SETTIMANA SANTA Festività pasquali

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SETTIMANA SANTA Festività pasquali
Camminiamo insieme…
SETTIMANA SANTA
Festività pasquali
Sabato 23 marzo
Ore 17.15: Passio, meditazione d’organo. Con il M° Bruno Rattini
Domenica 24 marzo, delle Palme
sante Messe ore 9.00, 11.00 e 18.00 con benedizione dell’ulivo
(con questa domenica si torna a celebrare la s. Messa delle ore18.00)
Ore 17.15: Passio, meditazione d’organo. Con il M° Bruno Rattini
Lunedì, martedì, mercoledì santo
Visita agli anziani e malati
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.50 adorazione eucaristica
alle 17.30 canto dei vespri, segue s. Messa.
Giovedì santo, 28 marzo
Ore 9.30, S. Messa del Crisma in con-cattedrale S. Marco (PN)
Ore 20.00, S. Messa “in Cena Domini” con il rito della lavanda dei piedi
Segue adorazione fino alle ore 22.30
Si portano le cassette “Un pan per amor di Dio”
Venerdì santo, 29 marzo
Giorno di digiuno e astinenza
ore 15.00 Celebrazione della Passione e bacio alla Croce
Colletta per la Terra Santa
Sono assicurati confessori dalle 15.00 alle 17.00
Ore 20.00, Via Crucis: meditazione & organo.
Sabato Santo:
dalle ore 9.30 alle ore 12.00 confessioni
dalle ore 15.30 alle ore 19.00 confessioni
Domenica di Pasqua nella risurrezione del Signore.
nella notte tra il 30 e 31 marzo,
ore 21.30, Celebrazione della Pasqua di Nostro Signore Gesù Cristo
Ss. Messe del giorno: ore 9.00, 11.00, 18.00.
Lunedì dell’Angelo,
Ss. Messe ore 9.00 e ore 11.00
Bollettino settimanale della Parrocchia S. Maria Assunta, Via Antares, 18 - BIBIONE
anno X/12, 24 marzo 2013 tel. 0431/43178; cell. 3491554726
Il numero del 27 marzo è stato stampato in 350 copie, rimaste .
www.parrocchiabibione.it [email protected]
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COMUNITÀ IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Giovedì prossimo si apre il Triduo Pasquale. “Al mattino si tiene la celebrazione liturgica, la Messa del Crisma, durante la quale, raccolto attorno al Vescovo,
l’intero presbiterio di ogni Diocesi rinnova le promesse sacerdotali, e partecipa alla
benedizione degli oli dei catecumeni, dei malati e del Crisma…
Alla sera, poi, segue la S. Messa “In Cena Domini”, la quale ricorda l’istituzione del
Sacerdozio e l’istituzione del sacramento dell’Eucaristia. In quella stessa notte in
cui fu tradito, Egli ci ha lasciato, come ricorda la Sacra Scrittura, il “comandamento
nuovo” dell'amore fraterno compiendo il gesto toccante della lavanda dei piedi, che
richiama l’umile servizio degli schiavi. Questa singolare giornata, evocatrice di grandi misteri, si chiude con l’Adorazione eucaristica, nel ricordo dell’agonia del Signore nell’orto del Getsemani. Preso da grande angoscia, narra il Vangelo, Gesù
chiese ai suoi di vegliare con Lui rimanendo in preghiera: “Restate qui e vegliate con
me" (Mt 26,38), ma i discepoli si addormentarono. Ancora oggi il Signore dice a noi:
“Restate e vegliate con me”. E vediamo come anche noi, discepoli di oggi, spesso
dormiamo. Quella fu per Gesù l’ora dell’abbandono e della solitudine, a cui seguì, nel
cuore della notte, l’arresto e l’inizio del doloroso cammino verso il Calvario.
