Luglio - associazione vecchia alassio
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Luglio - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 7 Mercoledì 15 Luglio 2009 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it AVVISTAMENTO INCENDI Una nuova stagione estiva è iniziata e L’Associazione Vecchia Alassio, da sempre molto sensibile al bene della nostra città, sente urgente la necessità di ricordare a tutti la pericolosità degli incendi… più o meno dolosi. Grazie all’annuale servizio volontario di avvistamento e controllo si è migliorato molto lo stato del nostro verde collinare. Occorre però, non fermarsi e restare vigili per tutti i concittadini e gli ospiti. Il giorno 9 di questo mese, nella nostra sede, si è tenuta una riunione con tutte le autorità interessate, e le associazioni di volontariato che si occupano delle colline. Il nostro gruppo “ALASSIO IN CORNICE” che riunisce ALASSIO BIKE, ALPINI, A.R.E.S., C.A.I., SOMS di Moglio, SOAMS di Solva, ha presentato la collaborazione del Gruppo Alpini della Regione Lombardia, già attivo da due anni nel nostro territorio. Come vedete sono molte le Associazioni che collaborano, sarebbe però auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che, anche individualmente, vogliono e possono “DARE UNA MANO”… si tratta di qualche ora soltanto, ma un utilissimo aiuto per tutti. PER INFORMAZIONI telefonare ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO 0182 643937 COMANDO di POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555. La torre di Vegliasco finalmente illuminata! DALL’ELOGIO AL BIASIMO Non sono passati molti anni che le pagine di questo giornale illustravano ed elogiavano la prestigiosa opera di ripascimento e asfaltatura (peraltro ne di Solva e quindi nuovamente Alassio. Oggi, all’elogio di allora, subentra purtroppo il biasimo poiché e proprio nel succitato trat- U RECANTU DI PESCAUI: POESIA E STORIA È ormai dal 2001 che si svolge presso “U recantu di pescaui” la commemorazione di un’attività, quella marinara, che ha fatto la fortuna di Alassio nei secoli passati e che anche oggi, sotto altre forme, costituisce una solida ricchezza per la città. Da un’idea del comandante Dante Schivo, si è scelta la festa di San Pietro, 29 giugno, il patrono dei pescatori, per ricordare le straordinarie fortune e vicende degli Alassini sul mare: commerci, azioni gloriose contro i turchi e anche pesca del corallo e del tonno. Si è proposto per questa occasione un concorso regionale di poesia ligure fondamentalmente centrato sulla vita di mare. Alle ore 18,30, per l’ottava volta, come di consueto, al suono della banda cittadina, accanto al monumento dedicato al pescatore, arricchito di piastrelle con incise le migliori poesie, il folto pubblico ha assistito alla suggestiva cerimonia. Il parroco, mons. Angelo De Canis, ha ricordato il significato religioso ed umano dell’evento e ha benedetto il monumento, il mare e i presenti. IL BACIO D’ARGENTO costata non poco alla comunità) della strada panoramica collinare che unisce Vegliasco alla Regione Cavia. Tale lavoro completava quel mirabile arco stradale, patrimonio prezioso di ben poche altre località turistiche, che salendo dal Campo Sportivo di Alassio e snodandosi tra un susseguirsi di splendidi panorami e rigogliosa vegetazione, raggiunge l’amena frazio- to tra Vegliasco e Cavia la strada sta diventando sempre più impraticabile causa il grave deterioramento dovuto ad un eccessivo traffico di mezzi pesanti che quotidianamente, causa il proliferarsi di costruzioni edili nella zona, lo percorrono. A conferma di quanto detto, che non si pensi si voglia sempre e comunque fare importuna critica, ne diamo alcune te- MOSTRE Sala Carletti dall’11 al 20 luglio espone il pittore ••• Luigia Lazzari ••• dal 1° al 15 agosto il pittore Lelio Menozzi 27.6.2009 - Saletta del Caffè Balzola: il questore Trimarchi, a sinistra, riceve da Pasquale Balzola il “Bacio d’Argento”. (FOTO SILVIO FASANO) Presidente della Provincia dott. Angelo Vaccarezza, e tutte le Autorità civili e militari della nostra zona. Hanno parlato a nome della città il Signor Balzola e il Sindaco arch. Marco Melgrati cui hanno risposto i “premiati” confermando il loro affetto alla nostra città ed un sempre benevolo e grato ricordo. APPUNTAMENTO CON LE SAGRE DI MOGLIO ESTATE 2009 Claudio Cattaneo dal 21 al 30 luglio la pittrice Si è rinnovata alla presenza di tutte le autorità locali, la ormai centenaria tradizione della consegna del “Bacio d’argento” della Pasticceria Balzola (di danunziana memoria) agli eminenti nostri concittadini ed ai grandi funzionari pubblici che hanno ben meritato per il loro impegno a beneficio della nostra comunità e della nostra provincia. Così il 27 giugno u.sc., nella sala storica della Pasticceria Balzola, con la grazia e la sobrietà ben nota del sig. Pasquale, si è svolta una simpatica cerimonia alla presenza delle maggiori autorità provinciali e locali per salutare degnamente e ringraziare (destinati ad incarichi maggiori) il signor Questore della Prov. di Savona dottor Giovanni TRIMARCHI e il com.te della Capitaneria di Porto di Savona, Maurizio CACCIALINO. Erano presenti, accanto a molte altre personalità, il Prefetto, Signora Frediani, il Presidente della Confcomercio, il neo stimonianze fotografiche che evidenziano, anche se in minima parte, lo stato reale delle cose. I concittadini, consapevoli che gli interessi turistici del paese non sono e non devono essere solamente limitati a quelli dell’arenile, di quanto segnalato potranno rendersi conto con una breve (nei limiti dell’ancora possibile transitabilità) e personale ricognizione. A.V.A. Domenica 2 Agosto ore 19,00 Domenica 9 Agosto ore 19,00 “Sagra della ventre” “Una Gnoccata più che mai” …e altre specialità Mogliesi dalle ore 19,00 servizio Autobus navetta gratuita con partenza da Alassio –presso fermata SAR Angolo di Daniele La Corte Quei sacchetti verdi e azzurri Perché vogliono distruggere questa splendida città? Sarebbe fantastico poter capire quale recondito interesse masochistico spinge chi ci amministra a chiudere occhi e orecchie di fronte all’ormai inarrestabile orda barbarica formata da camion, ruspe, impastatrici giganti e gru. È una vergogna! È una situazione inacettabile! Non si può permettere che strade, piazze e vicoli ristrutturati con i soldi della collettività vengano abbandonati per fare gli interessi di chi, “foresto”, ha conquistato Alassio al solo scopo di fare quattrini speculando sul mattone. Invece della spartizione delle poltrone sarebbe meglio che i tanti politicanti cominciassero a fare le valigie dando così alla gente la speranza che il miracolo possa ancora accadere, che qualche elemento positivo per il rilancio della città possa ancora rivelarsi fuori dal business di chi costruisce e chi vende box e palazzi. Guardiamoci intorno così scopriremo che sono poche, anzi pochissime, le imprese edili targate Alassio. Lavorano i grossi i gruppi di Nord e Sud e la politica del subappalto, spesso, lascia intravedere, zone d’ombra indecifrabili. Il governo approva e sbandiera il decreto sicurezza lasciando la bocca amara a chi ancora crede nella fratellanza, nella solidarietà e nella carità cristiana. Ma ad Alassio il lavoro nero continua a farla da padrone con “caporali” che tirano le fila del traffico esagerato di braccia anche in attività losche. In campagna elettorale, per vincere, urlano (giustamente) contro chi vende marchi contraffatti, mai si sente qualcuno reagire contro chi procura la merce illegale da immettere sul mercato. I leghisti alassini, al governo da troppo tempo, hanno di nuovo messo insieme consensi e così, ora, già assaporano, di nuovo, la poltrona di sindaco. Perché, invece di pensare al posto al sole, le camice verdi, che presto si organizzeranno in ronde, non seguono i movimenti dei tanti extracomunitari che, intruppati, con tanto di sacchetto di plastica sotto il braccio (guarda caso sempre di colore tra il verde e l’azzurro) ogni giorno percorrono la strada dalla stazione ferroviaria a via Cavour, fino a corso Marconi? Una mattina, uno di loro, per paura di essere “pizzicato” ha abbandonato, in un vaso, una bustina di “roba”, si pensa “polvere bianca”. Una solerte cittadina, dichiaratamente non simpatizzante di Bossi e Berlusconi, affacciata alla finestra della sua abitazione, notato il movimento sospetto, dimostrando grande senso civico, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. È la distribuzione delle “dosi” che deve preoccuparci. Battiamo e cacciamo pure i venditori di marchi contraffatti, ma sbarriamo prima la strada ai venditori di morte, agli “schiavi” utilizzati come distributori di droga in ogni angolo dove ad attendere ci sono i soliti personaggi al di sopra di ogni sospetto. Chi grida alla sicurezza sarebbe meglio gridasse anche i nomi di coloro che quotidianamente mettono mano al portafogli per acquistare “strisce” di coca. Da quando siamo entrati nella seconda repubblica il governo di Alassio non è mai cambiato. Prima la Lega, poi Forza Italia e Lega. Nulla da eccepire, da contestare. Il voto popolare è sovrano. Il voto, però, non i sindaci. La democrazia non è monarchia e neppure l’alternanza del “oggi faccio io, domani torni tu”. Sarebbe meglio cambiare, provare, senza guardare a destra, a sinistra o al centro, ma rinnovare il Palazzo con gente che voglia veramente il bene della città. 2 «L’ALASSINO» Mercoledì 15 Luglio 2009 Arasce, Arena, Marina Alberghiero: dalla cucina di Dante Schivo 1° Agosto 1920: «Il Commissario Prefettizio ha scritto ai Deputati della Provincia per interessare il Comitato Talassografico Ligure alle sorti della nostra spiaggia...» Da: Dialogo Attorno Al Nostro Massimo Sistema: - Parere del Tecnico (Il più accreditato!): «La sabbia non sparisce dalla spiaggia; solamente si deposita sul fondo del mare che, a chi l’osserva dalla punta del molo di ferro che abbiamo appena finito di allungare, apparirà più sollevato… vi ricordate nei tempi andati quante mareggiate, ben più vistose di quelle verificatesi negli ultimi mesi; ma giammai si è verificato un accorciamento della spiaggia; se qualche volta scopriva i ciottoli che si trovavano sotto il primo strato di sabbia, ben presto, il mare, riportava la sabbia necessaria per ricoprirli... Il mare è pronto a restituire la sua preda solo che noi ripristiniamo le condizioni favorevoli; ossia rimoviamo le alterazioni che l’opera dell’uomo ha introdotto nell’opera della natura. Solo bisogna metterci in testa che al libero espandersi delle onde, lo ripeto ancora, non dev’essere frapposto alcun ostacolo al movimento del mare. Se voi fate caso, quando il mare è agitato, si forma una fossa intorno ad uno scoglio o ad un palo fisso sul fondo. E allora?.. - Parere di un anonimo Alassino: Io faccio il Carrozziere (conduco carrozze a cavallo...) ma ho sentito dire da Luigin Schivo, che fa il pescatore di mestiere, che e e aigue i sun cine perché u gh’è sempre u mo da Sciroccu o da Lebecciiu, anche quello che nui e ciamammu “da Punente” u ven da Lebecciu... Parere dell’Uomo di Mare di Professione: «E ha ragione Luigin Schivo! È precisamente il predominio dei venti da Sud che provoca il Fenomeno della mancanza di sabbia... e non vi è ingegnere al mondo... si offenda nessuno, che possa provare il contrario. Asserire che le acque della nostra rada non avanzano per effetto de aigue cine, cumme u dixe Luigin, è proprio non voler vedere quello che realmente succede. - Parere di un Pescatore: I nostri gozzi da pesca hanno la prora ricurva ad “arco all’indietro” (a a curnigiotta), al contrario di tutti quelli usati da quasi tutti gli operatori del mare litoraneo italiano, proprio per essere manovrieri e prestar meno resistenza ai venti forti di Tramontana, Tramontana Grecale e Maestrale. Pe ’sciurti da u mo, come diciamo noi (abitatori dell’Alassio marinara!), non vuol dire “uscire dal mare” co- me letteralmente si traduce, ma vuol dire... remare con accortezza fin sotto la zona del basso fondale dove il mare frange pericolosamente, tenere posizionato il gozzo in attesa di un momento di calma relativa, quindi vogare il più forte possibile in modo da imprimere, all’imbarcazione, la massima velocità cercando di raggiungere la zona di mare profondo dove i “cavalloni” non hanno ancora messo la cresta bianca, pronti a diventar frangenti. Al contrario, la prora slanciata protegge e difende il marinaio ed il carico di qualsiasi tipo d’imbarcazione, grande o piccola, dalle onde e dai marosi conferendo maggior pregio alla sua linea ma offrendo maggior resistenza al vento, e e i fan vegnì u balun ai ommi chi voggan.... -Parere del meteorologo. La meteorologia non è ancora ben compresa. La direzione e la forza dei venti che spirano nel territorio, dipendono unicamente dalla posizione del centro di Bassa Pressione collegato al sistema frontale che sta attraversando la nostra zona geografica. Venti au fussau a parte, anche la brezza (di terra e di mare) dipende dai centri di bassa pressione che si creano nelle 24 ore sulla terra e sul mare. Tutti lo sanno... eppure le specole (sic!) locali continuano a dire che bisogna disegnare “La rosa dei Venti” sul molo... per farci capire... U nosciuPunente allura... u ven da Lebecciu...?. Eppure l’Annuario di Statistiche Meteorologiche edito dall’Istituto centrale di Statistica segnala che dall’anno 1883 al 1919 (noi siamo ad Agosto del 1920!) il vento predominante ad Alassio è stato il NO (NW) o Maestrale! Allora viene naturale chiedere: con un vento che soffia forte dal Monte Tirasso verso il mare (Il mare... come il mare che bagna la nostra linea di costa), secondo voi, l’estensione e lo spessore della sabbia che copre la nostra spiaggia, aumentano o diminuiscono? Arasce, Arena, Marina. Da un anno… altro… 3 Luglio 1921- Il Lido di Alassio. « Lo avete visto il nuovo stabilimento balneario Il Lido d’Alassio? «A l’è vera; a l’è ina cosa bella! U bagnin u l’è Meneghin Bruscu; ’u nu gh’è nisciun a a mundu ch’u sa fò e sabbiature cumme lui. E poi cun l’arena d’Arasce? Doppu due sabbiature au Lidu d’Arasce anche i struppiai e i ranghi i se metten a ballò.» «Il Lido è un bel posto per davvero; ha adornato la ridente plaga delle Serre! E poi, devo dirlo: il proprietario del Lido il Sig Salvatore Bertorello è davvero simpatico...» «È di Sampierdarena... mi hanno detto che è una persona perbene. Questo è importante!» alla pasticceria Anche quest’anno non poteva mancare l’attesissimo corso “DALLA CUCINA ALLA PASTICCERIA”. E come per le stagioni passate è stato un gran successone!! A Leonardo Nappi, grande Chef e grande uomo, noi affezionatissimo gruppo di allievi dobbiamo dire: GRAZIE! È merito suo se ora siamo diventati abilissimi “MAGHI AI FORNELLI”, se abbiamo imparato a tritare fine fine qualsiasi cosa, se ormai è un gioco da ragazzi sfilettare il pesce o legare un arrosto, e come è semplice per noi fare la pasta sfoglia, per non parlare dei dolci! Ci mancherà l’appuntamento il mercoledì e il venerdì sera, ma aspettiamo con ansia la prossima data, anzi aspettiamo nuovi iscritti. Un ringraziamento va anche al preside dell’Istituto Alberghiero Signor ROSSI che ci ha dato questa opportunità, alla magazziniera Piera Antonini, a Lillo e Aurelio indispensabili aiuti in cucina, ai Bidelli e a tutte le persone che ci hanno aiutato. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Da mesi ormai il sottopassaggio di via Mazzini, tra piazza Stazione e i giardini Chaplin, è chiuso da una transenna che impedisce il transito pedonale sul lato Est. Possibile che le autorità non siano ancora intervenute per cancellare l’obbrobrio, oltretutto proprio in piano centro? Ci domandiamo con quale criterio un… cittadino abbia avuto l’idea di abbandonare vecchi pezzi di mobile in un luogo pubblico così bello e panoramico. Almeno avesse avuto il buon senso di mettere tutto vicino ai contenitori della spazzatura! Al peggio non vi è proprio limite. CORSO DI CUCINA “DALLA CUCINA ALLA PASTICCERIA” 2° LIVELLO Si è concluso alla fine di Maggio un altro corso presso l’Istituto Alberghiero di Alassio “Dalla cucina alla Pasticceria” di secondo livello. Numerosi i partecipanti che testimoniano la qualità e l’interesse che questa materia suscita nelle persone. I temi svolti spaziano tra le preparazioni di carni alternative (coniglio, pol- gruppo: Costa Silvana, Capponi Mara, Cirini Lucia, Rosetta Elisabetta, Raimondo Claudio, Poggi Franco, Iebole Valentina, Giordano Davide, Nalbonne Giusy, Lazzaroni Mario, Pario Lorella, Grassi Luisella, Bertini Silvia, Sbrinz Federico, Bavero Daniela, Restani Loredana, Rivaro Gabriella, Olivieri Laura. Dopo questa bella esperienza Una parte dei partecipanti. lo, agnello, interiora ecc) di pesce: molluschi, frutti di mare e pesce azzurro. Uno spazio particolare e stato dedicato alle preparazioni di pasticceria, fresca, al piatto, budini, lievitati. Insomma c’è stato da divertirsi in un clima fantastico con piena soddisfazione di tutti. Ecco l’elenco dei partecipanti non tutti presenti nella foto di verrà riproposto in autunno un corso di primo livello aperto a tutti e, per coloro che intendessero partecipare, si prega contattare la scuola o me direttamente al N° 0182-470409. Ringrazio tutti per la partecipazione e il consenso e arrivederci al prossimo corso. Leonardo Nappi “Tantal’è story” Tutti i giorni a tutte le ore! GRUPPO CONSILIARE “ALASSIO PIU TUA” Comune di Alassio Alassio, 6 luglio 2009 Spettabile Direzione Alassino In riferimento a quanto scritto sull’ultimo numero del Vostro giornale in relazione alla situazione del Gruppo Consigliare “Alassio più tua” devo dichiarare che quanto asserito nell’artico circa un nostro scioglimento in atto è privo di qualsiasi fondamento. Dopo il recente avvicendamento del Consigliere Iebole, che ringrazio per la Sua attività, con il Consigliere Nappi, il Gruppo continuerà compatto come sempre - a svolgere la propria funzione di opposizione costruttiva in sede di Consiglio Comunale. La nostra posizione critica su alcune scelte e su alcune operazioni della maggioranza resta immutata, sempre pronti però a fornire un nostro contributo di idee e di proposte qualora la Giunta le volesse prendere in considerazione, cosa che sinora mai é accaduta con grave danno -anche economico - per la Città. Ciò che è certo, e che la Cittadinanza deve sapere, è che le difficoltà incontrate dall’Amministrazione non sono certamente addebitabili - contrariamente a quanto si cerca ad ogni costo di far credere - al nostro Gruppo, bensì all’incapacità della Giunta di gestire al meglio e nel pieno rispetto delle disposizioni di legge la varie pratiche, senza generare confusioni amministrative e sprechi di pubblico denaro. Il Gruppo “ALASSIO PIÙ TUA” La recinzione con paletti in ferro e rete metallica, realizzata recentemente dal Comune di Alassio nel tratto terminale di via Paolo Ferrero, sembrava ed è una soluzione opportuna e di sicurezza. Purtroppo l’eccessiva educazione di qualche “passante” è riuscita a trasformare un buon lavoro in un ricettacolo di immondizia…. Allegri Ciclisti in contromano e, come non bastasse, in corsa sul marciapiede di corso Dante. Quando si multeranno anche i ciclisti ed i pedoni indisciplina- ti? Forse per qualche tempo basterebbe redarguirli. Vigili e vigilesse siate dei solerti e pazienti educatori. LIBRI-RIVISTE-VHS-CD ALASSIO ALLO SBANDO Nel ponte del 2 Giugno u.sc. Alassio è stata un ostaggio di automobilisti maleducati e incivili, i carico e scarico non esistevano più e i parcheggi per disabili invasi da macchine e da furgoni e quant’altro. I Vigili non c’erano e anche se chiamati non venivano, dov’erano? Gli unici intervenuti erano i poliziotti! VIA DIAZ nello specifico era un caos totale! Marinella Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole Mercoledì 15 Luglio 2009 3 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti CRONACA DI ANDATE (a cura di G.C. e G.G.) MESE DI LUGLIO 2009 U cü u serve eiscì a piò di causi! E chi più ne ha più ne metta L’azione del “sedersi” si associa ad altri verbi intransitivi quali “assidersi”, “giacere” “riposare”. È notorio che l’uomo per compiere tale atto, usufruisce, quale dono avuto dalla natura, di una parte anatomica comunemente chiamata il “sedere" o “deretano”. In dialetto “cú” o “pané”. Unendo il verbo al sostantivo è facile collegarli all'idea del riposo, degli agi, della vita comodo. Ma il detto ci riporta alla realtà avvertendoci che esso (il sostantivo...) è anche predisposto a ricevere calci che, purtroppo, e malgrado i nostri desideri, è quanto metaforicamente la vita spesso ci riserva. Spassura növa a spassa ben Più che un “detto” tale locuzione può essere considerata una “massima popolare” di cui è ricca la nostra parlata e, come quasi tutte le massime di facile interpretazione. “Scopa nuova, scopa bene” va riferita in particolare a neofiti, apprendisti, impiegati di prima nomina e... affini, per indicare quell’entusiasmo profuso nel nuovo impegno come, purtroppo e col tempo sarà, come l’usura della scopa, destinato a fiaccarsi, a svigorire. Un buon caffè e... tutti i libri del mondo Proprio ieri una mia carissima e lontana allieva di quando insegnavo italiano e latino alle Magistrali, poi apprezzata ed eccellente Maestra e collega ed ora meritatamente in pensione da tempo, mi ha chiamato con voce concitata e affannosa col telefono... Pareva un S.O.S. lanciato disperatamente nell’aere da un battello in pericolo... e chiese, a suo modo, aiuto alla vecchia «nave scuola» che l’aveva guidata con pazienza e con senno ai tempi dei tempi, quando era ancora, come il famosissimo «phaselus» bitinico di Catullo «navium celerrimus», la più veloce delle imbarcazioni sul mare. La sua voce, pur sempre così melodiosa e carezzevole, sembrava metallica, tagliente, nervosa. Lei, studiosissima sempre ed amante oggi ancora della buona lettura e dell’arte, si era sentita morire, ascoltando alla televisione un giudizio inaccettabile, blasfemo, orribile di un pur grande autore contemporaneo e critico d’arte. E mi sottopose, come se si aggrappasse ad un’ancora di salvezza o ad un relitto, l’affronto ricevuto (Che tempi!…). Quel «grande»… aveva detto testualmente che «un buon caffè con un amico sincero val più che tutti i libri stampati nel mondo». Un’offesa troppo grande… e a me chiedeva quello che i nostri pescatori e marinai chiamano la «cima», ovverossia la corda di salvezza, il salvagente che il naufrago morente invoca a chi lo soccorre. Per qualche minuto cercai di calmarla e convenni con lei che quella frase, presa alla lettera, sarebbe stata da rigettare immediatamente, ma, soggiunsi, che c’era da fare un discorso più genera- le e meno catastrofico e la pregai di ascoltarmi. Certamente la Bibbia, l’Odissea, la Commedia di Dante o l’Amleto o persino il «Cien años de soledad» di Lorenzo Marques (tanto per citare a caso qualche pagina d’ogni tempo) avrebbero sommerso e fatto scomparire tutti i caffè della terra ; un solo brano del Cantico dei Cantici o di Paolo e Francesca o di San Pietro, inca... pardo ‘n... incattivito dall’obbrobrioso comportamento dei religiosi d’ogni tempo, comunica qualcosa ch’è ben più forte di un caffè, sia pur gustato in compagnia di un buon amico. Ma quella frase... dannata... non era da considerare, poi, tanto demoniaca e riprovevole, trattandosi di un semplice paradosso. E dicevo alla grande Maestra... «Come tu sai, il paradosso è un’idea contraria all’opinione comune; è un concetto solo apparentemente illogico, ma la cui validità è facilmente dimostrabile... In sostanza, è un’opinione (sostenibile o no), ma espressa in una forma che la fa sembrare assurda. E tante volte lo abbiamo usato comunemente anche noi per un amico o una festa o per un «bene» qualsiasi quante volte abbiamo detto... «Non lo cambierei neppure con tutto l’oro del mondo!» È un paradosso, ma è accettabile. E tu non lo hai mai toccato il cielo con un dito in un momento felice? Lo dici, ma non è un assurdo; è un paradosso come quello di quel tale che diceva, convinto, che neppure tutte le bellissime Uri dell’Eden di Maometto valevano come la sua fedele moglie. E, senza andar tanto lontano e in mondi sconosciuti e misteriosi, quante volte hai sentito qui, fra le nostre colline e il mare, conclamare che «il nostro è il paese più bello del mondo (e fin qui non c’è nulla da eccepire), ma anche che nell’Inferno globale di oggi Alassio è un vero Paradiso in terra…». Ma chi dice questo ha mai visto l’Inferno e il Paradiso? Ma sì, ma sì… si può discutere, ma si deve accettare. È un paradosso. Ci sta. Dunque, quando quel tale dice che «un buon caffè con un amico sincero (ce ne sono così pochi, sai...) vale più che tutti i libri del mondo, in sostanza e senza colpa, vuol dire che lo stare in compagnia con un vero amico e il godere di un buon caffè non gli mettevano addosso, in quel momento, neppure in lui, amantissimo dei libri buoni, la voglia di lasciare tutto per andare a leggere, che so, l’Infinito di Leopardi o il «Die schöne Nacht» di Goethe o le «Çinco de la tarde» di Garcia Lorca. In sostanza non voleva dire… «Bruciamo tutti i libri e tutti i capolavori del mondo», come han fatto i ribelli fanatici dell’Islam che hanno distrutto le millenarie pareti scolpite delle loro montagne. Ha usato solo un paradosso e, come tale, è accettabile. E quando all’amabile Maestra amica e collega ho aggiunto che se fossi tornato, come altre volte, a gustare da lei il solito... buon caffè, come sa far solo lei... certamente, in quel momento, non l’avrei cambiato neppure col migliore, col più grande, col più immortale volume del mondo... Tutto qui... e, forse, quel grande cuore di Maestra in tumulto ha ritrovato, lo spero, un po’ di pace e di serenità dopo quella frase irriverente, ma non del tutto blasfema. Tommaso Schivo (tomschi) CONCERTO DELLA CORALE “SAN FRANCESCO” La sera di sabato 20 Giugno u.s. della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Immacolata al Borgo Coscia si è tenuto l’ormai tradizionale concerto della prestigiosa Corale San Francesco diretta da Fra Remo Lupi, e accompagnata all’organo dal M° Mauro Borri. Fondata nel 1980 dal compianto Padre Ermanno Marzani, dal 1987 al ’93 è stata diretta dal M° U. Giardini, accompagnato all’organo da suor Lorenza Molinar, e appunto dal ’94 ad oggi da Fra Remo. Nella serata, seguita da un folto e partecipe pubblico sono stati eseguiti brani di Riz Ortolani, Paola Pillepich, Edoardo Volpi, Giuseppe De Marzi, Mauro Borri,W. A. Mozart, Lorenzo Perosi, Marco Frisina, N. Rimsky Korsakov, Giulio Caccini, Domenico Stella, Pier Luigi da Palestrina. La manifestazione, organizzata dai Padri Cappuccini in collaborazione con l’Associazione Amici del Borgo Coscia e con l’Assessorato al Turismo del Comune di Alassio, è stata egregiamente presentata da Andrea Gallea il quale ha illustrato ogni brano ed ha letto attinenti citazioni di brani biblici e di preghiere di San Francesco, scelti e coordinati da Fra Remo Lupi. Una serata veramente di livello elevato in cui tutti gli oltre quaranta elementi della Corale hanno dato saggio della loro bravura e della accurata preparazione e felice intesa del gruppo musicale. L.C. Esiste, dalle nostre parti, in quel di Andate, sul lago di Como, un antico detto per definire le operazioni e le imprese faticose e costose ma inutili: “L’è cume scuvà il mar cu la furchètta”, ovvero “È come scopare il mare con la forchetta”. Il detto mi è venuto in mente quando ho visto affannarsi, sul lago di Andate, la macchina risucchiatrice della sabbia (detta “Sorbona”, bel nome misterioso e culturale), la quale, aspirando dal fondo del lago, spargeva la preziosa sabbia sulla riva cercando di ripascere l’arenile e di allargarlo un pochino. Ma, oltre alla forchetta mi è tornato in mente il famoso racconto di S. Agostino, che, mentre passeggiava sulla riva del mare meditando sul mistero della Trinità, vide un piccolo bimbo che con un minuscolo secchiello prendeva l’acqua del mare e la versava in un buchetto sulla sabbia. Il santo gli chiese: “Cosa fai?”. E quello rispose: “Verso in questo buco tutta l’acqua del mare”. Replicò S. Agostino: “Ma non può starci, perché il mare è troppo grande!” E quello candidamente: “E come può stare nella tua testa il mistero infinito della Trinità?”. E, tornando più modestamente a noi, ho riflettuto che, dopo tanti sforzi per riportare un poco di sabbia, sarebbe bastata una malaugurata libecciata per ricondurre il litorale a quel terribile 30 novembre 2008, primo giorno di quella serie di esondazioni che hanno tristemente caratterizzato l’inverno e la primavera scor- si. E mi sono chiesto come abbiamo fatto noi di Andate, che abbiamo l’unica sabbia fine e speciale del lago, a lasciar passare gli ultimi cinquant’anni senza mai approfondire SERIAMENTE e scientificamente il problema delle nostre spiagge, problema che sarebbe stato semplice incontrare, perché di bradisismi parlano chiaramente tutti i libri di scienze, a scuola. Anni lasciati passare senza riflettere che senza la ricchezza della nostra speciale spiaggia tutto il nostro turismo avrebbe avuto una ben corta vita. Qualche voce si è levata nel deserto delle idee come quella del geologo andatino Prof. Rivassoni, il quale ha pubblicato sull’argomento dotti libri, forse letti da molti, ma meditati da pochi. Ora, se la maggioranza dei miei lettori accetta il presupposto che è la sabbia la caratteristica che rende diversa la mia città dalle altre della riviera, allora deve concordare sul fatto che avremmo dovuto punire o multare o solo coprire di pernacchie il primo che ha osato deporre sulla sabbia un chilogrammo di cemento o una piastrella da pavimento o una qualsiasi struttura in ferro non amovibile nel periodo invernale. I nostri grandi operatori turistici dovrebbero andare a visitare alcune famose località marine (non faccio i nomi per non procurare loro altra pubblicità) dove tutte le strutture portanti sulle spiagge sono in legno, e vengono rimosse completamente ad ogni fine stagione, la- sciando le acque del mare libere di avanzare, di lavare la sabbia e di ritirarsi, senza trovare ostacolo all’andata o al ritorno. Mah! Sogni di un’Andate che non c’è più. P.S. Il Sindaco Magico di Andate ha deciso e dichiarato ai giornali che, adirato per la scarsa partecipazione degli elettori alle ultime consultazioni provinciali e referendarie, non riceverà più in comune e non parlerà più con quei cittadini che non sono andati a votare. E qui io ho commesso un grande errore. Sì perché, interrogato il giorno dopo le elezioni dal Sindaco, incontrato per strada, e non sapendo perché me lo chiedesse, ho detto semplicemente la verità, e cioè che io ero andato a votare regolarmente. Poi però quando ho letto sul giornale che, se avessi dichiarato di non esserci andato, Lui non mi avrebbe più rivolto la parola, mi sono pentito amaramente di aver perso questa occasione. Ma ormai era troppo tardi. P .S. 2 Ho scherzato, perché in realtà io gli voglio bene al Sindaco Magico, anche perché penso a quella vecchietta di Siracusa e che, unica, esaltava il tiranno Dionigi, solo perché essa aveva visto, nella sua lunga vita, ogni volta un governante… non migliore del precedente! P.S. 3 Dell’immondizia parlerò la prossima volta, e vi darò le coordinate su dove dovete portarla. Luca Caravella GLI ALBERI E LA CITTÀ Il comitato per la salvaguardia del verde, porta a conoscenza ai lettori dell’Alassino che in data 28 maggio 2009 ad Albenga presso l’Auditorio San Carlo si è svolto un interessante convegno. Titolo: GLI ALBERI E LA CITTÀ conoscenza, professionalità e rispetto. La sala gremita di persone interessate al problema. Sarebbe utile che questo tema venisse affrontato anche dalle altre amministrazioni. La fondazione Europea che organizza corsi di qualificazione per i giardinieri si è anche resa disponibile a fare dei corsi sul territorio. Per chi fosse interessato: pubblichiamo il programma della giornata con i nomi dei vari relatori. cui gestione è giunta alla quarta generazione. All’interno dell’azienda di famiglia si occupa dei servizi di progettazione e piantagione, della comunicazione e dell’informatizzazione. E stato relatore in importanti convegni e giornate tecniche su temi come la qualità del vivai- Anna Fedi Interventi di potatura e loro effetti sull’equilibio fisiologico e biomeccanico degli alberi: relatore: Francesco Ferrini, docente di arboricoltura urbana e di parchi e giardini presso il dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze, si occupa da anni di arboricoltura con ricerche, pubblicazioni scientifiche presso riviste nazionali ed internazionali e trattazioni in convegni nazionali ed internazionali. È presidente della Società Italiana di Arboricoltura e membro del comitato scientifico dell’International Society of Arboricolture. Scelta delle specie e corrette tecniche d’impianto relatore: Francesco Mati, perito agrario è contitolare dello storico vivaio pistoiese “Piante Mati” la smo e le scelte botaniche nella progettazione del verde. Collabora da tempo con importanti paesaggisti italiani ed internazionali, con giornalisti specializzati e con riviste del settore (Acer, Tecno Verde, Gardenia e Case & Country). - Difesa fitosanitaria e metodo PHC (Qlant healt care) relatore: Marcello Parisini, Dottore agronomo, cofondatore e primo presidente della sezione italiana dell’International Society of Arboriculture (ISA), docente di arboricoltura presso la Fondazio- ne Minoprio, si occupa da anni delle problematiche relative