USCITA OPEN DAY uscita deinitiva
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USCITA OPEN DAY uscita deinitiva
1 Numero II Gennaio 2017 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale “A. Diaz” Via Giovanni XXIII n. 6 - 20821 MEDA (MB) Pensiero Libero Periodico dell’Istituto Comprensivo Sommario: Vita di scuola 2 La pagina delle lingue 7 In Italia e nel mondo 9 Pagine dei piccoli 13 Cinema musica e parole 17 Ci sembra proprio ieri, quando siamo venute all’open day della scuola Anna Frank per scegliere la nostra futura scuola secondaria, e ora ci troviamo qui al laboratorio di giornalino per raccontarvi le nostre emozioni e come siamo cambiate. Tante le novità. In primo luogo gli insegnanti sono più numerosi, sono professori e non maestri e i rapporti sono diversi; bisogna, infatti, rivolgersi loro dando del Lei e non più del tu. In secondo luogo le lezioni e gli argomenti di studio sono più complessi e articolati. Però bisogna stare attenti a come ci si comporta e anche a non dimenticare il materiale scolastico necessario. Anche le amicizie cambiano, a volte si mantengono i vecchi amici altre se ne trovano di nuovi. Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che abbiamo vissuto. Questo passaggio per noi è stato difficile; infatti all’inizio avevamo paura, ma, quando abbiamo preso confidenza con la nuova realtà scolastica, nulla ci ha più fermato! Nelle pagine di questo numero troverete più di un motivo per scegliere la nostra scuola…..conoscenze, esperienze, fatti ed emozioni!!!!! Devalle B. Timaco G. I G 2 VITA DI SCUOLA PROGETTO RACCORDO Anche quest’anno, gli alunni della nostra scuola sono stati coinvolti nel progetto raccordo, per far conoscere ai bambini di 5^ elementare la scuola secondaria. Come prima cosa abbiamo intervistato le referenti: le prof.sse Tosto e Sironi A. D: Da quanto tempo viene svolto e quali risultati ha portato? R:Il progetto viene svolto da tanti anni, riscuotendo interesse sia nei bambini delle elementari che nei ragazzi delle medie. I nostri ospiti vengono accolti nelle classi, dove partecipano attivamente e con successo ad alcune lezioni guidati dai docenti. Successivamente abbiamo domandato ai bambini delle elementari che cosa pensassero delle attività svolte. Tutti sono stati concordi nel gradire la disponibilità dei professori, le attività proposte e i molti laboratori. infine abbiamo intervistato i ragazzi delle medie che hanno preso parte al raccordo. D : Quali attività avete svolto con i bambini di 5^? R : Abbiamo messo in scena uno spettacolo tratto da una storia di Calvino sui figli di Babbo Natale, poi li abbiamo aiutati a ricostruire la favola della Volpe e del Becco. D : Quali emozioni avete provato? R: Ci siamo divertiti e abbiamo rivisto noi lo scorso anno. In conclusione il raccordo è stato , senza ombra di dubbio, un successo!!!!! Cattaneo C. I H Medina A. I D CINEMA CHE PASSIONE Per fortuna anche quest’anno l’auditorium dell’Anna Frank ha accolto i ragazzi per assistere alla proiezione di una serie di film scelti per loro dalla commissione cineforum. Dopo queste proiezioni gli studenti sono stati guidati nella discussione sul film appena visto. Il progetto è di recente realizzazione e mentre all’inizio erano tre le proiezioni, ora sono solo due, più una speciale per il Giorno della Memoria. come sempre accade , anche quest’anno, il primo film ha introdotto il tema del progetto scuola la cui tematica caratterizza prevalentemente la scelta dei film. Il cineforum serve ai ragazzi per trattare argomenti importanti, come la disabilità, l’uguaglianza, la mafia o la parità di genere in modo diverso attraverso il linguaggio cinematografico, ma anche avvicinare i ragazzi al cinema. La commissione che sceglie i film è formata da un trio di colleghe e amiche: Michela Lucianetti, Silvia Pezzenati e Dorotea Casciana. I film sono scelti in base a diversi criteri: deve essere adatto a ragazzi della nostra età, inerente al progetto scuola, preferibilmente con protagonisti ragazzi e possibilmente recenti. Quelli proposti quest’anno sono stati: per le prime “Edward mani di forbici” e “Il più grande uomo scimmia del Pleistocene”; per le seconde “Alla luce del sole” e “Le choriste”; per le terze “Sognando