USCITA OPEN DAY uscita deinitiva

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USCITA OPEN DAY uscita deinitiva
1
Numero II
Gennaio 2017
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo Statale “A. Diaz”
Via Giovanni XXIII n. 6 - 20821 MEDA (MB)
Pensiero Libero
Periodico dell’Istituto Comprensivo
Sommario:
Vita di scuola
2
La pagina delle lingue
7
In Italia e nel mondo
9
Pagine dei piccoli
13
Cinema musica e parole
17
Ci sembra proprio
ieri, quando siamo
venute
all’open
day della scuola
Anna Frank per
scegliere la nostra
futura scuola secondaria, e ora ci
troviamo qui al laboratorio di giornalino per raccontarvi
le
nostre
emozioni e come
siamo cambiate.
Tante le novità. In
primo luogo gli insegnanti sono più
numerosi,
sono
professori e non
maestri e i rapporti sono diversi; bisogna, infatti, rivolgersi loro dando del Lei e non
più del tu.
In secondo luogo
le lezioni e gli argomenti di studio
sono più complessi e articolati. Però bisogna
stare attenti a
come ci si comporta e anche a
non dimenticare
il materiale scolastico necessario.
Anche le amicizie
cambiano, a volte si mantengono
i vecchi amici altre se ne trovano
di nuovi. Questi
sono solo alcuni
dei cambiamenti
che abbiamo vissuto.
Questo passaggio
per noi è stato
difficile;
infatti
all’inizio avevamo
paura, ma, quando abbiamo preso
confidenza con la
nuova realtà scolastica, nulla ci ha
più fermato!
Nelle pagine di
questo
numero
troverete più di
un motivo per
scegliere la nostra
scuola…..conoscenze,
esperienze, fatti
ed emozioni!!!!!
Devalle B.
Timaco G. I G
2
VITA DI SCUOLA
PROGETTO RACCORDO
Anche
quest’anno,
gli
alunni della nostra
scuola sono
stati
coinvolti
nel
progetto raccordo, per
far conoscere
ai
bambini di
5^
elementare
la
scuola secondaria.
Come prima cosa abbiamo intervistato le
referenti: le prof.sse
Tosto e Sironi A.
D: Da quanto tempo
viene svolto e quali
risultati ha portato?
R:Il progetto viene
svolto da tanti anni,
riscuotendo interesse
sia nei bambini delle
elementari che nei
ragazzi delle medie. I
nostri ospiti vengono
accolti nelle classi,
dove partecipano attivamente e con successo ad alcune lezioni guidati dai docenti.
Successivamente abbiamo domandato ai
bambini delle elementari che cosa pensassero
delle
attività
svolte. Tutti sono stati
concordi nel gradire la
disponibilità dei professori, le attività proposte e i molti laboratori.
infine abbiamo intervistato i ragazzi delle
medie che hanno preso parte al raccordo.
D : Quali attività
avete svolto con i
bambini di 5^?
R : Abbiamo messo in
scena uno spettacolo
tratto da una storia di
Calvino sui figli di
Babbo Natale, poi li
abbiamo aiutati a ricostruire la favola della Volpe e del Becco.
D : Quali emozioni
avete provato?
R: Ci siamo divertiti e
abbiamo rivisto noi lo
scorso anno.
In conclusione il raccordo è stato , senza
ombra di dubbio, un
successo!!!!!
Cattaneo C. I H
Medina A. I D
CINEMA CHE PASSIONE
Per fortuna anche
quest’anno l’auditorium
dell’Anna
Frank ha accolto i
ragazzi per assistere alla proiezione di
una serie di film
scelti per loro dalla
commissione cineforum. Dopo queste
proiezioni gli studenti sono stati guidati nella discussione sul film appena
visto. Il progetto è
di recente realizzazione e mentre all’inizio erano tre le
proiezioni, ora sono
solo due, più una
speciale per il Giorno della Memoria.
come sempre accade , anche quest’anno, il primo
film ha introdotto il
tema del progetto
scuola la cui tematica caratterizza prevalentemente
la
scelta dei film.
Il cineforum serve
ai ragazzi per trattare argomenti importanti, come la
disabilità,
l’uguaglianza, la mafia o
la parità di genere
in modo diverso attraverso il linguaggio cinematografico,
ma anche avvicinare i ragazzi al cinema. La commissione che sceglie i film
è formata da un trio
di colleghe e amiche: Michela Lucianetti, Silvia Pezzenati e Dorotea Casciana. I film sono
scelti in base a diversi criteri: deve
essere adatto a ragazzi della nostra
età, inerente al progetto scuola, preferibilmente con protagonisti ragazzi e
possibilmente
recenti. Quelli proposti quest’anno sono
stati: per le prime
“Edward mani di
forbici” e “Il più
grande uomo scimmia del Pleistocene”; per le seconde
“Alla luce del sole” e
“Le choriste”; per le
terze
“Sognando
Beckham” e “We
want sex”. L’impegno è stato senza
dubbio grande ma
ripagato dal fatto
che studenti e docenti sembrano aver
gradito proiezioni e
discussioni
finali…….quindi….
che
dire?! Buon cinema
a tutti.
