relazione tecnica - Comune di Roccastrada
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relazione tecnica - Comune di Roccastrada
Ricostruzione terrazzo preesistente per ripristino uniformità di prospetto in edificio del centro storico di Roccastrada posto in Via Clemente Pellegrini n. 64 COMMITTENTE : Sig.ra SEKULOVA ROSITA RELAZIONE TECNICA PREMESSA Recentemente la sig.ra Sekulova ha acquistato l’unità immobiliare sita in Roccastrada in Via Clemente Pellegrini al n. 64, quindi ubicata nel centro storico del medesimo borgo. La committente ha iniziato opere di semplice manutenzione come il recupero degli interni lasciando tutto come è nello stato di fatto e procedendo a tinteggiature, recupero dei pavimenti in cotto , ecc , nel pieno rispetto della configurazione distributiva attuale. L’unico intervento edilizio che viene richiesto è quello relativo al ripristino di un vecchio terrazzo che già era esistente e la cui testimonianza della sua preesistenza è data dalle vecchie travi in ferro che spuntano dalla muratura al di sotto della porta finestra presente sul lato sud-ovest. Altra testimonianza è il fatto che dal rilievo dei prospetti su quel lato si evidenzia che tutti i fabbricati, accostati l’un all’altro come sempre nei borghi antichi, sono dotati di due terrazze mentre il nostro solo di una al piano terzo, mancando quella al piano terra come già detto sopra. STATO ATTUALE Come già accennato in premessa il prospetto interessato dai lavori è composto di ben quattro piani e un piccolo mezzanino al livello dei magazzini e al piano terzo si trova un balcone chiuso con struttura metallica moderna ovviamente incongrua con il contesto come altrettanto incongrui con il contesto sono gli scarichi di plastica bianca che corrono giù per la facciata che accentuano, insieme ad altri elementi come antenne, parabole ecc, il senso di disordine formale dell’intero prospetto. Ovviamente di fronte a questa situazione non è possibile fare grandi cose o imporre chissà quale tipo di intervento ma si può sempre migliorare lo stato ormai “legittimato” attraverso una politica del concedere opportunitàin cambio di migliorie e attraverso una continua azione di sensibilizzazione. Nel caso specifico il ripristino della terrazza dovrà essere subordinato ad una pulizia abbastanza profonda del prospetto soprattutto per quanto riguarda quegli scarichi che più di tutto sono fuori posto, dovendo gli stessi essere o posti sottotraccia o realizzaticome dei discendenti (coperti in rame e collocati a confine tra un edificio affiancato e l’altro – vedi indicazioni dell’allegato A) in modo da dare un senso estetico alla sistemazione in accordo con le norme. DESCRIZIONE DEI LAVORI Per quanto detto in premessa e al punto precedente si descrivono di seguito i lavori che la committenza in accordo con gli uffici comunali ha programmato di eseguire. Di seguito si elencano e si descrivono le varie fasi di lavoro e gli interventi programmati: - Posa in opera dei ponteggi fino ad arrivare alla quota della copertura, il tutto eseguito secondo le attuali norme di sicurezza in materia di ponteggi e lavori in quota, - Disancoraggio degli scarichi presenti in accordo con gli utenti serviti. Posa sotto traccia degli scarichi di diametro minore di 50mm. e posa a vista lungo l’estremo destro del prospetto dello scarico verticale del diametro di 100mm. avendo cura di utilizzare uno speciale scarico costituito da tubo termoresistente in pvc rivestito in rame all’esterno (utilizzato per i centri storici) al fine di far apparire lo stesso come un normale discendente dovendo lo stesso terminare con lo sfiato di medesimo diametro fino all’altezza della gronda.Occorre specificare che i tubi di scarico di diametro maggiore (mm.100-mm125) non possono essere messi sottotraccia nella muratura portante in quanto le tracce necessarie per incassare gli stessi creano una ferita nella muratura portante che influenza negativamente la sua resistenza statica soprattutto ai fini sismici. Per tale motivi tali tubi dovranno essere messi necessariamente a vista e per tali motivi saranno in rame e posizionati come peraltro prescritto dall’allegato A delle NN.TT.A. - Ricollocazione delle antenne poste sul prospetto in posizione di minore impatto e quindi sulla copertura comune che non rimane visibile né dalla corte privata né dalla viabilità pubblica costituita da Via Clemente Pellegrini. - Realizzazione nuova terrazza nella posizione esatta di quella preesistente e della stessa dimensione in larghezza come evidenziata dalla posizione delle vecchie travi in acciaio sporgenti appena filo della muratura in pietra (vedi foto) . Per quanto riguarda la sporgenza sarà quella sia del balcone presente nel