albenga - Weagoo

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GUIDA DI
ALBENGA
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stampa la guida su fogli A4,
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C
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l’ordine indicato dal numero di pagina e
rilegali tutti insieme con una pinzatrice
o una spirale
Chi siamo
Weagoo è un’azienda specializzata nella raccolta ed elaborazione di informazioni turistiche
brevi ed essenziali a carattere storico, artistico,
culturale, naturalistico ed architettonico. WeaGoo, nella sua attività di ricerca e recensione
dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse,
110 province, 1.400 comuni e tutte le città
d’arte italiane, sta costantemente e progressivamente realizzando una mappatura capillare
del territorio che comprende anche località
minori, ma non per questo prive di storia e di
testimonianze importanti.
Il nostro obbiettivo è creare il più grande database d’informazioni turistiche localizzate e
descritte in modalità “short information” concepite per fornire un’informazione essenziale
ma utile al turista prima e durante la visita della
città. WeAGoo è differente della maggior parte
dei siti disponibili su internet. Nel nostro portale si cercano e si trovano informazioni. Tutte
le nostre descrizioni dei punti di interesse non
sono opinioni che pur utili, a volte divertenti,
possono fornire informazioni soggettive, le
nostre sono oggettive, storiche, prese da fonti
ufficiali, seguono uno standard di realizzazione
preciso in cui la georeferenzazzione è sicura-
mente una parte fondamentale ed imprescindibile.
L’attività primaria di WeAGoo consiste nel riversare queste informazioni nel proprio portale
weagoo.com fornendo funzionalità di ricerca
dei punti di interesse e risultati immediati. Dal
portale si possono creare, generare, riordinare
e stampare propri itinerari turistici con luoghi,
mappe, immagini, note e informazioni utili delle
città. Gli utenti che si registreranno gratuitamente potranno inoltre usufruire di maggiori
funzionalità come il salvataggio dei propri itinerari in un proprio profilo utente, la creazione
di programmi di viaggio multi-città e alcune
componenti social.
Tutte le informazioni e funzioni di questo portale sono offerte gratuitamente al visitatore, il
portale si finanzia attraverso le attività di produzione di guide personalizzate, contributi,
sponsorizzazioni e inserzionisti. Visita la sezione “Diventa Sponsor” per maggiori informazioni . WeAGoo è un marchio registrato a livello
mondiale e controlla ed utilizza un portafoglio
di sub-brands ognuno ideato ed impiegato
nella propria specificità
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Come stampare la guida
vista livello paese
vista livello regione
vista livello nazione
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ALBENGA
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ALBENGA
Uno dei maggiori centri del Ponente ligure, Albenga è un’interessante meta turistica e una
città moderna memore delle sue antiche origini, ma soprattutto è una città d’arte di grande
valore destinata ad avere un ruolo importante
nella cultura mondiale, grazie a un centro storico perfettamente conservato e ancora oggi
ricco di tesori tutti da scoprire.
La storia della città affonda le sue radici nel VI
secolo a.C., quando l’allora Albium Ingaunum
era la capitale della potente tribù ligure degli
Ingauni (il nome mutò poi in Albingaunum, in
Albingauna e infine in Albenga). Alleata dei
Cartaginesi contro Roma durante la Seconda
Guerra Punica (III secolo), venne conquistata
da Roma nel 181 a.C., e dopo aver ottenuto la
cittadinanza romana nel 45 a.C. assoggettò i
territori dell’interno. Il periodo più florido si colloca tra la fine del II secolo e la prima metà del
III secolo d.C., epoca in cui la città romana si
sviluppò dove poi sorsero la città medioevale
e quella moderna. Dal 1251 Albenga entrò a
far parte della Repubblica di Genova, seguendone le vicende e godendo ancora periodi
di grande prosperità, e nel 1288 ebbe statuti
4
propri. Nel XIV secolo fu coinvolta nelle lotte
tra Guelfi e Ghibellini, e passò sotto la signoria
dei Del Carretto di Finale, dei Visconti (135579) e dei Francesi (1396-1413). Occupata dai
Savoia nel 1625 , nel 1746 sotto Napoleone fu
capoluogo della giurisdizione del Centa e in
seguito capoluogo di provincia sotto il Regno
di Sardegna (1815-1863); sempre nel corso
del XIX secolo la bonifica e l’immigrazione di
parecchie famiglie contadine genovesi hanno
posto le basi per un nuovo sviluppo.
Fiore all’occhiello è l’intatto centro storico
medioevale, che ricalca l’antico tracciato romano e rende Albenga una città culturale
d’eccezione. Il cuore della vita civile e religiosa
è Piazza San Michele, sulla quale si affacciano
il quattrocentesco Palazzo Peloso Cepolla e la
sua suggestiva torre angolare del XII secolo,
oggi sede del Museo Navale Romano. Altrettanto interessanti sono la cattedrale romanicogotica di San Michele, custode di importanti
opere d’arte oltre al monumentale organo ottocentesco e il vicino Battistero, uno dei più importanti monumenti paleocristiani della Liguria,
all’interno del quale si può ammirare il mosaico
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LA CITTÀ
© Lucerne58
dedicato alla Trinità e agli apostoli del V secolo.
Poco distanti sono il Municipio con la casatorre dei Malasemenza ed il Palazzo Vecchio
del Comune con la Torre Comunale risalente
a fine Trecento. Questi locali ospitano il Museo
Civico Ingauno dove sono conservate le testimonianze della Albingaunum romana e bizan-
tina. Nei pressi si eleva la Torre del Municipio,
antica sede delle carceri. Dietro la cattedrale,
la piazza dei Leoni è un angolo di grande suggestione su cui si affacciano il Vescovile con il
Museo di Arte Sacra della Diocesi di AlbengaImperia ed il Palazzo Oddo, sede di “Magiche
trasparenze”, una mostra permanente di circa
200 vetri antichi provenienti dagli scavi nelle
necropoli di Albenga. In via Ricci si trovano la
Torri © Mika Abey
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LA CITTÀ
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ALBENGA
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LA CITTÀ
Loggia dei Quattro Canti e le case-torri, mentre
una volta usciti dalle mura per Porta Mulino si
incontra il Pontelungo, ponte medioevale del
XIII secolo interrato sull’antico percorso del fiume Centa. Appena fuori le mura, in via Mameli, l’Esposizione Permanente Civiltà dell’Olivo è
una raccolta di attrezzi utilizzati per la lavorazione delle olive e dell’uva.
Ma Albenga è molto di più. Al di là del centro
storico la città cambia volto e accoglie i suoi
turisti con vie ricche di negozi, passeggiate
e colorati stabilimenti balneari. Camminando
lungo la battigia si può raggiungere l’oasi naturalistica presso la foce del Centa, area ideale
per il birdwatching, mentre più o meno di fronte
si staglia il curioso profilo a tartaruga dell’isola
Gallinara, i cui fondali offrono agli appassionati
diverse opportunità di immersioni alla scoperta
di relitti navali.
Per gli amanti delle escursioni fuori porta, il territorio nei dintorni è ricco di piccoli borghi dal
fascino antico e cavità naturali di grande interesse naturalistico e storico: Zuccarello, a 12
km, vanta il ponte a “schiena d’asino” più interessante della Liguria ponentina, Castelvecchio di Rocca Barbena, a circa 16 km, è un
grazioso borgo sviluppato attorno all’antico
castello che lo domina, ancora affascinante
nonostante abbia perso l’austerità dei tempi
delle guerre e degli assedi; le grotte di Borgio
Verezzi e Toirano vi lasceranno senza fiato per
la bellezza delle loro formazioni dai mille colori
che si riflettono in acque verde smeraldo, ma
anche per le testimonianze umane e animali
di epoca preistorica. Agli appassionati di archeologia consigliamo una passeggiata lungo
la Via Julia Augusta, la più importante strada
romana del Ponente ligure. E per chi cerca
un’altra vacanza, la vicina Alassio è una meta
turistica adatta a tutti e a tutte le età.
Per finire uno sguardo alla cucina, basata sui
prodotti che sono frutto di una delle pianure
più fortunate della regione, tanto da meritare
l’appellativo di “orto della Liguria” per la ricchezza e l’alta qualità delle sue produzioni, ma
anche del mare.
