Noi crediamo al Natale Sarà luce per la nostra vita A tutti

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Noi crediamo al Natale Sarà luce per la nostra vita A tutti
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0001 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
NATALE 2010 - LXXXIII - N. 3
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27/02/2004 NO 46) ART. 1, COMMA 2, DCB BL
Cari lettori,
questo numero del nostro
notiziario che esce in occasione del Natale, è caratterizzato soprattutto dalla
“presenza” di una persona
che ci ha lasciati in questi
mesi: Maria Del Piccolo
Ribul, questa donna che ha
segnato per molti anni la
storia della nostra comunità come maestra del
coro parrocchiale e di altri
cori per le varie età e condizioni.
Alcune pagine sono dedicate a lei e raccolgono le
impressioni che erano state
preparate da alcuni di noi
per chiedere all’amministrazione comunale di Belluno di assegnare il “Premio San Martino 2010”
proprio alla nostra stimatissima maestra Maria
Ribul.
Poi, improvviso, il suo
“Natale” alla vita eterna,
avvenuto di domenica (era il
18 luglio) mentre si preparava per andare a Messa.
La ricorderemo sempre.
Attorno a questa figura di
donna, raccogliamo in
questo bollettino una riflessione sul senso del Natale,
gli orari dei giorni natalizi,
ed una serie di fatti di
cronaca spicciola che si
sono succeduti in questi
ultimi mesi e la memoria di
don Francesco Cassol,
alcuni anniversari significativi o assegnazione di
lauree.
Forse ai numerosi lettori
che vivono fuori della
nostra comunità e ai quali
arriva il nostro notiziario,
farà piacere partecipare
alla nostra vita quotidiana
fatta di piccoli avvenimenti,
ma ricca di umanità e di
fede.
Noi crediamo al Natale
Sarà luce per la nostra vita
storica della madre di Dio”.
“Forza misteriosa e storica”...!
È accaduto oltre 2000 anni fa.
Una donna, Maria! Un annuncio d’angelo ed un “sì” di
fede trepidante: “Et verbum
caro factum est”, “Il Figlio di
Dio si è fatto uomo”.
... Per amore...
... per mettersi accanto a me,
dirmi con la Parola e la Vita che
il mio destino non è la morte,
ma la vita, e prendermi la mano
conducendomi lungo le strade
dell’esistenza, tutto illuminando di luce: gioie ma anche
prove e dolore, salute sì ma
anche malattia e morte.
Mi sovviene...
A tutti, proprio a tutti, vicini e lontani,
soprattutto ai malati e agli anziani
alle famiglie e ai bambini
il più sincero augurio di Buon Natale
Conosciamo tutti i tentativi
di svuotare il Natale (come
anche la solennità dei Santi e la
commemorazione dei defunti)
del suo contenuto di fede. Lo
sappiamo e ci fa soffrire.
Ma noi crediamo al Natale
nel suo significato più profondo, che va al di là anche
delle festività esteriori, della
Messa di mezzanotte, dei
presepi o di quant’altro ci suggerisce la tradizione.
...la recente storia di una ragazzina, aveva quasi diciannove anni quando (20 anni
orsono) finì il suo cammino
terreno. Alla mamma che le era
accanto in quei momenti
confidò: “Mamma sii felice,
perché io lo sono”.
Alle spalle di una fede così, ci
sta tutta una storia di maturazione avvenuta in famiglia,
nella parrocchia, nella comunità del movimento dell’unità dei focolari. Ma morire
così è il frutto del Natale di
Gesù, della sua passione e
morte e l’insurrezione.
Noi crediamo al “mistero”
di un Dio che ci ama così: il
Creatore che si fa creatura, per
amore!
Duemila anni fa
Al recentissimo festival del
cinema di Roma è stato premiato un film dal titolo ”Io sono
con te”. Il regista Guido Chiesa
confessò: ”Quando iniziai le riprese non credevo. Ora racconto la forza misteriosa e
Si chiamava Chiara Badano
ed è stata dichiarata “beata” il
25 settembre scorso.
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Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0002 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
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«La Voce Amica»
CONTINUA DA PAG. 1
Mi sovviene ancora la recentissima storia di Marco
Bettiol, diciott’anni, da Dueville di Vicenza. È partito per il
cielo il 15 ottobre scorso. Una
vita breve segnata dalla sofferenza fin dalla tenera età, disabile, menomato nei movimenti e nel linguaggio. Ce l’ha
messa tutta e con gli strumenti
della comunicazione moderna
ha potuto studiare, comunicare con chi gli stava accanto,
a scuola, con gli amici. Stava
per dare gli esami di maturità,
CALENDARIO NATALIZIO
dell’anno 2010
20 DICEMBRE - l
Lunedì
Ore 14.30: Piccolo ritiro e Confessioni
per tutti i ragazzi dalla V elem. alla III
media.
22 dicembre - mercoledì
Ore 20.30: Ritiro Adulti e Giovani, dettato da don Matteo
Colle, Cappellano all’ospedale di Belluno - Confessioni.
24 dicembre - Venerdì - Vigilia di Natale
Nel pomeriggio: Confessioni (chiamare in canonica).
Ore 24.00: S. Messa di mezzanotte, preceduta da una breve
veglia di preghiere e canti.
25 DICEMBRE - Sabato - NATALE DEL SIGNORE
Ore 8.00: Prima S. Messa
Ore 9.00: S. Messa a San Fermo
Ore 10.00: S. Messa solenne della Natività
26 dicembre - Domenica della Santa
Famiglia
di Nazareth - Orario festivo
Ore 9.00: Santa Messa a San Fermo
Ore 10.00: per la comunità parrocchiale
era anche poeta. Il 4 luglio
scorso poteva scrivere (a modo
suo!):
“La vita è una strada che non
si ferma quando vorremmo sederci
che molte volte non va nella direzione che avremmo desiderato
e spesso è così in salita da lasciarci senza fiato
ma che va affrontata con uno
sguardo puntato sulla meta...”.
E ad un amico: “Voglio
donare la luce ai cuori che sono
in ombra, perché non conoscono il meraviglioso segreto di
Dio amore”, o ancora: “Voglio
scegliere Gesù abbandonato
come unico amore, questo ci fa
vivere, riempiti di ciò che
Qualcun altro ha voluto per
noi...”.
Questo è il Natale nel quale
crediamo. “Oggi è grande festa, in paradiso” hanno esclamato gli amici di Marco all’annuncio della sua partenza per il
cielo.
Crediamo ad un Natale così,
che porta luce, speranza, forza,
gioia di vivere, sempre.
Un Natale così, vissuto nella
nostra quotidianità, diventerà
testimonianza anche per
quanti hanno difficoltà a credere all’amore del nostro Dio
che in Gesù è venuto in mezzo
a noi.
Come Chiara Badano, come
Marco Bettiol, come tanti dei
nostri amici fratelli e sorelle che
abbiamo conosciuto. Frutti
meravigliosi di un “Natale” di
luce e di vita.
Don Tarcisio
31 DICEMBRE - VENERDÌ - Ultimo giorno dell’anno
Ore 18.00: S. Messa di ringraziamento a fine anno, con
canto del Te Deum
1O GENNAIO 2011 - Sabato
- MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Giornata per la Pace
Ore 9.00: S. Messa a San Fermo
Ore 10.00: S. Messa solenne con canto
del Veni Creator Spiritus
2 GENNAIO 2011 - Domenica - orario normale
6 GENNAIO 2011 - Giovedì - EPIFANIA DEL SIGNORE
Ore 9.00: S. Messa a San Fermo
Ore 10.00: S. Messa - Festa della Famiglia.
