Inquadramento delle politiche di conservazione della - Life

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Inquadramento delle politiche di conservazione della - Life
Corso di formazione
Inquadramento della conservazione
della natura in Italia
1. Storia, situazione attuale ed
evoluzione del Sistema delle Aree
Protette in Italia
Siamo l’ultima generazione ancora in tempo e
in grado di salvare le estensioni naturali
necessarie a garantire la funzionalità dei
sitemi ecologici che consentono la vita sulla
Terra.
Le Aree Protette costituiscono lo strumento
più efficace per applicare in concreto lo
sviluppo sostenibile, basato su un uso
azionale delle risorse naturali rispettoso degli
equilibri ecologici del Pianeta.
LE TAPPE DELLA STORIA DELLE AREE PROTETTE
Epoca romana: i boschi sacri
VIII° sec.: oasi faunistiche per cervi e cinghiali a Venezia
XI° sec.:codice protez. flora e fauna di Guglielmo il Conquistatore in
Inghilterra;
XIV° sec.: codice di Carlo IV di Boemia per protezione foreste reali
1800: riserve di caccia in vari paesi europei (Bialowieza, Gran Paradiso)
1861: riserve artistiche della riserva di Fountainbleau in Francia;
1872: Yellowstone,primo parco nazionale al mondo “per il beneficio e il
godimento delle genti”
1909 istituz. parchi naz.li di Abisko, Peliekajse, Sarek, Stora Siofallet
(Svezia); 1914: parco nazionale dell’Engadina (Svizzera); 1916: riserva di
Barguzin (Russia); 1918: parchi nazionali di Covadonga e Ordesa
(Spagna); 1919: parco nazionale di Bialowieza (Polonia);
1922: parchi nazionali del Gran Paradiso e Abruzzo (Italia)
CATEGORIE IUCN AREE PROTETTE
CATEGORIA I: riserve naturali o aree di riserva integrale: gestite
per la ricerca e la conservazione dell’ambiente naturale integro;
CATEGORIA II: parchi nazionali: gestiti per la gestione degli
ecosistemi e a fini ricreativi
CATEGORIA III: monumenti naturali: per conservare la specificità
dell’ambiente naturale
CATEGORIA IV: riserve per la gestione di habitat e specie:
conservazione dell’ambiente naturale attraverso interventi di
gestione
CATEGORIA V: vincoli paesaggistici: per la utela del paesaggio e
per fini ricreativi
CATEGORIA VI: riserve finalizzate all’uso sostenibile delle risorse
naturali
CATEGORIA VII: riserve naturali antropologiche
CATEGORIA VIII: aree a gestione multipla delle risorse naturali
L’ELENCO DELLE AREE PROTETTE IUCN
1980: 1776 aree per 3,5 milioni di kmq
1990: 8.000 aree per 8,5 milioni di kmq (pari
alla superficie dell’Australia)
+ 20.000 aree non inserite nell’elenco
perché non rispondenti ai requisiti IUCN
Incremento
della
superficie di
Aree
Protette nel
mondo
1900-1997
I BENEFICI DELLE AREE PROTETTE:
Tutela dei suoli e delle acque
Gestione dei sistemi idrografici e difesa dalle alluvioni;
Conservazione della copertura vegetale dei suoli poveri;
Conserv.ne delle risorse genetiche di animali e piante
selvatiche;
Protezione di specie in pericolo;
Conservazione degli habitat per riproduzione specie
cacciabili
Salvaguardia e valorizzazione di tradizioni culturali
Occupazione
Mantenimento popolazioni sostenibili di specie autoctone
Manten.to del numero e della distribuzione di comunità e
habitat
Come sono sorte le Aree Protette in Italia
•
per la loro importanza naturalistica
• per l’impegno delle Amministrazioni locali
• per l’impegno dei privati e delle Associazioni
ambientaliste
I PARCHI NAZIONALI STORICI
Gran Paradiso
d’Abruzzo
dello Stelvio
del Circeo
della Calabria
1922
1923
1934
1935
1968
Le Aree Protette in Italia:
alcune tappe fondamentali
• 1966: 0,4 % di superficie nazionale protetta
• 1980: sfida del 10%
• 6/12/1991: Legge quadro per le aree protette (394/91)
• 2000: 10% di superficie nazionale protetta
• le aree protette: parchi nazionali, riserve naturali dello
stato, parchi naturali regionali, riserve regionali, oasi di
associazioni ambientaliste, zone Ramsar, SPAs, SACs.