© Marcootje
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COME MUOVERSI AD ALBENGA
BUS
TPL Linea offre i servizi di trasporto pubblico
locale nei bacini ‘A’ e ‘S’ della provincia di
Savona (ossia il territorio compreso sulla fascia
costiera tra Varazze e Andora e, nell’entroterra,
la zona dell’Albenganese, del Finalese, del
Sassellese, la Valle Bormida - che ha come
limiti esterni Bardineto, Cengio, Piana Crixia e
Giusvalla - e una linea interregionale che collega Cairo Montenotte a Cortemilia). Esercita
inoltre le attività di gestione dei servizi di scuolabus e di noleggio autobus granturismo.
Per qualsiasi occasione, TPL Linea mette a
disposizione dei gruppi interessati (scolaresche, società sportive, cral aziendali) i propri
pullman granturismo, di ultima generazione,
dotati di aria climatizzata, televisore a colori e
frigobar, predisposti per tutte le destinazioni e
per viaggi a lunga percorrenza sia in Italia sia
all’estero.
Per informazioni sul servizio Noleggio, è possibile rivolgersi a:
[email protected]
Tel: 019 2201529
Fax: 019 2201240
www.tpllinea.it
TAXI
Teletaxi
Servizi cittadini: spostamenti in città con accesso autorizzato anche nel centro storico e
zone pedonali.
Aeroporti: trasferimenti da e per Aeroporti nazionali ed internazionali (Albenga, Genova,
Milano, Torino, Roma, Nizza, Parigi, ecc..).
Porti: trasferimenti da e per Porti nazionali ed
internazionali (Savona, Genova, Porti turistici
limitrofi, Porti sulla Costa Azzurra, ecc..).
Servizio discoteche: per chi vuole divertirsi al
sabato sera senza rischiare la perdita di punti
sulla patente.
Tel: 0182.51892
www.albengataxi.it
A PIEDI
Imperdibile una visita a piedi al centro storico
di Albenga, alla scoperta dei suoi tesori, ma
anche alla Via Julia Augusta, la più importante strada romana del Ponente ligure. Una
passeggiata lungo l’antica via si rivela interessante per gli straordinari scorci che il percorso
offre, snodandosi tra la macchia mediterranea
con sullo sfondo l’isola Gallinara. La visita può
essere limitata fino all’ultimo monumento romano, oppure può continuare fino al promontorio
che domina Alassio, dove si trova la chiesa
romanica di Santa Croce. Nel primo caso, a
piedi, si impiegano per l’andata e il ritorno almeno due ore, nel secondo tre o quattro ore.
Importante scegliere una bella giornata.
IN AUTO
-Autostrada A10 Ventimiglia - Genova (Autostrada dei Fiori), uscita casello autostradale di
Albenga
-Autostrada A10 Genova - Ventimiglia (Autostrada dei Fiori), uscita casello autostradale di
Albenga
-Autostrada A6 Torino-Savona uscita Savona,
quindi proseguite per Ventimiglia ed uscite al
casello di Albenga
DA/PER L’AEROPORTO
Dall’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova
si può raggiungere il casello autostradale di
Genoava Aeroporto e proseguire in direzione
Ventimiglia; Albenga dista circa 50 km da
Genova.
Per informazioni www.airport.genova.it
Dall’aeroporto di Nizza si può raggiungere Albenga con l’autobus direttamente dal terminal 1 e 2 dell’aeroporto, oppure in auto si può
prendere l’autostrada a Nizza (A10 direzione
Genova) e uscire ad Albenga (50 minuti circa).
Dall’aeroporto di Nizza si può anche raggiungere in treno la stazione SNCF di Nice Ville;
da qui partono diversi treni per Genova e/o
Milano, che impiegano circa 2 ore per raggiungere Albenga.
Per informazioni www.nice.aeroport.fr
Dall’aeroporto “Clemente Panero” di Villanova
d’Albenga, si può arrivare ad Albenga tramite i
bus navetta o con l’auto in pochi minuti.
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TRASPORTI
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ALBENGA
SITI INTERNET UFFICIALI DELLA CITTÀ
Per informazioni generali visitate il sito:
www.comune.albenga.sv.it
oppure i siti:
www.rivieraligure.it
turismo.provincia.savona.it
UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio informazioni turistiche di Albenga
Piazza del Popolo, 11 Tel.0182/558444
Fax 0182/558740 [email protected]
NUMERI UTILI
Carabinieri
Polizia di Stato
Vigili del Fuoco
Emergenza sanitaria
Viaggiare informati (CCISS) Soccorso Stradale
112
113
115
118
1518
803116
CLIMA
Il clima di Albenga si presenta mite lungo la
linea di costa, con inverni miti e raramente
freddi ed estati calde mitigate dalla brezza del
mare, continentale nella parte più interna della
piana, con una maggiore escursione termica,
temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate.
QUANDO ANDARE
Per gli amanti della tintarella o degli sport acquatici il periodo migliore è l’estate, se invece
preferite una vacanza alla scoperta dei paesini allora i periodi ideali sono la primavera e
l’autunno.
NELLE VICINANZE
Alassio............................................Km7
Loano.............................................Km10
Imperia...........................................Km34
Spotorno.........................................Km36
Savona...........................................Km46
San Remo.......................................Km62
Genova...........................................Km92
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INFO UTILI
INFORMAZIONI UTILI
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ALBENGA
DA VISITARE
TiP (tourist informations in pills)
chiese.............................................pag10
palazzi............................................pag14
piazze/vie - musei..........................pag18
varie................................................pag22
chiese...................................................pag1
palazzi..................................................pag5
musei....................................................pag9
monumenti e strutture...........................pag13
teatri.....................................................pag21
varie......................................................pag23
© Varets
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Battistero
2
Cattedrale di San Michele Arcangelo
3
Chiesa di Santa Maria in Fontibus
4
Ex Chiesa e Convento di San Francesco
Via Nino Lamboglia - Albenga
Edificato nel V secolo d.C., il battistero presenta all’esterno un
corpo a pianta decagonale dal quale si alza un tamburo ottagonale. All’interno, invece, sono conservati: una fonte battesimale
e un mosaico bizantino del VI secolo con il monogramma di
Cristo e le colombe che rappresentano gli Apostoli.
Via Enrico D’Aste - Albenga
Edificata tra la fine del IV secolo e l’inizio del V secolo, la chiesa
assunse le attuali forme alla fine del XII secolo. All’interno sono
conservate pregiate opere scultoree e pittoriche, tra le quali affreschi di Maurizio e Tommaso Carrega, di Raffaele Resio e di
Sante Bertelli; un’edicola con l’affresco ritraente Santa Chiara e
due offerenti, la Crocifissione con i Santi Antonio abate e Giovanni Evangelista e il vescovo committente, del Pancalino. Degno di nota è il campanile.
Piazza 4 Novembre, 1 - Albenga
Menzionata già nel 1098, la chiesa subì negli anni varie modifiche, fino a quella noceventesca, che le conferì l’aspetto attuale.
All’interno sono degni di nota: una statua in marmo raffigurante
la Vergine Maria; un crocifisso ligneo del 1638 e la tela ritraente
la Madonna con i Santi Cosma e Damiano del pittore Orazio De
Ferrari.
Via Archivolto del Teatro 4-12 - Albenga
Nel quartiere di Santa Maria, sorse in seguito all’insediamento
degli ordini mendicanti nella città medievale avvenuto nella seconda metà del XIII secolo, e fu un importante centro di spiritualità e cultura durante il Cinquecento. Oggi del complesso sono
visibili il trecentesco portale laterale della chiesa, il chiostro a
due ordini del Quattrocento e le decorazioni dell’arco, opera di
maestranze genovesi e lombarde.
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CHIESE
1
CHIESE
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ALBENGA
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Casa Torre Scotto Niccolari
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Casa Torre Lengueglia Doria
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Casa Torre Cepollini
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Casa Torre Costa del Carretto
Via Medaglie d’Oro 18 - Albenga
Splendido edificio nel centro storico della città, venne edificato
nel XIV secolo per volere della famiglia Scotto, e acquistato dai
Niccolari sul finire dell’Ottocento; nel tempo furono numerose le
modifiche e i rimaneggiamenti. L’ultimo restauro lo ha riportato
agli antichi splendori.
