Ma vaccinarsi e` comunque sempre utile
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Ma vaccinarsi e` comunque sempre utile
Copia di 6e228950c1f1108dca69cfaeccee831a Pianeta scienza MARTEDÌ 2 DICEMBRE 2014 IL PICCOLO AL MICROSCOPIO Le “folli avventure” con il Cut in scena oggi alla Sissa Terzo appuntamento con Il Centro Universitario Teatrale di Trieste (Cut) negli spazi della Sissa. Questa volta va in scena il cabaret “Linguaccecongliocchialidaso le”, uno spettacolo di “folli avventure ed evidenti allusioni al contemporaneo”. Lo spettacolo si terrà nell’aula magna Budinich della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanza- ti di Trieste, oggi a partire dalle 18.30. «Ogni volta è sempre uguale a se stesso e tuttavia sempre diverso»: cosi Aldo Vivoda, regista dello spettacolo “Linguaccecongliocchialidaso le”, descrive questo esperimento di cabaret che unisce improvvisazione e “storie finite” (come delle favole). Lo spettacolo, che viene re- plicato con successo dal 2010, vede sul palco una manciata di attori, un direttore artistico, parole danza, musica, varietà di stile e di colori, di gusti e allusioni al passato e al presente. Il pubblico potrà assistere a “esagerazioni concretamente fantastiche”, brevi sketch di cabaret, pezzi musicali, di danza, numeri a due a tre a quattro e ancora di più. «Quello che vogliamo è che il pubblico si rilassi e insieme si diverta, ridendo senza secondi fini» spiega Aldo Vivoda. Il quarto e ultimo appuntamento con la miniserie sarà lo spettacolo per bambini “Storia di una gallina”, previsto per martedì 16 dicembre. La rappresentazione è pubblica e gratuita e non richiede la prenotazione. Ma vaccinarsi è comunque sempre utile di MAURO GIACCA Alcuni ragazzi del Cut Una “app” pensata per i vegetariani “GeniusVeg” è stata realizzata all’interno dell’Innovation Factory dell’Area Science Park di Simona Regina Si chiama GeniusVeg, è la nuova app dedicata ai vegetariani e a chi ha deciso di mettere al bando dalla propria tavola alimenti che contengono ingredienti di origine animale. Gratuita e disponibile sia per iOS che per Android, è il nuovo servizio sviluppato da GeniusChoice, startup nata all’interno di Innovation Factory, l'incubatore d’impresa di Area Science Park di Trieste. I suoi fondatori si definiscono «gli angeli custodi della spesa e della tavola» perché con le loro app consentono di fare acquisti consapevoli in modo veloce, mettendo praticamente a nudo l’etichetta, che è la carta d’identità di un prodotto, da leggere per sapere cosa compriamo e cosa mangiamo. GeniusVeg permette di scegliere i prodotti più adatti alla propria dieta in pochi semplici passi. Offre cinque categorie filtro, corrispondenti ai regimi alimentari di vegani, ovo-vegetariani, latto-vegetariani, ovo-latto-vegetariani e di coloro che mangiano pesce ma non carne. Basta dunque impostare la propria dieta e, quando si è al supermercato, puntare con lo smartphone o il tablet il codice a barre della confezione di un prodotto. Così si scopre se è compatibile GeniusVega è una nuova “app” gratuita che è disponibile sia per ios che per Android con il proprio regime alimentare. Se GeniusVeg individua la presenza di ingredienti indesiderati, fornisce una lista di possibili alternative: altri prodotti della stessa categoria merceologica che rispondono alle esigenze indicate. «Abbiamo messo a punto un nuovo servizio, in collaborazione con esperti nutrizioni- sti e informatici, che permette di evidenziare in modo rapido e gratuito la compatibilità di un prodotto rispetto a particolari restrizioni alimentari» spiega Barbara Codan, 34 anni, tra i fondatori della startup. «Il nostro impegno, infatti, è finalizzato a offrire a tutti i consumatori il potere di scegliere in modo informato quali sono i prodotti alimentari che meglio soddisfano le proprie esigenze, andando incontro quindi ai bisogni di chi soffre di intolleranze o allergie, o dettati da scelte di vita o più semplicemente dai gusti. Sviluppando applicazioni utili perché capaci di indicare la composizione degli alimenti». Il tutto facendo risparmiare tempo. Il primo nato in casa GeniusChoice è GeniusFood, un’app dedicata a chi è costretto a mettere al bando dalla propria tavola diversi alimenti a causa di intolleranze o allergie. Anche in questo caso basta selezionare il proprio profilo - per esempio intollerante al lattosio o allergico agli arachidi - e inquadrare il codice a barre del prodotto per verificare se è la scelta giusta da fare. «Le nostre app, in pratica, sono strumenti per leggere le etichette che non sempre sono facilmente leggibili, per esempio per i caratteri molto piccoli, e non sempre sono comprensibili – conclude Codan -. Per esempio di additivi e conservanti a volte è riportata la formula chimica, a volte il nome commerciale, a volte la sigla e non sempre è facile districarsi tra queste informazioni. Ma non solo, per fare un esempio, chi è intollerante al lattosio non solo non può mangiare latte e suoi derivati, ma dovrebbe evitare anche gli alimenti che contengono naturalmente lattosio, come broccoli e cipolle. Ecco allora che con GeniusFood diventa più facile scegliere la zuppa dal bancone dei surgelati perché una volta impostata la propria intolleranza scova tutti gli ingredienti da evitare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ecco le caratteristiche del simulatore universale Pubblicato lo studio che stabilisce il criterio di base che queste macchine dovranno esibire Secondo molti i computer quantistici avranno una grande importanza nel futuro, ma la ricerca in questo senso, nonostante gli sforzi, è ancora nella