9 novembre 2013

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9 novembre 2013
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 411 - ANNO XV - EURO 1,50
Verso il
centenario
I giovani
d’Italia sui siti
della Grande
Guerra con
la nuova Card
“I luoghi della
memoria”
Pagina 12
L’incontro con Mons. Gloder
“A Gallio le mie radici
da cui attingo linfa vitale”
SABATO 9 NOVEMBRE 2013
CANOVE
FOZA
Discarica
abusiva in
località Waister:
a breve si farà
la bonifica
Un borgo
meraviglioso
che piace ai
giapponesi
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TURISMO INVERNALE
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Pagina 3
LUSIANA
Contributi
straordinari
per le scuole
dell’infanzia
L’ottimismo di Andrea Gios:
“Due milioni per le Melette?
Li troviamo, non ci sono scuse!”
Hockey su
Ghiaccio
All’Odegar
va in scena
la missione
Continental
Cup
Grafica Altopiano
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I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Pagina 21
STORIA
Il movimento
della Resistenza
nel centro
di Asiago:
le famiglie
Scaggiari, Cogo
e Rigoni Boemo
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ASIAGO
Società
Aeroporto: i
Comuni
vendono le
loro quote
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l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
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La voce degli 8 Comuni
TURISMO
Progetto di sviluppo delle Melette: Gios è fiducioso
“I due milioni? Li troviamo, non possiamo perdere tutto!”
Riuscirà l’Altopiano a garantirsi l’effettiva erogazione
degli 8 milioni di euro dei fondi ODI da utilizzare per dare
una svolta alle stazioni
sciistiche
interessate,
Melette in primis? Se lo chiedono in tanti, e in tanti esprimono forti perplessità, domandandosi chi sborserà i 2
milioni aggiuntivi che servono per completare l’operazione. Così come ci si chiede se si arriverà a un accordo con la società proprietaria della stazione per la quale sono previsti i maggiori
contributi, che nelle ultime
stagioni ha dimostrato una
certa sofferenza nella gestione degli impianti di risalita e
la cui parziale chiusura in
determinate giornate non ha
mancato di suscitare polemi-
che.
“Abbiamo già fatto una serie di incontri con la proprietà delle Melette – dice il sindaco di Asiago Andrea Gios
– e stiamo definendo tempi
e modi per assicurarci di non
perdere questa opportunità
essenziale per l’Altopiano.
Le strade da percorrere per
reperire i soldi che servono
ci sono, e siamo convinti che
troveremo la più idonea.
Dobbiamo mettere bene in
chiaro una cosa: gli impianti
e le opere previste dal progetto che riguardano
Melette, Kaberlaba e Verena,
verranno realizzati direttamente dal Comune di Asiago,
unico beneficiario degli 8
milioni di euro. Per assicurarseli, Asiago deve reperire
dai privati altri 2 milioni, quin-
di indire la gara pubblica per i lavori e realizzarli. Dopo di che il Comune darà in affitto
impianti e opere alle
società che gestiscono
le stazioni sciistiche, a
fronte di un canone di
affitto annuale che verrà calcolato in modo
che nel periodo di previsto (20 o 30 anni),
rientrino i 2.000.000 di
euro”. “Lo sforzo più
grosso è stato fatto –
continua Gios – sono
tre anni che ci muoviamo e corriamo per riuscire a portare a casa i
soldi ed ora che ci siamo riusciti non possiamo pensare di
perderli. E’ essenziale che
l’Altopiano riesca in questo,
anche per avere modo di pro-
COMUNE DI ASIAGO
UFFICIO PATRIMONIO
AVVISO D’ASTA
PER LA VENDITA DI N. 4 GARAGE INTERRATI
DI PROPRIETÀ COMUNALE
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Dottor Franco Chemello rende noto che
A seguito di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 30/04/2013 esecutiva, nel
giorno di giovedì 14 novembre 2013 alle ore 10.00, nella Sala Consiliare del Municipio
di Asiago (VI), si procederà all’Asta Pubblica per la vendita di n. 4 garage interrati di
proprietà comunale.
UBICAZIONE IMMOBILI: I garage posti in vendita sono ubicati in Via Matteotti di Asiago
(VI) (parcheggio interrato dello Sporting).
PREZZO A BASE D’ASTA: • 20.000,00 cadauno.
METODO DELL’ASTA: l’asta sarà tenuta col metodo delle offerte segrete, da confrontarsi
poi con il prezzo posto a base d’asta, con il criterio e le modalità di cui all’art. 73 comma
n. 1, lettera C del R.D. n. 827/1924.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA: Il plico contenente l’offerta dovrà
pervenire con consegna a mano o tramite servizio postale Raccomandato con avviso
di ricevimento, all’Ufficio Protocollo del Comune di Asiago - Piazza Secondo
Risorgimento n. 6 – 36012 Asiago (VI) entro le ore 12.00 del giorno precedente a
quello fissato per l’asta.
AGGIUDICAZIONE: i garage saranno aggiudicati al miglior offerente con prezzo in aumento
rispetto al prezzo indicato a base d’asta. Alle medesime condizioni, si procederà
all’aggiudicazione anche in presenza di una unica offerta valida. In presenza di offerte eguali,
l’alienazione verrà effettuata ai sensi dell’art. 77 comma n. 2 del R.D. n. 827/1924.
MODALITÀ DI PAGAMENTO: il pagamento del prezzo offerto in sede di gara sarà
effettuato in una unica soluzione alla firma del contratto di compravendita.
Il Responsabile del procedimento è il dr. Chemello Franco, Responsabile dell’Ufficio
Patrimonio Ecologia del Comune di Asiago (VI), contattabile presso l’ufficio stesso durante
gli orari di apertura al pubblico (tel. 0424/460124).
La documentazione del Bando è visionabile sul sito: www.comune.asiago.vi.it
Asiago, 26 settembre 2013
seguire poi con altri progetti,
più vasti. Stiamo lavorando
gomito a gomito con i Comuni di Gallio e Roana e con il
prossimo bando proporremo
un progetto incentrato sul
Verena, con lo stesso meccanismo. La chiave vincente di
questo nostro lavoro è il
coinvolgimento di tutta la conca centrale dell’Altopiano: con
lo scopo di rimodernare
l’Altopiano e le sue stazioni
sciistiche stiamo anche trovando una nuova importante unione tra di noi. Ed ora si tratta di
coinvolgere le categorie e gli
operatori economici, soprattutto coloro che maggiormente hanno beneficiato e potranno beneficare del turismo, ovvero immobiliaristi e albergatori. I tempi sono cambiati, e a
lungo termine sarà necessario
arrivare a una gestione coordinata e partecipata per le sta-
zioni sciistiche che
non possono più mantenersi da sé e il cui
ritorno va a beneficio
soprattutto delle attività che operano a
valle. Dunque a fianco del necessario cospicuo finanziamento
pubblico serve il
coinvolgimento dei privati. Non appena
avremo un quadro
preciso della situazione indiremo un incontro di spiegazione con
le categorie economiche e la popolazione”.
“In un recente incontro con ODI – continua il sindaco - abbiamo capito che
sono molti i comuni che non
riusciranno a garantirsi l’effettiva erogazione dei fondi, che
verranno dunque ridistribuiti.
Per questo è fondamentale
che noi riusciamo ad essere
concreti e veloci per riuscire
a portare a casa i soldi che gli
altri non riusciranno a spendere. Il nostro è un progetto importante e vincente, che ci
darà la possibilità di competere con le stazioni vicine e riconquistare quella
fascia di clientela persa
dopo la creazione di nuovi
impianti come a Folgaria e
ad Alleghe. Ricordiamoci
che nel bando precedente ci
hanno bocciato il progetto
perché le stazioni trentine
hanno fatto ostruzionismo,
poco corretto, capendo che
con questi investimenti potremo tornare a ricoprire un
ruolo importante nel panorama del turismo invernale”.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
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TURISMO
“I luoghi della memoria”: una card per portare
i giovani d’Italia sui siti della Grande Guerra
Proseguono le iniziative promozionali in vista della ricorrenza del
centenario della Prima guerra mondiale. Il Progetto Grande Guerra,
contenitore di iniziative per il quale il Consorzio Turistico Asiago
7 Comuni è stato nominato dalla Regione Veneto capofila di un’associazione temporanea formata con i consorzi turistici Belle Dolomiti, Marca Treviso, Vicenza è, ha visto nello scorso mese di
settembre la presenza di numerosi giornalisti arrivati in Altopiano
per un educational tour dedicato agli itinerari lungo luoghi in cui
sono conservate vive e tangibili le memorie del 1° conflitto mondiale, da rivalutare per la valorizzazione della montagna veneta
con le sue straordinarie eccellenze naturalistiche, enogastronomiche
e culturali. L’educational ha portato all’attenzione della stampa
alcuni progetti già in essere che consentono ad appassionati, turisti ed escursionisti di accostarsi a luoghi di straordinaria bellezza,
rileggendo una fondamentale pagina di storia. Sono stati presentati ai giornalisti l’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi
Vicentine, il Centro Informativo Multimediale sulla Grande Guerra allestito al Millepini e l’innovativo progetto I Percorsi della Grande Guerra in 3D, supporto informatico per i turisti che è stato
consegnato nei giorni scorsi agli albergatori. Si tratta del primo
strumento ufficiale, interattivo e affidabile (tutti i dati geografici
provengono dagli archivi della Regione Veneto) che permette gratuitamente e comodamente da pc la visione del territorio in forma tridimensionale e di consultare i numerosissimi percorsi che conducono
si siti bellici, con itinerari di varia difficoltà, da fare a piedi o in mountain
bike. Il tour, a completamento della parte “in aula”, ha anche proposto
una giornata in outdoor che ha portato gli ospiti a visitare l’Ecomuseo
di Monte Zebio e il Sentiero del Silenzio a Campomuletto. Il Consorzio
Turistico ha inoltre messo a punto per i giornalisti un programma di
ospitalità mettendo in risalto alcune delle punte di diamante che arricchiscono l’offerta turistica altopianese, dal golf all’astronomia, dalle
malghe ai percorsi per il trekking, oltre alle eccellenze dell’agroalimentare
come formaggio, miele, confetture e altro. Tra le altre azioni previste
dal Progetto Grande Guerra particolare impegno viene messo nella
promozione di un filone turistico culturale a favore di un target di
giovani con pacchetti dedicati alle scuole, per invogliarli ad avvicinarsi al nostro immenso patrimonio storico, e nel contempo
scoprire tutto ciò che offre il territorio, anche dal punto di vista
delle attività ludiche e sportive.
“E’ in questo contesto – spiega il presidente del Consorzio Turistico Roberto Rigoni - che è stata messa a punto la card “I
E’ in vendita la società
Aeroporto di Asiago Spa
Comuni costretti a vendere le
loro partecipazioni nella società di gestione dell’aeroporto di
Asiago “Romeo Sartori” per rispettare il pronunciamento della
Corte dei Conti che impone loro
di uscire da società partecipate
che registrano bilanci in rosso
per tre anni consecutivi. In
questi giorni è stato pubblicato
il bando per la vendita delle
quote della società possedute
da Asiago, Roana, Gallio e Comunità Montana “Spettabile
Reggenza dei Sette Comuni”,
ovvero 110.520 azioni su 120
mila, con un prezzo a base d’
asta di 44.864 euro; valutazione data dai periti della società
stessa al momento del
pronunciamento della Corte dei
Conti. E per facilitare l’entrata
nella società di investitori privati si è deciso che sarà il Co-
mune di Asiago a farsi carico
dell’intero iter burocratico della procedura di gara, dal momento dell’indizione a quello
dell’aggiudicazione definitiva. La
gara stessa si svolgerà per mezzo di offerta segreta in aumento
rispetto al prezzo posto a base
d’asta e, essendo che le azioni
sono poste in vendita in un lotto
funzionale unico, l’offerta dovrà
riferirsi al blocco intero. Cioè le
CINEMA LUX
ASIAGO
azioni non sono frazionabili proprio per evitare la loro dispersione
e
una
seguente
“ingovernabilità” della società
stessa. Ciò non esclude però l’associazione di più soggetti nel fare
un’offerta d’acquisto. Il termine
ultimo della presentazione delle
buste è il 13 dicembre; le buste
invece saranno aperte alle 10 del
19 dicembre nella sala consigliare di Asiago.
G.R.
Sabato 16 novembre ore 15.00 17.00 19.00 21.00
Domenica 17 novembre ore 15.00 17.00 19.00 21.00
Lunedì 18 novembre ore 20.45
Luoghi della Memoria” che verrà distribuita nelle scuole a livello nazionale, unitamente a una comunicazione che ne spiegherà
finalità e modalità di utilizzo. Intendiamo così creare un incentivo per fare arrivare i giovani sui luoghi della grande guerra”.
Uno strumento inedito e accattivante, pensato appositamente per
incentivare la fruizione dei siti di alto valore culturale e storico da
parte del grande pubblico e in particolare quello più giovane. Il
titolare della Card ogni qualvolta si recherà, durante l’anno, in uno
dei dieci luoghi selezionati dalla stessa, vedrà apposto sul proprio
documento un timbro personalizzato, che contribuirà a partecipare all’assegnazione di una serie di premi previsti sia per le classi
che per i singoli. “Verrà inoltre presentato nei prossimi giorni –
continua Roberto Rigoni – un altro progetto che destina delle risorse per fare in modo che giovani di altre regioni possano venire
in visita ai luoghi della grande guerra. In particolare è stato
previsto il “Progetto Sardegna” visto il legame che ci unisce con
questa regione, per le note vicende della Brigata Sassari che
quassù ha combattuto aspre battaglie durante il primo conflitto
mondiale”. Il Progetto Grande Guerra intende inoltre promuovere un’azione di preparazione e aggiornamento professionale delle guide turistiche che potranno così accompagnare le comitive dei turisti a
visitare i luoghi teatro del conflitto, anche alla luce dei numerosi recuperi
operati in questi ultimi anni. Infine, va citato anche l’importante contributo di alcune produzioni cinematografiche sul tema della grande
guerra che sono in fase di realizzazione sull’Altopiano, in primis quella
del maestro Ermanno Olmi, con sede operativa stabile al Millepini, che
risulta essere la prima iniziativa supportata dal Comitato Nazionale
delle celebrazioni della Grande Guerra.
Silvana Bortoli
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La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Ai giardini di Piazza Carli riaprono
Mengacci ancora ad Asiago per
le casette del mercatino natalizio nuove puntate di “Ricette all’Italiana”
Sostenere il commercio locale, valorizzare e animare il centro storico
in particolare nei week-end di bassa
stagione e incentivare il flusso turistico: è lo scopo dei Giardini di Natale, il mercatino natalizio asiaghese
che riapre i battenti a partire da sabato 9 novembre. Un’iniziativa in
crescita, non solo per il numero degli aderenti, ma soprattutto per la
qualità della proposta, che si distingue da altre
similari proprio per la tipologia merceologica.
“Il nostro mercatino – ci dice l’assessore al
Turismo di Asiago Roberto Rigoni – è incentrato su prodotti tipici e produzioni artigianali qualificate, che formano un insieme
ideale per contribuire alla valorizzazione di
tutto il contesto del centro storico. L’obiettivo
dell’Amministrazione Comunale è quello di sostenere, attraverso il mercatino, l’economia
della città, tanto che tutti i commercianti che
ne hanno fatto richiesta hanno avuto la possibilità di noleggiare una casetta, purché l’offerta merceologica fosse compatibile con l’insieme dell’iniziativa. Con i “Giardini di Natale”, che negli anni sono riusciti a inserirsi nel
circuito turistico dei mercatini richiamando
numerosi gruppi organizzati che arrivano in
pullman, si intende anche contrastare la concorrenza spietata e scorretta che proviene dai
grandi centri commerciali della pianura aperti
anche la domenica”. “Desidero ringraziare
sentitamente – continua l’assessore – tutti
coloro che aderiscono all’Associazione
“I Giardini di Natale” e che, partecipando all’iniziativa, sanno mettersi in gioco, investendo risorse proprie per l’arricchimento dell’offerta turistica della
Città, pur con le difficoltà che ciò comporta. Ritengo rilevante il contributo che
ci offrono attraverso eventi di
intrattenimento collaterali con i quali si
riesce a vivacizzare il periodo
prenatalizio e natalizio riducendo i costi che l’Amministrazione deve sostenere per l’animazione turistica. Un’iniziativa che, dunque, completa ed esalta,
valorizzando la zona dei giardini, quella che è l’offerta della nostra città, che
si conferma sempre più come un grande
centro commerciale all’aperto”. Come di
consueto, i Giardini di Natale saranno aperti
nei fine settimana e tutti i giorni durante il
periodo delle feste natalizie.
S.B.
Altre sei puntate di “Ricette all’Italiana”, il programma Mediaset condotto da Davide
Mengacci e Michela Coppa, sono state registrate
nei giorni scorsi adAsiago
e sull’Altopiano. Su iniziativa del Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, la
troupe televisiva del programma di cucina e promozione territoriale che
viaggia attraverso l’Italia
per raccontarne bellezze,
tradizioni e patrimoni
enogastronomici, è arrivata per la terza volta sul
nostro territorio. Mengacci e la
Coppa tramite il programma in
onda su Rete 4 il mattino dalle
10.30 alle 11.30 illustreranno agli
spettatori alcune nostre specialità culinarie, ma si
soffermeranno anche su realtà
produttive e turistiche. Le riprese sono state effettuate in luoghi
caratteristici del nostro territorio,
che riguardano in particolare
l’aspetto rurale e i percorsi della
Grande Guerra (in vista della ricorrenza del centenario), oltre
che la figura di Mario Rigoni
Stern. Mentre una troupe ha
girato i servizi esterni curati da
Michela Coppa, l’altra ha realizzato le riprese con Davide
Mengacci, che grazie all’aiuto di
una “cuoca” nostrana, Nicoletta Rigoni, ha preparato 3 ricette
tipiche del nostro territorio.” La
realizzazione di queste nuove
puntate di “Ricette all’Italiana” – commenta Roberto
Rigoni, assessore al Turismo di
Asiago – fa parte del pro-
gramma
di
implementazione della visibilità dell’Altopiano che intendiamo portare avanti attraverso i media nazionali
e che prevede l’investimento di circa 100.000 euro del
progetto Rural Emotion elaborato dal Gal e
cofinanziato dal Comune
di Asiago, per la comunicazione televisiva su
Mediaset, Rai e Sky. Ringrazio dunque tutti coloro
che, anche questa volta,
hanno reso possibile la realizzazione delle trasmissioni, che contribuiranno
ad avere un riscontro non solo
per
quanto
riguarda
l’enogastronomia, ma anche
per gli altri punti di eccellenza e di richiamo turistico del
nostro territorio”. Le prime tre
puntate di “Ricette all’Italiana”
registrate sull’Altopiano andranno in onda su Rete 4 nei giorni
14, 15 e 16 novembre, le altre 3
verranno trasmesse nel periodo
natalizio in date ancora in via di
definizione.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
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ECOLOGIA
Una nuova campagna informativa di Etra per
migliorare la raccolta differenziata di carta e cartone
E’ stata presentata nella
mattinata di lunedì 4 novembre a Campodarsego
“Siamo tutti di carta” la
nuova campagna di comunicazione che vedrà
coinvolti i 64 comuni delle provincie di Vicenza e
Padova gestiti da Etra, in
collaborazione con
Comieco, il Consorzio
Nazionale recupero e
riciclo degli
imballaggi a
b a s e
cellulosica e
Tetra Pak Italia. Tenere alta
l’attenzione
sul tema del
riciclo dei rifiuti ribadendo
le modalità,
aiutando a fugare dubbi e
informando
sulle nuove possibilità, è molto importante, perché
seppur i dati positivi siano
in crescita, il miglioramento è sempre possibile e
auspicabile. “Nonostante il
conferimento di questa
frazione sia una prassi
consolidata nel territorio,
la comparsa sul mercato
di prodotti sempre diversi, provenienti dall’industria
dei
materiali
cellulosici, richiede ai cittadini di prestare maggiore attenzione” spiega Stefano Svegliado, presidente
del Consiglio di gestione di
Etra. Un prodotto che genera spesso dei dubbi è rappresentato dai cartoni per
bevande, per latte, succhi di
frutta e dalle confezioni in
poliaccoppiato per alimenti
che, essendo composti prevalentemente da cellulosa,
devono essere conferiti con
la carta. Erroneamente
vengono invece gettati, in
quantità elevate, nei contenitori della plastica o del
secco perdendo una consistente quota di rifiuti
riciclabili che potrebbero
avere vita nuova. “Un peccato, anche perché quella dei “brik” è una carta
particolarmente
pregiata”
commenta
Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza. Il processo di
selezione dei cartoni per
bevande dagli altri materiali
cellulosici, iniziato nel 2012 in via
sperimentale
presso l’impianto
Etra e ormai consolidatosi, permette di recuperare dagli stessi
la cellulosa per la
produzione di carte di elevata qualità e rendere disponibile la componente di
plastica e alluminio di detti
imballaggi per altre applicazioni. Per valorizzare questo tipo di materiali ed evitare sprechi, anche di energia e risorse impiegate in
impianto nella selezione di
rifiuti conferiti male, e per
ricordare le corrette modalità di conferimento dei rifiuti cellulosici, Etra coinvolge gli utenti, le Amministrazioni comunali, le scuole e
le aziende in questa nuova
campagna “Siamo tutti di
carta”, che comprende
molte iniziative, pianificate
in accordo con Comieco, e
con la collaborazione di Te-
Un programma di controllo
sulla registrazione dei cani
Si è tenuto recentemente a Marostica un
incontro dei Servizi Veterinari dell’Azienda ULSS 3 con le Associazioni
che si occupano di protezione animale:
Enpa, Lega per la protezione del cane,
Lav, Anpana, Lac. L’argomento trattato
è stato il grado di attuazione dell’anagrafe canina e le possibili iniziative per
incrementare l’iscrizione dei cani da
parte dei proprietari. In particolare è
stato rappresentato alle Associazioni
protezionistiche un programma finalizzato a far aumentare in modo significativo la percentuale di cani regolarmente
identificati e iscritti in anagrafe. L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto, con la
collaborazione delle stesse Associazioni e dei Comuni, attraverso attività da
svolgersi in due tempi, prevedendo:
inizialmente, a partire dai prossimi
giorni, una campagna di informazione che, avvalendosi dei mezzi di informazione locale e di uno specifico
volantinaggio, sensibilizzi la popolazione sugli obblighi in ordine all’identificazione dei cani ed all’iscrizione in anagrafe canina regionale;
a seguire, una serie di controlli a
sondaggio sui cani, nei luoghi di detenzione, per verificare se regolarmente identificati con microchip.
Al riguardo, si ricorda che il proprietario che non identifica e non iscrive
il proprio cane all’anagrafe canina incorre nella sanzione amministrativa di
75,00 euro (art. 5 Legge 281/1991).
tra Pak Italia, partner del
progetto. Le modalità di
raccolta, il percorso della
carta, del cartone e dei cartoni per bevande nell’impianto di selezione, il loro
processo di riciclo saranno descritti nel materiale
informativo che Etra in-
vierà a tutti gli
utenti del territorio: una lettera
dove si chiariscono i fini della
campagna, un pieghevole dove è illustrato cosa è
carta e cosa non
lo è. Una comunicazione è stata
inviata anche alle
Amministrazioni
comunali, per
coinvolgerle nelle
attività
di
sensibilizzazione
degli utenti e rafforzare il
messaggio, mettendo anche a disposizione degli
assessori competenti testi
e immagini per riportare
la campagna sui notiziari
comunali, locandine, manifesti e un banner per i
siti web dei Comuni.
“Come per le passate
campagne, non dimenticheremo le scuole, – aggiunge Manuela Lanzarin
– con le quali organizzeremo dei percorsi di
educazione ambientale,
visite agli impianti, lezioni in classe e laboratori, in particolare sul
riciclo della carta e il
riutilizzo dei cartoni per
bevande”. Nel progetto
di sensibilizzazione degli
utenti a una corretta raccolta differenziata sono
previsti anche dei controlli
da parte degli operatori
addetti alla raccolta. Lo
scopo è principalmente
educativo, con il vantaggio nel lungo periodo di
contenere sprechi e costi
che andrebbero a ricadere sulle bollette.
Silvana Bortoli
Cosa è conforme alla raccolta di
carta e cartone e che cosa non lo è?
