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Rassegna Stampa Parametri di Ricerca impostati: Intervallo di tempo: dal 15/09/2016 al 06/11/2016 Argomento : Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna dal 15/09/2016 al 06/11/2016 FRANCE ODEON La Repubblica(firenze) 3 Manca il bando, festival a rischio Fulvio Paloscia 1 La Repubblica(firenze) 5 Barni tranquillizza i festival "più soldi dell'anno scorso i bandi pronti a ottobre" Fulvio Paloscia 3 Corriere Fiorentino 15 Giornata delle lingue con caccia alla parola Francesca Tofanari 5 Corriere Fiorentino 3 Più fondi per il cinema italiano con una legge nata a firenze Marco Lunari 6 Corriere Fiorentino 2 «cinema, ecco la legge: stop amici degli amici» La Repubblica(firenze) 1, 2, Voglia di croisette con hanks & c. La Nazione Firenze 7 Eventi, fiction, spettacoli firenze: un grande show Qn 23 Addio alla vecchia compagnia ora il cinema ha trovato casa Giovanni Bogani 12 Corriere Fiorentino 13 Un tour de france per la casa del cinema Edoardo Semmola 14 Il Tirreno 36 Dalla francia a frank zappa, cavalcata di immagini per "50 giorni" 15 La Repubblica(firenze) 1, 9 La scommessa della 50 giorni 16 Il Piccolo 40 Cinema nove festival a firenze 18 La Nazione Firenze 40 Giro del mondo in 50 giorni. su grande schermo 19 Corriere Fiorentino 15 France odeon al via con la star depardieu Il Messaggero 24 Deparbieu star del festival "france odeon" a firenze 21 Il Mattino 18 Depardieu con «tour de france» ospite d'onore a firenze di «france odeon» 22 La Nazione Firenze 33 Depardieu a france odeon 23 L'eco Di Bergamo 65 Gerard depardieu a france odeon 24 La Repubblica(firenze) 21 France odeon Il Manifesto 22 Gerard depardieu 27 Corriere Fiorentino 18 France odeon 28 Il Messaggero 28 Dalla francia con pudore ecco la prima commedia che sorride sui migranti Il Tirreno Lucca 53 Depardieu parla del cinema francese 30 La Repubblica(firenze) 18 Ottava edizione france odeon 31 La Nazione Firenze 16 Da parigi a firenze 32 La Nazione Firenze 13 50 giorni di cinema dieci anni di pellicole 33 La Repubblica(firenze) 20 Feltrinelli red depardieu pensieri da "innocente" 34 La Repubblica(firenze) 20 France odeon 35 Io Donna 215 Firenze - au cinema 36 Corriere Fiorentino 14 Carnet - depardieu in libreria 37 Corriere Fiorentino 15 Il senso del dovere del medico di campagna Corriere Fiorentino 7 Tutti in fila per depardieu, l'innocente La Repubblica(firenze) 1 Depardieu alla compagnia Roberto Incerti 40 Il Messaggero 25 "la televisione genera mostri" Gloria Satta 41 Qn 27 «la politica oggi è pornografia» depardieu, un innocente contro tutti Giovanni Bogani 42 Corriere Fiorentino 14 Carnet - france odeon Il Tirreno 39 Guy ribes, un vero falsario «lo facevo per emozionare» La Nazione 30 France odeon, chiusura con i premi 46 F 83 Show news 47 Il Messaggero 22 France odeon premia djaìdani e depardieu 48 7 Ernesto Ferrara 8 10 Marco Lucari Andrea Bulleri Gloria Satta Marco Luceri 20 25 29 38 39 44 Gabriele Pizza 45 Il Tirreno 37 Premiati rachid djàdani e gerard depardieu 49 La Nazione Firenze 24 Tour de france film medaglia d'oro all'«odeon» 50 Manca il bando, festival a rìschio L'assessora regionale Barrii non si è pronunciata sui finanziamenti e non ha mai incontrato gli organizzatori "Un silenzio incomprensibile, sono mesi che chiediamo chiarimenti. Potrebbero esserci gravi conseguenze" IL CASO FULVIO PALOSCIA UN BANDO regionale che non c'è, e che gli anni scorsi—in questo periodo—aveva già anticipato finanziamenti, rischia di mettere in ginocchio i festival della Toscana. I primi a farne i conti rischiano di essere quelli della «Cinquanta giorni di cinema», la rassegna della Fondazione Sistema Toscana che partirà a novembre: a tutt'oggi l'assessorato alla cultura non si è pronunciato né si pronuncia sulla gara. E questo avviene proprio nel momento in cui i festival devono tirare le somme per l'edizione 2016, ormai alle porte. «Di norma, gli anni scorsi il bando veniva emanato a marzo e a primavera già sapevamo se lo avevamo vinto e a quanto ammontavano i finanziamenti regionali — spiega Alberto Lastrucci, direttore del Festival dei Popoli — Non solo: a metà anno ci veniva anticipato parte del budget, che poi veniva saldato nei primissimi mesi dell'anno successivo. In questo modo ave- Alberto Lastrucci: "Negli anni scorsi a primavera sapevamo già quanti soldi avremmo avuto" vamo la possibilità di amministrare il nostro futuro immediato nella maniera più consona, anche a fronte degli inevitabili tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni. Adesso, tutto è offuscato da un velo impenetrabile». E anche da parte dell'assessora Monica Barni un silenzio di pietra: «Le avevamo scritto una lettera, ma non ci ha risposto. È da 9 mesi che chiediamo di incontrarla. Niente». Al Festival dei Popoli, tra le kermesse cinematografiche più antiche d'Europa (è arrivato all'edizione numero 57), l'anno scorso la Regione aveva somministrato 103 mila euro contro i 1 lOdel 2014, ma l'essere a conoscenza del taglio e l'anticipo di questo tempi già nelle casse dell'evento, rese tutto meno complicato. «Se si considera che verranno a mancare anche 41 mila euro del ministero (che nel 2016 finanzia solo due festival cinematografici in Italia, «Cinema ritrovato» di Bologna e il «Bergamo film meeting» ) le conseguenze rischiano d'essere durissime». E sono uguali per tutti i festival: tagli agli eventi, ritardi nei pagamenti ai fornitori e collaboratori, «un'immagine internazionale costruita con fatica e lesa in un colpo d'occhio» aggiunge Selvaggia Velo del «River to river», il festival dedicato al cinema indiano, arrivato alla sedicesima edizione e che nel 2015 ha avuto 18 mila euro dalla Regione, circa un terzo del budget: «Io sono già in parola con i registi e gli attori ospiti, sale di ogni rassegna. Con cosa pagheremo aerei e ospitalità? Stiamo vagliando una exit strategy anche alla luce dei suggerimenti degli esperti di social media marketing, che ci sconsigliano di ripetere il crowdfunding dello scorso anno perché è provato che il bis a così poca distanza non funzionerebbe: raccogliemmo 15 mila dollari. Una cosa e certa: chiederemo ai fornitori un po' di comprensione e di buon senso se non ce la facessimo a pagarli nei tempi dovuti». Francesco Martinotti, alla guida di France Odeon (dalla Regione lo scorso anno avuto circa 25 mila euro ), chiede di uscire dalla logica «dei tagli alla cultura per riempire altri buchi ritenuti d'importanza più vitale. Per ogni euro che esce da un cassa pubblica in finanziamenti alla cultura, nei rientrano dai 4 ai 10: FRANCE ODEON una ricaduta che riguarda alberghi, ristoranti, trasporti, insomma, la città. Ci sono studi a dimostrarlo. L'organizzazione last minute in realtà fa lievitare i costi e diminuisce la qualità». Nonostante la situazione di panico, Martinotti ha fiducia nelle istituzioni, «la Regione non ci farebbe una bella figura. L'annunciato trasferimento dei festival alla Compagnia, quest'anno, dovrebbe segnare una crescita della 50 giorni di cinema: senza finanziamenti non solo rimarremo fermi, ma rischieremmo di retrocedere nello spazio che ci eravamo conquistati nella ribalta internazionale e nella credibilità che ci eravamo creati presso i nostri partner stranieri». Il Korea film fest, 14 edizioni dietro le spalle e 18 mila euro dalla Regione nel 2015, ha già sperimentato cosa significa mettere Selvaggia Velo: "Sono in parola con artisti e registi, con cosa paghiamo hotel e aereo?" su un cartellone col fiato corto, senza l'ossigeno dell'anticipo dei finanziamenti regionali: si è infatti svolto a marzo, «abbiamo tagliato gli eventi collaterali: concerti, mostre. Ma davvero ci meritiamo un trattamento del genere, visto che tra le nostre attività c'è anche quella di portare il nome della Toscana (e il cinemaitaliano) in Corea?». E, a proposito della riapertura del Teatro della Compagnia, Lastrucci chiede certezze: «È stato annunciato on line sui siti della Regione ma a noi non è stato comunicato niente di ufficiale. E mi sembra non si stia creando l'attesa sufficiente per un trasloco per un trasloco che dovrebbe rappresentare un grande salto». Pag. 1 IL FESTIVAL STORICO «A rischio il futuro» dice Alberto Lastrucci (foto sotto), direttore del «Popoli», arrivato all'edizione numero cinquantasette BOLLYWOOD A FIRENZE «Così si lede l'immagine internazionale» lamenta Selvaggia Velo (foto sotto) del "RivertoRiver" FRANCE ODEON Pag. 2 La cultura Bami tranquillizza i festival "Più soldi dell'anno scorso i bandi pronti a ottobre" FULVIO PALOSCIA L'ASSESSORA alla cultura della Regione Monica Barni scioglie le riserve e stempera l'attesa piena di suspance, di preoccupazione: i soldi per i festival della Toscana sono in arrivo. «D 27 porterò la decisione in giunta, dopodiché incontreremo subito la Fondazione Sistema Toscana perché i bandi vengano indetti il prima possibile: cercheremo di correre contro il tempo perché nelle casse dei vincitori entrino gli anticipi vitali per i loro cartelloni». E la polemica sembra addirittua avviata ad un happy ending, visto che il budget relativo al capitolo festival sarà di 350 mila euro. 40 mila più del 2015. Sono stati gli eventi legati alla 50 giorni di cinema a denunciare, ieri, sulle nostre pagine, la situazione di stallo che si è verifi- cata riguardo la somministrazione dei fondi regionali. Nessun "Sono consapevole del ritardo, ma il bilancio ci costringe a fare i conti con tante difficoltà" bando quando negli scorsi anni, di questi tempi, non solo già si conoscevano vincitori e le cifre assegnate, ma i festival erano già entrati in possesso di parte dei finanziamenti, in modo da poter saldare in tempo utile le prime spese. «Come faremo a sostenere i costi relativi ai registi e attori ospiti, peraltro già intercettati, senza i soldi della Regione?» dicono il Festival dei Popoli, River to River, France Odeon, paventando una radicale ripen- FRANCE ODEON samento al ribasso dei loro programmi. «Così — concludono i festival — ne va della nostra credibilità internazionale». «Ma ne andrebbe anche di quella dell'assessorato — aggiunge la Barni — Oggi posso finalmente dire che i soldi ci sono e che i bandi partiranno fra pochissimo». Cosa blocca i finanziamenti? «Non c'è stata mai l'intenzione di bloccare niente. Esistono problemi di bilancio che sono sotto gli occhi di tutti e che costringono a fare i conti con tante difficoltà. Negli ultimi due anni le modalità di bilancio sono cambiate in modo profondo, non solo quelle relative alla cultura: ogni settore soffre dei ritardi, in gran parte dovuti ai tagli dello stato, compresi quelli che arrivano all'improvviso, senza annunci. Mi sembra che il presidente Rossi stigmatizzi il problema un Pag. 3 giorno sì e l'altro