Via Medaglie d’Oro 29-43 - Albenga
Duecentesca, di fronte alla Loggetta dei Quattro Canti, è costituita da una torre inclinata verso ovest e da due edifici aggiunti
successivamente verso Via Medaglie d’Oro e Via Maineri; diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli XIV e XV hanno introdotto nell’architettura romanica ordini di finestre bifore e trifore.
Via Medaglie d’Oro 22-42 - Albenga
Affacciata su Via Medaglie d’Oro, si distingue per la torre pendente, in parte ricostruita dopo che i danni del terremoto del
1887 resero necessaria la demolizione dell’ultimo piano; il possente basamento in pietra squadrata è alto quindici metri, e la
casa prospetta sul cortile interno del Palazzo Vescovile.
Via Pertinace 32 - Albenga
Di origine duecentesca, venne ampliata e soprelevata nel corso
dei secoli. All’esterno, il basamento del XII secolo è in conci di
pietra di Cisano, mentre la parte superiore del XIV secolo è in
laterizio coronata da una tipica merlatura ghibellina. All’interno,
l’atrio si allarga in un ampio locale, e la scala davanti all’ingresso
si articola su due rampe che conducono ai due piani nobili; degno di nota è il soffitto ligneo intagliato e decorato.
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PALAZZI
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Palazzo Costa del Carretto di Balestrino
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Palazzo Vescovile
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Palazzo Vecchio del Comune
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Casa Torre Malasemenza
Via Pertinace 32 - Albenga
Oggi Palazzo Vescovado, venne edificato nel 1525 su un’area
precedentemente destinata al mercato dei calzolai, il ‘forum callegariorum’. Nell’atrio sono conservate, tra le epigrafi romane,
quella del generale Costanzo (commemorante la ricostruzione
della città ingauna nel 417), e quelle di Sabina Flaminica e P.
Granius Hyla, dei secoli I e II; il soffitto in legno a cassettoni è
del XVI secolo.
Via Episcopio 2 - Albenga
Edificato nell’XI secolo, venne rifatto nel Cinquecento e oggi si
presenta con due belle facciate, una di fronte al Battistero e
l’altra su Via Bernardo Ricci; l’ala verso il battistero ha evidenziato in seguito ad alcuni studi e restauri conservativi nel 1976
le diverse fasi di ristrutturazione che effettuarono i vescovi della
diocesi tra i
secoli XIII e XV. Dal 1954 ospita il Museo Diocesano, la cui visita
permette di ammirare le sale del prestigioso edificio.
Via Nino Lamboglia - Albenga
Inserito in un antico complesso medioevale, è stato ristrutturato
nel 1950 dopo la demolizione dell’edificio che lo univa insieme
al battistero a moderne sovrastrutture. Sulla facciata rivolta al
Battistero una scalinata esterna conduce al primo piano, dove
si trova il Salone del Podestà e da cui si accede ai piani superiori della Torre Civica, di recente aperta al pubblico. Dal 1933 è
sede del Civico Museo Ingauno.
Via Bernardo Ricci 18-20 - Albenga
Risalente al XIV secolo, a seguito delle trasformazioni urbane
avvenute nel corso dei secoli è stata incorporata nel palazzo del
Municipio. Al piano terra, Il loggiato è alternato da trifore ogivali;
la sovrastante torre venne chiamata “Delle Carceri” perché anticamente ospitò le prigioni della città.
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PALAZZI
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ALBENGA
Palazzo Municipale
Piazza San Michele 17 - Albenga
Il Palazzo Municipale sorse nel momento in cui, all’inizio dell’XIX
secolo, il Palazzo Vecchio apparve inidoneo alle nuove necessità del Comune; si provvide non alla costruzione di un edificio
ex novo, ma all’adattamento di alcune case affacciate su Piazza
San Michele, e proprio per questo la torre dei Malasemenza,
che ospitava le carceri, doveva essere tagliata. La torre non
venne abbattuta, e alla fusione delle diverse strutture venne applicata l’attuale facciata.
10 Palazzo Peloso Cepolla
Piazza San Michele - Albenga
Prodotto finale di varie evoluzioni, il palazzo è caratterizzato
dalla torre duecentesca, con base in pietra nera e parte superiore in mattoni rossi. All’interno sono degni di nota alcuni affreschi settecenteschi, tra cui uno raffigurante l’imperatore romano
Proculo e mobilio d’epoca. Oggi il palazzo ospita il Museo navale romano.
11 Casa Torre Cazzulini
Via Giovan Maria Oddo 4 - Albenga
Antica costruzione fortificata ad uso sia militare che abitativo,
venne edificata nel X secolo e originariamente era in pietra e
a forma rettangolare, con un pozzo per l’acqua, un cortile e un
ricovero per animali e mezzi; il torrione centrale garantiva la
difesa e la segnalazione dall’alto.
12 Palazzo Oddo
Via Roma 55 - Albenga
Sede fino al 1955 del Collegio Oddi, realizzato nel 1623 grazie a un lascito di Gio Maria Oddi, è oggi sede di una società
che si occupa di creare e gestire le manifestazioni culturali della
città. La torre, di epoca medioevale, è ancora intatta e ospita
alcuni musei, la biblioteca civica Simonetta Comanedi, il fondo
don Antonio Balletto con i suoi 30.000 volumi, mostre e una sala
riunioni.
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PALAZZI
9
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PALAZZI
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ALBENGA
Via Medaglie d’Oro
2
Via Bernardo Ricci
3
Piazza dei Leoni
4
Via Enrico d’Aste
Via Medaglie d’Oro - Albenga
Antico cardo massimo, è ancora oggi una delle vie più frequentate della città; lungo il suo percorso si affaccia una serie di case
che mostrano gli stili delle varie epoche, qua e là visibili grazie a
recenti opere di restauro. Oltre al percorso principale è possibile
accedere a vie e piazze di grande interesse culturale.
Via Bernardo Ricci - Albenga
Tra Via San Michele e Via Medaglie d’Oro, è fiancheggiata da
eleganti palazzi con ampi loggiati a piano terra, che rievocano
l’immagine della strada nei secoli XIII e XIV; la via è molto frequentata, grazie anche alla sapiente valorizzazione dell’antica
architettura e ad esclusivi elementi di arredo nei negozi, ospitati
nelle antiche logge.
Piazza dei Leoni - Albenga
Dietro l’abside della cattedrale, la piazzetta dei Leoni, che nel
XVI secolo era lo spazio privato della famiglia Costa, è un suggestivo angolo di Medioevo; vi si affacciano il cinquecentesco
palazzo Costa Del Carretto di Balestrino e la casa e la torre
Costa, in pietra di Cisano con merlatura ghibellina. Furono gli
stessi Conti Costa a portare da Roma nel 1608 i tre leoni in pietra
piperina e in stile rinascimentale che danno il nome alla piazza.
Via Enrico d’Aste - Albenga
Di dimensioni più ristrette fino al XIX secolo, venne ampliata agli
inizi del Novecento per esigenze edilizie. Lungo il suo percorso
si segnalano la Chiesa di Santa Maria in Fontibus e, all’angolo
con Via Gian Maria Oddo, la Torre e la casa Cazzulini.
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PIAZZE / VIE
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Piazza delle Erbe
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Piazza San Michele
7
Via Roma
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Lungocenta Trento
Piazza delle Erbe - Albenga
In passato sede del mercato cittadino, durante recenti lavori ha
restituito i resti di una chiesa medioevale dedicata a San Teodoro, che occupava il sito ed era stata abbattuta proprio per
creare la piazza; dopo accurati scavi e un ampio dibattito, i reperti sono stati di nuovo ricoperti.
Piazza San Michele - Albenga
Centro della vita civile e religiosa di Albenga, la piazza ospita
alcuni degli edifici più importanti della città, tra i quali la Cattedrale e il palazzo Peloso Cepolla.
Via Roma - Albenga
Parallela alla principale Via D’Aste, appare silenziosa e con
pochi negozi, ma nonostante abbia perso la centralità di un
tempo mantiene ancora il suo antico fascino.
