Rassegna Stampa

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Intervallo di tempo: dal 15/09/2016 al 06/11/2016
Argomento :
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
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Rassegna dal 15/09/2016 al 06/11/2016
FRANCE ODEON
La Repubblica(firenze)
3
Manca il bando, festival a rischio
Fulvio Paloscia
1
La Repubblica(firenze)
5
Barni tranquillizza i festival "più soldi dell'anno scorso i bandi pronti a ottobre"
Fulvio Paloscia
3
Corriere Fiorentino
15
Giornata delle lingue con caccia alla parola
Francesca Tofanari
5
Corriere Fiorentino
3
Più fondi per il cinema italiano con una legge nata a firenze
Marco Lunari
6
Corriere Fiorentino
2
«cinema, ecco la legge: stop amici degli amici»
La Repubblica(firenze)
1, 2,
Voglia di croisette con hanks & c.
La Nazione Firenze
7
Eventi, fiction, spettacoli firenze: un grande show
Qn
23
Addio alla vecchia compagnia ora il cinema ha trovato casa
Giovanni Bogani
12
Corriere Fiorentino
13
Un tour de france per la casa del cinema
Edoardo Semmola
14
Il Tirreno
36
Dalla francia a frank zappa, cavalcata di immagini per "50 giorni"
15
La Repubblica(firenze)
1, 9
La scommessa della 50 giorni
16
Il Piccolo
40
Cinema nove festival a firenze
18
La Nazione Firenze
40
Giro del mondo in 50 giorni. su grande schermo
19
Corriere Fiorentino
15
France odeon al via con la star depardieu
Il Messaggero
24
Deparbieu star del festival "france odeon" a firenze
21
Il Mattino
18
Depardieu con «tour de france» ospite d'onore a firenze di «france odeon»
22
La Nazione Firenze
33
Depardieu a france odeon
23
L'eco Di Bergamo
65
Gerard depardieu a france odeon
24
La Repubblica(firenze)
21
France odeon
Il Manifesto
22
Gerard depardieu
27
Corriere Fiorentino
18
France odeon
28
Il Messaggero
28
Dalla francia con pudore ecco la prima commedia che sorride sui migranti
Il Tirreno Lucca
53
Depardieu parla del cinema francese
30
La Repubblica(firenze)
18
Ottava edizione france odeon
31
La Nazione Firenze
16
Da parigi a firenze
32
La Nazione Firenze
13
50 giorni di cinema dieci anni di pellicole
33
La Repubblica(firenze)
20
Feltrinelli red depardieu pensieri da "innocente"
34
La Repubblica(firenze)
20
France odeon
35
Io Donna
215
Firenze - au cinema
36
Corriere Fiorentino
14
Carnet - depardieu in libreria
37
Corriere Fiorentino
15
Il senso del dovere del medico di campagna
Corriere Fiorentino
7
Tutti in fila per depardieu, l'innocente
La Repubblica(firenze)
1
Depardieu alla compagnia
Roberto Incerti
40
Il Messaggero
25
"la televisione genera mostri"
Gloria Satta
41
Qn
27
«la politica oggi è pornografia» depardieu, un innocente contro tutti
Giovanni Bogani
42
Corriere Fiorentino
14
Carnet - france odeon
Il Tirreno
39
Guy ribes, un vero falsario «lo facevo per emozionare»
La Nazione
30
France odeon, chiusura con i premi
46
F
83
Show news
47
Il Messaggero
22
France odeon premia djaìdani e depardieu
48
7
Ernesto Ferrara
8
10
Marco Lucari
Andrea Bulleri
Gloria Satta
Marco Luceri
20
25
29
38
39
44
Gabriele Pizza
45
Il Tirreno
37
Premiati rachid djàdani e gerard depardieu
49
La Nazione Firenze
24
Tour de france film medaglia d'oro all'«odeon»
50
Manca il bando, festival a rìschio
L'assessora regionale Barrii non si è pronunciata sui finanziamenti e non ha mai incontrato gli organizzatori
"Un silenzio incomprensibile, sono mesi che chiediamo chiarimenti. Potrebbero esserci gravi conseguenze"
IL CASO
FULVIO PALOSCIA
UN BANDO regionale che non
c'è, e che gli anni scorsi—in questo periodo—aveva già anticipato finanziamenti, rischia di mettere in ginocchio i festival della
Toscana. I primi a farne i conti rischiano di essere quelli della
«Cinquanta giorni di cinema», la
rassegna della Fondazione Sistema Toscana che partirà a novembre: a tutt'oggi l'assessorato alla
cultura non si è pronunciato né
si pronuncia sulla gara. E questo
avviene proprio nel momento in
cui i festival devono tirare le somme per l'edizione 2016, ormai alle porte.
«Di norma, gli anni scorsi il
bando veniva emanato a marzo
e a primavera già sapevamo se lo
avevamo vinto e a quanto ammontavano i finanziamenti regionali — spiega Alberto Lastrucci, direttore del Festival dei
Popoli — Non solo: a metà anno
ci veniva anticipato parte del
budget, che poi veniva saldato
nei primissimi mesi dell'anno
successivo. In questo modo ave-
Alberto Lastrucci: "Negli
anni scorsi a primavera
sapevamo già quanti
soldi avremmo avuto"
vamo la possibilità di amministrare il nostro futuro immediato nella maniera più consona, anche a fronte degli inevitabili tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni. Adesso, tutto è offuscato da un velo impenetrabile». E
anche da parte dell'assessora
Monica Barni un silenzio di pietra: «Le avevamo scritto una lettera, ma non ci ha risposto. È da
9 mesi che chiediamo di incontrarla. Niente».
Al Festival dei Popoli, tra le
kermesse cinematografiche più
antiche d'Europa (è arrivato
all'edizione numero 57), l'anno
scorso la Regione aveva somministrato 103 mila euro contro i
1 lOdel 2014, ma l'essere a conoscenza del taglio e l'anticipo di
questo tempi già nelle casse
dell'evento, rese tutto meno
complicato. «Se si considera che
verranno a mancare anche 41
mila euro del ministero (che nel
2016 finanzia solo due festival cinematografici in Italia, «Cinema
ritrovato» di Bologna e il «Bergamo film meeting» ) le conseguenze rischiano d'essere durissime». E sono uguali per tutti i festival: tagli agli eventi, ritardi
nei pagamenti ai fornitori e collaboratori, «un'immagine internazionale costruita con fatica e lesa
in un colpo d'occhio» aggiunge
Selvaggia Velo del «River to river», il festival dedicato al cinema indiano, arrivato alla sedicesima edizione e che nel 2015 ha
avuto 18 mila euro dalla Regione, circa un terzo del budget: «Io
sono già in parola con i registi e
gli attori ospiti, sale di ogni rassegna. Con cosa pagheremo aerei
e ospitalità? Stiamo vagliando
una exit strategy anche alla luce
dei suggerimenti degli esperti di
social media marketing, che ci
sconsigliano di ripetere il crowdfunding dello scorso anno perché è provato che il bis a così poca distanza non funzionerebbe:
raccogliemmo 15 mila dollari.
Una cosa e certa: chiederemo ai
fornitori un po' di comprensione
e di buon senso se non ce la facessimo a pagarli nei tempi dovuti».
Francesco Martinotti, alla guida
di France Odeon (dalla Regione
lo scorso anno avuto circa 25 mila euro ), chiede di uscire dalla logica «dei tagli alla cultura per
riempire altri buchi ritenuti
d'importanza più vitale. Per
ogni euro che esce da un cassa
pubblica in finanziamenti alla
cultura, nei rientrano dai 4 ai 10:
FRANCE ODEON
una ricaduta che riguarda alberghi, ristoranti, trasporti, insomma, la città. Ci sono studi a dimostrarlo. L'organizzazione last minute in realtà fa lievitare i costi e
diminuisce la qualità». Nonostante la situazione di panico,
Martinotti ha fiducia nelle istituzioni, «la Regione non ci farebbe
una bella figura. L'annunciato
trasferimento dei festival alla
Compagnia, quest'anno, dovrebbe segnare una crescita della 50
giorni di cinema: senza finanziamenti non solo rimarremo fermi, ma rischieremmo di retrocedere nello spazio che ci eravamo
conquistati nella ribalta internazionale e nella credibilità che ci
eravamo creati presso i nostri
partner stranieri».
Il Korea film fest, 14 edizioni
dietro le spalle e 18 mila euro dalla Regione nel 2015, ha già sperimentato cosa significa mettere
Selvaggia Velo: "Sono
in parola con artisti
e registi, con cosa
paghiamo hotel e aereo?"
su un cartellone col fiato corto,
senza l'ossigeno dell'anticipo
dei finanziamenti regionali: si è
infatti svolto a marzo, «abbiamo
tagliato gli eventi collaterali:
concerti, mostre. Ma davvero ci
meritiamo un trattamento del
genere, visto che tra le nostre attività c'è anche quella di portare
il nome della Toscana (e il cinemaitaliano) in Corea?».
E, a proposito della riapertura
del Teatro della Compagnia, Lastrucci chiede certezze: «È stato
annunciato on line sui siti della
Regione ma a noi non è stato comunicato niente di ufficiale. E
mi sembra non si stia creando
l'attesa sufficiente per un trasloco per un trasloco che dovrebbe
rappresentare un grande salto».
Pag. 1
IL FESTIVAL STORICO
«A rischio il futuro»
dice Alberto Lastrucci
(foto sotto), direttore
del «Popoli», arrivato
all'edizione numero
cinquantasette
BOLLYWOOD A FIRENZE
«Così si lede
l'immagine
internazionale»
lamenta Selvaggia
Velo (foto sotto) del
"RivertoRiver"
FRANCE ODEON
Pag. 2
La cultura
Bami tranquillizza i festival
"Più soldi dell'anno scorso
i bandi pronti a ottobre"
FULVIO PALOSCIA
L'ASSESSORA alla cultura della
Regione Monica Barni scioglie
le riserve e stempera l'attesa
piena di suspance, di preoccupazione: i soldi per i festival della
Toscana sono in arrivo. «D 27
porterò la decisione in giunta,
dopodiché incontreremo subito
la Fondazione Sistema Toscana
perché i bandi vengano indetti il
prima possibile: cercheremo di
correre contro il tempo perché
nelle casse dei vincitori entrino
gli anticipi vitali per i loro cartelloni». E la polemica sembra addirittua avviata ad un happy ending, visto che il budget relativo
al capitolo festival sarà di 350
mila euro. 40 mila più del 2015.
Sono stati gli eventi legati alla 50 giorni di cinema a denunciare, ieri, sulle nostre pagine, la
situazione di stallo che si è verifi-
cata riguardo la somministrazione dei fondi regionali. Nessun
"Sono consapevole
del ritardo, ma il bilancio
ci costringe a fare i conti
con tante difficoltà"
bando quando negli scorsi anni,
di questi tempi, non solo già si
conoscevano vincitori e le cifre
assegnate, ma i festival erano
già entrati in possesso di parte
dei finanziamenti, in modo da
poter saldare in tempo utile le
prime spese. «Come faremo a sostenere i costi relativi ai registi e
attori ospiti, peraltro già intercettati, senza i soldi della Regione?» dicono il Festival dei Popoli, River to River, France Odeon,
paventando una radicale ripen-
FRANCE ODEON
samento al ribasso dei loro programmi. «Così — concludono i
festival — ne va della nostra credibilità internazionale». «Ma ne
andrebbe anche di quella dell'assessorato — aggiunge la Barni
— Oggi posso finalmente dire
che i soldi ci sono e che i bandi
partiranno fra pochissimo».
Cosa blocca i finanziamenti?
«Non c'è stata mai l'intenzione di bloccare niente. Esistono
problemi di bilancio che sono
sotto gli occhi di tutti e che costringono a fare i conti con tante
difficoltà. Negli ultimi due anni
le modalità di bilancio sono cambiate in modo profondo, non solo quelle relative alla cultura:
ogni settore soffre dei ritardi, in
gran parte dovuti ai tagli dello
stato, compresi quelli che arrivano all'improvviso, senza annunci. Mi sembra che il presidente
Rossi stigmatizzi il problema un
Pag. 3
giorno sì e l'altro sì. Sono consapevole del ritardo, ma sono anche poco avvezza ad annunciare
cose che non so se riusciremo a
condurre in porto. Per questo rifiuto l'accusa di non aver voluto
incontrare gli organizzatori della 50 giorni. Ho detto che li avrei
ricevuti quando avrei avuto delle certezze. Io non mi nego, se
ho qualcosa di nuovo da riferire
su quanto mi viene richiesto.
