efficacia e limiti della metodica HIT nelle patologie
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efficacia e limiti della metodica HIT nelle patologie
EFFICACIA E LIMITI DELLA METODICA HIT NELLE PATOLOGIE IN PALESTRA Pier Luigi Fiorella Istituto di Medicina dello Sport – Bologna Federazione Italiana Atletica Leggera Il “Cibo e il movimento” Il ruolo dell’allenamento e della nutrizione nel benessere e nella performance Welcome Fitness - Cervia 14-15 aprile 2012 MORTALITA’ CAUSATA DAI PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO Tasso di mortalità (x100.000) ITALIA 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 tumori 65-69 MCV 70-74 75-79 80-84 Patologie e fattori di rischio nella popolazione italiana Dati Progetto Cuore 2010 Prevalenza del diabete per classi di età in Italia 2010 Prevalenza delle principali patologie per classi di età 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 35-44 45-54 diabete 55-64 ipertensione 65-74 IMA MCV > 75 Prevalenza delle malattie cardiovascolari in Emilia Romagna classi età Popolazione malattie CV Casi prevalenza infarto e angina Casi Prevalenza 36-45 634.519 55.882 8,8% 2.183 0,3% 46-55 535.108 124.781 23,3% 4.225 0,8% 56-65 512.673 219.957 42,9% 12.012 2,3% 66-75 448.416 279.852 62,4% 28.701 6,4% 76-85 298.684 220.643 73,9% 41.340 13,8% 86-95 80.967 58.973 72,8% 16.832 20,8% > 95 4.967 2.569 51,7% 821 16,5% TOT 2.515.334 962.657 38,3% 106.114 4,2% Malattie croniche prevalenti in Emilia-Romagna Persone affette da almeno una malattia cronica grave per età Persone con malattie croniche Oltre 2.000.000 persone con almeno una malattia cronica Persone sane Classi di età dei frequentatori un fitness club 27% Praticanti: Maschi 53% - Femmine 47% Fattori di rischio BMI nei soggetti >40 anni Fumatori tra gli over 40 Inoltre il 12% è iperteso ed il 4% diabetico Profilo degli utenti un'età media di 33 anni e un'istruzione media di buon livello (40% diploma di media superiore e 26% laurea/master); va in palestra 2/3 volte alla settimana (51%) , o anche di più (38%), principalmente nel tardo pomeriggio, in una fascia oraria compresa tra le 17.00 e le 21.00 (66%) e quasi mai nel week-end ( il 91% dichiara di frequentare la palestra durante la settimana ). Le attività più praticate risultano essere quelle di tonificazione (48%), cardiofitness (31%), aerobica e step (28%), ATTIVITA’ FISICA & PATOLOGIE L’ATTIVITA’ FISICA FA SEMPRE BENE ! • Physical activity of work is a protection against coronary (ischaemic) heart disease. Men in physically active jobs have less coronary heart disease during middle-age, what disease they have is less severe, and they develop it later than men in physically inactive jobs. Attività Fisica e prevenzione primaria Rischio CV globale assoluto Fattori metabolici Fattori emodinamici Fattori stile di vita Colesterolo tot. C-LDL, C-HDL Diabete Ipertensione Fumo sovrappeso obesità sedentarietà Attività Fisica e prevenzione secondaria ATTIVITA' FISICA CAPACITA' FUNZIONALE (Ev. di tipo A) RIDUZIONE MORTALITA' (Ev. di tipo B) VARIAZIONE STILE DI VITA (Ev. di tipo B) controllo peso abitudine fumo ansia e depressione benessere psicofisico Exercise capacity and mortality among men referred for exercise testing Each 1-MET increase in exercise capacity conferred a 12% improvement in survival!!! Myers J: NEJM 2002; 346(11):793-801 Intensità minima di attività fisica VO2 Reserve and the minimal intensity for improving cardiorespiratory fitness Minimal threshold intensity for