Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte)
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Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte)
Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte) Scritto da gumbo chicken Martedì 06 Ottobre 2009 23:41 - Ultimo aggiornamento Martedì 24 Novembre 2009 00:33 Scegliere quando partire, raccogliere un po' di informazioni, fare i bagagli e via! Niente di pianificato, tutto da improvvisare giorno per giorno secondo l'ispirazione del momento. Ecco il mio modo ideale di viaggiare. Questa volta, in camper: direzione nord ovest. In Bretagna girare così è facile; ci si può fermare in una delle infinite aree "camping car" gratuite - magari a pochi metri dalla spiaggia, con vista sulla baia di Mont Saint-Michel - per poi ricominciare a macinare chilometri il mattino dopo. Di tanto in tanto, una fermata in un tranquillo campeggio municipale nel verde con tutti i servizi, spesso anche connessione wi-fi gratuita, a 10-15 euro. In due settimane per dormire sono bastati 65 euro: meno di un paio di notti in un pulito ma desolante Formule 1. E si può anche scialare per cose più divertenti tipo noleggiare un kayak e visitare il Morbihan o il Côtes-d'Armor dall'acqua.... ...fare un giro in barca a vela sulla Manica - vento e maree permettendo. Oppure comprare qualche libro. E ovviamente, mangiare meglio! Con una dispensa, un frigo e una cucina viaggiante si può evitare anche il supplizio dei bar squallidi trovati a caso per la colazione e i ristoranti acchiappaturisti - dato che anche partendo armati di guide ed elenchi di locali consigliati è impossibile cascare bene per 3 pasti al giorno. Mentre si va a far benzina al supermercato si può fare un po' di spesa piuttosto normale. Ma dato che in vacanza il tempo non manca, io adoro vagare per i mercati alla ricerca di specialità locali e cose che non conosco. Da queste parti, onnipresenti andouille (diversa da quella della Louisiana, una specie di salame dal gusto un po' intenso; poi ho scoperto perché: è fatto di trippa!) e sidro (secco, semidolce, 1/4 Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte) Scritto da gumbo chicken Martedì 06 Ottobre 2009 23:41 - Ultimo aggiornamento Martedì 24 Novembre 2009 00:33 dolce...per tutti i gusti; da classici - pare - come il Kerné a quelli microartigianali). Nei paesini a volte si trova qualche banco con il pescato locale fresco ad ottimi prezzi.Peccato che per qualche problema tecnico a volte ci si debba accontentare di quelli più piccoli (occhio alle code in padella!) Indigeni e turisti più organizzati o meno pigri di noi, aspettano la bassa marea e si raccolgono c oquillage da soli. E' un'abitudine talmente diffusa che persino al campeggio ci sono lavandini dedicati. Alle bancarelle di Cancale una dozzina di ostriche grandi costa più o meno 5 euro. Come da istruzioni, mangi direttamente sul lungomare poi riporti il piatto e il coltello di plastica e getti i gusci. Stando ai resti, sembrano riscuotere un certo successo. Per i dolci, i bretoni sembrano avere una certa propensione ad abbondare in burro salato e uno stucchevole caramello rinforzato come nel Kouign Amann; ma anche nelle crepe e in molti dessert al ristorante. I più apprezzati da noi sono stati i biscotti, le galettes (tipo quelle di Isidor e Penven ) che da Pont-Aven in poi hanno allietato le nostre colazioni. Come qualunque campeggiatore e navigatore sa, nella dispensa da viaggio non possono mancare un po' di beni di sostentamento in forma di scatolette - tra l'altro molto pratiche per pic nic panoramici improvvisati. 2/4 Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte) Scritto da gumbo chicken Martedì 06 Ottobre 2009 23:41 - Ultimo aggiornamento Martedì 24 Novembre 2009 00:33 Sulla scia della storica tradizione dell'industria conserviera si trovano sardine e sgombri in tutte le maniere, tonno germon, salmone, aringhe, zuppe di crostacei e persino alghe e creme spalmabili a base di fegato di rana pescatrice. Di sicuro non ci si annoia. Tra i nostri fornitori la Belle Iloise , Jean Burel e Pointe de PenMarc'h di cui non posso fare a meno di mostrare la copertina del catalogo. A questo punto però non può mancare l'angolo gastrosnob:- una leccornia, trovata sbirciando fra i prodotti in una gastronomia/enoteca a Paimpol: il burro di Jean-Yves Bordier che ora si dedica anche a selezionare ed affinare formaggi. Quelli che abbiamo assaggiato...buooni! - un negozio, Epices-Roellinger . Ce n'è un altro a Cancale, ma noi siamo capitati in quello di Saint-Malo. Il gestore - si chiama Daniel, leggo sul sito - è simpaticissimo e competentissimo: risponde a qualunque domanda e curiosità venga in mente. E' un posto fantastico!!! Sembra un negozio d'altri tempi, quasi magico: spezie, miele, rum, olio, nonsoquanti tipi di pepe e di vaniglia dagli angoli più remoti del mondo e miscele speciali che si possono anche assaggiare. Inutile dire che siamo usciti con un sacchetto pieno. E come finalone...guardate un po' qui che cosa abbiamo trovato! Una domandina, con nonchalance, non poteva mancare: "Oh, avete l'olio di oliva italiano, di Pierangelini?" " Oh certo, è il migliore!". HA! Giuro che l'ha detto lui, l'ha detto lui!!! Se ci andate, provate a chiedere e sentite che vi dice. 3/4 Viaggi Defronzolati: Bretagna (prima parte) Scritto da gumbo chicken Martedì 06 Ottobre 2009 23:41 - Ultimo aggiornamento Martedì 24 Novembre 2009 00:33 Fine prima parte. La seconda (sui locali) si trova a questo link e inizia con Le Coquillage Château Richeux : www.think-oink.com/forum/viewtopic.php 4/4