ANDI Notizie N. 175 / Settembre 2015
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ANDI Notizie N. 175 / Settembre 2015
n o t i z i e N. 175 / Settembre 2015 bologna Il nuovo Consiglio si è insediato 8º Memorial Calandriello editoriale n o t i z i e N. 175 Settembre 2015 di Corrado Bondi e Andrea Braccaioli Periodico della Associazione Nazionale Dentisti Italiani SIS-OPD Sezione provinciale di Bologna Pubblicità sanitaria e legge Bersani Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 4452 del 7 maggio 1976 Direttore responsabile Dr. Roberto Calandriello Direzione e amministrazione Via Abruzzo, 14/f 40139 - Bologna Tel. 051.543850 Fax 051.540630 [email protected] Grafica IDEAPAGINA snc Tel. 051.6259011 [email protected] Stampa Tipolitografia Valbonesi In copertina: Piazza Santo Stefano (Foto ANDI) Chiuso in tipografia agosto 2015 sommario 3 4 Editoriale 6 Politiche condivise 7 Memorial Calandriello La voce del Presidente 8 10 12 Notiziario sindacale 16 18 19 Facciamo chiarezza 20 Verso il traguardo dei quaranta 22 Cosa mettere sotto i denti Pianeta fisco “Kimbondo... io ci sarò” Convegno di Cervia L'angolo medico legale P “ esce, pesce fresco”, “pomodori bellissimi”, “canocchie che ancora si muovono”! Mercato, questo è il mercato! Il mercato del martedì, del venerdì, il mercato palermitano che dipinge Guttuso. Si strilla, si esalta quello che si ha, che si fa, quello in cui si crede. Poi ovviamente arrivano anche i prezzi... ma arrivano poi. Ciò che più conta è quello che si ha, che si fa, che si dà. Per noi odontoiatri da qualche anno la crisi economica, le convenzioni dirette e le società di capitale hanno cambiato le condizioni di mercato. Questo nuovo mercato sembra essere fatto sempre più di numeri: scriviamo numeri, tanti numeri... prezzi. Si stampano prezzi su un volantino, si scrivono prezzi sopra sorrisi itineranti sugli autobus, si tappezzano le città di manifesti con i prezzi. Non si sa neppure a cosa siano riferiti quei prezzi, come nascano e cosa ti permettano di avere. Sono però prezzi colorati e a volte, sempre più spesso, non sono neppure prezzi, il prezzo è zero! Per cosa? Per cosa non si sa. Chi lo paga non vuole saperlo e chi lo offre non vuole farlo sapere. Non è un prezzo quello che offriamo, è salute! Salute che dobbiamo ridare e che dobbiamo insegnare a preservare. La nostra professionalità sta nel curare chi si affida a noi nel modo migliore che possiamo e che sappiamo, non nel modo che quel numero, scritto ovunque e sempre più in discesa in nome di un ipotetico libero mercato, ci vorrebbe obbligare a fare. Non si può inseguire un numero imposto e giustificare così la distruzione del nostro lavoro, delle nostre conoscenze e coscienze. Tanto meno si può, così facendo, trascurare la salute delle persone che ci offrono la loro fiducia. Il ricorso aggressivo a pubblicità spesso ingannevoli e le logiche orientate al solo profitto delle società di capitale contrastano con la tutela della salute pubblica sancito come diritto dalla nostra Costituzione all'art. 32. Seguendo queN. 175 / Settembre 2015 ste analogie la CAO di Milano sta tentando di promuovere, attraverso il ricorso al Consiglio di Stato, la riforma della legge Bersani. Alcuni aspetti di questa legge che riguardano l'ambito sanitario, ed in particolare le pubblicità, sarebbero venate di anticostituzionalità, secondo il parere pro veritate a firma di un esperto costituzionalista. In questi giorni l'avvocato del nostro Ordine sta esaminando la possibilità di radicare un ricorso in ambito europeo proprio su queste tematiche. Le recenti sentenze a noi avverse (condanna della FNOMCEO ad una sanzione di oltre 800.000 euro ora sospesa) che equiparano l'esercizio della Professione Odontoiatrica ad una attività meramente commerciale potrebbero trovare attraverso la giustizia europea un diverso epilogo. Questi obiettivi rappresentano traguardi difficili da raggiungere. Il cammino sarà irto di difficoltà, la meta incerta. Ciò nonostante la difesa della nostra Professione passa anche attraverso azioni di questo tipo. La nostra Professione è sotto attacco e vorremmo che la nostra associazione, alla quale non mancano mezzi e disponibilità, predisponesse una azione sindacale forte e coraggiosa in difesa dei nostri diritti e del nostro reddito. ANDI è un sindacato di categoria: il primo dovere di un sindacato è quello di proteggere e salvaguardare i diritti e il reddito dei propri iscritti. RingraziamentO Nello scorso mese di aprile il dottor Alessandro Nobili ha rassegnato le proprie dimissioni da Direttore Editoriale di ANDINotizie, dopo oltre quindici anni di attività. All’amico Alessandro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni, a cui ha dedicato tempo, cura, energia e passione. ANDI 3 la voce del presidente I soci andi bologna di nuovo alle urne C Forza e coraggio! ari Colleghe e Colleghi, il 1° aprile scorso, la sezione Andi Bologna si è presentata con un volto nuovo. Trecento associati hanno votato, non era mai successo nella storia della sezione bolognese. Troppi problemi assillano la nostra professione e tutti concentrati recentemente. Il nuovo Consiglio è pienamente legittimato dal grande scarto delle due liste e dal numero di partecipanti. È stata un’occasione d’incontro tra di noi, molti dei quali non si vedevano da anni. Ho notato differenti comparti della professione, Università, Ordine e Sindacati, tanti amici, e comunque tutta la Libera Professione, segno evidente del disagio accennato. Risultato elettivo: 176 a 105 per il presidente e tutti i nostri candidati inseriti nel Consiglio Direttivo. Dico tutti, anche i giovani grintosi che ci hanno supportato e che qui ringrazio sentitamente. Un saluto ed un ringraziamento ai Colleghi dell’altra lista che ci hanno sfidato all’ultimo miglio. Quattro di loro sono stati eletti in Consiglio e sono impegnati nella squadra di lavoro. Ora il vero avversario è al di fuori della nostra cerchia, questo l’ho sempre detto e qui lo ribadisco, siamo tutti nella stessa barca in un mare agitato e popolato da squali e piovre giganti, saper nuotare non è più sufficiente. In un periodo dove la Professione è sotto attacco a 360 gradi, non sembrano esserci spiragli, ma solo ulteriori peggioramenti. Per fortuna non è così. Le Direttive Europee, che hanno portato alla famosa legge Bersani del 2006, hanno lo scopo di garantire che le imprese si facciano concorrenza in maniera leale, col risultato di ottenere prezzi bassi per tutti, migliore qualità, più scelta, maggior innovazione e compagnia bella (ref. http://europa.eu/pol/pdf/ flipbook/it/competition_it.pdf). Il trasferimento diretto di questa politica europea alla nostra professione ovviamente fa rabbrividire in molti e per ovvi motivi. Gli argomenti di discussione problematica oggi sono fondamentalmente quattro: le convenzioni, i fondi sanitari, i centri cosiddetti “low cost” e la previdenza. Convenzioni: come da programma politico siamo favorevoli alle convenzioni 4 ANDI indirette e critici osservatori di quelle dirette quando non favoriscono l’associato. La politica di Andi Nazionale, dopo la presa di distanza dalle forme dirette, si è aperta ad esse e nell'ottobre scorso ha presentato la famosa diretta Mapfre che, ovviamente, non ha avuto i risultati sperati. Mi ha fatto molto piacere che almeno il Nazionale l’abbia pubblicamente ammesso. I Fondi Sanitari Integrativi? Nel 2004 rappresentavano il 10% della spesa sanitaria privata (dati di Unisalute), nel 2014 avevano raggiunto solo il 13% (dati di RBM-Censis). Comunque, nel tentativo di dar forza contrattuale alla nostra Associazione, è nato il progetto del Fondo Sanitario Integrativo Andi che ha lo scopo fondamentale di poter sfruttare la disponibilità dei soci a far rete per interfacciarsi con fondi, casse e assicurazioni per offrire un doppio servizio, quello di Fondo e quello di Provider ovvero di provvedere con la suddetta disponibilità dei soci ad una rete capillare che neanche lontanamente Unisalute si può permettere. La sfida è iniziata, speriamo soltanto che questo apparato in sviluppo venga gestito con grande saggezza. La recente notizia riportata da un noto network d’informazione registrerebbe tassi di crescita di oltre 30% per cento delle catene commerciali/dentali in quest'ultimo anno. Il sindacato che ci rappresenta ha il dovere di mettere in campo ogni azione di contrasto possibile. Società di capitali dai flussi finanziari dubbi creano una concorrenza incontrollata e sleale che sostituisce quantità a Qualità. Desideriamo che l'azione sindacale sia prima di tutto orientata verso la tutela economica della nostra professione, la Qualità delle nostre prestazioni e dei giovani odontoiatri sfruttati nei centri low-cost. Sono parole queste, prese dal nostro programma elettorale. Previdenza: si sono svolte recentemente le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze in ENPAM, tutti gli odontoiatri candidati sono stati eletti, risultato mai il nuovo consiglio direttivo Presidente Vice Presidente Segretario Culturale Segretario Sindacale Tesoriere Segretario dr. Roberto Calandriello dr. Massimo Fuzzi dr. Diego Capri dr. Giovanni Rubini dr. Massimiliano Medi dr. Nicola De Robertis Consiglieri dr. Guido Giuseppe Abbate dr.ssa Maria Giovanna Barboni dr. Gabriele Biancoli dr. Corrado Bondi dr. Andrea Braccaioli dr.ssa Micaela d’Alanno dr. Andrea Dugato dr. Matteo Mazzetti dr.ssa Stefania Nasci dr. Aldo Nobili dr.ssa Caterina Sanna dr.ssa Pierangela Scianammè dr.ssa Maria Antonietta Verlicchi dr. Andrea Zanetti Collegio dei Revisori dei Conti Dr. Luca Felicori (Presidente) Dr. Pietro Paolo Checchia Dr. Stefano Dalla Membro supplente Dr. Francesco Cicognani Simoncini N. 175 / Settembre 2015 di Roberto Calandriello ne ed il confronto provocati. Vorremmo che ANDI nazionale interpretasse questo sentimento, comune in tutti gli associati, prima di prendere decisioni che interessano la vita lavorativa di tutti noi. Crediamo che un ricorso più frequente alle Assemblee Provinciali possa essere un ottimo ponte comunicativo per essere più vicini ai soci e coinvolgerli nelle scelte che riguardano il loro futuro. Siamo al lavoro da neanche tre mesi e vi abbiamo già invitati a prender coscienza in