Beckham” e “We want sex”. L’impegno è stato senza dubbio grande ma ripagato dal fatto che studenti e docenti sembrano aver gradito proiezioni e discussioni finali…….quindi…. che dire?! Buon cinema a tutti. Migliazzi M 1E Redaelli A 1A 3 VITA DI SCUOLA UN CAMMINO PARTICOLARE Il giorno 20 dicembre 2016 gli alunni di tutte le classi della scuola Anna Frank hanno paretecipato a un interessante incontro in auditorium, durante il quale hanno potuto assistere alla testimonianza di Danilo e Mario che hanno raccontato il loro cammino di Santiago. Un cammino particolare perché Mario utilizza la sedia a rotelle. I due, muniti di un motorino elettrico, a batteria, applicabile alla carrozzina e dopo circa un mese di preparazione ed esercizio fisico sono partiti per Roncisvalle. Prima di arrivare alla cittadina francese i due hanno fatto tappa a Lourdes. Il viaggio, di 800 km totali, li ha impegnati per tutto il mese di giugno. Vi raccontiamo la loro esperienza attraverso l’intervista che noi ragazzi della redazione abbiamo fatto loro: D:Per quale motivo avete scelto questo pellegrinaggio in particolare? R:In realtà non avevo mai pensato di fare un pellegrinaggio simile. Quest’anno sono andato in pensione e si è aperto un nuovo capitolo della mia vita. Ho sentito il bisogno di provare un’esperienza nuova e mi è venuto in mente il Cammino di Santiago. L’ho proposto a Mario che ha ac- cettato l'invito e abbiamo quindi organizzato il viaggio. D:Hai detto poco fa che avevate due zaini pesanti circa 10kg l’uno, cosa avete portato di particolare? R:La preparazione dello zaino è molto importante: bisogna mettere il necessario, ma senza esagerare; bisogna curare il peso. Abbiamo portato oltre naturalmente ai vestiti, una mappa, una guida e un taccuino su cui abbiamo annotato le nostre sensazioni. D:Che rapporto avevate con gli altri Pellegrini e avete avuto dei problemi con la lingua? R:Con gli altri pellegrini c’era un rapporto di rispetto: utilizzavamo il saluto “Buen Camino” e ricevere come risposta “ Ultreya!” apriva le porte ad una nuova amicizia. Nonostante la diversità linguistica alla fine siamo riusciti a cavarcela. D: Di certo saranno state molte le difficoltà, ma quando siete arrivati a destina- zione cosa avete provato? R:Sì, dal clima rigido ai problemi legati al funzionamento della carrozzina e della batteria del motorino o dei freni in salita. Proprio per questo arrivare a Santiago è stato fantastico , abbiamo dimenticato in un solo attimo la faatica fatta e abbaimo lanciato in ari lo zaino, come per liberarci. D.: Pronti per partire di nuovo? È stata un’esperienza senza dubbio fantastica ma in questo momento non so se lo rifarei. Magari altrove. Al termine della testimonianza il vicepreside, il professor Tiziano Masciadri, prima di salutarli e ringraziarli ha consegnato a Danilo e Mario l’attestato di amici della scuola Anna Frank. Giacomo Longoni 3D Pellegrinare???? Non è solo avanzare verso un luogo sacro. Ma un camminarsi dentro…...nell’intimità più profonda!!!!! 4 VITA DI SCUOLA ANNA FRANK……SCUOLA AMICA SEMPRE DI PIU’!!!!! Il giorno 8 novembre 2016 la scuola Anna Frank ha ricevuto, per l’ottavo anno consecutive, l’attestato di Scuola Amica dell’UNICEF. La premiazione è avvenuta nell’auditorium della scuola, ed è intervenuto anche Davide Mandarano, giovane volontario dell’Unicef che ha illustrato i progetti di solidarietà “Bambini in pericolo” e ha riportato la sua testimonianza sull’importanza del volontariato. Al termine dell’incontro la vicepresidente dell’UNICEF di Monza, la dott.ssa Maria Luisa Sironi, ha consegnato l’attestato alla nostra dirigente e ha ringraziato gli alunni dell’istituto comprensivo Diaz per l’impegno che tutti gli anni mettono in questi progetti. Noi ragazzi della redazione siamo riusciti a intervistare i due volontari: D.: Cosa rappresenta l’UNICEF per voi? R.: Per noi l’UNICEF non è solo una semplice associazione di volontariato ma è una grande occasione per fare del bene, perché questa grande associazione ogni anno riesce a salvare un grande numero di bambini, e sapere che con il nostro aiuto riusciamo a salvare delle vite mi fa stare molto bene. D.: Quando sei entrato a fare parte dell’UNICEF, come si fa ad entrare in