P.O.F. - E. Cornaro
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA "Elena Cornaro" Viale Martin Luther King 5, 30016 Jesolo (VE) - Tel. 0421-92535/0421-93116 Fax 0421-92133 Cod. Scuola VERH020008 - Cod. Fiscale 93023530277 www.cornaro.it – [email protected] PEC: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA P.O.F. ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 1 SOMMARIO Cos'è il P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa Pag. 4 Presentazione del Dirigente Scolastico Pag. 5 L'Istituto "Elena Cornaro" Pag. 6 La realtà specifica della scuola Pag. 7 Quanti sono gli studenti – da dove vengono Pag. 8 Le persone Pag. 18 Servizi amministrativi – orari di segreteria Pag. 24 Organi Collegiali Pag. 25 Cosa facciamo – l’offerta formativa Pag. 28 Unità di Apprendimento – L’ambiente U.D.A. Pag. 29 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (quadri orari) Pag. 30 Formazione degli adulti Pag. 34 Istruzione e formazione professionale IeFP (quadri orari) Pag. 35 Alternanza Scuola Lavoro Pag. 37 Stage all’estero e borse di studio Pag. 37 Istituto Tecnico Superiore per il Turismo Pag. 38 Servizi scolastici Pag. 40 Piano di sviluppo dell’offerta formativa Pag. 41 Iniziative di ampliamento dell’offerta formativa – I PROGETTI Pag. 43 L’Istituto in Rete – Re.Na.I.A. Pag. 45 A.E.H.T. Pag. 46 Consorzio Istituti Alberghieri del Veneto Pag. 47 Centro territoriale per l’integrazione Pag. 47 Orientamento e territorio Pag. 47 Accordo di rete IDA Pag. 48 Rapporti con il territorio: manifestazioni Pag. 49 Le nostre attrezzature Pag. 50 Strumenti di valutazione e monitoraggio dell’offerta formativa Pag. 54 Criteri ammissione classi prime Pag. 55 Criteri per la valutazione Pag. 55 Registro elettronico Pag. 58 Scala per la valutazione della condotta Pag. 59 Modalità di recupero e di verifica dei debiti formativi Pag. 60 2 Organo di garanzia Pag. 61 Viaggi di Istruzione Pag. 61 Assemblee Pag. 62 Rapporti con la Presidenza Pag. 62 Regole della scuola Pag. 63 Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa Pag. 64 Patto educativo di corresponsabilità-serale Pag. 70 3 COS’È IL P.O.F. “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA” Il presente Piano nasce dal riesame dei precedenti documenti progettuali e tiene conto della più recente elaborazione collegiale avvenuta a diversi livelli. Il P.O.F. (Piano dell'Offerta Formativa) è un documento fondamentale perché rappresenta l’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari e valorizza le corrispondenti professionalità. Il Piano dell’offerta formativa è approvato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti. Il Piano nella sua stesura definitiva è adottato dal Consiglio di Istituto. Ai fini di cui sopra il Dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. Il Piano dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione. Per informazioni dettagliate relative agli impegni che l’Istituto prende con l’utenza si rimanda alla Carta dei Servizi ovvero il documento formale dove vengono resi noti finalità, modi, criteri e strutture attraverso cui il servizio viene attuato, diritti e doveri, modalità e tempi di partecipazione, procedure di controllo che l’utente ha a disposizione. 4 PRESENTAZIONE Presentiamo il Piano dell’offerta formativa (P.O.F.) per l’anno scolastico 2015/2016, con la coscienza dei limiti ma anche con la consapevolezza di parlare di un’eccellenza. Ovvero di una scuola competitiva sia per i servizi offerti agli studenti, sia per la qualità della didattica. Fattori importantissimi che fanno dei diplomati del “Cornaro”, dei “predestinati” alla professione, come dimostra la loro elevata capacità di inserimento lavorativo. Un Istituto, che negli anni, non solo è riuscito ad instaurare un fecondo rapporto con il territorio e il mondo delle imprese e delle professioni, ma anche ad intrecciare significative relazioni su scala nazionale e internazionale, corollari indispensabili per una formazione di qualità, in linea con i tempi. E’ a partire da questa visione strategica, che l’Istituto è riuscito a sviluppare un’intensa progettualità, grazie alla quale è riuscito non solo ad accrescere la sua reputazione, ma anche a diversificare la sua offerta formativa e a rinnovare la didattica. Un’azione propulsiva in grado di mobilitare risorse ed energie, che si è tradotta nella realizzazione di svariate iniziative e progetti e nel conseguimento di brillanti risultati a vari livelli. Un processo virtuoso in grado di diversificare e moltiplicare le opportunità, che evidenzia una straordinaria capacità di intervento in diversi campi e una costante crescita dell’utenza, compresi i corsi serali per adulti. Un Istituto che si caratterizza per una molteplicità di percorsi, pensati per rispondere ai diversi bisogni formativi espressi dal territorio e dal settore di riferimento, ma anche permettere ai nostri allievi una reale possibilità di scelta, a seconda del talento e delle vocazioni personali. Un’istruzione per una formazione fatta di conoscenze, competenze e abilità, utili non solo ad un inserimento lavorativo, ma anche ad affrontare le sfide che una società in continua e profonda evoluzione pone alle giovani generazioni. Significativa a riguardo, è l’attivazione al “Cornaro” accanto ai percorsi quinquennali statali, dei percorsi triennali regionali di Istruzione e formazione professionale (I.e F.P.) e la nascita dell’I.T.S.Turismo, la scuola di alta specializzazione post-diploma, di cui l’Istituto è socio fondatore, in sinergia con importanti partner, quali la Provincia di Venezia, il Comune di Jesolo, l’Università di Cà Foscari, le più rappresentative associazioni imprenditoriali di categoria ed altri ancora. La frequenza dell’Istituto “Cornaro” è resa maggiormente piacevole da una sede recente e funzionale, dotata delle più moderne strutture per la didattica: laboratori di ristorazione e di informatica, reception, biblioteca, sala lettura e un palazzetto dello sport che per dotazioni, numero di posti, dimensioni e qualità, risulta essere fra i migliori del nostro Paese. E’ grazie a tutto ciò, ma soprattutto all’impegno e alla professionalità di quanti ci lavorano, che possiamo fornire agli studenti una formazione di qualità. Essere considerati una scuola di eccellenza rafforza in chi ci studia e ci lavora il senso di appartenenza e si traduce in motivo di orgoglio e di compiacimento personale. Al prestigio acquisito sul campo si aggiunge quello certificato dalla Regione Veneto, che, qualche anno fa, conferì al “Cornaro” il premio qualità, e dall’Invalsi che, ancora una volta, classifica i nostri alunni ai primi posti nelle graduatorie regionali e nazionali. Ma per noi al primo posto viene l’attenzione alla persona dello studente, sia quando si tratta di riconoscere il merito e di valorizzare le eccellenze, sia quando si tratta di contrastare l’abbandono e di favorire il successo formativo. Con il convincimento che solo attraverso l’apporto di tutti si possono raggiungere risultati di indiscusso valore, conto sul contributo di ognuno di voi per una scuola sempre più competitiva. Il Dirigente Scolastico, prof. Ilario Ierace 5 L’ISTITUTO “CORNARO” L’ Istituto “Elena Cornaro”, nato nel 1964 come sezione staccata dell’Istituto professionale per il commercio di Venezia, diventa autonomo dall’anno scolastico 1979/80 e si trasforma a partire dall’anno scolastico 1980/81 in Istituto alberghiero. Unico Istituto superiore di Jesolo, forma personale qualificato a diversi livelli per il settore turistico alberghiero, che è alla base dell’economia locale e voce primaria di quella regionale e nazionale. L’Istituto è tra i soci fondatori del Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e della Re.Na.I.A. e fa parte delle reti scolastiche operanti nel Veneto orientale. Quale membro dell’A.E.H.T., l’ Associazione europea delle scuole alberghiere e del turismo, ha organizzato la XX Conferenza Annuale, tenutasi a Jesolo dal 16 al 21 ottobre 2007. Il P.O.F. illustra ogni anno scolastico una serie di progetti che sviluppano e mettono in evidenza la capacità di intervento dell’Istituto nei singoli settori formativi, puntando ad elevarne la qualità. Sin dal 1998 l’Istituto offre anche corsi serali per gli adulti che intendono rientrare nel sistema formativo (corsi I.D.A.). Per arricchire la formazione d’aula con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro, ai tradizionali stage, l’Istituto affianca percorsi sperimentali di alternanza scuola lavoro (ASL), fatto che consente, a livello locale e non, ottimi rapporti di collaborazione e di interazione con le realtà imprenditoriali. In sinergia con i diversi partner (Università, Centri di Ricerca, Scuole Superiori, Enti di Formazione, Associazioni Imprenditoriali di categoria), l’Istituto ha saputo investire nella progettazione di nuove figure professionali in grado di valorizzare, in una visione integrata, la costa veneziana, il suo entroterra, le città d’arte, i percorsi culturali ed i percorsi enogastronomici. Tale attività si è concretizzata nella realizzazione di ben quattro percorsi IFTS, dei quali vale la pena segnalare in questa sede i corsi effettuati a Jesolo per “Manager della Ristorazione” e “Tecnico superiore commerciale per il marketing e per l'organizzazione delle vendite” e quello tenutosi a Venezia per “Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo integrato”. Capofila anche del Distretto Formativo Turistico (Venezia-Belluno), l’Istituto ha saputo sfruttare le sinergie derivanti da un partenariato allargato, arrivando a mettere in comune infrastrutture, strumenti didattici e competenze, per progettare e realizzare ben quattro azioni formative, tra cui un ulteriore corso IFTS, sempre sul marketing (Esperto in marketing e nuove tecnologie per hotel e agenzie di viaggio). Si tratta di risposte innovative ai bisogni di profili con alta professionalità delle imprese del settore, che fanno della formazione un volano per lo sviluppo dell’economia turistica del territorio. E’ per questa solida base, costituita da una fitta rete di rapporti e da una positiva esperienza ultradecennale nel campo della Formazione Tecnica Superiore che l’Istituto “Cornaro” viene individuato dalla Regione Veneto, con D.G.R. n° 1802 del 13.07.2010, quale capofila del nuovo Istituto Tecnico superiore per il Turismo; la nuova Scuola di Alta Specializzazione afferente all’area tecnologica e delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali. 6 LA REALTÀ SPECIFICA DELLA SCUOLA L’Istituto “E. Cornaro” è una presenza importante nella città di Jesolo. Il numero degli iscritti già elevato, registra una costante crescita negli anni: questo dato è molto significativo, specialmente in questi anni di continuo calo demografico. Il bacino di utenza è particolarmente vasto e l’ambito jesolano ne rappresenta solo una parte all’interno di un quadro più ampio (vedasi grafici all’interno del documento). Gli studenti provengono sia da comuni limitrofi come San Donà, Eraclea, Cavallino – Treporti, sia da realtà più distanti come Mestre - Venezia, Lugugnana, Summaga, Portogruaro, Concordia Sagittaria, Caorle e altri. Topograficamente si tratta di una realtà articolata, complessa sia sul piano sociale che economico. Non è evidentemente possibile parlare solo di un contesto, ma di più contesti, ai quali la scuola deve rispondere in termini di offerta formativa ampia e articolata. Un tratto caratteristico della zona è rappresentato dalla forte stagionalità lavorativa che indirizza la vita quotidiana in precise demarcazioni tra momenti di grande afflusso umano (i mesi estivi) e momenti di totale svuotamento nei mesi invernali. Se da una parte quindi la domanda formativa del territorio punta generalmente ad una forte qualificazione professionale nel campo turistico e dei servizi ristorativi, dall’altra la scuola ha l’inevitabile funzione di coprire anche un fabbisogno culturale in sempre maggiore crescita, a cui le istituzioni pubbliche non sempre riescono a corrispondere. Per quanto riguarda, più dettagliatamente, la domanda di formazione va specificato che il mercato del lavoro turistico manifesta una pressante richiesta di formazione specializzata, a cui però non sempre sa dare collocamento. Ancora inferiore agli standard europei è la qualità del servizio del litorale (come denuncia anche l’analisi del Ciset e della Provincia di Venezia). Si tratta di una fase transitoria, in cui da vecchie strutture organizzate a conduzione familiare e quasi improvvisata si sta passando a sistemi più complessi e integrati tra partner. Pertanto, la richiesta di personale altamente qualificato è già evidente, ma la capacità di utilizzare a pieno e valorizzare questo personale è ancora insufficiente. Si determina così un’utenza piuttosto variegata, sia sul piano sociale che su quello delle aspettative legate anche all’ambiente di provenienza. Vecchio e nuovo convivono, a volte con qualche strappo o incomprensione, in un paesaggio in cui solo la scuola può infine dare ancora un indirizzo culturale e di valorizzazione personale o collettiva. Vanno poi inseriti in questo contesto gli innesti provenienti dai paesi extra-comunitari, in crescita sempre più evidente e che vanno ad arricchire il tessuto connettivo degli scambi umani e sociali. Come si può ben capire si tratta di un territorio che, se ha molto da offrire in termini di occupazione, presenta però la necessità di qualificare e riqualificare il cittadino. Se quindi a livello regionale esistono molte opportunità in questo senso (corsi specifici, centri e agenzie formative), nella zona jesolana in particolare l’unica risposta forte e organizzata è proprio quella che può offrire l’Istituto “Cornaro”. 