Istituto di Istruzione Superiore Statale - Istituto Parentucelli
Transcript
Istituto di Istruzione Superiore Statale - Istituto Parentucelli
Istituto di Istruzione Superiore Statale Parentucelli - Arzelà Piazza Ricchetti – 19038 Sarzana (SP) Tel. 0187 610831 – Fax 0187 691048 Codice meccanografico SPIS01100V Cod. fisc. 90029230118 Email: [email protected] Pec: [email protected] A. S. 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5a SERVIZI per l’AGRICOLTURA e lo SVILUPPO RURALE sez. G Sarzana, 09.05.2016 Il Coordinatore prof. Silvio Baudoni Il Dirigente Scolastico (Dr.ssa Vilma Petricone) Istituto di Istruzione Superiore Statale Parentucelli - Arzelà Piazza Ricchetti – 19038 Sarzana (SP) Tel. 0187 610831 – Fax 0187 691048 Codice meccanografico SPIS01100V Cod. fisc. 90029230118 Email: [email protected] Pec: [email protected] CONTENUTO: SCHEDA SUL PROFILO DELLA CLASSE SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CdC SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROVE SVOLTE SCHEDA DI SOTTOSCRIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE SCHEDE INFORMATIVE SULLA PROGRAMMAZIONE DI: ITALIANO STORIA MATEMATICA INGLESE VALORIZZAZIONE delle ATTIVITA’ PRODUTTIVE e LEGISLAZIONE di SETTORE AGRONOMIA TERRITORIALE e ECOSISTEMI FORESTALI ECONOMIA AGRARIA e SVILUPPO TERRITORIALE SOCIOLOGIA RURALE e STORIA dell’AGRICOLTURA SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE RELIGIONE ALLEGATI: N. 2 TESTI DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME N. 6 GRIGLIE DI CORREZIONE E VALUTAZIONE N. 1 FILE Excel e n° 2 schede riassuntivo delle ESPERIENZE di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO N. 2 DOCUMENTI RELATIVI AL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO N. 4 DOCUMENTI RELATIVI AL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE SCHEDA SUL PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 27 studenti : n. 19 maschi e n. 9 femmine PROSPETTO EVOLUTIVO CLASSE Iscritti (N. studenti) a 3 4a 5a Promossi Giugno (Numero) Promossi Settembre (Numero) Non Promossi (Numero) 19 23 7 4 1 0 29 27 28 (Numero) 2 0 1 Le seguenti materie hanno subito, nel triennio, un avvicendamento dei docenti incidendo sulla didattica in modo: Materia Matematica Materie di Indirizzo Scienze Motorie Ritirati ininfluente significativo determinante X X X PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE Classe molto numerosa,ha mantenuto nel corso del triennio un numero di allievi pressochè costante, come si evince dal prospetto evolutivo precedentemente descritto. Nel corso del terzo anno un alunno si è ritirato ed un altro si è trasferito in altra sede. Al termine dell’anno un solo allievo non è stato ammesso alla classe successiva. All’inizio del quarto anno sono stati inseriti due allievi, uno non promosso della classe quarta precedente e l’altro proveniente da altra scuola. Alla fine dell’anno tutti gli studenti sono stati ammessi alla classe quinta. L’inserimento di un nuovo alunno in classe quinta ha compensato il ritiro di un altro allievo nel corso dell’anno scolastico. Allo stato attuale gli allievi frequentanti sono 27 dei quali due con lievi disturbi specifici dell’apprendimento, per i quali sono state adottate tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi come da Dpd allegato, e quattro diversamente abili, tre con obiettivi minimi e il quarto con programmazione differenziata. Le dinamiche relazionali , pur generalmente positive, hanno in qualche caso evidenziato comportamenti per i quali è stato necessario intervenire con richiami verbali e, a volte, scritti. Il consiglio di classe ha sempre ricercato, comunque, il dialogo stimolando gli allievi a una proficua partecipazione e maggiore responsabilità, qualità queste che sono emerse durante le esperienze di Alternanza Scuola Lavoro, i Progetti di Scambio e le Visite Aziendali. Tali esperienze,inoltre, hanno conseguito ricadute positive soprattutto nell’ottica di una integrazione tra apprendimento formale e non formale. Il metodo di studio in diversi casi non sempre adeguato e , in molte altre situazioni poco efficace ha trovato talora ulteriore difficoltà soprattutto nelle discipline dove l’approccio necessariamente teorico ha richiesto abilità e competenze sempre maggiori nell’arco del triennio. . SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE GENERALE DEL CdC 1. OBIETTIVI TRASVERSALI Descrizione degli obiettivi trasversali previsti dalla programmazione didattica annuale e coerenti con quelli definiti nel POF Educare alla socialità, alla tolleranza e alla cittadinanza attiva Educare al rispetto reciproco, dell’ambiente scolastico e di tutti gli operatori della scuola Educare all’uso dello spirito critico nel rispetto delle regole e dei ruoli Motivare allo studio e alla consapevolezza Incrementare la capacità di concentrazione e di partecipazione attiva alle lezioni e alle attività scolastiche Sviluppare la collaborazione nel lavoro di gruppo e nelle attività laboratoriali Affinare la comunicazione nei linguaggi veicolari e in quelli specifici Consolidare e ampliare la gestione delle conoscenze e dei metodi di studio Indurre la capacità di orientamento e di autovalutazione Stimolare la progettualità e l’uso del problemsolving nelle diverse situazioni Raggiunti Raggiunti parzialmente totalmente (% Studenti) (% Studenti) 50% 50% 50% 50% 50% 50% Per quanto riguarda gli obiettivi didattici disciplinari si rimanda alle schede sintetiche dei singoli docenti che fanno parte integrante del documento. Il grado di raggiungimento parziale o totale di tali obiettivi risulta dalle singole valutazioni dei candidati e dai crediti scolastici e formativi attribuiti. 2. ATTIVITA` INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI MODULI DI SOSTEGNO E/O RECUPERO MATERIA Matematica Economia Agraria e Sviluppo Territoriale Agronomia n. studenti 27 27 27 n. ore 3 3 2 CINEFORUM : “Corri ragazzo corri”regia di Pepe Danquart, Francia-Germania 2013 “ Pride”regia di Matthew Warchus – Regno Unito 2014 “Mustang”regiadi DenizGamzeErgùven- Film Tv 2015 VIAGGI D'ISTRUZIONE : Berlino– 6gg. (dal 4 al 9 aprile) – 9studenti partecipanti LEZIONI E SEMINARI ARGOMENTO Incontro sulla donazione del sangue Incontro con Don Aniello Corso sulla sicurezza n. ore 2 2 4 USCITE DIDATTICHE – VISITE GUIDATE DESCRIZIONE Visita a frantoio e azienda vitivinicola n. ore 2 ORIENTAMENTO TIPOLOGIA Open day organizzato dall’Università di Parma Incontro orientativo all’Università di Genova Alma Diploma n. ore 2 2 4 STAGES E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Gli alunni sono stati coinvolti in progetti di alternanza scuola-lavoro, collaborando con aziende vitivinicole, olivicole e vivaistiche presenti sul territorio DESCRIZIONE Per il 4 e il 5 anno V. Allegato Per il terzo anno la documentazione è stata allegata in formato cartaceo. n. studenti n. ore ALTRE ATTIVITA` : - Partecipazione alla Selezione per Progetto Erasmus+ Mobilità Studenti “L’Italia@Vola” ( tre settimane di work experience in Aziende di settore per la promozione dei prodotti agroalimentari Italiani online in UK – Portsmouth) - Allestimento e Partecipazione alla Manifestazione “Atri Fioriti” – Sarzana - Progetto “il quotidiano in classe”per l’intero arco dell’anno SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROVE SVOLTE CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE I criteri generali deliberati dal Collegio dei Docenti per la valutazione delle prove di verifica degli studenti nel corso dell’anno scolastico sono sintetizzati nella seguente griglia Criteri di valutazione Prove consegnate non svolte Rifiuto di verifiche orali Impegno nullo Gravi lacune nei contenuti Espressione scorretta Coerenza logica mancante Lacune nei contenuti Espressione incerta Coerenza logica incerta Conoscenza dei contenuti essenziali Espressione semplice ma corretta Coerenza logica essenziale Conoscenza completa dei contenuti Espressione corretta e lineare Coerenza logica completa Conoscenza approfondita dei contenuti Espressione corretta e pertinente Coerenza logica e argomentativa Capacità autonome di analisi e sintesi Giudizio di valutazione Voto in decimi NON VALUTABILE 1-2 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 3-4 INSUFFICIENTE 5 SUFFICIENTE 6 DISCRETO/BUONO 7-8 OTTIMO 9 - 10 Gli insegnanti hanno tenuto la massima trasparenza nell’uso delle griglie di correzione delle prove disciplinari e, se possibile, hanno messo al corrente gli studenti sul metodo di correzione e di valutazione prima delle prove stesse. PREPARAZIONE ALLE PROVE DELL’ESAME DI STATO Il Consiglio di Classe, seguendo le linee indicative tracciate dal Collegio dei Docenti, ha ritenuto di effettuare prove a simulazione delle prove d'esame con le seguenti modalità: DATA PROVA SIMULATA MATERIE COINVOLTE Agronomia territoriale, Valorizzazione attività produttive, Inglese e Matematica Italiano TEMPO ASSEGNATO 15.03 terza 3,5 ore .03 prima 18.03 seconda 27.04 terza* 02.05 prima Agronomia, Valorizzazione attività produttive, Inglese e 3 ore Matematica Italiano 6 ore 04.05 seconda Economia agraria e sviluppo territoriale TIPOLOGIA DI VERIFICA B 6 ore Economia agraria e sviluppo territoriale 6 ore 6 ore B utilizzando i seguenti criteri: il numero di materie coinvolte nelle simulazioni della terza prova è 4 la tipologia delle simulazioni della terza prova è B il numero di quesiti nelle simulazioni della terza prova è 12 / *11 ( Inglese con Testo + 2 quesiti) I risultati conseguiti nelle simulazioni delle prove d’esame hanno evidenziato difficoltà nel mantenere un impegno prolungato, soprattutto per quanto riguarda i tempi di concentrazione e l’organizzazione del lavoro. SCHEDA DI SOTTOSCRIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IL CONSIGLIO DI CLASSE Il presente documento è stato approvato e sottoscritto dal Consiglio di Classe in data 07.05.2015 ed affisso all’Albo il . Italiano e Storia COGNOME E NOME DEL DOCENTE Zanello Linda Matematica Sciacca Paola Inglese Valorizzazione delle Attività Produttive e Legislazione di Settore Economia Agraria e Sviluppo Territoriale Agronomia Territoriale e Ecosistemi Forestali Sociologia Rurale e Storia dell’Agricoltura Scienze Motorie e Sportive Mazzoni Lucia Religione Steardo Lorenzo DISCIPLINA FIRMA Peparini Paolo Baudoni Silvio Sarti Andrea Sarti Andrea Ferrari Laboratori Tecnologici Laboratori Tecnologici n. n. n. n. n. n. n. Claps Carmelo Esso è integrato da: 10 SCHEDE INFORMATIVE SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE 2 testi di simulazione della PRIMA PROVA d’esame effettuate 2 testi di simulazione della SECONDA PROVA d’esame effettuate 2 testi di simulazione della TERZA PROVA d’esame effettuate 3 griglie di valutazione della PRIMA PROVA d’esame utilizzata 1 griglia di valutazione della SECONDA PROVA d’esame utilizzata 1 griglia di valutazione della TERZA PROVA d’esame utilizzata Sarzana, 09.05.2015 Il Dirigente Scolastico (Dr.ssa Vilma Petricone) SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : ITALIANO Docente : Linda Zanello N. di ore svolte: 106 Libri di testo utilizzati : P. Di Sacco “Chiare Lettere “ vol. 3° - Dall'Ottocento ad oggiEdizioni Scolastiche Bruno Mondadori Altri materiali : Riviste, quotidiani, fotocopie a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente (80%) parzialmente (20%) 1. Conoscere le nozioni di base 2. Acquisire adeguate competenze linguistiche sia scritte sia orali 3. Comprendere e commentare i testi, collocandoli nel contesto appropriato 4. Sapersi esprimere in modo efficace 5. Rielaborare in modo personale le nozioni acquisite b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO 1. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. La nuova immagine della scienza nell'età del Positivismo ; in letteratura Naturalismo e Verismo G. Verga : formazione ed opere, la “conversione” al Verismo La crisi del razionalismo : Decadentismo e Simbolismo G. D'Annunzio : vita,opere e poetica G. Pascoli : vita, opere e poetica Il nuovo romanzo del Novecento : l'esperienza di I. Svevo L. Pirandello : relativismo e umorismo. Il tema del doppio e le “maschere nude” Le Avanguardie del Novecento, in particolare il Futurismo L'evoluzione della poesia nel Novecento : G. Ungaretti E. Montale : vita,opere e poetica La nuova posizione degli intellettuali : il Neorealismo c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 1. 1. 2. 3. 4. Lezione frontale Lezione interattiva e partecipata Studio guidato Interventi individualizzati Esercitazioni di riepilogo STRUMENTI : Testi, manuali, fotocopie, lettura di articoli di quotidiani d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE 1. 1. 2. 3. 4. 5. Colloquio Saggio breve Analisi del testo Tema storico o argomentativo Ricerca Relazione Almeno 3 prove scritte e 2 interrogazioni orali a quadrimestre e) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE 1. 1. 2. Cineforum Conferenze Il quotidiano in classe Il Docente Linda Zanello SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : STORIA Docente : LINDA ZANELLO N. di ore svolte: 55 (alla data del documento) Libri di testo utilizzati : Trombino-Villani- Giusti “ Le rotte della Storia” vol. 3° -Dal secolo XX ai giorni nostri – Edizioni Il Capitello Altri materiali : appunti, fotocopie, sussidi audiovisivi a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI 1. 2. 3. 4. 5. Raggiunti Raggiunti totalmente (80%) parzialmente (20%) Conoscere gli argomenti del programma Comprendere ed utilizzare le periodizzazioni, i termini ed i concetti specifici Localizzare i fenomeni nello spazio e nel tempo Ricostruire la complessità del fatto storico, individuando rapporti e collegamenti Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande e a dilatare il campo delle prospettive b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO L'età giolittiana La prima guerra mondiale La Rivoluzione russa L'economia degli anni venti e la crisi del '29 L'età dei totalitarismi : fascismo, nazismo, stalinismo La seconda guerra mondiale L'Italia repubblicana Gli sviluppi del secondo dopoguerra c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI Lezione frontale Lezione interattiva e partecipata Studio guidato Interventi individualizzati Esercitazioni di riepilogo STRUMENTI : Testo in adozione, fotocopie, articoli, sussidi audiovisivi d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Colloqui Discussioni guidate Test semistrutturato Numero delle prove : almeno due per quadrimestre e) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE 1. 1. 2. Ricerche ed approfondimenti Cineforum Visite guidate Il Docente Linda Zanello SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : MATEMATICA Docente : SCIACCA PAOLA N. di ore svolte: 73 (alla data del documento) Libri di testo utilizzati : Matematica.rosso 5 Bergamini Trifone Barozzi a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti Raggiunti totalmente (%) parzialmente (%) 1. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; 2. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; 3. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare 4. Inquadrare i problemi di scelta, conoscerne la classificazione, 5. Saper tradurre un problema reale in un modello matematico e saper determinarne la soluzione ottima 30 35 70 65 60 70 40 30 80 20 b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Studio di funzione; studio del grafico qualitativo della funzione; Derivata di una funzione; derivate fondamentali; Funzioni crescenti e decrescenti; massimi e minimi di una funzione; flessi e derivata seconda; Problemi di max. e min. in ambito economico; Funzioni economiche a una variabile; La Ricerca Operativa; Classificazione di problemi di scelta; Il problema delle scorte; La scelta tra più alternative; c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI Lezioni frontali , esercitazioni individuali e di gruppo, analisi dell'errore come strumento di riflessione e recupero individualizzato, laboratorio, Problem solving, lavori individuali o di gruppo, esercitazioni guidate. Collaborazione e supporto, durante le lezioni, con docenti specifici per recupero e potenziamento. A supporto della didattica in classe, il docente ha utilizzato le seguenti tecnologie: Navigazione in rete per la ricerca d’ informazioni e di materiale utile all’approfondimento e al recupero. d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE prove scritte (aperte, strutturate) e orali prove di laboratorio lavori di gruppo realizzazione di prodotti Numero minimo di prove scritte (con problemi o domande aperte) a quadrimestre: Il Docente PAOLA SCIACCA SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Esami di stato a. s. 2015 - 2016 V G Agrario MATERIA : INGLESE DOCENTE : LUCIA MAZZONI NUMERO DI ORE SETTIMANALI SVOLTE : 3 LIBRO DI TESTO UTILIZZATO : P Careggio E Indraccolo - AGRIWAYS - Edisco MATERIALI DELLA CLASSE ONLINE : su GOOGLE ACCOUNT “inglesequintagagrario” (password: “vivalaquintag”) ALTRI MATERIALI : fotocopie da libri di testo per il medesimo indirizzo di studi relative all’acquisizione delle competenze operative (lessico, uso dei dizionari, strutturazione di mappe concettuali, rielaborazione del testo,ecc.) ; modello di CV Europeo, materiali vari da siti Internet in LS dedicati alla didattica: BBC Learning, Europass, Simple English Wikipedia, etc. Macroargomenti svolti nell'anno OBIETTIVI PREFISSATI *Modulo propedeutico al consolidamento degli strumenti di apprendimento. Individuare Key words, Elaborare Mind maps, Ricostruire informazioni da note sintetiche, schemi e grafici. Vocabolario di settore, Uso consapevole dei dizionari, Individuare False Friends e Collocations, Botany and Agronomy Vineyards and Wine Olive growing and Oil production Soil and Water Management Water and Agriculture Floods and Soil erosion Food Processing and Preservation Redazione di Curriculum Vitae e Domande di Lavoro Farm Management e Marketing di prodotti agroalimentari *WEBQUEST E PRESENTAZIONI PERSONALI su Google Account Metodologie utilizzate Esercitazioni su Libro di Testo specifici compiti di Fotocopie Websites apprendimento didattici in L2 Dizionario digitale Analisi testuale e potenziamento delle strategie di Conoscere gli elementi lettura e sintesi di essenziali delle colture testi informativi in vinicole e olivicole, L2.Webquest su analizzando lessico e caratteristiche delle funzioni linguistiche dei colture e realtà testi proposti e riutilizzare le locali conoscenze per descrivere la realtà locale Analizzare, comprendere e collegare documenti scritti e orali su risorse idriche e uso Lettura e comprensione di in Agricoltura. Indagine testi personale sulla gestione Ascolto e lettura di locale del dissesto interviste e articoli idrogeologico online. Produzione personale. Conoscere gli elementi essenziali della lavorazione agroalimentare e della conservazione conseguente ed individuare il lessico specifico in LS Strumenti e supporti didattici Analisi e comprensione del testo, webquest guidata sugli argomenti in questione Acquisire gli strumenti linguistici per descrivere se stessi e la propria esperienza in ambito sociale e lavorativo Analisi di documenti autentici e Conoscere elementi di base redazione di una rubrica di della gestione e del marketing di una azienda di espressioni utili a veicolare i settore anche in relazione Libro di Testo Websites didattici in L2 Dizionario digitale Num. Prove di verifica Tutte 1 2 1 Libro di Testo, CV Europass (modulistica online, esempi di applicazione) Libro di Testo Websites didattici in L2 Dizionario digitale Websites didattici in L2 Dizionario digitale Analisi di testi e produzione scritta 2 1 Libro di Testo, Internet Dizionario digitale Materiale in fotocopia Websites didattici in LS Dizionario digitale Tipologia Prove di verifica 1 1 Comprensione e produzione scritta Resoconto orale Test di Ascolto Comprensione e Produzione scritta Resoconto orale Resoconto Orale 1 1 1 1 Test di Ascolto Comprensione e Produzione scritta Redazione di un CV personale Role Play Resoconto orale alle normative comunitarie e contenuti specifici. internazionali ed Attività di stesura individuare il lessico del CV online specifico in L2 Work Placement: my business/farm CV Europass Olive Trees and Integrare l’apprendimento della lingua e l’acquisizione Oil di contenuti disciplinari in Marketing Map ambito di approccio metodologico CLIL Flash Floods Selezionare le informazioni chiave, rappresentare in mappe concettuali, tabelle, diagrammi, con l’ausilio costante di strumenti multimediali quali le presentazioni, i video clips, le brochures. Analisi testuale e potenziamento delle strategie di lettura e sintesi di testi informativi in LS Comprensione e Produzione Scritta Presentazioni personali o di gruppo Analisi testuale e potenziamento delle strategie di lettura. Produzione di Mind Maps OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Produzione di presentazioni e file multimediali Raggiunti totalmente 60 % Raggiunti parzialmente 40 % *ATTIVITA’ INTEGRATIVE INDIVIDUALI SVOLTE Sarzana, 09.05.2016 L’inse gnante Lucia Mazzoni SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MATERIA : Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore DOCENTE : Peparini Paolo LIBRI DI TESTO UTILIZZATI : Forgiarini, Damiani, Puglisi – Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale REDA ISBN9788883612336 ALTRI MATERIALI : Slides sulla PAC 2014-20120 preparate dal docente – Appunti preparati dal docente su Cooperative e Consorzi - Articoli tratti dall’Informatore agrario – risposte in 10 righe elaborate dal docente a 15 quesiti vari Macroargomen ti svolti nell'anno OBIETTIVI PREFISSATI Raggiunt Raggiunt Metodologi i i e utilizzate ParzialTotalmente. mente (% stud.) (% stud.) Strumenti e supporti didattici Num. Pro-ve di verific a Tipologia prove di verifica Attività integrative svolte Caratteri-stiche delle produzioni agroali-mentari di qualità Conoscenze: obiettivi e tipologie della qualità dei prodotti agroalimentari criteri e metodi per produzioni di qualità ( agricoltura integrata – agricoltura biologica) Abilità:indicare i procedimenti idonei a valorizzare i prodotti di gamma – schematizzare percorsi di tracciabilità e di certificazione – identificare i fattori positivi e negativi di impatto ambientale per le singole operazioni 25 75 Lezione Appunti e frontale, schemi discuzzione preparati dal docente. Etichette nutrizionali. Etichette con tracciabilità. 