questa associazione e quanti volontari lavorano nell’UNICEF della Brianza? R.: Io sono sempre stato vicino all’UNICEF fin da bambino, quando a scuola cucivo le pigotte con i miei compagni e con le mie insegnanti. Il volontariato mi ha sempre affascinato e nel 2012 dopo che l’UNICEF ha aperto una sede a Monza ho deciso di entrare a farne parte. Sono stato quindi uno dei primi volontari dell’UNICEF della Brianza, che oggi conta circa 35 volontari ufficiali di tutte le età, ai quali si aggiungono tanti collaboratori. Per entrare a far parte di questa associazione basta bussare alla porta. Bisogna fare un anno di esperienza per essere definitivamente inserito nell’elenco dei volontari nazionali. D.: Quanto peso ha il contributo dell’UNICEF nel mondo e quali degli obiettivi del momento vengono rispettati? R.: L’UNICEF è un comitato internazionale, quindi un peso ce l’ha, poi come sempre è difficile realizzare tutti gli obbiettivi che ci si pone. Adesso ci sono 17 obbiettivi in agenda per il 2030 e l’UNICEF come tutte le altre associazioni internazionali si muoverà per questo, certo non è facile perché sono messaggi difficili da mettere in pratica, ma se noi cominciamo da piccoli nelle scuole speriamo che poi da adulti questi ragazzi possano aiutare l’UNICEF nella realizzazione dei suoi obbiettivi. Per risolverli tutti si è calcolato che ci vogliano 3 milioni di dollari che è una cifra enorme e quindi sarà difficile rispettarle tutti gli obbiettivi. Bisogna calcolare anche le emergenze, perché quando cerchi di combattere la fame nel mondo può esserci un pesante terremoto e quindi bisogna intervenire e aiutare per risolvere questi problemi. 5 VITA DI SCUOLA D:Come lavora l’UNICEF per risolvere i problemi della fame nel mondo e dello sfruttamento minorile? R.: Per quanto riguarda lo sfruttamento minorile, la raccolta fondi del 2016 sosterrà progetti di aiuto per i bambini che vengono sfruttati nel lavoro, soprattutto nel terzo mondo. Bambini considerati in pericolo ci sono anche nell’occiden- Io, Songia Alessandro, giovane studente di prima media, quest’anno sperimento una grande e innovativa offerta formativa dell’Anna Frank: il laboratorio di strumenti compensativi. Questo laboratorio è un po’ diverso dagli altri perché è a pagamento e riservato a studenti di tutte le classi, con disturbi specifici di apprendi- te, in Italia per esempio, ci sono bambini in uno stato di povertà non solo economica ma anche culturale e sociale. D:Quanto è importante secondo voi che i ragazzi come noi vengano educati attraverso questi progetti? R.: Io penso che sia importantissimo, soprattutto in una società come questa, dove le persone contano meno, mento, come dislessia, disgrafia, disortografia o discalculia, ed è tenuto dalla prof.ssa Zago , supportata dal prof Marrocco e da tre ragazzi delle superiori dell’alternanza “Scuola-lavoro”. Loro ci insegnano ad usare i cosiddetti strumenti compensativi che ci mettono in condizione di gestire al meglio la nostra difficoltà. Noi ci concentriamo sull’uso del computer. Io, ad esempio, che sono disgrafico, con conta avere più che essere e bisogna porsi questa domanda: “perché io ho una bella casa, dei vestiti firmati e sono qui, sto bene mentre altri muoiono perché non hanno di che mangiare o perché non possono fare i vaccini?” È fondamentale essere educati da questo punto di vista. Giacomo Longoni 3D questo strumento riesco ad aiutare me, stesso perché riesco a scrivere meglio, e i prof. che capiscono ciò che produco. ☺☺ Oltre all’aspetto strettamente grafico ci stanno insegnando ad usare programmi che facilitano il nostro apprendimento come Cmap,un programma per fare le mappe concettuali che a mio parere, sono veramente utili per tutti. Songia Alessandro I E Nel diventare grande scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stesso , l’altra per aiutare gli altri. Se non imparo nel modo in cui insegni, …….insegnami nel modo in cui io imparo. 