’AIM Italia di Borsa Italiana. Nell’ottobre
del 2012 è stato effettuato un reverse merge che ha radicalmente mutato la compagine
societaria. La società leader in Italia nel turnaround di piccole e medie imprese in difficoltà (“distressed”). Queste aziende vengono rilevate, gestite, ristrutturate, rilanciate e
rivendute. Gli interventi di Ikf hanno carattere prettamente industriale: viene investito
capitale per il rilancio strutturale dell’azienda in difficoltà, attuando un piano strategico mirato all’incremento delle vendite, della
Profilo delle altre società quotate su AIM Italia
redditività, del cash flow. Tutto attraverso la
creazione di relazioni di medio-lungo termine con le partecipate, in modo da garantire
un investimento stabile che crei valore nel
tempo. La strategia ultima di IKF è sviluppare investimenti in quattro settori portanti del made in Italy: Forniture, Fashion, Food, Machinary. In generale, IKF è fortemente orientata verso il manifatturiero, le fabbriche, la produzione. Dotata di una forte
propensione all’internazionalizzazione, IKF
mira a rilanciare il far bene italiano nel mondo, puntando soprattutto all’esportazione
sui mercati di America del Nord, Russia, India, Medio Oriente con particolare attenzione alla Cina.
Principali Dati
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Settore: Investment Company/Turismo
Data IPO: 8 maggio 2009
Fatturato 2012: Euro 0,1 milioni
Market Cap: Euro 8 milioni
Capitale raccolto: Euro 8,0 milioni (Reverse Merge)
centra, infatti, prevalentemente su immobili ad uso abitativo e, in via residuale, ad uso
direzionale. Gli immobili destinati al trading
e sviluppo vengono acquisiti tendenzialmente in città di medio grandi dimensioni e comunque con una popolazione non inferiore
a 350.000 abitanti.
Principali Dati
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Azionariato
Astrim Spa
MC Holding Spa
Methorios Capital Spa
IS Finance Srl
Mercato
62,73%
5,76%
13,75%
15,61%
2,15%
Fonte: società, Giugno 2014
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INDUSTRIAL
STARS OF ITALY
53,00%
47,00%
Fonte: società, Giugno 2014
Profilo
IMVEST
Profilo
IMVEST è una società attiva nel settore
immobiliare. L’offerta si articola su due principali linee di business: – Reddito locazione
immobiliare: la Società offre servizi di locazione immobiliare relativi ad immobili ad uso
commerciale e direzionale. Gli immobili acquistati per essere concessi in locazione sono immobili di qualità elevata localizzati nelle principali città italiane da concedere in locazione a tenant di elevata affidabilità, quali
enti pubblici, GDO, gruppi industriali e bancari, ecc. – Trading e sviluppo compravendita immobiliare: la Società gestisce la costruzione ovvero acquista complessi immobiliari,
stabili in blocco e lotti edificabili da Gruppi
immobiliari, fondi immobiliari e istituti bancari per procedere con la rivendita, prevalentemente a privati, a seguito della loro riqualificazione funzionale e frazionamento,
ovvero costruzione. La linea trading si con-
Profilo
Leone Film Group è una delle più importanti società italiane indipendenti attive nella produzione e distribuzione di prodotti audiovisivi. Il Gruppo è attivo nell’intera filiera di sfruttamento dei Film in Italia e negli
USA, a partire dalla produzione sino alla distribuzione sul mercato italiano attraverso
differenti canali (Theatrical, Televisione, Home Video, DVD, piattaforme digitali) e, attraverso la controllata Pacmedia, è presente anche nell’attività di comunicazione, product placement e brand integration. Grazie alla consolidata esperienza internazionale del management nel settore cinematografico, il Gruppo si propone anche quale piattaforma per produttori esteri che vogliono delegare in Italia la produzione esecutiva. La Società è titolare di una library di
oltre 400 film.
Principali Dati
Azionariato
Multi900 SpA
Mercato Settore: Real Estate
Data IPO: 29 marzo 2011
Fatturato 2013: Euro 2,1 milioni
Market Cap: Euro 25 milioni
Capitale raccolto: Euro 0,05 milioni
LEONE FILM GROUP
Industrial Stars of Italy è una SPAC (Special Purpose Acquisition Company) – società
veicolo quotata che ha come obiettivo l’immissione dei fondi raccolti – 50m euro – in
una società industriale italiana, in cambio di
una quota di minoranza. La mission è sostenere i piani di sviluppo, eventualmente anche
attraverso l’internazionalizzazione, della società prescelta nonché la contestuale quotazione della stessa (come risultato della fusione tra ISI e la società destinataria).
Principali Dati
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Settore: SPAC
Data IPO: 22 luglio 2013
Fatturato 2013: n.d.
Market Cap: Euro 48 milioni
Capitale raccolto: Euro 50,1 milioni
Azionariato
Banca IMI Spa
Fiduciaria Orefici Spa Mercato 5,99%
5,99%
88,02%
Fonte: società, Giugno 2014
Settore: Cinema / Entertainment
Data IPO: 18 dicembre 2013
Fatturato 2013: Euro 20,3 milioni
Market Cap: Euro 62 milioni
Capitale raccolto: Euro 16,1 milioni
Azionariato
Andrea Leone
Raffaella Leone
Mercato
37,43%
37,43% 25,14%
Fonte: società, Giugno 2014
MONDO TV FRANCE
Profilo
Mondo TV France S.A. ha sede a Parigi
e opera nel settore della produzione e dello sfruttamento di serie televisive animate. In particolare la mission della Società è
quella di creare prodotti animati di eccellenza che, consentendo uno sfruttamento
duraturo nel tempo e in un territorio che
includa il maggior numero di paesi possibile, presentino un alto potenziale economico. A tale scopo la Società è impegnata nella ricerca di concept che trattino temi originali che abbiano al contempo la capacità di attrarre il pubblico dei bambini anche
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IR TOP - Journal of Investor Relations
delle future generazioni o comunque per
tutto il periodo di durata di sfruttamento
legale delle serie realizzate. La Società fa
parte del Gruppo Mondo TV.
Principali Dati
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Settore: Entertainment
Data IPO: 01 marzo 2013
Fatturato 2013: Euro 6,0 milioni
Market Cap: Euro 18 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,0 milioni
Azionariato
Mondo TV SpA
Orlando Corradi
Altri azionisti
74,70%
14,79%
10,51%
Banca Popolare dell’Etruria e
del Lazio
Banca Popolare di Bari
S.c.p.A.
Caruso Giuseppe
Banca Monte dei Paschi di
Siena S.p.A.
Rocchi Francesco
UniCredit S.p.A.
Net Insurance Servizi
Assicurativi S.p.A.
Aiudi Luigi
Migliardi Elio
Mercato
1,35%
0,94%
0,86%
0,73%
0,34%
0,34%
13,50%
Il Gruppo Net Insurance è specializzato
nell’offerta di prodotti assicurativi personalizzati, innovativi e di chiara visibilità di prestazione, nonché nello sviluppo di rapporti
di partnership di reciproco vantaggio, con
una particolare attenzione a elevati standard
di servizio. Net Insurance S.p.A. è la capogruppo di un Gruppo Assicurativo operante nei rami danni e vita.
Principali Dati
Settore: Assicurazioni
Data IPO: 19 dicembre 2013
Premi Lordi 2013: Euro 83,0 milioni
Market Cap: Euro 137 milioni
Capitale raccolto: Euro 13,0 milioni
PLT Energia è una holding italiana di partecipazioni industriali attiva nella produzione e vendita di energia elettrica, grazie alla progettazione, costruzione e gestione di
impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il
gruppo PLT energia presidia internamente, attraverso società dedicate, la progettazione e lo sviluppo degli impianti, la gestione, manutenzione e vendita di energia
in una logica di integrazione verticale attraverso un approccio integrato al business
delle rinnovabili. PLT energia opera in particolare nel settore eolico, fotovoltaico e
del biogas tramite 28 impianti in Italia che
generano una produzione di energia annua
di oltre 230 GWh. Nel 2013 il Gruppo ha
generato ricavi caratteristici per 18,8 milioni di euro con un EBITDA rettificato pari a 13,1 milioni di euro.
Principali Dati
Azionariato
16,76%
10,99%
9,53%
8,83%
6,95%
6,29%
5,53%
4,46%
3,39%
2,71%
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Settore: Energia Rinnovabile
Data IPO: 4 giugno 2014
Fatturato 2013: Euro 20,5 milioni
Market Cap: Euro 65 milioni
Capitale raccolto: Euro 10,5 milioni
Azionariato
Intesa Sanpaolo Trust
Company SpA Sirefid SpA Altri azionisti
Profilo
Poligrafici Printing opera sui mercati europei della stampa industriale di tipo poligrafico e grafico, attraverso una rete commerciale dedicata e una capacità produttiva
articolata su rotative roto-offset (con e senza forno), operative fino a 24 ore al giorno
e localizzate nei centri stampa di Bologna,
Firenze e Milano.
Principali Dati
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Settore: Stampa Industriale / Grafica
Data IPO: 16 marzo 2010
Fatturato 2013: Euro 57,4 milioni
Market Cap: Euro 9 milioni
Capitale raccolto: Euro 3,2 milioni
Azionariato
Profilo
Profilo
Amato Giuseppe Romano
Amato Francesca Romana
Amato Renato Giulio
Swiss Re Direct Investment
Company
Prealpina Investimenti S.r.l.
Amato Arturo
Rocchi Alfredo
Veneto Banca S.c.p.A.
UBI S.c.p.A.
Axa France IARD
1,69%
PLT ENERGIA
NET INSURANCE
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2,21%
Fonte: società, Giugno 2014
Fonte: società, Giugno 2014
POLIGRAFICI PRINTING
2,58%
41,81% 41,81% 16,38%
Fonte: società, Giugno 2014
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Poligrafici Editoriale SpA
Banca Popolare dell’Etruria e
del Lazio Unipol Merchant
89,67%
2,24%
2,86%
Fonte: società, Giugno 2014
PMS
Profilo
PMS è un gruppo indipendente ai vertici in
Italia nei servizi di consulenza di comunicazione corporate, finanziaria e integrata di
alta direzione. Fondato nel 1999, il Gruppo PMS conta oggi 80 risorse e oltre 400
clienti, di cui 40 quotati in Borsa. La società fornisce servizi di consulenza strategica
nella comunicazione d’impresa, nelle attività di relazioni con i media, corporate image
e pubblicità finanziaria, ricerche di mercato
e rassegna stampa, monitoraggio ed analisi
dei media e dell’attività istituzionale. Ha sedi a Milano e Roma.
Principali Dati
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Settore: Consulenza
Data IPO: 16 marzo 2010
Fatturato 2013: Euro 4,3 milioni
Market Cap: Euro 2 milioni
Capitale raccolto: Euro 1,5 milioni
Profilo delle altre società quotate su AIM Italia
ROSETTI MARINO
Profilo
Rosetti Marino è capogruppo operativa di un
primario Gruppo operante principalmente
nella progettazione e costruzione per commesse di tipo EPC (Engineering, Procurement
and Construction) di piattaforme off-shore
Oil&Gas (76% del totale ricavi consolidati
2013), nella progettazione e costruzione di
“navi di servizio e da lavoro” (15% del totale)
e nella realizzazione di impianti di processo
(9% del totale). La società possiede due cantieri nel porto di Ravenna mentre il terzo è
situato a pochi Km da Aktau, sulla costa kazaka del Mar Caspio. I principali clienti sono
alcune tra le maggiori compagnie petrolifere
e i principali global contractors internazionali
del settore, oltre ad alcuni tra i principali armatori europei di navi di servizio.
Settore: Ingegneria / Oil&Gas
Data IPO: 12 marzo 2010
Fatturato 2013: Euro 392,1 milioni
Market Cap: Euro 153 milioni
Capitale raccolto: Euro 6,0 milioni
Azionariato
Rosfin SpA
Saipem SA
Cosmi Holding SpA
Azioni proprie
Argentario SpA
55,53%
20,00%
17,50%
5,00%
1,25%
Fonte: società, Giugno 2014
SACOM
Profilo
Principali Dati
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Settore: Biotecnologie
Data IPO: 24 aprile 2014
Fatturato 2013: Euro 31,3 milioni
Market Cap: Euro 16 milioni
Capitale raccolto: Euro 8,5 milioni
Azionariato
Mocas SpA
Altri Azionisti
68,07%
31,93%
Fonte: società, Giugno 2014
SOFT STRATEGY
Profilo
Principali Dati
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rize. Oggi l’attività principale di Sacom è la
Green Biotechnology per uso agricolo, oltre
alla produzione e alla vendita di fertilizzanti.
Sacom è un gruppo italiano attivo nella green biotechnology legata alla produzione di
microrganismi per uso vegetale anche mediante l’associazione degli stessi a fertilizzanti di varia natura. Sacom è stata costituita
nel 1981 con l’intento di distribuire prodotti agricoli per il mercato regionale. Dal 1992
la sua attività si è concentrata sulla produzione di fertilizzanti e prodotti per uso agricolo. Grazie all’acquisizione della controllata
ELEP S.p.A, la produzione è stata estesa anche a prodotti basati sulla biotecnologia per
uso agricolo, come microrganismi e micor-
Soft Strategy è una giovane realtà specializzata nella consulenza direzionale e nel fornire servizi professionali alle imprese. Soft
Strategy ha strutturato il proprio modello di
offerta in diverse aree di competenza, Service Line, per supportare i Clienti nel conseguimento di risultati rilevanti attraverso
servizi professionali dedicati.
Principali Dati
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Settore: Business Consulting
Data IPO: 9 agosto 2011
Fatturato 2013: Euro 4,2 milioni
Market Cap: Euro 7 milioni
Capitale raccolto: Euro 0,3 milioni
che apporta valore aggiunto ai propri clienti,
garantendo presenza, visibilità in rete e un
ritorno degli investimenti grazie a tecnologie proprietarie unite a moderni strumenti
di marketing. L’approccio di Softec è sempre
stato orientato all’Innovazione e al miglioramento continuo, motivo per il quale ha delineato un portfolio di offerta integrato per
rispondere alle reali esigenze delle imprese.
Infatti, oltre a sviluppare soluzioni di successo, eroga tutti i servizi del Marketing Digitale. Il processo di crescita dell’Azienda, già
caratterizzato dall’acquisizione di BBJ-Web
Agency (2012), ha continuato a concretizzarsi grazie alla recente acquisizione di Redation (2013), una tra le più note internet
company operante nel settore del Digital
Marketing a Performance.
