slide progettazione - FOR.PSI.COM. Uniba
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TAPPE PROGETTAZIONE • IDEAZIONE: corrisponde al momento in cui una o più persone ipotizzano di realizzare un progetto, di attivare un’iniziativa o proporre qualcosa • ATTIVAZIONE: una volta avviata una propria ipotesi di progetto è necessario verificare quali sono le risorse (umane, finanziarie, strumentali, ecc.) disponibili, identificare meglio il proprio ruolo e quello degli altri soggetti coinvolti in queste prime fasi, identificare il problema e le strategie d’intervento, ottenere il consenso più o meno allargato • PROGETTAZIONE: elaborazione del progetto cartaceo, identificazione e programmazione dei diversi obiettivi specifici e delle diverse azioni dell’intervento • REALIZZAZIONE: attraverso l’avvio delle prime attività si verificano le proprie ipotesi, si attuano gli interventi ed i cambiamenti necessari per sostenere il progetto, si sviluppano processi di confronto e verifica in itinere per produrre le eventuali modifiche necessarie • VERIFICA: verifica conclusiva e della riformulazione, ridefinizione o conclusione del progetto stesso APPROCCI ALLA PROGETTAZIONE 1. SINOTTICO – RAZIONALE 2. CONCERTATIVO O PARTECIPATO 3. EURISTICO L’APPROCCIO SINOTTICO RAZIONALE Approccio tipicamente “meccanicistico” che rinvia ad una causalità di tipo lineare. Sviluppato nell’ambito del classico modello della scelta razionale delle scienze economiche Assunti di “base” del modello sono: a. È possibile circoscrivere i fattori causali alla base di disturbi e devianze individuali e sociali; b. È possibile realizzare progetti che modifichino tali fattori e così prevenire effetti indesiderati c. È possibile modificare i comportamenti e gli atteggiamenti delle persone in funzione di disegni predeterminati Secondo tale modello, quindi, è possibile individuare nessi di causalità lineare relativamente alle problematiche sociali e, in base a questi, programmare e prevedere il cambiamento sociale Tali formulazioni contengono alcuni presupposti: a.l’ambiente è predeterminato, i vincoli ed i parametri prestabiliti restano fissi nel corso della procedura; b.si dà per scontato che il problema sia chiaro e non ambiguo, che gli obiettivi siano esplicitamente dati sin dall’inizio; c. gli obiettivi non possono essere modificati o ridiscussi nel corso della progettazione; Tipicità di tale approccio è che viene dato forte risalto al progettista che si approccia alle diverse problematiche attraverso la metodologia del problem - solving Le tappe del progetto sinottico razionale nell’approccio Ideazione Attivazione Progettazione Realizzazione Verifica L’approccio concertativo o partecipato Dall’approccio concertativo derivano i modelli di progettazione partecipata Si parte dal presupposto che durante il processo di progettazione interagiscono diverse prospettive da cui si definisce il problema e si struttura l’ambiente in modo non sempre coincidente In tale approccio possiamo notare che: -Il problema e l’ambiente non sono dati a priori come fattori oggettivi; -Il processo di interazione tra i diversi attori coinvolti nel processo di progettazione prosegue in tutte le sue tappe; - Pur condividendo un impianto logico comune, ogni attore continua ad essere portatore di aspettative, presupposti cognitivi posizioni di potere diverse e ad avere ampi margini di autodeterminazione e negoziazione In questo approccio, quindi, si parte da un’ipotesi di cambiamento di una data realtà che è confrontata, negoziata, concertata con i destinatari Rispetto all’approccio precedente viene data maggiore rilevanza alla tappa dell’attivazione. Le frecce nei due sensi tra una tappa e l’altra indicano che esiste un’influenza reciproca tra le diverse tappe Ideazione Attivazione Progettazione Realizzazione Verifica PERCORSO DI UN PROGETTO REALIZZATO SECONDO UN APPROCCIO CONCERTATIVO 1°tappa: ideazione Se interna: - Decodifica delle motivazioni; - Analisi delle relazioni; - Analisi dei dati Se esterna: - Decodifica della domanda; - Analisi dei dati 2°tappa: attivazione - Prima lettura del contesto locale; - Definizione del “contratto” tra i diversi soggetti: ruoli e funzioni; - Analisi del bisogno; - Analisi della comunità locale (profilo demografico ed economico) e delle relazioni tra i soggetti interessati - individuazione di ipotesi comuni di interpretazione del disagio; - individuazione delle finalità