Ora che le cose sono chiare, si
parte».
La 50 giorni inizierà a novembre. Fra pochissimo.
«Per fare il più veloce possibile chiederemo l'aiuto alla Fondazione sistema toscana che, di fatto, ha rafforzato il proprio ruolo
di braccio esecutivo della Regione: noi le assegneremo i finanziamenti, loro redigeranno i bandi che saranno ragionevolmente pronti i primi di ottobre».
A quanto ammonta quest'anno il totale dei finanziamenti
dei festival?
«350 mila euro, l'anno scorso
erano 310 mila. Allo stato attuale non posso dire quanto andrà
alla 50 giorni, ma c'è anche da
tenere presente che grazie alla
riapertura della Compagnia, il
cinema avrà la sua casa gratis e
godrà di tutti i servizi offerti dalla sala di via Cavour. E c'è in cantiere anche un sostegno più importante per il cinema».
Ci saranno tagli o cambiamenti nei bandi d'assegnazione dei finanziamenti alle kermesse
cinematografiche?
«Nessun taglio. È possibile, invece, che ci siano novità nei bandi.
Ma tutto questo lo saprò dopo
aver incontrato la Fondazione Sistema Toscana».
Tra i festival della 50 giorni
c'è chi lamenta una certa laconicità dell'assessorato sul trasloco alla Compagnia.
«Stiamo lavorando perché
tutto sia funzionante al 100 per
cento per la 50 giorni, e lo sarà.
Anche gli ostacoli tecnici e tecnologici sono stati superati. I festival lo sanno benissimo, la laconicità è un'accusa infondata. Lo
ripeto, rifiuto la politica dell'annuncio, preferisco le certezze.
La Compagnia avrà un'importante funzione sociale: farà vivere di nuova vita la zona andandosi ad aggiungere alla pedonalizzazione di via Martelli. E lo farà
attraverso la cultura».
Una volta chiuso il capitolo fe-
stival, rimane aperto quello
altrettanto importante e infuocato dei finanziamenti ai
teatri, alla musica. A che punto siamo, cosa accadrà dopo
le proteste dello scorso anno
per i tagli?
«Appena si aprono spazi di bilancio per la cultura, io intervengo. Non è una cosa semplice districarsi nelle difficoltà legate alle normative. È un vero e proprio, imprevedibile work in progress».
UBANDO
L'anno scorso, di
questi tempi, era
pronto: i festival
sapevano quanto
potevano investire
nella loro
programmazione
2>
L'ANTICIPO
A metà annoi
festival ricevevano
parte dei
finanziamenti
regionali per
affrontare le prime
spese
3
LA POLEMICA
La prassi quest'anno
non è stata seguita
suscitando la
protesta dei festival
cinematografici: la 50
giorni è alle porte e
niente hanno saputo
4
LA SOLUZIONE
L'assessoraalla
cultura Barni
annuncia che i soldi
ci sono e che i bandi
saranno pronti entro
i primi giorni di
ottobre
FRANCE ODEON
Pag. 4
Giornata delle lingue
con caccia alla parola
Sabato festa nei quattro istituti di Firenze
Firenze abbraccia la cultura
europea, con una giornata
dedicata alle diversità
linguistiche, al
plurilinguismo e
all'apprendimento. Sabato 24
settembre l'Institut Francais,
il British Insrirute, il Centro de
Lingua Espanola e il
Deutsches Institut aprono le
loro porte, per il 14° anno, per
celebrare la «Giornata
europea delle lingue», con
numerose attività per grandi e
piccini. In tutti i centri sarà
possibile cimentarsi in test di
livello gratuiti, partecipare a
lezioni di prova e avere
informazioni sulle
certificazioni e sul
programma culturale. Tra il
serio e il giocoso, l'evento clou
della giornata sarà, dalle 14.00
alle 18.00, «La caccia alla
parola», quiz a premi
itinerante nei quattro centri di
lingua e cultura, per
indovinare quattro parole
misteriose per ogni lingua,
così da aggiudicarsi un corso
a scelta di inglese, francese,
tedesco o spagnolo per i primi
4 classificati e un
abbonamento per due
persone a France Odeon
oppure al festival
cinematografico per i 100 anni
del British Insrirute per il 5° e
6° classificato. «È importante
insegnare a tutti i fiorentini
ad essere un po' più europei e
la conoscenza delle lingue. E
FRANCE ODEON
con la Brexit che incombe, i
direttori delle scuole, si sono
mostrati tutti uniti, come
quattro moschettieri, in nome
della promozione delle loro
lingue, non solo per
comunicare, ma come veicolo
culturale, per conoscere i
popoli e le persone di tutto il
mondo, un'unione che non
potrà essere scalfita dalle
decisioni politiche del Regno
Unito. A conclusione della
giornata, alle 18.00, all'Institut
Francais, lo scrittore Marco
Vichi presenterà Un sale
affaire, traduzione francese di
Una brutta faccenda, con
letture di Marco Innocenti.
Francesca Tofanari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 5
Più fondi per il cinema italiano
Con una legge nata a Firenze
La presentazione
di Marco Luceri
Il premier
Renzi
La senatrice
Di Giorgi
Prima che i riflettori si accendano stasera sul tappeto
rosso dell'Opera, con la sfilata
dei divi hollywoodiani arrivati
a Firenze per l'anteprima mondiale di Inferno, a Palazzo Vecchio il premier Matteo Renzi e
il ministro Dario Franceschini
presenteranno le linee guida
della nuova legge sul cinema,
approvata due giorni fa a larghissima maggioranza dal Senato e attesa da molto tempo
da tutta l'industria nazionale.
Si tratta del punto finale di
un'iniziativa che era nata proprio a Firenze, giusto qualche
anno fa, quando il direttore
del festival «France Odeon»,
Francesco Martinotti, aveva regalato all'allora sindaco di Firenze e futuro primo ministro
un dizionario di francese, affinché si impegnasse a fare
una legge sul modello di quella in vigore Oltralpe. Di quel-
l'idea iniziale, che ruotava intorno alla creazione di un nuovo ente, il Centro Nazionale del
Cinema, è rimasto ben poco,
ma è stato mantenuto il principio generale, e cioè quello di
«riconoscere, promuovere e
sostenere il cinema e l'audiovisivo quali fondamentali mezzi
di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale».
Con la nuova legge (a cui ha
molto lavorato Lorenzo Casini,
classe '76, allievo di Sabino
Cassese, docente all'Imt di
Lucca e principale consigliere
del ministro Franceschini) i
fondi stanziati dal governo per
il settore saranno ogni anno
400 milioni di euro (a fronte
degli attuali 200), con 70 milioni diretti prioritariamente
ai giovani, alle opere prime e
seconde, ai film d'essai, ai contenuti di qualità; l'assegnazione dei contributi alle opere realizzate non terrà più conto
(come accade ora) solo degli
incassi al botteghino, ma anche della partecipazione ai festival e dei premi conseguiti in
Italia e all'estero; è previsto un
tax credit dal 15 al 40% per produttori, distributori ed esercenti, per la promozione dei
film italiani all'estero e per chi
lavora nella fase post-produttiva; 24 milioni (per i primi cinque anni) andranno alle sale
per l'adeguamento strutturale,
soprattutto per quelle storiche
e quelle presenti nei Comuni
più piccoli; 12 milioni saranno
poi stanziati per l'educazione
all'immagine e per la formazione degli insegnanti nelle
scuole e infine le Film Commission regionali saranno riconosciute come enti di supporto alle produzioni. «È stato
un percorso lungo e complicato — ha detto la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi
del Pd, sin dall'inizio tra le
FRANCE ODEON
maggiori sostenitrici della
nuova legge — Con il raddoppio dei fondi, l'attenzione ai
film di qualità, l'aiuto alle varie
professionalità legate all'industria del cinema e il sostegno
alle sale dei piccoli centri, penso che tutto il settore possa fare un bel salto in avanti. C'è poi
il capitolo formazione, con lo
sviluppo di corsi orientati ai
mestieri del cinema, che è fondamentale anche per creare
nuovo interesse e nuove opportunità di lavoro per i più
giovani». Chi invece aspetta di
vedere cosa conterranno i decreti attuativi della nuova legge è Mario Lorini, delegato
della Fice (Federazione Italiana Cinema d'Essai) Toscana e
gestore di alcune sale in Val
d'Elsa: «Nelle sue linee guida il
ddl ci trova d'accordo, ma attendiamo di vedere quali saranno poi le scelte vere. Nell'accedere ai fondi gli esercenti
che puntano sui film di qualità, sui restauri, sulle proposte
più originali e sulla formazione del pubblico devono essere
avvantaggiati rispetto alle
grandi multisale e ai grossi circuiti. Se finisce tutto in un unico calderone a chi si impegna
per tutto l'anno nel difendere il
cinema come cultura resteranno solo le briciole. Su questo e
su altri punti faremo sentire la
nostra voce».
la nuova legge
sul cinema che
raddoppierà
i contributi
statali al
settore da 200
a 400 milioni
ogni anno
Oggi
• Matteo
Renzi e Dario
Franceschini
presenteranno
oggi in Palazzo
Vecchio,
a poche ore
dal red carpet
per la prima
mondiale
di «Inferno»
di Ron Howard,
E stasera riflettori sull'Opera §
(alla prima grande occasione) 1
Pag. 6
«Cinema, ecco la legge: stop amici degli amici»
Renzi e Franceschini: incentivi per raddoppiare le sale. Anche in periferia
A Palazzo Vecchio
Il «patto» con Dan Brown, il
ricordo del sogno nato a Firenze
poi diventato legge per il cinema, l'obiettivo di raddoppiare le
sale grazie a incentivi fiscali e
norme ad hoc. Il premier Matteo
Renzi tiene a Palazzo Vecchio e
la conferenza stampa per presentare la legge sul cinema che
entro l'anno sarà approvata definitivamente
Si sente a casa, scherza col
sindaco Nardella, e annuncia
che la prossima settimana il cinema lo riporterà «in patria»:
«Oggi (ieri, ndr) si apre una settimana all'insegna del grande
cinema, strumento potente per
raccontare il Paese e i suoi valori, per la sua identità, oltre che
strumento di valorizzazione dei
territori e della città, e settore
dove un euro di contributo dello
Stato ne genera 8 di investimenti. Domenica (oggi, ndr) a Roma
ci sarà la presentazione del Giovane Papa di Sorrentino, giovedì la prima del Festival di Roma
e venerdì sarò a Firenze per la
presentazione della serie de I
Medici, che ci permetterà anche
di ricordare Ettore Bernabei cui
Firenze ha dato il Fiorino d'oro».
Il premier, ricordando che il
nuovo sistema di finanziamenti
automatici nel cinema sostituirà quello degli «amici degli amici» ha sottolineato la «doppia
provocazione che ci porta qui.
Quella dal palco di France Odeon, quando incontrammo gli
amici francesi e dicemmo che se
avessimo fatto una legislazione
si sarebbe ispirata alla loro e
quel difficile sogno oggi è realtà, anche se non essendoci an-
cora il bicameralismo imperfetto la legge deve avere un'altra
lettura — ha detto, riferendosi
al referendum — E quella quando demmo a Dan Brown, il 5
giugno 2013, il Salone de' Cinquecento per presentare il suo
libro con la «amichevole condizione» che la prima del film che
già si annunciava importante
sarebbe stata a Firenze». Il ministro alla cultura Dario Franceschini ha aggiunto: «Ci sono 150
milioni in 5 anni per riaprire le
sale chiuse 0 ristrutturarle, con
deroghe alle norme urbanistiche per i multisala». «Vogliamo
riaprire cinema nelle periferie e
nei centri storici, che spesso sono le nuove periferie — ha concluso Renzi — Ed entro la settimana della Leopolda, che è dal 4
al 6 novembre, 0 quella dopo,
firmeremo il Patto per Firenze».
