Calibano un adolescente come noi?

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Calibano un adolescente come noi?
LE VIE D’EUROPA – SUI PASSI DI UN AUTORE
VII EDIZIONE
22 marzo 2013
WILLIAM SHAKESPEARE: “SEEMS”, MADAM? NAY, IT IS; I KNOW NOT “SEEMS”
PRIMO CLASSIFICATO
SEZIONE TESINA
CALIBANO UN ADOLESCENTE COME NOI?
Studenti: Lorenzo Aulisa, Irene Bellucci, Elisa Marrani, Costanza Matteuzzi, Niccolò Pratesi
Classe 3 E
Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da Vinci” di Lastra a Signa
Docente Coordinatore prof.ssa Maria Francesca Destefanis
Calibano è il mostro deforme de’ La Tempesta, il figlio della strega Sycorax, che era la padrona dell’isola incantata,
prima dell’arrivo di Prospero.
Abbiamo scelto questo personaggio perché ci rappresenta nel carattere e nel comportamento.
Abbiamo pensato che il legame tra Prospero e Calibano sia come quello fra una educatore e un allievo: Prospero lo
tratta bene e gli insegna a parlare e ad essere autonomo, ma Calibano si ribella perché vuole essere lui a comandare, un
po’ come noi, a volte, ci comportiamo con i nostri educatori.
Quest’ultimo, una volta cresciuto abbastanza da pensare con la sua testa, prova il desiderio di essere autonomo e di
diventare il proprietario dell’isola, come erede di Sycorax, decide quindi di ribellarsi agli insegnamenti di Prospero e
riconquistare l’isola.
CALIBANO -“Tu mi insegnasti a parlare e tutto il profitto che n’ebbi fu questo: che a maledire ho imparato.
Ma per avermi insegnato il tuo linguaggio, ti colga la peste nera.”
“Vi piova addosso una guazza maligna, a tutti e due, la stessa che mia madre schiumava con la penna d’un
corbaccio dal pelo di paludi putrescenti! E il pestifero vento di libeccio vi soffi addosso a coprirvi di
pustole!”
La figlia di Prospero Miranda è molto bella, Calibano non riesce a controllare il desiderio che prova vedendola e inoltre
sa quanto il padre le voglia bene quindi decide di molestarla, per provare anche a colpire quello che inizia a sentire
come un avversario in un punto debole… e sperando poi di popolare l’isola di figli che lo aiutino a prendere il potere.
PROSPERO – Bugiardissimo schiavo, sensibile soltanto alle sferzate,
mai alla gentilezza! Malgrado fossi un mucchio d’immondizia, io ti trattai con ogni umana cura, e t’alloggiai
nella mia stessa grotta, finché tu non osasti di attentare all’onore di questa mia bambina.
CALIBANO – “Ohò, così vi fossi riuscito (ma tu giungesti in tempo ad impedirlo), perché a quest’ora t’avrei
popolato quest’isola di tanti Calibani!”
In questo dialogo si capisce che Prospero tratta male Calibano perché ha scoperto quello che ha fatto il mostro a sua
figlia, per questo motivo gli fa svolgere tanti lavori faticosi.
Calibano a questo punto incontra due marinai ubriachi:
STEFANO – “Girati verso me, apri la bocca. Ecco qualcosa, gatto, che ti farà parlare; apri la bocca,questo ti
scrollerà, te l’assicuro,la tremarella una volta per tutte.
(Lo fa bere alla bottiglia)
Eh, qui ti sta vicino un vero amico, e tu non te ne accorgi… Bevi ancora, apri quelle ganasce un’altra volta!
(Gli dà ancora da bere)”
[…]
CALIBANO - (Tra sé)
“Se questi due non sono degli spiriti, son due belle creature. E quello là dev’esser proprio un dio, perché ha
con sé un liquore celestiale. Mi devo inginocchiare innanzi a lui!”
Come abbiamo visto Calibano scambia per due divinità i marinai e il vino che tenevano in mano per l’ambrosia, la
bevanda degli Dei che rende immortali.
A noi forse sembra un po’ infantile scambiare due marinai per divinità e il vino per una bevanda magica, ma Calibano ha
visto solo due esseri umani, Miranda e Prospero, fino a quel momento, e ovviamente Shakespeare cerca anche di far
ridere i suoi spettatori creando una situazione buffa.
Quindi egli cerca di convincere i due marinai ubriachi ad uccidere Prospero e offre loro poi di governare con lui sull’isola.
Calibano vuole essere indipendente perché si senti grande e capace di governare la propria isola. Calibano si approfitta
dei due marinai ubriachi per i propri interessi sul comandare il regno. La vicenda dei due marinai e di Calibano,
assomiglia in parte anche alla storia di Pinocchio con il gatto e la volpe, anche lui crede di aver trovato due persone che
gli daranno senza sforzo quello che vuole e invece vogliono solo approfittarsi di lui.
E infatti Calibano che all'inizio sembrava voler solo ottenere il diritto di fare quello che vuole, dopo poco si prostra come
un servo ai due marinai per ottenere il loro aiuto arrivando a offrire loro la sua stessa isola:
“CALIBANO - Ti prego, mio sovrano, statti calmo.
Ecco, questa è la bocca della grotta.
La vedi?… Niente strepito, e va’ dentro!
Compi questo magnifico misfatto
che farà tua quest’isola per sempre,
e che farà di questo Calibano
l’eterno leccatore dei tuoi piedi.”
Noi ragazzi, come abbiamo gia detto a volte ci comportiamo come lui, e anche noi diciamo di voler essere liberi di
decidere cosa fare con la nostra testa senza sentire gli adulti, e poi, quando incontriamo un ragazzo o ragazza che si
sente il leader del gruppo, arriviamo a seguirli in tutto e per tutto in quello che fa.
Alla fine Calibano scoprirà che i due marinai sono solo due ubriaconi che si limiteranno ad accontentarsi di rubare
qualche vestito e scapperanno davanti a Prospero e poco dopo lo stesso mago abbandonerà l'isola dando a Calibano
quello che voleva: diventarne il padrone, ma rimanendo solo.
Calibano secondo il nostro parere ha perso la partita, se così la vogliamo chiamare, anche se ha ottenuto quello che
credeva di volere.Alla fine abbiamo discusso tra di noi di questo personaggio e abbiamo deciso di concludere riportando
il parere personale di ognuno di noi.
LORENZO: secondo me Calibano si comporta in modo scontroso perché vuole impossessarsi dell’isola e questo lo
facciamo anche noi con i nostri genitori quando vogliamo qualcosa.
NICCOLO’: Calibano per me rispecchia il ragazzo di oggi che per avere una cosa a tutti i costi, è capace di fare qualsiasi
gesto. A mio parere Calibano è un essere impaziente perché bastava saper aspettare il suo momento ed avrebbe
ricevuto quello che voleva da tanto.
COSTANZA: il rapporto che Calibano ha con Prospero è infantile, perché Calibano si comporta come un bambino che
vuole possedere il suo giocattolo, in questo caso è l’isola... Prospero fa bene a comandare, perché Calibano non è in
grado di comandare sull’isola avendo un caratteraccio.
ELISA: secondo me Calibano si comporta in modo arrogante con il suo educatore e non sa apprezzare le cose che gli ha
insegnato.
IRENE: Calibano si comporta come un ragazzo, per esempio, tratta male io suo educatore, vuole comandare, vuole
essere sempre al centro dell’attenzione.