Felci e piante affini in Liguria e in Italia
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Felci e piante affini in Liguria e in Italia
Impaginato Felci OK 20/04/2004 13. 09:06 Pagina 106 H ymenophyllaceae Piante con rizomi lunghi, radicanti, ramificati e superficiali. Fronde sparse; lamina traslucida, glaucescente, con un solo strato di cellule; sporangi più o meno raccolti in sori disposti su piccole appendici della lamina entro indusi cilindroidi o bivalvi. 1. Vandenboschia Vandenboschia speciosa (Willd.) G. Kunkel FELCETTA ATLANTICA Caratteri Rizoma robusto, bruno, paleaceo, di 3 mm di diametro. Fronde lunghe fino a 40 cm, più o meno pendule. Lamina ovale o triangolare, 3-4 volte pennata, con pinne pressoché simmetriche e divisioni ultime non denticolate. Indusio con cellule provviste di clorofilla, bialato, cilindroide, allungato, nettamente superato dall’asse degli sporangi. Sporificazione I-XII. Altezza 7-40 cm. Distribuzione generale Macaronesia, Europa Occidentale. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Tetraploide (2n=144). Ecologia Rocce molto umide e ombrose, stillicidi, cascatelle, su arenaria e verrucano, tra 165 e 275 m. 106 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 107 Distribuzione italiana Alpi Apuane nella Valle del Serra, presso Seravezza: RR. Distribuzione regionale Per il solo gametofito (v. nota), tre stazioni nella Liguria orientale: lungo il Vara nei pressi di Piana Battolla, ad un’altitudine di 100 m, e in due ruscelletti sopra Bocca di Magra, a 30-40 m (SP). Il substrato è costituito da arenaria nel primo caso e da verrucano nel secondo. lità che i gametofiti producano anteridi e archegoni, quindi eventuali sporofiti, con il ristabilimento della normale alternanza delle generazioni. Il gametofito penetra nel continente fino in Germania e nella Repubblica Ceca. In Italia, oltre che sulle Apuane, è noto per il Monte Pisano e per le tre stazioni citate della Liguria Orientale. Nota Il gametofito ha la singolare capacità di vivere a lungo, anche indipendentemente dallo sporofito, talvolta a distanze enormi e in condizioni climatiche relativamente severe: in effetti ha una struttura filamentosa fortemente ramificata che produce gemme, le quali, staccandosi, danno origine a nuovi filamenti e quindi a nuovi individui. Il fenomeno rappresenta l’unica forma di moltiplicazione per le varie popolazioni di questa generazione, che sopravvivono in siti ombrosi e riparati di territori a clima fresco-umido. Quanto più gli insediamenti si localizzano in ambienti maggiormente idonei, tanto più aumenta la possibi- 107 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 14. Pagina 108 H ypolepidaceae Piante con rizoma lungo, bruno, sotterraneo; fronde sparse, da pelose a glabrescenti, molto suddivise; pseudoindusio e indusio presenti. 1. Pteridium Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum FELCE AQUILINA Caratteri Stipite peloso al piede, lungo più o meno come la lamina, che è triangolare, coriacea, 3-4 volte divisa, eretto-patente, non svernante, di solito sterile. Pinne ovate o triangolari, spesso disposte sul piano orizzontale. Divisioni ultime piuttosto strette, un po’ falcate, ottuse. Pseudoindusio col bordo cigliato. Altezza 4-40 dm. Sporificazione V-IX. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Tetraploide (2n=104). 108 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 109 Ecologia Boschi radi, brughiere, poggi erbosi, campi incolti, su substrato acido ma anche a roccia madre calcarea, tra 0 e 2100 m. Distribuzione generale In tutti i continenti. Distribuzione italiana In tutto il territorio da CC a C. Distribuzione regionale In tutto il territorio da CC a C. Nota Pianta molto competitiva, possiede un rizoma profondo (a cui, in caso d’incendio, le fiamme non arrecano danno), un’attiva produzione di gemme da questo rizoma, una notevole valenza ecologica, potendo diventare molto invasiva e rappresentare un vero flagello nelle aree spesso incendiate: tende a sostituire su vastissime superfici le foreste equatoriali e tropicali incendiate dagli uomini. Per di più gli incendi, riducendo drasticamente la presenza di altre specie, favoriscono la produzione di nuovi gametofiti a partire dalle spore. A proposito di P. aquilinum, due problemi importanti, riguardanti la salute umana, meritano di essere ricordati. In primo luogo le popolazioni di Pteridium possono ospitare grandi quantità di zecche, la cui puntura può trasmettere all’uomo un batterio responsabile di dolori articolari conosciuti sotto il nome di “malattia di Lyme” o “artrite di Lyme”. Secondariamente la specie è responsabile della genesi di carcinomi dell’apparato digerente nei ruminanti domestici ai quali sia stata data tritata e mescolata al foraggio normale; nell’uomo può provocare carcinomi dell’apparato urinario, in particolare della vescica, e, in subordine, dell’esofago e dello stomaco, presso quei popoli in cui i giovani germogli sono impiegati nell’alimentazione, in particolare in Giappone. L’azione cancerogena, dimostrata pure su animali di laboratorio, potrebbe verificarsi anche attraverso l’inalazione di spore, per fortuna di rado prodotte in grande quantità in natura. 109 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 110 Asplenium x sleepiae (v. pag. 228). 110 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 15. Pagina 111 P olypodiaceae Rizoma robusto, strisciante. Fronde sparse, normalmente pennate, con piede dello stipite articolato. Sori allineati su due file ai lati del nervo principale della pinna; indusio mancante. Famiglia subcosmopolita, rappresentata, con un numero di specie particolarmente grande, nei paesi tropicali. Circa 600 specie nel mondo, e solamente 3 in Europa. Un solo genere indigeno in Europa: Polypodium. 