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ANTONIO TORRIERO
L’ULTIMO
DIO
Antonio Torriero
via la quercia, 36 - 03019 Supino (FR)
[email protected]
“La democrazia non deve garantire
uguaglianza di condizioni, deve garantire
uguaglianza di opportunità”
I. Kristol
“ alle mie bimbe Angelica e Raffaella”
Copertina: Riccardo Bernardi
PREMESSA
“E’ opportuno precisare che ogni
notizia di cronaca riportata in questo libretto è completamente documentabile da parte dell’Autore.”
Supino 11\09\2002
C’è un unico Dio che è venerato
da ogni Nazione e da ogni Stato e
consciamente od inconsciamente
da ogni essere umano della terra:
il Dio potere.
Fin dalla comparsa dell’uomo
sulla terra il potere è stato l’elemento più importante che ne ha caratterizzato l’esistenza.
Al potere fisico ,con il passare del
tempo , sviluppandosi la vita sociale ,si è andato sostituendo il potere
politico quale elemento di supremazia e di gerarchia dei rapporti
interpersonali.
Il potere religioso, di pari passo ha
condizionato la vita degli uomini
servendosi, per perpetuarsi, di dogmi inappellabili ed al di fuori della
portata intellettiva.
Oggi, infine, è il potere economico
che ha preso il sopravvento su ogni
cosa diventando una forza inesorabile che alimenta la propria potenza
al solo scopo di accrescere se stesso.
1. 11 Settembre 2001, gli intoccabili
tremano .
E’ mia convinzione che se alle
elezioni presidenziali degli USA
avessero vinto i democratici,
citare questa data non avrebbe
avuto alcun senso.
Invece il destino ha voluto che
Bush junior, figlio di Bush senior,
già ex capo della Cia e controllore, con le buone o con le cattive,
di quasi tutta la politica mondiale, diventasse presidente degli
Stati Uniti d’America.
Gli USA rappresentano oggi
la massima espressione di tutti
i poteri: economico, politico e
religioso, con quest’ultimo conservatore e tradizionalista a supporto e sostegno dei primi due.
Ma è il primo, quello economico, che in gran parte del pianeta
oggi domina e si serve degli altri
due per accrescere la sua potenza disumana di accumulo di ricchezze inutilizzabili dalla maggior parte delle popolazioni.
L’attacco terroristico al cuore
dell’America ha di certo matrice
islamica ed avviene dopo l’acuirsi dei rapporti arabo israeliani per
l’atteggiamento molto più duro
assunto nei confronti dei Palestinesi da Sharon e pienamente
condiviso dal suo alleato Bush.
Se avessero vinto i democratici
probabilmente l’opera di mediazione di Clinton sarebbe potuta
continuare per buona pace dei
falchi Ebrei Americani e di certo i piloti terroristi musulmani
avrebbero rimandato il sacrificio religioso finalizzato al raggiungimento del loro Paradiso.
Sì, il Corano, l’Islam, Maometto
ed i giovani vanno al martirio
pilotando aerei o facendosi saltare in aria.
E’ la potenza della religione che
agisce sulle menti condizionandone le scelte fino a portarle al
martirio.
A tale potere religioso individuale l’America contrappone la forza globale del potere economico
che, come i vampiri, ha continuo
bisogno di succhiare petrolio e
gasdotti per cui è alla continua
ricerca di nuove vittime da sacrificare.
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2. Circa un mese prima dell’attentato, l’8 agosto 2001, multinazionali farmaceutiche americane
mettevano in crisi la loro concorrente tedesca Bayer: un farmaco
anticolesterolo, il Lipobay, prodotto dalla casa europea veniva
ritirato dal mercato statunitense
perché accusato di aver provocato la morte di 52 persone ( l’80%
negli Stati Uniti ).
Nel mondo le persone che lo avevano utilizzato vengono calcolate nel numero di 6 milioni.
Il farmaco è sospettato di provocare, soprattutto in associazio11
ne con un secondo medicinale
anticolesterolo, il Gemfibrozil,
dolori muscolari con lisi delle
cellule, ematuria e decesso per
blocco renale. L’azione degli
States determina il crollo del
titolo azionario tedesco alla borsa di Francoforte. I vertici dell’azienda abbozzano una difesa
affermando di aver avvisato in
tempo le autorità mediche fin dal
1997 circa l’esistenza di rischi
determinati dall’uso congiunto
delle “statine” del Lipobay e del
Gemfibrozil e lo Stato tedesco si
limita a multare di 50 milioni la
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Bayer per ritardi di informazione. Ma dagli USA piovono cause
di risarcimento e l’azienda perde
in immagine ed in profitto a causa della sospensione della produzione del Lipobay ed il calo
delle vendite degli altri prodotti
farmaceutici targati Bayer. La
multinazionale tedesca è colpita
al cuore dalle accuse americane
forse fomentate da un potere economico che cerca di ingrandire,
a danno dell’Europa, la propria
fetta di mercato della salute dalla
quale attingere ulteriori fonti di
ricchezza.
