Luglio - associazione vecchia alassio

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Luglio - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 7
Mercoledì 15 Luglio 2009
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it
AVVISTAMENTO INCENDI
Una nuova stagione estiva è iniziata e L’Associazione Vecchia
Alassio, da sempre molto sensibile al bene della nostra città, sente urgente la necessità di ricordare a tutti la pericolosità degli incendi… più o meno dolosi.
Grazie all’annuale servizio volontario di avvistamento e controllo si è migliorato molto lo stato del nostro verde collinare.
Occorre però, non fermarsi e restare vigili per tutti i concittadini e gli ospiti.
Il giorno 9 di questo mese, nella nostra sede, si è tenuta una riunione con tutte le autorità interessate, e le associazioni di volontariato che si occupano delle colline.
Il nostro gruppo “ALASSIO IN CORNICE” che riunisce ALASSIO
BIKE, ALPINI, A.R.E.S., C.A.I., SOMS di Moglio, SOAMS di Solva, ha
presentato la collaborazione del Gruppo Alpini della Regione
Lombardia, già attivo da due anni nel nostro territorio.
Come vedete sono molte le Associazioni che collaborano, sarebbe però auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che, anche individualmente, vogliono e possono “DARE UNA
MANO”… si tratta di qualche ora soltanto, ma un utilissimo aiuto per tutti.
PER INFORMAZIONI telefonare
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO 0182 643937
COMANDO di POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555.
La torre di Vegliasco
finalmente illuminata!
DALL’ELOGIO AL BIASIMO
Non sono passati molti anni
che le pagine di questo giornale
illustravano ed elogiavano la
prestigiosa opera di ripascimento e asfaltatura (peraltro
ne di Solva e quindi nuovamente Alassio.
Oggi, all’elogio di allora, subentra purtroppo il biasimo poiché e proprio nel succitato trat-
U RECANTU
DI PESCAUI:
POESIA E STORIA
È ormai dal 2001 che si svolge presso “U recantu di pescaui” la commemorazione di
un’attività, quella marinara,
che ha fatto la fortuna di
Alassio nei secoli passati e che
anche oggi, sotto altre forme,
costituisce una solida ricchezza per la città. Da un’idea del comandante Dante Schivo, si è
scelta la festa di San Pietro, 29
giugno, il patrono dei pescatori,
per ricordare le straordinarie
fortune e vicende degli Alassini
sul mare: commerci, azioni gloriose contro i turchi e anche pesca del corallo e del tonno. Si è
proposto per questa occasione
un concorso regionale di poesia
ligure fondamentalmente centrato sulla vita di mare.
Alle ore 18,30, per l’ottava volta, come di consueto, al suono
della banda cittadina, accanto
al monumento dedicato al pescatore, arricchito di piastrelle
con incise le migliori poesie, il
folto pubblico ha assistito alla
suggestiva cerimonia. Il parroco, mons. Angelo De Canis, ha ricordato il significato religioso
ed umano dell’evento e ha benedetto il monumento, il mare e
i presenti.
IL BACIO D’ARGENTO
costata non poco alla comunità)
della strada panoramica collinare che unisce Vegliasco alla
Regione Cavia. Tale lavoro completava quel mirabile arco stradale, patrimonio prezioso di
ben poche altre località turistiche, che salendo dal Campo
Sportivo di Alassio e snodandosi tra un susseguirsi di splendidi
panorami e rigogliosa vegetazione, raggiunge l’amena frazio-
to tra Vegliasco e Cavia la strada
sta diventando sempre più impraticabile causa il grave deterioramento dovuto ad un eccessivo traffico di mezzi pesanti
che quotidianamente, causa il
proliferarsi di costruzioni edili
nella zona, lo percorrono.
A conferma di quanto detto,
che non si pensi si voglia sempre e comunque fare importuna critica, ne diamo alcune te-
MOSTRE
Sala Carletti
dall’11 al 20 luglio
espone il pittore
•••
Luigia Lazzari
•••
dal 1° al 15 agosto
il pittore
Lelio Menozzi
27.6.2009 - Saletta del Caffè Balzola: il questore Trimarchi, a sinistra, riceve
da Pasquale Balzola il “Bacio d’Argento”.
(FOTO SILVIO FASANO)
Presidente della Provincia dott.
Angelo Vaccarezza, e tutte le
Autorità civili e militari della nostra zona. Hanno parlato a nome della città il Signor Balzola e
il Sindaco arch. Marco Melgrati
cui hanno risposto i “premiati”
confermando il loro affetto alla
nostra città ed un sempre benevolo e grato ricordo.
APPUNTAMENTO CON LE SAGRE DI MOGLIO
ESTATE 2009
Claudio Cattaneo
dal 21 al 30 luglio
la pittrice
Si è rinnovata alla presenza di
tutte le autorità locali, la ormai
centenaria tradizione della consegna del “Bacio d’argento” della Pasticceria Balzola (di danunziana memoria) agli eminenti
nostri concittadini ed ai grandi
funzionari pubblici che hanno
ben meritato per il loro impegno a beneficio della nostra comunità e della nostra provincia.
Così il 27 giugno u.sc., nella sala
storica della Pasticceria Balzola, con la grazia e la sobrietà ben
nota del sig. Pasquale, si è svolta una simpatica cerimonia alla
presenza delle maggiori autorità provinciali e locali per salutare degnamente e ringraziare
(destinati ad incarichi maggiori) il signor Questore della Prov.
di Savona dottor Giovanni TRIMARCHI e il com.te della Capitaneria di Porto di Savona, Maurizio CACCIALINO.
Erano presenti, accanto a
molte altre personalità, il Prefetto, Signora Frediani, il Presidente della Confcomercio, il neo
stimonianze fotografiche che
evidenziano, anche se in minima parte, lo stato reale delle
cose.
I concittadini, consapevoli
che gli interessi turistici del paese non sono e non devono essere solamente limitati a quelli
dell’arenile, di quanto segnalato
potranno rendersi conto con
una breve (nei limiti dell’ancora
possibile transitabilità) e personale ricognizione.
A.V.A.
Domenica 2 Agosto
ore 19,00
Domenica 9 Agosto
ore 19,00
“Sagra della ventre”
“Una Gnoccata più che mai”
…e altre specialità Mogliesi
dalle ore 19,00 servizio Autobus navetta gratuita
con partenza da Alassio –presso fermata SAR
Angolo
di
Daniele La Corte
Quei sacchetti
verdi e azzurri
Perché vogliono distruggere
questa splendida città? Sarebbe
fantastico poter capire quale recondito interesse masochistico
spinge chi ci amministra a chiudere occhi e orecchie di fronte all’ormai inarrestabile orda barbarica
formata da camion, ruspe, impastatrici giganti e gru. È una vergogna! È
una situazione inacettabile! Non si
può permettere che strade, piazze
e vicoli ristrutturati con i soldi della collettività vengano abbandonati per fare gli interessi di chi, “foresto”, ha conquistato Alassio al solo
scopo di fare quattrini speculando
sul mattone. Invece della spartizione delle poltrone sarebbe meglio
che i tanti politicanti cominciassero a fare le valigie dando così alla
gente la speranza che il miracolo
possa ancora accadere, che qualche elemento positivo per il rilancio della città possa ancora rivelarsi fuori dal business di chi costruisce e chi vende box e palazzi.
Guardiamoci intorno così scopriremo che sono poche, anzi pochissime, le imprese edili targate Alassio.
Lavorano i grossi i gruppi di Nord e
Sud e la politica del subappalto,
spesso, lascia intravedere, zone
d’ombra indecifrabili. Il governo
approva e sbandiera il decreto sicurezza lasciando la bocca amara a
chi ancora crede nella fratellanza,
nella solidarietà e nella carità cristiana. Ma ad Alassio il lavoro nero
continua a farla da padrone con
“caporali” che tirano le fila del traffico esagerato di braccia anche in
attività losche. In campagna elettorale, per vincere, urlano (giustamente) contro chi vende marchi
contraffatti, mai si sente qualcuno
reagire contro chi procura la merce
illegale da immettere sul mercato. I
leghisti alassini, al governo da troppo tempo, hanno di nuovo messo
insieme consensi e così, ora, già assaporano, di nuovo, la poltrona di
sindaco. Perché, invece di pensare
al posto al sole, le camice verdi, che
presto si organizzeranno in ronde,
non seguono i movimenti dei tanti
extracomunitari che, intruppati,
con tanto di sacchetto di plastica
sotto il braccio (guarda caso sempre di colore tra il verde e l’azzurro) ogni giorno percorrono la strada dalla stazione ferroviaria a via
Cavour, fino a corso Marconi? Una
mattina, uno di loro, per paura di
essere “pizzicato” ha abbandonato, in un vaso, una bustina di “roba”, si pensa “polvere bianca”. Una
solerte cittadina, dichiaratamente
non simpatizzante di Bossi e
Berlusconi, affacciata alla finestra
della sua abitazione, notato il movimento sospetto, dimostrando
grande senso civico, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. È la
distribuzione delle “dosi” che deve
preoccuparci. Battiamo e cacciamo pure i venditori di marchi contraffatti, ma sbarriamo prima la
strada ai venditori di morte, agli
“schiavi” utilizzati come distributori di droga in ogni angolo dove ad
attendere ci sono i soliti personaggi al di sopra di ogni sospetto. Chi
grida alla sicurezza sarebbe meglio
gridasse anche i nomi di coloro che
quotidianamente mettono mano al
portafogli per acquistare “strisce”
di coca. Da quando siamo entrati
nella seconda repubblica il governo di Alassio non è mai cambiato.
Prima la Lega, poi Forza Italia e
Lega. Nulla da eccepire, da contestare. Il voto popolare è sovrano. Il
voto, però, non i sindaci. La democrazia non è monarchia e neppure
l’alternanza del “oggi faccio io, domani torni tu”. Sarebbe meglio
cambiare, provare, senza guardare
a destra, a sinistra o al centro, ma
rinnovare il Palazzo con gente che
voglia veramente il bene della città.
2
«L’ALASSINO»
Mercoledì 15 Luglio 2009
Arasce, Arena, Marina Alberghiero: dalla cucina
di Dante Schivo
1° Agosto 1920:
«Il Commissario Prefettizio ha
scritto ai Deputati della Provincia per interessare il Comitato
Talassografico Ligure alle sorti
della nostra spiaggia...» Da:
Dialogo Attorno Al Nostro Massimo Sistema: - Parere del Tecnico (Il più accreditato!):
«La sabbia non sparisce dalla
spiaggia; solamente si deposita
sul fondo del mare che, a chi
l’osserva dalla punta del molo
di ferro che abbiamo appena finito di allungare, apparirà più
sollevato… vi ricordate nei
tempi andati quante mareggiate, ben più vistose di quelle verificatesi negli ultimi mesi; ma
giammai si è verificato un accorciamento della spiaggia; se
qualche volta scopriva i ciottoli che si trovavano sotto il primo strato di sabbia, ben presto,
il mare, riportava la sabbia necessaria per ricoprirli... Il mare
è pronto a restituire la sua preda solo che noi ripristiniamo le
condizioni favorevoli; ossia rimoviamo le alterazioni che
l’opera dell’uomo ha introdotto
nell’opera della natura. Solo bisogna metterci in testa che al libero espandersi delle onde, lo
ripeto ancora, non dev’essere
frapposto alcun ostacolo al movimento del mare. Se voi fate
caso, quando il mare è agitato,
si forma una fossa intorno ad
uno scoglio o ad un palo fisso
sul fondo. E allora?..
- Parere di un anonimo Alassino:
Io faccio il Carrozziere (conduco carrozze a cavallo...) ma
ho sentito dire da Luigin
Schivo, che fa il pescatore di
mestiere, che e e aigue i sun cine perché u gh’è sempre u mo da
Sciroccu o da Lebecciiu, anche
quello che nui e ciamammu “da
Punente” u ven da Lebecciu... Parere dell’Uomo di Mare di
Professione:
«E ha ragione Luigin Schivo! È
precisamente il predominio dei
venti da Sud che provoca il
Fenomeno della mancanza di
sabbia... e non vi è ingegnere al
mondo... si offenda nessuno,
che possa provare il contrario.
Asserire che le acque della nostra rada non avanzano per effetto de aigue cine, cumme u
dixe Luigin, è proprio non voler
vedere quello che realmente
succede.
- Parere di un Pescatore:
I nostri gozzi da pesca hanno
la prora ricurva ad “arco all’indietro” (a a curnigiotta), al contrario di tutti quelli usati da quasi tutti gli operatori del mare litoraneo italiano, proprio per essere manovrieri e prestar meno
resistenza ai venti forti di Tramontana, Tramontana Grecale e
Maestrale. Pe ’sciurti da u mo, come diciamo noi (abitatori
dell’Alassio marinara!), non
vuol dire “uscire dal mare” co-
me letteralmente si traduce, ma
vuol dire... remare con accortezza fin sotto la zona del basso fondale dove il mare frange pericolosamente, tenere posizionato il
gozzo in attesa di un momento
di calma relativa, quindi vogare
il più forte possibile in modo da
imprimere, all’imbarcazione, la
massima velocità cercando di
raggiungere la zona di mare
profondo dove i “cavalloni” non
hanno ancora messo la cresta
bianca, pronti a diventar frangenti. Al contrario, la prora slanciata protegge e difende il marinaio ed il carico di qualsiasi tipo
d’imbarcazione, grande o piccola, dalle onde e dai marosi conferendo maggior pregio alla sua
linea ma offrendo maggior resistenza al vento, e e i fan vegnì u
balun ai ommi chi voggan....
-Parere del meteorologo.
La meteorologia non è ancora
ben compresa. La direzione e la
forza dei venti che spirano nel
territorio, dipendono unicamente dalla posizione del centro di Bassa Pressione collegato
al sistema frontale che sta attraversando la nostra zona geografica. Venti au fussau a parte, anche la brezza (di terra e di mare)
dipende dai centri di bassa pressione che si creano nelle 24 ore
sulla terra e sul mare. Tutti lo
sanno... eppure le specole (sic!)
locali continuano a dire che bisogna disegnare “La rosa dei
Venti” sul molo... per farci capire... U nosciuPunente allura... u
ven da Lebecciu...?. Eppure
l’Annuario di Statistiche Meteorologiche edito dall’Istituto centrale di Statistica segnala che
dall’anno 1883 al 1919 (noi siamo ad Agosto del 1920!) il vento
predominante ad Alassio è stato il NO (NW) o Maestrale!
Allora viene naturale chiedere:
con un vento che soffia forte dal
Monte Tirasso verso il mare (Il
mare... come il mare che bagna
la nostra linea di costa), secondo voi, l’estensione e lo spessore della sabbia che copre la nostra spiaggia, aumentano o diminuiscono?
Arasce, Arena, Marina. Da un
anno… altro…
3 Luglio 1921- Il Lido di Alassio.
« Lo avete visto il nuovo stabilimento balneario Il Lido d’Alassio? «A l’è vera; a l’è ina cosa bella! U bagnin u l’è Meneghin Bruscu; ’u nu gh’è nisciun a a mundu
ch’u sa fò e sabbiature cumme lui.
E poi cun l’arena d’Arasce? Doppu due sabbiature au Lidu d’Arasce anche i struppiai e i ranghi i
se metten a ballò.»
«Il Lido è un bel posto per davvero; ha adornato la ridente plaga delle Serre! E poi, devo dirlo:
il proprietario del Lido il Sig
Salvatore Bertorello è davvero
simpatico...»
«È di Sampierdarena... mi hanno detto che è una persona perbene. Questo è importante!»
alla pasticceria
Anche quest’anno non poteva mancare l’attesissimo corso
“DALLA CUCINA ALLA PASTICCERIA”. E come per le stagioni
passate è stato un gran successone!!
A Leonardo Nappi, grande
Chef e grande uomo, noi affezionatissimo gruppo di allievi
dobbiamo dire: GRAZIE!
È merito suo se ora siamo diventati abilissimi “MAGHI AI
FORNELLI”, se abbiamo imparato a tritare fine fine qualsiasi
cosa, se ormai è un gioco da ragazzi sfilettare il pesce o legare
un arrosto, e come è semplice
per noi fare la pasta sfoglia, per
non parlare dei dolci!
Ci mancherà l’appuntamento
il mercoledì e il venerdì sera,
ma aspettiamo con ansia la
prossima data, anzi aspettiamo
nuovi iscritti. Un ringraziamento va anche al preside dell’Istituto Alberghiero Signor ROSSI
che ci ha dato questa opportunità, alla magazziniera Piera
Antonini, a Lillo e Aurelio indispensabili aiuti in cucina, ai
Bidelli e a tutte le persone che
ci hanno aiutato.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Da mesi ormai il sottopassaggio di via Mazzini, tra piazza
Stazione e i giardini Chaplin, è chiuso da una transenna che impedisce il transito pedonale sul lato Est.
Possibile che le autorità non siano ancora intervenute per
cancellare l’obbrobrio, oltretutto proprio in piano centro?
Ci domandiamo con quale criterio un… cittadino abbia avuto l’idea di abbandonare vecchi pezzi di mobile in un luogo pubblico così bello e panoramico. Almeno avesse avuto il buon senso di mettere tutto vicino ai contenitori della spazzatura! Al peggio non vi è proprio limite.
CORSO DI CUCINA “DALLA
CUCINA ALLA PASTICCERIA”
2° LIVELLO
Si è concluso alla fine di Maggio un altro corso presso l’Istituto Alberghiero di Alassio “Dalla cucina alla Pasticceria” di secondo livello.
Numerosi i partecipanti che
testimoniano la qualità e l’interesse che questa materia suscita nelle persone. I temi svolti
spaziano tra le preparazioni di
carni alternative (coniglio, pol-
gruppo: Costa Silvana, Capponi
Mara, Cirini Lucia, Rosetta
Elisabetta, Raimondo Claudio,
Poggi Franco, Iebole Valentina,
Giordano Davide, Nalbonne
Giusy, Lazzaroni Mario, Pario
Lorella, Grassi Luisella, Bertini
Silvia, Sbrinz Federico, Bavero
Daniela, Restani Loredana,
Rivaro Gabriella, Olivieri Laura.
Dopo questa bella esperienza
Una parte dei partecipanti.
lo, agnello, interiora ecc) di pesce: molluschi, frutti di mare e
pesce azzurro. Uno spazio particolare e stato dedicato alle
preparazioni di pasticceria, fresca, al piatto, budini, lievitati.
Insomma c’è stato da divertirsi
in un clima fantastico con piena
soddisfazione di tutti.
Ecco l’elenco dei partecipanti
non tutti presenti nella foto di
verrà riproposto in autunno un
corso di primo livello aperto a
tutti e, per coloro che intendessero partecipare, si prega contattare la scuola o me direttamente al N° 0182-470409.
