P.O.F. - E. Cornaro

Transcript

P.O.F. - E. Cornaro
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
"Elena Cornaro"
Viale Martin Luther King 5, 30016 Jesolo (VE) - Tel. 0421-92535/0421-93116 Fax 0421-92133
Cod. Scuola VERH020008 - Cod. Fiscale 93023530277
www.cornaro.it – [email protected] PEC: [email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
P.O.F.
ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016
1
SOMMARIO
Cos'è il P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa
Pag.
4
Presentazione del Dirigente Scolastico
Pag.
5
L'Istituto "Elena Cornaro"
Pag.
6
La realtà specifica della scuola
Pag.
7
Quanti sono gli studenti – da dove vengono
Pag.
8
Le persone
Pag.
18
Servizi amministrativi – orari di segreteria
Pag.
24
Organi Collegiali
Pag.
25
Cosa facciamo – l’offerta formativa
Pag.
28
Unità di Apprendimento – L’ambiente U.D.A.
Pag.
29
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (quadri orari)
Pag.
30
Formazione degli adulti
Pag.
34
Istruzione e formazione professionale IeFP (quadri orari)
Pag.
35
Alternanza Scuola Lavoro
Pag.
37
Stage all’estero e borse di studio
Pag.
37
Istituto Tecnico Superiore per il Turismo
Pag.
38
Servizi scolastici
Pag.
40
Piano di sviluppo dell’offerta formativa
Pag.
41
Iniziative di ampliamento dell’offerta formativa – I PROGETTI
Pag.
43
L’Istituto in Rete – Re.Na.I.A.
Pag.
45
A.E.H.T.
Pag.
46
Consorzio Istituti Alberghieri del Veneto
Pag.
47
Centro territoriale per l’integrazione
Pag.
47
Orientamento e territorio
Pag.
47
Accordo di rete IDA
Pag.
48
Rapporti con il territorio: manifestazioni
Pag.
49
Le nostre attrezzature
Pag.
50
Strumenti di valutazione e monitoraggio dell’offerta formativa
Pag.
54
Criteri ammissione classi prime
Pag.
55
Criteri per la valutazione
Pag.
55
Registro elettronico
Pag.
58
Scala per la valutazione della condotta
Pag.
59
Modalità di recupero e di verifica dei debiti formativi
Pag.
60
2
Organo di garanzia
Pag.
61
Viaggi di Istruzione
Pag.
61
Assemblee
Pag.
62
Rapporti con la Presidenza
Pag.
62
Regole della scuola
Pag.
63
Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa
Pag.
64
Patto educativo di corresponsabilità-serale
Pag.
70
3
COS’È IL P.O.F. “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA”
Il presente Piano nasce dal riesame dei precedenti documenti progettuali e tiene conto
della più recente elaborazione collegiale avvenuta a diversi livelli.
Il P.O.F. (Piano dell'Offerta Formativa) è un documento fondamentale perché rappresenta
l’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia.
Il piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi
e indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione
territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni
metodologiche, anche di gruppi minoritari e valorizza le corrispondenti professionalità.
Il Piano dell’offerta formativa è approvato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione
definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli
organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti. Il Piano nella sua
stesura definitiva è adottato dal Consiglio di Istituto.
Ai fini di cui sopra il Dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con
le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
Il Piano dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie
all’atto dell’iscrizione.
Per informazioni dettagliate relative agli impegni che l’Istituto prende con l’utenza si
rimanda alla Carta dei Servizi ovvero il documento formale dove vengono resi noti finalità,
modi, criteri e strutture attraverso cui il servizio viene attuato, diritti e doveri, modalità e
tempi di partecipazione, procedure di controllo che l’utente ha a disposizione.
4
PRESENTAZIONE
Presentiamo il Piano dell’offerta formativa (P.O.F.) per l’anno scolastico 2015/2016, con la
coscienza dei limiti ma anche con la consapevolezza di parlare di un’eccellenza. Ovvero
di una scuola competitiva sia per i servizi offerti agli studenti, sia per la qualità della
didattica. Fattori importantissimi che fanno dei diplomati del “Cornaro”, dei “predestinati”
alla professione, come dimostra la loro elevata capacità di inserimento lavorativo. Un
Istituto, che negli anni, non solo è riuscito ad instaurare un fecondo rapporto con il
territorio e il mondo delle imprese e delle professioni, ma anche ad intrecciare significative
relazioni su scala nazionale e internazionale, corollari indispensabili per una formazione di
qualità, in linea con i tempi. E’ a partire da questa visione strategica, che l’Istituto è riuscito
a sviluppare un’intensa progettualità, grazie alla quale è riuscito non solo ad accrescere la
sua reputazione, ma anche a diversificare la sua offerta formativa e a rinnovare la
didattica. Un’azione propulsiva in grado di mobilitare risorse ed energie, che si è tradotta
nella realizzazione di svariate iniziative e progetti e nel conseguimento di brillanti risultati
a vari livelli. Un processo virtuoso in grado di diversificare e moltiplicare le opportunità, che
evidenzia una straordinaria capacità di intervento in diversi campi e una costante crescita
dell’utenza, compresi i corsi serali per adulti. Un Istituto che si caratterizza per una
molteplicità di percorsi, pensati per rispondere ai diversi bisogni formativi espressi dal
territorio e dal settore di riferimento, ma anche permettere ai nostri allievi una reale
possibilità di scelta, a seconda del talento e delle vocazioni personali. Un’istruzione per
una formazione fatta di conoscenze, competenze e abilità, utili non solo ad un inserimento
lavorativo, ma anche ad affrontare le sfide che una società in continua e profonda
evoluzione pone alle giovani generazioni. Significativa a riguardo, è l’attivazione al
“Cornaro” accanto ai percorsi quinquennali statali, dei percorsi triennali regionali di
Istruzione e formazione professionale (I.e F.P.) e la nascita dell’I.T.S.Turismo, la scuola di
alta specializzazione post-diploma, di cui l’Istituto è socio fondatore, in sinergia con
importanti partner, quali la Provincia di Venezia, il Comune di Jesolo, l’Università di Cà
Foscari, le più rappresentative associazioni imprenditoriali di categoria ed altri ancora. La
frequenza dell’Istituto “Cornaro” è resa maggiormente piacevole da una sede recente e
funzionale, dotata delle più moderne strutture per la didattica: laboratori di ristorazione e di
informatica, reception, biblioteca, sala lettura e un palazzetto dello sport che per dotazioni,
numero di posti, dimensioni e qualità, risulta essere fra i migliori del nostro Paese. E’
grazie a tutto ciò, ma soprattutto all’impegno e alla professionalità di quanti ci lavorano,
che possiamo fornire agli studenti una formazione di qualità. Essere considerati una
scuola di eccellenza rafforza in chi ci studia e ci lavora il senso di appartenenza e si
traduce in motivo di orgoglio e di compiacimento personale. Al prestigio acquisito sul
campo si aggiunge quello certificato dalla Regione Veneto, che, qualche anno fa, conferì
al “Cornaro” il premio qualità, e dall’Invalsi che, ancora una volta, classifica i nostri alunni
ai primi posti nelle graduatorie regionali e nazionali. Ma per noi al primo posto viene
l’attenzione alla persona dello studente, sia quando si tratta di riconoscere il merito e di
valorizzare le eccellenze, sia quando si tratta di contrastare l’abbandono e di favorire il
successo formativo. Con il convincimento che solo attraverso l’apporto di tutti si possono
raggiungere risultati di indiscusso valore, conto sul contributo di ognuno di voi per una
scuola sempre più competitiva.
Il Dirigente Scolastico, prof. Ilario Ierace
5
L’ISTITUTO “CORNARO”
L’ Istituto “Elena Cornaro”, nato nel 1964 come sezione staccata dell’Istituto professionale
per il commercio di Venezia, diventa autonomo dall’anno scolastico 1979/80 e si
trasforma a partire dall’anno scolastico 1980/81 in Istituto alberghiero. Unico Istituto
superiore di Jesolo, forma personale qualificato a diversi livelli per il settore turistico alberghiero, che è alla base dell’economia locale e voce primaria di quella regionale e
nazionale.
L’Istituto è tra i soci fondatori del Consorzio degli
Istituti Alberghieri del Veneto e della Re.Na.I.A.
e fa parte delle reti scolastiche operanti nel
Veneto orientale. Quale membro dell’A.E.H.T., l’
Associazione europea delle scuole alberghiere e
del turismo, ha organizzato la XX Conferenza
Annuale, tenutasi a Jesolo dal 16 al 21 ottobre
2007.
Il P.O.F. illustra ogni anno scolastico una serie
di progetti che sviluppano e mettono in evidenza
la capacità di intervento dell’Istituto nei singoli
settori formativi, puntando ad elevarne la qualità.
Sin dal 1998 l’Istituto offre anche corsi serali per gli adulti che intendono rientrare nel
sistema formativo (corsi I.D.A.).
Per arricchire la formazione d’aula con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo
del lavoro, ai tradizionali stage, l’Istituto affianca percorsi sperimentali di alternanza scuola
lavoro (ASL), fatto che consente, a livello locale e non, ottimi rapporti di collaborazione e di
interazione con le realtà imprenditoriali.
In sinergia con i diversi partner (Università, Centri di Ricerca, Scuole Superiori, Enti di
Formazione, Associazioni Imprenditoriali di categoria), l’Istituto ha saputo investire nella
progettazione di nuove figure professionali in grado di valorizzare, in una visione integrata,
la costa veneziana, il suo entroterra, le città d’arte, i percorsi culturali ed i percorsi enogastronomici.
Tale attività si è concretizzata nella realizzazione di ben quattro percorsi IFTS, dei quali
vale la pena segnalare in questa sede i corsi effettuati a Jesolo per “Manager della
Ristorazione” e “Tecnico superiore commerciale per il marketing e per l'organizzazione
delle vendite” e quello tenutosi a Venezia per “Tecnico superiore per l’organizzazione e il
marketing del turismo integrato”. Capofila anche del Distretto Formativo Turistico
(Venezia-Belluno), l’Istituto ha saputo sfruttare le sinergie derivanti da un partenariato
allargato, arrivando a mettere in comune infrastrutture, strumenti didattici e competenze,
per progettare e realizzare ben quattro azioni formative, tra cui un ulteriore corso IFTS,
sempre sul marketing (Esperto in marketing e nuove tecnologie per hotel e agenzie di
viaggio). Si tratta di risposte innovative ai bisogni di profili con alta professionalità delle
imprese del settore, che fanno della formazione un volano per lo sviluppo dell’economia
turistica del territorio.
E’ per questa solida base, costituita da una fitta rete di rapporti e da una positiva
esperienza ultradecennale nel campo della Formazione Tecnica Superiore che l’Istituto
“Cornaro” viene individuato dalla Regione Veneto, con D.G.R. n° 1802 del 13.07.2010,
quale capofila del nuovo Istituto Tecnico superiore per il Turismo; la nuova Scuola di Alta
Specializzazione afferente all’area tecnologica e delle tecnologie innovative per i beni e le
attività culturali.
6
LA REALTÀ SPECIFICA DELLA SCUOLA
L’Istituto “E. Cornaro” è una presenza importante nella città di Jesolo. Il numero degli
iscritti già elevato, registra una costante crescita negli anni: questo dato è molto
significativo, specialmente in questi anni di continuo calo demografico.
Il bacino di utenza è particolarmente vasto e l’ambito jesolano ne rappresenta solo una
parte all’interno di un quadro più ampio (vedasi grafici all’interno del documento).
Gli studenti provengono sia da comuni limitrofi come San Donà, Eraclea, Cavallino –
Treporti, sia da realtà più distanti come Mestre - Venezia, Lugugnana, Summaga,
Portogruaro, Concordia Sagittaria, Caorle e altri. Topograficamente si tratta di una realtà
articolata, complessa sia sul piano sociale che economico. Non è evidentemente possibile
parlare solo di un contesto, ma di più contesti, ai quali la scuola deve rispondere in termini
di offerta formativa ampia e articolata.
Un tratto caratteristico della zona è rappresentato dalla forte stagionalità lavorativa che
indirizza la vita quotidiana in precise demarcazioni tra momenti di grande afflusso umano (i
mesi estivi) e momenti di totale svuotamento nei mesi invernali. Se da una parte quindi la
domanda formativa del territorio punta generalmente ad una forte qualificazione
professionale nel campo turistico e dei servizi ristorativi, dall’altra la scuola ha l’inevitabile
funzione di coprire anche un fabbisogno culturale in sempre maggiore crescita, a cui le
istituzioni pubbliche non sempre riescono a corrispondere.
Per quanto riguarda, più dettagliatamente, la domanda di formazione va specificato che il
mercato del lavoro turistico manifesta una pressante richiesta di formazione specializzata,
a cui però non sempre sa dare collocamento. Ancora inferiore agli standard europei è la
qualità del servizio del litorale (come denuncia anche l’analisi del Ciset e della Provincia di
Venezia). Si tratta di una fase transitoria, in cui da vecchie strutture organizzate a
conduzione familiare e quasi improvvisata si sta passando a sistemi più complessi e
integrati tra partner. Pertanto, la richiesta di personale altamente qualificato è già evidente,
ma la capacità di utilizzare a pieno e valorizzare questo personale è ancora insufficiente.
Si determina così un’utenza piuttosto variegata, sia sul piano sociale che su quello delle
aspettative legate anche all’ambiente di provenienza. Vecchio e nuovo convivono, a volte
con qualche strappo o incomprensione, in un paesaggio in cui solo la scuola può infine
dare ancora un indirizzo culturale e di valorizzazione personale o collettiva. Vanno poi
inseriti in questo contesto gli innesti provenienti dai paesi extra-comunitari, in crescita
sempre più evidente e che vanno ad arricchire il tessuto connettivo degli scambi umani e
sociali.
Come si può ben capire si tratta di un territorio che, se ha molto da offrire in termini di
occupazione, presenta però la necessità di qualificare e riqualificare il cittadino. Se quindi
a livello regionale esistono molte opportunità in questo senso (corsi specifici, centri e
agenzie formative), nella zona jesolana in particolare l’unica risposta forte e organizzata è
proprio quella che può offrire l’Istituto “Cornaro”.
7
Quanti sono gli studenti – da dove vengono
Quest’anno l’Istituto “E. Cornaro” conta 40 classi con 880 alunni nel corso diurno e 5 classi
con 132 alunni nel corso serale, per un totale di 1012 alunni, così distribuite:
QUINQUENNALE
8 classi prime
8 classi seconde
8 classi terze
6 classi quarte
Settore
4 classi quinte
alberghiero
TRIENNALE I. e F. P.
2 classi prime
2 classi seconde
2 classi terze
Corso per adulti
pomeridiano/serale
1 classe 1° periodo
2 classi 2° periodo
2 classi 3° periodo
8
CORSO DIURNO
I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze (880) diviso per classi nel primo grafico
e diviso per classi e per sesso nel secondo:
presenza totali divise per classi diurno
300
251
237
250
197
200
150
113
100
82
50
0
prime
seconde
terze
quarte
quinte
presenze diurno suddivise per classi e sesso
120
114
106
103
100
81
85
80
62
56
60
57
46
36
40
20
0
prime
seconde
terze
quarte
quinte
9
Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti e il relativo
numero:
comune di provenienza allievi diurno
spresiano
silea
scorzè
scafati
s.biagio di callalta
pordenone
morsano al tagliamento
morgano
montegalda
monastier di treviso
molvena
latisana
gruaro
gorgo di monticano
conegliano
cologno monzese
cinto caomaggiore
catania
casier
belluno
balestrate
pramaggiore
annone veneto
treviso
oderzo
mogliano veneto
teglio veneto
s.michele al tagliamento
fossalta di portogruaro
spinea
ponte di piave
chiarano
ceggia
torre di mosto
salgaredo
zenzon di piave
fossalta di piave
roncade
cessalto
caorle
meolo
portogruaro
marcon
quarto d'altino
concordia sagittaria
s.stino di livenza
casale sul sile
eraclea
musile di piave
treporti
s.donà
venezia
jesolo
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
3
3
3
4
4
4
5
5
5
6
8
8
9
11
12
12
12
16
19
22
24
24
27
31
0
20
53
40
60
64
91
80
100
114
115
120
129
140
10
Vi sono 787 alunni italiani pari al 89.4 % del totale ,mentre gli stranieri sono 93 ,ossia il
10,6% del totale
tipologia studenti corso diurno
11%
italiani
nazionalità straniera
89%
La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede
prevalere le nazionalità Albanese ,Romena e Moldava che da sole rappresentano il 31%
delle presenze:
nazionalità studenti stranieri diurno
18
16
16
15
14
12
10
8
6
4
2
8
6 6
5
4
3 3
2 2 2 2 2 2
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
albania
romania
moldavia
cina
marocco
serbia
kosovo
bulgaria
guinea
bangladesch
bosnia
cuba
macedonia
senegal
ucraina
afganistan
algeria
argentina
belgio
bolivia
brasile
columbia
equador
filippine
francia
inghilterra
iran
nigeria
perù
polonia
0
11
Su 880 studenti totali,228 si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica ,pari al
26 %
allievi che si avvalgono dell'insegnamento della religione
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
880
228
studenti
religione
12
IeFP CORSO TRIENNALE IeFP
I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze dei corsi IeFP diviso per classi nel
primo grafico e diviso per classi e per sesso nel secondo:
allievi corsi IeFP
50
47
46
45
40
35
32
30
25
20
15
10
5
0
prime
seconde
terze
allievi corsi IeFP suddivisi per classe e sesso
30
25
25
20
21
21
16
12
15
11
10
5
0
prime
seconde
terze
13
Nel corso triennale IeFP 63 allievi su 125 si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica,pari al 78,75 %
studenti che si avvalgono dell'insegnamento di religione
47
50
46
40
32
28
24
30
20
11
10
0
prime
seconde
terze
Gli studenti di nazionalità straniera sono 25 su 125 allievi totali ,pari al 20 %:
20%
italiani
stranieri
80%
Le nazionalità prevalenti sono quella albanese e marocchina:
nazionalità studenti stranieri IeFP
6
5
4
3
2
1
0
5
5
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
14
FORMAZIONE DEGLI ADULTI
Gli studenti sono complessivamente 132 suddivisi nei tre periodi come evidenziato nel
grafico che segue:
allievi serale suddivisi per periodo
60
49
50
41
39
40
30
20
10
0
1°periodo
2°periodo
ultimo anno
e risultano divisi per classe e per sesso come segue:
presenze serale divise per periodi e sesso
30
27
25
23
21
20
22
20
19
15
10
5
0
1°periodo
2° periodo
ultimo anno
15
Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti del corso per
adulti e il relativo numero:
comune di provenienza allievi corso serale
40
35
34
30
25
20
20
17
15
10
5
7 6 6
5 4
3 2 2 2 2
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
jesolo
s.donà
cavallino treporti
caorle
eraclea
venezia
musile di piave
marcon
ceggia
fossalta di piave
noventa di piave
s.stino di livenza
schio
altamura
balestrate
bivona
gruaro
mogliano veneto
montalbano ionico
montegrotto terme
pachino
pesaro
pordenone
portogruaro
spoleto
teglio veneto
thiene
trissino
udine
verres
0
Vi sono 99 italiani pari al 75 % del totale e 33 stranieri pari al 25 % del totale:
tipologia studenti corso serale
25%
italiani
nazionalità straniera
75%
16
La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede
prevalere la nazionalità Romena seguita da quella Kosovara:
nazionalità studenti stranieri corso serale
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
9
5
3
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
17
LE PERSONE
STRUTTURA ORGANIZZATIVA a.s. 2015 - 2016
ILARIO IERACE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto,
ne ha la rappresentanza legale ed è responsabile della gestione
delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei risultati dei
servizi. Nel rispetto dell’autonomia degli organi collegiali, il
Dirigente scolastico ha autonomi poteri di direzione, di
coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. È altresì
titolare delle relazioni sindacali.
ORGANIGRAMMA
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
RENATO CALLINO (1° Collaboratore)
 sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza
impedimento e missioni
 variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti
 giustificazioni e permessi alunni
 coordinamento delle attività didattiche
 coordinamento scrutini ed esami
 ricevimento utenza
 supporto alle attività di integrazione alunni con disabilità
RAFFAELE TROTTA (2° Collaboratore)
 sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in caso di assenza del Prof. Callino)
 giustificazioni e permessi alunni
 pianificazione delle attività extracurricolari e supporto organizzativo alle stesse
 assistenza ai docenti e all’ufficio alunni nella gestione del registro elettronico
18
GIANMARIO MAGRINI
- sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di breve
assenza,impedimenti e missioni (per temporanea assenza dei
collaboratori)
- giustificazioni e permessi alunni
- coordinamento dei corsi IeFP
- supporto svolgimento prove INVALSI
- sostegno alle innovazioni
GASPARE SCALABRINO
- coordinamento dei corsi serali
- variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti
- giustificazioni e permessi ai corsisti
- orientamento e accoglienza corsisti
- pianificazione attività di sostegno e recupero
COORDINAMENTO
E ATTIVITÀ DI SUPPORTO
ALLA PRESIDENZA(STAFF)
GAETANO FRASCOLLA
- coordinamento reparti alberghiero
- organizzazione eventi e manifestazioni
- gare e competizioni professionali
- immagine dell’istituto(arredo e divise)
- raccordi con l’attività di ASL
ALDO TRIVELLATO
comunicazione istituzionale
rapporti con enti ed istituzioni culturali
riorganizzazione e digitalizzazione biblioteca
attività culturali extracurriculari
raccordi con il mondo del lavoro e orientamento in uscita
MARIALUISA SAVI
relazioni internazionali
certificazioni europee
scambi culturali
stage all’estero
Progetti di mobilità internazionale
19
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREE
AREA 1 – Gestione del piano dell’offerta formativa :NICOLETTA CHIARUZZI
a. gestione POF e PTOF
b. guida all’innovazione
c. supporto organizzativo alla Dirigenza Scolastica
d. pianificazione delle attività collegiali
e. autovalutazione istituto
f. coordinamento interventi di recupero ed attività di approfondimento
g. accoglienza nuovi Docenti
AREA 2 – Servizi alla persona: GIOVANNI MIRANDA
a. coordinamento attività di accoglienza, riorientamento e rimotivazione
b. coordinamento degli interventi a favore degli alunni DSA – BES e stranieri
c. supporto alle attività di integrazione alunni con disabilità
d. supporto alle attività relative al progetto benessere
AREA 3 – Rapporti con il territorio: ANTONIO GALATI
a. coordinamento delle attività di Alternanza Scuola Lavoro
b. coordinamento del settore alberghiero
c. coordinamento della commissione stage
20
AREA 1
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
FUNZIONE STRUMENTALE PROF. NICOLETTA CHIARUZZI
P.O.F. e P.T.O.F.
(PIANO OFFERTA FORMATIVA)
AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO
COORDINAMENTO INTERVENTI DI
RECUPERO
Referente: NICOLETTA CHIARUZZI
Commissione:
-Funzioni Strumentali al piano dell’offerta formativa
- Coordinatori di Dipartimento
-Collaboratori del Dirigente Scolastico
Referente: EMILIO MARTIN
Commissione:
- ROBERTA RESTAINO
- MARTA GOFFO
- GIANMARIO MAGRINI
- GIOVANNI NISTICÒ
Referente: GIOVANNI NISTICO’
Commissione:
- MASSIMO ANNUNZIATA
AREA 2
SERVIZI ALLA PERSONA
FUNZIONE STRUMENTALE PROF. GIOVANNI MIRANDA
Referente: GIOVANNI MIRANDA
Commissione:
ACCOGLIENZA, RIMOTIVAZIONE,
RIORIENTAMENTO ED INTEGRAZIONE - ISABELLA LIMANA
- CHIARA IACUCCI
ALUNNI STRANIERI
- PAOLO CORÒ
Referente: GIOVANNI MIRANDA
Commissione:
- PAOLA BONVICINI
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
- RENATO CALLINO
- MANUELA POLO
- RENATO COLLA (corsi per adulti)
Referente: FEDERICA STOPPANI
Commissione:
- FEDERICA STOPPANI (CIC)
BENESSERE
- SABRINA VISTOLI (CIC)
- MARINA STAVRIDIS (CIC)
- ANNAMARIA BELTRANO (Disagio Alimentare)
Referente: PASQUALE QUITADAMO
Commissione:
- VINCENZO CRISCI
INTEGRAZIONE ALUNNI
CALOGERO SUTERA
DIVERSAMENTE ABILI
- RENATO CALLINO (supporto)
- GIOVANNI MIRANDA (supporto)
21
AREA 3
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
FUNZIONE STRUMENTALE PROF. ANTONIO GALATI
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Referente: ANTONIO GALATI
Commissione:
- GIANMARIO MAGRINI
- DANIELE BARONI
- SARA MONTAGNER
- VINCENZO CRISCI
- TUTORS SCOLASTICI
22
SERVIZI GENERALI
ORARIO CORSO DIURNO
Referente: LIBERA FALCONE
Commissione:
- RAFFAELE TROTTA
ORARIO
ORARIO CORSO SERALE
Referente: RENATO COLLA
Referente: FEDERICA STOPPANI
Commissione:
- CHIARA MORETTO
- PASQUALE QUITADAMO
FORMAZIONE CLASSI
REFERENTI/RESPONSABILI
GRUPPO SPORTIVO SCOLASTICO
PAOLO CORÒ
LABORATORIO DI CHIMICA E MERCEOLOGIA
NICOLETTA CHIARUZZI
SICUREZZA
LORENZO RIGOLETTO
DECALOGO HACCP (Hazard Analysis and Critical
Control Points) E FORMAZIONE SICUREZZA
ERMINIO NAPOLITANO
FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE - INVALSI
PROMOZIONE ISTITUTO E COMUNICAZIONE
GIOVANNI NISTICÒ
PAOLA MARIN
GIANMARIO MAGRINI
ALDO TRIVELLATO
COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI
AREA PROFESSIONALE ALBERGHIERO
PAOLA MARIN
AREA UMANISTICA
ALDO TRIVELLATO
AREA LINGUISTICA
MARIA LUISA SAVI
AREA GIURIDICO ECONOMICA
ROBERTA RESTAINO
AREA SCIENTIFICA
NICOLETTA CHIARUZZI
AREA INTEGRAZIONE
PASQUALE QUITADAMO
23
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La struttura amministrativa è parte essenziale per il buon funzionamento della scuola e si
occupa della corretta documentazione delle attività, garantisce ordine nell’organizzazione
generale della scuola, dalla gestione contabile del bilancio alla gestione dei percorsi
amministrativi del personale docente e non docente e degli alunni.
Essa è suddivisa in comparti diretti da un D.S.G.A. Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi che sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione:
D.S.G.A.
Segreteria Alunni
Segreteria Contabilità
Segreteria Acquisti
Segreteria docentI e ATA
Segreteria protocollo archivio
Loredana Biasi
Loredana Bozzato,Roberta Uliana, Melissa Mavaracchio
Roberto Quilotti
Lucia Vinci
Maria Colella, Lucia Donata De Felice
Nicoletta Lazzarini
Orario segreteria didattica (ALUNNI)
Al fine di consentire un servizio più ordinato e di non arrecare disturbo al personale, si
raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di ricevimento, che è il seguente:
LUNEDÍ
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00
MARTEDÌ
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00
MERCOLEDÌ
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 dalle 15.30 alle 18.00
GIOVEDÌ
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00
VENERDÌ
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00
SABATO
dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00
24
GLI ORGANI COLLEGIALI
Consiglio d’Istituto
É composto dal Dirigente scolastico, otto rappresentanti dei docenti, due del personale
ATA, quattro dei genitori e quattro degli alunni. Delibera su:

programma annuale

conto consuntivo

regolamento d'Istituto

Piano dell’Offerta Formativa

viaggi di istruzione

adesioni a reti e progetti
e in generale su attività, iniziative e proposte.
Giunta Esecutiva
É composta dal Dirigente Scolastico, dal D.S.G.A., da un docente, da un rappresentante
ATA., da un rappresentante dei genitori, da un rappresentante degli studenti, predispone il
lavoro del Consiglio d’Istituto e provvede a quanto necessario per l’esecuzione delle
delibere del Consiglio d’Istituto.
Collegio dei Docenti
É composto dal personale docente della scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, cura la programmazione
dell’azione educativa, formula proposte, valuta complessivamente l’andamento didattico
per verificare l’efficacia degli interventi in rapporto agli obiettivi programmati, collabora alla
realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa.
Dipartimenti
(tratto da “ISTITUTI PROFESSIONALI - LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (d.P.R. 15 marzo 2010, n.
87, articolo 8, comma 6)
La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle
esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del
mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che
programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta
formativa di ciascun istituto.
L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione
formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie
didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di
insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo
con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per
realizzare progetti condivisi.
A questo fine l’Istituto si è dotato di dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio
dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione.
Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i
vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per
competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti.
25
L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la
dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la
qualità del processo di insegnamento-apprendimento.
I dipartimenti, quale articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la
continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di
apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari
indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione
flessibile.
Le tipologie di attività che i dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle
esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si
intendono perseguire.
In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica
per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la
lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e
gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree
di indirizzo.
In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di
aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi
educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di
apprendimento degli studenti.
Gli istituti professionali definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele
contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei
dipartimenti e le regole per il loro funzionamento.
I compiti dei Dipartimenti pertanto, nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio
dei Docenti, dei Consigli di Classe e nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti,
sono i seguenti:

definizione del valore formativo dell'area disciplinare

individuazione e ristrutturazione dei contenuti disciplinari essenziali scanditi
all'interno del curricolo e differenziati tenuto conto delle specificità degli indirizzi

individuazione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità in uscita scandite
per anno scolastico, differenziate tenuto conto delle specificità degli indirizzi

progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di
recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze, con attenzione
all’integrazione degli allievi svantaggiati.
Consiglio di classe
É composto dagli insegnanti della classe e dai rappresentanti dei genitori e degli alunni
eletti all’inizio dell’anno scolastico. Il Decreto Legislativo 16/04/1994, n. 297 all’art.5
comma 8 prevede che i Consigli di classe siano presieduti dal Dirigente Scolastico oppure
da un Docente, membro del consiglio, da lui delegato; si riuniscono in ore non coincidenti
con l'orario delle lezioni, con il compito di:

formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica
e ad iniziative di sperimentazione

agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni

informare, in occasione degli incontri con i rappresentanti dei genitori e degli
studenti, gli stessi sulla situazione didattico -disciplinare, sugli interventi di
recupero, sulle problematiche generali della classe
26

esercitare le competenze in materia di programmazione, valutazione e
sperimentazione

formulare la programmazione didattico -educativa della classe e gli obiettivi per la
sua realizzazione

proporre attività integrative e di approfondimento

programmare viaggi studio o di istruzione

decidere l’erogazione di sanzioni disciplinari agli studenti.
27
COSA FACCIAMO – L’OFFERTA FORMATIVA
Struttura dei corsi
In seguito ai cambiamenti introdotti dalla Riforma per il riordino dei cicli d’istruzione della
scuola secondaria di secondo grado, il percorso di studi dell’Istituto Professionale di Stato
per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera si articola in due bienni ed un
quinto anno; tale percorso terminerà con l’Esame di Stato.
Alla fine del secondo anno viene rilasciato il certificato delle competenze di base ai sensi
del DM n° 9 del 27 gennaio 2010 a conclusione dell’obbligo di istruzione con la specificazione del livello dei risultati raggiunti dallo studente in relazione agli Assi Culturali, ai sensi
dell’ Allegato 2 del D.M. 139 del 2007.
I quattro Assi Culturali: asse dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico e storico
sociale, costituiscono le aree dei saperi che concorrono alla costruzione della cittadinanza
attiva, sono importanti per la crescita della persona e per il successo nella professione;
servono inoltre al superamento della frammentazione dei saperi e contro la dispersione
scolastica.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono acquisite dallo
studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’Allegato 2 del
D.M. 139 del 2007 e sono:








imparare ad imparare;
progettare;
comunicare;
collaborare e partecipare
agire in modo autonomo e responsabile
risolvere problemi;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire e interpretare l’informazione.
Da quest’anno i cambiamenti introdotti dalla Riforma per il riordino dei cicli d’istruzione
della scuola secondaria di secondo grado entrano in vigore per l’intero quinquennio, con
l’applicazione delle nuove linee guida relative al secondo biennio e al quinto anno, a
norma dell’articolo 8, comma 6, del regolamento emanato con il D.P.R. 15 marzo 2010, n.
87. Esse costituiscono il completamento delle indicazioni relative al primo biennio e
intendono mettere in rilievo gli aspetti più innovativi del percorso curricolare, soprattutto
nell’ottica della funzione di orientamento alle successive scelte che lo studente è chiamato
a fare.
In continuità con le Linee Guida relative al primo biennio, non si pongono come un
prescrittivo “programma ministeriale”, ma come un sostegno all’autonomia delle istituzioni
scolastiche, per un’adeguata definizione del piano dell’offerta formativa e una efficace
organizzazione del curricolo.
28
UNITÀ DI APPRENDIMENTO U.D.A.
Per essere efficace, la valutazione deve misurare non il risultato della memorizzazione o la
capacità del ragazzo di applicare una regola, ma la sua competenza nel risolvere un problema più o meno complesso e non noto, in azione.
I vantaggi nel lavorare per competenze sono:
 sviluppare il Decision Making (DM) adattivo, ovvero la capacità dello studente di operare risolvendo problemi in situazioni complesse e chiede al soggetto di trovare una soluzione efficace tra diverse possibili;
 sviluppare l’agire strategico, e ciò abitua lo studente a fare previsioni, che sono il senso
proprio dell’apprendimento, come la ricerca delle neuroscienze cognitive dimostra;
 sviluppare riflessività e pensiero critico, poiché la consapevolezza e la quota metacognitiva sono due degli elementi più significativi che il lavoro per competenze consenta
di mettere a fuoco.
A fronte di questi vantaggi, il lavorare per competenze chiede all’insegnante di modificare
il suo modo di progettare e di valutare.
Uno strumento che aiuta l’insegnante a progettare per competenze è l’Unità di Apprendimento.
L’AMBIENTE DELL’U.D.A.
L’Unità di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti, che vanno definiti già nella sua
progettazione:
 individuazione delle competenze di riferimento e di abilità e conoscenze;
 interdisciplinarità, grazie alla collaborazione di più docenti e più discipline;
 ruolo attivo degli allievi attraverso le attività laboratoriali e le attività riflessive perché
l’allievo viene sollecitato in alcuni momenti a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite, il cooperative learning;
 coinvolgimento dell’allievo rispetto alle competenze da raggiungere;
 trasparenza dei criteri di valutazione;
 verifica finale tramite prova in situazione o autentica.
L’unità di apprendimento costituisce la struttura di base dell’azione formativa; è un insieme
di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando compiti che conducono a prodotti di cui egli possa andare orgoglioso e che costituiscono oggetto di una valutazione più autentica.
Prevede sempre compiti reali o simulati e relativi prodotti che gli allievi sono chiamati a realizzare ed indica le risorse, capacità, conoscenze, abilità che egli è chiesto di mobilitare
per diventare competente.
Lo scopo dell’UdA è quello di sollecitare curiosità, fornire strumenti e stimolare la riflessione. In questo modo, si impara lavorando.
29
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
L'Indirizzo alberghiero dell'Istituto Professionale "E. Cornaro" risolve un'esigenza
fortemente avvertita nella città di Jesolo: la possibilità di formare personale qualificato per
il settore turistico -alberghiero che è alla base dell'economia locale, ma allo stesso tempo
voce primaria di quella regionale e nazionale.
Il percorso attivato ha una durata di cinque anni al termine dei quali gli studenti ottengono
un diploma di Stato di istruzione professionale che consente oltre l’inserimento lavorativo
in ruoli qualificati, la continuazione degli studi all’università o nella formazione tecnica
superiore.
I Servizi per L’enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, dopo un biennio comune, si
articolano in tre indirizzi che si concludono con il diploma di tecnico dei servizi:

per l’Enogastronomia
o cucina
o prodotti dolciari artigianali ed industriali

di Sala e Vendita

di Accoglienza Turistica
1. Enogastronomia: l’allievo affronterà e svilupperà le tecniche di gestione di tutti i
servizi enogastronomici con particolare riferimento al mondo creativo e altamente
professionale della cucina e della pasticceria Le competenze maturate gli
consentiranno di operare in strutture ristorative di ogni livello, oppure la gestione e la
creazione in proprio di un’impresa. Il diplomato sarà in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici e dolciari; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni
locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
2. Sala e Vendita: l’allievo conoscerà e approfondirà l’ambiente vivace e stimolante dei
servizi di sala e bar e sarà in grado di svolgere attività operative e gestionali in
relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di
prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere
enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici
3. Accoglienza Turistica: in questo indirizzo si conosceranno gli affascinanti aspetti del
ricevimento e della direzione generale di una struttura alberghiera imparando a
intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i
servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di
promuovere i servizi di accoglienza turistico -alberghiera anche attraverso la
progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
A partire dall’anno scolastico 2015/2016 l’indirizzo enogastronomia prevede, nel secondo
biennio e quinto anno, due diverse specializzazioni, quella legata strettamente alla cucina
e quella relativa a “Prodotti dolciari artigianali e industriali”. L’allievo imparerà la
straordinaria varietà dei prodotti enogastronomici da forno, della pasticceria e della
gelateria. La preparazione acquisita gli consentirà di operare sia nella “bottega artigianale”
di pasticceria e gelateria, dove creatività, innovazione, imprenditorialità si inseriscono in
una grande tradizione italiana, sia in aziende dolciarie industriali, come figura ad elevata
professionalizzazione, con competenze nel controllo della qualità, nella messa a punto
degli impianti e dei processi di produzione.
30
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
L’orario obbligatorio annuale è di 32 ore settimanali per 33 settimane.
Per le classi seconde con l’introduzione dell’ora di Geografia generale ed economica
l’orario si estende a 33 ore settimanali.
Le ore alla mattina sono cinque per sei giorni la settimana il che rende necessario un
rientro pomeridiano per raggiungere le ore previste.
PRIMO BIENNIO
Insegnamenti biennio area comune
1° anno
2° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
Storia
2
2
Geografia generale ed economica
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Diritto ed economia
2
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
RC o attività alternative
1
1
Insegnamenti biennio area d’indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Scienza degli alimenti
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita
2
2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
2
2
Seconda lingua straniera (francese / tedesco)
2
2
32
33
Totale ore settimanali
31
SECONDO BIENNIO E 5° ANNO
ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
Insegnamenti
Lingua e letteratura italiana
3° anno
4° anno
5° anno
4
4
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
RC o attività alternative
1
1
1
Seconda lingua straniera
3
3
3
Scienza e cultura dell’alimentazione
4
3
3
1
1
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
4
5
5
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina
6
4
4
2
2
32
32
di cui in compresenza
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e
vendita
Totale ore settimanali
32
ENOGASTRONOMIA SETTORE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
(opzione valida dall’anno scolastico 2015/2016)
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Insegnamenti
RC o attività alternative
1
1
1
Seconda lingua straniera
3
3
3
Scienza e cultura dell’alimentazione
3
3
3
2
di cui in compresenza
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
-
2
2
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria
9
3
3
3
2
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari
2
di cui in compresenza
Tecniche di organizzazione e gestione dei processi
produttivi
Totale ore settimanali
2
3
4
32
32
32
32
SERVIZI DI SALA E DI VENDITA
Insegnamenti
3° anno
4° anno
5° anno
4
4
4
Lingua e letteratura italiana
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
RC o attività alternative
1
1
1
Seconda lingua straniera
3
3
3
Scienza e cultura dell’alimentazione
4
3
3
1
1
4
5
5
2
2
6
4
4
32
32
32
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
di cui in compresenza
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e
vendita
Totale ore settimanali
ACCOGLIENZA TURISTICA
Insegnamenti
1
di cui in compresenza
Matematica
3
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
RC o attività alternative
1
1
1
Seconda lingua straniera
3
3
3
Scienza e cultura dell’alimentazione
2
2
2
4
5
1
1
2
2
6
4
4
32
32
32
di cui in compresenza
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
di cui in compresenza
Arte e territorio
1
4
1
2
Tecniche di comunicazione
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
Totale ore settimanali
33
FORMAZIONE DEGLI ADULTI
I profondi cambiamenti avvenuti nella società contemporanea hanno portato negli ultimi
anni alla formazione di nuovi progetti di sperimentazione al fine di adeguare e rendere
quanto più flessibile e rispondente l’offerta per quella fascia di utenza che intenda rientrare
nel sistema formativo.
Progettare un corso che abbia come punto di forza una didattica articolata su più ipotesi di
lavoro, significa considerare l’esperienza personale dei corsisti e le loro esigenze di
riqualificazione come dati di partenza su cui costruire percorsi personalizzati miranti a
evitare insuccessi o abbandoni dovuti a scarsa integrazione tra studente e corso. Su
queste basi si rende necessaria un’attenta analisi anche dello scenario complessivo in cui
si inseriscono i corsi in modo da comprendere le esigenze di base di chi si avvicina al
rientro formativo.
Il percorso formativo è triennale, prevede sia lezioni teoriche che pratiche, articolate su tre
periodi di apprendimento ciascuno di un anno scolastico;

il 1° periodo è di orientamento (si studiano tutte le materie caratterizzanti i diversi
indirizzi),con 30 ore settimanali .Corrisponde al 1° biennio dei corsi diurni

il 2° e 3° periodo sono di indirizzo (ci si specializza in un indirizzo approfondendone le
materie che lo caratterizzano),con un numero di ore minore rispetto al primo periodo.
Corrispondono rispettivamente al 2° biennio e al quinto anno dei corsi diurni
Metodologie tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali dei
corsisti permettono di personalizzare il percorso formativo sia sul piano delle annualità che
su quello delle scelte di indirizzo.
Sono previste, come attività di integrazione con il territorio, visite aziendali o culturali e
incontri con esperti del settore. Le lezioni si svolgono dal LUNEDÌ al VENERDÌ in
orario POMERIDIANO.
Il percorso formativo può essere personalizzato , con il possibile riconoscimento di crediti
formativi sia culturali (per studi interrotti e per possesso di altri diplomi o titoli validi) che
professionali (per accertate competenze lavorative).
La sede scolastica è un’ampia struttura all’avanguardia, tra le più qualificate e funzionanti
realizzate in Europa che con moderni laboratori di vario genere a disposizione e
unitamente al personale, da anni impegnato a migliorare i livelli di professionalità già
esistenti, consente di affrontare al meglio le sfide formative del futuro e di rispondere in
maniera adeguata alle nuove esigenze di formazione.
34
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I. E F.P. (CORSO DIURNO)
Dall’anno scolastico 2011/2012 gli studenti in uscita dalla scuola media possono frequentare, presso l’Istituto, un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale
(denominato IeFP) per conseguire una qualifica professionale regionale.
In un momento in cui, secondo i dati provvisori pubblicati dall’Istat, un giovane su tre non
trova lavoro, una recente ricerca Isfol, documenta come i percorsi formativi triennali di
Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) siano un importante canale di accesso al
mercato del lavoro: già a 3 mesi dal conseguimento della qualifica professionale un
giovane su due ha trovato il suo primo impiego.
Gli Istituti Professionali svolgono, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze
esclusive delle Regioni, un ruolo integrativo e complementare nei confronti dell’offerta delle istituzioni formative del sistema di IeFP.
L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali è finalizzata all’integrazione, ampliamento e
differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità
territoriali, per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo
ciclo ,di accedere ai percorsi del secondo ciclo anche nel sistema di IeFP.
Tale percorso persegue la centralità della formazione della persona, attraverso la
valorizzazione e lo sviluppo di tutte le sue potenzialità, in una prospettiva di istruzione e
formazione lungo tutto l’arco della vita.
Lo stretto rapporto tra dimensione culturale e lavoro, anche attraverso la valorizzazione
delle modalità dell'alternanza e dell'apprendistato, costituisce uno dei caratteri distintivi
dell'offerta di IeFP.
I percorsi triennali si concludono con il conseguimento di una certificazione di qualifica di
istruzione e formazione professionale regionale, avente validità nazionale in quanto
rispondente ai livelli essenziali di prestazione definiti dallo Stato.
La proposta del nostro Istituto è la seguente:
Operatore della Ristorazione
Gli indirizzi previsti dalla figura sono due:


PREPARAZIONE PASTI
SERVIZI DI SALA E VENDITA
Il percorso si articola in un biennio (1° e 2° anno) comune ai due indirizzi a carattere orientativo, alla fine del quale l’allievo ha la possibilità di scegliere uno dei due indirizzi previsti
dalla figura professionale da svolgere nel 3° anno.
Nello sviluppo dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale viene dato più spazio alle
attività ed agli insegnamenti di indirizzo nel primo biennio ed alle attività e insegnamenti di
formazione professionale nel corso del terzo anno.
Nel primo e nel secondo anno le ore di lezione saranno 32 di cui 17 relative alla istruzione
generale e 15 a quella di indirizzo, inoltre nel secondo anno sono previste 80 ore di stage
(due settimane) da svolgere nel corso dell’anno scolastico. Nel terzo anno le ore complessive saranno sempre 32 ma con una suddivisione diversa più rivolta alla professione, 15
dedicate alla istruzione generale e 17 a quella di indirizzo con 160 ore di stage (quattro
settimane) da svolgere sempre nel corso dell’anno scolastico.
Al termine del terzo anno è prevista la possibilità di acquisire, previa frequenza di un
quarto anno, l’inquadramento professionale delle figure di:
35


tecnico di cucina, in continuità con la figura dell’operatore della ristorazione indirizzo
preparazione pasti
tecnico dei servizi di sala e bar, in continuità con la figura dell’operatore della ristorazione indirizzo servizi di sala e bar
L’inquadramento professionale delle figure di “tecnico di istruzione e formazione
professionale” si colloca in progressione verticale rispetto alle figure dell’operatore
professionale previste in esito ai percorsi triennali, di cui costituiscono la naturale
evoluzione. La figura del tecnico si differenzia dall’operatore per la tipologia/ampiezza
delle conoscenze, la finalizzazione della gamma di abilità cognitive e pratiche, il grado di
responsabilità e di autonomia nello svolgimento delle varie attività.
Gli accordi tra il Ministro dell'istruzione, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e le
Regioni del 14 dicembre 2010 sono finalizzati anche a creare le condizioni in base alle
quali i giovani in possesso di diploma professionale di tecnico possano sostenere l'esame
di Stato utile ai fini dell'accesso all'Università, previa frequenza di apposito corso annuale.
Il quadro orario settimanale nel percorso IeFP è così articolato:
Area generale
INSEGNAMENTI
3° anno
Preparazione
pasti
3° anno
Sala e
vendita
3
2
2
2
3
3
2
2
2
3
2
1
15
2
1
15
1° anno
2° anno
3
2
2
3
2
2
2
1
17
3
2
2
3
2
2
2
1
17
lingua tedesca
scienza degli alimenti
lab. serv. enogastr. (settore cucina)
lab. serv. enogastr. (settore sala e vendita)
totale ore area di indirizzo
3
2
5
5
15
Area di indirizzo
3
3
2
3
5
11
5
15
17
11
17
totale ore settimanali
32
32
32
lingua e letteratura italiana
lingua inglese
storia
matematica
diritto ed economia
scienze della terra e biologiche
scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
totale ore area generale
stage classe seconda (*)
stage classe terza (*)
32
3
3
80 ore
160 ore
(*) gli stage hanno luogo durante l’anno scolastico (normalmente nel mese di marzo)
36
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti,
sono attuati percorsi – a partire da quest’anno scolastico - di alternanza scuola-lavoro,di
cui al decreto legislativo 15 aprile 2005,n.77,per una durata complessiva nel secondo
biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi di almeno 400 ore.
L'alternanza è una metodologia formativa che permette ai ragazzi che frequentano gli
Istituti professionali, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte
dell'azione formativa presso un'Impresa/Ente. Tale esperienza lavorativa orienta lo
studente nel comprendere l'attività professionale, applicata all'ambito specifico.
Ai progetti di ASL è riconosciuto un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in
azienda e a quelli curricolari svolti in aula. L’ASL permette l’acquisizione, lo sviluppo e
l’applicazione in ambienti di lavoro di alcune competenze previste dai profili educativi
culturali e professionali dei diversi corsi di studio; in questo senso può diventare anche
una possibile risposta alla domanda di apprendimento personalizzato degli studenti.
L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione dell’attività didattica
e si può realizzare anche all’estero.
(vedi anche nell’area progetti)
STAGE ALL’ESTERO E BORSE DI STUDIO
Conoscere le lingue, per il nostro Istituto, è sinonimo di professionalità: approcciarsi al
cliente straniero non è solo saper comunicare ma, nel comprendere i suoi bisogni, entrare
nella sua cultura.
Ecco perché l’Istituto Cornaro attua ogni anno iniziative e progetti diversi per le varie
lingue studiate.
Per la lingua inglese vengono organizzati stage professionali in grandi alberghi del Regno
Unito, stage linguistici in Irlanda presso scuole accreditate, certificazioni Cambridge,
concorsi internazionali.
Per la lingua tedesca vengono proposti annualmente scambi culturali con una scuola
alberghiera in lingua tedesca di Brunico, stage professionali in Germania o Austria, ore di
compresenza con un’assistente di madrelingua tedesca nelle classi del triennio.
Per la lingua francese si attuano stage professionali presso un albergo di qualità in Le
Havre.
37
ISTITUTO TECNICO SUPERIORE PER IL TURISMO
FONDAZIONE
ISTITUTO TECNICO
SUPERIORE PER IL TURISMO
Viale Martin Luther King, 5 – 30016 Jesolo (Ve)
Tel. e Fax 0421.382037- [email protected] pec: [email protected]
P.IVA 04077780270 Cod. Fiscale 93037690273
www.itsturismo.it
L' Istituto “E. Cornaro” è stato individuato dalla Regione Veneto, con DGR n. 1802
del 13.07.2010, quale scuola capofila per la costituzione dell'Istituto Tecnico
Superiore per il Turismo, unica esperienza in Veneto per tale settore.
Questa Scuola di Alta Specializzazione per il Turismo afferisce all’area tecnologica
delle Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo e nasce sulla
solida base di una positiva esperienza ultradecennale nella Formazione Superiore
dell’Istituto Cornaro.
L’ITS per il Turismo di Jesolo Lido è una Fondazione di partecipazione costituita da
10 Soci Fondatori:
1. IPSSARCT “E. Cornaro”
2. Università Ca’ Foscari Venezia
3. Provincia di Venezia
4. Comune di Jesolo
5. Camera di Commercio I.A.A. di Venezia
6. Federalberghi Veneto
7. Confcommercio Veneto Unione Regionale Veneta Commercio Turismo Servizi
8. Confindustria Venezia Unione Industriali della Provincia di Venezia
9. Faita Federcamping Veneto
10. ENAIP Veneto
Oltre ai soci fondatori ,l’ITS conta più di 30 altri soci tra scuole superiori per il
Turismo,centri di ricerca ,E.B.T.(spiagge venete),e altri.
Il patrimonio culturale messo a disposizione dai diversi partner che costituiscono la
fondazione, in termini di esperienze pregresse, competenze tecniche e professionali
dei formatori e dei tecnici aziendali, è di assoluto rilievo in campo nazionale ed
internazionale e fornisce garanzie per il perseguimento delle finalità dell’ITS, quali:
 assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario
che risponda alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in
relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Veneto e del Paese;
 sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, per
diffondere la cultura tecnica e scientifica;
 sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole
e medie imprese;
 diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei
giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche;
 stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione
continua dei lavoratori diplomati, nel rispetto delle competenze delle parti sociali
in materia.
38
L’offerta formativa dell’ITS per il Turismo, comunque, si concretizza in primis
nell’attivazione di percorsi finalizzati al conseguimento di un Diploma per Tecnico
Superiore per la gestione di strutture e servizi turistici; scopo prioritario di tale corso,
che ha una durata di quattro semestri per un totale di 2000 ore, sarà di corrispondere
a specifici fabbisogni formativi presenti sul territorio: è infatti una figura professionale
di alto profilo, di assistente alla direzione, esperto in strategie e strumenti di
pianificazione e web marketing management. Una figura molto richiesta dal mondo
del lavoro, che assicura di fatto la piena occupabilità dei futuri diplomati (in tal senso,
già più dell’ 80% dei corsisti dei primi corsi sono stati assunti dopo aver conseguito il
diploma ITS).
Dal 2013 oltre alla sede di Jesolo, è stata aperta anche una sede a Bardolino, con
due medesimi percorsi formativi.
Possono accedere al percorso presso l’ITS per il turismo,previa selezione, giovani e
adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore (articolo 7, comma
3, del DPCM 25 gennaio 2008.
Il corso si basa sulla combinazione di un apprendimento teorico e pratico (in aula e in
laboratori di competenze) per 1200 ore, con internship professionali presso aziende
del settore per ulteriori 800 ore.
Le docenze sono tenute per circa il 70% del monte ore da professionisti che
provengono dal mondo del lavoro e per il rimanente 30% da docenti dell’università e
della scuola superiore.
Una volta ottenuto, attraverso esame finale, il Diploma di Tecnico Superiore di tipo
europeo (corrispondente al 5° livello EQF – European Qualification Framework), i
corsisti potranno da subito iniziare la propria carriera professionale nel settore
dell'Hospitality Management, oppure decidere di continuare gli studi all’università,
vedendosi riconosciuti circa 20 crediti, al fine di conseguire una laurea.
Importante sottolineare come il Tecnico superiore per la gestione di strutture e servizi
turistici ha specifiche competenze nei più avanzati modelli di Hospitality Management
e nell’utilizzo strategico delle Tecnologie informatiche e della comunicazione, in
un’ottica di ottimizzazione dei servizi turistici; i principali settori in cui potrà operare in
imprese turistiche (hotels, catene alberghiere, agenzie di viaggio, OTA, villaggi
turistici, società di servizi web, uffici turistici, ecc.) sono:
 Divisione Booking e Booking online
 Front Office
 Vendite e Marketing
 Web Marketing
 Attività di budgeting-reporting aziendale
 Organizzazione eventi/congressi
 Promozione e valorizzazione del territorio.
Ecco perché il mondo dell’impresa crede e investe su questa scuola di alta
specializzazione: la maggior parte dei soci, fondatori e partecipanti, ha aderito all’ITS
per il Turismo di Jesolo perché convinti che con questi percorsi si possa contribuire a
ridurre il gap attualmente esistente tra la domanda di tecnici proveniente dal mondo
del lavoro e l’offerta che il tradizionale sistema scolastico e universitario propone.
Docente referente in Istituto per la Fondazione ITS per il Turismo è la Prof.ssa Paola
Marin.
39
I SERVIZI SCOLASTICI
Modalità di raccordo tra i tempi dell'insegnamento e i ritmi di apprendimento
degli alunni
Per far sì che si determinino i necessari equilibri di apprendimento sono previsti:

recupero in itinere: attività di recupero svolta in orario curricolare;

sportello: insegnanti a disposizione in orario definito e pomeridiano per lezioni di
recupero su prenotazione degli alunni;

corsi di recupero: corsi con frequenza obbligatoria, organizzati dai Consigli di
Classe in relazione alle carenze e alle difficoltà disciplinari degli alunni. Si
svolgono sia per il recupero dei debiti formativi maturati da colmare per
l’ammissione all’anno scolastico successivo sia per le mancanze in corso d’anno.

gruppi:

classi: nella loro formazione si tiene conto dei principi che fanno riferimento
alla provenienza territoriale e della lingua straniera studiata nella scuola
media;

gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi
(smistamento lingue; progetti speciali; corso serale).
Prevenzione del disagio giovanile
All’interno dell’Istituto è stata potenziata e resa più agile, rispetto agli anni precedenti,
l’attività di prevenzione del disagio giovanile. È operativo un Centro di Informazione e
di Consulenza (CIC) il cui referente è la prof.ssa Federica Stoppani e che si avvale
della consulenza esterna della prof.ssa Olga Tresca.
Lo svolgimento del servizio è portato a conoscenza di tutti gli allievi attraverso un
apposito comunicato e l’esposizione in tutte le classi degli orari e dei docenti a
disposizione.
Il CIC si pone come attività di particolare rilevanza nell’ambito del P.O.F., mettendo
in atto iniziative e progetti volti a:

agevolare la comunicazione e la relazione tra adolescenti e tra adolescenti e
adulti, in particolare tra adolescenti ed operatori scolastici, considerato il
particolare contesto di inserimento;

contrastare e diminuire elementi di disagio giovanile (scolastico, familiare e
personale);

indirizzare gli studenti a scelte relative allo “star bene” a scuola e nella società.
Il CIC si evidenzia come un’occasione per offrire ai giovani:

uno spazio di ascolto e consulenza informativa;

uno spazio polifunzionale all’interno della scuola, area animazione e/o momento
di progettualità comune;

risorsa di sostegno e supporto.
40
Nell’ambito della prevenzione al disagio giovanile, se richiesta, è presente in Istituto
una psicologa dell’ASL n° 10.
Assolvimento dell’obbligo scolastico
L'Istituto assicura secondo la normativa vigente (Legge n. 296 del 27.12. 2007)
l’assolvimento dell’obbligo scolastico pari a dieci anni di istruzione obbligatoria.
L’Istituto, inoltre, anche nel rispetto del decreto attuativo del 22 agosto 2007, intende
promuovere, attraverso una serie di iniziative e di interventi didattici, il
raggiungimento della Qualifica professionale e del Diploma di Stato. Secondo tale
decreto, infatti, l’obbligo scolastico è finalizzato “al conseguimento di un titolo di
studio di scuola secondaria superiore o di una Qualifica professionale”.
IL PIANO DI SVILUPPO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I docenti dell’Istituto, dopo un’attenta analisi dell’ambiente socio-culturale in cui
operano, hanno individuato i seguenti bisogni degli utenti:

bisogno di disporre di spazi adeguati, di tempi e stimoli atti a favorire la presa di
coscienza delle proprie capacità e attitudini;

bisogno di socializzazione intesa come appartenenza ad un gruppo e ad un
territorio in cui riconoscersi;

bisogno di cultura adeguata alle esigenze della società moderna e del mondo del
lavoro;

