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ESORDIO LETTERARIO L’OCCIDENTE ACCUSATO DI OGNI COSA LEGGERE LA STESSA LINGUA Una donna islamica fra gli scaffali di una libreria Convincere a forza gli europei che Blair è un neocolonialista MATTEO SACCHI gna entrasse nell’allora Comunità economica europea. Aveva ragione ariq Ali, pachistano di nasci- da vendere... Perché durante il ta britannico d’adozione, è mandato di Blair il Regno Unito è uno dei guru del pensiero davvero diventato il cavallo di left-whing, o labour-chic che dir si Troia dell’impero americano». voglia, che piace a quella intelli- Una tesi vecchia ma non del tutto ghenzia inglese che vorrebbe mon- peregrina. Peccato che Tariq Ali la darsi del peso del colonialismo. È argomenti pochissimo. Preferisce un intellettuale usarla strumentalislamico carattemente per un virurizzato da un’inlento attacco aldubbia vena di lai- L’anglo-pachistano l’ex premier colpecismo, spolverata vole, secondo lui, Tariq Ali, di trotzkismo, e ha di ogni nequizia sempre ostentato esistente all’omconsiderato laico bra del Big Bang: il suo essere lontano da estremismi dall’isterilimento e di sinistra, religiosi, fascismi della vita politica islamici, dittature alla scuola che attacca l’ex leader non funziona pasdi varia natura. Non bastasse è sando dall’asservidei laburisti uno dei direttori mento del mondo della New Left Redell’informazione. con un pamphlet Sempre tralascianview, e romanziere dalla penna agido che la maggiole. Abbastanza che ha poco di laico ranza degli inglesi per farlo amare e ha dato a lungo un tradurre in buona giudizio ben diverparte d’Europa. Così è arrivato qui so e, probabilmente, più equanime da noi, il suo Rough music (Baldini- del suo ex premier. Castoldi-Dalai, pagg. 147, euro 15). Allora non vale la pena di leggere Di che si tratta? Beh innanzitutto questo libro? Al contrario. Sopratproprio di una rough music che per tutto quando si tratta di capire cosa riprendere le definizioni degli stori- un musulmano moderato pensa del ci è una sorta di carnevalata violen- terrorismo: «La causa principale di ta e livorosa, di moda nel ’500 e nel questa violenza ha a che fare con ’600, che esprimeva l’ostilità di una tutto ciò che viene inflitto agli abicomunità contro un individuo che tanti del mondo musulmano». Opaveva violato alcune norme di mo- pure cosa propone per risolvere la rale condivisa. In questo caso il ber- crisi mediorientale: «Uno Stato pasaglio è Tony Blair, ex primo mini- lestinese economicamente, politicastro laburista reo di aver portato mente e militarmente saldo... l’Inghilterra lontano dalle altre po- L’adesione al progetto espansionitenze europee e di averla coinvolta sta americano-israeliano si è rivelanel pantano iracheno. ta disastrosa». Se questi sono i capiL’idea di Tariq Ali sulla politica saldi di un intellettuale islamico laiestera di Downing Street è sempli- co e mondialista che piace ai pacifice: «Un tempo la Francia aveva un sti... Del resto la risposta è nel titopresidente che si chiamava Charles lo: dell’Occidente sembrano andarde Gaulle... Consigliò agli europei gli a genio solo i linciaggi popolari di non lasciare che la Gran Breta- in stile ancien régime. T ghiera islamica è migliore di quella cristiana perché prevede anche della ginnastica, e così via. C’è in sostanza una banalizzazione dell’islam, dovuta al fatto che questi autori dal punto di vista scientifico lasciano molto a desiderare». Anche altri centri culturali musulmani talvolta producono testi o libelli per una cerchia di fedeli. L’Istituto Culturale Islamico di viale Jenner a Milano ha per esempio pubblicato nel 2005 un volumetto intitolato Scienza e fede. Una breve guida illustrata per comprendere l’Islam. La Lega Musulmana Mondiale ha dato vita a una rivista on-line intitolata Islamica e anche Hamza Massimiliano Boccolini, ex responsabile dell’Associazione culturale islamica napoletana «Zayd ibn Thabit» e oggi giornalista della AdnKronos, ha pubblicato una vita di Maometto e un libro sull’islam a Napoli (ed. Intra Moenia). Il Coreis di Sergio Yahe Pallavicini dal 1999 al 2001 ha pubblicato il mensile di 4 o 8 pagine L’Islam in Europa. Il «Centro studi metafisici» di Milano, legato al Coreis, pubblica poi un quadrimestrale, Il Messaggiole Message, che vuol dare una lettura metafisica dell’Islam come «rivelazione di quella Verità immutabile ed eterna che permea tutte le religioni». Una novità è invece costituita da Jacca, un inserto del magazine non profit Vita che viene scritto e fatto dai figli degli immigrati musulmani. dell’antologia è ovviamente la ribellione allo sciovinismo e alla censura sociale. Come quella di Fawziyya Abu Khalid, attaccata in Arabia Saudita per essersi scoperta il capo e aver letto poesie in pubblico. Bandita dall’Università di Riyad nel 1996, nonostante ciò non ha smesso di comporre versi «indecenti» di ribellione contro la figura maschile. «Ahimè ho scoperto/ che la tua spina dorsale/ era solo una colonna di nebbia gelata/ nello specchio orientale di Narciso e tu: niente/ più di un messaggero del Sultano/ un altro ruffiano che osanna le virtù dei frutti della mezzaluna fertile», ha scritto. Parole e versi che possono significare qualcosa solo se si conosce un proverbio saudita che dice: «Rompi una costola a una ragazza e ne ricresceranno dieci». DA MALCOLM X ALLA JIHAD Pregare a volume molto alto e con la cresta verso la Mecca Una donna senza nome in lotta contro la Storia CATERINA SOFFICI i Rossovermiglio, esordio letterario di Benedetta Cibrario (Feltrinelli, pagg. 212, euro 15) è stato detto e scritto già molto: c’è chi l’ha preso come un romanzo sull’amore e chi come un romanzo storico, chi ha parlato di Orgoglio e pregiudizio nella Torino degli anni Trenta e chi ha messo l’accento sull’aria gozzaniana che si respira in una certa società piemontese. C’è anche chi ha parlato di un romanzo femminista, perché racconta la storia di una donna che si ribella alle regole della famiglia patrizia, a un matrimonio imposto dal padre e si crea una nuova vita in Toscana, coltivando vigne e imparando a fare il vino. In verità il romanzo ha ben poco di femminista. Anzi. La protagonista, volutamente una donna senza nome, crede di emanciparsi dalla tutela del padre prima e del marito tradito poi. Crede, ma non sarà così. Benedetta Cibrario ce lo fa pensare per tutto il libro. Ma solo a pagina 212, l’ultima, si scopre che la protagonista non è ciò che credevamo. Niente è come credevamo, e nessuno dei personaggi è quello che ci sembrava. Come nella vita reale, le mille sfaccettature e i dettagli faranno la differenza. Il forte si rivela debole. L’odio si rivela amore. La fuga si rivela inutile. Tutto è il contrario di ciò che appare. Una lettura amara sulla solitudine e sul profondo mistero della vita, che inganna e si fa beffe di chi pensa di averla condotta dove voleva. Il finale non sarà però nichilista, ma una malinconica presa di coscienza delle incomprensioni, della pochezza delle tribolazioni umane e delle ambiguità in cui ci avvelenano la vita. Detto così potreste pensa- D Torino, una famiglia patrizia, una tenuta in Toscana: orgogli e pregiudizi in «Rossovermiglio» di Benedetta Cibrario EQUIVOCI Benedetta Cibrario re che questo libro sia un polpettone simil-romantico. Invece è un romanzo molto moderno. Intanto per la struttura. L’autrice è laureata in storia del cinema e questo si sente nella narrazione, costruita sapientemente con numerosi flashback che rendono piacevole la lettura. Niente a che vedere con i romanzi sfornati dalle scuole di scrittura creativa, cloni più spesso simili a sceneggiature che a testi letterari, scritti già con l’occhio alla riduzione cinematografica. Se qualcuno volesse fare un film da questo libro (e il soggetto sicuramente si presta), avrà il suo bel filo da torcere. L’altro