Centrato sul mistero della Passione è il Venerdì Santo, giorno di digiuno e di
penitenza, tutto orientato alla contemplazione di Cristo sulla Croce. Nelle chiese viene proclamato il racconto della Passione e risuonano le parole del profeta Zaccaria:
“Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. E il Venerdì Santo anche noi vogliamo realmente volgere lo sguardo al cuore trafitto del Redentore. È vero: la Croce
rivela “l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità” di un amore che sorpassa
ogni conoscenza e ci ricolma “di tutta la pienezza di Dio”. Nel mistero del Crocifisso
“si compie quel volgersi di Dio contro se stesso nel quale Egli si dona per rialzare
l’uomo e salvarlo – amore, questo, nella sua forma più radicale”. La Croce di Cristo,
scrive nel V° secolo il Papa san Leone Magno, “è sorgente di tutte le benedizioni, e
causa di tutte le grazie”.
Nel Sabato Santo la Chiesa, unendosi spiritualmente a Maria, resta in preghiera presso il sepolcro, dove il corpo del Figlio di Dio giace inerte come in una condizione di riposo dopo l’opera creativa della redenzione, realizzata con la sua morte (cfr
Eb 4,1-13). A notte inoltrata inizierà la solenne Veglia pasquale, durante la quale
in ogni Chiesa i canti gioiosi del Gloria e dell’Alleluia pasquale si leveranno dal cuore dei nuovi battezzati e dall’intera comunità cristiana, lieta perché Cristo è risorto e
ha vinto la morte.” (cfr BenedettoXVI, udienza del mercoledì santo 2012).
Carissimi fratelli e sorelle, cerchiamo di partecipare con intensità alle varie
celebrazioni, chiedendo fin d’ora al Signore di renderci interiormente predisposti
ad accogliere il lieto annuncio della Pasqua. Con Lui nel cuore, poi, tutto sarà possibile.
AV
Comunità in cammino con Papa Francesco
Comunità in cammino: pregando
INTENZIONI SANTE MESSE
Sabato 23, S. Turibio
Ore 18.00
- S. Messa delle Palme
Domenica 24, LE PALME
Ore 9.00
- per i nostri anziani e malati
Ore 11.00
- per la Comunità parrocchiale
Ore 18.00
- per i turisti e operatori turistici
Lunedì Santo, 25 marzo
Ore 18.00
+ Antonio Palermo
+ Lilia Zanier
+ Antonietta Carrer
+ Palma Rubino
+ Luigi, Santa, Maria, Angelo,
Mirco Diana
Martedì Santo, 26 marzo
Ore 18.00
+ Emilia Babich
+ Aldo Cicuto
Mercoledì Santo, 27 marzo
Ore 18.00
+ Maria Anna e Umberto
+ Graziano Buttò
+ Maria Selvaggi Pasian
Da oggi sono vietate le celebrazioni esequiali
Giovedì Santo, 28 marzo
Ore 20.00
Messa in Cena Domini con il
rito della lavanda dei piedi.
Venerdì Santo, 29 marzo
Giorno di astinenza e digiuno
Ore 15.00
Celebrazione del Passio e
bacio della croce
Ore 20.00
Via Crucis
Sabato Santo, 30 marzo
Non ci sono celebrazioni
Domenica di Risurrezione
Nella notte tra il 30 e il 31 marzo, ore 21.30
Veglia Pasquale e Annuncio di Pasqua
Liturgia del giorno di Pasqua
Ore 9.00, ore 11.00, ore 18.00 sante messe
MEDITAZIONI D’ORGANO
Sabato 23 e domenica 24 marzo, alle
ore 17.15, il M° Bruno Rattini terrà una meditazione d’organo su La Passione di Nostro
Signore. La meditazione precede la celebrazione della S. Messa delle Palme.