bisogno di sviluppo delle proprie capacità motorie.
Finalità e scelte educative dell’Istituto
Il Collegio docenti, oltre a garantire una preparazione culturale, ha progettato le
proprie azioni formative organizzando percorsi educativo -didattici che consentono
agli allievi di:
 conseguire una progressiva autonomia nella lettura critica della realtà e nella
capacità di operare scelte consapevoli;
 rafforzare le attitudini personali e le proprie potenzialità in vista delle scelte future.
Per rispondere in modo adeguato ed equilibrato alla domanda di educazione,
formazione e istruzione dell’alunno, il Collegio docenti, determinati i saperi essenziali
caratterizzanti i diversi ambiti disciplinari ed indirizzi, ha privilegiato le seguenti scelte
educative:
 attività di accoglienza e di orientamento (l’Istituto individua in questo aspetto uno
dei punti cardine per facilitare l’ingresso e la continuità curricolare degli studenti);
 potenziamento del successo scolastico;
 prevenzione ed educazione alla salute;
 prevenzione ed informazione sugli effetti che provoca l’abuso di sostanze
psicotrope;
41
 sviluppo
dell’apprendimento attraverso l’utilizzo delle risorse personali e
ambientali;
 educazione all’ascolto e alla lettura in senso critico;
 intervento linguistico di alfabetizzazione italiana e sociale di integrazione per
alunni stranieri neoimmigrati;
 educazione alla scrittura;
 integrazione degli alunni portatori di handicap ed educazione di tutti alla
convivenza civile;
 approccio a modalità di comunicazione di tipo multimediale avanzate;
 educazione alla comunicazione e alla socializzazione mediante attività ricreative
e/o di approfondimento culturale.
42
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA – PROGETTI
PROGETTI A.S. 2015-2016
Titolo Progetti
Referente
PROGETTO
BENESSERE
Stoppani
Federica
PROGETTO
AFFETTIVITÀ
Nicoletta
Chiaruzzi
PROGETTO DI VITA
DALL’AULA AL
LABORATORIO
Pasquale
Quitadamo
PROGETTO EVENTI E
MANIFESTAZIONI
PROGETTO GARE E
COMPETIZIONI
PROGETTO
ACCOGLIENZA
ADULTI
PROGETTO
INTEGRAZIONE
ALUNNI STRANIERI
PROGETTO
ACCOGLIENZA E
RIMOTIVAZIONE
PROGETTO
DI
AUTOVALUTAZIONEDI
ISTITUTO
PROGETTO
BICI-AMBIENTE
PROGETTO
NORDIK WALKING
Gaetano
Frascolla
Gaetano
Frascolla
Renato
Colla
Giovanni
Miranda
Giovanni
Miranda
Martin
Emilio
Paolo
Corò
Paolo
Corò
PROGETTO
CALCIO A CINQUE
Paolo
Corò
GIORNATA
DELL’ATLETICA
LEGGERA
Paolo
Corò
PROGETTO
VOGA VENETA
Dal Pont
Federica
PROGETTO DI
AUTODIFESA
DI VUOLO
Obiettivi
Fornire agli studenti informazioni ed
eventuali consulenze relative a problemi
inerenti il disagio giovanile nelle sue
molteplici articolazioni
In collaborazione con psicologi e ostetriche
del consultorio di San Donà di Piave
Aumento del numero delle ore di laboratorio
di sala o di cucina ricorrendo a una classe
parallela per diminuire il carico di lavoro
cognitivo in classe.
Destinatari
Tutti
gli
alunni
dell’Istituto e le loro
famiglie.
Tutte le classi prime
Alunni con PEI delle
classi dell'alberghiero
Il progetto finalizzato allo sviluppo di Alunni classi 3°,4° e
alberghiero,
conoscenze, capacità e comportamenti 5°
turistico
e
corso serale
sia sotto il profilo gestionale del servizio
che sotto il profilo organizzativo manageriale
Progettazione,
preparazione
delle
competizioni, prove tecniche e svolgimento
delle gare.
Offrire agli adulti la possibilità di conseguire
un titolo di studio. Costruire percorsi di
apprendimento differenziati.
favorire la conoscenza di culture diverse
dalla nostra e integrazione degli alunni
stranieri
Promuovere negli studenti delle classi prime
un atteggiamento più consapevole rispetto
allo studio e aiutare l’inserimento degli
studenti nell’Istituto
Monitoraggio finalizzato al miglioramento
della qualità globale dell’Istituto
Alunni classi 3°,4° e
5°alberghiero,turistico
e corso serale
Adulti che vogliono
ottenere la qualifica
od il diploma
Prime e seconde
Promuovere il territorio e l’attività motoria
attraverso l’uso della bicicletta
Promuovere il territorio e l’attività motoria
attraverso l’uso dei bastoncini
miglioramento delle capacità motorie di
base, miglioramento della resistenza
aerobica
Gli alunni dell’Istituto
Interessati
Gli alunni dell’Istituto
Interessati
Gli alunni dell’Istituto
Interessati e idonei
all’attività sportiva
Favorire l’attività motoria all’aperto
Gli alunni dell’Istituto
Interessati e idonei
all’attività sportiva
Gli alunni dell’Istituto
interessati
conoscere e praticare una sana abitudine
sportiva, con lo scopo di una eventuale
partecipazione ad una regata interistituti a
Venezia
Miglioramento
delle
qualità
motorie,aggregazione,socializzazione
43
Alunni delle classi 1°
dell’Istituto e studenti
stranieri di tutte le
classi
Tutto l’Istituto
Gli allievi interessati
dell’Istituto
Titolo Progetti
Referente
SCAMBIO LINGUISTICO
CON ISTITUTO
ALBERGHIERO DI
BRUNICO
Paola
Bonvicini
STAGE ALL’ESTERO
Maria
Luisa Savi
PROGETTO CAMBRIDGE
Grazia
Menegazzo
PROGETTO CORSO DI
CUCINA PER ADULTI
Vittorio
Belardo
PROGETTO IN RETE:
“INNOVAZIONE E
VALORIZZAZIONE
DELL’HORECA(Hotellerierestaurant-caffè) PER LA
REGIONE
VENETO:AZIONE
ACCOGLIENZA”
PROGETTO
“EVOLUZIONE DELLA
CUCINA”
PROGETTO MODELLO
DIDATTICO “LA
NATURA E’
PERCEZIONE”
PROGETTO DIDATTICO
“IL GIARDINO DEI
SEMPLICI”
Ilario
Ierace
Antonio
Galati
Nicoletta
Chiaruzzi
Nicoletta
Chiaruzzi
Obiettivi
avvicinare gli alunni a coetanei di lingua
tedesca
che
frequentano
l’Istituto
Alberghiero di Brunico con finalità non
solo di potenziamento della lingua ma
anche di offerta di vacanza studio e
mantenere successivamente i contatti a
scopo didattico attraverso l’uso di sistemi
di comunicazione a distanza (Es: Skype)
Potenziare la competenza nell’uso della
lingua inglese con particolare attenzione
allo sviluppo della micro lingua
Certificare
il
raggiungimento
delle
competenze nell’area linguistica secondo i
criteri di qualità europei
Valorizzare la cucina locale, nazionale ed
internazionale, fornendo all’utenza gli
strumenti necessari per la realizzazione di
piccoli eventi gastronomici.
Analizzare i trend attuali e futuri del
mercato turistico al fine di favorire
l’innovazione e la promozione del prodotto
turistico ecosostenibile.
Destinatari
dai 15 ai 20
alunni di classi
terze o seconde
che
studiano
lingua tedesca
Riconoscere e praticare tecniche
banqueting, catering, sottovuoto.
Gli allievi della
4°A Eno e 4°C
Eno
Classi
seconde
quinquennale
di
Elaborazione di un modello didattico
descrittivo dei cinque sensi
Elaborazione di un modello didattico
utilizzando l’orto didattico dell’istituto.
L’importanza delle erbe aromatiche
44
Classi terze e
quarte
dell’Istituto
Classi terze,
quarte,quinte
dell’Istituto
Utenza esterna
Un alunno di
classe
quarta,selezionato
per meriti
Classi
IeFP
seconde
L’ISTITUTO IN RETE
L’Istituto “E. Cornaro” ha aderito alle seguenti reti di scuole:
Re.Na.I.A. Rete Nazionale Istituti Alberghieri
I cambiamenti a livello legislativo intervenuti a modificare il mondo della scuola negli
ultimi anni, tanto sul piano organizzativo quanto su quello didattico, hanno imposto la
ricerca, per le istituzioni scolastiche, di nuovi strumenti adeguati ad affrontare compiti
sempre più complessi. In questo senso, forme preesistenti di collaborazione tra le
istituzioni scolastiche stanno via via lasciando il passo a strutture di coordinamento,
quali le “reti di scuole”, che consentono di operare con sintonia di finalità, ma anche
di obiettivi e di gestione organizzativa. Per questa ragione, l’Associazione Nazionale
dei Presidi degli Istituti Alberghieri di Stato (ANPIAS) ha proposto e costituito una
rete nazionale tra gli Istituti Professionali di Stato per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione e gli Istituti di altro indirizzo con percorsi formativi nel settore
alberghiero, cui anche il nostro Istituto ha aderito.
L’area interessata è l’intero territorio nazionale in considerazione delle caratteristiche
fondamentali e comuni del turismo e le finalità che riguardano:

il sostegno al processo di decentramento autonomistico per consolidare
precedenti esperienze comuni di reti scolastiche territoriali e favorire la creazione
di associazioni, reti o consorzi a livello regionale;

l’estensione e la generalizzazione delle sperimentazioni pedagogico -didattiche
in atto in relazione al processo di rinnovamento della scuola e al contributo che
le istituzioni della rete possono offrire;

il sostegno a servizi diretti a sviluppare ed ampliare attività di orientamento
formativo e professionale dei giovani e di educazione continua e ricorrente degli
adulti;

l’attivazione di percorsi comuni di formazione del personale che opera nelle
rispettive istituzioni;

azioni di Rete fra scuole e tra scuole e territorio come supporto metodologico alla
presentazione di progetti di ricerca, di formazione e di sperimentazione che
possano godere di contributi regionali, statali e comunitari;

organizzazione di “scambi temporanei” di docenti;

acquisti comuni di beni e servizi;

istituzione di “laboratori” come sedi deputate alla ricerca didattica,
sperimentazione, documentazione, formazione e orientamento degli studenti
attraverso la nomina di personale dotato di specifiche esperienze e competenze,
degli istituti facenti parte della rete;

cura di rapporti più ampi con le associazioni di categoria degli operatori del
settore turistico e alberghiero, con organizzazioni, associazioni ed enti locali,
nazionali ed esteri del settore.
45
AEHT
La sigla AEHT indica l’associazione Europea delle scuole alberghiere e turistiche,
creata in Francia nel 1987, che oggi comprende 440 scuole di 30 paesi ed è in
ulteriore crescita in direzione dei paesi dell’Europa dell’Est.
L’associazione ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra le scuole alberghiere e
turistiche, di migliorare la conoscenza di altri sistemi di formazione, di favorire gli
scambi di studenti ed insegnanti, di rinsaldare i rapporti di collaborazione tra scuole
ed imprese, di favorire lo sviluppo di progetti nel quadro dei programmi educativi
europei quali i progetti SOCRATES e LEONARDO, ed infine di mettere in comune gli
strumenti pedagogici, i saperi e il saper fare.
L’attività dell’associazione si è esplicitata nella creazione di un proprio sito Internet
(www.AEHT.lu) come mezzo per facilitare la comunicazione tra i suoi membri e per
l’organizzazione di manifestazioni specifiche.
Il nostro Istituto ha aderito all’Associazione convinto che la propria attività dì
formazione, soprattutto nell’interesse degli studenti, debba avere l’orizzonte il più
ampio possibile.
46
CONSORZIO DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI DEL VENETO
(presidenza Istituto “Cornaro”)
Il Consorzio è costituito dagli Istituti Professionali Alberghieri del Veneto, aventi corsi
e cicli di formazione diretti alla preparazione di figure professionali nel campo del
turismo, dell’ospitalità e della ristorazione.
Il Consorzio si propone come compiti istituzionali, in coerenza con i “Piani dell’offerta
formativa” delle singole istituzioni scolastiche che ne fanno parte, l’acquisizione di
servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di carattere formativo,
l’ampliamento dell’offerta formativa, l’attività di ricerca, progettazione,
sperimentazione e assistenza tecnico-didattica diretta alla formazione e allo sviluppo
delle nuove professioni.
La presenza nel Consorzio permette all’Istituto, in collegamento con gli altri partners,
di vedere valorizzata la propria presenza nella realtà territoriale, di collaborare con i
singoli Istituti consorziati, di partecipare alla gestione di iniziative dirette
all’ampliamento dell’offerta formativa tenendo conto delle esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico delle realtà locali, a favore sia degli alunni degli enti
consorziati sia della popolazione giovanile o adulta ed anche in funzione del raccordo
con il mondo del lavoro e della partecipazione a programmi nazionali, regionali o
comunitari e a percorsi integrati tra diversi sistemi formativi, comprese le Università
ed altri Istituti di Ricerca.
CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE
(capofila: Istituto comprensivo “E. De Amicis” di Eraclea)
La finalità del Centro è quella di sostenere il processo di integrazione scolastica e
sociale di tutti gli alunni in situazione di handicap, di qualificare il servizio scolastico,
anche mediante l’utilizzo mirato di tecnologie che sviluppano migliori opportunità
formative, di favorire lo scambio di strumenti, il confronto e la circolarità delle
esperienze più significative che devono rappresentare un patrimonio comune e
condivisibile e di stabilire collaborazioni con enti ed organismi operanti nel territorio.
ORIENTAMENTO E TERRITORIO
(capofila: Istituto “L.B. Alberti” di S. Donà di Piave)
É un progetto in rete con il distretto di S. Donà di Piave finalizzato ad interventi
sull’orientamento scolastico, sulla continuità tra scuole medie inferiori e superiori, sul
passaggio tra il sistema della formazione e quello dell’istruzione (e viceversa), sul
passaggio tra Istituti diversi (“passerelle”) a carattere formativo e informativo.
47
ACCORDO DI RETE IDA
Nell’anno scolastico 2004/05 è stata costituita la Rete fra Istituti Superiori della
Provincia di Venezia che gestiscono corsi di formazione per adulti volti al
conseguimento di diplomi di Qualifica Professionale e di Stato.
Finalità

Collaborare per innalzare le competenze di base e favorire il conseguimento di un
titolo di studio superiore da parte del maggior numero di persone.

Sviluppare strategie comuni per il potenziamento e la diffusione dell’IDA.

Avviare momenti comuni di formazione del personale docente e non docente.

Elaborare offerte formative comuni.

Elaborare
soluzioni
comuni
per
l’orientamento,
l’accoglienza
e
l’accompagnamento nonché per una modalità comune di riconoscimento delle
competenze formali, non formali ed informali e di un’eventuale attribuzione dei
crediti formativi.
Sempre nello stesso anno è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Rete dei
Centri Territoriali Permanenti e la Rete degli Istituti Superiori con corsi serali per
adulti nella Provincia di Venezia.
48
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Manifestazioni
L’offerta formativa dell’Istituto è integrata dalla partecipazione a manifestazioni
esterne (vedi progetto Manifestazioni), organizzate da enti pubblici, associazioni di
categoria o aziende rappresentative.
L’attività coinvolge prevalentemente le classi terze, quarte e quinte promuovendo
finalità e obiettivi educativi e didattici fissati nella programmazione d’Istituto e delle
singole discipline
In queste occasioni l’orario settimanale delle lezioni può subire modifiche o
adattamenti funzionali allo svolgimento delle manifestazioni.
Le ore eccedenti le curriculari sono parte integrante dei percorsi di alternanza scuolalavoro e partecipano al raggiungimento previsto, dal decreto legislativo 15 aprile
2005,n.77 di 400 ore di formazione.
I partner con i quali intratteniamo maggiori collaborazioni sono il Comune di Jesolo, il
Comune di Venezia, la Provincia di Venezia, l’APT provinciale, l’AJA, l’A.V.A.,
l’ASCOM, l’Associazione artigiani, l’Assoristora, gli Istituti comprensivi (D'Annunzio,
Michelangelo, etc.), altri Istituti di scuola media inferiore e superiore, Associazioni
sportive, Jesolo turismo, Agenzie immobiliari, Agenzie di viaggio, il Consorzio scuole
alberghiere del Veneto, ed altre ancora.
Corsi per l’utenza del territorio
L’Istituto “E. Cornaro”, per rispondere alle diverse esigenze dell’utenza esterna,
prevede corsi brevi per adulti, a pagamento, modulari, in orario pomeridiano - serale,
finalizzati all’approfondimento di conoscenze e abilità nonché alla certificazione delle
competenze acquisite in settori professionali ampiamente rappresentati nel
panorama lavorativo del triveneto. Alla fine di ogni corso è rilasciato certificato di
frequenza (con 2/3 di presenza sul totale della durata) o di superamento del corso modulo con esame finale ed è riconosciuto un credito formativo valido nei corsi diurni
e serali di tutti gli indirizzi.
49
LE NOSTRE ATTREZZATURE
Per svolgere tutte le attività didattiche e formative previste nel presente Piano,
l'Istituto dispone delle seguenti attrezzature:
Laboratori di accoglienza turistica, di sala e vendita e di cucina
Per la formazione professionale degli allievi, l'Istituto è dotato di un laboratorio di
ricevimento, tre sale ristoranti, tre bar, tre cucine e un'area per l'attività di pasticceria
e gelateria.