Vanno nella carta: i cartoni per bevande (senza tappo e schiacciati); i
giornali e le riviste; la carta da macelleria; i sacchetti del pane e le borsette in carta; i foglietti illustrativi dei
farmaci, le tovaglie di carta; confezioni varie, come i porta uova in cartone; gli scatoloni; le scatole per
scarpe.
Non vanno nella carta: la carta da forno, la carta vetrata e lo scotch di carta (a
dispetto del nome); gli scontrini fiscali dei negozi; i cartoni della pizza, se
troppo sporchi; le salviette umidificate per la pulizia del corpo; i fazzoletti o
le salviette usati; la pellicola di alluminio; le figurine adesive; le fotografie;
le buste imbottite.
l’Altopiano
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ATTUALITA’
I giovani incontrano… la Francia
Anche quest’anno, nell’ambito del progetto “I giovani incontrano l’Europa”
si è svolto il viaggio d’istruzione in una delle nazioni
più importanti dell’Europa:
la Francia.
Il progetto culturale denominato “I giovani incontrano l’Europa”, avviato dall’Amministrazione Comunale di Asiago nell’anno
2004, prevede l’attuazione
di una serie di iniziative
tese a rafforzare lo spirito
di cittadinanza europea, a
sviluppare la comunicazione fra persone di origine,
lingua e costumi diversi ma
pur sempre appartenenti ad
un’unica grande entità Europea oltre ad incentivare i
nostri giovani alla mobilità,
per contribuire ad una formazione sul piano umano e
professionale aperta a tutte le possibilità che lo
scambio di esperienze può
offrire e creando, al
contempo, occasioni di amicizia tese a favorire i contatti fra giovani coetanei,
per migliorare la loro competenza linguistica e la conoscenza delle altre culture.
“I ragazzi aderiscono alle
nostre iniziative manifestando grande interesse e
passione verso le opportunità che il Comune di
Asiago offre loro - sostie-
ne l’assessore alla Cultura
ed al Turismo di Asiago,
Roberto Rigoni -; in questi
anni, il progetto “I giovani
incontrano l’Europa” si è
posto quale finalità
prioritaria quella di fornire
ai nostri giovani la possibilità di arricchirsi culturalmente viaggiando e scoprendo sempre nuove mete
all’insegna dell’amicizia e
della convivialità. Voglio
sottolineare come questo
progetto si sia posto fin dall’inizio anche l’obiettivo di
far scoprire ai giovani le
enormi opportunità che
l’Unione Europea può offrire loro dal punto di vista lavorativo ed è per noi vera
soddisfazione sapere che
alcuni di essi hanno compiuto o intendono compiere
esperienze di stage e di lavoro nelle realtà con la quali
siamo in contatto”.
“Il viaggio in Francia ed ai
Castelli della Loira ha rappresentato un’altra grande opportunità per crescere culturalmente in modo dinamico e
divertente - continua l’assessore al Turismo ed alla Cultura Roberto Rigoni –, in
questi anni la nostra Ammi-
nistrazione ha ideato un
modo nuovo per conoscere
il mondo e sviluppare nei giovani il desiderio di imparare
assieme”. Il grande interesse suscitato dalle molteplici
iniziative dedicate ai giovani
avviate in questi anni
evidenzia l’importanza che
gli interventi a favore del
mondo giovanile hanno in una
realtà di montagna come
quella di Asiago. È la prosecuzione di un percorso che
l’Amministrazione Comunale ha avviato e conta di proseguire e potenziare anche
con il contributo di esterni.
Assemblea annuale degli Amici del cuore
Gli Amici del Cuore dell’Altopiano e i loro simpatizzanti sono invitati
all’assemblea e al pranzo sociale fissati per domenica 24 novembre alle
12.30 al ristorante “Alla vecchia stazione” di Canove.
L’annuale ritrovo prevede la relazione del presidente, la presentazione
del calendario 2014 dell’associazione e gli eventuali interventi dei partecipanti. Un’occasione per parlare dell’associazione, delle attività svolte
e dei programmi futuri. La segreteria sarà a disposizione per il rinnovo
delle tessere associative. Il prezzo del pranzo, da prenotare entro il 21
novembre direttamente al ristorante “Alla vecchia stazione” (tel.
0424.692009), è di 25 euro.
Novembre 2012,
novembre 2013:
un anno … Maisoli!
E’ passato un anno: era il
9 novembre 2012 quando
siamo entrati quasi in punta
di piedi, timidamente, strizzando un po’ gli occhi e tirando il collo, nei corridoi del
Distretto di Asiago. Ed ecco
che, in fondo a un corridoio,
abbiamo trovato una porta
aperta, all’interno delle sedie poste in cerchio e sulla
soglia una persona che ci è
venuta incontro allungando la
sua mano verso di noi, con
un sorriso accogliente e rassicurante: la psicologa dottoressa Rosella Rigoni Zurlo.
Quel giorno comincia la nostra storia: il Gruppo inizia il
suo percorso chiamandolo
“Filò”, perché vi incontriamo
e sperimentiamo il sostegno,
la condivisione, l’accoglienza nel duro cammino della
malattia oncologica, fino a
ieri vissuto spesso in solitudine. Ci facciamo le nostre
confidenze, ci raccontiamo,
ci emozioniamo, diamo libero sfogo ai nostri pensieri e
alle nostre parole in un luogo
non giudicante e rilassante, e
così per noi si aprono nuove
strade, nuovi orizzonti, nuove prospettive da sperimentare nelle nostre vite, che non
sono più com’erano prima
della malattia. Ma ognuno di
noi, grazie al lavoro in gruppo, diventa più consapevole
che il cambiamento va verso
l’adattamento ad un nuovo
vivere, con noi stessi e con
gli altri. Alcune cose nelle nostre vite sono cambiate grazie a quell’incontro e a quel
luogo, a questo gruppo di sostegno e auto mutuo aiuto,
che oggi da Filò è diventato
Filo: un filo che ci unisce in
un unico abbraccio di calore,
amicizia, di appartenenza.
Nel corso del 2013 siamo stati
più volte presenti in Piazza ad
Asiago per “ metterci la
faccia” e
presentare
“Maisoli Onlus”, la nostra associazione con i suoi progetti, tra i quali, ad esempio, la
disponibilità di avere in “prestito” una parrucca in caso
di perdita dei capelli. Nessuno di noi si vergogna di essere un malato oncologico, anzi
la malattia ci ha dato la possibilità di vedere in modo diverso le nostre vite e quelle
dei nostri cari e vivere il percorso di malattia con altre
persone che condividono la
nostra esperienza è diventato molto importante per capire che non siamo più soli.
Con “Maisoli” abbiamo potuto partecipare ad un corso
di nordic walking con l’istruttore Francesca Di Salvo, al
progetto “La Forza e Il Sorriso” assieme alla splendida
estetista Renata Zarpellon e
ad alcuni eventi informativi.
Numerosi sono i progetti per
il Gruppo che abbiamo già in
cantiere. Di ogni nostro
membro e della nostra psicologa Rosella Rigoni non possiamo più farne a meno, tanto che abbiamo chiesto al
Responsabile del Distretto di
Montagna, dottor Gilbert
Nanhoungue, di potere utilizzare il locale del distretto ogni
venerdì del mese dalle ore
15.30 alle 17.00. Ad ogni incontro si sperimentano insieme anche strategie per rispondere alle situazioni di
stress e di disagio, grazie alla
nostra cara Adriana, esperta
di tecniche per il benessere.
Il mese di novembre sarà il
1° compleanno di Maisoli
Gruppo Filo di Asiago, e noi
intendiamo far festa insieme il 24 novembre! A tutte
le persone che vivono o che
hanno vissuto un percorso
di malattia oncologica sussurriamo: vi aspettiamo in
distretto perché Maisoli
combatte la solitudine!! Per
informazioni potete chiamare il 348 0066349, oppure visitare il sito maisoli.it.
Siamo anche su Facebook,
contattateci!
Maisoli Gruppo Filo di
Asiago
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
7
La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Tocca a te, papà! Il bel pomeriggio proposto
dal gruppo “Per una comunità educante”
Un invito a dare voce al ruolo di padre, proponendo,
in modo assai originale, delle riflessioni su questa
importante figura, sui padri che abbiamo avuto e sui
padri che siamo o vorremmo essere o, per chi è donna, su com’è o come dovrebbe essere il padre dei
propri figli.
Incontri come quello organizzato dal gruppo “Per
una comunità educante”, tenutosi nel pomeriggio
di sabato 26 ottobre nell’aula magna della scuola
Monte Ortigara di Asiago, con l’accattivante titolo “Tocca a te, papà”, forse non danno grandi risposte, in poche ore possono dare solo qualche
suggerimento, ma sono benefici: spingono ad avviare una revisione della nostra vita, sempre necessaria,
ad interrogarci su ciò che di
meglio si può fare; attraverso
il confronto con gli altri, ci aiutano a liberarci di tante paure,
ci danno coraggio e ci invitano ad essere migliori. Insomma, un po’ ci aiutano a guarire
dai nostri blocchi, dalle nostre
ansie e paure oppure, al contrario, ad avere delle belle conferme sul fatto che, tutto sommato, stiamo operando bene. Con
il contributo della compagnia di play back theatre “Fare e
disfare” di Brescia, capace di rappresentare i racconti dei
presenti in tempo reale col teatro della spontaneità, i parteci-
adolescenziale e sono dei narcisisti. La funzione paterna della guida spesso sono le mamme a doverla dare. I
padri non sanno fare i padri oppure non vogliono e non
possono farlo, magari anche a causa di madri accentratrici. Mettersi in discussione, impegnarsi a trovare e a svolgere nel migliore dei modi il ruolo di buon padre non è un
impresa facile, ma è oggi fondamentale. L’obiettivo che si
pone da tre anni a questa parte il gruppo “Per una comunità educante” offrendo stimoli forti e precisi (per i quali
dobbiamo dire un grande grazie!), in pomeriggi pensati per
tutta la famiglia, è, come ha sottolineato la coordinatrice
dell’incontro Paola Miot “aiutare gli adulti, ognuno nel proprio ruolo, a interrogarsi e a migliorarsi per accompagnare
i nostri bambini all’essere autonomi e a fare le scelte migliori per il proprio futuro”. Tutti insieme. Perché…”ci
vuole tutto un villaggio per far crescere un bambino”.
Stefania Longhini
panti all’incontro sono stati stimolati a parlare delle proprie
esperienze e hanno potuto avere uno specchio delle proprie
emozioni, ma anche delle tante
contraddizioni che caratterizzano la realtà odierna e che condizionano i rapporti umani e la
vita delle nostre famiglie. Oggi i padri sono più presenti
che in passato, almeno fisicamente: cambiano i pannolini,
danno i biberon e ciò nonostante risultano persi, assenti,
evaporati, mancano di autorevolezza, spesso sono ancora
allo
stato
Il Gruppo “Per una Comunità educante”, attraverso il nostro giornale, intende ringraziare quanti
Un grazie speciale a....
hanno reso possibile l’incontro di sabato 26 ottobre. Grazie dunque a: la Comunità Montana Spettabile
Reggenza dei Sette Comuni, i Comuni dell’Altopiano con gli Assessorati alle Politiche Sociali, la
Regione Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario, il Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali, la Cassa Rurale e Artigiana di
Roana, l’Associazione Amici Di Antonio Pertile E Sonia Sartori, l’Associazione Amici di Silvia,
Lisa e Roberta onlus, la Direzione Didattica di Asiago, il Dirigente scolastico Dr. Francesco
Tognon e i suoi numerosi collaboratori, le scuole dell’Altopiano per l’aiuto alla divulgazione
dell’iniziativa, la Scuola Alberghiera di Asiago le Parrocchie dell’Altopiano, in particolar modo
la Parrocchia di Asiago per la disponibilità del patronato, il coordinatore del gruppo Dott.ssa
Paola Miot, la giornalista Stefania Longhini e il Giornale dell’Altopiano, l’Associazione Musica
Altopiano Asiago, AMA nelle persone Chiara Barbierato e Diego Crosara, il Gruppo Arte insieme
con Gianangelo Longhini, Massimo Fracaro, Manuela Zattera e Mauro Bocchia, il gruppo di pittura
con Marina Benetti e Sandra Pizzigolotto, le ragazze Miriam e Jennifer che hanno aiutato a gestire i
bambini nei tre laboratori. E grazie a tutti coloro che non sono stati nominati ma che, a diverso titolo,
hanno contribuito alla realizzazione di questa proposta.
SEMINARIO INFORMATIVO GRATUITO
CONTRATTI D’APPALTO E SICUREZZA
NELLA MANUTENZIONE DEL CONDOMINIO
evento organizzato da GESIAV Consulting Srl - Filiale di Asiago
19 novembre 2013
dalle ore 17.00 alle 19,00
presso la
Sala della Reggenza - COMUNITA’ MONTANA
Via Stazione, 1 - 36012 ASIAGO (VI)
Invito gratuito rivolto a:
Agenzie Immobiliari, Amministratori di Condominio,
Imprese Edili, Idraulici, Elettricisti, Antennisti, Carpentieri,
Falegnami, Giardinieri, Imbianchini, lattonieri,
riparatori e manutentori in genere
Interverranno relatori qualificati quali un avvocato,
un architetto ed un esperto della sicurezza sul lavoro.
Durante l’incontro verranno spiegati i requisiti minimi di un contratto d’appalto, le
responsabilità del committente e delle imprese esecutrici dei lavori, obblighi e metodi
per la stesura del fascicolo tecnico dell’immobile, gli obblighi previsti dal Decreto
Legislativo 81 del 09/04/2008 in capo all’amministratore di condominio.
Dibattito finale con domande e risposte
Ai partecipanti che vorranno lasciare un proprio recapito,
verranno inviati i materiali utilizzati durante l’incontro.
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Siamo partiti domenica 20 ottobre, alle 8:00. Con noi, solo
una valigia, niente più.
Siamo partiti con quell’ansia
di affrontare una nuova avventura, con quella voglia di
evadere per un po’ dalla solita monotonia dei
nostri piccoli paesi, con
il cuore che pulsava forte nel petto, quasi a cercar una via di fuga, stremato dall’emozione,
dall’euforia della partenza.
Siamo partiti senza sapere bene cosa ci aspettava; siamo partiti, si, ma
non siamo mai tornati
completamente. Perché
in quella settimana, dal 20
al 26 ottobre, ognuno dei
27 studenti -appartenenti
alle classi terze
degli istituti superiori di Asiagoche hanno partecipato allo scambio culturale con il
Gymnasium
Maximilian Von
Montgelas di
Vilsbiburg, ha lasciato una parte di
sé tra quelle famiglie, tra quei ragazzi, tra le mura
di quelle case.
Resta sempre un
po’ di amarezza alla fine di un
viaggio come questo, come se
ci fossimo svuotati di qualcosa, come se in Italia non ci sentissimo mai realmente a casa.
Perché infondo, una casa, noi
ce la abbiamo anche lassù.
Abbiamo una seconda famiglia, dei nuovi fratelli, delle nuove sorelle. Lassù, noi, abbiamo un altro pezzo di vita.
Ci sentiamo ancora addosso il
profumo del pane al burro che
mangiavano per colazione alla
mattina, accompagnato da
Gemellaggio Asiago-Vilsbiburg 2013:
un’esperienza indimenticabile
qualche fetta di salame che
alle 6:00, appena dopo il suonare della sveglia, non voleva
proprio andare giù. Poi, ognuno con la propria bottiglietta di
acqua aromatizzata alla ciliegia, gli occhi stanchi dalla serata passata e lo zaino sulle
spalle, andavamo a prendere
il bus, per ritrovarci successivamente tutti assieme all’entrata della scuola. Ecco, quello era il momento della giornata in cui tutto cominciava, in
cui ci correvamo incontro e ci
stringevamo forte, come per ritrovare gli uni negli altri quel po’
di Italia che in alcuni momenti
tanto mancava.
Le giornate sono passate troppo velocemente, tra pranzi
supercalorici al Mc Donald’s e
passaggi sulle strisce pedonali
nonostante i semafori rossi.
“Hey, siamo italiani. Siamo trasgressivi, possiamo farlo” dicevamo, tra risate che nessuno riusciva a trattenere. E come dimenticare le visite ai musei?
Con le pronunce incomprensi-
bili delle guide tedesche e tutte le imitazioni, e le domande, che facevano
tanto innervosire
“mamma Miretta”?
E quanto era bello
perdersi per la città
e dover chiedere indicazioni alle vecchiette, a passanti
imbarazzati, a volte
pure impauriti, da
tutta la nostra euforia?
Nei portafogli, conserviamo
ancora i cartoncini impregnati del profumo di Abercrombie
che si mischiava un po’ all’odore delle sigarette, dei
bretzel, della città. E alle 18:00
ci ritrovavamo al supermercato Edeka, per il consueto
“shopping
alcolico”.
(Avremmo capito solo in seguito che secondo i tedeschi,
comprare Augustiner da
mezzo e berle a quantità industriali sulla riva di un fiu-
me è pari a consumare una
vera e propria cena.) Poi,
cosa ricordare? I cori in corriera, le scarpe di Phil, Harry
Potter visto in tedesco, i soprannomi assurdi dati alla
gente, la banda tirolese della
scuola, le lezioni di arte nelle
quali costruivamo omini di
giornale. “Boyfriend” di
Justin Bieber, che è stata un
po’ la “colonna sonora” di
questo viaggio, la “duck
face” che compariva in ogni
foto, i mimi che ci mandavano a quel paese, i pranzi da
dimenticare nella mensa della scuola. E le serate al Luna
Bar, passate a cantare canzoni assurde, a bere birra e
Coca-Cola, a gridare al cielo che noi, noi potevamo tutto. E le sbornie che portavano a ragionamenti e citazioni
assurde, come quando Pietro si voleva gettare dal terrazzo credendo di essere sul
bordo di una piscina, urlando
a squarciagola: “I’m a
fuc**ng sghjksghjdrift, portatemi il costume, sono pronto! “, o Stefano che si credeva una farfalla, o Giacomo che voleva vedere i
Flistones con il suo corrispondente Daniel
“Pedrosa”, o Riccardo,
che era convintissimo di
aver imbiancato tutta
Foza in 10 minuti, ma
senza colore.
Nonostante tutta la festa,
però, è stata anche una
grande esperienza culturale e di crescita. Abbiamo imparato a convivere con persone che non
conoscevamo, con abitudini differenti, con bisogni diversi. Siamo stati
ospitati da famiglie meravigliose, che ci hanno
considerati come loro figli, che nel momento della nostra partenza si sono
emozionate quasi quanto noi.
Un grazie va a tutte loro, e
ai professori Miretta Amort
e Francesco Rigoni che ci
hanno permesso di vivere
una così speciale lezione di
vita.
E un pensiero va anche ad
ognuno di noi, che ha contribuito a suo modo a rendere
tutto ciò indimenticabile. Perché siamo diventati un gruppo di amici fantastico, unito
più che mai.
Siamo partiti domenica 20 ottobre, alle 8:00. Con noi, solo
una valigia, niente più. Siamo tornati una settimana
dopo, e nel nostro bagaglio,
c’era tutto questo.
Esperienze così ti cambiano
la vita, in tutti sensi. E così ci
ritroviamo con le lacrime agli
occhi a ricordare tutto ciò che
abbiam passato, tutto ciò che
abbiam vissuto. ASSIEME.
Alice Traverso
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l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 9 novembre 2013
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ATTUALITA’
“Confronto e condivisione per progettare
assieme il futuro dell’Altopiano”
Considerazioni del consigliere Maurizio Rossetto sulle dichiarazioni dell’assessore Roberto Rigoni in merito alle strategie
per lo sviluppo turistico del territorio. “Augurandomi – dice - si possa aprire un proficuo dibattito sull’argomento”
“Ridisegnare il turismo dell’Altopiano: solo
con l’apporto dei privati si può”.
La dichiarazione (si veda giornale l’Altopiano
n. 407 del 14/09/2013, pag. 2) è di Roberto
Rigoni, assessore al turismo del Comune di
Asiago. Mica di un assessore fresco di nomina,
il quale, appunto, si propone di “ridisegnare” le
linee di sviluppo turistico, innovando e migliorando quanto fatto dal suo predecessore.
La dichiarazione lascia perplessi se si considera
che l’assessore in questione è in carica da 10 anni,
prossimo alla scadenza del suo secondo mandato
amministrativo da assessore al turismo.
L’immagine di un territorio coeso. L’assessore Rigoni Roberto
sottolinea che dell’Altopiano sta emergendo una nuova “immagine
di un territorio coeso”. Premesso che personalmente sono a favore di una coesione sostanziale del nostro Altopiano che non sia
solo di “immagine” e di facciata, credo di dire vera affermando che
anche l’attuale amministrazione comunale non sempre, nei fatti, vi
ha investito a sufficienza, soprattutto negli anni passati.
Lo sci di fondo. Rigoni afferma: “Abbiamo anche individuato
alcune nostre peculiarità che possono attrarre il cliente estero … D’inverno lo sci, soprattutto il fondo. Si parla tanto
sempre del fondo ma solo a sprazzi si è cercato di <<venderlo>> come prodotto turistico. Noi ci contiamo molto”.
Parole sacrosante. Peccato che egli non sia mai stato, prima
d’ora, un sostenitore dello sci di fondo. E’ singolare che proprio
lui quasi si dolga della “promozione a sprazzi” dello sci di fondo
sull’Altopiano. Ma il grande successo conseguito dai Mondiali
Master 2013 tenutisi ad Asiago, a mio avviso, spiega molte cose.
Difficile negare l’evidenza (l’importanza strategica dello sci di
fondo, soprattutto dopo il successo dei Mondiali Master 2013),
forse più difficile ammettere, con umiltà, di avere cambiato idea
di fronte all’evidenza dei fatti.
Campi da golf. Non è per niente chiaro il parallelo proposto
dall’assessore Rigoni tra Golf Club Asiago, iniziativa imprenditoriale che, testualmente, “oltre a creare posti di lavoro,
aggiunge lustro a tutto il territorio. Senza alcun fondo
pubblico” e gli impianti di risalita per lo sci alpino, alcuni dei
quali “non hanno pensato di investire, perdendosi spesso in beghe tra loro”: “Ecco quindi l’intervento del pubblico che, attraverso i fondi Odi, mette a disposizione
quasi 9 milioni di euro per l’impiantistica”.
L’approccio mi sembra superficiale e senza la giusta cogni-
zione di causa, rispetto a due realtà completamente diverse,
come il golf e lo sci da discesa.
A quanto mi è dato sapere, non è vero che gli impiantisti del
nostro Altopiano si sarebbero “persi in beghe tra loro negli
anni” e, anzi, mi consta che essi si siano organizzati, attuando assieme l’importante partnership con Folgaria e
Lavarone, recentemente potenziata, dello “Ski Pass Unico Sciare i Grandi Altipiani”, senza essere condotti dalla tanto lungimirante “mano pubblica”. Va, peraltro, segnalato che, negli
anni scorsi, è stato finanziato, a livello intercomunale, un progetto di fattibilità di un tracciato sciistico denominato “Roversi
del Verena”, con l’avallo dell’attuale amministrazione comunale di Asiago. Pista che non verrà realizzata e, soprattutto, il
progetto si è rivelato avventato, stante che alcuni esperti del
settore, hanno definito “l’area non sciabile”. Questo per dire
che, a mio parere, il confronto con gli addetti ai lavori, talvolta, è
mancato. Il “progetto nuovi campi da Golf”, inaugurato, per
così dire, dall’attuale amministrazione comunale merita approfondimenti che non possono certo ridursi a poche righe. Ad
ogni modo, si può intanto iniziare a parlarne, dicendo che gli enti
pubblici possono intervenire a sostegno delle iniziative private
con forme diverse dal finanziamento diretto (o fondo pubblico).
E, cioè, con “finanziamenti indiretti”, quali possono ritenersi,
ad esempio, le concessioni in utilizzo di immobili in comodato
d’uso gratuito o con canone di locazione simbolico, come
sembra avvenga per la possessione Meltar, a favore del Golf
Club. Niente di sbagliato, s’intende. A detta dell’amministrazione comunale in carica, si renderebbe necessario realizzare nuovi campi da golf, per fare fronte ad una domanda
sempre crescente di appassionati di tale pratica. Non ho
elementi per contestare l’assunto, ma mi mancano anche
elementi validi per condividerlo.
