BFT Burzoni: tecnologia d`avanguardia e rete
Transcript
BFT Burzoni: tecnologia d`avanguardia e rete
PAGINA 14 BFT Burzoni: tecnologia d’avanguardia e rete commerciale altamente qualificata Sistema Parma: modello da esportazione B P FT Burzoni, l’azienda di Podenzano (Piacenza) contraddistinta dalla pantera nera, distributrice di utensili da taglio ad asportazione truciolo nel settore metalmeccanico. Può vantare ad oggi, con i suoi 35.000 articoli disponibili a pronta consegna, uno fra i più forniti magazzini d’Europa. Nata nel 1974 a Piacenza per il servizio ed il supporto di utensileria standard si trasforma ben presto, grazie alla lungimiranza del titolare Sig. Alberto Burzoni, in una entità produttiva e progettuale autonoma con il marchio TungLoy. Partita da una piccola gamma di articoli incentrata sugli inserti in metallo duro per tornitura e fresatura, la BFT Burzoni ha ampliato nel tempo tale gamma con lo scopo di coprire a 360° le molteplici lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo. Il potenziamento della gamma dei prodotti TungLoy è cresciuto, in questi anni, di pari passo con il rafforzamento della rete commerciale: l’inserimento di nuovi agenti in nuove zone ha permesso di far conoscere il marchio TungLoy ed i suoi prodotti, di farli penetrare nel mercato e di creare opportunità per sviluppare nuovi utensili atti a soddisfare le esigenze di nuove realtà produttive. In questo senso la BFT Burzoni, può essere considerata un cantiere sempre aperto sia sotto il profilo tecnico che commerciale, situazione tipica di un’azienda in espansione con una percentuale di crescita annua del fatturato a doppia cifra. La BFT Burzoni è da sempre attenta alle esigenze del mercato e per questo investe con continuità sia nello sviluppo tecnologico della propria gamma di prodotti che nelle risorse umane. Proprio in questo ultimo aspetto la Direzione Commerciale sta concentrando i propri sforzi per creare un team di agenti di vendita altamente qualificato atto a soddisfare i bisogni dei clienti. Secondo la filosofia della BFT Burzoni un agente deve rappresentare un’evoluzione del classico venditore, deve essere un consulente personalizzato al quale la clientela si affida per la risoluzione di problemi tecnici e di economicità di utilizzo degli utensili ottenendo risposte rapide, competenti ed esaustive. Gian Luca Andrina, direttore commerciale della BFT Burzoni, è fermamente convinto che il proprio staff di agenti abbia tali caratteristiche che costituiscono il vero valore aggiunto in una attività di vendita svolta da professionisti in grado di analizzare preventivamente le problematiche al fine di offrire la miglior soluzione e capaci altresì di supportare il cliente in una continua assistenza operativa anche nel post vendita. L’ attività dei funzionari di vendita della BFT Burzoni trova appoggio in un magazzino all’avanguardia che è in grado di consegnare oltre il 90% dei propri prodotti a catalogo in meno di 24 ore. Attualmente BFT Burzoni, si avvale della collaborazione di venti funzionari di vendita ed è presente in tutte le regioni del nord ed in parte nel centro-sud Italia. “Ci stiamo muovendo sul mercato in due direzioni: da una parte cerchiamo di coprire in modo capillare le zone in cui siamo già presenti, dall’altra siamo alla ricerca di nuove realtà industriali a cui proporre i nostri articoli. Da sempre prediligiamo il canale diretto agentecliente, anche se in alcune aree siamo coadiuvati da rivenditori autorizzati” dichiara Gian Luca Andrina. La BFT Burzoni realizza la maggior parte del proprio fatturato in Italia sebbene sia presente, soprattutto tramite rivenditori, anche all’estero in paesi quali Spagna, Ungheria, Romania, Finlandia, Francia, Svezia, Brasile e Argentina. Un altro aspetto importante nell’ambito della struttura commerciale è il forte senso di appartenenza all’azienda e la passione per il proprio lavoro che il titolare Alberto Burzoni ha saputo trasmettere agli agenti di vendita nonostante la loro dispersione sul Gian Luca Andrina, direttore commerciale della BFT Burzoni territorio; determinante è anche il continuo confronto ed interscambio di notizie che generano un feed-back stimolante per l’attività di vendita e per il continuo sviluppo della conoscenza tecnica. L’attività di Marketing, che supporta quella commerciale, è gestita dalla Dott.ssa Arianna Burzoni : “In un mercato che si evolve rapidamente come il nostro l’offerta dei prodotti deve sempre essere aggiornata e al passo con le ultime novità. Una buona presentazione del prodotto è indispensabile, sia attraverso un accattivante packaging dei prodotti, sia attraverso la rete di vendita, sia mediante un catalogo chiaro e ben organizzato. A tale proposito vorrei sottolineare l’elevato livello strutturale e tecnico del nostro Catalogo, frutto del lavoro del nostro ufficio tecnico capitanato dal Ing. Pierluigi Pozzi , che risulta essere strumento di immediato e di facile utilizzo da parte degli addetti ai lavori”. I punti di forza della BFT Burzoni che le hanno permesso di ritagliarsi una fetta di mercato importante fra i colossi del settore, possono essere quindi sintetizzati nell’elevata qualità e tecnologia del prodotto, nella forza della rete commerciale, nella vastità della gamma dei prodotti presenti nel magazzino e nella flessibilità operativa che caratterizza il