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Camminando
Anno XXXIV - N.1 DICEMBRE 2016
Il bollettino della parrocchia dei Santi Vincenzo e Anastasio · VILLAR DORA
IN QUESTO NUMERO:
• La GMG vista con gli occhi dei nostri giovani
• Il Giubileo della Misericordia al santuario di Mompantero
• Don Biagio, dal Camerum studiando a Roma • Bar Cenisio 2016
• •IlIlCirco
Circodelle
delleStelle
Stelle•• Solidarietà
Solidarietàper
perNorcia
Norcia ...e
...emolto
moltoaltro!
altro
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
Sommario
N. 1 DICEMBRE 2016
3
2
1 LETTERA DEL PARROCO
2
3
4
5
6
7
GIORNATA PER LA VITA
SETTIMANA COMUNITARIA
LA VIA CRUCIS DEI NOSTRI GIOVANI
IL VENTO FREDDO NON FERMA LA FEDE
PRIME COMUNIONI E SANTE CRESIME
BAR CENISIO 2016
5
4
8 IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA
17
10 MA QUAL È IL SANTO PATRONO DI VILLAR DORA?
11 UN PRETE “MORU”
6
13 BEATO IL CUORE CHE PERDONA
17 FESTA DEGLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
18 “OGNI VOLTA CHE AVRETE FATTO QUESTE COSE...”
20 IL CIRCO DELLE STELLE È ARRIVATO IN CITTÀ
22 MEMORIAL DON ALDO RABINO 2016
22 ORATORI RIUNITI AL CALCIOTTO
23 GITA INTERPARROCCHIALE 2017
24 CONCERTI OPERISTICI A VILLAR DORA
25 SOLIDARIETÀ PER NORCIA
26 DAI REGISTRI PARROCCHIALI
28 BILANCIO 2015
CAMMINANDO - bollettino della parrocchia
Santi Vincenzo e Anastasio di Villar Dora.
E-mail: [email protected]
Tel. 011.9350162 - Cellulare don Pier Luigi 347.5389677
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Carissimi!
IL GIUBILEO È FINITO,
IL SUO MESSAGGIO RIMANE
Papa Francesco, domenica 20
novembre 2016, chiudendo la Porta
Santa nella basilica di San Pietro,
ha detto: “Anche se si chiude la Porta
Santa, rimane sempre spalancata per
noi la vera porta della Misericordia,
che è il cuore di Cristo”.
Nei grandi e piccoli eventi dell’Anno
Giubilare, il Papa ci ha insegnato a
non rassegnarci e a non vivacchiare;
ci ha ricordato che la Chiesa è
compagna di strada dell’umanità,
che sa farsi maestra con l’esempio e
non con le prediche; che si china sulle
ferite per accoglierle e curarle,
che sa ascoltare e comprendere
prima di giudicare. Il Pontefice,
inoltre, nei tanti gesti compiuti ha
voluto rimarcare che ha a cuore tutti
gli uomini, anche quelli che si sono
allontanati dalla Chiesa, anche quelli
che nella loro vita hanno sbagliato,
ucciso, rubato. Specialmente, Papa
Bergoglio, è andato ad incontrare
i poveri, a cercare gli sbandati,
i rifugiati, i senza tetto. Ha cercato
uomini e donne di tutte le religioni;
ha dato impulso, in questi mesi, al
cammino ecumenico. Ha ricordato
che l’importante è ridestare la gioia
per l’incontro con Cristo riscoprendo
la bellezza della fede.
Noi probabilmente
non ci siamo
entusiasmati a tali
avvenimenti del Giubileo.
Facciamo fatica a rimetterci in gioco
nella fede, a credere che il Vangelo
possa veramente instaurare rapporti
più veri con gli altri. Stentiamo a
valorizzare i Sacramenti: si celebrano
e non si vivono… pensiamo al
Battesimo, alla Prima Comunione,
alla Cresima: belle, a volte anche
partecipate celebrazioni, e poi… Per non disturbare la vostra
sensibilità vi comunico ciò che
in particolare è rimasto in me
dell’Anno Santo. Il Giubileo della
Misericordia è stato occasione
preziosa per rafforzarmi nella
convinzione di essere amato e
sempre perdonato dal Signore e che
Lui non mi lascia mai solo. Inoltre,
riscoprendo e approfondendo le
opere di misericordia, sono rimasto
folgorato dall’ultima: sopportare
pazientemente le persone moleste.
Concludo con una breve riflessione
del cardinale Bagnasco: “…Dio c’entra
ancora con la nostra vita oppure,
insensibilmente, è diventato come un
soprammobile…?”
don Pier Luigi
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1
GIORNATA
PER LA VITA
P
alloncini colorati che volano alti nel cielo
d’inizio febbraio, scaldano il freddo e
piovoso mattino d’inverno, portando
- chissà dove - i messaggi di speranza attaccati
all’estremità del cordino.
Come d’abitudine, anche quest’anno abbiamo celebrato la Giornata per la Vita, a sostegno del
Centro Famiglia Valsusino e ci piace fantasticare
che un palloncino sia arrivato anche nelle mani di
Papa Francesco ispirandolo in questa riflessione:
«Il sogno di Dio si realizza nella storia con la
cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il
futuro, sono la forza, quelli che portano avanti.
Sono quelli in cui riponiamo la speranza”;
i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono
quelli che ci hanno trasmesso la fede”».
Questo è il cuore del messaggio che la Conferenza
Episcopale Italiana (CEI) ha preparato in occasione della prossima Giornata Nazionale della Vita
che si celebrerà il 5 febbraio 2017. Il documento
che s’intitola “Donne e uomini per la vita nel solco
di Santa Teresa di Calcutta” insiste sul “sognare
con Dio”: «Quando il Papa commenta la Parola
di Dio al mattino o quando tiene discorsi nei
vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande e alle famiglie ricorda che il sogno di Dio continua a realizzarsi
nei sogni di molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia».
2
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Il messaggio prosegue con l’invito ad avere cura
dei bambini e dei nonni, «esige lo sforzo di resistere
alle sirene di un’economia irresponsabile, che
genera guerra e morte. Educare alla vita significa
entrare in una rivoluzione civile che guarisce
dalla cultura dello scarto, dalla logica della
denatalità, dal crollo demografico, favorendo
la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale».
Risuonano le parole di Santa Teresa di Calcutta con
il famoso discorso pronunciato in occasione del
premio Nobel 1979: “Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato”.
