2012-4 - Parrocchia di Tarzo

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2012-4 - Parrocchia di Tarzo
«Voce amica»
Voce amica
Bollettino Parrocchiale di
Tarzo
Ar fanta
Corbanese
Luglio-Agosto 2012 - Anno XLIX - numero 4
Il cuore dell’uomo cerca l’infinito
Scorrendo i fatti della storia si scopre che l’uomo non è mai sazio di
potere, di denaro, di gloria, e spesso succube del vizio finché il corpo
non si consuma.
“Dammi mille baci, poi cento, poi mille altri….” .Così scriveva in un suo
carme il poeta latino Catullo. Sapeva che la natura umana non si sazia
mai, e la misura è la “non misura”, cioè l’infinito.
Anche San Bernardo scrisse: la misura dell’amore e la non misura, ma
quanta differenza fra i due concetti di amore! Lo stile di vita cambia se
scopriamo i valori morali.
La cultura moderna presenta ad uomini dei “pacchetti preconfezionati” che hanno la pretesa di supplire questa tensione verso l’Infinito.
E possono essere: la notorietà, la giovinezza prolungata, l’arrivismo, la
ricerca del denaro e del piacere, qualche ideologia o i diritti ancorché
giusti. Ma nessuno di questi pacchetti soddisfa l’animo. E l’uomo continua a cercare, ad agitarsi o si irrigidisce in uno scetticismo che appare
saggio ed invece è solo mortifero.
E questo scetticismo toglie speranza ed energia anche nei giovani.
Una persona che non conosce quello che la soddisfa pienamente finisce per concepire la vita come una sventura che viene addolcita solo
da momenti di euforia dai quali cerca di trarre il massimo godimento,
ma che poi lasciano una scia di amare conseguenze. La scomparsa dei
valori morali è spesso causa delle nevrosi moderne. Il nostro sguardo
è rivolto alle cose terrene, proviamo, anche, ad alzare gli occhi.
Il Metastasio scriveva: Ovunque il guardo io giro immenso Dio ti vedo,
nell’opere Tue ti ammiro, ti riconosco in me. E Pascal: “C’è un vuoto a forma
di Dio nel cuore di ogni persona e non può mai essere riempito da nessuna
cosa”. Il cuore umano è un abisso e vanamente cerchiamo di riempire
questa sorta di buco con le cose materiali, i piaceri, le distrazioni, lo
svago. Queste realtà possono placare lo stomaco e i sensi, ma poi ne
sentiamo la vacuità e rimaniamo delusi.
Siamo fatti per l’Infinito, per Dio.
Gesù ci ricorda che due sono i comandamenti più importanti: “amare
Dio con tutto te stesso e il prossimo come se stessi” e i veri cristiani con
Pietro dovrebbero dire “tu solo hai parole di vita eterna”.
Perfino l’economista Adam Smith scriveva: “La preoccupazione per la
nostra felicità dovrebbe raccomandarci la virtù del discernimento e farci capire che essa dipende dalla nostra preoccupazione per quella degli altri”.
Il filosofo inglese David Hume racconta di un contadino che parla
con un suo vicino:
“Il tuo grano è maturo oggi il mio lo sarà domani. Sarebbe utile per entrambi se oggi io lavorassi per te e tu domani dessi una mano a me. Ma io
non provo nessun particolare sentimento di benevolenza nei tuoi confronti
e so che neppure tu lo provi per me. Perciò io oggi non lavorerò per te perché non ho alcuna garanzia che tu domani lavorerai gratuitamente nei miei
confronti. Così ti lascio lavorare da solo oggi e tu ti comporterai allo stesso
modo domani”. Ma il maltempo sopravviene ed entrambi finiscono per
perdere i loro raccolti.
Oggi, molti rapporti umani si svolgono con questa ottica per mancanza di empatia.
Facciamo un esame sul nostro relazionarsi con il prossimo e vediamo
se si può cambiare.
d.F.
www.parrocchiaditarzo.it
UN SANTO AL MESE
San Pio X
Il Papa del catechismo
21 agosto
Giuseppe Melchiorre Sarto nasce
a Riese di Treviso (oggi Riese Pio
X) il 2 giugno del 1835, secondo
di 10 figli di Giovanni Battista e
Margherita Sanson. Sin da ragazzo dimostrò forza di carattere e tenace volontà e sopportò i sacrifici
imposti dalla condizione povera
della famiglia, per anni ogni giorno a piedi, spesso scalzo, percorse
la strada da Riese a Castelfranco
per poter frequentare la scuola. Fu
aiutato da alcuni sacerdoti e poi
dal patriarca di Venezia, anch’egli
originario di Riese, che gli offrì un
posto gratuito nel Seminario di Padova, a quell’epoca uno dei migliori d’Italia. Anche qui ben presto si
notò la ricchezza della sua indole,
dotata di notevole equilibrio. A 17
anni gli morì il padre e gli amministratori del Municipio di Riese,
per aiutare la famiglia, offrirono
al giovane Giuseppe l’impiego
occupato dal padre. Ma la madre,
rifiutò l’offerta, perché il ‘Bepi’
doveva seguire la sua vocazione
sacerdotale; avrebbe pensato lei
con il suo lavoro di sarta, a portare
avanti la famiglia, lavorando notte
e giorno. Fu ordinato sacerdote a
23 anni (settembre 1858) e subito
nominato cappellano a Tombolo
(PD), dove giunse il 29 novembre
1858. Qui profuse le giovani forze
nell’apostolato e nel ministero sacerdotale per ben 9 anni. Nel 1867
fu nominato parroco a Salzano
(VE), dove rimase per circa nove
anni e curò in maniera particolare
la catechesi ai bambini. Dotato di
una salute di ferro, di un’energia
che non conosceva debolezza e
di una sorprendente capacità di
rapportarsi con gli altri, si diede
anima e corpo all’attività parrocchiale, suscitando l’ammirazione
dei parrocchiani e dei confratelli
sacerdoti. Nel novembre 1875 il
vescovo di Treviso lo nominò Canonico della Cattedrale, Cancelliere della Curia Vescovile, Direttore
spirituale del Seminario. Incarichi
di prestigio per il giovane sacerdote. Il suo modo di agire, e in particolare il suo amore per i poveri,
gli guadagnarono l’affetto e la
stima di tutti, cosicché nessuno si
meravigliò quando nel 1884, papa
Leone XIII lo nominò vescovo di
Mantova. Qui Giuseppe Sarto, co-
Sommario
Comunità cristiana
Cronaca locale
Notizie dal Comune
Arfanta: paese mio
Voce di Corbanese
Parrocchia di Tarzo
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Pro Loco
Alpini
Ricordi dott. Pancot
Anagrafe
Offerte
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«Voce amica»
(Segue dalla prima pagina)
nosciuto per la fama di oratore
brillante e per la sua grande carità,
rivelò le sue doti di organizzatore.
Papa Leone XIII apprezzando il
suo operato, lo elevò alla dignità
cardinalizia il 12 giugno 1893 e il
15 giugno lo destinava alla sede
patriarcale di Venezia. Il suo ingresso avvenne solo il 24 novembre 1894, perché mancava il beneplacito del Governo Italiano. Il
re Umberto I°, sosteneva di avere
il diritto di scelta del patriarca
per un antico privilegio della Repubblica Veneta. Incurante delle
critiche e dello stupore di alcuni,
non esitò ad indurre i cattolici veneziani ad allearsi con i liberali
moderati, per far cadere l’amministrazione comunale massonica,
che aveva soppresso il catechismo nelle scuole e fatto togliere
il crocifisso negli ospedali. Mobilitò i parroci e i gruppi di Azione Cattolica, governò la stampa
cattolica. Il suo avvicinamento
all’Italia ufficiale, era dettato da
un realismo pastorale e non per
simpatia all’ideologia liberale e
modernista che rifiutò sempre. A
Venezia ci fu una fioritura della
vita religiosa, gli adulti venivano
istruiti nella fede e organizzati in
Associazioni religiose; i bambini venivano preparati alla Prima
Comunione e Cresima con particolare impegno, le celebrazioni
liturgiche presero nuovo decoro
con la solennità dei canti sacri. Incontrato il giovane Lorenzo Perosi, ne ammirò il talento musicale,
lo aiutò e incoraggiò a diventare
sacerdote, gli affidò la riforma del
canto liturgico prima a Venezia e
poi a Roma. Amò i poveri, ai quali donava tutto quello che possedeva. Giunto a Venezia non volle
una porpora cardinalizia nuova,
ma fece riadattare dalle sue sorelle quella vecchia del suo predecessore, donando ai poveri la
somma risparmiata. Pur essendo
ostile al socialismo e al liberalismo, non mancò, come a Mantova, di preoccuparsi di tutto quanto
potesse migliorare le condizioni
di vita degli operai. Incoraggiò le
Casse Operaie parrocchiali, le Società di Mutuo Soccorso, gli uffici
di collocamento popolare e per indirizzare il clero in questa direzione, istituì nel 1895 una cattedra di
scienze economiche e sociali nel
Seminario. A Venezia amò tutti
ed era amato da tutti. Nell’ottobre
del 1893 l’anziana madre stava
per morire, ed aveva espresso il
desiderio di vedere il figlio vestito dei suoi abiti cardinalizi e lui
volle accontentarla. Un mattino si
presentò all’improvviso e la ma-
dre vedendolo esclamò con stupore: “Ah Bepi, se tutto rosso!…” e
lui: “E vu mare, se tutta bianca!”.
Il 20 luglio 1903 ad oltre 93 anni,
muore papa Leone XIII; il patriarca di Venezia parte per Roma, alla
stazione ferroviaria una gran folla
lo circondò per salutarlo ed egli
commosso rassicurò loro “Vivo
o morto ritornerò”. (Quelle parole furono profetiche, perché il
patriarca Sarto non tornò più a
Venezia da vivo; ma papa Giovanni XXIII, anch’egli patriarca
di Venezia, autorizzò il ritorno
dell’urna con il corpo del santo
Pio X, che avvenne accolto trionfalmente il 12 aprile 1959. L’urna
esposta nella Basilica di San Marco, rimase a Venezia per un mese
a ricevere il saluto e la venerazione dei suoi veneziani. Il conclave
durato quattro giorni designò il 3
agosto 1903, il patriarca di Venezia nuovo pontefice, nonostante
le sue implorazioni a non votarlo, alla fine accettò prendendo il
nome di Pio X. Il suo pontificato durò 11 anni, rompendo la sua
personale cadenza negli incarichi
ricevuti che furono stranamente
sempre di nove anni; 9 anni in
Seminario, 9 come cappellano a
Tombolo, 9 anni come parroco a
Salzano, 9 come canonico e direttore del Seminario a Treviso,
9 come vescovo di Mantova e 9
come patriarca di Venezia.
Con l’enciclica “Pascendi” del
1907 condannò il modernismo,
un atteggiamento teologico cedevole al razionalismo e al soggettivismo. In campo politico riprese
la linea intransigente di Pio IX,
egli considerava la separazione
della Chiesa dallo Stato come un
sacrilegio, gravemente ingiuriosa
nei confronti di Dio al quale bisogna rendere non solo un culto privato, ma anche uno pubblico. Pio
X che amava presentarsi come un
“buon parroco di campagna” aveva in realtà notevoli doti e non era
affatto sprovvisto di cultura, parlava e leggeva il francese, possedeva un gusto artistico e protesse i
tesori d’arte della Chiesa. Cultore
della musica, amò il canto liturgico. Uomo di grandezza morale,
viveva in Dio e di Dio, esercitava
le virtù cristiane fino all’eroismo,
con una umiltà diventata la sua
seconda natura senza la minima
ostentazione; una effettiva povertà e una carità che destava la meraviglia dei dignitari del Vaticano;
una fede e una fiducia nella Provvidenza origine di quella serenità
interiore che si poteva ammirare
nel suo volto.
“Instaurare omnia in Chri-
Luglio-Agosto 2012
sto” era il suo motto e con la forza e la costanza che gli erano proprie, cercò di attuare in tutti campi
questa restaurazione della società
cristiana a partire dalla Chiesa.
Riformò profondamente la Curia
Romana e le varie Congregazioni,
fece redigere un nuovo Codice di
Diritto Canonico. Applicò le norme per la Comunione frequente e
per i bambini in tenera età; riformò la Liturgia togliendo dal Messale molte cose inutili; sollecitò il
canto e la musica nelle funzioni
sacre. Istituì l’obbligo del catechismo a piccoli e grandi e che da
lui si chiamò “Catechismo di Pio
X” e che tutti i bimbi dovevano
imparare a memoria. Con i pellegrini fu sempre affabile e umile.
Verso la fine del suo pontificato,
sull’Europa si addensavano le
nubi minacciose della guerra, che
avrebbe coinvolto molti Stati cattolici. Dopo l’attentato di Saraje-
vo all’arciduca ereditario Francesco Ferdinando, seguì il 28 luglio
1914 l’attacco dell’Austria alla
Serbia e iniziò la Grande Guerra.
Per papa Pio X, già da tempo sofferente fu l’inizio della fine, morì
“di dolore” nella notte tra il 20 e
il 21 agosto 1914, accorgendosi di
non riuscire a impedire l’inutile
carneficina. Il suo ultimo documento, firmato ai primi di agosto,
era stato appunto un invito ai cristiani di tutto il mondo a pregare
per la pace minacciata. In vita era
indicato come un “Papa Santo”,
perché correva voce di guarigioni
avvenute toccando i suoi abiti, ma
lui sorridendo correggeva: “Mi
chiamo Sarto non Santo”. Fu beatificato il 3 giugno 1951 da papa
Pio XII e proclamato santo dallo stesso pontefice il 29 maggio
1954; la sua urna si venera nella
Basilica di S. Pietro.
I PAPI
DELLA CHIESA
184. ADRIANO V, 11.7.1276 -18.8.1276
Eletto dopo diciotto giorni di vivacissimo conclave con
il nome di Adriano V, il cardinale genovese Ottobono Fieschi ebbe un pontificato brevissimo. Di salute cagionevole,
morì il 18 agosto 1276 a Viterbo dove si era recato per sottrarsi all’afa estiva di Roma. Fu papa per soli 39 giorni.
185. GIOVANNI XXI, 8-9-1276 – 20.5.1277
Dopo due secoli e mezzo tornando al nome Giovanni, il nobile portoghese Pietro Iuliani si sarebbe dovuto chiamare Giovanni XIX. Solo alla fine
del secolo XII era stato compiuto l’errore di spartire tra due papi di nome
Giovanni il pontificato di Giovanni XIV (anni 983-984) e poi di computare
entro la serie dei pontefici legittimi anche l’antipapa Giovanni
ovanni
XVI (anni 997-998) e così si contavano due papi Giovanni
nni
in più dei reali. Il portoghese Pietro Iuliani, conosciuto
o
come Pietro Ispano, assunse il nome di Giovanni XXI.
Si impegnò a ricomporre l’unione tra la Sede apostolica
e la Chiesa greca, secondo la decisione del Concilio di
Lione del 1274. Intervenne per comporre i conflitti tra
Rodolfo d’Asburgo e Carlo d’Angiò, Alfonso X di Castiglia
ia
e Filippo III di Francia. Prima di morire il 20 maggio 1277, a Viterbo, Giovanni XXI lanciò una ammonizione di condannaa nei confronti del
vescovo di Parigi, Stefano Tempier, macchiatosi delle tendenze aceroistiche
che si andavano diffondendo. Fu anche autore di trattati scientifici e filosofici. Dante lo colloca fra i teologi nel “cerchio del Sole” (Paradiso XII, 134).
186. NICCOLO’ III, 23.XI/26.XII1277 – 22.8.1280
Dopo sei mesi di sede vacante fu eletto Giovanni Gaetano, figlio del senatore romano Matteo Rosso Orsini. Assertore convinto di una politica di
equilibrio, cerco di limitare la tendenza dello strapotere di Carlo D’Angiò
g e
operò perché venisse privato del vicariato di Toscana. Nell’inell’intento di togliergli anche l’ufficio di senatore a Roma, lo
avocò a se nel 1278 in veste di pacificatore, stabilendo
o
che tale carica fosse esercitata a turno annualmente daa
runo o due senatori. Favorì il matrimonio fra Carlo Maro
tello, nipote di Carlo d’Angiò e Clemenza, figlia di Rodolfo
o
d’Asburgo, dal quale riuscì a ottenere il riconoscimento
dei diritti della Chiesa negli Stati di Romagna. Operò per
ando a
ristabilire un clima di serenità tra guelfi e ghibellini, inviando
li Bertoldo
B
ld O
i i
Firenze e Bologna il cardinale Latino Malabranca e in Emilia
Orsini,
entrambi suoi nipoti. Questo spinse Dante ad accusarlo di nepotismo e a
collocarlo tra i simoniaci (Inferno, XIX, 31-120). Nicolò III venne ricordato
anche la Bolla Exiit qui seminat con la quale rese più severa la regola francescana. Morì il 22 agosto 1280 a Soriano, vicino a Viterbo.