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3. P o i po co do p o l’ attacco
dell’11/09/2001, prende corpo
l’ipotesi che due casi di affezione
da Antrace comparsi in Florida
siano dovuti ad un altro attentato terroristico di stessa matrice
islamica.
Io, che svolgo l’attività di medico, avendo anche la specializzazione in medicina di laboratorio,
esterno subito in famiglia ed a
miei colleghi significativi dubbi
circa l’origine musulmana (Osama Bin Laden, Irak, Al Qaeda
ecc.) della diffusione delle spore
del germe.
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Questa mia convinzione nasceva
dal fatto che chi aveva ideato il
vigliacco attacco alle torri gemelle di New York causando, senza
alcuno scrupolo, in pochissimi
attimi, la morte di migliaia di
persone inermi ed innocenti, se
avesse voluto attuare un attentato
di bioterrorismo, si sarebbe servito di germi di laboratorio o di
veleni chimici molto più potenti
e patogeni come peste, vaiolo,
butulino, Ebola, cianuro, ricina,
meno aggredibili dai medicinali
esistenti, ed avrebbe agito probabilmente sulla catena alimentare
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o sulle falde acquifere, anche se
le spore del Bacillus Anthracis
per la loro resistenza e la facile
diffusibilità nell’ambiente furono scelte nel lontano 1950 dagli
USA come armamento bellico.
L’Antrace è una affezione causata dal Bacillus Anthracis, germe
gram positivo che forma delle
spore nelle quali il microrganismo può sopravvivere per molti
decenni.
Le forme patologiche per l’uomo
sono quella cutanea, la più diffusa in natura, quella gastrointestinale e quella polmonare.
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Quest’ultima è causata dall’inalazione nelle basse vie respiratorie di spore di dimensioni di 2-6
micron che essendo facilmente
diffusibili nell’ambiente ottimizzano le possibilità di infezioni e
da qui il loro utilizzo per attentati
terroristici.
L’infezione inizia con l’esposizione di un inoculo di batteri, i quali, dopo essersi sviluppati massivamente nei polmoni
entrano nella circolazione e provocano una setticemia fatale con
emorragie in vari organi.
Il periodo di incubazione varia
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da uno a sei giorni.
La sintomatologia è caratterizza
inizialmente da cefalea, febbre
e tosse ed è simile a quella di un
semplice attacco influenzale.
Ma se non si assumono subito
idonei farmaci in grado di risolvere la patologia, si ha difficoltà respiratoria, cianosi, shock e
morte.
Questa è una di quelle malattie
dalla quale, se curata in tempo
con la somministrazione di un
farmaco specifico anche a scopo profilattico, si guarisce quasi
sempre.
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La sostanza di detta medicina,
costosissima, è la ciprofloxacina
presente nel farmaco denominato Ciproxin prodotto nel mondo
solo dalla multinazionale Bayer
che ha la propria esclusività sul
brevetto.
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4. E’ il 5 ottobre quando viene diagnosticato il primo caso di Antrace; si tratta di un fotoreporter del
tabloid “the SUN” di 63 anni che
morirà dopo pochi giorni.
Mentre L’Fbi indaga, viene
segnalato il 10 ottobre un secondo caso presso le sedi del giornale: è un impiegato di 73 anni.
L’infezione è arrivata al settimanale per posta attraverso una lettera contaminata che ha diffuso
le spore nel palazzo del giornale.
L’Fbi non ha dubbi circa l’esistenza di un attacco con bacilli
non naturali ma prodotti in labo20
ratorio.
Intanto anche l’archivista dello
stabile del Sun, una donna di 35
anni, risulta positiva al test: è il
terzo caso.
Scoppia la psicosi in tutta
l’America, la quale comincia ad
essere messa in ginocchio da una
polvere bianca che viene segnalata dappertutto.
Dalla Casa Bianca parte l’ordine,
a scopo precauzionale, a tutte le
ambasciate statunitensi del mondo di fare scorte di Ciproxin.