Migliazzi M 1E
Redaelli A 1A
3
VITA DI SCUOLA
UN CAMMINO PARTICOLARE
Il giorno 20 dicembre
2016 gli alunni di
tutte le classi della
scuola Anna Frank
hanno paretecipato a
un interessante incontro in auditorium,
durante il quale hanno potuto assistere
alla testimonianza di
Danilo e Mario che
hanno raccontato il
loro cammino di Santiago. Un cammino
particolare
perché
Mario utilizza la sedia
a rotelle. I due, muniti di un motorino
elettrico, a batteria,
applicabile alla carrozzina e dopo circa
un mese di preparazione ed esercizio fisico
sono partiti per
Roncisvalle. Prima di
arrivare alla cittadina
francese i due hanno
fatto tappa a Lourdes.
Il viaggio, di 800 km
totali, li ha impegnati
per tutto il mese di
giugno.
Vi raccontiamo la loro
esperienza attraverso
l’intervista che noi
ragazzi della redazione abbiamo fatto
loro:
D:Per quale motivo avete scelto
questo
pellegrinaggio in particolare?
R:In
realtà
non
avevo mai pensato
di fare un pellegrinaggio
simile.
Quest’anno
sono
andato in pensione
e si è aperto un
nuovo capitolo della
mia vita. Ho sentito
il bisogno di provare
un’esperienza
nuova e mi è venuto in mente il Cammino di Santiago.
L’ho
proposto
a
Mario che ha ac-
cettato
l'invito e
abbiamo
quindi
organizzato il viaggio.
D:Hai detto poco
fa che avevate
due zaini pesanti
circa 10kg l’uno,
cosa avete portato di particolare?
R:La preparazione
dello zaino è molto
importante:
bisogna mettere il
necessario, ma senza esagerare; bisogna curare il peso. Abbiamo portato
oltre naturalmente ai vestiti,
una mappa, una
guida e un taccuino
su cui abbiamo annotato le nostre
sensazioni.
D:Che
rapporto
avevate con gli
altri Pellegrini e
avete avuto dei
problemi con la
lingua?
R:Con gli altri pellegrini c’era un rapporto di rispetto:
utilizzavamo
il
saluto
“Buen
Camino” e ricevere
come
risposta
“ Ultreya!” apriva le
porte ad una nuova
amicizia.
Nonostante la diversità
linguistica alla fine
siamo
riusciti
a
cavarcela.
D: Di certo saranno state molte le
difficoltà,
ma
quando siete arrivati a destina-
zione cosa avete
provato?
R:Sì, dal clima rigido ai problemi legati al funzionamento
della carrozzina e
della batteria del
motorino o dei freni
in salita. Proprio
per questo arrivare
a Santiago è stato
fantastico , abbiamo dimenticato in
un solo attimo la
faatica fatta e abbaimo lanciato in
ari lo zaino, come
per liberarci.
D.:
Pronti
per
partire di nuovo?
È stata un’esperienza senza dubbio
fantastica ma in
questo
momento
non so se lo rifarei.
Magari altrove.
Al termine della
testimonianza
il
vicepreside, il professor Tiziano Masciadri, prima di salutarli e ringraziarli
ha consegnato a
Danilo e Mario l’attestato di amici della
scuola
Anna
Frank.
Giacomo Longoni
3D
Pellegrinare????
Non è solo avanzare
verso un luogo sacro.
Ma un camminarsi
dentro…...nell’intimità
più profonda!!!!!
4
VITA DI SCUOLA
ANNA FRANK……SCUOLA AMICA SEMPRE DI PIU’!!!!!
Il giorno 8 novembre 2016 la
scuola
Anna
Frank
ha
ricevuto, per l’ottavo anno consecutive, l’attestato di
Scuola
Amica
dell’UNICEF.
La
premiazione
è
avvenuta nell’auditorium
della
scuola, ed è intervenuto anche
Davide Mandarano, giovane volontario
dell’Unicef che ha illustrato i progetti di
solidarietà
“Bambini
in pericolo” e
ha riportato la
sua testimonianza sull’importanza del
volontariato.
Al
termine
dell’incontro
la
vicepresidente
dell’UNICEF di
Monza,
la
dott.ssa Maria Luisa Sironi, ha consegnato
l’attestato alla nostra dirigente e ha ringraziato
gli alunni dell’istituto
comprensivo Diaz per
l’impegno che tutti gli
anni mettono in questi progetti.
Noi
ragazzi
della
redazione siamo riusciti a intervistare i
due volontari:
D.: Cosa rappresenta l’UNICEF per voi?