Lungocenta Trento - Albenga
Il Lungocenta conserva tratti delle mura cinquecentesche, qua
e là visibili anche se in parte ostruiti da case moderne; dopo la
Porta Pertugio, rimasta pressoché intatta, si sviluppa un lungo
tratto di mura, tagliate a mezza altezza fino alla Porta d’Arroscia.
Affacciandosi sul greto del fiume si possono notare i resti delle
terme romane, sormontate dallo scheletro della Chiesa di San
Clemente, e i basamenti dei piloni dell’acquedotto romano.
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PIAZZE / VIE
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ALBENGA
Palazzo Oddo - Magiche Trasparenze
Via Roma 55-67 - Albenga
Ospitata al primo piano del palazzo, è un’esposizione che raccoglie i reperti vitrei recuperati durante gli scavi nelle necropoli
di Albenga, tra i quali è presente un pezzo unico al mondo, il
cosiddetto ‘Piatto Blu’; insieme ad oggetti più comuni si trovano
vetri provenienti dai confini dell’Impero, come il Medio Oriente
o l’Egitto, spesso con forme rare. Ognuno degli elementi è stato
“ricollocato“ nel suo ambito d’uso originario (mensa, cucina,
farmacia, toilette..). Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 giugno
10.30-12.30 e 15.30-18.30; 15 giugno-15 settembre 10.30-12.30 e 16.30-19.30. € 4.
10 Palazzo Cepolla - Museo Navale Romano
Piazza San Michele - Albenga
Istituito negli anni Cinquanta, lega la sua nascita al ritrovamento
di una nave romana del I secolo a.C. a circa due miglia dalla costa ingauna; oltre ai ritrovamenti della nave sono esposti
materiali sottomarini rinvenuti nei fondali circostanti l’isola Gallinara, e nella sala detta “degli affreschi” la raccolta dei vasi da
farmacia provenienti dall’ospedale di Albenga. In altre sale è
stata dislocata la mostra permanente sulla preistoria della val
Pennavaira.
Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 giugno 10.30-12.30 e 14.30-18.30;
11 Civico Museo Ingauno
Via Nino Lamboglia - Albenga
Allestito nel 1933, raccoglie importanti reperti rinvenuti negli
scavi archeologici presso Albenga e nel territorio circostante,
databili dall’età preromana al periodo medioevale; al pianterreno della torre comunale sono conservate le principali testimonianze e i reperti epigrafici di epoca romana e bizantina, al
primo piano del
palazzo la planimetria dei rinvenimenti archeologici di Albingaunum, mentre nella loggia sono esposti reperti di epoca
romana e medioevale. Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 gi-
12 Palazzo Vescovile - Museo Diocesano
Via Episcopio 2 - Albenga
Articolato in sette sale, espone reperti archeologici ed opere
d’arte provenienti dalla cattedrale di San Michele Arcangelo,
dal battistero di Albenga e dal territorio diocesano: reperti paleocristiani, dipinti medioevali, arazzi cinquecenteschi, statue
settecentesche; particolarmente degni di nota sono il “Martirio
di Santa Caterina d’Alessandria”, il “Miracolo di S. Verano” e il
“S. Giovanni nel deserto”. 5 sett-15 giu: martedì-giovedì 10.00-12.00 e 15.00-
17.00; venerdì-sabato fino 18. 16 giu-14 sett: martedì-sabato 10.00-12.00 e 17.0019.00; domenica 17.30-19.30.
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MUSEI
9
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PIAZZE - MUSEI
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ALBENGA
Lungomare
2
La Spiaggia
3
Fortino Genovese
4
Santuario della Madonna di Pontelungo
Lungomare Crtistoforo Colombo - Albenga
Il Lungomare cittadino, costituito dal “lungomare Andrea Doria”
e dal “lungomare Cristoforo Colombo”, è caratterizzato dalla
presenza di ristoranti, bar, svariate attività commerciali e ricettive oltre che da una splendida passeggiata collocata a ridosso
del mare. Per tutto il corso dell’estate questo tratto è a traffico
limitato durante i week-end. Tale provvedimento è stato preso
per valorizzare e sfruttare al meglio il grande potenziale turistico
del Lungomare.
Lungomare Crtistoforo Colombo 1-6 - Albenga
Si accede agli stabilimenti balneari e alle spiagge libere, dislocate per tutta la lunghezza del litorale, dalla passeggiata del
lungomare. Albenga gode di una spiaggia a granatura fine mista a ghiaia della lunghezza di circa 1,5 Km. La spiaggia, quasi
tutta concessa ai bagni anche se esistono un po’ di spiaggette
libere, è ricca di bar, ristoranti e altri diversi servizi. Da qui è
possibile poi ammirare l’Isola Gallinara, situata poco distante e
proprio di fronte ad Albenga.
Via Nazario Sauro 19 - Albenga
Ormai circondato da edifici moderni, cosa che rende difficile
immaginarlo solitaria vedetta a guardia della costa, venne edificato nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova (da cui allora
Albenga dipendeva) per proteggere la città dalle incursioni dei
pirati turchi. Dopo anni di abbandono, è stato in parte restaurato
e oggi
ospita un museo multimediale dedicato all’Isola Gallinara.
Viale Pontelungo 138 - Albenga
Già nota in epoca medioevale come ‘Ecclesia Sanctae Mariae
Pontis Arociae’, prende il nome dal vicino ponte a dieci arcate
del XIII secolo. Nel 1330 la chiesa e il vicino ospizio per i viandanti passarono alle dipendenze del clero secolare, mentre nel
XVI secolo il Santuario vide accrescere il proprio patrimonio artistico, grazie all’allora priore commandatario Giovanni Battista
di Campofregoso; a partire dal 1886 vi si insediarono i francescani.
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VARIE
1
VARIE
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ALBENGA
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ALBENGA
© Pietroizzo
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Incastonata nella “Baia del Sole”, Alassio è una
tra le più famose città della riviera del Ponente
ligure e una meta turistica adatta a tutti i gusti
e a tutte le età, ai giovani attratti dalla movida
e a coloro che vogliono trascorrere tiepidi inverni in un’atmosfera rilassante e tranquilla,
ai più piccoli, che avranno modo di divertirsi
nei molti parchi giochi con giostre e attrezzature specializzate, agli amanti dello sport, per
i quali c’è la possibilità di praticare dalla vela
al ciclismo, dal windsurf all’off-shore, dalla pallavolo al beach-volley, dal karate all’aikido, dal
tennis alle bocce, agli appassionati delle escursioni e del trekking, che potranno disporre
di itinerari sia invernali sia primaverili con percorsi di grande interesse storico paesaggistico, o visitare l’Isola della Gallinara e per chi non
può fare a meno dello shopping, il budello di
Alassio nel centro storico è una sorta di centro
commerciale all’aperto, e una valida alternativa nel caso il tempo non consentisse di stare in
spiaggia (una delle migliori al mondo in quanto
a posizione, clima e servizi).
Per quanto riguarda il patrimonio storico e
artistico citiamo in particolare la Chiesa di
Sant’Ambrogio, custode di opere di grandi artisti liguri, e l’antica Via Julia Augusta, fatta costruire dall’imperatore Augusto nel 13 secolo
a.C. come strada di collegamento tra Roma e
i nuovi territori conquistati e oggi interessante
percorso naturalistico e archeologico. Infine,
© CORMA
a testimonianza del periodo in cui Alassio
rappresentò una delle mete predilette dai signori inglesi (fine XIX inizio XX secolo) restano
splendide ville, la stazione ferroviaria in stile
liberty, la biblioteca inglese, il museo del tennis e la chiesa anglicana, oggi sede di mostre
ed esposizioni di pregio.
Ufficio turismo
Piazza Paccini 28 - Alassio
Tel.: 0182-602.253 / 0182-648.142
Fax: 0182-602.265
[email protected]
www.comune.alassio.sv.it
© Stefano Pertusati
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FUORI PORTA
ALASSIO
1
Tennis Club Hanbury
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Chiesa di Sant’Ambrogio
3
Spiaggia di Alassio
4
Budello di Alassio
Via Michelangelo Buonarroti 6 - Alassio
Fondato da Daniel Hanbury nel 1923, è oggi un vero e proprio
museo del tennis che ospita un’importante collezione di racchette di legno, locandine, foto e oggetti che ricostruiscono le
antiche atmosfere inglesi legate a questo sport. La residenza,
in stile coloniale, conserva gli arredi dell’epoca ed è immersa in
dodicimila metri quadrati di macchia mediterranea.