6 VITA DI SCUOLA CASTAGNATA Come ogni anno acca- si insieme, ad esem- conoscere meglio tra de della pio per matematica, di loro e anche perché scuola A. cartelloni con grafici dà l’opportunità anche Frank che rappresentassero ai ragazzi più timide hanno la classe (gusto di ge- di fare amicizie. Aiuta parteci- lato preferito, hobby anche preferito,...),in educa- nella classe e a cono- progetto zione fisica , con le scere l’ambiente sco- acco- terze, giochi in audi- lastico. A tutti, genito- glienza al torium. ri e alunni, la casta- fine Dopo le prime pato al ad integrarsi assistito gnata è piaciuta molto conoscere alla presentazione dei perché è stata diver- la laboratori audito- tente e perché si vive e i nuovi rium finalmente tutti una nuova esperien- compa- siamo corsi a festeg- za! gni. giare con le castagne Migliazzi M.1 E Ogni clas- e a visitare la scuola Redaelli A. 1A se piena dei lavori delle di scuola prima aver in ha svolto, per ogni classi prime esposti. materia, lavori diffe- I renti per imparare che questo progetto cose nuove e divertir- sia utile per potersi ragazzi ritengono LA PROTEZIONE CIVILE……SEMPRE PRONTA AD AIUTARCI!!!!!! La protezione civile è un servizio che si occupa di aiutare le persone che hanno bisogno di aiuto e che previene eventuali danni all’ambiente e alla città. Ora vi diamo delle curiosità in più: • prima di tutto la protezione civile non fa parte della Polizia; • la protezione civile è un sistema, un servizio e una funzione; • comprende il sistema sanitario, i volontari e i carabinieri; • è nata il 4 Novembre 1966 a Firenze, dopo l’inondazione dell’Arno, che causò vari danni alla città; • prima esistevano i cosiddetti “angeli del fango”, ossia cittadini che si offrivano per aiutare gli altri. Anche Meda è esposta a pericoli: incidenti, inondazioni del Tarò, incendi boschivi, rischi idrogeologici, industriali e ferroviari. Abbiamo anche chiesto al presidente della protezione civile di Verano Brianza informazioni sulla sua carriera e sul suo ruolo. Ci ha risposto che da consigliere è diventato tesoriere, segretario e infine presidente, la cui funzione è verificare che il gruppo segua lo statuto dell’associazione. Inoltre il presidente ci ha dato delle direttive in caso di emergenza: chiamare il 112 e dire chi siamo, dove siamo e che cosa è successo e attendere l’arrivo dei soccorsi. In conclusione l’incontro è stato molto utile per aiutarci a capire l’importanza della protezione civile. Timaco G. 1G Brandolese A. 1F 7 PAGINA DELLE LINGUE VACANCES à MARSEILLES : Une experience inoubliable Marseille est une ville avec beaucoup d’occasions. Un des endroits les plus visités par les touristes est, par exemple, le Parc National des Calanques. C’est le premier parc national périurbain d’Europe, où on peut faire des randonnées, des plongées etc. Une autre activité peut Être la visite au le stade Orange Vélodrome, une enorme costruction. Enfin nous vous suggèrons de visiter la Basilique de Notre Dame de la Garde, le symbole de Marseille. Marseille est un lieu parfait pour les explorateurs et les personnes qui aiment les sports et l’art. Nous avons aussi des restaurants où vous pouvez manger . Donc, nous vous montrons le programme du voyage que nous avons organisé pour vous. Stade Orange Vélodrome Le stade Orange Vélodrome est utilisé par le club de football Olympique de Marseille. Il y a 67000 places assises, 8500 m2 d’éspace, 6000 places VIP, plus de 30 manifestations à l’an. Il a accuelli 6 matchs de l’Euro 2016. La meilleure affluence de l’histoire du stade Vélodrome a été pour un match de football entre l’Olympique de Marseille et le Paris SG le 5 avril 2015 (65148 spectatoures). Parc National des Calanques Le Parc National des Calanques offre beaucoup d’activités. Randonnées, escalades, plaisances, plongées, pêche de loisir et kayak et il a patrimoines culturels, naturels, géologiques et paysager. Ce parc est la meilleure option et c’est le parc le plus visité par les touristes. Basilique de Notre Dame de La Garde La Basilique de Notre Dame de la Garde est probablement le symbole de Marseille. est une des basiliques mineures de l'Église catholique romaine costruite dans le style romano-byzantin. La vue à l’intérieure est magnifique et, devant la basilique vous pouvez admirer La Passion du Christe une incroyable costruction. Où manger On va voir les restaurants et la cuisine typiques de Marseille. La Bouillabaisse est un plat traditionnel marseillaise de poisson originaire de la Grèce antique. Il se compose