Pierino e il lupoè una favola per voce recitante

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Pierino e il lupoè una favola per voce recitante
Pierino e il lupo è una favola per voce recitante ed orchestra: l’argomento e la musica sono di
Sergej Prokofiev. Questo lavoro fu concepito essenzialmente con un fine didattico: far conoscere ai
ragazzi, cui è destinato, le caratteristiche e l’espressività dei principali strumenti di un’orchestra. Fu
eseguito per la prima volta il 2 maggio 1936 a Mosca, in un concerto dedicato ai ragazzi, e il grande
interesse destato nella critica e nel pubblico gli attribuì un successo di cui lo stesso autore rimase
sorpreso.
Benchè non fosse nato come balletto, Pierino e il lupo ebbe anche varie realizzazioni coreografiche
tra cui una al Teatro alla Scala di Milano, nel 1950, con la coreografia di M. Wallmaun.
Finalità dell’ascolto:
-riconoscimento timbrico di alcuni strumenti dell’orchestra
-individuazione delle prime e più semplici caratteristiche musicali
-sperimentazione del potere evocativo dei timbri strumentali
Pierino è rappresentanto da un quartetto d’archi, l’uccellino Sasha da un flauto molto alto, Sonia
l’anatra dall’oboe, il gatto Ivan da un clarinetto dal registro molto basso, il Nonno è il fagotto, il
Lupo è rappresentato dai corni e gli spari dei cacciatori sono resi da timpani e grancassa.
La storia comincia nella capanna il cui Pierino vive con il nonno. Il ragazzino sogna di catturare un
feroce lupo che si aggira nella foresta, terrorizzando gli abitanti del villaggio, ma naturalmente il
nonno glielo impedisce, cercando di spaventarlo.
Pierino però non si arrende e, approfittando che il nonno si è appisolato davanti al fuoco, esce di
soppiatto nella neve, armato del suo fucile giocattolo.
Camminando circospetto, si imbatte in Sasha, un uccellino piuttosto intraprendente, che decide di
accompagnarlo.
I due procedono, addentrandosi sempre più nella foresta, quando improvvisamente avvertono un
rumore… sarà il lupo?
Per fortuna è solo Sonia, un’anatra un po’svanita che subito decide di unirsi a loro nella battuta di
caccia.
Avanzano in fila indiana nella neve che si fa sempre più alta e fitta e ogni ombra attorno si agita
minacciosa, ma i tre compari proseguono coraggiosamente il loro cammino.
Mentre costeggiano un tetro canneto, l’erba alta ondeggia con un fruscio sospetto e
improvvisamente quatto quatto appare… Ivan il gatto, che sta facendo la posta all’uccellino
svolazzante!
Visto che gli amici gli impediscono di acchiapparlo per trasformarlo in un gustoso spuntino, decide
anch’egli di seguirli alla ricerca del feroce lupo.
E improvvisamente… se lo trovano davanti, con le terribili fauci spalancate!!!!
Sonia, svanita come sempre, non si accorge del pericolo e il lupo decide di farne la sua prima preda;
la insegue nella neve fin sul lago ghiacciato e quando la poveretta si rifugia nel cavo di un
albero… è subito raggiunta dal lupo famelico!
Sasha allora lo affronta infuriato per dargli una lezione e solo l’intervento tempestivo di Pierino e
Ivan riesce a salvarlo dal fare la stessa fine della sua amichetta Sonia.
Ma adesso il lupo è proprio arrabbiato e punta deciso verso Pierino; per lui non c’è più scampo!
Proprio quando ormai tutto sembra perduto, ecco dei colpi di fucile che si avvicinano; sono i
cacciatori che accorrono appena in tempo per aiutare Pierino ed Ivan a catturare il loro lupo.
Oh che giorno felice!!!
Pierino e Ivan vengono accolti nel villaggio come eroi, tutti sono felici… tutti meno Sasha, che sta
pensando con grande tristezza alla sua amichetta Sonia, sbranata dal lupo.
Sbranata? Ma no, eccola che sbuca dal tronco cavo come se niente fosse successo; il lupo era
riuscito solo a strapparle qualche penna della coda!!
Adesso sì che tutti sono felici e i festeggiamenti nella piazza del villaggio possono continuare!!
Sergej Prokofiev.
Nato in Ucraina nel 1891. La madre, discreta pianista, gli dà i primi rudimenti sullo strumento. Già
durante l’infanzia rivela il suo talento musicale, cimentandosi nella composizione di rondò, walzer ,
polke e marce. Una visita a Mosca nel 1899 gli dà modo di assistere in teatro a lavori come “Lo
schiaccianoci”, il “Principe Igor” e “Faust”. Questa esperienza lascia il segno, determinando la sua
decisione di abbracciare il teatro musicale. Studia al conservatorio di San Pietroburgo e quando
esce, all’età di 20 anni, è un musicista completo, con già un catalogo di 10 lavori all’attivo. Dopo
una visita in Italia, nel 1915 ritorna in Russia e trascorre a S. Pietroburgo gli anni della rivoluzione.
Nel 1918 decide di “conquistare” l’America: a New York e Chicago si fa apprezzare come pianista,
guadagnandosi l’appellativo di “Chopin cosacco”. Dopo un periodo a Parigi, nel 1932 ritorna in
Russia, dove si dedica alla composizione di musiche per film, balletti, “Pierino e il lupo” ed altri
componimenti didattici e celebrativi. Durante la seconda guerra mondiale è attivissimo (la quinta
sinfonia, il balletto “Cenerentola” e l’opera “Guerra e pace”). Muore a Mosca nel 1953.
Verifica e controllo:
1) Quale personaggio è meglio rappresentato musicalmente?
2) Quale personaggio non ti sembra ben realizzato e perchè?
3) Quale personaggio ha la voce più grossa (grave) e quale invece ha la voce più fine (acuta)?
4) Il gruppo di strumenti con cui l’autore identifica Pierino, esegue una linea melodica sempre
uguale e sempre con lo stesso andamento? Ricordi se ci sono dei punti in cui cambia?
5) Quali sono alcune delle situazioni del racconto in cui la musica ti dà l’impressione visiva dei
movimenti fatti dai personaggi?
6) Esprimi un giudizio complessivo sulla realizzazione musicale dell’intera favola di Prokofiev.