APPUNTAMENTI DI
SPIRITUALITÀ
Ogni giorno
Ore 17.30: recita del S. Rosario
Ogni giovedì
Ore 17.00: apertura adorazione eucaristica
Ore 17.30: canto dei vespri
Ore 18.15: chiusura adorazione
Durante l’adorazione eucaristica disponibilità
del sacerdote per confessioni e/o colloqui
Ogni venerdì
Ore 17.45: recita della Coroncina della
Misericordia (sospesa in Quaresima,
perché c’è già la Via Crucis)
Rito della lavanda dei piedi
In questi anni: nel 2004 i giovani,
nel 2005 i genitori, nel 2006 gli immigrati,
nel 2007 il volto della Comunità (bambino,
ragazzo, giovane, adulto, anziano), nel
2008 i volontari, nel 2009 le coppie di sposi
(i mariti), nel 2010 gli sportivi, nel 2011 i
cresimandi, nel 2012 il gruppo teatrale.
Quest’anno i membri dei Consigli Pastorale e Affari Economici.
Non c’è pace senza verità!
Accanto alla povertà materiale,
c’è un’altra povertà,
la povertà spirituale dei nostri giorni,
che riguarda gravemente
anche i Paesi considerati più ricchi.
È quanto il mio predecessore,
Mio caro e venerato Benedetto XVI,
chiama la «dittatura del relativismo,
che lascia ognuno come misura
di se stesso e mette in pericolo
la convivenza tra gli uomini.
Ma non vi è vera pace senza verità!
Non vi può essere pace vera
se ciascuno è la misura di se stesso
Papa Francesco
Alcune citazioni di Papa Francesco...
Un ricordo e un grazie a Papa emerito Benedetto
“Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine rivolgo al mio venerato Predecessore Benedetto XVI, che in questi anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, la Sua guida, la Sua fede, la Sua
umiltà e la Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spirituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Lui un interprete sapiente e umile, con lo
sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell’Eucaristia. Lo accompagneranno sempre la nostra fervida preghiera, il nostro incessante ricordo, la nostra imperitura e affettuosa riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei
nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario” (Incontro
con i Cardinali).
Portare a tutti Gesù Cristo
“...Esprimo la mia volontà di servire il Vangelo con rinnovato amore, aiutando la
Chiesa a diventare sempre più in Cristo e con Cristo, la vite feconda del Signore. Stimolati
anche dalla celebrazione dell’Anno della fede, tutti insieme, Pastori e fedeli, ci sforzeremo
di rispondere fedelmente alla missione di sempre: portare Gesù Cristo all’uomo e
condurre l’uomo all’incontro con Gesù Cristo Via, Verità e Vita, realmente presente
nella Chiesa e contemporaneo in ogni uomo. Tale incontro porta a diventare uomini
nuovi nel mistero della Grazia, suscitando nell’animo quella gioia cristiana che costituisce il
centuplo donato da Cristo a chi lo accoglie nella propria esistenza” (Incontro con i Cardinali)
Il Signore non si stanca di perdonare: mai!
Non è facile affidarsi alla misericordia di Dio, perché quello è un abisso incomprensibile. Ma dobbiamo farlo! “Oh, padre, se lei conoscesse la mia vita, non mi parlerebbe così!”.
“Perché?, cosa hai fatto?”. “Oh, ne ho fatte di grosse!”. “Meglio! Vai da Gesù: a Lui piace se gli racconti queste cose!”. Lui si dimentica, Lui ha una capacità di dimenticarsi,
speciale. Si dimentica, ti bacia, ti abbraccia e ti dice soltanto: “Neanch’io ti condanno;
va’, e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11). Soltanto quel consiglio ti da. Dopo un mese,
siamo nelle stesse condizioni… Torniamo al Signore. Il Signore mai si stanca di perdonare: mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono. E chiediamo la grazia
di non stancarci di chiedere perdono, perché Lui mai si stanca di perdonare. Chiediamo questa grazia. (dall’omelia della V domenica di Quaresima)
Comunità in cammino con Papa Francesco
Chiesa in cammino. Con la Croce del Signore.
In queste tre Letture vedo che c’è qualcosa di comune: è il movimento.
Nella Prima Lettura il movimento nel cammino; nella Seconda Lettura, il movimento nell’edificazione della Chiesa; nella terza, nel Vangelo, il movimento nella
confessione. Camminare, edificare, confessare.