sì. Sono consapevole del ritardo, ma sono anche poco avvezza ad annunciare cose che non so se riusciremo a condurre in porto. Per questo rifiuto l'accusa di non aver voluto incontrare gli organizzatori della 50 giorni. Ho detto che li avrei ricevuti quando avrei avuto delle certezze. Io non mi nego, se ho qualcosa di nuovo da riferire su quanto mi viene richiesto. Ora che le cose sono chiare, si parte». La 50 giorni inizierà a novembre. Fra pochissimo. «Per fare il più veloce possibile chiederemo l'aiuto alla Fondazione sistema toscana che, di fatto, ha rafforzato il proprio ruolo di braccio esecutivo della Regione: noi le assegneremo i finanziamenti, loro redigeranno i bandi che saranno ragionevolmente pronti i primi di ottobre». A quanto ammonta quest'anno il totale dei finanziamenti dei festival? «350 mila euro, l'anno scorso erano 310 mila. Allo stato attuale non posso dire quanto andrà alla 50 giorni, ma c'è anche da tenere presente che grazie alla riapertura della Compagnia, il cinema avrà la sua casa gratis e godrà di tutti i servizi offerti dalla sala di via Cavour. E c'è in cantiere anche un sostegno più importante per il cinema». Ci saranno tagli o cambiamenti nei bandi d'assegnazione dei finanziamenti alle kermesse cinematografiche? «Nessun taglio. È possibile, invece, che ci siano novità nei bandi. Ma tutto questo lo saprò dopo aver incontrato la Fondazione Sistema Toscana». Tra i festival della 50 giorni c'è chi lamenta una certa laconicità dell'assessorato sul trasloco alla Compagnia. «Stiamo lavorando perché tutto sia funzionante al 100 per cento per la 50 giorni, e lo sarà. Anche gli ostacoli tecnici e tecnologici sono stati superati. I festival lo sanno benissimo, la laconicità è un'accusa infondata. Lo ripeto, rifiuto la politica dell'annuncio, preferisco le certezze. La Compagnia avrà un'importante funzione sociale: farà vivere di nuova vita la zona andandosi ad aggiungere alla pedonalizzazione di via Martelli. E lo farà attraverso la cultura». Una volta chiuso il capitolo fe- stival, rimane aperto quello altrettanto importante e infuocato dei finanziamenti ai teatri, alla musica. A che punto siamo, cosa accadrà dopo le proteste dello scorso anno per i tagli? «Appena si aprono spazi di bilancio per la cultura, io intervengo. Non è una cosa semplice districarsi nelle difficoltà legate alle normative. È un vero e proprio, imprevedibile work in progress». UBANDO L'anno scorso, di questi tempi, era pronto: i festival sapevano quanto potevano investire nella loro programmazione 2> L'ANTICIPO A metà annoi festival ricevevano parte dei finanziamenti regionali per affrontare le prime spese 3 LA POLEMICA La prassi quest'anno non è stata seguita suscitando la protesta dei festival cinematografici: la 50 giorni è alle porte e niente hanno saputo 4 LA SOLUZIONE L'assessoraalla cultura Barni annuncia che i soldi ci sono e che i bandi saranno pronti entro i primi giorni di ottobre FRANCE ODEON Pag. 4 Giornata delle lingue con caccia alla parola Sabato festa nei quattro istituti di Firenze Firenze abbraccia la cultura europea, con una giornata dedicata alle diversità linguistiche, al plurilinguismo e all'apprendimento. Sabato 24 settembre l'Institut Francais, il British Insrirute, il Centro de Lingua Espanola e il Deutsches Institut aprono le loro porte, per il 14° anno, per celebrare la «Giornata europea delle lingue», con numerose attività per grandi e piccini. In tutti i centri sarà possibile cimentarsi in test di livello gratuiti, partecipare a lezioni di prova e avere informazioni sulle certificazioni e sul programma culturale. Tra il serio e il giocoso, l'evento clou della giornata sarà, dalle 14.00 alle 18.00, «La caccia alla parola», quiz a premi itinerante nei quattro centri di lingua e cultura, per indovinare quattro parole misteriose per ogni lingua, così da aggiudicarsi un corso a scelta di inglese, francese, tedesco o spagnolo per i primi 4 classificati e un abbonamento per due persone a France Odeon oppure al festival cinematografico per i 100 anni del British Insrirute per il 5° e 6° classificato. «È importante insegnare a tutti i fiorentini ad essere un po' più europei e la conoscenza delle lingue. E FRANCE ODEON con la Brexit che incombe, i direttori delle scuole, si sono mostrati tutti uniti, come quattro moschettieri, in nome della promozione delle loro lingue, non solo per comunicare, ma come veicolo culturale, per conoscere i popoli e le persone di tutto il mondo, un'unione che non potrà essere scalfita dalle decisioni politiche del Regno Unito. A conclusione della giornata, alle 18.00, all'Institut Francais, lo scrittore Marco Vichi presenterà Un sale affaire, traduzione francese di Una brutta faccenda, con letture di Marco Innocenti. Francesca Tofanari © RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 5 Più fondi per il cinema italiano Con una legge nata a Firenze La presentazione di Marco Luceri Il premier Renzi La senatrice Di Giorgi Prima che i riflettori si accendano stasera sul tappeto rosso dell'Opera, con la sfilata dei divi hollywoodiani arrivati a Firenze per l'anteprima mondiale di Inferno, a Palazzo Vecchio il premier Matteo Renzi e il ministro Dario Franceschini presenteranno le linee guida della nuova legge sul cinema, approvata due giorni fa a larghissima maggioranza dal Senato e attesa da molto tempo da tutta l'industria nazionale. Si tratta del punto finale di un'iniziativa che era nata proprio a Firenze, giusto qualche anno fa, quando il direttore del festival «France Odeon», Francesco Martinotti, aveva regalato all'allora sindaco di Firenze e futuro primo ministro un dizionario di francese, affinché si impegnasse a fare una legge sul modello di quella in vigore Oltralpe. Di quel- l'idea iniziale, che ruotava intorno alla creazione di un nuovo ente, il Centro Nazionale del Cinema, è rimasto ben poco, ma è stato mantenuto il principio generale, e cioè quello di «riconoscere, promuovere e sostenere il cinema e l'audiovisivo quali fondamentali mezzi di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale». Con la nuova legge (a cui ha molto lavorato Lorenzo Casini, classe '76, allievo di Sabino Cassese, docente all'Imt di Lucca e principale consigliere del ministro Franceschini) i fondi stanziati dal governo per il settore saranno ogni anno 400 milioni di euro (a fronte degli attuali 200), con 70 milioni diretti prioritariamente ai giovani, alle opere prime e seconde, ai film d'essai, ai contenuti di qualità; l'assegnazione dei contributi alle opere realizzate non terrà più conto (come accade ora) solo degli incassi al botteghino, ma anche della partecipazione ai festival e dei premi conseguiti in Italia e all'estero; è previsto un tax credit dal 15 al 40% per produttori, distributori ed esercenti, per la promozione dei film italiani all'estero e per chi lavora nella fase post-produttiva; 24 milioni (per i primi cinque anni) andranno alle sale per l'adeguamento strutturale, soprattutto per quelle storiche e quelle presenti nei Comuni più piccoli; 12 milioni saranno poi stanziati per l'educazione all'immagine e per la formazione degli insegnanti nelle scuole e infine le Film Commission regionali saranno riconosciute come enti di supporto alle produzioni. «È stato un percorso lungo e complicato — ha detto la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi del Pd, sin dall'inizio tra le FRANCE ODEON maggiori sostenitrici della nuova legge — Con il raddoppio dei fondi, l'attenzione ai film di qualità, l'aiuto alle varie professionalità legate all'industria del cinema e il sostegno alle sale dei piccoli centri, penso che tutto il settore possa fare un bel salto in avanti. C'è poi il capitolo formazione, con lo sviluppo di corsi orientati ai mestieri del cinema, che è fondamentale anche per creare nuovo interesse e nuove opportunità di lavoro per i più giovani». Chi invece aspetta di vedere cosa conterranno i decreti attuativi della nuova legge è Mario Lorini, delegato della Fice (Federazione Italiana Cinema d'Essai) Toscana e gestore di alcune sale in Val d'Elsa: «Nelle sue linee guida il ddl ci trova d'accordo, ma attendiamo di vedere quali saranno poi le scelte vere. Nell'accedere ai fondi gli esercenti che puntano sui film di qualità, sui restauri, sulle proposte più originali e sulla formazione del pubblico devono essere avvantaggiati rispetto alle grandi multisale e ai grossi circuiti. Se finisce tutto in un unico calderone a chi si impegna per tutto l'anno nel difendere il cinema come cultura resteranno solo le briciole. Su questo e su altri punti faremo sentire la nostra voce». la nuova legge sul cinema che raddoppierà i contributi statali al settore da 200 a 400 milioni ogni anno Oggi • Matteo Renzi e Dario Franceschini presenteranno oggi in Palazzo Vecchio, a poche ore dal red carpet per la prima mondiale di «Inferno» di Ron Howard, E stasera riflettori sull'Opera § (alla prima grande occasione) 1 Pag. 6 «Cinema, ecco la legge: stop amici degli amici» Renzi e Franceschini: incentivi per raddoppiare le sale. Anche in periferia A Palazzo Vecchio Il «patto» con Dan Brown, il ricordo del sogno nato a Firenze poi diventato legge per il cinema, l'obiettivo di raddoppiare le sale grazie a incentivi fiscali e norme ad hoc. Il premier Matteo Renzi tiene a Palazzo Vecchio e la conferenza stampa per presentare la legge sul cinema che entro l'anno sarà approvata definitivamente Si sente a casa, scherza col sindaco Nardella, e annuncia che la prossima settimana il cinema lo riporterà «in patria»: «Oggi (ieri, ndr) si apre una settimana all'insegna del grande cinema, strumento potente per raccontare il Paese e i suoi valori, per la sua identità, oltre che strumento di valorizzazione dei territori e della città, e settore dove un euro di contributo dello Stato ne genera 8 di investimenti. Domenica (oggi, ndr) a Roma ci sarà la presentazione del Giovane Papa di Sorrentino, giovedì la prima del Festival di Roma e venerdì sarò a Firenze per la presentazione della serie de I Medici, che ci permetterà anche di ricordare Ettore Bernabei cui Firenze ha dato il Fiorino d'oro». Il premier, ricordando che il nuovo sistema di finanziamenti automatici nel cinema sostituirà quello degli «amici degli amici» ha sottolineato la «doppia provocazione che ci porta qui. Quella dal palco di France Odeon, quando incontrammo gli amici francesi e dicemmo che se avessimo fatto una legislazione si sarebbe ispirata alla loro e quel difficile sogno oggi è realtà, anche se non essendoci an- cora il bicameralismo imperfetto la legge deve avere un'altra lettura — ha detto, riferendosi al referendum — E quella quando demmo a Dan Brown, il 5 giugno 2013, il Salone de' Cinquecento per presentare il suo libro con la «amichevole condizione» che