N°28 del 02/08/2013

Transcript

N°28 del 02/08/2013
0828. 720114 - unicosettimanale. it - redazione@unicosettimanale. it
€ 1,00
Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale:
Via maggiore Gorga, 8 - Roccadaspide- Poste Italiane - Spedizione in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge
662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
CAPACCIO
EBOLI
AGROPOLI
LA BANCA AIUTA
IL MARKETING
LA TRENTOVA
I SOCI PER LA CASA
DI CARIELLO
DI FARE AMBIENTE
MANDETTA A PAG. 4
FAENZA A PAG. 12
Anno XIV
n° 28 del 02 Agosto 2013
IN QUESTO NUMERO L’INSERTO:
COLOPI A PAG. 8
E’ L’ORA DELLE VACANZE INTELLIGENTI
E A BUON MERCATO
L’11 MARIO BIONDI
A SERRE
ARTICOLO A PAGINA7
ARTICOLO A PAGINA 3
INCIDENTE IRPINIA
IL MIO PAESE/1
QUELL’ULTIMO DOSSO
L’AQUARA DI SERRELLI
L'autostrada Napoli-Bari comincia con la pianura e finisce con la pianura, ma in mezzo c'è
il cartone ondulato dell'Appennino. Il punto
dove è avvenuto l'incidente che ha ucciso
tante persone è tracciato nel massiccio del
Partenio, è l'ultimo dosso prima dell'inferno
della pianura campana. Per chi parte da Napoli è il punto in cui la strada s'impenna, i
paesi che non hanno più campagna cedono
il posto al bosco. Siamo nella stessa regione,
Il 28 luglio si festeggia ad Aquara il santo patrono,
San Lucido: un benedettino fervente e operoso che, a
cavallo dell'anno 1000, fondò un monastero nei pressi
di Montecassino, fece costruire alcune chiese, si recò in
Terra Santa, fu eremita ed anche consigliere spirituale
di Guaimario IV principe di Salerno. E' la festa religiosa principale del paese ed è molto sentita. Aquara,
come tutti i paesi del sud, ha una popolazione decimata
dall'emigrazione. E così (volendo trarre un personale
beneficio dal danno), scopro che è un esercizio delizioso
CONTINUA A PAGINA 5
CONTINUA A PAGINA 3
ROCCADASPIDE
DAL 7 ALL’11
BUONA ESTATE !
Con questo numero la redazione di “Unico”
augura buone vacanze a tutti i lettori e si
concede una pausa di riposo. Torneremo
“operativi” a partire dal 26 agosto con la riapertura degli uffici redazionali e ci ritroverete
in edicola il 30 agosto. Lo stop s’impone
anche per dare modo a Poste Italiane di recuperare con la regolarità della distribuzione
delle copie agli abbonati. Rassicuriamo i nostri affezionati abbonati sottoscrittori che le
scadenze per il rinnovo verranno opportunamente prorogate. Buona estate!
2
N° 28
02 Agosto 2013
ROCCADASPIDE
Fonte valorizza il basket di Donato D’angelo
La squadra Enjoy the Silence si aggiudica la prima edizione
PRODOTTI PER Bar, Ristoranti, Pizzerie,
Osterie, Pub, Wine Bar, Birrerie,
Rummerie, Alberghi e Discoteche
INFO&CONTATTI
tel 0828 730510 / fax 0828 72805
S. S 18, Km 89, 700 Capaccio
[email protected]
www. planetbeverage. it
Dopo la felice iniziativa della
scorsa estate, la Polisportiva Capaccio Paestum ha deciso di puntare al raddoppio, offrendo
un’occasione in più di sport e divertimento con il 1° Meeting di
Basket Fonte di Roccadaspide.
L’evento ha avuto luogo il 26, 27
e 28 luglio, impeccabilmente organizzato dallo staff tecnico e dirigenziale del Basket Capaccio,
sotto la supervisione del Presidente Donato D’Angelo, che,
sempre attento e partecipe, tanto
sta facendo dal momento del suo
insediamento per incentivare
ogni occasione utile a rendere
questo sport fruibile ad un sempre più alto numero di giovani.
Tre giornate di piacevole aggregazione, capaci di coinvolgere
piccoli e grandi in un’atmosfera
socializzante all’insegna dello star
bene. Gli appuntamenti serali
sono stati inaugurati dai bambini
del minibasket e dalle ragazze e
ragazzi dell’under 15 con gare
miste, a seguito delle quali si sono
disputati due tornei di 4 contro 4.
Nella categoria femminile, hanno
conquistato la vittoria le Avengers, squadra formata da Laura
Di Nicuolo, Federica Marino,
Maria Antonia Scotto di Fasano
e Marta Turriziani. Nel torneo
maschile si sono invece aggiudicati il primo posto gli Enjoy the
Silence, con Giampalo Cuozzo,
Pasquale D’Angelo, Giuseppe Di
Spirito, Enrico Giamberini, Roberto Giamberini e Luciano Marino, imponendosi sul team
agropolese Bad Boys for Life.
L’auspicio è che questo primo
meeting di Fonte sia solo l’inizio
di una lunga serie di appuntamenti atti a promuovere la pallacanestro sul territorio e a cogliere
l’importante valore sociale di tali
manifestazioni, che non devono
essere limitate agli “addetti ai lavori”, ma diventare occasioni
che possano interessare l’intero
Comune, il quale, attraveso la
loro promozione, ne esce rafforzato nella propria immagine. Un
ringraziamento speciale va rivolto a tutti gli sponsor, alle
aziende e alle diverse realtà cittadine che hanno dato un pezioso
contributo alla realizzazione di
questa iniziativa: a Francesco
Cammarano per aver fornito la
Tecno
a
strumentazione,
Gronda e Copertura di Mazzaro
Vito, Bar Meri Giò di Gorrasi
Pasquale, American Bar, Autocarrozzeria Lettieri Antonio, Fashion
Parrucchieri,
Qui
Discount, Alimentari Cammarano. Un ultimo, ma non meno
importante grazie va al Comune
di Roccadaspide, sempre attento
alle esigenze della sua comunità,
che dal 5 all’8 agosto patrocinerà
la seconda edizione del Meeting
di Baasket di Roccadaspide.
Un’occasione da non perdere per
tutti coloro che vogliono partecipare ad un evento bello, sentito e
giovane, in attesa che riparta la
nuova stagione agonistica.
Bar bara S aponara
Sei agosto a Sacco... un sacco di poesia!
Il 6 agosto giornata dedicata alla poesia a Sacco, il comune dell’Alto Cilento più vicino agli Alburni. Saranno
premiati i vincitori di un “Sacco di
versi”, il concorso coideato dal giornalista Silvio Masullo e dal sindaco
Claudio Saggese. La giuria del premio
con i giornalisti Oreste Mottola e Bartolo Scandizzo, la critica letteraria
Mariagrazia Crapis e il conduttore televisivo Enzo Landolfi ha avuto un
compito arduo nell’individuare i vincitori tra le centinaia di poesie pervenute.
A partire dalle 20 nella simpatica
piazzetta di Sacco saranno resi noti i
nomi dei vincitori che si porteranno a
casa premi in denaro, buoni libro, olio,
vino e fusilli fatti in casa. La “regia”
è tutta dell’istrionico Landolfi che annuncia colpi di scena e perfetta armonizzazione degli ingredienti messi a
sua disposizione dalla solerte amministrazione comunale.
ROCCADASPIDE
N° 28
02 Agosto 2013
3
La lettera. Le grandi valenze artistiche delle “Notti”
L’assessore ideatore: “Etica ambientale, cura del territorio e creatività giovanile”
Caro Direttore, colgo il tuo invito
con piacere per comunicarti che
Roccadaspide aprirà le porte all’arte.
Per una settimana, dal 4 all'11
agosto, nel centro urbano, si incontreranno giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle
Arti di Bologna, Frosinone,
Lecce, Napoli, Ravenna e Roma.
Per 7 giorni, la nostra Comunità
riunirà, intorno al filo conduttore
del riciclaggio, l'espressione artistica nelle sue forme più eterogenee, adibendo il centro cittadino,
con 40 piazzole appositamente attrezzate, a Laboratorio Sperimentale di produzione di opere d’arte.
Laboratorio Riciclaspide -Sezione
artistica de Le Notti dell'Aspide
2013 -, rappresenta il primo esperimento in Italia, effettuato da stu-
denti di Accademie di Belle Arti, di
creazione artistica in relazione diretta col pubblico, utilizzando materiale di scarto.
Queste poche righe non sono sufficienti a spiegare la portata dell'evento, ma sono sicuro
basteranno a lasciartene percepire
l'essenza che si basa su alcuni punti
fondamentali.
Innanzitutto, l’idea e l’orgoglio di
far conoscere Roccadaspide in
tutta Italia attraverso la sensibilità
della Comunità nei riguardi dei valori dell’etica ambientale e della
conservazione del territorio nelle
sue manifestazioni più genuine.
Ed, ancora, la restituzione, sotto
forma di installazioni artistiche,
degli oggetti reputati inutili, che ha
il significato dell’esser consapevoli
degli insegnamenti che ci sono per-
venuti dalle generazioni passate,
già obbligate al riutilizzo per necessità e non per tendenza.
Inoltre, il coinvolgimento pressoché totale dell’intera comunità, capace di entusiasmarsi intorno
all’esaltazione di valori universali,
quali l’ambiente e l’arte.
E, non ultimo, l’inversione di ten-
denza nella gestione dei rapporti
tra Amministrazione e Cittadinanza, la cui solida collaborazione
e sinergia ha consentito di raggiungere svariati primati in materia di raccolta differenziata,
Partendo dal prestigio di un primato e dalle sue radici, quindi,
l’organizzazione di questa manifestazione rappresenta la giusta occasione per consentire alla politica
di riappropriarsi del suo ruolo primario, ossia di sostenere ed essere
a servizio delle idee e della passione dei giovani della propria Comunità.
Le Notti dell'Aspide: quello che
gli altri non dicono, ovvero Laboratorio en plein air Riciclaspide.
Paolo Antico
Ass. alle politiche giovanili
del comune di Roccadaspide
AQUARA. “Con il Musulmano a contare chi quest’anno manca”...
DALLA PRIMA
riconoscere le persone tornate per
l'occasione, che magari non si vedevano da anni, individuandole col
loro soprannome. Ancora più gustoso è farlo dalla penombra della
salumeria che affaccia sulla piazza,
da dove nulla può sfuggire. Complice essenziale è il titolare, anche
Tel 0828. 720114
Fax 0828. 720859
e-mail: redazione@unicosettimanale. it
url: www. unicosettimanale. it
Direttore
Oreste Mottola
Condirettore Responsabile
Bartolo Scandizzo
Grafica ed Impaginazione
Luciano Marino
Stampa
STIEM
Via delle Industrie 5 Fisciano
Cellofanatura e spedizione
A.M,G. Press - 84069 Roccadaspide
Tel. 0828 1962550 Fax. 0828 1999030
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del
Tribunale di Vallo della Lucania al n. 119
Responsabile Trattamento Dati
Bartolo Scandizzo
Abbonamento annuale 25, 00 Euro
Abbonamento a I Piccoli € 10, 00
Unico + I Piccoli € 30, 00
Conto corrente postale num. 53071494
intestato a Calore s. r. l.
Tiratura: 5000 copie
Arretrati: € 2,00 + sp.di sped.
Il N° 28 di Unico è stato
chiuso in redazione il 31/07/2013
ed è stato avviato alla spedizione agli
abbonati il 02/08/2013
presso il CPO di Salerno
noto sotto il nome del "Musulmano", che, come ogni aquarese
che si rispetti, conosce nomi, soprannomi, nomignoli e relativa storiografia...
C'è anche Enza e Teresa, dico io, e
il Musulmano: ah sono venute
anche le Ciambane da Roma e da
Torino. Dopo di che è un carosello
di esilaranti espressioni dialettali:
'ngé puru Mastachillu dal bergamasco, l'Allargatore da Arezzo (così
detto perché in gioventù, diversi
anni or sono, uscì di strada e “allargò” con la sua moto un interminabile percorso di coltivazioni
agricole), il Monaco da Faenza, Paraviso da Padernò di Milano, Carna
e Maccaruni sempre da Milano, u'
Machinista da Milano, u' ssà da
Missaglia (così detto perché da piccolo saliva sui palchi e collaudava
l'amplificazione, strillando appunto
nel microfono: sssà!), Cavatone da
Pontecagnano, la Delegata da Morengo, u' Pupazzu da Borgomanero, i Cacalalerta da Pianezza , u'
Capitanu da Gessate, i Zanzufali
da Cusano Milanino, i Purditi da
Monza, u' Turescu da San Remo, i
Ciocio da Salerno, u' Scialè e i Picurari da Ferrara, i Calivarii (con
accento sulla seconda a e doppia i
finale) da Forlì, i Patone da Torino,
a' Miscela da Milano, i Tufi da
Roma, Carnavecchia da Cinisello
Balsamo, u' Wosh (o il “Soffio”)
da Bergamo; ma c'è anche un
Zolla Zolla da Nola (il ramo napoletano arriva sempre dopo), i
Ciuoti da Milano, gli Ianguliddi da
Lucca, qualche Talano da Firenze
e da Scandicci, il Leparo da Castel
San Lorenzo (il fratello americano
arriva quando meno te lo aspetti),
il Papuocchio da Bolzano, una signora della schiatta dei Tic tic da
Paestum, una Mastaddavio da Sa-
lerno. I Francisieddi sono andati
già via. Nessuna notizia dei Pesciafore, dei Pescialiettu, dei Tabbano
e dei Katawè (di Toronto), che
nemmeno quest'anno sono venuti....
P.S.: Insistono perché scriva che
nemmeno il Picuozzo (da Roma)
si è fatto vedere.
Giuseppe Ser r elli
4
N° 28
02 Agosto 2013
ECONOMIA
Devi ristrutturare casa? C’è una banca che ti aiuta
Iniziativa della BCC di Capaccio per aiutare i soci
L’iniziativa, chiamata SocioxSocio,
ha lo scopo di restituire esclusività
ai soci offrendo loro una serie di
vantaggi. La prima declinazione di
questo ambizioso progetto prende
forma attraverso il prestito personale ECOBONUS che, sulla scia
dell’omonimo decreto governativo, verrà concesso a tutti coloro
che vogliono ristrutturare la loro
casa e renderla più “eco-friendlyî.