1 Interrogazione I marchi e le sigle a tutela delle produzioni agroalimen-tari di qualità Conoscenze: normative nazionali e comunitarie a tutela dei prodotti a denominazione d’origine Abilità: indicare i tipi di marketing più idonei per le diverse tipologie di prodotti 25 75 Lezione Libro di frontale, testo discussione. Lavoro a piccoli gruppi sui disciplinari di produzione di Vino Sciacchetrà DOP, Olio Riviera Ligure di Levante DOP, Basilico Genovese DOP, Miele della Lunigiana DOP, Lardo di Colonnata 1 PresentaVisite alle zione di slides aziende sul prodotto a produttrici denominazion e d’origine prescelto e interrogazione in merito IGP Il marketing perfetto potrebbe far a meno della pubblicità Conoscenze:marketin g, marketing mix e benchmarking Abilità: identificare i tipi di marketing più significativi per le diverse tipologie di produzione 25 75 Lezione Brochure, frontale, opuscoli, discussione depliant, packaging 1 Interrogazione La gestione dei rifiuti: un problema nazionale e locale Conoscenze: normativa ambientale e gestione di rifiuti, liquami e reflui Abilità: identificare i fattori positivi e negativi di impatto ambientale delle singole operazioni 25 75 Lezione Libro di frontale, testo – discussione Internet – Guida “La gestione dei rifiuti nelle aziende agricole” Articolo de Il Secolo XIX La Spezia del 5 luglio 2015 “Flop della differenziata ” 1 Interrogazione L’azienda agricola multifunzionale Conoscenze: le esternalità Abilità: Identificare le singole norme riguardanti i singoli aspetti della multifunzionalità ( agriturismo, agricoltura sociale, agroenergie, gestione del territorio e delle acque,ecc). 25 75 Lezione frontale, discussione 1 Interrogazione Caratteristi-che dei mercati agricoli e figure giuridiche operanti sul mercato Conoscenze: CD, IAPcooperative,consorzi, OP, AOP. Filiere. Curve di domanda e offerta dei prodotti agricoli Abilità: interpretare i meccanismi regolanti i mercati dei diversi prodotti 25 75 Lezione Schemi frontale, preparati dal discussione docente e condivisi in formato elettronico risposte ai quesiti- libro di testo 1 Simulazione 3 a prova d’esame svolta il 15 marzo La PAC Conoscenze: l’UE la PAC: 1° pilastro ( Agricoltore attivo – pagamenti diretti – pagamenti accoppiati - greening – giovani agricoltori – piccoli agricoltori ) 2°pilastro (politiche di sviluppo rurale – il PSR Liguria) 25 75 Lezione Slides sulla frontale, PAC discussione preparate dal docente – risposte ai quesiti 1 Simulazione 3 a prova d’esame svolta il 19 aprile Incontro con COREPL A Consorzio per il riciclo, la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica -18 gennaio Abilità: identificare le norme riguardanti i singoli aspetti della multifunzionalità definire schemi progettuali e piani di sviluppo per la valorizzazione degli ambienti rurali Ambiente, territorio, paesaggio: dalla pianificazione alla tutela e alla valorizzazione Conoscenze: i principali strumenti della pianificazione territoriale – la tutela del paesaggio , delle acque, dei suoliregime di responsabilità negli interventi sull’ambiente Abilità: rilevare la normativa ambientale – definire schemi progettuali e piani di sviluppo per la valorizzazione degli ambienti rurali Lezione Libro di frontale, testo – discussione risposte ai quesiti 1 Interrogazione OSSERVAZIONI : Il modulo su ambiente, territorio, paesaggio: dalla pianificazione alla tutela e alla valorizzazione è ancora da svolgere alla data attuale. Il Docente Paolo Peparini SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : Economia Agraria e dello sviluppo territoriale Docente: Silvio Baudoni N. di ore svolte: 178 ore ( alla data del documento) Libri di testo utilizzati : Economia e gestione agroterritoriale . F. Borghi, P. Belli e G. Viva . Ed. REDA Altri materiali : fotocopie, appunti, approfondimenti, TIC a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente (%) Raggiunti parzialmente (%) Utilizzare strumenti analitici per elaborare bilanci 40,00% di previsione, definire bilanci parziali e finali,. 60,00% Prevedere e verificare interventi migliorare gli assetti produttivi dell’ambiente, formulando convenienza alle trasformazioni agrarie organici per 50,00% e la qualità giudizi di fondiarie ed 50,00% Conoscere ed organizzare la gestione dei rapporti 30,00% impresa- entità territoriali 70,00% Definire criteri per la determinazione dell’efficienza aziendale 50,00% .b) 50,00% MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO Elementi di matematica finanziaria L’azienda agraria: tipo, forme di conduzione, capitale aziendale Bilanci aziendali e formazione del reddito Il bilancio dell’azienda agraria Il bilancio parziale: il conto analitico colturale Analisi dell’efficienza aziendale Economia dei miglioramenti fondiari: giudizi di convenienza l giudizio di convenienza : la trasformazione Valutazione delle colture arboree Valutazione dei danni e dei prodotti in corso di maturazione Funzioni dell’ufficio del territorio, documenti e servizi catastali, catasti settoriali Analisi costi e benefici Valutazione di impatto ambientale Gestione del territorio c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. problem solving Lezione frontale lezione interattiva Studio guidato Interventi individualizzati Esercitazioni pratiche guidate Utilizzo della rete per ricerca di dati e per approfondimenti. d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE 1. 2. 3. 4. Risoluzione di problemi Interrogazioni orali Prove oggettive con domande a risposta aperta Test a risposta multipla Sarzana, 9 maggio 2016 Il Docente Prof. Silvio Baudoni SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali di ore svolte: 52 ore Libri di testo utilizzati : Altri materiali : Docente : Sarti Andrea Selvicoltura generale (P. Piussi), Ecologia forestale (M. Paci) TIC a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente (%) Raggiunti parzialmente (%) Saper analizzare le relazioni tra l'ambiente ed il soprassuolo forestale. 90,00% 10,00% Riconoscere le principali forme di governo del bosco e determinare lo stadio di sviluppo del soprassuolo e le relative condizioni di stabilità 90,00% 10,00% Riconoscere le principali opere di ingegneria naturalistica e le tradizionali tecniche assestamentali di gestione del territorio con particolare attenzione alla gestione attiva del bosco 90,00% 10,00% .b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO Ecologia forestale Governo del bosco Dissesto idrogeologico Difesa del territorio c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 1. Lezioni frontali, 2. esperienze all’aperto, 3. cooperative learning 4. problem solving d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE 1. Verifica orale e scritta sia a domanda aperta che chiusa. e) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE Uscite didattiche, discussioni, approfondimenti web. Il Docente N. SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : Sociologia Rurale Docente : Sarti Andrea (alla data del documento) Libri di testo utilizzati : Sociologia rurale ed. Reda Altri materiali : N. di ore svolte: 80 TIC a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente (%) Raggiunti parzialmente (%) Rilevare le caratteristiche sociologiche degli ambienti rurali 90,00% e delle diverse relazioni umane tra campagna e città. 10,00% Conoscere l'evoluzione dell'agricoltura e le sue imprese. Riconoscere le peculiarità del mondo rurale. 90,00% 10,00% Conoscere i principi per uno sviluppo sostenibile 90,00% 10,00% Conoscere le politiche comunitarie in agricoltura 90,00% 10,00% b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO Sviluppo ed andamento storico dell’agricoltura dalla preistoria ai giorni nostri Peculiarità dell’impresa agricola lo sviluppo sostenibile e la sostenibilità in agricoltura il concetto di ruralità Politiche comunitarie in agricoltura c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 5. 6. 7. 8. Testi e dispense. Strumenti informatici Cooperative learning Problem solving d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE 2. 3. Verifiche orali e scritte Consegna di lavori di gruppo. e) ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE 1. Discussioni 2. Approfondienti web. Il Docente SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE 5°G ISTITUTO AGRARIO Materia : SCIENZE MOTORIE Docente : MARIA FERRARI N. di ore svolte: 59 Libri di testo utilizzati : “ IN PERFETTO EQUILIBRIO” - Del Nista-Parker-Tasselli Casa Editrice D’Anna Altri materiali : Palestra- Palestrina Fitness- Piscina-Piccoli e grandi attrezziSpazi all’aperto annessi all’Istituto a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente 80 (%) 1. CONSOLIDAMENTO CAPACITA’ CONDIZIONALI, SVILUPPO CORPOREO E MUSCOLARE 2. 3. MANTENERE E MIGLIORARE L’ELASTICITA’ MUSCOLARE E LA FLESSIBILITA’ 4. 5. CONOSCENZA DI BASE DELLE MODALITA’ DI ALLENAMENTO COORDINATIVE E SENSO PERCETTIVE. Raggiunti parzialmente 20 (%) CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO CONOSCENZA REGOLAMENTI E VALORE DEGLI SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA. PADRONANZA DEI GESTI TECNICI E DEI BASILARI SCHEMI DI GIOCO CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI NORME DI COMPORTAMENTO b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO 1. 2. 3. 4. 5. IL CORPO E IL MOVIMENTO STRETCHING GIOCHI SPORTIVI TEORIA DELL’ALLENAMENTO PREVENZIONE INFORTUNI c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 1. 2. 3. 4. 