Non pagare le tasse è un peccato grave!
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Non pagare le tasse è un peccato grave!
2 e L’AZiON Primo Piano Domenica 17 dicembre 2006 EVASIONE FISCALE: SETTIMO Il richiamo del Vescovo Bruno Forte Non pagare le tasse è un peccato grave! Il tema dell’evasione fiscale purtroppo non perde mai di attualità. Ora, a discussione della Legge Finanziaria in corso, si sono accesi i toni della polemica, tra politici, sindacati, categorie imprenditoriali e pure i dipendenti che le tasse le pagano piacenti o nolenti. In questo quadro, le parole di mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, che ha parlato di “Etica, mercato e disuguaglianza nel villaggio globale e nei contesti locali” all’Università di Chieti ha lasciato il segno. Ecco alcuni passaggi significativi del suo intervento. I l rispetto dei principi etici e morali in ambito pubblico genererà frutti virtuosi nella società civile, facendola deviare dal sentiero egoistico di chiusura alle esigenze del prossimo, che adesso si trova a percorrere. Solo allora si potrà effettuare una seria lotta all’evasione fiscale, principale strumento per il risanamento finanziario e fonte di risorse utili alla redistribuzione delle risorse. Lottare l’evasione fiscale significa anche porre una pietra tombale sui condoni di qualunque tipo e, soprattutto, attivare seri controlli da parte di chi vi è preposto. In questo settore, anche la Chiesa, come guida morale dei credenti (maggioranza in questo paese), deve far sentire più forte la propria voce: non pagare le tasse è un Mons, Bruno Forte peccato grave, è rubare! Le risorse così recuperate dovranno essere utilizzate per serie politiche della famiglia, a sostegno delle giovani coppie e dei lavoratori precari. In quest’opera di moralizzazione e di eliminazione delle inefficienze del sistema anche le imprese dovranno essere spronate a comportamenti virtuosi, attraverso incentivi finanziari basati sugli standard etici della conduzione aziendale. Più in generale, affinché si possa parlare in futuro di economia al servizio dell’uomo è fondamentale che si cambino gli indicatori di cosa sia la ricchezza o il benessere di un Paese. Quali possono essere le politiche utili a generare ricchezza e a ridistribuirla in maniera equa in modo tale che la società italiana non sia più spaccata tra cittadini che vivono per il superfluo e altri che incontrano difficoltà a portare avanti una vita dignitosa? Essendo le risorse economico-finanziarie a disposizione per tale scopo meno che scarse bisogna più che mai che la politica “voli alto” e si inventi un nuovo patto sociale. È necessario, in primo luogo, “rigenerare” la vita pubblica italiana. In u- L a difesa dell’onestà dei lavoratori autonomi è diventata la missione di Giuseppe Bortolussi, presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre (Cgia). Il Centro studi dell’Associazione sforna studi su studi per smontare le statistiche ufficiali sull’e- per niente vasione e dimostrare che gli autonomi non sono un popolo di evasori. Riassumiamo le analisi della Cgia: - gli autonomi pagano più Irpef dei dipendenti: su un totale di 116 miliardi e 320 milioni di gettito Irpef che l’erario ha incassato nel 2002 (ultimo dato di- poco così così abbastanza molto 10.92 15.20 28.77 28.35 16.76 12.67 26.22 10.24 7.11 14.19 20.71 13.88 11.40 31.68 27.61 29.37 27.70 30.23 18.74 31.36 33.55 11.23 6.72 15.15 20.24 Inchiesta realizzata dalla Banca d'Italia nell'ambito dell'indagine "I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2004" e Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET ABBONAMENTI 2007: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 - Sostenitore 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Conto corrente postale n. 130310 e-mail: [email protected] www.lazione.it “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, .250". Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 Q uando si sente parlare di evasione fiscale, la mente corre alle grandi società, a somme milionarie, a maxisequestri della Guardia di Finanza. Giusto, ma non è tutto. Quella è solo la punta di un iceberg, che riguarda invece moltissimi, anche tanti di noi, forse tutti. Eh sì, non scandalizziamoci: quando andiamo al ristorante, o in un negozio, o a comprare il gelato e ce ne usciamo senza farci dare lo scontrino, contribuiamo anche noi all’evasione fiscale. Come “collusi”, magari involontari, inconsapevoli, semplicemente distratti. Ma lo siamo. Quando invece ci prestiamo al giochetto "Con fattura costa tot, ma senza ti faccio lo sconto dell’X per cento", la nostra responsabilità sale. Tante volte la tentazione è alta: la spesa dell’idraulico, del meccanico, dell’imbianchino è salata... se spendi 1000 euro, il 20% senza fattura vale 200 euro, soldi. Cosa saranno 200 euro - dirà qualcuno - per il bilancio dello Stato, che paga tutti quei politici, le auto blu eccetera eccetera? Vabbè, di fronte al mare una goccia è niente. Ma il mare è fatto di gocce. (AT) Evasione - Le dimensioni del fenomeno I due "pilastri" del sommerso Evasione fiscale annua Base Irpef di autonomi e piccole imprese evasa Valore aggiunto non dichiarato (Iva) Base imponibile non dichiarata ai fini Irap L'evasione aumenta dal Nord al Sud - sottodichiarazione del fatturato - impiego di lavoro irregolare 200 miliardi euro 55-70% 30-40% 30% dal 13% del Piemonte all'80% della Calabria Le dichiarazioni degli autonomi per categoria Unico 2004 Sbilancio dovuto al reddito zero delle società di capitale Lo Stato spende male i soldi L'evasione è una necessità per non chiudere l'attività I meccanismi sono troppo complicati Le aliquote sono troppo alte Si rischia poco a non pagare L’AZ iON GOCCE CHE FANNO IL MARE LE STATISTICHE DELLA CGIA DI MESTRE Perché si evade il fisco? Le opinioni degli italiani Motivo/Condivide na situazione molto delicata quale quella che stiamo vivendo, non si può chiedere alla società civile, stremata dal clima di odio e di sospetto che pervade la politica italiana da una decina d’anni, di trovare un terreno comune in cui tutti possano e debbano fare la propria parte per far ripartire il Paese. (...) Fondamento primo di qualsiasi politica economica efficace, che abbia effettivamente presa sui cittadini in questo momento storico, è che questa provenga da una classe dirigente credibile che faccia comprendere ai destinatari dei provvedimenti più “odiosi” ma necessari (se non indispensabili) che quella intrapresa è la migliore strada percorribile per il bene della nazione. (...) Chiuso in redazione il 13.12.2006 alle ore 18.30 sponibile), l’imposta netta media pagata all’erario da ciascuno dei 3.700.000 contribuenti che hanno una partita Iva è di 6.270 euro; i restanti 36.205.000 contribuenti (tra dipendenti e pensionati) versano un importo pro-capite di 3.500 euro; - il 70% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo. «Quanto possono guadagnare - si chiede Bortolussi - anche se mediamente lavorano 10/11 ore al giorno, se non poco più di un lavoratore dipendente?». - vi sono tre fattori che abbattono «enormemente» il dato medio nazionale dei redditi degli autonomi: la differenziazione reddituale esistente a livello geografico; la nascita e la mortalità delle imprese: nei primi tre anni di vita la mortalità delle aziende è tra il 20 e il 45%; la possibilità delle imprese individuali di spalmare il reddito con i familiari: - i maggiori danni all’erario sono arrecati non da piccole e medie aziende (anno d'imposta 2003) Giuseppe Bortolussi Bortolussi: “Gli artigiani pagano più dei dipendenti” ma dalla elusione e dalla evasione praticate dalle grandi società di di capitali: il 49,8% delle società di capitali (spa, srl, cooperative ed enti commerciali) dichiara reddito negativo o pari a zero ai fini Irpeg, quindi non versa niente allo fisco almeno per quanto riguarda le imposte sul reddito; - nel decennio 19932003 la percentuale di lavoratori dipendenti che col secondo o anche terzo impiego lavorano in nero sono il 15,5% per un totale di 2.664.500 persone. Mentre il lavoro nero tra gli autonomi si ferma all’8,15% per un totale di 573.300 unità. Mercerie . . . . . . . . 7.642 Lavanderie e tintorie . . . . . . . . 8.611 Barbieri e parrucchieri . . . 10.181 Fiorai . . . . . . . . . . 10.605 Profumerie . . . . . 11.070 Commercianti casalinghi e tv . . . 11.741 Fotografi . . . . . . . 11.971 Fruttivendoli . . . . 13.347 Baristi. . . . . . . . . . 13.471 Commercianti di automobili . . . . 15.838 Orologiai e gioiellieri. . . . . . 16.644 Pasticceri . . . . . . . 16.869 Imbianchini . . . . . 19.600 Agenti immob. . . 20.561 Meccanici. . . . . . . 20.592 Falegnami. . . . . . . 21.688 Geometri. . . . . . . 24.342 Calzaturieri . . . . . 25.569 Marmisti . . . . . . . 26.249 Elettricisti e idraulici. . . . . . . 26.905 Fabbri. . . . . . . . . . 29.544 Architetti. . . . . . . 30.401 Dentisti . . . . . . . . 42.585 Avvocati. . . . . . . . 49.319 Commercialisti . . 56.379 Farmacisti . . . . . 135.631 Notai . . . . . . . . . 428.348 MEDIA . . . . . . 26.491 Fonte: Il Sole 24 Ore venerdì 18 agosto 2006 e L’AZiON Primo Piano NON RUBARE Ma sono dati reali? A Angelo Moschetta Anche negli affitti il sommerso è marginale di deduzione, penso alla telefonia mobile e all’auto. Quando la tassazione arriva a questi livelli è quasi fisiologico il ricorso all’elusione, ad esempio aggiungendo costi al limite della deducibilità». Cosa pensa della strategia anti-evasione adottata dal Governo? «Il Governo Berlusconi avevo scelto la strada della tax compliance (studi di settore, concordato fiscale preventivo, condoni...), ottenendo buoni risultati ad esempio con il concordato fiscale preventivo. Prodi ha puntato sui tradizionali strumenti di deterrenza. Ho dei dubbi sull’efficacia delle misure adottate. Sono aumentate le regole ma l’amministrazione riuscirà a verificarne il rispetto? Temo che tutto finisca in una montagna di carte da redigere, senza che queste producano alcun risultato concreto». Quali sono le misure più urticanti per gli autonomi? «La reintroduzione dell’invio telematico dell’elenco fornitori e clienti e dei corrispettivi, e la totale indeducibilità del costo delle auto». Lei si è fatto un’idea sul come ne veniamo fuori dall’evasione? «Deve esserci più concorrenza e libero mercato, regole meno farraginose e sburocratizzazione. Sono convinto che se la pressione fiscale non diminuisce saremo costretti a soccombere. Nessuno ne parla più, ma la delocalizzazione sta continuando, anche in seguito agli elevati costi di produzione di casa nostra». Il suo giudizio sugli studi di settore. «Sono una cosa giusta ma dovrebbero essere rivisti in base alla situazione economica reale. Qui invece succede che gli importi vengono aumentati quando c’è una stagnazione». Un’ultima domanda: come valuta l’ipotesi di aumentare le spese detraibili, in modo tale da creare un “conflitto di interessi” tra chi compra e chi vende? «Abbiamo avuto una prova della bontà di questo sistema con le detrazioni sulle ristrutturazioni: in molti ne hanno approfittato facendo emergere attività sommerse legate all’edilizia. È una strada da percorrere, ma evitando la burocratizzazione». Federico Citron «L 3 L’ONOREVOLE GIARETTA MOSCHETTA: SULL’EVASIONE CI SI BASA SU IPOTESI CHE NESSUNO DIMOSTRA Pieve di Soligo cuore del Nord-Est, terra di mobilifici e partite iva - il malessere verso il governo Prodi per il giro di vite in materia di fisco e tasse è palpabile. Un “mal di tassa” che è parte di un più ampio sentimento di sfiducia verso tutto ciò che viene da Roma - intesa non come città ma come centro della burocrazia nazionale -. In questa frizzante e arrabbiata realtà socio-economica opera da anni Angelo Moschetta, commercialista dello Studioconsulenza e membro del direttivo provinciale dell’Ordine. «Prima di affrontare qualsiasi ragionamento sull’evasione - premette Moschetta - mi piacerebbe che qualcuno rispondesse a questa domanda: come vengono realizzati i calcoli sull’evasione? Personalmente ho forti dubbi sulla veridicità dei dati che circolano - 200 miliari di evasione annua, 50% di reddito degli autonomi evaso... - e vorrei capire da dove saltano fuori. Non vorrei che si discutesse tanto partendo da ipotesi irreali». Quindi ritiene esagerati i dati sull’evasione? «Sì, naturalmente riferendomi a quanto avviene nell’area geografica in cui opero. Non ci sono evidenti fenomeni di lavoro nero, negli ultimi anni vi è stato un generale processo di regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Anche negli affitti, spesso citato come settore in cui dilaga il “nero”, mi pare che il sommerso sia diventato marginale». I piccoli e medi imprenditori dicono: dobbiamo fare un po’ di evasione per non soccombere. È una scusa o la realtà dei fatti? «Farei una distinzione. Nelle piccole realtà - un autonomo solo o al massimo con due dipendenti - un certo livello di evasione è quasi sopravvivenza. Nelle aziende medio-grandi il fenomeno è certamente meno giustificabile. Dobbiamo però tener conto di un dato: oggi la tassazione effettiva delle società arriva al 60-65% e negli ultimi tempi sono state ulteriormente ridotte le possibilità Domenica 17 dicembre 2006 Tasse impopolari, ma è la giustizia Sottosegretario Paolo Giaretta, a sentire il governo in Italia ci sarebbe un livello di evasione fiscale insostenibile. Ma c’è chi contesta l’attendibilità dei dati da voi forniti. «Non si tratta di dati forniti dal governo ma di stime fatte dall’Istat, dalla Banca d’Italia e da diversi altri istituti di ricerca. Sono stime, ovvio, ma che convergono tutte su un dato: il 20% della ricchezza prodotta sfugge al dovere fiscale. Anche negli altri Paesi l’evasione fiscale c’è ma non è così patologica. Non nascondiamoci dietro disquisizioni di carattere statistico. Qualunque cittadino è capace di vedere da solo la quantità e la qualità dell’evasione nel settore dei servizi e dei beni che acquista». Quanto si stima ammonti l’evasione fiscale? «La ricchezza prodotta che sfugge al dovere fiscale ammonta tra i 200 e i 300 miliardi di euro l’anno. Il fenomeno c’è, e va riconosciuto che è fonte di grande iniquità perché quella parte di contri- buenti individuali o di imprese che sono soggetti al dovere fiscale pagano troppo e chi evade non paga niente. Quindi c’è iniquità dal punto di vista della distribuzione dei pesi. Nel caso delle attività economiche, poi, chi paga le tasse subisce la concorrenza sleale delle imprese che eludono il fisco. Certo, far pagare le tasse è una cosa scomoda e impopolare, ma alla radice c’è l’esigenza della giustizia distributiva». Gli autonomi af fermano che oltre la metà dei lori introiti va in tasse. Evadere pertanto diventa necessario. Per sopravvivere. «È vero che ci sono attività marginali che trovano nell’evasione fiscale i margini per sopravvivere . Tuttavia anche i problemi di queste attività non si risolvono eludendo il fisco. Si risolvono invece se tutti pagano il dovuto: solo così si possono abbassare le tasse per tutti, che è l’obiettivo prioritario della politica fiscale del governo. C’è chi mette in dubbio l’efficacia dei provvedimenti anti evasione Paolo Giaretta adottati, sostenendo che l’amministrazione dello Stato non sarà in grado di controllare la montagna di carte in più richiesta dai nuovi controlli. «Non nego che ci siano degli appesantimenti, d’altra parte bisognava dare una spallata a un fenomeno che ha assunto dimensioni patologiche. Siamo comunque pronti ad esaminare tutte le formule alternative a quelle definite purché si arrivi al risultato. È stato ad esempio insediato un tavolo di confronto permanente con le associazioni economiche e dei professionisti. Innamorarsi degli strumenti non è mai utile, l’importante è convergere sull’idea che la lotta all’evasione fiscale non è un capriccio dello Stato ma la base da cui partire per poter abbassare davvero le tasse, una promessa rimasta inevasa nei 5 anni in cui ha governato il centrodestra». Francesca Nicastro GUARDIA DI FINANZA a stragrande maggioranza dei contribuenti è onesta». A dirlo è il capitano Flavio Vanzella, della Compagnia della Guardia di Finanza di Conegliano, che ha responsabilità sulla Sinistra Piave trevigiana attraverso anche le subordinate Brigata di Vittorio Veneto e Tenenza di Oderzo. Sorprende l’affermazione di Vanzella? E perché mai, direbbe lui. «Non siamo un organo di inquisizione, ma al servizio del cittadino. Invece tuttora, anche tra chi non evade, c’è chi ci vede come entità ostili. Meno che in passato, però». La GdF ha competenze più ampie di quel che si pensa: dal lavoro nero ai vestiti taroccati, dai bilanci delle aziende alla prostituzione, dallo spaccio di droga alle discariche abusive. Ma restano gli accertamenti fiscali il volto più noto. I numeri della tabella qui sotto parlano chiaro: il problema dell’evasione resta grande. Se la maggioranza è onesta, i pochi restanti sono parecchio “Milioni di euro di fatture false” LA GUARDIA DI FINANZA NEL 2006 nella Sinistra Piave Trevigiana Attività: verifiche in aziende controlli rilascio scontrini 290 2000 Hanno scoperto: incassi non denunciati 50 milioni iva non pagata 17 milioni lavoratori in nero 100 evasori totali* 23 *solo nella circoscrizione di Conegliano furbi e disonesti. Come vengono scoperti? Un 10% dei controlli parte dai cittadini: chiamano il 117 o si recano alla caserma. Un esempio: «Mogli arrabbiate che vedevano i mariti spendere soldi e notti in “associazioni culturali” che in realtà erano night club». Sedicenti associazioni risultate colpevoli di evasione fiscale e lavoratori in nero. Il grosso degli interventi è invece frutto di indagini dirette dei finanzieri: dalle pattuglie sul territorio ai controlli nelle banche dati fino alla vita quotidiana. «Se vado a prendere il caffè al bar e non mi fanno lo scontrino? Glielo chiedo. Se è riluttante? Cominciamo i controlli… In ogni caso prima di ogni intervento c’è un lungo lavoro di preparazione». Quando arrivano, lo fanno quasi a botta sicura. «Ci presentiamo in abiti borghesi e con la massima discrezione». Fatti i controlli la GdF invia il verbale all’ufficio competente. Parte il procedimento, con tutti i suoi gradi e le possibilità di difesa. E quanto dura? «Da cittadino dico che per la definizione della controversia i tempi sono lunghi. Possono passare anche anni, col rischio della prescrizione». Ossia che chi ha fatto il furbo se la cavi. «Mancano la certezza e la effetti- Il capitano Flavio Vanzella nel suo ufficio vità della pena. Le sanzioni ci sono, ma dilatate nel tempo». E poi magari arriva il condono e tutto il lavoro dei finanzieri è stato inutile. «Una soddisfazione…», sorride amaro il capitano. Cosa non si paga in Sinistra Piave? «C’è una costante: gli evasori totali», precisa il luogotenente Giuseppe Nuzzo. «Specialmente soggetti che emettono regolari fatture, ma poi non presentano dichiarazione dei redditi». Cioè sfacciatamente operano alla luce del sole, si pubblicizzano e si fanno conoscere dai clienti… ma non dal Fisco «Nell’evadere c’è una fantasia infinita», aggiunge Nuzzo. Il “classico” lavoro nero è solo un esempio, neppure dei più gravi. Peggiore ma diffusa (milioni di euro!), ad esempio, è l’emissione di fatture false, in cambio di lavori mai svolti. Tommaso Bisagno 4 e L’AZiON Domenica 17 dicembre 2006 SEGUE DALLA PRIMA L o standard della sicurezza individuale negli ultimi dieci-quindici anni ha subito una sensibile riduzione a Pieve di Soligo, come nel Quartier del Piave e altrove, fatta eccezione per le aree del Paese dove, storicamente, è radicata la malavita organizzata. Come cittadini, in questi anni, abbiamo dovuto adeguarci alla nuova situazione, cambiando stili di vita e vedendone ridotta la qualità. Eravamo abituati a parcheggiare la macchina in piazza senza attivare la chiusura, ad uscire di casa lasciando porte e finestre aperte o la chiave sulla toppa, a camminare per strade deserte di sera senza timore alcuno. Oggi, tanto per fare un esempio, abbiamo imparato che in certi luoghi (per esempio al parcheggio dei cimiteri) o con il buio non solo la macchina dobbiamo chiuderla attivando l’allarme ma preferibilmente anche sgombrare i sedili da borse, borsette e così via. Fanno impressione le rapine a mano armata, i furti ai centri commerciali o nei grandi negozi, ma la vita del LA CRIMINALITÀ ANCHE NEI NOSTRI PAESI SUSCITA UNA NUOVA ESIGENZA Bisogno di sicurezza cittadino medio e delle persone anziane, in particolare, è stata segnata dai furti nelle abitazioni di notte, ma anche di giorno approfittando di una porta lasciata aperta, o addirittura dei panni stesi al sole. Sono state violate le nostre abitudini quotidiane, la nostra intimità, le consuetudini di vicinato. Nel Quartier del Piave il picco dei fatti criminosi è avvenuto nel 2001; da allora la situazione è andata costantemente migliorando con una graduale riduzione dei crimini stessi, con particolare riferimento ai furti nelle abitazioni, che si sono ridotti alla metà di quelli verificatisi nel 2001. Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito però ad una inversione di tendenza del fenomeno che ci ha messi in allarme. Tecnicamente in questo periodo dell’anno c’è sempre un’impennata dei crimini; si tratta di vedere se anche il fenomeno attuale è inquadrabile come temporaneo o se si tratta di qualcosa di più significativo. Sul piano delle risposte occorre agire, oltre che sull’azione di prevenzione (controllo del territorio) e contrasto affidata alle forze dell’ordine, anche su azioni atte a dare risposta al “bisogno di sicurezza” espresso in termini di disagio sociale soprattutto dalle categorie più deboli. Occorre cioè agire sia sul piano della riduzione dei delitti che sul piano della sicurezza percepita. Cosa può fare un Comune in questo senso? Nel concreto negli ultimi tempi a Pieve abbiamo ampliato la caserma dei carabinieri con il potenziamento del personale (da 6 a 11 unità); abbiamo attivato congiunta- Filantropia sospetta “S trana” tempora currunt. Nessuno può negare che da queste parti il germe del razzismo abbia attecchito bene e cresca vigoroso. Le occasioni di insulti e maltrattamenti a sfondo razziale (talvolta camuffati sotto poco credibili intenzioni di difesa religiosa) sono sempre più frequenti. Nel calcio, che purtroppo non è esempio educativo e valoriale per i giovani (passando dai genitori che vogliono i figli professionisti agli ultras che si pestano sulle tribune, agli stipendi milionari per calciare un pallo- T ra qualche giorno l’Unione europea passerà da 25 a 27 stati membri. Si aggiungono infatti Bulgaria e Romania. L’impatto dei due nuovi stati va al di là delle ripercussioni politiche e istituzionali generali (le istituzioni comunitarie a 25 membri sono già quasi ingestibili: i due nuovi partner renderanno la situazione ancora più difficile). Ciò che più preoccupa noi “vecchi” europei è, come al solito, l’immigrazione. Già qualche anno fa, all’epoca dell’ingresso della Polonia, i paesi più ricchi dell’Europa occidentale si erano affrettati ad erigere barricate contro la prospettiva di un’invasione di lavoratori in “saldo” dall’Europa orientale. Mentre si aprivano le porte all’Eu- ne), il razzismo però è condannato, persino nei campi nostrani. Domenica scorsa un altro episodio di offese legate al colore della pelle denunciate da un dirigente, con annessa minirissa tra le società. Singolare questo slancio filantropo in uno sport non sempre esemplare, e in una terra dove al già deprecabile sostantivo “negro” raramente vengono affiancati dolci aggettivi. Sorge il dubbio: sarà mica che qualcuno diventa talvolta difensore dell’uguaglianza razziale all’occorrenza, quando cioè può servire a colpire la società avversaria? ropa dell’est e mediterranea, i virtuosi governanti degli stati più ricchi (o supposti tali) si inventavano di tutto per rimangiarsi le generose promesse di libera circolazione di persone e di servizi. L’ideale per loro sarebbe stato aprire le frontiere alle sole merci e non alle persone. Oppure avere una circolazione a senso unico: imprenditori e tecnici dai paesi più ricchi liberi di fare buoni affari nei nuovi mercati, senza però un traffico inverso di lavoratori disposti a lavorare per poco. Molti paesi, all’ingresso dei nuovi stati, hanno quindi introdotto delle moratorie che in pratica prorogavano fino a 7 anni la prassi delle quote di ingressi programmate. Ora per l’Italia e gli altri paesi si pone lo mente alla Comunità Montana un servizio di sorveglianza, a cura dalla polizia locale, nei territori di Refrontolo, Farra e Pieve; è stato realizzato un opuscolo dal titolo “Guida per rendere più sicuro il nostro territorio: consigli, comportamenti e servizi”; i servizi sociali informano i cittadini sulle attenzioni da seguire per ridurre il rischio di cadere vittima di reati o di simili eventi spiacevoli; anche se indirettamente, un altro importante fattore che incide sulla sicurezza è il contrasto alla solitudine e all’isolamento tramite la divulgazione del servizio di telesoccorso e telecontrollo, l’ipotesi di ampliare i servizi di accompagnamento, eccetera. Per le azioni finalizzate a dare risposta al bisogno “sicurezza” non esistono segni distintivi così marcati: così, oltre alle attività svolte dai servizi sociali, anche una maggiore presenza sul territorio di forze dell’ordine e della polizia locale, purché percepita, è una risposta al bisogno di sicurezza. La madre di tutte le soluzioni resta, comunque, una riforma della giustizia che attendiamo da decenni e che dovrebbe garantire la certezza della pena, processi regolari e un sistema di pene alternative al carcere. Purtroppo così non è, e ciascuno si sente titolato a disfare ciò che il suo predecessore ha fatto, con contrapposizioni più nominalistiche e di principio che legate alla soluzione dei problemi. Giustino Moro sindaco di Pieve di Soligo C hi dice: se uno chiede di morire è giusto che si accetti la sua richiesta, perché non fa male a nessuno, considera la libertà come il valore massimo che ha un solo un limite, quello appunto di non danneggiare l’altro. Per il resto ogni suo desiderio è legittimo, anzi deve essere tutelato dalla legge. Purtroppo, dicono, nella nostra società la libertà individuale è racchiusa entro limiti troppo ristretti, imposti da tanti pregiudizi del passato. Togliere spazio alla libertà è togliere spazio alla vita e alla gioia di vivere. Bisogna, perciò, creare una società in cui si conceda sempre più spazio all’individuo nelle sue decisioni, convinti che quei confini, oltre i quali la mia libertà incomincia a far male agli altri, siano molto più larghi degli attuali. La libertà è una cosa bellissima. È vero, senza di essa non c’è vita umana. Ma in primo luogo bisogna stare molto attenti a minimizzare le ripercussioni dannose che un comportamento individuale può avere sugli altri. Si fa presto a dire: basta non far male a nessuno. Di fronte alla droga, per esempio, non si può dire: se uno vuol drogarsi, affari suoi, perché preoccuparsi e mettere tanti divieti. Ma è veramente un affare soltanto suo? Siccome non possiamo non vivere insieme, uno che si rovina la vita fa inevitabilmente pesare la sua rovina su tutti, se non altro in spese sanitarie, senza parlare della pericolosità dei suoi comportamenti alterati dalla droga. E poi la vita non è fatta solamente di libertà. Ci sono altri valori che la rendono degna di vivere. Vivere è anche crescere insieme nell’amore e nel sostegno reciproco. Non basta non far male agli altri per viver bene, bisogna anche realizzare uno scambio di vita nella solidarietà. Ognuno sa quanto è brutta la vita quando mancano quei caldi legami che ci uniscono e ci fanno veramente sentire vivi. Quelle che noi chiamiamo virtù, sono le cose che rendono bella la vita, e quando uno le pratica rende bella la vita sua e quella degli altri, mentre i vizi sono le cose cattive che rovinano la vita personale e quella altrui. È doveroso impegnarsi per distinguere bene le une dalle altre. Frutto di questo impegno sono le regole morali che non rendono pesante la vita, ma la liberano. Sì, liberano la vita, perché la vera libertà non è fare quello che si vuole, ma scegliere liberamente il bene. Non ci siamo perduti in ragionamenti astratti, dimenticando il povero Welby che soffre. Tutti hanno diritto di morire in maniera dignitosa e possibilmente senza sofferenza, ma nessuno può uccidere un altro e nessuno può chiedere di essere ucciso per evitare la sofferenza. Ciò che è doveroso, invece, è evitare di prolungare l’agonia con cure inutili e penose. È il cosiddetto accanimento terapeutico. Ma il confine tra accanimento e cura dovuta non sempre è chiaro. Bisogna impegnarsi a fare più chiarezza su questo punto. Ma quello che non si può accettare, è che si possa uccidere una persona perché soffre troppo. Ci rendiamo conto di tutte le conseguenze che questo gesto può avere, dato che la vita comporta sempre tante sofferenze, debilitazione, limitazioni? La vita, per chi crede, è sacra perché è dono di Dio e il credente l’accetta fidandosi di lui che sa infondere gioia di vivere anche nelle condizioni più penose. Ma la vita è, in un certo senso, sacra anche per chi non crede, nel senso che anche costui può capire che ogni vita merita sempre la cura, e il farsi carico di essa con amore anche nelle condizioni estreme vale infinitamente di più che la sua eliminazione. Vale infinitamente di più: non è forse questo che intendiamo per sacro? (GpM) UE: ORA A 27 STATI Immigrazione: non è il solo problema stesso dilemma: trattare fin da subito rumeni e bulgari come cittadini europei ai fini dell’ingresso libero e senza controlli nei nostri territori, o mantenere un sistema di immigrazione con quote e visti? Inutile dire che trattare ancora da immigrati i nostri concittadini europei è un controsenso. Oltretutto l’esperienza degli ultimi anni, proprio con i lavoratori rumeni, dimostra che un sistema di quote rigide non impedisce l’immigrazione clandestina, anzi la fomenta e la rende quasi inevitabile. Specie se, come avveniva per la Romania, la corruzione delle autorità locali e i mancati controlli sulle nostre ambasciate favorivano un traffico illegale di documenti validi per l’espatrio. Oltretutto, la facilità negli ingressi faciliterebbe non solo la mobilità verso il nostro paese, ma anche quella di ritorno, rendendo la scelta di emigrare meno drammatica e irreversibile. Quanto alle prospettive di “invasione”, è ormai chiaro che non hanno nulla di realistico. Piuttosto, la regolarizzazione dei lavoratori rumeni” dovrebbe far emergere la clamorosa contraddizione delle nostre politiche sociali e del lavoro: tanto generose (specialmente con le categorie più influenti) quanto insostenibili. Vuol dire allora che dovremo rivedere verso il basso le prestazioni dello stato sociale, le tutele dei lavoratori? Forse non abbiamo ancora fatto i conti fino in fondo con le implicazioni di un processo così importante come l’integrazione europea. Certo è che i cambiamenti in campo sociale ed economico che ci aspettano sono ingenti, e non sarà confinandoli al campo dell’immigrazione che si potranno esorcizzare. Paolo De Stefani e L’AZiON Attualità Domenica 17 dicembre 2006 5 BASTA DIFFERENZIATA? Se la sperimentazione di Godega andrà a buon fine ZANATA, PRIULA In casa secco e umido Il Ritec di Godega aumenterà i costi poi fanno le macchine A S emplificare la vita delle famiglie nella differenziazione dei rifiuti. Non più quattro bidoni che girano per casa - umido, secco, carta e cartone, e Vpa (vetro, plastica e lattine) - ma solo due: uno per il secco, non riciclabile e riciclabile insieme, e uno per l’umido. La selezione tra ciò che è riciclabile e ciò che non lo è verrà quindi affidata alle macchine, certo più “ferrate” nella suddivisione dei materiali della maggior parte degli utenti. Potrebbero essere questi gli scenari futuri della raccolta dei rifiuti in Sinistra Piave, se la sperimentazione, che Sav.no. per conto del Cit, consorzio rifiuti del bacino Tv1, avvierà a gennaio presso l’impianto Ritec di Godega di S. Urbano, andrà a buon fine. Attualmente l’impianto lavora solo il rifiuto secco riciclabile. Ogni giorno arrivano un centinaio di tonnellate di Vpa e carta dai 44 Comuni del Cit e dal Friuli. Con la sperimentazione proposta dal presidente del Cit Gianpaolo Vallardi e avallata dall’Aato Rifiuti, arriverà anche una quantità di secco non riciclabile, che oggi viene direttamente spedito all’impianto di Contarina a Lovadina per essere trasformato in combustibile derivato da rifiuti, quindi venduto, o smaltito in discarica come sovvallo. L’idea è quella di ricavare materiali di pregio ancora presenti in significative quantità nella frazione secca. Da uno studio effettuato da Sav.no., infatti, A VITTORIO E ODERZO Due nuovi impianti crescono nel buio? N el campo della gestione dei rifiuti, se c’è una cosa certa è che non c’è certezza. E tanto meno trasparenza. È emblematico il caso dei due nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti solidi riciclabili, anche di provenienza industriale, simili a quello di Godega che dovrebbero sorgere nel bacino Tv1, notizia raccolta da fonti qualificate. Vediamo cosa c’è di certo al momento. A Oderzo la Sesa, società di Este che controlla Sav.no. al 22%, ha illustrato agli amministratori comunali un progetto per un grande capannone presso l’ecocentro di via Ca’ dea Piera. Ma gli amministratori opitergini ammettono di non aver ancora ben capito cosa l’azienda ci voglia fare dentro. Tanto che hanno chiesto chiarimenti ma il progetto ufficiale deve essere ancora depositato. La richiesta della Sesa, al momento, è di un centro di smistamento dei rifiuti solidi: arriverebbero in camion piccoli e ripartirebbero su camion grandi. Così il progetto è stato venduto. Alla città di Vittorio Veneto sarebbe stata invece chiesta (da parte di Sav.no.? Del Cit?) la disponibilità ad ospitare un impianto tipo Ritec di Godega nella zona industriale di S. Giacomo. La maggioranza ne ha discusso, e sono subito sorte delle divergenze. L’assessore Caldart favorevole, gli altri contro, mentre il sindaco Scottà dice di non saperne nulla. (FN) risulta che il 20%, come minimo, del secco raccolto può essere avviato a recupero perché contiene ancora quantitativi soprattutto di carta (19,48%) e plastica (11,32%), che gli utenti distratti mettono nel bidoncino del secco invece che nelle apposite campane stradali. Ma l’obiettivo del Cit, oltre a far risparmiare tempo e fatica alle famiglie nella differenziazione dei ri- Obiettivo del Cit è abbassare le bollette fiuti, è anche un altro: abbassare le bollette, aggirando Contarina. Il problema è sempre quello. Sav.no. lamenta di essere ingiustamente costretta a smaltire il suo rifiuto secco non riciclabile nell’impianto di Lovadina di proprietà della società operativa del consorzio Priula (Tv2), Contarina appunto. Il caro-bolletta, secondo Sav.no. e Cit, è da imputarsi esclusivamente alle 160 euro a tonnellata che Contarina chiede per lavorare e poi smaltire il secco dei Comuni del Tv1. Poter immettere direttamen- Depositi per tipologia di rifiuto e nylon selezionato al Ritec di Godega te sul mercato il proprio secco, lavorato in casa, è dunque il sogno di Vallardi e Szumski, presidente di Sav.no., che ritengono di poter risparmiare come minimo 30 euro a tonnellata. Da qui l’idea di dotare al più presto di un terzo lettore ottico l’impianto Ritec di Godega ed il bacino Tv1 di un altro paio di impianti analoghi, che trattino soprattutto il secco riciclabile delle aziende (rifiuti industriali non pericolosi). Uno di questi impianti è in fase di autorizzazione ad Oderzo, per il secondo c’è l’ipotesi della zona industriale di S. Giacomo di Veglia (vedi box