Monselice dicembre 2011:Layout 1

Transcript

7-12-2011
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Intervista
al sindaco
Francesco Lunghi
Pagina 1
Servizi sociali:
in aumento le
richieste di aiuto
Tabloid
Periodico di informazione, attualità, politica e cultura
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Villa Pisani:
sì al progetto
definitivo
Il tribunale
di Este rischia
la chiusura
Lasciateci Respirare:
da 15 anni in prima
linea per l’ambiente
Città della Rocca:
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in aumento
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SOMMARIO
PRIMO PIANO
Per Monselice è stato un
2011 impegnativo, ma le
prospettive non mancano
Servizi sociali: in aumento
le richieste di aiuto economico
Aria pulita?
No, la centralina è ko!
Villa Pisani:
sì al progetto definitivo
Via 28 Aprile: conto più salato
per il Comune
“100% Natale”: acquisti,
solidarietà e suggestioni
insieme
Lasciateci Respirare:
da 15 anni in prima linea
nella difesa dell’ambiente
Cementerie e futuro del Parco
le sfide del Comitato
È scomparso l’ex assessore
Vittorio Bertazzo
Tribunale di Este:
consigli comunali mobilitati
contro la chiusura
ATTUALITÀ
Teatro, al via
“Solo una volta al mese”
Per la rotatoria di via Valli
la giunta regionale stanzia
150 mila euro
I funzionari dell’Onu plaudono
alla gestione dei profughi
ghanesi
Medaglia al valore civile
al giovane monselicense
Alberto Polonio
Il futuro di Monselice Uno
si decide a dicembre
Città della Rocca:
aumentano i turisti
A San Martino il Palio dei Santi
Folla incontenibile per la
Fiera dei Santi
Pro Loco: tante buone
ragioni per farne parte
Al maestro Nicola Simoni
la direzione musicale
di Monselice
L’Associazione Aeronautica
celebra il 150°
dell’Unità d’Italia
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Approvato il piano
particolareggiato
del centro storico
San Cosma: a buon fine
il finanziamento della rotonda
Coldiretti: premiate le aziende
agricole più longeve
Divieto di transito per le
vie Cappello e Borgo
Luca Iazzolino è presidente
di Confindustria Este
“Persone in difficoltà: la
politica dia il buon esempio”
Chili di troppo per il 43%
della popolazione della Bassa!
Ulss 17: ora l’infarto fa
meno paura
Più sicurezza per l’incrocio
di via Albere
Attività fisica: per la Bassa
un dato positivo che
può migliorare
La scienza in mostra
PANORAMA
Tredicesima,
ecco come sarà spesa
La crisi allunga i tempi
della spesa
Incidenti su due ruote:
- 9% nel 2010!
Lavoro: 4 italiani su 10
temono di perderlo
SPORT
Calcio: Monselice,
che bella sorpresa!
Statistiche di rispetto
Luca Milan, il portiere
paratutto
Bomber brasiliani, la marcia
in più del Monselice
TMB Monselice: situazione
critica, ma torna la fiducia
Monselice Pallavolo
Femminile realtà sportiva
del padovano
SALUTE
Iniziativa Delta Medica
e Uni X Medica: servizi
(e numeri) che contano
al servizio dei pazienti
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MONSELICE
Periodico di informazione,
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Direttore Responsabile
STEFANO ZERBETTO
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ANTONIO FORTIN,
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Trib. di Padova n. 1163 del 23/10/1989
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GRUPPO REALE MUTUA
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Tanti fronti d’impegno. Una veduta di Monselice e il sindaco Francesco Lunghi. Nell’altra pagina, la sede municipale.
Per Monselice è stato un 2011 impegnativo,
ma le prospettive non mancano
Intervista al sindaco Francesco Lunghi.
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er il sindaco Francesco Lunghi l’anno che si chiude è stato decisamente
impegnativo, complice anche la delicata situazione economica del Paese che riduce
sempre più le risorse rivolte agli enti locali,
e contemporaneamente vede aumentare le
richieste di aiuto dei cittadini. Per il primo
cittadino di Monselice, dicembre è anche
il mese che segna il giro di boa del mandato quinquennale, e che quindi autorizza
a un primo sommario bilancio.
Sindaco, come si chiude questo 2011?
“Se consideriamo il periodo di crisi che
attraversa il Paese, tutto sommato per
Monselice l’anno si chiude in modo soddisfacente o perlomeno accettabile. Come
amministrazione siamo riusciti a mantenere uno standard buono, e ciò vale sia
per il settore del sociale, nonostante il sensibile aumento delle richieste di aiuto economico, che per quello degli investimenti.
Aggiungo anche che siamo riusciti a potenziare la cultura, lo spettacolo e il turismo e più in generale a dare degli input
che per il cittadino si traducono in una migliore qualità di vita”.
In particolare, di cosa va fiero dell’anno che volge al termine?
“Sono soddisfatto di quello che siamo
riusciti a fare sul versante dei lavori pubblici. In primo luogo perché siamo andati
molto avanti con la certificazione Emas,
ovvero con l’attestazione in termini di sicurezza di tutti gli edifici comunali. Posso
dire che Monselice, per la prima volta
nella sua storia, ha tutte scuole primarie a
norma con i vigenti standard di sicurezza.
Credo che nel Veneto, Monselice sia tra i
pochi comuni al di sopra dei 15 mila abitanti, che oggi ottempera pienamente al
disposto di legge”.
Insomma, dal punto di vista “del
fare” c’è soddisfazione…
“Sicuramente sì. Come Amministrazione abbiamo cercato in tutti modi di far
pesare il meno possibile al cittadino questa situazione di crisi e di stagnazione del
mercato”.
Se parliamo di criticità, a cosa pensa?
“Non c’è dubbio che nel nostro territorio, la maggiore criticità riguarda il mantenimento dei posti di lavoro. Se perdurerà l’attuale contrazione è assai difficile
che la nostra città mantenga inalterato il
suo Pil. Credo che sulla difesa dei posti di
lavoro, ci sia l’obbligo di tutelare in tutti
i modi la dignità dei lavoratori”.
Quale ritiene sia un passaggio cruciale del 2012?
“Non c’è dubbio che il pronunciamento
finale del Consiglio di Stato sul Revamping Italcementi avrà in un verso o nell’altro importanti ripercussioni sul tessuto
economico, occupazionale e produttivo
della nostra città. Se il Consiglio di Stato
boccerà il Revamping dobbiamo prepararci a una rapida dismissione dello stabilimento di Monselice con progressiva
chiusura di posti di lavoro e con gravi
danni per tutto l’indotto. Se il Consiglio
di Stato darà il via libera al progetto di ristrutturazione dello stabilimento, allora
avremo grandi benefici per il nostro Pil,
con investimenti per 150-160 milioni di
euro e con la creazione di nuovi posti di
lavoro. Sicuramente una boccata d’ossigneo per la nostra economia. Come noto,
però, l’esito della vicenda non è nelle nostre mani…”.
Nel 2012 lo sviluppo di Monselice
passa per…
“Siamo molto avanti con il Pat: credo
che lo approveremo nel giro di 6-7 mesi.
Il Piano di assetto territoriale sarà lo strumento che nei prossimi anni ci permetterà
di guidare lo sviluppo della città in ogni
sua fase. Nei prossimi mesi crediamo si
risolverà la vicenda dell’ascensore e della
cava della Rocca: attendiamo fiduciosi
per le importanti ricadute per il nostro
centro e per tutto il comparto turistico
della città. Sul fronte dei lavori pubblici,
nei prossimi mesi partiranno i lavori di via
28 Aprile, dell’ex Pescheria e di Villa Pisani. Sono lavori importanti che accresceranno sensibilmente le potenzialità e la
ricettività della nostra città. Per la vita
delle frazioni, importanti saranno le piazzette che andremo a realizzare a San Bortolo e Ca’ Oddo. Nei prossimi mesi anche
la complanare dovrebbe conoscere un futuro più definito…”.
Sindaco Lunghi, allarghiamo l’orizzonte: perché questa crisi che ha investito il mondo occidentale, e in modo
particolare l’Italia, è così difficile da superare?
“A livello mondiale stiamo subendo gli
effetti della globalizzazione. In questo
contesto, la situazione di uno Stato non è
più qualcosa a se stante, ma influenza la
vita degli altri. Al mondo produttivo si va
sempre più sostituendo la finanza e la speculazione che gode di grandi vantaggi. In
questo contesto di globalizzazione, di un
mercato che vede nei paesi emergenti i
nuovi grandi protagonisti e di grande speculazione finanziaria, va da sé che una na-
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zione gravata da un grande debito pubblico e da un sistema non ottimizzato, subisce più delle altre la situazione di recessione”.
La riduzione dei costi della politica
può essere una strada percorribile?
“Certo. Però, bisogna capire cosa sono
i costi della politica, che non sono solo
quelli del deputato strapagato. Nella politica (e nella Pubblica Amministrazione)
serve qualità e serve controllo. A conti
fatti costa di più una persona pagata poco
ma che non rende niente, di un’altra più
costosa ma altamente produttiva perché
qualificata. A questo si aggiunge un più
grave problema di etica. Prendiamo il vitalizio: è vergognoso certamente per il suo
aspetto economico, ma soprattutto perché
mette il politico in una posizione di forte
privilegio e di disparità rispetto al comune
lavoratore. La nostra è una situazione
complessa, che va ripensata partendo
dalla qualità dei nostri rappresentanti e
dall’individuazione di adeguati strumenti
di controllo. Per intraprendere questa
strada servono politici illuminati, coraggiosi e disposti a rischiare”.
Torniamo a Monselice. A fine dicembre il suo mandato amministrativo
compie il giro di boa. Si aspettava le difficoltà incontrate?
“Francamente credevo che fare il sindaco fosse più facile… Certo, è tanto più
impegnativo perché stiamo vivendo una
situazione di difficoltà complessiva. Personalmente sono soddisfatto di quello che
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abbiamo fatto e sento il dovere di ringraziare la squadra che mi affianca e i dirigenti dell’ente, i quali si sono sempre mostrati disponibili e professionalmente preparati. Credo che la nostra Amministrazione abbia sin qui affrontato in modo
nuovo un gran mole di problemi”.
…Ad esempio?
“Quelli dell’emergenza sociale e dell’emergenza casa, che stiamo portando
avanti in maniera silenziosa e senza clamori”.
Una soddisfazione particolare di que-
sti primi due anni e mezzo di mandato?
“L’aver constatato che sempre più cittadini frequentano l’ente locale e si rivolgono al sindaco per i problemi più disparati. Il ‘Palazzo’ è meno entità astratta, e
più luogo deputato ad affrontare situazioni che incidono in profondità sulla vita
delle persone. Questo ti stimola ad agire,
perché il cittadino si attende delle risposte”.
Sindaco, c’è chi dice che lei sia troppo
efficientista. Cosa risponde?
“Personalmente sono abituato a delegare, e quindi dispenso i vari compiti. Per
conformazione, complice anche una
buona memoria, sono anche abituato a
chiedere conto delle diverse situazioni. Se
qualcosa per qualche motivo è rallentato,
il mio carattere fa sì che mi spenda per superare l’impasse. Capisco che questo
qualche volta possa essere frainteso… Per
quanto mi riguarda, però, credo nel lavoro
di squadra: l’amministrazione non può essere di un singolo”.
In prossimità del Natale, cosa vuole
dire ai cittadini?
“Auguro innanzitutto ai cittadini di trascorrere un sereno Natale e di centrare nel
nuovo anno tutti gli obiettivi prefissati. Li
invito ad avere fiducia nel futuro, perché
il nostro è un grande Paese che saprà superare questo momento di difficoltà.
Qualcosa da fare subito per Monselice?
Preferire la nostra città per gli acquisti natalizi, in modo da contribuire al Pil interno
e alla serenità di tanti nostri operatori”.
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PRIMO PIANO
Servizi sociali: in aumento le richieste di aiuto economico
Lo rileva l’assessorato guidato da Paolo Targa. Rispetto al 2010, già critico, i dati aggiornati al 31 ottobre
scorso, mostrano un significativo aumento delle richieste di sostegno.
di vestiario, la Caritas per i generi alimentari, il Movimento per la Vita per il
supporto rivolto alle neo-mamme in difficoltà. I numeri di queste associazioni
sono importanti e ben evidenziano il quadro di gravità: in una settimana la Caritas
ha distribuito ben 74 borse della spesa a
famiglie monselicensi in difficoltà; nell’ultimo mese il Movimento per la Vita
ha consegnato 50 pacchi di aiuto ad altrettanti bambini. Tra coloro che si rivolgono al Comune per un sostegno, i più
sono alla ricerca di un lavoro. Una prima
risposta, il Comune l’ha fornita con il
progetto dei voucher sociali, ovvero un
assegno in cambio di piccoli lavori sparsi
sul territorio comunale.
Come prevedibile, l’area adulti e anziani è un eloquente indicatore del momento di difficoltà che non sembra voler
abbandonare le economie occidentali. Se
nel 2010 hanno trovato accoglimento
126 delle 182 richieste di contributo economico, in questi primi dieci mesi del
2011, sono state accolte ben 178 delle
189 richieste. Per l’ente, l’esborso economico è stato di 22.000 euro nel 2010,
e di 21.800 euro più i costi dei voucher
allo scorso 31 ottobre. E per il futuro?
L’assessore Targa non ha dubbi: “Fino ad
oggi –conclude l’assessore – l’amministrazione ha mantenuto inalterato il bilancio del sociale. Vista la situazione,
credo che l’anno prossimo dovremo prevedere maggiori risorse”.
I
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dati che a livello nazionale evidenziano il protratto periodo di criticità
economica e il sensibile aumento delle
persone che chiedono aiuto per tirare la
fine del mese, è confermato anche dai
dati che provengono dall’assessorato comunale ai Servizi sociali retto da Paolo
Targa. Il bilancio degli ultimi due anni di
attività parla chiaro, e mostra l’aumento
delle richieste d’aiuto rivolte sia agli
sportelli del Comune che alle associazioni di volontariato attive sul territorio.
“Le difficoltà – rileva l’assessore Targa
– non riguardano più solo gli anziani, categoria tradizionalmente debole, ma
anche molti padri di famiglia, sui 50
anni, in crisi per la perdita del posto di
lavoro e per altre situazioni contingenti”.
Le richieste di contributi economici per
la sola area minori, sono passate dalle 51
domande del 2010 alle 64 per i primi
dieci mesi dell’anno in corso. Un dato,
quest’ultimo, destinato ulteriormente a
consolidarsi in questi ultimi due mesi del
2011. In tutto sono 80 le famiglie con
bambini che hanno chiesto aiuto, e i
fondi elargiti sono passati dai 20.500
euro dello scorso anno, agli attuali
24.250. Come riferisce l’assessore, le richieste rimastre inevase, sono state dirottate alle associazioni di volontariato,
con cui i Servizi Sociali stanno facendo
fronte comune per una migliore risposta
verso i tanti richiedenti. Va in questa direzione il ruolo di Casa Amica per i capi
Aria pulita?