7 Quanti sono gli studenti – da dove vengono Quest’anno l’Istituto “E. Cornaro” conta 40 classi con 880 alunni nel corso diurno e 5 classi con 132 alunni nel corso serale, per un totale di 1012 alunni, così distribuite: QUINQUENNALE 8 classi prime 8 classi seconde 8 classi terze 6 classi quarte Settore 4 classi quinte alberghiero TRIENNALE I. e F. P. 2 classi prime 2 classi seconde 2 classi terze Corso per adulti pomeridiano/serale 1 classe 1° periodo 2 classi 2° periodo 2 classi 3° periodo 8 CORSO DIURNO I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze (880) diviso per classi nel primo grafico e diviso per classi e per sesso nel secondo: presenza totali divise per classi diurno 300 251 237 250 197 200 150 113 100 82 50 0 prime seconde terze quarte quinte presenze diurno suddivise per classi e sesso 120 114 106 103 100 81 85 80 62 56 60 57 46 36 40 20 0 prime seconde terze quarte quinte 9 Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti e il relativo numero: comune di provenienza allievi diurno spresiano silea scorzè scafati s.biagio di callalta pordenone morsano al tagliamento morgano montegalda monastier di treviso molvena latisana gruaro gorgo di monticano conegliano cologno monzese cinto caomaggiore catania casier belluno balestrate pramaggiore annone veneto treviso oderzo mogliano veneto teglio veneto s.michele al tagliamento fossalta di portogruaro spinea ponte di piave chiarano ceggia torre di mosto salgaredo zenzon di piave fossalta di piave roncade cessalto caorle meolo portogruaro marcon quarto d'altino concordia sagittaria s.stino di livenza casale sul sile eraclea musile di piave treporti s.donà venezia jesolo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 3 3 3 4 4 4 5 5 5 6 8 8 9 11 12 12 12 16 19 22 24 24 27 31 0 20 53 40 60 64 91 80 100 114 115 120 129 140 10 Vi sono 787 alunni italiani pari al 89.4 % del totale ,mentre gli stranieri sono 93 ,ossia il 10,6% del totale tipologia studenti corso diurno 11% italiani nazionalità straniera 89% La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede prevalere le nazionalità Albanese ,Romena e Moldava che da sole rappresentano il 31% delle presenze: nazionalità studenti stranieri diurno 18 16 16 15 14 12 10 8 6 4 2 8 6 6 5 4 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 albania romania moldavia cina marocco serbia kosovo bulgaria guinea bangladesch bosnia cuba macedonia senegal ucraina afganistan algeria argentina belgio bolivia brasile columbia equador filippine francia inghilterra iran nigeria perù polonia 0 11 Su 880 studenti totali,228 si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica ,pari al 26 % allievi che si avvalgono dell'insegnamento della religione 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 880 228 studenti religione 12 IeFP CORSO TRIENNALE IeFP I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze dei corsi IeFP diviso per classi nel primo grafico e diviso per classi e per sesso nel secondo: allievi corsi IeFP 50 47 46 45 40 35 32 30 25 20 15 10 5 0 prime seconde terze allievi corsi IeFP suddivisi per classe e sesso 30 25 25 20 21 21 16 12 15 11 10 5 0 prime seconde terze 13 Nel corso triennale IeFP 63 allievi su 125 si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica,pari al 78,75 % studenti che si avvalgono dell'insegnamento di religione 47 50 46 40 32 28 24 30 20 11 10 0 prime seconde terze Gli studenti di nazionalità straniera sono 25 su 125 allievi totali ,pari al 20 %: 20% italiani stranieri 80% Le nazionalità prevalenti sono quella albanese e marocchina: nazionalità studenti stranieri IeFP 6 5 4 3 2 1 0 5 5 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 14 FORMAZIONE DEGLI ADULTI Gli studenti sono complessivamente 132 suddivisi nei tre periodi come evidenziato nel grafico che segue: allievi serale suddivisi per periodo 60 49 50 41 39 40 30 20 10 0 1°periodo 2°periodo ultimo anno e risultano divisi per classe e per sesso come segue: presenze serale divise per periodi e sesso 30 27 25 23 21 20 22 20 19 15 10 5 0 1°periodo 2° periodo ultimo anno 15 Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti del corso per adulti e il relativo numero: comune di provenienza allievi corso serale 40 35 34 30 25 20 20 17 15 10 5 7 6 6 5 4 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 jesolo s.donà cavallino treporti caorle eraclea venezia musile di piave marcon ceggia fossalta di piave noventa di piave s.stino di livenza schio altamura balestrate bivona gruaro mogliano veneto montalbano ionico montegrotto terme pachino pesaro pordenone portogruaro spoleto teglio veneto thiene trissino udine verres 0 Vi sono 99 italiani pari al 75 % del totale e 33 stranieri pari al 25 % del totale: tipologia studenti corso serale 25% italiani nazionalità straniera 75% 16 La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede prevalere la nazionalità Romena seguita da quella Kosovara: nazionalità studenti stranieri corso serale 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 9 5 3 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 17 LE PERSONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA a.s. 2015 - 2016 ILARIO IERACE DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la rappresentanza legale ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei risultati dei servizi. Nel rispetto dell’autonomia degli organi collegiali, il Dirigente scolastico ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. È altresì titolare delle relazioni sindacali. ORGANIGRAMMA COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO RENATO CALLINO (1° Collaboratore) sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza impedimento e missioni variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti giustificazioni e permessi alunni coordinamento delle attività didattiche coordinamento scrutini ed esami ricevimento utenza supporto alle attività di integrazione alunni con disabilità RAFFAELE TROTTA (2° Collaboratore) sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in caso di assenza del Prof. Callino) giustificazioni e permessi alunni pianificazione delle attività extracurricolari e supporto organizzativo alle stesse assistenza ai docenti e all’ufficio alunni nella gestione del registro elettronico 18 GIANMARIO MAGRINI - sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di breve assenza,impedimenti e missioni (per temporanea assenza dei collaboratori) - giustificazioni e permessi alunni - coordinamento dei corsi IeFP - supporto svolgimento prove INVALSI - sostegno alle innovazioni GASPARE SCALABRINO - coordinamento dei corsi serali - variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti - giustificazioni e permessi ai corsisti - orientamento e accoglienza corsisti - pianificazione attività di sostegno e recupero COORDINAMENTO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA PRESIDENZA(STAFF) GAETANO FRASCOLLA - coordinamento reparti alberghiero - organizzazione eventi e manifestazioni - gare e competizioni professionali - immagine dell’istituto(arredo e divise) - raccordi con l’attività di ASL ALDO TRIVELLATO comunicazione istituzionale rapporti con enti ed istituzioni culturali riorganizzazione e digitalizzazione biblioteca attività culturali extracurriculari raccordi con il mondo del lavoro e orientamento in uscita MARIALUISA SAVI relazioni internazionali certificazioni europee scambi culturali stage all’estero Progetti di mobilità internazionale 19 FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA AREE AREA 1 – Gestione del piano dell’offerta formativa :NICOLETTA CHIARUZZI a. gestione POF e PTOF b. guida all’innovazione c. supporto organizzativo alla Dirigenza Scolastica d. pianificazione delle attività collegiali e. autovalutazione istituto f. coordinamento interventi di recupero ed attività di approfondimento g. accoglienza nuovi Docenti AREA 2 – Servizi alla persona: GIOVANNI MIRANDA a. coordinamento attività di accoglienza, riorientamento e rimotivazione b. coordinamento degli interventi a favore degli alunni DSA – BES e stranieri c. supporto alle attività di integrazione alunni con disabilità d. supporto alle attività relative al progetto benessere AREA 3 – Rapporti con il territorio: ANTONIO GALATI a. coordinamento delle attività di Alternanza Scuola Lavoro b. coordinamento del settore alberghiero c. coordinamento della commissione stage 20 AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA FUNZIONE STRUMENTALE PROF. NICOLETTA CHIARUZZI P.O.F. e P.T.O.F. (PIANO OFFERTA FORMATIVA) AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COORDINAMENTO INTERVENTI DI RECUPERO Referente: NICOLETTA CHIARUZZI Commissione: -Funzioni Strumentali al piano dell’offerta formativa - Coordinatori di Dipartimento -Collaboratori del Dirigente Scolastico Referente: EMILIO MARTIN Commissione: - ROBERTA RESTAINO - MARTA GOFFO - GIANMARIO MAGRINI - GIOVANNI NISTICÒ Referente: GIOVANNI NISTICO’ Commissione: - MASSIMO ANNUNZIATA AREA 2 SERVIZI ALLA PERSONA FUNZIONE STRUMENTALE PROF. GIOVANNI MIRANDA Referente: GIOVANNI MIRANDA Commissione: ACCOGLIENZA, RIMOTIVAZIONE, RIORIENTAMENTO ED INTEGRAZIONE - ISABELLA LIMANA - CHIARA IACUCCI ALUNNI STRANIERI - PAOLO CORÒ Referente: GIOVANNI MIRANDA Commissione: - PAOLA BONVICINI ORIENTAMENTO IN ENTRATA - RENATO CALLINO - MANUELA POLO - RENATO COLLA (corsi per adulti) Referente: FEDERICA STOPPANI Commissione: - FEDERICA STOPPANI (CIC) BENESSERE - SABRINA VISTOLI (CIC) - MARINA STAVRIDIS (CIC) - ANNAMARIA BELTRANO (Disagio Alimentare) Referente: PASQUALE QUITADAMO Commissione: - VINCENZO CRISCI INTEGRAZIONE ALUNNI CALOGERO SUTERA DIVERSAMENTE ABILI - RENATO CALLINO (supporto) - GIOVANNI MIRANDA (supporto) 21 AREA 3 RAPPORTI CON IL TERRITORIO FUNZIONE STRUMENTALE PROF. ANTONIO GALATI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E RAPPORTI CON IL TERRITORIO Referente: ANTONIO GALATI Commissione: - GIANMARIO MAGRINI - DANIELE BARONI - SARA MONTAGNER - VINCENZO CRISCI - TUTORS SCOLASTICI 22 SERVIZI GENERALI ORARIO CORSO DIURNO Referente: LIBERA FALCONE Commissione: - RAFFAELE TROTTA ORARIO ORARIO CORSO SERALE Referente: RENATO COLLA Referente: FEDERICA STOPPANI Commissione: - CHIARA MORETTO - PASQUALE QUITADAMO FORMAZIONE CLASSI REFERENTI/RESPONSABILI GRUPPO SPORTIVO SCOLASTICO PAOLO CORÒ LABORATORIO DI CHIMICA E MERCEOLOGIA NICOLETTA CHIARUZZI SICUREZZA LORENZO RIGOLETTO DECALOGO HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) E FORMAZIONE SICUREZZA ERMINIO NAPOLITANO FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE - INVALSI PROMOZIONE ISTITUTO E COMUNICAZIONE GIOVANNI NISTICÒ PAOLA MARIN GIANMARIO MAGRINI ALDO TRIVELLATO COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI AREA PROFESSIONALE ALBERGHIERO PAOLA MARIN AREA UMANISTICA ALDO TRIVELLATO AREA LINGUISTICA MARIA LUISA SAVI AREA GIURIDICO ECONOMICA ROBERTA RESTAINO AREA SCIENTIFICA NICOLETTA CHIARUZZI AREA INTEGRAZIONE PASQUALE QUITADAMO 23 SERVIZI AMMINISTRATIVI La struttura amministrativa è parte essenziale per il buon funzionamento della scuola e si occupa della corretta documentazione delle attività, garantisce ordine nell’organizzazione generale della scuola, dalla gestione contabile del bilancio alla gestione dei percorsi amministrativi del personale docente e non docente e degli alunni. Essa è suddivisa in comparti diretti da un D.S.G.A. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione: D.S.G.A. Segreteria Alunni Segreteria Contabilità Segreteria Acquisti Segreteria docentI e ATA Segreteria protocollo archivio Loredana Biasi Loredana Bozzato,Roberta Uliana, Melissa Mavaracchio Roberto Quilotti Lucia Vinci Maria Colella, Lucia Donata De Felice Nicoletta Lazzarini Orario segreteria didattica (ALUNNI) Al fine di consentire un servizio più ordinato e di non arrecare disturbo al personale, si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di ricevimento, che è il seguente: LUNEDÍ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 MARTEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 MERCOLEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 dalle 15.30 alle 18.00 GIOVEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 VENERDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 SABATO dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 24 GLI ORGANI COLLEGIALI Consiglio d’Istituto É composto dal Dirigente scolastico, otto rappresentanti dei docenti, due del personale ATA, quattro dei genitori e quattro degli alunni. Delibera su: programma annuale conto consuntivo regolamento d'Istituto Piano dell’Offerta Formativa viaggi di istruzione adesioni a reti e progetti e in generale su attività, iniziative e proposte. Giunta Esecutiva É composta dal Dirigente Scolastico, dal D.S.G.A., da un docente, da un rappresentante ATA., da un rappresentante dei genitori, da un rappresentante degli studenti, predispone il lavoro del Consiglio d’Istituto e provvede a quanto necessario per l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto. Collegio dei Docenti É composto dal personale docente della scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, cura la programmazione dell’azione educativa, formula proposte, valuta complessivamente l’andamento didattico per verificare l’efficacia degli interventi in rapporto agli obiettivi programmati, collabora alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. Dipartimenti (tratto da “ISTITUTI PROFESSIONALI - LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (d.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6) La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa di ciascun istituto. L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. A questo fine l’Istituto si è dotato di dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione. Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. 25 L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento. I dipartimenti, quale articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile. Le tipologie di attività che i dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si intendono perseguire. In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. Gli istituti professionali definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. I compiti dei Dipartimenti pertanto, nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe e nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti, sono i seguenti: definizione del valore formativo dell'area disciplinare individuazione e ristrutturazione dei contenuti disciplinari essenziali scanditi all'interno del curricolo e differenziati tenuto conto delle specificità degli indirizzi individuazione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità in uscita scandite per anno scolastico, differenziate tenuto conto delle specificità degli indirizzi progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze, con attenzione all’integrazione degli allievi svantaggiati. Consiglio di classe É composto dagli insegnanti della classe e dai rappresentanti dei genitori e degli alunni eletti all’inizio dell’anno scolastico. Il Decreto Legislativo 16/04/1994, n. 297 all’art.5 comma 8 prevede che i Consigli di classe siano presieduti dal Dirigente Scolastico oppure da un Docente, membro del consiglio, da lui delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, con il compito di: formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni informare, in occasione degli incontri con i rappresentanti dei genitori e degli studenti, gli stessi sulla situazione didattico -disciplinare, sugli interventi di recupero, sulle problematiche generali della classe 26 esercitare le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione formulare la programmazione didattico -educativa della classe e gli obiettivi per la sua realizzazione proporre attività integrative e di approfondimento programmare viaggi studio o di istruzione decidere l’erogazione di sanzioni disciplinari agli studenti. 27 COSA FACCIAMO – L’OFFERTA FORMATIVA Struttura dei corsi In seguito ai cambiamenti introdotti dalla Riforma per il riordino dei cicli d’istruzione della scuola secondaria di secondo grado, il percorso di studi dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera si articola in due bienni ed un quinto anno; tale percorso terminerà con l’Esame di Stato. Alla fine del secondo anno viene rilasciato il certificato delle competenze di base ai sensi del DM n° 9 del 27 gennaio 2010 a conclusione dell’obbligo di istruzione con la specificazione del livello dei risultati raggiunti dallo studente in relazione agli Assi Culturali, ai sensi dell’ Allegato 2 del D.M. 139 del 2007. I quattro Assi Culturali: asse dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico e storico sociale, costituiscono le aree dei saperi che concorrono alla costruzione della cittadinanza attiva, sono importanti per la crescita della persona e per il successo nella professione; servono inoltre al superamento della frammentazione dei saperi e contro la dispersione scolastica. Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’Allegato 2 del D.M. 139 del 2007 e sono: imparare ad imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l’informazione. Da quest’anno i cambiamenti introdotti dalla Riforma per il riordino dei cicli d’istruzione della scuola secondaria di secondo grado entrano in vigore per l’intero quinquennio, con l’applicazione delle nuove linee guida relative al secondo biennio e al quinto anno, a norma dell’articolo 8, comma 6, del regolamento emanato con il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87. Esse costituiscono il completamento delle indicazioni relative al primo biennio e intendono mettere in rilievo gli aspetti più innovativi del percorso curricolare, soprattutto nell’ottica della funzione di orientamento alle successive scelte che lo studente è chiamato a fare. In continuità con le Linee Guida relative al primo biennio, non si pongono come un prescrittivo “programma ministeriale”, ma come un sostegno all’autonomia delle istituzioni scolastiche, per un’adeguata definizione del piano dell’offerta formativa e una efficace organizzazione del curricolo. 28 UNITÀ DI APPRENDIMENTO U.D.A. Per essere efficace, la valutazione deve misurare non il risultato della memorizzazione o la capacità del ragazzo di applicare una regola, ma la sua competenza nel risolvere un problema più o meno complesso e non noto, in azione. I vantaggi nel lavorare per competenze sono: sviluppare il Decision Making (DM) adattivo, ovvero la capacità dello studente di operare risolvendo problemi in situazioni complesse e chiede al soggetto di trovare una soluzione efficace tra diverse possibili; sviluppare l’agire strategico, e ciò abitua lo studente a fare previsioni, che sono il senso proprio dell’apprendimento, come la ricerca delle neuroscienze cognitive dimostra; sviluppare riflessività e pensiero critico, poiché la consapevolezza e la quota metacognitiva sono due degli elementi più significativi che il lavoro per competenze consenta di mettere a fuoco. A fronte di questi vantaggi, il lavorare per competenze chiede all’insegnante di modificare il suo modo di progettare e di valutare. Uno strumento che aiuta l’insegnante a progettare per competenze è l’Unità di Apprendimento. L’AMBIENTE DELL’U.D.A. L’Unità di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti, che vanno definiti già nella sua progettazione: individuazione delle competenze di riferimento e di abilità e conoscenze; interdisciplinarità, grazie alla collaborazione di più docenti e più discipline; ruolo attivo degli allievi attraverso le attività laboratoriali e le attività riflessive perché l’allievo viene sollecitato in alcuni momenti a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite, il cooperative learning; coinvolgimento dell’allievo rispetto alle competenze da raggiungere; trasparenza dei criteri di valutazione; verifica finale tramite prova in situazione o autentica. L’unità di apprendimento costituisce la struttura di base dell’azione formativa; è un insieme di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando compiti che conducono a prodotti di cui egli possa andare orgoglioso e che costituiscono oggetto di una valutazione più autentica. Prevede sempre compiti reali o simulati e relativi prodotti che gli allievi sono chiamati a realizzare ed indica le risorse, capacità, conoscenze, abilità che egli è chiesto di mobilitare per diventare competente. Lo scopo dell’UdA è quello di sollecitare curiosità, fornire strumenti e stimolare la riflessione. In questo modo, si impara lavorando. 29 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA L'Indirizzo alberghiero dell'Istituto Professionale "E. Cornaro" risolve un'esigenza fortemente avvertita nella città di Jesolo: la possibilità di formare personale qualificato per il settore turistico -alberghiero che è alla base dell'economia locale, ma allo stesso tempo voce primaria di quella regionale e nazionale. Il percorso attivato ha una durata di cinque anni al termine dei quali gli studenti ottengono un diploma di Stato di istruzione professionale che consente oltre l’inserimento lavorativo in ruoli qualificati, la continuazione degli studi all’università o nella formazione tecnica superiore. I Servizi per L’enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, dopo un biennio comune, si articolano in tre indirizzi che si concludono con il diploma di tecnico dei servizi: per l’Enogastronomia o cucina o prodotti dolciari artigianali ed industriali di Sala e Vendita di Accoglienza Turistica 1. Enogastronomia: l’allievo affronterà e svilupperà le tecniche di gestione di tutti i servizi enogastronomici con particolare riferimento al mondo creativo e altamente professionale della cucina e della pasticceria Le competenze maturate gli consentiranno di operare in strutture ristorative di ogni livello, oppure la gestione e la creazione in proprio di un’impresa. Il diplomato sarà in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici e dolciari; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. 2. Sala e Vendita: l’allievo conoscerà e approfondirà l’ambiente vivace e stimolante dei servizi di sala e bar e sarà in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici 3. Accoglienza Turistica: in questo indirizzo si conosceranno gli affascinanti aspetti del ricevimento e della direzione generale di una struttura alberghiera imparando a intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico -alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A partire dall’anno scolastico 2015/2016 l’indirizzo enogastronomia prevede, nel secondo biennio e quinto anno, due diverse specializzazioni, quella legata strettamente alla cucina e quella relativa a “Prodotti dolciari artigianali e industriali”. L’allievo imparerà la straordinaria varietà dei prodotti enogastronomici da forno, della pasticceria e della gelateria. La preparazione acquisita gli consentirà di operare sia nella “bottega artigianale” di pasticceria e gelateria, dove creatività, innovazione, imprenditorialità si inseriscono in una grande tradizione italiana, sia in aziende dolciarie industriali, come figura ad elevata professionalizzazione, con competenze nel controllo della qualità, nella messa a punto degli impianti e dei processi di produzione. 30 QUADRO ORARIO SETTIMANALE L’orario obbligatorio annuale è di 32 ore settimanali per 33 settimane. Per le classi seconde con l’introduzione dell’ora di Geografia generale ed economica l’orario si estende a 33 ore settimanali. Le ore alla mattina sono cinque per sei giorni la settimana il che rende necessario un rientro pomeridiano per raggiungere le ore previste. PRIMO BIENNIO Insegnamenti biennio area comune 1° anno 2° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia 2 2 Geografia generale ed economica 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 RC o attività alternative 1 1 Insegnamenti biennio area d’indirizzo Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Scienza degli alimenti 2 2 Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 2 2 Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita 2 2 Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2 2 Seconda lingua straniera (francese / tedesco) 2 2 32 33 Totale ore settimanali 31 SECONDO BIENNIO E 5° ANNO ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA Insegnamenti Lingua e letteratura italiana 3° anno 4° anno 5° anno 4 4 4 Storia 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 Seconda lingua straniera 3 3 3 Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3 1 1 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5 Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina 6 4 4 2 2 32 32 di cui in compresenza Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita Totale ore settimanali 32 ENOGASTRONOMIA SETTORE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI (opzione valida dall’anno scolastico 2015/2016) 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Storia 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 Insegnamenti RC o attività alternative 1 1 1 Seconda lingua straniera 3 3 3 Scienza e cultura dell’alimentazione 3 3 3 2 di cui in compresenza Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva - 2 2 Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria 9 3 3 3 2 Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari 2 di cui in compresenza Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi Totale ore settimanali 2 3 4 32 32 32 32 SERVIZI DI SALA E DI VENDITA Insegnamenti 3° anno 4° anno 5° anno 4 4 4 Lingua e letteratura italiana Storia 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 Seconda lingua straniera 3 3 3 Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3 1 1 4 5 5 2 2 6 4 4 32 32 32 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Storia 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 di cui in compresenza Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita Totale ore settimanali ACCOGLIENZA TURISTICA Insegnamenti 1 di cui in compresenza Matematica 3 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 Seconda lingua straniera 3 3 3 Scienza e cultura dell’alimentazione 2 2 2 4 5 1 1 2 2 6 4 4 32 32 32 di cui in compresenza Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva di cui in compresenza Arte e territorio 1 4 1 2 Tecniche di comunicazione Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Totale ore settimanali 33 FORMAZIONE DEGLI ADULTI I profondi cambiamenti avvenuti nella società contemporanea hanno portato negli ultimi anni alla formazione di nuovi progetti di sperimentazione al fine di adeguare e rendere quanto più flessibile e rispondente l’offerta per quella fascia di utenza che intenda rientrare nel sistema formativo. Progettare un corso che abbia come punto di forza una didattica articolata su più ipotesi di lavoro, significa considerare l’esperienza personale dei corsisti e le loro esigenze di riqualificazione come dati di partenza su cui costruire percorsi personalizzati miranti a evitare insuccessi o abbandoni dovuti a scarsa integrazione tra studente e corso. Su queste basi si rende necessaria un’attenta analisi anche dello scenario complessivo in cui si inseriscono i corsi in modo da comprendere le esigenze di base di chi si avvicina al rientro formativo. Il percorso formativo è triennale, prevede sia lezioni teoriche che pratiche, articolate su tre periodi di apprendimento ciascuno di un anno scolastico; il 1° periodo è di orientamento (si studiano tutte le materie caratterizzanti i diversi indirizzi),con 30 ore settimanali .Corrisponde al 1° biennio dei corsi diurni il 2° e 3° periodo sono di indirizzo (ci si specializza in un indirizzo approfondendone le materie che lo caratterizzano),con un numero di ore minore rispetto al primo periodo. Corrispondono rispettivamente al 2° biennio e al quinto anno dei corsi diurni Metodologie tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali dei corsisti permettono di personalizzare il percorso formativo sia sul piano delle annualità che su quello delle scelte di indirizzo. Sono previste, come attività di integrazione con il territorio, visite aziendali o culturali e incontri con esperti del settore. Le lezioni si svolgono dal LUNEDÌ al VENERDÌ in orario POMERIDIANO. Il percorso formativo può essere personalizzato , con il possibile riconoscimento di crediti formativi sia culturali (per studi interrotti e per possesso di altri diplomi o titoli validi) che professionali (per accertate competenze lavorative). La sede scolastica è un’ampia struttura all’avanguardia, tra le più qualificate e funzionanti realizzate in Europa che con moderni laboratori di vario genere a disposizione e unitamente al personale, da anni impegnato a migliorare i livelli di professionalità già esistenti, consente di affrontare al meglio le sfide formative del futuro e di rispondere in maniera adeguata alle nuove esigenze di formazione. 34 ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I. E F.P. (CORSO DIURNO) Dall’anno scolastico 2011/2012 gli studenti in uscita dalla scuola media possono frequentare, presso l’Istituto, un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale (denominato IeFP) per conseguire una qualifica professionale regionale. In un momento in cui, secondo i dati provvisori pubblicati dall’Istat, un giovane su tre non trova lavoro, una recente ricerca Isfol, documenta come i percorsi formativi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) siano un importante canale di accesso al mercato del lavoro: già a 3 mesi dal conseguimento della qualifica professionale un giovane su due ha trovato il suo primo impiego. Gli Istituti Professionali svolgono, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni, un ruolo integrativo e complementare nei confronti dell’offerta delle istituzioni formative del sistema di IeFP. L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali è finalizzata all’integrazione, ampliamento e differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali, per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo ,di accedere ai percorsi del secondo ciclo anche nel sistema di IeFP. Tale percorso persegue la centralità della formazione della persona, attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di tutte le sue potenzialità, in una prospettiva di istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita. Lo stretto rapporto tra dimensione culturale e lavoro, anche attraverso la valorizzazione delle modalità dell'alternanza e dell'apprendistato, costituisce uno dei caratteri distintivi dell'offerta di IeFP. I percorsi triennali si concludono con il conseguimento di una certificazione di qualifica di istruzione e formazione professionale regionale, avente validità nazionale in quanto rispondente ai livelli essenziali di prestazione definiti dallo Stato. La proposta del nostro Istituto è la seguente: Operatore della Ristorazione Gli indirizzi previsti dalla figura sono due: PREPARAZIONE PASTI SERVIZI DI SALA E VENDITA Il percorso si articola in un biennio (1° e 2° anno) comune ai due indirizzi a carattere orientativo, alla fine del quale l’allievo ha la possibilità di scegliere uno dei due indirizzi previsti dalla figura professionale da svolgere nel 3° anno. Nello sviluppo dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale viene dato più spazio alle attività ed agli insegnamenti di indirizzo nel primo biennio ed alle attività e insegnamenti di formazione professionale nel corso del terzo anno. Nel primo e nel secondo anno le ore di lezione saranno 32 di cui 17 relative alla istruzione generale e 15 a quella di indirizzo, inoltre nel secondo anno sono previste 80 ore di stage (due settimane) da svolgere nel corso dell’anno scolastico. Nel terzo anno le ore complessive saranno sempre 32 ma con una suddivisione diversa più rivolta alla professione, 15 dedicate alla istruzione generale e 17 a quella di indirizzo con 160 ore di stage (quattro settimane) da svolgere sempre nel corso dell’anno scolastico. Al termine del terzo anno è prevista la possibilità di acquisire, previa frequenza di un quarto anno, l’inquadramento professionale delle figure