Principali Dati
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Settore: ICT / Digital Media
Data IPO: 5 marzo 2012
Fatturato 2013: Euro 10,6 milioni
Market Cap: Euro 9 milioni
Capitale raccolto: Euro 0,3 milioni
Azionariato
Alessandro Mancini
Bruno Spataro
Maurizio Bottaini
Daniele Gentili
Redation Srl
Bbj Srl
Mediocredito Europeo
Altri azionisti
20,40%
20,40%
20,40%
20,40%
8,26%
7,58%
0,84%
1,71%
Fonte: società, Giugno 2014
Azionariato
Zureta SA
Methorios Capital SpA
Provenzano Roberto
Soft Strategy SpA
Storri Fabio
Integrae Sim SpA
Altri azionisti 59,74%
13,05%
12,98%
3,61%
4,33%
2,40%
3,87%
Fonte: società, Giugno 2014
SOFTEC
Profilo
Softec è una digital company internazionale
TBS GROUP
Profilo
TBS Group è leader europeo nella gestione
in outsourcing di servizi multivendor di ingegneria clinica e ICT, nonché di sistemi, soluzioni e servizi di e-Health & e-Government.
La società, fondata nel 1987, attraverso lo
sviluppo tecnologico integrato (sia informatico che telematico), ha implementato sistemi di gestione di tutte le tecnologie presenti nelle strutture socio-sanitarie e presso gli
Enti Locali. La visione del Gruppo è quella
di progettare soluzioni per contenere e riqualificare la spesa proponendo una gestio- 49 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
ne integrata di tutte le tecnologie presenti in
una struttura socio-sanitaria per migliorare
la qualità dei servizi erogati e incidere positivamente sulle aspettative di salute e sulla
qualità della vita dei cittadini.
Principali Dati
·
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·
·
·
Settore: Ingegneria medica / Healthcare
Data IPO: 23 dicembre 2009
Fatturato 2013: Euro 218,5 milioni
Market Cap: Euro 64 milioni
Capitale raccolto: Euro 6,3 milioni
Azionariato
CE&IT
Allegro Sarl per conto
di Generali Financial
Holdings
Fondo Italiano
Di Investimento Sgr
Capitol Health
Emmepi Srl
Terra Nova Capital Srl
Sis Srl
Tbs Group
Sipi Investimenti Spa
Itatech
20,44%
15,86%
13,17%
6,65%
5,72%
5,17%
3,87%
1,81%
1,04%
0,34%
Fonte: società, Giugno 2014
ADV svolge l’attività di concessionaria pubblicitaria on-line (advertising), gestendo in
esclusiva gli spazi pubblicitari sulle properties dei singoli editori in concessione (siti
web, m-site e app), permettendo la messa
in atto delle campagne pubblicitarie pianificate sia dai Centri Media per conto degli
Advertiser sia dagli Advertiser stessi, nonché della gestione di campagne di Direct Email Marketing, Performance, Eventi, Concorsi, Advergame, Social Media Marketing,
Guerrilla Marketing, Storysharing e Native
Advertising. L’attività editoriale del Gruppo fa capo alla società controllata Triboo
Editoriale, che gestisce il portale proprietario Leonardo.it, composto da una redazione interna diretta da Silvio De Rossi e oltre 160 siti verticali indipendenti aggregati
all’interno del portale, con i quali collabora
quotidianamente per condividere strategie
volte a soddisfare gli Advertiser e raggiungere gli utenti più a target.
Settore: Digital Media
Data IPO: 11 marzo 2014
Fatturato 2013: Euro 21,1 milioni
Market Cap: Euro 81 milioni
Capitale raccolto: Euro 24,0 milioni
Azionariato
TRIBOO MEDIA
Profilo
Triboo Media è una delle principali aziende
italiane indipendenti specializzate nel settore digitale del mercato pubblicitario. La società offre servizi integrati di web advertising, sia brand sia performance, e di publishing, vantando fra i suoi asset leonardo.it,
portale che si posiziona nel panorama media come aggregatore di riferimento dei siti
web verticali. Il Gruppo Triboo Media svolge attività di advertising ed editoria online
tramite le sue controllate Leonardo ADV
S.r.l. e Triboo Editoriale Srl. Grazie a un
modello di business che garantisce l’interazione tra le tecnologie in possesso e i propri contenuti editoriali, il Gruppo arriva a
offrire ai propri clienti un prodotto competitivo, innovativo, e che permette lo sfruttamento di tutti i canali di comunicazione digitali e non, garantendo nel contempo un’adeguata massimizzazione degli investimenti. La società controllata Leonardo
Triboo SpA
Digiz Holding S.r.l
Frachesen Enterprise LP
Mercato
·
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·
Settore: Finanza
Data IPO: 27 aprile 2011
Fatturato 2013: Euro 2,4 milioni
Market Cap: Euro 8 milioni
Capitale raccolto: Euro 0,7 milioni
Azionariato
Time and Life
Servizio Italia Fiduciaria SpA
Partnershares Srl
Irene Kung
Altri Azionisti
29,15%
19,91% 6,39% 5,15% 39,40%
Fonte: società, Giugno 2014
VRWAY
COMMUNICATION
Profilo
Principali Dati
·
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·
·
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Principali Dati
32,55%
18,40%
5,28%
43,77%
Fonte: società, Giugno 2014
VALORE ITALIA HOLDING
DI PARTECIPAZIONI
Profilo
Valore Italia è una holding di partecipazioni concepita da un gruppo di investitori privati e professionali quotata inizialmente al
MAC Mercato Alternativo del Capitale e attualmente allAim Italia, allo scopo di rafforzare la sua struttura patrimoniale e proporsi al mercato come polo di aggregazione di
intermediari finanziari di più piccole dimensioni, al fine di accrescere la qualità dei servizi prestati alla clientela e beneficiare delle sinergie industriali.
- 50 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
VRWay Communication è una media company che opera nel settore online (web),
offline e mobile con sede legale in Lussemburgo e sede operativa in Svizzera. La Società realizza, elabora e pubblica immagini di realtà virtuale, a 360 gradi caratterizzate da elevato contenuto tecnologico
e vende servizi di tour virtuale ad aziende operanti nel mercato turistico, alberghiero, commerciale ovvero enti pubblici che intendano promuovere gli aspetti
turistici e i beni ambientali e culturali del
territorio. I prodotti più riconosciuti sono: Arounder Territory (www.arounder.
com) dedicato agli enti locali in gestione
del territorio; Arounder Directory e Virtual Panoramic Brochure, dedicato alla
promozione efficace delle caratteristiche
delle imprese commerciali e, Arounder
Touch, un’applicazione che consente anche agli utilizzatori di smart phone di visitare ed utilizzare i prodotti Arounder
in mobilità.
Principali Dati
·
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·
Settore: Media
Data IPO: 23 luglio 2009
Fatturato 2013: Euro 1,7 milioni
Market Cap: Euro 29 milioni
Ammissione con flottante già esistente
Appendice – Normativa
Appendice – Mercato AIM Italia:
normativa di riferimento
Ufficio Studi IR Top
Disposizioni generali
per l’AIM Italia/mercato
alternativo del capitale
Oggetto del Regolamento
1. Il presente Regolamento disciplina l’organizzazione e la gestione del sistema multilaterale di
negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana denominato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale.
2. La regolamentazione del mercato AIM Italia/
Mercato Alternativo del Capitale si articola come segue
• Disposizioni generali per l’AIM Italia/Mercato
Alternativo del Capitale
• Regolamento Emittenti
• Regolamento Nominated Adviser
• Manuale delle Negoziazioni
• Regolamento degli Operatori
• Manuale delle procedure di accertamento delle violazioni e impugnazioni.
Contengono disposizioni di attuazione della regolamentazione del mercato:
• Disposizioni di attuazione per le società di investimento
• Requisiti generali di organizzazione – funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser)
• Facsimile scheda 1 – comunicazioni pre-ammissione da inviare ai sensi dell’art. 2 del Regolamento Emittenti
• Domanda di ammissione dell’emittente
• Nominated Advisers – Modello di domanda
NAI1
• Nominated Advisers – Modello di domanda
dei Key executive – NAI2
• Dichiarazione del Nominated Adviser ai sensi
del Regolamento Emittenti e del Regolamento Nominated Adviser
• Procedure per le operazioni sul capitale.
Principi organizzativi del Mercato
3. Borsa Italiana esercita le proprie funzioni, in
particolare quelle di sviluppo regolamentare, ammissione, sospensione ed esclusione degli strumenti finanziari, dei Nominated Adviser e degli
operatori e quella di vigilanza sul Mercato secondo modalità non discriminanti e sulla base di procedure definite in via generale.
Borsa Italiana, nella gestione del Mercato, si dota e mantiene un assetto organizzativo idoneo a
prevenire potenziali conflitti di interesse.
Borsa Italiana si dota e mantiene un sistema di
controllo interno che vigila sul rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle procedure interne. In
particolare, assicura completa autonomia istruttoria e propositiva ai responsabili dei servizi preposti alle funzioni indicate al comma 1.
Nell’esercizio di tali funzioni gli stessi responsabili rispondono esclusivamente all’Amministratore Delegato.
Borsa Italiana cura lo sviluppo del Regolamento ed
elabora le relative proposte di modifica consultando con tutte le parti interessate e acquisendo il parere dell’Advisory Board.
- se invece il nominated adviser non ha svolto il
ruolo di Sponsor sul MAC:
“il nominated adviser dichiara a Borsa Italiana che
sulla base di quanto venuto a sua conoscenza nel corso delle verifiche effettuate, in funzione della dimensione, dell’attività dell’emittente nonché del tempo
trascorso dall’ammissione sul MAC, non sussistono
elementi ostativi alla permanenza della società alle
negoziazioni sul mercato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale.”.
Disciplina transitoria
L’unificazione dei mercati AIM Italia e MAC è realizzata attraverso la modifica dei rispettivi regolamenti e attraverso l’adozione di un corpo regolamentare di cui le presenti Disposizioni Generali sono parte integrante. Gli emittenti già ammessi sui mercati AIM Italia e MAC devono adeguarsi nei modi e nei termini di seguito indicati.
• Per le società AIM Italia le nuove disposizioni si applicano a far data dal 1° marzo 2012. In
tema di operazioni con parti correlate il termine ultimo per l’adeguamento delle procedure è il 31 maggio 2012;
• per le società MAC, la permanenza alle negoziazioni sul mercato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale sarà condizionata al rilascio di una attestazione da parte del nominated adviser a cui la società ha conferito l’incarico nei seguenti termini:
Per le società che sono state ammesse al MAC
entro 1 mese dall’avvio operativo del nuovo
mercato, l’attestazione del nominated adviser
dovrà essere rilasciata in base alle disposizioni
del nuovo Regolamento previste per una nuova società.
Per garantire un congruo tempo di adeguamento, il MAC rimane aperto fino alla fine del 2012.
In tale periodo le società MAC rimarranno
assoggettate alla disciplina del Regolamento
MAC.
• Le società MAC che volessero essere negoziate nel mercato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale prima del termine ultimo
del 31 dicembre 2012, possono effettuarlo in
qualsiasi momento comunicando a Borsa Italiana il nome del Nominated Adviser al quale
è stato conferito l’incarico compilando il modulo “Nomina del Nominated Adviser dell’emittente MAC” unitamente alla dichiarazione del Nominated Adviser di cui sopra. In tali
casi la società sarà soggetta alle disposizioni
del presente regolamento alla data della domanda.
• Le società che alla data del 31 dicembre 2012,
non abbiano prodotto la dichiarazione del nominated adviser, saranno comunque negoziate nel mercato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale ma gli strumenti finanziari saranno sospesi da Borsa Italiana che avvierà la
relativa procedura di revoca secondo le regole generali.
- se la società conferisce l’incarico di nominated
adviser allo Sponsor o ad altra società del Gruppo dello Sponsor:
“il nominated adviser dichiara a Borsa Italiana che sulla base di quanto venuto a sua conoscenza nel corso
di tutto il periodo di svolgimento dell’incarico di Sponsor dell’emittente, non sussistono elementi ostativi alla
permanenza della società alle negoziazioni sul mercato
AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale”;
Infine si ricorda che le società che provengono
dai mercati AIM Italia e MAC sono considerate
a tutti gli effetti “società già ammesse alle negoziazioni” ai sensi dell’art. 6-bis, secondo paragrafo, del Regolamento Emittenti per cui dovranno
adeguare i relativi statuti alle previsioni in tema
di offerta pubblica di acquisto al più tardi entro
il 31 dicembre 2014. In mancanza, Borsa Italiana
ne darà informativa al pubblico.
Advisory Board
4. L’Advisory Board collabora con Borsa Italiana
nella definizione dei programmi generali e sulle
strategie di sviluppo del mercato. Esso, in relazione al mercato AIM Italia/Mercato Alternativo
del Capitale, esprime il proprio parere, obbligatorio ma non vincolante, sulle proposte di modifica ai Regolamenti Emittenti e Nominated Adviser e sulle disposizioni in tema di accesso al mercato secondario e funzionamento del mercato.
- 51 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Regolamento emittenti AIM
Italia
Introduzione
L’AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale è
dedicato in via primaria agli strumenti finanziari azionari.
Il Regolamento Emittenti (il Regolamento) definisce le regole e le responsabilità per gli emittenti AIM Italia. I termini definiti sono evidenziati in grassetto e le relative definizioni sono raccolte nel Glossario.
Borsa Italiana pubblica Disposizioni di attuazione
su argomenti specifici che possono riguardare alcune categorie di emittenti AIM Italia. Tali Disposizioni di attuazione sono da considerarsi parte
integrante del Regolamento.
Ove l’emittente AIM Italia abbia dubbi sull’interpretazione del Regolamento deve consultare il
suo nominated adviser.
Le regole relative ai criteri di ammissione, alle responsabilità ed alla disciplina dei nominated adviser sono individuate in un separato regolamento,
il Regolamento Nominated Advisers.
Le procedure relative all’accertamento delle violazioni e all’impugnazione delle stesse sono contenute nel Manuale delle Procedure di Accertamento delle Violazioni e Impugnazioni.
Le modalità di negoziazione degli strumenti finanziari AIM Italia sono contenute nel “Manuale delle negoziazioni AIM Italia”. Le regole per
la partecipazione degli operatori all’AIM Italia
sono contenute nel “Regolamento degli operatori”.
AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale è un
sistema multilaterale di negoziazione dedicato
primariamente alle piccole e medie imprese e alle società ad alto potenziale di crescita. Tenuto
conto dei rischi associati all’investimento, l’accesso è raccomandato a soggetti con elevate conoscenze finanziarie ed esperienza.