D
al 20 al 25 marzo noi giovani della
parrocchia di Villar Dora, come di
consueto da molti anni, ci siamo
ritrovati per vivere un’esperienza unica:
una settimana in cui abbiamo portato
avanti la nostra vita quotidiana in comunità. Il tema delle serate è stato la misericordia. Al fine di seguire questo percorso sono venuti a trovarci degli ospiti che
hanno raccontato le loro esperienze.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare l’associazione Papa Giovanni XXIII, che avvicina le
ragazze di strada, le conosce, prega insieme
a loro e per alcune è l’inizio di una nuova vita.
Sono venuti a trovarci alcuni rifugiati
che vivono a Ceres, paese in cui gli
extracomunitari non sono “sconosciuti”
ma persone con un nome, un’identità,
integrati nella comunità, tanto che hanno
creato un coro che canta in piemontese:
“Coro Moro”.
Abbiamo inoltre incontrato due infermieri che si occupano di seguire persone malate terminali nel loro ultimo periodo di
vita terrena ed accompagnarli con la preghiera alla morte.
Ed infine… quest’anno abbiamo scelto di
vivere un’esperienza unica facendo coincidere la Settimana Comunitaria con la
Settimana Santa, che l’ha resa ancora più
intensa. Abbiamo vissuto insieme momenti importanti per la nostra crescita spirituale
come l’Adorazione Eucaristica durata tutta
la notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo,
l’Adorazione della croce, la Via Crucis con
le parrocchie di Almese, Rivera e Milanere.
Durante questi giorni ci siamo resi conto
che vivere insieme vuol dire anche adattarsi alle esigenze degli altri ed ogni tanto lasciar da parte ciò che egoisticamente
si preferisce in favore del bene comune,
aiutandosi sempre l’uno con l’altro. Questo
periodo ha fatto sì che imparassimo a conoscerci meglio; soprattutto per noi nuove
leve, ha messo in evidenza i nostri pregi e i
nostri difetti e ci ha arricchito interiormente più di quanto sarebbe stato possibile con
semplici incontri saltuari.
Eleonora
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LAVIA
CRUCIS
DEI NOSTRI
GIOVANI
I
l rito della Via Crucis, che si ripete
ogni venerdì di Quaresima, a Villar
Dora viene talvolta animato da alcuni gruppi che svolgono la loro attività
nella nostra parrocchia. Venerdì 18 marzo
la funzione è stata guidata dai giovani
animatori e catechisti.
L’organizzazione è stata un po’ diversa dal
solito, in quanto ci siamo radunati in piazza
San Rocco e la prima parte della Via Crucis
si è svolta all’aperto. Durante la salita verso
la chiesa parrocchiale i ragazzi hanno rivestito i panni dei personaggi coinvolti nella
passione di Gesù e ci hanno aiutato a ripercorrerne le principali tappe. La funzione
è poi proseguita in chiesa, dove sono stati
proposti in modo molto coinvolgente gli ultimi momenti della vita del Cristo.
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I giovani si sono messi in gioco in prima
persona, prima scegliendo i testi delle riflessioni e delle parti recitate, poi suddividendosi gli incarichi e ricoprendo i ruoli dei
diversi personaggi. Li ringraziamo perché
ci hanno offerto l’opportunità di vivere in
modo più coinvolgente il rito tipico del
periodo quaresimale.
VIA CRUCIS DIOCESANA
Il vento freddo
non ferma la Fede!
In tanti hanno partecipato alla Via Crucis giovanile diocesana,
guidata da Monsignor Vescovo lungo un percorso di oltre 4 km
che ha attraversato tutta Milanere, venerdì 19 febbraio.
Erano presenti anche una decina di sacerdoti e il Sindaco
Ombretta Bertolo. È stata una bella esperienza, un momento di
preghiera e riflessione. Grazie ai tanti giovani che sono arrivati da tutta la Valle per condividere questo momento di fede.
E grazie a tutti coloro che hanno collaborato perché l’evento
potesse svolgersi nel migliore dei modi.
Paola
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S. Cresim
6
Bar Cenisio
O
2016
gni anno, nel mese di luglio, viene proposta questa esperienza
ai ragazzi dell’oratorio di Villar
Dora. Di certo chi per la prima
volta ha partecipato un po’ di domande
se le è fatte… e non parliamo solo di ragazzi, ma anche di tre aiuto animatori
che durante la settimana, insieme ai ragazzi e agli animatori, si sono dati delle
risposte.
Dopo una lunga preparazione siamo
arrivati alla casa alpina pronti per trasmettere la voglia e la gioia di vivere la
settimana insieme. La storia che ci ha
accompagnato è quella del Gabbiano J.J.;
insieme ad essa abbiamo potuto trasmettere ai ragazzi alcuni valori importanti come l’amicizia, la gioia, la crescita
e il dialogo. Tramite questi valori abbiamo condiviso dei momenti di preghiera
e, grazie a don Pier Luigi che ha voluto
trascorrere buona parte delle due settimane con noi, è stato più semplice far
avvicinare maggiormente l’Amico che
abbiamo nel cuore a tutti i ragazzi e a
noi animatori.
Come da tradizione non sono mancati i
momenti di gioco di squadra, i momenti
di gioco libero a cui anche il nostro don
partecipava, le lunghe passeggiate, la
conoscenza di nuovi amici… e la tanta
voglia di stare INSIEME.
Un ringraziamento speciale va a don Pier
Luigi che ci ha accompagnato in questa
avventura, alle cuoche con le loro specialità, ai ragazzi che hanno partecipato
e a tutti gli animatori più grandi, che ci
hanno permesso di vivere una bellissima
esperienza.
Ludovica, Giorgiana e Alberto
P.S. Coloro che non hanno mai preso
parte a questa settimana sono caldamente invitati a partecipare… vi garantiamo che vi divertirete un mondo!
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Domenica
26 giugno 2016
Il Giubileo della
Misericordia
al santuario di
Mompantero
Che pomeriggio straordinario
al santuario di Mompantero:
• varcare la soglia della Porta Santa con il cuore aperto
alla Misericordia • sentirci accolti e perdonati come la Samaritana, Zaccheo,
il Lebbroso, il Paralitico e l’ Adultera • sperimentare la gioia dell’incontro con la grazia del Cristo
che tutto trasforma
• provare la liberazione da pesi, forse macigni, che da troppo
tempo appesantivano la nostra vita
• percepire di essere un popolo che cammina e sa dove andare,
perché ha un Pastore Buono che lo conduce.
Siamo ritornati a casa più convinti e carichi,
per servire il Signore là dove Lui ci ha posti e amarlo
nelle persone che abbiamo accanto.
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Ma qual è
il Santo Patrono
di Villar Dora?