sua infanzia. Uno degli ostacoli è capire a quali criteri deve rispondere un dispositivo quantistico per risolvere problemi impossibili per i computer tradizionali. Un team internazionale di ricercatori ha appena pubblicato una ricerca che stabilisce un criterio di base che i simulatori quantistici universali devono avere. «Il computer quantistico può essere un ‘simulatore della Natura globale» spiega Fa- bio Franchini, ricercatore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, «è cioè una macchina in grado di simulare la Natura come quantistica, cosa che i calcolatori tradizionali non riescono a fare». I computer quantistici sono macchine che svolgono operazioni sfruttando i fenomeni della meccanica quantistica, e possono svolgere funzioni diverse da quelle dei computer attuali. Questa scienza è ancora molto giovane e le macchine finora prodotte sono ancora molto limitate. Franchini è primo autore di uno studio ap- pena pubblicato su Physical Review X che stabilisce un criterio di base che questo tipo di macchine dovranno per forza esibire, segnando così la direzione in cui la ricerca in questo campo si dovrà muovere. Lo studio ha utilizzato metodi analitici e numerici. «Quello che abbiamo osservato - spiega Franchini - è che un sistema che non mostri la presenza di “Fermioni di Majorana” non può essere un simulatore quantistico universale». I fermioni di Majorana sono stati ipotizzati da Ettore Majorana in un articolo del 1937 e hanno caratteristiche del tutto Galileo. Koch. Jenner. Pasteur. Marconi. Fleming... Precursori dell’odierna schiera di ricercatori che con impegno strenuo e generoso (e spesso oscuro) profondono ogni giorno scienza, intelletto e fatica imprimendo svolte decisive al vivere civile. Incoraggiare la ricerca significa optare in concreto per il progresso del benessere sociale. La Fondazione lo crede da sempre. particolari: un fermione di Majorana è anche la sua stessa antiparticella:. «Questo vuol dire che se un fermione di Majorana incontra se stesso si annichilisce - continua Franchini -. Negli ultimi anni si è ipotizzato che questi fermioni potrebbero trovarsi in stati della materia utili per la computazione quantistica, e il nostro studio conferma che devono essere presenti, con una certa probabilità legata all’entanglement, nel materiale utilizzato per la macchina». L’entanglement, o “azione a distanza”, è una proprietà dei sistemi quantistici per cui 29 un’azione compiuta su una parte del sistema ha un effetto su un'altra parte dello stesso sistema, anche se questo è stato spezzato in due e le due parti vengono portate lontanissime. «L’entanglement è un fenomeno fondamentale nei computer quantistici» spiega Franchini. «Il nostro studio aiuta a capire su quali tipi di macchina la ricerca deve focalizzarsi per costruire questo simulatore universale. Fino a ora infatti in mancanza di criteri si è andati avanti un po’ alla cieca, con un grande dispendio di tempo e risorse». QUESTA PAGINA È REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON D iciamo la verità: la comunicazione giornalistica di questi giorni sul vaccino antinfluenzale non sempre è stata di chiarezza cristallina. Per comprendere meglio, ecco le risposte a domande frequenti. A cosa serve il vaccino antinfluenzale? Stimola il sistema immunitario a prevenire l'infezione da parte del virus dell'influenza, che da solo in Italia causa 8000 vittime ogni anno. La risposta immunitaria è diretta principalmente contro due proteine di superficie del virus, l'emoagglutinina e la neuroaminidasi, e alcuni fattori all'interno delle particelle virali. La vaccinazione deve essere ripetuta ogni anno perché la struttura di queste proteine varia di continuo. A ogni campagna vaccinale, l'Oms indica quali sono i ceppi (3 o 4) più frequenti. Che tipi di vaccini sono disponibili? In Italia sono autorizzati più di una decina di vaccini. La tipologia classica è costituita da particelle virali, corrispondenti ai ceppi indicati dall'Oms, propagate in uova fertilizzate di gallina, purificate, inattivate per via chimica e poi disgregate. Sei vaccini sono invece costituiti dalle due proteine di superficie del virus (vaccini a subunità). Quest' anno sono stati anche autorizzati due nuovi vaccini, uno a subunità ma ottenuto in cellule di mammifero e l'altro costituito da un virus infettivo ma attenuato. Cos'è il Fluad? È uno dei vaccini a subunità, che contiene anche un adiuvante, MF59C.1. È in commercio da circa 10 anni e più di 65 milioni di dosi sono state distribuite in tutto il mondo, senza effetti avversi. Cosa sono gli adiuvanti? Sostanze chimiche che potenziano, per via non specifica, l'efficacia dell'immunizzazione. MF59C.1 è costituito da un' emulsione acquosa di squalene, un grasso precursore del colesterolo, prodotto anche dalle cellule umane. L'impiego di vaccini con MF59C.1 è stato autorizzato dall'Unione Europea dal ’97; in Italia, è autorizzato per i soggetti di 64 anni o più. Che reazioni avverse può causare il vaccino? Solitamente minori per i vaccini inattivati: dolenzia e infiammazione locale, talvolta febbre, dolori muscolari e mal di testa che cessano rapidamente; raramente, reazioni allergiche alle componenti del vaccino. Le morti riportate possono essere dovute alla vaccinazione? È il fulcro della questione. Difficilmente al disegno del vaccino in sé, ma potenzialmente a un difetto di produzione di uno specifico lotto (ad esempio, contaminazioni chimiche o da parte di altri virus o batteri). La connessione potrebbe essere però totalmente casuale, visto che ogni giorno in Italia muoiono circa 1600 anziani, di cui il 50% è vaccinato.