Parte Prima – Regolamento
Ruolo del nominated adviser
1. Ai fini dell’ammissione sull’AIM Italia, l’emittente deve procedere alla nomina del nominated
adviser. Una volta ammesso, l’emittente AIM Italia deve mantenere in via continuativa un nominated adviser. Il nominated adviser valuta l’appropriatezza dell’emittente per l’ammissione sull’AIM
Italia e rilascia a Borsa Italiana la dichiarazione di
cui al Regolamento Nominated Advisers. Dopo
l’ammissione, il nominated adviser assiste e supporta l’emittente AIM Italia, nell’assolvimento dei
compiti e delle responsabilità derivanti dal Regolamento. Il ruolo e le attività dei nominated
advisers sono specificate nel Regolamento Nominated Advisers. Se l’emittente AIM Italia cessa
di avere il nominated adviser, Borsa Italiana sospende le negoziazioni dei suoi strumenti finanziari AIM Italia. Se entro 2 mesi dalla data della
sospensione, l’emittente AIM Italia non provvede a sostituire il nominated adviser, viene disposta la revoca dalle negoziazioni dei suoi strumenti finanziari AIM Italia.
Domanda di ammissione su AIM Italia
Comunicazione di pre-ammissione
2. L’emittente deve fornire a Borsa Italiana, almeno dieci giorni di mercato aperto prima della data di ammissione sull’AIM Italia prevista, le
informazioni specificate nella Scheda Uno. Prima della comunicazione di pre-ammissione, l’emittente e il nominated adviser possono illustrare a Borsa Italiana eventuali specificità dell’emittente o dell’operazione, al fine di valutare gli effetti che tali particolarità possono avere sull’ammissione all’AIM Italia. In caso di modifica a tali
informazioni prima dell’ammissione, l’emittente
deve informare tempestivamente Borsa Italiana
fornendo il dettaglio di tale modifica. Qualora,
a giudizio di Borsa Italiana, questi cambiamenti
siano tali da rendere le informazioni originariamente fornite significativamente differenti, Borsa Italiana può ritardare la prevista data di ammissione di ulteriori 10 giorni di mercato aperto. Borsa Italiana comunica tramite un Servizio di Diffusione dell’Informativa Regolamentata (SDIR) le informazioni ricevute in applicazione del presente articolo.
Documento di ammissione
3. L’emittente deve produrre un documento di
ammissione contenente le informazioni specificate nella Scheda Due al quale deve essere allegato, laddove esistente, l’ultimo bilancio o rendiconto annuale sottoposto a revisione contabile
completa. Tale documento deve essere messo a
disposizione del pubblico, gratuitamente, secondo le modalità e i termini di cui all’art. 26.
Omissione di informazioni dai documenti
di ammissione
4. Borsa Italiana può autorizzare l’omissione di informazioni da un documento di ammissione (diverso dal Prospetto) dell’emittente se il relativo
Emittente AIM Italia, sentito il nominated adviser, conferma che:
• l’informazione è soltanto di minore importanza e non suscettibile di influenzare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e
sulle prospettive dell’emittente; oppure
• la diffusione dell’informazione recherebbe
all’emittente un grave danno e la sua omissione non è suscettibile di trarre in inganno
gli investitori con riferimento a fatti e circostanze necessari a formare un giudizio informato in merito agli strumenti finanziari dell’emittente.
Documentazione di ammissione
5. Almeno tre giorni di mercato aperto prima
della prevista data di ammissione, l’emittente deve pagare i corrispettivi AIM Italia e inviare a Borsa Italiana la domanda di ammissione completa e
il documento di ammissione. Questi documenti
devono essere accompagnati dalla dichiarazione
del nominated adviser richiesta dal Regolamento Nominated Advisers, nonché dalla dichiarazione degli amministratori dell’emittente che il documento di ammissione è completo rispetto alla
Scheda Due del presente Regolamento e che non
contiene informazioni false o fuorvianti.
- 52 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Ammissione all’AIM Italia
6. La decorrenza dell’ammissione è stabilita con
apposito Avviso pubblicato da Borsa Italiana.
Condizioni di ammissione per gli emittenti
Obblighi in tema di governo societario e
offerta pubblica di acquisto
6-bis. L’emittente AIM Italia deve adottare e mantenere appropriate regole di governo societario.
L’emittente AIM Italia deve inserire a statuto le
previsioni in tema di offerta pubblica di acquisto
di cui alla Scheda Sei che devono essere operative a partire dall’inizio delle negoziazioni su AIM
Italia. Gli emittenti AIM Italia già ammessi alla data del presente Regolamento devono adeguare gli
statuti alle previsioni in tema di offerta pubblica
di acquisto di cui alla Scheda Sei al più tardi entro il 31 dicembre 2014.
Lock-in per nuovi business
7. Qualora la principale attività dell’emittente consista in un business che non è stato indipendente e
che non ha prodotto ricavi per almeno due anni,
l’emittente deve assicurare che le parti correlate
e i dipendenti rilevanti, alla data di ammissione, si
impegnino a non disporre degli strumenti finanziari dell’emittente per almeno un anno dalla data di
ammissione degli strumenti finanziari. Questa disposizione non si applica nel caso di un ordine da
parte dell’autorità giudiziaria, in caso di morte di
un soggetto vincolato, nel caso di adesione ad un’eventuale offerta pubblica di acquisto sull’emittente
AIM Italia rivolta a tutti gli azionisti.
Società di investimento
8. Laddove l’emittente sia una società di investimento, ai fini dell’ammissione, deve raccogliere
un minimo di 3 milioni di Euro in denaro tramite un collocamento che si concluda alla data di
ammissione ovvero in prossimità dell’ammissione
stessa. Una società di investimento deve definire e perseguire una politica di investimento. Una
società di investimento deve ottenere la preventiva approvazione degli azionisti convocati in assemblea per qualsiasi cambiamento rilevante alla propria politica di investimento. Qualora una
società di investimento non abbia dato sostanziale attuazione alla propria politica d’investimento
entro 24 mesi dall’ammissione, la società dovrà
ottenere l’approvazione dagli azionisti alla prima
assemblea utile e, in seguito, ogni anno, fino a
quando non vi abbia dato sostanziale attuazione.
Ulteriori condizioni
9. Borsa Italiana può subordinare l’ammissione
dell’emittente a particolari condizioni (dipendenti ad esempio dallo specifico settore in cui opera
l’emittente). Ove siano sottoposte dal nominated
adviser all’attenzione di Borsa Italiana questioni
che possano influenzare l’appropriatezza dell’emittente all’ammissione nell’AIM Italia, Borsa Italiana può ritardare un’ammissione. Borsa Italiana in tal caso informa il nominated adviser dell’emittente e può comunicare tramite SDIR di avere richiesto all’emittente ed al nominated adviser di svolgere un’ulteriore due-diligence. Borsa
Italiana può rifiutare l’ammissione all’AIM Italia:
Appendice – Normativa
• in caso di irregolarità o incompletezza della
domanda di ammissione; o
• se considera che sulla base delle informazioni fornite nella comunicazione di pre-ammissione e nella domanda di ammissione nonché
delle questioni sottoposte dal nominated
adviser all’attenzione di Borsa Italiana, l’ammissione potrebbe arrecare danno all’ordinato funzionamento del mercato o alla reputazione dell’AIM Italia.
Principi di Informativa
10. L’emittente AIM Italia deve dare incarico ad
uno SDIR per assicurare che le informazioni previste in questo Regolamento siano comunicate con
le modalità e nella tempistica richiesta. Tali informazioni non devono essere pubblicate altrove prima di essere comunicate ai sensi del presente Regolamento. L’emittente AIM Italia deve assicurarsi che le informazioni comunicate non siano fuorvianti, false o ingannevoli e non omettano nulla che
possa influenzare la rilevanza di tali informazioni.
A meno che non sia diversamente specificato, si
presume che le informazioni comunicate tramite
uno SDIR sono richieste dalle previsioni del presente Regolamento o in adempimento di un obbligo di fonte legale o regolamentare.
Diffusione dell’informativa price sensitive
11. L’emittente AIM Italia deve comunicare senza
indugio le informazioni privilegiate, al verificarsi di un complesso di circostanze o di un evento,
sebbene non ancora formalizzati.
Informativa sulle operazioni societarie
Operazioni significative
12. Un’operazione significativa è un’operazione in
cui almeno uno degli indici di rilevanza risulti superiore al 25%. Sono incluse le operazioni poste
in essere da una società controllata dall’emittente AIM Italia. L’emittente AIM Italia deve comunicare, senza indugio e secondo le modalità previste dal presente Regolamento le informazioni
specificate nella Scheda Quattro.
Operazioni con parti correlate
13. Per le operazioni con parti correlate si applica la disciplina di cui all’art. 10 del regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12
marzo 2010 come previsto per determinate tipologie di società, anche quando non si tratti di
emittenti diffusi.
Reverse take-over
14. Per reverse take-over si intendono una o più
acquisizioni nell’arco di 12 mesi che per l‘emittente AIM Italia:
• risultino superiori al 100% in uno qualunque
degli indici di rilevanza; o
• determinino un cambiamento sostanziale nel
business dell’emittente, nel consiglio di amministrazione o un cambiamento nel controllo; o
• nel caso di una società di investimento, si discostino significativamente dalla politica di investimento (come descritta nel documento di
ammissione o approvata dagli azionisti in conformità al presente Regolamento).
Qualunque accordo che possa condurre a un reverse take-over deve essere:
• condizionato all’approvazione degli azionisti
convocati in assemblea;
• comunicato senza indugio, fornendo le informazioni specificate nella Scheda Quattro, e ove
questo venga concluso con parti correlate, le
informazioni aggiuntive previste dall’art. 13; e
• accompagnato dalla pubblicazione di un documento informativo relativo all’entità allargata risultante dall’operazione e da un avviso di convocazione assembleare da pubblicarsi almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’assemblea.
Nel caso in cui vi sia l’approvazione degli azionisti
al reverse take-over, verrà disposta la revoca dalle negoziazioni degli strumenti finanziari dell’emittente AIM Italia. Se l’operazione viene approvata e la società risultante richiede l’ammissione, questa deve presentare la domanda così come farebbe un emittente che dovesse domandare l’ammissione per la prima volta. Tale disposizione non si applica nel caso di società di investimento per le quali non più tardi della pubblicazione del documento informativo di cui al precedente punto, il nominated adviser deve rilasciare
a Borsa Italiana la dichiarazione richiesta dal Regolamento Nominated Advisers di cui alla Scheda Due, per quanto applicabile.
Cambiamenti sostanziali del business
15. Qualunque cessione effettuata dall’emittente
AIM Italia che, singolarmente considerata o aggregata con una o più altre cessioni concluse nei
precedenti dodici mesi, supera il 75% di uno qualunque degli indici di rilevanza, è considerata una
cessione che determina un cambiamento sostanziale del business dell’emittente e deve essere:
• condizionata all’approvazione degli azionisti
convocati in assemblea;
• comunicata senza indugio, fornendo le informazioni specificate nella Scheda Quattro, e ove questa venga conclusa con parti
correlate, le informazioni aggiuntive previste
dall’art.13; e
• accompagnata dalla pubblicazione di un avviso di convocazione assembleare e di una relazione che contiene informazioni dettagliate
relative alla cessione e a qualsiasi cambiamento del business, oltre alle informazioni specificate al punto precedente.
Laddove l’effetto della cessione proposta determini la dismissione da parte dell’emittente AIM
Italia di tutte o quasi le sue attività commerciali o i suoi componenti dell’attivo l’emittente AIM
Italia verrà considerato, a seguito del perfezionamento della cessione, come una società di investimento. In tal caso, il comunicato e la relazione che contiene le informazioni specificate nella
Scheda Quattro devono inoltre precisare la politica di investimento che si intende perseguire,
la quale deve anche essere approvata dagli azionisti. L’emittente AIM Italia dovrà quindi effettuare
una o più acquisizioni che costituiscono un reverse take-over in base all’art. 14 o dare altrimenti
attuazione, in maniera ritenuta adeguata da Borsa Italiana, alla politica di investimento approva-
ta dall’assemblea degli azionisti entro il termine
di 12 mesi da quando la società è divenuta una
società di investimento. Laddove un emittente
AIM Italia proponga di compiere qualunque altra operazione, il cui effetto sia quello di determinare la cessazione del possesso, del controllo o della conduzione di tutte le proprie attività commerciali o dei suoi componenti dell’attivo esistenti (inclusa la cessazione di tutto o quasi tutto il business dell’emittente AIM Italia), troveranno applicazione i summenzionati requisiti di
presentare un comunicato, di pubblicare una relazione esplicativa della politica di investimento
che si intende perseguire, di ottenere l’approvazione della politica di investimento da parte degli
azionisti e di attuare la stessa entro il termine di
12 mesi dal compimento dell’operazione. Non è
invece richiesta l’approvazione degli azionisti per
il compimento dell’operazione stessa.
Aggregazione delle operazioni
16. Le operazioni concluse nell’arco di 12 mesi prima della data dell’ultima operazione devono essere aggregate con tale operazione al fine
di determinare se gli articoli 12 e/o 14 trovano
applicazione. Tale aggregazione deve essere effettuata qualora:
• siano concluse dall’emittente AIM Italia con lo
stesso soggetto/soggetti o con i suoi familiari;
• comprendono l’acquisto o la cessione di strumenti finanziari o di una o più partecipazioni
di un business specifico; o
• insieme conducono ad un coinvolgimento rilevante in qualunque attività di business o in
più attività che non formavano parte delle attività principali dell’emittente AIM Italia.
Informazioni varie
17. L’emittente AIM Italia, comunica senza indugio e mette a disposizione del pubblico secondo
le modalità e i termini di cui all’art. 26:
• il calendario degli eventi societari entro 30
giorni dal termine dell’esercizio sociale precedente;
• ogni operazione effettuata da un amministratore fornendo le informazioni previste nella
Scheda Cinque, nella misura in cui tali informazioni siano disponibili, a condizione che l’importo complessivo delle operazioni raggiunga i
cinquantamila euro entro la fine dell’anno;
• dimissioni, revoca o nomina di un amministratore, comunicando la data di tale evento e,
nel caso di nomina, le informazioni specificate nella Scheda Due e qualunque partecipazione nell’emittente AIM Italia;
• ogni modifica della denominazione sociale;
• ogni cambiamento sostanziale dei risultati delle proprie attività commerciali, o della situazione finanziaria rispetto a profit forecast, stime o proiezioni a condizione che siano incluse nel documento di ammissione o altrimenti resi pubblici dall’emittente;
• la data proposta per lo stacco del dividendo (ex date), quella di legittimazione al pagamento ai sensi dell’art. 83-terdecies del Testo Unico della Finanza (record date), nonché
quella proposta di distribuzione del dividendo
- 53 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
•
•
•
•
(payment date), in occasione della proposta di
distribuzione del dividendo da parte dell’organo competente, nonché in occasione dell’approvazione del bilancio, specificando l’importo unitario del dividendo;
la rinuncia, la revoca o l’incarico del nominated adviser o dello specialista;
l’ammissione alle negoziazioni (o la revoca dalle
negoziazioni) degli strumenti finanziari AIM Italia (o di ogni altro strumento finanziario emesso dall’emittente AIM Italia) presso un qualunque altro mercato o piattaforma di trading, ove
tale ammissione o revoca derivi da una domanda o avvenga con il consenso dell’emittente
AIM Italia. Questa informazione deve inoltre
essere inviata separatamente a Borsa Italiana;
qualunque cambiamento sostanziale comunicato dagli azionisti significativi in materia di
assetti proprietari;
tutte le informazioni necessarie perché gli
azionisti possano esercitare i propri diritti.
