Rapporto commerciale internazionale Stati Uniti
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Rapporto commerciale internazionale Stati Uniti
Rapporto commerciale internazionale Stati Uniti - Italia Questo progetto vuole spiegare il peso degli Stati Uniti sul mercato internazionale, trattando nello specifico i rapporti commerciali con l’Italia. In particolare saranno analizzati i seguenti dati: • il volume delle esportazioni; • il volume dell’importazioni; • i settori specifici di interscambio Italia - Stati Uniti. • il grado di apertura agli scambi commerciali; • e la propensione all’esportazione degli Stati Uniti. L’analisi svolta prende in esame il periodo che va dal 2001 al 2006, tenendo in considerazione la variazione sostanziale generata dall’entrata in vigore dell’euro nell’anno 2002. In seguito abbiamo esaminato: • esportazioni Stati Uniti - Mondo; • la situazione import-export Stati Uniti – Italia. Volume delle esportazioni e delle importazioni 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Esportazioni 26.243 25.802 21.970 22.368 23.960 24.678 Importazioni 12.892 12.548 10.272 9.991 10.719 10.764 Figura 1: Valori (in milioni di euro) del volume esportazioni-importazioni Italia - USA 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni 4,89% 4,80% 3,91% 3,50% 3,47% 3,90% Esportazioni 9,61% 9,59% 8,30% 7,86% 7,99% 7,55% Figura 2: Composizioni percentuali del rapporto esportazioni-importazioni Italia - Usa. I grafici (figure 1 e 2) mostrano: l’evoluzione temporale del volume, ossia delle quantità di merci di interscambio fra l’Italia e gli Stati Uniti; sia in milioni di euro che in composizioni percentuali. Gli interscambi commerciali fra i due paesi si mantengono costanti fino al 2002/2003, anno in cui si verifica una flessione dovuta probabilmente all’entrata in vigore dell’euro, per poi recuperare nel 2006. Va notato che, nel corso del periodo preso in analisi, le esportazioni rappresentano più del doppio delle importazioni (figure 4 e 5). Questo significa che l’Italia vende molto negli Stati Uniti, mentre questi ultimi non riescono a fare lo stesso in Italia. Ora prendiamo in esame i vari settori, specificando i più importanti, così da verificare le peculiarità del mercato in analisi. Figura 3: Graduatoria delle esportazioni ed importazioni Italia - USA per attività economica 2002/2006 Il grafico ci mostra che i settori in cui l’Italia esporta di più verso gli Stati Uniti sono quelli delle “aeromobili e veicoli spaziali”, “gioielli e articoli di oreficeria” e “calzature”. Importano in misura massiccia dagli Stati Uniti “aeromobili e veicoli spaziali”. I dati così disaggregati per classi di appartenenza merceologica, tendono a confermare il disequilibrio fra import ed export. Quote di mercato Altri 32% Stati Uniti 9% Unione Europea 59% Figura 4: Interscambio commerciale dell’Italia con il mondo 2005/06 (Esportazioni) Altri 39% Stati Uniti 3% Unione Europea 58% Figura 5: Interscambio commerciale dell’Italia con il mondo 2005/06 (Importazioni) Dalle precedenti figure si evince la bassa quota di mercato sia nell’import, ma soprattutto nell’export, che gli Stati Uniti possiedono con l’Italia. Questo ci suggerisce che l’Italia ha il suo principale partner commerciale con l’Unione Europea (di cui è membro), in quanto mercato più vantaggioso. Da una prima lettura, quindi, si evince che il rapporto commerciale con gli Stati Uniti non è fondamentale per l’Italia, in quanto la quota delle importazioni è del solo 3%, mentre quella delle esportazioni è del 9%. Grado di apertura agli scambi commerciali 60 50 40 30 20 10 0 Italia Stati Uniti 2001 2002 2003 2004 2005 2006 52,3 51 50,5 51,4 51,4 52,8 25 24,9 25 26,5 27,3 28,2 Figura 6: Grado di apertura agli scambi commerciali Italia ed USA 2001/2006(rapporti in percentuale sui valori a prezzi costanti) Il grado di apertura è il rapporto percentuale tra la somma di esportazioni ed importazioni e la produzione. La lettura dei dati ci indica una propensione maggiore dell’Italia (51% circa) ad aprirsi al commercio internazionale rispetto agli Stati Uniti (26% circa). Il dato di ciascun paese va letto in tre accezioni: 1) Il dato è aggregato, ovvero non ci dice le quantità importate ed esportate, ma ci indica solo il rapporto percentuale fra il mercato internazionale tutto e la produzione interna. 