Ore 14.00: Benedizione dei Bambini e poi (all’asilo) Befana
degli Alpini.
9 gennaio 2011 - Domenica
- Festa del Battesimo di Gesù
Orario festivo normale
Finisce il Tempo di Natale.
Natale
Se Dio è disceso dal Cielo in terra per
noi, non c’è
dubbio che
Egli ci ami.
E se qualcuno ci ama, anzi se Dio
stesso ci ama, tutto è più
facile per noi sulla terra,
tutto è più leggibile: dietro i
tratti oscuri dell’esistenza si
può scoprire la mano
amorosa di Lui, un perché
a noi spesso ignoto, ma un
perché d’amore.
Tutto è più sopportabile.
E tutto è maggiormente
pervaso di gioia, se già di
gioia si tratta.
Perché al di là delle linee
dolci della vita, come un
bell’amore che fiorisce, la
nascita di un bambino, una
piccola fortuna improvvisa, è presente la Provvidenza di un Padre. Tutto
poi diventa possibile.
Se si crede, e si crede in
un Dio che ci ama, ogni impossibilità può infrangersi,
anche l’impossibilità a volte
così evidente che questa
nostra culla, il pianeta che
ci ospita, viva in pace.
Sì, tutto è possibile.
Anzi, se l’Onnipotente è
venuto fra noi, la nostra
fede può salire oltre.
Possiamo credere che,
se lo speriamo e lo chiediamo con tutto il cuore, il
nostro mondo s’avvii all’unità: all’unione fra le generazioni, fra le categorie
sociali, fra le razze, fra i cristiani divisi da secoli, fra
fedeli di religioni diverse,
fra i popoli.
ORARIO PER LE CONFESSIONI
*
**
Lunedì 20 dicembre: ore 14.30: ragazzi dalla V elem. alla III media
Mercoledì 22, ore 20.30: dopo Ritiro adulti e Giovani, con don Matteo Colle e don
Luigi Soccol
***
Venerdì 24, tutto il giorno, per tutti - chiamare in canonica
***
* * * * Nelle Chiese della città, parrocchiali e non parrocchiali, ci sono a disposizione sacerdoti per il ministero della riconciliazione.
Essendo vicini alla città, abbiamo anche maggiori opportunità per
provvedere a questa esigenza di vita cristiana. Approfittiamone.
***
La visita ad anziani e malati nelle loro case, verrà fatta durante tutto il periodo natalizio, anche dopo Natale, secondo le possibilità del parroco.
Sarete comunque avvertiti in anticipo.
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«La Voce Amica»
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Cronaca di vita parrocchiale
e fatti di casa nostra
GREST 2010, CHE EMOZIONE! 8 agosto 2010: a San Fermo
E anche quest’estate è finita!
Che GREST! Luglio e agosto
sono stati due mesi di fuoco per
noi, circa 20 animatori, che
avevamo “fra le mani” più di
quaranta bambini e ragazzi.
Ma le attività ricreative e di intrattenimento non sono
mancate: dai giochi vari, ai lavoretti, alle immancabili partite
a calcio, e poi la scenetta
portata alla 24h di Salce, senza
dimenticare i balli di gruppo e il
cucito, e per ultima ma non
ultima, la preparazione della
Santa Messa di ringraziamento.
Ma andiamo con ordine.
Forse qualcuno si ricorderà
dell’iniziale titubanza emersa
per la scelta di fare tre giorni di
grest anziché solo due... bè ora
come ora siamo certi che la
nostra scelta è stata molta
gradita dai bambini che hanno
così avuto modo di unirsi in un
gruppo compatto sotto il segno
dell’amore e dell’amicizia. Ma
è stata un’esperienza molto
forte anche per noi che abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio i “nostri” ragazzi.
Da questa amicizia sono nate
molte cose interessanti a partire
dalla scenetta che ha concluso
questo percorso. Scenetta,
ispirata al film della Walt Disney
“IL RE LEONE”, che abbiamo
portato ben volentieri alla
chiusura della festa per il Patrono San Bartolomeo domenica 29 agosto alle ore
20.30. È stata una faticaccia per
tutti: abbiamo preparato la scenografia, rivisto le battute, dipinto costumi, organizzato musiche, balli di gruppo... ma che
spettacolo! Grazie bambini per
l’impegno che ci avete messo
per rendere la nostra festa
ancora più bella! Ma un grazie
grande grande va a tutti gli animatori che con anima e corpo si
sono prodigati per il nostro
grest.
Ma non abbiamo realizzato
solo questo spettacolo; infatti
dalla creatività dei ragazzi sono
nati bellissimi portapenne, scatolette portaoggetti e maialini
salvadanai che con grande felicità sono finiti nelle loro case.
Sono seguiti inoltre un laboratorio di disegno e i balli di
gruppo con tutte le musiche
estive preparate dalle nostre ragazze. Grazie anche alle nostre
signore che hanno dedicato
un’oretta alla settimana per insegnare alle bambine l’arte del
cucito! Bè, vi abbiamo raccontato tutto... non ci resta che
augurarvi buone Festività e con
l’augurio di rivederci il prossimo
anno vi salutiamo!! Ciao e...
pronti per il prossimo anno
perché si saranno altre sorprese!
Il Gruppo Giovani
Ad un anno esatto dall’inaugurazione dei restauri del capitello di San Fermo, abbiamo
potuto benedire la statua lignea
del Santo, pregiata opera di
scultori gardenesi, commissionata e donata dal geometra
Bortolo Caneve.
Solo in questi ultimi giorni è
stato possibile situare stabilmente nel capitello la bella
statua, dopo aver provveduto a
rinforzare le difese contro eventuali malintenzionati.
Per l’occasione nella stessa
domenica 8 agosto è stato benedetto anche il “tariol” dedicato a Santa Brigida, egregiamente restaurato a cura degli
abitanti del piccolo borgo di via
San Fermo.
Un vivo ringraziamento al
signor Caneve, che ha voluto
così completare l’opera iniziata
con il restauro del capitello e
complimenti alle famiglie che
hanno salvato il “tariol” di Santa
Brigida.
S. Brigida
29 agosto 2010
Un atto di riconoscenza
a Natale Trevissoi
Ogni anno in occasione dei
festeggiamenti per il patrono
San Bartolomeo, è abitudine
attribuire un riconoscimento
ad una delle realtà locali che
si è distinta per impegno nel
sociale.
Nell’edizione di quest’anno, in occasione della
giornata conclusiva del 29
agosto, il Comitato Civico,
anche a nome dei gruppi che
operano in parrocchia, ha
consegnato una targa ricordo
a Natale Trevissoi, l’uomo
che fece arrivare la Holzer in
terra bellunese. Per l’occasione hanno voluto essere
continua a pag. 4
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0004 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
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«La Voce Amica»
19 settembre
presenti il sindaco Antonio
Prade, il presidente del consiglio comunale Oreste Cugnach, l’assessore Michele
Carbogno e i consiglieri comunali Camillo De Pellegrin
e Ezio Caldart.
Natale Trevissoi, nato a
Giamosa nel 1925, dopo essersi laureato in ingegneria
elettrotecnica in Svizzera,
entrò nel 1947 a far parte dell’emigrazione del dopo guerra, acquisendo una notevole
professionalità supportata
da volontà e determinazione.
Per queste sue doti arrivò ad
incontrare l’ing. Walter Holzer che possedeva stabilimenti per la produzione di
componenti per elettrodomestici in Germania e che conosceva molto bene la capacità e serietà della manodopera italiana. L’insieme di
queste circostanze convinsero Holzer a seguire i suggerimenti di Natalino per avviare proprio nella nostra
zona uno stabilimento per
fermare l’esodo di molti bellunesi con la valigia in mano.