Il Sistema delle Aree Protette in Italia
•Parchi Nazionali
22
1.343.000 ha
•Aree Naturali Marine Protette
20
190.000 ha (a mare)
•Riserve Naturali Statali
146
123.000 ha
•Altre Aree Nat. Protette Nazionali
3
2.560.000 ha (a mare)
•Parchi Naturali Regionali
105
1.175.000 ha
•Riserve Naturali Regionali
335
214.200 ha (a terra)
1.280 ha (a mare)
•Altre Aree Nat. Protette Regionali
141
57.250 ha (a terra)
18 ha (a mare)
•TOTALE AREE PROTETTE
772
•TOTALE SUPERFICIE PROTETTA
2.912.000 ha (a terra)
2.821.000 ha (a mare)
Aree protette per tipologia
)
19%
4%
29%
34%
14%
Parchi nazionali
Riserve naturali statali
Parchi naturali regionali
Riserve naturali regionali
Altre aree protette
I modelli organizzativi
• L’Ente Parco
• I consorzi misti pubblico-privato
• Organismi di gestione delegati dall’ente che
ha istituito l’area protetta (pubblici, privati):
delega a corpi dello Stato, decentramento
amministrativo, coinvolgimento di associazioni
e strutture private.
Carta
della
naturalità
in Italia
Carta
delle maggiori
aree naturali
d’Italia
Alcune osservazioni
• Omogeneità degli ambienti protetti: molti ambienti
montani, poche zone costiere, pochissimi (e piccoli)
ambienti di pianura
• Frammentazione degli habitat
Problematiche di gestione delle
aree protette in Italia
scarsa managerialità dei gestori delle aree protette
scarso coordinamento da parte del Ministero dell’Ambiente
complessità amministrativa
grande disomogeneità a livello regionale
limitatezza delle risorse finanziarie (soprattutto per le piccole aree)
isolamento dal contesto territoriale
scarsa superficie delle singole aree (meno di 1.000 ha per il 70%)
Ed inoltre
• Conflitto con interessi locali (attività economiche,
tradizioni e consuetudini locali, turismo, pesca, caccia)
• Perdita di priorità per l’obiettivo della conservazione
• Bracconaggio
• Disboscamento eccessivo
• Apertura di cave e miniere
• Apertura o ampliamento di strade
• Incendi
• Conflitto con altre politiche comunitarie (es. agricole)
Tendenze in atto
Rete ecologica
Visione ecoregionale
Integrazione tra Aree Protette e Rete Natura 2000
Elaborazione di linee guida per:
• Piani di gestione
• Valutazione d’Incidenza
• Costituzione di reti ecologiche (scala nazionale, regionale,
provinciale)
• Piani antincendio boschivo
Analisi ambientali specifiche (foto aeree e satellitari,
ecniche di interpretazione modelli analitici GIS)
•DAI SISTEMI DI AREE PROTETTE ALLE RETI
ECOLOGICHE
•OBIETTIVO:
passare da un sistema disconnesso di aree protette ad una
ete costituita da nodi (le aree protette) collegati tra loro da
“corridoi ecologici” che pur tutelati da vincoli meno severi
conservino caratteristiche di naturalità diffusa in grado di
garantire il mantenimento della funzionalità ecologica e il
mantenimento dei principi dell’evoluzione che
garantiscono la presenza della vita.