aerobic training • differente in funzione della CF del soggetto: > 30% VO2 R nel soggetto sedentario > 45% VO2 R nel soggetto più attivo Med. Sci. Sports Exerc 2002 34(1) :152-157 Swain et al.: MSSE 2002; 34(7):1071 Come creare un team vincente ? Cardiologo/ specialista Medico dello sport Paziente LSM/ personal trainer Ruolo del team 1. Valutazione funzionale multiparametrica 2. Scelta attività fisica (rapporto rischi/benefici) 3. Prescrizione programma AF (intensità, durata, frequenza, recupero) 4. Monitoraggio e controllo allenamento 5. Follow-up longitudinale (3-6-9-12 mesi) TRAINING & PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI/METABOLICHE Hansen et al.: Sports Med 2012 Quale differenza nel programma di attività fisica in un soggetto sano o patologico? SICUREZZA MEDICA Un’intensità di esercizio >75% VO2peak incrementa significativamente il rischio ischemico Il PARADOSSO DELL’ATTIVITA’ FISICA L’esercizio fisico può peggiorare alcune condizioni morbose, scatenare eventi cardiaci acuti (infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa) specie in presenza di patologie spesso non riconosciute, particolarmente nei soggetti non allenati. QUALI I SOGGETTI A MAGGIOR RISCHIO ? Ex atleti che non hanno mai interrotto l’attività Ex atleti che riprendono l’attività sportiva dopo i 40-50 anni Sedentari da sempre Pazienti affetti da malattie metaboliche/CV fisicamente attivi Sedentari con molteplici fattori di rischio Sedentari affetti da patologie Age-adjusted adjusted mortality/1000 Age adjusted mortality rates/1000 person-yrs in 772 men (age >65 yrs; follow-up 5 yrs) with Coronary Heart Disease 60 All-cause mortality 40 20 Cardiovascular mortality inactive light moderate vigorous Physical Activity Intensity Wannamethee S. Circulation 2000 Attività fisica in Emilia-Romagna Persone che svolgono attività fisica per età Inattivi e/o poco attivi Attivi Tesserati Società sportive circa 2.500.000 inattivi o poco attivi TRAINING & PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI/METABOLICHE Hansen et al.: Sports Med 2012 • ADERENZA NEL TEMPO Pz che effettuano attività fisica a bassa intensità mostrano una maggior aderenza ai programmi nel tempo (anche minor incidenza di problemi muscolo-scheletrici) Importanza degli aspetti motivazionali IMPLEMENTAZIONE DELL’ADERENZA 100% Riconoscimento fattori che inducono l’abbandono 80% 60% 40% 20% Fattori facilitanti l’aderenza 0% 0 6 12 mesi 18 24 La motivazione della persona sedentaria con patologia cronica La tecnica del counseling individuale e le tecniche per la gestione del gruppo Prof. Pierpaolo De Feo Epidemiology of musculoskeletal injuries among sedentary and physically active adults Gli infortuni determinano l’abbandono dall’attività fisica nel 30% dei maschi e nel 25% delle donne !!! Hootman JM et al.:Med. Sci Sports Exerc 2002;34(5): 838–844 TRAINING & PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI/METABOLICHE Hansen et al.: Sports Med 2012 MEGLIO LA BASSA O L’ALTA INTENSITA’ ? • EFFICACIA CLINICA impatto delle diverse modalità/intensità di esercizio su : - Mortalità - Fattori di rischio CV (BMI, glicemia, profilo lipidico, PAS/PAD, infiammazione, etc.) - Variazioni del CRF (VO2peak) - Qualità della vita > 28 ml O2/kg/min) < 17,5 ml O2/kg/min) Diabetes Care 32:623– 32:623–628, 2009 current clinical guidelines support the implementation of exercise therapy in the care of CAD patients with the following characteristics: 1) from three to five exercise sessions a week with a duration of 40–60 minutes. 