Trevissoi riuscì a sconfiggere
lo scetticismo dell’allora sindaco De Mas e il 3 ottobre
1964 il Consiglio Comunale
deliberò un contributo di 15
milioni, credendo in questa
azione innovativa che avrebbe portato un concreto sviluppo economico.
Il 14 novembre 1964 in via
Vittorio Veneto ci fu l’apertura dell’azienda con “50
pionieri” formati nella casa
madre di Baden.
Nel 1967 la fabbrica si trasferì nel nuovo stabilimento
occupando oltre 1300 dipendenti e sempre con la direzione tecnica di Natale, che fu
fondamentale per lo sviluppo dell’azienda.
Grazie alla sua volontà di
riprodurre in Italia il modello svizzero, costruito sui rapporti umani, sulla correttezza e sul rispetto delle competenze e degli impegni.
Molti sono stati e lo sono
tuttora i nostri paesani che
hanno potuto beneficiare
dell’opportunità di lavoro
nel mondo industriale.
Nel 1972 l’azienda divenne Eaton, oggi Invensys e
continua a produrre beni di
alta tecnologia da esportare
in tutto il mondo. Nel suo
saluto di ringraziamento ai
molti presenti Natale ha
detto “grazie di questa onorificenza, un po’ tardiva... Al
Comun de Belun alé ancora
drio dormir, ma per fortuna i
se a ricordà i me paesan de
Salce”!
Il sindaco Prade nel suo intervento ha ringraziato il Comitato Civico locale, per
“aver osato premiare un imprenditore e in particolare
Trevissoi che deve essere indicato come paradigma per i
giovani che devono studiare
e ripartire con questo
spirito”.
Renato Candeago
In occasione delle feste di San Bartolomeo, domenica 29 agosto,
presso il centro sportivo “Quattro Stelle don Gioacchino Belli” si è
fatta anche la festa dei nonni e degli anziani. Eravamo una settantina.
Terza domenica di settembre: festa della Beata Vergine Addolorata. Dopo la Santa Messa, abbiamo fatto la tradizionale processione lungo le vie del centro, con la statua della Madonna.
DOMENICA 17 OTTOBRE 2010
Pellegrinaggio alla Madonna
dei Miracoli di Motta di Livenza
Pellegrini salcesi vi ricordate
che avventura?! Quest’anno
abbiamo sfidato anche il vento
e la pioggia ma ciononostante
siamo arrivati a Motta di Livenza.
Eravamo più di 80 persone.
Ebbene sì, dopo la consueta
partenza da Col di Salce alle
ore 7.00, siamo arrivati al Santuario della Madonna dei Miracoli dove abbiamo potuto
confessarci, visitare la galleria
con gli ex voto e infine passeggiare attraverso i chioschi interni.
La meta di quest’anno aveva
un significato molto particolare; infatti il 9 marzo è ricorso il V centenario dall’Apparizione della Vergine Maria.
Già, nella mattina di quell’indimenticabile giorno dell’anno
1510, la Madre di Dio si degnò
di visitare la terra di Motta.
La creatura privilegiata alla
quale si manifestò era un
povero vecchietto, Giovanni
Cigana, che da 20 anni recitava
ogni giorno il Santo Rosario davanti ad un “capitello”, posto
all’incrocio fra le trafficate
strade per Motta, Oderzo e Redigole. Come di consueto,
dopo aver recitato 7 Pater
Noster e 7 Ave Maria Cigana riprese il suo cammino ma ben
presto si arrestò colpito dalla
bellezza di una biancovestita
giovinetta seduta sul verde
grano di un campo.
Dopo un cordiale dialogo,
quando Giovanni capì che la
giovine era la Madonna si inginocchiò; allora questa gli
ordinò di digiunare per tre
giorni e di predicare proprio il
digiuno perché solo digiunando con vero pentimento la
popolazione avrebbe ricevuto
misericordia e perdono dal Signore. Inoltre, perché nessuno
dimenticasse quell’apparizione, la Vergine ordinò di costruire una chiesa; ora, domenica 17 ottobre 2010 anche
noi di Salce abbiamo celebrato
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Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0005 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
«La Voce Amica»
una Santa Messa proprio in
quella chiesa. Non va dimenticato che, in occasione dei
500 anni dall’Apparizione, il
Papa ha concesso l’indulgenza plenaria per tutti i pellegrini
che fanno visita al Santuario.
Dopo la Santa Messa ci
siamo recati al ristorante per
mangiare le prelibatezze che
“Romeo” ci aveva preparato (i
giovani hanno mangiato come
al solito al sacco!!), successivamente siamo andati a Caorle
per visitare il centro storico.
Anche Caorle è una bellissima
città con una storia molto particolare legata sempre alla Madonna, così abbiamo visitato
anche la Chiesetta della Madonnina e, in seguito anche il
Duomo.
Dopo un the e una bella
cioccolata calda al bar (faceva
proprio freddo ...) siamo ritornati sulla via di casa. Anche
quest’anno sempre più ricchi
spiritualmente e con una
nuova avventura da iscrivere
nei nostri annali di Pellegrini. Al
prossimo anno, sempre numerosi!
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Inizio anno catechistico
2010/2011
Luca e Nicolò
Mercatino di San Martino 2010
Domenica 7 novembre si è
svolto presso i locali della scuola
materna il tradizionale “Mercatino di San Martino”, sentito
anche come “Festa della comunità”, perché in quest’occasione si mobilitano tutti i gruppi e
le associazioni che operano in
parrocchia ed è coinvolta anche
tutta la popolazione.
Il tempo non è stato bellissimo,
ma abbastanza clemente da permettere un buon afflusso di gente.
Non ci stancheremo mai di ricordare la parte più importante di
questo appuntamento annuale,
che è lo spirito per cui è nato il
Mercatino: trovarci per un
giorno tutti uniti nella gioia,
nella fraternità e nella solidarietà, a favore del mondo delle
missioni.
È bello costatare che anche
quest’anno non è mancato l’entusiasmo che ha animato i responsabili dell’organizzazione e i loro
collaboratori nell’esecuzione del
notevole lavoro di preparazione.
Si sono aggiunte anche persone nuove per dare concretamente
una mano e questo fa molto
piacere, perché vuol dire che le
“porte” sono davvero aperte a
tutte le persone di buona volontà.
Qualcuno ha detto di aver respirato un’atmosfera speciale,
una tangibile armonia del rapporto fra tutti gli operatori. Anche
questo è un dato positivo che fa
ben sperare per il futuro.
I giovani come il solito sono
stati bravissimi nel servizio a
tavola e nelle altre mansioni loro
affidate e brillanti nell’animare la
tombola a conclusione della
giornata.
Nell’impegno di “fare il
bene”“ e di “volersi bene”, il risultato concreto del mercatino
non poteva che essere ottimo, e lo
è stato, superiore anche alle
attese, basti pensare che il frutto
del mercatino è stato al netto di
10.000, già consegnati in parti
uguali al gruppo “Insieme si può”
per il progetto di ampliamento
della scuola infermiere di
Wamba in Africa e alla nostra
scuola materna che si trova perennemente in sofferenza.
A questo
punto è doveroso ringraziare di cuore
tutti, ma proprio tutti: chi ha
lavorato e chi
in qualsiasi
modo ha partecipato, con un
caloroso e affettuoso arrivederci al prossimo anno.