Camminare. «Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore» (Is
2,5). Questa è la prima cosa che Dio ha detto ad Abramo: Cammina nella mia
presenza e sii irreprensibile. Camminare: la nostra vita è un cammino e quando
ci fermiamo, la cosa non va. Camminare sempre, in presenza del Signore, alla
luce del Signore, cercando di vivere con quella irreprensibilità che Dio chiedeva
ad Abramo, nella sua promessa.
Edificare. Edificare la Chiesa. Si parla di pietre: le pietre hanno consistenza; ma
pietre vive, pietre unte dallo Spirito Santo. Edificare la Chiesa, la Sposa di Cristo,
su quella pietra angolare che è lo stesso Signore. Ecco un altro movimento della
nostra vita: edificare.
Terzo, confessare. Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo
edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ONG assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore. Quando non
si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. Quando non si confessa Gesù Cristo, mi
sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”.
Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la
mondanità del demonio.
Camminare, edificare-costruire, confessare. Ma la cosa non è così facile,
perché nel camminare, nel costruire, nel confessare, a volte ci sono scosse, ci
sono movimenti che non sono proprio movimenti del cammino: sono movimenti che ci tirano indietro. Questo Vangelo prosegue con una situazione speciale.
Lo stesso Pietro che ha confessato Gesù Cristo, gli dice: Tu sei Cristo, il Figlio del
Dio vivo. Io ti seguo, ma non parliamo di Croce. Questo non c’entra. Ti seguo con
altre possibilità, senza la Croce. Quando camminiamo senza la Croce, quando
edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non
siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali,
Papi, ma non discepoli del Signore. Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che
è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la
Chiesa andrà avanti. Io auguro a tutti noi che lo Spirito Santo, per la preghiera
della Madonna, nostra Madre, ci conceda questa grazia: camminare, edificare,
confessare Gesù Cristo Crocifisso. Così sia.
Briciole di Vangelo.
Domenica di Passione, Le Palme
L’amore eterno penetra nel tempo
Sono i giorni supremi, i giorni del nostro destino. «Volete sapere qualcosa di
voi e di Me? – dice il Signore –. Vi do un appuntamento: un uomo in croce. Volgete lo
sguardo a Colui che è posto in alto».
Il giorno prima, giovedì, l’appuntamento di Dio è stato un altro: uno che è posto in basso. Che cinge un asciugamano e si china a lavare i piedi ai suoi. Chi è Dio? Il
tuo lavapiedi. In ginocchio davanti a me. Le sue mani sui miei piedi. Davvero, come a
Pietro, ci viene da dire: ma Tu sei tutto matto. E Lui a ribadire: sono come lo schiavo
che ti aspetta, e al tuo ritorno ti lava i piedi. Il cristianesimo è scandalo e follia. E io,
nella vita, di fronte all’uomo che atteggiamento ho? Quanto somigliante a quello del
Salvatore? Sono il servitore del bisogno e della gioia di mio fratello? Sono il lavapiedi
dell’uomo?
Ve la immaginate una umanità dove ognuno corre ai piedi dell’altro? Dove ognuno si inchina davanti all’uomo, come il gesto emozionante del vescovo di Roma
che si in-china, al balcone di San Pietro, al suo primo apparire, chiedendo preghiera e
bene-dizione, dando venerazione e onore a ogni figlio della terra?
La croce è l’immagine più pura e più alta che Dio ha dato di se stesso. «Per sapere chi
sia Dio devo solo inginocchiarmi ai piedi della Croce» (Karl Rahner).