2) endurance exercises with an intensity between 50–80%of peak oxygen uptake (VO2peak) should be combined with 3) resistance exercises (40–60% of 1-repetition maximum, 8–15 repetitions), Piepoli MF et al. : Eur Heart J 2010; 31(16):1967-74 Cardiorespiratory Fitness and Metabolic Risk Haskell WL et al:Am J Cardiol 2012 Cardiorespiratory Fitness and Metabolic Risk Cardiorespiratory Fitness and Metabolic Risk Haskell WL et al:Am J Cardiol 2012 Classificazione dell’attività fisica in funzione dell’intensità Costo energetico di alcune attività fisiche negli uomini (40-64 aa) <2,5 2,5-4,4 4,5-5,9 6-8,4 8,5-10 > 10 METs 1 METs = 3.5 mlO2/kg/min = 1 kcal/kg/h Come determinare correttamente l’intensità dell’esercizio ? Parametri utilizzati: • %VO2peak • %HRR • RPE scala • ATTENZIONE: - Alterazione della FC legata all’uso di farmaci -Presenza di co-morbidità Come determinare correttamente l’intensità dell’esercizio ? • METODI OGGETTIVI: VT or AT HR %VO2peak %HRR Workload • METODI SOGGETTIVI: RPE scala di Borg (6-20 o 0-10) Talk test PRO CONTRO %VO2peak Elevata precisione Elevata valutazione prognostica Necessita CPET Necessita test massimale VO2reserve ======= Necessita HR riposo AT soglia anaerobica buona precisione Non richiede test massimale Trasferibilità a HR or WL Necessita determinazione lattato Trasferibilità tra diversi ergometri VT soglia ventilatoria ====== Necessita CPET Trasferibilità tra diversi ergometri %HRmax HRR karvonen HR rest+20 Facile esecuzione Necessita test massimale Necessita HR riposo RPE scala di Borg Facilità raccolta ed esecuzione Necessita training Differenza test/allenamento Talk test Facilità esecuzione Estrema variabilità NON DIMENTICARE MAI: • Controllo della FC di lavoro, specie quando si utilizzano differenti ergometri/modalità (ricordare che maggiore è la massa muscolare reclutata, maggiore sarà la FC); • Controllo della FC di lavoro, specie quando il pz riferisce una variazione della terapia farmacologica; • COMUNICARE SEMPRE CON IL PAZIENTE Differenti ergometri differente allenamento cardiovascolare VO2, HR, VE, La, RPE, High or low impact Max HR and Training Heart Rate Applicando sia la %FCmax teorica sia la formula di Karvonen, si ottiene una sovrastima/ sottostima della THR del 20-25% nel 40% circa dei soggetti International Journal of Cardiology 2002;84:15–20 Maschio 42 aa sedentario Lavoro al 70% Lavoro al 80% FC riposo FCmax T MHR Tan Karvonen Fcmax M Karvonen 66 178 178 195 125 142 144 156 137 156 156 169 Test incrementale al treadmill protocollo 1 km/h x 2 minuti 42 a Test incrementale al cicloergometro protocollo 25 W/minuto 42 a 250 W Monitoraggio dell’ allenamento: importanza della FC 80% HRmax 89% HRmax Diversificazione dell’allenamento Aerobica + circuit weight training CONCLUSIONI NON ESISTE UN’ATTIVITA’ FISICA CODIFICATA x IL SOGGETTO OBESO, IPERTESO, DIABETICO, CARDIOPATICO etc. COMPITO DEGLI OPERATORI E’ PRESCRIVERE UN PROGRAMMA DI ATTIVITA’ FISICA PERSONALIZZATO, MODULATO, DIVERSIFICATO CONCLUSIONI 1. Tener presente innanzitutto la SICUREZZA MEDICA 2. La selezione del paziente e le modalità di intervento devono essere fatte dal medico specialista 3. Ricordarsi però che il VOLUME totale di lavoro (>150’/w) è il fattore che determina i maggiori benefici sulla salute 4. quando possibile, l’alta INTENSITA’ deve essere inserita gradualmente in un programma di attività fisica CONCLUSIONI 5. Nel lungo periodo solo il grado di ADERENZA e gli aspetti MOTIVAZIONALI faranno la differenza