Bruna
“Con il vangelo sotto braccio faremo tanta strada!!”,
così disse la Beata Chiara Luce Badano alla sua amica del
cuore quando si trovò con questo meraviglioso libro fra le
mani.
Questo ci sembra il giusto motto da seguire per vivere un
altro anno catechistico con il nostro numeroso, vivace ma
anche magnifico gruppo di ragazzi che si affida a noi per seguire i passi di Gesù! Come tutti gli anni per ogni classe c’è
un incontro alla settimana nei giorni di lunedì, mercoledì o
venerdì; in quest’ora cerchiamo di stare insieme ai ragazzi e
ai bambini costruendo un rapporto basato sull’amore
verso il prossimo e sulla condivisione.
Noi catechisti rispondiamo alla chiamata che ci viene
rivolta impegniandoci a portare nei cuori dei nostri catechizzandi l’insegnamento di Gesù seguendo con particolare attenzione i suggerimenti che il nostro vescovo Giuseppe Andrich ci ha lasciato attraverso la nota
pastorale”SUL PALMO DELLA MANO”, sottotitolata
“Lasciamoci educare”.
Quest’anno sono ben 11 i bambini che si stanno preparando a ricevere per la prima volta il Sacramento della Comunione e altri 8 il prossimo anno verranno Confermati
all’interno della Comunità dei Figli di Dio. Abbiamo
aperto ufficialmente “le danze” con domenica 31 ottobre,
quando abbiamo celebrato la Santa Messa di inizio catechesi animata, come di consueto dal gruppo giovani. Non
ci resta che augurarci un sereno anno catechistico contando sulla presenza dei ragazzi e sul nostro impegno di
educatori che offriamo volentieri sperando che maturino
dei frutti...
Jessica Bettiol
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«La Voce Amica»
La vita nella nostra comunità
Germogli di vita
Matrimoni, fonti di vita
5.Gabriele Pastori di
Giacomo e Mara Venzon, Via Salce, nato il 6
febbraio 2010 e battezzato il 22 agosto.
4. Denis De Marchi e Laila Cecchet sposi in parrocchia il 21
agosto 2010.
6. Arianna Caldart di Pierpaolo e Maurizia Venuda, nata il
15 maggio 2010 e battezzata nella nostra chiesa il 19 settembre.
5. Ivana Ronchi
ha sposato
Tomaso Zampieri
il 18 settembre
2010.
✩✩✩
In occasione del battesimo del loro figlio Gabriele, Giacomo e
Mara Pastori hanno lasciato questo bellissimo messaggio.
Belluno 22 agosto 2010
Signore, “che bel dono una
vita...”
Oggi tutto è scontato, tutto è
donato... ma io mi chiedo e mi
sono chiesto più volte come
possa nascere, come si possa
creare un essere così perfetto,
così bello, in grado di regalare
tanto amore, tanto affetto, tanta
gioia.
Chiunque lo conosce, chiunque lo incontra, lo ama. Sorride
a tutti, effonde gioia a chiunque
e né io né Mara abbiamo insegnato a lui a sorridere, eppure lui
sorride a tutti e fa sorridere tutti.
Anche di questo dobbiamo
ringraziarTi.
Grazie per averci donato il
dono più bello.
Aiutaci ad essere dei bravi genitori, dei bravi insegnanti, dei
buoni educatori e stai vicino a
noi nei momenti migliori ma
anche nei momenti più difficili.
Signore: “che bel dono della
vita”.
Giacomo, Mara e Gabriele
Celebrazione della Cresima 2011
Ci viene comunicato che il Vescovo è disponibile per la
Cresima 2011 a Salce
Sabato 21 maggio, alle ore 18.30
Ci è stato comunicato ufficialmente che la Cresima ai
nostri ragazzi verrà celebrata dal Vescovo sabato 21
maggio alle ore 18.30. Questa data è imposta dagli impegni che il Vescovo ha in quel periodo e non può accontentare tutti i desideri delle singole parrocchie.
6. Carolina Dalle Mule sposa Maurizio Vincenzi il 16 ottobre 2010.
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«La Voce Amica»
I volti della
speranza
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Feste e Ricorrenze
6. Francesco Ravaglia di
anni 79, di Via Giamosa, deceduto il 23 luglio 2010.
7. MariaGrazia Fugagnolo in
Gaggia di anni 66, San Fermo,
deceduta il 4 ottobre 2010.
Coniugi Fagherazzi
Coniugi Fant
8. Renato Pison di anni 60,
viale Europa - Casarine, deceduto il 25 ottobre 2010.
DON FRANCESCO CASSOL
Che dire ancora di Don Francesco?
Tanto è stato detto, ricordato, rivissuto di questo
prete innamorato di Dio con
quella fede semplice e grande
dei piccoli.
Lo abbiamo avuto in diverse circostanze a Salce nei
ritiri pasquali e natalizi,
molto apprezzati dai giovani
e meno giovani, dove ha
saputo annunciare e testimoniare in modo esemplare con
la sua stessa vita di prete
buono, puro, di cuore, quel
suo Signore per il quale ha
Coniugi Bozzetto
Bozzetto
Coniugi
scelto di spendere la sua vita.
Lo abbiamo visto anche gioioso amico che nei momenti in
cui, oberato dai mille impegni, trovava relax in una partita di
“pinacola”, in canonica, allorché di ritorno dalla comunità di
Landris, si fermava, saltando la cena, per staccare per un’oretta la spina o quando telefonava dicendo: “Ho finito con la
benedizione delle famiglie, quand’è che possiamo fare una
partitina?”.
Cordiale simpatico e spassoso e grande uomo! Rimarrai
sempre nei nostri cuori; ci mancherà la tua presenza, la simpatia, la tua bontà ed anche le nostre “pinacole”.
Ciao Francesco, da lassù veglia su di noi tutti, sempre.
Bianca Fenti
Giovanni e Pinetta
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0008 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
8
«La Voce Amica»
“L’amore e la musica sono la mia anima
e l’anima non muore”
Così ricordiamo la nostra maestra
Ci eravamo lasciati il 29
giugno scorso, dopo la Santa
Messa celebrata e cantata
nella chiesa di S. Pietro in
Salce, con un “festoso arrivederci a presto” poiché diversi
impegni e appuntamenti ci
attendevano nel corso dell’estate, tanto che, scherzosamente, avevamo concordato che quest’anno il
coro “non avrebbe chiuso
per ferie!!!”.
Il programma, poi, che
avevamo in animo per l’inizio dell’autunno era ambizioso e impegnativo e proprio
per questo Maria, che
sentiva le sue forze venir
meno a causa della malattia,
aveva deciso di “passare”, da
quel periodo in poi, la direzione del coro a Gabriele, pur
continuando
concretamente a essere presente
alle prove e alle esecuzioni
perché, diceva: “Con voi sto
bene, mi sento viva... siete la
mia seconda famiglia!”.
Poi... la notizia triste e inaspettata...
Il 18 luglio, di domenica
mattina, mentre si trovava a
Caorle per qualche giorno di
riposo in compagnia della
figlia Paola e dei nipotini Daniele e Chiara, la morte l’ha
colta all’improvviso, mentre
si preparava, com’era sua
consuetudine, ad andare alla
Messa.
Maria è partita per il paradiso “in piedi”, come lei desiderava e mentre si trovava
in un luogo a lei tanto caro
perché pregno di dolci memorie, di tanti momenti belli
e felici vissuti con il suo Luciano, con i figli e nipoti.
Per noi del coro, la morte di
Maria è stata un grande
dolore, un distacco che non
pensavamo così improvviso,
pur essendo a conoscenza
che la sua vita in questi ultimi
tempi era delicata e fragilissima.
