Il fisco è come un`ombra che incombe sui residenti
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Il fisco è come un`ombra che incombe sui residenti
FTSE MIB ultime due settimane dow jones ultime due settimane nasdaq ultime due settimane cac ultime due settimanemane Smi ultime due settimane 17 GDP centro studi bancari GIORNALEdelPOPOLO MARTEDÌ 21 OTTOBRE 2014 Segreto bancario in evoluzione per i contribuenti Il fisco è come un’ombra che incombe sui residenti Se saranno sottratti oltre 200 o 300mila franchi, saremo nel delitto fiscale qualificato, con reato preliminare al riciclaggio e con obbligo di denuncia da parte degli intermediari... di corrado bianchi porro Il fisco è un’ombra attaccata a noi, ha detto Paolo Bernasconi aprendo il convegno che si è svolto la scorsa settimana a Vezia sul “Segreto bancario e fisco svizzero”. Infatti ci segue tutta la vita (e pure oltre, per questioni di eredità). Quanto al segreto bancario, è in via di esaurimento a livello internazionale con lo scambio automatico d’informazioni forse dal 2017, ma già oggi attraverso l’articolo 11 è stata un po’ contrabbandata una strategia in base ai «rischi legali e reputazionali». E la FINMA spinge e già sta promuovendo in modo molto veemente una strategia di conformità fiscale dei contribuenti esteri ma pure svizzeri. Pian piano questa onda di «regolarizzazione, conformità o repressione» fiscale lambisce anche il nostro Paese, ha commentato Paolo Bernasconi. Il convegno che ha raccolto a Vezia molti partecipanti ha visto la partecipazione di Robert Waldburger, professore a San Gallo, Simona Genini, responsabile del servizio giuridico della divisione delle contribuzioni a Bellinzona, Franco Polloni, direttore generale del Private Banking CH della BSI e Paolo Bernasconi, responsabile dell’area di diritto bancario e finanziario a Vezia. L’auto-riciclaggio? Il Gafi, ha ricordato Franco Polloni, è un ente sovranazionale che si è occupato di terrorismo e lotta alla corruzione, ma a partire dal 2009, con l’OCSE, ha convenuto su alcuni temi di trasparenza fiscale. I reati fiscali sono considerati a monte del riciclaggio e devono essere toccati dalle legislazioni penali. In Svizzera, negli ultimi 24 anni non ci sono state grosse discussioni nel diritto fiscale penale (il tema è stato trattato da Simona Genini). Nelle raccomandazioni del Gafi del febbraio 2012 nei crimini da considerare, vi sono i «tax crime». In Svizzera c’è grossa complessità a livello di dirit- Paolo Bernasconi, Simona Genini e Franco Polloni relatori al Convegno di Vezia. to fiscale penale. C’è l’imposta federale diretta che parla di frode fiscale e il diritto fiscale amministrativo che contiene il concetto di inganno con astuzia (documenti falsi e ingannare per ottenere vantaggi). Il risultato in termini di pena è di- Mese di settembre Meno verso con la distinzione tra delitto e crimine. Non c’è uniformità di trattamento tra Cantoni, ha rilevato Polloni. C’è un progetto di legge per armonizzare queste situazioni. C’è l’avanprogetto del Consiglio federale per implementare le rego- lamentazioni Gafi. La proposta del Consiglio federale è stata di cambiamento paradigmatico introducendo il concetto di crimine fiscale per le imposte dirette portando la pena a 5 anni con 600.000 franchi di sottrazione a livello di sostanza. Ma, attraverso una piccola norma, si rovesciava il diritto fiscale penale. Così il Consiglio nazionale è ritornato alle norme attuali e il delitto fiscale qualificato come delitto preliminare al riciclaggio è con imposta sottratta di 200.000 fr. Il Consiglio degli Stati recepisce le raccomandazioni Gafi ma aumenta l’importo sottratto a 300.000 fr. Vedremo se ci si accorderà, con il Gafi, convitato di pietra, che vigila. Poi è ora in consultazione la Legge federale sugli istituti finanziari (LIFin), una legge pericolosa. L’operatore bancario dovrebbe capire se il cliente ha valori che «non sono o non saranno (!) dichiarati». Poi si dice che l’istituto può rinunciare all’esame del rispetto dell’obbligo fiscale se il cliente è imponibile in uno Stato con cui la Svizzera ha concluso un accordo sullo scambio automatico. In pratica l’operatore bancario, dice Polloni, deve occuparsi solo di clientela Svizzera. E coi delitti fiscali qualificati scatta l’obbligo degli intermediari di denuncia. azioni, ma più obbligazioni e “strategici” Fondi d’investimento in