Non pagare le tasse è un peccato grave!

Transcript

Non pagare le tasse è un peccato grave!
2
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 17 dicembre 2006
EVASIONE FISCALE: SETTIMO
Il richiamo del Vescovo Bruno Forte
Non pagare le tasse
è un peccato grave!
Il tema dell’evasione fiscale purtroppo non perde
mai di attualità. Ora, a discussione della Legge Finanziaria in corso, si sono
accesi i toni della polemica,
tra politici, sindacati, categorie imprenditoriali e pure
i dipendenti che le tasse le
pagano piacenti o nolenti.
In questo quadro, le parole
di mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto,
che ha parlato di “Etica,
mercato e disuguaglianza
nel villaggio globale e nei
contesti locali” all’Università di Chieti ha lasciato il
segno. Ecco alcuni passaggi
significativi del suo intervento.
I
l rispetto dei principi
etici e morali in ambito pubblico genererà frutti virtuosi nella società civile, facendola deviare dal sentiero egoistico
di chiusura alle esigenze
del prossimo, che adesso si
trova a percorrere. Solo allora si potrà effettuare una
seria lotta all’evasione fiscale, principale strumento per il risanamento finanziario e fonte di risorse utili alla redistribuzione delle
risorse. Lottare l’evasione
fiscale significa anche porre una pietra tombale sui
condoni di qualunque tipo
e, soprattutto, attivare seri
controlli da parte di chi vi
è preposto. In questo settore, anche la Chiesa, come guida morale dei credenti (maggioranza in questo paese), deve far sentire
più forte la propria voce:
non pagare le tasse è un
Mons, Bruno Forte
peccato grave, è rubare! Le
risorse così recuperate dovranno essere utilizzate per
serie politiche della famiglia, a sostegno delle giovani coppie e dei lavoratori
precari. In quest’opera di
moralizzazione e di eliminazione delle inefficienze
del sistema anche le imprese dovranno essere
spronate a comportamenti
virtuosi, attraverso incentivi finanziari basati sugli
standard etici della conduzione aziendale. Più in generale, affinché si possa
parlare in futuro di economia al servizio dell’uomo è
fondamentale che si cambino gli indicatori di cosa
sia la ricchezza o il benessere di un Paese.
Quali possono essere le
politiche utili a generare
ricchezza e a ridistribuirla
in maniera equa in modo
tale che la società italiana
non sia più spaccata tra cittadini che vivono per il superfluo e altri che incontrano difficoltà a portare avanti una vita dignitosa? Essendo le risorse economico-finanziarie a disposizione per tale scopo meno che
scarse bisogna più che mai
che la politica “voli alto” e
si inventi un nuovo patto sociale. È necessario, in primo luogo, “rigenerare” la
vita pubblica italiana. In u-
L
a difesa dell’onestà
dei lavoratori autonomi è diventata la missione di Giuseppe Bortolussi, presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre (Cgia). Il Centro studi dell’Associazione sforna studi
su studi per smontare le
statistiche ufficiali sull’e-
per niente
vasione e dimostrare che
gli autonomi non sono un
popolo di evasori.
Riassumiamo le analisi
della Cgia:
- gli autonomi pagano
più Irpef dei dipendenti: su
un totale di 116 miliardi e
320 milioni di gettito Irpef
che l’erario ha incassato
nel 2002 (ultimo dato di-
poco
così così
abbastanza
molto
10.92
15.20
28.77
28.35
16.76
12.67
26.22
10.24
7.11
14.19
20.71
13.88
11.40
31.68
27.61
29.37
27.70
30.23
18.74
31.36
33.55
11.23
6.72
15.15
20.24
Inchiesta realizzata dalla Banca d'Italia nell'ambito dell'indagine
"I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2004"
e
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
ABBONAMENTI 2007:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22 - Sostenitore 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale
è iscritto alla FISC
Federazione Italiana
Settimanali Cattolici
Socio del CONSIS
CONSORZIO NAZIONALE
SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
ed associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Conto corrente postale n. 130310
e-mail: [email protected]
www.lazione.it
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente
nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in
base a quanto predisposto dal D. Lgs n.
196 del 2003.”
Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437
TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V.
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti
di cui alla legge 7 agosto 1990, .250".
Redazione e amministrazione
Tel. 0438 940249
Q
uando si sente parlare di evasione fiscale, la
mente corre alle grandi società, a somme milionarie, a maxisequestri della Guardia di Finanza.
Giusto, ma non è tutto. Quella è solo la punta di un
iceberg, che riguarda invece moltissimi, anche tanti
di noi, forse tutti.
Eh sì, non scandalizziamoci: quando andiamo al
ristorante, o in un negozio, o a comprare il gelato e ce
ne usciamo senza farci dare lo scontrino, contribuiamo anche noi all’evasione fiscale. Come “collusi”, magari involontari, inconsapevoli, semplicemente distratti. Ma lo siamo.
Quando invece ci prestiamo al giochetto "Con fattura costa tot, ma senza ti faccio lo sconto dell’X per
cento", la nostra responsabilità sale. Tante volte la
tentazione è alta: la spesa dell’idraulico, del meccanico,
dell’imbianchino è salata... se spendi 1000 euro, il
20% senza fattura vale 200 euro, soldi.
Cosa saranno 200 euro - dirà qualcuno - per il bilancio dello Stato, che paga tutti quei politici, le auto
blu eccetera eccetera? Vabbè, di fronte al mare una goccia è niente. Ma il mare è fatto di gocce. (AT)
Evasione - Le dimensioni del fenomeno
I due "pilastri" del sommerso
Evasione fiscale annua
Base Irpef di autonomi
e piccole imprese evasa
Valore aggiunto non dichiarato (Iva)
Base imponibile non dichiarata ai fini Irap
L'evasione aumenta dal Nord al Sud
- sottodichiarazione del fatturato
- impiego di lavoro irregolare
200 miliardi euro
55-70%
30-40%
30%
dal 13% del Piemonte
all'80% della Calabria
Le dichiarazioni
degli autonomi
per categoria
Unico 2004
Sbilancio dovuto al reddito
zero delle società di capitale
Lo Stato spende male i soldi
L'evasione è una necessità
per non chiudere l'attività
I meccanismi sono troppo complicati
Le aliquote sono troppo alte
Si rischia poco a non pagare
L’AZ iON
GOCCE CHE FANNO IL MARE
LE STATISTICHE DELLA CGIA DI MESTRE
Perché si evade il fisco? Le opinioni degli italiani
Motivo/Condivide
na situazione molto delicata quale quella che stiamo
vivendo, non si può chiedere alla società civile, stremata dal clima di odio e di
sospetto che pervade la politica italiana da una decina
d’anni, di trovare un terreno comune in cui tutti possano e debbano fare la propria parte per far ripartire
il Paese. (...) Fondamento
primo di qualsiasi politica
economica efficace, che abbia effettivamente presa sui
cittadini in questo momento storico, è che questa provenga da una classe dirigente credibile che faccia
comprendere ai destinatari dei provvedimenti più “odiosi” ma necessari (se non
indispensabili) che quella
intrapresa è la migliore
strada percorribile per il bene della nazione. (...)
Chiuso in redazione
il 13.12.2006 alle ore 18.30
sponibile), l’imposta netta
media pagata all’erario da
ciascuno dei 3.700.000
contribuenti che hanno una partita Iva è di 6.270 euro; i restanti 36.205.000
contribuenti (tra dipendenti e pensionati) versano un importo pro-capite
di 3.500 euro;
- il 70% degli artigiani e
dei commercianti lavora
da solo. «Quanto possono
guadagnare - si chiede
Bortolussi - anche se mediamente lavorano 10/11
ore al giorno, se non poco
più di un lavoratore dipendente?».
- vi sono tre fattori che
abbattono «enormemente» il dato medio nazionale dei redditi degli autonomi: la differenziazione
reddituale esistente a livello geografico; la nascita
e la mortalità delle imprese: nei primi tre anni di vita la mortalità delle aziende è tra il 20 e il 45%; la
possibilità delle imprese
individuali di spalmare il
reddito con i familiari:
- i maggiori danni all’erario sono arrecati non da
piccole e medie aziende
(anno d'imposta 2003)
Giuseppe Bortolussi
Bortolussi:
“Gli artigiani
pagano più
dei
dipendenti”
ma dalla elusione e dalla evasione praticate dalle
grandi società di di capitali: il 49,8% delle società di
capitali (spa, srl, cooperative ed enti commerciali)
dichiara reddito negativo
o pari a zero ai fini Irpeg,
quindi non versa niente allo fisco almeno per quanto riguarda le imposte sul
reddito;
- nel decennio 19932003 la percentuale di lavoratori dipendenti che col
secondo o anche terzo impiego lavorano in nero sono il 15,5% per un totale di
2.664.500 persone. Mentre
il lavoro nero tra gli autonomi si ferma all’8,15% per
un totale di 573.300 unità.
Mercerie . . . . . . . . 7.642
Lavanderie
e tintorie . . . . . . . . 8.611
Barbieri
e parrucchieri . . . 10.181
Fiorai . . . . . . . . . . 10.605
Profumerie . . . . . 11.070
Commercianti
casalinghi e tv . . . 11.741
Fotografi . . . . . . . 11.971
Fruttivendoli . . . . 13.347
Baristi. . . . . . . . . . 13.471
Commercianti
di automobili . . . . 15.838
Orologiai
e gioiellieri. . . . . . 16.644
Pasticceri . . . . . . . 16.869
Imbianchini . . . . . 19.600
Agenti immob. . . 20.561
Meccanici. . . . . . . 20.592
Falegnami. . . . . . . 21.688
Geometri. . . . . . . 24.342
Calzaturieri . . . . . 25.569
Marmisti . . . . . . . 26.249
Elettricisti
e idraulici. . . . . . . 26.905
Fabbri. . . . . . . . . . 29.544
Architetti. . . . . . . 30.401
Dentisti . . . . . . . . 42.585
Avvocati. . . . . . . . 49.319
Commercialisti . . 56.379
Farmacisti . . . . . 135.631
Notai . . . . . . . . . 428.348
MEDIA . . . . . . 26.491
Fonte: Il Sole 24 Ore
venerdì 18 agosto 2006
e
L’AZiON
Primo Piano
NON RUBARE
Ma sono dati reali?
A
Angelo Moschetta
Anche
negli affitti
il sommerso
è marginale
di deduzione, penso alla telefonia mobile e all’auto.
Quando la tassazione arriva a questi livelli è quasi fisiologico il ricorso all’elusione, ad esempio aggiungendo costi al limite della
deducibilità».
Cosa pensa della
strategia anti-evasione adottata dal Governo?
«Il Governo Berlusconi
avevo scelto la strada della tax compliance (studi di
settore, concordato fiscale preventivo, condoni...),
ottenendo buoni risultati
ad esempio con il concordato fiscale preventivo.
Prodi ha puntato sui tradizionali strumenti di deterrenza. Ho dei dubbi sull’efficacia delle misure adottate. Sono aumentate le
regole ma l’amministrazione riuscirà a verificarne
il rispetto? Temo che tutto
finisca in una montagna di
carte da redigere, senza
che queste producano alcun risultato concreto».
Quali sono le misure
più urticanti per gli
autonomi?
«La reintroduzione dell’invio telematico dell’elenco fornitori e clienti e
dei corrispettivi, e la totale indeducibilità del costo
delle auto».
Lei si è fatto un’idea
sul come ne veniamo
fuori dall’evasione?
«Deve esserci più concorrenza e libero mercato,
regole meno farraginose e
sburocratizzazione. Sono
convinto che se la pressione fiscale non diminuisce saremo costretti a soccombere. Nessuno ne parla più, ma la delocalizzazione sta continuando, anche in seguito agli elevati
costi di produzione di casa
nostra».
Il suo giudizio sugli
studi di settore.
«Sono una cosa giusta
ma dovrebbero essere rivisti in base alla situazione
economica reale. Qui invece succede che gli importi vengono aumentati
quando c’è una stagnazione».
Un’ultima domanda:
come valuta l’ipotesi
di aumentare le spese detraibili, in modo tale da creare un
“conflitto di interessi” tra chi compra e
chi vende?
«Abbiamo avuto una
prova della bontà di questo sistema con le detrazioni sulle ristrutturazioni:
in molti ne hanno approfittato facendo emergere
attività sommerse legate
all’edilizia. È una strada da
percorrere, ma evitando la
burocratizzazione».
Federico Citron
«L
3
L’ONOREVOLE GIARETTA
MOSCHETTA: SULL’EVASIONE CI SI BASA
SU IPOTESI CHE NESSUNO DIMOSTRA
Pieve di Soligo cuore del Nord-Est,
terra di mobilifici e partite
iva - il malessere verso il
governo Prodi per il giro di
vite in materia di fisco e
tasse è palpabile. Un “mal
di tassa” che è parte di un
più ampio sentimento di
sfiducia verso tutto ciò che
viene da Roma - intesa non
come città ma come centro della burocrazia nazionale -.
In questa frizzante e arrabbiata realtà socio-economica opera da anni Angelo Moschetta, commercialista dello Studioconsulenza e membro del direttivo provinciale dell’Ordine. «Prima di affrontare
qualsiasi ragionamento
sull’evasione - premette
Moschetta - mi piacerebbe che qualcuno rispondesse a questa domanda:
come vengono realizzati i
calcoli sull’evasione? Personalmente ho forti dubbi
sulla veridicità dei dati che
circolano - 200 miliari di evasione annua, 50% di reddito degli autonomi evaso... - e vorrei capire da dove saltano fuori. Non vorrei che si discutesse tanto
partendo da ipotesi irreali».
Quindi ritiene esagerati i dati sull’evasione?
«Sì, naturalmente riferendomi a quanto avviene
nell’area geografica in cui
opero. Non ci sono evidenti fenomeni di lavoro
nero, negli ultimi anni vi è
stato un generale processo
di regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Anche negli affitti, spesso citato come settore in cui dilaga il
“nero”, mi pare che il sommerso sia diventato marginale».
I piccoli e medi imprenditori dicono:
dobbiamo fare un po’
di evasione per non
soccombere. È una
scusa o la realtà dei
fatti?
«Farei una distinzione.
Nelle piccole realtà - un autonomo solo o al massimo
con due dipendenti - un
certo livello di evasione è
quasi sopravvivenza. Nelle
aziende medio-grandi il fenomeno è certamente meno giustificabile. Dobbiamo però tener conto di un
dato: oggi la tassazione effettiva delle società arriva
al 60-65% e negli ultimi
tempi sono state ulteriormente ridotte le possibilità
Domenica 17 dicembre 2006
Tasse impopolari,
ma è la giustizia
Sottosegretario Paolo
Giaretta, a sentire il governo in Italia ci sarebbe un livello di evasione fiscale insostenibile.
Ma c’è chi contesta l’attendibilità dei dati da voi
forniti.
«Non si tratta di dati forniti dal governo ma di stime fatte dall’Istat, dalla
Banca d’Italia e da diversi
altri istituti di ricerca. Sono stime, ovvio, ma che
convergono tutte su un dato: il 20% della ricchezza
prodotta sfugge al dovere
fiscale. Anche negli altri
Paesi l’evasione fiscale c’è
ma non è così patologica.
Non nascondiamoci dietro
disquisizioni di carattere
statistico. Qualunque cittadino è capace di vedere
da solo la quantità e la qualità dell’evasione nel settore dei servizi e dei beni che
acquista».
Quanto si stima ammonti l’evasione fiscale?
«La ricchezza prodotta
che sfugge al dovere fiscale ammonta tra i 200 e
i 300 miliardi di euro l’anno. Il fenomeno c’è, e va riconosciuto che è fonte di
grande iniquità perché
quella parte di contri-
buenti individuali o di imprese che sono soggetti al
dovere fiscale pagano troppo e chi evade non paga
niente. Quindi c’è iniquità
dal punto di vista della distribuzione dei pesi. Nel
caso delle attività economiche, poi, chi paga le tasse subisce la concorrenza
sleale delle imprese che eludono il fisco. Certo, far
pagare le tasse è una cosa
scomoda e impopolare, ma
alla radice c’è l’esigenza
della giustizia distributiva».
Gli autonomi af fermano che oltre la metà
dei lori introiti va in tasse. Evadere pertanto diventa necessario. Per
sopravvivere.
«È vero che ci sono attività marginali che trovano nell’evasione fiscale i
margini per sopravvivere .
Tuttavia anche i problemi
di queste attività non si risolvono eludendo il fisco.
Si risolvono invece se tutti pagano il dovuto: solo così si possono abbassare le
tasse per tutti, che è l’obiettivo prioritario della politica fiscale del governo.
C’è chi mette in dubbio l’efficacia dei provvedimenti anti evasione
Paolo Giaretta
adottati, sostenendo che
l’amministrazione dello
Stato non sarà in grado
di controllare la montagna di carte in più richiesta dai nuovi controlli.
«Non nego che ci siano
degli appesantimenti, d’altra parte bisognava dare una spallata a un fenomeno
che ha assunto dimensioni patologiche. Siamo comunque pronti ad esaminare tutte le formule alternative a quelle definite purché si arrivi al risultato. È
stato ad esempio insediato un tavolo di confronto
permanente con le associazioni economiche e dei
professionisti. Innamorarsi degli strumenti non è
mai utile, l’importante è
convergere sull’idea che la
lotta all’evasione fiscale
non è un capriccio dello
Stato ma la base da cui partire per poter abbassare
davvero le tasse, una promessa rimasta inevasa nei
5 anni in cui ha governato
il centrodestra».
Francesca Nicastro
GUARDIA DI FINANZA
a stragrande
maggioranza dei
contribuenti è onesta». A dirlo è
il capitano Flavio
Vanzella, della
Compagnia della
Guardia di Finanza di Conegliano, che ha responsabilità sulla Sinistra Piave trevigiana
attraverso anche le subordinate Brigata di Vittorio Veneto e Tenenza di
Oderzo.
Sorprende l’affermazione di Vanzella? E perché mai, direbbe lui. «Non
siamo un organo di inquisizione, ma
al servizio del cittadino. Invece tuttora, anche tra chi non evade, c’è chi
ci vede come entità ostili. Meno che
in passato, però». La GdF ha competenze più ampie di quel che si pensa:
dal lavoro nero ai vestiti taroccati, dai
bilanci delle aziende alla prostituzione, dallo spaccio di droga alle discariche abusive. Ma restano gli accertamenti fiscali il volto più noto. I numeri della tabella qui sotto parlano
chiaro: il problema dell’evasione resta grande. Se la maggioranza è onesta, i pochi restanti sono parecchio
“Milioni di euro
di fatture false”
LA GUARDIA DI FINANZA NEL 2006
nella Sinistra Piave Trevigiana
Attività:
verifiche in aziende
controlli rilascio scontrini
290
2000
Hanno scoperto:
incassi non denunciati 50 milioni
iva non pagata
17 milioni
lavoratori in nero
100
evasori totali*
23
*solo nella circoscrizione di Conegliano
furbi e disonesti.
Come vengono scoperti?
Un 10% dei controlli parte dai
cittadini: chiamano il 117 o si
recano alla caserma. Un esempio: «Mogli arrabbiate che
vedevano i mariti spendere soldi e notti in “associazioni culturali” che in realtà erano night club». Sedicenti associazioni risultate colpevoli di evasione fiscale e lavoratori in nero. Il grosso degli interventi è
invece frutto di indagini dirette dei finanzieri: dalle pattuglie sul
territorio ai controlli nelle banche dati fino alla vita quotidiana. «Se vado a
prendere il caffè al bar e non mi fanno lo scontrino? Glielo chiedo. Se è
riluttante? Cominciamo i controlli…
In ogni caso prima di ogni intervento c’è un lungo lavoro di preparazione».
Quando arrivano, lo fanno quasi a
botta sicura. «Ci presentiamo in abiti borghesi e con la massima discrezione». Fatti i controlli la GdF invia il
verbale all’ufficio competente. Parte
il procedimento, con tutti i suoi gradi e le possibilità di difesa. E quanto
dura? «Da cittadino dico che per la definizione della controversia i tempi
sono lunghi. Possono passare anche
anni, col rischio della prescrizione».
Ossia che chi ha fatto il furbo se la cavi. «Mancano la certezza e la effetti-
Il capitano Flavio Vanzella nel suo ufficio
vità della pena. Le sanzioni ci sono,
ma dilatate nel tempo». E poi magari arriva il condono e tutto il lavoro dei
finanzieri è stato inutile. «Una soddisfazione…», sorride amaro il capitano. Cosa non si paga in Sinistra Piave? «C’è una costante: gli evasori totali», precisa il luogotenente Giuseppe Nuzzo. «Specialmente soggetti
che emettono regolari fatture, ma poi
non presentano dichiarazione dei
redditi». Cioè sfacciatamente operano alla luce del sole, si pubblicizzano
e si fanno conoscere dai clienti… ma
non dal Fisco «Nell’evadere c’è una
fantasia infinita», aggiunge Nuzzo. Il
“classico” lavoro nero è solo un esempio, neppure dei più gravi. Peggiore ma diffusa (milioni di euro!),
ad esempio, è l’emissione di fatture
false, in cambio di lavori mai svolti.
Tommaso Bisagno
4
e
L’AZiON
Domenica 17 dicembre 2006
SEGUE DALLA PRIMA
L
o standard della sicurezza individuale negli ultimi dieci-quindici anni ha subito una sensibile riduzione a Pieve di Soligo, come nel Quartier del Piave e altrove, fatta
eccezione per le aree del
Paese dove, storicamente, è
radicata la malavita organizzata.
Come cittadini, in questi
anni, abbiamo dovuto adeguarci alla nuova situazione,
cambiando stili di vita e vedendone ridotta la qualità.
Eravamo abituati a parcheggiare la macchina in
piazza senza attivare la chiusura, ad uscire di casa lasciando porte e finestre aperte o la chiave sulla toppa,
a camminare per strade deserte di sera senza timore
alcuno. Oggi, tanto per fare
un esempio, abbiamo imparato che in certi luoghi (per
esempio al parcheggio dei
cimiteri) o con il buio non
solo la macchina dobbiamo
chiuderla attivando l’allarme
ma preferibilmente anche
sgombrare i sedili da borse,
borsette e così via.
Fanno impressione le rapine a mano armata, i furti
ai centri commerciali o nei
grandi negozi, ma la vita del
LA CRIMINALITÀ ANCHE NEI NOSTRI PAESI
SUSCITA UNA NUOVA ESIGENZA
Bisogno di sicurezza
cittadino medio e delle persone anziane, in particolare,
è stata segnata dai furti nelle abitazioni di notte, ma anche di giorno approfittando
di una porta lasciata aperta,
o addirittura dei panni stesi
al sole.
Sono state violate le nostre abitudini quotidiane, la
nostra intimità, le consuetudini di vicinato.
Nel Quartier del Piave il
picco dei fatti criminosi è avvenuto nel 2001; da allora la
situazione è andata costantemente migliorando con una graduale riduzione dei
crimini stessi, con particolare riferimento ai furti nelle abitazioni, che si sono ridotti alla metà di quelli verificatisi nel 2001.
Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito però ad una
inversione di tendenza del
fenomeno che ci ha messi
in allarme. Tecnicamente in
questo periodo dell’anno c’è
sempre un’impennata dei
crimini; si tratta di vedere se
anche il fenomeno attuale è
inquadrabile come temporaneo o se si tratta di qualcosa di più significativo.
Sul piano delle risposte
occorre agire, oltre che sull’azione di prevenzione (controllo del territorio) e contrasto affidata alle forze dell’ordine, anche su azioni atte a dare risposta al “bisogno di sicurezza” espresso
in termini di disagio sociale
soprattutto dalle categorie
più deboli. Occorre cioè agire sia sul piano della riduzione dei delitti che sul piano della sicurezza percepita.
Cosa può fare un Comune in questo senso? Nel concreto negli ultimi tempi a
Pieve abbiamo ampliato la
caserma dei carabinieri con
il potenziamento del personale (da 6 a 11 unità); abbiamo attivato congiunta-
Filantropia sospetta
“S
trana” tempora currunt. Nessuno può negare che da queste parti il germe del razzismo abbia
attecchito bene e cresca vigoroso. Le
occasioni di insulti e maltrattamenti a
sfondo razziale (talvolta camuffati sotto poco credibili intenzioni di difesa
religiosa) sono sempre più frequenti.
Nel calcio, che purtroppo non è esempio educativo e valoriale per i giovani (passando dai genitori che vogliono i figli professionisti agli ultras
che si pestano sulle tribune, agli stipendi milionari per calciare un pallo-
T
ra qualche giorno
l’Unione europea
passerà da 25 a 27 stati
membri. Si aggiungono infatti Bulgaria e Romania.
L’impatto dei due nuovi
stati va al di là delle ripercussioni politiche e istituzionali generali (le istituzioni comunitarie a 25
membri sono già quasi ingestibili: i due nuovi partner renderanno la situazione ancora più difficile).
Ciò che più preoccupa noi
“vecchi” europei è, come
al solito, l’immigrazione.
Già qualche anno fa, all’epoca dell’ingresso della
Polonia, i paesi più ricchi
dell’Europa occidentale si
erano affrettati ad erigere
barricate contro la prospettiva di un’invasione di
lavoratori in “saldo” dall’Europa orientale. Mentre
si aprivano le porte all’Eu-
ne), il razzismo però è
condannato, persino
nei campi nostrani.
Domenica scorsa un
altro episodio di offese legate al colore della pelle denunciate da un dirigente, con annessa minirissa tra le società. Singolare questo slancio filantropo in uno sport non sempre esemplare, e in una terra dove al già deprecabile sostantivo “negro” raramente vengono affiancati dolci aggettivi.
Sorge il dubbio: sarà mica che qualcuno diventa talvolta difensore dell’uguaglianza razziale all’occorrenza,
quando cioè può servire a colpire la
società avversaria?
ropa dell’est e mediterranea, i virtuosi governanti
degli stati più ricchi (o supposti tali) si inventavano di
tutto per rimangiarsi le generose promesse di libera
circolazione di persone e
di servizi. L’ideale per loro
sarebbe stato aprire le
frontiere alle sole merci e
non alle persone. Oppure
avere una circolazione a
senso unico: imprenditori
e tecnici dai paesi più ricchi liberi di fare buoni affari nei nuovi mercati, senza però un traffico inverso
di lavoratori disposti a lavorare per poco. Molti paesi, all’ingresso dei nuovi
stati, hanno quindi introdotto delle moratorie che
in pratica prorogavano fino a 7 anni la prassi delle
quote di ingressi programmate. Ora per l’Italia
e gli altri paesi si pone lo
mente alla Comunità Montana un servizio di sorveglianza, a cura dalla polizia
locale, nei territori di Refrontolo, Farra e Pieve; è stato realizzato un opuscolo dal
titolo “Guida per rendere più
sicuro il nostro territorio:
consigli, comportamenti e
servizi”; i servizi sociali
informano i cittadini sulle attenzioni da seguire per ridurre il rischio di cadere vittima di reati o di simili eventi
spiacevoli; anche se indirettamente, un altro importante fattore che incide sulla sicurezza è il contrasto alla solitudine e all’isolamento tramite la divulgazione del servizio di telesoccorso e telecontrollo, l’ipotesi di ampliare i servizi di accompagnamento, eccetera.
Per le azioni finalizzate a
dare risposta al bisogno “sicurezza” non esistono segni
distintivi così marcati: così,
oltre alle attività svolte dai
servizi sociali, anche una
maggiore presenza sul territorio di forze dell’ordine e
della polizia locale, purché
percepita, è una risposta al
bisogno di sicurezza.
La madre di tutte le soluzioni resta, comunque, una
riforma della giustizia che
attendiamo da decenni e
che dovrebbe garantire la
certezza della pena, processi regolari e un sistema di
pene alternative al carcere.
Purtroppo così non è, e ciascuno si sente titolato a disfare ciò che il suo predecessore ha fatto, con contrapposizioni più nominalistiche e di principio che legate alla soluzione dei problemi.
Giustino Moro
sindaco di Pieve di Soligo
C
hi dice: se uno chiede di morire è giusto che si accetti la sua richiesta, perché non fa male a nessuno,
considera la libertà come il valore massimo che ha un solo un limite, quello appunto di non danneggiare l’altro. Per
il resto ogni suo desiderio è legittimo, anzi deve essere tutelato dalla legge. Purtroppo, dicono, nella nostra società la
libertà individuale è racchiusa entro limiti troppo ristretti,
imposti da tanti pregiudizi del passato. Togliere spazio alla
libertà è togliere spazio alla vita e alla gioia di vivere. Bisogna, perciò, creare una società in cui si conceda sempre più
spazio all’individuo nelle sue decisioni, convinti che quei confini, oltre i quali la mia libertà incomincia a far male agli altri, siano molto più larghi degli attuali.
La libertà è una cosa bellissima. È vero, senza di essa
non c’è vita umana. Ma in primo luogo bisogna stare molto attenti a minimizzare le ripercussioni dannose che un
comportamento individuale può avere sugli altri. Si fa presto a dire: basta non far male a nessuno. Di fronte alla droga, per esempio, non si può dire: se uno vuol drogarsi, affari suoi, perché preoccuparsi e mettere tanti divieti. Ma è
veramente un affare soltanto suo? Siccome non possiamo
non vivere insieme, uno che si rovina la vita fa inevitabilmente pesare la sua rovina su tutti, se non altro in spese sanitarie, senza parlare della pericolosità dei suoi comportamenti alterati dalla droga. E poi la vita non è fatta solamente di libertà. Ci sono altri valori che la rendono degna di vivere. Vivere è anche crescere insieme nell’amore e nel sostegno reciproco. Non basta non far male agli altri per viver bene, bisogna anche realizzare uno scambio di vita nella solidarietà. Ognuno sa quanto è brutta la vita quando
mancano quei caldi legami che ci uniscono e ci fanno veramente sentire vivi. Quelle che noi chiamiamo virtù, sono
le cose che rendono bella la vita, e quando uno le pratica
rende bella la vita sua e quella degli altri, mentre i vizi sono le cose cattive che rovinano la vita personale e quella altrui. È doveroso impegnarsi per distinguere bene le une dalle altre. Frutto di questo impegno sono le regole morali che
non rendono pesante la vita, ma la liberano. Sì, liberano la
vita, perché la vera libertà non è fare quello che si vuole,
ma scegliere liberamente il bene.
Non ci siamo perduti in ragionamenti astratti, dimenticando il povero Welby che soffre. Tutti hanno diritto di morire in maniera dignitosa e possibilmente senza sofferenza,
ma nessuno può uccidere un altro e nessuno può chiedere
di essere ucciso per evitare la sofferenza. Ciò che è doveroso, invece, è evitare di prolungare l’agonia con cure inutili e penose. È il cosiddetto accanimento terapeutico. Ma
il confine tra accanimento e cura dovuta non sempre è chiaro. Bisogna impegnarsi a fare più chiarezza su questo punto. Ma quello che non si può accettare, è che si possa uccidere una persona perché soffre troppo. Ci rendiamo conto
di tutte le conseguenze che questo gesto può avere, dato
che la vita comporta sempre tante sofferenze, debilitazione, limitazioni? La vita, per chi crede, è sacra perché è dono di Dio e il credente l’accetta fidandosi di lui che sa infondere gioia di vivere anche nelle condizioni più penose. Ma
la vita è, in un certo senso, sacra anche per chi non crede,
nel senso che anche costui può capire che ogni vita merita
sempre la cura, e il farsi carico di essa con amore anche nelle condizioni estreme vale infinitamente di più che la sua eliminazione. Vale infinitamente di più: non è forse questo
che intendiamo per sacro? (GpM)
UE: ORA A 27 STATI
Immigrazione: non
è il solo problema
stesso dilemma: trattare
fin da subito rumeni e bulgari come cittadini europei ai fini dell’ingresso libero e senza controlli nei
nostri territori, o mantenere un sistema di immigrazione con quote e visti?
Inutile dire che trattare
ancora da immigrati i nostri concittadini europei è
un controsenso. Oltretutto
l’esperienza degli ultimi
anni, proprio con i lavoratori rumeni, dimostra che
un sistema di quote rigide
non impedisce l’immigrazione clandestina, anzi la
fomenta e la rende quasi inevitabile. Specie se, come avveniva per la Romania, la corruzione delle autorità locali e i mancati controlli sulle nostre ambasciate favorivano un traffico illegale di documenti
validi per l’espatrio. Oltretutto, la facilità negli ingressi faciliterebbe non solo la mobilità verso il nostro paese, ma anche quella di ritorno, rendendo la
scelta di emigrare meno
drammatica e irreversibile.
Quanto alle prospettive
di “invasione”, è ormai
chiaro che non hanno nulla di realistico. Piuttosto,
la regolarizzazione dei lavoratori rumeni” dovrebbe far emergere la clamorosa contraddizione delle
nostre politiche sociali e
del lavoro: tanto generose
(specialmente con le categorie più influenti) quanto insostenibili. Vuol dire
allora che dovremo rivedere verso il basso le prestazioni dello stato sociale, le tutele dei lavoratori?
Forse non abbiamo ancora fatto i conti fino in fondo con le implicazioni di
un processo così importante come l’integrazione
europea. Certo è che i
cambiamenti in campo sociale ed economico che ci
aspettano sono ingenti, e
non sarà confinandoli al
campo dell’immigrazione
che si potranno esorcizzare.
Paolo De Stefani
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 17 dicembre 2006
5
BASTA DIFFERENZIATA?
Se la sperimentazione di Godega andrà a buon fine
ZANATA, PRIULA
In casa secco e umido Il Ritec di Godega
aumenterà i costi
poi fanno le macchine A
S
emplificare la vita
delle famiglie nella differenziazione dei rifiuti. Non più quattro bidoni che girano per
casa - umido, secco, carta
e cartone, e Vpa (vetro,
plastica e lattine) - ma solo due: uno per il secco,
non riciclabile e riciclabile
insieme, e uno per l’umido. La selezione tra ciò che
è riciclabile e ciò che non
lo è verrà quindi affidata
alle macchine, certo più
“ferrate” nella suddivisione dei materiali della maggior parte degli utenti.
Potrebbero essere questi gli scenari futuri della
raccolta dei rifiuti in Sinistra Piave, se la sperimentazione, che Sav.no. per
conto del Cit, consorzio rifiuti del bacino Tv1, avvierà a gennaio presso
l’impianto Ritec di Godega
di S. Urbano, andrà a buon
fine.
Attualmente l’impianto
lavora solo il rifiuto secco
riciclabile. Ogni giorno arrivano un centinaio di tonnellate di Vpa e carta dai
44 Comuni del Cit e dal
Friuli. Con la sperimentazione proposta dal presidente del Cit Gianpaolo
Vallardi e avallata dall’Aato Rifiuti, arriverà anche
una quantità di secco non
riciclabile, che oggi viene
direttamente spedito all’impianto di Contarina a
Lovadina per essere trasformato in combustibile
derivato da rifiuti, quindi
venduto,
o
smaltito in discarica come
sovvallo.
L’idea
è
quella di ricavare materiali
di pregio ancora presenti in significative quantità nella frazione
secca. Da uno studio effettuato da Sav.no., infatti,
A VITTORIO E ODERZO
Due nuovi impianti
crescono nel buio?
N
el campo della gestione dei rifiuti, se c’è una
cosa certa è che non c’è certezza. E tanto
meno trasparenza. È emblematico il caso dei due
nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti solidi riciclabili, anche di provenienza industriale, simili a
quello di Godega che dovrebbero sorgere nel bacino Tv1, notizia raccolta da fonti qualificate.
Vediamo cosa c’è di certo al momento. A Oderzo
la Sesa, società di Este che controlla Sav.no. al 22%,
ha illustrato agli amministratori comunali un progetto per un grande capannone presso l’ecocentro
di via Ca’ dea Piera. Ma gli amministratori opitergini ammettono di non aver ancora ben capito cosa l’azienda ci voglia fare dentro.
Tanto che hanno chiesto chiarimenti ma il progetto ufficiale deve essere ancora depositato. La richiesta della Sesa, al momento, è di un centro di smistamento dei rifiuti solidi: arriverebbero in camion
piccoli e ripartirebbero su camion grandi. Così il progetto è stato venduto.
Alla città di Vittorio Veneto sarebbe stata invece
chiesta (da parte di Sav.no.? Del Cit?) la disponibilità ad ospitare un impianto tipo Ritec di Godega nella zona industriale di S. Giacomo. La maggioranza
ne ha discusso, e sono subito sorte delle divergenze. L’assessore Caldart favorevole, gli altri contro,
mentre il sindaco Scottà dice di non saperne nulla.
(FN)
risulta che il 20%, come minimo, del secco raccolto
può essere avviato a recupero perché contiene ancora quantitativi soprattutto di carta (19,48%) e
plastica
(11,32%), che
gli utenti distratti mettono nel bidoncino del secco invece che
nelle apposite
campane stradali.
Ma l’obiettivo del Cit,
oltre a far risparmiare tempo e fatica alle famiglie nella differenziazione dei ri-
Obiettivo
del Cit
è abbassare
le bollette
fiuti, è anche un altro: abbassare le bollette, aggirando Contarina. Il problema è sempre quello.
Sav.no. lamenta di essere
ingiustamente costretta a
smaltire il suo rifiuto secco non riciclabile nell’impianto di Lovadina di proprietà della società operativa del consorzio Priula
(Tv2), Contarina appunto.
Il caro-bolletta, secondo
Sav.no. e Cit, è da imputarsi esclusivamente alle
160 euro a tonnellata che
Contarina chiede per lavorare e poi smaltire il secco dei Comuni del Tv1. Poter immettere direttamen-
Depositi per tipologia di rifiuto e nylon selezionato al Ritec di Godega
te sul mercato il proprio
secco, lavorato in casa, è
dunque il sogno di Vallardi e Szumski, presidente
di Sav.no., che ritengono
di poter risparmiare come
minimo 30 euro a tonnellata.
Da qui l’idea di dotare al
più presto di un terzo lettore ottico l’impianto Ritec
di Godega ed il bacino Tv1
di un altro paio di impianti analoghi, che trattino soprattutto il secco riciclabile delle aziende (rifiuti industriali non pericolosi).
Uno di questi impianti è in
fase di autorizzazione ad
Oderzo, per il secondo c’è
l’ipotesi della zona industriale di S. Giacomo di Veglia (vedi box in pagina). I
rifiuti industriali così lavorati potranno un domani
essere avviati a incenerimento nei termovalorizzatori di Silea e Mogliano
che Unindustria Treviso
dà già per fatti (almeno uno dei due).
Ma vediamo come funziona l’impianto Ritec di
Godega, gestito da Idealservice e di proprietà di
Sav.no. per il 36%, dove ogni giorno arrivano dai 25
ai 40 camion carichi di rifiuti. I rifiuti che contengono vetro vengono stoccati e spediti all’impianto
Ritec di Musile di Piave:
l’impianto di Godega, attivo dal 2004, non è infatti in
grado di lavorare il vetro.
Le altre tipologie di rifiuto
vengono invece avviate su
due nastri che lungo il percorso separano le diverse
tipologie di materiali: da una parte la plastica, dall’altra il nylon, l’allumino,
la carta e il cartone, il legno, il ferro. Una volta imballati per tipologia, i rifiuti
vengono quindi spediti nei
rispettivi luoghi di recupero: i materiali cellulosici alle cartiere, la plastica
agli impianti di riciclaggio,
il metallo alle fonderie, e
così via. Ovviamente facendoseli pagare, anche
profumatamente. Basti
pensare che una tonnellata di nylon vale ben 262 euro.
All’impianto Ritec di
Godega lavorano attualmente 12 persone, due impiegati e dieci operai, di
cui otto extracomunitari.
Francesca Nicastro
stroncare la sperimentazione del Cit in partenza a gennaio presso l’impianto di Godega
è Franco Zanata, presidente del Priula, l’autorità di
bacino del Tv2. «Vallardi sbaglia su Contarina e sbaglia pure sulla “soluzione svedese” applicata alla frazione secca perché l’impianto Ritec di Godega caricherà inutilmente 35 euro di costi a tonnellata sul processo di lavorazione in quanto si limiterà a togliere
dal secco materiali di valore che i cittadini del Priula separano direttamente alla fonte e in percentuali
più elevate - spiega Zanata -. Inoltre, l’impianto di
Vallardi recupera solo un 20% di materiali di valore
che sono poi anche di scarsa qualità e quindi a rendimento quasi nullo sul mercato del riciclato. L’80%
che gli resta deve infatti andare in discarica o all’impianto di Contarina che esegue la chiusura del
ciclo con lo sminuzzamento finale del combustibile
derivato da rifiuti. I costi di Contarina per il trattamento industriale sono 42 euro a tonnellata. Nell’ipotesi di Vallardi, i cittadini del Priula avrebbero costi per 42 euro a tonnellata, quelli del Cit per 77 euro». Coltelli affilati, dunque. Tanto più ora che si avvicina la scadenza per uniformare il sistema di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia di Treviso ed è
già partita la feroce competition tra gestori per la supremazia nel settore, fonte di un business davvero
redditizio. (FN)
Rifiuti imballati dopo il trattamento al Ritec
VALLARDI, CIT
Lavoriamo verso
la semplificazione
S
e gli si chiede che ruolo avrà nella raccolta dei
rifiuti E.con (ex Aspica Nordest, posseduta
per il 60% dalla società del Comune di Conegliano,
la Conegliano Servizi, e per il 40% da Aspica), Gianpaolo Vallardi, presidente del Cit, risponde così: «A
Conegliano si avvicina la campagna elettorale, e in
questo momento vengono fatte le affermazioni più
disparate».
Va bene, presidente, ma E.con non è un’affermazione, è una società bella e formata, concorrente di Sav.no., che fa ser vizio di raccolta
in alcuni Comuni trevigiani. L’obiettivo della
normativa non è quello di andare verso il gestore provinciale unico?
«Io credo che si vada verso la semplificazione e
in tal senso si sta lavorando» risponde sibillino Vallardi. Nel frattempo anche E.con come Sav.no. si sta
avviando verso la totale partecipazione pubblica. Così come ha già fatto Contarina nel giugno scorso, le
cui quote di Impregilo (49%) sono state acquistate
dal Consorzio Priula, che ora detiene il 100% della società. (FN)
6
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 17 dicembre 2006
LA FAMIGLIA MESSA IN
Il vescovo Giuseppe scrive al ministro per la famiglia
Buon Natale,
onorevole Rosy Bindi!
O
norevole Ministro,
l’approssimarsi del Natale è un forte richiamo alla famiglia,
di cui lei presiede il ministero. Per questo, cittadino anch’io come tutti gli italiani e voce autorevole
dei fedeli cittadini della
mia diocesi, in quanto vescovo, azzardo uno scritto, che avevo in cantiere
da tempo, a lei, per il tramite del settimanale diocesano L’Azione. Lo faccio
mosso dalla convinzione
della fecondità del dialogo
tra istituzioni
chiamate a
concorrere sinergicamente
alla realizzazione del bene
comune dei
cittadini italiani.
Non
c’è
dubbio che l’istituzione di
un ministero specifico per
la famiglia fa sempre onore a chi l’ha reso possibile
e a chi è impegnato a gestirlo al meglio delle sue
potenzialità di risorse giuridiche ed economiche. A
partire dalla difesa e dalla
promozione della identità
della famiglia. Come valore laico. L’identità della famiglia non è infatti un valore specificamente cattolico. È fondamentalmente
laico, nel senso etimologico di “valore civile”. E il
suo dna è inconfondibile:
una coppia eterosessuata,
impegnata sul fronte del-
l’unità, fedeltà e indissolubilità, aperta alla trasmissione della vita. Fondata
sul matrimonio.
La prova del nove che
la famiglia fondata sul matrimonio, come recita la
Costituzione italiana, è valore laico è data dal fatto
che anche la Chiesa riconosce che il matrimonio civile è un valore, benché insegni che esso non è adeguato ad un battezzato che
solo nel sacramento del
matrimonio ha la sua continuità identitaria battesimale. In effetti, l’identità
specifica del
sacramento
del matrimonio, cioè il matrimonio cristiano, è costituita dall’essere segno
sacramentale dell’amore tra
Cristo e la
Chiesa.
Certo, non si contrappone al matrimonio laico.
Al contrario, lo presuppone come ceppo su cui innestare la specificità del
matrimonio sacramento,
che, va precisato a onor
del vero, è in grado di documentare proprio nei riguardi della famiglia una
produzione di frutti doc,
come testimoniano tante
famiglie cristiane.
Di conseguenza, tutti i
laici, quelli che hanno il
culto della laicità vera, di ogni ispirazione culturale o
religiosa, dovrebbero trovarsi compatti
su
questo
fronte e non
abbandonarne la difesa in
mano ai soli
credenti cristiani cattolici, che, certo,
su
questo
fronte mai saranno assenti,
in quanto cittadini con forte senso di responsabilità
civile. Questa
non è un’impresa da soli
cattolici ma
da laici, che
credono nei
valori della
Il ministro Rosy Bindi laicità come
“Convivenze
affettive”?
Altra cosa
rispetto
alla famiglia
fondamento della civiltà.
Tutte le altre questioni,
quelle per intenderci, riguardanti le cosiddette
“coppie di fatto”, ma che
in termini appropriati e per
nulla spregiativi dovremmo denominare “convivenze affettive”, vanno affrontate, equamente, su altri fronti di natura giuridica e, ancor prima, antropologica, appunto perché
le convivenze affettive, in
primo luogo quelle omosessuali, non possiedono
tutti i requisiti specifici dell’essere coppia a tutti gli
effetti e tutte le connotazioni caratteristiche dell’essere famiglia. Sono altra cosa. Altra identità.
Senza nulla togliere al rispetto che si deve loro.
Onorevole Ministro, la
gente di buon senso fa un
grande affidamento su di
lei e sul suo ministero, in
un momento delicato e determinante della storia della nazione italiana e a un
tornante del senso sociale
della famiglia. Sulla iden-
tità della famiglia, sulla sua
difesa e valorizzazione non
si può giocare. Non c’entra
il pragmatismo politico.
Non s’accorda infatti con
laicità, tanto
meno si coniuga, la falsificazione di una identità: e
il riconoscimento giuridico di nucleo familiare applicato alle “coppie di fatto”, con tutti i diritti connessi e magari senza inclusione dei
rispettivi doveri, altro non
sarebbe, a livello di alterazione genetica, se non una falsificazione in atto politico di una realtà che già
ha una sua precisa identità, riconosciuta e ribadita dalla Costituzione italiana.
Come si può dedurre
facilmente, noi vescovi siamo all’unisono con la voce autorevole di papa Benedetto e, con lui, con il
nostro presidente cardinale Camillo Ruini, proprio nell’affermare la laicità della famiglia e, non di
meno, nel chiamare a raccolta tutte le forze dispo-
Sull’identità
della famiglia
non si gioca
nibili per la
sua difesa e la
sua promozione. Ed è proprio appellandoci alla laicità
democratica,
che riconosce
e valorizza ogni identità
dei cittadini,
che anche noi
vescovi non esitiamo
a
scendere in
campo quando sono in gioco valori supremi, non
commerciabili, proprio in
forza del nostro essere cittadini con la
qualifica di vescovi.
Onore, pertanto, al suo
ministero per quanto sta
facendo in funzione di un
bene essere autentico della famiglia. Con l’auspicio
di riuscir ad attivare forti
sinergie con tutti gli altri
ministeri che in qualche aspetto hanno attinenza
con la famiglia, come è
l’ambito della scuola, del
lavoro, dell’economia, della cultura, della sanità...
Fare della famiglia, istituzione e insieme di famiglie, il perno dell’intera politica, in trittico con l’economia e la cultura, è atto di
saggezza politica. Lavorare infatti per la famiglia,
per il suo bene essere, per
i suoi valori peculiari, per
una più diffusa possibilità
di natalità, per una presenza più ampia delle spose e delle mamme in famiglia grazie ad un part-ti-
CONTINUA LA CAMPAGNA DE L’AZIONE
Politiche per la famiglia,
cosa fanno i Comuni?
I
n questi giorni sulle scrivanie di una
trentina di sindaci di Comuni della diocesi è arrivata una busta inviata
dal nostro giornale. All’interno vi è un questionario in cui si chiede ai
primi cittadini se e come
hanno mantenuto fede
agli impegni presi in
campagna elettorale a favore della famiglia. Alla
vigilia delle elezioni amministrative del 2004, infatti, i settimanali diocesani di Vittorio Veneto e
Treviso, L’Azione e La
Vita del Popolo, in collaborazione con il Forum
delle Famiglie, promossero la campagna “Prima di tutto, la famiglia”.
A tutti i candidati venne
LE CINQUE PROPOSTE
1. Istituzione, entro un anno dall’elezione, del Forum delle Famiglie, quale strumento di partecipazione e progettualità
2. Previsione, già nel primo bilancio utile (quindi
2005), di un fondo per buoni servizio da assegnare –
secondo i criteri Isee – alle madri lavoratrici, o in cerca di impiego, che vogliano iscrivere i loro figli all’asilo nido o in nidi integrati anche privati;
3. Previsione, già nel primo bilancio utile (quindi
2005), di un contributo – erogabile secondo i criteri
Isee – per la permanenza in casa dei figli neonati, sino almeno ai dodici mesi, a favore delle madri che lo
richiedano, per consentire loro di ritardare il rientro
al lavoro avvalendosi di tutte le agevolazioni di legge;
4. Costituzione di un fondo di garanzia per l’accesso ai mutui prima casa per le giovani coppie con
contratti di lavoro precari/flessibili;
5. Avviare, entro due anni dall’elezione, un intervento concreto in materia di edilizia economica popolare (attuazione di un Peep, accordo con l’Ater,
ecc…).
Il vescovo Giuseppe
me razionalmente modulato, per una sicurezza occupazionale, per la crescita della voglia di farsi la famiglia e per l’attuazione
delle predisposizioni oggettive e soggettive, soprattutto a livello di formazione, per la sua realizzazione… è lavorare per la
società civile e per il suo
domani.
Di qui il mio augurio di
buon Natale. Che bel Natale per le nostre famiglie
se è dato loro di constatare che non solo i vescovi
con la propria Chiesa ma
persino la politica con il
suo Governo sono dalla loro parte!
Buon Natale, dunque,
onorevole Ministro. Convinto di farle cosa gradita
nel farmi anche voce sua
nell’augurare buon Natale
a tutte le famiglie. Almeno
a quelle della mia diocesi.
+ Giuseppe Zenti
chiesta la disponibilità
a realizzare cinque azioni amministrative
concrete a sostegno della famiglia (le riproponiamo a lato). Molti candidati risposero prendendosi l’impegno di attuare, se eletti, tutte o
alcune delle misure proposte. E all’incirca il 70%
dei sindaci eletti aveva
aderito alla campagna.
Nel presentare l’esito
dell’iniziativa, i due settimanali diocesani si impegnarono, con i lettori, a verificare il rispetto della parola data dai
loro primi cittadini. Essendo giunti a metà legislatura, ci pare il momento propizio per una
prima verifica. Da qui
l’invio del questionario
ai primi cittadini (e per
conoscenza ai capigruppo di minoranza).
Il termine ultimo per la
consegna è il 31 dicembre 2006. A gennaio daremo conto delle risposte.
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 17 dicembre 2006
l’anagrafe
DISCUSSIONE A Padova
delle convivenze
VESCOVO PREOCCUPATO
ENTRO GENNAIO UN PROGETTO DI LEGGE
Coppie di fatto
è questa la priorità?
P
L
a risposta più adatta
al pressing del governo – con eccezioni consistenti – per le coppie di
fatto? Non è sicuramente
la crociata. Non la troviamo nella puntuale risposta
che la Chiesa diocesana di
Padova ha dato al Consiglio comunale che ha votato (maggioranza di centrosinistra) l’anagrafe delle convivenze, usufruendo
di una legge del 1954, con
regolamento attuativo nel
1989. In quella risposta, invece, troviamo la preoccupazione educativa. «In
questo contesto culturale,
dove i legami sono già
strutturalmente fragili, la
coppia di fatto regolamentata si presenta come un
“piccolo matrimonio” con
alcuni diritti e garanzie facili a rimuoversi; un contratto di solidarietà per chi
non vuole o non può vincolarsi a un impegno definitivo. Ogni forma di riconoscimento di tali legami –
afferma ancora la diocesi
– ha un forte impatto diseducativo per le nuove
generazioni a cui insegniamo a desiderare poco,
a impegnarsi con leggerezza e a tempo, a non assumersi vere responsabi-
lità verso l’altro e verso la
vita. La legittimazione di una via più facile e comoda
alla relazione affettiva porta con sé anche un rischio
più alto di instabilità e l’ulteriore privatizzazione di
un istituto, la famiglia, che
rimane fondamentale per
la vita sociale e l’educazione dei nuovi cittadini”.
Puntare il dito contro
Padova perché ha approvato addirittura la poligamia è fuorviante. Resta la
contraddittorietà di una
mozione – la citiamo perché verrà riproposta in altri Comuni, anche dalle nostre parti – che nell’intento di rivendicare “il riconoscimento di diritti alle
persone che vivono in convivenze non matrimoniali”, attraverso l’anagrafe,
conferma da una parte che
la famiglia non può essere
che quella fondata sul matrimonio e, dall’altra, fa appello al Parlamento perché
legiferi sulle coppie di fatto. Appello, peraltro, immediatamente recepito da
larghi settori della maggioranza e in parte anche
da ambienti qualificati dell’opposizione, Fini di An
compreso.
Il Consiglio dei ministri
erché, per uno
strano ribaltarsi
dei piani, ci si
preoccupa di una cosa che
certamente non è in cima
alle priorità del Paese e invece non ci si cura di quello che è fondamentale,
cioè il sostegno alla famiglia, quella vera, l’unica riconosciuta dalla nostra Costituzione, la “società naturale” formata da un uomo e da una donna? Prima
di interrogarci sul significato politico e sulle prospettive di quanto è successo al Senato, con il ritiro di un emendamento teso ad equiparare convivenze di fatto alle famiglie
e l’approvazione contestuale di un ordine del
giorno della maggioranza
che impegna il governo a
varare – nel termine perentorio del 31 gennaio
prossimo – un disegno di
legge che disciplini le convivenze, comprese quelle
omosessuali, cerchiamo di
rispondere a questa domanda.
Forse perché non abbiamo abbastanza coraggio. Non è accettabile che,
invocando casi-limite o situazioni singole, che pos-
sono essere tutelate nell’ambito del diritto privato,
o interessi di questo o quel
gruppo di pressione, si intacchino le architravi della società e ci si privi di
quello slancio e di quell’apertura al futuro che sola
può venire dalle salde radici dei principi e dell’identità.
È il momento di essere
molto fermi sui principi e
sulle istituzioni. Ci sono
temi sottratti alla dinamica degli schieramenti politici.
Tanto più che non vale
infatti assolutamente la
corriva argomentazione
che l’Italia si dovrebbe omologare ad altri paesi, come insiste certa propaganda. Non a caso il sistema federale che funziona
meglio al mondo, quello
statunitense, conosce un
larghissimo pluralismo
nella legislazione dei diversi Stati, addirittura su
un tema cruciale come la
pena di morte. L’Europa
crescerà nella sua unità solo se saprà tutelare e valorizzare le sue diversità.
Ecco allora che il dibattito sui Pacs può essere
un’occasione per fare chia-
rezza e guardare con verità al futuro. A questo dibattito la Chiesa e i cattolici non mancano di partecipare. Proprio in nome di
una posizione sanamente
laica. “La Chiesa, come
presenza comunitaria pubblica, ha pieno diritto a
pronunciarsi sui problemi
morali che oggi interpellano la coscienza di tutti gli
esseri umani, in particolare dei legislatori e dei giuristi”, ha ricordato Benedetto XVI ai giuristi cattolici, tracciando da par suo
il profilo di una “sana laicità”.
Il messaggio cristiano
assolutamente non è fatto
di “no”, di divieti, ripete
sempre il Papa. La legge
morale “ha lo scopo non di
opprimerci, ma di liberarci dal male e di renderci felici. Sta a noi cristiani – aggiunge – mostrare che Dio
invece è amore e vuole il
bene e la felicità di tutti gli
uomini”. Anche quando,
con chiarezza e semplicità,
dei rotondi “no” si debbono dire, è proprio per amore della verità e così per
investire sul futuro con sicurezza.
Francesco Bonini
SUSEGANA
TREVISO
CASSAMARCA
FIERE DI SANTA LUCIA
Convegno
con De Castro
sul ruolo
dell’Icrf
Vittorio
Capocelli
è il nuovo
Prefetto
Fondazione:
Dino De Poli
confermato
presidente
Agroalimentare
in ottima salute
S
i svolge sabato 16 dicembre, nella sede
staccata dell’Istituto per la
viticoltura di Susegana con
inizio alle 10.30, un convegno per l’inaugurazione
della nuova sede dell’ufficio periferico e del laboratorio dell’Ispettorato centrale repressione frodi del
ministero delle Politiche agricole.
I lavori saranno presieduti dal ministro Paolo De
Castro. L’ispettore capo
dell’Icrf illustrerà il ruolo
dell’ispettorato nel comparto agroalimentare e i
nuovi compiti istituzionali
a tutela dei prodotti italiani di qualità.
Alle 12.15 verrà posata
e benedetta la prima pietra del nuovo edificio.
I
l Consiglio dei ministri ha nominato il
nuovo Prefetto di Treviso:
è Vittorio Capocelli, che
abbandona gli uffici di
Pordenone per tornare a
Treviso, dove era stato per
un anno (da febbraio 2002
a febbraio 2003) come viceprefetto reggente, prima
dell’arrivo di Natale Labia,
che ora va a sostituire perché andato in pensione.
Da fine luglio ad oggi aveva retto l’ufficio il viceprefetto vicario Mario Adinolfi.
Sessantuno anni, pugliese di Lecce, Capocelli
è sposato e ha due figli. La
data di ingresso ufficiale
sarà fissata dal ministero
degli Interni nei primi
giorni del 2007.
I
l Consiglio di indirizzo
e programmazione
della Fondazione Cassamarca ha deliberato la nomina dei nuovi componenti
dell’Organo di governo della Fondazione che resterà
in carica sei anni. I consiglieri nominati sono: dott.
Franco Andreetta (uscente), prof. Luca Antonini,
prof. Ulderico Bernardi (uscente), prof. Ferruccio
Bresolin (uscente), avv. Paolo Corletto, avv. Dino De Poli (presidente uscente), sen.
Angelo Pavan (vice presidente uscente), avv. Marco
Serena (uscente), dott. Nicola Tognana (uscente). Il
Consiglio ha confermato
per acclamazione Dino De
Poli presidente e Angelo Pavan vice presidente.
L
e Fiere di Santa Lucia, edizione 1346,
hanno lasciato nel grande
pubblico, che le hanno
straordinariamente affollate, l’impressione di un’agricoltura e di un agroalimentare nostrani, e nazionali, capaci ancora e tuttavia di competere coi grandi numeri di Cina e India, i
due colossi che oggi tengono in scacco l’Occidente. È un’Italia fatta di tante
nicchie di “cose buone”, e
che piacciono a parecchi
anche fuori del nostro Paese, e in special modo agli asiatici.
Come i delicati formaggi biologici di capra di Carlo Piccoli (della premiata
Latteria Perenzin di San
Pietro di Feletto), con cui
sarà presente nel 2008 alle
Olimpiadi di Pechino, e il
“Boschera” – dall’omonimo
vitigno autoctono del Trevigiano – imbottigliato in
assoluta purezza dai professori dell’antica Scuola
d’enologia di Conegliano.
C’è poi il vasto mercato
dell’America del Nord che
da noi cerca genuinità e
qualità, soddisfatta da una
miriade di nostri piccoli agricoltori che ci aggiungono pure la “tipicità”. Parlando di carne, o meglio di
carni, il trend è l’allevamento artigiano in un ambiente che rispetta il benessere animale, dove il
produttore vende direttamente su prenotazione nel
suo spaccio carni.
Riguardo la carne bovi-
7
ha deciso di varare entro
fine gennaio un provvedimento che andrà ad affiancarsi ai disegni di legge già presenti in Parlamento. In tale sede Francesco Rutelli ha sollevato
il dubbio se fosse opportuna un’iniziativa del governo su questo tema; contro questi dubbi si sono dichiarate le due titolari nel
Governo dell’iniziativa legislativa, e cioè la Ds Barbara Pollastrini (pari opportunità) e la cattolico-democratica Rosy Bindi (famiglia).
Prodi ha invitato ad andare avanti sulla base del
programma dell’Unione:
non si tratterrà – ha precisato – di presentare un disegno di legge sui Pacs,
ma sui diritti e i doveri soggettivi.
Fermi nella difesa della
famiglia, la cui stabilità, fra
l’altro, è strategica anche
per il consolidamento dello sviluppo sociale ed economico a Nord-Est, si tratta di promuovere la consapevolezza raccomandata dal vescovo di Padova,
Antonio Mattiazzo, nella
celebrazione dell’Immacolata davanti al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale. «Non si edifica una città sana e armoniosa
se tutti i cittadini e i gruppi non cooperano al bene
comune, sapendo anche
sacrificare interessi particolari. E fa parte essenziale del bene comune anche
il matrimonio e la famiglia,
cellula fondamentale della
società» «Sono perfettamente d’accordo», ha risposto il sindaco Flavio Zanonato. Certo poteva esserlo anche prima dello
strappo. L’ammissione resta, comunque, importante. Saranno da verificare i
fatti. A Padova e altrove.
Francesco Dal Mas
Carlo Piccoli a Santa Lucia
na, si sta imponendo un
confezione aziendale dai 10
ai 20 kg e composta da vari tagli: dalle fettine, bollito, costate, bistecche, hamburger e macinato agli ossibuchi, spezzatino e arrosto-brasato.
Quindi la qualità soprattutto, ma anche il bello di
cui l’Italia è maestra. A Santa Lucia, in special modo un
bello “made in Veneto” e
rappresentato dagli “strumenti per... vivere” dell’estroso Tiziano Spigariol di
Biancade di Roncade, fine
cucitore di “tabarri” (da 550
euro in su) nonché (ri)facitore dgli antichi argenti
(pezzi unici!) “per una quotidiana utilità”. (MS)
8
La mostra promossa da L’Azione
La nostra storia
in cento pannelli
U
n viaggio attraverso fatti ed eventi del XX secolo è quanto proposto
dalla mostra
storico-fotografica “Novant’anni d’Azione”. La
proposta espositiva si sviluppa all’interno delle celebrazioni per il 90º di
fondazione del nostro
settimanale diocesano. La mostra, allestita a palazzo Sarcinelli
di Conegliano, sarà
articolata in un centinaio di pannelli suddivisi in sei sezioni
distribuite su più piani dello storico palazzo. Le prime due
sale sono allestite al
piano terra. Nella
prima sala trovano
spazio l’introduzione generale alla
mostra “Novecento: il lunghissimo
secolo breve” e la
prima sezione dedicata al tema “La
Grande Guerra”.
Nella seconda sala è sistemata la
seconda sezione
che illustrerà “Il
fascismo al po-
tere”, tema sviscerato attraverso tre sottosezioni
(“Credere, obbedire, combattere: il fascismo al potere”, “Balilla e piccole Italiane: aspetti locali del
fascismo”, “Un posto al sole: l’impero in Africa Orientale”). L’intero piano
primo è occupato dalla terza sezione ambientata
“Tra le due guerre” con le
tre sottosezioni inerenti
“Eventi e aspetti di vita locale”, “Tra cronaca e
sport” e “Aspetti di vita religiosa” (terza sala). Al pia-
RINNOVA
L'ABBONAMENTO
Anche quest'anno la quota
per l'anno 2007 è di 40
euro. Il giusto prezzo per
un'informazione puntuale,
attenta ai fatti concreti,
voce dei protagonisti del
nostro tempo.
Novant’anni
d’Azione
Mostra storica
attraverso immagini,
filmati e pagine del giornale
CONEGLIANO
Palazzo Sarcinelli
dal 13 gennaio
al 25 marzo 2007
inaugurazione 12 gennaio
orari di apertura:
dal martedì al venerdì ore 16-19,
sabato e domenica ore 10-19,
in altri orari su prenotazione
per gruppi e scolaresche
per visite guidate o laboratori didattici
Mostra promossa da L’Azione con
la partecipazione del Comune di Conegliano
Organizzazione L’Azione
in collaborazione con Astarte Servizi Culturali
Comitato Curatore: Enrico Dall’Anese,
Elvira Fantin, Laura Pasin, Maria Cristina Scalet,
Stefano Sonego
Con il contributo di
Il re in visita nella nostra diocesi
I nostri “strilloni”
di tutte le età
C
UN REGALO CHE
DURA UN ANNO
Regala un nuovo abbonamento ad una persona a te
cara mentre rinnovi il tuo
abbonamento. Verserai solo
75 euro con un risparmio
di 5 euro e in più abbiamo riservato per te un
omaggio che potrai ritirare
presso la redazione.
IN PROVA
PER UN MESE
Vuoi presentare L'Azione
ad un amico? Non sei
ancora abbonato e desideri conoscerci meglio?
Chiamaci: invieremo gratuitamente, a te o alla persona segnalata, il giornale in
prova per un mese senza
impegno.
PER SOTTOSCRIVERE
O RINNOVARE L'ABBONAMENTO PUOI:
• utilizzare il bollettino di conto corrente postale n. 130310
• effettuare un bonifico bancario: Banca Intesa
ABI 03069 cab 62190 c/c 3202/99
• rivolgerti al parroco e agli incaricati de L'Azione
• venire in Amministrazione in Via J. Stella, 8 a Vittorio Veneto
• contattarci nei seguenti modi: Tel. 0438.940249 fax 0438.555437
e-mail: [email protected] - sito internet: www.lazione.it
no secondo è ospitata la
quarta sezione (quarta sala) dedicata al periodo
“Dalla seconda guerra
mondiale alla Liberazione” analizzata dalle sottosezioni “La guerra” e “Finalmente la libertà”. Al
piano intermedio (quinta
sala) è alloggiata la quinta sezione, monotematica,
sul referendum istituzionale del 1946. Nel sottotetto, infine, il secondo
cinquantennio è suddiviso nelle sottosezioni “Anni ’50-’60. Nella Chiesa tra
fede antica e nuovi fermenti”, “Anni ’60-’70. Un
cambio epocale: segni ed
eventi”, “Anni ’70-’80. L’alba di un mondo diverso”,
“Verso il terzo millennio:
le grandi tematiche” e “I
personaggi del Cinquantennio”. Nella sesta sala
trovano posto anche le
trattazioni su “La Chiesa:
un impegno per il mondo”
e “In Diocesi all’indomani
del Concilio”.
MOTTA, GODEGA, FREGONA
GRATIS PER
I NUOVI ABBONATI
Abbonati subito e riceverai
gratuitamente le copie
delle settimane restanti del
2006 pagando solo i 40
euro dell'anno 2007.
IN OMAGGIO
AGLI SPOSI
Agli sposi novelli L'Azione,
in collaborazione con il
parroco, offre in omaggio
l'abbonamento per un
anno! Segnalaci in anticipo
la data del matrimonio e
l'indirizzo degli sposi, sarà
nostra cura inviare le più
vive congratulazioni con
l'attivazione dell'abbonamento.
e
L’AZiON
L’Azione
Domenica 17 dicembre 2006
PER FARE UN ABBONAMENTO-DONO
Rinnovo il mio abbonamento:
nome e cognome ___________________________
via/piazza: _________________________n. _____
cap. ________città: _________________________
______________________ provincia: __________
parrocchia: _______________________________
codice abbonato: ___________________________
Dono l’abbonamento a:
nome e cognome: __________________________
via/piazza: ________________________________
cap. ________città: _________________________
______________________ provincia: __________
parrocchia: _______________________________
€ 75,00
Per chi usa il conto corrente postale: aggiungere sul
retro l’indirizzo dell’abbonamento-dono
Da consegnare in parrocchia o a L’Azione
i sono tre parrocchie nelle quali L’Azione ha dei promotori specialissimi: sono persone
che hanno accettato di
vendere il giornale direttamente ai propri parrocchiani.
Avete presente i vecchi
“strilloni”? Beh, dimenticateli. Lo stile con cui viene svolto questo servizio
è decisamente più composto, fatto di gentilezza e
contatti personali.
Riccardo Nardo è un
ragazzo mottense che vende le copie de L’Azione alle porte della chiesa. Giovane da sempre impegnato in parrocchia, Riccardo
si presenta alle porte del
Duomo di San Nicolò al
termine delle celebrazioni
festive. Con un grande sorriso accoglie i fedeli che escono dalla chiesa, proponendo con il suo fare pacato ed amichevole, senza
molti giri di parole, la copia del nostro giornale.
«Sono contento di questo
servizio – ha detto – e oltre a proporre le copie del
nostro giornale sottolineo
la necessità dell’abbonamento, in modo da far co-
noscere la realtà diocesana a più famiglie».
A Godega di Sant’Urbano abbiamo Natale Gava,
storico promotore del nostro settimanale, conosciuto da tutto il paese. Oltre a raccogliere i rinnovi
degli abbonati, adesso offre L’Azione a chi ancora
non lo è. Con il tempo ha
intessuto relazioni particolari con alcuni affezionati lettori, ai quali portava il giornale a casa il venerdì sera, e che adesso si
sono abbonati personalmente. Le restanti copie le
vende la domenica. «Una
bella soddisfazione – commenta Gava – nel vedere
che ogni volta spariscono
tutti i numeri a disposizio-
Riccardo Nardo
ne».
Da qualche settimana questo servizio viene svolto con grande entusiasmo anche a Fregona. Lo gestiscono le
“Giovani lanterne”, il
gruppo dei chierichetti
composto da ben 40 tra
bambini e bambine. Le
due giovani animatrici
Giulia e Chiara, quindicenni, coadiuvate a turno da un chierichetto,
all’uscita della messa
principale propongono
L’Azione vicine al loro
banchetto. Per incuriosire i lettori hanno preparato tre cartelloni, alle porte della chiesa, sui
quali di settimana in settimana segnalano i tre
argomenti a loro giudizio più significativi: uno
riguardante la chiesa, uno l’attualità e uno le notizie locali.
Il metodo funziona e
a dimostrarlo sono i numeri: tutte e cinque le
copie vanno a ruba.
A questi nostri infaticabili promotori viene
riconosciuta una percentuale sul prezzo di
copertina, incentivo che
soprattutto tra i giovani
è stato ben accolto. E
chissà che leggendo
queste esperienze qualche volontario non si
proponga per la propria
parrocchia; ne saremmo ben felici!
Laura Ceccarini
e
L’AZiON
I
Economia
BARBIERI, BANCA ETICA
I Baccichetti
premiati a Roma
“Realizzare valori
nell’economia”
perdere un briciolo di identità”.
Un riconoscimento che
premia una famiglia che per (ri)coltivare gli ulivi sul
Colle di San Paolo, dominante la Ceneda degli avi, ha
patito le pene dell’inferno terreno!
Con candore del tutto disarmante, Sebastiano (in
foto), Edoardo e Giacomo della storica famiglia, commentano che loro non hanno fatto nulla di straordinario se non rimettere gli ulivi laddove c’erano già dall’anno 1621 (e pure prima!) come documenta Giorgio
Graziani nella sua “Vera descrizione della Città di Ceneda” (...sul “Pallasio”... posto nel bel mezzo a molta
quantità di casti olivi...). (MS)
Politica bancaria che interessa tutti
Basilea 2: ora
di pensarci
S
9
CONCORSO COLDIRETTI
Baccichetti, orticoltori e agricoltori entro le mura di Ceneda antica da almeno tre secoli,
sono risultati fra i 50 finalisti del 1º concorso nazionale “Oscar green” indetto da Coldiretti, piazzandosi entro i primi cinque italiani nella categoria “Valorizzazione del territorio” e
primi in assoluto nella provincia di Treviso.
Il diploma rilasciato a Roma il 5 dicembre riporta la
seguente motivazione: “Un’impresa che abbina la solidità di oltre cent’anni d’esperienza al talento per l’innovazione. Oltre a coltivare fiori, ortaggi, erbe aromatiche, uve per Prosecco, ulivi, i Baccichetti si occupano della manutenzione delle aree verdi comunali, ben interpretando le indicazioni della legge d’orientamento. La sensibilità ambientale è evidente anche nella scelta di reimpiantare a uliveto terreni collinari abbandonati, ridando loro vita e difendendoli dall’erosione. L’azienda è un esempio di come si possa
creare reddito e insieme far bene al territorio, senza
e ne sente parlare
da tempo, ma non
ci si fa caso. Sembra un argomento da commercialisti, da quelli che
leggono il Sole 24Ore. E
invece, piaccia a no, tutti,
ma i piccoli imprenditori
in particolare, dovranno
fare i conti con Basilea 2.
In estrema sintesi, con
il nome di “Basilea 2” si intende il nuovo accordo internazionale sui requisiti
patrimoniali delle banche.
Riguarda le banche, in primis, ma “per caduta” anche i clienti delle banche,
ovvero quasi tutti.
E dal 1º gennaio 2007
questo accordo entrerà in
vigore.
In base a questo accordo, le banche dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio
derivante dai prestiti concessi. Maggior rischio uguale maggiori accantonamenti, quindi per la banca maggiori costi. E i costi
verranno trasferiti evidentemente sui clienti. Le banche quindi dovranno classificare i propri clienti in
base alla loro “rischiosità”,
attraverso procedure sempre più sofisticate, il cosiddetto rating.
Il timore è che l’applicazione dell’accordo possa tradursi in minor credito alle imprese più a rischio e a tassi più elevati.
E quali sono le imprese
più a rischio: quelle che
non hanno reinvestito i
propri capitali, che non
hanno patrimonializzato,
ovvero che non hanno posto in essere tutte quelle
politiche, gestionali e di bilancio, atte a rafforzare la
propria struttura e la propria immagine.
L’accordo si chiama
“Basilea 2” perché esiste
Domenica 17 dicembre 2006
un precedente Accordo di Basilea, cui
hanno aderito oltre
cento Paesi del
mondo, nel quale in
sintesi si definiva
l’obbligo per le banche di accantonare
capitale nella misura dell’8% del capitale erogato, allo scopo di
garantire solidità alla loro
attività. Il limite di quell’accordo era che l’8% di accantonamento può essere
giudicato troppo per una
controparte poco rischiosa e troppo poco per una
controparte giudicata rischiosa.
Il riferimento a Basilea
è perché lì si trova la Banca dei regolamenti internazionali, un’organizzazione internazionale che
ha lo scopo di promuove
la cooperazione fra le ban-
che centrali ed altre agenzie equivalenti per perseguire la stabilità monetaria e finanziaria.
Nel 2001 arriva il secondo accordo, Basilea 2
appunto, che affina l’aspetto dell’accantonamento: non più l’8% fisso, ma
un valore variabile stabilito in base al rischio operativo e di mercato e, dall’altro lato, di credito che
potrà variare da istituto ad
istituto. Due i metodi di
calcolo, lo standard (per le
banche medio piccole che
CONSORZIO FIDI E BANCHE:
SERVE PIÙ COLLABORAZIONE
È
il primo in Italia, con un miliardo e 97 milioni di affidamenti (prestiti) garantiti. Forte di questo primato, il sistema dei Consorzi fidi della Confartigianato del Veneto affronta l’ormai imminente scadenza di
Basilea 2, puntando ad un rapporto di
collaborazione organica con il sistema
bancario: «Noi – spiega il presidente del Consorzio regionale di garanzia per l’artigianato, Mario Citron (in
foto) – abbiamo definito, in base alle nostre conoscenze delle micro e piccole imprese, un metodo di valutazione delle aziende, che tiene conto di una serie di parametri, in base al quale stabilire il livello di rischio del
credito di un’azienda. Ovviamente, anche ogni banca
ne ha messo a punto uno suo. Il passo che noi vogliamo fare, adesso, è confrontarci con il sistema bancario
per capire come possiamo collaborare per far interagire il nostro modello con i loro modelli. In sintesi, si
tratta di costruire gli accordi operativi che permettono
al nostro modello di interfacciarsi con quelli degli istituti di credito. Sarebbe un importante salto di qualità
nei rapporti, per noi e per loro».
si baseranno su rating calcolati da aziende private)
e il cosiddetto “Internal
Rating” che verrà utilizzato dagli istituti di credito
più importanti e si baserà
sul calcolo interno del rischio dei clienti, comunque certificato e controllato dalle Banche centrali
di ogni Paese. È facilmente ipotizzabile che l’Internal Rating da parte delle
banche più strutturate si
tradurrà in un vantaggio
competitivo perché un metodo più preciso e personalizzato del calcolo del rischio permetterà un risparmio nell’accantonamento che dovrebbe tradursi in un risparmio per
il cliente.
A differenza di quanto
previsto a seguito della
prima stesura dell’accordo Basilea 2, grazie anche
ad una serie di modifiche
che hanno tenuto conto
della realtà economica italiana basata su imprese
molto piccole e diffuse sul
territorio, sembra che non
ci sarà un impatto negativo per le Pmi del nostro
paese. Basti pensare che
per le aziende cosiddette
“retail” (quelle piccolissime ed artigiane che rappresentano oltre il 90% del
nostro tessuto imprenditoriale) si partirà da subito con uno “sconto del
25%” in quanto la percentuale di accantonamento
passerà dall’8 al 6%.
Forte preoccupazione
rimane però per tutte quelle aziende “medie” e
“grandi” che, non abituate ad essere valutate, rischiano di vedere molto
peggiorate le loro condizioni di accesso al credito.
È una preoccupazione fondata a cui porre attenzione
in quanto sono queste aziende a “trainare” la nostra economia.
A cercarlo, c’è anche un
lato positivo di questa vicenda: la costrizione alle
imprese, specialmente nel
Nord-Est, nate e cresciute
solo sull’onda del lavorare
a testa bassa, di strutturarsi, di porre basi solide,
e di controllare come si deve la propria gestione.
Alessandro Toffoli
«P
er un vero cristiano è necessario che la fede si manifesti
in precisi comportamenti
sociali quotidiani. In tale visione, anche la crescita economica non è concepita
come un fine assoluto a cui
tutto il resto possa essere
sacrificato, ma viene intesa
come uno strumento per
realizzare valori etici superiori».
Luigi Barbieri, vicepresidente della Banca popolare etica (in foto), alla scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale di
Conegliano ha parlato del
rapporto esistente tra valori etici e danaro e delle forme di economia alternativa, partendo dal concetto
di “etica” nel contesto economico, quale indicatore
per capire in che misura l’economia sia al servizio della persona e non viceversa.
Dopo aver suggerito alcune citazioni, evangeliche
e non, a cui ispirarsi, l’attenzione si è accentrata sul
significato di coscienza etica, intesa come necessità
di aiutare sia moralmente
che fisicamente i deboli.
Anche il concetto di prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe essere rivisto, parlando piuttosto di prodotto
interno “sociale”, che comprenda, oltre al classico Pil,
anche il risultato complessivo dell’utilizzo dei beni comuni (aria, acqua, eccetera).
«Il danaro stesso può essere visto in due modi diversi – ha detto Barbieri –:
c’è il danaro “vivo”, quello
che crea un legame sociale massimizzando il bene
comune, in un mercato equo e solidale fonte di sviluppo inclusivo, con una rete di imprese e alleanze ra-
dicate sul territorio che porta ad un’equa distribuzione
della ricchezza. C’è quello
“morto” che, invece, per arrivare alla massimizzazione del profitto individuale,
crea esclusione e sradicamento.
Così la sussidiarietà e la
solidarietà sociale non vanno quindi intese solo come
slogan, ma come veri stili
di vita. Esistono tutta una
serie di attività economiche
che rispettano pienamente
i parametri “etici”: il mercato equo e solidale, il turismo alternativo e responsabile, la banca del tempo,
i gruppi di acquisto solidali, le energie alternative, il
biologico.
Anche la stessa attività
bancaria può essere svolta
in modo “etico”. Con la nascita della Banca popolare
etica è stato dimostrato che
nella gestione del danaro è
possibile ispirarsi a valori
diversi, senza per questo rinunciare al rispetto di quei
parametri tecnici che ne garantiscano la sopravvivenza sul mercato. Con lo slogan “l’interesse più alto è
quello di tutti”, in pochi anni i soci sono già diventati
28 mila e sono stati aperti
12 sportelli, concedendo oltre 3500 finanziamenti, e azioni di microcredito in collaborazione con comuni, istituti ecclesiastici, enti vari».
Elvio Mengotti
FABIO GAVA ANNUNCIA
UNA LEGGE SUL COMMERCIO
L’
assessore regionale all’economia
Fabio Gava ha annunciato che la Regione ha allo
studio una nuova legge
collegata ad un Piano regionale sul commercio,
che si pone quali obiettivi la semplificazione e lo
snellimento delle disposizioni normative, la pianificazione commerciale
su base territoriale che elimini i limiti di superficie commerciale ammessa per le singole aree ed
individui i territori regionali a maggiore o minore
vocazione commerciale.
Inoltre la normativa terrà
presenti le esigenze di tutela ambientale di traffico, la tutela dei centri ur-
bani e la viabilità degli esercizi commerciali in essi inseriti. «Una legge –
ha precisato Gava – con
la quale contiamo di migliorare notevolmente
l’impianto normativo esistente e di dare un serio
contributo all’ammodernamento e all’apertura
dei mercati nella nostra
regione. Vi è l’esigenza
di una semplificazione
normativa, non solo legata al passato, ma anche
in grado di dare una corretta impostazione futura. Sempre più importanti sono le valutazioni
relative alla ricaduta economica ed amministrativa di una legge sulla società».
e
L’AZiON
CATECHESI,
In 650 ai corsi
di formazione
V
oltarsi indietro e
guardare, come
dalla vetta che si
è raggiunta, il percorso
fatto – nel caso dei corsi
di formazione – lascia stupiti, finalmente con il respiro che dilata i polmoni
e assapora la gioia, consapevoli della fatica fatta,
ma anche immensamente grati per ciò che si è visto lungo la strada e ora si
vede. Anche lo scoprire
un’altra vetta davanti, e altre ancora, è carico di serenità, non spaventa, anzi
lo si sente coerente con
quanto vissuto finora.
È così, con queste sensazioni dentro, che posso
guardare a tutto quello
che in un anno abbiamo
vissuto come ufficio catechistico con la proposta
del corso base per cate-
Don Andrea Sech
chisti. Siamo stati mossi
dalle richieste dei parroci, dal bisogno espresso
direttamente dai catechisti, consapevoli che l’inchiesta Castegnaro aveva
confermato la presenza di
due terzi dei catechisti
con meno di 10 anni di esperienza e quindi non
toccati da iniziative diocesane di preparazione di
PARTECIPANTI 1: Ottimo
il metodo che parte dal concreto
P
er aver seguito per
anni (parte anche
in collaborazione con l’ufficio catechistico)… e in
altro modo anche ora, la
formazione di catechisti,
sono grata del servizio che
state facendo. Investire
sulla formazione dei catechisti, considerandoli come adulti che crescendo
personalmente possono
dare di più e che pertanto
vanno sostenuti, credo sia
la scommessa dei prossimi anni. Un vuoto di adulti è evidente in vari campi.
Mi ha fatto piacere riscontrare che anche voi avete assunto un metodo
che parte dal concreto, da
esperienze visive; da un
passaggio di idee che, più
che affidarsi a tante parole, chiede ai catechisti di
mettersi in gioco per pro-
vare ciò che poi potranno
utilizzare con i ragazzi.
L’alternarsi dell’esperienza e della riflessione su di
essa, con ulteriori informazioni, credo sia un metodo efficace che risponde al rassicurare e al far
prendere coscienza, anche ad adulti, delle personali competenze e conoscenze, oltre, e non secondo, ad imparare a dire
di sé, delle proprie riflessioni.
Mi dispiace non poter
dire di novità che ho riscontrato, non vuol essere presunzione la mia, ma
posso condividere il piacere di essermi riconosciuta nella vostra proposta, di considerarla come
un sostegno nella fatica di
pensare un fare catechesi
in modo più significativo,
PALERMO: È MANCATO
IL CARDINALE PAPPALARDO
È
morto, il 10 dicembre a Palermo, il
cardinale Salvatore Pappalardo arcivescovo emerito
di Palermo. Nato a Villafranca Sicula (Agrigento) il
23 settembre 1918, Pappa-
lardo conseguì la laurea in
Teologia alla Pontificia Università
Lateranense.
Chiamato nell’Accademia
ecclesiastica, frequentò i
corsi di diritto canonico e
civile nel Laterano, conse-
base.
Siamo poi rimasti fedeli a due priorità che l’ufficio catechistico si è dato in questi anni: continuare nella formazione
degli animatori dei gruppi di catechisti, e sostenere, con un’iniziativa catechistica mirata e fattibile, i cammini delle unità
pastorali. Per quanto riguarda gli animatori dei
gruppi di catechisti, ci
siamo affidati a loro per
contattare i catechisti e a
volte anche nel realizzare
i corsi stessi. Per le unità
pastorali ci sembra di aver ottenuto un buon risultato: i catechisti di parrocchie vicine si sono conosciuti tra di loro, hanno potuto scambiare le loro esperienze e hanno cominciato a collaborare fat-
tivamente su alcuni progetti.
L’accoglienza che la
proposta ha ricevuto è
stata grande, questo a
conferma del bisogno
reale di formazione. Abbiamo attivato in tutto 23
corsi, con una partecipazione globale di più di 650
catechisti di 100 parrocchie. Siamo riusciti ad andare anche nelle parrocchie e unità pastorali poste agli estremi della diocesi, cosa impegnativa da
fare, ma veramente molto
utile per un contatto diretto e la condivisione tra
ufficio e catechisti.
Quello sguardo di cui
dicevo all’inizio, da vetta
raggiunta, ci fa gioire soprattutto dei volti – e sono veramente tanti – delle persone incontrate e
delle loro storie. Per questo la richiesta che ci è
stata fatta di continuare a
trovare spazi di accoglienza e di esercizio ulteriore è per noi un appello che non lasciamo cadere: c’è un legame che
si è creato, tra noi e coloro che abbiamo accompagnato, che sostiene il
nostro impegno e ci motiva.
Don Andrea Sech
TUTTI I DATI DEI CORSI
Numero corsi attivati . . . . . . . . . . . 23
Numero totale partecipanti . . . . . 671
Numero parrocchie interessate . . 100
Catechisti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 . uomini (4,6%)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 640 donne (95,4%)
Età dei partecipanti . . . . . Fino a 20 anni . . . . . . . 4,5%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tra 20 e 30 anni . . . . . 4,2%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tra i 30 e 50 anni . . . 56.4%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Oltre 50 anni . . . . . . 34,9%
Esperienza di catechesi . . Prima esperienza . . . . 6,3%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 1 a 5 anni . . . . . . 46,1%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 6 a 10 anni . . . . . 20,8%
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Oltre 10 anni . . . . . . 26,8%
I
dati relativi ai partecipanti ai corsi confermano il
profilo dei catechisti già delineato con l’indagine
svolta un paio di anni fa dall’Osservatorio socio-religioso del Triveneto. Incrociando i dati risulta che il periodo
in cui i figli frequentano il catechismo è quello in cui i genitori (meglio dire le mamme) si fanno coinvolgere nella catechesi. Ci sono molte catechiste con poca esperienza (d’altra parte il corso era pensato soprattutto per
loro): più della metà hanno meno di cinque anni di esperienza; ce ne
sono molte però
che svolgono questo servizio in modo costante nel
tempo: più di un
quarto ha più di
10 anni di esperienza, ma, tra
queste, ce ne sono parecchie che
sono catechiste
da decenni.
più parlante a ragazzi e ragazze d’oggi.
Le catechiste che seguo vi hanno molto apprezzato… hanno riscontrato una continuità con il
cammino che da qualche
anno facciamo insieme
per dire “la buona novella” con linguaggi nuovi,
come voi (sono orgogliosa
di loro per come vivono il
loro essere catechisti: c’è
anche un maschio).
Stimoli ricevuti? Sì, per
continuare con il vostro
aiuto la formazione insieme dei catechisti delle tre
parrocchie, per continuare una ricerca sui “modi
per crescere a aiutare a
crescere nella fede” sapendo che è possibile un
confronto, per non restare soli/e e rischiare di
chiuderci nelle nostre sicurezze.
Emanuela Marsura
parrocchia di Susegana
PARTECIPANTI 2: Non “inculcare”
ma “trasmettere” la fede
crivo queste due righe per ricapitolare
le idee circa le serate organizzate dall’ufficio catechistico, inerenti i cambiamenti da affrontare
nelle nostre parrocchie
per rendere più efficace il
messaggio che vorremmo trasmettere ai nostri
ragazzi.
Senza dubbio ciò che
mi ha spinto a partecipare è verificare, come catechista, quanto sia difficile affrontare un gruppo
di ragazzi e parlare loro
della concretezza del messaggio di Gesù in modo
avvincente e interessante,
senza cadere nell’insegnamento, nell’indottrinamento... Cercavo idee
nuove per trasformare ciò
che popolarmente è inteso come un “inculcare” la
religione in “trasmettere
la fede”, vivendola. Ho trovato ciò che desideravo.
Ho potuto assaporare
questo cambiamento che
sentivo ormai irrinunciabile, indispensabile.
Quando partecipiamo
al catechismo non siamo
a scuola, siamo all’interno di un gruppo di persone che si interrogano su
quali siano i valori del cristianesimo, su quali siano
i valori della comunità di
cui si fa parte, su quale sia
la strada che Gesù ci ha
indicato come quella che
ci può portare a gustare
la gioia della comunione
con lui... E allora, imparare a mettersi in ascolto ci
svela quali segnali Gesù
ci manda, attraverso la
condivisione delle nostre
idee, dei nostri sentimen-
guendo la laurea in Utroque Jure. Dal 1947 al 1965
prestò la sua opera nella Sezione affari straordinari
della Segreteria di Stato.
Nel dicembre ’65 Pappalardo venne eletto alla sede
arcivescovile titolare di Mileto e nominato pro-nunzio
apostolico in Indonesia. Ricevette l’ordinazione epi-
scopale il 16 gennaio 1966.
Arcivescovo di Palermo dal
17 ottobre 1970, fu creato
cardinale nel Concistoro
del 5 marzo 1973. Nel ’96
lasciò, per raggiunti limiti
d’età, la guida della Chiesa
palermitana.
“Monsignor Pappalardo
– ha sottolineato l’attuale arcivescovo di Palermo car-
dinale De Giorgi nell’omelia funebre – è diventato per
Palermo e la Sicilia punto
di riferimento, da tutti riconosciuto anche se non da
tutti ascoltato, capace di suscitare la capacità di reagire più decisamente ai mali
che affliggono la città e di
far emergere i valori che la
onorano».
S
ti... E allora noi catechisti
non possiamo più porci
nel ruolo del maestro che
insegna, ma, avendo chiaro il nostro obiettivo, dobbiamo seguire i percorsi
che i ragazzi di volta in
volta ci propongono, per
riuscire ad arrivare a destinazione... E allora...
imparare ad ascoltarli. E
scoprire quali grandi teologi possano essere i nostri bambini, i nostri ragazzi... Hanno forti emozioni e intuizioni da condividere, e il metodo proposto dall’ufficio catechistico in queste cinque serate lascia spazio a questa
ricchezza, perché anche
noi catechisti ci concediamo lo spazio per ascoltare i messaggi che
questi meravigliosi doni
della Vita portano con,
sé...
Michela Giacomin
parrocchia di Anzano
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 17 dicembre 2006
11
, LA SFIDA DELLA FORMAZIONE
Nei laboratori le catechiste
si sono messe in gioco
L
a struttura degli incontri si può facilmente descrivere: il primo incontro dà una lettura dei cambiamenti che
sono in atto nella catechesi e dona delle indicazioni circa la direzione da
prendere per una catechesi che corrisponda alle domande effettive dei
ragazzi e delle famiglie
oggi. Nel secondo incontro si offre uno strumento di programmazione, il
3x3: su ogni nucleo tematico “costruiscono” le tre
esperienze che fanno i cristiani e che sono quelle di
ascolto della parola, di celebrazione e di fraternità
e carità, coinvolgendo i
tre soggetti, ossia i ragazzi, le famiglie, la comunità. Nel terzo incontro sono proposte attività
concrete da realizzare
con i bambini/ragazzi, su
temi diversi; in questa situazione le catechiste diventano i ragazzi del catechismo e i membri dell’équipe diocesana i catechisti. Nel quarto e nel
quinto i catechisti programmano secondo le indicazioni e le proposte
presentate vissute e il lavoro da essi fatto è riletto dall’ufficio. Un momento di verifica chiude
la serie di incontri.
La scelta del laboratorio
La scelta del tipo di
Alcuni “strumenti di lavoro” del corso formazione è quella del
PARTECIPANTI 3: Il confronto
conta più dei sussidi
C
redo che a tutti gli
educatori, di tutti i
campi, piacerebbe assomigliare a quell’insegnante
del film “L’attimo fuggente” che è riuscito ad interessare e a trasmettere valori per il sapere e per la vita a una classe di alunni ribelli.
Ma nell’esperienza reale, avere tale carisma non
è da tutti! Però molti sono
chiamati ad essere educatori… in modo particolare
i catechisti! E allora che fare?
Premetto che animare
un gruppo di ragazzi di catechismo non è questione
di carisma, capacità innate
o di doti particolari… ma è
questione di testimonianza
e quello che possiamo testimoniare viene dalle nostre esperienze concrete di
vita.
Per questo diventa importante la formazione personale perché, come per
tutto, anche ad educare
s’impara!
Devo ringraziare i collaboratori dell’ufficio catechistico della nostra diocesi per la bella opportunità
di formazione che hanno
dato a me e a tutti i catechisti dell’unità pastorale
di San Vendemiano con gli
incontri che hanno animato.
Tutti ne sono stati entusiasti e aspettano il livello
successivo che sicuramente il prossimo anno verrà
proposto.
Durante questi incontri
c’è stata una sorta di “liberazione” dalla preoccupazione di svolgere un programma: quello che conta
RITROVATO IL SARCOFAGO
DI SAN PAOLO
L
a figura di san Paolo,
“Apostolo delle genti”, è centrale nella cristianità e da lunedì 11 dicembre c’è un motivo in più, per
i fedeli e i pellegrini che si
recano a Roma, per render-
gli omaggio nella basilica all’Ostiense a lui dedicata.
Sono stati infatti eseguiti
parte dei lavori di generale
riorganizzazione della basilica, che hanno permesso
tra l’altro di portare alla lu-
laboratorio: le idee centrali dell’incontro vengono trasformate in attività
che permettono di uscire
allo scoperto con le proprie convinzioni su un
certo tema, offrono l’occasione di un confronto
con la proposta e avviano
una nuova sintesi. È una
metodologia che aiuta i
catechisti a farsi carico
della propria vita, dei propri problemi e delle intuizioni più positive. Crediamo che quando proponiamo qualcosa di nuovo,
questo deve essere fatto
in modo chiaro ma anche
accompagnando i catechisti nelle resistenze al
cambiamento e nelle scelte che possono sentir nascere dentro di loro. Altra
caratteristica della formazione proposta è la gestione degli incontri in équipe (almeno due persone, con compiti diversi):
il nucleo di persone che
ha progettato l’itinerario
si è allargato, integrando-
è trasmettere un’esperienza di fede che si concretizza nella vita… i concetti e
le definizioni sono destinati al “dimenticatoio” se non
diventano realtà di vita.
Certo la conoscenza della
dottrina cattolica è importante, ma è solamente la
conseguenza di un desiderio di approfondire la nostra fede… ma se il desiderio non c’è?
Il fatto poi di mettersi
nei panni dei ragazzi con
delle dinamiche dove i catechisti diventavano i bambini ci ha aiutato a comprendere meglio l’efficacia
del nostro agire e proporre attività.
La fantasia va aiutata da
strumenti didattici, su questo non c’è dubbio, ma ci
siamo accorti che più dei
sussidi, per le nostre catechesi, ci può aiutare la condivisione di idee ed esperienze con gli altri catechi-
ce, seppure in forma parziale, il sarcofago nel quale
sarebbe custodita la “tomba
di Paolo”. Come ha spiegato nella conferenza stampa
in Vaticano il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della basilica, sul sarcofago c’è una
lastra di marmo con la scritta “Paolo apostolo e martire”. La nuova sistemazione
si con catechiste che avevano frequentato il corso
per animatori dei catechisti promosso dall’ufficio
negli scorsi anni.
Le catechiste si sono
messe in gioco
Come équipe diocesana siamo rimasti colpiti
dalla modalità con cui le
catechiste si sono messe
in gioco, sorprese a volte
esse stesse di quanto erano chiamate a vivere,
ma sempre disponibili. Le
stesse verifiche hanno
confermato da un lato l’utilità e la piacevolezza di
quanto vissuto, assieme
alla necessità di una ulteriore formazione, che at-
sti. Ognuno di noi, nelle
sue diversità, è una risorsa: i lavori di gruppo che
sono stati fatti lo hanno dimostrato.
Dopo questi incontri, alcuni cambiamenti li ho già
visti: lo sforzo di alcuni catechisti di realizzare il
“3x3” coinvolgendo i ragazzi in attività più dinamiche con celebrazioni, segni
e coinvolgimento dei genitori; i catechisti di diversa
parrocchia si sono incontrati per condividere idee
per la preparazione dei ragazzi al sacramento della
confessione.
È un cammino iniziato
che sicuramente darà i suoi
frutti… speriamo che ai
prossimi incontri formativi si possano aggiungere
anche i catechisti che
mancavano.
Don Adriano Bellotto
parrocchia
di S. Vendemiano
consente per ora la visione
di un lato dello stesso sarcofago.
«Da 20 secoli c’è un’assoluta concordanza sul fatto
che la tomba di san Paolo apostolo sia lì. Nessuno lo ha
mai messo in dubbio e nessuno lo ha mai contrastato»
ha sottolineato il cardinale
arciprete della basilica romana. Tale sarcofago – ha
trezzi sul concreto agire
e sulle proposte che si
possono fare.
Le verifiche di fine corso ci confermano anche
nelle scelte metodologiche. Pensiamo di riuscire
ad abilitare le catechiste,
facendo sperimentare dinamiche e attività e aiutandole nella rilettura del
vissuto, in almeno due direzioni: quella dell’agire
con i ragazzi, ma anche
quella di possibili incontri con adulti, in particolare i genitori dei ragazzi.
Ai corsi hanno preso
parte solamente sei-sette
parroci: questo dato da un
lato dimostra, forse, la fiducia riposta nel lavoro
proposto dall’ufficio e realizzato dall’équipe; dall’altro fa nascere la necessità
di un confronto con i parroci sulla formazione dei
catechisti, affinché si possa crescere in sintonia.
Che cosa ci prospetta
il futuro? A partire da gennaio attiveremo i corsi
del primo anno per quelle parrocchie e unità pastorali che ne hanno fatto
richiesta e cominceremo
il secondo anno, di cui è
ormai ultimato il progetto.
Ai parroci e alle catechiste, nei prossimi giorni, arriverà una lettera
che precisa il tutto.
Uf ficio catechistico
PARTECIPANTI 4: Il corso è servito
a far crescere l’unità pastorale
L’
esperienza di partecipare a un corso di catechisti in unità pastorale si è rivelata positiva, un’ottima base di partenza per future collaborazioni. Le nostre tre parrocchie collaborano già da anni in diversi ambiti (Giovani, Caritas), ma mancava in questo settore, ora più che mai molto importante. Nei vari gruppi di lavoro c’è stata la possibilità di confrontarci, di chiedere
e dare suggerimenti per cercare di compiere al meglio
la missione di catechisti. Alcuni di quei consigli sono
stati già messi in atto e una nostra catechista ha già partecipato alla riunione di programmazione a San Vendemiano, trovando disponibilità e gentilezza.
Con la mancanza della presenza stabile del parroco,
noi catechisti ci siamo concentrati nel trasmettere ai ragazzi il senso di appartenenza alla loro comunità, fattore molto importante nell’ottica dell’unità pastorale; per questo abbiamo
concentrato i gruppi di
catechismo nello stesso
giorno, in modo da condividere insieme e “fare
comunità” nel momento
di preghiera iniziale.
Roberto Perenzin
parrocchia di Saccon
aggiunto – non è mai stato
aperto e mai esplorato, anche per via del fatto che è
immerso in un blocco di calcestruzzo che lo ingloba e
che risale agli anni 18381840. Una sua esplorazione
interna potrebbe essere
prevista, anche per soddisfare la curiosità di quanti si
chiedono se al suo interno
ci siano resti dell’Apostolo.
Ma occorreranno le necessarie autorizzazioni».
Il cardinale Lanza di
Montezemolo ha poi ricordato che papa Benedetto XVI ha rivisto lo statuto e la denominazione
delle quattro basiliche
maggiori romane, che d’ora in poi non si chiameranno più ‘patriarcali’, ma
‘papali’”.
12
OSPITE DEL CONVENTO DI CONEGLIANO
75º di sacerdozio
per padre Venanzio Renier
C
i sono motivi
particolari per unirci alla gioia
dei Cappuccini mentre si
compiono i settantacinque
anni di sacerdozio di padre
Venanzio Renier. Anzitutto egli abita ora nel convento di Conegliano, la
città nella quale il “suo”
Marco d’Aviano divenne
frate, assunse un nome destinato a fama europea e
professò i voti che egli osservò in modo eroico. Ma
poi padre Venanzio è il capostipite del popolo sacerdotale del Triveneto, non
essendoci altri ordinati viventi prima di lui: il dato è
stato appurato dopo meticolosa ricerca. Se si considerano inoltre la ricchezza d’interessi, l’entusiasmo, la vivacità di mente e
di cuore che lo caratterizzano, con il suo inflessibile ottimismo, e il continuo
suo fare, ma mai a scapito
dell’essere, possiamo dire
che è unico tra gli unici.
Ma anche la sua vita è
stimabile e molto stimata
da tutti è stata la sua per-
Padre Venanzio Renier
sona, umile e ricca di talenti, spesi nell’insegnamento della teologia a Venezia e nel ruolo di educatore nei seminari dell’ordine e in quello patriarcale. Assortita e poliedrica anche la sua attività pastorale: formatore
nell’Azione cattolica veneziana, predicatore ricercato in tutta Italia, operatore
della giustizia ecclesiastica quale difensore del vincolo matrimoniale e poi
giudice (bazzicava spesso
allora per la diocesi), tanto considerato che il cardinale Luciani lo volle a
guida del Tribunale Triveneto. Da trent’anni segue
la causa di Marco d’Aviano
che lui ha voluto beato (il
verbo non è esagerato) e
che ha fatto conoscere con
iniziative di devozione e di
cultura, raggiungendo e
coinvolgendo le comunità
che furono care a padre
Marco, anche in diocesi
nostra, sempre attento a
chiarire e presentare nei
modi dovuti una grande e
complessa figura della storia.
La celebrazione di questo giubileo
“unico” si tiene a Pordenone, nella chiesa del Seminario, martedì 19 dicembre, nello stesso giorno in
cui, nel 1931, il cardinale
patriarca Pietro La Fontaine, servo di Dio, gli impose le mani. Il padre, a 97
anni e mezzo, guarda come sempre al domani e ha
voluto una messa con e
per i preti del futuro. Così
gli fanno ala i seminaristi
teologi di Pordenone, Vittorio Veneto e dei frati cappuccini veneti, presente il
vescovo amico monsignor
Domenico Pecile e monsignor Poletto.
Anche la natìa Chioggia
onora padre Venanzio nel
suo 75º di messa: qui presenzierà, l’indomani di Natale, il nostro vescovo emerito monsignor Alfredo
Magarotto, che tanto vuole bene a padre Venanzio.
La città di Conegliano lo omaggia invece con una
mostra d’arte sacra del pittore di Gaiarine Vittorio
Pio Vidotto nella sala dei
Battuti del Duomo. Essa
sarà inaugurata
sabato 23 dicembre alle 16
dal critico Giorgio Mies. In
quel contesto
gli storici pordenonesi Giordano Brunettin
e Roberto Gargiulo presenteranno il volume
su Marco d’Aviano nelle
sue relazioni con il beato
papa Innocenzo XI che padre Renier ha appena scritto insieme a Giuliana V.
Fantuz: un ulteriore segnale della vitalità di questo “francescano doc…
summa cum laude”, come
gli ha scritto monsignor
Zenti.
Walter Arzaretti
Vice
postulatore
della causa
di Marco
D’Aviano
VISITA AD LIMINA DEI VESCOVI ITALIANI
L
unedì 20 novembre hanno avuto inizio le visite ad limina
apostolorum dei vescovi italiani. La
visita ad limina è una manifestazione e insieme un mezzo di comunione tra i vescovi e il Papa. Si tratta di
una tradizione antichissima, regolata nei secoli da appositi documenti, che vede i vescovi di tutto il
mondo recarsi ogni cinque anni in
Vaticano per fare il punto sulla fede
e sulla religiosità nel proprio paese.
Limina apostolorum sono, secondo un tradizionale linguaggio ecclesiastico, le “memorie degli apo-
stoli”, ossia i luoghi sacri di Roma,
dove sono custoditi e venerati i sepolcri degli apostoli Pietro e Paolo.
Le visite servono al Papa per avere informazioni sulle singole diocesi, sui problemi, le iniziative, le
difficoltà e l’evangelizzazione.
I momenti “classici” della visita
sono: l’omaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, indicativo del
fatto che si tratta di un vero e proprio “pellegrinaggio”; l’incontro con
il Papa, successore di Pietro: anche
in questo caso si va oltre il semplice scambio di informazioni per si-
CARITAS CONTRO LA TRATTA
Come parlarne alle
giovani albanesi?
C
onvincere i giovani albanesi a non
credere alle promesse
mirabolanti di lavoro e
ricchezza in Italia, e a ribellarsi a chi col ricatto le
vuole costringere alla
prostituzione.
Questo è l’obbiettivo
degli incontri di formazione che Caritas Albania
realizzerà in Albania nell’ambito del progetto
Trafficking, per la prevenzione della tratta, voluto dal Comune di Conegliano, cofinanziato
dalla Regione Veneto,
realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana e la sua onlus Ser-
vitium.
Ma come trasmettere
ai giovani albanesi, magari abbagliati dalla tivù e
frustrati dalla povertà, il
messaggio “non ti fidare”?
È per discuterlo e deciderlo insieme che da
domenica 17 a mercoledì
20 saranno ospiti della
Caritas vittoriese suor Josefina, coordinatrice dei
progetti antitratta di Caritas Albania, e la sua collaboratrice Diana Hila.
Monsignor Ferruccio
Sant, Albino Scandiuzzi e
Anna Gava della Caritas,
assieme a Gian Franco Araldi di Ser vitium, mo-
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 17 dicembre 2006
gnificare l’affermazione e il consolidamento della collegialità episcopale; l’incontro con i responsabili
dei dicasteri della curia romana perché i vescovi abbiano accesso diretto alle loro rispettive competenze.
La visita dei vescovi italiani è articolata per regioni ecclesiastiche,
che in Italia sono 16. I primi ad essere stati ricevuti sono stati i presuli dell’Abruzzo Molise (dal 20 al
25 novembre). A chiudere gli incontri saranno, dal 23 al 28 aprile, le
quindici diocesi del Triveneto.
streranno alle due albanesi quanto (e come) già
fanno per la sensibilizzazione alla tratta nelle
scuole diocesane; assieme si valuterà cosa importare e cosa adattare
per coinvolgere gli studenti in Albania, dove gli
interventi di formazione
dovrebbero cominciare
all’inizio del 2007. Successivamente la stessa iniziativa dovrebbe svolgersi anche nelle altre nazioni partner di Trafficking: Ucraina, Romania, Moldova.
La delegazione di Caritas Albania incontrerà
anche rappresentanti del
comune di Conegliano e
verrà fatta loro conoscere anche la realtà della
prostituzione nel nostro
territorio. «Lungo le strade – spiega Araldi – le albanesi sono circa il 1520%. In passato erano anche il 90%, ora invece mol-
PASTORALE GIOVANILE: Il 16 tre
chiese aperte fino a mezzanotte
S
abato 16 dicembre dalle 21 a mezzanotte tre
chiese della diocesi rimangono aperte per accogliere giovani, soli o
in gruppo.
L’iniziativa,
lanciata dalla Pastorale
giovanile,
ha per slogan “Sprizziamo
di
gioia - non
c’è
gioia
senza silenzio”. Le chiese sono: San Francesco di Vittorio Veneto, Fratta di Oderzo, Duomo di Motta di Livenza.
AZIONE CATTOLICA 1: Incontro
del cammino fidanzati
D
omenica 17 dicembre, dalle 15 alle 18 circa, incontro mensile del cammino diocesano fidanzati dell’Ac. Il luogo è Casa Toniolo di Conegliano.
AZIONE CATTOLICA 2: Esercizi
spirituali per fidanzati
D
alla cena di venerdì 29 dicembre fino al pranzo
di lunedì 1 gennaio 2007, a Spert d’Alpago si svolgeranno gli esercizi spirituali per fidanzati che hanno
come tema “La spiritualità nella coppia”. Per informazioni
e iscrizioni: Centro diocesano Ac a Vittorio Veneto, telefono 0438-940374.
POLONIA: Mons. Glemp rinuncia al
governo pastorale ma resta Primate
I
l Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Varsavia (Polonia), presentata dal cardinale Józef Glemp, che il 18 dicembre
prossimo compirà 77 anni, per ragioni di età (in conformità al can. 401 del Codice di Diritto Canonico). Al suo
posto, il Papa ha nominato
monsignor Stanislaw Wojciech Wielgus, finora Vescovo di Plock.
Inoltre, il Santo Padre, in
una lettera indirizzata al cardinale Glemp in occasione
dell’accettazione delle sue dimissioni, e resa nota il 6 dicembre, ha stabilito che il
porporato continuerà a conservare il titolo di Primate di
Polonia fino al compimento
degli ottant’anni.
IN ITALIA 850 MILA MUSULMANI
E 420 MILA ORTODOSSI
U
te di loro esercitano in appartamenti. Sono gli albanesi, comunque, assieme ai romeni, a gestire la
prostituzione qui da noi».
“Trafficking” ha già ottenuto finanziamenti regionali che ne garantiscono il proseguimento
anche per il 2007.
Tommaso Bisagno
n rapporto di ben
1.152 pagine, che
censisce le oltre 600 fedi e
“vie spirituali” non religiose presenti nella nostra
Penisola. Sono queste le
cifre de “Le religioni in Italia”, l’enciclopedia curata dal Centro studi sulle
nuove religioni (Cesnur).
Edita da Elledici-Velar, l’opera è stata realizzata sotto la direzione editoriale di
Massimo Introvigne e di
PierLuigi Zoccatelli – rispettivamente direttore e
vicedirettore del Cesnur –
ed è frutto del quotidiano
monitoraggio svolto dal
Centro studi a partire dal
1988. Analogo studio era
stato realizzato nel 2001.
I cambiamenti più importanti, negli ultimi cinque anni, attengono alle
religioni che crescono grazie agli immigrati. Così i
musulmani sono passati
da 580 mila a 850 mila. Anche per gli ortodossi si registra un aumento spettacolare, trascurato da molta stampa che guarda solo
ai musulmani: da 140 mila
a 420 mila. Per quanto riguarda la conversione di
cittadini italiani nati da genitori italiani ad altre fedi,
in cinque anni ci sono stati solo piccoli spostamenti. All’interno del protestantesimo diminuisce il
peso delle confessioni
“storiche” e aumenta quello dei pentecostali e dei
Fratelli: un dato di cui
prende atto la stessa Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che
riunisce i protestanti “storici” e oggi ammette che
questi ultimi sono solo il
quindici per cento dei protestanti italiani.
e
L’AZiON
Chiesa
LA SERA DI LUNEDÌ 18 GRAZIE AGLI SCOUT
La Luce della pace
di Betlemme a Orsago
F
arà tappa anche
a Orsago lunedì
18 dicembre la
Luce della pace di Betlemme, attinta da quella
che arde perennemente
nella chiesa della Natività, alimentata dall’olio
donato a turno da tutte le
nazioni cristiane della
Terra.
L’iniziativa è nata nel
1986 quando degli Scout
viennesi hanno deciso di
collaborare alla distribuzione della Luce della pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave
dello scoutismo: l’amore
per il prossimo espresso
nella “Buona Azione”
quotidiana. Di anno in
anno sono cresciuti la
partecipazione e l’entusiasmo per la consegna
della Luce tramite i gruppi scout.
Il treno è il veicolo di
trasmissione della Luce
che, a partire da Trieste,
attraversa tutta la penisola, isole comprese, per
fare tappa in quelle città
dove ci sono gruppi
scout pronti ad accoglierla e a diffonderne il
messaggio nelle rispettive realtà territoriali. Si
verifica così una staffetta
di stazione in stazione.
Solo nel 1994, primo anno di diffusione dell’iniziativa a livello nazionale, la Luce ha toccato oltre 100 mila persone, 5
mila scout, 48 città e paesi. E i numeri oggi sono
sempre più in crescita.
Il gruppo scout di Orsago accoglierà la Luce
di Betlemme con una veglia per la pace alle 20 del
18 dicembre nella chiesa
parrocchiale del paese.
Saranno alcuni membri
del Masci (Movimento adulti scout italiani) di Sacile a portare a Orsago una lampada con la luce da
loro ricevuta durante la
celebrazione ecumenica
che si terrà domenica 17
a Trieste.
«Il nostro gruppo – afferma la capogruppo Daniela Perazzolo – ha sperimentato lo scorso anno
la profondità del messaggio che la Luce vuole
portare: tutto il paese è
stato coinvolto nell’iniziativa... è stato bello vedere la gente portarsi a
casa il vasetto con la candela accesa in chiesa e
sentire che se la sono
scambiata tra famiglie.
Un piccolo segno che
può però avere un senso
profondo. Il momento
della preghiera insieme
all’arrivo della Luce è
bello e toccante. Per capire, bisogna partecipare!».
Gaetano de Biase
“R
ispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la
pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale. È così che si prepara un futuro
sereno per le nuove generazioni”. Così Benedetto XVI, nel messaggio per la
Giornata mondiale della
pace 2007, che ha per tema
“Persona umana, cuore
della pace”. Nel messaggio, reso noto il 12 dicembre, il Papa tratta vari aspetti: la persona umana e
la pace: dono e compito, il
diritto alla vita e alla libertà
religiosa, l’uguaglianza di
natura di tutte le persone,
l’ecologia della pace, visioni riduttive dell’uomo, diritti umani e organizzazioni internazionali, diritto internazionale umanitario e
diritto interno degli Stati,
la Chiesa a tutela della trascendenza della persona
umana. “Ogni cristiano –
scrive il Santo Padre nel
messaggio – si senta im-
Domenica 17 dicembre 2006
1º GENNAIO
Giornata
per la pace,
messaggio
del Papa
pegnato ad essere infaticabile operatore di pace e
strenuo difensore della dignità della persona umana
e dei suoi inalienabili diritti”. Di qui l’invito affinché
“non venga mai meno il
contributo di ogni credente alla promozione di un vero umanesimo integrale secondo gli insegnamenti
delle lettere encicliche Popolorum progressio e Sollecitudo rei socialis, delle quali ci apprestiamo a celebrare proprio quest’anno il
40º e il 20º anniversario”.
“Perché creato ad immagine di Dio – spiega il
Papa – l’individuo umano
ha la dignità di persona”, e,
al tempo stesso, “egli è
Veglia per la pace
C
ome è ormai tradizione la sera
del 1° gennaio, Giornata
per la Pace, si terrà la
Veglia diocesana di preghiera. L’appuntamento
è nella chiesa parrocchiale di Madonna delle
13
chiamato, per grazia, ad
un’alleanza con il suo Creatore, a offrirgli una risposta di fede e di amore che
nessun altro può dare al posto suo”. Di qui “il compito affidato all’essere umano di maturare se stesso
nella capacità d’amore e di
far progredire il mondo,
rinnovandolo nella giustizia e nella pace”. Anche la
pace, aggiunge il Pontefice, è “un compito che impegna ciascuno ad una risposta personale coerente
col piano divino. Il criterio
cui deve ispirarsi tale risposta non può che essere
il rispetto della ‘grammatica’ scritta nel cuore dell’uomo dal divino suo Creatore”. In tale prospettiva,
“le norme del diritto naturale non vanno considerate come direttive che si impongono dall’esterno”, ma
“vanno accolte come una
chiamata a realizzare fedelmente l’universale progetto divino iscritto nella
natura dell’essere umano”.
Grazie in Conegliano alle 20.30. Presiederà il
vescovo Giuseppe mentre il vicario generale,
mons. Martino Zagonel,
proporrà un commento
sul tema della Giornata
“Persona umana cuore
della pace”.
14
Domenica 17 dicembre 2006
e
L’AZiON
Chiesa
Agenda
OGGI Domenica
del Vescovo
IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO
Rallegratevi nel Signore,
sempre!
Domenica 17 dicembre - terza di Avvento - anno C
Sof 3, 14-18a; Cant. Is 12; Fil
4, 4-7; Lc 3, 10-18
Alleluia: viene in mezzo a noi
il Dio della gioia
Terza settimana del Salterio
C
ome può essere oggetto
di un comando la gioia?
Viene spontaneo di obiettare quando leggiamo l’espressione di Paolo: “Rallegratevi nel Signore, sempre”. Il termine originario è proprio questo: gioia! Come
a dire: “cercate la gioia, quella vera, nel Signore. Non cercatela fuori di Lui perché non troverete la
gioia, ma solo l’illusione di essa, magari baldoria, allegria, euforia… ma
alla fine sarete dentro di voi delusi,
amareggiati, con un fondo di tristezza”. Questo richiamo di Paolo,
che suona all’imperativo perché è
segnaletica della direzione da non
sbagliare, è come l’eco del messaggio angelico della notte di Natale. L’angelo dice infatti ai pastori:
“Vi annuncio una grande gioia: nella città di Davide vi è nato un Salvatore che è Cristo Signore”.
La Chiesa, madre e maestra di
spiritualità, tramite la sua liturgia
intende in tal modo aiutarci a predisporre il nostro animo ad accogliere il mistero del Natale ormai
vicino: “Il Signore è vicino!”. Ma nello stesso tempo segnala le predisposizioni dell’animo che rendono
autentica e feconda la sua accoglienza liturgica. Anzitutto, attingendo dalla lettera di Paolo ai Filippesi: “La vostra affabilità sia
nota a tutti gli uomini”. In secondo luogo: “in ogni necessità
esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e
ringraziamenti”. E, come terzo
suggerimento, che ci proviene dal
Vangelo di Luca, un forte invito al
compimento del nostro dovere quotidiano: “Che cosa dobbiamo fare?”.
Ma l’evangelista dei poveri e degli umili, qual è Luca, non si lascia
sfuggire l’occasione per segnalare,
nella persona del Battista, la necessità dell’umiltà al fine di accogliere Cristo come Salvezza e Signore: “viene uno che è più forte di me, al quale io non sono
degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali”.
Dunque una gioia che ha il suo
humus nella preghiera come affi-
damento a Dio delle nostre problematiche reso possibile da un forte
senso di umiltà che non esita a farsi supplica; ha il suo habitat nel compimento dei doveri personali, sociali
e professionali; e la sua espressione comunicativa nei confronti degli
altri nell’affabilità. Di conseguenza:
“La pace di Dio custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in
Cristo Gesù”. Quella pace che è il
frutto del Natale in proiezione pasquale.
Ora qualche provocazione per le
nostre famiglie e comunità cristiane, sotto forma di domanda: in chi
o in che cosa cerchiamo la fonte della nostra gioia? Se abbiamo sperimentato e vissuto squarci di vera
gioia, abbiamo saputo comunicarla
e anche narrarla ai familiari e ai fratelli nella fede l’abbiamo rinserrata
intimisticamente dentro di noi?
Quali sono gli atteggiamenti che in
famiglia e in comunità stiamo maturando in vista di un Natale liturgico davvero fecondo di bene? Infine: quanto la cultura di babbo natale
sta corrodendo la nostra spiritualità natalizia o quanto siamo in grado di riscattarla con gesti di solidarietà fraterna e di conversione (confessione!)?
+ Giuseppe Zenti
N
ell’anno pastorale in
corso la nostra Chiesa diocesana si è messa in
ascolto. Un ascolto molteplice. Ascolto all’interno
delle famiglie, ascolto tra i
membri di uno stesso
gruppo ecclesiale, ascolto
nei consigli pastorali. Ascolto anche, e soprattutto, del mondo a cui la Chiesa è inviata per il servizio
della parola e del regno.
Noto, nelle mie visite a
gruppi e parrocchie, che
il tema dell’ascolto è stato
accolto con favore, ha provocato un certo impegno,
ha messo in moto varie iniziative, e sta occupando
responsabilmente vari
gruppi e parrocchie.
Mi ha fatto bene partecipare, qualche giorno fa, alla congrega dei preti della
forania di Conegliano. La
parte preponderante dell’incontro fu riservata a comunicare la propria esperienza di ascolto, di ascolto della gente, ma anche
di ascolto tra di loro preti.
A far da stimolo alla conversazione è stato un bel
testo del teologo martire
Bonhoeffer. Eccone uno
spunto: “Il primo servizio
che si deve al prossimo è
quello di ascoltarlo. Come
l’amore di Dio incomincia
con l’ascoltare la sua Parola, così l’inizio dell’amore per il fratello sta nell’imparare ad ascoltarlo. È
per amore che Dio non so-
Preti in ascolto
lo ci dà la sua Parola, ma
ci porge pure il suo orecchio. Altrettanto è opera di
Dio se siamo capaci di ascoltare il fratello. I cristiani, e specialmente i
predicatori, credono spesso di dover sempre “offrire” qualcosa
all’altro,
quando si trovano con lui;
e lo ritengono
come loro unico compito.
Dimenticano
che ascoltare
può essere
un servizio
ben più grande che parlare”.
La conversazione sulla
propria esperienza e fatica
dell’ascolto è stata molto
utile. Dall’esperienza dell’ascolto da parte dei preti
sono emersi alcuni dati.
Fatica dell’ascolto
Anche il prete è preso
dalle tante e diverse cose
da fare. Mente, cuore e
corpo sono sempre in movimento. Si avverte l’esigenza di aver più tempo
per l’ascolto delle persone.
Perché il vero rischio è
quello di sentire più che di
ascoltare, o di ascoltare
ma senza una vera empatia con chi abbiamo di
fronte.
Qualità dell’ascolto
Anche gli occhi possono aiutare ad ascoltare e anche
le mani possono
far entrare in relazione di profondo ascolto degli altri. Ma è soprattutto il cuore il
motore del vero ascolto. Un cuore
libero da preoccupazioni personali, purificato dai
pregiudizi, capace di ascoltare anche parole dure, di critica pesante, perché comunque disposto a
lasciarsi cambiare.
La bontà dell’ascolto
Fa bene ascoltare Dio
nella preghiera e nel silenzio dell’adorazione soprattutto quando si avverte il bisogno di affrontare
alla radice alcune fatiche
e problemi. Fa bene ascoltare i fratelli, anche i
confratelli preti, in ciò che
essi raccontano di esperienza pastorale, di vissuto personale. Ogni incontro può diventare occasione di arricchimento personale. Chi ha consapevolezza della propria povertà
ascolta volentieri e con
frutto, come un buon arricchimento personale, il
racconto dell’altro, della
sua esperienza umana,
della sua attività pastorale.
Impegno dell’ascolto
I preti riconoscono che
devono creare più occasioni di scambio e di ascolto reciproco anche sui
problemi pastorali che
quotidianamente affrontano. Le sfide sono tante.
Nessuno da solo trova le
soluzioni. Il confronto arricchisce, purché ci sia anche la disponibilità a cambiare. Il vero confronto, infatti, può portare una persona e rivedere le proprie
posizioni e a trovare stimolo dalle esperienze e riflessioni altrui per una
nuova impostazione della
propria attività anche pastorale.
Don Martino Zagonel
Domenica 17 dicembre: Celebra Messa e Cresime a
Piavon (ore 11). Celebra la Messa a Cimavilla (ore
18).
Lunedì 18: Celebra la Messa per le forze armate in Cattedrale (ore 10.30). Nel pomeriggio visita casa Fenzi
a Conegliano e celebra la Messa.
Martedì 19: A Motta di Livenza incontra i genitori della
scuola materna (ore 20.30).
Mercoledì 20: Presiede la Novena di Natale in Seminario
(ore 18.30).
Giovedì 21: Celebra la Messa per gli studenti del collegio
San Giuseppe (ore 9). Nel Duomo di Pieve di Soligo celebra la Messa per gli studenti del collegio Balbi Valier (ore 20).
Venerdì 22: Nel Duomo di Serravalle a Vittorio Veneto celebra la Messa per gli studenti del collegio Dante Alighieri (ore 20).
Domenica 24: Celebra la Messa alla casa di riposo di Cordignano (ore 9.30) e la Messa nella notte di Natale in Cattedrale (ore 24).
CHIUSURE NATALIZIE: Curia,
L’Azione e libreria Pove
I
n occasione delle festività natalizie gli uffici della
Curia vescovile rimarranno chiusi dal 21 dicembre 2006 al 2 gennaio 2007. Riapriranno mercoledì 3 gennaio 2007.
Gli uffici amministrativi de L’Azione chiuderanno solo nei giorni festivi, mentre la redazione chiuderà dal 23
dicembre al 7 gennaio, riaprirà lunedì 8 gennaio.
La libreria Pove chiuderà solo nei giorni festivi. Inoltre sarà aperta anche nei sabati pomeriggio 16 e 23
dicembre dalle 15 alle 19.
SACERDOTI: Ancora molti posti
per gli esercizi a Pralongo
S
i prega vivamente, coloro che ne avessero intenzione, di dare in questi giorni prima di Natale la
propria eventuale adesione al corso di esercizi spirituali a Pralongo di Forno di Zoldo (Bl) poiché ci sono ancora molti posti disponibili.
Il corso avrà luogo a gennaio, dalla cena di domenica 7 al pranzo di venerdì 12. Predicatore: padre Franco
Mosconi, priore dell’Eremo camaldolese di San Giorgio, Bardolino (Vr).
Iscrizioni a don Adriano Dall’Asta, cellulare 3347548232 (il numero di cellulare sul calendario liturgico
è sbagliato), oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
MUSEO DIOCESANO ARTE SACRA:
Tre aperture domenicali
N
ei pomeriggi delle domeniche 17 dicembre 2006
e 7 e 14 gennaio 2007 rimane aperto, in via eccezionale, il Museo diocesano d’arte sacra “Albino Luciani”, collocato nel Seminario vescovile. Dalle 14.30 alle 17.30 il direttore monsignor Rino Bechevolo è disponibile per visite guidate. L’apertura avviene in concomitanza con la mostra della scultura di piccolo formato
“GraviLievi”.
INSEGNANTI DI RELIGIONE:
Domenica 17 incontro prenatalizio
D
omenica 17 dicembre, alle 16 in Casa Toniolo a
Conegliano, si ritrovano gli insegnanti di religione della diocesi per condividere una riflessione spirituale sul Natale e partecipare alla celebrazione eucaristica. L’incontro si concluderà con un brindisi.
“Mi rendo sempre più conto che una scuola non può
solo essere tecnicamente preparata a dare delle nozioni, ma il suo compito è educativo – sottolinea il responsabile dell’Ufficio scuola, monsignor Giacomo Gava, nella lettera d’invito –. Siamo convinti della responsabilità
dei genitori in questo settore, ma oggi è fondamentale
la scuola per affrontare i grandi temi che la cultura contemporanea propone. Il Cristo incarnato non è solo il ricordo di un fatto passato, ma è memoriale di una presenza viva ed operante nell’oggi della nostra storia. Cristo è con noi e ci chiama a questo compito educativo così fecondo di amore e speranza di un mondo nuovo. Condivido con il vescovo Giuseppe l’ansia per un settore della pastorale giovanile così in difficoltà, ma pure la speranza che l’ascolto reciproco di Dio e dell’uomo porterà
frutti abbondanti di bene personale e comunitario”.
e
L’AZiON
Natale
Libri per
Natale
NATALE DA GIOCARE
L’
Editrice Elledici di Torino ha
curato la pubblicazione di alcuni testi dedicati ai bambini. Si va dai
suggerimenti per costruirsi in casa
un presepe di carta (“Vivere il Natale”, 6 euro), a “Giochi e attività per
vivere Natale” ed esplorare la Bibbia con gioia (6 euro).
VENERDÌ 15 DICEMBRE
Al termine dell’incontro
(che ha luogo a partire dalle 17.30) nell’aula magna del
Seminario vescovile di Vittorio Veneto dal tema “Sicurezza nell’ambiente domestico - Inail e Comune incontrano i cittadini”, concerto natalizio del Coro Ana.
Alle 20.30, nella chiesa di
Fossà, Canti di Natale con il
coro parrocchiale di Fossà e
la corale San Vitale di Ceggia. Accompagnamento di
organo, viole e violini.
Alle 20.30 in Cattedrale a
Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il
Natale”, concerto del Coro
della scuola media “Da Ponte” (250 ragazzi).
Alle 20.30, nella chiesa di
San Giovanni di Motta di Livenza, concerto di musica
sacra.
Alle 20.45, nella chiesa di
Motta di Livenza, Concerto di Natale: canti della tradizione natalizia ed elaborazioni originali su musiche di
Morricone e De Andrè. Elvira Cadorin, voce; Giorgio
Cibien ed Elena Zanette, violino; Giuliano Pavan, viola;
Placido Sanson, violoncello;
Ermanno Giacomel, flauto;
Giorgio Susana, pianoforte,
Denis Biason, chitarra.
SABATO 16 DICEMBRE
Alle 16, nella chiesa di
Santa Maria delle Grazie a
Conegliano, Concerto di Natale. All’organo Remo Barazza. Canta il Coro dell’Università degli adulti e anziani diretto dal maestro De
Biasi.
Alle 20.30, nella chiesa di
San Daniele a Carpesica, “Aspettando Natale - 20º Concerto di Natale” con il Coro
San Daniele, il coro Voci
Bianche e il Coro Giovani di
Karpesika.
Alle 20.30, al teatro “La
Loggia” di Cison di Valmarino, si tiene il tradizionale
Concerto di Natale della
Banda musicale insieme al
Piccolo Coro di Cison di Valmarino.
Alle 20.30, nella chiesa di
Collalbrigo di Conegliano,
concerto d’organo e soprano.
Alle 20.30, nella sala Venturin della parrocchia Im-
macolata di Lourdes di Conegliano, Concerto di Natale del coro Voci Bianche.
Alle 20.30, nella chiesa di
San Rocco a Conegliano,
Concerto di Natale con il
“Coro Conegliano” diretto
da Diego Tommasi. Partecipano Fabrizio Mason all’organo e “I Cantori di Sottoselva” diretti da Camillo
De Biasi.
Alle 20.30, nella chiesa di
Mareno di Piave, Concerto
di Natale della Corale San
Salvatore.
Alle 20.30, al teatro del
collegio Brandolini Rota di
Oderzo, l’Agesc organizza il
concerto “Aspettando il Natale” con la partecipazione
del coro Stella Alpina di Treviso e altri artisti internazionali.
Alle 20.30, nella chiesa di
San Vendemiano, tradizionale Concerto di Natale. Partecipano Corale parrocchiale, Piccolo coro parrocchiale e coro giovani “Grido di
gioia” San Vendemiale, e il
coro “I Borghi” di San Vendemiano.
Alle 20.30, nel salone parrocchiale dell’asilo di Salgareda, Concerto di Natale
con la corale Voci del Piave.
Alle 20.30, nella chiesa di
Torre di Mosto, Concerto
di Natale con il Coro e Orchestra di Cavalier di Gorgo
al Monticano. Organizza la
Biblioteca comunale. Ingresso a offerta libera, il ricavato verrà devoluto ai lavori di restauro della chiesa.
Alle 20.30, nella chiesa
parrocchiale di Trichiana,
Concerto di Natale. Partecipano: Coro Alto Polesano
Vangarizza di Bagnolo Po
(Ro), Coro della parrocchia
di Falzè di Piave, Coro della
parrocchia di Trichiana, Coro misto polifonico di Trichiana.
Alle 20.45, alla ex scuola
G. Ancilotto di Codognè, l’associazione culturale Bandabrian di Breganze Vicenza
propone musiche, canti e
danze della tradizione natalizia veneta con strumenti
tradizionali in “O popolo cortese” per il Concerto di Natale. Segue un momento di
convivialità e scambio di auguri.
Alle 20.45 il Gruppo canto giovani dell’Abbazia di
CONTA QUELLO CHE SEI
D
opo il grande successo
di “Tu sei speciale”, ecco la seconda storia di Pulcinello e degli Wemmicks. Il
mondo stabilisce chi è speciale attraverso sistemi sbagliati, valutando chi possiede di più...
ma non è il messaggio che ci ha insegnato Dio. La verità di Dio è semplice e non cambia mai: non conta
quello che hai ma quello che sei.
Il protagonista cerca di far crescere il proprio valore
possedendo sempre più scatole e palline rispetto ai suoi
compagni, ma comprenderà che il suo valore è determinato dall’amore di Eli nei suoi confronti. Una splendida favola che tocca il cuore di tutti.
Il libro esce in doppia edizione: per ragazzi in grande
formato e per tutti in formato piccolo.
MAX LUCADO, Tu sei mio, un dono per tutti,
San Paolo, 9 euro.
Follina invita al concerto
“Note di Natale”. Le offerte
raccolte verranno devolute
alla casa di accoglienza per
bimbi in difficoltà di Koinomadelfia in Cile.
Alle 20.45, al santuario
Madonna dei Miracoli di
Motta di Livenza, Concerto di Natale. Allietano la serata oltre al Coro Luca Lucchesi di Motta di Livenza,
organizzatore, il Coro polifonico “Voci del Friuli” di
Pozzuolo del Friuli e la Corale Santa Cecilia di Zoppola.
Alle 20.45, nella chiesa parrocchiale San Vincenzo de’
Paoli di Oderzo, Concerto di Natale
con la partecipazione del coro In Musica Gaudium.
Alle 21, nel Duomo di Sacile,
Concerto di Natale con la
partecipazione dei cori Piccoli Cantori della città di
Trieste, Vincenzo Ruffo di
Sacile, Insieme vocale Città
di Conegliano; dei solisti Sonia Dorigo (soprano) e Claudio Zancopè (basso-baritono); dell’orchestra Accademia musicale Naonis di Pordenone. Direttore Alberto
Pollesel. Ingresso libero.
DOMENICA 17 DICEMBRE
Alle 15, nella chiesa di
Fratta di Oderzo, “Cantiamo il Natale”: concerto dei
cori parrocchiali di Camino
e Fratta diretti da Rosanna
De Bortoli e accompagnati
all’organo da Chiara Taffarel e Federico Uliana, del coro dei piccoli di Camino, accompagnati alle chitarre dagli animatori del patronato,
e del coro giovani di Fratta
diretti da Cristina Momes-
so.
Alle 15, nella sede del
gruppo Alpini Val Lapisina a
Nove di Vittorio Veneto,
Concerto di Natale del Piccolo Coro “Le voci del vento” diretto da Rita Piaia.
Alle 15, in Duomo a Oderzo, Concerto di Natale
patrocinato dal Comune.
Alle 15, nella chiesa di
Parè, “Intorno al Bambino”
concerto di Natale della Corale di Parè.
Alle 16, al Tempio Votivo
di Ponte della Priula, 29ª edizione del Concerto di Natale. Protagonisti oltre al coro Ave Plavis di Ponte della
Priula, organizzatore, il
gruppo strumentale “Klomer Brass”, un insieme di
musicisti trentini i quali, sotto la guida del maestro Sandro Carnelos, si esibiscono
in brani estratti da importanti pagine del repertorio
sacro antico e moderno.
Alle 16, al centro commerciale Piave-Ipercoop a
San Donà di Piave, concerto “Aquarius Vocal Ensemble”.
Alle 16 in Cattedrale a
Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il
Natale”, Concerto di Natale
del Coro della Cattedrale.
Alle 16.30, nel Duomo di
Conegliano, il Lions Club invita al Concerto di Natale.
Canta il Coro Castel.
Alle 17, nella palestra comunale di Tarzo, XXII Concerto di Natale. Partecipano
Piccolo coro MdG di Conegliano e Corale dei laghi.
Alle 20, nella chiesa di
Cappella Maggiore, Concerto di Natale con il Corpo
Domenica 17 dicembre 2006
PARABOLE
G
ratuità, ruolo del
volontariato, rapporto tra
carità
e
giustizia,
legame tra
annuncio e
testimonianza, i
poveri
maestri di
vita... dove
non può spingersi l’analisi
esegetica, arriva il racconto per “parabole” che spiegano la verità senza banalizzarla.
DON TONINO BELLO, Parabole, Ed. Messaggero Padova, 4,95 euro.
bandistico di Cappella Maggiore. Dirige Massimiliano
Dal Mas.
Alle 20.30, nella chiesa di
Colbertaldo di Vidor, Concerto di Natale della Corale
San Salvatore.
Alle 20.30, nella chiesa di
Sant’Andrea a Vittorio Veneto, concerto organizzato
dal Rotaract Club Conegliano-Vittorio Veneto in favore
del Piccolo Rifugio. Partecipano la Corale di Barbisano
e il Coro Conegliano.
Alle 20.45, nella chiesa di
Prata, XXXII Concerto di
Natale. Partecipano Cappella Altoliventina, Dumblis e
Puemas, orchestra “I solisti
in villa”. Sandro Bergamo
maestro del coro e Ezio Mabilia direttore.
MARTEDÌ 19 DICEMBRE
Alle 21.15, al teatro Cristallo di Oderzo, Cheryl Porter presenta il Concerto gospel di Natale. Voci: Cheryl
Porter, Jaqueline Topps,
Sharon Beswick, Edsel Davis, David L. Massey, Lara
Pasquali. Al basso Guido Torelli, alla batteria Gianni Bertoncini, al pianoforte Michele Bonivento e Ashley K.
Davis. Partecipa la compagnia di danza Beauty Dance
Opera di Oderzo.
MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE
Alle 20.45, nella chiesa di
San Michele a Salsa di Vittorio Veneto, tradizionale appuntamento con “Natale
d’InCanto”, concerto corale
a favore dell’Ail, con i cori
“Voci amiche” di Treviso,
Corale zumellese “R. Goitre”, coro Col di Lana di Vittorio Veneto.
Alle 20.45, nella chiesa
arcipretale di Cordignano,
Concerto di Natale con brani della tradizione natalizia
e di san Francesco d’Assisi.
Interpreti:
Gruppo
vocale strumentale “Spazioquinto”, Corocastel di Conegliano, Coro di voci bianche “Giochi di note”. Ingresso libero.
Alle 21, alla Vecchia filanda di Santa Lucia di Piave, l’assessorato alla Cultura
e la Biblioteca propongono
un concerto di musiche afro-americane e la partecipazione delle cantanti Fran-
15
LE PAROLE
DELLA BIBBIA
I
l volume nasce da un
corso di esercizi spirituali. Legge un libro della Bibbia e, anziché commentare le singole frasi,
sceglie in progressione
delle parole tematiche
che costituiscono altrettante pietre d’angolo che
reggono ed interpretano
l’edificio cristiano. Una
rete concettuale che obbliga a dire con forza il sé
in rapporto con gli altri,
in ragione di Gesù Redentore.
CARLO MAZZA, Per
una speranza viva,
EDB, 13,50 euro.
cesca Tourè, Karin Mensah
e Karron (Kymberley)
Rhone.
GIOVEDÌ 21 DICEMBRE
Alle 20.30, nella chiesa
arcipretale di Lentiai, Concerto di Natale del Gruppo
polifonico di Lamon “Numeri atque voces” diretto da
Donato Cengia, all’organo
Sandro Carnelos e alla tromba Renato Pante.
Alle 20.30, nella chiesa
parrocchiale di Susegana,
Concerto di Natale della Corale San Salvatore.
Alle 21, al teatro Zancanaro di Sacile, concerto natalizio dell’Harmony gospel
singers. Il coro è diretto da
Stefania Mauro.
Alle 21 in Cattedrale a
Vittorio Veneto, per le manifestazioni “Aspettando il
Natale”, concerto del Gruppo corale orchestrale “Voci
e suoni” dell’Isis Flaminio.
VENERDÌ 22 DICEMBRE
Alle 18, in piazza del Popolo a Sacile, Cantando sotto le stelle-canzoni e musiche di Natale, con l’esibizione dei ragazzi del corso di
canto del Cem.
Alle 20.30, al teatro Ruffo di
Sacile, Concerto di Natale con la Filarmonica di Sacile e Coro e Banda di
Tamai. Nell’occasione premiazione degli ex musicisti nel 160º dell’Istituto
Filarmonico.
Alle 20.30, nella chiesa di Anzano, concerto dei tre cori del
paese “Note di colore”, “Coro dei giovani” e Corale degli adulti e la partecipazione
del coro Code di bosco di
Orsago.
Alle 20.30, nella chiesa di
San Michele di Sacile, 6º
concerto natalizio “La ciara
stela” con il Coro Livenza di
Sacile.
Alle 20.45, nella chiesa di
Gainiga di Ceggia, Barbapedana e Filò Multivisioni
presentano “I tre Lorienti”,
concerto di Natale con multivisione.
Alle 20.45, al teatro “Lorenzo Da Ponte” di Vittorio
Veneto, Concerto di Natale
con il Coro Ana cittadino diretto da don Sandro Capraro.
Alle 21.30, nella sala polifunzionale di San Fior, con-
certo gospel e canti di Natale con l’ensemble Sails.
NEI TEATRI DIOCESANI
PREMIO UCSI
Musica russa o
prosa a Oderzo
Segnalazione
di merito
per Tommaso
Bisagno
D
oppio appuntamento nei teatri
diocesani per la serata di
lunedì 18. Al teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto alle 20.45 è in
programma il concerto
del Trio Ciajkovskij composto da Pavel Vernikov
(violino), Anatole Liebermann (violoncello) e
Konstantin Bogino (pianoforte). Il trio, costituitosi a Mosca nel 1975, eseguirà due tra le massime opere del repertorio
russo per trio con pianoforte, il Trio in la minore op. 50 “A la memoire d’un grand artiste” di
Ciajkovskij e il Trio n. 2 in
mi minore op. 67 di Sostakovic. Biglietti: intero
I settore 20 euro, II settore 15; ridotto I settore
15, II 10; speciale giovani
fino a 19 anni 8. Per informazioni: www.teatrispa.it,
[email protected].
Al teatro Cristallo di Oderzo, dopo la cancellazione di “Smemorando La ballata del tempo ritrovato” con Gianrico Tedeschi, si inaugura la stagione di prosa. Alle 21.15
sul palcoscenico opitergino saliranno Ugo Pa-
VITTORIO
VENETO: Mostra
stereoscopica
S
i inaugura sabato 16
al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto la
mostra stereoscopica sul
primo conflitto mondiale intitolata “Inghiottiti da un’immensa fornace”. L’iniziativa, promossa dal Comune
nell’ambito del progetto per
il 90º della battaglia di Vittorio Veneto, presenta fotografie di Luigi Marzocchi
(reparto fotografico del comando supremo) e musiche di Marco Giommoni.
La mostra rimarrà aperta fino al 20 febbraio. Orario:
9.30-12.30 e 14-18 (chiuso
lunedì). L’ingresso è libero.
—
Ugo Pagliai, di scena lunedì 18 a Oderzo
gliai e Paola Gassman,
protagonisti dello spettacolo brillante “7 piani”. La
piece, ripresa da Dino
Buzzati per la scrittura
teatrale di Michele Ainzara e la regia di Paolo Valerio, narra la storia di un
avvocato dai solidi principi, la cui vita è tutta organizzata e sotto controllo fino a quando non si innamora di una donna che
riuscirà a trasformarlo in
un uomo gentile e disponibile. Biglietti: platea 17
euro, galleria interi 13,
galleria ridotti 10. Per
informazioni: biglietteria
del teatro Cristallo (telefono/fax 0422-712163).
(GB)
TREVISO:
“Prima pagina”
T
riplo appuntamento al
Teatro comunale di
Treviso con la Compagnia
delle Indie Occidentali. Venerdì 15 alle 20.45, sabato 16
alle 20.45 e domenica 17 alle
16 Gianmarco Tognazzi, Bruno Armando e Roberto Tesconi portano in scena il
dramma “Prima pagina” di
Ben Hecht e Charles Mac
Arthur, adattamento di Edoardo Erba e regia di Francesco Tavassi. Biglietti: da 8
a 27 euro. Speciale giovani fino a 19 anni 8 euro, per i posti disponibili in vendita dal
giorno feriale precedente ogni spettacolo su presentazione di documento d’identità.
S
ono stati resi noti i
nomi dei vincitori
della XIII edizione del
Premio giornalistico nazionale “Natale Ucsi
2006”. La segnalazione di
merito per il Premio “Il
genio della donna”, patrocinato dalla Provincia
di Verona, è stata aggiudicata al redattore de L’Azione Tommaso Bisagno,
autore dell’articolo intitolato “Purtroppo non è
un film” pubblicato sul
nostro settimanale diocesano. Questa la motivazione della giuria: «Per aver presentato con ottimo
stile giornalistico il travaglio di una donna dell’Est vittima di una catena
di schiavitù». A Tommaso
le congratulazioni della
redazione e dei lettori de
L’Azione.
CORDIGNANO:
San Francesco
L
a vita e la storia di
Francesco d’Assisi rivivranno nel concerto di Natale che il Comune di Cordignano propone per mercoledì
20 alle 20.45 nella chiesa arcipretale del capoluogo. Si
tratta di un’opera che racchiude in sé musica e recitazione, canzoni, arie e ballate.
Le musiche originali sono state composte da Giuliano Pavan e Giorgio Susana mentre
il libretto è di Donatella Pavan. Saranno protagonisti della serata il gruppo vocale e
strumentale Spazioquinto, il
Corocastel di Conegliano e il
Coro di voci bianche “Giochi
di note”.
POESIA: Il mottense Fabio Franzin ha vinto il
premio nazionale Castello a Villafranca di Verona
E
nnesimo riconoscimento tributato al
poeta di Motta di Livenza Fabio Franzin. Il quarantatreenne verseggiatore ha vinto il
Premio nazionale
Castello a Villafranca di Verona per la
sezione dialetto triveneto. Franzin si è
imposto grazie a una
poesia intitolata “Tel’omenet”, ambientata all’osteria
“Do mori” di Motta di Livenza. In versi delicati Franzin racconta di un vecchietto che osserva con attenzione il tavolo dove si gioca a carte ma senza mai
partecipare ad u-
na partita. Che tutta la sua vita si sia svolta in questa maniera? Franzin, che fa incetta di premi nazionali pur non
essendo valorizzato come
merita nella sua terra, sta lavorando ad un’antologia, la
cui uscita è prevista per la
prossima estate, nella quale
raccoglierà il meglio dei
primi 15 anni di produzione
poetica dialettale. (GB)
Umanizzare
le strutture
sanitarie:
a Vittorio
Veneto
ci pensano
artisti
e poeti
A
ll’ospedale di Vittorio Veneto va di
scena una singolare rassegna dedicata all’arte contemporanea dal titolo “Esigenze cromatiche”.
In mostra le opere di Serena Barbisan ed Emilio Pian,
si tratta di un progetto di umanizzazione delle strutture sanitarie e di delocalizzazione dell’arte nei luoghi sociali, che ormai è alla sua terza edizione. Fortemente voluto dal direttore generale
dell’Ulss 7 Angelo Lino Del
Favero, l’evento è stato patrocinato dall’Avis regionale
del Veneto. La scelta della
sede della mostra è certamente non convenzionale.
In una concezione forse
troppo provincialistica, infatti, l’arte nelle nostre zone
è esclusivamente visitabile
nei musei e nelle gallerie. A
livello internazionale, invece, già da parecchi anni viene attuata una funzionalità
pubblica dell’arte. Essa è
portata nei luoghi in cui si
svolge la vita sociale: università, metropolitane, stazioni ferroviarie, parchi della musica, ospedali e perfino centri commerciali. È,
quindi, un modo per avvicinare la gente alla cultura visiva e per portare lo spettatore all’arte in luoghi della
vita quotidiana, affinché
scatti in lui la voglia e il bisogno di tornare a provare
quelle emozioni.
La scelta dell’ospedale di
Vittorio Veneto non è certo
casuale. Quest’ultimo deve
essere un luogo dove il malato viva, possibilmente, con
serenità la sua degenza. Accanto ad un sempre continuo miglioramento dell’offerta medica deve essere valorizzato il soggetto inteso
nella sua accezione di persona. Ecco, quindi, iniziative che rendono le strutture
sanitarie più vicine all’uomo,
creando dei possibili momenti di svago, rivolti più all’intelletto e allo spirito che
al corpo. Collocare delle opere in un luogo non convenzionale, rispetto a quelli
che sono i normali siti espositivi è una sfida affascinante. Emozionante è l’impatto dei quadri di Serena
Barbisan che “invadono”
con i loro cromatismi il bianco di pareti in genere ano-
nime e fredde. Attribuiscono a ingressi usualmente
bui e stantii la valenza del
luogo d’arte. La gente passa
per i corridoi e con grande
sorpresa si imbatte nelle opere di Pian realizzate con la
materia. Magari transitando
involontariamente in quel
luogo saranno incuriositi da
questi materiali poveri come il piombo, il legno, e l’alluminio, per un incontro destabilizzante con opere in un
luogo inaspettato. E poi tutte le persone che, invece,
cercheranno l’arte nelle sale dell’ospedale, si incroceranno tra di loro per attimi
di socialità. Il titolo della mostra, “Esigenze cromatiche”, sottolinea la volontà di
scandagliare una ricerca
non-figurativa delle tendenze visive. Ridare attenzione
agli artisti delle generazioni
recenti che hanno il coraggio di affrontare una linea estetica che non si adatti alle
facili mistificazioni visive. Una figura di artista che deve
riappropriarsi della sua centrale essenzialità con ogni
forma e mezzo, anche extra
pittorico. Una sorta di nuova interiorizzazione del fenomeno arte per non cadere nelle facili costruzioni visive e nelle sterili figurazioni di massa.
La rassegna presenta l’opera di due autori molto distanti sul piano estetico e generazionale. Da un lato la
giovane Serena Barbisan, a-
strattista completa, dotata di
un uso prorompente del colore, dalla pennellata vigorosa, che fa emergere sulla
tela istanze di vita. Un’arte
dal forte connotato emozionale e interiore.
Emilio Pian è un autore
che ha alle spalle un percorso più lungo e articolato.
Anche lui ha avuto degli inizi segnico-informali, poi
nel corso degli anni ha rivolto la sua attenzione al valore della materia. Un approfondimento sul senso del
pieno e il vuoto, mediante una riflessione sulla spazialità e la tridimensionalità. In
questa mostra porta anche
opere in cui il senso del colore riaffiora, in particolare
nel ritorno (ma in fondo non
l’ha mai lasciata) alla tela.
Due poeti hanno colto le
suggestioni sprigionate dalle opere degli artisti. Francesco Crosato, ironico e valente autore che non è nuovo a rapporti di collaborazione con le arti visive, e Fabio Franzin poeta di Motta
di Livenza dalla forte coscienza, che ci riporta attimi
perduti di memoria. In occasione della mostra è stato
realizzato un catalogo che unisce le opere degli artisti ai
componimenti inediti. L’inaugurazione della rassegna è fissata domenica 17 alle 11. La mostra è visitabile
tutti i giorni fino al 7 gennaio 2007.
Carlo Sala
Domenica 17 dicembre 2006
DOPPIO OMAGGIO ALL’ARTISTA
Mostre di Cesco Magnolato
a Vazzola e Piavon
C
esco Magnolato è
un autore con alle
spalle oltre cinquant’anni di meticolosa ricerca
sul colore e il segno. Da
un lato la sua attività di
pittore e dall’altro quella
di incisore che lo ha portato nel 1954 a vincere il
primo premio alla XXVII
Biennale di Venezia.
Le tematiche che affronta il maestro sandonatese sono profondamente legate alle sue terre, il Basso Piave, un modello sociale dedito alla
vita contadina, ormai inesistente. Immagini,
volti, sprazzi di esistenza che si sono persi nel
mutarsi del paesaggio e
della vita contemporanea. Ecco che nei suoi lavori vi sono i campi di
granoturco, i girasoli, i
salici e i gelsi, uomini
della nuda terra come
nel “Raccoglitore di legna” o nel “Contadino
con cesta”, personaggi
simbolo di una vita dura,
ma ricca di valori concreti. Figure inizialmente ritratte e poi conservate nella memoria, sedimentate e portate den-
TREVISO: Il libro
di Bruno Desidera
V
enerdì 15 dicembre
alle 17 al collegio
vescovile Pio X in Borgo
Cavour di Treviso si tiene
un incontro su “Gramsci,
movimento cattolico e Partito popolare”. Intervengono: Giuseppe Goisis, docente di filosofia della politica a Ca’ Foscari e Bruno Desidera autore del volume “La lotta delle egemonie. Movimento cattolico e Partito popolare nei
Quaderni di Gramsci”.
Coordina Roberto Grigoletto.
MOSTRE
PIEVE DI SOLIGO Si inaugura sabato 16 alle 18 all’hotel Contà la mostra personale di Vittorio Marchi. Alle 18
intervengono Paolo Martorel e Antonella Alban. Orario: mercoledì-venerdì 1620, sabato-domenica 10-12 e 15-21.
Chiuso dal 24 al 26 dicembre.
SACILE Chiude domenica 17 all’ex
chiesa di San Gregorio la mostra “Ferro... l’altra dimensione” allestita da Michele Biz e Alessandro Broggio. Orario:
venerdì-sabato 16-19.30, domenica 1012 e 16-19.30.
CONEGLIANO Chiude domenica 17
nella sala dei Battuti del Duomo la mostra di acquerelli su carta di Ottavio Curtolo “Capitelli e oratori del comune di
ORSAGO: Libro
di Zanetti
I
ncontro con l’autore a Orsago. Il Comune, infatti, ha organizzato per giovedì 21 una serata con Michele
Zanetti.
L’autore presenterà la
sua ultima fatica letteraria. Si tratta di una serie
di storie di animali e di
uomini raccolte nel volume “Il naufrago”.
L’appuntamento è alle
20.30 nella sala consiliare del municipio. L’ingresso è libero.
tro per anni, che ricompaiono ciclicamente nelle opere di Magnolato. I
suoi dipinti sono carichi
di richiami sociali: i
braccianti, gli operai, le
manifestazioni e gli esodi, certamente il tema
maggiormente sintoma-
“Il cappello di vetro”, olio su tela di Magnolato
tico. Un’immagine dalla
valenza classica che rimanda a suggestioni bibliche, attualizzate alle istanze contemporanee.
Opere che esprimono
il legame con la tradizione veneta grazie ad una
particolare sensibilità
cromatica, un peculiare
uso di cromatismi, vivi e
intensi, mediante una
sorta di movimento sotteso. Ma anche un forte
TREVISO:
Danza e musica
D
anza e musica sono
le proposte della settimana al Teatro comunale
di Treviso. Mercoledì 20 alle 20.45 la compagnia Linga
porta in scena lo spettacolo
di balletto “Soiree Dreaming” con coreografie di Katarzyna Gdaniec e Marco
Cantalupo e le musiche di
Mendoza, Ambrosi (prima
mondiale) e Bach. Giovedì
21 e venerdì 22 (fuori abbonamento) alle 20.45 si terrà
il concerto della Das Palast
Orchester Berlin e il suo
cantante Max Raabe.
legame con la tradizione
nordica, dominata da un
segno forte, deciso, quasi violento che è anche il
mezzo eccezionale per
aumentare il pathos dei
momenti, e cogliere l’attimo di inquietudine. Una serie di affinità con l’espressionismo lo portano, poi, a porre l’individuo al centro della sua ricerca.
Spazi, esistenze, territori, attimi che ormai
sono impressi in Magnolato. Non occorre
che il pittore li veda con
l’occhio, sarebbe un’operazione superflua. Li
conosce già alla perfezione e riconosce le loro
tracce interiori, in un ricordo che ormai è divenuto memoria ed emozione.
In queste settimane è
possibile visitare due
rassegne dedicate all’artista in territorio diocesano. Nella sala Tiepolo
del municipio di Vazzola
fino al 23 dicembre e al
centro culturale Cà Lozzio di Piavon fino al 28
gennaio.
Carlo Sala
CAPPELLA MAGGIORE Fino al
23 dicembre nelle Case Cillo è aperta la
mostra “L’oro di Bisanzio”dedicata a Riccardo Licata. Orario: tutti i giorni 10-12
e 15-19. Ingresso libero.
CONEGLIANO Fino al 23 dicembre
alla Galleria dell’Assunta è aperta la mostra “Frammenti di memoria” di Luciana Vettorel Ghidini. Orario: feriali 1519.30,domenica e festivi 10-12.30 e 1519.30. Chiuso il lunedì.
A MORIAGO DELLA BATTAGLIA
Un monumento
per Carlo Conte
C
arlo Conte è certamente uno degli
scultori veneti più significativi del Novecento. Domenica 17 alle 11 a Moriago della Battaglia, suo
paese natale, avviene l’inaugurazione di un monumento a lui dedicato.
Questa è un’ottima occasione per ricordare la figura di questo artista dalla particolare sensibilità,
legata al passaggio tra
l’Ottocento e la modernità.
Formatosi tra l’Accademia di Venezia e quella
di Brera a Milano, partecipa in vita alle maggiori
esposizioni del suo tempo. Da ricordare la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e le esposizioni internazionali
di Parigi, Sidney e New
York.
Conte è uno scultore
che spesso affronta il tema religioso. Nella chiesa
di Moriago sono visibili
alcune sue opere, tra le
quali la sua toccante Crocifissione. Le otto formelle in terracotta raffiguranti la vita e i miracoli di sant’Antonio, siti nella medesima chiesa, sono
considerate le sculture
più significative di tutta la
A
gli albori duecenteschi della scrittura musicale d’ambito
sacro: note e pentagrammi dal XII al XX secolo,
arricchiti da preziose immagini miniate, si presentano agli occhi di appassionati e non nella mostra “Miniature in musica: l’incanto natalizio”, al
Castello del Buonconsiglio di Trento. Lungo le
sale del Magno Palazzo si
dispiega una trentina di
opere, per otto secoli di
espressione liturgica, tra
pregevoli edizioni con incisioni xilografiche ispirate alla vita di Cristo, libri dalle rilegature raffinate e monumentali corali di matrice gregoriana, codici musicali miniati a tema natalizio, che
permettono di apprezzare il certosino lavoro di
copiatura e il finissimo
gusto per la decorazione
dei monaci nei loro scriptoria tardomedievali. La
rassegna nasce nel contesto espositivo per la
presenza proprio a Tren-
PIAVON Fino al 28 gennaio a Ca’
Lozzio è aperta la mostra personale di
Cesco Magnolato.Orario:tutti i giorni 1012. Chiuso lunedì e martedì.
MOTTA DI LIVENZA Fino al 7
gennaio al palazzo “ex Prigioni”è aperta
la mostra di Maurizio Azzolini “La memoria e il segno”.Orario:giovedì-venerdì
16.30-19.30, sabato-domenica 10.3012.30 e 16.30-19.30.
VITTORIO VENETO Fino al 7 gennaio a palazzo Piazzoni è aperta la mostra personale di Walter Davanzo “Die
berliner bahnofe”.
REFRONTOLO Fino all’8 gennaio alla trattoria Baia del re è aperta la mostra personale di Gian Berra “Venezia e
la laguna”.
sua produzione.
Si ricorda anche un’attività pittorica di Conte, in
particolare utilizzando la
tecnica dell’acquerello e
della tempera. L’opera di
questo trevigiano destò
l’attenzione di alcuni significativi letterati del suo
tempo, come il romanziere Giovanni Comisso e i
poeti Diego Valeri e Andrea Zanzotto. Quest’ultimo così descriveva l’autore nel 1973: “Carlo Conte è stato una figura per
molti aspetti unica, sia come artista, sia come uomo. Coerente al massimo, era incapace di distinguere la propria vita
quotidiana da quella ininterrotta estrinsecazione
di ritmi fantastici, di impulsi immediati, da cui
pure nasce l’attività artistica... Non c’era momento di riposo per la sua ricchissima vitalità emozionale; egli era sempre implicato totalmente nel cogliere il pullulare misterioso e radioso, oscuro e
inebriante dell’esistenza”.
Conte, un artista padrone della materia, che
mediante il suo gusto romantico sapeva creare una peculiare figurazione.
(CS)
LE MINIATURE IN MUSICA A TRENTO
Conegliano”. Orario: 10-12 e 15-19.
ODERZO Fino al 21 dicembre è aperta nell’aula magna dell’Isis “Amedeo
Voltejo Obici” la mostra fotografica curata da Provincia, Istresco e Fast “La seconda guerra mondiale e la Resistenza
nel Trevigiano”.
17
VENEZIA Fino all’8 gennaio al Museo di palazzo Mocenigo e Centro studi
di storia del tessuto e del costume è aperta la mostra “Textile Art a Venezia.
Collezione Bortolaso Totaro”. Orari: 1016 (chiuso i lunedì 25 dicembre e 1
gennaio).
VITTORIO VENETO Fino al 14
gennaio è aperta presso il Museo del
Cenedese e la Galleria Civica d’arte, la
Fondazione Minucci-De Carlo,il Museo diocesano d’arte sacra, la chiesa di S. Maria Nova e l’oratorio di S. Rocco “GraviLievi”, la mostra della scultura di piccolo formato.
PORDENONE Fino al 4 febbraio alla galleria Sagittaria è aperta la mostra
“Fabrizio Clerici. Opere 1938-1990”. Orario: feriale 16-19.30, festivo 10.3012.30 e 16-19.30. Chiuso i giorni 24,
25, 26, 31 dicembre, 1 e 6 gennaio.
VITTORIO VENETO Fino all’8 febbraio a palazzo Gaiotti è aperta la mostra di Alessandro Taglioni. Orario: lunedì
10.30-12.30,mercoledì-venerdì 16-19.30,
sabato-domenica 10.30-12.30 e 1619.30. Chiuso il martedì, il 24 e 25 dicembre e dal 31 dicembre al 5 gennaio.
to della più importante e
prestigiosa collezione di
volumi liturgico musicali
esistente al mondo, la Biblioteca Musicale L. Feininger. “Miniature in musica: l’incanto natalizio”,
fino al 19 febbraio 2007,
Castello del Buonconsiglio, Trento; orari, dalle
9.30 alle 17, tutti i giorni;
costo del biglietto 6 euro;
informazioni
telefono
0461-492840, fax 0461239497;
sito
web
www.buonconsiglio.it.
Elena Pilato
ALTRI
APPUNTAMENTI
CONEGLIANO Sabato 16, alle 10
all’ex caserma San Marco, è in programma la cerimonia di consegna del
Premio Giancarlo Donati al merito per
idee innovative in ambito sanitario e per
l’umanizzazione della medicina.
CEGGIA Sabato 16, alle 20.45 nella
sala consiliare del municipio verrà presentata la “Ricerca storica sulla piazza
XIII Martiri”di Flavia Furlanetto,Mila Manzato e Federico Mariani.
PONTE DI PIAVE Sabato 16, alle
21 nella sala parrocchiale,Fernando Bandini e Franco Miracco presentano “Nani
Sustinebi”, un racconto inedito di Goffredo Parise.
e
L’AZiON
Curiosando
IL GIOVANE VITTORIESE RISIEDE A SAN FRANCISCO DOVE
INSEGNA ALL’UNIVERSITÀ E CREA FONDALI PER VIDEOGIOCHI
Doctor Bernardo Antoniazzi
P
artire da Vittorio
Veneto verso la
metropoli di San
Francisco negli Stati Uniti
per seguire una passione,
quella dei computer, e ritrovarsi ad essere assistente prima e insegnante poi alla San Francisco State University, ora conteso tra tre aziende che lavorano alla realizzazione di videogiochi per
computer e Play Station. Sogno o realtà? Semplice-
mente realtà è quanto successo a Bernardo Antoniazzi, 26 anni, vittoriese, da
due anni a San Francisco.
Ma facciamo qualche passo
indietro.
Bernardo, come sei
arrivato dai banchi del
liceo Flaminio fino in
America?
«Dopo il liceo e un anno
di economia ho deciso di
seguire la mia passione iscrivendomi alla Nuova Ac-
cademia di Belle arti di Brescia. Grazie ad un concorso
Cee ho approfondito il programma Maya utilizzato per
animazione tridimensionale o film di animazione digitale. Ho studiato a Milano
per altri tre anni e poi sono
partito per l’Erasmus a San
Francisco. Lì, superata una
selezione, sono entrato all’università e dopo la prima
lezione mi hanno promosso assistente per sei mesi e
professore per altri sei. Una storia paradossale».
Di cosa ti occupi precisamente?
«In poche parole realizzo i fondali dei videogiochi,
ad esempio “I fantastici 4” e
“La gang del bosco”, e creo
lo scheletro dei personaggi,
come se stessi scolpendo una superficie, facendo sì che
abbiano dei movimenti fluidi. Li rendo quasi umani».
Com’è vivere in America?
I consigli del medico
Abbiamo un senso
poco conosciuto
L
Schegge di Storia
a capacità propriocettiva di ciascun individuo è una
funzione neurosensoriale che permette la
percezione del proprio
corpo nello spazio, la
percezione di se stesso
in rapporto con il mondo esterno. Anche ad
occhi chiusi noi sappiamo dove sono le nostre mani, se siamo in
piedi o seduti, se siamo
dritti o inclinati: abbiamo comunque la visione spaziale del nostro
corpo. Da questa funzione dipende il movimento e l’equilibrio. Gli
atleti hanno un’ottima
capacità propriocettiva
per poter svolgere al
meglio il gesto atletico
e, se desiderano incrementare ulteriormente le
prestazioni, devono allenare anche questa proprietà. Nei bambini non è
ancora matura, le persone goffe ed impacciate ne
sono carenti, negli anziani è quasi esaurita. Tanto
è vero che dagli Stati Uniti arriva la preoccupante notizia che le cadute tra
le persone che hanno
compiuto i 65 anni sono
aumentate del 55%.
La propriocettività permette l’equilibrio in ogni
momento della giornata:
prontamente ci riporta
nel giusto assetto quando
camminiamo in un terreno scosceso, quando raccogliamo qualcosa a terra, intenti nelle quotidiane
occupazioni, se subiamo uno spostamento
improvviso. Si comprende così l’importanza di mantenere una capacità propriocettiva
sempre brillante, aiuta
i giovani, gli adulti ma
soprattutto gli anziani.
Qualsiasi attività fisica
serve per questo, ma ci
sono degli esercizi specifici a corpo libero o
meglio ancora in appoggio su piani oscillanti, come le tavolette
fissate su mezze sfere,
che aiutano in modo
formidabile a mantenere ad un buon livello
questa innata capacità
sensoriale.
Anche in casa possiamo eseguire semplici manovre di equilibrio, come stare in piedi su una gamba sola alternando la destra con
la sinistra e, una volta
esperti, ripetere l’operazione sopra un cuscino usandolo come mezzo instabile.
DA UN LIBRO DI RORATO
Coradella e torta di
sangue di porcello
“L
a grande cucina
bellunese”
di
Giampiero Rorato (con la
collaborazione di Stefano
Sanson e stampata nel 2006
da De Bastiani editore in Vittorio Veneto) è sicuramente
la bibbia dei piatti della tradizione di questa splendida
area montana, considerata
con molto torto “cucina povera”. Delle antiche ricette
raccontate da Rorato, ci piace ricordare, fra le diverse altre, la “Coradella di vitello”
e la “Torta con sangue di
porcello”. Quest’ultima ha
come ingredienti e dosi: 1 litro di sangue di maiale mantenuto liquido, 3 etti di zucchero e altrettanti di gherigli di noci e di nocciole sgusciate, quindi 2 uova, 2 cucchiai di cacao e un pizzico di
cannella. «Versa in una terrina il sangue di maiale e u-
MOTTA DI LIVENZA: Nell’Ottocento alla Pinacoteca Antonio
Scarpa si ammirava il San Sebastiano di Andrea Mantegna
L
a mostra, o meglio le mostre allestite a Padova, Verona e Mantova
in occasione dei 500 anni dalla morte di
Andrea Mantegna, hanno avuto come corollario l’accesa disputa fra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e la Soprintendenza ai
beni artistici di Venezia. Motivo del contendere, che ancora si trascina, un San Sebastiano opera del Mantegna, che Sgarbi
vuole fra le opere esposte e che la Soprintendenza dichiara, invece, essere attualmente in fase di restauro. E che, quindi, non ha concesso. Ebbene, questo dipinto del Mantegna è stato per tanti anni
a Motta di Livenza, conservato fra le più
preziose opere della Pinacoteca Antonio
Scarpa, proprio l’insigne scienziato mottense, chirurgo e medico di Napoleone. La
pinacoteca, pazientemente realizzata da
«Ci sono pro e contro. All’entusiasmo iniziale, con amicizie da tutto il mondo, è
seguito un periodo più difficile senza la famiglia e gli
amici stretti che avevo a casa. Si dà priorità al lavoro, e
qui non mi manca, ma poi è
importante avere delle persone accanto. Qui viene valutato il lavoro che si fa, interessa il risultato: chi ha
buona volontà viene premiato, mentre in Italia non
sempre è così. Di contro c’è
la mentalità della grande
città, si fatica a creare delle
amicizie, dei legami di fiducia. Del resto per il mio lavoro non potrei vivere a Vittorio Vittorio; quando torno
a casa è una riscoperta. È
sorprendente che una metropoli come San Francisco
sia tranquilla, niente in confronto a Milano. I primi
tempi è stato disarmante».
Erica Bet
L’atlante dei sapori
a cura della dottoressa Caterina Bisol
LA PROPRIOCETTIVITÀ
Bernardo Antoniazzi (a sx) con l’amico Guido Quaroni alla Pixar
Scarpa, fu una preziosissima raccolta di dipinti, dispersa oggi nei più importanti musei d’Europa.
Il mottense Sergio Momesso sta, ora, cercando di
riannodarne le fila, dopo aver rintracciato il percorso
fatto dalle opere della Pinacoteca Scarpa. Nell’Ottocento la collezione comprendeva 86 dipinti disposti su
due sale in un palazzo fatto costruire appositamente
da Giovanni Scarpa nel 1869. Nel 1895 i dipinti furono
venduti all’asta. Il San Sebastiano del Mantegna fu venduto per 40 mila lire dell’epoca; la vendita fu documentata dal Corriere della Sera di Milano. Adesso l’opera si trova alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di
Venezia.
Il dipinto, che fu ammirato a Motta per tanti anni, è
una fra le opere realizzate negli ultimi anni di vita del
pittore. Questo San Sebastiano esprime dolore, sofferenza nell’espressione del volto, un senso drammatico della condizione umana che si trova alla fine del suo
percorso terreno. I simboli, quali la candela ai piedi del
La copertina del libro di Rorato
nisci – scrive Rorato – lo
zucchero, le uova, la frutta
secca tagliata a pezzetti e un
po’ di cannella. Lavora bene
il composto amalgamando
al meglio, quindi portalo ad
ebollizione, tenendolo mescolato per 20 minuti. Aggiungi il cacao e continua a
cuocere tenendo mescolato
santo e la tradizionale
scritta “Nisi divinum
stabile est - coetera fumus” è una riflessione
matura che il Mantegna
fa sulle sorti di se stesso e dell’uomo.
Ai tempi della Pinacoteca Antonio Scarpa
Motta di Livenza era
considerata una meta
obbligata dagli studiosi
di tutta Europa, al punto che nel 1894 la Gazzetta di Treviso scrisse:
“Nemmen la Accademia di Venezia ha tanta
varietà”.
Giuseppina
Piovesana
Il San Sebastiano di Andrea
Mantegna al centro della disputa
ancora per 10 minuti. Versa
in uno stampo e lascia raffreddare». Questa torta va
servita fredda. Caratteristica è pure la summenzionata “Coradella”, che per 4 persone prescrive 1 kg di polmone e milza di vitello (volendo, pure di capretto), 1
bella cipolla, 1 noce di burro, olio extravergine d’oliva,
1 bicchiere di un buon vino
rosso, brodo di carne, 2
chiodi di garofano, 1 stecca
di cannella, sale e pepe.
«Metti una teglia sul fuoco
e fa soffriggere a fiamma
dolce la cipolla tritata in olio
e burro – osserva ancora
l’autore –. Taglia a pezzetti
la “coradella” (polmone e
milza, ndr), uniscila al soffritto e falla rosolare bene,
quindi bagnala col vino, fallo evaporare e continua la
cottura tenendola bagnata
con mestolini di brodo bollente. Aromatizza con la cannella e i chiodi di garofano,
insaporisci di sale e pepe e,
quando la “coradella” è cotta, mandala in tavola col sugo di cottura e polenta fumante».
Mario Sanson
Domenica 17 dicembre 2006
MUSICA : Arrivano gli Assenzio,
gli Skiantos e Tonino Carotone
ono tre gli appuntamenti clou del weekend con la musica dal vivo.
Veneto, ingresso libero,
Max Guitar Duo (fingerpicking, country e blues).
Sabato 16, alle 21.15 al
patronato Costantini di
Ceneda, si terrà il concerto reading “Per scherzo, ma
vivi!” degli Assenzio. Ingresso: 7,50 euro.
Sempre sabato alle 22, al
Sonny Boy di San Vendemiano, suonano gli Skiantos, gruppo simbolo del filone demenziale e satirico
del rock italiano.
Ancora sabato alle 23, allo Zion rock club (Circolo Arci) di Conegliano, è atteso il concerto di Tonino
Carotone, accompagnato
dagli Arpioni per un’esibizione di qualità.
SABATO 16
Alle 21, all’Ambaradan
di Falzè di Piave, blues con
The Shuffleman; alle 21.30,
in biblioteca a Colle Umberto, ingresso 5 euro, il
gruppo I/O (free jazz and
rock);
alle
21.30,
all’Inverness Pub di Ramera, jazz con il Francesco
Panico Trio (Lello Panico a
chitarra e voce, Tim Friz a
basso e voce e Luca Trolli
alla batteria); alle 22,
all’Osteria Saditappo di
Lutrano, cover dagli Iron
Maiden e Ac/Dc del gruppo Effetti Collaterali; alle
22, alla birreria Al Cuculo
di Soffratta di Mareno,
Otherside Duo (musica acustica).
C
DOMENICA 17
Alle 16, al bar Duomo di
Vittorio Veneto, rock con il
gruppo Radiofiera.
ODERZO Venerdì 15, alle 21,
il circolo Pietro Dal Monaco propone alla sala Turroni l’ultimo
film di Ken Loach “Il vento che
accarezza l’erba”.
T eatro
proietta il film di Steven Shainberg
“Secretary”. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Mercoledì 20 e giovedì 21 il cinema Verdi proietta nell’ambito della rassegna “Svisti di stagione” il film di
Jonathan Dayton e Valerie Faris
PIEVE DI SOLIGO Venerdì “Little Miss Sunshine”. Ingresso 4
15 alle 21, sabato 16 alle 18 e euro.
21 e domenica 17 alle 15, 18 e
Teatro
20.30 il cinema Careni proietta
il film di Neri Parenti “Natale a
New York”. Ingresso 5 euro, ri- BELLUNO Sabato 16 e domedotto 4.
nica 17 alle 20.30 è di scena al
teatro Comunale la pièce di ErneVITTORIO VENETO Saba- st Thompson “Sul lago dorato”, con
to 16, alla sede Arci di via Ghan- Arnoldo Foà e Erica Blanc diretti
di 9, la rassegna “Bambini al ci- da Maurizio Panici.
nema” propone alle 15.30 “La
Teatro per ragazzi
grande avventura di Hols” e alle 17.30 “Wallace e Gromit. La
maledizione del coniglio manna- TREVISO Domenica 17, alle 16,
ro”. Ingresso 3 euro per l’intero la compagnia Rosaspina Taetro calpomeriggio.
ca il palco del teatro Sant’Anna
con lo spettacolo “Hansel & GreCAMPOMOLINO Sabato 16, tel” nell’ambito della rassegna “Ualle 20.45 a villa Altan nell’am- na fetta di teatro”. Ingresso 5 eubito della rassegna “Normale. Il ro, abbonamento per 10 entrate
cinema e le nostre paure”, si 40 euro.
vertà, la ricostruzione della vita quotidiana. I personaggi ci sono tutti: Zaccaria al tempio, la moglie Elisabetta, Gioacchino e Anna, Maria promessa sposa
al falegname Giuseppe,
l’annuncio dell’angelo, la visita alla cugina. Quello che
manca nella prima parte è
un’idea che tramuti la lezione fedele ma un po’ troppo parlata in una storia viva
e interessante. Riconosco
che immaginare la vita
quotidiana di
personaggi
così straordinari è comunque difficile, il
rischio è di banalizzare, il risultato, però,
mi sembra nel complesso
deludente: è discutibile fare del volo di un’aquila il
simbolo della presenza dello Spirito Santo, e la ricostruzione del villaggio di
Nazareth, con tutte le case
ammassate e l’impossibilità di avere segreti, cambia sostanzialmente il racconto dei dubbi di Giuseppe sulla maternità di Maria
rispetto al racconto di Matteo: come avrebbe fatto a
ripudiare la moglie in segreto, per non sottoporla al
giudizio degli altri, quando
tutti parlano di lei?
Il film si anima con il
viaggio a Betlemme per il
censimento, quando a narrare sono le successioni di
paesaggi o le porte che non
si aprono alla richiesta di
alloggio. A offrire qualche
battuta provvedono i sa-
SCELTI PER VOI da GdR
FILM
GIOVEDÌ 21
Alle 21.30, all’Inverness
Pub, tocca all’Elisabeth
Geel Quartet (la cantautrice olandese Geel voce e chitarra, Bruno Cesselli al pianoforte, Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Grizzo alle percussioni).
inema &
Cineforum
N
ativity di Catherine Hardwicke,
scritto da Mike
Rich, è una fedele illustrazione della nascita di Gesù
così come è narrata nei
Vangeli di Luca e Matteo.
Il film cerca di dare consistenza storica agli avvenimenti: i timori di Erode,
l’occupazione romana, la riscossione delle tasse, la po-
NOTTE
VENERDÌ 15
Alle 21, al Caffè Commercio di Sacile, ingresso
libero, la chitarrista e cantautrice Valentina Gerometta, accompagnata dal
bassista Stefano Di Chio
(musica jazz e latina); alle
21, al Marco Polo Caffé di
Vittorio Veneto, ingresso libero, il duo rock d’autore
Gianantonio Rossi & Massimo Francescon; alle 21.30
al Bar Duomo di Vittorio
È uscito “Nativity”
SPORT
Numerosi gli altri appuntamenti.
IL FILM DI HARDWICKE,TRA LUCI ED OMBRE,
ILLUSTRA IL RACCONTO DI LUCA E MATTEO
TELECHIARA
S
25
D
ieci anni fa, il 19 dicembre, moriva Marcello Mastroianni, uno
dei più grandi attori italiani. Per qualche
motivo che mi sfugge, a commemorare
l’anniversario sono La 7 e Retequattro.
Quest’ultima presenta La dolce vita di
Fellini (martedì, 23.30). La 7, oltre al do-
U
ltima parte della Rassegna della canzone d’autore Premio
Tenco (Raidue, sabato, 1.25). “Fuori orario” di Raitre dedica una rassegna a
Manoel De Oliveira (sabato, dall’1.10):
Il passato e il presente (1971), Porto della mia infanzia (2001) e Il prin-
cumentario Marcello - Una vita dolce
(martedì, 21.30), gli dedica i film di domenica 17 e del primo pomeriggio, fra i
quali segnalo Rappresaglia di Pan Cosmatos (martedì, 14), Allonsanfàn dei
fratelli Taviani (giovedì, 14) e Verso sera di Francesca Archibugi (venerdì, 14).
cipio dell’incertezza (2002); domenica
continua la rassegna di Muratova con
L’accordatore (1.40), lunedì seconda
parte di Quinta colonna di Vittorio Cottafavi (0.55). Martedì Prima della prima presenta l’allestimento di Alessandro Baricco del “Flauto magico” (1.20).
ma manche 9.40 e seconda 12.40) e Super G femminile in Val d’Isère (Raitre,
10.55); lunedì slalom maschile in Val
Badia (prima manche Raidue, 9.55 e seconda Raitre 12.55); mercoledì slalom
femminile a Megève (prima manche
Raidue 10.10 e seconda Raitre 13.10).
M
seno secondo la campagna della Regione “Ospedali amici dei bambini”; saranno presenti delle nutrici per prove pratiche di allattamento. Fra le altre rubriche: i libri sull’ambiente del bambino e
l’esperienza tattile, i consigli del pediatra, come imbandire la tavola di Natale.
ammaaa!, la rubrica dedicata
ai bimbi ideata e condotta da
Micaela Faggiani, domenica 17 alle 18.30
propone in replica la seconda puntata
sullo sviluppo psicomotorio del bambino (6-12 mesi). Giovedì 21 alle 21 la nuova puntata è dedicata all’allattamento al
A RPC ZENTI SCRIVE A ROSY BINDI
P
rove di dialogo tra gli industriali trevigiani e il capo dei
Ds, Piero Fassino. Inedito il confronto avvenuto il 12 dicembre, a
Treviso.
C’erano anche i microfoni di Rpc
e potremo ascoltare Andrea Tomat,
presidente di Unindustria, spiegare
il significato di questo confronto,
nella r ubrica “Rpc Settimana” in onda sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30. Il programma (in regia Antonio Rizzello) of frirà anche la lettera del vescovo Giuseppe Zenti a
Rosy Bindi, ministro della famiglia,
con il commento di Federico Citron.
pienti dell’Oriente, i magi,
con le loro discussioni e i
calcoli della congiunzione
astronomica che darà origine alla stella. Sarà la sua
grande luce ad illuminare
la nascita del bambino e l’adorazione dei pastori e dei
magi, ma le immagini si
compongono in un presepe un po’ scontato. Il colpo
d’ala arriva quando Giuseppe e Maria con il bambino si mettono in viaggio
per sfuggire alla strage di
Erode: sulle immagini di
luoghi nuovamente deserti la voce di Maria dice alcuni versetti del Magnificat. Gli attori Oscar Isaac e
Keisha Castle-Hughes hanno volti espressivi. La musica è solenne, ma l’accenno a Stille Nacht suona fuori posto.
Gianfranco Da Re
TV
S
ulle Alpi è finalmente caduta la
neve ed ecco che arrivano le gare della Coppa del Mondo di sci: sabato discesa libera femminile in Val d’Isère (Raitre, 10.25) e maschile in Val
Gardena (Raitre, 12.10); domenica gigante maschile in Val Badia (Raitre, pri-
BRE
M
E
C
I
D
Ancora una volta
parliamo di immigrati, ma in una
versione del tutto
nuova. Francesco Dal Mas ha intervistato il direttore di UnionCamere
del Veneto, Gian Angelo Bellati, che
ha predisposto un piano per il ritorno in patria di quegli stranieri che
volessero rientrare per investire i
loro risparmi in imprese.
Avremo modo di ascoltare nel merito anche Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, secondo il quale è
da promuovere un’immigrazione
vir tuosa.
PUBBLICITÀ
Quale educazione si
trasmette ai giovani
con gli spot sui
diamanti?
C’
è pubblicità e pubblicità, e anche i
messaggi trasmessi sono
diversi. A volte può sembrare che la differenza sia
solo nel buon gusto o nel
cattivo gusto, ma normalmente non è così. Vorrei
mettere a confronto due esempi di spot sui gioielli: uno si sente alla radio, l’altro
si vede in tivù o al cinema.
Quest’ultimo fa la pubblicità
ai diamanti: belle immagini
in bianco e nero con voce
fuori campo; il messaggio
gioca sulle qualità delle pietre: durature come un vero
amore. La conclusione è lo
slogan “A diamond is forever” (un diamante è per
sempre). Nell’altro spot lei
rimprovera lui: «Basta! Mi
hai stufato! Sei una pietra al
collo!», e lui risponde: «Prova a metterci questa collana». Anche qui lo slogan è
in inglese, lei dice: «Mine
forever» (mia per sempre).
Il messaggio non solo è
molto meno elegante, ma si
suggerisce che i gioielli possono comperare i sentimenti. Il marito noioso e insopportabile
diventerà graditissimo. È
così che si educano i giovani.
dai
Nostri Paesi
Vittorio V.
ATM SI AVVIA A FONDERSI CON LA MARCA PER IL SETTORE
TRASPORTI. SCOTTÀ: NESSUNO PERDERÀ IL POSTO
Matrimonio di convenienza
U
n atto di indirizzo per l’Atm.
Lo ha votato
nei giorni scorsi il consiglio comunale. Con questa delibera viene dato
mandato al consiglio di
amministrazione della società di trasporti vittoriese di trasferire il ramo trasporti ad un’altra società
del settore, “esplorando
altresì la
fattibilità
del conferimento
ne
La
Marca
spa”.
Ma
questa
non è l’unica novità in casa Atm.
L’altra componente dell’azienda vittoriese, quella patrimoniale, resterebbe ancora in capo all’Atm,
che continuerà a partecipare alla Mesulana Ser vizi
per il trasporto interno con
il 51 per cento
delle quote e
alla società intermodale a
San Giacomo.
Tutta questa
parte di attività potrebbe
anche confluire in Vittorio Veneto Ser vizi, la Spa
costituita dal Comune per
la gestione delle farmacie
e di altri ser vizi.
Sulla questione frena
però il sindaco Giancarlo
Scottà: «Questo aspetto
lo considereremo in un
momento successivo».
L’atto di indirizzo non
è piaciuto a tutti in consiglio comunale. I Ds hanno votato contro, perché
sostengono
che «è una
delibera
che por ta
allo sfascio
la società
trasporti».
Lista Pavan
e Margherita hanno
invece votato con la maggioranza l’atto di indirizzo per il matrimonio con
La Marca. I Ds si sono poi
astenuti su un emendamento che prevedeva la
costituzione di
una commissione composta da consiglieri comunali
(presenti
due lavoratori
Atm per tutelare i dipendenti dell’azienda), nel caso di un ingresso del ramo trasporti in La Marca.
In consiglio
comunale
solo i Ds
contrari
CORRIERE SOVRAFFOLLATE
Scatole di sardine a
spasso per la Vallata
È
il sovraffollamento il problema delle corriere
La Marca
che portano
a Vittorio gli
studenti della Vallata. I
ragazzi si ritrovano con
consuetudine spiaccicati come sardine all’interno di queste corriere.
I più sfortunati, come
Sebastian, il più delle volte sono costretti a farsi l’intero viaggio in piedi, malgrado spendano circa 400
euro annui di abbonamento. «Oltretutto – spiega il giovane – accade che
i posti su cui dovremmo
sederci noi siano occupati da ragazzi che non pagano l’abbonamento o il
biglietto. Mi piacerebbe
che il controllore si presentasse più
spesso!».
Addirittura
altre volte accade che le corriere siano così
piene che alcuni ragazzi non
possano entrarci e quindi
restino a piedi, col rischio
di perdere
la giornata
di scuola o
l’obbligo di
ricorrere a
genitori o
altri
per
farsi trasportare fino a Vittorio.
«Il problema delle
“400 euro
all’anno...
per viaggiare
in piedi”
La flotta dell’Atm schierata in piazza del Popolo. Gli autobus dovranno presto cambiare
logo?
Tutta l’opposizione è
unita invece per chiedere garanzie per i 60 dipendenti. «Nessuno – ha
promesso il sindaco –
perderà il posto, anzi probabilmente l’occupazione
aumenterà».
L’obiettivo, infatti, è di
arrivare ad un’unica società di trasporti provinciale. Recenti leggi nazionali spingono le aziende di trasporto a rafforzarsi in vista dell’apertura alla concorrenza del
mercato nel traspor to
pubblico.
La super società provinciale non solo potrebbe difendersi dai concorrenti esterni, ma anche
partecipare a gare europee per estendere la sua
quota di mercato.
Sulla questione il presidente dell’Atm Carlo
Corocher non intende la-
corriere strapiene – aggiunge Agostino – c’è anche per il viaggio di ritorno da Vittorio. Capita a
volte di doversi rassegnare ad aspettare la corriera
seguente».
Già in passato sono sorti questi problemi e molte
persone hanno contattato
La Marca per avere risposte e possibili soluzioni,
ma per quello che possiamo vedere ora il problema
non è stato risolto.
Probabilmente la soluzione più ovvia sarebbe
l’aggiunta di 1 o 2 corriere per distribuire sufficientemente il gran numero di studenti.
Giulio Ambrogi
Un pullman La Marca
sciare
dichiarazioni.
«Non voglio parlare di
un’operazione che è ancora in corso», si limita a
dire.
L’atto di indirizzo rende concreto lo studio Garlatti. A sei anni di distanza si giustificano così i 50
milioni di lire spesi dall’Atm e i 70 milioni messi dal Comune per capire
il futuro dell’Azienda.
Francesca Gallo
PRONTA “CASA
ARCOBALENO” A COSTA
È
prevista per sabato 16 dicembre, alle 10, l’inaugurazione a Costa di Casa Arcobaleno, la nuova
casa di riposo che ospita 120 anziani non autosufficienti. Per la sua realizzazione il costo è stato di 11 milioni
di euro. Il tutto in due anni di lavoro. A benedire i nuovi locali sarà il vescovo Giuseppe. Al taglio del nastro della nuova Residenza per anziani saranno presenti i vertici regionali (Luca Zaia, Flavio Tosi,Stefano Valdegamberi), provinciali (Leonardo Muraro), il presidente della conferenza dei sindaci Ulss 7 Floriano Zambon, il direttore generale dell’Ulss 7 Angelo Del Favero e il sindaco Giancarlo Scottà. Con Casa Arcobaleno si completa
e definisce il numero di posti letto per anziani a Vittorio
Veneto: saranno in totale 180. Sessanta a Casa del Sole
e centoventi a Casa Arcobaleno. In quest’ultima sono
previsti anche 48 posti letto ad alta intensità assistenziale
e 5 per gli stati vegetativi. Al primo piano di Villa delle
Rose sono rimasti ancora 52 anziani, ma è una soluzione transitoria. Saranno infatti trasferiti nella futura casa
di riposo di San Vendemiano, che prevede 60 posti per
anziani e 30 per disabili gravi. (FG)
CRICIUMA: Calendario di detti
popolari con “Jack c’è”
U
na serata con Jack. La propongono i giovani della redazione del periodico comunale “Jack c’è”
per martedì 19 alle 21 nella loro tana, al centro Criciuma. Sarà occasione per presentare il calendario 2007, realizzato con le foto del concorso “Detti” con cui si chiedeva di illustrare con una foto alcuni detti popolari.
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
INCHIESTA NELLE SCUOLE SUPERIORI:
FENDERL
PRESI DI MIRA ANZITUTTO GLI STRANIERI Maxifesta
Bulletti razzisti
S
ono bastate poche
settimane e un
susseguirsi sempre maggiore di notizie
per scatenare i mass media sul tema del bullismo
nelle scuole, provocando
una psicosi collettiva che
quasi vede nelle nuove generazioni il branco pronto
a tutto per sopraffare il più
debole.
Se in
passato
questo
tipo di
prepotenza
poteva
sembrare un fenomeno
tipicamente americano, ora l’Italia sembra scoprire improvvisamente la natura
più violenta dei propri adolescenti.
Una realtà anche a Vittorio Veneto?
Lo abbiamo domandato
ai diretti interessati: i ragazzi. E i risultati di un giro di interviste a studenti
delle superiori, con la garanzia
dell’anonimato,
hanno dimostrato come
nemmeno le nostre scuole siano esenti da questo
tipo di prevaricazioni.
C’è il ragazzo che prende di mira con insulti continui il proprio compagno
di classe, quello che uscendo da scuola si ritrova
le
“Abbiamo
intervistato gli
studenti: snocciolano
concetti di un
razzismo inquietante”
ruote della bicicletta bucate per dispetto, la ragazza che prende a schiaffi una rivale in amore.
Un microcosmo costellato da regole e codici precisi, prima di tutto la divisione in fazioni isolate poco inclini alla relazione reciproca. Un comporta-
mento che, a ben vedere,
è tuttavia sempre tipico
dell’adolescenza.
Nelle risposte date dai
ragazzi intervistati, ciò che
ci ha destato maggiori
preoccupazioni è stata l’intolleranza che molti nutrono nei confronti dei loro compagni stranieri.
Il bullismo locale quindi, più che trovare origine
tra giovani della stessa nazionalità, si scatena maggiormente nei confronti
degli extracomunitari, visti come la vera minaccia.
Gli adolescenti ascoltati
non hanno avuto problemi
nello snocciolare concetti
di un razzismo inquietante. Idee acquisite non solo
tra coetanei, ma anche all’interno del nucleo familiare.
Non c’è da stupirsi nemmeno se, a quanto sentito
dagli intervistati, il dialogo con i genitori e gli educatori sia pressoché inesistente. Solo se colti in flagranza si è disposti a discutere e parlare.
Silvia Albrizio
per aiutare
bambini
filippini
Domenica 17 dicembre 2006
27
SANTI PIETRO E PAOLO: Operatori
parrocchiali, incontro verso il Natale
L
e famiglie della parrocchia di Santi Pietro e Paolo continuano il loro cammino. Dal primo appuntamento “Le famiglie si incontrano” di sabato 18 novembre sono emerse la voglia e la necessità di incontrarsi. Ed è in quest’ottica che per domenica 17 dalle 15
alle 17 è in programma un nuovo appuntamento, aperto a tutti coloro che operano in parrocchia: si comporrà
di una riflessione sulla Parola di Dio nel tempo di Avvento
e di una celebrazione penitenziale. All’orizzonte si staglia l’obbiettivo che la parrocchia si è data: quello di costituire dei Gruppi Famiglia, come già accade in altre
realtà vittoriesi.
SALSA: Concerto per donare una
risonanza magnetica all’ospedale
U
n pomeriggio per
bambini... per aiutare altri bambini. Questo
sarà “Progetto pace a Miarayon”, l’iniziativa proposta per domenica 17 dalle
13.30 all’area Fenderl. Obbiettivo è la raccolta fondi per costruire un centro
di accoglienza per i bambini di Miarayon, isola
delle Filippine dove le faide fra clan rendono difficile la vita a tutta la popolazione. Lì operano anche
alcune missionarie delle
suore del Sacro Costato,
le stesse che gestiscono
la scuola materna a
Sant’Andrea. Da loro è nata l’idea di “Progetto pace”, assieme ad un gruppo di genitori ed ex genitori della scuola riuniti nel
gruppo “Pace libera tutti”.
Il pomeriggio di festa prevede, dopo il momento di
preghiera iniziale con don
Andrea Sech, un susseguirsi di attrazioni pensate anzitutto per i più piccoli: musica con i Tre più
Uno per caso, giochi organizzati dagli scout, mercatino del giocattolo e del
libro usato, laboratori per
bambini organizzati dagli
studenti vittoriesi del Laboratorio Scuola e Volontariato, karaoke, fiabe
raccontate da Paola Perin
e Carlo De Poi, balli di
gruppo guidati da Milena
Bortolato ed infine, al calar della sera, osservazione guidata delle stelle con
gli Astrofili.
VENERDÌ 15
Alle 20.45, in biblioteca, l’associazione Senza Frontiere e la
Bottega del Mondo organizzano la proiezione del film
“The take”.
SABATO 16
Dai Missionari della
Consolata di via Rizzera è
possibile visitare il presepio elettronico di Damiano Francescato. Orari 14.30-19.30.
Alle 20.30, in biblioteca, presentazione
del
libro
“Biodiversità coltivata nel
Parco nazionale Dolomiti bellunesi. Indagini agronomiche ed
etnobotaniche sulle varietà dell’agricoltura tradizionale”. Intervengono: Enrico Vettorazzo e
U
n concerto per una risonanza magnetica. È “Natale d’InCanto”, che organizzano congiuntamente
il coro Col di Lana e la parrocchia di Salsa, con il supporto della Cerfim dell’ex animatore salsarolo Ivan Cervellin. Mercoledì 20, alle 20.45, nella chiesa di San Michele il pubblico siederà al centro: ai quattro bracci della croce greca che è l’edificio staranno il Col di Lana, il
coro Roberto Goitre di Mel, le Voci Amiche di Treviso
e l’organista Sandro Carnelos, che a turno avvolgeranno gli spettatori nella musica. Il ricavato sarà devoluto
all’Associazione italiana contro le leucemie, che è impegnata nella raccolta di 300 mila euro, per l’acquisto del
macchinario per la risonanza magnetica per l’ospedale
di Vittorio Veneto.
CARPESICA: Mercatino di Natale, i
giovani aiutano il Piccolo Rifugio
M
ercatino di Natale anche a Carpesica. Lo si troverà prima e dopo ogni messa sabato 16, domenica 17 e domenica 24 dicembre. In offerta ghirlande, piatti, bicchieri, angioletti ed altri manufatti realizzati
dal Gruppo Giovani Karpesika. Tutto il ricavato andrà
al Piccolo Rifugio.
INFORTUNI: Una visita gratuita per
verificare se la tua casa è sicura
S
icurezza nell’abitazione, prevenzione degli incidenti domestici, la possibilità di un’assicurazione: questi saranno gli argomenti dell’incontro di venerdì 15 alle
17.30 in seminario, organizzato da Comune, Inail e Ulss 7,
nell’ambito del progetto Città Sicura. Verranno illustrate
le novità riguardanti l’assicurazione contro gli infortuni
domestici e sarà possibile prenotare una visita domiciliare gratuita per la ricognizione delle misure di sicurezza della propria abitazione da parte dei tecnici dello Spisal. Al
termine degli interventi concerto di Natale del coro Ana.
CENEDA: Il Comune organizza
la “Festa dell’anziano”
D
omenica 17, alle 14.30 nell’aula magna del
Seminario, si svolge la Festa dell’anziano organizzata dal Comune. Dopo lo spettacolo folkloristico seguiranno rinfresco e consegna di un omaggio floreale. Par tecipazione libera, invitati tutti gli
anziani della città.
Patrizia Pizzolotto. Coordina Nadia Breda. Seguono letture e
canti.
Alle 21, all’auditorium del Seminario vescovile, Rosso Veneziano - concerto dell’International Chamber Ouverture
(orchestra d’archi femminile) di
Sofia.
Alle 21.15, al patronato di Ceneda “Per scherzo, ma vivi!”,
concerto-reading degli Assenzio. Ingresso 7,50 euro, prevendita bar Duomo.
LUNEDÌ 18
Alle 20.45, al teatro Da
Ponte per la “Stagione di musica e danza”, concerto del “Trio
Tchaikovsky”.
MARTEDÌ 19
Al bar Duomo di piazza Giovanni Paolo I “Le luci del contemporaneo”, mostra d’arte del
mosaico. Espone Fiorella Pilato.
Alle 21, alla biblioteca civica
per Kinoradar 2, rassegna
di cinema d’animazione e astratto, proiezione di “Dai pupazzi animati al digitale”.
MERCOLEDÌ 20
Alle 10.30, in piazza del Popolo, “I bambini addobbano
l’albero di Natale”.
Alle 21.30, all’Art Cafè Le Maschere, “Iniziano le vacanze di
Natale” con la musica di Aldo
Betto e Giacomo Da Ros.
Farmacia di turno: Comunale 3, via Forlanini, telefono 0438556628.
28
COLLE/ APPREZZATISSIMO GRUPPO DI GIOVANI
Il “Branco” di Andrea Buffoni
al servizio di San Sebastiano
H
anno come sede una roulotte, sono in dodici soci ma quando c’è bisogno di darsi da fare il
gruppo aumenta e sfiora il
centinaio. La maggior parte ha dai 17 ai 25 anni, ma
come presidente hanno
scelto un adulto, Andrea
Buffoni.
Sono i “Ragazzi del
branco”, prima sorti come
gruppo e ora costituitisi in
associazione. Da quattro
anni organizzano l’antica
sagra di San Sebastiano a
Colle Umberto, inizialmente in collaborazione
con la pro loco, ora autonomamente. E da soli
hanno fatto anche la scelta di donare, con parte
dell’utile della manifestazione, le nuove porte alla
chiesa di San Sebastiano.
Sono scoppiettanti, come i fuochi d’artificio che
- ci tengono a sottolineareda quando sono loro ad
organizzare San Bastian,
non mancano mai. Il nome “Ragazzi del Branco”
ben si addice al loro essere prima di tutto compagnia di giovani che si in-
contra per stare
insieme in quella roulotte parcheggiata su un
terreno in borgo Faliero.
«Siamo una
squadra,
un
gruppo,
una
compagnia
spiegano - da
qui il nome
Branco».
Il testimone
di una tradizione secolare, come la sagra di San
Sebastiano, è stato affidato a loro. «Prima di noi - affermano - c’erano altre
persone. Avevano bisogno di aiuto, di nuove forze e così abbiamo continuato ciò che in precedenza veniva svolto dai
nostri zii, parenti, vicini di
casa. Per noi è un piacere
far proseguire questa tradizione».
Poi l’idea delle porte.
«Abbiamo inteso - continuano - investire i soldi a
San Sebastiano perché è
qui che operiamo e la
chiesa aveva bisogno di
nuove porte dal momen-
armede ha voluto
tributare un giusto
riconoscimento a Stepan
Zavrel , creatore della
Mostra internazionale di
illustrazione, dedicandogli una piazza: quella di
Rugolo, antistante alla
chiesa parrocchiale. «Una scelta - dichiara il sindaco Eddi Canzian - non
casuale. Abbiamo voluto
intitolargli quella della
frazione in cui lui risiedeva, in cui tantissimi anni
fa era venuto a cercare li-
bertà, ispirazione e sole,
luoghi in cui aveva trovato anche tanta disponibilità». Alla cerimonia diverse le autorità presenti, tra cui il console della
Repubblica Ceca in Italia,
Karel Beran, che ha auspicato che i rapporti fra
Sarmede e la terra natìa
di Stepan Zavrel, la Repubblica Ceca, possano
intensificarsi. Prima della scopertura della targa
a memoria del grande artista boemo, il parroco
SARMEDE: Domenica 17 chiude la
Mostra, superati i 42 mila visitatori
T
empo fino a domenica 17 per visitare la Mostra
Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia. È aperta venerdì dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 21.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30.
La Mostra supererà alla chiusura i 42 mila visitatori.
Anche gli adulti partecipanti ai corsi dei fine settimana
hanno superato ogni record: sono stati ben 240, di cui
solo 60 provenienti dalla Marca. Tema della prossima
Mostra, la XXV, che sarà inaugurata a Sarmede il 20 ottobre 2007, saranno le fiabe dell’estremo Oriente.
CORDIGNANO: incontro di
formazione di “Oasi Federico”
S
abato 16 alle 15.30 al centro Francesconi di Cordignano si terrà un incontro di formazione per aspiranti volontari con l’associazione Oasi Federico Veneto, che si occupa del sostegno ad anziani, disabili e altre persone che vivono in situazione di disagio. Relatori saranno suor Michela Carrozzino, direttrice dell’Opera don Guanella di Roma e padre Donato Cauzzo dell’Istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria.
I Ragazzi del Branco
to che le precedenti ormai
erano rovinate. Gli utili li
destiniamo in parte in beneficenza, in parte per
l’acquisto di attrezzature».
Un plauso ai giovani
del Branco è andato dall’intera comunità di cui si
è fatto portavoce don Giovanni Gava, che ha celebrato la messa e benedetto le nuove porte.
«È un gesto - ha affermato il sacerdote - molto
gradito. Ve lo dico come
un nonno parla ai suoi nipoti: cercate nelle vostre
attività associative di devolvere sempre i soldi a
“RAPPORTI PIÙ STRETTI TRA
RUGOLO E LA CECHIA”
S
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 17 dicembre 2006
Il parroco don Adriano e il sindaco
Canzian
don Adriano Zanette ha
impartito una solenne benedizione.
Rossella Pagotto
fin di bene, per la collettività. Ne avrete onore e vi
rimarrà la gioia di aver fatto qualcosa di per gli altri».
E se qualcun altro, ha
affermato don Giovanni,
seguirà le orme del Branco in modo tale da poter
dotare la chiesetta di San
Sebastiano di riscaldamento, in futuro potrà essere celebrata al suo interno la messa, una volta
alla settimana.
Gerda De Nardi
CAPPELLA: Laboratorio per
bambini con “Perlaparola”
L’
associazione culturale Perlaparola di Cappella
Maggiore organizza, per il secondo anno consecutivo, l’iniziativa “Costruiamo insieme gli addobbi di
Natale”, rivolta ai bambini dai 5 ai 12 anni. L’attività si
svolgerà domenica 17 dicembre dalle 14.30 alle 17, al centro sociale di Cappella Maggiore. I bambini saranno guidati alla costruzione di alcuni lavoretti e addobbi a tema
natalizio con forbici, colla vinilica, ago e filo. L’iniziativa
non ha tuttavia, o almeno non soltanto, finalità didattiche, ma soprattutto di fornire ai bambini un’occasione
di incontro con i coetanei in un contesto rilassato e gioioso.
e
L’AZiON
Bellunese / Vallata
RACCOLTA DI FONDI NELLA FRAZIONE
Cesana, salva
gli affreschi!
L
a chiesa di San
Bernardo a Cesana è sicuramente
una tra le più antiche della
provincia di Belluno. Faceva parte dell’antica Contea
di Cesana la cui storia, come
feudo indipendente, è documentata dal 1174 fino alla sua soppressione avvenuta nel 1805, con il passaggio del Veneto sotto la
dominazione francese.
Cesana, grazie alla sua
posizione strategica sulla
sponda sinistra del fiume
Piave, esercitò il controllo
sul fiume e i diritti di traghetto. Proprio in questo
punto del corso del fiume si
incontravano i confini delle
diocesi di Feltre e di Ceneda. A dimostrazione della
sua posizione strategica,
Cesana fu teatro di numerosi episodi, tra i quali la battaglia combattuta il 20 aprile del 1197 tra i trevigiani
comandati da Gaulperto da
Cavaso e gli armati del vescovo di Belluno Gerardo
de Taccoli che costò la vita
allo stesso prelato.
Oggi, nel perimetro del
borgo di Cesana esistono
ancora le antiche testimonianze del palazzo Pretorio,
i resti del castello e la chiesa dedicata al santo di Chiaravalle, abate cistercense,
morto del 1153.
La prima notizia dell’esistenza della chiesa è data
dal suo beneficio, ricordato
nel 1295, mentre nel 1346
Nicolò Corrado detto “Negro” di Cesana provvede,
con un lascito di diversi
“masi”, al mantenimento di
un officiante. Nel 1392, san
Bernardo è nominato, negli
statuti di Cesana, come il
“partono degli Huomini”
della Contea. La chiesa nel
corso dei secoli subirà ben
quattro importanti interventi, che ne trasformeranno radicalmente sia le dimensioni che l’aspetto originale.
Essa fu eretta inizial-
CISON / VILLA MARCELLO
cello Marinelli” è però il
frutto di due anni d’attenti e recenti restauri, in
cui spiccano i meravigliosi affreschi e decori
del 1300, 1600, 1800, il pavimento alla veneziana e
la travatura a vista. Dunque una storica ed elegante villa veneta ora albergo su quell’antico passaggio delle Alpi.Villa
“Marcello Marinelli” offre sei camere elegantemente arredate e
sette appartamenti,
mentre al piano nobile – stupendamente affrescato – ospita “la corte del Majno”, un ristorante di
45 posti. Nella primavera inoltrata e fino all’autunno, tempo permettendo, c’è
Un albergo
nella nobile dimora
N
el cuore antico di
Cison di Valmarino, inserita fra la chiesa e
il municipio, a pochi passi da CastelBrando,
(ri)splende villa “Marcello Marinelli”. La bellezza dell’antica dimora,
appartenuta a una delle
famiglie discendenti dei
dogi veneti, è il risultato
di un susseguirsi di restauri ed ampliamenti
realizzati nel corso dei secoli. Il conte Marcello
racconta che la villa na-
sce come “fortilizio franco” per poi diventare nelle mani dei Da Camino
un baluardo a guardia di
uno dei passaggi delle
Alpi. L’ampliamento del
corpo principale a camerate per gli armati di stanza nel fortilizio è opera
avvenuta tra il 1200 e il
1300, mentre la costruzione delle stalle e dei depositi interni è dei secoli
XVIII e XIX. Il fascino della tipica dimora veneziana che oggi ha villa “Mar-
mente con un’unica aula
con abside e tetto a capanna e con le superfici interne
affrescate con pitture di santi alle pareti, mentre nel timpano della controfacciata fu
dipinta l’Annunciazione.
Fonti orali sostengono
che gli affreschi prima dell’ultimo restauro della chiesa, eseguito nel 1938, fossero a vista e successivamente ricoperti da uno strato di intonaco, fortunatamente non molto adesivo.
Negli anni Sessanta essi furono nuovamente riportati
a vista, ma senza procedere
alla loro pulitura e restauro.
E proprio per il mantenimento strutturale della
chiesa e per il restauro degli antichi affreschi, a Cesana è attivo dal 2002 un comitato di volontari che ha
promosso una serie di iniziative per raccogliere i fondi necessari agli interventi.
Tra le ultime iniziative il pozzo di San Patrizio, un mercatino con oggetti artigianali creati dagli abitanti della frazione e una sottoscrizione a premi che hanno
permesso di raccogliere più
di 3 mila euro. Ora il comitato è in attesa delle risposte alle domande di contributo presentate alla Fondazione Cariverona e alla Regione.
Sergio Cugnach
inoltre la possibilità di
mangiare all’aperto sotto
il portico della corte interna, al centro della quale s’erge un grande e
frondoso ippocastano. Da
qui, da villa “Marcello
Marinelli” comincia l’avventura del trentacinquenne Adamo Zecchinel, originario di San
Donà di Piave e presidente dei giovani albergatori di Bibione. (MS)
Domenica 17 dicembre 2006
29
TARZO: Due giorni di mercatino
e lavorazioni tipiche
S
abato 16 e domenica 17 dicembre mercatino di
Natale su iniziativa dell’associazione Progetto. Sabato la manifestazione inizia alle 14.30 con un concerto
della banda di Cappella Maggiore; alle 17.30 è prevista
l’accensione dell’albero di Natale. Domenica 17 il mercatino si tiene dalle 10.30 alle 20. Oltre a espositori di
prodotti artigianali ed enogastronomici verranno riproposte alcune lavorazioni artigianali tipiche: vimini, pietre, legno, e anche costruzione di meridiane. Sarà possibile visitare il paese a bordo della carrozza trainata da
Pallino.
TARZO: Nonna Teresa Casagrande
ha compiuto 102 anni
I
l 5 dicembre scorso nonna Teresa Casagrande ha festeggiato, nella sua abitazione in Corbanese, il 102° compleanno, in
buona forma e con mente lucida,
andando lontano nei tempi dei ricordi. La comunità tutta le ha idealmente reso omaggio, porgendole gli auguri tramite la visita effettuata dalla dott.sa De Palma, commissario prefettizio.
MEL: Eritrea-Etiopia, immagini e
cultura a palazzo delle Contesse
I
l Comune di Mel, in collaborazione con la Consulta giovanile, organizza “Un posto al sole: Eritrea-Etiopia immagini, storia, cultura”, itinerario nella storia e
nel paesaggio delle ex colonie italiane, dalle origini alle
ultime vicende, attraverso fotografie, libri e cartografie
raccolte e realizzate da Mirco Pollet.
Mirco Pollet, giovane architetto bellunese, è stato più
volte in Eritrea, Etiopia ed altri Paesi africani per progetti di cooperazione internazionale. Appassionato di fotografia, ha esposto su questo tema a Sedico, Feltre, Belluno, Asmara e Cornuda.
La mostra si tiene al palazzo delle Contesse di Mel
dal 15 dicembre al 14 gennaio 2007. Orario: sabato e domenica e 26 dicembre: 9-12 e 15-18. Inaugurazione venerdì 15 dicembre alle 20.30.
MEL: “Salviamo il Natale”,
riflessione di don Roberto Camilotti
D
omenica 17 dicembre dalle 16.30 alle 18 a palazzo delle Contesse in Mel don Roberto Camilotti
tiene un incontro sul tema “Salviamo il Natale - Riscopriamo il Natale in famiglia”. Promuove la Pastorale familiare foraniale.
MEL: Presentazione del libro
“Nuta di Farra di Mel”
“N
uta di Farra di Mel - Una straordinaria storia
d’amore e d’immigrazione” è il titolo del libro
scritto da Angelo Comel che viene presentato sabato 16
dicembre, alle 18, al palazzo delle Contesse di Mel. Introduce il professor Gigi Corazzol. Organizzano il Cral
Farrese e Carve Viva.
30
SERNAGLIA / “PREMIO SAN MARTINO”
Premiati per l’impegno
civile e sociale
G
iovedì 7 dicembre, nella sala
comunale
di
Sernaglia, si è tenuta la cerimonia di assegnazione
del premio “San Martino
2006 per l’impegno sociale e la solidarietà” a suor
Rosalia Bigotto, Luigina
Pillonetto, Livio Bortot e
Graziano
Mazzero. Il
riconoscimento è stato
istituito dall’amministrazione comunale per «esprimere pubblicamente la riconoscenza della comunità a persone che hanno svolto e continuano a svolgere volontariamente e gratuitamente la loro opera a beneficio della comunità intera»,
come ha sottolineato il sindaco Giovanni Balliana.
Livio Bortot, da quasi
trent’anni capogruppo degli Alpini di Sernaglia, è
stato premiato perché
“sempre disponibile ad intervenire in prima perso-
na per dare il suo contributo ed il suo aiuto concreto”. A Graziano Mazzero – da oltre trent’anni
impegnato in varie associazioni di volontariato
quali il Gruppo giovanile
di Fontigo, ora Pro loco di
Fontigo, e il gruppo Alpini della frazione – il riconoscimento è andato perché si
trova “sempre
in prima fila
nel promuovere, sostenere
e realizzare iniziative di valorizzazione
culturale e di conser vazione del patrimonio storico della comunità”. Luigina Pillonetto è da molti
anni impegnata nei confronti delle persone bisognose di assistenza diventando “esempio di disponibilità, di attenzione disinteressata e silenziosa
verso chi si trova nel bisogno”. Infine suor Rosalia Binotto – da trent’anni
responsabile della scuola
materna del capoluogo –
Il “San
Martino”
anche a suor
Rosalia
“instancabile e competente educatrice dei bambini,
dedita ad opere di apostolato, punto di riferimento
per quanti, grandi e piccoli, si rivolgono a lei nei
momenti difficili”.
«Tutti noi sappiamo del
loro agire discreto, tutti
noi conosciamo la loro disponibilità, il loro fattivo
impegno verso la comunità, da tanti, tanti anni –
ha commentato il sindaco
nel conferire gli attestati
–. Non scopriamo quindi
nulla di più di quanto già
conosciamo, non aggiungiamo nulla di più al valore del loro comportamento quotidiano, al loro im-
pegno sociale».
La premiazione è stata
accompagnata da un concerto della fisarmonicista
Eugenia Cherkazova e introdotta da Daniele Ceschin, ricercatore al Dipartimento di Storia dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia, che ha tratteggiato la figura di san Martino e i motivi della diffusione della sua devozione
nel nostro territorio.
Il premio è stato istituito dal consiglio comunale
con l’intento di promuovere la cultura della solidarietà e dell’impegno,
spontaneo e gratuito, verso chi si trova in uno stato di bisogno. Le modalità
sono stabilite da un regolamento: enti e singoli cittadini segnalano a un’apposita commissione, nominata dal consiglio, i nominativi ritenuti meritevoli, tra i quali la commissione sceglie chi premiare.
on smettono di impressionare, anno dopo anno,
i numeri della Marcia di Santa Caterina organizzata dal Gruppo Marciatori “Allegria” di Barbisano.
Per la sedicesima edizione, svoltasi domenica 26 novembre, i partecipanti sono stati quattromilacentodieci
(4110!); millequattrocento i premiati, e con loro altri settantasei gruppi. Quanto ai risultati agonistici: primi al traguardo della 6 km Andrea Botter e Daina Disep, nella
12 km Fabio Bernardi e Ornella Cadamuro, nella 19 km
Buarrud Lassen e Silvia Pasqualini. Tra i gruppi primo
il Biancade; tra i diocesani terzo l’Edilcementi Sernaglia, quinti i vittoriesi dei Laghetti Savassa, seste le Lepri di Sarano, settime Le due Torri di Vazzola.
SERNAGLIA: I premiati con il sindaco
N
el Centro di mobilità di Barbisano la Provincia
di Treviso ha realizzato un campo-scuola permanente di guida sicura per prevenire gli incidenti stradali mediante la diffusione della cultura della sicurezza
stradale. La struttura, decima nel suo genere in provincia, serve l’intero Quartier del Piave. La sua costituzione è frutto di un accordo tra la Nostra Famiglia, la Provincia, il Comune di Pieve, l’Ulss 7 e il ministero dei Trasporti. L’accordo prevede anche la costituzione di una
seconda commissione medica locale nel territorio provinciale di Treviso, che consentirà una riduzione dei
tempi di attesa per chi attende la revisione della patente per disabilità, alcol e droga.
FARRA:
In un libretto
tutte le
associazioni
TROVATO L’ACCORDO
La caserma resterà
a Col San Martino
P
ericolo scampato
per la caserma dei
carabinieri di Col San Martino. L’amministrazione
comunale di Farra di Soligo e la famiglia Varago,
proprietaria dell’immobile
che ospita i militi dell’Arma, hanno concordato una strada che soddisfa le
attese di entrambe: il Comune assicura la permanenza nel proprio territorio di un presidio dei carabinieri mentre la proprietà
avrà un aiuto pubblico nei
lavori di adeguamento dello stabile.
I passi convenuti tra le
due parti sono i seguenti:
la proprietà presenterà a
breve un progetto di sistemazione dell’attuale fabbricato come già concordato con l’Arma dei carabinieri; l’amministrazione
di Farra assumerà l’onere
finanziario dei lavori (valutati intorno ai 70-80 mila
euro). Inoltre l’amministrazione di Farra si farà
garante del pagamento
dell’affitto al privato da parte del ministero dell’Interno. Sempre il Comune di
Farra, molto probabilmente insieme agli altri
due enti locali serviti dalla stazione colsamartinese
e cioè Miane e Moriago, si
accollerà la differenza tra
l’affitto pagato attualmen-
UNITÀ PASTORALI DEL QDP:
Piccoli passi avanti
P
iccoli passettini nella direzione delle unità pastorali nella forania del Quartier del Piave. Lo scorso 14 novembre i consigli pastorali delle parrocchie dell’unità “Le Grazie” (Vidor, Colbertaldo, Moriago e Mosnigo) si sono incontrati con il vicario generale per fare
il punto della situazione. Monsignor Zagonel ha invitato i consiglieri ad approfondire insieme i temi dei giovani e delle nuove povertà. Domenica 3 dicembre i consigli dell’unità “I Colli” (Col San Martino, Farra e Soligo) si sono ritrovati in Seminario per un ritiro guidato
da don Silvano De Cal. Infine domenica 17 i consigli pastorali de “La Piana” (Sernaglia e Falzè) andranno in ritiro ad Asolo con il vicario generale.
MORIAGO: Commedia in palestra
S
abato 16 dicembre, alle 20.30 nella palestra comunale di Moriago, la compagnia “Gruppo teatrale d’arte Rinascita” di Paese propone la commedia “Il
giocatore”. Nell’ambito della rassegna teatrale promossa da Comune e Pro loco di Moriago.
PIEVE: Presentazione del libro
di Tudy Sammartini
S
abato 16 dicembre, alle 17 al centro di cultura
“Fabbri”, villa Brandolini di Solighetto, viene presentato il libro “La mia terra” di Tudy Sammartini (ed.
“Antichi Editori Venezia”). Introduzione dell’architetto
Carlo Montanaro, docente universitario, e di Luisa Cigagna, assessore alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo. Sarà presente l’autrice. Organizzano il Comune di
Pieve di Soligo e Latteria di Soligo.
PIEVE: In consiglio esce
Collatuzzo ed entra Stefani
BARBISANO: IN 4.110 BARBISANO: CAMPO-SCUOLA
ALLA MARCIA DI S. CATERINA
DI GUIDA SICURA
N
e
L’AZiON
Quartier del Piave
Domenica 17 dicembre 2006
U
te alla proprietà e quello risultante a seguito dell’aggiornamento Istat.
Il lieto fine del caso-caserma è stato reso possibile dalla disponibilità delle parti in causa di addivenire a una soluzione. Particolarmente intenso l’impegno dei primi cittadini
(nella foto il sindaco di
Farra, Domenico Citron)
ma anche il sostegno di alcune forze di opposizione
come il gruppo “Farra per
Voi-Lega Nord”.
tile iniziativa del
Comune di Farra.
In un agile libretto, in distribuzione in questi giorni, sono state raccolte le
schede di presentazione
delle 36 associazioni attive
nel territorio comunale.
Per ciascuna sono riportati: presidente, sede, recapiti, giorno e ora delle riunioni, profilo, attività svolte nel 2006, programmi
per il 2007.
P
er poter continuare a far parte della commissione edilizia del Comune di Pieve di Soligo, Patrizio Collatuzzo si è dimesso da consigliere comunale. In base alla nuova
normativa le due cariche sono infatti
incompatibili. Al suo posto entra in
consiglio Nicola Sergio Stefani (nella
foto), già assessore, come peraltro Collatuzzo, nella prima giunta Moro.
PROSECCO DOC: Rapporto annuale
e inaugurazione del Distretto
S
abato 16 dicembre, alle 10 all’auditorium del Centro di cultura Fabbri, villa Brandolini di Solighetto, si tengono la cerimonia di inaugurazione della sede
del Distretto del Prosecco Doc di Conegliano-Valdobbiadene e la presentazione del Rapporto annuale redatto dal Centro studi del Distretto. Verranno anche presentati dei focus sui mercati inglese e tedesco.
e
L’AZiON
Conegliano
RIPRENDE UNA GLORIOSA TRADIZIONE
SANITÀ
Nominato
primario
di Pronto
Soccorso
Grazie ai giovani
a Parè ritorna il presepe
S
iamo quasi pronti.
Mancano solo gli
ultimi ritocchi e
poi finalmente dopo diversi anni il tradizionale presepio di Parè riprenderà vita.
Sono passati ormai alcuni mesi da quando, lo
scorso gennaio, abbiamo
proposto di riportare nella nostra comunità questo
segno della nascita di Cristo. In questi mesi abbiamo sudato, lavorato e ci
siamo trasformati in provetti falegnami, muratori e
pittori. Non possiamo negarlo, la fatica è stata
molta, le problematiche logistiche non ci
davano tregua. Ma
nonostante ciò, sentivamo che attorno a
noi c’era sempre
qualcuno che ci aiutava e ci sosteneva. Proprio questo ci ha dato la
forza di proseguire, nonostante l’avvicendarsi di episodi che a volte ci demoralizzavano a tal punto
da pensare di mollare tutto. Per fortuna tutto è risolvibile, abbiamo quasi finito e siamo soddisfatti
d’essere riusciti in quest’ardua impresa.
Cristo è nato in una stalla perché noi non voleva-
mo dargli un riparo
adeguato, è stato deposto in una mangiatoia perché noi
non volevamo dargli
una culla, è nato al
freddo perché noi
non volevamo dargli
il calore; ma è nato
tra gli uomini perché
noi potessimo salvarci dal male. Il nostro presepio è un
po’ tutto questo: curato nei particolari e
ricco di significato. In tutti i gesti della vita quotidiana, i vari personaggi sono alla ricerca, come noi
uomini del
terzo millennio, del
Dio fatto uomo; per questo, la singolare posizione della Natività, un po’ nascosta, ci richiama al vero significato
della vita: Dio va cercato e
trovato in ogni parte del
mondo.
Desideriamo ringraziare Giacomo Piccoli, il nostro “regista”, che in questo progetto ha messo anima e corpo, regalandoci, oltre che il suo tempo,
anche la sua esperienza di
vita. Il nostro grazie va an-
Realizzato
nella ex
chiesetta
I
che a tutti i papà che ci
hanno aiutato nei “lavori
pesanti”, al nostro parroco
e a tutte le persone che
hanno accettato la nostra iniziativa.
Il presepio aprirà subito dopo la messa solenne
di mezzanotte di Natale e
chiuderà il 28 gennaio
2007, con il seguente orario: dal 25 dicembre al 6
gennaio e le successive domeniche, dalle 9 alle 12.30
e dalle 14.30 alle 19; venerdì e sabato dopo il 6
gennaio, dalle14.30 alle19.
Durata dell’intero ciclo: otto minuti circa. Il presepio
è collocato nell’“ex chiesetta” raggiungibile costeggiando il lato destro
della chiesa.
I giovani del Gruppo
Presepio
IPREZZINONCAMBIANO
31
GIOVANI 14-18 ANNI: Percorso
di formazione legato all’ascolto
L
l direttore generale dell’Ulss7 ha attribuito al
dottor Enrico Bernardi l’incarico quinquennale di direttore dell’unità operativa di
Pronto Soccorso (unica per i
due presidi ospedalieri di Conegliano e di Vittorio Veneto). Bernardi è stato scelto
dopo una selezione alla quale hanno partecipato 22 professionisti provenienti da tutta Italia. Il nuovo primario è
trentino di nascita e coneglianese di residenza. A Conegliano Bernardi - che ha
41 anni, è sposato e padre di
due figli di 3 anni e di 1 mese - ha percorso l’intero itinerario scolastico, fino a conseguire la maturità classica
nel 1984. Si è laureato in medicina e chirurgia nel 1991 a
Padova e ha conseguito nel
1996 la specializzazione in
Medicina Interna - indirizzo
d’urgenza - nel 2006 la specializzazione in radiodiagnostica. Dal 1997 è quale dirigente medico del Pronto soccorso dell’azienda Ospedaliera di Padova.
a forania di Conegliano propone per i gruppi di giovani e per i giovani dai 14 ai 18 anni un percorso di
formazione umana e cristiana. Il corso si articola su due itinerari distinti per età, ma paralleli nei tempi e nel luogo.
Il cammino si articola in sei incontri di cadenza mensile.
I prossimi incontri sono in calendario il 15 dicembre: i ragazzi dai 14 ai 16 anni rifletteranno su “Ascolto la mia interiorità” mentre i giovani dai 17 ai 19 anni approfondiranno il tema: “Ascolto il mondo che mi parla”. Sede: parrocchia Madonna delle Grazie. Orario: dalle 20.30 alle 22.
LIBRO: “Le chiese di Conegliano”
C
on inizio alle 18, venerdì 15 si tiene a Palazzo Sarcinelli la presentazione del libro “Le chiese di Conegliano” scritto dalle storiche dell’arte Silvia Bevilacqua, Carlotta Candiani e Cristina Falsarella. Il libro, edito da Veneto Comunicazione, con il sostegno del Comune di Conegliano, di Fondazione Cassamarca e delle assicurazioni Generali di Conegliano, illustra i luoghi
di culto del centro storico e del territorio comunale. Le
immagini sono affidate alla creatività e alla sensibilità di
Clive Handerson.
ITIS: Studenti e genitori invitati
a un incontro prenatalizio
G
li insegnanti di religione dell’Itis Galilei di Conegliano propongono a genitori e studenti un incontro in preparazione alle feste natalizie. L’appuntamento è per sabato 16 dicembre alle 18 a Casa Toniolo.
Nella prima mezz’ora si tiene un incontro per uno scambio di suggerimenti circa il delicato insegnamento della religione.
Alle 18.30 inizia la celebrazione della messa nella chiesa della Casa, per un augurio più vero di Natale.
DUOMO: La sacra
rappresentazione della Natività
M
artedì 19 dicembre alle 20.30 nel Duomo di Conegliano cinquanta ospiti della Nostra Famiglia
- dalla materna al centro di formazione professionale propongono la sacra rappresentazione della Natività.
4OYOTA Yaris
!UMENTANDOILISTINI
#ONSUMICICLOCOMBINATODAAKML%MISSIONIDI#/DAAGKM
h
Domenica 17 dicembre 2006
Dal 1 dicembre i listini di Yaris sono aumentati, ma
v
i concessionari Toyota
MANTENGONO
IPREZZIDILANCIO
fino al 31 dicembre.
&INANZIAMENTOGENIALE
!NTICIPOZERO
0RIMARATALUGLIO
!SSICURAZIONE+ASKOINCLUSA
Esempio Yaris 1.0, 3 porte a 11.000 euro: anticipo zero, prima rata a 210
giorni, 42 rate da 362 euro, TAN 7,00%, TAEG 8,38%. Spese istruttoria 200
euro. *Assicurazione furto/incendio, Kasko e Protezione Persona (1788 euro)
inclusa nel piano per tutta la durata del finanziamento (esempio relativo alle
provincia di Treviso). Salvo approvazione Toyota Financial Services. Fogli
informativi in concessionaria. Offerta valida fino al 31/12/2006.
6ENITEAPROVAREIL0ICCOLO'ENIOANCHEILSABATO
Concessionaria
Treviso - Via Noalese, 55 - 0422 433325
Bianco
SHOW ROOM - Viale Venezia, 91
Conegliano - Tel. 0438 454052
San Vendemiano (TV) S.S. 51 - Officina e Usato
(Via Risorgimento, 21/23) - Tel. 0438 401480
02/6!4%,!$)&&%2%.:!
32
POSTE A LATO DI PORTA DANTE
Torricelle
in restauro
S
ono da poco iniziati i lavori di restauro delle Torricelle poste ai lati di Porta Dante, all’ingresso di via
20 Settembre. Porta Dante è trecentesca e, nel
1866, è stata oggetto di un
intervento di rifacimento
che la ridusse alle due attuali torrette. In antichità
questa porta, l’accesso da
ovest alla Contrada Granda, era denominata Porta
Rujo. Il nome Porta Dante
è successivo ed è dovuto
alla presenza dell’effigie
del sommo poeta, scolpita
all’interno di una cornice
rotonda. Le torricelle appartengono a privati e l’intervento di restauro è stato possibile grazie a una
doppia convenzione stipulata con l’amministrazione,
che è proprietaria delle terrazze superiori delle costruzioni. Il programma di
restauro era atteso da tempo, in quanto le due costruzioni versano in un e-
vidente stato di degrado,
dovuto soprattutto al deterioramento degli intonaci
causato dalle intemperie e
dall’insufficiente opera di
manutenzione eseguita negli anni. Il restauro, il cui
progetto porta la firma dell’architetto Fabrizio Barina, è stato assegnato al
Gruppo Rga Restauri, già
presente nel centro città
con il programma di recupero del vicino palazzo
Battistuzzi. Dopo le opportune operazioni di
scialbatura, necessarie per
asportare l’intonaco originale, i tecnici del Gruppo
Rga hanno provveduto ad
eseguire una serie di accertamenti diagnostici: le
analisi stratigrafiche per
accertare la natura del materiale sul quale si trovano
ad operare. L’intervento
sarà mirato a riportare allo stato originario le superfici. Saranno oggetto di
restauro anche i rosoni affrescati posti sui lati delle
torrette, per i quali sono
previsti interventi di consolidamento e integrazione pittorica. La fine dei lavori è prevista per febbraio.
Francesca Nicastro
IL LIONS CLUB COMPIE 50 ANNI
I
l Lions Club di Conegliano compie 50 anni e
li festeggia con un concerto
di Natale al Duomo di Conegliano domenica 17 alle 16.30.
Canterà il Corocastel che a
sua volta quest’anno festeggia i suoi 40 anni. Inoltre il
Lions pubblica un piccolo libro intitolato “50 anni di amicizia e solidarietà”. La pubblicazione sarà presentata nella
serata del 20 dicembre dedicata al cinquantesimo. Saranno ripercorsi i momenti più significativi e le tante iniziative
benefiche intraprese dall’Associazione.
«Il 18 luglio 1956 su suggerimento del professor Giovanni Caletti – racconta l’attuale presidente Luca Aggio –
i professori Elio Pasquali,
Renzo Traverso, il notaio Enrico Sartorio, il dottor Giovanni Dalla Zentil e altri carissimi amici ebbero il merito
di portare nella nostra città l’idea lionistica».
Tante le iniziative di solidarietà realizzate in questi 50
anni: nel 1960 il Club consegna i bastoni ai ciechi; nel
1962 istituisce il premio letterario Silver Caffè e a Conegliano arrivano fra gli altri Piero Chiara, Raymond Quenau,
Dino Buzzati, Italo Calvino;
nel 1963 si tiene la prima edizione del premio cultura dedicato agli studenti meritevoli; negli anni sessanta dona
un’autoambulanza all’Avis;
nel 1980 lancia l’idea di una
“Fondazione per aiutare la ricerca, la diagnosi e la cura del-
le malattie del sangue e oncologiche”; nel 1982 nasce il
Leo Club Conegliano e destina dei fondi all’associazione
Renzo e Pia Fiorot; nel 1997
grazie al Lions si realizza l’elisuperficie per il pronto intervento sanitario; nel 2001 finanzia la costruzione della
scuola della parrocchia di San
Vincenzo da Paola in Sudan;
nel 2004 delibera il Service a
favore delle opere edili necessarie ad ingrandire la mensa dei frati cappuccini.
Nel 2006, infine, oltre a
proseguire le attività benefiche assegna il premio cultura
ad Antonio Soligon (premio
assegnato negli anni precedenti a Bruno Carmeni, Pino
Palugan, Dino De Poli, Marco Goldin).
bambini. Ingresso libero.
VENERDÌ 15
Alla gradinata degli Alpini, raccolta fondi per la campagna
Telethon 2006, a favore
della ricerca contro le malattie genetiche come la distrofia
muscolare. La raccolta continuerà anche sabato e domenica.
Alle 17.30, al cinema Melies,
per la rassegna Antennacinema proiezione del film “Il
buio nella mente” di Claude
Chobrol. A seguire conferenza
sul tema “Le forme della violenza. Continuità e differenze
nella rappresentazione cinematografica da Peckinpah ad og-
gi”. Ingresso libero.
SABATO 16
Alle 11, all’auditorium Dina Orsi, recital della scuola media
Cima dal titolo “È tempo
di musica”.
Alle 13, nella sede degli Alpini, pranzo di Natale.
Alle 14.30 giornata di scuola aperta in cui i genitori
e gli alunni di terza media potranno visitare le scuole superiori cittadine.
Alle 16, al centro sociale di
Campolongo, l’associazione
Donne senegalesi organizzano
Natale insieme per i
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 17 dicembre 2006
DOMENICA 17
Alle 10.30, al teatro Accademia, recital della scuola dell’infanzia Umberto I dal titolo
“Natale è”. Ingresso libero.
LUNEDÌ 18
Alle 9, all’auditorium Dina Orsi, Natale con i nonni
2006. Ingresso libero.
Giovedì 21, al teatro Accademia,
Festa degli auguri
2006, spettacolo rap-sodia con
Dosto&Yevski e concerto del
gruppo The Gospel Spirit. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Possibili prenotazioni al costo di un euro,
che sarà devoluto al convento
dei padri Cappuccini.
EVENTI
Il Premio
Donati
al dottor
Orlando
I
l Premio Donati, dedicato alla memoria
del dottor Giancarlo Donati (in foto), dal 1978 primario medico dell’ospedale
De’ Gironcoli di Conegliano scomparso nel 2001, va
quest’anno al dottor Antonio Orlando, oncologo, direttore sanitario dell’Hospice Casa dei Gelsi di Treviso.
Il Premio, istituito dall’ospedale “De Gironcoli”,
dal Rotary Club Conegliano e dal Comune di Conegliano, con il contributo dei
familiari del dottor Donati,
ha lo scopo di sostenere l’umanizzazione della medicina e le idee innovative in
ambito sanitario, privilegiando in particolare le giovani generazioni. La cerimonia di consegna del Premio
ha
luogo sabato 16 dicembre
nella sede
dell’associazione
“Dama
Castellana”.
CONTRADA GRANDA: Il 17 canti
natalizi e omaggi per bambini
N
el pomeriggio di domenica 17 nel centro di Conegliano “Christmas Happening”: canzoni di Natale con il coro “Improvvisando” e piccoli omaggi natalizi per bambini e anziani. Organizzano l’associazione
Ancora e l’Amministrazione. Sempre domenica dalle 18
alle 21 in piazza Cima brindisi di Natale cui sono invitati tutti gli ospiti della Contrada. Accompagnamento musicale della Banda di Moriago. Organizzano l’associazione Contrada Granda insieme all’Ascom. Ingresso libero.
COLLALBRIGO: Mercatino
di Natale e presepe all’aperto
S
abato 16 e domenica 17 dalle 10 alle 19 lungo la
via della chiesa di Collalbrigo si tiene un’esposizione e vendita di oggetti natalizi realizzati dalla comunità di Collalbrigo. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Domenica 17 viene anche inaugurato il presepio
all’aperto realizzato nel piazzale della chiesa.
Gli eventi sono organizzati dal Gruppo sportivo Collalbrigo.
NOSTRA FAMIGLIA: Le esperienze
in Marocco di Betto e Sallemi
L
unedì 18 dicembre, alle 20.30 alla Nostra Famiglia
di Conegliano, Silvana Betto e Giovanni Sallemi
tengono un incontro su “I vissuti interculturali: esperienza dal Marocco”. Nell’ambito del ciclo di conferenze “Il dialogo interculturale” promosso dall’Ovci.
PREGETTO RESTAURO MURA:
Convegno con Portoghesi e Monti
S
abato 16 dicembre, alle 9 nell’aula magna dell’ex
convento di San Francesco, si tiene un convegno dal
titolo “Il nuovo castello di Conegliano. Dal recupero delle mura storiche ai restauri di palazzi e affreschi: un patrimonio che sta a cuore a pubblico e privato”. Intervengono: l’architetto, critico e storico, Paolo Portoghesi, e i
soprintendenti Guglielmo Monti e Anna Maria Spiazzi.
e
L’AZiON
Coneglianese
NELLA NUOVA SEDE DELL’ASS. FIOROT
Casa della Salute
a San Fior
S
arà completata definitivamente entro la primavera
del 2007 la sede dell’Associazione lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot. La
nuova casa, voluta per meglio rispondere alle esigenze della realtà sanfiorese, sempre più impegnata della prevenzione, nella
formazione e nell’assistenza dei malati, diventerà al
tempo stesso il primo centro a livello provinciale in
cui opereranno medici generici e specialisti per offrire, oltre alla normale medicina di gruppo, dei servizi che attualmente vengono garantiti solo in ospedale.
Il progetto dell’Utap (Unità territoriale di pronto
intervento) è stato presentato dal presidente dell’associazione Silvano Fiorot,
dal direttore generale dell’Usl 7 Angelo Lino del Favero e dal primario di medicina del De Gironcoli Antonio Sacchetta in un incontro al quale hanno preso parte anche il vice governatore del Veneto Zaia
e l’assessore regionale alla
sanità Tosi.
Sei medici di medicina
generale e un pediatra hanno già dato la loro adesione: la firma verrà posta sulla convenzione entro Natale. Non faranno parte dell’Utap solo tre dei medici
di base che operano nel territorio di San Fior e Gode-
Le autorità in visita alla “Casa della Salute”
ga di Sant’Urbano e che
raccoglie circa 13 mila abitanti. Questo progetto permetterà un salto di qualità
nel rapporto con il paziente e al tempo stesso tra medico e medico. Saranno
presenti in sede anche specialisti e infermieri.
«È un servizio - ha affermato Fiorot - voluto e finanziato dalla regione. I
medici garantiranno la presenza negli ambulatori dal
lunedì al sabato e potranno essere effettuati 27 tipi
di esami per i quali attualmente ci si reca in ospedale. Si potrà quindi fornire
un servizi completo e in caso di emergenza saranno a
disposizione anche i nostri
volontari».
«Questa Utap di tipo polivalente - ha proseguito
Del Favero - dovrebbe diventare polo di riferimento per i servizi extraospedalieri. Qui verrà effettuata la prevenzione e verranno fatte visite di primissimo livello con specialisti e
con la telemedicina in mo-
SAN PIETRO: Corsi di decorazione
e mostra del libro
L
a biblioteca comunale di San Pietro di
Feletto organizza dal 12 al
21 dicembre, sabato e domenica compresi, la con-
sueta mostra-mercato del
libro. In tale periodo vengono organizzati dei corsi
di addobbi natalizi: venerdì 15 dalle 20.30 alle
VAZZOLA: NOZZE D’ORO
do da dare risposte immediate agli utenti. L’associazione Fiorot è una di quelle realtà che con il loro operato si inseriscono nella
rete pubblica e grazie alla
loro collaborazione riusciamo a dare dei servizi
che altrimenti non verrebbero attivati. Qui a San Fior
praticamente sorgerà la
Casa della Salute di cui si
parla attualmente a livello
ministeriale».
Un’ala della nuova sede
sarà naturalmente a disposizione dell’associazione.
In essa sono stati realizzati degli ambulatori, una palestra per le donne operate al seno e una sala conferenze che costituisce il fiore all’occhiello dell’intera
struttura. Al suo interno,
secondo il volere dell’associazione, verranno effettuate iniziative di formazione e informazione, anche in videoconferenza,
che coinvolgeranno in primo luogo le scuole e quindi l’intera popolazione.
Gerda De Nardi
22.30, corso di decorazione della candela; sabato 16
dalle 15 alle 17 corso di decorazione della pallina per
bambini; domenica 17, dalle 15 alle 17, corso “creazione dell’angelo” per
bambini.
MARENO:
Un’ambulanza
per la Protezione
Civile
G
Gino Gobbo e Luciana Rui
D
omenica 3 dicembre i coniugi Gino e Luciana
hanno festeggiato il 50º anniversario di matrimonio, ricordando con gratitudine il giorno in cui il
Signore ha benedetto il loro amore.
Il figlio Eugenio, i parenti e la comunità tutta si sono stretti attorno con gioia e ammirazione, augurando loro un cammino sereno e ricco di affetti per lunghi anni.
razie a un contributo della Banca
delle Prealpi il Nucleo volontario di Protezione civile di Mareno di Piave ha
allestito un’ambulanza che
utilizzerà per le attività che
da oltre vent’anni svolge
sul territorio al servizio
della popolazione.
Di recente un gruppo di
volontari dell’associazione
ha conseguito dal Suem
118 una certificazione all’uso del defibrillatore. Per
conoscere l’associazione è
a disposizione il sito
www.procivmareno.org.
C
i sono chiese, cariche di storia e impreziosite da opere d’arte, che invogliano al silenzio e alla meditazione.
Una di queste è sicuramente l’antica pieve di
San Pietro di Feletto.
Consapevoli di avere a
disposizione un piccolo
scrigno di fede, i membri
della Commissione catechesi della parrocchia di
San Pietro hanno deciso
di intensificarne l’utilizzo
realizzandovi delle occasioni di preghiera, specie
nei momenti forti dell’anno liturgico. Occasioni di
preghiera aperte alla parrocchia, all’unità pastorale e all’intera diocesi.
E in questo progetto
che si inserisce l’Adorazione di Natale in programma per sabato 23 dicembre alle 20. Con l’aiuto di padre Daniele, dei
Domenica 17 dicembre 2006
S. PIETRO
La sera del
23 dicembre
Adorazione
di Natale
Dehoniani di Conegliano,
la Commissione ha preparato una veglia che si
sviluppa intorno al
tema del Piano pastorale 2006-2007:
l’ascolto. “In silenzio, in ascolto di
Dio, in adorazione
davanti al Cristo
che viene... ascoltiamo oggi la sua
voce e non chiudiamo il cuore alle
sue Parole” è il
sottotitolo della
veglia. Attraverso
brani dell’Antico e
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
DEL SETTORE VITIVINICOLO
I
l Club internazionale “Club Amici del Vino”di San Fior promuove
ed organizza la Giornata
del Ringraziamento per il
settore Vitivinicolo per
martedì 19. Ricco il programma. In mattinata alla
sala polivalente in piazza
Marconi a San Fior il convegno “In vino veritas:
produzione e consumo”
con le relazioni di Olga
Georgescu (direttore Camera di Commercio italo
romena di Milano) e Luca
Zaia (assessore regionale
all’agricoltura); nel pomeriggio prosegue il convegno con gli inter venti
di Ion Pusca, Ion Iacob e
Antonio Melato (presi-
33
del Nuovo Testamento
verrà ripercorso l’ininterrotto manifestarsi di
Dio all’uomo che sa fare
silenzio intorno a sè per
ascoltare la voce del
Creatore. Al termine a
tutti i partecipanti verrà
dato un segno.
Prenderanno parte alla veglia i parroci dell’unità pastorale insieme alle proprie comunità.
dente Federagri Veneto).
Alle 18.45 la messa nella chiesa parrocchiale di
San Fior, presieduta dal
vescovo Giuseppe, in memoria dei soci defunti
Giuliano Bortolomiol, Livio Zaccaron, Renato Pisani, Arnaldo Franchi,
Giorgio Amuro e Giorgio
Panto. La giornata si chiude con la Festa degli auguri a Villa Soligo a Soligo.
34
CIMAVILLA FESTEGGIA L’ISTITUZIONE
ca e il salone che venne
realizzato negli anni successivi.
Alla storia della giovane
parrocchia sarà dedicata la
serata di festa che avrà il
suo momento centrale domenica 17, alle 18, con la
solenne messa presieduta
da monsignor Zenti.
La celebrazione eucaristica darà inoltre modo ai
fedeli di Cimavilla di esprimere il loro sentito gra-
zie a don Domenico Perin
che, per 41 anni, è stato loro guida e pastore. Il sacerdote, ora a riposo, ha
profuso in questi lunghi
anni tutte le sue energie
per il bene della comunità.
Don Domenico si è sempre fatto promotore e ha
seguito ed incoraggiato le
diverse attività pastorali.
Oltre alle iniziative che si
svolgevano nei locali della
parrocchia, egli è stato
sempre molto attento e
presente con gli ammalati
e gli anziani ai quali faceva
regolarmente visita e portava la comunione. Altro
momento per lui importante era la visita alle famiglie per la benedizione
delle case, che gli permetteva di essere a contatto
con tutti i suoi parrocchiani.
Nei suoi 55 anni di sacerdozio si è inoltre dedicato alle Penne Nere come
assistente della sezione Ana di Conegliano. Molto
profonda anche la sua devozione a Maria, che per
molti anni lo ha portato a
prender parte al pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi a Lourdes.
Non sono mancati neppure gli impegni economici dovuti alla realizzazione
del salone e al rifacimento
del tetto della chiesa.
Tanti sono quindi i motivi per cui gli abitanti di Cimavilla desiderano esprimere la loro riconoscenza
ad un pastore che, come
un padre, li ha seguiti e aiutati a crescere. Per la comunità si apre ora un nuovo capitolo di storia, che la
vede parte integrante dell’unità pastorale di Codognè.
Gerda De Nardi
GODEGA / CENA MULTIETNICA
gna della gratuità: quella
per la quale sono stati imbandite le tavole con pinze,
torte nigeriane e tonnellate di cous-cous, ma anche
la stessa che ha spinto i
giovani pianzanesi a realizzare un dvd che abbinava estratti dai film del loro, gratuito, cineforum ai loro sentitissimi (anche se forse un
filo retorici, ma sono peccati di gioventù) commenti, che tracciavano la strada
della serena convivenza
che loro sono saldamente
intenzionati a percorrere.
E in quante altre serate
puoi vedere un distinto signore marocchino, con
tanto di berretto e vestito
tradizionali, con il suo figlioletto al fianco, battere
le mani e cantare una canzone cristiana in lingua
Swahili proposta da italiani di Villa di Villa e che glorifica (l’unico) Dio?
Nozze d’oro
della parrocchia
M
ezzo secolo di
vita è il traguardo raggiunto dalla parrocchia di
Cimavilla di Codognè. Per
festeggiare i suoi cinquant’anni i fedeli si riuniranno domenica 17 dicembre insieme al vescovo
Giuseppe.
Istituita con decreto del
vescovo Giuseppe Zaffonato, la comunità cristiana
si formò staccandosi dalla
parrocchia di Cimetta e la
nuova chiesa venne dedicata alla Beata Maria Vergine della Mercede, richiamando la devozione legata ad un antico oratorio
ancor oggi esistente in parrocchia.
Nel tempo le attività pastorali si svilupparono attorno alla nuova chiesa, posta lungo la Cadoremare.
Qui sorse anche la canoni-
La chiesa di Cimavilla
Indovina chi
è venuto a cena
P
roviamo, per una
volta, ad ascoltare il
rumore di una foresta che
cresce anziché quello di un
albero che cade? E allora
fermiamoci ad applaudire
quanto realizzato dal Gruppo giovani universitari di
Pianzano, per avanzare
verso la serena convivenza
con l’immigrazione che è
(e sarà) tra noi. A conclusione del loro cineforum
“Incontri e scontri tra culture”, per venerdì 8 i giovani hanno invitato ad una
cena multietnica… chiun-
que lo volesse, ma anzitutto gli stranieri che vivono a
Godega. E sotto la pioggia
sono giunte parecchie decine, se non un centinaio,
di persone: da giovani e adulti dell’unità pastorale a
maghrebini e africani, dai
parroci don Livio e don Vittorino al gruppo di giovani
– alcuni di Villa di Villa –
che hanno trascorso le
scorse ferie in Kenya, capitanati dal missionario della Consolata padre Godfrey.
Per una serata all’inse-
S. MARTINO: NOZZE D’ORO
D
omenica scorsa, gli sposi Nilo e Annamaria,
dopo 50 anni di vita insieme, sono stati festeggiati dai figli Nadia e Francesco, genero e nuora
e dai nipoti Enrico, Maria, Giuseppe e Francesca con
la celebrazione di una S. Messa nella chiesetta di
Mescolino a S. Martino di Colle Umberto. Auguri!
GODEGA: L’intero paese piange
suor Maria Onorina Gava
«I
n tutta la sua vita suor Maria Onorina Gava ha
saputo amare e farsi amare, ha saputo dare e ricevere». Così suor Amalia ricorda la consorella scomparsa lo scorso 6 dicembre. Per quasi 50 anni, dal 1956
al 1998, suor Onorina si è occupata della comunità di Godega di Sant’Urbano con le sue molteplici opere, soprattutto nell’asilo di Godega, in cucina, tra pentole e
fornelli «sempre con gioia e serenità, anche nei periodi
più difficili» continua suor Amalia.
Originaria di Cordignano, dove era nata il 19 aprile
del 1914, aveva fatto la sua prima professione religiosa
il 2 settembre del 1938. Oltre a Godega, alla quale era
sempre rimasta affezionata, aveva prestato servizio anche in altre parrocchie per poi trascorrere gli ultimi anni nella Casa Generalizia di Savona, nell’infermeria dell’istituto, dove si è spenta.
«Suor Onorina ha visto l’alternarsi di molte generazioni e per questo era molto legata a questa parrocchia
dove era molto conosciuta» ricorda il parroco don Vittorino. E anche la parrocchia ha dimostrato il grande affetto che la legava, prima con il continuo afflusso di fedeli che hanno vegliato la salma posta nella cripta della
chiesa parrocchiale e poi con la folta presenza al funerale celebrato lunedì 11 a Godega.
La nipote Anna Maria Gava la ricorda così: «Il suo
paese, dal quale si è allontanata a malincuore, è sempre
stato Godega. Per noi nipoti è stata una zia molto cara,
sempre disponibile e sorridente, sapeva confortarci.
Nonostante avesse 92 anni
ci manca, era un nostro punto di riferimento. Abbiamo
realizzato il suo desiderio di
essere sepolta a Cordignano, suo paese natale. Ha
sempre pregato per noi, ed
ora continuerà a farlo da lassù».
Erica Bet
GODEGA: Rassegna teatrale
dedicata a Carlo Goldoni
È
interamente dedicata a Carlo Goldoni la rassegna teatrale 2007 promossa dal Comune di Godega. Gli spettacoli cominciano sabato 13 gennaio, alle
21, con “Arlecchino servitore di due padroni” con la compagnia “Estravagario Teatro” di Verona. In preparazione alla rassegna, venerdì 15 dicembre alle 21 al Palaingresso il professor Gianni Mazzocco tiene una conferenza sul tema “La rivoluzione teatrale di Carlo Goldoni”.
CODOGNÈ: Musiche, danze e canti
della tradizione natalizia veneta
D
ue concerti natalizi all’ex scuola “Ancilotto” di
Codognè su iniziativa dell’amministrazione comunale. Sabato 16 dicembre alle 20.45 il gruppo Bandabrian di Breganze (Vi) propone lo spettacolo “O popolo cortese”, musiche, canti e danze della tradizione veneta con strumenti tradizionali.
Sabato 23, alle 20.30, concerto del Piccolo Coro di
Codognè.
S. VENDEMIANO:
Opere
complementari
A28, ok della Ctr
A
Nilo Taciturno e Annamaria Bet - 10 dicembre 1956-2006
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 17 dicembre 2006
pprovato in Commissione Tecnica Regionale il progetto definitivo delle opere complementari della A28 di San Vendemiano.
Per l’inizio del 2007 è prevista la chiusura della procedura di questo importante
progetto dal valore di euro
8.400.000 per proseguire poi
con la fase esecutiva e la conseguente gara di appalto.
L’approvazione della Ctr
è un passaggio importante
per un’opera che permetterà
di risolvere i problemi delle
lunghe code che oggi si formano in entrata e uscita del
casello.
e
L’AZiON
Opitergino
PORTOBUFFOLÈ/ 100 MILA EURO PER IL
RESTAURO CHE SANERÀ IL DEGRADO ATTUALE
Rinascerà Casa Gaia
L
a facciata posteriore è tutta annerita: dalle muffe, dall’inquinamento, dal
trascorrere del tempo. All’interno gli impianti tecnologici non sono più a
norma ed i serramenti lasciano parecchio a desiderare. È Casa di Gaia da
Camino di Portobuffolè, il
trecentesco palazzetto
simbolo del Medioevo in
questa parte della Sinistra
Piave.
Questo stato di degrado è destinato a terminare, perché il Comune ha
avviato un corposo progetto di restauro. Un pri-
mo intervento
era stato eseguito alcuni
decenni or sono, quando
Casa Gaia era
di proprietà
della Provincia.
In seguito
non era più
stato
fatto
niente, anche
per la difficoltà di trovare risorse. Ma
l’amministrazione
portuense con
tanto impe-
CRIMINALITÀ: STOP AGLI
ALLARMISMI E AGLI STRUZZI
Furti e panico
T
utto è partito da
qui. È anzitutto dall’opitergino-mottense che
si è scatenato il gran parlare di problemi
di ordine pubblico di queste ultime settimane. La
dolorosa miccia
sono stati, ovviamente, furti e rapine percepiti in
aumento nelle ultime settimane. «Mancano forze
dell’ordine, i delinquenti di
notte hanno campo libero»: lo ha detto Bepi Covre, lo sottoscrivono altri
primi cittadini. In cerca di
soluzioni hanno guardato
a Roma, per un incontro
con il sottosegretario agli
interni Rosato. Ma soprattutto a casa propria. A
Chiarano sono iniziate ronde notturne
dei volontari
della Protezione Civile che
pattugliano il
territorio. Il
prefetto Aldo
Adinolfi le ha
bocciate, la Lega, sempre
attenta alla “pancia” della
gente della Marca, le ha rilanciate. Ma anche qualora siano autorizzate (e un
sistema legale si trova) appare chiaro che non possono essere la soluzione
definitiva. Questa passa in-
Ronde dei
cittadini
a Chiarano
SABATO 16
Ore 8-20 in centro storico: mercatino straordinario di Natale.
Scuola aperta all’Isis “A. Obici" in
orario 10.30-13 e 15-18 e domani ore 10.30-12.30; scuola
aperta all’Itcg “J. Sansovino”
dalle 15 alle 18 e domani dalle
9 alle 12.
Alle ore 20.45 sarà di scena in
chiesa a San Vincenzo il classico
Concerto di Natale con il coro "In
Musica Gaudium" diretto da
Battista Pradal.
DOMENICA 17
In piazza Grande a Oderzo:
mercatino missionario.
Oggi i volontari dell’AIL saranno
presenti con le Stelle di Natale a
Colfrancui.
Ore 14.30-16 a San Vincenzo presso il centro Parrocchiale: incontro
di formazione per tutti i ministri straordinari della
comunione della bassa dio-
cesi.
Ore 15 al cinema Turroni:
quinto ed ultimo appuntamento
del mini-ciclo di proiezioni per
ragazzi con il lungometraggio a
cartoni animati "Nanny Mc Phee
- Tata Matilda".
Ore 15 in chiesa a Fratta: edizione numero 19 di Cantiamo
il Natale. Cantano il Coro San
Bartolomeo di Camino e il Coro
classico di Fratta, il Coro Giovani
di Fratta-Camino e il Piccolo Coro del Patronato di Camino.
Ore 15 in Duomo: concerto
di Natale, patrocinato dal Comune di Oderzo.
Ore 18 al Palasport: per la 14ª
giornata del campionato di serie
B2 di basket, la PMP Oderzo sfida il Mestre.
Scuola aperta al collegio Brandolini-Rota dalle ore 10.30.
LUNEDÌ 18
Ore 20.30 presso il centro par-
vece per un aumento dell’organico o un adeguamento delle sedi, come nel
caso dei carabinieri di Oderzo. Nel frattempo molte autorità, dal sottosegretario Rosato, al procuratore Fojadelli, al prefetto, e
persino l’istituto di vigilanza Compiano (che pure potrebbe guadagnare
dall’allarme) insistono a dire che nella Marca la situazione dell’ordine pubblico resta buona e non ci
sono emergenze. Il che
non è di alcuna consolazione, ed anzi può suonare una beffa, per chi ha subito rapine in casa o sul
luogo di lavoro. Ma dovrebbe spingere la politica - che deve o almeno dovrebbe decidere razionalmente, non sulla base dell’emotività del momento- a
reazioni equilibrate. Non
invitando i cittadini a farsi
giustizia da soli, ma spingendo ovunque si possa
rocchiale del Duomo: undicesimo
incontro della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale, promossa dalla Diocesi. Stasera approfondimento su Le sfide della politica. Coordinano: Proff Bianchin-Perosin-Moro.
Ore 21.15: secondo appuntamento della stagione teatrale al Cristallo con “7 piani”, tratto da Dino Buzzati con Ugo Pagliai
e Paola Gassman; scrittura teatrale
di Michele Ainzara, regia di Paolo Valerio. Prezzi: platea 17 euro,
galleria 13 euro, galleria ridotto
10 euro. Riduzioni per minori di
25 anni, ultrasessantenni, soci associazione NOI. Abbonamento platea 70 euro, galleria 50 euro.
MARTEDÌ 19
Ore 21.15 al Teatro Cristallo:
concerto gospel di Cheryl
Porter e In The Spirit. Prezzi: platea euro 12, galleria euro 10.
Farmacia di turno: Trevisan, p.zza Grande 18.
Tel. 0422 717644
gno e fatica è riuscita alfin
a destinare quasi 100mila
euro alla ristrutturazione
di Casa Gaia.
«È un intervento complesso - dice il sindaco Diego De Marchi - che non poteva più essere rimandato.
Verranno rifatti tutti gli impianti che ormai non sono
più a norma. Penseremo
quindi ai serramenti ed al
rifacimento degli intonaci». Una buona parte del
lavoro servirà per la pulizia della facciata posteriore, con la rimozione delle
muffe e dei licheni e la ridipintura. Il Comune ha
già in mente, al termine
dei lavori, di allargare l’attività espositiva in Casa
Gaia. Oltre alle mostre degli artisti, si potrebbe utilizzare il bel palazzetto anche quale vetrina espositiva delle attività produttive
che sono molto fiorenti
nella zona.
Annalisa Fregonese
spingere per un aumento
della presenza delle forze
dell’ordine. Non trincerandosi, come gli struzzi,
dietro un “tutto va bene,
madama la marchesa” se
non ci sono state rapine
nell’ultimo mese, ma neppure facendoci credere
che il Mottense è una succursale di Scampia.(TB)
Domenica 17 dicembre 2006
35
BASALGHELLE: In scena il Natale
secondo “La nostra famiglia”
V
enerdì 15 alle 20.30 i fanciulli e i ragazzi de "La
Nostra Famiglia" di Conegliano propongono in
chiesa a Basalghelle la sacra rappresentazione della Natività. I protagonisti sono più di cinquanta figuranti dalla scuola materna ai ragazzi del Centro di formazione professionale, in rappresentanza di tutti i giovani che frequentano l’Istituto di riabilitazione de "La Nostra Famiglia" di Conegliano. La sacra rappresentazione sarà arricchita dalle voci del "Coro Castel".
ODERZO: Marliviana Schilirò
presenta i suoi racconti
V
enerdì 15 alle 16.30 presso la sala parrocchiale vicino al Duomo di Oderzo Marliviana Schilirò (assidua partecipante al concorso letterario de L’Azione)
presenta il suo libro di racconti “Gocce di fantasia”. Interviene Marina Silvestri; letture di Gabriella Silvestrini.
CHIARANO: pattinaggio artistico
S
i terrà sabato 16 dicembre 2006 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Chiarano il consueto
saggio di fine anno del Pattinaggio Artistico Chiarano,
giunto alla sua quattordicesima edizione. Una manifestazione che prevede l’esibizione di tutti gli atleti ed il
consueto augurio di Buon Natale.
MANSUÈ: Il Natale dei centri
minibasket pensa all’Uganda
Domenica 17 alle 10 presso la palestra delle scuole
medie di Mansuè si svolge la festa di Natale per i centri
minibasket di Oderzo, Mansuè, Motta, Chiarano e Salgareda. Legata alla festa è anche la ricerca di fondi per
i bambini di Kasese, in Uganda, sostenuti anche dalle
offerte che si raccolgono alle partite delle prime squadre di Oderzo e Mansuè.
36
ELEMENTARE DI GORGO / I LAVORETTI IN VENDITA SONO
CULMINE DI UN PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ
Non è solo un mercatino
S
abato 16 dicembre alla scuola elementare “Albino Luciani” di Gorgo si
svolgerà una mostra mercato dei tradizionali lavoretti di Natale realizzati
dai bambini. Il ricavato andrà in beneficenza.
Il lettore distratto o frettoloso potrebbe fermarsi
qui, e l’iniziativa scomparire subito nel frullatore
delle mille proposte di solidarietà che – ed è un bene! – spuntano a Natale.
Ma ci sono alcuni buoni motivi per dire che
quella in programma a
Gorgo non è un’iniziativa
qualsiasi.
Ad esempio perché la
generica “beneficenza” di
cui sopra
in realtà
ha occhi,
orecchie
e bocche.
Quelle dei
bambini
della Guinea Bissau, che beneficeranno delle offerte di genitori e amici dei loro coe-
tanei
di
Gorgo.
Ma beneficenza
ha anche
le fattezze
di
Elisa
Benetti, una specializzanda in
pediatria
all’Università di Padova.
È lei il
ponte tra la
Guinea Bissau e l’Italia,
dopo che nel paese africano ha trascorso tre settimane della scorsa estate
come volontaria della Comunità di Sant’Egidio, organizzazione
che a
Bissau,
la capitale, ha
costruito un ospedale. L’ultimo tratto di
questo ponte di solidarietà, quello che porta fino
Tutto il ricavato
va ai bambini della
Guinea Bissau
e
L’AZiON
Mottense
Domenica 17 dicembre 2006
I lavoretti realizzati dai bambini di Gorgo
a via Roma a Gorgo, è merito di Emanuela Davanzo, amica di Benetti, maestra della elementare gorghense, referente per il
progetto “Con le mani,
con la testa, con il cuore”.
Nel cui segno i bambini hanno anzitutto affrontato letture e condiviso
conversazioni su com’è,
realmente, la vita in Africa e in generale nella parte di mondo dove non si
sta economicamente bene
come a Gorgo. Scaldato
così il terreno, è stato poi
il momento della dottoressa Benetti, che a metà
novembre ha incontrato
prima genitori ed insegnanti e poi i bambini.
Raccontando quello che
ha visto e chiedendo una
mano. Se ne sono protese
tante: quelle degli alunni
che tra carta e terracotta,
decoupage e stamping,
metallo e gommapiuma
hanno realizzato piccoli
oggetti regalo; quelle dei
genitori che assieme ai figli hanno scelto di rinunciare a giocattoli e libri usati per devolverli alla causa del “Mercatino di Natale e del Rigiocattolo”.
Ed ora, sabato 16, a
protendersi verso la Guinea Bissau saranno le mani messe al portafoglio
per un’offerta in cambio
di un lavoretto di bambino
italiano e di un sorriso di
bambino guineano. Mentre la elementare di Gorgo procede nel suo anno
didattico dedicato ad “Educare alla solidarietà”.
(TB)
MOTTA: Per decidere sui pompieri
risorgono le commissioni consiliari
U
na commissione per la caserma dei Vigili del fuoco. Questo il risultato del consiglio comunale della scorsa settimana a Motta. Dopo lunga discussione
maggioranza e opposizioni di Motta sono convenute sull’istituzione di un’apposita commissione consiliare per
analizzare il tema; la commissione verrà formata nel
prossimo consiglio comunale. Ma dove verrebbe realizzata la nuova caserma mottense? «L’ipotesi più accreditata – ha detto il sindaco Graziano Panighel – è in
zona Motta Nord, lungo la Postumia, per ovvi motivi logistici. Come Comune noi metteremo a disposizione un
terreno». L’opposizione esulta: «Siamo riusciti – hanno
detto i consiglieri Stenio Odonti e Raffaele Marcon – ad
istituire una commissione consiliare. Ricordiamo che le
commissioni erano state soppresse all’inizio dell’attività
di questa giunta, perché ritenute inutili». (GR)
VENERDÌ 15
Alle 15, in piazza Luzzatti, inaugurazione della 2ª Festa del
cioccolato.
Alle 20.30, al ristorante Bertacco,
“Cena di gala al cioccolato” col
maestro cioccolataio Danilo
Freguja.
SABATO 16
Dalle 10 alle 20 in centro Festa
del cioccolato: dimostrazioni nei laboratori dei maestri artigiani cioccolatieri; mostra delle sculture
di cioccolato.
Alle 15.30, al palazzetto dello sport,
“Festa del Santo Natale” dei bambini della scuola materna.
Alle 17.30, all’audiotorium della
casa di riposo, presentazione del libro “Il facchino del Nord
Est: Giorgio Lago, un’eredità da
raccogliere”.
DOMENICA 17
Alle 9.30, in Duomo, Messa con
l’Azione cattolica locale che
festeggia la “Consegna del mandato”.
Dalle 10, ultima giornata della Festa del cioccolato in piazza Luzzatti.
Alle 12.30 l’associazione Anziani e Pensionati organizza il
pranzo sociale al ristorante Girasole di Chiarano.
e
L’AZiON
Veneziano / Friuli
Undici capi, ottantuno fazzolettoni in tutto
Scout di Torre,
numeri record!
S
cout di
Torre
di Mosto: un gruppo
in salute! A dircelo sono i numeri, mai stati
così alti: 30 lupetti, 30 tra esploratori e guide, una decina
di rover e scolte
e soprattutto 11
capi, un vero record per Torre.
Chiedo a Roberto Galet, il
capogruppo, il
motivo di questo autentico boom. «La novità – risponde – è che, se prima
gli iscritti provenivano praticamente dalla sola Torre,
ora ci sono sempre più ragazzi che vengono da fuori paese, anche da 15 km di
distanza (ad esempio da
La Salute di Livenza) e
Scout di Torre di Mosto volontari in Bosnia Erzegovina
questo ci garantisce una lista d’attesa sempre numerosa a cui attingere».
Ma il segreto del successo sta pure nel clima di
“famiglia allargata” che si
respira qui tra capi e ragazzi. Ho conosciuto la comunità capi di Torre di
Mosto 9 anni fa in Puglia
per una route (campo, ndr) nazionale dove ci siamo confrontati sulla figura
del compianto don Tonino
Bello e sul senso della partecipazione politica e la ritrovo, per una felice coincidenza, nella mia stessa
zona. Mi ha colpito che,
nonostante il ricambio, in
TORRE / VIA AI LAVORI DELLA PIAZZA
La biblioteca al centro civico,
nel magazzino le cucine
P
rimi passi per la
nuova piazza di Torre di Mosto. Vale a dire, come precisa a scanso di
strumentalizzazioni il sindaco Alessandra Cigana,
l’area intorno al municipio.
«Abbiamo già approvato
tutto: partiranno a gennaio
i lavori per la risistemazione del centro civico. Al suo
interno verrà ospitata, in
spazi molto più ampi di
quelli attuali, la biblioteca.
Al suo posto andrà l’ufficio
tecnico». “Trasferimento
ed ampliamento della biblioteca” erano in effetti
annunciati
nel programma amministrativo con
cui Cigana è
stata eletta
nel 2005, e
che si può
consultare su
www.torredimosto.it. Secondo passo
per il centro cittadino: «In
una parte dell’ex magazzino ricaveremo una zona
per le cucine comunali, a
disposizione delle associazioni per la manifestazioni». Terzo passo, non immediato: «Con un bando
vogliamo ricevere da architetti almeno una trentina di progetti per la siste-
mazione della
mette: «Non abzona attorno al
biamo rinunciato
municipio».
al progetto, abNel frattembiamo solo ralpo il magazzilentato». Sul punno comunale
to il programma
resta alloggiato
elettorale – eviprovvisoriadentemente sumente in un
bodorando le difcapannone in
ficoltà di attuazona industriaIl sindaco Alessandra Cigana zione – era stato
le, in affitto («a
cauto, impegnanun prezzo molto
dosi solo a “verififavorevole», precisa Ciga- care la possibilità di cona). Obbiettivo è ovvia- struire una nuova sede per
mente costruire una sede le scuole elementari”.
di proprietà comunale per
Se per la spesa ingente
il magazzino, che ospiti an- di una scuola da costruire
che le attrezza- i fondi mancano – «e non
ture della pro- ci sono possibili finanziatezione civile. menti» –, importi minori
Ma il freno è sono stati trovati per la cosempre quello: pertura della scuola ma«È un problema terna parrocchiale (18 midi soldi».
la euro).
Stesso freno,
Un contributo viene poi
anzi maggiore dato anche per i restauri
perché di spese della parrocchiale di San
maggiori si trat- Martino, «perché la consita, è quello che deriamo una struttura per
ha costretto a sospendere tutta la comunità». È il
le decisioni, e pure le a- Comune, spiega Cigana, a
zioni, sulla questione della pagare chi viene ad esibirscuola elementare, che ha si in concerto in chiesa.
più bambini che spazi e de- Tanto è vero che è la bive dunque chiedere... asi- blioteca l’organizzatrice
lo alla scuola media. Am- del concerto di sabato 16
pliamento o trasferimento? in parrocchia in cui si esiPer adesso, con le vacche birà il coro orchestra di Cacosì magre, né l’una né l’al- valier.
tra. Anche se Cigana proInfine, le spese che si
Il Comune
sostiene
il restauro
della
parrocchiale
verità contenuto, oggi come allora capi di esperienza e capi giovani convivano in armonia. Garantendo un trapasso di nozioni
fatto non solo di metodo,
ma anche di passione nel
fare le cose, di semplicità,
di accoglienza, di desiderio di formarsi e di esserci. E tutto questo senza
dubbio passa a ragazzi e
famiglie.
Quali i progetti per il
prossimo anno? «Anche se
siamo impegnati – spiega
Galet – nella stesura del
nuovo progetto educativo
di gruppo e non abbiamo
ancora formalizzato un
programma, credo che l’attività dell’anno verterà sulle celebrazioni per il centenario dello scoutismo.
Per la prima volta nella
storia del gruppo, infatti,
due ragazzi hanno fatto richiesta di partecipare al
Jamboree che si terrà nel
luglio prossimo in Inghilterra. Per questo il reparto sarà impegnato in imprese di autofinanziamento per sostenerli. I ragazzi
del clan, inoltre, sull’onda
dell’entusiasmo trasmesso
dall’esperienza estiva di
servizio a Tuzla, in Bosnia,
sono coinvolti separatamente in vari cantieri di
servizio nazionali prima di
Natale».
Gaetano de Biase
Slitta la
decisione
sulla scuola
elementare
vorrebbe fossero non necessarie: «Sono aumentati
i bisogni nel settore sociale, a Torre di Mosto sta
crescendo la povertà! La
popolazione è aumentata
ma con essa anche gli stranieri e le persone sole».
(TB)
Domenica 17 dicembre 2006
37
CEGGIA: Settimana della
solidarietà e del volontariato
Q
uarta edizione della settimana della solidarietà e
del volontariato a Ceggia: da venerdì 15 a domenica 17, dalle 15 alle 19 e domenica anche dalle 9.30
alle 12, nella nuova piazza 12 associazioni del paese (La
Lucciolata, Chernobyl, Insieme per l’Africa, Acr, Gruppo missionario, Caritas, Croce rossa, Agesci, Avis, Per
un Sorriso, Noi Ceggia), all’interno delle tipiche casette di legno, presenteranno alla comunità le loro proposte. Alcuni eventi inoltre allieteranno l’iniziativa: venerdì
15, dalle 16 alle 18, il gruppo Alchimia organizza un pomeriggio di animazioni per bambini; sabato 16 invece,
dalle 17.30, il gruppo “Ciacoe s’cete” terrà un concerto
di canti popolari; la mattina di domenica 17 infine, alle
10.30, commercianti, panificatori e cantine ciliensi organizzeranno degustazioni di prodotti e la distribuzione
di doni per i bambini. (BD)
CEGGIA: Ricerca di Furlanetto,
Manzato e Mariani sulla piazza
“R
icerca storica sulla piazza XIII Martiri”: un’opera contenente interessanti ricostruzioni, testimonianze ed immagini, frutto della collaborazione di
tre ciliensi, Flavia Furlanetto, Mila Manzato e Federico
Mariani, che sarà presentata in sala consiliare, sabato 16
dicembre, alle 16.30.
GAINIGA: I Barbapedana
raccontano “I tre Lorienti”
V
enerdì 22 dicembre, alle 20.45, nella chiesa di Gainiga, musica, immagini e narrazione con lo spettacolo-concerto di Natale “I tre Lorienti” a cura dell’associazione culturale Barbapedana.
FOSSÀ: Distributore self service
di latte appena munto
D
opo il distributore di benzina, il distributore di
latte. Entrambi self service. Nel parcheggio del
bar Digito a Fossà è stato inaugurato domenica 10 un
distributore di latte appena munto, da cui ognuno può
in autonomia approvvigionarsi. Installato su iniziativa
dell’allevatore sandonatese Bernardo Frasson con la collaborazione della Coldiretti, è la prima di queste strutture in provincia di Venezia.
BRUGNERA: Omaggio a Perosi e
Respighi dei cori di Camolli
D
omenica 17, alle 17.30 nella chiesa di San Giacomo a Brugnera, concerto “Perosi e Respighi progetto policorale nel 50º della scomparsa di Lorenzo
Perosi”. Le Voci bianche e le Voci maschili del Contrà e
l’ensemble In Contrappunto di Camolli, assieme alla corale di Buttrio e ai Legris Cantors di Percoto proporranno la messa “Benedicamus Domino” di Perosi e la
“Lauda per la Natività del Signore” di Ottorino Respighi.
Progetto e direzione di Giuliano Goruppi.
studi biblici di Sacile, ultimo degli incontri di preparazione al
Natale, dal titolo Dio mandò
suo Figlio. Relatore don Adriano Dall’Asta.
VENERDÌ 15
Resta aperta fino al 17 dicembre
all’ex chiesa di San Gregorio a Sacile la mostra dello scultore Alberto Pasqual,“Ferro… l’altra dimensione”. Orario: dalle 16
alle 19.30. Ingresso libero.
Nei locali dell’ex Banco Ambrosiano di piazza del Popolo a Sacile,
fino al 14 gennaio, mostra di giocattoli e treni d’epoca.
Al Centro Giovani Zanca (nella foto) di Sacile, resta aperta fino alla fine del mese la mostra fotografica “Culture in transito a Sarajevo”.
Alle 21 al teatro Pileo di
Prata la compagnia teatrale “Il
gatto sapiente” presenta “L’albero”.
Dalle 21.30, al Caffè Commercio
di Sacile, esibizione di Valentina Gerometta (voce e chitarra acustica) e Stefano Di Chio
(basso). Informazioni: 347-
2281692.
Alle 23 al Nuova Jump di Prata
concerto dei Radioliga.
SABATO 16
Alle 17, alla biblioteca civica di
Sacile, ultimo incontro del laboratorio per ragazzi, di realizzazione
di un presepe.
DOMENICA 17
Alle 14, in largo Salvadorini a Sacile, mercatino dei giocattoli
usati.
Alle 15, in piazza Duomo a Sacile, arriva il Ludobus carico di
giochi natalizi.
A Caneva, in castello, celebrazione
religiosa per onorare la patrona
santa Lucia. Segue la tradizionale
castagnata.
LUNEDÌ 18
Dalle 20.30 alle 21.30, al Centro
MARTEDÌ 19
Si riunisce alle 20 il consiglio comunale di Prata.
GIOVEDÌ 21
Alle 16, in piazza del Popolo a Sacile, spettacolo di burattini.
Alle 21, al teatro Zancanaro, concerto degli Harmony Gospel Singers, l’ultimo nell’ambito della rassegna Palcoscenico Aperto, organizzata dalla compagnia teatrale
L’Iniziativa. I biglietti sono in
vendita al negozio di dischi Discorso di via Dante, a Sacile. Per
informazioni,
0434-780623,
[email protected].
Farmacie di turno: Comunale, via Ettoreo 4,
Sacile, telefono 043471410.
38
FRATTA /PREVISTA NEL 2007 LA FINE DEI LAVORI
OSPITERÀ ANCHE IL “MUSEO DELLA PARROCCHIA”
Casa della gioventù, ci siamo!
L
a parrocchia di
Fratta di Caneva
riavrà fra pochi
mesi, all’inizio del prossimo anno, la sua “Casa della gioventù”. La Regione
Friuli Venezia Giulia ha
da poco stanziato, infatti,
un secondo finanziamento, di 120 mila euro distribuiti in 20 anni, per
completare i lavori di ristrutturazione dell’immobile, iniziati nel 2005. Lo
scorso anno la Regione aveva già approvato contributi per 12 mila euro all’anno, per 20 anni.
Don Olindo Maso, parroco di San Michele di Sacile, in ser vizio anche a
Fratta, non vede l’ora che
siano pronte le aule per il
catechismo. Ma la struttura, che dispone di molte stanze, diverse sale e
una vasta area scoperta,
accoglierà anche una
grande sala della comunità, una cucina per i momenti conviviali, diversi
spazi per attività teatrali,
musicali, incontri di gruppi parrocchiali, un probabile appartamento per il
custode, e, soprattutto, il
Museo della parrocchia,
uno spazio che ricorderà
attraverso documenti fotografici ed oggetti anche
molto preziosi l’antica
storia di questa comunità.
Risalgono al 1572, infatti,
le prime registrazioni di
e
L’AZiON
Friuli / Memorie
Domenica 17 dicembre 2006
Ospiterà
anche
i convegni
annuali degli
ex frattesi
Lavori in corso alla “Casa della gioventù”
gravità. Ma lo riavranno
anche gli ex-frattesi, che
dal 2007, ogni anno in ottobre, potranno celebrare qui il loro tradizionale
convegno. Negli altri mesi, qui bambini e ragazzi
potranno giocare, le famiglie potranno festeggiare se stesse, e d’inverno, nei giorni feriali, la
messa potrà nuovamente
essere celebrata nella
chiesetta un tempo utilizzata dalle suore: il tutto
anche grazie alla generosità dei parrocchiani.
Maria Pia Arpioni
nascite alla
gli spazi, vi è
Pieve di Fratstato collocato
ta, che una
un bassorilievo
volta disponedello scultore di
va di parroco
Sernaglia Carlo
e cappellano.
Balljana, con la
La “Casa
scritta: “il loro
della
giosorriso ci illuventù”, inaumina ancora”.
gurata dal veI frattesi riascovo Luciani
Don Olindo Maso vranno dunque
nel ’61, ospiil loro centro di
tava un tempo l’asilo della parrocchia, gestito da SACILE: Volontari in America
suore e dimesso in se- Latina raccontano...
guito allo spopolamento
del paese. L’usura e le inenerdì 15 dicembre alle ore 21 presso il Centro
temperie ne hanno deteGiovani Zanca si terrà l’ultimo degli appuntamenti
riorato la struttura, ren- del progetto “Culture in Transito” promosso dall’assodendo ad un certo punto ciazione L’Altrametà in collaborazione con il Progetto
necessaria la sistemazio- giovani Zanca e il Comune di Sacile.
ne del tetto. Nell’83, a riDopo i racconti delle esperienze di viaggio e di solicordo di tre bambini del darietà a Sarajevo e in Asia, sarà la volta dell’America Laposto, morti a causa di in- tina, in particolare Messico, Bolivia e Argentina. Un’occidenti stradali, e di Lu- casione per ascoltare musiche provenienti dall’America
ciani, che aveva benedet- Latina e degustare i prodotti del commercio equo e soto per la prima volta que- lidale provenienti da cooperative sudamericane.
V
SCI SACILE:
Corsi in
Piancavallo
P
ronto a ripartire lo
Sci Club Sacile. La
prima proposta sono i corsi di sci che si svolgeranno in Piancavallo dal 27 dicembre. Iscrizioni a numero chiuso: affrettarsi a
contattare lo Sci Club allo
0434 733866 o [email protected]
IMMACOLATA DI LOURDES /
TI PENSIAMO OGNI GIORNO
C
ara Lorena, sei
sempre con noi.
Già otto anni sono passati dalla tua partenza, il tuo
pensiero è sempre fra di noi,
non trascorriamo un giorno senza fare il tuo nome, ti
vorremmo ancora qui con
noi, per goderci un po’ le
gioie della vita. Continua a
seguire i nostri passi, aiutaci e proteggici dal cielo, tu
che sei il nostro angelo custode.
Con tanto amore: mamma, papà, fratelli, cognate,
nipoti Elisa, Alberto e Giulia.
Una messa in suffragio
LORENA FLORIAN
n. 9.11.1965 - m. 16.12.1998
sarà celebrata sabato 16 dicembre, alle 18.30, nella chiesa parrocchiale Immacolata
di Lourdes di Conegliano.
TEZZE/ PROTEGGICI
È
difficile riempire il
vuoto che hai lasciato, hai dedicato la tua vita al
lavoro e alla famiglia: il tempo non cancellerà il tuo ricordo e la fede che ci hai trasmesso. Nel trigesimo della tua scomparsa ti vogliamo immaginare in cielo accanto al tuo Enrico, nostro
papà, e sappiamo che da lassù continuerete a proteggerci. Ringraziamo ancora
medici e infermieri del reparto geriatria dell’ospedale
di Conegliano e le signore
Giannina, Rosy e Daniela
per l’amorevole assistenza
ASSUNTA BATTELLO
in ZANARDO
n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006
che hanno dato alla mamma. I tuoi figli Giorgio, Luigi e Fulvio con nuore, nipoti e tutti i tuoi cari.
CONEGLIANO /
SILVIA, AMICA CARISSIMA!
È
già trascorso un anno dal compimento
della tua Pasqua, ma
per coloro che ti vollero bene il ricordo di te
si fa sempre più struggente!
Ti sentiamo presente
e più che mai vicina;
con la delicatezza del
tuo cuore e la forza del
tuo spirito ci sproni
a camminare guardando in alto, verso la meta che tu già hai raggiunto!
Ti ricorderemo
martedì 26 dicembre
SILVIA DALL’ANESE
m. 26.12.2005
con la celebrazione della Messa alle 11.30 nella parrocchia di San
Rocco.
ZOPPÈ
SACILE
FRANCENIGO
ESTER GEMMA DAL POS
in BATTISTUZZI
n. 19.9.1921 - m. 21.12.2003
MARIO CELLOT
n. 31.3.1929 - m. 18.12.2005
maestro GIOACCHINO POLES
n. 26.6.1913 - m. 14.12.1990
È già trascorso un anno, ma la
tua presenza è sempre viva in
mezzo a noi.
Con immenso affetto i tuoi cari. Una messa in suffragio sarà
celebrata nella chiesa di Ronche
di Sacile, domenica 17 dicembre alle 18.
Nella ricorrenza del 16º anniversario della tua improvvisa chiamata alla casa del Padre, rimani sempre presente nei nostri cuori.
Maria, Lorenzo, Enrico e
familiari.
Sei sempre viva nei nostri cuori. Intercedi per noi presso il
Padre. Ti ricordiamo con amore.
Tuo marito e figli.
L’ATLETA DELLO SKATING CLUB SAN POLO
SI È CONFERMATO CAMPIONE DEL MONDO
Mirko Pontello ancora iridato
D
opo l’opitergina Silvia Marangoni nell’inline, un altro pattinatore
diocesano ha conquistato
il titolo di campione del
mondo. La rassegna iridata di Murcia (Spagna),
infatti, si è conclusa con il
quinto alloro azzurro vinto dalla coppia danza senior composta da Melissa
De Candido Comin e dal
sanpolese Mirko Pontello. I due atleti sono entrati nella storia del pattinaggio artistico italiano in
quanto sono i primi italiani a conquistare il titolo iridato della coppia danza
per due anni consecutivi.
Quella di Melissa, studentessa in medicina di
San Giovanni di Casarsa
della Delizia (Pordenone), e Mirko, ventitreenne studente di scienze
motorie a Gemona del
Friuli (Udine), è proprio
una strana coppia. «Eravamo molto rivali fino a
quando i nostri partner
sulla pista ci hanno lasciati soli – ricorda Mirko
Melissa De Candido Comin e Mirko Pontello, dopo una delle prove iridate (a sinistra) e nel corso di una spettacolare evoluzione (a destra)
–. Un giorno Melissa, che
è tesserata per l’Apa San
Vito, mi ha contattato proponendomi di fare coppia
con lei. All’inizio ero molto titubante dopo anni di
sfide ai campionati italiani, poi dopo molto lavoro
la coppia si è creata e sono arrivati i risultati». E
che risultati. Unitisi nel
2002, nel 2003 sono giunti quinti ai Mondiali, nel
2004 terzi e nel 2005 e nel
2006 hanno vinto i Tricolori e i Mondiali. «Siamo
imbattuti da due anni –
conferma Mirko, che pattina dall’età di cinque an-
ni come tesserato dello
Skating club San Polo –.
In Spagna è stata veramente dura riconfermarci. La concorrenza americana è sempre più forte e
aver gareggiato per una
settimana consecutiva ci
ha sfiancati. Dopo la seconda gara siamo passati
in testa e abbiamo conservato il primo posto anche dopo la terza gara».
Cosa vi attende ora? «Un
po’ di vacanza dopo un anno tiratissimo. A Roccaraso ci siamo confermati
campioni italiani, poi la
preparazione ai Mondiali
2º RALLY A SERNAGLIA
non andare oltre le cento,
numero massimo concesso dalla federazione. Un
successo dunque.
Successo impreziosito
dalla presenza in gara di
un vecchio amico del Motoring Club, il pluriiridato
Juha Kankkunen.
Il cuore logistico della
gara è a Sernaglia, tra municipio e impianti sportivi,
quello sportivo è a Moriago: da Fontigo a casa Codello alla pista Le Rive. Verifiche e ricognizioni sabato, primo start
domenica 17
alle 8, primo equipaggio all’arrivo alle
15.30.
Domenica il Ronde
Prealpi Trevigiane
D
a brutto anatroccolo a cigno: questa la favola che sta vivendo il Rally Ronde Prealpi
Trevigiane. Tra l’Internazionale e il Terra valido per
il campionato italiano,
quello che era chiamato
Master Show era una specie di festa tra amici. Ma
l’anno scorso è diventato
“ronde”, ossia un rally vero e proprio, tutto su terra,
quattro prove speciali su
un solo tracciato.
Un rally mordi e fuggi:
tanti chilometri, poche
spese, tanto spettacolo. E
quest’anno gli organizzatori del Motoring Club
hanno dovuto escludere una
quindicina
di vetture
(anche di
un certo livello) per
S P O R T
è stata dura. Affronteremo numerose esibizioni
nelle prossime settimane
e a fine gennaio siamo stati invitati a Parigi». Mirko
vanta 19 anni di pattinaggio artistico nelle gambe
e nella testa, nel corso dei
quali ha vinto due Mondiali e nove Campionati italiani. A 13 anni già era
entrato nella Nazionale italiana. Melissa e Mirko
si sono allenati con Paolo
Colombo e Monica Di Iorio e con i coreografi Sandro Guerra e Aldo Amadio.
Giacinto Bevilacqua
I
mbarazzo e scelta, cari amici della montagna, sono due dei termini
più abusati nella nostra rubrica, lo sappiamo. Ma come definire il sentimento
che si prova di fronte alle
molteplici opportunità di escursioni en plein air e di divertimento garantito offerte
anche questa settimana?
Si inizia alla grande con
il battesimo della stagione
scialpinistica alla sezione
Cai di Vittorio Veneto. Per
la prima uscita, domenica
17, la meta designata è Purgleskunke, in Villgratner
Berge. Partenza alle 6 dalla
sede Cai, pronti ad affrontare 860 metri di dislivello.
&
TREVISO MARATHON: Iscrivendosi
entro Natale si corre gratis nel 2008
N
el mese di dicembre scade la particolare agevolazione che la Treviso Marathon ha previsto
per il biennio 2007-2008. Iscrivendosi alla gara del prossimo 25 marzo entro Natale e concludendo regolarmente la maratona, si acquisirà il diritto a partecipare
gratuitamente all’edizione 2008 della Treviso Marathon.
Nell’anno della commemorazione del 90° anniversario della fine della Grande Guerra, la Treviso Marathon sarà caratterizzata da tre diverse partenze e i
percorsi di gara – tutti omologati Aims-Iaaf, la massima certificazione esistente a livello mondiale – si congiungeranno poco prima del passaggio sul Piave. Un’emozione senza prezzo, nel vero senso della parola. Purché ci si iscriva entro il 25 dicembre.
Il costo del pettorale? Appena 25 euro. Una cifra irrisoria per una sorta di “paghi uno e corri due”.
BRUGNERA: Sempre più comune
sportivo con 11 tricolori nel 2006
S
e Brugnera fosse in provincia di Treviso, avrebbe
una targa marroncina all’ingresso del territorio comunale, sotto il cartello bianco “Brugnera”. E su questa
targa Zaia o Muraro avrebbero senz’altro fatto scrivere
“Paese dello sport”. C’è infatti ancora una volta di che stropicciarsi gli occhi di fronte alla sfilza di premiati della Festa dello sport che si è svolta venerdì 8 dicembre. Oltre
a dirigenti e atleti di 22 società sportive brugneresi, e a
quattro studenti/atleti che eccellono nell’una e nell’altra
veste (applausi per Elena Battaiotto, Fabiola Bortolin, Razijon Kasemaj e Laura Mezzarobba), Brugnera ha premiato ventisette campioni d’Italia. Ben 11, residenti a Brugnera o tesserati per società brugneresi. Si tratta di: Giulia Chessa, Lavinia Garibaldi, Paola Mariotti, Lucio Buiatti dell’Atletica Brugnera; Paolo Simon e Giancarlo Da Riva di Team Orogildo; Deli Maman della Polisportiva Villanova; Severiano Sangion del CyberTeam; Federica Da
Ros, Nadia Zanutto e Sara Zanette della Nuova Realtà.
SPAZIO CAI
Lo segue a ruota la sezione scialpinistica del Cai
di Conegliano che, sempre
domenica, punta alla conquista di Spitzkofele (2314
metri) nel Tiroler Gailtal, affrontando un dislivello di
1040 metri. Si parte alle
6.30. Dal fondovalle, si percorre verso sud la strada forestale Rollertal. Verso la testata della valle, usciti dal
bosco, si sale in direzione ovest fino ad una sella. Da
questa si arriva alla croce di
vetta. Qui si potranno ammirare verso sud tutte le Alpi carniche. La discesa si
svolgerà per la via di salita.
Cima delle Vacche nel
gruppo Cavallo è la meta domenicale della sezione Cai
di Sacile. Non è da meno la
sezione alpinismo giovanile
di Pieve di Soligo che punta questa domenica ad un’escursione sulle colline di Solighetto. Dulcis in fundo, ecco la proposta della nostra
cooperativa preferita, la
Cooperativa Mazarol, che
opta questa domenica per
l’itinerario archeologico dell’Oltrerai, il sito longobardo
di Reveane e l’antro di Casan, partendo da Paiane e
raggiungendo Soccher. Ritrovo alla stazione di Ponte
nelle Alpi alle 9. Dislivello di
soli 150 metri.
Angela Deganis
B A N C A
Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé
di Piave · Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago
Paré di Conegliano · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia
San Vendemiano · Santa Lucia di Piave · Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave
Valdobbiadene · Vidor · Villorba · Vittorio Veneto
Janna
e
L’AZiON
Lettere
& interventi
Domenica 17 dicembre 2006
interventi
RIFLESSIONI ISPIRATE DALLE CANZONI DI BATTIATO
Cercando i sentieri di luce
tra gli abbagli delle luminarie
S
e è vero che “Cantare è pregare due volte”, credo allora che si possano valorizzare “parole di preghiera” anche nel
repertorio di autori non “ecclesiali”.
In questi giorni ho rivisitato con
piacere alcune canzoni che considererei preghiere (altrettanto belle
perché “laiche”) di un autore, Franco Battiato, apprezzato per la sua
sottile interiorità e spiritualità dei
testi.
Brani intensi come “La cura” (eletta a suo tempo come preferita dai
radioascoltatori di Radio Due), “E ti
vengo a cercare”, “L’ombra della luce”, anche con il loro successo commerciale evidenziano una sete di
spiritualità e di “trascendenza” presenti in tanti di noi, sia adulti che
giovani.
Riascoltando in particolare
“L’ombra della luce”, un po’ come
leggere un salmo attualizzato, ho analizzato il mio quotidiano in questi
giorni d’Avvento:
“Riportami nelle zone più alte, in uno
dei tuoi regni di
quiete”.
Mi rendo conto
che, come molti in
questo periodo precedente il Natale,
sto vivendo questi
giorni “correndo”,
cercando di armonizzare al meglio famiglia, lavoro, impegni vari... Per i commercianti come me,
dicembre (anche escludendo aperture festive) non è certamente un
mese di quiete! Attesa del Natale
per me è attesa di silenzio, necessario riposo, di occasioni di fraternità concreta, gratitudine, convivialità... “Ricordami come sono infelice lontano dalle tue leggi; come non
sprecare il tempo che mi rimane”.
Quando hai sperimentato l’aridità della lontananza dall’Amore, il
desiderio di riprendere il cammino
si fa forte e cerchi di non “buttare”
più il tempo in cose insignificanti...
“Non mi abbandonare mai!”.
Un’invocazione, una “preghiera
del cuore” che nella sua essenzialità
ripetitiva può rivestire il cuore stesso di una rinnovata fiducia e speranza “Perché le gioie del più
profondo affetto... la pace che ho
sentito in certi monasteri... sono solo l’ombra della luce”.
Questo testo, talvolta, provvidenzialmente, ce lo
ripropone anche un
nostro amico “don”
durante le sue omelie invitandoci a
riflettere su ciò che
vediamo,
sperimentiamo valorizzandole
come
“gioie profonde”:
esse sono un piccolo anticipo, un piccolo riflesso, specchio di una ancor
più grande luce, di
un amore ancor più
grande... atteso... vivere in Lui!
Con mia moglie ed alcuni amici,
un mese fa, ho avuto l’opportunità
di trascorrere tre giorni in compagnia dei monaci di Bose, nel silenzio dei boschi del Biellese: davvero
una “sosta”, un’esperienza di pace
ricevuta in dono, tanto preziosa e
vitale quanto necessaria.
Credo che, nella ricerca di sentieri di “luce” dovremmo distaccarci per un po’ dall’abbaglio delle “luminarie” delle nostre strade, soffermandoci a cogliere e contemplare le tante ombre “illuminate” evidenti attorno a noi, percorrendo
viottoli talvolta bui che ci conducono nell’essenzialità di tante vite: di
immigrati, di persone sole, di chi fatica ma vive gioiosamente, di sposi
che ci vivono accanto nell’esperienza della separazione senza rinunciare alla speranza, di chi vivendo nella sofferenza col sorriso ci
offre una limpida testimonianza cristiana; ammirando occhi raggianti
(che non dimentichi facilmente) di
persone amiche “diversamente abili”...
E come canta un altro nostro amico “diocesano” fratel Alberto Carnielli, ispirandosi ad un testo di padre Turoldo:
“Vieni a liberarci, noi siamo
sempre più schiavi…
Vieni a consolarci, noi siamo
sempre più tristi…
Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace…
... E dunque vieni sempre Signore!”.
Roberto Posocco
Pianzano
CHIARANO INVESTE
IN MUSICA E CULTURA
D
esiderando offrire ulteriori occasioni di crescita
culturale ai propri cittadini, l’Istituto musicale
Claudio Celleghin e l’assessorato alla cultura del Comune di Chiarano propongono nuovi corsi per l’apprendimento della musica strumentale, corsi di canto ed attività
di musica d’assieme. Lezioni individuali, in orario pomeridiano alla scuola elementare di Fossalta Maggiore, che
consentono agli allievi di potersi confrontare direttamente con il proprio insegnante nello sviluppare un programma di studio personalizzato.
A dare maggiore impulso agli organizzatori, anche i risultati di un’indagine svolta dai neurologi dell’Università
di Toronto, che dimostra che lo studio di uno strumento
musicale migliora il quoziente di intelligenza dei bambini.
Nella ricerca, più di 140 piccoli di sei anni sono stati indirizzati a seguire un corso di recitazione, di dizione o di
tastiere al Royal conservatory of music della città canadese.
Alla fine, il quoziente intellettivo di chi aveva studiato uno
strumento era superiore di sette punti rispetto a quello degli altri. L’effetto sarebbe duraturo e principalmente dovuto alla necessità di organizzare il pensiero in modo più
schematico. Infatti, i ragazzi che si dedicano alla musica,
evidenziano un rendimento migliore nelle materie scientifiche. Non è poi trascurabile il fatto che la musica sia un
ottimo pretesto per tenere i bambini lontani dalla tivù.
Elio Piovesana
Chiarano
GRAZIE DELLA GENEROSITÀ
Il Centro raccolta pro Sierra Leone ha recentemente organizzato una raccolta di generi alimentari e altri beni di
prima necessità. Con questo intervento desidera esprimere il suo grazie a chi li ha aiutati.
D
esideriamo ringraziare don Ferruccio Sant, parroco di San Fior di Sotto, e la Caritas, per la gentilezza e per il materiale che ci hanno fornito, già catalogato e pronto per la spedizione. Il materiale andrà a beneficio delle missioni giuseppine di don Maurizio Boa
in Sierra Leone, mentre la biancheria in lana andrà in
parte a beneficio di 120 operai di una fabbrica in Romania e delle loro famiglie, e una parte nella missione di Lima (Perù) della Comunità Missionaria di Villaregia.
Il Centro raccolta pro Sierra Leone di Camino
IL PRESIDENTE DEI CAVALIERI
Cominciamo
a fare del bene
E
noi oggi come viviamo, non siamo
più sicuri neanche a casa
nostra, abbiamo sempre
paura, di notte stiamo
sempre attenti ad ogni piccolo rumore, e noi non abbiamo nessuna flotta al largo. La criminalità dilaga e
l’impegno delle forze istituzionali (polizia, carabinieri) non basta più: vengono assaltate ville, case,
banche; si assiste quotidianamente a stupri, prepotenze malvagità, omicidi, bambini stuprati e che
spariscono nel nulla. Ma
che mondo è mai questo!
Io ricordo con nostalgia i
tempi della mia infanzia, il
mio crescere a Venezia, la
serenità con cui si viveva
senza pretese, il piacere di
giocare con i coetanei, il
nostro cappellano don Loris Capovilla (che più tardi
divenne segretario di papa
Giovanni XXIII), le funzioni religiose sempre piene
di fedeli, il mese di maggio
41
era dedicato alla Madonna
e alla sera andavamo tutti
al fioretto... Altri tempi! Ma
ditemi, dove sta andando
questa società? A me sembra impazzita.
E noi cavalieri, cosa possiamo fare di fronte a questo mondo che ha perso la
ragione, dove il governo
protesta contro il governo
e non si sa neanche perché, e la moralità dei cittadini è sparita nel nulla, disgregandosi.
Sicuramente potremmo
riempire ancora il vuoto,
basterebbe ricordare che
la nostra esistenza dovrebbe avere dei veri e propri comandamenti: il primo non fare mai del male
agli altri; il secondo altret-
tanto indispensabile è cominciare a fare del bene,
potrebbe sembrare una banalità, eppure cari amici è
una sorta di motore immobile da cui dipende il
destino dell’umanità intera.
E i giovani: ai miei tempi non esisteva la droga, né
la televisione, né il computer, e tanto meno i telefonini, e c’erano sicuramente meno tentazioni
quando il papà mi dava i
soldi per il gelato (molto
raramente e c’erano solo
tre gusti: limone, panna e
crema, e in qualche caso
anche cioccolato) ma noi
ascoltavamo i genitori, eccome, ma oggi nella maggior parte dei casi non è
più così. Se teniamo al loro futuro non possono essere educati senza l’educazione dell’anima, è quella che manca ai ragazzi di
oggi (...).
Antonio Sergio
Sossella
Presidente prov.le Unci
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437
42
Domenica 17 dicembre 2006
DOMANDA
LAVORO
26enne cerca lavoro come
segretaria amministrativa, già con
esperienza in studio legale. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 339-2367835.
Impiegata amministrativa
con esperienza pluriennale cerca
lavoro part-time al mattino. Buon
uso pc, discreta conoscenza lingua
francese e inglese. Zona Cordignano, Colle Umberto, Vittorio Veneto,
Godega di Sant’Urbano. Tel. 0438995052.
Ragazzo 18enne cerca lavoro come operaio, commesso, cameriere o altro purché serio. Disponibile dal lunedì al venerdì in
orario giornaliero. Zona: San Giacomo-Vittorio Veneto. Tel. 0438500207, 348-1097243.
Italiano 39enne con lunga
esperienza metalmeccanica generale, valuta offerte di lavoro in vari
settori. Offresi e richiedesi massima serietà. No agenzie. Zona Conegliano, Nervesa, Vittorio e limitrofi. Tel. 347-8359981.
Signora volenterosa con ottima conoscenza della lingua italiana e inglese cerca lavoro come
baby-sitter, assistenza anziani, ammalati con disponibilità solo in orario diurno. Disponibile anche come addetta pulizie o collaboratrice domestica. Tel. 338-9370246.
Impiegata 28enne con esperienza cerca lavoro come segretaria o impiegata commerciale.
Buon uso pc, bollettazione inserimento ordini, prima nota, gestione
banche. No contabilità. Tel. 3408761931.
Insegnante di matematica
impartisce serie e accurate lezioni
a studenti di scuola superiore. Lezione di prova. Tel. 340-4059770.
Ragazza 20enne diplomata,
automunita, cerca lavoro in orario
serale e durante il fine settimana
come sostegno nei compiti per ragazzi di scuola elementare e medie. Tel. 347-6272413.
Ragazza con esperienza e
referenziata offresi per sostegno
scolastico a bambini e ragazzi scuole elementari e 1ª e 2ª media. Tel.
347-8145210.
Termotecnico perito
42enne pluriennale esperienza condizionamento-riscaldamento, tecnico commerciale, direzione cantieri,
preventivi, cerca urgentemente lavoro anche diverso settore (sconti
Inps per chi assume). Tel. 043859654, 349-7587157.
Signora brasiliana sposata
cerca lavoro come baby-sitter o assistenza anziani in Vittorio Veneto,
Conegliano. Disponibile fino alle 16.
Tel. 340-3000897, 0438-53327.
Signora cerca lavoro come
badante, compagnia e assistenza
anziani solo diurna. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore o per pulizie uffici/scale o come collaboratrice domestica. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 338-4682137.
Signore cerca lavoro come
operaio settore metalmeccanico già
con esperienza. Disponibile anche
come addetto mense e addetto pulizie. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438-524038.
Signore con esperienza come muratore e come operaio settore metalmeccanico con mansioni
di assemblaggio cerca lavoro. Zona
Vittorio Veneto Conegliano e limitrofi. Tel. 320-4671384.
Signore con esperienza pluriennale come saldatore Tig, come
operaio metalmeccanico e montaggio cerca lavoro anche in altri
settori. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 389-7834246,
392-7817981.
Signora automunita cerca
lavoro come addetta pulizie. Zona
Cison di Valmarino, Follina e Vittorio Veneto. Tel. 349-3964129, 0438975456.
Signora cerca lavoro come
operaia in qualsiasi settore o come addetta alle pulizie uffici. Zona Pieve di Soligo, Conegliano e dintorni. Tel. 329-9114216, 0438840202.
Ragazzo 18enne cerca lavoro in qualsiasi settore come operaio/apprendista. Zona Follina,
Miane, Cison di Valmarino, Pieve di
Soligo. Tel. 338-6577888.
Signora ecuadoriana con esperienza cerca lavoro come badante, pulizia uffici, collaboratrice
domestica. Zona Follina, Cison, Miane, Pieve di Soligo e Revine Lago.
Tel. 340-1493600.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie collaboratrice
domestica o stiro, assistenza domiciliare anziani e ammalati in orario diurno e notturno. Zona Follina, Miane, Cison. Tel. 320-4282655.
Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani.
Disponibile anche come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, stiro, lavapiatti. Zona: Follina e
dintorni. Tel. 328-5544650.
Signora con esperienza come collaboratrice domestica e come operaia nel settore tessile, cerca lavoro anche in altri ambiti. Disponibile anche come addetta alle
pulizie lavapiatti, stiro. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Telefonare in
orario pasti al 329-1760095.
Signora con esperienza e referenziata si offre come collaboratrice domestica per pulizia uffici,
assistenza anziani, lavapiatti. Disponibile anche per stagioni in località turistiche. Tel. 340-8631891.
Signora con esperienza come badante e collaboratrice domestica cerca lavoro. Disponibile
anche come stiro anche al proprio
domicilio. Disponibile solo il venerdì mattina o pomeriggio. Zona
Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3463088630, 0438-777596.
Ragazza diplomata analista
contabile buon uso pc, cerca lavoro come impiegata a tempo pieno
e/o parziale. Già con esperienza in
contabilità, bilancio, gestione clienti/fornitori. Zona Vittorio Veneto e
limitrofi. Tel. 0438-940483.
Ragazza 20enne diplomata
all’Istituto tecnico turistico, cerca lavoro preferibilmente impiegatizio,
zona Vittorio Veneto, Cappella Mag-
giore, Fregona e dintorni. Tel. 0438585101.
Ragazzo 18enne cerca lavoro come operaio generico, muratore o lavapiatti in ristorante/pizzeria. Zona Vittorio Veneto, Colle Umberto, Fregona e limitrofi. Tel. 3286433052.
Ragazza 16enne con esperienza come cameriera, aiuto cucina cerca lavoro nel settore oppure come cassiera in supermercato,
operaia o altro. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3803406273.
Signora qualificata Oss e con
pluriennale esperienza in ospedali,
case di riposo e famiglie cerca lavoro part-time mattina, pomeriggio o orario notturno, come assistenza anziani o ammalati. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438551843, 339-2504468 (lasciare
messaggio).
Ragazza 30enne cerca lavoro in orario diurno, come barista già con esperienza. Disponibile
anche per altre mansioni anche operaia. Zona Vittorio Veneto. Richiesta massima serietà. Tel. 3493270898.
Signore in possesso di patente B, con esperienza, cerca lavoro come muratore. Zona Vittorio
Veneto, Conegliano. Tel. 3488929894.
Signora cerca lavoro come
pulizia o collaboratrice domestica.
Disponibile orario diurno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3201642381, 348-8929894.
Docente di lettere con esperienza pluriennale si offre per
doposcuola a ragazzi di scuola media-superiore, aiuto compiti nelle
seguenti discipline: italiano, latino,
greco, storia, geografia, filosofia. Tel.
349-3543107.
Ragioniera con esperienza
in amministrazione, acquisti e logistica cerca lavoro come impiegata 30 ore settimanali (valuta anche full-time). Zona Oderzo e Motta di Livenza. Tel. 347-8452778.
Ragazza con maturità linguistica supporta bambini e ragazzi in inglese, tedesco, spagnolo.
Disponibile anche per seguirli nello svolgimento di compiti per casa. Zona Cimadolmo, Oderzo e dintorni. Tel. 340-8602533.
Signora con esperienza si
rende disponibile come collaboratrice domestica per un giorno alla settimana, di pomeriggio. Tel.
0438-794520, 340-0665320.
Giovane signora, automunita con pluriennale esperienza in
campo assicurativo con mansioni di
impiegata commerciale, centralinista e segreteria generale, buon uso pc, buona conoscenza lingua inglese, tedesca, francese cerca lavoro nel campo oppure in azienda.
Zona Oderzo, Motta di Livenza, Ponte di Piave e limitrofi. Tel. 3388688798.
Ragazza laureata in scienze e tecniche psicologiche cerca lavoro in centri infanzia, centri accoglienza, comunità terapeutiche,
asilo nido come puericultrice. Disponibile anche come baby-sitter.
Tel. 348-7656234.
Ragazzo con esperienza come operaio settore legno e plastica cerca lavoro. Disponibile anche
per altre mansioni. Zona Oderzo e
dintorni. Tel. 0422-800134.
Ragioniera con esperienza
pluriennale cerca lavoro come centralinista, segretaria, impiegata o
altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel.
339-1998560.
Signora automunita con esperienza nell’assistenza anziani cerca lavoro. Disponibile anche come
baby-sitter, pulizie o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 339-1998560.
Signora automunita con esperienza cerca lavoro giornaliero
come barista/cameriera. Disponibile anche per altri lavori purché seri. Tel. 346-2156255 (chiamare o
lasciare messaggio).
Laureata in lingue e storia
offre assistenza nello studio e ripetizioni nelle lingue: inglese e francese. Esperienza maturata con alunni di scuola media inferiore e
superiore. Disponibile anche per assistenza linguistica ad adulti e lavoratori. Tel. 349-4690177.
Signora italiana automunita libera da impegni familiari si
offre per compagnia ad anziani autosufficienti e aiuto in piccoli lavori domestici. Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 0422-757165; 3496433211.
Neolaureato in ingegneria
elettronica cerca lavoro come progettista settore elettronico. Buona
conoscenza lingua inglese e pc programmi Pspice, Ocad e Cadence. Disponibile anche ad altre figure all’interno di aziende (produzione e
controllo qualità). Zona provincia di
Treviso. Tel. 0422-718272; 3297217305.
Diplomato agrotecnico
24enne con esperienza maturata in
azienda di famiglia come operaio
settore agricolo mansioni di allevamento animali bovini e conduzione vigneto cerca lavoro nel settore. Disponibile anche per lavoro
in vivai o giardinaggio. Zona Mansuè, San Polo di Piave, Oderzo e limitrofi. Tel. 348-8752912.
Ragazza 29enne automunita cerca lavoro come operaia, addetta pulizie o cameriera. Disponibile in orario diurno part-time o
full-time. Zona Oderzo, Motta di Livenza e dintorni. Tel. 0422-747311
(ore pasti).
Laureata e consulente educativo impartisce lezioni private
di qualsiasi livello di inglese (general e business) e spagnolo. Anche ragazzi e sostegno scolastico.
Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 3339122667.
Autista con patente D-E ed
esperienza come magazziniere con
uso muletto, usa pala elettrica e
scavatore ragno cerca lavoro. Zona
Motta di Livenza, Oderzo e dintorni. Tel. 320-6696872.
Signora automunita con esperienza cerca lavoro come lavapiatti o cameriera ai piani in alberghi o ristoranti, sia in orario
diurno che serale. Disponibile anche come baby-sitter o custode di
strutture pubbliche o private. Zona Oderzo, Motta di Livenza e limitrofi. Tel. 338-2008618.
Insegnante madrelingua
inglese propone servizio linguistico
integrale con corsi di lingua inglese
e/o traduzione e disegno di materiale pubblicitario in più lingue. Si
offre inoltre come addetto alle relazioni internazionali. Tel. 3388378629.
26enne laureata in lingue
inglese, tedesco e francese, con buone doti organizzative, predisposizione al contatto con il pubblico,
buon uso PC, esperienza in ufficio
commerciale estero e disponibile a
trasferte, valuta serie offerte di lavoro. Zona Oderzo e San Donà. Tel.
393-4571954.
Ragazza 20enne diplomata
Dirigente di comunità e iscritta al
primo anno di Scienze dell’educazione, già con esperienza in centri
estivi con bambini e ragazzi, cerca lavoro part-time come baby-sitter in zona Salgareda, Oderzo e limitrofi. Tel. 0422-807791.
Signora polacca 43enne con
esperienza cerca lavoro come badante e assistenza anziani e ammalati. Disponibile 24 ore su 24
oppure a giornata. Zona Oderzo. Tel.
346-3111508.
Signore con esperienza di
assistenza e compagnia a persone
con disabilità grave offre la propria disponibilità per assistenza domiciliare e ospedaliera. Tel. 3491943513.
Ragazza si rende disponibile per seguire studenti di scuole elementari e medie anche a domicilio nei compiti a casa, nell’apprendimento delle lingue straniere
e nell’apprendimento dell’italiano
per ragazzi stranieri. Tel. 3382191112.
VENDESI
Privato vende a Vittorio Veneto, zona Duomo via San Tiziano,
porzione di casa composta da tre
camere, tre bagni, lavanderia, salotto con sala da pranzo, cucina,
studio, cantine, scoperto 490 mq,
entrata indipendente. Per informazioni telefonare al 347-4296976.
Vendo enciclopedia 18 volumi, guida medica Fratelli Fabbri Editori, usata una sola volta, utile
per la famiglia, molto facile e per
ricerche scolastiche. Tel. 043832476.
AFFITTASI
Affittasi capannone 300 mq
circa, zona Ogliano di Conegliano,
vicino campo sportivo. Cell. 3495558704.