AnAlIsI DI bIlAnCIo, bIlAnCIo sInTETICo A sTATI CompArATI

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AnAlIsI DI bIlAnCIo, bIlAnCIo sInTETICo A sTATI CompArATI
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1
Temi in preparazione alla maturità
Analisi di bilancio,
bilancio sintetico a stati comparati,
Rendiconto finanziario,
decisioni aziendali,
portafoglio sbf
MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5a Istituti tecnici)
La traccia chiede allo studente di soffermarsi sui presupposti e le finalità
dell’analisi di bilancio e di predisporre un bilancio sintetico utilizzando una
serie di vincoli numerici e logici. I punti a scelta riguardano il Rendiconto
finanziario, il costo suppletivo e l’anticipo su Ri.Ba. sbf.
di Rossana MANELLI
Il candidato, dopo aver esaminato le finalità e i presupposti dell’analisi di bilancio, rediga il bilancio in forma sintetica e a stati comparati dell’impresa industriale Stores spa che presenta nell’anno n i seguenti valori:
• ROE 11%
• ROI 9%
• ROS 6%
• patrimonio netto 6.438.000 euro
• indice di autonomia finanziaria 40%
• indice di copertura globale delle immobilizzazioni positivo
Nell’anno n+1 la società decide di effettuare nuovi investimenti in impianti per 1.250.000 euro finanziati sostanzialmente in parti uguali con emissione di nuove azioni sopra la pari e attraverso un prestito obbligazionario; il ROE
aumenta di un punto percentuale rispetto all’anno precedente, i ricavi di vendita registrano un incremento del 20% e
l’indice di autonomia finanziaria risulta pari al 42%.
Successivamente il candidato svolga uno dei seguenti punti.
1. Redigere il Rendiconto finanziario delle variazioni di patrimonio circolante netto della Stores spa tenendo conto
delle ipotesi utilizzate nella parte precedente e considerando che nessun dipendente ha lasciato l’azienda durante
l’anno.
2. La Stores spa, relativamente a una determinata produzione, ha una capacità produttiva di 80.000 unità sfruttata
per il 75%; i costi fissi ammontano a 1.032.000 euro e i costi variabili sono pari a 1.524.000 euro; il prezzo di
vendita unitario è di 44 euro.
3. La società riceve le seguenti proposte di acquisto da potenziali clienti:
− 15.000 unità a un prezzo unitario di 28 euro;
− 12.000 unità a un prezzo unitario di 25 euro;
− 23.000 unità a un prezzo unitario di 29 euro.
Individuare l’offerta più conveniente per l’impresa utilizzando il costo suppletivo e fissando opportune ipotesi.
4. La Stores spa è cliente della Banca Carige dalla quale ha ottenuto un fido utilizzabile come portafoglio sbf con
disponibilità immediata mediante la procedura del conto anticipo. Presentare, con dati opportunamente scelti,
lo stralcio della documentazione bancaria necessaria, le scritture in P.D. sul libro giornale della banca e della
impresa industriale e l’inserimento delle voci nei relativi bilanci.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 2
Svolgimento del tema di maturità
Analisi di bilancio,
bilancio sintetico a stati comparati,
Rendiconto finanziario,
decisioni aziendali,
portafoglio sbf
PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA
Analisi di bilancio
L’analisi di bilancio rappresenta una tecnica contabile che permette di conoscere, interpretare e valutare la situazione
economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
Affinché le informazioni desunte siano significative, è necessario comparare i risultati delle analisi nel tempo (i dati
devono essere confrontati con i risultati raggiunti negli anni precedenti) e nello spazio (i dati devono essere confrontati
con quelli di imprese che operano nello stesso settore di attività).
Gli obiettivi dell’analisi di bilancio sono diversi a seconda della posizione assunta dall’analista:
• se l’analista è un soggetto interno all’impresa, l’analisi di bilancio è volta a verificare i punti di forza e di debolezza
dell’impresa stessa e le possibili linee di sviluppo alternative (ad esempio il direttore finanziario vuole focalizzare
l’attenzione sulle relazioni fonti-impieghi e sul rischio finanziario a cui l’impresa va incontro);
• se l’analista è un soggetto esterno all’impresa, gli obiettivi sono diversi a seconda delle informazioni che si vogliono
ottenere; per esempio la banca, alla quale l’impresa ha inoltrato una richiesta di fido, si concentrerà sulle possibilità
dell’impresa di rimborsare o meno il credito richiesto.
Il presupposto indispensabile per attuare l’analisi di bilancio è costituito dalla preventiva rielaborazione dei prospetti
contabili.
Lo Stato patrimoniale viene riclassificato secondo criteri finanziari:
• gli impieghi devono essere esposti in base alla loro liquidabilità, cioè in relazione al tempo da essi impiegato a trasformarsi in moneta;
• le fonti di finanziamento devono essere esposte in base alla loro esigibilità, ossia in relazione al tempo più o meno
lungo entro il quale si prevede di sostenere l’uscita monetaria connessa al rimborso.
Lo Stato patrimoniale civilistico non mette in dovuta evidenza la liquidabilità degli elementi dell’attivo e l’esigibilità
dei debiti, rinviando alla Nota integrativa il dettaglio delle relative informazioni. Nello Stato patrimoniale civilistico
la distinzione tra attivo immobilizzato e attivo circolante è basata sulla destinazione economica degli elementi del
patrimonio, così come i debiti sono esposti con riferimento al soggetto creditore (banche, fornitori ecc.), privilegiando
la provenienza della fonte di finanziamento piuttosto che l’esigibilità del debito.