Dalla Florida giunge una lettera alla tv Nbc e tocca alla Città
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di New York segnalare un nuovo caso di Antrace che colpisce
una impiegata. Il vice presidente
Usa Cheney accusa Osama Bin
Laden. Il 14 ottobre vengono
annunciati altri cinque casi nella sede del Sun in Florida ed
un caso nel Nevada dove è stata
spedita una lettera alla sede della Microsoft. Siamo a nove casi
lungo l’asse Florida-New YorkNevada ed il ministro della giustizia J. Ashcroft rilancia la pista
di Osama, mentre la Cia fa circolare il nome di Saddam Ussein.
Il ministro della salute Tommy
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Hopson, per cercare di arginare il panico della popolazione,
annuncia che chiederà al Congresso la somma di un miliardo
di dollari (2100 miliardi di vecchie lire, 1,085 miliardi di Euro)
per acquistare antibiotici contro
l’Antrace.
Il 16 ottobre le spore arrivano
al senato con una lettera spedita al democratico Daschle e la
Casa Bianca continua a rilanciare l’ipotesi Bin Laden.
Viene contagiato il primo bambino da una forma lieve cutanea,
ha sette mesi ed è figlio di un
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impiegato della tv Abc.
Il panico comincia a diffondersi
in tutto l’occidente, anche in Italia dove viene elaborato un piano
di difesa nelle Aziende Sanitarie
Locali.
I militari americani affermano
che l’Antrace spedito non è pericolosissimo e che si cura facilmente con il Ciproxin anche se la
sua polverizzazione è il segno di
una mano esperta.
Spore vengono spedite anche
al Congresso ed all’ufficio del
governatore di New York: 33
contaminati e la Camera chiude
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per disinfezione dei locali. Profilassi per i deputati con il Ciproxin. Anche il Senato chiude i battenti.
La Casa Bianca insiste sull’ipotesi sull’attentato da parte di un
paese straniero (il riferimento è
all’Irak) perché le lettere sono
scritte da una stessa mano ed
inneggiano ad Allah. Ma il 27
ottobre Cia ed Fbi annunciano
che i messaggi Islamici contenuti
nelle lettere non sono altro che
un depistaggio e che la matrice
dell’attentato è tutta americana.
Destra razziale terrorista eversi25
va? Neonazisti antisemiti? Fondamentalisti cristiani? Populisti
reazionari? Fesserie!!!!!!
Per me killers altamente professionali al soldo di chi sa chi!
Alla fine i veri omicidi accertati
saranno solo tre e nel mondo si
uccidono normalmente molte più
persone per molto, molto meno.
Il novanta per cento dei contagiati, se non si cura prima della
comparsa dei sintomi, muore.
Bustina salvavita: 30 compresse
di Ciproxin da prendere due volte al giorno per 15 giorni; costo
a persona 64,40 euro (£ 125.000
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circa) per milioni e milioni di
persone e la Bayer offrirà a Bush
a costi dimezzati il fabbisogno
per i primi 4 milioni di Americani (100 milioni di compresse).
Il 19 ottobre vengono denunciati
altri contagi: una segretaria del
net work Cbs, una impiegata
postale di Trenton ed un postino
di New York.
Il 23 muoiono, per essere stati
curati in ritardo, due postini di
Washington che avevano manipolato le lettere spedite al senato.
L’1 Novembre c’è la quarta vitti27
ma dell’Antrace, è una infermiera
vietnamita di 61 anni che lavora
in ospedale e dopo tre settimane di silenzio viene annunciata
l’ultima vittima: una donna di 94
anni che viveva in un villaggio
isolato vicino a Derby.
Questi due ultimi decessi resteranno inspiegabili riguardo al
meccanismo di contaminazione
del germe.
Bilancio finale dell’attacco sarà
quello di cinque decessi, di cui
due improbabili, come diretta
conseguenza dell’attentato e di
diciannove malati di cui dieci
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nella forma polmonare.
Se considerate che la mini epidemia del virus del Nilo diffusa dalle zanzare in USA ha provocato ultimamente 17 morti e
371 infettati, forse è un po’ poco
come risultanza di un attacco di
bioterrorismo.
A meno che…………………
Di certo oggi 9 Agosto 2002,
dopo un anno, nei media delle
accuse americane alla Bayer per
i decessi del Lipobay non si sente più parlare e d'altronde non
si sente più parlare neanche di
Antrace, di bioterrorismo e delle
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case farmaceutiche statunitensi
Bristol Myers Squibb, Jhonson e
Jhonson e GlaxoSmithKline che
avevano offerto inutilmente, probabilmente per pubblicità, i propri antibiotici in modo gratuito
all’amministrazione americana
la quale invece era stata costretta
a scegliere nell’emergenza quello specifico e piu efficace prodotto dalla europea Bayer.