alla gestione degli alberi in particolar modo della potatura e della difesa sanitaria. È stato relatore in importanti convegni nazionali di arboricoltura -La stabilità degli alberi, esperienze ad applicazioni sulle specie mediterranee relatore: Carmelo Fruscione, dottore forestale è libero professionista e si occupa da anni della valutazione della stabilità degli alberi applicando le più recenti tecniche di valutazione visiva e strumentale. È vicepresidente della Società Italiana di Arboricoltura. L’evento è patrocinato dalla SIA (Società Italiana di Arboricoltura) sezione italiana dell’International Society of Arboricolture fondata nel 1994 che ha registrato alla fine del 2008 il ragguardevole numero di oltre 400 Soci. Tra essi vi sono liberi professionisti, imprenditori e operatori del verde, tecnici pubblici, ricercatori e formatori che si occupano, a vario titolo, di arboricoltura. La SIA organizza importanti momenti di aggiornamento: un evento a scadenza annuale, le “Giornate Tecniche”, e numerosi altri convegni o giornate di studio; fra questi anche eventi di rilevanza internazionale come i congressi europei di arboricoltura tenuti si a Merano nel 1997 e a Torino nel 2008. All’interno di ISA Italia, e su coordinamento del Consiglio direttivo, operano Gruppi di Lavoro che si occupano di temi “scottanti” come la sicurezza sul lavoro il tree-climbing, le diverse metodologie di valutazione della stabilità dell’albero e la qualità del materiale vivaistico. www.isaitalia.org 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico U Massatoiu EVVIVA! Essendo residente nel rione Fenarina sono contentissima di leggere nei quotidiani e nell’Alassino che si parla di noi. Oso sperare che il “Bronx” (sì, purtroppo ci chiamano anche così) diventi una zona di categoria A, d’altronde i nostri residenti sono di tutte le professioni e di tutti i mestieri e le tasse le paghiamo come tutti gli Alassini. Sono felice che sia nata anche una associazione, “U Massatoiu”, che è soprattutto apolitica e che ha come scopo quello di portare all’attenzione del Comune di Alassio le problematiche, le informazioni disponibili sulla zona, le ponderate proposte e le richieste decise democraticamente dai residenti sperando così di ottenere un miglioramento della zona. E alle riunioni sono benvenuti tutti. Il diritto di tutte le zone di Alassio, credo, sia di avere dei punti di riferimento turistici, storici e sociali tutti in un ambiente “decoroso”. Sono la prima a capire, inoltre che il lavoro di una giunta comunale è difficilissimo. Che non è giusto sparare le critiche in modo denigrante ed è DOVERE di ogni cittadino aiutare chi non può fisicamente essere dappertutto e vedere e capire tutto. Non bisogna mai aspettare che un lavoro sia svolto per poi lamentarsi dopo! Faccio un esempio piccolo di cui sono la prima ad essere colpevole. Per accomodare un piccolo parcheggio temporaneo del vecchio mattatoio si è fatto pulizia. Purtroppo si è sradicata una bella palma che credo si poteva evitare. Ed io, come altri, l’ho notato dopo l’evento. Invece c’era da sradicare degli alberi “importati” dall’India o… che sono troppo vigorosi e prolifici e minaccia- Mercoledì 15 Luglio 2009 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Rimostranze no le piante della macchia mediterranea. Mentre c’erano i mezzi, tutti noi che sappiamo di questi pestiferi e maleodoranti alberi potevamo richiedere di farli togliere e non l’abbiamo fatto. Quindi la lezione è: Muoversi più in fretta per comunicare le varie e sfruttare delle associazioni come “U’ Massatoiu” per accumulare e discutere temi di importanza per la cittadinanza e richiedere al più presto ai nostri Sindaco ed Assessori di venirci incontro! Infine, e chiedo scusa per la lunghezza dell’articolo, vorrei dire che saranno presto presentate delle bellissime e non costosissime idee per ultimare la zona del vecchio mattatoio, idee per accontentare molti, non pochi. E vorrei fare una mia proposta al Comune per una soluzione per parcheggi a rotazione SENZA BOX PRIVATI e a pagamento. Il sito dell’ENEL in Via Diaz, in disuso da molti anni è zona protetta per topi e scarafaggi ecc. un posto ideale. Ci sarebbe un bell’incasso a lungo termine sia per Enel sia per il Comune oppure se Enel ha deciso di vendere a privati che venda ad un gruppo che si occupa di parcheggi a rotazione, no? Speriamo che qualcuno privo di immaginazione non pensi di costruire ulteriori box oppure appartamenti (che saranno comunque in vendita per decenni) per una miope speculazione che ancora una volta non gioverà alla cittadinanza di Alassio e ai loro turisti sempre più scarsi. All’uscita dell’Aurelia Bis sarebbe il posto migliore per un parcheggio a rotazione. Grazie a chi ha la pazienza di leggere la mia lettera. Vi invio lettera da me spedita al Sindaco di Alassio ed al Prefetto di Savona nella speranza di una sua pubblicazione RACCOMANDATA A.R: ALASSIO 11 06 2009 AL SINDACO COMUNE di 17021 ALASSIO SV. AL PREFETTO della PROVINCIA di 17100 SAVONA OGGETTO. Mancato Rispetto ORDINANZA 103 del 30 marzo 2001 del SINDACO di ALASSIO. Il sottoscritto Dott. Prof. AUGUSTO GIORCELLI, residente in via G. Mameli 6 ALASSIO, lamenta che nei contigui cantieri di via Mameli (impr. Edilvetta via Mameli 12 ed impr. Park Alassio via Mameli 3) il primo ex Asilo Comunale, il secondo ex Oratorio Salesiano, non viene rispettato l’orario di lavoro previsto nei mesi da giugno a settembre. La comunicazione dell’infrazione all’ordinanza è già stata notificata a mezzo raccomandata del 4 giugno 2009 al Comando dei Vigili Urbani ed all’ARPAL per la sua competenza nei problemi di inquinamento acustico, nonché attraverso numerose telefonate allo stesso Comando dei Vigili. Anche l’intervento presso l’Assessore all’ambiente Sign. Salvo, pur avendo trovato un favorevole accoglimento, non ha sortito alcun effetto e le lavorazioni nei suddetti cantieri proseguono senza tenere in minimo conto quanto previsto nella suddetta ordinanza. Tra l’altro non sussiste alcun motivo tecnico per la concessione di un’eventuale deroga. L’orario previsto permette ben otto ore e trenta di lavorazioni al giorno né sono presenti situazioni di rischio, di urgenza o altro se non il desiderio delle maestranze di chiudere al più presto la giornata lavorativa. L’immagine dell’autorità dell’Amministrazione Comunale risulta fortemente degradata e svilita se la stessa Amministrazione non riesce a far rispettare una norma da lei stessa emessa ed approvata. O forse le proprietà dei due cantieri legate direttamente o indirettamente all’ambiente religioso e civile locale permettono il farsi beffe delle normative? Via Mameli, nel tratto fra Piazza S. Ambrogio e via don Cazzola è stata inoltre trasformata dalle due imprese da suolo pubblico in cantiere privato. In essa stazionano autobetoniere con motore acceso per ore bloccando il traffico ed emettendo scarichi maleodoranti e fortemente inquinanti. Alla fine della giornata o dopo ogni intervento, transito o lavorazione nessuna delle due imprese si preoccupa di lavare la strada rimuovendo la terra, la sabbia, la polvere, ecc. da lei stessa portata. Si agisce senza tener conto che ci si trova nel centro urbano di una delle più rinomate cittadine turistiche della Liguria tra l’altro in momenti di crisi quando è di grandissima importanza l’immagine. Nella speranza che vengano finalmente tutelati i diritti di numerosi cittadini si porgono distinti saluti. Dott. Prof. AUGUSTO GIORCELLI Yvonne Onions Un’occasione mancata Sabato 13 giugno è stata una giornata importante: il Presidente della Regione Claudio Burlando è venuto in visita ad Alassio, allarmato dagli ultimi avvenimenti riguardanti l’erosione della spiaggia in seguito alle recenti mareggiate per rendersi conto della situazione. Il Presidente si è trasferito poi nella sala della Biblioteca Comunale dove ha promesso una certa cifra come indennizzo per i danni arrecati all’arenile e relative strutture. Erano presenti oltre il Signor Sindaco le autorità locali. Ho cercato di avviare un discorso sull’erosione della spiaggia sostenendo che trattasi di un fenomeno passeggero e che tale situazione si è già verificata nel passato e che sarebbe stato importante invece considerare la necessità di dotarsi del depuratore fognario. L’argomento è stato evitato. È assurdo che una città balneare come Alassio non abbia ancora un depuratore e che neppure gli albergatori presenti in sala, né il Sindaco, abbiano affrontato il problema dato che è in gioco il futuro turistico della città. Nell’anno 2003 era stato presentato in consiglio comunale un progetto che prevedeva la costruzione del depuratore in località S. Anna, progetto a cui non aveva aderito la città di Laigueglia, che ha poi scelto di allacciarsi al depuratore consortile di Villanova d’Albenga. Ora mi domando: Quando entrerà in funzione il depuratore di Villanova, dove passeranno le tubazioni fognarie di Laigueglia? Attraverseranno le strade di Alassio? L’argomento della depurazione non ha preoccupato neppure i signori bagnini, più interessati al ripascimento dell’arenile, nonostante la loro apprensione al verificarsi di correnti marine che stagionalmente ostacolano il deflusso fognario. È come dire che il futuro non interessa e pertanto ritengo un’occasione mancata quella di affrontare un argomento che coinvolge tutti. Francesco Trazzi Via Mameli: sia a destra che a sinistra… divieti di sosta con rimozione forzata… Ma chi dovrebbe farli rispettare? Al momento di andare in macchina ci viene segnalato che dopo il sollecito intervento della Polizia Municipale la situazione è ritornata normale. “La famiglia Meneghina” Ho letto di quanto ha scritto il Rag. Santino Bruno Pezzolo sulla gita a Milano dalla “Famiglia Meneghina” la quale contraccambiò la visita e venne in Alassio. Allora il maestro Mario Richero, uno dei fondatori della Vecchia Alassio… invitò Lino Vena a porgere i saluti di Alassio alla Famiglia Meneghina, nell’allora Sala Hanbury. Prendendo l’aria della canzone “La Madunnina” Lino Vena cantò: Vui ch’avè a Madunnina In sci-i teiti de Milan Nui hammu Santa Catarina Ca vegniva da luntan Sant’Ambroxiu, e l’ammu insemme Pe prutegge i belimui Ma in ta neggia a travaiò I gh’andè delongu vui, pe purtone i franchi a nui!!! Belinui…… Il Maestro Richero… rinvenne annusando aceto. Caro Mario, ti ricordo sempre con affetto grande Lino Vena In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. LIBRO BIANCO (ANZI TANTO COLORATO) SU UNA VIA ALASSINA SCELTA A CASO: LA VIA CHE PORTA ALLA FRAZIONE “SOLVA” Partendo da viale Hanbury (Aurelia) imbocchiamo il sottopasso ferroviario e iniziamo la salita per via Solva (nb l’incrocio è ben noto per i numerosi incidenti stradali anche mortali), sottopasso che in caso di medie piogge diventa un guado e raccolta di detriti. Premesso che per tutto il percorso che effettuerò l’asfalto è di antica fattura e risente del transito degli automezzi pesanti (che più volte congestionano il traffico provocando code, incidenti, danni, e ritardi nella circolazione), in più punti è sgranato e i chiusini sono instabili e avvallati e in caso di forti piogge tutta la strada diventa un torrente. All’incrocio con via Massabò alla SX primo affossamento, innanzi al Hotel S. Nicola sulla SX tombino dal contorno sbrecciato, di fronte al civ.91 tombino affossato (buca), di fronte al civ. 115 buca, prima dell’Hotel Del Sole a DX muretto rotto da mesi,dal civ. 121 giunzione asfaltatura a rilievo (in moto si sbanda), al civ. 102 affossamento, dal civ. 106 al civ. 110 affossamenti, per tutto il lato strada della residenza Anziani Poggio Fiorito si affacciano pericolanti alberi non curati ma potati dal transito dei Camion. Sino di fronte al civ. 126 manca num. civ. annuale fuoriuscita acqua su strada, dal civ.155 al civ. 231 vari salti tombini e buche,vari rappezzi su lato DX e binari (d’asfaltatura) pericolosi al civ. 146 buca, dal civ. 251 lato SX binario asfalto dal civ. (manca num.) restringimento strada causa cantiere non sempre operativo o comunque accudito,inoltre taglio longitudinale d’asfalto (acquedotto), dal civ.162 restringimento strada per cantiere con divieto di sosta, ma occupato dai mezzi di lavoro del cantiere (non esposta l’autorizzazione occupazione suolo), nuovo taglio trasversale (ENEL), al civ. 166 taglio trasversale (GAS), di fronte al civ. 170 grande affossamento, dal 170 vari rappezzi,di fronte Garage del civ. 285 buca e tombino profondo almeno 5 cm, prima del bivio per s. Croce rappezzi, striature, tombini, su tornante BICIBIU (bivio S. Croce) varie cunette, salti, avvallamenti (curva da prendere con molta cautela e non segnalato il pericolo), al bordo strada (che cambia nome) e diventa via Ollandini di fronte al civ. 10 fra gli olivi grande discarica pietrisco (da anni?) in aumento, in caso pioggia invasione detriti sulla via. NB tombini intasati, dal civ. 30 sino alla Chiesa lato strada DX verde non curato invade strada,di fronte bidoni rifiuti a SX taglio strada (fogna), guardandoci intorno notiamo sentieri mal agibili non ripuliti, cantiere EX Lo Spiedo fermo da mesi e Piazzetta Belvedere “Il Balcone d’Alassio” occupata da box e transenne, da Cavia a via Ollandini quando piove fiume d’acqua e detriti, più avanti retro cantiere occupazione curva,di fronte civ. 46 varie rotture asfalto, bivio per Monte Bignone taglio traverso strada con relativo salto,di fronte asilo occupazione posti auto (con) da azienda cantiere con transenne del civ. 81 che inoltre restringe la via, da Asilo a piazza Piave strada dissestata in vario modo, rotture, tombini, buche, ecc... di fronte al civ. 105 occupazione perenne della via da moto inefficienti e vario materiale, davanti al civ.109 vi è un auto R5 semi distrutta, dal civ. 146 i n caso maltempo discesa detriti. Fiore all’occhiello è la rinnovata piazza PIAVE delizia e tormento dei Solvesi,un cantiere che per anni ha tenuto col fiato sospeso un poco tutti con lavori eseguiti a pizzichi e a mozzichi ora i garage sotto piazza sono funzionanti con tanto di cartelli di divieti, ma la Piazza pubblica è ancora da asfaltare, deve essere ripulita dalle macerie, sassi, chiodi, vari residui di cantiere, però l’erbetta c’è sempre; sulla Piazza esiste un vecchio lavatoio bivasca da sistemare, NB il pavé di via Lepanto è molto scivoloso e pericoloso fonte di molte cadute, i sentieri o caruggi che si ramificano dalla piazza a Cavia sono da pulire, lo stesso dicasi dei tombini; con il Ristorante La Vigna, è impossibile per i residenti parcheggiare le auto. Notizie tratte da una involontaria passeggiata in salita in una cocente giornata estiva per più di due chilometri da Alassio a Solva e si sa, quando si passeggia si osservano le bellezze che ci circondano!? Distinti Saluti Lettera Firmata Ciù e me segnu e ciù u lampa Mi è capitato in questi giorni di vedere litigare due signore a Forum. Erano due Mamme che sembrava volessero sbranarsi, (perché i loro bambini all’asilo avevano litigato) e volevano a vicenda delle pubbliche scuse. Il mondo è cambiato e senz’altro in peggio. Non era forse più saggio, ai tempi dei nostri vecchi, quando le mamme, per farla breve, si chiedevano scusa a vicenda ed era finita lì? C’è polemica in tutto; ti siedi a tavola e ti passa l’appetito. Alla TV, più bugiardi sono e più cantano le loro sincerità. Poi ci sono quelli che disgustosamente disonesti ostentano onestà. Com’era bello quando una stretta di mano valeva più di uno scritto firmato.! Sembra che sia passata un’eternità, ma era invece il mondo dei nostri genitori, quando in guerra e con poco da mangiare si diceva che avremmo potuto vivere senza pane, ma mai senza amore, senza dignità, senza onestà e vera AMICIZIA. Fernanda Mercoledì 15 Luglio 2009 A proposito della Scuola Primaria di Moglio… parte terza Sul numero del mese di Aprile de “L’Alassino” abbiamo letto un articolo scritto da alcune “mamme amareggiate” che accusano me ed altre persone di aver accelerato il processo di chiusura della scuola primaria di Moglio iscrivendo i nostri figli altrove: favorendo chiacchiere e pettegolezzi vari su persone che compongono il corpo insegnante nonché sulla Direzione Didattica accusandoci, inoltre, di esserci dimenticate di quanto ha sempre fatto la stessa Direttrice per tenere aperto il plesso di Moglio. Forse, queste mamme non sanno che tale plesso ha sempre fatto comodo per avere l’assegnazione di più insegnanti. E non sanno ancora, o forse fingono di non sapere, che nella scelta degli stessi se ce n’è uno che presto chiederà il trasferimento, questo viene mandato a Moglio; se ce n’è uno di fresca nomina e che non ha mai insegnato, viene mandato a fare la gavetta a Moglio; se arriva da fuori un bambino con particolari problemi viene anch’esso