Mauro Bonciani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra il
ministro Dario
Franceschini.il
produttore
Fulvio
Lucisano, il
premier Matteo
Renzi e la
senatrice Rosa
Maria Di Giorgi
FRANCE ODEON
Pag. 7
Voglia di Croisette con Hanks & C.
FIRENZE sogna la Croisette e applaude alle star
di Hollywood che sfilano sul red carpet allestito
all'Opera per la prima di "Inferno", il colossal di
Ron Howard. Da Felicity Jones, in uno splendido
abito lungo rosso (foto), al protagonista Tom
Hanks con la moglie. Appausi per Howard, in un
elegante abito Ferragamo. Renzi è entrato in tea-
tro evitando il red carpet. E nel giorno della prima, il premier e il ministro Franceschini hanno
annunciato la legge che darà soldi e regole più
snelle per aprire o ristrutturare le sale cinematografiche. Nardella ha convocato i gestori delle sale fiorentine la prossima settimana.
FERRARA E RAU ALLE PAGINE II E III
Renzi: soldi alle sale
Nardella convoca
estori fiorentini
Il premier raddoppieremo gli schermi. E dopo
ilfilmdi Howard tornerà per lafictionsui Medici
ERNESTO FERRARA
PIÙ soldi e regole semplici per ampliarsi o ristrutturare. Quattrocento milioni l'anno contro i 200 attuali, niente più elefantiache commissioni ministeriali per assegnare i fondi e
deroghe alle norme urbanistiche dei Comuni
con l'obiettivo ambizioso, anzi di più, «di raddoppiare gli schermi attuali, riaprendo le sale chiuse e facendone aprire di nuove». È il
cuore della legge sul cinema che il premier
Matteo Renzi e il ministro della cultura Dario
Franceschini hanno presentato ieri a Firenze, non a caso nel giorno dello show di "Inferno", della prima mondiale del film di Ron Howard al teatro dell'Opera con tanto di red carpet e parata di star di Hollywood. Una legge
dagli effetti potenzialmente molto importanti anche per la città, che negli anni ha visto
sparire decine di cinema. Tanto che subito il
sindaco Dario Nardella, promotore in passato di un piano cinema non proprio riuscito, annuncia che già in questa settimana convocherà tutti i gestori di sale fiorentine: «Dobbiamo sfruttare al massimo la legge».
Saranno 50, forse 60, i cinema chiusi in Toscana negli ultimi 10-15 anni. Sale dimenticate, rimosse dall'immaginario, flebili ricordi
persino per gli appassionati cinefili. Da Siena
a Pisa, dalla lucchesia a Grosseto: addio al
Marcaccini e al Marylin, all'Odeon e allo Stella Azzurra, nomi di gloriosi cinema di provincia e di quartiere che, complice l'avvento del
digitale e il boom dello streaming, ormai sono insegne sbiadite su fondi vuoti, rimpiazzati dai multiplex di periferia. Emblematico il
caso di Firenze: nel 2011 si contavano 29 sale
sparite dal 1993, dall'Eolo all'Ariston, dal Goldoni all'Apollo. Da allora se ne sono aggiunte
altre: Astra 2 di piazza Beccaria e Colonna di
lungarno Ferrucci.
Con la nuova legge, che destina 30 milioni
l'anno per 5 anni ai progetti per le sale chiuse
e da riaprire o quelle che necessitano forti investimenti, soprattutto le monosala che sognano di dividersi in modo da duplicare schermi e target di pubblico, questa è di certo
un'occasione. Ne sono consapevoli anche i
rappresentanti dei 250 schermi toscani (poco più di 100 cinema, 14 sono multiplex), che
da tempo invocano denari e, come spiega
Marco Lorini della Fice (federazione dei piccoli cinema d'essai ) criteri di assegnazioni rapidi e selettivi, che premino la qualità, la voglia di fare formazione e non i numeri. «Io ritengo che decine di sale in Toscana sfrutte-
FRANCE ODEON
Pag. 8
ranno l'occasione», dice Lorini. Del resto da
Pontassieve a Massa a Sansepolcro ci sono
già vecchie sale dismesse che da tempo stanno provando a riaccendere gli schermi e stavolta le domande potrebbero arrivare.
«L'Italia aspettava da 40, forse 50 anni
questa legge. Ora ci siamo, è quasi realtà, il testo è passato al Senato e spero nel giro di poche settimane alla Camera. Così rilanciamo il
settore dicendo pure basta al meccanismo degli amici degli amici», rivendica Renzi da Palazzo Vecchio ricordando che è proprio qui a
Firenze, all'edizione 2012 di 'Trance Odeon"
che nei panni di sindaco incassò la provocazione del direttore della kermesse Francesco
Martinotti a promuovere una legge cinema
sul modello francese. In Senato è stata una
fiorentina ad occuparsene per prima, Rosa
Maria Di Giorgi del Pd. «Adesso è la volta buona», si gongola il premier. Che sarà ancora
qui venerdì prossimo a presentare la fiction
Rai sui Medici con Dustin Hoffman. E poi, a ridosso della Leopolda (4-6 novembre) a firmare il patto per Firenze con Palazzo Vecchio.
FRANCE ODEON
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Eventi,fiction,spettacoli
Firenze: un grande show
Renzi presenta il ddl cinema. E venerdì «I Medici»
diOLGAMUGNAINI
«IL PATTO per Firenze si farà. E
presto». Parola di premier. E del resto non mancheranno le occasioni,
visto che venerdì prossimo Matteo
Renzi sarà di nuovo a Palazzo Vecchio, per tornare poi dal 4 al 6 novembre con la convention alla Leopolda. La data buona dovrebbe essere probabilmente quella del 4 novembre, giorno oltretutto simbolico, in cui si ricorderanno i 50 anni
dell'alluvione insieme agli Angeli
del fango, che tanto fecero per salvare l'arte e la cultura della città
LA PROMESSA è arrivata ieri al
sindaco Dario Nardella dall'elegante Sala delle Udienze di Palazzo
Vecchio, dove Renzi insieme al ministro del Mibact Dario Franceschini, ha presentato la riforma sul
cinema, nata per l'appunto da Firenze e da un suggerimento dei
promotori del festival 'Trance
Odeon". Tutto ciò ieri pomeriggio
prima del red carpet al Teatro
dell'Opera per la presentazione, in
anteprima mondiale, del film "Inferno", tratto dal best seller di Dan
Brown, diretto da Ron Howard e
interpretato dal premio Oscar
Tom Hanks. «Spero che l'accordo
fra Firenze e il Governo possa essere firmato prima possibile - ha proseguito Renzi -. Ci sono ancora alcuni punti da vedere, perché noi
siamo seri e rigorosi. Diciamo che
entro la settimana della Leopolda,
o al massimo quella dopo, potremo
fare un patto serio, come abbiamo
IL «PATTO»
Prossimo obiettivo la firma
dell'accordo sui progetti
finanziati dal governo
fatto con Milano, Palermo, con Bari, e con tante regioni». Fra gh argomenti del "patto", i finanziamenti
per i Grandi Uffizi, il Teatro
dell'Opera, Sant'Orsola, molte infrastrutture, il sistema dei trasporti
e il riutilizzo di tanti contenitori
vuoti e dismessi.
Ma intanto è il momento della festa, per una Firenze sempre più
hollywoodiana. Venerdì Renzi tornerà per la preview della fiction
FRANCE ODEON
della Rai «I Medici», otto puntate
dedicate alla potente dinastia fiorentina: «Apriamo una settimana
straordinaria per il cinema - ha ricordato l'ex sindaco -: domani (oggi per chi legge, nrd) a Roma il
'Giovane papa' di Paolo Sorrentino, giovedì la prima del Festival di
Roma, e venerdì la presentazione
di un'altra grande serie, "I Medici", che ci permetterà di ricordare
uno straordinario uomo di tv comunicazione e di cinema: Ettore
Bernabei». Come dire, un omaggio
a un altro fiorentino. E poi via tutti
a vedere "Inferno": «Nonostante
pochi secondi in cui compare anche il sindaco di Firenze in carica
- ha scherzato Renzi riferendosi al
piccolo carneo di Nardella - sono
convinto che sia un grandissimo
film».
E di battuta in battuta, non l'ha
scampata neppure il ministro Franceschini, che ha il "torto" di essere
nato a Ferrara. E così, riferendosi a
Girolamo Savonarola, che nel 1498
fu bruciato sul rogo in piazza Signoria, Renzi gh ha ricordato:
«L'ultimo ferrarese che è passato
di qui ha fatto proprio una finuccia...»
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In alto da sinistra il ministro Dario Franceschini, il produttore
Fulvio Lucisano, il premier Renzi, la senatrice Di Giorgi,
il dirigente Mibact, Salvatore Nastasi, e il sindaco Nardella
FRANCE ODEON
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Addio alla vecchia Compagnia
Ora il cinema ha trovato casa
Firenze, la struttura sarà gestita dalla Mediateca Regionale
Giovanni Bogani
• FIRENZE
SULLE PAGINE bianche on
line, c'è già scritto: «Casa
del cinema - cinema Teatro
della Compagnia». È già un
dato di fatto. La nuova Casa
del cinema di Firenze è il
Teatro della Compagnia. In
via Camillo Cavour 50 rosso. A metà strada fra il Duomo e piazza San Marco.
Un luogo che ha vissuto almeno tre vite. Lì, al piano
terreno di palazzo Bastogi,
c'era una volta il cinema
Modernissimo. Che modernissimo, per l'epoca, lo era
davvero: era il 1921, e il cinema aveva cinque ingressi,
spaziose sale di attesa, un
tea room, un giardino-caffè,
un bar e una pasticceria. Il
cinema visse fino agli anni
Ottanta. Poi, dalle sue ceneri, nacque nel 1987 il Teatro
della Compagnia, con i palchetti rivestiti di lastre di
pietra: fu la sede del Teatro
regionale Toscano. Ma solo
per poco: per via dei debiti
del Teatro regionale, fu ceduto al gruppo Cecchi Gori.
E dal 1992 tornò ad essere cinema. Nel 2005, col fallimento del gruppo Cecchi
Gori, la chiusura. Acquistato l'immobile dalla Regione, quando assessore alla
cultura era Paolo Cocchi, il
Teatro della Compagnia è rimasto chiuso ancora un po'
di anni. Ora, finalmente, la
riapertura. Sono state cambiate le poltrone, è stata po-
sizionata una nuova moquette, e nuovi sono gli impianti di proiezione. I posti
sono 460, mentre in un locale adiacente è stata ricavata
una saletta multimediale. Il
caffè-buffet sarà gestito da
Caffè Corsini, che recentemente ha fatto il suo ingresso nel mondo del cinema
producendo un cortometraggio, scritto da Marco Vichi e narrato da Giorgio Panariello.
LA NUOVA Casa del cine
ma sarà gestita dalla Mediateca regionale toscana, con
la direzione di Stefania Ippoliti e la programmazione
affidata a Camilla Toschi.
Accoglierà, come primo
grande evento, la «50 giorni
di cinema internazionale».
Ovvero, le proiezioni di tutti i festival fiorentini che si
susseguono, uno dopo l'altro. Dal 28 ottobre, inaugurazione con il festival France Odeon, vetrina del cinema francese. Il 4 novembre
è prevista una giornata dedicata ai 50 anni dall'Alluvione di Firenze. Per tutto il resto dell'anno, la Casa del cinema presterà grande attenzione al documentario,
sfruttando l'immenso archivio del Festival dei Popoli,
una delle più grandi rassegne di cinema di documentazione sociale in Europa.
Quindi ci saranno giornate
tematiche, film dei grandi
documentaristi del passato,
biografie filmate.
Concerti a quota 100
L'ENSEMBLE di ottoni e
percussioni dell'Ort Orchestra della Toscana
è protagonista alle 17
del concerto numero
100 organizzato
all'Agimus
nell'Ospedale di Livono.
La formazione è guidata
da Donato De Sena,
rima tromba dell'Ort.
a performance sarà
completata dalle video
proiezioni a cura di
Stefania Cacurri.