…..dopo la guerra c’è sempre la
pace.
Ancora oggi, però, non si ha alcuna notizia in merito alla identificazione degli ”untori” nonostante
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siano stati sottoposti al test della
macchina della verità i dipendenti di due installazioni federali
USA dove vengono conservate le
colonie di antrace.
Si tratta di Fort Detrick, nel Maryland, che si trova ad una sessantina di chilometri a nord ovest di
Washington e di Dugway Proving Ground, nello Utah, a meno
di 150 chilometri a sud ovest di
Salt Lake City in cui si trovano
ceppi di Antrace del tipo Ames,
lo stesso responsabile della morte dei tre americani e della contaminazione degli uffici
31
dei senatori Daschle e Lehay.
Fort Detrick negli anni cinquanta
e sessanta è stato il luogo della
sperimentazione delle armi biologiche proibite nel 1972 ed ha
continuato a trattare l’antrace
al solo fine difensivo studiando
possibili vaccini da utilizzare in
ipotetici attacchi nemici, ed è al
suo interno che l’Fbi ha concentrato, senza successo, le indagini
su una decina di possibili sospetti.
Tra questi il “capro espiatorio“
poteva essere un biologo dell’Illinois: un certo Steven Haftill
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rovinato da accuse che lo hanno individuato come il probabile
“mostro”.
Peccato che l’Fbi, dopo mesi di
indagini e di perquisizioni avvenute anche in diretta televisiva
non sia mai stata in grado di produrre una minima prova idonea
per incriminarlo.
Nonostante ciò e senza neanche
essere formalmente sospettato
di qualcosa, dopo essere finito
durante tutta l’estate sui network
nazionali, è passato nel dimenticatoio collettivo dell’opinione pubblica statunitense senza
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neanche essere stato imputato di
qualcosa.
Di sicuro la verità non si saprà
mai ed in un mondo nel quale il
Dio profitto muove ogni cosa, gli
Americani continueranno a dividersi tra quelli che avranno interesse ad indicare in Bin Laden
l’origine di tutti i mali e quelli che
vedranno la presenza di fantasmi
all’interno degli States pronti a
minacciare la più potente “democrazia“ del mondo.
Ma a me viene da pensare che…
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5. Mentre nel racconto precedente le multinazionali compaiono
ufficialmente come rimedi alle
conseguenze dei danni provocati da un’affezione provocata in
modo artificiale da chissà chi,
nella storia successiva si parlerà
di un’epidemia creata e diffusa
ad arte per loro esclusivo interesse economico a danno di milioni
di persone.
Spero che quanto qui di seguito riportato e ripreso da fonti
giornalistiche attendibilissime
illumini il lettore e giustifichi la
35
mia convinta appartenenza “solo
ideologica” al movimento antiglobal.
Il germe messo in campo dalle
multinazionali che sta mietendo
vittime in tutti i paesi terrestri
dell’area compresa tra il tropico del Cancro ed il tropico del
Capricorno è : il Vietnam.
Le quattro più grandi multinazionali alimentari: Procter e Gamble, Philip Morris, Kraft e Nestlè
servendosi della incontrastabile
forza del loro potere economico
stanno mettendo a repentaglio la
sorte di 50 milioni di lavoratori
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nel mondo, dal Sud America al
sud est asiatico.
Solo nel centro America negli
ultimi mesi 600 mila braccianti
affamati, dal Salvador al Nicaragua, hanno perso il loro lavoro
nelle piantagioni.
E’ da cinque anni che il prezzo
all’acquisto del caffè da parte
delle multinazionali scende, passando da 550 dollari nel 1997
al quintale ai 100 dollari attuali di quello pregiato prodotto in
Colombia dove solo per produrlo
costa il doppio.
Il bello è che al supermercato il
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costo delle miscele più vendute
aumenta continuamente e varia
al chilo da 4 euro a 20 euro mentre il costo all’origine è sceso
dell’ottanta per cento.
Miracoli della globalizzazione!
Dieci anni orsono qualcuno spinge il Vietnam a produrre caffè
ed Hanoi che, quasi neanche ne
conosceva l’esistenza, diventa il
secondo esportatore al mondo,
producendo 11 milioni di sacchi
da sessanta chili all’anno, il dieci per cento di tutto il consumo
mondiale.