La B.C.C. offrirà agevolazioni e
priorità sui suoi prodotti bancari a
quei soci che vogliano ristrutturare
ed ammobiliare la propria casa qualora si servano dei prodotti e servizi
di altri soci che siano fornitori di
tali beni e servizi. Il progetto SocioxSocio è stato presentato venerdì 26 luglio nella sala Mucciolo
dal presidente, l’ingegnere Rosario
Pingaro, e il direttore della B.C.C.
di Capaccio Giancarlo Manzi. Con
la calma e la naturalezza che lo caratterizzano, il presidente ha spiegato ai moltissimi imprenditori
presenti che l’iniziativa SocioxSocio
è frutto del colloquio costante della
banca coi suoi clienti e che il simbolo x, usato per moltiplicare, rappresenta l’aumento dei vantaggi
che comporta esserne socio. Infatti, la B.C.C. si offre di fare gratuitamente da intermediario fra
quei soci che hanno il desiderio di
lavorare insieme.
Con questa iniziativa, si vuole non
solo agevolare i soci già esistenti,
ma anche attrarne di nuovi. Il direttore ha passato poi a spiegare a
fondo i dettagli del prestito ECOBONUS, ricalcando che, grazie al
basso tasso d’interesse e agli abbattimenti fiscali, il socio recupera il
capitale investito. La sinergia fra
governo e la B.C.C. di Capaccio
permette in sostanza di ricevere un
prestito a tasso zero. Inoltre, il prestito è vantaggioso anche per i
clienti non soci. Davide Balzano,
project manager dello studio grafico Amatelier MKT di Paestum
ha presentato ed offerto ai presenti
il Kit Marketing. Questo comprende non solo le istruzioni per
chiedere il prestito ECOBONUS
ma anche e soprattutto una scheda
anagrafica che i soci sono invitati
a compilare affinché si possa
creare una lista dei soci fornitori di
beni e servizi edilizi, che sarà pubblicata sul sito web della B.C.C.
Balzano ha invitato gli imprenditori presenti a scrivere sulla scheda
anagrafica varie“tags”, ovvero parole chiave relative al proprio business, e ad usare il QR code per
rendere il servizio ancora più efficace.
I soci riceveranno anche flyers e
adesivi da tenere nel proprio negozio per mostrare efficacemente la
loro partecipazione al progetto SocioxSocio. Il presidente ha preso la
parola di nuovo per ricalcare che,
facendo questo, i soci divengono
parte attiva del funzionamento
della banca, il cui lemma è Progettare Insieme, e ha invitato i pre-
senti a continuare il dialogo con la
banca, poiché è stato proprio questo il punto di partenza del progetto SocioxSocio. Ha aggiunto poi
che ci saranno nuove declinazioni
volte ad aiutare i clienti e soci della
B.C.C. di Capaccio a superare le
difficoltà della attuale crisi economica.
Nella fase finale della presentazione, le domande al presidente e
al direttore hanno dato passo a un
colloquio fra gli stessi imprenditori,
chiaramente ispirati dall’ iniziativa,
che hanno espresso il desiderio di
unirsi per sveltire i tramiti burocratici relativi alle ristrutturazioni edilizie. Il presidente ha anche messo
a loro disposizione la sala Mucciolo
per le future riunioni degli imprenditori. Sotto la guida del presidente
Pingaro e del direttore Manzi, la
B.C.C. di Capaccio dimostra di essere entrata appieno nel ventunesimo secolo, data la sua rapida
risposta ai vantaggi offerti dal governo, e di essere sinceramente al
servizio dei suoi clienti, data la gratuità del progetto SocioxSocio.
Agnese Mandetta
L’EDITORIALE
N° 28
02 Agosto 2013
5
Il dolore degli sconosciuti nell’alta velocità dei poveri
Le amare considerazioni dello scrittore irpino sulla sciagura di Monterforte
DALLA PRIMA
ma si avverte un passaggio netto,
come se la natura e la storia cambiassero abito.
Percorro molto spesso in pullman
quel tratto e non ho mai capito
perché da Foggia a Napoli sono
previste solo due ore di percorrenza. Cosa ci sarebbe di male se
prevedessero un tempo di due ore
e venti? Quel pullman è molto affollato e non certo per ragioni turistiche, quasi sempre è pieno di
stranieri che vivono a Napoli e
vanno a lavorare nel foggiano.
Ovunque nelle strade del Sud capita di intercettare grandi autobus
su strade che spesso sono rimaste
piccole e tortuose.
Qualche giorno fa ero in Calabria.
Mi dicevano dei treni cancellati,
compreso il Crotone-Milano, uno
dei treni storici dell'emigrazione
meridionale verso il triangolo industriale del Nord. Mentre parlavamo sul corso di Trebisacce
passava un pullman di linea diretto
in Toscana.
Nella mia Irpinia ci sono linee per
la Svizzera e la Germania. I prezzi
non sono alti e la concorrenza è
spietata. Insomma il paesaggio
degli spostamenti è cambiato.
Sono spariti i noleggiatori che ci
portavano verso le stazioni dei
treni. Adesso si parte in pullman
che spesso passano sotto casa, si
parte con comodo, a volte perfino
dopo aver mangiato. Io non li ho
mai presi questi pullman a lunga
percorrenza, sono un viaggiatore
dei dintorni.
E la mia strada è proprio la Napoli-Bari. Posso andare verso
ovest o verso est, sempre quella
strada devo prendere, un'autostrada tracciata in molti punti seguendo le esigenze della politica
più che quelle dell'orografia. In
estate è molto pericolosa anche
per via dell'incredibile traffico di
autotreni che portano i pomodori
dalla Puglia all'agro nocerino-sarnese. Ormai i treni sull'Appennino
si sono estinti come se fossero dinosauri.
Non solo non abbiamo l'alta velocità, ci manca qualsiasi forma di
collegamento. Provate ad arrivare
in treno in Lucania, le poche corse
che ci sono viaggiano sempre in
ritardo. Provate a vivere oggi in
Calabria, è una terra che ti costringe a viaggiare in continuazione. Devi spostarti per andare a
scuola, al cinema, al ristorante, per
comprare un paio di scarpe, per
trovare un ospedale decente. E
provate a vedere come sono ridotte le strade provinciali di tutto
il Sud, quasi impossibile trovare
cento metri di asfalto senza una
buca. Sarebbe un bel modo di onorare le vittime della Napoli-Bari se
lo Stato decidesse di aumentare la
sicurezza sulle strade. Poco tempo
fa vicino al mio paese una povera
ragazza è finita nell'Ofanto perché
nel punto in cui ha sbattuto la protezione era molto bassa. È vero
che negli ultimi anni i morti sulle
strade sono diminuiti, ma il loro
numero è ancora spaventosamente
alto. E proprio l'estrema frequenza
rischia di far diventare quasi ovvie
queste tragedie. Invece l'incidente
stradale rende ancora più scandaloso quello scandalo smisurato che
è la morte.
Dentro un pullman si tengono gli
occhi chiusi o si guarda il telefonino, è sempre più raro parlare con
chi ti è accanto o stare a guardare
il paesaggio.
E allora viene una pena acutissima
se si pensa all'ultimo messaggio inviato, all'ultima musica ascoltata
con le cuffie. Il lenzuolo bianco
che copre i corpi straziati non è
quello di casa: nella propria stanza
ci sono le maglie, le scarpe, nel
bagno c'è lo spazzolino, ci sono gli
oggetti che ci portiamo indietro
nella trafila dell'aldiqua, sempre sospesa, sempre in bilico verso un'aldilà che le fedi in corso fanno fatica
a rendere credibile.
Non ci diranno niente di chi c'era
su quel pullman, non erano persone famose, non avranno medaglie e monumenti. Fra qualche ora
ogni emozione sarà dissolta nel va
e vieni perenne a cui si è ridotto il
mondo. Forse il mondo è morto,
forse è vivo solo quando facciamo
qualche errore, quando in noi
muore qualcosa. Bisogna aver cura
di pensare come nostri parenti le
vittime di questo e di altri incidenti.
Nessuno di noi si salverà, ma intanto almeno per un attimo pensiamo al dolore degli sconosciuti.
Il dolore per i nostri dolori, l'amore
per i nostri amori non bastano, ci
vuole attenzione per ciò che non
sappiamo, per ciò che non vediamo. A Andretta in una casa abbandonata, intorno a un gancio di
ferro dove si appendeva l'uva o i
salami, c'era un nido con un cardellino dentro. La sua coda sembrava
un filo di paglia, ho visto la sua
testa, poi è volato via dalla sua casa,
lampadario di piume.
Franco Ar minio
Tratto da “Il Manifesto”
Chiedici l’amicizia su facebook
https://www.facebook.com/re
dazione.unico
6
N° 28
02 Agosto 2013
EVENTI ESTIVI
L’offerta di eventi di Albanella comincia con Baccini
Slalom tra le nostre sagre agostane. Dal pesce azzurro alla pizza cilentana
Può un paese di circa seimila persone creare degli eventi che racchiudono in sé musica d’autore,
cultura, teatro e divertimento?
Ebbene sì basta seguire il tabellone degli eventi albanellesi che
vanno dal 06 al 18 agosto 2013.
Ottava edizione del festival
Botteghe d’Autore
Organizzazione: Pro-Loco - Albanella
Data: 06 agosto 2013
Dove: Piazza Garibaldi ore 21 Albanella
Evento: Caffè letterario con
ospite Pietra Montecorvino che
presenterà “Malamusik”
Data: 07 agosto 2013
Dove: Piazza Cavalieri di Vittorio
Veneto ore 21 - Albanella
Evento: Concorso per la canzone
d’autore. A seguire il concerto di
Francesco Baccini con l’opening
act di Emilio Stella (premio Botteghe d’Autore 2012)
Presenta: Melissa Di Matteo
Direzione artistica: Ivan Rufo
Ingresso gratuito
Info: www.botteghedautore.it 3396239285
Quarta edizione di “Per Mirko:
A scena aperta: teatro, musica
e cabaret”
Organizzazione: Associazione
teatrale Mirko Nobile
Dove: Spazio teatro Poliambulatorio – Guardia Medica
Data: 08 agosto 2013
Evento: “Non ti pago” della compagnia teatrale “Samarcanda” di
Battipaglia, commedia di E. De
Dilippo
Data: 09 agosto 2013
Evento: Salvatore Gisonna direttamente da Made in Sud in
“Siamo tutti stressati”
Data: 10 agosto 2013
Evento: “La casa di Pulcinella”:
serata dedicata ai bambini con
teatro dei burattini, giochi gonfiabili e zucchero filato
Data: 11 agosto 2013
Evento: “La bottega dei quattro”
presenta “Napule è na…canzone” musica classica napoletana
e altro
Data: 12 agosto 2013
Evento: La compagnia teatrale
Mirko Nobile presenta “Il medico
dei pazzi” commedia di E. Scarpetta con l’adattamento e la regia
di Gerardo Santosuosso
Ingresso libero
Info: www.associazioneteatralemirkonobile.it
Prima edizione di ''Ci provo
anche io basta poco che ce vò''
Organizzazione: Associazione
culturale musica e spettacolo ''Il
biancospino''
Data: 11 agosto 2013
Dove: Matinella di Albanella
Evento: Serata divertentissima
per chi si vuol cimentare nel
canto, nel ballo, nella recitazione
e nelle imitazioni
Info: Coordinatore Ettore Vairo:
339 4464406
Nona edizione del palio delle
contrade albanellesi
Data: 16-17-18 agosto 2013
Ideata dall’associazione G.A.R. e
A.M. ed organizzata dalla cooperativa GESTSERVICE di Albanella
Dove: Via Giovanni XXIII Matinella di Albanella
Evento: Si “scontreranno” cinque
contrade, nei giochi tipici di una
volta tra divertimento e passione.
11 12 13 agosto Teggiano Festa
Medievale " Alla tavola della
Principessa Costanza.
Rievocazione storica del matrimonio di Antonello Sanseverino principe di salerno e signore di Diano
con Costanza da Montefeltro figlia
di Federico duca di Urbino.
Itinerario artistico gastronomico,
spettacoli medievali di trombonieri, sbandieratori, giullari, danze
aeree ecct. e ricostruzioni di antichi mestieri. Gli spettacoli sono
tutti gratuiti. Si paga solo per degustare le pietanze tipiche nelle
varie taverne. Il prezzo medio
delle pietanze è di 4 euro
Festa per il maiale, dal 1° al 5
agosto, località Roccadaspide
Sagra del pesce, 3 agosto, località Pollica
Sagra della mozzarella “Re
Murtella”, dal 3 all’8 agosto, località Novi Velia
Sagra del fusillo, 3 – 4 agosto,
località Morigerati
Sagra del pesce azzurro, 5 agosto, località Sapri
Festa nel Bosco, dal 5 al 12 agosto, località Perito – Ostigliano
Itinerario gastronomico nel
centro storico, dal 6 all’8 agosto, località Caggiano
Sagra delle 1000 uova, il 9 agosto, località Padula
Sagra di sapori e antiche tradizioni, dal 9 al 12 agosto, località
Sassano
Cilento Pizza, dal 9 al 12 agosto, località San Mauro Cilento
Sagra dei ‘Vasci Portuni e Pertose’, dal 10 al 14 agosto, località Perito – Ostigliano
Sagra della salsiccia, dal 10 al 12
agosto, località San Mauro la
Bruca
Sagra della cuccia, 11 agosto,
località Ispani
Degustazione prodotti tipici,
dall’11 al 13 agosto, località Casalbuono
EVENTI ESTIVI
N° 28
02 Agosto 2013
7
L’11 agosto c’é il “bigbang” con Mario Biondi a Serre
Con tutte le migliori sagre: dai fagioli al vitello montano
In occasione della sua 20esima edizione, il Festival degli Alburni ha
scelto di regalarsi, e regalare al suo
pubblico, il concerto di Mario
Biondi che, l'11 Agosto, porrà il sigillo sulla kermesse, sul palco dello
stadio comunale, insieme ai suoi Italian Jazz Players, per un evento gratuito. La voce incontrastata del nu
jazz italiano approderà ai piedi degli
Alburni con “Sun”, il tour (che
segue l'omonimo disco recentemente pubblicato) con i cui raggi ha
riscaldato persino il grigio cielo di
Londra, dove si è esibito – nell'ambito della Royal Albert Hall – il 10
Maggio scorso. Un doppio filo lega
il nome dell'artista siculo, tempratosi
appena 20enne nei piccoli club della
costa orientale della Sicilia, al Festival diretto dai fratelli Daniele e
Tommaso Scannapieco, rispettivamente sassofonista (già al suo fianco
negli High Five, la formazione con
cui Biondi ha inciso “Handful of
Soul” esordendo, nel 2006) e bassista della formazione di Biondi che
vede inoltre un altro salernitano sul
palco: Ciro Caravano, mente e orecchio assoluto dei Neri per caso, que-
sta volta nelle vesti di tastierista.