Sempre a detta dell’attuale amministrazione comunale, sarebbe necessario elargire
“incentivi” ai privati che si dovessero occupare della realizzazione di nuove infrastrutture golfistiche, incentivi da fornire sotto forma di metri cubi da destinare a c.d. seconde
case. Ebbene, anche questa “provvigione”
ha l’effetto equivalente di un finanziamento
(indiretto finché si vuole) e pone, necessariamente, qualche interrogativo.
Se necessita di incentivi, la gestione di un
golf è attività redditizia? A maggior ragione,
un nuovo golf sarebbe redditizio? Sotto altro profilo, viene da
chiedersi: la concessione di metri cubi per costruire seconde
case (allo scopo di realizzare nuovi campi da golf) come si concilia con l’assoluto imperativo dell’attuale amministrazione comunale asiaghese, sancito nel PAT, “niente più cemento, niente
più speculazione edilizia”? Si dirà che vi è una valida giustificazione. Pronta un’altra domanda: nell’ipotesi che l’incentivo pubblico è giusto che ci sia e che l’incentivo debba essere in metri
cubi per seconde case - e non sotto altre forme -, qual è la giusta
misura di metri cubi appena sufficiente (e nulla più) per stimolare l’iniziativa privata alla realizzazione di altri campi da golf, senza che l’operazione si traduca in speculazione?
Certo è che le lottizzazioni andrebbero ad interessare zone verdi
di assoluto pregio per realizzare insediamenti abitativi esclusivi.
Puntare sul territorio e valorizzarlo. L’assessore Rigoni Roberto
sostiene che il territorio “deve essere valorizzato con manifestazioni fortemente legate al territorio”. Non mi pare che manifestazioni fortemente volute e promozionate quali “Fiocchi di luce” o il
concerto in piazza di Ferragosto, piuttosto che altre, si distinguano
per essere fortemente legate al territorio. Anzi. Il “Made in Malga”,
al contrario, è una manifestazione intrinsecamente legata al territorio
e autenticamente promozionale: trattasi, tuttavia, della felice intuizione di un privato (e non di altri), da portare sicuramente avanti. Mi
pare, in definitiva, che gli argomenti toccati sul tema dello sviluppo
turistico (di necessità, concatenati con lo sviluppo degli altri settori
produttivi) siano particolarmente delicati e non possano prescindere da approcci ponderati e condivisi con tutte le amministrazioni e le cittadinanze altopianesi, perché si parla del futuro di
tutta la nostra Comunità di montagna.
Maurizio Rossetto
Consigliere del comune di Asiago nel “Gruppo misto”
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GALLIO
Lo stavano aspettando e l’hanno accolto con un calore sorprendente. Un
fratello, un amico, ritorna a casa, per
abbracciare la sua comunità, celebrando la prima messa da prelato a Gallio,
suo comune natale. Domenica 3 Novembre, monsignor Giampiero Gloder
è tornato al suo paese fresco di ordinazione episcopale prima di incominciare la nuova avventura come vescovo delle Canarie.
Ad attenderlo una grande festa cui
hanno partecipato in tantissimi comprese autorità civili e militari.
Alle 10.30 la cerimonia di benvenuto
davanti al Municipio alla presenza del
senatore Enrico Cappelletti, del sindaco di Gallio Pino Rossi, di quello di
Asiago Gios, dei rappresentanti di tutti
i comuni dell’Altopiano e della Comunità Montana, del regista Ermanno
Olmi e del Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Presenti e sempre fieri
gli Alpini con il gruppo di Gallio e la
Sezione Monte Ortigara. C’erano
proprio tutti nel piccolo paese vestito
a festa per l’occasione, di bianco e
giallo, colori della bandiera vaticana.
A testimonianza del grande orgoglio
per la piccola comunità altopianese,
il sindaco ha sottolineato l’onore per
il paese e la cittadinanza di vivere assieme a Gloder l’esperienza vaticana. “Oggi – ha detto Rossi - è uno dei momenti
più emozionanti del mio mandato, visto che un paese di poco
più di 2500 anime vede un suo figlio arrivare all’importante
incarico di vescovo e Presidente della Pontificia Accademia.”
Il sindaco ha proseguito con aneddoti attestanti l’amicizia
che intercorre tra i due e la grande generosità di Gloder, “la
sua disponibilità e generosità sempre messa in evidenza, non
come una cosa da celebrare, ma una cosa innata in lui e
nella sua famiglia e spero anche che sia un patrimonio di
tutta la nostra comunità”.
“Se come cittadini ci sentiamo onorati e orgogliosi, come
cristiani ricordiamo le parole del Santo Padre durante la solenne celebrazione nella Basilica di San Pietro. L’Episcopato
è un dono di servizio, non è un onore e al Vescovo compete
“Nel mio stemma, i monti del mio Altopiano.
A Gallio le radici da cui attingo linfa vitale”
più il servire che il dominare secondo il comandamento del
maestro: chi è il più grande di voi diventi come il più
piccolo, come colui che serve”, sostenere il nostro vescovo è compito di tutti i cittadini nel mettere a frutto il dono del
servizio ricevuto”
Questo concetto è stato ripreso dallo stesso Gloder che dopo
aver ringraziato tutte le autorità civili, militari e religiose, ha
illustrato il significato dello stemma da lui scelto, effige che
inizialmente non avrebbe voluto realizzare se non spinto dai
colleghi della Segreteria di Stato.
“Il mio Stemma ha tre cose semplicissime: alla base ci sono tre
file di Monti all’Italiana, poi c’è una croce e una stella, la croce
rappresenta Cristo e la stella Maria, i due fondamenti, le due
luci della nostra esistenza cristiana, ma sotto ci sono questi monti,
i miei monti: è l’Altopiano, è Gallio, siete voi. Nello stemma ho
voluto che fosse sottolineato che sono figlio di questa terra perché in giro per il mondo in compiti lontani
da questi monti, le radici da cui si attinge la
linfa vitale rimangono qua.”
L’importanza quindi delle radici Altopianesi
anche nella tristezza che prova ogni volta
nel lasciare la sua terra: “Quando dò un
ultimo sguardo alla grande piana, molte
volte c’è il cuore che sanguina e il volto
che lacrima un po’, l’Altipiano lo si ama,
non ci si può staccare in qualsiasi posto si
sia, qui sono le radici e qui rimarranno; vorrei
ringraziare tutti voi per questo giorno di
festa e invitarvi a pregare. Come ha sottolineato bene il sindaco, ogni servizio, ogni
ministero, ogni compito, più alto è più porta
questo cioè la croce, più è servire e questo vale non solo da un punto di vista religioso, ma anche civile, più si ha responsabilità più si deve avere la logica del servizio, Papa Francesco ce ne ha dato un
esempio chiarissimo, non risparmia nulla
di se stesso, si da completamente, perché
chi ha autorità deve semplicemente servire, questa è l’unica logica non solo del vangelo, ma la logica umana, di qualunque
compito per il bene comune.”
Dopo i ringraziamenti l’Amministrazione Comunale di Gallio ha
donato a questo speciale figlio di Gallio, neovescovo, un quadro
d’oro che rappresenta il Municipio.
In seguito, conclusa la cerimonia di accoglienza, il corteo di autorità ha accompagnato Gloder in Duomo dove ha presieduto la
Messa concelebrata dai parroci dell’Altopiano e da alcuni amici
sacerdoti.
Sulla scalinata della Chiesa ad accoglierlo i bambini della piccola comunità altopianese, tutti insieme sventolando palloncini bianchi e gialli. Il pastorale è il dono della comunità cristiana di Gallio,
monsignor Gloder durante l’omelia ha spiegato il significato di
questo oggetto simbolico del vescovo insieme alla mitria e all’anello. In un chiesa gremita, con molta gente in piedi o
abbarbicata sugli scalini, erano presenti anche la madre di
Monsignor Giampiero Gloder, piena di orgoglio e commozione,
tutta la sua famiglia, oltre ad alcuni amici di Roma e Padova.
Le varie associazioni hanno
regalato a monsignor
Giampiero oggetti particolari e rappresentativi, tra
cui un cappello alpino, dal
neovescovo prontamente
indossato tra gli applausi.
Clima gioioso e di grande
vicinanza e felicità, tutti riuniti per celebrare l’onore e
l’orgoglio per questo
Galliese così mite, colto e
gentile che ha raggiunto un
grande traguardo. Una
grande festa non solo cristiana, ma popolare e civile.
Giulia Rigoni
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ROANA
Discarica abusiva in località
Waister, a breve la bonifica
“I responsabili? E chi lo sa, lì potrebbe aver scaricato chiunque. D’ora in poi più controlli”
“Un’abbondante
quantità di materiale
di risulta, variamente emerso e sommerso, di carattere
prettamente edilizio e
stradale, del tutto eco
incompatibile e non
biodegradabile e
come tale profondamente inquinante”
sarebbe presente, secondo la denuncia, in
un terreno situato in via
Cima XII (località Waister)
a Canove di Roana.
A segnalarlo all’Ufficio Tecnico e all’Ufficio di Polizia
Municipale di Roana, oltre
che all’Immobiliare Gardenia
di cui è titolare Valentino Frigo, proprietaria del terreno,
chiedendo l’immediata bonifica dell’area sono, attraverso il loro avvocato Franco
Camporese, i condòmini del
condominio “Belvedere 1”
situato nei pressi di questo
terreno. Nella segnalazione,
che porta la data dell’11 ottobre scorso, si evidenzia la
presenza di residui di tubi in
P.V.C., frammenti di pannelli
in poliuretano espanso, sacchi di nylon, lastre e cocci di
asfalto oltre a diverse altre
tipologie di sostanze analoghe.
“Oltre allo sfregio che tale
situazione arreca al decoro paesaggistico locale e
oltre agli eventuali profili di
responsabilità penale che
potrebbero ravvisarsi ai
sensi del Decreto legislativo n° 152/06, – sottolinea
l’avvocato Camporese - ritengo inoppugnabile il pre-
giudizio che da ciò deriva
alla salute per i miei assistiti ed ai loro figli e nipoti,
tutti minori, che, in quel
contesto abitano e vivono,
tenuto, soprattutto, conto
dei benefici e degli effetti
positivi che una località
montana, come l’Altopiano,
dovrebbe produrre sullo
stato psico-fisico delle persone”.
Nella lettera si intima dunque
di “provvedere all’immediata completa rimozione di
tutto il materiale non eco
compatibile ed inquinante
ROTZO
Giochi senza frontiere tra storia e natura
“Giochi senza frontiere tra
storia e natura” è un progetto già avviato in questo
anno scolastico che vede
protagonisti gli alunni delle due scuole primarie di
Roana – Rotzo e i loro insegnanti.
Martedì 15 ottobre, in
zona Laghetto, i ragazzi di
Roana hanno organizzato
attività ludiche per i loro
coetanei con lo scopo di
approfondire alcuni aspetti del territorio naturale
che ci circonda.
Giovedì 17 ottobre gli
alunni di Rotzo, invece,
sono diventati “piccole
guide” per gli amici di
Roana accompagnandoli
lungo la Strada della Campagna fino al Bostel. Il progetto prevede altre occasioni di incontro tra i due plessi
per condividere nuove esperienze tra storia e natura.
ivi presente con
l’asporto dello stesso
in regolare discarica
autorizzata
e
contestuale bonifica
del terreno”.
“Una bonifica che – si
specifica - dovrebbe
essere anche obbligatoria dal momento che
il fondo risulta in procinto di essere edificato
o
comunque
edificabile per cui preliminare ad ogni concessione e autorizzazione a
costruire dovrebbe esserci
sempre la depurazione integrale del suolo e del
sottosuolo”.
“In seguito alla segnalazione fattaci dai condòmini
– rispondono all’Ufficio Tecnico del Comune di Roana –
abbiamo provveduto ad ef-
fettuare un apposito
sopralluogo nell’area interessata e,come abbiamo
avuto modo di spiegare
proprio in questi giorni tramite lettera anche all’avvocato Camporese, a parte
qualche rifiuto legnoso,
non abbiamo avuto modo
di riscontrare la presenza
dei rifiuti elencati nell’esposto. Probabile che nel
frattempo si sia provveduto a rimuoverli. Il terreno
in questione in questo momento ci risulta essere dunque in buone condizioni.
Sono comunque già stati
adottati tutti i provvedimenti
per arrivare alla bonifica
completa del sito avviati
sulla base di precedenti
segnalazioni riguardanti
la presenza di rifiuti speciali, in particolare
ghiaino, che ovviamente lì
non dovrebbero stare”.
Su chi possa essere l’autore
dello scempio, non ci sono
prove.“Lì potrebbe aver
scaricato qualsiasi cosa
chiunque – dicono all’Ufficio Tecnico - Visto quanto
accaduto e considerato
che si tratta di un terreno
oggetto di miglioramento
fondiario, sarà però opportuno d’ora in poi effettuare controlli più accurati”
Stefania Longhini
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
14
La voce degli 8 Comuni
FOZA
Chi avrebbe potuto immaginare che la pecora “fodata”, salvata dall’estinzione, sbarcasse nel Paese del sol levante?
L’animale era salito agli onori
della cronaca durante l’estate
quando Foza (da cui prende il
nome) gli aveva dedicato
un’interessante mostra. Nei
giorni scorsi, il particolare ovino ha rappresentato lo spunto
iniziale per le riprese effettuate da una troupe televisiva
giapponese che ha soggiornato una settimana a Foza e ha
visitato, per prima cosa, proprio il Museo dove un’intera
sezione è dedicata alla pecora
autoctona. Lo scopo: realizzare un documentario di 30 minuti che la Bs Nippon
Television manderà in onda
entro dicembre; uno dei 38 filmati girati in altrettanti piccoli
centri della nostra penisola.
Titolo della serie: “Chiisana
Mura No Monogatori”, cioè
Racconto dei Borghi Meravigliosi. Protagonisti i luoghi suggestivi, gli abitanti e le attività
caratteristiche nella loro cornice storica. Di luoghi suggestivi Foza ne ha tanti, messi in
evidenza per i giapponesi da
chi scrive, che per l’occasione ha fatto da “gancio”, facilitando i rapporti della troupe,
proveniente da Tokio, con le
persone del paese. “Lavorare a Foza è stato molto facile
– dice la regista Yuki Koikeda
parlando di questa esperienza
in Altopiano – penso soprattutto grazie alla collaborazione della gente del posto che ci
ha subito accolto con amicizia. All’inizio siamo stati un po’
limitati dalla nebbia, ma devo
dire che, una volta apertosi il
cielo, sono rimasta ammaliata
dal paesaggio. Qui le vallate
sono bellissime”.
Durante il soggiorno, il cameraman nipponico ha avuto
modo di fissare scorci davve-
Foza “borgo meraviglioso”
attira la televisione giapponese
ro magnifici cogliendo il paese nella sua veste autunnale
sia dalle vicinanze del centro,
sia dal Sasso Rosso, come
pure dall’alto del Cappon con
una visione a volo d’uccello.
Immagini mozzafiato sono state riprese poi dalla Croce di S.
Francesco, dove l’occhio segue il corso del Brenta
spaziando sulla pianura veneta
fino alla Laguna. Qui geogra-
fia e storia si incontrano perché il fiume che scorre nella
Valsugana fu per secoli la via
d’acqua percorsa dai tronchi
dei nostri boschi fino alla Dominante. “Sono rimasta parti-
colarmente colpita dalla storia di Foza – puntualizza la
regista – dal suo rapporto con
Venezia. Venire a sapere che
il legname di Foza fu utilizzato per la costruzione delle fondamenta di quella Città è stata un’interessante scoperta”.
Dalla storia di ieri alla vita di
oggi il passo è breve e l’importanza che il patrimonio
boschivo riveste ancora per i
residenti è stato documentato con l’annuale consegna del
fagàro per il riscaldamento
domestico e la ripresa delle
varie fasi. E nel documentario non potevano mancare le
immagini del legno scolpito e
dipinto magistralmente, come
solo un artista sa fare. Nel filmato il racconto si snoda lungo le interviste fatte a Marino
Chiomento, appunto, e a Massimo Biasia, scelti dalla regista fra una rosa di 12 persone
precedentemente intervistate.
Essi hanno parlato della vita in
paese, delle loro attività quotidiane: taglio del legname, scultura, attività di laboratorio, cura
degli animali, ecc.. Ne emerge un modo di vivere assai lontano dallo stile di vita frenetico delle città giapponesi, come
di molte altre grandi città. Un
vivere rispettoso della natura
e dei suoi ritmi, che permette
ancora di stupirsi davanti al miracolo della natura. E’ forse
questo l’aspetto che la regista
ritiene maggiormente da
evidenziare, convinta che i suoi
concittadini troverebbero
nell’Altopiano dei Sette Comuni
una meta turistica interessante,
anche perché, come dice: “...i
Giapponesi ultimamente sembra
si siano stancati di visitare le solite grandi città e c’è tutto un movimento che mira a scoprire i
piccoli centri, i paesi che fino ad
ora non hanno avuto la necessaria attenzione”. E allora: ben
vengano i visitatori con gli occhi
a mandorla. Qui troveranno il
Paradiso perduto. Se sapremo
intelligentemente conservarlo.
G. F. Rodeghiero Runz
Due nuove brochure turistiche per Foza
Due strumenti cartacei di promozione turistica del territorio:
un depliant dei servizi, esplicativo delle principali risorse
che il territorio offre sia dal
punto di vista storiconaturalistico sia dal punto commerciale, mettendo così in evidenza le peculiarità che il paese offre, e una carta turistica dei sentieri all’interno della
quale si trova una descrizione
breve e sintetica dei sei percorsi che attraversano il Comune di Foza. E’ una delle iniziative approvate dalle Regione Veneto nell’Ambito del
Programma di Sviluppo Locale promosso del Gal Montagna Vicentina Misura 313
“Incentivazione delle attività
turistiche”, portato a compimento dal Comune di Foza e
realizzato grazie al contributo
offerto dal Gruppo Operatori
Locali 7 Comuni. Considerato che uno degli assunti principali del progetto è quello di
migliorare la conoscenza e la
fruibilità del patrimonio sia storico che culturale, nonché di
promuovere l’immagine del
paese con le sue diverse specificità e tipicità, è stata rea-
lizzata una brochure turistica
cartacea capace di spiegare al
potenziale turista ciò che il Comune offre, descrivendone le
strutture ricettive, i ristoranti i
bar, le varie attività utili per gli
acquisti quotidiani, gli sport che
si possono praticare a Foza e
dintorni e tutti i luoghi di interesse storico e naturalistico.
La scelta di fare una guida turistica cartacea è stata determinata dal fatto che, se anche
siamo nell’era dell’informatica, dove tutto può essere fatto con un click, le persone apprezzano sempre la possibilità
di sfogliare, leggere e tenere
in mano la guida del paese in
cui si trovano; costituisce, inoltre, uno strumento di promozione e valorizzazione,
distribuibile attraverso la rete
commerciale cittadina e gli enti
di promozione turistica
Altopianese.
Entrambi gli strumenti risultano accattivanti ed efficienti dal
punto di vista della chiarezza
comunicativa e della fruibilità
con un ricco apparato fotografico e di notevole impatto.
I contenuti, articolati in sezioni
ben precise e facilmente
identificabili forniscono una
quadro complessivo del
patrimonio
cittadino
evidenziandone anche le tradizioni e le festività principali.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
La voce degli 8 Comuni
LUSIANA
Contributi comunali straordinari
per le due scuole dell’infanzia
L’assessore Passuello: “Fondamentale il supporto alle
scuole, servizio indispensabile per i nostri paesi”
L’Amministrazione Comunale di Lusiana ha rinnovato le convenzioni con le Scuole Materne parrocchiali ed eroga per l’anno scolastico 2013/2014 un contributo straordinario per aiutare
le due strutture esistenti sul territorio. A Lusiana esistono due
scuole parrocchiali, la materna di San Giacomo, che comprende sia la scuola dell’infanzia che il nido integrato e la scuola
dell’infanzia di Santa Caterina che accoglie bambini sia del
Comune di Lusiana che del Comune di Conco. L’Amministrazione Comunale contribuisce con 350 euro annuali per ogni
bambino residente e frequentante le scuole per un totale di
circa 25.000 euro distribuiti alle due scuole in base al numero
dei bambini, oltre a garantire il servizio di trasporto da tutte le
frazioni. “Quest’anno - spiega l’assessore Sabrina Passuello abbiamo cercato di dare un ulteriore aiuto alle due scuole pari
a 5.000 euro perché sempre di più le scuole dell’infanzia private sono in difficoltà economica per i costi di gestione che diventano sempre più impegnativi”.
“Anche per il Comune è un periodo di ristrettezze economiche ma - continua l’Assessore pensiamo sia fondamentale il supporto alle scuole perché per i piccoli Comuni di montagna si
tratta di un servizio indispensabile che deve essere sostenuto e supportato.
E.Z.
Lo spazio compiti per
le scuole medie, un
nuovo servizio a
sostegno delle famiglie
L’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Lusiana ha attivato dal mese di novembre una nuova iniziativa a sostegno delle
famiglie. Si tratta di un servizio gratuito rivolto ai ragazzi delle scuole medie con la finalità di supportarli nello studio e nell’esecuzione dei compiti attraverso l’affiancamento
di un educatore qualificato. “Abbiamo pensato di offrire alle famiglie questa nuova opportunità - spiega l’assessore alle politiche
sociali Sabrina Passuello - viste le sempre
maggiori difficoltà dei ragazzi a strutturare
un buon metodo di studio e ad organizzarsi
nell’esecuzione dei compiti a casa. Lo spazio compiti è un servizio rivolto però non solo
ai ragazzi che fanno fatica a scuola ma anche ai ragazzi che possono essere supportati
da un educatore nell’imparare un metodo di
studio efficace potendo anche utilizzare i supporti informatici che si possono trovare in biblioteca, una sala informatica ben attrezzata
con possibilità di accesso gratuito ad internet”.
Lo spazio compiti si terrà il lunedì e il venerdì
pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 nella
Biblioteca Civica previa iscrizione da effettuarsi
sempre in biblioteca in Viale Europa. E.Z.
Lusiana, lavori al serbatoio Ristoro
Tra ottobre e novembre Etra svolgerà degli interventi al serbatoio Ristoro in località Monte Corno in
Comune di Lusiana.
Si provvederà all’installazione di un nuovo e completo impianto di pompaggio
nel serbatoio di Ristoro per dare all’acqua
la “spinta” necessaria per
superare il dislivello e rifornire le utenze del luogo con
regolarità anche durante la
stagione turistica, quando la
popolazione di Lusiana arriva a raddoppiare. Questo
serbatoio, costruito in seguito all’entrata in esercizio dell’impianto di Oliero e con un
volume utile di circa 675
metri cubi d’acqua, serve da
punto di accumulo e da
ripartitore verso le varie frazioni di Lusiana tra cui anche le località monte Corno
e Mazzette, dove sono dislocati due serbatoi, uno per ciascuna località. Qui c’è, specie nei periodi turistici, una
certa difficoltà di approvvigionamento causata dalla posizione geografica e soprattutto altimetrica: il serbatoio
Ristoro si trova, infatti, a un’altezza di
1080 metri, gli altri
due punti di raccolta rispettivamente a
1180 e a 1350 metri. L’acqua fino a
Mazzette viene
convogliata grazie a
una conduttura che
deriva da quella
proveniente da
Oliero e la pressione è sufficiente per superare il “salto”;
diversa è invece la situazione di monte Corno, che deve
ricorrere a un impianto di sollevamento con risultati non
sempre sufficienti al
fabbisogno della zona.
L’intervento si completerà in
due mesi circa, l’importo complessivo dell’opera è di 80
mila euro.
15
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
16
PAGINE DELLA NOSTRA STORIA
ASIAGO E LA RESISTENZA
Dopo la tragedia della Grande Guerra, è seguito
sull’Altopiano un periodo di un certo benessere dovuto ai fermenti portati quassù dalle numerose maestranze salite per la ricostruzione; l’euforia è finita con la
chiusura dell’ultimo cantiere del Monumento Ossario
nel 1936. L’imponente moloch, installato come un alieno tra le dolci praterie del Leiten, venne a sancire che
la storia da allora non sarebbe più stata la stessa: moriva l’Altopiano dei Sette Comuni e dei cimbri “Cari
Fratelli”, da allora l’Altopiano sarebbe stato solo di
Asiago. Il totalitarismo nazionalista aveva fatto della
nuova città un suo gioiello: un centro sportivo e turistico all’avanguardia con raduni memorabili tra
scenografie sfarzose fatte di aquile imperiali e M
mussoliniane. Ma il vero scopo era di trasformare la
miglior gioventù sportiva in un esercito obbediente per
mandarlo a combattere una Seconda Guerra che era
già insita nelle ceneri della Prima.