mandato a Moglio e poco importa se nella classe assegnata ci sono già delle situazioni difficili anche se la nomina delle insegnanti di sostegno non avviene fino a Novembre. Ci viene, inoltre, fatto notare che in una frazione come Moglio avere una scuola che funziona con pluriclassi è la normalità; ma ciò non è certamente una novità in quanto da sempre ci sono 5 «L'ALASSINO» Rubrichetta mensile - Un ricordo per... state e hanno sempre funzionato benissimo arrivando persino, con disponibilità di più maestre in un particolare anno, ad abbinare una prima con una quinta separando gli alunni nelle ore più importanti. Insomma, le “mamme amareggiate” probabilmente non hanno conosciuto la scuola di Moglio quando era veramente un’isola felice e, non avendo riscontro, senza saperlo per i loro figli si accontentano di come è adesso... io NO! Io per mia figlia voglio quell’ambiente sicuro, amorevole e familiare che c’era una volta a Moglio e l’ho trovato in un altro paese: un paesino piccolo come Moglio, che ha subito gli stessi tagli della riforma Gelmini e che usufruisce delle medesime risorse. Come mai lì le cose funzionano come si deve? Non può essere che quelle risorse siano gestite un po’ meglio? Per quanto riguarda la scelta di quest’anno, non ci saremmo mai permesse di criticare l’organizzazione del lavoro delle insegnanti se non fosse che a decidere il tutto sia stata una sola persona la probabile “portavoce” delle cosiddette “mamme amareggiate” alle quali auguro di non incontrare mai problemi nella vita scolastica dei loro figli dubitando alquanto che con l’attuale andazzo potranno felicemente risolverli. Lettera firmata I RAGAZZI DI MOGLIO NELL’ANNO 1930 Conseguenze di un porto “aziendalizzato” Spett. redazione prego voler pubblicare: E oua cusse fammu? Puriescimu andà au portu a manezza? E adesso cosa facciamo potremmo andare al porto? A chiacchierare. Al porto sì, perché era un’entità un poco staccata dal centro cittadino. Là avremmo trovato “personaggi” che lo frequentavano con lo stesso diverso interesse. Si sarebbe potuto parlare di pescato o non pescato, di successi o “squasci”. E poi i soliti discorsi che gli uomini abitualmente fanno: lo sport, le donne, la politica e le caricature su quei “pittori” dell’arcobaleno cittadini facilmente identificabili: patrimonio sociale. Si perché la frequentazione era uno svago o alternativa ai locali, si perché durante certi dialoghi c’era una vera e propria recitazione complici il tono di voce e l’espressione che il volto assume di volta in volta. Poi il porto è stato “aziendalizzato” e ciò ha comportato l’abbandono graduale di queste frequentazioni. Si sa: per parcheggiare bisogna prendere il ticket, pagare alla cassa, cercare la moneta, la prima mezz’ora è gratis, ma si può dare un tempo al dialogo? Ciò avviene in televi- sione per motivi di ascolto (manca un minuto, c’è la pubblicità) si può rilassarsi dialogando e guardare l’orologio, e poi siamo Liguri ci sembra non giusto pagare per qualcosa che la cittadinanza ha già pagato. Troppo complicato per chi cerca contatto umano e la possibilità di farsi quattro risate magari sui lavori condotti personalmente a quella piccola imbarcazione con le piccole modifiche a cui tutti partecipavano con consulenze ingenieristiche gratuite le più svariate, come la scelta del colore la bontà della tinteggiatura ecc. Sì, c’era un po’ d’ironia bonaria e il riconoscimento di essere tutti della stessa identità locale, insomma di essere la parte armonica della cittadina. Tutto ciò ci e stato tolto e nessuno ci ha chiesto se eravamo d’accordo sul delimitare l’accesso al porto. Tutto ciò forse è necessario, ma penso però che dare la possibilità alla frequentazione di un luogo che i cittadini hanno contribuito a costruire, con le casse Comunali, era doveroso e avrebbe dimostrato una certa sensibilità verso coloro che fanno anche delle piccole cose una delle ragioni della propria vita. Porcella Stefano – Quartara Mimin – Bogliolo Ambrogio – Olivieri Giovanni – Mainetto Bartolomeo – Martino Francesco. Dalla Croce, 3a fila: Don Ferrari Antonio – Martino Pietro – Olivieri Giuseppe – Gennaro Guido – Quartara Francesco – Nattero Emanuele 2a fila: Ciccione Antonio – Quartara Giulio – Bogliolo Giuseppe – Quartara Antonio – Porcella Agostino 1a fila: Bogliolo Renato – Pelle Luigi – Schivo Angelo – Pelle Giuseppe. ANCH’IO HO LA MIA PIAZZA Alassio perla della Liguria? La mia risposta è NO! Alassio sta morendo, un lento ed inesorabile declino è iniziato. Come una mano che ti prende alla gola e non ti fa più respirare: Alassio non reagisce più. cartoni alle due del pomeriggio, un’isola ecologica (meglio un altro termine, questo mi sembra una presa in giro) stracolma di rifiuti, è un atto di vigliaccheria, è abbassare la testa e girarsi dall’altra parte. Dimenticare Miguel Viola pevoli? Chi è capace di difendere questa opera pubblica? Chi ha questo coraggio che io non ho? Ho deciso, lo faccio io: Vi chiedo scusa al posto della nostra amministrazione! Chiedo scusa a chi è caduto, alle mamme con i passeggini, alle monete cadute nelle fessure delle travi, ai piedi martoriati, alle aiuole sporche e soprattutto a Te, amica Palma, che resisti, agonizzante, a coloro che sono più bravi, più intelligenti, più preparati, più furbi di TE e, nonostante più piccoli, ti guardano dall’alto verso il basso. Io no! Io sono dalla tua parte e ascolto solo un richiamo: i battiti del mio cuore. Andrea Pellegrini RISPOSTA ALL’ANGOSCIANTE DUBBIO L. Nappi Come posso dire che si può dimenticare il Tuo sorriso che mi ha sempre stregato, molto di più oggi che non sei vicino a me. Quando mi parlavi, diventavo il Tuo ascoltatore, come un bambino con la sua maestra. Quando c'era un disco e Ti mettevi a cantare, ero orgoglioso di sentirTi e VederTi e se Ti prendeva di ballare, come lo posso dimenticare... Oggi passeggiando per questi luoghi di mare, ricordo quando ridevi per le piccole cose. Più passa il tempo, più mi riesce difficile dimenticare. questo in centro ad Alassio sotto gli occhi di tutti. Alcuni consigli di sopravvivenza: non camminate mai scalzi; accompagnate le persone anziane, il rischio di cadute è elevato; in caso di pioggia munitevi di stivali o di materassini vi aspetta un’attraversata dalla chiesa di S. Anna all’inzio del budello; se transitate di notte abbiate sempre con voi un pila; se avete panni da asciugare i fili elettrici scoperti sono un ottimo stendino. Ebbene sì: ogni giorno mi stupisco! Vedo questa classica “piazzetta ligure” e mi chiedo: come è possibile progettare, approvare, finanziare e realizzare un mostro? Chi è o chi sono i col- La nostra Alassio, miei cari concittadini, è una perla sporca, sbiadita, grigia: sporcizia, negligenza, verde poco curato, scarso amore per il bene pubblico e penso anche poca conoscenza di termini quali bellezza, stile ed estetica, sono verità. Non voglio insegnare a nessuno (non ho questa presunzione), ma sono convinto che non dire quello che sento, quello che provo, quando vedo un vicolo pieno di Il motivo, per cui ho deciso di scrivere su un angolo di Alassio è semplice e ridicolo allo stesso tempo e ha un nome: Scheggia. Compagna amata e fedele! Piazza Airaldi Durante, senza giri di parole, è orrenda. Concepita male, uscita ancora peggio: materiale inadeguato, vasca brutta e sporca (dire fontana è un complimento), abbandono, sporcizia ovunque e persistente, agibilità inesistente. Tutto Mi è stato chiesto cosa dovranno “aspirare ed espirare” i seguaci di religioni diverse dal cristianesimo, dato che io avevo proposto di ritmare come preghiera il nome di GESÙ con il respiro. Mi pare si sappia già e sia palese a tutti; mi spiego: i musulmani (per i quali Maometto è soltanto il Profeta) pregano in ogni istante a gran voce “Allah Akbar” cioè “Dio è Grande”; gli ebrei credono nello stesso Dio dei cristiani (non in GESÙ come Messia); i Buddisti non pregano certo Budda perché Budda non è mai stato considerato Dio e infatti era un principe che insegnò una filosofia di vita, come anche Confucio; mentre gli Indù e i Taoisti invocano Dio ogni istante con la preghiera mentale e il Mantra orale “SAI-OHM”. Infatti a questa idea mi sono ispirato per invocare il nome di GESÙ. La preghiera giova a tutti ed è un bisogno innato di tutta l’umanità. È la terapia dell’anima anche se fatta in modi e riti diversi, anche laddove non c’è la cosiddetta civiltà… Io credo in Cristo seconda persona della SS. Trinità e non mi stanco di invocarlo, suggerendo anche agli altri di fare lo stesso perché è un comando evangelico – per chi crede – di farsi apostoli. Faccio male? Do fastidio a qualcuno con questa idea? Sono sempre pronto e aperto a discutere su questo argomento o su altro in ogni istante, purché con persona sincera che come me si presenti con il suo vero nome e cognome. Io non sono professore perché non insegno ex cathedra. Sono dottore perché ho conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università di Genova nel lontano 1955, ma del titolo accademico non mi cale, bensì del rispetto dovutomi. Spero con questo di aver ampiamente risposto alle domande e mi firmo con amicizia e cordialità. Dott. Silvio Viglietti 6 «L'ALASSINO» Mercoledì 15 Luglio 2009 MOSTRE D’ARTE NUOVO LICEO ECONOMICO ALLA SCUOLA DON BOSCO (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Francesco Murlo Nella seconda quindicina del giugno scorso ha esposto questo pittore nativo della provincia di Bari (Corato), ma torinese d'adozione (vive e ha lo studio a Collegno), che ha frequentato i corsi del Maestro Giuseppe Grosso. Francesco Murlo ha un eccezionale e profondo senso del colore. Lo esprime nei suoi paesaggi, nelle marine, negli alberi; in composizioni personalissime, talvolta surreali, dove il gioco della luce e l'accostamento delle tinte squillanti, giocano un ruolo preponderante. E se qualche albero visto al tramonto è quasi monocromo, altri sono quasi trasfigurati dagli effetti coloristici e questo vale anche per i fiori; nelle marine dominano i riflessi e le composizioni di og- Maurizio Sicchiero getti sconfinano anche nella pop-art, mantenendo la nettezza dei contorni e l'originale, affascinante resa cromatica. Per inquadrare meglio la figura del M° Murlo riportiamo il giudizio di due qualificati critici. “...Riesce a costruire un proprio linguaggio dominato da una forte autonomia, ed essere originale e capace di definire una propria poetica autonoma, vivace...” (M. Centini) “Murlo rende visibili, attraverso un'arte figurativa cortese e delicata nei toni ed elementare nelle forme, sentimenti e sensazioni universali, che toccano le corde emotive dell'osservatore, merito anche di schemi componitivi realizzati di un colorismo a toni smaltati e della riduzione astratta dei contrasti chiaroscurali” (E. Papa) Fra i numerosi artisti che si susseguono alla “Carletti”, è raro che esponga un incisore “puro”. Per incisione (se ne è scritto in passato su queste colonne) si intende una lastra metallica sulla quale, un artista incide, normalmente con l’aiuto di un acido, un disegno che poi verrà stampato a mano su carta, numerato e firmato, L’incisione richiede studio e intenso lavoro, non può eseguirsi d’istinto. Le tecniche sono varie, la più praticata (anche dal “nostro”) è l’acquaforte, termine alchemico dell’acido nitrico, usato per la “morsura”, trasposto a indicare una stampa da incisione. Maurizio Sicchiero, nato a Rovigo ma residente a Chieri (Torino) fin da bambino, ha cominciato da autodidatta, poi si è diplomato al Liceo Artistico di Torino e si è specializzato in incisione al Laboratorio Demo di Chieri. La sua tecnica è comple- ta e raffinata, i suoi soggetti sono vari: paesaggi e scorci piemontesi e della Riviera Ligure di Levante (ma c’è anche il Torrione di Alassio), case dai muri scrostati, strade solitarie (raramente compare la figura umana), romantiche e lievemente malinconiche; composizioni di oggetti disposti con maestria, alquanto surreali, come i grovigli di radici, reti e cordami; moli e barche, nonché scale zigzaganti che si inerpicano fra fantasiosi edifici. In mostra non mancano (ma sono in minoranza) originali collage fatti con ritagli di pelle multicolori (paesaggio, Crocifisso) e dipinti a olio: natura morta e una Ferrari Formula 1 del 2005 con applicata un’acquaforte con il ritratto di Alberto Ascari vicino alla Ferrari da lui pilotata, eseguito per il cinquantenario della sua morte. È UNA DISCARICA? Quella che segue è l’immagine di ciò che abbiamo trovato questa mattina all’ingresso lato Stazione FF.SS. della Galleria C. Chaplin, ingresso chiuso da ormai diversi mesi perché un furgone ha urtato la balaustra della scala danneggiandola. Si teme che possa cedere e crollare sulla scala, ma non si ritiene che chi vi si appoggiasse o sedesse sopra dal lato marciapiede possa correre alcun rischio. Curioso, ma vero. Nel frattempo chi passa getta nella scala ogni genere di rifiuto, dai pacchetti vuoti di sigarette alle bottiglie di plastica alle cartacce, ecc. Qualche buontempone, peraltro con ragione, ha pensato bene di indicare la discarica anche a chi finora non l’avesse notata. Si è aperto, primo sul territorio nazionale, il nuovo liceo economico, previsto dalla Riforma Gelmini con la conferma e potenziamento dello scientifico, classico e linguistico. Accanto, l’impegno a ridurre l’incongruenza di- Altra notizia è il preannuncio che i costi già contenuti e con rimborsi regionali importanti sono previsti in diminuzione, proprio per l’aumento degli iscritti e il contributo di exallievi. Può essere messo in rilievo che dattica dell’apertura dei nuovi licei tra un anno, ma con prime e seconde classi insieme: si aiuteranno gli alunni ad integrare già in prima il percorso che partirà dalla seconda. Si fa leva sui punti di forza della scuola e soprattutto sull’ambiente ordinato e sereno, rispettoso delle regole, sia nel liceo sia nella scuola media, che vive un periodo particolarmente felice per vivacità di iniziative e calore di rapporti umani. i Salesiani celebreranno quest’anno, il 18 dicembre, il 150° della fondazione da parte di San Giovanni Bosco, mentre l’Istituto di Alassio avvierà la preparazione al 140° (20 settembre 2010): prima casa fondata da don Bosco fuori di Torino, primo liceo salesiano nel mondo. Sono disponibile per ogni integrazione e chiarimento, via email o telefonica 334-5494019. Ringrazio dell’attenzione il direttore don Giorgio Colajacomo. ALBENGA FOTOGRAFIE DALL'INDIA Dall'11 al 19 luglio, il chiostro Ester Siccardi in Viale Martiri della Libertà 1 ospita la suggestiva mostra di Lara Giurdanella dal titolo 60 anni di sacerdozio Domenica 5 luglio 2009 Solva di Alassio ha festeggiato la ricorrenza del 60° anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale del sac. don Mario Tedoldi. Per un giorno don Mario è ritornato alla sua antica parrocchia di Solva e ha rivissuto per sé e per tutta la gente della frazione momenti più significativi della sua operosa attività in quella Comunità. Il fratello don Natale presentò le caratteristiche del periodo di tempo trascorso da don Mario a Solva e ai numerosi amici e conoscenti che gremivano la chiesa di Solva commentò l’importanza della presenza del sacerdote nella vita di una parrocchia. Don Mario fu accolto da un prolungato applauso e rivolse il suo affettuoso grazie a tutti coloro che si trovavano in quella chiesa per rivivere con lui la lode e il ringraziamento al Signore per i doni che Dio sempre elargisce attraverso la preghiera e l’azione dei sacerdoti. La Santa Messa, celebrata con devozione e raccoglimento, fu solennemente accompagnata da suoni e canti della Corale di Solva e fu per tutti un devoto inno di lode a Dio e un tenero ricordo nei nostri cuori delle gioie e delle sofferenze, delle speranze e delle preghiere innalzate a Dio in quella meravigliosa chiesa che la gente di Solva ha dedicato all’Annunciazione di Maria Santissima. L’A.V.A. formula a Don Mario i migliori auguri. Don Mario con il fratello Don Natale circondati dai nipoti. IL LIBRO SU PANNUNZIO AD ALASSIO Sabato 8 agosto ore 21,30 presentazione del libro LIBERALI PURI E DURI www.centropannunzio.it [email protected] PANNUNZIO E LA SUA EREDITÀ ed. Genesi di Pier Franco Quaglieni Tiziana Conti - Anna Ricotti Lo storico Pier Franco Quaglieni. Biblioteca Civica Renzo Deaglio - Piazza Airaldi e Durante, 7 Mercoledì 15 Luglio 2009 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce Da u libbru de Ester Da u libbru de Ester A riabilitassiun e a festa du Purim Da u libbru di Maccabei I martiri d’Israele In quellu giurnu u re u ven a savé, (perché a l’è propriu lei a cunfessolu) cuss’ ‘u l’è Marducheu pe so muié; pe rimediò e magagne e premiolu versu de st’ommu ancù u se fà ün duvé: doghe u vö a cà d’ Amàn