Relazione semestrale
18. L’emittente AIM Italia deve pubblicare la relazione semestrale relativa al periodo di sei mesi a
partire dalla fine dell’ esercizio finanziario per il
quale è stata inclusa l’informativa nel documento
di ammissione e successivamente almeno ogni sei
mesi (escluso il periodo di sei mesi che precede
la data di riferimento ai fini del bilancio o rendiconto annuale sottoposto a revisione contabile).
Tali relazioni devono essere comunicate al pubblico senza indugio, in ogni caso entro il termine
di tre mesi dalla data di chiusura del periodo rilevante. L’informazione contenuta nella relazione semestrale deve includere almeno lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario e deve contenere dati confrontabili per
il corrispondente periodo del precedente esercizio finanziario. Inoltre, la relazione semestrale
deve essere preparata e redatta secondo modalità omogenee a quelle adottate nel bilancio o rendiconto annuale dell’emittente AIM Italia avuto riguardo ai principi contabili applicabili allo stesso.
Bilanci o rendiconti annuali
19. L’emittente AIM Italia deve pubblicare i bilanci
o rendiconti annuali sottoposti a revisione contabile senza indugio, in ogni caso non più tardi di
sei mesi dalla conclusione dell’anno finanziario
cui sono riferiti. Di tale pubblicazione deve essere data comunicazione al pubblico senza indugio.
Il bilancio redatto secondo questo articolo, deve
essere preparato e presentato in conformità con:
• i Principi Contabili Italiani; o
• i Principi Contabili Internazionali; o
• i US Generally Accepted Accounting Principles.
Il bilancio o il rendiconto annuale devono in ogni caso evidenziare ogni operazione con parti correlate, che sia stata precedentemente pubblicata in base al Regolamento e deve specificare l’identità della parte correlata e il controvalore dell’operazione.
Pubblicazione dei documenti messi a disposizione degli azionisti
20. L’emittente AIM Italia deve pubblicare ogni
documento messo a disposizione degli azionisti
secondo le modalità di cui all’art. 26 e deve essere comunicata la modalità di messa a disposizione del pubblico di tale informativa. Copia elettronica di tali documenti deve essere anche inviata a Borsa Italiana.
Richiesta e diffusione delle informazioni
22. Borsa Italiana può richiedere all’emittente
AIM Italia di fornire ogni informazione nei modi e nei termini da essa considerati appropriati.
Borsa Italiana inoltre può richiedere che l’emittente AIM Italia renda pubbliche tali informazioni.
23. Borsa Italiana può utilizzare qualunque informazione in suo possesso come segue:
• per cooperare con qualunque soggetto responsabile della supervisione o regolamentazione di servizi finanziari ovvero con le autorità di pubblica sicurezza o con l’autorità giudiziaria;
• per adempiere alle funzioni di legge o regolamentari, ivi inclusa l’attivazione e lo svolgimento in ogni procedimento, controversia e
simile;
• per ogni altro scopo per il quale essa abbia il
consenso del soggetto dal quale tali informazioni sono state ottenute e, se differente, del
soggetto al quale le informazioni stesse si riferiscono.
Operazioni sul capitale
24. L’emittente AIM Italia deve informare Borsa
Italiana con congruo anticipo rispetto alla prevedibile data di esecuzione di ogni operazione sul
capitale che abbia effetti sui diritti degli azionisti.
25. L’emittente AIM Italia deve informare immediatamente Borsa Italiana di ogni eventuale variazione rispetto a quanto comunicato.
Diffusione dell’informativa societaria
26. L’emittente AIM Italia mantiene, dalla data di
ammissione, un sito web sul quale dovranno essere messe a disposizione, gratuitamente, le seguenti informazioni:
• una descrizione del proprio business e qualora
sia una società di investimento, la propria politica di investimento, informazioni dettagliate
sui soggetti titolari di deleghe di gestione e/o
sul personale chiave;
• i nomi dei componenti dell’organo amministrativo e dell’organo di controllo e brevi cenni biografici degli stessi, come di norma inclusi anche nel documento di ammissione;
• una descrizione del sistema di governo societario in essere e informazioni su eventuali
comitati interni (laddove esistenti) all’organo
amministrativo e relative responsabilità;
• indicazione del Paese nel quale l’emittente è
stato costituito e il principale Paese di operatività;
• nel caso in cui l’emittente AIM Italia non sia
costituito in Italia, una dichiarazione che i diritti degli azionisti potrebbero essere differenti dai diritti degli azionisti di una società
costituita in Italia;
• lo statuto;
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IR TOP - Journal of Investor Relations
• il più recente bilancio o rendiconto annuale
pubblicato secondo il disposto dell’art. 19, le
relazioni semestrali pubblicate ai sensi dell’art.
18 e, ove redatti e resi pubblici, i resoconti intermedi di gestione o le relazioni trimestrali;
• tutti i comunicati che l’emittente AIM Italia ha
diffuso negli ultimi 12 mesi;
• il documento di ammissione;
• informazioni dettagliate sul relativo nominated
adviser ed altri eventuali consulenti chiave (così
come sarebbe normalmente precisato nel documento di ammissione);
• informazioni dettagliate sugli azionisti significativi, inclusi il nome e le partecipazioni aggregate, sulla base delle comunicazioni effettuate
all’emittente AIM Italia. Tali informazioni devono essere aggiornate almeno ogni sei mesi.
Ulteriori documenti di ammissione
27. Un ulteriore documento di ammissione sarà
richiesto all’emittente AIM Italia soltanto quando è richiesta l’ammissione di strumenti finanziari
appartenenti ad una nuova categoria.
Lingua
30. L’emittente AIM Italia deve scegliere al momento dell’ammissione se utilizzerà l’Italiano o
l’Inglese come regime linguistico per le comunicazioni al pubblico e nessuna modifica alla lingua scelta può essere effettuata senza il consenso degli azionisti.
Responsabilità dell’emittente AIM Italia e dei suoi amministratori per la compliance
31. L’emittente AIM Italia deve:
• avere in essere procedure, risorse e controlli
sufficienti per consentirgli il rispetto di questo Regolamento;
• richiedere il parere del nominated adviser sul
rispetto di questo Regolamento quando ritenuto necessario e tenere conto di tale parere;
• fornire al proprio nominated adviser ogni informazione che possa essere necessaria, opportuna o che sia da questo ragionevolmente richiesta al fine di adempiere le proprie
funzioni in base al presente Regolamento ed
in base al Regolamento AIM Italia dei Nominated Advisers, ivi inclusa ogni proposta di
modifica del consiglio di amministrazione e
le bozze di comunicato in anticipo;
• garantire che ciascuno dei suoi amministratori assuma piena responsabilità singolarmente
e collegialmente, per il rispetto di questo Regolamento; e
• garantire che ciascun amministratore comunichi all’emittente AIM Italia senza indugio tutte
le informazioni di cui l’emittente AIM Italia abbia bisogno per poter rispettare il disposto di
cui all’art. 17 nella misura in cui tale informazione sia conosciuta dall’amministratore ovvero possa, con ragionevole diligenza, essere
ottenuta dall’amministratore.
Requisiti di permanenza
Negoziabilità degli strumenti finanziari
32. L’emittente AIM Italia deve garantire che gli
strumenti finanziari AIM Italia siano liberamente ne-
Appendice – Normativa
goziabili. Possono essere ammessi solo strumenti finanziari sottoposti al regime di forma, legittimazione e circolazione dei titoli dematerializzati.
Strumenti finanziari oggetto della domanda
33. Nel caso di strumenti finanziari diversi dalle
azioni, l’emittente AIM Italia deve garantire che
siano disponibili al pubblico informazioni dettagliate sugli strumenti finanziari e che sia in ogni
caso assicurato un mercato normale e regolare
per lo strumento finanziario.
Incarico allo specialista
35. L’emittente AIM Italia deve mantenere in via
continuativa uno specialista.
Liquidazione
36. L’emittente AIM Italia deve garantire che sono in essere appropriati sistemi di liquidazione.
In particolare l’emittente AIM Italia deve garantire che gli strumenti finanziari AIM Italia possono
essere regolati nelle procedure di liquidazione di
Monte Titoli S.p.A attraverso i conti di deposito
accesi presso la società di gestione accentrata.
Disposizioni generali
37. L’emittente AIM Italia è tenuto al versamento dei corrispettivi AIM Italia, stabiliti da Borsa
Italiana, alle scadenze indicate.
38. Informazioni dettagliate sui contatti dell’emittente AIM Italia, incluso l’indirizzo e-mail, devono
essere fornite a Borsa Italiana al momento della
domanda e Borsa Italiana deve essere immediatamente informata in occasione di ogni successivo cambiamento.
Nominated adviser
39. Il nominated adviser deve rispettare il Regolamento Nominated Advisers.
Mantenimento dell’ordinato funzionamento del mercato
Sospensione
40. Borsa Italiana può sospendere dalle negoziazioni gli strumenti finanziari AIM Italia dove:
• le negoziazioni su tali strumenti finanziari non
si svolgono in maniera ordinata;
• ritiene che l’emittente AIM Italia non rispetti
il Regolamento;
• lo richiede la protezione degli investitori;
• l’integrità e la reputazione del mercato è stata
o può essere messa in discussione dalle operazioni su tali strumenti finanziari.
La sospensione è comunicata tramite Avviso.
Revoca
41. L’emittente AIM Italia che richieda a Borsa
Italiana la revoca dall’ammissione dei propri strumenti finanziari AIM Italia deve comunicare tale intenzione di revoca informando anche il nominated adviser e deve informare separatamente Borsa Italiana della data preferita per la revoca almeno venti giorni di mercato aperto prima
di tale data e, salvo che Borsa Italiana decida diversamente, la revoca deve essere subordinata
all’approvazione di non meno del 90% dei voti degli azionisti riuniti in assemblea. Borsa Italiana re-
voca l’ammissione degli strumenti finanziari AIM
Italia qualora gli stessi siano stati sospesi dalle negoziazioni per almeno sei mesi. La decisione di
revoca è comunicata al pubblico tramite Avviso.
(m) nome e indirizzo del nominated adviser e dello specialista; e
(n) indicazione di dove verrà reso disponibile il
documento di ammissione.
Provvedimenti e impugnazioni
Provvedimenti nei confronti dell’emittente AIM Italia
42. Se Borsa Italiana ritiene che l’emittente AIM
Italia abbia violato il presente Regolamento, può
adottare nei confronti dell’emittente AIM Italia
uno o più dei provvedimenti previsti nel Manuale delle Procedure di Accertamento delle Violazioni e Impugnazioni.
SCHEDA DUE
L’emittente a cui è richiesto di redigere un documento di ammissione deve assicurarsi che il
documento stesso contenga i seguenti elementi:
Procedimenti disciplinari
44. Nei casi in cui Borsa Italiana ritiene di intraprendere le azioni descritte all’art. 42, Borsa Italiana segue le procedure definite nel Manuale delle Procedure di Accertamento delle Violazioni e
Impugnazioni.
Impugnazioni
45. Ogni decisione di Borsa Italiana in relazione al Regolamento è suscettibile di impugnazione secondo le procedure individuate nel Manuale delle Procedure di Accertamento delle Violazioni e Impugnazioni.
SCHEDA UNO
In base al disposto di cui all’art. 2, l’emittente
deve fornire a Borsa Italiana le seguenti informazioni:
(a) denominazione sociale;
(b) Paese di appartenenza;
(c) indirizzo della sede legale e, se differente, la
sede operativa dell’attività;
(d) sito web presso il quale saranno reperibili le
informazioni previste all’art. 26;
(e) una sintetica descrizione del suo business (inclusi il principale paese in cui è operativo) o nel caso
di società di investimento, dettagliate informazioni sulla sua politica di investimento. Se viene richiesta l’ammissione a seguito di un reverse take-over
di cui all’art.14, espressa menzione di questo fatto;
(f) numero e categoria di strumenti finanziari per
i quali chiede l’ammissione;
(g) ammontare del capitale che verrà raccolto
all’ammissione, ove applicabile, e la presumibile
capitalizzazione di mercato al momento dell’ammissione;
(h) percentuale degli strumenti finanziari AIM Italia diffusi fra il pubblico e numero totale degli
azionisti al momento dell’ammissione (per quanto noto all’emittente);
(i) i nomi e le deleghe degli amministratori e dei
sindaci in carica e degli amministratori e dei sindaci proposti;
(j) per quanto noto, il nome di tutti gli azionisti
significativi prima e dopo l’ammissione, assieme
alla percentuale detenuta da tali soggetti;
(k) la data di riferimento prevista per la chiusura del bilancio, la data alla quale sono riferite le
informazioni finanziarie e le date entro cui deve
pubblicare i primi tre documenti finanziari richiesti agli articoli 18 e 19;
(l) la data prevista di ammissione;
(a) Informazioni equivalenti a quelle che sarebbero
richieste secondo gli Allegati I – III del Regolamento
Prospetto 809/2004/CE ad eccezione delle informazioni specificate di seguito al paragrafo (b)(i) e così come modificate dal paragrafo (b)(ii) di seguito, a
meno che sia richiesto di redigere un Prospetto in
base alla Normativa Prospetto: in tale caso i paragrafi (b)(i) e (ii) di seguito non trovano applicazione.
