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LA GAZZETTA
Lunedì 2 gennaio 2012
DI
PUGLIA - CORRIERE
DELLE
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
PUGLIE
Quotidiano fondato nel 1887
La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20
Con Guida ai Vini di Puglia A 11,20*
Con Magazine Oroscopo A 1,70
lunedì
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LECCE
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Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 125° Numero 1
REGIONE LE NUOVE REGOLE SUI VITALIZI E GLI ASSEGNI DI FINE MANDATO
INCIDENTE SULLA VIA PER ARNESANO E SCHIANTO CONTRO IL PALO DEL FILOBUS
Costi dei politici, dal 2020
gli effetti dei tagli in Puglia
Scontri a Lecce
in tre in ospedale
Caso pensioni, il governo centrale potrebbe
sollecitare l’anticipo del sistema contributivo
A Gallipoli si ribalta un’auto: salvi due giovani
SERVIZI IN CRONACA >>
LECCE Lo scontro sulla via per Arnesano
SERVIZIO A PAGINA 11 >>
MESSAGGIO DI CAPODANNO «I SACRIFICI SONO INEVITABILI PER TUTTI. GLI ITALIANI DEVONO ACCETTARLI PER ASSICURARE UN FUTURO AI PROPRI FIGLI LA PAURA TRAGEDIA SFIORATA. NESSUNA RIVENDICAZIONE
Napolitano ricarica Monti
«Sùbito le riforme su spesa pubblica, stato sociale e liberalizzazioni»
Il premier: buone indicazioni. Solo la Lega contro il Capo dello Stato
Occupazione, a rischio
300mila posti di lavoro
La Camusso: pericolo di tensioni sociali
di GIUSEPPE DE TOMASO
D
SEGUE A PAGINA 17 >>
l Il 2012 è appena iniziato e già si parla di crisi aziendali. Rischieranno il posto di lavoro 300mila persone. Al
ministero dello Sviluppo economico sono circa 230 i
tavoli aperti per cercare una soluzione alle crisi aziendali
che nel complesso coinvolgono 300mila lavoratori, con
rischi occupazionali immediati per 40mila persone. E il
leader della Cgil, Susanna Camusso, dà l’allarme: «C'è un
rischio reale di tensioni sociali crescenti nei prossimi
mesi. Per scongiurarlo serve un piano per il lavoro».
SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 >>
SERVIZIO A PAG. 4 >>
ORDINANZE DEI SINDACI AGGIRATE: ANCHE A BARI
Botti, i divieti non bastano
due morti e oltre 500 feriti
Devastante esplosione a Roma. L’altra vittima nel Napoletano
SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >>
IL CASO I PARENTI DENUNCIANO: STAVA MALE. SCATTA L’INCHIESTA
Detenuto trovato morto
nel supercarcere di Trani
l La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un’inchiesta
sulla morte in carcere del detenuto Gregorio Durante, di 34 anni, di
Nardò (Lecce), dopo una denuncia presentata dai familiari che da
tempo avevano chiesto la scarcerazione per gravi motivi di salute. La
vittima è il figlio, di Giuseppe Durante, condannato per l’assassinio
di Renata Fonte, esponente politica salentina uccisa nel 1984.
Una tassa del 6 %
sulle vincite
oltre i 500 euro
l Sarà un «omaggio affettuoso» quello che stamattina verrà
tributato a don Luigi Verzè, morto ieri a Milano, dall’Istituto San
Raffaele. I funerali alle 14.30 a
Illasi, in provincia di Verona. La
Guardia di Finanza ha acquisito
la cartella clinica fotocopiandone i dati. Polemico Al Bano , che
in passato ha scritto un inno per
l'ospedale San Raffaele. «Con lo
stress che gli hanno procurato,
lo hanno aiutato a morire»
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MONGELLI E VALERIO ALLE PAGINE 8 E 9 >>
GIOCHI
Oggi l’addio a don Verzè
Acquisita la cartella clinica
SERVIZI A PAGINA 10 >>
FOGGIA La sede di Equitalia dopo l’attentato foto Maizzi
SERVIZIO A PAGINA 7 >>
IL FATTO AL BANO: CON LO STRESS LO HANNO AIUTATO A MORIRE
MILANO Don Luigi Verzè, 91 anni
A Latiano ordigno davanti alla casa
del presidente del consiglio comunale
GLI EFFETTI DELLA GRANDE CRISI
UNA PREDICA
EINAUDIANA
CHE NON DEVE
RESTARE INUTILE
i solito i messaggi di
Capodanno dei Capi
dello Stato sono come i
supermarket: ognuno
vi trova quello che vuole. In fondo,
è anche comprensibile: rappresentando l’unità della nazione, il
presidente della Repubblica non
può non tenere conto delle varie
sensibilità politico-culturali presenti nel Paese e nel Parlamento.
Di qui le reazioni dei leader di
maggioranza e opposizione quasi
sempre improntate a toni semi-entusiastici verso il Quirinale. Pur
non infrangendo la linea ecumenica seguita da molti suoi predecessori, l’altra sera Giorgio Napolitano ha lanciato una sfida alla
classe politica, che se fosse accettata da governo, parlamento e parti sociali, costituirebbe la vera Fase Due della strategia anti-crisi. Il
presidente non ha utilizzato giri di
parole per illustrare il compito a
casa assegnato al potere esecutivo
e al potere legislativo.
Foggia, una bomba
contro Equitalia
SERVIZIO A PAGINA 5 >>
AVETRANA
Sarah, scagionati
il fratello e il nipote
di Michele Misseri
ROMA L’ingresso dello stabile dove è morto un uomo per i botti
MAZZA A PAGINA 12 >>
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2 PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
IL MESSAGGIO
IL CAPO DELLO STATO AGLI ITALIANI
«Il voto anticipato sarebbe stato un
azzardo pesante. È necessario colpire
la corruzione e l’evasione fiscale»
«L’Italia può e deve farcela
i sacrifici non saranno inutili»
Napolitano: subito le riforme su spesa pubblica, welfare e liberalizzazioni
l ROMA. L'emergenza economica resta grave. Ma non
dobbiamo scoraggiarci. L’Italia può e deve farcela. Deve
fare la sua parte, con il rigore,
riducendo la spesa pubblica,
riformando il welfare, colpendo rendite e privilegi, chiedendo all’Europa scelte adeguate e solidali senza ulteriori
indugi, e una maggiore integrazione. I sacrifici sono
inevitabili, per tutti, e non
saranno inutili. Gli italiani
devono accettarli per assicurare un futuro ai propri figli.
La crisi è un banco di prova e
una grande occasione per il
cambiamento, per una rigenerazione della politica, per il
nuovo balzo in avanti che è
necessario. Questi i passaggi
principali del messaggio di
fine anno di Giorgio Napolitano.
Il capo dello Stato parla per
21 minuti e mette l’accento su
due fattori: la fiducia degli
italiani in se‚ stessi, cresciuta
con le celebrazioni del 150.mo,
e la crescente consapevolezza
dei nodi della crisi economica.
«La fiducia in noi stessi - dice
– è il solido fondamento su cui
possiamo costruire, con spirito di coesione, con senso
dello stare insieme di fronte
alle difficoltà, nella comunità
nazionale come nella famiglia.
E allora apriamoci al nuovo
anno: facciamone una grande
occasione, un grande banco di
prova, per il cambiamento e il
nuovo balzo in avanti di cui ha
bisogno l’Italia».
L'Italia deve riguadagnare
credibilità ed «è faticoso». Il
debito pubblico pesa come un
macigno. Il risanamento deve
proseguire con rigore, perchè
lo Stato per lungo tempo ha
speso troppo e ha imposto
tasse troppo pesanti. Il benessere ha raggiunto livelli un
tempo impensabili, ma dagli
anni ottanta la spesa pubblica
è cresciuta in modo incontrollato ed è ormai insostenibile. «E c'è‚ anche chi ne ha
tratto e continua a trarne indebito profitto, e a ciò si legano strettamente fenomeni
di dilagante corruzione e parassitismo, diffusa criminalità ed inquinamento criminale».
L'altra grande patologia da
colpire, insieme alla corruzione, è l’evasione fiscale. Bisogna colpirla per ridurre le
disuguaglianze. Bisogna sottoporre a una più severa disciplina «forme di ricchezza,
posizioni di rendita e di privilegio».
Il mondo è cambiato, e perciò occorre «ripensare e rinnovare le politiche sociali»,
certamente senza rinunciare
al modello europeo e senza
intaccare dignità e diritti del
lavoro, ma accettando di rivedere il modo di concepire e
distribuire il benessere, dice
Napolitano ai rappresentanti
del mondo del lavoro, ricordando il suo passato, la sua
estrazione politica e sociale.
«Sento molto perciò le difficoltà di chi lavora e di chi
rischia di perdere il lavoro»,
dice, ma crede anche che i
lavoratori e le loro organizzazioni debbano esprimere
«slancio costruttivo nel confronto», fare sacrifici e avere
«visione e ruolo nazionale»
come seppero fare nel Dopoguerra e nel tragico 1977
dell’inflazione al 20% e del
terrorismo brigatista. Al governo Monti Napolitano chiede di sviluppare il «dialogo
con le parti sociali e un rapporto aperto con il Parlamento».
Questo esecutivo, sottolinea
il presidente della Repubblica,
tagliando corto sulle recenti
polemiche sollevate dal WSJ, è
nato al termine di una travagliata crisi politica di cui il
premier Berlusconi, un mese
fa, «ha preso responsabilmente atto. È nato poichè «si è
largamente convenuto» che
un immediato scioglimento
delle Camere «avrebbe rappresentato un azzardo pesante
dal punto di vista dell’inte-
Dal Vaticano
Il papa ringrazia per gli auguri.
«Un deferente augurio desidero indirizzare al
Signor Presidente della Repubblica Italiana,
mentre all’intero popolo italiano formulo ogni
miglior auspicio di pace e di prosperità per l’anno appena iniziato». Lo
ha detto a proposito dei
«messaggi augurali» ricevuti in questi giorni. «Cari
fratelli e sorelle, – ha detto il Papa – in questi giorni ho ricevuto numerosi
messaggi augurali: ringrazio tutti con affetto,
specialmente per il dono
della preghiera. Un deferente augurio - ha proseguito – desidero indirizzare al Signor Presidente
della Repubblica Italiana,
mentre all’intero popolo
italiano formulo ogni miglior auspicio di pace e di prosperità per l’anno
appena iniziato».
resse generale del paese».
Napolitano riconosce il merito degli schieramenti che
hanno permesso la nascita
dell’esecutivo Monti e auspica
che il sostegno prosegua. Ai
partiti chiede di contribuire
all’azione dell’esecutivo con
proposte e soprattutto cercando intese per approvare ri-
forme istituzionali da tempo
mature, e anche in vista della
prossima tornata elettorale,
«per creare condizioni migliori in vista di un più costruttivo
ed efficace svolgimento della
democrazia dell’alter nanza»:
un’espressione che sembra richiamare implicitamente la
revisione della legge eletto-
REAZIONI I PARTITI ACCOLGONO CON FAVORE L’APPELLO DEL PRESIDENTE A IMPEGNARSI PER UNA RIGENERAZIONE DELLA POLITICA
«Bene, le riforme spettano a noi»
Pieno consenso da Pdl, Pd e centristi
l ROMA. L'appello del Capo dello Stato,
nel suo messaggio di fine anno, alle forze
politiche a lavorare per «le riforme istituzionali da tempo mature» è stato accolto
con favore dalle forze politiche. Se si esclude la Lega Nord e la sinistra radicale, tutti
gli altri partiti hanno apprezzato la sollecitazione di Napolitano ad impegnarsi in
una «rigenerazione della politica»
contribuendo a
«creare le condizioni migliori per
un più costruttivo
ed efficace svolgimento della democrazia dell’alternanza». Nel messaggio ha tenuto
distinto il ruolo
del governo alle
prese con la crisi
economica e il
ruolo delle forze
PDL Gaetano Quagliariello
politiche che, al di
là del sostegno all’esecutivo, devono dedicarsi all’architettura costituzionale. Una
sottolineatura che ha ricevuto un plauso
bipartisan.
«Napolitano – ha sottolineato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri – ha dato importanti indicazioni ai partiti che devono rivendicare il proprio ruolo
per riforme che garantiscano l’alternanza». Anche il vicecapogruppo del Pdl al
Senato Gaetano Quagliariello ha evidenziato il fatto che il Capo dello Stato «ha
riconosciuto il ruolo insostituibile della
politica e la necessità che partiti e Parlamento facciano le riforme». «Napolitano
ha disegnato il perimetro di queste riforme
quando ha richiamato la democrazia
dell’alternanza» ha osservato Napoli del
Pdl.
Sulla stessa lunghezza d’onda, il Pd che
con Dario Franceschini e con Anna Finocchiaro ha invitato le «forze responsabili» ad accogliere l’appello di Napolitano.
«C'è un governo – ha spiegato la capogruppo del Pd al Senato – che deve portare
l’Italia a superare le difficoltà economiche.
Ai partiti la responsabilità di riformare il
nostro sistema politico. Non è più il tempo
di riforme particolari ma di riforme
nell’interesse generale». Anche il Terzo Polo ha assicurato la propria disponibilità.
«La politica ha un’occasione irripetibile
per riconquistare la fiducia della gente» ha
detto Pier Ferdinando Casini mentre Pierluigi Mantini responsabile riforme istituzionali dell’Udc ha detto che «parlare di
un’agenda Napolitano per le riforme non è
una bestemmia e questa agenda va accelerata». Francesco Rutelli ha parlato del
«richiamo presidenziale al dovere dei partiti di preparare una democrazia dell’alternanza che non ripeta gli errori di quest’ultima stagione». Il Fli di Gianfranco
Fini «non si sottrarrà all’ormai improcrastinabile stagione del cambiamento» ha as-
sicurato Italo Bocchino.
Al di là dell’ampio consenso dei partiti
anche a quella parte del messaggio di Napolitano che tratta del loro ruolo e dei loro
impegni, ora si tratta di vedere in concreto
come si possa trasdurre questa «buona volontà» ribadita con il nuovo anno. Il pacchetto delle riforme più corposo, così come
la riforma della
legge elettorale,
sono all’esame del
Senato e la disponibilità espressa
da Gasparri, Quagliariello e Finocchiaro avrà il suo
peso per un possibile
percorso
condiviso. C'è, infatti, un comune
denominatore
sulle riforme costituzionali, che
risale ai tempi PD Anna Finocchiaro
della bozza Violante della scorsa legislatura. Sussiste una
intesa di massima sulla necessità di ridurre il numero dei parlamentari, di superare il bicameralismo perfetto con la nascita di un Senato delle Regioni oltre a
posizioni comuni sulla necessità di dare al
presidente più poteri nella guida del governo. Altro punto su cui si sta ragionando
è la sfiducia costruttiva per evitare ribaltoni.
rale. Ai politici bersagliati da
accuse ai privilegi della casta,
Napolitano non chiede di
chiudere un occhio, ma di
«guardare con attenzione, senza pregiudizi, alla loro capacità di rinnovarsi», perchè
«non c'è futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica
e della fiducia nella politica».
Nei discorsi di Capodanno
I leader internazionali all’unisono
«La crisi è grave ma ne usciremo»
Il 2011 è stato un annus horribilis. Ma anche il
2012 si preannuncia difficile con una crisi che ancora morde, l’Europa alle prese con i suoi problemi del debito, la tenuta della moneta unica e il recupero di credibilità sui mercati. E se da una parte all’altra del Vecchio Continente i leader – nei
discorsi di auguri di Capodanno – cercano di mostrarsi ottimisti, tentando di rilanciare la fiducia,
di certo la parola d’ordine è «sacrifici» e austerity,
di fronte al rischio recessione ed una crescita che
per il 2012 che si preannuncia molto, troppo,
modesta. Dal presidente francese Nicolas Sarkozy, al neopremier greco Luca Papademos, passando per il presidente della Repubblica italiana
Giorgio Napolitano, la cancelliera Angela Merkel
e il primo ministro britannico David Cameron, i
discorsi di capodanno sono stati così tutti improntanti sullo stesso leitmotiv: «ancora sforzi»,
«sacrifici inevitabili», per uscire dall’emergenza.
Anche il presidente Usa, Barack Obama, spiega
agli americani che «le azioni che intraprenderemo nei prossimi mesi ci diranno che tipo di Paese vogliamo essere, in che mondo vogliamo che
i nostri figli e i nostri nipoti crescano». Ma si dice
certo che «l'economia migliorerà». «Dobbiamo
essere coraggiosi, dobbiamo essere lucidi», ha
esortato Sarkozy riconoscendo il disagio della
nazione e invitando allo stoicismo: «avete sofferto, so che la vita di molti di voi, reduce da due anni difficili, sarà ancora messa a dura prova» ma
«uscire dalla crisi, costruire un nuovo modello di
crescita, dare origine ad una nuova Europa sono
le sfide». E se la Merkel non nasconde che il 2012
rischia di essere, soprattutto per la zona Euro,
«più difficile» dell’anno appena concluso, rassicura i tedeschi sul fatto che hanno «buoni motivi
per essere fiduciosi». Perchè – ricorda con un
pizzico di orgoglio – «la Germania va bene»: «la
crisi del debito ci tiene ancora in sospeso» ma
l’Europa insiste «ne uscirà più forte di quando ci
è entrata». Dalla Grecia il premier Lucas Papademos torna poi a chiedere «sforzi» ai concittadini
ricordando che Atene non è mai stata così vicino
al default mentre Cameron invita a fare di più per
l’economia.
PRIMO PIANO 3
Lunedì 2 gennaio 2012
Il Professore ha trascorso le feste a
palazzo Chigi, con la famiglia: relax solo
nella giornata di Capodanno
LA DIRETTA
Segui le ultime notizie sul
tuo telefonino. Le istruzioni
a pagina 17
Monti: «Più motivati
ad andare avanti»
Il premier apprezza il discorso: buone indicazioni di lavoro
QUIRINALE
Il capo dello
Stato Giorgio
Napolitano
durante
il discorso di fine
anno.
A destra
il presidente
del Consiglio
Mario Monti
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.
LE REAZIONI IL CARROCCIO TORNA ALLE ORIGINI PER RILANCIARSI: LA SECESSIONE ORA SI CHIAMA INDIPENDENZA
E la Lega attacca il Quirinale
«Come Cetto Laqualunque»
l ROMA. «Giorgio Napolitano è
come Cetto la qualunque». Nella
notte di Capodanno la Lega Nord
non rinuncia a sparare i suoi
fuochi d’artificio ed attacca senza
mezzi termini il presidente della
Repubblica paragonandolo al personaggio populista del film Qualunquemente di Antonio Albanese. La definizione è di Roberto
Calderoli che liquida così il messaggio di fine anno del Capo dello
Stato: «Ricorda la conferenza del
premier Monti – attacca a testa
bassa – un libro dei sogni con tanti
luoghi comuni».
L'uscita di Calderoli scatena
una serie di reazioni a difesa di
Napolitano: più critico il Pd, mentre il Pdl si limita a esprimere
giudizi positivi sul messaggio del
presidente. Il futurista, la rivista
vicina a Fli ed al presidente della
Camera Gianfranco Fini, invita
addirittura a creare «un arco costituzionale per isolare la Lega
Nord’'.
Ma al di là della metafora molto
forte, l’ex ministro leghista fa una
critica severa alle parole del capo
dello Stato, reo di «aver fatto un
panegirico, una cosa che non si è
mai vista, del governo Monti» che
è invece «capace solo di tassare» i
cittadini. Tra le righe si legge
l’accusa dei lumbard a Napolitano
di essere artefice della caduta del
governo Berlusconi a favore
dell’esecutivo «dei professori».
Al Carroccio non va giù neanche il lungo 'cahier de doleances'
presentato dal capo dello Stato
come causa dell’attuale crisi
dell’Italia: spesa pubblica impazzita, corruzione, evasione fiscale e
malgoverno negli anni '80.
«Vista la lunghezza della car-
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IL LEADER DELLA LEGA Umberto Bossi in una foto d’archivio
riera politica di Napolitano come
parlamentare, ministro e presidente della Repubblica – sottolinea Calderoli – avrebbe potuto
fare un esame di coscienza su
quello che non si è riuscito a fare
fino ad oggi».
«Ma la cosa che più mi ha dato
fastidio – conclude l'esponente del
Carroccio – è che non c'è nessun
accenno al federalismo: questa è
una colpa! Penso che ormai l’Italia
sia il passato ed il futuro sia la
Padania». L’ex ministro sceglie di
chiudere così, con un riferimento
alla Padania. Il 2012 per la Lega
Nord, infatti, non è ancora iniziato ma prende il via soltanto il 22
gennaio. E, ovviamente, a Milano.
Non è l'ennesima provocazione
della Lega ma la data della manifestazione in programma nel
capoluogo lombardo per aprire
quella campagna che, nelle intenzioni, darà il via alla «nascita
della Padania», alla «indipendenza». Per il momento non c'è niente
da festeggiare. Anzi. La Lega sceglie di ritirarsi sul territorio in
attesa di un voto che nel Carroccio
si vede sempre più vicino. Si torna
alle origini per sopravvivere e
magari rilanciarsi alla prossima
tornata elettorale. La 'secessionè
stavolta si chiama indipendenza;
il nemico è sempre a Roma e le
misure antipopolari di Monti fanno buon gioco per i padani.
Appello dei vescovi
Bagnasco: coesione
contro il rischio
di tensioni sociali
Per «evitare il pericolo di
tensioni sociali» è necessario
«essere più positivi» e «creare
coesione»: lo ha detto l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo
ai cronisti sull'allarme lanciato
dai sindacati per il rischio di
tensioni sociali. «Credo che –
ha detto il cardinale Angelo
Bagnasco – se ci mettiamo insieme nello sforzo e nella fatica di costruire dei ponti nuovi,
di cambiare mentalità e creare
più coesione sia nel lavoro sia
nella società, a tutti i livelli le
tensioni non si coaguleranno».
Bagnasco ha anche ribadito
un concetto espresso
avant’ieri nel Te Deum: «a forza di seminare vento si raccoglie tempesta, la tempesta
della sfiducia, del tutti contro
tutti, dell’avvilimento, della litigiosità esasperata e inconcludente, della rabbia sorda
ma che potrebbe scoppiare».
E in occasione della Marcia
della Pace organizzata a Genova dalla Comunità di Sant'Egidio il cardinalr ha ribadito
che «educare alla pace vuol
dire trasmettere non solo il
senso di giustizia ma anche la
carità. Senza l’afflato della carità, il mero riconoscimento
dei diritti resta freddo. La pace
nasce solo dall’amore, la giustizia è importante ma non basta».
Bagnasco ha accolto i partecipanti, circa duemila persone
per gli organizzatori, nella Cattedrale di San Lorenzo dove la
marcia si è conclusa. È partita
dalla Basilica dell’Annunziata
con la testimonianza di una
donna ecuadoriana che ha ricordato la centralità della famiglia per gli immigrati, con la
liberazione di palloncini colorati e l’esposizione di cartelli
con i nomi dei paesi in guerra.
l ROMA. Mario Monti è stato uno dei primi ad
alzare la cornetta per complimentarsi con Giorgio
Napolitano al termine del messaggio di fine anno.
Un ringraziamento sincero, andato ben al di là di
quanto dettato dal garbo istituzionale. Di ragioni
per essere grato al capo dello Stato il premier ne
aveva molte. Il messaggio del Colle, nell’attenta
lettura fatta a palazzo Chigi, ha infatti confortato
il capo del governo. Che, non a caso, definisce le
sue parole «buone indicazioni di lavoro», un messaggio «forte» e che «infonde fiducia», ma soprattutto che «accresce ulteriormente la motivazione del governo». Un passaggio, quest’ultimo,
che rivela come a palazzo Chigi vi si legga sostegno e appoggio a proseguire sulla strada intrapresa per realizzare la tanto attesa fase due.
Più di questo Monti non poteva sperare. Lo
attende un inizio d’anno impegnativo. Il premier
ha trascorso le feste a palazzo Chigi, con la famiglia, concedendosi solo il primo dell’anno un pò
di relax con i nipotini. Per il resto giornate di
lavoro, con i più stretti collaboratori e in contatto
con alcuni ministri, in vista del prossimo Cdm
atteso per la seconda settimana del mese, probabilmente il 13. Una riunione preparatoria all’altra seduta, orientativamente fissata il 20, per il
varo della prima tranche di provvedimenti del
cresci-Italia: liberalizzazioni, infrastrutture e, forse, contrattualistica del lavoro.
In questo contesto, le parole di Napolitano sono
un utile incoraggiamento. E non poteva essere
altrimenti, visto che le riflessioni del Colle sono
pienamente condivise da palazzo Chigi. A cominciare dall’analisi della crisi che resta «grave» in
particolare sul fronte degli interessi sul debito
«pericolosamente alti». Di qui la necessità di proseguire sulla strada del rigore che ora, però, deve
essere accompagnata dall’indispensabile crescita. Il richiamo del Quirinale al fatto che i «sacrifici
non risulteranno inutili» è un’altro passaggio che
conforta il capo del governo che più di una volta ha
rimarcato l’ineludibilità della manovra. Così come le altre indicazioni di Napolitano: dalla riduzione delle spese alla lotta all’evasione. Per non
parlare della necessità di rivedere il «censimento»
della ricchezza in modo da avere un fisco più equo
e giusto. Ma è soprattutto nell’invito del Quirinale
a «ripensare e rinnovare le politiche sociali» che il
capo del governo vede un sostegno al suo tentativo
di ammodernare il mondo del lavoro e definire,
come auspicato dal Colle, «nuove forme di sicurezza sociale». Il modello allo studio è quello dei
paesi nord europei dove in cambio di una maggiore flessibilità lo Stato assicura maggiore tutela
ai singoli lavoratori, anche grazie a politiche di
reinserimento. Per riuscirci, però, Monti dovrà
vincere le resistenze dei sindacati. In questo quadro, il richiamo del Quirinale alla necessità che il
mondo del lavoro «esprima slancio costruttivo»
viene letto come un invito ai sindacati a sedersi al
tavolo senza pregiudizi. Non poca cosa vista la
delicatezza del momento, come dimostrano le parole di Susanna Camusso, leader della Cgil, che
ammonisce sui rischi di «tensioni sociali» e chiede «un piano straordinario» sul lavoro. Richiesta
che Monti accoglie a condizione che il dialogo con
le parti sociali non si trasformi in un pantano di
veti incrociati. Ben venga il confronto, purchè non
si perda troppo tempo, è la sintesi che si fa a
palazzo Chigi. Simile lettura viene data delle parole di Napolitano sulle forze politiche. L'auspicio
che l’Italia «possa contare su una fase di stabilità e
di serenità politica» è interpretato come un monito ai partiti e a quanti intravedono sogni di
'spallatè. Ultimo, ma non certo per importanza, il
capitolo europeo. Sul dossier comunitario Monti è
in piena sintonia col Quirinale. Gennaio sarà un
mese cruciale per il negoziato sul 'fiscal compact',
l’intesa raggiunta in dicembre a Bruxelles su una
maggiore integrazione delle politiche di bilancio.
L’invito del Colle a rifuggire da «anacronistiche
chiusure e arroganze nazionali» traduce alla perfezione quello che Monti pensa, ma non può ancora dire: l’Europa, in primis Berlino, deve abbandonare la tutela di meri interessi nazionali per
favorire scelte «solidali». E ciò, agli occhi di Monti,
può essere fatto solo potenziando il fondo salva
Stati e dando maggiore importanza alla crescita e
non soltanto al rigore teutonico.
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4 PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
Secondo il ministero dello Sviluppo
economico sono 300mila i posti di lavoro
in pericolo di cui 30mila nell’immediato
LA GRANDE CRISI
FRA SACRIFICI E NUOVE TASSE
La Camusso dà l’allarme
«Rischio di tensioni sociali»
E Monti chiama i leader sindacali: «Sì all’intesa, ma in tempi brevi»
l La prospettiva di un 2012 all’insegna della recessione e della disoccupazione fa tremare i sindacati, che
lanciano l’allarme sulla coesione sociale. «C'è un rischio reale di tensioni
sociali crescenti nei prossimi mesi»,
dice il leader della Cgil, Susanna Camusso, che va contrastato con un Piano per il lavoro. Sulla stessa linea il
numero uno della Uil: «C'è il rischio di
andare verso una fase di recessione e,
quindi, di riduzione dei posti di lavoro.
L’aumento della disoccupazione non è
certo un antidoto alla pace sociale,
anzi è benzina sul fuoco», afferma Luigi Angeletti.
Sul tema c'è stata oggi una prima
presa di contatto con il governo. Il
presidente del Consiglio Mario Monti
ha fatto la prima mossa. Ha chiamato i
leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per fare
gli auguri e ha espresso l’augurio di
raggiungere la «massima intesa» sui
temi del lavoro e dell’occupazione, pur
sottolineando «l'esigenza di operare
con la sollecitudine imposta dalla situazione».
Un rischio di cui parla anche il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco: per «evitare il pericolo di tensioni sociali» è necessario «essere più
positivi» e «creare più coesione» sia
nel lavoro sia nella società. Concorda
il segretario generale della Cisl, Raf-
CGIL Il leader Susanna Camusso lancia l’allarme di «tensioni sociali»
faele Bonanni: «Solo con la concertazione ed il dialogo sociale si possono
affrontare i problemi gravi del paese,
distribuendo il peso dei sacrifici».
Il «rischio tensioni» è «da contrastare con un Piano per il lavoro, la vera
emergenza», chiede Camusso perchè
la «recessione avrà un impatto duro su
occupazione e redditi». C'è, quindi, il
«rischio che cresca il conflitto sociale avverte ancora – con l’aumento delle
diseguaglianze».
I sindacati chiedono, dunque, di
partire dall’occupazione, per arginare
l’aumento di posti di lavoro persi: ad
oggi, secondo il ministero dello Sviluppo economico, sono 300 mila i lavoratori a rischio, considerando solo i
tavoli di crisi aziendali coordinati dallo stesso ministero, mentre è di 300
mila – spiega – il dato che si riferisce
«al complesso di tutta l'occupazione
diretta e indiretta (incluso ad esempio
l’indotto) delle imprese a vario titolo
coinvolte» ma che «non coincide assolutamente con il numero di posti di
lavoro a rischio».
Il richiamo delle organizzazioni dei
lavoratori è ad agire per evitare il peggiorare del quadro occupazionale, con
un tasso di disoccupazione stimato in
salita al 9% alla fine del 2012 dal Centro studi di Confindustria e per il 2013,
anche per via dell’attenuazione del
reintegro delle persone in cig. «Questo
è il problema su cui concentrarsi»,
dice Angeletti, e per farlo bisogna partire dalla «riduzione delle tasse sul
lavoro» altrimenti «le parole occupazione e crescita sono solo uno slogan».
Ovviamente a questo si affianca la
questione giovanile e della precarietà,
insieme alla garanzia di un futuro previdenziale per i figli e i nipoti di oggi.
Tutti temi cui ha fatto riferimento il
capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
nel suo messaggio di fine anno. E che
saranno al centro della riforma del
mercato del lavoro, guidata dal ministro Elsa Fornero, che si appresta a
partire
NOVITÀ LE DONNE DEL SETTORE PUBBLICO AVRANNO IL TRATTAMENTO DI VECCHIAIA A 66 ANNI (DAI 62 ATTUALI COMPRESA LA FINESTRA MOBILE)
Pensioni, il contributivo pro rata
da quest’anno verrà esteso a tutti
l ROMA. Estensione del contributivo pro rata per tutti, aumento
dell’età di pensionamento delle donne, giro di vite sulle pensioni di
anzianità e blocco della rivalutazione
rispetto all’inflazione per i trattamenti superiori a tre volte il minimo:
sono solo alcune delle novità in
materia previdenziale per il 2012
previste dalla manovra correttiva.
Ecco in sintesi che cosa cambierà per
chi matura i requisiti per la pensione
a partire dal prossimo anno (per chi
li matura entro il 2011 si mantengono
le regole precedenti).
CONTRIBUTIVO PRO RATA -Dal
2012 scatta l’applicazione a tutti del
metodo contributivo pro rata (anche
a coloro che avendo oltre 18 anni di
contributi a fine 1995 avevano mantenuto il più vantaggioso metodo
retributivo) che calcola l’assegno
previdenziale sulla base dei contributi versati. Questo calcolo sarà applicato solo sull'anzianità maturata a
partire dall’anno prossimo.
ADDIO FINESTRA MOBILE -Non
ci saranno più decorrenze, l'anno di
finestra mobile sarà inglobato
nell’età prevista per la vecchiaia e la
pensione anticipata.
AUMENTO ETÀ VECCHIAIA
DONNE -Dal primo gennaio le donne
del settore pubblico andranno in
pensione di vecchiaia a 66 anni (dai
62 attuali compresa la finestra mobile). Le donne dipendenti del settore
privato andranno in pensione a 62
anni (dai 61 attuali compresa la
finestra). Il requisito passerà a 63
anni e sei mesi dal primo gennaio
2014 fino ad arrivare a 66 anni nel
2018. Le lavoratrici autonome andranno in pensione a 63 anni e mezzo
dal 2012 fino ad arrivare a 66 anni nel
2018.
PER PENSIONE VECCHIAIA A 66
ANNI ALMENO 20 ANNI CONTRIBUTI -Dal 2012 si può andare in
pensione di vecchiaia a 66 anni avendo almeno 20 anni di contributi a
condizione che l’importo della pensione sia pari almeno a 1,5 volte
l’assegno minimo (rivalutato negli
anni successivi sulla base del Pil). Si
prescinde dal requisito dell’importo
minimo se si hanno almeno 70 anni
(e un minimo di cinque anni di
contributi). L’età minima di accesso
alla pensione di vecchiaia, compresi
gli adeguamenti alla speranza di
vita, sale a 67 anni dal 2021.
ASSEGNO SOCIALE A 66 ANNI Anche per chi non ha redditi e quindi
aspira alla pensione sociale il requisito cresce di un anno passando a
66 anni.
PENSIONE ANTICIPATA -Dal 2012
si può uscire dal lavoro in anticipo
rispetto all’età di vecchiaia solo avendo maturato un anzianità contributiva di 42 anni e un mese se uomini
e 41 e un mese se donne. Questi
requisiti sono aumentati di un mese
nel 2013 e di un altro mese nel 2014.
Per ogni anno di anticipo rispetto ai
62 anni si applica la riduzione del
trattamento di un punto percentuale
(due punti percentuali per ogni anno
di anticipo ulteriore rispetto a due
anni). In pratica la riduzione applicata potrebbe essere del 6% nel
caso di uscita con 58 anni di età.
FASCIA FLESSIBILE PER CHI HA
SOLO CONTRIBUTIVO -Per chi ha
cominciato a versare contributi solo
dal 1996 si può uscire dal lavoro a 63
anni purchè si siano versati almeno
20 anni di contributi e che l’importo
della pensione sia almeno pari a 2,8
volte l’assegno sociale (da rivalutare
negli anni successivi).
ELSA
FORNERO
Il neo ministro
del Lavoro
politiche
sociali e pari
opportunità
ha voluto
che dal 2012
scattasse
l’applicazione
a tutti
del metodo
contributivo
pro rata
.
ADEGUAMENTO SPERANZA VITA -Restano valide le regole sull'adeguamento dei requisiti per la
pensione alla speranza di vita a
partire dal 2013. La manovra prevede
che siano adeguati non solo i requisiti di età ma anche quelli di
anzianità contributiva.
ALLENTAMENTO STRETTA PER
NATI 1952 CON 35 ANNI CONTRIBUTI -I dipendenti con almeno 35
anni di contributi a fine 2012 che
avrebbero maturato in quell'anno i
requisiti per la pensione (sulla base
delle regole precedenti, quindi almeno 60 anni di età e quota 96 tra età
e contributi) possono andare in pensione anticipata con almeno 64 anni
di età. Le lavoratrici dipendenti che
entro il 2012 avranno 20 anni di
contributi e 60 anni di età potranno
andare in pensione di vecchiaia a 64
anni di età.
GIRO VITE SU LAVORI USURANTI -Dal 2012 i lavoratori con attività
usuranti potranno uscire dal lavoro
in anticipo rispetto all’età di vecchiaia solo con quota 97 tra età e
contributi e almeno 60 anni di età.
Fino al 2011 era stato possibile uscire
con tre anni in meno rispetto all’età
anagrafica minima (60 anni) quindi
con 57 anni.
CONTRIBUTO
SOLIDARIETÀ
-Dal 2012 al 2017 è previsto un contributo di solidarietà a carico dei
fondi speciali. Sono escluse le pensioni di importo pari o inferiori a
cinque volte il minimo (2.337 euro).
AUMENTO ALIQUOTA CONTRI-
BUTIVA ARTIGIANI E COMMERCIANTI -Dal 2012 commercianti e
artigiani pagheranno 1,3 punti in più
per arrivare nel 2018 a un livello del
24% (a fronte del 20-21% attuale).
BLOCCO RIVALUTAZIONE PENSIONI SUPERIORI A 3 VOLTE MINIMO -L'indicizzazione piena delle
pensioni rispetto all’inflazione per il
2012-2013 è prevista solo per i trattamenti inferiori a tre volte il minimo. Viene considerato per il calcolo della soglia l’intero reddito previdenziale del pensionato.
CONTRIBUTO PENSIONI D’ORO
-Per i trattamenti superiori a 200.000
euro è previsto un contributo del
15% per la parte eccedente questa
cifra.
PRIMO PIANO 5
Lunedì 2 gennaio 2012
Il maxi-aumento delle accise su benzina Arriva l’imposta di bollo su tutti i depositi
(+8,2 centesimi al litro) e gasolio (+11,2 titoli (come fondi d’investimento o polizze
centesimi) è già scattato con la manovra vita) e non più solo sui conti correnti
Dall’addizionale Irpef
all’Imu fino allo scudo
Ecco il vocabolario delle batoste fiscali che ci riserverà il 2012
l ROMA. Dall’aumento delle addizionali alle novità sulla
casa, dal rincaro dell’accise
sulla benzina ai nuovi strumenti di lotta all’evasione.
Ecco tutte le novità fiscali
per il 2012 dalla A alla Z.
personali commisurato al peso. Sono i tre elementi della
cosiddetta tassa sul lusso introdotta dalla manovra Monti.
M COME MINIMI -Da gennaio per rientrare fra i cosiddetti contribuenti minimi
e usufruire per cinque anni di
un’aliquota Irpef ridotta al
5%, si dovrà avere un’età inferiore ai 35 anni e iniziare
un’attività d’impresa o di lavoro autonomo e avere un
reddito annuo inferiore a
30.000 euro.
A COME ADDIZIONALE
-Aumenta l’addizionale regionale
Irpef
dallo
0,9%
all’1,23%. L’aumento è retroattivo già dal 2011, ma l'effetto concreto è da quest’anno.
B COME BENZINA -Il maxi-aumento delle accise su
benzina (+8,2 cent al litro) e
diesel (+11,2 cent) è già scattato con l'entrata in vigore
della manovra Monti. Ora
rincari scattano in sei regioni: Piemonte, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Lazio.
C COME CASA -Ritor no
dell’Ici sulla prima casa, sotto
forma di Imu, cedolare al 20%
sugli affitti, aumento del 60%
delle rendite catastali: sono le
novità principali per il 2012
che riguardano la tassazione
sulla casa.
N COME NUOVO FISCO
-La riforma dovrà essere attuata entro l'anno: si parte
dalla riforma del catasto e
dalla razionalizzazione delle
centinaia di sconti fiscali.
D COME DEPOSITI TITOLI
-Arriva l’imposta di bollo su
tutti i depositi titoli (come i
fondi di investimento o polizze vita) e non più solo sui
conti correnti. I depositi bancari con meno di 5.000 euro
non pagheranno più il bollo
annuale di 34 euro; quelli del-
MANOVRA SU LOTTERIE ISTANTANEE (GRATTA E VINCI, SUPERENALOTTO, SUPERSTAR, SI VINCE TUTTO E WIN FOR LIFE) E VIDEOLOTTERIES
Giochi, si verserà una tassa del 6%
sulle vincite superiori a 500 euro
l ROMA. Non solo stretta su grandi
tasse e rincari per luce, gas e autostrade. Il 2012 chiederà il suo contributo anche a chi è baciato dalla
fortuna. I Gastone che dalla mezzanotte di Capodanno si presenteranno
alla cassa per incassare dovranno
lasciare al fisco il 6% del premio che
supera i 500 euro. La novità, in particolare, scatta per le lotterie istantanee tipo Gratta e Vinci, per il Superenalotto, per Superastar, Si vince
tutto e Win for life. Le norme scattano
anche sulle videolotteries che dovranno adeguare i propri sistemi di
gioco entro il 20 gennaio.
A far scattare la «tassa sulla fortuna» sono tre diversi decreti dell’amministrazione autonoma dei Monopoli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Capodanno. Le norme, da
subito operative, sono finalizzate
all’incasso di un miliardo di euro,
così come stabilito dalla manovra
Tremonti-Berlusconi di agosto che
però non fissata con precisione le
modalità rinviando ad una decisine
dei Monopoli. L’obiettivo di incasso –
veniva stabilito – poteva essere realizzato variando «l'assegnazione della
percentuale della posta di gioco a
montepremi, ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale
unico, nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita».
Il prelievo del 6% – previsto già per
il gioco del Lotto e del 10&Lotto, ma in
questo caso senza far riferimento a
nessuna soglia – è la scelta fatta. Il
direttore dei Monopoli, Raffaele Fer-
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1NQKDOUgjVWbhK8fSHY0fs=
A CACCIA
DI SOLDI Le
norme, da
subito
operative,
sono
finalizzate
all’incasso
di un
miliardo
di euro, così
come
stabilito dalla
manovra
Tremonti-Berlusconi
di agosto
.
rara, lo aveva anticipato a novembre
durante l’audizione parlamentare e
Lottomatica aveva spiegato che «non
toccherà il 95% delle vincite» e che
quindi «la misura non sembra avere
le caratteristiche tali da modificare la
domanda di gioco». La norma, secondo quanto stabiliscono i tre decreti (il primo sulle Lotterie Istantanee, il secondo sul Superenalotto e i
giochi collegati, il terzo sulle videolotteries), avrà impatto su tutti coloro
che andranno a riscuotere le vincite a
partire da ieri, anche se riguardano il
passato. In pratica, il primo a ricevere
la «stangata» è il vincitore dei
638.154,28 euro per aver centrato il
«5+» ad Arezzo: per lui significherà
incassare 38.260 euro in meno.
Alcuni calcoli erano stati fatti nel
recente passato anche dall’Agenzia
specializzata Agicos. Se il prelievo
fosse stato applicato alla più alta vincita di sempre in Italia, i 178 milioni al
Superenalotto nell’ottobre dello scorso anno, la trattenuta sarebbe stata
pari a 10,6 milioni di euro. Applicata
al jackpot in gioco in questi giorni,
oltre 30 milioni di euro, si aggirerebbe su 1,8 milioni. L’impatto c'e
anche sulle vincite-vitalizio. Win for
Life oggi assegna al vincitore di prima categoria un premio da 6mila
euro al mese per 20 anni, che scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Sul jackpot massimo delle Videolotteries, di
500mila euro, il prelievo sulla vincita
arriverà fino a 30mila euro.
Dalla tassazione sulle vincite restano invece fuori la Lotteria Italia, le
scommesse, poker e casinò online, il
bingo e le slot machines.
le società saliranno a 100 euro.
E COME EVASIONE -Meno
spese in contanti e comunicazione da parte delle banche
di tutti i movimenti sui conti
correnti alla centrale «Serpico»: sono queste le principali novità in materia di
lotta all’evasione. Il Fisco
punta anche al nuovo redditometro che nel corso del
2012 dovrebbe terminare la
fase sperimentale.
F COME FORTUNA -Scatta
da subito una nuova «tassa
sulla fortuna»: le vincite di
molti giochi – da Enalotto a
Win for Life, fino al Gratta e
Vinci – subiranno un prelievo
del 6% per la parte superiore
ai 500 euro.
G COME GIOVANI -Si amplia la deducibilità dall’Irap
per i dipendenti under-35 e
donne: sale a 10.600 euro per
lavoratore.
H COME HANDICAP -La
presenza di un disabile nel
nucleo familiare, insieme alla
numerosità della stessa famiglia, è uno degli elementi
che peserà sul nuovo Isee,
l’indicatore della situazione
economica, che entra in gioco
per tariffe scontate o agevolazioni fiscali.
I COME IMU -Torna la tassa
sull'abitazione principale, sotto forma di Imu, a partire dal
primo gennaio 2012. Le aliquote e le eventuali agevolazioni saranno stabilite dai
Comuni. L’aliquota ordinaria
è allo 0,76% e si applica su un
valore catastale maggiorato
mediamente del 60%. Il prelievo è più leggero per le
prime case: l’aliquota è allo
0,4% e c'è una detrazione di
200 euro che aumenta per le
famiglie con figli.
L COME LUSSO -Superbollo per le auto sopra i 185
kw; tasse anche per lo stazionamento delle barche nei
porti, a seconda della lunghezza, e prelievo sugli aerei
O COME ONLINE -Il cash
massimo utilizzabile per gli
acquisti scende a 1.000 euro. I
pagamenti on line favoriranno la tracciabilità e dunque la
lotta all’evasione.
P COME PRODUTTIVITÀ Confermata anche per il 2012
l'imposta agevolata al 10% per
la parte di salario legata alla
produttività.
Q COME QUATTRO -È il
numero massimo di figli, sotto i 26 anni, per i quali si potrà
chiedere l’ulteriore detrazione sull'Imu, per un massimo
di 200 euro aggiuntivi, per
l'abitazione principale.
R COME RENDITE -Il primo gennaio entreranno in vigore le nuove regole sulle
rendite finanziarie. L’aliquota base delle imposte sostitutive sarà del 20%.
S COME SCUDO -Arriva
un’imposta del 4 per mille sui
capitali scudati. Sarà del 10
per mille nel 2012 e del 13,5
per mille nel 2013.
T COME TRASPARENZA
-Previsto un regime premiale
per i contribuenti che avranno comportamenti di trasparenza con il Fisco. Sarà un
provvedimento del direttore
dell’Agenzia delle Entrate a
fissare i contenuti della misura.
U COME UNA TANTUM
-Varrà per tre anni, dal 2011 al
2013, il contributo di solidarietà a carico dei redditi oltre
i 300.000 euro l’anno.
V COME VENDITE -Beni di
consumo a rischio rincari: se
non verranno reperite risorse
attraverso una revisione degli
sconti fiscali, l’Iva, già aumentata quest’anno al 21%,
passerà al 23%. Anche l’Iva
agevolata al 10% potrebbe aumentare di due punti.
Z COME ZERO CODE -Sarà
più facile accedere ai servizi
on line del Fisco, eliminando
così le code agli uffici.
6 PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
LA DIRETTA
CAPODANNO
IL VIDEO
.
Con il tuo telefono cellulare
vedi il video sui «fuochi» di Capodanno. Istruzioni a pagina 17
UNA SCIA DI SANGUE
Una casa-polveriera
sventrata a Roma
Morto pregiudicato, quattro bimbi feriti (grave nipote di 4 anni)
TERRORE
A ROMA
L’appartamento
semidistrutto
dall’esplosione
della
«santabarbara»
in casa del
pregiudicato
nel quartiere
San Basilio
considerato
«roccaforte»
degli
spacciatori
di droga
.
A Ferrara
Albero di Natale
fa corto circuito
ucciso anziano
FERRARA. Un uomo
di 71 anni, Nerino Bellodi, è morto nella sua abitazione a Santa Bianca di
Bondeno (Ferrara) a causa delle esalazioni nocive
respirate nell’incendio
provocato da un corto
circuito nell’impianto
elettrico dell’albero di
Natale. La scoperta l’ha
fatta una figlia poco prima di mezzogiorno,
quando – preoccupata
perché il padre non rispondeva al telefono – è
andata a vedere di persona, trovandolo privo di
vita davanti alla porta di
una stanza.
Probabilmente la morte
risale a sabato; l’uomo
solo all’ ultimo si è accorto dall’incendio, ha tentato di uscire dalla stanza
che ormai era satura di
fumo e ha perso i sensi.
L'incendio ha bruciato
mobili, ma la struttura
muraria non è stata lesionata. Gli accertamenti sono condotti dai carabinieri di Cento e dai vigili del
fuoco di Ferrara.
l ROMA. La passione pericolosa per i
botti di Capodanno si è portata via la sua
vita ed ha forse sfigurato la nipotina di 4
anni. Cristian Cataldi era un pregiudicato e aveva deciso di festeggiare il 2012
come molti a San Basilio, periferia est di
Roma: sparando fuochi d’artificio illegali
a più non posso. Era già passata da un po’
la mezzanotte quando l'uomo ha acceso
l’ennesimo petardo nell’appartamento al
primo piano di via Gigliotti, ma non ha
fatto in tempo ad arrivare al balconcino
per tirarlo giù. Secondo quanto ricostruito da Polizia e Vigili del fuoco, l’ordigno gli
è esploso in mano e ha innescato una
reazione a catena con gli altri chili e chili
di fuochi stipati in casa.
Risultato: il 31enne morto, la figlioletta
del fratello gravissima all’ospedale Bambino Gesù, con ferite al viso e a un braccio,
altri tre bambini ricoverati. Almeno tre
adulti tra i 30 e i 50 anni sono stati medicati.