Ringrazio tutti per la partecipazione e il consenso e arrivederci al prossimo corso.
Leonardo Nappi
“Tantal’è story”
Tutti i giorni a tutte le ore!
GRUPPO CONSILIARE
“ALASSIO PIU TUA”
Comune di Alassio
Alassio, 6 luglio 2009
Spettabile
Direzione Alassino
In riferimento a quanto scritto
sull’ultimo numero del Vostro
giornale in relazione alla situazione del Gruppo Consigliare
“Alassio più tua” devo dichiarare che quanto asserito nell’artico circa un nostro scioglimento
in atto è privo di qualsiasi fondamento.
Dopo il recente avvicendamento del Consigliere Iebole,
che ringrazio per la Sua attività,
con il Consigliere Nappi, il
Gruppo continuerà compatto come sempre - a svolgere la propria funzione di opposizione costruttiva in sede di Consiglio
Comunale.
La nostra posizione critica su
alcune scelte e su alcune operazioni della maggioranza resta
immutata, sempre pronti però a
fornire un nostro contributo di
idee e di proposte qualora la
Giunta le volesse prendere in
considerazione, cosa che sinora
mai é accaduta con grave danno
-anche economico - per la Città.
Ciò che è certo, e che la Cittadinanza deve sapere, è che le difficoltà incontrate dall’Amministrazione non sono certamente
addebitabili - contrariamente a
quanto si cerca ad ogni costo di
far credere - al nostro Gruppo,
bensì all’incapacità della Giunta
di gestire al meglio e nel pieno rispetto delle disposizioni di legge la varie pratiche, senza generare confusioni amministrative
e sprechi di pubblico denaro.
Il Gruppo “ALASSIO PIÙ TUA”
La recinzione con paletti in ferro e rete metallica, realizzata
recentemente dal Comune di Alassio nel tratto terminale di
via Paolo Ferrero, sembrava ed è una soluzione opportuna e
di sicurezza. Purtroppo l’eccessiva educazione di qualche
“passante” è riuscita a trasformare un buon lavoro in un ricettacolo di immondizia….
Allegri Ciclisti in contromano
e, come non bastasse, in corsa
sul marciapiede di corso Dante.
Quando si multeranno anche
i ciclisti ed i pedoni indisciplina-
ti? Forse per qualche tempo basterebbe redarguirli.
Vigili e vigilesse siate dei solerti e pazienti educatori.
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
ALASSIO ALLO SBANDO
Nel ponte del 2 Giugno u.sc.
Alassio è stata un ostaggio di
automobilisti maleducati e incivili, i carico e scarico non esistevano più e i parcheggi per
disabili invasi da macchine e
da furgoni e quant’altro. I Vigili
non c’erano e anche se chiamati non venivano, dov’erano? Gli
unici intervenuti erano i poliziotti! VIA DIAZ nello specifico
era un caos totale!
Marinella
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Mercoledì 15 Luglio 2009
3
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
CRONACA DI ANDATE
(a cura di G.C. e G.G.)
MESE DI LUGLIO 2009
U cü u serve eiscì a piò di causi!
E chi più ne ha più ne metta
L’azione del “sedersi” si associa ad altri verbi intransitivi quali “assidersi”, “giacere”
“riposare”. È notorio che l’uomo per compiere tale atto, usufruisce, quale dono avuto
dalla natura, di una parte anatomica comunemente chiamata il “sedere" o “deretano”.
In dialetto “cú” o “pané”. Unendo il verbo al sostantivo è facile collegarli all'idea del riposo,
degli agi, della vita comodo. Ma il detto ci riporta alla realtà avvertendoci che esso
(il sostantivo...) è anche predisposto a ricevere calci che, purtroppo, e malgrado i nostri
desideri, è quanto metaforicamente la vita spesso ci riserva.
Spassura növa a spassa ben
Più che un “detto” tale
locuzione può essere
considerata una “massima
popolare” di cui è ricca la nostra
parlata e, come quasi tutte
le massime di facile
interpretazione.
“Scopa nuova, scopa bene”
va riferita in particolare a
neofiti, apprendisti,
impiegati di prima nomina
e... affini, per indicare
quell’entusiasmo profuso
nel nuovo impegno come,
purtroppo e col tempo sarà,
come l’usura della scopa,
destinato a fiaccarsi, a svigorire.
Un buon caffè e... tutti i libri del mondo
Proprio ieri una mia carissima e
lontana allieva di quando insegnavo
italiano e latino alle Magistrali, poi
apprezzata ed eccellente Maestra e
collega ed ora meritatamente in pensione da tempo, mi ha chiamato con
voce concitata e affannosa col telefono...
Pareva un S.O.S. lanciato disperatamente nell’aere da un battello in
pericolo... e chiese, a suo modo, aiuto alla vecchia «nave scuola» che
l’aveva guidata con pazienza e con
senno ai tempi dei tempi, quando era
ancora, come il famosissimo «phaselus» bitinico di Catullo «navium celerrimus», la più veloce delle imbarcazioni sul mare. La sua voce, pur
sempre così melodiosa e carezzevole, sembrava metallica, tagliente,
nervosa. Lei, studiosissima sempre
ed amante oggi ancora della buona
lettura e dell’arte, si era sentita morire, ascoltando alla televisione un giudizio inaccettabile, blasfemo, orribile di un pur grande autore contemporaneo e critico d’arte. E mi sottopose, come se si aggrappasse ad
un’ancora di salvezza o ad un relitto,
l’affronto ricevuto (Che tempi!…).
Quel «grande»… aveva detto testualmente che «un buon caffè con un amico sincero val più che tutti i libri
stampati nel mondo».
Un’offesa troppo grande… e a me
chiedeva quello che i nostri pescatori e marinai chiamano la «cima», ovverossia la corda di salvezza, il salvagente che il naufrago morente invoca a chi lo soccorre. Per qualche
minuto cercai di calmarla e convenni
con lei che quella frase, presa alla lettera, sarebbe stata da rigettare immediatamente, ma, soggiunsi, che
c’era da fare un discorso più genera-
le e meno catastrofico e la pregai di
ascoltarmi.
Certamente la Bibbia, l’Odissea, la
Commedia di Dante o l’Amleto o persino il «Cien años de soledad» di
Lorenzo Marques (tanto per citare a
caso qualche pagina d’ogni tempo)
avrebbero sommerso e fatto scomparire tutti i caffè della terra ; un solo brano del Cantico dei Cantici o di
Paolo e Francesca o di San Pietro, inca... pardo ‘n... incattivito dall’obbrobrioso comportamento dei religiosi d’ogni tempo, comunica qualcosa ch’è ben più forte di un caffè, sia
pur gustato in compagnia di un buon
amico. Ma quella frase... dannata...
non era da considerare, poi, tanto
demoniaca e riprovevole, trattandosi di un semplice paradosso.
E dicevo alla grande Maestra...
«Come tu sai, il paradosso è un’idea
contraria all’opinione comune; è un
concetto solo apparentemente illogico, ma la cui validità è facilmente dimostrabile... In sostanza, è un’opinione (sostenibile o no), ma espressa in una forma che la fa sembrare
assurda. E tante volte lo abbiamo
usato comunemente anche noi per
un amico o una festa o per un «bene»
qualsiasi quante volte abbiamo detto... «Non lo cambierei neppure con
tutto l’oro del mondo!» È un paradosso, ma è accettabile. E tu non lo
hai mai toccato il cielo con un dito in
un momento felice? Lo dici, ma non è
un assurdo; è un paradosso come
quello di quel tale che diceva, convinto, che neppure tutte le bellissime
Uri dell’Eden di Maometto valevano
come la sua fedele moglie. E, senza
andar tanto lontano e in mondi sconosciuti e misteriosi, quante volte
hai sentito qui, fra le nostre colline e
il mare, conclamare che «il nostro è il
paese più bello del mondo (e fin qui
non c’è nulla da eccepire), ma anche
che nell’Inferno globale di oggi
Alassio è un vero Paradiso in terra…».
Ma chi dice questo ha mai visto
l’Inferno e il Paradiso? Ma sì, ma sì…
si può discutere, ma si deve accettare. È un paradosso. Ci sta.
Dunque, quando quel tale dice che
«un buon caffè con un amico sincero
(ce ne sono così pochi, sai...) vale più
che tutti i libri del mondo, in sostanza
e senza colpa, vuol dire che lo stare in
compagnia con un vero amico e il godere di un buon caffè non gli mettevano addosso, in quel momento, neppure in lui, amantissimo dei libri buoni,
la voglia di lasciare tutto per andare a
leggere, che so, l’Infinito di Leopardi o
il «Die schöne Nacht» di Goethe o le
«Çinco de la tarde» di Garcia Lorca. In
sostanza non voleva dire…
«Bruciamo tutti i libri e tutti i capolavori del mondo», come han fatto i ribelli fanatici dell’Islam che hanno distrutto le millenarie pareti scolpite
delle loro montagne. Ha usato solo un
paradosso e, come tale, è accettabile.
E quando all’amabile Maestra amica e collega ho aggiunto che se fossi
tornato, come altre volte, a gustare
da lei il solito... buon caffè, come sa
far solo lei... certamente, in quel momento, non l’avrei cambiato neppure
col migliore, col più grande, col più
immortale volume del mondo...
Tutto qui... e, forse, quel grande cuore di Maestra in tumulto ha ritrovato,
lo spero, un po’ di pace e di serenità
dopo quella frase irriverente, ma non
del tutto blasfema.
Tommaso Schivo (tomschi)
CONCERTO DELLA CORALE “SAN FRANCESCO”
La sera di sabato 20 Giugno u.s.
della Chiesa Parrocchiale di Santa
Maria Immacolata al Borgo Coscia si
è tenuto l’ormai tradizionale concerto della prestigiosa Corale San
Francesco diretta da Fra Remo Lupi,
e accompagnata all’organo dal M°
Mauro Borri. Fondata nel 1980 dal
compianto Padre Ermanno Marzani,
dal 1987 al ’93 è stata diretta dal M°
U. Giardini, accompagnato all’organo da suor Lorenza Molinar, e appunto dal ’94 ad oggi da Fra Remo.
Nella serata, seguita da un folto e
partecipe pubblico sono stati eseguiti brani di Riz Ortolani, Paola
Pillepich, Edoardo Volpi, Giuseppe
De Marzi, Mauro Borri,W. A. Mozart,
Lorenzo Perosi, Marco Frisina, N.
Rimsky Korsakov, Giulio Caccini,
Domenico Stella, Pier Luigi da
Palestrina. La manifestazione, organizzata dai Padri Cappuccini in collaborazione con l’Associazione
Amici del Borgo Coscia e con l’Assessorato al Turismo del Comune di
Alassio, è stata egregiamente presentata da Andrea Gallea il quale ha
illustrato ogni brano ed ha letto attinenti citazioni di brani biblici e di
preghiere di San Francesco, scelti e
coordinati da Fra Remo Lupi.
Una serata veramente di livello
elevato in cui tutti gli oltre quaranta
elementi della Corale hanno dato
saggio della loro bravura e della accurata preparazione e felice intesa
del gruppo musicale.
L.C.
Esiste, dalle nostre parti, in
quel di Andate, sul lago di Como,
un antico detto per definire le
operazioni e le imprese faticose
e costose ma inutili: “L’è cume
scuvà il mar cu la furchètta”, ovvero “È come scopare il mare
con la forchetta”. Il detto mi è venuto in mente quando ho visto
affannarsi, sul lago di Andate, la
macchina risucchiatrice della
sabbia (detta “Sorbona”, bel nome misterioso e culturale), la
quale, aspirando dal fondo del
lago, spargeva la preziosa sabbia sulla riva cercando di ripascere l’arenile e di allargarlo un
pochino. Ma, oltre alla forchetta
mi è tornato in mente il famoso
racconto di S. Agostino, che,
mentre passeggiava sulla riva
del mare meditando sul mistero
della Trinità, vide un piccolo
bimbo che con un minuscolo
secchiello prendeva l’acqua del
mare e la versava in un buchetto
sulla sabbia. Il santo gli chiese:
“Cosa fai?”. E quello rispose:
“Verso in questo buco tutta l’acqua del mare”. Replicò S.
Agostino: “Ma non può starci,
perché il mare è troppo grande!”
E quello candidamente: “E come
può stare nella tua testa il mistero infinito della Trinità?”. E, tornando più modestamente a noi,
ho riflettuto che, dopo tanti sforzi per riportare un poco di sabbia, sarebbe bastata una malaugurata libecciata per ricondurre
il litorale a quel terribile 30 novembre 2008, primo giorno di
quella serie di esondazioni che
hanno tristemente caratterizzato l’inverno e la primavera scor-
si. E mi sono chiesto come abbiamo fatto noi di Andate, che
abbiamo l’unica sabbia fine e
speciale del lago, a lasciar passare gli ultimi cinquant’anni senza mai approfondire SERIAMENTE e scientificamente il problema delle nostre spiagge, problema che sarebbe stato semplice
incontrare, perché di bradisismi
parlano chiaramente tutti i libri
di scienze, a scuola. Anni lasciati passare senza riflettere che
senza la ricchezza della nostra
speciale spiaggia tutto il nostro
turismo avrebbe avuto una ben
corta vita. Qualche voce si è levata nel deserto delle idee come
quella del geologo andatino
Prof. Rivassoni, il quale ha pubblicato sull’argomento dotti libri, forse letti da molti, ma meditati da pochi. Ora, se la maggioranza dei miei lettori accetta il
presupposto che è la sabbia la
caratteristica che rende diversa
la mia città dalle altre della riviera, allora deve concordare
sul fatto che avremmo dovuto
punire o multare o solo coprire
di pernacchie il primo che ha
osato deporre sulla sabbia un
chilogrammo di cemento o una
piastrella da pavimento o una
qualsiasi struttura in ferro non
amovibile nel periodo invernale. I nostri grandi operatori turistici dovrebbero andare a visitare alcune famose località marine (non faccio i nomi per non
procurare loro altra pubblicità)
dove tutte le strutture portanti
sulle spiagge sono in legno, e
vengono rimosse completamente ad ogni fine stagione, la-
sciando le acque del mare libere di avanzare, di lavare la sabbia e di ritirarsi, senza trovare
ostacolo all’andata o al ritorno.
Mah! Sogni di un’Andate che
non c’è più.
P.S. Il Sindaco Magico di
Andate ha deciso e dichiarato ai
giornali che, adirato per la scarsa partecipazione degli elettori
alle ultime consultazioni provinciali e referendarie, non riceverà
più in comune e non parlerà più
con quei cittadini che non sono
andati a votare. E qui io ho commesso un grande errore. Sì perché, interrogato il giorno dopo
le elezioni dal Sindaco, incontrato per strada, e non sapendo
perché me lo chiedesse, ho detto semplicemente la verità, e
cioè che io ero andato a votare
regolarmente. Poi però quando
ho letto sul giornale che, se
avessi dichiarato di non esserci
andato, Lui non mi avrebbe più
rivolto la parola, mi sono pentito amaramente di aver perso
questa occasione. Ma ormai era
troppo tardi.
P .S. 2 Ho scherzato, perché in
realtà io gli voglio bene al
Sindaco Magico, anche perché
penso a quella vecchietta di
Siracusa e che, unica, esaltava il
tiranno Dionigi, solo perché essa aveva visto, nella sua lunga vita, ogni volta un governante…
non migliore del precedente!
P.S. 3 Dell’immondizia parlerò la prossima volta, e vi darò
le coordinate su dove dovete
portarla.
Luca Caravella
GLI ALBERI E LA CITTÀ
Il comitato per la salvaguardia
del verde, porta a conoscenza ai
lettori dell’Alassino che in data 28
maggio 2009 ad Albenga presso
l’Auditorio San Carlo si è svolto un
interessante convegno. Titolo: GLI
ALBERI E LA CITTÀ conoscenza,
professionalità e rispetto. La sala
gremita di persone interessate al
problema. Sarebbe utile che questo tema venisse affrontato anche
dalle altre amministrazioni.
La fondazione Europea che organizza corsi di qualificazione per
i giardinieri si è anche resa disponibile a fare dei corsi sul territorio. Per chi fosse interessato: pubblichiamo il programma della
giornata con i nomi dei vari relatori.
cui gestione è giunta alla quarta generazione. All’interno dell’azienda
di famiglia si occupa dei servizi di
progettazione e piantagione, della
comunicazione e dell’informatizzazione. E stato relatore in importanti convegni e giornate tecniche
su temi come la qualità del vivai-
Anna Fedi
Interventi di potatura e loro effetti sull’equilibio fisiologico e
biomeccanico degli alberi:
relatore: Francesco Ferrini, docente di arboricoltura urbana e di
parchi e giardini presso il dipartimento di Ortoflorofrutticoltura
dell’Università di Firenze, si occupa da anni di arboricoltura con ricerche, pubblicazioni scientifiche
presso riviste nazionali ed internazionali e trattazioni in convegni nazionali ed internazionali.
È presidente della Società
Italiana di Arboricoltura e membro
del
comitato
scientifico
dell’International Society of
Arboricolture.
Scelta delle specie e corrette
tecniche d’impianto
relatore: Francesco Mati, perito
agrario è contitolare dello storico
vivaio pistoiese “Piante Mati” la
smo e le scelte botaniche nella progettazione del verde. Collabora da
tempo con importanti paesaggisti
italiani ed internazionali, con giornalisti specializzati e con riviste
del settore (Acer, Tecno Verde,
Gardenia e Case & Country).
- Difesa fitosanitaria e metodo
PHC (Qlant healt care)
relatore: Marcello Parisini,
Dottore agronomo, cofondatore e
primo presidente della sezione
italiana dell’International Society
of Arboriculture (ISA), docente di
arboricoltura presso la Fondazio-
ne Minoprio, si occupa da anni
delle problematiche relative alla
gestione degli alberi in particolar
modo della potatura e della difesa
sanitaria. È stato relatore in importanti convegni nazionali di arboricoltura
-La stabilità degli alberi, esperienze ad applicazioni sulle specie mediterranee
relatore: Carmelo Fruscione, dottore forestale è libero professionista e si occupa da anni della valutazione della stabilità degli alberi
applicando le più recenti tecniche
di valutazione visiva e strumentale. È vicepresidente della Società
Italiana di Arboricoltura.
L’evento è patrocinato dalla SIA
(Società Italiana di Arboricoltura)
sezione italiana dell’International
Society of Arboricolture fondata
nel 1994 che ha registrato alla fine
del 2008 il ragguardevole numero
di oltre 400 Soci. Tra essi vi sono
liberi professionisti, imprenditori
e operatori del verde, tecnici pubblici, ricercatori e formatori che si
occupano, a vario titolo, di arboricoltura.