(b) (i) le informazioni di cui al precedente paragrafo (a) sono le seguenti:
Allegato I:
• le informazioni richieste nella Sezione 8.1;
• resoconto della situazione gestionale e finanziaria (Sezione 9);
• risorse finanziarie (Sezione 10);
• ricerca e sviluppo, brevetti e licenze (Sezione 11);
• previsioni o stime degli utili (Sezione 13) (NB
– Paragrafo (d) di cui sotto continua a trovare applicazione);
• remunerazione e Benefici (Sezione 15);
• le informazioni richieste nella Sezione 16.3;
• informazioni finanziarie riguardanti le attività
e le passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’emittente richieste nella
Sezione 20 (NB – L’ultimo bilancio o rendiconto
annuale devono essere allegati al documento di
ammissione);
• documenti accessibili al pubblico (Sezione 24);
• le informazioni richieste nella Sezione 17.2
dell’Allegato I riferite ai soggetti diversi dagli amministratori.
Allegato II:
• Allegato II nella sua interezza.
Allegato III:
• Dichiarazione relativa al capitale circolante
(Sezione 3.1). (NB – Paragrafo (c) di cui sotto
continua a trovare applicazione);
• fondi propri e indebitamento (Sezione 3.2);
• interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/all’offerta (Sezione 3.3);
• condizioni dell’offerta (Sezione 5);
• ammissione alla negoziazione e modalità di
negoziazione (Sezione 6);
(ii) le informazioni richieste dal paragrafo (a) di
cui sopra sono modificate come segue: le informazioni richieste dalla Sezione 20 dell’Allegato I
devono essere presentate nel rispetto dei principi contabili specificati all’art. 19.
(c) Una dichiarazione degli amministratori che, dopo avere svolto tutte le necessarie ed approfondite indagini, a loro giudizio, il capitale circolante
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IR TOP - Journal of Investor Relations
a disposizione dell’emittente e del gruppo ad esso
facente capo, sarà sufficiente per le sue esigenze
attuali, cioè per almeno 12 mesi a decorrere dalla
data di ammissione dei suoi strumenti finanziari.
(d) Ove contenga previsioni, stime o proiezioni dei
profitti (incluse le espressioni che esplicitamente o
implicitamente individuano un minimo o un massimo per il livello probabile di profitti o perdite per
un periodo successivo rispetto a quello a cui si riferiscono i bilanci sottoposti a revisione contabile
che sono stati pubblicati, o contiene dati dai quali è possibile calcolare il valore approssimativo dei
profitti futuri o delle perdite, anche se nessun dato
particolare viene menzionato e le parole “profitti”
o “perdite” non vengono utilizzate):
i. una dichiarazione degli amministratori che tali
previsioni, stime o proiezioni sono state effettuate dopo avere svolto le necessarie ed approfondite indagini;
ii. una dichiarazione relativa alle principali assunzioni fatte, relative a ciascun fattore che potrebbe avere un effetto sostanziale sul raggiungimento delle previsioni, stime o proiezioni. Tali assunzioni debbono essere facilmente
comprensibili dagli investitori ed essere specifiche e precise;
iii. una dichiarazione rilasciata dal nominated
adviser all’emittente che il nominated adviser
è ragionevolmente convinto che le previsioni,
stime o proiezioni sono state effettuate dopo
attento e approfondito esame da parte degli
amministratori dell’emittente, delle prospettive economiche e finanziarie; e
iv. tali previsioni, stime o proiezioni dei profitti devono essere preparate secondo modalità omogenee e comparabili con i bilanci relativi agli esercizi precedenti.
(e) Alla prima pagina, in posizione preminente ed
in grassetto, il nome del relativo nominated adviser seguito dalla seguente frase: “AIM Italia è un sistema multilaterale di negoziazione dedicato primariamente alle piccole e medie imprese e alle società ad
alto potenziale di crescita alle quali è tipicamente collegato un livello di rischio superiore rispetto agli emittenti di maggiori dimensioni o con business consolidati”. L’investitore deve essere consapevole dei rischi derivanti dall’investimento in questa tipologia di emittenti
e deve decidere se investire soltanto dopo attenta valutazione. Consob e Borsa Italiana non hanno esaminato né approvato il contenuto di questo documento.”.
(f) Nei casi di cui all’art. 7, una dichiarazione che
le parti correlate e i dipendenti rilevanti si sono
impegnati a non disporre degli strumenti finanziari AIM Italia per un periodo di 12 mesi a decorrere
dalla data di ammissione degli strumenti finanziari.
(g) Nel caso di una società di investimento, dettagliate informazioni riguardo alla politica di investimento.
(h) L’informazione richiesta dalle Disposizioni di
attuazione e qualsiasi altra informazione che ritenga necessaria per consentire agli investitori
di formarsi un giudizio adeguato e completo su:
(i) attività e passività, posizione finanziaria, conto economico, prospettive dell’emittente e degli strumenti finanziari dei quali si chiede l’ammissione;
(ii) diritti collegati agli strumenti finanziari; e
(iii) qualsiasi altra criticità contenuta nel documento di ammissione.
SCHEDA TRE
Gli indici di rilevanza per determinare le dimensioni di un’operazione di cui agli articoli 12, 14 e
15 sono i seguenti:
Indice di rilevanza dell’Attivo
(Attivo dell’entità oggetto dell’operazione x 100)
/ Attivo dell’emittente AIM Italia
Dati da utilizzare:
1. I dati da utilizzare devono essere tratti dal più
recente stato patrimoniale pubblicato (consolidato, se redatto) dalla società; ove possibile, analoghi dati devono essere utilizzati per la determinazione del totale dell’attivo dell’entità oggetto
dell’operazione; in caso di aggregazione di operazioni ai sensi dell’art. 16, i valori sono estrapolati dal più recente stato patrimoniale comunicato, consolidato se redatto (alla data precedente
rispetto alla più recente operazione aggregata).
Per le operazioni di acquisizione e cessione di partecipazioni in società che hanno effetti sull’area di
consolidamento, il valore del numeratore è il totale attivo della partecipata, indipendentemente dalla percentuale di capitale oggetto di disposizione.
Per le operazioni di acquisizione e cessione di
partecipazioni in società che non hanno effetti sull’area di consolidamento, il valore del numeratore è:
i. in caso di acquisizioni, il controvalore dell’operazione maggiorato delle passività della società
acquisita eventualmente assunte dall’acquirente;
ii. in caso di cessioni, il corrispettivo dell’attività ceduta.
Per le operazioni di acquisizione e cessione di altre attività (diverse dall’acquisizione di una partecipazione), il valore del numeratore è:
i. in caso di acquisizioni, il maggiore tra il corrispettivo e il valore contabile che verrà attribuito all’attività;
ii. in caso di cessioni, il valore contabile dell’attività.
Indice di rilevanza del fatturato
(Fatturato attribuibile all’entità oggetto dell’operazione x 100) / Fatturato dell’emittente AIM
Italia
Dati da utilizzare per il test del fatturato:
2. Per “fatturato dell’emittente AIM Italia” si intendono i ricavi come precisato alle seguenti lettere:
(a) l’ultimo bilancio di esercizio pubblicato (consolidato laddove redatto);
(b) l’ultimo progetto di bilancio comunicato; o
(c) in caso di aggregazione di operazioni in appli-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
cazione del disposto di cui all’art. 16, l’ultimo bilancio o progetto di bilancio precedente l’operazione più recente.
In casi di acquisizione o cessione del tipo descritto al comma 2, primo paragrafo dell’indice di rilevanza dell’attivo, il valore del numeratore è il
totale del fatturato della partecipata indipendentemente dalla percentuale di capitale oggetto dell’operazione.
Indice di rilevanza dell’EBITDA
(EBITDA attribuibile all’entità oggetto dell’operazione x 100) / EBITDA dell’emittente AIM Italia
Dati da utilizzare:
3. L’espressione “EBITDA dell’emittente AIM Italia” si riferisce all’utile operativo al lordo degli
ammortamenti e delle svalutazioni delle attività
materiali ed immateriali come precisato alle seguenti lettere:
(a) l’ultimo bilancio di esercizio pubblicato (consolidato, se redatto);
(b) l’ultimo progetto di bilancio comunicato; o
(c) in caso di aggregazione di operazioni in applicazione del disposto di cui all’art. 16, l’ultimo bilancio o progetto di bilancio precedente l’operazione più recente.
In casi di acquisizione o cessione del tipo descritto al comma 2 primo paragrafo dell’indice
di rilevanza dell’attivo, il valore del numeratore
è il totale dell’EBITDA della partecipata indipendentemente dalla percentuale di capitale oggetto dell’operazione.
Per le acquisizioni e dismissioni: Indice di
rilevanza del controvalore
(Controvalore dell’operazione x 100) / Capitalizzazione dell’emittente AIM Italia
Dati da utilizzare:
4. Per capitalizzazione dell’emittente s’intende la
capitalizzazione rilevata alla chiusura dell’ultimo
giorno di mercato aperto compreso nel periodo
di riferimento del più recente documento contabile periodico pubblicato (relazione finanziaria
annuale o semestrale). Se le condizioni economiche dell’operazione sono determinate, il controvalore dell’operazione è:
i. per le componenti in contanti, l’ammontare pagato alla/dalla controparte contrattuale;
ii. per le componenti costituite da strumenti finanziari, il fair value determinato, alla data dell’operazione, in conformità ai principi contabili internazionali adottati con Regolamento (CE) n.
1606/2002.
Se le condizioni economiche dell’operazione dipendono in tutto o in parte da grandezze non ancora note, il controvalore dell’operazione è il valore massimo determinabile ai sensi dell’accordo.
Indici di rilevanza sostitutivi
Ove gli indici di rilevanza sopra indicati dovessero
produrre risultati anomali o dove gli indici stessi dovessero risultare inappropriati rispetto alla
sfera di attività dell’emittente AIM Italia, Borsa
Italiana si riserva di non tenere conto dei calcoli
relativi e di sostituire altri indicatori rilevanti di-
Appendice – Normativa
mensionali, inclusi test specifici per la particolare
tipologia industriale a cui si riferisce l’operazione. Solamente Borsa Italiana ha il potere di decidere di disapplicare uno o più indici di rilevanza
o di sostituirlo con un diverso test.
SCHEDA QUATTRO
In occasione di operazioni che richiedono le comunicazioni di cui agli articoli 12, 14 e 15 l’emittente AIM Italia deve comunicare al pubblico le
seguenti informazioni (ove applicabili):
(a) informazioni dettagliate sull’operazione, incluso il nome di ciascuna altra parte rilevante
coinvolta;
(b) una descrizione delle attività oggetto dell’operazione, o del business svolto da, o che utilizza, tali attività;
(c) i profitti attribuibili a tali attività;
(d) il valore di tali attività, se diverso dal corrispettivo;
(e) il corrispettivo totale e dettagli su come viene determinato;
(f) l’effetto dell’operazione sull’emittente AIM
Italia;
(g) dettagli relativi ai contratti di impiego degli
amministratori proposti;
(h) in caso di cessione, l’utilizzo previsto dei proventi della vendita;
(i) in caso di cessione, se azioni o altri strumenti finanziari formeranno parte del valore ricevuto, una dichiarazione nella quale si precisa se tali strumenti finanziari debbano essere venduti o
mantenuti in portafoglio; e
(j) ogni altra informazione necessaria per consentire agli investitori di valutare l’effetto dell’operazione sull’emittente AIM Italia.
SCHEDA CINQUE
In applicazione del disposto dell’art. 17, l’emittente AIM Italia comunica al pubblico i seguenti
fatti o situazioni:
(a) identità degli amministratori o degli azionisti
significativi coinvolti;
(b) data in cui l’emittente AIM Italia è stato informato;
(c) data in cui è stata effettuata l’operazione o in
cui è avvenuto il cambiamento sostanziale delle
partecipazioni;
(d) il prezzo, l’ammontare e la categoria degli
strumenti finanziari AIM Italia coinvolti;
(e) la natura dell’operazione;
(f) natura ed entità della partecipazione dell’amministratore o dell’azionista significativo nell’operazione;
(g) laddove il comunicato riguarda un prodotto finanziario collegato, informazioni dettagliate della
natura di tali esposizioni.
SCHEDA SEI
Clausola in materia di offerta pubblica di
acquisto da inserire negli statuti delle società AIM Italia
A partire dal momento in cui le azioni emesse dalla Società sono ammesse alle negoziazioni
sull’AIM Italia, si rendono applicabili per richiamo
volontario ed in quanto compatibili le disposizioni (qui di seguito, “la disciplina richiamata”) relative alle società quotate di cui al d.lgs. 24 febbraio
1998, n. 58 (qui di seguito, “TUF”) ed ai regolamenti Consob di attuazione in materia di offerta
pubblica di acquisto e di scambio obbligatoria (limitatamente agli artt. 106 e 109 TUF).
Il periodo di adesione delle offerte pubbliche di
acquisto e di scambio è concordato con il collegio di probiviri denominato ‘Panel’. Il Panel detta inoltre le disposizioni opportune o necessarie per il corretto svolgimento dell’offerta. Il Panel esercita questi poteri amministrativi sentita
Borsa Italiana.
Il superamento della soglia di partecipazione prevista dall’art. 106, comma 1 TUF non accompagnato dalla comunicazione al consiglio di amministrazione e dalla presentazione di un’offerta pubblica totalitaria nei termini previsti dalla disciplina
richiamata comporta la sospensione del diritto di
voto sulla partecipazione eccedente, che può essere accertata in qualsiasi momento dal consiglio
di amministrazione.
La disciplina richiamata è quella in vigore al momento in cui scattano gli obblighi in capo all’azionista. Tutte le controversie relative all’interpretazione ed esecuzione della presente clausola do-
vranno essere preventivamente sottoposte, come condizione di procedibilità, al collegio di probiviri denominato ‘Panel’.
Il Panel è un collegio di probiviri composto da tre
membri nominati da Borsa Italiana che provvede
altresì a eleggere tra questi il Presidente. Il Panel
ha sede presso Borsa Italiana.
I membri del Panel sono scelti tra persone indipendenti e di comprovata competenza in materia
di mercati finanziari. La durata dell’incarico è di
tre anni ed è rinnovabile per una sola volta. Qualora uno dei membri cessi l’incarico prima della
scadenza, Borsa Italiana provvede alla nomina di
un sostituto; tale nomina ha durata fino alla scadenza del Collegio in carica. Le determinazioni del Panel sulle controversie relative all’interpretazione ed esecuzione della clausola in materia di offerta pubblica di acquisto sono rese secondo diritto, con rispetto del principio del contraddittorio, entro 30 giorni dal ricorso e sono
comunicate tempestivamente alle parti. La lingua del procedimento è l’italiano. Il Presidente
del Panel ha facoltà di assegnare, di intesa con gli
altri membri del collegio, la questione ad un solo membro del collegio.