Il costo di produzione è irrisorio
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così come il costo di mano
d’opera che in tale regime comunista è di gran lunga inferiore al
già povero centro America.
Il risultato è che in un clima
spietato di concorrenza tra paesi
poveri le multinazionali traggono
profitti a dismisura comprando
grandi quantità di caffè quando il
prezzo è basso, immagazzinandole senza il timore che si deteriori per rimetterle sul mercato
quando il prezzo sale, per farlo
riscendere nuovamente.
Esse regolano a loro piacimento i
prezzi agendo sulle leggi econo39
miche della domanda e dell’offerta e poco importa se in centro
America vi è un milione e mezzo
di persone che sono alla fame e
che perfino lo stesso Vietnam,
per cercare di contrarre la produzione ed aumentare il prezzo,
comincia a bruciare le sue piantagioni.
L’unica cosa che conta è il Dio
profitto che in queste condizioni, escluso il 7% di costo di produzione, diventa esorbitane .
Permettetemi la seguente riflessione: se i risultati della vittoria
del capitalismo sul comunismo
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sono questi forse qualcosa, nell’interesse dell’umanità, dovrà
essere rivista.
Mettere alla fame milioni di persone solo per accumulare ricchezza che servirà esclusivamente ad
accrescere ancora altra ricchezza
non è altro che soggiacere al culto di un Dio che non ha a cuore
le sorti dell’umanità ma che si
serve di una piccolissima parte
di essa per diffondere verso la
sua onnipotenza la venerazione
di tutti.
Questo purtroppo è il nostro:
“Ultimo Dio”.
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6. A proposito di Dio e del conseguente potere religioso che da
sempre ha condizionato gli eventi dell’umanità, da quelli storici
epocali a quelli quotidiani, mi
viene da pensare agli dei egiziani,
greci, romani per arrivare al Dio
ebreo, cristiano, islamico, buddista, indù, ecc. per cercare di comprendere i motivi per i quali, per
esempio, ci sono persone che
sacrificano la loro vita e quella
degli altri sicuri di ottenere con
ciò un premio extraterreno.
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Premetto di non essere ateo e
sicuramente l’educazione cristiana impartitami è stata la più giusta e la migliore possibile.
D’altronde i principi enunciati
da Cristo e da San Paolo di Tarso hanno valore universale per
essersi diffusi in poco tempo in
tutto il mondo, ma il modo con
cui questi vengono oggi rappresentati denota una preoccupante
staticità che allontana la gente
dalla chiesa e dai suoi luoghi di
culto.
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Al di là dei valori assoluti esplicitati da ogni religione con i dogmi e gli atti di fede necessari a
giustificare l’esistenza di Dio, la
religione, nell’arco della storia
umana, ha esercitato spesso un
potere materiale utilizzato più
volte come un vero e proprio
strumento di regno.
Tale potere è stato utile a far
rimanere tranquilli certi individui o certi ceti sociali con promesse di una vita ultraterrena in
cui rifulga l’uguaglianza di tutti
o intimorirli con le minaccia di
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una giustizia divina in grado di
punire colui il quale infrange le
leggi.
Come non pensare a Mosè che
scende dal Sinai con le tavole dei
dieci comandamenti indispensabili a riportare ordine e fiducia
in un popolo in fuga nel deserto
indottrinato a giustificare le continue sofferenze dalla perenne
ricerca di una sua “divina” terra
promessa.
Oppure alla religione indù che
contribuiva a mantenere nel
passato la divisione in caste del
popolo dell’India; infatti profes45
sando la reincarnazione convinceva i meno fortunati appartenenti alle caste più basse a non
ribellarsi, perché se nella vita terrena si fossero comportati secondo le leggi, dopo morti sarebbero
rinati appartenendo ad una casta
superiore.
Potenza della religione che altre
volte ha avuto anche valenza
sociale come ad esempio per
quanto concerne i precetti del
credo musulmano di vietare l’assunzione di alcol o cibi di maiale,
cose che sono di nocumento alla
salute nei climi arabo africani.
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Certo nel mondo ci sono sempre stati individui con più diritti
rispetto ad altri ed oggi nell’era
della globalizzazione popoli con
più diritti rispetto ad altri, ma
forse sbaglia chi crede di poter
tenere tutto a bada (l’ONU stima un miliardo e 500 milioni le
persone che nel 2050 a sud del
Mediterraneo saranno spinte a
chiedere il conto alla opulenta
Europa) perché c’è la possibilità
nel presunto aldilà di trovare una
eguaglianza ed una vita beata per
chi si sarà comportato bene non
nuocendo ai potenti.