d'une soupe de poissons que l'on mange avec des croûtons de pains tartinés souvent aillés, de rouille, de poissons servis entiers et de pommes de terre. La ratatouille est une spécialité culinaire niçoise et provença le. Elle est composée de légumes cuits: aubergines, courgettes, poi vrons et tomates, ainsi que des oignons, de l'ail et de l'huile d'olive. Il n'y a pas de recette précise mais des principes à respecter. Restaurants L’Epuisette L'Epuisette Marseille est un restaurant célèbre et réputé, où le chef utilise des produits frais de saison, afin d'assurer la saveur et la qualité maximale. La cave des Epuisette garde vins du plus haut niveau pour compléter les plats recommandés par le chef. La Table de l’Oliver Gilles Carmignani a ouvert son restaurant dans un rêve mûri au fil de ses expériences culinaires en Belgique, en Angleterre et en France. Découvrez une gastronomie raffinée, mêlant tradition culinaire méditerranéenne et innovation. Vous êtes sensible aux charmes d'une jolie table, mariant souci du détail et présentation impeccable ? Le moment est venu de pousser la porte de la Table de l’Olivier. Doardo A. 3D 8 PAGINA DELLE LINGUE ¿Sabèis què es un abanico? era común para hombre, el men- ambos sexos. De- saje era apasionaspués su utili- do "Te pertenez- zación se hizo ex- co". Si lo apoyaba clusiva de las da- abierto mas, llegando sobre el a pecho a la altura un del corazón: “Te desarrollar complicado código amo”. Si se cubría o "lenguaje del la cara con el abanico Un abanico es un abanico". abierto: instrumento y un Por ejemplo, aba- “Sígueme complemento cuando rápida- me vaya”. Si lo de nicarse mirándote apoyaba en la me- moda ideado para mente que se pueda mo- a los ojos se tra- jilla derecha equiducía como “Te valía a un “Sí”, amo con locura”, pero si lo apoyaba pero si se hacía sobre la izquierda lentamente, el era un “No”. mensaje era muy RONCHI G 3B distinto: “Estoy casada y me eres indiferente”. Abrir el abanico y mostrarlo equivalía a un: “Puedes espever aire y facilitar rarme”. la Sujetarlo refrigeración con las dos manos cuando se está en aconsejaba un ambiente calu- cruel roso. El “Es un mejor abanico que me olvides”. es de tela y varil- Si una mujer delas de madera. En jaba caer su abaprincipio su uso nico delante de un 9 IN ITALIA E NEL MONDO RIVOLUZIONE TRUMPH L’8 novembre 2016, dopo una contesa campagna elettorale con Hilary Clinton, a sorpresa, Donald Trump è salito alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Il noto imprenditore americano sembrava lontano dalla vittoria, che sembrava già essere nelle mani della Clinton. È stato un colpo di scena che ha stupito tutto il mondo. Trump ha vinto grazie al voto dei grandi elettori che compongono il Collegio Elettorale, la maggior parte del popolo americano infatti ha votato per la candidata del Partito Democratico. È la quinta volta negli Stati Uniti che il vincitore delle elezioni non coincide con il più votato dei candidati. Ma chi è Donald Trump? Nato nel 1946 in un piccolo borgo nelle vicinanze di New York, da genitori stranieri: il padre tedesco, la madre scozzese, frequenta la The Kew-Forest School che però deve lasciare pa tredici anni. Si arruolò presso la New York Military Academy (NYMA), dove concluse tutti gli studi sino alle su- periori. Trump frequenta la Fordham University nel Bronx per poi trasferirsi alla Wharton School of Finance and Commerce dell'Università di Pennsylvania, dove frequentò uno dei migliori dipartimenti di economia delle università statunitensi. Contemporanemente lavora nell'industria di famiglia, la Elizabeth Trump & Son, dal nome della nonna paterna. Diplomato a Wharton nel maggio del 1968 continua a lavorare per l’azienda di famiglia diventandone presidente e rinominandola The Trump Organization. E trasferendone la sede a Manhattan dove fece costruire la Trump Tower, un grattacielo di cinquantotto piani. Tante sono state le promesse fatte agli americani durante la campagna elettorale, come la costruzione di un muro ai confini con il Messico,la deportazione di 2 milioni di immigrati illegali, la rottura di diversi accordi commerciali e trattati di scambio internazionali, la dichiarazione di guerra commer- ciale alla Cina, accusata di