2. tickets - Site archéologique de Glanum

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2. tickets - Site archéologique de Glanum
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Gli scavi
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Informazioni
Storia
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Raccomandazioni di sicurezza
Le scarpate e le sommità delle mura, i sondaggi
e gli scavi presentano numerosi pericoli.
L'accesso a queste aree è vietato.
Sono rigorosamente vietati i comportamenti che
possano danneggiare in qualsiasi modo il sito.
Agli adulti compete la responsabilità dei
bambini che visitano il sito, i quali non
dovranno essere mai lasciati senza sorveglianza.
Nei diversi luoghi del sito, il pubblico dovrà
attenersi alle indicazioni e raccomandazioni del
personale d'accoglienza e sorveglianza.
Informazioni pratiche
Durata media della visita: 1 ora e 30 min.
Visita commentata in francese.
Visite adattate per le persone disabili.
Il Centre des monuments nationaux pubblica una collana di guide
sui monumenti francesi, tradotte in diverse lingue. Le pubblicazioni
Éditions du patrimoine sono in vendita presso il bookshop.
Centre des monuments nationaux
Site archéologique de Glanum
Route des Baux-de-Provence
13210 Saint-Rémy-de-Provence
tél. 04 90 92 23 79
www.monuments-nationaux.fr
Gli scavi
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crédits photos © Centre des monuments nationaux, Paris. illustration François Brosse, Tout pour plaire. conception Plein Sens, Anders. réalisation beau fixe. traduction Caractères et cætera. impression Néo-Typo, août 2008.
Storia
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Atys: osteggiato da Cibele che si oppone alle sue
nozze, impazzisce, si evira e muore. Cibele lo
trasforma in pino. Il suo culto venne tramandato
dalla Frigia in Occidente insieme a quello di
Cibele.
Basilica: edificio romano costituito da un'ampia
sala rettangolare, generalmente suddivisa in più
navate da colonnati e terminante con un'abside.
In epoca imperiale, ogni città possedeva una
basilica, annessa al foro e avente funzione di
corte di giustizia.
Curia: luogo ove si riunivano le assemblee
municipali delle città sottomesse a Roma o sue
alleate.
Dolina: depressione di origine naturale formatasi
nella pietra calcarea.
Ellenistico: periodo storico corrispondente
all'influenza dei Greci di Marsiglia (dal III
al I secolo a.C.).
Mausoleo: monumento eretto alla memoria dei
cittadini romani che si erano distinti nelle
campagne militari.
Narbonese: provincia a sud-est della Gallia,
direttamente sottomessa a Roma.
Oppidum: fortificazione celtica integrante o
meno aree abitabili. Questi ampi spazi protetti
da fossati fungevano da rifugio nei periodi di
instabilità politica e da luoghi di incontro in
tempi di pace.
Peristilio: colonnato formante un portico intorno
a un edificio o una piazza, su tutto o parte del
suo perimetro.
Rupestre: scavato nella roccia.
Salluvi: popolo gallico di origine celto-ligure
insediatosi in Provenza.
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Il sito più importante
della Gallia Narbonese*
Les Antiques
Dal XVI secolo in poi, Les Antiques diventano
meta di pellegrinaggio di eruditi e viandanti.
Questo complesso monumentale, costituito
da un arco di trionfo e da un mausoleo*, è
all'epoca il solo testimone visibile della città
di Glanum. Tra il XVII e il XVIII secolo, nei
dintorni si moltiplicano i rinvenimenti di antichi
reperti.
Scoperte spettacolari
Nel 1921, il sito diviene oggetto di scavi
sistematici, su iniziativa dell'architetto dei
monumenti storici Jules Formigé. Sotto la sua
autorità, l'architetto Pierre de Brun dirige per
ben vent'anni i lavori, riportando così alla luce
le rovine della basilica*, delle case del quartiere
nord e delle terme. Henri Rolland gli succede dal
1941 al 1969. Gli scavi e le ricerche riprendono
nel 1983 e forniscono maggiori informazioni sui
bastioni e i templi gemelli. Lo studio di questi
ultimi ha portato, nel 1992, alla restituzione
dell'angolo del più piccolo dei due templi.
Sotto il foro romano sono state rinvenute anche
vestigia ellenistiche*. Nel 2007 hanno avuto
inizio i lavori di restituzione basati sulla scelta
di riportare alla luce la configurazione della fine
del I secolo a.C. Due "finestre archeologiche" –
aperture nel terreno – consentono di osservare le
aree risalenti alle epoche precedenti: il pozzo a
dromos e la piazza trapezoidale ellenistici*.
*Spiegazioni sul retro del documento.
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italiano
Sito archeologico
di Glanum
Una città riscoperta dopo 17 secoli
L’oppidum* dei Salluvi*
Gli scavi
del 1936
I primi cittadini s’insediano tra il VII e il VI
secolo a.C., al riparo di
un bastione in pietra che
chiude la via delle Alpille
su 300 metri di lunghezza.