aspetto della modernità di Rossovermiglio è nei personaggi. Che vivono di vita propria mentre si legge (e non è da poco per un’opera prima), ma soprattutto dopo che si è terminato il libro. Chiuso il volume inizierete e ripensarci. Sono personaggi moderni per- ché ognuno rappresenta un pezzetto della fragilità e dei tormenti della nostra epoca. Uomini e donne nati nell’Ottocento, si trovano a fare i conti con i cambiamenti e le rivoluzioni del Novecento e si riveleranno inadeguati a tutto. L’ottusità del padre, la freddezza del marito, la spavalderia di lei, la meschinità dell’amante. Sullo sfondo scorre la storia, non quella con la «S» maiuscola, ma quella delle piccole cose, dei piccoli episodi, visti con gli occhi di tutti i giorni. Della visita di Mussolini a Torino si ricorda il cappotto troppo chiaro per quell’ora del giorno e le mani in tasca (un cafone, insomma. E questo la dice lunga su quanto un certo tipo di italiani avessero capito del fascismo). Ci sono «finestre» sulla lotta partigiana in Toscana, con i tedeschi in ritirata sulla Linea Gotica e i fuggiaschi che si nascondono nelle cisterne dell’acqua. E poi, episodio centrale del libro, c’è il 2 giugno, il referendum tra monarchia e repubblica, giorno in cui le donne in Italia si recarono alle urne per la prima volta. C’è anche un richiamo fantastico alle fiabe di Perrault, in particolare alla Bella addormentata nel bosco. «Tutto ciò avvenne in un attimo: le fate sono assai svelte nelle loro faccende». Gli incantesimi si realizzano in una manciata di secondi, ma scioglierli è la cosa più difficile. La domanda rimane senza risposta: siamo noi o le fate a decidere il nostro destino? SEBA PEZZANI PREMIO AI GIORNALISTI DI GUERRA E «Antonio Russo» Il rapporto dell’Aie agli addetti stampa sul mercato librario studi coranici in Pakistan e una partecipazione alla jihad in Cecenia, inrano in molti a ritenere che farcisce le sue pagine di tutto il marl’11 Settembre avrebbe fatto ciume e gli ingenui aneliti di una coda spartiacque persino in let- munità poco più che adolescenziale. teratura, consegnandoci un numero Insomma, non un romanzo per stocrescente di romanzi volti a indaga- maci deboli. Ci sono tutti i luoghi core le ragioni dell’odio, della nuova muni e anche tutte le verità del vivecontrapposizione tra Islam e Cristia- re musulmano di oggi in una società nesimo. Islamglobalizzata in cui punk di Michael verrebbe da pensaMuhammad Knire che i ritmi del Un romanzo ght (Newton Compquotidiano frustriton, pagg. 317, euno qualunque aspiracconta ro 9,90) è un rorazione al misticimanzo che forse smo. Forse, sono la contestazione non sa dare queste gli stessi luoghi corisposte, ma che muni e le stesse vedi quei giovani certo si sforza di rità di qualsiasi relifar capire come gione organizzata. americani persino negli Usa Per lo meno, è così l’Islam raccolga il che lascia tacitache mischiano consenso di molti mente intendere diseredati. l’autore. integralismo Protagonista di Tuttavia, il libro, questa storia è una nato per essere e musica punk comune di squatuna riflessione sul ter e punk di Buffaneo-punk americalo. La comune è, a no, finisce per assusuo modo, una moschea, un luogo di mere i contorni di una lucida disaniculto, con tanto di Imam. Vi abita un ma delle difficoltà di relazione tra gruppo di improbabili devoti al- Islam e realtà occidentale. Per non l’Islam, in buona parte di discenden- banalizzare, Muhammad Knight za pakistana o africana, con tanto di non fa leva sull’elemento del terroricresta, musica punk a tutto volume, smo internazionale, per quanto non promiscuità, marijuana, abluzioni ri- manchi un breve cenno alla figura di tuali, preghiere quotidiane e letture Osama bin Laden. Né possono mandel Corano. La miccia del romanzo è care riferimenti ad altri personaggi la scelta di uno dei suoi protagonisti il cui ruolo ha suscitato forti contrapiù trasgressivi di organizzare un sti nella