Casere Le Mandre
Transcript
Casere Le Mandre
Somari Dolomiti -Agordino Team Casere Le Mandre (1850 m) Area – Località: S. Tomaso Agordino – Costoia (1276 m) Valutazione: ►►► Cartografia: Tabacco 015 – Marmolada Pelmo Civetta Acqua: Su ruscello a 15’ dalle casere. Riscaldamento: Cucina economica a legna - caminetto Accesso: Da Costoia (1276 m) s. 623 poi tracce 1.20’ Posti letto: 6 + 2 Apertura: Sempre aperto come bivacco Aggiornamento: Maggio 2012 Due piccole casere poco conosciute ma molto accoglienti situate in un radura nel mezzo di un bel bosco di abeti e larici alle pendici del Sasso Bianco. Dal belvedere poco distante è possibile avere una bella visuale sulla parete nord-ovest del Civetta. Casere Le Mandre ACCESSO Da San Tomaso Agordino si sale per strada asfaltata fino alla frazione Costoia (1276 m) dove si parcheggia l’auto (1850 m – 1.20’). Si segue il segnavia 623 fino ad incontrare il cartello in legno con indicazione sentiero le mandre, da qui si prende un’evidente traccia sulla destra senza segnavia CAI ma indicato come traccia sulla cartina fino ad arrivare alle casere (1850 m – 1.20’). DESCRIZIONE Casere le Mandre sono due piccole baite che sorgono in una radura all’interno di un bel bosco di abeti e larici entrambe aperte come bivacco. La più grande delle due porta vicino all’ingresso una tabella con scritto “Baita giovani marmotte”, è una costruzione spartana costruita interamente in legno su due piani, con tetto in lamiera. L’interno è arredato in modo semplice e artigianale ma comunque gradevole. Nel piano inferiore si trovano un fogher per riscaldare l’ambiente, un tavolo con delle panche e un vecchio divano; una scala interna permette di accedere al piano superiore dove si trova solo una stufa a legna, un pianale in legno ospiterà chi deciderà di passare qui la notte. Annessa a questa casera c’è una piccola legnaia con buona scorta di legna e qualche attrezzo di lavoro. L’altra baita più piccola è costruita sempre interamente in legno con tetto in lamiera. In un'unica stanza, arredata anch’essa in modo semplice ed artigianale, sono presenti un letto a castello, un tavolo con alcune sedie, un lavandino (senza rubinetto) ed una cucina economica a legna. Entrambe le casere sono dotate di finestre con scuri e ben isolate, possono ospitare sei persone la più grande due la piccola. Nelle immediate vicinanze delle baite non è possibile reperire acqua, si deve procedere per 15’ lungo la traccia in direzione rifugio Sasso Bianco per rifornirsi su un ruscello. Nelle casere è disponibile una tanica per fare scorta di acqua. Nel bosco circostante è possibile rifornirsi di legna. COLLEGAMENTI Al rifugio Sasso Bianco (1840 m – 20’) proseguendo lungo la traccia di sentiero. A Pecol (1104 m) passando per il rifugio Sasso Bianco e poi per strada bianca. Note Consigliata la salita al piccolo belvedere nelle vicinanze delle casere a quota 1885 m, bel panorama sulla parete nord-ovest del Civetta. Continuando lungo la traccia di sentiero è possibile raggiungere il rifigio Sasso Bianco, da questo mediante sentiero CAI prima e strada bianca poi si può scendere verso Pecol; poco prima del paese un’indicazione per Costoia permette di prendere un’evidente traccia che, rimanendo in quota, ci consene di tornare al punto di partenza dell’escursione percorrendo un bel giro ad anello (3.30’). FOTO Baita “Giovani Marmotte” Il tavolo con le panche Il fogher Il divano La stufa al piano superiore Il tavolato in legno nel quale si dorme al piano superiore La legnaia annessa alla casera La seconda baita più piccola. Cucina economica e lavandino Il divano I due posti letto Vista esterna della piccola baita