la prima del film che già si annunciava importante sarebbe stata a Firenze». Il ministro alla cultura Dario Franceschini ha aggiunto: «Ci sono 150 milioni in 5 anni per riaprire le sale chiuse 0 ristrutturarle, con deroghe alle norme urbanistiche per i multisala». «Vogliamo riaprire cinema nelle periferie e nei centri storici, che spesso sono le nuove periferie — ha concluso Renzi — Ed entro la settimana della Leopolda, che è dal 4 al 6 novembre, 0 quella dopo, firmeremo il Patto per Firenze». Mauro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA Da sinistra il ministro Dario Franceschini.il produttore Fulvio Lucisano, il premier Matteo Renzi e la senatrice Rosa Maria Di Giorgi FRANCE ODEON Pag. 7 Voglia di Croisette con Hanks & C. FIRENZE sogna la Croisette e applaude alle star di Hollywood che sfilano sul red carpet allestito all'Opera per la prima di "Inferno", il colossal di Ron Howard. Da Felicity Jones, in uno splendido abito lungo rosso (foto), al protagonista Tom Hanks con la moglie. Appausi per Howard, in un elegante abito Ferragamo. Renzi è entrato in tea- tro evitando il red carpet. E nel giorno della prima, il premier e il ministro Franceschini hanno annunciato la legge che darà soldi e regole più snelle per aprire o ristrutturare le sale cinematografiche. Nardella ha convocato i gestori delle sale fiorentine la prossima settimana. FERRARA E RAU ALLE PAGINE II E III Renzi: soldi alle sale Nardella convoca estori fiorentini Il premier raddoppieremo gli schermi. E dopo ilfilmdi Howard tornerà per lafictionsui Medici ERNESTO FERRARA PIÙ soldi e regole semplici per ampliarsi o ristrutturare. Quattrocento milioni l'anno contro i 200 attuali, niente più elefantiache commissioni ministeriali per assegnare i fondi e deroghe alle norme urbanistiche dei Comuni con l'obiettivo ambizioso, anzi di più, «di raddoppiare gli schermi attuali, riaprendo le sale chiuse e facendone aprire di nuove». È il cuore della legge sul cinema che il premier Matteo Renzi e il ministro della cultura Dario Franceschini hanno presentato ieri a Firenze, non a caso nel giorno dello show di "Inferno", della prima mondiale del film di Ron Howard al teatro dell'Opera con tanto di red carpet e parata di star di Hollywood. Una legge dagli effetti potenzialmente molto importanti anche per la città, che negli anni ha visto sparire decine di cinema. Tanto che subito il sindaco Dario Nardella, promotore in passato di un piano cinema non proprio riuscito, annuncia che già in questa settimana convocherà tutti i gestori di sale fiorentine: «Dobbiamo sfruttare al massimo la legge». Saranno 50, forse 60, i cinema chiusi in Toscana negli ultimi 10-15 anni. Sale dimenticate, rimosse dall'immaginario, flebili ricordi persino per gli appassionati cinefili. Da Siena a Pisa, dalla lucchesia a Grosseto: addio al Marcaccini e al Marylin, all'Odeon e allo Stella Azzurra, nomi di gloriosi cinema di provincia e di quartiere che, complice l'avvento del digitale e il boom dello streaming, ormai sono insegne sbiadite su fondi vuoti, rimpiazzati dai multiplex di periferia. Emblematico il caso di Firenze: nel 2011 si contavano 29 sale sparite dal 1993, dall'Eolo all'Ariston, dal Goldoni all'Apollo. Da allora se ne sono aggiunte altre: Astra 2 di piazza Beccaria e Colonna di lungarno Ferrucci. Con la nuova legge, che destina 30 milioni l'anno per 5 anni ai progetti per le sale chiuse e da riaprire o quelle che necessitano forti investimenti, soprattutto le monosala che sognano di dividersi in modo da duplicare schermi e target di pubblico, questa è di certo un'occasione. Ne sono consapevoli anche i rappresentanti dei 250 schermi toscani (poco più di 100 cinema, 14 sono multiplex), che da tempo invocano denari e, come spiega Marco Lorini della Fice (federazione dei piccoli cinema d'essai ) criteri di assegnazioni rapidi e selettivi, che premino la qualità, la voglia di fare formazione e non i numeri. «Io ritengo che decine di sale in Toscana sfrutte- FRANCE ODEON Pag. 8 ranno l'occasione», dice Lorini. Del resto da Pontassieve a Massa a Sansepolcro ci sono già vecchie sale dismesse che da tempo stanno provando a riaccendere gli schermi e stavolta le domande potrebbero arrivare. «L'Italia aspettava da 40, forse 50 anni questa legge. Ora ci siamo, è quasi realtà, il testo è passato al Senato e spero nel giro di poche settimane alla Camera. Così rilanciamo il settore dicendo pure basta al meccanismo degli amici degli amici», rivendica Renzi da Palazzo Vecchio ricordando che è proprio qui a Firenze, all'edizione 2012 di 'Trance Odeon" che nei panni di sindaco incassò la provocazione del direttore della kermesse Francesco Martinotti a promuovere una legge cinema sul modello francese. In Senato è stata una fiorentina ad occuparsene per prima, Rosa Maria Di Giorgi del Pd. «Adesso è la volta buona», si gongola il premier. Che sarà ancora qui venerdì prossimo a presentare la fiction Rai sui Medici con Dustin Hoffman. E poi, a ridosso della Leopolda (4-6 novembre) a firmare il patto per Firenze con Palazzo Vecchio. FRANCE ODEON Pag. 9 Eventi,fiction,spettacoli Firenze: un grande show Renzi presenta il ddl cinema. E venerdì «I Medici» diOLGAMUGNAINI «IL PATTO per Firenze si farà. E presto». Parola di premier. E del resto non mancheranno le occasioni, visto che venerdì prossimo Matteo Renzi sarà di nuovo a Palazzo Vecchio, per tornare poi dal 4 al 6 novembre con la convention alla Leopolda. La data buona dovrebbe essere probabilmente quella del 4 novembre, giorno oltretutto simbolico, in cui si ricorderanno i 50 anni dell'alluvione insieme agli Angeli del fango, che tanto fecero per salvare l'arte e la cultura della città LA PROMESSA è arrivata ieri al sindaco Dario Nardella dall'elegante Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, dove Renzi insieme al ministro del Mibact Dario Franceschini, ha presentato la riforma sul cinema, nata per l'appunto da Firenze e da un suggerimento dei promotori del festival 'Trance Odeon". Tutto ciò ieri pomeriggio prima del red carpet al Teatro dell'Opera per la presentazione, in anteprima mondiale, del film "Inferno", tratto dal best seller di Dan Brown, diretto da Ron Howard e interpretato dal premio Oscar Tom Hanks. «Spero che l'accordo fra Firenze e il Governo possa essere firmato prima possibile - ha proseguito Renzi -. Ci sono ancora alcuni punti da vedere, perché noi siamo seri e rigorosi. Diciamo che entro la settimana della Leopolda, o al massimo quella dopo, potremo fare un patto serio, come abbiamo IL «PATTO» Prossimo obiettivo la firma dell'accordo sui progetti finanziati dal governo fatto con Milano, Palermo, con Bari, e con tante regioni». Fra gh argomenti del "patto", i finanziamenti per i Grandi Uffizi, il Teatro dell'Opera, Sant'Orsola, molte infrastrutture, il sistema dei trasporti e il riutilizzo di tanti contenitori vuoti e dismessi. Ma intanto è il momento della festa, per una Firenze sempre più hollywoodiana. Venerdì Renzi tornerà per la preview della fiction FRANCE ODEON della Rai «I Medici», otto puntate dedicate alla potente dinastia fiorentina: «Apriamo una settimana straordinaria per il cinema - ha ricordato l'ex sindaco -: domani (oggi per chi legge, nrd) a Roma il 'Giovane papa' di Paolo Sorrentino, giovedì la prima del Festival di Roma, e venerdì la presentazione di un'altra grande serie, "I Medici", che ci permetterà di ricordare uno straordinario uomo di tv comunicazione e di cinema: Ettore Bernabei». Come dire, un omaggio a un altro fiorentino. E poi via tutti a vedere "Inferno": «Nonostante pochi secondi in cui compare anche il sindaco di Firenze in carica - ha scherzato Renzi riferendosi al piccolo carneo di Nardella - sono convinto che sia un grandissimo film». E di battuta in battuta, non l'ha scampata neppure il ministro Franceschini, che ha il "torto" di essere nato a Ferrara. E così, riferendosi a Girolamo Savonarola, che nel 1498 fu bruciato sul rogo in piazza Signoria, Renzi gh ha ricordato: «L'ultimo ferrarese che è passato di qui ha fatto proprio una finuccia...» Pag. 10 In alto da sinistra il ministro Dario Franceschini, il produttore Fulvio Lucisano, il premier Renzi, la senatrice Di Giorgi, il dirigente Mibact, Salvatore Nastasi, e il sindaco Nardella FRANCE ODEON Pag. 11 Addio alla vecchia Compagnia Ora il cinema ha trovato casa Firenze, la struttura sarà gestita dalla Mediateca Regionale Giovanni Bogani • FIRENZE SULLE PAGINE bianche on line, c'è già scritto: «Casa del cinema - cinema Teatro della Compagnia». È già un dato di fatto. La nuova Casa del cinema di Firenze è il Teatro della Compagnia. In via Camillo Cavour 50 rosso. A metà strada fra il Duomo e piazza San Marco. Un luogo che ha vissuto almeno tre vite. Lì, al piano terreno di palazzo Bastogi, c'era una volta il cinema Modernissimo. Che modernissimo, per l'epoca, lo era davvero: era il 1921, e il cinema aveva cinque ingressi, spaziose sale di attesa, un tea room, un giardino-caffè, un bar e una pasticceria. Il cinema visse fino agli anni Ottanta. Poi, dalle sue ceneri, nacque nel 1987 il Teatro della Compagnia, con i palchetti rivestiti di lastre di pietra: fu la sede del Teatro regionale Toscano. Ma solo per poco: per via dei debiti del Teatro regionale, fu ceduto al gruppo Cecchi Gori. E dal 1992 tornò ad essere cinema. Nel 2005, col fallimento del gruppo Cecchi Gori, la chiusura. Acquistato l'immobile dalla Regione, quando assessore alla cultura era Paolo Cocchi, il Teatro della Compagnia è rimasto chiuso ancora un po' di anni. Ora, finalmente, la riapertura. Sono state cambiate le poltrone, è stata po- sizionata una nuova moquette, e nuovi sono gli impianti di proiezione. I posti sono 460, mentre in un locale adiacente è stata ricavata una saletta multimediale. Il caffè-buffet sarà gestito da Caffè Corsini, che recentemente ha fatto il suo ingresso nel mondo del cinema producendo un cortometraggio, scritto da Marco Vichi e narrato da Giorgio Panariello. LA NUOVA Casa del cine ma sarà gestita dalla Mediateca regionale toscana, con la direzione di Stefania Ippoliti e la programmazione affidata a Camilla Toschi. Accoglierà, come primo grande evento, la «50 giorni di cinema internazionale». Ovvero, le proiezioni di tutti i festival fiorentini che si susseguono, uno dopo l'altro. Dal 28 ottobre, inaugurazione con il festival France Odeon, vetrina del cinema francese. Il 4 novembre è prevista una giornata dedicata ai 50 anni dall'Alluvione di Firenze. Per tutto il resto dell'anno, la Casa del cinema presterà grande attenzione al documentario, sfruttando l'immenso archivio del Festival dei Popoli, una delle più grandi rassegne di cinema di documentazione sociale in Europa. Quindi ci saranno giornate tematiche, film dei grandi documentaristi del