Dio è così: è bacio a chi lo tradisce. Non spezza nessuno, spezza se stesso. Non versa
il sangue di nessuno, versa il proprio sangue. Non chiede più sacrifici a me, sacrifica
se stesso per me. E noi qui disorientati, che non capiamo. Ma poi lo stupore, e anche
l’innamoramento. Dopo duemila anni sentiamo, come le donne, il centurione, il ladro,
che nella Croce c’è attrazione e seduzione, c’è bellezza. La suprema bellezza della
storia è quella accaduta fuori Gerusalemme, sulla collina dove il Figlio di Dio si lascia inchiodare, povero e nudo, per morir d’amore. Dove un amore eterno penetra
nel tempo come una goccia di fuoco, e divampa.
Fondamento della fede cristiana è la cosa più bella del mondo: un atto d’amore
totale. La croce è domanda sempre aperta, so di non capire. Alla fine però ciò che
convince
è
di
una
semplicità
assoluta:
Perché la croce / il sorriso / la pena inumana?/ Credimi / è così semplice / quando si
ama . ( Jan Twardowski)
Si fece buio su tutta la terra da mezzogiorno fino alle tre. Una notazione temporale che ha il potere di riempirmi di speranza: perché dice che è fissato un limite alla
tenebra, un argine al dolore: tre ore può infierire, ma non andrà oltre, poi il sole ritorna. Così fu in quel giorno, così sarà anche nei giorni della nostra angoscia.
«Ciò che ci fa credere è la croce, ma ciò in cui crediamo è la vittoria della croce, la vittoria della vita» (Pascal).
P. Ermes Ronchi, in Avvenire 21 marzo2013
(Letture: Isaia 50, 4-7; Salmo 21; Filippèsi 2,6-11; Luca 22, 14-23.56)
Comunità in cammino: cosa si è fatto.
Itinerario in Diocesi
In questa settimana ho partecipato all’inaugurazione di un progetto diocesano riguardante la riscoperta dei
luoghi e dei Testimoni di fede nella nostra Diocesi. Una bella esperienza che
mi e ci ha fatto percorrere circa 160 km.
A breve sarà realizzata una guida a disposizione di quanti desiderano ripercorrere l’itinerario a piedi, come in auto...con indicazioni e spiegazioni sugli
affreschi e i Testimoni.
SICHAR-JOBEL
Sabato e domenica scorsa si sono
tenuti gli incontri di teatro: un lavoro intenso e appassionato, che ha visto i giovani
e i ragazzi insieme a divertirsi e a lavorare
per un progetto importante sotto il profilo
educativo e catechetico. Ricordo che lo
spettacolo sarà presentato il 13 e 14 aprile
prossimi, e poi questa estate.
RECINZIONE PARCO CHIESA
In questi giorni si è finalmente provveduto a recintare il parco e a piantare la
siepe ornamentale. Questo permetterà di
creare maggiore riservatezza della zona e
nello stesso tempo garantire maggiore sicurezza per i bambini che verranno a giocare. A breve saranno posizionati i cancelli, che saranno chiusi quando ci saranno
attività con i ragazzi. Sarà comunque vietato circolare in bicicletta e portare animali
a fare i loro bisogni: questo è luogo sacro e
luogo per i bambini. Sono altresì certo che
in questo modo non si verrà più a prendere
il sole in bikini, cosa già avvenuta più di
qualche volta lo scorso anno!!
Un grazie ai nostri volontari Battista
ed Ahmed per aver provveduto a questo
lavoro.
CONFEZIONI ULIVO
Un
grazie di cuore a quante/i si sono
Pellegrinaggio a Madonna di Rosa
adoperati
per preparare le confezioni
e a La Nostra Famiglia
Mercoledì scorso un centinaio di perso- d’ulivo. Ancor prima, un grazie a chi ha
ne (due pullman) si è recato al Santuario di potato gli ulivi della parrocchia.
Madonna di Rosa: qui si è avuto modo di conoscere la storia del Santuario, la devozione alla
Divina Misericordia e confessarsi grazie alla
presenza di alcuni frati.
Al termine, ci siamo trasferiti alla Sede
de La Nostra Famiglia per consegnare l’offerta
di 600 euro, raccolti in occasione dell’iniziativa
“i bambini in festa per i bambini”, celebrata
insieme in occasione del 50° della parrocchia.