Il Conto economico previsto dal codice civile classifica i componenti del reddito per natura e non consente la distinzione
dei componenti della gestione caratteristica da quelli della gestione accessoria o atipica.
Al fine di una corretta analisi della situazione economica aziendale è importante valutare il contributo offerto da
ciascuna gestione alla formazione del risultato economico d’esercizio: a parità di risultato, non è infatti indifferente che
esso derivi dalla gestione caratteristica, oppure che sia frutto di investimenti nella gestione accessoria.
Al fine quindi di evidenziare i risultati intermedi di gestione, il Conto economico può essere riclassificato secondo due
strutture (o configurazioni):
• a valore aggiunto;
• a ricavi e costo del venduto.
Le analisi di bilancio possono inoltre essere effettuate con due diverse metodologie:
• l’analisi per indici, con la quale si calcolano i rapporti tra valori (e/o quantità) tratti dallo Stato patrimoniale e dal
Conto economico;
• l’analisi per flussi, che determina le variazioni di natura finanziaria intervenute tra le fonti e gli impieghi, permettendo di evidenziare, attraverso il Rendiconto finanziario, i flussi di risorse finanziarie generati o assorbiti dalla gestione.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 3
Svolgimento del tema di maturità
Bilancio sintetico a stati comparati
Si redige lo Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/n tenendo conto dei vincoli del testo e sulla base di
alcune ipotesi di lavoro.
Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/n
Impieghi
Fonti
Attivo corrente
(5) 5.800.000 Debiti a breve termine
(7) 4.812.000
Attivo immobilizzato
(5) 8.700.000 Debiti a medio/lungo termine
(6) 3.250.000
Totale impieghi
Capitale di debito
(4) 8.062.000
Capitale proprio
(1) 5.800.000
Utile d’esercizio
(2) 638.000
Patrimonio netto
6.438.000
(3) 14.500.000 Totale fonti
(3) 14.500.000
(1) Dati il ROE (reddito d’esercizio/capitale proprio = 11%) e il patrimonio netto si determina il capitale proprio:
100 (capitale proprio) + 11 (utile d’esercizio) = 111 (patrimonio netto)
111 : 100 = 6.438.000 : x
x = 5.800.000 euro capitale proprio
(2) L’utile d’esercizio si determina per differenza.
(3) Dati l’indice di autonomia finanziaria e il capitale proprio si determina il totale degli impieghi (e delle fonti):
capitale proprio
impieghi
5.800.000
= 40%
= 40%
impieghi
impieghi =
5.800.000
0,40
= 14.500.000 euro
(4) Il capitale di debito si determina per differenza.
(5) Si ipotizza una rigidità degli impieghi pari al 60% e per differenza una elasticità degli impieghi pari al 40%. Si determinano quindi il totale dell’attivo immobilizzato (60%) e il totale dell’attivo corrente (40%).
(6) Poiché l’indice di copertura delle immobilizzazioni deve essere maggiore di 1 si determinano i debiti a media/lunga
scadenza:
capitale permanente
immobilizzazioni
>1
5.800.000 + debiti m/l termine
8.700.000
>1
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 4
Svolgimento del tema di maturità
Debiti a medio/lungo termine > 2.900.000 euro. Si ipotizza un importo dei debiti a m/l scadenza pari a 3.250.000 euro.
(7) I debiti a breve termine si determinano per differenza.
Passaggio alle voci dello Stato patrimoniale secondo il codice civile
• Attivo immobilizzato: 8.700.000 euro suddiviso in:
–– immobilizzazioni immateriali: brevetti 300.000 euro (ipotesi)
–– immobilizzazioni materiali: 8.400.000 euro (per differenza) distinte in:
–– fabbricati: 4.200.000 euro (ipotesi)
–– impianti e macchinari: 3.300.000 euro (ipotesi)
–– attrezzature industriali: 900.000 euro (per differenza)
Per semplicità non ci sono immobilizzazioni finanziarie.
• Attivo corrente: 5.800.000 euro suddiviso in:
–– ratei e risconti: 35.000 euro (ipotesi)
–– attivo circolante: 5.765.000 euro (per differenza) distinto in:
–– rimanenze: 1.995.000 euro (ipotesi)
–– crediti: 3.705.000 euro (ipotesi)
–– disponibilità liquide: 65.000 euro (per differenza)
• Capitale proprio: 5.800.000 euro suddiviso in:
–– capitale sociale: 5.200.000 euro (ipotesi)
–– riserve: 600.000 euro (per differenza)
• Debiti a m/l termine: 3.250.000 euro suddivisi in:
–– debiti per TFR: 570.000 euro (ipotesi)
–– debiti v/banche: 2.680.000 euro (per differenza)
Si ipotizza che sia stato contratto un mutuo nell’anno precedente per 1.800.000 euro, da rimborsare a quote costanti per
180.000 euro l’01/09 di ogni anno, a partire dall’anno in corso; interessi pagati in via posticipata al tasso 6%.