Assemblea del neonato Fondo Andi, vi abbiamo appena inviato un sondaggio elettronico per chiedervi di vari aspetti culturali e sindacali e avete (magari non tutti..) risposto permettendoci di acquisire preziose informazioni sui vostri interessi. Per ultimo, ma non da ultimo, l’ottimo clima collaborativo con l’Ordine dei Medici e ovviamente con la CAO, Commissione Albo Odontoiatri con la quale fin da subito abbiamo intrecciato diversi progetti rivolti alla garanzia e sviluppo della Professione. Forza e Coraggio! raggiunto prima. E anche sul piano finanziario il consuntivo 2014 si è chiuso con un avanzo di 1,2 miliardi di euro, con un patrimonio netto che da 10 è salito 16 miliardi negli ultimi 5 anni. Non so se sarà altrettanto facile riuscire nello stesso risultato tra qualche anno, quando diminuiranno i versamenti contributivi e aumenteranno le spese previdenziali. Detto ciò, si è ormai diffusa la consapevolezza che l’uscita dal tunnel della crisi, se ci sarà, comporterà uno scenario professionale molto diverso da quello trovato all’ingresso. Per fortuna non è così, scrivevo prima. Una ventata di ottimismo necessita, il vento gira sempre prima o poi, basta saper aspettare. Infatti, con data 17 giugno, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dalla FNOMCeO sospendendo la sanzione amministrativa di 872 mila euro per aver tirato giustamente le orecchie a Groupon. È un ulteriore passaggio che dimostra che è possibile sperare nella salvaguardia del Codice Deontologico e delle funzioni degli Ordini. Ritornando al programma politico preelettorale, il primo punto riguarda la trasparenza nella comunicazione endoassociativa. Pensiamo che le politiche debbano essere condivise, la discussioN. 175 / Settembre 2015 ASSIEME PER AIUTARE I PIÙ DEBOLI Sembra strano, forse addirittura improbabile. Eppure la sclerosi laterale amiotrofica, patologia rara e crudele, non toglie a coloro che ne sono colpiti il bisogno di curarsi del proprio sorriso. Sono circa cento i bolognesi colpiti da questa condanna. È vero. Chi ne è colpito vede il suo organismo che lo tradisce ogni giorno. E per lui ogni atto della vita quotidiana diventa difficile. Poi impossibile. Ma dentro di sè ognuno di loro è la persona di sempre. Con la voglia di potersi prender cura di se stessi. E allora AssiSLA Onlus chiama, e ANDI Bologna risponde. AssiSLA Onlus è una associazione emiliano-romagnola che si occupa delle persone colpite da questa patologia nella nostra regione, dialogando con le istituzioni sociali, sanitarie ed amministrative. Predisponendo servizi. Aiutando la politica a rispondere alle esigenze di questi cittadini così indifesi. Nell’ambito di queste attività essa ha proposto ad ANDI Bologna di istituire un servizio pilota di odontoiatria gratuita a servizio dei cittadini colpiti dalla SLA. Presso gli studi dei professionisti volontari sino a che sia possibile per gli assistiti recarvisi, poi al loro domicilio direttamente. Il Presidente di ANDI Bologna Roberto Calandriello, interpellato in tal senso dal presidente di AssiSLA Filippo Martone (odontoiatra anch’egli), ha risposto entusiasticamente, ed ora tutti gli iscritti ANDI Bologna che sentano di volersi mettere al servizio di questa iniziativa lo potranno fare scrivendo a segreteria@ assisla.it o a [email protected]. Verrà costituito un gruppo di colleghi che collaborerà attivamente con il Team SLA del centro Il BeNe (Bellaria Neuroscienze) dell’IRCCS della Neurologia di Bologna, e sarà coordinato da Filippo Martone. Aderire a questo gruppo è un atto di grande coscienza, di vicinanza ai nostri concittadini più deboli. Ed è un’esperienza che chi ha vissuto sa di poter consigliare per la sua fortissima carica umana. ANDI e AssiSLA assieme cominciano un cammino importante. Fanne parte anche tu. Scrivi ora. Grazie da AssiSLA. E da ANDI Bologna. ANDI 5 cultura di Diego Capri Anche nell'organizzazione del Programma Culturale Politiche condivise I l programma politico che ha portato al rinnovo del Consiglio Andi all'inizio di aprile di quest'anno poneva il coinvolgimento dei propri associati come primo punto programmatico. Coerenti con quest'atteggiamento, i membri della Commissione Culturale di Andi Bologna hanno recentemente chiesto, mediante sondaggio inviato a tutti gli oltre settecento soci della sezione, l'opinione su tematiche relative all'impostazione futura dell'aggiornamento culturale. Stiamo imparando a conoscervi meglio nell'ottica di poter soddisfare le vostre esigenze ed i vostri desideri nel miglior modo possibile. Su 734 questionari inviati abbiamo ottenuto 146 sondaggi completati e nonostante, confesso, mi aspettassi una risposta maggiore, su questi dati è stato possibile trarre qualche conclusione. Alla prima domanda: "Preferireste disporre di un maggior numero di diversi argomenti scientifici trattati in maniera meno approfondita o concentrare l’attività su pochi temi in modo più dettagliato?" l'82% di voi preferirebbe vedere meno temi ma trattati in maniera più esaustiva. Chiedendo poi se fosse preferibile continuare a sviluppare l'attività culturale su eventi brevi durante serate infrasettimanali, piuttosto che su eventi più lunghi da svolgersi il sabato mattina, 1 preferireste disporre di un maggior numero di diversi argomenti scientifici trattati in maniera meno approfondita o concentrare l'attività su pochi temi in modo più dettagliato? 2 preferireste eventi culturali brevi, trattati durante serate infrasettimanali, o eventi più lunghi svolti il sabato mattina? 18% Più temi anche se meno approfonditi 82% Meno argomenti ma più dettagliati 6 ANDI il 51% dei rispondenti preferirebbe i sabati mattina alle serate che, comunque, incontrano il favore del 49% del campione. L'ultima domanda: "Per quanto riguarda gli eventi culturali organizzati da Andi Bologna la scelta di partecipare deriva dalla qualità dell'evento in termini culturali o maggiormente dal numero di crediti che si possono conseguire?" ha prodotto un 8% di soci che partecipano al culturale principalmente per gli ECM, un 42% che basa la scelta prevalentemente sulla qualità formativa dell'evento ed infine un 50% degli associati che danno eguale importanza alla qualità formativa del programma ed al numero dei crediti che vengono elargiti. Su queste vostre indicazioni la commissione culturale concentrerà il suo operato con il preciso obiettivo di creare un programma mirato all'approfondimento di temi culturali d'interesse. Non saranno abbandonati i lunedì dell'Andi, che continuano a richiamare grande affluenza di pubblico, ma affiancheremo a questi, eventi programmati il sabato mattina in modo da poter meglio approfondire alcune tematiche. Grande attenzione sarà infine rivolta sia alla qualità dell'aggiornamento che al numero di crediti elargiti. Sempre aperti ai Vostri suggerimenti e con la speranza d'incontrarvi sempre numerosi ai vari appuntamenti di ANDI Bologna vi auguriamo Buon Lavoro. 49% Eventi brevi trattati in serate infrasettimanali 51% Eventi più lunghi trattati il sabato mattina 3 per quanto riguarda gli eventi culturali organizzati da andi bologna la scelta di partecipare deriva dalla qualità dell'evento in termini culturali o maggiormente dal numero di crediti che si possono conseguire? 8% Partecipo principalmente per ricevere i crediti ECM 50% Entrambe 42% La mia scelta si basa prevalentemente sulla qualità formativa dell'evento N. 175 / Settembre 2015 8° memorial Marcello Calandriello 26 settembre 2015 BOLOGNA Estetica a 360 gradi A nche quest’anno si rinnova l’appuntamento di fine settembre in occasione del quale ci troveremo per onorare la memoria del Professor Marcello Calandriello. La giornata prevede una sessione per gli odontoiatri e una per il personale di studio, nella quale il dottor Fabio Caliendo di Roma affronterà l’argomento sempre di grande attualità “La sterilizzazione e preparazione del campo in Odontoiatria”. La sessione degli odontoiatri invece avrà come tema l’Estetica in Odontoiatria, affrontata sotto tutti gli aspetti. La lezione inauguraledelprofessorAndreaBorracchini di Siena servirà come introduzione alla giornata per definire i parametri estetici generali e specifici della dentatura. La grandissima esperienza del relatore in protesi rimovibile ci aiuterà a comprendere i principi di base che ci devono guidare nelle nostre valutazioni. Il dottor Mario Imburgia di Palermo, autore di un recente libro sull’argomento, ci spiegherà come le moderne tecnologie digitali ci possono aiutare nel cogliere i difetti estetici e come modificarli e spiegarli ai nostri pazienti. Le discromie dei denti vitali e non sarà l’argomento della relazione del professor Alberto Libero di Torino, che con maestria ci spiegherà le cause e come fare per ovviare a questi inestetismi con le tecniche più aggiornate di sbiancamento. La mattinata sarà conclusa dal dottor Roberto Spreafico, di Busto Arsizio, vero maestro dei compositi che ci illustrerà le tecniche più affidabili per ottenere risultati clinici affidabili. Dopo il break, il professor Marco Ferrari di Siena, ci relazionerà sui materiali ceramici di ultima generazione e sulle applicazioni cliniche, a fronte della sua lunga esperienza Andrea Borracchini Ezio Costa Mario Broseghini N. 175 / Settembre 2015 Fabio Caliendo Marco Ferrari Mario Imburgia e degli studi clinici e di laboratorio effettuati nella sua Università. Di seguito, il dottor Mauro Broseghini, di Pergine Valsugana (TN) affronterà il tema dell’impianto in zona estetica e delle possibilità protesiche più attuali. Il dottor Piero Venezia di Bari, ci relazionerà sulle problematiche delle protesi rimovibili implanto-supportate alla luce della sua esperienza e delle ricerche più attuali. Da ultimo il dottor Ezio Costa di Verona, parlerà dei tessuti periorali e di come il dentista possa migliorarli con le tecniche più attuali. Il programma si annuncia completo e ricco di argomenti attuali e pratici nella tradizione di questo incontro che sempre riscontra grande successo. Vi aspettiamo il 26 Settembre al Relais Bellaria per condividere una bella giornata di cultura. Alberto Libero Roberto Spreafico Piero Venezia ANDI 7 notiziario sindacale eletti tutti i candidati andi Elezioni Enpam 2015 I l giorno 7 giugno 