Biondi, che in occasione del concerto londinese, ha condiviso il
palco londinese con la leggendaria
band degli Incognito, trascinerà il
pubblico in un contesto sonoro old
fashioned ma al contempo acceso
qual è quello che ha segnato la
swing era e prodotto evergreen
inarrivabili in quanto ad eleganza
timbrica e melodica. Non mancheranno gli ultimi brani racchiusi in
“Sun”; un album costellato di
grandi collaborazioni come quella
con Chaka Khan che, con Biondi e
insieme agli Incognito, ci ha fatto
dono di una magistrale interpretazione di “Lowdown” di Boz
Scaggs, e come quelle che hanno
dato vita al primo singolo, “Shine
on”, scritto da Mario Biondi, Massimo Greco e Jan Kincaid, batterista e tastierista del gruppo
londinese dei Brand New Heavies.
Il crooner, esattamente un mese fa
(l'11 luglio) aveva conquistato, con
la sua musica ma non soltanto, il
pubblico salernitano che in quell'occasione ha riempito l'Arena del
Mare (nel sottopiazza della Con-
cordia) per un concerto in cui
non ha mancato di dimostrare il
proprio legame con la nostra provincia, legame che trova un segno
tangibile nella presenza significativa, al suo fianco, di musicisti salernitani. Ricordiamo, intanto il
programma completo della kermesse: mercoledì 7 Agosto, aprirà
la rassegna in piazza Ennio
D'Aniello (sede di tutti i concerti
a seguire) il sassofonista anglo-
americano Ray Gelato and The
Giants, (Jive e Swing) che da un
ventennio conquistano le platee
dei festival insieme ai suoi Giants
con stile, prestigio ed energia.
Giovedì 8 Agosto, ad inaugurare
il palco sarà il nuovo quartetto del
pianista Paolo Di Sabatino, in
tour al fianco del chitarrista Umberto Fiorentino, membro storico dei "Lingomania"; nella
seconda parte della serata, è prevista l'esibizione di Scott Henderson,
leggenda
vivente
dell'universo fusion. Venerdì 9
Agosto, sul palco, si esibira' il
David Kikoski Trio guest Seamus
Blake; a seguire, nella stessa sera,
è prevista la chitarrista statunitense Malina Moye, regina nera
della scena musicale indipendente
degli ultimi anni. Sabato 10 Agosto ci saranno i Funk Off, marching ban fiorentina sorta nel
1998 da un'idea del sassofonista
Dario Cecchini, mentre l'11 la
kermesse trasmigrerà da Piazza
Ennio D'aniello presso lo stadio
Comunale per il concerto di
Biondi.
A CORLETO, PER FORMAGGIO E CACIOCAVALLO...
Sagra del formaggio e del caciocavallo, dall’11 al 13 agosto, località Corleto Monforte
Festa nel borgo antico, dal 12 al
19 agosto, località Castel San Lorenzo
Sagra del fusillo, 13 e 23 agosto,
località Felitto
Sagra ’Ri Fasul Scucchiulariedd’, 15 agosto, località Casalbuono
Sagra Musica e Folklore, 15 e
26 agosto, località Centola
Sagra del boscaiolo, dal 15 al 18
agosto, località Calvanico
Historiae Volceianae, XXX°
Sagra della Pasta fatta in casa,
dal 16 al 18 agosto, località Buccino (centro storico)
Sagra del Cinghiale, dal 16 al 18
agosto, località Cicerale
Sagra dei piatti poveri del Cilento, dal 16 al 22 agosto, loca-
lità Stio Cilento
Sagra del Tartufo, dal 17 al 19
agosto, località Frazione Curteri di Mercato San Severino
Sagra Campagnola , dal 17 al
19 agosto, località : Sessa Cilento
Sagra della Porchetta, dal 17 al
20 agosto, località Frazione
Sant’Eustachio di Mercato San
Severino
Sagra del Vitello Montano e
Olio di Oliva, 18 – 19 agosto,
località Sant’Angelo a Fasanella
Sagra del Fusillo, Sagra delle
Lasagne, Sagra della Patata ,
dal 23 al 25 agosto, località
Montesano sulla Marcellana
Rivive il Borgo Antico, dal 22
al 25 agosto, località Sieti
paese albergo Giffoni Sei Casali.
Katia Lettieri
katialett@liber o.it
8
N° 28
02 Agosto 2013
AGROPOLI
Da Trentova a Punta Tresino: idee per la salvaguardia
Come “Fare Ambiente” vuole evitare lo scippo del mare
Tra le zone della Provincia di Salerno ad avere il maggior pregio
paesaggistico-naturale va annoverata di certo quella porzione lussureggiante della Costiera Cilentana
comprendente la Baia di Trentova
e di Punta Tresino. Un’area ubicata
al confine tra le due municipalità
di Agropoli e Castellabate che può
essere visitata e “vissuta” (a meno
che non la si raggiunga in barca)
esclusivamente percorrendo una
stradina sterrata che costeggia il
mare. Un sentiero che, prendendo
le mosse dalla spiaggia di Trentova, attraversa il pianoro costiero
del Sauco, dove si trovano le mura
perimetrali di una villa romana ed
una tomba bisoma risalenti al III
sec. a.c., scende alla spiaggia del
Vallone, porto naturale greco-romano, e risale sino ai ruderi della
Torre Madievale del Tresino.
Il percorso certo è sempre stato un
po’ disastrato, tuttavia transitabile.
La spiaggia se pur ostica da raggiungere, nondimeno è sempre
stata goduta dai cittadini più intrepidi e da quanti rifuggono gli stabilimenti balneari comodità all
inclusive. Purtroppo oggi, però, il
passaggio è completamente inibito
da un grosso cancello e da un’ imponente recinzione in filo spinato,
eretti all’incirca a metà del percorso. L’area è stata delimitata con
notevole impiego di mezzi in barba
ai controlli, a qualsiasi disciplina,
alla normativa comunitaria e nazionale istitutiva delle aree protette. Di
conseguenza non è più possibile
visitare i reperti archeologici né accedere alla caletta del Vallone, a
meno di avere un’imbarcazione o
essere un escursionista con addestramento ed equipaggiamento da
incursore militare oppure ancora il
proprietario delle chiavi del cancello. Eppure sembrava che i luoghi fossero stati fatti oggetto di
tutt’altra attenzione da parte delle
autorità. Dell’interesse dimostrato
è agevole dare cronologica contezza. Già nel settembre 2007 il
Comune di Agropoli e Italia Turismo Spa siglavano un accordo con
il quale si impegnavano a predisporre un programma di valorizzazione dell’area di Trentova,
giungendo poi a presentare la proposta di creare un Club Med da
430 alloggi plus campo da Golf
con conseguente naturale bagarre
ambientalista ed annesso spauracchio di ricorso al referendum popolare come strumento necessario
per la definizione del caso.
Nell’ottobre 2009 il sindaci dei Co-
muni di Agropoli e Castellebate,
Francesco Alfieri e Costabile Maurano, firmavano un protocollo d’intesa “per il ripristino e il
miglioramento del sentiero naturalistico”.
A tre mesi di distanza il Comune di
Agropoli, che nell’accordo era stato
individuato come soggetto capofila
dell’intervento, con una nuova delibera approvava un progetto preliminare di azione dell’importo
complessivo di € 100.000 da finanziarsi con fondi Regionali (PIRAP).
L’obiettivo dichiarato era di programmare nella Baia di Trentova e
Punta Tresino interventi di sistemazione del sentiero che ne migliorassero la fruizione anche in chiave
turistica tenendo in conto che trattasi di una zona appartenente al
Parco Nazionale del Cilento e Vallo
di Diano classificata dal Piano Paesistico Territoriale come a “conservazione integrale”. Nel giugno
2010 il Comune di Agropoli presentava ricorso al TAR contro il decreto istitutivo della riserva marina
di Santa Maria di Castellbate contenente il divieto per i diportisti di
transito, ormeggio e balneazione
nella baia del “Vallone”, cercando
di evitare il concretizzarsi di uno
“scippo dal mare”. Alla fine del
2011 il Comune di Agropoli elaborava un Progetto di Intervento
Unitario per l’area di Trentova-Tresino con riproposizione progetto
Campo da Golf. Ad oggi l’area di
Tresino non è più stata oggetto di
uno “scippo dal mare” ma da terra.
La situazione è tale che il promontorio e la caletta del Vallone non
possono più essere raggiunti.
Com’è logico che sia in questo caso
non solo si danneggia l’ambiente
ma anche la miscela di storia-cultura-conoscenza che quel habitat
rappresenta. Sappiamo che a volte
è necessario difendere la proprietà
privata dall’aggressione altrui. E’
naturale che ognuno protegga la
casa in cui vive dagli attacchi dei
ladri, in modo da evitare che il furto
arrechi danno alla propria intimità
ed al proprio patrimonio. Ci sono
casi però, e questo è ancora più
grave, in cui è un bene comune e
non il bene individuale a dover essere protetto dall’aggressione dei
singoli.
Quando si sottrae un bene comune, infatti, il danno coinvolge
l’intera comunità. Quello del Vallone è un furto che ci danneggia
tutti. Il movimento ecologista europeo FareAmbiente si riserva di
effettuare tutti gli accertamenti del
caso ed allertare le Autorità competenti al fine di chiarire la vicenda.
Avv.Giuseppe Colopi
SUPPLEMENTO DI AGRICOLTURA E AMBIENTE
N°06 DEL 02/08/2013
MELONE DI ALTAVILLA...
ECCO COSA FARE
“Il cocomero di A
lta
forma sferica e di villa era grande, di
scuro, senza venatu colore verde molto
re”, fa notare la m
aestra Anna Bufano.
Quelli coltivati da
Biagio Cembalo allora
non sono il “Gigan
d’Altavilla”? E’ la
te
discussione che si
accende ogni volta. Pe
r
pubbliche deputate questo le istituzioni
a ciò, come il Cra,
devono prendere in
m
procedere alla cara ano la situazione e
tte
in circolazione, indi rizzazione dei semi
vi
producendole e di duandone il Dna, ristribuendole ai co
ltiva
tori. Così già si fe
ce a Controne co n il
fagiolo. Identica è
la via da percor re
re a
Altavilla, tra l’altro
be
daco – perito agra n conosciuta dal sinrio e agricoltore.
C
farebbe bene a fa
r togliere dai man he
ifesti
delle sagre quella
dicitura di “angur
ia altavillese” che an
drebbe sostituita
con
“coltivata a Altavi
lla”
che è ben altra cosa (ne siamo sicuri?)
…
O r. Mo .
Grazie all’opera appassionata di Antonio Mordente,
coltivatore diretto di Borgo Carillia, la vecchia varietà
del melone di Altavilla è stata rimessa in coltivazione.
Le prima “raccolte” sono andate a buon fine. I primi
esemplari del “Gigante di Altavilla” ritrovato sono già
in circolazione. La sua opera è stata poi continuata da
Gerardo Di Verniere e Franco Benedetto. Nella foto
gli esemplari ultimamente ricavati da Biagio Cembalo.
A comprarseli i mercanti venivano da Nocera,
da Montoro e Roccapiemonte. Arrivavano coi
loro cavalli e dietro i carri “traini”. Giravano
per le campagne altavillesi per comprare i migliori meloni. Di quelli che portavano nome.
Cera una volta e non cè più il melone di Altavilla. Varietà Gigante come ancora riportano
i libri di orticoltura. Di quello che si coltivava
in modo solidale, con vicini e parenti che si
spostavano di campo in campo. In altra occasione ho riportato come: Non ci sono più le
rose di Paestum e sono scomparsi anche i meloni di Altavilla. Che avevano meno glamour
storico e letterario ma erano un trionfo di sapori e lenivano le arsure estive. E continuavamo: Quando, ad agosto, dal fruttivendolo
sotto casa come sulla bancarella più improvvisata, troverete scritto veri, originali meloni
di Altavilla, sappiate che state assistendo ad
una piccola truffa. Da più di trentanni la varietà Gigante di Altavilla, dalla scorza nera,
con i semi rossi e dalle fette ben disegnate, non
è più coltivata. E’ merito di Antonio Mordente, ex allevatore di via Giacomo Leopardi,
che è la parte agricola dello storico Villaggio
Maria Teresa, a Borgo Carillia, se l’antico “prodotto bandiera” altavillese ha ripreso ad esistere. Dove Antonio ha trovato la semente “E’
un segreto” dice. Il suo non è un vezzo campato in aria. Quei semi hanno un valore attualCONTINUA A PAGINA 5
N° 06
02 Agosto 2013
II
1938:Il ricatto dell’agricoltura. Nel 2013, nulla è cambiato
L’utile del coltivatore di pomodoro si ferma al 10%,
In Italia la coltivazione del pomodoro ha un’estensione di 99.755
ha, di cui 80.896 coltivate dall’industria . Nel 2012 sono state 4 milioni e mezzo le tonnellate di
prodotto avviate alla trasformazione. In Campania la coltivazione
interessa i luoghi dell’ Agro Nocerino –Sarnese e della Piana del
Sele, ricoprendo una superficie di
circa 4.732 ha; la Campania è inoltre, il maggiore bacino industriale
di trasformazione del prodotto
italiano .Questi dati confermano
come il settore “LINEA DEL
ROSSO” sia ancora uno dei più
vivi e importanti per questa regione.
Varietà. Grazie al miglioramento
genetico, sono oggi disponibili in
commercio varietà che hanno
ormai acquisito diverse caratteristiche di resistenza , tolleranza e
rusticità . Queste caratteristiche
genetiche permettono l’utilizzo
delle moderne varietà in diversi
ambienti di coltivazione, anche
negli areali con gravi problematiche fitosanitarie, permettendo agli
agricoltori una riduzione di agrofarmaci e fertilizzanti. Varietà per
il bio.
Una delle maggiori criticità oggi
presenti nel settore dell’orticoltura
biologica è la limitatissima disponibilità di varietà/ibridi utilizzabili
dagli agricoltori.
Questi, sono spesso costretti a
coltivare varietà convenzionali le
quali, essendo state selezionate e
riprodotte in condizioni di elevati
trattamenti chimici (concimi e pesticidi), non sempre si dimostrano
idonee per sistemi a ridotti input
come quelli del biologico. Inoltre
le sementi per il sistema convenzionale vengono spesso trattate
con principi attivi non consentiti
dalla normativa per il biologico e
quindi , di fatto non sono utilizzabili. E’ perciò necessario conoscere il comportamento delle
nuove varietà /ibridi quando queste sono coltivate con il metodo
biologico, cioè in condizioni di
coltivazione a bassi input. I controlli sulle piantine. Le piantine
utilizzate per il trapianto devono
provenire da vivai accreditati secondo i DDMM. 14/04/97. Tali
vivai seguono dei processi di produzione che garantiscono la qua-
lità del materiale di moltiplicazione
sia sotto l’aspetto varietale che di
sanità.
Queste aziende vengono controllate periodicamente sia dal Servizio
Fitosanitario che da laboratori, accreditati ai sensi della stessa normativa, i quali analizzano campioni
prelevati dalle partite in produzione
per la ricerca di eventuali patogeni
di qualità e di quarantena. Il seme
utilizzato deve essere di tipo “professionale” cioè iscritto nei registri
varietali e anch’esso privo di patogeni. Accordo al Sud sul Pomodoro.