S
arà capitato anche a voi di sentire
questa domanda, e magari, con
una certa titubanza, aver risposto
nel dubbio. Questo perché Villar Dora,
di santi, ne vanta più d’uno, a partire
dai Ss.Vincenzo e Anastasio a cui la
nostra parrocchia è dedicata. Vengono
celebrati nel mese di gennaio durante
la S. Messa domenicale, successiva al
22 gennaio (memoria liturgica). Compatrona del paese è anche la Madonna
del Monte Carmelo, che viene celebrata il
16 luglio con la S. Messa e la processione per
le vie del paese. A un mese esatto segue San Rocco, probabilmente il Santo più celebrato, non solo dai
parrocchiani ma da tutta la popolazione, che
si raduna per i festeggiamenti organizzati dai
volontari della Pro Loco. In quel giorno la
banda “G. Perotto” passa in ogni borgata e in
ogni via per distribuire i sonetti, fermandosi
nei vari cortili a suonare un brano musicale.
Non possiamo dimenticare che sulla collina della Seja è presente l’antica cappella di
San Pancrazio che è festeggiato nel mese di
maggio con il prezioso contributo degli alpini, i quali organizzano un grande pranzo
comunitario, mentre a novembre San Martino
viene celebrato presso la cappella situata in
via Borgionera. A settembre, in località Crocette, si ricorda con la S. Messa la Madonna
Addolorata, inoltre Santa Lucia è festeggiata il 13 dicembre nella cappella omonima di
Borgata Bert-Montecomposto.
A conti fatti si tratta di sette devozioni religiose, che ci parlano di una tradizione contadina antica, intrecciata da una forte spiritualità
che ancora resiste nel tessuto sociale del paese.
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Un prete “moru”
È
per volere del parroco che le
celebrazioni della Madonna del
Carmine e di San Rocco sono state
officiate da un giovane sacerdote africano;
qualcuno si sarà domandato chi fosse
quel prete di colore che affiancava don
Pier Luigi nelle concelebrazioni estive. Si chiama don BIAGIO ed è un sacerdote originario del Camerun. Da alcuni anni studia all’Università Pontificia Sant’Anselmo in Roma e da tre anni
presta anche servizio estivo in aiuto delle parrocchie di Almese e Villar Dora. Sia nella ricorrenza del 16 luglio, come in quella
del 16 agosto, i partecipanti sono stati catturati
dalle omelie di don Biagio che, con la sua intensa dialettica, ha rimarcato gli aspetti salienti delle
due ricorrenze. Nella prima ci ha ricordato il grande valore della figura femminile, tributato a più riprese nei Vangeli,
in controtendenza con la cultura dominante della società giudaica. Donne che non sono vittime
passive di una cultura maschilista, ma destinate
da Cristo al ruolo di annunciatrici privilegiate delle
primizie del Regno dei Cieli. Visita tutta la foto gallery su facebook
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Al termine della Messa, a far strada nella processione serale con le candele accese, erano
ancora le donne insieme al gruppo degli alpini
e ai priori, che quest’anno sono stati rappresentati da due giovani coppie di sposi. Nella S. Messa di San Rocco, don Biagio ha
spronato i fedeli ad una partecipazione gioiosa,
dapprima con un applauso in onore del Santo
e successivamente con l’impegno di ritrovarsi comunità festante e collaborativa anche al
termine delle celebrazioni. Con la benedizione
dei pani e la distribuzione degli stessi da parte
dei priori, si sono così inaugurati i festeggiamenti che sono proseguiti fino alla sera nella
piazza della cooperativa, dove le nostre splendide volontarie del Banco di Beneficenza hanno raccolto i fondi per la manutenzione della
cappella di San Rocco.
Tornando a Don Biagio, c’è molta speranza
nelle parole di questo sacerdote, unitamente
alla concretezza di un uomo che è cresciuto in
situazioni di amarezza umana ed economica.
Una cosa su tutte ci resta di questo bell’incontro: il sorriso. Un sorriso africano, aperto, sincero, che ci ricorda l’importanza di essere testimoni della gioia. E anche se talvolta la nostra
felicità è imperfetta, occorre seguire la giusta
direzione di una comunità che sa imparare da
queste belle persone, anche se ci sono donate
per un breve periodo.
Auguri don Biagio, affinché gli studi che
stai percorrendo possano aiutarti nella
missione sacerdotale, portandoti lontano
e in alto!
Dario
SPE
CIA
LE G
Beato il cuore che perdona…
“I
ql tempo che oggi stiamo vivendo
non ha bisogno di giovani divano,
ma di giovani con le scarpe,
meglio ancora, con gli scarponcini calzati.
Questo tempo accetta solo giocatori
titolari in campo, non c’è posto per
riserve. Il mondo di oggi vi chiede di essere
protagonisti della storia perché la vita è
bella, sempre che vogliamo viverla, sempre
che vogliamo lasciare un’impronta. La storia
oggi ci chiede di difendere la nostra dignità e non
lasciare che siano altri a decidere il nostro futuro.”
Papa Francesco
per poi concludere la giornata con la Santa
Messa di apertura al campo Blonia. Il giorno
seguente abbiamo preso parte alla Santa Messa dedicata agli italiani presieduta dal Cardinale Bagnasco, al santuario di Suor Faustina
Kowalska, che abbiamo raggiunto raccolti in
preghiera dal santuario di Giovanni Paolo II.
Ed è per questo che noi, Alice, Giulia,
Diletta, Giulia, Jacopo, Marco, Matteo,
Luca e Marco siamo partiti per vivere
questa esperienza di fede e di crescita
in modo da poter imparare ad essere “Incendiate, incendiate il nostro amato
giocatori titolari in un mondo di riserve.
Paese […] con fiducia e coraggio da
testimoni di Cristo, Lui l’unica vera risposta
Sono stati otto giorni molto intensi, sin dal viaggio
(venti ore di pullman). Abbiamo avuto opportu- alla valanga di Dio, Lui la soluzione a cui
nità di visitare i campi di concentramento di tutti possono avvicinarsi, Lui la speranza
Auschwitz e Birkenau e il paese di nascita di per la nostra Europa, per l’Occidente e il
San Giovanni Paolo II, Wadowice. Martedì ab- mondo intero”.
biamo raggiunto il santuario di Czestochowa in
pellegrinaggio per adorare la Madonna Nera,
Cardinal Bagnasco
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MG
Lo stesso giorno il Papa è giunto a Cracovia
e, durante la festa, in collegamento video ha
risposto ad alcune domande di giovani italiani.
I giorni successivi sono stati il cuore pulsante
della GMG, poiché caratterizzati dalla presenza del Papa nelle celebrazioni principali. Il
venerdì si è celebrata la Via Crucis, mettendo in risalto la dimensione penitenziale della
giornata. Il sabato, vissuto al Campus Misericordiae, è stato il momento di maggiore raccoglimento nella Veglia con il Santo Padre e
l’Adorazione al Santissimo. Il clima della serata
è stato di piena riflessione ma al contempo di
gioia e condivisione. E per concludere domenica ha celebrato la Santa Messa finale annunciando la sede e la data della successiva Giornata Mondiale della Gioventù: Panama, 2019.
