Prot. 2483/10 tit. 38 fasc. 7/05 Bologna, 25 novembre 2005 Cari

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Prot. 2483/10 tit. 38 fasc. 7/05 Bologna, 25 novembre 2005 Cari
CURIA ARCIVESCOVILE DI BOL OGNA
UFFICIO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE
IL DIRETTORE
Prot. 2483/10 tit. 38 fasc. 7/05
Bologna, 25 novembre 2005
Agli insegnanti di religione cattolica nelle scuole
secondarie appartenenti al territorio della diocesi di
BOLOGNA
Cari insegnanti,
nell’incontro del 22 u.s. si è discusso delle strategie per garantire una certa tenuta
degli avvalentisi nel passaggio da medie a superiori. Sono emerse alcune proposte di cui vi faccio una
rapida carrellata, con beneficio di inventario:
1. per gli idr delle superiori: cercare di farsi inserire nelle commissioni orientamento, per partecipare a
questo tipo di attività;
2. evitare il più possibile la collocazione in orari estremali, e controllare che chi sceglie la quarta opzione
effettivamente esca dall’edificio scolastico;
3. gli insegnanti delle classi prime delle superiori verifichino da quali istituti medi provengano quantità di
non avvalentisi in numero superiore alla media, e contattino gli idr relativi;
4. gli insegnanti delle medie invitino quelli delle superiori come “esperti”, in modo che si dia l’idea della
continuità didattica;
5. sensibilizzare i parroci sui ragazzi di parrocchia che non fanno religione, e soprattutto chiedere loro
come mai gli scout, ad esempio, scelgono sistematicamente di non avvalersene;
6. rispondere in modo cordiale ma deciso a quei genitori che annunciano che i loro figli l’anno prossimo
non sceglieranno religione, con frasi del tipo “L’importante è che Lei sia sicura di fare il vero bene di
Suo figlio”.
7. Per gli insegnanti delle medie inferiori: consegnare agli studenti che stanno per iscriversi alla prima
superiore, e ai loro genitori, due lettere sul modello di quelle allegate, ovviamente con il permesso del
dirigente scolastico. Di queste lettere troverete presto in ufficio (contattare Michelangiolo) un certo
numero di copie pronte da ritirare. Mi sembrano ben calibrate per lo scopo.
Va da sé che questa è solo una elencazione di proposte a mo’ di brainstorming; metterete in pratica
solo quelle che vi sarà concretamente possibile attuare. Sarebbe buona cosa se riusciste però a utilizzare
almeno le lettere, se potete.
Un saluto
(Don Raffaele)
Allegati
1. Lettera ai genitori
2. Lettera agli studenti
3. Modulo di richiesta dati da compilare su ambo i lati e far pervenire a questo Ufficio entro il 22 dicembre
2005
Vi a A l t a b e l l a, 6 / c - 40 1 2 6 B O L O G N A
Tel.: 05 1.6 4.8 0.7 5 0 - Fax: 0 5 1.2 3.5 2.0 7
w w w. b o l o g n a.ch i e saca t t o l i ca. i t / i rc
E -mai l : i rc @ b o l o g n a. ch i e sacat t o l i ca. i t
Cari genitori,
questa lettera vi giunge in un periodo nel quale state prendendo con i vostri figli e per
i vostri figli alcune decisioni molto importanti.
Proprio in questi giorni state per iscrivere i vostri figli alla Scuola Superiore. Sappiamo che tanti
sono i timori che ora vi preoccupano: quale sarà la scuola giusta per lui/lei? Meglio lasciare che sia
lui/lei a decidere o dobbiamo essere noi genitori ad orientarli, perché più consapevoli delle esigenze
del mondo del lavoro e delle possibilità del proprio figlio? …
Fra tutte queste decisioni dovrete anche prendere con lui/lei un’altra decisione: avvalersi o
non avvalersi dell’insegnamento della religione?
Riteniamo possa essere utile fare una riflessione sull’importanza di questa scelta che farete
insieme ad i vostri figli.
L’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) non è una Disciplina aggiuntiva ma
curricolare, e come tale concorre al raggiungimento delle finalità della scuola.
Il Concordato sottolinea che “la Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura
religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del
popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento
della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado”.
Questo insegnamento è impartito da docenti il cui ruolo prevede, a garanzia della loro
competenza culturale ed umana, il possesso di un titolo di studio accademico, e di una specifica
idoneità.
A chi partecipa all’IRC non è richiesta adesione di fede e non vengono valutate le scelte
esistenziali o religiose, ma unicamente il raggiungimento degli obiettivi didattici stabiliti dal Ministero, e
sulla base di questi l’insegnante vota in sede di scrutinio come tutti gli altri anche se limitatamente ai
proprî studenti.