«Voce amica»
MAMMA MARGHERITA
Margherita aveva ascoltato
con rispetto le parole del Parroco, ma dentro di sé aveva sentito crescere una grossa amarezza. Dunque il Parroco aveva
creduto fino a quel giorno che
lei avesse aiutato Giovanni
a diventare prete pensando a
se stessa, alla sicurezza della
propria vecchiaia. E dire che
lei non ci aveva proprio mai
pensato. Più ci rifletteva, più
l’amarezza cresceva. Il mattino dopo, Margherita si avvolse
bene nello scialle. Disse ai suoi
che andava a trovare Giovanni.
E affrontò, corona in mano, i
quindici chilometri di strada
verso Chieri.
«Presentatasi al figlio col
sorriso sulle labbra: Il parroco disse a Giovanni - per sua bontà è stato da me per confidarmi
che tu vuoi farti religioso. È
vero? Sì, madre mia. «Come
la mamma conobbe l’ultima
determinazione del figlio, si
dimostrò ugualmente contenta,
purché - essa diceva - si faccia
la volontà di Dio».
Il figlio in Seminario. Giovanni compie l’ultimo anno di
scuola pubblica nel 1834-35.
Nell’estate, prima di entrare in
Seminario, si reca per le vacanze al Sussambrino, con la madre, il fratello, la cognata e la
prima nipotina.
Siamo in estate è il tempo del
massimo lavoro per i contadini:
si falcia il frumento, si trebbia
sull’aia al sole rovente, si separa il grano dalla pula facendo
saltare i chicchi come zampilli
di fontane sui grossi vagli, approfittando di ogni filo d’aria.
Poi è subito tempo di raccogliere il granturco, di allineare
le pannocchie gialle in lunghi
festoni per farle maturare bene
al sole. Per i bambini è la grande festa dell’estate: corrono tra
i lavoratori portando le bottiglie d’acqua fresca, danno una
mano a spingere i carretti vuoti
che vengono riempiti di covoni
e di pannocchie, raccolgono e
ammucchiano i vimini che hanno stretto i covoni.
Giovanni, appena terminato
l’ultimo esame, infila la strada
bianca che da Chieri porta a
Buttigliera e poi si inerpica per
i campi. Il Sussambrino gli dà
il benvenuto con il chicchirichì
dei galli e la gioia chiassosa dei
parenti. Il grano biondeggia tra
i vigneti dove l’uva già si fa
rossa. Giovanni impugna il falcetto ed entra nella fila dei mietitori. Il sudore gli gronda dalla
fronte sotto il largo cappello di
paglia.
La mamma di un seminarista. Dopo le fatiche del raccolto, mentre le ombre cominciavano ad allungarsi e nelle
cantine si cominciava a preparare la vendemmia, nella vita
dei contadini del Monferrato
c’era come una pausa, un «tirare il fiato». In questa «pausa»
tra l’estate e l’autunno, Mamma Margherita aiutò Giovanni
(che il 16 agosto aveva compiuto 20 anni) a prepararsi per
il Seminario. Stava per diventare la «mamma di un seminarista».
Occorrevano cose materiali:
il corredo, la veste nera talare,
il materasso (in Seminario non
erano ammessi i pagliericci!).
Appena a Castelnuovo si seppe
che il figlio di Margherita entrava in Seminario, ci fu quasi
una gara per aiutarlo. Don Bosco dirà: «Ho sempre avuto bisogno di tutti fin dai primi anni.
Quando dovevo vestire l’abito
pagina 3
continuazione
chiericale, siccome mia
madre non aveva mezzi
per provvedere, vi fu chi
mi provvide la veste, chi
il cappello, chi il collare e
chi in seguito il mantello».
Nelle sue Memorie, Don
Bosco ricorda «Il giorno
30 ottobre di quell’anno
1835 dovevo trovarmi in
seminario. Il piccolo corredo era preparato. I miei parenti erano tutti contenti: io più
di loro. Mia madre soltanto stava in pensiero e mi teneva tuttora lo sguardo addosso, come
volesse dirmi qualche cosa. La
sera precedente alla partenza
ella mi chiamò a sé e mi fece
questo memorando discorso:
“Giovanni, tu hai vestito l’abito del sacerdote. lo ne provo
tutta la consolazione che una
madre può provare per la fortuna di un figlio. Ma ricordati
che non è l’abito che onora il
tuo stato, è la pratica della virtù. Se mai tu avessi a dubitare
di tua vocazione, ah per carità!
non disonorare questo abito.
Posalo subito. Preferisco avere un povero contadino che
un figlio prete trascurato nei
suoi doveri. Quando sei venuto al mondo, ti ho consacrato
alla Beata Vergine. Quando
hai cominciato i tuoi studi ti
ho raccomandato la devozione a questa nostra Madre. Ora
ti raccomando di esserle tutto
suo. Ama i compagni devoti di
Maria. E se diventi sacerdote,
raccomanda e propaga sempre
la devozione di Maria”.
Nel terminare queste parole,
mia madre era commossa; io
piangevo. “Madre - le risposi -,
vi ringrazio di tutto quello che
avete detto e fatto per me. Queste vostre parole non saranno
dette invano e ne farò tesoro in
tutta la mia vita”.
(Da “Mamma Margherita”,
LDC Torino)
(Continua)
Ministero del diacono
Tratto dal direttorio per il ministero e la vita dei diaconi permanenti
FUNZIONI DIACONALI
Triplice diaconia: Il ministero del diacono è sintetizzato
dal Concilio Vaticano II con la
triade «diaconia della liturgia,
della parola e della carità»
I diaconi devono porre solerte attenzione alla catechesi
dei fedeli nelle diverse tappe dell’esistenza cristiana, ad
esempio nella preparazione ai
sacramenti.
DIACONIA DELLA PAROLA
Annunciatore del Vangelo: Il
Vescovo, durante l’ordinazione, consegna al diacono il libro
del Vangelo con queste parole:
«Ricevi il Vangelo di Cristo del
quale sei divenuto l’annunziatore».
Ministero della parola: è proprio del diacono proclamare il
Vangelo e predicare la parola di
Dio.
Omelia e catechesi: nei casi
in cui presiedono una celebrazione della parola con distribuzione della comunione o su
incarico del sacerdote nella
Messa, a loro spetta l’omelia.
DIACONIA DELLA LITURGIA
Il rito dell’ordinazione mette
in risalto un altro aspetto del
ministero diaconale: il servizio
dell’altare. Il ministero liturgico del diacono differisce dal
ministero ordinato sacerdotale.
Ne consegue che nell’offerta del sacrificio eucaristico, il
diacono non è in grado di compiere il mistero. Secondo la tradizione della Chiesa e quanto
stabilito dal diritto canonico,
compete ai diaconi « aiutare il
vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri».
Quindi essi si adopereranno per
promuovere celebrazioni che
coinvolgano tutta l’assemblea,
curando la partecipazione interiore di tutti e l’esercizio dei
vari ministeri.
Battesimo: Il diacono, con
il Vescovo e il presbitero, è
ministro ordinario del battesimo. L’esercizio di tale facoltà
richiede o la licenza ad agire
concessa dal parroco, al quale compete in modo speciale
battezzare i suoi parrocchiani,
o che si configuri il caso di necessità. È di particolare impor(segue a pag. 4)
p g
pagina
4
tanza il ministero dei diaconi
nella preparazione a questo sacramento.
Eucaristia: nella celebrazione
dell’Eucaristia, il diacono assiste e aiuta coloro che presiedono l’assemblea e consacrano il
Corpo e il Sangue del Signore,
cioè il Vescovo e i presbiteri, e
manifesta così Cristo Servitore. All’altare svolge il servizio
al calice e al libro; propone ai
fedeli le intenzioni della preghiera e li invita allo scambio
del segno della pace; in assenza
di altri ministri, egli stesso ne
compie, secondo le necessità,
gli uffici. Non è compito suo
pronunciare le parole della preghiera eucaristica e le orazioni;
né compiere le azioni e i gesti
che, unicamente, spettano a chi
presiede e consacra. In quanto
ministro ordinario della sacra
comunione, la distribuisce durante la celebrazione, oppure
fuori di essa, e la reca agli infermi anche in forma di viatico. Il diacono è pure ministro
ordinario dell’esposizione del
Santissimo Sacramento e della
benedizione eucaristica. Tocca
a lui presiedere eventuali celebrazioni domenicali in assenza
del presbitero.
Matrimonio: tocca anche al
diacono, se ne riceve la facoltà
da parte del parroco o dell’Ordinario del luogo, presiedere la
celebrazione del matrimonio
extra Missam e impartire la be-
Luglio-Agosto 2012
n
nedizione
nuziale in nome della
Chiesa.
C
Cura Pastorale degli infermi: Il conferimento del sacram
mento dell’unzione degli inferm
mi è riservato al Vescovo e ai
m
ppresbiteri, in relazione con la
ddipendenza di detto sacramento con il perdono dei peccati e
la degna recezione dell’Eucaristia. La cura pastorale degli
ri
infermi può essere affidata ai
in
diaconi.
L’operoso servizio per
d
ssoccorrerli nel dolore, la catechesi che prepara a ricevere
il sacramento dell’unzione,
la supplenza al sacerdote nella
l preparazione dei fedeli alla
morte
e l’amministrazione del
m
Viatico
con il rito proprio, sono
V
mezzi
con cui i diaconi rendom
no presente ai fedeli la carità
della Chiesa.
Liturgia delle ore: i diaconi
hanno l’obbligo stabilito dalla
Chiesa di celebrare la Liturgia
delle Ore, con cui tutto il Corpo
mistico si unisce alla preghiera
che Cristo Capo eleva al Padre.
Sacramentali ed esequie: il
diacono è ministro dei sacramentali, ossia i sacri segni istituiti dalla chiesa il cui scopo è
di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di
santificare le varie circostanze
della vita. Fra i sacramentali le
benedizioni occupano un posto
importante. Spetta a lui, inoltre,
presiedere le esequie celebrate
senza la santa Messa e il rito
della sepoltura. Tuttavia, quando è presente e disponibile un
sacerdote, deve essere affidato
a lui il compito di presiedere.
DIACONIA DELLA CARITA’
Servitori del popolo di Dio:
il loro compito, in comunione
gerarchica con il Vescovo e con
i presbiteri, è servizio di carità e ha lo scopo di aiutare e di
promuovere tutti i membri della Chiesa particolare, affinché
possano partecipare, in spirito
di comunione e secondo i loro
carismi, alla vita e alla missione della Chiesa.
Servizio della carità: nel
ministero della carità i diaconi devono configurarsi a
Cristo-Servo, che rappresentano. Perciò, nella preghiera di
ordinazione, il Vescovo chiede
per loro a Dio Padre: « Siano pieni di ogni virtù: sinceri
nella carità, premurosi verso i
poveri e i deboli, umili nel loro
servizio… siano immagine del
tuo Figlio, che non venne per
essere servito ma per servire».
Con l’esempio e la parola, essi
devono adoperarsi affinché tutti
i fedeli, seguendo il modello di
Cristo, si pongano in costante
servizio dei fratelli. Le opere di
carità, diocesane o parrocchiali,
che sono tra i primi doveri del
vescovo e dei Presbiteri, sono
da questi, secondo la testimonianza della Tradizione della
Chiesa, trasmesse ai servitori nel ministero ecclesiastico,
cioè ai diaconi.
LA MISSIONE CANONICA
DEI DIACONI PERMANENTI
Esercizio della triplice diaconia: i tre ambiti del ministero
diaconale, a seconda delle circostanze, potranno certamente,
l’uno o l’altro, assorbire una
percentuale più o meno grande dell’attività di ogni diacono, ma insieme costituiscono
una unità nel servizio al piano
divino della redenzione: il ministero della Parola conduce al
ministero dell’altare, il quale, a
sua volta, spinge a tradurre la
liturgia in vita, che sboccia nella carità. Il ministero diaconale
trova ordinariamente nei vari
settori della pastorale diocesana e nella parrocchia il proprio
ambito di esercizio.
Mario Introvigne
Logo dell’Anno della fede.
Su campo quadrato è simbolicamente
rappresentata una barca, immagine
della Chiesa, in navigazione su dei
flutti. Graficamente solo accennati:
l’albero maestro è una croce che
issa delle vele le quali suggeriscono
il trigramma di Cristo (IHS = Iesus
Hominum Salvator, «Gesù Salvatore
degli Uomini»). Lo sfondo sul quale
si stagliano le vele è un sole che,
associato al trigramma, rimanda
all’Ostia santa
I PRINCIPALI EVENTI
Giovedì 11 ottobre 2012. Solenne
apertura dell’Anno della fede in Piazza San Pietro a 50 anni dall’inizio del
Concilio Vaticano Il, con una messa
concelebrata da tutti i Padri sinodali,
dai presidenti delle Conferenze episcopali del mondo e dai Padri conciliari
ancora viventi.
Domenica 21 ottobre. Canonizzazione di 6 martiri confessori della fede.
Venerdì 25 gennaio 2013. Celebra-
I Fioretti
di Papa Luciani
Un benefattore consegnò al vescovo Luciani
uun assegno di denaro. Egli, ringraziò, e subito lo
cconsegnò al responsabile delle opere di carità
d
della Diocesi. Nelle Visite pastorali erano freqquenti le sue personali offerte ai poveri che lo
avvicinavano o che incontrava in ospedale. Aiutava anche i sacerdoti che sapeva in qualche difficoltà sia per le
opere parrocchiali o, anche, per le personali necessità.
Un’offerta era spesso lasciata discretamente o sotto il cuscino
nella visita in famiglia agli ammalati o la si ritrovava in mano dopo
aver stretto la mano al vescovo,
Papa Luciani racconta
Un giorno, il sole ed il vento fecero una scommessa: chi sarebbe
riuscito a togliere il mantello che avvolgeva un passeggero.
Incominciò il vento con tutto il suo furore: nulla da fare, anzi il
passeggero si stringeva attorno sempre di più il suo mantello.
Provò poi il sole: mandò fuori caldo…e caldo…e piano piano il
passeggero si tolse il mantello ed anche…la giacca!
Si ottiene di più con l’amore che non con la aspra violenza.
Luglio-Agosto
Luglio
g o-A
Ago
gostto 2012
2
zionne ec
zione
ecumenica
cum
umen
nica ne
nella
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assilicaa ddii San Pao
Paolo
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Mura.
ura.
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a
S bato
Sa
baa 2 febbraio.
feb
ebbr
b rai
aio. Cel
elleb
ebrazion
onne in
i San
Sabato
Celebrazione
P et
Pi
et o pper
etro
er tutte le persone che hanno co
Pietro
consacrato lla lloro vita al Signore.
24 marzo, Domenica delle Palme. Celebrazione dedicata ai giovani che si preparano
alla Giornata mondiale della gioventù di Rio
de Janeiro.
Domenica 28 aprile. Giornata dedicata a
tutti i ragazzi e ragazze che hanno ricevuto il
sacramento della confermazione.
Domenica 5 maggio Giornata dedicata
alla celebrazione della fede che. trova nella
pietà popolare una sua espressione iniziale
attraverso la vita delle confraternite.
Sabato 18 maggio, vigilia di Pentecoste.
Giornata dedicata a tutti i movimenti, col
pellegrinaggio alla tomba di Pietro.
Domenica 2 giugno, festa del Corpus Domini. Solenne adorazione eucaristica contemporanea nella cattedrale di ogni diocesi e
in tutte le chiese del mondo (dove sarà possibile, alla stessa ora).
Domenica 16 giugno. Giornata dedicata
alla testimonianza del vangelo della vita.
Domenica 7 luglio. Conclusione a San
Pietro del pellegrinaggio di seminaristi, novizie, novizi e di quanti sono in cammino
vocazionale.
Dal 23 al 28 luglio. Giornata mondiale
della gioventù a Rio de Janeiro (Brasile).
Domenica 29 settembre. Giornata dei
catechisti. Sarà l’occasione per ricordare anche il 20· anniversario del Catechismo della
Chiesa cattolica.
Domenica 13 ottobre. Giornata per tutte
le realtà mariane.
Domenica 24 novembre. Celebrazione
conclusiva dell’Anno della fede.
«Voce
e amica»
amica
La porta dell
della ffede
d
è sempre aperta
Dall’ottobre di quest’anno, 50°anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II,
fino al 24 novembre 2013, solennità di Cristo
Re, la chiesa cattolica celebrerà l’ anno della
fede.
Indetto da Papa Benedetto XVI, è un esplicito invito a tutti i credenti in Cristo a intensificare la riflessione sulla fede, rinvigorendo «l’ adesione al vangelo, soprattutto in un
momento di profondo cambiamento come
quello che l’ umanità sta vivendo» (Porta fidei,8 ).
Una proposta per suscitare in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in
pienezza e con rinnovata convinzione, con
fiducia e speranza. L’attenzione sulla fede si
presenta come il problema più urgente. «Una
fede a volte tiepida e stanca, poco consapevole, non è in grado di riscaldare il mondo
moderno che, dopo tante illusioni, spera di
ritrovare il cielo e di scoprire che non è disabitato».
La fede non si impone, ma si propone.
Solo una fede autentica, convinta e credibile,
non ottusa, superstiziosa o intollerante, può
rispondere alle attese del mondo, «attese di
trascendenza, di qualcosa che rompa il cerchio soffocante del materialismo e liberi lo
spirito, perché possa librarsi verso l’ alto e
così meglio vivere il tempo ».