e numinòlu de quelli beni l’amministratù... Però a-a regina u nu ghe basta ancù. Cu-u tempu u l’è successu che i Gidèi sùn staiti de dai Grechi cunquistai, e ubbligai a credde a autri dèi. a custu d’esse uppressi e tribulai. Duémmu allù cuntò di Maccabèi e a storia de üna guèra, che trèi frai nun rassegnai sti affrunti a subì, faran pe esse liberi o murì. A vö ün papé de riabilitassiùn pe-u populu Gideu perseguitau: “Nisciùn de nui u l’è ün pelandrùn... Fammu quellu che Diu un’ha cumandau”. Tanta pe so muié a l’è a devusciùn che u sigillu reale u gh’à passau: «A’ nomme meu scrivé cuss ‘u ve pò... Che cun st’anellu i poi tüttu urdinò». Saran anni d’entrighi, de battaie e, pe-u putere, gran cumpetissiui. furtesse saran faite, issai miaie e de meschìn u se éncirà e prexiui. E ancura a lotta a largherà e so màie fra tradimènti e persecussiui. U ghe sarà di Martiri e da Gloria pe dò, in sci-a fìn, a Diu a So vittoria. Cuscì i Gidei i vén riabilitai e i nemixi,za prunti pe-a mattansa, cùn ün decretu i vegnen castigai , e in tütti u rinasce ancù a speransa. Pöi, in regordu de ‘ste gran giurnai faràn ‘na festa de gran risunansa: A festa du PURIM, che a Diu a dà gloria! De Ester autru a nu ne dixe a “Storia”. Aù, ‘ste longhe storie de “mattansa” che da-u prinçippiu i n’han purtau a-a fìn, storie de lotte,... o de fratellansa, d’urgogli, de passciui... fin de venìn e che cuntau e hammu in abbundansa giüstu u sareva mettele a camìn. Ma nun primma de ün breve riassuntu; quarche penscieru ancù... Pöi.. mettu puntu. A festa du PURIM, che a Diu a dà gloria! De Ester autru a nu ne dixe a “Storia”. PROGETTO DANZA ALASSIO SAGGIO 2009 Il 13 e 14 Giugno scorso al Palalassio Lorenzo Ravizza si è svolto il 32° appuntamento con la scuola di danza alassina, diretta da Iris Gaburri. Come è ormai consuetudine, il saggio di fine corsi è stato diviso in due serate, per permettere ai numerosi allievi di esprimersi al meglio, e, come sempre, hanno guidato gli allievi nel loro percorso didattico gli insegnanti Livia Gaburri, Natascia I COLORI DELL’ACQUA L’ORGANO E I RITI SACRI E sempre stata preoccupazione della Chiesa che tutto ciò che ha relazione con il culto, una volta benedetto, sia impiegato esclusivamente per i riti sacri e non per attività profane; ed è sempre stata una sua premura che gli oggetti riservati al culto fossero preziosi e decorosi. Questo importante stile di comportamento sta alla base delle grandi iniziative di restauro attuate in questi ultimi anni nel nostro S. Ambrogio dal parroco, sonaggi della storia. Il gruppo professionale ha eseguito “Danza Macabra” e “Dies Irae”, balletti estratti dall’opera di teatro-danza “Nudo con un coltello” di Giuseppe Santarelli, coreografia di Livia Gaburri. Per la prima volta Iris Gaburri ha proposto una breve performance anche con le signore del corso di ginnastica Feldenkrais, mediante uno spiritoso susse- “Il mondo di Pinocchio” di Fotoprint- Albenga Ragni, Irene Ciravegna e la direttrice dei corsi Iris Gaburri. In programma nella prima serata, dedicata ai piccoli, “Il mondo di Pinocchio”; bravissimo il piccolo protagonista Riccardo Berrino, circondato dai fantastici personaggi della favola. Si sono susseguiti altri balletti di danza classica, hip-hop e modern jazz. Nella seconda serata hanno danzato gli allievi dei Corsi Intermedi, Avanzato e Professionale. Nella prima parte è stato proposto un mosaico di balletti di danza classica che hanno messo in evidenza le doti tecniche ed espressive degli allievi. Notevole interesse ha suscitato “Pierino e il lupo”, la celebre favola musicata da Prokofiev, con voce recitante di Roberto Benigni, che la coreografa Livia Gaburri ha voluto riproporre dopo 9 anni con l’ottima interpretazione di Franco Heera Carola nei panni di Pierino; impeccabili anche tutti gli altri per- guirsi di movimenti sciolti e disinvolti sulle piacevoli note di Erroll Garner. Ha concluso la serata un simpatico e applauditissimo “Work in Progress”, balletto di modern jazz, ideato da Natascia Ragni e Irene Ciravegna con le bravissime allieve dei corsi 2° e 3° intermedio. Il ricavato dello spettacolo è stato devoluto al progetto alassino “Insieme per non restare soli” mediante lo Zonta Club Alassio Albenga. L’iniziativa si ripropone di portare conforto e compagnia alle persone anziane rimaste sole. Progetto Danza organizza, da quest’anno, corsi estivi per gli allievi che desiderano mantenere l’allenamento. Le iscrizioni al nuovo anno scolastico si apriranno il 14 Settembre. Per informazioni contattare il sito www.progettodanzaalassio.it o telefonare a: 0182-470364 Cucinotta, metterà in evidenza con un concerto speciale le nuove caratteristiche dello strumento. Nel pomeriggio dello stesso giorno, durante la S. Messa delle ore 18, l’organo verrà benedetto. La preghiera centrale del rito contiene elementi ricchi di significato, che chiariscono in modo inequivocabile le finalità dello strumento: «L’organo renderà più lieta e solenne la celebrazione della divina liturgia. L’organo Zanin. Una delle magnifiche tele dell’artista alassina Binny Dobelli. (VEDI ARTICOLO A PAG. 8) mons. Angelo De Canis. Oggi possiamo contemplare lo splendido organo a trasmissione elettronica situato nel coro, rimesso a nuovo dalla ditta Zanin. Lo udiremo per la prima volta dopo qualche anno di silenzio, in una veste smagliante, sabato 18 luglio alle 21.15. In quest’occasione il maestro onorario, prof. Roberto Maria UNA GIORNATA SPECIALE PER LA PARROCCHIA DI S. AMBROGIO (SABATO 18 LUGLIO) S. Messa di ringraziamento per il 25°Anno di apostolato fra noi del prevosto Mons. Angelo De Canis, concelebrata con il Vicario Generale Diocesano Mons. Giorgio Brancaleoni. Benedizione dell’organo “Zanin”, nel coro, a fine restauro e ristrutturazione. Benedizione della lapide in ricordo dei 500 anni della Chiesa parrocchiale. ALLE ORE 18: ALLE ORE 21.15: Grande concerto organistico del M° Roberto Maria Cucinotta Anche l’arte musicale a servizio del culto tende allo scopo primario di dar gloria a Dio e di santificare gli uomini. Il suono dell’organo nel contesto celebrativo sostiene il canto unanime dei fedeli, espressione di quel cantico nuovo che sarà veramente tale se all’accordo degli strumenti e delle voci si unirà la santità della vita. Canteremo bene se vivremo bene nella chiave della divina volontà e nell’armonia della carità fraterna». Giovanni Puerari 8 «L'ALASSINO» Mercoledì 15 Luglio 2009 INCONTRI CON L’AUTORE MOSTRE D’ARTE Simone Di Maggio: “Avevo sei anni e mezzo” Fazi Editore BINNY DOBELLI ALL’EX CHIESA ANGLICANA È stata una presentazione alquanto diversa dal solito quella del 27 giugno scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica: si è parlato di un argomento di grande attualità, di una vicenda vissuta raccontata in prima persona. L’autore inizia parlando dell’Associazione No profit “Ettasos”, che si occupa della tutela delle vittime di abusi su minori: «Ho deciso di collaborare con Ettasos, perché ho avuto una storia di abusi da bambino, a sei anni e poi a 11 – 15. La mia vicenda l’ho registrata su un “blog”, alcune persone mi hanno convinto a scrivere questo libro. Ho fatto un percorso di psicoterapia con l’aiuto di psicofarmaci, che non ha avuto l’esito sperato, poi una terapia presso uno psicologo, che non può prescrivere farma- ci. Tutto questo l’ho nascosto alla mia famiglia, che in seguito mi ha sostenuto». Alcuni brani del libro sono stati letti con chiarezza dall’attrice Evelin Brocas, accompagnati da un sottofondo pianistico eseguito dal pianista M° Gigi Rivetti, che ha suonato anche brani solistici. È intervenuta la signora Petra (basti il solo nome), che ha raccontato la sua vicenda, legata a quella di Di Maggio: «Per caso ho letto il libro di Simone, vi ho trovato un messaggio: sono sposata con “Falco”, l’uomo autore degli abusi. Un giorno vengo a sapere che mio marito ha abusato di un minorenne, per sei anni; subito non reagii. In seguito scoprii che visionava film pedo-pornografici, lo feci sottoporre a una terapia senza risultati; così ho deciso di separarmi». La Presidente dell’Associazione Ettasos, che assiste queste persone tramite un servizio online, dottoressa Tove Hornelius, si complimenta con la signora Petra, donna molto forte e le assicura di offrirle sempre il suo appoggio. Simone Di maggio conclude: «Il mio libro sta andando bene, grazie al passaparola delle associazioni che si occupano di questo problema. Ho avuto varie proposte di partecipare a trasmissioni televisive, ma salvo qualche particolare eccezione, non ho accettato. Con la mia storia d’amore, anche grazie a mia moglie, sono riuscito a superare tutto. Sto scrivendo un altro libro di argomento diverso». Enrico Rovegno: “Appuntamento con il drago” Ed. Gammarò «Uno scrittore ligure – inizia il prof. Franco Gallea nell’incontro del 4 luglio scorso – vecchia conoscenza, qui ha presentato il suo primo romanzo “Vigilia”. È stato insegnante di Lettere, ha scritto racconti sulla Resistenza, saggi e studi di Critica letteraria, tre libri di poesie (è una poesia idealistica), inoltre collabora con riviste e giornali». Era presente l’editore prof. Vincenzo Gueglio, già assessore alla Cultura a Sestri Levante, anch’egli autore di romanzi, che Gallea interroga per primo, definendolo coraggioso: oggi fondare una Casa Editrice è un’impresa temeraria. Gueglio risponde: «Questo romanzo l’ho pubblicato “a scatola chiusa”. Sono appassionato di racconti, in que- sto libro ho constatato la differenza fra racconto e romanzo. La mia Casa Editrice cerca di pubblicare cose nuove, di ricerca e riscoperta come Alberto Radicati da Passerano (autore del ’700) e Jonathan Swift, che le grandi Case rifiutano». Ed eccoci all’“Appuntamento con il drago”: «Ha una struttura semplice – dice Gallea – in un contesto complesso. Il protagonista (studi classici) ha una vita tormentata, ha l’ambizione di scoprire certezze. Dopo aver girato il mondo torna a casa, portando con sé i ritagli della sua esistenza. È un misto fra romanzo e racconti, filosofico, psicologico, affronta problemi universali. Scritto molto bene, ritrae come in pittura l’ambiente». Rovegno: «Il romanzo ha un retroscena: nasce da una serie di racconti, rimasti in un cassetto, intitolati “I vizi capitali”; ne ho preso uno, l’accidia, e l’ho sviluppato. Penso si debba indurre il lettore a una riflessione sulla vita. Il protagonista è un “Ulisse” in sedicesimo, un personaggio che non riesce a realizzarsi e torna a casa. È un antieroe destinato al fallimento, ma con possibilità di un’alternativa. Il drago è il Diavolo secondo la tradizione cristiana: il male può avere un’identità. La nostra società ha perduto molte linee-guida, ma non sono del tutto pessimista. Il personaggio del prete, don Gino, è una “voce”, non un personaggio di grande rilevanza. Nel romanzo le donne rappresentano la varietà del mondo femminile». “I colori dell’acqua” Celebre e apprezzata nostra concittadina da vari anni, Binny Dobelli ha allestito questa mostra di sue opere recenti “a tema”. Più attiva come acquerellista, questa volta ha privilegiato i dipinti a olio. Ha ritratto il mare in tutte le situazioni: calmo, increspato, mosso, in burrasca, con le onde che si infrangono sugli scogli sollevando spruzzi altissimi; il mare di Alassio con il Torrione, la Cappelletta, l’Isola Gallinara vista dai punti più suggestivi; quello della Riviera di levante: Portofino, San Fruttuoso di Camogli e quello di Venezia: il Canal Grande, la Ca’ d’Oro, la Salute, San Simeone piccolo, i ponti (anche sotto una nevicata); anche l’acqua di torrenti e cascatelle. I suoi colori sono intensi e contrastanti, oltre che per il mare, ricco di riflessi, per i cieli colmi di nubi variopinte. Fra i soggetti più “terrestri” non mancano gli amati fiori, anche ad acquerello come le ballerine, e la casa di Carlo Levi. All’inaugurazione il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati ha elogiato Binny come artista di fama internazionale, anche in funzione educativa, intimamente legata ad Alassio. L’Assessore al Turismo e Cultura dott. Monica Zioni ha dichiarato di essere onorata di presenziare a questa inaugurazione che celebra le bellezze alassine, la sua natura, i suoi colori. Ha poi preso la parola l’artista, con un breve toccante discorso che pensiamo meriti di essere riportato integralmente. “Cari amici, sono felice che la mia cinquantesima mostra si svolga ad Alassio, in questa importante sede. Il mio più vivo ringraziamento va al Sindaco Marco Melgrati, all’Assessore al Turismo e alla Cultura Monica Zioni ed a tutta l’Amministrazione comunale, per l’appoggio morale e materiale. Frequentavo, già da bambina, Alassio come villeggiante trascorrendovi tutta l’estate. Nel ’71 le cose della vita mi hanno portata qui in cerca d’ un approdo, che credevo temporaneo; invece è diventa- Un doloroso problema è stato dibattuto il 3 luglio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica, parallelamente alla presentazione del libro del noto giornalista, Direttore del quotidiano “Il Giornale”, Mario Giordano. L’Assessore alla Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni inizia ringraziando i partecipanti: per Giordano è un gradito ritorno, per Bruna Magi, giornalista e scrittrice savonese, un’ulteriore occasione di avvalersi della sua preziosa collaborazione. La parola passa a Bruna Magi, in veste di conduttrice della serata: «Questi incontri sono molto interessanti. Giordano ha deciso di passare le sue vacanze ad Alassio con i suoi quattro figli, che pare diano il 5 in Condotta a papà. Questo libro fotografa la situazione della scuola italiana, il suo titolo è un richiamo alla realtà». Quindi interroga l’autore, il qua- le risponde: «Fare il Direttore de “Il Giornale” è molto faticoso, ma è sempre “meglio che lavorare”. Da piccolo mi ero proposto: o faccio il giornalista o divento pazzo; ho fatto tutt’e due le cose. Ho un difetto di voce (somiglia a quella della Jervolino), che mi condiziona un po’, soprattutto in televisione. Occupo la poltrona che fu di Montanelli: a 41 anni è stato emozionante. Faccio collezione di strafalcioni giornalistici, il problema è che c’è molta superficialità: i giornalisti si appiattiscono sulla loro specializzazione. Internet è troppo considerata, a volte falsa la realtà. Cerco di scrivere libri che si leggano con divertimento. Descrivo la scuola che, pur avendo al suo interno persone validissime, non funziona; ha perso le sue radici, è un disastro iniziato nel ‘68, occorre rimediare. Si fanno ricerche e si studiano argomenti assurdi, sembra un grande bazar dove si trova Meditazioni di voto! Se mi e pensu a-u vutu, e a chi e l’ho dau, me ciammu abbellinau. Quante prumesse hai faitu pe andò sciù, na vota in scerpa, nu v’ammu vistu ciù. Ve dammu questu E quellu, e ancù de ciù Ve fammu vegghe e stelle insemme au su, e nui, ciù nesci ancù gh’ammu credüu Quellu che gh’ammu allù, l’ammu vusciuu Veggi d’Arasce Chi se tutti a pensò A sti scignuri Chi deven guvernò, Pensai a-a pensciun Che sti esseri i ve dan E ch’a ve serve sulu, Pe quarche biciulan E lei a-a fin du mese Se dan tanti meriui E i pensciunai chi i sun? Sun sulu Belinui di tutto. La distruzione della scuola è partita dalla perdita di autorità degli insegnanti, è opportuno ripristinare la meritocrazia. Il racconto del libro può essere divertente, ma lascia l’amaro in bocca». Giordano legge alcuni strafalcioni giornalistici e risposte di studenti prossimi alla maturità che evidenziano la loro scarsissima preparazione. «Ho scritto questo libro – conclude – per far arrivare il mio messaggio al maggior numero di persone possibile e non soltanto agli addetti ai lavori». Ca. Bl. PRESENTAZIONE Raccolta di poesie “Bianchi cavalli” di Ettore Ghiringhelli Da sin. assessore dott. Loretta Zavaroni, Ettore Ghiringhelli, prof. Andrea Gallea. Mario Giordano: “5 in Condotta- tutto quello che bisogna sapere sul disastro della scuola” – Ed. Mondadori to un porto sicuro e definitivo, grazie alla sua gente, che mi ha accolto con calore. Il suo cielo, i suoi fiori e il suo mare, nel quale intingo i miei pennelli da tanti anni, mi hanno fatto rinascere e crescere. Ho preparato con impegno questa mostra e, per la prima volta, espongo gli album degli schizzi, dove con pochi tratti, acqua e colore fermano l’attimo fuggente. Ho osservato in tutte le stagioni ed a tutte le ore ogni scorcio, da Santa Croce a Punta Murena, dalla collina a Capo Mele ed ho visto tante volte “il cielo che si tuffa nel mare per diventare luce”. Ho studiato il bagliore delle onde agitate dalla mareggiata, il blu del mare più profondo dell’Isola, i mille riflessi colorati di Venezia. Non potevano mancare i miei fiori. Tutto questo è stato raccolto e filmato da Diego Fecit, che ringrazio per l’ottimo