No, la centralina è ko!
S
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orpresa: a Monselice l’aria è pulita.
No, più semplicemente, per l’ennesima volta, è guasta la centralina di rilevamento delle polveri sottili, Pm 10, di via
Argine Destro. Dal 22 novembre scorso,
infatti, non sta rilevando alcun dato. E dire
che l’inquinamento dell’aria in questo periodo non è certo mancato. Il grafico disponibile sul sito dell’Arpav, relativo ai rilevamenti di Pm 2,5 (le polveri ultrasottili),
non lascia dubbi. Dal 26 novembre al 2 dicembre scorso, ha registrato uno sforamento costante. In tutti i 7 giorni, la soglia
delle polveri ultrasottili ha fatto sua la fascia dell’aria considerata “scadente”, sopra
i 50 microgrammi per metro cubo. Dai 77
del 30 novembre ai 75 del 2 dicembre. Con
la centralina del Pm 10 rotta, oltre a non
conoscere la qualità dell’aria che respiriamo, subiamo un altro “dettaglio” affatto
trascurabile. “E’ con i dati del Pm 10 che si
fanno le statistiche degli sforamenti al limite dei 50 microgrammi – affermano i comitati “Lasciateci Respirare” ed “E Noi?”
– Se questi dati non vengono rilevati, ciò
equivale a situazione normale.
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Via 28 Aprile:
conto più salato
per il Comune
Comune, Cvs e Regione si accolleranno la spesa dei lavori di competenza. E al Comune di Monselice compete la parte più consistente: la sistemazione della sede stradale, la cui pavimentazione sarà in cubetti di porfido
sino all’incrocio con via 11 Febbraio.
A
Pronti per i lavori. Villa Pisani e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Tasinato.
Villa Pisani: sì al progetto definitivo
I lavori si prevede che possano partire entro febbraio-marzo del prossimo
anno. Un milione e 300 mila euro la spesa dell’intervento di restauro.
8
P
er il restauro di Villa Pisani c’è il
via libera al progetto definitivo.
Così si è espressa nei giorni scorsi la
Giunta municipale, dopo il precedente
via libera della Soprintendenza veneta.
“Adesso avremo 30 giorni per predisporre il progetto definitivo – afferma
l’assessore ai Lavori pubblici Andrea
Tasinato – poi si procederà con la gara
e quindi con i lavori, che potranno presumibilmente partire entro febbraiomarzo del prossimo anno. Il progetto
che sarà presentato in questi giorni, non
prevede la realizzazione dell’ascensore,
poiché la Sovrintendenza non ha giudicato compatibile con l’edificio monumentale, la struttura esterna che lo do-
veva contenere. In attesa di una soluzione alternativa, non saranno quindi
usufruibili i piani superiodi della villa.
Quindi, l’ipotizzato centro culturale
caro all’amministrazione, subirà uno
stop. “Intanto partiamo con il restauro
– precisa Tasinato – poi in corso d’opera
studieremo delle varianti che possano
essere compatibili con le indicazioni
espresse dalla Sovrintendenza. Il restauro della preziosa villa che si affaccia
sul canale che attraversa il centro monselicense, comporterà una spesa nell’ordine di un milione e 300 mila euro,
di cui 833 mila finanziati da un contributo regionale e la differenza a carico
del Comune.
Buone Feste
l Comune di Monselice costerà un
po’ di più la completa sistemazione di via 28 Aprile, i cui lavori sono
attesi all’inizio del nuovo anno. Questo
non a causa di un aumento dei costi, ma
perché ciascuna parte coinvolta nei lavori (Comune, Regione e Centro Veneto
Servizi) risponderà per la propria quota
di competenza. Il precedente accordo
prevedeva che la spesa complessiva di
un milione e 200 mila euro fosse ripartita
in tre quote uguali da 400 mila euro. In
virtù di questo cambiamento, il Comune
di Monselice competente per le opere
stradali, spenderà 508 mila euro, quindi
una differenza aggiuntiva di 100 mila
euro e spiccioli, Una sostanziosa parte
della spesa servirà per la pavimentazione
in cubetti di porfido sino all’incrocio con
via 11 Febbraio; una scelta progettuale
voluta per dare continuità con le pavimentazioni già presenti in centro storico.
Oltre alla pavimentazione in porfido e in
asfalto nel tratto terminale della via, nei
lavori sono compresi l’adeguamento altimetrico della pavimentazione del piano
stradale, la sistemazione dei marciapiedi
con selci di trachite, la sostituzione della
rete idrica e il rifacimento degli allacciamenti fognari.
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100% Natale: acquisti, solidarietà e suggestioni insieme
Inedite luminarie natalizie, corsie rosse, cornucopie, addobbo di 180 lampioni, shoppers personalizzate, musica e festosi alberi di Natale. E’ la magia di “100% Natale”, l’iniziativa Ascom sostenuta e condivisa dall’Amministrazione comunale per le festività natalizie.
I
l periodo è quello che è, ma per questo il Natale deve essere
meno bello? No, assolutamente! Lo affermano i commercianti che con l’iniziativa “100% Natale” curata in collaborazione
con l’Amministrazione comunale, hanno varato un pacchetto di
proposte che regalano a Monselice il Natale più festoso e suggestivo degli ultimi anni. Un avvicinamento al Natale che come sta
accadendo un po’ ovunque, è partito con un po’ di anticipo, e sottolineato dalle corsie rosse di accoglienza disposte lungo le vie
del centro e dalle inedite luminarie che si sono progressivamente
accese in tutto il centro storico. Ma andiamo con ordine.
Come riferito dalla fiduciaria Ascom di Monselice, Mirta
Fiocco, “100% Natale” non è un nome scelto a caso perché sottolinea l’importanza della festa e la grande adesione delle attività
del centro storico all’iniziativa targata Ascom. Sono infatti 150
gli imprenditori (probabilmente un record…) che hanno fatto
“squadra” per dare a Monselice, già ricca di suggestione per le
sue monumentalità e il suo impianto medioevale, quel tocco di
magia e di festa che tutti vogliamo per Natale. Lo sforzo congiunto degli operatori ha permesso di caratterizzare fortemente il
centro storico: le corsie rosse disposte lungo le vie del centro, le
cornucopie poste all’ingresso delle diverse attività, la decorazione
in rosso di ben 180 lampioni del centro, speciali borse natalizie
per tutti i commercianti e un suggestivo contorno musicale che allieta la passeggiata. Ovviamente ci sono le luminarie natalizie…
Lo sforzo compiuto da Ascom e Amministrazione comunale è
stato davvero notevole. Innanzitutto, si tratta di luminarie inedite, sin qui viste solo nei centri maggiori, che sono state disposte in un perimetro più ampio rispetto al passato. Completa l’addobbo luminoso del centro, l’allestimento di tre alberi di Natale
posizionati in punti strategici del centro: piazzetta di via Zanellato, intersezione di via Battisti con via Roma e gradinata del
complesso monumentale San Paolo. Natale però è anche solidarietà: per questo l’iniziativa è sottolineata dalla distribuzione di
particolari torroncini, il cui ricavato sarà devoluto a favore della
Fondazione per la Fibrosi cistica.
“Abbiamo lavorato tanto, nessuno di noi si è risparmiato. Ringrazio l’Amministrazione comunale per la disponibilità e per il
lavoro profuso”, ha detto la fiduciaria Ascom, Mirta Fiocco. “Probabilmente, l’adesione a ‘100% Natale’ è andata anche oltre le
nostre aspettative: lo interpreto come un segnale di buon auspicio e di condivisione in un momento delicato. Con l’iniziativa –
ha proseguito – vogliamo certamente stimolare gli acquisti natalizi nella nostra rete distributiva, ma vogliamo anche contribuire
a valorizzare un centro storico di grande suggestione. Infine – ha
concluso – abbiamo ritenuto doveroso, proprio per onorare il Natale, dar spazio alla solidarietà con l’impegno verso la Fondazione per la Fibrosi cistica. Un impegno che nelle precedenti occasioni, i monselicensi hanno sempre saputo cogliere”.
7-12-2011
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Ambiente tormentato. Una veduta di Monselice. Nell’altra pagina, Francesco Miazzi
e Vittorio Bertazzo, recentemente scomparso.
Lasciateci Respirare, da 15 anni in
prima linea nella difesa dell’ambiente
Sabato 12 novembre il Comitato popolare per antonomasia della Bassa ha
festeggiato l’importante compleanno. Tante le battaglie affrontate e vinte e i
fronti d’impegno tutt’ora aperti.
S
10
abato 12 novembre il Comitato popolare “Lasciateci respirare” ha festeggiato i primi quindici anni di attività.
Tre lustri che hanno visto la storica associazione ambientalista impegnata su molteplici fronti. La storia parte nel 1996…
“In città si era diffusa la notizia che Italcementi aveva ottenuto le autorizzazioni per
utilizzare pneumatici esausti come combustibile – ricorda Francesco Miazzi, tra i
fondatori del Comitato e da sempre in
prima linea nelle tante battaglie – A seguito
di un’assemblea pubblica dal titolo ‘Bruciare copertoni produce diossina?’ svoltasi
giovedì 11 aprile 1996, un gruppo di cittadini del Carmine, tra cui spiccava la figura
di don Francesco Buso, propose di ritrovarsi la settimana successiva nella sala parrocchiale. Il 23 aprile 1996 le decine di
persone presenti, provenienti da Monselice, Este e Baone, con storie, filosofie,
percorsi, idee politiche molto diverse, decisero di costituirsi in Comitato”.
Negli anni, la storia del Comitato non
conosce soste. Nell’estate 1996 inizia una
mobilitazione costante che costringe la cementerai Italcementi di Monselice a sospendere il progetto di utilizzare i copertoni come combustibile. Nel 1997 inizia
un’altra grossa battaglia, che si protrarrà
per dieci anni, contro la costruzione di un
elettrodotto da 132 Kv. “Contravvenendo
alle indicazioni del Piano Ambientale –
continua Miazzi – l’Enel voleva costruire
questa linea aerea attraversando l’area del
Parco Regionale dei Colli Euganei. Nel
gennaio 2001 il Comitato deve impegnarsi
per impedire il nuovo progetto Italcementi
volto ad utilizzare le ‘farine animali infette’
come combustibile per i forni da cemento,
anche questa mobilitazione raggiunge lo
scopo ed evita la realizzazione di questo
proposito dei cementieri. Nel 2002-2003 il
Comitato rivolge la sua attenzione al proliferare delle stazioni radiobase per la telefonia mobile, alla presenza dell’escava-
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zione nei Colli Euganei, ai progetti di cementificazione all’interno dell’area Parco
Colli, al traffico dei rifiuti tossici e nocivi
eccetera. Iniziative che lo ritrovano ancora
oggi coinvolto in tutta l’area della Bassa
Padovana”.
Passano gli anni e il lavoro del “Lasciateci Respirare”, che nel frattempo è diventato un riferimento per le popolazioni della
Bassa, continua incessante. “Nell’estate
2004 esplode in tutta evidenza il fenomeno
degli ‘Odori acri’. Dopo varie analisi
Arpav che rilevano ai camini sostanze tossiche e cancerogene – prosegue Miazzi –
nel febbraio 2005 la Provincia emette
un’ordinanza con la quale vieta l’uso dei
rifiuti nel processo produttivo della cementerai Radici di Monselice. Nell’agosto
2006, i Comuni di Monselice, Este e
Baone, la Provincia di Padova, la Regione
Veneto ed Enel Distribuzione, sottoscrivono il protocollo d’intesa che prevede
l’interramento dell’elettrodotto da 132 Kv
in tutto il territorio interessato, la schermatura dei cavi nei pressi delle aree residenziali, l’abbandono di tutte le controversie
giudiziarie in atto, anche nei confronti dei
cittadini. L’estate 2007 – sottolinea – vede
il Comitato protagonista di un’altra importante iniziativa tesa alla tutela del patrimonio architettonico e ambientale di Monselice. Con decine di gruppi e associazioni,
viene messa in atto una mobilitazione per
opporsi alla costruzione di un ascensore
dentro il cuore del colle della Rocca. Il 21
maggio 2008, a seguito di ricorsi, esposti
ed iniziative arriva l’intervento della magistratura, che porta al sequestro del cantiere (tutt’ora in corso) e alla richiesta di
rinvio a giudizio per cinque responsabili
del progetto”.
Nel 2009 il Comitato conosce un importante momento di crescita, attivandosi con
altre realtà del territorio, e dando vita alla
“Rete dei Comitati salute-ambiente della
Bassa Padovana”. Lo scopo è quello di
contrastare le decine di richieste di nuovi
impianti di cogenerazione a biomasse e per
l’incenerimento di pollina.
Cementerie e futuro
del Parco le sfide
del Comitato
S
abato 12 novembre la giornata celebrativa dei 15 anni di attività del Comitato “Lasciateci Respirare” che si è
svolta all’ostello di Valle San Giorgio, ha
lasciato spazio alle riflessioni sul percorso
sin qui compiuto e al futuro rivolto ai tanti
fronti d’impegno. Pungolati dal direttore de
Il Mattino di Padova, Omar Monastier, ne
hanno parlato il sindaco di Baone Francesco Corso, la presenza storica del Comitato
Francesco Miazzi, e la presidente del Comitato “E Noi?” Silvia Mazzetto. Il “Lasciateci Respirare” non ha dubbi: cementerie e futuro del Parco, sono le vere sfide di
prossimi mesi e anni. “Sul Revamping – ha
detto Corso – ora siamo in mano ai giudici,
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PRIMO PIANO
Per il Comitato, il 2010 è un altro anno
cruciale. Sul territorio parte infatti una
forte campagna di mobilitazione per informare amministratori e cittadini sulla pericolosità del progetto “Revamping”. “Con
questa operazione – sottolinea Miazzi –
Italcementi di Monselice propone di sostituire i tre vecchi forni con un ‘nuovo
forno di cottura tecnologicamente all’avanguardia’, garantendo un abbattimento
delle emissioni in atmosfera e una riduzione del consumo di risorse energetiche e
naturali. Con la sentenza n. 803 del 9 maggio 2011 il Tar del Veneto stabilisce che il
‘Revamping’ è incompatibile con le normative vigenti, riconoscendo la legittimazione dei ‘comitati spontanei che si costituiscono al precipuo scopo di proteggere
l’ambiente, la salute e la qualità della vita
delle popolazioni residenti su un territorio
circoscritto’. Il 17 maggio 2012 – conclude Miazzi – il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso di Italcementi contro
la sentenza del Tar Veneto che ha bloccato
il ‘Revamping’. Anche in questa occasione, i Comitati si costituiranno con una
loro memoria. Presso il tribunale di Bergamo è in corso il processo per la richie-
ma è sempre mancato il dialogo, la capacità della politica di ragionare sullo sviluppo di questo territorio”. “Impianti come
il Revamping – ha sottolineato la Mazzetto
– vengono fatti dove la popolazione ha
scarsa reattività. E’ fondamentale non abbassare la guardia”. “Quello che non ha
fatto il Parco, chiamato a gestire con un accordo di programma la dismissione dei cementifici , lo stanno facendo i cementieri
stessi – ha rilevato Miazzi – La razionalizzazione è già in atto, sulla pelle dei lavoratori e del territorio”. Per il Comitato, il futuro stretto si consumerà nelle aule di tribunale. Il 17 gennaio è infatti il giorno del
giudizio per il Revamping al Consiglio di
Stato, e a breve è attesa l’udienza di Bergamo per la richiesta danni avanzata da
Italcementi. Preoccupazione, infine, è stata
espressa anche sul futuro del Parco. “Vogliono rivedere il Piano Ambientale ed
escludere le aree industriali – ha concluso
Miazzi – Questa sarebbe la morte del
Parco. Invece dobbiamo rilanciarlo e affidarlo alla partecipazione dei cittadini”.
sta danni (160 mila euro) chiesta da Italcementi per i comitati e i loro presidenti”.