Le Società, i loro azionisti e gli eventuali offerenti
possono adire il Panel per richiedere la sua interpretazione preventiva e le sue raccomandazioni
su ogni questione che potesse insorgere in relazione all’offerta pubblica di acquisto. Il Panel risponde ad ogni richiesta oralmente o per iscritto, entro il più breve tempo possibile, con facoltà di chiedere a tutti gli eventuali interessati tutte le informazioni necessarie per fornire una risposta adeguata e corretta. Il Panel esercita inoltre i poteri di amministrazione dell’offerta pubblica di acquisto e di scambio di cui alla clausola in materia di offerta pubblica di acquisto, sentita Borsa Italiana.
GLOSSARIO
I seguenti termini hanno i significati di seguito
indicati quando vengono usati nel Regolamento, salvo il caso in cui il contesto in cui vengono usati non richieda che siano interpretati diversamente.
Termine
Significato
Un sistema multilaterale di negoziazione gestito e organizzato da Borsa Italiana nel rispetto dei
Regolamenti Consob.
Allegato I, Allegato II e Allegato III
Allegato I, Allegato II e Allegato III del Regolamento n. 809/2004/CE della Commissione Europea.
amministratore/componente dell’organo Un soggetto che agisce in qualità di amministratore anche laddove si tratti di un amministratore di fatto.
amministrativo
(Si faccia riferimento anche alla definizione di operazione che include i familiari dell’amministratore).
Nelle società organizzate secondo il modello dualistico, si ha riguardo al componente del consiglio di
gestione.
ammissione/ammesso
Ammissione di una categoria di strumenti finanziari all’AIM Italia disposta tramite Avviso ai sensi
dell’art. 6.
Avviso
Una comunicazione di Borsa Italiana diffusa tramite lo SDIR gestito da Borsa Italiana (per
esempio relativa all’ammissione di strumenti finanziari all’AIM Italia o la revoca o la sospensione dalle
negoziazioni sull’AIM Italia) anche noto come “Avviso di Borsa”.
azionista
Il soggetto che possiede, direttamente o indirettamente, uno strumento finanziario emesso da un
emittente AIM Italia.
(segue)
AIM Italia
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Termine
azionista rilevante
azionista significativo
Borsa Italiana
cambiamento sostanziale
comunicare/comunicato/comunicazione
Consob
corrispettivi AIM Italia
dichiarazione del nominated adviser
dipendente rilevante
disciplina sulla Trasparenza
disposizioni di attuazione
Documento informativo
documento di ammissione
domanda di ammissione
emittente AIM Italia
emittente diffuso tra il pubblico
in misura rilevante
familiare
flottante/diffusi fra il pubblico
giorni di mercato aperto
indici di rilevanza
informazioni privilegiate
Investitori professionali
Significato
Il soggetto che detiene il 10% o più di una qualsiasi categoria di strumento finanziario AIM Italia
(escluse le azioni proprie) o il 10% o più dei diritti di voto (escluse le azioni proprie) dell’emittente AIM
Italia escluso, ai fini dell’art. 7, (i) ogni soggetto autorizzato; (ii) ogni società di investimento la cui
politica di investimento sia gestita su base pienamente discrezionale da un investment manager che
sia un soggetto autorizzato; e (iii) ogni società con strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni su
un mercato gestito da Borsa Italiana, a meno che la società sia una società di investimento che non
abbia dato sostanziale attuazione alla propria politica di investimento.
Un azionista al 5% o più in una categoria di strumenti finanziari AIM Italia (escluse le azioni proprie)
ai sensi del regime per le partecipazioni rilevanti nel Testo Unico della Finanza.
Borsa Italiana Spa.
Indica il raggiungimento o il superamento della soglia del 5% e il raggiungimento o il superamento delle
soglie del 5%, 10%, 15%, 20%, 25%, 30%, 35%, 40%, 45%, 50%, 66,6%, 75%, 90% e 95% ai sensi della Disciplina
sulla Trasparenza.
L’invio di un annuncio tramite uno SDIR per la diffusione al pubblico.
L’Autorità Italiana Competente – Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
I corrispettivi che l’emittente AIM Italia deve pagare a Borsa Italiana per l’ammissione e per le
negoziazioni, come pubblicati nella price list e successivamente aggiornati da Borsa Italiana.
L’ultima versione della dichiarazione così come prevista nel Regolamento AIM Italia per i Nominated
Advisers.
Qualunque dipendente dell’emittente AIM Italia, sue controllate o controllanti che, ai fini dell’art.
7, insieme con i componenti della relativa famiglia, possiede, direttamente o indirettamente, una
partecipazione, direttamente o indirettamente, dello 0,5% o più di una categoria di strumenti
finanziari AIM Italia (escluse le azioni proprie).
La normativa in tema di Trasparenza e di Informativa pubblicata nel Testo Unico della Finanza e nei
Regolamenti Consob, così come aggiornata. Ai fini del presente Regolamento, la normativa in tema di
Trasparenza e di Informativa – che si applica alle sole società quotate, si considera applicabile anche agli
emittenti AIM Italia.
Si intendono le disposizioni di attuazione pubblicate da Borsa Italiana che formano parte integrante
del presente Regolamento. Alla data del presente Regolamento, queste comprendono le Disposizioni di
attuazione AIM Italia per le società di investimento.
Il documento prodotto ai sensi dell’art. 14 nel caso di reverse take-over. Esso deve contenere tutti gli
elementi informativi utili per valutare l’entità risultante dall’operazione e i termini dell’operazione di
reverse take-over. A tal fine può essere fatto riferimento ai contenuti del documento di ammissione.
Il documento prodotto ai sensi degli articoli 3 o 27.
L’ultima versione pubblicata del modello di domanda standard, che deve essere completato dall’emittente
ai sensi dell’art. 5.
L’emittente avente una categoria di strumenti finanziari ammessi all’AIM Italia/Mercato Alternativo
del Capitale.
L’emittente di cui all’art. 2-bis del Regolamento Consob n. 11971/99.
In relazione ad ogni soggetto il suo coniuge, convivente, parenti conviventi, e parenti e affini fino al quarto
grado.
Nel computo della percentuale:
(a) non si tiene conto delle partecipazioni di controllo, di quelle vincolate da patti parasociali e di quelle
soggette a vincoli alla trasferibilità delle azioni (lock-up) di durata superiore ai 6 mesi;
(b) non si tiene conto delle partecipazioni superiori al 5%. Borsa Italiana si riserva di tenere conto di
tali partecipazioni su istanza motivata dell’emittente, valutate la tipologia dell’investitore e le finalità del
possesso. Il calcolo delle partecipazioni deve essere effettuato secondo i criteri indicati nella disciplina
sulla Trasparenza;
(c) si tiene sempre conto di quelle possedute da organismi di investimento collettivo del risparmio, da
fondi pensione e da enti previdenziali.
I giorni in cui Borsa Italiana è aperta.
I test individuati nella Scheda Tre che vengono utilizzati per determinare i casi in cui gli articoli 12, 14 e
15 trovano applicazione.
Un’informazione di carattere preciso, che non è stata resa pubblica e che riguarda direttamente
l’emittente AIM Italia, le sue società controllate o uno o più strumenti finanziari AIM Italia che, se
resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti finanziari.
Si intendono i soggetti di cui all’Allegato II, Sezione I e II, della direttiva Mifid 2004/39/CE.
(segue)
- 58 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
Appendice – Normativa
Termine
Manuale delle negoziazioni
Manuale delle Procedure
di Accertamento delle Violazioni
e Impugnazioni
Nominated adviser
normativa Prospetto
operatore
operazione
partecipazione
politica di investimento
Principi contabili internazionali o IAS/
IFRS
prodotto finanziario collegato
Prospetto
QUiCK
quotato
Registro
Regolamenti Consob
Regolamento degli operatori
Regolamento Emittenti
Significato
Il Manuale AIM Italia che disciplina l’attività di negoziazione sul mercato AIM Italia pubblicato da Borsa
Italiana e successive modificazioni e integrazioni.
La versione più recente pubblicata da Borsa Italiana così chiamato per AIM Italia.
Un adviser il cui nome appare nel registro.
Le norme sul Prospetto così come contenute nel Testo Unico della Finanza e nei regolamenti Consob.
Il soggetto ammesso alle negoziazioni da Borsa Italiana nel mercato AIM Italia.
(a) Qualunque cambiamento del numero di strumenti finanziari AIM Italia dell’emittente AIM
Italia detenuti da un amministratore dell’emittente AIM Italia o familiare dell’amministratore
inclusi:
(i) qualsiasi vendita o acquisto o qualsiasi accordo per la vendita o l’acquisto di tali strumenti finanziari;
(ii) l’attribuzione o l’accettazione da parte di tale soggetto di qualunque opzione avente ad oggetto tali
strumenti finanziari o aventi ad oggetto qualsiasi altro diritto o obbligo, presente o futuro, sottoposto a
condizione o incondizionato, di acquistare o disporre di tali strumenti finanziari;
(iii) l’acquisto, vendita, esercizio o il mancato esercizio di, o qualunque atto di disposizione avente ad
oggetto tali opzioni, diritti o obblighi nei confronti di tali strumenti finanziari;
(iv) atti di disposizione tra gli amministratori e/o dipendenti rilevanti dell’emittente AIM Italia;
(v) operazioni fuori mercato;
(vi) trasferimenti a titolo gratuito; e
(vii) qualsiasi azione propria acquistata o ceduta dall’emittente;
(b) l’acquisto, cessione o rinuncia (in tutto o in parte) di un prodotto finanziario collegato
all’andamento degli strumenti finanziari AIM Italia dell’emittente AIM Italia nella quale il detentore
è amministratore o familiare dell’amministratore.
La partecipazione nell’emittente AIM Italia come definita e in base alle soglie di rilevanza individuate
nella Disciplina sulla Trasparenza.
La politica che una società di investimento deve perseguire in materia di investimenti e livello di
diversificazione dei rischi.
La politica deve essere sufficientemente precisa e dettagliata in modo da consentirne la valutazione e,
ove applicabile, comprendere il significato di qualsiasi cambiamento proposto alla stessa. Deve contenere
come minimo:
• il tipo di settore (o settori) di business, l’area geografica (o aree geografiche) e il tipo di attività o società
nelle quali può investire;
• i mezzi o la strategia con i quali perseguire la politica di investimento;
• se intende operare come investitore attivo o passivo e, ove applicabile, la durata prevista per ciascun
investimento;
• il livello di diversificazione degli investimenti e i limiti massimi di esposizione, ove applicabili;
• la propria politica in materia di indebitamento e partecipazioni reciproche, ove applicabile;
• informazioni dettagliate circa eventuali limiti in materia di investimenti; e
• la natura del rendimento previsto per gli azionisti e, ove applicabile, per quanto tempo la società di
investimento può continuare ad esistere prima di fare un investimento e/o prima di dover procedere al
rimborso dei conferimenti agli azionisti.
Gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), e le
relative interpretazioni, emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla
Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) No. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 19 luglio 2002.
Ogni prodotto finanziario il cui valore in tutto o in parte è determinato direttamente o indirettamente
in relazione al prezzo di uno strumento finanziario AIM Italia o uno strumento finanziario che sia
ammesso.
Un Prospetto preparato e pubblicato ai sensi della Normativa Prospetto.
Indica il servizio telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana in conformità alle Condizioni
Generali di Fornitura del Servizio QUiCK da utilizzare per l’ammissione sull’AIM Italia.
Lo strumento finanziario ammesso alle negoziazioni su un Mercato Regolamentato.
La versione più aggiornata del registro dei Nominated advisers tenuta da Borsa Italiana. Il registro
ufficiale è tenuto da Borsa Italiana.
I Regolamenti degli Emittenti, degli Intermediari e dei Mercati come approvati da Consob.
Il Regolamento AIM Italia che disciplina la partecipazione degli operatori al mercato.
Il Regolamento AIM Italia degli Emittenti pubblicato da Borsa Italiana e successive modificazioni e
integrazioni.
(segue)
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Termine
Regolamento Nominated Advisers
Significato
Il Regolamento AIM Italia dei Nominated Advisers pubblicato da Borsa Italiana e successive modificazioni
e integrazioni.
revoca/revocato/revocare
La revoca degli strumenti finanziari AIM Italia disposta con un Avviso.
Servizio per la Diffusione
Un servizio per la diffusione dell’informativa regolamentata ai sensi della normativa Consob che provvede
dell’Informativa Regolamentata o SDIR
alla diffusione di tali informazioni al pubblico, a Borsa Italiana e – laddove si tratti di emittenti diffusi – alla
Consob. Tale servizio deve essere incluso nella lista mantenuta da Borsa Italiana sul proprio sito, www.
borsaitaliana.it
società di investimento
L’emittente AIM Italia che ha come propria attività principale o scopo, quello di investire i propri fondi
in strumenti finanziari, attività commerciali o attivi di qualsiasi tipo.
società di revisione
Una società di revisione iscritta all’albo speciale Consob di cui all’art. 161 del Testo Unico della Finanza e
dell’art. 43, comma 1, lett. i), del d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
soggetto
Un individuo, società, partnership, associazione professionale, trust o altra entità così come lo richiede il
contesto.
soggetto autorizzato
Un soggetto che, ai sensi della disciplina comunitaria o in base al diritto vigente in Italia, è autorizzato alla
prestazione di servizi di investimento in Italia.
soggetto titolare di deleghe di gestione o Qualsiasi soggetto, esterno alla società di investimento, che svolge attività di gestione degli investimenti
“investment manager”
per conto della società stessa. La definizione include anche un consulente che fornisca all’investment
manager o alla società di investimento pareri in materia di scelte di investimento.
sottoposto a revisione contabile
Corredato da un giudizio espresso da una società di revisione.
specialista
L’operatore che, su incarico dell’emittente, si impegna a sostenere la liquidità degli strumenti
finanziari AIM Italia.
strumenti finanziari AIM Italia
Strumenti finanziari dell’emittente AIM Italia che sono stati ammessi.
Non possono essere ammesse categorie di strumenti finanziari AIM Italia prive del diritto di voto
nelle assemblee ordinarie, se strumenti finanziari AIM Italia dotati di tale diritto non sono già ammessi
ovvero non sono oggetto di contestuale ammissione.
warrant
strumento finanziario che conferisce al detentore la facoltà di sottoscrivere (warrant per sottoscrivere),
alla o entro la data di scadenza, un certo quantitativo di azioni (azioni di compendio) contro versamento
di un importo prestabilito o da stabilire secondo criteri prefissati.