lavoro. Un ringraziamento a ciascuno di voi, che con la vostra presenza m’avete dimostrato calore ed affetto, che contraccambio con tutto il cuore”. Noto come Pittore, in particolare all’A.V.A dove espone regolarmente, Ettore Ghiringhelli è nato a Pisa, ha vissuto a Torino e poi ad Alassio, dove ha trovato fonte d’ispirazione pittorica e poetica. Tuttavia queste poesie sono ispirate soprattutto dalla moglie, Milena Gazzano, avvenente alassina prematuramente scomparsa. Ma, oltre ai suoi intimi pensieri, descrive la Frazione Solva dove ha abitato parecchi anni e la sua gente, poi la collina, le fasce, il mare e curiosamente il vento. Il 12 giugno scorso questo libro è stato presentato nell’Audi- torium dell’Istituto Salesiano affollato di pubblico. L’Assessore al Volontariato dott. Loretta Zavaroni ha porto il saluto e ha ricordato la figura di Milena, che del Volontariato alassino è stata una colonna. La pianista solvese Cristina Restani, citata in una poesia, ha accompagnato lo svolgersi della serata, eseguendo brani classici e di sottofondo alla lettura delle poesie da parte dell’autore. Quindi il professor Andrea Gallea, riferendosi in parte alla sua prefazione, ha commentato il libro. «Si può parlare con un quadro e si può dipingere con un verso, – ha iniziato – Ettore, affermato pittore, ha ricominciato da capo con la poesia, partendo da Solva che ha già ispirato due poetesse validissime, anche se diverse, Franca Nattero e Olga Freghetti. Ne canta il paesaggio, le feste, gli odori, i profumi, i personaggi. Ma la figura della moglie domina la raccolta, anche se a lei sono dedicate solo alcune poesie, la fa sentire viva anche agli altri; riesce a rendere lievi le parole derivate dalla sua pittura. Con una di queste poesie “Accanto a te” nel 2005 ha vinto il concorso di San Valentino (che notoriamente si svolge sul Muretto, Gallea con Mario Berrino ne sono i promotori, n.d.r.), vi canta l’amore felice, mentre in genere l’amore dei poeti è quello sofferto». Ghiringhelli, da parte sua, ha affermato che ha riflettuto molto prima di pubblicare la raccolta: «Mi hanno convinto persone a me vicine. A Solva ho passato i migliori anni della mia vita». In conclusione il poeta e commediografo Gianni Croce ha letto “A stradda di Fügassa (Surva)” «Nata in dialetto, scritta in italiano, riscritta in dialetto dall’amico Gianni». C.B. Carlo Bertolino NOI ANSIANI Federico Genova Bocchi Bianchi: “L’Albero della Simmenthal” L’incontro con l’autore si è svolto, il 22 giugno scorso, questa volta all’aperto nel suggestivo giardino della ex Chiesa Anglicana, con il benvenuto porto dalla Sig.ra Piera Oliveri, assente l’Assessore al Turismo e Cultura Dott.ssa Monica Zioni del Comune per motivi familiari. È seguita la presentazione del libro, il secondo a distanza di sei anni dal primo dal titolo: “Volevo la faccia blù”, favola per bambini, da parte del Prof. Franco Gallea con intervista a Federico Genova sul contenuto dello stesso e come è nato. Il libro tratta di episodi di vita giovanile in una Alassio a cavallo degli anni 60-70 ormai scomparsa, di cui è protagonista l’autore stesso. Lettura molto piacevole e che desta nostalgici ricordi nelle persone che hanno vissuto quel periodo spensierato (vedi recensioni del prof. Tommaso Schivo per conto dell’A.V.A. e di Antonio Boscione, quest’ultimo presente all’incontro, pubblicate sul mensile “Alassino” nello scorso febbraio). Un ringraziamento da parte dell’autore è stato rivolto a Fabrizio Gioberti per il bel disegno della copertina. L.G. Decisamente noi che ormai siamo etichettati come “fragili vecchi” o “anziani” o “quelli della terza età” e per finire dei “sopravissuti” apparteniamo a quella generazione che ancora si commuove e le viene un nodo alla gola le volte che ascolta la “leggenda del Piave” magistralmente interpretata dalla banda dei carabinieri a cavallo. Siamo quelli che sull’autobus affollato come non mai nelle ore di punta ancora cediamo il posto a sedere alle signore. Quelli ancora che dopo aver fatto una lunga fila alla posta per ritirare la pensione, nel congedarsi fanno sforzi per mantenere il viso sereno, apparentemente privo di stanchezza e salutano con un “mille grazie” lasciando a bocca aperta l’esterefatta impiegata di sportello. Coloro infine per i quali, Alassio rimane sempre una continua scoperta. In verità la nostra cittadina offre in continuazione degli spunti bellissimi. I “carrugi” che trasudano storia da ogni dove, gli “esci” intriganti e misteriosi, le ville immerse nel verde della collina, i giardini fioriti, le austere e antiche chiese, l’amabilità della gente, la musicalità del dialetto, le vetrine e, la notte, l’illuminazione vivace, quasi fosse giorno, delle strade. Ma soprattutto il mare che affascina in estate come d’inverno calmo o in burrasca, di giorno e di notte. Ed infine il tramonto che accende il borgo ed allora tutto diventa magico. È bello passeggiare sul bagnasciuga, ai bordi dell’ampia spiaggia, badando a ritrarsi ve- locemente per non bagnare le scarpe ad ogni frangere dell’onda lunga. Osservare quindi i pazienti pescatori di canna sul molo, il volo leggero di un gabbiano, una vela bianca che scompare dietro l’Isola Gallinara ed un Cagnolino che corre libero sulla sabbia abbaiando ai piccioni. Passi salutari per quelli della nostra età, passi che non fanno rumore, orme sulla sabbia che il ma- re presto cancella. Tuttavia ad Alassio mancano ancora tante cose. Vorremmo che il Comune si adoperasse con spettacoli d’Arte varia, concerti, prosa e... sarebbe un’idea... gare di pesca sportiva. Tutte cose che accrescerebbero in noi “coatti” dell’età, la gioia ai sorridere, di commuoverci, insomma… di vivere. Vincenzo Moirano BRAVO MERCI GRAZIE In qualità di supervisore occulto, ma non anonimo dell’entretien Roues er Jardins della città di Saint Jacques Cap Ferrat concordo en plein con le osservazioni e le proposte del dott. Viglietti specialmente quando parla di migliorare la vivibilità diurna serale e notturna della Vostra bella Cittadina. Mi ha colpito, e sousligne con entusiasmo, la proposta di ripristino delle notevoli sculture metalliche seminate nei vari giardini del paese. Mi trovo ancora totalmente consenziente nel suggerire rinforzi di Polizia Notturna per prevenire o attenuare almeno i rumori e i berci des jeunes braillards: dei giovinastri che bivaccano davanti al Bar Roma e in via Cavour accanto aux jardins des Marquis Ferrero. E via le Giostre nei giardini de la Mairie che, giusto come dice il dottor Viglietti andranno posti davanti al Comune! E sourtout concor- do con il dottor Viglietti quando parla di fare di via Don Minzoni una seconda via Torino: una bella pedonale. En suivant i consigli del dottor Viglietti moi aussi je songe: io sogno una strada fiancheggiata da belle panchine alternate comme il dit Monsier Viglietti da altrettante cocquines fioraie abillées per esempio à la belle Otero, ou mieux à la Carmen, sorridenti e premurose nell’offrire ai passanti rose, giaggioli, lillà selon les saisons! Bravo monsieur le docteur Viglietti! Avec mes meilleurs saluts. P.S. Pardonnez moi monsieur le Docteur étes Vous le Cordon Bleu de la maison de cuisine Viglietti e figlio? Merci bien: mes meilleurs souhaits Bien heureux de Vous lire Jean Paterniti - St. Jacques Cap Ferrat (AAMM) Rue De Montesquieu 12 - France Mercoledì 15 Luglio 2009 9 «L'ALASSINO» AREE DEMANIALI MARITTIME In data 16 Febbraio 2009 abbiamo pubblicato sul nostro giornale l’ordinanza del Tribunale di Savona: «Il Tribunale di Savona disponeva il sequestro nei confronti di UGONOTTI EDDA, titolare di concessione demaniale marittima sita nel Comune di Alassio, di tre cancelli installati nel lido stesso, uno dei quali, in ipotesi, atto a limitare il libero e gratuito accesso alla battigia con conseguente preclusione dell’uso pubblico del bene. demaniale» In data 15 Giugno 2009 ci è pervenuta dall’Avv. Alessandro Barca una ulteriore lettera che pubblichiamo: Spettabile Direttore de L’Alassino- A.V.A. Emanuele Aicardi Via XX Settembre, 7 - Alassio .. racc. a/r CONCERNE: Sentenza Trib. Albenga 27-5-09, n. 174, seguito articolo apparso su L’Alassino il 13-8-2008, pag. 2. Egregio Direttore, atteso il grande interesse dei lettori de “L’Alassino” per le vicende giudiziarie che riguardano la Società Bagni Alba s.a.s., al fine di dare seguito all’articolo apparso sul Suo giornale il 13-8-2008 pag. 2 e per completezza di informazione agli abbonati sulla questione riguardante i passaggi pe- donali attraverso aree demaniali marittime date in concessione ai titolari degli stabilimenti balneari, Le sarei grato se volesse pubblicare integralmente sul prossimo numero de “L’Alassino” la presente lettera e la sentenza del Tribunale di Albenga 27 maggio 2009. n. 174. che allego (anche in formato elettronico). Come gli abbonati possono evincere dalla lettura della decisione in oggetto, il Tribunale ha respinto le pretese possessorie accampate dai signori Dentis Piero e Giovanna nei confronti della Società Bagni Alba s.a.s. Il Tribunale di Albenga, in particolare: 1) ha escluso qualsiasi diritto dei signori Dentis e dei condomini del Palazzo Porto Salvo a transitare sulla concessione e marciapiede dei Bagni Alba per raggiungere i contigui Bagni Alassini; 2) ha, conseguentemente, ritenuto pienamente legittima l’apposizione, da parte dei Bagni Alba, del cancelletto che separa gli stessi dai limitrofi Bagni Alassini. Con il medesimo provvedimento il Tribunale ha condannato i signori Dentis Piero e Giovanna a rifondere ai Signori Ugolotti Edda e Barca Maurizio, titolari della Società Bagni Alba s.a.s., la complessiva somma di euro 26.810,50 per spese legali. Distinti saluti Considerando la lunghezza della sentenza pubblichiamo lo stralcio: REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Savona, Sezione distaccata di Albenga, in composizione monocratica in persona del dottor Alberto Princiotta in funzione di giudice unico, ha pronunciato la presente sentenza nella causa civile iscritta al n. 560 affari contenziosi R.G. anno 2005 sezione distaccata di Albenga del Tribunale di Savona promossa da: Piero Dentis, in proprio e nella qualità di amministratore del condominio Palazzo Porto Salvo, e quali condomini Pietro Dentis e Giovanna Dentis, tutti assistiti e difesi dagli Nicola Durante e Giovanni Troccolo, -parte attrice- nei confronti di: Ugolotti Barca Edda e Barca Maurizio. in proprio e nelle loro qualità di socio accomandatario e socio accomandante della Società Bagni Alba sas di . Ugolotti Edda, tutti assistiti e difesi dagli avvocati Guido Alpa, Alessandro Barca, Francesca Calvari e Sandra Bollorino. P.Q.M. Il Tribunale di Savona, sezione di Albenga, in composizione monocratica, in relazione al ricorso avanzato da Piero Dentis, in proprio e nella qualità di Amministratore del condominio Palazzo Porto Salvo, e quali condomini Pietro Dentis e Giovanna Dentis, nel contraddittorio delle parti, respinta ogni diversa e contraria istanza eccezione o deduzione, definitivamente pronunziando, così provvede a.- respinge il ricorso e conferma il provvedimento in precedenza emesso nella fase interdittale; b.- condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti che liquida complessivamente in € 241,95 per spese, € 7.519 per diritti. ed € 11.800 per onorari, oltre al rimborso del 12,50% per spese generali, IVA e cpa come per leggeSentenza provvisoriamente esecutiva. Così deciso in Albenga il 26 maggio 2009. Il Cancelliere LUCREZIA GALLIZIA Il Giudice ALBERTO PRINCIOTTA OMISSIS… Depositato il 27 maggio 2009 Avv. Alessandro Barca Processione di Maria Ausiliatrice LA COMPAGNIA TEATRALE nel 150°dei Salesiani - 24 maggio 2009 ALASSINA A SOLVA Era il 18 dicembre 1859: a Torino nasceva la Congregazione Salesiana con 18 ‘padri fondatori’, di cui 16 dai 15 ai 24 anni. Il più giovane, Francesco Cerruti, sarà 11 anni dopo il fondatore del Collegio di Alassio, 20 settembre 1870: ci avviamo al 140°. Oggi entro il vastissimo movimento della Famiglia Salesiana, 16.000 salesiani sono presenti in 130 nazioni. Tutto è partito dai giovani, Don Bosco si è fidato fino al punto di consegnare loro il futuro della sua missione, la continuità del suo servizio ai giovani. Li ha voluti consacrati, ha chiesto loro moltissimo, ma ha vinto la scommessa. Fidarsi dei giovani: a volte non è facile, sembrano fragili e disorientati. Scommettere su di loro: sembrano superficiali e vuoti, ma hanno energie e risorse dentro. Cercano, anche senza sapere che cosa e dove cercare. Vogliono un senso, sono disponibili. Siamo colpiti dagli sbandamenti, da episodi tristi che denotano il vuoto di valori che è di tutta la società, di noi adulti prima che dei giovani. Occorre partire da noi stessi, essere più seri, meno egoisti, più esigenti con noi stessi e poi anche con i giovani. Forse bisogna soprattutto dedicare loro un po’ di tempo, ascoltarli, capirli senza giudicarli, star loro assieme, farsi compagni di viaggio, con autorevolezza. Don Bosco lo ha fatto coinvolgendoli nell’impegno apostolico per la salvezza di altri giovani. Lo ha intuito, sotto la guida di Maria Ausiliatrice. Un giorno – racconta don Bosco – mi comparve la Regina del cielo e mi condusse in un pergolato incantevole, ma sotto le rose molte erano le spine. Ci volevano delle buone scarpe, non pochi tornarono indietro. Ero disperato. Possibile che debba io solo percorrere tutta questa via così faticosa! Ma ecco uno stuolo dei miei ragazzi: Eccoci, siamo tutti suoi, pronti a seguirlo. Precedendoli mi rimisi in via. Una gran parte giunse con me alla meta, sanguinanti. Ma si levò una brezza leggera e tutti guarirono. Come per incanto mi trovai circondato da un numero immenso di giovani e di chierici e laici che si misero a lavorare con me guidando quella gioventù. Allora la Madonna mi disse: «Sappi che la via da te percorsa tra le rose e le spine significa la cura che dovrai prenderti della gioventù. Tu devi camminare con le scarpe del sacrificio. Le spine significano gli ostacoli, ma non vi perdete di coraggio. Saranno i tuoi stessi giovani che diventeranno tuoi collaboratori. Ognuno di noi -concludeva il Santo- abbia la sicurezza essere Maria Vergine che vuole la nostra Congregazione». L’appello che oggi Maria Ausiliatrice rivolge a noi è questo: fidiamoci dei giovani, stiamo con loro, mettiamoci ad ascoltarli. Abbiamo bisogno tutti di fiducia, abbiamo bisogno di speranza. I giovani sono la nostra speranza. Quel pergolato può essere anche la rappresentazione della nostra vita. Le spine, le difficoltà economiche di questo tempo di crisi, la fatica ad andare avanti, ad andare d’accordo, tensioni in famiglia, disagi nei rapporti, momenti di sconforto. M. Ausiliatrice ci invita alla speranza. Speranza è attesa certa che il Signore risorto è entrato nella nostra storia e ha voluto costruire la sua comunità, la Chiesa, per prolungare la sua presenza. Con l’Ascensione, Cristo non si allontana da noi, ma ci dona il suo stesso Spirito. E ci dà una madre, Maria: l’abbiamo invocata nella preghiera e nel canto. Seguiamo il suo esempio, Ausiliatrice nostra nei momenti di difficoltà e di fatica, Mamma dei giovani, Stella della nostra speranza. Chiese di Alassio e serate di preghiera comunitaria nel Giardino di S. Pio Da più di tredici anni in questo bellissimo giardino, tutte le sere nel mese di giugno, si recita il santo rosario in onore del Sacro Cuore di Gesù. L’iniziativa è partita dal Gruppo Amici di s. P. Pio di Alassio ed è proseguita anche quest’anno con una incredibile partecipazione di fedeli locali e con una più grande presenza di turisti. Alcuni dei quali ormai scelgono intenzionalmente il mese di giugno per le loro vacanze. Altri ancora fanno sapere il loro rammarico per la forzata assenza, causa, impegni e motivazioni varie. Certo, la nostra graziosa cittadina balneare e per fortuna paesaggistica ed ambientale offre già molto al turista; ma anche da un punto di vista religioso e spirituale non è da meno. Dal bel santuario della Madonna della Guardia, che domina con incantevole visione l’intera baia alassina e coste limitrofe, alle varie chiese del caratteristico “budello” raccolte, fresche e riposanti. Così come la Collegiata S. Ambrogio di cui si è testé celebrato il 500° anno di consacrazione e ricostruito storicamente in uno stupendo volume dall’esimio prof. Puerari Giovanni e da molti altri studiosi alassini. Ed altre ancora più recenti, ma non meno interessanti come quella dei Salesiani, san Vincenzo Ferreri, e la “cementata” s. Giovanni Battista alla Fenarina. Per non parlare poi dei “ruderi” di s. Bernardo e delle più anti- che s. Anna ai monti ai bordi della strada romana Aurelia e S. Croce sita sul più romantico scorcio alassino. Ma è nelle piacevoli serate preestive