La fede è un dono che si può desiderare,
cercare e chiedere per riceverlo, conservalo
e, con l’aiuto di Dio, farlo crescere. Le indicazioni per riscoprire il cammino della fede
sono: la parola di Dio, l’ eucaristia, la testi-
GLI ULTRASETTANTENNI IN FESTA
Domenica 16 settembre si svolgerà la 27^ Festa dell’anziano, indetta ed organizzata dalle Pro Loco
di Tarzo e Corbanese e dal Comitato di Arfanta.
Questi incontri sono un’occasione per rivedere le persone con cui vennero condivisi giochi, gioie;
ma anche l’ansia di un futuro incerto ed, inoltre, una certa curiosità per chi non si più rivisto da tempo.
La giornata inizierà alle ore 11 con la celebrazione della S. Messa nella Parrocchiale di Corbanese;
farà seguito alle ore 12.30 il pranzo comunitario presso lo stand della Pro Loco di quella frazione. Al
convivio sono invitati anche le ospiti della Casa di riposo di Villa Bianca e quelli dell’Istituto Padre Pio.
La giornata si chiuderà con l’estrazione dei premi della lotteria.
Il Paese invecchia sempre più. Quando nel 1986 venne istituita questa Festa, gli ultrasettantenni
erano 530, ora sono 768, esclusi i ricoverati negli Istituti di Riposo, con una grande percentuale di
persone anziane pari al 17,19%.
Le cause sono due: primo l’età della vita si è allungata, poi c’è la scarsità delle nascite. Negli anni
1920-‘30-‘40 il numero dei nati era di circa 250 l’anno, ora sono meno di 30.
Dimentichiamo per un giorno i problemi della vita e, seduti a tavola, tra un piatto ed un generoso
bicchiere di vino che invita al dialogo, che apre il cuore e da speranza alla vita, che distende l’animo
portandolo ad aprirsi alle confidenze, facciamo riemergere i ricordi e le vicende di una vita più o meno
fortunata, più o meno bella, ma sempre interessante perché messaggera di grande saggezza.
Gli anziani sono da considerare i custodi della memoria collettiva e, pertanto, non possono essere
esclusi dalla comunità, essi vanno accolti e assistiti valorizzando le loro esperienze che devono essere
punto di riferimento per le nuove generazioni.
Un vivo ringraziamento all’Amministrazione Comunale ed alla Banca Prealpi che con l’erogazione
dei loro contributi sostengono in modo determinante questa iniziativa, proposta quale atto dovuto
alle persone di una certa età, la cui presenza alla Festa ci riempirà di grande gioia.
Antonio Pancot
pagina 5
monianza ddella
ll carità. Ritrovare il gusto di
nutrirci della parola di Dio. Scrive il Papa:
«La “porta della fede” che introduce alla vita
di comunione con Dio e permette l’ ingresso
nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. (cf.
At 14,27 ). E’ possibile oltrepassare quella
soglia quando la parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia
che trasforma» (Porta fidei, 1) .
Intensificare la celebrazione della fede
nella liturgia, e in particolare nell’ Eucaristia
che è il culmine verso cui tende l’ azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana
tutta la sua energia. E’ necessario riscoprire
che la partecipazione alla messa festiva non
è un obbligo, per rimettersi a posto con la
coscienza, quasi fosse un tributo da pagare,
ma una vera necessità, di cui non possiamo
fare a meno.
Con l’esempio e con la parola, va trasmesso anche in famiglia, ai ragazzi e ai nostri
giovani, che non c’è domenica senza celebrazione eucaristica, vissuta con gioia, per
il piacere di incontrare il signore e i fratelli
nella fede. L’anno della fede diventa anche
un’occasione propizia per intensificare la
testimonianza della carità. La fede si rende
operosa per mezzo della carità, diventa un
nuovo criterio di intelligenza e di azione che
cambia tutta la vita dell’ uomo. (cf. Gal 5,6).
“La fede senza carità non porta frutto e la
carità senza la fede sarebbe un sentimento in
balìa costante del dubbio. E’ la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso
amore che spinge a soccorrerlo ogni volta
che si fa nostro prossimo nel cammino della
vita”. (Porta fidei, 14).
(Gusella, in “Il Portavoce padre Leopoldo,
settembre ottobre 2012)
«Voce amica»
pagina 6
Luglio-Agosto 2012
Soggiorni climatici
Anche quest’anno si è partiti per i soggiorni climatici! Le
mete proposte dai 6 comuni organizzatori: Tarzo - Revine Lago
- Cison di Valmarino - Follina - Miane - San Pietro di Feletto, sono state diverse. Località marine (Igea Marina e Caorle), montane (Folgaria) e termali (Abano Terme) nei mesi di
Ecco la foto dei partecipanti.
Nella foto sono ritratti
alcuni dei partecipanti,
in visita ai Casoni della
laguna di Caorle.
ISTITUTO
COMPRENSIVO
DI TARZO
N° 407 gli allievi iscritti
per l’anno scolastico 2012/13
ELEMENTARI
I
Tarzo
23
Corbanese 16
Revine L. 13
MEDIE
A
I
25
II
22
III
17
B
24
22
18
II III IV V
17 25 20 22 Tot. 107
10 14 19 14 “ 73
20 18 12 19 “ 82
Tot. 262
C
17
tot. 49
“ 44
“ 52
tot. 145
Elenco alunni diplomati a.s. 2011/12
giugno, luglio e settembre. I partecipanti
sono stati numerosi per tutte le destinazioni. Tuttavia i tarzesi hanno di gran lunga
preferito il mare ed in particolar modo
Caorle. Dei 38 soggiornanti sono stati,
infatti, ben 17 i compaesani, la maggior
parte di Corbanese, a fronte di un unico
partecipante sia per Igea Marina che per
Abano Terme e della sola coppia che è ha
scelto la montagna.
Il soggiorno a Caorle è iniziato il nove
giugno e i partecipanti hanno così avuto la
possibilità di trascorrere 15 giorni in relax
e godersi le bellezze della cittadina, della
spiaggia e del mare.
Da subito si è formato proprio un bel
gruppo che di “anziani” aveva solo il
nome!
Con spirito giovanile e tanta voglia di
fare e di divertirsi hanno trascorso le loro
giornate a suon di partite a bocce, tornei di
briscola, tombolate e ancora passeggiate,
giri in trenino, escursioni e serate di musica e danze. Il tutto è stato costantemente
condito dall’allegria di canti tradizionali,
barzellette e battute divertenti che hanno
fatto gioire anche la giovane accompagnatrice, che, a suo dire, ha fatto un’esperienza importante e significativa ed ha conosciuto delle persone che le resteranno nel
cuore.
La prima metà di luglio è stata invece
dedicata al soggiorno montano a Folgaria.
Anche in montagna i giorni sono trascorsi
all’insegna del buon umore e del relax. I
soggiornanti hanno potuto respirare l’aria
fine dell’alta quota e godere dei bellissimi panorami. La temperatura fresca ha
poi permesso di vivere dei giorni di pace
e tranquillità in piacevole compagnia. Le
passeggiate lungo i sentieri e per le vie
della cittadina hanno rallegrato il cuore e
l’anima, lontano dai pensieri quotidiani.
Non resta che augurare un buon soggiorno alle terme ed invitare, per il prossimo
anno, tutti coloro ne avessero voglia.
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
p g
pagina
7
L’arte del
mangiar bene
Banca Prealpi
Festeggiato il rag. Antonio Bernardi
Banca Prealpi ha festeggiato gli ottant’anni dell’ex direttore, figura storica
per l’Istituto di credito cooperativo di
Tarzo. Per l’occasione, l’artista di Revine Lago Giuseppe Grava ha realizzato
una medaglia che è stata donata a Bernardi dal Presidente Carlo Antiga e dal
direttore generale Girolamo Da Dalto.
Un’occasione per ripercorrere, tra
ricordi e aneddoti, la storia della BCC
delle Prealpi, per la quale il rag. Bernardi ebbe un ruolo strategico sin dalle sue
origini.
«La nostra banca, per la sua storia, è
sempre stata un punto di riferimento –
ha spiegato il Presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga - Ciò è stato possibile
grazie ad un impianto solido. Il nostro
ringraziamento va a chi ha saputo costruire da zero questa solidità, che oggi
ci permette di portare avanti i principi e i
valori del credito cooperativo e di distinguerci come banca, anche in un contesto
difficile come quello attuale».
Antonio Bernardi si è detto commosso
per l’omaggio ricevuto e per le parole di
elogio a lui riservate. «Non sono un eroe
– ha voluto sottolineare - ho solo svolto
il mio dovere. Ho creduto nel principio
della solidarietà e nella valorizzazione
dell’uomo, che sono quelli su cui si fonda il credito cooperativo.
Quello che ho fatto qui,
l’ho fatto col cuore».
M.T.
Nella foto Antonio
con il figlio Angelo,
il direttore ed
il presidente,
Giuseppe Grava
e il vicedirettore
Mario Marcon .
Società di Mutuo Soccorso NOI x NOI
corso di primo soccorso
Per la prima volta, nel mese di settembre, la Società di Mutuo Soccorso NOIxNOI con la collaborazione dell’Associazione Italiana Soccorritori di Conegliano e il patrocinio del Comune di Tarzo organizzerà
un corso di primo soccorso, completamente gratuito, in dieci lezioni,
rivolto a tutti gli interessati a partecipare; età minima anni 16.
Da quando è nata, su iniziativa della B.C.C. Prealpi, NOIxNOI ha
tra i principali obiettivi la promozione della prevenzione sanitaria nel
territorio in cui opera ed è proprio con questo spirito che intende attuare
il corso.
Le lezioni si terranno nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di
Tarzo, a partire da lunedì 17 settembre, con inizio alle ore 20.30. Saranno tenute da personale medico e si svolgeranno due volte alla settimana,
nelle serate di lunedì e giovedì; ogni incontro durerà circa due ore. A
fine corso, sarà possibile sostenere un esame finale teorico e una prova
pratica, superati i quali verrà rilasciato un diploma.
Il principio su cui si basa il corso è quello del soccorso a mani nude,
senza strumentario alcuno né uso di farmaci specifici, ma utilizzando
quanto si ha a portata di mano.
Il numero massimo di partecipanti ammessi è limitato a 35/40 persone, al fine di permettere un insegnamento pratico individualizzato. A
tutti i partecipanti NOIxNOI fornirà un “Manuale di Pronto Soccorso
e Rianimazione” realizzato allo scopo dall’Associazione Italiana Soccorritori. Per informazioni, contattare la segreteria di NOIxNOI tel.
0438/586873 o via mail all’indirizzo [email protected]
Martina Tonin
E’ questo il titolo del libro di gastronomia
curato e riportato alla luce da Antonio Pancot. A presentarlo sarà la dottoressa Martina
Tonin il giorno 13 ottobre prossimo alle
ore 17 nell’Aula Magna dell’edificio scolastico in via Trevisani nel Mondo.
Il ricettario, che risale alla fine degli anni
1800, comprende 439 piatti classici di una
cucina genuina, spesso umile nelle scelta di
ingredienti, dai sapori schietti, sempre ricca
di fantasia.
Dagli antipasti ai dolci sono piatti che
profumano di storia e di tradizione, di amore e nostalgia, di un tempo passato, quello
delle nostre nonne, proposte per una cucina
allegra e creativa, sana e irresistibile, che
non si trastullano in questa nostra epoca
con accostamenti stravaganti; ma portano
in tavola sapori semplici che ci riportano al
passato, al bisogno di ritornare a scoprire
questi sapori. L’autore-curatore l’ha riportato alla luce come atto dovuto alla nostra
tradizionale cucina, affinché non si perda
nell’oblio della nostra memoria.
GIOVANI CHE SI FANNO ONORE
Manuel Bitto di Dino e Stefania
nia
Moschet, il 23 marzo 2012 presso
o
l’Università degli Studi di Udine,
facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, ha conseguito la
laurea Triennale in Tecnologie Web
Multimediali, discutendo la tesi:
Perfect place: un sistema per la votaazione dei luoghi geografici. Relatore Prof.
Stefano Mizzaro, Correlatore Dott. Stefano
Maraspin.
Damiano De Bastiani il 13.07.2012 ha conseguito
presso l’Università degli Studi
di di
Udine la Laurea Specialistica in
Ingegneria Civile con punteggio
o
finale di 106/110 discutendo la
tesi: “Sviluppo e applicazione dei
Sistemi Informativi Territoriali nelle
Pubbliche Amministrazioni locali:
confronto tra la situazione della
Regione Veneto e della Regione Friuli
uli
Venezia Giulia”, relatore prof. Fabio
abio
Crosilla, correlatori ing. Massimiliano
ssimiliano
Basso e ing. Roberto Piuzzo.
Congratulazioni dalla redazione di Voce Amica
w
ww.comune.tarzo.tv.it
pagina 8
NotizieV dal Comune
NUOVO SERVIZIO
DI DOPOSCUOLA
Per il nuovo anno scolastico sarà attivato il servizio di doposcuola capace di offrire
agli allievi dell’Istituto Comprensivo nuove
opportunità formative. L’Amministrazione
comunale ha raccolto le esigenze di ogni
plesso scolastico attraverso il dialogo con le
famiglie degli alunni e la distribuzione di un
questionario. Durante l’estate è stato messo
appunto un piano che prevede una copertura oraria di servizio di doposcuola diversa
da plesso a plesso. Per la scuola secondaria
di primo grado le famiglie potranno scegliere di usufruire o meno del servizio mensa e
di optare un pacchetto orario di servizio su
uno o più giorni fino alle ore 17. La stessa
copertura oraria viene proposta alla scuola
primaria di Tarzo, ossia la mensa facoltativa
e una permanenza a scuola fino alle ore 17.
Per il plesso di Corbanese viene garantito il
medesimo servizio, fornendo così anche per
il venerdì la possibilità di confermare il tempo pieno e la copertura fino al pomeriggio.
Il servizio che verrà offerto ha tenuto conto
dei bisogni della famiglie e si articolerà in
primis con lo studio assistito, seguiranno
pacchetti di altre attività, quali sport, musica, lingua e laboratori. L’iscrizione ad ogni
attività sarà mensile. Nel mese di settembre
è previsto un incontro informativo. L’occasione servirà anche a conoscere chi gestirà
i gruppi degli allievi, gruppi che saranno formati con un minimo di 15 iscrizioni. Volendo
investire sul futuro dei più e meno piccoli,
cercando in qualche maniera di contrastare
i tagli alla scuola e al personale si è ritenuto
doveroso pensare di investire in un doposcuola come quello proposto. L’Amministrazione ha predisposto un contributo orario
che servirà ad abbattere i costi per ciascuna
famiglia. Le attività avranno avvio dal 1 ottobre e saranno garantite fino
al termine dell’anno scolastico
(8 giugno). Il servizio è stato
pensato insieme al Dirigente
scolastico e agli insegnanti in
maniera tale da porsi continuità con gli obiettivi educativi e
didattici della scuola
I nostri giovani sono il nostro futuro, pensare a loro
significa contribuire ad una
«
oce amica»
scuola di qualità, fresca e vivace, capace di
offrire sempre più occasioni per rinnovarsi
e crescere.
Inoltre le famiglie hanno bisogno di qualcuno che si occupi della cura dei propri figli
e della loro formazione anche in fascia pomeridiana.
SCUOLE ELEMENTARI
DI CORBANESE
Nelle prossime settimane partiranno i lavori di adeguamento delle scuole elementari
di Corbanese, a seguito di accurate indagini
anche con una perizia sismico strutturale, è
emerso che in realtà quell’edificio come molti altri costruiti in quell’epoca non ha sicuramente requisiti tali da potersi considerare
adempiente rispetto alle esigenze delle normative antisismiche introdotte dopo il 2010.
L’Amministrazione comunale già da tempo
aveva pensato a questa struttura richiedendo ed ottenendo dalla Regione Veneto un
contributo per l’adeguamento sismico strutturale. Sicuramente questo intervento, abbastanza invasivo sull’edificio richiederebbe,
sia sotto il profilo economico, che dei tempi
di realizzazione una programmazione molto
più lunga. Ritenendo importante la presenza di una scuola primaria a Corbanese, che
raccoglie un terzo della nostra popolazione,
ma non essendoci in prospettiva indici di
crescita demografica che consentissero di
programmare un intervento molto consistente, l’Amministrazione ha deciso di percorrere la strada del miglioramento sismico. È da
precisare così come hanno detto anche tecnici, che l’edificio pur non adempiendo alle
normative antisismiche 2010, negli anni è
rimasto pressoché integro non dimostrando
alcun segno di cedimento rispetto agli eventi che ci sono stati negli ultimi cinquant’anni,
si è deciso pertanto di procedere con un intervento di miglioramento sismico; intervento di minor spesa e mirato a risolvere quelle
che sono le fonti di maggior rischio, quindi
l’irrigidimento della struttura e il rinforzo dei
solai. Questo intervento vedrà la sua conclusione entro la fine di ottobre, fino ad allora
gli alunni verranno trasferiti con un pulmino
presso l’Istituto Comprensivo di Tarzo, gli
eventuali oneri per il trasporto saranno a
carico dell’Amministrazione comunale: Poi
le lezioni riprenderanno regolarmente nella
scuola di Corbanese.