di: 35 tecnico di cucina, in continuità con la figura dell’operatore della ristorazione indirizzo preparazione pasti tecnico dei servizi di sala e bar, in continuità con la figura dell’operatore della ristorazione indirizzo servizi di sala e bar L’inquadramento professionale delle figure di “tecnico di istruzione e formazione professionale” si colloca in progressione verticale rispetto alle figure dell’operatore professionale previste in esito ai percorsi triennali, di cui costituiscono la naturale evoluzione. La figura del tecnico si differenzia dall’operatore per la tipologia/ampiezza delle conoscenze, la finalizzazione della gamma di abilità cognitive e pratiche, il grado di responsabilità e di autonomia nello svolgimento delle varie attività. Gli accordi tra il Ministro dell'istruzione, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e le Regioni del 14 dicembre 2010 sono finalizzati anche a creare le condizioni in base alle quali i giovani in possesso di diploma professionale di tecnico possano sostenere l'esame di Stato utile ai fini dell'accesso all'Università, previa frequenza di apposito corso annuale. Il quadro orario settimanale nel percorso IeFP è così articolato: Area generale INSEGNAMENTI 3° anno Preparazione pasti 3° anno Sala e vendita 3 2 2 2 3 3 2 2 2 3 2 1 15 2 1 15 1° anno 2° anno 3 2 2 3 2 2 2 1 17 3 2 2 3 2 2 2 1 17 lingua tedesca scienza degli alimenti lab. serv. enogastr. (settore cucina) lab. serv. enogastr. (settore sala e vendita) totale ore area di indirizzo 3 2 5 5 15 Area di indirizzo 3 3 2 3 5 11 5 15 17 11 17 totale ore settimanali 32 32 32 lingua e letteratura italiana lingua inglese storia matematica diritto ed economia scienze della terra e biologiche scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative totale ore area generale stage classe seconda (*) stage classe terza (*) 32 3 3 80 ore 160 ore (*) gli stage hanno luogo durante l’anno scolastico (normalmente nel mese di marzo) 36 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, sono attuati percorsi – a partire da quest’anno scolastico - di alternanza scuola-lavoro,di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005,n.77,per una durata complessiva nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi di almeno 400 ore. L'alternanza è una metodologia formativa che permette ai ragazzi che frequentano gli Istituti professionali, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte dell'azione formativa presso un'Impresa/Ente. Tale esperienza lavorativa orienta lo studente nel comprendere l'attività professionale, applicata all'ambito specifico. Ai progetti di ASL è riconosciuto un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti in aula. L’ASL permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione in ambienti di lavoro di alcune competenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio; in questo senso può diventare anche una possibile risposta alla domanda di apprendimento personalizzato degli studenti. L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione dell’attività didattica e si può realizzare anche all’estero. (vedi anche nell’area progetti) STAGE ALL’ESTERO E BORSE DI STUDIO Conoscere le lingue, per il nostro Istituto, è sinonimo di professionalità: approcciarsi al cliente straniero non è solo saper comunicare ma, nel comprendere i suoi bisogni, entrare nella sua cultura. Ecco perché l’Istituto Cornaro attua ogni anno iniziative e progetti diversi per le varie lingue studiate. Per la lingua inglese vengono organizzati stage professionali in grandi alberghi del Regno Unito, stage linguistici in Irlanda presso scuole accreditate, certificazioni Cambridge, concorsi internazionali. Per la lingua tedesca vengono proposti annualmente scambi culturali con una scuola alberghiera in lingua tedesca di Brunico, stage professionali in Germania o Austria, ore di compresenza con un’assistente di madrelingua tedesca nelle classi del triennio. Per la lingua francese si attuano stage professionali presso un albergo di qualità in Le Havre. 37 ISTITUTO TECNICO SUPERIORE PER IL TURISMO FONDAZIONE ISTITUTO TECNICO SUPERIORE PER IL TURISMO Viale Martin Luther King, 5 – 30016 Jesolo (Ve) Tel. e Fax 0421.382037- [email protected] pec: [email protected] P.IVA 04077780270 Cod. Fiscale 93037690273 www.itsturismo.it L' Istituto “E. Cornaro” è stato individuato dalla Regione Veneto, con DGR n. 1802 del 13.07.2010, quale scuola capofila per la costituzione dell'Istituto Tecnico Superiore per il Turismo, unica esperienza in Veneto per tale settore. Questa Scuola di Alta Specializzazione per il Turismo afferisce all’area tecnologica delle Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo e nasce sulla solida base di una positiva esperienza ultradecennale nella Formazione Superiore dell’Istituto Cornaro. L’ITS per il Turismo di Jesolo Lido è una Fondazione di partecipazione costituita da 10 Soci Fondatori: 1. IPSSARCT “E. Cornaro” 2. Università Ca’ Foscari Venezia 3. Provincia di Venezia 4. Comune di Jesolo 5. Camera di Commercio I.A.A. di Venezia 6. Federalberghi Veneto 7. Confcommercio Veneto Unione Regionale Veneta Commercio Turismo Servizi 8. Confindustria Venezia Unione Industriali della Provincia di Venezia 9. Faita Federcamping Veneto 10. ENAIP Veneto Oltre ai soci fondatori ,l’ITS conta più di 30 altri soci tra scuole superiori per il Turismo,centri di ricerca ,E.B.T.(spiagge venete),e altri. Il patrimonio culturale messo a disposizione dai diversi partner che costituiscono la fondazione, in termini di esperienze pregresse, competenze tecniche e professionali dei formatori e dei tecnici aziendali, è di assoluto rilievo in campo nazionale ed internazionale e fornisce garanzie per il perseguimento delle finalità dell’ITS, quali: assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario che risponda alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Veneto e del Paese; sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, per diffondere la cultura tecnica e scientifica; sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese; diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche; stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori diplomati, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia. 38 L’offerta formativa dell’ITS per il Turismo, comunque, si concretizza in primis nell’attivazione di percorsi finalizzati al conseguimento di un Diploma per Tecnico Superiore per la gestione di strutture e servizi turistici; scopo prioritario di tale corso, che ha una durata di quattro semestri per un totale di 2000 ore, sarà di corrispondere a specifici fabbisogni formativi presenti sul territorio: è infatti una figura professionale di alto profilo, di assistente alla direzione, esperto in strategie e strumenti di pianificazione e web marketing management. Una figura molto richiesta dal mondo del lavoro, che assicura di fatto la piena occupabilità dei futuri diplomati (in tal senso, già più dell’ 80% dei corsisti dei primi corsi sono stati assunti dopo aver conseguito il diploma ITS). Dal 2013 oltre alla sede di Jesolo, è stata aperta anche una sede a Bardolino, con due medesimi percorsi formativi. Possono accedere al percorso presso l’ITS per il turismo,previa selezione, giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore (articolo 7, comma 3, del DPCM 25 gennaio 2008. Il corso si basa sulla combinazione di un apprendimento teorico e pratico (in aula e in laboratori di competenze) per 1200 ore, con internship professionali presso aziende del settore per ulteriori 800 ore. Le docenze sono tenute per circa il 70% del monte ore da professionisti che provengono dal mondo del lavoro e per il rimanente 30% da docenti dell’università e della scuola superiore. Una volta ottenuto, attraverso esame finale, il Diploma di Tecnico Superiore di tipo europeo (corrispondente al 5° livello EQF – European Qualification Framework), i corsisti potranno da subito iniziare la propria carriera professionale nel settore dell'Hospitality Management, oppure decidere di continuare gli studi all’università, vedendosi riconosciuti circa 20 crediti, al fine di conseguire una laurea. Importante sottolineare come il Tecnico superiore per la gestione di strutture e servizi turistici ha specifiche competenze nei più avanzati modelli di Hospitality Management e nell’utilizzo strategico delle Tecnologie informatiche e della comunicazione, in un’ottica di ottimizzazione dei servizi turistici; i principali settori in cui potrà operare in imprese turistiche (hotels, catene alberghiere, agenzie di viaggio, OTA, villaggi turistici, società di servizi web, uffici turistici, ecc.) sono: Divisione Booking e Booking online Front Office Vendite e Marketing Web Marketing Attività di budgeting-reporting aziendale Organizzazione eventi/congressi Promozione e valorizzazione del territorio. Ecco perché il mondo dell’impresa crede e investe su questa scuola di alta specializzazione: la maggior parte dei soci, fondatori e partecipanti, ha aderito all’ITS per il Turismo di Jesolo perché convinti che con questi percorsi si possa contribuire a ridurre il gap attualmente esistente tra la domanda di tecnici proveniente dal mondo del lavoro e l’offerta che il tradizionale sistema scolastico e universitario propone. Docente referente in Istituto per la Fondazione ITS per il Turismo è la Prof.ssa Paola Marin. 39 I SERVIZI SCOLASTICI Modalità di raccordo tra i tempi dell'insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni Per far sì che si determinino i necessari equilibri di apprendimento sono previsti: recupero in itinere: attività di recupero svolta in orario curricolare; sportello: insegnanti a disposizione in orario definito e pomeridiano per lezioni di recupero su prenotazione degli alunni; corsi di recupero: corsi con frequenza obbligatoria, organizzati dai Consigli di Classe in relazione alle carenze e alle difficoltà disciplinari degli alunni. Si svolgono sia per il recupero dei debiti formativi maturati da colmare per l’ammissione all’anno scolastico successivo sia per le mancanze in corso d’anno. gruppi: classi: nella loro formazione si tiene conto dei principi che fanno riferimento alla provenienza territoriale e della lingua straniera studiata nella scuola media; gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi (smistamento lingue; progetti speciali; corso serale). Prevenzione del disagio giovanile All’interno dell’Istituto è stata potenziata e resa più agile, rispetto agli anni precedenti, l’attività di prevenzione del disagio giovanile. È operativo un Centro di Informazione e di Consulenza (CIC) il cui referente è la prof.ssa Federica Stoppani e che si avvale della consulenza esterna della prof.ssa Olga Tresca. Lo svolgimento del servizio è portato a conoscenza di tutti gli allievi attraverso un apposito comunicato e l’esposizione in tutte le classi degli orari e dei docenti a disposizione. Il CIC si pone come attività di particolare rilevanza nell’ambito del P.O.F., mettendo in atto iniziative e progetti volti a: agevolare la comunicazione e la relazione tra adolescenti e tra adolescenti e adulti, in particolare tra adolescenti ed operatori scolastici, considerato il particolare contesto di inserimento; contrastare e diminuire elementi di disagio giovanile (scolastico, familiare e personale); indirizzare gli studenti a scelte relative allo “star bene” a scuola e nella società. Il CIC si evidenzia come un’occasione per offrire ai giovani: uno spazio di ascolto e consulenza informativa; uno spazio polifunzionale all’interno della scuola, area animazione e/o momento di progettualità comune; risorsa di sostegno e supporto. 40 Nell’ambito della prevenzione al disagio giovanile, se richiesta, è presente in Istituto una psicologa dell’ASL n° 10. Assolvimento dell’obbligo scolastico L'Istituto assicura secondo la normativa vigente (Legge n. 296 del 27.12. 2007) l’assolvimento dell’obbligo scolastico pari a dieci anni di istruzione obbligatoria. L’Istituto, inoltre, anche nel rispetto del decreto attuativo del 22 agosto 2007, intende promuovere, attraverso una serie di iniziative e di interventi didattici, il raggiungimento della Qualifica professionale e del Diploma di Stato. Secondo tale decreto, infatti, l’obbligo scolastico è finalizzato “al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una Qualifica professionale”. IL PIANO DI SVILUPPO DELL’OFFERTA FORMATIVA I docenti dell’Istituto, dopo un’attenta analisi dell’ambiente socio-culturale in cui operano, hanno individuato i seguenti bisogni degli utenti: bisogno di disporre di spazi adeguati, di tempi e stimoli atti a favorire la presa di coscienza delle proprie capacità e attitudini; bisogno di socializzazione intesa come appartenenza ad un gruppo e ad un territorio in cui riconoscersi; bisogno di cultura adeguata alle esigenze della società moderna e del mondo del lavoro; bisogno di sviluppo delle proprie capacità motorie. Finalità e scelte educative dell’Istituto Il Collegio docenti, oltre a garantire una preparazione culturale, ha progettato le proprie azioni formative organizzando percorsi educativo -didattici che consentono agli allievi di: conseguire una progressiva autonomia nella lettura critica della realtà e nella capacità di operare scelte consapevoli; rafforzare le attitudini personali e le proprie potenzialità in vista delle scelte future. Per rispondere in modo adeguato ed equilibrato alla domanda di educazione, formazione e istruzione dell’alunno, il Collegio docenti, determinati i saperi essenziali caratterizzanti i diversi ambiti disciplinari ed indirizzi, ha privilegiato le seguenti scelte educative: attività di accoglienza e di orientamento (l’Istituto individua in questo aspetto uno dei punti cardine per facilitare l’ingresso e la continuità curricolare degli studenti); potenziamento del successo scolastico; prevenzione ed educazione alla salute; prevenzione ed informazione sugli effetti che provoca l’abuso di sostanze psicotrope; 41 sviluppo dell’apprendimento attraverso l’utilizzo delle risorse personali e ambientali; educazione all’ascolto e alla lettura in senso critico; intervento linguistico di alfabetizzazione italiana e sociale di integrazione per alunni stranieri neoimmigrati; educazione alla scrittura; integrazione degli alunni portatori di handicap ed educazione di tutti alla convivenza civile; approccio a modalità di comunicazione di tipo multimediale avanzate; educazione alla comunicazione e alla socializzazione mediante attività ricreative e/o di approfondimento culturale. 42 INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA – PROGETTI PROGETTI A.S. 2015-2016 Titolo Progetti Referente PROGETTO BENESSERE Stoppani Federica PROGETTO AFFETTIVITÀ Nicoletta Chiaruzzi PROGETTO DI VITA DALL’AULA AL LABORATORIO Pasquale Quitadamo PROGETTO EVENTI E MANIFESTAZIONI PROGETTO GARE E COMPETIZIONI PROGETTO ACCOGLIENZA ADULTI PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI PROGETTO ACCOGLIENZA E RIMOTIVAZIONE PROGETTO DI AUTOVALUTAZIONEDI ISTITUTO PROGETTO BICI-AMBIENTE PROGETTO NORDIK WALKING Gaetano Frascolla Gaetano Frascolla Renato Colla Giovanni Miranda Giovanni Miranda Martin Emilio Paolo Corò Paolo Corò PROGETTO CALCIO A CINQUE Paolo Corò GIORNATA DELL’ATLETICA LEGGERA Paolo Corò PROGETTO VOGA VENETA Dal Pont Federica PROGETTO DI AUTODIFESA DI VUOLO Obiettivi Fornire agli studenti informazioni ed eventuali consulenze relative a problemi inerenti il disagio giovanile nelle sue molteplici articolazioni In collaborazione con psicologi e ostetriche del consultorio di San Donà di Piave Aumento del numero delle ore di laboratorio di sala o di cucina ricorrendo a una classe parallela per diminuire il carico di lavoro cognitivo in classe. Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto e le loro famiglie. Tutte le classi prime Alunni con PEI delle classi dell'alberghiero Il progetto finalizzato allo sviluppo di Alunni classi 3°,4° e alberghiero, conoscenze, capacità e comportamenti 5° turistico e corso serale sia sotto il profilo gestionale del servizio che sotto il profilo organizzativo manageriale Progettazione, preparazione delle competizioni, prove tecniche e svolgimento delle gare. Offrire agli adulti la possibilità di conseguire un titolo di studio. Costruire percorsi di apprendimento differenziati. favorire la conoscenza di culture diverse dalla nostra e integrazione degli alunni stranieri Promuovere negli studenti delle classi prime un atteggiamento più consapevole rispetto allo studio e aiutare l’inserimento degli studenti nell’Istituto Monitoraggio finalizzato al miglioramento della qualità globale dell’Istituto Alunni classi 3°,4° e 5°alberghiero,turistico e corso serale Adulti che vogliono ottenere la qualifica od il diploma Prime e seconde Promuovere il territorio e l’attività motoria attraverso l’uso della bicicletta Promuovere il territorio e l’attività motoria attraverso l’uso dei bastoncini miglioramento delle capacità motorie di base, miglioramento della resistenza aerobica Gli alunni dell’Istituto Interessati Gli alunni dell’Istituto Interessati Gli alunni dell’Istituto Interessati e idonei all’attività sportiva Favorire l’attività motoria all’aperto Gli alunni dell’Istituto Interessati e idonei all’attività sportiva Gli alunni dell’Istituto interessati conoscere e praticare una sana abitudine sportiva, con lo scopo di una eventuale partecipazione ad una regata interistituti a Venezia Miglioramento delle qualità motorie,aggregazione,socializzazione 43 Alunni delle classi 1° dell’Istituto e studenti stranieri di tutte le classi Tutto l’Istituto Gli allievi interessati dell’Istituto Titolo Progetti Referente SCAMBIO LINGUISTICO CON ISTITUTO ALBERGHIERO DI BRUNICO Paola Bonvicini STAGE ALL’ESTERO Maria Luisa Savi PROGETTO CAMBRIDGE Grazia Menegazzo PROGETTO CORSO DI CUCINA PER ADULTI Vittorio Belardo PROGETTO IN RETE: “INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DELL’HORECA(Hotellerierestaurant-caffè) PER LA REGIONE VENETO:AZIONE ACCOGLIENZA” PROGETTO “EVOLUZIONE DELLA CUCINA” PROGETTO MODELLO DIDATTICO “LA NATURA E’ PERCEZIONE” PROGETTO DIDATTICO “IL GIARDINO DEI SEMPLICI” Ilario Ierace Antonio Galati Nicoletta Chiaruzzi Nicoletta Chiaruzzi Obiettivi avvicinare gli alunni a coetanei di lingua tedesca che frequentano l’Istituto Alberghiero di Brunico con finalità non solo di potenziamento della lingua ma anche di offerta di vacanza studio e mantenere successivamente i contatti a scopo didattico attraverso l’uso di sistemi di comunicazione a distanza (Es: Skype) Potenziare la competenza nell’uso della lingua inglese con particolare attenzione allo sviluppo della micro lingua Certificare il raggiungimento delle competenze nell’area linguistica secondo i criteri di qualità europei Valorizzare la cucina locale, nazionale ed internazionale, fornendo all’utenza gli strumenti necessari per la realizzazione di piccoli eventi gastronomici. Analizzare i trend attuali e futuri del mercato turistico al fine di favorire l’innovazione e la promozione del prodotto turistico ecosostenibile. Destinatari dai 15 ai 20 alunni di classi terze o seconde che studiano lingua tedesca Riconoscere e praticare tecniche banqueting, catering, sottovuoto. Gli allievi della 4°A Eno e 4°C Eno Classi seconde quinquennale di Elaborazione di un modello didattico descrittivo dei cinque sensi Elaborazione di un modello didattico utilizzando l’orto didattico dell’istituto. L’importanza delle erbe aromatiche 44 Classi terze e quarte dell’Istituto Classi terze, quarte,quinte dell’Istituto Utenza esterna Un alunno di classe quarta,selezionato per meriti Classi IeFP seconde L’ISTITUTO IN RETE L’Istituto “E. Cornaro” ha aderito alle seguenti reti di scuole: Re.Na.I.A. Rete Nazionale Istituti Alberghieri I cambiamenti a livello legislativo intervenuti a modificare il mondo della scuola negli ultimi anni, tanto sul piano organizzativo quanto su quello didattico, hanno imposto la ricerca, per le istituzioni scolastiche, di nuovi strumenti adeguati ad affrontare compiti sempre più complessi. In questo senso, forme preesistenti di collaborazione tra le istituzioni scolastiche stanno via via lasciando il passo a strutture di coordinamento, quali le “reti di scuole”, che consentono di operare con sintonia di finalità, ma anche di obiettivi e di gestione organizzativa. Per questa ragione, l’Associazione Nazionale dei Presidi degli Istituti Alberghieri di Stato (ANPIAS) ha proposto e costituito una rete nazionale tra gli Istituti Professionali di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione e gli Istituti di altro indirizzo con percorsi formativi nel settore alberghiero, cui anche il nostro Istituto ha aderito. L’area interessata è l’intero territorio nazionale in considerazione delle caratteristiche fondamentali e comuni del turismo e le finalità che riguardano: il sostegno al processo di decentramento autonomistico per consolidare precedenti esperienze comuni di reti scolastiche territoriali e favorire la creazione di associazioni, reti o consorzi a livello regionale; l’estensione e la generalizzazione delle sperimentazioni pedagogico -didattiche in atto in relazione al processo di rinnovamento della scuola e al contributo che le istituzioni della rete possono offrire; il sostegno a servizi diretti a sviluppare ed ampliare attività di orientamento formativo e professionale dei giovani e di educazione continua e ricorrente degli adulti; l’attivazione di percorsi comuni di formazione del personale che opera nelle rispettive istituzioni; azioni di Rete fra scuole e tra scuole e territorio come supporto metodologico alla presentazione di progetti di ricerca, di formazione e di sperimentazione che possano godere di contributi regionali, statali e comunitari; organizzazione di “scambi temporanei” di docenti; acquisti comuni di beni e servizi; istituzione di “laboratori” come sedi deputate alla ricerca didattica, sperimentazione, documentazione, formazione e orientamento degli studenti attraverso la nomina di personale dotato di specifiche esperienze e competenze, degli istituti facenti parte della rete; cura di rapporti più ampi con le associazioni di categoria degli operatori del settore turistico e alberghiero, con organizzazioni, associazioni ed enti locali, nazionali ed esteri del settore. 45 AEHT La sigla AEHT indica l’associazione Europea delle scuole alberghiere e turistiche, creata in Francia nel 1987, che oggi comprende 440 scuole di 30 paesi ed è in ulteriore crescita in direzione dei paesi dell’Europa dell’Est. L’associazione ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra le scuole alberghiere e turistiche, di migliorare la conoscenza di altri sistemi di formazione, di favorire gli scambi di studenti ed insegnanti, di rinsaldare i rapporti di collaborazione tra scuole ed imprese, di favorire lo sviluppo di progetti nel quadro dei programmi educativi europei quali i progetti SOCRATES e LEONARDO, ed infine di mettere in comune gli strumenti pedagogici, i saperi e il saper fare. L’attività dell’associazione si è esplicitata nella creazione di un proprio sito Internet (www.AEHT.lu) come mezzo per facilitare la comunicazione tra i suoi membri e per l’organizzazione di manifestazioni specifiche. Il nostro Istituto ha aderito all’Associazione convinto che la propria attività dì formazione, soprattutto nell’interesse degli studenti, debba avere l’orizzonte il più ampio possibile. 46 CONSORZIO DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI DEL VENETO (presidenza Istituto “Cornaro”) Il Consorzio è costituito dagli Istituti Professionali Alberghieri del Veneto, aventi corsi e cicli di formazione diretti alla preparazione di figure professionali nel campo del turismo, dell’ospitalità e della ristorazione. Il Consorzio si propone come compiti istituzionali, in coerenza con i “Piani dell’offerta formativa” delle singole istituzioni scolastiche che ne fanno parte, l’acquisizione di servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di carattere formativo, l’ampliamento dell’offerta formativa, l’attività di ricerca, progettazione, sperimentazione e assistenza tecnico-didattica diretta alla formazione e allo sviluppo delle nuove professioni. La presenza nel Consorzio permette all’Istituto, in collegamento con gli altri partners, di vedere valorizzata la propria presenza nella realtà territoriale, di collaborare con i singoli Istituti consorziati, di partecipare alla gestione di iniziative dirette all’ampliamento dell’offerta formativa tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, a favore sia degli alunni degli enti consorziati sia della popolazione giovanile o adulta ed anche in funzione del raccordo con il mondo del lavoro e della partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari e a percorsi integrati tra diversi sistemi formativi, comprese le Università ed altri Istituti di Ricerca. CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE (capofila: Istituto comprensivo “E. De Amicis” di Eraclea) La finalità del Centro è quella di sostenere il processo di integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni in situazione di handicap, di qualificare il servizio scolastico, anche mediante l’utilizzo mirato di tecnologie che sviluppano migliori opportunità formative, di favorire lo scambio di strumenti, il confronto e la circolarità delle esperienze più significative che devono rappresentare un patrimonio comune e condivisibile e di stabilire collaborazioni con enti ed organismi operanti nel territorio. ORIENTAMENTO E TERRITORIO (capofila: Istituto “L.B. Alberti” di S. Donà di Piave) É un progetto in rete con il distretto di S. Donà di Piave finalizzato ad interventi sull’orientamento scolastico, sulla continuità tra scuole medie inferiori e superiori, sul passaggio tra il sistema della formazione e quello dell’istruzione (e viceversa), sul passaggio tra Istituti diversi (“passerelle”) a carattere formativo e informativo. 47 ACCORDO DI RETE IDA Nell’anno scolastico 2004/05 è stata costituita la Rete fra Istituti Superiori della Provincia di Venezia che gestiscono corsi di formazione per adulti volti al conseguimento di diplomi di Qualifica Professionale e di Stato. Finalità Collaborare per innalzare le competenze di base e favorire il conseguimento di un titolo di studio superiore da parte del maggior numero di persone. Sviluppare strategie comuni per il potenziamento e la diffusione dell’IDA. Avviare momenti comuni di formazione del personale docente e non docente. Elaborare offerte formative comuni. Elaborare soluzioni comuni per l’orientamento, l’accoglienza e l’accompagnamento nonché per una modalità comune di riconoscimento delle competenze formali, non formali ed informali e di un’eventuale attribuzione dei crediti formativi. Sempre nello stesso anno è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Rete dei Centri Territoriali Permanenti e la Rete degli Istituti Superiori con corsi serali per adulti nella Provincia di Venezia. 48 RAPPORTI CON IL TERRITORIO Manifestazioni L’offerta formativa dell’Istituto è integrata dalla partecipazione a manifestazioni esterne (vedi progetto Manifestazioni), organizzate da enti pubblici, associazioni di categoria o aziende rappresentative. L’attività coinvolge prevalentemente le classi terze, quarte e quinte promuovendo finalità e obiettivi educativi e didattici fissati nella programmazione d’Istituto e delle singole discipline In queste occasioni l’orario settimanale delle lezioni può subire modifiche o adattamenti funzionali allo svolgimento delle manifestazioni. Le ore eccedenti le curriculari sono parte integrante dei percorsi di alternanza scuolalavoro e partecipano al raggiungimento previsto, dal decreto legislativo 15 aprile 2005,n.77 di 400 ore di formazione. I partner con i quali intratteniamo maggiori collaborazioni sono il Comune di Jesolo, il Comune di Venezia, la Provincia di Venezia, l’APT provinciale, l’AJA, l’A.V.A., l’ASCOM, l’Associazione artigiani, l’Assoristora, gli Istituti comprensivi (D'Annunzio, Michelangelo, etc.), altri Istituti di scuola media inferiore e superiore, Associazioni sportive, Jesolo turismo, Agenzie immobiliari, Agenzie di viaggio, il Consorzio scuole alberghiere del Veneto, ed altre ancora. Corsi per l’utenza del territorio L’Istituto “E. Cornaro”, per rispondere alle diverse esigenze dell’utenza esterna, prevede corsi brevi per adulti, a pagamento, modulari, in orario pomeridiano - serale, finalizzati all’approfondimento di conoscenze e abilità nonché alla certificazione delle competenze acquisite in settori professionali ampiamente rappresentati nel panorama lavorativo del triveneto. Alla fine di ogni corso è rilasciato certificato di frequenza (con 2/3 di presenza sul totale della durata) o di superamento del corso modulo con esame finale ed è riconosciuto un credito formativo valido nei corsi diurni e serali di tutti gli indirizzi. 49 LE NOSTRE ATTREZZATURE Per svolgere tutte le attività didattiche e formative previste nel presente Piano, l'Istituto dispone delle seguenti attrezzature: Laboratori di accoglienza turistica, di sala e vendita e di cucina Per la formazione professionale degli allievi, l'Istituto è dotato di un laboratorio di ricevimento, tre sale ristoranti, tre bar, tre cucine e un'area per l'attività di pasticceria e gelateria. Il laboratorio di ricevimento è fornito di tutte le necessarie e moderne attrezzature e tecnologie necessarie a svolgere le simulazioni di lavoro, dall'arrivo, alla contabilità del cliente durante la sua permanenza, fino alla preparazione del conto. Gran parte dell'attività è svolta tramite computer e un programma di gestione alberghiera. Per le lezioni di sala e cucina, i laboratori funzionano come tre ristoranti all'interno dei quali si svolgono quotidianamente simulazioni di servizio, che vedono i ragazzi impegnati nel lavoro di cameriere o cuoco e a turno svolgono la parte di clienti, in modo da poter valutare direttamente la qualità del loro lavoro. L'Istituto è dotato, in particolare, di tre moderni laboratori di cucina: uno principale provvisto di reparto gard-manager, con adeguata attrezzatura per eseguire le preparazioni di pietanze sottovuoto, abbattitore di temperature e celle di conservazione; gli altri due attrezzati con tutta la tecnologia necessaria per le più svariate tipologie di cottura come: brasiere, forni a microonde, forni trivalenti a vapore, ecc.. Il tutto è completato da un laboratorio di pasticceria dotato di tutte le attrezzature classiche più la linea per la gelateria. Rientrano in un ampio contesto di attività speciali, alcuni banchetti che vedono la partecipazione del personale della scuola, autorità scolastiche e politico-amministrative e talvolta anche gli stessi allievi. Ai banchetti si aggiungono concorsi organizzati dall'Istituto anche a livello internazionale e attività di preparazione per la partecipazione a gare organizzate in altre parti d'Italia, durante le quali i nostri allievi si sono spesso distinti per le loro capacità professionali. 