N°28 del 02/08/2013
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N°28 del 02/08/2013
0828. 720114 - unicosettimanale. it - redazione@unicosettimanale. it € 1,00 Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via maggiore Gorga, 8 - Roccadaspide- Poste Italiane - Spedizione in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€ CAPACCIO EBOLI AGROPOLI LA BANCA AIUTA IL MARKETING LA TRENTOVA I SOCI PER LA CASA DI CARIELLO DI FARE AMBIENTE MANDETTA A PAG. 4 FAENZA A PAG. 12 Anno XIV n° 28 del 02 Agosto 2013 IN QUESTO NUMERO L’INSERTO: COLOPI A PAG. 8 E’ L’ORA DELLE VACANZE INTELLIGENTI E A BUON MERCATO L’11 MARIO BIONDI A SERRE ARTICOLO A PAGINA7 ARTICOLO A PAGINA 3 INCIDENTE IRPINIA IL MIO PAESE/1 QUELL’ULTIMO DOSSO L’AQUARA DI SERRELLI L'autostrada Napoli-Bari comincia con la pianura e finisce con la pianura, ma in mezzo c'è il cartone ondulato dell'Appennino. Il punto dove è avvenuto l'incidente che ha ucciso tante persone è tracciato nel massiccio del Partenio, è l'ultimo dosso prima dell'inferno della pianura campana. Per chi parte da Napoli è il punto in cui la strada s'impenna, i paesi che non hanno più campagna cedono il posto al bosco. Siamo nella stessa regione, Il 28 luglio si festeggia ad Aquara il santo patrono, San Lucido: un benedettino fervente e operoso che, a cavallo dell'anno 1000, fondò un monastero nei pressi di Montecassino, fece costruire alcune chiese, si recò in Terra Santa, fu eremita ed anche consigliere spirituale di Guaimario IV principe di Salerno. E' la festa religiosa principale del paese ed è molto sentita. Aquara, come tutti i paesi del sud, ha una popolazione decimata dall'emigrazione. E così (volendo trarre un personale beneficio dal danno), scopro che è un esercizio delizioso CONTINUA A PAGINA 5 CONTINUA A PAGINA 3 ROCCADASPIDE DAL 7 ALL’11 BUONA ESTATE ! Con questo numero la redazione di “Unico” augura buone vacanze a tutti i lettori e si concede una pausa di riposo. Torneremo “operativi” a partire dal 26 agosto con la riapertura degli uffici redazionali e ci ritroverete in edicola il 30 agosto. Lo stop s’impone anche per dare modo a Poste Italiane di recuperare con la regolarità della distribuzione delle copie agli abbonati. Rassicuriamo i nostri affezionati abbonati sottoscrittori che le scadenze per il rinnovo verranno opportunamente prorogate. Buona estate! 2 N° 28 02 Agosto 2013 ROCCADASPIDE Fonte valorizza il basket di Donato D’angelo La squadra Enjoy the Silence si aggiudica la prima edizione PRODOTTI PER Bar, Ristoranti, Pizzerie, Osterie, Pub, Wine Bar, Birrerie, Rummerie, Alberghi e Discoteche INFO&CONTATTI tel 0828 730510 / fax 0828 72805 S. S 18, Km 89, 700 Capaccio [email protected] www. planetbeverage. it Dopo la felice iniziativa della scorsa estate, la Polisportiva Capaccio Paestum ha deciso di puntare al raddoppio, offrendo un’occasione in più di sport e divertimento con il 1° Meeting di Basket Fonte di Roccadaspide. L’evento ha avuto luogo il 26, 27 e 28 luglio, impeccabilmente organizzato dallo staff tecnico e dirigenziale del Basket Capaccio, sotto la supervisione del Presidente Donato D’Angelo, che, sempre attento e partecipe, tanto sta facendo dal momento del suo insediamento per incentivare ogni occasione utile a rendere questo sport fruibile ad un sempre più alto numero di giovani. Tre giornate di piacevole aggregazione, capaci di coinvolgere piccoli e grandi in un’atmosfera socializzante all’insegna dello star bene. Gli appuntamenti serali sono stati inaugurati dai bambini del minibasket e dalle ragazze e ragazzi dell’under 15 con gare miste, a seguito delle quali si sono disputati due tornei di 4 contro 4. Nella categoria femminile, hanno conquistato la vittoria le Avengers, squadra formata da Laura Di Nicuolo, Federica Marino, Maria Antonia Scotto di Fasano e Marta Turriziani. Nel torneo maschile si sono invece aggiudicati il primo posto gli Enjoy the Silence, con Giampalo Cuozzo, Pasquale D’Angelo, Giuseppe Di Spirito, Enrico Giamberini, Roberto Giamberini e Luciano Marino, imponendosi sul team agropolese Bad Boys for Life. L’auspicio è che questo primo meeting di Fonte sia solo l’inizio di una lunga serie di appuntamenti atti a promuovere la pallacanestro sul territorio e a cogliere l’importante valore sociale di tali manifestazioni, che non devono essere limitate agli “addetti ai lavori”, ma diventare occasioni che possano interessare l’intero Comune, il quale, attraveso la loro promozione, ne esce rafforzato nella propria immagine. Un ringraziamento speciale va rivolto a tutti gli sponsor, alle aziende e alle diverse realtà cittadine che hanno dato un pezioso contributo alla realizzazione di questa iniziativa: a Francesco Cammarano per aver fornito la Tecno a strumentazione, Gronda e Copertura di Mazzaro Vito, Bar Meri Giò di Gorrasi Pasquale, American Bar, Autocarrozzeria Lettieri Antonio, Fashion Parrucchieri, Qui Discount, Alimentari Cammarano. Un ultimo, ma non meno importante grazie va al Comune di Roccadaspide, sempre attento alle esigenze della sua comunità, che dal 5 all’8 agosto patrocinerà la seconda edizione del Meeting di Baasket di Roccadaspide. Un’occasione da non perdere per tutti coloro che vogliono partecipare ad un evento bello, sentito e giovane, in attesa che riparta la nuova stagione agonistica. Bar bara S aponara Sei agosto a Sacco... un sacco di poesia! Il 6 agosto giornata dedicata alla poesia a Sacco, il comune dell’Alto Cilento più vicino agli Alburni. Saranno premiati i vincitori di un “Sacco di versi”, il concorso coideato dal giornalista Silvio Masullo e dal sindaco Claudio Saggese. La giuria del premio con i giornalisti Oreste Mottola e Bartolo Scandizzo, la critica letteraria Mariagrazia Crapis e il conduttore televisivo Enzo Landolfi ha avuto un compito arduo nell’individuare i vincitori tra le centinaia di poesie pervenute. A partire dalle 20 nella simpatica piazzetta di Sacco saranno resi noti i nomi dei vincitori che si porteranno a casa premi in denaro, buoni libro, olio, vino e fusilli fatti in casa. La “regia” è tutta dell’istrionico Landolfi che annuncia colpi di scena e perfetta armonizzazione degli ingredienti messi a sua disposizione dalla solerte amministrazione comunale. ROCCADASPIDE N° 28 02 Agosto 2013 3 La lettera. Le grandi valenze artistiche delle “Notti” L’assessore ideatore: “Etica ambientale, cura del territorio e creatività giovanile” Caro Direttore, colgo il tuo invito con piacere per comunicarti che Roccadaspide aprirà le porte all’arte. Per una settimana, dal 4 all'11 agosto, nel centro urbano, si incontreranno giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di Bologna, Frosinone, Lecce, Napoli, Ravenna e Roma. Per 7 giorni, la nostra Comunità riunirà, intorno al filo conduttore del riciclaggio, l'espressione artistica nelle sue forme più eterogenee, adibendo il centro cittadino, con 40 piazzole appositamente attrezzate, a Laboratorio Sperimentale di produzione di opere d’arte. Laboratorio Riciclaspide -Sezione artistica de Le Notti dell'Aspide 2013 -, rappresenta il primo esperimento in Italia, effettuato da stu- denti di Accademie di Belle Arti, di creazione artistica in relazione diretta col pubblico, utilizzando materiale di scarto. Queste poche righe non sono sufficienti a spiegare la portata dell'evento, ma sono sicuro basteranno a lasciartene percepire l'essenza che si basa su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, l’idea e l’orgoglio di far conoscere Roccadaspide in tutta Italia attraverso la sensibilità della Comunità nei riguardi dei valori dell’etica ambientale e della conservazione del territorio nelle sue manifestazioni più genuine. Ed, ancora, la restituzione, sotto forma di installazioni artistiche, degli oggetti reputati inutili, che ha il significato dell’esser consapevoli degli insegnamenti che ci sono per- venuti dalle generazioni passate, già obbligate al riutilizzo per necessità e non per tendenza. Inoltre, il coinvolgimento pressoché totale dell’intera comunità, capace di entusiasmarsi intorno all’esaltazione di valori universali, quali l’ambiente e l’arte. E, non ultimo, l’inversione di ten- denza nella gestione dei rapporti tra Amministrazione e Cittadinanza, la cui solida collaborazione e sinergia ha consentito di raggiungere svariati primati in materia di raccolta differenziata, Partendo dal prestigio di un primato e dalle sue radici, quindi, l’organizzazione di questa manifestazione rappresenta la giusta occasione per consentire alla politica di riappropriarsi del suo ruolo primario, ossia di sostenere ed essere a servizio delle idee e della passione dei giovani della propria Comunità. Le Notti dell'Aspide: quello che gli altri non dicono, ovvero Laboratorio en plein air Riciclaspide. Paolo Antico Ass. alle politiche giovanili del comune di Roccadaspide AQUARA. “Con il Musulmano a contare chi quest’anno manca”... DALLA PRIMA riconoscere le persone tornate per l'occasione, che magari non si vedevano da anni, individuandole col loro soprannome. Ancora più gustoso è farlo dalla penombra della salumeria che affaccia sulla piazza, da dove nulla può sfuggire. Complice essenziale è il titolare, anche Tel 0828. 720114 Fax 0828. 720859 e-mail: redazione@unicosettimanale. it url: www. unicosettimanale. it Direttore Oreste Mottola Condirettore Responsabile Bartolo Scandizzo Grafica ed Impaginazione Luciano Marino Stampa STIEM Via delle Industrie 5 Fisciano Cellofanatura e spedizione A.M,G. Press - 84069 Roccadaspide Tel. 0828 1962550 Fax. 0828 1999030 Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n. 119 Responsabile Trattamento Dati Bartolo Scandizzo Abbonamento annuale 25, 00 Euro Abbonamento a I Piccoli € 10, 00 Unico + I Piccoli € 30, 00 Conto corrente postale num. 53071494 intestato a Calore s. r. l. Tiratura: 5000 copie Arretrati: € 2,00 + sp.di sped. Il N° 28 di Unico è stato chiuso in redazione il 31/07/2013 ed è stato avviato alla spedizione agli abbonati il 02/08/2013 presso il CPO di Salerno noto sotto il nome del "Musulmano", che, come ogni aquarese che si rispetti, conosce nomi, soprannomi, nomignoli e relativa storiografia... C'è anche Enza e Teresa, dico io, e il Musulmano: ah sono venute anche le Ciambane da Roma e da Torino. Dopo di che è un carosello di esilaranti espressioni dialettali: 'ngé puru Mastachillu dal bergamasco, l'Allargatore da Arezzo (così detto perché in gioventù, diversi anni or sono, uscì di strada e “allargò” con la sua moto un interminabile percorso di coltivazioni agricole), il Monaco da Faenza, Paraviso da Padernò di Milano, Carna e Maccaruni sempre da Milano, u' Machinista da Milano, u' ssà da Missaglia (così detto perché da piccolo saliva sui palchi e collaudava l'amplificazione, strillando appunto nel microfono: sssà!), Cavatone da Pontecagnano, la Delegata da Morengo, u' Pupazzu da Borgomanero, i Cacalalerta da Pianezza , u' Capitanu da Gessate, i Zanzufali da Cusano Milanino, i Purditi da Monza, u' Turescu da San Remo, i Ciocio da Salerno, u' Scialè e i Picurari da Ferrara, i Calivarii (con accento sulla seconda a e doppia i finale) da Forlì, i Patone da Torino, a' Miscela da Milano, i Tufi da Roma, Carnavecchia da Cinisello Balsamo, u' Wosh (o il “Soffio”) da Bergamo; ma c'è anche un Zolla Zolla da Nola (il ramo napoletano arriva sempre dopo), i Ciuoti da Milano, gli Ianguliddi da Lucca, qualche Talano da Firenze e da Scandicci, il Leparo da Castel San Lorenzo (il fratello americano arriva quando meno te lo aspetti), il Papuocchio da Bolzano, una signora della schiatta dei Tic tic da Paestum, una Mastaddavio da Sa- lerno. I Francisieddi sono andati già via. Nessuna notizia dei Pesciafore, dei Pescialiettu, dei Tabbano e dei Katawè (di Toronto), che nemmeno quest'anno sono venuti.... P.S.: Insistono perché scriva che nemmeno il Picuozzo (da Roma) si è fatto vedere. Giuseppe Ser r elli 4 N° 28 02 Agosto 2013 ECONOMIA Devi ristrutturare casa? C’è una banca che ti aiuta Iniziativa della BCC di Capaccio per aiutare i soci L’iniziativa, chiamata SocioxSocio, ha lo scopo di restituire esclusività ai soci offrendo loro una serie di vantaggi. La prima declinazione di questo ambizioso progetto prende forma attraverso il prestito personale ECOBONUS che, sulla scia dell’omonimo decreto governativo, verrà concesso a tutti coloro che vogliono ristrutturare la loro casa e renderla più “eco-friendlyî. La B.C.C. offrirà agevolazioni e priorità sui suoi prodotti bancari a quei soci che vogliano ristrutturare ed ammobiliare la propria casa qualora si servano dei prodotti e servizi di altri soci che siano fornitori di tali beni e servizi. Il progetto SocioxSocio è stato presentato venerdì 26 luglio nella sala Mucciolo dal presidente, l’ingegnere Rosario Pingaro, e il direttore della B.C.C. di Capaccio Giancarlo Manzi. Con la calma e la naturalezza che lo caratterizzano, il presidente ha spiegato ai moltissimi imprenditori presenti che l’iniziativa SocioxSocio è frutto del colloquio costante della banca coi suoi clienti e che il simbolo x, usato per moltiplicare, rappresenta l’aumento dei vantaggi che comporta esserne socio. Infatti, la B.C.C. si offre di fare gratuitamente da intermediario fra quei soci che hanno il desiderio di lavorare insieme. Con questa iniziativa, si vuole non solo agevolare i soci già esistenti, ma anche attrarne di nuovi. Il direttore ha passato poi a spiegare a fondo i dettagli del prestito ECOBONUS, ricalcando che, grazie al basso tasso d’interesse e agli