E
FRANCE ODEON
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FRANCE ODEON
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Un tour de France per la Casa del Cinema
Dal 28 ottobre riapre il Teatro della Compagnia: 50 giorni sul grande schermo, si parte coi francesi
Sembra che il tempo non sia
passato affatto: dieci anni dopo il Teatro della Compagnia
rinasce e appare uguale a come fu disegnato dall'architetto
Adolfo Natalini. Stessi colori,
stessa atmosfera, gli arredi immutati, simile anche il numero di posti a sedere: 460. E invece è cambiato tutto: un cinema che i fiorentini ricorderanno estremamente «austero» e
molto tradizionale è sbocciato
in un ambiente più moderno e
accogliente anche per i giovani. E più comodo: le poltrone,
pur uguali nel numero e nell'aspetto, sono più larghe. Perché «il bello è che la sala ha
avuto una sorta di ristrutturazione invisibile: ciò che è nuovo, non si vede e ciò che si vede, sembra uguale a prima»
come spiegano Quelli della
Compagnia, costola della Fondazione Sistema Toscana che
gestisce per conto della Regione, la rinata sala di via Cavour
Sor dopo un decennio col bandone abbassato.
Nuovi ambienti: uffici, sale
incontri e conferenze, una
multimediale da 45 posti gestita con il portale www.Mymovies.it, i camerini, un nuovissimo caffé gestito da Ditta
Artigianale. Nuova è soprattutto la tecnologia: proiettore 3D,
una cabina di regia attrezzata
per la traduzione simultanea
fino a 5 lingue diverse per i documentari. E soprattutto la Casa del Cinema (così dovremo
abituarci a chiamare l'ex Modernissimo poi Teatro della
Compagnia) sarà la prima a Firenze capace di proiettare film
in 4k. È la tecnologia di ultima
generazione, quella usata per
l'anteprima de T Medici a Palazzo Vecchio e per la finale di
Champions League Real-Atletico di maggio scorso.
Monica Barni batte così sul
tempo Massimo Ferrerò: il patron della Sampdoria, nuovo
proprietario del cinema Fulgor, aveva annunciato che il
multisala di via Maso Finiguerra avrebbe avuto il primo
4k fiorentino. Solo che il Fulgor non ha ancora riaperto (si
aspetta Natale) mentre la vice
presidente della Regione ha
accelerato i tempi per permettere alla Compagnia di ricominciare a vivere da venerdì,
iniziando con la 50 giorni di cinema, «strappata» all'Odeon e
tornata nella sala di proprietà
della Regione, il Teatro della
Compagnia appunto.
Durante 11 mesi di programmazione vedremo tutti i festival toscani, dalla 50 giorni alla
Primavera Orientale, per un
totale di 100 giorni. E i rimanenti 240 quasi solo documentari. H cinema è stato acquistato dalla Regione per 3,5
milioni di euro e gli investimenti successivi sono stati di
1,5 milioni di euro per la ristrutturazione e 250 mila euro
dedicati all'impiantistica per
un totale di 5 milioni e 250 mila euro. «Sarà la casa del cinema della Toscana e del documentario — ha spiegato Stefania Ippoliti, coordinatrice dell'area cinematografica di
Fondazione Sistema Toscana
FRANCE ODEON
— unica in Europa nel suo genere». «Un
luogo particolarmente
pronto per la
sua centralità
— ha aggiunto la vicepresidente e assessore alla
cultura Barni
— Uno spazio della cultura unico in
Italia in un
momento di
forte impulso, intenso e
creativo per l'audiovisivo, sostenuto anche dalla nuova legge sul cinema».
Tra gli impegni della «Casa»
c'è la promozione ogni anno di
30 documentari toscani. La
nuova avventura parte con il
primo dei festival della 50
giorni, France Odeon, dedicato al cinema francese contemporaneo fino al primo novembre che propone tra gli altri
Tour de France di Rachid Djaidani con Gerard Depardieu e
in anteprima mondiale la
commedia Comment fai rencontré mon pere di Maxime
Motte. Segue il cinema scandinavo di Una finestra sul nord
con, tra gli altri, Absolution di
Petri Korwica.
Edoardo Semmola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Progetti
Nuovi ambienti
in un guscio antico
e proiezioni 4k
Spazio ai documentari
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Dalla Francia a Frank Zappa, cavalcata di immagini per "50 giorni"
Da dieci anni la Festa del cinema a Firenze ha un
nome preciso: "50 Giorni". Come dire il festival più
lungo del mondo, contenitore vispo e variegato che
mette in fila, in una sorta di montaggio frenetico, i
tanti festival che affollano il panorama autunnale
fiorentino. Così dal 28 ottobre al 9 dicembre
vedremo sfilare sullo schermo del la Compagnia ben
nove sigle. Si parte con France Odeon (fino al 2
novembre), dodici titoli recenti, fra cui "Tour de
France" con Gerard Depardieu e "Un vrai faussaire"
sulla vita di Guy Ribes, famoso per aver dipinto
centinaia di quadri "alla maniera di" traendo in
inganno i più grandi esperti del mondo. Si apre poi
"Una finestra sul nord" con film provenienti da
Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda;
mentre dal 5 al 9 novembre è di scena "Cinema e
donne" con ben 46 opere in cartellone, ospite
d'onore Margarethe von Trotta. Si passa al Queer
(10-15), che affronta le tematiche Lgbtiq, segue lo
"Schermo dell'arte" (16-20) e in collaborazione con
la Cineteca di Bologna i grandi classici restaurati
del Cinema Ritrovato (21-24). Il Festival dei Popoli
(25-11/2-12) fra l'altro presenta un lavoro dedicato
a Frank Zappa e un road movie sui Rol ling Stones.
Dopo la carrellata indiana di River to River (3-8/12)
chiude il premio Nice Città di Firenze, (g.r.)
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I FESTIVAL
La scommessa
della 50 giorni
D
A UNA sala storica come
l'Odeon a una più moderna e dotata delle ultime
tecnologie come la nuova Compagnia Da una collocazione blasonata a una, altrettanto centrale, ma tutta da valorizzare.
È la scommessa della "50 giorni di cinema internazionale a Fi-
renze", l'ormai tradizionale
contenitore di festival organizzato da Fondazione Sistema Toscana che festeggia le dieci edizioni inaugurando, venerdì, la
Casa del cinema di via Cavour.
Ad aprire le danze sarà, fino a
martedì, 'Trance Odeon", stori-
ca rassegna sulle produzioni
d'Oltralpe. Le atmosfere ovattate del mondo scandinavo saranno protagoniste, il 2 e 3 novembre, di "Una finestra sul
Nord". Altro appuntamento di
lunga tradizione quello con "Cinema e Donne".
Dallo storico Odeon
alla moderna sala di via Cavour
La scommessa
più grande
con il trasloco
della 50 domi
Il film "Tour de France"
D
A una sala storica come l'Odeon a una più moderna e
dotata delle ultime tecnologie come la nuova Compagnia, Da
una collocazione blasonata a una,
altrettanto centrale, ma tutta da
valorizzare. È la scommessa della
"50 giorni di cinema internazionale a Firenze", l'ormai tradizionale
contenitore dì festival organizzato da Fondazione Sistema Toscana che festeggia le dieci edizioni
inaugurando, venerdì, la Casa del
cinema di via Cavour. Ad aprire le
danze sarà, fino a martedì, Trance Odeon", storica rassegna sulle
produzioni d'Oltralpe diretta da
Francesco Martinetti: fra i titoli da
non perdere "Tour de France" del
regista indipendente Rachid
Djaidani, storia di un'amicizia improbabile con Gerard Depardieu e
il rapper egiziano Sadek, e il documentario "Un vrai faussaire" di
Jean-Luc Leon, sulla vita di Guy Ribes, pittore celebre per aver ingannato, con le sue copie, i massimi
esperti d'arte al mondo. Le atmosfere ovattate del mondo scandinavo saranno protagoniste, il 2 e 3
novembre, di "Una finestra sul
Nord", che dalla Finlandia abbraccerà, per la prima volta, l'intera
area dei paesi nordici: in apertura
la commedia islandese "In front of
others" di Oskar Jónasson. Altro
appuntamento di lunga tradizio-
FRANCE ODEON
ne quello con "Cinema e Donne" dì
Maresa D'Arcangelo e Paola Paoli,
dal 5 al 9, che alle 46 proiezioni in
programma - compresa l'anteprima dell'ultimo film di Margarethe
von Trotta, "Die abhandene Wélt"
- affiancherà un convegno sul genere nell'industria cinematografica. Fra le attrazioni del "Florence
Queer Festival", diretto da Bruno
Casini e Roberta Vannucci, la prima europea di "Garten der Sterne", documentario su un piccolo cimitero berlinese in cui, accanto ai
fratelli Grimm, sono sepolte icone
gay vìttime dell'Aids, e il documentario-intervista a Ivan Cattaneo "A cuore nudo", mentre Pierre Bìsmuth, artista francese e sceneggiatore. Oscar per "Se mi lasci
ti cancello "di Michel Gondry, aprirà il 16 novembre "Lo schermo
dell'arte" dì Sìlvia Lucchesi con
"Where isRockyE?": il festival proseguirà poi fino al 20 con una mostra, un focus su Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchì, e i nuovi lavori di Omer Fast e Luca Trevi-
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sani. Capolavori restaurati saranno protagonisti, dal 21 al 24 novembre, de "Il cinema ritrovato",
a cura della Cineteca dì Bologna,
seguiti dal 25 novembre al 2 dicembre dall'appuntamento più
longevo della rassegna, il 57° "Festival dei Popoli", che proporrà
una nuova sezione dedicata ai documentari musicali, da "Eat that
questiona Frank Zappa in his own
words" di Thorsten Schùtte a
"The Roìling Stones Ole Ole" di
Paul Dugdale; ospite inoltre Valeria Bruni Tedeschi che presenterà
con Yann Corìdian "Une ieune fille
de 90 ans ", sulla storia dì Bianche
Moreau. Ancora, si aprirà al fenomeno delle web series il "River to
River", unico festival italiano di cinema indiano, diretto da Selvaggia Velo e in programma dal 3
all'8. Gran finale, il 9, col premio
"Nice".
{g.r.)
LA MANIFESTATONE
La "50 giorni
dicinema
internazionale
a Firenze", è
il contenitore
di festival
organizzato da
Fondazione Sistema
Toscana
del film "Novembre
1966J giorni del
diluvio". Da venerdì
le attività
entreranno
nel vivo con la
"Cinquanta giorni
IPUNT1
LE RRIME SERATE
Giovedì cocktail e
proiezione, su invito,
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CINEMA
Nove festival a Firenze
• • Nove festival di cinema
per i "50 giorni di Cinema
internazionale" dal 28 ottobre
al 9 dicembre a Firenze. Si
parte con Trance Odeon'.
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CINEMA LE PROIEZIONI SI TERRANNO ALLA SALA DELLA NUOVA COMPAGNIA INAUGURATA IERI
Giro del mondo in 50 giorni. Su grande schermo
Giovanni Bogani
• FIRENZE
CI SIAMO. Comincia il giro del mondo in
50 giorni. I «50 giorni di cinema internazionale», che prendono il via venerdì 28 ottobre. Un giro che si concluderà il 9 dicembre. Tutti i festival fiorentini di cinema si
danno la staffetta, uno dopo l'altro, per un
mese e mezzo. Da quest'anno, lo faranno alla Compagnia, la sala da 460 posti che riapre in via Cavour, gestito dalla Regione Toscana attraverso Fondazione sistema toscana.
Si comincia con France Odèon, rassegna di
cinema francese diretta da Francesco Ranieri Martinotti. La rassegna presenterà in prima italiana «Tour de France», un film che
vede protagonista Gerard Depardieu col
rapper egiziano Sadek, e la prima del film
«Un vrai faussaire», sul pittore Guy Ribes,
vero e proprio virtuoso del falso d'autore.
Uno che ha dipinto centinaia di falsi tanto
credibili da ingannare i massimi esperti del
mondo.
Il 2 e 3 novembre si apre
«Una finestra
sul Nord», con
anteprime provenienti da Danimarca, Svezia, Islanda e
Norvegia.