R.: Per noi l’UNICEF
non è solo una semplice associazione di
volontariato ma è una
grande occasione per
fare del bene, perché
questa grande associazione ogni anno
riesce a salvare un
grande
numero
di
bambini, e sapere che
con il nostro aiuto riusciamo a salvare delle
vite mi fa stare molto
bene.
D.: Quando sei entrato a fare parte
dell’UNICEF, come
si fa ad entrare in
questa associazione
e quanti volontari
lavorano nell’UNICEF della Brianza?
R.: Io sono sempre
stato vicino all’UNICEF fin da bambino,
quando a scuola cucivo le pigotte con i
miei compagni e con
le mie insegnanti. Il
volontariato mi ha
sempre affascinato e
nel 2012 dopo
che l’UNICEF
ha aperto una
sede a Monza
ho deciso di
entrare a farne
parte.
Sono
stato
quindi
uno dei primi
volontari
dell’UNICEF
della Brianza,
che oggi conta
circa 35 volontari ufficiali di
tutte le età, ai
quali si aggiungono tanti
collaboratori.
Per entrare a
far parte di questa
associazione
basta
bussare alla porta.
Bisogna fare un anno
di esperienza per essere definitivamente
inserito nell’elenco dei
volontari nazionali.
D.: Quanto peso ha
il contributo dell’UNICEF nel mondo e
quali degli obiettivi
del momento vengono rispettati?
R.: L’UNICEF è un comitato internazionale,
quindi un peso ce l’ha,
poi come sempre è
difficile realizzare tutti
gli obbiettivi che ci si
pone. Adesso ci sono
17 obbiettivi in agenda per il 2030 e l’UNICEF come tutte le altre associazioni internazionali si muoverà
per questo, certo non
è facile perché sono
messaggi difficili da
mettere in pratica, ma
se noi cominciamo da
piccoli nelle scuole
speriamo che poi da
adulti questi ragazzi
possano aiutare l’UNICEF nella realizzazione dei suoi obbiettivi.
Per risolverli tutti si è
calcolato che ci vogliano 3 milioni di dollari che è una cifra
enorme e quindi sarà
difficile rispettarle tutti gli obbiettivi. Bisogna calcolare anche le
emergenze,
perché
quando cerchi di combattere la fame nel
mondo può esserci un
pesante terremoto e
quindi bisogna intervenire e aiutare per
risolvere questi problemi.
5
VITA DI SCUOLA
D:Come
lavora
l’UNICEF per risolvere i problemi
della fame nel
mondo e dello
sfruttamento minorile?
R.: Per quanto
riguarda lo sfruttamento minorile,
la raccolta fondi
del 2016 sosterrà
progetti di aiuto
per i bambini che
vengono sfruttati
nel lavoro, soprattutto nel terzo
mondo. Bambini
considerati in pericolo ci sono anche nell’occiden-
Io, Songia Alessandro, giovane studente
di prima media, quest’anno
sperimento
una grande e innovativa offerta formativa
dell’Anna Frank: il
laboratorio di strumenti compensativi.
Questo laboratorio è
un po’ diverso dagli
altri perché è a pagamento e riservato a
studenti di tutte le
classi, con disturbi
specifici di apprendi-
te, in Italia per
esempio, ci sono
bambini in uno
stato di povertà
non solo economica ma anche
culturale e sociale.
D:Quanto è importante secondo
voi che i ragazzi
come noi vengano educati attraverso questi progetti?
R.: Io penso che sia
importantissimo,
soprattutto in una
società come questa, dove le persone contano meno,
mento,
come
dislessia, disgrafia,
disortografia o
discalculia, ed
è tenuto
dalla prof.ssa Zago ,
supportata dal prof
Marrocco e da tre ragazzi delle superiori
dell’alternanza
“Scuola-lavoro”. Loro
ci insegnano ad usare
i cosiddetti strumenti
compensativi che ci
mettono in condizione
di gestire al meglio la
nostra difficoltà. Noi
ci
concentriamo
sull’uso del computer.
Io, ad esempio, che
sono disgrafico, con
conta avere più che
essere e bisogna
porsi questa domanda: “perché io
ho una bella casa,
dei vestiti firmati e
sono qui, sto bene
mentre altri muoiono perché non hanno di che mangiare
o perché non possono fare i vaccini?”
È fondamentale essere
educati
da
questo punto di vista.
Giacomo Longoni
3D
questo strumento riesco ad aiutare me,
stesso perché riesco a
scrivere meglio, e i
prof. che capiscono
ciò che produco. ☺☺
Oltre all’aspetto strettamente grafico ci
stanno insegnando ad
usare programmi che
facilitano il nostro apprendimento
come
Cmap,un programma
per fare le mappe
concettuali che a mio
parere, sono veramente utili per tutti.
Songia Alessandro I E
Nel diventare
grande
scoprirai di
avere due
mani, una per
aiutare te
stesso , l’altra
per aiutare gli
altri.
Se non imparo
nel modo in cui
insegni,
…….insegnami
nel modo in cui
io imparo.