abbattimenti fiscali, il socio recupera il capitale investito. La sinergia fra governo e la B.C.C. di Capaccio permette in sostanza di ricevere un prestito a tasso zero. Inoltre, il prestito è vantaggioso anche per i clienti non soci. Davide Balzano, project manager dello studio grafico Amatelier MKT di Paestum ha presentato ed offerto ai presenti il Kit Marketing. Questo comprende non solo le istruzioni per chiedere il prestito ECOBONUS ma anche e soprattutto una scheda anagrafica che i soci sono invitati a compilare affinché si possa creare una lista dei soci fornitori di beni e servizi edilizi, che sarà pubblicata sul sito web della B.C.C. Balzano ha invitato gli imprenditori presenti a scrivere sulla scheda anagrafica varie“tags”, ovvero parole chiave relative al proprio business, e ad usare il QR code per rendere il servizio ancora più efficace. I soci riceveranno anche flyers e adesivi da tenere nel proprio negozio per mostrare efficacemente la loro partecipazione al progetto SocioxSocio. Il presidente ha preso la parola di nuovo per ricalcare che, facendo questo, i soci divengono parte attiva del funzionamento della banca, il cui lemma è Progettare Insieme, e ha invitato i pre- senti a continuare il dialogo con la banca, poiché è stato proprio questo il punto di partenza del progetto SocioxSocio. Ha aggiunto poi che ci saranno nuove declinazioni volte ad aiutare i clienti e soci della B.C.C. di Capaccio a superare le difficoltà della attuale crisi economica. Nella fase finale della presentazione, le domande al presidente e al direttore hanno dato passo a un colloquio fra gli stessi imprenditori, chiaramente ispirati dall’ iniziativa, che hanno espresso il desiderio di unirsi per sveltire i tramiti burocratici relativi alle ristrutturazioni edilizie. Il presidente ha anche messo a loro disposizione la sala Mucciolo per le future riunioni degli imprenditori. Sotto la guida del presidente Pingaro e del direttore Manzi, la B.C.C. di Capaccio dimostra di essere entrata appieno nel ventunesimo secolo, data la sua rapida risposta ai vantaggi offerti dal governo, e di essere sinceramente al servizio dei suoi clienti, data la gratuità del progetto SocioxSocio. Agnese Mandetta L’EDITORIALE N° 28 02 Agosto 2013 5 Il dolore degli sconosciuti nell’alta velocità dei poveri Le amare considerazioni dello scrittore irpino sulla sciagura di Monterforte DALLA PRIMA ma si avverte un passaggio netto, come se la natura e la storia cambiassero abito. Percorro molto spesso in pullman quel tratto e non ho mai capito perché da Foggia a Napoli sono previste solo due ore di percorrenza. Cosa ci sarebbe di male se prevedessero un tempo di due ore e venti? Quel pullman è molto affollato e non certo per ragioni turistiche, quasi sempre è pieno di stranieri che vivono a Napoli e vanno a lavorare nel foggiano. Ovunque nelle strade del Sud capita di intercettare grandi autobus su strade che spesso sono rimaste piccole e tortuose. Qualche giorno fa ero in Calabria. Mi dicevano dei treni cancellati, compreso il Crotone-Milano, uno dei treni storici dell'emigrazione meridionale verso il triangolo industriale del Nord. Mentre parlavamo sul corso di Trebisacce passava un pullman di linea diretto in Toscana. Nella mia Irpinia ci sono linee per la Svizzera e la Germania. I prezzi non sono alti e la concorrenza è spietata. Insomma il paesaggio degli spostamenti è cambiato. Sono spariti i noleggiatori che ci portavano verso le stazioni dei treni. Adesso si parte in pullman che spesso passano sotto casa, si parte con comodo, a volte perfino dopo aver mangiato. Io non li ho mai presi questi pullman a lunga percorrenza, sono un viaggiatore dei dintorni. E la mia strada è proprio la Napoli-Bari. Posso andare verso ovest o verso est, sempre quella strada devo prendere, un'autostrada tracciata in molti punti seguendo le esigenze della politica più che quelle dell'orografia. In estate è molto pericolosa anche per via dell'incredibile traffico di autotreni che portano i pomodori dalla Puglia all'agro nocerino-sarnese. Ormai i treni sull'Appennino si sono estinti come se fossero dinosauri. Non solo non abbiamo l'alta velocità, ci manca qualsiasi forma di collegamento. Provate ad arrivare in treno in Lucania, le poche corse che ci sono viaggiano sempre in ritardo. Provate a vivere oggi in Calabria, è una terra che ti costringe a viaggiare in continuazione. Devi spostarti per andare a scuola, al cinema, al ristorante, per comprare un paio di scarpe, per trovare un ospedale decente. E provate a vedere come sono ridotte le strade provinciali di tutto il Sud, quasi impossibile trovare cento metri di asfalto senza una buca. Sarebbe un bel modo di onorare le vittime della Napoli-Bari se lo Stato decidesse di aumentare la sicurezza sulle strade. Poco tempo fa vicino al mio paese una povera ragazza è finita nell'Ofanto perché nel punto in cui ha sbattuto la protezione era molto bassa. È vero che negli ultimi anni i morti sulle strade sono diminuiti, ma il loro numero è ancora spaventosamente alto. E proprio l'estrema frequenza rischia di far diventare quasi ovvie queste tragedie. Invece l'incidente stradale rende ancora più scandaloso quello scandalo smisurato che è la morte. Dentro un pullman si tengono gli occhi chiusi o si guarda il telefonino, è sempre più raro parlare con chi ti è accanto o stare a guardare il paesaggio. E allora viene una pena acutissima se si pensa all'ultimo messaggio inviato, all'ultima musica ascoltata con le cuffie. Il lenzuolo bianco che copre i corpi straziati non è quello di casa: nella propria stanza ci sono le maglie, le scarpe, nel bagno c'è lo spazzolino, ci sono gli oggetti che ci portiamo indietro nella trafila dell'aldiqua, sempre sospesa, sempre in bilico verso un'aldilà che le fedi in corso fanno fatica a rendere credibile. Non ci diranno niente di chi c'era su quel pullman, non erano persone famose, non avranno medaglie e monumenti. Fra qualche ora ogni emozione sarà dissolta nel va e vieni perenne a cui si è ridotto il mondo. Forse il mondo è morto, forse è vivo solo quando facciamo qualche errore, quando in noi muore qualcosa. Bisogna aver cura di pensare come nostri parenti le vittime di questo e di altri incidenti. Nessuno di noi si salverà, ma intanto almeno per un attimo pensiamo al dolore degli sconosciuti. Il dolore per i nostri dolori, l'amore per i nostri amori non bastano, ci vuole attenzione per ciò che non sappiamo, per ciò che non vediamo. A Andretta in una casa abbandonata, intorno a un gancio di ferro dove si appendeva l'uva o i salami, c'era un nido con un cardellino dentro. La sua coda sembrava un filo di paglia, ho visto la sua testa, poi è volato via dalla sua casa, lampadario di piume. Franco Ar minio Tratto da “Il Manifesto” Chiedici l’amicizia su facebook https://www.facebook.com/re dazione.unico 6 N° 28 02 Agosto 2013 EVENTI ESTIVI L’offerta di eventi di Albanella comincia con Baccini Slalom tra le nostre sagre agostane. Dal pesce azzurro alla pizza cilentana Può un paese di circa seimila persone creare degli eventi che racchiudono in sé musica d’autore, cultura, teatro e divertimento? Ebbene sì basta seguire il tabellone degli eventi albanellesi che vanno dal 06 al 18 agosto 2013. Ottava edizione del festival Botteghe d’Autore Organizzazione: Pro-Loco - Albanella Data: 06 agosto 2013 Dove: Piazza Garibaldi ore 21 Albanella Evento: Caffè letterario con ospite Pietra Montecorvino che presenterà “Malamusik” Data: 07 agosto 2013 Dove: Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto ore 21 - Albanella Evento: Concorso per la canzone d’autore. A seguire il concerto di Francesco Baccini con l’opening act di Emilio Stella (premio Botteghe d’Autore 2012) Presenta: Melissa Di Matteo Direzione artistica: Ivan Rufo Ingresso gratuito Info: www.botteghedautore.it 3396239285 Quarta edizione di “Per Mirko: A scena aperta: teatro, musica e cabaret” Organizzazione: Associazione teatrale Mirko Nobile Dove: Spazio teatro Poliambulatorio – Guardia Medica Data: 08 agosto 2013 Evento: “Non ti pago” della compagnia teatrale “Samarcanda” di Battipaglia, commedia di E. De Dilippo Data: 09 agosto 2013 Evento: Salvatore Gisonna direttamente da Made in Sud in “Siamo tutti stressati” Data: 10 agosto 2013 Evento: “La casa di Pulcinella”: serata dedicata ai bambini con teatro dei burattini, giochi gonfiabili e zucchero filato Data: 11 agosto 2013 Evento: “La bottega dei quattro” presenta “Napule è na…canzone” musica classica napoletana e altro Data: 12 agosto 2013 Evento: La compagnia teatrale Mirko Nobile presenta “Il medico dei pazzi” commedia di E. Scarpetta con l’adattamento e la regia di Gerardo Santosuosso Ingresso libero Info: www.associazioneteatralemirkonobile.it Prima edizione di ''Ci provo anche io basta poco che ce vò'' Organizzazione: Associazione culturale musica e spettacolo ''Il biancospino'' Data: 11 agosto 2013 Dove: Matinella di Albanella Evento: Serata divertentissima per chi si vuol cimentare nel canto, nel ballo, nella recitazione e nelle imitazioni Info: Coordinatore Ettore Vairo: 339 4464406 Nona edizione del palio delle contrade albanellesi Data: 16-17-18 agosto 2013 Ideata dall’associazione G.A.R. e A.M. ed organizzata dalla cooperativa GESTSERVICE di Albanella Dove: Via Giovanni XXIII Matinella di Albanella Evento: Si “scontreranno” cinque contrade, nei giochi tipici di una volta tra divertimento e passione. 11 12 13 agosto Teggiano Festa Medievale " Alla tavola della Principessa Costanza. Rievocazione storica del matrimonio di Antonello Sanseverino principe di salerno e signore di Diano con Costanza da Montefeltro figlia di Federico duca di Urbino. Itinerario artistico gastronomico, spettacoli medievali di trombonieri, sbandieratori, giullari, danze aeree ecct. e ricostruzioni di antichi mestieri. Gli spettacoli sono tutti gratuiti. Si paga solo per degustare le pietanze tipiche nelle varie taverne. Il prezzo medio delle pietanze è di 4 euro Festa per il maiale, dal 1° al 5 agosto, località Roccadaspide Sagra del pesce, 3 agosto, località Pollica Sagra della mozzarella “Re Murtella”, dal 3 all’8 agosto, località Novi Velia Sagra del fusillo, 3 – 4 agosto, località Morigerati Sagra del pesce azzurro, 5 agosto, località Sapri Festa nel Bosco, dal 5 al 12 agosto, località Perito – Ostigliano Itinerario gastronomico nel centro storico, dal 6 all’8 agosto, località Caggiano Sagra delle 1000 uova, il 9 agosto, località Padula Sagra di sapori e antiche tradizioni, dal 9 al 12 agosto, località Sassano Cilento Pizza, dal 9 al 12 agosto, località San Mauro Cilento Sagra dei ‘Vasci Portuni e Pertose’, dal 10 al 14 agosto, località Perito – Ostigliano Sagra della salsiccia, dal 10 al 12 agosto, località San Mauro la Bruca Sagra della cuccia, 11 agosto, località Ispani Degustazione prodotti tipici, dall’11 al 13 agosto, località Casalbuono EVENTI ESTIVI N° 28 02 Agosto 2013 7 L’11 agosto c’é il “bigbang” con Mario Biondi a Serre Con tutte le migliori sagre: dai fagioli al vitello montano In occasione della sua 20esima edizione, il Festival degli Alburni ha scelto di regalarsi, e regalare al suo pubblico, il concerto di Mario Biondi che, l'11 Agosto, porrà il sigillo sulla kermesse, sul palco dello stadio comunale, insieme ai suoi Italian Jazz Players, per un evento gratuito. La voce incontrastata del nu jazz italiano approderà ai piedi degli Alburni con “Sun”, il tour (che segue l'omonimo disco recentemente pubblicato) con i cui raggi ha riscaldato persino il grigio cielo di Londra, dove si è esibito – nell'ambito della Royal Albert Hall – il 10 Maggio scorso. Un doppio filo lega il nome dell'artista siculo, tempratosi appena 20enne nei piccoli club della costa orientale della Sicilia, al Festival diretto dai fratelli Daniele e Tommaso Scannapieco, rispettivamente sassofonista (già al suo fianco negli High Five, la formazione con cui Biondi ha inciso “Handful of Soul” esordendo, nel 2006) e bassista della formazione di Biondi che vede inoltre un altro salernitano sul palco: Ciro Caravano, mente e orecchio assoluto dei Neri per caso, que- sta volta nelle vesti di tastierista. Biondi, che in occasione del concerto londinese, ha condiviso il palco londinese con la leggendaria band degli Incognito, trascinerà il pubblico in un contesto sonoro old fashioned ma al contempo acceso qual è quello che ha segnato la swing era e prodotto evergreen inarrivabili in quanto ad eleganza timbrica e melodica. Non mancheranno gli ultimi brani racchiusi in “Sun”; un album costellato di grandi collaborazioni come quella con Chaka Khan che, con Biondi e insieme agli Incognito, ci ha fatto dono di una magistrale interpretazione di “Lowdown” di Boz Scaggs, e come quelle che hanno dato vita al primo singolo, “Shine on”, scritto da Mario Biondi, Massimo Greco e Jan Kincaid, batterista e tastierista del gruppo londinese dei Brand New Heavies. Il crooner, esattamente un mese fa (l'11 luglio) aveva conquistato, con la sua musica ma non soltanto, il pubblico salernitano che in quell'occasione ha riempito l'Arena del Mare (nel sottopiazza della Con- cordia) per un concerto in cui non ha mancato di dimostrare il proprio legame con la nostra provincia, legame che trova un segno tangibile nella presenza significativa, al suo fianco, di musicisti salernitani. Ricordiamo, intanto il programma completo della kermesse: mercoledì 7 Agosto, aprirà la rassegna in piazza Ennio D'Aniello (sede di tutti i concerti a seguire) il