Svizzera con patrimoni per 829 miliardi I patrimoni totali dei Fondi d’investimento distribuiti in Svizzera sono arrivati a quota 829,2 miliardi nel mese di settembre, con un aumento dello 0,6% (vale a dire circa 5 miliardi) rispetto al mese precedente. I Fondi obbligazionari sono quelli che hanno riscontrato il maggior successo nel mese di settembre, davanti ai Fondi strategici. Tutte le altre categorie hanno invece registrato disinvestimenti nel mese in rassegna, con un’uscita netta di 901,9 milioni, indica la Swiss Fund & Asset Management Association (SFAMA) in un comunicato che è stato diffuso ieri. In settembre l’uscita maggiore è stata registrata dai fondi azionari, con un calo di 1,7 miliardi. I Fondi obbligazionari invece hanno registrato un incremento di 1,4 miliardi di franchi e i I più importanti distributori in Svizzera di fondi sono UBS (25,04%), CS (15,01%), Pictet (5,98%), Swisscanto (5.10%), Zürcher KtB (4,80%), BlackRock (4.68%), GAM (3,9%) Lombard (2.26%), JP Morgan (1.53%). Fondi strategici un saldo positivo di 575 milioni di franchi. Al top dei dieci più importanti distributori di fondi, troviamo UBS, con una quota di mercato pari al 25%. Al 2° gradino del podio troviamo il Credit Suisse con il 15%. Al 3° si situa Pictet (6%) che precede Swisscanto (5,1%) la Banca Cantonale di Zurigo col 4,8%, BlackRock col 4,7%, Swiss & Global Asset Management (3,1%), Lombard Odier (2,3%), JP Morgan 1,5%. economando di gianfranco fabi Così l’economia del web aiuta la condivisione e il dono C’è un aspetto della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo in questo inizio di terzo millennio che promette di portare importanti novità anche all’interno delle visioni classiche dell’economia: questo aspetto è la crescita significativa delle nuove esperienze in quella che gli esperti chiamano “sharing economy” e che può essere tradotta molto semplicemente in economia della condivisione. Partiamo dal fatto che il principio fondamentale del liberismo e dell’economia di mercato è la proprietà privata: i bisogni delle persone sono essenzialmente soddisfatti attraverso l’acquisto esclusivo di beni, dalle case alle automobili, dai vestiti agli apparecchi domestici. A fianco della proprietà privata si sono peraltro giustamente sviluppate anche le proprietà pubbliche sia per i servizi di interesse generale (come scuola, sanità, trasporti) per un utilizzo che può essere sia individuale, quasi mai comunque esclusivo, che collettivo. Ma si sta diffondendo anche una terza via che nelle sue origini non è per nulla nuova, ma che sta avendo una forte crescita proprio grazie alle relazioni possibili con i nuovi strumenti di elaborazione dati e di comunicazione. Si tratta dell’uso individuale, limitato al tempo strettamente utile, di beni la cui proprietà può essere sia pubblica che privata. L’esempio più evidente è il bike sharing, il prendere a prestito una bicicletta unicamente per il tempo necessario a trasferirsi da un punto all’altro della città. È già una realtà a Lugano come in più di venti altre città svizzere. Con la stessa formula si sta diffondendo, soprattutto nelle metropoli, il car sharing. A Milano, seguendo l’esempio di Parigi o a Londra, vi sono già tre società che offrono le loro vetture per chi deve spostarsi da un punto all’altro. Con un costo in media di un quarto di euro al minuto si può prendere un’automobile dove l’ha lasciata un precedente utente (e la si individua grazie ad un’applicazione sul telefonino o sul tablet) e la si lascia dove è più comodo. Ma i nuovi strumenti permettono la condivisione di beni del tutto personali. Stanno crescendo in maniera esponenziale i portali web che mettono in contatto persone in cerca di un alloggio con chi può mettere a disposizione una stanza della propria abitazione o magari la propria casa di vacanza. E si può trovare l’offerta di un abito per una serata di gala, un lettino per bambini, una macchina fotografica professionale se abbiamo bisogno di usare questi beni solo per pochi giorni. Il tutto in una logica di lotta agli sprechi, di attenzione all’impatto ambientale, di ricerca della sostenibilità nei nostri comportamenti economici e sociali. Peraltro non solo a pagamento. Il web facilita anche l’economia del dono come nel caso dell’offerta di giocattoli usati, ma in buono stato, che restano inutilizzati quando i bambini crescono. Oppure degli