Calcolo rateo sul mutuo
01/01: importo mutuo
01/09: rimborso rata
31/12: importo mutuo
1.800.000 euro
− 180.000 euro
1.620.000 euro
Interessi maturati dall’01/09 al 31/12
I=
1.620.000 × 6 × 4
1.200
= 32.400 euro rateo passivo sugli interessi passivi su mutuo
L’importo dei ratei e risconti passivi da inserire in bilancio deve essere superiore a 32.400 euro; si ipotizza pari a 45.000
euro.
• Debiti a breve termine: 4.812.000 euro suddivisi in:
–– ratei e risconti: 45.000 euro (tenuto conto dell’ipotesi precedente)
–– fondi per rischi e oneri: 30.000 euro (ipotesi)
–– debiti a breve: 4.737.000 euro (per differenza)
D) Debiti: 2.680.000 euro (debiti v/banche a lungo) + 4.737.000 euro (debiti a breve) = 7.417.000 euro
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 5
Svolgimento del tema di maturità
Stato patrimoniale sintetico al 31/12/n
ATTIVO
PASSIVO
- A) Patrimonio netto
A) Crediti verso soci
B) Immobilizzazioni
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Capitale
5.200.000
300.000 Riserve
600.000
8.400.000 Utile d’esercizio
Immobilizzazioni finanziarie
- Totale
638.000
6.438.000
8.700.000
Totale
C) Attivo circolante
B) Fondi per rischi e oneri
Rimanenze
1.995.000
Crediti
3.705.000 C) Trattamento di fine rapporto
Attività finanziarie
30.000
570.000
65.000 D) Debiti di cui euro 2.680.000
Disponibilità liquide
7.417.000
5.765.000 scadenti oltre l’anno
Totale
D) Ratei e risconti
35.000 E) Ratei e risconti
14.500.000 Totale passivo
Totale attivo
45.000
14.500.000
Per il Conto economico dell’anno n, dati i vincoli del testo e sulla base di opportune ipotesi si procede nel seguente
modo.
Differenza tra valore e costi della produzione
Dato il ROI si determina il reddito operativo:
reddito operativo
impieghi
= 9%
impieghi × 9% = euro (14.500.000 × 9%) = 1.305.000 euro reddito operativo
Si ipotizza che non ci siano proventi e oneri della gestione accessoria, per cui il reddito operativo coincide con la differenza tra valore e costi della produzione.
Valore della produzione
Dato il ROS si determinano i ricavi netti di vendita:
reddito operativo
ricavi di vendita
ricavi di vendita =
= 6%
1.305.000
0,06
= 21.750.000 euro
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 6
Svolgimento del tema di maturità
Nel valore della produzione si considerano le variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e si tralasciano per semplicità
gli altri ricavi e proventi che lo compongono.
Ipotesi sulle rimanenze:
Esistenze iniziali
Materie prime
Prodotti finiti
780.00 (ipotesi)
1.000.000 (ipotesi)
Rimanenze finali
Variazioni da inserire nel CE
840.000 (ipotesi)
incremento di 60.000
1.155.000 (per differenza)
incremento di 155.000
1.995.000 (già fissato)
euro (21.750.000 + 155.000) = 21.905.000 euro valore della produzione
Costi della produzione: si calcolano per differenza
euro (21.905.000 – 1.305.000) = 20.600.000 euro
Imposte dell’esercizio
Si ipotizza un carico fiscale pari a circa il 35% del risultato prima delle imposte
100
35
65
reddito lordo
imposte
reddito netto
65 : 35 = 638.000 : x
x = 343.538,46 arrotondato a 343.500 euro
imposte
Si determina di conseguenza il risultato prima delle imposte.
Proventi e oneri finanziari: si ipotizza un risultato negativo.
Rettifiche di valore di attività finanziarie: si tralasciano per semplicità.
Proventi e oneri straordinari: si calcolano per differenza.
Conto economico sintetico dell’esercizio n
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
Risultato prima delle imposte
Imposte dell’esercizio
Utile d’esercizio
21.905.000
20.600.000
1.305.000
− 210.000
− 113.500
981.500
− 343.500
638.000
Per redigere lo Stato patrimoniale al 31/12/n+1 si considerano le variazioni intervenute nelle voci di bilancio durante
l’esercizio.
Variazioni intervenute nelle immobilizzazioni
Tenuto conto dell’acquisto di nuovi impianti per 1.250.000 euro si redige la Nota integrativa relativa alle variazioni
nelle immobilizzazioni effettuando le necessarie ipotesi.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 7
Svolgimento del tema di maturità
Variazioni intervenute nelle immobilizzazioni immateriali
Costo storico
Brevetti
Fondo ammortamento
Valore di bilancio
Valore al 31/12/n
500.000
(*) (40%) 200.000
300.000
Valore al 31/12/n+1
500.000
300.000
200.000
Ammortamento al 31/12 (coeff. annuo 20%)
(*) 100.000
(*) Si ipotizza un importo del fondo ammortamento pari al 40% del costo storico.
Il valore di bilancio rappresenta quindi il 60%
100 : 60 = x : 300.000
x = 500.000 euro costo storico
Si ipotizza un coefficiente annuo di ammortamento del 20%
euro (500.000 × 20%) = 100.000 euro quota di ammortamento
Nello stesso modo si procede per le immobilizzazioni materiali.