Parte 2 – Linee guida
Idoneità per AIM Italia
Art. 1: Nominated adviser - Il nominated
adviser deve essere autorizzato da Borsa Italiana. La versione ufficiale del registro dei nominated adviser autorizzati è tenuta da Borsa Italiana;
copia del registro è disponibile sul sito Internet di
Borsa Italiana, all’indirizzo www.borsaitaliana.it.
L’emittente AIM Italia può avvalersi dell’assistenza di un solo nominated adviser alla volta.
Qualora l’emittente AIM Italia debba comunicare la cessazione del rapporto con il proprio nominated adviser, deve preventivamente contattare Borsa Italiana. Qualora non sia stato nominato
un nuovo nominated adviser, Borsa Italiana può
disporre la sospensione dello strumento finanziario a decorrere da tale comunicazione.
Qualora venga nominato un nuovo nominated
adviser, l’emittente AIM Italia deve effettuare la
comunicazione prevista dall’art. 17 e il nuovo nominated adviser deve sottoporre a Borsa Italiana
una dichiarazione del nominated adviser ai sensi
del Regolamento Nominated Advisers.
A seguito della cessazione del rapporto con il
proprio nominated adviser, Borsa Italiana, a sua
discrezione, tenuto conto delle circostanze e delle ragioni alla base della cessazione del rapporto – come comunicate a Borsa Italiana dal nominated adviser ai sensi dell’art. 17 del Regolamento Nominated Advisers – Borsa Italiana può stabilire, in deroga a quanto previsto dall’art. 1, apposite modalità di negoziazione per gli strumenti
finanziari AIM Italia definendo il relativo periodo
di negoziazione. In tal caso la revoca dalle negoziazioni verrà disposta al termine del periodo di
negoziazione stabilito da Borsa Italiana.
Domanda di ammissione sull’AIM Italia
Art. 2: Comunicazione di pre-ammissione La comunicazione deve essere inviata dal nominated adviser a Borsa Italiana attraverso QUiCK, il
servizio telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana in conformità alle Condizioni Generali
di Fornitura del Servizio QUiCK. Borsa Italiana
provvederà alla sua comunicazione tramite uno
SDIR. Il comunicato è distribuito al pubblico da
uno SDIR con l’intestazione “AIM Italia”.
Art. 3: Documento di ammissione - Se in
qualsiasi momento dopo che è stato presentato
il documento di ammissione e prima della data di
ammissione sorgono o vengono rilevati nuovi fatti rilevanti, errori o imprecisioni relativamente alle informazioni contenute nel documento di ammissione, deve essere presentato un documento
di ammissione supplementare contenente i dettagli dei nuovi fatti, errori o imprecisioni in conformità con le relative parti della Scheda Due.
Qualora l’emittente abbia predisposto un Prospetto ai sensi della normativa Prospetto l’emittente non è tenuto a predisporre anche un documento di ammissione. Devono essere in ogni
caso fornite le informazioni di cui alle lettere da
c) a h) della Scheda 2 del presente Regolamento.
Per chiarezza si precisa che, laddove il documen-
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IR TOP - Journal of Investor Relations
to di ammissione sia costituito da un Prospetto, gli eventuali supplementi devono rispettare
la normativa Prospetto.
Con riferimento all’ultimo bilancio, laddove esistente, che deve essere allegato al documento di
ammissione, qualora la data di chiusura sia anteriore di oltre 9 mesi alla data di ammissione, devono essere allegati al documento di ammissione
situazione patrimoniale e conto economico infraannuali dell’emittente, di esercizio o consolidati, –
redatti secondo gli schemi vigenti per gli emittenti quotati, corredati di note esplicative – relativi
ad almeno i sei mesi successivi all’ultimo bilancio
chiuso e confrontati con quelli relativi al periodo
omogeneo dell’esercizio precedente.
Il documento di ammissione e i documenti ad esso allegati sono messi a disposizione del pubblico
presso l’emittente e sul suo sito Internet.
Art. 5: Documentazione di ammissione - La
domanda di ammissione, il pagamento dei corrispettivi AIM Italia, la dichiarazione del nominated adviser e il documento di ammissione, nonché i documenti contabili ad esso allegati devono essere inviati a Borsa Italiana dal nominated
adviser attraverso QUiCK, il servizio telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana in conformità alle Condizioni Generali di Fornitura del
Servizio QUiCK.
Art. 6: Ammissione all’AIM Italia - Ai fini di
un ordinato svolgimento delle negoziazioni e di
una corretta formazione dei prezzi è necessaria
Appendice – Normativa
l’esistenza di un flottante minimo. Tale condizione si presume realizzata quando le azioni sono ripartite presso gli investitori – non parti correlate
né dipendenti della società o del gruppo – per almeno il 10% del capitale rappresentato dalla categoria di appartenenza per effetto di un collocamento da effettuarsi per il tramite di un intermediario incaricato dall’emittente contestualmente
o in prossimità dell’ammissione alle negoziazioni sul Mercato. L’inizio delle negoziazioni è condizionato al buon esito dell’offerta che si considera realizzato quando le azioni sono state sottoscritte da almeno 5 investitori professionali o
da 12 investitori di cui almeno 2 professionali.
L’espressione “in prossimità dell’ammissione” fa
riferimento di regola a un periodo temporale non
superiore a 2 mesi.
Laddove, per effetto del collocamento, le azioni siano state sottoscritte solo dal numero minimo di investitori professionali richiesto, ciascuna
di tali sottoscrizioni non deve essere di importo
esiguo o comunque irrisorio ossia non deve essere meramente finalizzata al rispetto della soglia minima prevista dalle linee guida in tema di
flottante minimo.
Nei casi di:
a) emittenti con azionariato sufficientemente distribuito,
b) ammissione tramite offerta al pubblico assistita da un prospetto informativo,
c) operazioni straordinarie che coinvolgono emittenti già quotati,
deroghe alla misura del 10% e/o all’obbligo di effettuare un collocamento saranno valutate da
Borsa Italiana insieme con il nominated adviser.
Del pari, in caso di elevata presunta capitalizzazione, deroghe alla misura del 10% saranno valutate da Borsa Italiana insieme con il nominated adviser.
Si vedano inoltre gli articoli 32 e 33 (con riferimento alla libera negoziabilità).
La comunicazione al pubblico dell’avvenuta ammissione avviene tramite Avviso diffuso tramite
uno SDIR con intestazione “AIM Italia”.
Condizioni di ammissione per gli emittenti
Art. 7: Lock-in per nuovi business - Gli emittenti AIM Italia devono istituire, attraverso accordi contrattuali, appropriati meccanismi al fine di assicurare il rispetto dell’art. 7. Borsa Italiana non richiede che un azionista rilevante sia
soggetto a lock-in ai sensi dell’art. 7 qualora esso sia diventato azionista rilevante al momento
dell’ammissione di un emittente sull’AIM Italia
a un prezzo noto, per esempio in occasione di
un’offerta al pubblico.
Art. 8: Società di investimento - La politica di investimento deve essere sufficientemente precisa e dettagliata in modo da essere chiara
e specifica. La politica di investimento deve essere descritta nel documento di ammissione e
in ogni successiva relazione relativa alla politica
di investimento, ad esempio in base agli articoli
8, 14 o 15. La politica di investimento deve essere regolarmente comunicata e almeno descritta
nei bilanci o nei rendiconti annuali della società
di investimento. La relazione da sottoporre all’assemblea degli azionisti al fine di ottenere l’approvazione ad una modifica della politica di investimento deve contenere informazioni adeguate
sulla politica di investimento attuale e su quella
proposta, sulle ragioni e sulle prevedibili conseguenze di ogni cambiamento proposto. La stessa
deve anche contenere le informazioni richieste
dall’art. 4.2 delle Disposizioni di Attuazione AIM
Italia per le Società di investimento. Nella valutazione di cosa costituisce un cambiamento sostanziale della politica di investimento pubblicata, occorre considerare l’effetto globale di tutti
i cambiamenti fatti a partire dall’ultima approvazione della politica di investimento da parte degli
azionisti, o in mancanza di approvazione, dalla data di ammissione. Qualsiasi cambiamento sostanziale di punti specifici delineati nella definizione di
politica di investimento è idoneo a integrare un
cambiamento sostanziale che richiede l’approvazione degli azionisti. Nel valutare se una società
di investimento abbia dato attuazione o meno alla propria politica di investimento, Borsa Italiana
considera rilevante a tal fine che la società di investimento abbia investito una porzione sostanziale (di solito almeno superiore al 50%) di tutti
i propri fondi disponibili, inclusi i fondi derivanti da contratti di finanziamento, in conformità alla propria politica di investimento. Ogniqualvolta
sia richiesto dal presente Regolamento di ottenere la preventiva approvazione della politica di
investimento da parte degli azionisti, se tale approvazione degli azionisti non è ottenuta, l’emittente AIM Italia sarà tenuto a proporre modifiche alla propria politica di investimento e ad ottenere l’approvazione di dette modifiche da parte degli azionisti, al più presto possibile. Se anche
in questa occasione l’approvazione non è ottenuta, si deve valutare se procedere al rimborso dei
conferimenti o ad un’altra azione con simili effetti risolutivi. Il nominated adviser deve informare
Borsa Italiana qualora si verificasse tale eventualità. Per evitare ogni dubbio, si precisa che nei casi in cui non sia ottenuta l’approvazione delle modifiche alla politica di investimento da parte degli azionisti, la politica di investimento esistente
continuerà ad avere efficacia.
Art. 9: Ulteriori condizioni - Borsa Italiana
nel caso in cui subordini l’ammissione a ulteriori
condizioni, ai sensi dell’art. 9, stabilisce i tempi di
risposta (di norma non più di 10 giorni di mercato aperto). Alla fine di tale periodo, il nominated
adviser dovrà decidere se e quando procedere e
darne comunicazione a Borsa Italiana.
Borsa Italiana potrà rifiutare l’ammissione, per
esempio, se reputa che in considerazione del flottante o delle caratteristiche dello strumento finanziario non sia possibile mantenere un mercato
normale e regolare per lo strumento finanziario.
Principi di informativa
Art. 10: Principi di informativa - Qualora si
preveda di comunicare in un’assemblea degli azionisti informazioni che potrebbero portare a un
sostanziale movimento del prezzo degli strumenti finanziari, devono essere posti in atto adeguati
meccanismi per la comunicazione di tali informazioni in maniera tale che l’informativa da darsi in
assemblea non venga diffusa prima del momento
in cui le stesse informazioni vengono comunicate.
Un elenco degli SDIR è disponibile sul sito Internet di Borsa Italiana, all’indirizzo www.borsaitaliana.it.
Diffusione dell’informativa price sensitive
Art. 11: Diffusione generale - (a) L’emittente AIM Italia può comunicare le informazioni privilegiate nel normale esercizio del lavoro, della
professione, della funzione o dell’ufficio a soggetti terzi purché soggetti ad un obbligo di riservatezza legale, regolamentare, statutario o contrattuale. L’emittente AIM Italia deve accertarsi
che i destinatari delle informazioni siano consapevoli che non possono negoziare i propri strumenti finanziari AIM Italia prima che le informazioni siano state comunicate.
(b) Tuttavia, se l’emittente AIM Italia ha ragione
di ritenere che sia stato o che è probabile che
venga violato il vincolo di riservatezza deve pubblicare senza indugio tali informazioni.
(c) Qualora tali informazioni siano state rese pubbliche, l’emittente AIM Italia deve comunicare tali informazioni, simultaneamente nel caso di divulgazione intenzionale e senza indugio nel caso
di divulgazione non intenzionale.
Informativa sulle operazioni societarie
Art. 14: Reverse take-overs - Il documento
informativo deve essere reso disponibile al pubblico ai sensi dell’art. 26. A seguito dell’annuncio
di un reverse take-over che è stato concordato
o è in corso di definizione, i relativi strumenti finanziari AIM Italia saranno sospesi da Borsa Italiana fino al momento in cui l’emittente AIM Italia
abbia pubblicato il documento informativo. Tale
documento dovrà contenere le informazioni sulla società risultante dall’operazione a meno che
l’oggetto dell’operazione sia un emittente quotato o un altro emittente AIM Italia. Si deve notare che Borsa Italiana si aspetta che le trattative che portano a un reverse take-over siano tenute riservate, come consentito dalle Linee Guida all’art. 11, fino al momento in cui l’emittente
AIM Italia può comunicare che un accordo vincolante è stato stipulato per la realizzazione di
un reverse take-over, accordo che dovrà essere
per quanto possibile accompagnato dalla pubblicazione del richiesto documento informativo. Se
per qualsiasi ragione questo non sia possibile, il
nominated adviser dovrà richiedere il parere di
Borsa Italiana non appena possibile. Salvo il caso
in cui l’emittente AIM Italia sia una società di investimento, se la nuova entità desidera che i propri
strumenti finanziari vengano ammessi, è necessario che questa rilasci un comunicato 10 giorni
prima della prevista ammissione ai sensi dell’art.
2. Inoltre, è necessario che venga pagato un ulteriore corrispettivo, inviata una versione elettronica del documento informativo, la dichiarazione del nominated adviser e la domanda di ammissione almeno tre giorni di mercato aperto prima dell’ammissione come previsto dall’art. 5 e rispettare tutti gli altri requisiti ai quali un emitten- 61 -
IR TOP - Journal of Investor Relations
te può essere soggetto ai sensi del presente Regolamento. Tuttavia, la nuova entità può fare richiesta in anticipo rispetto all’assemblea in modo tale che i propri strumenti finanziari siano ammessi il giorno successivo all’assemblea che approva il reverse take-over.
Art. 15: Cambiamenti sostanziali del business - L’approvazione degli azionisti per una cessione o per qualsiasi altra operazione ai sensi dell’art.
15 può non essere richiesta qualora tale operazione sia il risultato di un procedimento di insolvenza
dell’emittente. L’emittente AIM Italia deve comunque richiedere l’assenso degli azionisti per l’approvazione della politica di investimento. Borsa Italiana deve essere consultata in anticipo in tali circostanze. Il nominated adviser deve informare Borsa
Italiana quando un emittente AIM Italia per il quale
opera diventa una società di investimento. Quando una società diventa una società di investimento ai sensi dell’ art. 15 e tale società non effettua
un’acquisizione(i) che costituisca un reverse takeover ai sensi dell’ art. 14 o non dà altrimenti attuazione alla propria politica di investimento entro il
termine di 12 mesi, in conformità alla disposizione
stessa, Borsa Italiana disporrà la sospensione dell’emittente AIM Italia, ai sensi dell’art. 40.
Art. 16: Aggregazione delle operazioni Borsa Italiana considera “un coinvolgimento rilevante in attività di business o in più attività che
non formano parte delle attività principali dell’emittente AIM Italia” qualora cumulativamente si
superi il 100% di uno qualsiasi degli indici di rilevanza in un periodo di 12 mesi. Borsa Italiana deve essere consultata in caso di dubbi.