La SIA organizza importanti momenti di aggiornamento: un evento
a scadenza annuale, le “Giornate
Tecniche”, e numerosi altri convegni o giornate di studio; fra questi
anche eventi di rilevanza internazionale come i congressi europei
di arboricoltura tenuti si a Merano
nel 1997 e a Torino nel 2008. All’interno di ISA Italia, e su coordinamento del Consiglio direttivo, operano Gruppi di Lavoro che si occupano di temi “scottanti” come la sicurezza sul lavoro il tree-climbing,
le diverse metodologie di valutazione della stabilità dell’albero e la
qualità del materiale vivaistico.
www.isaitalia.org
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
U Massatoiu
EVVIVA! Essendo residente
nel rione Fenarina sono contentissima di leggere nei quotidiani e nell’Alassino che si
parla di noi. Oso sperare che il
“Bronx” (sì, purtroppo ci chiamano anche così) diventi una
zona di categoria A, d’altronde
i nostri residenti sono di tutte
le professioni e di tutti i mestieri e le tasse le paghiamo come tutti gli Alassini.
Sono felice che sia nata anche una associazione, “U
Massatoiu”, che è soprattutto
apolitica e che ha come scopo
quello di portare all’attenzione del Comune di Alassio le
problematiche, le informazioni disponibili sulla zona, le
ponderate proposte e le richieste decise democraticamente dai residenti sperando
così di ottenere un miglioramento della zona. E alle riunioni sono benvenuti tutti.
Il diritto di tutte le zone di
Alassio, credo, sia di avere dei
punti di riferimento turistici,
storici e sociali tutti in un ambiente “decoroso”.
Sono la prima a capire, inoltre che il lavoro di una giunta
comunale è difficilissimo.
Che non è giusto sparare le
critiche in modo denigrante
ed è DOVERE di ogni cittadino aiutare chi non può fisicamente essere dappertutto e
vedere e capire tutto. Non bisogna mai aspettare che un
lavoro sia svolto per poi lamentarsi dopo!
Faccio un esempio piccolo
di cui sono la prima ad essere
colpevole. Per accomodare un
piccolo parcheggio temporaneo del vecchio mattatoio si è
fatto pulizia. Purtroppo si è
sradicata una bella palma che
credo si poteva evitare. Ed io,
come altri, l’ho notato dopo
l’evento. Invece c’era da sradicare degli alberi “importati”
dall’India o… che sono troppo
vigorosi e prolifici e minaccia-
Mercoledì 15 Luglio 2009
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Rimostranze
no le piante della macchia mediterranea. Mentre c’erano i
mezzi, tutti noi che sappiamo
di questi pestiferi e maleodoranti alberi potevamo richiedere di farli togliere e non l’abbiamo fatto.
Quindi la lezione è: Muoversi più in fretta per comunicare le varie e sfruttare delle associazioni come “U’
Massatoiu” per accumulare e
discutere temi di importanza
per la cittadinanza e richiedere al più presto ai nostri
Sindaco ed Assessori di venirci incontro!
Infine, e chiedo scusa per la
lunghezza dell’articolo, vorrei
dire che saranno presto presentate delle bellissime e non
costosissime idee per ultimare la zona del vecchio mattatoio, idee per accontentare
molti, non pochi.
E vorrei fare una mia proposta al Comune per una soluzione per parcheggi a rotazione
SENZA BOX PRIVATI e a pagamento. Il sito dell’ENEL in
Via Diaz, in disuso da molti anni è zona protetta per topi e
scarafaggi ecc. un posto ideale. Ci sarebbe un bell’incasso a
lungo termine sia per Enel sia
per il Comune oppure se Enel
ha deciso di vendere a privati
che venda ad un gruppo che si
occupa di parcheggi a rotazione, no? Speriamo che qualcuno privo di immaginazione
non pensi di costruire ulteriori box oppure appartamenti
(che saranno comunque in
vendita per decenni) per una
miope speculazione che ancora una volta non gioverà alla
cittadinanza di Alassio e ai loro turisti sempre più scarsi.
All’uscita dell’Aurelia Bis sarebbe il posto migliore per un
parcheggio a rotazione. Grazie
a chi ha la pazienza di leggere
la mia lettera.
Vi invio lettera da me spedita al
Sindaco di Alassio ed al Prefetto
di Savona nella speranza di una
sua pubblicazione
RACCOMANDATA A.R:
ALASSIO 11 06 2009
AL SINDACO
COMUNE di
17021 ALASSIO SV.
AL PREFETTO della
PROVINCIA di 17100 SAVONA
OGGETTO. Mancato Rispetto
ORDINANZA 103 del 30 marzo
2001 del SINDACO di ALASSIO.
Il sottoscritto Dott. Prof. AUGUSTO GIORCELLI, residente in
via G. Mameli 6 ALASSIO,
lamenta che nei contigui cantieri di via Mameli (impr.
Edilvetta via Mameli 12 ed impr.
Park Alassio via Mameli 3) il primo ex Asilo Comunale, il secondo ex Oratorio Salesiano, non
viene rispettato l’orario di lavoro previsto nei mesi da giugno a
settembre.
La comunicazione dell’infrazione all’ordinanza è già stata
notificata a mezzo raccomandata del 4 giugno 2009 al Comando
dei Vigili Urbani ed all’ARPAL
per la sua competenza nei problemi di inquinamento acustico,
nonché attraverso numerose telefonate allo stesso Comando
dei Vigili. Anche l’intervento
presso l’Assessore all’ambiente
Sign. Salvo, pur avendo trovato
un favorevole accoglimento,
non ha sortito alcun effetto e le
lavorazioni nei suddetti cantieri
proseguono senza tenere in minimo conto quanto previsto nella suddetta ordinanza. Tra l’altro non sussiste alcun motivo
tecnico per la concessione di
un’eventuale deroga. L’orario
previsto permette ben otto ore e
trenta di lavorazioni al giorno né
sono presenti situazioni di rischio, di urgenza o altro se non
il desiderio delle maestranze di
chiudere al più presto la giornata lavorativa. L’immagine
dell’autorità
dell’Amministrazione Comunale risulta fortemente degradata e svilita se la
stessa Amministrazione non riesce a far rispettare una norma
da lei stessa emessa ed approvata. O forse le proprietà dei due
cantieri legate direttamente o
indirettamente all’ambiente religioso e civile locale permettono il farsi beffe delle normative?
Via Mameli, nel tratto fra Piazza S. Ambrogio e via don Cazzola
è stata inoltre trasformata dalle
due imprese da suolo pubblico
in cantiere privato. In essa stazionano autobetoniere con motore acceso per ore bloccando il
traffico ed emettendo scarichi
maleodoranti e fortemente inquinanti. Alla fine della giornata
o dopo ogni intervento, transito
o lavorazione nessuna delle due
imprese si preoccupa di lavare
la strada rimuovendo la terra, la
sabbia, la polvere, ecc. da lei
stessa portata. Si agisce senza
tener conto che ci si trova nel
centro urbano di una delle più rinomate cittadine turistiche della Liguria tra l’altro in momenti
di crisi quando è di grandissima
importanza l’immagine.
Nella speranza che vengano finalmente tutelati i diritti di numerosi cittadini si porgono distinti saluti.
Dott. Prof. AUGUSTO GIORCELLI
Yvonne Onions
Un’occasione mancata
Sabato 13 giugno è stata una
giornata importante: il Presidente della Regione Claudio
Burlando è venuto in visita ad
Alassio, allarmato dagli ultimi
avvenimenti riguardanti l’erosione della spiaggia in seguito
alle recenti mareggiate per
rendersi conto della situazione. Il Presidente si è trasferito
poi nella sala della Biblioteca
Comunale dove ha promesso
una certa cifra come indennizzo per i danni arrecati all’arenile e relative strutture. Erano
presenti oltre il Signor Sindaco
le autorità locali. Ho cercato di
avviare un discorso sull’erosione della spiaggia sostenendo che trattasi di un fenomeno
passeggero e che tale situazione si è già verificata nel passato e che sarebbe stato importante invece considerare la necessità di dotarsi del depuratore fognario. L’argomento è
stato evitato. È assurdo che
una città balneare come
Alassio non abbia ancora un
depuratore e che neppure gli
albergatori presenti in sala, né
il Sindaco, abbiano affrontato
il problema dato che è in gioco
il futuro turistico della città.
Nell’anno 2003 era stato presentato in consiglio comunale
un progetto che prevedeva la
costruzione del depuratore in
località S. Anna, progetto a cui
non aveva aderito la città di
Laigueglia, che ha poi scelto di
allacciarsi al depuratore consortile di Villanova d’Albenga.
Ora mi domando: Quando entrerà in funzione il depuratore
di Villanova, dove passeranno
le tubazioni fognarie di Laigueglia? Attraverseranno le strade di Alassio? L’argomento
della depurazione non ha
preoccupato neppure i signori
bagnini, più interessati al ripascimento dell’arenile, nonostante la loro apprensione al
verificarsi di correnti marine
che stagionalmente ostacolano il deflusso fognario. È come
dire che il futuro non interessa
e pertanto ritengo un’occasione mancata quella di affrontare un argomento che coinvolge tutti.
Francesco Trazzi
Via Mameli: sia a destra che a sinistra… divieti di sosta con rimozione forzata… Ma chi dovrebbe farli rispettare? Al momento di andare in macchina ci
viene segnalato che dopo il sollecito intervento della Polizia Municipale la situazione è ritornata normale.
“La famiglia Meneghina”
Ho letto di quanto ha scritto il
Rag. Santino Bruno Pezzolo sulla
gita a Milano dalla “Famiglia
Meneghina” la quale contraccambiò la visita e venne in Alassio.
Allora il maestro Mario Richero, uno dei fondatori della
Vecchia Alassio… invitò Lino
Vena a porgere i saluti di Alassio
alla Famiglia Meneghina, nell’allora Sala Hanbury.
Prendendo l’aria della canzone “La Madunnina” Lino Vena
cantò:
Vui ch’avè a Madunnina
In sci-i teiti de Milan
Nui hammu Santa Catarina
Ca vegniva da luntan
Sant’Ambroxiu, e l’ammu insemme
Pe prutegge i belimui
Ma in ta neggia a travaiò
I gh’andè delongu vui,
pe purtone i franchi a nui!!!
Belinui……
Il Maestro Richero… rinvenne
annusando aceto.
Caro Mario, ti ricordo sempre
con affetto grande
Lino Vena
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
LIBRO BIANCO (ANZI TANTO COLORATO)
SU UNA VIA ALASSINA SCELTA A CASO:
LA VIA CHE PORTA ALLA FRAZIONE “SOLVA”
Partendo da viale Hanbury
(Aurelia) imbocchiamo il sottopasso ferroviario e iniziamo
la salita per via Solva (nb l’incrocio è ben noto per i numerosi incidenti stradali anche
mortali), sottopasso che in caso di medie piogge diventa un
guado e raccolta di detriti.
Premesso che per tutto il
percorso che effettuerò l’asfalto è di antica fattura e risente
del transito degli automezzi
pesanti (che più volte congestionano il traffico provocando code, incidenti, danni, e ritardi nella circolazione), in più
punti è sgranato e i chiusini sono instabili e avvallati e in caso
di forti piogge tutta la strada
diventa un torrente.
All’incrocio con via Massabò
alla SX primo affossamento, innanzi al Hotel S. Nicola sulla SX
tombino dal contorno sbrecciato, di fronte al civ.91 tombino affossato (buca), di fronte
al civ. 115 buca, prima
dell’Hotel Del Sole a DX muretto rotto da mesi,dal civ. 121
giunzione asfaltatura a rilievo
(in moto si sbanda), al civ. 102
affossamento, dal civ. 106 al
civ. 110 affossamenti, per tutto
il lato strada della residenza
Anziani Poggio Fiorito si affacciano pericolanti alberi non
curati ma potati dal transito
dei Camion. Sino di fronte al
civ. 126 manca num. civ. annuale fuoriuscita acqua su
strada, dal civ.155 al civ. 231
vari salti tombini e buche,vari
rappezzi su lato DX e binari
(d’asfaltatura) pericolosi al
civ. 146 buca, dal civ. 251 lato
SX binario asfalto dal civ.
(manca num.) restringimento
strada causa cantiere non sempre operativo o comunque accudito,inoltre taglio longitudinale d’asfalto (acquedotto),
dal civ.162 restringimento
strada per cantiere con divieto
di sosta, ma occupato dai mezzi di lavoro del cantiere (non
esposta l’autorizzazione occupazione suolo), nuovo taglio
trasversale (ENEL), al civ. 166
taglio trasversale (GAS), di
fronte al civ. 170 grande affossamento, dal 170 vari rappezzi,di fronte Garage del civ. 285
buca e tombino profondo almeno 5 cm, prima del bivio per
s. Croce rappezzi, striature,
tombini, su tornante BICIBIU
(bivio S. Croce) varie cunette,
salti, avvallamenti (curva da
prendere con molta cautela e
non segnalato il pericolo), al
bordo strada (che cambia nome) e diventa via Ollandini di
fronte al civ. 10 fra gli olivi
grande discarica pietrisco (da
anni?) in aumento, in caso
pioggia invasione detriti sulla
via. NB tombini intasati, dal
civ. 30 sino alla Chiesa lato
strada DX verde non curato invade strada,di fronte bidoni rifiuti a SX taglio strada (fogna),
guardandoci intorno notiamo
sentieri mal agibili non ripuliti,
cantiere EX Lo Spiedo fermo da
mesi e Piazzetta Belvedere “Il
Balcone d’Alassio” occupata
da box e transenne, da Cavia a
via Ollandini quando piove fiume d’acqua e detriti, più avanti retro cantiere occupazione
curva,di fronte civ. 46 varie
rotture asfalto, bivio per
Monte Bignone taglio traverso
strada con relativo salto,di
fronte asilo occupazione posti
auto (con) da azienda cantiere
con transenne del civ. 81 che
inoltre restringe la via, da Asilo
a piazza Piave strada dissestata in vario modo, rotture, tombini, buche, ecc... di fronte al
civ. 105 occupazione perenne
della via da moto inefficienti e
vario materiale, davanti al
civ.109 vi è un auto R5 semi distrutta, dal civ. 146 i n caso
maltempo discesa detriti.
Fiore all’occhiello è la rinnovata piazza PIAVE delizia e tormento dei Solvesi,un cantiere
che per anni ha tenuto col fiato
sospeso un poco tutti con lavori eseguiti a pizzichi e a mozzichi ora i garage sotto piazza
sono funzionanti con tanto di
cartelli di divieti, ma la Piazza
pubblica è ancora da asfaltare,
deve essere ripulita dalle macerie, sassi, chiodi, vari residui
di cantiere, però l’erbetta c’è
sempre; sulla Piazza esiste un
vecchio lavatoio bivasca da sistemare, NB il pavé di via
Lepanto è molto scivoloso e
pericoloso fonte di molte cadute, i sentieri o caruggi che si
ramificano dalla piazza a Cavia
sono da pulire, lo stesso dicasi
dei tombini; con il Ristorante
La Vigna, è impossibile per i residenti parcheggiare le auto.
Notizie tratte da una involontaria passeggiata in salita in
una cocente giornata estiva
per più di due chilometri da
Alassio a Solva e si sa, quando
si passeggia si osservano le
bellezze che ci circondano!?
Distinti Saluti
Lettera Firmata
Ciù e me segnu e ciù u lampa
Mi è capitato in questi giorni
di vedere litigare due signore a
Forum. Erano due Mamme che
sembrava volessero sbranarsi,
(perché i loro bambini all’asilo
avevano litigato) e volevano a
vicenda delle pubbliche scuse.
Il mondo è cambiato e
senz’altro in peggio. Non era
forse più saggio, ai tempi dei
nostri vecchi, quando le mamme, per farla breve, si chiedevano scusa a vicenda ed era finita lì? C’è polemica in tutto; ti
siedi a tavola e ti passa l’appetito. Alla TV, più bugiardi sono
e più cantano le loro sincerità.
Poi ci sono quelli che disgustosamente disonesti ostentano
onestà. Com’era bello quando
una stretta di mano valeva più
di uno scritto firmato.! Sembra
che sia passata un’eternità, ma
era invece il mondo dei nostri
genitori, quando in guerra e
con poco da mangiare si diceva
che avremmo potuto vivere
senza pane, ma mai senza amore, senza dignità, senza onestà
e vera AMICIZIA.
Fernanda
Mercoledì 15 Luglio 2009
A proposito della Scuola Primaria
di Moglio… parte terza
Sul numero del mese di Aprile
de “L’Alassino” abbiamo letto
un articolo scritto da alcune
“mamme amareggiate” che accusano me ed altre persone di
aver accelerato il processo di
chiusura della scuola primaria
di Moglio iscrivendo i nostri figli
altrove: favorendo chiacchiere
e pettegolezzi vari su persone
che compongono il corpo insegnante nonché sulla Direzione
Didattica accusandoci, inoltre,
di esserci dimenticate di quanto
ha sempre fatto la stessa
Direttrice per tenere aperto il
plesso di Moglio. Forse, queste
mamme non sanno che tale plesso ha sempre fatto comodo per
avere l’assegnazione di più insegnanti. E non sanno ancora, o
forse fingono di non sapere, che
nella scelta degli stessi se ce n’è
uno che presto chiederà il trasferimento, questo viene mandato a Moglio; se ce n’è uno di
fresca nomina e che non ha mai
insegnato, viene mandato a fare
la gavetta a Moglio; se arriva da
fuori un bambino con particolari problemi viene anch’esso
mandato a Moglio e poco importa se nella classe assegnata ci sono già delle situazioni difficili anche se la nomina delle insegnanti di sostegno non avviene fino a
Novembre.
Ci viene, inoltre, fatto notare
che in una frazione come Moglio
avere una scuola che funziona
con pluriclassi è la normalità;
ma ciò non è certamente una novità in quanto da sempre ci sono
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
state e hanno sempre funzionato benissimo arrivando persino,
con disponibilità di più maestre
in un particolare anno, ad abbinare una prima con una quinta
separando gli alunni nelle ore
più importanti. Insomma, le
“mamme amareggiate” probabilmente non hanno conosciuto
la scuola di Moglio quando era
veramente un’isola felice e, non
avendo riscontro, senza saperlo
per i loro figli si accontentano di
come è adesso... io NO!
Io per mia figlia voglio
quell’ambiente sicuro, amorevole e familiare che c’era una
volta a Moglio e l’ho trovato in
un altro paese: un paesino piccolo come Moglio, che ha subito
gli stessi tagli della riforma
Gelmini e che usufruisce delle
medesime risorse.
Come mai lì le cose funzionano come si deve? Non può essere che quelle risorse siano gestite un po’ meglio?