E lo conferma il fatto che
proprio quest’anno, già in
primavera, a qualcuno era
venuto in animo di proporre
la maestra Maria per il
premio “San Martino”,
premio che il comune di
Belluno, nel giorno della
festa del patrono, 11 novembre, conferisce su segnalazione, a cittadini benemeriti. Come richiesto dalla
prassi, avevamo già raccolto
numerosissime firme ed
erano pronti anche i profili di
Maria scritti da parte di ciascuno dei quattro cori da lei
diretti.
Tutto ciò non è più stato
possibile, anche perché il
premio in questione, per regolamento, viene assegnato a
persone viventi.
Ecco perché, ora, doniamo
integralmente alla nostra comunità questa documentazione quale ricordo affettuoso e grato nei confronti
di Maria Del Piccolo Ribul,
maestra appassionata e
stimata del nostro coro
parrocchiale di Salce dal
novembre 1988 al luglio
2010.
Siamo certi che la maestra
Maria sta godendo, ora, del
premio più grande e prezioso
di tutti i premi del mondo, il
premio che il Signore ha preparato per lei per aver trasmesso a tutti noi l’amore per
la vita, per la famiglia, per la
musica e per tutto ciò che è
bello e buono, come l’amicizia, la solidarietà, la stima e
l’aiuto reciproco, la condivisione dei momenti di gioia e di
tristezza.
Grazie, Maria, per tutto e
per sempre.
Continuerai a vivere nel
nostro cuore e nei tuoi cori.
E alla tua amata numerosa e
bella famiglia, la nostra affettuosa vicinanza.
Bruna Dal Farra
Maria
Del
Piccolo
Ribul
La Corale di
S. Bartolomeo di Salce
Non è facile descrivere in
poche righe l’impegno profuso da Maria per le attività
corali e ciò che lei rappresenta per la Corale San Bartolomeo di Salce. Se si parla
della sua direzione e della sua
dedizione per il Coro, non si
può certo trascurare di raccontare anche del suo carattere, della passione per la
musica e della sua vita familiare, perché tutta la sua vita è
permeata dall’impegno e
dalla solidarietà.
Perciò è impegnativo tratteggiare una piccola biografia
di Maria, perché la sua umiltà
e modestia non sempre
lasciano trasparire la sua
indole, e poi perché chi scrive
conosce di lei solo alcune caratteristiche. Come Coro,
inoltre, vorremmo esprimere
il nostro apprezzamento per
lei facendone un ritratto oggettivo, e per fugare qualsiasi
dubbio che potrebbe nutrire
chi legge queste righe sull’au-
Il coro di Salce.
tenticità di ciò che pensiamo,
abbiamo pensato di iniziare a
parlare di Maria riportando
un’intervista che nel 2002 ha
rilasciato in occasione del 50o
della costituzione della
Corale di Salce a voci miste.
Maria rispondendo alla
domanda cos’è per lei il Coro
e l’attività cui lei si dedica,
racconta: “Mi sembra solo
ieri che una rappresentanza
del Coro venne a chiedermi
di assumerne la direzione.
Non potevo immaginare
quanto stretto e duraturo sarebbe stato l’abbraccio con il
Coro. È una grande famiglia:
solo chi ne fa parte può capire
l’importanza del legame che
ci unisce, che ci ha fatto superare difficoltà e momenti
critici, per ritrovarci più affiatati e convinti di prima.
La musica e il canto corale
sono la voce dell’anima di
una comunità, un modo diretto ed efficace per trasmettere emozioni, inviare
messaggi che penetrano immediatamente nel cuore di
ciascuno.
Questi sono i nostri
obiettivi, ma per raggiungerli
servono gli strumenti. Alcuni
li dobbiamo già avere dentro,
come qualità personali dei
componenti: il coro deve
specchiarsi nella bravura, ma
anche nella solidarietà, nella
modestia e nella sensibilità
dei componenti.
Altri, più tecnici, si costruiscono con la volontà e
l’impegno, secondo progetti
di crescita costruiti e sviluppati insieme. È mia intenzione riuscire a formare nei
continua a pag. 9
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0009 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
«La Voce Amica»
coristi la convinzione di
quanto sia importante, sotto
il profilo umano oltre che, naturalmente, sotto quello
della qualità del risultato, la
conoscenza del linguaggio
musicale e il suo uso consapevole, affinché dalla voce
escano suoni non solo costruiti per imitazione, ma elaborati attraverso un cosciente e pieno rapporto con
la musica”.
Sotto la sua direzione, il
Coro ha appreso da Maria che
un’attività corale non è un
modo per riempire il tempo
libero, ma è un vero impegno
da seguire con costanza e serietà. I risultati delle giornate
spese nelle prove si ottengono con pazienza e umiltà, nello spirito di gruppo e
nella fiducia reciproca. La
musica e l’attività sociale
vanno di pari passo: tutte le
rassegne corali che lei ha proposto hanno sempre avuto finalità filantropiche o benefiche, verso bambini in
difficoltà, persone malate e
associazioni senza scopo di
lucro, proprio perché il
cantare non è solo un’educazione musicale, ma è una
scuola di vita, di valori
morali, di attenzione e rispetto reciproco. E le persone
cui Maria ha trasmesso questi
ideali sono davvero molte:
per molti anni, dopo la sua
esperienza a Fortezza, lei ha
insegnato ai bambini delle
scuole di Sappada, Rocca
Pietore, Caprile e Chiesurazza; al coro Minicantori di
Bes, a quello Giovanile di Bes
e al Coro Coi de Bes.
Nel corso degli anni in occasione di alcune rassegne
musicali la Corale Parrocchiale San Bartolomeo ha conosciuto questi gruppi, ed è
subito nata una stima reciproca e molta familiarità data
dalla comunione di intenti.
Proprio come una famiglia
nei variegati caratteri e colori
della musica per bambini, popolare, moderna e religiosa,
abbiamo visto crescere
bambini che hanno portato
avanti la passione per la
musica e gli ideali trasmessi
da Maria frequentando fino
all’età adulta i vari gruppi
corali.
Dirigere cinque cori con
determinazione, passione e
costanza non è da tutti; è
davvero impegnativo! Ci ha
sempre stupito la forza
d’animo e la volontà di Maria
di non cedere mai nemmeno
nel momento della malattia,
che l’ha colpita già da diversi
anni e ora sempre più la attanaglia. Anche durante gli
ultimi ricoveri in ospedale ha
sempre sentito i coristi come
la sua seconda famiglia, ed ha
ricambiato questo amore partecipando assiduamente alle
attività anche durante la
convalescenza. Il suo modo di
affrontare e superare gli acciacchi, il suo attaccamento
alla vita è un insegnamento
d’esempio per tutti.
Dicono che gli amanti e
cultori della musica sono
degli idealisti. Forse non
perché vivono nel mondo
delle nuvole, ma in quanto si
ispirano a ideali e, come il
maestro di musica, li sanno
trasfondere negli allievi, per
poi trasmetterli, insieme, a
chi ascolta e apprezza. Maria
Ribul fa parte di questa categoria.
Gabriele Lorenzon
***
Maria Ribul e il coro
“Coi de Bes”
Nel gennaio del 1996 un
gruppo di abitanti di Bes, desiderosi di apprendere e approfondire i canti della tradi-
Il coro di Bes.
9
Il coro Mini.
zione popolare, si sono rivolti
alla prof.ssa Maria Del Piccolo in Ribul per chiedere il
suo aiuto nell’allestire un
coro.