Variazioni intervenute nelle immobilizzazioni materiali
Costo storico
Terreni e fabbricati
Valore al 31/12/n (valore dell’area 1.600.000)
6.000.000
Ammortamento al 31/12 (coeff. annuo 4%)
Valore al 31/12/n+1
6.000.000
Valore al 31/12/n
5.500.000
Impianti e macchinari
Acquisto (in data 1/07)
1.250.000
Ammortamento al 31/12 (coeff. annuo 12%)
Valore al 31/12/n+1
6.750.000
Valore al 31/12/n
Valore al 31/12/n+1
Attrezzature industriali
Ammortamento al 31/12 (coeff. annuo 15%)
(**) euro (6.000.000 – 1.600.000) = 4.400.000 euro euro (4.400.000 × 4%) = 176.000 euro (***)
euro (5.500.000 × 12%) =
euro (1.250.000 × 12% × 6/12) =
Quota di ammortamento
euro
euro
euro
Fondo
ammortamento
(30%) 1.800.000
(**) 176.000
Valore di
bilancio
4.200.000
1.976.000
4.024.000
(40%) 2.200.000
3.300.000
(***) 735.000
2.935.000
3.815.000
1.125.000
(20%) 225.000
900.000
1.125.000
393.750
731.250
168.750
valore da ammortizzare
quota di ammortamento
660.000
75.000
735.000
Totale immobilizzazioni materiali (n+1) = euro (4.024.000 + 3.815.000 + 731.250) = 8.570.250 euro
Variazioni intervenute nel patrimonio netto
L’acquisto degli impianti deve essere finanziato sostanzialmente in parti uguali con emissione di nuove azioni sopra la
pari e con l’emissione di un prestito obbligazionario (vincolo del testo).
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 8
Svolgimento del tema di maturità
Si ipotizza quindi l’emissione di 58.000 azioni a 10,50 euro (valore nominale 10 euro). Il capitale sociale sottoscritto
(580.000 euro) risulta versato per il 75% (azionisti c/sottoscrizione: 145.000 euro). La riserva sopraprezzo azioni è di
29.000 euro (58.000 × 0,50).
Si ipotizza inoltre il riparto dell’utile dell’anno n accantonando il 9% a riserve e assegnando il residuo agli azionisti.
euro (638.000 × 5%) = 31.900 euro accantonamento alla riserva legale
euro (638.000 × 4%) = 25.520 euro accantonamento alla riserva straordinaria
euro (638.000 – 31.900 – 25.520) = 580.580 euro dividendi
Prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto
Capitale
sociale
Importo al 31/12/n
5.200.000
Destinazione dell’utile n:
Riserva
sopr. azioni
-
− riserve
Riserva
legale
400.000
Emissione di 58.000 azioni
Utile dell’esercizio n+1
Importo al 31/12/n2
580.000
29.000
5.780.000
29.000
25.520
431.900
(*) Dati il ROE e il capitale proprio si determina l’utile dell’anno n+1:
euro (5.780.000 + 29.000 + 431.900 + 225.520) = 6.466.420 euro
capitale proprio
200.000
31.900
− dividendi
utile dell’esercizio
Riserva
straord.
225.520
Utile
esercizio
Totali
638.000
6.438.000
– 57.420
-
– 580.580
– 580.580
(*) 775.970
775.970
775.970
609.000
7.242.390
capitale proprio
= 12%
euro (6.466.420 × 12%) = 775.970 euro utile dell’esercizio
Totale riserve (n+1) = euro (29.000 + 431.900 + 225.520) = 686.420 euro
Emissione del prestito obbligazionario
Il prestito obbligazionario, di durata quinquennale, viene emesso per 625.000 euro (metà dell’investimento in impianti).
Si ipotizza formato da 62.500 obbligazioni del valore nominale di 10 euro, emesse alla pari in data 01/06, tasso 4%,
godimento unico annuale 01/06. Il prestito è rimborsabile in un’unica soluzione alla scadenza.
Ratei e risconti passivi
• Prestito obbligazionario
Interessi maturati dall’01/06 al 31/12 (giorni effettivi del calendario escludendo il primo giorno di maturazione della
cedola e includendo il 31/12)
I=
625.000 × 4 × 213
36.500
= 14.589 euro
rateo passivo sugli interessi sul prestito obbligazionario
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 9
Svolgimento del tema di maturità
• Mutuo bancario
01/01: importo mutuo
1.620.000 euro
− 180.000 euro
01/09: rimborso rata
1.440.000 euro
31/12: importo mutuo
Interessi maturati dall’01/09 al 31/12
I=
1.440.000 × 6 × 4
1.200
=
28.800 euro rateo passivo sugli interessi passivi su mutuo
L’importo dei ratei e risconti passivi da inserire in bilancio deve essere superiore a euro (14.589 + 28.800) = 43.389
euro; si ipotizza pari a 56.000 euro.
Debiti per TFR
Si ipotizza che l’azienda abbia più di 50 dipendenti; il TFR che matura nell’anno deve essere versato al fondo pensione
o allo speciale fondo gestito dall’INPS e fa parte dei debiti a breve termine.
I debiti per TFR si incrementano per la rivalutazione netta. Si ipotizza che l’indice ISTAT dei prezzi al consumo sia
pari a 102.