“Ma nella vita c’è un’altra paralisi
ancora più pericolosa e spesso difficile
da identificare, e che ci costa molto
riconoscere. Mi piace chiamarla la
paralisi che nasce quando si confonde
la felicità con un divano! Sì, credere
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CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
che per essere felici abbiamo bisogno
di un buon divano. Un divano che ci
aiuti a stare comodi, tranquilli, ben
sicuri… Un divano contro ogni tipo di
dolore e timore. Un divano che ci faccia
stare chiusi in casa senza affaticarci
né preoccuparci. La ‘divano-felicità’ è
probabilmente la paralisi silenziosa che
ci può rovinare di più, che può rovinare
di più la gioventù. […]
Ma la verità è un’altra: cari giovani, non
siamo venuti al mondo per ‘vegetare’,
per passarcela comodamente, per fare
della vita un divano che ci addormenti;
al contrario, siamo venuti per un’altra
cosa, per lasciare un’impronta. È molto
triste passare nella vita senza lasciare
un’impronta. Ma quando scegliamo
la comodità, confondendo felicità con
consumare, allora il prezzo che paghiamo è
molto ma molto caro: perdiamo la libertà.
Non siamo liberi di lasciare un’impronta.
Perdiamo la libertà.
SPE
CIA
Questo è il prezzo. E c’è tanta gente che
vuole che i giovani non siano liberi;
c’è tanta gente che non vi vuole bene,
che vi vuole intontiti, imbambolati,
addormentati, ma mai liberi. No, questo no!
Dobbiamo difendere la nostra libertà!”
Papa Francesco
Ad arricchire ulteriormente la nostra esperienza è stata l’ospitalità nelle famiglie polacche,
le quali si sono dimostrate attente alle nostre
necessità, premurose, gentili e disponibili.
L’accoglienza che abbiamo ricevuto è stata al
di sopra delle nostre aspettative, regalandoci
ricordi indimenticabili.
La Giornata Mondiale dei Giovani è stata per
noi un’occasione per rinnovare e rafforzare la
nostra fede. La settimana trascorsa in Polonia
è stata davvero intensa, ricca di spiritualità e
condivisione:
- Spiritualità perché molti sono stati i momenti
di preghiera e diverse le occasioni di incontro
LE G
con Papa Francesco. Il Papa ha saputo colpire
con le sue parole diritto ai nostri cuori, rivolgendosi a noi in maniera semplice e diretta
per parlarci di amore e di pace, in un mondo
attanagliato da guerre e disuguaglianze. I suoi
discorsi vanno controcorrente e si oppongono
alla società in cui viviamo, che tende a bloccare i giovani imbambolati su un divano; essi ci
invitano, anzi, esortano a vivere la vita in pienezza, con il Signore al centro.
- Condivisione, perché vivere questa esperienza con altre persone che guardano nella
nostra stessa direzione è fondamentale, a partire dai giovani del gruppo dell’oratorio di Villar
Dora, a tutti i giovani presenti alla GMG, fino
alle famiglie polacche che ci hanno ospitato.
Prima della partenza alcuni di noi erano forse
un po’ intimoriti e incuriositi su come sarebbe
stato vivere e comunicare con persone straniere e con abitudini diverse dalle nostre, ma
appena arrivati siamo rimasti piacevolmente
sorpresi dal calore con cui le ‘nostre’ famiglie
ci hanno accolti, per come si sono presi cura
di noi durante la settimana, di quanto si siano
commossi al momento del ritorno.
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
15
MG
Ci hanno trattato come se fossimo parte della famiglia, instaurando con noi un bellissimo
rapporto di amicizia e gratuità. Conserveremo
con stima e affetto il loro ricordo!
È incredibile come in un paese poco più grande di Villar Dora possono stare in armonia, anche se solo per una settimana, diverse culture
da tutto il mondo. Questo è stato uno degli
insegnamenti che ci portiamo a casa da Cracovia: aprirsi agli altri senza pregiudizi e capire
che ogni incontro è un dono.
Possiamo dire che questa Giornata Mondiale
della Gioventù sia stata davvero un’esperienza di crescita spirituale e vocazionale. Spesso
nella realtà delle nostre comunità è difficile essere consapevoli che non si è soli. In mezzo a
milioni di persone riunite per la stessa scelta
di vita, invece, ci si sente parte di un progetto
molto più ampio in cui le preoccupazioni e i
dubbi vengono meno.
Se prima di partire eravamo ancora un po’
incerti sulla nostra fede, aver incontrato così
tante persone che condividevano ciò in cui noi
crediamo fa pensare come sia incredibile che
una Persona, vissuta duemila anni fa e che
razionalmente può essere difficile da seguire,
riesca ancora a radunare giovani da tutto il
mondo nel Suo nome.
… misericordia riceverà
da Dio in cielo
Alice, Giulia, Diletta, Giulia,
Jacopo, Marco, Matteo, Luca e Marco
25 settembre 2016
Festa degli anniversari
di matrimonio
65° Stefanina e Guido MONTABONE
40° Agnese e Giuseppe RICHETTO
60° Lucilla ed Eugenio CARNINO
40° Graziana e Paolo VOTTA
60° Luigina e Giuseppe PERACCHIOTTI
35° Ottavia ed Elio ALLAMANO
55° Liliana e Giuseppe GARELLO
35° Maria e Michele LAPPANESE
55° Antonietta ed Elio REGGIO
30° Natalina e Germano BONAVERO
50° Paola e Silvano MERCURI
30° Anna e Urbano FABBIANI
50° Carla e Mario VINDROLA
25° Anna e Mauro CARENA
45° Nerina ed Ernesto BESSONE
25° Susanna e Daniele IPPOLITI
45° Tullia e Luciano BLANDINO
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
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“… Ogni volta che avrete fatto
queste cose ad uno
di questi miei fratelli più piccoli ...”
P
erché l’ennesimo articolo
sul tema dei rifugiati?
Ogni giorno, aprendo i
giornali, accendendo la tv,
sentiamo un parere, un resoconto,
una polemica, una tragedia ...
perché allora “anche” sulle pagine del
bollettino parrocchiale?
Me lo sono chiesto “anche” io, accingendomi a
scrivere. E allora perché scrivere, si chiederà ora
chi legge. La risposta voglio porla proprio all’avvio di questo discorso, perché è solo con questa
chiave di lettura che ha senso proseguire.
Perché questo non è un giornale qualunque,
non ha pretese di cronaca o di resoconto puro
e semplice.