che buona parte di fedeli turisti locali ha fatto ormai consuetudine riunirsi in preghiera comunitaria in onore del Sacro Cuore; un’oretta di piacevole devozione vivamente ed indistintamente compartecipata nei giardini di s. P. Pio. Donne e uomini anziani in prevalenza, ma anche famiglie giovani, che mentre i loro figli più piccoli giocano sui vari attrezzi di divertimento, pregano insieme talvolta con la guida del sacerdote. Ci è gradito segnalare la presenza di un fratellino e sorella: Clara e Luca Brambilla, con due loro amichette, fedeli e simpatici conduttori e guide alla preghiera. Bravi e con loro i famigliari ormai nostri vecchi amici, come del resto quanti ci frequentano. Ricordiamo inoltre la partecipazione della nota Corale di S. Ambrogio alla solenne ricorrenza liturgica del Sacro Cuore il 19 u.s. e nella serata del 28 la graditissima esibizione di noti brani del prof. Giovanni Gollo, flauto traverso. Un sentito ringraziamento al nostro Sindaco, arch. Marco Melgrati, che ogni anno ci favorisce l’uso e mezzi per questa pia devozione e al parroco di S. Vincenzo don Luciano Massaferro e un cordiale augurio a tutti i partecipanti. Gruppo Amici s. P. Pio LOTTERIA DI BENEFICENZA “SCUOLA SICURA” Una splendida e mite serata ha accolto, giovedì 18 giugno u.s. la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina nella meravigliosa cornice del teatro all’aperto ricavato nel terreno della Società di Mutuo Soccorso della Solva, generosa organizzatrice della manifestazione. È stata presentata ad un folto ed attento pubblico la brillante commedia di Gianni Croce “Canta ch’a te passa” che prende ironicamente in giro piccoli e grandi difetti e manie delle persone di mezza età. Vogliamo citare tutti gli interpreti in ordine di entrata in scena, poiché sono stati tutti ugualmente bravi ed hanno messo in evidenza il valore e la coralità di questa compagnia: Giorgio Gioberti, Mimmo Bogliolo, Laura Armato, Luisella Tonin, Lina Nattero, Gianni Croce, Nino Brusco, Nino Moirano, Giovanni Parascosso, Giuliana Basso, Augusto Bogliolo, Scenografia di Astrid Hammond, Costumi di Marisa Brusco, Regia di Augusto Soldi, Luci ed Audio dei Croce Service. Suggeriva Andrea Gallea, che ha anche presentato brillantemente la serata, all’inizio della quale c’era stato un siparietto di poesia: Gianni Croce ha letto alcune sue briose e molto spiritose composizioni, Ettore Ghiringhelli ha presentato varie sue liriche tratte dal volumetto “Bianchi cavalli” recentemente edito, e relative a descrizioni paesaggistiche della Solva e ad una bellissima lirica dedicata alla moglie scomparsa. Andrea Gallea poi ha letto del primo poeta alassino, Ettore Morteo le famose poesie “A Bittega da Giggina” e “Cose sparie”. Al termine della manifestazione il presidente della SOAMS di Solva, Agnese ha voluto ringraziare tutti gli attori e i poeti a nome della Società e di tutti gli abitanti di Solva. Alla serata erano presenti il presidente dell’AVA Cavedini e l’assessore alle Politiche Sociali, Zavarroni. È seguita una prelibata cena preparata ed offerta dai Soci della Soams. L.C. WWF SAVONA Su iniziativa e volontà di tesserati al WWF Italia nella provincia di Savona si è costituita l’associazione di volontariato WWF Savona. L’Associazione WWF Savona si propone di svolgere attività finalizzate alla conservazione degli ecosistemi naturali presenti sul territorio provinciale, la promozione di un uso sostenibile delle risorse naturali ed in particolare: la lotta all’inquinamento del suolo, dell’aria, delle acque, all’uso irrazionale delle risorse naturali e dell’energia presenti, salvaguardia del verde urbano ed extra-urbano (urbanistica, rifiuti, difesa delle foreste, lotta agli incendi boschivi, caccia e pesca, parchi, educazione ambientale) operando a stretto contatto con il WWF Liguria. Il tutto ispirandosi e rispettando i principi fondamentali, gli scopi e le linee guida del WWF Internazionale, così come ripresi dal WWF Italia. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è composto da: Presidente la Sig.ra Anna Maria Fedi (Alassio); Sig. Franco Stalla - Consigliere (Albenga); Sig. Gilberto Costanza – Consigliere (Loano). Sono stati delegati il socio Stefano Gatti (Alassio) alla Tutela del Patrimonio Arboreo (verde pubblico e privato) e il socio Gianluigi Viveri (Albenga) all’Urbanistica. Per info scrivere al seguente indirizzo email: [email protected] Se vuoi aderire al nascente “Gruppo WWF Alassio”, puoi iscriverti presso il negozio “La Vecchia Fattoria”, Via Dante 62 Alassio “PIU SIAMO, PIU NATURA SALVIAMO” Savona, lì 16/06/2009. WWF Savona Si è conclusa felicemente la giornata di giovedì 11 giugno 09. La festa è iniziata con i bambini della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Maria Ausiliatrice con canti, coreografie, danze e tanta simpatia. Tutto faceva riferimento all’acqua, tematica scelta come sfondo integratore del cammino didattico-educativo della scuola, a cui hanno fatto seguito poesie, e gestualità per esprimere il GRAZIE ai genitori, alle maestre e a quanti hanno collaborato in questo anno di attività. Al termine, come era annunciato, si è svolto il sorteggio della LOTTERIA. L’operazione è stata condotta dalla sig. ra Marina quale garante del comune di Alassio. I numeri vincenti sono stati i seguenti: 1° GIRO COLLO ORO BIANCO - BRILLANTE PUNTO LUCE 2° COPPIA QUADRI PITTORE M. BERRINO 3° NINTENDO DS CON 2 GIOCHI 4° BICICLETTA “OLMO” DA DONNA CON CAMBIO 5° QUADRO PITTORE M. BERRINO 6° QUADRO D’ARGENTO 7° OCCHIALI DA SOLE “DIOR” 8° TELEFONINO KG 291 LG 9° CONFEZIONE PROFUMO “HERMES” 10° CONFEZIONE PROFUMO “ESTEE LAUDER” 11° LAMPADA PER SALOTTO 12° MEGA “MASTROBERARDINO” (vino) 13° LAMPADA DIPINTA A MANO 14° HOME THETRE 15° CORNICE D’ARGENTO 16° AIRPUR “LAMPE BREGER” 17° PARFUMEUR “L’EAUDESCOLLINES” 18° TOVAGLIETTA THE RICAMATA A MANO 19° COPIA CUSCINI 20° CONFEZIONE BAGNODOCCIA 21° PORTA FOTOGRAFIE DIPINTO 22° CENTRO A CHIACCHIERINO 23° QUADRO RICAMATO A MEZZO PUNTO 24° CASSETTA PORTACHIAVI IN LEGNO 25° ICONA BIZANTINA 26° ZAINO 27° PALLONE CALCIO 28° PALLONE CALCIO 29° PALLONE CALCIO 30° PALLONE CALCIO 31° PALLONE CALCIO 32° PALLONE CALCIO 33° PALLONE CALCIO 34° PALLONE CALCIO 35° PALLONE CALCIO 36° PALLONE CALCIO 37° PALLONE CALCIO 38° TRIO “BREZZER” 39° TRIO “BREZZER” 40° TRIO “BREZZER” 41° TRIO “BREZZER” 42° TRIO “BREZZER” 43° TRIO “BREZZER” 44° TRIO “BREZZER” 45° TRIO “BREZZER” I premi si potranno ritirare, come da regolamento, fino al 30 luglio 2009, presso l’istituto Maria N° “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 1424 73 421 2410 971 1325 1997 2149 477 3129 2301 2931 2603 885 3241 3043 356 1612 982 1481 573 1638 1733 2689 1687 2853 2458 2561 1110 78 525 3201 886 1009 125 3024 927 1317 696 2681 710 2662 271 1316 826 Ausiliatrice, C.so A. Diaz 60, Tel. 0182642813. R. C. 10 «L'ALASSINO» PASSPORT ALASSIO Sabato 29 maggio alle 12, nella sala congressi dell’hotel Toscana, gentilmente messa a disposizione dal sempre generoso titolare Sig. Enrico Mantellassi, conferenza stampa di presentazione del progetto SPORTALASSIO tenuta dal Sindaco Marco Melgrati e dall’Assessore allo Sport Fabrizio Calò. All’importante momento ha presenziato come graditissimo ospite Massimo Barbolini, titolatissimo CT della nazionale di volley femminile, in quei giorni in ritiro ad Alassio il quale, nell’occasione ha parlato anche del match amichevole Italia Francia a Montecarlo il cui incasso è stato devoluto ai terremotati d’Abruzzo. SPORTALASSIO nasce per iniziativa dell’assessore allo sport Fabrizio Calò il quale,con una geniale intuizione, partendo da un concetto di squadra, ha pensato di creare un organismo di coordinamento delle associazioni sportive di Alassio, le cui attività spesso sono sconosciute sia agli Alassini che alle stesse consorelle. SPORTALASSIO quindi per una maggiore visibilità dello sport alassino verso i concittadini, gli ospiti ma anche tra le stesse società sportive, con l’auspicio che, attuali importanti appuntamenti di sport, grazie gradita. Nell’occasione è stato presentato il prototipo di un totem (visibile nella foto), destinato presto a far bella mostra di se nelle vetrine di alcuni qualificati esercizi commerciali della città, contenenti un monitor, nel quale di volta in volta compariranno filmati o foto di avvenimenti sportivi di Alassio; due totem giganti saranno poi destinati a spazi cittadini ancora da individuare ma, che presumibilmente potrebbero essere la piazza antistante il Palazzo Municipale e la piazza Matteotti. Importante sottolineare che i costi del progetto sono stati finora interamente sostenuti da tre importanti aziende partner che fin dall’inizio hanno creduto in questa operazione e i cui logos compaiono nei totem: il supermercato Margherita Conad di Alassio/Andora, Ferraloro Energia produttore di energia alternativa e Alassio Salute. Inoltre, pur conservando ogni società piena autonomia di gestione e proprie sedi, si è pensato di creare una sede comune dove periodicamente riunirsi, dove settimanalmente, in momenti precisi alcuni responsabili siano disponibili per fornire informazioni relative alle attività comuni o dare risposte a necessità burocratiche legate alle pratiche sportive; l’ufficio do- Mercoledì 15 Luglio 2009 CICLISMO CICLISMO 25° TROFEO SPIAGGIA D’ORO Domenica 7 giugno si è corsa la 39a “Milano Sanremo Gran Premio Ottica Ottobelli ci lunghezze Luca Fragola (CiDomenica 17 maggio un’altra Granfondo Internazionale” clistica Rostese), recente vincimagnifica giornata di sport: tore della Coppa Baia del Sole, e, “Nozze d’argento” di una gara di Ciclismo amatoriale al terzo posto assoluto Giovanni che, all’esordio negli anni ’70, ha Mirisola (Liquigas Bottagna). Il vissuto momenti di gloria nelle categorie superiori con un albo d’oro di tutto rispetto. Purtroppo crescenti difficoltà burocratiche, costi lievitati a dismisura e strade sempre più trafficate, non consentono più di allestire corse ciclistiche ormai riservate esclusivamente alle grandi organizzazioni professionistiche. L’UC Alassio allora, con grande lungimiranza, ha saputo rinnovarsi, e rivolgendo il proprio sguardo verso i più giovani, ha creato in quel segmento (imitata poi da altre società) un settore organizzativo ormai da anni leader in regione che in corso d’anno allestisce ben otto gare per giovanissimi (7-12 anni) e due per esordienti e allieve. In quest’ottica abbiamo salutato il prestigioso quarto di secolo del Trofeo Spiaggia d’Oro, ridimensionato come detto, nella categoria, ma non certamente nell’impeccabile organizzazione e nella ricchissima dotazione di premi, difficilmente riscontrabile altrove sia in Liguria che fuori. Per i sempre graditi complimenti al riguardo delle numerose società partecipanti, dobbiamo ancora una volta ringraziare tutti i nostri sponsors, in particolare il Sig. Luca Ottobelli titolare della omonima prestigiosa ditta che ha patrocinato questa edizione, mettendo a disposizione oltre alle coppe, numerose paia di occhiali sportivi Carrera di alta gamma e l’onnipresente ditta Noberasco grazie ai cui dolcetti al cioccolato tutti i partecipanti alle nostre gare e soprattutto parenti al seguito rischiano seriamente… la linea. La corsa, valida come seconda tappa del giro della Provincia di Savona per esordienti tutti e donne allieve, ha visto alla partenza un’ottantina di atleti che l’hanno onorata al meglio con grande impegno e un’ottima media di gara. Subito dopo le iniziali scaramucce, al giro di boa di Bossaneto inizia una coraggiosa lunga fuga, il piemontese Carlos Colombon portacolori della Esperia Rolfo che si esaurisce solo sul Poggetto di Andora; è il nostro Marco Tomatis a raggiungerlo per primo e a provare a sua volta nel tratto più duro l’impresa solitaria. Il suo tentativo dura meno di un chilometro ma produce una netta selezione con il risultato che a Capo Mele il gruppo dei primi è ridotto a solo nove unità. Imperiosa volata di Giacomo Grandi (GS Levante Eurothermo) che partendo ai duecento finali lascia a oltre die- nostro bravissimo Marco Tomatis sesto assoluto dopo due domeniche vittoriose, è secondo nella categoria esordienti primo anno. L’ottima Fulvia Mourikis con una gara intelligente ottiene il quarto posto tra le allieve e Ilaria Volpe, vittima di un inconveniente tecnico sul Poggetto giunge comunque settima. Grande Alice Pesenti che, per dimostrare la non casualità della vittoria tra le esordienti donne del primo anno di un mese fa si ripete! La sua tenacia non è più una sorpresa. Buoni piazzamenti di Daniele Vinai, Daniele Raimondo e Massimo Aiello nonostante la scarsa preparazione a causa di recenti incidenti e influenze per tutti e tre. Continuano nel frattempo domenica dopo domenica le vittorie a ripetizione dei nostri giovanissimi per i quali diventa un avvenimento il fatto che, talvolta qualcuno di loro non salga almeno sul podio, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto in quel segmento, non solo, a livello organizzativo come già detto, ma anche e soprattutto nella preparazione della squadra. La creazione dell’attuale eccezionale gruppo di giovanissimi, che tante soddisfazioni dà alla società (nella passata stagione 193 vittorie complessive con tre titoli italiani) non sarebbe stata possibile senza la passione, i sacrifici e la totale dedizione dell’onnipresente Angela Gaibisso. Un appuntamento importante è stata l’organizzazione nel comune di Borghetto Santo Spirito del Campionato Regionale Esordienti tutti e donne allieve in prova unica, che si è svolto il 14 giugno, in concomitanza con l’uscita de “l’Alassino”; di questa gara come pure dei risultati dei nostri corridori in questo primo scorcio di stagione vi riferiremo ampiamente nelle prossime edizioni. RB La Nazionale Femminile di Pallavolo al Palasport di Alassio. alle possibili sinergie createsi, assumano in futuro ancor maggiore prestigio. Come illustrato dall’Assessore Calò, il progetto, partito a settembre 2008, ha visto una prima fase in cui, i rappresentanti di tutte le società più volte riuniti, mostrando grande entusiasmo, sono stati autori di importanti suggerimenti subito raccolti dall’equipe di lavoro e tramutati in realtà, sotto la sapiente e vulcanica regia del Prof. Danio Maghella. Il primo passo di questo percorso è stato la creazione di “PasSport”, ricco vademecum all’interno del quale ogni associazione, in modo autonomo, ha avuto uno spazio di due pagine dove illustrare la propria attività per il corrente anno, i propri organigrammi e riferimenti e soprattutto dare visibilità ai propri sponsors, la qual cosa certamente risulterà agli stessi molto vrà ovviamente disporre degli indispensabili strumenti (telefono, computers e altro) adatti a collegarsi ad esempio alle varie federazioni sportive. Il nostro Sindaco, attivamente partecipe fin dall’inizio di questa avventura, ha individuato all’interno dell’Istituto Salesiano i locali adatti alla bisogna, provvedendo unitamente con l’assessore Calò a sottoscrivere con il Direttore del Don Bosco, Don Giorgio Colajacomo un contratto d’uso di idoneo locale, che prevede all’occorrenza anche l’utilizzazione dell’Auditorium. Mi sembra anche questa un’ottima intuizione, visto che, al di là di un cospicua disponibilità di locali, l’istituto Salesiano è già per propria natura luogo di incontro di giovani che evidentemente dello sport sono i principali protagonisti. RB ATLETICA MEETING ATLETICO DI CELLE Ancora una volta l’alassino EMANUELE ABATE, confermatosi quest’anno Campione Italiano nei 110 a ostacoli, ha vinto con la maglia delle Fiamme Oro di Padova, il Meeting Europeo di Celle del 24 giugno u.sc., superando l’atleta saudito ALIMAD AL MONALED, in 13”79. Tante felicitazioni dagli Alassini! L’Alassino RUDY MASCHERETTI che correva per la società CICLI PRATO sempre di Alassio, ha partecipato arrivando nei primi 100 concorrenti, esattamente 87° assoluto. Sono partiti alle ore 7 da Milano circa 1000 corridori di varie squadre e nazionalità. Il percorso è esattamente quello calcato dai professionisti, con le salite del: Turchino, Le Manie, i vari capi rivieraschi, la Cipressa ed il Poggio, con Arrivo In San Remo centro. Per un totale di 300 km. Oltre alle citate asperità ed il lungo chilometraggio, a rendere ancor più difficile il compito di arrivare al traguardo è stato un fortissimo vento contrario che i ciclisti hanno incontrato. Vincitore DELLA LATTA FEDERICO VET 1/206 ASD OLIMPUS TWINS CAR 08:39:45. media 34,05 altri atleti locali piazzati nei primi 100: 6 DELL’ORIENTE EMILIANO SEN 1/120 POL. ARNASCO PIZZERIA IL PIRATA 08:42:31.media 33,87 14 FRASETTO MARIO VET 7/206 UC LAIGUEGLIA PACAN 08:44:57. media 33,72 23 DEFENDINI ALBINO SEN 7/120 TEAM OLMO ALBENGA 08:47:50. media 33,53 25 BOTTINO JEAN DANIELE SEN 9/120 TEAM OLMO ALBENGA 