Piazza Sant’Ambrogio, 2 - Alassio
Risalente al XI secolo, la chiesa fu riedificata e ampliata tra il
1455 e il 1507. La facciata rinascimentale del 1896 è caratterizzata dall’antico portale centrale in ardesia, a lesene scanalate,
raffigurante le figure di Sant’Ambrogio, Cristo e gli apostoli e
l’Eterno. All’interno, degni di nota i dipinti di Giovanni Andrea
De Ferrari, Giulio Benso, Giovanni Battista Castello e Francesco
Carrega.
Passeggiata Dino Grollero - Alassio
Per la sua posizione geografica, la distesa e la profondità del
suo arenile, il clima mite tutto l’anno e la possibilità di balneazione da marzo a novembre, la qualità dei servizi e la veduta panoramica sia da Capo Mele che dal Capo Santa Croce, quella
di Alassio è sicuramente una delle migliori spiagge del mondo.
Via 20 Settembre - Alassio
L’antico carruggio che attraversa la città parallelamente al litorale, è la via dello shopping per eccellenza di Alassio: su entrambi i lati si affacciano i migliori negozi del Ponente Ligure con
le loro proposte per tutti i gusti e tutte le età, dalle firme, alle più
preziose antichità, alla tradizione. Rappresenta una meta imperdibile nella quale si trovano una vasta quantità di negozi svariando dai più semplici casalinghi alle boutique di moda più chic.
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FUORI PORTA
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ALBENGA
Muretto d’Alassio
6
Stazione Ferroviaria
7
Pinacoteca Richard Whateley West
8
Ex Chiesa Anglicana
Corso Dante Alighieri - Alassio
Semplice sostegno posto ad argine del giardino pubblico
alassino fino alla Seconda Guerra Mondiale, il muretto, con
l’avvento del boom economico, iniziò ad essere abbellito da diverse piastrelle di forma irregolare autografate da personaggi
del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, del giornalismo: il primo fu
Ernest Hemingway. Collegato al muretto è il concorso di bellezza “Miss Muretto”.
Piazza Andrea Quartino 12 - Alassio
Una delle tante costruzioni in stile Liberty della città, venne edificata agli inizi del XX secolo. Elementi caratterizzanti sono una
torretta centrale, le decorazioni alle finestre in rilievo e parte
del rivestimento in pietra a vista; all’interno, la sala d’aspetto è
arredata con divani, mobili, poltrone e specchiere dell’epoca e
conserva un lampadario in vetro di Murano.
Viale Daniele Hanbury 17 - Alassio
Allestita nella Memorial Gallery, espone 76 dipinti dell’artista irlandese che nelle sue opere riprese poetici scorci di Alassio e
dintorni, straordinaria testimonianza del paesaggio incontaminato che caratterizzava la città alla fine del XIX secolo; la collezione è stata incrementata all’inizio degli anni Sessanta con altri
70 dipinti. La Pinacoteca è anche sede della Biblioteca Inglese
per il Fondo librario anglosassone, costituito da ben 15.000 volumi.
Via Privata Domenico Bogliolo 25 - Alassio
Venne costruita in stile neogotico per volere della comunità inglese stabilitasi ad Alassio alla fine del XIX secolo e con la supervisione del canonico della Chiesa di S. Paul a Londra, e in
seguito ampliata con la costruzione di una nuova navata. Sconsacrata nel 1998, è oggi uno spazio polifunzionale con un ricco
calendario di iniziative: dalle mostre degli artisti più affermati ai
concerti, dagli spettacoli teatrali ai laboratori, dalle conferenze
ai festival.
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FUORI PORTA
5
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FUORI PORTA
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ALBENGA
Isolotto a forma di tartaruga situato a circa un
miglio marino dalla costa ligure di Ponente di
fronte ad Albenga, secondo fonti di epoca romana è così chiamata per via delle galline selvatiche che anticamente la popolavano.
Una visita sarà di grande interesse per gli
amanti della natura e delle immersioni ma
anche per gli appassionati di storia, perchè
diverse e interessanti sono le testimonianze
di epoche passate. Verso il 370 d.C. la Gallinara fu scelta da San Martino da Tours come
rifugio (ancora oggi sul fianco occidentale è
visibile la grotta dove egli avrebbe dimorato).
I primi monaci rifugiatisi nell’isola dedicarono
a San Martino la loro abbazia, che divenne
potente durante l’alto Medioevo ed acquistò,
per donazione di re e feudatari, vastissime
proprietà nella Diocesi di Albenga e fuori (era
suo possesso in Albenga la chiesa di Santa
Maria in Fontibus). Nel 1162 sull’isola si rifugiò
Papa Alessandro III, che con bolla del 1169 pose
l’abbazia sotto la diretta protezione della Santa
Sede. A partire dal XIII secolo cominciò un
lento declino che vide il susseguirsi di diversi
passaggi di proprietà, fino a quando nel 1842
il Vescovo Raffaele Biale vendette il complesso
a privati. Dell’originaria Chiesa di Santa Maria e
San Martino si conservano solo alcune tracce
delle fondamenta (l’attuale edificio è moderno), e anche il monastero è stato completamente trasformato e incorporato nella villa
padronale dell’isola.
Degna di interesse è la torre di vedetta e di
difesa costruita intorno ai primi del XVI dalla
Repubblica di Genova per la guardia della
costa albenganese contro le incursioni dei
barbareschi, con il caratteristico coronamento
a doppio ordine di archetti pensili tipico del
tardo Medioevo. Sempre per gli appassionati
di storia, sulla Gallinara sono presenti due gallerie scavate dai prigionieri di guerra quando
l’isola venne occupata dai tedeschi durante
la Seconda Guerra Mondiale: alte circa due
metri, hanno una larghezza di circa tre metri
e si incrociano con un angolo di 90° consentendo un controllo marittimo a 360° sulla zona
di mare antistante. Alle estremità delle gallerie
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FUORI PORTA
ISOLA GALLINARA
si trovano delle piazzole di quindici metri per
quindici, ormai coperte dalla vegetazione,
sulle quali i cannoni provenienti dai binari collocati nelle gallerie potevano brandeggiare comodamente. Alla fine della guerra il tutto venne
smantellato e portato presso l’Arsenale di La
Spezia.
I pregevoli fondali della Gallinara sono un
paradiso per gli amanti dell’immersione.
L’attività subacquea presso l’isola era stata
proibita per via della presenza di ordigni bellici inesplosi sul fondale e per la presenza di
un relitto risalente al XVIII secolo, ma una successiva ordinanza ha consentito le immersioni
subacquee accompagnate dalle guide locali
dei diving center convenzionati. Sui fondali e
sulle pareti si possono ammirare margherite di
mare, spugne gialle (talvolta anche di grosse
dimensioni), e una grande abbondanza di vita
vegetale.
Due sono in particolare i punti d’immersione:
Cristo redentore o Punta Falconara: Nel fondale
circostante l’isola, il 29 settembre 1998, è stata
posata una statua di Cristo. L’immersione è
piuttosto semplice e poco profonda e arriva
fino a un massimo di 18 metri (a meno di voler
proseguire fino ai 22) La fauna bentonica è abbondante e caratterizzata da notevoli colonie
di nudibranchi, mentre oltre il gradone si trovano abbondanti margherite di mare.
Isola Gallinara © Martina Rathgens
Punta Sciusciau: non presenta particolari difficoltà, ad eccezione della profondità e, talvolta,
della corrente. È facile osservare esemplari
di buone dimensioni di cernie, murene, polpi,
scorfani e, verso i 30 metri di profondità, di
spugne anche di grosse dimensioni. Disabitata e di proprietà privata, dal 1989 è Riserva
Naturale Regionale. E’ sede di una delle più
grandi colonie di nidificazione di gabbiani reali
del Mar Ligure.