2015 si sono tenute le elezioni Enpam. Ai seggi elettorali, presso gli Ordini dei Medici delle varie province, si è recato un numero ingente di elettori e la lista ANDI, “Lista per il Welfare dei liberi professionisti”, con 3294 voti ricevuti è stata scelta per rappresentare i liberi professionisti nell'Assemblea dell'Ente di Previdenza portando tutti i suoi 14 rappresentanti a occupare i seggi riservati alla categoria. Questo successo si è consolidato anche con l'elezione per la Consulta Quota B del fondo di Previdenza generale del dottor Evangelista Giovanni Mancini Vicepresidente ANDI Milano e Presidente Fondazione ANDI Onlus che con 2482 voti ha superato il candidato sostenuto da AIO e dai medici. Per quel che riguarda invece le rappresentanze regionali nella Consulta Quota B la quasi totalità delle Regioni ha visto eleggere il candidato proposto da ANDI. Il Presidente Nazionale ANDI, Gianfranco una novità del 2015 L La norma, che prevede di riservare loro in seno al parlamento della Fondazione una percentuale di seggi pari al 10% di quelli dei presidenti degli Ordini, è stata, infatti, introdotta dal nuovo statuto. Da sottolineare le parole del Presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti, che afferma come l'aver voluto dare maggiore rappresentatività alla componente odontoiatrica sia stato uno degli obiettivi raggiunti in queste elezioni. Anche il Presidente della CAO Nazionale, Giuseppe Renzo, ha voluto sottolineare giustamente con soddisfazione la compattezza della professione dimostrata in questa occasione, compattezza che ha consentito oggi agli odontoiatri di avere una forma di autorappresentazione e di autodeterminazione nei diversi livelli dell'Ente. L’inversione contabile per gli odontoiatri o studio della Dottoressa Claudia Rubini, consulente fiscale dell’Associazione, ci ha segnalato che a partire dal 01/01/2015 la Legge di Stabilità ha esteso a molte prestazioni di servizi il meccanismo dell’inversione contabile (il cosiddetto reverse charge), con conseguenti nuovi obblighi anche a carico degli odontoiatri. Il meccanismo del reverse charge prevede che il debitore dell’imposta IVA in certi servizi non sia il prestatore del servizio stesso, cioè colui che emette la relativa fattura, bensì il committente, cioè chi riceve la stessa. Pertanto per tali prestazioni è il committente che dovrà: a) indicare l’IVA sul documento ricevuto e procedere alle relative registrazioni contabili; b) versare l’IVA di legge nei termini fiscali previsti. Le nuove prestazioni, che dal 01/01/2015 8 ANDI Prada, ha voluto ringraziare i dentisti italiani che hanno accolto l'appello del sindacato a recarsi alle urne consapevoli dell'importanza di poter contare su rappresentanti odontoiatri competenti all'interno dell'Ente di Previdenza. Una menzione particolare va tributata alla nostra Regione che è stata l'unica a far eleggere ben tre rappresentanti nei vari organi dell'Ente: il dottor Di Mola, ANDI Parma e Presidente ANDI Regionale Emilia Romagna, è stato eletto nell'Assemblea Nazionale, il dottor Barchiesi, ANDI Rimini, è stato eletto nella Consulta Quota B regionale e il dottor Gozzi, ANDI Modena e Presidente CAO Modena, è stato eletto nell'organo che rappresenta gli odontoiatri all'interno della Fondazione, organo formato da undici presidenti provinciali CAO votati dai presidenti delle 106 commissioni per gli iscritti all'Albo degli Odontoiatri. È la prima volta che i rappresentanti dei dentisti entrano a far parte dell'Assemblea Nazionale dell'Ente. sono soggette al reverse charge e che possono interessare anche gli odontoiatri, riguardano le prestazioni di servizi di pulizia e quelle di installazione, manutenzione e riparazione di impianti idraulici, di condizionamento, elettrici o di riscaldamento relative ad edifici, dove per edificio si intende anche la sede di svolgimento della attività (studio, ufficio, laboratorio ecc.). Dunque a partire dal 01/01/2015, le fatture ricevute per i servizi di cui sopra non avranno più l’IVA evidenziata dal momento che i prestatori d’opera non la dovranno più incassare, ma la stessa IVA andrà invece versata all’Erario da parte dei committenti secondo le seguenti modalità: 1) integrare la fattura ricevuta con l’importo della relativa IVA di legge (oggi il 22%); 2) registrare tale documento sia nel registro IVA vendite che in quello IVA acquisti; 3) liquidare e versare l’IVA da lui esposta in fattura direttamente all’Erario, secondo le tempistiche di legge. Questi nuovi adempimenti verranno molto probabilmente posti in essere dai commercialisti incaricati, ma va da sè che sull’odontoiatra questo produrrà comunque dei nuovi obblighi che prima egli non aveva in ragione dell’esenzione dall’IVA delle prestazioni sanitarie. Fra questi nuovi obblighi vi sono le liquidazioni periodiche IVA (mensili o trimestrali a seconda del proprio volume di affari), la compilazione della dichiarazione annuale dell’IVA e, molto probabilmente, un aggravio di costi per consulenza amministrativa fiscale. N. 175 / Settembre 2015 di giovanni rubini non c’È Pace tra glI… studI N legionella: ultime novità ei mesi di giugno e luglio scorsi sono iniziati i controlli da parte dell'AUSL di Bologna di circa quaranta studi dentistici che, come avevo anticipato nelle newsletter sindacali ai soci ANDI Bologna, sarebbero stati visitati per controllare la documentazione relativa alla sterilizzazione, smaltimento rifiuti, impianti elettrici. In realtà, nelle check-list forniteci per questi controlli (e che erano state inviate in una delle newsletter sindacali di giugno) si parla anche di controllo della Legionella nell'acqua dei riuniti; per ora si suppone che siano pochi i colleghi che possiedono un piano di controllo della Legionella per cui si consiglia per adesso di allegare alla documentazione i due documenti (anch'essi inviati con la newsletter) predisposti da ANDI debitamente personalizzati e firmati da RSPP e dalle dipendenti: per chi non li avesse ricevuti, si possono richiedere in segreteria. Qualora poi nello studio ci fossero riuniti muniti di sistema di disinfezione dell'acqua di raffreddamento, questo andrà segnalato opportunamente con un documento scritto e firmato che descriva l'esatto funzionamento del sistema. Il 7 maggio scorso la Conferenza StatoRegioni ha emanato delle linee guida identiche a quelle che due anni prima erano state proposte come suggerimenti di buona pratica. Per ridurre la contaminazione microbica e/o la formazione del biofilm all'interno dei circuiti idrici del riunito, le linee guida raccomandano di: a) eliminare dal circuito i tratti esclusi dalle correnti di flusso; b) installare dispositivi antiristagno per far circolare l'acqua in continuo, anche nelle pause lavorative; c) alimentare il circuito con soluzioni sterili dopo averlo isolato dalla rete idrica; d) disinfettare l'acqua con trattamenti in continuo o discontinui. Questi ultimi, effettuati periodicamente o tra un paziente e l'altro utilizzando disinfettanti n. 175 / Settembre 2015 ad alto livello, evitano la possibilità di contaminazioni chimiche del campo operatorio e minimizzano il rischio di selezionare microrganismi resistenti, ma richiedono maggior impegno di risorse ed attenzione rispetto ai trattamenti in continuo. Per ridurre l'esposizione del paziente ad aerosol potenzialmente contaminati si consiglia di: a) flussare ciascuno strumento accendendolo a vuoto, all'inizio di ogni giornata (tempo minimo due minuti) e prima di ogni intervento (tempo minimo 20-30 secondi); b) installare, subito a monte dei manipoli, filtri (<0,2 micron) in grado di trattenere i microrganismi provenienti dall'interno del circuito; c) acquisire informazioni sulla salute del paziente con particolare riguardo alle condizioni che definiscono il “rischio molto elevato”. Comunque, la ricerca del microrgani- smo è raccomandata almeno una volta all'anno qualora le misure di minimizzazione del rischio sopra elencate non vengano messe in atto e ogni volta che si verifica un caso di malattia. Come si evince dal contesto, anche se la scappatoia di poter eventualmente effettuare un controllo annuale sull'acqua per noi risulterebbe molto favorevole, perché ci garantirebbe comunque il rispetto delle linee guida, giustamente ANDI non le ritiene applicabili nella realtà quotidiana dei nostri studi. Purtroppo adesso anche le autorità si sono accorte dell'assurdità di queste linee guida ed il tavolo di lavoro al Ministero sta già pensando a dei correttivi, che pur essendo applicabili, saranno probabilmente per noi una vera “mazzata”: basti pensare all'intenzione manifestata di innalzare i valori soglia da 1000 UFC/L a 100UFC/L. Attendiamo comunque fiduciosi... come sempre. CIrColarE PEC Dal gennaio 2010 ogni professionista ha l’obbligo di dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata, che permette di ricevere ed inviare posta con il valore di raccomandata. ANDI ha dotato ogni suo associato di una casella PEC gratuita, che ha la struttura nome [email protected]. Per poterla attivare occorre telefonare al numero verde 800.911.202. Ogni socio potrà leggere la propria posta certificata sulla pagina web https://pec.andi.it, inserendo le credenziali ricevute (username e password), oppure configurando il proprio PC con le impostazioni previste (per fare ciò occorre rivolgersi ad un tecnico specializzato). È inoltre obbligatorio comunicare il proprio indirizzo PEC all'Ordine dei Medici di appartenenza. Chi avesse attivato una casella PEC diversa da quella di ANDI è pregato di comunicarlo anche alla Segreteria ANDI. anDI 9 pianeta fisco si aprono nuovi scenari nelle associazioni tra professionisti P L’attività dell’odontoiatra in forma associata er l’odontoiatra lavorare con altri colleghi può essere, soprattutto oggi, una buona soluzione sotto vari punti di vista. Innanzitutto il progresso tecnologico, la globalizzazione e i continui mutamenti negli scenari economici di riferimento impongono al professionista la necessità di offrire ai propri pazienti servizi più specifici e tecniche sempre più moderne e costose; inoltre, in questo particolare momento congiunturale, i ritardi dei pagamenti da parte dei clienti, la concorrenza sempre più spietata anche