50 Laboratori informatici L’Istituto è dotato di moderni laboratori con attrezzature fra le più evolute che consentono infinite applicazioni nelle varie discipline di studio. É attrezzato, dal punto di vista informatico, di una grande rete di computer collegati tra loro oltre che a quattro server superveloci per la gestione delle informazioni condivise. Questo consente una notevole agilità d’uso ad allievi ed insegnanti quando sono richiesti spostamenti da un computer all’altro. Ogni alunno e ogni docente della scuola ha una propria password d’accesso per il collegamento ed un’area riservata nei server della scuola, dove conservare e recuperare i propri lavori da qualsiasi punto informatico della scuola. É dotato di sei laboratori informatici che contengono più di 150 moderni computer. Tutti sono ovviamente collegati in rete interna d’Istituto e ad internet. Molti con lettori DVD. Tutti con lettori CD-ROM. I laboratori sono supportati dai più attuali e sempre aggiornati software nel campo delle applicazioni gestionali, della contabilità aziendale e turistica, della videoscrittura e quant’altro serve per tutte le specializzazioni dei vari settori. É possibile collegarsi ad internet per favorire lo studio, le ricerche e lo scambio di informazioni. Palazzetto dello sport La struttura, autonoma e collegata all’Istituto da una passerella sopraelevata, è formata da tre ambienti separati: il palazzetto vero e proprio, con circa 1200 posti numerati e due palestre collegate provviste di molteplici attrezzature. La palestra ha in dotazione due spogliatoi. Vi sono anche una sala stampa e un bar. 51 Biblioteca multimediale Non solo biblioteca, ma luogo dove si intrecciano le idee e confluiscono le diverse discipline di studio,teoriche e pratiche dell’Istituto”Elena Cornaro”.L’ampia sala di formazione ha dismesso i panni della semplice biblioteca,per diventare un laboratorio multimediale con dotazioni di settore,informatizzata e arricchita di testi specifici dedicati alle professioni e ai mestieri connessi al mondo della gastronomia ,del turismo e del food and beverage.Accanto alle funzioni tradizionali che incoraggiano lo studio e la lettura ,la Biblioteca multimediale dell’Istituto si candida ad essere lo spazio dell’elaborazione delle Unità di apprendimento,il laboratorio in cui studenti e docenti condividono la formazione che dallo studio conduce all’inserimento professionale nel mondo del lavoro. Laboratorio di scienze Il laboratorio di scienze è attrezzato in modo tale da permettere di condurre osservazioni ed esperimenti soprattutto in ambito biologico/alimentare. É dotato, infatti, di 10 microscopi monoculari con varie possibilità di ingrandimento (fino ad un massimo di 1000x) che permettono la visione di un’ampia gamma di preparati istologici animali e vegetali. E’ inoltre provvisto di strumenti per le analisi dei Principi Nutritivi degli alimenti. Nel laboratorio è presente una buona collezione di rocce e raccolte di flora e fauna tipiche dell’ambito lagunare e veneto. Laboratorio linguistico multimediale Il modernissimo laboratorio informaticolinguistico è dotato di una postazione insegnante e di venti posti allievo. In esso è possibile espletare varie attività quali: ascolto, registrazioni individuali e riascolto con correzione, esercizi di lingua parlata, composizione con relativi esercizi, lettura, traduzione simultanea, esercizi in coppia e/o in gruppo, video satellite in lingua, consultazione internet audio/video. E’ in via di definizione un progetto per la realizzazione presso l’istituto di ambienti digitali. Si intende utilizzare per il finanziamento il bando del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale(FESR)Fondi Strutturali Europei –Programma Operativo Nazionale”Per la scuola,competenze e ambienti per l’apprendimento”2014-2020 obiettivo specifico 10.8-“Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” –Azione 10.8.1 interventi strutturali per l’innovazione tecnologica,laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di servizio-Fondo per lo sviluppo e la coesione ex delibera CIPE n.79 del 2012. Il progetto rientra nella sottoazione 10.8.1.A3 “Ambienti multimediali mobili” e nello specifico prevede la realizzazione di un laboratorio linguistico mobile,incentrato sull’idea di rendere l’aula didattica il fulcro della giornata dello studente. All’interno di un’unità di alloggiamento dedicata,saranno forniti un notebook destinato all’insegnante e 26 tablet dedicati agli studenti. Il laboratorio consentirà conversazioni in cuffia tra docente e 52 allievo,valutazioni sul livello di comprensione mediante somministrazione di test strutturati e possibilità di successiva consultazione e revisione da parte dello studente. La scelta di investire in questo progetto rappresenta anche un’opportunità preziosa per gli allievi diversamente abili che avranno facile fruizione di tecnologie compensative e sostitutive. Sala conferenze La sala conferenze, con circa 100 posti a sedere, è dotata di videoproiettore collegato ad un lettore DVD e ad un impianto stereo per la proiezione di film e documentari. LIM Tutte le aule sono dotate di LIM (Lavagna interattiva multimediale), detta anche lavagna elettronica, una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. La LIM è utile per produrre nelle classe e negli alunni un atteggiamento positivo verso compiti da svolgere; in campo scolastico questo diviene fondamentale ai fini del successo formativo di ogni alunno. Gli alunni infatti possono essere motivati dalle situazioni e dalle attività di apprendimento se esse sono stimolanti e se sanno coinvolgerli personalmente e attivamente nel loro apprendimento e se permettono loro una scelta personale e un controllo in base alle loro capacità e alle richieste del compito. Va comunque tenuto presente che la LIM è uno dei tanti strumenti che il docente e gli alunni hanno a disposizione per la costruzione dell’ambiente di apprendimento: la LIM acquisisce un valore “ridimensionato” rispetto a chi crede che essa possa risolvere tutti i problemi della scuola e della didattica: uno “strumento” che entra nella classe per potenziare alcune attività, per provocare docente e alunni al cambiamento, per favorire alcuni tratti della vita di classe. Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze. I contenuti sono difatti il supporto indispensabile per il raggiungimento di una competenza. Le competenze si configurano altresì come strutture mentali capaci di trasferire la loro valenza in diversi campi, generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze. In tale contesto appare abbastanza evidente che la LIM diventa uno strumento particolarmente efficace per una didattica centrata sulle competenze, rispetto alla tradizionale (e a volte eccessiva) preoccupazione per le conoscenze e per i contenuti. 53 STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Gli studenti saranno valutati in base a: - prove orali; - prove scritte (strutturate e integrate); - test; prove pratiche; - project work; - stage tecnico-pratici. In generale, le valutazioni tengono conto, oltre che dei risultati conseguiti, anche della partecipazione, frequenza e impegno nonché del raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Allo scopo di uniformare, per quanto possibile, i criteri di valutazione, il Collegio docenti ha indicato i seguenti livelli, espressi sia mediante descrittori, sia in decimi, in quindicesimi e in trentesimi, che corrispondono sia ad una valutazione di una prova orale sotto forma di colloquio che di un elaborato scritto. DESCRITTORI conoscenze nulle o gravemente lacunose. espressione scorretta ed impropria, analisi errata. conoscenze minime, lacunose e parziali: difficoltá di orientamento, espressione scorretta ed impropria, sintesi scorretta. conoscenze limitate e superficiali, competenze applicate in modo approssimativo. espressione imprecisa. situazioni nuove, anche semplici, sono gestite con difficoltá. conoscenze generiche, competenze applicate senza errori sostanziali. espressione semplice, ma corretta. situazioni nuove, purché semplici, sono gestite in modo corretto. conoscenze complete. competenze applicate, pur con qualche imprecisione, anche a problemi piú complessi. espressione corretta ed appropriata. situazioni nuove sono gestite in modo accettabile. conoscenze complete. competenze applicate autonomamente anche a problemi complessi. esposizione corretta e appropriata. analisi e rielaborazione completa e corretta. conoscenze complete, organiche e con approfondimenti autonomi, competenze applicate anche a problemi complessi. espressione fluida e linguaggio specifico. analisi approfondita, correlazioni precise, conoscenze rielaborate in modo corretto e autonomo. conoscenze corrette, approfondite ed ampliate in modo autonomo, anche applicate a problemi complessi. esposizione fluida, lessico ricco ed appropriato. conoscenze e competenze rielaborate in modo approfondito, autonomo e critico. VOTO/10 VOTO/15 VOTO/30 1-3 1-5 1 - 10 4 6-7 11 - 14 5 8-9 15 - 19 6 10 20 7 11 - 12 21 - 23 8 13 24 - 26 9 14 26 - 29 10 15 30 Sono attivate modalità per il riconoscimento dei crediti formativi secondo quanto previsto dalla riforma dell’Esame di Stato. Di particolare rilevanza il sistema dei crediti formativi è nei corsi serali e in quelli post-diploma, la cui attribuzione permette ai corsisti di alleggerire il carico orario o addirittura di sveltire il percorso degli studi. 54 Per quanto riguarda il sistema di valutazione interna dell’offerta formativa si definiranno modelli di monitoraggio che prevedano: modalità attuative dell’attività didattica aspetti motivazionali ricaduta in termini di successo scolastico attività volte a limitare la dispersione. CRITERI AMMISSIONE CLASSI PRIME Il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di ammissione alla classe prima: territorialità valutazione del percorso scolastico dell’alunno e valutazione di specifiche motivazioni all’iscrizione; presenza in istituto di un fratello/sorella; iscrizioni arrivate entro la scadenza prestabilita dal Ministero; in caso di ripetenti, si darà precedenza agli alunni interni non promossi. CRITERI PER LA VALUTAZIONE E AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Per l’ammissione alla classe successiva si calcolerà il numero dei debiti e il grado di carenza nelle materie insufficienti: - per gli alunni delle classi prime e seconde che presentano fino a 4 insufficienze di cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni - gli alunni che presentano 3 insufficienze gravi o più di 4 insufficienze, anche se lievi, non sono ammessi alla classe successiva - per gli alunni delle classi terze e quarte che presentano fino a 3 insufficienze di cui non più di una grave (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni: - gli alunni che presentano 2 insufficienze gravi e una lieve o più di 3 insufficienze, anche se lievi, non sono promossi Per l’ammissione agli Esami di Stato: - saranno ammessi agli Esami di Stato gli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina - gli allievi che presentino lievi carenze potranno essere ugualmente ammessi con giudizio motivato - gli alunni con una o più insufficienze non saranno ammessi. - gli alunni che ottengono una valutazione in condotta insufficiente non sono ammessi alla classe successiva 55 - gli alunni che superano il 25% di ore di assenza sul totale delle ore curriculari non sono ammessi alla classe successiva. Vengono considerati motivi dispensativi la malattia con certificato medico o il ricovero e gravi impedimenti di ordine familiare o personale. Per il corso IeFP: per gli allievi dei percorsi IeFP, potrà essere previsto a fine anno solo un giudizio di idoneità o non idoneità, mentre il recupero degli apprendimenti dovrà essere realizzato nel corso dell’a.s. successivo attraverso appositi percorsi personalizzati. Il nostro Istituto attiverà eventuali corsi di recupero da effettuarsi entro novembre dell’a.s. successivo. - gli alunni delle classi prime e seconde IeFP che presentano fino a 3 insufficienze di cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) vengono ammessi alla classe successiva - per gli alunni delle classi terze IeFP il giudizio di ammissione agli esami di qualifica valutato in centesimi e determinato dall’integrazione delle valutazioni delle singole discipline, seguirà le indicazioni della tabella riassuntiva allegata: LIVELLI DESCRIZIONE 0 PUNTEGGIO IN CENTESIMI < 60/100 competenza non raggiunta Lo studente svolge compiti semplici in situazione note, mostrando di possedere da 60/100 1 = BASE conoscenza ed abilità essenziali e di a 75/100 saper applicare regole e procedure fondamentali Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazione note, da 76/100 2 = INTERMEDIO compie scelte consapevoli, mostrando di a 90/100 saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazione anche non note, mostrando padronanza 3 = AVANZATO da 91/100 nell’uso delle conoscenze e delle abilità. a 100/100 Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. IL VALORE DI SOGLIA PER L'AMMISSIONE È STABILITO IN 50/100 In tutti i casi: Ciascun Consiglio di Classe delibererà tenendo conto: 56 - del profilo della classe e della storia personale dell’alunno - del livello di partenza e del progresso dell’alunno nel corso dell’anno scolastico, tenuto conto anche della frequenza e degli esiti dei recuperi e degli interventi di sostegno attivati durante l’anno - della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nel corso dell’anno scolastico successivo - dell’attitudine dell’alunno ad organizzare lo studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti. In particolare: - nel primo biennio per gli alunni delle classi prime si cercherà di permettere il più possibile la frequenza della classe successiva, valutando il raggiungimento degli obiettivi nell’arco dei due anni anche ai fini dell’assolvimento dell’obbligo scolastico - nella classe quarta si valuterà la possibilità di raggiungere gli obiettivi specifici nel corso dell’ultimo anno. - in classe quinta, in presenza di eventuali carenze in alcune discipline, si terrà conto soprattutto dell’idoneità dell’alunno ad affrontare l’Esame di Stato. Recupero debiti formativi: per gli studenti a cui nello scrutinio di giugno è stato sospeso il giudizio di ammissione alla classe successiva, vige l’obbligo di frequentare le attività di recupero pianificate dall’Istituto a meno che la famiglia abbia scelto di non avvalersene comunicandolo per iscritto alla scuola. Sia coloro che si avvalgono sia coloro che provvedono autonomamente all’attività di recupero devono sostenere le prove di verifica. Nello scrutinio che seguirà si terrà conto sia del profitto conseguito durante l’anno scolastico sia dell’esito delle prove di accertamento relative ai debiti che avevano determinato la sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno e dell’impegno e frequenza durante i corsi. L'ammissione alla classe successiva sarà deliberata in presenza di: o esiti sufficienti nelle materie oggetto di prove di accertamento; o esiti non del tutto sufficienti dovuti a lacune non gravi, che però attestano significativi progressi rispetto alla situazione di partenza. In tutti gli altri casi viene deliberata la non ammissione alla classe successiva. Per il corso per adulti: Relativamente ai livelli, dove alla fine di gennaio c’è lo scrutinio per il passaggio da un anno al successivo, le discipline che hanno una valutazione scritta ed orale effettueranno valutazione unica. 