Per quanto riguarda la scelta
di quest’anno, non ci saremmo
mai permesse di criticare l’organizzazione del lavoro delle insegnanti se non fosse che a decidere il tutto sia stata una sola
persona la probabile “portavoce” delle cosiddette “mamme
amareggiate” alle quali auguro
di non incontrare mai problemi
nella vita scolastica dei loro figli
dubitando alquanto che con l’attuale andazzo potranno felicemente risolverli.
Lettera firmata
I RAGAZZI DI MOGLIO NELL’ANNO 1930
Conseguenze di un porto
“aziendalizzato”
Spett. redazione prego voler
pubblicare:
E oua cusse fammu? Puriescimu andà au portu a manezza?
E adesso cosa facciamo potremmo andare al porto? A
chiacchierare. Al porto sì, perché era un’entità un poco staccata dal centro cittadino. Là
avremmo trovato “personaggi”
che lo frequentavano con lo
stesso diverso interesse.
Si sarebbe potuto parlare di
pescato o non pescato, di successi o “squasci”. E poi i soliti discorsi che gli uomini abitualmente fanno: lo sport, le donne,
la politica e le caricature su quei
“pittori” dell’arcobaleno cittadini facilmente identificabili: patrimonio sociale. Si perché la
frequentazione era uno svago o
alternativa ai locali, si perché
durante certi dialoghi c’era una
vera e propria recitazione complici il tono di voce e l’espressione che il volto assume di volta in volta.
Poi il porto è stato “aziendalizzato” e ciò ha comportato
l’abbandono graduale di queste
frequentazioni. Si sa: per parcheggiare bisogna prendere il
ticket, pagare alla cassa, cercare
la moneta, la prima mezz’ora è
gratis, ma si può dare un tempo
al dialogo? Ciò avviene in televi-
sione per motivi di ascolto
(manca un minuto, c’è la pubblicità) si può rilassarsi dialogando e guardare l’orologio, e poi
siamo Liguri ci sembra non giusto pagare per qualcosa che la
cittadinanza ha già pagato.
Troppo complicato per chi
cerca contatto umano e la possibilità di farsi quattro risate magari sui lavori condotti personalmente a quella piccola imbarcazione con le piccole modifiche a cui tutti partecipavano
con consulenze ingenieristiche
gratuite le più svariate, come la
scelta del colore la bontà della
tinteggiatura ecc.
Sì, c’era un po’ d’ironia bonaria e il riconoscimento di essere
tutti della stessa identità locale,
insomma di essere la parte armonica della cittadina. Tutto ciò
ci e stato tolto e nessuno ci ha
chiesto se eravamo d’accordo
sul delimitare l’accesso al porto.
Tutto ciò forse è necessario, ma
penso però che dare la possibilità alla frequentazione di un luogo che i cittadini hanno contribuito a costruire, con le casse
Comunali, era doveroso e avrebbe dimostrato una certa sensibilità verso coloro che fanno anche delle piccole cose una delle
ragioni della propria vita.
Porcella Stefano – Quartara Mimin – Bogliolo Ambrogio – Olivieri Giovanni – Mainetto Bartolomeo – Martino Francesco.
Dalla Croce, 3a fila: Don Ferrari Antonio – Martino Pietro – Olivieri Giuseppe – Gennaro Guido – Quartara Francesco – Nattero Emanuele
2a fila: Ciccione Antonio – Quartara Giulio – Bogliolo Giuseppe – Quartara Antonio – Porcella Agostino
1a fila: Bogliolo Renato – Pelle Luigi – Schivo Angelo – Pelle Giuseppe.
ANCH’IO HO LA MIA PIAZZA
Alassio perla della Liguria? La
mia risposta è NO! Alassio sta
morendo, un lento ed inesorabile declino è iniziato. Come una
mano che ti prende alla gola e
non ti fa più respirare: Alassio
non reagisce più.
cartoni alle due del pomeriggio,
un’isola ecologica (meglio un altro termine, questo mi sembra
una presa in giro) stracolma di
rifiuti, è un atto di vigliaccheria,
è abbassare la testa e girarsi
dall’altra parte.
Dimenticare
Miguel Viola
pevoli? Chi è capace di difendere
questa opera pubblica? Chi ha
questo coraggio che io non ho?
Ho deciso, lo faccio io: Vi chiedo scusa al posto della nostra
amministrazione! Chiedo scusa
a chi è caduto, alle mamme con
i passeggini, alle monete cadute
nelle fessure delle travi, ai piedi
martoriati, alle aiuole sporche e
soprattutto a Te, amica Palma,
che resisti, agonizzante, a coloro che sono più bravi, più intelligenti, più preparati, più furbi
di TE e, nonostante più piccoli,
ti guardano dall’alto verso il
basso. Io no! Io sono dalla tua
parte e ascolto solo un richiamo: i battiti del mio cuore.
Andrea Pellegrini
RISPOSTA
ALL’ANGOSCIANTE DUBBIO
L. Nappi
Come posso dire che si può dimenticare il Tuo
sorriso che mi ha sempre stregato, molto di più
oggi che non sei vicino a me.
Quando mi parlavi, diventavo il Tuo ascoltatore,
come un bambino con la sua maestra.
Quando c'era un disco e Ti mettevi a cantare,
ero orgoglioso di sentirTi e VederTi e se Ti prendeva
di ballare, come lo posso dimenticare...
Oggi passeggiando per questi luoghi di mare,
ricordo quando ridevi per le piccole cose.
Più passa il tempo, più mi riesce
difficile dimenticare.
questo in centro ad Alassio sotto gli occhi di tutti.
Alcuni consigli di sopravvivenza: non camminate mai scalzi; accompagnate le persone anziane, il rischio di cadute è elevato; in caso di pioggia munitevi di stivali o di materassini vi
aspetta un’attraversata dalla
chiesa di S. Anna all’inzio del
budello; se transitate di notte
abbiate sempre con voi un pila;
se avete panni da asciugare i fili
elettrici scoperti sono un ottimo stendino.
Ebbene sì: ogni giorno mi stupisco! Vedo questa classica
“piazzetta ligure” e mi chiedo:
come è possibile progettare, approvare, finanziare e realizzare
un mostro? Chi è o chi sono i col-
La nostra Alassio, miei cari
concittadini, è una perla sporca,
sbiadita, grigia: sporcizia, negligenza, verde poco curato, scarso amore per il bene pubblico e
penso anche poca conoscenza
di termini quali bellezza, stile ed
estetica, sono verità. Non voglio
insegnare a nessuno (non ho
questa presunzione), ma sono
convinto che non dire quello
che sento, quello che provo,
quando vedo un vicolo pieno di
Il motivo, per cui ho deciso di
scrivere su un angolo di Alassio
è semplice e ridicolo allo stesso
tempo e ha un nome: Scheggia.
Compagna amata e fedele!
Piazza Airaldi Durante, senza giri di parole, è orrenda. Concepita male, uscita ancora peggio:
materiale inadeguato, vasca
brutta e sporca (dire fontana è
un complimento), abbandono,
sporcizia ovunque e persistente, agibilità inesistente. Tutto
Mi è stato chiesto cosa dovranno “aspirare ed espirare” i
seguaci di religioni diverse dal
cristianesimo, dato che io avevo
proposto di ritmare come preghiera il nome di GESÙ con il respiro. Mi pare si sappia già e sia
palese a tutti; mi spiego: i musulmani (per i quali Maometto è
soltanto il Profeta) pregano in
ogni istante a gran voce “Allah
Akbar” cioè “Dio è Grande”; gli
ebrei credono nello stesso Dio
dei cristiani (non in GESÙ come
Messia); i Buddisti non pregano
certo Budda perché Budda non
è mai stato considerato Dio e infatti era un principe che insegnò
una filosofia di vita, come anche
Confucio; mentre gli Indù e i
Taoisti invocano Dio ogni istante con la preghiera mentale e il
Mantra orale “SAI-OHM”. Infatti
a questa idea mi sono ispirato
per invocare il nome di GESÙ. La
preghiera giova a tutti ed è un bisogno innato di tutta l’umanità.
È la terapia dell’anima anche se
fatta in modi e riti diversi, anche
laddove non c’è la cosiddetta civiltà…
Io credo in Cristo seconda
persona della SS. Trinità e non
mi stanco di invocarlo, suggerendo anche agli altri di fare lo
stesso perché è un comando
evangelico – per chi crede – di
farsi apostoli. Faccio male? Do
fastidio a qualcuno con questa
idea? Sono sempre pronto e
aperto a discutere su questo argomento o su altro in ogni istante, purché con persona sincera
che come me si presenti con il
suo vero nome e cognome. Io
non sono professore perché
non insegno ex cathedra. Sono
dottore perché ho conseguito la
laurea in giurisprudenza
all’Università di Genova nel lontano 1955, ma del titolo accademico non mi cale, bensì del rispetto dovutomi. Spero con
questo di aver ampiamente risposto alle domande e mi firmo
con amicizia e cordialità.
Dott. Silvio Viglietti
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«L'ALASSINO»
Mercoledì 15 Luglio 2009
MOSTRE D’ARTE
NUOVO LICEO ECONOMICO
ALLA SCUOLA DON BOSCO
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Francesco Murlo
Nella seconda quindicina del
giugno scorso ha esposto questo pittore nativo della provincia di Bari (Corato), ma torinese d'adozione (vive e ha lo studio a Collegno), che ha frequentato i corsi del Maestro
Giuseppe Grosso. Francesco
Murlo ha un eccezionale e
profondo senso del colore. Lo
esprime nei suoi paesaggi, nelle marine, negli alberi; in composizioni personalissime, talvolta surreali, dove il gioco della luce e l'accostamento delle
tinte squillanti, giocano un ruolo preponderante. E se qualche
albero visto al tramonto è quasi monocromo, altri sono quasi
trasfigurati dagli effetti coloristici e questo vale anche per i
fiori; nelle marine dominano i
riflessi e le composizioni di og-
Maurizio Sicchiero
getti sconfinano anche nella
pop-art, mantenendo la nettezza dei contorni e l'originale, affascinante resa cromatica. Per
inquadrare meglio la figura del
M° Murlo riportiamo il giudizio
di due qualificati critici. “...Riesce a costruire un proprio linguaggio dominato da una forte
autonomia, ed essere originale e
capace di definire una propria
poetica autonoma, vivace...”
(M. Centini) “Murlo rende visibili, attraverso un'arte figurativa
cortese e delicata nei toni ed elementare nelle forme, sentimenti
e sensazioni universali, che toccano le corde emotive dell'osservatore, merito anche di schemi componitivi realizzati di un
colorismo a toni smaltati e della
riduzione astratta dei contrasti
chiaroscurali” (E. Papa)
Fra i numerosi artisti che si
susseguono alla “Carletti”, è raro che esponga un incisore “puro”. Per incisione (se ne è scritto in passato su queste colonne) si intende una lastra metallica sulla quale,
un artista incide, normalmente
con
l’aiuto di un
acido, un disegno che poi
verrà stampato a mano su
carta, numerato e firmato,
L’incisione richiede studio
e intenso lavoro, non può
eseguirsi
d’istinto. Le
tecniche sono
varie, la più
praticata (anche dal “nostro”) è l’acquaforte, termine alchemico
dell’acido nitrico, usato per la
“morsura”, trasposto a indicare
una stampa da incisione.
Maurizio Sicchiero, nato a
Rovigo ma residente a Chieri
(Torino) fin da bambino, ha cominciato da autodidatta, poi si è
diplomato al Liceo Artistico di
Torino e si è specializzato in incisione al Laboratorio Demo di
Chieri. La sua tecnica è comple-
ta e raffinata, i suoi soggetti sono vari: paesaggi e scorci piemontesi e della Riviera Ligure di
Levante (ma c’è anche il
Torrione di Alassio), case dai
muri scrostati, strade solitarie
(raramente
compare la
figura umana), romantiche e lievemente malinconiche;
composizioni di oggetti
disposti con
maestria, alquanto surreali, come i
grovigli di radici, reti e
cordami;
moli e barche, nonché
scale zigzaganti che si
inerpicano
fra fantasiosi
edifici. In mostra non mancano
(ma sono in minoranza) originali collage fatti con ritagli di pelle
multicolori
(paesaggio,
Crocifisso) e dipinti a olio: natura morta e una Ferrari Formula 1
del 2005 con applicata un’acquaforte con il ritratto di
Alberto Ascari vicino alla
Ferrari da lui pilotata, eseguito
per il cinquantenario della sua
morte.
È UNA DISCARICA?
Quella che segue è l’immagine di ciò che abbiamo trovato
questa mattina all’ingresso lato Stazione FF.SS. della
Galleria C. Chaplin, ingresso
chiuso da ormai diversi mesi
perché un furgone ha urtato la
balaustra della scala danneggiandola. Si teme che possa cedere e crollare sulla scala, ma
non si ritiene che chi vi si appoggiasse o sedesse sopra dal
lato marciapiede possa correre alcun rischio. Curioso, ma
vero. Nel frattempo chi passa
getta nella scala ogni genere di
rifiuto, dai pacchetti vuoti di
sigarette alle bottiglie di plastica alle cartacce, ecc.
Qualche buontempone, peraltro con ragione, ha pensato
bene di indicare la discarica
anche a chi finora non l’avesse
notata.
Si è aperto, primo sul territorio
nazionale, il nuovo liceo economico, previsto dalla Riforma
Gelmini con la conferma e potenziamento dello scientifico, classico e linguistico. Accanto, l’impegno a ridurre l’incongruenza di-
Altra notizia è il preannuncio
che i costi già contenuti e con rimborsi regionali importanti sono
previsti in diminuzione, proprio
per l’aumento degli iscritti e il
contributo di exallievi.
Può essere messo in rilievo che
dattica dell’apertura dei nuovi licei tra un anno, ma con prime e seconde classi insieme: si aiuteranno gli alunni ad integrare già in prima il percorso che partirà dalla
seconda. Si fa leva sui punti di forza della scuola e soprattutto
sull’ambiente ordinato e sereno,
rispettoso delle regole, sia nel liceo sia nella scuola media, che vive un periodo particolarmente felice per vivacità di iniziative e calore di rapporti umani.
i Salesiani celebreranno quest’anno, il 18 dicembre, il 150° della fondazione da parte di San Giovanni
Bosco, mentre l’Istituto di Alassio
avvierà la preparazione al 140° (20
settembre 2010): prima casa fondata da don Bosco fuori di Torino,
primo liceo salesiano nel mondo.
Sono disponibile per ogni integrazione e chiarimento, via email
o telefonica 334-5494019. Ringrazio dell’attenzione il direttore
don Giorgio Colajacomo.
ALBENGA
FOTOGRAFIE DALL'INDIA
Dall'11 al 19 luglio, il chiostro Ester Siccardi in Viale
Martiri della
Libertà 1 ospita la suggestiva mostra di Lara Giurdanella
dal titolo
60 anni di sacerdozio
Domenica 5 luglio 2009 Solva di
Alassio ha festeggiato la ricorrenza del 60° anniversario
dell’Ordinazione Sacerdotale del
sac. don Mario Tedoldi. Per un
giorno don Mario è ritornato alla
sua antica parrocchia di Solva e
ha rivissuto per sé e per tutta la
gente della frazione momenti più
significativi della sua operosa attività in quella Comunità.
Il fratello don Natale presentò
le caratteristiche del periodo di
tempo trascorso da don Mario a
Solva e ai numerosi amici e conoscenti che gremivano la chiesa di
Solva commentò l’importanza
della presenza del sacerdote nella vita di una parrocchia.
Don Mario fu accolto da un
prolungato applauso e rivolse il
suo affettuoso grazie a tutti coloro che si trovavano in quella
chiesa per rivivere con lui la lode
e il ringraziamento al Signore per
i doni che Dio sempre elargisce
attraverso la preghiera e l’azione
dei sacerdoti.
La Santa Messa, celebrata con
devozione e raccoglimento, fu solennemente accompagnata da
suoni e canti della Corale di Solva
e fu per tutti un devoto inno di lode a Dio e un tenero ricordo nei
nostri cuori delle gioie e delle sofferenze, delle speranze e delle
preghiere innalzate a Dio in quella meravigliosa chiesa che la gente di Solva ha dedicato all’Annunciazione di Maria Santissima.
L’A.V.A. formula a Don Mario i
migliori auguri.
Don Mario con il fratello Don Natale circondati dai nipoti.
IL LIBRO SU PANNUNZIO AD ALASSIO
Sabato 8 agosto
ore 21,30
presentazione del libro
LIBERALI PURI
E DURI
www.centropannunzio.it
[email protected]
PANNUNZIO E LA SUA EREDITÀ
ed. Genesi
di Pier Franco Quaglieni
Tiziana Conti - Anna Ricotti
Lo storico Pier Franco Quaglieni.
Biblioteca Civica Renzo Deaglio - Piazza Airaldi e Durante, 7
Mercoledì 15 Luglio 2009
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«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Da u libbru de Ester
Da u libbru de Ester
A riabilitassiun e a festa du Purim
Da u libbru di Maccabei
I martiri d’Israele
In quellu giurnu u re u ven a savé,
(perché a l’è propriu lei a cunfessolu)
cuss’ ‘u l’è Marducheu pe so muié;
pe rimediò e magagne e premiolu
versu de st’ommu ancù u se fà ün duvé:
doghe u vö a cà d’ Amàn e numinòlu
de quelli beni l’amministratù...
Però a-a regina u nu ghe basta ancù.
Cu-u tempu u l’è successu che i Gidèi
sùn staiti de dai Grechi cunquistai,
e ubbligai a credde a autri dèi.
a custu d’esse uppressi e tribulai.
Duémmu allù cuntò di Maccabèi
e a storia de üna guèra, che trèi frai
nun rassegnai sti affrunti a subì,
faran pe esse liberi o murì.
A vö ün papé de riabilitassiùn
pe-u populu Gideu perseguitau:
“Nisciùn de nui u l’è ün pelandrùn...
Fammu quellu che Diu un’ha cumandau”.
Tanta pe so muié a l’è a devusciùn
che u sigillu reale u gh’à passau:
«A’ nomme meu scrivé cuss ‘u ve pò...
Che cun st’anellu i poi tüttu urdinò».
Saran anni d’entrighi, de battaie
e, pe-u putere, gran cumpetissiui.
furtesse saran faite, issai miaie
e de meschìn u se éncirà e prexiui.
E ancura a lotta a largherà e so màie
fra tradimènti e persecussiui.
U ghe sarà di Martiri e da Gloria
pe dò, in sci-a fìn, a Diu a So vittoria.
Cuscì i Gidei i vén riabilitai
e i nemixi,za prunti pe-a mattansa,
cùn ün decretu i vegnen castigai ,
e in tütti u rinasce ancù a speransa.
Pöi, in regordu de ‘ste gran giurnai
faràn ‘na festa de gran risunansa:
A festa du PURIM, che a Diu a dà gloria!
