Abstract - Asmn.re

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Abstract - Asmn.re
IL CAMMINO VERSO L’AUTONOMIA DELL’OSTETRICA
NEL PERCORSO DELLA NASCITA
RELATRICI
Giulia Bagnacani Ostetrica – Ostetricia – Dipartimento Ostetrico Ginecologico Pediatrico – ASMN di Reggio Emilia
Morena Casoli Coordinatrice Ostetrica - AUSL di Reggio Emilia
AUTORI:
Giulia Bagnacani - Ostetrica - ASMN di Reggio Emilia, Sonia Bocardi – Ostetrica - ASMN di Reggio Emilia, Patrizia Borgognoni
– Responsabile Infermieristica e ostetrica – Dipartimento Ostetrico Ginecologico Pediatrico - ASMN di Reggio Emilia, Morena Casoli – Coordinatrice Ostetrica - AUSL di Reggio Emilia, Lucia Danini – Coordinatrice Ostetrica – AUSL di Reggio Emilia, Marilena Pedroni - Ostetrica - AUSL di
Reggio Emilia, Irene Rizzon - Ostetrica – ASMN di Reggio Emilia, Franco Rossi - Ostetrica – ASMN di Reggio Emilia
PAROLE
CHIAVE: fisiologia, autonomia, responsabilità, continuità assistenziale, promozione salute mamma-bambino, empowerment, formazione.
PRESENTAZIONE
Le origini della figura dell’ostetrica sono antichissime, da sempre è stata la figura che ha accompagnato le donne durante la gravidanza ed il parto. Nell’arco del tempo, ed in particolare nell’ultimo secolo, nella nostra società, la professionalità dell’ostetrica
ha subito grandi cambiamenti.
Con le scuole di ostetricia è iniziata la medicalizzazione dell’evento nascita, nel tempo l’ostetrica è diventata sempre più una figura secondaria rispetto a quello del medico, ha perso in autonomia, assumendo spesso un ruolo di esecutrice di ordini e disposizioni
mediche. In questi ultimi anni, si sta verificando un’inversione di tendenza con una rivalorizzazione della professione ostetrica e
si stanno riscoprendo le potenzialità sociali di un suo impiego più congruo, utile a tutta la società. Si sta riscoprendo la centralità
del lavoro dell’ostetrica nella prevenzione primaria relativa alla salute sessuale e riproduttiva. All’ostetrica è affidato il compito
di individuare le situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento del medico, in tale proposizione è riconosciuta all’ostetrica la capacità di definire i confini che delimitano l’andamento fisiologico della gravidanza, del travaglio rispetto ai
quadri di patologia che trascorrono nella gravidanza patologica o alla sofferenza fetale. Viene così riscoperta e riattivata l’area
dell’autonomia dell’ostetrica nella conduzione della gravidanza fisiologica che nell’espletamento del parto.
SINTESI DEI CONTENUTI
L’attuale legislazione individua l’ostetrica come professionista competente ad assistere la donna in tutte le situazioni di fisiologia
del percorso nascita. In coerenza con le Linee di Indirizzo per l’Assistenza alla Gravidanza a Basso Rischio della Regione Emilia
Romagna, l’AUSL di RE ha elaborato un protocollo di che prevede un ruolo centrale dell’ostetrica nell’assistenza alle gravidanze fisiologiche. Obiettivi di questo progetto sono: il rispetto della fisiologia, la continuità e la personalizzazione dell’assistenza
alla gravidanza e al puerperio, la riduzione degli interventi inappropriati, l’identificazione precoce delle situazioni a rischio, la
promozione delle abilità e delle risorse della mamma. Questo modello assistenziale è legato ad un concetto di equipe, con un
riconoscimento di ruoli e responsabilità differenziati fra ostetrica e medico nella fisiologia e nella patologia. Lo stesso impegno è
stato profuso nella ricerca del modello di riferimento ed esperienze già in essere nel territorio Nazionale per garantire alla donna
il completamento dell’esperienza di un percorso di fisiologia attraverso un’assistenza al parto fisiologico; è stato quindi individuato il modello assistenziale implementato presso la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale S. Gerardo
di Monza, dove l’ostetrica segue in autonomia il travaglio il parto e il puerperio fisiologico con dimissione del neonato sano da
ormai venti anni, per la fase puerperale l’ASMN è attualmente in fase di sviluppo di completamento del progetto rispetto al modello di riferimento. Per entrambe le Aziende sanitarie della provincia è la formazione ha rappresentato l’elemento centrale del
percorso, in particolare in ambito ospedaliero è stata effettuata l’analisi del bisogno formativo delle ostetriche attraverso diversi
strumenti come i focus group, interviste semi strutturate e osservazioni sul campo condotte dai formatori stessi, è stata fatta poi
una “puntuale” restituzione prima alla Committenza e successivamente a tutto il gruppo ostetrico.
In entrambi gli ambiti è stato strutturato un piano di formazione sostanziale e periodico. Il continuo incremento numerico delle
donne seguite dalle ostetriche in gravidanza e durante il parto dimostrano un importante gradimento e non da ultimo uno
sviluppo culturale in forte cambiamento sostenuto, peraltro, anche dalla L.R. 26/98 relativa all’assistenza al parto in ambiente
extraospedaliero. Il Progetto Parto a Domicilio dell’AUSL, già attivo da diversi anni, si integra con il progetto interaziendale della
gestione della gravidanza, parto e puerperio fisiologici. Per realizzare questo progetto si è costituito un gruppo interaziendale
con ostetriche operanti in parte in ambito ospedaliero e in parte nei consultori, alcuni ginecologi ed alcuni pediatri. Obiettivi:
offrire alla donna la possibilità di partorire a domicilio e di scegliere il proprio percorso e la propria modalità per l’esperienza della
nascita, permettere all’ostetrica, in qualità di operatrice deputata al parto fisiologico, di fornire un’assistenza personalizzata alla
donna.
CONCLUSIONI
Nell’esperienza dell’ASMN l’elemento innovativo è stato quello dell’ analisi dei bisogni del personale ostetrico e la successiva
strutturazione di un piano formativo ad hoc fatto da Professionisti esterni di riconosciuta autorevolezza in questo ambito, questo
ha favorito l’acquisizione delle competenze necessarie per portare a termine il progetto. Oltre al “sapere” le ostetriche hanno
fatto proprio quel “saper fare” capace di incidere realmente nella pratica assistenziale, che si è andata via consolidando con
un costante aumento delle donne con travaglio e parto fisiologico prese in carico dall’ostetrica. Inoltre i progetti di assistenza
alla gravidanza fisiologica e al parto domiciliare sostengono un importante percorso di valorizzazione e riconoscimento dell’
autonomia e della responsabilità dell’ostetrica nella gestione della fisiologia. L’identificazione dell’ostetrica quale professionista
competente dell’assistenza alle gravidanze e parti fisiologici, permette al ginecologo e al pediatra di dedicarsi totalmente alla
gestione e responsabilità del rischio e della patologia, con l’obiettivo di offrire un’assistenza sempre più appropriata al percorso
della nascita.