6
VITA DI SCUOLA
CASTAGNATA
Come ogni anno acca-
si insieme, ad esem-
conoscere meglio tra
de
della
pio per matematica,
di loro e anche perché
scuola A.
cartelloni con grafici
dà l’opportunità anche
Frank
che rappresentassero
ai ragazzi più timide
hanno
la classe (gusto di ge-
di fare amicizie. Aiuta
parteci-
lato preferito, hobby
anche
preferito,...),in educa-
nella classe e a cono-
progetto
zione fisica , con le
scere l’ambiente sco-
acco-
terze, giochi in audi-
lastico. A tutti, genito-
glienza al
torium.
ri e alunni, la casta-
fine
Dopo
le
prime
pato
al
ad
integrarsi
assistito
gnata è piaciuta molto
conoscere
alla presentazione dei
perché è stata diver-
la
laboratori
audito-
tente e perché si vive
e i nuovi
rium finalmente tutti
una nuova esperien-
compa-
siamo corsi a festeg-
za!
gni.
giare con le castagne
Migliazzi M.1 E
Ogni clas-
e a visitare la scuola
Redaelli A. 1A
se
piena dei lavori delle
di
scuola
prima
aver
in
ha svolto, per ogni
classi prime esposti.
materia, lavori diffe-
I
renti
per imparare
che questo progetto
cose nuove e divertir-
sia utile per potersi
ragazzi
ritengono
LA PROTEZIONE CIVILE……SEMPRE PRONTA AD AIUTARCI!!!!!!
La protezione civile
è un servizio che si
occupa di aiutare le
persone che hanno
bisogno di aiuto e
che previene eventuali danni all’ambiente e alla città.
Ora vi diamo delle
curiosità in più:
• prima di tutto la
protezione civile non
fa parte della Polizia;
• la protezione civile è
un sistema, un servizio e una funzione;
• comprende il sistema sanitario, i volontari e i carabinieri;
• è nata il 4 Novembre 1966 a Firenze,
dopo
l’inondazione
dell’Arno, che causò
vari danni alla città;
• prima esistevano i
cosiddetti “angeli del
fango”, ossia cittadini che si offrivano
per aiutare gli altri.
Anche Meda è esposta
a pericoli: incidenti,
inondazioni del Tarò,
incendi boschivi, rischi
idrogeologici,
industriali e ferroviari.
Abbiamo anche chiesto al presidente della
protezione civile di
Verano Brianza informazioni sulla sua carriera e sul suo ruolo.
Ci ha risposto che da
consigliere è diventato tesoriere, segretario e infine presidente, la cui funzione è
verificare che il gruppo segua lo statuto
dell’associazione.
Inoltre il presidente ci
ha dato delle direttive
in caso di emergenza:
chiamare il 112 e dire
chi siamo, dove siamo
e che cosa è successo
e attendere l’arrivo
dei soccorsi.
In conclusione l’incontro è stato molto utile
per aiutarci a capire
l’importanza
della
protezione civile.
Timaco G. 1G
Brandolese A. 1F
7
PAGINA DELLE LINGUE
VACANCES à MARSEILLES : Une experience inoubliable
Marseille est une ville
avec beaucoup d’occasions.
Un des endroits les
plus visités par les
touristes est, par exemple, le Parc National des Calanques.
C’est le premier parc
national
périurbain
d’Europe, où on peut
faire des randonnées,
des plongées etc.
Une autre activité
peut Être la visite au
le stade Orange Vélodrome, une enorme
costruction.
Enfin nous vous suggèrons de visiter la
Basilique de Notre
Dame de la Garde, le
symbole de Marseille.
Marseille est un lieu
parfait pour les explorateurs et les personnes qui aiment les
sports et l’art.
Nous avons aussi des
restaurants où vous
pouvez manger .
Donc,
nous
vous
montrons
le
programme du voyage
que nous avons organisé pour vous.
Stade Orange Vélodrome
Le
stade
Orange
Vélodrome est utilisé
par le club de football
Olympique de Marseille. Il y a 67000
places assises, 8500
m2 d’éspace, 6000
places VIP, plus de 30
manifestations à l’an.
Il a accuelli 6 matchs
de l’Euro 2016.
La meilleure affluence
de
l’histoire du stade
Vélodrome a été pour
un match de football
entre l’Olympique de
Marseille et le Paris
SG le 5 avril 2015
(65148
spectatoures).
Parc National des
Calanques
Le Parc National des
Calanques
offre
beaucoup d’activités.
Randonnées,
escalades,
plaisances,
plongées, pêche de
loisir et kayak et il a
patrimoines culturels,
naturels, géologiques
et paysager.
Ce
parc
est
la
meilleure option et
c’est le parc le plus
visité par les touristes.
Basilique de Notre
Dame de La Garde
La Basilique de Notre
Dame de la Garde est
probablement le symbole de Marseille.
est une des basiliques
mineures de l'Église
catholique
romaine
costruite dans le style
romano-byzantin.