In questo modo avremmo dato maggior
sic@com
une.tarzo.tv.it
Luglio-Agosto 2012
sicurezza ad una struttura che comunque
mai aveva subito lesioni da eventi sismici,
e nel contempo avremo modo di analizzare
l’andamento demografico sulla natalità per
verificare la sostenibilità dell’investimento di
adeguamento sismico strutturale.
CENTRO POLIFUNZIONALE
A breve partiranno anche i lavori, presso
il centro polifunzionale di Corbanese. Le
opere già avviate da tempo erano state sospese in quanto la Pro Loco di Corbanese,
valutando bene la dislocazione degli impianti, chiedeva di concordare alcune modifiche. In questi giorni ci sarà un incontro
tra i tecnici comunali e il nuovo presidente
della Pro Loco Renzo Perin, per definire i
dettagli, dopodiché l’intervento essendo
già finanziato, nel giro di poche settimane
troverà il suo completamento. Sicuramente
avrebbe fatto piacere all’Amministrazione
comunale ed anche alla Pro Loco completare i lavori prima della festa settembrina,
ma cause contingenti purtroppo ci hanno
costretti a tenere ferme le aziende che già
avevano gli incarichi e in parte iniziati lavori
per addivenire ad una soluzione che fosse
più congeniale per tutti; non ultime le varie
soluzioni ipotizzate per risolvere l’imprevisto problema delle scuole di Corbanese,
per il quale si era valutato anche l’utilizzo di
quella struttura.
PIÙ EFFICIENZA E
RISPARMIO INVESTENDO.
Questa Amministrazione, visti i nuovi sacrifici in termini di spesa pubblica e le condizioni economiche generali, ha deciso di
investire risorse importanti per rendere più
efficienti gli impianti comunali. Nel prossimo mese saranno stanziati circa 25.000
euro per l’adeguamento di due tratti delle linee della pubblica illuminazione a Tarzo e a
Corbanese. Saranno eliminati i vecchi corpi illuminanti al sodio, che oltre a produrre
inquinamento luminoso disperdendo luce
verso l’alto hanno anche maggiori consumi
che saranno ridotti almeno del 30% avvalendoci delle nuove tecnologie a Led. Inoltre, sostituendo i sensori crepuscolari all’interno dei quadri con i sensori astronomici
potremo evitare accensioni a volte ingiu-
Luglio-Agosto 2012
stificate ed inutili; il risparmio complessivo
sarà di circa 10.000 euro l’anno. Altro intervento importante verrà realizzato presso la
palestra comunale dove le vecchie caldaie
a gasolio verranno sostituite con impianto a
pompa di calore. L’investimento sarà abbastanza cospicuo, intorno ai 100.000 euro,
però ci consentirà di ottenere un duplice risultato: in primis un risparmio in quanto riusciremo a ridurre il costo per il riscaldamento delle strutture scolastiche della palestra
dagli attuali circa 50.000 l’anno a poco
più di 13.000 , in secondo luogo anche a
seguito degli investimenti fatti nel passato
con l’installazione di impianti fotovoltaici
presso le due strutture, avremo la possibilità di eliminare completamente i combustibili fossili. Con l’energia prodotta dai nostri
impianti fotovoltaici attraverso le pompe
di calore che hanno una resa che triplica
l’energia prodotta dai pannelli, le scuole e
la palestra saranno riscaldate interamente
con energia fotovoltaica. Con questo tipo
di impianto si ridurranno, anche, le spese di
manutenzione degli impianti. La crisi economica ci stimola a rendere più efficienti i
servizi erogati e la gestione dell’ente.
APERTURA AL CONFRONTO
CON LA COMUNITA’
SENEGALESE
Il giorno 18 luglio presso la struttura della
Pro Loco di Corbanese, il Sindaco Bof con
l’Assessore al Sociale Antonella Pol ed alla
presenza del mediatore culturale
Thiam Masamba,
ha incontrato una
rappresentanza
delle famiglie Senegalesi del Comune. Lo scopo
dell’incontro è
stato quello di creare un ponte di dialogo con la comunità africana (la più numerosa nel nostro Comune) al fine di facilitarne l’integrazione, capire meglio usi e
costumi, conoscere la loro cultura e le loro
problematiche in modo da evitare scontri di
convivenza.
“Infatti siamo convinti, spiega l’Assessore Pol, che alcune difficoltà di rapporto
possono nascere o essere nate proprio per
il fatto di non conoscerci fino in fondo.”
L’esito della serata è stato molto positivo, le famiglie senegalesi arrivate all’incontro molto chiuse e titubanti nei confronti
dell’Amministrazione, una volta compreso
il vero scopo della serata, sono tornate a
casa soddisfatte e ben disposte a collaborare. Questo, infatti, è solo il 1° di diversi
incontri che l’Amministrazione ha in programma di organizzare, l’obiettivo è quello
di attivare una continua collaborazione e di
realizzare progetti per l’integrazione socioculturale.
Il 25 Agosto presso la Sala consiliare del
Comune di Conegliano l’Assessore Pol è
stato invitato dalla FAST (Federazione del-
«Voce amica»
le Associazioni Senegalesi del Triveneto),
insieme a tutte le rappresentanze associative senegalesi del Triveneto, alla cerimonia
per l’accoglienza del Console Generale
del Senegal di Milano. L’incontro è stato
anche l’occasione per una riflessione sulle
modalità di collaborazione tra Enti locali ed
Associazioni in favore degli immigrati, per
accompagnarli nel processo di accoglienza nella nostra comunità, di inserimento
nel mondo del lavoro ed eventualmente nel
rientro in patria. La FAST e il Console Generale hanno dato al nostro Comune la loro
totale disponibilità per interventi di mediazione mirati al superamento di problematiche relative alla convivenza e alla burocrazia che saranno sicuramente sfruttate e, per
questo, rivolgiamo loro un ringraziamento.
A questo primo incontro ne seguiranno
altri, in quanto l’Amministrazione Comunale
vuole incontrare, anche, le altre comunità
straniere presenti nel Comune.
PROGETTO LAVORO
dal 1 settembre 2012:
Il progetto consiste nel dare un contributo
aIl progetto consiste nel dare un contributo
alle aziende che decideranno di assumere
persone residenti nel Comune di Tarzo
che sono fuori dal sistema produttivo a causa di crisi aziendali o occupazionali.
I principali obiettivi del progetto sono:
- Incentivare le dinamiche di
assunzione al fine di diminuire
la disoccupazione.
- Ridurre il costo di lavoro
per le imprese in modo da
renderle più competitive.
- Creare una politica del
lavoro locale per migliorare le
condizioni dei cittadini.
- Ridurre le spese per sussidi sociali a carico del Comune favorendo chi non ha
pagina 9
lavoro.
I beneficiari di tale progetto sono le Imprese e le Società Cooperative locali e non.
I destinatari sono uomini e donne residenti in Comune, iscritti ai Centri per l’impiego della Provincia di Treviso, inoccupati
o disoccupati da almeno 5 mesi o soggetti
in mobilità.
Per ogni lavoratore assunto verrà concesso un contributo fino ad un massimo di
euro 3.000.
L’erogazione avverrà come segue: per il
primo anno di assunzione il 40% pari ed
euro 1.200, se l’assunzione poi si trasformerà a tempo indeterminato verrà erogato
il restante 60%.
Se l’assunzione è a tempo indeterminato verrà erogato subito l’intero l’incentivo.
Il Comune ha stanziato per questo progetto 20.000 euro.
“L’intento del progetto, spiega il Sindaco
Bof, non è tanto dare un contributo sociale
a fondo perduto che si limita a tamponare una situazione di disagio economico,
quanto a risolvere il problema. Il costo del
lavoro a carico delle aziende in Italia è superiore a quello di altri stati europei, da qui
l’idea di un incentivo a chi vorrà assumere
un nostro residente.”
Assessorato Cultura Biblioteca Comunale
Giovedì 13 Settembre alle
ore 20.30 nella Corte interna della sede municipale presentano il
libro: “BORA” di Anna Maria Mori
e Nelida Milani. Con relazione introduttiva di Coriolano Fagarazzi Presidente del Comitato Provinciale di
Vicenza dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (www.
anvgd.it). E con la testimonianza di
Anna Fagarazzi esule istriana
Info: [email protected]
Tel. 0438.9264208
Gara ciclistica
Domenica 5 agosto, deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti,
prima della Corsa ciclistica 46° Trofeo Martiri per la Libertà che si è svolta
nel classico circuito dei nostri
laghi. Nella foto
giovani in rappresentanza degli
atleti, il Direttore
di gara, l’assessore De Polo, il
presidente della
Pro Loco Piaia
e Gianfranco De
Bastiani.
Arfanta
«Voce amica»
Paese mio
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25ª Festa di S. Bartolomeo
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tenuto grandi e piccini con gli occhi
al cielo. Infine abbiamo concluso con
la giornata dedicata agli ex Arfantesi, un pranzo che riunisce tutti coloro che hanno Arfanta nel cuore! È
stata una bella festa grazie a tutti voi
che siete venuti a trovarci, chi per la
prima volta e chi invece ritorna ogni
anno, un grazie infinito alle persone
che fanno parte del gruppo ricreativo.
Persone che hanno messo da parte i
loro “mestieri” per venir a darci una
mano prima… durante…. e dopo la
festa, perché dietro ogni manifestazione c’è una grande squadra!! Un particolare ringraziamento a tutti gli sponsor che
ogni anno si ricordano del nostro piccolo
paese. Grazie di cuore a tutti voi!
Battesimo
È arrivato agosto per molti è tempo di
ferie, per noi è il momento di riunirci, molti sono i dubbi, tante le cose da fare e da
decidere… piacerà o non piacerà? Nella
speranza di aver accontentato tutti e sfidando le superstizioni venerdì 17 abbiamo
iniziato la 25^ festa di S. Bartolomeo nel
corso della serate grande è stata la nostra
soddisfazione nel vedere tanta gente
arrivare, gente che magari con l’occasione si ritrova ad Arfanta a far do
ciacole e a magnar na costesina e
così ci piace che sia… un momento
di svago in un clima di festa! Abbiamo sudato anche venerdì 24, giornata dedicata al nostro Santo patrono
Bartolomeo, in molti sono venuti ad
assaggiare il nostro spiedo e tra una
pescata e l’altra al pozzo di S Patrizio
sperando de ciapar qualcosa de bon,
sono arrivati gli attesi fuochi che hanno
Luglio-Agosto 2012
Merotto Cristiano di Gino e Fabia Cecchella, nato a Vittorio Veneto il 27 dicembre 2011, ha ricevuto il battesimo nella chiesa parrocchiale di Arfanta domenica 1
luglio 2012. Padrini: Pierluigi Geneletti e Sonia Casagrande della parrocchia di Tarzo.
Tania M.
Sabato 4 agosto alle ore 16.00
nella nostra Chiesa Parrocchiale,
il Presidente del Gruppo Ricreativo ANDREA DE MARCHI e
NICOLE CHIAREL si sono detti
“si” per la vita creando una nuova
famiglia. Testimoni: Tommasella
Daniele della Parrocchia di S. Fior
e Citron Marica della Parrocchia
di S. Vendemiano.
Ai due sposi le congratulazioni,
dalla Comunità tutta, per una vita
ricca di salute, gioia e tanta felicità. Auguri|
Nella casa del Signore
Emilio Dalle Crode,
era nato a Tarzo l’8 giugno 1932.
Da giovane emigrò per lavoro prima in Francia,
come muratore, e poi in Piemonte. Coniugato con
Rita Faraon ebbe la gioia della nascita delle figlie.
Ritornato nel 1974 andò ad abitare a Casotto di Bagnolo. Dopo varie sofferenze, dovute ad una caduta accidentale, terminò la sua vita
terrena.
Il suo funerale fu celebrato nella chiesa parrocchiale
di Arfanta e al termine della
celebrazione venne accompagnato nel locale cimitero
dove riposa a fianco del fratello Alfredo.
Luglio-Agosto
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2012
Studenti arfantesi
Nel pieno dell’estate vogliamo fare i
complimenti agli studenti che nell’anno
scolastico appena terminato si sono distinti:
Elaine Petri che ha conseguito il diploma
di ragioneria con il punteggio di 75/100 e
Alessandro Bianchet, che lo scorso giugno ha partecipato all’Università “Bocconi” di Milano ai campionati matematici con
buoni risultati. Ad entrambi questi ragazzi,
qualsiasi sia il percorso di studio o lavoro
che intraprenderanno le congratulazioni
della Comunità tutta.
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11
Brevi di cronaca
Pozzo di San Patrizio
La festa di San Bartolomeo anche
quest’anno si è conclusa domenica 26 agosto, con il consueto appuntamento del pranzo con gli Ex Arfantesi.
Ringraziamo Dio che ci ha dato bel tempo, la festa è stata sempre affollata di gente,
con un buon risultato, anche, per il Pozzo
di San Patrizio e vogliamo in questa sede
cogliere l’occasione, visto che Voce Amica arriva in tutte le famiglie, di ringraziare
tutti gli offerenti: chi ha donato oggetti e
chi denaro, permettendo l’acquisto di ricchi
premi. Rimarrete sempre nel cuore di chi
con fatica ha raggiunto lo scopo di raccogliere per sostenere i costi dei lavori della
Chiesa.
A tutti il nostro grande grazie!
Teresa e collaboratrici
GIOVANI e...
LA CHIESA OGGI
San Bartolomeo
I festeggiamenti per San Bartolomeo si
sono chiusi nel segno del sole!
Iniziati presso gli stands, preparati per la
festa, venerdì 17 agosto con la serata Giovani, sono proseguiti sabato 18 e domenica
19 e poi giovedì 23 con il torneo di calcetto; venerdì 24 il giorno di San Bartolomeo
il grande spettacolo pirotecnico e si sono
conclusi sabato 25.
Domenica 26 Agosto, al termine della
Santa Messa, il tradizionale pranzo degli ex
Arfantesi, al quale hanno partecipato molti
simpatizzanti della zona, autorità del Comune e rappresentanti della Banca Prealpi.
Il gruppo ricreativo ringrazia tutti gli sponsor e quanti hanno lavorato e contribuito al
buon esito della manifestazione!
Grazie e arrivederci al 2013
Il Gruppo Ricreativo Arfanta
Parte IIª
Io e la mia formazione:
Nel giugno scorso, a tutti i giovani della nostra forania, dai
16 ai 20 anni, è stato distribuito un questionario dal titolo
“I giovani e…la Chiesa oggi, per avere una panoramica
attuale delle esigenze in ambito cristiano, dei bisogni e delle
aspettative dei giovani del nostro territorio. Riportiamo i dati
emersi. Sono stati distribuiti 75 Questionari e ne sono stati
restituiti 64. Alle domande proposte hanno risposto 9 parrocchie su 12.
Parte Iª
Io e la religione cristiana:
D: Di fronte alla religione cristiana come ti consideri?
R a) interessato
24
37.5%
b) critico
18
28.1%
c) indifferente
18
28.1%
d) contrario
4
6.3%
D: Hai mai letto, riflettuto sui Vangeli?
R: a) spesso
b) qualche volta
c) raramente
d) mai
e) nulla
6
22
25
10
1
9.4%
34.4%
39.1%
15.6%
1.5%
D: Credi in Gesù Cristo morto e risorto?
R: a) si, credo
b) ho qualche dubbio
c) ho molti dubbi
d) no, non credo
33
18
9
4
51.5%
28.1%
14.1%
6.3%
D: Partecipi alla vita cristiana della tua parrocchia?
R: a) si, con costanza
17
b) in modo alterno
37
c) no, non partecipo mai
10
26.6%
57.8%
15.6%
D: Ti consideri cristiano?
R: a) si
b) no
c) forse
d) a volte
e) nulle
76.6%
14.1%
3.1%
3.1%
3.1%
49
9
2
2
2
D: Come esprimi e vivi il tuo essere cristiano? Indica due tuoi
modi:
R: andare a messa
23
35.9%
pregare
14
21.9%
D: Sei interessato/a a partecipare ad un cammino di formazione,
con altri giovani, per riscoprire, approfondire, rinvigorire la tua
fede?
R: a) si
24
37.5%
b) no
38
59.4%
c) nulle
2
3.1%
D: Quali argomenti/temi riguardanti la fede ritieni importanti
da approfondire?
Indicane due, specificandoli.
R: la vita vissuta da Gesù
5
7.8%
l’esistenza di Dio e la veridicità
delle Sacre Scritture
4
6.3%
il rapporto tra Chiesa e fedeli nella storia
4
6.3%
i martiri
4
6.3%
D: Con quale cadenza temporale?
R. a) settimanale
4
6.3%
b) quindicinale
8
12.5%
c) mensile
30
46.8%
d) nulli
22
34.4%
D: Ritieni che sarebbe importante per te partecipare a momenti di preghiera guidata,
una volta ogni due mesi?
R: a) si
24
37.5%
b) no
36
56.2%
c) nulli
4
6.3%
D: Se fossi invitato/a a partecipare a dei ritiri (fine settimana
o domenica),
di tipo formativo/spirituale, parteciperesti?