De Ester autru a nu ne dixe a “Storia”.
Aù, ‘ste longhe storie de “mattansa”
che da-u prinçippiu i n’han purtau a-a fìn,
storie de lotte,... o de fratellansa,
d’urgogli, de passciui... fin de venìn
e che cuntau e hammu in abbundansa
giüstu u sareva mettele a camìn.
Ma nun primma de ün breve riassuntu;
quarche penscieru ancù... Pöi.. mettu puntu.
A festa du PURIM, che a Diu a dà gloria!
De Ester autru a nu ne dixe a “Storia”.
PROGETTO DANZA ALASSIO
SAGGIO 2009
Il 13 e 14 Giugno scorso al
Palalassio Lorenzo Ravizza si è
svolto il 32° appuntamento con
la scuola di danza alassina, diretta da Iris Gaburri.
Come è ormai consuetudine,
il saggio di fine corsi è stato diviso in due serate, per permettere ai numerosi allievi di esprimersi al meglio, e, come sempre, hanno guidato gli allievi nel
loro percorso didattico gli insegnanti Livia Gaburri, Natascia
I COLORI DELL’ACQUA L’ORGANO E I RITI SACRI
E sempre stata preoccupazione della Chiesa che tutto ciò che
ha relazione con il culto, una
volta benedetto, sia impiegato
esclusivamente per i riti sacri e
non per attività profane; ed è
sempre stata una sua premura
che gli oggetti riservati al culto
fossero preziosi e decorosi.
Questo importante stile di comportamento sta alla base delle
grandi iniziative di restauro attuate in questi ultimi anni nel
nostro S. Ambrogio dal parroco,
sonaggi della storia.
Il gruppo professionale ha
eseguito “Danza Macabra” e
“Dies Irae”, balletti estratti dall’opera di teatro-danza “Nudo
con un coltello” di Giuseppe
Santarelli, coreografia di Livia
Gaburri.
Per la prima volta Iris Gaburri
ha proposto una breve performance anche con le signore del
corso di ginnastica Feldenkrais,
mediante uno spiritoso susse-
“Il mondo di Pinocchio” di Fotoprint- Albenga
Ragni, Irene Ciravegna e la direttrice dei corsi Iris Gaburri.
In programma nella prima serata, dedicata ai piccoli, “Il mondo di Pinocchio”; bravissimo il
piccolo protagonista Riccardo
Berrino, circondato dai fantastici personaggi della favola.
Si sono susseguiti altri balletti di danza classica, hip-hop e
modern jazz.
Nella seconda serata hanno
danzato gli allievi dei Corsi
Intermedi, Avanzato e Professionale.
Nella prima parte è stato proposto un mosaico di balletti di
danza classica che hanno messo in evidenza le doti tecniche
ed espressive degli allievi.
Notevole interesse ha suscitato “Pierino e il lupo”, la celebre
favola musicata da Prokofiev,
con voce recitante di Roberto
Benigni, che la coreografa Livia
Gaburri ha voluto riproporre
dopo 9 anni con l’ottima interpretazione di Franco Heera
Carola nei panni di Pierino; impeccabili anche tutti gli altri per-
guirsi di movimenti sciolti e disinvolti sulle piacevoli note di
Erroll Garner.
Ha concluso la serata un simpatico e applauditissimo “Work
in Progress”, balletto di modern
jazz, ideato da Natascia Ragni e
Irene Ciravegna con le bravissime allieve dei corsi 2° e 3° intermedio.
Il ricavato dello spettacolo è
stato devoluto al progetto alassino “Insieme per non restare
soli” mediante lo Zonta Club
Alassio Albenga. L’iniziativa si
ripropone di portare conforto e
compagnia alle persone anziane
rimaste sole.
Progetto Danza organizza, da
quest’anno, corsi estivi per gli
allievi che desiderano mantenere l’allenamento.
Le iscrizioni al nuovo anno
scolastico si apriranno il 14
Settembre.
Per informazioni contattare il
sito
www.progettodanzaalassio.it
o telefonare a: 0182-470364
Cucinotta, metterà in evidenza
con un concerto speciale le
nuove caratteristiche dello
strumento.
Nel pomeriggio dello stesso
giorno, durante la S. Messa delle ore 18, l’organo verrà benedetto. La preghiera centrale del
rito contiene elementi ricchi di
significato, che chiariscono in
modo inequivocabile le finalità
dello strumento: «L’organo renderà più lieta e solenne la celebrazione della divina liturgia.
L’organo Zanin.
Una delle magnifiche tele dell’artista alassina Binny Dobelli.
(VEDI ARTICOLO A PAG. 8)
mons. Angelo De Canis.
Oggi possiamo contemplare
lo splendido organo a trasmissione elettronica situato nel coro, rimesso a nuovo dalla ditta
Zanin. Lo udiremo per la prima
volta dopo qualche anno di silenzio, in una veste smagliante,
sabato 18 luglio alle 21.15. In
quest’occasione il maestro
onorario, prof. Roberto Maria
UNA GIORNATA SPECIALE PER LA PARROCCHIA DI S. AMBROGIO
(SABATO 18 LUGLIO)
S. Messa di ringraziamento per il 25°Anno di apostolato fra noi del
prevosto Mons. Angelo De Canis, concelebrata con il Vicario Generale
Diocesano Mons. Giorgio Brancaleoni.
Benedizione dell’organo “Zanin”, nel coro, a fine restauro e ristrutturazione.
Benedizione della lapide in ricordo dei 500 anni della Chiesa parrocchiale.
ALLE ORE 18:
ALLE ORE 21.15:
Grande concerto organistico del M° Roberto Maria Cucinotta
Anche l’arte musicale a servizio del culto tende allo scopo
primario di dar gloria a Dio e di
santificare gli uomini. Il suono
dell’organo nel contesto celebrativo sostiene il canto unanime dei fedeli, espressione di
quel cantico nuovo che sarà veramente tale se all’accordo degli strumenti e delle voci si
unirà la santità della vita.
Canteremo bene se vivremo
bene nella chiave della divina
volontà e nell’armonia della carità fraterna».
Giovanni Puerari
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«L'ALASSINO»
Mercoledì 15 Luglio 2009
INCONTRI CON L’AUTORE
MOSTRE D’ARTE
Simone Di Maggio: “Avevo sei anni e mezzo” Fazi Editore
BINNY DOBELLI ALL’EX CHIESA ANGLICANA
È stata una presentazione alquanto diversa dal solito quella
del 27 giugno scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica: si è
parlato di un argomento di grande attualità, di una vicenda vissuta raccontata in prima persona.
L’autore inizia parlando
dell’Associazione No profit “Ettasos”, che si occupa della tutela
delle vittime di abusi su minori:
«Ho deciso di collaborare con
Ettasos, perché ho avuto una
storia di abusi da bambino, a sei
anni e poi a 11 – 15. La mia vicenda l’ho registrata su un “blog”, alcune persone mi hanno convinto
a scrivere questo libro. Ho fatto
un percorso di psicoterapia con
l’aiuto di psicofarmaci, che non
ha avuto l’esito sperato, poi una
terapia presso uno psicologo,
che non può prescrivere farma-
ci. Tutto questo l’ho nascosto alla mia famiglia, che in seguito mi
ha sostenuto».
Alcuni brani del libro sono
stati letti con chiarezza dall’attrice Evelin Brocas, accompagnati da un sottofondo pianistico eseguito dal pianista M° Gigi
Rivetti, che ha suonato anche
brani solistici.
È intervenuta la signora Petra
(basti il solo nome), che ha raccontato la sua vicenda, legata a
quella di Di Maggio: «Per caso ho
letto il libro di Simone, vi ho trovato un messaggio: sono sposata
con “Falco”, l’uomo autore degli
abusi. Un giorno vengo a sapere
che mio marito ha abusato di un
minorenne, per sei anni; subito
non reagii. In seguito scoprii che
visionava film pedo-pornografici,
lo feci sottoporre a una terapia
senza risultati; così ho deciso di
separarmi».
La Presidente dell’Associazione Ettasos, che assiste queste
persone tramite un servizio online, dottoressa Tove Hornelius,
si complimenta con la signora
Petra, donna molto forte e le assicura di offrirle sempre il suo
appoggio.
Simone Di maggio conclude: «Il
mio libro sta andando bene, grazie al passaparola delle associazioni che si occupano di questo
problema. Ho avuto varie proposte di partecipare a trasmissioni
televisive, ma salvo qualche particolare eccezione, non ho accettato. Con la mia storia d’amore,
anche grazie a mia moglie, sono
riuscito a superare tutto. Sto scrivendo un altro libro di argomento diverso».
Enrico Rovegno: “Appuntamento con il drago” Ed. Gammarò
«Uno scrittore ligure – inizia
il prof. Franco Gallea nell’incontro del 4 luglio scorso – vecchia conoscenza, qui ha presentato il suo primo romanzo
“Vigilia”. È stato insegnante di
Lettere, ha scritto racconti sulla Resistenza, saggi e studi di
Critica letteraria, tre libri di
poesie (è una poesia idealistica), inoltre collabora con riviste e giornali».
Era presente l’editore prof.
Vincenzo Gueglio, già assessore
alla Cultura a Sestri Levante, anch’egli autore di romanzi, che
Gallea interroga per primo, definendolo coraggioso: oggi fondare una Casa Editrice è un’impresa temeraria. Gueglio risponde:
«Questo romanzo l’ho pubblicato “a scatola chiusa”. Sono appassionato di racconti, in que-
sto libro ho constatato la differenza fra racconto e romanzo.
La mia Casa Editrice cerca di
pubblicare cose nuove, di ricerca e riscoperta come Alberto
Radicati da Passerano (autore
del ’700) e Jonathan Swift, che le
grandi Case rifiutano».
Ed eccoci all’“Appuntamento
con il drago”: «Ha una struttura
semplice – dice Gallea – in un
contesto complesso. Il protagonista (studi classici) ha una vita
tormentata, ha l’ambizione di
scoprire certezze. Dopo aver girato il mondo torna a casa, portando con sé i ritagli della sua
esistenza. È un misto fra romanzo e racconti, filosofico, psicologico, affronta problemi universali. Scritto molto bene, ritrae
come in pittura l’ambiente».
Rovegno: «Il romanzo ha un
retroscena: nasce da una serie
di racconti, rimasti in un cassetto, intitolati “I vizi capitali”; ne
ho preso uno, l’accidia, e l’ho
sviluppato. Penso si debba indurre il lettore a una riflessione
sulla vita. Il protagonista è un
“Ulisse” in sedicesimo, un personaggio che non riesce a realizzarsi e torna a casa. È un antieroe destinato al fallimento, ma
con possibilità di un’alternativa.
Il drago è il Diavolo secondo la
tradizione cristiana: il male può
avere un’identità. La nostra società ha perduto molte linee-guida, ma non sono del tutto pessimista. Il personaggio del prete,
don Gino, è una “voce”, non un
personaggio di grande rilevanza. Nel romanzo le donne rappresentano la varietà del mondo
femminile».
“I colori dell’acqua”
Celebre e apprezzata nostra concittadina da vari anni, Binny
Dobelli ha allestito questa mostra
di sue opere recenti “a tema”. Più
attiva come acquerellista, questa
volta ha privilegiato i dipinti a olio.
Ha ritratto il mare in tutte le situazioni: calmo, increspato, mosso, in
burrasca, con le onde che si infrangono sugli scogli sollevando spruzzi altissimi; il mare di Alassio con il
Torrione, la Cappelletta, l’Isola
Gallinara vista dai punti più suggestivi; quello della Riviera di levante:
Portofino, San Fruttuoso di Camogli e quello di Venezia: il Canal
Grande, la Ca’ d’Oro, la Salute, San
Simeone piccolo, i ponti (anche
sotto una nevicata); anche l’acqua
di torrenti e cascatelle. I suoi colori sono intensi e contrastanti, oltre
che per il mare, ricco di riflessi, per
i cieli colmi di nubi variopinte. Fra i
soggetti più “terrestri” non mancano gli amati fiori, anche ad acquerello come le ballerine, e la casa di
Carlo Levi.
All’inaugurazione il Sindaco di
Alassio arch. Marco Melgrati ha
elogiato Binny come artista di fama
internazionale, anche in funzione
educativa, intimamente legata ad
Alassio. L’Assessore al Turismo e
Cultura dott. Monica Zioni ha dichiarato di essere onorata di presenziare a questa inaugurazione
che celebra le bellezze alassine, la
sua natura, i suoi colori. Ha poi preso la parola l’artista, con un breve
toccante discorso che pensiamo
meriti di essere riportato integralmente.
“Cari amici, sono felice che la mia
cinquantesima mostra si svolga ad
Alassio, in questa importante sede. Il
mio più vivo ringraziamento va al
Sindaco Marco Melgrati, all’Assessore al Turismo e alla Cultura
Monica Zioni ed a tutta l’Amministrazione comunale, per l’appoggio morale e materiale. Frequentavo, già da
bambina, Alassio come villeggiante
trascorrendovi tutta l’estate. Nel ’71
le cose della vita mi hanno portata
qui in cerca d’ un approdo, che credevo temporaneo; invece è diventa-
Un doloroso problema è stato
dibattuto il 3 luglio scorso
nell’Auditorium della Biblioteca
civica, parallelamente alla presentazione del libro del noto giornalista, Direttore del quotidiano “Il
Giornale”, Mario Giordano.
L’Assessore alla Cultura del
Comune di Alassio dott. Monica
Zioni inizia ringraziando i partecipanti: per Giordano è un gradito ritorno, per Bruna Magi, giornalista
e scrittrice savonese, un’ulteriore
occasione di avvalersi della sua
preziosa collaborazione.
La parola passa a Bruna Magi, in
veste di conduttrice della serata:
«Questi incontri sono molto interessanti. Giordano ha deciso di
passare le sue vacanze ad Alassio
con i suoi quattro figli, che pare
diano il 5 in Condotta a papà.
Questo libro fotografa la situazione della scuola italiana, il suo titolo è un richiamo alla realtà».
Quindi interroga l’autore, il qua-
le risponde: «Fare il Direttore de “Il
Giornale” è molto faticoso, ma è
sempre “meglio che lavorare”. Da
piccolo mi ero proposto: o faccio il
giornalista o divento pazzo; ho fatto tutt’e due le cose. Ho un difetto
di voce (somiglia a quella della
Jervolino), che mi condiziona un
po’, soprattutto in televisione.
Occupo la poltrona che fu di
Montanelli: a 41 anni è stato emozionante. Faccio collezione di strafalcioni giornalistici, il problema è
che c’è molta superficialità: i giornalisti si appiattiscono sulla loro
specializzazione. Internet è troppo
considerata, a volte falsa la realtà.
Cerco di scrivere libri che si leggano con divertimento. Descrivo la
scuola che, pur avendo al suo interno persone validissime, non
funziona; ha perso le sue radici, è
un disastro iniziato nel ‘68, occorre rimediare. Si fanno ricerche e si
studiano argomenti assurdi, sembra un grande bazar dove si trova
Meditazioni di voto!
Se mi e pensu
a-u vutu, e a chi e l’ho dau,
me ciammu abbellinau.
Quante prumesse
hai faitu pe andò sciù,
na vota in scerpa,
nu v’ammu vistu ciù.
Ve dammu questu
E quellu, e ancù de ciù
Ve fammu vegghe e stelle
insemme au su,
e nui, ciù nesci
ancù gh’ammu credüu
Quellu che gh’ammu
allù, l’ammu vusciuu
Veggi d’Arasce
Chi se tutti a pensò
A sti scignuri
Chi deven guvernò,
Pensai a-a pensciun
Che sti esseri i ve dan
E ch’a ve serve sulu,
Pe quarche biciulan
E lei a-a fin du mese
Se dan tanti meriui
E i pensciunai chi i sun?
Sun sulu Belinui
di tutto. La distruzione della scuola è partita dalla perdita di autorità
degli insegnanti, è opportuno ripristinare la meritocrazia. Il racconto del libro può essere divertente, ma lascia l’amaro in bocca».
Giordano legge alcuni strafalcioni
giornalistici e risposte di studenti
prossimi alla maturità che evidenziano la loro scarsissima preparazione. «Ho scritto questo libro –
conclude – per far arrivare il mio
messaggio al maggior numero di
persone possibile e non soltanto
agli addetti ai lavori».
Ca. Bl.
PRESENTAZIONE
Raccolta di poesie “Bianchi cavalli” di Ettore Ghiringhelli
Da sin. assessore dott. Loretta Zavaroni, Ettore Ghiringhelli, prof. Andrea Gallea.
Mario Giordano: “5 in Condotta- tutto quello che bisogna
sapere sul disastro della scuola” – Ed. Mondadori
to un porto sicuro e definitivo, grazie
alla sua gente, che mi ha accolto con
calore. Il suo cielo, i suoi fiori e il suo
mare, nel quale intingo i miei pennelli da tanti anni, mi hanno fatto rinascere e crescere. Ho preparato con
impegno questa mostra e, per la prima volta, espongo gli album degli
schizzi, dove con pochi tratti, acqua
e colore fermano l’attimo fuggente.
Ho osservato in tutte le stagioni ed a
tutte le ore ogni scorcio, da Santa
Croce a Punta Murena, dalla collina
a Capo Mele ed ho visto tante volte
“il cielo che si tuffa nel mare per diventare luce”. Ho studiato il bagliore
delle onde agitate dalla mareggiata,
il blu del mare più profondo
dell’Isola, i mille riflessi colorati di
Venezia. Non potevano mancare i
miei fiori. Tutto questo è stato raccolto e filmato da Diego Fecit, che
ringrazio per l’ottimo lavoro. Un
ringraziamento a ciascuno di voi,
che con la vostra presenza m’avete
dimostrato calore ed affetto, che contraccambio con tutto il cuore”.
Noto come Pittore, in particolare all’A.V.A dove espone regolarmente, Ettore Ghiringhelli è nato a
Pisa, ha vissuto a Torino e poi ad
Alassio, dove ha trovato fonte
d’ispirazione pittorica e poetica.
Tuttavia queste poesie sono ispirate soprattutto dalla moglie,
Milena Gazzano, avvenente alassina prematuramente scomparsa.
Ma, oltre ai suoi intimi pensieri,
descrive la Frazione Solva dove
ha abitato parecchi anni e la sua
gente, poi la collina, le fasce, il mare e curiosamente il vento.
Il 12 giugno scorso questo libro è stato presentato nell’Audi-
torium dell’Istituto Salesiano
affollato di pubblico. L’Assessore al Volontariato dott. Loretta
Zavaroni ha porto il saluto e ha ricordato la figura di Milena, che
del Volontariato alassino è stata
una colonna. La pianista solvese
Cristina Restani, citata in una
poesia, ha accompagnato lo svolgersi della serata, eseguendo
brani classici e di sottofondo alla
lettura delle poesie da parte
dell’autore.