Rivalutazione dei debiti TFR preesistenti
(1,5 + 75% × 2)% = 3% coefficiente di rivalutazione
570.000 × 3%
– ritenuta fiscale 11% su 17.100
incremento netto dei debiti per TFR
17.100 euro
1.881 euro
15.219 euro
C) Trattamento di fine rapporto: euro (570.000 + 15.219) = 585.219 euro
Impieghi
Dato l’indice di autonomia finanziaria si determina il totale degli impieghi (e delle fonti):
capitale
proprio
impieghi
= 42%
6.466.420 = 42%
impieghi
impieghi =
6.466.420
0,42
= 15.396.238 euro
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 10
Svolgimento del tema di maturità
Gli altri importi dello Stato patrimoniale sono stati ipotizzati.
Stato patrimoniale sintetico al 31/12/n+1
ATTIVO
A) Crediti verso soci
n+1
145.000
Immobilizzazioni immateriali
200.000
B) Immobilizzazioni
n
PASSIVO
- A) Patrimonio netto
Capitale
300.000 Riserve
Immobilizzazioni materiali
8.570.250
8.400.000 Utile d’esercizio
Totale
8.770.250
8.700.000
Rimanenze
2.050.000
1.995.000
-
-
Immobilizzazioni finanziarie
C) Attivo circolante
Crediti
-
4.378.988
Attività finanziarie
Disponibilità liquide
22.000
6.450.988
Totale
30.000
D) Ratei e risconti
n
5.780.000
5.200.000
775.970
638.000
686.420
600.000
7.242.390
6.438.000
20.000
30.000
3.705.000 C) Trattamento di fine rapporto
585.219
570.000
65.000 D) Debiti di cui euro 3.125.000
7.492.629
7.417.000
56.000
45.000
- Totale
B) Fondi per rischi e oneri
5.765.000 scadenti oltre l’anno (*)
35.000 E) Ratei e risconti
15.396.238 14.500.000 Totale passivo
Totale attivo
n+1
15.396.238 14.500.000
(*) Determinazione dei debiti a lungo termine (utile anche per la redazione del Rendiconto finanziario):
debiti v/banche a m/l termine (01/01)
2.680.000 euro
quota capitale mutuo da rimborsare nell’anno successivo
− 180.000 euro
emissione prestito obbligazionario (01/06)
debiti a lungo termine (31/12)
625.000 euro
3.125.000 euro
Per predisporre il Conto economico dell’anno n+1 si procede nel seguente modo.
Vincolo testo: i ricavi di vendita dell’anno n+1 hanno avuto un incremento del 20% rispetto all’anno n.
Valore della produzione
euro (21.750.000 × 120%) = 26.100.000 euro ricavi di vendita
Come nell’esercizio precedente si considerano nel valore della produzione, per semplicità, solo le variazioni delle rimanenze di prodotti finti.
Materie prime
Prodotti finiti
Esistenze iniziali
840.000 (già fissato)
1.155.000 (già fissato)
1.995.000 (già fissato)
Rimanenze finali
910.000 (ipotesi)
1.140.000 (per differenza)
2.050.000 (già fissato)
Variazioni da inserire nel CE
incremento di 70.000
decremento di 15.000
euro (26.100.000 – 15.000) = 26.085.000 euro valore della produzione
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 11
Svolgimento del tema di maturità
Differenza tra valore e costi della produzione
Si può ipotizzare un ROS pari al 7% per determinare il reddito operativo:
reddito operativo
ricavi di vendita
= 7%
euro (26.100.000 × 7%) = 1.827.000 euro reddito operativo
Si ipotizza sempre che non ci siano proventi e oneri della gestione accessoria per cui il reddito operativo coincide con
la differenza tra valore e costi della produzione.
Costi della produzione: si calcolano per differenza.
Imposte dell’esercizio
Si ipotizza sempre un carico fiscale pari a circa il 35% del risultato prima delle imposte.
100 reddito lordo
35 imposte
65 reddito netto
100 : 65 = x : 775.970
x = 1.193.800 euro risultato prima delle imposte
Si determinano di conseguenza le imposte.
Proventi e oneri finanziari: si ipotizza un risultato negativo.
Rettifiche di valore di attività finanziarie: si tralascia per semplicità.
Proventi e oneri straordinari: si calcola per differenza.
Conto economico sintetico dell’esercizio n+1
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
26.085.000
24.258.000
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
1.827.000
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
− 265.000
− 368.200
Risultato prima delle imposte
Imposte dell’esercizio
1.193.800
− 417.830
Utile d’esercizio
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775.970
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 12
Svolgimento del tema di maturità
Conto economico sintetico a stati comparati
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
n+1
n
26.085.000
24.258.000
21.905.000
20.600.000
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
1.827.000
1.305.000
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
− 265.000
− 368.200
− 210.000
− 113.500
Risultato prima delle imposte
Imposte dell’esercizio
1.193.800
417.830
981.500
343.500
775.970
Utile d’esercizio
638.000
PUNTI A SCELTA
Rendiconto finanziario
Ai fini della redazione del Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto è necessario redigere
lo Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/n+1, dato lo Stato patrimoniale sintetico e le ipotesi fissate nel punto
precedente.
Impieghi
Attivo corrente
Attivo immobilizzato
Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/n+1
Fonti
(1) 6.625.988 Debiti a breve termine
8.770.250 Debiti a medio/lungo termine
Capitale di debito
Capitale proprio
Utile d’esercizio
Patrimonio netto
Totale impieghi
(1)
crediti v/soci
15.396.238 Totale fonti
(3) 3.710.219
(2) 8.153.848
6.466.420
775.970
7.242.390
15.396.238
145.000 euro
attivo circolante
6.450.988 euro
attivo corrente
6.625.988 euro
ratei e risconti
(4) 4.443.629
30.000 euro
(2) Il totale del capitale di debito si calcola per differenza (dati il totale delle fonti e il totale del patrimonio netto).