passato, biografie filmate. Concerti a quota 100 L'ENSEMBLE di ottoni e percussioni dell'Ort Orchestra della Toscana è protagonista alle 17 del concerto numero 100 organizzato all'Agimus nell'Ospedale di Livono. La formazione è guidata da Donato De Sena, rima tromba dell'Ort. a performance sarà completata dalle video proiezioni a cura di Stefania Cacurri. E FRANCE ODEON Pag. 12 FRANCE ODEON Pag. 13 Un tour de France per la Casa del Cinema Dal 28 ottobre riapre il Teatro della Compagnia: 50 giorni sul grande schermo, si parte coi francesi Sembra che il tempo non sia passato affatto: dieci anni dopo il Teatro della Compagnia rinasce e appare uguale a come fu disegnato dall'architetto Adolfo Natalini. Stessi colori, stessa atmosfera, gli arredi immutati, simile anche il numero di posti a sedere: 460. E invece è cambiato tutto: un cinema che i fiorentini ricorderanno estremamente «austero» e molto tradizionale è sbocciato in un ambiente più moderno e accogliente anche per i giovani. E più comodo: le poltrone, pur uguali nel numero e nell'aspetto, sono più larghe. Perché «il bello è che la sala ha avuto una sorta di ristrutturazione invisibile: ciò che è nuovo, non si vede e ciò che si vede, sembra uguale a prima» come spiegano Quelli della Compagnia, costola della Fondazione Sistema Toscana che gestisce per conto della Regione, la rinata sala di via Cavour Sor dopo un decennio col bandone abbassato. Nuovi ambienti: uffici, sale incontri e conferenze, una multimediale da 45 posti gestita con il portale www.Mymovies.it, i camerini, un nuovissimo caffé gestito da Ditta Artigianale. Nuova è soprattutto la tecnologia: proiettore 3D, una cabina di regia attrezzata per la traduzione simultanea fino a 5 lingue diverse per i documentari. E soprattutto la Casa del Cinema (così dovremo abituarci a chiamare l'ex Modernissimo poi Teatro della Compagnia) sarà la prima a Firenze capace di proiettare film in 4k. È la tecnologia di ultima generazione, quella usata per l'anteprima de T Medici a Palazzo Vecchio e per la finale di Champions League Real-Atletico di maggio scorso. Monica Barni batte così sul tempo Massimo Ferrerò: il patron della Sampdoria, nuovo proprietario del cinema Fulgor, aveva annunciato che il multisala di via Maso Finiguerra avrebbe avuto il primo 4k fiorentino. Solo che il Fulgor non ha ancora riaperto (si aspetta Natale) mentre la vice presidente della Regione ha accelerato i tempi per permettere alla Compagnia di ricominciare a vivere da venerdì, iniziando con la 50 giorni di cinema, «strappata» all'Odeon e tornata nella sala di proprietà della Regione, il Teatro della Compagnia appunto. Durante 11 mesi di programmazione vedremo tutti i festival toscani, dalla 50 giorni alla Primavera Orientale, per un totale di 100 giorni. E i rimanenti 240 quasi solo documentari. H cinema è stato acquistato dalla Regione per 3,5 milioni di euro e gli investimenti successivi sono stati di 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione e 250 mila euro dedicati all'impiantistica per un totale di 5 milioni e 250 mila euro. «Sarà la casa del cinema della Toscana e del documentario — ha spiegato Stefania Ippoliti, coordinatrice dell'area cinematografica di Fondazione Sistema Toscana FRANCE ODEON — unica in Europa nel suo genere». «Un luogo particolarmente pronto per la sua centralità — ha aggiunto la vicepresidente e assessore alla cultura Barni — Uno spazio della cultura unico in Italia in un momento di forte impulso, intenso e creativo per l'audiovisivo, sostenuto anche dalla nuova legge sul cinema». Tra gli impegni della «Casa» c'è la promozione ogni anno di 30 documentari toscani. La nuova avventura parte con il primo dei festival della 50 giorni, France Odeon, dedicato al cinema francese contemporaneo fino al primo novembre che propone tra gli altri Tour de France di Rachid Djaidani con Gerard Depardieu e in anteprima mondiale la commedia Comment fai rencontré mon pere di Maxime Motte. Segue il cinema scandinavo di Una finestra sul nord con, tra gli altri, Absolution di Petri Korwica. Edoardo Semmola © RIPRODUZIONE RISERVATA Progetti Nuovi ambienti in un guscio antico e proiezioni 4k Spazio ai documentari Pag. 14 Dalla Francia a Frank Zappa, cavalcata di immagini per "50 giorni" Da dieci anni la Festa del cinema a Firenze ha un nome preciso: "50 Giorni". Come dire il festival più lungo del mondo, contenitore vispo e variegato che mette in fila, in una sorta di montaggio frenetico, i tanti festival che affollano il panorama autunnale fiorentino. Così dal 28 ottobre al 9 dicembre vedremo sfilare sullo schermo del la Compagnia ben nove sigle. Si parte con France Odeon (fino al 2 novembre), dodici titoli recenti, fra cui "Tour de France" con Gerard Depardieu e "Un vrai faussaire" sulla vita di Guy Ribes, famoso per aver dipinto centinaia di quadri "alla maniera di" traendo in inganno i più grandi esperti del mondo. Si apre poi "Una finestra sul nord" con film provenienti da Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda; mentre dal 5 al 9 novembre è di scena "Cinema e donne" con ben 46 opere in cartellone, ospite d'onore Margarethe von Trotta. Si passa al Queer (10-15), che affronta le tematiche Lgbtiq, segue lo "Schermo dell'arte" (16-20) e in collaborazione con la Cineteca di Bologna i grandi classici restaurati del Cinema Ritrovato (21-24). Il Festival dei Popoli (25-11/2-12) fra l'altro presenta un lavoro dedicato a Frank Zappa e un road movie sui Rol ling Stones. Dopo la carrellata indiana di River to River (3-8/12) chiude il premio Nice Città di Firenze, (g.r.) FRANCE ODEON Pag. 15 I FESTIVAL La scommessa della 50 giorni D A UNA sala storica come l'Odeon a una più moderna e dotata delle ultime tecnologie come la nuova Compagnia Da una collocazione blasonata a una, altrettanto centrale, ma tutta da valorizzare. È la scommessa della "50 giorni di cinema internazionale a Fi- renze", l'ormai tradizionale contenitore di festival organizzato da Fondazione Sistema Toscana che festeggia le dieci edizioni inaugurando, venerdì, la Casa del cinema di via Cavour. Ad aprire le danze sarà, fino a martedì, 'Trance Odeon", stori- ca rassegna sulle produzioni d'Oltralpe. Le atmosfere ovattate del mondo scandinavo saranno protagoniste, il 2 e 3 novembre, di "Una finestra sul Nord". Altro appuntamento di lunga tradizione quello con "Cinema e Donne". Dallo storico Odeon alla moderna sala di via Cavour La scommessa più grande con il trasloco della 50 domi Il film "Tour de France" D A una sala storica come l'Odeon a una più moderna e dotata delle ultime tecnologie come la nuova Compagnia, Da una collocazione blasonata a una, altrettanto centrale, ma tutta da valorizzare. È la scommessa della "50 giorni di cinema internazionale a Firenze", l'ormai tradizionale contenitore dì festival organizzato da Fondazione Sistema Toscana che festeggia le dieci edizioni inaugurando, venerdì, la Casa del cinema di via Cavour. Ad aprire le danze sarà, fino a martedì, Trance Odeon", storica rassegna sulle produzioni d'Oltralpe diretta da Francesco Martinetti: fra i titoli da non perdere "Tour de France" del regista indipendente Rachid Djaidani, storia di un'amicizia improbabile con Gerard Depardieu e il rapper egiziano Sadek, e il documentario "Un vrai faussaire" di Jean-Luc Leon, sulla vita di Guy Ribes, pittore celebre per aver ingannato, con le sue copie, i massimi esperti d'arte al mondo. Le atmosfere ovattate del mondo scandinavo saranno protagoniste, il 2 e 3 novembre, di "Una finestra sul Nord", che dalla Finlandia abbraccerà, per la prima volta, l'intera area dei paesi nordici: in apertura la commedia islandese "In front of others" di Oskar Jónasson. Altro appuntamento di lunga tradizio- FRANCE ODEON ne quello con "Cinema e Donne" dì Maresa D'Arcangelo e Paola Paoli, dal 5 al 9, che alle 46 proiezioni in programma - compresa l'anteprima dell'ultimo film di Margarethe von Trotta, "Die abhandene Wélt" - affiancherà un convegno sul genere nell'industria cinematografica. Fra le attrazioni del "Florence Queer Festival", diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, la prima europea di "Garten der Sterne", documentario su un piccolo cimitero berlinese in cui, accanto ai fratelli Grimm, sono sepolte icone gay vìttime dell'Aids, e il documentario-intervista a Ivan Cattaneo "A cuore nudo", mentre Pierre Bìsmuth, artista francese e sceneggiatore. Oscar per "Se mi lasci ti cancello "di Michel Gondry, aprirà il 16 novembre "Lo schermo dell'arte" dì Sìlvia Lucchesi con "Where isRockyE?": il festival proseguirà poi fino al 20 con una mostra, un focus su Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchì, e i nuovi lavori di Omer Fast e Luca Trevi- Pag. 16 sani. Capolavori restaurati saranno protagonisti, dal 21 al 24 novembre, de "Il cinema ritrovato", a cura della Cineteca dì Bologna, seguiti dal 25 novembre al 2 dicembre dall'appuntamento più longevo della rassegna, il 57° "Festival dei Popoli", che proporrà una nuova sezione dedicata ai documentari musicali, da "Eat that questiona Frank Zappa in his own words" di Thorsten Schùtte a "The Roìling Stones Ole Ole" di Paul Dugdale; ospite inoltre Valeria Bruni Tedeschi che presenterà con Yann Corìdian "Une ieune fille de 90 ans ", sulla storia dì Bianche Moreau. Ancora, si aprirà al fenomeno delle web series il "River to River", unico festival italiano di cinema indiano, diretto da Selvaggia Velo e in programma dal 3 all'8. Gran finale, il 9, col premio "Nice". {g.r.) LA MANIFESTATONE La "50 giorni dicinema internazionale a Firenze", è il contenitore di festival organizzato da Fondazione Sistema Toscana del film "Novembre 1966J giorni del diluvio". Da venerdì le attività entreranno nel vivo con la "Cinquanta giorni IPUNT1 LE RRIME SERATE Giovedì cocktail e proiezione, su invito, FRANCE ODEON Pag. 17 CINEMA Nove festival a Firenze • • Nove festival di cinema per i "50 giorni di Cinema internazionale" dal 28 ottobre al 9 dicembre a Firenze. Si parte con Trance Odeon'. FRANCE ODEON Pag. 18 CINEMA LE PROIEZIONI SI TERRANNO ALLA SALA DELLA NUOVA COMPAGNIA INAUGURATA IERI Giro del mondo in 50 giorni. Su grande schermo Giovanni Bogani • FIRENZE CI SIAMO. Comincia il giro del mondo in 50 giorni. I «50 giorni di cinema internazionale», che prendono il via venerdì 28 ottobre. Un giro che si concluderà il 9 dicembre. Tutti i festival fiorentini di cinema si danno la staffetta, uno dopo l'altro, per un mese e mezzo. Da quest'anno, lo faranno alla Compagnia, la sala da 460 posti che riapre in via Cavour, gestito dalla Regione Toscana attraverso Fondazione sistema toscana. Si comincia con France Odèon, rassegna di cinema francese diretta da Francesco Ranieri Martinotti. La rassegna presenterà in prima italiana «Tour de France», un film che