Maria, pur se già impegnata nella direzione dei Minicantori di Bes e della Corale
San Bartolomeo di Salce, ha
accettato con entusiasmo
questo compito impegnandosi con la consueta
energia e competenza. Lo
scopo musicale del coro era di
approfondire la conoscenza e
la divulgazione del canto popolare e di montagna, e ove
possibile ricercare ed eseguire
canzoni della tradizione autoctona bellunese, che altrimenti sarebbero andate
perdute e perciò il coro ha assunto il nome di Corale Coi
de Bes.
All’inizio era composto di
una ventina di elementi, nell’ottobre del 1998 si è unito
con coristi provenienti dal
coro San Martino che era
legato al servizio liturgico
della Parrocchia di Bes. In seguito alcune persone si sono
allontanate dal coro per
motivi personali, mentre
altre provavano questa esperienza di socialità. Sono state
varie le manifestazioni alle
quali il coro ha partecipato e
negli ultimi anni si è specializzato nell’animazione delle
case di riposo e nelle celebrazioni liturgiche solenni nella
Parrocchia.
Maria in tutti questi anni
ha animato con energia e passione inestinguibili la corale
Coi de Bes, ha insegnato a
molti il canto corale e l’armonia delle voci, ha diretto
con polso fermo e la grinta
che la contraddistingueva. È
sempre stata paziente insegnando e correggendo i difetti che si manifestavano durante l’apprendimento dei
vari canti, sempre attenta alle
esigenze dei coristi ma anche
severa all’occorrenza.
Il suo affetto ci mancherà.
Sara
Maria Ribul e il
Coro Giovanile Femminile
A metà degli anni ’90
Maria Ribul Del Piccolo aggiunge un nuovo coro, completamente femminile, a
quelli che già dirige. Il nuovo
gruppo vocale è formato da
ragazze maturate all’interno
dell’esperienza dei Minicantori di Bes, e di età compresa fra i dodici e i vent’anni.
Non è semplice gestire un
gruppo di voci così giovani,
tanto diverse per età e per tipologia, e non è nemmeno
semplice trasmettere loro
l’interesse e l’amore per la polifonia sacra. Eppure è
proprio su questo tipo di repertorio che inizialmente la
maestra Ribul si concentra,
soffermandosi in particolare
sulle armonizzazioni di
Nicola Conci, Bepi de Marzi e
Riccardo Giavina.
L’impegno e l’enorme
esperienza che la maestra
dona al gruppo, vengono ripagati con entusiasmo e il
nuovo coro ha l’occasione di
esibirsi in vari concerti e rassegne corali, organizzando
anche una tournée in
Svizzera. Oltre ad essere la
vera forza motrice del coro,
Maria, con l’umiltà cui ci ha
da sempre abituati, riesce
anche a gestire egregiamente
il naturale ricambio delle
voci, a dare a ciascuna spazio
e fiducia, e ad assecondare le
nuove richieste che giungono
dalle fila.
Anche lavorando con un
coro ormai molto ridotto in
termini di elementi, Maria
non soltanto mantiene alta la
qualità dell’insieme, ma
continua a pag. 10
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0010 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
10
«La Voce Amica»
adatta anche con fantasia il
repertorio alle nuove necessità.
Negli ultimi anni di attività, infatti, la Corale Giovanile di Bes comincia a spaziare in ambito profano,
studiando i sei Notturni di W.
A. Mozart e cimentandosi
nell’esperienza a voci miste
con l’esecuzione di alcuni
brani di John Dowland tratti
dal repertorio rinascimentale
anglosassone. La bravura e la
dedizione di Maria vengono
riconosciute anche dal
maestro Manolo Da Rold,
che armonizzò appositamente per lei, basandosi sulle
caratteristiche della Corale
Giovanile, il brano Ave Vera
Virginitas.
Quello che Maria ha compiuto con la Corale Giovanile
di Bes è stato certamente un
percorso musicale di grande
valore: tramandare il vasto
repertorio corale per voci
femminili, riuscire a far
emergere le doti individuali e
di gruppo, curare tutti gli
aspetti artistici che un coro richiede, sono tutti compiti delicati e importantissimi. Ma
Maria non ha fatto solo
questo. Grazie alla sua testardaggine, al suo impegno, al
suo affetto per tutte le ragazze
e al suo entusiasmo è riuscita
a tenere coeso il gruppo, trasmettendo l’importanza del
lavoro di squadra, della solidarietà, dell’affetto e dell’aiuto reciproco. La guida
materna ma salda e ferma, di
Maria è stata per tutta la
Corale Giovanile motivo di
crescita personale e umana,
unita all’amore per il canto.
Elettra De Biasi
Gabriele Lorenzon
è il nuovo di
rettore del coro
parrocchiale
Corale Giovanile.
palcoscenici più disparati (da
Arabba a Fortezza, da Bes a
Salce) e sotto la guida e il
gesto chiaro di Maria iniziavo
a cantare melodie popolari,
brani polifonici, pezzi sacri e
chi più ne ha più ne metta!
Non ho difficoltà a riconoscere la valenza educativa
che ha avuto per me il cantare
in coro in fase di formazione.
Maria infatti sapeva bene
come porsi di fronte ad una
squadra di bambini più o
meno disciplinati e in seguito
ad un coro giovanile o di
adulti. Ha saputo comunicare la disciplina e l’umiltà
necessarie per accostarsi alla
Musica, senza tralasciare l’aspetto ludico che la stessa
contiene.
In breve posso quindi dire
che se ora la Musica è diventata anche il mio lavoro
una grossa fetta di merito va
anche a Maria Ribul, che mi
ha guidato per prima in
questo fantastico mondo.
Chiara Isotton
Nota: Vi proponiamo una
foto di Chiara, tratta dal-
l’ultima Opera “La stanza
terrena” di A. Miari, in cui è nel
ruolo di Emilia, la protagonista.
L’Opera è stata eseguita al Comunale di Belluno sabato 6 novembre scorso. Complimenti ed
auguri, Chiara! La tua maestra
Maria Ribul è senz’altro orgogliosa di te.
***
Maria Ribul e
i Minicantori
Posso senz’ombra di
dubbio considerarla la mia
prima Maestra; infatti i miei
primi passi musicali li ho
mossi proprio in seno al coro
dei Mini Cantori di Bes.
Sono fondamentalmente
convinta che l’amore e la dedizione che Maria ha messo in
tutti questi anni verso la
Musica e in particolare per il
canto corale, siano un dono
prezioso non solo per le comunità di Salce e dintorni,
ma per tutta la realtà musicale bellunese.
Mi sembra ieri che vestita
con jeans, camicetta bianca e
maglioncino rosso salivo sui
IL SEGRETO DELLA GIOIA
“Ti svelerò il segreto della
santità e della gioia”.
Se ogni giorno, per cinque
minuti, frenerai la tua fantasia, chiuderai gli occhi alle
cose sensibili, le orecchie a
tutto il brusio delle cose
terrene e sarai capace di ritirarti nel santuario della tua
anima battezzata, tempio
dello Spirito Santo, e parlerai a questo Santo Spirito
dicendogli:
“Spirito Santo, anima
della mia anima, io ti adoro,
dammi la tua luce, guidami,
rendimi forte, dimmi parole
di consolazione.
Dimmi tutto quello che
devo fare.
Prometto di ubbidirti, in
tutto quello che mi domanderai e di accettare quanto
mi accadrà per tuo volere.
Mostrami solamente qual
è la tua volontà...”.