Si
prosegue dal 5
al 9 novembre
col Festival internazionale di
cinema e donne, che ha in
cartellone un
film su Astrid Lindgren, la creatrice di Pippi Calzelunghe, e un incontro con Margarethe von Trotta.
Dal 10 al 15 novembre approderanno alla
Compagnia il Florence Queer Festival, dedicato all'universo LGBT, che vedrà fra gli
ospiti il regista e scrittore Ivan Cattaneo.
Dal 16 al 20 novembre Lo schermo dell'arte, con documentari su artisti contemporanei; e dal 25 novembre al 2 dicembre il Festival dei Popoli, festival internazionale di
documentari, con film su Frank Zappa e
sui Rolling Stones. Tra gli ospiti, Valeria
Bruni Tedeschi. Dal 3 all'8 dicembre River
to River, festival dedicato al cinema indiano.
POI UNA PAUSA - per il momento - il 9
dicembre con la consegna del premio Nice
Città di Firenze al film italiano più apprezzato, fra quelli che la direttrice Viviana Del
Bianco proporrà al pubblico di alcune città
degli Stati Uniti. Accanto alla sala totalmente rinnovata apriranno una sala multimediale e un caffè-bistrot gestito da Ditta Artigianale, un brand di Caffè Corsini.
Finiti i festival internazionali, la programmazione si baserà soprattutto su documentari, utilizzando lo sterminato archivio del
Festival dei popoli. Sono 200 le giornate di
programmazione di film documentari previste.
S A L A La nuova struttura. A l centro
Isabelle Huppert nel manifesto di
France Odèon
FRANCE ODEON
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France Odeon al via
con la star Depardieu
Da domani il festival nella nuova Casa del Cinema
Sarà come di consueto France
Odeon ad aprire la «50 giorni di cinema internazionale a Firenze»,
che debutta quest'anno nei rinnovati spazi de La Compagnia, la
nuova casa del cinema, in via Cavour. Alle prese con una stagione
non proprio esaltante per il cinema d'Oltralpe, il direttore Francesco Martinotti ha puntato sulla varietà di genere e su alcune novità,
pescando dai festival internazionali (soprattutto Cannes e Venezia).
Per l'apertura del festival (domani alle 18.45) si va sul sicuro,
con un'autrice riconosciuta come
Nicole Garcia, che sarà a Firenze
per presentare Ma! de pierres, melodramma con protagonista Marion Cotillard nei panni di una
donna che nutre un amore assoluto e impossibile per un reduce dell'Indocina (Louis Garrel). È indubbio tuttavia che laverà star di France Odeon sarà quest'anno Gerard
Depardieu, protagonista di Tour
de France (domenica 30, ore
18.30), piccolo film indipendente
che narra di un viaggio attraverso
la Francia più profonda e che vede
il grande attore dividere la scena
con il giovane rapper Sadek.
Depardieu sarà a Firenze già il
giorno prima, alla libreria Feltrinelli Red (ore 17.30), per firmare le
copie della sua autobiografia, Innocente, uscita in Italia qualche
settimana fa per Clichy. I numerosi titoli in cartellone spaziano dalla
commedia al dramma, dal film in
costume al documentario: L'indompté racconta del rapporto tra
la fotografa Axèle e la scrittrice Camille, sullo sfondo di Villa Medici,
dove elementi fantastici si mescolano alla quotidianità; Médecin de
campagne è invece la storia di una
medico di campagna (Francois
Cluzet) su cui tutti ripongono fiducia, ma che un giorno si ammala e dovrà essere sostituito. Da non
perdere il duro e coinvolgente Les
L'ospite più atteso
L'attore il 29 firmerà
alla Red Feltrinelli
le copie del libro
edito da Clichy
innocents di Anne Fontaine, ambientato in un convento polacco
del 1945, dove alcune sorelle sono
rimaste incinte dopo lo stupro subito dai soldati sovietici; di tutt'altro tono Souvenir, il film interpretato da Isabelle Huppert, nei panni
di un'operaia che ha lasciato dietro
di sé una brillante camera di cantante pop; Un mai faussaire è invece un documentario che ricostruisce la storia di Guy Ribes, il
più celebre artista falsario (0 semplicemente imitatore?) di Francia.
Chiuderà il festival Comment fai
rencontré mon pére, una commedia sul grande tema dell'immigrazione, visto attraverso gli occhi di
un bambino. Tra le novità più significative di quest'anno la presenza di una giuria (composta dall'attrice Margherita Buy, dal produttore Angelo Curti e dal critico
Fabio Ferzetti), che assegnerà al
miglior film un nuovo premio, la
«Foglia d'Oro»; una selezione di
cortometraggi firmati da quattro
giovani registi; un convegno dedicato alle società degli autori.
Marco Luceri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FRANCE ODEON
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DEPARBIEU STAR
DEL FESTIVAL
'TRANCE ODEON"
A FIRENZE
FRANCE ODEON
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Depardieu con
«Tour de France»
ospite d'onore
a Firenze
di «France Odeon»
n festival
(nella foto, l'attore)
FRANCE ODEON
Pag. 22
H
L'attore ospite al festival del cinema francese
La kermesse
del racconto
contemporaneo
si terrà
da 128 ottobre
al 1 novembre
L'attore
presenterà
il film «Tour de
France»
DICI CINEMA francese, e pensi a
Gerard Depardieu. Immenso, carismatico, coraggioso, ancora sexy nonostante gli anni, gli eccessi, il fisico
sempre più smisurato. Il volto imperfetto, il naso che sa di botte e di strada. Il ragazzo che veniva sempre buttato fuori a scuola, il ragazzo che fa
l'attore per caso, e riesce a farsi pagare
centomila dollari per fate «Novecento» di Bertolucci. «O mi pagate come
Robert De Niro, o niente!» strepitò,
all'epoca. E Bertolucci lo accontentò.
Fece bene: era nata una stella. E ancora oggi, se c'è una star, nel cinema
francese, è lui.
Gerard Depardieu sarà a Firenze,
ospite d'onore di France Odeon, il festival dedicato al cinema francese che
inaugura, venerdì, la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze e anche
La Compagnia, il cinema che rinasce
in via Cavour. Depardieu sarà, domenica sera, in sala a presentare «Tour
de France» di Rachid Djaidani, il
film che lo vede protagonista insieme
al rapper Sadek, in un viaggio da Parigi al sud della Francia che diventa un
scontro di generazioni, culture, sentimenti.
DEPARDIEU non sarà è l'unico
ospite di prestigio di France Odèon,
che si snoda per cinque giorni, dal 28
ottobre all'I novembre, alla Compagnia. Presidente di giuria sarà Margherita Buy, l'attrice più tenera e inquieta del cinema italiano. In tanti,
da Moretti a Salvatores, hanno amato
i suoi trasalimenti, le sue intermittenze del cuore. La Buy, con i due giurati Angelo Curri e Fabio Ferzetti, assegnerà il premio Foglia d'oro al miglior film. Il premio alla carriera
FRANCE ODEON
«L'essenza del talento», in collaborazione con Ferragamo parfums, andrà
invece alla regista Nicole Garda - autrice di «Mal de pierres», interpretato
dal premio Oscar Marion Cotillard e
da Louis Garrel - e alla giovane attrice Jenna Thiam, protagonista del
film «L'indomptée» di Caroline Denias, in programma sabato alle 16,30.
Tra i film in programma, di particolare interesse l'anteprima di «Souvenir», l'ultimo film di Isabelle Huppert: l'attrice interpreta una cantante
sul viale del tramonto che si innamora di un giovane pugile.
E «LES innocentes», su un gruppo di
suore francesi violentate e messe incinte dai soldati russi durante la Seconda guerra mondiale. Il film, distribuito da Good films, uscirà in Italia a
metà novembre.
Giovanni Bogani
Pag. 23
Gerard Depardieu
aFranceOdeon
L'attore Gerard Depardieu sarà
uno degli ospiti dell'ottava edizione di France Odeon, il festival di cinema francese contemporaneo che si terrà a Firenze
dal 28 ottobre al 1 novembre nel
cinema La Compagnia. L'attore
sarà al festival per presentare il
film «Tour de France» di Rachid
Djai'dani.
Gerard Depardieu
FRANCE ODEON
Pag. 24
La rassegna
Da domani nel nuovo cinema la Compagnia, grandi nomi e documentari
E domenica in sala anche Gerard Depardieu. Tutto il programma
France
Odeon
ANDREA BULLERI
I
L DRAMMA dei migranti racconta-
to col sorriso e la tenacia del piccolo Enguerrand. D conflitto tra culture e visioni del mondo diverse,
incarnate da un muratore france-
se in pensione con l'hobby della pittura (Gerard Depardieu) e un giovane
rapper magrebino.
Porta il segno dell'attualità l'ottava
edizione di France Odeon, la rassegna
del cinema d'oltralpe che, da domani
al 1 novembre, darà il via alla 50 giorni
FRANCE ODEON
L'INCONTRO
Gerard
Depardieu
interpreta un
muratore in
pensione nel film
'Tour de France"
di festival alla nuova Casa del Cinema,
la Compagnia di via Cavour.
Il peso degli ultimi dodici mesi vissuti dalla Francia si avverte soprattutto
nella sezione cortometraggi, novità di
quest'edizione: i quattro filmati sono
stati realizzati da giovani registe fran-
Pag. 25
cesi originarie di Afghanistan, Camerun e Senegal per raccontare le difficoltà quotidiane dei figli dell'immigrazione. Come l'adolescente Senya, protagonista del corto "Le blue blanc rouge
de mes cheveux", che per ottenere la
cittadinanza francese dovrà sfidare la
Domani (18.45) il via
con "Maldepierres"
L'attualità protagonista
di molte pellicole
contrarietà del padre. Dodici i film in
programma che si contenderanno 0
premio Foglia d'Oro, altra novità di
quest'anno: ad assegnarlo Margherita
Buy, Angelo Curti e Fabio Ferzetti.
La rassegna si apre domani alle
18.45 con "Mal de pierres", la storia di
Gabrielle (Marion Cotillard) che per
curare i suoi calcoli renali alle terme incontrerà un reduce dell'Indocina Sabato a partire dalle 16.30 sarà proiettato "L'Indomptée" di Caroline Deruas,
ambientato nello scenario della romana Villa Medici; alle 19 la commedia
"Médicin de campagne", in cui Thomas Lilti mette in scena l'attaccamento di un medico di campagna (Francois Cluzet, protagonista di "Quasi
amici") ai suoi anziani pazienti. Chiude la serata di sabato ( alle 22 ) "Baden
baden" di Rachel Lang: la protagonista Ana va in aiuto della nonna che vive da sola. Per la ragazza è l'occasione
di rimettersi in discussione, anche grazie all'incontro con un timido impiegato. Domenica largo ai grandi nomi del
cinema francese: Gerard Depardieu,
presente in sala, e Juliette Binoche. Do-
FRANCE ODEON
po la proiezione di "La prunelle de mes
yeux" di Axelle Ropert (alle 16.30,
commedia politicamente scorretta in
cui, per prendersi gioco della vicina di
casa non vedente, un trentenne decide di fingersi cieco) sarà la volta di
"Tour de France", (18.30) per la regia
di Rachid Djaidani. Depardieu interpreta un vecchio muratore in pensione, che si troverà a scontrarsi con un
giovane egiziano in un viaggio verso il
sud della Francia. Alle 21.15 Juliette Binoche vestirà i panni di ballerina classica in "Felina, dansersa vie".
Lunedì 31 dalle 17 ci saranno invece
"Les Innocentes" di Anne Fontaine, il
documentario sull'artista falsario Guy
Ribes "Un vraifaussaire"e la commedia "Souvenir", con Isabelle Huppert.
Il festival si chiude martedì con "Commenti'ai rencontré mon pere".
Pag. 26
Gerard Depardieu
L'attore sarà fra gli ospiti di France
Odeon, il festival di cinema francese
contemporaneo (28 ottobre-1
novembre, Firenze) nel cinema La
Compagnia. Depardieu presenterà
il film «Tour de France» di Rachid
Djadani dove è protagonista.
FRANCE ODEON
Pag. 27
FRANCE ODEON
Firenze, La Compagnia, via Cavour 50r
Al via oggi l'ottava edizione di France
Odeon, festival del cinema francese che
inaugura la 50 Giorni, con il film «Mal de
Pierres» di Nicole Garcia.