R: a) si
22
34.4%
b) no
38
59.4%
c) forse
2
3.1%
d) nulle
2
3.1%
D: Eventualmente, oltre ad una formazione di tipo religioso/
spirituale,
che cosa ti interesserebbe? Indica due preferenze
R: formazione culturale
8
12.5%
visitare luoghi sacri e di cultura
7
10.9%
D: Indica le tue eventuali proposte o osservazioni sui quesiti
proposti
R: domande non chiare ed invadenti
4
6.3%
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«Voce amica»
Luglio-Agosto
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Ago
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SAN ROCCO A RESERA
Rocco di Montpellier, universalmente conosciuto come San
Rocco; venerato dalla Chiesa
Cattolica è patrono di numerose città e paesi. E‘ il Santo più
invocato, dal Medioevo in poi,
come protettore del terribile flagello della peste. Il suo patronato
si è diffuso progressivamente al
mondo contadino, agli animali,
alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e malattie
gravissime.
In ambito più moderno è un
grande esempio di solidarietà
umana e cristiana.
La vita di San Rocco non ci
è dato conoscerla bene, perchè
le fonti storiche non sono chiare. San Rocco è il Patrono della
nostra Diocesi dopo San Tiziano
e, fin da epoca remota venerato
nella nostra chiesetta.
Fino a qualche anno fa questa
data era un appuntamento importante per la nostra comunità,
ma lentamente l’avvento della
modernità ci ha portato a perdere
alcune tradizioni che una volta
ritornavano puntuali ogni anno.
Era da tanto tempo infatti che
nella piazzetta non si respirava
un’aria carica di condivisione.
Dopo la Santa Messa, infatti, quasi tutti gli abitanti (e non
solo) del nostro paesino si sono
ritrovati a festeggiare in modo
alquanto insolito la ricorrenza
della “sagra”.
In piazza era stata preparata
una lunga tavola che piano piano si è riempita di una grande
quantità di cibi succulenti: pizze,
torte dolci e salate, affettati, pane
fatto in casa, pasta e riso freddi,
patatine, pop corn, del buonissimo vino dei nostri colli, birra e
bibite varie.......
C’erano perfino gustosissime
specialità straniere. Ognuno ha
portato qualcosa da condividere
con gli altri!
Molti hanno preso posto intorno alla tavola imbandita, altri sono rimasti in piedi (perchè
le sedie erano poche) e insieme
abbiamo cominciato a gustare
questi invitanti piatti. E’ stato
proprio un momento di serenità
e di armonia conviviale: tutti si
chiacchierava chi dei tempi passati, chi dei problemi presenti,
chi del tempo ....
Inoltre, era stata preparata una
piccola lotteria che ha avuto un
grande successo e tutti i bambini presenti (anche i non italiani)
facevano a gara per avere la possibilità di estrarre un biglietto dal
sacchettino e vedere il premio
corrispondente.
Ci hanno onorato della loro
presenza anche il Sindaco Gianangelo ed altri rappresentanti
del Consiglio Comunale che si
sono complimentati per l’iniziativa, suggerendo di ripeterla in
futuro, e ciò ha fatto veramente
piacere. Anche il tempo ha dato
una mano visto che i temporali
di questa giornata sono indimenticabili. Alla fine tutti i presenti
sono rimasti soddisfatti di questa occasione e in molti hanno
suggerito di ripeterla il prossimo anno magari arricchendola
di qualche particolare! Grazie a
tutti per la partecipazione!
Carla, Paola, Martina.
Ricordi
PILAT IDA
13.12.1921 – 12.07.2009)
“…Cara mamma, sono già trascorsi tre anni da quando te ne sei andata. In silenzio e sempre con molta
pazienza hai dovuto sopportare il
male che, pian piano ti ha spento
come una candela. Mi manca il tuo
sorriso e la tua voce con la quale
spesso mi chiamavi, anche per piccole cose, e mi facevi sempre salire e scendere le scale,
però io lo facevo sempre volentieri…Mamma ti voglio bene
e spero che tu da lassù mi aiuti a proseguire il mio cammino.
Un saluto caro…”
Tua figlia Silvia, genero, nipoti e pronipoti
RESERA LUIGI
R
11.10.1936 – 23.08.2004
1
Nell’8° anniversario dalla tua
sscomparsa, parenti ed amici ti ric
cordano con affetto ed un pizzico di
malinconia.
m
I tuoi cari
La«VVoce
oce amica
amica»
di Corbanese
Luglio-Agosto 2012
SCUOLA DELL’INFANZIA
“S. ANTONIO”
Sta per iniziare una nuova avventura e
noi siamo prontissime, tra pochi giorni
riapriranno le porte della nostra scuola!
Non vediamo l’ora di accogliere con un
sorriso i nostri bambini…vecchi e nuovi! A loro dedichiamo questa filastrocca
di Bruno Tognolini, per augurare un sereno e ricco anno scolastico insieme!
Le maestre Laura e Michela
Maestra, insegnami il fiore e il frutto
- Col tempo, ti insegnerò tutto
Insegnami fino al profondo dei mari
- Ti insegno fin dove tu impari
Insegnami il cielo, più su che si può
- Ti insegno fin dove io so
E dove non sai?
- Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, un albero e un seme
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te.
esperienza meravigliosa!!!
Dal 2 al 27 luglio ha visto
protagonisti i bambini dai 3
ai 7 anni (dalla scuola dell’infanzia alla prima elementare).
Le maestre che hanno condotto il Baby Grest sono state
Marta e Francesca. Il tema del
nostro percorso educativo è
stato “Pollicino in vacanza”.
Il racconto è stato tratto dalla
storia dei Fratelli Grimm e rivisto da noi educatrici perché
fosse più vicino alla nostra realtà.
Pollicino, il nostro personaggio itinerante, ha dimostrato
coraggio anche se piccolo. Ci
ha insegnato che si può essere
amati nonostante le diversità. E proprio attraverso l’amore, la fiducia, si può diventare forti, quella forza non fisica, ma che
ci aiuta a superare con fiducia le difficoltà
della vita. Pollicino ogni martedì nel laboratorio di cucina ha regalato ai bambini
una ricetta attraverso una filastrocca: la
prima settimana ha suggerito la macedonia
di frutta; la seconda il
pane; la terza i biscotti
e crostate e, infine, la
quarta settimana la pizza. Noi grazie al panificio di Corbanese siamo
riuscite a cucinare tutte
queste delizie.
Inoltre, abbiamo realizzato le magliette nel
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3
laboratorio di pittura con la stampa dell’anguria, simbolo dell’anguriata avvenuta in
una delle nostre passeggiate, e la manina
dei bambini come simbolo di Pollicino. Altro laboratorio è stato quello di bricolage,
nel quale abbiamo manipolato materiali di
riciclo per costruire Pollicino. Non sono
mancate attività come il disegno libero, pittura a tempera, canti, bans e danze. Le pas-
seggiate sono state possibili grazie all’aiuto
di mamme disponibili che ci hanno scortato
per la strada. Le nostre mete presso due famiglie che possiedono un agriturismo e che
ci hanno accolte e “sfamati”…
Nelle quattro settimane, i bambini hanno preparato con gioia la
festa conclusiva. Il finale è stato
molto bello: i bambini, ognuno
con la maglietta indossata per
l’occasione, si sono esibiti sul
palco con semplicità, ma con tanta energia ed entusiasmo!!
La festa è avvenuta in piazza a
Corbanese insieme ai ragazzi del
Grest. E’ stata una bella esperienza di condivisione e unione tra
grandi e piccini, e tra le famiglie.
Il giorno dopo, tutti in passeggiata presso il tendone della
Proloco, per una pastasciutta assieme ai ragazzi e animatori del
Grest. Tanto caldo, ma tanto divertimento!!
Ringraziamo tutti coloro che hanno reso
possibile la realizzazione del Baby Grest.
Tutti coloro quindi che credono nell’azione educativa cristiana e che hanno dato
un contributo alla crescita di ogni singolo
bambino.
Grazie a tutti, un saluto ed un abbraccio
Francesca e Marta
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«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
GREST 2012
Come ogni anno
è arrivato il tempo
d’estate, tempo di GREST!
Ad accompagnarci in quest’avventura è stata Stella. (Stella una
ragazza che aiutata dagli amici Marco e
Lele è stata alla ricerca di un antico e prezioso manoscritto che racconta la storia di
Ester, regina che riuscì a salvare il proprio
popolo dallo sterminio). Storia proposta
dall’associazione “Noi Veneto” e adottata
anche dalla Diocesi di Vittorio Veneto. Questa meravigliosa esperienza è iniziata il 2 luglio ed è terminata il 27 luglio. Ogni mattina
dalle 7.30 alle 8.15 noi animatori eravamo
pronti ad accogliere i bambini con giochi
(venivano allestite piccole partite di
calcetto, alcune bambine invece giocavano
a pallavolo mentre i
più piccoli preferivano
divertirsi con i giochi
accanto all’oratorio).
La giornata iniziava con il momento
dedicato alla preghiera, quest’anno gestito
dalle signore Giulietta
e Edi, durante il quale
veniva letto un passo del
Vangelo oppure una storia, poi seguiva un
momento di riflessione per ricavare degli insegnamenti per la giornata. Era poi la volta
della storia che, giorno per giorno, ci accompagnava raccontandoci le vicende di Stella e
dei suoi amici. Quindi, prima dei laboratori,
ci scatenavamo un po’ tra balli di gruppo e
balli con la kinect. Alle 9.30 tutti andavano
nei propri laboratori: Braccialetti con perline di carta, coniglietto con l’asciugamano,
marionette e argilla. Per due martedì si interrompevano i laboratori e tutti i bambini
partecipavano all’attività di cucina sotto la
formidabile direzione della signora Luigina, i nostri ragazzi hanno preparato in modo
molto eccellente la pizza. Alle 11.30 arrivava il momento più atteso da tutti i bambini:
i giochi a squadre. Quattro squadre (Verona,
Treviso, Venezia e Padova) si sfidavano ogni
giorno sia nei giochi che hanno fatto e continuano a fare la storia del Grest di Corbanese, sia in nuovi giochi che abbiamo voluto
per provare. E quando
si parla di grandi classici come non pensare
ai giochi con l’acqua?
Inizialmente erano stati pensati molti giochi
ma subito i bambini
(e non solo loro) hanno iniziato a tirarsi
l’acqua l’un l’altro,
conclusione eravamo
tutti felicemente bagnati. Grazie al supporto di alcuni genitori abbiamo avuto la
possibilità di fare un’uscita al Col di Stella
dove, dopo la preghiera mattutina e qualche
gioco libero, ci è stato offerto il pranzo dal
signor Paolo Moret. La passeggiata ha messo a dura prova la resistenza di bambini e
animatori, tutti gli sforzi si sono rivelati utili
per il divertimento finale di grandi e piccini.
Dopo una gita così faticosa abbiamo voluto viziare i nostri ragazzi portandoli alle
piscine “Plavilandia” a Falzè di Piave, ab-
PRO LOCO
C’è un bene prezioso,
un investimento più sicuro
dell’oro e di qualunque bene
immobile, capace di resistere
al crollo delle borse ed alla
crisi dei mercati azionari. Un
bene del quale la comunità di
Corbanese va fiera: il patrimonio inestimabile del volontariato.Volti storici della Pro Loco e
giovani leve impegnati nella realizzazione del ricco programma delle attività annuali, uniscono l’esperienza degli uni all’entusiasmo degli altri, per creare occasioni di incontro, di svago e
di aggregazione sociale. Lavorare gratuitamente con gli altri, per gli altri, è un generoso gesto
d’amore verso la comunità che non è affatto scontato, perché implica capacità di sacrificio
e disponibilità a sottrarre del tempo alle proprie attività ed al proprio relax, per accrescere
il benessere collettivo. Una comunità vive anche grazie all’operoso impegno di tutti coloro
che si attivano a preservarne le tradizioni, a celebrarne le ricorrenze, a valorizzarne le risorse culturali e paesaggistiche. Grazie dunque a tutti i volontari della Pro Loco di Corbanese
che, talora anche con piccoli gesti e semplici iniziative, rendono fertile di umanità il terreno
del vivere.
Sara M.
biamo trovato una giornata fantastica e tutti,
bambini ed animatori, si sono divertiti e non
si sono risparmiati dando il meglio di se.
Giovedì 26 luglio si è tenuta la serata finale
del nostro Grest nella Piazza di Corbanese.
Quest’anno abbiamo voluto osare e dobbiamo dire che gli ostacoli da superare per la
realizzazione di questa serata erano tanti,
ma ce la siamo cavata egregiamente. I nostri
ragazzi si sono cimentati in quattro scenette
realizzate da ognuna delle quattro squadre in
cui erano divisi i bambini; ognuna di queste è stata creata con lo scopo di divertire
il pubblico accorso tanto numeroso. Terminata l’esibizione le quattro squadre si sono
impegnate nel gioco finale che decretava il
vincitore. Per concludere la serata abbiamo
allestito un piccolo rinfresco.
Domenica 29 luglio si è celebrata una
Santa Messa, durante la quale con diversi gioiosi canti abbiamo voluto ringraziare
Gesù per la splendida esperienza che, anche quest’anno, ci ha fatto vivere. Noi animatori vogliamo ringraziare quanti hanno
reso possibile il Grest: le signore Luigina e
Miranda, sempre disponibili per coordinare
i laboratori; le signore Giulietta e Edi per
aver coordinato il momento di preghiera;
il Panificio da Ermes per aver cucinato le
nostre prelibatezze; il consorzio De Polo, la
ferramenta Lucchetta, l’edicola il Notes e la
Crai di Corbanese per averci supportato in
termini di materiale. Il signor Paolo Moret
per averci ospitati e offerto il pranzo; la ditta Battistuzzi per la disponibilità dimostrata
per il trasporto alla piscina di Falzè di Piave;
la Pro Loco di Corbanese per averci fornito
gli spazi per la giornata conclusiva
del Grest; il Gruppo Alpini di Corbanese per averci preparato un’ottima pasta l’ultimo giorno e per averci
reso possibile l’utilizzo di panche e
tavole per la serata finale; il Gruppo
Alpini di Tarzo per la concessione
della loro sede dove abbiamo passata una nottata con i bambini; le
mamme che ci hanno accompagnato
nelle nostre gite; il comune che ci ha
dato una grossa mano nel recupero
del palco e l’installazione dello stesso in piazza; Lara che ci ha aiutato
nell’organizzazione del Grest. A tutti loro
vanno i nostri più calorosi ringraziamenti
sperando vivamente che queste collaborazioni si possano rafforzare sempre più negli
anni! Infine i ringraziamenti più importanti
vanno a Don Angelo e ai bambini senza i
quali tutto ciò non sarebbe stato possibile e
così sorprendente!
Grazie veramente a tutti! Ci vediamo il
prossimo anno!
Gli Animatori
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
Nella casa del Padre
Dal Consiglio affari economici
Opere parrocchiali
Il 22 luglio in un incontro con vari parrocchiani si sono valutati alcuni interventi da eseguirsi nelle strutture parrocchiali.
ADEGUAMENTO VANO BRUCIATORI
RISCALDAMENTO CHIESA
In seguito alle nuove normative in materia
di sicurezza, i locali degli impianti, caldaie/
bruciatori, devono essere in possesso della certificazione di conformità,
rilasciata dopo un’attenta
verifica dai W.FF. Affinché sia possibile ottenere
tale certificazione, sono
stati avviati i progetti e
le pratiche, che permetteranno l’inizio dei lavori nel prossimo mese di
settembre. I lavori comprenderanno l’adeguamento del vano bruciatore, con particolare
attenzione all’isolamento e la messa a norma
degli impianti elettrico e idraulico. Inoltre,
sarà rimosso il tetto di Eternit, circa 50mq,
con relativo rifacimento. Tutti questi interven-
Notizie flash
dalla
parrocchia
- Con buona partecipazione di
fedeli è stato onorato San Antonio cui sono dedicati vari capitelli
nel nostro territorio: a Borgo San
Antonio, a Col di Stella, a Prapian, in Foltran e al Mondragon.
Così si è conservata la tradizione di incontrarsi per festeggiare
il santo di Padova e contemporaneamente condividere momenti
di allegria nello scambiarsi opinioni e idee di fronte a dolci, torte
e ad un bicchiere di vino..
- Il 2 settembre si celebra la festa delle famiglie e gli anniversari
di matrimonio con la partecipazione della nostra schola cantorum.
- il 9 settembre, festa della
Natività di Maria, santa Messa
solenne e processione per le vie
del paese. Nel prossimo numero
daremo il resoconto delle varie
manifestazioni settembrine corredate dalle fotografie. Si confida
nella collaborazione dei parrocchiani per arricchire la vita della
nostra parrocchia con altre iniziative.
ANAGRAFE
pagina 15
ti dovranno essere terminati entro il 30 ottobre, data di scadenza per l’adeguamento alla
normativa vigente.
CHIESA E CAMPANILE,
BEATA VERGINE DI LORETO.
L’iter progettuale e amministrativo, per
l’intervento di manutenzione straordinaria al
campanile e alla chiesa, è stato avviato già da
qualche mese. Ad oggi non siamo ancora in
grado di comunicare l’importo e i tempi
di esecuzione. Tali dati saranno certi solamente quando ci sarà un capitolato di spesa
per l’intervento e la relativa gara d’appalto, alla
fine della quale il consiglio valuterà le offerte,
per procedere all’assegnazione dei lavori che,
si presume, potranno essere avviati la prossima primavera.