2) Il dato è in termini relativi, va ricordato, perciò, che l’Italia ha una produzione interna molto più contenuta rispetto agli Stati Uniti. 3) Il mercato dell’Unione Europea è simile a quello fra stati degli USA, ma nel grado di apertura degli stessi Stati Uniti, il commercio fra stati non è preso in considerazione, invece accade l’esatto contrario per l’Italia. Propensione all’esportazione 30 25 20 15 10 5 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 26,7 25,5 24,9 25,4 25,3 26,1 Stati Uniti 10,5 10,1 10 10,5 10,8 11,4 Figura 7: Propensione all’esportazione Italia ed USA 2001/2006 (rapporti in percentuale sui valori a prezzi costanti) La propensione all’esportazione è il rapporto percentuale tra valore delle esportazioni di beni e servizi e valore della produzione, a prezzi correnti o costanti; ossia la percentuale sulla produzione italiana che può essere esportata verso gli Stati Uniti. Assunto che l’Italia importa poco dagli Stati Uniti, preferendo il mercato dell’Unione Europea, i beni e servizi che importa dagli Stati Uniti, rappresentano un valore sostanzialmente basso; di contro gli Stati Uniti possiedono in Italia solo il 2% circa del loro mercato globale (vedi figure 4 e 5). Quindi la loro propensione ad esportare verso l’Italia rappresenta circa il 10% della loro produzione nazionale. In conclusione l’Italia gode di una propensione all’esportazione nei confronti degli Stati Uniti di oltre il doppio. Il dato va sempre letto tenendo presente il rapporto con la produzione, che in Italia è nettamente inferiore rispetto agli Stati Uniti. Esportazioni Stati Uniti - Mondo 1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 Variazioni Valori 2001 2002 2003 2004 2005 2006 -7 2,3 8,2 17,6 13,1 9,9 1.099.000 1.123.950 1.215.540 1.429.590 1.616.690 1.776.389 Figura 8: Valori (in milioni di dollari), Stati Uniti - Resto del Mondo Il grafico mostra il volume delle esportazioni da parte degli Stati Uniti nel resto del modo. Nel corso degli anni gli Stati Uniti hanno incrementato il loro valore di esportazioni, aumentando le loro quote di mercato in alcuni paesi. In valori percentuali, la quota di mercato statunitense in Italia è di circa il 2%, a fronte di una quota in tutta l’Unione Europea inferiore al 20%, mentre nell’Asia Orientale è di oltre il 30%, nel Canada del 20% (figura 9). I dati percentuali appena elencati ci chiariscono i grafici letti in precedenza (figure 4 e 5), riguardo le basse esportazioni americane verso l’Italia, poiché la gran parte delle quote di mercato statunitense è dislocata soprattutto in Asia e Canada. L’annuario ISTAT ci chiarisce le aree geografiche solo delle esportazioni statunitensi nel resto del mondo, ma non quelle delle importazioni. Per ricavare la quota di mercato delle importazioni dell’Italia verso gli Stati Uniti, e viceversa, ci siamo avvalsi dei dati inerenti l’import-export dell’Italia (vedi figura 4 e 5). Altri 30% Italia 2%Canada 20% Asia Orientale 30% Figura 9 Unione Europea 18% Conclusioni La lettura dei dati nell’insieme ci porta a considerare gli Stati Uniti come un ottimo partner commerciale per l’Italia. Perché è pur vero che il bel paese importa poco dagli USA, ma la quota commerciale dell’export è quasi del 10%. Una quota importante che, è sì inferiore e di molto alla quota dell’Unione Europea nel suo insieme, ma, è sì grande come quota in un singolo paese. L’analisi non ha preso in considerazione le classi e i settori che l’Italia scambia con il resto del mondo, quindi non è possibile sapere se lo scambio con gli Stati Uniti prevede merci e settori specifici che non vengono scambiati con nessun altro paese. Va ricordato inoltre che, il dato relativo dell’apertura economica, è un dato importante che descrive l’Italia più aperta rispetto agli Stati Uniti. Ciò evidenzia un maggior bisogno italiano ad aprirsi al commercio internazionale. Igino Mancini Alessandra Vita Lorenza Iezzi Valentina De Luca Veruska Buscetto