La vue à l’intérieure
est magnifique et,
devant la basilique
vous pouvez admirer
La Passion du Christe
une incroyable costruction.
Où manger
On va voir les restaurants et la cuisine
typiques de Marseille.
La Bouillabaisse est
un plat traditionnel
marseillaise de poisson
originaire de
la Grèce antique. Il se
compose d'une soupe
de poissons que l'on
mange
avec
des croûtons de pains
tartinés souvent aillés,
de rouille,
de
poissons servis entiers et de pommes
de terre.
La ratatouille est
une spécialité culinaire niçoise et provença
le. Elle est composée
de légumes cuits:
aubergines, courgettes, poi
vrons et tomates,
ainsi
que
des oignons,
de
l'ail et de l'huile d'olive. Il n'y a pas
de recette précise mais des
principes à respecter.
Restaurants
L’Epuisette
L'Epuisette
Marseille est un
restaurant célèbre et réputé,
où le chef utilise des produits
frais de saison, afin
d'assurer la saveur et la qualité maximale. La
cave des Epuisette garde vins
du plus haut
niveau
pour
compléter
les
plats
recommandés par le
chef.
La Table de
l’Oliver
Gilles Carmignani a
ouvert son restaurant
dans un rêve mûri au
fil de ses expériences
culinaires
en
Belgique, en
Angleterre
et
en
France.
Découvrez une
gastronomie raffinée, mêlant
tradition culinaire méditerranéenne et innovation. Vous êtes
sensible aux charmes
d'une
jolie
table, mariant souci du
détail et présentation
impeccable ?
Le moment
est venu de
pousser
la
porte de la
Table
de
l’Olivier.
Doardo A. 3D
8
PAGINA DELLE LINGUE
¿Sabèis què es un abanico?
era
común
para hombre, el men-
ambos sexos. De- saje era apasionaspués
su
utili- do "Te pertenez-
zación se hizo ex- co". Si lo apoyaba
clusiva de las da- abierto
mas,
llegando
sobre
el
a pecho a la altura
un del corazón: “Te
desarrollar
complicado código amo”. Si se cubría
o
"lenguaje
del la cara con el abanico
Un abanico es un abanico".
abierto:
instrumento y un Por ejemplo, aba- “Sígueme
complemento
cuando
rápida- me vaya”. Si lo
de nicarse
mirándote apoyaba en la me-
moda ideado para mente
que se pueda mo- a los ojos se tra- jilla derecha equiducía
como
“Te valía
a
un
“Sí”,
amo con locura”, pero si lo apoyaba
pero si se hacía sobre la izquierda
lentamente,
el era un “No”.
mensaje era muy RONCHI G 3B
distinto:
“Estoy
casada y me eres
indiferente”. Abrir
el abanico y mostrarlo equivalía a
un: “Puedes espever aire y facilitar rarme”.
la
Sujetarlo
refrigeración con las dos manos
cuando se está en aconsejaba
un ambiente calu- cruel
roso.
El
“Es
un
mejor
abanico que me olvides”.
es de tela y varil- Si una mujer delas de madera. En jaba caer su abaprincipio
su
uso nico delante de un
9
IN ITALIA E NEL MONDO
RIVOLUZIONE TRUMPH
L’8 novembre 2016,
dopo una contesa
campagna elettorale
con Hilary Clinton, a
sorpresa,
Donald
Trump è salito alla
presidenza
degli
Stati Uniti d’America. Il noto imprenditore
americano
sembrava
lontano
dalla vittoria, che
sembrava già essere
nelle
mani
della
Clinton. È stato un
colpo di scena che
ha stupito tutto il
mondo.
Trump ha vinto grazie al voto dei grandi elettori che compongono il Collegio
Elettorale, la maggior parte del popolo americano infatti
ha votato per la
candidata del Partito
Democratico. È la
quinta volta negli
Stati Uniti che il vincitore delle elezioni
non coincide con il
più votato dei candidati.
Ma chi è Donald
Trump? Nato nel
1946 in un piccolo
borgo nelle vicinanze di New York, da
genitori stranieri: il
padre tedesco, la
madre
scozzese,
frequenta la The
Kew-Forest School
che però deve lasciare pa tredici anni.
Si arruolò presso
la New York Military
Academy
(NYMA),
dove concluse tutti
gli studi sino alle su-
periori. Trump frequenta la Fordham
University nel Bronx per poi
trasferirsi
alla Wharton School of
Finance and Commerce
dell'Università
di
Pennsylvania, dove
frequentò uno dei
migliori dipartimenti
di economia delle
università
statunitensi.
Contemporanemente lavora nell'industria di famiglia, la
Elizabeth Trump &
Son, dal nome della nonna paterna.
Diplomato a Wharton nel maggio del
1968 continua a lavorare per l’azienda
di famiglia diventandone presidente e
rinominandola The
Trump Organization.
E trasferendone la
sede a Manhattan
dove fece costruire
la Trump Tower, un
grattacielo di cinquantotto piani.