vede protagonista Gerard Depardieu col rapper egiziano Sadek, e la prima del film «Un vrai faussaire», sul pittore Guy Ribes, vero e proprio virtuoso del falso d'autore. Uno che ha dipinto centinaia di falsi tanto credibili da ingannare i massimi esperti del mondo. Il 2 e 3 novembre si apre «Una finestra sul Nord», con anteprime provenienti da Danimarca, Svezia, Islanda e Norvegia. Si prosegue dal 5 al 9 novembre col Festival internazionale di cinema e donne, che ha in cartellone un film su Astrid Lindgren, la creatrice di Pippi Calzelunghe, e un incontro con Margarethe von Trotta. Dal 10 al 15 novembre approderanno alla Compagnia il Florence Queer Festival, dedicato all'universo LGBT, che vedrà fra gli ospiti il regista e scrittore Ivan Cattaneo. Dal 16 al 20 novembre Lo schermo dell'arte, con documentari su artisti contemporanei; e dal 25 novembre al 2 dicembre il Festival dei Popoli, festival internazionale di documentari, con film su Frank Zappa e sui Rolling Stones. Tra gli ospiti, Valeria Bruni Tedeschi. Dal 3 all'8 dicembre River to River, festival dedicato al cinema indiano. POI UNA PAUSA - per il momento - il 9 dicembre con la consegna del premio Nice Città di Firenze al film italiano più apprezzato, fra quelli che la direttrice Viviana Del Bianco proporrà al pubblico di alcune città degli Stati Uniti. Accanto alla sala totalmente rinnovata apriranno una sala multimediale e un caffè-bistrot gestito da Ditta Artigianale, un brand di Caffè Corsini. Finiti i festival internazionali, la programmazione si baserà soprattutto su documentari, utilizzando lo sterminato archivio del Festival dei popoli. Sono 200 le giornate di programmazione di film documentari previste. S A L A La nuova struttura. A l centro Isabelle Huppert nel manifesto di France Odèon FRANCE ODEON Pag. 19 France Odeon al via con la star Depardieu Da domani il festival nella nuova Casa del Cinema Sarà come di consueto France Odeon ad aprire la «50 giorni di cinema internazionale a Firenze», che debutta quest'anno nei rinnovati spazi de La Compagnia, la nuova casa del cinema, in via Cavour. Alle prese con una stagione non proprio esaltante per il cinema d'Oltralpe, il direttore Francesco Martinotti ha puntato sulla varietà di genere e su alcune novità, pescando dai festival internazionali (soprattutto Cannes e Venezia). Per l'apertura del festival (domani alle 18.45) si va sul sicuro, con un'autrice riconosciuta come Nicole Garcia, che sarà a Firenze per presentare Ma! de pierres, melodramma con protagonista Marion Cotillard nei panni di una donna che nutre un amore assoluto e impossibile per un reduce dell'Indocina (Louis Garrel). È indubbio tuttavia che laverà star di France Odeon sarà quest'anno Gerard Depardieu, protagonista di Tour de France (domenica 30, ore 18.30), piccolo film indipendente che narra di un viaggio attraverso la Francia più profonda e che vede il grande attore dividere la scena con il giovane rapper Sadek. Depardieu sarà a Firenze già il giorno prima, alla libreria Feltrinelli Red (ore 17.30), per firmare le copie della sua autobiografia, Innocente, uscita in Italia qualche settimana fa per Clichy. I numerosi titoli in cartellone spaziano dalla commedia al dramma, dal film in costume al documentario: L'indompté racconta del rapporto tra la fotografa Axèle e la scrittrice Camille, sullo sfondo di Villa Medici, dove elementi fantastici si mescolano alla quotidianità; Médecin de campagne è invece la storia di una medico di campagna (Francois Cluzet) su cui tutti ripongono fiducia, ma che un giorno si ammala e dovrà essere sostituito. Da non perdere il duro e coinvolgente Les L'ospite più atteso L'attore il 29 firmerà alla Red Feltrinelli le copie del libro edito da Clichy innocents di Anne Fontaine, ambientato in un convento polacco del 1945, dove alcune sorelle sono rimaste incinte dopo lo stupro subito dai soldati sovietici; di tutt'altro tono Souvenir, il film interpretato da Isabelle Huppert, nei panni di un'operaia che ha lasciato dietro di sé una brillante camera di cantante pop; Un mai faussaire è invece un documentario che ricostruisce la storia di Guy Ribes, il più celebre artista falsario (0 semplicemente imitatore?) di Francia. Chiuderà il festival Comment fai rencontré mon pére, una commedia sul grande tema dell'immigrazione, visto attraverso gli occhi di un bambino. Tra le novità più significative di quest'anno la presenza di una giuria (composta dall'attrice Margherita Buy, dal produttore Angelo Curti e dal critico Fabio Ferzetti), che assegnerà al miglior film un nuovo premio, la «Foglia d'Oro»; una selezione di cortometraggi firmati da quattro giovani registi; un convegno dedicato alle società degli autori. Marco Luceri © RIPRODUZIONE RISERVATA FRANCE ODEON Pag. 20 DEPARBIEU STAR DEL FESTIVAL 'TRANCE ODEON" A FIRENZE FRANCE ODEON Pag. 21 Depardieu con «Tour de France» ospite d'onore a Firenze di «France Odeon» n festival (nella foto, l'attore) FRANCE ODEON Pag. 22 H L'attore ospite al festival del cinema francese La kermesse del racconto contemporaneo si terrà da 128 ottobre al 1 novembre L'attore presenterà il film «Tour de France» DICI CINEMA francese, e pensi a Gerard Depardieu. Immenso, carismatico, coraggioso, ancora sexy nonostante gli anni, gli eccessi, il fisico sempre più smisurato. Il volto imperfetto, il naso che sa di botte e di strada. Il ragazzo che veniva sempre buttato fuori a scuola, il ragazzo che fa l'attore per caso, e riesce a farsi pagare centomila dollari per fate «Novecento» di Bertolucci. «O mi pagate come Robert De Niro, o niente!» strepitò, all'epoca. E Bertolucci lo accontentò. Fece bene: era nata una stella. E ancora oggi, se c'è una star, nel cinema francese, è lui. Gerard Depardieu sarà a Firenze, ospite d'onore di France Odeon, il festival dedicato al cinema francese che inaugura, venerdì, la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze e anche La Compagnia, il cinema che rinasce in via Cavour. Depardieu sarà, domenica sera, in sala a presentare «Tour de France» di Rachid Djaidani, il film che lo vede protagonista insieme al rapper Sadek, in un viaggio da Parigi al sud della Francia che diventa un scontro di generazioni, culture, sentimenti. DEPARDIEU non sarà è l'unico ospite di prestigio di France Odèon, che si snoda per cinque giorni, dal 28 ottobre all'I novembre, alla Compagnia. Presidente di giuria sarà Margherita Buy, l'attrice più tenera e inquieta del cinema italiano. In tanti, da Moretti a Salvatores, hanno amato i suoi trasalimenti, le sue intermittenze del cuore. La Buy, con i due giurati Angelo Curri e Fabio Ferzetti, assegnerà il premio Foglia d'oro al miglior film. Il premio alla carriera FRANCE ODEON «L'essenza del talento», in collaborazione con Ferragamo parfums, andrà invece alla regista Nicole Garda - autrice di «Mal de pierres», interpretato dal premio Oscar Marion Cotillard e da Louis Garrel - e alla giovane attrice Jenna Thiam, protagonista del film «L'indomptée» di Caroline Denias, in programma sabato alle 16,30. Tra i film in programma, di particolare interesse l'anteprima di «Souvenir», l'ultimo film di Isabelle Huppert: l'attrice interpreta una cantante sul viale del tramonto che si innamora di un giovane pugile. E «LES innocentes», su un gruppo di suore francesi violentate e messe incinte dai soldati russi durante la Seconda guerra mondiale. Il film, distribuito da Good films, uscirà in Italia a metà novembre. Giovanni Bogani Pag. 23 Gerard Depardieu aFranceOdeon L'attore Gerard Depardieu sarà uno degli ospiti dell'ottava edizione di France Odeon, il festival di cinema francese contemporaneo che si terrà a Firenze dal 28 ottobre al 1 novembre nel cinema La Compagnia. L'attore sarà al festival per presentare il film «Tour de France» di Rachid Djai'dani. Gerard Depardieu FRANCE ODEON Pag. 24 La rassegna Da domani nel nuovo cinema la Compagnia, grandi nomi e documentari E domenica in sala anche Gerard Depardieu. Tutto il programma France Odeon ANDREA BULLERI I L DRAMMA dei migranti racconta- to col sorriso e la tenacia del piccolo Enguerrand. D conflitto tra culture e visioni del mondo diverse, incarnate da un muratore france- se in pensione con l'hobby della pittura (Gerard Depardieu) e un giovane rapper magrebino. Porta il segno dell'attualità l'ottava edizione di France Odeon, la rassegna del cinema d'oltralpe che, da domani al 1 novembre, darà il via alla 50 giorni FRANCE ODEON L'INCONTRO Gerard Depardieu interpreta un muratore in pensione nel film 'Tour de France" di festival alla nuova Casa del Cinema, la Compagnia di via Cavour. Il peso degli ultimi dodici mesi vissuti dalla Francia si avverte soprattutto nella sezione cortometraggi, novità di quest'edizione: i quattro filmati sono stati realizzati da giovani registe fran- Pag. 25 cesi originarie di Afghanistan, Camerun e Senegal per raccontare le difficoltà quotidiane dei figli dell'immigrazione. Come l'adolescente Senya, protagonista del corto "Le blue blanc rouge de mes cheveux", che per ottenere la cittadinanza francese dovrà sfidare la Domani (18.45) il via con "Maldepierres" L'attualità protagonista di molte pellicole contrarietà del padre. Dodici i film in programma che si contenderanno 0 premio Foglia d'Oro, altra novità di quest'anno: ad assegnarlo Margherita Buy, Angelo Curti e Fabio Ferzetti. La rassegna si apre domani alle 18.45 con "Mal de pierres", la storia di Gabrielle (Marion Cotillard) che per curare i suoi calcoli renali alle terme incontrerà un reduce dell'Indocina Sabato a partire dalle 16.30 sarà proiettato "L'Indomptée" di Caroline Deruas, ambientato nello scenario della romana Villa Medici; alle 19 la commedia "Médicin de campagne", in cui Thomas Lilti mette in scena l'attaccamento di un medico di campagna (Francois Cluzet, protagonista di "Quasi amici") ai suoi anziani pazienti. Chiude la serata di sabato ( alle 22 ) "Baden baden" di Rachel Lang: la protagonista Ana va in aiuto della nonna che vive da sola. Per la ragazza è l'occasione di rimettersi in discussione, anche grazie all'incontro con un timido impiegato. Domenica largo ai grandi nomi del cinema francese: Gerard Depardieu, presente in sala, e Juliette Binoche. Do- FRANCE ODEON po la proiezione di "La prunelle de mes yeux" di Axelle Ropert (alle 16.30, commedia politicamente scorretta in cui, per prendersi gioco della vicina di casa non vedente, un trentenne decide di fingersi cieco) sarà la volta di "Tour de France", (18.30) per la regia di Rachid Djaidani. Depardieu interpreta un vecchio muratore in pensione, che si troverà a scontrarsi con un giovane egiziano in un viaggio verso il sud della Francia. Alle 21.15 Juliette Binoche vestirà i panni di ballerina classica in "Felina, dansersa vie". Lunedì 31 dalle 17 ci saranno invece "Les