in pagina). I rifiuti industriali così lavorati potranno un domani essere avviati a incenerimento nei termovalorizzatori di Silea e Mogliano che Unindustria Treviso dà già per fatti (almeno uno dei due). Ma vediamo come funziona l’impianto Ritec di Godega, gestito da Idealservice e di proprietà di Sav.no. per il 36%, dove ogni giorno arrivano dai 25 ai 40 camion carichi di rifiuti. I rifiuti che contengono vetro vengono stoccati e spediti all’impianto Ritec di Musile di Piave: l’impianto di Godega, attivo dal 2004, non è infatti in grado di lavorare il vetro. Le altre tipologie di rifiuto vengono invece avviate su due nastri che lungo il percorso separano le diverse tipologie di materiali: da una parte la plastica, dall’altra il nylon, l’allumino, la carta e il cartone, il legno, il ferro. Una volta imballati per tipologia, i rifiuti vengono quindi spediti nei rispettivi luoghi di recupero: i materiali cellulosici alle cartiere, la plastica agli impianti di riciclaggio, il metallo alle fonderie, e così via. Ovviamente facendoseli pagare, anche profumatamente. Basti pensare che una tonnellata di nylon vale ben 262 euro. All’impianto Ritec di Godega lavorano attualmente 12 persone, due impiegati e dieci operai, di cui otto extracomunitari. Francesca Nicastro stroncare la sperimentazione del Cit in partenza a gennaio presso l’impianto di Godega è Franco Zanata, presidente del Priula, l’autorità di bacino del Tv2. «Vallardi sbaglia su Contarina e sbaglia pure sulla “soluzione svedese” applicata alla frazione secca perché l’impianto Ritec di Godega caricherà inutilmente 35 euro di costi a tonnellata sul processo di lavorazione in quanto si limiterà a togliere dal secco materiali di valore che i cittadini del Priula separano direttamente alla fonte e in percentuali più elevate - spiega Zanata -. Inoltre, l’impianto di Vallardi recupera solo un 20% di materiali di valore che sono poi anche di scarsa qualità e quindi a rendimento quasi nullo sul mercato del riciclato. L’80% che gli resta deve infatti andare in discarica o all’impianto di Contarina che esegue la chiusura del ciclo con lo sminuzzamento finale del combustibile derivato da rifiuti. I costi di Contarina per il trattamento industriale sono 42 euro a tonnellata. Nell’ipotesi di Vallardi, i cittadini del Priula avrebbero costi per 42 euro a tonnellata, quelli del Cit per 77 euro». Coltelli affilati, dunque. Tanto più ora che si avvicina la scadenza per uniformare il sistema di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia di Treviso ed è già partita la feroce competition tra gestori per la supremazia nel settore, fonte di un business davvero redditizio. (FN) Rifiuti imballati dopo il trattamento al Ritec VALLARDI, CIT Lavoriamo verso la semplificazione S e gli si chiede che ruolo avrà nella raccolta dei rifiuti E.con (ex Aspica Nordest, posseduta per il 60% dalla società del Comune di Conegliano, la Conegliano Servizi, e per il 40% da Aspica), Gianpaolo Vallardi, presidente del Cit, risponde così: «A Conegliano si avvicina la campagna elettorale, e in questo momento vengono fatte le affermazioni più disparate». Va bene, presidente, ma E.con non è un’affermazione, è una società bella e formata, concorrente di Sav.no., che fa ser vizio di raccolta in alcuni Comuni trevigiani. L’obiettivo della normativa non è quello di andare verso il gestore provinciale unico? «Io credo che si vada verso la semplificazione e in tal senso si sta lavorando» risponde sibillino Vallardi. Nel frattempo anche E.con come Sav.no. si sta avviando verso la totale partecipazione pubblica. Così come ha già fatto Contarina nel giugno scorso, le cui quote di Impregilo (49%) sono state acquistate dal Consorzio Priula, che ora detiene il 100% della società. (FN) 6 e L’AZiON Attualità Domenica 17 dicembre 2006 LA FAMIGLIA MESSA IN Il vescovo Giuseppe scrive al ministro per la famiglia Buon Natale, onorevole Rosy Bindi! O norevole Ministro, l’approssimarsi del Natale è un forte richiamo alla famiglia, di cui lei presiede il ministero. Per questo, cittadino anch’io come tutti gli italiani e voce autorevole dei fedeli cittadini della mia diocesi, in quanto vescovo, azzardo uno scritto, che avevo in cantiere da tempo, a lei, per il tramite del settimanale diocesano L’Azione. Lo faccio mosso dalla convinzione della fecondità del dialogo tra istituzioni chiamate a concorrere sinergicamente alla realizzazione del bene comune dei cittadini italiani. Non c’è dubbio che l’istituzione di un ministero specifico per la famiglia fa sempre onore a chi l’ha reso possibile e a chi è impegnato a gestirlo al meglio delle sue potenzialità di risorse giuridiche ed economiche. A partire dalla difesa e dalla promozione della identità della famiglia. Come valore laico. L’identità della famiglia non è infatti un valore specificamente cattolico. È fondamentalmente laico, nel senso etimologico di “valore civile”. E il suo dna è inconfondibile: una coppia eterosessuata, impegnata sul fronte del- l’unità, fedeltà e indissolubilità, aperta alla trasmissione della vita. Fondata sul matrimonio. La prova del nove che la famiglia fondata sul matrimonio, come recita la Costituzione italiana, è valore laico è data dal fatto che anche la Chiesa riconosce che il matrimonio civile è un valore, benché insegni che esso non è adeguato ad un battezzato che solo nel sacramento del matrimonio ha la sua continuità identitaria battesimale. In effetti, l’identità specifica del sacramento del matrimonio, cioè il matrimonio cristiano, è costituita dall’essere segno sacramentale dell’amore tra Cristo e la Chiesa. Certo, non si contrappone al matrimonio laico. Al contrario, lo presuppone come ceppo su cui innestare la specificità del matrimonio sacramento, che, va precisato a onor del vero, è in grado di documentare proprio nei riguardi della famiglia una produzione di frutti doc, come testimoniano tante famiglie cristiane. Di conseguenza, tutti i laici, quelli che hanno il culto della laicità vera, di ogni ispirazione culturale o religiosa, dovrebbero trovarsi compatti su questo fronte e non abbandonarne la difesa in mano ai soli credenti cristiani cattolici, che, certo, su questo fronte mai saranno assenti, in quanto cittadini con forte senso di responsabilità civile. Questa non è un’impresa da soli cattolici ma da laici, che credono nei valori della Il ministro Rosy Bindi laicità come “Convivenze affettive”? Altra cosa rispetto alla famiglia fondamento della civiltà. Tutte le altre questioni, quelle per intenderci, riguardanti le cosiddette “coppie di fatto”, ma che in termini appropriati e per nulla spregiativi dovremmo denominare “convivenze affettive”, vanno affrontate, equamente, su altri fronti di natura giuridica e, ancor prima, antropologica, appunto perché le convivenze affettive, in primo luogo quelle omosessuali, non possiedono tutti i requisiti specifici dell’essere coppia a tutti gli effetti e tutte le connotazioni caratteristiche dell’essere famiglia. Sono altra cosa. Altra identità. Senza nulla togliere al rispetto che si deve loro. Onorevole Ministro, la gente di buon senso fa un grande affidamento su di lei e sul suo ministero, in un momento delicato e determinante della storia della nazione italiana e a un tornante del senso sociale della famiglia. Sulla iden- tità della famiglia, sulla sua difesa e valorizzazione non si può giocare. Non c’entra il pragmatismo politico. Non s’accorda infatti con laicità, tanto meno si coniuga, la falsificazione di una identità: e il riconoscimento giuridico di nucleo familiare applicato alle “coppie di fatto”, con tutti i diritti connessi e magari senza inclusione dei rispettivi doveri, altro non sarebbe, a livello di alterazione genetica, se non una falsificazione in atto politico di una realtà che già ha una sua precisa identità, riconosciuta e ribadita dalla Costituzione italiana. Come si può dedurre facilmente, noi vescovi siamo all’unisono con la voce autorevole di papa Benedetto e, con lui, con il nostro presidente cardinale Camillo Ruini, proprio nell’affermare la laicità della famiglia e, non di meno, nel chiamare a raccolta tutte le forze dispo- Sull’identità della famiglia non si gioca nibili per la sua difesa e la sua promozione. Ed è proprio appellandoci alla laicità democratica, che riconosce e valorizza ogni identità dei cittadini, che anche noi vescovi non esitiamo a scendere in campo quando sono in gioco valori supremi, non commerciabili, proprio in forza del nostro essere cittadini con la qualifica di vescovi. Onore, pertanto, al suo ministero per quanto sta facendo in funzione di un bene essere autentico della famiglia. Con l’auspicio di riuscir ad attivare forti sinergie con tutti gli altri ministeri che in qualche aspetto hanno attinenza con la famiglia, come è l’ambito della scuola, del lavoro, dell’economia, della cultura, della sanità... Fare della famiglia, istituzione e insieme di famiglie, il perno dell’intera politica, in trittico con l’economia e la cultura, è atto di saggezza politica. Lavorare infatti per la famiglia, per il suo bene essere, per i suoi valori peculiari, per una più diffusa possibilità di natalità, per una presenza più ampia delle spose e delle mamme in famiglia grazie ad un part-ti- CONTINUA LA CAMPAGNA DE L’AZIONE Politiche per la famiglia, cosa fanno i Comuni? I n questi giorni sulle scrivanie di una trentina di sindaci di Comuni della diocesi è arrivata una busta inviata dal nostro giornale. All’interno vi è un questionario in cui si chiede ai primi cittadini se e come hanno mantenuto fede agli impegni presi in campagna elettorale a favore della famiglia. Alla vigilia delle elezioni amministrative del 2004, infatti, i settimanali diocesani di Vittorio Veneto e Treviso, L’Azione e La Vita del Popolo, in collaborazione con il Forum delle Famiglie, promossero la campagna “Prima di tutto, la famiglia”. A tutti i candidati venne LE CINQUE PROPOSTE 1. Istituzione, entro un anno dall’elezione, del Forum delle Famiglie, quale strumento di partecipazione e progettualità 2. Previsione, già nel primo bilancio utile (quindi 2005), di un fondo per buoni servizio da assegnare – secondo i criteri Isee – alle madri lavoratrici, o in cerca di impiego, che vogliano iscrivere i loro figli all’asilo nido o in nidi integrati anche privati; 3. Previsione, già nel primo bilancio utile (quindi 2005), di un contributo – erogabile secondo i criteri Isee – per la permanenza in casa dei figli neonati, sino almeno ai dodici mesi, a favore delle madri che lo richiedano, per consentire loro di ritardare il rientro al lavoro avvalendosi di tutte le agevolazioni di legge; 4. Costituzione di un fondo di garanzia per l’accesso ai mutui prima casa per le giovani coppie con contratti di lavoro precari/flessibili; 5. Avviare, entro due anni dall’elezione, un intervento concreto in materia di edilizia economica popolare (attuazione di un Peep, accordo con l’Ater, ecc…). Il vescovo Giuseppe me razionalmente modulato, per una sicurezza occupazionale, per la crescita della voglia di farsi la famiglia e per l’attuazione delle predisposizioni oggettive e soggettive, soprattutto a livello di formazione, per la sua realizzazione… è lavorare per la società civile e per il suo domani. Di qui il mio augurio di buon Natale. Che bel Natale per le nostre famiglie se è dato loro di constatare che non solo i vescovi con la propria Chiesa ma persino la politica con il suo Governo sono dalla loro parte! Buon Natale, dunque, onorevole Ministro. Convinto di farle cosa gradita nel farmi anche voce sua nell’augurare buon Natale a tutte le famiglie. Almeno a quelle della mia diocesi. + Giuseppe Zenti chiesta la disponibilità a realizzare cinque azioni amministrative concrete a sostegno della famiglia (le riproponiamo a lato). Molti candidati risposero prendendosi l’impegno di attuare, se eletti, tutte o alcune delle misure proposte. E all’incirca il 70% dei sindaci eletti aveva aderito alla campagna. Nel presentare l’esito dell’iniziativa, i due settimanali diocesani si impegnarono, con i lettori, a verificare il rispetto della parola data dai loro primi cittadini. Essendo giunti a metà legislatura, ci pare il momento propizio per una prima verifica. Da qui l’invio del questionario ai primi cittadini (e per conoscenza ai capigruppo di minoranza). Il termine ultimo per la consegna è il 31 dicembre 2006. A gennaio daremo conto delle risposte. e L’AZiON Attualità Domenica 17 dicembre 2006 l’anagrafe DISCUSSIONE A Padova delle convivenze VESCOVO PREOCCUPATO ENTRO GENNAIO UN PROGETTO DI LEGGE Coppie di fatto è questa la priorità? P L a risposta più adatta al pressing del governo – con eccezioni consistenti – per le coppie di fatto? Non è sicuramente la crociata. Non la troviamo nella puntuale risposta che la Chiesa diocesana di Padova ha dato al Consiglio comunale che ha votato (maggioranza di centrosinistra) l’anagrafe delle convivenze, usufruendo di una legge del 1954, con regolamento attuativo nel 1989. In quella risposta, invece, troviamo la preoccupazione educativa. «In questo contesto culturale, dove i legami sono già strutturalmente fragili, la coppia di fatto regolamentata si presenta come un “piccolo matrimonio” con alcuni diritti e garanzie facili a rimuoversi; un contratto di solidarietà per chi non vuole o non può vincolarsi a un impegno definitivo. Ogni forma di riconoscimento di tali legami – afferma ancora la diocesi – ha un forte impatto diseducativo per le nuove generazioni a cui insegniamo a desiderare poco, a impegnarsi con leggerezza e a tempo, a non assumersi vere responsabi- lità verso l’altro e verso la vita. La legittimazione di una via più facile e comoda alla relazione affettiva porta con sé anche un rischio più alto di instabilità e l’ulteriore privatizzazione di un istituto, la famiglia, che rimane fondamentale per la vita sociale e l’educazione dei nuovi cittadini”. Puntare il dito contro Padova perché ha approvato addirittura la poligamia è fuorviante. Resta la contraddittorietà di una mozione – la citiamo perché verrà riproposta in altri Comuni, anche dalle nostre parti – che nell’intento di rivendicare “il riconoscimento di diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali”, attraverso l’anagrafe, conferma da una parte che la famiglia non può essere che quella fondata sul matrimonio e, dall’altra, fa appello al Parlamento perché legiferi sulle coppie di fatto. Appello, peraltro, immediatamente recepito da larghi settori della maggioranza e in parte anche da ambienti qualificati dell’opposizione, Fini di An compreso. Il Consiglio dei ministri erché, per uno strano ribaltarsi dei piani, ci si preoccupa di una cosa che certamente non è in cima alle priorità del Paese e invece non ci si cura di quello che è fondamentale, cioè il sostegno alla famiglia, quella vera, l’unica riconosciuta dalla nostra Costituzione, la “società naturale” formata da un uomo e da una donna? Prima di interrogarci sul significato politico e sulle prospettive di quanto è successo al Senato, con il ritiro di un emendamento teso ad equiparare convivenze di fatto alle famiglie e l’approvazione contestuale di un ordine del giorno della maggioranza che impegna il governo a varare – nel termine perentorio del 31 gennaio prossimo – un disegno di legge che disciplini le convivenze, comprese quelle omosessuali, cerchiamo di rispondere a questa domanda. Forse perché non abbiamo abbastanza coraggio. Non è accettabile che, invocando casi-limite o situazioni singole, che pos- sono essere tutelate nell’ambito del diritto privato, o interessi di questo o quel gruppo di pressione, si intacchino le architravi della società e ci si privi di quello slancio e di quell’apertura al futuro che sola può venire dalle salde radici dei principi e dell’identità. È il momento di essere molto fermi sui principi e sulle istituzioni. Ci sono temi sottratti alla dinamica degli schieramenti politici. Tanto più che non vale infatti assolutamente la corriva argomentazione che l’Italia si dovrebbe omologare ad altri paesi, come insiste certa propaganda. Non a caso il sistema federale che funziona meglio al mondo, quello statunitense, conosce un larghissimo pluralismo nella legislazione dei diversi Stati, addirittura su un tema cruciale come la pena di morte. L’Europa crescerà nella sua unità solo se saprà tutelare e valorizzare le sue diversità. Ecco allora che il dibattito sui Pacs può essere un’occasione per fare chia- rezza e guardare con verità al futuro. A questo dibattito la Chiesa e i cattolici non mancano di partecipare. Proprio in nome di una posizione sanamente laica. “La Chiesa, come presenza comunitaria pubblica, ha pieno diritto a pronunciarsi sui problemi morali che oggi interpellano la coscienza di tutti gli esseri umani, in particolare dei legislatori e dei giuristi”, ha ricordato Benedetto XVI ai giuristi cattolici, tracciando da par suo il profilo di una “sana laicità”. Il messaggio cristiano assolutamente non è fatto di “no”, di divieti, ripete sempre il Papa. La legge morale “ha lo scopo non di opprimerci, ma di liberarci dal male e di renderci felici. Sta a noi cristiani – aggiunge – mostrare che Dio invece è amore e vuole il bene e la felicità di tutti gli uomini”. Anche quando, con chiarezza e semplicità, dei rotondi “no” si debbono dire, è proprio per amore della verità e così per investire sul futuro con sicurezza. Francesco Bonini SUSEGANA TREVISO CASSAMARCA FIERE DI SANTA LUCIA Convegno con De Castro sul ruolo dell’Icrf Vittorio Capocelli è il nuovo Prefetto Fondazione: Dino De Poli confermato presidente Agroalimentare in ottima salute S i svolge sabato 16 dicembre, nella sede staccata dell’Istituto per la viticoltura di Susegana con inizio alle 10.30, un convegno per l’inaugurazione della nuova sede dell’ufficio periferico e del laboratorio dell’Ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle Politiche agricole. I lavori saranno presieduti dal ministro Paolo De Castro. L’ispettore capo dell’Icrf illustrerà il ruolo dell’ispettorato nel comparto agroalimentare e i nuovi compiti istituzionali a tutela dei prodotti italiani di qualità. Alle 12.15 verrà posata e benedetta la prima pietra del nuovo edificio. I l Consiglio dei ministri ha nominato il nuovo Prefetto di Treviso: è Vittorio Capocelli, che abbandona gli uffici di Pordenone per tornare a Treviso, dove era stato per un anno (da febbraio 2002 a febbraio 2003) come viceprefetto reggente, prima dell’arrivo di Natale Labia, che ora va a sostituire perché andato in pensione. Da fine luglio ad oggi aveva retto l’ufficio il viceprefetto vicario Mario Adinolfi. Sessantuno anni, pugliese di Lecce, Capocelli è sposato e ha due figli. La data di ingresso ufficiale sarà fissata dal ministero degli Interni nei primi giorni del 2007. I l Consiglio di indirizzo e programmazione della Fondazione Cassamarca ha deliberato la nomina dei nuovi componenti dell’Organo di governo della Fondazione che resterà in carica sei anni. I consiglieri nominati sono: dott. Franco Andreetta (uscente), prof. Luca Antonini, prof. Ulderico Bernardi (uscente), prof. Ferruccio Bresolin (uscente), avv. Paolo Corletto, avv. Dino De Poli (presidente uscente), sen. Angelo Pavan (vice presidente uscente), avv. Marco Serena (uscente), dott. Nicola Tognana (uscente). Il Consiglio ha confermato per acclamazione Dino De Poli presidente e Angelo Pavan vice presidente. L e Fiere di Santa Lucia, edizione 1346, hanno lasciato nel grande pubblico, che le hanno straordinariamente affollate, l’impressione di un’agricoltura e di un agroalimentare nostrani, e nazionali, capaci ancora e tuttavia di competere coi grandi numeri di Cina e India, i due colossi che oggi tengono in scacco l’Occidente. È un’Italia fatta di tante nicchie di “cose buone”, e che piacciono a parecchi anche fuori del nostro Paese, e in special modo agli asiatici. Come i delicati formaggi biologici di capra di Carlo Piccoli (della premiata Latteria Perenzin di San Pietro di Feletto), con cui sarà presente nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino, e il “Boschera” – dall’omonimo vitigno autoctono del Trevigiano – imbottigliato in assoluta purezza dai professori dell’antica Scuola d’enologia di Conegliano. C’è poi il vasto mercato dell’America del Nord che da noi cerca genuinità e qualità, soddisfatta da una miriade di nostri piccoli agricoltori che ci aggiungono pure la “tipicità”. Parlando di carne, o meglio di carni, il trend è l’allevamento artigiano in un ambiente che rispetta il benessere animale, dove il produttore vende direttamente su prenotazione nel suo spaccio carni. Riguardo la carne bovi- 7 ha deciso di varare entro fine gennaio un provvedimento che andrà ad affiancarsi ai disegni di legge già presenti in Parlamento. In tale sede Francesco Rutelli ha sollevato il dubbio se fosse opportuna un’iniziativa del governo su questo tema; contro questi dubbi si sono dichiarate le due titolari nel Governo dell’iniziativa legislativa, e cioè la Ds Barbara Pollastrini (pari opportunità) e la cattolico-democratica Rosy Bindi (famiglia). Prodi ha invitato ad andare avanti sulla base del programma dell’Unione: non si tratterrà – ha precisato – di presentare un disegno di legge sui Pacs, ma sui diritti e i doveri soggettivi. Fermi nella difesa della famiglia, la cui stabilità, fra l’altro, è strategica anche per il consolidamento dello sviluppo sociale ed economico a Nord-Est, si tratta di promuovere la consapevolezza raccomandata dal vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, nella celebrazione dell’Immacolata davanti al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale. «Non si edifica una città sana e armoniosa se tutti i cittadini e i gruppi non cooperano al bene comune, sapendo anche sacrificare interessi particolari. E fa parte essenziale del bene comune anche il matrimonio e la famiglia, cellula fondamentale della società» «Sono perfettamente d’accordo», ha risposto il sindaco Flavio Zanonato. Certo poteva esserlo anche prima dello strappo. L’ammissione resta, comunque, importante. Saranno da verificare i fatti. A Padova e altrove. Francesco Dal Mas Carlo Piccoli a Santa Lucia na, si sta imponendo un confezione aziendale dai 10 ai 20 kg e composta da vari tagli: dalle fettine, bollito, costate, bistecche, hamburger e macinato agli ossibuchi, spezzatino e arrosto-brasato. Quindi la qualità soprattutto, ma anche il bello di cui l’Italia è maestra. A Santa Lucia, in special modo un bello “made in Veneto” e rappresentato dagli “strumenti per... vivere” dell’estroso Tiziano Spigariol di Biancade di Roncade, fine cucitore di “tabarri” (da 550 euro in su) nonché (ri)facitore dgli antichi argenti (pezzi unici!) “per una quotidiana utilità”. (MS) 8 La mostra promossa da L’Azione La nostra storia in cento pannelli U n viaggio attraverso fatti ed eventi del XX secolo è quanto proposto dalla mostra storico-fotografica “Novant’anni d’Azione”. La proposta espositiva si sviluppa all’interno delle celebrazioni per il 90º di fondazione del nostro settimanale diocesano. La mostra, allestita a palazzo Sarcinelli di Conegliano, sarà articolata in un centinaio di pannelli suddivisi in sei sezioni distribuite su più piani dello storico palazzo. Le prime due sale sono allestite al piano terra. Nella prima sala trovano spazio l’introduzione generale alla mostra “Novecento: il lunghissimo secolo breve” e la prima sezione dedicata al tema “La Grande Guerra”. Nella seconda sala è sistemata la seconda sezione che illustrerà “Il fascismo al po- tere”, tema sviscerato attraverso tre sottosezioni (“Credere, obbedire, combattere: il fascismo al potere”, “Balilla e piccole Italiane: aspetti locali del fascismo”, “Un posto al sole: l’impero in Africa Orientale”). L’intero piano primo è occupato dalla terza sezione ambientata “Tra le due guerre” con le tre sottosezioni inerenti “Eventi e aspetti di vita locale”, “Tra cronaca e sport” e “Aspetti di vita religiosa” (terza sala). Al pia- RINNOVA L'ABBONAMENTO Anche quest'anno la quota per l'anno 2007 è di 40 euro. Il giusto prezzo per un'informazione puntuale, attenta ai fatti concreti, voce dei protagonisti del nostro tempo. Novant’anni d’Azione Mostra storica attraverso immagini, filmati e pagine del giornale CONEGLIANO Palazzo Sarcinelli dal 13 gennaio al 25 marzo 2007 inaugurazione 12 gennaio orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-19, in altri orari su prenotazione per gruppi e scolaresche per visite guidate o laboratori didattici Mostra promossa da L’Azione con la partecipazione del Comune di Conegliano Organizzazione L’Azione in collaborazione con Astarte Servizi Culturali Comitato Curatore: Enrico Dall’Anese, Elvira Fantin, Laura Pasin, Maria Cristina Scalet, Stefano Sonego Con il contributo di Il re in visita nella nostra diocesi I nostri “strilloni” di tutte le età C UN REGALO CHE DURA UN ANNO Regala un nuovo abbonamento ad una persona a te cara mentre rinnovi il tuo abbonamento. Verserai solo 75 euro con un risparmio di 5 euro e in più abbiamo riservato per te un omaggio che potrai ritirare presso la redazione. 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Nel sottotetto, infine, il secondo cinquantennio è suddiviso nelle sottosezioni “Anni ’50-’60. Nella Chiesa tra fede antica e nuovi fermenti”, “Anni ’60-’70. Un cambio epocale: segni ed eventi”, “Anni ’70-’80. L’alba di un mondo diverso”, “Verso il terzo millennio: le grandi tematiche” e “I personaggi del Cinquantennio”. Nella sesta sala trovano posto anche le trattazioni su “La Chiesa: un impegno per il mondo” e “In Diocesi all’indomani del Concilio”. MOTTA, GODEGA, FREGONA GRATIS PER I NUOVI ABBONATI Abbonati subito e riceverai gratuitamente le copie delle settimane restanti del 2006 pagando solo i 40 euro dell'anno 2007. IN OMAGGIO AGLI SPOSI Agli sposi novelli L'Azione, in collaborazione con il parroco, offre in omaggio l'abbonamento per un anno! Segnalaci in anticipo la data del matrimonio e l'indirizzo degli sposi, sarà nostra cura inviare le più vive congratulazioni con l'attivazione dell'abbonamento. e L’AZiON L’Azione Domenica 17 dicembre 2006 PER FARE UN ABBONAMENTO-DONO Rinnovo il mio abbonamento: nome e cognome ___________________________ via/piazza: _________________________n. _____ cap. ________città: _________________________ ______________________ provincia: __________ parrocchia: _______________________________ codice abbonato: ___________________________ Dono l’abbonamento a: nome e cognome: __________________________ via/piazza: ________________________________ cap. ________città: _________________________ ______________________ provincia: __________ parrocchia: _______________________________ € 75,00 Per chi usa il conto corrente postale: aggiungere sul retro l’indirizzo dell’abbonamento-dono Da consegnare in parrocchia o a L’Azione i sono tre parrocchie nelle quali L’Azione ha dei promotori specialissimi: sono persone che hanno accettato di vendere il giornale direttamente ai propri parrocchiani. Avete presente i vecchi “strilloni”? Beh, dimenticateli. Lo stile con cui viene svolto questo servizio è decisamente più composto, fatto di gentilezza e contatti personali. Riccardo Nardo è un ragazzo mottense che vende le copie de L’Azione alle porte della chiesa. Giovane da sempre impegnato in parrocchia, Riccardo si presenta alle porte del Duomo di San Nicolò al termine delle celebrazioni festive. Con un grande sorriso accoglie i fedeli che escono dalla chiesa, proponendo con il suo fare pacato ed amichevole, senza molti giri di parole, la copia del nostro giornale. «Sono contento di questo servizio – ha detto – e oltre a proporre le copie del nostro giornale sottolineo la necessità dell’abbonamento, in modo da far co- noscere la realtà diocesana a più famiglie». A Godega di Sant’Urbano abbiamo Natale Gava, storico promotore del nostro settimanale, conosciuto da tutto il paese. Oltre a raccogliere i rinnovi degli abbonati, adesso offre L’Azione a chi ancora non lo è. Con il tempo ha intessuto relazioni particolari con alcuni affezionati lettori, ai quali portava il giornale a casa il venerdì sera, e che adesso si sono abbonati personalmente. Le restanti copie le vende la domenica. «Una bella soddisfazione – commenta Gava – nel vedere che ogni volta spariscono tutti i numeri a disposizio- Riccardo Nardo ne». Da qualche settimana questo servizio viene svolto con grande entusiasmo anche a Fregona. Lo gestiscono le “Giovani lanterne”, il gruppo dei chierichetti composto da ben 40 tra bambini e bambine. Le due giovani animatrici Giulia e Chiara, quindicenni, coadiuvate a turno da un chierichetto, all’uscita della messa principale propongono L’Azione vicine al loro banchetto. Per incuriosire i lettori hanno preparato tre cartelloni, alle porte della chiesa, sui quali di settimana in settimana segnalano i tre argomenti a loro giudizio più significativi: uno riguardante la chiesa, uno l’attualità e uno le notizie locali. Il metodo funziona e a dimostrarlo sono i numeri: tutte e cinque le copie vanno a ruba. A questi nostri infaticabili promotori viene riconosciuta una percentuale sul prezzo di copertina, incentivo che soprattutto tra i giovani è stato ben accolto. E chissà che leggendo queste esperienze qualche volontario non si proponga per la propria parrocchia; ne saremmo ben felici! Laura Ceccarini e L’AZiON I Economia BARBIERI, BANCA ETICA I Baccichetti premiati a Roma “Realizzare valori nell’economia” perdere un briciolo di identità”. Un riconoscimento che premia una famiglia che per (ri)coltivare gli ulivi sul Colle di San Paolo, dominante la Ceneda degli avi, ha patito le pene dell’inferno terreno! Con candore del tutto disarmante, Sebastiano (in foto), Edoardo e Giacomo della storica famiglia, commentano che loro non hanno fatto nulla di straordinario se non rimettere gli ulivi laddove c’erano già dall’anno 1621 (e pure prima!) come documenta Giorgio Graziani nella sua “Vera descrizione della Città di Ceneda” (...sul “Pallasio”... posto nel bel mezzo a molta quantità di casti olivi...). (MS) Politica bancaria che interessa tutti Basilea 2: ora di pensarci S 9 CONCORSO COLDIRETTI Baccichetti, orticoltori e agricoltori entro le mura di Ceneda antica da almeno tre secoli, sono risultati fra i 50 finalisti del 1º concorso nazionale “Oscar green” indetto da Coldiretti, piazzandosi entro i primi cinque italiani nella categoria “Valorizzazione del territorio” e primi in assoluto nella provincia di Treviso. Il diploma rilasciato a Roma il 5 dicembre riporta la seguente motivazione: “Un’impresa che abbina la solidità di oltre cent’anni d’esperienza al talento per l’innovazione. Oltre a coltivare fiori, ortaggi, erbe aromatiche, uve per Prosecco, ulivi, i Baccichetti si occupano della manutenzione delle aree verdi comunali, ben interpretando le indicazioni della legge d’orientamento. La sensibilità ambientale è evidente anche nella scelta di reimpiantare a uliveto terreni collinari abbandonati, ridando loro vita e difendendoli dall’erosione. L’azienda è un esempio di come si possa creare reddito e insieme far bene al territorio, senza e ne sente parlare da tempo, ma non ci si fa caso. Sembra un argomento da commercialisti, da quelli che leggono il Sole 24Ore. E invece, piaccia a no, tutti, ma i piccoli imprenditori in particolare, dovranno fare i conti con Basilea 2. In estrema sintesi, con il nome di “Basilea 2” si intende il nuovo accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. Riguarda le banche, in primis, ma “per caduta” anche i clienti delle banche, ovvero quasi tutti. E dal 1º gennaio 2007 questo accordo entrerà in vigore. In base a questo accordo, le banche dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai prestiti concessi. Maggior rischio uguale maggiori accantonamenti, quindi per la banca maggiori costi. E i costi verranno trasferiti evidentemente sui clienti. Le banche quindi dovranno classificare i propri clienti in base alla loro “rischiosità”, attraverso procedure sempre più sofisticate, il cosiddetto rating. Il timore è che l’applicazione dell’accordo possa tradursi in minor credito alle imprese più a rischio e a tassi più elevati. E quali sono le imprese più a rischio: quelle che non hanno reinvestito i propri capitali, che non hanno patrimonializzato, ovvero che non hanno posto in essere tutte quelle politiche, gestionali e di bilancio, atte a rafforzare la propria struttura e la propria immagine. L’accordo si chiama “Basilea 2” perché esiste Domenica 17 dicembre 2006 un precedente Accordo di Basilea, cui hanno aderito oltre cento Paesi del mondo, nel quale in sintesi si definiva l’obbligo per le banche di accantonare capitale nella misura dell’8% del capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla loro attività. Il limite di quell’accordo era che l’8% di accantonamento può essere giudicato troppo per una controparte poco rischiosa e troppo poco per una controparte giudicata rischiosa. Il riferimento a Basilea è perché lì si trova la Banca dei regolamenti internazionali, un’organizzazione internazionale che ha lo scopo di promuove la cooperazione fra le ban- che centrali ed altre agenzie equivalenti per perseguire la stabilità monetaria e finanziaria. Nel 2001 arriva il secondo accordo, Basilea 2 appunto, che affina l’aspetto dell’accantonamento: non più l’8% fisso, ma un valore variabile stabilito in base al rischio operativo e di mercato e, dall’altro lato, di credito che potrà variare da istituto ad istituto. Due i metodi di calcolo, lo standard (per le banche medio piccole che CONSORZIO FIDI E BANCHE: SERVE PIÙ COLLABORAZIONE È il primo in Italia, con un miliardo e 97 milioni di affidamenti (prestiti) garantiti. Forte di questo primato, il sistema dei Consorzi fidi della Confartigianato del Veneto affronta l’ormai imminente scadenza di Basilea 2, puntando ad un rapporto di collaborazione organica con il sistema bancario: «Noi – spiega il presidente del Consorzio regionale di garanzia per l’artigianato, Mario Citron (in foto) – abbiamo definito, in base alle nostre conoscenze delle micro e piccole imprese, un metodo di valutazione delle aziende, che tiene conto di una serie di parametri, in base al quale stabilire il livello di rischio del credito di un’azienda. Ovviamente, anche ogni banca ne ha messo a punto uno suo. Il passo che noi vogliamo fare, adesso, è confrontarci con il sistema bancario per capire come possiamo collaborare per far interagire il nostro modello con i loro modelli. In sintesi, si tratta di costruire gli accordi operativi che permettono al nostro modello di interfacciarsi con quelli degli istituti di credito. Sarebbe un importante salto di qualità nei rapporti, per noi e per loro». si baseranno su rating calcolati da aziende private) e il cosiddetto “Internal Rating” che verrà utilizzato dagli istituti di credito più importanti e si baserà sul calcolo interno del rischio dei clienti, comunque certificato e controllato dalle Banche centrali di ogni Paese. È facilmente ipotizzabile che l’Internal Rating da parte delle banche più strutturate si tradurrà in un vantaggio competitivo perché un metodo più preciso e personalizzato del calcolo del rischio permetterà un risparmio nell’accantonamento che dovrebbe tradursi in un risparmio per il cliente. A differenza di quanto previsto a seguito della prima stesura dell’accordo Basilea 2, grazie anche ad una serie di modifiche che hanno tenuto conto della realtà economica italiana basata su imprese molto piccole e diffuse sul territorio, sembra che non ci sarà un impatto negativo per le Pmi del nostro paese. Basti pensare che per le aziende cosiddette “retail” (quelle piccolissime ed artigiane che rappresentano oltre il 90% del nostro tessuto imprenditoriale) si partirà da subito con uno “sconto del 25%” in quanto la percentuale di accantonamento passerà dall’8 al 6%. Forte preoccupazione rimane però per tutte quelle aziende “medie” e “grandi” che, non abituate ad essere valutate, rischiano di vedere molto peggiorate le loro condizioni di accesso al credito. È una preoccupazione fondata a cui porre attenzione in quanto sono queste aziende a “trainare” la nostra economia. A cercarlo, c’è anche un lato positivo di questa vicenda: la costrizione alle imprese, specialmente nel Nord-Est, nate e cresciute solo sull’onda del lavorare a testa bassa, di strutturarsi, di porre basi solide, e di controllare come si deve la propria gestione. Alessandro Toffoli «P er un vero cristiano è necessario che la fede si manifesti in precisi comportamenti sociali quotidiani. In tale visione, anche la crescita economica non è concepita come un fine assoluto a cui tutto il resto possa essere sacrificato, ma viene intesa come uno strumento per realizzare valori etici superiori». Luigi Barbieri, vicepresidente della Banca popolare etica (in foto), alla scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale di Conegliano ha parlato del rapporto esistente tra valori etici e danaro e delle forme di economia alternativa, partendo dal concetto di “etica” nel contesto economico, quale indicatore per capire in che misura l’economia sia al servizio della persona e non viceversa. Dopo aver suggerito alcune citazioni, evangeliche e non, a cui ispirarsi, l’attenzione si è accentrata sul significato di coscienza etica, intesa come necessità di aiutare sia moralmente che fisicamente i deboli. Anche il concetto di prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe essere rivisto, parlando piuttosto di prodotto interno “sociale”, che comprenda, oltre al classico Pil, anche il risultato complessivo dell’utilizzo dei beni comuni (aria, acqua, eccetera). «Il danaro stesso può essere visto in due modi diversi – ha detto Barbieri –: c’è il danaro “vivo”, quello che crea un legame sociale massimizzando il bene comune, in un mercato equo e solidale fonte di sviluppo inclusivo, con una rete di imprese e alleanze ra- dicate sul territorio che porta ad un’equa distribuzione della ricchezza. C’è quello “morto” che, invece, per arrivare alla massimizzazione del profitto individuale, crea esclusione e sradicamento. Così la sussidiarietà e la solidarietà sociale non vanno quindi intese solo come slogan, ma come veri stili di vita. Esistono tutta una serie di attività economiche che rispettano pienamente i parametri “etici”: il mercato equo e solidale, il turismo alternativo e responsabile, la banca del tempo, i gruppi di acquisto solidali, le energie alternative, il biologico. Anche la stessa attività bancaria può essere svolta in modo “etico”. Con la nascita della Banca popolare etica è stato dimostrato che nella gestione del danaro è possibile ispirarsi a valori diversi, senza per questo rinunciare al rispetto di quei parametri tecnici che ne garantiscano la sopravvivenza sul mercato. Con lo slogan “l’interesse più alto è quello di tutti”, in pochi anni i soci sono già diventati 28 mila e sono stati aperti 12 sportelli, concedendo oltre 3500 finanziamenti, e azioni di microcredito in collaborazione con comuni, istituti ecclesiastici, enti vari». Elvio Mengotti FABIO GAVA ANNUNCIA UNA LEGGE SUL COMMERCIO L’ assessore regionale all’economia Fabio Gava ha annunciato che la Regione ha allo studio una nuova legge collegata ad un Piano regionale sul commercio, che si pone quali obiettivi la semplificazione e lo snellimento delle disposizioni normative, la pianificazione commerciale su base territoriale che elimini i limiti di superficie commerciale ammessa per le singole aree ed individui i territori regionali a maggiore o minore vocazione commerciale. Inoltre la normativa terrà presenti le esigenze di tutela ambientale di traffico, la tutela dei centri ur- bani e la viabilità degli esercizi commerciali in essi inseriti. «Una legge – ha precisato Gava – con la quale contiamo di migliorare notevolmente l’impianto normativo esistente e di dare un serio contributo all’ammodernamento e all’apertura dei mercati nella nostra regione. Vi è l’esigenza di una semplificazione normativa, non solo legata al passato, ma anche in grado di dare una corretta impostazione futura. Sempre più importanti sono le valutazioni relative alla ricaduta economica ed amministrativa di una legge sulla società». e L’AZiON CATECHESI, In 650 ai corsi di formazione V oltarsi indietro e guardare, come dalla vetta che si è raggiunta, il percorso fatto – nel caso dei corsi di formazione – lascia stupiti, finalmente con il respiro che dilata i polmoni e assapora la gioia, consapevoli della fatica fatta, ma anche immensamente grati per ciò che si è visto lungo la strada e ora si vede. Anche lo scoprire un’altra vetta davanti, e altre ancora, è carico di serenità, non spaventa, anzi lo si sente coerente con quanto vissuto finora. È così, con queste sensazioni dentro, che posso guardare a tutto quello che in un anno abbiamo vissuto come ufficio catechistico con la proposta del corso base per cate- Don Andrea Sech chisti. Siamo stati mossi dalle richieste dei parroci, dal bisogno espresso direttamente dai catechisti, consapevoli che l’inchiesta Castegnaro aveva confermato la presenza di due terzi dei catechisti con meno di 10 anni di esperienza e quindi non toccati da iniziative diocesane di preparazione di PARTECIPANTI 1: Ottimo il metodo che parte dal concreto P er aver seguito per anni (parte anche in collaborazione con l’ufficio catechistico)… e in altro modo anche ora, la formazione di catechisti, sono grata del servizio che state facendo. Investire sulla formazione dei catechisti, considerandoli come adulti che crescendo personalmente possono dare di più e che pertanto vanno sostenuti, credo sia la scommessa dei prossimi anni. Un vuoto di adulti è evidente in vari campi. Mi ha fatto piacere riscontrare che anche voi avete assunto un metodo che parte dal concreto, da esperienze visive; da un passaggio di idee che, più che affidarsi a tante parole, chiede ai catechisti di mettersi in gioco per pro- vare ciò che poi potranno utilizzare con i ragazzi. L’alternarsi dell’esperienza e della riflessione su di essa, con ulteriori informazioni, credo sia un metodo efficace che risponde al rassicurare e al far prendere coscienza, anche ad adulti, delle personali competenze e conoscenze, oltre, e non secondo, ad imparare a dire di sé, delle proprie riflessioni. Mi dispiace non poter dire di novità che ho riscontrato, non vuol essere presunzione la mia, ma posso condividere il piacere di essermi riconosciuta nella vostra proposta, di considerarla come un sostegno nella fatica di pensare un fare catechesi in modo più significativo, PALERMO: È MANCATO IL CARDINALE PAPPALARDO È morto, il 10 dicembre a Palermo, il cardinale Salvatore Pappalardo arcivescovo emerito di Palermo. Nato a Villafranca Sicula (Agrigento) il 23 settembre 1918, Pappa- lardo conseguì la laurea in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Chiamato nell’Accademia ecclesiastica, frequentò i corsi di diritto canonico e civile nel Laterano, conse- base. Siamo poi rimasti fedeli a due priorità che l’ufficio catechistico si è dato in questi anni: continuare nella formazione degli animatori dei gruppi di catechisti, e sostenere, con un’iniziativa catechistica mirata e fattibile, i cammini delle unità pastorali. Per quanto riguarda gli animatori dei gruppi di catechisti, ci siamo affidati a loro per contattare i catechisti e a volte anche nel realizzare i corsi stessi. Per le unità pastorali ci sembra di aver ottenuto un buon risultato: i catechisti di parrocchie vicine si sono conosciuti tra di loro, hanno potuto scambiare le loro esperienze e hanno cominciato a collaborare fat- tivamente su alcuni progetti. L’accoglienza che la proposta ha ricevuto è stata grande, questo a conferma del bisogno reale di formazione. Abbiamo attivato in tutto 23 corsi, con una partecipazione globale di più di 650 catechisti di 100 parrocchie. Siamo riusciti ad andare anche nelle parrocchie e unità pastorali poste agli estremi della diocesi, cosa impegnativa da fare, ma veramente molto utile per un contatto diretto e la condivisione tra ufficio e catechisti. Quello sguardo di cui dicevo all’inizio, da vetta raggiunta, ci fa gioire soprattutto dei volti – e sono veramente tanti – delle persone incontrate e delle loro storie. Per questo la richiesta che ci è stata fatta di continuare a trovare spazi di accoglienza e di esercizio ulteriore è per noi un appello che non lasciamo cadere: c’è un legame che si è creato, tra noi e coloro che abbiamo accompagnato, che sostiene il nostro impegno e ci motiva. Don Andrea Sech TUTTI I DATI DEI CORSI Numero corsi attivati . . . . . . . . . . . 23 Numero totale partecipanti . . . . . 671 Numero parrocchie interessate . . 100 Catechisti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 . uomini (4,6%) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 640 donne (95,4%) Età dei partecipanti . . . . . Fino a 20 anni . . . . . . . 4,5% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tra 20 e 30 anni . . . . . 4,2% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tra i 30 e 50 anni . . . 56.4% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Oltre 50 anni . . . . . . 34,9% Esperienza di catechesi . . Prima esperienza . . . . 6,3% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 1 a 5 anni . . . . . . 46,1% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 6 a 10 anni . . . . . 20,8% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Oltre 10 anni . . . . . . 26,8% I dati relativi ai partecipanti ai corsi confermano il profilo dei catechisti già delineato con l’indagine svolta un paio di anni fa dall’Osservatorio socio-religioso del Triveneto. Incrociando i dati risulta che il periodo in cui i figli frequentano il catechismo è quello in cui i genitori (meglio dire le mamme) si fanno coinvolgere nella catechesi. Ci sono molte catechiste con poca esperienza (d’altra parte il corso era pensato soprattutto per loro): più della metà hanno meno di cinque anni di esperienza; ce ne sono molte però che svolgono questo servizio in modo costante nel tempo: più di un quarto ha più di 10 anni di esperienza, ma, tra queste, ce ne sono parecchie che sono catechiste da decenni. più parlante a ragazzi e ragazze d’oggi. Le catechiste che seguo vi hanno molto apprezzato… hanno riscontrato una continuità con il cammino che da qualche anno facciamo insieme per dire “la buona novella” con linguaggi nuovi, come voi (sono orgogliosa di loro per come vivono il loro essere catechisti: c’è anche un maschio). Stimoli ricevuti? Sì, per continuare con il vostro aiuto la formazione insieme dei catechisti delle tre parrocchie, per continuare una ricerca sui “modi per crescere a aiutare a crescere nella fede” sapendo che è possibile un confronto, per non restare soli/e e rischiare di chiuderci nelle nostre sicurezze. Emanuela Marsura parrocchia di Susegana PARTECIPANTI 2: Non “inculcare” ma “trasmettere” la fede crivo queste due righe per ricapitolare le idee circa le serate organizzate dall’ufficio catechistico, inerenti i cambiamenti da affrontare nelle nostre parrocchie per rendere più efficace il messaggio che vorremmo trasmettere ai nostri ragazzi. Senza dubbio ciò che mi ha spinto a partecipare è verificare, come catechista, quanto sia difficile affrontare un gruppo di ragazzi e parlare loro della concretezza del messaggio di Gesù in modo avvincente e interessante, senza cadere nell’insegnamento, nell’indottrinamento... Cercavo idee nuove per trasformare ciò che popolarmente è inteso come un “inculcare” la religione in “trasmettere la fede”, vivendola. Ho trovato ciò che desideravo. Ho potuto assaporare questo cambiamento che sentivo ormai irrinunciabile, indispensabile. Quando partecipiamo al catechismo non siamo a scuola, siamo all’interno di un gruppo di persone che si interrogano su quali siano i valori del cristianesimo, su quali siano i valori della comunità di cui si fa parte, su quale sia la strada che Gesù ci ha indicato come quella che ci può portare a gustare la gioia della comunione con lui... E allora, imparare a mettersi in ascolto ci svela quali segnali Gesù ci manda, attraverso la condivisione delle nostre idee, dei nostri sentimen- guendo la laurea in Utroque Jure. Dal 1947 al 1965 prestò la sua opera nella Sezione affari straordinari della Segreteria di Stato. Nel dicembre ’65 Pappalardo venne eletto alla sede arcivescovile titolare di Mileto e nominato pro-nunzio apostolico in Indonesia. Ricevette l’ordinazione epi- scopale il 16 gennaio 1966. Arcivescovo di Palermo dal 17 ottobre 1970, fu creato cardinale nel Concistoro del 5 marzo 1973. Nel ’96 lasciò, per raggiunti limiti d’età, la guida della Chiesa palermitana. “Monsignor Pappalardo – ha sottolineato l’attuale arcivescovo di Palermo car- dinale De Giorgi nell’omelia funebre – è diventato per Palermo e la Sicilia punto di riferimento, da tutti riconosciuto anche se non da tutti ascoltato, capace di suscitare la capacità di reagire più decisamente ai mali che affliggono la città e di far emergere i valori che la onorano». S ti... E allora noi catechisti non possiamo più porci nel ruolo del maestro che insegna, ma, avendo chiaro il nostro obiettivo, dobbiamo seguire i percorsi che i ragazzi di volta in volta ci propongono, per riuscire ad arrivare a destinazione... E allora... imparare ad ascoltarli. E scoprire quali grandi teologi possano essere i nostri bambini, i nostri ragazzi... Hanno forti emozioni e intuizioni da condividere, e il metodo proposto dall’ufficio catechistico in queste cinque serate lascia spazio a questa ricchezza, perché anche noi catechisti ci concediamo lo spazio per ascoltare i messaggi che questi meravigliosi doni della Vita portano con, sé... Michela Giacomin parrocchia di Anzano e L’AZiON Chiesa Domenica 17 dicembre 2006 11 , LA SFIDA DELLA FORMAZIONE Nei laboratori le catechiste si sono messe in gioco L a struttura degli incontri si può facilmente descrivere: il primo incontro dà una lettura dei cambiamenti che sono in atto nella catechesi e dona delle indicazioni circa la direzione da prendere per una catechesi che corrisponda alle domande effettive dei ragazzi e delle famiglie oggi. Nel secondo incontro si offre uno strumento di programmazione, il 3x3: su ogni nucleo tematico “costruiscono” le tre esperienze che fanno i cristiani e che sono quelle di ascolto della parola, di celebrazione e di fraternità e carità, coinvolgendo i tre soggetti, ossia i ragazzi, le famiglie, la comunità. Nel terzo incontro sono proposte attività concrete da realizzare con i bambini/ragazzi, su temi diversi; in questa situazione le catechiste diventano i ragazzi del catechismo e i membri dell’équipe diocesana i catechisti. Nel quarto e nel quinto i catechisti programmano secondo le indicazioni e le proposte presentate vissute e il lavoro da essi fatto è riletto dall’ufficio. Un momento di verifica chiude la serie di incontri. La scelta del laboratorio La scelta del tipo di Alcuni “strumenti di lavoro” del corso formazione è quella del PARTECIPANTI 3: Il confronto conta più dei sussidi C redo che a tutti gli educatori, di tutti i campi, piacerebbe assomigliare a quell’insegnante del film “L’attimo fuggente” che è riuscito ad interessare e a trasmettere valori per il sapere e per la vita a una classe di alunni ribelli. Ma nell’esperienza reale, avere tale carisma non è da tutti! Però molti sono chiamati ad essere educatori… in modo particolare i catechisti! E allora che fare? Premetto che animare un gruppo di ragazzi di catechismo non è questione di carisma, capacità innate o di doti particolari… ma è questione di testimonianza e quello che possiamo testimoniare viene dalle nostre esperienze concrete di vita. Per questo diventa importante la formazione personale perché, come per tutto, anche ad educare s’impara! Devo ringraziare i collaboratori dell’ufficio catechistico della nostra diocesi per la bella opportunità di formazione che hanno dato a me e a tutti i catechisti dell’unità pastorale di San Vendemiano con gli incontri che hanno animato. Tutti ne sono stati entusiasti e aspettano il livello successivo che sicuramente il prossimo anno verrà proposto. Durante questi incontri c’è stata una sorta di “liberazione” dalla preoccupazione di svolgere un programma: quello che conta RITROVATO IL SARCOFAGO DI SAN PAOLO L a figura di san Paolo, “Apostolo delle genti”, è centrale nella cristianità e da lunedì 11 dicembre c’è un motivo in più, per i fedeli e i pellegrini che si recano a Roma, per render- gli omaggio nella basilica all’Ostiense a lui dedicata. Sono stati infatti eseguiti parte dei lavori di generale riorganizzazione della basilica, che hanno permesso tra l’altro di portare alla lu- laboratorio: le idee centrali dell’incontro vengono trasformate in attività che permettono di uscire allo scoperto con le proprie convinzioni su un certo tema, offrono l’occasione di un confronto con la proposta e avviano una nuova sintesi. È una metodologia che aiuta i catechisti a farsi carico della propria vita, dei propri problemi e delle intuizioni più positive. Crediamo che quando proponiamo qualcosa di nuovo, questo deve essere fatto in modo chiaro ma anche accompagnando i catechisti nelle resistenze al cambiamento e nelle scelte che possono sentir nascere dentro di loro. Altra caratteristica della formazione proposta è la gestione degli incontri in équipe (almeno due persone, con compiti diversi): il nucleo di persone che ha progettato l’itinerario si è allargato, integrando- è trasmettere un’esperienza di fede che si concretizza nella vita… i concetti e le definizioni sono destinati al “dimenticatoio” se non diventano realtà di vita. Certo la conoscenza della dottrina cattolica è importante, ma è solamente la conseguenza di un desiderio di approfondire la nostra fede… ma se il desiderio non c’è? Il fatto poi di mettersi nei panni dei ragazzi con delle dinamiche dove i catechisti diventavano i bambini ci ha aiutato a comprendere meglio l’efficacia del nostro agire e proporre attività. La fantasia va aiutata da strumenti didattici, su questo non c’è dubbio, ma ci siamo accorti che più dei sussidi, per le nostre catechesi, ci può aiutare la condivisione di idee ed esperienze con gli altri catechi- ce, seppure in forma parziale, il sarcofago nel quale sarebbe custodita la “tomba di Paolo”. Come ha spiegato nella conferenza stampa in Vaticano il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica, sul sarcofago c’è una lastra di marmo con la scritta “Paolo apostolo e martire”. La nuova sistemazione si con catechiste che avevano frequentato il corso per animatori dei catechisti promosso dall’ufficio negli scorsi anni. Le catechiste si sono messe in gioco Come équipe diocesana siamo rimasti colpiti dalla modalità con cui le catechiste si sono messe in gioco, sorprese a volte esse stesse di quanto erano chiamate a vivere, ma sempre disponibili. Le stesse verifiche hanno confermato da un lato l’utilità e la piacevolezza di quanto vissuto, assieme alla necessità di una ulteriore formazione, che at- sti. Ognuno di noi, nelle sue diversità, è una risorsa: i lavori di gruppo che sono stati fatti lo hanno dimostrato. Dopo questi incontri, alcuni cambiamenti li ho già visti: lo sforzo di alcuni catechisti di realizzare il “3x3” coinvolgendo i ragazzi in attività più dinamiche con celebrazioni, segni e coinvolgimento dei genitori; i catechisti di diversa parrocchia si sono incontrati per condividere idee per la preparazione dei ragazzi al sacramento della confessione. È un cammino iniziato che sicuramente darà i suoi frutti… speriamo che ai prossimi incontri formativi si possano aggiungere anche i catechisti che mancavano. Don Adriano Bellotto parrocchia di S. Vendemiano consente per ora la visione di un lato dello stesso sarcofago. «Da 20 secoli c’è un’assoluta concordanza sul fatto che la tomba di san Paolo apostolo sia lì. Nessuno lo ha mai messo in dubbio e nessuno lo ha mai contrastato» ha sottolineato il cardinale arciprete della basilica romana. Tale sarcofago – ha trezzi sul concreto agire e sulle proposte che si possono fare. Le verifiche di fine corso ci confermano anche nelle scelte metodologiche. Pensiamo di riuscire ad abilitare le catechiste, facendo sperimentare dinamiche e attività e aiutandole nella rilettura del vissuto, in almeno due direzioni: quella dell’agire con i ragazzi, ma anche quella di possibili incontri con adulti, in particolare i genitori dei ragazzi. Ai corsi hanno preso parte solamente sei-sette parroci: questo dato da un lato dimostra, forse, la fiducia riposta nel lavoro proposto dall’ufficio e realizzato dall’équipe; dall’altro fa nascere la necessità di un confronto con i parroci sulla formazione dei catechisti, affinché si possa crescere in sintonia. Che cosa ci prospetta il futuro? A partire da gennaio attiveremo i corsi del primo anno per quelle parrocchie e unità pastorali che ne hanno fatto richiesta e cominceremo il secondo anno, di cui è ormai ultimato il progetto. Ai parroci e alle catechiste, nei prossimi giorni, arriverà una lettera che precisa il tutto. Uf ficio catechistico PARTECIPANTI 4: Il corso è servito a far crescere l’unità pastorale L’ esperienza di partecipare a un corso di catechisti in unità pastorale si è rivelata positiva, un’ottima base di partenza per future collaborazioni. Le nostre tre parrocchie collaborano già da anni in diversi ambiti (Giovani, Caritas), ma mancava in questo settore, ora più che mai molto importante. Nei vari gruppi di lavoro c’è stata la possibilità di confrontarci, di chiedere e dare suggerimenti per cercare di compiere al meglio la missione di catechisti. Alcuni di quei consigli sono stati già messi in atto e una nostra catechista ha già partecipato alla riunione di programmazione a San Vendemiano, trovando disponibilità e gentilezza. Con la mancanza della presenza stabile del parroco, noi catechisti ci siamo concentrati nel trasmettere ai ragazzi il senso di appartenenza alla loro comunità, fattore molto importante nell’ottica dell’unità pastorale; per questo abbiamo concentrato i gruppi di catechismo nello stesso giorno, in modo da condividere insieme e “fare comunità” nel momento di preghiera iniziale. Roberto Perenzin parrocchia di Saccon aggiunto – non è mai stato aperto e mai esplorato, anche per via del fatto che è immerso in un blocco di calcestruzzo che lo ingloba e che risale agli anni 18381840. Una sua esplorazione interna potrebbe essere prevista, anche per soddisfare la curiosità di quanti si chiedono se al suo interno ci siano resti dell’Apostolo. Ma occorreranno le necessarie autorizzazioni». Il cardinale Lanza di Montezemolo ha poi ricordato che papa Benedetto XVI ha rivisto lo statuto e la denominazione delle quattro basiliche maggiori romane, che d’ora in poi non si chiameranno più ‘patriarcali’, ma ‘papali’”. 12 OSPITE DEL CONVENTO DI CONEGLIANO 75º di sacerdozio per padre Venanzio Renier C i sono motivi particolari per unirci alla gioia dei Cappuccini mentre si compiono i settantacinque anni di sacerdozio di padre Venanzio Renier. Anzitutto egli abita ora nel convento di Conegliano, la città nella quale il “suo” Marco d’Aviano divenne frate, assunse un nome destinato a fama europea e professò i voti che egli osservò in modo eroico. Ma poi padre Venanzio è il capostipite del popolo sacerdotale del Triveneto, non essendoci altri ordinati viventi prima di lui: il dato è stato appurato dopo meticolosa ricerca. Se si considerano inoltre la ricchezza d’interessi, l’entusiasmo, la vivacità di mente e di cuore che lo caratterizzano, con il suo inflessibile ottimismo, e il continuo suo fare, ma mai a scapito dell’essere, possiamo dire che è unico tra gli unici. Ma anche la sua vita è stimabile e molto stimata da tutti è stata la sua per- Padre Venanzio Renier sona, umile e ricca di talenti, spesi nell’insegnamento della teologia a Venezia e nel ruolo di educatore nei seminari dell’ordine e in quello patriarcale. Assortita e poliedrica anche la sua attività pastorale: formatore nell’Azione cattolica veneziana, predicatore ricercato in tutta Italia, operatore della giustizia ecclesiastica quale difensore del vincolo matrimoniale e poi giudice (bazzicava spesso allora per la diocesi), tanto considerato che il cardinale Luciani lo volle a guida del Tribunale Triveneto. Da trent’anni segue la causa di Marco d’Aviano che lui ha voluto beato (il verbo non è esagerato) e che ha fatto conoscere con iniziative di devozione e di cultura, raggiungendo e coinvolgendo le comunità che furono care a padre Marco, anche in diocesi nostra, sempre attento a chiarire e presentare nei modi dovuti una grande e complessa figura della storia. La celebrazione di questo giubileo “unico” si tiene a Pordenone, nella chiesa del Seminario, martedì 19 dicembre, nello stesso giorno in cui, nel 1931, il cardinale patriarca Pietro La Fontaine, servo di Dio, gli impose le mani. Il padre, a 97 anni e mezzo, guarda come sempre al domani e ha voluto una messa con e per i preti del futuro. Così gli fanno ala i seminaristi teologi di Pordenone, Vittorio Veneto e dei frati cappuccini veneti, presente il vescovo amico monsignor Domenico Pecile e monsignor Poletto. Anche la natìa Chioggia onora padre Venanzio nel suo 75º di messa: qui presenzierà, l’indomani di Natale, il nostro vescovo emerito monsignor Alfredo Magarotto, che tanto vuole bene a padre Venanzio. La città di Conegliano lo omaggia invece con una mostra d’arte sacra del pittore di Gaiarine Vittorio Pio Vidotto nella sala dei Battuti del Duomo. Essa sarà inaugurata sabato 23 dicembre alle 16 dal critico Giorgio Mies. In quel contesto gli storici pordenonesi Giordano Brunettin e Roberto Gargiulo presenteranno il volume su Marco d’Aviano nelle sue relazioni con il beato papa Innocenzo XI che padre Renier ha appena scritto insieme a Giuliana V. Fantuz: un ulteriore segnale della vitalità di questo “francescano doc… summa cum laude”, come gli ha scritto monsignor Zenti. Walter Arzaretti Vice postulatore della causa di Marco D’Aviano VISITA AD LIMINA DEI VESCOVI ITALIANI L unedì 20 novembre hanno avuto inizio le visite ad limina apostolorum dei vescovi italiani. La visita ad limina è una manifestazione e insieme un mezzo di comunione tra i vescovi e il Papa. Si tratta di una tradizione antichissima, regolata nei secoli da appositi documenti, che vede i vescovi di tutto il mondo recarsi ogni cinque anni in Vaticano per fare il punto sulla fede e sulla religiosità nel proprio paese. Limina apostolorum sono, secondo un tradizionale linguaggio ecclesiastico, le “memorie degli apo- stoli”, ossia i luoghi sacri di Roma, dove sono custoditi e venerati i sepolcri degli apostoli Pietro e Paolo. Le visite servono al Papa per avere informazioni sulle singole diocesi, sui problemi, le iniziative, le difficoltà e l’evangelizzazione. I momenti “classici” della visita sono: l’omaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, indicativo del fatto che si tratta di un vero e proprio “pellegrinaggio”; l’incontro con il Papa, successore di Pietro: anche in questo caso si va oltre il semplice scambio di informazioni per si- CARITAS CONTRO LA TRATTA Come parlarne alle giovani albanesi? C onvincere i giovani albanesi a non credere alle promesse mirabolanti di lavoro e ricchezza in Italia, e a ribellarsi a chi col ricatto le vuole costringere alla prostituzione. Questo è l’obbiettivo degli incontri di formazione che Caritas Albania realizzerà in Albania nell’ambito del progetto Trafficking, per la prevenzione della tratta, voluto dal Comune di Conegliano, cofinanziato dalla Regione Veneto, realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana e la sua onlus Ser- vitium. Ma come trasmettere ai giovani albanesi, magari abbagliati dalla tivù e frustrati dalla povertà, il messaggio “non ti fidare”? È per discuterlo e deciderlo insieme che da domenica 17 a mercoledì 20 saranno ospiti della Caritas vittoriese suor Josefina, coordinatrice dei progetti antitratta di Caritas Albania, e la sua collaboratrice Diana Hila. Monsignor Ferruccio Sant, Albino Scandiuzzi e Anna Gava della Caritas, assieme a Gian Franco Araldi di Ser vitium, mo- e L’AZiON Chiesa Domenica 17 dicembre 2006 gnificare l’affermazione e il consolidamento della collegialità episcopale; l’incontro con i responsabili dei dicasteri della curia romana perché i vescovi abbiano accesso diretto alle loro rispettive competenze. La visita dei vescovi italiani è articolata per regioni ecclesiastiche, che in Italia sono 16. I primi ad essere stati ricevuti sono stati i presuli dell’Abruzzo Molise (dal 20 al 25 novembre). A chiudere gli incontri saranno, dal 23 al 28 aprile, le quindici diocesi del Triveneto. streranno alle due albanesi quanto (e come) già fanno per la sensibilizzazione alla tratta nelle scuole diocesane; assieme si valuterà cosa importare e cosa adattare per coinvolgere gli studenti in Albania, dove gli interventi di formazione dovrebbero cominciare all’inizio del 2007. Successivamente la stessa iniziativa dovrebbe svolgersi anche nelle altre nazioni partner di Trafficking: Ucraina, Romania, Moldova. La delegazione di Caritas Albania incontrerà anche rappresentanti del comune di Conegliano e verrà fatta loro conoscere anche la realtà della prostituzione nel nostro territorio. «Lungo le strade – spiega Araldi – le albanesi sono circa il 1520%. In passato erano anche il 90%, ora invece mol- PASTORALE GIOVANILE: Il 16 tre chiese aperte fino a mezzanotte S abato 16 dicembre dalle 21 a mezzanotte tre chiese della diocesi rimangono aperte per accogliere giovani, soli o in gruppo. L’iniziativa, lanciata dalla Pastorale giovanile, ha per slogan “Sprizziamo di gioia - non c’è gioia senza silenzio”. Le chiese sono: San Francesco di Vittorio Veneto, Fratta di Oderzo, Duomo di Motta di Livenza. AZIONE CATTOLICA 1: Incontro del cammino fidanzati D omenica 17 dicembre, dalle 15 alle 18 circa, incontro mensile del cammino diocesano fidanzati dell’Ac. Il luogo è Casa Toniolo di Conegliano. AZIONE CATTOLICA 2: Esercizi spirituali per fidanzati D alla cena di venerdì 29 dicembre fino al pranzo di lunedì 1 gennaio 2007, a Spert d’Alpago si svolgeranno gli esercizi spirituali per fidanzati che hanno come tema “La spiritualità nella coppia”. Per informazioni e iscrizioni: Centro diocesano Ac a Vittorio Veneto, telefono 0438-940374. POLONIA: Mons. Glemp rinuncia al governo pastorale ma resta Primate I l Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Varsavia (Polonia), presentata dal cardinale Józef Glemp, che il 18 dicembre prossimo compirà 77 anni, per ragioni di età (in conformità al can. 401 del Codice di Diritto Canonico). Al suo posto, il Papa ha nominato monsignor Stanislaw Wojciech Wielgus, finora Vescovo di Plock. Inoltre, il Santo Padre, in una lettera indirizzata al cardinale Glemp in occasione dell’accettazione delle sue dimissioni, e resa nota il 6 dicembre, ha stabilito che il porporato continuerà a conservare il titolo di Primate di Polonia fino al compimento degli ottant’anni. IN ITALIA 850 MILA MUSULMANI E 420 MILA ORTODOSSI U te di loro esercitano in appartamenti. Sono gli albanesi, comunque, assieme ai romeni, a gestire la prostituzione qui da noi». “Trafficking” ha già ottenuto finanziamenti regionali che ne garantiscono il proseguimento anche per il 2007. Tommaso Bisagno n rapporto di ben 1.152 pagine, che censisce le oltre 600 fedi e “vie spirituali” non religiose presenti nella nostra Penisola. Sono queste le cifre de “Le religioni in Italia”, l’enciclopedia curata dal Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur). Edita da Elledici-Velar, l’opera è stata realizzata sotto la direzione editoriale di Massimo Introvigne e di PierLuigi Zoccatelli – rispettivamente direttore e vicedirettore del Cesnur – ed è frutto del quotidiano monitoraggio svolto dal Centro studi a partire dal 1988. Analogo studio era stato realizzato nel 2001. I cambiamenti più importanti, negli ultimi cinque anni, attengono alle religioni che crescono grazie agli immigrati. Così i musulmani sono passati da 580 mila a 850 mila. Anche per gli ortodossi si registra un aumento spettacolare, trascurato da molta stampa che guarda solo ai musulmani: da 140 mila a 420 mila. Per quanto riguarda la conversione di cittadini italiani nati da genitori italiani ad altre fedi, in cinque anni ci sono stati solo piccoli spostamenti. All’interno del protestantesimo diminuisce il peso delle confessioni “storiche” e aumenta quello dei pentecostali e dei Fratelli: un dato di cui prende atto la stessa Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che riunisce i protestanti “storici” e oggi ammette che questi ultimi sono solo il quindici per cento dei protestanti italiani. e L’AZiON Chiesa LA SERA DI LUNEDÌ 18 GRAZIE AGLI SCOUT La Luce della pace di Betlemme a Orsago F arà tappa anche a Orsago lunedì 18 dicembre la Luce della pace di Betlemme, attinta da quella che arde perennemente nella chiesa della Natività, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della Terra. L’iniziativa è nata nel 1986 quando degli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo: l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno sono cresciuti la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della Luce tramite i gruppi scout. Il treno è il veicolo di trasmissione della Luce che, a partire da Trieste, attraversa tutta la penisola, isole comprese, per fare tappa in quelle città dove ci sono gruppi scout pronti ad accoglierla e a diffonderne il messaggio nelle rispettive realtà territoriali. Si verifica così una staffetta di stazione in stazione. Solo nel 1994, primo anno di diffusione dell’iniziativa a livello nazionale, la Luce ha toccato oltre 100 mila persone, 5 mila scout, 48 città e paesi. E i numeri oggi sono sempre più in crescita. Il gruppo scout di Orsago accoglierà la Luce di Betlemme con una veglia per la pace alle 20 del 18 dicembre nella chiesa parrocchiale del paese. Saranno alcuni membri del Masci (Movimento adulti scout italiani) di Sacile a portare a Orsago una lampada con la luce da loro ricevuta durante la celebrazione ecumenica che si terrà domenica 17 a Trieste. «Il nostro gruppo – afferma la capogruppo Daniela Perazzolo – ha sperimentato lo scorso anno la profondità del messaggio che la Luce vuole portare: tutto il paese è stato coinvolto nell’iniziativa... è stato bello vedere la gente portarsi a casa il vasetto con la candela accesa in chiesa e sentire che se la sono scambiata tra famiglie. Un piccolo segno che può però avere un senso profondo. Il momento della preghiera insieme all’arrivo della Luce è bello e toccante. Per capire, bisogna partecipare!». Gaetano de Biase “R ispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale. È così che si prepara un futuro sereno per le nuove generazioni”. Così Benedetto XVI, nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2007, che ha per tema “Persona umana, cuore della pace”. Nel messaggio, reso noto il 12 dicembre, il Papa tratta vari aspetti: la persona umana e la pace: dono e compito, il diritto alla vita e alla libertà religiosa, l’uguaglianza di natura di tutte le persone, l’ecologia della pace, visioni riduttive dell’uomo, diritti umani e organizzazioni internazionali, diritto internazionale umanitario e diritto interno degli Stati, la Chiesa a tutela della trascendenza della persona umana. “Ogni cristiano – scrive il Santo Padre nel messaggio – si senta im- Domenica 17 dicembre 2006 1º GENNAIO Giornata per la pace, messaggio del Papa pegnato ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti”. Di qui l’invito affinché “non venga mai meno il contributo di ogni credente alla promozione di un vero umanesimo integrale secondo gli insegnamenti delle lettere encicliche Popolorum progressio e Sollecitudo rei socialis, delle quali ci apprestiamo a celebrare proprio quest’anno il 40º e il 20º anniversario”. “Perché creato ad immagine di Dio – spiega il Papa – l’individuo umano ha la dignità di persona”, e, al tempo stesso, “egli è Veglia per la pace C ome è ormai tradizione la sera del 1° gennaio, Giornata per la Pace, si terrà la Veglia diocesana di preghiera. L’appuntamento è nella chiesa parrocchiale di Madonna delle 13 chiamato, per grazia, ad un’alleanza con il suo Creatore, a offrirgli una risposta di fede e di amore che nessun altro può dare al posto suo”. Di qui “il compito affidato all’essere umano di maturare se stesso nella capacità d’amore e di far progredire il mondo, rinnovandolo nella giustizia e nella pace”. Anche la pace, aggiunge il Pontefice, è “un compito che impegna ciascuno ad una risposta personale coerente col piano divino. Il criterio cui deve ispirarsi tale risposta non può che essere il rispetto della ‘grammatica’ scritta nel cuore dell’uomo dal divino suo Creatore”. In tale prospettiva, “le norme del diritto naturale non vanno considerate come direttive che si impongono dall’esterno”, ma “vanno accolte come una chiamata a realizzare fedelmente l’universale progetto divino iscritto nella natura dell’essere umano”. Grazie in Conegliano alle 20.30. Presiederà il vescovo Giuseppe mentre il vicario generale, mons. Martino Zagonel, proporrà un commento sul tema della Giornata “Persona umana cuore della pace”. 14 Domenica 17 dicembre 2006 e L’AZiON Chiesa Agenda OGGI Domenica del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Rallegratevi nel Signore, sempre! Domenica 17 dicembre - terza di Avvento - anno C Sof 3, 14-18a; Cant. Is 12; Fil 4, 4-7; Lc 3, 10-18 Alleluia: viene in mezzo a noi il Dio della gioia Terza settimana del Salterio C ome può essere oggetto di un comando la gioia? Viene spontaneo di obiettare quando leggiamo l’espressione di Paolo: “Rallegratevi nel Signore, sempre”. Il termine originario è proprio questo: gioia! Come a dire: “cercate la gioia, quella vera, nel Signore. Non cercatela fuori di Lui perché non troverete la gioia, ma solo l’illusione di essa, magari baldoria, allegria, euforia… ma alla fine sarete dentro di voi delusi, amareggiati, con un fondo di tristezza”. Questo richiamo di Paolo, che suona all’imperativo perché è segnaletica della direzione da non sbagliare, è come l’eco del messaggio angelico della notte di Natale. L’angelo dice infatti ai pastori: “Vi annuncio una grande gioia: nella città di Davide vi è nato un Salvatore che è Cristo Signore”. La Chiesa, madre e maestra di spiritualità, tramite la sua liturgia intende in tal modo aiutarci a predisporre il nostro animo ad accogliere il mistero del Natale ormai vicino: “Il Signore è vicino!”. Ma nello stesso tempo segnala le predisposizioni dell’animo che rendono autentica e feconda la sua accoglienza liturgica. Anzitutto, attingendo dalla lettera di Paolo ai Filippesi: “La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini”. In secondo luogo: “in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti”. E, come terzo suggerimento, che ci proviene dal Vangelo di Luca, un forte invito al compimento del nostro dovere quotidiano: “Che cosa dobbiamo fare?”. Ma l’evangelista dei poveri e degli umili, qual è Luca, non si lascia sfuggire l’occasione per segnalare, nella persona del Battista, la necessità dell’umiltà al fine di accogliere Cristo come Salvezza e Signore: “viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali”. Dunque una gioia che ha il suo humus nella preghiera come affi- damento a Dio delle nostre problematiche reso possibile da un forte senso di umiltà che non esita a farsi supplica; ha il suo habitat nel compimento dei doveri personali, sociali e professionali; e la sua espressione comunicativa nei confronti degli altri nell’affabilità. Di conseguenza: “La pace di Dio custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”. Quella pace che è il frutto del Natale in proiezione pasquale. Ora qualche provocazione per le nostre famiglie e comunità cristiane, sotto forma di domanda: in chi o in che cosa cerchiamo la fonte della nostra gioia? Se abbiamo sperimentato e vissuto squarci di vera gioia, abbiamo saputo comunicarla e anche narrarla ai familiari e ai fratelli nella fede l’abbiamo rinserrata intimisticamente dentro di noi? Quali sono gli atteggiamenti che in famiglia e in comunità stiamo maturando in vista di un Natale liturgico davvero fecondo di bene? Infine: quanto la cultura di babbo natale sta corrodendo la nostra spiritualità natalizia o quanto siamo in grado di riscattarla con gesti di solidarietà fraterna e di conversione (confessione!)? + Giuseppe Zenti N ell’anno pastorale in corso la nostra Chiesa diocesana si è messa in ascolto. Un ascolto molteplice. Ascolto all’interno delle famiglie, ascolto tra i membri di uno stesso gruppo ecclesiale, ascolto nei consigli pastorali. Ascolto anche, e soprattutto, del mondo a cui la Chiesa è inviata per il servizio della parola e del regno. Noto, nelle mie visite a gruppi e parrocchie, che il tema dell’ascolto è stato accolto con favore, ha provocato un certo impegno, ha messo in moto varie iniziative, e sta occupando responsabilmente vari gruppi e parrocchie. Mi ha fatto bene partecipare, qualche giorno fa, alla congrega dei preti della forania di Conegliano. La parte preponderante dell’incontro fu riservata a comunicare la propria esperienza di ascolto, di ascolto della gente, ma anche di ascolto tra di loro preti. A far da stimolo alla conversazione è stato un bel testo del teologo martire Bonhoeffer. Eccone uno spunto: “Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Come l’amore di Dio incomincia con l’ascoltare la sua Parola, così l’inizio dell’amore per il fratello sta nell’imparare ad ascoltarlo. È per amore che Dio non so- Preti in ascolto lo ci dà la sua Parola, ma ci porge pure il suo orecchio. Altrettanto è opera di Dio se siamo capaci di ascoltare il fratello. I cristiani, e specialmente i predicatori, credono spesso di dover sempre “offrire” qualcosa all’altro, quando si trovano con lui; e lo ritengono come loro unico compito. Dimenticano che ascoltare può essere un servizio ben più grande che parlare”. La conversazione sulla propria esperienza e fatica dell’ascolto è stata molto utile. Dall’esperienza dell’ascolto da parte dei preti sono emersi alcuni dati. Fatica dell’ascolto Anche il prete è preso dalle tante e diverse cose da fare. Mente, cuore e corpo sono sempre in movimento. Si avverte l’esigenza di aver più tempo per l’ascolto delle persone. Perché il vero rischio è quello di sentire più che di ascoltare, o di ascoltare ma senza una vera empatia con chi abbiamo di fronte. Qualità dell’ascolto Anche gli occhi possono aiutare ad ascoltare e anche le mani possono far entrare in relazione di profondo ascolto degli altri. Ma è soprattutto il cuore il motore del vero ascolto. Un cuore libero da preoccupazioni personali, purificato dai pregiudizi, capace di ascoltare anche parole dure, di critica pesante, perché comunque disposto a lasciarsi cambiare. La bontà dell’ascolto Fa bene ascoltare Dio nella preghiera e nel silenzio dell’adorazione soprattutto quando si avverte il bisogno di affrontare alla radice alcune fatiche e problemi. Fa bene ascoltare i fratelli, anche i confratelli preti, in ciò che essi raccontano di esperienza pastorale, di vissuto personale. Ogni incontro può diventare occasione di arricchimento personale. Chi ha consapevolezza della propria povertà ascolta volentieri e con frutto, come un buon arricchimento personale, il racconto dell’altro, della sua esperienza umana, della sua attività pastorale. Impegno dell’ascolto I preti riconoscono che devono creare più occasioni di scambio e di ascolto reciproco anche sui problemi pastorali che quotidianamente affrontano. Le sfide sono tante. Nessuno da solo trova le soluzioni. Il confronto arricchisce, purché ci sia anche la disponibilità a cambiare. Il vero confronto, infatti, può portare una persona e rivedere le proprie posizioni e a trovare stimolo dalle esperienze e riflessioni altrui per una nuova impostazione della propria attività anche pastorale. Don Martino Zagonel Domenica 17 dicembre: Celebra Messa e Cresime a Piavon (ore 11). Celebra la Messa a Cimavilla (ore 18). Lunedì 18: Celebra la Messa per le forze armate in Cattedrale (ore 10.30). Nel pomeriggio visita casa Fenzi a Conegliano e celebra la Messa. Martedì 19: A Motta di Livenza incontra i genitori della scuola materna (ore 20.30). Mercoledì 20: Presiede la Novena di Natale in Seminario (ore 18.30). Giovedì 21: Celebra la Messa per gli studenti del collegio San Giuseppe (ore 9). Nel Duomo di Pieve di Soligo celebra la Messa per gli studenti del collegio Balbi Valier (ore 20). Venerdì 22: Nel Duomo di Serravalle a Vittorio Veneto celebra la Messa per gli studenti del collegio Dante Alighieri (ore 20). Domenica 24: Celebra la Messa alla casa di riposo di Cordignano (ore 9.30) e la Messa nella notte di Natale in Cattedrale (ore 24). CHIUSURE NATALIZIE: Curia, L’Azione e libreria Pove I n occasione delle festività natalizie gli uffici della Curia vescovile rimarranno chiusi dal 21 dicembre 2006 al 2 gennaio 2007. Riapriranno mercoledì 3 gennaio 2007. Gli uffici amministrativi de L’Azione chiuderanno solo nei giorni festivi, mentre la redazione chiuderà dal 23 dicembre al 7 gennaio, riaprirà lunedì 8 gennaio. La libreria Pove chiuderà solo nei giorni festivi. Inoltre sarà aperta anche nei sabati pomeriggio 16 e 23 dicembre dalle 15 alle 19. SACERDOTI: Ancora molti posti per gli esercizi a Pralongo S i prega vivamente, coloro che ne avessero intenzione, di dare in questi giorni prima di Natale la propria eventuale adesione al corso di esercizi spirituali a Pralongo di Forno di Zoldo (Bl) poiché ci sono ancora molti posti disponibili. Il corso avrà luogo a gennaio, dalla cena di domenica 7 al pranzo di venerdì 12. Predicatore: padre Franco Mosconi, priore dell’Eremo camaldolese di San Giorgio, Bardolino (Vr). Iscrizioni a don Adriano Dall’Asta, cellulare 3347548232 (il numero di cellulare sul calendario liturgico è sbagliato), oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. MUSEO DIOCESANO ARTE SACRA: Tre aperture domenicali N ei pomeriggi delle domeniche 17 dicembre 2006 e 7 e 14 gennaio 2007 rimane aperto, in via eccezionale, il Museo diocesano d’arte sacra “Albino Luciani”, collocato nel Seminario vescovile. Dalle 14.30 alle 17.30 il direttore monsignor Rino Bechevolo è disponibile per visite guidate. L’apertura avviene in concomitanza con la mostra della scultura di piccolo formato “GraviLievi”. INSEGNANTI DI RELIGIONE: Domenica 17 incontro prenatalizio D omenica 17 dicembre, alle 16 in Casa Toniolo a Conegliano, si ritrovano gli insegnanti di religione della diocesi per condividere una riflessione spirituale sul Natale e partecipare alla celebrazione eucaristica. L’incontro si concluderà con un brindisi. “Mi rendo sempre più conto che una scuola non può solo essere tecnicamente preparata a dare delle nozioni, ma il suo compito è educativo – sottolinea il responsabile dell’Ufficio scuola, monsignor Giacomo Gava, nella lettera d’invito –. Siamo convinti della responsabilità dei genitori in questo settore, ma oggi è fondamentale la scuola per affrontare i grandi temi che la cultura contemporanea propone. Il Cristo incarnato non è solo il ricordo di un fatto passato, ma è memoriale di una presenza viva ed operante nell’oggi della nostra storia. Cristo è con noi e ci chiama a questo compito educativo così fecondo di amore e speranza di un mondo nuovo. Condivido con il vescovo Giuseppe l’ansia per un settore della pastorale giovanile così in difficoltà, ma pure la speranza che l’ascolto reciproco di Dio e dell’uomo porterà frutti abbondanti di bene personale e comunitario”. e L’AZiON Natale Libri per Natale NATALE DA GIOCARE L’ Editrice Elledici di Torino ha curato la pubblicazione di alcuni testi dedicati ai bambini. Si va dai suggerimenti per costruirsi in casa un presepe di carta (“Vivere il Natale”, 6 euro), a “Giochi e attività per vivere Natale” ed esplorare la Bibbia con gioia (6 euro). VENERDÌ 15 DICEMBRE Al termine dell’incontro (che ha luogo a partire dalle 17.30) nell’aula magna del Seminario vescovile di Vittorio Veneto dal tema “Sicurezza nell’ambiente domestico - Inail e Comune incontrano i cittadini”, concerto natalizio del Coro Ana. Alle 20.30, nella chiesa di Fossà, Canti di Natale con il coro parrocchiale di Fossà e la corale San Vitale di Ceggia. Accompagnamento di organo, viole e violini. Alle 20.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il Natale”, concerto del Coro della scuola media “Da Ponte” (250 ragazzi). Alle 20.30, nella chiesa di San Giovanni di Motta di Livenza, concerto di musica sacra. Alle 20.45, nella chiesa di Motta di Livenza, Concerto di Natale: canti della tradizione natalizia ed elaborazioni originali su musiche di Morricone e De Andrè. Elvira Cadorin, voce; Giorgio Cibien ed Elena Zanette, violino; Giuliano Pavan, viola; Placido Sanson, violoncello; Ermanno Giacomel, flauto; Giorgio Susana, pianoforte, Denis Biason, chitarra. SABATO 16 DICEMBRE Alle 16, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Conegliano, Concerto di Natale. All’organo Remo Barazza. Canta il Coro dell’Università degli adulti e anziani diretto dal maestro De Biasi. Alle 20.30, nella chiesa di San Daniele a Carpesica, “Aspettando Natale - 20º Concerto di Natale” con il Coro San Daniele, il coro Voci Bianche e il Coro Giovani di Karpesika. Alle 20.30, al teatro “La Loggia” di Cison di Valmarino, si tiene il tradizionale Concerto di Natale della Banda musicale insieme al Piccolo Coro di Cison di Valmarino. Alle 20.30, nella chiesa di Collalbrigo di Conegliano, concerto d’organo e soprano. Alle 20.30, nella sala Venturin della parrocchia Im- macolata di Lourdes di Conegliano, Concerto di Natale del coro Voci Bianche. Alle 20.30, nella chiesa di San Rocco a Conegliano, Concerto di Natale con il “Coro Conegliano” diretto da Diego Tommasi. Partecipano Fabrizio Mason all’organo e “I Cantori di Sottoselva” diretti da Camillo De Biasi. Alle 20.30, nella chiesa di Mareno di Piave, Concerto di Natale della Corale San Salvatore. Alle 20.30, al teatro del collegio Brandolini Rota di Oderzo, l’Agesc organizza il concerto “Aspettando il Natale” con la partecipazione del coro Stella Alpina di Treviso e altri artisti internazionali. Alle 20.30, nella chiesa di San Vendemiano, tradizionale Concerto di Natale. Partecipano Corale parrocchiale, Piccolo coro parrocchiale e coro giovani “Grido di gioia” San Vendemiale, e il coro “I Borghi” di San Vendemiano. Alle 20.30, nel salone parrocchiale dell’asilo di Salgareda, Concerto di Natale con la corale Voci del Piave. Alle 20.30, nella chiesa di Torre di Mosto, Concerto di Natale con il Coro e Orchestra di Cavalier di Gorgo al Monticano. Organizza la Biblioteca comunale. Ingresso a offerta libera, il ricavato verrà devoluto ai lavori di restauro della chiesa. Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Trichiana, Concerto di Natale. Partecipano: Coro Alto Polesano Vangarizza di Bagnolo Po (Ro), Coro della parrocchia di Falzè di Piave, Coro della parrocchia di Trichiana, Coro misto polifonico di Trichiana. Alle 20.45, alla ex scuola G. Ancilotto di Codognè, l’associazione culturale Bandabrian di Breganze Vicenza propone musiche, canti e danze della tradizione natalizia veneta con strumenti tradizionali in “O popolo cortese” per il Concerto di Natale. Segue un momento di convivialità e scambio di auguri. Alle 20.45 il Gruppo canto giovani dell’Abbazia di CONTA QUELLO CHE SEI D opo il grande successo di “Tu sei speciale”, ecco la seconda storia di Pulcinello e degli Wemmicks. Il mondo stabilisce chi è speciale attraverso sistemi sbagliati, valutando chi possiede di più... ma non è il messaggio che ci ha insegnato Dio. La verità di Dio è semplice e non cambia mai: non conta quello che hai ma quello che sei. Il protagonista cerca di far crescere il proprio valore possedendo sempre più scatole e palline rispetto ai suoi compagni, ma comprenderà che il suo valore è determinato dall’amore di Eli nei suoi confronti. Una splendida favola che tocca il cuore di tutti. Il libro esce in doppia edizione: per ragazzi in grande formato e per tutti in formato piccolo. MAX LUCADO, Tu sei mio, un dono per tutti, San Paolo, 9 euro. Follina invita al concerto “Note di Natale”. Le offerte raccolte verranno devolute alla casa di accoglienza per bimbi in difficoltà di Koinomadelfia in Cile. Alle 20.45, al santuario Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, Concerto di Natale. Allietano la serata oltre al Coro Luca Lucchesi di Motta di Livenza, organizzatore, il Coro polifonico “Voci del Friuli” di Pozzuolo del Friuli e la Corale Santa Cecilia di Zoppola. Alle 20.45, nella chiesa parrocchiale San Vincenzo de’ Paoli di Oderzo, Concerto di Natale con la partecipazione del coro In Musica Gaudium. Alle 21, nel Duomo di Sacile, Concerto di Natale con la partecipazione dei cori Piccoli Cantori della città di Trieste, Vincenzo Ruffo di Sacile, Insieme vocale Città di Conegliano; dei solisti Sonia Dorigo (soprano) e Claudio Zancopè (basso-baritono); dell’orchestra Accademia musicale Naonis di Pordenone. Direttore Alberto Pollesel. Ingresso libero. DOMENICA 17 DICEMBRE Alle 15, nella chiesa di Fratta di Oderzo, “Cantiamo il Natale”: concerto dei cori parrocchiali di Camino e Fratta diretti da Rosanna De Bortoli e accompagnati all’organo da Chiara Taffarel e Federico Uliana, del coro dei piccoli di Camino, accompagnati alle chitarre dagli animatori del patronato, e del coro giovani di Fratta diretti da Cristina Momes- so. Alle 15, nella sede del gruppo Alpini Val Lapisina a Nove di Vittorio Veneto, Concerto di Natale del Piccolo Coro “Le voci del vento” diretto da Rita Piaia. Alle 15, in Duomo a Oderzo, Concerto di Natale patrocinato dal Comune. Alle 15, nella chiesa di Parè, “Intorno al Bambino” concerto di Natale della Corale di Parè. Alle 16, al Tempio Votivo di Ponte della Priula, 29ª edizione del Concerto di Natale. Protagonisti oltre al coro Ave Plavis di Ponte della Priula, organizzatore, il gruppo strumentale “Klomer Brass”, un insieme di musicisti trentini i quali, sotto la guida del maestro Sandro Carnelos, si esibiscono in brani estratti da importanti pagine del repertorio sacro antico e moderno. Alle 16, al centro commerciale Piave-Ipercoop a San Donà di Piave, concerto “Aquarius Vocal Ensemble”. Alle 16 in Cattedrale a Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il Natale”, Concerto di Natale del Coro della Cattedrale. Alle 16.30, nel Duomo di Conegliano, il Lions Club invita al Concerto di Natale. Canta il Coro Castel. Alle 17, nella palestra comunale di Tarzo, XXII Concerto di Natale. Partecipano Piccolo coro MdG di Conegliano e Corale dei laghi. Alle 20, nella chiesa di Cappella Maggiore, Concerto di Natale con il Corpo Domenica 17 dicembre 2006 PARABOLE G ratuità, ruolo del volontariato, rapporto tra carità e giustizia, legame tra annuncio e testimonianza, i poveri maestri di vita... dove non può spingersi l’analisi esegetica, arriva il racconto per “parabole” che spiegano la verità senza banalizzarla. DON TONINO BELLO, Parabole, Ed. Messaggero Padova, 4,95 euro. bandistico di Cappella Maggiore. Dirige Massimiliano Dal Mas. Alle 20.30, nella chiesa di Colbertaldo di Vidor, Concerto di Natale della Corale San Salvatore. Alle 20.30, nella chiesa di Sant’Andrea a Vittorio Veneto, concerto organizzato dal Rotaract Club Conegliano-Vittorio Veneto in favore del Piccolo Rifugio. Partecipano la Corale di Barbisano e il Coro Conegliano. Alle 20.45, nella chiesa di Prata, XXXII Concerto di Natale. Partecipano Cappella Altoliventina, Dumblis e Puemas, orchestra “I solisti in villa”. Sandro Bergamo maestro del coro e Ezio Mabilia direttore. MARTEDÌ 19 DICEMBRE Alle 21.15, al teatro Cristallo di Oderzo, Cheryl Porter presenta il Concerto gospel di Natale. Voci: Cheryl Porter, Jaqueline Topps, Sharon Beswick, Edsel Davis, David L. Massey, Lara Pasquali. Al basso Guido Torelli, alla batteria Gianni Bertoncini, al pianoforte Michele Bonivento e Ashley K. Davis. Partecipa la compagnia di danza Beauty Dance Opera di Oderzo. MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE Alle 20.45, nella chiesa di San Michele a Salsa di Vittorio Veneto, tradizionale appuntamento con “Natale d’InCanto”, concerto corale a favore dell’Ail, con i cori “Voci amiche” di Treviso, Corale zumellese “R. Goitre”, coro Col di Lana di Vittorio Veneto. Alle 20.45, nella chiesa arcipretale di Cordignano, Concerto di Natale con brani della tradizione natalizia e di san Francesco d’Assisi. Interpreti: Gruppo vocale strumentale “Spazioquinto”, Corocastel di Conegliano, Coro di voci bianche “Giochi di note”. Ingresso libero. Alle 21, alla Vecchia filanda di Santa Lucia di Piave, l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca propongono un concerto di musiche afro-americane e la partecipazione delle cantanti Fran- 15 LE PAROLE DELLA BIBBIA I l volume nasce da un corso di esercizi spirituali. Legge un libro della Bibbia e, anziché commentare le singole frasi, sceglie in progressione delle parole tematiche che costituiscono altrettante pietre d’angolo che reggono ed interpretano l’edificio cristiano. Una rete concettuale che obbliga a dire con forza il sé in rapporto con gli altri, in ragione di Gesù Redentore. CARLO MAZZA, Per una speranza viva, EDB, 13,50 euro. cesca Tourè, Karin Mensah e Karron (Kymberley) Rhone. GIOVEDÌ 21 DICEMBRE Alle 20.30, nella chiesa arcipretale di Lentiai, Concerto di Natale del Gruppo polifonico di Lamon “Numeri atque voces” diretto da Donato Cengia, all’organo Sandro Carnelos e alla tromba Renato Pante. Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Susegana, Concerto di Natale della Corale San Salvatore. Alle 21, al teatro Zancanaro di Sacile, concerto natalizio dell’Harmony gospel singers. Il coro è diretto da Stefania Mauro. Alle 21 in Cattedrale a Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il Natale”, concerto del Gruppo corale orchestrale “Voci e suoni” dell’Isis Flaminio. VENERDÌ 22 DICEMBRE Alle 18, in piazza del Popolo a Sacile, Cantando sotto le stelle-canzoni e musiche di Natale, con l’esibizione dei ragazzi del corso di canto del Cem. Alle 20.30, al teatro Ruffo di Sacile, Concerto di Natale con la Filarmonica di Sacile e Coro e Banda di Tamai. Nell’occasione premiazione degli ex musicisti nel 160º dell’Istituto Filarmonico. Alle 20.30, nella chiesa di Anzano, concerto dei tre cori del paese “Note di colore”, “Coro dei giovani” e Corale degli adulti e la partecipazione del coro Code di bosco di Orsago. Alle 20.30, nella chiesa di San Michele di Sacile, 6º concerto natalizio “La ciara stela” con il Coro Livenza di Sacile. Alle 20.45, nella chiesa di Gainiga di Ceggia, Barbapedana e Filò Multivisioni presentano “I tre Lorienti”, concerto di Natale con multivisione. Alle 20.45, al teatro “Lorenzo Da Ponte” di Vittorio Veneto, Concerto di Natale con il Coro Ana cittadino diretto da don Sandro Capraro. Alle 21.30, nella sala polifunzionale di San Fior, con- certo gospel e canti di Natale con l’ensemble Sails. NEI TEATRI DIOCESANI PREMIO UCSI Musica russa o prosa a Oderzo Segnalazione di merito per Tommaso Bisagno D oppio appuntamento nei teatri diocesani per la serata di lunedì 18. Al teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto alle 20.45 è in programma il concerto del Trio Ciajkovskij composto da Pavel Vernikov (violino), Anatole Liebermann (violoncello) e Konstantin Bogino (pianoforte). Il trio, costituitosi a Mosca nel 1975, eseguirà due tra le massime opere del repertorio russo per trio con pianoforte, il Trio in la minore op. 50 “A la memoire d’un grand artiste” di Ciajkovskij e il Trio n. 2 in mi minore op. 67 di Sostakovic. Biglietti: intero I settore 20 euro, II settore 15; ridotto I settore 15, II 10; speciale giovani fino a 19 anni 8. Per informazioni: www.teatrispa.it, [email protected]. Al teatro Cristallo di Oderzo, dopo la cancellazione di “Smemorando La ballata del tempo ritrovato” con Gianrico Tedeschi, si inaugura la stagione di prosa. Alle 21.15 sul palcoscenico opitergino saliranno Ugo Pa- VITTORIO VENETO: Mostra stereoscopica S i inaugura sabato 16 al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto la mostra stereoscopica sul primo conflitto mondiale intitolata “Inghiottiti da un’immensa fornace”. L’iniziativa, promossa dal Comune nell’ambito del progetto per il 90º della battaglia di Vittorio Veneto, presenta fotografie di Luigi Marzocchi (reparto fotografico del comando supremo) e musiche di Marco Giommoni. La mostra rimarrà aperta fino al 20 febbraio. Orario: 9.30-12.30 e 14-18 (chiuso lunedì). L’ingresso è libero. — Ugo Pagliai, di scena lunedì 18 a Oderzo gliai e Paola Gassman, protagonisti dello spettacolo brillante “7 piani”. La piece, ripresa da Dino Buzzati per la scrittura teatrale di Michele Ainzara e la regia di Paolo Valerio, narra la storia di un avvocato dai solidi principi, la cui vita è tutta organizzata e sotto controllo fino a quando non si innamora di una donna che riuscirà a trasformarlo in un uomo gentile e disponibile. Biglietti: platea 17 euro, galleria interi 13, galleria ridotti 10. Per informazioni: biglietteria del teatro Cristallo (telefono/fax 0422-712163). (GB) TREVISO: “Prima pagina” T riplo appuntamento al Teatro comunale di Treviso con la Compagnia delle Indie Occidentali. Venerdì 15 alle 20.45, sabato 16 alle 20.45 e domenica 17 alle 16 Gianmarco Tognazzi, Bruno Armando e Roberto Tesconi portano in scena il dramma “Prima pagina” di Ben Hecht e Charles Mac Arthur, adattamento di Edoardo Erba e regia di Francesco Tavassi. Biglietti: da 8 a 27 euro. Speciale giovani fino a 19 anni 8 euro, per i posti disponibili in vendita dal giorno feriale precedente ogni spettacolo su presentazione di documento d’identità. S ono stati resi noti i nomi dei vincitori della XIII edizione del Premio giornalistico nazionale “Natale Ucsi 2006”. La segnalazione di merito per il Premio “Il genio della donna”, patrocinato dalla Provincia di Verona, è stata aggiudicata al redattore de L’Azione Tommaso Bisagno, autore dell’articolo intitolato “Purtroppo non è un film” pubblicato sul nostro settimanale diocesano. Questa la motivazione della giuria: «Per aver presentato con ottimo stile giornalistico il travaglio di una donna dell’Est vittima di una catena di schiavitù». A Tommaso le congratulazioni della redazione e dei lettori de L’Azione. CORDIGNANO: San Francesco L a vita e la storia di Francesco d’Assisi rivivranno nel concerto di Natale che il Comune di Cordignano propone per mercoledì 20 alle 20.45 nella chiesa arcipretale del capoluogo. Si tratta di un’opera che racchiude in sé musica e recitazione, canzoni, arie e ballate. Le musiche originali sono state composte da Giuliano Pavan e Giorgio Susana mentre il libretto è di Donatella Pavan. Saranno protagonisti della serata il gruppo vocale e strumentale Spazioquinto, il Corocastel di Conegliano e il Coro di voci bianche “Giochi di note”. POESIA: Il mottense Fabio Franzin ha vinto il premio nazionale Castello a Villafranca di Verona E nnesimo riconoscimento tributato al poeta di Motta di Livenza Fabio Franzin. Il quarantatreenne verseggiatore ha vinto il Premio nazionale Castello a Villafranca di Verona per la sezione dialetto triveneto. Franzin si è imposto grazie a una poesia intitolata “Tel’omenet”, ambientata all’osteria “Do mori” di Motta di Livenza. In versi delicati Franzin racconta di un vecchietto che osserva con attenzione il tavolo dove si gioca a carte ma senza mai partecipare ad u- na partita. Che tutta la sua vita si sia svolta in questa maniera? Franzin, che fa incetta di premi nazionali pur non essendo valorizzato come merita nella sua terra, sta lavorando ad un’antologia, la cui uscita è prevista per la prossima estate, nella quale raccoglierà il meglio dei primi 15 anni di produzione poetica dialettale. (GB) Umanizzare le strutture sanitarie: a Vittorio Veneto ci pensano artisti e poeti A ll’ospedale di Vittorio Veneto va di scena una singolare rassegna dedicata all’arte contemporanea dal titolo “Esigenze cromatiche”. In mostra le opere di Serena Barbisan ed Emilio Pian, si tratta di un progetto di umanizzazione delle strutture sanitarie e di delocalizzazione dell’arte nei luoghi sociali, che ormai è alla sua terza edizione. Fortemente voluto dal direttore generale dell’Ulss 7 Angelo Lino Del Favero, l’evento è stato patrocinato dall’Avis regionale del Veneto. La scelta della sede della mostra è certamente non convenzionale. In una concezione forse troppo provincialistica, infatti, l’arte nelle nostre zone è esclusivamente visitabile nei musei e nelle gallerie. A livello internazionale, invece, già da parecchi anni viene attuata una funzionalità pubblica dell’arte. Essa è portata nei luoghi in cui si svolge la vita sociale: università, metropolitane, stazioni ferroviarie, parchi della musica, ospedali e perfino centri commerciali. È, quindi, un modo per avvicinare la gente alla cultura visiva e per portare lo spettatore all’arte in luoghi della vita quotidiana, affinché scatti in lui la voglia e il bisogno di tornare a provare quelle emozioni. La scelta dell’ospedale di Vittorio Veneto non è certo casuale. Quest’ultimo deve essere un luogo dove il malato viva, possibilmente, con serenità la sua degenza. Accanto ad un sempre continuo miglioramento dell’offerta medica deve essere valorizzato il soggetto inteso nella sua accezione di persona. Ecco, quindi, iniziative che rendono le strutture sanitarie più vicine all’uomo, creando dei possibili momenti di svago, rivolti più all’intelletto e allo spirito che al corpo. Collocare delle opere in un luogo non convenzionale, rispetto a quelli che sono i normali siti espositivi è una sfida affascinante. Emozionante è l’impatto dei quadri di Serena Barbisan che “invadono” con i loro cromatismi il bianco di pareti in genere ano- nime e fredde. Attribuiscono a ingressi usualmente bui e stantii la valenza del luogo d’arte. La gente passa per i corridoi e con grande sorpresa si imbatte nelle opere di Pian realizzate con la materia. Magari transitando involontariamente in quel luogo saranno incuriositi da questi materiali poveri come il piombo, il legno, e l’alluminio, per un incontro destabilizzante con opere in un luogo inaspettato. E poi tutte le persone che, invece, cercheranno l’arte nelle sale dell’ospedale, si incroceranno tra di loro per attimi di socialità. Il titolo della mostra, “Esigenze cromatiche”, sottolinea la volontà di scandagliare una ricerca non-figurativa delle tendenze visive. Ridare attenzione agli artisti delle generazioni recenti che hanno il coraggio di affrontare una linea estetica che non si adatti alle facili mistificazioni visive. Una figura di artista che deve riappropriarsi della sua centrale essenzialità con ogni forma e mezzo, anche extra pittorico. Una sorta di nuova interiorizzazione del fenomeno arte per non cadere nelle facili costruzioni visive e nelle sterili figurazioni di massa. La rassegna presenta l’opera di due autori molto distanti sul piano estetico e generazionale. Da un lato la giovane Serena Barbisan, a- strattista completa, dotata di un uso prorompente del colore, dalla pennellata vigorosa, che fa emergere sulla tela istanze di vita. Un’arte dal forte connotato emozionale e interiore. Emilio Pian è un autore che ha alle spalle un percorso più lungo e articolato. Anche lui ha avuto degli inizi segnico-informali, poi nel corso degli anni ha rivolto la sua attenzione al valore della materia. Un approfondimento sul senso del pieno e il vuoto, mediante una riflessione sulla spazialità e la tridimensionalità. In questa mostra porta anche opere in cui il senso del colore riaffiora, in particolare nel ritorno (ma in fondo non l’ha mai lasciata) alla tela. Due poeti hanno colto le suggestioni sprigionate dalle opere degli artisti. Francesco Crosato, ironico e valente autore che non è nuovo a rapporti di collaborazione con le arti visive, e Fabio Franzin poeta di Motta di Livenza dalla forte coscienza, che ci riporta attimi perduti di memoria. In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo che unisce le opere degli artisti ai componimenti inediti. L’inaugurazione della rassegna è fissata domenica 17 alle 11. La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 7 gennaio 2007. Carlo Sala Domenica 17 dicembre 2006 DOPPIO OMAGGIO ALL’ARTISTA Mostre di Cesco Magnolato a Vazzola e Piavon C esco Magnolato è un autore con alle spalle oltre cinquant’anni di meticolosa ricerca sul colore e il segno. Da un lato la sua attività di pittore e dall’altro quella di incisore che lo ha portato nel 1954 a vincere il primo premio alla XXVII Biennale di Venezia. Le tematiche che affronta il maestro sandonatese sono profondamente legate alle sue terre, il Basso Piave, un modello sociale dedito alla vita contadina, ormai inesistente. Immagini, volti, sprazzi di esistenza che si sono persi nel mutarsi del paesaggio e della vita contemporanea. Ecco che nei suoi lavori vi sono i campi di granoturco, i girasoli, i salici e i gelsi, uomini della nuda terra come nel “Raccoglitore di legna” o nel “Contadino con cesta”, personaggi simbolo di una vita dura, ma ricca di valori concreti. Figure inizialmente ritratte e poi conservate nella memoria, sedimentate e portate den- TREVISO: Il libro di Bruno Desidera V enerdì 15 dicembre alle 17 al collegio vescovile Pio X in Borgo Cavour di Treviso si tiene un incontro su “Gramsci, movimento cattolico e Partito popolare”. Intervengono: Giuseppe Goisis, docente di filosofia della politica a Ca’ Foscari e Bruno Desidera autore del volume “La lotta delle egemonie. Movimento cattolico e Partito popolare nei Quaderni di Gramsci”. Coordina Roberto Grigoletto. MOSTRE PIEVE DI SOLIGO Si inaugura sabato 16 alle 18 all’hotel Contà la mostra personale di Vittorio Marchi. Alle 18 intervengono Paolo Martorel e Antonella Alban. Orario: mercoledì-venerdì 1620, sabato-domenica 10-12 e 15-21. Chiuso dal 24 al 26 dicembre. SACILE Chiude domenica 17 all’ex chiesa di San Gregorio la mostra “Ferro... l’altra dimensione” allestita da Michele Biz e Alessandro Broggio. Orario: venerdì-sabato 16-19.30, domenica 1012 e 16-19.30. CONEGLIANO Chiude domenica 17 nella sala dei Battuti del Duomo la mostra di acquerelli su carta di Ottavio Curtolo “Capitelli e oratori del comune di ORSAGO: Libro di Zanetti I ncontro con l’autore a Orsago. Il Comune, infatti, ha organizzato per giovedì 21 una serata con Michele Zanetti. L’autore presenterà la sua ultima fatica letteraria. Si tratta di una serie di storie di animali e di uomini raccolte nel volume “Il naufrago”. L’appuntamento è alle 20.30 nella sala consiliare del municipio. L’ingresso è libero. tro per anni, che ricompaiono ciclicamente nelle opere di Magnolato. I suoi dipinti sono carichi di richiami sociali: i braccianti, gli operai, le manifestazioni e gli esodi, certamente il tema maggiormente sintoma- “Il cappello di vetro”, olio su tela di Magnolato tico. Un’immagine dalla valenza classica che rimanda a suggestioni bibliche, attualizzate alle istanze contemporanee. Opere che esprimono il legame con la tradizione veneta grazie ad una particolare sensibilità cromatica, un peculiare uso di cromatismi, vivi e intensi, mediante una sorta di