Dopo l’Armistizio dell’8 settembre, la maggior parte
degli altopianesi che riuscirono a ritornare dai vari
fronti ha saputo dire no ad una guerra che aveva svelato l’inconsistenza dell’apparato militare del regime.
Anche il centro di Asiago, che per la sua “rinascita”
era legato al regime fascista, ha saputo esprimere un
movimento resistenziale, che notoriamente viene invece associato più alle contrade: tre furono le famiglie
che nel centro operarono e si distinsero e di cui quasi
nulla si sa.
potesse fare. Si limitò a dirgli: “Sono
Gli Scaggiari
qui per dirti che sono ancora vivo e così
I fratelli Scaggiari, Giaanche mio figlio e per dirti che in nome
como Veca “Nero”
della figlia e della tua famiglia io ti per(1913-1982) e Piero
dono”. L’uomo crollò a terra e si mise a
“Regolo” (1917-2002),
piangere».
si collocano all’origine del
movimento resistenziale
I Cogo
sull’Altopiano; già a 16 anni
I Cogo erano una famiglia molto numeroPierin faceva la spola in
sa composta da 14 figli e gestivano un nebicicletta vestito da giovagozio di frutta e verdure, prima sul corso e
ne fascista tra Asiago e
più tardi a fianco della chiesa. Domenico
la cellula comunista di
Cogo (1884) originario di Marostica era di
Carlo Pedrazza a Schio:
fede socialista. Allo scoppio della Prima
trasportava stampati e
Guerra Mondiale ha deciso di rifugiarsi in
volantini clandestini, che
Svizzera con la moglie Elisabetta Pezzin
venivano divulgati fra gli
(1888) e tre figli: Giuseppe (1908), Maroperai del costruendo
Angelo Dal Zotto e
gherita (1910) e Antonio (1912-1950). Ducampo di aviazione e del Don
Pietro Scaggiari “Regolo”
rante la permanenza in Svizzera sono nati
Monumento Ossario di
Maria (1914), Elisabetta (1916), Giulio (1918-1970). Nel 1919,
Asiago.
La Resistenza nell’Altopiano ebbe inizio il 10 settembre ’43; gli quando la famiglia rientra ad Asiago, nasce Francesca (1919) e,
Scaggiari parteciparono al trasporto in montagna delle armi re- a seguire, Cesare (1921), Ruggero (1922), Giorgio (1925),
quisite al Btg. Guastatori di istanza ad Asiago. Cinque giorni Aristide 1927, Benedetto Aristide 1930 e Umberto 1932.
dopo, sul colle Laiten ai piedi del Monumento Ossario, si costi- A ricostruire le vicende della famiglia Cogo ci ha aiutato Benetuì il primo comitato di Resistenza che assegnò i compiti per detto Aristide che ha preso il secondo nome dal fratellino morto
l’azione armata; vi parteciparono gli Scaggiari, i Rigoni Boemo, infante che lo ha preceduto. Aristide si è ritirato da poco dalla
l’Ingegner Andrea Rigoni, il dottor Cavazzani, il Tenente Pietro professione di barbiere; abituato da sempre ad ascoltare con
pazienza le vicende dei clienti, altrettanto pazientemente ci ha
Costa, Antonio Cogo, Augusto Slaviero “Blasco” ed altri.
Nel contempo in casa dei fratelli Scaggiari venivano presi diret- fatto “la conta” della sua famiglia. Alla fine però i conti non
ti contatti con i fratelli Piva di Schio e l’inviato delle formazioni tornavano, ne mancava uno; Aristide mi ha guardato con un’aria
“Garemi” Orfeo Vangelista “Aramin”. Quest’ultimo fu accom- sconsolata: “E’ vero - mi dice - la mamma ha avuto anche un
pagnato da “Regolo” a compiere un sopralluogo nella zona di parto prematuro, come classificarlo?!” Alla fine decidiamo
Cesuna, Treschè Conca e Tonezza incontrandosi con i Parti- di fermarci a 13 e mezzo. Se Domenico, all’approssimarsi della
Grande Guerra è riuscito oculatamente a rifugiarsi in Svizzera,
giani del luogo ed entrando nell’orbita della “Garemi”.
risparmiando alla giovane famiglia l’umiliazione del
Le notizie provengono dall’archivio di GioProfugato, nella Seconda
vanni Scaggiari, figlio di “Regolo”, che ci
Guerra Mondiale la famiglia è
ha rilasciato questa toccante testimonianza.
stata pienamente coinvolta nei
«C’è un episodio che mi riguarda e
fatti che hanno sconvolto l’Itache forse, da solo, può dare la misulia. Aristide ci racconta:
ra del personaggio. Quando sono
“Cesare che militava nella
nato io, il 25 marzo del ’45, mio pa“Folgore” è stato catturato
dre era prigioniero dei fascisti. Uno
dagli Inglesi nella battaglia di
degli aguzzini si presentò nella sua
El Alamein; Ruggero che milicella e gli disse: “Oggi ti è nato un
tava nella “Littorio”, è stato
bastardo, uccideremo lui come uccatturato in Tunisia ed è finito
cideremo te”. Pianse lacrime miste
nei campi di prigionia negli Stadi gioia e disperazione.
ti Uniti. Gli altri fratelli, AntoFinita la guerra, quando ancora
nio Toni “Sciorca” , Giulio
si celebravano processi contro i fa“Lupo” e Giorgio “Lampo”
scisti, mio padre si vestì con la diche vive ad Asti, sono riusciti a
visa di capitano, grado ottenuto
ritornare ad Asiago dopo l’8 setsul campo per la militanza partitembre 1943 e sono entrati nelle
giana, e si recò a casa del fascifile dei garibaldini di Treschè
sta che gli aveva dato in quel
Conca, con il battaglione “Pretmodo l’annuncio della mia nato” poi brigata “Pino”. Le sorelscita. Ad aprire, prima vennero
Da sinistr
a:
le non furono da meno; Maria e
i genitori e quindi si presentò
in piedi, A
Francesca
nnamaria
e
Cogo; sed
Francesca
“China” hanno collaanche lui con una figlioletta.
ute, Nella
P an o zz o
Z ei e M ar
ia P an o zz
o B il lo
borato attivamente come staffette.
Tutti ovviamente impressionati
Altri fratelli e sorelle, pur non pare preoccupati, immaginando
tecipando attivamente, sono stati
chi sa quali azioni mio padre
coinvolti nell’assistenza del movimento resistenziale che faceva capo alla famiglia; la loro casa e quelle del vicinato
erano fornite di sicuri bunker ricavati sotto ai pavimenti
nei modi più ingegnosi. Il fratello maggiore Giuseppe veniva spesso fermato dai fascisti e bastonato al posto del fratello Toni, il più attivo come partigiano e quello con la fede
per il comunismo più radicata”.
I Rigoni Boemo
I Rigoni Boemo erano una famiglia di imprenditori che produceva sapone in contrada San Rocco; poi aprirono una segheria
per fare mollette per la biancheria che spedivano anche in Inghilterra e scatole di legno per la cotognata.
L’8 settembre 1943 entrambi i fratelli erano a casa in convalescenza; Giovanni “Nanni” (1915-1986) militava nella fanteria
in Francia; Battista “Titti” (1913-1980) era in Albania con gli
alpini della “Pusteria”. “Titti” doveva partire per la Russia, ma
ottenne una proroga per assistere alla nascita del primo figlio
Stefano detto Steno.
Abbiamo incontrato Steno nell’antica casa di famiglia di fronte
a San Rocco che ci racconta. «Con l’Armistizio, il papà, lo zio
e le due zie nubili Caterina (1904-1979) e Antonina (19071988), sono entrati
nella Resistenza; con
loro c’erano anche sei
cugini. Papà, zio
Nanni, i due Scaggiari
e altri, hanno prelevato dalla caserma di
Asiago tutte le armi
nascondendole in
Pastorile sullo Zebio. Il
Vu che viveva lassù di
recupero e che vedeva
tutto ha trovato il nascondiglio, ha smontato le munizioni e le ha
vendute. Ci rimasero
molto male e dovetteBattista Rigoni Boemo “Titti”
ro collegarsi con gli
inglesi attraverso Radio Londra per avere altre armi; mandavano dei messaggi in codice per ricevere i lanci col paracadute sul Corno Bianco.
Papà faceva la spola con l’ingegnere Giovanni Carli a
Padova; la moglie Lia Miotti era santola di mio nipote. Papà
e lo zio parteciparono alla battaglia di Granezza mettendo
in salvo la missione inglese “Freccia”. Zia Caterina attivissima come staffetta si operava anche come infermiera; fu
lei a curare la mano ferita del capitano Giuriolo».
Il carcere e le torture
“Papà in quegli anni ha passato più tempo in carcere che a
casa; il comandante Casadei gli applicava le scosse elettriche facendogli sbattere la testa sotto al tavolo, poi con una
sedia gliela fracassava; aveva il cervello scoperto, tre volte lo hanno operato, la mamma mi diceva che aveva la testa
come il culo di un fiasco impagliato. Li torturarono anche
a Vicenza e, ironia della sorte, allo zio Nanni le scosse elettriche fecero l’effetto di un elettroshock guarendolo dalle
paralisi al braccio e alla gamba che aveva contratto”.
Steno conclude il racconto con lo struggente ricordo del papà
che si è visto comparire improvvisamente davanti di notte
tutto stracciato e malconcio.
“Papà era fuggito da una villa a Monte Berico approfittando dei bombardamenti; aveva camminato tre giorni
nei campi. Io vedendolo gridavo dalla gioia e dallo spavento. La mattina dopo lo cercavo ma mi convinsero che
me l’ero sognato, avevano paura che mi tradissi con le
spie vicino a casa. Questo era mio padre Titti Rigoni
Boemo; mi dicevano che li chiamavano così perché come
i Boemi erano degli allegroni a cui piaceva divertirsi”.
Giorgio Spiller
Sull’argomento usciranno a breve due libri: la ristampa di
“Giovanni Carli e l’Altipiano” di Lia Miotti Carli, 1946,
sul comandante partigiano a cui è dedicata la piazza centrale di Asiago.
L’ultimo dei Quaderni della Resistenza Vicentina, il n. 9
dedicato a Treschè Conca - Cavrari e alla Brigata
garibaldina “Pino”.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
17
La voce degli 8 Comuni
Ars in mysterium: il mondo magico
dell’Altopiano raccontato in una mostra
Il
mondo
magico
dell’Altopiano raccontato in
una mostra, con le sue leggende, le sue figure misteriose e gli itinerari ad esse legate. “E’ un mondo invisibile, immaginario e millenario,
molto fitto; un patrimonio immenso proprio di questo territorio, perciò non copiabile,
che può anche diventare opportunità di crescita economica”.
Ne è convinto Roberto
Frison, scrittore, regista di teatro, riferimento di spettacoli
di mistero nel bassanese,
appassionato di leggende e
cultura veneta , curatore insieme ad Ivan Baù, con il
Consorzio Proloco Altopiano
dell’iniziativa Ars in
Mysterium inaugurata sabato 2 novembre nella Sala della Reggenza della Comunità
Montana.
Anguane,
sanguanei, fade, orchi e
orchesse, omo selvadego,
baldreckle, beate donnette,
fauni e fuochi fatui: sono le
figure magiche che secondo le antiche leggende vivono nei boschi e sui monti
dell’Altopiano e fino al 17
novembre si possono ritrovare nelle opere realizzate
per l’occasione da alcuni artisti del bassanese e
dell’Altopiano. Helene
Foata, Fabrizio Muraro, Pietro Viero, Cristina Busnelli,
Michelino Fabbian, Vania
Rossato, Laura Maddalena
Gerosa, Mario Billa, Gi
Gasparin hanno dato la loro
interpretazione delle figure
magiche e misteriose
dell’Altopiano attraverso
sculture, quadri e varie realizzazioni artistiche.
Tutti gli itinerari delle leggen-
Architettura
La “rigenerazione” di Valentina e Luca:
il progetto esposto in Basilica Palladiana
La rigenerazione così
come la reinterpretano
i giovani architetti e
designer. E’ il tema lanciato da Vaga, associazione dei giovani architetti di Vicenza, in occasione della manifestazione “Vicenza Città
dell’architettura 01".
Tra i giovani studi di architettura che hanno
aderito all’iniziativa, i primi tre selezionati hanno avuto la soddisfazione di vedere i loro progetti, con i relativi materiali esplicativi (era richiesta anche una performance capace di coinvolgere il pubblico in maniera interattiva), esposti nella prestigiosa cornice delle logge della Basilica Palladiana di Vicenza. NN Studio di
Vicenza, del quale fanno parte anche gli architetti asiaghesi Valentina Carli e Luca Guoli, si è
meritato questo privilegio presentando un allestimento che ha suscitato grande curiosità e divertimento tra i visitatori. “Abbiamo realizzato
– spiega Valentina Carli - tre installazioni, di
diversa forma e di colore nero con le superfici
interne specchianti, nelle quali
le persone potevano inserire la
testa riscoprendo
la propria immagine riflessa e rifratta insieme a
quella di alcuni
elementi appartenenti allo spazio circostante”.
“L’idea dei tre progetti – si legge nella presentazione dei lavori – si sviluppa sul concetto
di parziale visibilità, dove la struttura diviene
volume. Un’idea di semi visibilità che racchiude
in sé un principio secondo il quale la forma ha
senso di esistere se stimola in chi la osserva la
capacità di determinarla nelle sue funzioni,
usando la propria capacità immaginativa e
intuitiva. Grazie alle superfici riflettenti, i tre
progetti dimostrano come attraverso la loro
identità specchiante, gli elementi paesaggistici
che fanno parte dello spazio circostante vengono raccolti dalla superficie e riorganizzati in
un meccanismo di ri-generazione della forma
violando il principio di luogo architettonico/geografico a favore di una ri-generazione della
cultura visuale”.
Con Valentina e Luca, hanno lavorato a questo progetto anche gli altri architetti dello studio ovvero Mauro Donadello, Filippo Piovene,
Luca Rasia e Francesca Volpiana, tutti soddisfatti per il successo ottenuto.
S.L.
de cui si fa accenno nella
mostra, sono illustrati, ben
coniugando tradizione e nuove tecnologie, nell’applicazione Asiago4U Mistery, presentata nell’occasione insieme ad Asiago4u Winter, cioè
la versione invernale della
app che permette di avere
tutto l’Altopiano in tasca a
portata di click.
La mostra Ars in mysterium
rientra nel calendario “Leggende
e
misteri
dell’Altopiano dall’Astico al
Brenta”, vale a dire una serie di appuntamenti inseriti
nel programma “Veneto
Spettacoli di Mistero 2013”,
l’evento regionale organizzato da UNPLI Veneto e Assessorato all’Identità Veneta
che coinvolge tutte le province venete attraverso pro loco
e associazioni culturali.
La mostra in Comunità Montana resterà aperta nei giorni 9, 10, 16 e 17 novembre
dalle 16 alle 19.
La sera del 30 novembre, a
conclusione della manifestazione, sempre nella Sala delle Maschere della Comunità
Montana, si terrà l’appuntamento culturale dal titolo
“Leggende e misteri
dell’Altopiano” con la partecipazione di Giancarlo
Bortoli, Diego Morlin, Margherita Michelazzo, Chiara
Stefani, Elena Minuzzo,
Simone Cavallin, Roberto
Frison.
S.L.
La “terapia della gioia”
di Ama Musica Altopiano
Pomeriggi tra musica e colori per una terapia della
gioia. Li propone Ama
Musica Altopiano, ogni
lunedì dalle 16 alle 18, per
bambini dai 4 agli 11 anni
presso le scuole elementari di Asiago. Ad animare
questi incontri con proposte sempre nuove e coinvolgenti è Consuelo Morello.
“Si tratta di uno spazio creativo aperto – spiega
Consuelo – in cui si affronta il tema della musica in
senso più ampio attraverso l’animazione alla lettura, giochi, canzoni, danze
e travestimenti, pittura e
scrittura creativa, e cultura andando a conoscere,
attraverso gli strumenti
musicali, le storie e le leggende dei popoli del mondo”.
Oltre alle accattivanti atti-
vità che con passione,
competenza, fantasia ed
esperienza Consuelo sa inventare e proporre, viene
proposta anche una bella
merenda in compagnia.
“Un’opportunità nuova –
dice Chiara Barbierato,
della direzione AMA – nata
per completare l’offerta
formativa della nostra
scuola di musica e anche
per dare un aiuto alle mamme che nei pomeriggi in cui
si tengono i corsi di strumenti vari possono lasciare i propri figli alla scuola
di musica per più tempo
sapendo che sono impegnati in attività divertenti
e interessanti”.
Questi speciali laboratori
con Consuelo Morello
sono comunque aperti a
chiunque voglia parteciparvi. Per informazioni ci
si può rivolgere o alle
scuole elementari ogni lunedì pomeriggio a partire
dalle 16 oppure contattando Ama Musica Altopiano
al numero 345.5711360.
Fiabe, gioco, emozioni e
cultura in musica attendono dunque tutti bambini
per quattro appuntamenti
mensili decisamente originali.
S. L.
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
18
La voce degli 8 Comuni
LIBRI
“Il coraggio di dire no”: raccolta in un libro
una serie di interviste a Mario Rigoni Stern
Il volume è in libreria da pochi giorni. L’ha curato Giuseppe Mendicino, biografo dello scrittore
E’ in libreria da qualche giorno il volume, edito da Einaudi,
dal titolo “Il coraggio di dire
no” (costo 12 euro). Si tratta
di una raccolta di 27 interviste fra le centinaia concesse
da Mario Rigoni Stern nell’arco di tempo compreso fra il
1963 e il 2007. Il libro, che
esce quasi in concomitanza
del 92° compleanno dello
scrittore asiaghese e a oltre
cinque anni dalla sua morte,
è stato curato da Giuseppe
Mendicino, il biografo di Mario Rigoni Stern. I colloqui
realizzati da giornalisti e studiosi come Gigi Ghirotti, Eraldo
Affinati (curatore del Meridiano), Paolo Rumiz, Alberto
Papuzzi, Mimmo Sacco, Ennio
Flaiano, Franco Marcoaldi,
Dario Cresto-Dina, sono suddivisi nei quattro comparti “La
vita”, “I libri”, “Le guerre”,
“La natura, le montagne, la
caccia”, che in gran parte riassumono la biografia e l’orizzonte etico- culturale dello
scrittore.(
Giuseppe
Mendicino, nella prefazione a
questo libro, sottolinea come
l’atto del narrare - in genere
eventi legati alla propria biografia o a persone e fatti di cui
aveva conoscenza diretta fosse il più congeniale a Rigoni
Stern, che non si è mai considerato un vero romanziere, ma
semmai proprio un narratore,
un testimone, oppure un “cancelliere della memoria”, come
lo definiva Corrado Stajano.
«”Il sergente nella neve” stesso, scritto in una prima bozza
durante la prigionia, era nato
quando Rigoni Stern iniziò a
raccontare le sue vicende di
guerra allo scultore Giovanni
Paganin, bloccato a letto dalla
malattia». La cosa più significativa della raccolta, per
Mendicino, «è il monologo iniziale dello stesso scrittore, che
racconta il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Ita-
Memorie dai fronti e sulla Resistenza:
l’ultima pubblicazione di Paola Cappellari
E’ uscito l’ultimo libro di Paola Cappellari dal titolo
“La seconda Guerra Mondiale – Memorie dai fronti
e sulla Resistenza nell’Altopiano di Asiago”.
E’ un volumetto di 140 pagine che raccoglie le testimonianze di alcuni reduci della Seconda Guerra
Mondiale che hanno partecipato alle campagne
di Russia, dei Balcani, dell’Africa settentrionale
e della Francia e di diverse persone che hanno
vissuto la Resistenza sull’Altopiano di Asiago.
Ci sono i ricordi riportati dai familiari di coloro
che non ci sono più, nonché delle notizie frutto
di ricerche storiche d’archivio. “Un libro – dice
l’autrice – che vuol essere un segno di riconoscenza
verso queste persone, perché le loro memorie e soprattutto le loro sofferenze non siano dimenticate.
E’ anche un importante espediente per informare i
giovani di quanto è accaduto in passato che a loro
sembra tanto lontano ma che non può essere cancellato”.
“Vita e morte della montagna”
nell’ambito dell’autunno letterario
Continua l’autunno letterario. Il Gruppo Biblioteca Conco, in collaborazione con l’Associazione culturale ‘Senza orario senza bandiera’, organizza per sabato 16 novembre alle 17,30,
nella Biblioteca di Conco, la presentazione del libro intitolato “Vita e morte della
montagna” con l ‘autore Antonio G. Bortoluzzi.
liana, e dice ai giovani “Imparate a dire no alle cose ingiuste che vi propongono; è più
difficile dire no che dire si”.
Dalla frase finale abbiamo ricavato il titolo del libro».
«Come la sua scrittura anche
la sua narrazione è chiara, calda, poetica e antiretorica – dice
ancora Mendicino - Ma è importante anche il suo codice
etico, che include valori universali quali il senso di giustizia, il
coraggio, l’amore per la natura,
la generosità verso gli altri, l’indipendenza di giudizio, la passione civile. Per questo le sue opere sono tradotte e apprezzate
anche in Paesi lontani e diversi
dal nostro. Un codice che può
far proprio chiunque...»
“Dal primo all’ultimo giorno: battaglie
sull’Altopiano”. Presentato il nuovo
volume sulla Grande Guerra
Mercoledì 6 novembre, all’Odeo del Teatro Olimpico di
Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica, è stato presentato il settimo volume della collana di pubblicazioni
memorialistiche sulla
Grande Guerra promossa dalla Fondazione Monte di Pietà
e Confartigianato
Vicenza.
Intitolato “Dal primo
all’ultimo giorno: battaglie sull’Altopiano”,
il libro è curato ancora una volta dagli storici
Mauro Passarin e Paolo
Pozzato e prosegue lungo il
filone - intrapreso lo scorso
anno con il Pasubio - di opere legate ai siti del Vicentino
interessati dalla realizzazione dell’Ecomuseo della
Grande Guerra. Il volume è
significativamente dedicato a
Mario Rigoni Stern, indimenticabile
cantore
dell’Altopiano, la cui figura
è stata ricordata dall’accademico olimpico prof. Paolo
Lanaro; oltre agli interventi
degli autori e dei promotori
della pubblicazione, l’incontro ha visto la proiezione di
suggestive e inedite immagini relative a testimonianze
belliche (manufatti, cippi, lapidi) raccolte dall’associazio-
ne storica “Cimeetrincee”.
Osservano al proposito Mario Nicoli e Agostino
Bonomo, presidenti della
Fondazione Monte di Pietà e
di Confartigianato: “Coglie
esattamente nel segno il titolo di questo volume, che i
curatori hanno scelto considerando che i luoghi
dell’Altopiano furono i soli
che sperimentarono il conflitto sul fronte italiano dal
primo all’ultimo giorno. A
questo esteso territorio allora di confine, solenne e
dolce insieme, sono legate
molte battaglie della Grande Guerra il cui ricordo rimane tragicamente indelebile. L’Ossario del Leiten,
stanze come quelle del Museo di Canove, i tanti cimite-
ri tra i boschi, offrono la
prova tangibile di quel
che accadde lassù. E del
resto non passa stagione senza che il terreno
non restituisca qualche
reperto bellico, qualche
scheggia, qualche oggetto personale degli innumerevoli soldati che
salirono in mezzo ai
monti
per
non
ridiscendere più a valle.
Gli escursionisti che si
imbattono in quei contorti lacerti ne provano
un misto di stupore e di
pietà, e quasi non possono sottrarsi al dovere
umano e civile di saperne di
più, di informarsi, trovando a
loro disposizione una mole
impressionante di pubblicazioni. C’è la grande letteratura, ci sono gli studi ricchi
di documenti d’archivio, le
ricostruzioni e le analisi degli
storici, celebri diari personali.