Innocentes" di Anne Fontaine, il documentario sull'artista falsario Guy Ribes "Un vraifaussaire"e la commedia "Souvenir", con Isabelle Huppert. Il festival si chiude martedì con "Commenti'ai rencontré mon pere". Pag. 26 Gerard Depardieu L'attore sarà fra gli ospiti di France Odeon, il festival di cinema francese contemporaneo (28 ottobre-1 novembre, Firenze) nel cinema La Compagnia. Depardieu presenterà il film «Tour de France» di Rachid Djadani dove è protagonista. FRANCE ODEON Pag. 27 FRANCE ODEON Firenze, La Compagnia, via Cavour 50r Al via oggi l'ottava edizione di France Odeon, festival del cinema francese che inaugura la 50 Giorni, con il film «Mal de Pierres» di Nicole Garcia. FRANCE ODEON Pag. 28 Dalla Francia con pudore ecco la prima commedia che sorride sui migranti L'ANTEPRIMA icordate Welcome, il toccante film di Philippe Loiret (2009) con Vincent Lindon maestro di nuoto di Calais impegnato ad allenare un giovane clandestino a varcare la Manica? Ora la città francese, tornata sulle prime pagine per lo smantellamento della bidonville abitata dai profughi, è di nuovo protagonista di un film sul dramma dell'immigrazione. Ma questa volta affrontato in chiave di commedia: s'intitola Commentj'ai rencontré mon pére (come ho incontrato mio padre), è diretto da Maxime Motte ed è molto atteso in Francia dove uscirà tra qualche settimana. Si parla già di un "nuovo" Quasi amici: proprio come il successo di Nakache e Tolédano, anche il film di Motte parla di temi serissimi (diversità, tolleranza, solidarietà) con leggerezza, lasciando spazio al sorriso e alla speranza. Intanto il film verrà presentato in anteprima al festival France Odeon, in programma a Firenze da oggi al 1 novembre sotto la guida di Francesco Ranieri Martin otti. Motte, 42 anni, attore al debutto nella regia, racconta la storia di un ragazzino di origine africana (il piccolo Owen Conga) adottato da una coppia borghese di Calais (Isabelle Carré e Frangois-Xavier Demaison) e ossessionato dal desiderio di conoscere il padre biologico. Quando un profugo proveniente dal Ghana sbarca sulla spiaggia, il bambino si illude che sia il padre e lo porta a casa dove il clandestino scatenerà reazioni esilaranti: il padre adot- R tivo sarà geloso di lui, la mamma dapprima tenterà di scacciarlo, il nonno terribile proverà a sfruttare il suo lavoro. Ma l'intrusosi rivelerà un catalizzatore di sentimenti positivi e tutti, in una gara di solidarietà, lo aiuteranno. Loiret e vedrò presto quello di Rosi. Ma ho scelto di puntare sul sorriso. Anche la commedia può trasmettere messaggi profondi, l'importante è che sia sincera». Gloria Satta LEZIONE Non è una visione un po' utopistica della realtà? «Non ho diretto un film politico», risponde Motte. «Non intendo dare risposte a un problema enorme come l'immigrazione, ma ho voluto parlare al cuore del pubblico tenendo presente la lezione poetica di De Sica e Benigni. Miracolo a Milano e La vita è bella sono i miei punti di riferimento». Il regista si augura che il pubblico «colga la sincerità del racconto e capisca che oggi, mentre la tragedia epocale dei migranti rischia di metterci gli uni contro gli altri, bisogna imparare a conoscere chi è diverso. Guardandolo negli occhi: siamo tutti esseri umani». Qualche riscontro c'è già stato: «Il film è stato mostrato al festival di Montreal e in alcuni Paesi europei. Il pubblico ha reagito benissimo, ridendo e commuovendosi». Contrariamente al previsto, non è stato difficile trovare un produttore. «Ho avuto una fortuna incredibile. Avevo diretto un corto sullo stesso argomento, una produttrice se n'è innamorata e ha finanziato il film che non parla solo di immigrazione ma anche di temi come la paternità e la voglia, comune a tutti, di trovare un posto nel mondo». Ieri Welcome, oggi Fuocoammare di Gianfranco Rosi: il cinema ha imparato a raccontare i migranti? «Ho adorato il film di MAXIME MOTTE PRESENTA AL FESTIVAL FRANCE ODEON IL PIONIERISTICO "COME HO INCONTRATO MIO PADRE" FRANCE ODEON FAMIGLIE Una scena del film Spettacoli Pag. 29 Depardieu parla del cinema francese E come da tradizione il primo fotogramma che accende i "50 giorni di Cinema internazionale a Firenze". France Odeon, il festival dedicato alla cinematografia d'oltralpe diretto da Francesco Marti notti, taglia il nastro della decima edizione. E, da oggi fino al primo novembre, sforna una dozzina di titoli, tutti recenti, ancora inediti sui nostri schermi, ai quali ora si affianca una piccola sezione di cortometraggi. Ma non è questa la principale novità. France Odeon infatti battezza la nuova Casa del Cinema, la sala della Compagnia di via Cavour, che rinnovata e riqualificata dalla Regione, accoglierà da qui a dicembre tutte le sigle della manifestazione. La selezione si divide fra film di genere, opere d'autore, campioni d'incasso, produzioni indipendenti, testimoni della vivacità, quantitativa e qualitativa, del cinema francese. Fra gli ospiti spicca il nome dell'irrequieto Gerard Depardieu (foto) che accompagna "Tour de France" (domenica 30, ore 18.30) dell'esordiente Rachid Djaidani, un viaggio in compagnia del rapper Sadek che da itinerario geografico diventa percorso simbolico, occasione di avvicinamento e confronto fra le due anime del Paese, la vecchia e tradizionalista che cozza sul le panoramiche giovanili della ribellione e del disincanto. Programma completo www.franceodeon.com (g.r.) FRANCE ODEON Pag. 30 ^—; IHTTOMI Tt» Festival del Cinema Francese OTTAVA EDIZIONE FRANCE • ODEON Festival del Cinema Francese on si presenta ! particolarmen- La soderà vità Francia, e ^ W ara 1 ottava edizione Frante Odeon, con il Mal de pierres, di film di Nicole Garcia. grandi Italia e confronto, del ci- sul tema dell'utilizzo e della tutela del diritta d'autore. Intervengono: la prima M o n i c a Barni. Vicepresidente e [volta ci sarà una Assessore alla cultura Regione To- selezione d i CDP scana, Giacomo Scarpelli ( A N A C I . t n m c i raggi, rea- Pascal Rogarci ( S A C D ) , Mathicu lizzali da giovani Gallct registi, Borrclli ( D G C - M J B A C T ) . Rossa- francesi (Radio Trance), Nicola di seconda generazione. na R u m i n o Ospiti al festival, la siar Gerard De- Roberto pardicu insieme a Nicole Garcia, da Brunetta (PNSA e A N A R T ) . Caroline Deruas, G u y Ribes, Ra- ad inaugurare, venerdì 28 otrobre chid Djaidani, e Cairinci M a r i o n . (ore 18.45), L a C o m p a g n i a Casa Una delle principali interpreti del del C i n e m a della Toscana e la 50 cinema italiano. Margherita Buy. Giorni 2 0 1 6 . II festival del cinema presiede la giuria che assegnerà francese contemporaneo, il Premio foglia d ' O r o al migliur direno degli autori, esperienze a nema francese. I n i V j (venerdì 2 8 , ore 11) il convegno te ricca d i nonomi C In programma a Trance Odeon da Francesco Ranieri M a r t i n o t t i , film del !• -iu.il porta a Firenze una selezione d i borazione con Pcrragamo Parlums 12 film in anteprima, tra i quali saranno consegnati il Premio L'es- mentre i n colla- l.'Indomptée, di Camline Deruas; senza del talento a Jenna T h i a m e Médecm de campagne, di l l i o m a s u n premio speciale alla regista N i - I.ilti 8 Tour de Fmrire, d i Rachid cole Garcia per il suo legame con Djaidani. I*ircnzc. (DGBIC-M1BACH. Barzanii (GdA), Lin- Alessandro Trigona ( A N A C ) , T o n i Biocca ( A I D A C ) . Maurizio forestieri (ASIFA). Andrea (coordinatore zione tolo lOOautori), (DOCIT), (VCD, Purgatori nazionale Associa- Stefano Mu- Massimo Torre Luca Immesi (AGPCI). Sarà inoltre presente la Senatrice Rosa Maria D i Giorgi (Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato). L'edizione 2016 d i Franse Ode- DAL 28 OTTOBRE La Casa del Cinema della Toscana www.cinemalaconripagnia.it SfLACOMPAGNIA LA COMPAGNIA Firenze, via Cavour, 50/r fa GIORNI — DI CINEMA FRANCE ODEON ^^ttoU//.- 28 ottobre/ 9 dicembre LA COMPAGNIA i via Cavour 50/r Pag. 31 Da Parigi a Firenze È ona Parigi colorata e naif, ricca di suggestioni, quella ritratta dall'artista Antonio Marraffa, In occasione della rassegna dì cinema fra ree Odeon e l'Istituto francese di Firenze e Palermo presentano la personale "Antonio Marraffa. Scenes parisìenne5"3 al Borghese Palace Art Hotel in via Ghibellina 174/r, La mostra presenta circa venti dipinti ispirati dal lungo soggiorno parigino dell'artista. L'inaugurazione è prevista oggi, venerdì 28 ottobre alle 17,30. La mostra prosegue fino al 24 novembre, info > ivwiv.ùntomamarrafftLit: FRANCE ODEON Pag. 32 insala PER L'aCCRSIOnE SRRR IflRUGURRTH LR COfTlPRGniR CHE OSPITERÀ L'EDIZIDnE H016 50 Giorni di Cinema Dieci anni di pellicole A FIRENZE si rinnova l'appuntamento con il cinema internazionale. Prende il vìa oggi, 28 ottobre, per proseguire fino al prossimo 9 dicembre la decima edizione della 50 Giorni di Cinema, rassegna di festival internazionali ideata e realizzata da Fondazione Sistema Toscana. Il compleanno della manifestazione sarà festeggiato con l'inaugurazione de La Compagnia, la nuova Casa del Cinema della Toscana (via Cavour SO/r a Firenze) che ne ospiterà l'edizione 2016, come evento d'apertura. Il programma è, come sempre, ricco di appuntamenti: confermati in cartellone nove festival internazionali, a cominciare da France Odeon (dal 28 ottobre al 1° novembre), che porterà a Firenze il meglio del cinema francese contemporaneo, per proseguire con Una Finestra sul Nord (2 e 3 novembre), che quest'anno amplierà il suo orizzonte alle cinematografie scandinave. A seguire il Festival Internazionale di Cinema e Danne (dal 5 al 9 novembre) che proprio ispirandosi ai Paesi del Nord Europa proporrà una riflessione sulla parità di genere e che passerà il testimone al Florence Queer Festival (dal 10 al 15 novembre) che allargherà la prospettiva alle tematiche Lgbti. Dal 16 al 20 novembre spazio al cinema d'artista e ai film sulle arti contemporanee con Lo Schermo dell'Arte Film Festival. La 50 Giorni proseguirà poi, dal 21 al 24 novembre, con un'iniziativa che già da tre edizioni si tiene in collaborazione con la Cineteca di Bologna, Il Cinema Ritrovato, a testimonianza di come una rassegna improntata ai linguaggi della contemporaneità continui ad attingere al cinema dei grandi maestri di lutti i tempi. Grande attesa, come di consueto, per il programma di documentari proposti dal Festival dei Popoli [dal 2S novembre ai 2 dicembre) arrivato quest'anno alla sua 57esirna edizione, per poi passare al focus sul cinema indiano, con la sedicesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival (dal 3 all'S dicembre). Il riconoscimento internazionale al cinema italiano, il Premio Nice Città di Firenze, chiuderà in grande stile la 50 Giorni 2016, facendo salire sul palco de La Compagnia, il regista del miglior film votato dal pubblico americano. • Info > 055.2719054, ivww.50giornidicinema.it FRANCE ODEON Pag. 33 FELTRINELLI RED Depardieu pensieri da "Innocente" OSPITE d'onore al festival France Odeon, dove domanialle 18.30presenteràilsuoultiniofilm, "Tourde France", commedia diretta dal regista indipendente Rachid Djaddani in cui recita a fianco del rapper egiziano Sadek, Gerard Depardieu, icona del cinema d'Oltralpe, sarà questo pomeriggio alla Feltrinelli Red per firmare le copie di "Innocente"', autobiografia, pubblicata in Italia da Clichy, in cui l'attore e produttore francese naturalizzato russo si racconta, in un flusso travolgente di pensieri, parlando della sua vita e delle sue emozioni senza risparmiare nessuno, soprattutto il potere in tutte le sue forme, e in particolare quello delle grandi case di produzione cinematografiche e televisive. L'appuntamento è organizzato in collaborazione con l'Istituto Francese. La Feltrinelli Red, p. della Repubblica Oggi ore 17.30. Ingresso libero FRANCE ODEON Pag. 34 FRANCEODEON Thomas Ulti è un medico con la passione del cinema. La sua seconda prova da regista, "Médecin de campagne" (ore 19, v.o. sott.it.) con Francois Cluzet nel ruolo di un medico di un piccolo villaggio, è il film che lei stessa presenterà nella seconda giornata di France Odeon, accompagnata dalla produttrice Agnes Vallèe. "Baden Baden" di Rachel Lang (ore 22), è invece un moderno romanzo di formazione, presentato al 66esimo Festival di Berlino, e "L'indomptée", che apre il programma di proiezioni alle 16.30, è opera prima di Caroline Deruas, anche lei ospite in sala. La Compagnia, via Cavour 50r, dalle ore 16.30 FRANCE ODEON Pag. 35 FIRENZE AU CINEMA France Odeon è fra i più longevi festival del cinema d'Oltralpe. Tante le proiezioni: da Un vrai faussaire, documentario sul discusso pittore Guy Ribes, così bravo da ingannare i più importanti esperti d'arte, a Tour de France con Gerard Depardieu e il rapper egiziano Sadek (sotto). Firenze, Cinema La Compagnia, fino all'I novembre, franceodeon.com FRANCE ODEON Pag. 36 CARNET DEPARDIEU IN LIBRERIA Firenze, Feltrinelli Red, piazza della Repubblica Oggi (ore 17.30) Gerard Depardieu, ospite di France Odeon, firma le copie del suo libro, «Innocente» (Edizioni Clichy). FRANCE ODEON Pag. 37 Recensione Cinema Il senso del dovere del medico di campagna di Marco Luceri A France Odeon «Médecin de campagne» Stasera (ore 19) a France Odeon (Cinema La Compagnia) arriva in anteprima un film francese che vedremo a Natale, «Médecin de campagne» di Thomas Ulti (presente in sala), con protagonista un attore molto popolare Oltralpe (Francois Cluzet). La storia punta tutto sulla carica umana di un medico di campagna capace di compiere in solitaria decine di chilometri al giorno pur di curare e rincuorare i propri pazienti: una figura d'altri tempi per la sua generosità e il suo senso del dovere; ma come tutti gli esseri umani, anch'egli FRANCE ODEON un giorno sarà costretto a combattere con la malattia e ad affidarsi a una giovane dottoressa. Puro esempio di un cinema «medio» piuttosto naif, affascinato da una Francia che in gran parte non c'è più, il film soffre di schematismo (la lezione morale che vuole dare agli spettatori), soprattutto nella prima parte; per fortuna la dolcezza femminile lo «accende» nel finale. Pag. 38 Alla Feltrinelli ggi l'attore protagonista di France Odeon Tutti in fila per Depardieu, l'Innocente La sua fama l'ha preceduto e ieri, in tanti si sono presentati alla libreria Red Feltrinelli per l'arrivo del «rissoso e irascibile» Gerard Depardieu e del suo libro Innocente, edito da Clichy. Lui, il mito del cinema francese, gentile e talvolta polemico ma sempre con il sorriso e la capacità di sdrammatizzare nel suo italiano misto a francese, ha firmato le copie di un libro diriflessionisull'amicizia, il cinema, la politica, su stesso e su un presente che «è la sola cosa che conta». Oggi il grande attore sarà protagonista a France Odeon. (F.T.) (B RIPRODUZIONE RISERVATA FRANCE ODEON Pag. 39 IL CINEMA OGGI IL FILM "TOUR DE FRANCE" E L'INCONTRO Depardieu alla Compagnia ROBERTO INCERTI P er il festival France Odeon oggil'attore mito del cinema francese Gerard Depardieu assieme al regista Rachid Djaidani al cinema La Compagnia in via Cavour incontrerà 0 pubblico al termine della proiezione del film Tour de France di cui è protagonista. La proiezione inizierà alle 18.30, il film dura 95 minuti. Ancora una volta Depardieu si è messo al servizio del cinema indipendente, il regista Djaidani è un ex boxeur ed ha la- Gerard Depardieu è a Firenze per France Odeon vorato in teatro con un maestro qual è Peter Brook. In Tour de France Depardieu è un muratore in pensione con l'hobby della pittura che si trova in contatto con Sadek, un rapper di origini magrebine in fuga per un litigio fra bande. Insieme partono verso 0 sud della Francia. Il loro è anche un viaggio metaforico che diventerà l'occasione di avvicinamento e confronto tra le due anime del paese: quella vecchia e tradizionalista e quella giovane e ribelle. |§jf ^ - F i r e n z e Pagelladei presidi perquelli più bravi stìpendioal più 30% I FRANCE ODEON Pag. 40 Gerard Depardieu a Firenze racconta l'ultimo film, "Tour de France", nel quale ha il ruolo di un razzista alle prese con un giovane rapper. E parla di politica, informazione e potere L'INTERVISTA FIRENZE m a politica è come la I pornografia». «Il razziI smo nasce dalla disin# • formazione propagata •^H dalla tv». «Oggi le guer• • re hanno tutto la stessa causa: la lotta tra il dollaro e l'euro». «L'unica cosa che ormai mi rende felice e girare il mondo per conoscere le persone». E poi Brexit e Deneuve, l'integralismo islamico il cinema, internet e la solita tirata contro «l'imperialismo americano». Gerard Depardieu a ruota libera, una Gitane senza filtro dietro l'altra, la faccia arrossata e le immense mani nelle quali il cellulare sparisce, presenta al festival France Odeon di Firenze il film Tour de France, interpretato in coppia con il rapper Sadek e diretto da Bachid Dja'idani. È una storia on the road che mette tanta carne al fuoco (confronto tra culture, musica, rabbia, dialogo padri-figli) ed è giocata sullo scontro tra i due protagonisti: un vecchio francese razzista armato di tavolozza e pennelli per riprodurre le marine del pittore settecentesco Vernet e un giovane rapper arrabbiato di origine maghrebina, inseguito da una gangrivale.Insieme, a bordo di un van sgangherato, attraversano la Francia tra incomprensioni e avventure, scoperte e sentimenti. Dja'idani, 42 anni, di padre algerino, guarda Depardieu estasiato e lo chiama Tonton, cioè zione. «In "Tour de France" ho trovato una sincerità rara nel cinema», ribatte Gerard, 67. È ansioso di parlare, l'attore francese vivente più grande e più discusso, < «La televisione genera mostri» 230 film, due autobiografie, un passaporto russo preso in polemica con la Francia (per via delle tasse?) e la propensione alla provocazione, allo scandalo, all'exploit. A Firenze sta buono buono, ma mette un limite: niente domande sull'amico Putin. Cosa ha imparato sul set? «Che tanti diventano razzisti perché hanno paura. Confondono gli arabi con gli integralisti islamici, il rap con la violenza. Ma è colpa della tv: anziché fare informazione, racconta solo massacri e o IL MIO PERSONAGGIO APPARTIENE ALLA TRIBÙ DI QUELLI CHE NON ESCONO DAI CONFINI PER PAURA E IGNORANZA stronzate. E addormenta i vecchi con i telefilm di Derrick». È stato difficile interpretare un razzista? «Mi è bastato ispirarmi alla realtà: il mio personaggio appartiene alla tribù di quelli che non escono dai confini per paura e ignoranza. D film è profondamente umano». Perche? «Racconta la discriminazione. E. razzismo è un contagio che si sta estendendo in Europa. Dopo Brexit, spero che Irlanda e Scozia lascino il Regno Unito così gli inglesi potranno divertirsi con i loro amici americani, da sempre contrari all'euro». Cosa la spinge a girare un film dietro l'altro? «Più che altro faccio piccole partecipazioni. Ho girato tanti film e oggi l'industria del cinema è più interessata ad attori impegnati come DiCaprio e Cotillard che vogliono salvare il mondo. Io invece non ho missioni da compiere, il mondo mi piace girarlo per conoscere chi è diverso». Perche afferma che la politica è come la pornografia? «I politici sono degli idioti e dicono troppe bugie. Internet, poi, ha FRANCE ODEON impoverito il linguaggio. A me piace la musica, l'arte, lo scambio profondo. Altro che quella m... dei blog! La gente vuole sognare e non c'è soltanto il cinema americano. Devono csistcrcanchc i film d'autore e sono grato a France Odeon che continua a proteggerli». Ha scritto due libri (l'ultimo, Innocente, con Clichy, ndr) per correggere l'immagine che il mondo ha di lei? «Nella prima parte della mia vita sono stato troppo emotivo per parlare. E quando ho imparato ad esprimermi ho scritto i libri per dire senza filtri quello che penso». Ha finito di girare Bonne pomme con Catherine Deneuve, è la decima volta che lavorate insieme. «Ho accettato il film soprattutto per la regista Florence Quentin, giovane come Dja'idani. Amo i nuovi talenti». C'è un ruolo che le è rimasto particolarmente caro? «No. Una volta fatti, i film li dimentico». Gloria Satta ©RIFRODUZIONE RISERVATA Pag. 41 «La politica oggi è pornografia» Depardieu, un Innocente contro tutti II divo scatenato: «Buttate via i telefonini, ascoltate la vita» lo come Orson Welles Lui mangia di tutto, il suo corpo esplode e muore È un'idea per un film, o anche per la mia esistenza di GIOVANNI BOGANI nel Sud della Francia insieme a un rapper di vent'anni. Pian piano le reciproche diffidenze si imbratteranno di affetto e di solidarietà. Sessantotto anni, buon umore, fisico ok: non più i 150 chili di qualche anno fa. E non più tredici bottiglie al giorno, come confessava in vecchie interviste. Ecco l'uomo che ha stracciato il passaporto francese perché, «dice la stampa maligna», lì si pagano troppe tasse. Accolto da Putin a braccia aperte con un nuovo passaporto e tasse più lievi. Ma anche l'uomo che ha accettato «per generosità» di fare il film di Rashid Djaidani. Depardieu, perché ha scelto di rare questo film? FIRENZE È L'IBRAHIMOVIC del cinema: grande talento, grande personalità, grandi polemiche. E stato comunista, musulmano, innamorato della bottiglia; in politica ha sostenuto Mitterrand, Sarkozy, i Verdi, il presidente ceceno, Fidel Castro, Putin. È talmente debordante che si parla di lui anche nello spazio. A lui hanno intitolato IL RAZZISMO «Tutti hanno paura dell'altro: francesi e arabi, religiosi e atei. E la tv non informa» un asteroide. Il 19.999, Depardieu. Ecco Gerard Depardieu. Nato povero, cinque tra fratelli e sorelle, le scuole dell'obbligo finite a fatica, cresciuto