FRANCE ODEON
Pag. 28
Dalla Francia con pudore
ecco la prima commedia
che sorride sui migranti
L'ANTEPRIMA
icordate Welcome, il toccante film di Philippe Loiret
(2009) con Vincent Lindon
maestro di nuoto di Calais
impegnato ad allenare un giovane clandestino a varcare la Manica? Ora la città francese, tornata sulle prime pagine per lo
smantellamento della bidonville abitata dai profughi, è di nuovo protagonista di un film sul
dramma dell'immigrazione. Ma
questa volta affrontato in chiave
di commedia: s'intitola Commentj'ai rencontré mon pére (come ho incontrato mio padre), è
diretto da Maxime Motte ed è
molto atteso in Francia dove
uscirà tra qualche settimana.
Si parla già di un "nuovo"
Quasi amici: proprio come il successo di Nakache e Tolédano,
anche il film di Motte parla di temi serissimi (diversità, tolleranza, solidarietà) con leggerezza,
lasciando spazio al sorriso e alla
speranza.
Intanto il film verrà presentato in anteprima al festival France Odeon, in programma a Firenze da oggi al 1 novembre sotto la guida di Francesco Ranieri
Martin otti. Motte, 42 anni, attore al debutto nella regia, racconta la storia di un ragazzino di
origine africana (il piccolo
Owen Conga) adottato da una
coppia borghese di Calais (Isabelle Carré e Frangois-Xavier
Demaison) e ossessionato dal
desiderio di conoscere il padre
biologico.
Quando un profugo proveniente dal Ghana sbarca sulla
spiaggia, il bambino si illude
che sia il padre e lo porta a casa
dove il clandestino scatenerà
reazioni esilaranti: il padre adot-
R
tivo sarà geloso di lui, la mamma dapprima tenterà di scacciarlo, il nonno terribile proverà
a sfruttare il suo lavoro. Ma l'intrusosi rivelerà un catalizzatore
di sentimenti positivi e tutti, in
una gara di solidarietà, lo aiuteranno.
Loiret e vedrò presto quello di
Rosi. Ma ho scelto di puntare sul
sorriso. Anche la commedia
può trasmettere messaggi profondi, l'importante è che sia sincera».
Gloria Satta
LEZIONE
Non è una visione un po' utopistica della realtà? «Non ho diretto un film politico», risponde
Motte. «Non intendo dare risposte a un problema enorme come
l'immigrazione, ma ho voluto
parlare al cuore del pubblico tenendo presente la lezione poetica di De Sica e Benigni. Miracolo
a Milano e La vita è bella sono i
miei punti di riferimento».
Il regista si augura che il pubblico «colga la sincerità del racconto e capisca che oggi, mentre
la tragedia epocale dei migranti
rischia di metterci gli uni contro
gli altri, bisogna imparare a conoscere chi è diverso. Guardandolo negli occhi: siamo tutti esseri umani». Qualche riscontro
c'è già stato: «Il film è stato mostrato al festival di Montreal e in
alcuni Paesi europei. Il pubblico
ha reagito benissimo, ridendo e
commuovendosi».
Contrariamente al previsto,
non è stato difficile trovare un
produttore. «Ho avuto una fortuna incredibile. Avevo diretto
un corto sullo stesso argomento, una produttrice se n'è innamorata e ha finanziato il film
che non parla solo di immigrazione ma anche di temi come la
paternità e la voglia, comune a
tutti, di trovare un posto nel
mondo».
Ieri Welcome, oggi Fuocoammare di Gianfranco Rosi: il cinema ha imparato a raccontare i
migranti? «Ho adorato il film di
MAXIME MOTTE
PRESENTA AL FESTIVAL
FRANCE ODEON
IL PIONIERISTICO
"COME HO INCONTRATO
MIO PADRE"
FRANCE ODEON
FAMIGLIE Una scena del film
Spettacoli
Pag. 29
Depardieu parla del cinema francese
E come da tradizione il primo fotogramma che accende i
"50 giorni di Cinema internazionale a Firenze". France
Odeon, il festival dedicato alla cinematografia d'oltralpe
diretto da Francesco Marti notti, taglia il nastro della
decima edizione. E, da oggi fino al primo novembre,
sforna una dozzina di titoli, tutti recenti,
ancora inediti sui nostri schermi, ai quali
ora si affianca una piccola sezione di
cortometraggi. Ma non è questa la
principale novità. France Odeon infatti
battezza la nuova Casa del Cinema, la sala
della Compagnia di via Cavour, che
rinnovata e riqualificata dalla Regione,
accoglierà da qui a dicembre tutte le sigle
della manifestazione. La selezione si
divide fra film di genere, opere d'autore,
campioni d'incasso, produzioni
indipendenti, testimoni della vivacità,
quantitativa e qualitativa, del cinema
francese. Fra gli ospiti spicca il nome dell'irrequieto
Gerard Depardieu (foto) che accompagna "Tour de
France" (domenica 30, ore 18.30) dell'esordiente Rachid
Djaidani, un viaggio in compagnia del rapper Sadek che
da itinerario geografico diventa percorso simbolico,
occasione di avvicinamento e confronto fra le due anime
del Paese, la vecchia e tradizionalista che cozza sul le
panoramiche giovanili della ribellione e del disincanto.
Programma completo www.franceodeon.com (g.r.)
FRANCE ODEON
Pag. 30
^—;
IHTTOMI
Tt» Festival del Cinema Francese
OTTAVA EDIZIONE FRANCE
•
ODEON
Festival del Cinema Francese
on si presenta
! particolarmen-
La soderà
vità
Francia,
e
^ W ara
1 ottava
edizione
Frante Odeon, con il
Mal
de pierres,
di
film
di Nicole Garcia.
grandi
Italia
e
confronto,
del ci-
sul tema dell'utilizzo e della tutela
del diritta d'autore. Intervengono:
la
prima
M o n i c a Barni.
Vicepresidente e
[volta ci sarà una
Assessore alla cultura Regione To-
selezione d i CDP
scana, Giacomo Scarpelli ( A N A C I .
t n m c i raggi, rea-
Pascal Rogarci ( S A C D ) , Mathicu
lizzali da giovani
Gallct
registi,
Borrclli ( D G C - M J B A C T ) . Rossa-
francesi
(Radio
Trance),
Nicola
di seconda generazione.
na R u m i n o
Ospiti al festival, la siar Gerard De-
Roberto
pardicu insieme a Nicole Garcia,
da Brunetta (PNSA e A N A R T ) .
Caroline Deruas, G u y Ribes, Ra-
ad inaugurare, venerdì 28 otrobre
chid Djaidani, e Cairinci M a r i o n .
(ore 18.45), L a C o m p a g n i a Casa
Una delle principali interpreti del
del C i n e m a della Toscana e la 50
cinema italiano. Margherita Buy.
Giorni 2 0 1 6 . II festival del cinema
presiede la giuria che assegnerà
francese contemporaneo,
il Premio foglia d ' O r o al migliur
direno
degli autori,
esperienze a
nema francese.
I n i
V j
(venerdì 2 8 , ore 11) il convegno
te ricca d i nonomi
C
In programma a Trance Odeon
da Francesco Ranieri M a r t i n o t t i ,
film del !• -iu.il
porta a Firenze una selezione d i
borazione con Pcrragamo Parlums
12 film in anteprima, tra i quali
saranno consegnati il Premio L'es-
mentre i n colla-
l.'Indomptée, di Camline Deruas;
senza del talento a Jenna T h i a m e
Médecm de campagne, di l l i o m a s
u n premio speciale alla regista N i -
I.ilti 8 Tour de Fmrire, d i Rachid
cole Garcia per il suo legame con
Djaidani.
I*ircnzc.
(DGBIC-M1BACH.
Barzanii
(GdA),
Lin-
Alessandro Trigona ( A N A C ) , T o n i
Biocca ( A I D A C ) . Maurizio forestieri (ASIFA). Andrea
(coordinatore
zione
tolo
lOOautori),
(DOCIT),
(VCD,
Purgatori
nazionale
Associa-
Stefano
Mu-
Massimo Torre
Luca Immesi
(AGPCI).
Sarà inoltre presente la Senatrice
Rosa Maria D i Giorgi (Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo
e sport del Senato).
L'edizione 2016 d i Franse Ode-
DAL 28 OTTOBRE
La Casa del Cinema della Toscana
www.cinemalaconripagnia.it
SfLACOMPAGNIA
LA COMPAGNIA
Firenze, via Cavour, 50/r
fa
GIORNI —
DI CINEMA
FRANCE ODEON
^^ttoU//.-
28 ottobre/ 9 dicembre
LA COMPAGNIA i via Cavour 50/r
Pag. 31
Da Parigi
a Firenze
È ona Parigi colorata e naif,
ricca di suggestioni, quella ritratta dall'artista Antonio
Marraffa, In occasione della
rassegna dì cinema fra ree
Odeon e l'Istituto francese di
Firenze e Palermo presentano la personale "Antonio Marraffa. Scenes parisìenne5"3 al
Borghese Palace Art Hotel in
via Ghibellina 174/r, La mostra
presenta circa venti dipinti ispirati dal lungo soggiorno
parigino dell'artista. L'inaugurazione è prevista oggi, venerdì
28 ottobre alle 17,30. La mostra
prosegue fino al 24 novembre,
info > ivwiv.ùntomamarrafftLit:
FRANCE ODEON
Pag. 32
insala
PER L'aCCRSIOnE SRRR IflRUGURRTH LR COfTlPRGniR CHE OSPITERÀ L'EDIZIDnE H016
50 Giorni di Cinema
Dieci anni di pellicole
A FIRENZE si rinnova l'appuntamento con il cinema internazionale. Prende il vìa oggi, 28 ottobre, per proseguire
fino al prossimo 9 dicembre la decima edizione della 50
Giorni di Cinema, rassegna di festival internazionali ideata e realizzata da Fondazione Sistema Toscana. Il compleanno della manifestazione sarà festeggiato con l'inaugurazione de La Compagnia, la nuova Casa del Cinema della
Toscana (via Cavour SO/r a Firenze) che ne ospiterà l'edizione 2016, come evento d'apertura.
Il programma è, come sempre, ricco di appuntamenti:
confermati in cartellone nove festival internazionali, a
cominciare da France Odeon (dal 28 ottobre al 1° novembre), che porterà a Firenze il meglio del cinema francese
contemporaneo, per proseguire con Una Finestra sul Nord
(2 e 3 novembre), che quest'anno amplierà il suo orizzonte
alle cinematografie scandinave. A seguire il Festival Internazionale di Cinema e Danne (dal 5 al 9 novembre) che
proprio ispirandosi ai Paesi del Nord Europa proporrà una
riflessione sulla parità di genere e che passerà il testimone al Florence Queer Festival (dal 10 al 15 novembre) che
allargherà la prospettiva alle tematiche Lgbti. Dal 16 al
20 novembre spazio al cinema d'artista e ai film sulle arti
contemporanee con Lo Schermo dell'Arte Film Festival. La
50 Giorni proseguirà poi, dal 21 al 24 novembre, con un'iniziativa che già da tre edizioni si tiene in collaborazione
con la Cineteca di Bologna, Il Cinema Ritrovato, a testimonianza di come una rassegna improntata ai linguaggi della
contemporaneità continui ad attingere al cinema dei grandi maestri di lutti i tempi. Grande attesa, come di consueto,
per il programma di documentari proposti dal Festival dei
Popoli [dal 2S novembre ai 2 dicembre) arrivato quest'anno alla sua 57esirna edizione, per poi passare al focus sul
cinema indiano, con la sedicesima edizione del River to
River Florence Indian Film Festival (dal 3 all'S dicembre).