Dopo mesi di incontri senza esito,
il 3 giugno 2013 è stato firmato ad
Angri, in provincia di Salerno, l’accordo al Sud sul Pomodoro, tra alcune organizzazioni di produttori e
l’industria di trasformazione del
pomodoro nel Mezzogiorno. L’accordo prevede un prezzo mediamente intorno a 90 euro/tonnellata
per il pomodoro tondo e 100 euro
per il pomodoro lungo, con un leggero incremento rispetto alle intese
siglate al Nord , ma su livelli sempre inferiori, secondo le parti agricole, ai costi di produzione, con
una griglia di qualità che permetterebbe una modulazione percentuale del prezzo, funzione della
qualità del pomodoro , tra un + 10
e un – 10 e una penalità per mancato ritiro o consegna in una misura pari al 20% del prezzo
contrattuale. Inoltre, vi sarebbero
previsti, premi per la raccolta manuale e per il prodotto biologico .
In caso di mancanza di pomodoro,
la parte agricola trova le migliori
soddisfazioni economiche , mentre con eccesso di pomodoro diventano carta straccia anche gli
accordi firmati . E tra Nord e Sud
pare proprio che quest’anno di
pomodoro da industria non ce ne
sarà un granchè. Ecco probabilmente il perché di questo accordo
tardivo, fatto forse per cercare di
dare un piccolo segnale di buona
volontà, importante nell’ottica
della creazione del distretto del
Sud.
Un accordo insoddisfacente.
“Al di là dei dettagli , Marco Nicastro , presidente della Federazione
Nazionale Pomodoro da Industria
di Confagricoltura ha cosi’ commentato la notizia: - “E’ che si è
arrivati all’accordo con forte ritardo rispetto alle esigenze di programmazione degli agricoltori.
Non si possono fissare le condizioni ai primi di giugno. E il livello
di prezzo, benché in leggero aumento rispetto allo scorso anno, è
sempre al di sotto dei costi di produzione; almeno del 20-25% in
media. Ci chiediamo se la nuova
normativa sulle cessioni di prodotti agricoli, che vieta pratiche
sleali come la vendita a quotazioni
inferiori ai costi di produzione, sia
conforme ai livelli che sarebbero
stati concordati ad Agri”.
“ Non è certo così – ha concluso
Nicastro – che si tutela un comparto essenziale per il nostro
made in Italy.
E non sappiamo davvero quanto
le imprese agricole potranno reg-
gere con queste quotazioni”. Avevamo già paventato a fine anno il
rischio di contenimento degli investimenti; le notizie che ci giungono in questi giorni non
rassicurano affatto sulla tenuta del
nostro
potenziale
produttivo”.(L’Informatore Agrario n°23/2013) Il discorso pronunziato il 13 giugno 1938 – X VI
al raduno provinciale degli agricoltori ferraresi, da Edmondo Rossoni Ministro dell’Agricoltura e
Foreste :“ Non so capire come un
bel giorno sia calato quello straordinario industriale che si chiama il
Conserviere!
Anche in questi giorni siamo in
lite e non riusciamo a fare il contratto economico e corporativo fra
l’agricoltore che ha prodotto il pomodoro e l’industriale che vuol
fare le conserve. Costui aspetta
fino all’ultimo momento, quanto il
pomodoro sta per andarsene in
malora; allora l’agricoltore è costretto a mollare. Sapete come
chiamo io il dissidio? Ricatto economico! Considerazioni tecniche
economiche. Dalle analisi di costo
di produzione effettuate dal CRAORT 2012 risultano mediamente
per acquisto piantine € \ ha 1000
( pari al 15% circa); operazioni
colturali euro\ha 3600 ( pari al
55% circa); raccolta meccanica
euro\ ettaro 2000 ( pari al 30%
circa ).
A questo vanno aggiunto circa
1000 euro\ettaro per fitto terreno.
Considerando un modesto premio
CONTINUA A PAGINA 6
III
N° 06
02 Agosto 2013
Mozzarella Dop, basta attacchi e strumentalizzazioni
I produttori replicano alle continue accuse. Concorrenza sleale?
“Stop ai continui attacchi mediatici alla Mozzarella di Bufala Campana DOP. Non si può
strumentalmente continuare a gettare fango su un settore che dà lavoro a 15mila addetti e
rappresenta una delle eccellenze
del Made in Italy agroalimentare.
Siamo pronti a tutelare in tutte le
sedi, anche giudiziarie, l’immagine
di questo comparto, fatto di persone oneste e laboriose, e del
Consorzio di Tutela, che ormai da
tre anni ha completamente rinnovato il management e i suoi vertici”. Lo ha dichiarato il presidente
del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP,
Domenico Raimondo, incontrando i giornalisti a Roma lo
scorso 25 giugno nella sede dell’Aicig che prontamente si è schierata al fianco del Consorzio.
È stato il direttore del Consorzio
di Tutela, Antonio Lucisano, a entrare nel merito delle questioni,
sollevate di recente dalla trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro.
“Siamo stanchi di sentire ripetere
fatti vecchi senza alcuna possibilità
di replica – ha commentato Lucisano .
Trasparenza, legalità, collaborazione piena sono oggi i cardini su
cui è incentrata l’azione del Consorzio. Lo dimostrano i fatti, come
ad esempio l’introduzione di un rigoroso Codice Etico, che impone
restrizioni severe a quanti d’ora in
avanti vorranno far parte del nostro Consorzio e che prevede
l’espulsione per chi lede la nostra
immagine. Ma il Consorzio può
solo togliere la qualifica di socio a
un produttore che si macchia di
qualche accusa, spetta al Ministero
delle Politiche Agricole impedire
che continui a produrre con il
marchio DOP, noi non abbiamo
poteri”. Il presidente Raimondo
ha aggiunto: “Noi siamo fieri di
tanto lavoro e del clima di totale
collaborazione sull’intero territorio nazionale che abbiamo instaurato con le Istituzioni, le Autorità
di Vigilanza, gli altri Consorzi di
Tutela, le Associazioni di Categoria. A contribuire in maniera determinante a questo risultato sono
stati da una parte la ritrovata efficacia e professionalità con cui il
Consorzio ha dimostrato di saper
svolgere il proprio ruolo e, dall’altra, il lungo e produttivo percorso
svolto, in collaborazione con il Ministero, per rinnovare e rendere attuale lo Statuto. Un lavoro
programmatico, svolto anche
nell’ottica di obiettivi importanti
come quelli della tracciabilità assoluta”.
Lucisano ha sottolineato i risultati
di questo nuovo corso: “Il frutto
più importante dell’applicazione
del nuovo Statuto è stato quello di
far nascere il Comitato Paritetico
fra allevatori e trasformatori, il cui
paziente lavoro è divenuto in
breve tempo un simbolo del
nuovo modo di intendere la vita
consortile, facendo lavorare insieme i diversi attori della filiera. Il
Comitato Paritetico è riuscito in
una vera e propria impresa: proporre e condividere all’unanimità
una serie di importanti modifiche
al disciplinare di produzione del
nostro prodotto, che oggi attendono ancora, dopo 18 mesi, l’approvazione
delle
Regioni
interessate e poi del Ministero
delle Politiche Agricole. Si tratta di
una revisione che non era più rinviabile.
La mancanza di un disciplinare
moderno, più stringente del precedente per quanto relativo agli
aspetti della qualità e della tracciabilità di filiera, ma anche più moderno ed attuale rispetto alle
nuove esigenze della distribuzione,
finora non ci ha consentito di aggredire i mercati come la competizione del nostro tempo ormai
richiede, né di intercettare ampie
fasce di consumatori, tuttora poco
consapevoli dell’esistenza di una
mozzarella certificata come DOP
e delle differenze fra questa e le
tante altre esistenti in commercio.
Inoltre, proprio nell’ottica di una
rottura totale rispetto al passato,
abbiamo scelto di cambiare l’ente
di certificazione del nostro prodotto, scegliendo un’altra società
tra quelle accreditate dal ministero
delle Politiche agricole”.
E in tal senso va sottolineata la
presenza del Professor Franco
Valfrè, Amministratore del DQA,
l’organismo di controllo che segue
il Consorzio della Mozzarella di
Bufala campana Dop.
“Rispetto alle tante inesattezze riportate in alcuni servizi – ha concluso Lucisano – va anche
ricordato che nuove regole sono
state introdotte anche nelle modalità di voto per gli organismi consortili, rendendo più democratica
anche la partecipazione alla vita
associativa. Ecco perché di fronte
agli attacchi che stiamo subendo
reagiamo con la forza dell’onestà
e la passione che caratterizza il lavoro di tutti i nostri soci”.
MOZZARELLA DOP SUPERSTAR AL GIFFONI FILM FESTIVAL
Giornata da star per la Mozzarella
di Bufala Campana Dop al Giffoni Film Festival. Il Consorzio di
Tutela, in collaborazione con la direzione del festival, ha infatti organizzato
un
seguitissimo
“Mozzarella di Bufala Day” il 24
luglio che ha visto questa grande
eccellenza italiana protagonista di
una non stop ad alto contenuto
gourmet.
“Il Consorzio sta svolgendo in
questi ultimi anni un costante lavoro per diffondere tra i giovani
l’importanza di una corretta alimentazione, dell’uso quotidiano
delle regole di base della dieta mediterranea, dove la Mozzarella di
Bufala Campana Dop rientra pienamente – dichiara Domenico
Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela –. Il Festival di
Giffoni rappresenta dunque un
veicolo straordinario per instaurare un rapporto sempre più
stretto con i giovani e quindi concretizzare i nostri intenti”.
Nato nel 1971 il Giffoni Film Festival si è da tempo ritagliato uno
spazio importante nel calendario
degli appuntamenti mondiali dedicati alla settima arte. Non è certo
un caso se, sulla passerella del festival, nel corso degli anni si sono
alternate star del calibro di Robert
De Niro, Francois Truffaut, Oliver Stone, Meryl Streep, Susan Sarandon e tanti altri.
“Mozzarella di Bufala Campana
DOP e Giffoni è un connubio indissolubile da anni, – spiega Claudio Gubitosi, Direttore Artistico
del Giffoni Experience – sin dai
tempi in cui il Festival, piccola realtà ancora poco conosciuta al
mondo, riusciva ad attrarre star internazionali non con cachet milionari bensì con il nostro “oro
bianco". Mi presentavo a Roma
con pacchi di mozzarella campana
e prodotti tipici del territorio –
continua Gubitosi – e così, ai giornalisti che mi chiedevano come
riuscissi a convincere le star internazionali, rispondevo: con la nostra mozzarella”.
A raccontare i mille segreti e la
virtù di una grande star come la
Mozzarella di Bufala Campana
Dop un’altra grande “eccellenza”
campana Marianna Vitale, chef
che è riuscita a raggiungere la
tanto ambita stella Michelin senza
mai tradire le sue origini e la sua
passioni per la cucina del territorio. È stata lei a dar vita a una
cena, realizzata per la stampa di
settore e per un pubblico di appassionati attentamente selezionato,
nella quale ha interpretato il proCONTINUA A PAG.4
N° 06
02 Agosto 2013
BREVI...
IV
CARDILE. Dal 29 luglio al 4 agosto festival omeopatico
Si terrà in località Retara. Lo promuove Antonio Vitiello
Cilento e Omeopatia. Una fusione
che si manifesta pienamente nel
corso del Festival Cilentano dell’Omeopatia Unicista, quest’anno
giunto alla quinta edizione. Il Festival si terrà dal 29 luglio al 4 agosto a Cardile, in località Retara.
L’evento, organizzato dal dott.
Antonio Vitiello – presidente
dell’Associazione Cilentana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana – è intitolato “Radici
identità e follia” e gli appunta-
menti che si susseguiranno in questa settimana avranno come protagoniste
proprio
queste
tematiche.
I professori, dottori, esperti, artisti
che interverranno nel corso della
manifestazione terranno convegni, laboratori, gruppi di riflessione che “analizzeranno” le
radici, l’identità e la follia a 360
gradi e dunque dal punto di vista
medico-omeopatico, psicologico,
filosofico e artistico. Gli appunta-
menti saranno un arricchimento
omeopatico-culturale, ma anche
artistico poiché ci saranno momenti musicali, teatrali, il laboratorio di argilla. Inoltre il Festival è
anche un “momento utile” per
poter visitare Cardile, il suo territorio immerso nel verde, la sua veduta mozzafiato, il centro storico
e il Cilento tutto. All’interno del
Festival è indetto il Concorso di
scultura su pietra e legno che avrà
come tema Radici, Identità e Fol-
lia. Il vincitore sarà premiato domenica 4 agosto.
Per maggiori informazioni: pagina
Facebook Centro Omeopatico Cilentano. Come raggiungere località Retara: uscita superstrada
direzione Vallo della Lucania, proseguire per Moio della Civitella poi
direzione Stio. Alla rotonda prendere la seconda uscita seguendo le
indicazioni per il Centro Omeopatico Cilentano.
Ilaria Longo
Simone Valiante: l’agricoltura interessa a Letta
Rinviate le nuove norme per il patentino agricolo
“Il rinvio al 2015 delle norme sul
patentino per i mezzi agricoli, le
norme sulle emissioni inquinanti
relative a cantine, frantoi o essiccatoi soggetti a una burocrazia farraginosa, la riduzione delle accise che
gravano sul gasolio utilizzato per
le serre, il rifinanziamento della
legge 499/99, che permette al Ministero delle politiche agricole di rispondere, con risorse più adeguate,
all'appuntamento dell'Expo 2015
sono alcune delle misure che l’approvazione del Decreto Fare ap-
porta alla crescita e allo sviluppo
del Paese, rispondendo alle esigenze del mondo agricolo e imprenditoriale”.
Commenta così Simone Valiante,
deputato e membro della segreteria nazionale del Partito democratico, l’approvazione del decreto sul
rilancio dell’economia oggi alla Camera. “Inoltre, l’ estensione da 5 a
10 anni del periodo nel quale le imprese edili potranno conseguire le
attestazioni SOA, indispensabili e
vincolanti per poter partecipare
Mozzarella. Raimondo “precisa”
Attacchi strumentali...
SEGUE DA PAG.
3
dotto attraverso una serie di piatti
studiati appositamente per l’occasione. La cena è stata preceduta da
uno show cooking con degustazione realizzato nei suggestivi
spazi del Chiostro del Convento di
San Francesco.
Ad affiancare il Consorzio della
Mozzarella di Bufala Campana
DOP la cantina San Salvatore
1988, da tempo tra le realtà vitivinicole più interessanti della regione.