da parte di soggetti non qualificati, la contrazione dei fatturati dovuta alla crisi e la prevedibile assenza di crescita del Paese, almeno nel breve periodo, hanno portato a galla la sempre più pressante necessità di individuare nuovi strumenti per rilanciare la competitività degli odontoiatri. In questo contesto dunque l’esercizio dell’attività in forma associata può rappresentare un’opportunità: le forme giuridicamente possibili oggi sono lo studio associato, la società di capitali nelle sue varie forme, la società tra professionisti. È importante a questo punto richiamare alcuni principi comunque inderogabili: la prestazione professionale, anche se esercitata in forma di società o associazione resta sempre “protetta” ossia non esercitabile senza l’iscrizione allo specifico Albo Professionale; ne risulta che il rapporto con il paziente deve seguire rigorosamente il dettato degli artt. 2229 e seguenti del Codice Civile. L’odontoiatra deve seguire personalmente l’incarico assunto, in quanto le attività professionali si basano su un importante fattore di intuitus personae ed egli resta comunque sempre responsabile personalmente delle prestazioni effettuate. Chiarito questo, vediamo ora in pillole, i pro e contro di ciascuna forma aggregativa, non entrando nel merito degli 10 ANDI adempimenti autorizzativi necessari, ma limitando la riflessione agli aspetti civilistici e fiscali. Studio associato Lo studio associato è assimilato alla forma giuridica della società semplice e pertanto assume rilevanza esterna per la sua natura di contratto associativo con il quale due o più professionisti iniziano a svolgere assieme la propria attività, in questo caso l’odontoiatria: dal 2006 poi con il provvedimento noto come “Bersani2” gli studi associati possono essere anche multidisciplinari e questo permette la creazione di studi multibrand, in cui esercenti l’attività sanitaria, anche con competenze diverse più o meno affini, danno vita ad un soggetto nuovo, che mette meglio in risalto le esperienze e qualità di ciascuno. Nello studio associato la prestazione professionale è svolta dal singolo ma l’onorario è incassato direttamente dall’associazione professionale che emette fattura: anche tutti i costi vengono sostenuti dallo studio associato, che avrà pertanto anche la proprietà dei beni strumentali. Dal punto di vista fiscale gli studi associati vengono tassati con le stesse regole che valgono per il lavoro autonomo e cioè con il criterio di cassa ed il reddito prodotto viene ripartito pro quota fra i singoli associati, scontando pertanto le loro aliquote marginali a titolo di Irpef. Gli studi associati sono senza dubbio strutture più leggere e flessibili rispetto alle società: ad esempio non devono fare i bilanci e depositarli al registro imprese (la pubblicità dei ricavi che deriverebbe da tale obbligo non a tutti farebbe piacere), non devono tenere libri sociali ed effettuare assemblee dei soci, non hanno particolari limitazioni al prelievo di somme anche a titolo di utili durante l’anno e non hanno bisogno di una dotazione obbligatoria di capitale, né in fase iniziale che durante la loro esistenza. Non hanno in teoria neppure necessità di un contratto scritto iniziale, anche se la presenza di una scrittura privata autenticata o di un atto pubblico è consigliabile se si vogliono determinare sin da subito quote differenti di partecipazione agli utili fra gli associati, ma soprattutto se si vogliono potere modificare le quote anche dopo la chiusura dell’anno, entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi. Quest’ultima è un’opportunità che ritengo molto vantaggiosa e che non esiste nelle altre forme aggregative. Un aspetto negativo che si può attribuire allo studio associato è quello di eventuali conflitti fra gli associati che potrebbero rivelarsi difficilmente sanabili in quanto si vota per teste e non per quote: questo si potrebbe superare nominando in sede di costituzione uno o più associati ai quali affidare l’amministrazione ordinaria dello studio, ma ciò secondo me verrebbe a snaturare l’essenza stessa dell’unione che gli odontoiatri hanno voluto creare con questa forma aggregativa. Lo studio associato ritengo possa essere uno strumento di aggregazione adatto per un numero limitato di professionisti, al massimo cinque. Società di capitali La professione odontoiatrica può esser esercitata anche costituendo assieme ad altri una struttura sanitaria privata che abbia la forma di società di capitali. Il modello più diffuso ed adatto a tale scopo ritengo sia la società a responsabilità limitata, mentre altre tipologie pur ipotizzabili in teoria sono difficilmente percorribili per le loro caratteristiche proprie: ad esempio le cooperative di N. 175 / Settembre 2015 di Claudia Rubini prelievo di somme da parte dei soci rispetto allo studio associato ove gli associati possono prelevare somme senza alcuna formalità, addirittura in teoria a prescindere dal reddito finale loro attribuito. Un ultimo aspetto che può essere interessante da tenere presente nella scelta è quello previdenziale: nella società di capitali l’Enpam di norma non si paga e solo nel caso di prestazioni convenzionate con il servizio nazionale sanitario la struttura è obbligata a versare all’Enpam, per conto degli odontoiatri che hanno partecipato all’attività di produzione del fatturato, il 2% del fatturato annuo di tali prestazioni. lavoro devono essere caratterizzate da assenza di lucro e scopo mutualistico dell’attività svolta e le società per azioni sono troppo complesse da gestire. Come sopra evidenziato, le società di capitali scontano una notevole burocratizzazione sia in termini di costituzione (obbligatorio l’atto notarile ed un capitale minimo che seppure oggi in teoria molto limitato in fase di apertura è comunque necessario anche durante la vita societaria), sia in termini di gestione (obblighi di pubblicità dei bilanci, tenuta della contabilità più complessa ed onerosa, ingresso ed uscita dei soci giuridicamente regolamentata, necessità di governance definite e votate dall’assemblea dei soci e così via). Inoltre in queste società è obbligatoria la presenza di un’altra figura, il direttore sanitario, che non necessariamente coincide con l’amministratore unico o con il presidente del consiglio di amministrazione e che si può definire il soggetto coordinatore e responsabile di queste strutture. A differenza di ciò che può accadere negli studi associati, le quote dei soci sono definite dallo statuto e non possono essere modificate se non procedendo alla cessione di parte delle stesse: in teoria poi nelle società di capitale le N. 175 / Settembre 2015 quote possono essere attribuite anche a soci investitori, cioè a soggetti non interessati a svolgervi alcuna attività ma solo a conferire il capitale. Ritengo che tali forme associative possano essere interessanti quando i soci sono in numero significativo, ad esempio superiore a cinque o se ad esempio si vuole valorizzare il lavoro dei propri collaboratori, rendendoli responsabili anche con l’attribuzione di quote societarie seppur marginali. Sul fronte del fisco, a parte un’aliquota fissa di tassazione che potrebbe parere più conveniente (oggi il 27,5% a titolo di IRES anziché la tassazione IRPEF pro quota sui singoli componenti degli studi associati secondo le loro aliquote marginali progressive), occorre fare alcune considerazioni. Il criterio di tassazione utilizzato è quello delle imprese e cioè avviene per competenza, tassando come ricavi le prestazioni eseguite anche se non incassate a fine esercizio e considerando costo anche ciò che non si è pagato a fine esercizio ma che è già stato utilizzato nella società. Gli utili poi possono essere prelevati solo dopo che gli stessi sono stati conseguiti e cioè sotto forma di dividendi ad approvazione di bilancio avvenuta e questo rende molto più complicato il Società tra professionisti (STP) Le società tra professionisti sono state normate nel 2013, dopo una lunga gestazione, ma ancora non hanno avuto una grande diffusione anche per le problematiche tuttora aperte. Consentono di associare varie figure differenti tra loro: soggetti iscritti ad Albi Professionali, anche se esercitano professioni del tutto diverse fra loro, con soggetti terzi che siano privati o imprenditori od anche soggetti giuridici come società di capitali. Pertanto in tali forme associative è molto agevole l’ingresso di soci investitori di mero capitale e questi soci, pur non potendo avere mai per legge la maggioranza delle quote, possono comunque condizionare la vita societaria ugualmente. Le STP possono essere costituite sotto forma di società di persone o di capitali, ma in ogni caso anche qui l’esecuzione della prestazione compete sempre ed esclusivamente al professionista, che fra l’altro può opporre agli altri soci il segreto professionale. Inoltre, pur in presenza di varie professionalità presenti, la società deve optare per l’iscrizione ad un solo Albo Professionale che ne indicherà le regole deontologiche da seguire. La STP ha ancora scarso appeal fra i professionisti anche e soprattutto riguardo all’incertezza sul suo regime fiscale ancora non ben definito: la normativa a tutt’oggi non dice nulla e si è espressa a tal riguardo solo l’Agenzia delle Entrate, che ha a tutti gli effetti assimilato il regime fiscale delle Stp a quello di tutte le altre società commerciali, basandolo cioè sul criterio di competenza e non di cassa, con le regole dei redditi d’impresa. ANDI 11 Andi notizie Un progetto di odontoiatria solidale per i bambini del Congo RDC “Kimbondo… io ci sarò” C hi è svantaggiato non chiede perché non sa. Chi è svantaggiato vive la sua condizione come se fosse normalità, che normalità non è, chi è svantaggiato ha bisogno di aiuto, ma soprattutto ha bisogno di imparare a vivere in modo autonomo e protagonista del proprio futuro. È con questo pensiero che è nata Giorgia 2009 Onlus, una piccola associazione, costituita da odontoiatri e odontotecnici che provengono da diverse regioni italiane, che hanno in comune il desiderio di mettere a disposizione parte del loro tempo e delle loro energie a popolazioni per le quali l’accesso a cure odontoiatriche è praticamente impossibile. È importante specificare che è una associazione organizzata in modo totalmente orizzontale, si può affermare di amici, che insieme lavorano per un unico fine e che tra di loro costantemente si confrontano. Il progetto “Kimbondo… io ci sarò” nasce dall’incontro tra i quattro soci fondatori dell’associazione con l’AGAPE Onlus, che già da diversi anni sostiene la Fondazione Pediatrica di Kimbondo, un ospedale pediatrico ubicato a circa 30 Km da Kinshasa nella Repubblica democratica del Congo. La Pediatria di Kimbondo è stata fondata circa quarant’anni fa da una neuropediatra di Siena, la dottoressa Laura Perna, oggi universalmente conosciuta come Mama Koko, la cui opera prosegue per mano di Padre Hugo Rios, pediatra e missionario cileno, che, nel tempo, ha incrementato sia l’attività ospedaliera che quella di accoglienza per i bambini senza famiglia. Attualmente la Pediatra accoglie circa settecento bambini orfani di tutte le età ai quali è assicurata protezione ed assistenza e educazione scolastica. La constatazione dell’assenza della possibilità di cure odontoiatriche per i bambini della Pediatria è stata lo spunto per la nascita di un nuovo progetto: la realizzazione di un ambulatorio odontoiatrico attrezzato con canoni europei e di un piccolo laboratorio odontotecnico all’interno dell’ospedale e soprattutto la formazione di personale medico congolese che nel tempo potesse gestire l’ambulatorio in modo autonomo. Così è nata la “dentisterie”, circa sei anni 12 ANDI fa: in questi anni si sono succedute le missioni degli associati di Giorgia2009 che, con le loro sole forze e con molto entusiasmo, hanno incrementato l’attività dell’ambulatorio, rivolgendosi primariamente ai bambini, ma anche agli adulti che lavorano all’interno dell’ospedale e alla popolazione che vive nei dintorni. L’obiettivo più importante è stato comunque la formazione del dottor Aimè Tschulembo, medico già impiegato all’interno dell’ospedale che oggi è pienamente in grado di praticare cure odontoiatriche di base anche in assenza della missione italiana. Attualmente possiamo affermare che l’ambulatorio è diventato un punto di riferimento per la popolazione locale, che vi si rivolge in modo continuativo, non essendoci altre possibilità di assistenza odontoiatrica nel raggio di diversi kilometri. L’attività clinica dell’ambulatorio è essenzialmente, come già spe- In alto la Dott.ssa Cinzia Barbieri (Modena) e il Dott. Aimé Tschlulembo (Khinshasa, RDC). Sopra, Roberto Romboli (Odontotecnico di Forlì), A destra, il Dott. Bruno Cirotti (Roma) . Per sostenere GIORGIA2009 ONLUS •Raccolta fondi con il 5x1000: codice fiscale 97564360580 • Donazioni su conto corrente bancario: causale “KIMBONDO IO CI SARO’” IBAN: IT 36D 0832 7032 19000000008686 • Informazioni su come associarsi e dettagli sulla partecipazione alle missioni: Giancarlo Franzin (Presidente), Mobile +39 333 5802284 Notizie e aggiornamenti: www.giorgia2009onlus.org e Facebook Giorgia2009Onlus. N. 175 / Settembre 2015 di Nicoletta Cetrullo cificato, un’odontoiatria di base, quindi conservativa, endodonzia, chirurgia orale e protesi mobile quando presenti gli odontotecnici italiani; un’attenzione particolare è rivolta alla prevenzione per i bambini residenti all’interno della Pediatra. A questo proposito nel 2014 è stato realizzato un progetto di prevenzione che ha coinvolto tutti i bambini: oggi tutti i bambini sono forniti di spazzolino e dentifricio e tutti i giorni spazzolano i denti sotto la supervisione degli adulti. A tutti è stata spiegata l’importanza del mantenimento dell’igiene orale tramite lezioni frontali e fornitura di materiale iconografico educativo. Il risultato è stato un netto miglioramento della salute orale almeno in alcune fasce di età e una riduzione della necessità di intervento; ma Giorgia 2009 non vuole fermarsi e sono ancora molti gli obiettivi da raggiungere sia da un punto di vista clinico che organizzativo: migliorare le possibilità di intervento sui bambini più piccoli e sui disabili, la cui carenza di collaborazione spesso rende complicate le terapie, proseguire nella formazione del medico congolese e rinnovare le attrezzature dell’ambulatorio. Inoltre, è allo studio la possibilità di formare un odontotecnico, in modo che l’attività protesica possa continuare anche in assenza della missione italiana. L’obiettivo più importante infatti è il raggiungimento della completa autonomia sia clinica che amministrativa della struttura, nel- la consapevolezza che questi progetti siano destinati nel tempo al fallimento se non si creano le possibilità per una completa autogestione. Per raggiungere i nuovi obiettivi, Giorgia 2009 Onlus non ha solo necessità di sostegno economico, necessario per rinnovare le attrezzature e per l’acquisto dei materiali, ma in questa sede si rivolge soprattutto a medici ed odontotecnici che abbiano il desiderio di trascorrere una vacanza diversa, di dedicare una decina di giorni alla cura dei bambini di Kimbondo e di vivere un’esperienza unica sia da un punto di vita umano che professionale. L’impegno sarà ricompensato dallo splendido sorriso dei bambini di Kimbondo. La sistemazione per i volontari è buona e nonostante si tratti di un paese caratterizzato da condizioni sociali critiche l’ospedale è un luogo sicuro e vigilato: le missioni hanno normalmente una durata di circa una decina di giorni e sono assicurati i trasferimenti da e per l’aeroporto. Una decina di giorni che, vivendo l’esperienza di medico volontario, possono cambiare la vita ai medici che decideranno di mettersi in gioco associandosi a Giorgia2009 Onlus, dieci giorni che per l’associazione significano poter disporre di più risorse, di più specialisti che, con le loro competenze, possono contribuire a curare un maggior numero di bambini e di adulti e collaborare alla formazione del personale sanitario congolese. diabete e odontoiatria Recenti importanti ricerche - Lalla E. et Al J Dent Res 90 (7); 2011 -hanno evidenziato come sia possibile, in molti casi, fare diagnosi precoce di diabete e di stati prediabetici nello studio odontoiatrico. Sensibili al continuo miglioramento della salute pubblica, e consapevoli di come i dentisti bolognesi possano diventare forti alleati dei medici di base e dei diabetologi nel contenimento della "epidemia diabetica", stiamo lavorando ad un importante progetto che ci coinvolgerà tutti. Certi del vostro interesse e del vostro entusiasmo vi diamo appuntamento al prossimo Inverno Il Dottor Piero Casavecchia dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel1993 e la specializzazione in Odontostomatologia nel 1996 presso l’Università di Bologna, nel 2000 ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Parodontologia presso la Boston University Goldman School of Dental Medicine di Boston, Massachussets, USA. Nel 2001 ha conseguito il diploma dell’American Board of Periodontology. È socio attivo della Società Italiana di Parodontologia dal 2002. Svolge la libera professione a Ravenna occupandosi di parodontologia e implantologia. N. 175 / Settembre 2015 Lo screening del Diabete inizia dallo studio Odontoiatrico Sono molteplici le evidenze che dimostrano che vi è una stretta relazione fra le malattie che colpiscono il cavo orale, le parodontiti, e il diabete e come il diabete possa favorire l’insorgenza, la progressione e la gravitàà delle parodontiti. È stato inoltre ipotizzato che la relazione diabete-malattia della bocca possa esistere anche in direzione opposta, ovvero come una parodontite cronica e grave possa influire sul diabete e peggiorarne l’andamento glicemico. Una serie di studi effettuati a partire dal 2011 presso la Columbia University di New York da Lalla e collaboratori , hanno dimostrato come segni e sintomi a livello del cavo orale, uniti ad un’anamnesi mirata a scoprire fattori di rischio per il diabete, possano portare ad una diagnosi precoce di questa condizione e individuare pazienti a rischio di sviluppare diabete. Poiché il dentista è lo specialista che gli italiani visitano con maggiore frequenza, è importante il ruolo di prevenzione che può esercitare nello screening e nella diagnosi precoce di una patologia così in forte espansione da essere considerata l’epidemia del terzo millennio. ANDI 13 Prom.o di giampaolo Corradini la cooPeratIva dI dentIstI al servIzIo deI socI una cooperativa coi baffi! S i è appena concluso il mio primo anno come Presidente del Consiglio di Amministrazione PROM.O, carica a cui sono stato eletto nella primavera del 2014, e sento la necessità di condividere con tutti i colleghi un primo bilancio delle nostre attività. Le novità legislative che ci hanno stimolato a proporre ai Soci nuovi servizi, nell'intenzione di alleviarne la sempre più onerosa gestione degli Studi, sono diverse. Prima però di passare alla loro evidenziazione, permettetemi di ringraziare i colleghi componenti del Consiglio di Am- sanitaria, col preciso obiettivo di prevenire le eventuali lesioni che potrebbero verificarsi nel maneggiare strumentazione che possa ferire (taglienti appunto) e nel contempo verificare lo stato di salute dei collaboratori mediante accertamenti di laboratorio periodici e la visita di un Medico del Lavoro. Per tale motivo avevamo prontamente individuato un grosso e strutturato Studio di Medicina del Lavoro a cui avevamo indirizzato coloro i quali intendevano adeguarsi alla normativa in oggetto. Alla prova dei fatti però, la struttura in questione non ci ha pienamente soddisfatto nell'adempimento del contratto sottoscritto, per cui proprio da questo mese abbiamo formalizzato un accordo con la dottoressa Annamaria Ferretti che da ora, e speriamo con solerzia, si occuperà della sorveglianza sanitaria negli studi. Al suo secondo anno di successo è invece la convenzione con la Ditta Revello, accordo che permette ai Soci PROM.O uno sconto incondizionato del 22% su tutti gli acquisti di materiale di consumo rispetto al prezzo indicato su catalogo; in più per il 2015 abbiamo ottenuto un ulteriore sconto personale del 4 e del 6 % a seconda che vengano raggiunti nell'anno fatturati rispettivamente di Euro 3.000 ed Euro 10.000. Qualora poi il fatturato globale del nostro gruppo raggiunga i 550.000 euro, la Revello concederà un aggiuntivo sconto del 1% a TUTTI. Infine, anche quest'anno abbiamo organizzato un gruppo di acquisto per le fiale di ADRENALINA, da tenere in studio (o anche a casa per uso personale, in quanto non hanno bisogno di basse temperature di stoccaggio) in caso di emergenze anafilattiche, ottenendo uno sconto di oltre il 45% rispetto al prezzo di vendita in farmacia. In conclusione, quindi, mi sento di poter dire che ora più che mai PROM.O è la cooperativa dei dentisti per i dentisti. Discutiamo assieme di protesi fissa: giornata interattiva e di confronto ministrazione che hanno permesso, insieme all'instancabile supporto delle Segretarie signore Maela e Stefania, la loro realizzazione. Mi riferisco ai dottori Roberto Calandriello (al quale in particolare vanno i miei complimenti per la sua recente elezione alla carica di presidente della nostra sezione ANDI), Maurizio Ferrara Ruiz, Simone Lenzi, Daniele Lucchese, Massimo Onestini e Mario Vanelli. Come ricorderete nel 2014 è entrato in vigore il D. Lgs 19/2014, conosciuto come “Direttiva sui taglienti” , che prevede per ogni esercente l'Odontoiatria con dipendenti la nomina di un Medico Competente con la funzione di sorveglianza 14 anDI 12 dicembre 2015 - ore 9,00 rElatorE: dr. guido maria Fichera, dr. Carlo Poggio, dr. massimo Fuzzi e dr. nikolaos Perakis Sede novotel bologna Fiera numEro PoStI DISPonIbIlI: 100 Il corso si svolgerà nell'intera giornata La partecipazione ad ogni evento assegnerà 9,75 crediti ECM n. 175 / Settembre 2015 oral Cancer Day di maria antonietta Verlicchi al centro commercIale vIa larga A Prevenzione e... palloncini nche quest'anno la nostra sezione provinciale si è impegnata per organizzare la IX edizione dell'Oral Cancer Day. Si è scelto di mantenere come location un centro commerciale, visto il successo dello scorso anno, in modo da raggiungere il maggior numero di contatti possibile. Quest'anno è stato il Centro Commerciale ViaLarga a metterci, gratuitamente, a disposizione lo spazio per organizzare l'evento. 16 Maggio 2015, ore 9.30... appuntamento davanti all'ingresso: pronti, ai posti di partenza ...via!!! Coordinati dal dottor Nicola De Robertis e dal neo eletto Presidente Roberto Calandriello, munito di "compressore professionale", i primi arrivati iniziano ad aiutare i montatori del gazebo con l'allestimento: sono centinaia i palloncini gonfiati, pronti per essere distribuiti ai tanti bambini che affollano il centro commerciale di sabato e che trascineranno i timidi genitori ad avvicinarsi. Tanti i colleghi che si sono alternati nel corso della giornata: dalle 10 alle 18 sono stati almeno una ventina i medici volontari che si sono impegnati a distribuire materiale informativo Come migliorare la redditività dello studio anche in un periodo di cambiamento 16 gennaio 2015 - ore 9,00 rElatorE: Dr. tiziano Caprara Sede Savoia regency Hotel numEro PoStI DISPonIbIlI: 100 Il corso si svolgerà nella mattinata La partecipazione ad ogni evento assegnerà 4 crediti ECM n. 175 / Settembre 2015 ANDI sul tumore del cavo orale, sui fattori di rischio e sugli stili di vita da adottare per prevenire questa grave patologia, sensibilizzando sull'importanza delle visite di controllo da effettuare periodicamente presso il proprio medico di fiducia. Inizialmente un po' restii e diffidenti, sono stati poi in tanti i passanti ad avvicinarsi per chiedere informazioni e chiarimenti: il vantaggio di organizzare un evento del genere in un frequentatissimo centro commerciale è che il bacino d'utenza che si può contattare è immenso, lo svantaggio è che sono tanti i gazebo che vengono allestiti in queste strutture e quindi bisogna essere bravi a spiegare che si sta facendo informazione e non si sta cercando di vendere nulla... Durante il pomeriggio non sono mancate le sorprese: di fianco al nostro gazebo hanno organizzato uno stage di Cake Design e siamo stati gentilmente omaggiati da cuochi provetti con innumerevoli fette di torta. Tra questionari compilati, volantini distribuiti, dolci divorati, chiacchere e balli di gruppo (ebbene sì... di fianco a noi...una scuola di ballo si esibiva in mille coreografie e i cappelli da cow boy si sprecavano... evidentemente il country è di moda!)... la giornata è volata! anDI 15 approfondimento sindacale fondi convenzioni e provider Facciamo chiarezza I l 14 maggio scorso, in occasione dell’assemblea dei soci svoltasi presso la sede ANDI Bologna di Via Abruzzo, il Consiglio Provinciale ha organizzato un dibattito riguardante i meccanismi che regolano il funzionamento di Fondi Sanitari Integrativi, relativi providers e convenzionamenti. All’occhio del Consiglio neo-eletto, l’evento si è reso necessario in quanto spesso tali meccanismi, nonostante l’attualità del problema, non sono completamente compresi dai colleghi. Il dibattito è stato preceduto da una presentazione sull’argomento in modo Che cosa sono i fondi sanitari? Enti no profit che garantiscono ai propri iscritti prestazioni mediche attraverso il rimborso, parziale o totale, dei costi delle prestazioni stesse. La gestione di questi enti è in parte affidata a una seconda figura detta provider. Questi enti non forniscono direttamente le prestazioni mediche agli iscritti ma solitamente si avvalgono di un provider e della sua rete di medici convenzionati. Alcuni esempi di fondi sanitari: Fondo Est, Fondo Altea, Meta Salute, SanArti, SaniTass, Fasi, Fondo sanitario gruppo intesa San Paolo, Sanilog. Chi può creare un fondo sanitario? Praticamente chiunque, ad esempio associazioni o sindacati di categoria, banche o aziende. 16 ANDI tale da rendere possibile a tutti i soci una “partecipazione consapevole” allo stesso. Che cosa sono i Fondi Sanitari Integrativi? Che cosa sono i providers? Come funzionano le convenzioni? Perché sempre più pazienti aderiscono a un fondo sanitario integrativo o alle convenzioni? Perché i tariffari convenzionati hanno prezzi così bassi? Queste sono solo alcune delle domande cui è stata data risposta durante l’evento e che hanno portato, passo Che cosa sono i providers? Sono Società o aziende che, dietro compenso del fondo, provvedono a garantire le prestazioni mediche, gestire i rimborsi delle prestazioni e mettere in contatto il paziente iscritto con il medico convenzionato di cui ha bisogno. Non c’è limite a quanti fondi sanitari un provider possa gestire. Es. Quando un paziente dice: “Io ho Unisalute”, in realtà ciò spesso significa che è iscritto a un fondo sanitario che ha come provider Unisalute. Alcuni esempi di providers: Blue Assistance, Previmedical, Winsalute, Unisalute, Generali, Pronto Care, Mapfre. Cosa significa per un odontoiatra aderire a una convenzione? Aderire a una convenzione significa adottare un tariffario “agevolato”, proposto da un provider, a fronte della promessa, da parte dello stesso, di passo, fino alla introduzione dell’argomento principe della serata ovvero cosa sta facendo ANDI per tutelare i suoi iscritti in un periodo così critico per la nostra professione. Si è parlato quindi del neo-nato fondo sanitario integrativo ANDI, delle sue potenzialità e criticità e delle previsioni sul futuro della professione. Da sottolineare che l’interezza delle informazioni riguardanti il fondo sanitario integrativo ANDI, ad ora messe a disposizione dal Consiglio Nazionale al Consiglio Provinciale, sono state comunicate ai soci. inviare nuovi pazienti. Quando ci si convenziona con un provider si avrà quindi la possibilità di ricevere nuovi pazienti iscritti a tutti i fondi sanitari che il provider gestisce. Ogni provider ha un proprio tariffario convenzionato. Perchè i tariffari convenzionati hanno prezzi così bassi? Perché i Fondi, dovendo rimborsare le prestazioni, hanno l’interesse a mantenere i prezzi bassi. Perché ai providers non costa nulla proporre prezzi bassi, tanto non sono loro a eseguire prestazioni ma gli odontoiatri convenzionati. Perché un provider fa il suo guadagno sul “costo d’ingaggio” che il fondo sanitario deve pagargli e non sulle prestazioni eseguite dai medici convenzionati. Perché quando fondo e provider si accordano sul prezzo della prestazione, le esigenze degli N. 175 / Settembre 2015 di Andrea Zanetti Teniamo a specificare che l’evento non è stato organizzato per accumulare consensi nei confronti dell’iniziativa “Fondo Sanitario Integrativo ANDI”, ma per fare in modo che ogni socio, di fronte alle difficoltà attuali, abbia gli strumenti per decidere con la propria testa se aderire o meno non solo al futuro fondo ANDI, ma a una qualsiasi altra convenzione. Siamo quindi disponibili a ripetere l’iniziativa nel caso in cui altri soci ne sentano la necessità. Per info rivolgersi alla segreteria ANDI Bologna. Uno dei punti del programma del neoleletto consiglio ANDI si prefiggeva di ascoltare maggiormente la voce e le nuove opinioni degli associati. Proprio a questo riguardo è sembrato utile spedire a tutti un sondaggio per potere avere un riscontro immediato su diverse tematiche. Purtroppo non c’è stata l’adesione che ci auguravamo ma sono comunque arrivate utili indicazioni. Auspicandoci una sempre più attiva partecipazione alla vita associativa per potere affrontare assieme e al meglio tutte le tematiche che dovremo trattare, pubblichiamo di seguito i risultati del sondaggio inviato via email. 1 cosa ne pensi delle convenzioni dirette? Perché sempre più pazienti si iscrivono a un fondo sanitario integrativo. Il problema risiede nel fatto che l’iscrizione a un fondo sanitario integrativo è prevista nel CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) per moltissime categorie di lavoratori dipendenti e per i loro familiari. Nei CCNL l’iscrizione ai fondi sanitari è un onere riservato al datore di lavoro che, in luogo di un aumento salariale o di altri benefit, può decidere di pagare e iscrivervi i propri dipendenti. L’iscrizione al fondo dei dipendenti, per il datore di lavoro, tuttora risulta essere l’opzione economicamente più conveniente, quindi sempre più persone sono iscritte ai fondi. N. 175 / Settembre 2015 aderiresti a un convenzionamento diretto? 7% Sì, anche con tariffe molto più basse di quelle che applico nella libera professione, “una poltrona che guadagna poco è meglio di una poltrona vuota” 4% Sono sostenibili e si guadagna bene 52% Non sono sostenibili odontoiatri non vengono prese in considerazione. Perché sempre più pazienti usufruiscono delle convenzioni con i providers? 2 38% No, è libera professione e non accetto che un esterno mi dica quanto far pagare i pazienti 44% Sono sostenibili ma si lavora di più e si guadagna poco 55% Sì, ma solo se i prezzi sono accettabili (es. Tariffario Andi 2009) 3 Hai esperienza con le convenzioni dirette? 16% Sì e i pazienti arrivati grazie alla convenzione hanno comportato un aumento del fatturato, anche se lieve, che mi ha convinto a mantenere tali convenzioni 4 le cliniche low cost bolognesi attuali e future ti spaventano? 5% Sì, ma dopo qualche tempo le ho disdette in quanto non guadagnavo abbastanza 51% No 10% 68% No Sì, ma dopo qualche tempo le ho disdette in quanto, anche se qualche soldo in più mi arrivava, il gioco non valeva la candela, mi sentivo sminuito 49% Sì ANDI 17 ANDI Emilia Romagna di Paolo Dall’Aglio week end lungo in riviera I Convegno di Cervia un po’ insolito l 19 settembre, nella consueta cornice dell’Hotel Dante di Cervia, si terrà la 12° edizione del Convegno Annuale di ANDI Emilia Romagna. Quest’anno è prevista anche una giornata pre-congressuale, dedicata ai soli colleghi che hanno appoggiato l’iniziativa ANDI del progetto 5’ per salvare una vita, legato all’Oral Cancer Day e hanno completato le FAD dedicate all’argomento. Grazie al professor Lucio Montebugnoli e al professor Paolo Vescovi, esperti pa- 18 ANDI tologi orali, portiamo in Emilia Romagna (dopo la prima esperienza di Parma nell’Ottobre 2013) la parte residenziale del progetto associativo e che si concretizzerà successivamente con un nuovo impegno FAD e con uno stage conclusivo presso un reparto di patologia orale. E così, dopo aver affrontato a primavera una tematica particolare come quella della radiologia nello studio odontoiatrico, nell’incontro di settembre affronteremo un tema insolito per i nostri incontri: lo stato attuale della nostra professione e le sue prospettive future. Partiremo da dati raccolti dal Centro Studi dell’Associazione per capire chi siamo, quanti siamo e come è strutturata la professione al giorno d’oggi, per cercare di affrontare, dopo gli anni di crisi, l’evoluzione della nostra attività. E lo faremo analizzando le possibilità evolutive della libera professione, sia dal punto di vista organizzativo che da quelle più strettamente economiche e di marketing. Ma le affronteremo anche dal punto di vista strutturale, ovvero su come migliorare i nostri studi, a livello architettonico e funzionale, oppure con l’ingresso delle nuove tecnologie a farci compagnia nell’attività quotidiana. A discutere di questi argomenti ci saranno il dottor Roberto Callioni, past-President e attuale responsabile del Servizio Studi ANDI, il professor Antonio Pelliccia, docente di Economia e di Marketing, l’architetto Marco Mapelli, il dottor Mauro Fazioni e il dottor Franco Capelli. Ci sarà, come di consueto, anche la parte dedicata alle assistenti, che sarà una disamina “storica” sulla situazione dell’assistente di studio odontoiatrico (ASO) negli anni passati e sulla sua evoluzione attuale e futura. Il relatore sarà il dottor Fabio Caliendo, responsabile della scuola ANDILatium e autore di un testo monografico dedicato alle assistenti. Anche quest’anno, per favorire la partecipazione dei soci, ANDI Emilia Romagna offre la possibilità di partecipare gratuitamente alla giornata. I posti sono, come sempre, 150 per gli odontoiatri e 100 per le assistenti, e continueremo con la “modalità interattiva”, che oltre a rendere più interessante e coinvolgente la giornata offrirà anche un punteggio ECM più consistente (9 crediti ECM assegnati). Gli spazi di discussione con i relatori saranno moderati dal dottor Carlo Ghirlanda (Segretario Culturale Nazionale), dal dottor Alberto Casali e dal dottor Paolo Dall’Aglio (della Segreteria Culturale Regionale). Per cui… affrettatevi ad iscrivervi: Vi aspettiamo numerosi a Cervia! N. 175 / Settembre 2015 l'angolo medico legale di Michele Draghetti (Avvocato in Bologna) Alternative Dispute Resolution L Medici e mediazione a mediazione appartiene alla categoria delle così dette ADR (Alternative Dispute Resolution) ed è stata introdotta in Italia dal decreto legislativo 28/2010 e successive modifiche. Le ADR, tra le quali la mediazione, sono alternative rispetto alla Giurisdizione ossia al processo avanti ad un giudice e/o ad un arbitro. La Mediazione conviene perché ha le seguenti caratteristiche peculiari: ● durata predeterminata: per legge la durata della mediazione è fissata in tre mesi, che decorrono dalla data di presentazione della domanda di mediazione; ● riservatezza: tutto quello che viene detto in mediazione non può essere riferito, o utilizzato in altra sede ed il mediatore non può essere chiamato quale testimone in un’eventuale successiva causa; ● l’accordo firmato in mediazione: ha la stessa forza di una sentenza e consente quindi l’azione esecutiva per le obbligazioni assunte nel medesimo accordo; ● il costo della mediazione: il costo è predeterminato e conoscibile al momento della presentazione della domanda di mediazione consultando il sito dell’Organismo di mediazione al quale ci si rivolge, ma a differenza di un procedimento avanti il giudice non comporta il costo di diritti di copia di documenti ed il contributo unificato; ● fisco e mediazione: l’accordo raggiunto in mediazione è esente da imposta di registro fino all’importo di euro 50.000,00 e le parti che partecipano alla mediazione maturano un credito di imposta che varia di anno in anno e viene comunicato dal MEF (Ministero Economia e Finanze). Importante è il ruolo del mediatore che è un professionista debitamente formato, e che non essendo un giudice non attribuisce torti e ragioni, ma collabora con le parti facilitandone e/o favorendo la comunicazione tra le stesse. Infatti, spesso il conflitto (la cui definizione è: diverse opinioni e pareri su una determinata questione) comporta che le parti non si fidino e non si ascoltino più l’un l’altra, arrivando al fenomeno definito come “svalutazione reattiva” ossia la sistematica svalutazione della proposta che arriva dalla controparte ed il rilancio, N. 175 / Settembre 2015 con una vera escalation di proposte controproposte. Ecco quindi che il mediatore seguendo un percorso di incontri tra le parti collegiali ed individuali punta a ricostruire il confronto, il dialogo e la fiducia. La mediazione attualmente è ritenuta quale presupposto per il promovimento di un successivo giudizio avanti il giudice in alcune materie fissate dall’art. 5 del decreto legislativo 28/2010, che sono: “diritti reali, condominio, divisioni, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, patti di famiglia, affitto d’azienda, locazione, comodato, contratti assicurativi, bancari e finanziari”. La mediazione può essere utilizzata in modo facoltativo in tutte le altre materie che riguardino diritti disponibili (ossia tutti i diritti tranne quelli relativi allo stato ed alla capacità delle persone ed all’integrità fisica ed alla libertà di espressione). È opportuno sapere, infine, che per promuovere e partecipare alle mediazioni “obbligatorie”, che hanno oggetto le materie di cui sopra, è necessario che la parte sia assistita da un avvocato, mentre nelle mediazioni facoltative la parte non ha questo obbligo. La mediazione può essere uno strumento utile per il medico che affronti un conflitto con un paziente e/o con un altro collega, perché a differenza della controversia in tribunale si ha la garanzia della riservatezza sul caso e soprattutto il mediatore ha la possibilità di proporre soluzioni anche indirette che sono impedite al giudice. Nel senso che quest’ultimo interpreta le norme e distribuisce torti e ragioni, mentre il mediatore può proporre alle parti soluzioni diverse ed originali che consentano di mantenere il paziente, o il rapporto con il collega, come ad esempio: una lettera di scuse, oppure uno scambio di knowhow su determinate questioni, o l’offerta di un trattamento a condizioni favorevoli. IL PUNTO DI VISTA DELL’ODONTOIATRA Nel nostro Paese l'istituzione della Mediazione è recente. In altri esiste da molto tempo ed è uno strumento alternativo alla risoluzione delle controversie (ADR) ben collaudato e funzionante. Alternativo ovviamente al ricorso presso la giustizia ordinaria. Queste in breve le caratteristiche che rendono attraente la Mediazione: è un procedimento poco costoso, semplice, veloce e rispettoso della riservatezza. Intervenire all'inizio di una lite, quando gli animi non sono ancora esacerbati da richieste riconvenzionali, dallo stress delle perizie e delle controperizie, oltre che dalle udienze senza fine, sarebbe semplice e fruttuoso. In caso di "torto" del professionista si potrebbe ad esempio proporre all'atto della Mediazione, il rifacimento del restauro in "vexata quaestio" da parte di un collega amico e la restituzione della parcella ricevuta. (La parcella andrebbe comunque restituita, l'assicurazione potrebbe remunerare il nuovo restauro ad un prezzo di favore e non aumentare il premio). Se il rapporto di fiducia non si è interrotto, si potrebbe valutare l'ipotesi di effettuare gratuitamente uno step successivo di cure gratuitamente ad un parente del ricorrente... Si potrebbe perfino arrivare a cedere in comodato gratuito la casa al mare per un certo periodo o qualsiasi altra soluzione, anche la più fantasiosa, che aggrada alle parti in lite. In un Paese come il nostro, dove la macchina della giustizia è "rotta" e che spesso produce sentenze aberranti, trovare in caso di lite soluzioni di reciproco gradimento, con l'aiuto di un mediatore imparziale, nella più assoluta riservatezza e in pochi mesi, può rappresentare una soluzione interessante e conveniente. Ricorrere all'Istituto della Mediazione è oggi obbligatorio, prima di radicare una causa civile. Il motivo principale del fallimento di questa pratica è che le assicurazioni non si presentano all'Organismo di Mediazione e Conciliazione, finendo così per non tutelare l'interesse del proprio assistito. Introdurre nelle polizze assicurative una clausola che preveda questa