Nei fondali circostanti sono stati trovati vari
relitti e manufatti, risalenti in alcuni casi al V
secolo a.C. e identificati come provenienti
dalla zona di Marsiglia, per via dei commerci
avvenuti in passato. Diverse anfore di epoca
Romana dal periodo repubblicano fino al VII
secolo sono conservate nel Museo Navale di
Albenga.
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FUORI PORTA
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ALBENGA
Centro più importante e popolato dell’alta Val
Neva prima della fondazione della vicina Zuccarello, è un pittoresco borgo annidato su uno
sperone roccioso e sviluppato intorno al castello che lo sovrasta, ancora dominante pur
avendo perso il carattere austero che lo caratterizzava al tempo delle guerre e degli assedi.
Il primo nucleo del paese sorse tra i secoli XI e
XII (anche se una leggenda lo dice di origine
longobarda) attorno alla rocca su cui sarebbe
sorto il sopracitato castello, prima dei Clavesana e poi dei Del Carretto, dei quali divenne
roccaforte.
Caratteristici del borgo, che mantiene l’antica
tipologia murata, sono le antiche case in pietra, i portali in tufo, i tetti a terrazza (ricordo
delle origini, in quanto pare che i primi abitanti
fossero saliti fin qui dalla costa per sfuggire
alle incursioni saracene), i sottotetti ad arco, le
vie strette e le case collegate da archi in pietra,
i passaggi coperti e le cornici bianche alla finestre, che richiamano motivi dell’area alpinoprovenzale. Tra le case arroccate alle pendici
del castello c’è quella in cui Björn Afzelius componeva le sue canzoni.
Un giro per le strade del paesino potrebbe
cominciare dalla piazzetta davanti all’osteria
del Ponte dove si apriva una delle porte presso
una fontana in pietra. Si percorre la via principale, che scavalca la sella di monte, oltre la
quale travalicano le case del paese, fino al
nucleo ai piedi del castello. Lungo lo stretto
caruggio si possono osservare gli archi antisismici di collegamento tra casa e casa e certe
gobbe sporgenti dai muri: sono i forni delle
vecchie case. Se si segue invece l’itinerario
che porta all’oratorio, si entra su uno scenografico palcoscenico, che ha come quinte
i muri dell’oratorio stesso e le rocce della
montagna soprastante. E’ il luogo ideale per
audizioni musicali e rappresentazioni teatrali.
La chiesa parrocchiale, dedicata all’Assunta
e trasformata in epoca barocca, lascia intravedere, specie nella cuspide del campanile, i
segni della sua origine gotica. Dal palazzetto
di accesso al castello, che è sicuramente la
costruzione più sorprendente, si vedono l’alta
30
valle del Neva e i monti che lo circondano. Altri
elementi interessanti sono il santuario delle Grazie, sulla collina di fronte al paese, fondato nel
secolo XVIII in occasione di una pestilenza e
il vecchio cimitero chiuso in un recinto poligonale e affacciato sulla valle, che si dice abbia
forma di cuore. Vero o non vero, con la cappelletta centrale a pianta rotonda e le tombe
a raggio tutt’attorno, questo cimitero ha la sua
parte di fascino: in esso l’angoscia della morte
lascia il posto a pensieri sereni.
Castelvecchio ha una sola frazione, Vecersio,
sulla strada che porta a Balestrino. Vale la
pena di salire anche a questo piccolo paese;
da un tornante della strada si abbraccia con lo
sguardo tutto l’abitato di Castelvecchio. Sulla
sinistra per chi sale, una “casella”, piccola
costruzione circolare in pietra, caratteristica
del Ponente ligure, costruita per dare riparo ai
pastori, offre un esempio perfettamente conservato di questo antichissimo genere di rifugi.
Castelvecchio si trova a 16 km circa da Albenga.
In auto: da Albenga SS 582 direzione Garessio; dalla
Val Bormida, strada provinciale da Bardineto.
In treno: stazione di Albenga (linea Bologna - Milano
- Genova - Ventimiglia), poi autobus.
© Davide Papalini
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FUORI PORTA
CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA
ZUCCARELLO
Uno tra i più bei borghi medioevali fortificati e porticati della Liguria, nonché uno dei
pochi comuni che può vantare il proprio atto
di fondazione, risalente al 5 Aprile del 1248,
Zuccarello era anticamente ed è tutt’oggi la
porta della Val Neva, trovandosi in un punto
di passaggio obbligato nel punto più stretto
della valle. Un disegno di Matteo Vinzoni lo
mostra com’era nel secolo XVIII, un borgo fortificato collegato da mura al castello sul colle
sovrastante come in un abbraccio; la strada
principale percorreva il centro storico, ma per
entrare si dovevano superare le porte di sbarramento, aperte nelle mura a valle e a monte
del paese. Del sistema difensivo restano due
torri in pietra, alcuni residui di mura e i ruderi
del castello sulla collina. Diventato nel 1397 il
cuore del Marchesato dei Del Carretto, venne
acquistato in segreto da Genova nel 1624 e nel
1672 dai Savoia, che poi lo restituirono a Genova. Degli avvenimenti del Marchesato restano
i ruderi del castello e la storia della dolce Ilaria,
sposa giovanissima al nobile lucchese Paolo
Guinigi e morta prematuramente.
Il paese si sviluppa attorno alla via principale,
sulla quale si affaccia la sequenza ininterrotta
dei famosi e spettacolari portici a colonna anticamente occupati dalle botteghe artigiane
e commerciali, essendo Zuccarello “paesestrada”, centro dei traffici della valle. La Chiesa di San Bartolomeo, antica quanto il paese
e rimaneggiata in epoca barocca, conserva
parte dell’antica struttura e il bel campanile
con trifore e bifore gotiche. Interessante anche
il piccolo quartiere attorno all’oratorio di San
Carlo, con la sua bella vista sul campanile, i
tetti del borgo e qualche loggiato all’ultimo
piano delle case. La salita ai ruderi del castello offre un’immagine d’insieme del paese
e della piana di Albenga, delle colture nella
bassa valle del Neva e delle montagne attorno
a Castelvecchio. In Via Tornatore si incontra
l’elegante struttura del palazzo Marchionale, custode di un notevole ciclo di affreschi e diverse
opere interessanti, mentre in Comune si conserva l’archivio del marchesato a partire dalla
sua fondazione, con preziosi documenti (tra
cui l’atto di fondazione del paese del 1248).
Sul torrente Neva, il caratteristico ponte medievale “a schiena d’asino” è considerato il più
interessante della Liguria ponentina.
Il 24 Agosto ricorre la festa patronale, durante
la quale si snoda per le vie del paese una suggestiva processione con la partecipazione
delle confraternite e la grande cassa raffigurante il martirio di San Bartolomeo.
Zuccarello dista circa 12 km da Albenga.
In treno: la stazione più vicina è quella di Albenga
In auto: Autostrada A10, uscita casello autostradale
di Albenga
© Davide Papalini
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FUORI PORTA
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ALBENGA
Classico esempio di fenomeno carsico generato nel tempo dalla lenta erosione dell’acqua
attraverso la roccia, le grotte di Borgio Verezzi
vennero scoperte soltanto nel 1933, anche se
la presenza di cavità era già ben nota agli abitanti del luogo (così come alcuni strani fenomeni ad esse collegati). L’ingresso della grotta si
apre a soli 36 metri sul livello del mare tra le ultime case del paese, a poche centinaia di metri
dalla costa; una galleria in discesa conduce in
un complesso di grandi sale, la cui ampiezza
è dovuta al crollo di enormi blocchi staccatisi
dalla volta in tempi lontani e poi ricoperti da
materiale di ogni tipo e dimensione. Stupiscono la vivacità dei colori, dovuta soprattutto
a concentrazioni diverse di ossidi di ferro nel
carbonato di calcio, bianco, giallo, rosso e
rosa in mille sfumature diverse che si riflettono
nei suggestivi laghetti, ma anche la finezza
dei dettagli; particolare attenzione meritano
gli “spaghetti”, o “capelli d’angelo”, sottilissime
stalattiti lunghe fino a tre metri che pendono
fittissime dalla volta, trasparenti come il vetro
e con un diametro che di rado supera i 4-5
millimetri, così come gli aggregati aghiformi
di aragonite. Sul fondo della grotta il percorso
turistico si snoda tra i blocchi ciclopici e lambisce alcuni laghi color verde smeraldo, nei
quali si riflettono meravigliose stalattiti affusolate e diverse concrezioni multicolori. Di straor-
dinaria importanza sono anche i reperti ossei
trovati in diverse parti della cavità, databili tra
i 500.000 ed i 750.000 anni fa e comprendenti
resti di specie ormai estinte di animali adatti
a vivere in climi caldi (rinoceronte, elefante,
tigre, coccodrillo, macaco, tartaruga..) e freddi
(orso, mammut, cervo, stambecco, cavallo…),
testimonianza dei periodi climatici che hanno
caratterizzato gli ultimi due milioni di anni di
vita del pianeta.