“Con la nostra presenza al Giffoni
– sottolinea Antonio Lucisano,
Direttore del Consorzio – abbiamo voluto proseguire il felice
connubio tra Mozzarella di Bufala
Campana Dop e il cinema. Dopo
aver calcato il red carpet dei David
di Donatello e del Festival di Taormina, abbiamo deciso di approdare al Giffoni Film Festival per
comunicare a questo pubblico
d’eccezione la valenza anche cul-
turale dei prodotti alimentari di
qualità. E lo abbiamo voluto fare
con il supporto di una giovane e
premiata chef come Marianna Vitale – continua Lucisano –. Tra gli
obbiettivi del Consorzio, infatti, vi
è quello di legare sempre più il
consumo di Mozzarella di Bufala
Dop all’alta ristorazione e ai piatti
dei grandi chef ed era importante
anche in questa cornice mostrare
la versatilità di un prodotto d’eccellenza come la Mozzarella di Bufala Dop”.
alla gare pubbliche – continua Valiante - è una misura ulteriore che
va incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese di costruzione, operanti nel settore degli
appalti pubblici, e in generale alla
ripresa economica del Paese”.
“Il momento non è da sottovalutare e la responsabilità del Partito
democratico nel migliorare e approvare il testo è stata determinante e significativa”, conclude
l’esponente del Pd.
V
N° 06
02 Agosto 2013
IMPROSTA. Cronaca di una visita in un luogo d’eccellenza
Qui si farà l’agricoltura moderna d’Italia
Sono arrivato all’Improsta percorrendo la statale 18, subito dopo
l’attraversamento di Battipaglia,
quando la piana del Sele si apre
allo sguardo con la cornice dei
monti Alburni, il parco naturale di
Cilento e Diano..
Mi ha colpito subito la maggiore
intensità di verde e l’ordine mostrato dalle siepi ben curate e dai
prati verdi che arredano la maestosa villa dell’’800 e, più lontano,
l’antica “Bufalara, struttura rurale
del ‘700, preceduta dalla nuova
stalla, piena di trecento bufale impegnate a consumare la cena.
Dopo il saluto caloroso di sempre,
sono stato accompagnato verso il
“Casioncello”, complesso segnato
da una piccola chiesetta ancora
consacrata, posto a poca distanza,
subito dopo una fontana in pietra
arredata da abbeveratoio, posta lì
non a caso, ma come a legare le
due costruzioni .
All’interno di questo edificio circolare le teche appena montate
dell’Enoteca regionale, raccolte in
torno al “focone”, il camino munito di una grande cappa che, di
giorno, riscaldava le pentole per la
lavorazione del latte di bufala per
la produzione di mozzarelle, caciocavalli, ricotta e, soprattutto,
provole affumicate e, di sera o nei
giorni freddi e piovosi, serviva da
ricovero e da punto di aggrega-
zione dei lavoratori con le loro famiglie.
L’Enoteca è stata solo l’ultima
delle tante novità che ho avuto
modo di registrare con la visita
dell’azienda, un rettangolo di 153
ettari di superficie che si distende
verso il litorale, dove ho ritrovato
l’oliveto ricco di 28 varietà autoctone di olivo; il ficheto e altre specie di frutta diverse per 234
varietà/ecotipi, il vigneto di 89 varietà di viti autoctone e poi il pioppeto di 49 cloni di pioppo e ed
altre essenze forestali con oltre
100 specie di piante tra conifere e
latifoglie sparse nei parchi e altri
arborei aziendali.
Un campo vasto di raccolta delle
varietà autoctone della Campania,
quale rappresentazione della biodiversità di una Regione che ha saputo recuperare negli ultimi
decenni un patrimonio unico, soprattutto di olivi e viti, che comincia a essere interpretato come una
ricchezza straordinaria con la
quale la Campania può progettare
meglio il futuro della sua agricoltura.“Improsta” è la rappresentazione di un passato ricco di
successi, che ha tutto per proiettarsi nel futuro come sede di ricerca di obiettivi possibili da dare
alle aziende agricole e, soprattutto,
di quel valore aggiunto essenziale
per sostenere le nostre tradizioni
e la nostra identità, proprio attraverso le nostre eccellenze agroalimentari che, nella generalità dei
casi, sono i testimoni più amati e
più desiderati dei nostri territori
maggiormente generosi di bontà e
di bellezze. Una grande azienda
che sta per cogliere altri risultati
importanti per il raggiungimento
del grande obiettivo per cui è stata
impostata, che è quello di mettere
a disposizione delle aziende agricole campane, e non solo, i risultati che qui si ottengono con la
collaborazione delle Università e
degli istituti di ricerca della Campania. In pratica essere un esempio per quanti vogliono avviare la
nuova agricoltura del domani.
Già oggi con il recupero delle
stalle e il loro adattamento per un
allevamento del maiale razza “casertana”, quello nero, molto rustico, che dà carni dal sapore
incomparabile soprattutto nella
parte grassa; dell’asino, del cavallo
razza “Persano”, qui un tempo
diffuso, e animali di bassa corte,
l’azienda “Improsta” è una straordinaria “Arca”, che si può arricchire di altri animali, tutto
all’insegna della biodiversità, così
come per le produzioni vegetali.
Una fattoria didattica già visitata
da migliaia di scolaresche, che, con
i campi sperimentali e le stalle racconta la biodiversità; il caseificio
sperimentale; i laboratori, fra i
quali frantoi per la microoleificazione e, quanto prima, di un’ enoteca e di una oleoteca; un parco
tecnologico per la valorizzazione
del verde pubblico, ha tutto per
rafforzare il suo ruolo di luogo di
incontro e di riferimento, una
volta attivata una comunicazione
mirata, attenta, capace di esprimere tutte le sue enormi potenzialità.
Pasquale Di Lena
ALTAVILLA-MELONE. Risolvere la disputa tra agricoltori
DALLA PRIMA
mente inestimabile. Nei decenni
scorsi sono stati molti ad arrovellarsi sul problema. Il problema era
proprio in quei semi che non cerano più. Spariti, come il cavallo
Persano e le rose di Paestum, per
citare altre due cose, biodiversità
come le definiscono gli esperti,
perse nelle vicinanze. Come è potuto accadere E successo per tante
ragioni. I terreni stanchi, i vecchi
coltivatori in pensione o emigrati,
per limpianto di nuove colture –
prima il tabacco e poi il pomodoro
– più convenienti. Per laggressione virulenta delle specie ibride
di provenienza americana: un vero
e proprio inquinamento del nostro
patrimonio vegetale. Una serie di
fattori combinati hanno distrutto,
e in pochi decenni, quello che era
il simbolo di questo paese. Del
tempo in cui, a Campagna e a
Serre, il giorno di Ferragosto alle
innamorate si regalava l’anguria di
Altavilla. Anche negli altri centri
della Piana del Sele e degli Alburni, per onomastici e compleanni, lomaggio più gradito era
proprio quello della melonessa altavillese. Era il simbolo dell’amore, della freschezza e
dell’amicizia. Torneremo a rivedere le rose che cantò Torquato
Tasso e a cavalcare sui cavalli Persano. Il melone che torna, per ora
è una curiosità culturale ed antropologica. Non lo si può vendere
a 30 centesimi il chilogrammo se
non si può coltivare su di un terreno dove nell’anno precedente ci
siano state altre colture. Con l’uso
della zappa azionata a mano,
meno che mai di trattori e motozappe, e con una presenza sul
campo quasi ogni giorno per togliere le erbacce come giavone,
sorghetto e la simpatica ma esigente erba vascioledda.
Or este Mottola
or [email protected]
IL RACCONTO...
Quella scorpacciata tra Liuccio
e Alfonso Gatto
“Mi ricordo di una scorpacciata in una
improvvisata gara con Alfonso Gatto in
una insenatura ombrosa della Statale
Amalfitana nei pressi di Positano. Il
poeta, intenditore esigente, ne chiese la
provenienza- "Sono di Paestum"- rispose, garbatamente orgoglioso, il venditore
paziente."Ma
di
quale
zona?"-replicò il poeta, uinvestigativo.
"Di sotto Altavilla"- fu la risposta.
"Ma, allora, sono proprio quelli giusti!
" - chiosò compiaciuto il Maestro.E
partì la gara tra il bambinesco impiastricciare di mani e facce rilucenti di
sole.”
FUSILLO - FELITTO
N° 06
02 Agosto 2013
VI
Cioffi: “Vi racconto la mia sfida per valorizzare il fusillo”
Pronta una campagna di marketing verso Milano
L’arrivo del mese di agosto proietta automaticamente la comunità
felittese nella forma mentis della
“Sagra del Fusillo”, che come un
grande stato d’animo collettivo,
assorbe ogni fibra del paese. Quest’anno la rinomata manifestazione è prevista dal 12 al 24
agosto, e il paese è in fibrillazione,
pronto per accogliere l’ondata di
turisti che prenderanno d’assalto
le viuzze del borgo per gustare il
tanto anelato fusillo.
Noi, per l’occasione abbiamo deciso di incontrare e intervistare
Christian Cioffi del Pastificio “Il
Fusillo”, per discorrere di fusilli e
derivati.
Quali sono stati gli impulsi che
hanno dato vita a questa vera e
propria azienda e quali sono le
finalità che si propone di conseguire?
Questa azienda è nata dopo aver
condotto un’indagine tra clienti
che cercavano questo tipo di prodotto confezionato, e si propone
di immettere tale prodotto sul
mercato rispettando le apposite
norme igienico-sanitarie.
E per quanto riguarda il circuito economico che la produzione del fusillo muove? Si
possono avere ritorni economici buoni, basandosi unicamente sulla produzione dei
fusilli di Felitto?
Sicuramente il fusillo di Felitto è
molto “lavorato” come prodotto,
poiché richiede molto tempo.
Dietro questo prodotto vi è il peso
della tradizione, che viene ripercorsa ogni giorno dalle donne in
casa. Per quanto riguarda i ritorni
economici, potrebbero sicuramente essere maggiori se si tentasse di creare un consorzio di
tutela che valorizzi questo prodotto più dell’omonima Sagra, che
comunque si riduce solo ai quindici giorni d’agosto.
Quindi il fusillo di Felitto conosce un flusso di maggiore richiesta soltanto nel periodo
estivo? E il resto dell’anno invece?
Il prodotto è certamente più richiesto nel periodo estivo, anche
se c’è anche chi lo richiede nel periodo non estivo. Sembrerebbe essere molto conosciuto, come
molti dicono, ma io stesso mi
sono recato a San Mauro del Cilento, poco distante da qui, e lì
non lo conoscevano.
Fin dove siete riusciti a far arrivare il fusillo?
Grazie alla Provincia di Salerno
siamo riusciti a farlo arrivare
anche al Nord, in Piemonte, senza
contare le spedizioni private di coloro che hanno mandato il fusillo
ai propri parenti in Brasile, Turchia, America.
Parliamoci chiaro, voi credete
che puntare sul fusillo possa
davvero garantire un futuro rigoglioso?
A dire il vero noi pensiamo che il
fusillo sia destinato a scomparire ,
perché comunque i giovani sono
sempre più attratti da altri tipi di
lavoro, escludendo ogni cosa che
abbia un risvolto artigianale.
Dal momento che denunciate
lo scarso interesse delle nuove
leve verso questo tipo di attività, vi è mai venuto in mente
di fare qualcosa per impedire
questo comportamento che criticate?
Ci ha già pensato la Pro Loco, noi
siamo più concentrati a migliorare
il prodotto che arriva sulle tavole,
nelle case e nei negozi, vogliamo
che sia perfetto. In futuro ci piacerebbe istruire le nuove leve,
creare corsi appositi e finalizzati
all’inserimento dei giovani nell’azienda.
Questa azienda riesce a garantire una sostenibilità? Avete riscontrato qualche difficoltà nel
vostro percorso?
Fin quando le richieste si limitano
al mercato locale e fin quando non
c’è la possibilità di far andare il
prodotto fuori, è ovvio che si vivono momenti altalenanti.
Quindi pensate che il fusillo sia
un prodotto maggiormente legato solo all’ambito locale e
che comunque non sia capace
di riscuotere la stessa fortuna al
di fuori del nostro raggio
d’azione?
In quanto azienda ci rendiamo naturalmente conto che la diffusione
di un prodotto fresco, quale è il fusillo, è sottoposta a dei grossi li-
miti, come i problemi legati alle logistiche di trasporto e alla giacenza
nei vari negozi.
E voi, in qualità di azienda produttrice del fusillo, vi siete mai
interrogati su eventuali errori
commessi nel vostro operato
(errori che magari potrebbero
aver limitato una più capillare
diffusione di questo prodotto)?
Noi, in quanto azienda, stiamo
studiando delle strategie per ovviare a tutto ciò e per far sì che il
fusillo esca fuori dall’ambito locale
in cui si trova confinato.
Innanzitutto stiamo progettando
una buona campagna di marketing: infatti il prossimo step sarà
quello di realizzare proprio una
buona campagna, ovviamente legata a politiche commerciali mirate a rendere questo prodotto
sempre di più facile diffusione.
Monica Acito
POMODORO. L’agricoltura ancora soccombe all’industria
SEGUE DA PAGINA 2
dell’AGEA e una produzione 800900 Ton/ettaro , gli utili euro/ettaro ammonterebbero a circa
500-600 euro per ettaro . Alla luce
di tale realtà i margini sono veramente risicati , basta un piccolo
contrattempo (avversità atmosferiche, grandine, fitopatie ecc) che
l’utile si trasforma in perdita netta.
Malgrado la crisi che attanaglia il
Paese, registriamo un aumento
dell’occupazione nelle campagne,
le istituzioni dunque, devono tenere conto di tale incremento, e,
più complessivamente, del fatto
che l’agricoltura ed in particolare
la coltura del pomodoro, sono tra
i pochi ambiti trainanti dell’economia italiana, unici settori che ancor
destano segni di vitalità economica (con una variazione tendenzialmente positiva del pil ( + 0.1%
); e un aumento degli occupati dipendenti complessivamente (
0.7% ), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo
trimestre 2013) .Nei momenti difficili, dunque, l’agricoltura funziona ancora da ammortizzare
sociale, nonostante al coltivatore
renda in termini economici solo il
10-15 % rispetto al costo complessivo; (in merito per un barattolo di conserva di pomodoro da
un chilo venduto al banco spet-
tano solo 9-10 centesimi all’agricoltore mentre i rimanenti 90-91
centesimi sono trattenuti dall’industria e dal commercio). A questo va aggiunto un saldo attivo per
l’esportazione per le conserve di
pomodoro di diverse centinaia di
milioni di euro che rappresentano
un riferimento anche per gli altri
settori per poter affrontare e vincere la competizione internazionale. Sarebbe ora che le nostre
istituzioni , tutelino un comparto
vitale per il nostro Made in Italy,
poiché non sappiamo davvero
quanto le imprese agricole potranno sopportare tali ingiustizie.
Angelo Adinolfi
VII
N° 06
02 Agosto 2013
Legambiente dice no al progetto di “difesa” del litorale
Presentata l’ipotesi alternativa dell’associazione ambientalista. “Non buttiamo soldi a mare”
Lunedì 29 luglio alle 19:00, all’Oasi dunale di Legambiente di
Paestum in via degli Americani, si
è tenuto l’incontro “Paesaggio costiero. Il grande progetto di difesa
del litorale costiero salernitano: le
criticità e le alternative possibili.”
Tra gli illustri presenti e relatori vi
erano Gennaro Miccio, soprintendente per i Beni Architettonici e
Paessaggistici per le provincie di
Salerno e Avellino, Vincenzo Di
Lucia, assessore al turismo del comune di Capaccio, Rocco Tasso,
geologo componente del comitato
scientifico di Legambiente Campania, Francesco Stoppa, professore ordinario di Geochimica e
Vulcanologia all’Università di
Chieti, Antonio Fasolino, responsabile politico per i Grandi Progetti della Provincia di Salerno,
Michele Buonomo, presidente di
Legambiente Campania, Maria
Gabriella Alfano, presidente della
Riserva Naturale Foce Sele e Tanagro e monti Eremita-Marzano,
Domenico Ranesi, responsabile
unico del Grande Progetto per la
Provincia di Salerno, e Giancarlo
Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania. Il
Grande Progetto prevede la realizzazzione di 45 pennelli, cioè massicciate di blocchi calcarei che
dalla riva si proiettano a mare per
circa 150 metri, di cui oltre la metà
sporgenti dal livello sia dell’acqua
che della riva per un metro e
mezzo e 4 celle costituite da pennelli e barriere parallele soffolte di
chiusura in mare. Si tratta di massi
provenienti da cave a terra.
L’assessore Di Lucia, ha rappresentato preoccupazione per il progetto e per le implicazioni sul
turismo derivanti dall’artificializzazione della costa.
Il soprintendente Miccio ha in
prima battuta evidenziato che il
Grande Progetto lascierebbe desumere un significativo impatto
dal puntodi vista paesaggistico per
il tipo di interventi e per la notevole estensione del territorio interessato.
Ha poi anche anche menzionato
anche se al di fuori dell'ambito di
competenza, mapiuttosto in
quanto
ingegnere
di
formazione,che l'’origine principale dei problemi erosivi della
costa è rappresentata dalla ridu-
zione del trasporto solido dei
fiumi ed in particolare del Sele. Il
Sele è il fiume di maggiori dimensioni dell'area di progetto che sfocia nel Golfo di Salerno. Con il
suo trasporto solido ha costruito,
nel tempo, sia la pianura del Sele
sia la costa.
Ha aggiunto poi che, per cause naturali, “…il fiume tende a costruire le spiagge mentre il moto
ondoso tende a smantellarle.” Fin
qui, tutto normale.
Il problema nasce dal fatto che
sono state realizzate grandi opere
lungo il corso del Sele e che queste
impediscono al fiume di trasportare la quantità di sedimenti necessari per mantenere la linea di riva,
che, proprio per questo, sta arretrando anno dopo anno.
La presidente della riserva naturale, l’architetto Alfano, ha invece
senza mezzi termini evidenziato la
propria contrarietà per la parte del
progetto che riguarda i circa 15
chilometri del territorio della riserva naturale, in quanto causa di
rilevanti impatti sui delicati equilibri che reggono gli ecosistemi naturali delle dune e del mare
costiero.
Il geologo Tasso ha evidenziato
che la tendenza dei fenomeni di
erosione é decrescente e che riguarda solo poco più della metà
della costa che invece sarà interessata per intero dagli interventi di
artificializzazione. La presentazione del professor Stoppa, il
quale è stato testimone degli interventi di irrigidimento realizzati in
Abruzzo che non hanno dato
l'esito atteso, è servita per far capire a tutti i presenti la pericolosità
di tale misura, proponendo l'adozione di una strategia di adattamento alle variazioni della linea di
costa. Ha inoltre parlato non solo
dell’enorme impatto negativo che
supporrebbe avere numerosi camion pieni dei blocchi di calcare
circolare per le spiagge del golfo
in piena estate, la qual cosa farebbe fuggire i turisti e genererebbe una maggiore crisi
economica, ma anche che il risultato finale rappresenterebbe la
morte ecosistemica del mare.
Ha citato, a mo’ di esempio, la sparizione delle vongole dal lungomare adriatico.
Il professor Stoppa ha parlato poi
dell’enorme costo economico che
comporterebbe realizzare un progetto che in realtà non è tanto urgente per preservare la linea di
mare del nostro golfo.
Fasolino, responsabile politico per
i Grandi Progetti della Provincia
di Salerno, ha parlato della attenzione profusa dalla Provincia
nell’assicurare informazione sul
progetto e della disponibilità ad
apportare miglioramenti.
Il Presidente Buonomo ha comunque evidenziato si tratta di un
progetto ciclopico che come è
purtroppo spesso successo in passato lascia intravedere più ombre
che luci per via degli impatti che è
destinato ad ingenerare e quindi la
scarsa sostenibilità.
Il Responsabile del progetto, Ranesi, ha invece ricapitolato le previsioni di progetto evidenziando
che la provincia ha realizzato una
ampia serie di studi per giungere
alla progettazione definitiva.
Il dott. Chiavazzo ha spiegato che
la creazione dei pennelli e delle
barriere costituisce l’habitat ideale,
fatto tra l’altro riconosciuto nella
normativa vigente, per la proliferazione di specie algali bentoniche,
che cioè vivono adese ad un fondo
solido, tra cui anche l’Ostreopsis
ovata, nota come alga tossica, in
grado di procurare danni alla salute e alle specie marine. L’alternativa proposta da Legambiente,
“stando con i piedi per terra”,
consapevoli che i fondi costituiscono una straordinaria opportunità, ma che tuttavia è necessario
sia utilizzata in modo da produrre
effettivi benefici all’ambiente e alla
collettività, è quella di adottare gli
approcci che la Commissione Europea e una serie di programmi internazionali oramai già da anni
prospettano e realizzano. Si tratta
di interventi integrati, in coerenza
con la cosiddetta Gestione Integrata delle Zone Costiere, che ha
come capisaldo i ripascimenti cosiddetti morbidi (ossia che non
prevedono la costruzione di scogli
artificiali) uniti ad una serie di altri
interventi sui corso d’acqua volti a
ristabilire parte dell’apporto naturale di detriti fluviali a mare e la
stabilizzazione delle dune costiere
con la vegetazione tipica.
Per saperne di più, consultate il
sito web www.legambiente.campania.it o scrivete a [email protected]
Agnese Mandetta
PER LA PUBBLICITA’ SU QUESTO INSERTO
MENSILE, CONTATTACI AL NUMERO
0828 720114 OPPURE INVIACI UNA MAIL
A: [email protected]
CASTELLABATE
La lettera. “Noi rovinati da Benvenuti al sud”
La scrittrice: Oltre la pigrizia e le complicità
Cavaliere: Castellabate è stata rovinata
da «Benvenuti al Sud». Se solo volessero
i suoi «pigri» e spesso «complici» abitanti, il Cilento potrebbe competere con
i siti più belli del Mediterraneo
Caro direttore,
ho letto la riflessione dell’architetto Nicola Pagliara su Castellabate, il paese dove è stato girato
Benvenuti al Sud e proprio dal
quel film rovinato.
Sono nata, ahimè nel secolo
scorso, a Castellabate da un padre
che veniva da fuori e da una madre
figlia di una famiglia antica di San
Marco. So per esperienza il dolore,
quasi fisico, che si prova quando i
luoghi abitati tutta la vita con
amore vengono invasi dal rumore
(spacciato per musica) invadente
di un turismo disordinato e incolto.
Conosco gli effetti dell’assenza di
qualsiasi programmazione nell’uso
delle risorse naturali e storiche che
il passato ci ha consegnato. So che
il Cilento se solo volesse, se solo
volessero i suoi «pigri» e spesso
«complici» abitanti, le sue mediocri classi dirigenti, i suoi qualche
volta, omologati giovani, potrebbe
competere con i siti più belli del
Mediterraneo e non affondare in
quell’assenza di prospettiva che
nessun film di successo può sanare. Conosco la fatica fisica e intellettuale che si fa per offrire a chi
viene e attraversa i nostri luoghi
un’occasione di incontro, di scambio, di pensiero e non solo cibi
senza storia né geografia spacciati
per tipici da una ristorazione in
molti casi (con qualche rarissima
eccezione) sciatta e megalomane.
So che la bellezza per non morire,
o per non essere solo occasione di
contemplazione, deve coagularsi
in relazioni, cura, parole coniate
per lei capaci di dire anche il pre-
sente le sue contraddizioni, le sue
tante facce spesso fra loro collidenti. Conosco il rammarico che
si fa struggente malinconia (senza
compiacimenti) , di quelli che,
come me, hanno conosciuto e vissuto i fasti del passato (il mare più
blu, il pane più profumato, le comunità più solidali e coese, la povertà senza umiliazione...). Per
tutto questo, e per tanto altro ancora, caro architetto, sono d’accordo con le ragioni del suo
rammarico («Castellabate rovinata
da Benvenuti a Sud). La mia condivisione, però, si scompone in
qualche domanda forse (anzi, certamente) ingenua e un po’ manichea: chi ha programmato (si fa
per dire) l’uso del territorio? Chi
ha lasciato il turismo abbandonato
a se stesso senza un’idea regionale? Chi ha incalzato i gruppi dirigenti locali costringendoli a un
ruolo attivo, impedendo loro di
autorizzare o far finta di non vedere quanto intorno a loro succe-
deva? Chi è venuto nel Cilento nei
decisivi anni ’70 e si è opposto alle
scelte che presagivano il futuro?
Questo futuro che è il nostro
opaco presente. Anche io, architetto Pagliara, vorrei continuare a
guardare in silenzio «il cielo stellato sopra di me. Vorrei poterlo
fare senza per questo nutrire un
aristocratico disprezzo per chi fotografa il nulla dei cartelli stradali
o compera oggetti fatti da un
super sfruttato lavoratore di Taiwan.
Anzi. Vorrei farlo pensando a
come convincerlo: a fotografare i
sontuosi cortili, le chiese cadenti,
i vicoli che ancora risuonano delle
voci dei pescatori che rattoppano
le reti; a indurlo ad ascoltare le nostre storie e a raccontarci le sue,
per trasformare il suo stare con
noi in quell’occasione di scambio
che solo il viaggio vero sa essere.
Luisa Ca valiere
tratto da “Il Cor riere
del Mezz ogior no”
N° 28
02 Agosto 2013
9
10
N° 28
02 Agosto 2013
ALBANELLA
Carlo Auricchio, la nostra storia nelle sue molteplici attività
Fu pugile, attore, esercente del cinema...e quando c’era la necessità, buttava le mani...
Te ne sei andato in un caldo giorno
d’estate, quell’estate che tu amavi tanto,
quando la gente è in vacanza e va al
mare, quel mare che tu amavi tanto.
Tante volte ho avuto la tentazione di
venirti a trovare in questi anni, ma poi
mi è sempre mancato il coraggio, perché
in fondo volevo ricordarti come eri,
quando eri ancora nel pieno delle tue
forze.
Adesso sono qui a pensare, adesso sono
qui a piangere, perché mi sento più solo,
perché ripenso a me da ragazzo, a te da
giovane, ripenso ai tanti momenti vissuti
insieme,
al gelato la domenica mattina davanti
al bar dei miei genitori dopo la messa,
alla tua cinquecento grigia con gli altoparlanti con te che guidavi e io che annunciavo: …. “Questa sera presso il
cinema Auricchio a Matinella… “;
quanti giri per Albanella, Altavilla,
Matinella, Cerrelli, e quanto mi è servito ad acquistare sicurezza in me stesso
quell’annuncio che facevo la domenica
mattina.
Grazie, Carlo!!! Grazie per le ore che
siamo stati a chiacchierare di religione,
di filosofia, della vita in generale; grazie
per tutte le cose che mi hai insegnato,
perché è anche grazie a quelle ore che
sono diventato quello che sono; sei stato
per me un fratello maggiore molto più
grande, ma non voglio con le mie parole
osannarti solo perché non ci sei più; le
lodi senza critiche si riservano ai santi,
e tu santo non lo eri, eri solo un uomo,
ma un uomo speciale, unico, di quelli che
non esistono più.
La tua è stata una vita in discesa su
una bicicletta senza freni; quante cadute,
Carlo, ma anche quante emozioni,
quanta gioia, quante risate con la tua
scoppiettante voglia di vivere mescolata
alla tua malinconia che spesso ti faceva
andare in depressione.
E’ lungo l’elenco dei miei ricordi con te,
da quella volta che in occasione del torneo di calcio a Sant’Arsenio tu decidesti
per protesta di far sfilare alla parata iniziale non la squadra che giocava il torneo, ma noi bambini di 10 anni o poco
più, con noi che ci sentivamo fieri di rappresentare in quel momento il nostro
paese. Tu eri fatto così, controcorrente,
impulsivo, testardo; avevi una forza
quasi sovrumana, e ricordo una volta che
nel campo sportivo di Borgo Carillia
non riuscivano a tenerti in sette otto persone, perché, convinto di aver subìto un
torto, volevi sfogarti col malcapitato arbitro…E quante cose hai fatto nella tua
vita: calciatore, allenatore, attore, cantante, motociclista, automobilista, insegnante di religione; ci provavi sempre, col
tuo entusiasmo e la tua determinazione,
Diventa anche tu
FastQuote Promoter
FastQuote
per la nostra agenzia
La nostra agenzia Allianz sta
selezionando Promoter per l’iniziativa
FastQuote, la quotazione RC Auto a
FastQuote,
portata di click.
Sei una persona precisa e dinamica?
Ti piace lavorare a contatto col
pubblico?
Sei il Promoter che stiamo cercando.
Fare il Promoter è facile: basta avere
Fare
uno smartphone iPhone o Android e saper
FastQuote.
utilizzare l’app FastQuote.
Contattaci o vieni a trovarci in agenzia.
Ti aspettiamo.