sassofonista anglo- americano Ray Gelato and The Giants, (Jive e Swing) che da un ventennio conquistano le platee dei festival insieme ai suoi Giants con stile, prestigio ed energia. Giovedì 8 Agosto, ad inaugurare il palco sarà il nuovo quartetto del pianista Paolo Di Sabatino, in tour al fianco del chitarrista Umberto Fiorentino, membro storico dei "Lingomania"; nella seconda parte della serata, è prevista l'esibizione di Scott Henderson, leggenda vivente dell'universo fusion. Venerdì 9 Agosto, sul palco, si esibira' il David Kikoski Trio guest Seamus Blake; a seguire, nella stessa sera, è prevista la chitarrista statunitense Malina Moye, regina nera della scena musicale indipendente degli ultimi anni. Sabato 10 Agosto ci saranno i Funk Off, marching ban fiorentina sorta nel 1998 da un'idea del sassofonista Dario Cecchini, mentre l'11 la kermesse trasmigrerà da Piazza Ennio D'aniello presso lo stadio Comunale per il concerto di Biondi. A CORLETO, PER FORMAGGIO E CACIOCAVALLO... Sagra del formaggio e del caciocavallo, dall’11 al 13 agosto, località Corleto Monforte Festa nel borgo antico, dal 12 al 19 agosto, località Castel San Lorenzo Sagra del fusillo, 13 e 23 agosto, località Felitto Sagra ’Ri Fasul Scucchiulariedd’, 15 agosto, località Casalbuono Sagra Musica e Folklore, 15 e 26 agosto, località Centola Sagra del boscaiolo, dal 15 al 18 agosto, località Calvanico Historiae Volceianae, XXX° Sagra della Pasta fatta in casa, dal 16 al 18 agosto, località Buccino (centro storico) Sagra del Cinghiale, dal 16 al 18 agosto, località Cicerale Sagra dei piatti poveri del Cilento, dal 16 al 22 agosto, loca- lità Stio Cilento Sagra del Tartufo, dal 17 al 19 agosto, località Frazione Curteri di Mercato San Severino Sagra Campagnola , dal 17 al 19 agosto, località : Sessa Cilento Sagra della Porchetta, dal 17 al 20 agosto, località Frazione Sant’Eustachio di Mercato San Severino Sagra del Vitello Montano e Olio di Oliva, 18 – 19 agosto, località Sant’Angelo a Fasanella Sagra del Fusillo, Sagra delle Lasagne, Sagra della Patata , dal 23 al 25 agosto, località Montesano sulla Marcellana Rivive il Borgo Antico, dal 22 al 25 agosto, località Sieti paese albergo Giffoni Sei Casali. Katia Lettieri katialett@liber o.it 8 N° 28 02 Agosto 2013 AGROPOLI Da Trentova a Punta Tresino: idee per la salvaguardia Come “Fare Ambiente” vuole evitare lo scippo del mare Tra le zone della Provincia di Salerno ad avere il maggior pregio paesaggistico-naturale va annoverata di certo quella porzione lussureggiante della Costiera Cilentana comprendente la Baia di Trentova e di Punta Tresino. Un’area ubicata al confine tra le due municipalità di Agropoli e Castellabate che può essere visitata e “vissuta” (a meno che non la si raggiunga in barca) esclusivamente percorrendo una stradina sterrata che costeggia il mare. Un sentiero che, prendendo le mosse dalla spiaggia di Trentova, attraversa il pianoro costiero del Sauco, dove si trovano le mura perimetrali di una villa romana ed una tomba bisoma risalenti al III sec. a.c., scende alla spiaggia del Vallone, porto naturale greco-romano, e risale sino ai ruderi della Torre Madievale del Tresino. Il percorso certo è sempre stato un po’ disastrato, tuttavia transitabile. La spiaggia se pur ostica da raggiungere, nondimeno è sempre stata goduta dai cittadini più intrepidi e da quanti rifuggono gli stabilimenti balneari comodità all inclusive. Purtroppo oggi, però, il passaggio è completamente inibito da un grosso cancello e da un’ imponente recinzione in filo spinato, eretti all’incirca a metà del percorso. L’area è stata delimitata con notevole impiego di mezzi in barba ai controlli, a qualsiasi disciplina, alla normativa comunitaria e nazionale istitutiva delle aree protette. Di conseguenza non è più possibile visitare i reperti archeologici né accedere alla caletta del Vallone, a meno di avere un’imbarcazione o essere un escursionista con addestramento ed equipaggiamento da incursore militare oppure ancora il proprietario delle chiavi del cancello. Eppure sembrava che i luoghi fossero stati fatti oggetto di tutt’altra attenzione da parte delle autorità. Dell’interesse dimostrato è agevole dare cronologica contezza. Già nel settembre 2007 il Comune di Agropoli e Italia Turismo Spa siglavano un accordo con il quale si impegnavano a predisporre un programma di valorizzazione dell’area di Trentova, giungendo poi a presentare la proposta di creare un Club Med da 430 alloggi plus campo da Golf con conseguente naturale bagarre ambientalista ed annesso spauracchio di ricorso al referendum popolare come strumento necessario per la definizione del caso. Nell’ottobre 2009 il sindaci dei Co- muni di Agropoli e Castellebate, Francesco Alfieri e Costabile Maurano, firmavano un protocollo d’intesa “per il ripristino e il miglioramento del sentiero naturalistico”. A tre mesi di distanza il Comune di Agropoli, che nell’accordo era stato individuato come soggetto capofila dell’intervento, con una nuova delibera approvava un progetto preliminare di azione dell’importo complessivo di € 100.000 da finanziarsi con fondi Regionali (PIRAP). L’obiettivo dichiarato era di programmare nella Baia di Trentova e Punta Tresino interventi di sistemazione del sentiero che ne migliorassero la fruizione anche in chiave turistica tenendo in conto che trattasi di una zona appartenente al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano classificata dal Piano Paesistico Territoriale come a “conservazione integrale”. Nel giugno 2010 il Comune di Agropoli presentava ricorso al TAR contro il decreto istitutivo della riserva marina di Santa Maria di Castellbate contenente il divieto per i diportisti di transito, ormeggio e balneazione nella baia del “Vallone”, cercando di evitare il concretizzarsi di uno “scippo dal mare”. Alla fine del 2011 il Comune di Agropoli elaborava un Progetto di Intervento Unitario per l’area di Trentova-Tresino con riproposizione progetto Campo da Golf. Ad oggi l’area di Tresino non è più stata oggetto di uno “scippo dal mare” ma da terra. La situazione è tale che il promontorio e la caletta del Vallone non possono più essere raggiunti. Com’è logico che sia in questo caso non solo si danneggia l’ambiente ma anche la miscela di storia-cultura-conoscenza che quel habitat rappresenta. Sappiamo che a volte è necessario difendere la proprietà privata dall’aggressione altrui. E’ naturale che ognuno protegga la casa in cui vive dagli attacchi dei ladri, in modo da evitare che il furto arrechi danno alla propria intimità ed al proprio patrimonio. Ci sono casi però, e questo è ancora più grave, in cui è un bene comune e non il bene individuale a dover essere protetto dall’aggressione dei singoli. Quando si sottrae un bene comune, infatti, il danno coinvolge l’intera comunità. Quello del Vallone è un furto che ci danneggia tutti. Il movimento ecologista europeo FareAmbiente si riserva di effettuare tutti gli accertamenti del caso ed allertare le Autorità competenti al fine di chiarire la vicenda. Avv.Giuseppe Colopi SUPPLEMENTO DI AGRICOLTURA E AMBIENTE N°06 DEL 02/08/2013 MELONE DI ALTAVILLA... ECCO COSA FARE “Il cocomero di A lta forma sferica e di villa era grande, di scuro, senza venatu colore verde molto re”, fa notare la m aestra Anna Bufano. Quelli coltivati da Biagio Cembalo allora non sono il “Gigan d’Altavilla”? E’ la te discussione che si accende ogni volta. Pe r pubbliche deputate questo le istituzioni a ciò, come il Cra, devono prendere in m procedere alla cara ano la situazione e tte in circolazione, indi rizzazione dei semi vi producendole e di duandone il Dna, ristribuendole ai co ltiva tori. Così già si fe ce a Controne co n il fagiolo. Identica è la via da percor re re a Altavilla, tra l’altro be daco – perito agra n conosciuta dal sinrio e agricoltore. C farebbe bene a fa r togliere dai man he ifesti delle sagre quella dicitura di “angur ia altavillese” che an drebbe sostituita con “coltivata a Altavi lla” che è ben altra cosa (ne siamo sicuri?) … O r. Mo . Grazie all’opera appassionata di Antonio Mordente, coltivatore diretto di Borgo Carillia, la vecchia varietà del melone di Altavilla è stata rimessa in coltivazione. Le prima “raccolte” sono andate a buon fine. I primi esemplari del “Gigante di Altavilla” ritrovato sono già in circolazione. La sua opera è stata poi continuata da Gerardo Di Verniere e Franco Benedetto. Nella foto gli esemplari ultimamente ricavati da Biagio Cembalo. A comprarseli i mercanti venivano da Nocera, da Montoro e Roccapiemonte. Arrivavano coi loro cavalli e dietro i carri “traini”. Giravano per le campagne altavillesi per comprare i migliori meloni. Di quelli che portavano nome. Cera una volta e non cè più il melone di Altavilla. Varietà Gigante come ancora riportano i libri di orticoltura. Di quello che si coltivava in modo solidale, con vicini e parenti che si spostavano di campo in campo. In altra occasione ho riportato come: Non ci sono più le rose di Paestum e sono scomparsi anche i meloni di Altavilla. Che avevano meno glamour storico e letterario ma erano un trionfo di sapori e lenivano le arsure estive. E continuavamo: Quando, ad agosto, dal fruttivendolo sotto casa come sulla bancarella più improvvisata, troverete scritto veri, originali meloni di Altavilla, sappiate che state assistendo ad una piccola truffa. Da più di trentanni la varietà Gigante di Altavilla, dalla scorza nera, con i semi rossi e dalle fette ben disegnate, non è più coltivata. E’ merito di Antonio Mordente, ex allevatore di via Giacomo Leopardi, che è la parte agricola dello storico Villaggio Maria Teresa, a Borgo Carillia, se l’antico “prodotto bandiera” altavillese ha ripreso ad esistere. Dove Antonio ha trovato la semente “E’ un segreto” dice. Il suo non è un vezzo campato in aria. Quei semi hanno un valore attualCONTINUA A PAGINA 5 N° 06 02 Agosto 2013 II 1938:Il ricatto dell’agricoltura. Nel 2013, nulla è cambiato L’utile del coltivatore di pomodoro si ferma al 10%, In Italia la coltivazione del pomodoro ha un’estensione di 99.755 ha, di cui 80.896 coltivate dall’industria . Nel 2012 sono state 4 milioni e mezzo le tonnellate di prodotto avviate alla trasformazione. In Campania la coltivazione interessa i luoghi dell’ Agro Nocerino –Sarnese e della Piana del Sele, ricoprendo una superficie di circa 4.732 ha; la Campania è inoltre, il maggiore bacino industriale di trasformazione del prodotto italiano .Questi dati confermano come il settore “LINEA DEL ROSSO” sia ancora uno dei più vivi e importanti per questa regione. Varietà. Grazie al miglioramento genetico, sono oggi disponibili in commercio varietà che hanno ormai acquisito diverse caratteristiche di resistenza , tolleranza e rusticità . Queste caratteristiche genetiche permettono l’utilizzo delle moderne varietà in diversi ambienti di coltivazione, anche negli areali con gravi problematiche fitosanitarie, permettendo agli agricoltori una riduzione di agrofarmaci e fertilizzanti. Varietà per il bio. Una delle maggiori criticità oggi presenti nel settore dell’orticoltura biologica è la limitatissima disponibilità di varietà/ibridi utilizzabili dagli agricoltori. Questi, sono spesso costretti a coltivare varietà convenzionali le quali, essendo state selezionate e riprodotte in condizioni di elevati trattamenti chimici (concimi e pesticidi), non sempre si dimostrano idonee per sistemi a ridotti input come quelli del biologico. Inoltre le sementi per il sistema convenzionale vengono spesso trattate con principi attivi non consentiti dalla normativa per il biologico e quindi , di fatto non sono utilizzabili. E’ perciò necessario conoscere il comportamento delle nuove varietà /ibridi quando queste sono coltivate con il metodo biologico, cioè in condizioni di coltivazione a bassi input. I controlli sulle piantine. Le piantine utilizzate per il trapianto devono provenire da vivai accreditati secondo i DDMM. 14/04/97. Tali vivai seguono dei processi di produzione che garantiscono la qua- lità del materiale di moltiplicazione sia sotto l’aspetto varietale che di sanità. Queste aziende vengono controllate periodicamente sia dal Servizio Fitosanitario che da laboratori, accreditati ai sensi della stessa normativa, i quali analizzano campioni prelevati dalle partite in produzione per la ricerca di eventuali patogeni di qualità e di quarantena. Il seme utilizzato deve essere di tipo “professionale” cioè iscritto nei registri varietali e anch’esso privo di patogeni. Accordo al Sud sul Pomodoro. Dopo mesi di incontri senza esito, il 3 giugno 2013 è stato firmato ad Angri, in provincia di Salerno, l’accordo al Sud sul Pomodoro, tra alcune organizzazioni di produttori e l’industria di trasformazione del pomodoro nel Mezzogiorno. L’accordo prevede un prezzo mediamente intorno a 90 euro/tonnellata per il pomodoro tondo e 100 euro per il pomodoro lungo, con un leggero incremento rispetto alle intese siglate al Nord , ma su livelli sempre inferiori, secondo le parti agricole, ai costi di produzione, con una griglia di qualità che permetterebbe una modulazione percentuale del prezzo, funzione della qualità del pomodoro , tra un + 10 e un – 10 e una penalità per mancato ritiro o consegna in una misura pari al 20% del prezzo contrattuale. Inoltre, vi sarebbero previsti, premi per la raccolta manuale e per il prodotto biologico . In caso di mancanza di pomodoro, la parte agricola trova le migliori soddisfazioni economiche , mentre con eccesso di pomodoro diventano carta straccia anche gli accordi firmati . E tra Nord e Sud pare proprio che quest’anno di pomodoro da industria non ce ne sarà un granchè. Ecco probabilmente il perché di questo accordo tardivo, fatto forse per cercare di dare un piccolo segnale di buona volontà, importante nell’ottica della creazione del distretto del Sud. Un accordo insoddisfacente. “Al di là dei dettagli , Marco Nicastro , presidente della Federazione Nazionale Pomodoro da Industria di Confagricoltura ha cosi’ commentato la notizia: - “E’ che si è arrivati all’accordo con forte ritardo rispetto alle esigenze di programmazione degli agricoltori. Non si possono fissare le condizioni ai primi di giugno. E il livello di prezzo, benché in leggero aumento rispetto allo scorso anno, è sempre al di sotto dei costi di produzione; almeno del 20-25% in media. Ci chiediamo se la nuova normativa sulle cessioni di prodotti agricoli, che vieta pratiche sleali come la vendita a quotazioni inferiori ai costi di produzione, sia conforme ai livelli che sarebbero stati concordati ad Agri”. “ Non è certo così – ha concluso Nicastro – che si tutela un comparto essenziale per il nostro made in Italy. E non sappiamo davvero quanto le imprese agricole potranno reg- gere con queste quotazioni”. Avevamo già paventato a fine anno il rischio di contenimento degli investimenti; le notizie che ci giungono in questi giorni non rassicurano affatto sulla tenuta del nostro potenziale produttivo”.