Il riconoscimento internazionale al cinema italiano, il Premio Nice Città di Firenze, chiuderà in grande stile la 50
Giorni 2016, facendo salire sul palco de La Compagnia, il
regista del miglior film votato dal pubblico americano. •
Info > 055.2719054, ivww.50giornidicinema.it
FRANCE ODEON
Pag. 33
FELTRINELLI RED
Depardieu
pensieri
da "Innocente"
OSPITE d'onore al festival France Odeon, dove domanialle 18.30presenteràilsuoultiniofilm, "Tourde
France", commedia diretta dal regista indipendente Rachid Djaddani in cui recita a fianco del rapper
egiziano Sadek, Gerard Depardieu, icona del cinema d'Oltralpe, sarà questo pomeriggio alla Feltrinelli Red per firmare le copie di "Innocente"', autobiografia, pubblicata in Italia da Clichy, in cui l'attore e
produttore francese naturalizzato russo si racconta,
in un flusso travolgente di pensieri, parlando della
sua vita e delle sue emozioni senza risparmiare nessuno, soprattutto il potere in tutte le sue forme, e in
particolare quello delle grandi case di produzione
cinematografiche e televisive. L'appuntamento è
organizzato in collaborazione con l'Istituto Francese.
La Feltrinelli Red, p. della Repubblica
Oggi ore 17.30. Ingresso libero
FRANCE ODEON
Pag. 34
FRANCEODEON
Thomas Ulti è un medico con la
passione del cinema. La sua
seconda prova da regista,
"Médecin de campagne" (ore 19,
v.o. sott.it.) con Francois Cluzet nel
ruolo di un medico di un piccolo
villaggio, è il film che lei stessa
presenterà nella seconda giornata
di France Odeon, accompagnata
dalla produttrice Agnes Vallèe.
"Baden Baden" di Rachel Lang
(ore 22), è invece un moderno
romanzo di formazione,
presentato al 66esimo Festival di
Berlino, e "L'indomptée", che apre
il programma di proiezioni alle
16.30, è opera prima di Caroline
Deruas, anche lei ospite in sala. La
Compagnia, via Cavour 50r, dalle
ore 16.30
FRANCE ODEON
Pag. 35
FIRENZE
AU CINEMA
France Odeon è fra i più longevi
festival del cinema d'Oltralpe.
Tante le proiezioni: da Un vrai
faussaire, documentario sul
discusso pittore Guy Ribes,
così bravo da ingannare i più
importanti esperti d'arte, a
Tour de France con Gerard
Depardieu e il rapper egiziano
Sadek (sotto). Firenze, Cinema
La Compagnia, fino all'I
novembre, franceodeon.com
FRANCE ODEON
Pag. 36
CARNET
DEPARDIEU IN LIBRERIA
Firenze, Feltrinelli Red, piazza della Repubblica
Oggi (ore 17.30) Gerard Depardieu, ospite di France Odeon, firma le copie del suo
libro, «Innocente» (Edizioni Clichy).
FRANCE ODEON
Pag. 37
Recensione Cinema
Il senso del dovere
del medico
di campagna
di Marco Luceri
A France Odeon
«Médecin de campagne»
Stasera (ore 19) a France Odeon
(Cinema La Compagnia) arriva
in anteprima un film francese
che vedremo a Natale, «Médecin
de campagne» di Thomas Ulti
(presente in sala), con
protagonista un attore molto
popolare Oltralpe (Francois
Cluzet). La storia punta tutto
sulla carica umana di un medico
di campagna capace di compiere
in solitaria decine di chilometri al
giorno pur di curare e rincuorare
i propri pazienti: una figura d'altri
tempi per la sua generosità e il
suo senso del dovere; ma come
tutti gli esseri umani, anch'egli
FRANCE ODEON
un giorno sarà costretto a
combattere con la malattia e ad
affidarsi a una giovane
dottoressa. Puro esempio di un
cinema «medio» piuttosto naif,
affascinato da una Francia che in
gran parte non c'è più, il film
soffre di schematismo (la
lezione morale che vuole dare
agli spettatori), soprattutto nella
prima parte; per fortuna la
dolcezza femminile lo
«accende» nel finale.
Pag. 38
Alla Feltrinelli
ggi l'attore protagonista di France Odeon
Tutti in fila per Depardieu, l'Innocente
La sua fama l'ha preceduto e
ieri, in tanti si sono
presentati alla libreria Red
Feltrinelli per l'arrivo del
«rissoso e irascibile» Gerard
Depardieu e del suo libro
Innocente, edito da Clichy.
Lui, il mito del cinema
francese, gentile e talvolta
polemico ma sempre con il
sorriso e la capacità di
sdrammatizzare nel suo
italiano misto a francese, ha
firmato le copie di un libro
diriflessionisull'amicizia, il
cinema, la politica, su stesso
e su un presente che «è la
sola cosa che conta». Oggi il
grande attore sarà
protagonista a France
Odeon. (F.T.)
(B RIPRODUZIONE RISERVATA
FRANCE ODEON
Pag. 39
IL CINEMA OGGI IL FILM "TOUR DE FRANCE" E L'INCONTRO
Depardieu alla Compagnia
ROBERTO INCERTI
P
er il festival France
Odeon oggil'attore mito del cinema francese
Gerard Depardieu assieme
al regista Rachid Djaidani al
cinema La Compagnia in via
Cavour incontrerà 0 pubblico al termine della proiezione del film Tour de France di
cui è protagonista. La proiezione inizierà alle 18.30, il
film dura 95 minuti. Ancora
una volta Depardieu si è
messo al servizio del cinema
indipendente, il regista Djaidani è un ex boxeur ed ha la-
Gerard Depardieu è a
Firenze per France Odeon
vorato in teatro con un maestro qual è Peter Brook. In
Tour de France Depardieu è
un muratore in pensione
con l'hobby della pittura che
si trova in contatto con Sadek, un rapper di origini magrebine in fuga per un litigio
fra bande.
Insieme partono verso 0
sud della Francia. Il loro è anche un viaggio metaforico
che diventerà l'occasione di
avvicinamento e confronto
tra le due anime del paese:
quella vecchia e tradizionalista e quella giovane e ribelle.
|§jf ^ - F i r e n z e
Pagelladei presidi
perquelli più bravi
stìpendioal più 30% I
FRANCE ODEON
Pag. 40
Gerard Depardieu a Firenze racconta l'ultimo film, "Tour de France", nel quale ha il ruolo
di un razzista alle prese con un giovane rapper. E parla di politica, informazione e potere
L'INTERVISTA
FIRENZE
m a politica è come la
I
pornografia». «Il razziI
smo nasce dalla disin# •
formazione propagata
•^H dalla tv». «Oggi le guer• • re hanno tutto la stessa
causa: la lotta tra il dollaro e l'euro». «L'unica cosa che ormai mi
rende felice e girare il mondo per
conoscere le persone». E poi Brexit e Deneuve, l'integralismo islamico il cinema, internet e la solita
tirata contro «l'imperialismo
americano». Gerard Depardieu a
ruota libera, una Gitane senza filtro dietro l'altra, la faccia arrossata e le immense mani nelle quali il
cellulare sparisce, presenta al festival France Odeon di Firenze il
film Tour de France, interpretato
in coppia con il rapper Sadek e diretto da Bachid Dja'idani. È una
storia on the road che mette tanta
carne al fuoco (confronto tra culture, musica, rabbia, dialogo padri-figli) ed è giocata sullo scontro
tra i due protagonisti: un vecchio
francese razzista armato di tavolozza e pennelli per riprodurre le
marine del pittore settecentesco
Vernet e un giovane rapper arrabbiato di origine maghrebina, inseguito da una gangrivale.Insieme,
a bordo di un van sgangherato, attraversano la Francia tra incomprensioni e avventure, scoperte e
sentimenti. Dja'idani, 42 anni, di
padre algerino, guarda Depardieu
estasiato e lo chiama Tonton, cioè
zione. «In "Tour de France" ho
trovato una sincerità rara nel cinema», ribatte Gerard, 67. È ansioso di parlare, l'attore francese
vivente più grande e più discusso,
<
«La televisione
genera mostri»
230 film, due autobiografie, un
passaporto russo preso in polemica con la Francia (per via delle tasse?) e la propensione alla provocazione, allo scandalo, all'exploit. A
Firenze sta buono buono, ma mette un limite: niente domande
sull'amico Putin.
Cosa ha imparato sul set?
«Che tanti diventano razzisti perché hanno paura. Confondono gli
arabi con gli integralisti islamici,
il rap con la violenza. Ma è colpa
della tv: anziché fare informazione, racconta solo massacri e
o
IL MIO PERSONAGGIO
APPARTIENE
ALLA TRIBÙ DI QUELLI
CHE NON ESCONO
DAI CONFINI PER PAURA
E IGNORANZA
stronzate. E addormenta i vecchi
con i telefilm di Derrick».
È stato difficile interpretare un
razzista?
«Mi è bastato ispirarmi alla realtà: il mio personaggio appartiene
alla tribù di quelli che non escono
dai confini per paura e ignoranza.
D film è profondamente umano».
Perche?
«Racconta la discriminazione. E.
razzismo è un contagio che si sta
estendendo in Europa. Dopo Brexit, spero che Irlanda e Scozia lascino il Regno Unito così gli inglesi potranno divertirsi con i loro
amici americani, da sempre contrari all'euro».
Cosa la spinge a girare un film
dietro l'altro?
«Più che altro faccio piccole partecipazioni. Ho girato tanti film e
oggi l'industria del cinema è più
interessata ad attori impegnati come DiCaprio e Cotillard che vogliono salvare il mondo. Io invece
non ho missioni da compiere, il
mondo mi piace girarlo per conoscere chi è diverso».
Perche afferma che la politica è
come la pornografia?
«I politici sono degli idioti e dicono troppe bugie. Internet, poi, ha
FRANCE ODEON
impoverito il linguaggio. A me
piace la musica, l'arte, lo scambio
profondo. Altro che quella m... dei
blog! La gente vuole sognare e
non c'è soltanto il cinema americano. Devono csistcrcanchc i film
d'autore e sono grato a France
Odeon che continua a proteggerli».
Ha scritto due libri (l'ultimo, Innocente, con Clichy, ndr) per
correggere l'immagine che il
mondo ha di lei?
«Nella prima parte della mia vita
sono stato troppo emotivo per
parlare. E quando ho imparato ad
esprimermi ho scritto i libri per
dire senza filtri quello che penso».
Ha finito di girare Bonne pomme con Catherine Deneuve, è la
decima volta che lavorate insieme.
«Ho accettato il film soprattutto
per la regista Florence Quentin,
giovane come Dja'idani. Amo i
nuovi talenti».
C'è un ruolo che le è rimasto
particolarmente caro?
«No. Una volta fatti, i film li dimentico».
Gloria Satta
©RIFRODUZIONE RISERVATA
Pag. 41
«La politica oggi è pornografia»
Depardieu, un Innocente contro tutti
II divo scatenato: «Buttate via i telefonini, ascoltate la vita»
lo come
Orson Welles
Lui mangia di tutto, il suo
corpo esplode e muore
È un'idea per un film, o
anche per la mia esistenza
di GIOVANNI
BOGANI
nel Sud della Francia insieme a
un rapper di vent'anni. Pian piano le reciproche diffidenze si imbratteranno di affetto e di solidarietà. Sessantotto anni, buon umore, fisico ok: non più i 150 chili di
qualche anno fa. E non più tredici
bottiglie al giorno, come confessava in vecchie interviste. Ecco l'uomo che ha stracciato il passaporto
francese perché, «dice la stampa
maligna», lì si pagano troppe tasse. Accolto da Putin a braccia
aperte con un nuovo passaporto e
tasse più lievi. Ma anche l'uomo
che ha accettato «per generosità»
di fare il film di Rashid Djaidani.
Depardieu, perché ha scelto
di rare questo film?
FIRENZE
È L'IBRAHIMOVIC del cinema:
grande talento, grande personalità, grandi polemiche. E stato comunista, musulmano, innamorato della bottiglia; in politica ha sostenuto Mitterrand, Sarkozy, i
Verdi, il presidente ceceno, Fidel
Castro, Putin. È talmente debordante che si parla di lui anche nello spazio. A lui hanno intitolato
IL RAZZISMO
«Tutti hanno paura dell'altro:
francesi e arabi, religiosi
e atei. E la tv non informa»
un asteroide. Il 19.999, Depardieu. Ecco Gerard Depardieu. Nato povero, cinque tra fratelli e sorelle, le scuole dell'obbligo finite
a fatica, cresciuto più in strada
che fra i banchi di scuola, finito
presto a fare a pugni, e a tredici anni a contrabbandare sigarette e alcol.