concorrenza sleale nei confronti delle aziende americane, l'abolizione dell’Obamacare, la riforma sanitaria istituita da Obama l'approvazione di un decreto fiscale per tagliare le tasse della classe media del 35%. Dal punto di vista economico Donald Trump promette aumento di posti di lavoro e un aumento dei salari . Il suo slogan: “L’America ha bisogno di un piano audace, semplice e realizzabile in base a principi economici conservatori”. A noi non resta che augargli buon lavoro. Longoni G. 3D 10 Pagina delle lingue …..from our Recipe Book !! RICE BALLS ( TANG YUAN) CHEESECAKE Ingredients: 200g Digestive biscuits 2 spoonfuls of brown sugar 125 g butter 200 g cream cheese, room temperature 200 g cottage cheese 250 g mascarpone 1 egg 80 g fresh double cream 2 spoonfuls of brown sugar lemon zest cinnamon salt fresh fruit (strawberries, peaches, and so on) Preparation Time: 30 minutes Method: 1. Take a packet of Digestive Biscuits, put them into a bowl and crush them. Add the butter and mix with the Ingredients: 41/2 cups (500 g) sticky rice flour butter ( 200 g) black sesame powder (200 g) sugar (250 g) 1 tsp wine biscuits, adding some salt and cinnamon; mix well and add the brown sugar; 2. grease a dish with butter and press the mix down with a wooden spoon; then leave in the fridge; 3. take another dish and put the cottage cheese, cream cheese, mascarpone, white sugar and the egg; mix well adding the grated lemon zest as well; eventually add the fresh double cream; 4. Take the dish from the fridge and pour the mixed cheese onto the base; after that garnish with some fresh strawberries; 5 Put the dessert smooth. Method: 1. Mix the butter with sesame powder, sugar and wine together. You need to heat a little bit. Make small balls about 10 g each. 2. Take ½ cup of sticky rice flour. Add water into the flour and make a flatten dough. Cook it in boiled water and take out until done. Let it cool down. Then put in the rest of the sticky rice flour. Add water and knead until the dough is 3. Make the dough into small pieces about 10 g each. Make it like a ball using hands first and then make a hole in the ball like a snail. Put some sesame into it and close it up. 4. Cook them in boiled water. Make sure to keep stirring in one direction while cooking. When they float on the water, continue to boil for about one minute using less heat. Have a taste !! into the fridge and leave it there for at least 30 minutes; By the way...do you want some? Class 2^D 11 IN ITALIA E NEL MONDO LA TERRA TREMA……...ANCORA!!!!!! Quest’anno nel bel mezzo della stagione estiva, alcune regioni dell' Italia centrale, come il Lazio, le Marche, l'Umbria e l'Abruzzo sono state colpite e devastate da un forte terremoto che oltre a procurare danni alle case e al nostro patrimonio artistico, come quello alla chiesa di S. Benedetto a Norcia, ha anche provocato decine di morti e feriti. La prima, delle tantissime scosse, ha avuto come epicentro Accumoli, una cittadina in provincia di Rieti QUALCHE CONSIGLIO alle ore 03:37:26, con magnitudo 6,0 e profondità 8 km. Innumerevoli le scosse di assestamento avvertite dai comuni di Amatrice, Arquata Del Tronto e Norcia con valori vicini alla prima scossa. Altra scossa molto potente è stata quella avvertita il 26 ottobre 2016 che ha causato altre vittime e danni permanenti alle abitazioni. Immediato l'intervento della protezione civile che ha allestito, nei territori distrutti dal sisma, delle tendopoli utilizzate dagli sfollati. Prima dell'inverno sono state piantate anche delle case prefabbricate. Centinaia sono state le iniziative di aiuto dal nord al sud del Paese. Gli italiani non sono rimasti a guardare. In poche ore e' stata attivata, anche grazie ai social network, una rete capillare fatta di iniziative destinate a fornire un aiuto concreto alle vittime. Tanto è stato fatto e tanto c'è ancora da fare per riportare a queste popolazioni alla vecchia normalità. Serena Cassina II B 12 IN ITALIA E NEL MONDO LA “GEOGRAFIA DELLA FAME” La caloria è l’unità di misura del valore energetico degli alimenti. Per poter sopravvivere in buone condizioni di salute ad ogni individuo sono necessarie 2400 calorie giornaliere, sotto le 2040 calorie si parla di denutrizione