(3) Si tiene conto:
–– dei debiti iscritti nello Stato patrimoniale con scadenza oltre l’anno (3.125.000 euro) determinati in precedenza;
–– dei debiti per TFR (585.219 euro) tenuto conto che nessun dipendente ha lasciato l’azienda durante l’anno.
Si precisa inoltre che i debiti v/banche (a lungo termine) all’01/01 di 2.680.000 sono suddivisi in:
–– 1.440.000 euro: mutuo (il mutuo al 31/12/n era di 1.620.000 euro a cui viene tolta la quota capitale da rimborsare
l’01/09 dell’anno n+1 di 180.000 euro, considerata un debito a breve termine);
–– 1.240.000 euro da considerare come finanziamenti bancari residui a media/lunga scadenza.
(4) I debiti a breve termine si determinano per differenza.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 13
Svolgimento del tema di maturità
Calcolo del flusso generato dalla gestione reddituale (procedimento indiretto)
Utile d’esercizio
+ Costi non monetari:
ammortamenti (100.000 + 176.000 + 735.000 + 168.750)
TFR (rivalutazione netta)
Flusso di risorse generato dalla gestione reddituale
775.970 euro
1.179.750 euro
15.219 euro
1.970.939 euro
Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto
Dimostrazione delle fonti e degli impieghi
Fonti di risorse finanziarie
Flusso generato dalla gestione reddituale
Aumenti debiti a m/l termine:
emissione prestito obbligazionario
Aumenti di capitale proprio:
emissione 58.000 azioni a 10,50 euro
Totale fonti
Impieghi di risorse finanziarie
1.970.939 Aumenti di immobilizzazioni:
acquisto impianti
Diminuzioni di debiti a m/l termine:
625.000 rimborso rata mutuo
Diminuzioni di capitale proprio:
609.000 pagamento dividendi
3.204.939 euro
Incremento del patrimonio circolante netto
1.194.359 euro
Totale impieghi
2.010.580
2.010.580 euro
Variazioni intervenute nei componenti del PCN
PCN = Attivo corrente – Debiti a breve termine = 5.800.000 – 4.812.000 =
Incremento del patrimonio circolante netto
180.000
580.580
3.204.939 Totale impieghi
Totale fonti
1.250.000
6.625.988 – 4.443.629 =
988.000 euro
2.182.359 euro
1.194.359 euro
anno n
anno n+1
Decisioni aziendali
Per valutare la convenienza ad accettare una nuova ordinazione occorre considerare il costo suppletivo, cioè il costo
dell’incremento di produzione, che nel caso in cui la capacità produttiva non si modifichi coincide con il costo variabile
(come verificato successivamente).
È quindi sufficiente confrontare il costo suppletivo unitario con il ricavo di vendita unitario per verificare la convenienza ad accettare o meno il nuovo ordine.
Produzione attuale: 80.000 × 75% = 60.000 unità
Costo variabile unitario: euro (1.524.000 : 60.000) = 25,40 euro
1a ipotesi
L’incremento di produzione rientra nella capacità produttiva dell’impresa (60.000 + 15.000 = 75.000 < capacità produttiva di 80.000 unità) per cui non si modificano i costi fissi e il costo suppletivo risulta uguale al costo variabile.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 14
Svolgimento del tema di maturità
Costo totale di 60.000 unità:
Costo totale di 75.000 unità:
Costi variabili: 25,40 × 60.000
Costi fissi
euro 1.524.000 Costi variabili: 25,40 × 75.000
euro 1.032.000 Costi fissi
Totale
Costo totale di 75.000 unità
Costo suppletivo di 15.000 unità
15.000
euro 2.937.000
2.937.000 euro
Costo totale di 60.000 unità
381.000
euro 2.556.000 Totale
euro 1.905.000
euro 1.032.000
2.556.000 euro
381.000 euro
= 25,40 euro costo suppletivo unitario (coincide con il costo variabile unitario)
Prezzo di vendita
28,00 euro
Costo suppletivo
25,40 euro
2,60 euro
Il costo suppletivo unitario risulta inferiore al prezzo di vendita unitario, è quindi conveniente accettare l’ordinazione:
euro (2,60 × 15.000) = 39.000 euro incremento del risultato economico
Lo stesso risultato si poteva ottenere in termini di risultati complessivi.
Produzione di 60.000 unità:
Ricavi totali: 44 × 60.000
Costi variabili: 25,40 × 60.000
euro 2.640.000
euro 1.524.000
Margine di contribuzione
euro 1.116.000
euro 1.032.000
Costi fissi
euro 84.000
Risultato economico
Produzione di 75.000 unità:
Ricavi totali: 44 × 60.000 + 28 × 15.000
Costi variabili: 25,40 × 75.000
euro 3.060.000
euro 1.905.000
Margine di contribuzione
euro 1.155.000
Costi fissi
Risultato economico
euro 1.032.000
euro 123.000
euro (123.000 – 84.000) = 39.000 euro incremento del risultato economico
2a ipotesi
L’incremento di produzione di 12.000 unità rientra nella capacità produttiva dell’impresa, per cui anche in questa seconda ipotesi non si modificano i costi fissi e il costo suppletivo risulta uguale al costo variabile.