Ieri, Gerard Depardieu era a Firenze. Il festival France Odèon ha
presentato l'anteprima italiana
del film "Tour de France", del regista di origine sudanese-algerina
Rachid Djaidani. Dove Depardieu si ritrova a dividere un furgone, molta amarezza e un viaggio
«Perché è un piccolo film di grandi emozioni. Che affronta il tema
del momento: comunicare. Perché è un film contro la paura che
tutti abbiamo dell'altro».
Chi ha paura?
«Tutti. Tutti hanno paura dell'altro: francesi e arabi, religiosi e
atei. E la televisione non informa,
non racconta. Fa vedere solo i
massacri e le st... upidaggini dei
politici idioti. E l'ispettore Derrick, così dormono tutti».
Il film parla della paura degli
altri...
«Racconta come la gente si sia persa, rinchiudendosi, per ignoranza
e per paura. La paura del diverso
la conosco bene: quando giravo
un film in Svizzera, conservai un
foglietto che diceva "Fuori gli
stranieri". È il razzismo che esiste
tuttora in Francia col Front National o in Ungheria. In Italia di
meno, anche se il Nord è separatista».
Il separatismo è un errore?
«Sì: fa il gioco degli Stati Uniti,
che non volevano l'euro. Se ne accorgerà la Gran Bretagna, che si ritroverà isolata a giocare con gli
amici americani».
Quanto è forte il razzismo oggi?
«Gli individui devono ragionare.
Le masse sono razziste, negli sta-
FRANCE ODEON
di i giocatori di colore soffrono,
a loro fanno il verso della
scimmia, buttano le banane. ±
Poi quando fanno comode
allora Zidane ridif e|
francese».
Non le piace la politica?
«La politica oggi è solo
pornografia».
I giovani di
oggi
«Stanno al
telefono sempre, per dirsi "che
fai?", "niente". Buttino via quegli
smartphone».
Il cinema che momento vive?
«Il cinema è dominato dagli americani. Hanno il 98 per cento del
mercato di sale, dvd e televisioni».
Il suo libro lo ha intitolato "Innocente". Perché? E chi è il
suo giudice?
«L'innocente è il matto del Signore, è uno che guarda la vita senza
giudicarla. Come spero di fare
io».
Non ama l'America...
«Non amo il loro comportamento. La loro storia è cominciata col
massacro degli Indiani, ed è proseguita con lo schiavismo. L'America è ipocrita e puritana».
L'informazione oggi...
«È pessima. Buttate via i telefoni,
e ascoltate la vita. La tv fa confondere. Fa confondere l'Islam col
Daesh».
Che tipo di film vuole vedere?
«Film che vengono dalle minoranze, non dalle élite».
Oltre a "Tour de France" ha
fatto tantissimi film quest'anno...
«Ma sono tutte piccole partecipazioni. Non interesso più all'industria del cinema».
Ha sogni per il futuro?
«Vorrei raccontare una storia. Orson Welles, il grande regista ame-
GLI USA E LA BREXIT
Pag. 42
«L'America? Ipocrita,
puritana. E la Gran Bretagna
si ritroverà isolata»
ricano, che viene invitato dal pro-
prietario di un cinema di paese. un'idea per la mia vita».
Welles accetta, il proprietario del
Cioè?
cinema è felicissimo. Welles sta a «Io mi lascio andare al mondo. Gicasa di quest'uomo, mangia di tut- ro tanto, amo il mondo. Io mi abto, il suo corpo esplode lì e muore. bandono al mondo, e il mondo
È un'idea per un film, o anche un giorno o l'altro mi prenderà».
1
I
"INNOCENTE"
Gerard Depardieu ha
presentato a Firenze il suo libro
'Innocente" e, al festival
France Odèon, l'anteprima
italiana del film "Tour de
France", di Rachid Djaidani (in
alto, una scena)
FRANCE ODEON
Pag. 43
VIVI
FIRENZE
TOSCANA
CARNET
FRANCE ODEON
Firenze, Teatro delio Compagnia, via Cavour
5 Or
L'ultima giornata del l'ottava edizione di
France Odeon propone dalle 16 una selezione di cortometraggi e alle 19 «Comment j'ai rencontré mon pére» di Maxime
Motte.
FRANCE ODEON
Pag. 44
IL DOCUMENTARIO A FIRENZE
Guy Ribes, un vero falsario
«Lo facevo per emozionare»
di GABRIELE RIZZA
Guy Ribes
F
su cui
orse non basterebbe Pirandello, col supporto di
Freud, per spiegare il sottile filo che passa fra finzione e realtà nella mente e nelle mani di
Guy Ribes. Che le usa entrambe
con sorprendente ambiguità e
strabiliante perizia. Guy Ribes,
68 anni, l'aria paciosa un po'
beffarda da commissario Maigret in pensione, la pipa sempre
accesa e il borsalino sempre in
testa, la voce roca da gran fuma- Ma lo fa talmente bene da intore e bevitore, gli occhi vispi e il gannare gli stessi esperti che disorriso inquieto, è un grande fal- chiarano veri i suoi falsi, così da
sario di opere d'arte. Sicura- inondare il mercato e le colleziomente il più grande per quanto ni d'arte di mezzo mondo. Una
riguardala pittura del Novecen- stima parla di migliaia di pezzi.
to. Per lui "rifare" un Picasso, «Non era una questione di soldi
uno Chagall, un Mirò, un - ci tiene a precisare - non ero io
Braque, un Leger è come scatta- a vendere, ma di soddisfare le
re una foto, un'operazione qua- aspettative degli altri, l'acquisi meccanica, estremamente rente, di creare emozioni. Tu
semplice e all'apparenza spon- vuoi una certa cosa, io te la postanea.
so dare e tu la paghi. Perché priUn dono di natura? O una tec- ma si compra col cuore e con gli
nica raffinatissima appresa do- occhi. I soldi arrivano per ultipo molte prove e molto studio? mi». Aggiunge: «La tecnica di inD documentario di Jean-Luc Le- vecchiamento di un quadro
on, "Un vrai faussaire", che ieri non ha niente a che vedere col
è stato proiettato al festival Fran- soggetto ma aiuta a vendere».
ce Odeon alla presenza dell'auRibes sembra avere le idee
tore (quello vero, non il regista) chiare. Di certo confonde le nonon svela il segreto. Come forse stre. Chi crea cosa? Chi acquista
è giusto che sia. La verità, se di cosa? E chi allafinechi ci guadaverità si può parlare in questi ca- gna? Poi vederlo al lavoro mensi, è che Ribes non imita, non co- tre dipinge Picasso o Chagall, la
pia, falsifica. Nel senso che di- pennellata che scivola con prepinge "alla maniera di" creando cisione e leggerezza, guizzi di
soggetti e prospettive originali. ineguagliabile fantasia, ha un
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il falsario
d'arte
è stato fatto
un film
proiettato ieri
a Firenze
durante
il festival
France Odeon
che di fatato. Il mercato, i trucchi, le fregature, tutto svanisce.
«La mia storia non è un gioco, il
mio personaggio è divertente,
mala realtà è molto più dura».
Ribes raccontala sua vita, l'infanzia, la madre medium, il padre violento, la Legione straniera, la passione per il disegno,
l'apprendistato in un setificio a
Lione («ore e ore di interviste,
non sapevo che ci avrebbero fatto un film, e non hanno chiesto
la mia opinione per il montaggio») fino al 2005 quando viene
arrestato, processato e condannato a tre anni di prigione. «Ho
sempre avuto grande rispetto
per i miei maestri, non ho mai
pensato di equipararmi a loro.
La mia è stata una partecipazione non una falsificazione». Artista vero più che vero falsario, Ribes si congeda: «Sono tornato a
essere un pittore il giorno in cui
mi hanno arrestato. Ora sono libero nella mia creazione ma credetemi è molto più difficile».
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France Odeon, chiusura con i premi
L'ultima giornata di France Odeon vede alle
19.30 la premiazione del miglior film e il
premio Foglia d'Oro, attribuito dalla giuria
presieduta da Margherita Buy (foto). La
Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze)
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SHOW NEWS
CINEMA TV CONCERTI LIBRI MOSTRE
La storia di un falsario e le mille facce
dell'amore. Così la fantasia del cinema
francese illumina le notti di Firenze
Opere prime, inedite o destinate a fare storia.
Sono ifilm che saranno presentati a Franco
Odeon, il festival che la Toscana dedica
all'arte cinematografica d'Oltralpe.
Gli appuntamenti più attesi"? Quelli con
Isabelle Huppert e Marion Cotilìard
L
a grazia di Marion Cotilìard, con quel suo
broncerto così parigino, in versione sposa (ribelle)
di campagna, lo sguardo enigmatico di Isabelle
Huppert, cantante in disgrazia che cerca il
rilancio grazie a un toyboy, la comicità un po' amara di
una ragazza cieca che viene circuita da un latin lover
senza scrupoli. E con questi e altri temi, sempre a
cavallo tra il tragico, l'ironico e il sociale, che il cinema
francese per cinque giorni si fonderà con l'allure
rinascimentale di Firenze: France Odeon è il festival,
patrocinato dall'ambasciata di Francia e dalla Regione
Toscana, che a partire da venerdì 28 ottobre farà
scoprire attraverso dibattiti e proiezioni tutto il fascino
del cinema francese. Tra gli appuntamenri più attesi,
l'anteprima assoluta del film C.ommentfai rencontrè mon
pere di Maxime M o t t e (racconta la storia di un
bambino africano, adottato da una coppia francese che
ospita un profugo: il piccolo si convince che sia suo
padre), Un vrai faussaire di Jean-Luc Leon, docufilm su
Guv Ribes, il più talentuoso e famoso falsario francese
di opere d'arte, le cui copie di Picasso, Matisse e
Chagall sono riconosciute come veri capolavori. E
ancora, L'indompté? della regista francese Caroline
Deruas, moglie di Philippe Garrel, dove passioni
terrene e sogni di due giovani artiste s'intrecciano sullo
sfondo di Villa Medici a Roma.
France Odeon - Festival del Cinema Francese
dal 28 ottobre al 1° novembre. Cinema Teatro La
Compagnia, via Cavour50/r, ¥ìc<ìia.e,frameodeon.com
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Il concorso
France Odeon premia
Djaì'dani e Depardieu
Premio Foglia d'Oro al film
Tour de France di Rachid
Djaidani, Premio speciale
Foglia d'oro al protagonista
Gerard Depardieu, Premio
speciale della giuria Foglia
d'Oro a Médecin de campagne
di Thomas Lilti. È il verdetto
della Giuria (composta da
Margherita Buy, Angelo Curti e
Fabio Ferzetti) del Festival
France Odeon la cui ottava
edizione, guidata da Francesco
Ranieri Martinotti, si è chiusa a
Firenze. Il Premio "L'essenza
del talento" di Salvatore
Ferragamo Parfums è andato a
Jenna Thiam, interprete del
film L'indomptée di Caroline
Deruas, girato a Villa Medici.
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FOGLIA D'ORO 2016
Premiati Rachid Djàdani
e Gerard Depardieu
• • Tour de Francè di Rachid
Djàdani ha vinto il premio Foglia
d'oro 2016, attribuito dal
festival France Odeon di
Firenze. La giuria-composta
dall'attrice Margherita Buy, il
produttore Angelo Curti e il
critico Fabio Ferzetti - ha
insignitodel premiospeciale
"Médecin de campagne" di
Thomas Lilti. Tra gli ospiti a
Firenze anche Gerard
Depardieu, a cui è stato
consegnato un premio speciale.
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Tour de France
Film medaglia
d'oro all'«Odeon»
Ieri il verdetto
LA GIURIA dell ottava
edizione di France
Odeon, formata
dall'attrice Margherita
Buy, il produttore Angelo
Curti e il critico Fabio
Ferzetti ha attribuito il
Premio Foglia d'Oro
2016 al film Tour de
France di Rachid
DjaVdani con Gerard
Depardieu mentre quello
speciale della giuria è
andato a Médecin de
campagne di Thomas
Ulti.
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