movimento sotteso. Ma anche un forte TREVISO: Danza e musica D anza e musica sono le proposte della settimana al Teatro comunale di Treviso. Mercoledì 20 alle 20.45 la compagnia Linga porta in scena lo spettacolo di balletto “Soiree Dreaming” con coreografie di Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo e le musiche di Mendoza, Ambrosi (prima mondiale) e Bach. Giovedì 21 e venerdì 22 (fuori abbonamento) alle 20.45 si terrà il concerto della Das Palast Orchester Berlin e il suo cantante Max Raabe. legame con la tradizione nordica, dominata da un segno forte, deciso, quasi violento che è anche il mezzo eccezionale per aumentare il pathos dei momenti, e cogliere l’attimo di inquietudine. Una serie di affinità con l’espressionismo lo portano, poi, a porre l’individuo al centro della sua ricerca. Spazi, esistenze, territori, attimi che ormai sono impressi in Magnolato. Non occorre che il pittore li veda con l’occhio, sarebbe un’operazione superflua. Li conosce già alla perfezione e riconosce le loro tracce interiori, in un ricordo che ormai è divenuto memoria ed emozione. In queste settimane è possibile visitare due rassegne dedicate all’artista in territorio diocesano. Nella sala Tiepolo del municipio di Vazzola fino al 23 dicembre e al centro culturale Cà Lozzio di Piavon fino al 28 gennaio. Carlo Sala CAPPELLA MAGGIORE Fino al 23 dicembre nelle Case Cillo è aperta la mostra “L’oro di Bisanzio”dedicata a Riccardo Licata. Orario: tutti i giorni 10-12 e 15-19. Ingresso libero. CONEGLIANO Fino al 23 dicembre alla Galleria dell’Assunta è aperta la mostra “Frammenti di memoria” di Luciana Vettorel Ghidini. Orario: feriali 1519.30,domenica e festivi 10-12.30 e 1519.30. Chiuso il lunedì. A MORIAGO DELLA BATTAGLIA Un monumento per Carlo Conte C arlo Conte è certamente uno degli scultori veneti più significativi del Novecento. Domenica 17 alle 11 a Moriago della Battaglia, suo paese natale, avviene l’inaugurazione di un monumento a lui dedicato. Questa è un’ottima occasione per ricordare la figura di questo artista dalla particolare sensibilità, legata al passaggio tra l’Ottocento e la modernità. Formatosi tra l’Accademia di Venezia e quella di Brera a Milano, partecipa in vita alle maggiori esposizioni del suo tempo. Da ricordare la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e le esposizioni internazionali di Parigi, Sidney e New York. Conte è uno scultore che spesso affronta il tema religioso. Nella chiesa di Moriago sono visibili alcune sue opere, tra le quali la sua toccante Crocifissione. Le otto formelle in terracotta raffiguranti la vita e i miracoli di sant’Antonio, siti nella medesima chiesa, sono considerate le sculture più significative di tutta la A gli albori duecenteschi della scrittura musicale d’ambito sacro: note e pentagrammi dal XII al XX secolo, arricchiti da preziose immagini miniate, si presentano agli occhi di appassionati e non nella mostra “Miniature in musica: l’incanto natalizio”, al Castello del Buonconsiglio di Trento. Lungo le sale del Magno Palazzo si dispiega una trentina di opere, per otto secoli di espressione liturgica, tra pregevoli edizioni con incisioni xilografiche ispirate alla vita di Cristo, libri dalle rilegature raffinate e monumentali corali di matrice gregoriana, codici musicali miniati a tema natalizio, che permettono di apprezzare il certosino lavoro di copiatura e il finissimo gusto per la decorazione dei monaci nei loro scriptoria tardomedievali. La rassegna nasce nel contesto espositivo per la presenza proprio a Tren- PIAVON Fino al 28 gennaio a Ca’ Lozzio è aperta la mostra personale di Cesco Magnolato.Orario:tutti i giorni 1012. Chiuso lunedì e martedì. MOTTA DI LIVENZA Fino al 7 gennaio al palazzo “ex Prigioni”è aperta la mostra di Maurizio Azzolini “La memoria e il segno”.Orario:giovedì-venerdì 16.30-19.30, sabato-domenica 10.3012.30 e 16.30-19.30. VITTORIO VENETO Fino al 7 gennaio a palazzo Piazzoni è aperta la mostra personale di Walter Davanzo “Die berliner bahnofe”. REFRONTOLO Fino all’8 gennaio alla trattoria Baia del re è aperta la mostra personale di Gian Berra “Venezia e la laguna”. sua produzione. Si ricorda anche un’attività pittorica di Conte, in particolare utilizzando la tecnica dell’acquerello e della tempera. L’opera di questo trevigiano destò l’attenzione di alcuni significativi letterati del suo tempo, come il romanziere Giovanni Comisso e i poeti Diego Valeri e Andrea Zanzotto. Quest’ultimo così descriveva l’autore nel 1973: “Carlo Conte è stato una figura per molti aspetti unica, sia come artista, sia come uomo. Coerente al massimo, era incapace di distinguere la propria vita quotidiana da quella ininterrotta estrinsecazione di ritmi fantastici, di impulsi immediati, da cui pure nasce l’attività artistica... Non c’era momento di riposo per la sua ricchissima vitalità emozionale; egli era sempre implicato totalmente nel cogliere il pullulare misterioso e radioso, oscuro e inebriante dell’esistenza”. Conte, un artista padrone della materia, che mediante il suo gusto romantico sapeva creare una peculiare figurazione. (CS) LE MINIATURE IN MUSICA A TRENTO Conegliano”. Orario: 10-12 e 15-19. ODERZO Fino al 21 dicembre è aperta nell’aula magna dell’Isis “Amedeo Voltejo Obici” la mostra fotografica curata da Provincia, Istresco e Fast “La seconda guerra mondiale e la Resistenza nel Trevigiano”. 17 VENEZIA Fino all’8 gennaio al Museo di palazzo Mocenigo e Centro studi di storia del tessuto e del costume è aperta la mostra “Textile Art a Venezia. Collezione Bortolaso Totaro”. Orari: 1016 (chiuso i lunedì 25 dicembre e 1 gennaio). VITTORIO VENETO Fino al 14 gennaio è aperta presso il Museo del Cenedese e la Galleria Civica d’arte, la Fondazione Minucci-De Carlo,il Museo diocesano d’arte sacra, la chiesa di S. Maria Nova e l’oratorio di S. Rocco “GraviLievi”, la mostra della scultura di piccolo formato. PORDENONE Fino al 4 febbraio alla galleria Sagittaria è aperta la mostra “Fabrizio Clerici. Opere 1938-1990”. Orario: feriale 16-19.30, festivo 10.3012.30 e 16-19.30. Chiuso i giorni 24, 25, 26, 31 dicembre, 1 e 6 gennaio. VITTORIO VENETO Fino all’8 febbraio a palazzo Gaiotti è aperta la mostra di Alessandro Taglioni. Orario: lunedì 10.30-12.30,mercoledì-venerdì 16-19.30, sabato-domenica 10.30-12.30 e 1619.30. Chiuso il martedì, il 24 e 25 dicembre e dal 31 dicembre al 5 gennaio. to della più importante e prestigiosa collezione di volumi liturgico musicali esistente al mondo, la Biblioteca Musicale L. Feininger. “Miniature in musica: l’incanto natalizio”, fino al 19 febbraio 2007, Castello del Buonconsiglio, Trento; orari, dalle 9.30 alle 17, tutti i giorni; costo del biglietto 6 euro; informazioni telefono 0461-492840, fax 0461239497; sito web www.buonconsiglio.it. Elena Pilato ALTRI APPUNTAMENTI CONEGLIANO Sabato 16, alle 10 all’ex caserma San Marco, è in programma la cerimonia di consegna del Premio Giancarlo Donati al merito per idee innovative in ambito sanitario e per l’umanizzazione della medicina. CEGGIA Sabato 16, alle 20.45 nella sala consiliare del municipio verrà presentata la “Ricerca storica sulla piazza XIII Martiri”di Flavia Furlanetto,Mila Manzato e Federico Mariani. PONTE DI PIAVE Sabato 16, alle 21 nella sala parrocchiale,Fernando Bandini e Franco Miracco presentano “Nani Sustinebi”, un racconto inedito di Goffredo Parise. e L’AZiON Curiosando IL GIOVANE VITTORIESE RISIEDE A SAN FRANCISCO DOVE INSEGNA ALL’UNIVERSITÀ E CREA FONDALI PER VIDEOGIOCHI Doctor Bernardo Antoniazzi P artire da Vittorio Veneto verso la metropoli di San Francisco negli Stati Uniti per seguire una passione, quella dei computer, e ritrovarsi ad essere assistente prima e insegnante poi alla San Francisco State University, ora conteso tra tre aziende che lavorano alla realizzazione di videogiochi per computer e Play Station. Sogno o realtà? Semplice- mente realtà è quanto successo a Bernardo Antoniazzi, 26 anni, vittoriese, da due anni a San Francisco. Ma facciamo qualche passo indietro. Bernardo, come sei arrivato dai banchi del liceo Flaminio fino in America? «Dopo il liceo e un anno di economia ho deciso di seguire la mia passione iscrivendomi alla Nuova Ac- cademia di Belle arti di Brescia. Grazie ad un concorso Cee ho approfondito il programma Maya utilizzato per animazione tridimensionale o film di animazione digitale. Ho studiato a Milano per altri tre anni e poi sono partito per l’Erasmus a San Francisco. Lì, superata una selezione, sono entrato all’università e dopo la prima lezione mi hanno promosso assistente per sei mesi e professore per altri sei. Una storia paradossale». Di cosa ti occupi precisamente? «In poche parole realizzo i fondali dei videogiochi, ad esempio “I fantastici 4” e “La gang del bosco”, e creo lo scheletro dei personaggi, come se stessi scolpendo una superficie, facendo sì che abbiano dei movimenti fluidi. Li rendo quasi umani». Com’è vivere in America? I consigli del medico Abbiamo un senso poco conosciuto L Schegge di Storia a capacità propriocettiva di ciascun individuo è una funzione neurosensoriale che permette la percezione del proprio corpo nello spazio, la percezione di se stesso in rapporto con il mondo esterno. Anche ad occhi chiusi noi sappiamo dove sono le nostre mani, se siamo in piedi o seduti, se siamo dritti o inclinati: abbiamo comunque la visione spaziale del nostro corpo. Da questa funzione dipende il movimento e l’equilibrio. Gli atleti hanno un’ottima capacità propriocettiva per poter svolgere al meglio il gesto atletico e, se desiderano incrementare ulteriormente le prestazioni, devono allenare anche questa proprietà. Nei bambini non è ancora matura, le persone goffe ed impacciate ne sono carenti, negli anziani è quasi esaurita. Tanto è vero che dagli Stati Uniti arriva la preoccupante notizia che le cadute tra le persone che hanno compiuto i 65 anni sono aumentate del 55%. La propriocettività permette l’equilibrio in ogni momento della giornata: prontamente ci riporta nel giusto assetto quando camminiamo in un terreno scosceso, quando raccogliamo qualcosa a terra, intenti nelle quotidiane occupazioni, se subiamo uno spostamento improvviso. Si comprende così l’importanza di mantenere una capacità propriocettiva sempre brillante, aiuta i giovani, gli adulti ma soprattutto gli anziani. Qualsiasi attività fisica serve per questo, ma ci sono degli esercizi specifici a corpo libero o meglio ancora in appoggio su piani oscillanti, come le tavolette fissate su mezze sfere, che aiutano in modo formidabile a mantenere ad un buon livello questa innata capacità sensoriale. Anche in casa possiamo eseguire semplici manovre di equilibrio, come stare in piedi su una gamba sola alternando la destra con la sinistra e, una volta esperti, ripetere l’operazione sopra un cuscino usandolo come mezzo instabile. DA UN LIBRO DI RORATO Coradella e torta di sangue di porcello “L a grande cucina bellunese” di Giampiero Rorato (con la collaborazione di Stefano Sanson e stampata nel 2006 da De Bastiani editore in Vittorio Veneto) è sicuramente la bibbia dei piatti della tradizione di questa splendida area montana, considerata con molto torto “cucina povera”. Delle antiche ricette raccontate da Rorato, ci piace ricordare, fra le diverse altre, la “Coradella di vitello” e la “Torta con sangue di porcello”. Quest’ultima ha come ingredienti e dosi: 1 litro di sangue di maiale mantenuto liquido, 3 etti di zucchero e altrettanti di gherigli di noci e di nocciole sgusciate, quindi 2 uova, 2 cucchiai di cacao e un pizzico di cannella. «Versa in una terrina il sangue di maiale e u- MOTTA DI LIVENZA: Nell’Ottocento alla Pinacoteca Antonio Scarpa si ammirava il San Sebastiano di Andrea Mantegna L a mostra, o meglio le mostre allestite a Padova, Verona e Mantova in occasione dei 500 anni dalla morte di Andrea Mantegna, hanno avuto come corollario l’accesa disputa fra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e la Soprintendenza ai beni artistici di Venezia. Motivo del contendere, che ancora si trascina, un San Sebastiano opera del Mantegna, che Sgarbi vuole fra le opere esposte e che la Soprintendenza dichiara, invece, essere attualmente in fase di restauro. E che, quindi, non ha concesso. Ebbene, questo dipinto del Mantegna è stato per tanti anni a Motta di Livenza, conservato fra le più preziose opere della Pinacoteca Antonio Scarpa, proprio l’insigne scienziato mottense, chirurgo e medico di Napoleone. La pinacoteca, pazientemente realizzata da «Ci sono pro e contro. All’entusiasmo iniziale, con amicizie da tutto il mondo, è seguito un periodo più difficile senza la famiglia e gli amici stretti che avevo a casa. Si dà priorità al lavoro, e qui non mi manca, ma poi è importante avere delle persone accanto. Qui viene valutato il lavoro che si fa, interessa il risultato: chi ha buona volontà viene premiato, mentre in Italia non sempre è così. Di contro c’è la mentalità della grande città, si fatica a creare delle amicizie, dei legami di fiducia. Del resto per il mio lavoro non potrei vivere a Vittorio Vittorio; quando torno a casa è una riscoperta. È sorprendente che una metropoli come San Francisco sia tranquilla, niente in confronto a Milano. I primi tempi è stato disarmante». Erica Bet L’atlante dei sapori a cura della dottoressa Caterina Bisol LA PROPRIOCETTIVITÀ Bernardo Antoniazzi (a sx) con l’amico Guido Quaroni alla Pixar Scarpa, fu una preziosissima raccolta di dipinti, dispersa oggi nei più importanti musei d’Europa. Il mottense Sergio Momesso sta, ora, cercando di riannodarne le fila, dopo aver rintracciato il percorso fatto dalle opere della Pinacoteca Scarpa. Nell’Ottocento la collezione comprendeva 86 dipinti disposti su due sale in un palazzo fatto costruire appositamente da Giovanni Scarpa nel 1869. Nel 1895 i dipinti furono venduti all’asta. Il San Sebastiano del Mantegna fu venduto per 40 mila lire dell’epoca; la vendita fu documentata dal Corriere della Sera di Milano. Adesso l’opera si trova alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. Il dipinto, che fu ammirato a Motta per tanti anni, è una fra le opere realizzate negli ultimi anni di vita del pittore. Questo San Sebastiano esprime dolore, sofferenza nell’espressione del volto, un senso drammatico della condizione umana che si trova alla fine del suo percorso terreno. I simboli, quali la candela ai piedi del La copertina del libro di Rorato nisci – scrive Rorato – lo zucchero, le uova, la frutta secca tagliata a pezzetti e un po’ di cannella. Lavora bene il composto amalgamando al meglio, quindi portalo ad ebollizione, tenendolo mescolato per 20 minuti. Aggiungi il cacao e continua a cuocere tenendo mescolato santo e la tradizionale scritta “Nisi divinum stabile est - coetera fumus” è una riflessione matura che il Mantegna fa sulle sorti di se stesso e dell’uomo. Ai tempi della Pinacoteca Antonio Scarpa Motta di Livenza era considerata una meta obbligata dagli studiosi di tutta Europa, al punto che nel 1894 la Gazzetta di Treviso scrisse: “Nemmen la Accademia di Venezia ha tanta varietà”. Giuseppina Piovesana Il San Sebastiano di Andrea Mantegna al centro della disputa ancora per 10 minuti. Versa in uno stampo e lascia raffreddare». Questa torta va servita fredda. Caratteristica è pure la summenzionata “Coradella”, che per 4 persone prescrive 1 kg di polmone e milza di vitello (volendo, pure di capretto), 1 bella cipolla, 1 noce di burro, olio extravergine d’oliva, 1 bicchiere di un buon vino rosso, brodo di carne, 2 chiodi di garofano, 1 stecca di cannella, sale e pepe. «Metti una teglia sul fuoco e fa soffriggere a fiamma dolce la cipolla tritata in olio e burro – osserva ancora l’autore –. Taglia a pezzetti la “coradella” (polmone e milza, ndr), uniscila al soffritto e falla rosolare bene, quindi bagnala col vino, fallo evaporare e continua la cottura tenendola bagnata con mestolini di brodo bollente. Aromatizza con la cannella e i chiodi di garofano, insaporisci di sale e pepe e, quando la “coradella” è cotta, mandala in tavola col sugo di cottura e polenta fumante». Mario Sanson Domenica 17 dicembre 2006 MUSICA : Arrivano gli Assenzio, gli Skiantos e Tonino Carotone ono tre gli appuntamenti clou del weekend con la musica dal vivo. Veneto, ingresso libero, Max Guitar Duo (fingerpicking, country e blues). Sabato 16, alle 21.15 al patronato Costantini di Ceneda, si terrà il concerto reading “Per scherzo, ma vivi!” degli Assenzio. Ingresso: 7,50 euro. Sempre sabato alle 22, al Sonny Boy di San Vendemiano, suonano gli Skiantos, gruppo simbolo del filone demenziale e satirico del rock italiano. Ancora sabato alle 23, allo Zion rock club (Circolo Arci) di Conegliano, è atteso il concerto di Tonino Carotone, accompagnato dagli Arpioni per un’esibizione di qualità. SABATO 16 Alle 21, all’Ambaradan di Falzè di Piave, blues con The Shuffleman; alle 21.30, in biblioteca a Colle Umberto, ingresso 5 euro, il gruppo I/O (free jazz and rock); alle 21.30, all’Inverness Pub di Ramera, jazz con il Francesco Panico Trio (Lello Panico a chitarra e voce, Tim Friz a basso e voce e Luca Trolli alla batteria); alle 22, all’Osteria Saditappo di Lutrano, cover dagli Iron Maiden e Ac/Dc del gruppo Effetti Collaterali; alle 22, alla birreria Al Cuculo di Soffratta di Mareno, Otherside Duo (musica acustica). C DOMENICA 17 Alle 16, al bar Duomo di Vittorio Veneto, rock con il gruppo Radiofiera. ODERZO Venerdì 15, alle 21, il circolo Pietro Dal Monaco propone alla sala Turroni l’ultimo film di Ken Loach “Il vento che accarezza l’erba”. T eatro proietta il film di Steven Shainberg “Secretary”. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Mercoledì 20 e giovedì 21 il cinema Verdi proietta nell’ambito della rassegna “Svisti di stagione” il film di Jonathan Dayton e Valerie Faris PIEVE DI SOLIGO Venerdì “Little Miss Sunshine”. Ingresso 4 15 alle 21, sabato 16 alle 18 e euro. 21 e domenica 17 alle 15, 18 e Teatro 20.30 il cinema Careni proietta il film di Neri Parenti “Natale a New York”. Ingresso 5 euro, ri- BELLUNO Sabato 16 e domedotto 4. nica 17 alle 20.30 è di scena al teatro Comunale la pièce di ErneVITTORIO VENETO Saba- st Thompson “Sul lago dorato”, con to 16, alla sede Arci di via Ghan- Arnoldo Foà e Erica Blanc diretti di 9, la rassegna “Bambini al ci- da Maurizio Panici. nema” propone alle 15.30 “La Teatro per ragazzi grande avventura di Hols” e alle 17.30 “Wallace e Gromit. La maledizione del coniglio manna- TREVISO Domenica 17, alle 16, ro”. Ingresso 3 euro per l’intero la compagnia Rosaspina Taetro calpomeriggio. ca il palco del teatro Sant’Anna con lo spettacolo “Hansel & GreCAMPOMOLINO Sabato 16, tel” nell’ambito della rassegna “Ualle 20.45 a villa Altan nell’am- na fetta di teatro”. Ingresso 5 eubito della rassegna “Normale. Il ro, abbonamento per 10 entrate cinema e le nostre paure”, si 40 euro. vertà, la ricostruzione della vita quotidiana. I personaggi ci sono tutti: Zaccaria al tempio, la moglie Elisabetta, Gioacchino e Anna, Maria promessa sposa al falegname Giuseppe, l’annuncio dell’angelo, la visita alla cugina. Quello che manca nella prima parte è un’idea che tramuti la lezione fedele ma un po’ troppo parlata in una storia viva e interessante. Riconosco che immaginare la vita quotidiana di personaggi così straordinari è comunque difficile, il rischio è di banalizzare, il risultato, però, mi sembra nel complesso deludente: è discutibile fare del volo di un’aquila il simbolo della presenza dello Spirito Santo, e la ricostruzione del villaggio di Nazareth, con tutte le case ammassate e l’impossibilità di avere segreti, cambia sostanzialmente il racconto dei dubbi di Giuseppe sulla maternità di Maria rispetto al racconto di Matteo: come avrebbe fatto a ripudiare la moglie in segreto, per non sottoporla al giudizio degli altri, quando tutti parlano di lei? Il film si anima con il viaggio a Betlemme per il censimento, quando a narrare sono le successioni di paesaggi o le porte che non si aprono alla richiesta di alloggio. A offrire qualche battuta provvedono i sa- SCELTI PER VOI da GdR FILM GIOVEDÌ 21 Alle 21.30, all’Inverness Pub, tocca all’Elisabeth Geel Quartet (la cantautrice olandese Geel voce e chitarra, Bruno Cesselli al pianoforte, Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Grizzo alle percussioni). inema & Cineforum N ativity di Catherine Hardwicke, scritto da Mike Rich, è una fedele illustrazione della nascita di Gesù così come è narrata nei Vangeli di Luca e Matteo. Il film cerca di dare consistenza storica agli avvenimenti: i timori di Erode, l’occupazione romana, la riscossione delle tasse, la po- NOTTE VENERDÌ 15 Alle 21, al Caffè Commercio di Sacile, ingresso libero, la chitarrista e cantautrice Valentina Gerometta, accompagnata dal bassista Stefano Di Chio (musica jazz e latina); alle 21, al Marco Polo Caffé di Vittorio Veneto, ingresso libero, il duo rock d’autore Gianantonio Rossi & Massimo Francescon; alle 21.30 al Bar Duomo di Vittorio È uscito “Nativity” SPORT Numerosi gli altri appuntamenti. IL FILM DI HARDWICKE,TRA LUCI ED OMBRE, ILLUSTRA IL RACCONTO DI LUCA E MATTEO TELECHIARA S 25 D ieci anni fa, il 19 dicembre, moriva Marcello Mastroianni, uno dei più grandi attori italiani. Per qualche motivo che mi sfugge, a commemorare l’anniversario sono La 7 e Retequattro. Quest’ultima presenta La dolce vita di Fellini (martedì, 23.30). La 7, oltre al do- U ltima parte della Rassegna della canzone d’autore Premio Tenco (Raidue, sabato, 1.25). “Fuori orario” di Raitre dedica una rassegna a Manoel De Oliveira (sabato, dall’1.10): Il passato e il presente (1971), Porto della mia infanzia (2001) e Il prin- cumentario Marcello - Una vita dolce (martedì, 21.30), gli dedica i film di domenica 17 e del primo pomeriggio, fra i quali segnalo Rappresaglia di Pan Cosmatos (martedì, 14), Allonsanfàn dei fratelli Taviani (giovedì, 14) e Verso sera di Francesca Archibugi (venerdì, 14). cipio dell’incertezza (2002); domenica continua la rassegna di Muratova con L’accordatore (1.40), lunedì seconda parte di Quinta colonna di Vittorio Cottafavi (0.55). Martedì Prima della prima presenta l’allestimento di Alessandro Baricco del “Flauto magico” (1.20). ma manche 9.40 e seconda 12.40) e Super G femminile in Val d’Isère (Raitre, 10.55); lunedì slalom maschile in Val Badia (prima manche Raidue, 9.55 e seconda Raitre 12.55); mercoledì slalom femminile a Megève (prima manche Raidue 10.10 e seconda Raitre 13.10). M seno secondo la campagna della Regione “Ospedali amici dei bambini”; saranno presenti delle nutrici per prove pratiche di allattamento. Fra le altre rubriche: i libri sull’ambiente del bambino e l’esperienza tattile, i consigli del pediatra, come imbandire la tavola di Natale. ammaaa!, la rubrica dedicata ai bimbi ideata e condotta da Micaela Faggiani, domenica 17 alle 18.30 propone in replica la seconda puntata sullo sviluppo psicomotorio del bambino (6-12 mesi). Giovedì 21 alle 21 la nuova puntata è dedicata all’allattamento al A RPC ZENTI SCRIVE A ROSY BINDI P rove di dialogo tra gli industriali trevigiani e il capo dei Ds, Piero Fassino. Inedito il confronto avvenuto il 12 dicembre, a Treviso. C’erano anche i microfoni di Rpc e potremo ascoltare Andrea Tomat, presidente di Unindustria, spiegare il significato di questo confronto, nella r ubrica “Rpc Settimana” in onda sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30. Il programma (in regia Antonio Rizzello) of frirà anche la lettera del vescovo Giuseppe Zenti a Rosy Bindi, ministro della famiglia, con il commento di Federico Citron. pienti dell’Oriente, i magi, con le loro discussioni e i calcoli della congiunzione astronomica che darà origine alla stella. Sarà la sua grande luce ad illuminare la nascita del bambino e l’adorazione dei pastori e dei magi, ma le immagini si compongono in un presepe un po’ scontato. Il colpo d’ala arriva quando Giuseppe e Maria con il bambino si mettono in viaggio per sfuggire alla strage di Erode: sulle immagini di luoghi nuovamente deserti la voce di Maria dice alcuni versetti del Magnificat. Gli attori Oscar Isaac e Keisha Castle-Hughes hanno volti espressivi. La musica è solenne, ma l’accenno a Stille Nacht suona fuori posto. Gianfranco Da Re TV S ulle Alpi è finalmente caduta la neve ed ecco che arrivano le gare della Coppa del Mondo di sci: sabato discesa libera femminile in Val d’Isère (Raitre, 10.25) e maschile in Val Gardena (Raitre, 12.10); domenica gigante maschile in Val Badia (Raitre, pri- BRE M E C I D Ancora una volta parliamo di immigrati, ma in una versione del tutto nuova. Francesco Dal Mas ha intervistato il direttore di UnionCamere del Veneto, Gian Angelo Bellati, che ha predisposto un piano per il ritorno in patria di quegli stranieri che volessero rientrare per investire i loro risparmi in imprese. Avremo modo di ascoltare nel merito anche Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, secondo il quale è da promuovere un’immigrazione vir tuosa. PUBBLICITÀ Quale educazione si trasmette ai giovani con gli spot sui diamanti? C’ è pubblicità e pubblicità, e anche i messaggi trasmessi sono diversi. A volte può sembrare che la differenza sia solo nel buon gusto o nel cattivo gusto, ma normalmente non è così. Vorrei mettere a confronto due esempi di spot sui gioielli: uno si sente alla radio, l’altro si vede in tivù o al cinema. Quest’ultimo fa la pubblicità ai diamanti: belle immagini in bianco e nero con voce fuori campo; il messaggio gioca sulle qualità delle pietre: durature come un vero amore. La conclusione è lo slogan “A diamond is forever” (un diamante è per sempre). Nell’altro spot lei rimprovera lui: «Basta! Mi hai stufato! Sei una pietra al collo!», e lui risponde: «Prova a metterci questa collana». Anche qui lo slogan è in inglese, lei dice: «Mine forever» (mia per sempre). Il messaggio non solo è molto meno elegante, ma si suggerisce che i gioielli possono comperare i sentimenti. Il marito noioso e insopportabile diventerà graditissimo. È così che si educano i giovani. dai Nostri Paesi Vittorio V. ATM SI AVVIA A FONDERSI CON LA MARCA PER IL SETTORE TRASPORTI. SCOTTÀ: NESSUNO PERDERÀ IL POSTO Matrimonio di convenienza U n atto di indirizzo per l’Atm. Lo ha votato nei giorni scorsi il consiglio comunale. Con questa delibera viene dato mandato al consiglio di amministrazione della società di trasporti vittoriese di trasferire il ramo trasporti ad un’altra società del settore, “esplorando altresì la fattibilità del conferimento ne La Marca spa”. Ma questa non è l’unica novità in casa Atm. L’altra componente dell’azienda vittoriese, quella patrimoniale, resterebbe ancora in capo all’Atm, che continuerà a partecipare alla Mesulana Ser vizi per il trasporto interno con il 51 per cento delle quote e alla società intermodale a San Giacomo. Tutta questa parte di attività potrebbe anche confluire in Vittorio Veneto Ser vizi, la Spa costituita dal Comune per la gestione delle farmacie e di altri ser vizi. Sulla questione frena però il sindaco Giancarlo Scottà: «Questo aspetto lo considereremo in un momento successivo». L’atto di indirizzo non è piaciuto a tutti in consiglio comunale. I Ds hanno votato contro, perché sostengono che «è una delibera che por ta allo sfascio la società trasporti». Lista Pavan e Margherita hanno invece votato con la maggioranza l’atto di indirizzo per il matrimonio con La Marca. I Ds si sono poi astenuti su un emendamento che prevedeva la costituzione di una commissione composta da consiglieri comunali (presenti due lavoratori Atm per tutelare i dipendenti dell’azienda), nel caso di un ingresso del ramo trasporti in La Marca. In consiglio comunale solo i Ds contrari CORRIERE SOVRAFFOLLATE Scatole di sardine a spasso per la Vallata È il sovraffollamento il problema delle corriere La Marca che portano a Vittorio gli studenti della Vallata. I ragazzi si ritrovano con consuetudine spiaccicati come sardine all’interno di queste corriere. I più sfortunati, come Sebastian, il più delle volte sono costretti a farsi l’intero viaggio in piedi, malgrado spendano circa 400 euro annui di abbonamento. «Oltretutto – spiega il giovane – accade che i posti su cui dovremmo sederci noi siano occupati da ragazzi che non pagano l’abbonamento o il biglietto. Mi piacerebbe che il controllore si presentasse più spesso!». Addirittura altre volte accade che le corriere siano così piene che alcuni ragazzi non possano entrarci e quindi restino a piedi, col rischio di perdere la giornata di scuola o l’obbligo di ricorrere a genitori o altri per farsi trasportare fino a Vittorio. «Il problema delle “400 euro all’anno... per viaggiare in piedi” La flotta dell’Atm schierata in piazza del Popolo. Gli autobus dovranno presto cambiare logo? Tutta l’opposizione è unita invece per chiedere garanzie per i 60 dipendenti. «Nessuno – ha promesso il sindaco – perderà il posto, anzi probabilmente l’occupazione aumenterà». L’obiettivo, infatti, è di arrivare ad un’unica società di trasporti provinciale. Recenti leggi nazionali spingono le aziende di trasporto a rafforzarsi in vista dell’apertura alla concorrenza del mercato nel traspor to pubblico. La super società provinciale non solo potrebbe difendersi dai concorrenti esterni, ma anche partecipare a gare europee per estendere la sua quota di mercato. Sulla questione il presidente dell’Atm Carlo Corocher non intende la- corriere strapiene – aggiunge Agostino – c’è anche per il viaggio di ritorno da Vittorio. Capita a volte di doversi rassegnare ad aspettare la corriera seguente». Già in passato sono sorti questi problemi e molte persone hanno contattato La Marca per avere risposte e possibili soluzioni, ma per quello che possiamo vedere ora il problema non è stato risolto. Probabilmente la soluzione più ovvia sarebbe l’aggiunta di 1 o 2 corriere per distribuire sufficientemente il gran numero di studenti. Giulio Ambrogi Un pullman La Marca sciare dichiarazioni. «Non voglio parlare di un’operazione che è ancora in corso», si limita a dire. L’atto di indirizzo rende concreto lo studio Garlatti. A sei anni di distanza si giustificano così i 50 milioni di lire spesi dall’Atm e i 70 milioni messi dal Comune per capire il futuro dell’Azienda. Francesca Gallo PRONTA “CASA ARCOBALENO” A COSTA È prevista per sabato 16 dicembre, alle 10, l’inaugurazione a Costa di Casa Arcobaleno, la nuova casa di riposo che ospita 120 anziani non autosufficienti. Per la sua realizzazione il costo è stato di 11 milioni di euro. Il tutto in due anni di lavoro. A benedire i nuovi locali sarà il vescovo Giuseppe. Al taglio del nastro della nuova Residenza per anziani saranno presenti i vertici regionali (Luca Zaia, Flavio Tosi,Stefano Valdegamberi), provinciali (Leonardo Muraro), il presidente della conferenza dei sindaci Ulss 7 Floriano Zambon, il direttore generale dell’Ulss 7 Angelo Del Favero e il sindaco Giancarlo Scottà. Con Casa Arcobaleno si completa e definisce il numero di posti letto per anziani a Vittorio Veneto: saranno in totale 180. Sessanta a Casa del Sole e centoventi a Casa Arcobaleno. In quest’ultima sono previsti anche 48 posti letto ad alta intensità assistenziale e 5 per gli stati vegetativi. Al primo piano di Villa delle Rose sono rimasti ancora 52 anziani, ma è una soluzione transitoria. Saranno infatti trasferiti nella futura casa di riposo di San Vendemiano, che prevede 60 posti per anziani e 30 per disabili gravi. (FG) CRICIUMA: Calendario di detti popolari con “Jack c’è” U na serata con Jack. La propongono i giovani della redazione del periodico comunale “Jack c’è” per martedì 19 alle 21 nella loro tana, al centro Criciuma. Sarà occasione per presentare il calendario 2007, realizzato con le foto del concorso “Detti” con cui si chiedeva di illustrare con una foto alcuni detti popolari. e L’AZiON Vittorio Veneto INCHIESTA NELLE SCUOLE SUPERIORI: FENDERL PRESI DI MIRA ANZITUTTO GLI STRANIERI Maxifesta Bulletti razzisti S ono bastate poche settimane e un susseguirsi sempre maggiore di notizie per scatenare i mass media sul tema del bullismo nelle scuole, provocando una psicosi collettiva che quasi vede nelle nuove generazioni il branco pronto a tutto per sopraffare il più debole. Se in passato questo tipo di prepotenza poteva sembrare un fenomeno tipicamente americano, ora l’Italia sembra scoprire improvvisamente la natura più violenta dei propri adolescenti. Una realtà anche a Vittorio Veneto? Lo abbiamo domandato ai diretti interessati: i ragazzi. E i risultati di un giro di interviste a studenti delle superiori, con la garanzia dell’anonimato, hanno dimostrato come nemmeno le nostre scuole siano esenti da questo tipo di prevaricazioni. C’è il ragazzo che prende di mira con insulti continui il proprio compagno di classe, quello che uscendo da scuola si ritrova le “Abbiamo intervistato gli studenti: snocciolano concetti di un razzismo inquietante” ruote della bicicletta bucate per dispetto, la ragazza che prende a schiaffi una rivale in amore. Un microcosmo costellato da regole e codici precisi, prima di tutto la divisione in fazioni isolate poco inclini alla relazione reciproca. Un comporta- mento che, a ben vedere, è tuttavia sempre tipico dell’adolescenza. Nelle risposte date dai ragazzi intervistati, ciò che ci ha destato maggiori preoccupazioni è stata l’intolleranza che molti nutrono nei confronti dei loro compagni stranieri. Il bullismo locale quindi, più che trovare origine tra giovani della stessa nazionalità, si scatena maggiormente nei confronti degli extracomunitari, visti come la vera minaccia. Gli adolescenti ascoltati non hanno avuto problemi nello snocciolare concetti di un razzismo inquietante. Idee acquisite non solo tra coetanei, ma anche all’interno del nucleo familiare. Non c’è da stupirsi nemmeno se, a quanto sentito dagli intervistati, il dialogo con i genitori e gli educatori sia pressoché inesistente. Solo se colti in flagranza si è disposti a discutere e parlare. Silvia Albrizio per aiutare bambini filippini Domenica 17 dicembre 2006 27 SANTI PIETRO E PAOLO: Operatori parrocchiali, incontro verso il Natale L e famiglie della parrocchia di Santi Pietro e Paolo continuano il loro cammino. Dal primo appuntamento “Le famiglie si incontrano” di sabato 18 novembre sono emerse la voglia e la necessità di incontrarsi. Ed è in quest’ottica che per domenica 17 dalle 15 alle 17 è in programma un nuovo appuntamento, aperto a tutti coloro che operano in parrocchia: si comporrà di una riflessione sulla Parola di Dio nel tempo di Avvento e di una celebrazione penitenziale. All’orizzonte si staglia l’obbiettivo che la parrocchia si è data: quello di costituire dei Gruppi Famiglia, come già accade in altre realtà vittoriesi. SALSA: Concerto per donare una risonanza magnetica all’ospedale U n pomeriggio per bambini... per aiutare altri bambini. Questo sarà “Progetto pace a Miarayon”, l’iniziativa proposta per domenica 17 dalle 13.30 all’area Fenderl. Obbiettivo è la raccolta fondi per costruire un centro di accoglienza per i bambini di Miarayon, isola delle Filippine dove le faide fra clan rendono difficile la vita a tutta la popolazione. Lì operano anche alcune missionarie delle suore del Sacro Costato, le stesse che gestiscono la scuola materna a Sant’Andrea. Da loro è nata l’idea di “Progetto pace”, assieme ad un gruppo di genitori ed ex genitori della scuola riuniti nel gruppo “Pace libera tutti”. Il pomeriggio di festa prevede, dopo il momento di preghiera iniziale con don Andrea Sech, un susseguirsi di attrazioni pensate anzitutto per i più piccoli: musica con i Tre più Uno per caso, giochi organizzati dagli scout, mercatino del giocattolo e del libro usato, laboratori per bambini organizzati dagli studenti vittoriesi del Laboratorio Scuola e Volontariato, karaoke, fiabe raccontate da Paola Perin e Carlo De Poi, balli di gruppo guidati da Milena Bortolato ed infine, al calar della sera, osservazione guidata delle stelle con gli Astrofili. VENERDÌ 15 Alle 20.45, in biblioteca, l’associazione Senza Frontiere e la Bottega del Mondo organizzano la proiezione del film “The take”. SABATO 16 Dai Missionari della Consolata di via Rizzera è possibile visitare il presepio elettronico di Damiano Francescato. Orari 14.30-19.30. Alle 20.30, in biblioteca, presentazione del libro “Biodiversità coltivata nel Parco nazionale Dolomiti bellunesi. Indagini agronomiche ed etnobotaniche sulle varietà dell’agricoltura tradizionale”. Intervengono: Enrico Vettorazzo e U n concerto per una risonanza magnetica. È “Natale d’InCanto”, che organizzano congiuntamente il coro Col di Lana e la parrocchia di Salsa, con il supporto della Cerfim dell’ex animatore salsarolo Ivan Cervellin. Mercoledì 20, alle 20.45, nella chiesa di San Michele il pubblico siederà al centro: ai quattro bracci della croce greca che è l’edificio staranno il Col di Lana, il coro Roberto Goitre di Mel, le Voci Amiche di Treviso e l’organista Sandro Carnelos, che a turno avvolgeranno gli spettatori nella musica. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione italiana contro le leucemie, che è impegnata nella raccolta di 300 mila euro, per l’acquisto del macchinario per la risonanza magnetica per l’ospedale di Vittorio Veneto. CARPESICA: Mercatino di Natale, i giovani aiutano il Piccolo Rifugio M ercatino di Natale anche a Carpesica. Lo si troverà prima e dopo ogni messa sabato 16, domenica 17 e domenica 24 dicembre. In offerta ghirlande, piatti, bicchieri, angioletti ed altri manufatti realizzati dal Gruppo Giovani Karpesika. Tutto il ricavato andrà al Piccolo Rifugio. INFORTUNI: Una visita gratuita per verificare se la tua casa è sicura S icurezza nell’abitazione, prevenzione degli incidenti domestici, la possibilità di un’assicurazione: questi saranno gli argomenti dell’incontro di venerdì 15 alle 17.30 in seminario, organizzato da Comune, Inail e Ulss 7, nell’ambito del progetto Città Sicura. Verranno illustrate le novità riguardanti l’assicurazione contro gli infortuni domestici e sarà possibile prenotare una visita domiciliare gratuita per la ricognizione delle misure di sicurezza della propria abitazione da parte dei tecnici dello Spisal. Al termine degli interventi concerto di Natale del coro Ana. CENEDA: Il Comune organizza la “Festa dell’anziano” D omenica 17, alle 14.30 nell’aula magna del Seminario, si svolge la Festa dell’anziano organizzata dal Comune. Dopo lo spettacolo folkloristico seguiranno rinfresco e consegna di un omaggio floreale. Par tecipazione libera, invitati tutti gli anziani della città. Patrizia Pizzolotto. Coordina Nadia Breda. Seguono letture e canti. Alle 21, all’auditorium del Seminario vescovile, Rosso Veneziano - concerto dell’International Chamber Ouverture (orchestra d’archi femminile) di Sofia. Alle 21.15, al patronato di Ceneda “Per scherzo, ma vivi!”, concerto-reading degli Assenzio. Ingresso 7,50 euro, prevendita bar Duomo. LUNEDÌ 18 Alle 20.45, al teatro Da Ponte per la “Stagione di musica e danza”, concerto del “Trio Tchaikovsky”. MARTEDÌ 19 Al bar Duomo di piazza Giovanni Paolo I “Le luci del contemporaneo”, mostra d’arte del mosaico. Espone Fiorella Pilato. Alle 21, alla biblioteca civica per Kinoradar 2, rassegna di cinema d’animazione e astratto, proiezione di “Dai pupazzi animati al digitale”. MERCOLEDÌ 20 Alle 10.30, in piazza del Popolo, “I bambini addobbano l’albero di Natale”. Alle 21.30, all’Art Cafè Le Maschere, “Iniziano le vacanze di Natale” con la musica di Aldo Betto e Giacomo Da Ros. Farmacia di turno: Comunale 3, via Forlanini, telefono 0438556628. 28 COLLE/ APPREZZATISSIMO GRUPPO DI GIOVANI Il “Branco” di Andrea Buffoni al servizio di San Sebastiano H anno come sede una roulotte, sono in dodici soci ma quando c’è bisogno di darsi da fare il gruppo aumenta e sfiora il centinaio. La maggior parte ha dai 17 ai 25 anni, ma come presidente hanno scelto un adulto, Andrea Buffoni. Sono i “Ragazzi del branco”, prima sorti come gruppo e ora costituitisi in associazione. Da quattro anni organizzano l’antica sagra di San Sebastiano a Colle Umberto, inizialmente in collaborazione con la pro loco, ora autonomamente. E da soli hanno fatto anche la scelta di donare, con parte dell’utile della manifestazione, le nuove porte alla chiesa di San Sebastiano. Sono scoppiettanti, come i fuochi d’artificio che - ci tengono a sottolineareda quando sono loro ad organizzare San Bastian, non mancano mai. Il nome “Ragazzi del Branco” ben si addice al loro essere prima di tutto compagnia di giovani che si in- contra per stare insieme in quella roulotte parcheggiata su un terreno in borgo Faliero. «Siamo una squadra, un gruppo, una compagnia spiegano - da qui il nome Branco». Il testimone di una tradizione secolare, come la sagra di San Sebastiano, è stato affidato a loro. «Prima di noi - affermano - c’erano altre persone. Avevano bisogno di aiuto, di nuove forze e così abbiamo continuato ciò che in precedenza veniva svolto dai nostri zii, parenti, vicini di casa. Per noi è un piacere far proseguire questa tradizione». Poi l’idea delle porte. «Abbiamo inteso - continuano - investire i soldi a San Sebastiano perché è qui che operiamo e la chiesa aveva bisogno di nuove porte dal momen- armede ha voluto tributare un giusto riconoscimento a Stepan Zavrel , creatore della Mostra internazionale di illustrazione, dedicandogli una piazza: quella di Rugolo, antistante alla chiesa parrocchiale. «Una scelta - dichiara il sindaco Eddi Canzian - non casuale. Abbiamo voluto intitolargli quella della frazione in cui lui risiedeva, in cui tantissimi anni fa era venuto a cercare li- bertà, ispirazione e sole, luoghi in cui aveva trovato anche tanta disponibilità». Alla cerimonia diverse le autorità presenti, tra cui il console della Repubblica Ceca in Italia, Karel Beran, che ha auspicato che i rapporti fra Sarmede e la terra natìa di Stepan Zavrel, la Repubblica Ceca, possano intensificarsi. Prima della scopertura della targa a memoria del grande artista boemo, il parroco SARMEDE: Domenica 17 chiude la Mostra, superati i 42 mila visitatori T empo fino a domenica 17 per visitare la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia. È aperta venerdì dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 21.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30. La Mostra supererà alla chiusura i 42 mila visitatori. Anche gli adulti partecipanti ai corsi dei fine settimana hanno superato ogni record: sono stati ben 240, di cui solo 60 provenienti dalla Marca. Tema della prossima Mostra, la XXV, che sarà inaugurata a Sarmede il 20 ottobre 2007, saranno le fiabe dell’estremo Oriente. CORDIGNANO: incontro di formazione di “Oasi Federico” S abato 16 alle 15.30 al centro Francesconi di Cordignano si terrà un incontro di formazione per aspiranti volontari con l’associazione Oasi Federico Veneto, che si occupa del sostegno ad anziani, disabili e altre persone che vivono in situazione di disagio. Relatori saranno suor Michela Carrozzino, direttrice dell’Opera don Guanella di Roma e padre Donato Cauzzo dell’Istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria. I Ragazzi del Branco to che le precedenti ormai erano rovinate. Gli utili li destiniamo in parte in beneficenza, in parte per l’acquisto di attrezzature». Un plauso ai giovani del Branco è andato dall’intera comunità di cui si è fatto portavoce don Giovanni Gava, che ha celebrato la messa e benedetto le nuove porte. «È un gesto - ha affermato il sacerdote - molto gradito. Ve lo dico come un nonno parla ai suoi nipoti: cercate nelle vostre attività associative di devolvere sempre i soldi a “RAPPORTI PIÙ STRETTI TRA RUGOLO E LA CECHIA” S e L’AZiON Vittoriese Domenica 17 dicembre 2006 Il parroco don Adriano e il sindaco Canzian don Adriano Zanette ha impartito una solenne benedizione. Rossella Pagotto fin di bene, per la collettività. Ne avrete onore e vi rimarrà la gioia di aver fatto qualcosa di per gli altri». E se qualcun altro, ha affermato don Giovanni, seguirà le orme del Branco in modo tale da poter dotare la chiesetta di San Sebastiano di riscaldamento, in futuro potrà essere celebrata al suo interno la messa, una volta alla settimana. Gerda De Nardi CAPPELLA: Laboratorio per bambini con “Perlaparola” L’ associazione culturale Perlaparola di Cappella Maggiore organizza, per il secondo anno consecutivo, l’iniziativa “Costruiamo insieme gli addobbi di Natale”, rivolta ai bambini dai 5 ai 12 anni. L’attività si svolgerà domenica 17 dicembre dalle 14.30 alle 17, al centro sociale di Cappella Maggiore. I bambini saranno guidati alla costruzione di alcuni lavoretti e addobbi a tema natalizio con forbici, colla vinilica, ago e filo. L’iniziativa non ha tuttavia, o almeno non soltanto, finalità didattiche, ma soprattutto di fornire ai bambini un’occasione di incontro con i coetanei in un contesto rilassato e gioioso. e L’AZiON Bellunese / Vallata RACCOLTA DI FONDI NELLA FRAZIONE Cesana, salva gli affreschi! L a chiesa di San Bernardo a Cesana è sicuramente una tra le più antiche della provincia di Belluno. Faceva parte dell’antica Contea di Cesana la cui storia, come feudo indipendente, è documentata dal 1174 fino alla sua soppressione avvenuta nel 1805, con il passaggio del Veneto sotto la dominazione francese. Cesana, grazie alla sua posizione strategica sulla sponda sinistra del fiume Piave, esercitò il controllo sul fiume e i diritti di traghetto. Proprio in questo punto del corso del fiume si incontravano i confini delle diocesi di Feltre e di Ceneda. A dimostrazione della sua posizione strategica, Cesana fu teatro di numerosi episodi, tra i quali la battaglia combattuta il 20 aprile del 1197 tra i trevigiani comandati da Gaulperto da Cavaso e gli armati del vescovo di Belluno Gerardo de Taccoli che costò la vita allo stesso prelato. Oggi, nel perimetro del borgo di Cesana esistono ancora le antiche testimonianze del palazzo Pretorio, i resti del castello e la chiesa dedicata al santo di Chiaravalle, abate cistercense, morto del 1153. La prima notizia dell’esistenza della chiesa è data dal suo beneficio, ricordato nel 1295, mentre nel 1346 Nicolò Corrado detto “Negro” di Cesana provvede, con un lascito di diversi “masi”, al mantenimento di un officiante. Nel 1392, san Bernardo è nominato, negli statuti di Cesana, come il “partono degli Huomini” della Contea. La chiesa nel corso dei secoli subirà ben quattro importanti interventi, che ne trasformeranno radicalmente sia le dimensioni che l’aspetto originale. Essa fu eretta inizial- CISON / VILLA MARCELLO cello Marinelli” è però il frutto di due anni d’attenti e recenti restauri, in cui spiccano i meravigliosi affreschi e decori del 1300, 1600, 1800, il pavimento alla veneziana e la travatura a vista. Dunque una storica ed elegante villa veneta ora albergo su quell’antico passaggio delle Alpi.Villa “Marcello Marinelli” offre sei camere elegantemente arredate e sette appartamenti, mentre al piano nobile – stupendamente affrescato – ospita “la corte del Majno”, un ristorante di 45 posti. Nella primavera inoltrata e fino all’autunno, tempo permettendo, c’è Un albergo nella nobile dimora N el cuore antico di Cison di Valmarino, inserita fra la chiesa e il municipio, a pochi passi da CastelBrando, (ri)splende villa “Marcello Marinelli”. La bellezza dell’antica dimora, appartenuta a una delle famiglie discendenti dei dogi veneti, è il risultato di un susseguirsi di restauri ed ampliamenti realizzati nel corso dei secoli. Il conte Marcello racconta che la villa na- sce come “fortilizio franco” per poi diventare nelle mani dei Da Camino un baluardo a guardia di uno dei passaggi delle Alpi. L’ampliamento del corpo principale a camerate per gli armati di stanza nel fortilizio è opera avvenuta tra il 1200 e il 1300, mentre la costruzione delle stalle e dei depositi interni è dei secoli XVIII e XIX. Il fascino della tipica dimora veneziana che oggi ha villa “Mar- mente con un’unica aula con abside e tetto a capanna e con le superfici interne affrescate con pitture di santi alle pareti, mentre nel timpano della controfacciata fu dipinta l’Annunciazione. Fonti orali sostengono che gli affreschi prima dell’ultimo restauro della chiesa, eseguito nel 1938, fossero a vista e successivamente ricoperti da uno strato di intonaco, fortunatamente non molto adesivo. Negli anni Sessanta essi furono nuovamente riportati a vista, ma senza procedere alla loro pulitura e restauro. E proprio per il mantenimento strutturale della chiesa e per il restauro degli antichi affreschi, a Cesana è attivo dal 2002 un comitato di volontari che ha promosso una serie di iniziative per raccogliere i fondi necessari agli interventi. Tra le ultime iniziative il pozzo di San Patrizio, un mercatino con oggetti artigianali creati dagli abitanti della frazione e una sottoscrizione a premi che hanno permesso di raccogliere più di 3 mila euro. Ora il comitato è in attesa delle risposte alle domande di contributo presentate alla Fondazione Cariverona e alla Regione. Sergio Cugnach inoltre la possibilità di mangiare all’aperto sotto il portico della corte interna, al centro della quale s’erge un grande e frondoso ippocastano. Da qui, da villa “Marcello Marinelli” comincia l’avventura del trentacinquenne Adamo Zecchinel, originario di San Donà di Piave e presidente dei giovani albergatori di Bibione. (MS) Domenica 17 dicembre 2006 29 TARZO: Due giorni di mercatino e lavorazioni tipiche S abato 16 e domenica 17 dicembre mercatino di Natale su iniziativa dell’associazione Progetto. Sabato la manifestazione inizia alle 14.30 con un concerto della banda di Cappella Maggiore; alle 17.30 è prevista l’accensione dell’albero di Natale. Domenica 17 il mercatino si tiene dalle 10.30 alle 20. Oltre a espositori di prodotti artigianali ed enogastronomici verranno riproposte alcune lavorazioni artigianali tipiche: vimini, pietre, legno, e anche costruzione di meridiane. Sarà possibile visitare il paese a bordo della carrozza trainata da Pallino. TARZO: Nonna Teresa Casagrande ha compiuto 102 anni I l 5 dicembre scorso nonna Teresa Casagrande ha festeggiato, nella sua abitazione in Corbanese, il 102° compleanno, in buona forma e con mente lucida, andando lontano nei tempi dei ricordi. La comunità tutta le ha idealmente reso omaggio, porgendole gli auguri tramite la visita effettuata dalla dott.sa De Palma, commissario prefettizio. MEL: Eritrea-Etiopia, immagini e cultura a palazzo delle Contesse I l Comune di Mel, in collaborazione con la Consulta giovanile, organizza “Un posto al sole: Eritrea-Etiopia immagini, storia, cultura”, itinerario nella storia e nel paesaggio delle ex colonie italiane, dalle origini alle ultime vicende, attraverso fotografie, libri e cartografie raccolte e realizzate da Mirco Pollet. Mirco Pollet, giovane architetto bellunese, è stato più volte in Eritrea, Etiopia ed altri Paesi africani per progetti di cooperazione internazionale. Appassionato di fotografia, ha esposto su questo tema a Sedico, Feltre, Belluno, Asmara e Cornuda. La mostra si tiene al palazzo delle Contesse di Mel dal 15 dicembre al 14 gennaio 2007. Orario: sabato e domenica e 26 dicembre: 9-12 e 15-18. Inaugurazione venerdì 15 dicembre alle 20.30. MEL: “Salviamo il Natale”, riflessione di don Roberto Camilotti D omenica 17 dicembre dalle 16.30 alle 18 a palazzo delle Contesse in Mel don Roberto Camilotti tiene un incontro sul tema “Salviamo il Natale - Riscopriamo il Natale in famiglia”. Promuove la Pastorale familiare foraniale. MEL: Presentazione del libro “Nuta di Farra di Mel” “N uta di Farra di Mel - Una straordinaria storia d’amore e d’immigrazione” è il titolo del libro scritto da Angelo Comel che viene presentato sabato 16 dicembre, alle 18, al palazzo delle Contesse di Mel. Introduce il professor Gigi Corazzol. Organizzano il Cral Farrese e Carve Viva. 30 SERNAGLIA / “PREMIO SAN MARTINO” Premiati per l’impegno civile e sociale G iovedì 7 dicembre, nella sala comunale di Sernaglia, si è tenuta la cerimonia di assegnazione del premio “San Martino 2006 per l’impegno sociale e la solidarietà” a suor Rosalia Bigotto, Luigina Pillonetto, Livio Bortot e Graziano Mazzero. Il riconoscimento è stato istituito dall’amministrazione comunale per «esprimere pubblicamente la riconoscenza della comunità a persone che hanno svolto e continuano a svolgere volontariamente e gratuitamente la loro opera a beneficio della comunità intera», come ha sottolineato il sindaco Giovanni Balliana. Livio Bortot, da quasi trent’anni capogruppo degli Alpini di Sernaglia, è stato premiato perché “sempre disponibile ad intervenire in prima perso- na per dare il suo contributo ed il suo aiuto concreto”. A Graziano Mazzero – da oltre trent’anni impegnato in varie associazioni di volontariato quali il Gruppo giovanile di Fontigo, ora Pro loco di Fontigo, e il gruppo Alpini della frazione – il riconoscimento è andato perché si trova “sempre in prima fila nel promuovere, sostenere e realizzare iniziative di valorizzazione culturale e di conser vazione del patrimonio storico della comunità”. Luigina Pillonetto è da molti anni impegnata nei confronti delle persone bisognose di assistenza diventando “esempio di disponibilità, di attenzione disinteressata e silenziosa verso chi si trova nel bisogno”. Infine suor Rosalia Binotto – da trent’anni responsabile della scuola materna del capoluogo – Il “San Martino” anche a suor Rosalia “instancabile e competente educatrice dei bambini, dedita ad opere di apostolato, punto di riferimento per quanti, grandi e piccoli, si rivolgono a lei nei momenti difficili”. «Tutti noi sappiamo del loro agire discreto, tutti noi conosciamo la loro disponibilità, il loro fattivo impegno verso la comunità, da tanti, tanti anni – ha commentato il sindaco nel conferire gli attestati –. Non scopriamo quindi nulla di più di quanto già conosciamo, non aggiungiamo nulla di più al valore del loro comportamento quotidiano, al loro im- pegno sociale». La premiazione è stata accompagnata da un concerto della fisarmonicista Eugenia Cherkazova e introdotta da Daniele Ceschin, ricercatore al Dipartimento di Storia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha tratteggiato la figura di san Martino e i motivi della diffusione della sua devozione nel nostro territorio. Il premio è stato istituito dal consiglio comunale con l’intento di promuovere la cultura della solidarietà e dell’impegno, spontaneo e gratuito, verso chi si trova in uno stato di bisogno. Le modalità sono stabilite da un regolamento: enti e singoli cittadini segnalano a un’apposita commissione, nominata dal consiglio, i nominativi ritenuti meritevoli, tra i quali la commissione sceglie chi premiare. on smettono di impressionare, anno dopo anno, i numeri della Marcia di Santa Caterina organizzata dal Gruppo Marciatori “Allegria” di Barbisano. Per la sedicesima edizione, svoltasi domenica 26 novembre, i partecipanti sono stati quattromilacentodieci (4110!); millequattrocento i premiati, e con loro altri settantasei gruppi. Quanto ai risultati agonistici: primi al traguardo della 6 km Andrea Botter e Daina Disep, nella 12 km Fabio Bernardi e Ornella Cadamuro, nella 19 km Buarrud Lassen e Silvia Pasqualini. Tra i gruppi primo il Biancade; tra i diocesani terzo l’Edilcementi Sernaglia, quinti i vittoriesi dei Laghetti Savassa, seste le Lepri di Sarano, settime Le due Torri di Vazzola. SERNAGLIA: I premiati con il sindaco N el Centro di mobilità di Barbisano la Provincia di Treviso ha realizzato un campo-scuola permanente di guida sicura per prevenire gli incidenti stradali mediante la diffusione della cultura della sicurezza stradale. La struttura, decima nel suo genere in provincia, serve l’intero Quartier del Piave. La sua costituzione è frutto di un accordo tra la Nostra Famiglia, la Provincia, il Comune di Pieve, l’Ulss 7 e il ministero dei Trasporti. L’accordo prevede anche la costituzione di una seconda commissione medica locale nel territorio provinciale di Treviso, che consentirà una riduzione dei tempi di attesa per chi attende la revisione della patente per disabilità, alcol e droga. FARRA: In un libretto tutte le associazioni TROVATO L’ACCORDO La caserma resterà a Col San Martino P ericolo scampato per la caserma dei carabinieri di Col San Martino. L’amministrazione comunale di Farra di Soligo e la famiglia Varago, proprietaria dell’immobile che ospita i militi dell’Arma, hanno concordato una strada che soddisfa le attese di entrambe: il Comune assicura la permanenza nel proprio territorio di un presidio dei carabinieri mentre la proprietà avrà un aiuto pubblico nei lavori di adeguamento dello stabile. I passi convenuti tra le due parti sono i seguenti: la proprietà presenterà a breve un progetto di sistemazione dell’attuale fabbricato come già concordato con l’Arma dei carabinieri; l’amministrazione di Farra assumerà l’onere finanziario dei lavori (valutati intorno ai 70-80 mila euro). Inoltre l’amministrazione di Farra si farà garante del pagamento dell’affitto al privato da parte del ministero dell’Interno. Sempre il Comune di Farra, molto probabilmente insieme agli altri due enti locali serviti dalla stazione colsamartinese e cioè Miane e Moriago, si accollerà la differenza tra l’affitto pagato attualmen- UNITÀ PASTORALI DEL QDP: Piccoli passi avanti P iccoli passettini nella direzione delle unità pastorali nella forania del Quartier del Piave. Lo scorso 14 novembre i consigli pastorali delle parrocchie dell’unità “Le Grazie” (Vidor, Colbertaldo, Moriago e Mosnigo) si sono incontrati con il vicario generale per fare il punto della situazione. Monsignor Zagonel ha invitato i consiglieri ad approfondire insieme i temi dei giovani e delle nuove povertà. Domenica 3 dicembre i consigli dell’unità “I Colli” (Col San Martino, Farra e Soligo) si sono ritrovati in Seminario per un ritiro guidato da don Silvano De Cal. Infine domenica 17 i consigli pastorali de “La Piana” (Sernaglia e Falzè) andranno in ritiro ad Asolo con il vicario generale. MORIAGO: Commedia in palestra S abato 16 dicembre, alle 20.30 nella palestra comunale di Moriago, la compagnia “Gruppo teatrale d’arte Rinascita” di Paese propone la commedia “Il giocatore”. Nell’ambito della rassegna teatrale promossa da Comune e Pro loco di Moriago. PIEVE: Presentazione del libro di Tudy Sammartini S abato 16 dicembre, alle 17 al centro di cultura “Fabbri”, villa Brandolini di Solighetto, viene presentato il libro “La mia terra” di Tudy Sammartini (ed. “Antichi Editori Venezia”). Introduzione dell’architetto Carlo Montanaro, docente universitario, e di Luisa Cigagna, assessore alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo. Sarà presente l’autrice. Organizzano il Comune di Pieve di Soligo e Latteria di Soligo. PIEVE: In consiglio esce Collatuzzo ed entra Stefani BARBISANO: IN 4.110 BARBISANO: CAMPO-SCUOLA ALLA MARCIA DI S. CATERINA DI GUIDA SICURA N e L’AZiON Quartier del Piave Domenica 17 dicembre 2006 U te alla proprietà e quello risultante a seguito dell’aggiornamento Istat. Il lieto fine del caso-caserma è stato reso possibile dalla disponibilità delle parti in causa di addivenire a una soluzione. Particolarmente intenso l’impegno dei primi cittadini (nella foto il sindaco di Farra, Domenico Citron) ma anche il sostegno di alcune forze di opposizione come il gruppo “Farra per Voi-Lega Nord”. tile iniziativa del Comune di Farra. In un agile libretto, in distribuzione in questi giorni, sono state raccolte le schede di presentazione delle 36 associazioni attive nel territorio comunale. Per ciascuna sono riportati: presidente, sede, recapiti, giorno e ora delle riunioni, profilo, attività svolte nel 2006, programmi per il 2007. P er poter continuare a far parte della commissione edilizia del Comune di Pieve di Soligo, Patrizio Collatuzzo si è dimesso da consigliere comunale. In base alla nuova normativa le due cariche sono infatti incompatibili. Al suo posto entra in consiglio Nicola Sergio Stefani (nella foto), già assessore, come peraltro Collatuzzo, nella prima giunta Moro. PROSECCO DOC: Rapporto annuale e inaugurazione del Distretto S abato 16 dicembre, alle 10 all’auditorium del Centro di cultura Fabbri, villa Brandolini di Solighetto, si tengono la cerimonia di inaugurazione della sede del Distretto del Prosecco Doc di Conegliano-Valdobbiadene e la presentazione del Rapporto annuale redatto dal Centro studi del Distretto. Verranno anche presentati dei focus sui mercati inglese e tedesco. e L’AZiON Conegliano RIPRENDE UNA GLORIOSA TRADIZIONE SANITÀ Nominato primario di Pronto Soccorso Grazie ai giovani a Parè ritorna il presepe S iamo quasi pronti. Mancano solo gli ultimi ritocchi e poi finalmente dopo diversi anni il tradizionale presepio di Parè riprenderà vita. Sono passati ormai alcuni mesi da quando, lo scorso gennaio, abbiamo proposto di riportare nella nostra comunità questo segno della nascita di Cristo. In questi mesi abbiamo sudato, lavorato e ci siamo trasformati in provetti falegnami, muratori e pittori. Non possiamo negarlo, la fatica è stata molta, le problematiche logistiche non ci davano tregua. Ma nonostante ciò, sentivamo che attorno a noi c’era sempre qualcuno che ci aiutava e ci sosteneva. Proprio questo ci ha dato la forza di proseguire, nonostante l’avvicendarsi di episodi che a volte ci demoralizzavano a tal punto da pensare di mollare tutto. Per fortuna tutto è risolvibile, abbiamo quasi finito e siamo soddisfatti d’essere riusciti in quest’ardua impresa. Cristo è nato in una stalla perché noi non voleva- mo dargli un riparo adeguato, è stato deposto in una mangiatoia perché noi non volevamo dargli una culla, è nato al freddo perché noi non volevamo dargli il calore; ma è nato tra gli uomini perché noi potessimo salvarci dal male. Il nostro presepio è un po’ tutto questo: curato nei particolari e ricco di significato. In tutti i gesti della vita quotidiana, i vari personaggi sono alla ricerca, come noi uomini del terzo millennio, del Dio fatto uomo; per questo, la singolare posizione della Natività, un po’ nascosta, ci richiama al vero significato della vita: Dio va cercato e trovato in ogni parte del mondo. Desideriamo ringraziare Giacomo Piccoli, il nostro “regista”, che in questo progetto ha messo anima e corpo, regalandoci, oltre che il suo tempo, anche la sua esperienza di vita. Il nostro grazie va an- Realizzato nella ex chiesetta I che a tutti i papà che ci hanno aiutato nei “lavori pesanti”, al nostro parroco e a tutte le persone che hanno accettato la nostra iniziativa. Il presepio aprirà subito dopo la messa solenne di mezzanotte di Natale e chiuderà il 28 gennaio 2007, con il seguente orario: dal 25 dicembre al 6 gennaio e le successive domeniche, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19; venerdì e sabato dopo il 6 gennaio, dalle14.30 alle19. Durata dell’intero ciclo: otto minuti circa. Il presepio è collocato nell’“ex chiesetta” raggiungibile costeggiando il lato destro della chiesa. I giovani del Gruppo Presepio IPREZZINONCAMBIANO 31 GIOVANI 14-18 ANNI: Percorso di formazione legato all’ascolto L l direttore generale dell’Ulss7 ha attribuito al dottor Enrico Bernardi l’incarico quinquennale di direttore dell’unità operativa di Pronto Soccorso (unica per i due presidi ospedalieri di Conegliano e di Vittorio Veneto). Bernardi è stato scelto dopo una selezione alla quale hanno partecipato 22 professionisti provenienti da tutta Italia. Il nuovo primario è trentino di nascita e coneglianese di residenza. A Conegliano Bernardi - che ha 41 anni, è sposato e padre di due figli di 3 anni e di 1 mese - ha percorso l’intero itinerario scolastico, fino a conseguire la maturità classica nel 1984. Si è laureato in medicina e chirurgia nel 1991 a Padova e ha conseguito nel 1996 la specializzazione in Medicina Interna - indirizzo d’urgenza - nel 2006 la specializzazione in radiodiagnostica. Dal 1997 è quale dirigente medico del Pronto soccorso dell’azienda Ospedaliera di Padova. a forania di Conegliano propone per i gruppi di giovani e per i giovani dai 14 ai 18 anni un percorso di formazione umana e cristiana. Il corso si articola su due itinerari distinti per età, ma paralleli nei tempi e nel luogo. Il cammino si articola in sei incontri di cadenza mensile. I prossimi incontri sono in calendario il 15 dicembre: i ragazzi dai 14 ai 16 anni rifletteranno su “Ascolto la mia interiorità” mentre i giovani dai 17 ai 19 anni approfondiranno il tema: “Ascolto il mondo che mi parla”. Sede: parrocchia Madonna delle Grazie. Orario: dalle 20.30 alle 22. LIBRO: “Le chiese di Conegliano” C on inizio alle 18, venerdì 15 si tiene a Palazzo Sarcinelli la presentazione del libro “Le chiese di Conegliano” scritto dalle storiche dell’arte Silvia Bevilacqua, Carlotta Candiani e Cristina Falsarella. Il libro, edito da Veneto Comunicazione, con il sostegno del Comune di Conegliano, di Fondazione Cassamarca e delle assicurazioni Generali di Conegliano, illustra i luoghi di culto del centro storico e del territorio comunale. Le immagini sono affidate alla creatività e alla sensibilità di Clive Handerson. ITIS: Studenti e genitori invitati a un incontro prenatalizio G li insegnanti di religione dell’Itis Galilei di Conegliano propongono a genitori e studenti un incontro in preparazione alle feste natalizie. L’appuntamento è per sabato 16 dicembre alle 18 a Casa Toniolo. Nella prima mezz’ora si tiene un incontro per uno scambio di suggerimenti circa il delicato insegnamento della religione. Alle 18.30 inizia la celebrazione della messa nella chiesa della Casa, per un augurio più vero di Natale. DUOMO: La sacra rappresentazione della Natività M artedì 19 dicembre alle 20.30 nel Duomo di Conegliano cinquanta ospiti della Nostra Famiglia - dalla materna al centro di formazione professionale propongono la sacra rappresentazione della Natività. 4OYOTA Yaris !UMENTANDOILISTINI #ONSUMICICLOCOMBINATODAAKML%MISSIONIDI#/DAAGKM h Domenica 17 dicembre 2006 Dal 1 dicembre i listini di Yaris sono aumentati, ma v i concessionari Toyota MANTENGONO IPREZZIDILANCIO fino al 31 dicembre. &INANZIAMENTOGENIALE !NTICIPOZERO 0RIMARATALUGLIO !SSICURAZIONE+ASKOINCLUSA Esempio Yaris 1.0, 3 porte a 11.000 euro: anticipo zero, prima rata a 210 giorni, 42 rate da 362 euro, TAN 7,00%, TAEG 8,38%. Spese istruttoria 200 euro. *Assicurazione furto/incendio, Kasko e Protezione Persona (1788 euro) inclusa nel piano per tutta la durata del finanziamento (esempio relativo alle provincia di Treviso). Salvo approvazione Toyota Financial Services. Fogli informativi in concessionaria. 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Le torricelle appartengono a privati e l’intervento di restauro è stato possibile grazie a una doppia convenzione stipulata con l’amministrazione, che è proprietaria delle terrazze superiori delle costruzioni. Il programma di restauro era atteso da tempo, in quanto le due costruzioni versano in un e- vidente stato di degrado, dovuto soprattutto al deterioramento degli intonaci causato dalle intemperie e dall’insufficiente opera di manutenzione eseguita negli anni. Il restauro, il cui progetto porta la firma dell’architetto Fabrizio Barina, è stato assegnato al Gruppo Rga Restauri, già presente nel centro città con il programma di recupero del vicino palazzo Battistuzzi. Dopo le opportune operazioni di scialbatura, necessarie per asportare l’intonaco originale, i tecnici del Gruppo Rga hanno provveduto ad eseguire una serie di accertamenti diagnostici: le analisi stratigrafiche per accertare la natura del materiale sul quale si trovano ad operare. L’intervento sarà mirato a riportare allo stato originario le superfici. Saranno oggetto di restauro anche i rosoni affrescati posti sui lati delle torrette, per i quali sono previsti interventi di consolidamento e integrazione pittorica. La fine dei lavori è prevista per febbraio. Francesca Nicastro IL LIONS CLUB COMPIE 50 ANNI I l Lions Club di Conegliano compie 50 anni e li festeggia con un concerto di Natale al Duomo di Conegliano domenica 17 alle 16.30. Canterà il Corocastel che a sua volta quest’anno festeggia i suoi 40 anni. Inoltre il Lions pubblica un piccolo libro intitolato “50 anni di amicizia e solidarietà”. La pubblicazione sarà presentata nella serata del 20 dicembre dedicata al cinquantesimo. Saranno ripercorsi i momenti più significativi e le tante iniziative benefiche intraprese dall’Associazione. «Il 18 luglio 1956 su suggerimento del professor Giovanni Caletti – racconta l’attuale presidente Luca Aggio – i professori Elio Pasquali, Renzo Traverso, il notaio Enrico Sartorio, il dottor Giovanni Dalla Zentil e altri carissimi amici ebbero il merito di portare nella nostra città l’idea lionistica». Tante le iniziative di solidarietà realizzate in questi 50 anni: nel 1960 il Club consegna i bastoni ai ciechi; nel 1962 istituisce il premio letterario Silver Caffè e a Conegliano arrivano fra gli altri Piero Chiara, Raymond Quenau, Dino Buzzati, Italo Calvino; nel 1963 si tiene la prima edizione del premio cultura dedicato agli studenti meritevoli; negli anni sessanta dona un’autoambulanza all’Avis; nel 1980 lancia l’idea di una “Fondazione per aiutare la ricerca, la diagnosi e la cura del- le malattie del sangue e oncologiche”; nel 1982 nasce il Leo Club Conegliano e destina dei fondi all’associazione Renzo e Pia Fiorot; nel 1997 grazie al Lions si realizza l’elisuperficie per il pronto intervento sanitario; nel 2001 finanzia la costruzione della scuola della parrocchia di San Vincenzo da Paola in Sudan; nel 2004 delibera il Service a favore delle opere edili necessarie ad ingrandire la mensa dei frati cappuccini. Nel 2006, infine, oltre a proseguire le attività benefiche assegna il premio cultura ad Antonio Soligon (premio assegnato negli anni precedenti a Bruno Carmeni, Pino Palugan, Dino De Poli, Marco Goldin). bambini. Ingresso libero. VENERDÌ 15 Alla gradinata degli Alpini, raccolta fondi per la campagna Telethon 2006, a favore della ricerca contro le malattie genetiche come la distrofia muscolare. La raccolta continuerà anche sabato e domenica. Alle 17.30, al cinema Melies, per la rassegna Antennacinema proiezione del film “Il buio nella mente” di Claude Chobrol. A seguire conferenza sul tema “Le forme della violenza. Continuità e differenze nella rappresentazione cinematografica da Peckinpah ad og- gi”. Ingresso libero. SABATO 16 Alle 11, all’auditorium Dina Orsi, recital della scuola media Cima dal titolo “È tempo di musica”. Alle 13, nella sede degli Alpini, pranzo di Natale. Alle 14.30 giornata di scuola aperta in cui i genitori e gli alunni di terza media potranno visitare le scuole superiori cittadine. Alle 16, al centro sociale di Campolongo, l’associazione Donne senegalesi organizzano Natale insieme per i e L’AZiON Conegliano Domenica 17 dicembre 2006 DOMENICA 17 Alle 10.30, al teatro Accademia, recital della scuola dell’infanzia Umberto I dal titolo “Natale è”. Ingresso libero. LUNEDÌ 18 Alle 9, all’auditorium Dina Orsi, Natale con i nonni 2006. Ingresso libero. Giovedì 21, al teatro Accademia, Festa degli auguri 2006, spettacolo rap-sodia con Dosto&Yevski e concerto del gruppo The Gospel Spirit. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Possibili prenotazioni al costo di un euro, che sarà devoluto al convento dei padri Cappuccini. EVENTI Il Premio Donati al dottor Orlando I l Premio Donati, dedicato alla memoria del dottor Giancarlo Donati (in foto), dal 1978 primario medico dell’ospedale De’ Gironcoli di Conegliano scomparso nel 2001, va quest’anno al dottor Antonio Orlando, oncologo, direttore sanitario dell’Hospice Casa dei Gelsi di Treviso. Il Premio, istituito dall’ospedale “De Gironcoli”, dal Rotary Club Conegliano e dal Comune di Conegliano, con il contributo dei familiari del dottor Donati, ha lo scopo di sostenere l’umanizzazione della medicina e le idee innovative in ambito sanitario, privilegiando in particolare le giovani generazioni. La cerimonia di consegna del Premio ha luogo sabato 16 dicembre nella sede dell’associazione “Dama Castellana”. CONTRADA GRANDA: Il 17 canti natalizi e omaggi per bambini N el pomeriggio di domenica 17 nel centro di Conegliano “Christmas Happening”: canzoni di Natale con il coro “Improvvisando” e piccoli omaggi natalizi per bambini e anziani. Organizzano l’associazione Ancora e l’Amministrazione. Sempre domenica dalle 18 alle 21 in piazza Cima brindisi di Natale cui sono invitati tutti gli ospiti della Contrada. Accompagnamento musicale della Banda di Moriago. Organizzano l’associazione Contrada Granda insieme all’Ascom. Ingresso libero. COLLALBRIGO: Mercatino di Natale e presepe all’aperto S abato 16 e domenica 17 dalle 10 alle 19 lungo la via della chiesa di Collalbrigo si tiene un’esposizione e vendita di oggetti natalizi realizzati dalla comunità di Collalbrigo. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Domenica 17 viene anche inaugurato il presepio all’aperto realizzato nel piazzale della chiesa. Gli eventi sono organizzati dal Gruppo sportivo Collalbrigo. NOSTRA FAMIGLIA: Le esperienze in Marocco di Betto e Sallemi L unedì 18 dicembre, alle 20.30 alla Nostra Famiglia di Conegliano, Silvana Betto e Giovanni Sallemi tengono un incontro su “I vissuti interculturali: esperienza dal Marocco”. Nell’ambito del ciclo di conferenze “Il dialogo interculturale” promosso dall’Ovci. PREGETTO RESTAURO MURA: Convegno con Portoghesi e Monti S abato 16 dicembre, alle 9 nell’aula magna dell’ex convento di San Francesco, si tiene un convegno dal titolo “Il nuovo castello di Conegliano. Dal recupero delle mura storiche ai restauri di palazzi e affreschi: un patrimonio che sta a cuore a pubblico e privato”. Intervengono: l’architetto, critico e storico, Paolo Portoghesi, e i soprintendenti Guglielmo Monti e Anna Maria Spiazzi. e L’AZiON Coneglianese NELLA NUOVA SEDE DELL’ASS. FIOROT Casa della Salute a San Fior S arà completata definitivamente entro la primavera del 2007 la sede dell’Associazione lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot. La nuova casa, voluta per meglio rispondere alle esigenze della realtà sanfiorese, sempre più impegnata della prevenzione, nella formazione e nell’assistenza dei malati, diventerà al tempo stesso il primo centro a livello provinciale in cui opereranno medici generici e specialisti per offrire, oltre alla normale medicina di gruppo, dei servizi che attualmente vengono garantiti solo in ospedale. Il progetto dell’Utap (Unità territoriale di pronto intervento) è stato presentato dal presidente dell’associazione Silvano Fiorot, dal direttore generale dell’Usl 7 Angelo Lino del Favero e dal primario di medicina del De Gironcoli Antonio Sacchetta in un incontro al quale hanno preso parte anche il vice governatore del Veneto Zaia e l’assessore regionale alla sanità Tosi. Sei medici di medicina generale e un pediatra hanno già dato la loro adesione: la firma verrà posta sulla convenzione entro Natale. Non faranno parte dell’Utap solo tre dei medici di base che operano nel territorio di San Fior e Gode- Le autorità in visita alla “Casa della Salute” ga di Sant’Urbano e che raccoglie circa 13 mila abitanti. Questo progetto permetterà un salto di qualità nel rapporto con il paziente e al tempo stesso tra medico e medico. Saranno presenti in sede anche specialisti e infermieri. «È un servizio - ha affermato Fiorot - voluto e finanziato dalla regione. I medici garantiranno la presenza negli ambulatori dal lunedì al sabato e potranno essere effettuati 27 tipi di esami per i quali attualmente ci si reca in ospedale. Si potrà quindi fornire un servizi completo e in caso di emergenza saranno a disposizione anche i nostri volontari». «Questa Utap di tipo polivalente - ha proseguito Del Favero - dovrebbe diventare polo di riferimento per i servizi extraospedalieri. Qui verrà effettuata la prevenzione e verranno fatte visite di primissimo livello con specialisti e con la telemedicina in mo- SAN PIETRO: Corsi di decorazione e mostra del libro L a biblioteca comunale di San Pietro di Feletto organizza dal 12 al 21 dicembre, sabato e domenica compresi, la con- sueta mostra-mercato del libro. In tale periodo vengono organizzati dei corsi di addobbi natalizi: venerdì 15 dalle 20.30 alle VAZZOLA: NOZZE D’ORO do da dare risposte immediate agli utenti. L’associazione Fiorot è una di quelle realtà che con il loro operato si inseriscono nella rete pubblica e grazie alla loro collaborazione riusciamo a dare dei servizi che altrimenti non verrebbero attivati. Qui a San Fior praticamente sorgerà la Casa della Salute di cui si parla attualmente a livello ministeriale». Un’ala della nuova sede sarà naturalmente a disposizione dell’associazione. In essa sono stati realizzati degli ambulatori, una palestra per le donne operate al seno e una sala conferenze che costituisce il fiore all’occhiello dell’intera struttura. Al suo interno, secondo il volere dell’associazione, verranno effettuate iniziative di formazione e informazione, anche in videoconferenza, che coinvolgeranno in primo luogo le scuole e quindi l’intera popolazione. Gerda De Nardi 22.30, corso di decorazione della candela; sabato 16 dalle 15 alle 17 corso di decorazione della pallina per bambini; domenica 17, dalle 15 alle 17, corso “creazione dell’angelo” per bambini. MARENO: Un’ambulanza per la Protezione Civile G Gino Gobbo e Luciana Rui D omenica 3 dicembre i coniugi Gino e Luciana hanno festeggiato il 50º anniversario di matrimonio, ricordando con gratitudine il giorno in cui il Signore ha benedetto il loro amore. Il figlio Eugenio, i parenti e la comunità tutta si sono stretti attorno con gioia e ammirazione, augurando loro un cammino sereno e ricco di affetti per lunghi anni. razie a un contributo della Banca delle Prealpi il Nucleo volontario di Protezione civile di Mareno di Piave ha allestito un’ambulanza che utilizzerà per le attività che da oltre vent’anni svolge sul territorio al servizio della popolazione. Di recente un gruppo di volontari dell’associazione ha conseguito dal Suem 118 una certificazione all’uso del defibrillatore. Per conoscere l’associazione è a disposizione il sito www.procivmareno.org. C i sono chiese, cariche di storia e impreziosite da opere d’arte, che invogliano al silenzio e alla meditazione. Una di queste è sicuramente l’antica pieve di San Pietro di Feletto. Consapevoli di avere a disposizione un piccolo scrigno di fede, i membri della Commissione catechesi della parrocchia di San Pietro hanno deciso di intensificarne l’utilizzo realizzandovi delle occasioni di preghiera, specie nei momenti forti dell’anno liturgico. Occasioni di preghiera aperte alla parrocchia, all’unità pastorale e all’intera diocesi. E in questo progetto che si inserisce l’Adorazione di Natale in programma per sabato 23 dicembre alle 20. Con l’aiuto di padre Daniele, dei Domenica 17 dicembre 2006 S. PIETRO La sera del 23 dicembre Adorazione di Natale Dehoniani di Conegliano, la Commissione ha preparato una veglia che si sviluppa intorno al tema del Piano pastorale 2006-2007: l’ascolto. “In silenzio, in ascolto di Dio, in adorazione davanti al Cristo che viene... ascoltiamo oggi la sua voce e non chiudiamo il cuore alle sue Parole” è il sottotitolo della veglia. Attraverso brani dell’Antico e GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO DEL SETTORE VITIVINICOLO I l Club internazionale “Club Amici del Vino”di San Fior promuove ed organizza la Giornata del Ringraziamento per il settore Vitivinicolo per martedì 19. Ricco il programma. In mattinata alla sala polivalente in piazza Marconi a San Fior il convegno “In vino veritas: produzione e consumo” con le relazioni di Olga Georgescu (direttore Camera di Commercio italo romena di Milano) e Luca Zaia (assessore regionale all’agricoltura); nel pomeriggio prosegue il convegno con gli inter venti di Ion Pusca, Ion Iacob e Antonio Melato (presi- 33 del Nuovo Testamento verrà ripercorso l’ininterrotto manifestarsi di Dio all’uomo che sa fare silenzio intorno a sè per ascoltare la voce del Creatore. Al termine a tutti i partecipanti verrà dato un segno. Prenderanno parte alla veglia i parroci dell’unità pastorale insieme alle proprie comunità. dente Federagri Veneto). Alle 18.45 la messa nella chiesa parrocchiale di San Fior, presieduta dal vescovo Giuseppe, in memoria dei soci defunti Giuliano Bortolomiol, Livio Zaccaron, Renato Pisani, Arnaldo Franchi, Giorgio Amuro e Giorgio Panto. La giornata si chiude con la Festa degli auguri a Villa Soligo a Soligo. 34 CIMAVILLA FESTEGGIA L’ISTITUZIONE ca e il salone che venne realizzato negli anni successivi. Alla storia della giovane parrocchia sarà dedicata la serata di festa che avrà il suo momento centrale domenica 17, alle 18, con la solenne messa presieduta da monsignor Zenti. La celebrazione eucaristica darà inoltre modo ai fedeli di Cimavilla di esprimere il loro sentito gra- zie a don Domenico Perin che, per 41 anni, è stato loro guida e pastore. Il sacerdote, ora a riposo, ha profuso in questi lunghi anni tutte le sue energie per il bene della comunità. Don Domenico si è sempre fatto promotore e ha seguito ed incoraggiato le diverse attività pastorali. Oltre alle iniziative che si svolgevano nei locali della parrocchia, egli è stato sempre molto attento e presente con gli ammalati e gli anziani ai quali faceva regolarmente visita e portava la comunione. Altro momento per lui importante era la visita alle famiglie per la benedizione delle case, che gli permetteva di essere a contatto con tutti i suoi parrocchiani. Nei suoi 55 anni di sacerdozio si è inoltre dedicato alle Penne Nere come assistente della sezione Ana di Conegliano. Molto profonda anche la sua devozione a Maria, che per molti anni lo ha portato a prender parte al pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi a Lourdes. Non sono mancati neppure gli impegni economici dovuti alla realizzazione del salone e al rifacimento del tetto della chiesa. Tanti sono quindi i motivi per cui gli abitanti di Cimavilla desiderano esprimere la loro riconoscenza ad un pastore che, come un padre, li ha seguiti e aiutati a crescere. Per la comunità si apre ora un nuovo capitolo di storia, che la vede parte integrante dell’unità pastorale di Codognè. Gerda De Nardi GODEGA / CENA MULTIETNICA gna della gratuità: quella per la quale sono stati imbandite le tavole con pinze, torte nigeriane e tonnellate di cous-cous, ma anche la stessa che ha spinto i giovani pianzanesi a realizzare un dvd che abbinava estratti dai film del loro, gratuito, cineforum ai loro sentitissimi (anche se forse un filo retorici, ma sono peccati di gioventù) commenti, che tracciavano la strada della serena convivenza che loro sono saldamente intenzionati a percorrere. E in quante altre serate puoi vedere un distinto signore marocchino, con tanto di berretto e vestito tradizionali, con il suo figlioletto al fianco, battere le mani e cantare una canzone cristiana in lingua Swahili proposta da italiani di Villa di Villa e che glorifica (l’unico) Dio? Nozze d’oro della parrocchia M ezzo secolo di vita è il traguardo raggiunto dalla parrocchia di Cimavilla di Codognè. Per festeggiare i suoi cinquant’anni i fedeli si riuniranno domenica 17 dicembre insieme al vescovo Giuseppe. Istituita con decreto del vescovo Giuseppe Zaffonato, la comunità cristiana si formò staccandosi dalla parrocchia di Cimetta e la nuova chiesa venne dedicata alla Beata Maria Vergine della Mercede, richiamando la devozione legata ad un antico oratorio ancor oggi esistente in parrocchia. Nel tempo le attività pastorali si svilupparono attorno alla nuova chiesa, posta lungo la Cadoremare. Qui sorse anche la canoni- La chiesa di Cimavilla Indovina chi è venuto a cena P roviamo, per una volta, ad ascoltare il rumore di una foresta che cresce anziché quello di un albero che cade? E allora fermiamoci ad applaudire quanto realizzato dal Gruppo giovani universitari di Pianzano, per avanzare verso la serena convivenza con l’immigrazione che è (e sarà) tra noi. A conclusione del loro cineforum “Incontri e scontri tra culture”, per venerdì 8 i giovani hanno invitato ad una cena multietnica… chiun- que lo volesse, ma anzitutto gli stranieri che vivono a Godega. E sotto la pioggia sono giunte parecchie decine, se non un centinaio, di persone: da giovani e adulti dell’unità pastorale a maghrebini e africani, dai parroci don Livio e don Vittorino al gruppo di giovani – alcuni di Villa di Villa – che hanno trascorso le scorse ferie in Kenya, capitanati dal missionario della Consolata padre Godfrey. Per una serata all’inse- S. MARTINO: NOZZE D’ORO D omenica scorsa, gli sposi Nilo e Annamaria, dopo 50 anni di vita insieme, sono stati festeggiati dai figli Nadia e Francesco, genero e nuora e dai nipoti Enrico, Maria, Giuseppe e Francesca con la celebrazione di una S. Messa nella chiesetta di Mescolino a S. Martino di Colle Umberto. Auguri! GODEGA: L’intero paese piange suor Maria Onorina Gava «I n tutta la sua vita suor Maria Onorina Gava ha saputo amare e farsi amare, ha saputo dare e ricevere». Così suor Amalia ricorda la consorella scomparsa lo scorso 6 dicembre. Per quasi 50 anni, dal 1956 al 1998, suor Onorina si è occupata della comunità di Godega di Sant’Urbano con le sue molteplici opere, soprattutto nell’asilo di Godega, in cucina, tra pentole e fornelli «sempre con gioia e serenità, anche nei periodi più difficili» continua suor Amalia. Originaria di Cordignano, dove era nata il 19 aprile del 1914, aveva fatto la sua prima professione religiosa il 2 settembre del 1938. Oltre a Godega, alla quale era sempre rimasta affezionata, aveva prestato servizio anche in altre parrocchie per poi trascorrere gli ultimi anni nella Casa Generalizia di Savona, nell’infermeria dell’istituto, dove si è spenta. «Suor Onorina ha visto l’alternarsi di molte generazioni e per questo era molto legata a questa parrocchia dove era molto conosciuta» ricorda il parroco don Vittorino. E anche la parrocchia ha dimostrato il grande affetto che la legava, prima con il continuo afflusso di fedeli che hanno vegliato la salma posta nella cripta della chiesa parrocchiale e poi con la folta presenza al funerale celebrato lunedì 11 a Godega. La nipote Anna Maria Gava la ricorda così: «Il suo paese, dal quale si è allontanata a malincuore, è sempre stato Godega. Per noi nipoti è stata una zia molto cara, sempre disponibile e sorridente, sapeva confortarci. Nonostante avesse 92 anni ci manca, era un nostro punto di riferimento. Abbiamo realizzato il suo desiderio di essere sepolta a Cordignano, suo paese natale. Ha sempre pregato per noi, ed ora continuerà a farlo da lassù». Erica Bet GODEGA: Rassegna teatrale dedicata a Carlo Goldoni È interamente dedicata a Carlo Goldoni la rassegna teatrale 2007 promossa dal Comune di Godega. Gli spettacoli cominciano sabato 13 gennaio, alle 21, con “Arlecchino servitore di due padroni” con la compagnia “Estravagario Teatro” di Verona. In preparazione alla rassegna, venerdì 15 dicembre alle 21 al Palaingresso il professor Gianni Mazzocco tiene una conferenza sul tema “La rivoluzione teatrale di Carlo Goldoni”. CODOGNÈ: Musiche, danze e canti della tradizione natalizia veneta D ue concerti natalizi all’ex scuola “Ancilotto” di Codognè su iniziativa dell’amministrazione comunale. Sabato 16 dicembre alle 20.45 il gruppo Bandabrian di Breganze (Vi) propone lo spettacolo “O popolo cortese”, musiche, canti e danze della tradizione veneta con strumenti tradizionali. Sabato 23, alle 20.30, concerto del Piccolo Coro di Codognè. S. VENDEMIANO: Opere complementari A28, ok della Ctr A Nilo Taciturno e Annamaria Bet - 10 dicembre 1956-2006 e L’AZiON Coneglianese Domenica 17 dicembre 2006 pprovato in Commissione Tecnica Regionale il progetto definitivo delle opere complementari della A28 di San Vendemiano. Per l’inizio del 2007 è prevista la chiusura della procedura di questo importante progetto dal valore di euro 8.400.000 per proseguire poi con la fase esecutiva e la conseguente gara di appalto. L’approvazione della Ctr è un passaggio importante per un’opera che permetterà di risolvere i problemi delle lunghe code che oggi si formano in entrata e uscita del casello. e L’AZiON Opitergino PORTOBUFFOLÈ/ 100 MILA EURO PER IL RESTAURO CHE SANERÀ IL DEGRADO ATTUALE Rinascerà Casa Gaia L a facciata posteriore è tutta annerita: dalle muffe, dall’inquinamento, dal trascorrere del tempo. All’interno gli impianti tecnologici non sono più a norma ed i serramenti lasciano parecchio a desiderare. È Casa di Gaia da Camino di Portobuffolè, il trecentesco palazzetto simbolo del Medioevo in questa parte della Sinistra Piave. Questo stato di degrado è destinato a terminare, perché il Comune ha avviato un corposo progetto di restauro. Un pri- mo intervento era stato eseguito alcuni decenni or sono, quando Casa Gaia era di proprietà della Provincia. In seguito non era più stato fatto niente, anche per la difficoltà di trovare risorse. Ma l’amministrazione portuense con tanto impe- CRIMINALITÀ: STOP AGLI ALLARMISMI E AGLI STRUZZI Furti e panico T utto è partito da qui. È anzitutto dall’opitergino-mottense che si è scatenato il gran parlare di problemi di ordine pubblico di queste ultime settimane. La dolorosa miccia sono stati, ovviamente, furti e rapine percepiti in aumento nelle ultime settimane. «Mancano forze dell’ordine, i delinquenti di notte hanno campo libero»: lo ha detto Bepi Covre, lo sottoscrivono altri primi cittadini. In cerca di soluzioni hanno guardato a Roma, per un incontro con il sottosegretario agli interni Rosato. Ma soprattutto a casa propria. A Chiarano sono iniziate ronde notturne dei volontari della Protezione Civile che pattugliano il territorio. Il prefetto Aldo Adinolfi le ha bocciate, la Lega, sempre attenta alla “pancia” della gente della Marca, le ha rilanciate. Ma anche qualora siano autorizzate (e un sistema legale si trova) appare chiaro che non possono essere la soluzione definitiva. Questa passa in- Ronde dei cittadini a Chiarano SABATO 16 Ore 8-20 in centro storico: mercatino straordinario di Natale. Scuola aperta all’Isis “A. Obici" in orario 10.30-13 e 15-18 e domani ore 10.30-12.30; scuola aperta all’Itcg “J. Sansovino” dalle 15 alle 18 e domani dalle 9 alle 12. Alle ore 20.45 sarà di scena in chiesa a San Vincenzo il classico Concerto di Natale con il coro "In Musica Gaudium" diretto da Battista Pradal. DOMENICA 17 In piazza Grande a Oderzo: mercatino missionario. Oggi i volontari dell’AIL saranno presenti con le Stelle di Natale a Colfrancui. Ore 14.30-16 a San Vincenzo presso il centro Parrocchiale: incontro di formazione per tutti i ministri straordinari della comunione della bassa dio- cesi. Ore 15 al cinema Turroni: quinto ed ultimo appuntamento del mini-ciclo di proiezioni per ragazzi con il lungometraggio a cartoni animati "Nanny Mc Phee - Tata Matilda". Ore 15 in chiesa a Fratta: edizione numero 19 di Cantiamo il Natale. Cantano il Coro San Bartolomeo di Camino e il Coro classico di Fratta, il Coro Giovani di Fratta-Camino e il Piccolo Coro del Patronato di Camino. Ore 15 in Duomo: concerto di Natale, patrocinato dal Comune di Oderzo. Ore 18 al Palasport: per la 14ª giornata del campionato di serie B2 di basket, la PMP Oderzo sfida il Mestre. Scuola aperta al collegio Brandolini-Rota dalle ore 10.30. LUNEDÌ 18 Ore 20.30 presso il centro par- vece per un aumento dell’organico o un adeguamento delle sedi, come nel caso dei carabinieri di Oderzo. Nel frattempo molte autorità, dal sottosegretario Rosato, al procuratore Fojadelli, al prefetto, e persino l’istituto di vigilanza Compiano (che pure potrebbe guadagnare dall’allarme) insistono a dire che nella Marca la situazione dell’ordine pubblico resta buona e non ci sono emergenze. Il che non è di alcuna consolazione, ed anzi può suonare una beffa, per chi ha subito rapine in casa o sul luogo di lavoro. Ma dovrebbe spingere la politica - che deve o almeno dovrebbe decidere razionalmente, non sulla base dell’emotività del momento- a reazioni equilibrate. Non invitando i cittadini a farsi giustizia da soli, ma spingendo ovunque si possa rocchiale del Duomo: undicesimo incontro della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale, promossa dalla Diocesi. Stasera approfondimento su Le sfide della politica. Coordinano: Proff Bianchin-Perosin-Moro. Ore 21.15: secondo appuntamento della stagione teatrale al Cristallo con “7 piani”, tratto da Dino Buzzati con Ugo Pagliai e Paola Gassman; scrittura teatrale di Michele Ainzara, regia di Paolo Valerio. Prezzi: platea 17 euro, galleria 13 euro, galleria ridotto 10 euro. Riduzioni per minori di 25 anni, ultrasessantenni, soci associazione NOI. Abbonamento platea 70 euro, galleria 50 euro. MARTEDÌ 19 Ore 21.15 al Teatro Cristallo: concerto gospel di Cheryl Porter e In The Spirit. Prezzi: platea euro 12, galleria euro 10. Farmacia di turno: Trevisan, p.zza Grande 18. Tel. 0422 717644 gno e fatica è riuscita alfin a destinare quasi 100mila euro alla ristrutturazione di Casa Gaia. «È un intervento complesso - dice il sindaco Diego De Marchi - che non poteva più essere rimandato. Verranno rifatti tutti gli impianti che ormai non sono più a norma. Penseremo quindi ai serramenti ed al rifacimento degli intonaci». Una buona parte del lavoro servirà per la pulizia della facciata posteriore, con la rimozione delle muffe e dei licheni e la ridipintura. Il Comune ha già in mente, al termine dei lavori, di allargare l’attività espositiva in Casa Gaia. Oltre alle mostre degli artisti, si potrebbe utilizzare il bel palazzetto anche quale vetrina espositiva delle attività produttive che sono molto fiorenti nella zona. Annalisa Fregonese spingere per un aumento della presenza delle forze dell’ordine. Non trincerandosi, come gli struzzi, dietro un “tutto va bene, madama la marchesa” se non ci sono state rapine nell’ultimo mese, ma neppure facendoci credere che il Mottense è una succursale di Scampia.(TB) Domenica 17 dicembre 2006 35 BASALGHELLE: In scena il Natale secondo “La nostra famiglia” V enerdì 15 alle 20.30 i fanciulli e i ragazzi de "La Nostra Famiglia" di Conegliano propongono in chiesa a Basalghelle la sacra rappresentazione della Natività. I protagonisti sono più di cinquanta figuranti dalla scuola materna ai ragazzi del Centro di formazione professionale, in rappresentanza di tutti i giovani che frequentano l’Istituto di riabilitazione de "La Nostra Famiglia" di Conegliano. La sacra rappresentazione sarà arricchita dalle voci del "Coro Castel". ODERZO: Marliviana Schilirò presenta i suoi racconti V enerdì 15 alle 16.30 presso la sala parrocchiale vicino al Duomo di Oderzo Marliviana Schilirò (assidua partecipante al concorso letterario de L’Azione) presenta il suo libro di racconti “Gocce di fantasia”. Interviene Marina Silvestri; letture di Gabriella Silvestrini. CHIARANO: pattinaggio artistico S i terrà sabato 16 dicembre 2006 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Chiarano il consueto saggio di fine anno del Pattinaggio Artistico Chiarano, giunto alla sua quattordicesima edizione. Una manifestazione che prevede l’esibizione di tutti gli atleti ed il consueto augurio di Buon Natale. MANSUÈ: Il Natale dei centri minibasket pensa all’Uganda Domenica 17 alle 10 presso la palestra delle scuole medie di Mansuè si svolge la festa di Natale per i centri minibasket di Oderzo, Mansuè, Motta, Chiarano e Salgareda. Legata alla festa è anche la ricerca di fondi per i bambini di Kasese, in Uganda, sostenuti anche dalle offerte che si raccolgono alle partite delle prime squadre di Oderzo e Mansuè. 36 ELEMENTARE DI GORGO / I LAVORETTI IN VENDITA SONO CULMINE DI UN PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ Non è solo un mercatino S abato 16 dicembre alla scuola elementare “Albino Luciani” di Gorgo si svolgerà una mostra mercato dei tradizionali lavoretti di Natale realizzati dai bambini. Il ricavato andrà in beneficenza. Il lettore distratto o frettoloso potrebbe fermarsi qui, e l’iniziativa scomparire subito nel frullatore delle mille proposte di solidarietà che – ed è un bene! – spuntano a Natale. Ma ci sono alcuni buoni motivi per dire che quella in programma a Gorgo non è un’iniziativa qualsiasi. Ad esempio perché la generica “beneficenza” di cui sopra in realtà ha occhi, orecchie e bocche. Quelle dei bambini della Guinea Bissau, che beneficeranno delle offerte di genitori e amici dei loro coe- tanei di Gorgo. Ma beneficenza ha anche le fattezze di Elisa Benetti, una specializzanda in pediatria all’Università di Padova. È lei il ponte tra la Guinea Bissau e l’Italia, dopo che nel paese africano ha trascorso tre settimane della scorsa estate come volontaria della Comunità di Sant’Egidio, organizzazione che a Bissau, la capitale, ha costruito un ospedale. L’ultimo tratto di questo ponte di solidarietà, quello che porta fino Tutto il ricavato va ai bambini della Guinea Bissau e L’AZiON Mottense Domenica 17 dicembre 2006 I lavoretti realizzati dai bambini di Gorgo a via Roma a Gorgo, è merito di Emanuela Davanzo, amica di Benetti, maestra della elementare gorghense, referente per il progetto “Con le mani, con la testa, con il cuore”. Nel cui segno i bambini hanno anzitutto affrontato letture e condiviso conversazioni su com’è, realmente, la vita in Africa e in generale nella parte di mondo dove non si sta economicamente bene come a Gorgo. Scaldato così il terreno, è stato poi il momento della dottoressa Benetti, che a metà novembre ha incontrato prima genitori ed insegnanti e poi i bambini. Raccontando quello che ha visto e chiedendo una mano. Se ne sono protese tante: quelle degli alunni che tra carta e terracotta, decoupage e stamping, metallo e gommapiuma hanno realizzato piccoli oggetti regalo; quelle dei genitori che assieme ai figli hanno scelto di rinunciare a giocattoli e libri usati per devolverli alla causa del “Mercatino di Natale e del Rigiocattolo”. Ed ora, sabato 16, a protendersi verso la Guinea Bissau saranno le mani messe al portafoglio per un’offerta in cambio di un lavoretto di bambino italiano e di un sorriso di bambino guineano. Mentre la elementare di Gorgo procede nel suo anno didattico dedicato ad “Educare alla solidarietà”. (TB) MOTTA: Per decidere sui pompieri risorgono le commissioni consiliari U na commissione per la caserma dei Vigili del fuoco. Questo il risultato del consiglio comunale della scorsa settimana a Motta. Dopo lunga discussione maggioranza e opposizioni di Motta sono convenute sull’istituzione di un’apposita commissione consiliare per analizzare il tema; la commissione verrà formata nel prossimo consiglio comunale. Ma dove verrebbe realizzata la nuova caserma mottense? «L’ipotesi più accreditata – ha detto il sindaco Graziano Panighel – è in zona Motta Nord, lungo la Postumia, per ovvi motivi logistici. Come Comune noi metteremo a disposizione un terreno». L’opposizione esulta: «Siamo riusciti – hanno detto i consiglieri Stenio Odonti e Raffaele Marcon – ad istituire una commissione consiliare. Ricordiamo che le commissioni erano state soppresse all’inizio dell’attività di questa giunta, perché ritenute inutili». (GR) VENERDÌ 15 Alle 15, in piazza Luzzatti, inaugurazione della 2ª Festa del cioccolato. Alle 20.30, al ristorante Bertacco, “Cena di gala al cioccolato” col maestro cioccolataio Danilo Freguja. SABATO 16 Dalle 10 alle 20 in centro Festa del cioccolato: dimostrazioni nei laboratori dei maestri artigiani cioccolatieri; mostra delle sculture di cioccolato. Alle 15.30, al palazzetto dello sport, “Festa del Santo Natale” dei bambini della scuola materna. Alle 17.30, all’audiotorium della casa di riposo, presentazione del libro “Il facchino del Nord Est: Giorgio Lago, un’eredità da raccogliere”. DOMENICA 17 Alle 9.30, in Duomo, Messa con l’Azione cattolica locale che festeggia la “Consegna del mandato”. Dalle 10, ultima giornata della Festa del cioccolato in piazza Luzzatti. Alle 12.30 l’associazione Anziani e Pensionati organizza il pranzo sociale al ristorante Girasole di Chiarano. e L’AZiON Veneziano / Friuli Undici capi, ottantuno fazzolettoni in tutto Scout di Torre, numeri record! S cout di Torre di Mosto: un gruppo in salute! A dircelo sono i numeri, mai stati così alti: 30 lupetti, 30 tra esploratori e guide, una decina di rover e scolte e soprattutto 11 capi, un vero record per Torre. Chiedo a Roberto Galet, il capogruppo, il motivo di questo autentico boom. «La novità – risponde – è che, se prima gli iscritti provenivano praticamente dalla sola Torre, ora ci sono sempre più ragazzi che vengono da fuori paese, anche da 15 km di distanza (ad esempio da La Salute di Livenza) e Scout di Torre di Mosto volontari in Bosnia Erzegovina questo ci garantisce una lista d’attesa sempre numerosa a cui attingere». Ma il segreto del successo sta pure nel clima di “famiglia allargata” che si respira qui tra capi e ragazzi. Ho conosciuto la comunità capi di Torre di Mosto 9 anni fa in Puglia per una route (campo, ndr) nazionale dove ci siamo confrontati sulla figura del compianto don Tonino Bello e sul senso della partecipazione politica e la ritrovo, per una felice coincidenza, nella mia stessa zona. Mi ha colpito che, nonostante il ricambio, in TORRE / VIA AI LAVORI DELLA PIAZZA La biblioteca al centro civico, nel magazzino le cucine P rimi passi per la nuova piazza di Torre di Mosto. Vale a dire, come precisa a scanso di strumentalizzazioni il sindaco Alessandra Cigana, l’area intorno al municipio. «Abbiamo già approvato tutto: partiranno a gennaio i lavori per la risistemazione del centro civico. Al suo interno verrà ospitata, in spazi molto più ampi di quelli attuali, la biblioteca. Al suo posto andrà l’ufficio tecnico». “Trasferimento ed ampliamento della biblioteca” erano in effetti annunciati nel programma amministrativo con cui Cigana è stata eletta nel 2005, e che si può consultare su www.torredimosto.it. Secondo passo per il centro cittadino: «In una parte dell’ex magazzino ricaveremo una zona per le cucine comunali, a disposizione delle associazioni per la manifestazioni». Terzo passo, non immediato: «Con un bando vogliamo ricevere da architetti almeno una trentina di progetti per la siste- mazione della mette: «Non abzona attorno al biamo rinunciato municipio». al progetto, abNel frattembiamo solo ralpo il magazzilentato». Sul punno comunale to il programma resta alloggiato elettorale – eviprovvisoriadentemente sumente in un bodorando le difcapannone in ficoltà di attuazona industriaIl sindaco Alessandra Cigana zione – era stato le, in affitto («a cauto, impegnanun prezzo molto dosi solo a “verififavorevole», precisa Ciga- care la possibilità di cona). Obbiettivo è ovvia- struire una nuova sede per mente costruire una sede le scuole elementari”. di proprietà comunale per Se per la spesa ingente il magazzino, che ospiti an- di una scuola da costruire che le attrezza- i fondi mancano – «e non ture della pro- ci sono possibili finanziatezione civile. menti» –, importi minori Ma il freno è sono stati trovati per la cosempre quello: pertura della scuola ma«È un problema terna parrocchiale (18 midi soldi». la euro). Stesso freno, Un contributo viene poi anzi maggiore dato anche per i restauri perché di spese della parrocchiale di San maggiori si trat- Martino, «perché la consita, è quello che deriamo una struttura per ha costretto a sospendere tutta la comunità». È il le decisioni, e pure le a- Comune, spiega Cigana, a zioni, sulla questione della pagare chi viene ad esibirscuola elementare, che ha si in concerto in chiesa. più bambini che spazi e de- Tanto è vero che è la bive dunque chiedere... asi- blioteca l’organizzatrice lo alla scuola media. Am- del concerto di sabato 16 pliamento o trasferimento? in parrocchia in cui si esiPer adesso, con le vacche birà il coro orchestra di Cacosì magre, né l’una né l’al- valier. tra. Anche se Cigana proInfine, le spese che si Il Comune sostiene il restauro della parrocchiale verità contenuto, oggi come allora capi di esperienza e capi giovani convivano in armonia. Garantendo un trapasso di nozioni fatto non solo di metodo, ma anche di passione nel fare le cose, di semplicità, di accoglienza, di desiderio di formarsi e di esserci. E tutto questo senza dubbio passa a ragazzi e famiglie. Quali i progetti per il prossimo anno? «Anche se siamo impegnati – spiega Galet – nella stesura del nuovo progetto educativo di gruppo e non abbiamo ancora formalizzato un programma, credo che l’attività dell’anno verterà sulle celebrazioni per il centenario dello scoutismo. Per la prima volta nella storia del gruppo, infatti, due ragazzi hanno fatto richiesta di partecipare al Jamboree che si terrà nel luglio prossimo in Inghilterra. Per questo il reparto sarà impegnato in imprese di autofinanziamento per sostenerli. I ragazzi del clan, inoltre, sull’onda dell’entusiasmo trasmesso dall’esperienza estiva di servizio a Tuzla, in Bosnia, sono coinvolti separatamente in vari cantieri di servizio nazionali prima di Natale». Gaetano de Biase Slitta la decisione sulla scuola elementare vorrebbe fossero non necessarie: «Sono aumentati i bisogni nel settore sociale, a Torre di Mosto sta crescendo la povertà! La popolazione è aumentata ma con essa anche gli stranieri e le persone sole». (TB) Domenica 17 dicembre 2006 37 CEGGIA: Settimana della solidarietà e del volontariato Q uarta edizione della settimana della solidarietà e del volontariato a Ceggia: da venerdì 15 a domenica 17, dalle 15 alle 19 e domenica anche dalle 9.30 alle 12, nella nuova piazza 12 associazioni del paese (La Lucciolata, Chernobyl, Insieme per l’Africa, Acr, Gruppo missionario, Caritas, Croce rossa, Agesci, Avis, Per un Sorriso, Noi Ceggia), all’interno delle tipiche casette di legno, presenteranno alla comunità le loro proposte. Alcuni eventi inoltre allieteranno l’iniziativa: venerdì 15, dalle 16 alle 18, il gruppo Alchimia organizza un pomeriggio di animazioni per bambini; sabato 16 invece, dalle 17.30, il gruppo “Ciacoe s’cete” terrà un concerto di canti popolari; la mattina di domenica 17 infine, alle 10.30, commercianti, panificatori e cantine ciliensi organizzeranno degustazioni di prodotti e la distribuzione di doni per i bambini. (BD) CEGGIA: Ricerca di Furlanetto, Manzato e Mariani sulla piazza “R icerca storica sulla piazza XIII Martiri”: un’opera contenente interessanti ricostruzioni, testimonianze ed immagini, frutto della collaborazione di tre ciliensi, Flavia Furlanetto, Mila Manzato e Federico Mariani, che sarà presentata in sala consiliare, sabato 16 dicembre, alle 16.30. GAINIGA: I Barbapedana raccontano “I tre Lorienti” V enerdì 22 dicembre, alle 20.45, nella chiesa di Gainiga, musica, immagini e narrazione con lo spettacolo-concerto di Natale “I tre Lorienti” a cura dell’associazione culturale Barbapedana. FOSSÀ: Distributore self service di latte appena munto D opo il distributore di benzina, il distributore di latte. Entrambi self service. Nel parcheggio del bar Digito a Fossà è stato inaugurato domenica 10 un distributore di latte appena munto, da cui ognuno può in autonomia approvvigionarsi. Installato su iniziativa dell’allevatore sandonatese Bernardo Frasson con la collaborazione della Coldiretti, è la prima di queste strutture in provincia di Venezia. BRUGNERA: Omaggio a Perosi e Respighi dei cori di Camolli D omenica 17, alle 17.30 nella chiesa di San Giacomo a Brugnera, concerto “Perosi e Respighi progetto policorale nel 50º della scomparsa di Lorenzo Perosi”. Le Voci bianche e le Voci maschili del Contrà e l’ensemble In Contrappunto di Camolli, assieme alla corale di Buttrio e ai Legris Cantors di Percoto proporranno la messa “Benedicamus Domino” di Perosi e la “Lauda per la Natività del Signore” di Ottorino Respighi. Progetto e direzione di Giuliano Goruppi. studi biblici di Sacile, ultimo degli incontri di preparazione al Natale, dal titolo Dio mandò suo Figlio. Relatore don Adriano Dall’Asta. VENERDÌ 15 Resta aperta fino al 17 dicembre all’ex chiesa di San Gregorio a Sacile la mostra dello scultore Alberto Pasqual,“Ferro… l’altra dimensione”. Orario: dalle 16 alle 19.30. Ingresso libero. Nei locali dell’ex Banco Ambrosiano di piazza del Popolo a Sacile, fino al 14 gennaio, mostra di giocattoli e treni d’epoca. Al Centro Giovani Zanca (nella foto) di Sacile, resta aperta fino alla fine del mese la mostra fotografica “Culture in transito a Sarajevo”. Alle 21 al teatro Pileo di Prata la compagnia teatrale “Il gatto sapiente” presenta “L’albero”. Dalle 21.30, al Caffè Commercio di Sacile, esibizione di Valentina Gerometta (voce e chitarra acustica) e Stefano Di Chio (basso). Informazioni: 347- 2281692. Alle 23 al Nuova Jump di Prata concerto dei Radioliga. SABATO 16 Alle 17, alla biblioteca civica di Sacile, ultimo incontro del laboratorio per ragazzi, di realizzazione di un presepe. DOMENICA 17 Alle 14, in largo Salvadorini a Sacile, mercatino dei giocattoli usati. Alle 15, in piazza Duomo a Sacile, arriva il Ludobus carico di giochi natalizi. A Caneva, in castello, celebrazione religiosa per onorare la patrona santa Lucia. Segue la tradizionale castagnata. LUNEDÌ 18 Dalle 20.30 alle 21.30, al Centro MARTEDÌ 19 Si riunisce alle 20 il consiglio comunale di Prata. GIOVEDÌ 21 Alle 16, in piazza del Popolo a Sacile, spettacolo di burattini. Alle 21, al teatro Zancanaro, concerto degli Harmony Gospel Singers, l’ultimo nell’ambito della rassegna Palcoscenico Aperto, organizzata dalla compagnia teatrale L’Iniziativa. I biglietti sono in vendita al negozio di dischi Discorso di via Dante, a Sacile. Per informazioni, 0434-780623, [email protected]. Farmacie di turno: Comunale, via Ettoreo 4, Sacile, telefono 043471410. 