Prezzo di vendita
Costo suppletivo
euro
25,00
euro
− 0,40
euro
25,40
Il costo suppletivo unitario risulta superiore al prezzo di vendita unitario; non risulta quindi conveniente per l’impresa
accettare l’ordinazione:
euro (0,40 × 12.000) = 4.800 euro decremento di risultato economico
Lo stesso risultato si poteva ottenere in termini di risultati complessivi.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 15
Svolgimento del tema di maturità
Produzione di 72.000 unità:
Ricavi totali: 44 × 60.000 + 25 × 12.000
Costi variabili: 25,40 × 72.000
euro 2.940.000
euro 1.828.800
Margine di contribuzione
euro 1.111.200
Costi fissi
Risultato economico
euro 1.032.000
euro
79.200
euro (84.000 – 79.200) = 4.800 euro decremento del risultato economico
3a ipotesi
L’incremento della produzione di 23.000 unità eccede la capacità produttiva esistente; è quindi necessario ampliare tale
capacità produttiva sostenendo ad esempio costi fissi di 149.500 euro.
Il costo suppletivo unitario, in questo caso, non coincide con il costo variabile unitario ma è dato da:
costo variabile unitario + incidenza unitaria dell’aumento dei costi fissi
25,40 +
149.500
23.000
Prezzo di vendita
Costo suppletivo
= 25,40 + 6,50 = 31,90 euro costo suppletivo unitario
29,00 euro
31,90 euro
− 2,90 euro
Il costo suppletivo unitario risulta superiore al prezzo di vendita unitario; non risulta quindi conveniente per l’impresa
accettare l’ordinazione:
euro (2,90 × 23.000) = 66.700 euro decremento del risultato economico
Lo stesso risultato si poteva ottenere in termini di risultati complessivi.
Produzione di 83.000 unità:
Ricavi totali: 44 × 60.000 + 29 × 23.000
Costi variabili: 25,40 × 83.000
euro 3.307.000
euro 2.108.200
Margine di contribuzione
euro 1.198.800
Risultato economico
euro
Costi fissi: 1.032.000 + 149.500
euro 1.181.500
17.300
euro (84.000 – 17.300) = 66.700 euro decremento del risultato economico
Da un punto di vista economico, la proposta più conveniente sembra la prima offerta poiché si ha un incremento del
risultato economico.
La decisione di accettare o rifiutare un nuovo ordine non può però basarsi solo su aspetti economici. Anche in presenza di un risultato economico inferiore a quello della produzione iniziale, l’impresa potrebbe accettare l’ordinazione,
sacrificando una parte di utile, se ci fosse un interesse particolare ad acquisire il nuovo cliente, anche nella prospettiva
di un aumento futuro delle vendite.
Portafoglio sbf
Si ipotizzano le seguenti operazioni:
• il 20/04 la Stores spa presenta per l’incasso sbf le seguenti Ri.Ba.:
–– 12.600 euro scadente a vista, domiciliata presso la Banca Carige
–– 9.400 euro scadente il 25/05, domiciliata presso la Banca Nazionale del Lavoro
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 16
Svolgimento del tema di maturità
–– 7.200 euro scadente il 30/05, domiciliata presso la banca UniCredit
• il 10/05 presenta all’incasso sbf una Ri.Ba. scadente il 06/06 di 21.100 euro, domiciliata presso la Banca Carige.
Le condizioni pattuite con la banca sono le seguenti: la valuta adeguata viene determinata aggiungendo alle scadenze
facciali delle Ri.Ba. 15 giorni fissi per le Ri.Ba. a vista e rispettivamente 8 e 10 giorni fissi per le altre Ri.Ba. a seconda
che siano domiciliate su sportelli della stessa banca o di altre banche. Commissioni d’incasso 5 euro per ogni Ri.Ba.
pagabile agli sportelli della stessa banca e 5,50 euro per ogni Ri.Ba. pagabile presso sportelli di altre banche. Tasso di
interesse sul conto anticipo 6,75%, spese e bolli sull’estratto conto 25 euro.
Calcoli
20/04: Calcolo valuta adeguata
Importi
Scadenze facciali
Banche
domiciliatarie
Giorni da
aggiungere
Scadenze
convenzionali
Giorni
Numeri
12.600,00
9.400,00
7.200,00
vista
25/05
30/05
Banca Carige
BNL
UniCredit
15
10
10
05/05
04/06
09/06
epoca
30
35
282.000,00
252.000,00
29.200,00
534.000
29.200
534.000,00
= 18,29 arrotondato a 18 giorni da aggiungere all’epoca
05/05 + 18 giorni = 23/05 valuta adeguata
euro (5,50 × 2 + 5) = 16 euro commissioni d’incasso
10/05: La scadenza convenzionale si applica aggiungendo alla scadenza facciale della Ri.Ba. 8 giorni
06/06 + 8 giorni = 14/06
Documentazione bancaria
Date
20/04
20/04
10/05
10/05
Descrizione operazioni
Presentazione Ri.Ba.
Giroconto a c/c di corrispondenza
Presentazione Ri.Ba.
Giroconto a c/c di corrispondenza
Conto anticipo su Ri.Ba. sbf
Dare
Movimenti
29.200,00
21.100,00
Avere
29.200,00
21.100,00
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Valute
N.