57 REGISTRO ELETTRONICO - INSERIMENTO VOTI – ASSENZE – NOTE ON LINE È a regime il registro elettronico che ha di fatto soppiantato il vecchio registro cartaceo. Attraverso la password loro assegnata tutte le famiglie avranno totale accesso ai dati riguardanti il proprio figlio, in particolare: segnalazione in tempo reale delle assenze, entrate posticipate o uscite anticipate ed eventuali note disciplinari, permettendo ai genitori un costante monitoraggio dell'aspetto disciplinare: inserimento in tempo reale dei voti delle prove scritte ed orali permettendo al genitore un costante e tempestivo controllo sull'andamento didattico. Rimane comunque la possibilità di dialogare direttamente con i vari docenti del Consiglio di Classe sia attraverso il singolo ricevimento settimanale, che prevede la prenotazione on line, sia attraverso il ricevimento collettivo (uno per quadrimestre). 58 SCALA PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente e viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri: frequenza e puntualità rispetto del regolamento d’Istituto partecipazione attiva alle lezioni collaborazione con insegnanti e compagni rispetto degli impegni scolastici rispetto delle regole di convivenza civile. Il voto inferiore a sei decimi è considerato valutazione insufficiente e determina la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Il Collegio dei docenti, in conformità a quanto disposto dal decreto ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009, ha deliberato la seguente scala di attribuzione del voto di condotta: Voto 10 9 8 7 6 Motivazione Interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni Impegno serio e regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Ruolo propositivo e trainante all’interno della classe Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Buona socializzazione Frequenza assidua Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Diligente svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Rispetto del regolamento scolastico Frequenza assidua Partecipazione interessata alle lezioni Regolare adempimento dei doveri scolastici Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Ruolo collaborativo nel gruppo classe Frequenza regolare Discreta partecipazione alle attività scolastiche Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati Accettabile rispetto delle norme disciplinari dell’Istituto Ruolo non sempre collaborativo nel gruppo classe Frequenza accettabile Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche Svolgimento saltuario dei compiti assegnati Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni Rapporti problematici nel gruppo classe Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico segnalati formalmente da annotazioni scritte cui hanno fatto seguito anche provvedimenti di sospensione dalle lezioni Frequenza discontinua 59 5 Comportamenti che configurino reati che violano la dignità o il rispetto della persona umana o siano di pericolo per l’incolumità delle persone Atti ripetuti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale Atti che determinano gravi danni al patrimonio scolastico Frequenza scarsa Irrogazione di almeno una sanzione disciplinare Nessun apprezzabile e concreto cambiamento nel comportamento successivamente alla irrogazione delle sanzioni MODALITÀ DI RECUPERO E DI VERIFICA DEI DEBITI FORMATIVI Il Ministero della Pubblica Istruzione con il D.M. n. 80 del 3-10-2007 e l’O.M. n. 92 del 5-11-2007 ha stabilito che per gli studenti ai quali nello scrutinio finale è stata attribuita l’insufficienza in una o più materie, che non comporti tuttavia una immediata bocciatura, il Consiglio di classe delibera di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva e ha altresì sancito che il recupero dei debiti formativi debba avvenire inderogabilmente entro il 31 agosto e comunque non oltre l’inizio dell’anno scolastico successivo. Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine degli scrutini del primo quadrimestre, l’Istituto avvia sportelli e corsi di recupero di durata non superiore a 12 ore con accertamento, mediante prove documentabili, dell’avvenuto recupero. Le materie insufficienti per le quali non vengono attivati corsi o sportelli saranno recuperate mediante studio individuale con accertamento, mediante prove documentabili, dell’avvenuto recupero. Gli esiti delle attività di recupero saranno comunicati tempestivamente ai genitori. Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine degli scrutini finali e per i quali è stato sospeso il giudizio di ammissione alla classe successiva, l’Istituto pianifica le attività di seguito indicate. Corsi di recupero e sportelli per le classi 1^ e 2^ tra fine giugno e fine luglio, con una eventuale ripresa nell’ultima decade di agosto in vista dell’esame. Corsi di recupero e sportelli per le classi 3^ e 4^ dalla seconda decade di agosto all’inizio di settembre. Lo studente è tenuto alla frequenza dei corsi, salvo che la famiglia non ritenga di provvedere autonomamente nel qual caso deve avvisare la scuola per iscritto.. Sia coloro che frequentano i corsi sia coloro che provvedono autonomamente devono sostenere le prove di verifica dell’avvenuto recupero. Il calendario degli esami sarà reso noto dalla scuola. 60 ORGANO DI GARANZIA (DPR 249/1998 E DPR 235/2007) Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia che ha il compito di valutare l’equità della punizione. Esso è composto da un docente designato dal Consiglio di istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti, da un rappresentante eletto dai genitori ed è presieduto dal Dirigente scolastico. VIAGGI DI ISTRUZIONE I viaggi d'istruzione sono iniziative finalizzate ad integrare il percorso formativo dell'indirizzo di studio. Pertanto essi vanno proposti dai docenti del Consiglio di classe, discussi ed approvati nella programmazione didattica fatta all'inizio dell'anno scolastico. I viaggi di istruzione saranno autorizzati dal Consiglio di classe dopo aver valutato l’andamento didattico e disciplinare degli allievi (comportamento scolastico, assenteismo, ecc.). L’organizzazione dei viaggi deve essere curata direttamente dall’insegnante accompagnatore. Alle uscite di un giorno è tenuta a partecipare tutta la classe (l'eventuale assenza dovrà essere giustificata direttamente dai genitori o documentata). Per i viaggi di più giorni è richiesta la partecipazione di almeno il 70% degli alunni (i non partecipanti sono tenuti a frequentare le lezioni e potranno essere collocati in altre classi). La richiesta, redatta su apposito modulo, dovrà essere presentata in segreteria didattica dal docente accompagnatore, entro e non oltre il 31 gennaio. I viaggi vanno effettuati per tutte le classi nei mesi di marzo e aprile, con esclusione delle giornate programmate nel calendario generale per i consigli di classe. Al momento dell'adesione al viaggio lo studente dovrà versare un acconto del 20% della quota individuale,sul conto corrente della scuola. Il saldo sarà effettuato almeno 10 giorni prima della partenza. Sarà compito dell’insegnante accompagnatore provvedere alla raccolta delle ricevute di versamento delle quote di partecipazione insieme all’autorizzazione dei genitori. Per quanto riguarda la durata, le visite ed i viaggi d'istruzione sono così disciplinati: per le classi prime viaggi in Veneto e zone limitrofe della durata di un giorno; per le seconde viaggi in Italia della durata massima di gg. 3 e 2 pernottamenti; per le classi terze viaggi in Italia della durata massima di gg. 5 pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato); per le classi quarte e quinte viaggi in Italia ed all'estero per una durata massima di gg. 6 e 5 pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato); relativamente alle classi quinte saranno individuate delle mete particolarmente qualificanti, in quanto fortemente correlate ai programmi di studio,anche in vista dell’esame di stato. 61 e 4 l'autorizzazione dei viaggi d'istruzione in orario scolastico e della durata di un giorno è delegata al dirigente scolastico. ASSEMBLEE Le assemblee d’Istituto e di classe rappresentano un’occasione rilevante di crescita democratica oltre che culturale; pertanto gli allievi sono invitati ad una consapevole, ordinata ed attiva partecipazione. É consentito lo svolgimento di un’assemblea di Istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di due ore non frazionabili. Non è consentito lo svolgimento di assemblee di nessun tipo nell’ultimo mese dell’attività didattica La richiesta, redatta sull’apposito stampato, sottoscritta dai rappresentanti di classe e dai docenti coinvolti (solo per le assemblee di classe) e indicante data di convocazione e ordine del giorno, deve essere presentata in Segreteria con congruo anticipo (almeno 5 giorni prima per le assemblee di Istituto, 3 per quelle di classe). L’assemblea non può tenersi nelle stesse ore e lo stesso giorno della settimana, né utilizzare di norma ore dello stesso insegnamento durante l’anno scolastico. Durante lo svolgimento dell’assemblea verrà redatto un verbale (da recapitare in Presidenza) dove saranno riassunte le problematiche trattate e riportate eventuali richieste. RAPPORTI CON LA PRESIDENZA La Presidenza, nella persona del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori, è sempre a disposizione degli studenti per la soluzione, nei limiti del possibile, di eventuali problemi di ordine logistico, organizzativo e didattico e per raccogliere tutti quei suggerimenti atti a migliorare il servizio scolastico e i rapporti tra le diverse componenti dell’Istituto. Per l’utenza esterna, il Dirigente riceve su appuntamento. 62 REGOLE DELLA SCUOLA (Estratto dalla Carta dei Servizi) Principi fondamentali Uguaglianza Il servizio scolastico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche. Imparzialità e regolarità I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio. Accoglienza e integrazione Soprattutto nel primo anno di scuola, l’accoglienza assume un grande rilievo poiché la scuola deve essere luogo di benessere e non di disagio. Pertanto si favoriscono le relazioni tra le varie componenti (alunni, docenti, genitori, ambiente) al fine di permettere agli alunni di esprimere al meglio le proprie abilità. Particolare attenzione viene posta all’accoglienza e alla integrazione dei soggetti diversamente abili. Frequenza scolastica La scuola si impegna a prevenire e controllare la dispersione scolastica attraverso il monitoraggio continuo della regolarità della frequenza. Partecipazione, efficienza e trasparenza La scuola, in accordo con partner esterni, favorisce le attività extrascolastiche che ne realizzano la funzione come centro di promozione culturale, sociale, civile. La scuola si impegna, in tutte le sue componenti, a garantire efficienza e trasparenza nell’attuazione del servizio. Gli operatori scolastici si impegnano a mantenere elevati livelli di cortesia, disponibilità e competenza per realizzare gli standard generali del servizio. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale Nella programmazione si assicura, nel rispetto della libertà di insegnamento, il perseguimento degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici. L’aggiornamento è un obbligo per l’amministrazione e un diritto-dovere per il personale scolastico. 63 PARTECIPAZIONE DEI GENITORI E CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli insegnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei giovani. Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello normativo e a livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione di una relazione via via sempre più interattiva. Bisogna considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche ha accreditato, nel processo di innovazione della scuola, il valore della singolarità dell’individuo, della diversità dei ritmi di apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in difficoltà. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia. Determinante è stato anche il ruolo dei genitori nella vita scolastica, sia negli istituti statali che paritari, che è risultato nel tempo sempre più pregnante, trasformandosi da mera partecipazione agli organi collegiali ad autentica cooperazione alla progettualità e ai processi formativi. E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa. Nel promuovere le innovazioni nelle scuole, non va trascurato il pregresso storico ovvero la comprensione del retroterra culturale della scuola per poter sfruttare al meglio le esperienze realizzate, riflettendo anche sulle eventuali difficoltà. In sintesi, un valore va, sì, postulato ma diventa tale soltanto se illumina l’agire indirizzandolo verso risultati ad esso coerenti. Infatti, considerata la presenza dei numerosi strumenti didattici e metodologici introdotti, la scuola di oggi deve impegnarsi a sfruttare al meglio le risorse di cui dispone quale per esempio il Bilancio Sociale. Questo strumento, introdotto dalla Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche del 17 febbraio 2006, rappresenta per le scuole un’opportunità di apertura verso il territorio che consente una comunicazione più incisiva con gli stakehoder, in particolare con le famiglie. Nell’attuale fase di promozione e realizzazione della corresponsabilità educativa, va considerato quindi l’iter normativo e le buone pratiche già realizzate nelle scuole, sia statali che paritarie, che hanno preparato il terreno scolastico rendendolo sensibile ad un lavoro sinergico con le famiglie e con gli studenti e ad un miglior uso delle opportunità e degli strumenti già disponibili nelle scuole. 