Una produzione immensa,
che trova sempre nuove
schiere di lettori attenti, appassionati e partecipi. Questo nostro contributo è in grado di svelare materiali anche
stavolta pressoché inediti,
fedele a una linea editoriale
che è stata finora
unanimemente apprezzata
proprio per la sua specificità, per il risvolto ‘umano’ che
la caratterizza”.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
19
La voce degli 8 Comuni
SPETTACOLO
CULTURA
“Come voglio che sia il mio futuro”
un lungometraggio di Ermanno Olmi
Ragazzi e giovani di tutta
Italia che raccontano la loro
generazione e le prospettive incerte per il loro futuro.
Sono i protagonisti del filmdocumento dal titolo “Come
voglio che sia il mio futuro”
girato dal regista Ermanno
Olmi insieme a giovani collaboratori di Ipotesi Cinema
con il contributo della Banca Popolare di Vicenza. Nel
lungometraggio Olmi ha
cercato di raccontare
un’intera generazione che
si affaccia sul domani e che
apparentemente, sembrerebbe aver perso ogni riferimento per costruire, in
base anche all’ambiente
socioeconomico di appartenenza, delle personali cartine
di riferimento. Unico comune
denominatore : la consapevolezza che il futuro è una prospettiva incerta, un tempo in
cui si fa fatica a proiettarsi. Il
regista tralascia volutamente
qualsiasi commento, affidandosi al montaggio delle varie
testimonianze regalando uno
spaccato veritiero dell’essere
giovani oggi in questo paese.
Per la maggior parte degli intervistati, non è facile indivi-
duare una propria strada tra
le varie possibili o tra le tante
che si devono ancora scoprire. E se al Nord il rapporto con
il lavoro futuro è una prospettiva che rende “autonomi e liberi” e che permette di “dimostrare che nel proprio piccolo
si sa fare qualcosa”, magari
passando anche attraverso
esperienze diverse o
“riscoprendo anche i lavori più
tradizionali e umili”, al Sud il
futuro è, semplicemente “un”
lavoro. Molte sono infatti le
testimonianze di adolescenti (15/16 anni) che
hanno lasciato la scuola
per diventare magari
“pizzaioli affermati a 19
anni” e che sostengono
che “imparare un lavoro
è la cosa migliore: è difficile entrare nel mondo
del lavoro con lo studio”.
C’è poi chi parla del futuro come realizzazione
di sé, del lavoro come di
qualcosa che, nonostante
la fatica e l’impegno, “ti
dia soddisfazione”, come
di qualcosa di reale che
non ti lascia vivere in
quelle illusioni che “distraggono”.
Questi giovani hanno anche
capito che il sistema delle raccomandazioni in Italia vige e
funziona ancora, solo che, a differenza di quanto succede all’estero “qui chi raccomanda
un incapace non ci rimette la
faccia e la reputazione”. E
questo non aiuta anzi: “fa rabbia trovare un muro davanti e
sentire che dentro di te c’è molto di inespresso”.
Ci sono anche le testimonianze degli stranieri cresciuti in Italia che qui studiano e cercano
A Canove arriva “Pinocchio cantastorie”
Domenica 24 novembre alle
ore 16 presso la sala parrocchiale di Canove, il “Teatro
dei
Pazzi”
presenta
“Pinocchio cantastorie”,
spettacolo teatrale che sa intrattenere un pubblico di ogni
età, e che viene proposto
anche con l’intento di raccogliere fondi per l’asilo del
paese. Nell’originale rappresentazione, per la quale l’attrice Giovanna Digito è stata
premiata come miglior
Pinocchio 2003 dalla Fondazione Collodi, Pinocchio esce
dal racconto per cantare le
sue gesta come i cantastorie,
narrando le sue avventure
utilizzando una macchina
scenica di grande fascino: un
carretto che produce suoni e
immagini. Azionando una
semplice manovella, il
Pinocchio impersonato dalla
Digito, srotola i personaggi e
i luoghi del libro davanti agli
occhi del pubblico. Recentemente Giovanna Digito è stata invitata a presentare il suo
spettacolo proprio a Collodi,
nel parco dedicato a
Pinocchio, ove ha ricevuto un
riconoscimento all’interno
delle premiazioni della Comunità Europea.
S.B.
anch’essi il loro futuro, scappando magari da realtà più
dure dove l’istruzione è un optional, alcuni dei quali sostengono, provocatoriamente, che
volendo “la Cina è in Italia”.
Il lungometraggio di Olmi è
senz’altro un documento uti-
le a suscitare riflessioni e dibattiti, specialmente tra gli
adulti, i genitori, gli educatori
e anche nel mondo del lavoro in cui questi giovani andranno ad inserirsi.
Torna al Millepini, con nomi di grido,
la rassegna teatrale d’autunno
Una nuova avvincente stagione
teatrale sta per prendere il via
al Palazzo del Turismo Millepini
di Asiago.
La rassegna inizierà domenica
17 novembre e proporrà un totale di quindici eventi. Sul palcoscenico del Millepini si succederanno nomi di grande richiamo come Lucrezia Lante
della Rovere, Vanessa Gravina,
Alessandro Bergonzoni e
Natalino Balasso, ma anche tanti altri attori, registi e compagnie
di assoluto rilievo nel panorama
teatrale italiano. E non mancherà la ben conosciuta comicità locale dei Rispaar.
Dalle tragedie shakespeariane alla musica e alla
danza, dalle commedie sentimentali alle intriganti
trame pirandelliane, dagli spunti di riflessione al
più genuino divertimento, la tipologia degli spettacoli è estremamente varia, sicuramente capace di incontrare i gusti di un pubblico eterogeneo. La rassegna è organizzata dal Comune
di Asiago, dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, dalla Pro Loco Asiago Sasso, in accordo
con i Comuni di Gallio e Roana e con la Regione del Veneto.
“Obiettivo dell’iniziativa - spiega l’Assessore al Turismo e alla Cultura di Asiago, Avv.
Roberto Rigoni - è quello di offrire anche
quest’anno ai nostri cittadini l’opportunità
di vivere le emozioni del teatro nelle sue molte
varianti, coinvolgendo anche nomi di grande prestigio e rendendo possibile a tutti questa esperienza grazie a prezzi molto accessibili. Allo stesso tempo, l’ampia durata della
rassegna permetterà di contribuire anche a
una politica di destagionalizzazione turistica basata sulla cultura e l’intrattenimento
di qualità. Sottolineo,
inoltre, come l’iniziativa
sia aperta ai giovani ed
agli adulti che intendano avvicinarsi alla pratica teatrale mediante la
previsione di appositi
corsi di teatro a cui, me
lo auguro, parteciperanno in molti per dare
concretezza all’idea dell’Amministrazione di attivare presso il Millepini
una vera e propria compagnia teatrale”.
Teatro non solo da vedere, dunque, ma anche da imparare, grazie ai
corsi organizzati in collaborazione con l’Associazione Artemusica Cultura di Roana, sia
per adulti che per bambini. Si ringraziano per
il sostegno alla realizzazione della rassegna:
Rigoni di Asiago, SCT Sistemi Controllo del
Traffico e Consorzio Tutela Formaggio
Asiago. Tutte le informazioni dettagliate sul
programma e sui prezzi della stagione teatrale
sono disponibili presso l’Ufficio IAT (tel. 0424
462221, [email protected], Piazza Carli 56), presso l’Ufficio Turismo-Cultura
del Comune di Asiago (tel. 0424 460003,
[email protected], Via
Millepini 1) e sui siti www.millepiniasiago.it e
www.asiago.to.
“Una domenica da favola” al Cinema Lux
Una rassegna di 3 incontri domenicali, ideata per i più piccoli e organizzata dal “Circolo Effetto Cinema” in collaborazione con
la libreria “Leggi e Sogna”. Con “Una
domenica da favola” i bambini potranno
immergersi in un mondo fantastico, seguendo le letture delle più belle fiabe, interpretate dalla voce di Francesca Chiesa e accompagnate da apposite ambientazioni sonore e visive. La rassegna si preannuncia quindi
come un appuntamento speciale che, ogni domenica fino all’approssimarsi del Natale, accompagnerà i bambini nel mondo magico delle favole, grazie alla creatività educativa delle letture animate. Le
tematiche affrontate quest’anno saranno, l’unione fa la forza con le due fiabe “Guizzino” e “Gedeone”,
per poi trattare la tematica reagire al mondo, con “La cosa più importante” e “Il cucciolo di Nina”,
concludendo con la fiaba di Natale “L’errore di Babbo Natale”. Gli appuntamenti inizieranno domenica 1 dicembre alle 17.00 al Cinema Lux di Asiago ad un costo ti 2 euro a persona.
D.D.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
20
La voce degli 8 Comuni
L’AVVOCATO RISPONDE
SAPOR D’ACQUA NATIA
LACOMPRAVENDITADIAUTO TRAPRIVATI
Il design della vecchiaia
In tempi di crisi risulta
essere in crescita il fenomeno della compravendita di automobili usate
senza l’ausilio e la
intermediazione di concessionarie automobilistiche. Le parti sono a
ciò incentivate dal supposto maggior guadagno per la parte
venditrice e dal supposto maggior risparmio
per la parte acquirente.
Pere opportuno, però,
prestare attenzione nel gestire tali tipi di pratiche ed
osservare alcune cautele.
Innanzitutto occorre tener
presente che il venditore
privato, a differenza del rivenditore professionale,
non è tenuto per legge a
fornire una garanzia sul
mezzo venduto. Ciò non
implica, però, che il venditore possa tacere i difetti
del mezzo. Come previsto
dal codice civile, infatti,
l’auto venduta dovrà in
ogni caso essere priva di
vizi occulti ed al venditore
è comunque vietato omettere
circostanze
pregiudizievoli a sua conoscenza quali, ad esempio, il fatto che si tratti di
auto incidentata. La presenza di gravi difformità
tra il promesso ed il venduto (come ad es. la manomissione
del
contachilometri) o qualsiasi mancanza di qualità essenziale nel mezzo, conosciuta dal venditore privato e omessa al momento
della vendita, legittimerà
l’acquirente a richiedere
l’annullamento del contratto.
Una volta verificata la conformità del mezzo a quanto promesso e la sua funzionalità (anche dopo
averlo effettivamente provato su strada), meglio se
coadiuvati da un meccanico e/o carrozziere di fiducia, ed una volta controllata l’inesistenza di vincoli sulla vettura -come ipoteche o fermi amministrativi- a mezzo di una visura
al PRA, le parti potranno
procedere alla compravendita vera e propria.
La prima cautela che si
impone per il venditore è
quella di verificare l’incasso
della
vendita
contestualmente al passaggio di proprietà e prima
della consegna del mezzo,
richiedendo un pagamento in contanti -nei limiti di
legge- o a mezzo di assegno circolare o bonifico
bancario (di cui l’acquirente dovrà indicare il nr.
CRO, ovvero il codice riferimento operazione o
fornire ricevuta indicante
la non revocabilità dello
stesso). Va detto, inoltre,
che il pagamento con assegno o bonifico mantenendo la tracciabilità della transazione, va a beneficio di entrambe le parti
(a tal fine si suggerisce che
l’acquirente, per sua maggior tutela, inserisca quale causale del bonifico il
modello del veicolo ed il
numero di targa).
Una volta verificato il pagamento si dovrà registrare il passaggio di proprietà del veicolo e, per fare
ciò, occorrerà disporre di
un atto di vendita. La
prassi più diffusa è quella
di usare quale dichiarazione di vendita il retro del
Certificato di Proprietà
(CdP) dell’auto, da compilarsi nelle apposite parti.
Nulla vieta, comunque,
che le parti abbiano stipulato la vendita in separato
atto. La firma dovrà però
in ogni caso essere autenticata da un funzionario a
ciò abilitato, anche per attribuire all’atto data certa.
Si potrà autenticare la firma presso i Comuni, i Notai, gli Studi di Consulenza
Automobilistica abilitati
come STA (Sportello
Telematico dell’Automobilista) e gli uffici provinciali
della Motorizzazione Civile.
Una volta autenticata la firma del venditore, occorrerà
presentare la pratica del
passaggio di proprietà, preferibilmente agli sportelli
STA ove, con un’operazione in tempo reale, gli addetti aggiorneranno sia i dati
del PRA, che i dati della
Motorizzazione Civile. Gli
sportelli STA sono presenti
negli Uffici Provinciali ACI
PRA, ma anche negli Uffici
della Motorizzazione Civile,
in tutte le delegazioni Automobile Club d’Italia e presso gli Studi di Consulenza
Automobilistica abilitati (cd.
Agenzie pratiche auto). Per
l’espletamento della pratica
sono dovuti i costi fissi previsti per legge (determinati
in base al numero di
kilowatt/cavalli del veicolo
ed alla provincia di residenza dell’acquirente) e, se ci
si rivolge all’Automobile
Club o ad un’Agenzia pratiche auto, occorrerà anche
aggiungere la tariffa, stabilita in regime di libero mercato, del servizio di
intermediazione.
Se la richiesta del passaggio di proprietà non è stata
presentata ad uno STA, trascorsi sessanta giorni dalla
data dell’autentica della firma sull’atto di vendita, è opportuno verificare che il
passaggio sia stato correttamente effettuato richiedendo una visura al PRA del
veicolo. Se il passaggio di
proprietà non è stato registrato, infatti, il venditore rimarrà
formalmente
intestatario del veicolo e
continuerà a rispondere,
salvo prova contraria, delle conseguenze collegate al
presunto possesso ed uso
del veicolo (ad es. violazioni del Codice della Strada,
tasse automobilistiche non
versate, nonché dei danni
provocati a cose e/o persone). Si suggerisce infine
che, in ogni caso, venditore e acquirente conservino
in luogo sicuro una fotocopia dell’atto di vendita
per ogni futura evenienza.
AVVOCATO SERENA BAÙ
I lettori che vogliano sottoporre domande
su qualsiasi questione di carattere legale al
nostro avvocato possono inviare una mail
all’indirizzo [email protected]
o scrivere a “L’avvocato risponde
Giornale Altopiano,
Via Monte Sisemol, 9 Asiago (VI)”
La chiamano “Collezione Autunno-Inverno” ed è una sfida
d’altissimo spessore tra i grossi nomi della moda internazionale: Chanel e Dolce &
Gabbana, Giorgio Armani e
Christian Dior, Benetton e Liu
Jo, Nero Giardini e Blu Marine. Aguzzano l’ingegno, affilano le armi, tentano lo sguardo: il tutto per salutare l’avvento dell’autunno e dell’inverno
vestiti con eleganza e non travestiti di sciatteria. Poco importa se ai respiri caldi della
primavera e all’arsura dell’estate stavolta dovranno rispondere all’imprevedibilità
colorata dell’autunno e alla
raucedine fredda dell’inverno:
per ogni stagione lo stilista riserva un picco di bellezza
personalizzata perché nessuna stagione è uguale ad un’altra, come nessun uomo è mai
la fotocopia di nessun altro.
Ad ogni stagione è riservata
la sua collezione, ossia quell’indice di bellezza che a nessun’altra s’abbinerebbe a puntino: l’arte è sempre una porzione di eleganza realizzata su
misura. Eppure quaggiù ci si
ostina a guardare all’autunno
e all’inverno con quel pizzico
di malinconica passione che
s’addice alle liturgie funebri: il
gaudio e l’ilarità dell’estate assolata cedono il posto alla tristezza e all’angoscia, al lento
incedere dei passi e all’amarezza del sole che tramonta
presto; il gaudio spensierato e
la cordialità estiva sembrano
soccombere all’autunno del
sorriso e alla paura di un inverno ch’è sempre prodigo di
scomodità. Tra le vie di paese
la “collezione autunno-inverno” della natura tutto richiama eccetto che la bellezza e il
fascino, la sensualità e lo
splendore, la seduzione e il germoglio: laddove l’arte e l’estetica esprimono picchi di originalità inimmaginabile fin quasi
a creare negli atelier capolavori riservati al ghiaccio invernale, l’uomo di città esprime
la nostalgia di stagioni più adatte al sollazzo e alle buone intenzioni. Tant’è che si paragona volentieri – e forse con
un pizzico d’ingiustizia – queste due stagioni al calare delle
forze, al tramontare della giovinezza, all’inverno della malattia o alla canizie di giorni non
più frementi di vitalità. Davvero strano lo sguardo che
l’uomo riserva alla natura che,
come stilista intrigante e invisibilmente operosa, risponde a
modo suo, rilanciando la
graziosità. Perché è dell’autunno il trascolorare dei faggi e il
luccichìo della brina sull’erba,
l’incantevole ingiallirsi delle foglie e il lento rincasare degli
armenti, la dolcezza delle castagne e il decantarsi dell’uva pigiata. Così com’è dell’inverno
l’alfabeto del riposo e della quiete, il silenzioso rinvigorirsi delle
falde allo scendere delle prime
nevi, il ringiovanimento degli aghi
dei pini, il misterioso letargo delle talpe e delle marmotte, dei tassi
e delle orse. E tutta quell’invisibile programmazione che la natura opera sotto le quinte della
terra: l’organizzare gli accoppiamenti delle cerve e delle orse, il
calendario delle lune e dei germogli, l’ordine d’uscita degli animali dalle tane, il programma di
colorazione dei germogli e di nascita dei fiori. Anche in natura
c’è una “collezione autunno-inverno”, necessaria per creare
nostalgia e appetito di quella successiva, la “primavera-estate” i
cui lineamenti nascono sempre
nel grembo di un’apparente malinconia. L’uomo sembra non apprezzarla in versione “autunnoinverno”; forse per questo riserva il nascondimento agli anziani e ai malati, alla canizie e
alla disabilità, alla malattia e
alla povertà. L’uomo è un essere smemorato e saputello,
così ambizioso da dimenticare
che è d’inverno che la primavera si sveglia, è d’autunno
che la terra ritrova la forza perduta. Come dall’uomo sconfitto germoglia sovente una
sorgente
di
stupore
d’insospettabile fascino e dall’uomo privo di forze si sprigiona una misteriosa energia.
Le chiamano stagioni “morte”
e c’abbinano sguardi tristemente appassiti; li chiamano
uomini “finiti” e li guardano
con pietà. Ignorando d’essere
in fronte a dei capolavori di
grazia e beltà.
Don Marco Pozza
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
21
La voce degli 8 Comuni
HOCKEY SU GHIACCIO
All’Odegar in scena la “missione Continental”
Dal 22 al 24 novembre la semifinale asiaghese. Obiettivo: vincere per puntare alla super final di Rouen
Mentre sul binario del campionato viaggia a tutta il treno
giallorosso (fresco, al momento in cui scrivo, della
leadership in campionato dopo
aver battuto per la terza volta
il Valpusteria), all’orizzonte si
profila l’attesissimo appuntamento con la semifinale di
Continental Cup che andrà in
scena
sul
ghiaccio
dell’Odegar dal 22 al 24 novembre. Il Gruppo D che si
giocherà ad Asiago vedrà i
padroni di casa (che per l’occasione viaggeranno sotto una
specifica sponsorizzazione,
quella del Gran Moravia) incrociare bastoni e destini con
tre compagini agguerrite: i russi del Toros Neftekamsk,
formazione della seconda lega
russa (la VHL), alla sua seconda partecipazione europea; i kazaki dello Yertis
Pavlodar, vincitori della KVL
ed al loro esordio sul palcoscenico europeo; i britannici del
Nottingham Panthers, vincitori della Elite Ice Hockey
League e qualificatisi vincendo
imbattuti il girone di casa (B)
regolando nell’ordine i lettoni
dello Juniors Riga (punti 6), gli
olandesi dell’HYS The Hague
(3) e gli spagnoli del Bipolo
Vitoria-Gasteiz (0).
In contemporanea sul
ghiaccio danese di Vojens, per il
Gruppo E, si incroceranno i destini dei padroni di casa del
SonderjyskE Vojens, dei
bielorussi del Neman Grodno,
dei norvegesi dello Stavanger
Stagione
1997/98
1998/99
1999/00
2000/01
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
Oilers e degli ungheresi del
Dunaujvaros, vincitori in casa
del gruppo C (con 8 punti) davanti ai polacchi del Cracovia
Krakow (6), ai rumeni del
Csikszereda (4) ed agli
sloveni dello Slavija
Ljublijana (0).
Le vincenti dei due
gruppi si qualificheranno per
la Super Final che si giocherà dal 10 al 12 gennaio 2014
a Rouen per la quale sono
già qualificate i Rouen
Dragons (organizzatori) e gli
ucraini del Donbass Donetsk
(detentori della Coppa).
Per quanto riguarda
l’Asiago, i giallorossi sono
alla loro sesta presenza sul
palcoscenico
della
Continental Cup (2001/02,
2002/03, 2003/04, 2010/11,
2011/12 e 2013/14), manifestazione giunta alla sua 17^
edizione, e raggiungere la finale ed un possibile successo
è dichiaratamente l’obiettivo
principe della stagione per la
squadra di John Parco che si
è <attrezzata> anche per questo e che già ha <incassato>
la Supercoppa e che a fine
mese sarà impegnata anche
nella semifinale di Coppa Italia.
Nei precedenti tante emozioni e tanti sogni, ma anche
tante delusioni, a partire dalla prima, storica, entusiasmante ed indimenticabile
semifinale giocata in casa
(23-25/11/01) con il passag-
ALBO D’ORO
Vincitore
Super final disputata a
Kosice (Slovacchia)
Tampere (Finlandia)
Ambrì Piotta (Svizzera)
Kosice (Slovacchia)
Ambrì Piotta (Svizzera)
Berlino (Germania)
Lions Zurigo (Svizzera)
Zurigo (Svizzera)
Lions Zurigo (Svizzera)
Zurigo (Svizzera)
Jokerit Helsinki (Finlandia)
Lugano (Svizzera)
Slovan Bratislava (Slovacchia) Gomel (Bielorussia)
Zvolen (Slovacchia)
Szekesfehervar (Ungheria)
Lada Togliatti (Russia)
Szekesfehervar (Ungheria)
Yunost Minsk (Bielorussia)
Szekesfehervar (Ungheria)
Bars Kazan (Russia)
Riga (Lettonia)
Martin (Slovacchia)
Rouen (Francia)
Red Bull Salisburgo (Austria) Grenoble (Francia)
Yunost Minsk (Bielorussia)
Minsk (Bielorussia)
Rouen Dragons (Francia)
Rouen (Francia)
Donbass Donetsk (Ucraina)
Donetsk (Ucraina)
gio del turno sfumato proprio
all’ultimo (dopo uno
spettacolare quanto sfortunato pareggio (4/4) col
Lugano) a vantaggio del Milano che poi andò fino alla
finalissima, miglior risultato di
sempre per un’italiana.
L’anno dopo ancora all’Odegar
la semifinale (22-24/11/02)
ma A&O Asiago che non va
oltre la terza posizione.
Nel 2003 l’avventura
giallorossa si ferma nei quarti
(17-19/10/03) a Rouen dove
i giallorossi rimediano tre
pesanti sconfitte e restano
sconsolatamente ultimi a quota 0. Asiago che torna protagonista di una semifinale casalinga (la terza) nel 2010 (2628 novembre) ma ancora una
volta si deve accontentare malinconicamente del secondo
posto, battuto ai rigori dai danesi del SønderjyskE
dell’indimenticato ex bomber
Mario Simioni che vanno in finale.
Ultima apparizione, ed unica
(anche qui storica) qualifica-
zione alla finale a quattro, nel
2012, ottenuta vincendo la
semifinale disputata ad
Herning in Danimarca (precedendo
nell’ordine
Dab.Docler, Herning Blue
Fox e Sheffield Steelers) grazie ad uno scatenato
Bentivoglio che mise a segno
ben 5 marcature personali in
tre partite. A Rouen (13-15
gennaio 2012) fu però una
debacle, con l’Asiago battuto
pesantemente in tutti e tre i
confronti dai francesi padroni
di casa (e poi vincitori della
Coppa) del Rouen Dragons
(6-0), dagli ucraini del
Donbass Donetsk (2-6) e dai
bielorussi dello Yunost Minsk
(1-4), sconsolatamente ultimo
a quota 0 punti.
Per l’Asiago dunque due
obiettivi in sequenza: ottenere
(al quarto tentativo) la vittoria
del girone casalingo per poi
volare e sognare a Rouen,
location da esorcizzare per i
giallorossi che qui hanno fantasmi da scacciare ma anche
un sogno da realizzare.