23/05
20/04
14/06
10/05
3
1
4
2
online
ATTIVITÀ DIDATTICHE 17
Svolgimento del tema di maturità
Scalare del conto anticipo su Ri.Ba. sbf
Movimenti
Dare
29.200,00
21.100,00
I=
Avere
29.200,00
21.100,00
1.702.100 × 6,75
36.500
Spese e bolli
sull’estratto conto
Totale a Vs debito in
c/c di corrispondenza
Saldi per valuta
Dare
Avere
29.200,00
50.300,00
21.100,00
-
Valute
Giorni
Numeri Dare
20/04
10/05
23/05
14/06
20
13
22
16
584.000,00
653.900,00
464.200,00
-
1.702.100,00
= 314,77 euro
25,00 euro
339,77 euro
Estratto conto del c/c di corrispondenza
Date
Valute
Descrizione operazioni
Movimenti
.........
20/04
20/04
10/05
10/05
.........
30/06
.........
20/04
20/04
10/05
10/05
.........
30/06
......................................
Giroconto da c/anticipo
Commissioni d’incasso
Giroconto da c/anticipo
Commissioni d’incasso
......................................
Interessi c/anticipo e rimborsi spese
Dare
Avere
S
.........
.................
29.200,00
...
16,00
5,00
Saldi
N.
Importi
...........................
...
21.100,00
339,77
Scritture in P.D.
• Scritture della banca
20/04
20/04
20/04
20/04
20/04
20/04
10/05
10/05
10/05
10/05
10/05
10/05
30/06
30/06
30/06
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
Ri.Ba. all’incasso sbf
Anticipi su ri.Ba. sbf
Anticipi su ri.Ba. sbf
C/c di corrispondenza
C/c di corrispondenza
Commissioni di incasso
Ri.Ba. all’incasso sbf
Anticipi su ri.Ba. sbf
Anticipi su ri.Ba. sbf
C/c di corrispondenza
C/c di corrispondenza
Commissioni di incasso
C/c di corrispondenza
Interessi attivi su anticipi
Rimborsi spese
Ri.Ba. accolte salvo buon fine
effetti sbf
giro al c/c di corrispondenza
anticipi su Ri.Ba. sbf
addebito commissioni in c/c
commissioni su Ri.Ba. sbf
Ri.Ba. accolte salvo buon fine
effetti sbf
giro al c/c di corrispondenza
anticipi su Ri.Ba. sbf
addebito commissioni in c/c
commissioni su Ri.Ba. sbf
addebito interessi su anticipi
interessi per anticipi sbf
spese e bolli
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29.200,00
29.200,00
16,00
21.100,00
21.100,00
5,00
339,77
29.200,00
29.200,00
16,00
21.100,00
21.100,00
5,00
314,77
25,00
online
ATTIVITÀ DIDATTICHE 18
Svolgimento del tema di maturità
• Scritture dell’impresa industriale
20/04
20/04
20/04
20/04
10/05
10/05
10/05
10/05
30/06
30/06
30/06
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
.........
Banca carige c/c
Banche c/ri.Ba. All’incasso
Costi d’incasso
Banca carige c/c
Banca carige c/c
Banche c/ri.Ba. All’incasso
Costi d’incasso
Banca carige c/c
Interessi passivi bancari
Costi bancari
Banca carige c/c
accredito per Ri.Ba. sbf
anticipo su Ri.Ba. sbf
29.200,00
commissioni d’incasso Ri.Ba. sbf
addebito commissioni d’incasso
accredito per Ri.Ba. sbf
anticipo su Ri.Ba. sbf
16,00
21.100,00
commissioni d’incasso Ri.Ba. sbf
addebito commissioni d’incasso
interessi maturati su c/anticipo
spese e bolli interessi per anticipi sbf
addebito sul c/c
5,00
314,77
25,00
29.200,00
16,00
21.100,00
5,00
339,77
Voci del bilancio della banca
Si presenta lo stralcio del bilancio della banca inserendo solo le voci che derivano dalle scritture precedenti.
Occorre precisare che il conto sintetico “C/c di corrispondenza” viene sdoppiato al 31/12 separando i saldi a credito dai
saldi a debito.
................
................
ATTIVO
STATO PATRIMONIALE
................
70. Crediti verso clientela
(Ri.Ba. all’incasso e C/c di corrispondenza attivi)
PASSIVO
20. Debiti verso clientela (C/c di corrispondenza passivi)
CONTO ECONOMICO
10. Interessi attivi e proventi assimilati
(Interessi attivi su anticipi)
..................
40. Commissioni attive
(Commissioni d’incasso)
..................
..................
190. Altri oneri/proventi di gestione
(Rimborsi spese)
Voci nel bilancio dell’impresa industriale
ATTIVO
................
................
C) Attivo circolante
IV Disponibilità liquide
1) depositi bancari e postali
(Banche c/c attivi)
STATO PATRIMONIALE
PASSIVO
................
................
D) Debiti
4) debiti verso banche (Banche c/Ri.Ba. all’incasso)
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 19
Svolgimento del tema di maturità
................
................
B) Costi della produzione
................
7) per servizi
(Costi d’incasso e Costi bancari)
................
C) Proventi e oneri finanziari
................
17) interessi e altri oneri finanziari
(interessi passivi bancari)
CONTO ECONOMICO
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