abiti o di strumenti di lavoro che possono essere utili ad altri. Ma la gratuità vale anche e forse soprattutto per i beni relazionali come l’amicizia, la vicinanza, la comprensione: tutti elementi che fanno parte della grande tradizione cristiana e che le nuove tecnologie possono, se prese nel verso giusto, aiutare e sviluppare. azioni svizzere Indici SMI ULTIME 52 SETT ULTIMOPREC MIN MAX % ABB N Actelion N Adecco N Alpha Pet N Alpiq Holding Baloise N Cie. F. Richemont CS Group N Geberit N Givaudan N Holcim N Julius Bär I Lonza Group N Nestle N New Value Nobel Biocare N Novartis N Roche GS SE Sopracenerina SGS N Swatch Group I Swatch Group N Swiss Life N Swiss Reinsur N Swisscom N Syngenta N Transocean N UBS AG N Zurich F.S. N 19.39 19.418.56 24.8-17.4 102.4 102 63115.5 35.8 60.7560.9556.679.8-13.9 0.1 0.080.080.21-44.4 98.1 98.1 84130.6-19.9 113.7 114.8101.6125.3 0.0 77.05 77.372.6595.05-13.2 24.44 24.2623.1230.54-10.3 300.5 297.2234.5318.9 11.0 1488 14941170156716.7 63.85 63.85 59.586.05 -4.3 38.81 39.1235.6745.91 -9.4 106.9 106 72.7118.6 26.3 66.8 66.2561.6572.25 2.2 1.77 1.89 1.52.84-2.2 16.9 16.911.8518.45 21.5 82.8 82.266.990.616.2 268.6 267.7231.2285.5 7.7 149 149130.2187.3 -0.6 1887 189118022260 -8.0 438.2 438.5417.1606.5-25.6 79.15 7975.35 108-21.1 208.8 208.5171.9234.6 12.7 71.55 71.769.2582.17-12.7 519 515.543855710.2 291 289273.2 373-18.0 27.14 28.5926.3951.25-37.5 15.09 15.0513.95 19.3-10.8 272.5 271.9234.9287.4 5.4 cambi interbancari EUR/CHF (euro-franco) EUR/USD (euro-dollaro) EUR/JPY (euro-yen) EUR/GBP (euro-sterlina) CHF/EUR (franco-euro) USD/CHF (dollaro-franco) GBP/CHF (sterlina-franco) JPY/CHF (100yen-franco) 1.20631.2071-0.0 1.27841.2775 0.0 136.62136.45 0.1 0.79220.7925-0.0 0.82870.8279 0.0 0.94360.9456-0.2 1.5231.5229 0.0 0.88280.8846-0.2 oro e argento (oncia) 1 oncia = 31,1035 gr. Oro1237.25 Argento17.13 business class ABB assieme a VESTAS Elettrificano i Comuni africani Il gruppo elettrotecnico elvetico ABB e Vestas, azienda danese che fabbrica turbine eoliche, hanno firmato un accordo di partenariato che ha come obiettivo l’elettrificazione di Comuni rurali africani che attualmente non dispongono di corrente o che hanno un’infrastruttura limitata. Le pale eoliche di Vestas e le tecnologie di stabilizzazione della rete di ABB saranno combinate per creare delle micro-reti in zone discoste, indica ABB in un comunicato. L’impegno del gruppo svizzero, di cui non vengono rivelati i contorni finanziari, si inserisce nell’ambito del programma di sviluppo “Wind for Prosperity”. L’iniziativa si concentra attualmente su zone rurali del Kenia: quali potenziali siti di intervento sono stati individuati 13 Comuni con in totale 200.000 abitanti. Il progetto si sta però estendendo anche ad altre regioni africane: nei prossimi anni dovrebbero essere installati impianti in 100 Comuni. LUGANO fund forum Novembre: Trichet al Palacongressi È l’Asset Management il protagonista del LUGANO FUND FORUM (LFF) che si tiene lunedì 24 novembre e martedì 25 novembre al “Palazzo dei Congressi” organizzato dalla ticinese “The Lantern” Research e con partner internazionali d’eccezione, tra cui Aberdeen – Blackrock - Credit Suisse - Raiffeisen Capital Management - UBS. Il LUGANO FUND FORUM, giunto alla sua quarta edizione, conta quest’anno come “Special Guest Speaker” Jean-Claude Trichet, già Presidente della BCE e attuale Presidente del Gruppo dei Trenta di Washington, della Commissione Trilaterale e di altri consessi prestigiosi. Parlerà delle prospettive macroeconomiche della situazione europea e parteciperà a un panel sul sistema euro con Anja Hochberg (CIO Switzerland and Europe – Credit Suisse), Gregor Hirt (CIO Europe and Switzerland – UBS), Peter A. Schlagbauer (Senior Fund Manager – Raiffeisen Capital Management), Edwin Gutierrez (Senior Investment Manager – Aberdeen AM) con moderatore Dominick Salvatore, consulente per il Fondo Monetario Internazionale. Fra i temi trattati nel corso dei due giorni, avrà un ruolo centrale la sessione curata dalla SFAMA (la potente Associazione Svizzera per i Fondi e l’Asset Management) sull’analisi delle recenti evoluzioni normative del settore in Svizzera. Quest’anno l’evento si arricchisce di alcune new entry di lusso (Aviva Investors - Bancastato - Boost ETP - Carmignac GAM - IG Markets - ING Investment Management - Morgan Stanley - Royal Bank of Canada – Swissquote…).