Oltre all’impegno diretto sulle tante battaglie, l’attività del “Lasciateci Respirare”
ha dedicato grande attenzione alla formazione e all’informazione. Sono state decine, infatti, le conferenze di carattere
scientifico, i momenti informativi, i materiali prodotti, le manifestazioni culturali e
teatrali, sempre finalizzate a far crescere
l’attenzione verso le problematiche ambientali del territorio. Da parte dei cittadini della Bassa, la risposta non è certo
mancata, perché sono state migliaia le persone che hanno attraversato in questo decennio le iniziative del Comitato, che
hanno sostenuto e partecipato a manifestazioni, delegazioni, assemblee, convegni, riunioni, spettacoli.
E’ scomparso l’ex assessore Vittorio Bertazzo
È
scomparso nei giorni scorsi a causa di un malore, Vittorio Bertazzo, 66 anni, ex consigliere e assessore della città della Rocca. Molto conosciuto e apprezzato, Bertazzo
da diversi anni gestiva un’importanza agenzia assicurativa del centro cittadino. Il malore, un
arresto cardiocircolatorio probabilmente, l’ha colpito nel primo mattino. L’ex assessore si
era alzato alle 7,20 ed era sceso in cucina per la colazione, quando improvvisamente si è accasciato, battendo violentemente la testa sul pavimento. A scoprire l’accaduto è stata la moglie Natalina, che ha immediatamente allertato i figli Marco e Silvia. Ma ormai non c’era
più niente da fare. Vittorio Bertazzo si era fatto apprezzare in città per il suo impegno politico e amministrativo, oltre che per le sue capacità professionali. In passato, aveva ricoperto
la carica di assessore alla Cultura dal 1982 al 1990, caratterizzando la sua azione con sensibilità e nuove proposte. Sul piano politico, era stato consigliere della Dc dal 1980 al 1995,
e nel 2003 era passato tra le fila dell’Udc. Ora era appena stato riconfermato nel direttivo
locale del partito. Di Vittorio Bertazzo piace infine ricordare l’educazione, la disponibilità
e il tratto pacato che lo hanno sempre contraddistinto.
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Tribunale di Este:
consigli comunali mobilitati
contro la chiusura
Per scongiurare il provvedimento che parte dal governo
centrale, il Comune di Este si è attivato con una mozione
che in questi giorni coinvolge i 37 Consigli comunali del
comprensorio coperto dall’attività degli uffici giudiziari di
via Zuccherificio. Monselice e la locale Camera degli avvocati si sono già schierati a favore dell’iniziativa.
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l Este e la bassa padovana non ci stanno a perdere il loro tribunale.
Allo scopo, l’amministrazione estense ha inviato una raccomandata al ministro di Grazia e Giustizia evidenziando i “numeri” degli uffici giudiziari estensi. Allo stesso tempo, nei 37 comuni del comprensorio sta facendo girare una mozione che si prefigge il mantenimento
della struttura di via Zuccherificio; il tutto sostenuto anche dalla Camera degli avvocati di Este, Monselice e Montagnana.
La sopravvenuta situazione di precarietà del tribunale di Este ha origine dal decreto legge dello scorso luglio, che tra le misure per il superamento della spesa statale ha indicato anche la riorganizzazione
degli uffici giudiziari nel territorio. Secondo il decreto, metà delle sezioni distaccate verranno soppresse. E in termini molto conceti, il rischio coinvolge anche il tribunale di Este. Il sindaco Giancarlo Piva,
lo scorso 24 ottobre, ha scritto al ministro Nitto Francesco Palma, auspicando il mantenimento della sede di Este e allegando una relazione
che illustra l’attività del tribunale e i principali motivi per cui la sede
giudiziaria non deve essere soppressa. “Il tribunale serve un bacino
d’utenza troppo ampio per essere allontanato dal territorio – ha detto
il sindaco di Este Giancarlo Piva – e poi ha un’altissima produttività”.
D’altro canto, i numeri parlano chiaro: serve 150 mila abitanti (58 mila
famiglie) che gravitano su 37 comuni e su un’area di 700 chilometri
quadrati. Grazie alla presenza di quattro magistrati e di sei dipendenti
effettivi su una pianta organica di nove unità, il contenzioso ordinario
del 2010 ha registrato 2.272 procedimenti civili pendenti, 2.695 sopravvenuti e 2.701 esauriti, con una pendenza finale di 2.266 procedimenti. Per il penale, si sono registrati una pendenza iniziale di 240
procedimenti, 386 sopravvenuti, 262 definiti e 364 pendenti finali. La
mozione che chiede il mantenimento del tribunale viene presentata in
questi giorni nei 37 comuni del comprensorio coperto dall’attività del
tribunale. Monselice ha già aderito e a sostegno dell’iniziativa promossa dal Comune di Este si è schierata anche la Camera degli avvocati locale, che ha scritto all’Ordine provinciale degli avvocati. Del
resto, la bassa padovana conta 123 legali, 13 notai e 127 commercialisti. Un sistema che con la chiusura del tribunale di Este dovrebbe intervenire con una pesante riorganizzazione del lavoro.
7-12-2011
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talmente graduale che, almeno
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reale problema.
Sono coloro con i quali si vive
tutti i giorni ad accorgersene per
primi. Può accadere che si senta
il bisogno di chiedere agli altri
di ripetere ciò che hanno detto,
specialmente se c’è del rumore
di sottofondo, di fare errori, di
non comprendere bene e di
dover alzare maggiormente il
volume del televisore; può succedere di non sentire il campanello della porta, lo squillo del
telefono e i segnali di allerta o di
pericolo, oppure di percepire
spesso continui e fastidiosi fischi e ronzii. Quando il problema uditivo peggiora ulteriormente, condurre una conversazione o seguire un discorso può
diventare faticoso e richiedere
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col passare del tempo, si tendono ad evitare le occasioni di
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7-12-2011
17:27
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ATTUALITÀ
Teatro, al via “Solo una volta al mese”
La stagione teatrale proposta dall’amministrazione comunale parte venerdì 16 dicembre alla Sala Buonamorte con “Italiani.it” di e con Beppe Braida. Sei gli appuntamenti del cartellone. Tutti di alto livello e alcuni addirittura in prima nazionale.
on la direzione artistica di Simone
Toffanin, parte venerdì 16 dicembre
presso la sala Buonamorte del complesso
museale San Paolo, la nuova stagione teatrale “Solo una volta al mese”. Dopo il successo dello scorso anno, questa seconda
edizione della rassegna proposta dall’amministrazione comunale riprende pari pari
le precedenti linee guida. Ovvero, lo svolgimento delle commedie in luoghi “non
teatrali”, dove primeggia la capacità degli
interpreti e l’attualità della proposta. Quest’anno, la stagione teatrale durerà cinque
mesi e proporrà un tabellone con sei appuntamenti. Quindi, con l’unica esclusione
del doppio appuntamento di gennaio, il
nome della rassegna “Solo una volta al
mese” è pienamente giustificato. Tutti gli
spettacoli si svolgeranno il terzo venerdì
del mese.
caccia, perché non ha storie da raccontare,
nemmeno una che possa conquistare una
donna. Da anni, tra lui e il camoscio, c’è
un silenzioso scontro. Uno scontro che conoscerà fine nel mese di novembre…
IL PROGRAMMA
Un reading teatrale, accompagnato da
musiche dal vivo, dove gli attori interpretano alcuni brani dei più grandi poeti del
‘900: Brecht, Ungaretti, Rimbaud, Quasimodo, Rodari, Pavese, Sorek, Levi, Locchi, Betti e altri. Verranno lette anche alcune testimonianze tratte dal diario di Etty
Hillesum e dal diario di Louise Jacobson.
Uno spettacolo al tempo stesso evocativo e
profondo, che affida alla forma armoniosa
e introspettiva del componimento poetico
il compito di affrontare un tema drammatico e complesso come quello della guerra,
e di tramandare il ricordo alle presenti e future generazioni.
Evento celebrativo della Giornata della
Memoria
C
Venerdì 16 dicembre 2011
Sala Buonamorte, ore 20.30
Italiani.it di e con Beppe Braida
Si tratta dello spettacolo comico che
il cabarettista-attore e presentatore
Beppe Braida (volto noto al pubblico per la partecipazione a
trasmissioni di successo
come Zelig e Colorado
Café) sta portando in tour,
con l’obiettivo di far ridere
e divertire. “Siamo tutti
confusi. Viviamo in un
Paese – dice Braida – dove
non riesco più a capire se
siamo noi ad avere dei problemi seri o se
semplicemente ci stiamo facendo prendere
tutti per i fondelli”. In “Italiani.it” Beppe
Braida prosegue la sua analisi spietata del
mondo dell’informazione rivendicando un
po’ di patriottico orgoglio: “E’ vero…
siamo arrivati alla frutta… ma possiamo
sempre scappare senza pagare il conto!”
Venerdì 20 gennaio 2012
Sala Buonamorte, ore 21
Il peso della farfalla
di Erri de Luca, con Tony Fuochi
E’ la storia di un camoscio, magnifico
animale di montagna, che rimasto orfano,
impara tutto da solo, senza appartenere ad
un branco. E’ forte, unico, bellissimo.
Sfida tutti senza timore
e diventa il “re dei camosci”. Ma questa è
anche la storia del cacciatore che lo ucciderà.
Il vecchio cacciatore
che vive da solo nella
casa del bosco e racconta poco della sua
Venerdì 27 gennaio 2012
PRIMA NAZIONALE
Rime di guerra (la musica sublime)
di e con Aristide Genovese e Piergiorgio
Piccoli, fiati e percussioni: G. Dal Bianco
Venerdì 17 febbraio 2012
PRIMA REGIONALE
Dieci lezioni di vita coniugale
liberamente tratto da
“Sesso? Grazie, tanto per gradire”, di Dario
Fo e Franca Rame, con Maura Pettorusso
Lo spettacolo è un esilarante racconto
per parlare di “sesso”: tabù, consuetudini,
parole da non dire e miti da sfatare. Partendo da Adamo ed Eva, attraversando le
società matriarcali, riscoprendo ricordi di
infanzia, favole moderne e antiche, Franca
Rame, a sei mani con Dario Fo e il figlio
Jacopo, tesse un monologo ironico e divertente per spiegare quello che è ancora
un tabù ai giorni nostri. E lo fa con la dolcezza di una donnamadre, con la delicatezza di una grande artista, con la comicità e
la freschezza che contraddistinguono il suo
teatro.
Venerdì 23 marzo 2012
Auditorium Kennedy, ore 21
PRIMA NAZIONALE
C’era una volta un giudice… anzi no,
due! di e con Simone Toffanin, musiche
originali di Davide Ferrario, regia di Simone Toffanin
Che cosa significa la parola “Mafia” per
un abitante del Nord Italia? Come vive e
come traduce le notizie che provengono
dai mass media sull’argomento? E’ solo un
problema del Sud Italia ? E interessa l’opinione pubblica del settentrione? Partendo dalla vita (e dalle uccisioni) dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,
lo spettacolo, percorrendo alternativamente la sfera personale e pubblica, affronta con ironia e intensità,e perché no,
anche irriverenza, il fenomeno malavitoso
per eccellenza dell’Italia. Con un obbiettivo ben preciso: la Mafia vista dal Nord.
Evento celebrativo del Ventennale delle
stragi di Capaci e via D’Amelio
Venerdì 20 aprile 2012
PRIMA NAZIONALE
Il ratto della Cometti
di Renzo Segala, con
Lucia Schierano e Beatrice
Zuin, regia di Silvia Fallisi
La “Molveno-Cometti”
è stata una fabbrica di materiale elettrico attiva nel
veronese dai primi anni
‘900 fino al 2000. La sua nascita e il suo
sviluppo hanno caratterizzato i mutamenti
economici della zona e un cambiamento
nei modi di vivere di moltissime donne che
nella fabbrica trovarono occupazione.
Nello spettacolo le storie operaie sono riviste in chiave satirica attraverso gli occhi
e la memoria di un topo, unico sopravvissuto nella fabbrica rimasta vuota, che fa rivivere le vicende delle diverse donne che
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I funzionari dell’Onu
plaudono alla gestione
dei profughi ghanesi
B
Verso una maggiore sicurezza. La pericolosa intersezione di via Valli.
Per la rotatoria di via Valli la Giunta
regionale stanzia 150 mila euro
Per l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Tasinato, i lavori che metteranno in sicurezza la pericolosa e trafficata intersezione che guarda
il liceo, potranno partire con l’inizio del nuovo anno.
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S
ono confermati, anzi beneficiano di
un’accelerazione, gli annunciati lavori della nuova rotatoria davanti al
liceo. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta
regionale ha assegnato un contributo di
150 mila euro al Comune di Monselice
proprio per finanziare l’intervento che riguarda l’intersezione tra le vie Valli, Petrarca, Matteotti e Verdi. “Entro l’inizio
del prossimo anno - afferma l’assessore
ai Lavori pubblici Andrea Tasinato - potremo far partire i lavori per la realizzazione della rotatoria. Si tratterà di un’opera di dimensioni ridotte, simile a quella
che si trova in viale della Repubblica.