Quindi il professor Andrea
Gallea, riferendosi in parte alla sua
prefazione, ha commentato il libro. «Si può parlare con un quadro
e si può dipingere con un verso, –
ha iniziato – Ettore, affermato pittore, ha ricominciato da capo con
la poesia, partendo da Solva che
ha già ispirato due poetesse validissime, anche se diverse, Franca
Nattero e Olga Freghetti. Ne canta
il paesaggio, le feste, gli odori, i
profumi, i personaggi. Ma la figura
della moglie domina la raccolta,
anche se a lei sono dedicate solo
alcune poesie, la fa sentire viva anche agli altri; riesce a rendere lievi
le parole derivate dalla sua pittura.
Con una di queste poesie “Accanto
a te” nel 2005 ha vinto il concorso
di San Valentino (che notoriamente si svolge sul Muretto, Gallea con
Mario Berrino ne sono i promotori, n.d.r.), vi canta l’amore felice,
mentre in genere l’amore dei poeti
è quello sofferto».
Ghiringhelli, da parte sua, ha affermato che ha riflettuto molto
prima di pubblicare la raccolta:
«Mi hanno convinto persone a me
vicine. A Solva ho passato i migliori anni della mia vita».
In conclusione il poeta e commediografo Gianni Croce ha letto “A stradda di Fügassa (Surva)”
«Nata in dialetto, scritta in italiano, riscritta in dialetto dall’amico Gianni».
C.B.
Carlo Bertolino
NOI ANSIANI
Federico Genova
Bocchi Bianchi:
“L’Albero della
Simmenthal”
L’incontro con l’autore si è
svolto, il 22 giugno scorso, questa
volta all’aperto nel suggestivo
giardino della ex Chiesa Anglicana, con il benvenuto porto dalla Sig.ra Piera Oliveri, assente
l’Assessore al Turismo e Cultura
Dott.ssa Monica Zioni del Comune per motivi familiari. È seguita la
presentazione del libro, il secondo a distanza di sei anni dal primo
dal titolo: “Volevo la faccia blù”,
favola per bambini, da parte del
Prof. Franco Gallea con intervista
a Federico Genova sul contenuto
dello stesso e come è nato. Il libro
tratta di episodi di vita giovanile
in una Alassio a cavallo degli anni
60-70 ormai scomparsa, di cui è
protagonista l’autore stesso.
Lettura molto piacevole e che desta nostalgici ricordi nelle persone che hanno vissuto quel periodo spensierato (vedi recensioni
del prof. Tommaso Schivo per
conto dell’A.V.A. e di Antonio
Boscione, quest’ultimo presente
all’incontro, pubblicate sul mensile “Alassino” nello scorso febbraio). Un ringraziamento da parte dell’autore è stato rivolto a
Fabrizio Gioberti per il bel disegno della copertina.
L.G.
Decisamente noi che ormai siamo etichettati come “fragili vecchi”
o “anziani” o “quelli della terza età”
e per finire dei “sopravissuti” apparteniamo a quella generazione
che ancora si commuove e le viene
un nodo alla gola le volte che ascolta la “leggenda del Piave” magistralmente interpretata dalla banda dei carabinieri a cavallo.
Siamo quelli che sull’autobus
affollato come non mai nelle ore di
punta ancora cediamo il posto a
sedere alle signore. Quelli ancora
che dopo aver fatto una lunga fila
alla posta per ritirare la pensione,
nel congedarsi fanno sforzi per
mantenere il viso sereno, apparentemente privo di stanchezza e
salutano con un “mille grazie” lasciando a bocca aperta l’esterefatta impiegata di sportello.
Coloro infine per i quali, Alassio
rimane sempre una continua scoperta. In verità la nostra cittadina
offre in continuazione degli spunti bellissimi.
I “carrugi” che trasudano storia
da ogni dove, gli “esci” intriganti e
misteriosi, le ville immerse nel verde della collina, i giardini fioriti, le
austere e antiche chiese, l’amabilità
della gente, la musicalità del dialetto, le vetrine e, la notte, l’illuminazione vivace, quasi fosse giorno,
delle strade. Ma soprattutto il mare
che affascina in estate come d’inverno calmo o in burrasca, di giorno e di notte. Ed infine il tramonto
che accende il borgo ed allora tutto
diventa magico. È bello passeggiare
sul bagnasciuga, ai bordi dell’ampia spiaggia, badando a ritrarsi ve-
locemente per non bagnare le scarpe ad ogni frangere dell’onda lunga.
Osservare quindi i pazienti pescatori di canna sul molo, il volo
leggero di un gabbiano, una vela
bianca che scompare dietro l’Isola
Gallinara ed un Cagnolino che corre libero sulla sabbia abbaiando ai
piccioni.
Passi salutari per quelli della nostra età, passi che non fanno rumore, orme sulla sabbia che il ma-
re presto cancella.
Tuttavia ad Alassio mancano ancora tante cose. Vorremmo che il
Comune si adoperasse con spettacoli d’Arte varia, concerti, prosa
e... sarebbe un’idea... gare di pesca
sportiva.
Tutte cose che accrescerebbero
in noi “coatti” dell’età, la gioia ai
sorridere, di commuoverci, insomma… di vivere.
Vincenzo Moirano
BRAVO MERCI GRAZIE
In qualità di supervisore occulto,
ma non anonimo dell’entretien
Roues er Jardins della città di Saint
Jacques Cap Ferrat concordo en
plein con le osservazioni e le proposte del dott. Viglietti specialmente
quando parla di migliorare la vivibilità diurna serale e notturna della
Vostra bella Cittadina. Mi ha colpito,
e sousligne con entusiasmo, la proposta di ripristino delle notevoli
sculture metalliche seminate nei vari giardini del paese. Mi trovo ancora totalmente consenziente nel suggerire rinforzi di Polizia Notturna
per prevenire o attenuare almeno i
rumori e i berci des jeunes braillards:
dei giovinastri che bivaccano davanti al Bar Roma e in via Cavour accanto aux jardins des Marquis
Ferrero. E via le Giostre nei giardini
de la Mairie che, giusto come dice il
dottor Viglietti andranno posti davanti al Comune! E sourtout concor-
do con il dottor Viglietti quando parla di fare di via Don Minzoni una seconda via Torino: una bella pedonale. En suivant i consigli del dottor
Viglietti moi aussi je songe: io sogno
una strada fiancheggiata da belle
panchine alternate comme il dit
Monsier Viglietti da altrettante cocquines fioraie abillées per esempio à
la belle Otero, ou mieux à la Carmen,
sorridenti e premurose nell’offrire ai
passanti rose, giaggioli, lillà selon les
saisons! Bravo monsieur le docteur
Viglietti! Avec mes meilleurs saluts.
P.S. Pardonnez moi monsieur le
Docteur étes Vous le Cordon Bleu de
la maison de cuisine Viglietti e figlio?
Merci bien: mes meilleurs souhaits
Bien heureux de Vous lire
Jean Paterniti - St. Jacques Cap
Ferrat (AAMM) Rue De Montesquieu
12 - France
Mercoledì 15 Luglio 2009
9
«L'ALASSINO»
AREE DEMANIALI MARITTIME
In data 16 Febbraio 2009 abbiamo pubblicato sul nostro giornale
l’ordinanza del Tribunale di
Savona:
«Il Tribunale di Savona disponeva il sequestro nei confronti di
UGONOTTI EDDA, titolare di concessione demaniale marittima sita nel Comune di Alassio, di tre
cancelli installati nel lido stesso,
uno dei quali, in ipotesi, atto a limitare il libero e gratuito accesso
alla battigia con conseguente preclusione dell’uso pubblico del bene. demaniale»
In data 15 Giugno 2009 ci è pervenuta dall’Avv. Alessandro Barca
una ulteriore lettera che pubblichiamo:
Spettabile Direttore de
L’Alassino- A.V.A.
Emanuele Aicardi
Via XX Settembre, 7 - Alassio ..
racc. a/r
CONCERNE: Sentenza Trib.
Albenga 27-5-09, n. 174, seguito
articolo apparso su L’Alassino il
13-8-2008, pag. 2.
Egregio Direttore,
atteso il grande interesse dei
lettori de “L’Alassino” per le vicende giudiziarie che riguardano
la Società Bagni Alba s.a.s., al fine
di dare seguito all’articolo apparso sul Suo giornale il 13-8-2008
pag. 2 e per completezza di informazione agli abbonati sulla questione riguardante i passaggi pe-
donali attraverso aree demaniali
marittime date in concessione ai
titolari degli stabilimenti balneari,
Le sarei grato se volesse pubblicare integralmente sul prossimo
numero de “L’Alassino” la presente lettera e la sentenza del
Tribunale di Albenga 27 maggio
2009. n. 174. che allego (anche in
formato elettronico).
Come gli abbonati possono
evincere dalla lettura della decisione in oggetto, il Tribunale ha
respinto le pretese possessorie
accampate dai signori Dentis
Piero e Giovanna nei confronti
della Società Bagni Alba s.a.s.
Il Tribunale di Albenga, in particolare:
1) ha escluso qualsiasi diritto
dei signori Dentis e dei condomini
del Palazzo Porto Salvo a transitare sulla concessione e marciapiede dei Bagni Alba per raggiungere
i contigui Bagni Alassini;
2) ha, conseguentemente, ritenuto pienamente legittima l’apposizione, da parte dei Bagni Alba,
del cancelletto che separa gli stessi dai limitrofi Bagni Alassini.
Con il medesimo provvedimento il Tribunale ha condannato i signori Dentis Piero e Giovanna a
rifondere ai Signori Ugolotti Edda
e Barca Maurizio, titolari della
Società Bagni Alba s.a.s., la complessiva somma di euro 26.810,50
per spese legali.
Distinti saluti
Considerando la lunghezza
della sentenza pubblichiamo lo
stralcio:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Savona, Sezione
distaccata di Albenga, in composizione monocratica in persona del dottor Alberto Princiotta
in funzione di giudice unico, ha
pronunciato la presente
sentenza
nella causa civile iscritta al n.
560 affari contenziosi R.G. anno
2005 sezione distaccata di
Albenga del Tribunale di Savona
promossa da:
Piero Dentis, in proprio e nella qualità di amministratore del
condominio Palazzo Porto
Salvo, e quali condomini Pietro
Dentis e Giovanna Dentis, tutti
assistiti e difesi dagli Nicola
Durante e Giovanni Troccolo,
-parte attrice- nei confronti di:
Ugolotti Barca Edda e Barca
Maurizio. in proprio e nelle loro
qualità di socio accomandatario
e socio accomandante della
Società Bagni Alba sas di .
Ugolotti Edda, tutti assistiti e
difesi dagli avvocati Guido Alpa,
Alessandro Barca, Francesca
Calvari e Sandra Bollorino.
P.Q.M.
Il Tribunale di Savona, sezione
di Albenga, in composizione monocratica, in relazione al ricorso
avanzato da Piero Dentis, in proprio e nella qualità di Amministratore del condominio Palazzo
Porto Salvo, e quali condomini
Pietro Dentis e Giovanna Dentis,
nel contraddittorio delle parti,
respinta ogni diversa e contraria
istanza eccezione o deduzione,
definitivamente pronunziando,
così provvede
a.- respinge il ricorso e conferma il provvedimento in precedenza emesso nella fase interdittale;
b.- condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti che liquida complessivamente in
€ 241,95 per spese, € 7.519 per
diritti. ed € 11.800 per onorari,
oltre al rimborso del 12,50% per
spese generali, IVA e cpa come
per leggeSentenza provvisoriamente
esecutiva.
Così deciso in Albenga il 26
maggio 2009.
Il Cancelliere
LUCREZIA GALLIZIA
Il Giudice
ALBERTO PRINCIOTTA
OMISSIS…
Depositato il 27 maggio 2009
Avv. Alessandro Barca
Processione di Maria Ausiliatrice LA COMPAGNIA TEATRALE
nel 150°dei Salesiani - 24 maggio 2009
ALASSINA A SOLVA
Era il 18 dicembre 1859: a
Torino nasceva la Congregazione Salesiana con 18 ‘padri fondatori’, di cui 16 dai 15 ai 24 anni.
Il più giovane, Francesco Cerruti, sarà 11 anni dopo il fondatore
del Collegio di Alassio, 20 settembre 1870: ci avviamo al 140°.
Oggi entro il vastissimo movimento della Famiglia Salesiana,
16.000 salesiani sono presenti in
130 nazioni. Tutto è partito dai
giovani, Don Bosco si è fidato fino al punto di consegnare loro il
futuro della sua missione, la continuità del suo servizio ai giovani. Li ha voluti consacrati, ha
chiesto loro moltissimo, ma ha
vinto la scommessa.
Fidarsi dei giovani: a volte non
è facile, sembrano fragili e disorientati. Scommettere su di loro:
sembrano superficiali e vuoti, ma
hanno energie e risorse dentro.
Cercano, anche senza sapere che
cosa e dove cercare. Vogliono un
senso, sono disponibili.
Siamo colpiti dagli sbandamenti, da episodi tristi che denotano il vuoto di valori che è di
tutta la società, di noi adulti prima che dei giovani. Occorre partire da noi stessi, essere più seri,
meno egoisti, più esigenti con
noi stessi e poi anche con i giovani.
Forse bisogna soprattutto dedicare loro un po’ di tempo,
ascoltarli, capirli senza giudicarli, star loro assieme, farsi compagni di viaggio, con autorevolezza.
Don Bosco lo ha fatto coinvolgendoli nell’impegno apostolico
per la salvezza di altri giovani. Lo
ha intuito, sotto la guida di Maria
Ausiliatrice. Un giorno – racconta don Bosco – mi comparve la
Regina del cielo e mi condusse in
un pergolato incantevole, ma
sotto le rose molte erano le spine. Ci volevano delle buone scarpe, non pochi tornarono indietro. Ero disperato. Possibile che
debba io solo percorrere tutta
questa via così faticosa! Ma ecco
uno stuolo dei miei ragazzi:
Eccoci, siamo tutti suoi, pronti a
seguirlo. Precedendoli mi rimisi
in via. Una gran parte giunse con
me alla meta, sanguinanti. Ma si
levò una brezza leggera e tutti
guarirono. Come per incanto mi
trovai circondato da un numero
immenso di giovani e di chierici
e laici che si misero a lavorare
con me guidando quella gioventù. Allora la Madonna mi disse: «Sappi che la via da te percorsa tra le rose e le spine significa la cura che dovrai prenderti
della gioventù. Tu devi camminare con le scarpe del sacrificio.
Le spine significano gli ostacoli,
ma non vi perdete di coraggio.
Saranno i tuoi stessi giovani che
diventeranno tuoi collaboratori.
Ognuno di noi -concludeva il
Santo- abbia la sicurezza essere
Maria Vergine che vuole la nostra
Congregazione».
L’appello che oggi Maria
Ausiliatrice rivolge a noi è questo: fidiamoci dei giovani, stiamo con loro, mettiamoci ad
ascoltarli.
Abbiamo bisogno tutti di fiducia, abbiamo bisogno di speranza. I giovani sono la nostra speranza.
Quel pergolato può essere anche la rappresentazione della
nostra vita. Le spine, le difficoltà
economiche di questo tempo di
crisi, la fatica ad andare avanti,
ad andare d’accordo, tensioni in
famiglia, disagi nei rapporti, momenti di sconforto. M. Ausiliatrice ci invita alla speranza.
Speranza è attesa certa che il
Signore risorto è entrato nella
nostra storia e ha voluto costruire la sua comunità, la Chiesa, per
prolungare la sua presenza.
Con l’Ascensione, Cristo non
si allontana da noi, ma ci dona il
suo stesso Spirito. E ci dà una
madre, Maria: l’abbiamo invocata nella preghiera e nel canto.
Seguiamo il suo esempio, Ausiliatrice nostra nei momenti di
difficoltà e di fatica, Mamma dei
giovani, Stella della nostra speranza.
Chiese di Alassio e serate
di preghiera comunitaria nel
Giardino di S. Pio
Da più di tredici anni in questo
bellissimo giardino, tutte le sere
nel mese di giugno, si recita il
santo rosario in onore del Sacro
Cuore di Gesù.
L’iniziativa è partita dal Gruppo Amici di s. P. Pio di Alassio ed
è proseguita anche quest’anno
con una incredibile partecipazione di fedeli locali e con una più
grande presenza di turisti. Alcuni
dei quali ormai scelgono intenzionalmente il mese di giugno
per le loro vacanze.
Altri ancora fanno sapere il loro rammarico per la forzata assenza, causa, impegni e motivazioni varie.
Certo, la nostra graziosa cittadina balneare e per fortuna paesaggistica ed ambientale offre già
molto al turista; ma anche da un
punto di vista religioso e spirituale non è da meno. Dal bel santuario della Madonna della
Guardia, che domina con incantevole visione l’intera baia alassina e coste limitrofe, alle varie
chiese del caratteristico “budello” raccolte, fresche e riposanti.
Così come la Collegiata S.
Ambrogio di cui si è testé celebrato il 500° anno di consacrazione e ricostruito storicamente
in uno stupendo volume dall’esimio prof. Puerari Giovanni e da
molti altri studiosi alassini. Ed altre ancora più recenti, ma non
meno interessanti come quella
dei Salesiani, san Vincenzo
Ferreri, e la “cementata” s.
Giovanni Battista alla Fenarina.
Per non parlare poi dei “ruderi” di s. Bernardo e delle più anti-
che s. Anna ai monti ai bordi della strada romana Aurelia e S.
Croce sita sul più romantico
scorcio alassino.
Ma è nelle piacevoli serate preestive che buona parte di fedeli
turisti locali ha fatto ormai consuetudine riunirsi in preghiera
comunitaria in onore del Sacro
Cuore; un’oretta di piacevole devozione vivamente ed indistintamente compartecipata nei giardini di s. P. Pio.
Donne e uomini anziani in prevalenza, ma anche famiglie giovani, che mentre i loro figli più piccoli giocano sui vari attrezzi di divertimento, pregano insieme talvolta con la guida del sacerdote.
Ci è gradito segnalare la presenza
di un fratellino e sorella: Clara e
Luca Brambilla, con due loro amichette, fedeli e simpatici conduttori e guide alla preghiera. Bravi e
con loro i famigliari ormai nostri
vecchi amici, come del resto
quanti ci frequentano. Ricordiamo inoltre la partecipazione
della nota Corale di S. Ambrogio
alla solenne ricorrenza liturgica
del Sacro Cuore il 19 u.s. e nella
serata del 28 la graditissima esibizione di noti brani del prof.
Giovanni Gollo, flauto traverso.
Un sentito ringraziamento al
nostro Sindaco, arch. Marco
Melgrati, che ogni anno ci favorisce l’uso e mezzi per questa pia
devozione e al parroco di S.