Tante sono state le
promesse fatte agli
americani durante la
campagna
elettorale, come la costruzione di un muro
ai confini con il
Messico,la deportazione di 2 milioni di
immigrati illegali, la
rottura di diversi accordi commerciali e
trattati di scambio
internazionali,
la
dichiarazione
di guerra commer-
ciale alla Cina, accusata di concorrenza
sleale
nei
confronti
delle
aziende americane,
l'abolizione
dell’Obamacare,
la riforma sanitaria istituita da
Obama l'approvazione di un decreto fiscale per tagliare
le
tasse
della
classe media del
35%.
Dal punto di vista
economico Donald
Trump
promette
aumento di posti di
lavoro e un aumento dei salari .
Il
suo
slogan: “L’America ha
bisogno di un piano
audace, semplice e
realizzabile in base
a principi economici
conservatori”.
A noi non resta che
augargli buon lavoro.
Longoni G. 3D
10
Pagina delle lingue
…..from our Recipe Book !!
RICE
BALLS
( TANG
YUAN)
CHEESECAKE
Ingredients:
200g Digestive biscuits
2 spoonfuls of
brown sugar
125 g butter
200 g cream cheese, room temperature
200 g cottage cheese
250 g mascarpone
1 egg
80 g fresh double
cream
2 spoonfuls of
brown sugar
lemon zest
cinnamon
salt
fresh fruit
(strawberries, peaches, and so on)
Preparation Time:
30 minutes
Method:
1. Take a packet of
Digestive Biscuits,
put them into a
bowl and crush
them. Add the butter and mix with the
Ingredients:
41/2
cups
(500 g)
sticky
rice
flour
butter
( 200 g)
black
sesame powder
(200 g)
sugar (250 g)
1 tsp wine
biscuits, adding some salt and cinnamon; mix well and
add the brown sugar;
2. grease a dish
with butter and
press the mix down
with a wooden
spoon; then leave
in the fridge;
3. take another dish
and put the cottage
cheese, cream
cheese, mascarpone, white sugar and
the egg; mix well
adding the grated
lemon zest as well;
eventually add the
fresh double cream;
4. Take the dish
from the fridge and
pour the mixed
cheese onto the base; after that garnish with some
fresh strawberries;
5 Put the dessert
smooth.
Method:
1. Mix the butter
with sesame powder, sugar and wine together. You
need to heat a little
bit. Make small
balls about 10 g
each.
2. Take ½ cup of
sticky rice flour.
Add water into the
flour and make a
flatten dough. Cook
it in boiled water
and take out until
done. Let it cool
down. Then put in
the rest of the sticky rice flour. Add
water and knead
until the dough is
3. Make the dough
into small pieces
about 10 g each.
Make it like a ball
using hands first
and then make a
hole in the ball like
a snail. Put some
sesame into it and
close it up.
4. Cook them in
boiled water. Make
sure to keep stirring
in one direction
while cooking.
When they float on
the water, continue
to boil for about one
minute using less
heat.
Have a taste !!
into the fridge and
leave it there for at
least 30 minutes;
By the way...do
you want some?
Class 2^D
11
IN ITALIA E NEL MONDO
LA TERRA TREMA……...ANCORA!!!!!!
Quest’anno nel
bel mezzo della stagione estiva,
alcune
regioni
dell'
Italia centrale,
come il Lazio,
le
Marche,
l'Umbria
e
l'Abruzzo sono
state colpite e
devastate da
un forte terremoto che oltre
a
procurare
danni alle case
e al nostro patrimonio artistico, come quello alla
chiesa di S. Benedetto
a Norcia, ha anche
provocato decine di
morti e feriti.
La prima, delle tantissime scosse, ha avuto
come epicentro Accumoli, una cittadina
in provincia di Rieti
QUALCHE CONSIGLIO
alle ore 03:37:26, con
magnitudo
6,0
e
profondità 8 km.
Innumerevoli le scosse
di assestamento avvertite dai comuni di
Amatrice, Arquata Del
Tronto e Norcia con
valori vicini alla prima
scossa. Altra scossa
molto potente è stata
quella avvertita il 26
ottobre 2016 che ha
causato altre vittime e
danni permanenti alle
abitazioni. Immediato
l'intervento
della
protezione civile che
ha allestito, nei territori
distrutti dal sisma,
delle tendopoli utilizzate dagli sfollati.
Prima
dell'inverno
sono state piantate anche delle case prefabbricate. Centinaia sono
state le iniziative di
aiuto dal nord al sud
del Paese. Gli italiani
non sono rimasti a
guardare. In poche ore
e' stata attivata, anche
grazie ai social network, una rete capillare
fatta di iniziative destinate a fornire un aiuto
concreto alle vittime.
Tanto è stato fatto e
tanto c'è ancora da fare
per riportare a queste
popolazioni alla vecchia normalità.