di un intervento e dei destinatari 3°tappa: progettazione - Stesura prima bozza del progetto; - Condivisione tra i diversi soggetti coinvolti della bozza di progetto; - Stesura progetto definitivo 4°tappa: realizzazione - Realizzazione dell’intervento 5°tappa: valutazione -Verifiche periodiche del progetto; - Riprogettazione eventuale di interventi ulteriori In questo approccio: - I problemi sociali non sono caratterizzati da una causalità lineare; - Esistono sempre più letture dei bisogni e più ipotesi interpretative; - Il ruolo dei servizi ed degli operatori non è quello di distribuire ricette e soluzioni ma di aiutare ad “aiutarsi”, quello di promuovere empowerment a livello di individui e di comunità -Le persone hanno grandi potenzialità e sono in grado di auto organizzarsi, di attivare risorse e di impegnarsi in azioni e progetti dei quali sentono l’utilità ed il significato V’è, quindi, un rifiuto ad una lettura dell’utenza “a priori” L’approccio euristico In tale approccio si rinuncia a conseguire degli obiettivi predeterminati a monte dagli operatori – progettisti. Esiste un fine, un’individuazione di strategie, uno specifico contesto e poi esiste un processo condiviso di ricerca partecipata attraverso cui si definiranno i destinatari, gli obietti generali e specifici e gli interventi Secondo tale approccio, quindi, il progetto deve nascere da un percorso comune di analisi dei bisogni e delle risorse Questa terza metodologia pone al centro del processo di intervento nel sociale la tappa dell’attivazione; la progettazione di uno specifico intervento è intesa come prodotto di percorso e non come partenza. È possibile notare dall’immagine sottostante come possono svilupparsi diversi nuclei progettuali tra loro connessi, caratterizzati da un proprio percorso di progettazione, realizzazione e verifica Ideazione Attivazione Progettazione Progettazione Realizzazione Realizzazione Verifica Verifica LA STESURA DI UN PROGETTO Indipendentemente dalla metodologia utilizzata ogni progetto deve rispondere al requisito di logicità e congruenza tra le diverse parti Aspetti principali: -Definizione ed analisi problema; -Identificazione degli obiettivi; -Beneficiari dell’intervento; del -Modello d’intervento e attività che verranno svolte; -Valutazione; -Mezzi, risorse DEFINIZIONE ED ANALISI DEL PROBLEMA In questa sezione si deve esporre in sintesi la definizione e l’analisi del problema, cioè esplicitare: -Su quale problema si intende intervenire; -Qual è la definizione del problema e se c’è o no condivisione rispetto alla definizione; -In che modo si manifesta il problema; -Quali sono le cause del problema, di che natura sono, se c’è condivisione o meno rispetto alle cause identificate; -Per chi e perché è rilevante quel problema e se le persone che sono coinvolte direttamente dal problema lo percepiscono come tale e desiderano un cambiamento -Qual è la sua entità (incidenza, rilevanza) e se il problema è in espansione o meno; -Perché si ritiene importante intervenire su quel problema; -Quali altri problemi genera a sua volta; -Chi (servizi, gruppi, operatori) nella comunità si sta già occupando di quel problema o del settore che include il problema Per definire ed analizzare il problema si può ricorrere alla conoscenza già acquisita nel settore, alla letteratura specialistica, a dati e statistiche. Se ciò non è disponibile sarà necessario organizzare delle ricerche ad hoc per cercare di acquisire elementi utili La scelta del problema e la sua definizione, spesso, sono collegate ai valori, alle credenze ed ai costrutti personali È necessario, quindi, comprendere a priori che può condividere la scelta di lavorare su quel problema e l’analisi svolta e che può essere contrario alla realizzazione del progetto (motivi politici e/o ideologici, perché tocca aree fino a quel momento di sua esclusiva competenza, ecc) OBIETTIVO GENERALE E SOTTOBIETTIVI L’identificazione dell’obiettivo (o degli obiettivi) deve essere congruente con l’analisi realizzata Con l’obiettivo si esplicita cosa si desidera modificare I cambiamenti possono riguardare: -caratteristiche dei singoli individui; -i rapporti tra due o più persone; -le caratteristiche di servizi, gruppi, organizzazioni o dell’intera comunità L’identificazione chiara dell’obiettivo generale è estremamente rilevante, in quanto l’intervento nasce proprio a partire da essi L’obiettivo generale è una