più in strada che fra i banchi di scuola, finito presto a fare a pugni, e a tredici anni a contrabbandare sigarette e alcol. Ieri, Gerard Depardieu era a Firenze. Il festival France Odèon ha presentato l'anteprima italiana del film "Tour de France", del regista di origine sudanese-algerina Rachid Djaidani. Dove Depardieu si ritrova a dividere un furgone, molta amarezza e un viaggio «Perché è un piccolo film di grandi emozioni. Che affronta il tema del momento: comunicare. Perché è un film contro la paura che tutti abbiamo dell'altro». Chi ha paura? «Tutti. Tutti hanno paura dell'altro: francesi e arabi, religiosi e atei. E la televisione non informa, non racconta. Fa vedere solo i massacri e le st... upidaggini dei politici idioti. E l'ispettore Derrick, così dormono tutti». Il film parla della paura degli altri... «Racconta come la gente si sia persa, rinchiudendosi, per ignoranza e per paura. La paura del diverso la conosco bene: quando giravo un film in Svizzera, conservai un foglietto che diceva "Fuori gli stranieri". È il razzismo che esiste tuttora in Francia col Front National o in Ungheria. In Italia di meno, anche se il Nord è separatista». Il separatismo è un errore? «Sì: fa il gioco degli Stati Uniti, che non volevano l'euro. Se ne accorgerà la Gran Bretagna, che si ritroverà isolata a giocare con gli amici americani». Quanto è forte il razzismo oggi? «Gli individui devono ragionare. Le masse sono razziste, negli sta- FRANCE ODEON di i giocatori di colore soffrono, a loro fanno il verso della scimmia, buttano le banane. ± Poi quando fanno comode allora Zidane ridif e| francese». Non le piace la politica? «La politica oggi è solo pornografia». I giovani di oggi «Stanno al telefono sempre, per dirsi "che fai?", "niente". Buttino via quegli smartphone». Il cinema che momento vive? «Il cinema è dominato dagli americani. Hanno il 98 per cento del mercato di sale, dvd e televisioni». Il suo libro lo ha intitolato "Innocente". Perché? E chi è il suo giudice? «L'innocente è il matto del Signore, è uno che guarda la vita senza giudicarla. Come spero di fare io». Non ama l'America... «Non amo il loro comportamento. La loro storia è cominciata col massacro degli Indiani, ed è proseguita con lo schiavismo. L'America è ipocrita e puritana». L'informazione oggi... «È pessima. Buttate via i telefoni, e ascoltate la vita. La tv fa confondere. Fa confondere l'Islam col Daesh». Che tipo di film vuole vedere? «Film che vengono dalle minoranze, non dalle élite». Oltre a "Tour de France" ha fatto tantissimi film quest'anno... «Ma sono tutte piccole partecipazioni. Non interesso più all'industria del cinema». Ha sogni per il futuro? «Vorrei raccontare una storia. Orson Welles, il grande regista ame- GLI USA E LA BREXIT Pag. 42 «L'America? Ipocrita, puritana. E la Gran Bretagna si ritroverà isolata» ricano, che viene invitato dal pro- prietario di un cinema di paese. un'idea per la mia vita». Welles accetta, il proprietario del Cioè? cinema è felicissimo. Welles sta a «Io mi lascio andare al mondo. Gicasa di quest'uomo, mangia di tut- ro tanto, amo il mondo. Io mi abto, il suo corpo esplode lì e muore. bandono al mondo, e il mondo È un'idea per un film, o anche un giorno o l'altro mi prenderà». 1 I "INNOCENTE" Gerard Depardieu ha presentato a Firenze il suo libro 'Innocente" e, al festival France Odèon, l'anteprima italiana del film "Tour de France", di Rachid Djaidani (in alto, una scena) FRANCE ODEON Pag. 43 VIVI FIRENZE TOSCANA CARNET FRANCE ODEON Firenze, Teatro delio Compagnia, via Cavour 5 Or L'ultima giornata del l'ottava edizione di France Odeon propone dalle 16 una selezione di cortometraggi e alle 19 «Comment j'ai rencontré mon pére» di Maxime Motte. FRANCE ODEON Pag. 44 IL DOCUMENTARIO A FIRENZE Guy Ribes, un vero falsario «Lo facevo per emozionare» di GABRIELE RIZZA Guy Ribes F su cui orse non basterebbe Pirandello, col supporto di Freud, per spiegare il sottile filo che passa fra finzione e realtà nella mente e nelle mani di Guy Ribes. Che le usa entrambe con sorprendente ambiguità e strabiliante perizia. Guy Ribes, 68 anni, l'aria paciosa un po' beffarda da commissario Maigret in pensione, la pipa sempre accesa e il borsalino sempre in testa, la voce roca da gran fuma- Ma lo fa talmente bene da intore e bevitore, gli occhi vispi e il gannare gli stessi esperti che disorriso inquieto, è un grande fal- chiarano veri i suoi falsi, così da sario di opere d'arte. Sicura- inondare il mercato e le colleziomente il più grande per quanto ni d'arte di mezzo mondo. Una riguardala pittura del Novecen- stima parla di migliaia di pezzi. to. Per lui "rifare" un Picasso, «Non era una questione di soldi uno Chagall, un Mirò, un - ci tiene a precisare - non ero io Braque, un Leger è come scatta- a vendere, ma di soddisfare le re una foto, un'operazione qua- aspettative degli altri, l'acquisi meccanica, estremamente rente, di creare emozioni. Tu semplice e all'apparenza spon- vuoi una certa cosa, io te la postanea. so dare e tu la paghi. Perché priUn dono di natura? O una tec- ma si compra col cuore e con gli nica raffinatissima appresa do- occhi. I soldi arrivano per ultipo molte prove e molto studio? mi». Aggiunge: «La tecnica di inD documentario di Jean-Luc Le- vecchiamento di un quadro on, "Un vrai faussaire", che ieri non ha niente a che vedere col è stato proiettato al festival Fran- soggetto ma aiuta a vendere». ce Odeon alla presenza dell'auRibes sembra avere le idee tore (quello vero, non il regista) chiare. Di certo confonde le nonon svela il segreto. Come forse stre. Chi crea cosa? Chi acquista è giusto che sia. La verità, se di cosa? E chi allafinechi ci guadaverità si può parlare in questi ca- gna? Poi vederlo al lavoro mensi, è che Ribes non imita, non co- tre dipinge Picasso o Chagall, la pia, falsifica. Nel senso che di- pennellata che scivola con prepinge "alla maniera di" creando cisione e leggerezza, guizzi di soggetti e prospettive originali. ineguagliabile fantasia, ha un FRANCE ODEON il falsario d'arte è stato fatto un film proiettato ieri a Firenze durante il festival France Odeon che di fatato. Il mercato, i trucchi, le fregature, tutto svanisce. «La mia storia non è un gioco, il mio personaggio è divertente, mala realtà è molto più dura». Ribes raccontala sua vita, l'infanzia, la madre medium, il padre violento, la Legione straniera, la passione per il disegno, l'apprendistato in un setificio a Lione («ore e ore di interviste, non sapevo che ci avrebbero fatto un film, e non hanno chiesto la mia opinione per il montaggio») fino al 2005 quando viene arrestato, processato e condannato a tre anni di prigione. «Ho sempre avuto grande rispetto per i miei maestri, non ho mai pensato di equipararmi a loro. La mia è stata una partecipazione non una falsificazione». Artista vero più che vero falsario, Ribes si congeda: «Sono tornato a essere un pittore il giorno in cui mi hanno arrestato. Ora sono libero nella mia creazione ma credetemi è molto più difficile». Pag. 45 France Odeon, chiusura con i premi L'ultima giornata di France Odeon vede alle 19.30 la premiazione del miglior film e il premio Foglia d'Oro, attribuito dalla giuria presieduta da Margherita Buy (foto). La Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze) FRANCE ODEON Pag. 46 SHOW NEWS CINEMA TV CONCERTI LIBRI MOSTRE La storia di un falsario e le mille facce dell'amore. Così la fantasia del cinema francese illumina le notti di Firenze Opere prime, inedite o destinate a fare storia. Sono ifilm che saranno presentati a Franco Odeon, il festival che la Toscana dedica all'arte cinematografica d'Oltralpe. Gli appuntamenti più attesi"? Quelli con Isabelle Huppert e Marion Cotilìard L a grazia di Marion Cotilìard, con quel suo broncerto così parigino, in versione sposa (ribelle) di campagna, lo sguardo enigmatico di Isabelle Huppert, cantante in disgrazia che cerca il rilancio grazie a un toyboy, la comicità un po' amara di una ragazza cieca che viene circuita da un latin lover senza scrupoli. E con questi e altri temi, sempre a cavallo tra il tragico, l'ironico e il sociale, che il cinema francese per cinque giorni si fonderà con l'allure rinascimentale di Firenze: France Odeon è il festival, patrocinato dall'ambasciata di Francia e dalla Regione Toscana, che a partire da venerdì 28 ottobre farà scoprire attraverso dibattiti e proiezioni tutto il fascino del cinema francese. Tra gli appuntamenri più attesi, l'anteprima assoluta del film C.ommentfai rencontrè mon pere di Maxime M o t t e (racconta la storia di un bambino africano, adottato da una coppia francese che ospita un profugo: il piccolo si convince che sia suo padre), Un vrai faussaire di Jean-Luc Leon, docufilm su Guv Ribes, il più talentuoso e famoso falsario francese di opere d'arte, le cui copie di Picasso, Matisse e Chagall sono riconosciute come veri capolavori. E ancora, L'indompté? della regista francese Caroline Deruas, moglie di Philippe Garrel, dove passioni terrene e sogni di due giovani artiste s'intrecciano sullo sfondo di Villa Medici a Roma. France Odeon - Festival del Cinema Francese dal 28 ottobre al 1° novembre. Cinema Teatro La Compagnia, via Cavour50/r, ¥ìc<ìia.e,frameodeon.com FRANCE ODEON Pag. 47 Il concorso France Odeon premia Djaì'dani e Depardieu Premio Foglia d'Oro al film Tour de France di Rachid Djaidani, Premio speciale Foglia d'oro al protagonista Gerard Depardieu, Premio speciale della giuria Foglia d'Oro a Médecin de campagne di Thomas Lilti. È il verdetto della Giuria (composta da Margherita Buy, Angelo Curti e Fabio Ferzetti) del Festival France Odeon la cui ottava edizione, guidata da Francesco Ranieri Martinotti, si è chiusa a Firenze. Il Premio "L'essenza del talento" di Salvatore Ferragamo Parfums è andato a Jenna Thiam, interprete del film L'indomptée di Caroline Deruas, girato a Villa Medici. FRANCE ODEON Pag. 48 FOGLIA D'ORO 2016 Premiati Rachid Djàdani e Gerard Depardieu • • Tour de Francè di Rachid Djàdani ha vinto il premio Foglia d'oro 2016, attribuito dal festival France Odeon di Firenze. La giuria-composta dall'attrice Margherita Buy, il produttore Angelo Curti e il critico Fabio Ferzetti - ha insignitodel premiospeciale "Médecin de campagne" di Thomas Lilti. Tra gli ospiti a Firenze anche Gerard Depardieu, a cui è stato consegnato un premio speciale. FRANCE ODEON Pag. 49 Tour de France Film medaglia d'oro all'«Odeon» Ieri il verdetto LA GIURIA dell ottava edizione di France Odeon, formata dall'attrice Margherita Buy, il produttore Angelo Curti e il critico Fabio Ferzetti ha attribuito il Premio Foglia d'Oro 2016 al film Tour de France di Rachid DjaVdani con Gerard Depardieu mentre quello speciale della giuria è andato a Médecin de campagne di Thomas Ulti. FRANCE ODEON Pag. 50