...Se riuscirai a fare
questo, la tua vita trascorrerà
gioiosa e serena, la consolazione abbonderà in mezzo
alle tribolazioni, perché ti
sarà data la grazia proporzionata alle prove e la forza
per sopportarle; così sarai
guidato fino alle porte del
paradiso, ricco di meriti. La
docilità allo Spirito Santo è
il segreto della santità e della
gioia.
Card. Mercier
La maestra Maria Ribul non
ci ha lasciati orfani. Lei
stessa, infatti, aveva indicato
il suo successore nella
persona di Gabriele, che da
tempo teneva al suo fianco
quale valido sostegno e aiuto
e che ora è a tutti gli effetti il
nuovo direttore del nostro
coro parrocchiale.
Con lui sono stati assolti
tutti gli impegni che avevamo
in programma per l’estate,
ora ci stiamo preparando per
quelli che ci aspettano nell’immediato. È bello e doveroso mettere in evidenza
un fatto molto importante avvenuto dopo la morte di
Maria: è l’esperienza di collaborazione con i coristi di “Coi
de Bes”. Tutto è nato spontaneamente per cui fra noi c’è
spirito di unità, di condivisione e di sostegno reciproco. Insieme facciamo le
prove mercoledì sera e insieme abbiamo cantato le
Messe per la nostra Maria, per
i rispettivi patroni S. Fermo,
San Bartolomeo e San
Martino in qualche altra occasione. Fuori parrocchia
abbiamo animato una domenica la Messa presso la
casa di riposo di Cavarzano e
in occasione dell’inaugurazione della nuova Cappella
dell’ospedale di Belluno abbiamo eseguito tre canti del
nostro repertorio: l’Inno al
Creatore, l’Ave Maria di Arcadelt e il “Benedicamus
Domino”.
Una parola d’incoraggiamento e di gratitudine va rivolta anche al bel gruppetto
di gioventù che fa parte del
nostro Coro affinché, fra
studio, sport, lavoro e quant’altro, sappiano trovare
sempre una buona motivazione per donare volentieri il
loro contributo di voci
fresche e belle.
Al nostro nuovo direttore
auguriamo con tutto il cuore
“buon lavoro”. Da parte
nostra cercheremo di corrispondere con entusiasmo e
costanza, perché il coro parrocchiale di Salce abbia
lunga vita, quale segno di
amore per la nostra Chiesa e
a memoria di Chi, in queste
realtà, ci ha messo l’anima e
che ora ci sta guardando dal
cielo.
Bruna
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0011 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
«La Voce Amica»
CONDIVISIONE
Per il Bollettino 3/09
*Dalle frazioni
Bettin 228; Canal 64; Canzan Alto
35; Canzan Basso 35; Casarine
48.50; Col di Salce266; Giamosa
280,60; Corte di Giamosa 45; Marisiga 51; Peresine 15; Pramagri
101,50; Salce 375; San Fermo 54.
Spese per il Bollettino
di Natale n.3/09
Tipografia 1139,00
Spedizione 14,34
Abbonamenti “Amico del Popolo”
380,00.
Per il Bollettino 1/10
*Dalle frazioni
Bettin 199,80 Canal 41,20; Canzan
Alto 24; Canzan Basso 19; Casarine 56,50; Col di Salce 179,45;
Giamosa 244,72; Corte di Giamosa
10; Marisiga 50; Peresine 30; Pramagri 93; Salce 416,72; San Fermo
65.
Spese per il Bollettino
di Pasqua n. 1/10
Tipografia 618,00
Spedizione 14,04
Per il Bollettino 2/10
*Dalle frazioni
Bettin 199,70 Canal 50,50; Canzan
Alto 30; Canzan Basso 19; Casarine 45; Col di Salce 211;
Giamosa 207; Corte di Giamosa 6;
Marisiga 23; Peresine 19; Pramagri
65; Salce 273; San Fermo 54.
Spese per il Bollettino d’estate
n. 2/10
Tipografia 382,00
Spedizione 46,60
*Altre offerte
Nori Francini Nicolussi 20; Nevia
De Prà - Fisterre 20; N.N. 20; Vittorina Triches 10; Bertilla Cadorin
- UD 50; Luigia Da Rold - Bes 5;
N.N. 15; Renata Piccolin Cadili 20;
Paola Piccolin Pancheri 20; Rina
Deola Venturin 25; Liduina Della
Vecchia - Sedico 20; Lidia Kiss De
Toffol - USA 100 dollari; Attilio
Dell’Eva 10; De Nard Rina ved.
Casagrande - Belgio - 30;.Deola
Rina Venturin 40; Bianca Fenti 20;
N..N. 20; Gabriella Paier Serafini
50; Liliana Selle Piccolin 50; Marta
Frigimelica 30; Giorgio Fant 30.
Per le Opere
della Parrocchia
*In memoria
- dei defunti di famiglia, sorelle
Ada ed Enrichetta De Salvador 100
(omesso);
- d Laura De Nard, la mamma 50;
- dei defunti di famiglia, Nevia De
Prà 20;
- di Carlo D’Incà, la famiglia 60;
- dei defunti Caldart, Renato
Caldart 40;
- dei defunti di famiglia, Alberto
Giamosa 500;
- di Gilberto De Marco, la famiglia
100;
- di Corrado Zandomenego, la famiglia 300;
- dei defunti genitori, don Rinaldo
De Menech 100;
- di Luigi ed Angelica Capraro, la
figlia 10;
- di Dino Trevisson - la fam. Renzo
De Biasi 70;
- di Silvio Toffoli, i figli Antonio e
Gilma 100; la nipote Elena 50; Rachele e Antonio Totaro 100; fam.
Giambattista Arrigoni 50; Cici
Carlin 30;
- dei defunti genitori, Vittorina
D’Incà 30;
- dei defunti di famiglia, Lina
Bianchet 30;
- del marito, Ernesta Bristot Fagherazzi 20;
- di Maria Del Piccolo Ribul, Cici
Carlin 30;
- di Laura De Nard, la mamma 50;
- di Adriana Reolon, Nadia Cibien
50;
- dei genitori, Raffella Dell’Eva 10;
SCUOLE PARITARIE
- di Renato Pison, moglie e figlio
100;
- di Gimo Selvestrel, la figlia 50;
- di Pietro Dell’Eva, la moglie 20;
* In occasione
- del Matrimonio di Alessandro
Gaggia e Anna Impallimeni, la famiglia Gaggia 1000;
- del Battesimo di Elisa Zanella, i
genitori 100; i nonni Consales 50; i
nonni Zanella 50;
- della Cresima di Marco D’Incà, i
genitori 50; la nonna D’Incà 35; la
nonna Pierina 50;
- della Cresima di Antonella De
March, i genitori 70;
- della Cresima di Valentina
Fontana, la nonna Santina 50;
- altri genitori per Cresima del
figlio 100;
- del 25o di Matrimonio di Cristina e
Sergio De Min, gli sposi 50; i genitori Colbertaldo 50;
- della Prima Comunione di Giovanni Candiago, la nonna Candiago 100; la famiglia 50;
- della Prima Comunione di Alessia
Bonin, la famiglia 50;
- della Prima Comunione di Gloria
Cassetta, la famiglia 50;
- della Prima Comunione di Francesca Giannone, la famiglia 50;
- della Prima Comunione di Alice
Tormen, la famiglia 50;
- del matrimonio di Martina Lovadina e Andrea De Bon, gli sposi
50; in mem. di Dario Da Rold,
nonna Anna 150;
- del 50o di Matrimonio di Umberto
e Gina Fagherazzi, 100;
- della festa di Cresima, le famiglie
82;
- del Battesimo di Leonardo Bogo, i
nonni Marino e Fernanda 50;
- della Cresima di Alberto Lasciarrea, la famiglia Lorenzon 50,
- del loro matrimonio, Valentina
Candeago e Alessandro Fardin,
200; i genitori Candeago 200;
- del 60o di Matrimonio, Gianni e
Lidia Bozzetto, gli sposi 350;
GRAZIE
La parola “grazie” è
piccola perché è breve e
facile da pronunciare; ed
è magica perché racchiude il segreto che può
cambiare il mondo. La riconoscenza è, tra le virtù,
la meno esercitata ed è
così poco praticata che, a
ragione, si può affermare
che la scortesia dilaga
ovunque, anche fra le
persone socialmente e religiosamente più impegnate ed elevate. Ci lamentiamo di vivere in
mezzo agli ingrati e non ci
accorgiamo che gli ingrati spesso siamo noi.