ORATORIO PARROCCHIALE
Il 12 giungo 2012 è stato effettuato un
sopralluogo preliminare si prevede di intervenire con alcuni interventi a stralci, sulla base
delle priorità che verranno individuate.
ALPINI Corbanese
Il 24 giugno il Gruppo Alpini di Corbanese è andato a
Canove di Roana (VI), sull’altipiano dei sette Comuni, per
l’annuale gita alpina. Con una partenza molto mattiniera,
erano da poco passate le 6, i due pullman si sono diretti
verso Bassano dove si sono fermati per la prima sosta della merenda. Ripreso il viaggio alle 10.30 siamo arrivati a
destinazione accolti dal gruppo Alpini di Canove di Roana
che ci avevano allestito il posto per il pranzo e musica dal
vivo. Un pullman, poi, è partito per Asiago per visitare l’ossario. Dopo il pranzo chi voleva poteva visitare il bel museo
della prima guerra mondiale. Durante il viaggio di ritorno
ci siamo fermati a Pedavena per la cena ed accompagnati
dagli ultimi raggi del sole sul far della sera siamo ritornati a
Corbanese contenti della bella giornata trascorsa.
Il Capogruppo Meneghin Sergio
5. DAL MOLIN PATRIZIO di
anni 60 era nato a Conegliano il
29.3.1952 e coniugato con Carniel
Carla. La sua vita, svolgendo l’attività di commerciante di frutta, gli ha
fatto conoscere ed incontrare tante
persone, in particolare nel bellunese. La sofferenza con l’alternarsi
della speranza nella guarigione resero difficili i suoi ultimi anni di vita.
Il suo passaggio al mondo di Dio
avvenne il12 luglio 2012 a Pieve di
Cadore e la santa Messa esequiale a suo suffragio venne celebrata
nella nostra chiesa il 23 luglio e poi
tumulato nel nostro cimitero.
6. ANTONIAZZI GIUSEPPINA ved. Battiston Angelo. Donna
forte, sempre accogliente, nell’ultimo periodo fu assistita amorevolmente dai famigliari. La ricordiamo
nella solidarietà serena e costruttiva nel saper operare il bene, e desiderosa di fare la comunione in tanti
primi venerdì del mese. La sua casa
sempre ordinata e pulita. Improvvisa l’aggressione del male. Era nata
a Refrontolo il 18 agosto 1913 e
terminò la sua esistenza a Vittorio
V. il 21.8.2012 a 99 anni da poco
compiuti. Le sue esequie vennero
celebrate con rito solenne nella
chiesa di Corbanese in attesa delle
resurrezione promessa da Gesù al
servo buono e fedele.
7. DE POLO MARIA ved. di Dal
Cin Giuseppe, era nata il 5 settembre 1926 ed abitava in via Calvario.
La sua vita sempre impegnata nei
lavori di famiglia e nelle quotidiane faccende domestiche. Grande
la sua sofferenza per la perdita di
un figlio e poi a soli 35 anni del
marito. Divenne con l’età fragile e
bisognosa di attenzione cui hanno
provvedute le sue due figlie. La sua
esistenza si concluse a 85 anni il
giorno 24 agosto 2012. Il suo funerale venne celebrato il giorno 25
e poi accompagnata al cimitero in
attesa della resurrezione.
Ricordo
Carlet Cinzia
23.9.1963 - 12.7.2010
Sono passati due anni da quando ci hai lasciati, tuo marito, le tue
bimbe e tutti i tuoi cari vogliono ricordare sempre il tuo sorriso.
pagina 16
QUEST’ANNO
IL BABY-GREST
è PASSATO
IN UN BATTIBALENO!
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Tutto è
iniziato il 9 luglio ed è finito il 27 proprio
in un battibaleno. Il tema che quest’anno ha
guidato Grest e Baby-Grest è stato il tempo
e questo tema ci ha trasportato in una storia misteriosa che abbiamo scoperto giorno per giorno grazie a dei piccoli filmati,
con protagonisti noi animatori, trasmessi
ogni mattina dal televisore presente in asilo. Questa storia aveva come fulcro una
vecchia abbandonata fabbrica di orologi
che produceva uno strano ticchettio, ciò ha
mosso due ragazzi a cercarne il motivo e
grazie all’aiuto di uno scienziato presente
in quella fabbrica i protagonisti riescono a
comprendere l’importanza del non perdere
tempo e quanto ogni secondo sia prezioso.
È questo che quest’anno abbiamo cercato
di trasmettere ai nostri ragazzi. Ogni giorno, quindi, alle ore 9 Grest e Baby-Grest si
trovavano in asilo, facendo un grande cerchio in cortile, intonavamo bans e canzoni
e poi lasciavamo a Don Francesco la parola
perché ci augurasse “buona giornata”, in
seguito veniva il momento del filmato e
poi Grest e Baby-Grest si dividevano per le
rispettive attività. A questo punto il BabyGrest aveva un piccolo “break” fra giochi e
merenda e poi si dedicava con intrepido interesse ai propri lavoretti: metri per segnare
la propria altezza, orologi in cartoncino e
magliette con il logo di quest’anno e in men
Voce Amica
«Voce amica»
Tarzo
www.parrocchiaditarzo.it
Luglio-Agosto 2012
Grest 2012
Ed eccoci qua alla fine di un’altra avventura
alla scoperta del tempo. Una fabbrica di orologi ormai in disuso. La notte, i suoi rumori, il
mistero di un luogo abbandonato. Due ragazzi che cercheranno di scoprire un misterioso
ticchettio che si riesce a sentire solo quando
si alza la luna. Questi gli ingredienti della
storia del Grest e del Baby Grest. Ogni porta
della fabbrica immette in una stanza dove i
protagonisti scopriranno una dimensione particolare del tempo: il tempo che si è fermato,
il tempo che si volge indietro, il tempo che
rallenta e il tempo che corre. Tutto ciò, anche grazie all’aiuto di Don Francesco, ci ha
fatto riflettere sul valore del tempo. La nostra
giornata iniziava alle 9.00 e tutti i ragazzi si
riunivano per un momento di preghiera con
Don Francesco e di alcuni bans ((danze)) assie-
che non si dica arrivava l’ora di pranzo. Il
pomeriggio continuava con giochi organizzati, filastrocche, bans e merenda finale.
Una volta a settimana poi c’era la gita
fuori porta!
Il primo venerdì il tempo non fu dalla nostra parte ed ha impedito una passeggiata
fino al parco giochi di Mura, ma ciò non
ci ha affatto scoraggiati perché in mezzo
a colori e cartapesta il tempo è veramente
volato! Mentre il giovedì seguente fu tutto
perfetto. Il Baby-Grest alle ore 10 è partito
a bordo di un pulmino “Battistuzzi” ed è
arrivato al “Pian dele Femene”! I
bambini erano euforici in mezzo ai
boschi facendo passeggiate e giri in
cariola! Per questa fantastica gita è
doveroso ringraziare l’agriturismo
“Casera Vecia” per la cordialità,
ospitalità e la tanta simpatia…Sicuramente cercheremo di ripetere
questa esperienza anche il prossimo
anno! Poi ad aprire l’ultima settimana c’è stata la gita a Lignano e
a chiuderla la serata finale del 27
luglio nel piazzale della canonica,
che a detta di tutti è stata veramen-
me agli animatori. Guardavamo una puntata
del video della storia realizzato da noi animatori per poi cominciare le varie attività e
quindi i due gruppi si dividevano. Le quattro
squadre del Grest, Futurama, Tempisti, Sfusi
Orari e Sol Magna Ore si dividevano a sua
volta delle proprie sedi. Qui si cimentavano
nella creazione della maglia del Grest e nei
braccialetti molto elaborati. Come tutti gli
anni chi voleva si fermava a mensa il martedì
e giovedì fornita dalla ristorazione Ottavian.
Dopo la solita pausa di svago, con tornei di
calcio e ping pong, le squadre rientravano nei
vari laboratori di ballo, cucina e realizzazione
di orologi ricavati da vecchie padelle decorate
con la tecnica del decoupage. Naturalmente
c’era anche il tempo per il gioco a punti, dove
te semplice, divertente e coinvolgente!
Insomma anche quest’anno il Baby-Grest
è passato tra mille sorrisi e qualche ginocchio sbucciato. Per la buona riuscita del
Baby-Grest anche quest’anno è importante ringraziare la veterana Suor Leontina, la
sempre presente Luigina e tutte le animatrici che hanno collaborato assieme. Speriamo nella presenza di altrettanti bambini
(quest’anno erano circa una quarantina) il
prossimo anno per divertirci ancor di più
insieme!
Michelon
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
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Anche quest’anno, il 14 luglio, nella località di Prapian si è
svolta la tradizionale Festa, nella ricorrenza della festività della Madonna del Carmine, organizzata dagli abitanti del posto.
Al calar del sole numerose persone hanno partecipato alla Santa Messa celebrata da Don Francesco nella chiesetta (come al
solito ben preparata e pulita dal gruppo del Rosario) e subito
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dopo, ancor più numerose si sono precipitate al ricco buffet dove
c’erano le specialità culinarie portate dai partecipanti. Il divertimento non è di certo mancato: dopo cena tutti hanno avuto modo
di dire la loro CANTANDO s’intende… animati dal karaoke di
Nando!! Ogni anno si scoprono voci nuove ma la canzone più
toccante rimane sempre FIUME AMARO soprattutto quest’anno che ad intonarla non c’era Artemio.
Marco Cesca
«Voce amica»
pagina 18
In val Visdende
e al lago di Braies
Partenza da Tarzo alle ore 7 con il pullman al completo, 55 persone. Un cielo
limpido, ci fa ben sperare in una bella giornata, anche se calda. “Lucifero” è ancora
in circolazione con la sua temperatura pesante. Prima tappa Tai di Cadore, poi proseguiamo il viaggio, piuttosto scorrevole e
parte l’ultimo tratto ripido e pericoloso con
numerose curve. Bravo l’autista. Ma poi
ci accoglie una verde vallata è la Val Vi-
sdende. Per entrare si paga un pedaggio. In
una cappella particolare internamente tutta
in legno assistiamo con devozione alla Santa Messa.
Qui nel 1987 papa Giovanni Paolo II ha
celebrato la S. Messa davanti ad una moltitudine di persone, qui giunte per festeg-
90 anni
ANTONIO PANCOT
Nato il 2 maggio 1922, studia al Balbi di Pieve di Soligo e a
soli 20 anni, a fine ottobre del 1942, si ritrova in Russia sul Don
con il 6° Reggimento Alpini. Dopo l’8 settembre 1943 è prigioniero dei tedeschi a Bolzano e rimane in campo di concentramento fino al settembre del 1945. Alla fine del 1950 inizia la sua
attività nel Comune di Tarzo dove ha lavorato per 36 anni sino
al raggiungimento della pensione. Molteplici le sue attività nel
sociale: segretario della Sezione
Pescatori di Tarzo-Revine Lago
1955/57; segretario della Sezione
Combattenti e Reduci dal 1958
(per 25 anni) e in seguito per 29
anni Presidente, incarico che ricopre tuttora; segretario dal 1968
del ricostituito Gruppo Alpini
di Tarzo, per 38 anni. Nel 1971
cancelliere del Giudice Conciliatore, prima con il dott. Giuseppe
Pivetta e, dopo la sua morte, con
Francesco Moschet. Nel 1983 entra nel Consiglio della Pro Loco
e diventa responsabile del settore
socio-culturale; ricordiamo il suo interessamento per il Concorso balconi, terrazzi e giardini fioriti ed il Concorso fotografico
e, con la Biblioteca Comunale, per i viaggi all’Arena di Verona.
Nel 1983 prende il via la “rassegna di poesia” dove collabora
con la professoressa Carla Dalla Barba. Antonio continua ad
Luglio-Agosto 2012
giarlo. A pranzo, al ristorante
“Gasperina”, abbiamo gustato
i piatti tradizionali del posto.
Alla fine la compagnia era allegra anche perché il digestivo era gradevole.
Poi partenza per il lago di
Braies (BZ). Superato il passo di monte Croce Comelico,
siamo scesi in Val Pusteria con i suoi accostamenti straordinari di fiori meravigliosi.
Superate San Candido e Dobbiaco siamo
giunti al lago.
La zona è molto bella e ci è stata data anche la possibilità di percorrere 4 km, l’itinerario a piedi attorno al lago. Una giornata
tutta da gustare e di fronte ad una natura
così bella, viene spontaneo rivolgere un
pensiero di gratitudine al Creatore.
Rientro tranquillo, verso Carbonin ammiriamo le tre Cime di Lavaredo e poi
superata la sella di Cimabanche si giunge
a Cortina dove facciamo una breve sosta.
Soddisfatti che tutto sia andato bene, dopo
le 21 eravamo a Tarzo.
Come sempre grazie a don Francesco,
una guida sicura, che ci da la possibilità di
passare un giorno in amicizia ed in armonia. Arrivederci alla prossima.
Silvia F:
essere attivo in altre attività come la Festa dell’anziano e la Festa degli alberi, Nel 2004 ha organizzato un corso di cucina
con Patrizia Forlin: Nel 2009 con Bruno Michelon, Francesco
Casagrande e Marco Franceschet la mostra di foto d’epoca con
relativo catalogo dal titolo “Tarzo 1860-1960- Immagini della
nostra storia”. Sempre partecipe alle Celebrazioni commemorative e come accompagnatore degli scolari a visitare i luoghi
storici: i Sacrari di Redipuglia, di Nervesa e dell’Isola dei Morti.
Nel 1990, istituita dai Salesiani l’Università della Terza Età
con sede nel Castello Brandolini ed estesa ai 5 Comuni della
Vallata, Antonio entra a far parte
V
ddel Consiglio Direttivo e collabora
ccon il direttore prof. Don Gustavo
Resi ed in seguito con don GiusepR
ppe Candido e, nel 2007, pubblica il
libro “ I primi diciotto anni e il suo
li
Magnifico Rettore”.
M
Nel 2005 ha scritto il libro “ Per
non
n dimenticare - storia del Gruppo
p Alpini di Tarzo” e poi nel 2006
il libro autobiografico “Così scorre
il fiume della vita”. Infine, di prosssima pubblicazione, la sua ultima
ffatica letteraria, il libro di cucina
“L’arte del mangiar bene”.
“
90 anni! Non sembra e, comunqque, portati egregiamente, sempre
al lavoro.
Interpretando i sentimenti di molti concittadini ed in particolare della redazione di Voce Amica, con la quale ha sempre
collaborato, gli faccio i più sentiti auguri. AD MAIORA!.
Nicola
Luglio-Agosto 2012
Invito
Questo è un invito, rivolto a tutte le persone
appassionate di lavori di cucito, ricamo, uncinetto, maglia o altro che vogliono partecipare
ai nostri incontri.
Il signor Sindaco, che ringrazio, metterà a disposizione una stanza per queste attività. Una
bella opportunità da sfruttare. Saranno presenti persone esperte per insegnare e consigliare
molte cose. Sarà bello trovarsi in compagnia
per scambiarci cose utili
e soprattutto idee nuove. Le giovani troveranno
il modo di imparare ciò
che nella vita servirà loro
e per la famiglia. Si spera
che questo invito venga
accolto con entusiasmo.
Date la vostra adesione presso il negozio di
Nadia Balbinot e per Corbanese a Miranda o
Chiara. Accogliete questo invito che sarà utile
a tutte.
Arrivederci a presto.
Silvia F.
CANTICO DI UN ANZIANO
Benedetti quelli che mi guardano con
simpatia
Benedetti quelli che comprendono il
mio camminare stanco
Benedetti quelli che parlano a voce alta
per minimizzare la mia sordità
Benedetti quelli che stringono con
calore le mie mani tremanti
Benedetti quelli che si interessano
della mia lontana giovinezza
Benedetti quelli che non si stancano di
ascoltare i miei discorsi già tante volte
ripetuti
Benedetti quelli che comprendono il
mio bisogno di affetto
Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo
Benedetti quelli che si ricordano della
mia solitudine
Benedetti quelli che mi sono vicini
nella sofferenza
Beati quelli che rallegrano gli ultimi
giorni della mia vita
Beati quelli che mi sono vicini nel
momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine
mi ricorderò di loro presso il Signore
Gesù.
«Voce amica»
CARI PAPA’
Una volta all’anno, precisamente in occasione delle ferie, mando ai padri, con figli sui
14 anni, alcuni suggerimenti. Li ricavo dalla
lunga esperienza che ho in campo educativo
e dai tanti errori che ho fatto e che vorrei tanto
loro non facessero. Niente di straordinario e,
tanto meno, di scientifico.
1 Rispettate sempre la madre dei vostri figli. Un padre e una madre che si rispettano
creano un ambiente sereno e accogliente in
cui i ragazzi si sentono amati e rispettati.
2 Passate molto tempo con i figli. È il modo
più concreto per dire loro che li ascoltate, che
sono molto importanti per voi. I ragazzi crescono in fretta e le opportunità perdute lo
sono per sempre.
3 Dedicate spazio alla parola. Occorre farlo fin da quando sono piccoli, per coltivare un
aspetto della relazione che sarà efficacissimo
quando saranno cresciuti e gli argomenti diventeranno più seri.