Il laboratorio di ricevimento è fornito di tutte le necessarie e moderne attrezzature
e tecnologie necessarie a svolgere le simulazioni di lavoro, dall'arrivo, alla
contabilità del cliente durante la sua permanenza, fino alla preparazione del
conto. Gran parte dell'attività è svolta tramite computer e un programma di
gestione alberghiera.

Per le lezioni di sala e cucina, i laboratori funzionano come tre ristoranti all'interno
dei quali si svolgono quotidianamente simulazioni di servizio, che vedono i
ragazzi impegnati nel lavoro di cameriere o cuoco e a turno svolgono la parte di
clienti, in modo da poter valutare direttamente la qualità del loro lavoro.

L'Istituto è dotato, in particolare, di tre moderni laboratori di cucina: uno principale
provvisto di reparto gard-manager, con adeguata attrezzatura per eseguire le
preparazioni di pietanze sottovuoto,
abbattitore di temperature e celle di
conservazione;
gli
altri
due
attrezzati con tutta la tecnologia
necessaria per le più svariate
tipologie di cottura come: brasiere,
forni a microonde, forni trivalenti a
vapore, ecc.. Il tutto è completato
da un laboratorio di pasticceria
dotato di tutte le attrezzature
classiche più la linea per la
gelateria.

Rientrano in un ampio contesto di attività speciali, alcuni banchetti che vedono la
partecipazione del personale della
scuola, autorità scolastiche e
politico-amministrative e talvolta
anche gli stessi allievi. Ai banchetti
si aggiungono concorsi organizzati
dall'Istituto
anche
a
livello
internazionale
e
attività
di
preparazione per la partecipazione
a gare organizzate in altre parti
d'Italia, durante le quali i nostri
allievi si sono spesso distinti per le
loro capacità professionali.
50
Laboratori informatici
L’Istituto è dotato di moderni laboratori con attrezzature fra le più evolute che
consentono infinite applicazioni nelle varie discipline di studio.

É attrezzato, dal punto di vista
informatico, di una grande rete di
computer collegati tra loro oltre che
a quattro server superveloci per la
gestione
delle
informazioni
condivise. Questo consente una
notevole agilità d’uso ad allievi ed
insegnanti quando sono richiesti
spostamenti da un computer
all’altro. Ogni alunno e ogni
docente della scuola ha una
propria password d’accesso per il
collegamento ed un’area riservata
nei server della scuola, dove
conservare e recuperare i propri lavori da qualsiasi punto informatico della scuola.

É dotato di sei laboratori informatici che contengono più di 150 moderni computer.
Tutti sono ovviamente collegati in rete interna d’Istituto e ad internet. Molti con
lettori DVD. Tutti con lettori CD-ROM.

I laboratori sono supportati dai più attuali e sempre aggiornati software nel campo
delle applicazioni gestionali, della contabilità aziendale e turistica, della
videoscrittura e quant’altro serve per tutte le specializzazioni dei vari settori. É
possibile collegarsi ad internet per favorire lo studio, le ricerche e lo scambio di
informazioni.
Palazzetto dello sport

La
struttura,
autonoma
e
collegata all’Istituto da una
passerella
sopraelevata,
è
formata da tre ambienti separati:
il palazzetto vero e proprio, con
circa 1200 posti numerati e due
palestre collegate provviste di
molteplici
attrezzature.
La
palestra ha in dotazione due
spogliatoi. Vi sono anche una
sala stampa e un bar.
51
Biblioteca multimediale
Non solo biblioteca, ma luogo dove si intrecciano le idee e confluiscono le diverse
discipline di studio,teoriche e pratiche dell’Istituto”Elena Cornaro”.L’ampia sala di
formazione ha dismesso i panni della semplice biblioteca,per diventare un laboratorio
multimediale con dotazioni di settore,informatizzata e arricchita di testi specifici
dedicati alle professioni e ai mestieri connessi al mondo della gastronomia ,del
turismo e del food and beverage.Accanto alle funzioni tradizionali che incoraggiano
lo studio e la lettura ,la Biblioteca multimediale dell’Istituto si candida ad essere lo
spazio dell’elaborazione delle Unità di apprendimento,il laboratorio in cui studenti e
docenti condividono la formazione che dallo studio conduce all’inserimento
professionale nel mondo del lavoro.
Laboratorio di scienze
Il laboratorio di scienze è attrezzato in modo tale da permettere di condurre
osservazioni ed esperimenti soprattutto in ambito biologico/alimentare. É dotato,
infatti, di 10 microscopi monoculari con varie possibilità di ingrandimento (fino ad un
massimo di 1000x) che permettono la visione di un’ampia gamma di preparati
istologici animali e vegetali. E’ inoltre provvisto di strumenti per le analisi dei Principi
Nutritivi degli alimenti.
Nel laboratorio è presente una buona
collezione di rocce e raccolte di flora e
fauna tipiche dell’ambito lagunare e
veneto.
Laboratorio linguistico multimediale
Il modernissimo laboratorio informaticolinguistico è dotato di una postazione
insegnante e di venti posti allievo. In esso
è possibile espletare varie attività quali: ascolto, registrazioni individuali e riascolto
con correzione, esercizi di lingua parlata, composizione con relativi esercizi, lettura,
traduzione simultanea, esercizi in coppia e/o in gruppo, video satellite in lingua,
consultazione internet audio/video.
E’ in via di definizione un progetto per la realizzazione presso l’istituto di ambienti
digitali. Si intende utilizzare per il finanziamento il bando del Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale(FESR)Fondi Strutturali Europei –Programma Operativo
Nazionale”Per la scuola,competenze e ambienti per l’apprendimento”2014-2020
obiettivo specifico 10.8-“Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” –Azione 10.8.1
interventi strutturali per l’innovazione tecnologica,laboratori professionalizzanti e per
l’apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di servizio-Fondo per
lo sviluppo e la coesione ex delibera CIPE n.79 del 2012. Il progetto rientra nella
sottoazione 10.8.1.A3 “Ambienti multimediali mobili” e nello specifico prevede la
realizzazione di un laboratorio linguistico mobile,incentrato sull’idea di rendere l’aula
didattica il fulcro della giornata dello studente. All’interno di un’unità di alloggiamento
dedicata,saranno forniti un notebook destinato all’insegnante e 26 tablet dedicati agli
studenti. Il laboratorio consentirà conversazioni in cuffia tra docente e
52
allievo,valutazioni sul livello di comprensione mediante somministrazione di test
strutturati e possibilità di successiva consultazione e revisione da parte dello
studente.
La scelta di investire in questo progetto rappresenta anche un’opportunità preziosa
per gli allievi diversamente abili che avranno facile fruizione di tecnologie
compensative e sostitutive.
Sala conferenze
La sala conferenze, con circa 100 posti a sedere, è dotata di videoproiettore
collegato ad un lettore DVD e ad un impianto stereo per la proiezione di film e
documentari.
LIM
Tutte le aule sono dotate di LIM (Lavagna interattiva multimediale), detta
anche lavagna elettronica, una superficie interattiva su cui è possibile scrivere,
disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni.
La LIM è utile per produrre nelle classe e negli alunni un atteggiamento positivo
verso compiti da svolgere; in campo scolastico questo diviene fondamentale ai fini
del successo formativo di ogni alunno. Gli alunni infatti possono essere motivati dalle
situazioni e dalle attività di apprendimento se esse sono stimolanti e se sanno
coinvolgerli personalmente e attivamente nel loro apprendimento e se permettono
loro una scelta personale e un controllo in base alle loro capacità e alle richieste del
compito.
Va comunque tenuto presente che la LIM è uno dei tanti strumenti che il docente e
gli alunni hanno a disposizione per la costruzione dell’ambiente di apprendimento: la
LIM acquisisce un valore “ridimensionato” rispetto a chi crede che essa possa
risolvere tutti i problemi della scuola e della didattica: uno “strumento” che entra nella
classe per potenziare alcune attività, per provocare docente e alunni al
cambiamento, per favorire alcuni tratti della vita di classe.
Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze. I contenuti sono difatti il
supporto indispensabile per il raggiungimento di una competenza. Le competenze si
configurano altresì come strutture mentali capaci di trasferire la loro valenza in diversi campi, generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e
competenze. In tale contesto appare abbastanza evidente che la LIM diventa uno
strumento particolarmente efficace per una didattica centrata sulle competenze, rispetto alla tradizionale (e a volte eccessiva) preoccupazione per le conoscenze e per
i contenuti.
53
STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Gli studenti saranno valutati in base a:
- prove orali;
- prove scritte (strutturate e integrate);
- test; prove pratiche;
- project work;
- stage tecnico-pratici.
In generale, le valutazioni tengono conto, oltre che dei risultati conseguiti, anche
della partecipazione, frequenza e impegno nonché del raggiungimento degli obiettivi
educativi generali. Allo scopo di uniformare, per quanto possibile, i criteri di
valutazione, il Collegio docenti ha indicato i seguenti livelli, espressi sia mediante
descrittori, sia in decimi, in quindicesimi e in trentesimi, che corrispondono sia ad una
valutazione di una prova orale sotto forma di colloquio che di un elaborato scritto.
DESCRITTORI
conoscenze nulle o gravemente lacunose. espressione
scorretta ed impropria, analisi errata.
conoscenze minime, lacunose e parziali: difficoltá di
orientamento, espressione scorretta ed impropria, sintesi
scorretta.
conoscenze limitate e superficiali, competenze applicate in
modo approssimativo. espressione imprecisa. situazioni
nuove, anche semplici, sono gestite con difficoltá.
conoscenze generiche, competenze applicate senza errori
sostanziali. espressione semplice, ma corretta. situazioni
nuove, purché semplici, sono gestite in modo corretto.
conoscenze complete. competenze applicate, pur con
qualche imprecisione, anche a problemi piú complessi.
espressione corretta ed appropriata. situazioni nuove sono
gestite in modo accettabile.
conoscenze
complete.
competenze
applicate
autonomamente anche a problemi complessi. esposizione
corretta e appropriata. analisi e rielaborazione completa e
corretta.
conoscenze complete, organiche e con approfondimenti
autonomi, competenze applicate anche a problemi complessi.
espressione fluida e linguaggio specifico. analisi approfondita,
correlazioni precise, conoscenze rielaborate in modo corretto
e autonomo.
conoscenze corrette, approfondite ed ampliate in modo
autonomo, anche applicate a problemi complessi. esposizione
fluida, lessico ricco ed appropriato. conoscenze e
competenze rielaborate in modo approfondito, autonomo e
critico.
VOTO/10
VOTO/15
VOTO/30
1-3
1-5
1 - 10
4
6-7
11 - 14
5
8-9
15 - 19
6
10
20
7
11 - 12
21 - 23
8
13
24 - 26
9
14
26 - 29
10
15
30
Sono attivate modalità per il riconoscimento dei crediti formativi secondo quanto
previsto dalla riforma dell’Esame di Stato. Di particolare rilevanza il sistema dei
crediti formativi è nei corsi serali e in quelli post-diploma, la cui attribuzione permette
ai corsisti di alleggerire il carico orario o addirittura di sveltire il percorso degli studi.
54
Per quanto riguarda il sistema di valutazione interna dell’offerta formativa si
definiranno modelli di monitoraggio che prevedano:

modalità attuative dell’attività didattica

aspetti motivazionali

ricaduta in termini di successo scolastico

attività volte a limitare la dispersione.
CRITERI AMMISSIONE CLASSI PRIME
Il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di ammissione alla classe prima:
 territorialità
 valutazione del percorso scolastico dell’alunno e valutazione di specifiche
motivazioni all’iscrizione;
 presenza in istituto di un fratello/sorella;
 iscrizioni arrivate entro la scadenza prestabilita dal Ministero;
 in caso di ripetenti, si darà precedenza agli alunni interni non promossi.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE E AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Per l’ammissione alla classe successiva si calcolerà il numero dei debiti e il grado
di carenza nelle materie insufficienti:
- per gli alunni delle classi prime e seconde che presentano fino a 4 insufficienze
di cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno
sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima
dell’inizio delle lezioni
- gli alunni che presentano 3 insufficienze gravi o più di 4 insufficienze, anche se
lievi, non sono ammessi alla classe successiva
- per gli alunni delle classi terze e quarte che presentano fino a 3 insufficienze di
cui non più di una grave (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima
dell’inizio delle lezioni:
- gli alunni che presentano 2 insufficienze gravi e una lieve o più di 3 insufficienze,
anche se lievi, non sono promossi
Per l’ammissione agli Esami di Stato:
- saranno ammessi agli Esami di Stato gli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
- gli allievi che presentino lievi carenze potranno essere ugualmente ammessi
con giudizio motivato
- gli alunni con una o più insufficienze non saranno ammessi.
- gli alunni che ottengono una valutazione in condotta insufficiente non sono
ammessi alla classe successiva
55
- gli alunni che superano il 25% di ore di assenza sul totale delle ore curriculari
non sono ammessi alla classe successiva. Vengono considerati motivi dispensativi la malattia con certificato medico o il ricovero e gravi impedimenti di
ordine familiare o personale.
Per il corso IeFP:
per gli allievi dei percorsi IeFP, potrà essere previsto a fine anno solo un
giudizio di idoneità o non idoneità, mentre il recupero degli apprendimenti dovrà
essere realizzato nel corso dell’a.s. successivo attraverso appositi percorsi
personalizzati. Il nostro Istituto attiverà eventuali corsi di recupero da effettuarsi
entro novembre dell’a.s. successivo.
- gli alunni delle classi prime e seconde IeFP che presentano fino a 3 insufficienze di cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) vengono ammessi alla classe
successiva
- per gli alunni delle classi terze IeFP il giudizio di ammissione agli esami di qualifica valutato in centesimi e determinato dall’integrazione delle valutazioni delle
singole discipline, seguirà le indicazioni della tabella riassuntiva allegata:
LIVELLI
DESCRIZIONE
0
PUNTEGGIO IN
CENTESIMI
< 60/100
competenza non raggiunta
Lo studente svolge compiti semplici in
situazione note, mostrando di possedere
da 60/100
1 = BASE
conoscenza ed abilità essenziali e di
a 75/100
saper applicare regole e procedure
fondamentali
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazione note,
da 76/100
2 = INTERMEDIO compie scelte consapevoli, mostrando di
a 90/100
saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazione anche
non note, mostrando padronanza
3 = AVANZATO
da 91/100
nell’uso delle conoscenze e delle abilità.
a 100/100
Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente
decisioni consapevoli.
IL VALORE DI SOGLIA PER L'AMMISSIONE È STABILITO IN 50/100
In tutti i casi:
Ciascun Consiglio di Classe delibererà tenendo conto:
56
- del profilo della classe e della storia personale dell’alunno
- del livello di partenza e del progresso dell’alunno nel corso dell’anno scolastico,
tenuto conto anche della frequenza e degli esiti dei recuperi e degli interventi di
sostegno attivati durante l’anno
- della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto
propri delle discipline interessate nel corso dell’anno scolastico successivo
- dell’attitudine dell’alunno ad organizzare lo studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.
In particolare:
- nel primo biennio per gli alunni delle classi prime si cercherà di permettere il più
possibile la frequenza della classe successiva, valutando il raggiungimento degli
obiettivi nell’arco dei due anni anche ai fini dell’assolvimento dell’obbligo scolastico
- nella classe quarta si valuterà la possibilità di raggiungere gli obiettivi specifici nel
corso dell’ultimo anno.
- in classe quinta, in presenza di eventuali carenze in alcune discipline, si terrà
conto soprattutto dell’idoneità dell’alunno ad affrontare l’Esame di Stato.
Recupero debiti formativi:
per gli studenti a cui nello scrutinio di giugno è stato sospeso il giudizio di
ammissione alla classe successiva, vige l’obbligo di frequentare le attività di
recupero pianificate dall’Istituto a meno che la famiglia abbia scelto di non
avvalersene comunicandolo per iscritto alla scuola.
Sia coloro che si avvalgono sia coloro che provvedono autonomamente all’attività di
recupero devono sostenere le prove di verifica.
Nello scrutinio che seguirà si terrà conto sia del profitto conseguito durante l’anno
scolastico sia dell’esito delle prove di accertamento relative ai debiti che avevano
determinato la sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno e dell’impegno e
frequenza durante i corsi.
L'ammissione alla classe successiva sarà deliberata in presenza di:
o esiti sufficienti nelle materie oggetto di prove di accertamento;
o esiti non del tutto sufficienti dovuti a lacune non gravi, che però attestano
significativi progressi rispetto alla situazione di partenza.
In tutti gli altri casi viene deliberata la non ammissione alla classe successiva.
Per il corso per adulti:
Relativamente ai livelli, dove alla fine di gennaio c’è lo scrutinio per il passaggio da
un anno al successivo, le discipline che hanno una valutazione scritta ed orale
effettueranno valutazione unica.
57
REGISTRO ELETTRONICO - INSERIMENTO VOTI – ASSENZE – NOTE ON LINE
È a regime il registro elettronico che ha di fatto soppiantato il vecchio registro cartaceo. Attraverso la password loro assegnata tutte le famiglie avranno totale accesso
ai dati riguardanti il proprio figlio, in particolare:

segnalazione in tempo reale delle assenze, entrate posticipate o uscite anticipate ed eventuali note disciplinari, permettendo ai genitori un costante monitoraggio dell'aspetto disciplinare:

inserimento in tempo reale dei voti delle prove scritte ed orali permettendo al
genitore un costante e tempestivo controllo sull'andamento didattico.
Rimane comunque la possibilità di dialogare direttamente con i vari docenti del Consiglio di Classe sia attraverso il singolo ricevimento settimanale, che prevede la prenotazione on line, sia attraverso il ricevimento collettivo (uno per quadrimestre).
58
SCALA PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente e viene
attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti
criteri:

frequenza e puntualità

rispetto del regolamento d’Istituto

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici

rispetto delle regole di convivenza civile.
Il voto inferiore a sei decimi è considerato valutazione insufficiente e determina la
non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Il Collegio dei docenti, in conformità a quanto disposto dal decreto ministeriale n. 5
del 16 gennaio 2009, ha deliberato la seguente scala di attribuzione del voto di
condotta:
Voto
10
9
8
7
6
Motivazione






























Interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni
Impegno serio e regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Ruolo propositivo e trainante all’interno della classe
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
Buona socializzazione
Frequenza assidua
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Diligente svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Rispetto del regolamento scolastico
Frequenza assidua
Partecipazione interessata alle lezioni
Regolare adempimento dei doveri scolastici
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
Ruolo collaborativo nel gruppo classe
Frequenza regolare
Discreta partecipazione alle attività scolastiche
Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati
Accettabile rispetto delle norme disciplinari dell’Istituto
Ruolo non sempre collaborativo nel gruppo classe
Frequenza accettabile
Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche
Svolgimento saltuario dei compiti assegnati
Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica
Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni
Rapporti problematici nel gruppo classe
Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico segnalati formalmente da
annotazioni scritte cui hanno fatto seguito anche provvedimenti di sospensione dalle
lezioni
Frequenza discontinua
59


5




Comportamenti che configurino reati che violano la dignità o il rispetto della persona
umana o siano di pericolo per l’incolumità delle persone
Atti ripetuti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da
ingenerare un elevato allarme sociale
Atti che determinano gravi danni al patrimonio scolastico
Frequenza scarsa
Irrogazione di almeno una sanzione disciplinare
Nessun apprezzabile e concreto cambiamento nel comportamento successivamente
alla irrogazione delle sanzioni
MODALITÀ DI RECUPERO E DI VERIFICA DEI DEBITI FORMATIVI
Il Ministero della Pubblica Istruzione con il D.M. n. 80 del 3-10-2007 e l’O.M. n. 92 del
5-11-2007 ha stabilito che per gli studenti ai quali nello scrutinio finale è stata
attribuita l’insufficienza in una o più materie, che non comporti tuttavia una immediata
bocciatura, il Consiglio di classe delibera di sospendere il giudizio di ammissione alla
classe successiva e ha altresì sancito che il recupero dei debiti formativi debba
avvenire inderogabilmente entro il 31 agosto e comunque non oltre l’inizio dell’anno
scolastico successivo.
Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine
degli scrutini del primo quadrimestre, l’Istituto avvia sportelli e corsi di recupero di
durata non superiore a 12 ore con accertamento, mediante prove documentabili,
dell’avvenuto recupero.
Le materie insufficienti per le quali non vengono attivati corsi o sportelli saranno
recuperate mediante studio individuale con accertamento, mediante prove
documentabili, dell’avvenuto recupero.
Gli esiti delle attività di recupero saranno comunicati tempestivamente ai genitori.
Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine
degli scrutini finali e per i quali è stato sospeso il giudizio di ammissione alla classe
successiva, l’Istituto pianifica le attività di seguito indicate.

Corsi di recupero e sportelli per le classi 1^ e 2^ tra fine giugno e fine luglio, con
una eventuale ripresa nell’ultima decade di agosto in vista dell’esame.

Corsi di recupero e sportelli per le classi 3^ e 4^ dalla seconda decade di agosto
all’inizio di settembre.
Lo studente è tenuto alla frequenza dei corsi, salvo che la famiglia non ritenga di
provvedere autonomamente nel qual caso deve avvisare la scuola per iscritto..
Sia coloro che frequentano i corsi sia coloro che provvedono autonomamente
devono sostenere le prove di verifica dell’avvenuto recupero.
Il calendario degli esami sarà reso noto dalla scuola.
60
ORGANO DI GARANZIA (DPR 249/1998 E DPR 235/2007)
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia
interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo
di garanzia che ha il compito di valutare l’equità della punizione.
Esso è composto da un docente designato dal Consiglio di istituto, da un
rappresentante eletto dagli studenti, da un rappresentante eletto dai genitori ed è
presieduto dal Dirigente scolastico.
VIAGGI DI ISTRUZIONE
I viaggi d'istruzione sono iniziative finalizzate ad integrare il percorso formativo
dell'indirizzo di studio. Pertanto essi vanno proposti dai docenti del Consiglio di
classe, discussi ed approvati nella programmazione didattica fatta all'inizio dell'anno
scolastico.
I viaggi di istruzione saranno autorizzati dal Consiglio di classe dopo aver valutato
l’andamento didattico e disciplinare degli allievi (comportamento scolastico,
assenteismo, ecc.). L’organizzazione dei viaggi deve essere curata direttamente
dall’insegnante accompagnatore.
Alle uscite di un giorno è tenuta a partecipare tutta la classe (l'eventuale assenza
dovrà essere giustificata direttamente dai genitori o documentata). Per i viaggi di più
giorni è richiesta la partecipazione di almeno il 70% degli alunni (i non partecipanti
sono tenuti a frequentare le lezioni e potranno essere collocati in altre classi).
La richiesta, redatta su apposito modulo, dovrà essere presentata in segreteria
didattica dal docente accompagnatore, entro e non oltre il 31 gennaio.
I viaggi vanno effettuati per tutte le classi nei mesi di marzo e aprile, con esclusione
delle giornate programmate nel calendario generale per i consigli di classe.
Al momento dell'adesione al viaggio lo studente dovrà versare un acconto del 20%
della quota individuale,sul conto corrente della scuola. Il saldo sarà effettuato almeno
10 giorni prima della partenza. Sarà compito dell’insegnante accompagnatore
provvedere alla raccolta delle ricevute di versamento delle quote di partecipazione
insieme all’autorizzazione dei genitori. Per quanto riguarda la durata, le visite ed i
viaggi d'istruzione sono così disciplinati:

per le classi prime viaggi in Veneto e zone limitrofe della durata di un giorno;

per le seconde viaggi in Italia della durata massima di gg. 3 e 2 pernottamenti;

per le classi terze viaggi in Italia della durata massima di gg. 5
pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato);

per le classi quarte e quinte viaggi in Italia ed all'estero per una durata massima
di gg. 6 e 5 pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato); relativamente alle
classi quinte saranno individuate delle mete particolarmente qualificanti, in quanto
fortemente correlate ai programmi di studio,anche in vista dell’esame di stato.
61
e 4