E il bilancio poteva essere anche peggiore: nell’abitazione c'erano per il veglione di Capodanno 15-20 persone, secondo
quanto accertato, tra cui i due figli maschi
della vittima. A poche ore dalla mezzanotte quello che rimane dei festeggiamenti nella casa di Cataldi sembra una scenario di guerra. L’appartamento è stato
investito dalle fiamme, la caldaia a muro
fuori al balcone divelta, i vetri rotti, oggetti d’ogni tipo scagliati in strada e la
ringhiera del piccolo balcone piegata
dall’onda d’urto della deflagrazione.
Ha tremato tutto il palazzo a sei piani
della peggiore edilizia popolare, in questa
via chiusa e senza targa. Alcuni giorni fa
erano stati sequestrati 30 chili di botti
illegali nello stesso edificio.
«È stato come il terremoto: ero a letto e il
letto si è mosso», racconta una donna che
abita a pochi metri dall’appartamento
sventrato. «Sono sceso e ho visto i feriti, i
bambini con il sangue in faccia», dice un
uomo che vive al piano di sopra. Sangue
anche sul pianerottolo e sulle scale. «Qui
sparano tutti a Capodanno, si forma una
nebbia bianca per il fumo», commenta un
passante.
Tra i condomini pochissima voglia di
parlare con i giornalisti. Alcuni parenti ed
amici di Cataldi hanno insultato e minacciato le troupe della tv e i cronisti. Se la
sono presa anche con i medici e gli infermieri dell’ospedale Pertini, quando
hanno saputo che era morto. La vittima
aveva precedenti per droga, mentre non è
confermato che fosse stata denunciata per
detenzione di materiale esplodente.
San Basilio è un quartiere difficile. Considerato una delle piazzeforti dello spaccio
di stupefacenti a Roma, nel 2011 ha visto
centinaia di arresti e di perquisizioni delle forze dell’ordine. Nella zona sono numerosi i pregiudicati, i sorvegliati speciali e le persone agli arresti domiciliari.
A poche centinaia di metri da via Gigliotti, nel bar Davide, si parla solo del
«botto» di Capodanno. Il clima è più sereno, le famiglie vanno a messa nella vicina chiesa. La cassiera racconta che la
moglie di Cataldi, Angela, gestisce un
grosso alimentari alla fine della strada,
via Fiuminata. Le saracinesche del negozio sono abbassate.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno,
che aveva deciso di non vietare i fuochi
d’artificio, definisce il pregiudicato morto
«una persona particolare con questa mania dei fuochi, di cui faceva anche commercio». Insomma, «una vicenda sui generis».
Quest’anno bilancio più grave
due vittime e 561 feriti (76 bimbi)
A fine 2010 un decesso e 498 in ospedale. Pericolo dai petardi «fai da te»
l Né i divieti dei sindaci, né i sequestri
massicci di botti illegali sono riusciti a evitare
che fosse tragico il bilancio della notte di Capodanno: due i morti e 561 i feriti, più dell’anno scorso, quando le persone finite in ospedale
erano state 498 e c'era stata una sola vittima. E
a rendere più drammatico il quadro, la circostanza che tra i feriti ci sono 76 bambini.
Incidenti avvenuti nonostante l’intensificazione dei controlli di prevenzione, con 437 persone arrestate o denunciate dalle forze di polizia.
Il problema, viene sottolineato dalla Polizia, è
che quest’anno c'è stata una forte crescita del
«fai da te»: ordigni micidiali realizzati da improvvisati «bombaroli». Un fenomeno testimoniato dal sequestro senza precedenti di oltre
11mila detonatori (l'anno scorso furono appena
300), assieme a quello di tonnellate di polvere
da sparo (3), manufatti pirotecnici (64), e di
prodotti esplodenti artigianali (8,5).
Anche quest’anno sono stati tanti i feriti in
Campania: 73 solo tra Napoli (dove un uomo
rischia di perdere un occhio e una coppia si è
ustionata raccogliendo un petardo inesploso) e
provincia; 27 nel Salernitano, 13 nel Casertano
(anche qui un anziano rischia la vista). Tra di
loro ci sono diversi bambini, otto solo a Napoli,
dove un piccolo di 10 anni si è ustionato il volto
e le mani; a Pozzuoli invece un ragazzo di 15
anni che ha raccolto un botto inesploso rischia
di perdere la funzionalità di una mano.
In Calabria i feriti sono stati 22, anche un
bambino di 10 anni: due adulti hanno subìto
l’amputazione di una mano mentre un giovane
di 25 anni ha perso un occhio.
Non a caso la Polizia rivolge un richiamo
forte a vigilare per evitare che anche in queste
ore botti inesplosi siano maneggiati soprattutto
dai più piccoli.
I danni più gravi - spiega Dante Palombi,
chirurgo al Cto di Roma - sono a carico di mani
e volto, mentre nel 5% dei casi si arriva ad
amputazioni di arti o perdita della vista.
E a Napoli per la quarta volta in tre anni
festa rovinata da un colpo di pistola vagante
A Casandrino sabato notte ristoratore di 39 anni ammazzato davanti al suo locale
CASANDRINO (NAPOLI) Qui è stato ucciso il ristoratore
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8GS9EOYLquDRgwyistcgo4=
l CASANDRINO (NAPOLI). Da una parte una
bottiglia di champagne, dall’altra una macchia di
sangue. È racchiusa qui - lungo via Paolo Borsellino, a Casandrino, Comune alle porte di Napoli
- l’immagine del Capodanno 2012 in Campania. Un
Capodanno che ancora una volta conta un morto,
Marco D’Apice, 39 anni: ammazzato non dai botti, non da esplosioni, ma da un proiettile vagante,
come ormai da troppi anni accade.
D’Apice stava festeggiando i primi attimi del
nuovo anno quando, davanti al suo ristorante,
Villa Alexus, è stato ferito a morte da un colpo di
pistola. Non un agguato, sostengono gli agenti
della Squadra Mobile di Napoli. Un incidente,
dunque, determinato da chi ha avuto la folle idea
di festeggiare sparando colpi di arma da fuoco.
Può essere stato un avventore del ristorante o un
parente della vittima. Può essere stato lo stesso
D’Apice. Tutto questo saranno le indagini e l’autopsia a stabilirlo: sarà in sede di esame autoptico
che si potrà individuare la traiettoria del proiettile, che è stato sparato da distanza ravvicinata, e il
tipo di arma; sul posto sono stati trovati 10 bossoli
calibro 7,65 e una cartuccia inesplosa. E si potrà
dunque capire cosa può essere successo: al momento si sa solo che Marco D’Apice si è accasciato,
è stato trasportato in ospedale per una grave ferita
alla bocca e poi è morto.
Intanto resta l’immagine, amara, di una morte
così assurda. E così, la scena si ripete. Era la notte
del 31 dicembre 2007 quando Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, papà di un bimbo di un anno, fu
ucciso da un colpo di arma da fuoco. Era nel suo
appartamento, al 9° piano di un edificio di via
Vittorio Emanuele di Torre Annunziata (Napoli),
quando fu colpito: a morte. La «colpa» di Nicola
Sarpa, 25 anni, la notte del Capodanno 2008, fu
invece quella di essersi affacciato al balcone della
sua abitazione, al secondo piano di vico Lungo
Trinità degli Spagnoli, nel cuore di Napoli. Fu lì
che fu colpito da un proiettile vagante: e dire che
non voleva neanche assistere allo «spettacolo» dei
fuochi d’artificio; stava solo avvertendo il fratellino di giocare nell’androne del palazzo e non in
strada, per metterlo a riparo dai pericoli. Scherzo
del destino. Ed ancora. Anche Carmine Cannillo,
39 anni, era sul balcone di casa, a Crispano, in
provincia di Napoli, mentre si festeggiava il Capodanno 2010. E pure a lui, manovale, sposato,
papà di due ragazzi, un proiettile vagante non ha
dato scampo.
Storie di ordinario destino amaro, dunque. Che
anche sabato sera sono piombate in una casa,
come quella di via Nicola Nicolini 68, a Napoli,
dove l’aria di festa è rimasta ferma. Nella villetta
al numero 8 di un parco che conta oltre 600 famiglie, D’Apice, separato, viveva con i suoi genitori. Una casa con il Babbo Natale appeso davanti all’uscio, l’albero addobbato, ora spento.
Alessandro, fratello di Marco, sabato sera non era
con lui. Parla a stento: «è stato un incidente», dice.
Poi il silenzio, che in pochi, ieri, a Napoli come a
Casandrino, hanno avuto voglia di interrompere.
E, quei pochi, lo hanno fatto ripetendo le stesse
parole. «Era una persona speciale - racconta Anna,
vicina di casa – è cresciuto con i miei figli, ha
lavorato per una vita intera. Aiutava tutti, sorrideva a tutti. Ha fatto il venditore ambulante,
quando era ragazzino. Poi, il ristorante».
PRIMO PIANO 7
Lunedì 2 gennaio 2012
Situazioni diversificate nelle varie A Molfetta un ragazzo rischia
aree la notte del 31 sul fronte dei di perdere un occhio a causa
fuochi: solo feriti lievi nella Bat
dell’esplosione di un petardo
A Bari botti e feriti
«beffato» Emiliano
Proiettile al San Paolo, a Foggia 19 «vittime», 11 a Lecce
Feriti dai botti di fine anno in
molte città della Puglia.
LE PREVISIONI A PARTIRE DAL 5 SERA, GENERALE PEGGIORAMENTO IN PUGLIA E BASILICATA
L’Epifania porta acqua
e freddo nel Centro-Sud
Nei prossimi giorni si aspettano acqua e gelo
in Puglia e Basilicata. Nel quadro di un generale
peggioramento dall’Epifania nel centro-sud Italia, con temporali anche su Abruzzo e Molise.
È però dalla notte successiva, tra il 6 e il 7
gennaio, che le precipitazioni in Puglia e Basilicata saranno più probabili e la temperatura
comincerà a scendere. Secondo le previsioni
dalla sera del 6 gennaio si assisterà a un calo
generalizzato in tutta Italia anche di 4-5 gradi.
Gelate dovrebbero verificarsi a Roma e in pianura in tutto il centro-nord.
Ma la temperatura continerà a scendere. Un
ulteriore abbassamento delle temperature, avvertono i meteorologi, è previsto poi a partire
dal 9 gennaio, con l’arrivo da ovest di aria gelida
proveniente dalla Russia siberiana. Sono irruzioni fredde continentali che venendo da ovest
non verranno mitigate dalle Alpi. Si aspettano
quindi altri 4-5 gradi in meno nelle temperature,
soprattutto al nord e lungo le regioni adriatiche,
dalle Marche alla Puglia, più esposte all’arrivo
delle correnti gelide russo-siberiane. L’apice del
freddo si dovrebbe toccare a metà gennaio».
La stagione invernale tuttavia continuerà a
trovare un ostacolo insidioso nel suo percorso,
ovvero l'alta pressione delle Azzorre. Questa
figura barica quest'anno così tanto ingobrante,
continuerà a dare filo da torcere alle perturbazioni atlantiche, costringendole ad attraversare la nostra Penisola con traiettoria troppo
nord occidentale per dispensare precipitazioni
significative sul Nord Italia e il tutto si risolve in
veloci passaggi instabili. Dopo il 5 gennaio però
gli scambi meridiani potrebbero farsi più incisivi, con l'anticiclone delle Azzorre a puntare
le Isole Briatanniche e la conseguente discesa di
correnti più fredde sul suo lato orientale. Si
prevede pertanto un’Epifania con freddo e neve
a quote basse al Centrosud. Risulterà decisamente più attiva al Centrosud, dove potremmo
avere una Epifania caratterizzata da rovesci,
forte vento, clima freddo e neve persino a quote
collinari.
BARI -Nonostante l’ordinanza
di divieto emessa dal sindaco,
Michele Emiliano, i «botti» non
sono mancati a Bari per accogliere l’inizio del nuovo anno
anche se i festeggiamenti con
fuochi d’artificio e petardi sono
avvenuti in forma magari ridotta rispetto agli anni precedenti sia a Bari che negli altri
comuni della provincia, ma causando di fatto ancor più feriti
rispetto all’anno scorso: da 13 a
14. Allo scoccare della mezzanotte migliaia di persone hanno
raggiunto piazza Libertà per la
festa e per assistere all’esibizione di Elio e le Storie Tese. Tra
la folla, anche il sindaco di Bari,
il quale ha dato gli auguri a tutti
i baresi, anche ai «trasgressori»,
annunciando, però, per il prossimo anno controlli maggiori affinchè l’ordinanza di divieto per
la vendita e l’uso di fuochi d’artificio venga pienamente rispettata. Dei 14 feriti: quattro nel
capoluogo; una ragazza del San
Paolo è stata ricoverata con un
foro al piede sinistro, probabilmente causato da un proiettile. A
Molfetta un trentenne è stato
colpito in pieno volto da un
petardo ed ha perso l’uso dell’occhio sinistro. Nessuno dei feriti
ha una prognosi superiore a 40
gior ni
FOGGIA -Sono 19 le persone
rimaste
ferite
in
seguito
all’esplosione di botti: nove quelli medicati al pronto soccorso
dell’azienda ospedaliera universitaria di Foggia. In qualche caso
si è proceduto al ricovero. Il più
grave, ricoverato con prognosi di
40 giorni, è un romeno che rischia di perdere una mano per
una «cipolla» che gli è esplosa al
BARI Emiliano vieta i botti: ma a Bari si spara come a San Nicola
momento di lanciarla. Un giovane di San Severo rischia di
perdere un occhio, un bambino
di 6 anni, di Foggia, ricoverato
con prognosi di un mese perchè
colpito al capo dalla base di un
tubo «sparacoriandoli».
LECCE -È di 11 ustionati a
causa dell’esplosione di materiale pirotecnico il bilancio della
notte di San Silvestro nel Salento. Fra questi non mancano i
bambini. Il più piccolo ha quattro anni, ed è originario di Casarano: lo scoppio di un petardo
gli ha causato ustioni di primo
grado al polso destro. Una bambina di nove anni di Vernole,
invece, ha riportato un’ustione
corneale all’occhio sinistro. Un
suo coetaneo di Taurisano, colpito da scintille sul labbro inferiore. A Lizzanello una 32enne
ferita alla testa in seguito alla
rottura di un tavolo su cui era
salita per ballare: ricoverata in
neurochirurgia in prognosi riservata.
BARLETTA, ANDRIA, TRANI
- Di una decina alla fine, il conto
dei feriti: fortunatamente hanno
riportato tutti danni di lieve en-
tità. In quattro hanno dovuto far
ricorso alle cure dei medici ad
Andria, in due a Barletta. Gli
altri sono stati medicati nelle
città della provincia. A Trani
una barca all’ormeggio in porto
affondata (un petardo? un sabotaggio?) e un sacchetto con
duecento grammi di polvere pirica trovato in via San Giovanni
Russo, davanti a un cantiere.
TARANTO - È di tredici feriti,
due dei quali in prognosi riservata, il bilancio dei botti di
Capodanno a Taranto. Si tratta
di due giovani di 24 e 30 anni.
Uno rischia di perdere la vista.
Un militare della Marina di 23
anni ha subìto invece l’amputazione della mano destra. Un
ventenne soccorso ieri pomeriggio dopo che un petardo gli è
esploso in mano a Taranto, ha
perso un pollice. Tragedia anche
sulla strada: è di un morto e sei
feriti il bilancio di un incidente
stradale, avvenuto poco dopo la
mezzanotte del 31 a Leporano. A
perdere la vita un 29enne, Alessandro Forleo. La Peugeot condotta da Forleo sarebbe stata
tamponata violentemente da una
seconda vettura.
LA GARA PRIMEGGIANO SU TUTTI DI GRAN LUNGA GLI IMMIGRATI UN PO’ IN TUTTE LE REGIONI, TANTI I PARTI ATTORNO ALLE 24
Fra i primi nati 2012 una leccese
e una «interista» figlia di Zarate
ZARATE L’attaccante argentino dell’Inter
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T8GS9EOYLquDUZ+Q9552epY=
l ROMA. A 2012 appena iniziato, è gara per
il primo nato: numerosi i bimbi che hanno
visto la luce a distanza di pochi secondi l’uno
dall’altro in varie parti d’Italia, diversi dei
quali da uno o entrambi i genitori non
italiani.
A Roma, ad esempio, a nascere per prima,
pochi secondi dopo la mezzanotte, è stata
Sofia, di madre di origine vietnamita e padre
romano. È stata lei a ricevere la visita del
sindaco Gianni Alemanno, avendo battuto di
poco la piccola Arianna, di padre romano e
mamma della provincia di Lecce.
La prima nata a Torino si chiama Takwa,
ed è nata alle 0.42 dai genitori tunisini. Ha la
mamma nigeriana e il papà italiano la piccola Ginevra, la prima nata, ma ormai a
giorno fatto, all’ospedale Maria Vittoria,
sempre a Torino, e ad Asti, nella notte, è nato
il primogenito di un italiano e di una russa.
È russa anche la madre del maschietto
partorito per primo in Molise, un’ora e 55
minuti dopo la mezzanotte nell’ospedale
«Cardarelli» di Campobasso. Non lontano, a
Chieti, è nata una bimba di genitori marocchini residenti a Civitella Rovereto (L'Aquila).
È invece di origini romene la madre di
Beatrice Pastè, prima nata in Valle d’Aosta.
Di padre piemontese, è migrata ad Aosta
causa chiusura dei reparti di Ostetricia e
ginecologia nel polo di Ivrea. Tra i primissimi dopo la mezzanotte sono state segnalate Linda, prima nata a Bologna, e
Giovanna Maria, venuta alla luce alle 0.03 nel
reparto di neonatologia dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro. I genitori della bimba, lui
calabrese, lei campana, risiedono a Bologna
ed erano giunti nei giorni scorsi in Calabria
per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
Ma per l’apicoltore friulano Gigi Nardini,
che da decenni regala un quintale di miele al
primo nato dell’anno, la palma spetta ad
Andrea Celi, censito all’ospedale di Pordenone un secondo dopo la mezzanotte, secondogenito di una coppia pordenonese.
Fiocco rosa anche in casa di Mauro Zarate:
nelle prime ore di ieri, è nata Mia, figlia
primogenita dell’attaccante argentino. Il tecnico Claudio Ranieri ha concesso al giocatore
due giorni supplementari di vacanza per
stare insieme alla propria famiglia. A Mauro
e alla moglie Natalie le felicitazioni da parte
del presidente Massimo Moratti, di tutta FC
Internazionale e dei tifosi nerazzurri.
«A tutti gli interisti, da parte del presidente
Massimo Moratti e di tutta la famiglia nerazzurra, l'augurio che questo nuovo anno
possa essere ricco di soddisfazioni ma anche
di pace e serenità, con la gioia di poterlo
iniziare insieme a voi, che tanto amate questi
colori. Buon 2012 a tutti e forza Inter!»:
questo, intanto, il messaggio del presidente e
del club al popolo nerazzurro nel primo
giorno del 2012. Sempre sul sito della società
un altro augurio per Mauro Zarate. Il tecnico
Claudio Ranieri ha concesso al giocatore due
giorni supplementari di vacanza per stare
insieme alla propria famiglia.
8 PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
Indagano polizia e carabinieri: stanno
cercando qualche elemento utile nei
filmati delle videocamere di sicurezza
CAPODANNO
NON SOLO «BOTTI» E «FUOCHI»
Due i precedenti contro la Società
di esazione fiscale: bomba ad
Olbia e pacco esplosivo a Roma
«Avvertimento» a Foggia
bomba contro Equitalia
Attentato la notte di San Silvestro: saracinesca dell’ingresso proiettata a 10 metri
l FOGGIA. Si è rischiata la tragedia per la
bomba fatta esplodere tra i «botti» di Capodanno
davanti alla sede provinciale di Foggia di Equitalia, in via Portogallo, nel quartiere «Macchia
Gialla». L’avvertimento - dal movente ancora
misterioso - avrebbe infatti potuto provocare maggiori danni se si pensa che la saracinesca della
porta d’ingresso, a causa della violenza dell’esplosione, è stata proiettata all’esterno finendo sul
marciapiedi di fronte, ad una distanza di una
decina di metri: per fortuna nessuno passava in quel momento.
L’esito delle indagini è legato
soprattutto alla visione dei filmati registrati da telecamere della zona.
Nessuna rivendicazione per il
momento è giunta alle forze
dell’ordine e agli organi d’informazione. Gli investigatori - le
indagini sono condotte dagli agenti della Digos
della Questura di Foggia, sul posto intervenuti
anche «Volanti», Carabinieri e «Scientifica» per i
rilievi - ci vanno molto cauti sul movente dell’«avvertimento». Tra le ipotesi vagliate, e non potrebbe
essere altrimenti in questa primissima fase delle
indagini, c’è anche quella di un attentato di
matrice anarchica, pur se non ci sono precedenti
in città; né nei mesi scorsi - rimarcano in Questura
- c’erano stati segnali (scritte, volantini) contro la
società da ricondurre ad una matrice «politica».
Chiaro che l’attenzione di investigatori e Procura
su quanto successo l’altra notte è alta, considerati
i recenti precedenti di attentati ai danni di
Equitalia in altre zone d’Italia: una bomba esplosa
il 26 dicembre davanti alla sede di Olbia; e
soprattutto il pacco-bomba inviato a Roma il 9
dicembre e che ferì in maniera grave ad una mano
ed all’occhio il direttore generale della società
(all’interno del plico c’era un volantino con la sigla
della Fai, Federazione anarchica informale). Tra
le ipotesi vagliate dai poliziotti anche per questo ieri mattina in
Questura sono stati interrogati
come testimoni direttore e funzionari della sede foggiana di
Equitalia - c’è anche quella di una
vendetta da chi potrebbe aver
subìto pignoramenti, e non sono
pochi.
Le possibilità di dare un volto ai
responsabili dell’«avvertimento», sempre che se ne
debba parlare al plurale, sono legate principalmente ai filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona: i poliziotti hanno
acquisito vari filmati, su cosa si veda dalle immagini registrate dalle telecamere di via Portogallo e della zona della Macchia Gialla gli
investigatori mantengono il massimo riserbo per
non compromettere il prosieguo delle indagini. Lo
sportello di Foggia oggi resterà chiuso al pubblico.
È MISTERO
Al momento
non è arrivata
alcuna rivendicazione
In una galleria commerciale
Attentato alla stessa Società
con una molotov a Modena
MODENA. La Digos indaga su un attentato incendiario alla sede modenese
di Equitalia avvenuto l’altra notte in via
Emilia Ovest, quando è stato dato fuoco
alle vetrine della sede, al primo piano di
una galleria commerciale. L'allarme – riferisce l’edizione on line del Resto del
Carlino - è stato dato quando alcuni residenti della zona hanno visto il pavimento
annerito.
L'azione è di origine dolosa, secondo gli
investigatori, ma si cerca di capire se vi
siano tracce di detonanti o se si tratti di
un semplice incendio. Nella galleria sono
installate telecamere che potrebbero
aver ripreso immagini utili alle indagini. I
danni sono lievi, praticamente limitati
all’annerimento di due vetrine.
Gli attentati contro Equitalia sono
stati in genere rivendicati dal «Fai», il
Fronte anarchico. Un’organizzazione
che iniziò la stagione del terrore piazzando due pentole esplosive vicino alle abitazioni di Romano Prodi (allora
Presidente della Commissione europea) e di Jean Claude Trichet nel 2003.
BRINDISI SI CERCA ANCORA UN MOVENTE. GRAVI DANNI ALLA RESIDENZA DELL’AMMINISTRATORE E ALLE ABITAZIONI VICINE
RITORSIONE QUARTA AZIONE INTIMIDATORIA
Attentato a politico di Latiano
Nel Materano
distrutta l’auto
di un assessore
Ordigno esplode davanti alla casa del presidente del consiglio comunale
MIMMO MONGELLI
DEFLAGRAZIONE Il portone di Salvatore De
Punzio, presidente del consiglio comunale di
Latiano. Nel riquadro, il politico
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T2F2cj8WbJL2ymHCN9dpdUc=
Sempre a Latiano
Incendio in casa del senatore Caforio
LATIANO (BRINDISI) . Nel fragore dei festeggiamenti
per l’arrivo dell’anno nuovo ci sono stati attimi di paura anche nei locali di proprietà del senatore Giuseppe Caforio
(Italia dei Valori), situati proprio a pochi metri di distanza
dall’abitazione dei De Punzio. Come ogni anno un nutrito
gruppo di parenti e amici si era riunito per festeggiare l’addio al vecchio anno e dare il benvenuto all’anno nuovo nei
locali commerciali del sen. Caforio, e per farlo si era deciso
di utilizzare dei fuochi pirotecnici, sistemandoli sul lastrico
dell’immobile sito nella centralissima via Garibaldi. Pare
che dall’accensione degli stessi fuochi sia partito un principio d’incendio, che per fortuna non ha prodotto ingenti
danni, ma solo un grande spavento per i presenti. Non vi è
alcuna connessione dunque, come dapprima di era ipotizzato con l’attentato.
[claudio argentieri]
l LATIANO (BRINDISI). Una
bomba, fatta esplodere poco dopo la mezzanotte del primo giorno del nuovo anno davanti alla
sua abitazione, per mandare un
messaggio intimidatorio al presidente del Consiglio comunale.
Nel mirino di uno o più bombaroli, che al momento non hanno un volto e tantomeno un nome, è finito l’altra notte Salvatore De Punzio, presidente del
consesso civico cittadino, eletto
con una lista civica vicina al centrosinistra. Quando è deflagrato
l’ordigno De Punzio non era in
casa.
E una fortuna è stato anche il
fatto che nessuno si è trovato a
passare in via Garibaldi – l’abitazione del presidente del Consiglio comunale è ubicata in pieno centro – quando è avvenuta la
deflagrazione: considerando i
danni arrecati dall’ordigno alla
casa di De Punzio, chiunque fosse stato travolto dall’onda d’urto
si sarebbe fatto male sul serio.
Chiunque sia stato a posizionare
e far esplodere l’ordigno di certo
era consapevole che la deflagrazione avrebbe causato ingenti
danni.
L’esplosione, avvenuta 40 minuti dopo la mezzanotte, ha scardinato la porta di ingresso
dell’abitazione, fatto cadere l’architrave, compromettendo in
parte la staticità della costruzione, e mandato in frantumi i vetri
di altre abitazioni ubicate nei
pressi. Non solo. I calcinacci che
si sono staccati dal muro a causa
dell’esplosione hanno centrato
l’auto di De Punzio – una Lancia
Lybra –, che era parcheggiata lì
vicino arrecando ingenti danni.
Tecnico di radiologia in pensione, Salvatore De Punzio è un
veterano della politica latianese.
La notte di San Silvestro, quando è stata fatta esplodere la bomba nei pressi della sua abitazione, il presidente del consesso civico stava festeggiando con i
suoi familiari l’arrivo del nuovo
anno presso l’abitazione di amici. Quando l’ordigno - una bomba realizzata artigianalmente da
qualcuno esperto nel maneggiare polvere pirica e perfettamente in grado di calibrare l’ordigno
per fare in modo di causare più
danni possibili – è stato fatto
esplodere il botto è stato avvertito a diverse centinaia di metri
di distanza. La casa del presidente dell’assise civica è ubicata
a pochi metri dalla caserma dei
carabinieri.
C’è solo una fila di case che li
divide. Udendo il botto, i militari
hanno subito intuito che non si
trattava di un fuoco pirotecnico
un po’ più forte degli altri, ma di
qualcosa di più grave e sono corsi sul posto. E quando sono arrivati a casa di De Punzio hanno
avuto la conferma: l’esplosione
della bomba aveva letteralmente
sventrato l’ingresso della casa e
seminato danni anche alle abitazione vicine. Un attentato in
piena regola, insomma, il cui
movente è al momento avvolto
nel mistero più fitto.
l MONTALBANO JONICO (MATERA). Non è
una semplice coincidenza. È il quarto della
serie. Qualcuno lo ha nel mirino. Grave e
nuovo episodio di intimidazione all’assessore
ai lavori pubblici del Comune, Donato Pierro.
Nella notte di capodanno, gli è stata distrutta
da ignoti l’auto, una Fiat Punto. L’episodio è
avvenuto in piena notte, in piazza Savonarola,
nel centro storico cittadino, dove fino a notte
tarda c’è stata gente in giro per i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. Per gli inquirenti è certo che il gesto vandalico sia stato
diretto all’assessore che è come amministratore, al suo secondo mandato, sempre con
la delega del sindaco ai lavori pubblici. Incarico avuto sia dal precedente sindaco Leonardo Giordano, che dall’attuale, Enzo Devincenzis, segno della fiducia che gode all’interno del suo schieramento politico, il Pdl,
Partito delle libertà. La convinzione degli
inquirenti sul gesto diretto all’assessore Pierro viene dal ruolo politico-amministrativo
esercitato, dal fatto che delle varie auto parcheggiate, l’unica distrutta è stata la sua, e dal
fatto ancora che è la quarta volta che gli viene
fracassata l’automobile. È stato divelto il
parabrezza anteriore, manomessi gli sportelli,
i vani contenitori, distrutti il resto dei vetri
interni dell’auto, lo specchietto interno e
quelli laterali ed è stato forzato il cofano
posteriore, come se cercassero attrezzi e documenti.
«Ho già mandato un fax al Prefetto di
Matera per avvertirlo di questa nuova intimidazione subita – ha dichiarato Pierro –
oltre ad aver già fatto di prima mattina la
denuncia ai carabinieri. Rimarco, come ho già
avuto modo di ribadire al Prefetto e ai carabinieri, che la mia attività amministrativa
non subirà alterazioni e che le intimidazioni a
me sortiscono l’effetto opposto: mi fanno
aumentare l’impegno sociale e politico».
Immediata la solidarietà ricevuta da Pierro
da tutta la classe politica cittadina.
[e.p.]
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T2F2cj8WbJL2yVfJZCF82mA=
PRIMO PIANO 9
Lunedì 2 gennaio 2012
L’ATTENTATO A FOGGIA
La sede provinciale di Equitalia dopo la
bomba esplosa la notte di Capodanno
[foto Maizzi ]
.
Detenuto in attesa di giudizio
S’impicca in carcere Torino
TORINO. Un detenuto nel carcere delle Vallette, a Torino, si è tolto la vita impiccandosi in
cella con un lenzuolo. È successo sabato sera –
vigilia di Capodanno - un paio d’ore prima della
mezzanotte. Il suicida, secondo quanto si apprende, è C.A., un romeno 37 anni in attesa di
giudizio. Era recluso nella sezione «Rugby» del
blocco E.
«La polizia penitenziaria – commenta Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp – è
sempre più sola nel fronteggiare questo tipo di
emergenze e, purtroppo, sempre meno in grado
di risolverle. Avremmo voluto che nel 2012 il governo avesse varato misure veramente risolutive, e non i palliativi che lasciano le cose come
stanno. Comprese le morti nelle carceri».
TRANI
Il carcere
di massima
sicurezza
di Trani.
Qui è morto
il detenuto
salentino
.
Salentino muore in carcere a Trani
La famiglia accusa: era malato grave
«Non lo hanno ricoverato». Suo padre uccise l’assessore Renata Fonte di Nardò
BIAGIO VALERIO
MORTO IN CARCERE Gregorio Durante
l TRANI (BAT). Malato da anni, e
aggravatosi gravemente nell'ultimo
mese, muore nella sua cella del supercarcere di Trani la notte fra il 30
e il 31 gennaio. Ma ora la famiglia,
da Nardò, chiede giustizia nei confronti dei medici e del direttore dell'istituto. Gregorio Durante, un
uomo alto e robusto di 33 anni è noto
anche per essere il figlio di Pippi, 53
anni, che sta scontando una pena
all'ergastolo per l'omicidio di Renata Fonte (assessore alla Cultura
ed alla pubblica istruzione del Comune di Nardò), avvenuto il 1° aprile del 1984.
Il giovane era rinchiuso a Trani
dall'aprile scorso: doveva scontare
una pena di 6 anni perché, con lo
status di sorvegliato speciale, all'inizio del novembre 2009 schiaffeggiò un ragazzo che, in compagnia
della fidanzata, sedeva sui gradini
di casa sua e, a suo dire, rischiò di
far cadere sua moglie incinta. Per
questo il 28 aprile 2010 fu condannato.
Sabato mattina un piantone ha
trovato, prima delle 7, il corpo del
giovane riverso sul pavimento della
sua cella. Ora la madre, Ornella, la
moglie Virginia e gli zii chiedono
che sia fatta luce piena sul fatto:
«Per noi quel carcere è un lager»
Marchigiano scomparso, gli amici
lo cercano anche a Capodanno
I familiari organizzano turni per cercare di rintracciare il ventiquattrenne
l PESCARA. Anche nel primo giorno
dell’anno gli amici di Roberto Straccia,
il 24enne di Moresco (Fermo) sparito
nel nulla a Pescara dallo scorso 18 dicembre, stanno cercando il giovane. Le
ricerche, a cui stanno partecipando anche il padre e la sorella del ragazzo, sono
iniziate nel primo pomeriggio e sono
proseguite fino a stamattina, quando
altre persone daranno il cambio.
Nel frattempo l’altra sera una quarantina di persone si sono riunite in
casa Straccia, a Moresco, per la cena di
Capodanno. Il padre del 24enne, Mario
Straccia, che in questi diciotto giorni
ha fatto la spola tra le Marche e Pescara,
in mattinata è tornato nel capoluogo
adriatico per continuare a cercare il
figlio.
«La serata di sabato è stata un punto
di partenza – dice Straccia -. Era una
festa già organizzata da Roberto e dai
suoi amici, che hanno voluto portare a
termine l’iniziativa. E' stato anche un
momento di speranza, perchè non abbiamo intenzione di mollare. È ovvio
che continueremo a sperare - conclude
-, almeno fino a quando... non voglio
dirlo».
«Non smetteremo di cercare Roberto
– conferma Secondo Vitali, amico d’infanzia del 24enne e promotore delle tante iniziative di ricerca -. Più i giorni
passano, più la situazione diventa difficile ed è ovvio che i familiari si lasciano andare a momenti di sconforto,
ma hanno una grande fede. I genitori
sono esausti, ma allo stesso tempo continuano ad essere speranzosi».
PESCARA Roberto Straccia, 24 anni
dicono tra le lacrime in una palazzina alla periferia di Nardò. Una
mezza verità si scoprirà già oggi
quando si conosceranno gli esiti dell'autopsia disposta dal magistrato di
turno, che ha aperto un’inchiesta.
L'altra mezza verità, che ricompone
il quadro, la famiglia ritiene di averla già in mano ed è nelle cartelle
cliniche che il giovane colleziona
sin dal 1995, anno della manifestazione dell'epilessia successiva ad
una patologia meningo-encefalitica
che lo ha devastato, appena sedicenne. Episodi che si ripetono negli
anni e che si possono leggere nella
relazione redatta da uno specialista
convocato dalla famiglia che visita
Durante il 27 dicembre, tre giorni
prima della morte. Il professor Luigi M. Specchio, direttore della clinica neurologica dell'università di
Foggia, scrive nelle sue conclusioni:
«Si avanza il sospetto di una ricaduta di uno screzio encefalitico e si
impone un ricovero urgente in un
reparto specialistico». Praticamente la recrudescenza di una patologia
encefalitica virale già contratta in
passato. Il professore annota che il
paziente ha avuto episodi di ipoglicemia che non sono monitorati, è
in chetoacidosi dovuta a disordini
alimentari e terapeutici, non risponde agli stimoli, viene spinto
sulla sedia a rotelle e indossa il pannolone. Praticamente la funzionalità degli organi interni sta andando
a rotoli. Nessuno – nemmeno dopo i
continui appelli della madre - si è
preoccupato di trasferire il giovane
in un ospedale. I medici - riferiscono
i familiari - si erano convinti che
«Gregorio recitasse la parte del malato per uscire dal carcere».
10 PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
CARITÀ E AFFARI
OGGI IL FUNERALE
Interventi di medici e docenti
ufficialmente non è prevista
UN IMPERO NELLA SANITÀ PRIVATA mentre
la presenza di autorità pubbliche
ADDIO
Don Verzè:
aveva 91
anni, un prete
tra Chiesa e
impresa
.
Addio a Don Verzè
dal San Raffaele al crac
San Raffaele
Tanti appetiti
sul suo gioiello
Stroncato da un infarto, la GdF acquisisce cartella clinica
l MILANO. Sarà un «omaggio affettuoso» quello che oggi
verrà tributato a don Luigi Verzè, morto per infarto il 31 dicembre a Milano, dall’Istituto
San Raffaele. La camera ardente, allestita nella residenza privata di don Luigi, in via Olgettina 46, resterà aperta per
sole due ore, dalle 9.30 alle 11.30.
Sono previsti gli interventi di
medici e docenti che hanno lavorato accanto al fondatore
dell’ospedale, mentre ufficialmente non è prevista la presenza di autorità. Se rintracciati in tempo, saranno presenti anche i coristi che spesso
hanno cantato per l’ex sacerdote.
I funerali, invece, si svolgeranno alle 14.30 a Illasi, in provincia di Verona: don Verzè
sarà temporaneamente sepolto
nel suo paese natale, ma la salma sarà successivamente tumulata nella cappella della Madonna della Vita del San Raffaele, dietro all’altare.
Intanto la Guardia di Finanza ha acquisito la cartella clinica di don Luigi, fotocopiandone i dati. Secondo quanto ha
spiegato il portavoce dell’ospe-
dale, Paolo Klun, si tratta di
«una prassi consolidata per i
casi di persone coinvolte in vicende finanziarie». In pratica
un atto dovuto.
Quella di ieri è stata invece
una giornata di quiete, di discreti saluti da parte di alcuni
vecchi amici ed ex allievi. Dopo
la messa celebrata nella cap-
pella della residenza privata di
don Verzè, situata accanto
all’ospedale, si sono presentati
al cancello di via Olgettina il
professor Guido Pozza, già sovrintendente scientifico del
San Raffaele, e il dottor Felice
Inversi, al fianco di don Luigi
dal 1973. «L'ultima volta – ha
detto Inversi – l'ho visto alla
Lo slalom tra Castro e Berlusconi
«Silvio, benedizione per il Paese». Il Cav: conosce i miei peccati
CONFESSORE Il Cav e don Verzè
l Un prete al di fuori dagli schemi. Lo si vedeva già dall’abito: grisaglia da manager, camicia
bianca e cravatta. Era don Luigi Verzè, 91 anni:
una morte improvvisa che giunge dopo il tragico
suicidio del suo braccio destro, Mario Cal, che il
20 luglio scorso si sparò in ufficio: era appena
scoppiato lo scandalo del debito-monstre da 1,5
miliardi di euro accumulato dalla Fondazione. A
Milano nel 1950 aveva fondato il San Raffaele, dove è stato capace di riunire ricercatori di fama
mondiale. Quella sulla bancarotta non è la prima
inchiesta che ha visto don Verzè indagato. In passato aveva subito diverse condanne per corruzio-
Al Bano: lo considero un benefattore
con lo stress lo hanno aiutato a morire
l ROMA. «Ho sempre visto don Verzè come benefattore. E ora, dopo
che tutti sono andati contro di lui, mi chiedo se è morto o l’hanno aiutato
a morire. Quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti. Ha realizzato due
gioielli per l’umanità unici: sono l’Università e l’ospedale che è un fiore
all’occhiello per l’Italia". Così Al Bano commenta la scomparsa di Don
Verzè. «Con lo stress che gli hanno procurato - ha aggiunto - lo hanno
aiutato a morire.
Al Bano mette l’accento anche sulle inchieste: «Qualche tempo fa mi
disse questa frase: avrei mai potuto rubare a me stesso? E poi quello che
ha fatto è sotto gli occhi di tutti. A volte leggo delle astrusità terribili che
mi inducono a riflettere su dove sia andato a finire il senso di giustizia".
Il cantante aggiunge poi: "Eravamo molto amici e ho cantato tante volte
per lui con la gioia di farlo. La stessa gioia che ho provato quando ho
scritto l’inno del San Raffaele. «Nella mia vita -conclude Albano- ho
incontrato padre Pio, Giovanni Paolo II, per sette volte, e Madre Teresa di
Calcutta. Tutti e tre sono diventati santi. Sono convinto che una revisione su Don Verzè prima o poi la dovranno fare».
IL CASO IL FONDATORE DI EXODUS SU DON VERZÈ: «VORREI DIMENTICARE I SUOI ULTIMI DIECI ANNI»
Don Mazzi: «Gli dissi, Dio viene prima di te
ma lui voleva prendere il mondo in mano»
l MILANO. «Vorrei dimenticare i suoi ultimi dieci anni, quelli
dell’esaltazione e delle amicizie
che avrebbe fatto meglio a lasciar
perdere. Luigi sognava di prendere in mano il mondo». A rendere
omaggio alla salma di don Verzè,
questa mattina in via Olgettina a
Milano, anche don Antonio Mazzi,
fondatore della Fondazione Exodus, la cui cascina dista pochi chilometri dal San Raffaele.
«Era un profeta – ha detto don
Mazzi – e i profeti sono sempre
strani. Un anno fa mi ha portato su
quel mappamondo lì, la cupola,
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T5GlwdxfFwvZYkJUvGRgDLg=
vanno trattati come dei principì».
Don Verzè è noto anche per
essere stato più volte coinvolto
in inchieste giudiziarie. I pm
hanno indagato sulla sua struttura ospedaliera per il forte indebitamento (circa 1,5 miliardi
di euro, accumulati prevalentemente negli ultimi tre anni).
IL PROFILE UN PRETE AL DI FUORI DEGLI SCHEMI. PER I SUOI DETRATTORI, ERA MOLTO «VICINO AGLI UOMINI DI POTERE»
IL CASO IL CANTANTE RACCONTA LA SUA AMICIZIA CON DON VERZÈ: «SARÀ RIVALUTATA LA SUA OPERA»
Albano con Don Verzè
messa di Natale. Era provato,
ma cercava di reagire».
A rendere omaggio alla salma anche l’ex allievo Angelo
Arzuffi, che ieri ha 70 anni. «Ho
frequentato l’istituto “Il buon
fanciullo” di via Pusiano, fondato da don Verzè. Eravamo
tutti ragazzi poveri. «Ma sono
figli di Dio – diceva – e quindi
MILANO La sede del San Raffaele
che mi faceva anche un po’ ridere.
Ricordati, gli dissi, che il Padreterno viene sempre prima di te. Si
mise a ridere. Ha sbagliato e ha
pagato, ma la sua vicenda ci ricorda che in tutti noi convivono
Abele e Caino, e vale anche per
quelli che si credono santi. E ci
ricorda che è più difficile fare bene
il bene che fare male il male».
«In passato – ha ricordato don
Mazzi – Luigi ha tentato di coinvolgermi nei suoi progetti, anche
perchè io sono stato un suo allievo,
ma due balordi non potevano stare
insieme».
ne, istigazione alla corruzione e ricettazione anche se dopo tutti i gradi di giudizio, grazie alle
prescrizioni, non ha mai subito una condanna
definitiva. In molti lo hanno definito «prete amico
del potere». Di certo ha sempre reso pubblica la
sua ammirazione per personaggi come Fidel Castro e Gheddafi. Ma il vero amico è stato Silvio
Berlusconi: «Nel '94 – ha detto una volta don Verzè
– al tempo della sua discesa in campo, gli dissi che
lui era una benedizione per il Paese, un dono di
Dio all’Italia». Berlusconi disse: «Mi confessa e mi
dà l’assoluzione senza neppure conoscere i miei
peccati, perché conoscendomi, già li conosce».
Il re della sanità lombarda, Giuseppe Rotelli,
lancia il guanto di sfida allo
Ior e alla famiglia Malacalza
per conquistare il San Raffaele, l’ospedale milanese
fondato da Don Luigi Verzè,
scomparso proprio nel
giorno del primo termine
della gara per la presentazione delle offerte migliorative per la vendita del gruppo ospedaliero di Via Olgettina.
E così all’apertura delle buste nello studio milanese
del notaio Enrico Chiodi
Daelli è arrivata soltanto la
proposta firmata dal patron
del gruppo San Donato:
un’offerta articolata in 47
pagine più allegati che valorizza gli asset in 305 milioni
di euro cash, ovvero 55 milioni in più rispetto a quanto
messo sul piatto dalla Santa Sede e da Vittorio Malacalza, oltre l’accollo di passività per altri 500 milioni rispetto al debito complessivo di 1,5 miliardi.
Dietro-front, invece, da parte del numero uno del colosso industriale italo-argentino Techint, Gianfelice
Rocca, attraverso l’ospedale milanese Humanitas che,
fino a 24 ore dal termine,
aveva studiato a fondo il
dossier. I legali di Rocca,
che avevano avuto accesso
alla data-room del San Raffaele così come i consulenti
di Rotelli, avrebbero preso
atto che non c'erano margini per mettere a punto
un’offerta migliorativa.
Fino al 5 gennaio, infatti, c'è
tempo per rilanciare.
PUGLIA E BASILICATA 11
Lunedì 2 gennaio 2012
COSTI DELLA POLITICA
LE DECISIONI DELLA PUGLIA
PASSAGGIO AL CONTRIBUTIVO
Dalla prossima legislatura la Puglia
dirà addio ai vitalizi, nuove regole
anche per gli assegni di fine mandato
PUGLIA
La sede del
consiglio
regionale in
via Capruzzi
.
Tagli a pensioni e tfr
ma gli effetti nel 2020
le altre notizie
NOMINA NELL’ACCADEMIA
Storia arte sanitaria
Boscia socio onorario
I dubbi di Monti sulle auto-riforme decise dai consigli regionali
l Voci di corridoio parlano
chiaro: al premier Mario Monti
non starebbe andando giù che in
molte Regioni i consigli stiano varando tagli ai costi della politica
in vigore solo dalla prossima legislatura. Una scelta, questa, nettamente opposta a quella che il
Senato si appresterebbe ad adottare, ovvero l’abolizione dei vitalizi e il passaggio al sistema contributivo per i parlamentari sin
dall’attuale legislatura, allo scopo
di rendere immediatamente tangibili gli effetti dei risparmi.
Le voci, se confermate, costringerebbero anche la Puglia a rivedere la partita della mini-riforma approvata nell’ultima seduta
dedicata al bilancio. Anche qui,
infatti, si è deciso di abolire i vitalizi d’oro (assegni tra l’altro maturati già dopo appena mezza legislatura) e di passare al contributivo. Passaggio che, però, avverrà a partire dal 2015 e i cui
effetti - ecco le perplessità - non
sarebbero tangibili prima del
2020.
Per il calcolo delle trattenute
previdenziali - che a quel punto i
consiglieri regionali decideranno
se tenere per sé o devolvere in un
fondo integrativo - l’assise puglie-
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T5GlwdxfFwvZq1y2Z0VYAYY=
se ha deciso di congelare le indennità al 30 novembre 2011. Una
decisione, questa, che ha insospettito più d’uno: le indennità
vengono sì sottratte all’indicizzazione Istat, e dunque non saranno
soggette ad aumenti futuri - ma
vengono sottratte anche ad eventuali tagli di quelle dei parlamentari, cui sino a ieri risultavano
agganciate. Niente di più falso,
hanno obiettato in coro i capigruppo Pd e Pdl, la decisione di
congelarle è di segno opposto: al
30 novembre 2011, infatti, le indennità risultano essere quelle
più basse delle ultime legislature,
dopo i tagli del 10% apportati nel
2006 e 2008 e l’adeguamento ai tagli della manovra Tremonti in vi-
gore dal primo gennaio 2011.
Quanto alle pensioni, sarebbe stato impossibile calcolarle col nuovo metodo in assenza di un parametro di base. Di più. È vero che
i risparmi sugli assegni pensionistici scattano solo dal 2015 quando non ci sarà più il beneficio oggi in vigore che riserva da
un minimo del 40 ad un massimo
NOMINA NELLA BUFERA DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI DELL’EX DG ASL BARI, COSENTINO
«Quel primario merita il posto»
Schittulli pro Sardelli: «S. Paolo, a Chirurgia toracica la persona giusta»
l Sui criteri e le presunte pressioni del
presidente della Regione, Nichi Vendola,
per la nomina a primario del reparto di
Chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo
di Bari, il cosiddetto «Caso Sardelli», scende in campo Francesco Schittulli, presidente della provincia di Bari, stavolta in
qualità di presidente nazionale della Lilt
(Lega italiana lotta ai tumori). «Lo accusano di essere stato imposto da Nichi Vendola? - dice Schittulli - Anche se così fosse,
il governatore ha fatto una scelta felice,
perchè Paolo Sardelli è persona valida,
professionista con la P maiuscola. È fra i
più titolati nel suo settore (collabora da
tempo con le più importanti strutture internazionali) e al San Paolo ha partecipato
al concorso, vincendolo. «Posso parlare di
Sardelli in questo modo - spiega Schittulli
- perché ha curato mio padre e da medico
so come lo ha fatto. Sardelli è una risorsa
per alta professionalità e grande disponibilità verso i pazienti. A lui va la mia solidarietà per le polemiche sorte negli ultimi giorni, non come uomo politico, ma
da presidente della Lega contro i tumori».
dell’80% dell’indennità - ma è altrettanto vero che ogni consigliere per la propria pensione versa
ben il 22% dell’indennità e che,
sopratutto, l’accesso alla pensione sarà possibile a partire da 60
anni anche per gli attuali componenti del consiglio. Applicare il
contributivo da subito? «Non è
possibile cambiare le regole del
gioco - dice Rocco Palese, capogruppo Pdl - a elezioni avvenute.
E, soprattutto, il Consiglio non
avrebbe la disponibilità di cassa a
restituire a ciascun consigliere
quanto versato sinora con il metodo in vigore, pena una sfilza di
ricorsi».