comunità musulmana interconcerto che raccolga le più impor- nazionale: Salman Rushdie, Benazir tanti band di taqwacore in circolazio- Bhutto, Farrakhan e George Bush. ne. Il taqwacore risponde alla voglia Ma la forza del romanzo sta nell’anadi applicare all’Islam la virtù delibe- lizzare la complessità del mondo atratamente volgare del punk, un po’ traverso uno spaccato spietato del come bestemmiare in chiesa chie- microcosmo in cui vivono i suoi prodendo la benedizione del parroco. tagonisti, a cavallo tra ingenuità e L’autore, la cui biografia è di per atteggiamento di comodo, tra ortosé un romanzo, con la conversione dossia e interpretazioni quanto meall’Islam dopo un avvicinamento fol- no discutibili del Corano, da un lato, gorante alle idee di Malcolm X, gli e lassismo sfrenato dall’altro. GIORN - NAZIONALE - 31 - 11/10/07- Plate DOPPIA 1 - Autore: SIES Stampa: 10/10/07 I portavoce, gli addetti stampa, soprattutto italiani, che nei teatri di guerra svolgono spesso un lavoro poco conosciuto, criticato e difficile. Per questo motivo il premio sul reportage di guerra, Antonio Russo, dedicato al giornalista di Radio radicale ucciso in Georgia, ha voluto premiare per la prima volta dueaddettistampa.Sitrattadelcolonnellodell’esercito Gianfranco Scalas e del portavoce dell’Onu Andrea Angeli. Scalas, veterano dei Balcani, ha gestito con serietà e umanità i rapporti con la stampa nei giorni difficili della strage di Nassirya. Angeli è l’indimenticatoaddettostampadelle NazioniUniteaSarajevo assediata. Gli altri riconoscimenti della sesta edizione del premio Russo vanno a Monica Maggioni del Tg1, Alberto Negri del Sole 24 ore, Francesca Sforza della Stampa, Paolo Pellegrin di Magnum photo e Salvo La Barbera, il coraggioso operatore televisivo che ha filmato immagini forti in Irak e Afghanistan. Un premio alla memoria è dedicato ad Antonio Affaitati del Giornale Radio Rai. La cerimonia di consegna del premio si terrà il 20 ottobre a Francavilla al Mare. LO STATO DELL’EDITORIA C resceInternetelagrandedistribuzione,rallenta l’edicola: queste le stime per l’anno in corso dell’Associazione italiana editori. La libreria si conferma il primo canale di distribuzione, seguita (nonostanteil calo) dall’edicola e continuano le buone performance delle vendite di libri nei supermercati e nei centri commerciali (+18 per cento nel 2006). Le venditeon-line segnanoun +30per cento. Il rapporto è stato presentato a Francoforte, all’apertura della Buchmesse. Dati positivi, nel complesso: un fatturato di 3670 milioni di euro; oltre 59mila titoli pubblicati (+13,2), di cui il 61,1 per cento costituito da novità, oltre 261 milioni di copie stampate. Il tasso di lettura registra invece un 44,1 per cento della popolazione italiana con più di 6 anni di età che è il valore più alto fatto registrare dal 1993. Il settore librario cresce di pocoma continuaarestare ilcomparto piùimportante nell’industria dei contenuti - fanno notare all’Aie - se il raffronto viene fatto su basi omogenee. Stabile, invece, l’export di libri italiani all’estero, per un valore di quasi 40 milioni di euro. IL VERSO GIUSTO Poeti Si alternano al caffè, si scambiano avventate visioni, moti lunari borborigmi, sillabe, silenzi Un po’ ventriloqui – quel tanto che serve a digerire il mondo un po’ avventurieri – quel tanto che serve a non temere incontri imprevedibili – Scusami, ero distratto – dicono spesso, ma senza convinzione. In quell’istante lo sguardo catturava fantasmi la lieve densità che rimane 20.58 - Composite dietro cellule e pietre Il tormento – abbiate comprensione – è afferrarne i brani, separare intraducibili note di silenzio dai rumori terragni, attendere che in alto appaia la fune scintillante col trapezista assorto, che governa insieme volo ed equilibrio, indica l’esattezza del tempo – Abbiate comprensione – brulica di invisibili segni il silenzio Annamaria Ferramosca, Curve di livello, Marsilio