4 Educate sempre, ma con amore. I figli hanno bisogno di una guida che dia limiti e regole.
Gridate poco! I padri che educano in modo autorevole, paziente e calmo fanno percepire ai
figli che ciò che conta è il loro bene.
5 Siate modelli validi. I padri insegnano
ciò che è importante nella vita dimostrandolo
in prima persona con il loro modo di essere.
6 Insegnate. Molti padri pensano che insegnare sia un mestiere che deve essere fatto da
altri. Occorre che il padre insegni ciò che è giusto o sbagliato e quali siano le scelte migliori
da fare, anche nelle attività quotidiane.
7 Create ogni giorno occasioni in cui la famiglia stia insieme: dal pranzo a determinate
attività ludiche serali, ogni momento può essere ideale per lavorare, camminare, piantare fiori, suonare la chitarra.
8 Leggete ai figli: in un mondo dominato da
TV e nuovi media, è importante che il padre
stia con i figli in compagnia di un buon libro.
I ragazzi imparano meglio e di più se aiutati
da un canale didattico in carne e ossa, che oltretutto li ama.
9 Guardateli intensamente: è nel calore
dello sguardo del padre che i figli si sentono
apprezzati e incoraggiati. Lo sguardo profondo del padre è la radice su cui crescono autostima e sicurezza di sé dei ragazzi.
10 Il compito di un padre non è mai finito.
Anche quando saranno cresciuti, i figli torneranno alla ricerca dei suoi consigli e della sua
esperienza: studio, lavoro, matrimonio, preoccupazioni familiari e molti altri motivi li muoveranno ripetutamente verso la figura paterna.
(don Antonio Mazzi)
pagina 19
Nel centenario della
morte di Giovanni
Pascoli e della
nascita di
Antonia Pozzi
X Agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono ;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del male!
Giovanni Pascoli
( S. Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912)
Saliremo sugli altipiani
Saliremo sugli altipiani,
dove vola la rondine dell’alba
che bagna nelle fonti
le ali d’oro
ed intesse il nido
sulle case immense dei monti.
Saliremo sugli altipiani
dove passan le nubi ad una ad una
lente a fior della neve
come velieri
su di un lago pallido.
Saliremo oltre i cembri, oltre i pini,
dove si è soli sotto il cielo nudo,
soli - se gridi nel silenzio il vento
il nostro nome
detto da Dio
e sia l’ora di andare.
Antonia Pozzi
(Milano 1912-1938)
pagina 20
37ª Festa
dell’Emigrante
A Fratta, con luglio, è arrivata la festa dell’emigrante che è iniziata, sabato
21, con la terza edizione de “I CORTILI
DELL’ARTE”. Buona la partecipazione
di gente che è venuta a vedere le opere di
oltre 70 artisti sparsi per le vie e i cortili di
Fratta, resi disponibili grazie ai proprietari
che ringraziamo di cuore. L’esposizione ha
diffuso magia ed emozioni, specialmente
all’imbrunire con la cornice della musica.
A farci i dispetti domenica pomeriggio, si
è messo il tempo con un temporale, che è
durato qualche ora. Il brutto tempo ha quindi condizionato il programma per le opere
d’arte ed anche per la manifestazione di
Green Volley prevista per il pomeriggio.
Sabato 21 luglio e sabato 28 sono state
inaugurate altre 2 nuove opere della “Via
dei Murales”, la prima dell’Artista Maria
Benelli rappresentazione dell’importante
famiglia Rossi e la seconda l’opera della
nostra compaesana Maria Teresa Casagrande, che ha rappresentato la “frasca” come
luogo di svago e d’incontro, nello stesso
edificio dove i suoi avi svolgevano proprio
questa attività. Questo importante progetto di valorizzazione turistica conta ora 11
opere, visitabili anche con guide messe a
disposizione durante le manifestazioni.
La seconda domenica è stata dedicata
agli appassionati delle moto d’epoca, con
il 3° Motogiro dell’Emigrante, completato quest’anno, sia dalla
mostra delle stesse moto
d’epoca, che dal mercatino dei pezzi di ricambio
dedicato agli appassionati
del restauro.
Si è arrivati così all’ultima domenica: giorno
dedico al ricordo degli
emigranti. La giornata è
iniziata con una S. Messa
celebrata nella Chiesetta di S. Martino dal nostro Mons. Taffarel, con
la partecipazione della
Corale dei laghi; poi tutti in corteo, aperto dalla
Banda di Cison e seguito dai labari di oltre 20
rappresentanti delle sezioni dei Trevisani nel
Mondo, verso il monumento dell’Emigrante per la deposizione
di una corona d’alloro. A coronare questo
importante momento di ricordo, la poetessa Renata Sopracordevole ha letto una sua
poesia e una della compianta Gina Piccin
Dugo. Dopo il pranzo, a ricordo di questa
giornata, sono state distribuite le pergamene dell’artista Elda Verongalli che ha anche
V
PRO
LOCO
«
oce amica»
esposto le sue opere, per tutta la fest, nella
saletta dedicata alle mostre d’arte.
La festa si è conclusa con il 46° “Trofeo
Martiri per La Libertà”. Gara ciclistica
dedicata alla categoria esordienti. Più di un
centinaio di iscritti da tutto il triveneto. La
gara ciclistica ha avuto luogo grazie all’impegno e alla collaborazione della società
sportiva “Frare-De Nardi” a cui va un ringraziamento particolare. I nostri più sinceri
ringraziamenti anche all’Amministrazione
comunale, presente a vari momenti delle
nostre manifestazioni, a Banca Prealpi e
a tutti gli sponsor per il loro sostegno. Un
grande grazie ed un applauso a tutti i volontari che lavorano in cucina, al banco, ai
tavoli e in strada, senza i quali nulla di tutto
ciò sarebbe realizzabile.
Per La ProLoco di Tarzo
Luciano P.
Marcia tra le colline e i castagni
Si è andati di corsa il 22 luglio con la
39esima marcia. Splendida la mattinata di
sole, non inficiata dal caldo opprimente dei
giorni scorsi. Al via circa 820 concorrenti,
suddivisi nei tre percorsi, 6, 12 e 18 km,
per tre quarti su sentieri o stradine bianche con ampi tratti nel bosco di castagno.
Angoli panoramici e suggestivi con attraversamento di piccole borgate. Tra i gruppi
vincono le Lepri di Sarano che hanno superato i Laghetti di Savassa e San Giovanni
del Tempio. Nei 18 km la vittoria è andata a
Davide Camerin, seguito da Alberto De Riz
e Giuliano De Zanet e ad Ambra Vecchiato
che ha tagliato il traguardo prima di Monia
Capelli e Antonella Feltrin. Nei 12 km sul
podio Dario Turchetto, Andrea De Martin
e Francesco Zanette, tra le donne Marta
Santamaria, Monserrat Poyatos e France-
Luglio-Agosto 2012
sca Agostini. Nei 6 km (under 14) primo
Riccardo Tonon, poi Damiano Cappellazzo
e Oscar Segat.
Gruppi folkloristici
Pronti?? Ecco a voi sul palco il primo
gruppo folkloristico!!..è così che mercoledì 22 agosto ha inizio la serata di balli e
folklore. Palestra gremita da appassionati
di Tarzo, ma non solo.
Continua la collaborazione tra il Gruppo
Folkloristico Trevigiano e la Pro Loco, per
portare questo splendido spettacolo a Tarzo, unica tappa per questi gruppi stranieri
nella sinistra Piave.
Il primo gruppo ad esibirsi proviene
dalla Russia: con balli e costumi tipici
hanno portato una bella immagine della
loro cultura, degli usi e costumi del popolo
russo sottolineando la grande tradizione di
ballerini tramandata fin dalla tenera età.
Si esibisce, poi, il gruppo della Lettonia, gruppo composto da ballerini di tutte
le età poiché fondato da appassionati.
Altri colori, altre danze tribali con il
gruppo proveniente dai Paesi Baschi, anche qui un identità forte, e un gran legame
con la propria terra, questo gruppo si è esibito, come anche i precedenti con musicisti
di primissimo ordine e di gran talento.
Ed eccoci arrivati all’ultimo gruppo proveniente dal Perù che, con grande energia
ha emozionato l’intera palestra, dimostrandosi uno tra i più apprezzati.
In tutto oltre 100 ballerini e musicisti provenienti da 4 nazioni molto distanti tra loro,
ma uniti da orgoglio per
le loro radici, i loro colori e le loro terre.
La serata si è conclusa
con lo scambio di “doni
tra i popoli”, consegnati
dal Presidente della Pro
Loco Luciano Piaia, dal
Vice Sindaco Sacchet e
dal direttore della filiale
della Banca Prealpi di
Tarzo Walter Santinon,
che hanno salutato tutti
i presenti.
Sembra una scelta indovinata portare questo
splendido
spettacolo
ogni anno, considerata
la numerosa presenza di
pubblico.
Le nostre attività
continuano con la collaborazione per la Festa dell’Anziano che
quest’anno si terrá presso gli amici della
Pro Loco di Corbanese domenica 16 settembre e dal prossimo 5 ottobre con la 42^
Festa della Castagna.
Seguiteci sul web: www.prolocotarzo.
com
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
pagina 21
GRUPPO ALPINI TARZO
Domenica 15 luglio sono stati commemorati i Caduti sul Monte Piana,
campo di battaglia dal maggio 1915
all’ottobre 1917. La cerimonia è stata
organizzata dalle Sezioni ANA Cadore
e di Padova con il contributo di Antonella Fornari, scrittrice e alpinista, e la
collaborazione dei Comuni di Auronzo
e Dobbiaco e dell’Associazione Amici
di Monte Piana. L’alzabandiera italiana
e austriaca e la deposizione delle corone
all’altare della chiesetta di Maria Santissima della Fiducia, hanno preceduto
il gruppo di Tarzo
la S. Messa celebrata dal cappellano
capo delle TT.AA., Cap. don Lorenzo
Cottali. Il maltempo ha concesso una tregua permettendo lo svolgimento della cerimonia. Molti gli Alpini
presenti con i vessilli delle Sezioni Cadore, Padova e Vittorio Veneto e vari Gagliardetti. Con il nostro
Gruppo, guidato dal Vicario F. Introvigne, c’era anche il vice Sindaco Vincenzo Sacchet e per la prima
volta una delegazione dei Fanti della Sezione di Tarzo, col Presidente Luciano Cesca. Presenza significativa per l’alto contributo di combattenti e di Caduti dato dai fanti trevigiani. Importante la presenza di
numerose autorità: per l’A.N.A. il Presidente della Sezione Cadore, Antonio Cason, due Consiglieri della
Sezione di Padova, per le TT.AA. il Comandante del 6° Rgt. Alpini, Col. Luigi Rossi;
rappresentati i Comuni di Auronzo, Dobbiaco e Treviso e, col Presidente Monti, l’Ass.
Amici di Monte Piana, che continua a curare il recupero del museo storico all’aperto.
Negli interventi conclusivi, il Col. L. Rossi ha evidenziato il comune dovere di servizio
alla Patria che accumuna i Caduti in guerra a quelli più recenti delle missioni all’estero
delle nostre FF.AA. e l’importante impegno che a tutti noi viene dal loro esempio. Il
Presidente Cason della Sezione ANA Cadore ha messo in risalto la numerosa partecipazione di Alpini, anche da Sezioni lontane, ed ha evidenziato la maggiore importanza che
ogni anno assume la cerimonia in ricordo della Grande Guerra in Cadore. Al termine,
Antonella Fornari, ha ricordato gli eventi bellici e le sofferenze patite dagli uomini di ambo le parti belligeranti sul “monte
del pianto”: ulteriore motivazione a conoscere la storia e fare
memoria, come previsto tra gli scopi della nostra Associazione,
divulgandola fra le giovani generazioni … per non dimenticare,
come ebbe a fare, lo ha ricordato l’Assessore di Auronzo nel
suo saluto quando, da maestra, portava ogni anno lassù le sue
scolaresche.
Franco I.
La celebrazione della S. Messa con sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo
MONTE PIANA:
Alpini e Fanti
di Tarzo
ricordano i
14.000 caduti
SFIDE E SUCCESSO AL POLIGONO
Alpini e Amministratori si sono dati appuntamento domenica 19 agosto scorso al
poligono di tiro di Vittorio Veneto, per la
4^ edizione del trofeo “Città della Vittoria”,
gara d’arma corta organizzata dalla loca-
le Sezione Alpini. Penne nere iscritte 170,
provenienti dai 19 Gruppi ed 11 gli Amministratori. Presente il Vice Sindaco, V.
Sacchet, la nostra Amministrazione è stata
rappresentata al tiro dal Consigliere Mauro
Gava. Grande successo nella
categoria “Amici degli Alpini”, ove ha primeggiato Giorgio De Polo (foto 1), primo assoluto, con Oscar Dalle Crode
4° e Luca Franceschet 6°, su
40 partecipanti. La categoria
Alpini ha visto piazzarsi al
16° posto Marco Franceschet,
al 29° Francesco Introvigne
ed al 30° Franco De Coppi,
su un lotto di 108 tiratori. La
graduatoria per Gruppi, ove è
risultato vincitore Colle UmIl gruppo di Tarzo col vice Sindaco V. Sacchet
berto (punti 234), ha visto
ed il Consigliere M. Gava
Il vincitore Giorgio De Polo, a sx, premiato dal
Presidente nazionale A.N.A. Corrado Perona, con
Marco Franceschet ed il Capogruppo Giovanni Liessi
quello di Tarzo piazzarsi al 9° posto, su 19,
con 283 punti (138 di Marco Franceschet e
115 di Francesco Introvigne)
Franco Introvigne
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«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
IL DOTTOR Pancotto
Margherita Dal Gobbo classe 1889 di
Colmaggiore, ricordava nella sua vecchiaia intorno agli anni ‘70 del Novecento le parole dei suoi vecchi di
Colmaggiore: .. e pura l’era stat un
dottor Pancot ...
Ettore - Giobatta del Sr. Leonardo Pancotto e di Annetta di Matteo
Dal Molin nasce in Tarzo il 15 ottobre 1819, primo di 9 figli nati tra
il 1819 ed il 1831, ha come padrino
Maddalena Graziani
al battesimo il Sig. Giobatta Paludetti
I figli maschi
di S. Giacomo di Veglia.
Il padre Leonardo dall’iniziale mestiere di famiglia di osti - bottegai, aggiunge
nel ‘57 il povero ora defunto Cesare,
quello di agrimensore e (da ricordi faminel 59 Angelo, nel 61 la Giovannina,
gliari) quella di amministratore - agente dei
nel 64 l’Amalia. Questi figli furono fin
Conti Brandolini di Cison (vedi Voce Amica
dalle prime scuole mantenuti fuori di
di Nov-Dic. 2004).
spesa e tutte le spese tutte per intero
Queste attività danno, al Leonardo, una
sostenute da me senza alcun aggravio
consistenza economica tale da far fare un
alla famiglia. Anche il cavallo fu da me
importante salto di qualità alla famiglia che
spesato, anzi con vantaggio alla famiglia
nelle generazioni successive tra medici, farperchè io dava fieno oltre il bisogno e lamacisti, ingegneri, insegnanti, sarà di riliesciando le grasse (?). Nel 1867 sono diviso
vo nel panorama borghese del Vittoriese,
da casa. In quest’epoca la mia condizione
un esempio tra i più evidenti del passaggio
fu molto migliorata, perchè mi si ritornò
da mestieranti - artigiani (fine ‘700, primi
la dote, e mi si diede mezzo il possesso di
dell’800) a professioni e carriere più “imConfin (circa 27 campi), un piccolo pezzo
portanti” con il passaggio dei figli a studi
di terra in Tarzo, ed una piccola casa pure
universitari ed il conseguimento di lauree
in Tarzo. D’aggravio mio padre nel tempo
(medicina) e diplomi (farmacia) costituenche vissi con esso pel semplice vitto per me
do assieme ad altre famiglie emergenti
moglie e figli io son certo che fu poco ....... in
quell’elemento “nuovo” che lentamente souna famiglia numerosa come era la nostra,
stituì il declinante ceto “nobile” Serravallesi trattava di mangiare piccoli ........ pel li
se e Cenedese. Sulla vita di Ettore ci viene
quali (?) tutto dovea esser bastante e tutto
in aiuto un memoriale scritto di suo pugno
dovea esser buono (se alle volte io avesche racconta il suo percorso di vita, tenuto
si creduto ciò non bastante facea io stesso
dalla D.ssa Franca Bacichetti sua discendenprovvista di altro); quando vennero grandite, che gentilmente ci ha concesso: Io feci il
celli non erano a casa che durante le vacanginnasio dalle Marcelle, pagando 28 soldi
ze scolastiche. Io sono convinto che la spesa
al giorno; poi i 2 anni di filosofia pagando
venisse quasi pagata dall’interesse della
Aus: 400 all’anno; poi all’Università con
dote a cui devesi aggiungersi anche i denari
l’assegno di franchi 2 al giorno. Oltre le
che io guadagnai a mio padre nei primi anni
dette spese in questo tempo io non ebbi mai
che fui medico....
che il puro strettissimo necessario. Laureato
Dopo le prime scuole fatte a Venezia (le
nel 1844 assunsi subito la Condotta medica
marcelle), compì gli studi nel Seminario
di Revine Lago col domicilio in casa paterVescovile di Ceneda, si iscrisse all’Univerna.
sità di Padova verso il 1838 e quì si laureò
Dalla casa ricevei il vitto e il vestito ed io
il 20 luglio 1843 con una tesi dal titolo De
consegnai a mio padre tutto quanto percepicombustione spontanea stampata in Padova.
vo dalla Comune trattenendomi solo i pochi
In questo periodo l’Università di Padova
incerti per ammogliato nel 1847, fu conseebbe un progressivo e notevole aumento di
gnata la dote a mio Padre, ed io continuai a
studenti su tutte le facoltà, se si pensa che
dargli quanto percepivo per un altro anno.
nell’anno accademico 1813-14 il totale degli
Nel 1848 vedendomi ad avere dei bisogni
studenti era di 215 che passarono nell’anno
che prima non avea, incominciai a trat1843-44 a 1930, di conseguenza, i medici
tenermi tutto quanto ritraeva anche dalla
che nei periodi precedenti erano autentiche
condotta. Fino da quest’epoca però io non
mosche bianche per l’esiguo numero (tra
più ebbi più dalla famiglia che il solo vitto,
Seicento e Settecento, in 2 secoli, si ebbero
tutte le altre spese tutte nessuna perfino il
tre medici tarzesi uno della famiglia Zam.... alla biancheria di casa furono sostenute
baldi, uno della famiglia Corte ed uno dei
da me, e per semplice vitto e la famiglia ha
Mondini), nell’Ottocento aumentarono congoduto sempre l’interezza della dote e nel
siderevolmente di numero superando solo
1852 ebbi Leonardo, nel 1856 Francesco,
in pochi anni quel numero. Come medico
Dr. Ettore Pancotto
Le figlie
condotto iniziò a Revine, per rilevare successivamente la condotta di Tarzo verso il
1850 subentrando al Dr. Francesco Gajotti
di Serravalle che la teneva dal 1817 (ed abitava con la famiglia in paese).