1. La corresponsabilità educativa: aspetti problematici e valore strategico Le innovazioni introdotte nella scuola hanno rafforzato sempre più il ruolo propositivo delle famiglie nella formulazione di proposte, nelle scelte di talune attività formative e in altri aspetti che riguardano i percorsi educativi. Oggi possiamo ben affermare che il protagonismo attivo delle famiglie è ormai un dato acquisito, essendo definitivamente 64 riconosciuto dalle politiche scolastiche ed entrato nell’apparato concettuale della cultura delle scuole. Con il passaggio da una corresponsabilità educativa sancita ad una esercitata all’interno della scuola, sono realmente privilegiate occasioni di in contro e di lavoro in cui i genitori possano esprimersi e dare il loro contributo, a vari livelli, confrontarsi con i docenti e con il territorio sulle problematiche giovanili, proporre esperienze extracurricolari, ove consentito, far parte di gruppi di lavoro. Gli insegnanti e i genitori, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, condividono sia i destinatari del loro agire, i figli/alunni, sia le finalità dell’agire stesso, ovvero l’educazione e l’istruzione in cui scuola e famiglia operano insieme per un progetto educativo comune. Il focus della problematicità di questo rapporto cade sul rispetto dei ruoli, delle competenze, dei compiti e delle libertà di ciascuna di queste due figure. Nell’esercizio della corresponsabilità, infatti, ciò che fa accrescere l’efficacia di questo mezzo è lo scambio comunicativo e il lavoro cooperativo. Ma ciò che mantiene vivo tale scambio è quel senso di responsabilità sociale che dovrà determinare le scelte strategiche delle scuole, connotando il loro lavoro come contributo significativo alla costruzione del sociale. Va sottolineato che, nell’economia dell’attività scolastica, “costruire il sociale” vuol dire assumersi, nei confronti della società, la responsabilità degli effetti delle scelte che si compiono, in termini di valori educativi; parliamo dunque di successo scolastico e sviluppo delle competenze chiave. La responsabilità sociale non si riferisce all’onere delle decisioni, che è una responsabilità istituzionale, bensì al dovere, nei confronti dei cittadini, di rendere trasparente l’esercizio dell’autonomia. Nel bilancio sociale l’aspetto più rilevante è il processo identificativo della singola istituzione scolastica composta da una individuazione dei processi educativi messi in atto e delle strategie adottate, tali da delineare l’identità della scuola e, in particolare, dei soggetti che hanno cooperato condividendo la responsabilità dei vari progetti realizzati: docenti, genitori, studenti, personale ATA, Associazioni di genitori e gli altri organismi esterni. Il Bilancio sociale è uno strumento di forte aggregazione tra le varie componenti del mondo della scuola necessario alla gestione del processo scolastico che richiede una ponderata pianificazione iniziale dei suoi contenuti come una sorta di tela narrativa la cui trama e l’ordito vanno gettati all’inizio dell’anno e rappresentano i vincoli entro i quali prenderà corpo il percorso educativo. La definizione dei vincoli iniziali esige la determinazione di molti parametri, tra i quali i soggetti da coinvolgere e, tra questi, le famiglie, quali interlocutori privilegiati, con i quali aprire un confronto critico su valori, finalità, obiettivi delle scelte educative e quant’altro riguarda la vita della scuola. Le famiglie, in forma individuale o collettiva, potranno esercitare il loro ruolo propositivo ed esprimere le loro istanze, contribuendo significativamente e attivamente alla definizione dell’autonomia didattica e culturale della scuola. 65 In questa prospettiva metodologica dell’agire scolastico, la progettazione educativa può concretamente definirsi “partecipata” in quanto i soggetti che cooperano alla sua realizzazione sono coinvolti fin dalla fase iniziale, quando si getta la trama e l’ordito su cui tessere le sequenze dell’itinerario scolastico. Le scuole, pertanto, dovranno sfruttare al meglio strumenti e risorse disponibili in modo da consolidare queste nuove forme di collaborazione con le famiglie e aprire nuove forme di dialogo e di comunicazione basate su uno scambio continuo, interno ed esterno, tali da caratterizzare realmente una comunità educante. 2. Dalla partecipazione dei genitori nella scuola alla corresponsabilità educativa Gli artt. 30, 33 e 34 della Costituzione sanciscono: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli…” “…La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole…” “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita…” La Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare; risulta pertanto irrinunciabile, per la crescita e lo sviluppo degli alunni, una partnership educativa tra famiglia e scuola fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione, nel rispetto reciproco delle competenze. Il DPR 416/74 ha segnato l’avvio della partecipazione dei genitori e degli studenti nella gestione della scuola “dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica.” E’ opportuno, quindi, consolidare e diffondere ulteriormente politiche di governance che agevolino il passaggio dalla programmazione pianificata alla progettazione partecipata, dall’informazione alla consultazione, dalle responsabilità istituzionali alle responsabilità condivise. Questa innovazione del sistema di gestione della scuola fa leva sulla partecipazione attiva di studenti, genitori, docenti e personale ATA chiamati a confrontarsi, sia pure con ruoli differenti, sugli obiettivi strategici dei percorsi formativi, sui problemi e sulle possibili soluzioni, al fine di condividere la responsabilità del ben-essere dei giovani. La sfida da rilanciare consiste, per un verso, nel favorire la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso i comitati, le associazioni, le iniziative locali di formazione, il dialogo nel colloquio individuale e nelle assemblee e, dall’altro, nel sostenere la rappresentanza e incrementare l’attività nei FORAGS (Forum Regionali dei Genitori della Scuola) e nel FONAGS (Forum Nazionale dei Genitori della Scuola). L’associazionismo dei genitori e degli studenti rappresenta, infatti, un luogo privilegiato di mediazione di interessi, di formazione e preparazione alla partecipazione democratica per il conseguimento del bene complessivo, orizzonte più ampio dell’interesse personale. In questa prospettiva culturale, è auspicabile la valorizzazione di tutti gli organi collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne, così come delineate all’interno del Decreto Legislativo 297/1994, assicurando 66 il sostegno a forme di rappresentanza facoltative, come il comitato dei genitori, costituito dai rappresentanti di classe e del consiglio di istituto. In risposta alle istanze sociali, riguardo alla promozione e alla valorizzazione della partecipazione attiva dei genitori, sono stati istituiti, con DPR 567/96 e successive modifiche e integrazioni, appositi organi di rappresentanza per agevolare la convergenza educativa tra le varie componenti scolastiche: Consulta Provinciale degli studenti Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte Forum Nazionale dei Genitori della Scuola (FoNAGS) Il FoNAGS (D.M. 14/2002), luogo d’incontro tra il Ministero, l’Amministrazione e l’associazionismo (composto dalle Associazioni dei genitori maggiormente rappresentative), è stato costituito al fine di valorizzare la componente dei genitori nelle scuole e di assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche. Allo scopo di dare piena attuazione alle disposizioni normative per introdurre innovazioni organizzative atte a favorire un reale e concreto coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa, il Forum delle associazioni dei genitori ha le seguenti funzioni: favorire il confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le realtà associative dei genitori rappresentare le esigenze e le proposte della componente genitori della scuola, alle quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a dare risposta per iscritto, con adeguata motivazione, nel più breve tempo possibile esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative che il Ministro intende sottoporgli essere sede di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche e studentesche. Costituisce, inoltre, luogo di raccordo con i FoRAGS, istituiti, con il DPR 301/05 che svolgono le medesime funzioni a livello regionale. Oltre ai suddetti organi di rappresentanza delle varie componenti scolastiche, è stato introdotto, con DPR n. 235/ 2007, il Patto di Corresponsabilità Educativa, uno strumento normativo finalizzato a definire e a rendere trasparente compiti e doveri attribuibili ad ogni soggetto della comunità scolastica, in ragione del ruolo che ricopre. 3. Patto di Corresponsabilità Educativa (DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis) Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune 67 assunzione di responsabilità e impegna entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispettarne gli impegni. Il Patto, dunque, rappresenta il quadro delle linee guida della gestione della scuola, democraticamente espresse dai protagonisti delle singole istituzione scolastiche, a livello territoriale. Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative, cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce. L’osservanza dei doveri compete anche al personale docente, non solo per quanto concerne gli adempimenti normativi, ma anche per quanto dettato dalla deontologia professionale. La condivisione degli obiettivi, il rispetto dei ruoli, le procedure di decisione e l'assunzione di responsabilità, nonché la qualità delle relazioni docenti/ genitori, docenti/docenti, docenti/studenti rappresentano fattori di qualità della scuola. E’ opportuno e auspicabile che il processo di redazione del patto sia esso stesso esperienza di corresponsabilità tra la scuola e la componente genitori, in tutte le sue espressioni. In tal senso ogni Istituto, nella sua autonomia, individuerà le procedure interne indispensabili a favorire la massima condivisione e collaborazione nella redazione della proposta da sottoporre alla firma dei singoli genitori. La normativa disciplina l’atto della sottoscrizione (art. 5 bis comma 1) disponendo che debba avvenire, da parte dei genitori e degli studenti, “contestualmente all’iscrizione all’istituzione scolastica”. Nel favorire rapporti sempre più sinergici tra scuola e famiglia, va tenuta in debita considerazione l’apertura al dialogo con i genitori separati, affidatari e non, e la considerazione del diritto di questi ultimi a essere informati e coinvolti nei processi educativi che interessano i loro figli, come premessa necessaria alla valorizzazione della bigenitorialità. Particolare rilievo assume in questi tempi l’orientamento personale, curricolare e professionale degli studenti, a partire già dalla Scuola Secondaria di I grado. E’ auspicabile, pertanto, il coinvolgimento dei genitori nell’azione orientativa promossa dalla scuola e dai docenti anche attraverso un confronto diretto e costruttivo in vista della scelta del percorso secondario di II grado e terziario. È necessario investire, quindi, in azioni continue e mirate di informazione e tutoraggio, specialmente nei periodi di transizione, affinché ai genitori sia data la possibilità di contribuire in modo consapevole all’orientamento dei figli. 4. Statuto delle studentesse e degli studenti: DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è uno strumento operativo atto ad affermare e diffondere la cultura dei diritti e dei doveri tra gli studenti, tra i docenti e il personale ATA, i quali devono predisporre le condizioni per l’esercizio di tali diritti e per la tutela contro eventuali violazioni. 68 Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, approvato con DPR n. 249 del 24 giugno 1998, è stato oggetto di modifiche (DPR n. 235 del 21 novembre 2007) in particolare riguardo a: infrazioni disciplinari; sanzioni applicabili; impugnazione delle sanzioni; sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità. Le modifiche apportate mirano a rafforzare l’alleanza educativa tra le varie e diverse componenti scolastiche, assegnando loro un ruolo attivo nell’intera gestione delle procedure di applicazione del Regolamento. L’adozione del Regolamento, nonché le eventuali modifiche, richiedono infatti la consultazione degli studenti, nella scuola secondaria superiore e la consultazione dei genitori, nella scuola secondaria di primo grado. Ciò premesso, alle singole istituzioni scolastiche spetta il compito di: adeguare i regolamenti interni alle indicazioni e ai principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti; costituire e rendere operativo l’Organo di Garanzia interno alla scuola, del quale dovrà far parte almeno uno studente, eletto dal comitato studentesco (DPR 567/96 e successive modifiche); consegnare ad ogni studente, all’atto dell’iscrizione, una copia dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, come disposto dall’art. 6 comma 2 del DPR 24 giugno 1998 n. 249; diffondere una copia del Regolamento d'Istituto a tutta la comunità scolastica, dopo averlo elaborato e condiviso; 5. Organo di Garanzia regionale (art.5 comma 3, DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis) La normativa prescrive l’istituzione di un organo di Garanzia regionale, che rappresenta l’ultimo grado di giudizio, con i compiti di controllare la conformità dei Regolamenti allo Statuto e il rispetto delle norme in esso disposte e di dirimere le eventuali controversie. Tale organo, presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato, è composto da: tre docenti un genitore individuato nell’ambito del FoRAGS due soggetti aggiuntivi che nella scuola secondaria di secondo grado, sono studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, mentre nella scuola secondaria di primo grado, sono genitori individuati nell’ambito del FoRAGS 69 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ – SERALE (ART. 3 DPR 235/2007) La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la collaborazione dei docenti, del personale scolastico, dello studente. La condivisione ed il rispetto delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali ed irrinunciabili per realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta. La scuola si impegna a: garantire a tutti pari opportunità formative offrire una formazione culturale e professionale qualificata informare i corsisti sull’andamento didattico e disciplinare (valutazione, recuperi, sanzioni) Il corsista si impegna a: rispettare i compagni, i docenti e tutto il personale presente a scuola rispettare le norme contenute nel regolamento interno rispettare le strutture, l’arredo e il materiale scolastico non sporcare i locali prestare attenzione durante le lezioni, partecipare con interventi opportuni svolgere i compiti assegnati, studiare con regolarità, osservare le scadenze mantenere un comportamento e un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico indossare un abbigliamento decoroso e adeguato al contesto scolastico indossare la divisa durante le esercitazioni pratiche nei laboratori del settore alberghiero e quando le circostanze lo richiedono non utilizzare il telefono cellulare e altri apparecchi elettronici (come iPod, MP3, PSP) durante le lezioni risarcire la scuola per i danneggiamenti provocati dall’uso improprio dei servizi, per i danni alle strutture e agli arredi e per ogni altro danneggiamento causato da comportamento scorretto risarcire il danno, in concorso con altri, qualora l’autore del fatto non dovesse essere identificato Disciplina e sanzioni I corsisti sono consapevoli che le infrazioni possono dar luogo a sanzioni disciplinari. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare, ispirate al principio di proporzionalità e alla riparazione del danno. 70 Il corsista, sottoscrivendo la presente istanza, assume l’impegno di osservare le disposizioni contenute nel Patto educativo di corresponsabilità, nonché di rispettare e di far rispettare le regole fondamentali di convivenza civile. 71