Il bollettino parrocchiale ci racconta la vita della
parrocchia, ma ci può anche interrogare su cosa
la nostra comunità potrebbe fare, a fronte di ciò
che il mondo in cui viviamo ci presenta. E non
perché si pensi che siamo più “bravi” o “buoni”,
ma semplicemente perché crediamo che vivere
la vita accogliendo l’altro sia ciò che ha fatto Gesù
Cristo e che chiede anche a noi di fare.
In questo c’è tutto.
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CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
Nell’accoglienza, e vediamo da ogni tg quanto
l’essere disponibili ad accogliere sia una delle
questioni controverse, ma impellenti del nostro
tempo; e nell’accoglienza incondizionata.
Anche se vorremmo sempre essere certi che
chi ci chiede aiuto ne abbia “effettivo” bisogno.
Ma veniamo al perché adesso questo tema
tocca la nostra comunità. Perché dal 17 giugno
scorso anche Villar Dora, comune inserito nel
protocollo di intesa con la Prefettura di Torino
insieme ad altri 19 comuni della valle, ospita dei
richiedenti asilo. Il tema non è nuovo, visto che
il territorio si è già dovuto confrontare con questa realtà e con i numeri ben più alti presenti
ad Almese.
Si tratta di quattro ragazzi di età compresa
tra i 20 e i 25 anni, ospitati in un alloggio affittato dal raggruppamento di enti sociali che
ha vinto il bando indetto dal Comune di Avigliana, capofila per tutti i comuni della valle.
Questi enti hanno organizzato il loro intervento suddividendo i territori di competenza
e sull’area a sinistra della Dora, da Caselette
a Condove, opera la Fondazione Talità Kum
Budrola ONLUS, che segue quindi anche
l’appartamento di Villar Dora.
E fin qui sembrerebbe tutto semplice, polemiche a parte, ovviamente. Invece non è così
scontato trovare chi abbia voglia di affittare (e
affidare) casa propria per un progetto simile.
E nella nostra comunità è successo e questo
è una grande segno di disponibilità all’accoglienza, incondizionata, quella che il Vangelo
ci insegna.
Chi scrive lavora per la Fondazione Talità a questo progetto (come tutti i lavori sociali è veramente difficile dire dove finisce il lavoro e dove
inizia il volontariato) e può confermare come
uno dei valori aggiunti per il progetto sia la gestione in capo ad un ente del territorio, non ad
opera di una cooperativa giunta da fuori regione, ma non basta questo se non vi è la disponibilità ad accogliere di tante persone.
Come richiesto da ciascuno dei bandi, anche se
non sempre da tutti i gestori attuato, gli ospiti
vengono inseriti in corsi per l’apprendimento
della lingua italiana (cosa non semplice per
chi, magari, non ha mai imparato a scrivere o
leggere in inglese o francese) e man mano avviati ad attività sul territorio: attività sociali,
sportive, con associazioni... insomma tutto ciò
che può favorirne l’inserimento, nell’attesa che
la pratica di richiesta asilo proceda e che vengano convocati per l’esame della stessa.
L’iter non è affatto breve e i rischi connessi
all’attesa sono tanti: l’inattività e la mancanza
di prospettive certe, innanzitutto. Ma anche il
rischio di attendere una risposta che poi non
sia positiva. La cosa che dovrebbe farci riflettere è il fatto che molti di noi vorrebbero già
conoscere l’esito prima di impegnarsi a favore
di qualche migrante: si vorrebbe essere sicuri
di dare il proprio aiuto e sostegno a chi ne ha
davvero diritto.
Una delle domande più frequenti che come
operatori riceviamo è “Ma hanno davvero diritto di richiedere asilo? Scappano davvero dalla
guerra?”. Non è possibile dirlo, per il rispetto
della storia di ciascuno e poi perché chi accoglie non ha il compito del giudizio e quindi considera tutti come potenziali rifugiati.
Non possiamo subordinare la nostra accoglienza
alla certezza di avere di fronte qualcuno in grande difficoltà materiale o con situazioni di guerra e
pericolo alle spalle. Bisogna mettere in conto che
si aiuterà anche chi non ha queste condizioni, che
si aiuterà anche chi non sembra avere situazioni
così tragiche. Ma sta a noi giudicare chi ha diritto e chi no? Lo Stato lo deve fare, ma non
facciamolo noi prima di lui.
Anche la fuga dalla fame o la fuga da una condizione di vita che si ritiene priva di prospettive sono delle motivazioni, e devono esserlo
in modo molto forte, se spingono a rischiare la
vita in viaggi carichi di pericolo.
Di certo dovremmo chiederci cosa possiamo
fare perché le ricchezze nel mondo siano distribuite meglio, in modo più equo, per evitare
che tutti coloro che vivono nelle aree più povere debbano cercare di spostarsi per sperare in
un futuro migliore, ma nessuno di noi ha potere
su dinamiche così grandi, sulle quali ci sono interessi di ogni sorta.
Possiamo però iniziare ad agire nel nostro
piccolo e cercare di dare a questa accoglienza un volto umano. Ed è proprio con questa
speranza che vorrei chiudere queste righe: la
speranza che la nostra comunità sappia creare
occasioni di conoscenza e di incontro, che sappia avere la pazienza per capire e la capacità di
mettersi nei panni dell’altro, anche e soprattutto quando l’altro è così differente da noi, senza
aspettarsi che sia lui il primo a cambiare.
Con questa speranza e con questo augurio
vorremmo lasciarvi il nostro “accogliente”
Buon Natale.
Alessia e gli operatori
della Fondazione Talità
Progetto MAD
Micro Accoglienza Diffusa
Nella foto:
Sabato 8 ottobre don Pier Luigi
celebra il battesimo della piccola Valery nel cortile
dell'Orfanotrofio di Tohoun (Togo)
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
19
o
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Q
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uest’anno il tema che farà
da filo conduttore all’anno di
oratorio è quello del circo!!
Insieme a tanti simpatici e stravaganti personaggi, i bambini e i ragazzi faranno un viaggio nella magica
vita del circo, alla scoperta di tanti
giochi e valori importanti e profondi:
la famiglia, l’amicizia, l’altruismo,
la collaborazione, la pazienza, la
perseveranza e molti altri.
Quale modo migliore, allora, per lanciare
l’inizio attività del nuovo anno di oratorio se non quello di fare un grande gioco
ambientato proprio al circo? E quale modo
migliore per coinvolgere molti più bambini,
ragazzi e genitori se non proporre un
gioco notturno?
20
Basandosi sull’affascinante e divertente
ambientazione del circo e sulle emozioni
scatenate da un gioco notturno, gli animatori hanno così proposto una nuova
modalità di dare avvio all’oratorio!