08:47:51. media 33,53 61 BORRUTO MARIO VET22/206 TEAM OLMO ALBENGA 08:54:42. media 33,10 87 MASCHERETTI RUDY VET 32/206 GS CICLI PRATO ALASSIO 09:16:20. media 31,82 a seguire circa altri 900 corridori che sono arrivati anche dopo molte ore. Ritirato per problemi fisici durante la gara MICHELE MOLLE di Alassio del Team Olmo Albenga. L’alassino Rudy Mascheretti alla sua seconda partecipazione, all’arrivo stremato ma molto soddisfatto dice che l’anno prossimo cercherà di prepararsi ancora meglio perché questa più che una corsa è un’avventura. NUOTO L’alassina Silvia Craveri anche quest’anno ha conquistato tre medaglie d’oro, con relativi primati italiani su 50, 100 e 200 m dorso ai Campionati Italiani Master di nuoto Over 85. Al Priamar la nuova sede della Consulta Ligure, il prestigioso organismo che raduna le associazioni culturali liguri a livello regionale legate alla promozione della cultura, della storia e del territorio. Gli uffici situati nel Palazzo degli fficiali Il Priamar si arricchisce di un nuovo punto di riferimento culturale. Parliamo della nuova sede della “Consulta Ligure delle Associazioni per la Cultura, le Arti, le Tradizioni e la difesa dell’Ambiente”, che raduna quelle associazioni che hanno come tema e obiettivi statutari la protezione e la difesa dell’ambiente, delle parlate locali, delle tradizioni, del folklore e della cultura locale. Il Presidente della Consulta Ligure è attualmente Elmo Bazzano: “Da savonese, disporre di una sede a Savona nel prestigioso e storico Complesso Monumentale del Priamar è per me e per l’intero Direttivo della Consulta Ligure motivo di immensa soddisfazione e di orgoglio, la realizzazione di un grande sogno. Per questo siamo grati al Sindaco di Savona Federico Berruti che ha dimostrato grande sensibilità ed attenzione non solo alla Consulta Ligure, ma alla cultura tutta della nostra amata Liguria”. Afferma il Sindaco Federico Berruti “Siamo riusciti a dare una casa a una istituzione ligure di grande importanza, che raduna 54 associazioni: è un fatto che va nella direzione di un ruolo sempre più importante di Savona a livello regionale, dal punto di vista economico e culturale”. L’Assessore alla Cultura Ferdinando Molteni sottolinea “Una città può trasformarsi profondamente ma non può mai perdere di vista la propria identità. Per questo siamo felici che la sede della Consulta Ligure abbia trovato spazio sul Priamar”. La sede, una volta terminati alcuni lavori di risistemazione, sarà aperta il martedì e il giovedì mattina dalle ore 10 alle ore 12, ed è situata al primo piano del Palazzo degli Ufficiali. Tra le prestigiose associazioni che compongono la Consulta ricordiamo anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre, e l’Associazione “A Màina” di Carloforte, celebre isola sarda di antica tradizione ligure. Per chi volesse contattare il presidente, la mail è [email protected] L’A.V.A., una delle Associazioni fondatrici della Consulta, si complimenta con il Presidente dott. Bazzano per l’importante risultato. Mercoledì 15 Luglio 2009 11 «L'ALASSINO» CONCERTO PER L’ABRUZZO A differenza del precedente articolo questa volta sarò breve. Domenica 21 giugno la band “The Witch Project” si è esibita presso il Circolo Ricreativo “La Fenarina” in un concerto organizzato dalla locale Sezione Femminile C.R.I. allo scopo di raccogliere fondi da destinare alla popolazione d’Abruzzo. Durante la serata sono stati raccolti (tolte le spese sostenute) € 820,00. Dobbiamo dunque ringraziare: il pubblico, purtroppo non molto numeroso, ma sicuramente molto generoso vista la cifra raccolta; la band che si è esibita (sono bravissimi e avrebbero meritato un pubblico ben più numeroso sia per la loro bravura come artisti che per la disponibilità e l’impegno che mettono ogni volta che aderiscono a iniziative del genere); tutte le signore che hanno preparato le buonissime torte vendute al mercatino e che hanno non poco contribuito alla raccolta fondi; l’azienda agricola “Costa Verde” che ci ha regalato tante piantine anche quelle finite prima nel nostro mercatino e poi, grazie ai ripetuti incoraggiamenti di Elena, la cantante, negli orti o sui balconi di chi ha presenziato alla serata; il Circolo Ricreativo “La Fenarina” che ci ha ospitato; i gestori del ristorante “La Fenari- na” che ci hanno aiutato in mille modi; il Comune, nelle persone del sig. Sindaco arch. Melgrati e dell’Assessore alle Politiche Sociali dott.ssa Zavaroni, per il patrocinio accordatoci. Come promesso non Vi tedio oltre e a nome della locale delegazione C.R.I. Vi auguro una buona estate. Dott.ssa Musso Anna Comitato Femminile C.R.I. LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI GIANNI RISO Molti nella nostra città hanno seguito le vicissitudini degli ultimi tempi terreni di GIANNI RISO, ma appena si è divulgata la notizia della sua morte Alassio ha partecipato istintivamente e con affetto al lutto che ha colpito la sua famiglia ed ha ricordato il suo impegno onesto ed apprezzato di tanti anni, il carattere gioviale e aperto, la sincera partecipazione affettiva con tanti amici che gli vollero bene e lo stimarono per le sue doti di bontà. Ed hanno ricordato la popolarità e la simpatia del suo grande papà, un alassino stimato e laborioso, la dolcezza amabile della Mamma, la sua famiglia che è da ritenere fra le più autentiche della nostra città. La scomparsa di Gianni va considerata un lutto dell’intera città, che non lo dimenticherà. Alla signora Marisa, al figlio Andrea, alla sorella Andreina e a tutti i famigliari vorremmo giungessero, anche attraverso il nostro giornale, le condoglianze dell’A.V.A. di cui era Socio, e dei numerosi amici che lo hanno conosciuto ed amato. Ci sono amici con cui immagini di invecchiare insieme. Gianni, per me, era uno di questi. Anzi, di ritrovarci come e più di prima ce lo ripromettevamo tutte le volte che mi esortava a tornare stabilmente ad Alassio. Poi la vita dispone a modo suo. Restano il rimpianto di quel che avrebbe potuto essere, il dolore di ciò che si è perduto ma anche, in questo caso, il segno profondo di un dialogo mai interrotto e reso indelebile dalla forza e dalla dignità manifestate da lui – con la parola, i gesti, gli sguardi – nell’ultimo anno, fino all’estremo congedo. Sulle orme del padre Aldo, Gianni era entrato in banca da giovane e nelle sedi alassina e albenganese aveva compiuto l’intero percorso lavorativo. Siamo in molti a ricordarlo dietro la scrivania, magari accigliato ma sempre pronto ad aiutare chi si stava smarrendo tra moduli e numeri. Fatto con grande serietà, il lavoro non esauriva però i suoi interessi. Pensando alla cifra fondamentale, autentica della sua esistenza, mi sentirei di indicarla nella continua ricerca di un colloquio con la natura, voglio dire con gli aspetti schietti, semplici, diretti che il contatto con gli elementi primari può dare. Da ragazzi si andava in barca, all’isola, a Capo Mele. Era raro trovarlo sulla spiaggia, in mezzo alla gente. Quando, per il cambiare dei tempi, è diventato più difficile muoversi negli spazi aperti, liberi, del mare – quelli delle regate fatte un po’ così, delle navigate notturne decise all’improvviso, della pesca settembrina dei tonni –, Gianni ha preso la via dei monti. Rimanendo inalterato l’attaccamento per Alassio, per una realtà cittadina che continuava a stargli a cuore, il suo luogo di elezione è diventato Monesi, con il profilo del Redentore, la neve, i rododendri, i boschi in risalita verso l’alpeggio delle Navette. E anche qui la voglia di scrutare il cielo, toccare oggetti solidi, ritrovare sapori conosciuti, riscoprire la misura “umana” dell’incontro, della compagnia. È che in Gianni il sentimento vivo per la natura faceva tutt’uno con quello dell’amicizia. Brusco e generoso, ha saputo costruire e mantenere legami sinceri, farsi animatore di sodalizi intensi. Un’eredità importante, che lascia a Marisa come parte duratura di sé e ad Andrea come esempio. Del fatto poi che tutti gli amici, tantissimi, gli si siano stretti intorno per salutarlo, sono sicuro che sarebbe stato contento. Alberto Beniscelli Un grande uomo ci ha lasciati, ci mancherai. Luciana e Roberto MARIO VENA Quando il giornale stava andando in stampa abbiamo appreso che è mancato, a Bologna (ove viveva da anni con la famiglia), MARIO VENA a 87 anni – il primogenito del grande sarto Sabin e della indimenticata Signora Michelina. Così Mario ha seguito il fratello Enzo. Alla famiglia ai figli Giovanna e Sergio e nipoti, ai fratelli Eva e Lino giunga il sentito cordoglio dell’Associazione Vecchia Alassio e dei numerosi amici alassini. ANNIVERSARI BIANCA PIAZZOLI IN CALCIA LEA TAMBUSCIO Giugno 2007 - Giugno 2008 10/4/1924 - 2/7/2008 PASQUALE ARCELLA È passato un anno, e noi sentiamo ancora, come prima, la tua costante presenza. Lentamente si è spento nella sua casa sulle colline di Alassio Pasquale Arcella. Nativo di Diamante, in provincia di Cosenza, amava ritenersi alassino di adozione. Ad Alassio aveva ritrovato il mare che aveva lasciato quando, ancora ragazzo, aveva abbandonato la sua terra in cerca di fortuna. E ad Alassio aveva trovato il lavoro, la stima dei nuovi concittadini, i molti amici che ne apprezzavano la lealtà, lo spirito estroverso, la generosità. Dapprima come artigiano, abilissimo nella realizzazione di calzature su misura, poi come commerciante seppe farsi stimare per la sua dedizione al lavoro e per la sua serietà. Negli ultimi anni, anche per la salute fragile, si era ritirato nel suo orto-giardino, di cui era tanto orgoglioso, assistito amorevolmente dalla moglie Ninni, dal fratello Ugo e dalla signora Maria. Circondato dall’affetto dei suoi cari ha affrontato dignitosamente il distacco dalla vita terrena lasciando in chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene un grande senso di vuoto e di dolore, addolcito però dalla certezza che ora sta finalmente navigando in un mare calmo sotto lo sguardo amorevole di Dio. Ciao Pasquale, che la rotta sia felice per te... N.d.R. E moltissimi Alassini condividono pienamente questo doveroso e “amabile” riconoscimento. Tuo marito Giovanni Le tue figlie, i tuoi nipoti, pronipote e famigliari tutti IN RICORDO DI MAMMA OTTAVIA NEL TERZO ANNIVERSARIO Carissima mamma da due anni non sei più con noi e ci manchi tanto. La tua infinita bontà rimarrà sempre nei nostri cuori Le tue figlie Rosella e Mirca COME LA LUCE DEL SOLE ILLUMINA, IL SUO CALORE RISCALDA LA TERRA E DEI SUOI COLORI S’IMPREGNA MISTERIOSAMENTE LA NATURA, COSI IL RICORDO DI TE, MADRE OTTAVIA, CHE CI HAI DONATO LA VITA, L’AMORE, CI RICHIAMA ALLA LUCE DI CRISTO RISORTO E DEL DIO CREATORE DI OGNI BELTÀ. PASSA IL TEMPO, SONO GIÀ TRASCORSI TRE ANNI, MA IL SIGILLO DEL TUO AMORE E SEMPRE PRESENTE, INTATTO, NEI TUOI FIGLI E IN COLORO CHE TI HANNO CONOSCIUTA. ANCHE SE LE LACRIME SI SONO FATTE PIU INTERNE, SEGRETE, IL TUO VOLTO SERENO E SEMPRE COME PRIMA SCOLPITO NEL NOSTRO CUORE... LA CERTEZZA DEL TUO ESSERE IMMERSA DEFINITIVAMENTE IN DIO TUTTI CI CONSOLA E CI SOSTIENE. CI HAI DONATO AMORE... ORA TI PENSIAMO AVVOLTA TU NELL’AMORE ETERNO E INFINITO DI DIO. “Mamma Ottavia” Ottavia Garello in De Canis. MONS. ANGELO DE CANIS, PREVOSTO DI S. AMBROGIO, E FAMIGLIARI MESE DI LUGLIO 2009 ALIMONTI Bruno anni 63 ARAMINI Giacomo anni 78 CAVAZZI Bettina anni 96 COSTA Elena anni 77 DE LEONARDIS Antonio anni 75 GULLI Angela anni 89 MARCHESINI Emma anni 84 MARINO Salvatore anni 73 MASSANO Maria Teresa 85 MORENO Pasqualino 81 NOZIGLIA Maddalena L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. anni anni anni 12 «L'ALASSINO» Mercoledì 15 Luglio 2009 E poi si dice che i giovani “non insegnano”… Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach GIUGNO 2009 a cura di Caterina Maggi Eccoci finalmente a conoscere i fiori che formano il terzo gruppo: PER COLORO CHE NON MOSTRANO SUFFICIENTE INTERESSE VERSO LE CIRCOSTANZE PRESENTI Clematis Honeysuckle Wild Rose Olive Wihite Chestnut Mustard Chestnut Bud -Ricordo che le parole tra le virgolette sono l’indicazione del dottor Bach CLEMATIS Clematis Vitalba (Clematide) “Per i sognatori, gli addormentati, per coloro che non sono completamente svegli, senza grande interesse nella vita. Persone tranquille, non realmente felici nella loro situazione corrente, vivono più nel futuro che nel presente; vivono nell’aspettativa di un tempo più felice, quando i loro ideali si avvereranno. Nella malattia fanno piccoli o nessun sforzo per stare meglio e a volte sperano persino di morire, sperando in una vita migliore; o anche di incontrare nuovamente una persona cara scomparsa”. Clematis è il rimedio indicato per i sognatori, per quelli che "volano via" insieme ai propri pensieri e per i quali ogni impatto con la realtà diventa difficile doloroso. Il tipo Clematis vive in un mondo tutto suo dove trionfano gli ideali. Nello stato negativo Clematis è invece una persona che si perde in mille rivoli senza riuscire a concludere nulla. Dispersivo vive nel disordine senza rendersi conto di quello che lo circonda. A causa di questa perenne distrazione Clematis è soggetto a piccoli contrattempi che lo coinvolgono nella vita di tutti i giorni HONEYSUCKLE Lonicera caprifolium (Caprifoglio) “Per coloro che vivono nel passato, probabilmente un periodo più felice, o vivono nel ricordo di un amico perduto, o di ambizioni mai realizzate. Non si aspettano di provare in futuro una felicità come quella che hanno già provato” Questo è il rimedio per chi si culla nei propri ricordi lasciando che la vita gli scorra intorno senza mai prendervi parte. Honeysuckle tende ad idealizzare il passato e non sempre lo fa perché nel passato è stato felice ma perché il passato è una cosa certa, già nota e nel ricordo la si può plasmare a piacimento. Il presente invece deve essere costruito di volta in volta e quindi ha più incognite, più rischi. Fatica ad accettare i cambiamenti perché come parametro di misura ha un tempo lontano e spesso vive di rimpianti per le occasioni da lui considerate perdute. continua Giugno 2009 – Chi è il clandestino in questo strano nido? Pino? Vittoria?… o Arturo e Marina? Cinque anni di scuola senza un solo giorno di assenza meritano bene il riconoscimento che Giacomo Fasson ha ricevuto (nella foto accompagnato dalla mamma e dalla sua Maestra) dal parroco Don Luciano della Parrocchia di San Giovanni. NUOVO AUTOMEZZO SAR Il 18 giugno u.s. è stato presentato il nuovo auto snodato (m 18 - Bus matricola 251 SAR) al servizio dei cittadini e dei turisti. Prima di rinfrescarci la memoria sui fenomeni che abbiamo sperimentato (o sofferto) nell’arco del mese, è utile fare qualche rapido cenno sul comportamento del nostro Pianeta Terra durante l’ultima parte del mese di giugno. Prima di tutto: 21giugno SOLSTIZIO ESTIVO. Alle ore 05,45 il nostro emisfero nord godeva della migliore esposizione ai raggi solari: il sole, nel suo moto apparente, raggiungeva il punto più alto toccando la linea del Tropico del Cancro (a + 23° 26’ dall’Equatore Celeste). Alla nostra latitudine (44° 00’) il giorno ha avuto la più lunga durata di tutto l’anno: 15 ore e 15 minuti (il primo giugno la durata era di 15 ore e 2 minuti; il 30 giugno era già calata di 3 minuti). Ancora un particolare interessante: la Terra, nella sua rivoluzione, ha continuato a allontanarsi dal Sole e arriverà alla massima distanza (1,017 Unità Astronomiche) il 4 luglio (AFELIO): siamo nel pieno dell’ESTATE! La meteorologia è rigidamente vincolata a questi cambiamenti periodici del nostro cammino attorno al Sole. E ora la sintesi: Pressione media: 757,4 mmHg. Medie decadali: 755,3 mmHg nella prima; 760,6 mmHg nella seconda; 756,2 mmHg nell’ultima. Temperatura media: 23,6 °C; le medie decadali: 22,2 °C nella prima; 24,5 °C nella seconda; 24,3 °C nella terza. Umidità media: 68%; valori decadali: 69%; 75%; 61%. La media giornaliera più bassa è in data 23 giugno con 27%. Precipitazioni totali: 5,4 millimetri, così distribuiti: 3,0 millimetri nella prima decade; 0,4 millimetri nella seconda: 2,0 millimetri nella terza. 21 giorni sereni; nessun giorno senza sole. L’eliofania totale è di 299,7 ore di limpido sole; le medie decadali: 9,7 ore al giorno nella prima; 9,7 ore nella seconda; 10,6 ore nella terza. Non dimentichiamo quanto è stato detto prima: in giugno il sole rimane sopra l’orizzonte oltre 15 ore ogni giorno. Avendo registrato soltanto 3 ore e 8 muniti di sole il 5 giugno, possiamo indicarlo come il più povero di sole, ma non come giorno coperto. La durata del giorno continuerà a diminuire: da 15 ore e 15 minuti del 21 giugno, arriveremo a 9 ore e 7 minuti al solstizio invernale che lo celebreremo il 21 dicembre alle ore 17 e 46 minuti. Il Direttore dell’Osservatorio Don Natale Tedoldi Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana