ANDI Notizie N. 175 / Settembre 2015

Transcript

ANDI Notizie N. 175 / Settembre 2015
n o t i z i e
N. 175 / Settembre 2015
bologna
Il nuovo Consiglio
si è insediato
8º Memorial
Calandriello
editoriale
n o t i z i e
N. 175
Settembre 2015
di Corrado Bondi e Andrea Braccaioli
Periodico della
Associazione Nazionale
Dentisti Italiani
SIS-OPD
Sezione provinciale di
Bologna
Pubblicità
sanitaria e legge
Bersani
Autorizzazione del Tribunale
di Bologna n. 4452
del 7 maggio 1976
Direttore responsabile
Dr. Roberto Calandriello
Direzione e amministrazione
Via Abruzzo, 14/f
40139 - Bologna
Tel. 051.543850
Fax 051.540630
[email protected]
Grafica
IDEAPAGINA snc
Tel. 051.6259011
[email protected]
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Tipolitografia Valbonesi
In copertina:
Piazza Santo Stefano
(Foto ANDI)
Chiuso in tipografia
agosto 2015
sommario
3
4
Editoriale
6
Politiche
condivise
7
Memorial
Calandriello
La voce
del Presidente
8
10
12
Notiziario sindacale
16
18
19
Facciamo chiarezza
20
Verso il traguardo
dei quaranta
22
Cosa mettere
sotto i denti
Pianeta fisco
“Kimbondo...
io ci sarò”
Convegno di Cervia
L'angolo medico
legale
P
“
esce, pesce fresco”, “pomodori bellissimi”, “canocchie che ancora si muovono”!
Mercato, questo è il mercato!
Il mercato del martedì, del venerdì, il mercato
palermitano che dipinge Guttuso.
Si strilla, si esalta quello che si ha, che si fa,
quello in cui si crede.
Poi ovviamente arrivano anche i prezzi... ma
arrivano poi.
Ciò che più conta è quello che si ha, che si fa,
che si dà.
Per noi odontoiatri da qualche anno la crisi
economica, le convenzioni dirette e le società di
capitale hanno cambiato le condizioni di mercato. Questo nuovo mercato sembra essere
fatto sempre più di numeri: scriviamo numeri,
tanti numeri... prezzi.
Si stampano prezzi su un volantino, si scrivono
prezzi sopra sorrisi itineranti sugli autobus, si
tappezzano le città di manifesti con i prezzi.
Non si sa neppure a cosa siano riferiti quei
prezzi, come nascano e cosa ti permettano di
avere.
Sono però prezzi colorati e a volte, sempre più
spesso, non sono neppure prezzi, il prezzo è
zero!
Per cosa? Per cosa non si sa. Chi lo paga non
vuole saperlo e chi lo offre non vuole farlo sapere.
Non è un prezzo quello che offriamo, è salute!
Salute che dobbiamo ridare e che dobbiamo
insegnare a preservare.
La nostra professionalità sta nel curare chi si
affida a noi nel modo migliore che possiamo e
che sappiamo, non nel modo che quel numero,
scritto ovunque e sempre più in discesa in nome di un ipotetico libero mercato, ci vorrebbe
obbligare a fare.
Non si può inseguire un numero imposto e giustificare così la distruzione del nostro lavoro,
delle nostre conoscenze e coscienze. Tanto
meno si può, così facendo, trascurare la salute
delle persone che ci offrono la loro fiducia.
Il ricorso aggressivo a pubblicità spesso ingannevoli e le logiche orientate al solo profitto delle
società di capitale contrastano con la tutela
della salute pubblica sancito come diritto dalla
nostra Costituzione all'art. 32. Seguendo queN. 175 / Settembre 2015
ste analogie la CAO di Milano sta tentando di
promuovere, attraverso il ricorso al Consiglio di
Stato, la riforma della legge Bersani.
Alcuni aspetti di questa legge che riguardano
l'ambito sanitario, ed in particolare le pubblicità, sarebbero venate di anticostituzionalità, secondo il parere pro veritate a firma di un esperto costituzionalista.
In questi giorni l'avvocato del nostro Ordine sta
esaminando la possibilità di radicare un ricorso
in ambito europeo proprio su queste tematiche.
Le recenti sentenze a noi avverse (condanna
della FNOMCEO ad una sanzione di oltre
800.000 euro ora sospesa) che equiparano
l'esercizio della Professione Odontoiatrica ad
una attività meramente commerciale potrebbero trovare attraverso la giustizia europea un
diverso epilogo.
Questi obiettivi rappresentano traguardi difficili
da raggiungere. Il cammino sarà irto di difficoltà, la meta incerta. Ciò nonostante la difesa
della nostra Professione passa anche attraverso azioni di questo tipo.
La nostra Professione è sotto attacco e vorremmo che la nostra associazione, alla quale non
mancano mezzi e disponibilità, predisponesse
una azione sindacale forte e coraggiosa in difesa dei nostri diritti e del nostro reddito.
ANDI è un sindacato di categoria: il primo dovere di un sindacato è quello di proteggere e salvaguardare i diritti e il reddito dei propri iscritti.
RingraziamentO
Nello scorso mese di
aprile il dottor Alessandro
Nobili ha rassegnato le
proprie dimissioni da
Direttore Editoriale di
ANDINotizie, dopo oltre
quindici anni di attività.
All’amico Alessandro vanno i nostri più
sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto in
questi anni, a cui ha dedicato tempo, cura,
energia e passione.
ANDI 3
la voce
del presidente
I soci andi
bologna di nuovo
alle urne
C
Forza e coraggio!
ari Colleghe e Colleghi, il 1° aprile
scorso, la sezione Andi Bologna si
è presentata con un volto nuovo.
Trecento associati hanno votato, non
era mai successo nella storia della sezione bolognese. Troppi problemi assillano la nostra professione e tutti concentrati recentemente. Il nuovo Consiglio è pienamente legittimato dal grande scarto delle due liste e dal numero di
partecipanti. È stata un’occasione d’incontro tra di noi, molti dei quali non si
vedevano da anni. Ho notato differenti
comparti della professione, Università,
Ordine e Sindacati, tanti amici, e comunque tutta la Libera Professione,
segno evidente del disagio accennato.
Risultato elettivo: 176 a 105 per il presidente e tutti i nostri candidati inseriti
nel Consiglio Direttivo. Dico tutti, anche
i giovani grintosi che ci hanno supportato e che qui ringrazio sentitamente. Un
saluto ed un ringraziamento ai Colleghi
dell’altra lista che ci hanno sfidato
all’ultimo miglio.
Quattro di loro sono stati eletti in Consiglio e sono impegnati nella squadra di
lavoro. Ora il vero avversario è al di fuori della nostra cerchia, questo l’ho sempre detto e qui lo ribadisco, siamo tutti
nella stessa barca in un mare agitato e
popolato da squali e piovre giganti, saper nuotare non è più sufficiente.
In un periodo dove la Professione è sotto attacco a 360 gradi, non sembrano
esserci spiragli, ma solo ulteriori peggioramenti. Per fortuna non è così.
Le Direttive Europee, che hanno portato
alla famosa legge Bersani del 2006,
hanno lo scopo di garantire che le imprese si facciano concorrenza in maniera leale, col risultato di ottenere prezzi
bassi per tutti, migliore qualità, più
scelta, maggior innovazione e compagnia bella (ref. http://europa.eu/pol/pdf/
flipbook/it/competition_it.pdf). Il trasferimento diretto di questa politica europea alla nostra professione ovviamente
fa rabbrividire in molti e per ovvi motivi.
Gli argomenti di discussione problematica oggi sono fondamentalmente quattro: le convenzioni, i fondi sanitari, i
centri cosiddetti “low cost” e la previdenza.
Convenzioni: come da programma politico siamo favorevoli alle convenzioni
4 ANDI
indirette e critici osservatori di quelle
dirette quando non favoriscono l’associato. La politica di Andi Nazionale, dopo la presa di distanza dalle forme dirette, si è aperta ad esse e nell'ottobre
scorso ha presentato la famosa diretta
Mapfre che, ovviamente, non ha avuto i
risultati sperati. Mi ha fatto molto piacere che almeno il Nazionale l’abbia
pubblicamente ammesso.
I Fondi Sanitari Integrativi?
Nel 2004 rappresentavano il 10% della
spesa sanitaria privata (dati di Unisalute), nel 2014 avevano raggiunto solo il
13% (dati di RBM-Censis). Comunque,
nel tentativo di dar forza contrattuale
alla nostra Associazione, è nato il progetto del Fondo Sanitario Integrativo
Andi che ha lo scopo fondamentale di
poter sfruttare la disponibilità dei soci a
far rete per interfacciarsi con fondi, casse e assicurazioni per offrire un doppio
servizio, quello di Fondo e quello di Provider ovvero di provvedere con la suddetta disponibilità dei soci ad una rete
capillare che neanche lontanamente
Unisalute si può permettere. La sfida è
iniziata, speriamo soltanto che questo
apparato in sviluppo venga gestito con
grande saggezza.
La recente notizia riportata da un noto
network d’informazione registrerebbe
tassi di crescita di oltre 30% per cento
delle catene commerciali/dentali in
quest'ultimo anno. Il sindacato che ci
rappresenta ha il dovere di mettere in
campo ogni azione di contrasto possibile. Società di capitali dai flussi finanziari
dubbi creano una concorrenza incontrollata e sleale che sostituisce quantità
a Qualità.
Desideriamo che l'azione sindacale sia
prima di tutto orientata verso la tutela
economica della nostra professione, la
Qualità delle nostre prestazioni e dei
giovani odontoiatri sfruttati nei centri
low-cost. Sono parole queste, prese dal
nostro programma elettorale.
Previdenza: si sono svolte recentemente le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze in ENPAM, tutti gli odontoiatri
candidati sono stati eletti, risultato mai
il nuovo consiglio direttivo
Presidente
Vice Presidente
Segretario Culturale
Segretario Sindacale
Tesoriere
Segretario
dr. Roberto Calandriello
dr. Massimo Fuzzi
dr. Diego Capri
dr. Giovanni Rubini
dr. Massimiliano Medi
dr. Nicola De Robertis
Consiglieri
dr. Guido Giuseppe Abbate
dr.ssa Maria Giovanna Barboni
dr. Gabriele Biancoli
dr. Corrado Bondi
dr. Andrea Braccaioli
dr.ssa Micaela d’Alanno
dr. Andrea Dugato
dr. Matteo Mazzetti
dr.ssa Stefania Nasci
dr. Aldo Nobili
dr.ssa Caterina Sanna
dr.ssa Pierangela Scianammè
dr.ssa Maria Antonietta Verlicchi
dr. Andrea Zanetti
Collegio dei Revisori dei Conti
Dr. Luca Felicori (Presidente)
Dr. Pietro Paolo Checchia
Dr. Stefano Dalla
Membro supplente
Dr. Francesco Cicognani Simoncini
N. 175 / Settembre 2015
di Roberto Calandriello
ne ed il confronto provocati. Vorremmo
che ANDI nazionale interpretasse questo sentimento, comune in tutti gli associati, prima di prendere decisioni che
interessano la vita lavorativa di tutti noi.
Crediamo che un ricorso più frequente
alle Assemblee Provinciali possa essere
un ottimo ponte comunicativo per essere più vicini ai soci e coinvolgerli nelle
scelte che riguardano il loro futuro. Siamo al lavoro da neanche tre mesi e vi
abbiamo già invitati a prender coscienza in Assemblea del neonato Fondo Andi, vi abbiamo appena inviato un sondaggio elettronico per chiedervi di vari
aspetti culturali e sindacali e avete (magari non tutti..) risposto permettendoci
di acquisire preziose informazioni sui
vostri interessi.
Per ultimo, ma non da ultimo, l’ottimo
clima collaborativo con l’Ordine dei Medici e ovviamente con la CAO, Commissione Albo Odontoiatri con la quale fin
da subito abbiamo intrecciato diversi
progetti rivolti alla garanzia e sviluppo
della Professione.
Forza e Coraggio!
raggiunto prima. E anche sul piano finanziario il consuntivo 2014 si è chiuso
con un avanzo di 1,2 miliardi di euro,
con un patrimonio netto che da 10 è salito 16 miliardi negli ultimi 5 anni. Non
so se sarà altrettanto facile riuscire
nello stesso risultato tra qualche anno,
quando diminuiranno i versamenti contributivi e aumenteranno le spese previdenziali.
Detto ciò, si è ormai diffusa la consapevolezza che l’uscita dal tunnel della crisi, se ci sarà, comporterà uno scenario
professionale molto diverso da quello
trovato all’ingresso.
Per fortuna non è così, scrivevo prima.
Una ventata di ottimismo necessita, il
vento gira sempre prima o poi, basta
saper aspettare.
Infatti, con data 17 giugno, il Consiglio
di Stato ha accolto il ricorso proposto
dalla FNOMCeO sospendendo la sanzione amministrativa di 872 mila euro
per aver tirato giustamente le orecchie
a Groupon.
È un ulteriore passaggio che dimostra
che è possibile sperare nella salvaguardia del Codice Deontologico e delle funzioni degli Ordini.
Ritornando al programma politico preelettorale, il primo punto riguarda la
trasparenza nella comunicazione endoassociativa. Pensiamo che le politiche
debbano essere condivise, la discussioN. 175 / Settembre 2015
ASSIEME PER AIUTARE I PIÙ DEBOLI
Sembra strano, forse addirittura improbabile. Eppure la sclerosi laterale amiotrofica,
patologia rara e crudele, non toglie a coloro che ne sono colpiti il bisogno di curarsi
del proprio sorriso. Sono circa cento i bolognesi colpiti da questa condanna.
È vero. Chi ne è colpito vede il suo organismo che lo tradisce ogni giorno. E per lui
ogni atto della vita quotidiana diventa difficile. Poi impossibile. Ma dentro di sè
ognuno di loro è la persona di sempre. Con la voglia di potersi prender cura di se
stessi.
E allora AssiSLA Onlus chiama, e ANDI Bologna risponde.
AssiSLA Onlus è una associazione emiliano-romagnola che si occupa delle persone
colpite da questa patologia nella nostra regione, dialogando con le istituzioni sociali,
sanitarie ed amministrative. Predisponendo servizi. Aiutando la politica a rispondere
alle esigenze di questi cittadini così indifesi.
Nell’ambito di queste attività essa ha proposto ad ANDI Bologna di istituire un
servizio pilota di odontoiatria gratuita a servizio dei cittadini colpiti dalla SLA. Presso
gli studi dei professionisti volontari sino a che sia possibile per gli assistiti recarvisi,
poi al loro domicilio direttamente.
Il Presidente di ANDI Bologna Roberto Calandriello, interpellato in tal senso dal
presidente di AssiSLA Filippo Martone (odontoiatra anch’egli), ha risposto
entusiasticamente, ed ora tutti gli iscritti ANDI Bologna che sentano di volersi
mettere al servizio di questa iniziativa lo potranno fare scrivendo a segreteria@
assisla.it o a [email protected].
Verrà costituito un gruppo di colleghi che collaborerà attivamente con il Team SLA
del centro Il BeNe (Bellaria Neuroscienze) dell’IRCCS della Neurologia di Bologna, e
sarà coordinato da Filippo Martone.
Aderire a questo gruppo è un atto di grande coscienza, di vicinanza ai nostri
concittadini più deboli. Ed è un’esperienza che chi ha vissuto sa di poter consigliare
per la sua fortissima carica umana.
ANDI e AssiSLA assieme cominciano un cammino importante. Fanne parte anche tu.
Scrivi ora.
Grazie da AssiSLA. E da ANDI Bologna.
ANDI 5
cultura
di Diego Capri
Anche
nell'organizzazione
del Programma
Culturale
Politiche
condivise
I
l programma politico che ha portato al rinnovo del Consiglio
Andi all'inizio di aprile di quest'anno poneva il coinvolgimento dei propri associati come primo punto programmatico.
Coerenti con quest'atteggiamento, i membri della Commissione Culturale di Andi Bologna hanno recentemente chiesto,
mediante sondaggio inviato a tutti gli oltre settecento soci della
sezione, l'opinione su tematiche relative all'impostazione futura dell'aggiornamento culturale.
Stiamo imparando a conoscervi meglio nell'ottica di poter soddisfare le vostre esigenze ed i vostri desideri nel miglior modo
possibile.
Su 734 questionari inviati abbiamo ottenuto 146 sondaggi completati e nonostante, confesso, mi aspettassi una risposta maggiore, su questi dati è stato possibile trarre qualche conclusione.
Alla prima domanda: "Preferireste disporre di un maggior numero di diversi argomenti scientifici trattati in maniera meno
approfondita o concentrare l’attività su pochi temi in modo più
dettagliato?" l'82% di voi preferirebbe vedere meno temi ma
trattati in maniera più esaustiva.
Chiedendo poi se fosse preferibile continuare a sviluppare l'attività culturale su eventi brevi durante serate infrasettimanali,
piuttosto che su eventi più lunghi da svolgersi il sabato mattina,
1
preferireste disporre
di un maggior numero
di diversi argomenti
scientifici trattati in
maniera meno
approfondita o
concentrare l'attività
su pochi temi in modo
più dettagliato?
2
preferireste eventi
culturali brevi,
trattati durante
serate
infrasettimanali,
o eventi più lunghi
svolti il sabato
mattina?
18%
Più temi
anche se meno
approfonditi
82%
Meno argomenti
ma più dettagliati
6 ANDI
il 51% dei rispondenti preferirebbe i sabati mattina alle serate
che, comunque, incontrano il favore del 49% del campione.
L'ultima domanda: "Per quanto riguarda gli eventi culturali organizzati da Andi Bologna la scelta di partecipare deriva dalla
qualità dell'evento in termini culturali o maggiormente dal numero di crediti che si possono conseguire?" ha prodotto un 8%
di soci che partecipano al culturale principalmente per gli ECM,
un 42% che basa la scelta prevalentemente sulla qualità formativa dell'evento ed infine un 50% degli associati che danno
eguale importanza alla qualità formativa del programma ed al
numero dei crediti che vengono elargiti.
Su queste vostre indicazioni la commissione culturale concentrerà il suo operato con il preciso obiettivo di creare un programma mirato all'approfondimento di temi culturali d'interesse. Non saranno abbandonati i lunedì dell'Andi, che continuano
a richiamare grande affluenza di pubblico, ma affiancheremo a
questi, eventi programmati il sabato mattina in modo da poter
meglio approfondire alcune tematiche. Grande attenzione sarà
infine rivolta sia alla qualità dell'aggiornamento che al numero
di crediti elargiti.
Sempre aperti ai Vostri suggerimenti e con la speranza d'incontrarvi sempre numerosi ai vari appuntamenti di ANDI Bologna
vi auguriamo Buon Lavoro.
49%
Eventi brevi
trattati
in serate
infrasettimanali
51%
Eventi più lunghi
trattati il sabato
mattina
3
per quanto riguarda
gli eventi culturali
organizzati da andi
bologna la scelta
di partecipare deriva
dalla qualità
dell'evento in termini
culturali
o maggiormente dal
numero di crediti che
si possono conseguire?
8%
Partecipo principalmente
per ricevere i crediti ECM
50%
Entrambe
42%
La mia scelta si basa
prevalentemente sulla qualità
formativa dell'evento
N. 175 / Settembre 2015
8° memorial
Marcello Calandriello
26 settembre 2015
BOLOGNA
Estetica a 360 gradi
A
nche quest’anno si rinnova
l’appuntamento di fine settembre in
occasione del quale ci troveremo per
onorare la memoria del Professor Marcello
Calandriello.
La giornata prevede una sessione per gli
odontoiatri e una per il personale di studio,
nella quale il dottor Fabio Caliendo di Roma
affronterà l’argomento sempre di grande
attualità “La sterilizzazione e preparazione
del campo in Odontoiatria”.
La sessione degli odontoiatri invece avrà
come tema l’Estetica in Odontoiatria,
affrontata sotto tutti gli aspetti. La lezione
inauguraledelprofessorAndreaBorracchini
di Siena servirà come introduzione alla
giornata per definire i parametri estetici
generali e specifici della dentatura.
La grandissima esperienza del relatore in
protesi rimovibile ci aiuterà a comprendere
i principi di base che ci devono guidare nelle
nostre valutazioni. Il dottor Mario Imburgia
di Palermo, autore di un recente libro
sull’argomento, ci spiegherà come le
moderne tecnologie digitali ci possono
aiutare nel cogliere i difetti estetici e come
modificarli e spiegarli ai nostri pazienti.
Le discromie dei denti vitali e non sarà
l’argomento della relazione del professor
Alberto Libero di Torino, che con maestria ci
spiegherà le cause e come fare per ovviare
a questi inestetismi con le tecniche più
aggiornate di sbiancamento.
La mattinata sarà conclusa dal dottor
Roberto Spreafico, di Busto Arsizio, vero
maestro dei compositi che ci illustrerà le
tecniche più affidabili per ottenere risultati
clinici affidabili.
Dopo il break, il professor Marco Ferrari di
Siena, ci relazionerà sui materiali ceramici
di ultima generazione e sulle applicazioni
cliniche, a fronte della sua lunga esperienza
Andrea
Borracchini
Ezio
Costa
Mario
Broseghini
N. 175 / Settembre 2015
Fabio
Caliendo
Marco
Ferrari
Mario
Imburgia
e degli studi clinici e di laboratorio effettuati
nella sua Università.
Di seguito, il dottor Mauro Broseghini, di
Pergine Valsugana (TN) affronterà il tema
dell’impianto in zona estetica e delle
possibilità protesiche più attuali.
Il dottor Piero Venezia di Bari, ci relazionerà
sulle problematiche delle protesi rimovibili
implanto-supportate alla luce della sua
esperienza e delle ricerche più attuali.
Da ultimo il dottor Ezio Costa di Verona,
parlerà dei tessuti periorali e di come il
dentista possa migliorarli con le tecniche
più attuali.
Il programma si annuncia completo e ricco
di argomenti attuali e pratici nella tradizione
di questo incontro che sempre riscontra
grande successo.
Vi aspettiamo il 26 Settembre al Relais
Bellaria per condividere una bella giornata
di cultura.
Alberto
Libero
Roberto
Spreafico
Piero
Venezia
ANDI 7
notiziario
sindacale
eletti
tutti i candidati
andi
Elezioni Enpam 2015
I
l giorno 7 giugno 2015 si sono tenute le
elezioni Enpam.
Ai seggi elettorali, presso gli Ordini dei
Medici delle varie province, si è recato un
numero ingente di elettori e la lista ANDI,
“Lista per il Welfare dei liberi professionisti”, con 3294 voti ricevuti è stata scelta
per rappresentare i liberi professionisti
nell'Assemblea dell'Ente di Previdenza
portando tutti i suoi 14 rappresentanti a
occupare i seggi riservati alla categoria.
Questo successo si è consolidato anche
con l'elezione per la Consulta Quota B del
fondo di Previdenza generale del dottor
Evangelista Giovanni Mancini Vicepresidente ANDI Milano e Presidente Fondazione ANDI Onlus che con 2482 voti ha
superato il candidato sostenuto da AIO e
dai medici.
Per quel che riguarda invece le rappresentanze regionali nella Consulta Quota B
la quasi totalità delle Regioni ha visto
eleggere il candidato proposto da ANDI.
Il Presidente Nazionale ANDI, Gianfranco
una novità
del 2015
L
La norma, che prevede di riservare loro in
seno al parlamento
della Fondazione una
percentuale di seggi
pari al 10% di quelli
dei presidenti degli
Ordini, è stata, infatti, introdotta dal nuovo
statuto.
Da sottolineare le parole del Presidente
dell'Enpam, Alberto Oliveti, che afferma
come l'aver voluto dare maggiore rappresentatività alla componente odontoiatrica
sia stato uno degli obiettivi raggiunti in
queste elezioni.
Anche il Presidente della CAO Nazionale,
Giuseppe Renzo, ha voluto sottolineare
giustamente con soddisfazione la compattezza della professione dimostrata in
questa occasione, compattezza che ha
consentito oggi agli odontoiatri di avere
una forma di autorappresentazione e di
autodeterminazione nei diversi livelli
dell'Ente.
L’inversione contabile
per gli odontoiatri
o studio della Dottoressa Claudia
Rubini, consulente fiscale dell’Associazione, ci ha segnalato che a partire dal 01/01/2015 la Legge di Stabilità ha
esteso a molte prestazioni di servizi il
meccanismo dell’inversione contabile (il
cosiddetto reverse charge), con conseguenti nuovi obblighi anche a carico degli
odontoiatri. Il meccanismo del reverse
charge prevede che il debitore dell’imposta IVA in certi servizi non sia il prestatore
del servizio stesso, cioè colui che emette
la relativa fattura, bensì il committente,
cioè chi riceve la stessa. Pertanto per tali
prestazioni è il committente che dovrà:
a) indicare l’IVA sul documento ricevuto e
procedere alle relative registrazioni contabili;
b) versare l’IVA di legge nei termini fiscali
previsti.
Le nuove prestazioni, che dal 01/01/2015
8 ANDI
Prada, ha voluto ringraziare i dentisti italiani che hanno accolto l'appello del sindacato a recarsi alle urne consapevoli
dell'importanza di poter contare su rappresentanti odontoiatri competenti all'interno dell'Ente di Previdenza.
Una menzione particolare va tributata alla
nostra Regione che è stata l'unica a far
eleggere ben tre rappresentanti nei vari
organi dell'Ente: il dottor Di Mola, ANDI
Parma e Presidente ANDI Regionale Emilia Romagna, è stato eletto nell'Assemblea
Nazionale, il dottor Barchiesi, ANDI Rimini,
è stato eletto nella Consulta Quota B regionale e il dottor Gozzi, ANDI Modena e Presidente CAO Modena, è stato eletto nell'organo che rappresenta gli odontoiatri all'interno della Fondazione, organo formato da
undici presidenti provinciali CAO votati dai
presidenti delle 106 commissioni per gli
iscritti all'Albo degli Odontoiatri.
È la prima volta che i rappresentanti dei
dentisti entrano a far parte dell'Assemblea Nazionale dell'Ente.
sono soggette al reverse charge e che possono interessare anche
gli odontoiatri, riguardano le prestazioni di servizi di pulizia e
quelle di installazione, manutenzione e riparazione di impianti idraulici, di condizionamento, elettrici o di riscaldamento relative ad edifici, dove per edificio si intende
anche la sede di svolgimento della attività
(studio, ufficio, laboratorio ecc.). Dunque a
partire dal 01/01/2015, le fatture ricevute
per i servizi di cui sopra non avranno più
l’IVA evidenziata dal momento che i prestatori d’opera non la dovranno più incassare, ma la stessa IVA andrà invece versata all’Erario da parte dei committenti secondo le seguenti modalità:
1) integrare la fattura ricevuta con l’importo della relativa IVA di legge (oggi il
22%);
2) registrare tale documento sia nel registro IVA vendite che in quello IVA acquisti;
3) liquidare e versare l’IVA da lui esposta
in fattura direttamente all’Erario, secondo
le tempistiche di legge.
Questi nuovi adempimenti verranno
molto probabilmente posti in essere
dai commercialisti incaricati, ma va da
sè che sull’odontoiatra questo produrrà comunque dei nuovi obblighi che
prima egli non aveva in ragione
dell’esenzione dall’IVA delle prestazioni sanitarie. Fra questi nuovi obblighi vi
sono le liquidazioni periodiche IVA
(mensili o trimestrali a seconda del
proprio volume di affari), la compilazione della dichiarazione annuale
dell’IVA e, molto probabilmente, un
aggravio di costi per consulenza amministrativa fiscale.
N. 175 / Settembre 2015
di giovanni rubini
non c’È Pace
tra glI… studI
N
legionella:
ultime novità
ei mesi di giugno e luglio scorsi
sono iniziati i controlli da parte
dell'AUSL di Bologna di circa
quaranta studi dentistici che, come avevo anticipato nelle newsletter sindacali
ai soci ANDI Bologna, sarebbero stati
visitati per controllare la documentazione relativa alla sterilizzazione, smaltimento rifiuti, impianti elettrici. In realtà, nelle check-list forniteci per questi
controlli (e che erano state inviate in
una delle newsletter sindacali di giugno) si parla anche di controllo della
Legionella nell'acqua dei riuniti; per ora
si suppone che siano pochi i colleghi
che possiedono un piano di controllo
della Legionella per cui si consiglia per
adesso di allegare alla documentazione
i due documenti (anch'essi inviati con la
newsletter) predisposti da ANDI debitamente personalizzati e firmati da RSPP
e dalle dipendenti: per chi non li avesse
ricevuti, si possono richiedere in segreteria. Qualora poi nello studio ci fossero
riuniti muniti di sistema di disinfezione
dell'acqua di raffreddamento, questo
andrà segnalato opportunamente con
un documento scritto e firmato che descriva l'esatto funzionamento del sistema.
Il 7 maggio scorso la Conferenza StatoRegioni ha emanato delle linee guida
identiche a quelle che due anni prima
erano state proposte come suggerimenti di buona pratica. Per ridurre la
contaminazione microbica e/o la formazione del biofilm all'interno dei circuiti
idrici del riunito, le linee guida raccomandano di:
a) eliminare dal circuito i tratti esclusi
dalle correnti di flusso;
b) installare dispositivi antiristagno per
far circolare l'acqua in continuo, anche
nelle pause lavorative;
c) alimentare il circuito con soluzioni
sterili dopo averlo isolato dalla rete idrica;
d) disinfettare l'acqua con trattamenti
in continuo o discontinui. Questi ultimi,
effettuati periodicamente o tra un paziente e l'altro utilizzando disinfettanti
n. 175 / Settembre 2015
ad alto livello, evitano la possibilità di
contaminazioni chimiche del campo
operatorio e minimizzano il rischio di
selezionare microrganismi resistenti,
ma richiedono maggior impegno di risorse ed attenzione rispetto ai trattamenti in continuo.
Per ridurre l'esposizione del paziente
ad aerosol potenzialmente contaminati
si consiglia di:
a) flussare ciascuno strumento accendendolo a vuoto, all'inizio di ogni giornata (tempo minimo due minuti) e prima di ogni intervento (tempo minimo
20-30 secondi);
b) installare, subito a monte dei manipoli, filtri (<0,2 micron) in grado di
trattenere i microrganismi provenienti
dall'interno del circuito;
c) acquisire informazioni sulla salute
del paziente con particolare riguardo
alle condizioni che definiscono il “rischio molto elevato”.
Comunque, la ricerca del microrgani-
smo è raccomandata almeno una volta
all'anno qualora le misure di minimizzazione del rischio sopra elencate non
vengano messe in atto e ogni volta che
si verifica un caso di malattia.
Come si evince dal contesto, anche se
la scappatoia di poter eventualmente
effettuare un controllo annuale sull'acqua per noi risulterebbe molto favorevole, perché ci garantirebbe comunque
il rispetto delle linee guida, giustamente ANDI non le ritiene applicabili nella
realtà quotidiana dei nostri studi.
Purtroppo adesso anche le autorità si
sono accorte dell'assurdità di queste linee guida ed il tavolo di lavoro al Ministero sta già pensando a dei correttivi,
che pur essendo applicabili, saranno
probabilmente per noi una vera “mazzata”: basti pensare all'intenzione manifestata di innalzare i valori soglia da
1000 UFC/L a 100UFC/L.
Attendiamo comunque fiduciosi... come
sempre.
CIrColarE PEC
Dal gennaio 2010 ogni professionista ha l’obbligo di dotarsi di una
casella di Posta Elettronica Certificata, che permette di ricevere ed
inviare posta con il valore di raccomandata. ANDI ha dotato ogni suo
associato di una casella PEC gratuita, che ha la struttura nome
[email protected].
Per poterla attivare occorre telefonare
al numero verde 800.911.202.
Ogni socio potrà leggere la propria posta
certificata sulla pagina web
https://pec.andi.it, inserendo le
credenziali ricevute (username e
password), oppure configurando il
proprio PC con le impostazioni
previste (per fare ciò occorre rivolgersi
ad un tecnico specializzato).
È inoltre obbligatorio comunicare il
proprio indirizzo PEC all'Ordine dei
Medici di appartenenza. Chi
avesse attivato una casella PEC
diversa da quella di ANDI è pregato
di comunicarlo anche alla Segreteria
ANDI.
anDI 9
pianeta
fisco
si aprono
nuovi scenari
nelle
associazioni
tra
professionisti
P
L’attività
dell’odontoiatra
in forma associata
er l’odontoiatra lavorare con altri
colleghi può essere, soprattutto
oggi, una buona soluzione sotto
vari punti di vista. Innanzitutto il progresso tecnologico, la globalizzazione e
i continui mutamenti negli scenari economici di riferimento impongono al professionista la necessità di offrire ai propri pazienti servizi più specifici e tecniche sempre più moderne e costose;
inoltre, in questo particolare momento
congiunturale, i ritardi dei pagamenti da
parte dei clienti, la concorrenza sempre
più spietata anche da parte di soggetti
non qualificati, la contrazione dei fatturati dovuta alla crisi e la prevedibile assenza di crescita del Paese, almeno nel
breve periodo, hanno portato a galla la
sempre più pressante necessità di individuare nuovi strumenti per rilanciare
la competitività degli odontoiatri.
In questo contesto dunque l’esercizio
dell’attività in forma associata può rappresentare un’opportunità: le forme
giuridicamente possibili oggi sono lo
studio associato, la società di capitali
nelle sue varie forme, la società tra professionisti. È importante a questo punto
richiamare alcuni principi comunque
inderogabili: la prestazione professionale, anche se esercitata in forma di
società o associazione resta sempre
“protetta” ossia non esercitabile senza
l’iscrizione allo specifico Albo Professionale; ne risulta che il rapporto con il
paziente deve seguire rigorosamente il
dettato degli artt. 2229 e seguenti del
Codice Civile. L’odontoiatra deve seguire personalmente l’incarico assunto, in
quanto le attività professionali si basano su un importante fattore di intuitus
personae ed egli resta comunque sempre responsabile personalmente delle
prestazioni effettuate.
Chiarito questo, vediamo ora in pillole, i
pro e contro di ciascuna forma aggregativa, non entrando nel merito degli
10 ANDI
adempimenti autorizzativi necessari,
ma limitando la riflessione agli aspetti
civilistici e fiscali.
Studio associato
Lo studio associato è assimilato alla
forma giuridica della società semplice e
pertanto assume rilevanza esterna per
la sua natura di contratto associativo
con il quale due o più professionisti iniziano a svolgere assieme la propria attività, in questo caso l’odontoiatria: dal
2006 poi con il provvedimento noto come “Bersani2” gli studi associati possono essere anche multidisciplinari e
questo permette la creazione di studi
multibrand, in cui esercenti l’attività
sanitaria, anche con competenze diverse più o meno affini, danno vita ad un
soggetto nuovo, che mette meglio in risalto le esperienze e qualità di ciascuno.
Nello studio associato la prestazione
professionale è svolta dal singolo ma
l’onorario è incassato direttamente
dall’associazione professionale che
emette fattura: anche tutti i costi vengono sostenuti dallo studio associato, che
avrà pertanto anche la proprietà dei
beni strumentali.
Dal punto di vista fiscale gli studi associati vengono tassati con le stesse regole che valgono per il lavoro autonomo e
cioè con il criterio di cassa ed il reddito
prodotto viene ripartito pro quota fra i
singoli associati, scontando pertanto le
loro aliquote marginali a titolo di Irpef.
Gli studi associati sono senza dubbio
strutture più leggere e flessibili rispetto
alle società: ad esempio non devono fare i bilanci e depositarli al registro imprese (la pubblicità dei ricavi che deriverebbe da tale obbligo non a tutti farebbe piacere), non devono tenere libri
sociali ed effettuare assemblee dei soci,
non hanno particolari limitazioni al prelievo di somme anche a titolo di utili
durante l’anno e non hanno bisogno di
una dotazione obbligatoria di capitale,
né in fase iniziale che durante la loro
esistenza.
Non hanno in teoria neppure necessità
di un contratto scritto iniziale, anche se
la presenza di una scrittura privata autenticata o di un atto pubblico è consigliabile se si vogliono determinare sin
da subito quote differenti di partecipazione agli utili fra gli associati, ma soprattutto se si vogliono potere modificare le quote anche dopo la chiusura
dell’anno, entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Quest’ultima è un’opportunità che ritengo molto vantaggiosa e che non esiste nelle altre forme aggregative.
Un aspetto negativo che si può attribuire allo studio associato è quello di eventuali conflitti fra gli associati che potrebbero rivelarsi difficilmente sanabili
in quanto si vota per teste e non per
quote: questo si potrebbe superare nominando in sede di costituzione uno o
più associati ai quali affidare l’amministrazione ordinaria dello studio, ma ciò
secondo me verrebbe a snaturare l’essenza stessa dell’unione che gli odontoiatri hanno voluto creare con questa
forma aggregativa.
Lo studio associato ritengo possa essere uno strumento di aggregazione adatto per un numero limitato di professionisti, al massimo cinque.
Società di capitali
La professione odontoiatrica può esser
esercitata anche costituendo assieme
ad altri una struttura sanitaria privata
che abbia la forma di società di capitali.
Il modello più diffuso ed adatto a tale
scopo ritengo sia la società a responsabilità limitata, mentre altre tipologie pur
ipotizzabili in teoria sono difficilmente
percorribili per le loro caratteristiche
proprie: ad esempio le cooperative di
N. 175 / Settembre 2015
di Claudia Rubini
prelievo di somme da parte dei soci rispetto allo studio associato ove gli associati possono prelevare somme senza
alcuna formalità, addirittura in teoria a
prescindere dal reddito finale loro attribuito.
Un ultimo aspetto che può essere interessante da tenere presente nella scelta è quello previdenziale: nella società
di capitali l’Enpam di norma non si paga
e solo nel caso di prestazioni convenzionate con il servizio nazionale sanitario
la struttura è obbligata a versare all’Enpam, per conto degli odontoiatri che
hanno partecipato all’attività di produzione del fatturato, il 2% del fatturato
annuo di tali prestazioni.
lavoro devono essere caratterizzate da
assenza di lucro e scopo mutualistico
dell’attività svolta e le società per azioni
sono troppo complesse da gestire.
Come sopra evidenziato, le società di
capitali scontano una notevole burocratizzazione sia in termini di costituzione (obbligatorio l’atto notarile ed un
capitale minimo che seppure oggi in
teoria molto limitato in fase di apertura è comunque necessario anche durante la vita societaria), sia in termini
di gestione (obblighi di pubblicità dei
bilanci, tenuta della contabilità più
complessa ed onerosa, ingresso ed
uscita dei soci giuridicamente regolamentata, necessità di governance definite e votate dall’assemblea dei soci e
così via).
Inoltre in queste società è obbligatoria
la presenza di un’altra figura, il direttore sanitario, che non necessariamente
coincide con l’amministratore unico o
con il presidente del consiglio di amministrazione e che si può definire il soggetto coordinatore e responsabile di
queste strutture.
A differenza di ciò che può accadere
negli studi associati, le quote dei soci
sono definite dallo statuto e non possono essere modificate se non procedendo alla cessione di parte delle stesse: in
teoria poi nelle società di capitale le
N. 175 / Settembre 2015
quote possono essere attribuite anche a
soci investitori, cioè a soggetti non interessati a svolgervi alcuna attività ma
solo a conferire il capitale.
Ritengo che tali forme associative possano essere interessanti quando i soci
sono in numero significativo, ad esempio superiore a cinque o se ad esempio
si vuole valorizzare il lavoro dei propri
collaboratori, rendendoli responsabili
anche con l’attribuzione di quote societarie seppur marginali.
Sul fronte del fisco, a parte un’aliquota
fissa di tassazione che potrebbe parere
più conveniente (oggi il 27,5% a titolo di
IRES anziché la tassazione IRPEF pro
quota sui singoli componenti degli studi
associati secondo le loro aliquote marginali progressive), occorre fare alcune
considerazioni.
Il criterio di tassazione utilizzato è quello delle imprese e cioè avviene per
competenza, tassando come ricavi le
prestazioni eseguite anche se non incassate a fine esercizio e considerando
costo anche ciò che non si è pagato a
fine esercizio ma che è già stato utilizzato nella società.
Gli utili poi possono essere prelevati
solo dopo che gli stessi sono stati conseguiti e cioè sotto forma di dividendi ad
approvazione di bilancio avvenuta e
questo rende molto più complicato il
Società tra professionisti (STP)
Le società tra professionisti sono state
normate nel 2013, dopo una lunga gestazione, ma ancora non hanno avuto
una grande diffusione anche per le problematiche tuttora aperte.
Consentono di associare varie figure
differenti tra loro: soggetti iscritti ad
Albi Professionali, anche se esercitano
professioni del tutto diverse fra loro,
con soggetti terzi che siano privati o
imprenditori od anche soggetti giuridici
come società di capitali. Pertanto in tali
forme associative è molto agevole l’ingresso di soci investitori di mero capitale e questi soci, pur non potendo avere
mai per legge la maggioranza delle
quote, possono comunque condizionare
la vita societaria ugualmente.
Le STP possono essere costituite sotto
forma di società di persone o di capitali,
ma in ogni caso anche qui l’esecuzione
della prestazione compete sempre ed
esclusivamente al professionista, che
fra l’altro può opporre agli altri soci il
segreto professionale.
Inoltre, pur in presenza di varie professionalità presenti, la società deve optare per l’iscrizione ad un solo Albo Professionale che ne indicherà le regole
deontologiche da seguire.
La STP ha ancora scarso appeal fra i
professionisti anche e soprattutto riguardo all’incertezza sul suo regime fiscale ancora non ben definito: la normativa a tutt’oggi non dice nulla e si è
espressa a tal riguardo solo l’Agenzia
delle Entrate, che ha a tutti gli effetti
assimilato il regime fiscale delle Stp a
quello di tutte le altre società commerciali, basandolo cioè sul criterio di competenza e non di cassa, con le regole dei
redditi d’impresa.
ANDI 11
Andi
notizie
Un progetto di
odontoiatria
solidale per i
bambini del
Congo RDC
“Kimbondo…
io ci sarò”
C
hi è svantaggiato non chiede perché
non sa. Chi è svantaggiato vive la sua
condizione come se fosse normalità,
che normalità non è, chi è svantaggiato ha
bisogno di aiuto, ma soprattutto ha bisogno di imparare a vivere in modo autonomo e protagonista del proprio futuro. È con
questo pensiero che è nata Giorgia 2009
Onlus, una piccola associazione, costituita
da odontoiatri e odontotecnici che provengono da diverse regioni italiane, che hanno
in comune il desiderio di mettere a disposizione parte del loro tempo e delle loro
energie a popolazioni per le quali l’accesso
a cure odontoiatriche è praticamente impossibile. È importante specificare che è
una associazione organizzata in modo totalmente orizzontale, si può affermare di
amici, che insieme lavorano per un unico
fine e che tra di loro costantemente si confrontano. Il progetto “Kimbondo… io ci sarò” nasce dall’incontro tra i quattro soci
fondatori dell’associazione con l’AGAPE
Onlus, che già da diversi anni sostiene la
Fondazione Pediatrica di Kimbondo, un
ospedale pediatrico ubicato a circa 30 Km
da Kinshasa nella Repubblica democratica
del Congo. La Pediatria di Kimbondo è
stata fondata circa quarant’anni fa da una
neuropediatra di Siena, la dottoressa Laura Perna, oggi universalmente conosciuta
come Mama Koko, la cui opera prosegue
per mano di Padre Hugo Rios, pediatra e
missionario cileno, che, nel tempo, ha incrementato sia l’attività ospedaliera che
quella di accoglienza per i bambini senza
famiglia. Attualmente la Pediatra accoglie
circa settecento bambini orfani di tutte le
età ai quali è assicurata protezione ed assistenza e educazione scolastica. La constatazione dell’assenza della possibilità di
cure odontoiatriche per i bambini della
Pediatria è stata lo spunto per la nascita di
un nuovo progetto: la realizzazione di un
ambulatorio odontoiatrico attrezzato con
canoni europei e di un piccolo laboratorio
odontotecnico all’interno dell’ospedale e
soprattutto la formazione di personale
medico congolese che nel tempo potesse
gestire l’ambulatorio in modo autonomo.
Così è nata la “dentisterie”, circa sei anni
12 ANDI
fa: in questi anni si sono succedute le missioni degli associati di Giorgia2009 che,
con le loro sole forze e con molto entusiasmo, hanno incrementato l’attività dell’ambulatorio, rivolgendosi primariamente ai
bambini, ma anche agli adulti che lavorano
all’interno dell’ospedale e alla popolazione
che vive nei dintorni. L’obiettivo più importante è stato comunque la formazione del
dottor Aimè Tschulembo, medico già impiegato all’interno dell’ospedale che oggi è
pienamente in grado di praticare cure
odontoiatriche di base anche in assenza
della missione italiana. Attualmente possiamo affermare che l’ambulatorio è diventato un punto di riferimento per la popolazione locale, che vi si rivolge in modo
continuativo, non essendoci altre possibilità di assistenza odontoiatrica nel raggio di
diversi kilometri. L’attività clinica dell’ambulatorio è essenzialmente, come già spe-
In alto la Dott.ssa Cinzia Barbieri (Modena)
e il Dott. Aimé Tschlulembo (Khinshasa,
RDC). Sopra, Roberto Romboli
(Odontotecnico di Forlì), A destra, il Dott.
Bruno Cirotti (Roma) .
Per sostenere GIORGIA2009 ONLUS
•Raccolta fondi con il 5x1000: codice fiscale 97564360580
• Donazioni su conto corrente bancario:
causale “KIMBONDO IO CI SARO’”
IBAN: IT 36D 0832 7032 19000000008686
• Informazioni su come associarsi e dettagli sulla partecipazione
alle missioni: Giancarlo Franzin (Presidente), Mobile +39 333 5802284
Notizie e aggiornamenti: www.giorgia2009onlus.org e Facebook
Giorgia2009Onlus.
N. 175 / Settembre 2015
di Nicoletta Cetrullo
cificato, un’odontoiatria di base, quindi
conservativa, endodonzia, chirurgia orale e
protesi mobile quando presenti gli odontotecnici italiani; un’attenzione particolare è
rivolta alla prevenzione per i bambini residenti all’interno della Pediatra. A questo
proposito nel 2014 è stato realizzato un
progetto di prevenzione che ha coinvolto
tutti i bambini: oggi tutti i bambini sono
forniti di spazzolino e dentifricio e tutti i
giorni spazzolano i denti sotto la supervisione degli adulti. A tutti è stata spiegata
l’importanza del mantenimento dell’igiene
orale tramite lezioni frontali e fornitura di
materiale iconografico educativo. Il risultato è stato un netto miglioramento della
salute orale almeno in alcune fasce di età
e una riduzione della necessità di intervento; ma Giorgia 2009 non vuole fermarsi
e sono ancora molti gli obiettivi da raggiungere sia da un punto di vista clinico
che organizzativo: migliorare le possibilità
di intervento sui bambini più piccoli e sui
disabili, la cui carenza di collaborazione
spesso rende complicate le terapie, proseguire nella formazione del medico congolese e rinnovare le attrezzature dell’ambulatorio. Inoltre, è allo studio la possibilità di
formare un odontotecnico, in modo che
l’attività protesica possa continuare anche
in assenza della missione italiana. L’obiettivo più importante infatti è il raggiungimento della completa autonomia sia clinica che amministrativa della struttura, nel-
la consapevolezza che questi progetti siano
destinati nel tempo al fallimento se non si
creano le possibilità per una completa autogestione. Per raggiungere i nuovi obiettivi, Giorgia 2009 Onlus non ha solo necessità di sostegno economico, necessario per
rinnovare le attrezzature e per l’acquisto
dei materiali, ma in questa sede si rivolge
soprattutto a medici ed odontotecnici che
abbiano il desiderio di trascorrere una vacanza diversa, di dedicare una decina di
giorni alla cura dei bambini di Kimbondo e
di vivere un’esperienza unica sia da un
punto di vita umano che professionale.
L’impegno sarà ricompensato dallo splendido sorriso dei bambini di Kimbondo. La
sistemazione per i volontari è buona e nonostante si tratti di un paese caratterizzato da condizioni sociali critiche l’ospedale
è un luogo sicuro e vigilato: le missioni
hanno normalmente una durata di circa
una decina di giorni e sono assicurati i
trasferimenti da e per l’aeroporto. Una
decina di giorni che, vivendo l’esperienza
di medico volontario, possono cambiare la
vita ai medici che decideranno di mettersi
in gioco associandosi a Giorgia2009 Onlus,
dieci giorni che per l’associazione significano poter disporre di più risorse, di più
specialisti che, con le loro competenze,
possono contribuire a curare un maggior
numero di bambini e di adulti e collaborare
alla formazione del personale sanitario
congolese.
diabete e odontoiatria
Recenti importanti ricerche - Lalla E. et Al J Dent Res 90 (7);
2011 -hanno evidenziato come sia possibile, in molti casi, fare
diagnosi precoce di diabete e di stati prediabetici nello studio
odontoiatrico. Sensibili al continuo miglioramento della salute pubblica, e consapevoli di come i dentisti bolognesi possano
diventare forti alleati dei medici di base e dei diabetologi nel
contenimento della "epidemia diabetica", stiamo lavorando ad un importante progetto che ci coinvolgerà tutti. Certi del vostro interesse e del vostro entusiasmo vi diamo appuntamento al prossimo Inverno
Il Dottor Piero Casavecchia dopo aver conseguito la
laurea in Medicina e Chirurgia nel1993 e la specializzazione in Odontostomatologia nel 1996 presso
l’Università di Bologna, nel 2000 ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Parodontologia presso
la Boston University Goldman School of Dental Medicine di Boston, Massachussets, USA. Nel 2001 ha conseguito il diploma dell’American Board of Periodontology. È socio
attivo della Società Italiana di Parodontologia dal 2002. Svolge
la libera professione a Ravenna occupandosi di parodontologia e implantologia.
N. 175 / Settembre 2015
Lo screening del Diabete
inizia dallo studio Odontoiatrico
Sono molteplici le evidenze che dimostrano che vi è una stretta
relazione fra le malattie che colpiscono il cavo orale, le parodontiti, e il diabete e come il diabete possa favorire l’insorgenza,
la progressione e la gravitàà delle parodontiti. È stato inoltre
ipotizzato che la relazione diabete-malattia della
bocca possa esistere anche in direzione opposta,
ovvero come una parodontite cronica e grave possa
influire sul diabete e peggiorarne l’andamento glicemico. Una serie di studi effettuati a partire dal
2011 presso la Columbia University di New York da
Lalla e collaboratori , hanno dimostrato come segni
e sintomi a livello del cavo orale, uniti ad un’anamnesi mirata a scoprire fattori di rischio per il diabete,
possano portare ad una diagnosi precoce di questa
condizione e individuare pazienti a rischio di sviluppare diabete. Poiché il dentista è lo specialista che gli italiani
visitano con maggiore frequenza, è importante il ruolo di prevenzione che può esercitare nello screening e nella diagnosi
precoce di una patologia così in forte espansione da essere
considerata l’epidemia del terzo millennio.
ANDI 13
Prom.o
di giampaolo Corradini
la cooPeratIva
dI dentIstI
al servIzIo
deI socI
una cooperativa
coi baffi!
S
i è appena concluso il mio primo
anno come Presidente del Consiglio di Amministrazione PROM.O,
carica a cui sono stato eletto nella primavera del 2014, e sento la necessità di
condividere con tutti i colleghi un primo
bilancio delle nostre attività.
Le novità legislative che ci hanno stimolato a proporre ai Soci nuovi servizi,
nell'intenzione di alleviarne la sempre
più onerosa gestione degli Studi, sono
diverse.
Prima però di passare alla loro evidenziazione, permettetemi di ringraziare i
colleghi componenti del Consiglio di Am-
sanitaria, col preciso obiettivo di prevenire le eventuali lesioni che potrebbero
verificarsi nel maneggiare strumentazione che possa ferire (taglienti appunto)
e nel contempo verificare lo stato di salute dei collaboratori mediante accertamenti di laboratorio periodici e la visita
di un Medico del Lavoro.
Per tale motivo avevamo prontamente
individuato un grosso e strutturato Studio di Medicina del Lavoro a cui avevamo indirizzato coloro i quali intendevano
adeguarsi alla normativa in oggetto.
Alla prova dei fatti però, la struttura in
questione non ci ha pienamente soddisfatto nell'adempimento del contratto
sottoscritto, per cui proprio da questo
mese abbiamo formalizzato un accordo
con la dottoressa Annamaria Ferretti
che da ora, e speriamo con solerzia, si
occuperà della sorveglianza sanitaria
negli studi.
Al suo secondo anno di successo è invece la convenzione con la Ditta Revello,
accordo che permette ai Soci PROM.O
uno sconto incondizionato del 22% su
tutti gli acquisti di materiale di consumo
rispetto al prezzo indicato su catalogo; in
più per il 2015 abbiamo ottenuto un ulteriore sconto personale del 4 e del 6 % a
seconda che vengano raggiunti nell'anno fatturati rispettivamente di Euro 3.000
ed Euro 10.000. Qualora poi il fatturato
globale del nostro gruppo raggiunga i
550.000 euro, la Revello concederà un
aggiuntivo sconto del 1% a TUTTI.
Infine, anche quest'anno abbiamo organizzato un gruppo di acquisto per le fiale
di ADRENALINA, da tenere in studio (o
anche a casa per uso personale, in
quanto non hanno bisogno di basse temperature di stoccaggio) in caso di emergenze anafilattiche, ottenendo uno sconto di oltre il 45% rispetto al prezzo di
vendita in farmacia.
In conclusione, quindi, mi sento di poter
dire che ora più che mai PROM.O è la
cooperativa dei dentisti per i dentisti.
Discutiamo assieme di protesi fissa:
giornata interattiva e di confronto
ministrazione che hanno permesso, insieme all'instancabile supporto delle Segretarie signore Maela e Stefania, la loro
realizzazione. Mi riferisco ai dottori Roberto Calandriello (al quale in particolare
vanno i miei complimenti per la sua recente elezione alla carica di presidente
della nostra sezione ANDI), Maurizio Ferrara Ruiz, Simone Lenzi, Daniele Lucchese, Massimo Onestini e Mario Vanelli.
Come ricorderete nel 2014 è entrato in
vigore il D. Lgs 19/2014, conosciuto come “Direttiva sui taglienti” , che prevede
per ogni esercente l'Odontoiatria con dipendenti la nomina di un Medico Competente con la funzione di sorveglianza
14 anDI
12 dicembre 2015 - ore 9,00
rElatorE: dr. guido maria Fichera, dr. Carlo Poggio,
dr. massimo Fuzzi e dr. nikolaos Perakis
Sede novotel bologna Fiera
numEro PoStI DISPonIbIlI: 100
Il corso si svolgerà nell'intera giornata
La partecipazione ad ogni evento assegnerà 9,75 crediti ECM
n. 175 / Settembre 2015
oral Cancer Day
di maria antonietta Verlicchi
al centro
commercIale
vIa larga
A
Prevenzione
e... palloncini
nche quest'anno la nostra sezione
provinciale si è impegnata per organizzare la IX edizione dell'Oral
Cancer Day.
Si è scelto di mantenere come location
un centro commerciale, visto il successo dello scorso anno, in modo da raggiungere il maggior numero di contatti
possibile.
Quest'anno è stato il Centro Commerciale ViaLarga a metterci, gratuitamente, a disposizione lo spazio per organizzare l'evento.
16 Maggio 2015, ore 9.30... appuntamento davanti all'ingresso: pronti, ai
posti di partenza ...via!!!
Coordinati dal dottor Nicola De Robertis
e dal neo eletto Presidente Roberto Calandriello, munito di "compressore professionale", i primi arrivati iniziano ad
aiutare i montatori del gazebo con l'allestimento: sono centinaia i palloncini
gonfiati, pronti per essere distribuiti ai
tanti bambini che affollano il centro
commerciale di sabato e che trascineranno i timidi genitori ad avvicinarsi.
Tanti i colleghi che si sono alternati
nel corso della giornata: dalle 10 alle
18 sono stati almeno una ventina i
medici volontari che si sono impegnati a distribuire materiale informativo
Come migliorare la redditività dello studio
anche in un periodo di cambiamento
16 gennaio 2015 - ore 9,00
rElatorE:
Dr. tiziano Caprara
Sede Savoia regency Hotel
numEro PoStI DISPonIbIlI: 100
Il corso si svolgerà nella mattinata
La partecipazione ad ogni evento assegnerà 4 crediti ECM
n. 175 / Settembre 2015
ANDI sul tumore del cavo orale, sui
fattori di rischio e sugli stili di vita da
adottare per prevenire questa grave
patologia, sensibilizzando sull'importanza delle visite di controllo da effettuare periodicamente presso il proprio
medico di fiducia.
Inizialmente un po' restii e diffidenti, sono stati poi in tanti i passanti ad avvicinarsi per chiedere informazioni e chiarimenti: il vantaggio di organizzare un
evento del genere in un frequentatissimo
centro commerciale è che il bacino
d'utenza che si può contattare è immenso, lo svantaggio è che sono tanti i gazebo che vengono allestiti in queste strutture e quindi bisogna essere bravi a
spiegare che si sta facendo informazione
e non si sta cercando di vendere nulla...
Durante il pomeriggio non sono mancate le sorprese: di fianco al nostro gazebo hanno organizzato uno stage di Cake
Design e siamo stati gentilmente omaggiati da cuochi provetti con innumerevoli fette di torta.
Tra questionari compilati, volantini distribuiti, dolci divorati, chiacchere e
balli di gruppo (ebbene sì... di fianco a
noi...una scuola di ballo si esibiva in
mille coreografie e i cappelli da cow
boy si sprecavano... evidentemente il
country è di moda!)... la giornata è volata!
anDI 15
approfondimento
sindacale
fondi
convenzioni
e provider
Facciamo
chiarezza
I
l 14 maggio scorso, in occasione
dell’assemblea dei soci svoltasi presso la sede ANDI Bologna di Via
Abruzzo, il Consiglio Provinciale ha organizzato un dibattito riguardante i
meccanismi che regolano il funzionamento di Fondi Sanitari Integrativi, relativi providers e convenzionamenti.
All’occhio del Consiglio neo-eletto,
l’evento si è reso necessario in quanto
spesso tali meccanismi, nonostante
l’attualità del problema, non sono completamente compresi dai colleghi.
Il dibattito è stato preceduto da una
presentazione sull’argomento in modo
Che cosa sono
i fondi sanitari?
Enti no profit che garantiscono ai
propri iscritti prestazioni mediche
attraverso il rimborso, parziale o
totale, dei costi delle prestazioni
stesse.
La gestione di questi enti è in parte
affidata a una seconda figura detta
provider.
Questi enti non forniscono
direttamente le prestazioni
mediche agli iscritti ma
solitamente si avvalgono di un
provider e della sua rete di medici
convenzionati.
Alcuni esempi di fondi sanitari:
Fondo Est, Fondo Altea, Meta
Salute, SanArti, SaniTass, Fasi,
Fondo sanitario gruppo intesa San
Paolo, Sanilog.
Chi può creare
un fondo sanitario?
Praticamente chiunque, ad
esempio associazioni o sindacati di
categoria, banche o aziende.
16 ANDI
tale da rendere possibile a tutti i soci
una “partecipazione consapevole” allo
stesso.
Che cosa sono i Fondi Sanitari Integrativi?
Che cosa sono i providers?
Come funzionano le convenzioni?
Perché sempre più pazienti aderiscono
a un fondo sanitario integrativo o alle
convenzioni?
Perché i tariffari convenzionati hanno
prezzi così bassi?
Queste sono solo alcune delle domande cui è stata data risposta durante
l’evento e che hanno portato, passo
Che cosa sono i providers?
Sono Società o aziende che, dietro
compenso del fondo, provvedono a
garantire le prestazioni mediche,
gestire i rimborsi delle prestazioni e
mettere in contatto il paziente iscritto
con il medico convenzionato di cui ha
bisogno.
Non c’è limite a quanti fondi sanitari
un provider possa gestire.
Es. Quando un paziente dice: “Io ho
Unisalute”, in realtà ciò spesso
significa che è iscritto a un fondo
sanitario che ha come provider
Unisalute.
Alcuni esempi di providers: Blue
Assistance, Previmedical, Winsalute,
Unisalute, Generali, Pronto Care,
Mapfre.
Cosa significa
per un odontoiatra aderire a
una convenzione?
Aderire a una convenzione significa
adottare un tariffario “agevolato”,
proposto da un provider, a fronte della
promessa, da parte dello stesso, di
passo, fino alla introduzione dell’argomento principe della serata ovvero cosa sta facendo ANDI per tutelare i suoi
iscritti in un periodo così critico per la
nostra professione.
Si è parlato quindi del neo-nato fondo
sanitario integrativo ANDI, delle sue
potenzialità e criticità e delle previsioni
sul futuro della professione.
Da sottolineare che l’interezza delle
informazioni riguardanti il fondo sanitario integrativo ANDI, ad ora messe a
disposizione dal Consiglio Nazionale al
Consiglio Provinciale, sono state comunicate ai soci.
inviare nuovi pazienti.
Quando ci si convenziona con un
provider si avrà quindi la
possibilità di ricevere nuovi
pazienti iscritti a tutti i fondi
sanitari che il provider gestisce.
Ogni provider ha un proprio
tariffario convenzionato.
Perchè i tariffari
convenzionati hanno
prezzi così bassi?
Perché i Fondi, dovendo
rimborsare le prestazioni, hanno
l’interesse a mantenere i prezzi
bassi.
Perché ai providers non costa nulla
proporre prezzi bassi, tanto non
sono loro a eseguire prestazioni
ma gli odontoiatri convenzionati.
Perché un provider fa il suo
guadagno sul “costo d’ingaggio”
che il fondo sanitario deve pagargli
e non sulle prestazioni eseguite dai
medici convenzionati.
Perché quando fondo e provider si
accordano sul prezzo della
prestazione, le esigenze degli
N. 175 / Settembre 2015
di Andrea Zanetti
Teniamo a specificare che l’evento non
è stato organizzato per accumulare
consensi nei confronti dell’iniziativa
“Fondo Sanitario Integrativo ANDI”, ma
per fare in modo che ogni socio, di
fronte alle difficoltà attuali, abbia gli
strumenti per decidere con la propria
testa se aderire o meno non solo al futuro fondo ANDI, ma a una qualsiasi
altra convenzione.
Siamo quindi disponibili a ripetere l’iniziativa nel caso in cui altri soci ne sentano la necessità.
Per info rivolgersi alla segreteria ANDI
Bologna.
Uno dei punti del programma del neoleletto consiglio ANDI si
prefiggeva di ascoltare maggiormente la voce e le nuove opinioni degli
associati.
Proprio a questo riguardo è sembrato utile spedire a tutti un sondaggio
per potere avere un riscontro immediato su diverse tematiche.
Purtroppo non c’è stata l’adesione che ci auguravamo ma sono
comunque arrivate utili indicazioni.
Auspicandoci una sempre più attiva partecipazione alla vita associativa
per potere affrontare assieme e al meglio tutte le tematiche che
dovremo trattare, pubblichiamo di seguito i risultati del sondaggio
inviato via email.
1
cosa ne pensi
delle convenzioni
dirette?
Perché sempre più pazienti si
iscrivono a un fondo sanitario
integrativo.
Il problema risiede nel fatto che
l’iscrizione a un fondo sanitario
integrativo è prevista nel CCNL
(Contratto Collettivo Nazionale del
Lavoro) per moltissime categorie di
lavoratori dipendenti e per i loro
familiari.
Nei CCNL l’iscrizione ai fondi
sanitari è un onere riservato al
datore di lavoro che, in luogo di un
aumento salariale o di altri benefit,
può decidere di pagare e iscrivervi i
propri dipendenti.
L’iscrizione al fondo dei dipendenti,
per il datore di lavoro, tuttora risulta
essere l’opzione economicamente
più conveniente, quindi sempre più
persone sono iscritte ai fondi.
N. 175 / Settembre 2015
aderiresti
a un convenzionamento
diretto?
7% Sì, anche con tariffe molto più basse
di quelle che applico nella libera
professione, “una poltrona che guadagna
poco è meglio di una poltrona vuota”
4%
Sono sostenibili
e si guadagna bene
52%
Non sono
sostenibili
odontoiatri non vengono prese in
considerazione.
Perché sempre
più pazienti usufruiscono
delle convenzioni
con i providers?
2
38%
No, è libera
professione e
non accetto
che un esterno
mi dica quanto
far pagare i pazienti
44%
Sono sostenibili
ma si lavora di più
e si guadagna poco
55%
Sì, ma solo se
i prezzi sono
accettabili (es.
Tariffario Andi
2009)
3
Hai esperienza
con le convenzioni
dirette?
16% Sì e i pazienti
arrivati grazie alla
convenzione hanno
comportato un aumento
del fatturato, anche se
lieve, che mi ha convinto
a mantenere tali
convenzioni
4
le cliniche low cost
bolognesi attuali e
future ti spaventano?
5% Sì, ma
dopo qualche
tempo le ho
disdette
in quanto non
guadagnavo
abbastanza
51%
No
10%
68%
No
Sì, ma dopo
qualche tempo le ho disdette
in quanto, anche se qualche
soldo in più mi arrivava, il
gioco non valeva la candela,
mi sentivo sminuito
49%
Sì
ANDI 17
ANDI
Emilia Romagna
di Paolo Dall’Aglio
week end lungo
in riviera
I
Convegno di Cervia
un po’ insolito
l 19 settembre, nella consueta cornice
dell’Hotel Dante di Cervia, si terrà la
12° edizione del Convegno Annuale di
ANDI Emilia Romagna.
Quest’anno è prevista anche una giornata pre-congressuale, dedicata ai soli colleghi che hanno appoggiato l’iniziativa
ANDI del progetto 5’ per salvare una vita,
legato all’Oral Cancer Day e hanno completato le FAD dedicate all’argomento.
Grazie al professor Lucio Montebugnoli
e al professor Paolo Vescovi, esperti pa-
18 ANDI
tologi orali, portiamo in Emilia Romagna
(dopo la prima esperienza di Parma
nell’Ottobre 2013) la parte residenziale
del progetto associativo e che si concretizzerà successivamente con un nuovo
impegno FAD e con uno stage conclusivo
presso un reparto di patologia orale.
E così, dopo aver affrontato a primavera
una tematica particolare come quella
della radiologia nello studio odontoiatrico, nell’incontro di settembre affronteremo un tema insolito per i nostri incontri:
lo stato attuale della nostra professione
e le sue prospettive future.
Partiremo da dati raccolti dal Centro
Studi dell’Associazione per capire chi
siamo, quanti siamo e come è strutturata la professione al giorno d’oggi, per
cercare di affrontare, dopo gli anni di
crisi, l’evoluzione della nostra attività. E
lo faremo analizzando le possibilità evolutive della libera professione, sia dal
punto di vista organizzativo che da quelle
più strettamente economiche e di marketing. Ma le affronteremo anche dal
punto di vista strutturale, ovvero su come migliorare i nostri studi, a livello architettonico e funzionale, oppure con
l’ingresso delle nuove tecnologie a farci
compagnia nell’attività quotidiana.
A discutere di questi argomenti ci saranno il dottor Roberto Callioni, past-President e attuale responsabile del Servizio
Studi ANDI, il professor Antonio Pelliccia, docente di Economia e di Marketing,
l’architetto Marco Mapelli, il dottor Mauro Fazioni e il dottor Franco Capelli.
Ci sarà, come di consueto, anche la parte dedicata alle assistenti, che sarà una
disamina “storica” sulla situazione
dell’assistente di studio odontoiatrico
(ASO) negli anni passati e sulla sua evoluzione attuale e futura. Il relatore sarà il
dottor Fabio Caliendo, responsabile della scuola ANDILatium e autore di un testo monografico dedicato alle assistenti.
Anche quest’anno, per favorire la partecipazione dei soci, ANDI Emilia Romagna
offre la possibilità di partecipare gratuitamente alla giornata. I posti sono, come
sempre, 150 per gli odontoiatri e 100 per
le assistenti, e continueremo con la “modalità interattiva”, che oltre a rendere più
interessante e coinvolgente la giornata
offrirà anche un punteggio ECM più consistente (9 crediti ECM assegnati).
Gli spazi di discussione con i relatori saranno moderati dal dottor Carlo Ghirlanda (Segretario Culturale Nazionale), dal
dottor Alberto Casali e dal dottor Paolo
Dall’Aglio (della Segreteria Culturale Regionale). Per cui… affrettatevi ad iscrivervi: Vi aspettiamo numerosi a Cervia!
N. 175 / Settembre 2015
l'angolo medico
legale
di Michele Draghetti (Avvocato in Bologna)
Alternative
Dispute
Resolution
L
Medici
e mediazione
a mediazione appartiene alla categoria delle così dette ADR (Alternative
Dispute Resolution) ed è stata introdotta in Italia dal decreto legislativo 28/2010
e successive modifiche.
Le ADR, tra le quali la mediazione, sono
alternative rispetto alla Giurisdizione ossia
al processo avanti ad un giudice e/o ad un
arbitro. La Mediazione conviene perché ha
le seguenti caratteristiche peculiari:
● durata predeterminata: per legge la durata della mediazione è fissata in tre mesi,
che decorrono dalla data di presentazione
della domanda di mediazione;
● riservatezza: tutto quello che viene detto
in mediazione non può essere riferito, o
utilizzato in altra sede ed il mediatore non
può essere chiamato quale testimone in
un’eventuale successiva causa;
● l’accordo firmato in mediazione: ha la
stessa forza di una sentenza e consente
quindi l’azione esecutiva per le obbligazioni
assunte nel medesimo accordo;
● il costo della mediazione: il costo è predeterminato e conoscibile al momento
della presentazione della domanda di mediazione consultando il sito dell’Organismo
di mediazione al quale ci si rivolge, ma a
differenza di un procedimento avanti il giudice non comporta il costo di diritti di copia
di documenti ed il contributo unificato;
● fisco e mediazione: l’accordo raggiunto
in mediazione è esente da imposta di registro fino all’importo di euro 50.000,00 e le
parti che partecipano alla mediazione maturano un credito di imposta che varia di
anno in anno e viene comunicato dal MEF
(Ministero Economia e Finanze).
Importante è il ruolo del mediatore che è
un professionista debitamente formato, e
che non essendo un giudice non attribuisce
torti e ragioni, ma collabora con le parti facilitandone e/o favorendo la comunicazione
tra le stesse. Infatti, spesso il conflitto (la
cui definizione è: diverse opinioni e pareri
su una determinata questione) comporta
che le parti non si fidino e non si ascoltino
più l’un l’altra, arrivando al fenomeno definito come “svalutazione reattiva” ossia la
sistematica svalutazione della proposta
che arriva dalla controparte ed il rilancio,
N. 175 / Settembre 2015
con una vera escalation di proposte controproposte.
Ecco quindi che il mediatore seguendo un
percorso di incontri tra le parti collegiali ed
individuali punta a ricostruire il confronto, il
dialogo e la fiducia. La mediazione attualmente è ritenuta quale presupposto per il
promovimento di un successivo giudizio
avanti il giudice in alcune materie fissate
dall’art. 5 del decreto legislativo 28/2010,
che sono: “diritti reali, condominio, divisioni, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione a
mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, patti di famiglia, affitto d’azienda, locazione, comodato, contratti assicurativi,
bancari e finanziari”.
La mediazione può essere utilizzata in modo facoltativo in tutte le altre materie che
riguardino diritti disponibili (ossia tutti i diritti tranne quelli relativi allo stato ed alla
capacità delle persone ed all’integrità fisica
ed alla libertà di espressione).
È opportuno sapere, infine, che per promuovere e partecipare alle mediazioni “obbligatorie”, che hanno oggetto le materie di
cui sopra, è necessario che la parte sia assistita da un avvocato, mentre nelle mediazioni facoltative la parte non ha questo obbligo. La mediazione può essere uno strumento utile per il medico che affronti un
conflitto con un paziente e/o con un altro
collega, perché a differenza della controversia in tribunale si ha la garanzia della
riservatezza sul caso e soprattutto il mediatore ha la possibilità di proporre soluzioni anche indirette che sono impedite al
giudice. Nel senso che quest’ultimo interpreta le norme e distribuisce torti e ragioni,
mentre il mediatore può proporre alle parti
soluzioni diverse ed originali che consentano di mantenere il paziente, o il rapporto
con il collega, come ad esempio: una lettera di scuse, oppure uno scambio di knowhow su determinate questioni, o l’offerta di
un trattamento a condizioni favorevoli.
IL PUNTO DI VISTA DELL’ODONTOIATRA
Nel nostro Paese l'istituzione della Mediazione è recente. In altri esiste da molto tempo ed
è uno strumento alternativo alla risoluzione delle controversie (ADR) ben collaudato e
funzionante. Alternativo ovviamente al ricorso presso la giustizia ordinaria.
Queste in breve le caratteristiche che rendono attraente la Mediazione: è un procedimento
poco costoso, semplice, veloce e rispettoso della riservatezza. Intervenire all'inizio di una
lite, quando gli animi non sono ancora esacerbati da richieste riconvenzionali, dallo stress
delle perizie e delle controperizie, oltre che dalle udienze senza fine, sarebbe semplice e
fruttuoso. In caso di "torto" del professionista si potrebbe ad esempio proporre all'atto
della Mediazione, il rifacimento del restauro in "vexata quaestio" da parte di un collega
amico e la restituzione della parcella ricevuta. (La parcella andrebbe comunque restituita,
l'assicurazione potrebbe remunerare il nuovo restauro ad un prezzo di favore e non
aumentare il premio).
Se il rapporto di fiducia non si è interrotto, si potrebbe valutare l'ipotesi di effettuare
gratuitamente uno step successivo di cure gratuitamente ad un parente del ricorrente... Si
potrebbe perfino arrivare a cedere in comodato gratuito la casa al mare per un certo
periodo o qualsiasi altra soluzione, anche la più fantasiosa, che aggrada alle parti in lite. In
un Paese come il nostro, dove la macchina della giustizia è "rotta" e che spesso produce
sentenze aberranti, trovare in caso di lite soluzioni di reciproco gradimento, con l'aiuto di
un mediatore imparziale, nella più assoluta riservatezza e in pochi mesi, può rappresentare
una soluzione interessante e conveniente. Ricorrere all'Istituto della Mediazione è oggi
obbligatorio, prima di radicare una causa civile. Il motivo principale del fallimento di
questa pratica è che le assicurazioni non si presentano all'Organismo di Mediazione e
Conciliazione, finendo così per non tutelare l'interesse del proprio assistito. Introdurre
nelle polizze assicurative una clausola che preveda questa obbligatorietà, è diventato
ormai indispensabile per proteggere la nostra professione. Il nostro Ordine, tra pochissimi
altri in Italia, ha istituito una "camera arbitrale" dal nome Cittadino e Salute, fin da quando
la Legge lo ha permesso. In questi giorni è allo studio insieme con il Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati, una convenzione tra il loro Organismo di Mediazione ed il nostro. Lo scopo
è quello di fornire al professionista ed al cittadino un servizio di altissima qualità,
in un19
ANDI
ambiente istituzionale a costi contenuti.
Corrado Bondi (Presidente CAO Bologna)
corso
assistenti
sI È concluso
Il corso
Per assIstentI
2015
Verso il traguardo
dei quaranta
L
a sera del 1° luglio si è concluso il
tradizionale corso annuale per personale di studio odontoiatrico. Un
sentito ringraziamento va a tutti gli insegnanti, che a titolo gratuito hanno
contribuito allo svolgimento delle lezioni e delle prove pratiche.
La nostra professione si sta evolvendo
precipitosamente e i mezzi informatici
stanno sempre più prendendo piede.
Abbiamo pensato così di introdurre da
quest’anno nuove lezioni sulle tecniche
digitali (impronta ottica e cad cam).
È stato anche attivato anche il corso di
fotografia odontoiatrica, che sempre più
importanza ha nei nostri studi per motivi medico-legali.
Avere del personale che sa utilizzare
specchi e apribocca o scattare foto e
settare autonomamente macchine fotografiche dedicate è di indubbia utilità.
Arrivederci quindi al prossimo corso del
2016, che ha una valenza tutta particolare, perché è il quarantesimo. Iniziò
nel lontano gennaio 1977, primo tra le
sezioni, allora AMDI, in Italia per la buo-
na volontà e la felice intuizione dei colleghi di allora.
Di tempo ne è passato parecchio, ma lo
spirito è rimasto immutato: insegnare
le basi a chi non è mai entrato nel mondo odontoiatrico e perfezionare chi quel
mondo lo conosce già.
La sfida per i prossimi quarant’anni sarà quella di far convivere nel programma del corso, come del resto nella nostra vita professionale, la tradizione con
l’innovazione, ma per questo ci stiamo
già attrezzando…
tutElIamo I CIttaDInI E non lE CattEDrE
Ci piace pubblicare la lettera inviata da Giuseppe Renzo, Presidente Nazionale CAO, a tutti i presidenti delle Commissioni per
gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri.
Condividiamo pienamente queste parole e continueremo anche noi ad impegnarci affinché “si comprenda, prima o poi, che
ciò che conta è la tutela dell’interesse dei cittadini e non quello
delle sedi universitarie e della moltiplicazione delle cattedre”.
Si tratta di un messaggio finalmente molto forte ed altrettanto
chiaro! lo si dovrebbe definire scontato, dovrebbe sembrare
inutile mandarlo ma purtroppo, ancora, non è affatto così.
Anche noi continueremo a lavorare
affinché nuovamente la tutela della salute del cittadino torni ad essere l’obiettivo principale da raggiungere.
Di seguito, pubblichiamo il contenuto della lettera.
Cari Colleghi
vi inoltro alcune considerazioni derivanti dalla notizia ormai nota
dell'istituzione di un nuovo corso di
laurea in odontoiatria a Salerno.
Non è mia intenzione assumere toni
persecutori ma la notizia dell'apertura di questo nuovo corso di laurea,
non può che comportare notevoli
perplessità .
Già appariva del tutto inutile l'istituzione di un ulteriore corso di laurea
nel nostro Paese considerato che già
34 corsi accademici sono operativi sul
nostro territorio.
20 anDI
Giungono, però, ulteriori informazioni , addirittura inquietanti .
Sulla stampa locale (vedi "La Città di Salerno") vengono riportate, infatti, informazioni e fotografie che dimostrano, inconfutabilmente, che la sede che dovrebbe ospitare il nuovo corso,
appare addirittura fatiscente e certamente non in grado di garantire il necessario decoro a professori e studenti.
Dovrebbero svolgersi in tutta fretta lavori ma a detta della
stessa stampa locale, non è stato previsto né autorizzato alcun
finanziamento e, quindi, appare assai improbabile una soluzione del problema in tempo per l'apertura delle attività didattiche. Quello
che lascia esterrefatti è, però, la
considerazione che tutto questo
"sforzo" amministrativo dovrebbe
permettere l'accesso di 11 studenti
(!) con una evidente colpevole dimenticanza del concetto di costobenefici.
Non è certo questa la strada per
migliorare la formazione in odontoiatria e non è certo questo il
modo di aiutare i nostri studenti a
divenire professionisti culturalmente adeguati ed in grado di affrontare in futuro l'attività professionale. Bisognerà comprendere,
prima o poi, che ciò che conta è la
tutela dell'interesse dei cittadini e
non quello delle sedi universitarie
e della moltiplicazione delle cattedre.
Giuseppe Renzo
Presidente Nazionale CAO
n. 175 / Settembre 2015
di luca Felicori
lE SEratE anDI
Fondi Sanitari
Integrativi:
opportunità
o pericolo?
ottavi facili e difficili:
un metodo
per la chirurgia
estrattiva
odontoiatria
ed ortodonzia:
alleate per aumentare
la qualità,
la redditività
e il numero
dei trattamenti
13 ottobre 2015
ore 21,00
19 ottobre 2015
ore 21,00
9 novembre 2015
ore 21,00
rElatorE:
rElatorE:
Dr. Carlo Clauser
rElatorE:
Dr. andrea alberti
Sede anDI
via abruzzo, 14/F - bologna
Sede anDI
via abruzzo, 14/F - bologna
dr. nick Sandro miranda
SaVoIa rEgEnCY HotEl
Via Pilastro, 2 - bologna
numEro PoStI DISPonIbIlI: 50
Soci anDI: gratuito
non Soci: E 50,00
CORSI ACCREDITATI SEPARATAMENTE, LA PARTECIPAZIONE ASSEGNERÀ 2 crediti ECM
n. 175 / Settembre 2015
anDI 21
L'aperitivo bolognese
Q
Cosa
mettere
sotto
i denti
a cura di Ciaccio
uesta volta la rubrica è dedicata ai locali di Bologna in cui si può gustare
l’apericena, la nuova tendenza dilagante nel mondo della ristorazione, tanto
amata dalle giovani generazioni.
E poiché, per età anagrafica e abitudini, non sono avvezzo a questa moda,
ho chiesto ad un gruppo di giovani consiglieri neo eletti di accompagnarmi
in una sorta di tour, alla scoperta dei locali più in della città.
La prima sosta è stata Casa Minghetti, un winebar in cui si può gustare dalla prima
colazione all'apericena. In una perfetta cornice estiva, l’aperitivo, servito sotto gli
ombrelloni, permette di godere della vista di piazza Minghetti recentemente rinnovata
incorniciata fra i palazzi storici bolognesi (la sede della Cassa di Risparmio di Bologna
di fronte e quella delle Poste Italiane a sinistra) e gli alberi secolari, tra cui un platano
che ha quasi due secoli di vita, che circondano il monumento di Marco Minghetti.
In un ambiente di professionisti, di età compresa fra i 30 e i 50 anni, vengono servite
stuzzicherie, fra taglieri di formaggi ed affettati o primi piatti raffinati, affiancati da una
lista di vini non lunga ma completa, o cocktails realizzati da Enrico Scarella, barman di
eccellente livello. Ottima scelta per una serata piacevole, indicato per intortare una
bella ragazza (ad esempio la bionda del tavolo accanto) o passare una bella serata al
fresco e fare due chiacchiere in serenità. Costo del servizio sicuramente non dei più
economici, ma nella media urbana.
La seconda tappa è stato il Sea Room, nordic bar situato sotto il portico tra via
Marchesana e via De Toschi. Piccolo locale della movida bolognese, molto ricercato,
offre piatti raffinati tutti a base di pesce nordico con alcune variazioni di terra affiancate
da tante bollicine. La location è sicuramente molto particolare, sotto antichi portici
bolognesi con soffitti in legno, in cui il menu prevede molte variazioni su poche qualità
di pesce. Cibo di qualità ma non di quantità e con costi sopra la media.
Posto adatto a cene di lavoro o di chiacchiere formali in ambiente giovanile
leggermente pretenzioso.
Infine, abbiamo chiuso con l’Agua Cafe, dove trascorrere, per chi ne avesse ancora
voglia, il dopo cena. Ambiente raffinato tutto bianco e con una ampia scelta di vini e
cocktails, in cui è possibile anche degustare qualche piatto per una cena senza
pretese. Le bevande vengono servite utilizzando vecchi vinili come sotto bicchiere, ed è
sicuramente un locale dove passare una bella serata tra amici o per i cuori solitari in
cerca di compagnia, mentre i barman intrattengono i clienti con acrobazie e battute.
Ma può essere una valida alternativa per una serata in dolce compagnia, optando per i
tavoli più appartati.
Casa Minghetti
Piazza Minghetti 1 Bologna
Tel. 051.5876685 - Accettano prenotazioni
Apertura dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 23:00
domenica dalle 17:00 alle 23:00
Sea Room
Via Marchesana 6/H Bologna
Tel. 051.270484
Apertura dalla domenica al giovedì 12:00 alle 15:30 e dalle 18:00 alle 24:00
venerdì e sabato 12:00 alle 2:00
Agua Café
Via Saragozza 63/b Bologna
telefono 051.9919068
22 ANDI
N. 175 / Settembre 2015
salUte
al lavoro
il servizio prevede
il soprallUogo presso
il lUogo di lavoro e la visita
medica nei centri convenzionati.
gli esami di laboratorio,
differenziati a seconda
che il dipendente sia o meno
vaccinato contro l’epatite b,
devono essere esegUiti
privatamente. la cadenza
del servizio è triennale.
tipologia
socio
prom.o
Costo triennale
per ogni dipendente e 85,00
socio
andi
non
socio
e 100,00
e 130,00
prom.o servizi per l’Emilia romagna
via abruzzo 14 f - 40139 bologna
tel. 051 543850 - fax 051 540630
[email protected]
n. 175 / Settembre 2015
è una cooperativa, senza scopo
di lucro, costituita da dentisti per offrire
ai dentisti i servizi fondamentali
per l’attività, ai prezzi più competitivi,
limitando al massimo gli oneri
organizzativi e gestendo
le scadenze degli adempimenti
prom.o gestisce
le scadenze
degli adempimenti
anDI 23
Associazione Nazionale Dentisti Italiani
Dipartimento Regionale Emilia Romagna
CERVIA2015 /
19
SETTEMBRE
2015
la proFEssionE dEl prEsEntE E dEl FUtUro
pEr scEltE consapEVoli E di rEsponsaBilitÀ
sEdE
centro congressi clUb hotel dante - via milazzo, 81- cervia (ravenna)
rElatori
dr. roberto callioni, dr. franco capelli, dr. enrico cassai,
dr. alberto casali, dr. paolo dall’aglio, dr. mauro fazioni,
dr. carlo ghirlanda, arch. marco mapelli, prof. antonio pelliccia
incontri pEr odontoiatri E pErsonalE di stUdio
corso gratUito
pEr soci andi
24 anDI
CORSO ACCREDITATO 9 E.C.M.
agenzia libraria europea distributrice
n. 175 / Settembre 2015