Cesare Pivotto
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
22
La voce degli 8 Comuni
SPORT INVERNALI
A Lusiana la grande Festa dello Sci Vicentino
Capovolgendo una tradizione ormai consolidata
da anni, l’annuale Festa
dello Sci Vicentino, solitamente collocata all’inizio della primavera, stavolta trova spazio in autunno. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di
Lusiana ed all’impegno
congiunto di Sci Club 7
Comuni-Siben
Kommoinen supportato
anche dall’altra società
paesana, lo Sci Club
Lusiana Monte Corno e,
naturalmente dal Comitato Provinciale Fisi di
Vicenza, il pomeriggio di
domenica 27 ottobre si è
trasformato in un successo di interesse e partecipazione.
Circa trecento le persone
provenienti da tutto il
vicentino sciistico, oltre ai
numerosi ospiti arrivati da
altre aree del Veneto,
ospitate nella palestra comunale.
A conclusione del riuscito
pomeriggio di festa, tutti i
presenti hanno inoltre potuto apprezzare prodotti
tipici grazie alle specifiche
degustazioni presentate
dalla Pro Loco Lusiana.
Prima del via un minuto
di silenzio per ricordare la
figura di Mariuccia
Potepan, presidente dello Sc
Marzotto di Valdagno, scomparsa lo scorso aprile.
Sergio Rigoni, responsabile
provinciale dello sci nordico, si
fa apprezzare, non è la prima
volta, anche in veste di presentatore e sul suo indirizzo di
saluto prende la parola
Antonella Corradin Sindaco di Lusiana.
“La nostra disponibilità rispet-
to a queste iniziative – ha
esordito – c’è sempre perché
come amministrazione crediamo nel valore sociale ed
educativo dello sport e di quello
invernale in particolare. Mi auguro inoltre che sull’abbrivio di
questa festa i due sci club operanti del nostro comune arrivino a collaborare sempre più
strettamente nell’interesse della nostra cittadinanza”.
Per parte sua Marco Dalle
Nogare, assessore lusianese
allo sport, ringrazia la disponibilità subito dimostrata dai due
sci club quando si è prospettata l’opportunità di ospitare la
festa. “Mi auguro – ha concluso – che l’occasione possa ripresentarsi anche in futuro”.
Chiamato in causa, Renato
Dal Ponte, presidente dello Sc
7 Comuni-Siben Kommoinen,
ha ringraziato la Fisi vicentina
per aver richiesto la collaborazione della sua società:
“Abbiamo cercato di rispondere col massimo impegno”.
Da Alberto Piccin, vice-presidente nazionale della Fisi,
arriva invece un invito pressante. “La situazione generale
e dello sport invernale italiano richiede a ciascuno di noi
di aumentare l’impegno. E’
indispensabile per lavorare
uniti e garantire così i rincalzi
alle formazioni azzurre delle
varie discipline”
“Se in passato è accaduto che
ci si sia cullati troppo sugli allori ora non possiamo più permettercelo”. Parola di Guido Carli consigliere Fisi
referente per lo sci di fondo
azzurro e giovanile.
Ed aggiunge: “Dobbiamo lavorare sui giovani senza badare al risultato immediato
ma proiettando il nostro impegno nel futuro programmando tutto a dovere. Solo
così potremo avere ancora gli
sponsor dalla nostra”.
Sulla necessità di darsi da fare
per far crescere i rincalzi si è
soffermata anche Roberta
Rodeghiero vice-presidente
del Comitato Veneto Fisi ed
anche da parte sua arriva
un invito a considerare i
vantaggi offerti dalla
“nuova” tessera Fisi
2013-14.
A Silvano Panozzo, presidente da parecchi anni
del Comitato Fisi di
Vicenza, il compito di tracciare un bilancio della stagione scorsa e di “inquadrare” quella ormai imminente.
“Sul piano strettamente
sportivo - questa la sua
analisi - i risultati ottenuti
dai nostri atleti si possono
considerare soddisfacenti. Non altrettanto il
tesseramento, in calo per
una serie di ragioni incluso il mancato inserimento della responsabilità civile verso terzi fra le coperture assicurative garantite dalla Tessera Fisi.
Speriamo – ha proseguito - che la nuova formulazione adottata quest’anno possa portare ad un
riavvicinamento rispetto a
quanti non l’avevano rinnovata. In ogni caso, nonostante la crisi, le società vicentine hanno in programma organizzazione
di gare a carattere internazionale, nazionale, giovanile e master, segno
che la loro vitalità non si
è spenta. Il “grazie” va
comunque esteso a sponsor,
giudici, cronometristi e, più in
generale, a chi ci dà una
mano”.
Sergio Rigoni ha quindi avviato la lunghissima serie di
premiazioni previste dal programma. Molte le storie interessanti che ragazzi e ragazze, uomini e donne dello sci
vicentino hanno saputo “raccontare” la scorsa stagione.
Chi a suon di risultati di livello
nazionale, chi, emergendo in
ambito veneto o vicentino, chi
migliorando rispetto alla stagione precedente o riprendendo
a gareggiare dopo un infortunio, chi avviandosi per la prima volta nel mondo dello sport
bianco di casa nostra.
Ne è uscito un “collage” di
tutto rispetto tenuto assieme
da una “cornice” altrettanto
significativa: la grande passione che anima un po’ tutti, indipendentemente dai ruoli interpretati. E’ questa la miglior
garanzia per il futuro dello
sport invernale vicentino
targato Fisi. In presenza di una
situazione generale e specifica così difficile, è emersa la
volontà di non mollare lavorando “in squadra” ed a tal
proposito ecco un primo dato
positivo: i tre sci club operanti
a Recoaro Terme hanno deciso di fondersi per unire le
forze. A Lusiana, come in altre realtà, ci si sta seriamente
pensando. Una delle strade per
vincere la sfida della doppia
crisi in cui molti sci club
vicentini si trovano è anche
questa. Renato Angonese
GLI ATLETI PREMIATI
Per il GSA Asiago: Sonia Basso e Roberto Martini; US Enego
Lisser: Matteo Dalla Palma e Alessandro Frison;
Sci Club Val Magnaboschi: Thomas Zovi, Giorgia Rigoni;
Sci Club Marostica: Tullia Costacurta, Riccardo Dalla Palma, Isabella Vedove, Estella Venezian;
Sci Clu Sei Campanili: Valentina Oro; U.S. Asiago Sci:
Matilde Finco, Edoardo Moresco, Giorgia Alberti, Marta
Cantele, Luca Rigoni, Aglaia Longhini, Marco Mosele, Francesca Gottardo, Elisabetta Cantele, Valentina Costa, Davide
Cantele, Kristian Ronzani, Cristian Ronzani, Deborah Rosa,
Alessandro Destro, Maria Grapiglia, Anna Longhini, Federico Mosele, Matteo Finco, Luca Maino, Letizia Rigoni; Società Campione Provinciale Fondo;
CS. Vicenza: Zoe Tessarollo, Antonio Valente, Margherita
Rigo, Mattia Trulla, Davide Filippi;
S.C. Marzotto: Roberto Silvio Comale; Sci Cai Schio: Giulia
Fabris Giulia, Societa Campione Provinciale Sci alpino, Luca
Dal Maso; SC Recoaro: Asia Pianalto, Marianna Brunialti,
Pietro Cornale, Massimo Orsato, Gabriele Sartori,
SC Gallio: Camilla Henny Comazzi, Andrea Campregher,
Cecilia Cavalloni, SamueleJanne Comazzi, Giulia Frison
Emanuele Meneghetti, Mattia Frison, Andrea Pertile, Filippo
Sartori, Marco Munari, Filippo Sambugaro, Daniele Plebs
SC 2A Asiago Altopiano: Giorgia Parini, Michele Minuzzo,
Lucrezia Pellizzari, Laura Ronzani, Vittoria Costa, Marco
Minuzzo, Marco Cantele, Asia Anna Brunello; GAB Ski
Group: Asia Zenere; Ski Team Altopiano di Asiago: Luca
Ezio Pattanaro, Noemi Dalla Costa, Diego Dalla Costa, Giole
La Spina; GSA Vicenza: Michele Vescovi; Banca Popolare
di Vicenza: Giampaolo Frau.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
La voce degli 8 Comuni
EVENTI SPORTIVI
23
Sci nordico. Raduno giovanile ad Asiago
Coppa del mondo di sci nordico
è già cominciato il countdown
“In Altopiano le strutture
adatte per una
buona preparazione”
che già hanno dato buona prova della loro competenza e professionalità nei recenti Mondiali Masters svoltisi proprio ad Asiago.
Ed è proprio grazie al successo riscosso con le gare mondiali di
inizio 2013 che la Federazione Internazionale Sci e la FISI hanno
deciso di inserire nuovamente Asiago tra le date della Coppa del
Mondo 2013-2014. A capo del Comitato Organizzativo troviamo
il Sindaco di Asiago, Andrea Gios, coadiuvato dai vice-presidenti
Sergio Rigoni (U.S. Asiago), Fabrizio Dalle Ave (G.S.A. Asiago) e
Franco Sella, Assessore allo sport.
Dalla tappa asiaghese, dopo la dovuta pausa natalizia, la Coppa del
Mondo tornerà all’estero il 28 dicembre con la premiere del Tour
de Ski nella tedesca Oberhof. Sul piano prettamente agonistico, la
sfida sembra essere tra due tra i più forti fondisti della scena
mondiale, lo svizzero Dario Cologna e il norvegese Petter Northug,
che hanno entrambi affermato come la stagione in arrivo sia quella in cui l’Olimpiade di Sochi rappresenti il maggior obiettivo.
Tour de Ski e gare di Coppa del Mondo, tuttavia, sono appuntamenti da preparare con estrema cura, per giungere a febbraio al
top di preparazione. E se da un lato Cologna ha macinato chilometri in alta quota e sugli skiroll nella sua Svizzera, Northug ha
addirittura esagerato con l’allenamento tanto da essere costretto
ad una sosta di alcune settimane. Vederli in gara sulla pista del
Millepini sarà già di per se un grande spettacolo per cui varrà la
pena esserci.
F. F.
Carlo Dal Pozzo, responsabile dello sci nordico
per il Comitato Veneto
della Fisi, è molto soddisfatto del lavoro svolto
col suo gruppo di giovani,
categorie aspiranti e junior,
durante l’ultimo raduno
atletico ospitato ad Asiago.
“Un ringraziamento particolare – commenta il tecnico della “forestale” – va
fatto alla Cooperativa Popolo di Rotzo, all’albergo
“Vescovi” ed alla Cassa
Rurale ed Artigiana di
Roana. Senza il loro
contributo sarebbe stato difficile organizzare
questa fase finale della preparazione “a secco”. Ora - prosegue – utilizzeremo il prossimo ponte di Ognissanti per un
raduno su neve al passo dello Stelvio, poi, sperando nella
neve a quote “normali” si proseguirà col lavoro sino alla
vigilia delle prime gare”.
Che saranno….? “A Santa Caterina Valfurva, in Valtellina,
l’ultimo week-end di novembre”. Con quali obiettivi il Comitato Veneto della Fisi ha impostato la stagione dello sci
nordico giovanile di cui si occupa? “Intendiamo confermare i risultati delle stagioni più recenti dove abbiamo recitato
un ruolo da protagonisti in ambito nazionale. Non sarà facile ma ci proveremo”. Durante i quattro giorni trascorsi nel
capoluogo altopianese, ragazzi e ragazze, poco meno di una
trentina, hanno lavorato sodo mettendo a frutto i suggerimenti degli allenatori di riferimento. Il programma includeva test sugli skiroll. Si è scelta la strada che da Rotzo conduce verso la Bocchetta di Campolongo trattandosi di percorso molto tecnico ed impegnativo. In grado, cioè, di scovare pregi e porre rimedio ai difetti rilevati sul campo. Per
la corsa, la prova utilizzava la salita di cinque chilometri fra
il laghetto di Roana ed il Buso della Neve.
“Ad Asiago – racconta ancora Carlo Dal Pozzo – abbiamo
avuto a disposizione la palestra per i pesi e per l’ hockey inline, pratica molto utile per affinare l’equilibrio. In altopiano
abbiamo trovato le strutture giuste per quanto si era programmato”.
Fra pochi giorni toccherà ai diretti interessati far valere in
pista il lavoro precedente.
R.A.
Mancano 20 giorni all’inizio della Coppa del Mondo di sci di fondo. Si parte a fine novembre dalla finlandese Kuusamo con tre
giorni di gare, dal 29 novembre al 1° dicembre. I successivi passaggi di Coppa saranno per la norvegese Lillehammer, per Davos
in Svizzera e poi per Asiago, dove la Coppa torna in gara dopo 5
anni di assenza. Sabato 21 e domenica 22 dicembre il capoluogo
dell’Altopiano ospiterà, come già ampiamente preannunciato anche su queste pagine, una sprint in tecnica classica maschile e
femminile il primo giorno, seguite da una spettacolare team sprint
alla domenica, il tutto sotto i riflettori dell’Eurovisione con la diretta sulle principali emittenti internazionali, il che non guasterà in
fatto di promozione turistica durante il periodo prenatalizio. L’ultimo capitolo della massima serie ad Asiago fu nel 2008 quando si
gareggiò alla Golf Arena, e il successo nella prova allora inserita
nel Tour de Ski andò a Petter Northug e Charlotte Kalla, con gli
azzurri Cristian Zorzi e Pietro Piller Cottrer quarto e quinto e
Arianna Follis quarta. Questa volta si correrà sulla nuova pista
“Millepini”, vicinissima al centro città, con 1400 metri a disposizione per le gare femminili e 1600 metri per quelle maschili, un
impianto di innevamento artificiale all’avanguardia e tanto di illuminazione per la fruibilità notturna. L’organizzazione tecnica della
due giorni di Coppa del Mondo ad Asiago è affidata alle società
US Asiago e GSA Asiago, una cordata ben collaudata ed esperta
che può contare su 200 volontari, vera ossatura del comitato,
Gli obiettivi dello S.C. 7 Comuni di Lusiana
Una settantina di Soci, una squadra agonistica comprendente atleti/e della categorie Baby, Cuccioli, Ragazzi, Allievi
cui aggiungere i giovanissimi principianti. I tesserati sono
lusianesi o provenienti dalla pedemontana. Un rilancio dell’attività associativa si è già manifestato col successo ottenuto organizzando la riuscita Festa dello Sci Vicentino 2013
dello scorso 27 ottobre. Questo l’attuale ritratto societario
dello Sci Club 7 Comuni – Siben Kommoinen tracciato da
suo presidente Renato Dal Ponte. “In vista della prossima
stagione invernale – commenta il dirigente lusianese in carica da nove anni – stiamo valutando parecchie
opzioni….”Quali sarebbero? “Innanzitutto la possibilità di
una sempre più stretta intesa con l’altra società del nostro
centro: lo Sci Club Lusiana Monte Corno. Abbiamo già iniziato con la Festa dello Sc Vicentino, vogliamo proseguire
perché, con tempi e modi tutti da decidere, si potrebbe arrivare ad una futura fusione”. Sull’opportunità di unire le
forze si è espressa positivamente anche il sindaco di Lusiana
Antonella Corradin durante il suo intervento alla festa della
Fisi berica, ma il “fronte operativo” del “7 Comuni” include
anche altro…”Attualmente – prosegue ancora Renato Dal
Ponte – per la nostra squadra agonistica possiamo contare
su due allenatori: Alessio Poli ed Emanuele Borgo oltre alla
collaborazione della Scuola Sci Kaberlaba di Asiago. Puntiamo ad ottenere buoni risultati sapendo però che non sarà
semplice. In passato già ci siamo riusciti in particolare con
Marco Manzardo e Luca Maino. Vogliamo naturalmente
riprovarci”.E sul piano organizzativo?
“Quest’inverno saremo per la prima volta sulle rinnovate
piste di Val Formica-Cima Larici con un paio di gare di
slalom baby e cuccioli del circuito giovanile della Fisi. Incluse nel calendario Fie (Federazione Italiana Escursionisti), proporremo altre due prove, sempre delle specialità
tecniche dello sci alpino. Attendiamo una buona partecipazione di concorrenti e, soprattutto, di poter veder emergere
qualche nostro giovane”.
Renato Angonese
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
24
La voce degli 8 Comuni
CALCIO
Il derby tra Canove e Stoccareddo:
una bella e vera festa dello sport
E’ finito in parità il primo
derby dell’Altopiano tra
Canove e Stoccareddo. 2
a 2 il risultato della partita
giocata davanti ad un pubblico eccezionale di circa
600 persone. E’ stato un
pomeriggio da segnare
negli annali data l’eccezionalità della partita giocata
in campo e sugli spalti
come un grande momento di festa. Prima del fischio d’inizio c’è stato un
gesto molto significativo
da parte del Canove che
ha
consegnato
allo
Stoccareddo un mazzo di
fiori in ricordo di Nicola
Baù, grande tifoso e grande sostenitore, nonchè giovane dirigente dei bianco
blu che è scomparso prematuramente circa un anno
fa. Anche lo Stoccareddo
ha avuto un bel pensiero per
Nicola: una maglietta che i
giocatori hanno indossato
sotto la divisa con la scritta
“Nik per sempre”. Una di
queste magliette è stata
consegnata a Morena e
Moreno Baù, genitori di
Nicola che attraverso il no-
stro giornale vogliono ringraziare davvero tutti per
l’affetto dimostrato verso il
loro ragazzo. Tifo sfrenato
sugli spalti su cui si specchiano tutti i colori della
giornata: da una parte il
giallo e il blu del Canove
dall’altra il bianco e il blu
dello Stoccareddo. Tra il
pubblico si nota anche qualche spettatore speciale
come ad esempio l’ex
super presidente del
Vicenza Calcio Pieraldo
Dalle Carbonare, che in
Altopiano e in particolare a
Stoccareddo ha molti amici.
Segna per prima la squadra
del presidente Roberto Baù.
Circa alla mezz’ora del primo tempo è infatti il giovanissimo Federico Baù (appena diciasettenne) ad
insaccare. Si va al riposo con
il meritato vantaggio degli
ospiti che nel primo tempo
hanno decisamente dominato l’incontro. Al ritorno in
campo, il Canove sfodera tutta la sua grinta; prima pareggia con la rete di Filippo
Cristofori e poi passa in vantaggio con Marco Rivello.
Nei minuti finali sale il nervosismo in campo. L’incontro sembra ormai destinato a
regalare la posta in palio al
Canove, ma proprio allo scadere lo Stoccareddo agguanta fortunosamente il pareggio con Mauro Baù.
“Ho visto un Canove più forte
di noi – dichiara a fine incontro il mister dello Stoccareddo
Sandro Baù – noi abbiamo
fatto un bel primo tempo e
poi abbiamo avuto paura di
vincere. Da qui alla fine del
girone d’andata puntiamo ad
ottenere altri 6 o 7 punti, poi
si vedrà, certo mi auguro di
arrivare a fine campionato
giocandomi i play off ancora
in compagnia del Canove”.
“Questo pareggio accontenta tutti – dichiara invece il
presidente del Canove
Giampietro Canalia – è stata
una bella partita, sostanzialmente corretta. Un bello
spettacolo anche quello che
abbiamo visto sugli spalti”.
Calcio a 5
Ottimo inizio di campionato
per l’Immobiliare Stella Asiago
Ottimo inizio di campionato per la compagine di calcio a 5 Immobiliare Stella – Asiago, che nelle
ultime tre giornate del Campionato Regionale FIGC - serie D, ha centrato due vittorie consecutive, ottenute dopo partite giocate con molto agonismo, con il risultato sempre incerto e sempre sul
filo di lana, ed un pareggio per 4 a 4, nell’ultima trasferta di Castelfranco Veneto. Risultati importanti, soprattutto per il morale, per la formazione asiaghese, che valgono il quinto posto in classifica generale. Nel prossimo fine settimana l’Immobiliare Stella - Asiago sarà impegnata in
trasferta sull’ ostico terreno del Mason Vicentino, attuale capo classifica. Lunedì scorso si è
invece giocata a Gallio la seconda giornata della Coppa Veneto, nella quale era in programma
l’atteso derby tra l ‘Asiago ed il Gallio. La formazione asiaghese ha vinto, disputando una buona
gara, contro la coriacea formazione locale. I prossimi impegni casalinghi , presso la palestra
IPSIA di Asiago, sono in calendario per il giorno lunedì 11 novembre alle 21 per la disputa
dell’ultimo turno della Coppa Veneto, sempre contro il Gallio. Vincendo, l’Immobiliare Stella –
Asiago passerebbe il turno e accederebbe al girone finale. Il prossimo appuntamento casalingo
valido per il Campionato Regionale di serie D, nel quale l’Asiago affronterà il Nove, è invece in
programma venerdì 22 novembre con calcio d’inizio alle 21.
Alessandro Cunico
I Giovanissimi della Union LC
Oggi vi parliamo della squadra dei “giovanissimi” dell’Union LC, la cui rosa è la seguente: portieri:
Jhonny Pizzato e Tommaso Fusaro Baù; difensori: Eddi Boscardin, Gianluca Broglio, Federico
Marolla, Lorenzo Rigoni e Leonardo Xillo; centrocampisti: Mattia Balduzzo, Sebastien Callegari,
Antonio Girardi, Tommaso Pilati, Lorenzo Scarsella e Marco Xausa; attaccanti: Matteo Gozzi,
Daniele Minuzzo e Denis Zanella. Il Girone A di andata del Campionato “Giovanissimi” della
delegazione Distrettuale di Bassano ha avuto inizio il 29 settembre e i ragazzi si stanno comportando bene. E’ vero che hanno fatto il salto di categoria ma vorrei ricordare a tutti ed ai giovani
atleti per primi che sono gli stessi ragazzi che 2 anni fa vinsero il Campionato Esordienti a 9 alle
dipendenze di mister Moreno Maino. Li conosciamo bene: sono abituati a soffrire, a lottare, a
sacrificarsi, a non aver paura! I nuovi tecnici li hanno conosciuti e li stanno utilizzando in campo
in funzione anche della loro naturale crescita fisica e tattica adattandoli infine alle esigenze tecnico-regolamentari che la nuova categoria impone. Insomma i ragazzi ci sono, i tecnici anche, noi
genitori pure e, per fortuna, anche una nuova Società. Se son rose, fioriranno! Un caloroso “buon
lavoro” a tutti coloro, dirigenti e tecnici, che con rinnovato spirito di partecipazione hanno fatto sì
che i ragazzi dei Comuni di Lusiana e Conco potessero continuare a praticare la disciplina sportiva più bella al mondo. Doveroso, infine, il ringraziamento a tutti i dirigenti e tecnici della società
Junior Altopiano che per anni hanno fatto altrettanto.
Giacomo Scarsella
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
25
La voce degli 8 Comuni
VOLLEY
Va al Volley Cesuna il derby dell’Altopiano
“Partita strana quella col
Castellana. I primi due set,
25 a 13 e 25 a 11 per noi,
non rispecchiano sicuramente il valore del
Castellana, come avevo detto alle ragazze durante la
partita. La loro è una squadra forte e di esperienza.
infatti, appena abbiamo calato noi di un attimo, soprattutto in battuta e in errori
gratuiti, ci hanno subito
messo sotto e in attimo ci
hanno ripresi. Buona reazione al quinto set quando
sotto 7 a 3 siamo andati al
cambio 8 a 7 per noi e poi
vinto 15 a 13.”
E’ il commento di coach Lucio
Plebs dopo la vittoria al Tie
Break del Volley Asiago
Altopiano 2^ Divisone contro
il Castellana San Pietro nella
partita giocata sabato 26 ottobre all’IPSIA nel debutto in
campionato. Partita anticipata da un’altra vittoria molto tirata per 3 a 2 dell’Under 16
contro l’Olimpia Perlena. Ma
l’incontro più atteso degli ultimi quindici giorni era quello di
martedì 29 al
Palazzetto
di
Mezzaselva ovvero
il
derby
dell’Altopiano tra le
Under 18 del Volley
Cesuna e del Volley
Asiago Altopiano.
La squadra di Alessandro Siviero ha
retto per tre set, ma
alla fine i tre punti
sono
andati
meritatamente al
Cesuna Under 18
di coach Fabio
Munari. Tutto questo in un palazzetto
di Mezzaselva quasi gremito dalle due
tifoserie, e dove in
un clima di assoluta festosità e serenità, si sono incrociate le due squadre
altopianesi nella 5a giornata di
campionato Under 18 girone
E. Asiago che è partito bene
portandosi sull’uno zero. Un
equilibrato secondo set è stato poi risolto ai vantaggi da un
Cesuna comunque in crescita
Lucio Plebs
Il coach
Fabio
Munari
e ben disposto in campo, efficace negli attacchi e ben coperto in tutte le zone del campo. Cesuna che ha saputo tenere alta la guardia anche nel
terzo set, con poche sbavature
seppur con qualche errore in
battuta, ma il sorpasso era nel-
l’aria: 2 a 1. Il quarto set ha
avuto poca storia, una sola
squadra in campo che, senza
troppi straordinari, ha conquistato tutta la posta in palio.