(L’Informatore Agrario n°23/2013) Il discorso pronunziato il 13 giugno 1938 – X VI al raduno provinciale degli agricoltori ferraresi, da Edmondo Rossoni Ministro dell’Agricoltura e Foreste :“ Non so capire come un bel giorno sia calato quello straordinario industriale che si chiama il Conserviere! Anche in questi giorni siamo in lite e non riusciamo a fare il contratto economico e corporativo fra l’agricoltore che ha prodotto il pomodoro e l’industriale che vuol fare le conserve. Costui aspetta fino all’ultimo momento, quanto il pomodoro sta per andarsene in malora; allora l’agricoltore è costretto a mollare. Sapete come chiamo io il dissidio? Ricatto economico! Considerazioni tecniche economiche. Dalle analisi di costo di produzione effettuate dal CRAORT 2012 risultano mediamente per acquisto piantine € \ ha 1000 ( pari al 15% circa); operazioni colturali euro\ha 3600 ( pari al 55% circa); raccolta meccanica euro\ ettaro 2000 ( pari al 30% circa ). A questo vanno aggiunto circa 1000 euro\ettaro per fitto terreno. Considerando un modesto premio CONTINUA A PAGINA 6 III N° 06 02 Agosto 2013 Mozzarella Dop, basta attacchi e strumentalizzazioni I produttori replicano alle continue accuse. Concorrenza sleale? “Stop ai continui attacchi mediatici alla Mozzarella di Bufala Campana DOP. Non si può strumentalmente continuare a gettare fango su un settore che dà lavoro a 15mila addetti e rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare. Siamo pronti a tutelare in tutte le sedi, anche giudiziarie, l’immagine di questo comparto, fatto di persone oneste e laboriose, e del Consorzio di Tutela, che ormai da tre anni ha completamente rinnovato il management e i suoi vertici”. Lo ha dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Domenico Raimondo, incontrando i giornalisti a Roma lo scorso 25 giugno nella sede dell’Aicig che prontamente si è schierata al fianco del Consorzio. È stato il direttore del Consorzio di Tutela, Antonio Lucisano, a entrare nel merito delle questioni, sollevate di recente dalla trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro. “Siamo stanchi di sentire ripetere fatti vecchi senza alcuna possibilità di replica – ha commentato Lucisano . Trasparenza, legalità, collaborazione piena sono oggi i cardini su cui è incentrata l’azione del Consorzio. Lo dimostrano i fatti, come ad esempio l’introduzione di un rigoroso Codice Etico, che impone restrizioni severe a quanti d’ora in avanti vorranno far parte del nostro Consorzio e che prevede l’espulsione per chi lede la nostra immagine. Ma il Consorzio può solo togliere la qualifica di socio a un produttore che si macchia di qualche accusa, spetta al Ministero delle Politiche Agricole impedire che continui a produrre con il marchio DOP, noi non abbiamo poteri”. Il presidente Raimondo ha aggiunto: “Noi siamo fieri di tanto lavoro e del clima di totale collaborazione sull’intero territorio nazionale che abbiamo instaurato con le Istituzioni, le Autorità di Vigilanza, gli altri Consorzi di Tutela, le Associazioni di Categoria. A contribuire in maniera determinante a questo risultato sono stati da una parte la ritrovata efficacia e professionalità con cui il Consorzio ha dimostrato di saper svolgere il proprio ruolo e, dall’altra, il lungo e produttivo percorso svolto, in collaborazione con il Ministero, per rinnovare e rendere attuale lo Statuto. Un lavoro programmatico, svolto anche nell’ottica di obiettivi importanti come quelli della tracciabilità assoluta”. Lucisano ha sottolineato i risultati di questo nuovo corso: “Il frutto più importante dell’applicazione del nuovo Statuto è stato quello di far nascere il Comitato Paritetico fra allevatori e trasformatori, il cui paziente lavoro è divenuto in breve tempo un simbolo del nuovo modo di intendere la vita consortile, facendo lavorare insieme i diversi attori della filiera. Il Comitato Paritetico è riuscito in una vera e propria impresa: proporre e condividere all’unanimità una serie di importanti modifiche al disciplinare di produzione del nostro prodotto, che oggi attendono ancora, dopo 18 mesi, l’approvazione delle Regioni interessate e poi del Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta di una revisione che non era più rinviabile. La mancanza di un disciplinare moderno, più stringente del precedente per quanto relativo agli aspetti della qualità e della tracciabilità di filiera, ma anche più moderno ed attuale rispetto alle nuove esigenze della distribuzione, finora non ci ha consentito di aggredire i mercati come la competizione del nostro tempo ormai richiede, né di intercettare ampie fasce di consumatori, tuttora poco consapevoli dell’esistenza di una mozzarella certificata come DOP e delle differenze fra questa e le tante altre esistenti in commercio. Inoltre, proprio nell’ottica di una rottura totale rispetto al passato, abbiamo scelto di cambiare l’ente di certificazione del nostro prodotto, scegliendo un’altra società tra quelle accreditate dal ministero delle Politiche agricole”. E in tal senso va sottolineata la presenza del Professor Franco Valfrè, Amministratore del DQA, l’organismo di controllo che segue il Consorzio della Mozzarella di Bufala campana Dop. “Rispetto alle tante inesattezze riportate in alcuni servizi – ha concluso Lucisano – va anche ricordato che nuove regole sono state introdotte anche nelle modalità di voto per gli organismi consortili, rendendo più democratica anche la partecipazione alla vita associativa. Ecco perché di fronte agli attacchi che stiamo subendo reagiamo con la forza dell’onestà e la passione che caratterizza il lavoro di tutti i nostri soci”. MOZZARELLA DOP SUPERSTAR AL GIFFONI FILM FESTIVAL Giornata da star per la Mozzarella di Bufala Campana Dop al Giffoni Film Festival. Il Consorzio di Tutela, in collaborazione con la direzione del festival, ha infatti organizzato un seguitissimo “Mozzarella di Bufala Day” il 24 luglio che ha visto questa grande eccellenza italiana protagonista di una non stop ad alto contenuto gourmet. “Il Consorzio sta svolgendo in questi ultimi anni un costante lavoro per diffondere tra i giovani l’importanza di una corretta alimentazione, dell’uso quotidiano delle regole di base della dieta mediterranea, dove la Mozzarella di Bufala Campana Dop rientra pienamente – dichiara Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela –. Il Festival di Giffoni rappresenta dunque un veicolo straordinario per instaurare un rapporto sempre più stretto con i giovani e quindi concretizzare i nostri intenti”. Nato nel 1971 il Giffoni Film Festival si è da tempo ritagliato uno spazio importante nel calendario degli appuntamenti mondiali dedicati alla settima arte. Non è certo un caso se, sulla passerella del festival, nel corso degli anni si sono alternate star del calibro di Robert De Niro, Francois Truffaut, Oliver Stone, Meryl Streep, Susan Sarandon e tanti altri. “Mozzarella di Bufala Campana DOP e Giffoni è un connubio indissolubile da anni, – spiega Claudio Gubitosi, Direttore Artistico del Giffoni Experience – sin dai tempi in cui il Festival, piccola realtà ancora poco conosciuta al mondo, riusciva ad attrarre star internazionali non con cachet milionari bensì con il nostro “oro bianco". Mi presentavo a Roma con pacchi di mozzarella campana e prodotti tipici del territorio – continua Gubitosi – e così, ai giornalisti che mi chiedevano come riuscissi a convincere le star internazionali, rispondevo: con la nostra mozzarella”. A raccontare i mille segreti e la virtù di una grande star come la Mozzarella di Bufala Campana Dop un’altra grande “eccellenza” campana Marianna Vitale, chef che è riuscita a raggiungere la tanto ambita stella Michelin senza mai tradire le sue origini e la sua passioni per la cucina del territorio. È stata lei a dar vita a una cena, realizzata per la stampa di settore e per un pubblico di appassionati attentamente selezionato, nella quale ha interpretato il proCONTINUA A PAG.4 N° 06 02 Agosto 2013 BREVI... IV CARDILE. Dal 29 luglio al 4 agosto festival omeopatico Si terrà in località Retara. Lo promuove Antonio Vitiello Cilento e Omeopatia. Una fusione che si manifesta pienamente nel corso del Festival Cilentano dell’Omeopatia Unicista, quest’anno giunto alla quinta edizione. Il Festival si terrà dal 29 luglio al 4 agosto a Cardile, in località Retara. L’evento, organizzato dal dott. Antonio Vitiello – presidente dell’Associazione Cilentana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana – è intitolato “Radici identità e follia” e gli appunta- menti che si susseguiranno in questa settimana avranno come protagoniste proprio queste tematiche. I professori, dottori, esperti, artisti che interverranno nel corso della manifestazione terranno convegni, laboratori, gruppi di riflessione che “analizzeranno” le radici, l’identità e la follia a 360 gradi e dunque dal punto di vista medico-omeopatico, psicologico, filosofico e artistico. Gli appunta- menti saranno un arricchimento omeopatico-culturale, ma anche artistico poiché ci saranno momenti musicali, teatrali, il laboratorio di argilla. Inoltre il Festival è anche un “momento utile” per poter visitare Cardile, il suo territorio immerso nel verde, la sua veduta mozzafiato, il centro storico e il Cilento tutto. All’interno del Festival è indetto il Concorso di scultura su pietra e legno che avrà come tema Radici, Identità e Fol- lia. Il vincitore sarà premiato domenica 4 agosto. Per maggiori informazioni: pagina Facebook Centro Omeopatico Cilentano. Come raggiungere località Retara: uscita superstrada direzione Vallo della Lucania, proseguire per Moio della Civitella poi direzione Stio. Alla rotonda prendere la seconda uscita seguendo le indicazioni per il Centro Omeopatico Cilentano. Ilaria Longo Simone Valiante: l’agricoltura interessa a Letta Rinviate le nuove norme per il patentino agricolo “Il rinvio al 2015 delle norme sul patentino per i mezzi agricoli, le norme sulle emissioni inquinanti relative a cantine, frantoi o essiccatoi soggetti a una burocrazia farraginosa, la riduzione delle accise che gravano sul gasolio utilizzato per le serre, il rifinanziamento della legge 499/99, che permette al Ministero delle politiche agricole di rispondere, con risorse più adeguate, all'appuntamento dell'Expo 2015 sono alcune delle misure che l’approvazione del Decreto Fare ap- porta alla crescita e allo sviluppo del Paese, rispondendo alle esigenze del mondo agricolo e imprenditoriale”. Commenta così Simone Valiante, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito democratico, l’approvazione del decreto sul rilancio dell’economia oggi alla Camera. “Inoltre, l’ estensione da 5 a 10 anni del periodo nel quale le imprese edili potranno conseguire le attestazioni SOA, indispensabili e vincolanti per poter partecipare Mozzarella. Raimondo “precisa” Attacchi strumentali... SEGUE DA PAG. 3 dotto attraverso una serie di piatti studiati appositamente per l’occasione. La cena è stata preceduta da uno show cooking con degustazione realizzato nei suggestivi spazi del Chiostro del Convento di San Francesco. Ad affiancare il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP la cantina San Salvatore 1988, da tempo tra le realtà vitivinicole più interessanti della regione. “Con la nostra presenza al Giffoni – sottolinea Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio – abbiamo voluto proseguire il felice connubio tra Mozzarella di Bufala Campana Dop e il cinema. Dopo aver calcato il red carpet dei David di Donatello e del Festival di Taormina, abbiamo deciso di approdare al Giffoni Film Festival per comunicare a questo pubblico d’eccezione la valenza anche cul- turale dei prodotti alimentari di qualità. E lo abbiamo voluto fare con il supporto di una giovane e premiata chef come Marianna Vitale – continua Lucisano –. Tra gli obbiettivi del Consorzio, infatti, vi è quello di legare sempre più il consumo di Mozzarella di Bufala Dop all’alta ristorazione