o iponutrizione. In molti paesi dell’America Latina, Asia e Africa esiste il problema della denutrizione che causa gravi problemi fisici e psicologici e che spesso porta alla morte. Di contro, in altri paesi più sviluppati, come gli Stati Uniti, si ha il fenomeno della ipernutrizione: le persone si cibano con grandi quantità di alimenti non sani. L’ipernutrizione è spesso causata dal consumismo indotto dalle pubblicità ed è un grave problema perché crea malattie devastanti come l’obesità, il diabete e la cardiopatia. Nei paesi più sviluppati un individuo arriva anche ad avere a disposizione fino a 3500 calorie giornaliere! Nei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo (Asia, Africa, America Latina) si patisce invece la fame e si arriva ad un massimo di 1700 calorie gior- naliere, davvero troppo poche perché un individuo riesca a vivere in salute. Un dato interessante può essere quello dei ragazzi inferiori ai 15 anni sottopeso: in alcuni paesi sono oltre il 40% dei coetanei! La causa da cui scaturisce questa catastrofe è legato alla redistribuzione delle risorse. I paesi sviluppati infatti non possiedono unicamente il cibo per sopravvivere in buona salute ma hanno a disposizione anche gli alimenti che spetterebbero alle migliaia di persone e di bambini che ogni giorno muoiono di fame. Spesso si parla di questa grave piaga che è la fame nel mondo ma poche volte o quasi mai si agisce pensando agli individui che ogni giorno perdono la vita a causa di questo. Personalmente anch’io spesso avanzo il cibo senza curarmi di ciò che sta accadendo dall’altra parte del mondo o anche più vicino a me. Avendo scoperto le cause di questo problema, mi sento alquanto responsabile. Gli alimenti che tutti i giorni buttiamo nella spazzatura sono gli stessi alimenti che ad un bambino del Burundi piuttosto che della Cambogia probabilmente basterebbero per sopravvivere. A volte si parla di grandi progetti per eliminare questo problema ma io penso che bisognerebbe iniziare ognuno nel proprio piccolo, stando attenti a non avanzare o a sprecare inutilmente un bene così prezioso che a noi sembra tanto scontato. Non c’è umiliazio ILARIA VILLA ne più 3E violenta della fame 13 ANGOLO DEI PICCOLI PROGETTO RACCORDO Venerdì 25 novembre la nostra classe è stata invitata dalla scuola secondaria di I grado A. Frank. Alle 8:30 eravamo già presenti all’ap- puntamento e ad accoglierci c’erano due professoresse: di religione Sironi e di italiano Tosto. Nell’aula di artistica ci siamo presentati e le professoresse ci hanno spiegato in generale come funziona la scuola. Hanno parlato di orari, di laboratori opzionali, di visite d’istruzione anche di più giorni e di materie nuove. La mattinata è stata organizzata in vari momenti. La classe è stata suddivisa in tre gruppi. Ogni gruppo era ospite di una classe e ha partecipato alla lezione insieme ai compagni più grandi. Alcuni di noi erano un po’ preoccupati, altri emozionati, altri imbarazzati, ma tutti contenti di essere presenti, perché curiosi di conoscere la scuola. Qualcuno di noi sperava di trovare nelle classi qualche viso conosciuto come quello di un fratello o di una sorella, di un cugino o di una cugina, di un amico o di un’amica. Sia durante la lezione di spagnola, che durante quella di tedesco, le professoresse hanno insegnato alcune semplici parole in lingua diversa. In altre classi ci hanno fatto ascoltare canzoncine e offerto caramelle. Con il professore di matematica un gruppo ha svolto un’attività sulle figure geometriche, il tangram, creando figure diverse. In un’altra aula, un gruppo ha svolto un’attività creativa creando bigliettini natalizi con la carta di giornale attorcigliata decorandoli secondo il proprio gusto. Altri, hanno creato segnalibri personalizzati in cartoncino. Con la professoressa Tosto un gruppo ha scoperto come si fa un quotidiano analizzandolo nei vari dettagli. 