Asiago che con questa
sconfitta rimane a quota tre
in classifica con il solo
Sottoriva alle sue
spalle. Bel balzo
in avanti per la
squadra
di
Munari che con i
3
punti
in
saccoccia si porta al secondo posto staccato di 4
lunghezze dal
Cogollo che domina il girone.
Lunga pausa di
riflessione per un
Asiago comunque in crescita ma
si sa, quando i risultati tentennano
il morale non ci
guadagna. Importante per il trio
Siviero-PlebsRigoni nei prossimi quindici giorni
lavorare proprio su questo
aspetto in vista del girone di
ritorno.
Proficuo il weekend appena
trascorso nel quale le squadre del Volley Asiago
Altopiano sono andate tutte
a segno a iniziare con la vit-
toria importante della 2a DIV
in trasferta contro il
Costabissara. Vittoria per 3 a
0 con parziali incoraggianti che
danno punti e morale alle ragazze asiaghesi in vista del difficile incontro contro il
Rossano previsto per sabato
9 Novembre. Tre punti che
mantengono l’Asiago nelle
zone alte della classifica, precisamente da solo al secondo
posto e alle spalle proprio del
Rossano, del Nove e dello
Schio. Vittoria anche per le
ragazze Under 16 nella difficile trasferta di Summano.
Una vittoria ottenuta al tie break dalla squadra di Lovato che
ha trovato nelle sue ragazze
quello spirito di gruppo che non
aveva di certo brillato nelle
prime uscite di questo torneo.
Infine vittoria da tre anche per
le Under 14 nella partita
d’esordio in AICS contro il
Novale. Partita in cui coach
Munari ha fatto ruotare tutte
le dodici presenti a Valdagno
e che ha consegnato una vittoria di buon auspicio per il proseguo di campionato.
Tornano all’Odegar le gare federali di Pattinaggio artistico di figura
“Tornano le gare Federali
di Pattinaggio artistico di
figura su ghiaccio ad
Asiago”. Lo annuncia con
soddisfazione il Circolo Pattinatori Asiago, società che
fin dal 1951 promuove la disciplina del pattinaggio artistico su ghiaccio ed a cui è
affidata l’organizzazione
della prima Gara Regionale
Triveneta della stagione (in
contemporanea si terranno
anche i test di idoneità) che
si svolgerà sabato 16 e domenica 17 novembre a partire dalle 8. L’ingresso al pubblico è libero e, anche se i
pattinatori sono i giovanissimi che appartengono alle categorie federali Esordienti, Principianti, Cadetti e Basic
Novice, lo spettacolo è assicurato. “Sono tutti atleti che
si allenano duramente, molti dei quali hanno il talento per essere le future promesse del pattinaggio artistico sul ghiaccio italiano. Tutti gli atleti, agli inizi
della loro carriera, si sono cimentati in competizioni
di questo livello” commentano il Presidente Giambattista
Forte ed il suo vice, Gaetano Scuderi, che aggiungono
“L’assegnazione di questo importante evento è arrivata grazie alla volontà del nuovo Consiglio Direttivo
della Società di ritornare ad essere parte attiva all’interno della FISG, proponendosi come partner affidabile per organizzare una o più gare in Altopiano
delle categorie Intersociali, Free e Federali”.
Il nuovo Consiglio si è insediato la scorsa estate e si è
subito messo all’opera, in continuità con il passato (il Presidente è sempre, come detto, Giambattista Forte), cercando però di rinnovare l’offerta e di organizzare al meglio la Società.
Sport particolare, il pattinaggio di figura …
“Il Pattinaggio Artistico di Figura è uno sport vera-
mente speciale perché alla componente
atletica e agonistica si lega intimamente quella creativa, musicale e
spettacolare. Al pattinatore non sono richieste soltanto potenza e tecnica ma
eleganza, armonia, musicalità e capacità espressiva. In aggiunta a salti, trottole e passi deve comporre anche un
insieme finito: il programma che, come
un balletto, prende vita dalla musica. Il
pattinaggio lascia all’atleta un’assoluta libertà creativa permettendogli di
esprimere, attraverso il movimento, i
propri sentimenti e le
p ro p r i e
pulsioni. I bambini, oltre
al divertimento e all’eccitazione di scivolare e di
eseguire i primi salti, hanno l’opportunità di sviluppare il senso del ritmo e la
coordinazione armonica
dei movimenti”.
Numeri ed obiettivi?
“La Società conta circa 50
atleti nelle varie categorie
ed è sempre al lavoro per
promuovere lo sport del pattinaggio artistico su ghiaccio, proponendo corsi e lezioni individuali a vari livelli, dai primi passi fino
alle categorie Federali, con
insegnanti qualificati. Tra
gli altri, ricordiamo che
sono stati atleti del Circolo
Pattinatori
Roberta
Rodeghiero e Filippo
Ambrosini, che ora gareggiano a livello internazionale
con ottimi risultati”.
Invitando tutti a partecipare ed assistere a questa spettacolare
manifestazione i dirigenti concludono: “Per poter sostenere
la propria attività agonistica, il Circolo Pattinatori Asiago
può contare sull’aiuto di tutti gli atleti e dei loro genitori,
sempre pronti alle richieste del Direttivo, e dei numerosi
sponsor che ogni anno offrono il loro importante contributo. Il Circolo Pattinatori inoltre ringrazia il Comune di
Asiago (ed in particolare l’Assessore Franco Sella) che
mette a disposizione gratuitamente alle società di pattinaggio artistico lo Stadio del Ghiaccio”.
Cesare Pivotto
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
26
La voce degli 8 Comuni
Dopo il Training Nazionali, il Mondiale
di Orienteering si presenta alle scuole del territorio
Tra settembre e ottobre hanno svolto i
loro campi allenamento sul territorio
dell’Altopiano di Asiago i team delle
nazionali di Italia, Svezia, Finlandia,
Austria, Francia, Germania, Gran
Bretagna, Spagna, Russia, Polonia,
Bulgaria, Svizzera, Norvegia, Repubblica Ceca, Danimarca, Lituania, Giappone e i più forti Club esteri come Ifk
Lidingo, Kalevan Rasti, Halden Ski
Klubb, Sodertalye.
Le nazionali sono state molto soddisfatte, anche al di là delle aspettative apprezzando la qualità organizzativa dei
campi allenamento, la qualità di stampa
delle mappe, i punti fissi in bosco e
l’ospitalità del territorio.
“Ovviamente il mondiale è il nostro
ed il mio obiettivo per il prossimo
anno – ha detto con il sorriso Matthias
Kyburz (Team Svizzera) - è per questo che ci stiamo allenando molto e abbiamo testato anche i terreni di Asiago,
molto belli e promettenti.”
Il calendario di training ufficiali si chiude quindi qui per il
2013 ed i test riprenderanno a fine maggio.
Nel frattempo non si ferma la macchina organizzativa, che
ha tirato le somme di quelli che saranno i punti cruciali del
Mondiale 2014.
“Gli ingranaggi sono ben oliati – ha confermato Mazzeni
(Presiedente del CO) – e sono certo che tutto procederà
per il meglio.”
In questo periodo si sta presentando alle scuole il concorso
destinato agli studenti delle classi IV e V delle scuole
primarie e alle classi delle scuole secondarie di primo grado
presenti sul territorio degli altopiani di Asiago e Lavarone.
La peculiarità sta nel coinvolgere direttamente la scuola
nella creazione della mascotte di un
evento dalla duplice finalità: sportiva
e sociale. Si avviano così i ragazzi alla
pratica sportiva attraverso la conoscenza del territorio locale con il supporto operativo dell’associazione locale Asiago 7 Comuni Ski
Orienteering Klub per la parte sportiva, del Corpo Forestale dello Stato,
Guide Ambientali e Museo didattico
ambientale di Asiago per l’ambiente
naturale e la storia. Numerose le iniziative collaterali al concorso, tra cui
una
mostra,
il
materiale
merchandising del mondiale e un premio destinati all’Istituto di provenienza
del disegno, per il miglioramento delle strutture sportive scolastiche. I
ragazzi dovranno inviare i disegni entro il 20 dicembre. Gli organizzatori
del Concorso nomineranno una giuria - composta da esperti del territorio, del mondo dell’orienteering, di didattica e
di comunicazione, che sceglierà gli elaborati che colgono
meglio lo spirito dell’iniziativa. A gennaio l’idea vincente
sarà trasformata nella mascotte del mondiale che sarà
presentata alla stampa. Proseguirà quindi l’attività nella scuola a primavera con una festa a giugno e la possibilità di provare i percorsi ed affiancare i campioni durante il mondiale.
Grande inizio di stagione per il karate altopianese
Ai Regionali Libertas, incetta di titoli e medaglie
Non nevica ancora
(fortunatamente) sul
nostro Altopiano ma
fioccano, eccome, le
medaglie per il karate
altopianese che parte a
tavoletta e fin dalle prime due uscite di questa stagione dimostra
subito grande qualità e
grande intensità, frutto
di un lavoro di programmazione e di continuità negli anni che
caratterizza l’attività
dell’A.S.D. Fuji-Yama
Karate Do Sette Comuni.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre presso
il Palazzetto dello
sport di Caorle si è disputata
la 22^ edizione della “Venice
Cup”, gara Internazionale
(Fijlkam) che ha visto la partecipazione di 1048 atleti presenti provenienti da 22 Nazioni e da 148 Clubs. Karate
altopianese in buona evidenza, con l’ottimo bronzo di
Lara Pozza (3^ classificata
fra gli Esordienti/B – 62 kg,
mentre nei Cadetti + 54 kg
si è fermata al 5° posto) e
diversi altri piazzamenti di tutto rispetto e valore: il 5° posto di Lisa Crestani
(Esordienti/B -62 kg), Sara
Finco (Esordienti/A – 60 kg)
e Giorgia Ambrosini
(Esordienti/A – 53 kg); 7° posto invece per Davide
Bedin (Seniores – 67 kg),
9° posto per Nicola Rossi
(Seniores – 84 kg), 11° posto per Matteo De
Pellegrin (Juniores – 68 kg)
e per Claudio Pozza
(Seniores – 84 kg), 15° posto per Sabrina Stella e
Raffaele Spista (Esordienti/
A nelle rispettive cat. di peso)
e 19° posto per Younes
Nicolò Rachid (Esordienti/A
- 55 kg).
Domenica 27 ottobre il
Palazzetto dello Sport di
Bassano del Grappa ha ospitato i Campionati Regionali
della Libertas e per il sodalizio
altopianese arrivano le prime
(e che) soddisfazioni: 5 ori, 4
argenti e 5 bronzi ed il primato
per Società nel medagliere
nella specialità del kumite
(combattimento). Questo il
dettaglio:
Medaglia d’oro e titolo di
Campioni Regionali per
Younes Nicolò Rachid
(Esordienti 12-13 Kumite 55kg), Lara Pozza (Cadetti
14-15 Kumite 54kg),
Matteo Rigoni (Cadetti 1415 Kumite 70kg), Davide
Bedin (Seniores 18-35
Kumite -67kg) e Nicola
Rossi (Seniores 18-35
Kumite -84kg).
Medaglia d’argento e Vice
Campioni Regionali: Sara
Finco (Esordienti 12-13
Kumite -60kg), Lisa
Crestani (Cadetti 14-15
Kumite 54kg), Matteo De
Pellegrin (Juniores 16-17
Kumite -68kg) e Claudio
Pozza (Seniores 18-35
Kumite -84kg).
Medaglia di bronzo per
Sabrina Stella (Esordienti 1213 Kumite -47kg), Edoardo
Bagnara (Esordienti 12-13
Kumite -61kg), Susanna
Rigoni (Esordienti 12-13
Kumite -53kg), Raffaele
Spista (Esordienti 12-13
Kumite -50kg) e Andrea Frigo (Cadetti 14-15 kumite -
52kg).
Quinto posto, infine, per
Giorgia
Ambrosini
(Esordienti 12-13 Kumite
53kg).
Cesare Pivotto
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
Alla ricerca del... personaggio perduto
No, no, non si tratta di Suor
Zeffirina (vedere su “Asiago,
Ieri, Oggi, Domani” dell’estate
2011 un vivace ritratto di
Gastone Paccanaro di quella
che
fu
per
tanti
anni
l’amatissimo ”cane da guardia”
dell’Ospedale di Asiago.) ma di
un “personaggio” che in qualche modo la riguarda.
La storia è nota ma non a tutti.
Riassumo: ai tempi dell’ampliamento dell’Ospedale di Asiago
(anni ’70), la Legge di finanziamento
prevedeva che una percentuale del costo delle opere dovesse essere dedicata
ad un’opera d’arte. Dopo regolare concorso nazionale, la Commissione ( di cui
faceva parte anche il sottoscritto) presieduta dal dott. Valcanover della Sovrintendenza ai Beni Artistici della Regione, assegnò i premi: all’artista Giorgio Scalco di Schio (ma con radici
asiaghesi ), per le vetrate artistiche; all’artista Roberto Lanaro di Molvena per
una Crocifissione in ferro crudo (per
quanto mi riguarda , di straordinaria
se pur drammatica bellezza). Ed ecco il
primo “ personaggio” che in verità, più
che la solita e gratificante figura del
Cristo, voleva rappresentare il “dolore”,
quello indicibile, quello universale..in
poche parole.. quello dell’uomo ridotto
a una larva, precipitato nell’abisso della disperazione e della sofferenza . All’arrivo della scultura, Suor Zeffirina
(ecco il secondo personaggio che salta
fuori), dopo un concilio con le altre
consorelle, partì all’attacco: ”Quel Cri-
27
La voce degli 8 Comuni
In montagna si sta proprio bene
e l’autunno è la stagione migliore
La cappella dell’ospedale di Asiago
sto è troppo drammatico (?)..va sostituito con uno di nostro gradimento...”
Il povero Paccanaro, autorevole
referente dell’Ospedale, si rese conto
che di fronte alla “Gestapo” non restava che l’onore delle armi e con arguta diplomazia dispose che...
Tralascio i dettagli e vengo al sodo,
tanto Suor Zeffirina guarda giù e sorride: il “povero Cristo” venne murato vivo (?) all’interno dell’abside della Cappella dell’ospedale, dove tutt’ora giace dietro una sottile parete di
gesso (ma se fosse stato trafugato..il
riferimento con la storia ci sarebbe...?)
Cosa fare? Mah! Proposta : ...aspettare il terzo giorno ...farlo
resuscitare...e deporlo (?) in mezzo al
bosco, o nel nuovo Ospedale che mi
auguro contenga un luogo di silenzio
e meditazione anche sulla morte di cui,
magari controvoglia, dovrà prima o
poi occuparsi.
Con la consueta ironia che, forse unica, ci salverà…
Paolo Lorenzi
Chi ha detto che in montagna
non
si
sta
bene?Personalmente
non scambierei residenza con nessun altro paese o città del mondo,
p e rc h é q u i a R o t z o (
1.000 s.l.m.) sto benissimo. Se penso al caldo
torrido di questa estate
in molte città (40°), mi
vengono i “brividi”;
qui, al massimo siamo
arrivati sui 25°/28°, ma
sempre arieggiati grazie
alla
vicinanza
dei
boschi.Certo ci sono
anche dei disagi nel vivere in montagna: lunghi inverni, nevicate,
f re d d o , e c c . , d i s t a n z a
dalle città e uffici (Tribunale, Ufficio Entrate,
ecc), ma a mio avviso
non c’è paragone con i
v a n t a g g i d e l v i v e re i n
paesi di montagna, specialmente
qui
sull’Altopiano che è stato paragonato a una
“piccola Svizzera”.Le
n o s t re m o n t a g n e c h e
non vanno oltre i 2000
metri di altitudine, danno fiato, mentre le pur
bellissime e stupende
Dolomiti mozzano il fiato, come ha scritto Mario Rigoni Stern.Qui le
passeggiate ed escursioni organizzate sono accessibili a tutti, fatto
salvo il tempo di
percorrenza.
Siamo in autunno e il
paesaggio mostra tutti i
suoi colori, versanti interi con distese di faggi
rosso vermiglio, il giallo arancione degli ace-
ri, il verde scuro degli
abeti, il trascolorare dei
larici color oro.
Per me l’autunno è la
stagione migliore per la
sua policromia di colori.
Quando è freddo si sta
bene nelle cucine ben
riscaldate con il faggio,
oppure vicino ai caminetti e alla stuba.
Lasciamo pure che fuori nevichi, perché ogni
nevicata è una meraviglia, specialmente quando i fiocchi turbinano
prima di posarsi a terra.
Insomma per non tirarla lunga, ripeto la citazione di Tito
Livio storico romano e repubblicano “Hic manemus
optime”, qui stiamo benissimo.
Edoardo Sartori
A chiunque tu sia… grazie! Commemorazioni speciali ad Asiago
Da un anno a questa
parte, la pensione mi ha
fatto scoprire un mondo
tutto nuovo; il mondo di
internet. Sono di origini altopianesi e quando
posso
torno
in
Altopiano nella vecchia
casa dei miei avi, per
passare qualche giorno
con i miei paesani. Su
facebook, ho potuto entrare a far parte di molti gruppi legati all’immagine dell’Altopiano,
ma da circa un mese è
nata una nuova pagina
“io
c re s c i u t a
in
altopiano di asiago”.
Questa è gestita da una
ragazza che racconta le
v i c e n d e d e l l a p ro p r i a
vita nei boschi e nei paesi della nostra terra.
Da quando la seguo, mi
sembra di essere ritornata giovane. La sua
semplicità nel raccontare la vita e i sacrifici di
una donna di montagna,
mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, quan-
Ci giunge in redazione una strana lettera che, come primo effetto, ci spinge ad
andare a vedere e osservare bene, nonchè a fotografare “l’opera” che trova posto al centro della nuova rotonda di via Verdi ad Asiago…
Ogni commento da parte dei nostri lettori sull’argomento è ben accetto.
Tutta la popolazione dell’Altopiano è invitata alla ormai prossima cerimonia di inaugurazione del monumento ” l’Urlo del Tacchino” di E. Munch che sarà celebrata a breve
sul Colle Hodegar alle porte della Città.
Alla presenza delle autorità politiche, religiose e militari e delle Associazioni FloroFaunistiche territoriali con i loro Labari, renderà l’onore delle armi un drappello di pochi
fanti della gloriosa 101° Brigata Aviotrasportata ” Tacchini d’Italia”- scampati alla
feroce mattanza razzista del Natale 2012. Si consiglia il paletò scuro.
Caporale in congedo Primo Tacchino
do anch’io vivevo con il
ritmo delle stagioni,
quando non era presente tutto questo consumismo sfrenato e l’orologio non era un obbligo.
Data la riservatezza e
l’anonimato della curatrice di questa pagina,
la ringrazio pubblicamente, sperando che
legga questo articolo,
consigliandole di rimanere sempre così semplice perché, anche se giovane, ha già capito molte cose dalla vita.
Anna
CINEMA
CINEMA
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
I lettori ci scrivono
“Un albero per ogni “giusto” dell’Altopiano”
Non so se sia possibile definire “bella” una cerimonia funebre: potrebbe sembrare inopportuno e irriguardoso, date le
circostanze. La bellezza non
si accompagna mai alla morte, come la luce non si accompagna mai al buio: sono concetti opposti, che si escludono.
Ma la Messa di congedo del
nostro amico Sergio Stella è stata qualcosa che con la bellezza,
nel senso più alto del termine,
aveva molto da spartire. La
moltitudine della gente presente,
tale da rendere piccolo e quasi
angusto il pur imponente duomo
diAsiago; il ricordo del celebrante e dei molti, in rappresentanza
di gruppi, associazioni o semplicemente amici, che hanno volu-
to parlarci di Sergio
con interventi profondi, commoventi, umani; le preghiere, le letture dedicate, i canti
stupendi della Corale
di Asiago, in grado di
far vibrare non solo le
vetrate del duomo
ma anche le corde
più alte delle nostre
anime. Osservavo la
gente, attenta, partecipe, riempire ogni angolo del duomo e intuivo come ognuno di loro avrebbe fortemente voluto, se solo fosse possibile, prendersi sulle proprie spalle parte del dolore che
gravava sui familiari, per sollevarli e attenuarne il peso. Pensavo a quanto ricca sappia an-
cora essere la nostra comunità
in momenti come questi: quello
che vedevo era un vero e proprio abbraccio collettivo in grado veramente di lenire, rincuorare, sollevare. Pensavo anche
a tutte quelle persone, come Sergio, che nel corso degli anni hanno lasciato una traccia positiva
di sé nel nostro
Altopiano,migliorandolo in qualche aspetto o distinguendosi comunque per idee
o comportamenti
tali da farli diventare figure di riferimento. Pensavo a come sarebbe bello, e
giusto, ricordarne la memoria,
per impedire che il tempo stenda lenzuolate di dimenticanza
su persone oltremodo degne.
Si potrebbe piantare un albero
per ognuno di loro, sul modello del Giardino dei Giusti di
Gerusalemme, e creare ad
Asiago un piccolo parco che
raccolga la memoria degli
Altopianesi degni di essere ricordati. Alberi da accarezzare, quando sono ancora giovani, e da abbracciare, quando
saranno cresciuti. Sicuramente una betulla o un larice dovranno perpetuare il ricordo
del grande Mario Rigoni Stern,
e un faggio, pianta forte, onesta, dai mille usi, ricordarci per
sempre la grandissima figura
del maestro Patrizio. Penso
anche a Don Antonio Bortoli,
fondatore della Cooperativa
San Matteo, che ha dato risposte a molte famiglie in difficoltà, ma ci può stare un medico
condotto particolarmente innamorato del proprio lavoro o
un’ostetrica che ha fatto del
proprio operare una missione
di vita. Un amministratore,
anche, se ha arricchito la propria comunità con scelte
lungimiranti, intelligenti, coraggiose, fatte a favore della popolazione, magari finendo il
proprio mandato più povero di
prima. Dovranno essere persone che hanno fatto molto di
più di quanto era in loro dovere fare, e perseguito il bene
sempre e comunque, come
Sergio Stella. Immagino già
come dev’essere bello fermarsi ad Asiago per qualche
impegno e poter dire, prima di
rientrare a casa: adesso vado
ad abbracciare Mario,
Patrizio, Sergio ...
Sergio Marangoni
Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta
La tragica scomparsa di Caterino Baù
Una fatalità, un attimo, un
momento che può essere letale. Lo è stato per Caterino
Baù, pensionato di 63 anni.
Viveva a Borgaro Torinese
nei pressi di Torino, ma era
originario del nostro
Altopiano, precisamente della
Zaibena, piccola contrada
abbarbicata sui monti sopra
a Stoccareddo.
Un uomo buono, gentile, di
quelli che non riescono a negare il proprio aiuto a nessuno. È stato disponibile an-
che in quel fatidico 29 ottobre, quando un amico gli ha
chiesto un consiglio per la sistemazione di un mezzo pesante, un bus, che non riusciva proprio ad aggiustare, ma
il destino, puntuale come
spesso accade, ha voluto
che quella riparazione fosse l’ultima. Caterino è rimasto schiacciato a causa
del cedimento del puntello
che sorreggeva il mezzo.
Non c’è stato più nulla da
fare, la parte superiore del
corpo completamente
schiacciata. Sul posto sono
intervenute tutte le autorità
e dato che l’uomo era in
pensione il Pm ha aperto
un’inchiesta per omicidio
colposo. Grande lavoratore,
Caterino Baù ha fatto il
meccanico di mezzi pesanti
per tutta una vita.
Chi lo conosceva lo descrive come un uomo buono,
mite, gentile e cordiale con
tutti.
Era molto legato alla sua fa-
miglia, alla moglie Mariella e
ai tre figli Fabio, Francesca
e Giulia, ma anche alla sua
amata Zaibena, suo paese
natale, in cui ritornava appena aveva un po’ di ferie o del
tempo libero e in cui trascorreva le estati; ormai in pensione sognava di ritornare a
vivere
stabilmente
sull’Altopiano, insieme ai
suoi fratelli e a sua sorella,
tra i monti che tanto amava, per andare a caccia o
semplicemente passeggiare
nei boschi o osservare gli
uccelli.