38 FRATTA /PREVISTA NEL 2007 LA FINE DEI LAVORI OSPITERÀ ANCHE IL “MUSEO DELLA PARROCCHIA” Casa della gioventù, ci siamo! L a parrocchia di Fratta di Caneva riavrà fra pochi mesi, all’inizio del prossimo anno, la sua “Casa della gioventù”. La Regione Friuli Venezia Giulia ha da poco stanziato, infatti, un secondo finanziamento, di 120 mila euro distribuiti in 20 anni, per completare i lavori di ristrutturazione dell’immobile, iniziati nel 2005. Lo scorso anno la Regione aveva già approvato contributi per 12 mila euro all’anno, per 20 anni. Don Olindo Maso, parroco di San Michele di Sacile, in ser vizio anche a Fratta, non vede l’ora che siano pronte le aule per il catechismo. Ma la struttura, che dispone di molte stanze, diverse sale e una vasta area scoperta, accoglierà anche una grande sala della comunità, una cucina per i momenti conviviali, diversi spazi per attività teatrali, musicali, incontri di gruppi parrocchiali, un probabile appartamento per il custode, e, soprattutto, il Museo della parrocchia, uno spazio che ricorderà attraverso documenti fotografici ed oggetti anche molto preziosi l’antica storia di questa comunità. Risalgono al 1572, infatti, le prime registrazioni di e L’AZiON Friuli / Memorie Domenica 17 dicembre 2006 Ospiterà anche i convegni annuali degli ex frattesi Lavori in corso alla “Casa della gioventù” gravità. Ma lo riavranno anche gli ex-frattesi, che dal 2007, ogni anno in ottobre, potranno celebrare qui il loro tradizionale convegno. Negli altri mesi, qui bambini e ragazzi potranno giocare, le famiglie potranno festeggiare se stesse, e d’inverno, nei giorni feriali, la messa potrà nuovamente essere celebrata nella chiesetta un tempo utilizzata dalle suore: il tutto anche grazie alla generosità dei parrocchiani. Maria Pia Arpioni nascite alla gli spazi, vi è Pieve di Fratstato collocato ta, che una un bassorilievo volta disponedello scultore di va di parroco Sernaglia Carlo e cappellano. Balljana, con la La “Casa scritta: “il loro della giosorriso ci illuventù”, inaumina ancora”. gurata dal veI frattesi riascovo Luciani Don Olindo Maso vranno dunque nel ’61, ospiil loro centro di tava un tempo l’asilo della parrocchia, gestito da SACILE: Volontari in America suore e dimesso in se- Latina raccontano... guito allo spopolamento del paese. L’usura e le inenerdì 15 dicembre alle ore 21 presso il Centro temperie ne hanno deteGiovani Zanca si terrà l’ultimo degli appuntamenti riorato la struttura, ren- del progetto “Culture in Transito” promosso dall’assodendo ad un certo punto ciazione L’Altrametà in collaborazione con il Progetto necessaria la sistemazio- giovani Zanca e il Comune di Sacile. ne del tetto. Nell’83, a riDopo i racconti delle esperienze di viaggio e di solicordo di tre bambini del darietà a Sarajevo e in Asia, sarà la volta dell’America Laposto, morti a causa di in- tina, in particolare Messico, Bolivia e Argentina. Un’occidenti stradali, e di Lu- casione per ascoltare musiche provenienti dall’America ciani, che aveva benedet- Latina e degustare i prodotti del commercio equo e soto per la prima volta que- lidale provenienti da cooperative sudamericane. V SCI SACILE: Corsi in Piancavallo P ronto a ripartire lo Sci Club Sacile. La prima proposta sono i corsi di sci che si svolgeranno in Piancavallo dal 27 dicembre. Iscrizioni a numero chiuso: affrettarsi a contattare lo Sci Club allo 0434 733866 o [email protected] IMMACOLATA DI LOURDES / TI PENSIAMO OGNI GIORNO C ara Lorena, sei sempre con noi. Già otto anni sono passati dalla tua partenza, il tuo pensiero è sempre fra di noi, non trascorriamo un giorno senza fare il tuo nome, ti vorremmo ancora qui con noi, per goderci un po’ le gioie della vita. Continua a seguire i nostri passi, aiutaci e proteggici dal cielo, tu che sei il nostro angelo custode. Con tanto amore: mamma, papà, fratelli, cognate, nipoti Elisa, Alberto e Giulia. Una messa in suffragio LORENA FLORIAN n. 9.11.1965 - m. 16.12.1998 sarà celebrata sabato 16 dicembre, alle 18.30, nella chiesa parrocchiale Immacolata di Lourdes di Conegliano. TEZZE/ PROTEGGICI È difficile riempire il vuoto che hai lasciato, hai dedicato la tua vita al lavoro e alla famiglia: il tempo non cancellerà il tuo ricordo e la fede che ci hai trasmesso. Nel trigesimo della tua scomparsa ti vogliamo immaginare in cielo accanto al tuo Enrico, nostro papà, e sappiamo che da lassù continuerete a proteggerci. Ringraziamo ancora medici e infermieri del reparto geriatria dell’ospedale di Conegliano e le signore Giannina, Rosy e Daniela per l’amorevole assistenza ASSUNTA BATTELLO in ZANARDO n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006 che hanno dato alla mamma. I tuoi figli Giorgio, Luigi e Fulvio con nuore, nipoti e tutti i tuoi cari. CONEGLIANO / SILVIA, AMICA CARISSIMA! È già trascorso un anno dal compimento della tua Pasqua, ma per coloro che ti vollero bene il ricordo di te si fa sempre più struggente! Ti sentiamo presente e più che mai vicina; con la delicatezza del tuo cuore e la forza del tuo spirito ci sproni a camminare guardando in alto, verso la meta che tu già hai raggiunto! Ti ricorderemo martedì 26 dicembre SILVIA DALL’ANESE m. 26.12.2005 con la celebrazione della Messa alle 11.30 nella parrocchia di San Rocco. ZOPPÈ SACILE FRANCENIGO ESTER GEMMA DAL POS in BATTISTUZZI n. 19.9.1921 - m. 21.12.2003 MARIO CELLOT n. 31.3.1929 - m. 18.12.2005 maestro GIOACCHINO POLES n. 26.6.1913 - m. 14.12.1990 È già trascorso un anno, ma la tua presenza è sempre viva in mezzo a noi. Con immenso affetto i tuoi cari. Una messa in suffragio sarà celebrata nella chiesa di Ronche di Sacile, domenica 17 dicembre alle 18. Nella ricorrenza del 16º anniversario della tua improvvisa chiamata alla casa del Padre, rimani sempre presente nei nostri cuori. Maria, Lorenzo, Enrico e familiari. Sei sempre viva nei nostri cuori. Intercedi per noi presso il Padre. Ti ricordiamo con amore. Tuo marito e figli. L’ATLETA DELLO SKATING CLUB SAN POLO SI È CONFERMATO CAMPIONE DEL MONDO Mirko Pontello ancora iridato D opo l’opitergina Silvia Marangoni nell’inline, un altro pattinatore diocesano ha conquistato il titolo di campione del mondo. La rassegna iridata di Murcia (Spagna), infatti, si è conclusa con il quinto alloro azzurro vinto dalla coppia danza senior composta da Melissa De Candido Comin e dal sanpolese Mirko Pontello. I due atleti sono entrati nella storia del pattinaggio artistico italiano in quanto sono i primi italiani a conquistare il titolo iridato della coppia danza per due anni consecutivi. Quella di Melissa, studentessa in medicina di San Giovanni di Casarsa della Delizia (Pordenone), e Mirko, ventitreenne studente di scienze motorie a Gemona del Friuli (Udine), è proprio una strana coppia. «Eravamo molto rivali fino a quando i nostri partner sulla pista ci hanno lasciati soli – ricorda Mirko Melissa De Candido Comin e Mirko Pontello, dopo una delle prove iridate (a sinistra) e nel corso di una spettacolare evoluzione (a destra) –. Un giorno Melissa, che è tesserata per l’Apa San Vito, mi ha contattato proponendomi di fare coppia con lei. All’inizio ero molto titubante dopo anni di sfide ai campionati italiani, poi dopo molto lavoro la coppia si è creata e sono arrivati i risultati». E che risultati. Unitisi nel 2002, nel 2003 sono giunti quinti ai Mondiali, nel 2004 terzi e nel 2005 e nel 2006 hanno vinto i Tricolori e i Mondiali. «Siamo imbattuti da due anni – conferma Mirko, che pattina dall’età di cinque an- ni come tesserato dello Skating club San Polo –. In Spagna è stata veramente dura riconfermarci. La concorrenza americana è sempre più forte e aver gareggiato per una settimana consecutiva ci ha sfiancati. Dopo la seconda gara siamo passati in testa e abbiamo conservato il primo posto anche dopo la terza gara». Cosa vi attende ora? «Un po’ di vacanza dopo un anno tiratissimo. A Roccaraso ci siamo confermati campioni italiani, poi la preparazione ai Mondiali 2º RALLY A SERNAGLIA non andare oltre le cento, numero massimo concesso dalla federazione. Un successo dunque. Successo impreziosito dalla presenza in gara di un vecchio amico del Motoring Club, il pluriiridato Juha Kankkunen. Il cuore logistico della gara è a Sernaglia, tra municipio e impianti sportivi, quello sportivo è a Moriago: da Fontigo a casa Codello alla pista Le Rive. Verifiche e ricognizioni sabato, primo start domenica 17 alle 8, primo equipaggio all’arrivo alle 15.30. Domenica il Ronde Prealpi Trevigiane D a brutto anatroccolo a cigno: questa la favola che sta vivendo il Rally Ronde Prealpi Trevigiane. Tra l’Internazionale e il Terra valido per il campionato italiano, quello che era chiamato Master Show era una specie di festa tra amici. Ma l’anno scorso è diventato “ronde”, ossia un rally vero e proprio, tutto su terra, quattro prove speciali su un solo tracciato. Un rally mordi e fuggi: tanti chilometri, poche spese, tanto spettacolo. E quest’anno gli organizzatori del Motoring Club hanno dovuto escludere una quindicina di vetture (anche di un certo livello) per S P O R T è stata dura. Affronteremo numerose esibizioni nelle prossime settimane e a fine gennaio siamo stati invitati a Parigi». Mirko vanta 19 anni di pattinaggio artistico nelle gambe e nella testa, nel corso dei quali ha vinto due Mondiali e nove Campionati italiani. A 13 anni già era entrato nella Nazionale italiana. Melissa e Mirko si sono allenati con Paolo Colombo e Monica Di Iorio e con i coreografi Sandro Guerra e Aldo Amadio. Giacinto Bevilacqua I mbarazzo e scelta, cari amici della montagna, sono due dei termini più abusati nella nostra rubrica, lo sappiamo. Ma come definire il sentimento che si prova di fronte alle molteplici opportunità di escursioni en plein air e di divertimento garantito offerte anche questa settimana? Si inizia alla grande con il battesimo della stagione scialpinistica alla sezione Cai di Vittorio Veneto. Per la prima uscita, domenica 17, la meta designata è Purgleskunke, in Villgratner Berge. Partenza alle 6 dalla sede Cai, pronti ad affrontare 860 metri di dislivello. & TREVISO MARATHON: Iscrivendosi entro Natale si corre gratis nel 2008 N el mese di dicembre scade la particolare agevolazione che la Treviso Marathon ha previsto per il biennio 2007-2008. Iscrivendosi alla gara del prossimo 25 marzo entro Natale e concludendo regolarmente la maratona, si acquisirà il diritto a partecipare gratuitamente all’edizione 2008 della Treviso Marathon. Nell’anno della commemorazione del 90° anniversario della fine della Grande Guerra, la Treviso Marathon sarà caratterizzata da tre diverse partenze e i percorsi di gara – tutti omologati Aims-Iaaf, la massima certificazione esistente a livello mondiale – si congiungeranno poco prima del passaggio sul Piave. Un’emozione senza prezzo, nel vero senso della parola. Purché ci si iscriva entro il 25 dicembre. Il costo del pettorale? Appena 25 euro. Una cifra irrisoria per una sorta di “paghi uno e corri due”. BRUGNERA: Sempre più comune sportivo con 11 tricolori nel 2006 S e Brugnera fosse in provincia di Treviso, avrebbe una targa marroncina all’ingresso del territorio comunale, sotto il cartello bianco “Brugnera”. E su questa targa Zaia o Muraro avrebbero senz’altro fatto scrivere “Paese dello sport”. C’è infatti ancora una volta di che stropicciarsi gli occhi di fronte alla sfilza di premiati della Festa dello sport che si è svolta venerdì 8 dicembre. Oltre a dirigenti e atleti di 22 società sportive brugneresi, e a quattro studenti/atleti che eccellono nell’una e nell’altra veste (applausi per Elena Battaiotto, Fabiola Bortolin, Razijon Kasemaj e Laura Mezzarobba), Brugnera ha premiato ventisette campioni d’Italia. Ben 11, residenti a Brugnera o tesserati per società brugneresi. Si tratta di: Giulia Chessa, Lavinia Garibaldi, Paola Mariotti, Lucio Buiatti dell’Atletica Brugnera; Paolo Simon e Giancarlo Da Riva di Team Orogildo; Deli Maman della Polisportiva Villanova; Severiano Sangion del CyberTeam; Federica Da Ros, Nadia Zanutto e Sara Zanette della Nuova Realtà. SPAZIO CAI Lo segue a ruota la sezione scialpinistica del Cai di Conegliano che, sempre domenica, punta alla conquista di Spitzkofele (2314 metri) nel Tiroler Gailtal, affrontando un dislivello di 1040 metri. Si parte alle 6.30. Dal fondovalle, si percorre verso sud la strada forestale Rollertal. Verso la testata della valle, usciti dal bosco, si sale in direzione ovest fino ad una sella. Da questa si arriva alla croce di vetta. Qui si potranno ammirare verso sud tutte le Alpi carniche. La discesa si svolgerà per la via di salita. Cima delle Vacche nel gruppo Cavallo è la meta domenicale della sezione Cai di Sacile. Non è da meno la sezione alpinismo giovanile di Pieve di Soligo che punta questa domenica ad un’escursione sulle colline di Solighetto. Dulcis in fundo, ecco la proposta della nostra cooperativa preferita, la Cooperativa Mazarol, che opta questa domenica per l’itinerario archeologico dell’Oltrerai, il sito longobardo di Reveane e l’antro di Casan, partendo da Paiane e raggiungendo Soccher. Ritrovo alla stazione di Ponte nelle Alpi alle 9. Dislivello di soli 150 metri. Angela Deganis B A N C A Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé di Piave · Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago Paré di Conegliano · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia San Vendemiano · Santa Lucia di Piave · Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave Valdobbiadene · Vidor · Villorba · Vittorio Veneto Janna e L’AZiON Lettere & interventi Domenica 17 dicembre 2006 interventi RIFLESSIONI ISPIRATE DALLE CANZONI DI BATTIATO Cercando i sentieri di luce tra gli abbagli delle luminarie S e è vero che “Cantare è pregare due volte”, credo allora che si possano valorizzare “parole di preghiera” anche nel repertorio di autori non “ecclesiali”. In questi giorni ho rivisitato con piacere alcune canzoni che considererei preghiere (altrettanto belle perché “laiche”) di un autore, Franco Battiato, apprezzato per la sua sottile interiorità e spiritualità dei testi. Brani intensi come “La cura” (eletta a suo tempo come preferita dai radioascoltatori di Radio Due), “E ti vengo a cercare”, “L’ombra della luce”, anche con il loro successo commerciale evidenziano una sete di spiritualità e di “trascendenza” presenti in tanti di noi, sia adulti che giovani. Riascoltando in particolare “L’ombra della luce”, un po’ come leggere un salmo attualizzato, ho analizzato il mio quotidiano in questi giorni d’Avvento: “Riportami nelle zone più alte, in uno dei tuoi regni di quiete”. Mi rendo conto che, come molti in questo periodo precedente il Natale, sto vivendo questi giorni “correndo”, cercando di armonizzare al meglio famiglia, lavoro, impegni vari... Per i commercianti come me, dicembre (anche escludendo aperture festive) non è certamente un mese di quiete! Attesa del Natale per me è attesa di silenzio, necessario riposo, di occasioni di fraternità concreta, gratitudine, convivialità... “Ricordami come sono infelice lontano dalle tue leggi; come non sprecare il tempo che mi rimane”. Quando hai sperimentato l’aridità della lontananza dall’Amore, il desiderio di riprendere il cammino si fa forte e cerchi di non “buttare” più il tempo in cose insignificanti... “Non mi abbandonare mai!”. Un’invocazione, una “preghiera del cuore” che nella sua essenzialità ripetitiva può rivestire il cuore stesso di una rinnovata fiducia e speranza “Perché le gioie del più profondo affetto... la pace che ho sentito in certi monasteri... sono solo l’ombra della luce”. Questo testo, talvolta, provvidenzialmente, ce lo ripropone anche un nostro amico “don” durante le sue omelie invitandoci a riflettere su ciò che vediamo, sperimentiamo valorizzandole come “gioie profonde”: esse sono un piccolo anticipo, un piccolo riflesso, specchio di una ancor più grande luce, di un amore ancor più grande... atteso... vivere in Lui! Con mia moglie ed alcuni amici, un mese fa, ho avuto l’opportunità di trascorrere tre giorni in compagnia dei monaci di Bose, nel silenzio dei boschi del Biellese: davvero una “sosta”, un’esperienza di pace ricevuta in dono, tanto preziosa e vitale quanto necessaria. Credo che, nella ricerca di sentieri di “luce” dovremmo distaccarci per un po’ dall’abbaglio delle “luminarie” delle nostre strade, soffermandoci a cogliere e contemplare le tante ombre “illuminate” evidenti attorno a noi, percorrendo viottoli talvolta bui che ci conducono nell’essenzialità di tante vite: di immigrati, di persone sole, di chi fatica ma vive gioiosamente, di sposi che ci vivono accanto nell’esperienza della separazione senza rinunciare alla speranza, di chi vivendo nella sofferenza col sorriso ci offre una limpida testimonianza cristiana; ammirando occhi raggianti (che non dimentichi facilmente) di persone amiche “diversamente abili”... E come canta un altro nostro amico “diocesano” fratel Alberto Carnielli, ispirandosi ad un testo di padre Turoldo: “Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi… Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi… Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace… ... E dunque vieni sempre Signore!”. Roberto Posocco Pianzano CHIARANO INVESTE IN MUSICA E CULTURA D esiderando offrire ulteriori occasioni di crescita culturale ai propri cittadini, l’Istituto musicale Claudio Celleghin e l’assessorato alla cultura del Comune di Chiarano propongono nuovi corsi per l’apprendimento della musica strumentale, corsi di canto ed attività di musica d’assieme. Lezioni individuali, in orario pomeridiano alla scuola elementare di Fossalta Maggiore, che consentono agli allievi di potersi confrontare direttamente con il proprio insegnante nello sviluppare un programma di studio personalizzato. A dare maggiore impulso agli organizzatori, anche i risultati di un’indagine svolta dai neurologi dell’Università di Toronto, che dimostra che lo studio di uno strumento musicale migliora il quoziente di intelligenza dei bambini. Nella ricerca, più di 140 piccoli di sei anni sono stati indirizzati a seguire un corso di recitazione, di dizione o di tastiere al Royal conservatory of music della città canadese. Alla fine, il quoziente intellettivo di chi aveva studiato uno strumento era superiore di sette punti rispetto a quello degli altri. L’effetto sarebbe duraturo e principalmente dovuto alla necessità di organizzare il pensiero in modo più schematico. Infatti, i ragazzi che si dedicano alla musica, evidenziano un rendimento migliore nelle materie scientifiche. Non è poi trascurabile il fatto che la musica sia un ottimo pretesto per tenere i bambini lontani dalla tivù. Elio Piovesana Chiarano GRAZIE DELLA GENEROSITÀ Il Centro raccolta pro Sierra Leone ha recentemente organizzato una raccolta di generi alimentari e altri beni di prima necessità. Con questo intervento desidera esprimere il suo grazie a chi li ha aiutati. D esideriamo ringraziare don Ferruccio Sant, parroco di San Fior di Sotto, e la Caritas, per la gentilezza e per il materiale che ci hanno fornito, già catalogato e pronto per la spedizione. Il materiale andrà a beneficio delle missioni giuseppine di don Maurizio Boa in Sierra Leone, mentre la biancheria in lana andrà in parte a beneficio di 120 operai di una fabbrica in Romania e delle loro famiglie, e una parte nella missione di Lima (Perù) della Comunità Missionaria di Villaregia. Il Centro raccolta pro Sierra Leone di Camino IL PRESIDENTE DEI CAVALIERI Cominciamo a fare del bene E noi oggi come viviamo, non siamo più sicuri neanche a casa nostra, abbiamo sempre paura, di notte stiamo sempre attenti ad ogni piccolo rumore, e noi non abbiamo nessuna flotta al largo. La criminalità dilaga e l’impegno delle forze istituzionali (polizia, carabinieri) non basta più: vengono assaltate ville, case, banche; si assiste quotidianamente a stupri, prepotenze malvagità, omicidi, bambini stuprati e che spariscono nel nulla. Ma che mondo è mai questo! Io ricordo con nostalgia i tempi della mia infanzia, il mio crescere a Venezia, la serenità con cui si viveva senza pretese, il piacere di giocare con i coetanei, il nostro cappellano don Loris Capovilla (che più tardi divenne segretario di papa Giovanni XXIII), le funzioni religiose sempre piene di fedeli, il mese di maggio 41 era dedicato alla Madonna e alla sera andavamo tutti al fioretto... Altri tempi! Ma ditemi, dove sta andando questa società? A me sembra impazzita. E noi cavalieri, cosa possiamo fare di fronte a questo mondo che ha perso la ragione, dove il governo protesta contro il governo e non si sa neanche perché, e la moralità dei cittadini è sparita nel nulla, disgregandosi. Sicuramente potremmo riempire ancora il vuoto, basterebbe ricordare che la nostra esistenza dovrebbe avere dei veri e propri comandamenti: il primo non fare mai del male agli altri; il secondo altret- tanto indispensabile è cominciare a fare del bene, potrebbe sembrare una banalità, eppure cari amici è una sorta di motore immobile da cui dipende il destino dell’umanità intera. E i giovani: ai miei tempi non esisteva la droga, né la televisione, né il computer, e tanto meno i telefonini, e c’erano sicuramente meno tentazioni quando il papà mi dava i soldi per il gelato (molto raramente e c’erano solo tre gusti: limone, panna e crema, e in qualche caso anche cioccolato) ma noi ascoltavamo i genitori, eccome, ma oggi nella maggior parte dei casi non è più così. Se teniamo al loro futuro non possono essere educati senza l’educazione dell’anima, è quella che manca ai ragazzi di oggi (...). Antonio Sergio Sossella Presidente prov.le Unci Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 42 Domenica 17 dicembre 2006 DOMANDA LAVORO 26enne cerca lavoro come segretaria amministrativa, già con esperienza in studio legale. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 339-2367835. Impiegata amministrativa con esperienza pluriennale cerca lavoro part-time al mattino. Buon uso pc, discreta conoscenza lingua francese e inglese. Zona Cordignano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Godega di Sant’Urbano. Tel. 0438995052. Ragazzo 18enne cerca lavoro come operaio, commesso, cameriere o altro purché serio. Disponibile dal lunedì al venerdì in orario giornaliero. Zona: San Giacomo-Vittorio Veneto. Tel. 0438500207, 348-1097243. Italiano 39enne con lunga esperienza metalmeccanica generale, valuta offerte di lavoro in vari settori. Offresi e richiedesi massima serietà. No agenzie. Zona Conegliano, Nervesa, Vittorio e limitrofi. Tel. 347-8359981. Signora volenterosa con ottima conoscenza della lingua italiana e inglese cerca lavoro come baby-sitter, assistenza anziani, ammalati con disponibilità solo in orario diurno. Disponibile anche come addetta pulizie o collaboratrice domestica. Tel. 338-9370246. Impiegata 28enne con esperienza cerca lavoro come segretaria o impiegata commerciale. Buon uso pc, bollettazione inserimento ordini, prima nota, gestione banche. No contabilità. Tel. 3408761931. Insegnante di matematica impartisce serie e accurate lezioni a studenti di scuola superiore. Lezione di prova. Tel. 340-4059770. Ragazza 20enne diplomata, automunita, cerca lavoro in orario serale e durante il fine settimana come sostegno nei compiti per ragazzi di scuola elementare e medie. Tel. 347-6272413. Ragazza con esperienza e referenziata offresi per sostegno scolastico a bambini e ragazzi scuole elementari e 1ª e 2ª media. Tel. 347-8145210. Termotecnico perito 42enne pluriennale esperienza condizionamento-riscaldamento, tecnico commerciale, direzione cantieri, preventivi, cerca urgentemente lavoro anche diverso settore (sconti Inps per chi assume). Tel. 043859654, 349-7587157. Signora brasiliana sposata cerca lavoro come baby-sitter o assistenza anziani in Vittorio Veneto, Conegliano. Disponibile fino alle 16. Tel. 340-3000897, 0438-53327. Signora cerca lavoro come badante, compagnia e assistenza anziani solo diurna. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore o per pulizie uffici/scale o come collaboratrice domestica. Zona Vittorio Veneto. Tel. 338-4682137. Signore cerca lavoro come operaio settore metalmeccanico già con esperienza. Disponibile anche come addetto mense e addetto pulizie. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438-524038. Signore con esperienza come muratore e come operaio settore metalmeccanico con mansioni di assemblaggio cerca lavoro. Zona Vittorio Veneto Conegliano e limitrofi. Tel. 320-4671384. Signore con esperienza pluriennale come saldatore Tig, come operaio metalmeccanico e montaggio cerca lavoro anche in altri settori. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 389-7834246, 392-7817981. Signora automunita cerca lavoro come addetta pulizie. Zona Cison di Valmarino, Follina e Vittorio Veneto. Tel. 349-3964129, 0438975456. Signora cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore o come addetta alle pulizie uffici. Zona Pieve di Soligo, Conegliano e dintorni. Tel. 329-9114216, 0438840202. Ragazzo 18enne cerca lavoro in qualsiasi settore come operaio/apprendista. Zona Follina, Miane, Cison di Valmarino, Pieve di Soligo. Tel. 338-6577888. Signora ecuadoriana con esperienza cerca lavoro come badante, pulizia uffici, collaboratrice domestica. Zona Follina, Cison, Miane, Pieve di Soligo e Revine Lago. Tel. 340-1493600. Signora cerca lavoro come addetta alle pulizie collaboratrice domestica o stiro, assistenza domiciliare anziani e ammalati in orario diurno e notturno. Zona Follina, Miane, Cison. Tel. 320-4282655. Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile anche come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, stiro, lavapiatti. Zona: Follina e dintorni. Tel. 328-5544650. Signora con esperienza come collaboratrice domestica e come operaia nel settore tessile, cerca lavoro anche in altri ambiti. Disponibile anche come addetta alle pulizie lavapiatti, stiro. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Telefonare in orario pasti al 329-1760095. Signora con esperienza e referenziata si offre come collaboratrice domestica per pulizia uffici, assistenza anziani, lavapiatti. Disponibile anche per stagioni in località turistiche. Tel. 340-8631891. Signora con esperienza come badante e collaboratrice domestica cerca lavoro. Disponibile anche come stiro anche al proprio domicilio. Disponibile solo il venerdì mattina o pomeriggio. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3463088630, 0438-777596. Ragazza diplomata analista contabile buon uso pc, cerca lavoro come impiegata a tempo pieno e/o parziale. Già con esperienza in contabilità, bilancio, gestione clienti/fornitori. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-940483. Ragazza 20enne diplomata all’Istituto tecnico turistico, cerca lavoro preferibilmente impiegatizio, zona Vittorio Veneto, Cappella Mag- giore, Fregona e dintorni. Tel. 0438585101. Ragazzo 18enne cerca lavoro come operaio generico, muratore o lavapiatti in ristorante/pizzeria. Zona Vittorio Veneto, Colle Umberto, Fregona e limitrofi. Tel. 3286433052. Ragazza 16enne con esperienza come cameriera, aiuto cucina cerca lavoro nel settore oppure come cassiera in supermercato, operaia o altro. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3803406273. Signora qualificata Oss e con pluriennale esperienza in ospedali, case di riposo e famiglie cerca lavoro part-time mattina, pomeriggio o orario notturno, come assistenza anziani o ammalati. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438551843, 339-2504468 (lasciare messaggio). Ragazza 30enne cerca lavoro in orario diurno, come barista già con esperienza. Disponibile anche per altre mansioni anche operaia. Zona Vittorio Veneto. Richiesta massima serietà. Tel. 3493270898. Signore in possesso di patente B, con esperienza, cerca lavoro come muratore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 3488929894. Signora cerca lavoro come pulizia o collaboratrice domestica. Disponibile orario diurno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3201642381, 348-8929894. Docente di lettere con esperienza pluriennale si offre per doposcuola a ragazzi di scuola media-superiore, aiuto compiti nelle seguenti discipline: italiano, latino, greco, storia, geografia, filosofia. Tel. 349-3543107. Ragioniera con esperienza in amministrazione, acquisti e logistica cerca lavoro come impiegata 30 ore settimanali (valuta anche full-time). Zona Oderzo e Motta di Livenza. Tel. 347-8452778. Ragazza con maturità linguistica supporta bambini e ragazzi in inglese, tedesco, spagnolo. Disponibile anche per seguirli nello svolgimento di compiti per casa. Zona Cimadolmo, Oderzo e dintorni. Tel. 340-8602533. Signora con esperienza si rende disponibile come collaboratrice domestica per un giorno alla settimana, di pomeriggio. Tel. 0438-794520, 340-0665320. Giovane signora, automunita con pluriennale esperienza in campo assicurativo con mansioni di impiegata commerciale, centralinista e segreteria generale, buon uso pc, buona conoscenza lingua inglese, tedesca, francese cerca lavoro nel campo oppure in azienda. Zona Oderzo, Motta di Livenza, Ponte di Piave e limitrofi. Tel. 3388688798. Ragazza laureata in scienze e tecniche psicologiche cerca lavoro in centri infanzia, centri accoglienza, comunità terapeutiche, asilo nido come puericultrice. Disponibile anche come baby-sitter. Tel. 348-7656234. Ragazzo con esperienza come operaio settore legno e plastica cerca lavoro. Disponibile anche per altre mansioni. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 0422-800134. Ragioniera con esperienza pluriennale cerca lavoro come centralinista, segretaria, impiegata o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 339-1998560. Signora automunita con esperienza nell’assistenza anziani cerca lavoro. Disponibile anche come baby-sitter, pulizie o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 339-1998560. Signora automunita con esperienza cerca lavoro giornaliero come barista/cameriera. Disponibile anche per altri lavori purché seri. Tel. 346-2156255 (chiamare o lasciare messaggio). Laureata in lingue e storia offre assistenza nello studio e ripetizioni nelle lingue: inglese e francese. Esperienza maturata con alunni di scuola media inferiore e superiore. Disponibile anche per assistenza linguistica ad adulti e lavoratori. Tel. 349-4690177. Signora italiana automunita libera da impegni familiari si offre per compagnia ad anziani autosufficienti e aiuto in piccoli lavori domestici. Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 0422-757165; 3496433211. Neolaureato in ingegneria elettronica cerca lavoro come progettista settore elettronico. Buona conoscenza lingua inglese e pc programmi Pspice, Ocad e Cadence. Disponibile anche ad altre figure all’interno di aziende (produzione e controllo qualità). Zona provincia di Treviso. Tel. 0422-718272; 3297217305. Diplomato agrotecnico 24enne con esperienza maturata in azienda di famiglia come operaio settore agricolo mansioni di allevamento animali bovini e conduzione vigneto cerca lavoro nel settore. Disponibile anche per lavoro in vivai o giardinaggio. Zona Mansuè, San Polo di Piave, Oderzo e limitrofi. Tel. 348-8752912. Ragazza 29enne automunita cerca lavoro come operaia, addetta pulizie o cameriera. Disponibile in orario diurno part-time o full-time. Zona Oderzo, Motta di Livenza e dintorni. Tel. 0422-747311 (ore pasti). Laureata e consulente educativo impartisce lezioni private di qualsiasi livello di inglese (general e business) e spagnolo. Anche ragazzi e sostegno scolastico. Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 3339122667. Autista con patente D-E ed esperienza come magazziniere con uso muletto, usa pala elettrica e scavatore ragno cerca lavoro. Zona Motta di Livenza, Oderzo e dintorni. Tel. 320-6696872. Signora automunita con esperienza cerca lavoro come lavapiatti o cameriera ai piani in alberghi o ristoranti, sia in orario diurno che serale. Disponibile anche come baby-sitter o custode di strutture pubbliche o private. Zona Oderzo, Motta di Livenza e limitrofi. Tel. 338-2008618. Insegnante madrelingua inglese propone servizio linguistico integrale con corsi di lingua inglese e/o traduzione e disegno di materiale pubblicitario in più lingue. Si offre inoltre come addetto alle relazioni internazionali. Tel. 3388378629. 26enne laureata in lingue inglese, tedesco e francese, con buone doti organizzative, predisposizione al contatto con il pubblico, buon uso PC, esperienza in ufficio commerciale estero e disponibile a trasferte, valuta serie offerte di lavoro. Zona Oderzo e San Donà. Tel. 393-4571954. Ragazza 20enne diplomata Dirigente di comunità e iscritta al primo anno di Scienze dell’educazione, già con esperienza in centri estivi con bambini e ragazzi, cerca lavoro part-time come baby-sitter in zona Salgareda, Oderzo e limitrofi. Tel. 0422-807791. Signora polacca 43enne con esperienza cerca lavoro come badante e assistenza anziani e ammalati. Disponibile 24 ore su 24 oppure a giornata. Zona Oderzo. Tel. 346-3111508. Signore con esperienza di assistenza e compagnia a persone con disabilità grave offre la propria disponibilità per assistenza domiciliare e ospedaliera. Tel. 3491943513. Ragazza si rende disponibile per seguire studenti di scuole elementari e medie anche a domicilio nei compiti a casa, nell’apprendimento delle lingue straniere e nell’apprendimento dell’italiano per ragazzi stranieri. Tel. 3382191112. 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