e ai piatti dei grandi chef ed era importante anche in questa cornice mostrare la versatilità di un prodotto d’eccellenza come la Mozzarella di Bufala Dop”. alla gare pubbliche – continua Valiante - è una misura ulteriore che va incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese di costruzione, operanti nel settore degli appalti pubblici, e in generale alla ripresa economica del Paese”. “Il momento non è da sottovalutare e la responsabilità del Partito democratico nel migliorare e approvare il testo è stata determinante e significativa”, conclude l’esponente del Pd. V N° 06 02 Agosto 2013 IMPROSTA. Cronaca di una visita in un luogo d’eccellenza Qui si farà l’agricoltura moderna d’Italia Sono arrivato all’Improsta percorrendo la statale 18, subito dopo l’attraversamento di Battipaglia, quando la piana del Sele si apre allo sguardo con la cornice dei monti Alburni, il parco naturale di Cilento e Diano.. Mi ha colpito subito la maggiore intensità di verde e l’ordine mostrato dalle siepi ben curate e dai prati verdi che arredano la maestosa villa dell’’800 e, più lontano, l’antica “Bufalara, struttura rurale del ‘700, preceduta dalla nuova stalla, piena di trecento bufale impegnate a consumare la cena. Dopo il saluto caloroso di sempre, sono stato accompagnato verso il “Casioncello”, complesso segnato da una piccola chiesetta ancora consacrata, posto a poca distanza, subito dopo una fontana in pietra arredata da abbeveratoio, posta lì non a caso, ma come a legare le due costruzioni . All’interno di questo edificio circolare le teche appena montate dell’Enoteca regionale, raccolte in torno al “focone”, il camino munito di una grande cappa che, di giorno, riscaldava le pentole per la lavorazione del latte di bufala per la produzione di mozzarelle, caciocavalli, ricotta e, soprattutto, provole affumicate e, di sera o nei giorni freddi e piovosi, serviva da ricovero e da punto di aggrega- zione dei lavoratori con le loro famiglie. L’Enoteca è stata solo l’ultima delle tante novità che ho avuto modo di registrare con la visita dell’azienda, un rettangolo di 153 ettari di superficie che si distende verso il litorale, dove ho ritrovato l’oliveto ricco di 28 varietà autoctone di olivo; il ficheto e altre specie di frutta diverse per 234 varietà/ecotipi, il vigneto di 89 varietà di viti autoctone e poi il pioppeto di 49 cloni di pioppo e ed altre essenze forestali con oltre 100 specie di piante tra conifere e latifoglie sparse nei parchi e altri arborei aziendali. Un campo vasto di raccolta delle varietà autoctone della Campania, quale rappresentazione della biodiversità di una Regione che ha saputo recuperare negli ultimi decenni un patrimonio unico, soprattutto di olivi e viti, che comincia a essere interpretato come una ricchezza straordinaria con la quale la Campania può progettare meglio il futuro della sua agricoltura.“Improsta” è la rappresentazione di un passato ricco di successi, che ha tutto per proiettarsi nel futuro come sede di ricerca di obiettivi possibili da dare alle aziende agricole e, soprattutto, di quel valore aggiunto essenziale per sostenere le nostre tradizioni e la nostra identità, proprio attraverso le nostre eccellenze agroalimentari che, nella generalità dei casi, sono i testimoni più amati e più desiderati dei nostri territori maggiormente generosi di bontà e di bellezze. Una grande azienda che sta per cogliere altri risultati importanti per il raggiungimento del grande obiettivo per cui è stata impostata, che è quello di mettere a disposizione delle aziende agricole campane, e non solo, i risultati che qui si ottengono con la collaborazione delle Università e degli istituti di ricerca della Campania. In pratica essere un esempio per quanti vogliono avviare la nuova agricoltura del domani. Già oggi con il recupero delle stalle e il loro adattamento per un allevamento del maiale razza “casertana”, quello nero, molto rustico, che dà carni dal sapore incomparabile soprattutto nella parte grassa; dell’asino, del cavallo razza “Persano”, qui un tempo diffuso, e animali di bassa corte, l’azienda “Improsta” è una straordinaria “Arca”, che si può arricchire di altri animali, tutto all’insegna della biodiversità, così come per le produzioni vegetali. Una fattoria didattica già visitata da migliaia di scolaresche, che, con i campi sperimentali e le stalle racconta la biodiversità; il caseificio sperimentale; i laboratori, fra i quali frantoi per la microoleificazione e, quanto prima, di un’ enoteca e di una oleoteca; un parco tecnologico per la valorizzazione del verde pubblico, ha tutto per rafforzare il suo ruolo di luogo di incontro e di riferimento, una volta attivata una comunicazione mirata, attenta, capace di esprimere tutte le sue enormi potenzialità. Pasquale Di Lena ALTAVILLA-MELONE. Risolvere la disputa tra agricoltori DALLA PRIMA mente inestimabile. Nei decenni scorsi sono stati molti ad arrovellarsi sul problema. Il problema era proprio in quei semi che non cerano più. Spariti, come il cavallo Persano e le rose di Paestum, per citare altre due cose, biodiversità come le definiscono gli esperti, perse nelle vicinanze. Come è potuto accadere E successo per tante ragioni. I terreni stanchi, i vecchi coltivatori in pensione o emigrati, per limpianto di nuove colture – prima il tabacco e poi il pomodoro – più convenienti. Per laggressione virulenta delle specie ibride di provenienza americana: un vero e proprio inquinamento del nostro patrimonio vegetale. Una serie di fattori combinati hanno distrutto, e in pochi decenni, quello che era il simbolo di questo paese. Del tempo in cui, a Campagna e a Serre, il giorno di Ferragosto alle innamorate si regalava l’anguria di Altavilla. Anche negli altri centri della Piana del Sele e degli Alburni, per onomastici e compleanni, lomaggio più gradito era proprio quello della melonessa altavillese. Era il simbolo dell’amore, della freschezza e dell’amicizia. Torneremo a rivedere le rose che cantò Torquato Tasso e a cavalcare sui cavalli Persano. Il melone che torna, per ora è una curiosità culturale ed antropologica. Non lo si può vendere a 30 centesimi il chilogrammo se non si può coltivare su di un terreno dove nell’anno precedente ci siano state altre colture. Con l’uso della zappa azionata a mano, meno che mai di trattori e motozappe, e con una presenza sul campo quasi ogni giorno per togliere le erbacce come giavone, sorghetto e la simpatica ma esigente erba vascioledda. Or este Mottola or [email protected] IL RACCONTO... Quella scorpacciata tra Liuccio e Alfonso Gatto “Mi ricordo di una scorpacciata in una improvvisata gara con Alfonso Gatto in una insenatura ombrosa della Statale Amalfitana nei pressi di Positano. Il poeta, intenditore esigente, ne chiese la provenienza- "Sono di Paestum"- rispose, garbatamente orgoglioso, il venditore paziente."Ma di quale zona?"-replicò il poeta, uinvestigativo. "Di sotto Altavilla"- fu la risposta. "Ma, allora, sono proprio quelli giusti! " - chiosò compiaciuto il Maestro.E partì la gara tra il bambinesco impiastricciare di mani e facce rilucenti di sole.” FUSILLO - FELITTO N° 06 02 Agosto 2013 VI Cioffi: “Vi racconto la mia sfida per valorizzare il fusillo” Pronta una campagna di marketing verso Milano L’arrivo del mese di agosto proietta automaticamente la comunità felittese nella forma mentis della “Sagra del Fusillo”, che come un grande stato d’animo collettivo, assorbe ogni fibra del paese. Quest’anno la rinomata manifestazione è prevista dal 12 al 24 agosto, e il paese è in fibrillazione, pronto per accogliere l’ondata di turisti che prenderanno d’assalto le viuzze del borgo per gustare il tanto anelato fusillo. Noi, per l’occasione abbiamo deciso di incontrare e intervistare Christian Cioffi del Pastificio “Il Fusillo”, per discorrere di fusilli e derivati. Quali sono stati gli impulsi che hanno dato vita a questa vera e propria azienda e quali sono le finalità che si propone di conseguire? Questa azienda è nata dopo aver condotto un’indagine tra clienti che cercavano questo tipo di prodotto confezionato, e si propone di immettere tale prodotto sul mercato rispettando le apposite norme igienico-sanitarie. E per quanto riguarda il circuito economico che la produzione del fusillo muove? Si possono avere ritorni economici buoni, basandosi unicamente sulla produzione dei fusilli di Felitto? Sicuramente il fusillo di Felitto è molto “lavorato” come prodotto, poiché richiede molto tempo. Dietro questo prodotto vi è il peso della tradizione, che viene ripercorsa ogni giorno dalle donne in casa. Per quanto riguarda i ritorni economici, potrebbero sicuramente essere maggiori se si tentasse di creare un consorzio di tutela che valorizzi questo prodotto più dell’omonima Sagra, che comunque si riduce solo ai quindici giorni d’agosto. Quindi il fusillo di Felitto conosce un flusso di maggiore richiesta soltanto nel periodo estivo? E il resto dell’anno invece? Il prodotto è certamente più richiesto nel periodo estivo, anche se c’è anche chi lo richiede nel periodo non estivo. Sembrerebbe essere molto conosciuto, come molti dicono, ma io stesso mi sono recato a San Mauro del Cilento, poco distante da qui, e lì non lo conoscevano. Fin dove siete riusciti a far arrivare il fusillo? Grazie alla Provincia di Salerno siamo riusciti a farlo arrivare anche al Nord, in Piemonte, senza contare le spedizioni private di coloro che hanno mandato il fusillo ai propri parenti in Brasile, Turchia, America. Parliamoci chiaro, voi credete che puntare sul fusillo possa davvero garantire un futuro rigoglioso? A dire il vero noi pensiamo che il fusillo sia destinato a scomparire , perché comunque i giovani sono sempre più attratti da altri tipi di lavoro, escludendo ogni cosa che abbia un risvolto artigianale. Dal momento che denunciate lo scarso interesse delle nuove leve verso questo tipo di attività, vi è mai venuto in mente di fare qualcosa per impedire questo comportamento che criticate? Ci ha già pensato la Pro Loco, noi siamo più concentrati a migliorare il prodotto che arriva sulle tavole, nelle case e nei negozi, vogliamo che sia perfetto. In futuro ci piacerebbe istruire le nuove leve, creare corsi appositi e finalizzati all’inserimento dei giovani nell’azienda. Questa azienda riesce a garantire una sostenibilità? Avete riscontrato qualche difficoltà nel vostro percorso? Fin quando le richieste si limitano al mercato locale e fin quando non c’è la possibilità di far andare il prodotto fuori, è ovvio che si vivono momenti altalenanti. Quindi pensate che il fusillo sia un prodotto maggiormente legato solo all’ambito locale e che comunque non sia capace di riscuotere la stessa fortuna al di fuori del nostro raggio d’azione? In quanto azienda ci rendiamo naturalmente conto che la diffusione di un prodotto fresco, quale è il fusillo, è sottoposta a dei grossi li- miti, come i problemi legati alle logistiche di trasporto e alla giacenza nei vari negozi. E voi, in qualità di azienda produttrice del fusillo, vi siete mai interrogati su eventuali errori commessi nel vostro operato (errori che magari potrebbero aver limitato una più capillare diffusione di questo prodotto)? Noi, in quanto azienda, stiamo studiando delle strategie per ovviare a tutto ciò e per far sì che il fusillo esca fuori dall’ambito locale in cui si trova confinato. Innanzitutto stiamo progettando una buona campagna di marketing: infatti il prossimo step sarà quello di realizzare proprio una buona campagna, ovviamente legata a politiche commerciali mirate a rendere questo prodotto sempre di più facile diffusione. Monica Acito POMODORO. L’agricoltura ancora soccombe all’industria SEGUE DA PAGINA 2 dell’AGEA e una produzione 800900 Ton/ettaro , gli utili euro/ettaro ammonterebbero a circa 500-600 euro per ettaro . Alla luce di tale realtà i margini sono veramente risicati , basta un piccolo contrattempo (avversità atmosferiche, grandine, fitopatie ecc) che l’utile si trasforma in perdita netta. Malgrado la crisi che attanaglia il Paese, registriamo un aumento dell’occupazione nelle campagne, le istituzioni dunque, devono tenere conto di tale incremento, e, più complessivamente, del fatto che l’agricoltura ed in particolare la coltura del pomodoro, sono tra i pochi ambiti trainanti dell’economia italiana, unici settori che ancor destano segni di vitalità economica (con una variazione tendenzialmente positiva del pil ( + 0.1% ); e un aumento degli occupati dipendenti complessivamente ( 0.7% ), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre 2013) .Nei momenti difficili, dunque, l’agricoltura funziona ancora da ammortizzare sociale, nonostante al coltivatore renda in termini economici solo il 10-15 % rispetto al costo complessivo; (in merito per un barattolo di conserva di pomodoro da un chilo venduto al banco spet- tano solo 9-10 centesimi all’agricoltore mentre i rimanenti 90-91 centesimi sono trattenuti dall’industria e dal commercio). A questo va aggiunto un saldo attivo per l’esportazione per le conserve di pomodoro di diverse centinaia di milioni di euro che rappresentano un riferimento anche per gli altri settori per poter affrontare e vincere la competizione internazionale. Sarebbe ora che le nostre istituzioni , tutelino un comparto vitale per il nostro Made in Italy, poiché non sappiamo davvero quanto le imprese agricole potranno sopportare tali ingiustizie. Angelo Adinolfi VII N° 06 02 Agosto 2013 Legambiente dice no al