Perché in quel piccolo paese, con quel panorama unico ci si sente liberi proprio
come un maestoso uccello
migratore ed è così che mi
piace immaginarlo, libero di
vegliare sulla sua famiglia,
di scorrazzare sopra i boschi.
Ciao Caterino…
Giulia Rigoni
ALICE MARIA
CANTELE
(SEDALIA)
ELISABETTA CADO’
ved. CANTELE
di anni 89
STEFANO FINCO
di anni 64
ANTONIA RIGONI
di anni 89
MARIO CERA
di anni 85
Lascia la moglie
Margherita Giacomazzi,
i figli Susy e Samuele,
il fratello Giovanni,
i cognati, i nipoti e tutti i
parenti.
GAIANIGO,
25 Ottobre 2013
Lascia i figli Gianni con
Daniela, Lorella con Danilo,
i nipoti, la sorella Ninetta,
la signora Rodica
e parenti tutti
Lascia la cognata,
i nipoti, i pronipoti
e parenti tutti.
GALLIO,
24 Ottobre 2013
CAMPOROVERE,
2 Novembre 2013
OTTAVIO MARTINI
(Caporale)
di anni 79
Lascia i figli Antonella,
Ugo, Loredana, Marco,
Elisabetta, le nuore, i
generi, i cari nipoti, le
sorelle Cea e Dina,
e parenti tutti.
GALLIO,
2 Novembre 2013
di anni 91
Lascia la sorella Lidia, il
fratello Antonio con Nelly,
le nipoti Annick e Paola,
parenti e amici tutti.
ROANA,
29 Ottobre 2013
Lascia i figli Caterina,
Antonio e Aldo, le nuore,
il genero, i nipoti
e parenti tutti.
LUSIANA,
30 Ottobre 2013
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail redazione.altopiano @tiscali.it oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
l’Altopiano
Almanacco per
due settimane
Sabato 9 novembre 2013
29
La voce degli 8 Comuni
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 9 a venerdì 22 novembre
Il 9 novembre è il 313º giorno del calendario gregoriano. Mancano 52 giorni alla fine dell’anno.
Sabato 9 S. Oreste
Domenica 10 S. Leone
Lunedì 11 S. Martino
Martedì 12 S. Renato
Mercoledì 13 S. Diego
Giovedì 14 S. Giocondo
Venerdì 15 S. Alberto
Sabato 16 S. Margherita
Domenica 17 S. Elisabetta
Lunedì 18 S. Oddone
Martedì 19 S. Fausto
Mercoledì 20 S. Felice
Giovedì 21 Pres. di Maria Verg.
Venerdì 22 S. Cecilia
Il 9 novembre il sole nel vicentino sorge alle ore 7.04,
passa in meridiano alle 11.57 e tramonta alle 18,50. Il 22
novembre il sole sorge alle ore 7.22 e tramonta alle 16.37
Un santo per volta, Santa Margherita (16 novembre).
Figlia di Edoardo, re inglese in esilio per sfuggire all’usurpatore
Canuto, Margherita nacque in Ungheria intorno al 1046. Sua
madre, Agata, discendeva dal santo re magiaro Stefano.
Quando aveva nove anni suo padre poté tornare sul trono;
ma presto dovette fuggire ancora, questa volta in Scozia. E
qui Margherita a 24 anni fu sposa del re Malcom III, da cui
ebbe sei figli maschi e due femmine. Il Messale romano la
descrive come «modello di madre e di regina per bontà e
saggezza». Si racconta che il re non sapesse leggere e avesse un grande rispetto per questa moglie istruita: baciava i libri
di preghiera che la vedeva leggere con devozione. Caritatevole verso i poveri, gli orfani, i malati, li assisteva personalmente e invitava Malcom III a fare altrettanto. Già gravemente ammalata ricevette la notizia dell’uccisione del marito
e del figlio maggiore nella battaglia di Alnwick: disse di offrire questa sofferenza come riparazione dei propri peccati.
Morì a Edimburgo il 16 novembre 1093. Etimologia: Margherita = perla, dal greco e latino. La Chiesa la venera come
santa dal 1691.
Che tempo avremo nei prossimi giorni? Tra il 13 e il 14
novembre: tempo diffusamente instabile un po’ su tutto il territorio con piogge sparse, ma le piogge più frequenti e insistenti interesseranno le regioni del medio Adriatico e quelle
centrali appenniniche. Fenomeni più irregolari altrove, con
maggiori schiarite e sole più presente sui settori tirrenici e
sulla Sardegna. Le temperature sono previste in calo intorno
alle medie stagionali, con massime sui 13/17° in pianura al
Nord, fino a 18° al Centro e sui 18/20° al Sud. Tra il 15 e 17:
sull’Italia il tempo si presenterà sempre molto instabile con
nubi e piogge diffuse ma in concentrazione sulle aree centromeridionali adriatiche e localmente sulle isole maggiori. Tempo generalmente asciutto e soleggiato al Nord e sul medio e
alto Tirreno, salvo addensamenti e qualche pioggia su Est
Alpi. Temperature in calo per venti più freddi da E/NE con
possibilità di locali nevicate intorno ai 1000 m sul Centro
Appennino o anche sotto, e fiocchi a 6/700 m su Est Alpi.
Tra il 18 e 19: più nubi e piogge sparse al Nord, sulle isole
maggiori e al Sud; meglio al centro con maggiore soleggiamento
salvo nubi e piogge più deboli e localizzate; verso fine periodo nubi e piogge più diffuse da Nord a Sud. Locali nevicate
anche sotto i 1000 m. sulle Alpi.
Frutta e verdura di stagione: la zucca. Con il
termine zucca vengono
identificati i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle
Cucurbitacee, in particolare alcune specie del genere
Cucurbita (Cucurbita maxima, Cucurbita pepo e Cucurbita
moschata) ma anche specie appartenenti ad altri generi come
ad esempio la Lagenaria vulgaris o zucca ornamentale. La
zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture:
oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano anche i semi, opportunamente salati. La zucca è un ortaggio che si presta a mille
ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o
nelle minestre, fritta nella pastella. Dai semi si ottiene un olio
rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale. Nei paesi
anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jacko’-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare Spiriti maligni che
secondo la leggenda vagano sperduti sulla terra e si dice che
se una persona o un animale posseduto da uno di questi spiriti si avvicini alla casa in cui è presente una zucca quest’ultima si illumini di un azzurro intenso e lo spirito che tenta di
entrarvi viene intrappolato nella fiamma della zucca La zucca è stata importata in Europa dai coloni spagnoli dall’America.
Astrologia e numeri: i nati il 16 novembre. Uomini e
donne nati il 16 novembre hanno un senso naturale dell’autorità e del modo migliore per esercitarla: molti sono considerati ottimi direttori o manager, sia in famiglia sia nel lavoro,
mentre altri rendono al meglio come allenatori di una squadra o consiglieri di una società o di un gruppo sociale. La loro
autorità non viene mai messa in discussione, dal momento
che essi sono abbastanza saggi da evitare di far nascere risentimenti o ribellioni e generalmente sanno prendere le decisioni nell’interesse del gruppo che rappresentano.
I nati il sedicesimo giorno del mese sono governati dal numero 7 (1+6=7) e dal pianeta Nettuno. Di solito chi è governato
dal numero 7 ha difficoltà a concretizzare le proprie idee e
perde facilmente il contatto con la realtà: nel caso dei nati il
16 novembre, però, tale caratteristica riguarda solo le personalità meno mature o che hanno arrestato il proprio processo
evolutivo. Pregi: autorevole, efficace, comprensivo.
Successe tanti anni
fa: il 18 novembre 1928
nasce Topolino, famoso
fumetto e cartone animato. Nato dalla matita di Walt Disney, in collaborazione con Ubbe
Ert Iwerks e la moglie
Lillian Bounds. In realtà Topolino (nome originale Mickey Mouse) debuttò in “Plane Crazy” il 15 maggio
1928 in una proiezione privata e successivamente in
“Steamboat Willie” e “Gallophin Gaucho”; si trattava di cartoni animati brevi, in bianco e nero e senza il sonoro, ma non
furono molto considerati. Il debutto ufficiale fu nel novembre
1928 in un film sonoro dal titolo “Steamboat Willie” al Colony
Theatre di New York. La voce di Topolino fu proprio di Walt
Disney. Il 13 gennaio del 1930 uscì la prima striscia che fece
debuttare Topolino nel mondo dei fumetti. In realtà, il nome
Mickey Mouse fu scelto dalla moglie di Walt Disney (Lillian
Bounds), lui voleva chiamarlo Mortimer Mouse.
Novembre, poesia di Giovanni Pascoli. Gemmea l’aria,
il sole così chiaro, che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e
del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore... Ma secco
è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il
sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il
terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano,
da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. E’ l’estate
fredda, dei morti.
DISTRIBUTORI DI TURNO NEI GIORNI FESTIVI
Domenica 10 novembre ASIAGO: Q8 - Località Mosele
FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti, 24
Domenica 17 novembre ASIAGO: ESSO – Via Verdi, 62
ENEGO: MOVE 2 – Via Roma
ARIETE
E’ in arrivo qualche cambiamento
positivo, purché sappiate favorirlo
con iniziative adatte, che forse non sono proprio quelle che avete in mente. Chiedete consiglio a una persona che merita la vostra fiducia, evitando di fare
confidenze a chi non conoscete a fondo.
TORO
In attesa di raccogliere maggiori elementi di giudizio,
vi conviene stare a guardare senza arrivare a conclusioni che potrebbero rivelarsi prive di fondamento.
Questa cautela è necessaria soprattutto in amore,
settore a rischio di sviste
GEMELLI
Siete nella condizione migliore per rendervi conto di
quel che sta accadendo, e correre rapidamente ai ripari, tornando a dominare una situazione che rischia
di sfuggirvi di mano. Nel lavoro e negli acquisti siate
cauti.
CANCRO
Il vostro ottimismo può aprirvi le porte di nuove esperienze importanti in tutti i settori, fate però una scelta
che vi consenta di sfruttare al massimo le sollecitazioni degli astri, che vi daranno i giusti suggerimenti.
LEONE
Un rapporto importante rischia di sfuggirvi di mano
per pura distrazione verso le esigenze del partner o di
chi vi interessa. Avrete ottime occasioni di farvi valere, cercate di sentirvi impreparati quando arriverà il
momento giusto.
VERGINE
Il vostro equilibrio e il vostro buonumore sono contagiosi e riuscite a comunicarli a chi vi sta vicino, anche
se fa le bizze. Questo vi sarà utile soprattutto in amore, dove vi servirà la massima cautela per non cadere
nella polemica.
BILANCIA
Siete sostenuti dagli astri che favoriscono non soltanto l’amore e il sesso, ma anche i piccoli affari, che
tanto vi piacciono. In questi potreste trovare non soltanto uno svago, ma anche qualcosa di più.
SCORPIONE
Il successo in vari campi è possibile, ma non a portata di mano. Nell’amore, se il partner fa il broncio,
pensate a riconquistare il suo interesse con un gesto
di generosità, che metta in evidenza il vostro buongusto.
SAGITTARIO
Valutate in quale settore è arrivato il momento di fare
una rinuncia o di affrontare una spesa coraggiosa.
Nell’amore avrete la piacevole sorpresa di avere avuto ragione su un argomento controverso e il partner
ve lo riconoscerà.
CAPRICORNO
Non vi mancheranno occasioni per avere successo:
scegliete, dunque, l’amore se volete l’amore, oppure
il sesso, o le gratificazioni nel lavoro o negli studi, a
seconda di quel che vi interessa. Gli astri vi sostengono spianando la strada da ogni ostacolo: riflettete
però sugli errori del passato, per evitare di ripeterli.
ACQUARIO
Potete ancora contare sul favore degli astri che non
soltanto rallegrano l’atmosfera generale, ma vi offrono anche qualche svago insperato e piacevoli
gratificazioni d’amore e di sesso, da accogliere come
doni del destino. Se non volete ingrassare tenetevi
invece lontani da ogni pericolosa tentazione gastronomica.
PESCI
Non vi manca l’energia per affrontare con successo
ogni problema, sia pratico che affettivo. Non vi limitate però a sfruttare il vostro coraggio: fate anche
un’attenta valutazione di ogni particolare. Negli affetti avrete forse qualche dubbio, ma potete togliervelo mettendo in campo la sincerità e la vostra integrità morale.
FARMACIE DI TURNO
Dalle ore 8.45 di sabato 9 alle ore 8.45 di sabato 16 novembre
GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle - Via Prestinari, 34
Dalle ore 8.45 di sabato 16 alle ore 8.45 di sabato 23 novembre
CANOVE: Farmacia Bosio del dr. Leonardo Bosio & C. snc – Via Roma, 33/a
CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici – Piazza S. Marco, 23
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
30
La voce degli 8 Comuni
La classe 1953 ha festeggiato i sessant’anni
Quelli del ’53 dell’Altopiano si sono trovati
all’Hotel Paradiso sabato 26 ottobre per la
tradizionale festa che ogni anno in autunno
permette di ritrovarsi con i propri “classe”
per ridere scherzare e far festa in compagnia. Una tradizione tipica dell’Altopiano che
usualmente si svolge in autunno a partire dal
diciottesimo anno di età, quello in cui, quando
vigeva la leva obbligatoria, i giovani maschi
venivano chiamati a prestare il servizio militare. In alcuni paesi quali Rotzo, Roana,
Canove, Cesuna la prima festa della classe è
ancora la “Festa della Coscrizione” che dura
più giorni, le cui caratteristiche fondamentali sono l’uso
di un “carro” addobbato con rami di abete e altri “segni” (scritte, bandiera tricolore, ecc...), con cui i “coscritti” girano il paese, passando di casa in casa, accompagnati da musica (adesso diffusa con strumenti
elettrici: giradischi, lettori con altoparlanti, ecc... in passato con la partecipazione, in genere, di un suonatore di
fisarmonica), il cappello “alpino”, un fazzoletto al collo
inneggiante alla “Classe”, gran bevute, pranzo e cena
a turno a casa dei coscritti o in qualche locale pubblico,
piccoli striscioni di carta, con due frasi a rima baciata
inneggianti ai “coscritti” o alla “classe”, con cui si “addobba” tutto il paese. Inoltre grandi “lenzuoli” bianchi,
Il 5 novembre ha
compiuto 56 anni
Nonno Nerio!
Auguri dai tuoi
super nipoti Irene
e Manuel!
con la descrizione scherzosa dei singoli coscritti, da esporre lungo la strada, nelle vicinanze dell’abitazione dell’interessato. Ad
Asiago invece si tratta di una serata, solitamente un sabato, che prevede una cena e
una successiva festa danzante o magari una
breve gita. L’entusiasmo che questa festa suscita non si ferma con gli anni anche se il
numero dei partecipanti varia e spesso scende col passare del tempo, così anche i nati
nel ’53 si sono riuniti per dar vita ad una grande
festa e trascorrere una piacevole serata, ritrovarsi e confrontarsi. Bravi! Giulia Rigoni
Buon Compleanno alla
nostra piccola Camilla che
sabato 16 novembre
spegnerà 2 candeline. Tanti
auguri, stellina! Da mamma
Elisa e papà Marco
Buon
compleanno
Gabriel
Tanti auguri di buon
compleanno al
piccolo Gabriel che il
5 novembre ha
festeggiato i suoi 2
anni!! Un bacio
grande da mamma
Noemi, papà
Valentino, nonni
bisnonni, zii e cugini
A Camporovere
affittasi negozio con
licenze di alimentari,
tabacchi, edicola, e
rivendita bombole gas.
Gli interessati
possono chiamare lo
0424. 692062
Notizie dal motor club
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002
presso il tribunale di Bassano del Grappa
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Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Renato Angonese, Paola Cappellari,
Filippo Fracaro, Alessandro Siviero,
Giacomo Scarsella, Serena Baù, Giulia Rigoni,
G. Francesca Rodeghiero, Alessandro Cunico,
Maisoli Gruppo Filo di Asiago
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 8 novembre alle ore 00.00
Luca Segafredo trionfa al 16° Torneo di Bowling
Nel 16° torneo di Bowling dell’Altopiano, Luca Segafredo di Gallio, alla sua quinta partecipazione (due volte secondo) ha
strappato la vittoria sul filo di lana al pluricampione Rinaldo Baù di Stoccareddo. Il ritmo di gioco del torneo è stato elevatissimo:
basti pensare che la media punti dei primi è stata di 180 a partita. Terzo assoluto si è piazzato Renzo Abalini di Mezzaselva
davanti all’asiaghese Enrico Rigoni. Come al solito Riccardo Strazzabosco di Asiago (5° assoluto) ha vinto la categoria
riservata ai soci del Motor Club, mentre Giulia Tessari di Camporovere quella femminile.
Classifica dei pronostici f.1
(17 gp su 19)
1° Anna Kirillova p. 298; 2°
Armando Fontana 289; 3°
Renzo Vescovi 276; 4° Carlo
Mosele 274; 5° Ivano Rigoni
271; 6° Rinaldo Cera 267; 7°
Roberto Tessari 266; 8°
Edoardo Rigoni 256; 9° Devis
Frigo 254; 10° Mario Carli
punti 245; seguono altri 48
soci.
Classifica dei pronostici moto
gp (17 gp su 18)
1° Roberto Tessari p. 325;
2° Enrico De Guio 320; 3°
Paolo Morbioli 313; 4°
Domenico Cera 276; 5° Bruno Stella 274; 6° Riccardo
Strazzabosco 270; 7°
Costantino Marin 269; 8°
Serena Cera 269; 9° Elio
Marin 269; 10° Loris Rigoni
punti 258; seguono altri 50
Da sinistra: Luca Segafredo (vincitore), Rinaldo Baù (2°),
Enrico Rigoni (4°); Riccardo Strazzabosco e Giulia Tessari
soci.
l’Altopiano
Sabato 9 novembre 2013
Una festa della classe speciale
Autunno…stagione
di feste della classe. Ma venerdì 18
ottobre ce n’è stata una diversa, molto speciale, non per
festeggiare le “solite annate”, bensì
per riunire i “vecchi” compagni di
scuola delle medie
“7 Comuni” di
Asiago, classe del
corso C per la precisione (la
migliore!). Era la fine degli
anni 70. La classe era numerosa, assai chiassosa e
scalmanata. Infatti, in seconda, ne abbiamo persi per strada ben 8, record mai superato!
A questo riguardo, durante la
cena tenutasi al ristorante
“Al Cacciatore” di Cesuna,
uno degli otto “steccati” ha
voluto rivolgere una domanda ai prof presenti:
Bertanzon, Carli, Frigo,
Rinaldi e “Sua Eccellenza” il
preside
Piergiorgio
Tirabosco.
“Carissimi prof, volevamo
capire il motivo per cui, in
31
La voce degli 8 Comuni
quell’anno famoso, siamo stati bocciati in tanti”.
“A ve gà fato solo che ben…ha riposto la professoressa
Carli – si diventai proprio
bravi, parchè si gli unici che
ne gà invità alla sena dela
classe”.
E tra una battuta e l’altra,
barzellette
(sconce!),
siparietti vari e brindisi
festanti, la cena è finita in
fretta..forse troppo. A volte
in questi momenti bisognerebbe proprio fermare il tempo!
Salutati i nostri “vecchi” prof
che, vista l’età, sono andati
a casa (almeno crediamo!),
la serata per noi “compagni”
di scuola, è proseguita con un ulteriore cin cin in piazza per poi finire in
bellezza (non vi diciamo a che ora)
nella taverna di Paolo, ai Pennar, che
per l’occasione, insieme a Paolo
Zaramella, sempre
presente a questi
eventi speciali anche se abita a Padova, si è
cimentato in veste di dj.
Ci siamo ripromessi di non
far passare tanti anni prima
di ritrovarci e così, dopo baci,
abbracci e saluti finali, ci siamo dati appuntamento per
una serata insieme… il mese
prossimo(Paolo permettendo) …ma senza i “vecchi”
prof che cogliamo l’occasione per ringraziarli tanto per
aver partecipato a questa
magnifica serata nella quale
di sicuro non è mancata la
voglia di divertirci e di stare
insieme.
Grazie a tutti!
Cristina Carli e Federica
Rigoni
I neolaureati
dell’Altopiano
Mercoledì 23 ottobre
Michela Costa
si è laureata in Scienze
Infermieristiche presso
l’Università
degli Studi di Padova.
Si congratulano papà
Antonio, mamma
Marilla,
i fratelli Christian e
Paolo, parenti e amici
Gli Abriani festeggiano
ai piedi del Monte Bianco
Alle pendici dell’Altopiano di
Asiago e dei 7 Comuni, nel
comune di Lusiana, troviamo
Valle di Sopra, una piccola
contrada sorta lungo la Valle
del Chiavone.
Parte da qui la storia degli
Abriani, da quando i nonni
Pietro Abriani e Maria
Simonato fecero famiglia; il
papà di Pietro era nato in
contrada Abriani, ma quando si sposò andò ad abitare a
Valle di Sopra, a casa della
moglie, ed è per questo che
siamo conosciuti come gli
Abriani dei “Capelani”.
Ma torniamo ai nostri nonni,
la cui famiglia, tra il 1922 ed
il 1942, crebbe notevolmente: ben 11 figli, di cui cinque
maschi e sei femmine (di
queste una fu chiamata a servire il Signore).
Nel Dopoguerra le difficoltà
di trovar lavoro costrinsero
gran parte dei figli ad emigrare, chi a “scavare” nelle
miniere, chi a fare il manovale nei cantieri edili e chi a
“prestar servizio” (come si
diceva un tempo) come domestiche nelle grandi città.
Il corso della storia portò due
sorelle a “sistemarsi”
definitivamente in Valle
d’Aosta, una in provincia di
Belluno ed altri nei comuni di
Breganze e Lugo.
A Valle di Sopra rimasero
solo i due fratelli più giovani,
un altro rimase a Lusiana ma
si trasferì in contrada
Brazzale.
Le distanze, si sa, non contribuiscono ad incontrarsi ed
a mantenere vivi i rapporti di
parentela; per questo si sentiva la necessità di ritrovarsi
per “fare quattro ciacole insieme” e per conoscere le
generazioni dei più giovani.
Nello scorso inverno alcuni
nipoti dei nonni Pietro e Ma-
ria si sono trovati intorno ad
un tavolo ed hanno iniziato a
pensare a questo ritrovo; a
Valle di Sopra erano già state fatte in passato altre due
“Feste dei Capelani” per cui
l’idea che è uscita è stata
quella di organizzarne una in
Valle d’Aosta, in modo che
potessero partecipare il maggior numero di parenti che
abitano là.
Quando si sparse la notizia
di questa idea, tutti, ‘veneti’
e ‘valdostani’, sono stati entusiasti e così il 21 settembre
ci siamo incontrati a PreSant-Didier, vicino a
Courmayeur (praticamente
ai piedi del Monte Bianco).
Un pullman di veneti ed una
quarantina di valdostani, 92
in tutto, si sono così incontrati ed uniti; dopo il pranzo
ci sono stati scambi di doni:
pergamene sull’origine del
cognome, portati dai veneti,
e prodotti dell’artigianato locale offerti dai valdostani.
Cosa c’è di più bello di passare una giornata in ottima
compagnia, parlando dei ricordi e del passato, condividendo gioie e dimenticando
per un po’ i problemi che ciascuno lega al suo vissuto personale e familiare? Un pensiero è stato rivolto a chi è
già ‘andato’ e che era comunque presente e partecipe di questo significato momento di incontro.
Il ritrovo di una famiglia, che
è il collegamento con il passato ed il ponte verso il futuro: conoscere le proprie radici e tramandarle alle generazioni future permette di non
dimenticare il passato e di
imparare quello che questo ci
ha lasciato ed insegnato.
L’augurio è che la gioia che
ha riempito i nostri cuori e
quelli dei nostri cari ci possa
accompagnare nella nostra
vita, ricordandoci che la famiglia è la patria del cuore e
che non siamo noi a sceglierci la famiglia, che è invece
un dono di Dio.
La famiglia Abriani
Riccardo
Fretti e lo zio
Simone
Valente
appassionati
cacciatori e
cercatori di
porcini sono qui
immortalati
dopo un
pomeriggio
memorabile
nei boschi
di Cesuna
Sabato 9 novembre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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