Vincenzo don Luciano Massaferro e un cordiale augurio a tutti i partecipanti.
Gruppo Amici s. P. Pio
LOTTERIA DI BENEFICENZA
“SCUOLA SICURA”
Una splendida e mite serata ha
accolto, giovedì 18 giugno u.s. la
Compagnia Teatrale Dialettale
Alassina nella meravigliosa cornice del teatro all’aperto ricavato
nel terreno della Società di Mutuo
Soccorso della Solva, generosa
organizzatrice della manifestazione. È stata presentata ad un folto
ed attento pubblico la brillante
commedia di Gianni Croce “Canta
ch’a te passa” che prende ironicamente in giro piccoli e grandi difetti e manie delle persone di mezza età. Vogliamo citare tutti gli interpreti in ordine di entrata in scena, poiché sono stati tutti ugualmente bravi ed hanno messo in
evidenza il valore e la coralità di
questa compagnia: Giorgio Gioberti, Mimmo Bogliolo, Laura Armato, Luisella Tonin, Lina Nattero, Gianni Croce, Nino Brusco,
Nino Moirano, Giovanni Parascosso, Giuliana Basso, Augusto
Bogliolo, Scenografia di Astrid
Hammond, Costumi di Marisa
Brusco, Regia di Augusto Soldi,
Luci ed Audio dei Croce Service.
Suggeriva Andrea Gallea, che ha
anche presentato brillantemente
la serata, all’inizio della quale
c’era stato un siparietto di poesia:
Gianni Croce ha letto alcune sue
briose e molto spiritose composizioni, Ettore Ghiringhelli ha presentato varie sue liriche tratte dal
volumetto “Bianchi cavalli” recentemente edito, e relative a descrizioni paesaggistiche della
Solva e ad una bellissima lirica dedicata alla moglie scomparsa.
Andrea Gallea poi ha letto del primo poeta alassino, Ettore Morteo
le famose poesie “A Bittega da
Giggina” e “Cose sparie”. Al termine della manifestazione il presidente della SOAMS di Solva,
Agnese ha voluto ringraziare tutti
gli attori e i poeti a nome della
Società e di tutti gli abitanti di
Solva. Alla serata erano presenti il
presidente dell’AVA Cavedini e
l’assessore alle Politiche Sociali,
Zavarroni. È seguita una prelibata
cena preparata ed offerta dai Soci
della Soams.
L.C.
WWF SAVONA
Su iniziativa e volontà di tesserati al WWF Italia nella provincia di
Savona si è costituita l’associazione
di volontariato WWF Savona.
L’Associazione WWF Savona si
propone di svolgere attività finalizzate alla conservazione degli ecosistemi naturali presenti sul territorio
provinciale, la promozione di un
uso sostenibile delle risorse naturali ed in particolare: la lotta all’inquinamento del suolo, dell’aria,
delle acque, all’uso irrazionale delle
risorse naturali e dell’energia presenti, salvaguardia del verde urbano ed extra-urbano (urbanistica, rifiuti, difesa delle foreste, lotta agli
incendi boschivi, caccia e pesca,
parchi, educazione ambientale)
operando a stretto contatto con il
WWF Liguria. Il tutto ispirandosi e
rispettando i principi fondamentali,
gli scopi e le linee guida del WWF
Internazionale, così come ripresi
dal WWF Italia.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è composto da: Presidente
la Sig.ra Anna Maria Fedi (Alassio);
Sig. Franco Stalla - Consigliere
(Albenga); Sig. Gilberto Costanza –
Consigliere (Loano).
Sono stati delegati il socio Stefano Gatti (Alassio) alla Tutela del
Patrimonio Arboreo (verde pubblico e privato) e il socio Gianluigi
Viveri (Albenga) all’Urbanistica.
Per info scrivere al seguente indirizzo email: [email protected]
Se vuoi aderire al nascente
“Gruppo WWF Alassio”, puoi iscriverti presso il negozio
“La Vecchia Fattoria”, Via Dante
62 Alassio
“PIU SIAMO,
PIU NATURA SALVIAMO”
Savona, lì 16/06/2009.
WWF Savona
Si è conclusa felicemente la
giornata di giovedì 11 giugno 09.
La festa è iniziata con i bambini della Scuola dell’Infanzia
dell’Istituto Maria Ausiliatrice
con canti, coreografie, danze e
tanta simpatia. Tutto faceva riferimento all’acqua, tematica
scelta come sfondo integratore
del cammino didattico-educativo della scuola, a cui hanno fatto seguito poesie, e gestualità
per esprimere il GRAZIE ai genitori, alle maestre e a quanti hanno collaborato in questo anno di
attività.
Al termine, come era annunciato, si è svolto il sorteggio della LOTTERIA. L’operazione è
stata condotta dalla sig. ra
Marina quale garante del comune di Alassio.
I numeri vincenti sono stati i seguenti:
1° GIRO COLLO ORO BIANCO - BRILLANTE PUNTO LUCE
2° COPPIA QUADRI PITTORE M. BERRINO
3° NINTENDO DS CON 2 GIOCHI
4° BICICLETTA “OLMO” DA DONNA CON CAMBIO
5° QUADRO PITTORE M. BERRINO
6° QUADRO D’ARGENTO
7° OCCHIALI DA SOLE “DIOR”
8° TELEFONINO KG 291 LG
9° CONFEZIONE PROFUMO “HERMES”
10° CONFEZIONE PROFUMO “ESTEE LAUDER”
11° LAMPADA PER SALOTTO
12° MEGA “MASTROBERARDINO” (vino)
13° LAMPADA DIPINTA A MANO
14° HOME THETRE
15° CORNICE D’ARGENTO
16° AIRPUR “LAMPE BREGER”
17° PARFUMEUR “L’EAUDESCOLLINES”
18° TOVAGLIETTA THE RICAMATA A MANO
19° COPIA CUSCINI
20° CONFEZIONE BAGNODOCCIA
21° PORTA FOTOGRAFIE DIPINTO
22° CENTRO A CHIACCHIERINO
23° QUADRO RICAMATO A MEZZO PUNTO
24° CASSETTA PORTACHIAVI IN LEGNO
25° ICONA BIZANTINA
26° ZAINO
27° PALLONE CALCIO
28° PALLONE CALCIO
29° PALLONE CALCIO
30° PALLONE CALCIO
31° PALLONE CALCIO
32° PALLONE CALCIO
33° PALLONE CALCIO
34° PALLONE CALCIO
35° PALLONE CALCIO
36° PALLONE CALCIO
37° PALLONE CALCIO
38° TRIO “BREZZER”
39° TRIO “BREZZER”
40° TRIO “BREZZER”
41° TRIO “BREZZER”
42° TRIO “BREZZER”
43° TRIO “BREZZER”
44° TRIO “BREZZER”
45° TRIO “BREZZER”
I premi si potranno ritirare, come da regolamento, fino al 30 luglio 2009, presso l’istituto Maria
N°
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1424
73
421
2410
971
1325
1997
2149
477
3129
2301
2931
2603
885
3241
3043
356
1612
982
1481
573
1638
1733
2689
1687
2853
2458
2561
1110
78
525
3201
886
1009
125
3024
927
1317
696
2681
710
2662
271
1316
826
Ausiliatrice, C.so A. Diaz 60, Tel.
0182642813.
R. C.
10
«L'ALASSINO»
PASSPORT ALASSIO
Sabato 29 maggio alle 12, nella sala congressi dell’hotel
Toscana, gentilmente messa a
disposizione dal sempre generoso titolare Sig. Enrico Mantellassi, conferenza stampa di presentazione del progetto SPORTALASSIO tenuta dal Sindaco
Marco Melgrati e dall’Assessore
allo Sport Fabrizio Calò.
All’importante momento ha
presenziato come graditissimo
ospite Massimo Barbolini, titolatissimo CT della nazionale di
volley femminile, in quei giorni
in ritiro ad Alassio il quale,
nell’occasione ha parlato anche
del match amichevole Italia
Francia a Montecarlo il cui incasso è stato devoluto ai terremotati d’Abruzzo.
SPORTALASSIO nasce per
iniziativa dell’assessore allo
sport Fabrizio Calò il quale,con
una geniale intuizione, partendo da un concetto di squadra,
ha pensato di creare un organismo di coordinamento delle associazioni sportive di Alassio, le
cui attività spesso sono sconosciute sia agli Alassini che alle
stesse consorelle.
SPORTALASSIO quindi per
una maggiore visibilità dello
sport alassino verso i concittadini, gli ospiti ma anche tra le
stesse società sportive, con
l’auspicio che, attuali importanti appuntamenti di sport, grazie
gradita. Nell’occasione è stato
presentato il prototipo di un totem (visibile nella foto), destinato presto a far bella mostra di se
nelle vetrine di alcuni qualificati
esercizi commerciali della città,
contenenti un monitor, nel quale di volta in volta compariranno
filmati o foto di avvenimenti
sportivi di Alassio; due totem giganti saranno poi destinati a
spazi cittadini ancora da individuare ma, che presumibilmente
potrebbero essere la piazza antistante il Palazzo Municipale e
la piazza Matteotti.
Importante sottolineare che i
costi del progetto sono stati finora interamente sostenuti da
tre importanti aziende partner
che fin dall’inizio hanno creduto
in questa operazione e i cui logos compaiono nei totem: il supermercato Margherita Conad
di Alassio/Andora, Ferraloro
Energia produttore di energia
alternativa e Alassio Salute.
Inoltre, pur conservando ogni
società piena autonomia di gestione e proprie sedi, si è pensato di creare una sede comune
dove periodicamente riunirsi,
dove settimanalmente, in momenti precisi alcuni responsabili siano disponibili per fornire
informazioni relative alle attività comuni o dare risposte a necessità burocratiche legate alle
pratiche sportive; l’ufficio do-
Mercoledì 15 Luglio 2009
CICLISMO
CICLISMO
25° TROFEO SPIAGGIA D’ORO Domenica 7 giugno si è corsa
la 39a “Milano Sanremo
Gran Premio Ottica Ottobelli
ci lunghezze Luca Fragola (CiDomenica 17 maggio un’altra
Granfondo Internazionale”
clistica Rostese), recente vincimagnifica giornata di sport:
tore della Coppa Baia del Sole, e,
“Nozze d’argento” di una gara
di Ciclismo amatoriale
al terzo posto assoluto Giovanni
che, all’esordio negli anni ’70, ha
Mirisola (Liquigas Bottagna). Il
vissuto momenti di gloria nelle
categorie superiori con un albo
d’oro di tutto rispetto. Purtroppo crescenti difficoltà burocratiche, costi lievitati a dismisura e
strade sempre più trafficate, non
consentono più di allestire corse
ciclistiche ormai riservate esclusivamente alle grandi organizzazioni professionistiche. L’UC
Alassio allora, con grande lungimiranza, ha saputo rinnovarsi, e
rivolgendo il proprio sguardo
verso i più giovani, ha creato in
quel segmento (imitata poi da altre società) un settore organizzativo ormai da anni leader in regione che in corso d’anno allestisce ben otto gare per giovanissimi (7-12 anni) e due per esordienti e allieve.
In quest’ottica abbiamo salutato il prestigioso quarto di secolo del Trofeo Spiaggia d’Oro,
ridimensionato come detto, nella categoria, ma non certamente
nell’impeccabile organizzazione
e nella ricchissima dotazione di
premi, difficilmente riscontrabile altrove sia in Liguria che fuori.
Per i sempre graditi complimenti al riguardo delle numerose società partecipanti, dobbiamo ancora una volta ringraziare tutti i
nostri sponsors, in particolare il
Sig. Luca Ottobelli titolare della
omonima prestigiosa ditta che
ha patrocinato questa edizione,
mettendo a disposizione oltre alle coppe, numerose paia di occhiali sportivi Carrera di alta
gamma e l’onnipresente ditta
Noberasco grazie ai cui dolcetti
al cioccolato tutti i partecipanti
alle nostre gare e soprattutto parenti al seguito rischiano seriamente… la linea.
La corsa, valida come seconda
tappa del giro della Provincia di
Savona per esordienti tutti e
donne allieve, ha visto alla partenza un’ottantina di atleti che
l’hanno onorata al meglio con
grande impegno e un’ottima media di gara. Subito dopo le iniziali scaramucce, al giro di boa di
Bossaneto inizia una coraggiosa
lunga fuga, il piemontese Carlos
Colombon portacolori della
Esperia Rolfo che si esaurisce solo sul Poggetto di Andora; è il nostro Marco Tomatis a raggiungerlo per primo e a provare a sua
volta nel tratto più duro l’impresa solitaria. Il suo tentativo dura
meno di un chilometro ma produce una netta selezione con il
risultato che a Capo Mele il gruppo dei primi è ridotto a solo nove unità. Imperiosa volata di
Giacomo Grandi (GS Levante
Eurothermo) che partendo ai
duecento finali lascia a oltre die-
nostro bravissimo Marco Tomatis sesto assoluto dopo due domeniche vittoriose, è secondo
nella categoria esordienti primo
anno. L’ottima Fulvia Mourikis
con una gara intelligente ottiene
il quarto posto tra le allieve e
Ilaria Volpe, vittima di un inconveniente tecnico sul Poggetto
giunge comunque settima.
Grande Alice Pesenti che, per dimostrare la non casualità della
vittoria tra le esordienti donne
del primo anno di un mese fa si
ripete! La sua tenacia non è più
una sorpresa. Buoni piazzamenti di Daniele Vinai, Daniele
Raimondo e Massimo Aiello nonostante la scarsa preparazione
a causa di recenti incidenti e influenze per tutti e tre.
Continuano nel frattempo domenica dopo domenica le vittorie a ripetizione dei nostri giovanissimi per i quali diventa un avvenimento il fatto che, talvolta
qualcuno di loro non salga almeno sul podio, a testimonianza
dell’ottimo lavoro svolto in quel
segmento, non solo, a livello organizzativo come già detto, ma
anche e soprattutto nella preparazione della squadra. La creazione dell’attuale eccezionale
gruppo di giovanissimi, che tante soddisfazioni dà alla società
(nella passata stagione 193 vittorie complessive con tre titoli italiani) non sarebbe stata possibile senza la passione, i sacrifici e
la totale dedizione dell’onnipresente Angela Gaibisso.
Un appuntamento importante
è stata l’organizzazione nel comune di Borghetto Santo Spirito
del Campionato Regionale Esordienti tutti e donne allieve in prova unica, che si è svolto il 14 giugno, in concomitanza con l’uscita
de “l’Alassino”; di questa gara come pure dei risultati dei nostri
corridori in questo primo scorcio
di stagione vi riferiremo ampiamente nelle prossime edizioni.
RB
La Nazionale Femminile di Pallavolo al Palasport di Alassio.
alle possibili sinergie createsi,
assumano in futuro ancor maggiore prestigio. Come illustrato
dall’Assessore Calò, il progetto,
partito a settembre 2008, ha visto una prima fase in cui, i rappresentanti di tutte le società
più volte riuniti, mostrando
grande entusiasmo, sono stati
autori di importanti suggerimenti subito raccolti dall’equipe di lavoro e tramutati in realtà, sotto la sapiente e vulcanica
regia del Prof. Danio Maghella.
Il primo passo di questo percorso è stato la creazione di
“PasSport”, ricco vademecum
all’interno del quale ogni associazione, in modo autonomo, ha
avuto uno spazio di due pagine
dove illustrare la propria attività
per il corrente anno, i propri organigrammi e riferimenti e soprattutto dare visibilità ai propri
sponsors, la qual cosa certamente risulterà agli stessi molto
vrà ovviamente disporre degli
indispensabili strumenti (telefono, computers e altro) adatti a collegarsi ad esempio alle
varie federazioni sportive. Il nostro Sindaco, attivamente partecipe fin dall’inizio di questa avventura, ha individuato all’interno dell’Istituto Salesiano i locali adatti alla bisogna, provvedendo unitamente con l’assessore Calò a sottoscrivere con il
Direttore del Don Bosco, Don
Giorgio Colajacomo un contratto d’uso di idoneo locale, che
prevede all’occorrenza anche
l’utilizzazione dell’Auditorium.
Mi sembra anche questa un’ottima intuizione, visto che, al di
là di un cospicua disponibilità
di locali, l’istituto Salesiano è già
per propria natura luogo di incontro di giovani che evidentemente dello sport sono i principali protagonisti.
RB
ATLETICA
MEETING
ATLETICO
DI CELLE
Ancora una volta l’alassino
EMANUELE ABATE, confermatosi quest’anno Campione
Italiano nei 110 a ostacoli, ha
vinto con la maglia delle Fiamme Oro di Padova, il Meeting
Europeo di Celle del 24 giugno
u.sc., superando l’atleta saudito ALIMAD AL MONALED, in
13”79. Tante felicitazioni dagli
Alassini!
L’Alassino RUDY MASCHERETTI che correva per la società CICLI PRATO sempre di Alassio, ha
partecipato arrivando nei primi
100 concorrenti, esattamente 87°
assoluto.
Sono partiti alle ore 7 da Milano
circa 1000 corridori di varie squadre e nazionalità.
Il percorso è esattamente quello calcato dai professionisti, con le
salite del: Turchino, Le Manie, i vari capi rivieraschi, la Cipressa ed il
Poggio, con Arrivo In San Remo
centro. Per un totale di 300 km.
Oltre alle citate asperità ed il
lungo chilometraggio, a rendere
ancor più difficile il compito di arrivare al traguardo è stato un fortissimo vento contrario che i ciclisti hanno incontrato.
Vincitore DELLA LATTA FEDERICO VET 1/206 ASD OLIMPUS TWINS CAR 08:39:45. media
34,05 altri atleti locali piazzati
nei primi 100:
6 DELL’ORIENTE EMILIANO SEN
1/120 POL. ARNASCO PIZZERIA IL
PIRATA 08:42:31.media 33,87
14 FRASETTO MARIO VET
7/206 UC LAIGUEGLIA PACAN
08:44:57. media 33,72
23 DEFENDINI ALBINO SEN
7/120 TEAM OLMO ALBENGA
08:47:50. media 33,53
25 BOTTINO JEAN DANIELE
SEN 9/120 TEAM OLMO ALBENGA 08:47:51. media 33,53
61
BORRUTO
MARIO
VET22/206 TEAM OLMO ALBENGA 08:54:42. media 33,10
87 MASCHERETTI RUDY VET
32/206 GS CICLI PRATO ALASSIO 09:16:20. media 31,82 a seguire circa altri 900 corridori che sono arrivati anche dopo molte ore.
Ritirato per problemi fisici durante la gara MICHELE MOLLE di
Alassio del Team Olmo Albenga.