Serena Cassina II B
12
IN ITALIA E NEL MONDO
LA “GEOGRAFIA DELLA FAME”
La caloria è l’unità di
misura
del
valore
energetico degli alimenti. Per poter sopravvivere in buone
condizioni di salute ad
ogni individuo sono
necessarie 2400 calorie giornaliere, sotto
le 2040 calorie si parla di denutrizione o
iponutrizione.
In molti paesi dell’America Latina, Asia e
Africa esiste il problema della denutrizione
che causa gravi problemi fisici e psicologici e
che spesso
porta alla morte.
Di contro, in altri paesi più sviluppati, come gli Stati Uniti, si
ha il fenomeno della
ipernutrizione: le persone si cibano con
grandi quantità di alimenti non sani. L’ipernutrizione è spesso causata dal consumismo indotto dalle
pubblicità ed è un
grave problema perché crea malattie devastanti come l’obesità, il diabete e la cardiopatia.
Nei paesi più sviluppati un individuo arriva anche ad avere a
disposizione fino a
3500 calorie giornaliere!
Nei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo (Asia, Africa, America Latina) si patisce
invece la fame e si
arriva ad un massimo
di 1700 calorie gior-
naliere,
davvero
troppo poche perché un individuo
riesca a vivere in
salute.
Un dato interessante può essere
quello dei ragazzi
inferiori ai 15 anni
sottopeso: in alcuni
paesi sono oltre il
40% dei coetanei!
La causa da cui
scaturisce questa catastrofe è legato alla
redistribuzione delle
risorse.
I paesi sviluppati infatti non possiedono
unicamente il cibo per
sopravvivere in buona
salute ma hanno a
disposizione anche gli
alimenti che spetterebbero alle migliaia
di persone e di bambini che ogni giorno
muoiono di fame.
Spesso si parla di
questa grave piaga
che è la fame nel
mondo ma poche volte o quasi mai si agisce pensando agli individui che ogni giorno perdono la vita a
causa di questo.
Personalmente
anch’io spesso avanzo il
cibo senza curarmi di
ciò che sta accadendo
dall’altra parte del
mondo o anche più
vicino a me.
Avendo scoperto le
cause di questo problema, mi sento alquanto responsabile.
Gli alimenti che tutti i
giorni buttiamo nella
spazzatura sono gli
stessi alimenti che ad
un bambino del Burundi piuttosto che
della Cambogia probabilmente basterebbero per sopravvivere.
A volte si parla di
grandi progetti per
eliminare questo problema ma io penso
che bisognerebbe iniziare ognuno nel proprio piccolo, stando
attenti a non avanzare o a sprecare inutilmente un bene così
prezioso che a noi
sembra tanto scontato.
Non c’è
umiliazio
ILARIA VILLA
ne più
3E
violenta
della
fame
13
ANGOLO DEI PICCOLI
PROGETTO RACCORDO
Venerdì 25 novembre la nostra classe
è stata invitata dalla scuola secondaria di I grado A.
Frank.
Alle 8:30 eravamo
già presenti all’ap-
puntamento e ad
accoglierci c’erano
due professoresse:
di religione Sironi e
di italiano Tosto.
Nell’aula di artistica
ci siamo presentati
e le professoresse
ci
hanno
spiegato in
generale come funziona
la
scuola.
Hanno parlato di orari,
di laboratori
opzionali, di
visite
d’istruzione
anche di più
giorni e di
materie
nuove.
La mattinata è
stata organizzata
in vari momenti.
La classe è stata
suddivisa in tre
gruppi.
Ogni gruppo era
ospite di una classe e ha partecipato alla
lezione insieme
ai
compagni
più grandi.
Alcuni
di
noi
erano
un
po’
preoccupati,
altri
emozionati, altri
imbarazzati,
ma
tutti
contenti di essere
presenti,
perché
curiosi di conoscere la scuola. Qualcuno di noi sperava di trovare nelle
classi qualche viso
conosciuto come
quello di un fratello
o di una sorella, di
un cugino o di una
cugina, di un amico o di un’amica.
Sia durante la lezione di spagnola,
che durante quella
di tedesco, le professoresse hanno
insegnato
alcune
semplici parole in
lingua diversa. In
altre classi ci hanno fatto ascoltare
canzoncine e offerto caramelle.
Con il professore di
matematica
un
gruppo ha svolto
un’attività sulle figure geometriche,
il tangram, creando figure diverse.
In un’altra aula, un
gruppo ha svolto
un’attività creativa
creando bigliettini
natalizi con la carta di giornale attorcigliata
decorandoli secondo il
proprio gusto. Altri, hanno creato
segnalibri personalizzati in cartoncino. Con la professoressa Tosto un
gruppo ha scoperto
come si fa un quotidiano analizzandolo nei vari dettagli.
14
Dopo
una
deliziosa
merenda a
base di dolci e frutta,
ci siamo recati tutti in
palestra per
giocare
a
“palla
volante”.