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Di certo non sarà così perchè
mentre il potere economico
decolla quello religioso perde
continuamente quota!
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7. Il terzo potere che completa la
nostra “trinità” è quello politico.
Il mio primo incontro, teorico,
con la politica ricordo ora di
averlo avuto quando ero molto
giovane senza rendermene neanche conto, perché distratto da tutte altre cose.
Mi riferisco agli studi filosofici
scolastici concernenti un grande teorico della politica vissuto
2400 anni orsono: Platone.
Egli era un aristocratico, apparteneva quindi ad uno dei ceti sociali
preminenti della democrazia ate49
niese e nelle vesti di discepolo di
Socrate aveva imparato a vedere
molto chiaramente gli errori e la
debolezza della democrazia in
cui viveva, giudicandola corrotta
e guidata dall’ambizione e dall’avidità.
Nella politeia, la Repubblica, egli
espone la sua dottrina sullo stato
ideale e sul potere politico che
oggi appare di una straordinaria
attualità.
Avvalendosi di un utopia, egli
delinea l’immagine di come si
dovrebbe contrastare l’insieme
di abusi, di malgoverno, di nepo50
tismo al fine del superamento dei
conflitti e dei contrasti sociali tra
il demos (il popolo) e gli aristocratici, tra i democratici e gli oligarchici, tra i poveri ed i ricchi.
Nel primo libro fa parlare un sofista, Trasimaco, il quale sostiene
la tesi secondo la quale la giustizia non è altro se non l'utile di
chi detiene il potere. Infatti chi
detiene il potere politico ha la
forza per imporre le leggi e sono
le leggi a sancire ciò che giusto e
ciò che non è giusto.
Di conseguenza siccome chi ha
il potere promana leggi nell’in51
teresse della conservazione del
proprio potere è evidente che la
giustizia è una funzione del potere politico e non viceversa.
Come non pensare a Berlusconi, Previti, Dell’Utri e compagni
ed alle loro leggi emanate sulle
rogatorie, sul falso in bilancio,
sul rientro dei capitali dall’estero, sulle tasse di successione, sul
legittimo sospetto ecc.
E come non essere d’accordo con
Platone che cerca in tutti i modi
di disconoscere la teoria del sofista sostituendo la sua concezione
del potere di oppressione con un
52
potere politico di servizio della cittadinanza, un potere che
va esercitato nell’interesse del
popolo e non ai fini dello sfruttamento di esso.
E come è attuale quando afferma che il potere politico non può
essere derivato dalla ricchezza
perché se questo si congiunge
ad essa la politica sarà a servizio
della ricchezza.
Ed oggi, dopo 2400 anni, è accaduto che il potere economico,
quando, dopo la caduta del muro
di Berlino, ha capito che poteva
fare a meno del potere politico
53
per accrescere la propria potenza, servendosi in tutto il mondo
(Giappone, Belgio, Germania,
Messico, Italia….) del caso “tangentopoli”, ha eliminato in un
colpo solo ogni ingerenza, appropriandosi esso stesso, per i propri
fini, del potere politico.
Qualcuno ha detto che la democrazia in un paese è fatta di pesi
e contrappesi e che quando tutto
pende da una parte la democrazia è a rischio: in Italia il potere
politico è in mano ad uno degli
uomini più ricchi del mondo e
chi dovrebbe controllarlo rico54
prendo la carica più alta della
Repubblica non è stato altro che
la massima espressione economica di essa.
E per quanto ipocritamente egli
cerchi di mostrarsi popolano
e popolare pensiamo a Saragat
e Pertini che di certo non sono
mai stati governatori della Banca
d’Italia.
Non c’è vera democrazia quando il potere economico si appropria del potere politico che è una
esclusiva prerogativa del popolo
e che può sgorgare solo dalle sue
viscere.
55
Infatti l’Ultimo Dio dell’umanità, il potere economico, non sarà
mai democratico perchè le scelte
che opera non sono mai sintesi di
discussioni e confronti tra tutte
le parti con decisioni scaturite a
maggioranza nell’interesse della
collettività, ma esse sono prese
solo e sempre da una sola parte
e solo e sempre negli interessi di
se stessa.
56
Finito di stampare marzo 2004
Tipografia Nuova Idealgraf
via Casilina 249/bis - 03013 Ferentino (FR)
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