Doveroso il nostro ringraziamento alla
Regione per questo contributo, ottenuto
anche per l’interessamento del consigliere regionale Piergiorgio Cortelazzo”.
Soddisfazione per la provvidenza regionale che apre le porte all’intervento è
espressa anche dal consigliere regionale
Santino Bozza: “Chi percorre quotidianamente quelle strade - sottolinea Bozza
- conosce bene la pericolosità di quell’incrocio tutt’ora regolato da un semplice stop; è anche grazie al mio interessamento se la Giunta del Veneto ha stanziato i fondi che permettono la realizzazione della rotatoria”. Piena sintonia
anche dall’assessore dell’Udc Alberto
Negrello: “E’ un progetto che il nostro
consigliere Davide Strada ha sempre sostenuto”.
ella soddisfazione per la comunità di
Monselice. Nelle scorse settimane
funzionari dell’Onu e della Protezione civile nazionale si sono recati in ispezione al
centro di accoglienza per i profughi ghanesi,
allestito al Ceod di Monticelli. Giudizio?
Soddisfazione totale per come Monselice ha
saputo gestire l’accoglienza. Il sopralluogo
effettuato dai funzionari dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni
Unite e del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, avvenuto nel contesto di un
programma di ispezioni, è stato dettagliato
e ha preso in considerazione ogni singolo
aspetto del funzionamento del centro di accoglienza allestito nei locali del Ceod. “Ci
hanno detto che siamo il centro migliore tra
tutti quelli che hanno visto in Veneto, l’unico dove c’è una gestione con la Protezione civile a livello di volontariato”, ha
spiegato Giuseppe Rangon, delegato comunale alla Protezione civile e dall’inizio in
prima linea nella gestione dell’accoglienza
dei profughi. “Il nostro centro è anche l’unico dove c’è una gestione pubblica – ha
proseguito – i funzionari ci hanno detto che
dovremmo aprire uno sportello per divulgare quello che stiamo facendo. Inoltre,
hanno commentato positivamente alcune
nostre scelte, come quella di dotare tutti i
profughi di una bicicletta per agevolarne gli
spostamenti sul territorio o il fatto che li abbiamo accompagnati in moschea a Padova
durante il Ramadan, Per noi – ha concluso
– il giudizio espresso è motivo di grande
soddisfazione”.
Medaglia al valore civile
al giovane monselicense
Alberto Polonio
ise a repentaglio la propria vita per
M
salvare un compagno surfista dalla
morte per annegamento. Per questo motivo,
nei giorni scorsi il giovane monselicense Alberto Polonio, ha ricevuto dal presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, la medaglia d’argento al valore civile. La cerimonia di conferimento si è svolta nella sala del
consiglio della Gran Guardia di Padova, alla
presenza del prefetto Ennio Mario Sodano,
del sottosegretario alla Giustizia Elisabetta
Alberti Casellati e del sindaco di Monselice
Francesco Lunghi. “Durante una gara di
kite-surf – si legge nella motivazione del
premio – non esitava ad affronare una forte
corrente in mare intervenendo in soccorso
di un altro surfista in procinto di annegare,
riuscendo, con notevole difficoltà e a rischio
della propria vita, a trarlo in salvo a riva.
Chiaro esempio di preclare virtù civiche e
grande coraggio”. L’atto eroico è accaduto il
23 aprile 2008 a Villasimius, famosa località balneare della Sardegna.
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Sarà la volta buona? Il cantiere di Monselice Uno. Nell’altra pagina, veduta della città.
Il futuro di Monselice Uno
si decide a dicembre
Nei giorni scorsi la Direzione Regionale Commercio, non si è pronunciata sui 4.300 metri liberi della pianificazione regionale della
18 grande distribuzione, respingendo le domande presentate da Monselice Uno e dalla società Alì-Zanco di Boara Pisani. La bocciatura
però è solo parziale, perché a dicembre le domande saranno nuovamente all’esame dei tecnici regionali.
R
esta ancora incerto il futuro di
Monselice Uno, l’incompiuto complesso commerciale che si affaccia su via
Colombo. Nei giorni scorsi, infatti, la Regione non ha assegnato i metri quadrati
disponibili per le grandi superfici di vendita. La Direzione Regionale Commercio,
infatti, con buona sorpresa, ha bocciato le
richieste delle due concorrenti: quella di
Monselice Uno e quella della società AlìZanco per il centro commerciale di Boara
Pisani, La bocciatura, motivata in entrambi i casi da ragioni tecniche, è però a
tutti gli effetti un rinvio, perché le richieste saranno nuovamente all’esame della
Direzione Regionale allo scadere dei
prossimi trenta giorni. Le due conferenze
di servizi, chiamate ad esprimersi sull’at-
tribuzione degli ultimi 4.300 metri ancora
da assegnare nella pianificazione regionale della grande distribuzione, hanno rigettato entrambe le richieste per carenza
di documentazione. All’esame dei tecnici
regionali, entrambe le domande presentate
lo scorso luglio, hanno palesato delle carenze tecniche legate ai tempi della presentazione. Insomma, contenziosi burocratici che hanno spostato in avanti la decisione. Tant’è che la Direzione Regionale
si esprimerà nuovamente nel giro di un
mese in merito alle domande che Monselice Uno e la società di Boara Pisani
hanno presentato lo scorso agosto. Questa
volta, il pronunciamento dell’organo regionale dovrebbe stabilire quale delle due
società concorrenti si aggiudicherà i metri
commerciali disponibili.
Nel frattempo, il pronunciamento della
Direzione Regionale ha incassato l’assenso di Ascom Padova. “E’ una questione tecnica, ma è pur sempre una piccola vittoria – ha detto il vicepresidente
dell’Ascom Confcommercio di Padova,
Franco Pasqualetti – Adesso, tuttavia, occorre la decisione politica, e la decisione
politica non può che essere una: basta
centri commerciali e grandi strutture di
vendita. Nella nostra regione non ne vogliamo più sentire parlare. Il territorio è
saturo e le alluvioni subite e sfiorate sono
lì a ricordarcelo ogni giorno. Per cui, la
Regione dica chiaramente che, in Veneto,
non c’è più spazio per nuovi insediamenti
e, anzi, lavori per una riqualificazione dei
negozi presenti nei centri urbani, che rappresentano l’unico baluardo contro degrado e criminalità”. In ogni caso, la realtà
delle due società concorrenti è ben diversa: Monselice Uno è un complesso già
realizzato che punta ad ospitare una
grande superficie di vendita, e che proprio
perché incompleto da anni, sta diventando
un grave problema per la città della
Rocca. A Boara Pisani, invece, l’area che
vorrebbe ospitare il nuovo centro commerciale, attualmente è occupata da un capannone ad uso agricolo…
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ATTUALITÀ
Città della Rocca: aumentano i turisti
T
urismo in ripresa nella città della
Rocca. Lo dicono i dati diffusi da
Turismo Padova Terme Euganee e riferiti
al periodo gennaio-settembre di quest’anno. Dunque, si chiude il periodo negativo degli ultimi due anni. Secondo gli
ultimi dati, gli arrivi a Monselice sono saliti dai 12.617 del 2009 (anno particolarmente negativo per il turismo) agli attuali
14.901. IN questo caso, l’incremento è
del 18%. Riferito al 2010, il saldo porta
un segno positivo del 12%. Anche le presenze rispettano il medesimo trend. Dalle
21.827 persone che nel 2009 hanno pernottato in città, si è passati alle 30.251 del
2011. Rispetto al 2009, l’incremento
segna un entusiastico 35% e rispetto il
2010 il valore vale un rispettabile +25%.
Unica nota negativa della recente nota
Atp sono i dati relativi agli ingressi negli
Iat padovani nel primo semestre 2011. Rispetto all’analogo periodo dello scorso
anno, gli Iat registrano una flessione. E
questo vale anche per l’ufficio turistico di
Monselice. “Dipende dalla collocazione
dell’ufficio turistico alla San Paolo – afferma il vicesindaco e assessore al turismo Gianni Mamprin – Ma ciò non significa che i turisti non arrivino, come
confermano, invece, i dati lusinghieri
sulle presenze. Si tratta di dati – prosegue
Mamprin – che ci confortano sulla bontà
del lavoro fatto, grazie anche al personale
molto preparato dell’ufficio turistico, e ci
confermano altresì che è necessario puntare su questo settore come volano per
l’economia”. Rilancia Mamprin: “Circa
l’ufficio turistico, in accordo con l’assessore ai lavori pubblici Andrea Tasinato,
daremo assoluta priorità al completamento dei lavori della Loggetta, che
spero possa essere pronta già per la prossima primavera. Allo stesso tempo, av-
vieremo una convenzione con la parrocchia del Duomo per disporre di due locali
al Sacro Cuore, come ulteriore info-point
e spazio espositivo.
Sugli ultimi dati riferiti ai flussi turistici cittadini, interviene anche l’opposizione consiliare. “I dati riferiti alle presenze turistiche in città sono senz’altro un
fatto positivo – afferma Francesco Miazzi
– Siamo, tuttavia, rammaricati che per le
mancanze dello stesso assessore, una
struttura come l’ostello, punto di forza
delle presenze turistiche, sia rimasta
chiusa per oltre quattro mesi all’inizio
dell’anno, con grave pregiudizio per le
presenze delle gite scolastiche e per
quelle pasquali. E pure – conclude Miazzi
– per le casse comunali, in quanto nel periodo di chiusura sono mancati gli introiti
degli affitti”.
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Folla incontenibile
per la Fiera dei Santi
C
A San Martino il Palio dei Santi
L
20
o scorso 1 novembre, come impone
la tradizione, si è tenuta la cerimonia
di consegna del Palio dei Santi. La premiazione del premio che annualmente viene assegnato alla contrada che totalizza il miglior punteggio complessivo nei diversi
giochi della Giostra, si è tenuta presso il
complesso monumentale San Paolo alla
presenza del vicesindaco e assessore delegato Gianni Mamprin e del presidente della
Giostra Massimiliano Morando. Il titolo
che chiude questa ventiseiesima Giostra è
andato alla contrada di San Martino, in
virtù appunto dei buoni punteggi conseguiti
nelle diverse specialità della manifestazione che celebra usi, costumi e giochi
della Monselice medievale. Nell’occasione,
sono anche stati consegnati i numerosi altri
premi della Giostra. San Giacomo, con il
gruppo dei teatranti, ha ritirato il premio per
il migliore corteo storico; il Carmine quello
degli scacchi e della staffetta; San Bortolo
quello degli arcieri; Ca’ Oddo quello delle
macine; Marendole quello dei tamburi. E
per finire, il prestigioso titolo della quintana, vinto quest’anno dalla Torre e da qual-
ittà della Rocca letteralmente presa
d’assalto per la tradizionale Fiera
dei Santi dell’1 e 2 novembre. Complice
anche il bel tempo, quest’anno l’annuale
appuntamento ha probabilmente surclassato ogni precedente record di presenze,
come sottolineato dalle colonne di traffico
che nei due giorni di fiera hanno fortemente rallentato (e in tanti casi precluso)
l’ingresso in città. Nei due giorni di festa,
la città non si è davvero risparmiata e con
le sue infinite proposte (commerciali, culturali, agricole, etniche, ludico-ricreative
eccetera) ha saputo accogliere l’incontenibile folla di visitatori, accorsa in decine di
migliaia. I tanti punti di ristoro allestiti in
centro e negli ingressi di maggiore afflusso, in numerosi casi hanno registrato il
tutto esaurito. Un segnale decisamente incoraggiante per questo periodo di stagnazione economica…
che settimana sottolineato dal gigantesco
drappo biancorosso della contrada che
sventola sul torrione della Rocca. Insomma, un’edizione l’ultima che, come testimoniano i diversi premi, ha visto l’encomiabile impegno di tutte le contrade. Sicuramente un ottimo auspicio per la “rifondazione” della Giostra tutt’ora in atto.
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Tanti appuntamenti di successo. Primi piani della “Cena di Ferragosto” e della “Rocca in Fiore”. Sotto, la presidente Franca Donato.
Pro Loco: tante buone ragioni per farne parte
Dalla presidente della Pro Loco Franca Donato, riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appassionato intervento.
A
nche il 2011 è quasi finito. Terminata l’organizzazione di “Colori e
Sapori d’Autunno” ora il Natale incombe
e, nonostante la stanchezza di un anno di
lavoro, nonostante la scarsità di mezzi a disposizione, nonostante il gelo della sede,
dove i volontari lavorano 5 ore al giorno ad
una temperatura di circa 10 gradi, nonostante tutto, siamo qui ad esprimere con il
nostro impegno l’amore per la nostra città.
Ora per il 2012 c’è da rimboccarsi le maniche. Il lungo programma di attività che in
questi giorni la Pro Loco ha confermato, fedele all’impegno di dare continuità nel
tempo a progetti e manifestazioni ormai
entrate nella storia e nelle aspettative di cittadini ed ospiti, non sarà facile realizzarlo.
A dire il vero non è mai stato facile, ma se
non fosse così non ci chiameremo Pro
Loco e soprattutto non avremo al nostro
fianco enti come l’Amministrazione Comunale che ci supporta e ci sostiene anche
economicamente. E che dire dei tanti sponsor che continuano ad esserci vicini nel bisogno premiando un impegno continuo a
360 gradi?
A loro e ai tanti amici che ad ogni chiamata rispondono “presente”, un grazie di
cuore per l’affetto e la lealtà che mostrano
nei confronti della nostra Associazione.
Una riflessione però a questo punto è d’obbligo: come fare per convincere tanti uomini e donne di Monselice ad avvicinarsi
alla Pro Loco, visto che il credito dell’As-
sociazione in città e non solo è certamente
cresciuto? Dobbiamo pensare che le molteplici espressioni di consenso che ci pervengono e che aumentano di manifestazione in manifestazione non siano sincere e
non rispecchino il vero sentire dei nostri
compaesani? O forse, invece, siamo noi che
non riusciamo a far ben comprendere ai
soci e ai cittadini della nostra bella città che
la nostra è veramente un’Associazione al
servizio del cittadino, che la Pro Loco si
pone come punto di riferimento etico, so-
ciale e propositivo della comunità; di una
comunità in cui ciascun cittadino ha la responsabilità di far progredire la propria
città e cooperare con quella elettiva per trasformare ogni luogo in cui siamo presenti
nel meglio che ogni cittadino aspiri ad
avere?