dichiarazione d’intenti, desideri ed è auspicabile che sia formulata in maniera sufficientemente ampia e vaga (es. favorire il benessere del minore, diminuire il disagio giovanile, favorire la deospedalizzazione dell’anziano) La formulazione dell’obiettivo generale è il punto di partenza, esso deve essere seguito dalla specificazione di obiettivi più chiari, attraverso l’indicazione dei sottobiettivi e degli obiettivi specifici Diversi livelli di obiettivi: A. Obiettivo generale: indica un’aspirazione, una direzione, una formulazione generica ed abbastanza astratta; B. sottobiettivi: se l’obiettivo generale è molto ampio prima di passare alla definizione degli obiettivi specifici è utile scinderlo in più sottobiettivi. Gli stessi saranno ancora abbastanza ampi ma già devono delimitare e definire meglio gli scopi che si intendono raggiungere C. Obiettivi specifici: devono indicare con chiarezza i cambiamenti o i risultati attesi. Da ogni sottobiettivo discendono uno o più obiettivi specifici Obiettivo generale Sottobiettivo A A1 Sottobiettivo B A2 B1 Sottobiettivo C C1 C2 Ovviamente dopo l’identificazione degli obiettivi specifici, in maniera coerente, si dovranno identificare le azioni da sviluppare BENEFICIARI DELL’INTERVENTO (POPOLAZIONE TARGET) Dal momento in cui l’obiettivo generale individuati i dell’intervento, ovvero popolazione sono cambiamenti desiderati si delinea si sono beneficiari su quale attesi i Appare evidente che è di estrema rilevanza conoscere, già dalla fase di progettazione, le loro principali caratteristiche (età, grado d’istruzione, stato civile, professione, distribuzione sul territorio, ecc), le abitudini, valori, ecc. In ambito sociale diverse progetti prevedono il coinvolgimento della popolazione bersaglio. Già in fase di progettazione si dovrà prevedere le modalità di contatto da utilizzare Si possono ipotizzare le seguenti situazioni: Le attività finalizzate al cambiamento coincidono con il contatto. In questo caso non ci sarà un fase preliminare di contatto (es. informazioni sul contagio virus HIV) - La popolazione target si trova in una condizione di limitata libertà di scelta rispetto alla partecipazione alle attività del progetto (scuola) - Il progetto viene realizzato all’interno di un servizio già esistente e già conosciuto e rientra, modificandola, nella normale prassi di erogazione del servizio - Il progetto viene realizzato all’interno di un servizio già esistente, ma si rivolge a persone che potrebbero anche non aver mai frequentato il servizio stesso per altri motivi - L’intervento non viene realizzato in un servizio / struttura già esistente, ma questa “nasce” con il progetto, oppure il progetto è frutto di una collaborazione fra varie strutture, non identificandosi – però – con nessuna di esse MODELLO DI INTERVENTO E ATTIVITA’ Il modello d’intervento è la traduzione delle conoscenze che riguardano la regolazione, modificazione, ed il controllo di comportamenti, atteggiamenti, reazioni psico-fisiche o condizioni comunitarie in ipotesi, sulle quali possono basarsi le azioni Nel modello di intervento, quindi, è necessario specificare: A. Le ipotesi causali; B. Le ipotesi d’intervento Alla base di ogni intervento vi sono (o dovrebbero esserci) delle ipotesi sull’influenza di uno o più processi o la condizione che il progetto vuole modificare (ipotesi causali) L’ipotesi d’intervento è la relazione tra il progetto, con le azioni che saranno realizzate, ed il processo o determinante specificata come associata all’ipotesi causale con il comportamento o la condizione che si vuole modificare VALUTAZIONE Durante la fase di progettazione è necessario stabilire se e con quali modalità saranno realizzate delle attività valutative del progetto stesso La rilevanza di stabilire se e come realizzare la valutazione già nella fase di progettazione è data da: 1.stimare adeguatamente i costi del progetto; 2. se si procede alla rilevazione dell’efficacia si deve costruire la batteria degli indicatori e rilevare i dati prima e dopo gli interventi I MEZZI E LE RISORSE Mezzi: -Dotazione finanziaria (budget) - Dotazione strumentale Risorse: - Umane; - Temporali Il budget è la traduzione economica della attività che si intendono realizzare La progettazione deve rispettare i seguenti parametri: 1.Coerenza; 2.Sostenibilità; 3. Completezza; 4. Chiarezza 5.Economicità 6.Rispetto della normativa; 7. Presenza di un cronoprogramma