I bambini, i ragazzi e i genitori sono stati invitati, sabato 15 ottobre 2016, prima a
fare un ricco e sontuoso apericena e poi,
coinvolti dal direttore del Circo delle Stelle, a partecipare ad una scatenata ricerca
per tutto il paese di Villar Dora, non appena è calato il buio. Le squadre, composte
da genitori e figli, hanno dovuto collaborare perché il fantastico spettacolo del
circo non venisse rovinato da un terribile
fatto: al pagliaccio Sbrodolo era stato infatti rubato qualcosa di molto importante
e prezioso da alcuni malvagi clown, pericolosi e spietati, che vagavano ancora per
le vie del paese. Con molto entusiasmo i
partecipanti al gioco hanno cercato, nei
luoghi più improbabili di Villar Dora, i
vari personaggi del circo, come la Donna
Cannone, il Domatore, il Mangiafuoco
e il Funambolo, i quali hanno dato loro,
dopo svariate prove, i “valori” che erano
stati rubati a Sbrodolo dai clown malvagi e che loro invece possedevano ancora.
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
Spesso però le squadre si sono imbattute
proprio nei pagliacci cattivi, che li hanno
spaventati e disturbati, come è di consueto
in ogni gioco notturno che si rispetti.
Entrando con le luci spente, ogni bambino
è andato ad attaccare una stellina su un
cartellone, un gesto fatto per ricordare che
“I nostri nomi sono scritti nel cielo” e che
Gesù, come un amico, chiama tutti, ad uno
Infine, quando tutti i valori rubati sono ad uno, per stare con Lui e seguirlo.
stati recuperati, le squadre sono poi partite
alla ricerca di Sbrodolo per restituirglieli È stato un inizio attività pieno di entusiasmo,
e farlo tornare il pagliaccio felice e diver- di slancio e di voglia di ripartire insieme!
tente che è sempre stato, salvando così il
E allora… Che lo spettacolo abbia inizio
Circo delle Stelle.
bambini e bambine, ragazzi e ragazze!
Dopo il gioco notturno tutti i partecipanti Il Circo delle Stelle è arrivato!
si sono spostati alla cappella di San Rocco
Gli animatori
per celebrare una Messa speciale, pensata
per coinvolgere e far partecipare in prima
persona i bambini e i ragazzi, insieme alle
loro famiglie. In quel momento ci siamo
resi conto di quanti fossimo, perché la
cappella era piena di persone ed eravamo
anche un po’ stretti!
ORATORI
RIUNITI AL
CALCIOTTO
S
abato 12 novembre,
presso l’impianto
sportivo parrocchiale di
Villar Dora, si è svolto il primo
appuntamento con gli oratori
della Valmessa riuniti per una
giornata all’insegna del gioco.
“La vita è un dono, un dono non richiesto
che ci troviamo addosso
improvvisamente,
senza istruzioni per l’uso
né indicazione alcuna,
in un incrociarsi continuo
di rapporti tra adulti e giovani,
genitori e figli.”
(don Aldo Rabino)
22
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
Si è trattato di un esperimento proposto
dal Circolo Parrocchiale Calciotto Villar
Dora con l’intento di riunire gli oratori di
Almese, Milanere, Rivera, Rubiana e Villar Dora per delle attività di gioco/sport
con grandi numeri, potendo disporre
dell’impianto di via Almese.
L’idea è nata in estate e all’inizio delle attività è stata proposta agli animatori dei
vari oratori: alcuni sabati durante l’anno saranno dedicati esclusivamente al
momento ludico, per poi concludere
la giornata con la S. Messa in chiesa a
Villar Dora. Per quest’anno gli appuntamenti saranno tre; oltre a quello appena trascorso vi saranno l’11 febbraio e il
13 maggio.
Per il primo appuntamento la partecipazione è stata buona, circa settanta ragazzi, per la maggior parte dell’età che va
dai sei ai dieci anni. I ragazzi, divisi in sei
squadre, si sono sfidati in un torneo che
comprendeva tre giochi di squadra e un
percorso a staffetta e, dopo un’ora e mezza di corse e giochi, al termine è stata
loro offerta una meritatissima merenda.
Infine tutti in chiesa, per la S. Messa delle
ore 17 con tutta la comunità, animatori,
ragazzi e anche molti genitori. Don Pier
Luigi ha presentato alla comunità l’attività ed anche i partecipanti che, con canti e
chitarre, hanno animato la celebrazione.
Ricordiamo le attività di gioco che il
Circolo Parrocchiale Calciotto Villar Dora
propone, settimanalmente, a bambini,
ragazzi e giovani:
Le attività sono ad accesso libero, previo
tesseramento CSI, e si svolgono all’area
sportiva di via Almese o nei saloni del
vecchio asilo, in caso di maltempo.
Ragazzi, ricordatevi i prossimi appuntamenti insieme! Sabato 11 febbraio e
sabato 13 maggio.
Gianluca
BOZZA LOGO CALCIOTTO VILLAR DORA - IN APPROVAZIONE
11-11-2014
mercoledì (16,30-18) per le elementari,
venerdì (14,30-16) per le medie
giovedì (18-19,30) per le superiori.
www.calciottovillardora.it
Gita interparrocchiale 2017
SANTUARI, CASTELLI E SACRI MONTI
A
ndremo a visitare il santuario della Madonna
dei Fiori in quel di Bra,
dove i fiori di un pruneto
sbocciano in pieno inverno.
Questo evento è correlato
all’apparizione della Vergine
e alla nascita di un bambino;
ciò avvalora il bel pensiero del poeta indiano Tagore “Ogni fiore che sboccia,
ogni bimbo che nasce, è
segno che Dio non è ancora
stanco di questo mondo”.
Parteciperemo alla S. Messa
nel santuario.
Proseguiremo per la visita
guidata del castello di Grinzane Cavour, fatto costruire
dalla contessa Adelaide in
una località dal panorama stupendo, e per anni sede del premio letterario Grinzane Cavour.
Seguirà il pranzo libero, con
la possibilità di rivolgersi ad
un ristorante.
Nel primo pomeriggio ci addentreremo nel Monferrato,
terra suggestiva e ricca di
tradizioni, con le fertili colline,
ideali per riposare lo sguardo
sulla bellezza del paesaggio.
Saliremo a visitare il Sacro Monte di Crea, dove
potremo constatare come
questi luoghi devozionali
sorti sull’imponente sommità dei monti, luoghi sicuri e
prossimi al cielo, siano veri
e propri altari naturali. Saliremo lungo un percorso ricco di simboli e suggestioni
sino alla cappella del Paradiso.
Vi attendiamo numerosi
per trascorrere insieme
una giornata in armonia!
