REGOLE E LIMITI: nutrimento per la crescita di bambini e
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REGOLE E LIMITI: nutrimento per la crescita di bambini e
REGOLE E LIMITI: nutrimento per la crescita di bambini e adolescenti nel mondo che cambia Mara Frare - Psicologa Consultorio Familiare Cinzia Lusa - Educatrice Servizio Dipendenze PREMESSA Non è possibile fornire un vademecum o una ricetta per l'educazione dei figli perchè sarebbe qualcosa di assoluto e che tenderebbe a omologare, non considerando le differenze individuali dei bambini e dei genitori stessi Riflessione quindi su quelle che possono rappresentare delle linee guida che possano fungere da riferimento a seconda delle caratteristiche del bambino/ragazzo. PORTO SICURO da cui partire per affacciarsi al mondo esterno e al quale ritornare per trovare nutrimento fisico ed emotivo, per essere confortati se tristi, rassicurati se spaventati. DIAMOCI UNA REGOLA...TA AI GENITORI È RICHIESTO QUOTIDIANAMENTE DI: DARE DELLE REGOLE METTERE DEI FRENI AL COMPORTAMENTO DEI FIGLI GESTIRE REAZIONI E PROTESTE Nuovo modello familiare: “LA FAMIGLIA DEGLI AFFETTI” caratteristica dei nostri tempi garantisce una maggiore cura della vita emotivo – affettiva ed una maggiore attenzione ai bisogni del bambino in contrapposizione al modello della “FAMIGLIA DELLE REGOLE” centrata sul dovere e sulle regole più diffusa nelle epoche passate. FAMIGLIA DEGLI AFFETTI Spesso domina di più la preoccupazione di farsi amare che non quella di educare, di conseguenza... il genitore si pone come “amico” nei confronti del figlio rinunciando ad essere un adulto di riferimento. FAMIGLIA DEGLI AFFETTI Altre volte è difficile per i genitori sopportare il malessere di dare qualche piccola frustrazione ai figli, presi dall'ansia di evitare loro ogni genere di conflitto o di sofferenza Tale atteggiamento non aiuta i bambini a crescere, non permettendo loro l'uscita dall'onnipotenza dei desideri infantili. DA CHE ETÀ BISOGNA COMINCIARE A DARE REGOLE? REGOLE E BISOGNI DEI BAMBINI 1 – 0/6 MESI – STADIO DELL'ESISTERE bisogno del neonato: nutrimento e accudimento “compiti” dei genitori: rispondere alle richieste del neonato, favorendo l'auto-regolazione e l'autostima (piango – ho un impatto) 2 – 6/18 MESI – STADIO DELL'ESPLORAZIONE bisogno del bambino: esplorare se stessi e il mondo “compiti” dei genitori: permettere l'esplorazione rendendo l'ambiente sicuro e dare dei “no” protettivi al bambino REGOLE E BISOGNI DEI BAMBINI 3- 18 MESI/3 ANNI STADIO DELLA PRIMA SEPARAZIONE bisogno del bambino: “nascita psicologica” (Margaret Mahler), costruire un senso di identità indipendente, “terrible 2” “compito” del genitore: dare regole in modo chiaro, specifico, positivo e amorevole. Necessità di routine stabili e prevedibili, di limiti. REGOLE E BISOGNI DEI BAMBINI 4- 3/6 ANNI STADIO DELLA SOCIALIZZAZIONE E IMMAGINAZIONE bisogno del bambino: sperimentarsi con i pari (“venire a compromessi”), scoperta della propria identità sessuale, stimolare immaginazione (es. amico immaginario, lavoro) “compito” del genitore: aiutare a distinguere realtà dalla fantasia senza svalutare, rispondere alle sue curiosità, favorire occasioni di confronto con i pari, mettere paletti REGOLE E BISOGNI DEI BAMBINI 5. 6/12 ANNI – STADIO DELL'ATTIVITÀ CREATIVA, DELLA COSTRUZIONE E DELLA COMPETENZA bisogno del bambino: estendere il proprio repertorio di abilità e conoscenze, scoprire il mondo “fuori dalla famiglia” “compito” del genitore: prevedere per il bambino regole, ma anche conseguenze alle trasgressioni (premi vs punizioni). Puntare su alcuni punti ritenuti più importanti, lasciar correre su altri, le regole devono essere proporzionate alle capacità evolutive dei figli. Confrontarsi e collaborare con le insegnanti, senza assumere posizioni eccessivamente difensive. REGOLE E BISOGNI DEI BAMBINI 6- 13/19 ANNI STADIO DELL'ADOLESCENZA bisogno dell'adolescente: individuarsi (“chi sono io?”) separandosi dalle figure genitoriali (“non voglio essere come te”), ribellandosi e prendendo le distanze (metafora porto sicuro) “compito” del genitore: contenere in modo fermo e autorevole, gestire l'impopolarità, ricavarsi spazi personali e di coppia per ricaricare le energie, necessarie alle battaglie quotidiane INDICAZIONI UTILI A TUTTE LE ETA' LE REGOLE DEVONO ESSERE PROPORZIONATE ALL'ETA' Si devono sempre considerare le effettive capacità del bambino di tollerare la frustrazione e di rispettare le richieste esterne. LE REGOLE DEVONO ESSERE CHIARE, SPECIFICHE, POSITIVE Devono essere semplici, esplicite, concrete e facilmente accessibili al bambino, mai troppo vaghe e generiche. COSA SUCCEDE AI BAMBINI QUANDO NON SI DANNO REGOLE? QUANDO UN GENITORE METTE UN LIMITE, IL BAMBINO: IMPARA A CONFRONTARSI CON LA REALTÀ IMPARA A TOLLERARE LA FRUSTRAZIONE È STIMOLATO A SVILUPPARE NUOVE CAPACITÀ PER GESTIRE GLI STATI DI MALESSERE DIVENTA CIOÈ PIÙ MATURO E AUTONOMO VIDEO CHILDREN SEE CHILDREN DO ESSERE COERENTI Questa caratteristica da' sicurezza e rende prevedibili le conseguenze dell'eventuale infrazione di una regola Prima di imporre una regola bisogna pensarci bene perchè essere in grado di farla rispettare solo in qualche occasione o per qualche giorno, confonde il bambino, non gli fa costruire un'idea del genitore come fermo punto di riferimento e lo rende conseguentemente insicuro I genitori devono avere a loro volta un comportamento coerente e rispettoso della regola E' importante anche la coerenza tra il non verbale ed il verbale (risata della forca) COSA TEMETE NEL DIRE DI NO AI VOSTRI FIGLI? GESTIONE IMPOPOLARITÀ Quando si dice “no”, automaticamente il figlio ti percepisce come “cattivo” Il genitore si deve preparare a questo e può trovare sostegno nella motivazione intrinseca alla regola (mio figlio per crescere ha bisogno di paletti) L'autostima per il proprio ruolo di genitore non può e non deve essere manipolata dai figli, per raggiungere i loro obiettivi E' importante ricavarsi spazi personali e di coppia per ricaricarsi INDICAZIONI UTILI E' IMPORTANTE CHE I GENITORI SIANO CONVINTI DELL'IMPORTANZA DELLE REGOLE e le devono mettere in pratica per primi: i bambini e anche gli adolescenti sono molto sensibili nel rilevare quando i genitori non rispettano determinate norme che invece vengono loro imposte. LE REGOLE DEVONO ESSERE CONDIVISE DA MAMMA E PAPA' la condivisione è importante per evitare che volutamente o inconsapevolmente le regole vengano invalidate dal genitore che non le condivide. Se non c'è condivisione se ne discute cercando un accordo che soddisfi entrambi. BIBLIOGRAFIA 1. “I NO CHE AIUTANO A CRESCERE” di Asha Phillips – 1999 Feltrinelli Editore 2. “LE MADRI NON SBAGLIANO MAI” di Giovanni Bollea – 1998 Feltrinelli Editore 3. “L'ARTE DI NEGOZIARE CON I FIGLI ” di Giuseppe Maiolo, Giuliana Franchini – 2015 – Erickson 4. “MAMMA, CHE RIDERE!” di Giuseppe Maiolo, Giuliana Franchini – 2011 – Erickson 5. “L'AUTORITÀ PERDUTA. Il coraggio che i figli ci chiedono” di Paolo Crepet - 2011 - Einaudi Editore 6. “I FIGLI NON CRESCONO PIÙ” di Paolo Crepet – 2005 – Einaudi Editore 7. “I BISOGNI IRRINUNCIABILI DEI BAMBINI” Ciò che un bambino deve avere per crescere e imparare – di T. Berry Brazelton, Stanley I. Greenspan – 2001 - Raffaello Cortina Editore PAOLO CREPET CI AVVERTE: “Un genitore deve saper dire di no al figlio, se gli vuol bene, altrimenti con i “Fai come ti pare...” si rischia di togliergli i necessari anticorpi psicologici. Le regole sono come i paracarri ai lati della strada, sono punti di riferimento. Non debbono cambiare di posizione, non possono decidere di esserci o non esserci. Che patetici quei genitori che fanno gli amici dei figli: un padre deve essere padre, altrettanto una madre: è già così difficile fare i genitori! Ci mettiamo anche a fare gli amici, per confondere loro ancor più le idee?”