Informazioni varie
Art. 17: Informazioni varie - (a) Qualora l’emittente AIM Italia debba comunicare la cessazione del rapporto con il proprio nominated adviser deve prima prendere contatto con Borsa Italiana in modo che, qualora non sia stato nominato il nominated adviser sostitutivo, possa essere
disposta la sospensione di cui all art. 1 in coincidenza con il comunicato.
(b) Qualora l’emittente AIM Italia modifichi la
propria denominazione sociale, deve inviare a
Borsa Italiana una copia della documentazione relativa al cambiamento di denominazione sociale.
(c) Le informazioni che devono essere sottoposte a Borsa Italiana devono essere inviate per email a [email protected].
(d) Le comunicazioni in relazione alle negoziazioni degli strumenti finanziari dell’emittente AIM
Italia su ogni altro mercato o piattaforma di trading devono includere informazioni dettagliate
sul mercato o piattaforma di trading (inclusi segmenti, comparti o simili) e sugli strumenti finanziari a cui si riferisce.
(e) Al fine di rispettare le disposizioni in tema di
informativa sui cambiamenti sostanziali, l’emittente AIM Italia deve assicurarsi, per quanto possibile, che gli azionisti significativi comunichino ogni
cambiamento sostanziale della loro partecipazione azionaria nei medesimi termini di cui alla disciplina sulla Trasparenza.
(f) L’informativa sull’esercizio dei diritti è richiesta in conformità al regolamento Consob in materia di emittenti e consiste, per esempio, nell’avviso di convocazione assembleare.
Relazioni semestrali e bilanci annuali
Artt. 18 e 19: Relazioni semestrali e bilanci/rendiconti annuali - Qualora la relazione semestrale sia stata sottoposta a revisione contabile essa deve contenere una specifica indicazione
sul punto. In relazione all’art. 18, il periodo contabile con riferimento al quale le informazioni finanziarie sono state rese pubbliche nel documento di ammissione può essere il periodo finanziario della principale società controllata dell’emittente AIM Italia, per esempio qualora l’emittente AIM Italia sia una holding. Il nominated adviser
deve contattare Borsa Italiana in caso di incertezza riguardo il calendario di riferimento di cui al
presente Regolamento. Il termine per la pubblicazione da parte dell’emittente AIM Italia dell’informazione finanziaria periodica deve tener conto di ogni previsione del Codice Civile e/o della disciplina di settore di volta in volta applicabile che preveda una tempistica differente. Borsa
Italiana sospenderà l’emittente AIM Italia che sia
in ritardo nella pubblicazione delle proprie relazioni semestrali o dei propri bilanci o rendiconti annuali. Qualora l’emittente AIM Italia desideri cambiare il proprio periodo contabile di riferimento, sentito il suo nominated adviser, l’emittente AIM Italia deve contattare preventivamente
Borsa Italiana al fine di discutere il nuovo periodo contabile di riferimento. La scelta dei principi
contabili dovrebbe essere implementata con coerenza e ogni cambiamento dagli standard contabili relativi ad un particolare emittente AIM Italia
dovrebbe essere effettuato solo dopo aver sentito Borsa Italiana.
Pubblicazione dei documenti
Art. 20: Documenti da pubblicare - “Qualsiasi documento” include i bilanci annuali sottoposti a revisione contabile prodotti ai sensi dell’
art. 19. Una versione elettronica dei documenti
deve essere inviata per e-mail a: aimitalia.doc@
borsaitaliana.it.
Richiesta e Diffusione delle informazioni
Art. 22: Fornitura e diffusione dell’informazione - L’emittente AIM Italia deve usare
la necessaria competenza e accuratezza al fine di assicurare che le informazioni fornite a
Borsa Italiana ai sensi di questo articolo siano
corrette, complete e non fuorvianti. Nel caso
in cui l’emittente AIM Italia si accorga successivamente che le informazioni fornite non soddisfano questo requisito, l’emittente AIM Italia deve informare Borsa Italiana al più presto
possibile. Tutte le comunicazioni tra Borsa Italiana e l’emittente AIM Italia sono confidenziali
per Borsa Italiana e per il nominated adviser e
non saranno rese pubbliche senza il consenso
di Borsa Italiana, salvo che ad appropriati consulenti dell’emittente AIM Italia ovvero laddove le informazioni vengano richieste da un’autorità pubblica.
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IR TOP - Journal of Investor Relations
Operazioni sul capitale
Artt. 24 e 25: Operazioni sul capitale - I termini per l’esecuzione delle operazioni sul capitale sono fissate nelle Procedure per le Operazioni
sul capitale, pubblicate sul sito di Borsa Italiana.
Art. 26 - L’emittente AIM Italia deve comunicare l’indirizzo del sito Internet nel quale sono disponibili le informazioni richieste da questo articolo (questa informazione può essere anche inclusa come parte di un altro comunicato). L’emittente AIM Italia deve rendere pubblica questa informazione nell’annuncio pre-ammissione previsto dall’art. 2.
Le informazioni richieste da questo articolo devono essere mantenute aggiornate e deve essere specificata la data alla quale queste sono state da ultimo aggiornate. Le informazioni devono
essere facilmente accessibili in una sezione del sito Internet e dovrà essere inserita specifica indicazione che questa informazione viene diffusa in applicazione dell’art. 26 del Regolamento.
Qualsiasi rinvio di un utente ad altre sezioni del
sito ovvero ad un altro documento disponibile
sul sito stesso deve essere ad una specifica sezione per quella informazione. Pertanto, l’utente non deve in nessun caso inserire criteri di ricerca per poter identificare e visualizzare la specifica informazione.
Il sito internet dove queste informazioni sono disponibili deve essere il sito internet dell’emittente, sebbene sia possibile che il sito sia in hosting
presso fornitori terzi.
Un emittente AIM Italia dovrà ottenere appropriato parere legale in merito alle modalità di
messa a disposizione dei prospetti, documenti
di ammissione, relazioni, o simili informative agli
azionisti nel rispetto di questo articolo, in modo
tale da non violare nessuna previsione o disposizione di legge applicabile.
La diffusione di informazioni relative alle negoziazioni di strumenti finanziari di un emittente AIM
Italia su qualsiasi altro mercato o piattaforma di
trading deve specificare a quale mercato o piattaforma di trading (ivi incluse le informazioni su
eventuali segmenti, comparti o simili) ed a quali
strumenti finanziari questa è riferita.
L’espressione “principale paese di operatività” deve essere interpretata come riferita alla collocazione geografica dalla quale l’emittente AIM Italia
trae (o intende trarre) la più ampia parte dei propri ricavi ovvero la collocazione geografica dove
è (o sarà) ubicata la porzione preponderate delle attività, come è più appropriato in base al business dell’emittente.
Ulteriori emissioni di strumenti finanziari successive
all’ammissione
Art. 31: Responsabilità degli amministratori per la compliance - Senza pregiudizio alle disposizioni contenute in questo articolo, il
nominated adviser deve specificare nella lettera con la quale gli viene conferito l’incarico, o
nel contratto di nominated adviser con l’emittente AIM Italia per conto del quale opera, indicazioni dettagliate di tutto quello che esso richiede a tale emittente.
Appendice – Normativa
Requisiti di permanenza
Art. 33: Strumenti finanziari che devono
essere ammessi - Qualsiasi variazione riguardante gli strumenti finanziari AIM Italia in emissione richiede che siano presi contatti con Borsa
Italiana (ad esempio in tema di numero degli strumenti). Se un emittente AIM Italia sta svolgendo
una qualunque operazione sul capitale o emette
nuove azioni, il suo nominated adviser deve contattare Borsa Italiana per concordare modalità e
tempistica di esecuzione. Ai fini dell’ammissione
alle negoziazioni di warrant, essi devono soddisfare i seguenti requisiti:
• essere riferiti ad azioni di compendio già negoziate su AIM Italia o oggetto di contestuale provvedimento di ammissione;
• essere riferite ad azioni di compendio emesse dal medesimo emittente;
• avere delle caratteristiche idonee per consentire una correlazione tra il prezzo dello
strumento finanziario e il prezzo dell’azione
di compendio;
• essere disciplinati da un regolamento che preveda che: (i) in occasione di eventi di natura straordinaria che riguardano l’emittente le
azioni derivanti dall’esercizio dei warrant siano effettuate rettifiche informate a metodologie di generale accettazione e volte a neutralizzare il più possibile gli effetti distorsivi dell’evento; (ii) le azioni derivanti dall’esercizio dei
warrant dovranno, per esplicita previsione regolamentare, essere rese disponibili per la negoziazione entro il decimo giorno di mercato
aperto del mese successivo a quello di presentazione della richiesta di esercizio.
Per quanto concerne l’ammissione alle negoziazioni di obbligazioni convertibili, esse devono essere emesse a fronte di un prestito il cui ammontare sia tale da assicurare che per le obbligazioni in questione si formerà un mercato sufficiente.
Si applicano, in quanto compatibili, le linee guida
in tema di ammissione di warrant; a tal fine i riferimenti alle azioni di compendio devono essere riferiti alle azioni derivanti dalla conversione.
Si precisa che per la predisposizione del documento di ammissione di warrant e obbligazioni
convertibili si applicano:
- per quanto riguarda i warrant: la sezione 4
dell’Allegato III del Regolamento Prospetto
809/2004(CE);
- per quanto riguarda le obbligazioni convertibili: la sezione 4 dell’Allegato V del Regolamento Prospetto 809/2004(CE);
- per entrambi gli strumenti finanziari: l’Allegato XIV del Regolamento Prospetto
809/2004(CE).
Art. 35: Incarico a uno specialista - L’emittente deve conferire l’incarico di specialista ad
un operatore che non appartenga al gruppo cui
l’emittente fa parte o che fa capo all’emittente.
Una lista degli operatori aggiornata è resa disponibile sul sito web di Borsa Italiana: www.borsaitaliana.it.
Art. 37: Generale - Dettagliate informazioni
sui corrispettivi posti a carico degli emittenti AIM
Italia e dei nominated advisers sono pubblicate
separatamente e sono disponibili sul sito web di
Borsa Italiana.
Mantenimento dell’ordinato funzionamento del mercato
Art. 41: Revoca - L’emittente AIM Italia deve
specificare le ragioni per la richiesta di revoca
nel relativo comunicato.
Borsa Italiana dovrà essere informata della richiesta di revoca per e-mail dal nominated adviser al
seguente indirizzo: [email protected].
Il periodo di preavviso di almeno 20 giorni di
mercato aperto è un periodo minimo. Laddove venga inviata una comunicazione agli azionisti con la quale si convoca un’assemblea a tal
fine, un emittente AIM Italia deve comunicare
senza indugio che tale assemblea è stata convocata. La comunicazione deve evidenziare la data preferita per la revoca, le ragioni per le quali si richiede la revoca, una descrizione di come
gli azionisti potranno effettuare transazioni sugli strumenti finanziari AIM Italia una volta che
questi siano stati revocati e ogni altro elemento rilevante per gli azionisti affinché questi raggiungano una decisione informata sulla questione della revoca.
Al fine di evitare dubbi, la soglia del 90% identificata in questo articolo si riferisce alla percentuale
di voti espressi (e non il 90% della categoria degli
strumenti finanziari) rispetto a qualsiasi categoria di strumenti finanziari AIM Italia. I voti possono essere espressi in assemblea sia dagli azionisti che votano di persona ovvero tramite delega.
Borsa Italiana potrà concordare che l’assenso degli azionisti non è necessario nelle seguenti circostanze:
(a) è o sarà presente una piattaforma di negoziazione comparabile, quale quella di un mercato regolamentato europeo, per consentire agli azionisti di negoziare gli strumenti finanziari AIM Italia in futuro; o
(b) ove, in occasione di una offerta pubblica di
acquisto divenuta definitiva, un offerente ha ricevuto accettazioni valide per oltre il 90% di ciascuna categoria di strumenti finanziari AIM Italia.
La revoca non sarà efficace fin tanto che non saranno trascorsi almeno 5 giorni di mercato aperto dal momento in cui è stata ottenuta l’approvazione degli azionisti e sia stato inviato l’Avviso.
Le obbligazioni convertibili e i warrant possono
essere revocati dalle negoziazioni in caso di revoca delle azioni di compendio.
Provvedimenti e appelli
Artt. 44 e 45: Procedimenti disciplinare ed
appelli - Il “Manuale delle Procedure di Accertamento delle Violazioni e Impugnazioni” è disponibile nel sito di Borsa Italiana www.
borsaitaliana.it.
Scheda Uno
(e) “principale Paese in cui è operativa” fa riferimento all’area geografica dalla quale l’emittente AIM Italia ottiene (o intende ottenere) la più
ampia porzione dei suoi ricavi o dove la più ampia porzione dei beni aziendali è o sarà collocata, come più appropriato in base al business
dell’emittente.
(k) Laddove permanga qualsiasi incertezza per
quanto riguarda il calendario sugli adempimenti contabili richiesto, il nominated adviser deve
consultare Borsa Italiana in anticipo come previsto nelle linee guida agli artt. 18 e 19.
(l) Laddove la data prevista di ammissione sia incerta, l‘emittente dovrà in ogni caso comunicare una più ampia cornice temporale (ad esempio
‘inizio di Agosto’).
Scheda Due
(a) Se al momento dell’ammissione, è richiesto
(o è predisposto su base volontaria) un Prospetto secondo la normativa Prospetto, il Prospetto
viene utilizzato come documento di ammissione
posto che questo presenti le informazioni previste alla Scheda Due, paragrafo(c) – (h). Borsa Italiana non può esentare un emittente dalla normativa Prospetto, e quindi la Scheda Due, paragrafo
(b) non si applica ai prospetti.
Le informazioni finanziarie fornite in base alle disposizioni del Regolamento devono essere relative all’emittente ed alle sue controllate e devono essere redatte in forma consolidata, laddove possibile.
(b)(i) Le informazioni elencate in questo paragrafo devono essere incluse nel documento di ammissione soltanto laddove ciò sia richiesto dal
Regolamento (in particolare Scheda Due, paragrafo (h)).
(d)(iii) Quando il nominated adviser dà la conferma in base a questo articolo, Borsa Italiana si
aspetta che tale conferma trovi riscontro su basi
appropriate quali un report di una società di revisione o altro soggetto qualificato.
(h) Quando si valutano le informazioni che devono essere incluse in applicazione di questo
paragrafo si dovrà valutare la rilevanza delle
informazioni specificate nella Scheda Due, paragrafo (b).
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