1. Polypodium 1. Lamina da largamente triangolare ad ovata, con pinne apicali bruscamente decrescenti; pianta termofila….……………………............................................................…...… 1. P. cambricum . Lamina da lineare a strettamente ovata, con pinne apicali non o poco bruscamente decrescenti; piante non o meno termofile….......................................................................………........... 2 2. Lamina da strettamente ovata ad ovato-lanceolata, con pinne apicali gradatamente decrescenti; sporangi di rado con anulus a più di 10 cellule; perisporio, nel secco, fino a 93 mµ.................... ……………………....................................................................................... 2. P. interjectum . Lamina lineare-oblunga, con pinne apicali un po’ bruscamente decrescenti; sporangi con anulus anche a più di 15 cellule, a parete ispessita; perisporio, nel secco, fino a 75 mµ......................... ..………….…………………….......................................................................….. 3. P. vulgare 111 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 112 Polypodium cambricum L. POLIPODIO MERIDIONALE Caratteri Rizoma robusto, strisciante, con palee lunghe fino a 16 mm, lineari-lanceolate. Fronde sparse, con piede dello stipite paleaceo e articolato. Lamina triangolare-ovata o largamente deltoidea, con pinne più spesso acute e non di rado seghettato-lobate, le apicali bruscamente decrescenti. Sori con parafisi. Cellule dell’anulus fino ad 11. Perisporio, nel secco, fino a 84 mµ. Altezza 1-7 dm. Sporificazione XII-V. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=74). Ecologia Rupi, muri, corteccia di alberi, tra 0 e 1000 m. Distribuzione generale Europa atlantica, bacino del Mediterraneo, coste del Mar Nero. 112 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 113 Distribuzione italiana Zone calde della Liguria, Penisola, Sicilia, Sardegna e isole minori: da CC a C. A nord del Po: R e concentrato nel Triestino e nelle vallate prealpine e alpine a clima più mite. Distribuzione regionale Frequente lungo tutta la costa ligure e nell’immediato entroterra del versante marittimo. Sul versante padano raro e localizzato in ambienti aridi e caldi. pinne pinnulate, che, comunque, non paiono corrispondere morfologicamente alle piante del Galles le quali, è bene ribadirlo, restano sempre incapaci di produrre strutture sporigene. Fronde più o meno pinnulate si osservano a volte in P. interjectum ed eccezionalmente in P. vulgare. Nota P. cambricum è il binomio adottato da Linneo nel 1753 per piante sterili, con pinne riccamente pinnulate, osservate nel Galles e risultate diploidi in seguito ad un recente conteggio cromosomico (Gibby, 1985). Questo dato ha rafforzato la convinzione di quanti ritenevano la popolazione a fronde molto suddivise conspecifica con le piante a fronde semplicemente pennate e conosciute come P. australe. Per ragioni di priorità viene riconosciuto valido il nome specifico “cambricum” per entrambe le forme. Tuttavia qua e là s’incontrano, insieme agli altri, individui fertili e con 113 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 114 Polypodium interjectum Shivas POLIPODIO SOTTILE Caratteri Rizoma con palee lunghe fino a 10 mm, ovato-lanceolate. Lamina un po’ più lunga dello stipite, da ovata a ovato-lanceolata, con pinne acute od ottuse, a margini interi o un po’ crenato-lo- bulati, le apicali più spesso gradatamente decrescenti. Cellule dell’anulus fino ad 11. Sori senza parafisi. Altezza 10-70 cm. 114 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 115 Sporificazione I-VI. Distribuzione regionale Frequente in quasi tutta la regione, generalmente in luoghi umidi e ombrosi. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Alloesaploide (2n=222). Ecologia Rupi, muri, cortecce di alberi, tra 50 e 1300 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa, Asia occidentale. Distribuzione italiana Triestino, Prealpi, Appennini, Sicilia, Sardegna: da C a R. Nota P. interjectum deriva, per raddoppiamento cromosomico, da P. x font-queri Rothm., ibrido tra P. cambricum e P. vulgare. La specie, pur nella gamma di variabilità all’interno del genere, mostra una morfologia intermedia tra i due genitori; analogamente per quanto riguarda l’ecologia. 115 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 116 Polypodium vulgare L. POLIPODIO COMUNE Caratteri Rizoma provvisto di palee lunghe fino a 6 mm, ovate. Lamina generalmente assai più lunga dello stipite, lineare-oblunga, di rado lanceolata, con pinne a margini interi, le apicali un po’ bruscamente decrescenti. Sori senza parafisi. Anulus formato anche da più di 15 cellule. Altezza 1-5 dm. Sporificazione V-X. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Allotetraploide (2n=148). 116 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 117 Ecologia Rupi, muri, cortecce di alberi, tra 100 e 2600 m. Distribuzione generale Emisfero boreale in Europa e Asia; Madeira, Marocco e, forse, Africa Meridionale; naturalizzato in Nuova Zelanda. Distribuzione italiana Alpi, Appennino Settentrionale: C. Pianura Padana: da R a RR. Procedendo verso sud: R e reperibile ad altitudini via via maggiori. Distribuzione regionale Zone interne di tutta la regione, frequente dalla fascia submontana ad oltre il limite degli alberi. Raro e localizzato nella fascia collinare, in ambienti freschi ed umidi. 117 Impaginato Felci OK 20/04/2004 09:06 Pagina 118 Asplenium x bouharmontii (v. pag. 229). 118