Quelli che, non impegnati in altre Associazioni altrettanto meritevoli e necessarie,
non sentono lo stimolo di avvicinarsi alla
Pro Loco, testimoniando con la tessera
l’opportunità di essere utile, non hanno probabilmente recepito il messaggio che con il
nostro impegno quasi quotidiano cerchiamo di trasmettere. E non credo influisca quanto viene chiesto: 15 euro all’anno… Sono solo una boccata di ossigeno
nel lungo elenco delle necessità di un’Associazione come la nostra. Io sono profondamente convinta che molti giovani, e
anche buona parte di quanti hanno lasciato
il lavoro attivo, sentano il desiderio di sentirsi utili. L’invito che rivolgo a tutti loro è
di avvicinarsi alla Pro Loco e di entrare a
far parte di un’Associazione di respiro nazionale, operosa, sensibile, disponibile al
dialogo, alla collaborazione e alle proposte,
le più varie, nonché sempre attenta a costruire e mai a distruggere.
A tutti i cittadini di Monselice, i più sinceri auguri di Buon Natale e di felice anno
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ATTUALITÀ
Al maestro Nicola Simoni la direzione
musicale di Monselice
Succede al maestro Andrea Ferrari. Tra i primi impegni i concerti di
Natale e Capodanno in programma al Fight Club.
C
ambiamenti al vertice della Monselice musicale. Il maestro Nicola Simoni è il nuovo
direttore artistico-musicale della città della Rocca. Succede al maestro Andrea Ferrari, il cui incarico si è concluso a fine ottobre. Simoni, 25 anni, originario di Piove di Sacco,
si è diplomato in pianoforte e in musica corale e direzione al conservatorio di Adria. “Il
maestro curerà la direzione delle attività musicali – ha detto l’assessore alla Cultura Gianni
Mamprin – seguirà la Corale di Monselice e l’organizzazione dei grandi concerti di Natale
e Capodanno”. “Vogliamo potenziare l’offerta culturale di Monselice – ha sottolineato il
sindaco Francesco Lunghi – perché crediamo che, anche in un momento di crisi, a tutti i cittadini debba essere offerta la possibilità di assistere a spettacoli di alto livello”. Per il nuovo
incarico di direttore artistico-musicale, il Comune corrisponderà al maestro 6.000 euro annui.
Tra i primi impegni del nuovo responsabile, il concerto di Natale dell’8 dicembre e il successivo concerto di Capodanno. I concerti, che lo scorso anno hanno unito suggestione, musica e spettacolo di assoluto livello, si svolgeranno ancora al Fight Club, suonerà l’orchestra giovanile della Saccisica e vedranno il coinvolgimento di Corale e scuole.
L’Associazione Aeronautica celebra il 150° dell’Unità d’Italia
La cerimonia patrocinata dal Comune, si è svolta lo scorso 5 novembre al complesso monumentale San
Paolo. Presentata un’inedita cartellina raffigurante la “Madonna di Loreto”, patrona degli Aviatori.
24
L
o scorso sabato 5 ottobre l’Associazione Arma Aeronautica di
Monselice, in occasione della ricorrenza
del 150° anniversario dell’Unità d’Italia,
ha presentato la pregevole cartellina che
riproduce la “Madonna di Loreto” patrona degli Aviatori, la cui pala è conservata nella cappellina invernale del
Duomo Nuovo di Monselice. La cerimonia di presentazione dell’elegante pubblicazione, è stata patrocinata dal Comune
di Monselice, e si è tenuta presso il complesso monumentale San Paolo. Dopo la
presentazione dell’iniziativa curata dal
presidente dell’Associazione Aeronautica
Fernando Parolo, sono seguiti i saluti del
sindaco Francesco Lunghi, l’intervento di
mons. Sandro Panizzolo, arciprete abate
di Monselice, e la descrizione iconografica dell’opera da parte dello storico Riccardo Ghidotti. Oltre a numerosi soci
della sezione di Monselice, l’incontro ha
visto la partecipazione di rappresentanti
dell’Associazione Aeronautica di Este,
Rovigo, Padova, Bergantino con i nuclei
di Badia Polesine, Ficarolo, Stienta e
Zelo e di altre associazioni d’arma con i
loro labari. Alcuni militari sono infine intervenuti in rappresentanza dell’Aeronautica militare. Al termine, i presenti
hanno ricevuto in omaggio la cartellina
con la Madonna di Loreto.
7-12-2011
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Ferro Gioielli ha rinnovato il negozio di via Matteotti
Domenica 27 novembre la storica gioielleria, orologeria e oreficeria di Este, ha inaugurato e presentato
al pubblico di amici e clienti il rinnovato negozio. I lavori di radicale trasformazione, oltre al buon gusto
dell’intervento, mantengono ed esaltano i “plus” della fortunata azienda.
relax e confort per il cliente, presentazione
del prodotto di grande impatto. Il tutto ben
inserito in un presente che guarda al futuro,
ma rispettoso della preziosa identità storicomonumentale dei nostri centri storici. Del
resto, lo stile, la discrezione, la competenza,
il ventaglio di proposte sono sempre state le
forti prerogative della Ferro Gioielli. In conclusione, un “savoir-vivre” che conquista,
che dà valore al regalo, e che oggi ha fatto
propri i “plus” del vivere contemporaneo.
N
onostante il mercato stia vivendo un
momento che non è dei più felici, è
bello scoprire che anche nella Bassa Padovana ci sono aziende che guardano con fiducia al futuro e che investono nella propria
attività. E’ il caso dell’azienda Ferro Gioielli
di via Matteotti 41, dal 1954 gioielleria, orologeria e oreficeria in Este. Domenica 27 novembre, infatti, l’azienda ha inaugurato e
presentato al pubblico la rinnovata sede ubicata nel cuore del centro storico di Este.
Come riferito da Fabrizio Ferro, subentrato
al papà Nereo nella conduzione dell’attività,
e come ben evidenziato dalle foto, il negozio
ha cambiato completamente pelle. Nella
nuova veste Ferro Gioielli si propone con
uno show-room che coniuga il design contemporaneo e le moderne tecnologie con un
contatto più diretto, e allo stesso tempo più
discreto, delle tante proposte merceologiche.
Più che al nuovo inteso come rinnovo dei locali (anche se il risultato è davvero di grande
effetto!), Fabrizio e il suo team sono convinti che il nuovo negozio così “disegnato”
metta ulteriormente in risalto le peculiarità
della Ferro Gioielli. Che sono: la profonda
conoscenza dei diversi rami dell’attività; il
rapporto con il cliente declinato al consiglio
e all’amicizia piuttosto che alla sola vendita;
il servizio di assistenza e riparazione che occupa il primo posto dei servizi offerti; la proposta commerciale che coniuga al meglio
prodotti selezionati con esclusività, qualità
e controvalore economico. Insomma il
“nuovo” Ferro Gioielli è un negozio che
mette insieme passione per il proprio lavoro,
25
7-12-2011
17:28
Pagina 26
San Cosma: a buon
fine il finanziamento
della rotonda
V
Approvato il piano particolareggiato
del centro storico
La delibera adottata dalla giunta interviene in materia di Parco della
Rocca, Cava e Lungofiume.
A
26
scensore della Rocca: l’Amministrazione ci crede. Nei giorni
scorsi, infatti, la giunta ha adottato il
piano particolareggiato del centro storico
che tra i punti qualificanti inserisce anche
l’impianto di risalita del colle della
Rocca. Per il cantiere della Rocca occorre comunque dire che la strada è ardua
perché tutt’ora sotto sequestro per l’indagine avviata dalla magistratura. E’ il
caso di ricordare che l’udienza preliminare del processo si terrà il prossimo 6
marzo. Il gup padovano Lara Fortuna
dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Roberto
D’Angelo a carico di Massimo Valandro,
Nicola Modica, Andrea Cisco, Maurizio
De Rossi, Roberto Dall’Armi. Le accuse
contestate sono diverse e vanno dal falso
ideologico all’abuso edilizio.
In attesa del pronunciamento del tribu-
nale di Padova, l’Amministrazione guidata dal sindaco Lunghi guarda fiduciosa
ad una “soluzione possibile” della delicata questione. A questo riguardo, nel
febbraio 2010 ha affidato all’architetto
Lino De Battisti un incarico per la redazione dei tre piani particolareggiati previsti dalla variante per il centro storico:
Parco della Rocca, Cava, Lungofiume.
Per la Rocca il piano adottato prevede la
sistemazione dello spazio della cava con
la previsione di spazi a parcheggio, per
spettacoli e fiere all’aperto, con pavimentazioni idonee (martellina, porfido o
ghiaino), l’inserimento del teatro verde e
la previsione di un manufatto per l’ascensore (stazione di valle). Quindi, il
completamento del progetto dell’ascensore, con relativa stazione di monte.
Viene anche precisato che “la posizione
dell’ascensore sfrutta il cavedio e la sta-
ia libera alla rotatoria di San Cosma.
Nei giorni scorsi, la Provincia ha
stanziato i fondi per la parte di propria competenza. Nel dettaglio, i lavori che valgono
635 mila euro, saranno coperti per 233 mila
euro dal Comune (attraverso la contrazione
di un mutuo), per 202 mila dalla Regione, e
per i rimanenti 200 mila dalla Provincia.
Con l’intera somma disponibile, adesso
potrà essere completato l’iter per la costruzione della rotonda. La messa in sicurezza
dell’incrocio tra via San Cosma e la Sp 5,
via Vanzo, è particolarmente attesa dalla
frazione. In primis per i tanti incidenti
(anche mortali) che hanno segnato l’intersezione stradale.
zione di valle progettata e già in parte attuata”. Riguardo al park interrato, invece,
le cose sono cambiate: lo scorso 28 luglio la Direzione Demanio e Patrimonio
della Regione ha respinto il progetto del
sindaco Lunghi che puntava alla creazione di un parcheggio sotterraneo in
cava della Rocca. “Si tratta di un’opera
che non è prevista dalla programmazione
regionale – hanno detto in Regione – e
ritenuta di difficile realizzazione per molteplici complicanze ambientali del sito
già depauperato nel passato dalle attività
estrattive”. Per questo, il parcheggio interrato è stato stralciato dal piano. Per
quanto attiene il lungofiume Bisatto, il
piano prevede la sistemazione dell’area
adiacente le antiche mura e via Argine
Destro (di fatto già attuata). Nel piano,
l’area è destinata a parcheggio pubblico o
diversamente a mercato all’aperto e
sagre. Prevista anche una fascia a verde,
che richiami il vallo.
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7-12-2011
17:28
Pagina 27
Divieto di transito per
le vie Cappello e Borgo
V
Coldiretti: premiate le aziende
agricole più longeve
Le ha premiate il prefetto di Padova, Ennio Mario Sodano. La capostipite è la Piacentini di Selvazzano Dentro, attiva da 350 anni!
N
ei giorni scorsi, nella sala Valentino
del duomo di Este, il prefetto di Padova, Ennio Mario Sodano, ha consegnato
degli originali riconoscimenti a dodici
aziende agricole di Coldiretti Padova, per
aver raggiunto e superato i 150 anni di attività documentata nel settore. “L’agricoltura
ha svolto un ruolo determinante nella costruzione dell’Italia – ha detto il prefetto –
Generazioni di contadini hanno pagato
anche un tributo di sangue per l’emancipazione del lavoro agricolo. Oggi la nostra
agricoltura esporta il ‘made in Italy’ nel
mondo e salvaguardia il nostro territorio”.
Ma veniamo alle dodici aziende premiate.
La tradizione più lunga appartiene all’azienda agricola di Maria Lelia Piacentini di
Selvazzano Dentro, a partire dal capostipite
Bernardo, nato nel 1640, quindi con oltre
350 anni di storia. Subito dopo, con 320
anni di storia, c’è l’azienda di Tarsilio De
Bortoli di Vo’ Euganeo. A seguire: Lamberto Gallo (ancora di Vo’) con 195 anni,
Giulio Campagnaro di Cittadella con 191
ia libera alla rotatoria di San Cosma.
Nei giorni scorsi, la Provincia ha
stanziato i fondi per la parte di propria competenza. Nel dettaglio, i lavori che valgono
635 mila euro, saranno coperti per 233 mila
euro dal Comune (attraverso la contrazione
di un mutuo), per 202 mila dalla Regione, e
per i rimanenti 200 mila dalla Provincia.
Con l’intera somma disponibile, adesso
potrà essere completato l’iter per la costruzione della rotonda. La messa in sicurezza
dell’incrocio tra via San Cosma e la Sp 5,
via Vanzo, è particolarmente attesa dalla
frazione. In primis per i tanti incidenti
(anche mortali) che hanno segnato l’intersezione stradale.
anni, Alessio Sambugaro di Gazzo Padovano con 190 anni, Lino Molon di Solesino
con 181 anni, Fortunato Marsilio di Cinto
Euganeo con 181 anni, Maria Ferraretto di
Baone con 176 anni, Antonio Dal Santo di
Cinto Euganeo con 176 anni, Stefano
Pavan di Piacenza d’Adige con 176 anni,
Giancarlo Bressan di Baone con 168 anni,
Giorgio Bellamio di Baone con 166 anni.
7-12-2011
17:28
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ATTUALITÀ
RO S S ATO
SERRAMENTI - PORTE
PORTONCINI BLINDATI
ARREDAMENTI SU MISURA
Luca Iazzolino è presidente
di Confindustria Este
Il nuovo responsabile succede a Cristina Marchetti.
40 anni, sposato con due figli, è amministratore delegato di Plastotecnica Spa di Bagnoli di Sopra, che
con 367 dipendenti è leader europea nella produzione di film plastici in polietilene.
L
Serramenti esterni conformi
agli adempimenti previsti
dalle norme CE UNI
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il benessere della casa
ed eliminano lo spreco di energia
Incentivi fiscali del 55%
Un RISPARMIO da non perdere!
uca Iazzolino, 40 anni, è il nuovo presidente della delegazione Confindustria di
Este. Il nuovo responsabile degli imprenditori
di Este è amministratore delegato di Plastotecnica Spa di Bagnoli di Sopra, azienda di famiglia fondata nel 1976, leader in Europa nella
produzione di film plastici in polietilene, con
all’attivo 367 dipendenti. Iazzolino guiderà la
delegazione estense sino al 2013, ed è tutt’ora
delegato ad eventi ed ambiente nella giunta padovana di Confindustria. La sua nomina è avvenuta all’unanimità e succede a Cristina Marchetti. Tra gli obiettivi del nuovo presidente per
il rilancio dell’economia locale, figurano il
completamento della nuova Sr 10, l’estensione
della banda larga e lo sblocco dei fondi per la
mobilità ferroviaria. L’assemblea di Confindustria Este ha anche nominato il nuovo consiglio
direttivo: lo compongono Roberto Baldo (Net
Engineering Spa, Monselice), Francesco Blasi
(Komatsu Utility Europe Spa, Este), Gian Carlo Seno (Impresa Seno
Geom. Gaincarlo, Ospedaletto Euganeo), Emanuele Buson (Buson Srl,
Pernumia), Paolo Bianchin (Decor Srl, Casale di Scodosia), Ulisse
Spinello (Ar.Ti.Ca Srl, Arre) e Roberto Maso (Hiref Spa, Tribano).
A proposito del mondo imprenditoriale della Bassa Padovana, ecco
alcuni dati interessanti del territorio. I servizi alle imprese sono passati
dal 14,1% del 2001 al 19,6% del 2010; un valore che è comunque inferiore alla media provinciale (26,6%). Nella Bassa sono presenti
20.098 imprese, una ogni otto abitanti, con impegno prevalente nel
manifatturiero e costruzioni (27,5%). Lo scorso anno la dinamica delle
imprese, senza contare l’agricoltura, ha registrato un +0,3% contro una
media provinciale del +0,7%. Nel periodo 2001-2010 le imprese (al
netto di quelle agricole) sono aumentate dell’11,3% (+15,7% la media
provinciale), con una forte caduta del settore manifatturiero (-12,4%).
Un forte incremento hanno invece registrato le imprese di costruzioni
(+25,2%) e i servizi a imprese e persone (+34,4%). Complessivamente
nella Bassa Padovana sono occupate 47.467 persone, un dato occupazionale che corrisponde al 13,5% dell’intera provincia.
“Persone in difficoltà:
la politica dia il buon esempio”
La sezione Udc di Monselice ha consegnato la propria raccolta
di generi alimentari alla Caritas.
O
ESTE (PD) - Zona Industriale
Via A. Volta, 22 - Tel. e Fax 0429 3910
ltre 100 chilogrammi di pasta e vari generi alimentari (riso, tonno,
biscotti, cibo in scatola, zuccgero, sale eccetera) sono il risultato
della raccolta di generi alimentari promossa nelle ultime settimane dall’Udc di Monselice. I generi di prima necessità sono stati poi consegnati
a don Sandro Panizzolo e ai volontari della Caritas. Presenti il consigliere regionale Stefano Peraro, il nuovo segretario locale Marcello Lunghi, gli assessori Targa e Negrello e i consiglieri Strada e Peraro e una
decina di iscritti. “In un momento di difficoltà e sacrifici – hanno detto
Lunghi e Peraro – la politica deve dare per prima l’esempio. Oggi, noi
abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo al quale seguiranno
altre iniziative rivolte alle persone in difficoltà”. Un grazie per l’aiuto è
stato espresso dai volontari della Caritas, i quali ogni settimana conferiscono una settantina di borse della spesa alle tante persone in difficoltà.
7-12-2011
17:28
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Nuova Opel Astra CTC, sportiva
che seduce per stile e contenuti
La concessionaria Opel Breggiè di Monselice e Ospedaletto Euganeo presenta la nuova compatta sportiva che coniuga stile, contenuti, prestazioni e ridotti costi di gestione. Un’auto che punta ai giovani e agli amanti della guida sicura e divertente.
Opel, con gruppi ottici a forma di “occhio
d’aquila” e luci per marcia diurna ad ala.
La nuova Astra GTC nasce con occhi
ben puntati sulla sicurezza: l’equipaggiamento comprende telecamera frontale, riconoscimento dei segnali stradali, sistema
di allerta in caso di superamento dei limiti
di carreggiata e indicazione della distanza
di sicurezza. I prezzi variano da 19.600 a
26.100 euro. La concessionaria Opel Breggiè srl di Monselice e Ospedaletto Euganeo vi attende per farvi toccare con mano
la nuova vettura e per ogni altro dettaglio.
Pagina redazionale a pagamento
P
resentata al recente Salone di Francoforte, la nuova Astra GTC è una
coupé compatta dalle linee sportive ed eleganti, che promette prestazioni di grande
interesse e ottima dinamica di guida, grazie
anche al nuovo sistema di sospensioni HiPerStrut. La nuova Astra GTC è disponibile al pubblico in una gamma che comprende tre motori a benzina e un diesel:
quest’ultimo è un turbodiesel common rail
2.0 CDTi da 165 cavalli, con filtro antiparticolato di serie, cambio manuale a sei velocità e tecnologia Start&Stop. E’ dotato di
funzione “overboost” che lo porta a erogare fino a 38 Nm di coppia, raggiungendo
i 100 km/h in 8,9 secondi. La velocità massima dichiarata è di 210 km/h e consumi e
dati ambientali sono di sicuro interesse: 4,9
litri ogni 100 chilometri ed emissioni pari
a 129 mc/g a chilometro. Quanto ai motori
turbo a benzina, due sono 1.4 di cilindrata,
con potenze di 120 e 140 cavalli e un consumo di 5,9 litri ogni 100 chilometri. Mentre la versione “top” è un 1.6 da 180 cavalli, con 220 km/h di velocità di punta.
Anche in questo caso è presente il sistema
Start&Stop. Dal 2012 saranno disponibili
anche motorizzazioni più sportive.
Sul piano della dinamica di guida di
Astra GTC, Opel punta molto sull’assetto
innovativo delle sospensioni anteriori: il sistema Hi Perfomance Strut migliora il controllo del comportamento delle ruote e il
grip, riduce le reazioni sul volante, incrementa l’aderenza e migliora l’inserimento
in curva. Inoltre, riducendo le probabilità
di foratura, permette di montare ruote di
diametro maggiore.
Dal punto di vista estetico, l’Astra GTC
deriva dal concept Opel GTC Paris, presentato lo scorso anno al salone di Parigi.
Spiccano il vigore del posteriore e le linee
essenziali sulle fiancate, con la caratteristica “lama” Opel dalla portiera anteriore
al paraurti posteriore. L’anteriore è invece
caratterizzato dalla tipica piega centrale
29
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7-12-2011
17:28
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ATTUALITÀ
Chili di troppo per il 43% della
popolazione della Bassa!
I dati aggiornati raccolti dall’Ulss 17 nell’ambito del sistema di sorveglianza della salute “Passi”.
Un pericolo sottovalutato
In questo contesto, al di là della notevole diffusione del fenomeno, a preoccupare è anche la tendenza a sottovalutare
il problema: ben il 46% delle persone sovrappeso - e addirittura il 7% di quelle
obese - percepisce il proprio peso come
più o meno giusto.
Abitudini alimentari
È
30
noto che i rischi per la salute possono venire anche dalla… forchetta. E purtroppo la popolazione della
Bassa Padovana non fa eccezione, per lo
meno secondo i dati raccolti dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 17 nell’ambito del progetto di monitoraggio
della salute “Passi” (dati aggiornati al
2010, raccolti su un campione di circa
1.000 abitanti, maschi e femmine di tutte
le fasce di età statisticamente rilevanti).
Dal rapporto emerge che il 31% della popolazione nel territorio dell’Ulss 17 è sovrappeso, mentre un ulteriore 12% è addirittura obeso. Complessivamente,
quindi, ben il 43% della popolazione fa
segnare sulla bilancia diversi chili di
troppo. E non si tratta affatto di un problema estetico: al contrario, è stato ormai
dimostrato che l'eccesso di peso favorisce l'insorgenza o l'aggravamento di patologie preesistenti, quali le malattie cardiovascolari, accorcia la durata della vita
e ne peggiora la qualità.
I soggetti più a rischio
In tutto il mondo occidentale, il numero delle persone in sovrappeso o
obese è in continuo aumento, per la sempre maggiore diffusione di uno stile di
vita caratterizzato dalla combinazione di
un'alimentazione ipercalorica e di una
scarsa attività fisica. Per quanto riguarda
invece le categorie più a rischio, ancora
una volta i dati raccolti dall’Ulss 17 forniscono indicazioni interessanti: nella
Bassa Padovana infatti il fenomeno cresce al progredire dell’età (è sovrappeso
o obeso il 26,2% tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni; il 42,5% tra i
35 e i 49 anni; il 57,3% tra i 50 e i 69
anni) ed è più diffuso tra gli uomini
(54,1%) piuttosto che tra le donne
(32,4%); tra le fasce di popolazione con
un basso livello di istruzione (49,9%,
contro il 36,4% della popolazione con
istruzione superiore); infine, tra chi ha un
reddito basso (49,1%, contro 38,8% di
chi ha un reddito medio-alto), a conferma
del ruolo determinante dello stile di vita
adottato.
Tra le cause del fenomeno, come anticipato, oltre all’adozione di stili di vita
troppo sedentari vi è naturalmente un’alimentazione scorretta e a questo riguardo solo il 14% delle persone intervistate dichiara di consumare almeno 5
porzioni tra frutta e verdura al giorno
mentre il 3% non ne consuma affatto.
Le attività di prevenzione
Molteplici sono gli interventi attuabili
per migliorare la situazione nutrizionale
e favorire scelte adeguate, come sottolinea il dott. Antonio Ferro, direttore del
Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss
17: “Siamo impegnati a diversi livelli in
questo ambito, dagli interventi di educazione alimentare nelle scuole alla promozione dell’allattamento al seno, fino
al monitoraggio della qualità degli alimenti. Molto importante è anche la collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, che
hanno un ruolo fondamentale nel sensibilizzare la popolazione. Sempre nell’ambito della prevenzione va sottolineato anche che proprio l’educazione ad
una corretta alimentazione è uno dei capisaldi del programma di screening cardiovascolare partito già due anni fa proprio in collaborazione con i medici delle
UTAP”. È inoltre attivo a Este il Consultorio Nutrizionale (tel. 0429.618377, dal
lunedì al giovedì dalle 11 alle 13) per la
valutazione di eventuali problematiche
legate ad un’alimentazione scorretta e la
definizione di una dieta personalizzata.
Su richiesta documentata del Medico di
Medicina Generale sono possibili inoltre
anche controlli nutrizionali a domicilio
per pazienti non trasportabili.
Ulss 17: ora l’infarto
fa meno paura
C
ontinua l'impegno dell'Ulss17 per potenziare la Cardiologia di Este: dopo l'attivazione del Servizio di Emodinamica, indispensabile per garantire un intervento tempestivo (e quindi in grado di salvare delle vite) sui
pazienti colpiti da infarto acuto, recentemente
ulteriori investimenti sono stati fatti per migliorare l'assistenza nella fase successiva, ma non
per questo meno importante: quella della riabilitazione dopo l'infarto. L'obiettivo, naturalmente, è quello di consentire ai pazienti di ritornare a condurre una vita il più possibile normale, nel minore tempo possibile, dopo un
evento così complesso e spesso anche psicologicamente difficile. A questo riguardo, recentemente l'Uoc di Cardiologia si è dotata di nuove
attrezzature, destinate proprio alla riabilitazione
dei pazienti cardiopatici: si tratta più in dettaglio di un sistema digitalizzato wireless per
prove da sforzo e quattro ergometri per riabilitazione, acquistati grazie ad una donazione di
30 mila euro da parte della Fondazione Veneto
Banca. Parallelamente alle dotazioni tecniche,
da sempre l'equipe di Cardiologia di Este dedica
particolare attenzione anche alla qualità dell'assistenza fornita in ambito riabilitativo. A questo
proposito, di rilievo è stato il convegno che si è
tenuto lo scorso sabato 29 ottobre all’Accademia dell’Artigianato artistico, organizzato in
collaborazione con l’associazione Amici del
Cuore. In questa sede, lo staff dell’Ulss 17, insieme ai maggiori esperti regionali di Cardiologia Riabilitativa, ha riassunto le diverse competenze ed esperienze.
Più sicurezza per
l’incrocio di via Albere
P
iù sicurezza per il pericoloso incrocio di
via Albere in località Ca’ Oddo, ubicato
lungo la strada che conduce al costruendo ospedale unico di Schiavonia. Nei giorni scorsi, infatti, la giunta municipale ha approvato il progetto per la sistemazione dell’incrocio a raso,
che si trova poco distante dalla rotatoria che regola la discesa del cavalcavia della nuova Sr 10,
in direzione del nuovo ospedale unico dell’Ulss
17. A convincere gli amministratori del progetto
di messa in sicurezza dell’incrocio, è stata proprio la vicinanza con questa rotatoria. I nuovi lavori prevedono la soppressione dell’incrocio a
favore di un nuovo innesto sulla rotatoria esistente. Tale svincolo permetterà ai residenti di
entrare e uscire in sicurezza, sfruttando appunto
la rotatoria. “E’ un impegno che ho preso prima
di essere eletto – ha detto Tiziano Lazzarin consigliere comunale del Pdl e residente nella frazione – La situazione doveva essere risolta con
la nuova superstrada, ma così non è stato. Chi da
via Albere si trovava a girare a sinistra su via
Campestrin, doveva imboccare questa strada
stretta e pericolosa. Parlo per esperienza, perché
io stesso, lo scorso anno, ho rischiato di essere
tamponato. La soluzione adottata – ha concluso
– risolve in maniera adeguata la condizione di
disagio e pericolo della frazione.
7-12-2011
17:28
Pagina 31
Attività fisica: per la Bassa un
dato positivo che può migliorare
U
na regolare, anche se moderata, attività fisica rappresenta un vero e
proprio toccasana, fondamentale per la
prevenzione delle più diverse patologie.
Così non deve meravigliare che il Dipartimento di Prevenzione, nell’ambito del sistema di sorveglianza della salute “Passi”,
abbia dedicato una particolare attenzione
anche a questo aspetto, indagando le abitudini e gli stili di vita di un campione rappresentativo della popolazione della Bassa
Padovana. Il quadro che emerge dai dati
del rapporto aggiornati al 2010 sono nell’insieme incoraggianti: la percentuale di
popolazione attiva è infatti pari al 36%,
dato superiore alla media regionale (29%),
e lo stesso si può dire per i soggetti “par-
La scienza in mostra
I due percorsi didattici sono ospitati al
Museo Centanin di Monselice.
D
a qualche giorno al Museo “Giulia e
Orazio Centanin”, ubicato accanto
al liceo “Cattaneo”, funziona la mostra
scientifica interattiva “Scienza e meraviglia”. Si tratta di una mostra permanente
che permette di scoprire come funzionano
la chimica, la fisica, la tecnologia e la biologia. L’iniziativa punta anche a rilanciare
il museo delle macchine termiche, decisamente sottotono se si considera che nel
2010 non ha raggiunto la soglia dei 100 visitatori. La mostra, corredata da un ricco
calendario di iniziative e attività, è promossa grazie alla collaborazione tra la Provincia di Padova, il Comune di Monselice,
la cooperativa “Le Macchine Celibi” e
l’associazione “La Fucina delle Scienze”.
Nei giorni scorsi, la mostra è stata inaugurata dall’assessore provinciale Leandro
Comacchio e dal sindaco Francesco Lunghi. La nuova proposta si rivolge al pubblico di ogni età, ma che guarda soprattutto
alla scuola, prevede la realizzazione di due
percorsi didattici permanenti. Il primo è a
carattere multidisciplinare sulle scienze
biologiche, chimiche e fisiche. Il secondo
è a carattere scientifico-tecnologico. Previste anche delle “Giornate della scienza”
con quattro percorsi monotematici: “Le
molecole son servite” per capire cosa succede con i cibi in cucina; “Forze in gioco”
per studiare i principi della fisica; “Un
viaggio nel microcosmo” per capire lo spazio; “I mammuth industriali” per conoscere i segreti delle macchine termiche.
Informazioni e altri dettagli sono disponibili sul sito www.lafucinadellescienze.it.
zialmente attivi”, che risultano essere il
48% contro una media veneta del 45%.
Questi dati lusinghieri, comunque, non
devono far dimenticare che rimane una
quota significativa di popolazione (15.4%,
che diventa 16.8% nella categoria dai 3549 anni) che conduce una vita ancora
troppo sedentaria. Una cattiva abitudine,
questa, che appare più diffusa tra gli uomini (16,7%) piuttosto che tra le donne
(14,1%) e nelle fasce di popolazione con
un basso livello di istruzione (18,6%,
mentre tra chi ha un’istruzione superiore
la percentuale scende all’11,9%). Degna
di nota è anche la percentuale tra i 18 e i
34 anni (13,6%), in una fascia di età in cui
tempo libero ed energie non dovrebbero
mancare, a riprova del fatto che l’adozione
di uno stile di vita troppo sedentario nella
maggior parte dei casi inizia purtroppo già
in giovane età e ha a che fare più con le
abitudini personali piuttosto che con oggettivi limiti di tempo o altri impedimenti.
Preoccupante, in questi casi, è anche la
tendenza a sottovalutare il problema: dalle
interviste eseguite emerge che il 48% dei
parzialmente attivi e ben il 13% dei sedentari ritiene che sia sufficiente il movimento eseguito. Questo nonostante sia
ormai universalmente riconosciuto, in ambito medico, che l’attività fisica svolta con
regolarità induce numerosi benefici per la
salute, aumenta il benessere psicologico e
previene una morte prematura (malattie
cardiovascolari,diabete, osteoporosi, alcuni tipi di cancro, il sovrappeso, eccetera).
“Per essere fisicamente attivi - sottolinea
il dott. Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 17 - è
sufficiente anche solo incrementare il cosiddetto ‘trasporto attivo’, cioè lo spostamento a piedi o in bicicletta nelle attività
quotidiane, muovendosi per almeno 30 minuti per 5 giorni alla settimana”. Insomma,
basterebbe un piccolo sforzo per ottenere
a lungo andare notevoli benefici, e con
questa consapevolezza il Dipartimento di
Prevenzione dell’Ulss 17 è da tempo impegnato nel sensibilizzare la popolazione
sull’importanza di svolgere una regolare
attività fisica. Rientra in questo ambito
l’attività di informazione svolta in collaborazione con i medici di medicina generale nell’ambito dello screening cardiovascolare e soprattutto l’organizzazione dei
Gruppi di Cammino, che rappresentano
ormai una realtà ben radicata nel territorio,
con ritrovo regolare a Este, Monselice,
Conselve e Due Carrare, e particolare attenzione per categorie a rischio come gli
anziani e i pazienti affetti da diabete.
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7-12-2011
17:28
Pagina 32
PANORAMA
Tredicesima, ecco come sarà spesa
Secondo l’indagine di Federconsumatori, la tredicesima mensilità percepita da
pensionati e lavoratori, avrà un importo complessivo netto di 35 miliardi di euro.
I
l persistere della grave crisi che attanaglia il Paese, anche quest’anno,
condizionerà fortemente le spese della tredicesima mensilità. Lo affermano i vertici
di Federconsumatori e Adusbef. A causa di
ciò, della diminuzione delle tredicesime e
del contestuale aumento dei costi da sostenere (rc auto, prestiti/rate, mutui, bollette
ed utenze eccetera), saranno sempre più
bassi gli importi a disposizione per i regali
di Natale e per le spese relative a queste fe-
32
stività. Ma entriamo nel dettaglio dell’indagine.
Quest’anno le tredicesime, al netto, saranno pari complessivamente, a 35 miliardi
di euro. Di questi: 10,2 miliardi giungeranno a 17 milioni di pensionati, che pertanto riceveranno, in media, circa 602 euro
a testa; i restanti 24,8 miliardi saranno percepiti da 17,5 milioni di lavoratori dipendenti, cioè 1417 euro a testa. Gran parte
dell’importo complessivo delle tredicesime, ben l’80%, sarà destinato al pagamento di: rc auto, prestiti/rate, canone Rai,
mutui, bolli auto/moto, bollette ed utenze.
Solo il restante 20% entrerà realmente
nelle tasche dei lavoratori e pensionati, per
un totale di 7,1 miliardi, di cui, però, circa
il 38% sarà destinato al risparmio, mentre
il rimanente, pari a circa 4,4 miliardi, sarà
speso per l’acquisto di regali, generi alimentari eccetera. Nello specifico: i lavoratori, dei 1417 euro che percepiranno, spenderanno per i pagamenti sopra citati, 1133
euro a testa, destineranno al risparmio 108
euro, gli resteranno a disposizione 176
euro per regalie spese natalizie; i pensio-
La crisi allunga i tempi della spesa
Lo rivela un’indagine della Coldiretti/Swg.
C
on la crisi si allunga il tempo della
spesa degli italiani, i quali mostrano
più attenzione ai prodotti che mettono nel
carrello, tagliando gli acquisti d’istinto e
quelli più cari. E' quanto emerge da un sondaggio Coldiretti/Swg dal quale si evidenzia che dopo anni si inverte la tendenza e
aumenta il tempo dedicato dalla maggioranza degli italiani (55 per cento) a fare la
spesa, nei confronti della quale ben il 72
per cento dichiara di prestare una maggiore
cura rispetto al passato. Il tempo necessario
a fare la spesa aumenta perché secondo l'indagine della Coldiretti ben il 61 per cento
degli italiani confronta con più attenzione i
prezzi e il 59 per cento guarda alle offerte
3 x 2, ma è interessante verificare anche
che ben il 43 per cento si accerta della qua-
nati, dei 602 euro che percepiranno, pagheranno 481 euro a testa, risparmieranno
46 euro, e per i regali avranno in tasca una
disponibilità residua di 75 euro.
Riguardo i consumi destinati al Natale,
pensionati e consumatori si orienteranno
in maniera diversa. I pensionati destineranno la disponibilità complessiva, al
netto del risparmio, di 1,27 miliardi, soprattutto all’acquisto di giocattoli o alle
“paghette” per i nipoti. I 3,08 miliardi
(sempre al netto del risparmio) di cui disporranno i lavoratori, verranno spesi nei
vari settori di consumo, in testa ai quali rimangono quello alimentare e quello dei
giocattoli.
Dato il limitato ammontare della cifra
destinata ai consumi natalizi, questi ultimi
subiranno, secondo le stime dell’ONF (Osservatorio Nazionale Federconsumatori)
una contrazione del 7% (dopo il crollo del
12% registrato nel 2010). Secondo l’indagine previsionale dell’ONF, esclusivamente per gli acquisti relativi alle festività
natalizie, i settori maggiormente interessati
da tale contrazione saranno: abbigliamento
e calzature (-11%); mobili, arredamento
per la casa, elettrodomestici(-14%); profumeria e cura della persona (-5%); giochi,
giocattoli e sport (-1%); alimentare (-1%).
In controtendenza, secondo l’indagine previsionale, saranno l’elettronica di consumo
(+2%) e l’editoria (+1%).
lità dei prodotti e una percentuale analoga
verifica la provenienza. A destare attenzione è dunque - sostiene la Coldiretti - la
necessità di risparmiare, ma anche la preoccupazione per la riduzione della qualità dei
cibi messi in vendita dalle imprese tentate
dal contenimento dei costi nelle materie
prime utilizzate. Gli studi peraltro confermano - sottolinea la Coldiretti - che dedicare più tempo alla spesa consente risparmi
notevoli. L'infedeltà al negozio o al supermarket premia perché il prezzo di un prodotto della stessa marca e confezione varia
sensibilmente da un negozio all'altro.
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7-12-2011
17:28
Pagina 33
Incidenti su due ruote: -9% nel 2010!
Nello stesso periodo è sceso anche il numero di morti e feriti. Lo rivela un’analisi statistica presentata da Aci-Istat e diffusa dall’Ancma.
N
el 2010 è calato il numero degli
incidenti sulle due ruote a motore.
Lo rivela un'analisi statistica presentata
nei giorni scorsi da Aci-Istat e diffusa
dall'Ancma, l'associazione nazionale
ciclo motociclo accessori, precisando che
il dato più allarmante riguarda la presenza di ostacoli accidentali o fissi sulla
strada (ad esempio guardrail pericolosi)
che, nel 2010, hanno provocato la morte
di 103 centauri, il 39% delle vittime riconducibili a questa causa di mortalità. I
veicoli a due ruote coinvolti in incidenti
si fermano a quota 74.367, con una sensibile riduzione del 9% rispetto al 2009.
Le vittime su ciclomotore (203) scendono del 4,2%, mentre è ancora più sensibile il calo dei feriti, che fanno registrare una diminuzione del 16,9%. Le
vittime su motocicli e scooter targati ammontano invece a 943 unità e fanno segnare una riduzione del 9%: in questo
caso i feriti scendono del 5,5% rispetto
al 2009. Considerando le fasce d'età -
Lavoro: 4 italiani su 10 temono di perderlo
Q
uattro italiani su dieci (42%) sono
molto preoccupati per il proprio lavoro, secondo l'Osservatorio Confesercenti-Ispo. La percentuale era del 27% a
giugno. E i più spaventati sono i giovani.
Prevale la paura e il pessimismo tra gli intervistati dal sondaggio di Confesercenti.
Il 96%, non pensa che la crisi stia finendo
e i più preoccupati sono i giovani. Per il
2012 solo un italiano su cinque (il 19%) intravede una ripresa economica, mentre uno
su tre vede addirittura rischi di peggioramento. E il 49% degli italiani pensa che la
situazione economica del proprio nucleo
familiare peggiorerà nel corso del prossimo anno.
Per questo, secondo Confesercenti, il
messaggio al nuovo Governo è "quello di
fare presto. Servono risposte urgenti per
tornare a crescere, rilanciando le imprese
per creare lavoro e per far ripartire i consumi". L'Italia, si legge nel rapporto, "vive
con grande preoccupazione le difficoltà
economiche attuali e guarda con pessimismo al futuro. Da giugno a oggi, balza dal
57% al 71% la quota di italiani assoluta-
precisa la ricerca - risulta che gli utenti
di motociclo che hanno un'età compresa
tra 18 e 29 anni sono stati coinvolti in incidenti, nel 2010, in misura inferiore rispetto all'anno precedente. Il dato percentuale riporta un -16%. Tra i 30 e 44
anni la riduzione è del -5,9% e per gli utilizzatori di ciclomotore tra 25 e 44 anni
del -32%. Una nota positiva viene, inoltre, dal dato sul coinvolgimento di persone trasportate: i passeggeri deceduti a
causa di incidente sono diminuiti del
14,4%. L'andamento delle vittime su motociclo è in costante riduzione dal 2007,
anno in cui le vittime fecero registrare il
valore più alto, con 1182 decessi: negli
ultimi tre anni il calo è stato del 20%.
Ancora più positivo il trend dei ciclomotori, che dal 2003 fanno registrare una
costante contrazione della mortalità,
scesa addirittura del 56% negli ultimi
sette anni.
mente convinta che il peggio non sia passato". La stragrande maggioranza degli intervistati (96%) non pensa che la crisi stia
finendo. Tra questi, da segnalare l'aumento
degli spaventati: la percentuale di persone
che non sono assolutamente d'accordo con
l'idea che il peggio sia alle nostre spalle
sale dal 57% di giugno al 71% di oggi. A
temere di più il protrarsi della crisi sono i
giovani: soprattutto quelli di età compresa
tra i 18 e i 24 anni (88%) e chi nella propria
famiglia ha vissuto la perdita del lavoro o
situazioni di cassa integrazione (84%). Tra
i pessimisti anche chi ha un titolo di studio
elevato (75%) e i giovani adulti tra i 35 e i
44 anni (75%).
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7-12-2011
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Pagina 34
Statistiche di rispetto
Q
Calcio: Monselice, che bella sorpresa!
Nelle prime dodici giornate, la formazione di Cristiano Masitto ha registrato
di Matteo Lunardi
una sola sconfitta nel campionato di Eccellenza.
Q
34
uattro vittorie, sette pareggi e
una sola sconfitta. Bilancio da
pollice alto quello del Monselice di
Cristiano Masitto nelle prime dodici
giornate del girone “A” di Eccellenza.
Il quinto posto solitario in classifica è
oro colato per una squadra ricostruita
praticamente da zero in estate con la
sola conferma del capitano Marco Sadocco dal gruppo della scorsa stagione. Un mare di volti nuovi e un’infinità di giocatori al debutto assoluto
in una categoria così impegnativa non
hanno però scalfito la vera anima del
Monselice: il solito indomito spirito
guerriero di una squadra che trascinata
dal cuore e dalla passione dei suoi
caldi tifosi riesce sempre a regalare
emozioni. Il tutto anche se la lineaguida voluta in estate dalla società ha
dato un taglio netto agli ingaggi da ca-
pogiro e ai “grandi nomi” degli ultimi
campionati, preferendo puntare il
radar su giovani rampanti e con tanta
voglia di emergere. E i risultati, almeno per ora, danno ragione al nuovo
Monselice.
Dopo il vittorioso debutto nel derby
con la Vigontina (2-1) sono arrivati i
pareggi con Marano (1-1), Abano (11), Rivoli (0-0) e Real Vicenza (0-0), il
trionfo nella trasferta sul Garda con il
CastelnuovoSandrà (3-0), lo 0-0 casalingo con il Pozzonovo, il tonfo in
terra veronese con il Santa Lucia Golosine (0-2), l’immediata riscossa con
il Caldiero Terme (3-1), i pareggi con
Ambrosiana (2-2) e Piovese (1-1) e il
colpaccio al “Gabrielli” di Rovigo con
il neopromosso Lape Ceregnano (1-0).
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a distanza di sicurezza dalla temuta
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zona-playout e che hanno iniziato a fare
breccia nel cuore degli appassionati, felici di vedere una squadra che non cede
mai un centimetro pur se spesso inferiore come organico agli avversari. E a
far ben sperare è anche l’ottimo livello
di gioco offerto dai biancorossi: una
manovra fluida ed efficace, che su preciso ordine dell’allenatore non pratica
mai il “palla lunga e pedalare” ma
punta tutto su fitte reti di passaggi palla
a terra e sugli inserimenti da dietro di
centrocampisti e difensori.