In auto: Autostrada A10 Genova- Ventimiglia, uscite
al casello di Finale Ligure (30 km circa da Savona in
direzione Ventimiglia) e proseguite sulla S.P.1 Aurelia
per circa 3 km fino a Borgio Verezzi; seguite le indicazioni per le grotte.
In treno: dalla stazione di Borgio Verezzi, potete
proseguire a piedi seguendo le indicazioni (circa 10
min.), oppure scendere a Pietra Ligure o a Finale per
poi prendere l’autobus.
Orari: dall’ 1/10 al 31/05 ingressi ad orari fissi alle
9.30, 10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00; dall’ 1/06
al 30/09 alle 9.30, 10.30, 11.30,15.20, 16.20, 17.20.
Chiuso il lunedì tutto l’anno (tranne festivi), il 25/12 e
l’1/01. Le visite durano un’ora circa, la temperatura
è di 16°.
Per eventuali prenotazioni (obbligatorie per comitive o scolaresche), potete telefonare al numero
019.610.150 – www.grottediborgio.it
Per informazioni (ma non per prenotare) potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
© Mastino 70
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FUORI PORTA
GROTTE DI BORGIO VEREZZI
GROTTE DI TOIRANO
Aperto al pubblico nel 1953, il complesso
delle grotte di Toirano rappresenta una delle
maggiori attrattive che l’entroterra della Riviera
Ligure di Ponente offre al turismo italiano: oltre
50 caverne naturali tutt’oggi oggetto di ricerca
da parte di studiosi internazionali, particolarmente interessanti per la varietà di stalattiti e
stalagmiti, per la loro estensione e per il ritrovamento di tracce dell’homo sapiens e dell’orso
delle caverne.
La Grotta della Bàsura (o grotta della strega)
è conosciuta fin dal secolo scorso per le esplorazioni di Nicolò Morelli, ed è sicuramente
la più spettacolare; nel 1950 alcune persone
di Toirano appassionate di speleologia scoprirono una serie di sale interne per un totale di
circa 450 metri, notevoli per la ricchezza e la
varietà di formazioni calcaree naturali. Nella
grotta trovò rifugio per millenni l’Ursus Spelaeus, la cui presenza è attestata da un gran
numero di resti ossei, dalle impronte di zampe
sul suolo e dalle tracce di unghiate che si possono osservare sulle pareti, ma anche l’uomo
preistorico, che ha lasciato impronte di piedi,
mani e ginocchia e, nella “sala dei misteri”,
numerose palline d’argilla scagliate contro la
parete, probabilmente con significato rituale.
Fino a qualche anno fa le impronte venivano
attribuite all’uomo di Neanderthal, tuttavia una
serie di datazioni effettuate recentemente ha
dimostrato che esse hanno un’età di 12.340
anni e sono quindi riferibili a uomini del Paleolitico superiore. Dalla Bàsura il percorso
prosegue, in una grandiosa colata di alabastro, all’interno di imponenti ambienti ricchi di
formazioni calcaree (“antro di Cibele”).
La Grotta di Santa Lucia, scoperta nel 1966 dai
“grottieri” toiranesi che cercavano un collegamento con la grotta della Bàsura, è costituita
da una serie di sale interne straordinarie per
le loro delicate formazioni calcaree, formazioni
di cristalli sottili di aragonite disposte a “fiore”
lungo le pareti; alcune delle sale presentano
enormi stalattiti, anch’esse ricoperte da cristalli
di aragonite. Nei pressi dell’uscita è possibile
visitare il misterioso e antico Santuario rupestre
di Santa Lucia, già conosciuto nel tardo medio-
evo come grotta santuario e tuttora consacrato
alla Santa, protettrice degli occhi; in occasione
dell’annuale festività, il 12 dicembre, vi si celebra una pittoresca fiaccolata e una cerimonia
nella Grotta, il Natale dello Speleologo.
La Grotta del Colombo si apre nello stesso massiccio calcareo della grotta della Bàsura e di
quello di Santa Lucia, e consiste in una galleria lunga 50 metri collegata con un braccio
laterale fino a una sala di notevoli dimensioni.
La cavità è di grande rilevanza storica, poiché
dai suoi livelli provengono testimonianze di
successive occupazioni umane, dal Paleolitico
Inferiore sino al Neolitico. Questa grotta non è
aperta al pubblico, ma solo agli studiosi autorizzati.
In auto: da qualsiasi direzione proveniate (Genova o
Ventimiglia), Autostrada dei Fiori A10 uscita Borghetto Santo Spirito, quindi imboccate la strada provinciale per Toirano (3 km).
In treno: da qualsiasi città proveniate, scendete alla
stazione di Loano e da qui, con mezzi pubblici, imboccate la S.S. 1 Aurelia fino a Borghetto Santo Spirito, e proseguite sulla strada provinciale per Toirano.
In autobus: con i mezzi pubblici di linea partenze
giornaliere da Pietra Ligure, Loano e Borghetto Santo
Spirito; www.tpllinea.it - numero verde: 800 01 27 27.
Per Informazioni:
Grotte di Toirano
Via alle Grotte 17055 Toirano (SV)
Tel. 0182.98062 - 989938 - Fax 0182.921903
[email protected]
© Elora.Daphne
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FUORI PORTA
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ALBENGA
EVENTI
Palio dei Rioni Ingauni
Il quarto weekend di luglio, è una sfida
tra i quattro rioni storici di San Giovanni,
Sant’Eulalia, San Siro e Santa Maria; tutti i
partecipanti indossano costumi medievali.
Festa della Madonna al Santuario di Nostra Signora
di Pontelungo
Il 2 luglio, è una festa con processione, bancarelle e uno spettacolo pirotecnico serale.
Notte Verde
Il primo sabato di settembre, è una notte “bianca” che diventa “verde” perché la città si orna
con piante, fiori e ortaggi.
Fior d’Albenga
Nel centro storico, è una rassegna floreale primaverile che si tiene tra marzo e aprile.
Sagralea
La prima settimana di settembre nella frazione
di Salea, è una rassegna del Vino Pigato e
degli altri vini di qualità della Riviera Ligure di
Ponente; l’ evento è incluso nella “Strada del
Vino e dell’Olio”.
Premio Nazionale Albingaunum
Ogni anno questo evento permette a scrittori,
poeti, giornalisti (ed aspiranti tali) di concorrere presentando i propri scritti, editi e non,
scegliendo tra varie categorie di appartenenza; oltre a concorrere per vincere il primo premio, chi vi partecipa aspira ad avere più visibilità possibile.
Raduno diocesano delle confraternite
La prima domenica di settembre, è
un’occasione in cui le confraternite della Diocesi di Albenga-Imperia si riuniscono sfilando
in processione con le proprie insegne e gli artistici crocifissi.
Premio Fionda di Legno
Evento “bizzarro” inventato ed organizzato
dai “fieui di Caruggi” in cui viene donata una
fionda di legno a chi nella sua vita, o in un momento particolare della propria esistenza, ha
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saputo tirare “buone fiondate”.
Il 29 settembre si festeggia San Michele, patrono della città.
MERCATINI
Il mercato settimanale si tiene ogni mercoledì
in Via Dalmazia e dintorni.
Alimentare, merci varie
Via Dalmazia
Ogni Mercoledì dalle 8.00 alle 18.00.