5. LEZIONI FRONTALI ESERCIZI INDIVIDUALI, A COPPIE, IN GRUPPO,ATTIVITA’ IN PISCINA ED ALL’APERTO: PALESTRA, PALESTRINA, PICCOLI E GRANDI ATTREZZI,PISCINA, SPAZI ESTERNI. INFORMAZIONI TEORICHE DURANTE ESERCIZI INDIVIDUALI ED A COPPIE: PALESTRA, PICCOLI E GRANDI ATTREZZI. FONDAMENTALI INDIVIDUALI E DI SQUADRA, PARTITE: PALESTRA, SPAZI ESTERNI,ATTREZZI SPECIFICI. ESERCIZI PREPARATORI PER ILRISCALDAMENTO: PALESTRA, SPAZI ESTERNI, ATTREZZI SPECIFICI, INFORMAZIONI TEORICHE. INFORMAZIONI TEORICHE: LIBRO DI TESTO. d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE VALUTAZIONI PRATICHE E TEORICHE IN ITINERE DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI. TRE PROVE PRATICHE. e) ANNOTAZIONI PARTICOLARI SULLA CLASSE IL GRUPPO CLASSE SI E’ DIMOSTRATO CAPACE DI SAPER INTERAGIRE IN MODO CORRETTO E COSTRUTTIVO SIA IN RELAZIONE ALL’INSEGNANTE CHE AL GRUPPO CLASSE. GLI ALUNNI, PER LA MAGGIOR PARTE, HANNO PARTECIPATO ATTIVAMENTE ALLE ATTIVITA’ PROPOSTE MANTENENDO UN COMPORTAMENTO MEDIAMETE CORRETTO GLI ALUNNI HANNO ACQUISITO BUONE CONOSCENZE E ABILITA’, ALCUNI ANCHE AD UN OTTIMO LIVELLO. Il Docente Maria Ferrari SCHEDA INFORMATIVA SULLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Materia : Religione Cattolica Docente : Lorenzo Steardo N. di ore svolte: 27 (alla data del documento) Libri di testo utilizzati: L. SOLINAS, Tutti i colori della vita, SEI. Altri materiali: Schede; visione di riproduzioni di opere d’arte; proiezione di documentari e film; articoli di giornale. a) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI Raggiunti totalmente (%) 1. Riconoscere i caratteri della dimensione religiosa. 2. Riconoscere i valori del vivere in una comunità 3. Discernere le portata di comportamenti individuali in relazione al bene comune. 4. Riconoscere ed apprezzare i valori della vita alla luce del Decalogo. 5. Comprendere le valutazioni del Magistero Cattolico su questioni etiche. Raggiunti parzialmente (%) 75 70 80 70 35 30 20 30 80 20 75 25 b) MACROARGOMENTI SVOLTI NELL’ANNO 1. 2. 3. 4. 5. Fondamenti di antropologia religiosa ed elementi di teologia fondamentale. Etica delle relazioni: matrimonio e vita familiare; giustizia e legalità. Economia e società: la Dottrina Sociale della Chiesa. Fondamenti di cultura cristiana (la Bibbia; la vita della Chiesa nell’età contemporanea). Confronto con religioni non cristiane (religioni abramitiche e culture religiose orientali). c) METODOLOGIE E STRUMENTI UTILIZZATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Lezione frontale Conversazione guidata Discussione in gruppo e confronto di opinioni Visione commentata del film Le vite degli altri (F. H. von Donnersmarck, 2006). Lettura di brani da documenti magisteriali, lezione frontale Consegna schede/testi biblici Visione documentario Rai Storia: Giovanni Paolo II. La storia di Karol Wojtyla (A. Melloni). d) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE 1. Indagine in itinere con verifica informale orale. 2. Valutazione della partecipazione e della capacità di cooperare nel lavoro di gruppo. Il Docente Lorenzo Steardo TESTO SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA Tipologia A: analisi di un testo IO E L'OMBRA MIA ( Luigi Pirandello, da Il fu Mattia Pascal – cap. XV ) Di nuovo il pensiero della mia assoluta impotenza, della mia nullità, mi assalì, mi schiacciò. Il caso che potessero rubarmi e che io fossi costretto a restar zitto e finanche con la paura che il furto fosse scoperto, come se l'avessi commesso io e non un ladro a mio danno, non mi s'era davvero affacciato alla mente. Dodici mila lire? Ma poche! poche! Possono rubarmi tutto, levarmi fin la camicia di dosso; e io, zitto! Che diritto ho io di parlare? La prima cosa che mi domanderebbero, sarebbe questa: « E voi chi siete? Donde vi era venuto quel denaro? ». Ma senza denunziarlo... vediamo un po'! se questa sera io lo afferro per il collo e gli grido: « Qua subito il denaro che hai tolto di là, dallo stipetto, pezzo di ladro! ». Egli strilla; nega; può forse dirmi: « Sissignore, eccolo qua, I'ho preso per isbaglio... »? E allora? Ma c'è il caso che mi dia anche querela per diffamazione. Zitto, dunque, zitto! M'è sembrata una fortuna l'esser creduto morto? Ebbene, e sono morto davvero. Morto? Peggio che morto; me l'ha ricordato il signor Anselmo: i morti non debbono più morire, e io sì: io sono ancora vivo per la morte e morto per la vita. Che vita infatti può esser più la mia? La noja di prima, la solitudine, la compagnia di me stesso? Mi nascosi il volto con le mani; caddi a sedere su la poltrona. Ah, fossi stato almeno un mascalzone! avrei potuto forse adattarmi a restar così, sospeso nell'incertezza della sorte, abbandonato al caso, esposto a un rischio continuo, senza base, senza consistenza. Ma io? Io, no. E che fare, dunque? Andarmene via? E dove? E Adriana? Ma che potevo fare per lei? Nulla... nulla... Come andarmene però così, senz'alcuna spiegazione, dopo quanto era accaduto? Ella ne avrebbe cercato la causa in quel furto; avrebbe detto: « E perché ha voluto salvare il reo, e punir me innocente? ». Ah no, no, povera Adriana! Ma, d'altra parte, non potendo far nulla come sperare di rendere men trista la mia parte verso di lei? Per forza dovevo dimostrarmi inconseguente e crudele. L'inconseguenza, la crudeltà erano della mia stessa sorte, e io per il primo ne soffrivo. Fin Papiano, il ladro, commettendo il furto, era stato più conseguente e men crudele di quel che pur troppo avrei dovuto dimostrarmi io. Egli voleva Adriana, per non restituire al suocero la dote della prima moglie: io avevo voluto togliergli Adriana? e dunque la dote bisognava che la restituissi io, al Paleari. Per ladro, conseguentissimo! Ladro? Ma neanche ladro: perché la sottrazione, in fondo, sarebbe stata più apparente che reale: infatti, conoscendo egli l'onestà di Adriana, non poteva pensare ch'io volessi farne la mia amante: volevo certo farla mia moglie: ebbene allora avrei riavuto il mio denaro sotto forma di dote d'Adriana, e per di più avrei avuto una mogliettina saggia e buona: che cercavo di più? Oh, io ero sicuro che, potendo aspettare, e se Adriana avesse avuto la forza di serbare il segreto, avremmo veduto Papiano attener la promessa di restituire, anche prima dell'anno di comporto, la dote della defunta moglie. Quel denaro, è vero, non poteva più venire a me, perché Adriana non poteva esser mia: ma sarebbe andato a lei, se ella ora avesse saputo tacere, seguendo il mio consiglio, e se io mi fossi potuto trattenere ancora per qualche po' di tempo lì. Molta arte, molta arte avrei dovuto adoperare, e allora Adriana, se non altro, ci avrebbe forse guadagnato questo: la restituzione della sua dote. M'acquietai un po', almeno per lei, pensando così. Ah, non per me! Per me rimaneva la crudezza della frode scoperta, quella de la mia illusione, di fronte a cui era nulla il furto delle dodici mila lire, era anzi un bene, se poteva risolversi in un vantaggio per Adriana. Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell'esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo trovato un po' di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini, solo, solo' affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s'affisarono su l'ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l'ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l'ombra, zitta. L'ombra d'un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. - Là, cosi! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, si: alza un'anca! alza un'anca! Scoppiai a ridere d'un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l'ombra, meco, dinanzi. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, Sotto i piedi de' viandanti, voluttuosamente. Una smania mala mi aveva preso, quasi adunghiandomi il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora. « E se mi metto a correre, » pensai, « mi seguirà! » Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma si! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell'ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la sua ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell'ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell'ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch'era la testa di un'ombra, e non l'ombra d'una testa. Proprio cosi! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de' viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai. 1. Comprensione 1.1 Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo in non più di quindici/venti righe di metà foglio protocollo 1.2 Il tema del “ doppio” è tra i più importanti del romanzo: enuclea dal brano i passi più significativi a questo proposito e svolgi alcune riflessioni in merito 2. Analisi 2.1 Il brano inizia dalla scoperta di un furto subito dal protagonista. Quale importanza assume questo fatto? A quali considerazioni lo spinge ? Che conseguenze avrà nel proseguo del romanzo? 2.2 Nel brano si parla di due personaggi, Papiano e Paleari. Spiega chi sono e quale tipo di rapporto esista tra loro e Adriano Meis. 2.3 L'assurda situazione in cui viene a trovarsi Adriano Meis, in apparenza senza possibili vie d'uscita, di “stallo”, spinge Pirandello ad una ricerca stilistica che sia capace di esprimerne fino in fondo la paradossalità. Nelle ultime righe del brano si trovano alcune affermazioni sintomatiche quali “ … aveva un cuore, quell'ombra, e non poteva amare “ e più avanti la frase, in forma di chiasmo “ .. era la testa di un'ombra e non l'ombra di una testa “. Analizza queste frasi, spiegandone il significato e la funzionalità espressiva 3. Approfondimenti 3.1 Esponi in sintesi i principali elementi della poetica pirandelliana 3.2 Nel romanzo il protagonista vive tre identità : quella di Mattia Pascal, quella di Adriano Meis ed, infine, quella del “fu” Mattia Pascal. Rifletti su come ciascuna di queste figure venga caratterizzata dal narratore. Tipologia B: saggio breve - articolo di giornale Ambito artistico letterario CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’”articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra" DOCUMENTI "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna." MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909 "Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …" Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914 [...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...]. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]. Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914 È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...]. Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915 [...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...]. Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915) "Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora! [...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?”. Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957 AMBITO SOCIO-ECONOMICO “Multiculturalismo: cultura unica o identità culturale?” 1.[...] Vogliamo farlo questo discorso sul contrasto fra le due culture? A me dà fastidio persino parlare di due culture: metterle sullo stesso piano come se fossero due realtà parallele, di uguale peso e di uguale misura. Perché dietro la nostra civiltà c'è [...] l'antica Grecia con [...] la sua scoperta della democrazia. C'è l'antica Roma con [...] il suo concetto della legge. [...] C'è Cristo [...]. C'è anche una Chiesa, che mi ha dato l’inquisizione, d'accordo. [...] Però ha dato anche un gran contributo alla storia del pensiero: sì o no? E poi dietro la nostra civiltà c'è il Rinascimento. [...] E infine c'è la scienza. [...] Dietro all'altra cultura che cosa c'è? Boh! (O. Fallaci, La rabbia e l’orgoglio) 2.[...] Ogni confronto tra culture è insensato. In quanto la civiltà è in movimento, non ha niente di monolitico, sfugge al concetto di bene e di male. Ogni cultura, anche la più apparentemente primitiva, vive di valori, di regole, [...] che non possono essere disprezzate mai, per nessuna ragione. [...] Ogni essere umano fa parte di un sistema di conoscenze e opinioni più o meno sfortunato, più o meno vincente, ma sempre degno divivere dignitosamente nel rispetto altrui. [...] Le civiltà salgono e scendono, hanno momenti di prosperità e momenti di stasi e di povertà. Ma è certamente folle attribuire ai poveri la colpa di essere tali. (D. Maraini, Ma il dolore non ha bandiera) 3. [...] Come si è stretto il mondo. I paesi lontani sono in fondo al giardino dove la sera sulla neve la serra chiusa fra rami con neve allude ad altro secolo e alla lunga natura che fu. e macchie giallo e arancio oltre i rami, delle macchine da costruzioni, delle gru che oggi sabato non vanno. Oltre il nero dell'orto l'Asia e i suoi deserti. Più in là colorata di luci al vento si piega South Kensington. Di luna in luna si copra la spiaggia del Baltico. Nella casa vicina qualcuno accende le lampade. La cabina in silenzio viaggia. (F. Fortini, Versi scelti) 4. La lotta delle minoranze etniche e culturali per il riconoscimento delle loro identità collettive costituisce un problema diverso. Anche questi movimenti di emancipazione mirano a superare una divisione illecita della società, e in questo senso anche l'autocomprensione della cultura maggioritaria dovrà esserne coinvolta. Tuttavia, dal punto di vista di questa cultura maggioritaria, interpretare diversamente prestazioni e interessi altrui non deve per forza modificare il proprio ruolo nella stessa maniera in cui la reinterpretazione dei rapporti tra i sessi modifica il ruolo maschile. I movimenti d'emancipazione operanti nelle società multiculturali non costituiscono un fenomeno unitario. Essi affrontano sfide di tipo diverso a seconda che minoranze interne diventino consapevoli della propria identità oppure che nuove minoranze sorgano attraverso l'immigrazione. A seconda, anche, che questi problemi vengano affrontati da stati che, in base alla loro storia e cultura politica, si considerino fin dall'inizio terra d'immigrazione oppure da stati che solo a posteriori abbiano adattato la loro autocomprensione all'integrazione di culture straniere. La sfida sarà tanto più grande quanto più profonde sono le differenze di religione, razza e cultura, oppure i dislivelli storico-culturali che si tratta di superare. La sfida sarà tanto più dolorosa quanto più le tendenze all'autoaffermazione assumono un carattere fondamentalistico e reattivo, vuoi perché l'esperienza dell'impotenza spinge la minoranza a forme di lotta regressive, vuoi perché questa minoranza deve prima risvegliare la coscienza delle masse mobilitandole nell'articolazione e nella costruzione di una nuova identità.(J. Habernas – Lotta di riconoscimento nello stato democratico di diritto) 5. La convivenza con le altre identità si può affrontare o cancellandole tutte, che è una maniera selvaggia e militare, come risolvere la disoccupazione ammazzando i disoccupati o strutturando meglio le identità, trattandole come ricchezze, incuriosendoci reciprocamente. "Per capirsi bisogna conoscersi e non nascondersi", ha scritto Paul Ricoeur. Gli abitanti di un palazzo aprendosi con delle finestre e non radendosi al suolo. E i nostri simboli religiosi, da molto tempo, non sono più armati, e anzi, per molti di noi, non parlano più di religione. Insomma noi siamo pronti ad ospitare la diversità delle fedi, delle nevrosi, delle ossessioni e di misteri. Ma senza rinunciare alla nostra identità. (Francesco Merlo -L'orgoglio delle identità, da "Corriere della Sera", 10 novembre 2001) 6. Ciascuno di noi dovrebbe essere incoraggiato ad assumere la propria diversità e a concepire la propria identità come la somma delle sue diverse appartenenze, invece di confonderla con una sola, eretta ad appartenenza suprema e a strumento di esclusione, talvolta a strumento di guerra. In particolare, tutti coloro la cui cultura originale non coincide con quella della società in cui vivono devono poter assumere senza troppe lacerazioni la doppia appartenenza e mantenere la loro adesione alla cultura d’origine: devono non sentirsi obbligati a dissimularla come una malattia vergognosa e aprirsi parallelamente alla cultura del Paese di accoglienza. (A.Maalouf, L’identità Ambito storico-politico ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine "bene comune". Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai "benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla "centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune", una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci "motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato".» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010 Ambito scientifico-tecnologico 1. "L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell'avvento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà dell'Ottocento in poi comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l'era delle comunicazioni immediate. La radio, anch'essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento: una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni; ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo. [...] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie. [...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se ne innamoreranno." G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997 2. "Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose. La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche." R. MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza Bari 1998 3. "La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook. ... Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg". L. SIMONELLI, "Tuttoscienze", 23 febbraio 2000 Tipologia C: tema di argomento storico Il ventennio compreso tra le due guerre ha visto la formazione dei principali regimi totalitari del '900 europeo. Ad essi si sono contrapposte le democrazie liberali, il più delle volte in modo inadeguato. Descrivete i principali aspetti del totalitarismo e gli episodi che, a vostro avviso, hanno visto un confronto determinante con il mondo liberale. Tipologia D – Tema di ordine generale Erich Fromm : “ Una volta scoperto lo straniero in me , non posso odiare lo straniero fuori di me, perché ho cessato per me di esserlo” ( Voi sarete come dei, Ubaldini, Roma 1970 p. 124 ) Le recenti vicende legate alle guerre nel Vicino Oriente e in Nord Africa stanno avendo un effetto destabilizzante sull'Unione Europea, ma anche sul modo di essere dei suoi cittadini che si trovano divisi tra rifiuto e accoglienza, tra lo scegliere il “ muro” o il “ponte “. La frase sopra riportata può aiutarci nella riflessione. Sulla base della vostra conoscenza degli attuali drammatici accadimenti esponete le vostre considerazioni. TESTO SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA MAGGIO Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - Analisi del testo Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009 1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti. 2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata. 3 La città ha un traffico timorato e fanatico. 4 In queste mura non ci si sta che di passaggio. 5 Qui la meta è partire. 6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere. 7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone. 8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti. 9 Ho preso anch’io una zappa. 10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere. 11 Addio desideri, nostalgie. 12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne. 13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine. 14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare. 15 Ho goduto di tutto, e sofferto. 16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire. 17 Alleverò dunque tranquillamente una prole. 18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita. 19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte. Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla prima guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi. 2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2). 2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5). 2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”? 2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione. 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storicoculturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Dà all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, ricerca scolastica, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte. DOCUMENTI “Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.” DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 “L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908 “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 – Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato… D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale. DOCUMENTI «L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”. Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.» Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009) «La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.» Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010) «Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.» RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE) 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà DOCUMENTI «I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.» Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991 2. «Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008 3. «I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.» Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 4 . AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO Argomento: NUTRIRE IL PIANETA, CON O SENZA OGM DOCUMENTI Il futuro del Pianeta è a rischio, siamo ad un punto cruciale e occorre una svolta, altrimenti è a rischio la nostra stessa esistenza. È quanto spiega Jeremy Rifkin, economista statunitense, attivista del movimento pacifista negli anni sessanta e settanta, autore di numerosi libri, e assistente personale di Romano Prodi sulle questioni energetiche quando era Presidente della Commissione europea. “La parte della popolazione più ricca del Pianeta vuole mangiare sempre più carne e in venti o trenta anni da ora il 60 percento della terra coltivabile sarà destinato a cibare gli animali di cui ci cibiamo a nostra volta. Questa è una terribile ingiustizia per l'intera umanità ed è anche un disastro ambientale. Quello che dobbiamo fare per evitare tutto questo è scendere alcuni gradini della catena alimentare. Siamo onnivori e possiamo decidere di mangiare più vegetali con una piccola quantità di carne, se non diventare vegetariani. Se vogliamo cominciare a sfamare il Pianeta dobbiamo indirizzare la nostra dieta da una a base di carne a una di vegetali. Allo stesso tempo dobbiamo muoverci da un'agricoltura centrata sulla chimica e sugli Ogm ad una più organica e sostenibile. Nel Ventesimo secolo, infatti, il motto dell'agricoltura è stato “uccidere tutto attorno al cibo”. Sono invece a favore di un cibo ecologico, organico e sostenibile e per eliminare pesticidi e Ogm andando verso una biologia più avanzata, la marker system selection”. EXPONET, magazine.expo2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita": è il tema a cui si è ispirata Expo 2015, la prima Esposizione della storia che ha puntato espressamente ad aprire il dialogo sulle nuove soluzioni e le nuove prospettive in grado di assicurare un'adeguata nutrizione a tutti i popoli della Terra, e tutelare al tempo stesso la biodiversità del pianeta; tutto ciò non può prescindere da una attenta discussione scientifica sugli OGM. E' questa la premessa da cui è partita l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica nel lanciare un appello per chiedere la nomina di Patrick Moore, “l'ecologista ragionevole”, ad ambasciatore di Expo 2015. Nel 1971, Patrick Moore è stato uno dei fondatori di Greenpeace, in cui ha ricoperto incarichi di responsabilità, legando il suo nome alle battaglie fondamentali dell’organizzazione ecologista contro gli esperimenti nucleari e la caccia alle balene. Dopo quindici anni di militanza, tuttavia, nel 1986 Moore ha abbandonato Greenpeace in polemica con la scelta di condurre campagne massimaliste basate più sull'appello alle emozioni che sui fatti scientifici. “Anch'io punto a emozionare le persone, ma lo voglio fare partendo dai fatti, non dalle bugie o da mezze verità”, ha dichiarato Moore Il suo approccio, basato sul sistematico controllo dei dati scientificamente dimostrati, lo ha portato a entrare nuovamente in urto con la sua vecchia organizzazione su un punto in particolare: il Golden Rice, il riso geneticamente modificato arricchito di provitamina A, la cui diffusione potrebbe prevenire milioni di morti e di disabilità nei paesi più poveri in cui il riso è l'unica fonte di sostentamento per ampie fasce di popolazione. Le Scienze, 20 ottobre 2014 Le multinazionali biotech e chi supporta le coltivazioni geneticamente modificate e l'agricoltura industriale sostengono che gli Ogm siano la chiave per nutrire il Pianeta, ma evidenze recenti mostrano che si tratta di promesse senza fondamento. Secondo l'Environmental Working Group, esistono tre fattori fondamentali che sfatano il mito degli Ogm e del loro contributo all'alimentazione della popolazione mondiale: 1) Sicurezza alimentare. Le coltivazioni Ogm – che riguardano principalmente mais e soia – non hanno contribuito in modo sostanziale alla sicurezza alimentare globale e sono utilizzate prevalentemente per la produzione di mangime destinato agli animali da allevamento, non per nutrire direttamente le persone. 2) Produttività. Gli studi dimostrano che le colture geneticamente modificate negli Stati Uniti non sono più produttive delle colture non geneticamente modificate presenti nell'Europa Occidentale. 3) Resistenza alla siccità. Uno studio condotto di recente in Africa ha evidenziato che le colture non Ogm realizzate per risultare tolleranti alla siccità con tecniche tradizionali sono risultate migliori del 30% nel rendimento rispetto alle varietà geneticamente modificate. Secondo l'Environmental Working Group, invece di continuare a riporre speranze nelle coltivazioni geneticamente modificate, il mondo dovrebbe aumentare la produzione di alimenti con il minimo impatto ambientale. MARTA ALBÈ, in GreenBiz.it, 20 aprile 2015 L'ingegneria genetica applicata all'agricoltura è, da molti, vista come la soluzione della crisi ecologica prodotta dall'agricoltura industriale e del problema della fame nel mondo. Le multinazionali produttrici di OGM sostengono che: le piante transgeniche favoriscono lo sviluppo dei Paesi poveri fornendo coltivazioni più resistenti e prodotti con maggior contenuto nutritivo; l'agricoltura transgenica esclusivamente potrà assicurare uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile a fronte della continua crescita della popolazione; i prodotti transgenici sono del tutto paragonabili a quelli tradizionali e non comportano alcun pericolo per la salute o per l'ambiente. Nonostante alcuni indiscutibili vantaggi, i rischi rappresentati dagli OGM sono numerosi. Gli ambientalisti sono stati i primi a contestare l'utilizzo di piante transgeniche, ritenendo disastroso il loro impatto sull'ambiente. Il consumatore, nonostante le rassicurazioni delle multinazionali che scambiano la mancanza di prove sulla pericolosità degli O.G.M. per la dimostrazione della loro sicurezza e innocuità, si ritrova pieno di dubbi riguardo alla sua salute. Gli effettivi rischi a cui va incontro sono: le proteine di origine transgenica possono indurre reazioni allergiche o tossiche. Il rischio di tossicità permane anche nel caso di cibi che utilizzano solo derivati alimentari di O.G.M. (nel 1889 negli U.S.A. sono morte 137 persone a causa di un integratore alimentare derivato da batteri transgenici, e si sono registrati ben 1500 casi clinici). La possibilità che la resistenza agli antibiotici possa trasmettersi dall'O.G.M. alla flora batterica di animali e uomini, con conseguenze disastrose sull'efficacia delle terapie antibiotiche; l'ignoto impatto sulla salute di proteine che mai hanno fatto parte della dieta umana www. mangiarbene.it TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE “«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.” Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014 Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine. Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 199 PRIMA SIMULAZIONE 2^ PROVA SCRITTA: ECONOMIA AGRARIA SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo - SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Tema di: ECONOMIA AGRARIA E SVILUPPO TERRITORIALE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Il candidato, dopo aver descritto le principali caratteristiche di un’azienda di ha 31.50.00, situata in un ambiente socio-territoriale di sua conoscenza, definisca il reddito netto del proprietario coltivatore diretto mediante un bilancio economico sapendo che : l’indirizzo produttivo è cerealicolo- zootecnico con allevamento di bovini da latte di razza frisona con rimonta interna; viene attuata una rotazione quinquennale mais-frumento- trifoglio-trifoglio-orzo coltura intercalare di silomais il frumento viene venduto mentre tutto il resto viene reimpiegato per l’allevamento zootecnico per integrare la razione alimentare vengono acquistati mangimi pari al 15% delle UF fornite dalle colture foraggere l’azienda è dotata di fabbricati comprendenti la casa colonica, il magazzino, la stalla con sala di mungitura, il fienile, una tettoia per il ricovero delle macchine e un silos orizzontale per un valore complessivo di 400.000; il parco macchine e gli attrezzi, sufficienti alle esigenze aziendali, hanno un valore di € 120.000. SECONDA PARTE 1) Illustrare la composizione del capitale agrario e come si determinano gli interessi spettanti al capitalista. 2) Dopo aver illustrato il significato di miglioramento fondiario indica, spiegandoli, gli elementi necessari per definire la convenienza economica del miglioramento . 3) Spiegare le principali differenze tra le diverse quote e come si calcolano. 4) Illustrare le caratteristiche dei frutteti disetanei e coetanei e come si valuta il valore del suolo nudo Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito l’uso del dizionario di italiano e del prontuario SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO: ECONOMIA AGRARIA SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo - SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Tema di: ECONOMIA AGRARIA E SVILUPPO TERRITORIALE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Determinare il valore di mercato di un fondo rustico di ha 31.50.00 , avente ordinamento produttivo asciutto basato su colture erbacee con rotazione biennale mais- frumento e condotto direttamente dal proprietario imprenditore che si avvale di manodopera avventizia per metà delle necessitò aziendali. Il fondo risulta suscettibile di ordinario miglioramento fondiario consistente nella realizzazione di un pozzo e relativo impianto di irrigazione a pioggia. I lavori potranno iniziare subito e dureranno 2 anni con i seguenti oneri: 1° anno, escavazione del pozzo: 11.000 € 2° anno, opere e dotazioni: elettropompa ( 8.000€), tubazioni e raccordi idraulici ( € 1.400), quadro elettrico ( 1.500 €), tubazioni fisse ( 2.000€), impianto semovente a tubazione flessibile con carro-bobina ( 12.000€), mano d’opera (600€ ) per un totale di € 25.500. Durante i lavori il Bf si ridurrà del 30% . Dopo i lavori sul fondo verrà attuato lo stesso ordinamento produttivo irriguo con conseguente aumento di produttività del mais la cui resa passerà da 80 ql/ha a 110 ql/ha mentre rimarrà invariata la produttività del grano. Assumendo con attendibilità tutti i dati mancanti si determini la convenienza economica della trasformazione e si stimi il valore potenziale del fondo in oggetto tenendo conto di quanto segue: - l’azienda è dotata di fabbricati comprendenti la casa di abitazione, il magazzino per materiali e prodotti, una tettoia per il ricovero delle macchine. Il tutto si trova in normali condizioni di manutenzione e presenta un valore di ricostruzione complessivo di € 120.000; - il parco macchine e gli attrezzi, sufficienti alle esigenze aziendali, hanno un valore complessivo di € 80.000. - Il saggio di capitalizzazione attuale è del 3%; dopo i lavori diminuirà del 3 ‰ - Prezzo di mercato del grano ( € 16 al ql) e del mais (€ 21 al ql) - Aiuti PAC : € 90 ad Ha Nell’ipotesi che l’imprenditore volesse acquistare una seminatrice di precisione il cui prezzo di acquisto è di € 24.000, si determini il costo orario della macchina sapendo che il valore di recupero è di € 3.000, l’area di ingombro è di 20 mq, la manutenzione è pari al 70% del valore a nuovo, utilizzo annuo è di 70 ore/anno. SECONDA PARTE 5) Che cos’è l’analisi costi benefici , quando si utilizza e quali sono gli elementi necessari per poter definire gli indici per valutarne la convenienza? 6) Quali sono i costi relativi ad una macchina operatrice? 7) Che cos’è un arboreto e come si può calcolare il valore di mercato di un arboreto coetaneo in un anno intermedio? 8) Che cosa si intende per conto colturale e quali sono le voci che lo compongono? Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito l’uso del dizionario di italiano e del prontuario 4 maggio2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO CLASSE 5G TIPOLOGIA DELLA PROVA: B ( 3 quesiti a risposta singola per ciascuna disciplina) Materie coinvolte : Agronomia territoriale Inglese Matematica Valorizzazione delle attività produttive DURATA DELLA PROVA : ore 3,5 15 MARZO 2016 AGRONOMIA TERRITORIALE 1) Che cosa è il taglio raso? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ________ 2) Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della rinnovazione artificiale? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ _______ 3) Quali effetti ha il passaggio del fuoco sull’ecosistema? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ _________ ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE PARENTUCELLI - ARZELÀ Lingua Inglese - Classe VG NAME: SURNAME: CLASS. : DATE: Answer the questions: 1. Which is a farm manager’s main target? ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… … 2. Apart from maximizing profits, what should a farm manager consider ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …… 3. Describe your ideal farm/ farm resort , if you could establish one , giving details about ideal place, type of cultivations and/or animal breeding, target market for your products or your services.…………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………… Istituto Statale di Istruzione Superiore Parentucelli – Arzelà Simulazione della terza prova Matematica ALUNNO _________________________________ CLASSE ______________ DATA ____/____/____ 1. Dal grafico di funzione alle sue caratteristiche: -Dominio:_____________________________________________ -Intersezioni assi:_______________________________________ - y>0 _________________________________________________ - y<0_________________________________________________ -Limiti________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ -Equazioni degli asintoti verticali: __________________________ ed orizzontali: _________________________________________ -Punti di massimo e minimo relativi:________________________ -Punti di flesso evidenziando le concavità:___________________ _____________________________________________________ 2. Calcola le seguente Derivata: 3. Descrivere la funzione della Domanda attraverso un Modello Matematico; Descrivere quando la Domanda è rigida, elastica e anelastica. _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE 1) Le aziende agricole possono conseguire redditi e profitti soddisfacenti sia ampliando la gamma delle loro attività (multifunzionalità), sia incrementando il valore della loro produzione (per esempio, ottenendo la certificazione della conformità a disciplinari di produzione). La valorizzazione può a sua volta riguardare il legame con un territorio (marchi DOP e IGP) o l’adesione a determinate modalità produttive (agricoltura biologica oppure agricoltura integrata). Quali sono le principali differenze tra l’agricoltura integrata e l’agricoltura biologica? _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 2) La partecipazione attiva a cooperative e consorzi è fondamentale per l’agricoltore. Perché? In che cosa si distinguono queste due forme di aggregazione? _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 3) A febbraio il prezzo alla produzione delle fragole di 1a categoria in confezioni da 500 g provenienti dalla Basilicata (varietà Candonga a marchio Solarelli, benchmarking per la fragola, con ottime caratteristiche organolettiche e di conservabilità) è stato di 2 €/kg. Le quantità commercializzate sono state di 4000 quintali. A marzo, si presume che: a) grazie al favorevole andamento meteo, le fragole Candonga prodotte saliranno molto (6000 q) b) arriveranno sul mercato altre varietà simili e con altre provenienze c) le festività pasquali stimoleranno i consumi. Spiega come ciascuno dei tre fatti previsti influenzerà le curve di domanda e di offerta ed il prezzo di equilibrio del mercato della fragola della cultivar Candonga. Se vuoi, puoi ricorrere a grafici. _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA SIMULAZIONE TERZA PROVA AGRONOMIA Alunno: ___________________________________ Classe 5G 19 aprile2016 Rispondere alle seguenti domande 1. che cosa si intende in selvicoltura per conversione e che tipi di conversioni si possono attuare? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ____________________ 2. Che funzione svolgono in un ceduo le matricine? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________ 3. Come vengono scelte le matricine al momento del taglio del ceduo? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ________________ ARZELÀ NAME: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE Lingua Inglese - Classe VG SURNAME: CLASS. : PARENTUCELLI DATE: RISKS CONNECTED TO FARM MANAGEMENT The job of a farmer involves a series of risks for which insurance companies offer a cover. Some risks are connected to weather : drought, rainfall, hail, frost. Other risks are connected to fires caused by lightening or fortuitous causes. Other risks a farmer should consider are crop epidemic diseases and diminishing of crop prices which can result in significant loss of money. Also animal epidemic diseases, such as mad cow disease, avian flu, swine flu, in the last years have been a true economic catastrophe for farmers. The need for an insurance is the only remedy a farmer can resort to in order to limit his/her economic loss. Of course covering all risks should be the best solution but it would be too expensive. A farmer should choose a limited number of events to be covered, in a list of possibilities, that he considers the most suitable, given the characteristics of his/her activity. 1 Risks connected to farm managing 1. What are the main categories of risks for a farmer? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….. 2. What is the remedy to limit loss? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….. 3. What should you consider, as a farmer, before choosing the type of insurance policy for your farm? ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………… Istituto Statale di Istruzione Superiore Parentucelli – Arzelà Simulazione della terza prova Matematica ALUNNO _________________________________ 1. CLASSE ______________ DATA ____/____/____ Calcola le seguente Derivata: 2. La Ricerca Operativa. Cosa si intende per Ricerca Operativa; descrivi le sue fasi. 3. I problemi di scelta. Un oleificio produce olio che vende a € 3 il litro. La produzione massima settimanale è di 5000 L e ha costi fissi di € 660, più costi di € 1,2 per ogni litro di olio prodotto. Determina quanti litri deve produrre settimanalmente per non essere in perdita e quanti per conseguire il massimo guadagno. SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO – 19 APRILE 2016 - CLASSE 5G VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE 1) Il primo pilastro della PAC per il periodo 2014-20 riserva ancora all’agricoltore attivo italiano risorse per i pagamenti accoppiati. Spiega di che cosa si tratta e per quale motivo l’UE e lo Stato italiano hanno deciso di non cancellarli del tutto. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ __________________ 2) Il primo pilastro della PAC attraverso un fondo (FEAGA) alimentato da risorse dell’UE attribuisce a favore degli agricoltori attivi italiani un pagamento di base, il pagamento verde o greening, i pagamenti accoppiati, i pagamenti per i giovani agricoltori, i pagamenti per i piccoli agricoltori. Inoltre riguarda i residui delle Organizzazioni Comuni dei Mercati (ad esempio il regime di autorizzazione all’impianto di vigneti, le quote per lo zucchero, i prezzi di intervento e ammasso o ritiro di vari prodotti nel caso di crisi di mercato, prelievi all’importazione e restituzioni all’esportazione). Che cos’è invece e come opera il cosiddetto secondo pilastro della PAC? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _________________ 3) A partire dal Trattato di Roma del 1957, la PAC ha perseguito i seguenti obiettivi: incrementare la produttività dell'agricoltura; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. dell’ambiente, obbligatorie Nel 21° della per gli secolo la PAC salute dei agricoltori ha introdotto consumatori, del (condizionalità). norme di rispetto benessere animale, Oggi concede aiuti supplementari (30% ) per gli agricoltori che osservano regole ancora più restrittive, sia attraverso i pagamenti diretti (greening) che attraverso i PSR. Da sempre e ancor più oggi l’Unione europea aiuta i suoi agricoltori (poco meno del 40% del beneficiarne In questo quadro, bilancio è la illustra dell’UE è destinato società brevemente i all’agricoltura), nel concetti suo di ma a complesso. condizionalità e di greening. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ __________________ ALUNNO ……………………………………………………………………………………. cl. ………………data Griglia di valutazione degli elaborati di ITALIANO OTTIMO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE Comprensione del testo INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE Tipologia A: analisi del testo Puntuale ed esaustiva 4 Puntuale 3.5 Sostanzialmente adeguata 3 Sufficientemente corretta, anche se negli aspetti 2,5 essenziali Incompleta e con qualche imprecisione 2 Incompleta e/o con diversi errori 1,5 Parziale e con parecchi errori 1 Analisi del testo (riconoscimento delle strutture formali e retoriche) OTTIMO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE Completa ed esauriente Completa Nel complesso adeguata Sufficient. articolata, anche se con qualche incertezza Talvolta imprecisa Incompleta e/o con diversi errori Parziale e con parecchi errori 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 Contestualizzazione e interpretazione critica OTTIMO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE Corretta e ben articolata Corretta e lineare Nel complesso coerente e discretamente organizzata Adeguata, anche se con qualche incertezza Talora non chiara e scarsamente coerente Incompleta e/o confusa ed incoerente Assente 3 2,75 2,5 2,25 2 1,5 1 OTTIMO Corretta, appropriata nel linguaggio ed efficace nello stile Corretta e adeguata nel linguaggio Fluida e sostanzialmente corretta nel lessico e nella sintassi Sufficientemente corretta pur con qualche imprecisione Esposizione penalizzata da errori lessicali, sintattici e/o ortogr. Esposizione confusa e/o con molti e consistenti errori Esposizione scorretta, con parecchi errori BUONO DISCRETO SUFFICIENTE Forma espressiva INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE 4 3,75 3,5 2,75 2 1,5 1 TOTALE Arrotondamenti all’intero superiore con decimale a 0,5 punti Nessuna risposta Voto 1/10 Punteggio totale:…………………./15 Tabella di conversione del punteggio da quindicesimi in decimi <5/15 6-7/15 8/15 9/15 10/15 11/15 12/15 2/10 Livello base non raggiunto /15 <5-9/15 /10 1-5/10 Voto: 3/10 4/10 5/10 6/10 Livello di competenza: Livello base 10/15 11/15 6/10 6,5/10 /15 6.5/10 7/10 13/15 14/15 15/15 8/10 9/10 10/10 Livello intermedio 12/15 13/15 7/10 8/10 Livello avanzato 14/15 15/15 9/10 10/10 Il docente …………………………………………………………. Istituto di Istruzione Superiore Parentucelli -Arzelà ALUNNO ……………………………………………………………………………………. cl. … Qualità e quantità delle informazioni e uso del dossier Griglia di valutazione degli elaborati di ITALIANO Tipologia B: Saggio breve/articolo di giornale OTTIMO Informazioni esatte, approfondite, e organizzate in modo esaustivo. Uso 5 corretto ed efficace del dossier BUONO Informazioni esatte ed esaurienti. Uso appropriato del dossier 4,5 DISCRETO Informazioni precise e organizzate in modo discretamente funzionale. Uso 4 corretto del dossier SUFFICIENTE Informazioni sufficientemente esaurienti, anche se schematiche. Uso 3,5 essenziale del dossier INSUFFICIENTE Informazioni non sempre precise e talora incomplete. Uso inadeguato del 3 dossier GRAV. INSUFFICIENTE Informazioni lacunose ed errate. Uso del tutto inadeguato del dossier 2,5 DEL TUTTO INSUFF. Informazioni non pertinenti. Uso scorretto del dossier 2 ARTICOLO Efficacia comunicativa e trattazione originale OTTIMO Per l’ARTICOLO DI GIORNALE BUONO Capacità comunicativa e grado di approfondimento Per il SAGGIO BREVE Efficacia comunicativa e trattazione esauriente Comunicazione e trattazione adeguate DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE Struttura logicoargomentativa Forma espressiva DEL TUTTO INSUFF. OTTIMO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFF. Comunicazione lineare e trattazione essenziale Comunicazione inadeguata e trattazione scarsa Comunicazione inefficace e trattazione incoerente Comunicazione impropria e trattazione confusa INSUFFICIENTE SAGGIO BREVE Chiara, coesa e articolata in modo eccellente per coerenza e originalità Chiara, articolata in modo ordinato e consequenziale Nel complesso ordinata e discretamente organizzata Sufficientemente lineare, pur con qualche incertezza Spesso non chiara e scarsamente coerente Disordinata e incoerente Assente punti Nessuna risposta Voto 1/10 Livello base non raggiunto /15 <5-9/15 /10 1-5/10 Voto: 3/10 4/10 5/10 6/10 Livello di competenza: Livello base 10/15 11/15 6/10 6,5/10 4 3 2,5 2 1 0,5 /15 Punteggio totale:…………………./15 Tabella di conversione del punteggio da quindicesimi in decimi <5/15 6-7/15 8/15 9/15 10/15 11/15 12/15 2/10 4,50 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 SAGGIO BREVE Pertinenza del titolo e della destinazione editoriale se richiesta Mancanza o non pertinenza del titolo e della destinazione editoriale se richiesta TOTALE Arrotondamenti all’intero superiore con decimale a 0,5 5 1,5 Corretta, appropriata nel linguaggio ed efficace nello stile Corretta e adeguata nel linguaggio Fluida e sostanzialmente corretta nel lessico e nella sintassi Sufficientemente corretta pur con qualche imprecisione Esposizione penalizzata da errori lessicali, sintattici e/o ortogr. Esposizione confusa e/o con molti e consistenti errori Esposizione scorretta, con parecchi errori ARTICOLO Pertinenza del titolo e della destinazione editoriale Mancanza o non pertinenza del titolo e della destinazione editoriale SUFFICIENTE Rispetto delle consegne data …………………… 6.5/10 7/10 13/15 14/15 15/15 8/10 9/10 10/10 Livello intermedio 12/15 13/15 7/10 8/10 Livello avanzato 14/15 15/15 9/10 10/10 Il docente …………………………………………………………. Istituto di Istruzione Superiore Parentucelli -Arzelà ALUNNO ……………………………………………………………………………………. cl. … Qualità e quantità delle informazioni Griglia di valutazione degli elaborati di ITALIANO Tipologia C (Tema di argomento storico)-Tipologia D (Tema di ordine generale) OTTIMO Informazioni esatte, approfondite, e 6 organizzate in modo esaustivo BUONO Informazioni esatte ed esaurienti 5,5 DISCRETO Informazioni precise e organizzate in modo 5 discretamente funzionale SUFFICIENTE Informazioni sufficientemente esaurienti, 4,5 anche se schematiche INSUFFICIENTE Informazioni non sempre precise e talora 3,75 incomplete GRAV. INSUFFICIENTE Informazioni lacunose ed errate 3 DEL TUTTO INSUFFICIENTE Informazioni non pertinenti 2 OTTIMO BUONO DISCRETO Struttura logicoargomentativa SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE OTTIMO BUONO DISCRETO Forma espressiva data …………………… SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAV. INSUFFICIENTE DEL TUTTO INSUFFICIENTE Chiara, coesa e articolata in modo eccellente per coerenza e originalità Chiara, articolata in modo ordinato e consequenziale Nel complesso ordinata e discretamente organizzata Sufficientemente lineare, pur con qualche incertezza Spesso non chiara e scarsamente coerente Disordinata e incoerente Assente Corretta, appropriata nel linguaggio ed efficace nello stile Corretta e adeguata nel linguaggio Fluida e sostanzialmente corretta nel lessico e nella sintassi Sufficientemente corretta pur con qualche imprecisione Esposizione penalizzata da errori lessicali, sintattici e/o ortogr. Esposizione confusa e/o con molti e consistenti errori Esposizione scorretta, con parecchi errori TOTALE Arrotondamenti all’intero superiore con decimale a 0,5 punti Nessuna risposta Voto 1/10 Livello base non raggiunto /15 <5-9/15 /10 1-5/10 Voto: 3/10 4/10 5/10 6/10 Livello di competenza: Livello base 10/15 11/15 6/10 6,5/10 4,50 4 3 2,5 2 1,5 4 3,75 3,5 2,5 2 1,5 1 /15 Punteggio totale:…………………./15 Tabella di conversione del punteggio da quindicesimi in decimi <5/15 6-7/15 8/15 9/15 10/15 11/15 12/15 2/10 5 6.5/10 7/10 13/15 14/15 15/15 8/10 9/10 10/10 Livello intermedio 12/15 13/15 7/10 8/10 Livello avanzato 14/15 15/15 9/10 10/10 Il docente …………………………………………………………. ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE PARENTUCELLI - ARZELÀ Anno scolastico 2015/2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTAINDICATORI LIVELLI Conoscenza e comprensione degli argomenti richiesti (contenuti) Capacità espressiva e proprietà di utilizzo del linguaggio specifico Capacità logiche di sintesi e di collegamento CLASSE VG PUNTI Nulle o foglio bianco Non pertinenti, limitate con gravi lacune Parziale con qualche errore Diffuse ma limitate all’essenziale Adeguate e parzialmente approfondite Complete ed approfondite 1 2-3 4-5 6 7-8 9 1 1,5 2 Limitata, con presenza di errori Incerta e confusa Essenziali, schematiche, anche con qualche errore Coerenti con qualche imprecisione Adeguate, corrette, coerenti Nulle o carenti Incerti Sufficienti Buone Ottime 1 1,5 2 2,5 3 VOTO IN 15 2,5 3 / 15 TABELLA DI CONVERSIONE DEL PUNTEGGIODA QUINDICESIMI IN DECIMI Punti in quindicesimi Voto in decimi 2-3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 3 4 4,5 5 5.5 6 6,5 7 8 9 10 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE PARENTUCELLI - ARZELÀ Anno scolastico 2015/2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA- CLASSI V Complete, approfondite, con adeguati collegamenti Corrette con adeguati completamenti Essenziali senza lacune di rilievo Con qualche lacuna rilevante Con gravi lacune Non pertinenti o foglio bianco 6 5 4 3 2 1 Abilità ( padronanza linguistica, lessicale e correttezza formale) Adeguate, corrette, coerenti Coerenti con qualche imprecisione Essenziali, schematiche, anche con qualche errore Confuse con linguaggio inadeguato limitate con presenza di errori Non rilevabili o foglio bianco 6 5 4 3 2 1 competenze Buone Adeguate Carenti nulle 3 2 1 0 Conoscenze (contenuti) TABELLA DI CONVERSIONE DEL PUNTEGGIODA QUINDICESIMI IN DECIMI Punti in quindicesimi Voto in decimi 2-3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 3 4 4,5 5 5.5 6 6,5 7 8 9 10 Classe 4G Stage dal 23/02/15 al 27/02/2015 Totale ore “Lune Verdi” di N. Mannucci N° ore 30 60 30 23 20 Bianchi Maria Luisa Tusini Diego Tusini Diego 30 28 28 60 51 48 Olimpia ( Sarzana) 30 Bini Simone 29,5 59,5 Olimpia ( Sarzana) 24 Università di Pisa 16 40 / Il Carpanedo 28 28 Vini apuani (Castagnini) 16 V.Tongiani- Massa 25 41 Olimpia ( Sarzana) 30 Bini Simone 29,5 60 La Felce (Ortonovo) 30 Il Torchio 33,5 63,5 Az Dimostrativa ( Sarzana) 31,5 Fratelli Lorenzini 26.5 58 0 Fratelli Lorenzini 0 0 “Lune Verdi” di N. Mannucci 30 “Lune Verdi” di N. Mannucci 30 60 Spagnoli Andrea 14 Bianchi Maria Luisa 30 44 Fatt. “Il Carpanedo” La Spezia 30 Università di Pisa 15 45 La Felce (Ortonovo) 0 Il Germoglio 30 30 Fatt. “Il Carpanedo” La Spezia 25 Il Carpanedo 23 48 Zangani 20 Il Germoglio 30 50 Vini Apuani (Castagnini) 16 V.Tongiani- Massa 25 41 La Felce (Ortonovo) 0 Il Torchio 33,5 33,5 Lambruschi Fabio 30 Università di Pisa 16 46 Fatt. “Il Carpanedo” La Spezia 30 Università di Pisa 15 45 Il Monticello ( frat.li Neri) La Felce (Ortonovo) 23 30 Il Germoglio Il Torchio 30 33,5 53 63,5 “Lune Verdi” di N. Mannucci 30 Università di Pisa 16 46 La Felce (Ortonovo) 30 Bianchi Maria Luisa 30 60 azienda ALIBANI GIORGIA BAMONTE ELIA BARLI MATTIA BASTONE EDOARDO BECKER CLAUDIA CHIARI CAMILLA CHIOCCA RICCARDO CIMA GIANLUIGI DEL CHIARO MARTINA FORMATO ANTONIO GHIGGINI ANDREA INCORVAIA MICHAEL MARZOLA DANIELE MASINELLI LUCA MORALES HESTER PEPE ALESSANDRO PERI ALESSANDRO PORTUNATO PAOLO SASSETTI ALESSIO SCATENA MARCO SERGIAMPIETRI LAURA TAGGIASCO ALESSIA TASSONI SERGIO TONARELLI SIMONE TRAMONTANO FABIO VENTURINI DAVIDE Stage dal 23 /04/15 al 29/04/15 azienda Lambruschi ( Casteln.M.) N° ore 30 La Felce (Ortonovo) Il Monticello ( frat.li Neri) Zangani ( S.Stef.M) / Pepe e Scatena non hanno consegnato il materiale ( convenzioni, foglio presenza e scheda valutazione) Tassoni non ha consegnato il foglio presenza e scheda valutazione Classe 5G BAMONTE ELIA BARLI MATTIA BECKER CLAUDIA CIMA GIANLUIGI DEL CHIARO MARTINA GHIGGINI ANDREA INCORVAIA MICHAEL MORALES HESTER PEPE ALESSANDRO PESELLI FLORA SASSETTI ALESSIO SCATENA MARCO TAGGIASCO ALESSIA TASSONI SERGIO TRAMONTAN O FABIO Stage Prof. Simonelli ore Stage dal 4/04/2016 al 9/04/2016 Stage estivi (ArbataxSardegna)19/06/2 015 al 30/06/2015 Tota le ore azienda Num. ore N° ore Az. Agr.” Agli Antichi Sapori” 36 36 Tusini Diego 20 20 Az. Agr. “Il Germoglio” 29 29 Az.Agr.” Cima” 35 35 Az. Agr. “Il Germoglio” 29 62,5 91,5 65 65 Centro Verde S.R.L. 65 Az. Agr. “Il Torchio” 27 27 Fatt. Didatt. “Il Carpanedo” 21 21 Tusini Diego 20 20 Az. Agr. “Il Torchio” 27 27 67,5 Centro Verde S.R.L. Az. Agr. “Montagne Verdi” La presente scheda deve essere aggiornata poiché manca per alcuni alunni la documentazione necessaria.