Le terrecotte e le monete gettate come offerta
nella dolina* a strapiombo sulla sorgente sono
emblematiche della motivazione religiosa che,
sin dalle origini, animava questo insediamento
gallico. Un dio celtico, Glan, e le sue benevole
compagne, le Madri glaniche, popolano queste
acque note per le leggendarie proprietà curative
e conferiscono il loro nome agli abitanti del luogo.
La città prima ellenistica* poi latina
Proficue relazioni con il mondo greco garan tiscono successivamente ai Glanici una prosperità
tradottasi, nel corso del II e del I secolo a.C.,
nell’estensione dell’area abitata e nella costruzione
di edifici in stile ellenistico*. Quindi, nei primi
anni del regno d’Augusto (63 a.C. - 14 d.C.),
Glanum assume lo status di colonia latina.
L’evento si pone all’origine dalla rapida e profonda trasformazione dell’urbanistica
monumentale della città. La città finisce poi col
cedere alle invasioni alemanne del 260 e gli
abitanti abbandonano i propri insediamenti
volgendosi all’agglomerato più vicino che
diventerà, in epoca merovingia, un possedimento
dell’abbazia Saint-Remi di Reims.
*Spiegazioni sul retro del documento.
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Il quartiere residenziale
1 La via principale della città ricopre, per buona
parte del suo percorso, la rete fognaria cittadina.
2 Il mercato è formato da quattro botteghe disposte
intorno a una corte impreziosita da colonne
doriche.
3 La casa delle ante è tipica delle dimore mediterranee
con le sue stanze distribuite intorno a un cortile
con vasca. Essa deve il suo nome ai due pilastri
sovrastati da capitelli corinzi, denominati ante.
4 Le terme sono costruite secondo uno schema
semplice, a partire dal 75 a.C. Rappresentavano il
luogo privilegiato della socializzazione in epoca
antica, nonché un importante fattore di romanizzazione. In prossimità delle terme vi sono due case,
quella sulla destra ha un peristilio* ellenistico*,
l'altra, lungo la strada, era un tempo decorata da
un mosaico raffigurante un capricorno.
5 La casa di Atys*, edificata nel II secolo a.C.,
venne abitata per ben cinque secoli e conobbe
molteplici rimaneggiamenti.
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Il quartiere indigeno
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Il centro monumentale
6 Il foro, la piazza pubblica romana, era delimitato
da due portici.
7 La curia* è un locale riconoscibile dal suo abside,
che in epoca romana serviva a riunire gli amministratori locali. Un'altra sala era adibita a tribunale.
8 La basilica* è un ampio edificio amministrativo
del quale restano oggi 24 pilastri di fondamenta a
pianta quadrata.
9 Il tempio toscano risale all'epoca ellenistica*.
10 Il pozzo a dromos deve il suo nome al corridoio,
o dromos, in forma di scala per l'accesso all'acqua.
11 La casa di Sulla, tagliata in due dalla basilica*,
deve il suo nome all'iscrizione presente sul mosaico
che ne decorava una delle sale.
La casa delle alcove: per distinguerne le rovine,
16 Il santuario d'Ercole è dedicato al semidio della
mitologia greco-latina, simbolo della forza fisica.
Numerosi altari votivi sono stati rinvenuti innanzi
al santuario.
intrecciate ai piloni della basilica*, la sua
planimetria è segnalata da strisce bianche
disegnate sul suolo del foro.
12 I belvedere, disposti sulla collina, sovrastano
il centro monumentale per offrire una veduta
panoramica del sito.
Il quartiere della fonte sacra
ristorante
N
reception
bookshop
13 La scala dei Salluvi*, costeggiata da terrazze
abitate, collegava la fonte al santuario rupestre*.
14 La fonte sacra è stata eretta a monumento nel corso
del II secolo a.C.; una scala in pietra scende verso
il bacino alimentato da una galleria di captazione.
15 Il tempio di Valetudo è un piccolo tempio corinzio
offerto alla dea romana della salute, Valetudo.
17 Gli affumicatoi del vino, risalenti all'epoca
romana, venivano utilizzati per affumicare il vino e
meglio conservarlo.
18 Le case indigene costituivano il villaggio gallico
che precedette la monumentalizzazione della città.
Il bastione e il seguito
del centro monumentale
19 Il bastione: le sue mura difensive sono costituite
da blocchi disposti in un'ampia struttura e
poggiano su mura di cinta protostoriche. Al
centro, troviamo una porta carraia e una porta
pedonale affiancata da una torre che consentiva
l'accesso al santuario. In epoca romana, questa
porta venne trasformata in entrata d'onore.
20 L'esedra, una sorta di rientranza dotata di
panche, risale al II secolo a.C. ed è stata
conservata in epoca romana.
21 Il portico dorico, posto all'ingresso del santuario,
serviva con ogni probabilità alle abluzioni
purificatrici dei fedeli che si recavano alla fonte.
22 I templi gemelli erano dedicati al culto della
famiglia imperiale. Il più piccolo è stato oggetto di
parziali lavori di recupero.
23 Il bouleuterion era la sala che ospitava il
consiglio dei notabili in epoca ellenistica*.
Costituito da gradini su tre lati, originariamente
possedeva un altare centrale.
24 La fontana trionfale risale all'epoca romana.
*Spiegazioni sul retro del documento.