AGENZIA DI PAESTUM
Viale della Repubblica,18 - 84047 Capaccio (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828725886
[email protected]
Timbro dell’agenzia
[Ge. Pic.] Si è spenta alle ore 8
del 28 Luglio, all'età di 75 anni,
la vita terrena di Carlo Auricchio, appartenente ad uno dei
pochi nuclei familiari “originali” di Matinella, non tanto
tempo fa, quando era composta
da ampi terreni agricoli. Carlo
Auricchio appartiene alla Storia
della nostra collettività, una vita
spesa per il sociale, a partire
dalla prima squadra di calcio
dell'epoca, con il Cinema,
unico ritrovo di un’intera generazione. Genuino, premuroso
verso la sua famiglia e con la
passione per i motori.
e questo ha fatto di te quello che eri: un
uomo unico, speciale, con i suoi pregi e i
suoi difetti, ma non omologabile, non inquadrabile, un uomo che non chinava la
testa; eri un personaggio del ‘900, caro
Carlo, di quegli anni ’60 del ‘900, gli
anni del boom economico, delle prime
macchine, dell’entusiasmo, della voglia di
godersi la vita. Con la chiusura del
“tuo” cinema è cominciata la tua parabola discendente; il cinema Auricchio per
Matinella è stato una palestra di vita,
di emozioni, di nascita di amori, di ri-
sate e di pianti. Sai che ogni volta che vedevo “Nuovo cinema Paradiso” non potevo fare a meno di paragonare il vecchio
cinema siciliano al tuo cinema? Sai che
quando vedevo Totò e il vecchio Alfredo
non potevo non pensare a me e a te? Sai
che ogni volta che vedevo quel film piangevo e non riuscivo ad arrivare alla fine?
Sai che adesso che non ci sei più per me
sarà ancora più difficile arrivare alla fine
del film? La vecchia Matinella è morta
con la chiusura del cinema Auricchio, e
adesso che anche tu non ci sei più è come
aver seppellito insieme a te tutto un
mondo fatto di giochi per la strada, di
notti sul canale, di corse dietro ad un pallone, di vecchie cinquecento e di amori
mai nati e mai finiti, un mondo dove
tutti conoscevano tutti e dove tutti potevano andare a casa di tutti senza problemi e senza avvisare, un mondo fatto
di cose semplici, di feste di Capodanno e
di Carnevale nelle case, di canzoni cantate insieme a voce alta e di discorsi impegnati davanti al bar o davanti ad un
camino. Il destino ha voluto, caro Carlo,
che io ripartissi da Matinella per tornare
una settimana a Firenze proprio la mattina che tu sei morto, e con me c’erano
anche i miei genitori; il destino ha voluto
che né io né i miei genitori fossimo presenti a darti l’ultimo saluto, ma tu sai
bene che, oltre alla parentela e all’amicizia, ci univano l’affetto e la condivisione
di tanti momenti belli e brutti passati insieme. Io nella mia vita ho scelto strade
che mi hanno portato lontano da Matinella, un po’ come il Totò di “Nuovo Cinema Paradiso”, ma non potrò mai
dimenticare un cinema di paese, una vecchia cinquecento grigia con gli altoparlanti, la piazzetta dove giocavamo a
pallone, un bar con tanti amici e un
uomo che parlava con me, nonostante
fossi più piccolo, dei tanti misteri della
vita. Grazie, Carlo, grazie per esserci
stato, perché senza di te il mio mondo
non avrebbe avuto il colore che ha avuto.
Vincenz o Rocciolo
ALBANELLA
N° 28
02 Agosto 2013
11
L’occasione persa. Sonica Powerstock 2013 va nell’avellinese
Il comune aveva già concesso il patrocinio. Che cosa è successo nel frattempo?
Albanella si alimenta di energia
verde. Anzi no, ERRATA CORRIGE. Non più. Albanella
avrebbe dovuto essere protagonista di un’iniziativa virtuosa e nel
contempo ludica, con l’obiettivo
di patrocinare un festival della
musica dedicato alla sostenibilità
ambientale che mira a sensibilizzare i giovani sulle tematiche di
salvaguardia territoriale e sociale.
Si tratta del Sonica Powerstock
Festival, una kermesse internazionale itinerante che dopo le scorse
cinque edizioni svoltesi tra il 2005
e il 2011 in giro per il mondo,
quest’anno avrà luogo nel sud Italia, e fino a un paio di settimane
fa le colline matinellesi avrebbero
dovuto ospitarlo. Il parco eolico
di Albanella infatti era la location
scelta per l’evento mondiale dal 1
al 5 agosto. Un appuntamento totalmente ecologico e interamente
dedicato al pianeta Terra, in cui si
celebrano la natura, musica, e la
pace.
La mission intrinseca del Sonica
è rendersi portavoce di un concept ecofriendly e sviluppare una
coscienza comune volta al rispetto di valori etici universali,
quali lo sviluppo sostenibile, la
green economy, le tecnologie
verdi e l’alimentazione naturale.
Come si legge(va) sul sito ufficiale
dell’evento “Uno degli obiettivi
primari di SONICA è quello di
assicurare la realizzazione dell'evento con il minor impatto ambientale possibile. Il meraviglioso
paesaggio del parco eolico di Albanella è il luogo che ci ospiterà,
e che noi rispetteremo e proteggeremo seguendo le nostre migliori attitudini umane.” Poi, tutt’a
un tratto, sullo stesso sito si viene
a conoscenza di un improvviso
cambio di location, sostituita con
“San Martino Valle Caudina”, in
provincia di Avellino, con nessun’altra motivazione se non
“l'impossibilità di utilizzare il
parco eolico di Albanella” per
questioni di “imprevisto dissesto
del suolo” . Tante le persone che
avevano già prenotato alberghi,
bed and breakfast, treni e spostamenti da ogni parte dello stivale e
da tutta Europa. Tante le lamentele, i reclami e tanta la delusione
e le domande che chi scrive si è
posta. Spiegando ai non addetti ai
Cosa è successo? Spiegazioni è la
parola d’ordine in casi poco felici
come questo. Concludo informando che per la prima volta quest’anno ci sarà l’introduzione del
villaggio H.E.ART, luogo dedicato
alla cura del benessere, dell’ecologia, dell’arte e della cultura, in cui
saranno allestiti laboratori di riciclo creativo e eco-redesign, attività
di yoga e meditazione spirituale e
workshops su bioenergetica e
open-source… Ora, è chiaro
quanto “il meraviglioso paesaggio
del parco eolico di Albanella” e
l’intero comprensorio hanno
perso a causa di una ragione ancora del tutto oscura? E lungi da
me voler fare del campanilismo,
un plauso ammirevole- sebbene
amaro- va alla lungimiranza del
territorio avellinese, riuscito ad accaparrarsi un podio che altri, poco
sagaci, si sono fatti scappare.
Car men Fio rito
lavori di cosa si tratta, basti pensare che il Sonica è uno dei migliori
eventi
del
genere
psy-trance/goa d'Europa. Un
evento di spessore internazionale
che attraverso l’indiscussa valorizzazione immateriale quanto materiale (le prenotazioni nelle
strutture recettive locali parlano
da sé) del territorio ospitante si
propone un nuovo modello di
comportamento e di interazione
nell’epoca postmoderna, la quale
sempre più vede il trionfo dell’informazione digitale e dell’entertainment e sempre meno la
riappropriazione dell’integrità
umana intesa come benessere psicofisico e condivisione di valori
transculturali. Non bisogna essere
esperti di marketing territoriale
per comprendere il plus valore
che un tale eco-festival avrebbe
apportato alla nostra terra, la cui
compatibilità ambientale con tali
contenuti è pressoché totale, per
non parlare dell’effetto “vetrina”:
un vero e proprio trampolino di
lancio per attività ancora poco
consone a queste zone, quali la
musica elettronica e l’arte visiva.
Come si è potuti, mi chiedo, farsi
sfuggire una simile occasione?
Farsi sottrarre un ‘Patrocinio Morale’ peraltro già sottoposto a delibera comunale del comune di
Albanella in data 12 marzo 2013?!
pe
ica.it
t
c
e
l
p
www.
e
n
i
l
isti on
u
q
c
a
r
12
N° 28
02 Agosto 2013
EBOLI
Le buone intenzioni di Melchionda e il marketing di Cariello
La campagna elettorale del 2015 già sembra scatenare i peggiori istinti
Unico va in vacanza. Anche i
politici e i dirigenti dell'ospedale.
Pagati. Ma non capiamo per fare
cosa. Riassumiamo i primi otto
mesi dell'anno. Con delle pagelle
attuali. Ironiche. Sempre appellabili, per carità.
Martino Melchionda, voto 4:
lancia la crociata di sinistra. Case a
prezzo sociale. Mutui abbordabili.
Giovani coppie e senza reddito, il
sindaco parla a voi. Vi costruirà
276 case. Ma nel quartiere sbagliato. E' vero che il piano regolatore lo ha fatto Rosania, il
predecessore di Melchionda. Ma la
crociata socialista del Pd avviene
nel quartiere sbagliato. In zona collinare. Agricola. Non edificabile. Le
case a prezzo sociale andrebbero
costruite nella zona opposta di
Eboli. Lo dice il Prg. Melchionda
non ci fa caso. Scrolla le spalle. Va
avanti. Il centrosinistra è con lui.
Solidale. E vacanziero.
Alfonso Cillo, voto 2, se ne va in
Croazia. Gli altri restano in comune. A votare..."le delibere che
Cillo non voterà mai" spiegano nel
Pd. Il concetto ci sfugge. Ci sono
delibere che Cillo non vota a prescindere? E Rotondo, Di Cosmo e
Lettera, rientrato dalla Francia,
sono dei Tafazzi? Ma che scusa è
questa? Melchionda chiude il portone del comune. E va in vacanza.
Con la grana dei parcheggi. Quelli
sotterranei in via Adinolfi diventeranno come i fori imperiali a Roma.
Tra duemila anni saranno ancora lì.
Incompiuti. I parcheggi a mare, invece, a fine luglio ancora non sono
stati assegnati. E restano un'esclusiva degli abusivi. La Multiservizi
continua a tirare la corda, in un periodo di crisi nera. Al rientro dalle
vacanze, Melchionda dovrà mettera
a posto un pò di cose. Dai distinguo di Cillo alle case in zona agricola. La confusione, a Palazzo,
regna sovrana.
Mario Minervini, voto -3: aspettiamo che Antonio Squillante, il direttore dell'Asl, ce lo spieghi. Noi,
non lo abbiamo capito. Perchè paghiamo lo stipendio a un dirigente
come Minervini? Rubano i macchinari in nefrologia e lui non fa una
grinza. Non batte ciglio. Impiega
dieci giorni a informare l'Asl.
Quando Squillante poi gli dice: "ti
ricompro i macchinari della nefrologia"...Minervini li spedisce nel reparto sbagliato. Siamo a Scherzi a
parte o in un ospedale pubblico?
Da oltre un anno e mezzo in ospedale non si fanno esami istologici
intraoperatori. Per capire, cioè, la
dimensione di un tumore, prima di
operare. "Abbiamo il criostato
rotto. Io sono andato a prenderlo a
Polla e me lo hanno rubato" spiega
Giuseppe Gigliotti, primario e sindacalista. Siamo al delirio assoluto
o in un ospedale in coma profondo? In oculistica i macchinari
sono rotti da un anno e mezzo.
"Siamo andati io e il dottore Gigliotti a Salerno a chiederne la sostituzione" spiega Vito Sparano, ex
sindacalista della Cisl, ora Uil. E
Minervini? Era in vacanza. Tanto è
passato un anno e mezzo con i
macchinari in oculistica rotti...ache
ne passino altri tre a Minervini fregherà qualcosa? Scusi, signor Squillante, ma questo strazio fino a
quando durerà?
Massimo Cariello, voto 4: la voglia è tanta. Come la confusione. E'
vero che Cariello non si perde un
funerale, un matrimonio o una cresima (pare esista un clone nel caso
di eventi concomitanti) ma è possibile che in un anno solare il consigliere
provinciale
ex
che-guevariano non sia mai passato
davanti all'Istituto Agrario? I suoi
amici di destra alla provincia hanno
asfaltato tutto il comune di Battipaglia. Complimenti. Hanno tappezzato di asfalto anche via la
Carnale a Eboli, dove passa una
macchina ogni anno bisestile. E
non si sono accorti delle voragini a
800.93.11.62
dieci metri dalla provinciale davanti
l'agrario? Qualche condoglianza in
meno e un pò di concretezza stradale, non guasterebbero. Cariello è
già in campagna elettorale. In pole
position per le comunali del 2015.
Pronti, via. Si è subito scatenata la
pletora di lecchini. Che fanno più
danni che bene all'ecclesiastico Cariello. Sollevare una polemica per le
condizioni in cui versa un palazzo
privato, nel centro storico, pur di
attaccare l'amministrazione Melchionda è propaganda demente e
ignorante. Ci sono mille modi per
sottolineare i problemi seri della
città. I fautores di Cariello scoprono sempre il cespuglietto privato con la zanzara tigre che ronza
di notte contro mano. Quisquilie
infantili. Da qui al 2015 ne passerà
di acqua sotto i ponti. Tra un funerale e una cresima, Cariello riordini
l'agenda, le priorità e gli incensieri.
Gerardo Rosania, voto 4: fare
l'opposizione dopo 10 anni da sindaco rosso un pò rende strabici, un
pò autolesionisti. Su molte critiche
a Melchionda, Rosania ha le sue ragioni. Ma la strategia per il futuro
qual è? Incoronare Cariello primo
sindaco di destra a Eboli?
Attaccare Melchionda sul futuro
incerto dell'ospedale che strategia
è? L'ospedale di Eboli è allo sfascio
per colpa di una classe medica interessata solo agli straordinari e ai
posti di comando. Rosania lo sa
bene. Dopo aver fatto il sindaco
per dieci anni, dovrebbe conoscere
certi meccanismi. Li facciamo i
nomi dei protagonisti dello sfascio
ospedaliero? Puntare il dito contro
Melchionda è un pochino azzardato. Ma chi la beve una cosa del
genere? Andiamo sulla fascia costiera. C'erano le case abusive.
Complimenti per le demolizioni.