Piero
CONCERTI
OPERISTICI
A VILLAR DORA
D
i norma il luogo deputato
alla rappresentazione e alla
fruizione della musica lirica è il teatro. A Villar Dora è però
accaduto che il castello dei Conti
Antonielli d’Oulx e il centro sociale,
destinati abitualmente ad altri eventi,
siano stati sede straordinaria di alcuni concerti operistici organizzati
dall’Amministrazione Comunale.
Questo grazie all’impegno appassionato del
baritono Enrico Speroni, membro del coro
del Teatro Regio di Torino, che ha messo in
scena alcune serate in cui la musica lirica è
stata la protagonista. Ciò finalizzato ad un
tentativo, pienamente riuscito, di effettuare
un decentramento culturale, avente anche
una valenza pedagogica.
Nel primo concerto, tenuto alcuni mesi or
sono con l’accompagnamento al pianoforte
di Andrea Troni, Enrico Speroni ha cantato arie tratte da opere diverse, ma aventi in
comune la figura paterna, che i librettisti
hanno affidato non di rado alla voce del baritono.
Vi hanno partecipato, oltre al pianista Andrea Troni, anche altri due componenti del
coro del Teatro Regio di Torino: il soprano
Paola Isabella Lopopolo, che ha interpretato i ruoli di Violetta e di Mimì, e il tenore
Janos Buhalla, che ha dato vita ad Alfredo
Germont e a Rodolfo. In questa occasione,
Enrico Speroni ha personificato Giorgio Germont e Marcello.
Infine, sabato 22 ottobre ha avuto luogo il
terzo concerto, dedicato ad una selezione di
brani tratti da “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, nell’ambito del quale i quattro
artisti suddetti hanno eseguito il preludio,
alcune cavatine, arie, duetti, terzetti, nonché
la famosa romanza “Una furtiva lagrima”. In
quest’ultima serata, Enrico Speroni ha voluto ambientare l’opera proprio a Villar Dora,
proiettandone su di un fondale immagini
statiche e in movimento fornite dal Gruppo
Culturale Villardorese.
Particolarmente gradita è stata l’idea di
evidenziare su uno schermo i testi dei brani
cantati, rendendoli in tal modo pienamente
fruibili da parte di tutto il pubblico. Un esperimento riuscito che vale la pena di ripetere
Il secondo concerto, andato in scena vener- prossimamente.
dì 23 settembre con il titolo “Amore: sogno,
morte e passione”, ha avuto per oggetto
Carlo
brani tratti da “La Traviata” di Verdi e da “La
Bohème” di Puccini.
24
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
NORCIA
SOLIDARIETÀ PER
C
ome molti già
sanno la nostra
Diocesi di Susa
si è impegnata a sostenere quella di
Spoleto-Norcia, devastata dal terremoto
e guidata dall’Arcivescovo Mons. Renato
Boccardo, valsusino di
nascita.
Tale nucleo è situato al
primo piano di un antico monastero agostiniano medievale di proprietà
diocesana ed è stato gravemente lesionato dal terremoto. Il progetto ha un
costo di circa 400.000
euro e noi valsusini proviamo a dare una mano.
Possiamo contribuire utilizzando le buste disponibili in
chiesa oppure rivolgendoci
direttamente a don Pier
Luigi. Sarà poi la Curia ad
inoltrare la cifra raccolta a
Mons. Boccardo, rendendo
conto dell’operato.
GRAZIE
Natale Solidale
con CASA FAMIGLIA BUDROLA
Mons. Boccardo ci ha segnalato un progetto di restauro di un nucleo casa
famiglia residenziale per
bambini e giovani con
disabilità mentale gestito da una onlus legata
alla Diocesi (associazione
“Tutti i colori del mondo”).
Anche quest'anno
la nostra parrocchia sostiene il progetto
di accoglienza per bambini e adolescenti,
gestito dalla Fondazione Talità Kum
Budrola onlus.
Se vuoi, puoi contribuire con:
www.casafamigliabudrola.it
Dai registri
parrocchiali
Battesimi
LANZETTA Nicolò
BLANDINO Thomas Mario
SAMPAOLO Gioele
NOVELLO Giulia
FILIPPONE Ilenia
MONTABONE Lorenzo
VIFFREDO Samuel
BERTOLO Elettra Lucia
BOTTIN Leonardo
BRUNETTI Massimo
CAMMARATA Carlotta
MONTESI Sofia
STROSCIA Antonio
FONDACARO Tommaso
ANTONACI Giulia
VERDI Nicolò
ANDOLINA Cecilia Nicoletta
RASO Eleonora
DA CAMPO Ettore
ANDREOTTI Celeste
MUCCIOLI Leonardo
PRODAN Daniele
MAZZÀ Asia
DE CARLO Margherita
di Nicodemo e Danzi Federica
il 10-01-16
di Gianluca e Votta Alessia
il 10-01-16
di Doriano e Montesi Veronica
il 17-04-16
di Stefano e Ferrero Elisa
il 24-04-16
di Fabio e Deliddo Valentina
il 24-04-16
di Marco e Goffo Michela
il 24-04-16
di Salvatore e Piccoli Alice
il 15-05-16
di Dario e Vaghetti Paola
il 04-06-16
di Alessandro e Manigas Elisa
il 05-06-16
di Giuseppe e Liccione Ester Katia
il 05-06-16
di Riccardo e Canali Giuliana
l’11-06-16
di Luca e Laterza Paola
l’11-06-16
di Fabio e Caffo Francesca
il 12-06-16
di Andrea e Lo Bianco Carlotta
il 02-07-16
di Luca e Riffero Giorgia Gloria
il 10-07-16
di Gimmy e Ferro Barbara Rita
il 10-07-16
di Domenico e Gerace Nazzarena
l’11-09-16
di Sergio e Ronco Stefania
il 18-09-16
di Dennis e Bertolo Clara
il 25-09-16
di Fabio e Siciliano Elisabetta
il 02-10-16
di Carlo e Portas Ebel
il 09-10-16
di Giovanni e Macrì Romina
il 23-10-16
di Fabio e Durisotti Claudia
il 30-10-16
di Stefano e Chiariglione Isabella
il 06-11-16
Prima Comunione del 22 maggio
26
BELLINI Matilde
FUCARINO Giulia
ROSSO Alessandro
BLANDINO Michela
GRECO Gaia
TEDONE Emma
BONAVERO Giacomo
GIUFFRIDA Giada
TUBERGA Alessio
