IN CORSO D`OPERA Per non sentirsi più
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IN CORSO D`OPERA Per non sentirsi più
IN CORSO D’OPERA luglio a cura di Massimo Vecchi ANNUNCI Per non sentirsi più chiamare “Macabre” Ian McEwan mette un pizzico di comicità nel suo nuovo romanzo Finora storie drammatiche, commoventi, di tradimenti familiari, di crisi d’identità, di incompatibilità sessuale tra innamorati, che hanno propiziato un successo dopo l’altro dal 1978, l’anno dell’esordio, a ieri, ma anche ispirato il soprannome di “Macabre”. Lo scrittore è il britannico Ian McEwan e i suoi titoli sono Giardino di cemento, Cortesie per gli ospiti, Espiazione, Sabato, Lettera da Berlino e infine Chesil Beach (tutti pubblicati in Italia da Einaudi). Adesso si cambia. Secondo quanto ha dichiarato al Festival letterario di Hay, il progenitore di tutti i festival italiani, da Mantova a Sarzana, il tema del suo prossimo romanzo sarà il cambiamento climatico, un dramma, certamente, ma non privo di risvolti comici. La stesura è abbastanza avanti, essendo cominciata due anni fa, ma ce ne vorranno altri due perché sia finita e il libro possa essere pubblicato. «Erano anni che volevo occuparmi del cambiamento climatico, ma non sapevo da dove cominciare» ha detto McEwan. La scintilla nel 2005, durante una spedizione di scienziati e artisti in nave verso il Polo Nord, quando «ho capito che la stanzetta adibita a spogliatoio dove noi tutti ci cambiavamo prima di uscire tra i ghiacci o al ritorno, era una scena di caos sociale» dato che avvenivano episodi comici di eminenti studiosi capaci di rubare le scarpe a un collega. Anche il protagonista, lo scienziato Premio Nobel Michael Beard, è piuttosto singolare: è geniale ma preoccupato del proprio declino, ed è preda di forti appetiti, sia alimentari, sia sessuali: è un accanito donnaiolo, ha sposato tre donne e le ha regolarmente tradite. ADELPHI Un romanzo sull’antica e la moderna Cina costruito come una serie di scatole cinesi Uscirà verso la fine di settembre presso Adelphi il nuovo romanzo di Dai Sijie Una notte in cui la luna non è sorta, tradotto da Martina Mazzacurati. Una storia che svaria nello spazio e nel tempo partendo da un frammento di manoscritto, «una reliquia mutilata, un pezzettino di testo sacro scritto in una lingua ignota su un rotolo di seta» risalente al II o al III secolo d.C. Un imperatore dell’XI secolo ha invano cercato di decifrarlo, mentre il suo poeta di corte è stato assassinato per esserci (forse) riuscito. Dopo quasi mille anni Puyi, l’ultimo imperatore della Cina, ne è stato ossessionato al punto di uscire di senno e mentre era in volo verso il Giappone lo ha lacerato con i denti e ne ha gettato una parte dall’aereo. Non si sa come il frammento è poi finito nelle mani di Zai Lan, il legittimo erede al trono esiliato in Manciuria dalla crudele imperatrice Cixi. Di qui in avanti il vortice di vicende incastonate l’una nell’altra prosegue con altri personaggi ed altre sorprese. Dai Sijie, nato in Cina, regista e scrittore, vive da molti anni a Parigi e scrive in francese. Il suo primo romanzo, Balzac e la Piccola Sarta cinese (da cui lui stesso ha tratto un film), è stato pubblicato da Adelphi nel 2001; il secondo, Muo e la vergine cinese, nel 2004. Questo Par une nuit où la lune ne s’est pas levée è stato pubblicato in Francia nel 2007. MISTERY NEOGOTICO La storia di un vedovo che chiede solo di dormire ma nemmeno la clinica del sonno lo salva dal crollo L’editore e/o manderà in libreria il 26 settembre Sonno, un mistery neogotico firmato da Roberto Tiraboschi, che racconta la crisi che ha colpito il professor Gregorio Morganti dopo la morte dell’amata Eleonora. Gregorio è sull’orlo del collasso perché il dolore non lo fa dormire e si sente anche oppresso da strani fenomeni. Ma peggio di tutto è l’invadenza polemica di Cosma, il fratello gemello di Eleonora, che crede ci sia qualcosa di oscuro nella morte della sorella e ha ottenuto la riesumazione del cadavere. A un certo punto Gregorio non ce la fa più e si rifugia in una clinica del sonno, sperduta tra le montagne, dove incontra molti personaggi strani e inquietanti, tutti affetti da disturbi del sonno. C’è anche Maddalena, una ragazza che soffre di narcolessia, con la quale stringe un ambiguo rapporto. Il professor Celionati, lo stravagante direttore della clinica, spinge Gregorio a fare una profonda analisi di se stesso e, poco a poco, la cura sembra avere effetto. Ma quando Gregorio torna alla vita normale nella sua villa sul fiume, Cosma gli getta in faccia una terribile verità che lo obbliga a fare i conti con le pieghe più riposte della sua anima, facendolo ripiombare nel baratro. Roberto Tiraboschi, nato a Bergamo, vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi La levatrice di thanatos nel 1995 e, con le Edizioni e/o, Sguardo 11 nel 2005.