Alle decurtazioni sulle pensioni si è aggiunta quella sull’assegno di fine mandato: da 1 anno
ogni 5 di legislatura si passa a 1
mese ogni anno, come il tfr di
qualsiasi lavoratore. Il Parlamento vuole fare di più, tagliando anche le indennità che la Puglia ha
congelato al parametro più basso? «Un secondo dopo che il Parlamento avrà modificato gli assetti retributivi, avrà cioé tagliato
gli stipendi, dovremo immediatamente adeguarci», ha chiarito
senza peli sulla lingua Nichi Vendola.
[b. mart.]
n Il professor Filippo Boscia, direttore dipartimento materno-infantile dell’ospedale Di
Venere di Bari e presidente
nazionale Società di boetica, è
stato nominato Socio onorario dell’Accademia di Storia
dell’arte sanitaria nel corso
dell’assemblea nazionale dei
soci presieduta dal professor
Gianni Iacovelli.
L’APPELLO DEL FORUM
Il «Fattore famiglia»
per bilanciare le tasse
n Un tavolo tecnico bipartisan
con le forze politiche per studiare come attuare in Puglia
il «Fattore famiglia» come parametro sul quale calcolare
imposte e tariffe regionali.
L’idea incontra il favore del
Forum delle associazioni familiari di Puglia (www.forumfamiglie.org), che siederà
al tavolo. Con il Fattore famiglia proposto dal Forum - dicono gli interessati - si vuole
introdurre una diversa modulazione del calcolo di imposte
e tariffe. «Non esiste autentica equità sociale - dicono dal
forum - se imposte e tariffe dei
servizi non vengono calcolate
non solo in base al reddito, ma
anche in base al numero dei
figli, o alla presenza di anziani, malati o disabili nel nucleo
familiare. Ciò realizza una
più attenta considerazione
degli artt. 29, 30 , 31 e 53 della
Costituzione repubblicana».
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TyilOjuw7w3Izn25FTVzmuc=
12 PUGLIA E BASILICATA
AVETRANA
L’OMICIDIO DELLA RAGAZZA
Lunedì 2 gennaio 2012
VERSO IL PROCESSO
Mimino Cosma e Carmine Misseri sono
stati rinviati a giudizio. Il rilievo della suprema
Corte non potrà però non avere peso
LE TANTE VERITÀ
In aula il giorno 10: i giudici dovranno
cercare di mettere ordine nelle numerose
contraddizioni emerse durante le indagini
«Non hanno nascosto il corpo di Sarah»
La Cassazione scagiona il fratello e il nipote di Michele Misseri: non lo hanno aiutato
MIMMO MAZZA
l TARANTO. Chi ha gettato
il corpo di Sarah Scazzi nel
pozzo di contrada Mosca? La
domanda torna di strettissima
attualità, malgrado l’ormai imminente avvio del processo
(l’inizio è fissato per il prossimo 10 gennaio), visto che la
Corte di Cassazione, a ridosso
della fine dell’anno, ha depositato la sentenza con la quale
spiega, in 16 pagine, perché nei
confronti di Mimino Cosma e
Carmine Misseri, arrestati il
23 febbraio del 2011 dai carabinieri con l’accusa di concorso nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi e scarcerati il 10 marzo successivo
dal tribunale del riesame per
assenza di esigenze cautelari,
non ci sono gravi indizi di colpevolezza.
Un giudizio forte, considerando che la prima sezione penale della Cassazione era chiamato a valutare il ricorso presentato dai pubblici ministeri
che chiedevano l’annullamento della scarcerazione di Cosma e Misseri, ricorso invece
dichiarato addirittura inammissibile.
In pratica, i giudici della Suprema Corte hanno accolto la
tesi degli avvocati Raffaele
Missere, legale di Cosma, e Lorenzo Bullo, difensore di Mis-
seri, sostenendo che non risulta affatto provata la presenza dei due indagati, che sono
rispettivamente il nipote e il
fratello di Michele Misseri, sul
luogo dove fu nascosto il corpo
di Sarah.
La decisione del riesame, annullata dalla Cassazione, d’altronde prestava il fianco ad
alcuni rilievi, partendo da Michele Misseri che ha sempre
detto di aver sepolto da solo il
REGIONE ECCO I NUOVI CRITERI
LA DENUNCIA NINO MARMO (PDL)
Monitoraggio
qualità dell’aria
Puglia divisa
in quattro zone
Protezione civile
«Bando fantasma
per il responsabile
comunicazione»
l «La direttiva 2008/50/CE ha
come obiettivo il miglioramento
dell'aria attraverso un criterio di
zonizzazione dei territori al fine di
monitorare le aree sulla base delle
reali situazioni di stress ambientale a cui sono sottoposti: l'individuazione dell'incidenza del traffico veicolare e di insediamenti
industriali». È quanto dichiara
l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell'approvazione in Giunta della delibera di adeguamento della
zonizzazione del territorio regionale e classificazione di agglomerati ai fini della valutazione della
qualità dell'aria.
«Il territorio regionale, monitorato costantemente da stazioni
fisse (pubbliche e private) viene
quindi tipizzato - prosegue Nicastro- con 4 zone di riferimento per
rendere più efficace l'azione di
controllo delle emissioni in atmosfera. La prima zona è un agglomerato costituito dall'area urbana
di Bari e dei comuni limitrofi di
Modugno, Bitritto, Valenzano, Capurso e Triggiano. La seconda porzione di territorio riguarda i comuni di Brindisi, Taranto, Statte,
Massafra, Cellino S. Marco e San
Pietro Vernotico su cui insiste un
carico di emissioni prevalentemente di tipo industriale. Infine,
la zona pianeggiante, che comprende la fascia costiera adriatica
e ionica e il Salento, e quella collinare, comprendente la Murgia e
il promontorio del Gargano».
l Torna il caso del bando per il
reclutamento di un responsabile
della comunicazione alla Protezione civile regionale. Il vicepresidente del Consiglio regionale,
Nino Marmo (Pdl) denuncia che,
dopo essere stato bloccato una
prima volta anche grazie all’intervento dell’Associazione della
stampa di Puglia, è ugualmente
andato in porto alla vigilia di
Natale. Riguardo al bando necessario per reclutare il personale su menzionato, Marmo parla di «avviso fantasma con le
stesse, opache caratteristiche,
culminato in una decisione significativamente pre-natalizia».
A quanto dice Marmo, poi, la
figura professionale beneficiata
non sarebbe una soltanto.
«Nell’attesa di saperne di più spiega il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese - per le
vie formali previste dallo Statuto della Regione e dal Regolamento del Consiglio, ci accontenteremmo di ottenere, da un
noto campionissimo di trasparenza come il nostro presidente
(Vendola, ndr), che queste storie
di ammirevole gratitudine - essendo peraltro certamente del
tutto casuali - avvengano un po’
più alla luce del sole, vista le
difficoltà che ci tocca dover affrontare di trovarne traccia a
causa della fulmineità, della
contestualità con periodi festivi
e della sostanziale invisibilità di
troppi atti».
IL GIALLO DI
AVETRANA Sara
Scazzi, la 15enne
uccisa. A sinistra.
Carmine Misseri. A
destra: Mimino Cosma
.
cadavere della nipote. Per i magistrati, Michele Misseri ha
mentito sul punto anche nel
corso dell’incidente probatorio
del 19 novembre, quando ha
sostenuto di aver fatto tutto da
solo e avrebbe raccontato bugie
per non coinvolgere i suoi familiari più stretti che erano
accorsi in suo aiuto in quel
tragico momento. Non si capisce, però, usando lo stesso
metro di giudizio, perché Mis-
seri dice il falso quando parla
della soppressione del cadavere, e perché invece viene ritenuto attendibile quando accusa, nello stesso incidente
probatorio, la figlia Sabrina,
dicendo di essere stato svegliato da lei il pomeriggio del 26
agosto e di essere stato portato
nel garage dell’abitazione di
via Deledda dove c’era il corpo
di Sarah, ormai freddo e privo
di vita. Non è una sua familiare
stretta pure la figlia? In realtà,
la cronaca della soppressione
del cadavere di Sarah è ancora
tutta da scrivere perché nessun
magistrato che si è occupato
della vicenda sinora ha spiegato quale è stato il momento
preciso in cui il corpo della
15enne è stato calato nel pozzo.
E dunque, se non si conosce, e
soprattutto, non si contesta
agli imputati quando hanno
fatto una determinata cosa, pa-
re quasi ovvio portare la Cassazione a sostenere che Cosma
e Misseri non possono essere
accusati di concorso in soppressione del cadavere se ancora non si sa come e quando
tale atto è avvenuto.
Rilievi che inevitabilmente
entreranno prepotentemente
nel processo, visto che nel frattempo Mimimo Cosma e Carmine Misseri sono stati comunque rinviati a giudizio.
Circondato dall’affetto dei Suoi cari, si è spento serenamente il
ANGELA e GIOVANNI, CARMEN
e CARLO sono affettuosamente vicini ai cugini Franco, Nicola, Annamaria e familiari tutti per la dolorosa perdita del caro
Circondata dall’amata famiglia, si
è spenta la cara esistenza di
Dott.
Domenico Ciriello
Lascia un vuoto incolmabile ai
figli FRANCO con CAMILLA, NICOLA con NUNZIA, ANNAMARIA
con SERGIO e alle adorate nipoti.
2 Gennaio 2011
2 Gennaio 2012
I° ANNIVERSARIO
Dott.
Il rito funebre avrà luogo oggi 2
gennaio alle ore 16,00 presso la Parrocchia dell’Immacolata in via Abbrescia.
Bari, 1 gennaio 2012
Gianni Zotti
I familiari Lo ricordano con tanto
affetto e infinito rimpianto e pregheranno con Lui e per Lui nella S.
Messa che sarà celebrata oggi alle
ore 17,00 nella Cappella dell’Ospedale San Paolo.
Si è spento serenamente con il
conforto della fede
Ing.
Carlo Alberto Vista
Cavaliere dell’Ordine
del Santo Sepolcro
Ne danno il triste annuncio la
moglie PIA con i figli ALBERTO con
SIMONETTA e TITTA con ELIA, il
fratello, le sorelle, i cognati, i nipoti e
i parenti tutti.
La salma sosterà lunedì 2 gennaio
dalle ore 11,00 nella Chiesa di Nazareth. Le esequie avranno luogo alle
ore 15,15.
Barletta, 1 gennaio 2012
Le famiglie CONSOLO, SCARDACCIONE e VANIA sono vicine
con affetto alla signora Pia, Titta ed
Elia, Alberto e Simonetta e famigliari tutti per la dolorosa scomparsa
dell’amato marito e padre
Ing.
Carlo Alberto Vista
Barletta, 1 gennaio 2012
SEBASTIANO e MARINA PELLEGRINO con MARIATERESA e
MEHRSHAD, ANNAMARIA e SIMONE si stringono a Pia, Titta ed
Elia, Alberto e Simonetta, ricordando
Carlo
uomo buono e generoso, sempre allegro che con il Suo sorriso rimarrà
per sempre nei nostri cuori.
Andria, 1 gennaio 2012
Zio Diddino
Bari, 1 gennaio 2012
PEPPINO BOTTALICO con BERNARDO, MAURO e MARIALUISA
sono vicini a Nicola e Nunzia e famiglia per la dipartita del caro
Nonno
ci hai sempre accompagnato e incoraggiato nei momenti importanti,
con la Tua saggezza e il Tuo affetto.
Continueremo a portare il Tuo
dolce ricordo per sempre, con lo stesso amore.
CLAUDIA, ADRIANA, PAOLA e
GIOVANNA.
Bari, 1 gennaio 2012
La sorella LIETTA, il fratello PEPPINO con NIETTA, MARILDE
CLAUDIO e PAOLO, piangono la
scomparsa del caro
Diddino
e si stringono in un abbraccio a
Franco Nicola e Annamaria.
Bari, 1 gennaio 2012
LUCIANA e ANGELO sono vicini
a Franco, Nicola e Annamaria per la
perdita del caro
Zio Diddino
Bari, 1 gennaio 2012
ANNA MININNI MASTROMATTEO, con NICOLETTA e VITO, MARIO e CATIA, MARILINA e nipoti
tutti, profondamente disciaciuti nella triste circostanza in cui è venuto
meno l’indimenticabile cognato e zio
Diddino, esprimono il proprio dolore
e la vicinanza a Franco, Nicola, Annamaria e alle rispettive famiglie,
per la scomparsa del caro padre
Domenico Ciriello
Bari, 1 gennaio 2012
Il rito funebre sarà celebrato il 2
gennaio alle ore 10,30 presso la Chiesa S. Maria del Monte Carmelo.
Bari, 1 gennaio 2012
Dott.
Rosa
Domenico Ciriello
indelebile sarà il ricordo di Te.
Sorella e zia saggia, generosa, affettuosa e, ai bei tempi, tanto vivace.
Bari, 2 gennaio 2012
Caro
Rosa Causa Pennelli
Ne danno il triste annuncio le
figlie AGNESE con ROBERTO, GIOSERITA con VITO GERARDO e PAOLA con ROCCO.
La cugina DINA con VITO, MARIO, GIANFRANCO e ROBERTO, si
unisce al dolore di Franco e Camilla,
di Nicola e Nunzia e di Annamaria
per la perdita del caro
Diddino
Bari, 1 gennaio 2012
Il PRIMARIO, i COLLEGHI ed il
PERSONALE della Divisione di Cardiologia Ospedaliera del Policlinico
di Bari partecipano al dolore del
dott. Nicola Ciriello per la perdita del
caro
Con amore, Tua sorella LETIZIA e
nipoti.
Bari, 1 gennaio 2012
Ciao
Nonna Rosa
sei stata per tutti noi guida ed esempio di vita. Per sempre nei nostri
cuori.
ADRIANO, STEFANIA, SIMONE,
GIULIA, CARLOTTA e RICCARDO.
Bari, 1 gennaio 2012
3 Dicembre 2011
Padre
Bari, 1 gennaio 2012
2 Gennaio 2012
TRIGESIMO
Domenico Bianco
Il PRESIDENTE, i CONSIGLIERI
di AMMINISTRAZIONE, i REVISORI dei CONTI, il DIRETTORE GENERALE ed i COLLEGHI tutti del
Consorzio Asi di Bari partecipano al
dolore dell’Ing. Francesco Ciriello
per la scomparsa del caro
Il 2 gennaio 2012, alle ore 19,00,
Mimmo sarà ricordato presso la Parrocchia dell’Annunciazione, in via
Lucarelli 230 (Parco Domingo), a Bari.
Padre
Domani 3 gennaio alle ore 19 sarà
celebrata la Santa Messa per ricordare
Modugno, 1 gennaio 2012
Le famiglie D’ADDOSIO DE PALO
partecipano al dolore di Sonia Amerigo e Annamaria per la perdita del
caro
Nino
Bari, 1 gennaio 2012
GIAMPIERO MACI partecipa al
dolore dell’amico Pasquale Di Rella
per la perdita del caro padre
Giuseppe Di Rella
Bari, 1 gennaio 2012
TRIGESIMO
Carmine Valori
a tutti quelli che L’hanno conosciuto.
4 Dicembre 2011
4 Gennaio 2012
TRIGESIMO
Mercoledì 4 gennaio, per il Trigesimo della scomparsa di
Francesco Iodice
sarà celebrata una Santa Messa
alle ore 19, presso la Parrocchia del
Buon Pastore, in viale Einaudi a
Bari.
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TyilOjuw7w3ISA1phlEL5gc=
CRONACHE ITALIANE 13
Lunedì 2 gennaio 2012
QUALITÀ DELLA VITA
TENGONO I GRANDI CENTRI
IL RAPPORTO
L’Italia non è più solo divisa tra Nord
e Sud, ma anche tra Nordest e
Nordovest, scarsi e insufficienti
Trento città modello
Sud sempre peggio
Maglia nera a Trapani. Scendono Bologna e Firenze
l ROMA. Si conferma Trento seguita da Bolzano - la città in
cui si vive meglio in Italia. È
quanto emerge dal 13° rapporto
qualità della vita 2011 di ItaliaOggi-Università La Sapienza.
Nel resto del paese si assiste,
secondo il rapporto, ad un peggioramento generalizzato: diminuiscono infatti a 45 (erano 55 lo
scorso anno) le province nelle
quali si vive in modo buono o
accettabile, mentre salgono a 58
(contro le 48 del 2010) le province
in cui la qualità della vita risulta
scarsa o insufficiente. Con una
ulteriore caduta dell’Italia meridionale e insulare. «A conferma di ciò - scrive ItaliaOggi l'ultimo posto di Trapani (terz'ultima nella precedente indagine) e il penultimo di Napoli
(ultima nelle precedenti due edizioni del rapporto)».
I grandi centri urbani «reggono il colpo» e si concentrano a
metà classifica: Roma, in particolare, si piazza al 51° posto
(dal 57°), Milano sale al 46° (era
49ª), Torino passa al 47° (dal 51°).
In controtendenza Bologna, che
scende dal 21° al 40° posto e Firenze (dal 31° al 42°).
Nel 2011 le aree in cui si vive
meglio sono rappresentative
dell’arco alpino centrale e orientale, della Pianura Padana e
dell’Appennino tosco-emiliano,
con ramificazioni verso Toscana e Marche. Al contrario, nelle
macroaree caratterizzate da una
qualità della vita scarsa o insufficiente, ci sono le 36 province del Mezzogiorno, una provincia dell’Italia centrale, 9 province del Nordovest e 3 del Nordest.
Si assiste dunque a «un peggio-
ramento a Nordovest che porta a
dividere l’Italia non più solo tra
Nord e Sud, ma anche tra Nordest e Nordovest».
Tornando alla testa e alla coda, «si conferma, rispetto alle
prime edizioni del rapporto, la
conquista del vertice da parte
delle province del Trentino-Alto
Adige e di alcune province venete. In particolare Trento (anche se ieri si è verificato il primo
omicidio dell’anno) consolida
.
SI VIVE MEGLIO Piazza Duomo a Trento, la città in testa alla qualità della vita
gli eccellenti piazzamenti già ottenuti in passato: dal 1999 è stabilmente nel gruppo di eccellenza e non è mai scesa al di sotto
del 7° piazzamento. All’opposto
l’ultimo posto di Trapani fa seguito a precedenti posizioni basse». In generale l’indagine evidenzia che «il livello medio di
qualità della vita è insufficiente
e non accenna a migliorare nelle
regioni del sud».
Il rapporto di ItaliaOggi è uno
strumento di monitoraggio della qualità della vita che impiega
una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un’architettura caratterizzata da nove
dimensioni d’analisi - affari e
lavoro, ambiente, criminalità,
disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e
scolastici, sistema salute, tempo
libero e tenore di vita - 17 sottodimensioni e 93 indicatori di
base.
ULTIMO
POSTO
Un panorama
di Trapani: la
città siciliana
è in fondo
alla classifica
della qualità
della vita in
Italia
Il messaggio
Educare alla pace
l’augurio del papa
Il mondo si è fatto
«più piccolo». E unica garanzia di «futuro» sono
«pace e convivenza», atteggiamenti a cui i giovani sono aperti, ma che
possono essere distorti
da una «realtà sociale»
che spinga a «agire in
modo intollerante e violento». Perciò il Papa
chiede una «solida educazione della coscienza»
che metta «al riparo» da
atteggiamenti negativi».
Questo il nocciolo
dell’augurio di pace per il
mondo espresso da Benedetto XVI nella messa
del primo dell’Anno, rito
solenne e plurilingue celebrato in San Pietro con
cardinali e vescovi, alla
presenza di numerosi
ambasciatori da tutto il
mondo, tra cui quello
d’Italia presso la Santa
Sede, Francesco Greco.
.
IL BILANCIO PER IL PREFETTO NEGLI ULTIMI TRE ANNI SONO STATI SEQUESTRATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA BENI PER 15 MILIARDI DI EURO
Estrazione
del
31/12/2011
Il capo della Polizia: «Poche risorse ma buoni risultati»
BARI
44 69 27
CAGLIARI
61 13 69 86 29
Napoli, Manganelli promuove la sicurezza nel Paese. E sottolinea l’impegno contro i patrimoni della Piovra
FIRENZE
53 68 16
GENOVA
54 29 66 84 34
l NAPOLI. Lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, aggressione ai patrimoni mafiosi, cattura di latitanti, attività
di contrasto all’immigrazione clandestina.
Il capo della Polizia Antonio Manganelli
parla di «risultati estremamente lusinghieri» tracciando il bilancio delll'anno che si è
appena chiuso e guarda con ottimismo al
futuro alla luce di quanto si è riusciti a
realizzare nel 2011 attraverso le sinergie tra
le forze dell’ordine e la collaborazione con la
magistratura e le altre istituzioni. Risultati
«mai così lusinghieri come nel 2011 che,
paradossalmente, è stato un anno caratterizzato da risorse mai così ridotte»: ma,
commenta, «siamo abituati a farci bastare
quello che abbiamo».
Manganelli ha scelto Napoli, dove negli
anni scorsi è stato al vertice della questura,
per salutare il nuovo anno. Prima della mezzanotte si è recato in questura dove, nella
sala operativa, ha brindato con funzionari e
agenti. Con lui il questore di Napoli Luigi
Merolla, il vicecapo della Polizia Francesco
Cirillo e il dirigente della Direzione centrale Anticrimine, Franco Gratteri. «Insieme con la magistratura e tutte le forze
dell’ordine - ha detto Manganelli - sono stati
raggiunti risultati estremamente lusinghieri».
Per Manganelli «c'è stato un salto di qualità soprattutto nell’aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata». «Nel
corso degli ultimi tre anni - ha sottolineato sono stati sequestrati beni per oltre 15 miliardi di euro». Il capo della Polizia evidenziato tra i successi la cattura di numerosi latitanti, tra cui il boss del clan dei
ECONOMICI
I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un minimo di 10 parole ad
annuncio. (*)
Casalesi Michele Zagaria. Altro punto saliente «il contrasto all’immigrazione clandestina nonostante i riflessi della crisi dei
paesi del Nordafrica». «Immigrati - ha osservato a tale proposito - che abbiamo saputo accogliere come nella tradizione del
nostro paese».
Per la Polizia e le altre forze dell’ordine «è
stato un anno contraddistinto da successi
sul piano investigativo». «Stiamo lavorando
in armonia con tutte le istituzioni all’interno di un modello Caserta, un autentico
laboratorio: con un desk interforze si può
fare investigazione e controllo del territorio».
Per quanto riguarda i pacchi bomba,
Manganelli ha sottolineato che «c'è stato un
salto in avanti dell’anarco-insurrezionalismo, assistiamo allo sviluppo di un feno-
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3,00-3,50; 9 Camere, Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10 Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11
Cessioni rilievi aziende, Euro 14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro 14,00-16,20; 13 Domande
lavoro, Euro 0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50; 15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16
Offerte rappresentanze, Euro 4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita appartamenti per
abitazione, Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20 Vendita locali commerciali, Euro
3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22 Vendita Fitti immobili industriali, Euro 3,00-3,50; 23
Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie, Euro 7,00-9,00.
(*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività nazionali.
Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e Lavoro» debbono
intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi dell’art.1 legge 9-12-’77 n. 903, è vietata
qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente
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internazionale che ha messo in atto azioni
prodromiche a fatti di sangue». «Crediamo ha aggiunto - di aver individuato gli autori
materiali di questi episodi, che tuttavia sono difficili da prevenire, bisogna stare attenti». Manganelli ha infine risposto alle
domande sulla crisi economica ha avuto
conseguenze anche per quanto riguarda le
risorse messe a disposizione delle forze di
polizia. «La crisi economica è planetaria,
investe tutti i campi - ha affermato - , viviamo in un momento di restrizione delle
risorse ma siamo abituati a farci bastare
quello che abbiamo». E comunque le conseguenze della crisi «non ci hanno impedito
di ottenere buoni risultati».
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Lunedì 2 gennaio 2012
SFIDA E CONTROSFIDA
FESTA DELLA DEMOCRAZIA IN PIAZZA TAHRIR
Musulmani e cristiani insieme
al Cairo: «Sarà l’anno della libertà»
GLI AYATOLLAH CONTRO OBAMA
I missili iraniani
IL CAIRO. Un misto di voglia di
festeggiare e di bisogno di ricordare i
morti ha acceso migliaia di candeline
sulla piazza Tahrir del Cairo, simbolo
della rivolta che ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak, e dove migliaia
di egiziani, soprattutto giovani, musulmani accanto a cristiani, hanno celebrato la notte di Capodanno con un
grande concerto. Il concerto ha ricordato i «martiri» del movimento di protesta dello scorso inverno e anche quelli
più recenti. Oltre alle candeline, i festeggianti hanno portato molte foto di
loro cari morti durante la rivolta. Poi
palloncini con i colori bianco-rosso-nero
della bandiera egiziana sono stati liberati in aria allo scoccare della mezzanotte, nella speranza che il 2012 sia
«l'anno della libertà», come recitava lo
slogan postato su Facebook che piazza
4.300 km
LA GITTATA
2.896 km
2.000 km
IRAN
Sajjil-2
Shahab-3
Shahab-4
Shahab-5
2.000 km
2.000 km
2.896 km
4.300 km
IL CAIRO
Col Corano
e con la
croce
in piazza
Tahrir
per un inno
alla pace
Tahrir ha adottato per la festa di Capodanno. «Siamo qui per accogliere il
nuovo anno insieme, cristiani insieme a
musulmani», ha dichiarato una donna
che al concerto agitava una bandiera
egiziana. «È qui che la rivoluzione è
cominciata ed è qui che continuerà», ha
detto un altro.
ANSA-CENTIMETRI
L’Iran lancia missili
Nuove sanzioni Usa
Esercitazioni militari di Teheran nel Golfo Persico
l ROMA. Sono ormai quotidiane le novità nel braccio di
ferro tra l’Iran e l’Occidente
capeggiato dagli Stati Uniti.
Ma ieri, dopo l’annuncio delle
nuove sanzioni economiche di
Washington, Teheran ha messo sul piatto non solo parole
ma anche fatti. Senza conseguenze immediate, è vero, ma
certamente tali da creare ulteriori tensioni e preoccupazioni.
Due le «sfide» di cui la Repubblica islamica d’Iran ha
dato notizia: il lancio di un
missile a media gittata vicino
allo strategico stretto di Hormuz e l’utilizzo, per alimentare
il reattore di ricerca nucleare
di Teheran, di una barra di
uranio per la prima volta arricchito proprio in Iran. Una
dimostrazione di forza fatta
nel momento in cui i Paesi
occidentali accentuano la pressione sul Paese degli ayatollah,
accusato – malgrado le con-
tinue smentite – di voler fabbricare la bomba atomica
usando il pretesto di un programma nucleare con finalità
civili.
Il missile terra-aria a media
gittata è stato lanciato ieri
mattina - ha fatto sapere
l’agenzia ufficiale Irna - durante le manovre navali in
MINACCIA ATOMICA
Testata con successo in
reattore nucleare barra
di uranio autoprodotta
corso da nove giorni intorno
allo stretto di Hormuz, canale
che collega il Golfo Persico al
Mare Arabico (vi transita quasi il 40% del traffico marittimo
mondiale di petrolio) e che
Teheran ha minacciato di bloccare in caso di nuove san-
zioni.
Il missile «ideato e costruito» in Iran – ha spiegato il
portavoce delle manovre navali Mahmoud Mousavi - «è
dotato della più recente tecnologia volta a colpire obiettivi
«invisibili» e sistemi intelligenti che provano a interromperne la traiettoria».
Le manovre navali si concluderanno oggi, ha aggiunto
Mousavi, con un’esercitazione
destinata a testare la capacità
iraniana di chiudere lo stretto:
«Gran parte delle nostre unità
navali si posizionerà in modo
tale da rendere impossibile, se
Teheran lo riterrà necessario,
il transito a qualunque nave».
Gli Usa hanno già definito «irrazionale» un’ipotesi di questo
genere la cui attuazione, hanno minacciato, «non sarà tollerata».
La seconda sfida iraniana
ieri è stata resa nota nel pomeriggio: l’Agenzia iraniana
le altre notizie
SOMALIA, A BORDO I 6 ITALIANI
Individuata la nave
sequestrata dai pirati
GOLFO PERSICO Il lancio del missile iraniano
dell’energia atomica ha comunicato di aver «introdotto nel
cuore del reattore di ricerca
nucleare di Teheran per verificarne il buon funzionamento» una barra di combustibile
nucleare per la prima volta
prodotto in Iran. Il test «ha
avuto successo».
Proprio l’altra sera il pre-
LA PUNIZIONE
Le misure prese
a Washington colpiscono la
banca centrale iraniana
sidente americano Barack
Obama aveva promulgato una
legge che rafforza le sanzioni
finanziarie contro l'Iran, soprattutto contro la Banca Centrale. L’effetto immediato è stato il crollo del valore del rial: il
tasso ufficiale di cambio con il
dollaro è passato da 11.000 a
16.000 rial. Il presidente
Mahmoud Ahmadinejad è stato costretto a una dichiarazione pubblica. La Banca centrale iraniana reagirà «con forza», ha detto. Può fronteggiare,
ha aggiunto il presidente «le
pressioni dei nemici» e «deve,
con forza e fiducia, essere talmente solida da vanificare tutti i complotti nemici».
Sullo stesso tema l’altra notte il generale Hossein Salami
aveva già tuonato: «Se gli interessi vitali del nostro Paese
saranno minacciati dal nemico, noi risponderemo su vari
fronti». Mentre il presidente
della Camera di commercio
iraniana Mohammad Nahavandian ha fatto notare che
sanzioni «senza precedenti e
ingiustificate» provocheranno
«perdite reciproche». Aumento
del prezzo del petrolio, in primis.
g. rest.
STATI UNITI IN FORTE RIMONTA IL SENATORE CATTOLICO RICK SANTORUM. FUORI CORSA LA PALADINA ANTI-TASSE BACHMANN
«Romney, l’anti-Obama»
In testa ai repubblicani che si battono per la «nomination»
l WASHINGTON. È arrivato il momento della verità. Martedì sera in Iowa,
dopo mesi di spot e dibattiti in tv, si
passerà dai sondaggi d’opinione ai voti
veri in vista della nomination repubblicana per la Casa Bianca. Al momento,
Mitt Romney, l’ex governatore del Massachusetts, un mormone, appare favorito, con il 24% dei voti. Dietro di lui, con
uno scarto di pochi punti percentuali c'è
il «libertario» Ron Paul. Terzo, con il
15%, ma in fortissima ripresa nelle ultime ore, l'outsider Rick Santorum, un
ex senatore, cattolico, della Pennsylvania. Attorno al 10% seguono Newt Gingrich, l’ex speaker della Camera, e Rick
Perry, il governatore del Texas. In grave
ritardo ci sono invece, Michele Bachmann, la star dei Tea Party antitasse,
che con il 7% ha invocato «un miracolo
divino». È addirittura finito fuori dalla
partita l’ex ambasciatore in Cina, Jon
Huntsman, da tempo impegnato a cer-
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T27JAWVerE8i0GUOyGJpaZE=
care la rivincita in New Hampshire.
Così tutto è pronto per i Caucus, queste 1700 anomale assemblee sparse in 800
luoghi in giro nello Stato, che daranno i
primi verdetti, sfruttando uno strano sistema elettorale che sarebbe ispirato
agli indiani nativi.
Gli
elettori
del
Grand Old Party offriranno un’indicazione
chiara su chi continuerà la partita per conquistare la nomination
repubblicana. E soprattutto su chi invece
sarà costretto a lasciare la mano. Malgrado
sia una partita ancora aperta, in cui
regna l’incertezza, tutti prevedono che
dopo il voto ci sarà una scrematura certa
del parterre dei concorrenti in lizza.
Si calcola che all’infuori del terzetto, al
massimo quartetto di testa, chi andrà
molto male in questo Caucus, o mollerà o
quanto menò sarà costretto a rivedere
radicalmente la propria strategia. Un
destino che potrebbe essere quello
dell’unica donna in corsa, Michele Bachmann.
Infatti la storia dice che mai un candidato si sia aggiudicato la nomination del
proprio partito piazzandosi fuori dal podio
dell’Iowa. Unica eccezione, John McCain,
che nel 2008 arrivò
quarto. Ma il senatore
dell’Arizona si rifece
subito dopo andando a
vincere in New Hampshire. E da lì trasse
la spinta che lo portò a battersi per la
Casa Bianca contro Barack Obama.
E se vincere in Iowa non vuol dire
automaticamente battere i propri competitor nel partito, negli ultimi 16 anni
IN IOWA SI DECIDE
L’esito del primo caucus
quasi sempre corrisponde
all’esito finale
n La nave italiana Enrico Ievoli, sequestrata dai pirati mercoledì scorso, è al largo del
villaggio di Dhinooda, nella
regione di Mudug, a nord della Somalia. Alcuni residenti
hanno riferito al quotidiano
locale «Somalia Report» che
l’imbarcazione è sotto la custodia di uomini armati di
Majeerteen un sotto-clan di
Daarood, il cui leader, Abdulaahi Yare, è un noto capopirata della regione del Puntland. Si parla di una riunione a bordo della nave sulla richiesta di riscatto che sarà
presentata. A bordo ci sono
sei marittimi italiani fra i
quali un molfettese residente
a Bisceglie.
LA DIFESA DEI CRISTIANI
Nigeria, è guerra ai
«talebani d’Africa»
n Guerra ai «talebani d’Africa». Nel tentativo di contrastare le violenze della setta
integralista islamica Boko
Haram, che hanno provocato
decine di morti, il presidente
nigeriano Goodluck Jonathan, di religione cristiana,
ha decretato lo stato d’emergenza in alcune aree del Paese e ha deciso la chiusura delle frontiere con il Camerun, il
Ciad e il Niger. Inoltre ha inviato l’esercito e i carri armati a pattugliare le strade di
Maiduguri, località nel
nord-est divenuta roccaforte
del gruppo fondamentalista
che vanta analogie con i talebani afghani.
PREPARAVANO ATTENTATI
Nove arrestati a Tripoli
nostalgici di Gheddafi
MITT ROMNEY Sarà lo sfidante di Obama?
questa banale verità è stata però smentita dai fatti: Bob Dole nel 1996, Al Gore e
George W. Bush nel 2000, John Kerry nel
2004 e Barack Obama nel 2008, dopo aver
conquistato l’Iowa hanno sbaragliato i
loro avversari di partito, guadagnandosi
il diritto a correre per la Casa Bianca.
Intanto Obama continua a picchiare
forte sul Congresso degli Stati Uniti, una
«casta» per immobilismo e incapacità di
risolvere i problemi degli americani.
Grazie a questa «formula magica» potrebbe vincere di nuovo la Casa Bianca
nel 2012.
n Nove nostalgici di Muammar
Gheddafi sono stati arrestati
con l’accusa di preparare un
complotto per rovesciare il
governo di Tripoli la sera di
Capodanno. Lo ha detto il comandante del Consiglio della
Rivoluzione, Abdullah Naker. «Avevano con sé degli
esplosivi acquistati al mercato nero. Ora li stiamo interrogando», ha spiegato il militare precisando che i nove
sono stati finanziati da un
gruppo di imprenditori a lungo legati all’ex leader libico.
Gli arrestati sono anche accusati di pianificare una serie di esplosioni a Tripoli e di
voler rilanciare Al Jamahiriya, la televisione ufficiale
del regime del Colonnello.
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T27JAWVerE8i2Ef5oayCoL0=
15
Lunedì 2 gennaio 2012
ECONOMIA&FINANZA
Btp, l’incubo senza fine
Mai così giù da vent’anni
La preoccupazione di Napolitano: «Titoli ancora sotto attacco»
l ROMA. Con il calo di sabato che ha
visto lo spread mantenersi a livelli di
guardia, si è chiuso un anno nero per i
titoli di Stato italiani, con una perdita sul
prezzo (-5,7% complessivo) che non si registrava dal 1992 di Tangentopoli e del
crollo della vecchia lira. Mentre il bund
tedesco ha visto un vero e proprio rally,
con una corsa a comprare che non si
vedeva dal 2008.
Le difficoltà non appaiono ancora alle
spalle. Capodanno fotografa i titoli pubblici italiani in un momento ancora di
tensione. Non lo nasconde nemmeno il
Quirinale. «I nostri buoni del Tesoro – ha
detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso di fine anno –
nonostante i segnali incoraggianti degli
ultimi giorni, restano sotto attacco nei
mercati finanziari. Il debito pubblico che
abbiamo accumulato nei decenni pesa
come un macigno e ci costa tassi di interesse pericolosamente amaro».
A quasi 530 punti, sabato il Btp decennale italiano ha chiuso non distante
dal record di 574 segnato a novembre al
crepuscolo del governo Berlusconi. Il calo dei rendimenti nelle ultime due aste
dell’anno ha beneficiato principalmente i
titoli a breve, i Bot, i Ctz e i Btp triennali,
segno che, grazie anche al nuovo assetto
governativo e all’ultima manovra firmata da Mario Monti, i mercati non temono
più problemi di solvibilità nel breve ter-
L’ANGOSCIA
DEGLI
OPERATORI
DI BORSA
Nell’anno
appena
conclusosi,
l’andamento
dei nostri
Btp ha
messo in
difficoltà
anche e
soprattutto
gli operatori
della Borsa
di Milano
.
mine. C'è anche la maxi-liquidità iniettata dalla Bce che sta spingendo gli investitori a comprare.
Ma sul lungo periodo nessuno vuole
esporsi più di tanto e, per comprare i Btp
decennali, gli investitori continuano a
pretendere oltre il 7% di rendimento. Pesano, come in altri Paesi d’Europa (specie
la «sponda Sud») le prospettive di recessione nel 2012. E nel caso dell’Italia c'è il
fardello di un debito pubblico da 1.900
miliardi di euro, quasi un quarto del quale (circa 440 miliardi) dovrà essere rinnovato nel prossimo anno con un primo
trimestre di fuoco per il Tesoro.
La perdita messa a segno dal debito
italiano è ben distante da quella della
Grecia, che chiude un anno in cui la
volontà tedesca di imporre perdite agli
investitori privati ha praticamente sancito il default di Atene, condannandola a
un tracollo del 63% del prezzo dei bond
secondo la Bloomberg. Ma c'è chi ha beneficiato di una simile fuga dal rischio: i
Paesi il cui debito è considerato un porto
sicuro, come gli Usa e la Germania. Berlino ha visto i prezzi dei suoi titoli governativi apprezzarsi del 9,6% con conseguente crollo dei rendimenti. E non è
andata male alla Spagna, che dopo le elezioni ha visto il rendimento dei «Bonos»
decennali chiudere il 2011 al 5,09% contro
il 5,45% d’inizio anno e dopo aver raggiunto il 6,78% all’acme della crisi.
Il 2012 potrebbe essere l’anno del default greco (il 20 marzo scadono 14 miliardi di bond ellenici) con le sue drammatiche conseguenze in termini di contagio, e della bocciatura del rating «tripla
A» di Paesi come gli Usa e la Francia nel
bel mezzo delle rispettive campagne elettorali. Qualcuno evoca persino il rischio
di una recessione mondiale, se i leader
non sapranno affrontare la crisi nel modo
giusto, mentre è praticamente scontato
dalle borse lo scenario di un crac bancario in Europa. Ma c'è anche chi, di
fronte a un simile precipitare dei rischi,
si aspetta sorprese positive: dopo la bozza
di accordo che apre a un’unione fiscale
europea, la Germania potrebbe decidersi
a un salvataggio più cospicuo dei Paesi
deboli. Molti ripongono le proprie speranze sul Fondo monetario internazionale, che sta apertamente negoziando un
aumento di risorse per far fronte al peggio in Europa.
Uno scenario che ha per epicentro l’Europa: l’euro, la valuta dei Diciassette, potrebbe subire un deciso (e da molti auspicato) deprezzamento, dopo che quest’anno è riuscito a evitare il peggio pur
risultando in perdita per il secondo anno
consecutivo contro il dollaro (non accadeva dal 2001) ed essere sceso per la prima
volta in 10 anni sotto i 100 yen.
Annuncio di Catania
«Sviluppo rurale
ecco 927 milioni»
«Negli ultimi 50 giorni
sono stati erogati 927 milioni di euro di contributi pubblici, corrispondenti ad una
quota comunitaria di 492
milioni di euro. Si tratta di
un risultato di grande rilevanza che, se da un lato
premia gli sforzi compiuti
negli ultimi mesi dal ministero, dalle Regioni, da
Agea e dagli altri organismi
pagatori, dall’altro lato evidenzia la dinamicità degli
imprenditori agricoli italiani, che hanno cercato di
sfruttare al meglio le opportunità offerte dai Programmi di sviluppo rurale
per migliorare la competitività delle proprie aziende e
cercare di superare al più
presto una delle crisi più
difficili degli ultimi anni».
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta la spesa dei Programmi di sviluppo rurale.
OGGI SI APRE LA STAGIONE DEGLI ACQUISTI SCONTATI PRONTE AI NASTRI DI PARTENZA LE PROVINCE SICILIANE QUELLE DI MATERA E POTENZA
PER TUTTO IL MESE ARTICOLATO FABBRICA PER FABBRICA
Basilicata, via ai saldi invernali
in Puglia si comincia da giovedì
Fiat, inizia lunedì 9
il pacchetto di scioperi
proclamato dalla Fiom
l ROMA. Al via i saldi
invernali. La stagione degli
acquisti scontati 2012 si apre
domani in Sicilia e in Basilicata ma in quasi tutte le
regioni e nelle grandi città da Milano a Roma, da Torino
a Bologna, Firenze, Napoli e
Bari - partirà giovedì 5 gennaio. A fare eccezione sono il
Molise e la
provincia
autonoma di
Bolzano dove
si dovrà invece attendere il 7 gennaio, mentre
i valdostani,
come da tradizione,
aspetteranno fino al 10 gennaio. Per Trento la data è
libera.
Tutto pronto, dunque, per
l’appuntamento ufficiale, anche se - tra crisi economica e
consumi al palo – sconti, promozioni e sottoscosto imperversano un pò ovunque già da
settimane.
Con le svendite invernali
ogni famiglia, secondo una
stima dell’Ufficio studi di
Confcommercio, spenderà in
media 403 euro per l’acquisto
di capi d’abbigliamento ed
accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di
euro, pari al 18% del fatturato
annuo del settore (una stima
più o meno sugli stessi livelli
dell’anno scorso). In media –
secondo la stessa indagine ogni persona spenderà 168
euro.
Una previsione che però
viene giudicata ottimistica
dalle associazioni dei consumatori. Mentre per la Confesercenti i commercianti si
attendono
«una leggera
flessione,
coerentemente alla situazione economica
dell’Italia».
Il
Codacons, al contrario, prevede un clamoroso flop per i
prossimi sconti stagionali,
sostenendo che solo il 40%
delle famiglie potrà permettersi qualche acquisto e la
spesa procapite si attesterà
sui 110 euro, così da portare –
in base ai primi risultati
emersi da una propria indagine – un calo delle vendite
che
raggiungerà
«quota
-30%» rispetto ai precedenti
saldi invernali.
Anche Federconsumatori e
Adusbef si aspettano nulla di
buono: la spesa complessiva
per i saldi, secondo prime
stime delle stesse associazioni dei consumatori, sarà di
appena 2,4 miliardi di euro e
ECCEZIONI
Molise e Provincia di
Bolzano da sabato. Valle
D’Aosta dal 10 gennaio
ogni famiglia spenderà in
media, quindi, circa 223 euro.
Al di là della disputa sulle
cifre e sulle previsioni, i commercianti confidano che i saldi portino una boccata d’ossigeno per le vendite, fino ad
oggi per niente brillanti, a
causa in primo luogo della
crisi economica ma anche
della stagione mite che non
ha spinto gli acquisti autunno-inverno. Restano, intanto,
valide le regole d’oro per evitare «bufale», a partire
dall’indicazione obbligatoria
per il negoziante del prezzo:
quello normale di vendita, lo
sconto e il prezzo finale.
l ROMA. La Fiom va avanti nella sua battaglia per la «riconquista» del contratto nazionale, i diritti e le libertà sindacali
che considera sotto attacco. Sarà di quattro ore il pacchetto di
scioperi per assemblee deciso dalle tute blu della Cgil contro la
scelta della Fiat di uscire dal contratto nazionale, annuncia il
leader Maurizio Landini. E che, ormai, ha un proprio contratto per
gli oltre 86 mila lavoratori del gruppo (firmato il 13 dicembre con
Fim, Uilm, Fismic, Uglm).
Peraltro da ieri Fiat e Fiat industrial sono uscite ufficialmente
da Confindustria (e da Federmeccanica), come comunicato
dall’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne,
nella lettera del 3 ottobre scorso al presidente dell’associazione
degli industriali, Emma Marcegaglia».
La Fiom, dunque, non molla: gli scioperi partiranno dal 9
gennaio e saranno articolati fabbrica per fabbrica, entro il mese,
prima della manifestazione nazionale dell’11 febbraio. E, per restare dentro le fabbriche, annuncia inoltre Landini: «I ricorsi sono
già pronti». «Prima delle feste e della chiusura delle fabbriche per
cassa integrazione, in alcuni stabilimenti, abbiamo già proceduto
alla nomina delle Rsa, votate dai lavoratori. Se la Fiat non le
riconoscerà, adiremo anche per vie legali», afferma Landini. Il
riferimento è al nodo delle Rappresentanze sindacali aziendali che
nel contratto Fiat sono previste solo per i sindacati firmatari.
L’intenzione della Fiom è, in tal caso, di ricorrere contro l’azienda
per condotta antisindacale: «Vorrei ricordare – dice il segretario
generale della Fiom - che la Fiat è stata già condannata per
condotta antisindacale dal tribunale di Torino» proprio «perché
esclude un sindacato dalla rappresentanza. Vorrei anche sottolineare - aggiunge – che sulle prime 800 assunzioni di Pomigliano
non c'è un iscritto alla Fiom: siamo di fronte ad una discriminazione sindacale».
Landini spiega, inoltre, che nei motivi delle quattro ore di
sciopero rientra anche l’accordo separato sul contratto auto raggiunto da Federmeccanica con Fim, Uilm, Fismic e Uglm e la
volontà delle tute blu della Cgil di «riconquistare» il contratto
nazionale. La Fiom ha presentato una piattaforma di rinnovo del
contratto 2008, l’ultimo da loro firmato, per il quale sostiene
l’ultrattività. Quanto alla sola Fiat, il leader della Fiom, riferisce
inoltre che «la raccolta di firme tra i lavoratori nelle fabbriche del
Lingotto per un referendum abrogativo, in due giorni e mezzo,
sempre prima dello stop, ha già superato quota 10 mila».
16 LETTERE E COMMENTI
Lunedì 2 gennaio 2012
LETTERE ALLA GAZZETTA
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Certificato N. 7163
del 14-12-2011
Registrazione Tribunale
di Bari n. 7 del 2 settembre 1948
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwOMzj54wovkANE2q+oxqr8=
745.000 lettori al giorno
medio (Audipress 2011/II)
PROPRIETA’: MEDITERRANEA S.P.A.
Tutta colpa delle Regioni
la montagna del debito pubblico
a prima “manovra” finanziaria del Governo Monti si
è affidata al trinomio “Casa Pensioni Tasse” ed è in
L
corso di approvazione dopo molti ritocchi.
L’aumento delle entrate e la riduzione delle spese sono
modesti, ma servono soprattutto ad indicare la buona
volontà del Governo.
Pertanto, altre manovre seguiranno a breve e saranno
presumibilmente di maggior rilievo e, speriamo, di maggiore equità di ripartizione.
È anche auspicabile che il Governo trovi, proprio nella
catastrofica situazione che si accinge a fronteggiare, la
forza, la tenacia e la determinazione necessarie a superare gli inevitabili ostacoli che gli saranno frapposti.
Il problema centrale dell’Italia è il ciclopico debito
pubblico di 1.900 miliardi di Euro, che, al tasso attuale di
Troppe tasse
le case
perderanno valore
Mi riferisco all’articolo sulle
le case come bancomat, per pormi e porre una domanda. Quanto vale la casa di un pensionato
con una pensione medio bassa
non piu' in grado di far fronte ai
balzelli introdotti, considerato
anche il considerevole aumento
del costo della vita che la manovra comporta.Da notizie televisive sembra che ad Atene per
poter sopravvivere le case si vendano anche ad Un/decimo del
proprio valore, ed acquistate ,ovviamente,da parte di chi ha disponibilita' finanziaria in questo martoriato momento.
Angelo Ruffo
Taranto
Bella domanda. Non so quanto
vale la sua casa. So solo che varrà
sempre meno se verrà tassata più
del potenziale reddito attribuito
all’immobile. (gdt)
Il libro rimane
il miglior
amico dell’uomo
Difendere e valorizzare un
libro vuol dire rivalutare e rilanciare una cultura improntata sulla conoscenza del sapere e sulla forza del pensie-
ro.
Al momento attuale due sono le strade che possono migliorare la qualità del messaggio librario: rivalutare l’università per apportare nel mondo letterario e scientifico idee
e forze intelettuali interattive.
Le case editrici dovrebbero
avere al loro interno uno staff
di personale idoneo a curare le
bozze in modo appropriato.
Al mondo d’oggi questi supporti sono chiamati ad una sfida per un rilancio della cultura improntata su nuove regole del sapere. Non ci si deve
allora meravigliare della bassezza culturale propria del
mondo contemporaneo che irrimediabilmente si ripercuote
sui costumi della società.
Marcello Scarpa
Vignacastrisi(Lecce)
Parlamentari
in vendita
una vergogna
malora in questo «carnevale»
politico. Ebbene, sono 20 anni
che il Paese è stato mal governato, umiliato, esposto al ludibrio del mondo. Il mondo intero versa in una grave crisi
economica, ma il nostro è quello che sta peggio.
La tassazione in Italia è fra le
più alte e i soldi che raccoglie
vengono spesi male, sprecati. I
giovani vengono tenuti ai margini del lavoro e della ricerca,
le nostre città sono avvelenate
anche dalla criminalità, sporche, caotiche, lo Stato vive con
l’angoscia della bancarotta imminente, i servizi pubblici sono mediocri, i rapporti sociali
spesso umilianti.
C’è proprio da concludere,
come diceva il famoso Fortebraccio: questi nostri uomini
di governo non solo non sanno
governare, ma non sanno nemmeno «vergognarsi». E aggiungo: andrebbero «rottamati» i
vecchi troboni sarebbe un sano
grido di libertà totale e vivere
in un Paese che sia all’alte zza
dei nostri sogni.
Nico Pesce
Bari
Mi sa tanto che, è più facile
vendere un parlamentare, che
un gioiello! Infatti, in questo
Paese i voti sono in vendita, i
deputati possono essere comprati e quando ciò accade sono
pronti a giurare di essere onesti, ostili a ogni «mercimonio».
Cioè: deputato comprato, deputato fedele al compratore!
Insomma, tutto è possibile in
questi regimi di commercio
dei voti, che il Paese vada alla
Le lettere vanno indirizzate a
La Gazzetta del Mezzogiorno
Viale Scipione l’Africano 264, 70124 Bari
[email protected]
fax 080/54.70.442
C
circa il 6% di interessi, costa ogni anno una somma
dell’ordine di 110 miliardi, ossia l’equivalente di 5-6 “manovre”. Situazione evidentemente insostenibile e drammatica.
Per cambiare, ed aprire una nuova èra, sono ineludibili
riforme coraggiose e profonde della struttura dello Stato.
Ci riferiamo alla necessità di abolire tutti gli Enti Regionali.
Per un doppio ordine di motivi: motivi finanziari e
motivi politico-sociali.
I motivi finanziari hanno maggiore attinenza con la
situazione pre-fallimentare che si è andata creando e
consolidando proprio dal 1970, anno dell’istituzione operativa delle Regioni. Prima del 1970 il bilancio dello Stato
si muoveva entro limiti di sufficiente equilibrio ed il
Monti come Achille
che insegue
la tartaruga
Achille Monti e la tartaruga.
Dicevano che lo spread era salito
alle stelle per sfiducia nelle istituzioni italiane e per lo scetticismo sulla reale volontà dell'I-
debito pubblico era inesistente od assai modesto.
Dal 1970 in poi, le Regioni hanno registrato un disavanzo annuo medio di 80.000 miliardi di vecchie lire, che
lo Stato ha provveduto a ripianare anno dopo anno; in 41
anni esso ha quindi erogato alle Regioni un totale di circa
3.280.000 miliardi di lire, equivalenti a 1640 miliardi di
Euro, cifra non lontana dall’entità del debito pubblico
italiano.
I dati qui riportati, puramente orientativi, rispecchiano però fedelmente l’andamento della realtà.
Tradotti in valuta attuale, essi attestano che ogni anno
le Regioni costano allo Stato, ossia ai cittadini, circa 41
mld di A, all’incirca l’importo di due manovre da 20 mld di
A. Andando avanti di questo passo, dovremmo subire una
manovra da 20 mld di A 7-8 volte ogni anno, solo per
pagare gli interessi dell’immenso debito pubblico e per
continuare a mantenere l’immane debitificio che sono le
Regioni. Ma dove andiamo a spremere questa enorme
massa di risorse finanziarie? Per giunta senza alcun
costrutto, considerato che alla fine tutto resta come prima?
Giuseppe Chirico
Roma
talia di fare riforme lacrime e
sangue. Sono cambiate le massime istituzioni, la manovra che
ha «impressionato» la Merkel è
legge, ma lo spread corre sempre
maledettamente ed i rendimenti
dei titoli italiani se lo sognano,
non solo di raggiungere quelli
tedeschi, ma nemmeno di avvicinarvisi. Se un sofisma impediva teoricamente ad Achille di
raggiungere la tartaruga, per
quale arcano sortilegio non ci
riesce nemmeno nella realtà?
Ancora una volta, l'ennesima,
non si mette mano ad una lotta
senza quartiere all'evasione fiscale introducendo la sospensione delle attività professionali e
artigianali, nonchè la chiusura
degli esercizi commerciali, oltre
che al carcere e alla restituzione
di quanto evaso, per tutti colori i
quali, preposti al rilascio di fatture, ricevute fiscali e scontrini
all'utenza che riceve prestazioni
e servizi, non li emettono.
Felice Alloggio
Bari
Francesco Berardino
Foggia
L’Italia divisa
tra evasori
e tartassati
L'Italia è divisa in due, ma non
come vorrebbe la Lega, ma in
due categorie sociali, quella dei
tartassati e quella degli evasori
fiscali.
Oggi la Confesercenti lamenta un vistoso calo dei consumi
alimentari per le festività natalizie. Se guardiamo da un altro
aspetto questa notizia possiamo
intravedere un fatto positivo, ossia quello che consumando il
giusto e non il di più, facciamo
un bene sia alla nostra salute che
al nostro portafogli.
Rimane comunque in generale la grave diminuzione dei consumi perchè i tartassati la propria tredicesima l'hanno messa
da parte per poter pagare gli aumenti delle tasse e delle bollette
sancite da questo governo.
La produzione di armi
è un incentivo
a utilizzarle
Gli era stato regalato a settembre, per il suo compleanno,
un fucile calibro 22 che un quattordicenne di Spartanburg (nello Stato Usa della Carolina del
Sud) ha usato per uccidere il padre, la prozia e la nonna. Il padre
di 44 anni e la prozia di 83 sono
morti sul colpo, mentre la nonna
ottantenne è deceduta in ospedale. Sono saliti così a tre gli
omicidi per i quali verrà incriminato il ragazzo che, data l’afferatezza del gesto, potrebbe essere processato come un adulto.
Interrogato il giovane non è stato in grado di spiegare le ragioni
del suo gesto. Ci si meraviglia
ancora che la produzione di armi sia un incentivo ad usarle?
Le lettere, di lunghezza non superiore alle 15 righe, devono indicare nome, cognome, indirizzo
e numero di telefono del Lettore.
Le lettere anonime non saranno pubblicate.
Sarà invece rispettata la volontà di quei Lettori che, in casi eccezionali chiederanno
la riservatezza pur indicando le loro generalità.
terrebbe sideralmente lontani dalle norisi, crisi, e poi ancora crisi.
stre possibilità, pur rimanendo al cuoNon sentiamo parlare d’altro,
re delle nostre preoccupazioni, la renon parliamo d’altro. Giutorica della “pace nel mondo”, senza
stamente, perché in tanti
misurare le dirette responsabilità della
hanno perso la fiducia in un benessere
pace sempre da curare nel tumultuoso
sempre a portata di mano, perché per
mare dei nostri ambigui sentimenti. Si
tutti il futuro è avvolto in una coltre
chieda perciò, in questo salto di tempo,
d’incertezza e di dubbio, perché sono
perdono per le inimicizie, per i rancori
diventati troppi ormai, anche nel nostro mondo opulento, quelli a cui redi CARMELO CARPARELLI che dividono, per il male che si insinua,
con felpata discrezione, persino nel
stano solo gli occhi per piangere. Gli
perimetro degli affetti più cari. Si
squali della finanza e gli avvoltoi della
speculazione sono i mostri di un immaginario costruito dal cerchi di essere grati per tutte quelle volte in cui si è riusciti a
martellante incalzare dei media, ma reso oppressivo anche dal volersi bene, per quando si è stati alla stessa tavola, rinnovando
quotidiano scambio di esperienze tra amici. Il periodo festivo, l’immenso invisibile miracolo del patto umano.
Non voglio dimenticare che ieri è stata anche la Giornata della
poi, fa come da cassa di risonanza di una lamentazione sorda che
pace. Chiediamo alla Madre di Dio, che è Madre del «principe
accompagna l’inizio di un anno gravido di preoccupazione.
La gioia è come il dolore. Ha sempre bisogno di qualcuno che della pace», quella pace vera e profondamente radicata che non è
aiuti a portarne il peso. Non esiste felicità individuale. Se non la pace «come la dà il mondo».
In questo giorno è cominciato anche un nuovo anno civile.
lega ad altri, essa è semplicemente parodia di sentimenti
Questo è il motivo della scelta della prima lettura: l’antica
immaginari.
Custodire le cose nel segreto e meditarle nel cuore significa formula della benedizione: «Ti benedica il Signore e ti cuedificare alte mura di protezione attorno alla grazia quotidiana stodisca. IL Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti
che la vita ci fa incontrare offrendo ad essa come casa i nostro faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la
corpo: domus aurea. Nell’orto chiuso di questa tenace di- pace».
Risplenda a noi tutti il volto del Signore che si è degnato, nella
stillazione spirituale è possibile produrre, con insistenza che
deve essere instancabile, gli antidoti al risentimento, al conflitto, sua grande finezza psicologica (potremmo dire in termini
all’antagonismo, a quella metastasi dei sentimenti che mette moderni), di “inventare” una creatura unica al mondo: una
l’uomo contro l’uomo. In questa liturgia si chiede la pace. Ma ci donna, nostra sorella, che possiamo chiamare «Madre di Dio».
NON ESISTE
LA FELICITÀ
INDIVIDUALE
Gabriele Pirè
Bari
LETTERE E COMMENTI 17
Lunedì 2 gennaio 2012
DE TOMASO
CHE SUD FA
Una predica einaudiana
gnere il vulcano del super-debito. Una parola. Ma solo una bella cura dimagrante per
nzi, è andato al cuore del pro- lo Stato più obeso del pianeta potrebbe riblema: l’Italia potrà farcela solo solvere sul nascere la questione dello
se si ridurrà la spesa pubblica, spread, perché comunicherebbe ai mercati
si riformerà lo stato sociale, si la lieta novella che loro aspettano, e cioè che
abbatterà l’evasione fiscale e si colpiranno le cicale governative italiane si sono messe
a fare le formiche.
rendite e privilegi.
Napolitano è il primo vero garante del
Non capita spesso di ascoltare, dai vertici
delle istituzioni, inviti così pressanti a ta- governo Monti, più dei numeri parlamengliare la spesa pubblica e a fermare l’in- tari assicurati da Pdl, Pd e Terzo Polo. I suoi
vadenza dello Stato nell’economia. Il che intendimenti non hanno bisogno di particolari esegeti e chiosadeve aver allietato il Catori. Basta con lo Stato papodanno di Luigi Einaudi
drone, avanti con lo Stato
(1874-1961) nell’Aldilà. A
regolatore. Il che, detto da
dire il vero, già da mesi
un personaggio politico
Napolitano va pigiando il
proveniente da una cultasto sui temi più ricortura orientata in un’altra
renti nelle battaglie e neldirezione assume un sile prediche («inutili») del
gnificato ancora più insuo illustre predecessore
cisivo e dirompente.
al Quirinale. Ma negli ulOggi la spesa pubblica
timi interventi di Napostaziona attorno al 50,6%
litano, l’apprezzamento
del Pil, ma siccome nella
delle tesi e teorie einaucifra si contabilizza andiane ha assunto un ritmo
che il 20% circa di ecosempre più incalzante, innomia in nero, si può agetervallato anche da qualvolmente dedurre che
che ammissione autocritica.
MESSAGGIO Giorgio Napolitano ogni anno i due terzi dei
redditi degli italiani finiSostiene Napolitano,
riecheggiando l’economista liberale, che scono nelle fauci statali più insaziabili del
sono finiti i tempi in cui la politica era pianeta (altro che pressione fiscale di tipo
sinonimo di spesa pubblica. Adesso biso- scandinavo, il Belpaese è già «oltre»). Fino a
gna porre rimedio alle gestioni allegre del quando potrà reggere un Sistema affaticato
passato, invertendo la rotta dell’illusione da simili carichi? Fino a quando potrà regfinanziaria, del doping cui ricorrono i go- gere la concorrenza un apparato industriaverni per «fare politica». Napolitano so- le oberato di salassi che stroncherebbero
stiene anche che tutti, proprio tutti, devono un toro? Già.
Purtroppo, tagliare la spesa pubblica è
contribuire ai sacrifìci, anche - sottintende
- i ceti più fortunati (sia pure in forme più una fatica che spaventerebbe persino il mitico Ercole che nel ramo era un asso. Nel
leggere).
Ridurre la spesa pubblica significa spe- 1950 il rapporto tra debito pubblico e pro>> CONTINUA DALLA PRIMA
A
dotto interno lordo era pari al 52%, 8 punti
in meno del parametro virtuoso imposto
dal Trattato di Maastricht. Dopo 30 anni,
nel 1980, il rapporto era salito di soli tre
punti, al 55%. Ma nel giro di 13 anni (dal
1980 al 1993) si consuma il disastro: il rapporto vola dal 55% al 120%. Sono gli anni del
festival della spesa, cui danno un cospicuo
contributo le politiche sprecaiòle delle Regioni che anziché limitarsi a svolgere funzioni di indirizzo, programmazione, legislazione e controllo si sono impegnate a
contendere a Comuni e Province la palma
di centri amministrativi votati all’irresponsabilità finanziaria, anche perché più
le Regioni spendevano più lo Stato provvedeva a saldare i loro debiti in ossequio al
concetto e al principio della spesa storica.
Ora non c’è più un euro. Ma anche a
Napolitano questa amara constatazione
non basta, specie se le varie sedi del potere
si dimostreranno più indisciplinate di Mario Balotelli nei confronti di ogni direttiva
di buon senso, ossia di buon governo. E dato
che l’obiettivo di contrarre la spesa costituisce, per l’Italia, una meta più difficile di
una vittoria militare contro il resto del
mondo, forse stavolta non sarebbe «inutile»
una predica presidenziale di Napolitano nel solco di Einaudi - indirizzata con la
solennità del caso al Parlamento e, in subordine, a tutti gli altri livelli istituzionali e
socio-economici.
L’Italia può ingaggiare i migliori cervelli
del globo. Ma se lo Stato continuerà a spendere come un ubriaco, neppure l’eventuale
fine dell’evasione fiscale garantirebbe la
ripresa della crescita. Anzi, paradossalmente, con il balzo ulteriore del peso tributario, la depressione economica si potrebbe persino aggravare.
Giuseppe De Tomaso
[email protected]
MARIO LETTIERI* E PAOLO RAIMONDI**
Nuovi rischi dai derivati
L
a Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea nel
suo ultimo rapporto trimestrale conferma l’impazzimento della finanza globale. I derivati finanziari
Over the counter (Otc), cioè quelli negoziati fuori dai
mercati regolamentati e tenuti fuori bilancio, nel primo semestre del 2011 sono aumentati in modo stratosferico.
Alla fine di giugno il valore nozionale totale degli Otc ha
raggiunto 708 trilioni di dollari con un aumento del 18%
rispetto ai livelli calcolati a fine dicembre 2010!
In sei mesi, quindi, le operazioni in derivati sono aumentate
di 107 trilioni, cioè di 107.000 miliardi di dollari! Sono stati
superati tutti i record.
Si ricordi che alla vigilia della grande crisi, a giugno 2008, il
totale Otc aveva raggiunto la vetta di 673 trilioni di dollari.
La straordinaria crescita di tali titoli è avvenuta nonostante
i tanti ottimistici impegni a riformare il sistema finanziario
globale assunti dal mondo politico nei vari meeting internazionali dopo il crollo della Lehman Brothers.
Ora, mentre il Fmi paventa una recessione nel mondo
cosiddetto avanzato, la Bce la dà per certa in Europa e l’Ocse
parla di gravi rischi di una “crescita negativa”, le grandi
banche internazionali, in primis quelle americane ed inglesi,
ed il sistema bancario ombra da loro controllato, hanno dato
una accelerata senza precedenti ai prodotti derivati.
La finanza speculativa si allarga a dismisura e l’economia
reale e produttiva si contrae! C’è il rischio di un’altra crisi
molto più devastante di quella che stiamo ancora vivendo
La Bri rivela che l’esplosione dei contratti Otc è determinata
quasi totalmente dalla crescita dei derivati accesi sul rischio
dei tassi di interesse. Da soli essi coprono 554 trilioni. In questo
campo le operazioni sono aumentate del 19% in 6 mesi. Sono
contratti fatti un po’ in tutte le principali monete.
Un altro aspetto preoccupante è che la maggior parte dei
contratti suddetti ha una scadenza sempre più breve. Quelli
con scadenza oltre i 5 anni si sono ridotti del 6%, assestandosi
intorno a 130 trilioni di dollari, mentre quelli con scadenza a
meno di un anno sono aumentati del 30% raggiungendo i 247
trilioni di dollari.
Ciò è sintomo di alta instabilità e di grande volatilità che, nel
momento in cui gli Otc entrassero in fibrillazione, potrebbero
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwOMzj54wovk2WSuvi0mVWU=
provocare un devastante “effetto valanga” soprattutto sulle
economie più deboli. Potrebbero esserci effetti negativi anche
sulle monete in cui i contratti sono stati sottoscritti.
Certamente questa nuova ondata speculativa soddisfa gli
operatori e gli speculatori della City e di Wall Street. Secondo
l’Office of the Comptroller of the Currency (Occ), l’agenzia che
regola e controlla il sistema bancario americano, nel terzo
trimestre del 2011 le banche Usa hanno infatti registrato dei
profitti enormi: 13, 1 miliardi di dollari con un aumento del 78%
rispetto al trimestre precedente.
L’Occ tra l’altro dimostra che i derivati creati dalle banche
americane sono poco meno di 250
trilioni di dollari, di cui l’87% in
prodotti strutturati sui tassi di
interesse.
Si ripropone la grande questione delle banche “too big to fail”,
quelle troppo grandi per lasciarle
fallire, che di fatto hanno determinato il sistema economico e
finanziario e hanno ricattato il
mondo politico. Nel frattempo esse hanno accelerato il loro processo di concentrazione e di controllo del potere finanziario.
Infatti, se nel 2009 le cinque
maggiori banche americane detenevano l’80% di tutti i derivati
emessi negli Usa, oggi 4 banche CRISI Ancora timori per l’euro
soltanto, la JP Morgan Chase, la
City Group, la Bank of America e la Goldman Sachs, ne
detengono il 94% del totale.
Dai preoccupanti dati esposti emerge con forza la necessità
per l’Italia e per l’Europa non solo di adottare con celerità le
decisioni di propria competenza, ma anche soprattutto di
giocare un ruolo più attivo in sede di G20 dove, purtroppo,
finora non si è mai deciso nulla di realmente efficace contro lo
strapotere del sistema bancario finanziario speculativo.
*Sottosegretario dell'Economia nel governo Prodi
**Economista
di RAFFAELE NIGRO
De Martino, «barese»
che sedusse l’Alfa
A
ndare in auto su una Electra Buick o villeggiare
con un camper Pegaso o affidarsi a un’autovettura di nome Eolo o salire su un bus di nome
Iliade o sull’auto Pirelli battezzata Ercole può
avere un’aggiunta di fascino di carattere nominale, soprattutto se ricordiamo gli anni di gioventù trascorsi tra una
lezione di mitologia greca o una versione dal latino. Ma la
casistica mitologica non si ferma qui, perché la Maserati
ha voluto nel pittogramma del marchio un Nettuno e la
Rolls il Partenone di Atene, e ancora la Buick negli anni
trenta ha voluto la statua di Mercurio sui suoi radiatori e la
Nash una Sirena. Il rapporto tra industria automobilistica
e letteratura è sempre stato così stretto che nel 1935 un’importante azienda meccanica affidò a Leonardo Sinisgalli il
compito di creare una rivista di letteratura e tecnica, quella
Civiltà delle macchine che contò tra i collaboratori Ungaretti, Moravia e Gadda, i quali vennero successivamente
invitati a visitare i cantieri della Finmeccanica e più tardi
Umberto Eco, Vittorini e Quasimodo. Diventando così una
palestra di incontro tra creatività e lavoro manuale e operaio. In qualche modo, Sinisgalli guardava a un’altra esperienza giornalistica nata vent’anni prima a Torino,ed era la
Rivista Fiat, fondata già nel 1913 da Plinio Codignato. Vi
apparivano scritti in onore di D’Annunzio, che nel 1926
scrisse una lettera ad Agnelli nella quale lo ringraziava per
aver ricevuto in dono una Fiat 509. Il Vate correggeva nella
lettera il genere del mezzo, fino ad allora considerato maschile e sosteneva “l’automobile è femminile, perché ha la
grazia, la snellezza, la vivacità, d’una seduttrice; ha inoltre,
una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma per
contro, delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni
scabrezza”. Enrico Mattei volle invece per l’Eni, nel 1955, la
rivista Il gatto selvatico, la fece dirigere al poeta Attilio
Bertolucci e trai collaboratori vi furono Natalia Ginzburg e
Carlo Emilio Gadda. L’Alfa Romeo ebbe la rivista Il quadrifoglio, diretta ancora da Sinisgalli a partire dal 1060 e tra
i collaboratori ebbe Dino Buzzati. Nei tempi moderni le
riviste di automobili non hanno più rapporti con la letteratura e la più nota tra esse, la celebre Quattroruote si è
così specializzata da offrire solo articoli tecnici.
AZIENDE -Ma anche i nomi delle aziende hanno avuto a
che fare col mito e con la letteratura. Si pensi all’Audi, che
sostituì la August Horch. Fu Franz, il giovane nipote di
Horch, innamorato del latino che studiava a scuola a proporgli la voce del verbo udire. Mentre in casa Agnelli si
optava per un altro verbo latino, il congiuntivo presente del
verbo Fio e che diventa Fiat, ovvero acronimo di Fabbrica
Italiana Automobili Torino. La prima lettera dell’alfabeto
greco Alfa diede nome a un’altra azienda, a cui venne aggiunto il nome Romeo, cognome del fondatore, l’industriale
napoletano Nicola Romeo.
E’ il giovane Delio De Martino, dottorando dell’università di Bari a nuotare con intelligenza certosina nel mare
magnum delle pubblicità, dei nomi di aziende, di automobili, per costruire, auspice la Levante editori, un divertente
e interessante lavoro su Letteratura & miti nella pubblicità
di auto “Io sono Giulietta”. Proprio lei, quella portata da
Shakespeare al centro delle storie d’amore di tutti i tempi.
Scopriamo così che la pubblicità automobilistica ha pescato a piene mani nei mondi del passato. La Opel ad esempio gioca sul cavallo di Troia, disponendo il cavallo di legno
davanti alla città orientale che rifiuta il giocattolo e accetterà solo una Opel e tornerà con l’Operazione Itaca, con
ben tre capitoli dedicati al passato mitologico,le Sirene, il
Ciclope e Penelope. La Lancia imporrà la Musa e la Ypsilon
ricorrendo all’incanto delle Sirene. Mentre la Api-Ip promuove nel 2006 i suoi carburanti grazie all’aiuto di Nerone
l’incendiario. Il Colosseo fa invece da sfondo alle auto della
Honda della Renault, della Mazda e della Volkswagen.
TESTI -Ma tornando ai temi con cui abbiamo aperto, la
letteratura, vediamo come sia stata saccheggiata dalla pubblicità automobilistica con non minore ferocia. I carburanti Repsol hanno fatto uso di testi come Cent’anni di
solitudine,Don Chisciotte, Madama Buttefly,mentre la Mitsubishi ha mandato una Cenerentola moderna in auto al
ballo si mezzanotte, la Lancia si serve dell’icona di Cappuccetto Rosso e di Biancaneve per pubblicizzare la Ypsilon, la Citroen e La Fiat non hanno mancato di scomodare Dante Alighieri per far decantare le loro autovetture.
Così se l’Alfa ha importunato Erasmo da Rotterdam la Renault è ricorsa a Gulliver e ai suoi meravigliosi viaggi tra i
nani e i giganti. Il passato torna dunque attraverso la pubblicità ad aiutare il presente e i mercati, dà una mano alle
industrie orientali a filtrare nel mercato europeo e rende la
meccanica moderna, che è arida e impoetica in raffinato
gioco di rimandi ai miti e alla poesia di tutti i tempi.
18
Lunedì 2 gennaio 2012
L’INTERVISTA DEL LUNEDÌ
di GINO DATO
L’eclissi
della
borghesia
L’ambiguo abbraccio
del bene e del male ha messo l’Italia al buio
LA POESIA LA MODERNITÀ ANGUILLARE DELLO SCRITTORE FRANCESE
«Il battello ebbro» di Arthur Rimbaud A colloquio Antonio Galdo, autore di un saggio con G. De Rita
di ROSSELLA PALMIERI
talmente violente da condurre in
certi punti a una caotica esplosione. La voce narrante è quella del
poeti», ha osservato
poeta che si fa battello; e qui «l’io è
una volta Lacan,
già un altro», come aveva già scrit«spesso non sanno
to nella sua celebre frase. Attraquello che dicono, ma
verso una sintassi disarmonica e
lo dicono prima degli altri». Con
una rappresentazione che produce
queste parole il celebre psichiatra
vere e proprie immagini cinestee filosofo francese intendeva celetiche, Rimbaud riesce nella combrare il valore profetico della forbinazione di ciò che è oggettivamula elaborata da Rimbaud: «io
mente inconciliabile - del bello con
sono un altro». A Rimbaud
il ripugnante, del sordido con
(1854-1891) la francesista Marica
l’estatico - ponendosi proprio con
Larocchi ha dedicato una traduqueste antitesi alle soglie della mozione, con postfazione, del Battello
dernità, di per sé «attratta» da ciò
ebbro (Le bateau ivre), edito dalla
che è alieno, raccapricciante e mocasa editrice Scrittura Creativa. È
struoso.
difficile tentare di classificare una
Ed è esattamente per questo mopersonalità anguillare come Rimtivo che nel Battello ebbro possono
baud, ribelle sino all’inverosimile,
coesistere tanto le marine argennon piegato alla logica del «non si
tate e le albe lupuò» e ai legami
centi quanto il
sempre più asfitcadavere di un
tici e oppressivi
annegato che
di una borghesia
galleggia, tanto
troppo seduta e
la luce quanto le
placata. Al contenebre, quetrario, l’itinerast’ultimo elerio stesso della
mento evocato
sua vita è la proper qualificare
va tangibile di
la pozza e il
una continua
grembo - con gli
corsa a ostacoli
annessi contenuin veste di santo,
ti reali dati
dannato e viagdall’Europa, la
giatore lungo
famiglia e il ruosentieri non sollo sociale - a cui,
tanto metaforici:
come bene dice
da Londra a Milano, da StoccarRIMBAUD Sopra, con Paul Verlaine la curatrice nella
sua postfazione
da sino all’Abis«ogni tentativo
sinia a commerdi ritorno d’ora in poi si dimostreciare caffè e armi. E poi, beffarda
rà più che vietato, impraticabile».
legge del contrappasso, un tumore
Forse ciò che ancora oggi attrae
al ginocchio a fermare i suoi passi
di Rimbaud è quel senso di disagio
e i suoi viaggi, l’amputazione della
così magistralmente espresso nel
gamba e la morte a soli 37 anni.
bisogno di fuga, nello «sregolaDifficile, se non impossibile,
mento di tutti i sensi». Inquieto e
quindi, mettergli un’etichetta, se
diverso, Rimbaud sa parlare al suo
non quella sempre valida di Brepubblico ieri come oggi: ieri con la
ton, che vedeva in lui il «dio
sua passione per l’ignoto, per queldell’adolescenza». Ancora oggi, cola vuota trascendenza che indicheme il suo battello in movimento,
rà mediante la frantumazione (più
questo ragazzo di provincia, di
tardi Picasso dirà che un quadro è
Charleville, si pone nei confronti
una somma di distruzioni); oggi
di chi legge come una meteora e
per il suo aver attraversato, nauseguirne la scia comporta una vefrago e su un battello in folle corsa
ra e propria fascinazione. E penlibera e subìta, le lande desolate
sare che la stagione della letteradella Terra.
tura fu breve, brevissima, dal 1870
Un’odissea non meno di quella
al 1873; una meteora, appunto, pridi Ulisse, la sua, nell’ambiguo abma che l’autore, insofferente perbraccio del bene e del male, se è
sino del successo tributatogli con
vero, come conclude Larocchi, che
una Stagione all’inferno e refratIl battello ebbro «è percorso da intario ai valori e ai lavori borghesi,
tense pulsioni negative, vere e prosi dedicasse alla rincorsa della liprie coazioni a ripetere, quasi prebertà e dell’impossibile.
sagi della serie ininterrotta d’inIn tal senso Il battello ebbro è
successi e di fallimenti che si abl’opera che meglio compendia
batteranno in ogni ambito sull’auslanci e cadute: la poesia, scritta
tore». Che, paradossalmente, deve
nel 1871, nello stesso anno in cui la
la sua fortuna e la fama presso i
Comune è repressa nel sangue, seposteri all’aver «cantato» correnti
gna l’inizio del suo vagabondaguguali e contrarie che hanno reso
gio. Sporco e affamato si recherà
turbolenta la traversata per mare
di città in città; nel bel mezzo delle
ma, nondimeno, la superficie delle
sue tappe ci sarà la liaison con
sue pagine e la profondità della
Paul Verlaine, finita ancor prima
sua anima.
di cominciare con uno scandalo,
un colpo di pistola e una ferita alla
mano.
l «Il battello ubriaco» di Arthur
Il battello ebbro può essere letto
Rimbaud (trad. e postfazione di M.
come un vero e proprio atto di diLarocchi, Scrittura creativa Ediziolatazione generato da immagini
ni, pp. 77, euro 15).
«I
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6kMdN/+cguGppRg2Ex0QVM=
C
he cosa è successo? Perché siamo diventati così? Potremmo
far nostre le domande che
Amalia rivolge in Napoli milionaria al marito, il quale, reduce, trova
una società distrutta e deprivata di valori. Sulle ceneri del 2011, anche noi stiamo tornando da una guerra? Quel che è
certo, non sappiamo se e quando usciremo dalla palude della Grande Crisi. Ma
già il solo interrogarsi sulle cause, sulle
responsabilità, è segno di una passione
di conoscenza e di una virtù civile cui in
questi anni abbiamo spesso abdicato. Per
inebriarci di un presente senza progetto.
Ed altrettanto certo è che sia mancata
una solida e larga leadership, quella stessa che ha saputo guidare il paese in alcuni momenti topici del Novecento.
Ne parliamo con Antonio Galdo, il saggista che, insieme al sociologo Giuseppe
La mancanza di un ceto medio
illuminato è la vera causa di un vuoto
di senso politico nel nostro Paese.
Quali le sue colpe e quali i rimedi
De Rita, ha consegnato in L’eclissi della
borghesia (Laterza ed.) una lucida analisi delle origini e cause del vuoto in cui
galleggiamo.
Ceto medio e borghesia: che cosa sono
l’uno e l’altra e come interagiscono?
«La borghesia, come la intendiamo in
questo libro, è una classe sociale con una
funzione politica: mettere ordine e crea-
re riferimenti in un sistema altrimenti
condannato al caos. Ed è proprio quello
che è avvenuto in Italia: la borghesia non
ha svolto la sua funzione, è scomparsa
rispetto ai doveri che le competono, e
siamo piombati nel caos. L’Italia è diventato un Paese ingovernabile, non solo
nella politica, dove hanno trionfato partiti ad personam con capi e capetti e
leader inadeguati, ma anche nell’economia, nella società. In pratica ovunque. In
compenso, ha dilagato un ceto medio
egoista per definizione e incapace di fare
governance: gli italiani, popolo straordinariamente solido ed efficace quando
si è trattato di crescere, come negli anni
del boom, sono diventati egoisti, chiusi
nei loro interessi particolari e corporativi, e poco interessati al bene comune.
Da qui bisogna ripartire».
Che significa l’icastico titolo «L’eclissi
della borghesia»? Un tramonto o una
morte?
«Eclissi perché in realtà abbiamo avuto, in tempi non lontanissimi, una borghesia di sistema. Pensi a personaggi
come Enrico Cuccia e Raffaele Mattioli,
in economia, oppure ad Alcide De Gasperi e Ugo La Malfa in politica: sono
uomini che ci ricordano una classe dirigente di stampo europeo: solida, credibile, con un orizzonte di futuro, e non
appiattita sul presente come l’attuale.
Certo; anche loro facevano i rispettivi
interessi di gruppi o di persone, ma avevano un’idea del sistema Paese, sentivano un orgoglio di italiani, e hanno
lasciato una traccia molto solida».
È un fenomeno solo italiano e/o come si
presenta negli altri Paesi europei?
«Tutte le leadership nel mondo occidentale e in particolare in Europa, accusano debolezza, scarsa visione del futuro, inadeguatezza in termini di strumenti culturali per affrontare la sfida
che ci aspetta. La Grande Crisi, lunga e
tormentata, che porterà a un cambio di
paradigma nel mondo capitalista, quello
che gli economisti definiscono il nuovo
Quei trent’anni della «Vallisa»
e non solo di poesia a Bari
«Vestali in un mondo senza sogni», un resoconto di Gianni A. Palumbo
di SERGIO D’AMARO
N
ella svolta epocale che viviamo i bilanci possono
suonare un po’ sinistramente, vista la corsa al
loro pareggio e la paura di star fuori
dalla matematica. La strada imboccata dalla cultura e dalla letteratura
non può, però, non tener conto di
certe vitali
scadenze.
Ecco allora che un
gruppo come quello
raccolto attorno alla
rivista «La
Vallisa» di
Bari si offre naturalmente alla distanza dei suoi trent’anni. Il giovane
critico Gianni A. Palumbo tenta,
molto accuratamente, di darne conto
nel libro-rapporto Vestali in un mondo senza sogni, edito dalla pugliese
Secop. Ritornano, ordinati in ben
dosati capitoli, la dense vicende di
un’esperienza partita nel 1980 nella
L’acceso dinamismo del
gruppo con «tana» nella
libreria Roma: da Nigro
a Giancane, Angiuli ecc.
fucina compiacente della barese Libreria Roma, ma in realtà già figlia
di una precedente iniziativa che si
chiamava «Interventi Culturali».
Chi visse quegli anni in Puglia ricorda l’acceso dinamismo di alcuni
giovani autori, che avrebbero acquisito più tardi una ben distinta
consacrazione. Si profilarono due
schieramenti, che poi finirono per
divaricarsi riconoscendo da una parte i nomi di Daniele Giancane, Rino
Bizzarro, Francesco Bellino, Francesco Nicassio ed altri, e dall’altra
quelli di Lino Angiuli e Raffaele
Nigro, che intrapresero l’esperienza
di «Fragile» e di altre riviste.
«La Vallisa» si impose come un
gruppo movimentista e militante,
attento a non farsi adescare da «parole innamorate» e da neo-orfismi
allora ritenuti molto in voga. Si
accesero dibattiti, si organizzarono
convegni, si fomentarono polemiche,
tutti intesi a realizzare una letteratura più autentica, non condizionata da tecnicismi e avanguardie,
aperta a qualunque emozione e capace di essere letta e ascoltata anche
POETI CHE FANNO
GRUPPO
Daniele Giancane,
uno dei leader dei
poeti della «Vallisa»
in luoghi non letterari, come fabbriche, carceri e scuole. Il merito dei
«Vallisiani» fu anche quello di aprirsi alla letteratura dell’Est, in particolare quella balcanica, facendo
conoscere una dimensione completamente diversa del mondo europeo.
In trent’anni di attività molti sono
stati i cambiamenti nella composizione del gruppo e sintomatica l’alternanza degli editori che hanno
stampato la rivista: da una decina
d’anni se ne occupa proprio una casa
editrice come Besa aperta anch’essa
alle lingue dell’Est. Ci si è messi in
contatto con tutte le lingue e tutte le
espressioni tramite corrispondenti
da tutti gli angoli geografici, si è
continuato a far confronti con i «Lunedì letterari» presso la già citata
libreria barese, si è data voce ad
edizioni di «Donne e poesia», ani-
19
Lunedì 2 gennaio 2012
CULTURA&SPETTACOLI
«LA SOLLEVAZIONE» UN SAGGIO DI BIFO
Non basta
essere
indignados
di LEONARDO PETROCELLI
BORGHESIA, PER PICCINA CHE TU SIA... È venuto meno il ruolo
del ceto medio sociale in Italia? A sinistra, una artistica raffigurazione
della borghesia. Sotto, corsa da «colletti bianchi»; e Antonio Galdo
Paese alla sua deriva e al suo declino».
Quali sono le ragioni principali di questo svuotamento?
«Le ragioni sono tante e nel libro abbiamo provato a raccontarle una per
una, senza scivolare nel moralismo
astratto e sforzandoci di documentare
ogni passaggio di questo racconto. Un importante sindaco italiano mi ha scritto
questa lettera: “È un
libro che deve leggere
chiunque ha voglia di
avere un ruolo nella
vita pubblica, perché
spiega il caso italiano
in tutti i suoi angoli e
indica una rotta per il
futuro”».
A fronte di questa
caduta di egemonia, chi ha sostituito
la borghesia?
modello di sviluppo. Dunque il caso italiano va letto e raccontato dentro uno
scenario più ampio: però solo in Italia,
solo in questo sciagurato Paese, assistiamo a una borghesia che, ovunque lavori,
pensa solo ed esclusivamente ai propri
interessi. Dia un occhio a come si assegnano le cattedre nelle università
(tempio della cultura neoborghese), op-
pure a come tanti professionisti dividono
privilegi e corporazioni, o anche alla
quantità spaventosa di conflitti di interessi ai vertici della grandi aziende e
della finanza del capitalismo italiano.
Sono tutte tracce che vanno nella stessa
direzione: la borghesia italiana, eclissata
nella sua funzione, non c’è, non si vede e
non fa il suo mestiere. Lasciando così il
«Nel Sud, il vuoto
borghese ha prodotto
un effetto particolarmente catastrofico:
l’avanzata dell’illegalità, a tutti i livelli,
nella società, nell'economia e nella politica. E il campo libero a
favore della malavita organizzata. Sì, anche questa è una responsabilità della
borghesia, in questo caso quella meridionale, eclissata. La malavita che controlla inoltre pezzi di regioni del Sud,
penso alla Campania e alla Calabria, non
può essere contrastata solo dalle forze
dell’ordine e dalle sentenze dei tribunali
Vetrina
NARRANO DI NOI
AVEVA 92 ANNI. ERA DI TEANA (PZ)
di PASQUALE TEMPESTA
È morto a Parigi lo scultore lucano
Francesco Marino
n Nella città francese di Perigny, a pochi chilometri da Parigi, dove viveva dagli anni
Settanta, è morto all’età di 92 anni lo scultore lucano Francesco Marino, in arte Marino di Teana. Nel 2009 la Regione Basilicata
aveva inaugurato nel suo paese di origine
un percorso artistico acquistando cinque
delle sue sculture monumentali, che si trovano lungo le strade di Teana (Potenza).
mate da Anna Santoliquido, si è
sottolineato il ruolo della narrativa
di fantascienza con Donato Altomare.
C’è stato, insomma, in tutto questo
lungo giro d’anni un costante ascolto
di quanto premeva e di quanto e
come stava cambiando, in coincidenza prima del riflusso e poi della
cultura globalizzante e consumistica.
Facile individuare cadute di ritmo
o rischi di velleità. «La Vallisa» ha
avuto anche di queste vicende, ma ha
attestato un difficile passaggio della
letteratura e una strenua volontà di
resistenza dentro uno scenario di
stretta riduzione al pragmatismo e al
materialismo.
l «Vestali in un mondo senza sogni» di Gianni A. Palumbo (Secop ed.,
pp. 383, euro 16).
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T6kMdN/+cguGKmgauaPLWNU=
QUASI IL 20% IN PIÙ RISPETTO AL 2010
A Natale, boom di visite nei musei
e nei siti archeologici italiani
n Musei e archeologia super gettonati nelle feste: nei giorni di Vigilia, Natale e Santo Stefano, rileva il ministero dei Beni culturali, i
30 siti più visitati del Paese hanno riscontrato un incremento complessivo del 17,73%
rispetto al 2010, per un totale di visitatori
pari a 63.745 (lo scorso anno erano stati
54.144). Il successo delle aperture riguarda
siti di tutt’Italia dal Nord al Sud: in Campania la Reggia di Caserta ha registrato un
225,30% di visitatori, a Roma Castel
Sant’Angelo il 92,45%, a Torino il Museo
delle Antichità Egizie il 66,10% e Milano
con la Pinacoteca di Brera il 91,07%. Bene
anche l’ingresso gratuito per il giorno di
Natale, promozione che si è ripetuto in molti siti e musei con l’apertura straordinaria
di ieri, 1° gennaio.
che, tra l’altro, spesso arrivano con colpevole e complice ritardo. Servono anticorpi nella società, e il primo anticorpo
è quello di una borghesia degno di questo
nome che svolge una funzione nella vita
pubblica, non solo per legittime ambizioni di carriera, o per meno legittimi
interessi personali, ma innanzitutto per
lasciare un segno a favore della collettività, per occuparsi cioè concretamente
del bene comune. Qualcuno, nel Sud, in
questi anni, ha visto una borghesia del
genere, a parte qualche rara eccezione?
Io no, eppure giro molto l’Italia».
Che cosa possiamo e dobbiamo fare per
uscire dalla palude?
«Noi borghesi non possiamo più stare
alla finestra, affacciati sul cortile di un
Paese in crisi: questo è il messaggio del
libro che guarda il futuro con ragionevole ottimismo. E sa perché? Per il fatto
che, anche per effetto della GrandeCrisi,
l’Italia è a un giro di boa nella società,
nell’economia e nella politica, là dove
l’assenza della borghesia ha prodotto i
suoi danni. E non stare alla finestra,
vorrei dirlo a scanso di equivoci, non
significa necessariamente scendere in
politica, dove in tanti si presentano pensando che attraverso alcuni privilegi e
maneggi di denaro pubblico, si possa
“svoltare”. Non stare alla finestra può
esprimersi attraverso diverse forme, come dimostra la grande generosità degli
italiani, per esempio, quando lavorano
nel volontariato. Ma la cosa importante è
una: uscire dall’indifferenza e dare un
contributo concreto, responsabile e disinteressato al riscatto della Italia che
resta e resterà un grande Paese».
C’era una volta in ogni luogo...
Le fiabe illustrate di Rosa De Natale (in italiano e in spagnolo)
G
iorni di vacanze, tempo di fiabe. Non solo per i più piccoli.
Piacciono a tutti. Ascoltarle,
raccontarle e - perché no - anche scriverle. Come ha fatto - spinta da un
nobile sentimento di altruismo - nientemeno che una manager, una imprenditrice: Rosa De Natale. Non c’è
da meravigliarsene dal momento che come lei stessa ricorda - Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, ebbe
a dire che, nell’animo umano, sono
molto più profonde e radicate di quanto si creda, «le sorgenti dalle quali
sgorga la vera poesia delle fiabe».
Dunque, fiabe e poesia quasi una
cosa sola. Lo si evince fin dalle prime
righe di una delle belle composizioni
dell’autrice, che ha come titolo «La
fiaba più bella del mondo». E che non
è una favola come le altre, nel senso
più classico della parola. Perché racconta con toni semplici e piani, quasi
musicali, la «parodia» - inteso il termine nel suo significato di «imitazione» - di una storia vera, fatta di
amore per i bambini più bisognosi di
affetto e di attenzioni, poi diventa
realtà.
Più legati all’immaginazione gli altri due racconti del delizioso libro
della De Natale che è bilingue: italiano e spagnolo e si intitola C’era una
volta in ogni luogo… (80 pagine riccamente illustrate), quasi a sottolineare l’universalità della fantasia
narrativa dei libri per ragazzi. Uno,
«Pastrocchino», popolato di fate e
gnomi, ha per protagonisti una bella
fanciulla e l’immancabile principe azzurro; dell’altro, «Il fanciullo perduto», sveliamo solo il titolo per lasciare
ai piccoli lettori il piacere della scoperta. Assicurandoli però che anche
questo è da leggere (o da raccontare)
tutto d’un fiato.
Ultima annotazione, le deliziose illustrazioni a colori realizzate da Giulia Cocchi, Nicole Stangarone e Angela De Natale che arricchiscono il
libro. Il quale si chiude con i versi e i
disegni di Consuelo Stangarone che
raffigurano il viso di alcuni bimbi
dagli «occhi neri/ occhi brillanti/ che
tutto guardano/ che tutto cercano»;
occhi che, più di altri, «sempre domandano» chiedendo «un abbraccio».
L’
incipit di tutto è la constatazione
della fine di una malia, di un incantesimo che aveva persuaso il
cittadino globale a salutare trionfante l'ascesa dei Mercati e di tutte le nuove divinità del mondo post-moderno. Spezzatasi questa sorta di ipnosi collettiva, si è
palesata, agli occhi degli osservatori più
accorti, l’esigenza di riprendere in mano
un destino troppo a lungo delegato ad altri.
Tale necessità d’azione per Franco Berardi Bifo, tra i fondatori di Radio Alice e
leader del movimento del ‘77 a Bologna, ha
un solo sbocco naturale, lo stesso che fornisce il titolo al suo ultimo saggio La sollevazione. Collasso europeo e prospettiva
del movimento (Manni ed., pp. 158, euro
10). Il testo è un'agile, seppur densissima,
arringa contro gli innumerevoli guasti
dell’Europa tecnocratica di Maastricht, i
deliri della società della crescita infinita,
le storture di un «semiocapitalismo» basato sull’astrazione dei denari, delle relazioni e delle coscienze.
Fin dalle prime righe il mirino punta al
cuore della Banca Centrale Europea
(BCE) e dei mercati finanziari con tutto il
loro stuolo di viceré e, soprattutto, con la
forza di un meccanismo pulsante che si
alimenta per automazione e non per convinzione. In un modo o nell’altro, si finisce
per essere tutti reiteratori della congiura,
se non proprio dei deferenti camerieri al
pari degli attori della politica di casa nostra. E, qui, ce n’è davvero per tutti: per
Napolitano che ci «frega il portafogli», per
gli indignati d’Italia i quali «credono che
basti ristabilire la legalità perché le cose
si rimettano a funzionare decentemente»,
naturalmente per Berlusconi, ma anche
per gli uomini del centrosinistra «aguzzini al servizio del più efferato ed estremo
progetto neoliberale, monetarista e finanziarista». D’altronde, nel pensiero di Bifo,
la funzione storica della sinistra sembra
ormai essersi ridotta a questo: scendere in
campo «ogni qual volta si tratta di compiere operazioni troppo sporche perché la
destra possa assumersene completamente
la responsabilità».
Quanto al governo tecnico, il volume è
stato redatto prima della sua ascesa, eppure contiene un passaggio sagace e profetico in modo quasi inquietante: «Dovremo forse passare attraverso una insurrezione legalitaria che porterà al disastro di
un governo della BCE impersonato da un
banchiere o da un confindustriale osannato dai legalitari. Sarà quel governo a
distruggere definitivamente la società italiana».
Abbandonate le classi dirigenti nel limbo dell’inutilità o nella roccaforte del nemico, Bifo prosegue la sua perentoria dissertazione, aprendosi generosamente nei
riferimenti - Rainer Rilke, Pirrone di Elide e perfino Carlos Castaneda -, ma chiudendosi in un oblò da cui tutto viene filtrato attraverso giurassici parametri novecenteschi. E così ogni considerazione rimane ancorata alla matrice materialista,
la questione del lavoro continua a giganteggiare su ogni altra umana impellenza e
lo spettro di futuri nazi-fascismi viene agitato ad ogni piè sospinto, nonostante l’iniziale promessa, onorata solo in parte, di
non pronunciare «il nome della bestia invano».
Ci troviamo quindi ancora tragicamente chiusi nel recinto della modernità e delle sue parole d’ordine e, non casualmente,
la soluzione offerta al lettore negli ultimi
scampoli del libro incarica i lavoratori del
software di smantellare gli «algoritmi predatori» del nemico finanziario con iniziative in stile Wikileaks. Ma, ormai, ed è
questo il punto, non si tratta più di saper
usare un computer. Si tratta semplicemente di riuscire a spegnerlo.
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1TPjJ2cfZ0PitD3v56Vv3E=
20 SPETTACOLI
RAIUNO
06.00
06.10
06.30
06.45
07.00
07.30
07.35
08.00
09.00
09.30
10.55
11.00
11.05
12.00
13.30
14.00
14.10
15.15
17.00
17.10
17.15
18.50
20.00
20.30
20.35
NEWS Euronews
RUBRICA Unomattina Caffè
con Guido Barlozzetti
TG 1
RUBRICA Unomattina
TG 1
TG 1 L.I.S.
NEWS TG Parlamento
TG 1
TG 1
TG 1 - FLASH
Che tempo fa
TG 1
RUBRICA Occhio alla spesa
con Alessandro Di Pietro
GIOCO La prova del cuoco
con Antonella Clerici
TG 1
RUBRICA TG1 Economia
RUBRICA Verdetto Finale
con Veronica Maya
FILM Heidi
TG 1
Che Tempo fa
FILM Luna - Il grande spirito
con Adam Beach,
Graham Greene,
Jason Priestley,
Tantoo Cardinal, Aaron Miko
GIOCO L'Eredità
con Carlo Conti
TG 1
RUBRICA Qui Radio Londra
GIOCO I soliti ignoti
PRIMA SERATA
21.10
Lunedì 2 gennaio 2012
RAIDUE
06.00
06.31
09.30
10.00
10.01
10.25
10.35
10.40
10.50
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.10
16.50
17.50
18.15
18.45
19.30
20.30
SOAP Cuori rubati
CARTONI ANIMATI
- Captain Flamingo
- Manny tuttofare
- Winx Club
- Classici Disney
- I famosi 5
- Il libro della giungla
- Thw DaVincible
- SamSam il cosmoeroe
RUBRICA Protestantesimo
RUBRICA TG2punto.it
TG 2
RUBRICA TG2 Medicina 33
RUBRICA Non solo soldi
RUBRICA TG 2 Sì, Viaggiare
RUBRICA TG 2 Costume
e Società
SHOW I Fatti Vostri
TG 2 - GIORNO
RUBRICA TG 2 Costume
e Società
RUBRICA Medicina 33
RUBRICA Italia sul Due
con Lorena Bianchetti
e Milo Infante
TELEFILM Ghost Whisperer
TELEFILM L’Africa nel cuore
RUBRICA Rai TG Sport
TG 2
TELEFILM Numb3rs
TELEFILM Squadra Speciale
Cobra 11
TG2 - 20.30
PRIMA SERATA
21.05
RAITRE
06.00
06.30
07.00
07.30
08.00
09.30
10.20
11.10
11.15
12.00
12.25
13.10
14.00
14.20
14.50
15.00
15.05
15.55
17.40
18.10
19.00
19.30
20.00
20.15
20.35
RETE4
NEWS Rai Morning News
- Rassegna stampa
RUBRICA Il caffè
di Corradino Mineo
RUBRICA TGR
Buongiorno Italia
RUBRICA TGR
Buongiorno Regione
FILM La scarpetta di vetro
FILM Pranziamo insieme
RUBRICA Rai 150 anni
- La storia siamo noi
TG3 Minuti
TELEFILM Doc Martin
TG3
- Meteo 3
RUBRICA Le storie
- Diario italiano
TELEFILM La strada
per la felicità
TG Regione
TG3
RUBRICA TGR Leonardo
TG3 LIS
TELEFILM Lassie
RUBRICA Cose dell'altro Geo
RUBRICA Geo & Geo
Meteo 3
TG3
TG Regione
RUBRICA Blob
Per ridere insieme
con Stanlio e Ollio
SOAP Un posto al sole
PRIMA SERATA
21.05
07.00
07.30
08.20
09.40
10.50
11.25
11.30
11.54
11.58
12.00
12.02
13.00
13.50
14.05
15.10
16.15
16.55
18.50
18.55
19.19
19.35
20.30
CANALE5
TgCom 24
TELEFILM Nash Bridges
TELEFILM Hunter
TELEFILM Monk
RUBRICA Ricette di famiglia
Anteprima tg4
Tg4
NEWS Meteo
Tg4
NEWS Vie d'italia
- Notizie sul traffico
TELEFILM Detective
in corsia
TELEFILM La signora
in giallo
RUBRICA Il tribunale
di Forum - Anteprima
RUBRICA Sessione
pomeridiana - il tribunale
di Forum
TELEFILM Hamburg
distretto 21
SOAP Sentieri
FILM Commissario Cordier
- La strega
con Pierre Mondy,
Bruno Madinier,
Antonella Lualdi
Anteprima tg4
Tg4
NEWS Meteo
SOAP Tempesta d'amore
TELEFILM Walker Texas
Ranger
PRIMA SERATA
21.10
06.00
07.55
07.57
07.58
08.00
08.40
10.55
11.00
13.00
13.39
13.41
14.12
14.25
16.30
18.05
18.15
18.50
19.44
19.45
20.00
20.30
20.31
ITALIA1
Prima pagina
NEWS Traffico
NEWS Meteo 5
NEWS Borse e monete
Tg5 - Mattina
FILM Babbo Natale
cerca moglie
Steve Guttenberg,
Crystal Bernard,
Dominic Scott Kay,
Thomas Calabro
REALITY Grande Fratello
RUBRICA Forum
con Rita Dalla Chiesa
Tg5
NEWS Meteo 5
SOAP Beautiful
REALITY Grande Fratello
FILM Un ospite a sorpresa
con Woody Jeffreys
FILM Una sorpresa
dal passato
con Joseph James,
Eli Jane, Jason London,
Kali Majors, Alley Mills
Tg5 minuti
REALITY Grande Fratello
GIOCO The Money Drop
Tg5 - Anticipazione
GIOCO The Money Drop
Tg5
NEWS Meteo 5
SHOW Striscia la notizia
- La voce della contingenza
PRIMA SERATA
21.10
07.00
07.30
08.50
10.30
12.25
12.58
13.02
13.40
14.50
15.20
15.35
17.35
18.30
18.58
19.00
19.25
LA7
TELEFILM Fantaghirò
CARTONI ANIMATI
- I puffi
- Heidi
- Scooby Doo
- Picchiarello
FILM Barbie e il canto
di Natale
FILM Beethoven
con Charles Grodin,
Bonnie Hunt, Dean Jones
Studio aperto
NEWS Meteo
NEWS Studio sport
CARTONI ANIMATI
- I Simpson
- What's my destiny
Dragon Ball
SITCOM Big bang theory
SITCOM La vita secondo Jim
FILM Il mistero della casa
stregata
con Annette Frier,
Pasquale Aleardi,
Michael Kessler,
Andreas Schmidt
CARTONI ANIMATI
Studio aperto
NEWS Meteo
NEWS Studio sport
TELEFILM C.S.I. - Scena
del crimine
- Matrioska
- Il colore dei soldi
06.00
06.55
07.00
07.30
07.50
09.40
10.40
11.25
12.25
13.30
14.05
16.15
17.15
17.20
19.20
20.00
20.30
PRIMA SERATA
21.10
Tg La7
- meteo
- oroscopo
- traffico
RUBRICA Movie Flash
ATTUALITÀ Omnibus
Tg La7
ATTUALITÀ Omnibus
RUBRICA Coffee Break
con Tiziana Panella
RUBRICA L'aria che tira
con Myrta Merlino
DOCU-REALITY S.O.S. Tata
RUBRICA I menù
di Benedetta
con Benedetta Parodi
Tg La7
FILM Un bambino da amare
con John Cusack,
Bobby Coleman,
Sophie Okonedo,
Oliver Platt
DOCUMENTARIO La7 Doc
History's Mysteries
- La Caduta Di Kiev
RUBRICA Movie Flash
TELEFILM L’ispettore
Barnaby
- Il prezzo del silenzio
SHOW Italialand remixata!
con Maurizio Crozza
Tg La7
ATTUALITA’ Otto e Mezzo
con Lilli Gruber
PRIMA SERATA
21.10
ANIMAZIONE
LA BELLA E LA BESTIA
TELEFILM
SENZA TRACCIA
FILM
LA PANTERA ROSA 2
FILM
58 MINUTI PER
MORIRE-DIE HARDER
SHOW
GRANDE FRATELLO
TELEFILM
CSI NEW YORK
FILM
I MAGNIFICI 7
(Usa, 1991) di Gary Trousdale e
Kirk Wise. Trentesimo lungometraggio animato Disney. Belle, una
ragazza solare e piena di vita, si
trova imprigionata nel castello di un
principe trasformato in una bestia
misteriosa. Con l’aiuto del personale incantato del castello, Belle
imparerà presto l’insegnamento più
importante: la vera bellezza splende
dentro di noi. Il film è un adattamento della nota fiaba “La Bella e la
Bestia” scritta da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Presentato
fuori concorso al 45º Festival di
Cannes, “La bella e la bestia” è
stato il primo film di animazione ad
essere stato nominato agli Oscar
come miglior film.
La serie è incentrata sulle indagini
della Squadra Speciale dell'Fbi di
New York per il ritrovamento delle
persone scomparse. La missione di
questo team è quella di rintracciare
persone scomparse, indagando su
ogni aspetto del passato e utilizzando le tecniche più avanzate per
tracciarne il profilo psicologico, al
fine di scoprire se la vittima è stata
rapita, uccisa o, semplicemente, ha
deciso di cambiare vita senza avvertire nessuno. La squadra ricostruisce minuto dopo minuto i
dettagli delle ultime ventiquattro
ore prima della scomparsa e non
tralascia alcun dettaglio della vita
della vittima, seguendo una semplice regola: capire chi è la vittima.
(Usa, 2009) di Harald Zwart, con
Steve Martin, Jean Reno, Emily
Mortimer. Una serie di furti di gioielli leggendari, tra cui l'inestimabile diamante della Pantera Rosa,
ha messo in allerta la polizia di
tutto il mondo. Quando anche la
polizia francese è chiamata a mandare uno dei suoi per aggiungersi
al pool di detective internazionali
incaricati di portare avanti le indagini, il capo ispettore Dreyfus si
trova costretto ad affidare la missione al maldestro ispettore Jacques Clouseau. Per condurre le sue
indagini l'ispettore della Sûreté, insieme ai suoi assistenti Ponton e
Nicole, dovrà viaggiare tra Roma e
Parigi...
(Usa, 1990) di Renny Harlin, con
Bruce Willis, Franco Nero e Bonnie
Bedelia. Il film fa parte di una quadrilogia; è il sequel di “Trappola di
cristallo”, ed è seguito da “Die Hard
- Duri a morire e “Die Hard - Vivere
o morire”. Il protagonista è il poliziotto di New York John McClane.
All’aeroporto di Washington, mentre John sta attendendo l'atterraggio del volo su cui sta viaggiando la
moglie, avvista due sospetti che si
muovono furtivamente verso la
zona bagagli. John li segue, tenta di
fermarli per identificarli, ma i due
fanno una strage: riesce ad ucciderne uno, ma la polizia aeroportuale lo blocca credendolo un
malfattore.
Questa sera in onda un nuovo appuntamento con la dodicesima edizione del grande Fratello. Sembrano
non sentire affatto il peso della nomination Armando ed Amedeo. Entrambi vivono la Casa senza ansie e
senza preoccupazioni: il napoletano
è preso dalla conoscenza della
nuova concorrente Monica e il siciliano, preso dalla sua storia con Caterina con la quale ricorda i primi
sguardi, le prime complicità. “E quei
brividi - dice proprio la padovana che entrambi proviamo ancora oggi
sfiorandosi semplicemente la
mano”. L'unica riflessione seria è
pensando al fuori: entrambi ipotizzano situazioni ed inevitabili confronti, ma senza paure.
Nella sesta serie di “Csi New York”
gli episodi hanno ancora una volta
come sfondo la Grande Mela e
come filo conduttore le indagini
della squadra anticrimine.
Unica ragione di vita dei detective è
trovare le prove, eliminare ogni
dubbio e risolvere i casi per assicurare il colpevole alla giustizia. “Csi
New York” è il secondo spin-off
(dopo “Csi Miami”) del primo fortunato “Csi”, una delle serie più viste
in America. Come i suoi precedenti,
aderisce strettamente alle logiche
del "procedural drama": la narrazione verte esclusivamente sul
caso da risolvere, con pochissime
incursioni all’interno della vita privata dei personaggi.
(Usa, 1960) di John Sturges, con
Yul Brynner, Eli Wallach e Charles
Bronson. Un gruppo di cowboy
viene pagato per difendere un villaggio messicano dalle scorrerie del
bandito Calvera e della sua banda. I
sette uomini sconfiggono la banda
anche se quattro mercenari perdono la vita. Dei tre superstiti due,
Chris e Vin, riprenderanno il loro
cammino mentre il più giovane di
loro, Chico, rimarrà nel villaggio per
amore di una ragazza lì conosciuta.
“I magnifici 7” è liberamente ispirato al film di Akira Kurosawa “I
sette samurai”, riproponendo nell’America del XIX secolo i temi forte
dell’onore e del rifiuto dell’ingiustizia.
22.45
22.50
00.25
00.30
00.55
01.00
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02.15
02.20
04,10
04.55
Tg 1 60 secondi
FILM The Pixar Story
con Stacy Keach,
John Lasseter, Brad Bird.
Tg1 Notte
Tg1 Focus
Che tempo fa
RUBRICA Qui Radio Londra
con Giuliano Ferrara
(Replica)
RUBRICA Sottovoce
con Gigi Marzullo
RUBRICA Rai Educational
Ritorno al presente
RUBRICA Mille e una notte
- Cinema
FILM Addio Mr Chips
TELEFILM Lady Coop
VIDEOFRAMMENTI
Da Da Da
TELE NORBA 7
07.30
08.00
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12.45
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20.00
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20.45
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Tg Norba 24
Tg Norba 24 Sud
Tg Norba 24 Rassegna Stampa
Shopping In Tv
RUBRICA Concerti Ed Eventi
Tgnorba 24 Prima
Tg Norba 24 Sud
Tg Norba 24
TELENOVELA Esmeralda
TELENOVELA Pantanal
Cartoni Animati
Tg Norba 24 Sud
Tg Norba 24
Tg Norba 24 Speciale Natale
RUBRICA Buonvento
SITCOM Mudù 7
FILM Toto' Peppino e La Dolce Vita
23.25
23.40
01.50
02.25
03.50
04.10
04.11
04.55
05.40
06.00
Tg2
FILM Sex and the city
con Sarah Jessica Parker,
Kim Cattrall, Kristin Davis,
Cynthia Nixon
RUBRICA Sorgente di vita
FILM Martha M. - Diario
di un omicidio
con cChristopher Meloni,
Robert Forster,
Maggie Grace
RUBRICA Secondo canale
RUBRICA Università
Telematica Internazionale
UniNettuno
RUBRICA Lezioni d’autore
- Dentro l’anima dell’artista
RUBRICA Artisti riuniti
RUBRICA Secondo canale
SOAP Cuori rubati
23.00
00.00
00.15
03.00
03.17
03.18
03.40
03.45
03.46
03.47
05.10
05.15
06.00
ANTENNA SUD
05.30
07.25
08.15
12.30
13.25
15.00
15.15
15.45
15.50
19.45
20.15
21.15
RUBRICA Antenna 7 Giorni
NEWS Antenna Mattina
NEWS Cnr-Tv News
TELENOVELA Manuela
Antenna Pomeriggio
RUBRICA Pronto dottore
SITCOM E.R. Medici al capolinea
NEWS Cnr-Tv News
TELEVENDITA Teleshopping
FICTION Le battagliere
Antenna sera diretta
FILM Inside Edge
RUBRICA La grande storia
- Vacanze di guerra
L’odissea dei bambini
italiani di Libia
RUBRICA Fuori Orario.
Cose (mai) viste
FILM L’uomo della croce
- Il bidello dei mari
- Il teatro delle meraviglie
Rainews
America Today
Shownet
Riflettendo con
Usa 24 H
Dentro la Notizia
Magazine Tematico
di Rainews
America Today
Superzap
Rai News Morning News
23.45
23.50
02.05
02.30
03.50
04.05
04.12
TELE NORBA 8
05.15
07.00
07.15
08.30
12.45
13.15
14.00
14.30
15.00
15.30
18.00
19.00
21.00
Tgnorba 24
Cartoni Animati
TELENOVELA Pantanal
Shopping In Tv
Telefilm
TELENOVELA Esmeralda
SITCOM Mudù 7
Tg Norba 24
Tgnorba 24 Prima
Tg Norba 24 Flash
Tgnorba 24
Cartoni Animati
FILM Agenzia Omicidi
SHOW I Bellissimi
di Rete 4
FILM Affari sporchi
con Richard Gere,
Andy Garcia,
Nancy Travis
- regia di Mike Figgis
(USA) - 1990
Tg4 Night News
FILM Gli allegri eroi
- Allegri scozzesi
con Oliver Hardy,
Stan Laurel,
June Lang,
James Finlayson
- regia di James W. Horne
TELEVENDITA
Mediashopping
SHOW Peste e corna
SHOW Ieri e oggi in tv
06.40
08.10
09.45
11.50
13.35
15.35
17.15
18.45
19.05
21.00
23.05
Tg Norba Notte
SITCOM Mudù 7
FILM La Bella Mugnaia
Programmazione Notturna
23.05
23.10
23.15
23.20
Antenna Notizie
NEWS Cnr-Tv News
Informazione
FICTION Chiamami
22.50
23.15
RUBRICA Senti Chi Parla
FILM Il Pap'Occhio
Programmi Non Stop
01.00
01.29
01.30
02.10
04.48
05.02
05.15
05.44
SHOW Mai dire
Grande Fratello
Un programma
della Gialappa’s Band
Tg5 Notte
METEO Meteo5
SHOW Striscia la notizia
- La Voce della contingenza
con Ezio Greggio
ed Enzo Iacchetti (Replica)
TELEFILM Thunder
in paradise
- Lezioni mortali
- Agguato in paradiso
- Arma mortale
TELEVENDITA
Mediashopping
REALITY Grande Fratello
Tg5 notte
METEO Meteo5
SKY CINEMA 1
21.10
23.00
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01.00
03.05
03.20
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FILM Cupido a Natale
FILM I due presidenti
FILM Come lo sai
FILM A Natale mi sposo
FILM Il discorso del re
FILM Vi presento i nostri
FILM Cupido a Natale
con Chad Michael
Murray, Ashley Benson
SPECIALE Boardwalk
Empire 2
FILM I fratelli Grimm
e l'incantevole strega
con Matt Damon,
Heath Ledger,
Monica Bellucci
Sky Cine News
- Anteprima Alvin 3
FILM The Tourist
con Angelina Jolie,
Johnny Depp
FILM Asterix & Obelix
- missione Cleopatra
con Gérard Depardieu,
Monica Bellucci,
Christian Clavier
FILM American Beauty
SPECIALE Un Natale per due
FILM I due presidenti
FILM Forever Strong
23.00
00.50
01.25
01.40
03.10
03.25
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TELEFILM White Collar
Fascino criminale
- Furto d’identità
- Estorsione
RUBRICA Modamania
NEWS Studio Aperto
- La Giornata
TELEFILM Highlander
- Linea di fuoco
- Il rivoluzionario
TELEVENDITA
Mediashopping
FILM Elmer - Un elfo
combina guai
con Sean Donnelly
TELEVENDITA
Mediashopping
TELEFILM Aaron Stone
TELEVENDITA
Mediashopping
SKY SPORT 1
06.00
08.00
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12.30
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18.30
20.30
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23.00
23.30
01.30
02.00
04.00
Sampdoria - Torino
Euro Calcio
Speciale Xmas
Re-Play
Cesena - Napoli
Napoli - Genoa
Serie A Remix
Speciale Napoli
Bologna - Roma
Euro Calcio
Speciale Xmas
Speciale Le Goleade
Euro Calcio (diretta)
Premier League (diretta)
Wolverhampton - Chelsea
Euro Calcio (diretta)
Premier League (diretta)
Fulham - Arsenal
Euro Calcio
Speciale Xmas (diretta)
Wolverhampton - Chelsea
Euro Calcio
Speciale Xmas
Fulham - Arsenal
Speciale Le Grandi
Sfide
Copa Sudamericana
U. de Chile - Flamengo
Copa Sudamericana
LDU Quito - Independiente
23.50
00.20
00.55
01.05
01.50
02.30
SHOW G' Holiday
con Geppi Cucciari
MAGAZINE Innovation
Il magazine che racconta
la tecnologia al servizio
dell'uomo
con Lucia Loffredo
e Ivo Mej
Tg La7
SHOW Italialand remixata!
con Maurizio Crozza
ATTUALITA’ Otto e Mezzo
con Lilli Gruber
(Replica)
SHOW La7 Colors
Ogni notte LA7 apre
i suoi archivi e quelli
dell’antenata Telemontecarlo
con LA7colors, in occasione
dei suoi primi 10 anni
TELEREGIONE
06.30
07.25
07.30
08.00
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15.30
17.00
17.15
19.30
20.15
Tg Sette/Tr Sport
Oroscopo
Buongiorno Regione
Tr Shopping
Contro Corrente
Tr Notizie/Tr Sport
Il Punto
Tr Shopping
Tg Flash
Tr Shopping
Tr Notizie/Tr Sport
Il Punto
20.30
22.00
23.00
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Contro Corrente
FILM Charlie Chaplin - Cavalcade
Tr Notizie/Tr Sport
Il Punto
Contro Corrente
Tr Notizie/Tr Sport
Contro Corrente
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T1TPjJ2cfZ0Pzvw832xegRc=
SPETTACOLI 21
Lunedì 2 gennaio 2012
Katy Perry: 24 miloni di euro
per divorziare dopo un anno
Il «nostro» Caparezza
fa ballare 15mila fiorentini
l Il divorzio da Russell Brand potrebbe costare 20 milioni di sterline (quasi 24 milioni di euro) alla cantante
Katy Perry, come riporta il «Daily Mail». La coppia non ha
firmato alcun contratto prematrimoniale e l’accordo potrebbe riguardare metà del patrimonio della pop star. Nei
giorni scorsi Brand ha ufficializzato il divorzio attraverso
Tmz: «Purtroppo, Katy ed io stiamo mettendo fine al nostro matrimonio. Continuerò ad adorarla e rimarremo per
sempre amici». La coppia si è sposata nell’ottobre 2010.
STAR
DELLA
MUSICA
La
ventisettenne
americana
Katy Perry
SUL PALCO
A SAN
SILVESTRO
Caparezza re
per una
notte
di Firenze
W IL FIGLIO!
ARTHUR CHRISTMAS - IL FIGLIO DI BABBO
NATALE - Regia di SarahSmith, BarryCook.
Animazione. Gran Bretagna/Usa, 2011.
di ANTON GIULIO MANCINO
«C’
è un nuovo sceriffo in
città». Potremmo parafrasare la celebre battuta Eddie Murphy in 48
ore ammettendo che c’è un nuovo Babbo Natale o meglio un rampollo del clan di Babbo
Natale in città, tutte le città italiane e del
mondo, a contendere gli incassi cinematografici durante queste festività natalizie. Si
chiama Arthur e dovrà aiutare in extremis
Babbo Natale, in tutti i sensi perché è proprio di suo padre che si tratta, a portare a
termine la consegna di tutti i regale entro
l’alba della festa più celebrata sul pianeta.
Accade in Arthur Christmas – Il figlio di Babbo Natale diretto a quattro mani da SarahSmith, anche sceneggiatrice, e BarryCook per la prestigiosa casa di produzione
britannica Aardman, cui si devono le memorabili saghe tra tv e cinema di Wallace &
Gromit, ma anche quelle di Shaun the Sheep,
Timmy Time, nonché l’ormai classico Galline in fuga e il sottovalutato Giù dal tubo.
Arthur Christmas, secondo la tradizione
Aardman, opera su due livelli: da un lato
offre la parodia o la riscrittura comica di un
prototipo, dall’altro si concentra su una serie
di trovate minime che valgono più della trama nel suo complesso. Detto altrimenti, c’è
da divertirsi ad assistere a questo stravolgimento dell’immagine di Babbo Natale, che
ora agisce a capo di una azienda molto avanzata sul piano tecnologico, una sorta di multinazionale del regalo, coadiuvato dal figlio
Ecco Arthur
e aiuta il «nuovo»
Babbo Natale
l In 15 mila hanno assistito ai concerti organizzati in
piazza della Stazione a Firenze per l'ultima notte del 2011:
appuntamento clou con il rapper pugliese Caparezza. Gremite anche le altre piazze della città: in piazza della Signoria l’anno nuovo è stato festeggiato sulle note dell’orchestra ucraina di Donetske diretta dal maestro Giuseppe
Lanzetta; swing in piazza della Repubblica con i gruppi
Les Italiens e The Sweet Life Society; gospel in piazza
Santissima Annunziata con i Millennium Gospel Singers.
IL CASO LA POLEMICA MÜLLER-DETASSIS
Festival di Roma
Rondi netto:
«Sarò direttore
ad interim»
GIAN LUIGI
RONDI
Si oppone
alla
rimozione
di Piera
Detassis dal
cinefestival
di Roma
Animazione e tanta ironia
più valido, Steve, e da un esercito milionario
di elfi, che negli strati profondi del Polo Nord
cooperano affinché una navicella spaziale,
retaggio della vecchia slitta, accontenti uno
a uno i bambini del pianeta.
Ma soprattutto è nei particolari che si riesce a valutare meglio l’impatto della favola
capovolta, dove all’improvviso il disadattato
figlio Arthur diventa la chiave di volta del
sistema, il vero risolutore del problema, la
risorsa maggiore su cui la famiglia scopre di
poter contare.
Diversamente dal Gatto con gli stivali, questo Arthur Christmas ha il dono dell’ironia
autentica, genuina, non certo tirata per i capelli. In casa Aardman, più che in casa
Dreamkorks, Disney e Pixar, c’è la volontà di
non prendersi sul serio, e di proporre perciò
un discorso serio sull’impossibilità oggi di
essere credibili con gli archetipi dell’immaginario infantile, tanto più goffi in un’epoca
di tecnologia spinta alle estreme conseguen-
ARTHUR
CHRISTMAS
È il personaggio
figlio di Babbo
Natale
nell’ottimo film
di animazione
diretto da Sarah
Smith e
BarryCook
.
ze culturali ed estetiche.
Naturalmente resta intatta la fiducia nei
buoni sentimenti e nei valori fondamentali,
messa a dura prova da regole e concezioni di
vita assurde. Dove per fortuna la dimensione
plastica dell’universo visivo targato Aardman si concilia con la tridimensionalità
coatta del 3D.
«N
on posso rinominare Piera
Detassis direttore del Festival del Cinema di Roma
e ricoprirò io questo incarico ad interim fino alla scadenza del mio
mandato a giugno». Lo ha detto il presidente
del Festival del Cinema di Roma, Gian Luigi
Rondi, a proposito delle polemiche di questi
giorni sulla direzione della rassegna capitolina. «Non ho nulla in contrario nei confronti di Marco Mueller - ha detto Rondi anche perché lo conosco da 25 anni e gli ho
perdonato gli attacchi che ha fatto in questi
anni nei confronti del Festival di Roma. Siccome, però, sono il sostenitore di Piera Detassis, se non la posso votare, è chiaro che
non posso votare nessun altro». «Continuerò
-spiega Rondi- a svolgere il mio mandato, che
ho chiesto che non venga rinnovato, fino a
giugno. Per la nomina del prossimo direttore
del Festival bisognerà aspettare che io vada
via. Sarà il nuovo presidente a nominarlo».
NEI TEATRI ITALIANI NEI PROSSIMI MESI MOLTI VOLTI NOTI, DA RANIERI AD AMBRA IN VARI TESTI, E UN RITORNO AL CLASSICO
Novità? Pirandello
Chi è di scena. Il duello Ronconi-Lavia
di DANIELA GIAMMUSSO
L
a sfida a distanza tra Gabriele Lavia e Luca
Ronconi, molti volti popolari e Pirandello superstar. È la seconda parte della
stagione teatrale che con una ventata di nuovi debutti e qualche ritorno importante, come la Nora
alla prova con Mariangela Melato, è pronta ad andare in scena
già dai prossimi giorni. Si parte
subito sotto il segno dei direttori
dei due principali stabili italiani.
Per il Teatro di Roma, Lavia è regista e interprete del pirandelliano Tutto per bene, tragedia dell’inganno ai danni di un marito che si
scopre tradito, anche nella paternità, all’Argentina l’8 gennaio. Per
il Piccolo di Milano, Ronconi firma invece prima La modestia,
commedia ispirata all’Eptalogia
sui vizi capitali dell’argentino Rafael Spregelburd, che dopo l’anteprima al Festival di Spoleto debutta il 10 con Paolo Pierobon,
Maria Paiato, Fausto Russo
Alesi e Francesca Ciocchetti.
Poi, incontra per la prima volta
Bertolt Brecht con l’ingenua e
appassionata eroina Santa Giovanna dei macelli affidata alla
Paiato (28 febbraio) e, infine, per il
Biondo di Palermo, conduce Galatea Ranzi nella Napoli del ‘700
di Mistero doloroso di Anna Maria Ortese (aprile).
Pur in tempo di crisi, in teatro
c’è ancora il coraggio di costruire
un kolossal. Come l’Opera da tre
soldi di Luca De Fusco con Massimo Ranieri e Lina Sastri, che
dopo il Festival di Napoli inaugura la sua tournée al San Carlo il
17 gennaio. O come The coast of
utopia – La sponda dell’utopia, trilogia di Tom Stoppard che ripercorre la storia russa dal 1833 al
1866 attraverso protagonisti come
Bakunin, Herzen, Turgeniev e
che, dopo aver conquistato negli
States il maggior numero di Oscar
teatrali mai assegnati, debutta a
marzo a Torino diretta da Marco
Tullio Giordana con un cast di 26
attori tra cui Alessio Boni, Valentina Cervi, Michela Cescon,
Luigi Diberti, Jasmine Trinca e
Luca Zingaretti.
E sarà ancora Russia con la storia della genesi del capolavoro di
Tolstoj in Karenina – prove aperte
AMBRA
ANGIOLINI
A sinistra
Michele
Placido.
A destra
Mariangela
Melato
.
di infelicità che Giuseppe Bertolucci dirige con Sonia Bergamasco al «Franco Parenti» di Milano
(11 gennaio). Fra le altre novità,
Maurizio Scaparro affronta il
Brancati de La governante con
Pippo Pattavina (Catania, 13 gennaio), Piero Maccarinelli porta
in scena Colazione da Tiffany dal
romanzo di Truman Capote, con
Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia (Eliseo di Roma, marzo), Mar-
co Sciaccaluga torna a dirigere
Eros Pagni, questa volta ne La
scuola delle mogli di Molière (Corte di Genova, marzo), Giorgio
Barberio Corsetti esplora tra
teatro, danza e musica, l’universo
di Nineteen mantras (Auditorium
della Musica di Roma 10-11 gennaio); Andrèe Ruth Shammah
sceglie l’incontro tra la vedova De
Gasperi e Nilde Iotti delle Esequie solenni di Antonio Tarantino con Ivana Monti e Sara Bertelà (Franco Parenti, febbraio).
Tanti i volti popolari che tornano in palcoscenico, come Alba
Rohrwacher guidata da Valerio
Binasco a confronto con Natalia
Ginzburg in È stato così (Della
Tosse di Genova, febbraio); Stefano Accorsi nell’Orlando furioso
di Marco Balliani (sarà anche a
Bari); Isabella Ragonese ne La
commedia di Orlando di Emanuela Giordano (debutto 6 gennaio a
Lucca, dal 17 a Catania); Alessandro Preziosi regista e protagonista del Cyrano di Bergerac (Ascoli, 14 gennaio); Giuliana De Sio
con il Woody Allen de La lampadina galleggiante (Quirino di
Roma, 10 gennaio); Claudio Santamaria e Filippo Nigro nella
black comedy Occidente solitario
di Martin Mcdonagh; Margherita Buy nella commedia sentimentale Nel nome del padrÈ (Politeama di Genova, 24 gennaio);
fino ad Ambra Angiolini in Ti
ricordi di me?, storia di un rocambolesco incontro tra una narcolettica e un cleptomane (Ambra
alla Garbatella di Roma, marzo).
Monica Guerritore sarà poi
mattatrice dell’intervista impossibile ad Oriana Fallaci in Mi
chiedete di parlare... e Ida Marinelli della Cassandra di Christa
Wolf (Elfo Puccini di Milano, 17
gennaio). Ma la grande vera star
dei prossimi mesi sarà Pirandello,
portato in scena, oltre che da Lavia, anche da Michele Placido in
un Così è (se vi pare) con Giuliana
Lojodice, Pino Micol e Luciano
Virgilio (Eliseo, aprile); con I giganti della montagna per la regia
di Giuseppe Di Pasquale (Verga
di Catania, aprile); L’uomo dal fiore in bocca secondo Antonio Syxti
(Litta di Milano, febbraio); Questa
sera si recita a soggetto con Mariano Rigillo (Napoli, gennaio).
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22 SPORT
Lunedì 2 gennaio 2012
IL 2012
I SOGNI DEL MONTENEGRINO
ASPETTANDO LECCE
«È la mia seconda casa, quella di
domenica è per me una partita speciale.
Però ora penso a diventare un top player»
Juve, la rincorsa di Vucinic
«Lo scudetto con i miei gol»
Marotta scatenato: dopo Borriello parte l’assalto a Pizarro e Caceres
Ma il diggì bianconero
tiene calde anche
le piste che portano a
Palombo e Montolivo
l TORINO. Il 2012 della
Juve inizia da Marco Borriello. E adesso il club bianconero vorrebbe proseguire
il suo «shopping romano»
prendendo anche Pizarro.
Il «regalo» è arrivato proprio a San Silvestro con l’incontro decisivo per il bomber
Borriello tra l’ad bianconero
Beppe Marotta e il duo Fenucci-Sabatini,
rispettivamente amministratore delegato e direttore sportivo della
Roma. L’intesa è stata raggiunta sulla base di un prestito oneroso di 500 mila euro
e un diritto di riscatto a
giugno fissato a 7,5 milioni.
Il primo benvenuto all’attaccante arriva da Vucinic,
che ha fatto lo stesso percorso
Roma-Torino la scorsa estate.
«Non l’ho sentito in questi
giorni, ma di lui posso solo
parlare bene - sottolinea il
montenegrino - tutti lo conoscono, è un bravissimo attaccante e poi è anche un bel
ragazzo (sorride, ndr). Non
sono assolutamente preoccupato per la concorrenza in
attacco: più siamo e meglio
è».
Dalla capitale potrebbe arrivare un terzo giallorosso in
maglia bianconera: David Pizarro, giocatore ideale per
fungere da vice-Pirlo. L’idea
che porta al centrocampista
cileno si è sviluppata negli
ultimi giorni e ieri i dirigenti
di Juve e Roma ne hanno
parlato. Sono stati fatti significativi passi avanti verso
la
conclusione
positiva
dell’affare; le parti si sono
date appuntamento per un
nuovo incontro nei prossimi
giorni. La società bianconera
infatti continua a tenere monitorate le alternative Palombo e Montolivo per sistemare
il centrocampo. Il terzo ingresso sarà un difensore,
Martin Caceres del Siviglia:
si lavora con il club andaluso
per limare le differenze tra
domanda e offerta e perfezionare l’intesa.
La squadra intanto lavora
da due giorni a Dubai e ritrova abile e arruolato proprio Vucinic. «Sto bene, ho
ripreso in pieno e sto lavorando tantissimo per fare
ciò che mi chiede Conte. Alla
Juve c’è la storia e quando ci
sei dentro la senti. Non vedevo l’ora di rientrare, stare
fuori è dura» ammette il
montenegrino che ha saltato
le ultime tre gare dell’anno
per un problema muscolare.
Il tecnico bianconero lo avrà
a disposizione l’8 gennaio a
Lecce. «È la mia seconda casa, è una partita speciale»
afferma Mirko, arrivato in
Puglia a soli 17 anni.
«Nel 2012 voglio vincere,
spero sia l’anno della mia
consacrazione - rileva Vucinic - con qualche mio gol,
perché voglio segnare di più
visto che finora ho fatto solo
due centri, e le vittorie della
Juve potrebbe davvero essere
una stagione speciale».
Il leit-motiv dell’anno sarà
il duello con il Milan. «Lo
scudetto è un discorso tra noi
e i rossoneri - prevede - loro
sono campioni in carica e
hanno l’abitudine a lottare
per certi traguardi, noi abbiamo più fame di vittoria,
una voglia che si può trovare
in poche altre squadre. E poi
abbiamo Pirlo...».
Juve contro Milan, Vucinic
come Ibrahimovic? «Il paragone mi inorgoglisce, ma non
vivo la sfida tra le due squadre come un confronto tra me
e Zlatan. Voglio tirare fuori
tutto il potenziale che ho per
essere tra i primi cinque giocatori al mondo, come dice
Savicevic. Di sicuro farei
qualunque cosa per vincere
lo scudetto. Penso che sia il
sogno di qualsiasi calciatore
e, quindi, anche il mio».
GENIO Mirko
Vucinic (a
destra) cerca il
salto di qualità
con la
Juventus. A
sinistra un
obiettivo
juventino,
David Pizarro.
In basso, il
diggì Marotta
con Antonio
Conte
.
IL CASO I MEDICI DANNO RAGIONE ALL’ALLENATORE: A LUNGO, LE SIGARETTE MINANO LA RESISTENZA DELL’ATLETA E LO ESPONGONO A GRAVI RISCHI
«Balo fuma, lo prenderei a calci»
Mancini rimprovera Supermario e lo lascia in panchina. Ma perde con il Sunderland
l MANCHESTER. «Che Balotelli fuma lo so e
gli ho anche detto di smettere. Se lui fosse mio
figlio, lo prenderei a calci nel sedere». Parola di
Roberto Mancini che in una conferenza stampa
ripresa da Sky Sport «riprende» l’attaccante del
suo Manchester City abituato a fumarsi qualche
sigaretta. «so che fuma - aggiunge il tecnico
italiano - e per me non va bene, ma io non sono
suo padre o sua madre. Ci sono tanti giocatori
che fumano in Italia e credo anche qui. Non
credo che Mario fumi molto, forse 5-6 sigarette al
giorno, ma gli ho detto che dovrebbe smettere».
Fa bene Mancini a rimproverare Balotelli per
il fumo, perché anche 5-6 sigarette al giorno
comportano, soprattutto a lungo termine, rischi
per la salute non indifferenti come malattie
polmonari, cancro e ictus. Parola dell’Istituto di
cardiologia del Policlinico Gemelli, Filippo
Crea, che aggiunge «chi fuma, poi, tende col
tempo a fumare sempre di più e con l’aumento
delle sigarette aumentano anche i rischi per la
salute».
Per quanto riguarda le prestazioni atletiche,
secondo il cardiologo con quattro o cinque
sigarette al giorno non ci sono cali significativi,
«ma considerando che il fumo riduce l'ossigeno
nel sangue, col tempo, più si fuma e più si riduce
la resistenza agli sforzi. Se si aggiunge questo ai
rischi di malattie polmonari invalidanti, sia
pure sul lungo periodo, il quadro è comunque
tutt'altro che tranquillizzante».
L'uso del tabacco, ricorda un recente studio
commissionato dall’Unione europea nell’agosto
scorso, è la principale causa di morte prevenibile in Europa. Il 15% dei decessi in tutta
l'Ue, tra cui il 25% delle morti per cancro, può
essere attribuita al fumo. Ogni anno mezzo
milione di europei muore per consumo di tabacco o per esposizione al fumo.
«Contro il fumo - sottolinea il prof. Crea -
BAD BOY Mario Balotelli è di nuovo nel mirino di Roberto Mancini, stavolta per il vizio del fumo
abbiamo avuto successi strepitosi in questi
ultimi anni in termini di diluzione dei fumatori.
Ma adesso, in Europa come negli Usa nelle
generazioni più giovani, tra i ragazzi che hanno
tra i 10 e i 15 anni, si assiste a un aumento dei
fumatori che potrebbe portare a una pericolosa
inversione di tendenza. Per questo è importante
che personaggi pubblici e famosi come il calciatore Balotelli, che hanno un forte impatto sui
giovani, diano un buon esempio anche dal punto
di vista della salute. Se la pressione si riduce,
categorie meno difese e sempre più esposte come
i giovani tendono a riprendere il vizio. La natura
umana è fatta così. La pressione non va mai
allentata».
BEFFA FINALE - Il Manchester City cade a
Sunderland con un gol segnato al 93', subito
prima del fischio finale, dal sudcoreano Jing Do
won in posizione di fuorigioco, e non sfrutta la
battuta d’arresto in casa del Manchester United,
sabato pomeriggion ko all’Old Trafford (3-2)
con il Blackburn ultimo in classifica. Mancini
lascia in panchina Balotelli, preferendogli Dzeko, e non impiega il giovane attaccante italiano
neanche quando il risultato non si sblocca. Poi al
93' il gol beffa. Ora City e United, restano
appaiate a quota 45, in testa alla Premier League,
col Tottenham a sei lunghezze. Frena anche il
Chelsea, sconfitto in casa dall’Aston Villa (3-1):
Villas Boas in bilico. Nell’altro posticipo della
giornata, l’Everton vince 1-0 in casa del West
Bromwich.
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SPORT 23
Lunedì 2 gennaio 2012
PAZIENZA
Galliani non cambia strategia.
L’offerta resta la stessa: prestito
secco. E se Carlitos la spuntasse?
PATO-ALLEGRI
Tra il tecnico e il brasiliano c’è
ancora «gelo» dopo le pepate
dichiarazioni dell’attaccante
Milan, attesa Tevez
ma Ibra è nostalgico
«A me manca Cassano, lui fa davvero la differenza»
RILANCIO
Sotto Andrea
Bertolacci
mentre
duella con
Marchisio
nella sfida
Lecce-Juve
dello scorso
anno.
L’azzurrino
segnò ai
bianconeri
il suo primo
gol in serie A
[foto Rocco
Toma]
.
MISSIONE SALVEZZA GIALLOROSSI DA OGGI AL LAVORO: DOMENICA ARRIVA LA CAPOLISTA JUVE
Lecce prova a ripartire
per cancellare le «scorie»
MARCO SECLÌ
l LECCE. Il Lecce prova a sbarazzarsi delle
scorie dello scorcio finale del 2011. Ultimo posto in
classifica e vicenda calcioscommesse hanno tenuto e tengono in apprensione squadra, società e
tifosi. Ma da oggi i giallorossi sono obbligati a
voltare pagina, per tornare a concentrarsi esclusivamente sul campo. Ogni energia fisica e mentale va indirizzata alla difficile rimonta-salvezza.
In attesa di quello che riserverà il futuro (sia sul
fronte dell’inchiesta che su quello del calciomercato), incombe la delicata sfida di domenica al Via
del Mare contro la capolista Juventus.
I giallorossi, dopo il giorno di stop concesso per
Capodanno, si rimettono al lavoro oggi pomeriggio a Calimera. E Serse Cosmi, salvo imprevisti, potrà di nuovo contare sul gruppo al completo. Alla ripresa degli allenamenti ci saranno
infatti anche gli stranieri, che hanno beneficiato
di due giorni di vacanza in più rispetto ai compagni rimasti in Italia. Sono attesi al rientro
capitan Giacomazzi, Cuadrado, Muriel, Piatti,
Grossmuller, Obodo, Strasser, Tomovic, Diamoutene e Ofere.
Da valutare le condizioni di Julio Sergio, Giandonato, Petrachi, Falcone e Mesbah. Mentre Carrozzieri dovrebbe tornare disponibile contro i
bianconeri, così come Andrea Bertolacci, che
scalpita per dimostrare a Cosmi il suo valore. «Un
infortunio mi ha bloccato pochi giorni dopo il suo
arrivo - sottolinea il centrocampista romano - ma
adesso sto bene e non vedo l’ora di convincerlo che
può contare su di me, anche se ho già percepito
che ha grande fiducia nei miei confronti».
Per l’azzurrino quella con la Juve non è una
partita qualunque. Dolci i ricordi che evoca. «Sì conferma - proprio ai bianconeri, l’anno scorso,
ho segnato il mio primo gol in serie A. Una grossa
soddisfazione, anche perché vincemmo la partita.
Ma questo è il passato, ora dobbiamo mettercela
tutta per ripetere l’impresa e fare punti». Bertolacci è convinto che il Lecce può risalire la
china: «Io credo fermamente nella salvezza. Abbiamo qualità e grandi stimoli, così come il nostro
allenatore. E poi non meritiamo questa classifica,
la sfortuna ci ha impedito di vincere a Parma, e
anche a San Siro se avessimo segnato il 2-2 le cose
sarebbero potute cambiare. Il nostro obiettivo
resta alla portata».
Intanto il direttore sportivo Carlo Osti continua a valutare le possibilità di rafforzare l’organico, sempre nei limiti delle disponibilità economiche del club, non certo abbondanti. Un sondaggio è stato fatto anche per l’attaccante Piovaccari, in forza alla Samp. Fronte cessioni: per
Mesbah, in scadenza di contratto, si registra pure
l’interessamento del Tottenham.
l DUBAI. Carlos Tevez è
una grande, un talento, un
fuoriclasse ma chi manca
davvero a Ibrahimovic è Antonio Cassano, il secondo
«moschettiere», complice di
tante scorribande calcistiche: sotto il cielo di Dubai dove il Milan ha iniziato il
ritiro invernale - lo svedese si
concede ai giornalisti con
sentimento e affettività. Lui
che è parco di svolazzi emotivi si lascia andare. «Sì certo
- dice rispondendo ad una
domanda di mercato fatta da
Sky - Tevez è un grandissimo
giocatore, ma chi ci manca è
Antonio Cassano: lui è l’attaccante più forte e lo aveva
dimostrato ampiamente nella prima parte di stagione
giocando partite pazzesche e
risultando spesso e volentieri
decisivo».
Ibra spiega che con il barese aveva trovato gli automatismi perfetti per il gol.
L’uno complementare all’altro per una coppia d’attacco
davvero straordinaria.
Gocce di dolcezza, una punta di malinconia per il compagno assente ma sempre
tanta voglia di vincere, intatta, granitica, la stessa di
sempre per un giocatore carismatico, decisivo, grintoso.
Lui che - la notte di Capodanno - all’Hotel Atlantis
di Dubai - si è trovato di
fronte il presidente del Barcellona Sandro Rosell e un
altro ex del Barca Samuel
Eto’o. Coincidenze, ma a Dubai bisognerà lavorare molto
non solo sul fronte della preparazione ma anche dei rapporti da aggiustare e migliorare. Sembra sceso il freddo
tra Alexandre Pato e Massimiliano Allegri. Nessun
colloquio chiarificatore, né
affettuose pacche sulle spalle,
nè un ritrovato buonumore
ma - come dice gelido Pato un semplice rapporto fra professionisti.
«Aquilani - sottolinea il
giocatore
che si era lamentato del
rapporto con
Allegri fatto
di poche parole e di nulle spiegazioni - lo ha detto prima e
sono d’accordo: l’allenatore non può
essere considerato
un
amico,
ma
un capo. È
un rapporto
che riguarda
la sfera professionale, poi nella vita privata ognuno di noi ha i rapporti che vuole. Ha fatto un
discorso a tutta la squadra il
primo giorno e va bene così,
non servono discorsi individuali. Siamo qui tutti insieme, lavoriamo in gruppo e
cerchiamo tutti di fare il bene
del club».
FEELING Zlatan
Ibrahimovic non ha
mai nascosto la sua
stima per Cassano. A
fianco, il brasiliano
Pato che sembra in
scarsa sintonia con
Allegri. Sotto, Carlitos
Tevez, l’oggetto del
desiderio milanista
.
«Io e Allegri – aggiunge –
abbiamo lo stesso obiettivo,
continuare a vincere con il
Milan».
«Anni fa - racconta - ho
scelto il Milan fra tante possibilità, e lo rifarei. Di mercato parlano la società e il
mio procuratore, che ho sentito soltanto per gli auguri di
Natale. Come Ancelotti, al
quale ho spedito un messaggio
per
Natale, e lui
per messaggio mi ha risposto». Messaggi per ora
solo di complimenti
e
auguri
ma
gli osservatori pensano
che Ancelotti voglia Pato
per l’albero
di Natale non quello di
casa - ma per
quello
che
organizzerà in campo al Paris Saint Germain che allena
da meno di ventiquattrore.
Galliani sta a guardare: nella
testa ora c’è solo Tevez, il top
player, l’unico sostituto possibile di quel Cassano che
Ibra tanto rimpiange. Ma
che, forse, non ha ancora
smesso di aspettare.
Contratto
Roma, mese
decisivo
per De Rossi
Oggi la Roma rientra a
Trigoria per cominciare a
preparare la gara di campionato in col Chievo. Nel
centro sportivo si ritroveranno il tecnico Luis Enrique, reduce dalla vacanza
in Spagna, i giocatori - eccetto Borriello passato alla
Juventus - e Franco Baldini. Il direttore sportivo è atteso alla stretta finale sul
fronte De Rossi: il centrocampista, infatti, a 6 mesi
dalla scadenza del contratto potrebbe firmare da febbraio per un altro club (col
Manchester City di Mancini pronto ad accoglierlo a
braccia aperte). Un addio
che a Trigoria hanno intenzione di scongiurare con
un’offerta di rinnovo da
quasi 6 milioni di euro a
stagione. Le parti stanno
inoltre lavorando anche su
una clausola rescissoria
per giugno. Una cifra non
elevatissima (20-25 milioni
di euro), che però garantirebbe a De Rossi una sorta
di via d’uscita nel caso in
cui la stagione non dovesse concludersi secondo le
aspettative.
24 SPORT
Lunedì 2 gennaio 2012
SERIE BWIN
TRE SQUADRE SUL CAPITANO
Novara favorito nella corsa al giocatore
biancorosso. Ma a centrocampo si
aprirebbe un buco da colmare
MOSSE BIANCOROSSE
SERVONO GOL
Il reparto offensivo ha bisogno di «cure»:
basteranno Castillo e Kutuzov?
S. Masiello verso il Torino di Ventura
Bari, scatta il mercato
ma la strada è in salita
Tutto ruota attorno a Donati. Le richieste di Torrente
FABRIZIO NITTI
l BARI. In marcia verso Gubbio, ultimo turno di un girone di andata vissuto
fra alti e bassi, con il pesante fardello dei
due punti di penalizzazione calati più o
meno improvvisamente. Alla costante
ricerca di una precisa identità e, di conseguenza, di quella continuità che in un
campionato come la B, quest’anno davvero non di eccelso livello, serve come il
pane. Biancorossi appollaiati in una zona ibrida di classifica, basta poco per
cadere da una parte, basta poco per provare a dare un senso diverso alla stagione, più consono a quelle che erano le
aspettative di inizio stagione. Torrente
ed i suoi ci credono, guardano ancora
verso l’alto.
Intanto, riapre il mercato. E per il Bari
sarà un mercato di «sofferenza», un po’
in fondo come per tutte le società di
calcio che alle spalle non hanno multinazionali o grandi aziende e sponsor.
Un mercato ancora più difficile vista
l’autogestione nella quale il club è piombato dopo l’allontanamento dei Matarrese dal ponte di comando, consegnato
nelle mani dell’amministratore unico
Claudio Garzelli. Le richieste di Torrente sono chiare a tutti: un giocatore per
reparto. Ma il tecnico, pure, sa bene che
non sarà semplice e che il Bari non è
nelle condizioni di compiere il primo
passo. Prima le «uscite», poi le «entrate».
Anche perché il 15 febbraio ci sarà da
«saldare» gli stipendi relativi all’ultimo
bimestre 2011, visto che ottobre è stato
liquidato a fine anno.
DIFESA -Un centrale-esterno. Questa
la richiesta piovuta sul tavolo del direttore sportivo. È un’operazione indipendente dalle cessioni, il tassello serve
a completare il mosaico, visto che Torrente ha potuto contare effettivamente
solo su sei giocatori: i centrali Borghese
e Dos Santos; gli esterni Crescenzi e Garofalo; gli eclettici Ceppitelli e Polenta,
utilizzati sia da esterni che da centrali.
L’«investimento» potrebbe essere facilitato dall’addio molto probabile di Salvatore Masiello, destinazione Torino, dove ritroverà Ventura. Altre richieste, al
momento, non sono pervenute.
DONATI Favorito il Novara [foto A. Scuro]
MAROTTA Verso lo Spezia [foto Luca Turi]
CENTROCAMPO -Tutto ruota attorno al capitano Massimo Donati. Sulle
tracce dell’esperto centrale ci sono Palermo, Atalanta e Novara. Dove potrebbe
finire Donati? Il calcioscommesse e tutte
le problematiche al riguardo, sembrano
frenare la società bergamasca; gli ultimi
acquisti proprio a centrocampo, stanno
invece facendo riflettere il Palermo
sull’eventualità di intervenire ancora su
quel settore. Resta, allora, il Novara. Se a
fine agosto Torrente pose il veto al trasferimento di Donati al Cagliari, la sensazione è che questa volta potrebbe finire
diversamente. Il Bari andrebbe ad alleggerirsi di un ingaggio elevatissimo, in
scadenza nel giugno 2013. Ma naturalmente si aprirebbe un buco a centrocampo che andrebbe assolutamente «suturato». Impensabile finire il campionato senza un nuovo punto di riferimento
in mezzo al campo. Dall’Argentina rimbalza la voce di un interessamento del
Bari per il centrocampista Abelairas, ex
Boca, attualmente svincolato
ATTACCO -I numeri dicono che è il
reparto più bisognoso di interventi. Il
«ripristino» di Castillo e Kutuzov porterà anche i gol che fino ad oggi i vari
Caputo, Marotta (andrà allo Spezia) e De
Paula (finché c’era) non sono riusciti a
garantire? Alla rosa si è aggiunto Albadoro, un’alternativa in più a Forestieri, Stoian, Rivas e Stoian. Il sogno resta
l’attaccante fiorentino Babacar.
ANGELOZZI Si apre un’altra sessione di mercato difficile per il d.s. [foto Luca Turi]
Sondaggio fra gli allenatori
Torino e Insigne superstar
Delusione Sampdoria
Il Torino di Gianpiero Ventura e l'attaccante del Pescara Insigne sono le superstar di questo primo scorcio di campionato cadetto, la Sampdoria è considerata la delusione. Lo hanno decretato i 22 allenatori di
serie B al termine di un sondaggio promosso dall’Italpress. Il Torino è la squadra che certamente salirà direttamente in serie A (21 voti, manca quello di Zeman
che ha indicato solo il Pescara), seguita da Verona (8
voti) e Padova (7), in tre credono nella promozione
della Sampdoria, quindi Pescara (due voti). Il cannoniere del Pescara, invece, è considerato dalla maggioranza dei tecnici il giovane che più si è messo in luce
(8 preferenze), seguito da Sau (3 voti), quindi dal compagno Ciro Immobile, El Kaddouri e Pardi (due voti).
Nettamente su tutte, nella statistica delle squadre che
più hanno deluso, la Sampdoria (10 voti), seguita da
Livorno (3 voti), Modena e Brescia (2 voti), mentre Verona (7 voti) e Sassuolo (6 voti) si dividono sostanzialmente la palma di sorprese di questo campionato.
Dietro di loro Juve Stabia (5 voti) e Pescara (2 voti).
RALLY LA QUARTA EDIZIONE SUDAMERICANA DELLA CORSA PIÙ FUNESTA AL MONDO NON SI SMENTISCE: TRAGICO INCIDENTE POCHI CHILOMETRI DOPO LA PARTENZA DA MAR DEL PLATA
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La maledizione della Dakar
La corsa è iniziata nel sangue: morto il pilota argentino Boero. E scoppia la polemica
MARTINO RIGACCI
INCIDENTE MORTALE Jorge Andres Martinez Boero
l BUENOS AIRES. La quarta edizione
sudamericana del Rally Dakar, la 33/a
della storia della corsa più funesta al
mondo, è iniziata ancora nel sangue:
pochi chilometri dopo la partenza da
Mar del Plata un pilota argentino di 38
anni, Jorge Martinez Boero, è morto a
seguito delle ferite riportate dopo aver
perso il controllo della sua moto.
I preparativi per quella che viene
definita come «la corsa più pazza del
mondo» erano iniziati giorni fa in un
clima di festa in un’Argentina in piena
estate, in particolare lungo le spiagge di
Mar del Plata e le altre località della
costa atlantica del paese, dove le moto e
le auto della Dakar hanno ieri coperto i
primi chilometri della lunga corsa che si
concluderà il 15 gennaio a Lima, in
Perù.
La notizia della morte del centauro
argentino è stata uno choc per tutta la
carovana della gara, mentre stanno già
scattando le polemiche per una gara che
dal '79 ha lasciato una scia interminabile di sangue.
Martinez Boero è morto in seguito a
una caduta a due chilometri dal traguardo della prima tappa della 33/a
edizione della Dakar, una speciale di 57
km tra le dune di sabbia, nei pressi della
cittadina di Necochea.
«Dopo la caduta il pilota è stato vittima di un arresto cardiaco - hanno fatto
sapere gli organizzatori - è stato soccorso cinque minuti dopo l’incidente dal
personale medico della corsa presente a
bordo di un elicottero. Ma non è stato
possibile rianimarlo ed è morto durante
il trasferimento in ospedale».
A quanto pare, riferiscono i media
locali, il motociclista è morto dopo aver
sbattuto con violenza contro un tombino
della strada dove ha perso il controllo
della sua Beta.
Boero aveva già partecipato alla Dakar lo scorso anno, ed era stato costretto
a ritirarsi nel corso della 6/a tappa dopo
una caduta a un chilometro dall’arrivo a
Iquique, in Cile. Nell’incidente era finito
in un burrone e aveva dovuto aspettare
i soccorsi più di otto ore. Il pilota era
figlio del vincitore nel 1982 della categoria locale di automobilismo «Turismo Carretera», personaggio noto
nell’ambiente delle gare d’auto, cono-
sciuto fra gli appassionati con il nome di
«El Gaucho».
Prima della partenza ieri mattina da
Mar del Plata aveva dichiarato che la
sua partecipazione al rally aveva tra
l’altro il significato di «un omaggio a
mio padre». Per poter partecipare alla
gara, il motociclista argentino aveva
fatto molti sacrifici economici, hanno
ricordato dopo i suoi amici, visto che
aveva per esempio venduto un appartamento.
Qualche ora fa, il 38/enne motociclista aveva scritto quello che sarebbe
stato il suo ultimo testo via twitter:
«Auguri a tutti. Grazie per i vostri
messaggi, sono pronto a dare tutto. Ciò
che non uccide, ci rafforza», sottolineava. In un altro messaggio, scritto
l’altro giorno, aveva d’altra parte ricordato che «il camion per l’assistenza
della mia moto ha sfortunatamente sbattuto ed è impossibile ripararlo. Ma non
mi arrendo - aveva anche promesso - ce
la metterò tutta e arriverò a Lima».
Ma la sua corsa è finita prima, nel
rispetto di quella maledizione che in 33
anni ha sempre accompagnato la Dakar.
SPORT 25
Lunedì 2 gennaio 2012
BASKET - LEGADUE L’ENEL DEVE RECUPERARE IL TERRENO PERDUTO SOPRATTUTTO IN CASA (3 KO) PER RIENTRARE NEL VIVO DELLA LOTTA AL VERTICE. L’ASSI CERCA I PUNTI DELLA TRANQUILLITÀ
GIOVEDÌ SI TORNA SUL PARQUET
Legadue: 14ª giornata: Assi Ostuni-Jesi (20,30)
Conad Bologna-Enel Brindisi (20,45).
Divisione nazionale A: 17ª giornata (20,30)
Napoli-Liomatic Bari; Adriatica Ruvo-Capo D’Orlando; Recanati-San Severo; Fabriano-Bawer Matera
Divisione Naz. B: 16ª giornata (20,30)
Soavegel Francavilla-Giuliano; Martina Franca-Ambrosia Bisceglie; Potenza 84-Roseto; Roma-Corato.
Divisione Naz. C: 15ª giornata
Catanzaro-Monopoli; Cus Taranto-Monteroni (ore 17);
Geofarma Mola-Monte di Procida; Napoli-Molfetta.
.
GIGANTI
Jimmie Lee
Hunter
(accanto) è
decisivo per le
sorti dell’Enel,
al pari
dell’ostunese
Jaka Koblucar
[foto Mario Gioia]
DOMENICA 8 GENNAIO - Legadue (18,15): Enel
Brindisi-Scafati; Brescia-Ostuni.
DNA: D’Orlando-Matera; S.Severo-Latina; Recanati-Ruvo; Liomatic Group Bari-Anagni.
DNB Roseto-Bernalda; Agrigento-Potenza; Granoro
Corato-Pescara; Scauri-Martina; Bisceglie- Francavilla.
DNC: Monopoli-Trani; Monteroni-Monte di Procida;
Molfetta-Geofarma Mola; Cus Taranto-Napoli.
Brindisi, è l’ora del salto di qualità
Ostuni, la strada è quella giusta: conquistare la permanenza non è un miraggio
FRANCO DE SIMONE
l BRINDISI. Due gare ancora e poi la
prima parte della regular season della
Legadue che, per la prima volta nella sua
storia vede allineate due squadre del Brindisino (Enel e Ostuni) sarà in archivio. E
mentre Brindisi (14 punti in classifica)
dovrà affrontare prima Bologna (8), sotto
le Due Torri e poi Scafati (14) al PalaElio,
l’Assi (10) al riavvio del campionato (5
gennaio) dopo la sosta natalizia dovrà vedersela con Jesi (12) per poi andare tre
giorni dopo a Brescia (16).
Un inizio d’anno niente male per le due
pugliesi, ma mentre Brindisi, il cui obiettivo è l’alta classifica, accusa un certo
ritardo sulla tabella di marcia (5 sconfitte,
delle quali tre in casa), l’Assi, da neo promossa, potrebbe essere sufficientemente
soddisfatta di quanto messo a segno finora. Anche se in un paio di occasioni ha
perso il treno della vittoria in volata. Ma il
suo traguardo finale, a maggio, è conquistare una tranquilla permanenza. E
per una squadra costretta a disputare le
sue gare interne lontano dalle mura amiche, è un risultato lusinghiero.
Potranno essere raggiunti gli obiettivi
delle Brindisine? Atteso che vantano entrambe coach di «prima fascia»: Piero
Bucchi a Brindisi e Franco Marcelletti ad
Ostuni, la risposta non può che essere
affermativa. Ed allora è giusto porsi una
domanda: che campionato è questa Legadue? Gli esperti dicono «livellato» e per
questo «difficile». Di certo si dovrà convenire che si continua a navigare a vista,
con l’intreccio di componenti diverse, in
casa e fuori, che possono determinare il
successo o la stagnazione di una squadra.
Se le gare le si guardano dall’esterno sembra che la Legadue presieduta da Marco
Bonamico sia ancora un movimento prestigioso, capace di proporre nomi di alto
livello, con giocatori stranieri di valore, di
alto rendimento. Ma, sull’altro piatto della bilancia è giusto dire alla tecnica si
aggiunge anche tantissimo agonismo. Da
qui la certezza che lo spettacolo basket è
salvaguardato.
Ed il bello è che entrambe le squadre del
Brindisino sono in grado di soddisfare
anche i palati più esigenti. Merito dei
rispettivi allenatori, ma anche di roster
che vantano atleti in grado di interpretare
con più che sufficiente tecnica la pallacanestro. In casa Brindisi, Jimmie Lee
Hunter (anche se sotto accusa) e Dejan
Borovnjak; nella squadra della Città Bian-
ca, Jaka Klobucar e Mareks Jurevicus.
Se i due europei di Marcelletti continueranno ad assicurare intensità offensiva, ed allo stesso tempo non disdegneranno di offrire incondizionata collaborazione difensiva, allora chiudere l’andata a 12 punti dovrebbe essere il programma minimo, anche perché con gli
italiani e Johnson e DiLiegro, il coach di
Caserta riesce a far quadrare i conti. Di
più, in tutta onestà, in questo suo primo
viaggio in Legadue all’Assi non si può
chiedere.
Ben diverso il discorso per ciò che concerne l’Enel Basket. In riva al Basso
Adriatico sono tutti convinti che i biancazzurri debbano osare. Non possono continuare a navigare a vista, accontentandosi di infilare la vittoria; le potenzialità
per far bene ci sono. Ma il fatto è che
Bucchi allena una squadra fatta di giocatori che non hanno mai lottato per un
traguardo importante: si sono sempre accontentati di vincere due gare al mese.
Cambiare questo tipo di mentalità è facile
a dirsi, non a farsi. Bucchi ci sta provando.
Da qui le maggiori difficoltà di Brindisi.
A Bologna, ad attenderla, ci sarà una
Conad che considerare dimessa costituirebbe un grosso errore. Bucchi, che fa
ritorno nella sua città, lo sa bene che Brett
Blizzard, con Andrea Pecile e Tre Alfie
Kelley non concederanno sconti.
Così come sa con altrettanta certezza
l’Assi, che s’appresta ad affrontare gli uomini di coach Cioppi (Michele Maggioli,
Mickey McConnell, Ryan Hoover), quanto
sarà impegnativo il riavvio delle ostilità.
Una cosa è certa: Brindisi e Assi vorranno
iniziare il nuovo anno con il botto.
DIVISIONE NAZIONALE A GIOVEDÌ SI CHIUDE IL GIRONE D’ANDATA DEL TERZO TORNEO NAZIONALE. OTTO SUCCESSI PER LA MATRICOLA LIOMATIC
Bari, doppia sorpresa: pubblico e primato
S. Severo si conferma ai vertici dopo l’esperienza negativa in Legadue. Matera e Ruvo, bassifondi da abbandonare
FRANCO CASTELLANO
l I canestri della Divisione nazionale A
concluderanno la metà del viaggio della
stagione regolare giovedì con la 17ª giornata. Di fatto non termina il girone di andata. Nel «misto» del nuovo campionato la
prima di ritorno (domenica, 18° turno) corrisponde alla quarta di andata.
Nella dimensione del torneo da mettere
in discussione la totale disomogeneità nei
valori tecnici delle 4 division. È una delle
situazioni da rivedere nella prossima stagione agonistica - gli under saranno 6 per
squadra - oltre al rispetto delle vicinanze
geografiche da tenere nella massima considerazione.
Quartetto appulo lucano - com’è noto inserito nella conference Centro Sud, diviso
tra division Sud Ovest (Matera) e Sud Est
(Bari, Ruvo e S.Severo). In questo «assembramento» pericoli e speranze in un torneo
abbastanza lungo.
Primi 16 turni in archivio: 8 i successi
della Liomatic Group Bari, 7 dell’Enoagrimm S.Severo, 6 della Bawer Matera, 2
dell’Adriatica Industriale Ruvo.
Nel trittico di testa del girone Sud Est la
matricola Bari. Sicuramente annata agonistica da plauso per il roster predisposto
da Giovanni Putignano, tecnico esperto e
capace. Imprevedibile e piacevolmente sorprendente la numerosa presenza di spettatori al PalaFlorio. Sette le vittorie interne
consecutive della Liomatic. Intanto Stevan
Lazovic ha interrotto il rapporto con la
società. Lunedì 23 gennaio alle ore 21 diretta
su Sportitalia 2 della partita Liomatic
Group Bari-Treviglio (20° turno).
San Severo sta disputando, dopo la retrocessione dalla Legadue, un buon campionato. Attende il rientro del bravo Rugolo
(dieci giorni?). Completato il roster con l’arrivo del giovane sanseverino Petruzzelli,
proveniente dal Rimini. Spiragli di miglioramento per il collettivo del bravo tecnico
potentino Antonio Paternoster.
Nelle due division meridionali maglie
nere per Matera e Ruvo. Stranezze da...
division! Bugiarda la posizione dei materani di coach Ponticiello. Giostra in un gi-
rone di ferro, in compagnia, tra le altre, di
Ferentino, Napoli, Capo D’Orlando! In alcune occasioni ha sciupato sfide già vinte.
Un vero peccato. I compagni di Vico possono e devono fare di più.
Al di là della bassa classifica l’Adriatica
Industriale Ruvo ha subito e continua a
subire contrarietà di tutti i tipi. Ad un recente passato positivo corrisponde l’attuale
negatività, causata anche da fattori non
proprio tecnici. Fruttuoso comunque il lancio dei giovani: Tommaso Laquintana (classe ’95), playmaker nato a Monopoli, Pasquale De Martino, ala ventenne, Daniele Merletto da Matera, 19 anni a maggio. Fattore
confortevole, enorme merito dell’allenatore Giulio Cadeo e del vice Dimitri Patella.
La formula
Playoff & playout
Da tenere presente nella DNA - sia la classifica delle conference
che quella delle division.
Le quattro squadre migliori classificate di ciascuna conference - due
per raggruppamento o
division - andranno ai
playoff, mentre le due
peggiori cadranno negli
inghippi dei playout.
Dalle classifiche delle
quattro division andranno ai playoff - direttamente ai quarti - le prime, seguite dalle seconde; le ultime disputeranno i giochi permanenza.
Dai playoff tre squadre
da promuovere nella Legadue, solo una retrocederà nella Dnb attraverso i playout.
A1 DONNE DIECI MATCH IN UN MESE PER IL CRAS. GIOVEDÌ IL QUARTO DI COPPA ITALIA CON POZZUOLI, DOMENICA IL CAMPIONATO, L’11 L‘EUROLEGA
Taranto, inizia il tour de force
RECUPERATA Michelle Greco, importante il suo rientro
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l TARANTO. Anno nuovo e subito impegni da
dentro o fuori. Per il Cras Taranto le festività sono
finite il 31 dicembre, quando la squadra si è ritrovata agli ordini di Roberto Ricchini, rientrato a
Taranto dalla tre giorni romana dedicata alla nazionale. Si è tornati a lavoro tra piccole e grandi
novità della società che da anni fa sognare gli sportivi tarantini. Le ultime sono il Cras Store, il negozio
nel quale è possibile acquistare maglie da gioco,
abbigliamento e gadget rigorosamente rossoblù, e la
vendita del secondo album delle figurine delle squadre di A1 e A2 promosso dalla Lega femminile.
L’entusiasmo della città si farà sentire già giovedì
sera, quando il Cras sarà di fronte al primo bivio: al
PalaMazzola (20.30) arriverà il Pozzuoli per il ritorno dei quarti di Coppa Italia (62-64 all’andata).
Per accedere alle Final four (17 e 18 marzo) servirà
vincere o al massimo perdere con un solo punto di
scarto. Domenica riprenderà il campionato, con
l’ultima giornata di andata contro la matricola Cagliari. Il Cras aspira a chiudere da capolista solitario, conquistando il titolo di campione d’inverno
(seguono a -2 Schio, dove si giocherà la sfida successiva, e Umbertide).
Mercoledì 11 il match-chiave di Eurolega. A Kosice, in Slovacchia contro la quarta forza del girone
C, Taranto deve vincere per risalire dalla sesta
posizione e sperare, quando mancheranno altre tre
partite (con la capolista Cracovia, Mosca e Madrid),
di entrare nelle prime 5 posizioni che assicurano il
passaggio alla fase successiva.
All’andata le slovacche espugnarono il PalaMazzola, ma affrontarono un Cras diverso rispetto a
quello che a dicembre ha vinto 6 gare su 7. Ora la
squadra sta iniziando non solo a migliorare nel
gioco, ma finalmente è al completo. Messi da parte
gli infortuni che hanno funestato la prima fetta di
stagione, Ricchini ha a disposizione la squadra intera. Tutte arruolabili per un tour de force che dal 5
gennaio al 5 febbraio prevede ben 10 partite. E il Cras
del 2012 vuole continuare a competere su tre fronti.
Angelo Loreto
26 SPORT
Lunedì 2 gennaio 2012
VOLLEY A 2 UOMINI RETROCESSA A MAGGIO, LA NEW MATER RIVUOLE IN FRETTA LA MASSIMA SERIE. ANCHE GLI ADRIATICI SI FANNO SOTTO E CONQUISTANO UN POSTO AL SOLE
Castellana
sogni d’autore
Umile Molfetta
È già al potere
Un solo obiettivo: A1 e subito
Dopo la promozione i «colpacci»
l CASTELLANA. Un anno in
agrodolce: il 2011 comincia con
grande sconforto e termina sotto
altri auspici. Oggi la New Mater è
a un solo punto dalla capolista
Segrate, inseguita e finanche raggiunta, ma sembra pronta a spiccare il volo per conquistare la prima piazza, l'unica a garantire il
passaggio diretto di categoria.
Impossibile dimenticare la
marcia a ritmo scudetto della banda di mister Gulinelli conclusa a
Treviso con la classica vittoria di
Pirro. Si retrocede dall'A1 con il
rimpianto di aver buttato il campionato nella prima parte della
stagione. Ma la massima serie è
salutata con la convinzione di poterla rivederla. Proprio la Sisley,
in procinto di scomparire, sembra
essere l'ancora di salvezza della
Bcc-Nep, speranzosa fino all'ultimo giorno di un ripescaggio. Invece il sodalizio pugliese inghiotte
l'ennesimo boccone amaro e si rituffa in A2 allestendo una squadra
stratosferica per nomi e qualità.
La conduzione tecnica è affidata a coach Monti il quale può fare
affidamento sui confermati Milushev, Rodriguez, Falaschi e Torre,
sui nuovi arrivi Cazzaniga, Maric,
Salgado, Elia e Ricciardello e sui
rientranti Castellano e Giosa. Dopo tre giornate la svolta: con soli
quattro punti all'attivo il patron
Vinella, con un atto di forza e grande coraggio, dà il ben servito all'allenatore e al ds Primavera affidando la squadra al «Mago di
Turi» Di Pinto.
Le vittorie, perfettamente unite
come i vagoni di un treno, fanno
filare la Bcc-Nep. L'A1 è lì dietro
l'angolo, oltre l'alba del nuovo anno. E con esso ci sono tutti gli altri
sogni, come un nuovo palasport,
più capiente ed efficiente, pronto
ad ospitare l'Olimpo del volley.
Mai come questa volta sarà fondamentale centrare il salto di categoria perché la sensazione è che,
fallito l'unico obiettivo stagionale,
qualcuno possa perdere l'entusiasmo e con esso scompaia il connubio tra questo sport e una città
divenuta famosa prima per le
grotte, poi per la pallavolo.
Gianluca Cascione
BILANCI
E PREVISIONI
Alcuni protagonisti
di Castellana e
Molfetta. Nei
riquadri sotto,
Brown (San Vito) e
Flammini (Matera)
l MOLFETTA. Una cosa i Maya
non l’avevano prevista: che la Pallavolo Molfetta dovesse fare le
scarpe a società di un certo lignaggio per accomodarsi nei piani alti della A2. Certo, avranno
avuto molti e più impellenti «pensieri filosofici», però i molfettesi
hanno sorvolato su previsioni e
profezie. Gli unici mantra del
gruppo biancorosso del presidente Antonio Antonaci sono stati
lavoro, salvezza e umiltà.
E così la favola della Pallavolo
Molfetta nell’anno andato in soffitta si è conclusa con un piazzamento da club rivelazione (ora
al quinto posto con 31 punti a pari
merito con Che Banca! Milano,
dopo la sconfitta esterna con Città
di Castello) e la conquista dei
quarti di Coppa Italia (l’11 gennaio in casa proprio contro il Che
Banca! Milano), il miglior risultato nella storia del volley cittadino da 50 anni.
A ben guardare, quelli che ci
hanno azzeccato di più – e solo
sulla base di comprovata e scientifica esperienza personale e sag-
gezza da chi ci ha sbattuto la testa
– sono stati i caucasici uomini in
pantaloncini e scarpe da ginnastica, che in quanto a studi pratici
della tecnica e preparazione in
senso stretto, fanno invidia a tutti
i Nostradamus della terra. E porta la firma del capitano Massimo
Botti la serafica e naturale presa
di coscienza che «non si possono
vincere tutte le partite», o che
«non possiamo essere tutti e sempre al 100%, mi preoccuperei se
fosse così»; o ancora che «non tutto sarà come vogliamo che sia». E
ci ha azzeccato. Vabbè, forse il
compito era meno arduo rispetto
ai Maya, però il coraggio delle
proprie idee fa sempre guadagnare punti. La Pallavolo Molfetta
(prossimo impegno il 5 gennaio in
casa contro il Club Italia Roma)
può solo essere soddisfatta dei tasselli che hanno lastricato il cammino. Tutte le tessere hanno una
targa. Piccola ma dal valore immenso: impegno, lavoro, sudore e
costanza. E questi valori non si
smarriscono. Nonostante i Maya.
Marianna La Forgia
A 2 DONNE LE BRINDISINE ATTESE AL RISCATTO, MA TOCCA ALLE LUCANE L’IMPRESA PIÙ DIFFICILE: ABBANDONARE L’ULTIMO POSTO
Aria di doppia rinascita
San Vito e Matera: nuovi volti per scongiurare il baratro
l SAN VITO DEI NORMANNI. In casa Cedat 85
San Vito si spera che col 2011 siano andate in
archivio anche le difficoltà di inizio stagione.
Da domenica prossima si riparte. In calendario,
un turno importante per la A2 donne: reduci
dalla rigenerante vittoria di Santo Stefano, sul
campo del Sala Consilina, per le sanvitesi sarà
l’occasione per dimostrare – in casa, contro
Frosinone - che la rotta è stata invertita. Ne ha
bisogno la classifica, che rimane preoccupante,
ne ha bisogno il morale di squadra e tifosi.
Questi giorni di festa sono stati impiegati per
operare qualche ritocco alla rosa. L’obiettivo è
di dare più peso in attacco. È proprio lì, in quel
reparto, che si è sofferto maggiormente finora.
«Sono gli ultimi giorni a disposizione di tutte le
società – afferma il direttore sportivo del sodalizio sanvitese, Enzo Errico – per apportare
qualche aggiustamento. Ne abbiamo parlato
con il tecnico e stiamo valutando alcune pos-
sibilità. Non è facile per noi, perché c’è da non
perdere di vista gli equilibri di bilancio».
Una Cedat 85, dunque, vigile ed attenta. Il
campionato è in prossimità del giro di boa e si è
ben consapevoli della forza, propria e degli
altri. Indubbiamente qualcosa potrebbe cambiare, anche nelle altre squadre, e questo non
contribuisce a dare certezze sulle possibilità –
nel girone di ritorno – di tirarsi definitivamente fuori dalle secche. «In ogni caso – aggiunge Errico – noi dobbiamo accrescere l’autostima. La squadra ha già dato prova di poter
tirar fuori dal cilindro prestazioni di rilievo. È
accaduto a Sala Consilina, dove è stata capace
di ribaltare, in trasferta e su un campo non
facile, un pesante punteggio iniziale».
Il futuro? «Cerchiamo di dipingerlo più di
rosa», è l’auspicio del ds e degli altri dirigenti
sanvitesi.
Raffaele Romano
l MATERA. Cinque punti e ultimo posto in classifica, una rosa
scarna e poco competitiva, un gioco che fatica a decollare; ma l’ottimismo resta immutato. Nonostante il magro bottino delle prime
tredici gare di campionato, in casa
Time Volley Matera non si perdono le speranze di riacciuffare il
treno che conduce alla salvezza,
ad oggi lontana ma non impossibile. Il tentativo di scalata partirà già nei primi giorni del 2012,
quando il presidente Michele
Frangione ufficializzerà gli acquisti di due giocatrici di peso e pronte a fare la differenza.
La squadra di Gianni D’Onghia,
che riprenderà gli allenamenti già
quest’oggi, dovrebbe quindi esse-
re al completo per la prima giornata di ritorno, nella gara casalinga di domenica 22 gennaio con
il Mercato San Severino.
Intanto, va in archivio è un anno costellato da alti e bassi: il lusinghiero sesto posto, ad una manciata di punti dai playoff, con cui è
stato chiuso l’ultimo campionato,
è stato seguito da un’estate travagliata e caratterizzata da tanti
problemi di natura societaria ed
economica, messi ancora più a nudo ad ottobre con il disimpegno
della proprietà e main sponsor
Master Group. I dirigenti materani, con a capo il presidente Michele Frangione, hanno così allestito alla men peggio una squadra con poche risorse economiche
e che non si è finora rivelata all’altezza della situazione, alla luce dei
tre punti conquistati a tavolino
con il Forlì e dell’unica vittoria
conseguita sul campo al tie break
domenica 18 dicembre con il Verona.
Dunque, nel 2012 si corre ai ripari per provare a difendere fino
in fondo un traguardo faticosamente raggiunto negli anni, ma
forse ancora non apprezzato come
merita dalla città e dal tessuto imprenditoriale, che continuano ad
apparire latitanti. E, senza l’aiuto
di nessuno, assicurano in società,
la pazienza del gruppo dirigenziale materano è destinata a terminare.
Nanni Veglia
B 1 E B 2 UOMINI SQUINZANO E MARTINA PRENOTANO IL «SALTO» DI CATEGORIA B1 E B2 DONNE IL PRIMADONNA SI RITUFFA IN CAMPIONATO PER TENTARE LA SCALATA
Una favola chiamata Coserplast
Matera a sorpresa in vetta, ma Foggia non delude
l Coserplast Matera in grande
spolvero in B1, Parsec3.26 Squinzano e Martina grandi avversarie nel gruppo H di B 2 e destinati
probabilmente a contendersi il
salto diretto di categoria (ma
molto dipenderà dal loro rendimento negli ultimi tre match di
andata). Domar Altamura e Nicodemo Arredamenti Lauria a
caccia di un posto al sole, sempre
in quarta serie nazionale, rispettivamente nei gironi G ed I. Sono
queste le squadre pugliesi e lucane che si sono messe maggiormente in mostra nei primi dieci
turni di campionato, in ambito
maschile.
In B1, si sapeva che il Matera
avesse allestito un team assai
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quadrato, ma i favori del pronostico andavano ad altre compagini, soprattutto al Brolo. Ebbene, la Coserplast ha sin qui fatto
meglio di tutti, conquistando otto vittorie su altrettanti incontri
disputati, due per 3-0, due per 3-1
e quattro al tiebreak. Bene si è sin
qui comportato anche lo Zammararo Sportlab Foggia, che è
terzo in graduatoria a -4 dalla
compagine della città dei sassi ed
a -1 dal vice capolista Ortona. In
quarta posizione, per adesso fuori dalla zona playoff, figura il Medical Center Potenza, che era attesissimo alla vigilia e dal quale
sarebbe stato lecito attendersi
qualcosa in più. I giochi, però,
sono ancora aperti.
Nel rispetto delle previsioni
sta marciando l’Ugento, che ha
anche messo a segno un colpo
gobbo ai danni del Brolo, strappando un punto all’Ortona ed un
set a tutte le big. Peccato che il
torneo veda in lizza, dopo il forfait del Paola, che si aggiunge a
quelli registratisi prima del via,
undici team e non quattordici.
Nel gruppo H di B2, comanda
lo Squinzano, che ha messo in
saccoccia 28 lunghezze sulle 30
disponibili, arrendendosi in una
sola partita al tiebreak. Il Martina, però, ha tenuto il passo della Parsec3.26 ed accusa un solo
punto di ritardo. L’Aurispa Alessano, che è terzo, dovrebbe lottare con il Cus Napoli (-1), la Neo
Filanto Casarano (-2) ed il Montella (-3) per restare sul podio.
Altamura e Lauria occupano
la terza piazza nei rispettivi
gruppi.
Antonio Calò
Bari riprova a inseguire il Paradiso
Nell’Azzurra il futuro è cominciato
l Archiviate le feste, tornano a
rianimarsi le palestre in vista della ripresa dell’attività agonistica,
prevista per il prossimo week
end. Nel girone D di B1 femminile
di pallavolo, reduce dalla doppia
vittoria sull’Azzurra Annuariovolley.it Molfetta che ha fruttato
la qualificazione agli ottavi di
coppa Italia, il Primadonna Bari
Volley si accinge a rituffarsi in
campionato con i propositi di risalire verso posizioni privilegiate
della classifica. In tale ottica assolutamente da vincere è il match
casalingo di domenica prossima
contro il Tremestieri Etneo, avversario alla portata delle ragazze allenate da Roberto Brattoli.
Buoni propositi anche a Po-
tenza, dove l’Ecosunpower, impegnata sul campo del Pesaro,
tenterà di aprire il 2012 nel modo
più brillante. La formazione allenata da Marcello Sarcinella, nel
rush di fine anno, ha subito un
rallentamento in classifica, a causa del doppio stop contro Marsala
e Falconara.
Sapore di riscatto anche in casa dell’Svp San Pietro Vernotico che, a parte i punti conquistati nei tiebreak persi con Marsala e Torre San Patrizio, non conosce il sapore della vittoria dal
lontano 12 novembre (colpo esterno ad Ancona). Sabato prossimo,
a Falconara, il 6+1 di Carratù deve cercare di dare la sterzata.
Infine, l’Azzurra Annuariovol-
ley.it Molfetta si rimette in marcia (dopo aver osservato una pausa più lunga delle altre, per il
turno di riposo imposto dal calendario lo scorso 17 dicembre),
affrontando, sul campo amico, il
Casette d’Ete. Domenica prossima inizia il nuovo corso per le
ragazze di Annagrazia Matera,
pronte con tanto carattere e volontà a fronteggiare l’emergenza,
dopo i trasferimenti di Bottiglione e Spassova.
Grande attesa anche per la ripresa del girone H di B2. Nel prossimo turno, fari puntati sull’altra
stracittadina di Potenza, tra
l’Elencosi Livi e il Giocoleria
Asci, con la prima che cerca punti
per la corsa ai playoff e l’altra per
allontanarsi dalla zona rossa.
Chiudono il programma Corporelle Potenza-Montella, Betitaly
Maglie-Fari Salerno, Acqua
Amata Turi-Aversa.
Saverio Fragassi
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TxPlHfSzNh2Zi12rFZ2OoCQ=
IN VIAGGIO 27
Lunedì 2 gennaio 2012
METEO
NAVI
IL TEMPO IN ITALIA
Luned
OGGI
ì
DOMANI
2
Genna
io
ALGHERO
9 15
ANCONA
-2 15
PESCARA
0 16
PISA
2 14
POTENZA
1 12
R. CALABRIA
9 17
7
11 17
CENTRO
Nubi con piogge sulle
regioni centrali tirreniche e sulla Sardegna
SUD
Variabile sulle regioni
del Mezzogiorno
LECCE
BA
BR
LE
MT
0 10
-3
CAGLIARI
BT
PZ
0 11
NORD
Nuvolosità compatta
sulle regioni settentrionali
TA
Venti
sud
orientali
15
14
16
15
19
16
11
12
14
16
O
S.M. LEUCA
9 13
3 14
TARANTO
4 14
GENOVA
9 14
TORINO
1
L’AQUILA
-2 10
TRIESTE
5 11
3 16
VENEZIA
1
8
COMPAGNIA
11 17
VERONA
1
8
ALBANIA
BR
PZ
LE
MT
E
TA
Venti
in rotazione
da nord
N
E
Mari
poco
mossi
Variabile su entrambe le regioni
L’OROSCOPO
Ariete
21/3-20/4
Se siete in coppia, avrete una
bella notizia dal vostro partner. I single cominceranno a
frequentare una persona conosciuta a Capodanno. La
fortuna è al massimo.
Toro
21/4-20/5
In amore, bene le coppie. Chi
è single dovrebbe fare piazza
pulita di tutte le delusioni
avute in campo sentimentale
nel 2011, un nuovo anno è iniziato. Salute ok.
Gemelli
21/5-21/6
Dialogo e comunicazione saranno importanti per la vostra relazione futura. Se siete
single, prendete atto della vostra solitudine e datevi da
fare. Umore ottimo.
Cancro
Bilancia
23/9-22/10
Lasciatevi guidare dall’istinto senza alcun timore,
scoprirete che c’è un piacere
sottile nell’abbandonarsi alle
proprie sensazioni. Attenzione all’alimentazione.
Scorpione 23/10-22/11
La creatività vi accompagnerà per tutta la giornata.
Approfittatene per organizzare con il partner qualcosa
di speciale. Più intraprendenti i single. Afrodite ok.
Sagittario 23/11-22/12
Occasione da non perdere
per i single, coglietela al volo.
Per le coppie un po’stanche si
creerà l’atmosfera giusta per
far riesplodere la passione.
Salute al top.
Capricorno 23/12-20/1
Forse sarà un’avventura, ma
potrà essere comunque l’occasione giusta per iniziare al
meglio il nuovo anno. Curate
di più il look dopo gli stravizi
delle feste.
Se siete in coppia e avete qualche rimprovero da muovere
alla persona amata, fatelo
senza timore. Vita privata dei
single molto movimentata.
Dea bendata amica.
23/7-23/8
Siate più dolci e affettuosi nei
confronti del partner, avrà bisogno del vostro supporto.
Nuove e forti emozioni per
alcuni single. Svolgete sana
attività fisica.
Vergine
24/8-22/9
Siete davvero irresistibili,
merito di questi giorni di
relax passati in famiglia e in
compagnia del vostro amore.
Serata interessante per i single. Salute buona.
Mari
da mossi
a molto mossi
PREVISIONE
Nuvoloso con precipitazioni
08.00 22.00 DUBROVNIK
L MA M G V S D
P. LORUSSO
08.00 23.00 DURAZZO
08.00 23.00 DURAZZO
L MA M G V S D
L MA M G V S D
AGESTEA
P. LORUSSO
L MA M G V
MORFIMARE
FREQUENZA
AGENZIA
MONTENEGRO
08.00 22.00 BAR
SVETI STEVAN
PORTO DI BRINDISI
ANDATA RITORNO DESTINAZIONE
07.00
07.00
07.00
18.00
18.00
18.00
23.00
23.00
23.00
12.00
12.00
12.00
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
F. AVERSA
TITI SHIPPING
EUROBULK
F. AVERSA
TITI SHIPPING
EUROBULK
ENDEAVOR LINES 07.00
AUGODIMOS
08.00
SNAV
12.00
EUR. SEA WAYS 15.15
ENDEAVOR LINES 18.30
11.00
19.00
14.00
21.30
21.00
CORFU’
IGOUMENITSA
CEFALONIA
PATRASSO
ZANTE
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
DI. SHIPPING
F. AVERSA
SEAGATE
EUROMARE
DI. SHIPPING
11.30
11.30
07.30
07.30
CESME
CESME
CESME
CESME
MG
LS
LM
GS
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
AUGODIMOS
MED GLORY
RED STAR FERRIES
AUGODIMOS
MED GLORY
RED STAR FERRIES
GRECIA
TURCHIA
MARMARA LINES 11.45
MARMARA LINES 12.45
MARMARA LINES 07.00
MARMARA LINES 06.30
AEREI
22/6-22/7
Leone
S
PORTRANS
MORFIMARE
P. LORUSSO
9
14
14
15
16
19
16
11
12
16
14
O
S
PREVISIONE
DOMIZIANA
IONIS
5 17
BA
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
ALBANIA
FIRENZE
Temperature
N
MARKO POLO
CATANIA
BT
AGENZIA
CROAZIA
3 13
8
6
11
9
9
7
5
6
9
9
FREQUENZA
BLUE HORIZON 08.00 20.00 IGOUMENITSA-PATRASSO
IONIAN KING
09.00 18.30 IGOUMENITSA-PATRASSO
POLARIS
07.30 19.00 CORFÙ
ROMA
Andria
Bari
Barletta
Brindisi
Foggia
Lecce
Matera
Potenza
Taranto
Trani
ANDATA RITORNO DESTINAZIONE
GRECIA
2 10
DOMANI
FG
COMPAGNIA
CAMPOBASSO
MESSINA
4
9
8
4
4
2
5
8
6
2 15
PERUGIA
8 15
Bari
Barletta
Brindisi
Foggia
Lecce
Matera
Potenza
Taranto
Trani
NAPOLI
9
4 14
BARI
7
BRINDISI
IL TEMPO IN PUGLIA E BASILICATA
Temperature
OGGI
Andria
6
1
11 18
2
BOLZANO
MILANO
PALERMO
AOSTA
BOLOGNA
FG
PORTO DI BARI
TEMPERATURE
Acquario
21/1-19/2
Fascino e seduzione soprattutto in serata. Avrete l’impressione di sognare, un’aura
magica circonderà la vostra
giornata amorosa. Sarete baciati dalla fortuna.
Pesci
20/2-20/3
La vita da single comincia a
pesare: abbiate meno paura a
lasciarvi andare. L’inizio del
nuovo anno porterà la serenità necessaria per lanciarsi
in nuove sfide professionali.
MALTA
BARI
COMPAGNIA
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
BERGAMO
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
........ (08.05) G S
90’
06.30 (09.55) MA ME G V S 90’
08.30 (13.50) S
90’
........... (08.10) G S
90’
13.15 (12.50) V
90’
14.15 (13.50) S
90’
14.35 (19.25) D
115’
15.30 (12.40) L
115’
21.00 (20.35) L MA ME G V S D 90’
21.20 (20.55) D
115’
18.05 (11.25) MA V
.......... (12.15) V
135’
135’
08.15 (07.50)
12.00 (11.35)
14.30 (13.45)
22.30 (22.10)
22.35 (22.10)
60’
80’
60’
80’
80’
BOLOGNA
RYANAIR
RYANAIR
ALITALIA
RYANAIR
RYANAIR
L MA ME G V S
D
LMA ME G V
V
D
BUCAREST
WIZZ
WIZZ
08.30 (08.00) L V
18.20 (17.50) ME
165’
165’
BUDAPEST
WIZZ
22.20 (21.50) MA
85’
CAGLIARI
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
10.20 (13.25) L ME
18.05 (17.40) V
18.30 (21.35) S
85’
85’
85’
CATANIA
BLU-EXPRESS.COM
BLU-EXPRESS.COM
BLU-EXPRESS.COM
20.00 (19.10) V
21.20 (20.55) L MA ME G
21.50 (21.25) D
70’
70’
70’
COLONIA
GERMANWINGS
GERMANWINGS
12.50 (12.15) D
13.45 (13.10) V
135’
135’
DUSSELDORF WEEZE
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
07.00 (12.10) MA
19.10 (18.45) S
20.25 (20) G
150’
150’
150’
TRENITALIA Call center 89.20.21 - www.ferroviedellostato.it
AEREI 080/580.02.00; 0831/41.17.206 - www.aeroportidipuglia.it
AUTOLINEE Marozzi 080/5790211 - 080/556.24.46 - Scoppio-Etna:
080/348.28.16 080/374.11.18 - Miccolis: 099/4704451 - 080/531.53.34 - Sita:
199.730.749 - Marino: 199.800.100
RYANAIR
130
130
130’
16.05 (19.20) L ME V
85’
LONDRA STANSTED
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
06.35 (12.40)
10.05 (16.10)
14.15 (20.20)
19.55 (19.30)
D
D
L ME V
M
115’
115’
115’
115’
MADRID
RYANAIR
80’
80’
06.40 (.........) L MA ME G V
......... (08.25) L G
09.00 (.........) S
09.20 (.........) L MA ME G V
09.25 (08.25) L G S
(........) (10.25) MA S D
12.25 (11.40.) LMA ME GV SD
15.15 (14.30) L MA ME G V
17.20 (16.25) LMA ME G V S D
19.40. (16.50) L MA ME G V D
19.40 (08.30) L MA ME
........ ..(22.25) ME G V
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
MILANO MALPENSA
ALITALIA
ALITALIA
EASYJET
EASYJET
ALITALIA
EASYJET
ALITALIA
09.40 (09.00)
10.40 (10.00)
14.05 (13.30)
16.20 (15.45)
18.45 (18.05)
18.55 (18.20)
19.45 (19.05)
L MA ME G V S
D
S
L ME G V D
S
S
L MA ME G V D
95’
95’
95’
95’
95’
95’
95’
MONACO
LUFTHANSA
LUFTHANSA
AIRBERLIN
11.55 (11.05) L MA ME G V S D100’
13.00 (12.05) S
100’
14.15 (11.05) L
115’
PALERMO
BLU-EXPRESS.COM
BLU-EXPRESS.COM
15.00 (14.30) D
17.00 (16.35) MA G
65’
65’
06.55 (12.10) G
10.00 (15.15) L ME V
10.20 (15.35) S D
150’
150’
150’
PISA
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
12.15 (11.50) L V
17.30 (15.45) M G S
17.00 (16.35) L ME V
85’
85’
85’
21.50 (21.20) M D
115’
PRAGA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
08.35 (08.10) L MA ME G V S D 60’
21.05 (20.40) L MA ME G V S D 60’
....... (09.55) L MA ME G V S D 70’
06.50 (11.10) L MA ME G V S D 70’
07.20 (.........) L MA ME G
70’
11.15 (14.20.) L MA ME G V S D 70’
12.15 (18.30) L D
70’
15.05 (21.40) L MA ME G V S 70
19.20 (22.35) L MA ME G V S D 70’
STOCCARDA
GERMANWINGS
GERMANWINGS
13.15 (12.40) V
17 (16.25) D
115’
115’
TIMISOARA
18.50 (18.25) G
170’
CARPATAIR
L MA ME S
V
GD
GD
50’
50’
50’
50’
TORINO
RYANAIR
RYANAIR
ALITALIA
ALITALIA
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
06.50 (10.40)
10.20 (14.10)
14.25 (13.40)
14.55 (14.10)
18.30 (22.20)
19.45 (23.35)
19.50 (23.40)
S
MA G
L MA ME V
D
MA
ME
LVD
105’
105’
105’
105’
115’
105’
105’
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
6.30 (09.35)
10.20 (13.25)
11.10 (14.15)
13.05 (16.20)
12.35 (13.55)
20.40 (23.40)
L ME V
V
S
D
MG
D
80’
80’
80’
80’
80’
80’
16.00 (15.15) L M ME V S
...........(16.10) G
80’
80’
VERONA
AIR ITALY
AIR ITALY
RYANAIR
RYANAIR
HELVETIC
COMPAGNIA
13.45 (13.05) L ME V
150’
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
S
L MA ME G V
D
L ME V
75’
75’
80’
80’
08.45 (22.00) L MA ME G V S D110’
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
08.45 (08.20)
12.40 (12.15)
14.10 (17.35)
17.20 (16.55)
17.25 (17.00)
22.25 (22.00)
L MA ME G V D
S
MA S
ME
L ME G V D
LVD
90’
90’
90’
90’
90’
90’
08.15 (07.50)
08.20 (07.55)
16.45 (16.20)
18.45 (18.20)
20.00 (23.25)
20.30 (23.55)
22.20 (21.55)
V
D
MA G S
ME
D
LV
L ME V
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
06.25 (11.50) V
06.30 (12.10) ME
19.40 (19.15) L
150’
150’
150’
GINEVRA
EASYJET
EASYJET
ALITALIA
11.40 (10.55) L MA ME G V S D 90’
ALITALIA
21.35 (20.50) L MA ME G V D 95’
MILANO MALPENSA
EASYJET
10.10 (09.40) S
100’
EASYJET
13.50 (13.20) L MA ME G V
100’
EASYJET
15.00 (14.30) D
100’
AIRONE
16.05 (11.55) S
100’
AIRONE
17.05 (16.30) L MA G V D
100’
14.20 (11.55) G D
105’
RYANAIR
09.05 (08.40) L MA G S
95’
RYANAIR
21.55 (21.30) L ME V D
95’
RYANAIR
22.20 (21.55 L ME D
95’
AIRBERLIN
PISA
RYANAIR
09.15 (08.50) L MA ME G V S 80’
RYANAIR
10.15 (09.50) D
RYANAIR
17.45 (17.20) L MA ME G V S D 80’
80’
ALITALIA
06.50 (10.35) L MA ME G V S D ’70
ALITALIA
08.00 (17.15) L
ALITALIA
11.20 (14.30) L MA ME G V S D 80’
ALITALIA
15.15 (18.30) L MA ME G V S D ’70
ALITALIA
19.15 (22.40) L MA ME G V S D ’70
TORINO
RYANAIR
07.30 (19.35) L
130’
RYANAIR
15.15 (19.35) D
130’
RYANAIR
09.15 (12.50) G
130’
RYANAIR
10.45 (14.10) D
130’
RYANAIR
12.15 (15.50) L V
130’
RYANAIR
13.50 (17.25) ME
130’
ALITALIA
12.05 (11.25) D
70’
ALITALIA
12.05 (12.15) MA S
70’
RYANAIR
06.45 (10.20) D
105’
RYANAIR
13.40 (17.35) G
105’
RYANAIR
16.30 (20.05) L V
105’
AIRBERLIN
16.05 (15.20) L V
115’
HELVETIC
20.35 (19.50) L
70’
VENEZIA
VERONA
ZURIGO
FOGGIA
COMPAGNIA
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
ISOLE TREMITI
14.30 (14.00) ME
17.50 (17.15) S
120’
120’
GIRONA BARCELLONA
RYANAIR
RYANAIR
125’
MILANO LINATE
TREVISO
BRUXELLES CHARLEROI
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
125’
20.55 (20.30) L G
ROMA FIUMICINO
09.10 (08.20)
14.50 (19.20)
16.20 (19.25)
20.45 (23.50)
BERGAMO
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
06.50 (13.20) MA S
RYANAIR
ROMA CIAMPINO
VENEZIA
ALITALIA
ALITALIA
RYANAIR
MONACO
TREVISO
BOLOGNA
ROMA CIAMPINO
RYANAIR
RYANAIR
09.50 (09.20)
17.30 (17.00)
21.30 (21.00)
22.20 (21.50)
BRINDISI
PARIGI
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
BELLEAIR
BELLEAIR
BELLEAIR
BELLEAIR
LONDRA STANSTED
ZURIGO
ROMA FIUMICINO
09.20 (08.55) L
17.15 (16.50) MA
18.30 (23.05) G
GENOVA
NUMERI
ALITALIA
ALITALIA
AIR ITALY
AIR ITALY
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
AIR ITALY
MERIDIANA FLY
ALITALIA
WIZZ
FRANCOFORTE
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
21.25 (21.00) S
22.00 (21.35) MA
MILANO LINATE
BERLINO
AIRBERLIN
AIRBERLIN
RYANAIR
RYANAIR
TIRANA
11.05 (10.40) D
17.50 (22.25) ME
140’
140’
ALIDAUNIA
08.40 (..........) L MA ME G V S D 20’
ALIDAUNIA
15.30 (09.30) MA ME G S D
20’
ALIDAUNIA
15.30 (09.50 ) L V
20’
ALIDAUNIA
........... (16.20) MA ME G S D
20’
ALIDAUNIA
........... (16.40) L S
20’
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+T4SyB7hFQXvJ2/7I6oeFxns=
LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887
Lunedì 2 gennaio 2012
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NARDÒ GREGORIO DURANTE, 33 ANNI, ERA DETENUTO DA APRILE NEL CARCERE DI TRANI
Muore in cella
ora s’indaga
La famiglia accusa i medici della prigione
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Il padre Giuseppe «Pippi»
sta scontando l’ergastolo
quale esecutore materiale
dell’omicidio di Renata Fonte
CITY TERMINAL
Le guide turistiche
«Tariffa di 30 euro
per tutti i visitatori»
SERVIZIO A PAGINA V >>
VALERIO ALLE PAGINE II-III >>
L’ALBA DEL 2012 PESANTE BILANCIO DEI FESTEGGIAMENTI NEL SALENTO. TRE PERSONE SONO RICOVERATE IN PROGNOSI RISERVATA. IN OSPEDALE ANCHE QUATTRO BAMBINI
Botti di Capodanno, undici feriti
Incidenti stradali a Lecce e Gallipoli. Un marocchino si schianta contro un palo del filobus
Grave una 32enne
di Liazzanello
caduta per terra mentre
ballava su un tavolo
TAURISANO
Due incendi
danneggiano
presepe e furgone
SERVIZIO A PAGINA VII >>
l Undici feriti per le esplosioni dei botti e tre persone
finite in prognosi riservata.
Questo il bilancio della prima
giornata del nuovo anno.
Quattro bambini con meno
di dieci anni sono finiti negli
ospedali di Tricase, Lecce e Casarano per ustioni lievi al volto
ed alle mani.. Una 32enne di
Lizzanello è finita in prognosi
riservata per essere caduta dal
tavolo del soggiorno sul quale
stava ballando. Ieri sera incidente con quattro feriti lievi
sulla strada che porta da Lecce
ad Arnesano. Nella mattinata
di ieri un marocchino è finito
contro un palo del filobus. A
Gallipoli si ribalta un’auto, due
cartapestai salvi per miracolo.
UGENTO
Rapinatori all’assalto
della stazione di servizio
SERVIZIO A PAGINA VII >>
GALATINA
Giovane in manette
per furto aggravato
SERVIZIO A PAGINA VII >>
LA VITTIMA
Gregorio
Durante; a
lato la moglie
Virginia
e la madre
Ornella
l Detenuto di Nardò muore nel carcere di Trani e parte
un’inchiesta. Si tratta di Gregorio Durante, di 33 anni. Il
giovane è stato trovato cadavere nella sua cella sabato mattina.
Da tempo alle prese con problemi di epilessia, i familiari ne
avevano invano chiesto il trasferimento in ospedale. Ora accusano i medici: «Pensavano che fingesse».
INCIDENTI Il furgone ribaltato sulla Lecce-Arnesano
SERVIZI ALLE PAGINE IV E VII >>
POCHI MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE
A Casarano
la prima nata
IL LIETO EVENTO Stefania con la piccola Anna [foto Rocco Toma]
SERVIZIO A PAGINA IV >>
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II I LECCE PRIMO PIANO
Lunedì 2 gennaio 2012
IL CASO
UN CALVARIO DIETRO LE SBARRE
Da tempo alle prese con problemi di epilessia
le condizioni del recluso si erano aggravate
negli ultimi giorni. Ci sono state omissioni?
BUFERA SUL PENITENZIARIO DI TRANI
Detenuto muore in cella
la Procura apre un’inchiesta
Sollecitato invano il ricovero di Gregorio Durante, 33 anni, di Nardò
BIAGIO VALERIO
l NARDÒ. Muore in cella, da solo,
gravemente ammalato. E’ finita così, a
soli 33 anni, l’esistenza di Gregorio Durante, di Nardò. Ora, dopo la denuncia
dei familiari, la Procura della Repubblica di Trani ha deciso di aprire un’inchiesta. L’ipotesi di reato è di omicidio
colposo a carico di sconosciuti.
Si conclude con una tragedia inattesa
la breve vita di Gregorio Durante che ha
un cognome il cui peso si rivela tale
anche quando finisce alla sbarra: suo
padre è Giuseppe, «Pippi», condannato
all'ergastolo per l'omicidio di Renata
Fonte avvenuto il primo aprile del
1984.
Il giovane Gregorio si trova in galera
per aver schiaffeggiato, nel novembre
del 2009, un ragazzo che sedeva sui gradini di casa sua. A dire dell'uomo, il
ragazzo rischiava di far cadere la moglie
Virginia, allora incinta, e da ciò il diverbio con lo schiaffone che lo porta
davanti al giudice: il 29 aprile il tribunale di Nardò commina sei anni di reclusione. Una pena molto severa perché
Durante ha lo status di sorvegliato speciale e il carcere se lo deve fare tutto.
Così viene rinchiuso a Lecce e poi nel
carcere di Bari che, però, è fatiscente. Il 7
aprile di quest'anno si sposta ancora: a
Trani dove incomincia il percorso de-
LA VITTIMA Gregorio Durante
I FAMILIARI La moglie Virginia e la madre Ornella
vastante che lo porta verso la fine.
Il giovane Durante, infatti, è ammalato da tempo: a sedici anni ha contratto
una encefalite virale che lo ha quasi
ucciso. Da allora è in cura con una terapia antiepilettica e, nonostante ciò,
nel 2003 ha avuto una violenta ricaduta
con un lungo periodo di ricovero al «Vito
Fazzi» di Lecce. Da allora sta benone,
anche in carcere perché viene sottoposto ad una terapia che prevede due farmaci che si chiamano Gardenale e To-
lep.
Ma poi succede l'assurdo e, per questo
motivo, i familiari si agitano molto: a
Trani, il 9 aprile, i medici decidono di
eliminare la somministrazione di uno
dei due farmaci. Quando la madre protesta, la risposta è sconvolgente: «La Asl
non lo passa».
Il 4 dicembre tornano le crisi epilettiche ma il giovane viene imbottito di
Valium. Il 10 finisce in ospedale, a Bisceglie, dimostra ansia e agitazione e
rompe un vetro con un pugno. E' aggressivo. Il 14 si denuda in carcere, aggredisce medici e infermieri. Viene prescritta la contenzione fisica, cioè va legato se si agita troppo. La madre - e il
medico della famiglia che lo visita - segnala ecchimosi sul corpo. Dal 16 al 18 è
soggetto ad una sanzione disciplinare di
isolamento durante il periodo di permanenza all'aria aperta.
Dal 21 è ormai catatonico: non collabora, non risponde. Nel carcere, evi-
dentemente, pensano che sia pazzo perché lo mandano in ospedale per una
consulenza psichiatrica da dove torna
con la diagnosi di «stato ansioso reattivo» e un'altra raffica di Valium.
Il 27 il professor Luigi Specchio, direttore della clinica neurologica dell'università di Foggia, va in carcere su
incarico della famiglia e lo trova sulla
sedia a rotelle, indossa un pannolone.
Dice solo due parole: «Mamma» e «li
piccinni». Fa riferimento ai suoi due
figli, di nove e due anni. Lo sguardo è
perso nel vuoto e Durante non reagisce a
nessuno stimolo. Deve essere imboccato
e lo aiuta un altro detenuto, definito «il
piantone», che lo alimenta con una siringa senza ago: gli spinge in bocca acqua e succhi ma Durante se li lascia
cadere dai lati delle labbra.
Praticamente è un malato terminale
lasciato in balia, sia pur amorevole e
dedicata, non di un medico o un infermiere ma di un altro detenuto. E' la
fine: tre giorni ancora e «il piantone»,
sabato mattina entrando nella cella trova il corpo del giovane riverso sul pavimento della sua cella. Morto.
Ed ecco la conclusione della visita del
professor Specchio, tre giorni prima: «Si
avanza il sospetto di una ricaduta di uno
screzio encefalitico e si impone un ricovero urgente in un reparto specialistico». Ricovero che non è mai arrivato.
Perrone
in visita
al pronto
soccorso
ANCHE QUESTA VOLTA I SALENTINI HANNO «ASSICURATO» IL LORO TRIBUTO DI SANGUE E PAURA AL RITO DELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO. NESSUN CASO GRAVE
l Il sindaco Paolo Perrone, nella notte di San Silvestro, è andato a fare visita
agli operatori del Pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi
e al personale del servizio di
emergenza 118, per augurare
loro un felice e positivo 2012.
«Un augurio speciale di
buon anno - ha detto il primo
cittadino - a chi riconosce e
vive il valore delle festività
nell’aiuto costante del prossimo».
Una visita, dunque, a tutti
quei medici ed infermieri
che, nonostante il momento
di festa e di allegria comune
per l’inizio del nuovo anno,
sono presenti sul posto di
lavoro per assicurare il pronto intervento alla comunità.
Il primo cittadino, pertanto,
nella sera di San Silvestro, ha
deciso di recarsi al Pronto
soccorso e nella postazione
del servizio 118 proprio per
formulare un augurio speciale a chi aiuta il prossimo
anche nel corso delle festività.
«Un piccolo gesto - ha concluso il sindaco Perrone - per
dimostrare che siamo vicini
a loro, riconoscendo l’impegno di chi in prima linea, in
un momento oggettivamente
difficile per la sanità pugliese, dedica la sua vita a salvaguardare la salute del cittadino».
l Sono in tutto undici le
persone rimaste ferite con i
botti nel corso dei festeggiamenti della notte di San Silvestro. Fortunatamente, nessuno ha riportato gravi conseguenze.
Tra i feriti di questa prima
notte del 2012, però, ci sono
anche tre bambini. Il più piccolo ha appena quattro anni e
vive a Casarano. I genitori lo
hanno accompagnato all’ospedale «Ferrari» per alcune ustioni al polso destro, causate da
una piccola imprudenza durante l’accensione dei fuochi
pirotecnici. Il piccolo aveva fra
le mani un petardo, che è scoppiato improvvisamente. I medici del pronto soccorso, che
hanno classificato le ferite come ustioni di primo grado, lo
hanno giudicato guaribile in
sette giorni. Stessa prognosi
per un altro bambino, di otto
anni, residente a Ruffano. Dopo la mezzanotte, il piccolo stava sparando fuochi d’artificio
sul balcone di casa quando,
improvvisamente è rimasto ferito alla fronte.
Ha nove anni, invece, il bambino di Taurisano accompagnato da mamma e papà intorno alle due del mattino
all’ospedale «Cardinale Panico» di Tricase. Il piccolo si trovava in casa ed aveva fra le
mani una stella di Natale che si
accende. Probabilmente, il pic-
Feriti in undici dai petardi
Ci sono anche tre bambini. Ricoverato all’ospedale di Tricase un 24enne di Taurisano
UN VIZIO ANTICO
Pronto soccorso
e «118»
come
al solito alle prese
con gli effetti
dei petardi
.
colo l’avrà tenuta troppo vicina
al volto, ed una delle scintille lo
ha raggiunto al labbro inferiore. I genitori lo hanno subito
accompagnato al nosocomio
tricasino, dove i medici lo hanno medicato, assegnandogli
una prognosi di otto giorni.
Una bambina della stessa
età, residente a Vernole, è stata portata al «Vito Fazzi» per
un problema all’occhio. Giunta
al pronto soccorso, i medici
l’hanno sottoposta ad una visita specialistica, al termine
della quale le sono state diagnosticate delle ustioni corneali all’occhio sinistro. La piccola
ora sta bene, e subito dopo la
visita è tornata a casa.
Sempre nel pronto soccorso
del nosocomio leccese i medici
si sono occupati di un ragazzo
di 15 anni, che si era procurato
ustioni di primo e secondo grado alla mano destra dopo aver
utilizzato i petardi: per lui, 10
giorni di prognosi.
Guarigione entro dieci giorni anche per tre amici arrivati
dopo la mezzanotte all’ospedale «Sacro Cuore» di Gallipoli:
si tratta di due uomini, rispettivamente di 41 e 37 anni, e di
una loro amica di 33 anni. Tutti
si erano procurati lievi ustioni
al volto utilizzando materiale
pirotecnico.
Al «Vito Fazzi» è arrivato
anche un 40enne con ustioni
all’occhio sinistro ed al terzo
dito della mano destra: nulla di
serio, guarirà in cinque giorni.
Ustioni alla guancia destra, invece, per un 24enne di San
Cesario, che è arrivato
all’ospedale «Santa Maria Novella» di Galatina: per lui otto
giorni di prognosi.
Più grave, invece, un 24enne
di Taurisano che è stato accompagnato all’ospedale «Cardinale Panico» di Tricase. I medici gli hanno diagnosticato diverse ustioni alla testa, precisamente sulla ragione frontale-temporale, e ne hanno poi
disposto il ricovero. In ogni
caso, dovrebbe essere dimesso
a giorni.
LECCE PRIMO PIANO I III
Lunedì 2 gennaio 2012
«FATE GIUSTIZIA»
La madre e la vedova denunciano all’autorità
giudiziaria i comportamenti del personale
sanitario e della direzione dell’istituto di pena
LA RABBIA
Il dolore dello zio Antonio: ««Volevamo
salvarlo, ma ce lo hanno impedito. Lo
legavano e lo trattavano come un pazzo»
«I medici s’erano convinti
che fingesse di essere malato»
«Eppure bastava rileggere la sua storia clinica. Ma non lo hanno fatto»
La storia
Il padre «Pippi» all’ergastolo
per l’omicidio di Renata Fonte.
«Pippi lo ha saputo subito ed ora starà come un pazzo» I parenti hanno fatto avvisare Giuseppe Durante, il
padre di Gregorio, che ha 53 anni e si trova nel carcere
di Sulmona. L'uomo ha trascorso la metà della sua esistenza in prigione: aveva 27 anni quando venne accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Renata
Fonte, assessore repubblicano
alla Pubblica istruzione del Comune di Nardò. Il delitto risale
al 31 marzo del 1984 e Durante
venne accusato da tre dei
quattro imputati che erano
Mario Cesari, Pantaleo Sequestro e Antonio Spagnolo. Quest'ultimo, vegliese, all'epoca
57enne, fu individuato quale
mandante. Il quarto, Marcello
My, aveva partecipato fisicamente all'imboscata. Pippi,
ALL’ERGASTOLO
grossista di pollami, nato a
Giuseppe Durante
Charleroi in Belgio, non aveva
mai manifestato fino ad allora
una vera propensione al crimine. Ora si è in attesa di sapere se potrà esserci un avvicinamento a Lecce per consentirgli di partecipare al funerale. Lo si saprà dopo l'autopsia alla quale assisteranno i
periti della famiglia: il professor Specchio e il medico legale Vincenzo Garzia. Assistono la famiglia gli avvocati
Francesco Fasano e Nicola Martino.
l NARDÒ. Antonio Durante è lo zio che lo amava come un
figlio: con quel ragazzo alto,
robusto e riccioluto ha condiviso l'attività quando gestiva il
distributore di benzina in largo
Osanna. Piega tra le mani le
«carte» del professore di Foggia. Le aveva consegnate al cronista nella sera del 29 con il fine
di lanciare un appello attraverso la stampa. Proposito abortito dalla rispettosa prudenza
di non «incattivire» il magistrato, che avrebbe dovuto decidere
del trasferimento in ospedale, e
il direttore del carcere di Trani.
«Volevamo solo curarlo», mormora tra i denti, «volevamo solo salvare la vita al ragazzo».
Annullata, annientata, è la
giovane sposa, Virginia, che
ora dovrà pensare ai due bimbi
il cui solo nome faceva sorridere Gregorio durante i colloqui in carcere. La mamma,
Ornella, ha combattuto fino all'ultimo, in tutti i modi. Ha avuto notizie di come è morto suo
figlio dalla mamma di un altro
detenuto che l'ha vista, avvinghiata al cancello del carcere
chiedendo di entrare. «Pochi
giorni prima», racconta, «un
LO ZIO Antonio Durante nell’incontro con il giornalista della Gazzetta
detenuto anziano e con tanta
esperienza mi ha chiamata e, in
disparte, mi ha detto di trasferirlo subito in ospedale altrimenti l'avrebbe portato sì
via, ma morto».
Tutti intuivano, tutti avevano capito ma nessuno ha
mosso un dito. Perché?
«Quello è un lager», continua
mamma Ornella, «ma ora voglio giustizia ed anche mettere
E nella guerra ai «botti» illegali
raffica di sequestri e denunce
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TwZHPjRHacDXvb0ZTfUKETU=
l Inizia male il 2012 per due giovani
salentini trovati in possesso di ben 35
bombe carta, subito sequestrate dai
carabinieri della compagnia di Gallipoli.
I militari, a poche ore dall’inizio del
nuovo anno, stavano effettuando un
normale servizio di controllo lungo le
arterie
più
trafficate,
quando hanno
fermato una
Lancia Y. A
bordo dell’utilitaria
due
ventiduenni
di Parabita e
Collepasso,
che sono stati
poi denunciati
per trasporto
e detenzione
di materiale
esplodente.
Chiuse
in
un sacchetto
di plastica, nascosto sotto il sedile del
guidatore, c’erano le 35 bombe carta,
confezionate complessivamente con
due chili e mezzo di polvere da sparo.
Nel primo pomeriggio di sabato,
invece, i militari della compagnia di
Lecce hanno sequestrato ben 61 chili
di fuochi pirotecnici nella centralissima via Trinchese. Il materiale pirotecnico sequestrato veniva infatti
venduto illegamente in un chiosco
improvvisato. Si tratta di materiale
esplodente ad alto potenziale, del quale
è vietata la vendita senza la necessaria
autorizzazione da parte del Prefetto. I
militari hanno scovato razzi e petardi
vietati ben nascosti in una cassetta
della corrente elettrica posta sul retro
della bottega, ad un metro di distanza
da una giostra per bambini.
Altro materiale pirotecnico è stato
rinvenuto nell’autovettura e nell’abitazione del titolare del chiosco, D.G., 27
anni, denunciato a piede libero.
A Nardò, invece, i carabinieri hanno sequestrato oltre 80 chili di fuochi
d’artificio, e denunciato a piede libero
due commercianti. Si tratta si M.F., 55
anni, titolare di un negozio di casalinghi, e G.C., 48 anni, proprietario
di una tabaccheria.
Nel negozio di casalinghi, i militari
hanno trovato 52 chili di materiale
pirotecnico privi della documentazione comprovante la categoria ed il
gruppo di appartenenza, come invece
previsto dal decreto del Ministro
dell’Interno del 9 agosto 2011, che
poneva una differenza tra il materiale
pirotecnico acquistato prima e dopo
l’11 settembre 2011.
Nella serata precedente, invece, gli
uomini dell’Arma hanno sequestrato
altri trenta chili di materiale esplodente.
in allarme quanti possono subire la stessa sorte. Chi ha ucciso mio figlio deve pagare, deve stare in galera, per lui devono riaprire l'Asinara».
Il racconto del suo ingresso
nel carcere al cospetto dei medici è da brividi: «C'erano tutti:
responsabili, guardie, e un medico che mi ha detto che era un
miracolo che fossi là dentro al
suo sospetto. Pensava di essere
il padreterno. Il cappellano mi
ha rimproverata che quelle
pressioni stavano irrigidendo i
dirigenti del carcere. Ma quali
pressioni – urla Ornella – quelle di una mamma che vuole
salvare la vita a suo figlio?»
La signora e la moglie, tra le
lacrime, rivelano quello che
hanno saputo in carcere, durante i colloqui, ma della circostanza dovrebbe esserci un
verbale che ufficializza quello
che i medici pensavano di Gregorio: «Credevano che stese recitando, che stesse simulando
una malattia pur di uscire dal
carcere. Invece me l'hanno ammazzato. Aveva i segni dei lacci
sui polsi, lo legavano e lo credevano pazzo. Ma io, sin da
quando ha incominciato a balbettare», conclude la mamma,
«ho rivisto tutti i sintomi degli
attacchi che aveva avuto in passato: era una ricaduta. L'ho capito io che ho la quinta elementare, perché loro non se ne
sono resi conto? Bastava rileggersi la sua storia clinica».
«E invece non lo hanno fatto.
Cosa ne pensa - chiosa Antonio
Durante - la categoria dei medici?»
[b.v.]
Il sindacato dei vigili del fuoco
«Servono iniziative concrete
e non ordinanze-farsa»
«Servono iniziative contro contro l’uso dei botti, non
ordinanze-farsa». Non usa mezzi termini la Segreteria
provinciale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili
del fuoco per condannare il provvedimento adottato da
diversi sindaci in Italia ed auspicare, invece, interventi
per la sicurezza ed il soccorso reali ai cittadini.
«Emettere un’ordinanza con la quale si vieta la vendita, il
porto e l’utilizzo su area pubblica di articoli pirici, ci è
sembrata, sin dall’inizio, una grande farsa» dice il segretario provinciale Giancarlo Capoccia. «Ci avrebbe fatto
piacere conoscere quale procedura operativa hanno
messo a disposizione degli equipaggi della polizia municipale per far rispettare l’ordinanza».
Invece, sostiene Capoccia, «sarebbe opportuno che ogni
sindaco rappresenti al suo partito la problematica e,
quindi, venga elaborato un Ddl. Spetta al legislatore, infatti, occuparsi della materia nel suo complesso - sostiene il segretario del Conapo - magari rendendo attiva una
legge specifica, per contrastare il fenomeno “a monte” e
non “a valle”».
Infatti, prosegue, «il numero dei morti e dei feriti registrati in tutt’Italia, nonostante le ordinanze di divieto dei botti,
è la chiara dimostrazione che quanto messo in atto è stata solo mera pubblicità politica durata poche ore, che
nulla ha a che fare con la sicurezza ed il soccorso veri».
Pertanto, la Segreteria provinciale del Conapo chiede al
mondo politico «un vero impegno efficiente ed efficace
volto alla sicurezza ed al soccorso dei cittadini e non iniziative che non
portano a nulla».
CONAPO
Il segretario
provinciale della
organizzazione
sindacale
Giancarlo
Capoccia
.
IV I LECCE PRIMO PIANO
CAPODANNO
DRAMMATICI FESTEGGIAMENTI
Lunedì 2 gennaio 2012
LIZZANELLO
Una 32enne ricoverata in prognosi riservata
con un forte trauma cranico
dopo aver sbattuto con violenza sul pavimento
MONTERONI
Un giovane di Carmiano trovato ferito
su una panchina in piazza Risorgimento
Si pensa a una caduta accidentale
Inizia a ballare sul tavolo
ma finisce per terra
grave signora di Lizzanello
Filomena Sindaco
non è svenuta
ma ha accusato
un forte mal di testa
l LIZZANELLO. L’euforia per l’arrivo
dell’anno nuovo l’aveva spinta a salire su un
tavolo, per ballare a suon di musica. Ma in
pochi secondi l’atmosfera goliardica e allegra ha lasciato il posto all’ansia ed alla
preoccupazione.
Ha trascorso il primo giorno del 2012 in
ospedale Filomena Sindaco, 32 anni, di
Lizzanello, sposata con un agente di polizia
penitenziaria. La donna si trova ricoverata
nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale
«Vito Fazzi» di Lecce, e fino a ieri sera i
medici non avevano ancora sciolto la pro-
gnosi.
Tutto è successo poco dopo la mezzanotte,
nel pieno dei festeggiamenti di Capodanno.
La 32enne aveva trascorso la serata in casa
di alcuni amici, in via Puccini. L’attesa per
lo scoccare della mezzanotte, le prelibatezze
da gustare durante il cenone, e perchè no,
anche qualche bicchiere da sorseggiare in
allegria, insieme a parenti e amici.
È così che si è concluso il 2011, in via
Puccini. E così, con la musica a tutto volume, è arrivato il nuovo anno.
A rallegrare ulteriormente la serata, poi,
VITO FAZZI
Una ragazza
di 32 anni
è ricoverata
Al Vito Fazzi
in prognosi
riservata
.
ci ha pensato Filomena, che improvvisamente ha «azzardato» un ballo sul tavolo del
soggiorno. Lei era lì, e tutti erano intorno al
tavolo a cantare ed a divertirsi. Improvvisamente, però, il ripiano su cui ballava
Filomena ha ceduto. Forse per una vite poco
stretta, oppure una gamba difettosa. La
32enne è precipitata sul pavimento, sbattendo violentemente la testa. Tutto è avvenuto così velocemente che nessuno fra i
presenti ha fatto in tempo ad impedire quella tragica caduta. Immediatamente è arrivata un’ambulanza del 118: Filomena non
aveva perso conoscenza, ma accusava un
forte mal di testa.
Gli accertamenti effettuati al pronto soccorso hanno rivelato un forte trauma cranico, ed i medici hanno deciso di ricoverarla
nel reparto di neurochirurgia.
Prognosi riservata anche per un 24enne
di Carmiano, Tonio Martino, ricoverato per
una ferita alla testa. Il giovane è stato trovato alle 22 di sabato su una panchina di
piazza Risorgimento, a Monteroni: secondo
i carabinieri la ferita è stata causata da una
caduta.
INCIDENTI NEL CAPOLUOGO UN MAROCCHINO DI 46 ANNI SI SCHIANTA CON IL SUO MEZZO CONTRO UN PALO DEL FILOBUS
Scontri in città: tre feriti
Furgone si ribalta sulla Lecce-Arnesano dopo l’impatto con una Fiat
l Due gli incidenti che si sono verificati nella prima giornata del 2012. Il
più grave quello che si è verificato intorno alle 18, sulla strada che collega
Lecce a Monteroni, nei pressi della clinica «Città di Lecce».
Un Fiat Fiorino, condotto da un uomo
di Arnesano, si è schiantato contro una
Fiat Punto, che procedeva nell’opposto
senso di marcia. A causa della violenza
dello scontro, i cui dettagli sono ancora
in fase di ricostruzione, il furgone si è
ribaltato mentre l’utilitaria è rimasta
seriamente danneggiata sulla fiancata
destra, perdendo anche la ruota anteriore. È stato necessario l’intervento
dei vigili del fuoco per estrarre il corpo
del conducente del Fiorino dalle lamiere: lui e l’amico che si trovava sul sedile
del passeggero sono stati trasportati al
«Vito Fazzi» in codice giallo. Quasi illesi, invece, i coniugi di Carmiano che si
trovavano a bordo della Punto. Gli agenti della sezione infortunistica della polizia municipale hanno effettuato l’alcool test agli occupanti del Fiorino, oltre
a bloccare per diverso tempo l’arteria
stradale per effettuare i rilievi. Il pubblico ministero di turno Paola Guglielmi ha disposto il sequestro dei due
mezzi. Un altro incidente stradale si è
INSIDIE DELLA STRADA
A sinistra, il furgone ribaltato
sulla Lecce-Arnesano. A destra
il palo del filobus contro cui
si è schiantato il marocchino
verificato nella prima mattinata di ieri,
in via Garibaldi, a pochi passi dalla
rotatoria che porta a via XXV luglio.
Un cittadino di nazionalità marocchina, A.O., 46 anni, è andato a schiantarsi con il suo furgone contro un palo
del filobus. Tutto è successo intorno alle
6.40, all’altezza del negozio di arredamento Kartel. Non si sa se per l’alcool
che aveva assunto o per un colpo di
sonno, il conducente ha improvvisa-
mente perso il controllo del suo furgone.
Ha prima divelto due piccoli dissuasori
in cemento posti ai margini del marciapiede, per poi finire contro il palo
della metropolitana di superficie. Un
automobilista di passaggio ha immediatamente lanciato l’allarme. Sul posto
è subito arrivata un’ambulanza, che ha
condotto lo straniero al Fazzi: i medici
lo hanno ricoverato in prognosi riservata.
EVENTI FIOCCO ROSA ALL’OSPEDALE DI CASARANO. IL LIETO EVENTO ARRIVA POCHI SECONDI DOPO LA MEZZANOTTE PER MAMMA STEFANIA E PAPÀ SERGIO, DI MURO FINANZA MEDICO DENUNCIATO
Anna arriva al traguardo: è la prima nata nel 2012
Qualche ora dopo, due femminucce vengono alla luce pure a Copertino e un’altra a Lecce
FELICITÀ Mamma Stefania con la piccola Anna [foto Rocco Toma]
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l Si chiama Anna la prima nata nel
Salento. La piccola è arrivata al mondo pochi
secondi dopo la mezzanotte, all’ospedale di
Casarano, facendo la gioia di mamma Stefania Pizzolante e del papà Sergio Borgia.
La coppia - sono entrambi 31enni - vive a
Muro e gestisce un’attività commerciale ad
Otranto. Anna è una bella bambina di tre chili
e 450 grammi, venuta alla luce con parto
naturale. Sta bene, così come sta bene mamma Stefania. La sua nascita era prevista un
paio di giorni addietro ma la piccola è
riuscita, grazie al piccolo “ritardo”, ad inaugurare il nuovo anno.
Emozionatissimo, papà Sergio tiene a ringraziare l’equipe medica della quale fa sapere
di aver apprezzato la grande professionalità e
disponibilità.
Anna non è stata l’unica salentina a nascere nel primo giorno del 2012. E’ stata
seguita, infatti, da altre tre femminucce, nate
in altri ospedali della provincia. Un paio d’ore
dopo la mezzanotte, intorno alle due, dunque,
a Copertino, è arrivata Ginevra,e, alle 13.30, è
nata Martina.
Un’altra bimba è nata al “Vito Fazzi”, a
Lecce, alle 10.30; subito dopo hanno lanciato il
primo vagito due maschietti, a breve tempo di
distanza l’uno dall’altro.
Ha sangue salentino anche la piccola
Arianna, nata a Roma, che si contende il
primato nazionale con un’altra femminuccia,
Sofia. Arianna, infatti, è nata a Roma, nella
clinica Fabia Mater (nella zona Prenestina),
45 secondi dopo la mezzanotte. Il padre è
romano e la madre è originaria di Galatina. E’
stata battuta di pochi secondi, però, da Sofia,
padre romano e madre di origine vietnamita.
E’ stata quest’ultima a ricevere la visita del
sindaco Gianni Alemanno.
«Parcelle»
non dichiarate
oculista nei guai
l Guai con Fisco per un oculista leccese, che presta servizio
nella Asl salentina. I controlli effettuati dai militari della Guardia
di Finanza hanno permesso di accertare che il professionista non
avrebbe versato per tempo i compensi (quasi 9000 euro) percepiti a
seguito delle visite specialistiche
a cui si era sottoposta una paziente. Si tratta della cosiddetta attività libero professionale svolta in
regime di «intramoenia». In tali
casi, i professionisti hanno anche
l’obbligo di versarne il 30 per cento
alla Asl. I militari lo hanno denunciato con l’accusa di peculato.
Inoltre, è stata fatta una segnalazione alla Corte dei Conti per il
recupero del danno erariale.
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LECCE PROVINCIA I V
Lunedì 2 gennaio 2012
CITY TERMINAL
L’APPELLO
«I forestieri sono il “passaparola”
lo sviluppo locale e favoriscono
IN CAMPO LE GUIDE TURISTICHE per
la destagionalizzazione»
«Una tariffa di 30 euro
per tutti i visitatori»
CITY
TERMINAL
È ancora
polemica
per la tassa
sui bus
turistici
.
«Non siamo contrari alla sosta dei pullman
fuori dal centro storico e in aree attrezzate»
l «La tassa per i bus turistici? La
tariffa di 30 euro, utilizzata per le scolaresche, sia estesa a tutti i visitatori
che raggiungono la città in pullman». A
scendere in campo, per replicare all’assessore Ripa e a lanciare una proposta
per risolvere il delicato problema, è
l’associazione guide regionali di Puglia.
«Le guide turistiche di Puglia - spiega Daniela Bacca, dell’associazione da anni veicolano l’identità e le risorse
culturali e turistiche della città di Lecce, con straordinario impegno, amorevole ospitalità e abnnegazione. Le
guide rientrano, con la loro professione, in un servizio pubblico e territoriale, in virtù del loro ruolo nell’essere
fari d’orientamento, punti di accoglienza e sentinelle dei luoghi. Avvalersi dell’affiancamento della guida turistica - continua Bacca - per conoscere
la località, è una scelta libera e privata e
che quindi non scoraggia assolutamente la presenza dei bus in città; al contrario, grazie al marketing e promozione delle escursioni dei professionisti, anno dopo anno a Lecce, nel Salento
ed in Puglia sono incrementati i viaggiatori ed i visitatori del turismo di
gruppo».
Poi aggiunge che all’indomani
dell’ordinanza sulla tassa turistica del
City terminal, le guide turistiche, «as-
solutamente non contrarie alla sosta
dei bus fuori dal centro storico ed in
una o più aree attrezzate e di servizi per
l’accoglienza turistica, hanno manifestato con garbo i propri suggerimenti,
atti esclusivamente a migliorare il servizio e ad offrire spunti propositivi,
alcuni dei quali accolti, come una tariffa ragionevole per le scolaresche, che
si ritiene debba essere estesa, indistin-
tamente, a tutte le tipologie di visitatori
che raggiungono la città in pullman».
«Il turismo organizzato - conclude
Daniela Bacca - dall’italiano allo straniero, dal crocieristico al culturale, dal
sociale allo scolastico, dal congressuale
al ricreativo, costituisce un’importante risorsa per il territorio, incentivando l’economia dell’indotto. Anche se
fosse “povero”, ma non lo è, come af-
fermano le tante attività commerciali,
artigianali, ricettive e ristorative, merita di essere accolto e favorito. I turisti
sono il “passaparola” per il crescente
sviluppo locale, raggiungono Lecce e il
Salento per scelta, non essendo luogo
geografico centrale e di passaggio, e
favoriscono la destagionalizzazione nei
mesi invernali, primaverili e autunnali».
POLITICA PRIMARIE NEL CENTROSINISTRA, QUESTA SERA APPUNTAMENTO CON CARLO SALVEMINI IN VIA NAZARIO SAURO
Agricoltura, la sfida della Capone
«Nuovi ipermercati solo se si impegnano a vendere prodotti pugliesi»
l «L’economia della cultura, della conoscenza e
dell’ambiente, pilastri delle città intelligenti, si accompagna alla valorizzazione dell’agricoltura e delle imprese agricole che investono nella tecnologia, nei prodotti biologici per creare posti di lavoro e dare slancio
alle loro attività di marketing». Lo ha detto Loredana
Capone, vice presidente della Regione e candidata alle
primarie del centrosinistra, nel corso di un incontro
con Paolo De Castro, presidente della commissione
agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
«Con l’ultimo regolamento sulla grande distribuzione che ho proposto all’approvazione della giunta
regionale - ha aggiunto la Capone - abbiamo previsto
LA RICORRENZA UNA VITA SPESA TRA IMPEGNO CIVILE E POLITICO
Novanta candeline
per Cosimo Abate
un «esempio» salentino
l Una vita dedicata all’impegno civile, alla militanza politica nel Partito socialista, ma soprattutto contrassegnata dal
rigore morale, da una carismatica simpatia e da una trasparenza oggi sempre più rare. E’ il ritratto di Cosimo Abate,
insegnante, giornalista e parlamentare, che oggi giunge al
traguardo dei novant’anni, festeggiando anche sessanta anni
di iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti. Un’esistenza
esemplare che ha coinciso con alcune delle fasi più significative della storia salentina del
ventesimo secolo. Abate nasce a
Maglie il 2 gennaio del 1922 e a
tredici anni entra nel seminario di
Otranto per poi trasferirsi a Molfetta, proseguendo lì i suoi studi.
Dopo una parentesi nell’Esercito
(dove viene arruolato nel 1943)
Abate inizia la sua vita professionale, collaborando con la Gazzetta
dello Sport ed insegnando nelle
scuole elementari. Nel 1950 si laurea in Pedagogia a Roma e due
anni dopo ottiene l’iscrizione
all’albo dei giornalisti, confermando una vocazione che già
qualche anno prima si era consolidata a Maglie con la fondazioCOSIMO ABATE
ne del Circolo della stampa. La sua
ferma volontà di «cambiare le cose», di contribuire allo sviluppo del territorio, lo spingono a maturare una coscienza
sociale fuori dal comune e a riconoscersi in un partito di cui
egli stesso ha rappresentato uno degli ingranaggi più solidi nel
panorama salentino. Nel 1963 Abate è il primo salentino ad
essere eletto alla Camera nelle fila del Psi, proseguendo nell’attività parlamentare fino al 1967. Ma non è l’ultima tappa. Fino
al 1993 Abate divide il suo impegno tra politica, giornalismo ed
importanti incarichi amministrativi, in campo sanitario ed
istituzionale. Nel 2007 il giornalista Lino De Matteis gli dedica
un libro, “Cosimo Abate, un socialista del Sud”. E sono tutte
pagine “limpide” di scelte esemplari, di obiettivi perseguiti
con tenacia e di consensi. Pagine che raccontano un salentino
d’altri tempi, che a novant’anni fa ancora parlare di sé.
le altre notizie
LECCE
APPUNTAMENTO AL TIZIANO
Anziani in festa
n Domani sera, alle ore 18.30,
nella sala Bernini dell’hotel
Tiziano, si terrà la festa degli
anziani per brindare al nuovo
anno. In programma balli,
sketch e altri divertimenti. Al
termine della manifestazione
il sindaco Paolo Perrone premierà la migliore performance. La manifestazione è organizzata dall’Istituzione servizi sociali grazie all’impegno
del presidente Tommaso Borgia e del consigliere delegato
agli anziani Marcello Ferrara.
GIORGILORIO
Smarrito un mastino
n Una cucciola di mastino napoletano, di 5 mesi, di colore grigio e occhi azzurri, è stata
smarrita a Giorgilorio. La
cucciola, microchippata, aveva un collarino rosso. Chiunque la dovesse ritrovare, può
telefonare al numero
328-7052899.
GALLIPOLI
«GLI ARMONAUTI»
Teatro al «Garibaldi»
n GALLIPOLI - Schegge di recitazione sono in programma,
oggi alle ore 19, nell’atrio del
teatro Garibaldi, nella città
vecchia, nell’ambito del cartellone di eventi natalizi coordinato dal Comune: sono di
scena i ragazzi del corso di formazione teatrale della compagnia «Gli armonauti» diretta
da Salvatore Coluccia.
che se una grande struttura di vendita vuole aprire in
Puglia, deve preventivamente impegnarsi a vendere
prodotti pugliesi. E ciò per evitare che a vantaggio del
globale si sacrifichi il locale».
De Castro, dal suo canto, ha detto di apprezzare molto
il lavoro della Capone, «e credo che mettere il suo
impegno, il suo dinamismo e le sue competenze al
servizio di Lecce, sia stato per lei un grande atto d’amore».
Intanto questa sera, a partire dalle ore 18.30, appuntamento presso il comitato di Carlo Salvemini, in
via Nazario Sauro, con le «idee raccolte attraverso la
piattaforma web che diventano progetti per la città».
Italia dei Valori
Auto in centro
divampa la polemica
Auto in centro, divampa la
polemica. Cesare Peluso, consigliere circoscrizionale e coordinatore provinciale dei giovani
dell’Italia dei Valori, critica il dietro-front del Comune che, nei
giorni scorsi, ha aperto il centro
commerciale alle auto.
«L’iniziativa di Palazzo Carafa sottolinea - ha gettato il centro
nel caos, generato dall’ansia del
regalo natalizio. Personalmente,
mi risulta sempre più incomprensibile la posizione dei commercianti: un automobilista intrappolato nel traffico, che compie per
la terza volta lo stesso giro per
trovare un parcheggio, al giro seguente si stanca e se ne va a fare
le sue compere in qualche ipermercato appena fuori città».
«Forse sarebbe meglio - aggiunge l’esponente dell’Idv - se l’amministrazione comunale, invece
di lasciar girare per la città autobus completamente vuoti, li mettesse a disposizione come navette, anche gratuite, chiudendo il
centro cittadino. Lecce è una piccola città, si può arrivare in centro con una breve passeggiata».
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LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO VI
LECCE PROVINCIA I VII
Lunedì 2 gennaio 2012
GALLIPOLI INCIDENTE IERI MATTINA ALLE 7.30 NEL TRATTO EXTRAURBANO DI VIA SCALELLE
L’auto si ribalta e va a fuoco
salvi due giovani cartapestai
l GALLIPOLI . Non sono stati di
scena solo i «pupi», sabato in riva allo
Jonio, c’è stato pure quello che qualcuno, tra i pochi che ne sono venuti a
conoscenza, ha chiamato «il miracolo
di San Silvestro». E’ difficile, d’altra
parte, definire diversamente l’incidente avvenuto intorno alle 7,30 nel tratto
extraurbano di via Scalelle, la provinciale che segue uno degli antichi
tracciati di collegamento tra Gallipoli
ed Alezio. E’ successo che una Matiz di
coloro rosso, proveniente da Alezio,
dopo una curva si è ribaltata e non solo
è letteralmente rotolata al di fuori
della carreggiata, ma ha anche preso
fuoco.
Il «miracolo», è facilmente comprensibile, consiste nel fatto che i due
giovani gallipolini che erano a bordo
sono usciti dall’auto del tutto indenni,
senza riportare neppure un graffio.
Sul luogo dell’incidente, la cui dinamica suggerisce la presenza sulla sede
stradale d’un qualche improvviso
ostacolo che ha fatto impennare il
veicolo, sono tempestivamente intervenuti tanto i vigili del fuoco del distaccamento cittadino, che hanno
spento le fiamme prima che l’auto ne
fosse del tutto preda, quanto i carabinieri, che stanno indagando sul
TAURISANO AL LAVORO GLI AGENTI DEL COMMISSARIATO
motivo che lo ha provocato.
L’incidente, va detto, non ha nulla a
che spartire con quelli cosiddetti del
«sabato sera», anzi, pare che i due
giovani stessero tornando da Alezio di
buon mattino, perché lì avevano avuto
la disponibilità d’un locale in cui realizzare le parti di un «pupo» da assembleare poi a Gallipoli. Una riprova
del fatto, a volerlo così interpretare,
che San Silvestro apprezza, al pari
degli uomini, la sempre più pregevole
cartapesta dei «pupi», ma anche il
fuoco che li divora e che in fondo gli è
dedicato, dal quale ha salvatore i giovani cartapestai.
[g.a.] INCIDENTE La Matiz si è ribaltata e poi è andata a finire fuori dalla carreggiata
UGENTO IN FUGA CON 500 EURO GALATINA NEI GUAI ANTONIO VADRUCCIO
Due roghi danneggiano Assalto armato Giovane in manette
il presepe e un furgone alla stazione per furto aggravato
La Natività è stata poi ricostruita nel corso della notte
l TAURISANO. Capodanno «di fuoco» a della Natività. Fortunatamente le statue del
Taurisano: poco prima dell’inizio del 2012 presepe erano state portate al riparo poche
due incendi si sono sviluppati nel centro del ore, proprio per paura che qualcuno potesse
paese. Il primo ha quasi distrutto la grotta mettere in atto dei gesti vandalici.
Sempre i vigili del fuoco di Tricase sono
del presepe allestito all’interno della villa
comunale; il secondo rogo, invece, ha av- intervenuti, pochi minuti prima della mezvolto il furgone di un commerciante. Su zanotte, in via Duca degli Abruzzi, dove un
entrambi i casi stanno indagando gli
agenti del commissariato di polizia, agli
ordini del vicequestore Salvatore Federico.
Il primo incendio
si è sviluppato intorno alle 23.15. Ad andare in fiamme è stato il tetto della grotta
del presepe, composto da un telo in plastica coperto da palme. Sul posto sono TAURISANO Indagano gli agenti del commissariato
giunti i vigili del fuoco di Tricase e gli agenti del commissariato furgone posteggiato in un garage in costrudella città; anche se non sono state rin- zione aveva preso fuoco. Il mezzo - un Fiat
venute tracce che possano far pensare ad Ducato di proprietà di un fruttivendolo del
una matrice dolosa, non è escluso che dietro posto - è stato distrutto nella parte posteal gesto ci sia la mano di qualcuno. I ragazzi riore. Il proprietario del mezzo, residente
dell’Azione cattolica hanno lavorato fino nelle vicinanze, ha dichiarato di non aver
alle 5 del mattino per ricostruire la scena subito minacce.
[p.t.]
di servizio
l UGENTO. Assalto armato al distributore di benzina «Eni», sulla provinciale Ugento-Casarano. I ladri hanno fatto irruzione nella stazione di servizio
sabato sera, fuggendo con circa 500 euro.
La rapina è avvenuta intorno alle 18.45, a circa
un’ora dall’orario di chiusura. Due uomini con il
volto coperto sono entrati nella stazione di servizio in funzione solo da pochi mesi - arrivando dalle
campagne sul retro. Uno armato di pistola, l’altro di
coltello, hanno atteso che i due giovani addetti al
distributore entrassero in un locale in corso di completamento, li hanno seguiti e si sono fatti consegnare il denaro minacciandoli con le armi.
I malviventi, poi, sono fuggiti a piedi, dileguandosi
nelle campagne circostanti grazie alla complicità del
buio. Con tutta probabilità sono saliti a bordo di
un’auto o di un ciclomotore per far perdere le proprie
tracce.
Tanto lo spavento per i due operatori della stazione
di servizio, che hanno immediatamente chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i
carabinieri della stazione di Ugento, alla guida del
luogotenente Daniele Corrado, e i loro colleghi
della Compagnia di Casarano, coordinati dal capitano Aniello Mattera. I militari stanno indagando a
360 gradi per risalire alle identità dei rapinatori.
La stazione di servizio - di proprietà della società
«Coloni Srl» di Ugento - è dotata di impianto di
videosorveglianza, ma il raggio d’azione delle telecamere non copre l’area del locale dove è avvenuta
la rapina.
[p.t.]
Bloccato dalla polizia all’interno di un’auto
l GALATINA. Alla vista della sui sedili anteriori. I poliziotti
volante ha tentato goffamente di hanno immediatamente provvesdraiarsi sui sedili anteriori per duto a controllare l’abitacolo concercare di non essere notato ma il statando come, sotto il canotto delmovimento non è sfuggito ai po- lo sterzo, vicino al flutto di acliziotti, che lo hanno così bloccato censione, i cavi elettrici fossero
e arrestato. In manette, nella notte stati sfilacciati e un relè rimosso
ed appoggiato
di San Silvesul tappetino,
stro, a Galatina,
tra i pedali. A
è finito Antoquel punto è
nio Vadruccio,
stato contatta29enne del poto telefonicasto, volto noto
mente il proalle
forze
prietario del
dell’ordine. Per
mezzo, il quale
il giovane si soha dichiarato
no spalancate le
di aver parporte del carcecheggiato la
re con l’accusa
macchina
di furto aggratranquillavato. L’arresto è
mente alcune
avvenuto poco
ore prima e
dopo le due del- ANTONIO VADRUCCIO
che all’interno
la scorsa notte.
Gli agenti del locale commis- del porta oggetti del cruscotto dosariato, diretti dal dirigente Gio- veva esserci un portamonete con
vanni Bono, stavano transitando circa 10 euro, ritrovato, invece, dai
in via Kennedy, quando, all’altezza poliziotti, nella tasca dei pantaloni
del civico 24, hanno notato all’in- indossati da Vadruccio. Il 29enne è
terno di una Fiat Uno la sagoma di stato così arrestato. E’ difeso
un uomo che cercava di sdraiarsi dall’avvocato Vito Del Core. [f.o.]
TORRE VADO
Ancora uno sbarco
41 extracomunitari
trasferiti a Otranto
CAVALLINO TOPI D’APPARTAMENTO
«Visitata» un’abitazione
ladri via con anelli
collane e medaglie
GUAGNANO VELIALPOL IN AZIONE
Arrivano i vigilantes
e sventano un prelievo
di pannelli fotovoltaici
GALATINA CONTROLLI DELLA POLIZIA
Tagliando assicurativo
e banconote falsificate
denunciato un 49enne
l TORRE VADO. Un gruppo di extracomunitari sceglie la costa jonica salentina per approdare illegalmente in Italia. L’ultimo sbarco del
2011 nel Capo di Leuca, ormai meta privilegiata
di scafisti senza scrupoli, è stato registrato lo
scorso 31 dicembre nella marina di Morciano.