progetto di “difesa” del litorale Presentata l’ipotesi alternativa dell’associazione ambientalista. “Non buttiamo soldi a mare” Lunedì 29 luglio alle 19:00, all’Oasi dunale di Legambiente di Paestum in via degli Americani, si è tenuto l’incontro “Paesaggio costiero. Il grande progetto di difesa del litorale costiero salernitano: le criticità e le alternative possibili.” Tra gli illustri presenti e relatori vi erano Gennaro Miccio, soprintendente per i Beni Architettonici e Paessaggistici per le provincie di Salerno e Avellino, Vincenzo Di Lucia, assessore al turismo del comune di Capaccio, Rocco Tasso, geologo componente del comitato scientifico di Legambiente Campania, Francesco Stoppa, professore ordinario di Geochimica e Vulcanologia all’Università di Chieti, Antonio Fasolino, responsabile politico per i Grandi Progetti della Provincia di Salerno, Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, Maria Gabriella Alfano, presidente della Riserva Naturale Foce Sele e Tanagro e monti Eremita-Marzano, Domenico Ranesi, responsabile unico del Grande Progetto per la Provincia di Salerno, e Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania. Il Grande Progetto prevede la realizzazzione di 45 pennelli, cioè massicciate di blocchi calcarei che dalla riva si proiettano a mare per circa 150 metri, di cui oltre la metà sporgenti dal livello sia dell’acqua che della riva per un metro e mezzo e 4 celle costituite da pennelli e barriere parallele soffolte di chiusura in mare. Si tratta di massi provenienti da cave a terra. L’assessore Di Lucia, ha rappresentato preoccupazione per il progetto e per le implicazioni sul turismo derivanti dall’artificializzazione della costa. Il soprintendente Miccio ha in prima battuta evidenziato che il Grande Progetto lascierebbe desumere un significativo impatto dal puntodi vista paesaggistico per il tipo di interventi e per la notevole estensione del territorio interessato. Ha poi anche anche menzionato anche se al di fuori dell'ambito di competenza, mapiuttosto in quanto ingegnere di formazione,che l'’origine principale dei problemi erosivi della costa è rappresentata dalla ridu- zione del trasporto solido dei fiumi ed in particolare del Sele. Il Sele è il fiume di maggiori dimensioni dell'area di progetto che sfocia nel Golfo di Salerno. Con il suo trasporto solido ha costruito, nel tempo, sia la pianura del Sele sia la costa. Ha aggiunto poi che, per cause naturali, “…il fiume tende a costruire le spiagge mentre il moto ondoso tende a smantellarle.” Fin qui, tutto normale. Il problema nasce dal fatto che sono state realizzate grandi opere lungo il corso del Sele e che queste impediscono al fiume di trasportare la quantità di sedimenti necessari per mantenere la linea di riva, che, proprio per questo, sta arretrando anno dopo anno. La presidente della riserva naturale, l’architetto Alfano, ha invece senza mezzi termini evidenziato la propria contrarietà per la parte del progetto che riguarda i circa 15 chilometri del territorio della riserva naturale, in quanto causa di rilevanti impatti sui delicati equilibri che reggono gli ecosistemi naturali delle dune e del mare costiero. Il geologo Tasso ha evidenziato che la tendenza dei fenomeni di erosione é decrescente e che riguarda solo poco più della metà della costa che invece sarà interessata per intero dagli interventi di artificializzazione. La presentazione del professor Stoppa, il quale è stato testimone degli interventi di irrigidimento realizzati in Abruzzo che non hanno dato l'esito atteso, è servita per far capire a tutti i presenti la pericolosità di tale misura, proponendo l'adozione di una strategia di adattamento alle variazioni della linea di costa. Ha inoltre parlato non solo dell’enorme impatto negativo che supporrebbe avere numerosi camion pieni dei blocchi di calcare circolare per le spiagge del golfo in piena estate, la qual cosa farebbe fuggire i turisti e genererebbe una maggiore crisi economica, ma anche che il risultato finale rappresenterebbe la morte ecosistemica del mare. Ha citato, a mo’ di esempio, la sparizione delle vongole dal lungomare adriatico. Il professor Stoppa ha parlato poi dell’enorme costo economico che comporterebbe realizzare un progetto che in realtà non è tanto urgente per preservare la linea di mare del nostro golfo. Fasolino, responsabile politico per i Grandi Progetti della Provincia di Salerno, ha parlato della attenzione profusa dalla Provincia nell’assicurare informazione sul progetto e della disponibilità ad apportare miglioramenti. Il Presidente Buonomo ha comunque evidenziato si tratta di un progetto ciclopico che come è purtroppo spesso successo in passato lascia intravedere più ombre che luci per via degli impatti che è destinato ad ingenerare e quindi la scarsa sostenibilità. Il Responsabile del progetto, Ranesi, ha invece ricapitolato le previsioni di progetto evidenziando che la provincia ha realizzato una ampia serie di studi per giungere alla progettazione definitiva. Il dott. Chiavazzo ha spiegato che la creazione dei pennelli e delle barriere costituisce l’habitat ideale, fatto tra l’altro riconosciuto nella normativa vigente, per la proliferazione di specie algali bentoniche, che cioè vivono adese ad un fondo solido, tra cui anche l’Ostreopsis ovata, nota come alga tossica, in grado di procurare danni alla salute e alle specie marine. L’alternativa proposta da Legambiente, “stando con i piedi per terra”, consapevoli che i fondi costituiscono una straordinaria opportunità, ma che tuttavia è necessario sia utilizzata in modo da produrre effettivi benefici all’ambiente e alla collettività, è quella di adottare gli approcci che la Commissione Europea e una serie di programmi internazionali oramai già da anni prospettano e realizzano. Si tratta di interventi integrati, in coerenza con la cosiddetta Gestione Integrata delle Zone Costiere, che ha come capisaldo i ripascimenti cosiddetti morbidi (ossia che non prevedono la costruzione di scogli artificiali) uniti ad una serie di altri interventi sui corso d’acqua volti a ristabilire parte dell’apporto naturale di detriti fluviali a mare e la stabilizzazione delle dune costiere con la vegetazione tipica. Per saperne di più, consultate il sito web www.legambiente.campania.it o scrivete a [email protected] Agnese Mandetta PER LA PUBBLICITA’ SU QUESTO INSERTO MENSILE, CONTATTACI AL NUMERO 0828 720114 OPPURE INVIACI UNA MAIL A: [email protected] CASTELLABATE La lettera. “Noi rovinati da Benvenuti al sud” La scrittrice: Oltre la pigrizia e le complicità Cavaliere: Castellabate è stata rovinata da «Benvenuti al Sud». Se solo volessero i suoi «pigri» e spesso «complici» abitanti, il Cilento potrebbe competere con i siti più belli del Mediterraneo Caro direttore, ho letto la riflessione dell’architetto Nicola Pagliara su Castellabate, il paese dove è stato girato Benvenuti al Sud e proprio dal quel film rovinato. Sono nata, ahimè nel secolo scorso, a Castellabate da un padre che veniva da fuori e da una madre figlia di una famiglia antica di San Marco. So per esperienza il dolore, quasi fisico, che si prova quando i luoghi abitati tutta la vita con amore vengono invasi dal rumore (spacciato per musica) invadente di un turismo disordinato e incolto. Conosco gli effetti dell’assenza di qualsiasi programmazione nell’uso delle risorse naturali e storiche che il passato ci ha consegnato. So che il Cilento se solo volesse, se solo volessero i suoi «pigri» e spesso «complici» abitanti, le sue mediocri classi dirigenti, i suoi qualche volta, omologati giovani, potrebbe competere con i siti più belli del Mediterraneo e non affondare in quell’assenza di prospettiva che nessun film di successo può sanare. Conosco la fatica fisica e intellettuale che si fa per offrire a chi viene e attraversa i nostri luoghi un’occasione di incontro, di scambio, di pensiero e non solo cibi senza storia né geografia spacciati per tipici da una ristorazione in molti casi (con qualche rarissima eccezione) sciatta e megalomane. So che la bellezza per non morire, o per non essere solo occasione di contemplazione, deve coagularsi in relazioni, cura, parole coniate per lei capaci di dire anche il pre- sente le sue contraddizioni, le sue tante facce spesso fra loro collidenti. Conosco il rammarico che si fa struggente malinconia (senza compiacimenti) , di quelli che, come me, hanno conosciuto e vissuto i fasti del passato (il mare più blu, il pane più profumato, le comunità più solidali e coese, la povertà senza umiliazione...). Per tutto questo, e per tanto altro ancora, caro architetto, sono d’accordo con le ragioni del suo rammarico («Castellabate rovinata da Benvenuti a Sud). La mia condivisione, però, si scompone in qualche domanda forse (anzi, certamente) ingenua e un po’ manichea: chi ha programmato (si fa per dire) l’uso del territorio? Chi ha lasciato il turismo abbandonato a se stesso senza un’idea regionale? Chi ha incalzato i gruppi dirigenti locali costringendoli a un ruolo attivo, impedendo loro di autorizzare o far finta di non vedere quanto intorno a loro succe- deva? Chi è venuto nel Cilento nei decisivi anni ’70 e si è opposto alle scelte che presagivano il futuro? Questo futuro che è il nostro opaco presente. Anche io, architetto Pagliara, vorrei continuare a guardare in silenzio «il cielo stellato sopra di me. Vorrei poterlo fare senza per questo nutrire un aristocratico disprezzo per chi fotografa il nulla dei cartelli stradali o compera oggetti fatti da un super sfruttato lavoratore di Taiwan. Anzi. Vorrei farlo pensando a come convincerlo: a fotografare i sontuosi cortili, le chiese cadenti, i vicoli che ancora risuonano delle voci dei pescatori che rattoppano le reti; a indurlo ad ascoltare le nostre storie e a raccontarci le sue, per trasformare il suo stare con noi in quell’occasione di scambio che solo il viaggio vero sa essere. Luisa Ca valiere tratto da “Il Cor riere del Mezz ogior no” N° 28 02 Agosto 2013 9 10 N° 28 02 Agosto 2013 ALBANELLA Carlo Auricchio, la nostra storia nelle sue molteplici attività Fu pugile, attore, esercente del cinema...e quando c’era la necessità, buttava le mani... Te ne sei andato in un caldo giorno d’estate, quell’estate che tu amavi tanto, quando la gente è in vacanza e va al mare, quel mare che tu amavi tanto. Tante volte ho avuto la tentazione di venirti a trovare in questi anni, ma poi mi è sempre mancato il coraggio, perché in fondo volevo ricordarti come eri, quando eri ancora nel pieno delle tue forze. Adesso sono qui a pensare, adesso sono qui a piangere, perché mi sento più solo, perché ripenso a me da ragazzo, a te da giovane, ripenso ai tanti momenti vissuti insieme, al gelato la domenica mattina davanti al bar dei miei genitori dopo la messa, alla tua cinquecento grigia con gli altoparlanti con te che guidavi e io che annunciavo: …. “Questa sera presso il cinema Auricchio a Matinella… “; quanti giri per Albanella, Altavilla, Matinella, Cerrelli, e quanto mi è servito ad acquistare sicurezza in me stesso quell’annuncio che facevo la domenica mattina. Grazie, Carlo!!! Grazie per le ore che siamo stati a chiacchierare di religione, di filosofia, della vita in generale; grazie per tutte le cose che mi hai insegnato, perché è anche grazie a quelle ore che sono diventato quello che sono; sei stato per me un fratello maggiore molto più grande, ma non voglio con le mie parole osannarti solo perché non ci sei più; le lodi senza critiche si riservano ai santi, e tu santo non lo eri, eri solo un uomo, ma un uomo speciale, unico, di quelli che non esistono più. La tua è stata una vita in discesa su una bicicletta senza freni; quante cadute, Carlo, ma anche quante emozioni, quanta gioia, quante risate con la tua scoppiettante voglia di vivere mescolata alla tua malinconia che spesso ti faceva andare in depressione. E’ lungo l’elenco dei miei ricordi con te, da quella volta che in occasione del torneo di calcio a Sant’Arsenio tu decidesti per protesta di far sfilare alla parata iniziale non la squadra che giocava il torneo, ma noi bambini di 10 anni o poco più, con noi che ci sentivamo fieri di rappresentare in quel momento il nostro paese. Tu eri fatto così, controcorrente, impulsivo, testardo; avevi una forza quasi sovrumana, e ricordo una volta che nel campo sportivo di Borgo Carillia non riuscivano a tenerti in sette otto persone, perché, convinto di aver subìto un torto, volevi sfogarti col malcapitato arbitro…E quante cose hai fatto nella tua vita: calciatore, allenatore, attore, cantante, motociclista, automobilista, insegnante di religione; ci provavi sempre, col tuo entusiasmo e la tua determinazione, Diventa anche tu FastQuote Promoter FastQuote per la nostra agenzia La nostra agenzia Allianz sta selezionando Promoter per l’iniziativa FastQuote, la quotazione RC Auto a FastQuote, portata di click. Sei una persona precisa e dinamica? Ti piace lavorare a contatto col pubblico? Sei il Promoter che stiamo cercando. Fare il Promoter è facile: basta avere Fare uno smartphone iPhone o Android e saper FastQuote. utilizzare l’app FastQuote. Contattaci o vieni a trovarci in agenzia. Ti aspettiamo. AGENZIA DI PAESTUM Viale della Repubblica,18 - 84047 Capaccio (SA) Tel: 0828 723268 - Fax: 0828725886 [email protected] Timbro dell’agenzia [Ge. Pic.] Si è spenta alle ore 8 del 28 Luglio, all'età di 75 anni, la vita terrena di Carlo Auricchio, appartenente ad uno dei pochi nuclei familiari “originali” di Matinella, non tanto tempo fa, quando era composta da ampi terreni agricoli. Carlo Auricchio appartiene alla Storia della nostra collettività, una vita spesa per il sociale, a partire dalla prima squadra di calcio dell'epoca, con il Cinema, unico ritrovo di un’intera generazione. Genuino, premuroso verso la sua famiglia e con la passione per i motori. e questo ha fatto di te quello che eri: un uomo unico, speciale, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma non omologabile, non inquadrabile, un uomo che non chinava la testa; eri un personaggio del ‘900, caro Carlo, di quegli anni ’60 del ‘900, gli anni del boom economico, delle prime macchine, dell’entusiasmo, della voglia di godersi la vita. Con la chiusura del “tuo” cinema è cominciata la tua parabola discendente; il cinema Auricchio per Matinella è stato una palestra di vita, di emozioni, di nascita di amori, di ri- sate e di pianti. Sai che ogni volta che vedevo “Nuovo cinema Paradiso” non potevo fare a meno di paragonare il vecchio cinema siciliano al tuo cinema? Sai che quando vedevo Totò e il vecchio Alfredo non potevo non pensare a me e a te? Sai che ogni volta che vedevo quel film piangevo e non riuscivo ad arrivare alla fine? Sai che adesso che non ci sei più per me sarà ancora più difficile arrivare alla fine del film? La vecchia Matinella è morta con la chiusura del cinema Auricchio, e adesso che anche tu non ci sei più è come aver seppellito insieme a te tutto un mondo fatto di giochi per la strada, di notti sul canale, di corse dietro ad un pallone, di vecchie cinquecento e di amori mai nati e mai finiti, un mondo dove tutti conoscevano tutti e dove tutti potevano andare a casa di tutti senza problemi e senza avvisare, un mondo fatto di cose semplici, di feste di Capodanno e di Carnevale nelle case, di canzoni cantate insieme a voce alta e di discorsi impegnati davanti al bar o davanti ad un camino. Il destino ha voluto, caro Carlo, che io ripartissi da Matinella per tornare una settimana a Firenze proprio la mattina che tu sei morto, e con me c’erano anche i miei genitori; il destino ha voluto che né io né i miei genitori fossimo presenti a darti l’ultimo saluto, ma tu sai bene che, oltre alla parentela e all’amicizia, ci univano l’affetto e la condivisione di tanti momenti belli e brutti passati insieme. Io nella mia vita ho scelto strade che mi hanno portato lontano da Matinella, un po’ come il Totò di “Nuovo Cinema Paradiso”, ma non potrò mai dimenticare un cinema di paese, una vecchia cinquecento grigia con gli altoparlanti, la piazzetta dove giocavamo a pallone, un bar con tanti amici e un uomo che parlava con me, nonostante fossi più piccolo, dei tanti misteri della vita. Grazie, Carlo, grazie per esserci stato, perché senza di te il mio mondo non avrebbe avuto il colore che ha avuto. Vincenz o Rocciolo ALBANELLA N° 28 02 Agosto 2013 11 L’occasione persa. Sonica Powerstock 2013 va nell’avellinese Il comune aveva già concesso il patrocinio. Che cosa è successo nel frattempo? Albanella si alimenta di energia verde. Anzi no, ERRATA CORRIGE. Non più. Albanella avrebbe dovuto essere protagonista di un’iniziativa virtuosa e nel contempo ludica, con l’obiettivo di patrocinare un festival della musica dedicato alla sostenibilità ambientale che mira a sensibilizzare i giovani sulle tematiche di salvaguardia territoriale e sociale. Si tratta del Sonica Powerstock Festival, una kermesse internazionale itinerante che dopo le scorse cinque edizioni svoltesi tra il 2005 e il 2011 in giro per il mondo, quest’anno avrà luogo nel sud Italia, e fino a un paio di settimane fa le colline matinellesi avrebbero dovuto ospitarlo. Il parco eolico di Albanella infatti era la location scelta per l’evento mondiale dal 1 al 5 agosto. Un appuntamento totalmente ecologico e interamente dedicato al pianeta Terra, in cui si celebrano la natura, musica, e la pace. La mission intrinseca del Sonica è rendersi portavoce di un concept ecofriendly e sviluppare una coscienza comune volta al rispetto di valori etici universali, quali lo sviluppo sostenibile, la green economy, le tecnologie verdi e l’alimentazione naturale. Come si legge(va) sul sito ufficiale dell’evento “Uno degli obiettivi primari di SONICA è quello di assicurare la realizzazione dell'evento con il minor impatto ambientale possibile. Il meraviglioso paesaggio del parco eolico di Albanella è il luogo che ci ospiterà, e che noi rispetteremo e proteggeremo seguendo le nostre migliori attitudini umane.” Poi, tutt’a un tratto, sullo stesso sito si viene a conoscenza di un improvviso cambio di location, sostituita con “San Martino Valle Caudina”, in provincia di Avellino, con nessun’altra motivazione se non “l'impossibilità di utilizzare il parco eolico di Albanella” per questioni di “imprevisto dissesto del suolo” . Tante le persone che avevano già prenotato alberghi, bed and breakfast, treni e spostamenti da ogni parte dello stivale e da tutta Europa. Tante le lamentele, i reclami e tanta la delusione e le domande che chi scrive si è posta. Spiegando ai non addetti ai Cosa è successo? Spiegazioni è la parola d’ordine in casi poco felici come questo. Concludo informando che per la prima volta quest’anno ci sarà l’introduzione del villaggio H.E.ART, luogo dedicato alla cura del benessere, dell’ecologia, dell’arte e della cultura, in cui saranno allestiti laboratori di riciclo creativo e eco-redesign, attività di yoga e meditazione spirituale e workshops su bioenergetica e open-source… Ora, è chiaro quanto “il meraviglioso paesaggio del parco eolico di Albanella” e l’intero comprensorio hanno perso a causa di una ragione ancora del tutto oscura? E lungi da me voler fare del campanilismo, un plauso ammirevole- sebbene amaro- va alla lungimiranza del territorio avellinese, riuscito ad accaparrarsi un podio che altri, poco sagaci, si sono fatti scappare. Car men Fio rito lavori di cosa si tratta, basti pensare che il Sonica è uno dei migliori eventi del genere psy-trance/goa d'Europa. Un evento di spessore internazionale che attraverso l’indiscussa valorizzazione immateriale quanto materiale (le prenotazioni nelle strutture recettive locali parlano da sé) del territorio ospitante si propone un nuovo modello di comportamento e di interazione nell’epoca postmoderna, la quale sempre più vede il trionfo dell’informazione digitale e dell’entertainment e sempre meno la riappropriazione dell’integrità umana intesa come benessere psicofisico e condivisione di valori transculturali. Non bisogna essere esperti di marketing territoriale per comprendere il plus valore che un tale eco-festival avrebbe apportato alla nostra terra, la cui compatibilità ambientale con tali contenuti è pressoché totale, per non parlare dell’effetto “vetrina”: un vero e proprio trampolino di lancio per attività ancora poco consone a queste zone, quali la musica elettronica e l’arte visiva. Come si è potuti, mi chiedo, farsi sfuggire una simile occasione? Farsi sottrarre un ‘Patrocinio Morale’ peraltro già sottoposto a delibera comunale del comune di Albanella in data 12 marzo 2013?! pe ica.it t c e l p www. e n i l isti on u q c a r 12 N° 28 02 Agosto 2013 EBOLI Le buone intenzioni di Melchionda e il marketing di Cariello La campagna elettorale del 2015 già sembra scatenare i peggiori istinti Unico va in vacanza. Anche i politici e i dirigenti dell'ospedale. Pagati. Ma non capiamo per fare cosa. Riassumiamo i primi otto mesi dell'anno. Con delle pagelle attuali. Ironiche. Sempre appellabili, per carità. Martino Melchionda, voto 4: lancia la crociata di sinistra. Case a prezzo sociale. Mutui abbordabili. Giovani coppie e senza reddito, il sindaco parla a voi. Vi costruirà 276 case. Ma nel quartiere sbagliato. E' vero che il piano regolatore lo ha fatto Rosania, il predecessore di Melchionda. Ma la crociata socialista del Pd avviene nel quartiere sbagliato. In zona collinare. Agricola. Non edificabile. Le case a prezzo sociale andrebbero costruite nella zona opposta di Eboli. Lo dice il Prg. Melchionda non ci fa caso. Scrolla le spalle. Va avanti. Il centrosinistra è con lui. Solidale. E vacanziero. Alfonso Cillo, voto 2, se ne va in Croazia. Gli altri restano in comune. A votare..."le delibere che Cillo non voterà mai" spiegano nel Pd. Il concetto ci sfugge. Ci sono delibere che Cillo non vota a prescindere? E Rotondo, Di Cosmo e Lettera, rientrato dalla Francia, sono dei Tafazzi? Ma che scusa è questa? Melchionda chiude il portone del comune. E va in vacanza. Con la grana dei parcheggi. Quelli sotterranei in via Adinolfi diventeranno come i fori imperiali a Roma. Tra duemila anni saranno ancora lì. Incompiuti. I parcheggi a mare, invece, a fine luglio ancora non sono stati assegnati. E restano un'esclusiva degli abusivi. La Multiservizi continua a tirare la corda, in un periodo di crisi nera. Al rientro dalle vacanze, Melchionda dovrà mettera a posto un pò di cose. Dai distinguo di Cillo alle case in zona agricola. La confusione, a Palazzo, regna sovrana. Mario Minervini, voto -3: aspettiamo che Antonio Squillante, il direttore dell'Asl, ce lo spieghi. Noi, non lo abbiamo capito. Perchè paghiamo lo stipendio a un dirigente come Minervini? Rubano i macchinari in nefrologia e lui non fa una grinza. Non batte ciglio. Impiega dieci giorni a informare l'Asl. Quando Squillante poi gli dice: "ti ricompro i macchinari della nefrologia"...Minervini li spedisce nel reparto sbagliato. Siamo a Scherzi a parte o in un ospedale pubblico? Da oltre un anno e mezzo in ospedale non si fanno esami istologici intraoperatori. Per capire, cioè, la dimensione di un tumore, prima di operare. "Abbiamo il criostato rotto. Io sono andato a prenderlo a Polla e me lo hanno rubato" spiega Giuseppe Gigliotti, primario e sindacalista. Siamo al delirio assoluto o in un ospedale in coma profondo? In oculistica i macchinari sono rotti da un anno e mezzo. "Siamo andati io e il dottore Gigliotti a Salerno a chiederne la sostituzione" spiega Vito Sparano, ex sindacalista della Cisl, ora Uil. E Minervini? Era in vacanza. Tanto è passato un anno e mezzo con i macchinari in oculistica rotti...ache ne passino altri tre a Minervini fregherà qualcosa? Scusi, signor Squillante, ma questo strazio fino a quando durerà? Massimo Cariello, voto 4: la voglia è tanta. Come la confusione. E' vero che Cariello non si perde un funerale, un matrimonio o una cresima (pare esista un clone nel caso di eventi concomitanti) ma è possibile che in un anno solare il consigliere provinciale ex che-guevariano non sia mai passato davanti all'Istituto Agrario? I suoi amici di destra alla provincia hanno asfaltato tutto il comune di Battipaglia. Complimenti. Hanno tappezzato di asfalto anche via la Carnale a Eboli, dove passa una macchina ogni anno bisestile. E non si sono accorti delle voragini a 800.93.11.62 dieci metri dalla provinciale davanti l'agrario? Qualche condoglianza in meno e un pò di concretezza stradale, non guasterebbero. Cariello è già in campagna elettorale. In pole position per le comunali del 2015. Pronti, via. Si è subito scatenata la pletora di lecchini. Che fanno più danni che bene all'ecclesiastico Cariello. Sollevare una polemica per le condizioni in cui versa un palazzo privato, nel centro storico, pur di attaccare l'amministrazione Melchionda è propaganda demente e ignorante. Ci sono mille modi per sottolineare i problemi seri della città. I fautores di Cariello scoprono sempre il cespuglietto privato con la zanzara tigre che ronza di notte contro mano. Quisquilie infantili. Da qui al 2015 ne passerà di acqua sotto i ponti. Tra un funerale e una cresima, Cariello riordini l'agenda, le priorità e gli incensieri. Gerardo Rosania, voto 4: fare l'opposizione dopo 10 anni da sindaco rosso un pò rende strabici, un pò autolesionisti. Su molte critiche a Melchionda, Rosania ha le sue ragioni. Ma la strategia per il futuro qual è? Incoronare Cariello primo sindaco di destra a Eboli? Attaccare Melchionda sul futuro incerto dell'ospedale che strategia è? L'ospedale di Eboli è allo sfascio per colpa di una classe medica interessata solo agli straordinari e ai posti di comando. Rosania lo sa bene. Dopo aver fatto il sindaco per dieci anni, dovrebbe conoscere certi meccanismi. Li facciamo i nomi dei protagonisti dello sfascio ospedaliero? Puntare il dito contro Melchionda è un pochino azzardato. Ma chi la beve una cosa del genere? Andiamo sulla fascia costiera. C'erano le case abusive. Complimenti per le demolizioni. CONTINUA A PAGINA 13 ROSCIGNO “Spose D’acqua” per raccontare la storia Il 24 agosto a Roscigno Vecchia sotto la direzione di Francesco Puccio Debutterà, sabato 24 agosto 2013, nello scenario della settecentesca piazza Giovanni Nicotera in Roscigno Vecchia, lo spettacolo teatrale “SPOSE D'ACQUA”. Un evento teatrale e culturale da vedere assolutamente, non solo perché allestito in uno dei centri storici ed architettonici fra i più belli ed affascinanti del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ma perché lo spettacolo teatrale saprà sicuramente arricchire, affascinare e stupire gli spettatori per i testi e le tematiche affrontate. Lo spettacolo teatrale è frutto di mesi di duro e costante lavoro di undici giovani cilentani (Anna Farina, Veronica Gallo, Teresa La Gorga, Dalia Luisi, Giovanna Passarella, Margherita Perone, Rosa Perone, Amelia Salamone, Francesco Spagnuolo, Sara Spagnuolo e Laura Sodano), attori ed attrici in erba, pieni