Condannato a 18anni l`uomo che di de fuoco alla comp na incinta
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Condannato a 18anni l`uomo che di de fuoco alla comp na incinta
la Repubblica Data Pagina Foglio 24-11-2016 15 1 /2 Condannato a 18anni l'uomo che di de fuoco alla comp na incinta Lei: c ' oggi rin o Napoli, pena più dura di quella chiesta dai pm Carla Caiazzo: sentenza giusta. Sono viva e rido stare, nonostante tutto, accanto anche a chi ha compiuto un delitto così orribile. «Il fatto è DARIO DEL PORTO brutto, ma la pena irrogata è altissima», com menta l'avvocato Gennaro Razzino, difenso NAPOLI. «Sono viva, ho una figlia, un compa re dell'imputato. gno. Sotto le bende, io rido ancora», dice Car Non se l'è sentita di essere in aula, invece, la Ilenia Caiazzo poco dopo il verdetto di con Carla. «Adesso metto un punto e riparto. Non danna a 18 anni di reclusione per il suo ex, c'è pena che tenga, per quello che ho subito. Paolo Pietropaolo, l'uomo che le diede fuoco Questa è una sentenza giusta. Ma lui deve pa incurante della bambina che portava in gare, senza sconti. Come mi sento? Ora un grembo. po' meglio», commenta con Repubblica. È Il giudice Egle Pilla legge la sentenza dopo emozionata, ma la voce è quella di sempre. poco più di due ore di camera di consiglio. Limpida. Perché questa è una donna che non L'imputato viene riconosciuto responsabile si arrende e vuole, con tutte le forze che le re cli tentato omicidio e stalking. La patria pote stano, «rappresentare un momento di riscat stà è sospesa, dovrà versare a titolo di provvi to e di riflessione per tutte le donne che subi sionale 300mila euro a favore di Carla e di scono, in silenzio, le violenze dei propri uomi Giulia, la bimba nata subito dopo il dramma. ni», come ha scritto anche nella lettera indi Altri 25 mila euro vanno ali'associazione "La rizzata al Capo dello Stato. Ha fondato un'as forza delle donne" che si era costituita parte sociazione che ha voluto chiamare "Io rido an civile. Accolta, dunque, l'impostazione cora" per rispondere al suo ex che, mentre la dell'accusa, rappresentata dai pm Raffaello bruciava viva, le gridava: «Fammi vedere se Falcone e Clelia Mancuso, che avevano chie adessoridi ancora». Vuole battersi, Carla, per sto una condanna più lieve, 15 anni. Pietro le donne che non ce la fanno. «Denunciate paolo ascolta in silenzio. In udienza, aveva senza paura», esorta. Ed è pronta a chiedere chiesto la parola: «Sono sinceramente penti «certezza della pena» per chi commette que to, per Carla e per la bambina che non vedrò sti reati. A cominciare da Paolo. mai». In aula ci sono anche i suoi familiari, di Quando il suo legale, Maurizio Zuccaro, le visi fra la sofferenza per l'enorme tragedia comunica la notizia della condanna, la donna causata dal proprio congiunto e il dovere di re- rimane alcuni istanti in silenzio, poi sospira e chiede: «Come è andata? Diciotto anni? Più della richiesta? Ma dimmi, quanto resterà dentro davvero?». Alla fine, le scappa una bat tuta in dialetto: «A woca ', si gruoss. Sei gran de, avvocato». Ma più volte, contando le ore che la separavano dall'epilogo del processo di primo grado, non aveva saputo trattenere le lacrime, ripercorrendo gli istanti più atroci dell'aggressione che le ha distrutto la vita. Martedì sera, alla vigilia del!'ultima udien za, Carla aveva trascorso la serata guardan do il fùm tv sulla storia di Lucia Annibalì, l'av vocata sfregiata con l'acido: «Io e lei siamo vit time di chi ha voluto cancellarci, distruggere, deturpare il nostro viso. Il viso-ripete- quello che ci consente di riconoscerci e renderci rico noscibili alla società». Nella tragedia, le due donne sono entrate in contatto e condividono la stessa battaglia. Il suo sogno è una legge che punisca «l' mmci dio d'identità» perché, ribadisce ancora una volta, «Il mio aggressore ha voluto ed è riusci to a deturpare il mio volto. Mi ha ammazzato lasciandomi viva». Per questo ha scritto al presidente Mattarella. «Oggi nasce una nuo va Carla Ilenia Caiazzo», sottolinea l' avvoca to Zuccaro. Lei ci crede: «Nella sfortuna, pos so dirmi fortunata. Sono qui». Sotto quelle bende, Carla ha ripreso a sorridere. la Repubblica Data Pagina Foglio CASOANMBA.U LE MOTIVAZIONI La Cassazione ha reso note le motivazioni con cui, il 1 O maggio scorso, ha condannato in via definitiva l'ex fidanzato di Lucia Annibali (sopra), Luca Varani, a 20 anni per tentato omicidio e stalking. A convincere la corte che Varani non meritasse alcuno sconto di pena sono state le lesioni, tanto gravi da poterla uccidere, il "regime dì vita, l'assunzione di stupefacenti" e "l'assenza di pentimento". 24-11-2016 15 2/2