14 Dopo una deliziosa merenda a base di dolci e frutta, ci siamo recati tutti in palestra per giocare a “palla volante”. Al termine della mattinata, è venuta a salutarci la preside e a chiederci la nostra opinione rispetto alla scuola che avevamo espresso anche nelle risposte alle ragazze giornaliste durante l’intervallo. Alcuni di noi hanno espresso il loro pensiero. Tutti hanno gradito le attività della mattinata e hanno apprezzato l’omaggio della scuola: una matita con la gommina. Le nostre opinioni “Avevo un po’ di paura, ma ho trovato molte persone educate e gentili che mi hanno fatto sentire a mio agio” “Penso che la scuola Anna Frank sia perfetta per dei bambini che si devono ancora ambientare” “La scuola Anna Frank è spaziosa, enorme e le aule sono molto luminose e spaziose” “Le attività che vengono organizzate sono varie e magnifiche, svariate e stravaganti” “I professori sono pronti ad accoglierti e ad aiutarti” “Gli alunni sono molto autonomi e organizzati” “Non vedo l’ora del prossimo anno scolastico, tra quei banchi sarò io a lavorare tra quei banchi” “ Grazie a questa esperienza ho potuto conoscere i professori e il nuovo meraviglioso ambiente che mi accoglierà il prossimo anno” Classi quinte Scuola Diaz 15 L’ANGOLO DEI PICCOLI SETTIMANA SPECIALE In occasione della hanno riflettuto su settimana speciale come le emozioni le classi quarte possano giocare un ruolo fondamentale nella relazione con l’altro. Nel corso di un circle-time, i bambini, con il supporto degli insegnanti, hanno esternato le emozioni positive e negative che spesso provano. Dalla discussione è emerso il bisogno di fare tesoro e “portare sempre con sè” tutto quanto può favorire la relazione interpersonale e renderla più sere- na. Il momento conclusivo ha visto tutte le classi riunite nella preparazione di due cartelloni: l’ALBERO NERO sui cui rami ogni bambino ha “abbandonato” le proprie emozioni negative e l’ALBERO COLORATO su cui ciascuno ha voluto imprimere il proprio desiderio di “portare sempre con sè” ciò che è gioia, serenità, pace, solidarietà… Classi IV A.Diaz 16 L’ANGOLO DEI PICCOLI 17 CINEMA, MUSICA E PAROLE VASCO……PER SEMPRE!!!! Quando i miei genitori, a giugno, mi dissero che a luglio sarei potuta andare al concerto di Vasco ero già sovrappensiero all'idea, ma appena comprati i biglietti videro che in realtà il concerto era a giugno precisamente il 17; mancavano solo cinque giorni ed io ero strasuper-eccitata, ero contentissima. Mi ricordo molto bene che dissero che, data la sua età magari non avremmo avuto molte altre occasioni per vederlo dal vivo , da qui la decisione di andare al concerto. Mi ricor- do che quel giorno non eravamo soltanto noi ma c'eran anche degli amici dei miei genitori che abitano appunto a Milano. Arrivammo molto in anticipo e appena ci sedemmo vedendo il palco scenico mio padre mi raccontò che da giovane aveva montato il palco scenico per un concerto di Vasco. Del concerto in se non mi ricordo molto, ma di una conzone non dimenticherò di certo nulla: ''Albachiara''. Mentre la cantava tutti avevano acceso la torcia del telefono e la tenevano in aria e dato che c'era buio era bellissimo.Finito il concerto siamo andati a casa degli amici dei miei genitori e siamo stati lì un po' per fare in modo che diminuisse il traffico; dopo un po' siamo tornati a casa “Diventi rossa E’ stata un’esperienze che non potrò mai dimenticare!!!!!!!!!!!! nei tuoi se qualcuno ti guarda e sei fantastica quando sei assorta…..nei tuoi problemi, pensieri!!!!” Vasco Rossi MIGLIAZZI M. 1 E 18 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE In redazione (laboratorio di scrittura): "A. DIAZ” Redaelli Alessandra, Cassina Serena, Brandolese via Giovanni XXIII, 6 Aurora, Mazzola Giorgia, De Valle Beatrice , Meda (MB) Simonetto Denise, Sirianni Francesca, Longoni Giacomo, Migliazzi Melissa, Medina Maita Abigail, Tomaco Gloria, Cattaneo Camilla Maria. Maggioni Matteo !!! rnet ito: e t n i s o su ostro Siamate il n t v.it Visi z.go a i cd w.i ww e ent ram e b i ni el e og star o t e t f i i r an o sc di m la, l o t o t r i . pa dir oriz ione aut s n la o il u o n d f c n f a i a o sta di d tti h sier zzo topo “ Tu pen t e o o m i s o opr ) ” sere altr ana il pr ure ò es u itali ens p c e n o n o o ioni tuzi pa n zaz osti tam C s a a L dell . 21 t r a ’ ll (da Parravicini Davide UN CALOROSO RINGRAZIAMENTO A TUTTI I NOSTRI LETTORI E UN SINCERO “GRAZIE!” A TUTTI COLORO CHE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO DI “PENSIERO LIBERO”!!! LE REFERENTI: Maria Pia Tosto Michela Lucianetti