obbligatorietà, è diventato ormai indispensabile per proteggere la nostra professione. Il nostro Ordine, tra pochissimi altri in Italia, ha istituito una "camera arbitrale" dal nome Cittadino e Salute, fin da quando la Legge lo ha permesso. In questi giorni è allo studio insieme con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, una convenzione tra il loro Organismo di Mediazione ed il nostro. Lo scopo è quello di fornire al professionista ed al cittadino un servizio di altissima qualità, in un19 ANDI ambiente istituzionale a costi contenuti. Corrado Bondi (Presidente CAO Bologna) corso assistenti sI È concluso Il corso Per assIstentI 2015 Verso il traguardo dei quaranta L a sera del 1° luglio si è concluso il tradizionale corso annuale per personale di studio odontoiatrico. Un sentito ringraziamento va a tutti gli insegnanti, che a titolo gratuito hanno contribuito allo svolgimento delle lezioni e delle prove pratiche. La nostra professione si sta evolvendo precipitosamente e i mezzi informatici stanno sempre più prendendo piede. Abbiamo pensato così di introdurre da quest’anno nuove lezioni sulle tecniche digitali (impronta ottica e cad cam). È stato anche attivato anche il corso di fotografia odontoiatrica, che sempre più importanza ha nei nostri studi per motivi medico-legali. Avere del personale che sa utilizzare specchi e apribocca o scattare foto e settare autonomamente macchine fotografiche dedicate è di indubbia utilità. Arrivederci quindi al prossimo corso del 2016, che ha una valenza tutta particolare, perché è il quarantesimo. Iniziò nel lontano gennaio 1977, primo tra le sezioni, allora AMDI, in Italia per la buo- na volontà e la felice intuizione dei colleghi di allora. Di tempo ne è passato parecchio, ma lo spirito è rimasto immutato: insegnare le basi a chi non è mai entrato nel mondo odontoiatrico e perfezionare chi quel mondo lo conosce già. La sfida per i prossimi quarant’anni sarà quella di far convivere nel programma del corso, come del resto nella nostra vita professionale, la tradizione con l’innovazione, ma per questo ci stiamo già attrezzando… tutElIamo I CIttaDInI E non lE CattEDrE Ci piace pubblicare la lettera inviata da Giuseppe Renzo, Presidente Nazionale CAO, a tutti i presidenti delle Commissioni per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri. Condividiamo pienamente queste parole e continueremo anche noi ad impegnarci affinché “si comprenda, prima o poi, che ciò che conta è la tutela dell’interesse dei cittadini e non quello delle sedi universitarie e della moltiplicazione delle cattedre”. Si tratta di un messaggio finalmente molto forte ed altrettanto chiaro! lo si dovrebbe definire scontato, dovrebbe sembrare inutile mandarlo ma purtroppo, ancora, non è affatto così. Anche noi continueremo a lavorare affinché nuovamente la tutela della salute del cittadino torni ad essere l’obiettivo principale da raggiungere. Di seguito, pubblichiamo il contenuto della lettera. Cari Colleghi vi inoltro alcune considerazioni derivanti dalla notizia ormai nota dell'istituzione di un nuovo corso di laurea in odontoiatria a Salerno. Non è mia intenzione assumere toni persecutori ma la notizia dell'apertura di questo nuovo corso di laurea, non può che comportare notevoli perplessità . Già appariva del tutto inutile l'istituzione di un ulteriore corso di laurea nel nostro Paese considerato che già 34 corsi accademici sono operativi sul nostro territorio. 20 anDI Giungono, però, ulteriori informazioni , addirittura inquietanti . Sulla stampa locale (vedi "La Città di Salerno") vengono riportate, infatti, informazioni e fotografie che dimostrano, inconfutabilmente, che la sede che dovrebbe ospitare il nuovo corso, appare addirittura fatiscente e certamente non in grado di garantire il necessario decoro a professori e studenti. Dovrebbero svolgersi in tutta fretta lavori ma a detta della stessa stampa locale, non è stato previsto né autorizzato alcun finanziamento e, quindi, appare assai improbabile una soluzione del problema in tempo per l'apertura delle attività didattiche. Quello che lascia esterrefatti è, però, la considerazione che tutto questo "sforzo" amministrativo dovrebbe permettere l'accesso di 11 studenti (!) con una evidente colpevole dimenticanza del concetto di costobenefici. Non è certo questa la strada per migliorare la formazione in odontoiatria e non è certo questo il modo di aiutare i nostri studenti a divenire professionisti culturalmente adeguati ed in grado di affrontare in futuro l'attività professionale. Bisognerà comprendere, prima o poi, che ciò che conta è la tutela dell'interesse dei cittadini e non quello delle sedi universitarie e della moltiplicazione delle cattedre. Giuseppe Renzo Presidente Nazionale CAO n. 175 / Settembre 2015 di luca Felicori lE SEratE anDI Fondi Sanitari Integrativi: opportunità o pericolo? ottavi facili e difficili: un metodo per la chirurgia estrattiva odontoiatria ed ortodonzia: alleate per aumentare la qualità, la redditività e il numero dei trattamenti 13 ottobre 2015 ore 21,00 19 ottobre 2015 ore 21,00 9 novembre 2015 ore 21,00 rElatorE: rElatorE: Dr. Carlo Clauser rElatorE: Dr. andrea alberti Sede anDI via abruzzo, 14/F - bologna Sede anDI via abruzzo, 14/F - bologna dr. nick Sandro miranda SaVoIa rEgEnCY HotEl Via Pilastro, 2 - bologna numEro PoStI DISPonIbIlI: 50 Soci anDI: gratuito non Soci: E 50,00 CORSI ACCREDITATI SEPARATAMENTE, LA PARTECIPAZIONE ASSEGNERÀ 2 crediti ECM n. 175 / Settembre 2015 anDI 21 L'aperitivo bolognese Q Cosa mettere sotto i denti a cura di Ciaccio uesta volta la rubrica è dedicata ai locali di Bologna in cui si può gustare l’apericena, la nuova tendenza dilagante nel mondo della ristorazione, tanto amata dalle giovani generazioni. E poiché, per età anagrafica e abitudini, non sono avvezzo a questa moda, ho chiesto ad un gruppo di giovani consiglieri neo eletti di accompagnarmi in una sorta di tour, alla scoperta dei locali più in della città. La prima sosta è stata Casa Minghetti, un winebar in cui si può gustare dalla prima colazione all'apericena. In una perfetta cornice estiva, l’aperitivo, servito sotto gli ombrelloni, permette di godere della vista di piazza Minghetti recentemente rinnovata incorniciata fra i palazzi storici bolognesi (la sede della Cassa di Risparmio di Bologna di fronte e quella delle Poste Italiane a sinistra) e gli alberi secolari, tra cui un platano che ha quasi due secoli di vita, che circondano il monumento di Marco Minghetti. In un ambiente di professionisti, di età compresa fra i 30 e i 50 anni, vengono servite stuzzicherie, fra taglieri di formaggi ed affettati o primi piatti raffinati, affiancati da una lista di vini non lunga ma completa, o cocktails realizzati da Enrico Scarella, barman di eccellente livello. Ottima scelta per una serata piacevole, indicato per intortare una bella ragazza (ad esempio la bionda del tavolo accanto) o passare una bella serata al fresco e fare due chiacchiere in serenità. Costo del servizio sicuramente non dei più economici, ma nella media urbana. La seconda tappa è stato il Sea Room, nordic bar situato sotto il portico tra via Marchesana e via De Toschi. Piccolo locale della movida bolognese, molto ricercato, offre piatti raffinati tutti a base di pesce nordico con alcune variazioni di terra affiancate da tante bollicine. La location è sicuramente molto particolare, sotto antichi portici bolognesi con soffitti in legno, in cui il menu prevede molte variazioni su poche qualità di pesce. Cibo di qualità ma non di quantità e con costi sopra la media. Posto adatto a cene di lavoro o di chiacchiere formali in ambiente giovanile leggermente pretenzioso. Infine, abbiamo chiuso con l’Agua Cafe, dove trascorrere, per chi ne avesse ancora voglia, il dopo cena. Ambiente raffinato tutto bianco e con una ampia scelta di vini e cocktails, in cui è possibile anche degustare qualche piatto per una cena senza pretese. Le bevande vengono servite utilizzando vecchi vinili come sotto bicchiere, ed è sicuramente un locale dove passare una bella serata tra amici o per i cuori solitari in cerca di compagnia, mentre i barman intrattengono i clienti con acrobazie e battute. Ma può essere una valida alternativa per una serata in dolce compagnia, optando per i tavoli più appartati. Casa Minghetti Piazza Minghetti 1 Bologna Tel. 051.5876685 - Accettano prenotazioni Apertura dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 23:00 domenica dalle 17:00 alle 23:00 Sea Room Via Marchesana 6/H Bologna Tel. 051.270484 Apertura dalla domenica al giovedì 12:00 alle 15:30 e dalle 18:00 alle 24:00 venerdì e sabato 12:00 alle 2:00 Agua Café Via Saragozza 63/b Bologna telefono 051.9919068 22 ANDI N. 175 / Settembre 2015 salUte al lavoro il servizio prevede il soprallUogo presso il lUogo di lavoro e la visita medica nei centri convenzionati. gli esami di laboratorio, differenziati a seconda che il dipendente sia o meno vaccinato contro l’epatite b, devono essere esegUiti privatamente. la cadenza del servizio è triennale. tipologia socio prom.o Costo triennale per ogni dipendente e 85,00 socio andi non socio e 100,00 e 130,00 prom.o servizi per l’Emilia romagna via abruzzo 14 f - 40139 bologna tel. 051 543850 - fax 051 540630 [email protected] n. 175 / Settembre 2015 è una cooperativa, senza scopo di lucro, costituita da dentisti per offrire ai dentisti i servizi fondamentali per l’attività, ai prezzi più competitivi, limitando al massimo gli oneri organizzativi e gestendo le scadenze degli adempimenti prom.o gestisce le scadenze degli adempimenti anDI 23 Associazione Nazionale Dentisti Italiani Dipartimento Regionale Emilia Romagna CERVIA2015 / 19 SETTEMBRE 2015 la proFEssionE dEl prEsEntE E dEl FUtUro pEr scEltE consapEVoli E di rEsponsaBilitÀ sEdE centro congressi clUb hotel dante - via milazzo, 81- cervia (ravenna) rElatori dr. roberto callioni, dr. franco capelli, dr. enrico cassai, dr. alberto casali, dr. paolo dall’aglio, dr. mauro fazioni, dr. carlo ghirlanda, arch. marco mapelli, prof. antonio pelliccia incontri pEr odontoiatri E pErsonalE di stUdio corso gratUito pEr soci andi 24 anDI CORSO ACCREDITATO 9 E.C.M. agenzia libraria europea distributrice n. 175 / Settembre 2015