l'autorizzazione dei viaggi d'istruzione in orario scolastico e della durata di un
giorno è delegata al dirigente scolastico.
ASSEMBLEE
Le assemblee d’Istituto e di classe rappresentano un’occasione rilevante di crescita
democratica oltre che culturale; pertanto gli allievi sono invitati ad una consapevole,
ordinata ed attiva partecipazione. É consentito lo svolgimento di un’assemblea di
Istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una
giornata, e la seconda, di due ore non frazionabili. Non è consentito lo svolgimento di
assemblee di nessun tipo nell’ultimo mese dell’attività didattica
La richiesta, redatta sull’apposito stampato, sottoscritta dai rappresentanti di classe e
dai docenti coinvolti (solo per le assemblee di classe) e indicante data di
convocazione e ordine del giorno, deve essere presentata in Segreteria con congruo
anticipo (almeno 5 giorni prima per le assemblee di Istituto, 3 per quelle di classe).
L’assemblea non può tenersi nelle stesse ore e lo stesso giorno della settimana, né
utilizzare di norma ore dello stesso insegnamento durante l’anno scolastico.
Durante lo svolgimento dell’assemblea verrà redatto un verbale (da recapitare in
Presidenza) dove saranno riassunte le problematiche trattate e riportate eventuali
richieste.
RAPPORTI CON LA PRESIDENZA
La Presidenza, nella persona del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori, è
sempre a disposizione degli studenti per la soluzione, nei limiti del possibile, di
eventuali problemi di ordine logistico, organizzativo e didattico e per raccogliere tutti
quei suggerimenti atti a migliorare il servizio scolastico e i rapporti tra le diverse
componenti dell’Istituto.
Per l’utenza esterna, il Dirigente riceve su appuntamento.
62
REGOLE DELLA SCUOLA
(Estratto dalla Carta dei Servizi)
Principi fondamentali
Uguaglianza
Il servizio scolastico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti.
Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza,
etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
Imparzialità e regolarità
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed
equità.
La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità
del servizio.
Accoglienza e integrazione
Soprattutto nel primo anno di scuola, l’accoglienza assume un grande rilievo poiché
la scuola deve essere luogo di benessere e non di disagio. Pertanto si favoriscono le
relazioni tra le varie componenti (alunni, docenti, genitori, ambiente) al fine di
permettere agli alunni di esprimere al meglio le proprie abilità.
Particolare attenzione viene posta all’accoglienza e alla integrazione dei soggetti
diversamente abili.
Frequenza scolastica
La scuola si impegna a prevenire e controllare la dispersione scolastica attraverso il
monitoraggio continuo della regolarità della frequenza.
Partecipazione, efficienza e trasparenza
La scuola, in accordo con partner esterni, favorisce le attività extrascolastiche che
ne realizzano la funzione come centro di promozione culturale, sociale, civile.
La scuola si impegna, in tutte le sue componenti, a garantire efficienza e trasparenza
nell’attuazione del servizio.
Gli operatori scolastici si impegnano a mantenere elevati livelli di cortesia,
disponibilità e competenza per realizzare gli standard generali del servizio.
Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale
Nella programmazione si assicura, nel rispetto della libertà di insegnamento, il
perseguimento degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici.
L’aggiornamento è un obbligo per l’amministrazione e un diritto-dovere per il
personale scolastico.
63
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI E CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli insegnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei
giovani. Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello
normativo e a livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione
di una relazione via via sempre più interattiva.
Bisogna considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche ha accreditato, nel
processo di innovazione della scuola, il valore della singolarità dell’individuo, della diversità dei ritmi di apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in
difficoltà. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che
hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia.
Determinante è stato anche il ruolo dei genitori nella vita scolastica, sia negli istituti
statali che paritari, che è risultato nel tempo sempre più pregnante, trasformandosi
da mera partecipazione agli organi collegiali ad autentica cooperazione alla progettualità e ai processi formativi.
E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire
un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa.
Nel promuovere le innovazioni nelle scuole, non va trascurato il pregresso storico
ovvero la comprensione del retroterra culturale della scuola per poter sfruttare al meglio le esperienze realizzate, riflettendo anche sulle eventuali difficoltà. In sintesi, un
valore va, sì, postulato ma diventa tale soltanto se illumina l’agire indirizzandolo verso risultati ad esso coerenti.
Infatti, considerata la presenza dei numerosi strumenti didattici e metodologici introdotti, la scuola di oggi deve impegnarsi a sfruttare al meglio le risorse di cui dispone
quale per esempio il Bilancio Sociale. Questo strumento, introdotto dalla Direttiva del
Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni
pubbliche del 17 febbraio 2006, rappresenta per le scuole un’opportunità di apertura
verso il territorio che consente una comunicazione più incisiva con gli stakehoder, in
particolare con le famiglie.
Nell’attuale fase di promozione e realizzazione della corresponsabilità educativa, va
considerato quindi l’iter normativo e le buone pratiche già realizzate nelle scuole, sia
statali che paritarie, che hanno preparato il terreno scolastico rendendolo sensibile
ad un lavoro sinergico con le famiglie e con gli studenti e ad un miglior uso delle opportunità e degli strumenti già disponibili nelle scuole.
1. La corresponsabilità educativa: aspetti problematici e valore strategico
Le innovazioni introdotte nella scuola hanno rafforzato sempre più il ruolo propositivo
delle famiglie nella formulazione di proposte, nelle scelte di talune attività formative e
in altri aspetti che riguardano i percorsi educativi. Oggi possiamo ben affermare che il
protagonismo attivo delle famiglie è ormai un dato acquisito, essendo definitivamente
64
riconosciuto dalle politiche scolastiche ed entrato nell’apparato concettuale della cultura delle scuole.
Con il passaggio da una corresponsabilità educativa sancita ad una esercitata
all’interno della scuola, sono realmente privilegiate occasioni di in contro e di lavoro
in cui i genitori possano esprimersi e dare il loro contributo, a vari livelli, confrontarsi
con i docenti e con il territorio sulle problematiche giovanili, proporre esperienze extracurricolari, ove consentito, far parte di gruppi di lavoro.
Gli insegnanti e i genitori, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, condividono sia i destinatari del loro agire, i figli/alunni, sia le finalità
dell’agire stesso, ovvero l’educazione e l’istruzione in cui scuola e famiglia operano
insieme per un progetto educativo comune.
Il focus della problematicità di questo rapporto cade sul rispetto dei ruoli, delle competenze, dei compiti e delle libertà di ciascuna di queste due figure. Nell’esercizio
della corresponsabilità,
infatti, ciò che fa accrescere l’efficacia di questo mezzo è lo scambio comunicativo e
il lavoro cooperativo. Ma ciò che mantiene vivo tale scambio è quel senso di responsabilità sociale che dovrà determinare le scelte strategiche delle scuole, connotando
il loro lavoro come contributo significativo alla costruzione del sociale.
Va sottolineato che, nell’economia dell’attività scolastica, “costruire il sociale” vuol dire assumersi, nei confronti della società, la responsabilità degli effetti delle scelte che
si compiono, in termini di valori educativi; parliamo dunque di successo scolastico e
sviluppo delle competenze chiave. La responsabilità sociale non si riferisce all’onere
delle decisioni, che è una responsabilità istituzionale, bensì al dovere, nei confronti
dei cittadini, di rendere trasparente l’esercizio dell’autonomia.
Nel bilancio sociale l’aspetto più rilevante è il processo identificativo della singola istituzione scolastica composta da una individuazione dei processi educativi messi in atto e delle strategie adottate, tali da delineare l’identità della scuola e, in particolare,
dei soggetti che hanno cooperato condividendo la responsabilità dei vari progetti realizzati: docenti, genitori, studenti, personale ATA, Associazioni di genitori e gli altri
organismi esterni.
Il Bilancio sociale è uno strumento di forte aggregazione tra le varie componenti del
mondo della scuola necessario alla gestione del processo scolastico che richiede
una ponderata pianificazione iniziale dei suoi contenuti come una sorta di tela narrativa la cui trama e l’ordito
vanno gettati all’inizio dell’anno e rappresentano i vincoli entro i quali prenderà corpo
il percorso educativo.
La definizione dei vincoli iniziali esige la determinazione di molti parametri, tra i quali i
soggetti da coinvolgere e, tra questi, le famiglie, quali interlocutori privilegiati, con i
quali aprire un confronto critico su valori, finalità, obiettivi delle scelte educative e
quant’altro riguarda la vita della scuola.
Le famiglie, in forma individuale o collettiva, potranno esercitare il loro ruolo propositivo ed esprimere le loro istanze, contribuendo significativamente e attivamente alla
definizione dell’autonomia didattica e culturale della scuola.
65
In questa prospettiva metodologica dell’agire scolastico, la progettazione educativa
può concretamente definirsi “partecipata” in quanto i soggetti che cooperano alla sua
realizzazione sono coinvolti fin dalla fase iniziale, quando si getta la trama e l’ordito
su cui tessere le sequenze dell’itinerario scolastico.
Le scuole, pertanto, dovranno sfruttare al meglio strumenti e risorse disponibili in
modo da consolidare queste nuove forme di collaborazione con le famiglie e aprire
nuove forme di dialogo e di comunicazione basate su uno scambio continuo, interno
ed esterno, tali da caratterizzare realmente una comunità educante.
2. Dalla partecipazione dei genitori nella scuola alla corresponsabilità educativa
Gli artt. 30, 33 e 34 della Costituzione sanciscono:

“È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli…”

“…La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole…”

“La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita…”
La Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare; risulta pertanto irrinunciabile, per la crescita e lo sviluppo degli alunni, una partnership
educativa tra famiglia e scuola fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva
collaborazione, nel rispetto reciproco delle competenze.
Il DPR 416/74 ha segnato l’avvio della partecipazione dei genitori e degli studenti
nella gestione della scuola “dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica.”
E’ opportuno, quindi, consolidare e diffondere ulteriormente politiche di governance
che agevolino il passaggio dalla programmazione pianificata alla progettazione partecipata, dall’informazione alla consultazione, dalle responsabilità istituzionali alle responsabilità condivise.
Questa innovazione del sistema di gestione della scuola fa leva sulla partecipazione
attiva di studenti, genitori, docenti e personale ATA chiamati a confrontarsi, sia pure
con ruoli differenti, sugli obiettivi strategici dei percorsi formativi, sui problemi e sulle
possibili soluzioni, al fine di condividere la responsabilità del ben-essere dei giovani.
La sfida da rilanciare consiste, per un verso, nel favorire la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso i comitati, le associazioni, le iniziative locali di formazione, il dialogo nel colloquio individuale e nelle assemblee e, dall’altro, nel sostenere
la rappresentanza e incrementare l’attività nei FORAGS (Forum Regionali dei Genitori della Scuola) e nel FONAGS (Forum Nazionale dei Genitori della Scuola).
L’associazionismo dei genitori e degli studenti rappresenta, infatti, un luogo privilegiato di mediazione di interessi, di formazione e preparazione alla partecipazione
democratica per il conseguimento del bene complessivo, orizzonte più ampio
dell’interesse personale.
In questa prospettiva culturale, è auspicabile la valorizzazione di tutti gli organi collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne, così come delineate all’interno del Decreto Legislativo 297/1994, assicurando
66
il sostegno a forme di rappresentanza facoltative, come il comitato dei genitori, costituito dai rappresentanti di classe e del consiglio di istituto.
In risposta alle istanze sociali, riguardo alla promozione e alla valorizzazione della
partecipazione attiva dei genitori, sono stati istituiti, con DPR 567/96 e successive
modifiche e integrazioni, appositi organi di rappresentanza per agevolare la convergenza educativa tra le varie componenti scolastiche:

Consulta Provinciale degli studenti

Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative

Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte

Forum Nazionale dei Genitori della Scuola (FoNAGS)
Il FoNAGS (D.M. 14/2002), luogo d’incontro tra il Ministero, l’Amministrazione e
l’associazionismo (composto dalle Associazioni dei genitori maggiormente rappresentative), è stato costituito al fine di valorizzare la componente dei genitori nelle
scuole e di assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche.
Allo scopo di dare piena attuazione alle disposizioni normative per introdurre innovazioni organizzative atte a favorire un reale e concreto coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa, il Forum delle associazioni dei genitori ha le seguenti funzioni:

favorire il confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le realtà associative dei genitori

rappresentare le esigenze e le proposte della componente genitori della scuola, alle quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a dare risposta per iscritto, con adeguata motivazione, nel più breve tempo possibile

esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative che il Ministro intende sottoporgli

essere sede di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche e
studentesche.
Costituisce, inoltre, luogo di raccordo con i FoRAGS, istituiti, con il DPR 301/05 che
svolgono le medesime funzioni a livello regionale.
Oltre ai suddetti organi di rappresentanza delle varie componenti scolastiche, è stato
introdotto, con DPR n. 235/ 2007, il Patto di Corresponsabilità Educativa, uno strumento normativo finalizzato a definire e a rendere trasparente compiti e doveri attribuibili ad ogni soggetto della comunità scolastica, in ragione del ruolo che ricopre.
3. Patto di Corresponsabilità Educativa (DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato
dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis)
Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune
67
assunzione di responsabilità e impegna entrambe le componenti a condividerne i
contenuti e a rispettarne gli impegni.
Il Patto, dunque, rappresenta il quadro delle linee guida della gestione della scuola,
democraticamente espresse dai protagonisti delle singole istituzione scolastiche, a
livello territoriale.
Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative, cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad
adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce.
L’osservanza dei doveri compete anche al personale docente, non solo per quanto
concerne gli adempimenti normativi, ma anche per quanto dettato dalla deontologia
professionale.
La condivisione degli obiettivi, il rispetto dei ruoli, le procedure di decisione e l'assunzione di responsabilità, nonché la qualità delle relazioni docenti/ genitori, docenti/docenti, docenti/studenti rappresentano fattori di qualità della scuola.
E’ opportuno e auspicabile che il processo di redazione del patto sia esso stesso esperienza di corresponsabilità tra la scuola e la componente genitori, in tutte le sue
espressioni. In tal senso ogni Istituto, nella sua autonomia, individuerà le procedure
interne indispensabili a favorire la massima condivisione e collaborazione nella redazione della proposta da sottoporre alla firma dei singoli genitori.
La normativa disciplina l’atto della sottoscrizione (art. 5 bis comma 1) disponendo
che debba avvenire, da parte dei genitori e degli studenti, “contestualmente
all’iscrizione all’istituzione scolastica”.
Nel favorire rapporti sempre più sinergici tra scuola e famiglia, va tenuta in debita
considerazione l’apertura al dialogo con i genitori separati, affidatari e non, e la considerazione del diritto di questi ultimi a essere informati e coinvolti nei processi educativi che interessano i loro figli, come premessa necessaria alla valorizzazione della
bigenitorialità.
Particolare rilievo assume in questi tempi l’orientamento personale, curricolare e professionale degli studenti, a partire già dalla Scuola Secondaria di I grado. E’ auspicabile, pertanto, il coinvolgimento dei genitori nell’azione orientativa promossa dalla
scuola e dai docenti anche attraverso un confronto diretto e costruttivo in vista della
scelta del percorso secondario di II grado e terziario. È necessario investire, quindi,
in azioni continue e mirate di informazione e tutoraggio,
specialmente nei periodi di transizione, affinché ai genitori sia data la possibilità di
contribuire in modo consapevole all’orientamento dei figli.
4. Statuto delle studentesse e degli studenti: DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è uno strumento operativo atto ad affermare e diffondere la cultura dei diritti e dei doveri tra gli studenti, tra i docenti e il
personale ATA, i quali devono predisporre le condizioni per l’esercizio di tali diritti e
per la tutela contro eventuali violazioni.
68
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, approvato con DPR n. 249 del 24 giugno 1998, è stato oggetto di modifiche (DPR n. 235 del 21 novembre 2007) in particolare riguardo a:

infrazioni disciplinari;

sanzioni applicabili;

impugnazione delle sanzioni;

sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità.
Le modifiche apportate mirano a rafforzare l’alleanza educativa tra le varie e diverse
componenti scolastiche, assegnando loro un ruolo attivo nell’intera gestione delle
procedure di applicazione del Regolamento. L’adozione del Regolamento, nonché le
eventuali modifiche, richiedono infatti la consultazione degli studenti, nella scuola secondaria superiore e la consultazione dei genitori, nella scuola secondaria di primo
grado.
Ciò premesso, alle singole istituzioni scolastiche spetta il compito di:

adeguare i regolamenti interni alle indicazioni e ai principi dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti;

costituire e rendere operativo l’Organo di Garanzia interno alla scuola, del
quale dovrà far parte almeno uno studente, eletto dal comitato studentesco
(DPR 567/96 e successive modifiche);

consegnare ad ogni studente, all’atto dell’iscrizione, una copia dello Statuto
delle Studentesse e degli Studenti, come disposto dall’art. 6 comma 2 del
DPR 24 giugno 1998 n. 249;

diffondere una copia del Regolamento d'Istituto a tutta la comunità scolastica,
dopo averlo elaborato e condiviso;
5. Organo di Garanzia regionale (art.5 comma 3, DPR 24 giugno 1998, n. 249,
modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis)
La normativa prescrive l’istituzione di un organo di Garanzia regionale, che rappresenta l’ultimo grado di giudizio, con i compiti di controllare la conformità dei Regolamenti allo Statuto e il rispetto delle norme in esso disposte e di dirimere le eventuali
controversie.
Tale organo, presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo
delegato, è composto da:

tre docenti

un genitore individuato nell’ambito del FoRAGS

due soggetti aggiuntivi che nella scuola secondaria di secondo grado, sono
studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli
studenti, mentre nella scuola secondaria di primo grado, sono genitori individuati nell’ambito del FoRAGS
69
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ – SERALE
(ART. 3 DPR 235/2007)
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la
collaborazione dei docenti, del personale scolastico, dello studente.
La condivisione ed il rispetto delle regole del vivere e del convivere sono
fondamentali ed irrinunciabili per realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta.
La scuola si impegna a:

garantire a tutti pari opportunità formative

offrire una formazione culturale e professionale qualificata

informare i corsisti sull’andamento didattico e disciplinare (valutazione, recuperi,
sanzioni)
Il corsista si impegna a:

rispettare i compagni, i docenti e tutto il personale presente a scuola

rispettare le norme contenute nel regolamento interno

rispettare le strutture, l’arredo e il materiale scolastico

non sporcare i locali

prestare attenzione durante le lezioni, partecipare con interventi opportuni

svolgere i compiti assegnati, studiare con regolarità, osservare le scadenze

mantenere un comportamento e un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico

indossare un abbigliamento decoroso e adeguato al contesto scolastico

indossare la divisa durante le esercitazioni pratiche nei laboratori del settore
alberghiero e quando le circostanze lo richiedono

non utilizzare il telefono cellulare e altri apparecchi elettronici (come iPod, MP3,
PSP) durante le lezioni

risarcire la scuola per i danneggiamenti provocati dall’uso improprio dei servizi,
per i danni alle strutture e agli arredi e per ogni altro danneggiamento causato da
comportamento scorretto

risarcire il danno, in concorso con altri, qualora l’autore del fatto non dovesse
essere identificato
Disciplina e sanzioni
I corsisti sono consapevoli che le infrazioni possono dar luogo a sanzioni disciplinari.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica.
Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare, ispirate al
principio di proporzionalità e alla riparazione del danno.
70
Il corsista, sottoscrivendo la presente istanza, assume l’impegno di osservare le
disposizioni contenute nel Patto educativo di corresponsabilità, nonché di
rispettare e di far rispettare le regole fondamentali di convivenza civile.
71