(dalla presentazione
del libro “Grazie” di Novello
Pederzini)
11
- del matrimonio di Denis e Laila
De Marchi, gli sposi 100; la
mamma Lucia Dell’Eva 50;
- del Battesimo di Gabriele Pastori,
i genitori Giacomo e Mara 100;
- del matrimonio di Ivana Ronchi e
Tomaso Zampieri, gli sposi 150; i
genitori Ronchi 150; i genitori
Zampieri 100;
- del battesimo di Arianna Caldart, i
genitori 100; nonna Alda 50;
- del matrimonio di Carolina Dalle
Mule, N.N. 250;
- del 50o di Matrimonio di Giovanni
e Giuseppina Dal Pont, gli
sposi150; i figli 100;
- di Maria Grazia Fugagnollo
Gaggia, il marito 1000;
- di Giuseppe D’Isep, moglie e
figlia 50;
- Angelo Fant, moglie e figlio 50;
- dei defunti di famiglia, le sorelle
Ada e Antonietta De Salvador.
Altre offerte
In on. della B.V., Elsa Cicuto
100; Nadia Bortot 40; N.N. 40;
Giorgio Casol 40; Margherita Fagherazzi 20; N.N. per beneficenza
100; N. N. 50; Margherita Canton
100; N.N. 100; Rosa Zandomenego
50; Walter De Barba 50; N.N. di
ringraziamento 50; Giovanni Roni
20; N.N. 150 (in occasione particolare); N.N. 50; Giulio Gamelli
50; N.N. 100;
Una iniziativa da segnalare che
riteniamo importante: L’Associazione Quattro Stelle “don
Gioacchino Belli” ha messo a disposizione della parrocchia la
somma di 950.00, a sostegno di
persone o famiglie bisognose della
Parrocchia. Ringraziamo commossi! Le opportunità non sono
mancate e (purtroppo) non mancheranno. Grazie a nome di tutti.
NB.
Da ricordare anche altre offerte per fiori in occasione di
varie feste in parrocchia o nelle
chiese frazionali. Un grazie a
tutti.
Per la chiesa di San Fermo
- in mem. di Anna Viel Zanchetta, la famiglia 100;
- in occ. della festa di Santa
Giuliana 2010, pranzo di beneficenza 1.468,00:
Per la Scuola Materna
- La Parrocchia 3.200;
- Uso sala 100;
- in memoria dei genitori, Rita
Righes Tormen 50;
- Ernesta Bristot Fagherazzi 20;
- Anna Bortot 20;
- in occasione della Cresima di
Luca Defendi, i nonni Dal Pont
50;
- del 50o di Matrimonio di Giovanni e Giuseppina Dal Pont, gli
sposi100;
- N.N. (da fuori parrocchia) in
occasione del Mercatino di San
Martino 30.
Chiediamo scusa per eventuali errori od omissioni, sempre
pronti a darne comunicazione. A
tutti il grazie più sincero.
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0012 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK
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«La Voce Amica»
Alle neo “Dottore”
i nostri complimenti e tanti tanti
auguri perché l’impegno nello studio
si concretizzi in un lavoro
sereno e durevole.
SARA ZANETTE
ELISA
si è laureata in
Chimica e Tecnologie
Farmaceutiche
il 12 ottobre scorso, presso
l’Università degli studi
di Padova.
si è laureata
il 20 luglio 2010
a Ferrara in
“Economia e Gestione
delle Imprese e degli
Intermediari Finanziari”.
MARTINA
COLBERTALDO
ANNA
si è laureata il 29 ottobre
scorso a Padova in
Infermieristica.
Dottorato in Informatica
a Enschede
(Olanda)
14 ottobre 2010.
Che ne sarà della nostra
scuola materna?
In data 29 ottobre 2010 il
giornale “Avvenire” pubblicava una drammatica denuncia delle associazioni
della scuola cattolica dal
titolo ”O si cambia o per noi
è un colpo mortale”.
E aggiungeva: “Con queste
cifre la maggior parte dei
nostri istituti saranno costretti a chiudere”.
Cos’era successo? Era
successo che nella Finanziaria 2011 si prevedeva che
il contributo dello Stato per
le scuole paritarie veniva tagliato del 47%, riducendolo
da 534 milioni di euro a
281.2, mettendoci nella necessità di chiudere le nostre
scuole. Quello che fa impressione è la miopia e l’insipienza di chi prende queste
decisioni, perché le scuole
paritarie in Italia, frequentate da oltre un milione
di alunni, fanno risparmiare
allo Stato, ogni anno, 6 miliardi e 245 milioni di euro,
come documentato dall’allegato riquadro che vi presentiamo.
A fare bene i conti se, per
assurdo, i quasi 8 milioni di
alunni che frequentano la
scuola di Stato, frequentassero tutti una scuola paritaria, lo Stato spenderebbe
complessivamente poco più
di 5 miliardi di euro all’anno, mentre solo per
questi 8 milioni di alunni,
nella nuova finanziaria
sono stanziati 42 miliardi (2
miliardi in meno dello
scorso anno). Come si fa a
chiudere gli occhi di fronte a
queste cifre? Come si fa solo
a pensare di strozzare la
scuola paritaria, mettendo
in ginocchio l’economia
dello Stato?
All’annuncio del taglio
del 47% del contributo di
Stato, le scuole materne paritarie della provincia di
Treviso, che sonol’80%,
hanno consegnato al prefetto le chiavi dei loro
istituti, come segno concreto
dell’impossibilità di portare
avanti l’attività scolastica
per il prossimo anno.
Anche noi, assieme alle
altre scuole materne paritarie del comune di Belluno,
dovremmo chiudere i battenti e portare davanti al
prefetto circa 400 bambini.
Sarebbe la totale crisi nella
provincia e, a livello nazionale, dello Stato.
In data 12 novembre
scorso il governo ha
“trovato” altri 250 milioni
per le paritarie. Mancano
ancora 10 milioni per arrivare alla quota dello scorso
anno e quelli assegnati non
saranno prontamente disponibili e quindi si richiederanno tempi lunghi per
l’erogazione agli istituti.
Anche questo creerà notevoli problemi di sussistenza, che non eliminano
totalmente la triste necessità
di chiudere la nostra scuola
materna.
Riteniamo importante
che si conosca e riconosca
che l’aiuto alle paritarie non
solo non porta via niente a
nessuno, ma fa risparmiare
allo Stato 6 miliardi e 245
milioni di euro ogni anno,
una montagna di soldi,
come si vede.
Ma ci sarà ancora
qualcuno così miope o in
evidente mala fede, da
chiedere “meno soldi alle
scuole paritarie e più soldi
alla scuola di Stato“? Saremmo all’assurdo! Ma pur
di essere “contro”, si fa così e
si dice tutto, anche l’assurdo, appunto.