L’alassino Rudy Mascheretti alla sua seconda partecipazione,
all’arrivo stremato ma molto soddisfatto dice che l’anno prossimo
cercherà di prepararsi ancora
meglio perché questa più che una
corsa è un’avventura.
NUOTO
L’alassina Silvia Craveri
anche quest’anno
ha conquistato tre medaglie
d’oro, con relativi primati
italiani su 50, 100 e 200 m
dorso ai Campionati Italiani
Master di nuoto Over 85.
Al Priamar la nuova sede della Consulta Ligure,
il prestigioso organismo che raduna le
associazioni culturali liguri a livello regionale
legate alla promozione della cultura, della storia e
del territorio. Gli uffici situati nel Palazzo degli fficiali
Il Priamar si arricchisce di un
nuovo punto di riferimento culturale. Parliamo della nuova sede
della “Consulta Ligure delle
Associazioni per la Cultura, le
Arti, le Tradizioni e la difesa
dell’Ambiente”, che raduna quelle associazioni che hanno come
tema e obiettivi statutari la protezione e la difesa dell’ambiente,
delle parlate locali, delle tradizioni, del folklore e della cultura locale. Il Presidente della Consulta
Ligure è attualmente Elmo Bazzano: “Da savonese, disporre di
una sede a Savona nel prestigioso
e storico Complesso Monumentale del Priamar è per me e per
l’intero Direttivo della Consulta
Ligure motivo di immensa soddisfazione e di orgoglio, la realizzazione di un grande sogno. Per
questo siamo grati al Sindaco di
Savona Federico Berruti che ha
dimostrato grande sensibilità ed
attenzione non solo alla Consulta
Ligure, ma alla cultura tutta della
nostra amata Liguria”.
Afferma il Sindaco Federico
Berruti “Siamo riusciti a dare una
casa a una istituzione ligure di
grande importanza, che raduna
54 associazioni: è un fatto che va
nella direzione di un ruolo sempre più importante di Savona a livello regionale, dal punto di vista
economico e culturale”.
L’Assessore alla Cultura
Ferdinando Molteni sottolinea
“Una città può trasformarsi
profondamente ma non può mai
perdere di vista la propria identità. Per questo siamo felici che la
sede della Consulta Ligure abbia
trovato spazio sul Priamar”. La sede, una volta terminati alcuni lavori di risistemazione, sarà aperta il martedì e il giovedì mattina
dalle ore 10 alle ore 12, ed è situata al primo piano del Palazzo degli
Ufficiali. Tra le prestigiose associazioni che compongono la
Consulta ricordiamo anche il
Parco Nazionale delle Cinque
Terre, e l’Associazione “A Màina”
di Carloforte, celebre isola sarda
di antica tradizione ligure.
Per chi volesse contattare il
presidente, la mail è
[email protected]
L’A.V.A., una delle Associazioni fondatrici della Consulta, si
complimenta con il Presidente
dott. Bazzano per l’importante risultato.
Mercoledì 15 Luglio 2009
11
«L'ALASSINO»
CONCERTO PER L’ABRUZZO
A differenza del precedente articolo questa volta sarò breve.
Domenica 21 giugno la band “The
Witch Project” si è esibita presso il
Circolo Ricreativo “La Fenarina” in
un concerto organizzato dalla locale
Sezione Femminile C.R.I. allo scopo
di raccogliere fondi da destinare alla
popolazione d’Abruzzo.
Durante la serata sono stati raccolti (tolte le spese sostenute) € 820,00.
Dobbiamo dunque ringraziare:
il pubblico, purtroppo non molto
numeroso, ma sicuramente molto
generoso vista la cifra raccolta;
la band che si è esibita (sono bravissimi e avrebbero meritato un
pubblico ben più numeroso sia per
la loro bravura come artisti che per
la disponibilità e l’impegno che mettono ogni volta che aderiscono a iniziative del genere);
tutte le signore che hanno preparato le buonissime torte vendute al
mercatino e che hanno non poco
contribuito alla raccolta fondi;
l’azienda agricola “Costa Verde”
che ci ha regalato tante piantine anche quelle finite prima nel nostro
mercatino e poi, grazie ai ripetuti incoraggiamenti di Elena, la cantante,
negli orti o sui balconi di chi ha presenziato alla serata;
il Circolo Ricreativo “La Fenarina”
che ci ha ospitato;
i gestori del ristorante “La Fenari-
na” che ci hanno aiutato in mille modi;
il Comune, nelle persone del sig.
Sindaco arch. Melgrati e dell’Assessore alle Politiche Sociali
dott.ssa Zavaroni, per il patrocinio
accordatoci.
Come promesso non Vi tedio oltre
e a nome della locale delegazione
C.R.I. Vi auguro una buona estate.
Dott.ssa Musso Anna
Comitato Femminile C.R.I.
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
GIANNI RISO
Molti nella nostra città hanno seguito le vicissitudini degli ultimi tempi terreni di GIANNI RISO, ma appena si è divulgata la notizia della sua
morte Alassio ha partecipato istintivamente e con affetto al lutto che ha
colpito la sua famiglia ed ha ricordato il suo impegno onesto ed apprezzato di tanti anni, il carattere gioviale e aperto, la sincera partecipazione
affettiva con tanti amici che gli vollero bene e lo stimarono per le sue doti di bontà. Ed hanno ricordato la popolarità e la simpatia del suo grande
papà, un alassino stimato e laborioso, la dolcezza amabile della
Mamma, la sua famiglia che è da ritenere fra le più autentiche della nostra città.
La scomparsa di Gianni va considerata un lutto dell’intera città, che
non lo dimenticherà.
Alla signora Marisa, al figlio
Andrea, alla sorella Andreina e a tutti i famigliari vorremmo giungessero, anche attraverso il nostro giornale, le condoglianze dell’A.V.A. di
cui era Socio, e dei numerosi amici
che lo hanno conosciuto ed amato.
Ci sono amici con cui immagini di
invecchiare insieme. Gianni, per me,
era uno di questi. Anzi, di ritrovarci
come e più di prima ce lo ripromettevamo tutte le volte che mi esortava a tornare stabilmente ad Alassio.
Poi la vita dispone a modo suo.
Restano il rimpianto di quel che
avrebbe potuto essere, il dolore di
ciò che si è perduto ma anche, in
questo caso, il segno profondo di un
dialogo mai interrotto e reso indelebile dalla forza e dalla dignità manifestate da lui – con la parola, i gesti,
gli sguardi – nell’ultimo anno, fino
all’estremo congedo. Sulle orme del
padre Aldo, Gianni era entrato in
banca da giovane e nelle sedi alassina e albenganese aveva compiuto
l’intero percorso lavorativo. Siamo
in molti a ricordarlo dietro la scrivania, magari accigliato ma sempre
pronto ad aiutare chi si stava smarrendo tra moduli e numeri. Fatto con
grande serietà, il lavoro non esauriva però i suoi interessi. Pensando alla cifra fondamentale, autentica della sua esistenza, mi sentirei di indicarla nella continua ricerca di un colloquio con la natura, voglio dire con
gli aspetti schietti, semplici, diretti
che il contatto con gli elementi primari può dare. Da ragazzi si andava
in barca, all’isola, a Capo Mele. Era
raro trovarlo sulla spiaggia, in mezzo alla gente. Quando, per il cambiare dei tempi, è diventato più difficile
muoversi negli spazi aperti, liberi,
del mare – quelli delle regate fatte un
po’ così, delle navigate notturne decise all’improvviso, della pesca settembrina dei tonni –, Gianni ha preso la via dei monti. Rimanendo inalterato l’attaccamento per Alassio,
per una realtà cittadina che continuava a stargli a cuore, il suo luogo
di elezione è diventato Monesi, con
il profilo del Redentore, la neve, i rododendri, i boschi in risalita verso
l’alpeggio delle Navette. E anche qui
la voglia di scrutare il cielo, toccare
oggetti solidi, ritrovare sapori conosciuti, riscoprire la misura “umana”
dell’incontro, della compagnia. È
che in Gianni il sentimento vivo per
la natura faceva tutt’uno con quello
dell’amicizia. Brusco e generoso, ha
saputo costruire e mantenere legami sinceri, farsi animatore di sodalizi intensi. Un’eredità importante,
che lascia a Marisa come parte duratura di sé e ad Andrea come esempio. Del fatto poi che tutti gli amici,
tantissimi, gli si siano stretti intorno
per salutarlo, sono sicuro che sarebbe stato contento.
Alberto Beniscelli
Un grande uomo ci ha lasciati, ci
mancherai.
Luciana e Roberto
MARIO VENA
Quando il giornale stava andando in stampa
abbiamo appreso che è mancato, a Bologna
(ove viveva da anni con la famiglia), MARIO VENA a 87 anni – il primogenito del grande sarto
Sabin e della indimenticata Signora Michelina.
Così Mario ha seguito il fratello Enzo.
Alla famiglia ai figli Giovanna e Sergio e nipoti, ai fratelli Eva e Lino giunga il sentito cordoglio dell’Associazione Vecchia Alassio e dei numerosi amici alassini.
ANNIVERSARI
BIANCA PIAZZOLI
IN CALCIA
LEA TAMBUSCIO
Giugno 2007 - Giugno 2008
10/4/1924 - 2/7/2008
PASQUALE ARCELLA
È passato un anno, e noi sentiamo ancora, come prima, la
tua costante presenza.
Lentamente si è spento nella sua
casa sulle colline di Alassio Pasquale
Arcella. Nativo di Diamante, in provincia di Cosenza, amava ritenersi
alassino di adozione. Ad Alassio aveva ritrovato il mare che aveva lasciato quando, ancora ragazzo, aveva abbandonato la sua terra in cerca di fortuna. E ad Alassio aveva trovato il lavoro, la stima dei nuovi concittadini,
i molti amici che ne apprezzavano la
lealtà, lo spirito estroverso, la generosità. Dapprima come artigiano,
abilissimo nella realizzazione di calzature su misura, poi come commerciante seppe farsi stimare per la sua
dedizione al lavoro e per la sua serietà. Negli ultimi anni, anche per la
salute fragile, si era ritirato nel suo
orto-giardino, di cui era tanto orgoglioso, assistito amorevolmente dalla moglie Ninni, dal fratello Ugo e dalla signora Maria. Circondato dall’affetto dei suoi cari ha affrontato dignitosamente il distacco dalla vita terrena lasciando in chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene un grande senso di vuoto e di dolore, addolcito
però dalla certezza che ora sta finalmente navigando in un mare calmo
sotto lo sguardo amorevole di Dio.
Ciao Pasquale, che la rotta sia felice
per te...
N.d.R. E moltissimi Alassini condividono pienamente questo doveroso e “amabile” riconoscimento.
Tuo marito Giovanni
Le tue figlie, i tuoi nipoti,
pronipote e famigliari tutti
IN RICORDO
DI MAMMA
OTTAVIA
NEL TERZO
ANNIVERSARIO
Carissima mamma
da due anni non sei
più con noi e ci
manchi tanto. La
tua infinita bontà
rimarrà sempre nei
nostri cuori
Le tue figlie
Rosella e Mirca
COME LA LUCE DEL SOLE ILLUMINA,
IL SUO CALORE RISCALDA LA TERRA
E DEI SUOI COLORI S’IMPREGNA
MISTERIOSAMENTE LA NATURA,
COSI IL RICORDO DI TE, MADRE OTTAVIA,
CHE CI HAI DONATO LA VITA, L’AMORE,
CI RICHIAMA ALLA LUCE DI CRISTO RISORTO
E DEL DIO CREATORE DI OGNI BELTÀ.
PASSA IL TEMPO, SONO GIÀ TRASCORSI TRE ANNI,
MA IL SIGILLO DEL TUO AMORE
E SEMPRE PRESENTE, INTATTO, NEI TUOI FIGLI
E IN COLORO CHE TI HANNO CONOSCIUTA.
ANCHE SE LE LACRIME SI SONO FATTE
PIU INTERNE, SEGRETE,
IL TUO VOLTO SERENO E SEMPRE COME PRIMA
SCOLPITO NEL NOSTRO CUORE...
LA CERTEZZA DEL TUO ESSERE IMMERSA
DEFINITIVAMENTE IN DIO
TUTTI CI CONSOLA E CI SOSTIENE.
CI HAI DONATO AMORE... ORA TI PENSIAMO
AVVOLTA TU NELL’AMORE ETERNO E INFINITO DI DIO.
“Mamma Ottavia”
Ottavia Garello
in De Canis.
MONS. ANGELO DE CANIS,
PREVOSTO DI S. AMBROGIO,
E FAMIGLIARI
MESE DI LUGLIO 2009
ALIMONTI Bruno anni 63
ARAMINI Giacomo anni 78
CAVAZZI Bettina anni 96
COSTA Elena
anni 77
DE LEONARDIS Antonio
anni
75
GULLI Angela
anni 89
MARCHESINI Emma
anni 84
MARINO Salvatore anni 73
MASSANO Maria Teresa
85
MORENO Pasqualino
81
NOZIGLIA Maddalena
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari.
anni
anni
anni
12
«L'ALASSINO»
Mercoledì 15 Luglio 2009
E poi si dice che i giovani “non insegnano”…
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
GIUGNO 2009
a cura di Caterina Maggi
Eccoci finalmente a conoscere i fiori che formano il terzo gruppo:
PER COLORO CHE NON MOSTRANO SUFFICIENTE
INTERESSE VERSO LE CIRCOSTANZE PRESENTI
Clematis
Honeysuckle
Wild Rose
Olive
Wihite Chestnut Mustard
Chestnut Bud
-Ricordo che le parole tra le virgolette sono l’indicazione del dottor Bach CLEMATIS Clematis Vitalba (Clematide)
“Per i sognatori, gli addormentati, per coloro che non sono completamente svegli, senza grande interesse nella vita. Persone
tranquille, non realmente felici nella loro situazione corrente,
vivono più nel futuro che nel presente; vivono nell’aspettativa
di un tempo più felice, quando i loro ideali si avvereranno. Nella
malattia fanno piccoli o nessun sforzo per stare meglio e a volte
sperano persino di morire, sperando in una vita migliore; o anche di incontrare nuovamente una persona cara scomparsa”.
Clematis è il rimedio
indicato per i sognatori, per quelli che
"volano via" insieme
ai propri pensieri e
per i quali ogni impatto con la realtà diventa difficile doloroso. Il tipo Clematis
vive in un mondo tutto suo dove trionfano gli ideali.
Nello stato negativo
Clematis è invece
una persona che si
perde in mille rivoli senza riuscire a concludere nulla. Dispersivo
vive nel disordine senza rendersi conto di quello che lo circonda.
A causa di questa perenne distrazione Clematis è soggetto a piccoli contrattempi che lo coinvolgono nella vita di tutti i giorni
HONEYSUCKLE Lonicera caprifolium (Caprifoglio)
“Per coloro che vivono nel passato, probabilmente un periodo
più felice, o vivono nel ricordo di un amico perduto, o di ambizioni mai realizzate. Non si aspettano di provare in futuro una
felicità come quella che hanno già provato”
Questo è il rimedio
per chi si culla nei propri ricordi lasciando
che la vita gli scorra
intorno senza mai
prendervi parte.
Honeysuckle tende ad
idealizzare il passato e
non sempre lo fa perché nel passato è stato felice ma perché il
passato è una cosa
certa, già nota e nel ricordo la si può plasmare a piacimento. Il presente invece deve essere costruito di
volta in volta e quindi ha più incognite, più rischi. Fatica ad accettare i cambiamenti perché come parametro di misura ha un tempo lontano e spesso vive di rimpianti per le occasioni da lui considerate perdute.
continua
Giugno 2009 – Chi è il clandestino in questo strano nido? Pino? Vittoria?…
o Arturo e Marina?
Cinque anni di scuola senza un solo giorno di assenza meritano bene il riconoscimento che Giacomo Fasson ha ricevuto (nella foto accompagnato dalla mamma e dalla sua Maestra) dal parroco Don Luciano della Parrocchia di
San Giovanni.
NUOVO AUTOMEZZO SAR
Il 18 giugno u.s. è stato presentato il nuovo auto snodato (m 18 - Bus matricola 251 SAR) al servizio dei cittadini e dei turisti.
Prima di rinfrescarci la memoria sui fenomeni che abbiamo sperimentato (o
sofferto) nell’arco del mese, è utile fare
qualche rapido cenno sul comportamento del nostro
Pianeta Terra durante l’ultima parte del mese di giugno.
Prima di tutto: 21giugno SOLSTIZIO ESTIVO. Alle ore
05,45 il nostro emisfero nord godeva della migliore esposizione ai raggi solari: il sole, nel suo moto apparente, raggiungeva il punto più alto toccando la linea del Tropico
del Cancro (a + 23° 26’ dall’Equatore Celeste). Alla nostra
latitudine (44° 00’) il giorno ha avuto la più lunga durata
di tutto l’anno: 15 ore e 15 minuti (il primo giugno la durata era di 15 ore e 2 minuti; il 30 giugno era già calata di
3 minuti). Ancora un particolare interessante: la Terra,
nella sua rivoluzione, ha continuato a allontanarsi dal
Sole e arriverà alla massima distanza (1,017 Unità
Astronomiche) il 4 luglio (AFELIO): siamo nel pieno
dell’ESTATE!
La meteorologia è rigidamente vincolata a questi cambiamenti periodici del nostro cammino attorno al Sole. E
ora la sintesi:
Pressione media: 757,4 mmHg. Medie decadali: 755,3
mmHg nella prima; 760,6 mmHg nella seconda; 756,2
mmHg nell’ultima.
Temperatura media: 23,6 °C; le medie decadali: 22,2 °C
nella prima; 24,5 °C nella seconda; 24,3 °C nella terza.
Umidità media: 68%; valori decadali: 69%; 75%; 61%. La
media giornaliera più bassa è in data 23 giugno con 27%.
Precipitazioni totali: 5,4 millimetri, così distribuiti: 3,0
millimetri nella prima decade; 0,4 millimetri nella seconda: 2,0 millimetri nella terza.
21 giorni sereni; nessun giorno senza sole.
L’eliofania totale è di 299,7 ore di limpido sole; le medie
decadali: 9,7 ore al giorno nella prima; 9,7 ore nella seconda; 10,6 ore nella terza.
Non dimentichiamo quanto è stato detto prima: in giugno il sole rimane sopra l’orizzonte oltre 15 ore ogni giorno. Avendo registrato soltanto 3 ore e 8 muniti di sole il 5
giugno, possiamo indicarlo come il più povero di sole, ma
non come giorno coperto.
La durata del giorno continuerà a diminuire: da 15 ore
e 15 minuti del 21 giugno, arriveremo a 9 ore e 7 minuti al
solstizio invernale che lo celebreremo il 21 dicembre alle ore 17 e 46 minuti.
Il Direttore dell’Osservatorio
Don Natale Tedoldi
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