prospetto interessato sia quella dei balconi posti sui prospetti vicini e che approssimativamente è da considerarsi non superiore a m. 1,0. Riguardo all’uso dei materiali per la realizzazione del terrazzo occorre tenere conto di più aspetti: da una parte la necessità di realizzare un manufatto che deve essere visivamente compatibile con quanto esiste nel suo intorno, e dall’altro la necessità di realizzare una struttura leggera che soddisfi i requisiti di minore impatto possibile dal punto di vista statico (non è consigliabile realizzare una struttura in calcestruzzo armato da collegare ad una vecchia in muratura), quindi le scelte possibili sono da riferirsi ad una struttura in travi metalliche come quella preesistente o in travi di legno (ancora più leggera) che apportano carichi permanenti alla struttura principale dell’edificio del tutto insignificanti. La pavimentazione del terrazzo potrà essere in legno da esterni o cotto. La ringhiera o parapetto dovrà essere in ferro di colore grigio antracite o color marrone ruggine, come usualmente si usa per le parti metalliche a vista delle abitazioni situate nei centri storici. Dal punto di vista strettamente strutturale la terrazza, stanti le premesse fatte, sarà realizzata con struttura in legno massiccio (peso specifico 530 daN/mc) costituita da travi inserite nel muro in pietra per tutta la profondità della muratura e ancorate a travi trasversali in acciaio in grado di ripartire il carico stabilizzante della muratura sulle travi e di garantire un solido piano di appoggio per la faccia inferiore della trave. La struttura sarà completata con tavolato posato in posizione perpendicolari alle travi e avente sezione delle singole tavole di 25x5cm. In testa alle travi saranno ancorati dei montanti in acciaio in grado di sopportare la spinta orizzontale a cui sarà ancorata la ringhiera in ferro. Il balcone sarà finito con strato impermeabilizzante, protettivo del tavolato, formato da lastra di rame da 8/10 mm. di spessore e da guaina bituminosa ardesiata da mm 4, infine pavimento in cotto posato a colla. Occorre chiarire che particolare attenzione sarà riservata all’ancoraggio delle travi nella muratura (vedi esecutivi) e alla loro preventiva protezione contro l’umidità (peraltro non presente in questi muri) tramite un trattamento profondo identico al legname da esterni oltre agli altri accorgimenti di impermeabilizzazione come sopra citati. FATTIBILITA’ DELL’INTERVENTO E CLASSIFICAZIONE DELLO STESSO La regione toscana – Giunta regionale per tramite delle sue strutture tecniche ed in particolare dell’Ufficio Tecnico del Genio Civile Area vasta Firenze, Arezzo, Prato, Pistoia Coordinamento regionale Prevenzione Sismica, in data 28/09/2009 ha emanato gli “Orientamenti interpretativi in merito a interventi locali o di riparazione in edifici esistenti” che riguardo al caso in esame si è espressa come segue: “balconi, gronde, sbalzi La realizzazione di una struttura a sbalzo può essere considerata come non significativa per l’edificio esistente, e quindi classificata come “intervento locale”, se ricorrono le seguenti condizioni: a) la luce dello sbalzo sia inferiore a 160 cm b) la superficie dello sbalzo sia inferiore a 5,00 mq c) il rapporto tra la superficie del balcone e quella del piano sia inferiore al 5% d) il rapporto tra la lunghezza del balcone e la lunghezza della parete sia inferiore al 75% Si dovrà tenere conto di altri analoghi interventi già eseguiti con riferimento alla situazione originaria dell’edificio”. Pertanto l’intervento di cui sopra sarà trattato come intervento locale perché : - lo sbalzo è m 1,0 inferiore a 160cm.; - la superficie è mq 3,00 inferiore a mq 5,00; - il rapporto tra superficie del balcone e del piano è 3/66 = 4,54% < 5% - il rapporto tra lunghezza balcone e lunghezza parete è 3/6,68= 44,9% < 75% Non ultimo il fatto che trattasi veramente di un intervento di ripristino di una struttura preesistente tipo logicamente consolidata sul prospetto in esame. Si allega autorizzazione rilasciata dal Genio Civile di Grosseto ai sensi dell’art. 2 L.64/74 Si allega inoltre, trattandosi di un intervento ricadente in classe di pericolosità geologica di tipo P4, la relazione di fattibilità geologica a firma del Geol. Andrea Cortecci che dichiara la compatibilità dello specifico intervento con la normativa di settore e con la condizione geologica generale dell’area di intervento. Anche la presente relazione è stata approvata dal Genio Civile con il suddetto atto di autorizzazione. Tutto ciò premesso per una migliore comprensione degli interventi si rimanda alla visione degli elaborati grafici e agli schemi esecutivi. Roccastrada lì 25.10.2014 Il Tecnico Arch. Calvellini Roberto