Scegliere questo insegnamento aiuta ad arricchire il proprio bagaglio culturale, e a meglio
comprendere i principi ed il patrimonio storico del popolo italiano: a questo scopo sono previste anche
visite e viaggi d’istruzione oltre che collaborazioni interdisciplinari.
L’insegnamento della religione assume quindi un’importanza notevole per la formazione
integrale di vostro figlio. I programmi di religione, come potrete verificare, prestano attenzione:
-
alla crescita personale di vostro figlio, con tematiche legate all’attualità e alle problematiche
sociali;
-
al suo bagaglio culturale, con la conoscenza più approfondita dell’identità specifica del mondo
occidentale cristiano, senza per questo pretendere di “fare catechismo”;
-
al suo ingresso nel mondo del futuro sempre più interculturale: per questo si analizzano le altre
culture e religioni.
Vi preghiamo di tenere conto di tutto questo al momento dell’iscrizione. Ogni scelta di
disimpegno non aiuta a rendere più maturi i vostri figli; al contrario, è probabile che la nostra
disciplina dia loro una mano a riflettere sull’importanza della loro vita, e a guardarsi da quei
modelli di violenza, di egoismo e di esasperata ricerca del piacere dai quali li vorremmo tener
lontani a tutti i costi.
Per quello che ci è consentito, condividiamo con Voi il difficile compito educativo delle nuove
generazioni, perché partendo dalle scelte del presente, essi imparino a costruire un bel futuro per se
stessi e per gli altri.
Vi facciamo i migliori auguri e restiamo a vostra disposizione se vorrete continuare il discorso.
I futuri insegnanti di Religione di vostra/o figlia/o
Cara studentessa, caro studente,
con l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado dovrai
rinnovare la scelta di avvalerti dell’Insegnamento della Religione. Per questo ritengo possa
esserti utile ricordarti che cosa sia l’Insegnamento della Religione nella scuola superiore. Comincio a
dire cosa non è:
- non è un’ora di catechismo, perché quello si fa nelle Parrocchie
- non è la ripetizione di ciò che hai già studiato nelle scuole medie
L’obiettivo di questa Disciplina è quello di accompagnarti nella tua maturazione personale,
offrendoti stimoli per conoscere meglio te stesso, i tuoi compagni ed il mondo che ti circonda.
La presenza nella nostra società di persone provenienti da altre parti del mondo ci richiede una buona
conoscenza delle nostre tradizioni culturali, per poter meglio comprendere anche le loro: nessuna
cultura può essere veramente compresa senza conoscerne la sua dimensione religiosa.
Del resto, se tu hai frequentato finora l’ora di religione, avrai compreso quanto essa sia
stata importante per te, e ti sarà anche chiaro che un’ora di disimpegno è un’ora persa, un’ora
di studio e approfondimento è molto arricchente, anche se richiede – come tutte le cose
importanti - un po’ di impegno in più.
Brevemente ti presento alcuni motivi per cui mi pare sensato che tu continui ad avvalerti
anche alle superiori dell’insegnamento della Religione Cattolica:
1. è un’ora di approfondimento culturale nella quale si osservano i vari aspetti della dimensione
religiosa dell’uomo con il massimo rispetto per le scelte tue e della tua famiglia: non è
assolutamente necessario né richiesto che tu sia credente;
2. è un’ora nella quale ti potrai confrontare su temi diversi: religiosi, storici, etici, educativi, sempre in
modo da vederne l’attualità;
3. è’ un’ora che ti aiuterà a conoscere te stesso e ad approfondire quella dimensione spirituale che ti
rende “unico e irripetibile”;
4. è’ un’ora che ti aiuterà ad esprimere meglio ciò che pensi e che “senti dentro”;
5. se non sei credente, è un’ora che comunque ti aiuterà a capire il significato dei tanti segni religiosi
presenti in Italia e in Europa, e a comprendere una realtà importantissima per tanti tuoi amici;
6. il giudizio dell’insegnante di Religione conta in sede di scrutinio per coloro che si avvalgono, e può
influire anche sul voto di ammissione all’esame di Stato.
Per sviluppare il programma ci serviremo di immagini, poesie, canzoni, film, visite, lavori di
gruppo, dibattiti di classe…. I libri di testo contengono molto materiale di questo genere.
Sono certo che comprenderai l’aiuto che questa materia può darti nella formazione della tua
personalità; mi auguro che tu non voglia perdere questa opportunità, ti dò un sincero arrivederci a
presto, e nel frattempo …in bocca al lupo per il tuo esame di licenza media!
Il tuo futuro docente di Religione Cattolica