Sposò nel 1847 Maddalena Graziani del
Sr. Francesco e della S.ra Anna Corradini
di Ceneda, di importante e vecchia famiglia
del ceto nobile cenedese, da cui ebbe 10 figli
dal 1849 al 1865 di cui 4 morirono in tenera
età, tutti nati in Tarzo dove la famiglia risiedette (nel palazzo ora Xompero).
Nel periodo in cui tenne la condotta fece
parte della commissione sanitaria del 1855
istituita per fronteggiare il diffondersi del
colera, malattia epidemica, uno dei gravi
problemi sanitari con cui avevano a che fare
i medici di allora, fu medico in un periodo
di consistenti migliorie a livello sanitario
che portarono ad un forte incremento nel
numero di abitanti. Nel 1870 per la condotta aveva uno stipendio annuo di £ 1481.48,
lasciò l’incarico verso la metà degli anni ‘70
(non abbiamo elementi sulla data precisa del
cambio di medico).
Successivamente si stabilì con la famiglia
a Ceneda nel palazzo Graziani (della famiglia della moglie Maddalena), negli ultimi
3 anni di vita soffrì di una paresi che lo menomò. Da ricordi tramandati tra i famigliari si dice che non disdegnava l’aperitivo a
mezzogiorno in Piazza Cattedrale, abitudine
che tenne anche dopo la malattia facendosi portare con la carrozza. Morì nel 1892 a
Ceneda.
Bruno M.
Ringraziamo per la collaborazione la
D.ssa Franca Bacichetti discendente del Dr.
Ettore Pancotto
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2012
NOZZE D’ORO
Graziella e Giacomo Mazzucco,
residenti a Candelo (Biella) hanno celebrato ringraziando il Signore per tutti i benefici ricevuti il 50 di
matrimonio, celebrato a Biella il 9 settembre 1962.
Auguri tanti di ogni bene e li ringraziamo della loro
offerta alla Chiesa di Tarzo e a Voce Amica.
pagina 23
i
r
u
g
u
A
MATRIMONIO
Valentina Gandin e Andrea Giavarina si
sono sposati il giorno 15 agosto 2012, nella parrocchia della Beata Vergine Maria di Fatima di Parè di
Conegliano.
Testimoni Wilma Cancian e Mirko Mazzucco di Tarzo, Anita Faccio e Leonardo Lovatin di San Bonifacio (VR).
Anagrafe
DEFUNTI
25. CARPENE’ CAMILLO. Era nato a
Revine Lago 6 luglio 1935. La sua famiglia
era composta da 7 persone.
Ogni giorno lasciava la casa per andare
a lavorare in fabbrica esercitando la professione di metalmeccanico. Di questo
notevole periodo della vita lo ricordano gli
Amici del Circolo Anziani del lavoro della
fabbrica dove lavorava. Si formò la sua famiglia celebrando il matrimonio con Della
Colletta Giuseppina, 48 anni fa a S. Giustina di Vittorio Veneto, il giorno di S. Augusta il 22 agosto 1964. Ebbe la gioia dei
suoi quattro figli: Laura, Elena, Gerardo e
Alberto. Camillo si costruì la propria casa
a Colmaggiore di Sotto. Vicino a casa si
distende il lago e Camillo non perse mai la
passione e l’amore alla pesca e sulle rive
del lago passava lunghe ore in silenzio, in
tranquillità. Faceva parte della Associazione Alpini, della quale condivideva le finalità
e il senso concreto dei fatti della vita. Con
gli anni Camillo incontrò anche qualche fragilità che ridimensionò la sua vita e il suo
vigore. Ricordava che si era trovato in fin di
vita e che la sua ripresa suscitò meraviglia.
Alcuni mesi fa venne ospitato in Casa di Riposo all’Istituto Padre Pio per una qualificata assistenza. Concluse la sua vita terrena
all’Ospedale di Vittorio Veneto il 5.7.2012.
Il funerale venne celebrato nella chiesa di
Tarzo il giorno 7 luglio e poi accompagnato
al cimitero. In attesa della resurrezione.
26. BORTOLUSSI ELIA TERESA
Suor OLIMPIA delle Suore Francescane
di Cristo Re. Era nata a San Vito al Tagliamento (PN) il 3.maggio 1916 e venne bat-
tezzata lo stesso giorno nella sua chiesa
parrocchiale. Ultima di 18 figli, sei dei quali
morti molto piccoli. Il 24 dicembre 1925
fece la Prima Comunione e l’8 settembre del 1926 ricevette la Cresima. Aveva
solo sei anni quando morì il padre e sedici
anni quando morì la mamma. Il 3 ottobre
1938, a 22 anni, entrò nella congregazione delle Suore Francescane di Cristo Re
e fece la professione perpetua nel Natale
del 1943. Esercitò apostolato tra i bambini
e i giovani in diverse case dell’Istituto, anche con incarichi di responsabilità. Animo
delicato, intelligente, serena e generosa e
sempre laboriosa. Marcata in lei era la letizia francescana e sapeva tenere allegra la
comunità. Aveva il gusto per le cose di Dio
e lo trasmetteva nell’ambiente in cui viveva. Concluse il suo pellegrinaggio terreno
andando incontro al Signore a Villa Bianca
il 18.7.2012. La S. Messa esequiale venne celebrata nella Chiesa di Villa Bianca il
20.7 e poi tumulata nel cimitero di Tarzo.
27. DELLA PIETA’ LAURETTA. Era nata
a Tarzo il 6.5.1942 e iniziò il suo cammino
in una famiglia numerosa assieme ai 9 fratelli e sorelle, dei quali 4 sono ancora vivi.
Come era necessario in quelli anni, anche
Lauretta dovette oltrepassare le frontiere
italiane e cercare lavoro in Svizzera e poi
in Germania. Qui conobbe Luciano Ragazzon con il quale celebrò il matrimonio e si
formò la sua famiglia ed ebbe la gioia dei
figli Manuela e Davide. Con tanti sacrifici
si costruirono la loro casa e Lauretta percorse le varie tappe della vita a Pieve di
Soligo. Le giornate potevano susseguirsi
anche nella monotonia, ma sempre accom-
pagnate con tanto amore. Concluse il suo
pellegrinaggio terreno all’Ospedale di Conegliano il 7.8.2012. Il suo funerale venne
celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 9
agosto e poi accompagnata nel cimitero di
Tarzo in attesa della resurrezione, accanto
alle persone care.
28. BRESSAN CLEMENTINA. Era nata
a Moriago della Battaglia il 13.12.1923.
Del paese natale aveva conservato sempre
ricordo e tanta nostalgia. Ancora giovane
lavorò in una filanda e dagli anni 18 fino agli
anni 80 fu a Milano a servizio di una famiglia; in questo servizio trascorse 62 anni,
certamente un lungo periodo di vita, con
tante esperienze, sacrifici e anche serenità
di rapporti, come persona di famiglia. Poi
fece ritorno a Moriago cercando di sistemar
la sua casa per trascorrervi in tranquillità la
vita e godere i frutti del suo lavoro, dei suoi
risparmi. Era persona dal carattere forte e
volitivo. Per lei poi arrivò il momento della
sofferenza, della salute malferma. Trascorse gli ultimi tre anni di vita all’Istituto Padre
Pio, dove il 25.8.2012 concluse la sua esistenza. Il funerale venne celebrato a Tarzo
il giorno 27 agosto e poi accompagnata al
cimitero in attesa della resurrezione.
O
F F E R T E
ALLA CHIESA dalla benedizione
delle famiglie
Sacchet Gianfranco 10 €, Cesca Joele 20, NN 50, Faraon Maria 10, Faraon
Luciano 10, Gardenal Antonio 15, Meneguz Celestino 15, Costacurta Gianni
10, Miraval 20, Santyan 20, Cancian Lina
50, Gusatto Antonio 50, Zuanella Luciana 20, Pol Rino 20, De Zanet Silvana 10,
Perenzin Giuseppe 5, Pol Antonio 15, Supermercato Gava 40, Perenzin Paolo 20,
Tomasi Luisa 10, Zandonella 10, De Bortoli Antonio 20, De Zanet Bruno 20, Geronazzo Flavio 100, NN 30, Fattorel Linda 20, Fontana Ida 20, Foltran Mario 20,
NN 20, Cancian Caterina 25, Meneguz
Erminia 10, Rusalen Albino 20, Rusalen
Tullio 20, Michelon Paolina 50, NN 20,
Franceschet Enrico 10, Furlan Luciano
20, Zanetti Renato 10, Zanetti Saverio
10, Zanetti De Polo 10, NN 15, Tomasi Ennio 15, Tomasi Moreno 20, Tomasi
Federico 10, Favero Rodolfo 10, Longo
Natale 50, Dal Cin 20, Foltran Giovanni
20,Trevisanello 20, Da Dalto Antonio 10,
Zanetti Pietro 10, Zanetti Angelo 10, Zanetti Tarcisio 20, Bitto Moschet 20, Renosto Carlo 30, Pagotto Luigino 10, NN
20, Bottega Adriana 20, Faraon Clementino 20, NN 15, Franceschet Giacomo
20, Resera Antonio 10, Braido Maria 10,
NN 50, NN 50, Costa Alberto 20, NN
20, Pizzin Leonida 10, Pin Lino 10, Pin
Doroteo 10, NN 20, Cecchin Sergio 10,
Della Pietà Pietro 20, Zuanella Teresa 25,
Dal Gobbo Mario 10, Carpenè Nello 20,
Carpenè Camillo 5, Casagrande Giovanni 20, Casagrande Stefano 10.
ALLA CHIESA
Funerale di Tomasi Ezio 46,29 € e per
opere parrocchiali 44.40; Funerale di
Carpenè Camillo 59,53, per opere parrocchiali 79 e la famiglia 100; Funerale
di Gregoletto Andrea 100, Matrimonio
Magagnin-Balbinot 42.74, la Famiglia Balbinot 50 e gli sposi 80; Gruppo Alpini di
Tarzo 60, Prapian festa patronale 40,20,
NN 50. In memoria di Toffoli Giuseppe
300, sposi Nardi-Dalla Bona 50, Funerale Della Pietà Lauretta 32.64, per opere
parrocchiali 64.25 e in memoria di Della Pietà Lauretta 100; Mazzucco Maria
100, Dalle Crode Giacomo 30, Cadalt
Elio 10, Casagrande Giovanni 30, Pradal Augusta 30, Faraon Maria 15, sposi
Giavarina Andrea e Gandin Valentina 40,
Introvigne Zanetti Angela 30, Biz Paolina
30, Franceschet Ottilia 5, Da Riz Gina
30, Mazzucco Maria 200, Roncolato Maria 10, Dalle Crode Sante 10, Mazzucco
Giacomo e Graziella (Biella) nel 50 anniversario di Matrimonio 25, In memoria di Bressan Clementina 150. Offerte
Festivo 692.83, Feriale 154.53, stampa
83.89, candele 384.25.
Spese: Revisione libretto caldaia riscaldamento 200. Stampa 173.14. Particole
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
36.10. Offerte Imperate alla Curia 1.049.
Candele votive 620. riparazione rasaerba e benzina 30. Restituzione prestito
grazioso 700, Energia elettrica 601.27,
ONPPI 26,62, Cancelleria bolli 12..
Angolo dei
ricordi
Tarzo 5 e 6 gennaio 1985.
Bellissima nevicata
di oltre 50 cm di neve.
SCUOLA MATERNA
Regione del Veneto 11.967,96 €, Banca Prealpi per corso nuoto 500, Ufficio
Scolastico di Treviso 6.593,37, Comune di Tarzo Contributo ordinario anno
2012: 21.500,80.
Spese: Personale 13.086,16 €, Revisione libretti caldaia riscaldamento 120,
Riviste Scuola d’Infanzia 58.10, Alimentari 981.06, Varie 159.35, Borghetto montacarichi 286,35, CESA 692.96, Energia
Elettrica 411,05, Riscaldamento 429.40..
CHIESA di NOGAROLO
Offerte: Cadalt Elio 10 €, Spese: Energia Elettrica 60.79
CHIESA di FRATTA
Offerte 60,€, Spese: Energia elettrica
65.24
LAMPADA del SS:MO
Merlin Adele 10 €
VOCE AMICA
Tarzo: Sacchet Gianfranco 109 €, Simon Anna Maria 20, Dal Vecchio Genoveffa 100, Dalle Crode Carlo 25,
Casagrande Roberto 30, Favero Franco
20, Favero Celeste 20, Dal Gobbo Aurelio 10, NN 50, De Coppi Flavio 20, De
Coppi Tiziano 20, Zandonella Luciano
10, Venchierutti Renzo (VE) 30, Merli
Caterina (MI) 40, Meneguz Erminia 20,
Casagrande Antonio 10, Casagrande Vittorino 5, NN 60, Da Re Ugo 30, Grandi
Emmanuela (VE) 20, Pizzin Anna 20, Pancot 10, Pradella Lucio 10, Cadalt Elio 10,
Andreon Maria 5, Mazzucco Giacomo e
Graziella (Biella) nel 50 anniversario di
Matrimonio 25, Braido Angelo 10, De
Nardi Angelo 20, De Bastiani Giuliana
10, Mattiuz Giacomo 15, Introvigne Paolo 10, Faraon Giulia (VR) 20, Andreon
Maria (Seveso) 20, De Coppi Iginio (Australia) 50, Zillo M. Luigia (Torino) 10,
Pante Michieletto Angela (Torino) 25,
De Nardi Mario (Maslianico) 25, Edicola
Pol Nicola 100, Famiglia Hubli De Martin
100, Gregoletto Mario 50.Totale 1194 €
Corbanese: via Madonna 10 €, vie S.
Giuseppe, Siviglia e B.go Madonna 40,
Fratelli Dal Col 20, Morandin Giuliano
20, Dalle Crode Luisa 20, Gallon Sante
10, Zanette 5, Chiarel 5, via Olimpia 48,
Antoniazzi Alfio 10, Salone Liviana 37.
Totale 225 €
Arfanta: 210 €. Totale entrate 1629 €.
Spese: Bolli spedizione emigranti 220,62, Tipografia 1.398,76. Totale
1619,38
Calendarietto appuntamenti
Settembre
3-6 A Roma Giovani e genitori
5. Incontro Scuola Materna
11. Consiglio Pastorale Parrocchiale
12. S. Messa a Collaldrà
14. Cattedrale: Inizio anno Pastorale
16. a Lago: Incontro Consigli Pastorali Unità pastorale dei Laghi
23. Inizio anno Catechistico
29. P. Fedato: Recital Luciani
Ottobre
4. Incontro sacerdoti della forania
9. Incontro di preparazione al Battesimo
11. Cattedrale: Inizio Anno della fede
14. Luciani: ricordo nel centenario dalla nascita
15. Cattedrale: Luciani: proposta musicale
17. Pellegrinaggio diocesano a Canale d’Agordo: ricordo di Luciani
22. Corbanese: Incontro per tutti Anno della fede
28. Celebrazione della Cresima
30. Redazione di Voce Amica
Redazione e Collaboratori di questo numero
Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Antonio Pancot, Franco Introvigne, Bruno Michelon, M. Tonin, Silvia F. Mario Introvigne, Mario Cesca.
Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Sara Meneguz, S. Meneghin, Francesco Borsoi, Francesca e Marta, Laura e Michela.
Parrocchia di Arfanta: don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Carla Da Paré, Milva
Faraon.