Al termine
della mattinata, è venuta a salutarci la preside e a
chiederci la
nostra opinione rispetto alla
scuola che avevamo espresso anche nelle risposte
alle ragazze giornaliste
durante
l’intervallo. Alcuni
di
noi
hanno
espresso il loro
pensiero.
Tutti hanno gradito le attività della
mattinata e hanno
apprezzato
l’omaggio
della
scuola: una matita con la gommina.
Le nostre opinioni
“Avevo un po’ di
paura, ma ho trovato molte persone educate e gentili che mi hanno
fatto sentire a mio
agio”
“Penso
che
la
scuola Anna Frank
sia perfetta per
dei bambini che si
devono
ancora
ambientare”
“La scuola Anna
Frank è spaziosa,
enorme e le aule
sono molto luminose e spaziose”
“Le attività che
vengono organizzate sono varie e
magnifiche, svariate e stravaganti”
“I professori sono
pronti ad accoglierti e ad aiutarti”
“Gli alunni sono
molto autonomi e
organizzati”
“Non vedo l’ora
del prossimo anno
scolastico,
tra
quei banchi sarò
io a lavorare tra
quei banchi”
“ Grazie a questa
esperienza ho potuto conoscere i
professori
e
il
nuovo meraviglioso ambiente che
mi accoglierà il
prossimo anno”
Classi quinte
Scuola Diaz
15
L’ANGOLO DEI PICCOLI
SETTIMANA SPECIALE
In occasione della hanno riflettuto su
settimana speciale come le emozioni
le classi quarte possano
giocare
un ruolo fondamentale nella relazione con l’altro.
Nel corso di un
circle-time, i bambini, con il supporto degli insegnanti, hanno esternato le emozioni positive e negative
che spesso provano.
Dalla discussione
è emerso il bisogno di fare tesoro
e “portare sempre
con
sè”
tutto
quanto può favorire la relazione interpersonale
e
renderla più sere-
na.
Il momento conclusivo ha visto
tutte le classi riunite nella preparazione di due cartelloni: l’ALBERO
NERO sui cui rami
ogni bambino ha
“abbandonato” le
proprie emozioni
negative e l’ALBERO COLORATO su
cui ciascuno ha
voluto imprimere
il proprio desiderio
di “portare sempre
con sè” ciò che è
gioia,
serenità,
pace, solidarietà…
Classi IV
A.Diaz
16
L’ANGOLO DEI PICCOLI
17
CINEMA, MUSICA E PAROLE
VASCO……PER SEMPRE!!!!
Quando i miei genitori,
a giugno, mi dissero che
a luglio sarei potuta andare al concerto di Vasco ero già sovrappensiero all'idea, ma appena comprati i biglietti
videro che in realtà il
concerto era a giugno
precisamente
il
17;
mancavano solo cinque
giorni ed io ero strasuper-eccitata, ero contentissima. Mi ricordo
molto bene che dissero
che, data la sua età magari non avremmo avuto molte altre occasioni
per vederlo dal vivo , da
qui la decisione di andare al concerto. Mi ricor-
do che quel giorno non
eravamo soltanto noi
ma c'eran anche degli
amici dei miei genitori
che abitano appunto a
Milano. Arrivammo molto in anticipo e appena
ci sedemmo vedendo il
palco scenico mio padre
mi raccontò che da giovane aveva montato il
palco scenico per un
concerto di Vasco. Del
concerto in se non mi
ricordo molto, ma di
una conzone non dimenticherò di certo nulla: ''Albachiara''. Mentre
la cantava tutti avevano
acceso la torcia del telefono e la tenevano in
aria e dato che c'era
buio
era
bellissimo.Finito il concerto siamo andati a casa degli
amici dei miei genitori e
siamo stati lì un po' per
fare in modo che diminuisse il traffico; dopo
un po' siamo tornati a
casa
“Diventi rossa
E’ stata un’esperienze
che non potrò mai dimenticare!!!!!!!!!!!!
nei tuoi
se qualcuno ti
guarda e sei
fantastica
quando sei
assorta…..nei
tuoi problemi,
pensieri!!!!”
Vasco Rossi
MIGLIAZZI M. 1 E
18
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
In redazione (laboratorio di scrittura):
"A. DIAZ”
Redaelli Alessandra, Cassina Serena, Brandolese
via Giovanni XXIII, 6
Aurora, Mazzola Giorgia, De Valle Beatrice ,
Meda (MB)
Simonetto Denise, Sirianni Francesca, Longoni
Giacomo, Migliazzi Melissa, Medina Maita Abigail, Tomaco Gloria, Cattaneo Camilla Maria.
Maggioni Matteo
!!!
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Parravicini Davide
UN CALOROSO RINGRAZIAMENTO
A TUTTI I NOSTRI LETTORI E UN
SINCERO “GRAZIE!” A TUTTI COLORO CHE HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO DI
“PENSIERO LIBERO”!!!
LE REFERENTI:
Maria Pia Tosto
Michela Lucianetti