Tel: 0182 562253
Fax: 0182 562263
[email protected]
Artigianato
Centro storico
Ogni secondo sabato del mese dalle 9.00 alle
19.30 (24.00 Luglio e Agosto).
Organizzatore: C.I.V. L’ isola - I negozi del centro antico
Tel: 0182 559254
Prodotti floricoli
Piazza Torlaro
Ogni quarto sabato del mese dalle 9.00 alle
19.30 (24.00 Luglio e Agosto).
Organizzatore: C.I.V. L’ isola - I negozi del centro antico
Antiquariato
Viale Martiri della Libertà
Ogni terza domenica del mese dalle 8.00 alle
22.00 (a Dicembre posticipato al 26).
Organizzatore: Ass.ne “tra le Torri” Sig.ra Eugenia Galizia
Tel: 339 5406562
Quadri in piazza
Centro storico
Esposizione di quadri e dipinti che si svolge
ogni terzo sabato del mese da marzo ad ottobre dalle 8.00 alle 22.00.
Torlaro in fiore
Piazza Torlaro
Mostra-mercato di piante e fiori che si tiene
ogni quarto sabato del mese.
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FESTE/MERCATINI
FESTE E MERCATINI
CURIOSITA’
Nel suo piccolo Albenga vanta alcune presenze in campo letterario, cinematografico e
televisivo.
Secondo alcuni critici letterari, la città sarebbe
nominata (anche se la descrizione corrisponderebbe più ad Andora) nel romanzo “Il fu Mattia
Pascal” di Pirandello col nome di Alenga (è il
paese dove il protagonista si ferma per comprare un giornale). Nel romanzo “Adèle e Theodore” di Madame de Genlis è invece descritta
con queste parole: «Tutto ciò che vi si vede è
piacevole, là si vedono le vere pastorelle, mentre le contadine francesi fanno molta pena e
sembrano veramente in cuffia da notte. Tutte le
giovani albenganesi hanno i capelli ornati con
corone di fiori naturali, poste sulla testa sul lato
sinistro; esse sono molto graziose, e soprattutto notevoli per l’eleganze del loro portamento.»
Oltre ad essere stata scelta per vari spot pubblicitari (ad esempio come location per lo spot
pubblicitario della Comix e della Agricola Italiana Alimentare S.p.a.), Albenga è stata anche
sede di diversi films prodotti da registi italiani
e non, quali “Io no spik inglish” (1995) con protagonista Paolo Villaggio e “Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro” (2008) di Iain Softley
e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis
e Helen Mirren.
Nel 1960 Albenga è stata protagonista del primo gioco collettivo in onda su Rai1 “Campanile
sera” condotto da Mike Bongiorno, e anche la
trasmissione televisiva olandese “Memories”, in
onda sul primo canale nazionale KRO e seguita da oltre due milioni di spettatori, nel 2005 ha
scelto il centro storico della città come luogo
per far rincontrare vecchi amori. Nel 2006, una
puntata del programma televisivo “Delitti”, incentrato sulla ricostruzione dei più importanti
delitti e serial killer italiani, è stata dedicata al
cosiddetto “Boia di Albenga”. Infine, la rete televisiva TV 2000 ha scelto nel 2011 una famiglia
(e la città stessa come set), per il reality show
“Romanzo Familiare”.
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CURIOSITÀ
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ALBENGA
La cucina tradizionale di Albenga è quella tipica del ponente ligure, basata sui prodotti
della terra e del mare. Intensamente coltivato
fin dai tempi più antichi, il fertile territorio alle
spalle della città è ancora oggi una delle pianure più fortunate della regione, tanto da meritare l’appellativo di “orto della Liguria” per la
ricchezza e l’alta qualità delle sue produzioni.
Famosi sono i cosiddetti “4 di Albenga” ovvero il carciofo, l’asparago violetto, la zucchina
trombetta e il pomodoro cuor di bue. Vino, olio
e miele sono rinomatissimi in tutta la zona. In
campo enologico si distingue il Pigato, vino
di colore giallo paglierino apprezzato già in
epoca medioevale, e il cui nome deriverebbe
dalle “pighe”, macchioline scure che punteggiano gli acini o dal latino “pix-picis”, la pece
che rivestiva le antiche anfore vinarie; il vitigno
pare sia arrivato in Liguria dalla Grecia, passando dalla Spagna e dalla Corsica. Altri vini
ingauni sono il Rossese, l’Ormeasco e il Vermentino. Ma lo stretto legame con il mare suggerisce anche piatti a base di pesce: il “cappon magro”, scenografica insalata di pesci,
frutti di mare e crostacei combinati con le verdure, la “frittata di bianchetti”, gli “sgombretti in
salsa di piselli”, lo stoccafisso, la “buridda” e lo
“zimino”. Per quanto riguarda i dolci, i “baxin di
Albenga” (o “bacini di Albenga”) sono graziosi
biscottini con semi di finocchietto.
Stoccafisso all’albenganese
Ingredienti: 1 kg di stoccafisso ammollato;
30 gr
di funghi secchi; 500 gr di patate; 1 pomodoro;
cipolla; 1 spicchio d’aglio;
1 carota; 2 foglie
d’alloro; 50 gr di olio extravergine d’oliva;
2 filetti di acciuga;
100 g di vino bianco secco; 6
carciofi; maggiorana; rosmarino; sale.
Preparazione: Mettete l’olio in un tegame unendovi un trito di aglio, cipolla, rosmarino e maggiorana. Unite le foglie di alloro spezzettate
e i filetti d’acciuga lavati e tritati, quindi fate
cuocere per qualche minuto e aggiungete lo
stoccafisso tagliato a pezzi; aggiungete i funghi precedentemente fatti rinvenire in acqua
tiepida e tritati.
Unire la polpa del pomodoro
passato al setaccio e lasciate cuocere. Dopo
mezz’ora unite le patate tagliate a pezzettini
insieme ai carciofi tagliati a spicchi. Continuare la cottura a fuoco moderato.
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CUCINA
CUCINA
CUCINA
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ALBENGA
Cappon Magro
Ingredienti: 1 gamba di sedano; 2 etti di fagiolini;
2 hg di patate; 2 hg di carote; 1 rapa rossa;
gallette genovesi (o fette di pane); 1 filetto di
pesce Cappone o Branzino; gamberi, muscoli,
vongole; 2 uova sode; olio d’oliva; aceto e sale .
Per la salsa verde: prezzemolo; acciughe
salate; capperi; aglio; olio d’oliva, aceto e sale.
Preparazione: Tagliate a pezzetti e fate bollire
separatamente la gamba di sedano, i fagiolini,
le patate, le carote e un filetto di pesce Cappone oppure di Branzino. Condite il tutto, sempre tenendoli separati, con sale, un goccio di
olio d’oliva e aceto. Prendete 4 contenitori a
forma di grande bicchiere e mettete in ciascun
contenitore sul fondo la “galletta genovese”
imbevuta di poco aceto. Posate successivamente sopra la galletta a strati una alla volta
tutte le verdure, il pesce e alcune fettine di
rapa rossa, quindi chiudete il bicchiere con
una fetta di pane anch’essa imbevuta con un
po’ di aceto. Lasciate per 24 ore il contenuto
sotto la pressione di un piccolo peso. Capovolgete il bicchiere e fatene fuoriuscire il contenuto, e ultimate il piatto spalmando sul bordo
e sopra il contenuto stesso la salsa verde che
avrete preparato poco prima di servire.
Bacini di Albenga
Ingredienti: 500 gr di farina; 200 gr di burro; 1
cucchiaio colmo di semi d’anice; un po’ di liquore all’anice o di grappa; 200 gr di zucchero.
Preparazione: Lavorate la farina col burro ammorbidito, quindi aggiungete lo zucchero,
il liquore e i semi d’anice. Fate dei rotolini
come per i gnocchi e tagliate col coltello
pezzetti grandi come una noce,, che disporrete su una teglia mburrata ed infarinata ad
una certa distanza l’uno dall’altro (visto che
tendono a crescere). Fate cuocere in forno
a 200° per 20 minuti circa. Vi consigliamo di
gustarli tiepidi intinti in un buon bicchiere di
vino Pigato fresco di cantina.
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ALBENGA
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