Si tratta di 41 persone, tra cui 30 minorenni,
molti dei quali non accompagnati, che hanno
dichiarato di provenire da Afghanistan e Iraq.
Tra loro anche un intero nucleo familiare composto da padre, madre e due bambini rispettivamente di tre e quattro anni.
Ad avvistarli mentre camminavano sulla
strada litoranea per Pescoluse (marina di Salve), sono stati alcuni cittadini di passaggio che
hanno immediatamente allertato i carabinieri
della compagnia di Tricase, in questo periodo
diretta dal luogotenente Giuseppe Stefanizzi.
Il gruppo di migranti è stato quindi radunato
e trasferito nel centro di prima accoglienza
«Don Tonino Bello» di Otranto, dove ha ricevuto
le prime visite mediche e del cibo ad opera dei
volontari della Croce rossa.
[m.c.]
l CAVALLINO . «Topi d’appartamento» in azione
nella serata di sabato a Cavallino. I ladri hanno
“visitato” l’abitazione di Luigi Montinaro, ragioniere in pensione di 65 anni e per oltre 40 anni
dipendente provinciale, portando via diversi oggetti
per un valore di circa 3mila euro.
Chi è entrato in azione in via Sicilia lo ha fatto tra
le ore 19 e le 23, quando Montinaro insieme alla
moglie è rientrato a casa notando tutte le luci accese
e constatando gli effetti dell’indesiderata visita. I
ladri hanno forzato una porta posta sul retro e, una
volta dentro, hanno svuotato comodini e armadi alla ricerca di preziosi. Nelle mani dei banditi sono
finiti diversi oggetti di valore: oltre ad una medaglia
d’argento che, nel 2009, l’allora presidente Giovanni
Pellegrino aveva consegnato a Montinaro per il suo
pensionamento dopo oltre 40 anni di attività, sono
spariti un’altra medaglia appartenente all’ordine
dei Dominicani, sempre in argento, un orologio da
tasca del 1900, una fede nuziale in oro rosso, un
anello, una collana a murrini ed una in argento e
anche alcune monete in lire. Le indagini sono state
avviate dai carabinieri del Norm di Lecce.
[f.o.]
l Intercettati dalle guardie giurate si allontanano a gran velocità ancor prima di poter
iniziare a smontare cavi elettrici e pannelli
fotovoltaici. Sventato furto, nella notte tra venerdì e sabato, all’interno dell’impianto che
sorge in località «Montecalabrese», alla periferia di Guagnano. Poco dopo l’1,30, le pattuglie
dell’istituto di vigilanza della Velialpol hanno
intercettato un nutrito gruppo di ladri arrivato
a bordo di due mezzi, un’auto e un furgone, su
cui i banditi avrebbero dovuto caricare la refurtiva.
I loro piani, però, sono stati scompaginati
dall’arrivo delle guardie giurate. I banditi, alla
vista dei metronotte, si sono infilati sui mezzi
fuggendo a tutta velocità. Ne è scaturito un
inseguimento con i vigilantes, che hanno dovuto desistere quando i ladri hanno raggiunto
una stradina di campagna dissestata. E’ stato
comunque annotato il numero di targa del furgone, immediatamente segnalato ai carabinieri. I militari, così, hanno avviato le indagini
per risalire ai componenti della banda.
[f.o.]
l Fermano un automobilista durante un posto di
blocco e rilevano come il tagliando assicurativo e il
relativo contrassegno di revisione della macchina
fossero stati falsificati. Gli agenti di polizia di Galatina, hanno così denunciato il conducente dell’auto,
T.M., 49enne del posto, con l’accusa di falsità materiale.
L’uomo è stato fermato nel corso di un regolare
controllo nel centro di Galatina. La successiva perquisizione in casa dell’uomo ha consentito di ritrovare due banconote di 50 euro contraffatte e al
49enne è stata così rifilata una seconda denuncia per
falsificazione di banconote. I poliziotti, inoltre, hanno
sequestrato un computer, due stampanti, dischetti cd,
una chiavetta Usb drive, schede di memoria ed altro
materiale, con ogni probabilità utilizzato per falsificare le banconote.
Sempre nella stessa giornata di venerdì, gli agenti
di polizia hanno deferito per detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente, V.A, 25enne di Galatina. Il giovane è stato trovato in possesso di 23
grammi di marijuana, pronta, di lì a poco, per essere
spacciate in città.
[f.o.]
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VIII I
Lunedì 2 gennaio 2012
BENEDETTINE
TEATRO PAISIELLO
Storia del cappuccino Golizia
Luci sul Quartetto lirico salentino
n Un cappuccino, autore di numerose pubblicazioni, è al
centro del volume del francescano padre Pietro Golizia
dal titolo «Padre Bernardo Golizia da Ceglie Messapica
(1834-1918)» (Milella, 272 pagine). Il libro viene presentato
domani alle 18 nella sala del monastero delle Benedettine
a Lecce. Interverranno padre Antonio Tofanelli da Assisi, Carlo Alberto Augieri dell’Università del Salento e il
magistrato Vito La Gioia. Introdurrà Maria Chirico. [d.l.]
n Concerto del Quartetto lirico salentino stasera alle 20.30
nel Teatro Paisiello di Lecce. Si esibiranno i cantanti
solisti Daniela Cera, Antonella Colaianni, Raffaele Pastore, Carlo Provenzano. Al pianoforte Michele D’Elia
(in foto), docente dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano; ospite il flautista Gianluca Milanese. In programma musiche di Donizetti, Bellini, Rossini, Bizet, Cilea e
Bolling. Presenta Rosangela Giurgola. Ingresso libero.
Il gran successo
del Capodanno
nel Salento
Diecimila persone all’Alba dei Popoli
tra fuochi pirotecnici e gli Stadio
V
a in archivio il Capodanno salentino, coronato dagli eventi clou
di Lecce e Otranto. Cominciamo dalla Città dei Martiri
dove erano in diecimila a festeggiare con «Diamanti e caramelle»
sul ritaglio della prima alba d’Italia del 2012. Le melodie d’autore
degli Stadio, sul lungomare degli
Eroi, hanno traghettato la gran
folla presente in piazza nel nuovo
anno. Sulla Porta d’Oriente, a
mezzanotte, i fuochi pirotecnici
si sono sollevati nel cielo, riscaldando una notte più fredda del
solito, per l’appuntamento clou
della rassegna
Alba dei Popoli. È stata la
band emiliana
l’incontrastata
protagonista
della
scena,
con un’esibizione di due
ore e mezzo e
quaranta brani proposti, a ripercorrere trent’anni di carriera
sempre ad alti livelli: dalle hit
dell’ultimo album col tributo a
Scirea e Facchetti, a quelle in collaborazione con Vasco Rossi come La faccia delle donne e Lo zaino, passando per l’omaggio a Carlo Verdone e alle colonne sonore
dei suoi film, con pezzi come
Grande figlio di puttana, Acqua e
sapone e Chi te l’ha detto. Nell’occasione, Gaetano Curreri ha an-
ticipato che gli Stadio hanno firmato la colonna sonora anche del
prossimo film dell’attore e regista romano, Posti in piedi in paradiso, in uscita a febbraio. Per il
resto, una valanga di cin cin, tanta allegria oltre alla musica dei dj,
PIAZZA PALIO
Oltre 25mila a festeggiare
nelle cinque serate
di Birra e Sound
BIRRA E SOUND Un Capodanno al top
OTRANTO Gli Stadio sul palco e in alto la folla all’Alba dei Popoli
della Street Band ed il suggestivo
incontro con l’alba alle 5 del mattino al Faro della Palascìa.
Superiori ad ogni previsione le
presenze registrate nel centro fieristico di Lecce per «Birra e
Sound Christmas». Oltre 25 mila i
visitatori che hanno preso parte
alla prima edizione invernale del
Festival europeo della birra nel
Salento, organizzato da Mebimport in collaborazione con Eventi
Marketing & Communication,
Lecce Fiere col patrocinio del Comune di Lecce. Un flusso continuo di giovani, comitive, famiglie
e turisti che a migliaia hanno affollato la grande «cittadella della
birra» nei cinque giorni di apertura, dal 28 dicembre fino a ieri.
Presenze-record sono state registrate nella notte di San Silvestro:
in tanti hanno scelto «Birra e
Sound Christmas» per aspettare
l’arrivo del 2012 e brindare in maniera insolita con un buon boc-
POGGIARDO
NUMERI UTILI
CARABINIERI
112
POLIZIA
113
EMERGENZA INFANZIA
114
VIGILI DEL FUOCO
115
GUARDIA DI FINANZA
117
EMERGENZA SANITARIA
118
CORPO FORESTALE
1515
TELEFONO AZZURRO
19696
TELECOM SERVIZIO GUASTI
187
ACI SOCCORDO STRAD.
803116
FERROVIE DI STATO
848888088
SOCCORSO IN MARE
1530
GUASTI ACQUA
800735735
AMGAS
800887096
ITALGAS
800900700
ENELGAS
800900860
PRONTO ENEL
800900800
AXA
800711292
ECOTECNICA
800210805
SGM
0832-340898
ACAT
Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914
TELEFONO PER SORDI
Centralino voce
055-6505551
Centralino D.T.S.
055-6505552
FONDAZIONE ANTIUSURA 080-5241909
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TzGJoJMHFiidhMna9a23Rmw=
cale di birra. Filo conduttore della kermesse è stato il binomio
divertimento-qualità. Originale
l’allestimento della struttura, che
ha proposto spazi pensati e creati
per ogni esigenza e fasce d’età e
soprattutto le degustazioni di ben
cento diverse tipologie di birra
(tra cui le nuove produzioni birraie 100 per cento Salento: «Beggia», «Pizzica» e «Taranta») all'interno di ambientazioni folkloristiche tipiche dei Paesi di cultura birraia. Coinvolgente la proposta musicale che ogni sera ha
visto alternarsi sul palco band
diverse per stile e genere musicale, come pure l’animazione con
gli artisti di strada e scatenati dj
set. Ottima la gastronomia, tra
specialità di carne, pesce, piatti
tipici della tradizione salentina e
bavarese. I numeri registrati - circa 5mila presenze per ciascuna
serata – consacrano «Birra e
Sound Christmas» quale evento
di rilievo per la promozione del
bere e del mangiare sano, per la
diffusione della cultura birraia
salentina e, perchè no, per la destagionalizzazione turistica del
territorio.
[m.b.]
LECCE
POLIZIA MUNICIPALE
0832-233211
PRONTO SOCCORSO
0832-661403
GUARDIA MEDICA
0832-343460
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
MIGALI viale Leopardi, 76
FEROCINO piazza S. Oronzo, 31
BENZINA 24 ORE
AGIP via Lecce
ESSO via Scorrano
NARDÒ
POLIZIA MUNICIPALE
0833-572116
PRONTO SOCCORSO
0833-568301
GUARDIA MEDICA
0833-564021
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
ORLANDO piazza Umberto, I
GALATINA
POLIZIA MUNICIPALE
0836-566514
PRONTO SOCCORSO
0836-563810
GUARDIA MEDICA 0836-529272 / 529203
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
BUCCI via Gallipoli, 89
BENZINA 24 ORE
Q8 Prov. 362 per Lecce, via Corigliano
CAMER via Corigliano
ERG via Roma, via Liguria
TRICASE
POLIZIA MUNICIPALE
0833-544031
PRONTO SOCCORSO
0833-545201
GUARDIA MEDICA
0833-544118
CAPITANERIA DI PORTO 0833-770429
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CAZZATOvia Castiglione, 39 (Montesano)
COPERTINO
POLIZIA MUNICIPALE
0832-947014
PRONTO SOCCORSO
0832-936255
GUARDIA MEDICA
0832-932551
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
FASANO via Mariano
BENZINA 24 ORE
Q8 via Sant’Isidoro
IP circonvallazione Leverano-Lecce
TAMOIL via Bendasi
ERG via Galatina, via Nardò
ESSO via Amendola
AGIP via Re Galantuomo
API via V. Emanuele III
CASARANO
POLIZIA MUNICIPALE
0833-502211
PRONTO SOCCORSO
0833-505204
GUARDIA MEDICA
0833-504117
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CONGEDI viale Ferrari, 43/d
BENZINA 24 ORE
AGIP via Matino
API viale Ferrari
ESSO via Circonvallazione
TAMOIL via Bari
GALLIPOLI
POLIZIA MUNICIPALE
0833-275545
PRONTO SOCCORSO
0833-273787
GUARDIA MEDICA
0833-266250
CAPITANERIA DI PORTO 0833-266862
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
DE BELVIS Corso Roma, 43
BENZINA 24 ORE
TAMOIL largo Torre San Giovanni
ERG via Lecce
AVIO LAMP S.P. per Alezio
ESSO S.S. per Lecce
AGIP S.S. per Lecce
MAGLIE
POLIZIA MUNICIPALE
0836-483824
PRONTO SOCCORSO
0836-420335
GUARDIA MEDICA
0836-420201
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
DE DONNO via Toma Nuzzichi, 9
BENZINA 24 ORE
AGIP via Lecce; ESSO via Scorrano
SQUINZANO
POLIZIA MUNICIPALE
0832-785750
GUARDIA MEDICA
0832-784843
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
BIANCO via Raffaello Sanzio
BENZINA 24 ORE
TOTAL via Stazione
API via Donizetti
AGIP via Lecce, via Brindisi
Ecco «Vane»
con P40
l Dopo aver girato in
lungo e in largo penisola
salentina con l’ultimo lavoro «Vane», il «cantattore»
P40 approda finalmente
nella sua Poggiardo. L’appuntamento con la presentazione del suo cd, costituito da 12 tracce, è stasera alle 18 nella sala conferenze
del Palazzo della Cultura.
Per l’occasione oltre all’artista, noto per i suoi concerti che rasentano la rappresentazione teatrale, sarà presente il sindaco Giuseppe Colafati e coloro che
hanno collaborato alla realizzazione dell’album
I IX
Lunedì 2 gennaio 2012
VIVILACITTÀ
Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative
nel campo dello spettacolo e del divertimento a:
[email protected]
EMOTIVI ANONIMI
CAPODANNO A NEW YORK
LE IDI DI MARZO
Le vite di diverse coppie e single di New York si
intrecciano nel corso della notte di Capodanno.
Claire, commessa in un negozio di Times Square
festeggia in compagnia del padre Stan Herris in fin
di vita; Tess, assistita da un'infermiera vuole far
nascere il primo bambino del 2012..
di Garry Marshall con Ashton Kutcher, Sofia
Vergara, Robert De Niro, Katherine Heigl, Lea
Michele, Sarah Jessica Parker (nella foto), Carla
Gugino, Jessica Biel, Zac Efron, Josh Duhamel
e Michelle Pfeiffer.
Jean-René dirige una fabbrica di cioccolato,
dove lavora la bella Angélique, esperta nella
preparazione di golose praline di cacao.
Entrambi sono tal mente timidi da non riuscire
quasi a proferire parola, nonostante amici e
colleghi provino a spronarli a vincere le loro
insicurezze.
di Jean-Pierre Améris con Benoît
Poelvoorde, Céline Duhamel, Isabelle Carré,
Lise Lametrie, Lorella Cravotta, Pierre Niney
Stephen Meyers, responsabile della
comunicazione giovane e idealista, viene
assunto dal governatore Mike Morris,
carismatico ma poco ortodosso candidato
presidenziale. Nel corso della campagna il
giovane toccherà con mano le bassezze, le
menzogne e i trucchi della politica.
di e con George Clooney (foto) e Ryan
Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul
Giamatti, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood.
CINEMA - LA PROGRAMMAZIONE
APPUNTAMENTI
TRICASE
LECCE
DB D’ESSAI - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via dei Salesiani 4 - Tel. e Fax 0832/390557
Il Re Leone
Almanya
17.30
19; 21
MULTISALA MASSIMO
Viale Lo Re 3 - Tel. 0832/307433; www.multisalamassimo.it
Programmazione dal 30 dicembre
Sala 1
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
18; 20.20; 22.35.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
2
Finalmente
la
felicità
16.45; 18.40; 20.40; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Il figlio di Babbo Natale
17
Le Idi di marzo
18.50; 20.45; 22.35.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 4
Capodanno a New York
18.15; 20.25; 22.35.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 5
Il gatto con gli stivali
in 3D 16.15; 18; 19.45; 21.30 (lun-mar)
CITYPLEX SANTALUCIA
Via S. Lazzaro 32 - Tel. 0832/343479
Programmazione dal 30 dicembre
Sala 1
Vacanze di Natale a Cortina
16.15; 18.15; 20.20; 22.20.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 2
Vacanze di Natale a Cortina
17.15; 19.15; 21.15.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Arthur 3
16.15; 18.15
Emotivi
anonimi
20.20; 22.20.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 4
The artist
16.15; 18.20; 20.20; 22.20
AUDITORIUM ANTONIANUM
Via M.te San Michele, 3 - Tel. 0832/392567
Sala riservata
16.30; 19; 21
16; 18; 20; 22
19; 21
in 3D 17.30; 19.30
22
17 (ven); 19; 21
17; 19.15; 21.15
18; 20.15; 22.30
CISTERNINO
17.30; 19.30; 21.30
ERCHIE
18.15; 20.30
FA S A N O
KENNEDY
Via Pepe 23 - Tel. 080/4413150
Finalmente la felicità
MASTROIANNI
Via Bellini 41 - Tel. 080/4414974 - www.cinemamastroianni.it
Sherlock Holmes 2
17.30; 19.30; 21.30
17.15; 19.30; 21.45
GALATINA
TARTARO
Via Principe di Piemonte 19 - Tel. 0836/568653
Finalmente la felicità
FRANCAVILLA
17.30; 19.30; 21.30
GALLIPOLI
CINEMA ITALIA
Corso Roma 217 - Tel. 0833/266940
SALA 1
Vacanze di Natale a Cortina
16.30; 18.30; 20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 2
Il gatto con gli stivali
16.30; 18.30; 20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 3
Sherlock Holmes
17.30; 20; 22.30
SCHIPA
Corso Roma - Tel. 0833/266940
Finalmente la felicità
ITALIA
Via S. Cesarea 16 - tel. 0831/812373
Il gatto con gli stivali
Vacanze di Natale a Cortina
17.30; 19.30
21.30
MESAGNE
ARISTON
via Federico II Svevo - Tel. 393/9406958
Finalmente la felicità
17.30; 19.30; 21.30
ORIA
16.30; 18.30; 20.30; 22.30
MAGLIE
MODERNO
Via Annesi Concetta 101 - Tel. 0836/484100
Sala 1
Vacanze di Natale a Cortina
17.30; 20; 22.15.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 2
Finalmente la felicità
17.30; 20; 22.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Il gatto con gli stivali
in 3D 17; 19.30; 21.30
MULTISALA SALERNO
Via Manzoni 1 - Tel. 0831/840214
Sala Gassman Finalmente la felicità
18; 20; 22.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala De Sica Sherlock Holmes - Gioco di ombre
17.45; 20; 22.10
OSTUNI
CINEMA ROMA
Via Tanzarella Vitale - Tel. 0831/336033
Vacanze di Natale a Cortina
18.15; 20.15; 22.15
MELENDUGNO
NUOVO CINEMA PARADISO
Piazza Risorgimento - Tel. 338/3169702 - 327/5611519
Sherlock Holmes
SAN PIETRO VERNOTICO
17; 19; 21
Massimo
Via Brindisi 128 - Tel. 0831/652154
Vacanze di Natale a Cortina
18.15; 20.30
MELISSANO
AURORA
Via Stella d'Italia, 34 - Tel. 0833/912242
Finalmente la felicità
SAN VITO DEI NORMANNI
18; 19.30; 21
NARDÒ
MULTISALA PIANETA CINEMA
Via Lecce 1 - Tel. 0833/832182; www.pianetacinema.it
Programmazione dal 30 dicembre al 2 gennaio
Sala 1
Sherlock Holmes - gioco di ombre
17.35; 20.05; 22.35.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 2
Il gatto con gli stivali
16.10; 18.10
Le
idi
di
marzo
20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Il figlio di Babbo Natale
16.05; 18.05
Capodanno a New York
20.10; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
4
Vacanze
di
Natale
a
Cortina
15.45;
18;
20.15; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 5
Finalmente la felicità
16.15; 18.20; 20.25; 22.25
SURBO
THE SPACE CINEMA
V. Benzi -Tel. 892111
Programmazione del 28 dicembre al 2 gennaio
Sala 1
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
15.20; 18.20; 21.20.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
2
Capodanno
a New York
16.30; 19.15; 22.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
3
Il
gatto
con
gli
stivali
in
3D
15.30;
17.45; 20 ; 22.15.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 4
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
16.15; 19.20 ; 22.20.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 5
Il figlio di Babbo Natale
15.15; 17.30
Il
principe
del
deserto
19.45 ; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 6
Arthur 3
15.15; 17.35
Finalmente la felicità
19.55 ; 22.10.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 7
Vacanze di Natale a Cortina
15.15; 17.40; 20.10; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 8
Finalmente la felicità
15.35; 17.55; 20.15; 22.35.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 9
Vacanze di Natale a Cortina
16; 18.45; 21.30
TAVIANO
FASANO
Via D. V. Sangue 1 - Tel. 0833/912242
Sala 1
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
18; 20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 2
Vacanze di Natale a Cortina
17; 19; 21.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Il gatto con gli stivali
16; 17.40; 19.30; 21
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TzGJoJMHFiid5pWCgMIKBvg=
Maglie, concerto
del coro Nazianzeno
«Nobis datum» è il titolo del concerto
natalizio che si terrà alle 19 nella chiesa
Madre di Maglie. L’iniziativa è
organizzata dalla Pro loco «Luigi
Puzzovio».
BRINDISI
MAXICINEMA ANDROMEDA
Tel. 0831/546880
Programmazione del 2 gennaio
Sala 1
Finalmente la felicità
16.30; 18.45; 20.40; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
2
Capodanno
a
New
York
16.30; 18.30; 20.40; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
16.30; 18.20; 20.10; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 4
Il figlio di Babbo Natale
16.30; 18.20
Il principe del deserto
20.10; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala
5
Il
gatto
con
gli
stivali
in
3D
16.30;
18.30;
20.40; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 6
Vacanze di Natale a Cortina
16.30; 18.30; 20.40; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 7
Le Idi di Marzo
16.30; 18.30; 20.40; 22.40
FIORITI
Via Risorgimento - Tel. 080/4414131
Film per adulti
COLLEPASSO
ARISTON
Via Roma 31 - Tel. 0833/345408
Vacanze di Natale a Cortina
PARADISO
Via R. Caputo 15 - Tel. 0833/545386
Il gatto con gli stivali
Finalmente la felicità
NUOVO CINEMA PARADISO
Via Oria 55 - Tel. 0831/759414
Vacanze di Natale a Cortina
CASARANO
MANZONI
Via Milano 2 - Tel. 0833/505270
Finalmente la felicità
17; 19.30; 22
CINEMA PAOLO GRASSI
Tel. 392/9887840 - 392/9887265
Vacanze di Natale a Cortina
CALIMERA
NUOVO CINEMA ELIO - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Montinari 32 - Tel. 0832/875283 - 338/6606640
Le Idi di marzo
AURORA
Via Stella d'Italia 34 - Tel. 0833/544113
Sherlock Holmes 2
CINEBLÙ
Corso Umberto I 201 - Tel. 0831/996302
Vacanze di Natale a Cortina
BOTRUGNO
AURORA
Via Mazzini 17 - Tel. 0836/992112
Vacanze di Natale a Cortina
17; 19.30; 22
CAROVIGNO
ALLISTE
ORIENTE
Tel. 349/1298985
Vacanze di natale a Cortina
Oggi
MODERNO
Via Siracusa, 19 - Tel. 0833/545855
Vacanze di Natale a Cortina
Melacca
Largo Sant’Antonio 2 - Tel. 328/0995608
Finalmente la felicità
17.30; 19.30; 21.30
Cutrofiano
Strine, canti e zampogne
con Antonio Melegari & co.
«Strina, canti e zampogne» stasera dalle 19.30 nella chiesa madre di Cutrofiano. Con l’intento di valorizzare ciò che
pian piano va scomparendo sulla tradizione natalizia, Antonio Melegari presenta per il terzo anno lo spettacolo per la
promozione di testi, filastrocche, «cunti» legati al periodo. In
pedana, oltre a Melegari alla voce, fisarmonica e piano; Stefano Calò alla chitarra; Alessia Tondo alla voce; Andrea Stefanizzi alle percussioni. La serata sarà aperta dall’esibizione
del laboratorio «ArteMusica», un’altra realtà nata lo scorso
anno a Cutrofiano, dallo stesso Melegari e Giusy Colì, in collaborazione col maestro Raffaello Murrone. Dopo i due brani
eseguiti dai partecipanti del laboratorio si esibiranno «I vecchi cantori di Zollino» che eseguiranno una versione inedita e
rielaborata della «Strina». Ad aprire lo spettacolo ci saranno i
Marasia (zampogne e ciaramelle). Lo spettacolo è organizzato dal Sud Ethnic col Comune-assessorato alla Cultura. [f.s.]
.
A dar voce alla serata il coro polifonico
San Gregorio Nazianzeno di Acquarica di
Lecce, diretto dal maestro Giuseppe
Lattante (in foto), in veste anche di
direttore artistico, e le voci del soprano
brindisino Lucia Conte, il mezzosoprano
Mariagrazia Nicchiarico, il tenore
Antonio Pellegrino e il basso Piero Conte
con l’accompagnamento organistico di
Matteo Cisternino. La serata renderà
omaggio al Natale in tutte le sue forme e
tradizioni: a una prima parte
prettamente sacra con brani tratti da
Schubert, Verdi, Rossini, Adam, Frank,
Haendel e Mozart, seguirà una seconda
parte più natalizia con un repertorio che
spazia dalla tradizione partenopea a
quella d’oltreoceano passando
attraverso i secoli e le nazioni.
Fondo Verri, musica
e libro di Gloria De Vitis
Prosegue la XI edizione de «Le Mani e
l’Ascolto» organizzata dal Fondo Verri
nella sua sede in via Santa Maria del
Paradiso, 8, a Lecce. La rassegna di
nuove produzioni letterarie e musicali,
punta l’attenzione sul pianoforte, gli
interpreti di questo meraviglioso
strumento e poi libri, esperienze
autoriali, ricerche sonore e visuali.
Protagonista dell’appuntamento è il libro
«Lucignola» di Gloria De Vitis (Lupo) con
piano solo «Due mondi» di Emanuele
Coluccia e «Solo« di Marco Bardoscia.
Inizio alle 20.
Ritmi in levare
sul palco del Triade
Al Triade di Copertino appuntamento
con i ritmi in levare di Shake Down
Babylon. Il gruppo nasce a Veglie nel
2009, formato da tre componenti, di cui
due ex degli Rh Negativo, gruppo indie
rock salentino: Matteo Spano (batteria)
e Fausto Cairo (sax e chitarre). Dopo lo
scioglimento del gruppo e qualche
mese di standby, Fausto, appassionato
di cultura e musica reggae, scrive un
brano, chiedendo la collaborazione di
Matteo negli arrangiamenti. Realizzano
così il primo singolo «Sui i miei passi»,
brano che incuriosisce e che porta la
giusta voglia per continuare a far
crescere questo progetto. Ingaggiano
così nel gruppo Alberto Strafella, anche
lui reduce da un gruppo rock, i
Logaritmo; in seguito si aggiungono
Daniele Spano , chitarrista dei Gualeve
(gruppo noise salentino) e Mino
Tramacere alle percussioni. Nel 2010
hanno fatto delle collaborazioni live con
Manu (Aretuska) Villa Ada Posse e
Puccia degli Après La Classe e aprono il
Salento Summer Festival 2010 con
Treble e Sizzla. Hanno cominciano a
lavorare alla registrazione del loro primo
album con Fabio Magistrali. Il loro
genere è un mix di rootz, dub, rock. Con
loro Le Rumasuje e dj set di mr Ginko
feat Tornese, Bet e Leve Sance Cali.
Inizio alle 22.30.
Clic di Rocco De Pace
a Porto Cesareo
Prende il via nella sala della Biblioteca
comunale di Porto Cesareo (via Cilea) la
mostra fotografica dal titolo «Cirque du
noir» realizzata da un giovane ed
eclettico artista locale, Rocco De Pace.
In esposizione diciassette scatti che
immortalano il mondo del circo. De
Pace, fotografo di professione, ama
interpretare attraverso le proprie opere
la realtà circostante, cercando di
cogliere con i propri scatti quello che si
nasconde dietro la gelida facciata delle
cose. Le immagini, per così dire
pirandelliane, rappresentano splendide
e criptiche raffigurazioni di un mondo
che al proprio interno racchiude varie e
variegate chiavi di lettura, emblema della
realtà circostante e attuale. La mostra
nasce con l’intento di far emergere
quelle che sono le eccellenze locali,
spesso offuscate dalla frenesia del
mondo moderno. La mostra terminerà
l’8 gennaio; apertura ore 17-21.
L’arte di «Sorte nostra»
nel Voice Vegan
Tappa finale nelle sale del Voice Vegan
bar di Campi Salentina della collettiva
d’arte «Sorte nostra». Nel percorrere gli
attigui e paralleli linguaggi della pittura,
scultura, fotografia ed interior design,
l’esposizione intende proporre scenari,
visioni e percezioni del futuro attraverso
le molteplici idee e registri che gli artisti
propongono. Certo, il trascorrere del
tempo ha da sempre rappresentato
nell’immaginario collettivo una
dimensione fondamentale,
intrinsecamente dinamica, di ogni
evento sociale. Esso stesso è in stretto
rapporto con ogni fenomeno legato allo
sviluppo ed al cambiamento. Ma è
davvero questa l’unica strada
perseguibile? Qual è quindi il reale
significato di cambiamento e sviluppo?
Le opere sono di Elena Carrozzo, Andrea
Calella, Diego Bramato, Marcello
Solazzo, Antonio De Summa, Mimma
Funiati, Andrea Petito Fuk, Riccardo
Gennaro, Boris Bramato, Orodè Deoro,
Pierantonio Sacco, Gianpaolo Martina.
La mostra terminerà il 14 gennaio.
k/Yak+A6zsA7rmozcHs+TymAytxd/jT95DF4jAQsyxg=
X I LECCE SPORT
Lunedì 2 gennaio 2012
NARDÒ GIANLUCA DELLA TOMMASA E MATTEO LONGO A DISPOSIZIONE DEL TORO: «SAPPIAMO DI DOVER CRESCERE»
Dalla scuola del Lecce
due tasselli per salvarsi
ANTONIO CALÒ
l NARDÒ. Tra le novità registratesi
nell’organico del Nardò in seguito al rimescolamento di carte che è stato determinato
dall’addio dei tanti calciatori andati via a
causa della crisi societaria, ci sono il centrocampista mancino Gianluca Della Tommasa e l’attaccante Matteo Longo, entrambi
classe 1995 ed entrambi cresciuti nelle giovanili del Lecce.
I due ragazzi hanno iniziato la stagione
nella formazione juniores, sotto la guida di
Flavio Russo, mettendosi in grande evidenza
e meritando di approdare in prima squadra,
con la quale hanno esordito nel match pre
natalizio pareggiato per 1-1 contro il Real
Nocera.
Gianluca Della Tommasa è nato a Spilimbergo, in provincia di Udine e vive a Carpignano Salentino. «Essere stato gettato nella
mischia in serie D è uno stimolo in più per
dare il massimo e per cercare di fare sempre
meglio – afferma il giovane centrocampista
del Toro, che ha mosso i primi passi nel
mondo del calcio nel Calimera e poi è ap-
PUNTA Matteo Longo [foto Marco Lezzi]
prodato nel Lecce – Spero che il tecnico Alessandro Longo mi dia ancora l’opportunità di
fare la mia parte con la compagine maggiore.
Toccherà a me, del resto, dimostrare di meritare altre chance, mettendomi in mostra in
allenamento, giorno dopo giorno».
«Il gruppo mi ha accolto benissimo e questo mi aiuterà ad esprimermi – aggiunge
Gianluca Della Tommasa - Per caratteristiche sono un trequartista o un interno. In
ambito giovanile ho sempre avuto un buon
feeling con il gol. So che sono pochi i classe
Novità tattiche per Gaeta
Schiavone e .De Razza al centro della difesa
NARDO’ – In vista della sfida di
Gaeta, il tecnico Alessandro Longo
non potrà avere a disposizione i centrali difensivi Daniele Vetrugno, che sta
effettuando un lavoro differenziato per
guarire dalla pubalgia che lo ha affligge, ed Uriel Raponi, che dovrà scontare un turno di squalifica comminatogli
dal giudice sportivo con la casacca della Toma Maglie, il sodalizio con il quale
ha giocato sino alla chiusura del mer-
1995 che vengono utilizzati in serie D ed il
fatto di avere avuto spazio contro il Real Nocera è motivo di orgoglio. Ora si tratta di
continuare il processo di maturazione, in
quanto devo puntare a crescere sempre più».
Matteo Longo è nato a Lecce, dove vive. Ha
iniziato la propria carriera nella società Salento Football Lecce, per poi passare al club di
via Templari. «Dopo essere stato aggregato alla prima squadra è giunto
in modo inatteso pure l’esordio – sostiene la punta granata – Sono molto
contento di vivere questa nuova avventura e mi auguro di dimostrare di
essere all’altezza di fare la mia parte
ogni volta che il trainer Alessandro
Longo riterrà che possa essere utile il
mio apporto».
«I consigli dei componenti dello
staff tecnico e dei compagni di team
più esperti saranno utilissimi per la
mia maturazione – prosegue Matteo
Longo – Prediligo svariare sulla fascia e con la formazione juniores ho
realizzato diverse reti».
L’allenatore Alessandro Longo ha molta
fiducia nei due baby. «Come tutti i ragazzi che
si affacciano nella formazione maggiore hanno una enorme carica di entusiasmo, con la
quale hanno contagiato il gruppo - sottolinea
il trainer del Nardò – Gianluca Della Tommasa ha doti tecniche di prim’ordine ed una
grande sensibilità con il sinistro. Matteo Longo abbina una buona tecnica di base a doti
atletiche notevoli. Sono giovanissimi e devono lavorare sodo per arrivare ad esprimere
appieno tutte le proprie potenzialità».
cato di riparazione, prima di accasarsi
al Toro. Stando alle indicazioni emerse
nella partitella in famiglia che l’allenatore di Trepuzzi ha fatto disputare ai propri uomini sabato scorso, prima dello
sciogliete le righe legato alla festività di
capodanno, a Gaeta, al centro della difesa, il Nardò utilizzerà Sergio Schiavone e Stefano De Razza, che ha già ricoperto questo ruolo diverse volte con la
casacca del Racale, in Eccellenza. [a.c.]
CENTROCAMPISTA Gianluca Della Tommasa [foto Marco Lezzi]
PRIMA IL SODALIZIO PRESIEDUTO DA FRISULLO HA ORGANIZZATO UN OTTIMO VIVAIO
Il Ruffano ha un fiore all’occhiello
i giovani crescono bene e in fretta
l RUFFANO. Non solo la compagine di Prima categoria a rendere onore alla società granata. Se
i riflettori sono accesi sulla formazione maggiore affidata alle cure di mister Pablo Cerbino, che
ben si sta comportando da matricola nel terzo torneo regionale,
il vero fiore all’occhiello societario è il florido settore giovanile.
Oltre 150 i tesserati dalla Juniores ai Piccoli amici, per un vivaio che rappresenta il migliore
investimento per il futuro.
Se la bandiera del calcio locale,
Daniele Portone, smessi i panni
del calciatore, ha preso sotto la sua
cura la juniores, merito va dato
anche alla formazione allievi guidata dalla coppia Francesco Parisi e Alessandro De Donatis, e a
quella giovanissimi guidata da
Luciano Tarantino. Buoni i risultati raggiunti anche dagli esordienti allenati da Matteo Pappa-
ALLIEVI
Una delle
formazioni
del florido
settore
giovanile
del Ruffano
.
dà, ottimi i riscontri della scuola
calcio, sotto la supervisione di
Francesco Parisi. In collaborazione con Giovanni Licci, è Salvatore Frisullo ad allenare i pulcini, e sempre lui, coadiuvato da
Carlo Maraschio a occuparsi anche dei Piccoli amici.
«Veniamo da due promozioni
consecutive – sottolinea il presidente del Ruffano, Vito Frisullo –
ma la nostra grande soddisfazione
è l’affermarsi del settore giovanile. Dobbiamo fare fronte a diverse
difficoltà, prima fra tutte quella
delle strutture, alle carenze di
sponsor e di contributi. Anche se,
il commissario prefettizio che regge le sorti del Comune ci è molto
vicino». Con Frisullo colllaborano
Luciano Cazzato, Cosimo Varrazza, Antonio Rillo, Ilario Pezzulla,
Loris Bavone, Rocco Orlando e Antonio Berlingeri.
[g.m.]
PESISTICA COPERTINO SI RIVELA SEMPRE PIÙ UNA FUCINA DI TALENTI. CHI SONO GLI ULTIMI EMERGENTI
Greco e Fanuli «fratelli minori»
della campionessa Sara Alemanno
ANTONIO TARSI
l COPERTINO. Dire pesistica a Copertino, vuol dire soprattutto Alemanno,
le famiglie rappresentate da Sara, un’atleta in odore di Olimpiadi di Londra. Ma
altri talenti stanno sbocciando a suon di
risultati. Uno di loro si chiama Danilo
Greco e frequenta il terzo anno della
scuola media presso il comprensivo “Giovanni Falcone”. Nel 2011 ha collezionato
quattro medaglie d’oro, sbalordendo tecnici ed avversari di tutta la Puglia. Innocente come i ragazzini della sua età, col
sorriso sulle labbra si racconta: «Sono
campione italiano esordienti categoria 62
ed ho ottenuto il miglior risultato tecnico
del 2011, poi mi sono classificato primo
durante le gare di Coppa Italia esordienti
e under 17, sempre con il miglior risultato
tecnico».
Greco, un papà carabiniere ed una
mamma insegnante, vive a Copertino e si
allena nella palestra del maestro Franco
Alemanno, gomito a gomito con la stellare Sara Alemanno figlia d’arte e pluridecorata a livello europeo. La quarta
medaglia d’oro Greco se l’è messa al collo
nel 2010 quando ha conquistato il titolo di
PROMESSE
Danilo Greco
(a sinistra)
e Francesco
Fanuli
(in alto)
.
campione italiano giovanissimi, conseguendo il miglior risultato tecnico maschile nella categoria 57, bissandola nei
campionati italiani assoluti, dove si è
classificato primo nella categoria 62.
Un altro pesista d’oro copertinese è
Francesco Fanuli, classe 1997, studente
modello del “Vittorio Bachelet. “L’8 maggio dello scorso anno - esordisce tran-
quillo Fanuli - a Molfetta mi sono laureato campione italiano nella classe esordienti categoria 77, sollevando 70 kg nello
strappo e 90 nello slancio per un totale di
160, con un distacco di 25 kg dal secondo,
conquistando così tre ori».
Nell’ottobre 2011 Fanuli è stato vincitore della Coppa Italia Esordienti. Il
sette dicembre il presidente del Coni
provinciale di Lecce, Antonio Pascali,
nel castello Carlo V di Lecce lo ha
premiato con la Benemerenza Provinciale. «Sono molto contento di aver conseguito questi risultati - conclude Fanuli
- Non mi aspettavo di ricevere la Benemerenza dal presidente Pascali , ma
spero di poter fare ancora meglio del
prossimo anno ai campionati italiani
under 17 che si terranno a Carini (Palermo) e cercare così la qualificazione ai
campionati juniores che si terranno proprio nella mia città e nel palazzetto dello
sport della mia scuola».
Come sembrerebbe, non è tutto oro
Alemanno quel che luccica nella pesistica
copertinese.
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LECCE SPORT I XI
Lunedì 2 gennaio 2012
CASARANO UFFICIALIZZATO L’INGAGGIO DEL CENTROCAMPISTA ARGENTINO. IL PARERE DELL’ALLENATORE FABRIZIO CARACCIOLO
Il Casarano prende Ganci
«Ha ottime credenziali»
ORONZO RUSSO
l CASARANO. Il Casarano si è assicurato il
centrocampista che gli mancava dopo la partenza per Brindisi di Claudio Zaminga. Si tratta
di Facundo Ganci del 1988, nato calcisticamente
nelle giovanili del Boca Junior. Pur essendo giovanissimo ha all'attivo una militanza calcistica
di tutto rilievo nel calcio sudamericano. In pratica, si pretenderà da lui di essere il propositore
del gioco ed, all'occorrenza, di opporre un filtro
ferreo, in caso di bisogno.
L’argentino era arrivato in Italia per essere
cartellinato col Brindisi che da qualche tempo ha
evidenziato l'intenzione di vincere il campionato. Da quelle parti, però, è andato Claudio
Zaminga che ha l'esperienza giusta per chi intende fare il grande salto. Ne ha profittato il
Casarano, quindi, per portare al Capozza l'argentino, grazie ai buoni uffici del vice-presidente
Gianni Provenzano e del direttore sportivo Fiorenzo Sarcinella.
Ovviamente, la novità ha fatto molto piacere a
Fabrizio Caracciolo, che così s'è espresso: «A
noi era venuto a mancare il grande apporto di
Zaminga. Praticamente, in mezzo al campo non
eravamo più garantiti dalla sua esperienza. Per
quanto riguarda Ganci non è possibile fare apprezzamento alcuno sulle sue qualità perchè non
lo conosco, ma, personalmente, ho grande stima
delle decisioni della società che sin qui ha sempre agito con molta oculatezza. Ganci arriva,
comunque, con credenziali di grande rilevanza
ma è chiaro che solo la conoscenza diretta potrà
darci evidenza del suo apporto al Casarano. Spero che possa entrare al più presto a far parte del
gioco che abbiamo sin qui ideato. Quella che
comincia oggi è una settimana di grande lavoro e
non solo per la preparazione della partita in
trasferta a Torre del Greco di domenica prossima
ma anche e, soprattutto, per la ricollocazione
delle varie forze a mia disposizione – aggiunge il
tecnico – Meuli, Arcadio e Ganci faranno apparizione nella proposizione del gioco e, quindi,
ci sarà necessità di rendersi conto dell'economia
della novità. Avremo anche notizie certe circa la
condizione di Salvadore che, come sapete, nell'economia del nostro gioco ha grande valenza».
ACQUSITO L’argentino Facundo Ganci
COPERTINO DOMENICA PROSSIMA IL PORTIERE SARÀ TRA I PROTAGONISTI DEL MATCH CONTRO LA CAPOLISTA
Laguardia sbarra la via al Monopoli
«Ci tengo particolarmente a fare bella figura contro la mia ex squadra, anche se sarà difficile»
L’EX DI TURNO Il portiere Michele Laguardia
l COPERTINO. Quella appena
iniziata è una settimana del tutto
particolare per Michele Laguardia, che da poco più di un mese è
approdato al Copertino. La formazione allenata da Beppe Mosca, infatti, lavora in vista della delicatissima trasferta di Monopoli, nella
quale affronterà la formazione-leader del campionato d’Eccellenza. Il
match è particolarmente atteso dal
portiere rossoverde, che prima di
accasarsi con il club presieduto da
Maurizio Fanuli ha militato nell’attuale capolista.
«Ci tengo molto a fare bene, sia a
livello personale che come squadra
– dice Michele Laguardia – Tornare
da Monopoli con un risultato positivo sarebbe un bel colpo, in quanto la mia ex compagine è fortissima
per la categoria e dispone di un
potenziale di valore assoluto. L’unico complesso che, nel lungo periodo, ha i mezzi per tenere testa al
Monopoli è il Bisceglie».
L’estremo difensore del Copertino non ha dubbi sul nome del calciatore che toglierebbe alla capolista. «Gli atleti che fanno parte della rosa del team monopolitano sono
LA CERTEZZA
«Presto ci sbloccheremo
in trasferta
ne abbiamo i mezzi»
tutti di indubbia caratura – afferma Laguardia – ma Annibal Montaldi (ex Nardò n.d.r.) ha la grandissima capacità di sapere essere
determinante, sia per il proprio apporto in fase offensiva che negli
equilibri del collettivo».
In trasferta, sino a questo momento, il Copertino ha inanellato
tre pareggi e cinque sconfitte. «Lontano da casa siamo ancora a digiuno di successi – afferma Michele
Laguardia – Sarebbe fantastico se
ci sbloccassimo proprio a Monopoli, ma l’impresa si preannuncia
difficilissima. Anche un nulla di
fatto utile ad effettuare un passo in
avanti in classifica sarebbe da considerare in termini positivi».
«Indipendentemente da come
terminerà la sfida contro il Monopoli, sono convinto che arriverà
presto la prima vittoria esterna –
aggiunge Michele Laguardia –
Esprimiamo un buon calcio e vantiamo una ottima organizzazione
di gioco. Pertanto, ci sbloccheremo
quanto prima anche in trasferta».
«Il nostro limite, sino ad oggi, è
stato quello di sciupare troppo in
fase realizzativa – conclude il portiere del Copertino – Di occasioni,
però, ne creiamo sempre tante».
[a.c.]
BASKET MONTERONI LA GIOVANE PROMESSA SI STA COMPORTANDO DA VETERANO, TRASCINANDO IL QUINTETTO LEADER DELLA C NAZIONALE
Durini, a 17 anni un fardello sulle spalle
Il play sta sostituendo l’infortunato Rotolo e ha avuto modo di farsi apprezzare: «Spero che il compagno rientri»
FABRIZIO CARCAGNI
l MONTERONI. A riposo il play Maurizio Rotolo per infortunio, nel Quarta
Caffè Md Monteroni team al vertice della
serie C nazionale di basket aumentano le
responsabilità
per il 17enne Federico Durini,
alla seconda stagione con la maglia del Monteroni. Il ragazzo
leccese s'è già
fatto apprezzare
ed ha dimostrato
di essere affidabile giocando per 36' in
continuo l'ultima gara del 2011 in casa
contro il Benevento. «Spero che Rotolo
rientri presto - sottolinea Durini che frequenta il quinto anno al Liceo Scientifico Banzi - sono pronto al sacrificio e
sono tranquillo perchè ho compagni di
squadra che mi sostengono e, a turno, si
alternano anche nel mio ruolo. Il mio
sogno è quello che il Monteroni vinca
tutte le partite del girone di ritorno».
Dopo il diploma Federico Durini vorrebbe continuare a studiare ed ha già
Il cestista frequenta
l’ultimo anno
al Banzi e intende
studiare Economia
scelto il ramo dell'economia. «Se resterò
a Monteroni mi iscriverò ad Ecotekne dice il giovane playmaker - se dovesse
arrivare la chiamata di qualche squadra
importante, invece, mi iscriverò altrove.
A Monteroni, comunque, mi trovo benissimo ed ho
legato con tutti
i compagni, in
particolare con
Antonio Serroni. Siamo un
gruppo motivato».
A luglio scorso si è fatto
avanti addirittura l'Enel Brindisi: «Volevano utilizzarmi nelle giovanili garantendomi qualche comparsa in panchina
in prima squadra - aggiunge Durini - ho
preferito il Monteroni dove c'è anche un
pubblico eccezionale». Cresciuto a pane
e basket con papà Pierguido e mamma
Daniela istruttrice di minibasket ed indimenticata atleta della Fulgor degli anni '90, Durini ha un fratello di 7 anni:
«Andrea promette bene - chiosa Federico
- d'altronde la scuola familiare è una
garanzia».
Lo scorso luglio
si è interessato a lui
l’Enel Brindisi
per il team giovanile
PLAY Federico Durini al tiro [foto Alessandro Congedo]
Otranto
Il Gabbiere vince
la regata velica
di Capodanno
OTRANTO – Anno
nuovo, stesso vincitore. Il
Gabbiere si è confermato in
gran forma ed ha conquistato la vittoria nella regata
di Capodanno, ad Otranto.
Alla prima gara velica italiana del 2012 si è riproposta
l'imbarcazione salentina vittoriosa delle ultime due delle quattro tappe del terzo
campionato invernale “Più
vela per tutti” della Uisp.
L'appuntamento rientra nel
calendario degli eventi dell'”Alba dei Popoli”. Non ci
sono stati rivali per l'equipaggio della “timoniera”
Ada Martella. «È stato bello
aprire il nuovo anno con
questa bella vittoria nella
regata augurale – afferma
Martella -. Seppure non ci
sono stati punti in palio per
il campionato invernale,
siamo soddisfatti per la
prova positiva che conferma il nostro buon momento. Fatti gli dovuti scongiuri,
la speranza è che continui
questo momento così esaltante. E poi è stato bello registrare la gente affacciata
dalle mura».
Dietro al “solito-Gabbiere”,
c'è stato Auriga. Il “Bavaria
40 piedi” dell'armatore Roberto Cenci si è dovuto accontentare del secondo posto. Sul terzo gradino l'equipaggio di “Nonsepolmaidir”, l'elan 37 dell'armatore
leccese Vincenzo Sapia.
« È stata una gara davvero esaltante,
visto che c'è stato il permesso di poter
gareggiare nel porto di Otranto con le
barche a vela sia nella partenza che
nel ritorno – racconta Donato Sansò,
responsabile della tattica per il Gabbiere -. È stata una giornata davvero
favolosa con la tramontana che nelle
prime ore del mattino lasciava intravedere i monti imbiancati dell'Albania».
Ed ora gli appassionati salentini della vela si preparano per la quinta delle dieci
tappe del campionato invernale “Più vela per tutti”,
che domenica prossima
inaugurerà il nuovo anno.
L'imbarcazione da battere
sarà “Il Gabbiere”, campione in carica dopo quattro
regate.
[Pasquale Marzotta]
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LUNEDÌ 2 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO XII