di entusiasmo e passione per il teatro. Tutto nasce da un progetto ampio ed articolato di laboratorio teatrale chiamato “Radici”, voluto e sostenuto da Michele Albanese, direttore generale della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino, per far nascere e crescere la cultura del teatro in questa parte del Cilento. Il progetto culturale e teatrale “Radici”, innovativo e sperimentale, non ha semplicemente come fine, però, l'allestimento di spettacoli teatrali nei comuni di Roscigno, Corleto Monforte e Sacco. Lo scopo principale, invece, è quello di far vivere ed amare il “teatro come un evento sociale”, partendo da una ricostruzione storica delle testimonianze e dalle storie locali fino a giungere alla creazione di una drammaturgia originale ed inedita che “si prefigge di intervenire artisticamente e culturalmente per dare risposte alle domande che implicitamente il territorio esprime, promuovendo e valorizzando, attraverso la cultura e l'arte teatrale, il patrimonio delle memorie collettive di una comunità e di trasmettere alle nuove generazioni il piacere della riscoperta delle radici mediante nuove forme di comunicazione e la commistione dei linguaggi della parola, della musica e della danza” - spiega l'ideatore e lo scrittore Francesco Puccio - Elementi fondanti della rappresentazione teatrale “SPOSE D'ACQUA” sono: l'acqua e le spose. “L'acqua come elemento primordiale, vita essa stessa, che non ha bisogno di giustificarsi, che esiste e basta, origine di tutto. L'acqua come elemento fluido di connessione e di connessione tra culture differenti, come fattore di integrazione perché elemento primordiale che dà la vita” e “la sposa come modello culturale, fotogramma nella vita della donna, indicatore di nuovo inizio di vita..” La regia e la drammaturgia dello spettacolo teatrale “SPOSE D'ACQUA” sono di Francesco Puccio e di Maddalena Califano. Vito Gerardo Roberto [email protected] SEGUE DA PAGINA 12 messe del centrodestra sono vuote e annacquate. Conclusi i processi già iniziati, che non sono pochi, calerà il sipario su via Italia. Gli avvocati Conte, Tortolani, Genovese e pochi altri ce l'hanno messa tutta. Per salvare il tribunale. Non è bastato. Onore a loro. E non certo alle centinaia di colleghi legali che hanno sempre scrollato le spalle. Eboli perde pezzi. Con la complicità di molti professonisti. Forensi e istituzionali. Francesco Faenza [email protected] Ma la programmazione successiva è stata un flop di chi? Chi è che parlava della Rimini del Sud? Detto questo, il quesito irrisolto rimane. Rosania continuerà a fare il "gregario" e a lanciare la volata a Cariello, sua "invenzione" politica", fino alla berlusconizzazione del comune di Eboli? Avvocati dell'associazione forense, voto 7: hanno lottato da soli. Ma hanno perso. Il tribunale di Eboli chiuderà, come tutti i tribunali monocratici d'Italia. Le pro- CHI CERCA TROVA Vendesi casa indipendente con terreno fronte strada statale contrada Fonte di Roccadaspide Info: 3333642139 .IENTE¢ACROBAZIE¢,A¢PUBBLICITg ¢UNA¢QUESTIONE¢DI¢342!4%')! Via Irno · Strada per Sardone (z. i.) · 84098 Pontecagnano Faiano (SA) www.grafichecapozzoli.com info@grafichecapozzoli.com tel. 089 382647 N° 28 02 Agosto 2013 13 14 N° 28 02 Agosto 2013 CILENTO Grande successo a San Mauro La Bruca Evento artistico e culturale di valorizzazione e promozione del territorio Dopo “Cilento, terra di fede”: incontro-dibattito organizzato dall’amministrazione comunale di San Mauro La Bruca, piccolo borgo del cilento interno in occasione dell’anniversario del miracolo eucaritstico avvenuto il 25 luglio del 1969, doppio appuntamento promozione si è concluso questa settimana con uno show musicale e spettacolare della nota cantante Paola Salurso, presso la frazione di S. Nazario.La prima serata ha avuto come ospite d’eccezione Roberto Giacobbo, vicedirettore di Rai2 e conduttore del programma televisivo “Voyager”, studioso di mistero, storia, archeologia nonché autore del libro “Conosciamo davvero Gesù?” (Roma, Rai-ERI-Milano, Mondadori, 2013) presentato nel corso dell’evento. Presenze illustri del mondo accademico e religioso, tra le quali il professor Luigi Rossi (preside della Facoltà di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Salerno), Don Giovanni Di Napoli (direttore dell’Istituto Superiore Scienze Religiose Vallo della Lucania), Don Antonio Greco (rettore santuario Eucaristico San Mauro la Bruca). Il talk sarà arricchito dal reading a cura dell’attrice Filomena Pisani e dall’esibizione dei due cori polifonici Armonie Celesti, diretto da Antonietta De Nicola, e Kamaraton Cantus, diretto da Pantaleo Leonfranco Cammarano. Presenti al dibattito anche il presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone, il sindaco di San Mauro la Bruca Giuseppe Di Fluri, il sindaco di Novi Velia Maria Ricchiuti, il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori e tanti altri sindaci dei comuni cilentani. Un viaggio attraverso la spiritualità di un territorio da sempre meta di antichi pellegrinaggi, dai santuari mariani al Santuario eucaristico di San Mauro La Bruca, scenario del miracolo eucaristico avvenuto il 25 luglio 1969, quando dei ladri si introdussero nella chiesa parrocchiale e rubarono le ostie consacrate, ritrovate la mattina seguente intatte e ancora oggi venerate dai credenti che giungono da ogni luogo. IN FARMACIA. Trattamento della stipsi durante la gravidanza Il problema della stipsi durante la gravidanza è molto sentito. La gravidanza predispone le donne al suo sviluppo. L’aumento dei livelli di progesterone e la diminuzione della motilina determinano un rallentamento dell’evacuazione. Si ha un aumento del riassorbimento dell’acqua che provoca una disidratazione della massa fecale. La riduzione dell’attività fisica e l’aumento dell’apporto vitaminico e di minerali contribuiscono ulteriormente. Infine, l’aumento volumetrico dell’utero potrebbe rallentare il transito fecale. Molte pazienti trovano sollievo aumentando l’introdu- zione della quota giornaliera di fibre, liquidi e dell’esercizio fisico. I probiotici, cioè i lactobacilli ed i bifidobatteri, che rafforzano la flora intestinale possono migliorare la funzione intestinale. Altrimenti si possono usare i lassativi. Però vi sono pochi dati scientifici sull’utilizzo dei lassativi in gravidanza come recentemente dimostrato da uno studio canadese che fa il punto sulle conoscenze attuali distinguendo i lassativi in base al loro meccanismo d’azione. Le conclusioni cui giunge lo studio sono che la terapia di prima scelta per la stipsi è rappresentata dall’aumento dell’assunzione di acqua e fibre e da una quantità moderata di esercizio fisico giornaliero; se queste misure non funzionassero si può pensare a ricorrere all’uso di lassativi, scegliendoli tra quelli non assorbiti a livello sistemico e che non danno rischio di malformazioni fetali. Per questo è essenziale ricorrere al supporto del proprio ginecologo o del farmacista, che sapranno dare le indicazioni più opportune e utilizzare i lassativi solo per brevi periodi o occasionalmente, per evitare il rischio di disidratazione e di squilibri elettrolitici. Alberto Di Muria [email protected] GASTRONOMIA a cura di Diodato Buonora [email protected] N° 28 02 Agosto 2013 15 Mini guida estiva dei "miei" ristoranti cilentani preferiti Ho scritto spesso dei miei ristoranti pestani ed agropolesi preferiti. Invece, su questo numero propongo una quindicina di mete golose del nostro Cilento, andando via mare, da Castellabate a Sapri. Sono locali che nel mio girovagare ho apprezzato per la buona cucina, per l’atmosfera e per l’accoglienza calda che solo i cilentani sanno offrire. Inizio subito da Castellabate con il ristorante “La Principessa” (0974.967173) gestito da Ciro Ceriello e sua moglie Cristina Cardullo, che è stata l’ideatrice del progetto ed è la vera anima del locale. Dalla sala, una vista mozzafiato, si ammira un panorama di una bellezza unica sul nostro mare. Il posto è molto romantico ed offre un’ottima cucina di mare. Scendendo a S. Maria di Castellabate, in piazza Lucia troviamo “Il Cantuccio” (0974.961748), locale gestito da una giovane coppia napoletana, Daniele Acerrano e Maddalena Di Sena. Qui troviamo un ambiente semplice e caldo che è molto apprezzato dai turisti, anche per la buona cucina tipicamente campana. Poco distante c’è “Perbacco” (0974.961832), aperto solo la sera, dove il giovane Attilio Aversano offre, su una piccola e curata terrazza, una cucina innovativa marinara accompagnata da una ricca selezione di vini regionali e nazionali. Solo 100 metri più avanti, per chi vuole approfittare del mare pulito di S.Maria, al “Lido S.Maria” (0974. 960339) trovate un piccolo ed ospitale stabilimento balneare che a pranzo, tra un bagno e l’altro, offre cibi freschi, sani e genuini accompagnati da una grande passione. Prossima tappa: Ogliastro Marina. Qui, al ristorante “Da Carmine” (0974.963023), storica e tradizionale tappa per buongustai, troviamo una grande cucina marinara cilentana. Scendiamo verso sud e arriviamo ad Agnone, un piccolo e grazioso borgo marinaro. Il posto consigliato è “Paisà” (329.9121204), qui Luca e Pasquale Tarallo offrono totalmente una cucina a Km 0, solo pesce pescato nel mare antistante e solo prodotti cilentani. Ed eccoci ad Acciaroli, luogo di fascino e bellezza. Ci sono molti ristoranti, ma il mio preferito, come già scritto su queste pagine, è “Il Rosso e il Mare” (0974.904046), gestito dalla famiglia Vassallo, molto signorile ed ospitale, offre piatti elaborati quanto basta, dove il pesce utilizzato è spesso quello che viene pescato direttamente da loro. Arriviamo ad Ascea Marina, altra famosa perla cilentana. Due i posti degni di nota: “Le Macine” (0974.972142), ristorante rustico situato all’interno di un vecchio frantoio, gestito da 20 anni, con professionalità ed impegno, dal bravo Luciano Ferolla; poi, citiamo il “Poseidonia Beach Club” (348.0830106), un locale molto particolare in senso positivo. Vive praticamente 24 ore al giorno. Direttamente sul mare, ha una spiaggia super attrezzata e dalla piccola colazione a tarda notte, è un susseguirsi di eventi e manifestazioni adatte a tutte le esigenze. Si prosegue verso Pisciotta, nonostante una strada al limite della viabilità, vale la pena andarci. Qui, ben 4 ri- storanti hanno attirato e fatto godere il mio palato. Inizio con “Perbacco” (0974.973889), situato lungo la strada prima di arrivare al paese. Qui, all’ombra di ulivi di oltre 1000 anni, potete gustare una cucina preparata soprattutto con prodotti tipici cilentani. A gestire il locale c’è Vito Puglia, storico personaggio di Slow Food, l’associazione gastronomica più quotata al mondo. Al centro storico, invece, troviamo l’ “Osteria del Borgo” (0974.970113), gestita da Mario Pagano e Gerardo Pirfo, entrambi hanno un grande amore per il nostro territorio ed offrono una buona cucina mista a passione e professionalità. Non da meno è Mario Caramuta che a pochi metri gestisce il “Tre Gufi” (0974.973042), una terrazza mozzafiato in un contesto piacevole e affascinante. Si scende in località Marina di Pisciotta e troviamo La Ricetta della settimana Rotolini di alici al pane profumato Ingredienti per 4 persone: 500 g di alici fresche nostrane, 2 cucchiai di pangrattato, 1 cucchiaio di capperi, 1 spicchio d’aglio, la buccia di 1-2 limoni non trattati, prezzemolo e olio extravergine d’oliva cilentano. Preparazione: Pulite le alici e apritele a libro. Mescolate insieme il pangrattato con olio, capperi, bucce di limoni, prezzemolo ed aglio tritati. Posizionate un poco di ripieno su ogni alice e arrotolatele ad involtino. Disponete le alici in una teglia da forno unta, cospargete con il composto di pangrattato rimasto. Cuocete in forno caldo a 180° per circa 8/10 minuti e servite. Vino consigliato: Fontanarosa 2010, Greco di Tufo Docg, Di Prisco. “Angiolina” (0974.973188), locale gestito da Rinaldo Merola, anche questo è un posto rinomato per il grande pescato ed è molto conosciuto per i piatti a base di alici di menaica, preparate come pochi sanno fare in Italia. Lasciamo Pisciotta e ci avviamo verso Palinuro, località che non ha bisogno di presentazione. La nostra meta è fissa: ristorante “O’ Guarracino”, che può essere descritto con poche parole come: semplicità, bontà e grande ospitalità. La famiglia Graniti, in toto, gestisce questo ristorantino nei pressi del porto con grande amore e passione. Meritano il successo che hanno. Proseguiamo verso sud e arriviamo a Policastro, luogo che per le sue qualità paesaggistiche meriterebbe molto di più dal punto di vista turistico. La nostra tappa è il ristorante “L’Uorto” (0974.984647), gestito da Michele Girardi e Pasquale Lamoglie. Non solo per me, ma per la maggior parte dei miei conoscenti, è il numero 1 in questa zona per qualità, professionalità ed ottimo rapporto qualità prezzo. I due gestori, anche se giovani, si aggiornano continuamente e s’impegnano per soddisfare al massimo la loro clientela. Chiudiamo questa nostra mini guida con il ristorante “Lucifero” (0973.603033) di Sapri, il paese della famosa spigolatrice. Il locale colpisce sempre per la sua qualità, infatti il bravo gestore, Genesio Torre, è conosciuto per saperne una più del diavolo. Se visitate questi locali e mi farete sapere la vostra opinione, sarà una cosa molto gradita. Buon Ferragosto a tutti. Diodato Buonora sconti dal 30% al 70% tutto l’anno shopping democratico