BORROMEO Nicolò
LERGO Simone
BUDAI Simone
MALACARNE Beatrice
CALLIERO Luca
PARODI Jeremy
CASTAGNERI Davide
PETTIGIANI Alessandro
CUTERI Mattia
RAMBALDI Rebecca
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
S. Cresima del 17 aprile
BACIU Sorina
BONA Andrea
BONAVERO Luca
BORELLO Simone
CANU Stefano
DOFFARA Davide
DONNARUMMA Lorenzo
GOTTO Andrea
GOTTO Francesco
LERGO Andrea
NICOL Martina
POMETTINI Vincenzo
PORORATO Irene
RASERI Paolo
RICHETTO Miriam
RUFFINO Chiara
SENOR Lorenzo
SILONIO Alessio
SILVESTRI Niccolò TALLONE Sara
VACCHIOTTI Gabriele
Matrimoni
VIOLI Luca e DE FILIPPIS Giorgia il 27-08-16
ANTONIELLI D’OULX E DI COSTIGLIOLE Carlo e GRIMALDI Maria, Teresa il 17-12-16
Funerali
VITALE Luciana
ved. Tardivo
di anni 80 il 19-12-15
DEMILITO Carmela
ved. Pappadella
di anni 95 il 1°-01-16
PELA Palmira
in Marocelli
di anni 85 il 07-01-16
BERT Lorenzo
di anni 83 il 15-01-16
VELLONE Maria Luisa
ved. Catti
di anni 63 il 27-01-16
SCARDIGNO Grazia
ved. Castagneri
di anni 82 il 12-02-16
DOSIO Luigia
ved. Baratta
MARGAIRA Mario
NEGRO Paolo
FRANCHINO Anna
Spirita in Ramassotto
LOPPI Giovanni
di anni 80 il 09-10-16
di anni 51 il 12-10-16
GIORDA Wilma
GENTA Nella
in Malosti
MUSSO Adriana
ved. Vaudano
PERINO Luigina Maria
ved. Alotto
di anni 86 il 19-11-16
SCHIPILLITI Vincenzo
FRANCHINO Giulia
ved. Santella
di anni 95 il 23-11-16
MARGAIRA Luciana
ved. Chiaudrero
di anni 87 il 12-12-16
di anni 91 il 15-02-16
di anni 77 il 15-02-16
di anni 53 il 09-03-16
di anni 92 il 19-03-16
di anni 48 il 20-03-16
CASTELLANI Alessandro
di anni 84 il 27-03-16
BONAUDO Angela
ved. Giverso
di anni 69 il 06-05-16
di anni 92 il 16-07-16
di anni 89 il 22-07-16
di anni 87 il 10-08-16
di anni 88 il 29-08-16
PETROSO Costantino
GOTTO Michelina
ved. Sottomano
CIRAVEGNA Caterina
ved. Rianna
BONANDIN Felicina
ved. Daniele
di anni 88 il 03-09-16
di anni 93 il 03-04-16
27
Bilancio parrocchiale
aggiornato al 31/12/2015
ENTRATE
Saldo al 01/01/2015
Offerte raccolte in chiesa
Offerte per bollettino
Offerte per sacramenti
Offerte per la chiesa
Altre entrate
USCITE
15.042
9.832
220
1.400
9.340
7.452
Offerte per cappelle:
- San Pancrazio
- San Rocco (1.590 dal banco beneficenza)
- San Martino
- Addolorata borgo Crocette
Carità e beneficenza
Giornate speciali
Utilizzo oratorio e locali ex asilo
Campo estivo
- CEI per restauro cappella San Rocco
- CEI per area sportiva
Manutenzione ordinaria
Acquedotto
Illuminazione
225
5.345
Riscaldamento
137
95
5.170
1.550
4.932
6.594
Imposte, tasse e oneri
Assicurazione multirischi/RCA
Integrazione al priore
Giornate speciali
Spese per il culto
Spese banco di beneficenza
Campo estivo
Riqualificazione area sportiva
3.200
32.696
30.000
Restauro opere d’arte
Oratorio
Servizio pastorale
109.585
556
1.607
523
4.697
292
8.224
3.350
2.667
1.608
1.550
1.143
245
7.266
34.528
17.202
1.753
2.180
- Diocesi Susa per restauro opere d’arte
cappella San Rocco
5.000
Altre spese
3.338
- Comune di Villar Dora
per cappella San Rocco
13.600
Carità e beneficenza
3.108
- Comune di Villar Dora
per area sportiva
Donazioni Circolo Parrocchiale Calciotto
19.357
25.000
4.450
Prestito Diocesi di Susa
per riqualificazione area sportiva
30.000
Donazione per opere parrocchiali
TOTALE ENTRATE
Saldo attivo della parrocchia al 31/12/2015
28
Spese bancarie, postali, ricorrenti
Telefono
Contributi:
- Regione Piemonte per attività oratorio
Lavori cappella San Rocco
215.594
25.216
CAMMINANDO - N. 1 /2016 - BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI VILLAR DORA
TOTALE USCITE
205.421
“ Dio non è una favola,
è il Dio vivente.
Per farsi conoscere si è fatto uomo vivente,
si è fatto carcerato vivente,
straniero vivente,
affamato vivente e Lui,
il Dio vivente, è lì.
Si è fatto solo e abbandonato
perché potessimo stare con Lui...
Il Dio vivente ha bisogno di noi,
si è fatto riconoscere,
ha accettato i nostri limiti.
È nella nostra vita 24 ore su 24.
Se non ci voltiamo dall’altra parte
lo vediamo, lo conosciamo....” (Ernesto Olivero)
È un augurio piuttosto impegnativo!
Sicuramente è giunto il tempo
di superare luoghi comuni e frasi scontate.
L’uomo, il cristiano, sa come vivere il tempo.
Con rinnovata amicizia per tutti.
don Pier Luigi
g
Parrocchia
dei Santi Vincenzo e Anastasio - Villar Dora
Tel. 011.9350162 - Cellulare don Pier Luigi 347.5389677 - e-mail: [email protected]
www.parrocchiavillardora.org
Orario delle S. Messe
Feriale
ore 08.00
Prefestivo
ore 17.00
S. Messa presso la cappella di San Rocco
S. Messa
presso la chiesa parrocchiale
(escluso giovedì)
ore 9.30
FESTIVO
ore 11.00 e 17.00
S. Messa
presso la chiesa parrocchiale
S. Messa presso Montecomposto o Celle
(a domeniche alterne)
GIOVEDÌ IN PREGHIERA
La cappella di San Rocco è un’ oasi di raccoglimento aperta ai fedeli,
tutti i giovedì pomeriggio col seguente orario:
15.30
Esposizione del Santissimo Sacramento e S. Rosario meditato
17.15
Vespri / a seguire il parroco è a disposizione per colloqui personali
19.00
Adorazione guidata
20.30
Benedizione Eucaristica
20.45
S. Messa
Lo sai che la parrocchia è su Facebook?
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Oratorio
Comunità
Calciotto