CONTINUA A PAGINA 13
ROSCIGNO
“Spose D’acqua” per raccontare la storia
Il 24 agosto a Roscigno Vecchia sotto la direzione di Francesco Puccio
Debutterà, sabato 24 agosto 2013,
nello scenario della settecentesca
piazza Giovanni Nicotera in Roscigno Vecchia, lo spettacolo teatrale
“SPOSE D'ACQUA”. Un evento
teatrale e culturale da vedere assolutamente, non solo perché allestito
in uno dei centri storici ed architettonici fra i più belli ed affascinanti
del Parco Nazionale del Cilento,
Vallo di Diano e Alburni, ma perché lo spettacolo teatrale saprà sicuramente arricchire, affascinare e
stupire gli spettatori per i testi e le
tematiche affrontate. Lo spettacolo
teatrale è frutto di mesi di duro e
costante lavoro di undici giovani cilentani (Anna Farina, Veronica
Gallo, Teresa La Gorga, Dalia Luisi,
Giovanna Passarella, Margherita
Perone, Rosa Perone, Amelia Salamone, Francesco Spagnuolo, Sara
Spagnuolo e Laura Sodano), attori
ed attrici in erba, pieni di entusiasmo e passione per il teatro. Tutto
nasce da un progetto ampio ed articolato di laboratorio teatrale chiamato “Radici”, voluto e sostenuto
da Michele Albanese, direttore generale della BCC Monte Pruno di
Roscigno e Laurino, per far nascere
e crescere la cultura del teatro in
questa parte del Cilento. Il progetto
culturale e teatrale “Radici”, innovativo e sperimentale, non ha semplicemente come fine, però,
l'allestimento di spettacoli teatrali
nei comuni di Roscigno, Corleto
Monforte e Sacco. Lo scopo principale, invece, è quello di far vivere
ed amare il “teatro come un evento
sociale”, partendo da una ricostruzione storica delle testimonianze e
dalle storie locali fino a giungere alla
creazione di una drammaturgia originale ed inedita che “si prefigge di
intervenire artisticamente e culturalmente per dare risposte alle domande che implicitamente il
territorio esprime, promuovendo e
valorizzando, attraverso la cultura e
l'arte teatrale, il patrimonio delle
memorie collettive di una comunità
e di trasmettere alle nuove generazioni il piacere della riscoperta delle
radici mediante nuove forme di comunicazione e la commistione dei
linguaggi della parola, della musica
e della danza” - spiega l'ideatore e
lo scrittore Francesco Puccio - Elementi fondanti della rappresentazione teatrale “SPOSE D'ACQUA”
sono: l'acqua e le spose. “L'acqua
come elemento primordiale, vita
essa stessa, che non ha bisogno di
giustificarsi, che esiste e basta, origine di tutto. L'acqua come elemento fluido di connessione e di
connessione tra culture differenti,
come fattore di integrazione perché
elemento primordiale che dà la
vita” e “la sposa come modello culturale, fotogramma nella vita della
donna, indicatore di nuovo inizio di
vita..”
La regia e la drammaturgia dello
spettacolo teatrale “SPOSE D'ACQUA” sono di Francesco Puccio e
di Maddalena Califano.
Vito Gerardo Roberto
[email protected]
SEGUE DA PAGINA 12
messe del centrodestra sono vuote
e annacquate. Conclusi i processi
già iniziati, che non sono pochi, calerà il sipario su via Italia. Gli avvocati Conte, Tortolani, Genovese e
pochi altri ce l'hanno messa tutta.
Per salvare il tribunale. Non è bastato. Onore a loro.
E non certo alle centinaia di colleghi legali che hanno sempre scrollato le spalle. Eboli perde pezzi.
Con la complicità di molti professonisti. Forensi e istituzionali.
Francesco Faenza
[email protected]
Ma la programmazione successiva
è stata un flop di chi? Chi è che
parlava della Rimini del Sud?
Detto questo, il quesito irrisolto rimane. Rosania continuerà a fare il
"gregario" e a lanciare la volata a
Cariello, sua "invenzione" politica", fino alla berlusconizzazione
del comune di Eboli?
Avvocati dell'associazione forense, voto 7: hanno lottato da
soli. Ma hanno perso. Il tribunale
di Eboli chiuderà, come tutti i tribunali monocratici d'Italia. Le pro-
CHI CERCA
TROVA
Vendesi casa indipendente
con terreno fronte strada
statale contrada Fonte di
Roccadaspide
Info: 3333642139
Š
.IENTE¢ACROBAZIE¢,A¢PUBBLICITg
˜¢UNA¢QUESTIONE¢DI¢342!4%')!
Via Irno · Strada per Sardone (z. i.) · 84098 Pontecagnano Faiano (SA)
www.grafichecapozzoli.com
info@grafichecapozzoli.com
tel. 089 382647
N° 28
02 Agosto 2013
13
14
N° 28
02 Agosto 2013
CILENTO
Grande successo a San Mauro La Bruca
Evento artistico e culturale di valorizzazione e promozione del territorio
Dopo “Cilento, terra di fede”: incontro-dibattito organizzato dall’amministrazione comunale di
San Mauro La Bruca, piccolo
borgo del cilento interno in occasione dell’anniversario del miracolo eucaritstico avvenuto il 25
luglio del 1969, doppio appuntamento promozione si è concluso
questa settimana con uno show
musicale e spettacolare della nota
cantante Paola Salurso, presso la
frazione di S. Nazario.La prima
serata ha avuto come ospite d’eccezione Roberto Giacobbo, vicedirettore di Rai2 e conduttore del
programma televisivo “Voyager”,
studioso di mistero, storia, archeologia nonché autore del libro
“Conosciamo davvero Gesù?”
(Roma, Rai-ERI-Milano, Mondadori, 2013) presentato nel corso
dell’evento. Presenze illustri del
mondo accademico e religioso, tra
le quali il professor Luigi Rossi
(preside della Facoltà di Scienze
Politiche presso l’Università degli
Studi di Salerno), Don Giovanni
Di Napoli (direttore dell’Istituto
Superiore Scienze Religiose Vallo
della Lucania), Don Antonio
Greco (rettore santuario Eucaristico San Mauro la Bruca). Il talk
sarà arricchito dal reading a cura
dell’attrice Filomena Pisani e
dall’esibizione dei due cori polifonici Armonie Celesti, diretto da
Antonietta De Nicola, e Kamaraton Cantus, diretto da Pantaleo
Leonfranco Cammarano. Presenti
al dibattito anche il presidente
della Provincia di Salerno Antonio Iannone, il sindaco di San
Mauro la Bruca Giuseppe Di
Fluri, il sindaco di Novi Velia
Maria Ricchiuti, il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori e tanti altri
sindaci dei comuni cilentani. Un
viaggio attraverso la spiritualità di
un territorio da sempre meta di
antichi pellegrinaggi, dai santuari
mariani al Santuario eucaristico di
San Mauro La Bruca, scenario del
miracolo eucaristico avvenuto il
25 luglio 1969, quando dei ladri si
introdussero nella chiesa parrocchiale e rubarono le ostie consacrate, ritrovate la mattina seguente
intatte e ancora oggi venerate dai
credenti che giungono da ogni
luogo.
IN FARMACIA.
Trattamento della stipsi durante la gravidanza
Il problema della stipsi durante la
gravidanza è molto sentito. La gravidanza predispone le donne al suo sviluppo. L’aumento dei livelli di
progesterone e la diminuzione della
motilina determinano un rallentamento dell’evacuazione. Si ha un aumento del riassorbimento dell’acqua
che provoca una disidratazione della
massa fecale.
La riduzione dell’attività fisica e l’aumento dell’apporto vitaminico e di
minerali contribuiscono ulteriormente. Infine, l’aumento volumetrico dell’utero potrebbe rallentare il
transito fecale. Molte pazienti trovano sollievo aumentando l’introdu-
zione della quota giornaliera di fibre,
liquidi e dell’esercizio fisico. I probiotici, cioè i lactobacilli ed i bifidobatteri,
che rafforzano la flora intestinale possono migliorare la funzione intestinale.
Altrimenti si possono usare i lassativi.
Però vi sono pochi dati scientifici sull’utilizzo dei lassativi in gravidanza
come recentemente dimostrato da
uno studio canadese che fa il punto
sulle conoscenze attuali distinguendo
i lassativi in base al loro meccanismo
d’azione. Le conclusioni cui giunge lo
studio sono che la terapia di prima
scelta per la stipsi è rappresentata
dall’aumento dell’assunzione di acqua
e fibre e da una quantità moderata
di esercizio fisico giornaliero; se
queste misure non funzionassero si
può pensare a ricorrere all’uso di
lassativi, scegliendoli tra quelli non
assorbiti a livello sistemico e che
non danno rischio di malformazioni
fetali. Per questo è essenziale ricorrere al supporto del proprio ginecologo o del farmacista, che
sapranno dare le indicazioni più opportune e utilizzare i lassativi solo
per brevi periodi o occasionalmente, per evitare il rischio di disidratazione e di squilibri elettrolitici.
Alberto Di Muria
[email protected]
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora
[email protected]
N° 28
02 Agosto 2013
15
Mini guida estiva dei "miei" ristoranti cilentani preferiti
Ho scritto spesso dei miei ristoranti pestani ed agropolesi preferiti. Invece, su questo numero
propongo una quindicina di mete
golose del nostro Cilento, andando via mare, da Castellabate a
Sapri. Sono locali che nel mio girovagare ho apprezzato per la
buona cucina, per l’atmosfera e
per l’accoglienza calda che solo i
cilentani sanno offrire. Inizio subito da Castellabate con il ristorante
“La
Principessa”
(0974.967173) gestito da Ciro Ceriello e sua moglie Cristina Cardullo, che è stata l’ideatrice del
progetto ed è la vera anima del locale. Dalla sala, una vista mozzafiato, si ammira un panorama di
una bellezza unica sul nostro
mare. Il posto è molto romantico
ed offre un’ottima cucina di mare.
Scendendo a S. Maria di Castellabate, in piazza Lucia troviamo “Il
Cantuccio” (0974.961748), locale
gestito da una giovane coppia napoletana, Daniele Acerrano e
Maddalena Di Sena. Qui troviamo
un ambiente semplice e caldo che
è molto apprezzato dai turisti,
anche per la buona cucina tipicamente campana. Poco distante c’è
“Perbacco” (0974.961832), aperto
solo la sera, dove il giovane Attilio
Aversano offre, su una piccola e
curata terrazza, una cucina innovativa marinara accompagnata da
una ricca selezione di vini regionali e nazionali. Solo 100 metri più
avanti, per chi vuole approfittare
del mare pulito di S.Maria, al
“Lido S.Maria” (0974. 960339)
trovate un piccolo ed ospitale stabilimento balneare che a pranzo,
tra un bagno e l’altro, offre cibi
freschi, sani e genuini accompagnati da una grande passione.
Prossima tappa: Ogliastro Marina.
Qui, al ristorante “Da Carmine”
(0974.963023), storica e tradizionale tappa per buongustai, troviamo una grande cucina marinara
cilentana. Scendiamo verso sud e
arriviamo ad Agnone, un piccolo
e grazioso borgo marinaro. Il
posto consigliato è “Paisà”
(329.9121204), qui Luca e Pasquale Tarallo offrono totalmente
una cucina a Km 0, solo pesce pescato nel mare antistante e solo
prodotti cilentani. Ed eccoci ad
Acciaroli, luogo di fascino e bellezza. Ci sono molti ristoranti, ma
il mio preferito, come già scritto
su queste pagine, è “Il Rosso e il
Mare” (0974.904046), gestito dalla
famiglia Vassallo, molto signorile
ed ospitale, offre piatti elaborati
quanto basta, dove il pesce utilizzato è spesso quello che viene pescato direttamente da loro.
Arriviamo ad Ascea Marina, altra
famosa perla cilentana. Due i posti
degni di nota: “Le Macine”
(0974.972142), ristorante rustico
situato all’interno di un vecchio
frantoio, gestito da 20 anni, con
professionalità ed impegno, dal
bravo Luciano Ferolla; poi, citiamo il “Poseidonia Beach Club”
(348.0830106), un locale molto
particolare in senso positivo. Vive
praticamente 24 ore al giorno. Direttamente sul mare, ha una spiaggia super attrezzata e dalla piccola
colazione a tarda notte, è un susseguirsi di eventi e manifestazioni
adatte a tutte le esigenze. Si prosegue verso Pisciotta, nonostante
una strada al limite della viabilità,
vale la pena andarci. Qui, ben 4 ri-
storanti hanno attirato e fatto godere il mio palato. Inizio con “Perbacco” (0974.973889), situato
lungo la strada prima di arrivare al
paese.
Qui, all’ombra di ulivi di oltre
1000 anni, potete gustare una cucina preparata soprattutto con
prodotti tipici cilentani. A gestire
il locale c’è Vito Puglia, storico
personaggio di Slow Food, l’associazione gastronomica più quotata
al mondo. Al centro storico, invece, troviamo l’ “Osteria del
Borgo” (0974.970113), gestita da
Mario Pagano e Gerardo Pirfo,
entrambi hanno un grande amore
per il nostro territorio ed offrono
una buona cucina mista a passione
e professionalità. Non da meno è
Mario Caramuta che a pochi metri
gestisce
il
“Tre
Gufi”
(0974.973042), una terrazza mozzafiato in un contesto piacevole e
affascinante. Si scende in località
Marina di Pisciotta e troviamo
La Ricetta della settimana
Rotolini di alici al pane profumato
Ingredienti per 4 persone: 500 g di
alici fresche nostrane, 2 cucchiai
di pangrattato, 1 cucchiaio di capperi, 1 spicchio d’aglio, la buccia
di 1-2 limoni non trattati, prezzemolo e olio extravergine d’oliva cilentano.
Preparazione: Pulite le alici e apritele a libro.
Mescolate insieme il pangrattato
con olio, capperi, bucce di limoni,
prezzemolo ed aglio tritati.
Posizionate un poco di ripieno su
ogni alice e arrotolatele ad involtino.
Disponete le alici in una teglia da
forno unta, cospargete con il composto di pangrattato rimasto.
Cuocete in forno caldo a 180° per
circa 8/10 minuti e servite. Vino
consigliato: Fontanarosa 2010,
Greco di Tufo Docg, Di Prisco.
“Angiolina” (0974.973188), locale
gestito da Rinaldo Merola, anche
questo è un posto rinomato per il
grande pescato ed è molto conosciuto per i piatti a base di alici di
menaica, preparate come pochi
sanno fare in Italia. Lasciamo Pisciotta e ci avviamo verso Palinuro, località che non ha bisogno
di presentazione. La nostra meta è
fissa: ristorante “O’ Guarracino”,
che può essere descritto con
poche parole come: semplicità,
bontà e grande ospitalità. La famiglia Graniti, in toto, gestisce questo ristorantino nei pressi del
porto con grande amore e passione. Meritano il successo che
hanno. Proseguiamo verso sud e
arriviamo a Policastro, luogo che
per le sue qualità paesaggistiche
meriterebbe molto di più dal
punto di vista turistico. La nostra
tappa è il ristorante “L’Uorto”
(0974.984647), gestito da Michele
Girardi e Pasquale Lamoglie. Non
solo per me, ma per la maggior
parte dei miei conoscenti, è il numero 1 in questa zona per qualità,
professionalità ed ottimo rapporto
qualità prezzo. I due gestori, anche
se giovani, si aggiornano continuamente e s’impegnano per soddisfare al massimo la loro clientela.
Chiudiamo questa nostra mini
guida con il ristorante “Lucifero”
(0973.603033) di Sapri, il paese
della famosa spigolatrice. Il locale
colpisce sempre per la sua qualità,
infatti il bravo gestore, Genesio
Torre, è conosciuto per saperne
una più del diavolo. Se visitate
questi locali e mi farete sapere la
vostra opinione, sarà una cosa
molto gradita. Buon Ferragosto a
tutti.
Diodato Buonora
sconti dal 30% al 70% tutto l’anno
shopping
democratico