Esperienze che s’inseriscono in questo
Anno della Fede per mostrare quanto la fede si
fa storia nell’arte, nelle tradizioni e nella carità.
Ma è catechismo? Si, di vita. Certo che poi è
importante conoscere anche i contenuti, ma far
toccare con mano ai bambini/ragazzi/adulti che
la fede è vita e si mostra anche nelle esperienze
quali i santuari o i centri di Carità fa ben capire
che i contenuti che impariamo sono utili per
poter essere correttamente tradotti in vita. Sia
essa artistica o culturale o caritatevole.
IMPEGNI DEL DON
In quest’ultimo periodo non sono
spesso in parrocchia, come ci si sarà accorti! L’impegno dell’Ufficio pellegrinaggi, in questo Anno della Fede, è intenso e mi porta spesso fuori, per seguire i pellegrini. Ringrazio di cuore d. Pietro per l’impegno che mette nel sostituirmi in parrocchia e lasciato a Bibione dal
Vescovo proprio per assolvere anche a
questo compito. So che fa bene ogni cosa
e questo è motivo di serenità per me
quando sono fuori, e di gioia per voi che
gustate il suo servizio. AV
Comunità in cammino: cosa si farà...
ADORAZIONE EUCARISTICA
Ricordo che da lunedì a mercoledì, dalle ore 10 alle ore 12, e dalle ore
16 alle ore 17.50 in chiesa ci sarà
l’adorazione eucaristica e la disponibilità di un sacerdote per colloqui e confessioni. Cerchiamo di approfittare di
quest’occasione, venendo in chiesa per
un momento di preghiera. Sono certo
che rappresenti un momento importante
in preparazione alla Santa Pasqua. Invito a farlo anche con i bambini e ragazVISITA AGLI ANZIANI
A cominciare da lunedì faremo visita ai nostri anziani e malati in casa, casa di
riposo e ospedale. Si prega di segnalare.
QUESTIONE DI SCELTE
In questo tempo sia io che don
Pietro stiamo assistendo a un’assenza
dei bambini e ragazzi alla S. Messa
domenicale: un dato del quale amaramente prendiamo atto. Una cosa però ci
pare chiara: lì dove ci sono i genitori
che vengono a Messa, ci sono a messa
anche i bambini e ragazzi...questo vorrà
pur dire qualcosa!
Invitiamo i genitori ad accompagnare i loro figli alle funzioni del Triduo Pasquale: si tratta del momento più
alto e solenne per noi cristiani, quando
facciamo memoria della Passione, Morte, Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il momento più alto e solenne è la Veglia Pasquale con la S.
Messa, il sabato sera alle 21.30.
Tutti sono attesi, ma ancor più
i cresimandi dato che si stanno preparando alla Cresima.
I° CONCORSO ORGANISTICO
“RINO BENEDET”
Mercoledì 3 aprile:
Ore 20.45, inaugurazione del Concorso con il Concerto del M° Marco Bidin (Stoccarda)
Giovedì 4 aprile:
I candidati al concorso potranno
provare l’organo durante la giornata
Venerdì 5 aprile:
Prova eliminatoria: dalle ore 10.30
alle ore 12.00, e dalle ore 15.30
alle ore 17.00, in 30 minuti ogni
candidato dovrà presentare i suoi
pezzi. La fase eliminatoria è aperta
al pubblico.
Sabato 6 aprile:
Dalle ore 14.00 alle ore 16.00, prova finale per i quattro finalisti.
Alle ore 20.45, concerto conclusivo dei tre vincitori, ai quali al termine sarà data la prima borsa di
studio alla memoria di Rino Benedet.
La giuria sarà composta da:
Hannes Torggler (concertista e
organista presso la Pfarrkirche St.
Pauls di Eppan)
Marco Bidin (concertista e organista presso la ev. Gnadenkirche di
Heumaden (Stoccarda)
Giuseppe Russolo (ex-docente di
Organo presso il Conservatorio di
Trieste).