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start up
wib machines
Compri sul web, ritiri al
distributore automatico
E' ciò che permette di fare la macchina, lanciata da una
startup italiana, per la vendita automatica intelligente,
grazie a una tecnologia in grado di commercializzare
ogni tipo di prodotto
di valeria panigada
Num. 12 - Dic 2014
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osmetici, prodotti alimentari freschi, vino, ma anche cellulari e prodotti
di elettronica, così come
beni di lusso e accessori moda. Il
distributore automatico si evolve e
diventa un supermercato compatto,
dove al posto delle classiche spirali c'è un software in grado di commercializzare ogni tipo di prodotto. Non solo. Gli acquisti possono
essere fatti anche dal web, tramite
pc, tablet o smartphone, e ritirati in
un secondo momento. E' questa la
doppia rivoluzione di WIB, acronimo di Warehouse in a box (letteralmente "Magazzino in scatola"), che
rompe gli schemi dei classici distributori automatici di bibite e snack.
La startup, fondata da un ingegnere
siciliano, offre una macchina per la
vendita automatica evoluta in grado di gestire, grazie a una tecnologia brevettata, un ampio catalogo di
prodotti permettendo al cliente finale di acquistare anche online e ritirare il prodotto nel punto più vicino
a qualsiasi ora e in qualsiasi gior-
Nino Lo Iacono
E' il fondatore di WIB. Ingegnere meccatronico, laureato al Politecnico di Torino, ha
maturato una esperienza professionale al
Centro Ricerche Fiat
consolidare la struttura, sviluppando il canale commerciale e del marketing. Per questo avvierà nei prossimi mesi una fase di fund raising.
"Entro aprile contiamo di raccogliere 3 milioni di euro", afferma Lo Iacono, precisando che finora WIB ha
ricevuto finanziamenti per 750mila
euro da parte di due fondi di venture capital, Vertis Venture e RedSeed
Ventures, oltre che da ben 16 investitori privati (in qualità di business angels), che hanno preso parte
su SiamoSoci a una vasta campagna di equity crowdfunding. "Siamo alla ricerca di nuovi partner che
vogliano unirsi al progetto, non solo
attraverso un supporto economico,
ma anche in termini di know-how
e competenze trasversali, elementi
altrettanto necessari e importanti
per far crescere WIB", è l'appello
conclusivo di Lo Iacono.
F
start up
come più di 3 miliardi di euro. E se
la concorrenza sembrava mostruosa, Lo Iacono scopre che invece non
esiste nessun distributore che vende
ogni tipologia di merce né tantomeno sul canale online. "Ho visto una
grossa opportunità che racchiudeva
da una parte i vantaggi del vending
e dall'altra l'assenza di concorrenIl gioiello di casa WIB è una struttura di
za diretta", racconta a F Lo Iacono,
pochi metri quadrati, che al suo interno
snocciolando previsioni interessannasconde un sistema flessibile, in grado
di commercializzare quasi qualsiasi tipo di
ti per il futuro: il settore delle smart
prodotto (circa 200 tipologie, anche fragile)
business machines, come WIB, dograzie a moduli integrabili secondo le esigenze. La livrea della macchina può essere
vrebbe dare vita entro il 2020 a un
personalizzata, consentendo di veicolare in
mercato di 7 miliardi di euro solo
modo efficace il brand. E' dotata anche di
un display dove possono essere trasmessi
negli Stati Uniti. Un trend di crescimessaggi pubblicitari o contenuti informativi
consentendo di interagire con il cliente. Il
ta simile è atteso anche in Europa.
costo è tra i 30 e i 50mila euro.
Così dall'idea, il progetto inizia a
muovere i primi passi con l'aiuto di Arca, l’incubatore d’impresa dell’Università di Palermo dove
viene creato il primo prototipo della
macchina grazie al supporto di alcuni imprenditori locali. Ma la vera
svolta arriva nel 2012 con la vittoria
della competizione Seed Lab, che
mette la startup in contatto con innovatori, imprenditori e futuri investitori. I successi e i riconoscimenti
non tardano a venire, tanto da ispirare un articolo di Forbes. WIB
infatti vince il premio Intelligent Vending Competition assegnato da Intel e dopo qualche mese viene selezionata tra
150 startup in tutto il mondo
I ricavi delle smart business
machines attesi entro il 2020
per partecipare all'evento Colsolo negli Usa
lision Conference di Las Vegas.
Arrivano anche i clienti, neppure
tanto piccoli: "Abbiamo firmato acno dell'anno. Vengono così ridotti
cordi con Coop, Despar e Sigma",
i tempi d'attesa per i consumatorivela Lo Iacono.
ri e abbattuti i costi di gestione
Un progetto italiano
per i venditori. I distributori poscon ambizioni internazionali
sono essere posizionati in punti
Le premesse ci sono tutte per crestrategici molto frequentati come
scere anche fuori dai confini naaeroporti, stazioni ferroviarie, cenzionali. "Abbiamo già ricevuto ritri commerciali e grandi aziende.
chieste da Sudafrica, Australia e
Le origini del negozio del futuro
Stati Uniti - afferma il fondatore Il progetto WIB nasce alla fine del
ma pensiamo di iniziare la fase di
2010 quando Nino Lo Iacono, gioespansione partendo dall'Europa,
vane ingegnere siciliano, dopo dieci
privilegiando il Centro Europa con
anni di vita a Torino, vuole tornare
una base molto probabilmente in
nella sua terra di origine per metterGran Bretagna, piazza interessansi in proprio. Ma per fare cosa? La
te sia a livello commerciale che firisposta gli arriva da una approfonnanziario". In termini numerici, le
dita analisi di mercato. Dalle ricerprevisioni sono quelle di realizzare
che emerge che in Italia il mercato
ricavi pari a 50 milioni di euro nel
del vending, vale a dire quello delle
giro di cinque anni.
macchinette distributrici, non è fatMa prima di intraprendere la fase di
to di monetine bensì di cifre enormi
espansione geografica, WIB deve
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WIB è stata premiata da Intel Internet of
Things (foto a sinistra). Proprio l’integrazione della macchina al web consente di
raggiungere i consumatori anche online,
attraverso i social e le community.
La startup ha già ricevuto manifestazioni
di interesse sul mercato nazionale e
internazionale. E' da poco stato inaugurato il primo WIB store realizzato per
IperCoop Sicilia.
Num. 12 - Dic 2014
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