marchio della pantera. Provincia, Università, Parma Tecninnova impegnati nel progetto per la realizzazione dell’Agropolo di Rabat arma, con le radici fortemente ancorate nella tradizione del proprio territorio che vede nell’agro– alimentare uno dei punti di forza, sta esportando nel mondo il proprio modello (filosofia?) produttivo. In questa ottica si inserisce il progetto della realizzazione dell’Agropolo di Rabat, in Marocco, che vede impegnate la Provincia di Parma, l’Università degli Studi di Parma, il Parco Scientifico e Tecnologico “Parma Tecninnova” oltre, naturalmente, a diverse aziende del territorio. Recentemente una delegazione si è recata da Parma in Marocco per presentare ai partner locali la versione finale dello studio di fattibilità per la realizzazione del progetto: ne facevano parte per la Provincia di Parma il vice presidente Pier Luigi Ferrari e Simona Morini dell’Ufficio Relazioni Internazionali; per l’Università il pro–rettore Sandro Cavirani, il responsabile scientifico del progetto Andrea Fabbri, il ricercatore Giuseppe Vignali, il referente tecnico dello studio di fattibilità Barbara Panciroli e per il Parco Parma Tecninnova il direttore Guido Gerboni. Con loro anche l’imprenditore Franco Boraschi. L’Agropolo di Rabat sarà un centro con la funzione di promuovere e realizzare attività di sperimentazione e ricerca tecnico–scientifica in agricoltura e nel settore dell’agro– industriale, con la prospettiva di diventare, da un lato, un centro di eccellenza nella formazione di tecnici e imprenditori del settore, dall’altro di costituire una “vetrina” per la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli marocchini e internazionali Il centro sarà realizzato all’interno di una grande città dell’agricoltura che occuperà un’estensione di 230 ettari a una decina di chilometri dalla capitale del Marocco. Il progetto è promosso dalle massime autorità di Rabat, in coerenza con le linee di sviluppo del Ministero dell’Agricoltura del Marocco che sta attuando un significativo piano per il rilancio di questo settore primario per l’economia nazionale. Tra le istituzioni locali che appoggiano il progetto si annoverano la Wilaya di Rabat, il Ministero dell’Agricoltura, Il Ministero del Commercio e dell’Industria, il Ministero delle Finanze, l’Università Hassan II e importanti centri di ricerca nazionali. Con la realizzazione di questo progetto, le autorità della Nazione Nord–africana intendono valorizzare sul proprio territorio le competenze che il “sistema Parma” ha saputo esprimere sull’agro–alimentare, per fare dell’Agropolo di Rabat un punto di riferimento per tutta l’Africa mediterranea e centrale. Per realizzare questo complesso intervento Provincia, Università di Parma e Parma Tecninnova hanno avviato da oltre un anno uno specifico gruppo di lavoro. Ne è scaturito un progetto presentato dal Parco Scientifico Parma Tecninnova in risposta ad un bando del Ministero per il commercio internazionale: il progetto si è aggiudicato un finanziamento di circa 75.000 euro, arrivando al quinto posto di una graduatoria nazionale di circa quindici progetti ammessi a contributo. “Scopo della missione” ha sottolineato il pro–rettore dell’Università Sandro Cavirani “era confrontare il progetto di fattibilità messo a punto da Università e Parma Tecninnova, con i partners marocchini, che dopo molti mesi di lavoro è ormai giunto alla sua versione finale, per verificare le proposte lì contenute e poterle affinare sulla base dei bisogni emersi. Il progetto ha ottenuto significativi riscontri e sarà presentato in via definitiva entro l’anno al Ministro dell’Agricoltura del Marocco, e successivamente al Re. Il progetto costituisce per l’Università di Parma un importante veicolo per facilitare il processo di internazionalizzazione e di trasferimento di conoscenze verso i nuovi paesi emergenti dei quali il Marocco fa parte.” Numerosi sono stati gli incontri di lavoro della delegazione di Parma. Tra le tappe principali, la visita all’Ambasciatore italiano in Marocco, Umberto Lucchesi Palli, e l’incontro con il direttore generale della principale Università del Marocco, l’Hassan II, oltre che con lo Wali di Rabat, Hassan Amrani, per la presentazione dello studio di fattibilità. La delegazione di Parma, vista la significatività del progetto, era accompagnata da un referente dell’Istituto nazionale per il commercio estero (ICE) Marocco. “La Provincia di Parma, in qualità di soggetto di coordinamento territoriale” ha detto il vice presidente Pier Luigi Ferrari “si impegna a favorire la realizzazione concreta del progetto anche dopo l’ultimazione dello studio di fattibilità, coinvolgendo tutti i soggetti locali utili a sviluppare concrete occasioni di business e di valorizzazione delle eccellenze che il territorio può offrire in tema di agroalimentare e di sicurezza e qualità alimentare. Tutto ciò anche in base agli obiettivi di reciproca collaborazione territoriale sottoscritti da Provincia di Parma e Prefettura di Rabat nell’ambito del protocollo di cooperazione siglato in Marocco lo scorso ottobre 2007”. A tal fine, in collaborazione con le Associazioni datoriali e la Camera di Commercio, sarà realizzato in autunno un convegno a Parma per la presentazione del progetto al territorio e l’identificazione delle imprese e dei soggetti locali interessati alla partecipazione.