Le premesse per non vedere solo
nero ci sono, insomma. L’importante è
non mollare sul più bello, dando fiducia fino al termine del campionato ad
un gruppo che in questi primi mesi ha
dimostrato di saperci fare. E di avere
un cuore grande così.
Luca Milan,
il portiere paratutto
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uattordici gol segnati e solo nove
subiti. A sorridere alla prima fase di
campionato del Monselice sono anche le
statistiche, che regalano ai biancorossi
l’importante record della seconda difesa
meno battuta del girone dopo quella del
Santa Lucia Golosine (appena cinque le
reti incassate dalla fortissima squadra veronese, unica finora a battere la truppa di
mister Masitto). Quanto invece ai gol fatti,
sono ben sette i giocatori andati a bersaglio. A guardare tutti dall’alto è l’esterno
offensivo Nicola Gazzola (classe 1991),
preso in estate dal Montebelluna, capocannoniere biancorosso con 4 reti. In seconda
posizione con 3 ci sono gli attaccanti brasiliani Luciano Selotto e Julio Gomes
Uller, seguiti a quota 2 dal regista Alessandro Ballarin e dal trequartista Manuel
Perra. Sono cinque infine i biancorossi che
finora non hanno saltato nemmeno una
partita di campionato: oltre al già citato
Gazzola troviamo il portiere Luca Milan,
il capitano Marco Sadocco e i terzini Mattia Bacchin e Cristiano Bigolin.
e
t
s
e
F
e
n
Buo
ra le sorprese più liete dell’ottimo
inizio di campionato del Monselice, spiccano le super-prestazioni del
portiere Luca Milan. Residente a Grignano Polesine e cresciuto nelle giovanili del Padova fino alla Primavera, il
ventottenne estremo difensore biancorosso è sempre stato tra i migliori in
campo riuscendo pure (tra la quarta e la
settima giornata) a blindare la sua porta
per quattro domeniche di fila. Al punto
da essere ancora adesso il secondo portiere meno battuto del girone “A” di Eccellenza con sole nove reti subìte.
“Tutta la squadra si fa un mazzo così
per non prendere gol – sorride il diretto
interessato, reduce da sei stagioni tra C/2
e serie D alla Sambonifacese e forte di
due campionati vinti con il Mantova in
7-12-2011
17:28
Pagina 35
SPORT
Bomber brasiliani,
la marcia in più del Monselice
Sono il ventiseienne Luciano Selotto e il ventenne Julio
Gomes Uller. In queste prime partite, sono entrambi andati
a segno tre volte. Ma promettono che questo è solo l’inizio!
S
amba e coriandoli all’ombra della
Rocca. Accanto alle prodezze del
capocannoniere Nicola Gazzola, a trascinare il Monselice sono i gol di due attaccanti brasiliani. Uno già in Italia da qualche anno e l’altro appena arrivato dal Sud
America proprio con il sogno di sfondare
nel calcio.
Il primo, il più esperto, è il centravanti
Luciano Selotto. Fisico statuario e buona
tecnica, il ventiseienne ariete biancorosso
è nato a San Paolo e cresciuto nelle giovanili del Gremio di Porto Alegre (la
prima squadra di Ronaldinho). Poi lo
sbarco in Europa per l’esordio tra i grandi
nel Biaschesi (serie C svizzera) e l’approdo in Italia nell’estate del 2009. Subito
serie D con Noto e Santegidiese prima
della parentesi nell’Eccellenza marchigiana con la Cingolana e della firma con
il Monselice dello scorso agosto.
C/2 e C/1 – Prima di ogni partita ci abbracciamo tutti, abbiamo davvero un bel
gruppo. I miei salvataggi? Il mio compito è parare, sono pagato per questo e
cerco solo di farlo al meglio”.
Calciatore di professione, Luca ha
sempre due angeli custodi in tribuna.
“Mio papà Francesco e la mia ragazza
Alessia, che ama tantissimo il calcio e
segue anche i campionati esteri. Non
mancano mai e fanno un tifo assurdo”.
Dal portierone una dedica speciale anche
per gli ultras biancorossi. “Monselice è
una piazza unica. Questo è il mio primo
anno in Eccellenza ma un pubblico del
genere non l’ho mai trovato nemmeno in
serie C. Qui la gente ha proprio a cuore
i risultati della squadra e mi sono subito
sentito a casa. Spero di fare un gran campionato. So che diverse società mi vorrebbero, anche di categoria superiore.
Ma ora nella mia testa c’è solo il Monselice: per me una stretta di mano vale
più di qualsiasi contratto”.
“In Brasile ho lasciato i
miei genitori, due fratelli,
una sorella e quattro nipoti
– rivela il bomber – La famiglia mi
manca, li sento spesso e dedico a loro
ogni mio gol. Ma sono venuto in Italia
per sfondare, il mio sogno è arrivare tra i
professionisti. E riprenderò a studiare,
voglio iscrivermi ad un’università per
provare a laurearmi. Il calcio non dura
per sempre e penso sia importante prepararsi una strada per quando finirà la
carriera”.
Finora Luciano ha segnato tre gol con
la maglia del Monselice. Prima la doppietta che ha aperto e chiuso il 3-1 al Caldiero Terme, guadagnandosi e trasformando un calcio di rigore e poi togliendo
le ragnatele dall’incrocio con uno spettacolare sinistro a giro dal vertice dell’area. La terza prodezza è arrivata invece
al “Gabrielli” di Rovigo con il gol-vittoria al Lape Ceregnano. “Un attaccante
vive per segnare. Subito dopo i gol vado
sempre a festeggiare dal mister ed è bellissimo perché tutti i compagni corrono
ad abbracciarmi. Hanno sempre creduto
in me e spero di regalare loro molte altre
gioie”.
Tre reti sono anche il bottino dell’ultimo brasiliano sbarcato all’ombra della
Rocca, il ventenne Julio Gomes Uller,
che ha timbrato il cartellino con la doppietta sul Garda al CastelnuovoSandrà e
la zampata del pareggio in pieno recupero in Valpolicella contro l’Ambrosiana
dell’ex difensore centrale biancorosso
Michele Riccardi.
“Quando ho chiamato a casa dopo la
prima doppietta i miei genitori si sono
messi a piangere – rivela il bomber, nato
a Joinville ma con passaporto italiano –
Era la mia prima partita in Italia: ho fatto
due gol e abbiamo vinto sul campo della
squadra che in quel momento era prima
in classifica. Un sogno”. Specie per un
ragazzo arrivato in Italia quest’estate
dopo un’adolescenza difficile. Per pagarsi gli studi, Julio in Brasile lavorava
dalla mattina alla sera. Prima al porto di
Joinville, poi come commesso in un negozio di vestiti. A luglio la grande occasione: un procuratore di Forlì lo vede in
un video con la maglia dello Shallon e lo
“parcheggia” all’Equipe Romagna, selezione di giocatori senza contratto allenata
dall’ex Cervia Giancarlo Magrini. Che
conoscendo mister Cristiano Masitto e il
direttore generale Carlo Contarin lo spedisce a Monselice, dove dopo due mesi
di attesa per le solite lungaggini di tesseramento è subito riuscito a sbalordire
tutti.
“Dedico i gol a papà Luiz Carlos, a
mamma Maria e a mio fratello Alberto
Tulio. Sono molto credente, prego ogni
giorno. A Monselice tutti mi hanno accolto come in una famiglia e spero di dare
una bella mano alla squadra. Sono in Italia per sfondare e farò di tutto per riuscirci”. Julio tifa Inter e Vasco da Gama e
il suo idolo è Romario. “Il numero uno, il
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7-12-2011
17:29
Pagina 36
SPORT
Tmb Monselice: situazione critica,
ma torna la fiducia
Dopo il difficile avvio di campionato, con le ultime vittorie, la squadra di
Luca Bergo sta raddrizzando la classifica.
di Matteo Lunardi
U
36
na reazione d’orgoglio per far capire di essere ancora vivi. Torna
lentamente a splendere il sereno per la
Tmb Monselice di Luca Bergo, che dopo
un avvio di stagione con il freno a mano
tirato sta ritrovando piano piano la retta
via. Merito delle due vittorie consecutive
contro la corazzata Bassano (3-1) e la
neopromossa Cordenons Pordenone (30): ossigeno puro per il sestetto biancoblù
dopo un inizio-choc con quattro sconfitte
nelle prime cinque partite interrotte solo
dall’exploit casalingo contro il Motta
degli ex monselicensi Massimo Maniero,
Alessandro Scapin e Nicola Lazzari. Una
prima parte di stagione che aveva relegato
la Tmb in piena zona retrocessione nel girone “B” del campionato nazionale di
serie B/1, ma grazie al sussulto d’orgoglio
delle ultime settimane anche la classifica
sta finalmente tornando a sorridere.
“Ci servivano alcuni risultati positivi
per recuperare entusiasmo e fiducia nei
nostri mezzi – sottolinea lo schiacciatore
Luca Cibin, figlio del presidente Roberto
– L’inizio non è stato facile ma era da
metterlo in preventivo. Siamo in un campionato tanto equilibrato e con la novità
delle quattro retrocessioni, le squadre che
lottano per salvarsi sono molte di più. Ora
la cosa fondamentale è dare continuità
alle prestazioni e ai risultati. Nelle prossime settimane il calendario ci aiuta perché sulla carta da qui a fine dicembre non
abbiamo partite impossibili. Bisogna fare
punti”.
Tra le difficoltà dell’avvio di stagione
anche il “buco” che la Tmb si è ritrovata
in pieno ottobre nel ruolo di libero. Perso
dallo scorso anno il bravo Pietro Bernuzzi, rimasto in B/1 ma passato ai “cugini” del Mestrino, la società aveva puntato forte su Bartolomeo Benedetto, originario di Castellana Grotte ma a Padova
per motivi di studio. Classe 1987, forte
già di trascorsi in A/2, il giovane libero
era reduce da un’ottima stagione di B/1 a
Sorrento. Ma dopo l’esordio in maglia
Tmb nella prima giornata di campionato a
Potenza Picena (Monselice sconfitto 1-3),
Bartolomeo è stato costretto a tornare a
casa per motivi familiari. Da qui l’imprevista situazione di emergenza, che in un
primo momento aveva spinto mister
Bergo ad affidarsi al secondo libero Riccardo Pietrogrande (classe 1991). Salvo
poi modificare l’assetto tattico della squadra adattando a libero proprio Cibin e rimpiazzandolo nel ruolo di schiacciatore con
il secondo opposto Nicola Signoretti. Una
soluzione che con Bassano e Cordenons
ha subito dato i frutti sperati. E che, si
spera, potrà traghettare la Tmb verso la
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L’impegno
premia.
La prima
squadra
della
Monselice
Pallavolo
Femminile.
A lato,
il presidente
Gianni
Boetto.
Monselice Pallavolo Femminile
realtà sportiva del padovano
Disputare un campionato di buon livello con la prima squadra e portare le
formazioni giovanili alla fase di qualificazione alle finali provinciali, sono
questi gli obiettivi agonistici della Mpf per questa stagione sportiva.
L
a Monselice Pallavolo Femminile
(Mpf) è ormai un’importante realtà
del panorama sportivo, non solo monselicense, ma padovano. La società, fondata nel
1984 e presieduta da ormai 25 anni da
Gianni Boetto, conta circa 200 atleti, suddivisi in numerosi gruppi. La prima squadra
milita in serie C regionale, mentre le altre
formazioni sono impegnate nei campionati
di terza divisione, under 18, under 16, under
14, under 13 e under 12 (due compagini,
una femminile e l’altra mista). La Mpf
svolge anche attività di minivolley a Monselice, Battaglia Terme e Galzignano e
segue i gruppi scolastici delle scuole Cini e
Valeri. Un impegno enorme, portato avanti
con passione da dirigenti e staff tecnico.
Da quest’anno, la numerosa famiglia
della Monselice Pallavolo Femminile si è
allargata con l’avvio dell’attività nell’ambito del settore giovanile a Galzignano e a
Battaglia, così come previsto dall’accordo
sottoscritto con la dirigenza dell’ex Palla-
dal 1860
volo Battaglia Terme Galzignano, società
fusasi con Due Carrare. “In virtù di questa
convenzione, alla Monselice Pallavolo
Femminile si è aggiunto il Club Euganea –
precisa il presidente della Mpf, Gianni
Boetto – L’intento è di ampliare il più possibile il nostro raggio di azione, collaborando con varie realtà del territorio per
creare qualcosa di positivo per il movimento pallavolistico. Importante è anche il
lavoro che svolgiamo nelle scuole primarie
monselicensi, con le quali cooperiamo,
mettendo a loro disposizione gratuitamente
i nostri tecnici, che svolgono attività di avviamento alla pratica sportiva degli alunni.
Il nostro obiettivo è di avvicinare allo sport
più ragazzini possibile. I numeri sono
confortanti; dai dati che abbiamo i bambini
che fanno attività sportiva stanno aumentando. Collaboriamo con il plesso Guinizzelli, lavorando con 24 classi, per un totale
di oltre 400 alunni”. Il settore giovanile
rappresenta da sempre il fiore all’occhiello
c a r ro z z e r i a
savioli
della Mfp, società che punta molto sui giovani, cercando di farli crescere dal punto di
vista sportivo e umano. Le ragazze dell’under 18, ad esempio, stanno facendo il
doppio campionato, essendo iscritte anche
al torneo di terza divisione. “Questa scelta
è stata fatta allo scopo di far maturare le nostre atlete – commenta il presidente Boetto
– sappiamo che è un grande impegno per
loro, che devono riuscire a conciliare lo studio con lo sport, tuttavia se c’è la passione
riescono a combinare le due cose”.
La prima squadra della Monselice Pallavolo Femminile sta disputando il campionato di serie C regionale. Dopo un inizio altalenante, la formazione, molto rinnovata
rispetto l’anno passato, sta trovando l’amalgama giusta per affrontare un torneo
che appare molto equilibrato. “Se riusciremo a trovare i meccanismi giusti, potremmo toglierci delle belle soddisfazioni
nella seconda parte del campionato –
spiega Boetto – Da quest’anno giochiamo
nel palasport di Battaglia. La squadra è sostenuta dalla nostra tifoseria, ma abbiamo
acquisito anche nuovi tifosi nel comune che
ci ospita, dove ci troviamo bene. Il trasferimento da Monselice a Battaglia non è stato
fatto a cuor leggero, ma è stata una scelta
ormai obbligata. La sensazione che avevamo era di non essere graditi nel palasport
di Monselice, che è stato il nostro campo
per oltre vent’anni, mentre a Battaglia
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